Vita da Pirata

di Miss_Sparrow_17_09
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritrovo inaspettato ***
Capitolo 2: *** Una Strana Rivelazione ***
Capitolo 3: *** Bei ricordi e vecchi incontri ***
Capitolo 4: *** Un famigerato pirata dal cuore d'oro ***
Capitolo 5: *** E chi la sopporta più? ***
Capitolo 6: *** Addii e nuovi orizzonti ***
Capitolo 7: *** Avviso ***



Capitolo 1
*** Ritrovo inaspettato ***


Erano passati 10 anni da quando Alys non aveva più rivisto Jack, l'ultima volta che l'aveva visto lui aveva a mala pena compiuto 21 anni e qualche accenno di barba si era presentato sul suo volto. La ragazza, non sapendo che fare perché nessuno non avrebbe mai dato una nave in mano ad una donna, si trovò un lavoro da pescatrice presso Tortuga. Quella mattina Alys stava pulendo le reti da pesca di alcuni marinai, quando approdò al porto una nave della Marina Britannica. Ma data la molta confusione che c'era, non riuscì a capire chi fossero i due uomini che erano appena scesi dalla nave. Ma una cosa era certa...uno di loro era sicuro il capitano di una nave pirata, a giudicare da come era vestito. Tricorno, rasta pieni di perline, una lunga giacca in pelle che gli arrivava sopra le ginocchia e stivali a dir poco consunti. Eppure le sembrava di aver già visto quell'abbigliamento. Cercò di scavare nella sua memoria per trovare qualcuno che da dietro somigliasse a quel pirata, ma niente. Così, per scoprire chi fosse, decise di seguire i due nuovi arrivati. Il pirata fu schiaffeggiato da Scarlett e Giselle. Tipico degli uomini, pensò Alys. Come immaginava il pirata e quello che sembrava essere un fabbro, solo il cielo sa perché, si diressero al bordello, ma non entrarono. Bensì andarono dietro all'edificio, in un porcile. Alys si nascose dietro ad una colonna per osservare la scena. Sdraiato sui maiali c'era un vecchio che sonnecchiava ubriaco e che riconobbe come il signor Gibbs, il mozzo gli tirò una secchiata d'acqua e Alys dovette trattenere le risate. - Che tu sia maledetto vigliacco furfante....- esitò un attimo alla vista di Jack poi riprese - Madre divina, Jack! Sai che svegliare un uomo che dorme...porta male. - disse Gibbs. Un momento....Jack! Quel Jack?! Jack Sparrow?! Il suo Jack Sparrow?! Ecco perché si ricordava di quell'uomo, perché quell'uomo....era il suo uomo. Dopo un momento di incredulità Alys ritornò ad osservare la scena. - Ah, fortuna che so come scongiurarlo.... l'uomo che l'ha svegliato offre da bere all'uomo che dormiva, l'uomo che dormiva beve mentre ascolta la proposta dell'uomo che l'ha svegliato. - propose Jack. - Si, dovrebbe funzionare - rispose Gibbs alzandosi e beccandosi un'altra secchiata dal fabbro. - Basta! Sono sveglio! - gridò Gibbs. -...era per l'odore - commento il giovane fabbro. Così tutti e tre si diressero dentro il bordello ed Alys li seguì furtivamente. - Allora... qual'è la natura dell'impresa stavolta? - chiese Gibbs sedendosi a un tavolo. - Sono sulle tracce della Perla Nera - per poco Gibbs non si strozzò con il rum - so dove trovarla e come conquistarla, ne ho un assoluto bisogno per uno scopo ben preciso...il tesoro di Barnabas - rispose Jack sedendosi a sua volta. - Jack, è uno sforzo inutile! Sai meglio di me quello che si racconta della Perla Nera e poi...il tesoro di Barnabas? Cos'è questa storia? - - Non qui Gibbs, ma so c'ho che Barbossa ha intenzione di fare. Ora mi serve una ciurma - - A quanto sento Capitan Barbossa non è un uomo che tolleri gli sciocchi o che ci stringa patti, men che meno- - Tanto meglio che io non sia uno sciocco allora, eh? - disse Jack con aria infantile. - Provamelo. Perché pensi che Barbossa cederà la nave a te? - lo rimproverò Gibbs. - Ti dico soltanto che dipende dalla leva che usi...comprendi? - disse Jack, ma dato che Gibbs non aveva capito, il pirata fece cenno con il capo verso qualcosa o meglio... qualcuno. Alys guardò nella direzione in cui Jack stava facendo cenno a Gibbs. Indicava verso il ragazzo che era sbarcato con lui sull'isola. Che strano però, aveva un volto decisamente familiare, ma avrebbe avuto tutto il tempo a disposizione per chiedergli chi fosse. Perciò tornò alla conversazione. - Il ragazzo? - chiese confuso Gibbs. - È l'unico figlio di Sputafuoco Bill Turner - Gibbs lo guardò incredulo, cosa che fece anche Alys da dietro la colonna - sangue del suo sangue...comprendi? - - Ma davvero? - sogghignò Gibbs -....la ciurma te la procuro io, qui abbonda di marinai che saranno pazzi quanto te. - - Lo spero! Dritti alla meta....- quello era il suo segnale di entrata in scena, strinse il boccale di rum che aveva preso poco prima al bancone e lo sbatté sul tavolo gridando -.....e conquista la preda! - sotto gli occhi increduli di Jack e di Gibbs. - Che c'è ragazzi? Sembra che abbiate visto un fantasma! - disse Elin ridendo. - Tu?! Ma che...- chiese Gibbs incredulo. - Ho seguito Jack, perché? - lo anticipo Alys. - Seguito? Io non me ne so....aspetta! Allora eri tu piccola brigante! - disse Jack con il suo solito sorriso sghembo. - Be'? - proseguì. - Cosa? - chiese Alys. - Non dai un'abbraccio al caro vecchio Jack? - disse lui alzandosi e allargando le braccia. - Caro sì, vecchio proprio no! Non sei cambiato per niente - rispose Elin abbracciandolo e ridendo - forse solo per questa simpatica barba - si corresse mentre gli stuzzicava le due treccine che pendevano dal mento. - Jack ho bisogno del tuo aiuto! -E in cosa...di grazia? Se ricordo...non mi hai mai chiesto aiuto. - - Non potremo andare in un posto meno affollato a parlarne? Qui ci sono troppe orecchie e troppe bocche per poter dire qualcosa senza che nessuno faccia il pappagallo. - Hai perfettamente ragione...andremo sulla nave...sei rimasta uno schianto sai? Mi daresti qualche dettaglio sull'aiuto che ti devo prestare? - - Ti ringrazio per il complimento e e ti dico soltanto che ho qui con me la mappa di un certo Capitan Barnabas! Jack rimase interdetto Gibbs invece sputò tutto il rum che stava bevendo poco prima e lo riversò su una donna lì vicino....la quale gli rifilò uno schiaffo che lo fece girare dall'altra parte. - Aspetta Cherì....tu hai la mappa del tesoro di Barnabas?! - chiese Jack andandogli dinanzi sventolando a caso le mani. - Si ma non so chi s...aspetta! Tu sai chi è?!- -Emh.. no amore hai capito male...Ti spiego alla nave....Signor Gibbs.. -Si capitano? -Andiamo! - Per strada il signor Gibbs si avvicinò a Jack e gli sussurrò qualcosa come " porta male Jack" e quest'ultimo rispondere a sua volta " sciocchezze...l'ho appena ritrovata e non me la lasciò più scappare...poi ha quello che mi serve" - Jack... fammi capire...ma chi è lui? Non ho intenzione di parlare di questa questione di ad uno sconosciuto! - Arrabbiata girò Jack verso di lei. Quest'ultimo fece finta di pensarci poi disse. - Precisamente mia Alys quello lo conosci già...credo..quindi non parlerai delle "tua questione" a uno sconosciuto, dato che, anche se non è lui il conoscente hai conosciuto un uomo che lo conosce e che ti sarebbe riconoscente se lo conoscessi...comprendi? Oh no! Le sue frasi intricate prive di senso ma che in un certo senso avevano il loro senso. Ma poi si ricordò di quello che Jack aveva detto al bordello riguardo al ragazzo e e si convinse...dopotutto lui non avrebbe mai messo in pericolo il suo "amore" giusto? Ovvio che conosceva il ragazzo...era il figlio di Sputafuoco Bill Turner il suo migliore amico. Si diressero alla nave. Jack si mise seduto sulla sedia della sua cabina con le gambe incrociate sul tavolino..intento a esaminare il fondo delle bottiglie per costatare se ci fosse altro ben di Dio.. mentre Will si sedette sulle sedie rimanenti -Allora amore.. sono pronto...comincia... -Allora Jack.... Mi devi aiutare a trovare il tesoro di un certo Capitan Barnabas -E come dovrei aiutarti di grazia? -Cercando il suddetto tesoro...magari? - disse un po' seccata. -Grazie mille! Ma fin qui credo ci sarabbe arrivato anche Gibbs! Poi adesso devo anche tener conto di un'altra missione del mio amico qui - disse indicando Will. Alys prese la mappa da sotto la camicia, dato che non aveva altro posto in cui metterla, e la mostrò a Jack. - Bel posto in cui nasconderla - disse cercando e di sbirciare sotto la camicia di lei - Va bene....affare fatto...quindi la mappa! Jack si alzò e raggiunse Alys per prenderle la mappa ma quest'ultima, la rimise immediatamente sotto la camicia. -E no Jack Sparrow.... lo sapete meglio di me che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. Perciò la mappa resta con me....quando avrete finito la vostra "missione" forse sarà vostra. - dissi in tono divertito, parlandogli in terza persona. -No amore.... Mi stai dando solo la tua parola.. niente di più...e mi sembra che hai omesso un Capitano...comprendi? Dopo quelle parole le venne un idea.. prese la mappa e la strappò in due.. vide Jack irrigidirsi e dire a sottovoce "mannaggia" -Questa è per te...Jacki....- stava per chiamarlo col suo soprannome ma si bloccò dato che c'era presente Will- ....capitano, prima pezzi..dopo la vostra missione vi darò anche questo. - sventolò l'altro pezzo davanti agli occhi di Jack poi lo rispose sotto la camicia. - Alys Bendanera non cambierai mai - disse Jack massaggiandosi le tempie. Lei prese a ridere, e lui non poté non trattenere una piccola risata vedendola. - Io vado dal signor Gibbs..- disse Will ma i due lo ignorarono, così lui uscì sorridendo. - Mi è mancata la tua risata mi amor...- disse prendendoti in braccio - E a me sei mancato tu...- disse lei baciandolo. Cosa che fece anche Jack.

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Capitolo 2
*** Una Strana Rivelazione ***


Jack si svegliò come al solito all'alba, ma vide che Alys non c'era nel letto. Decise di guardare nelle altre cabine per vedere se si fosse presa una stanza per sé. Così decise di salire sul ponte. - Signor Gibbs...- chiamò a gran voce Jack. - Si Capitano...- rispose Gibbs arrivando di corsa, con una bottiglia mezza vuota di rum in mano. - Avete per caso visto Alys? - domandò il capitano cercando di assumere un'aria indifferente. - No signore, perchè? - - Così, non posso sapere dove vanno i membri della mia ciurma?! - disse Jack fintamente offeso. - Si signore...a proposito di ciurma...ti farà piacere sapere che ne ho trovata una! - esclamò Gibbs. - Mostramela di grazia - - Di qui capitano...- --------------------------------------------------------------------------------------------------------------- L'acqua del porto era fresca e cristallina come al solito, perciò prima di partire Alys decise di farci un bagno. Stava giocando con alcuni pesciolini quando sentì provenire dal molo la voce di Gibbs. Si nascose per osservare la scena, facendo attenzione a non essere vista. C'erano Jack, il signor Gibbs e Will insieme ad una decina di uomini disposti in fila. - Tutti uomini vili e capici, ogni uomo vale quel che costa, ed è pazzo..il più delle volte...- spiegò Gibbs. - Quindi è questa...la tua ciurma abile e robusta? - chiese Will squadrando un uomo alquanto basso. Jack non rispose, continuò ad esaminare ogni uomo finrché si fermo davanti ad uno, il quale aveva un pappagallo appollaiato sulla spalla. - Voi, marinaio...- cominciò Jack. - Cotton signore...- lo corresse Gibbs. - Signor Cotton, avreste il coraggio e la forza di eseguire gli ordini e di restare saldo davavnti al pericolo e a morte certa? - chiese Jack all'uomo - Singor Cotton! Rispondete! - insistì. - E' muto signore, al povero diavolo hanno mozzato la lingua - Cotton mostrò c'ho che rimaneva della sua lingua e Jack fece una smorfia disgustata - così ha addestrato il pappagallo a parlare per lui, nessuno sa come ha fatto - lo informò Gibbs. Così Jack si rivolse al pappagallo. - Signor pappagallo Cotton, stessa domanda! - - Vento alle vele! Vento alle vele! - disse il pappagallo. - Comunemente lo interpretiamo come un sì! - precisò Gibbs. - Certo che è un sì...- confermò Jack -....sei soddisfatto? - disse poi, rivolto a Will. - Hai dimostrato che sono matti - rispose il ragazzo un po' indignato. - E quale sarà la nostra parte!? - chiese una voce femminile che, però, non si trattava di Alys. Jack guardò tutti gli uomini e si fermò davanti ad uno con in testa un cappello, che gli copriva il volto. Jack glielo tolse. - Anamaria! - esclamò Jack sorridendo, ma quest'ultima gli mollò un ceffone da farlo girare in direzione di Will. - Scommentto che non meritavi neanche questo! - disse ironico il ragazzo. - No...questo lo meritavo - confessò Jack. Intanto ad alys scappò una risata, che dovette soffocare andando sott'acqua. Riemerse subito, e riprese a guardare quella buffa scena. - Mi hai rubato la barca! Porco! - gli gridò Anamaria infuriata. - Era un...- nn finì la frase che gli arrivò un altro ceffone. -...prestito! Un prestito senza permesso, con tutte le intezioni di riportartela presto. - finì sorridendo. - Ma non l'hai fatto! - gridò lei di rimando. - Ne trverai un'altra! - ipotizzò lui ironico. - Contaci...- rispose puntandogli il dito contro. - Una più bella! - si intromise Will. - Una più bella! - fece da pappagallo Jack. - Quella! - disse Will puntando in una direzione. - Quella quale?! - Jack lo guardò e Will gli indicò l'Interceptor - Quella!? - gli ringhiò poi Jack. Poi rassegnato guardò Anamaria. - Si...quella! Che dite voi?! - gridò rivolto alla ciurma. - Si! - gridò Anamaria e tutti gli altri fecero da eco. Mentre si dirigevano alla nave Jack intravide con la coda dell'occhio Alys, la quale, accortasene, si immerse per ritornare alla nave prima di Jack. - Cazza la randa, ammaiare le vele, salpare l'ancora! Vento in poppa razza di mozzi scansafatiche! Il mare ci chiama! - urlò Jack dirigendosi al timone. - Qual'è la direzione capitano? - chiese Gibbs. - Isla de Muerta mio caro Gibbs, ma se raggiungeremo prima la Perla sarà una soddisfazione in più, ma bando alle ciance...sai dirmi che fine ha fatto quella spensierata ragazzina? - chiese Jack mimando con le mani - State parlando di Miss Alys? - chiese Gibbs stupidamente. - No Gibbs! Stavo parlando di una sogiola che ho visto passeggiare poco fa! Ovvio che stavo parlando di Alys! - concluse seccato. - Non la vedo da...- Non finì la frase che... - Jack! - il mastro fu interrotto dalla voce della ragazza, che salutava Jack con voce spensierata, Jack ricambiò il saluto con un smaliante sorriso che ise in mostra i suoi quattro denti d'oro. - Alys, amore, mi seguiresti un attimo? Signor Gibbs...a voi il timone! - il bel capitano invitò la ragazza a seguirlo sotto coperta, mentre cedeva il comando della nave a Gibbs. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Alys entrò nella cabina di Jack e quest'ultimo chiuse la porta alle sue spalle. - Buongiorno cherì, hai dormito bene? - chiese lui avvicinandosi. - Sì benissimo...sono andata in un'altra stanza per non recarti disturbo. - mentì lei, credendo di averla scampata. - Non mentirmi cherì...- sorrise lui guardandola negi occhi. - Ok.. sono andata a fare una passeggiata al porto...- mentì di nuovo. - Senti amore... non puoi mentire a chi mente di continuo...perciò dimmi la verità..- disse continuando a sorridere. - Ok...mi stavo facendo un bagno...tutto qui...- continuò a mentire sperando di cavarsea senza dire la verità, ma il capitano era fin troppo sveglio. - Un bagno...? - ripeté lui. - Esatto...- - Nelle acque del porto? - - Esatto - continuava a confermare. - Nuda? - chiese divertito. - Esat...aspetta...cosa!? - si bloccò lei infuriata. - Tranquilla, sono riuscito ad intravedere solo le spalle scoperte...nient'altro....- rise lui. - Ah ecco...- - Ma...arrabbiandoti così hai confermato le mie certezze. - confessò l'uomo. Perfetto! E ora? Doveva dirgli tutta la verità? - Posso farti una domanda? - chiese lui smettendo di sorridere e concentrandosi su di lei, Alys annuì. - Hai sempre avuto gli occhi azzurro ghiaccio? - continuò esaminandoglieli. - Cosa? Jack lo sai benissimo che io ho gli occhi marroni e non...- iniziò a dirgli mentre si dirigeva allo specchio -...azzurri - sussurrò l'ultima parola, pietrificandosi davanti allo specchio. - Oh diavolo! - imprecò lei - sapevo che sarebbe successo! - - Successo? Cosa? - -...una maledizione - sussurrò Alys. - Cosa? - - E' una maledizione! - - E...di grazia...come saresti stata maledetta? - chiese gesticolando. - Diciamo che....per sbaglio...ho offeso Calypso...- -...e poi sono io quello che si caccia sempre nei guai...- sussurrò lui interrompendola. - Cosa!? - chiese arrabbiata. - Cosa? No...niente! Continua - - Come dicevo...dato che l'ho offesa lei ha deciso di trasformarmi nella creatura che odio di più...- si bloccò. - Cioè...? - la initimò a continuare. -....una sirena! - disse tutto d'un fiato, sperando che Jack non capisse, ma invano, quel pirata aveva l'udito fine come quello di un pipistrello. - Tu sei una s...- stava per finire la frase ma Alys gli tirò uno schiaffo zittendolo. - Potevi evitare cherì - disse ironicamente offeso, massaggiandosi la guancia. - Stavi per gridarlo - ribatté lei. - Potevi tapparmi la bocca - proponè lui. - Questo è vero. - rise la ragazza. A Jack venne un'idea su come vendicarsi per lo schiaffo ingiustamente ricevuto. - Hai voglia di fare un gioco? - disse lui sogghignando mentre le metteva le mani intorno ai fianchi. - Che genere di gioco? - chiese lei sia sospettose che impaurita al pensiero di quello che passava nella mente di Jack. Quest'ultimo si caricò la ragazza sulle spalle mentre si dirigevano sul ponte. - Jack Sparrow mettimi subito giù! - iniziò a gridare lei mentre tutta la ciurma li osservava divertita - Jack che stai facendo?! Jack...!!! - il capitano si tuffò in mare con Alys e riemerso poco dopo. - Be'...non è cambiato niente...sicura che non mi hai mentito? - chiese Jack divertendosi a prenderla in giro. * Immergiti e vedrai - lo incitò lei indicando sott'acqua. Jack obbedì e vide un'enorme coda prendere il posto delle gambe di Alys. Intanto Alys, per vendicarsi a sua volta, gli tirò una frustata con la coda, che fece bere al capitano un litro d'acqua. - Ok, forse me lo sono meritato....risaliamo? - disse alternando la risata a colpi di tosse. - Mi piacerebbe, ma non posso in questo stato...- - Oh....già! Aspetta, mi è venuta un'idea tesoro mio....dato che sei umana solo da...."asciutta", potresti asciugarti su una delle scialuppe, comprendi? - - Si...comprendo! - annuì Alys dirigendosi verso la scialuppa più vicina e salendoci sopra. Quasi subito le sue gambe ripresero il loro posto, e solo allora si accorse di avere solamente la camicia addosso, dato che i pantaloni li aveva persi durante la trasformazione. - Jack...!! Non posso salire così!! - urlò, mentre cercava di nascondersi, intanto il capitano stava già ritornando sulla nave. - A me non dispiacerebbe cherì!! - le urlò ironico. - JACK SPARROW!!! - urlò più forte. - Ok amore...ho capito, arrivo subito! - detto questo sparì all' interno della nave. Dopo qualche minuto tornò con un paio di suoi pantaloni che lanciò ad Alys, la quale li afferrò al volo e li mise velocemente. Poì salì a bordo... All'ultimo piolo della scaletta Jack le afferrò la mano per aiutarla, ma lei ne approfittò per ributtarlo in mare e salì a bordo. Il pirata riemerse boccheggiando e tossendo. - D'accordo! Questo me lo meritavo! - urlò. - Com'è l'acqua capitano? - chiese Alys appena Jack risalì sulla nave. - Freschissima mia cara, senti qua...- detto questo scosse i rasta come fosse un cane spruzzando Alys. - siamo bagnati entrambi, contento? - disse la ragazza ridendo. - Adesso si mia cara...- rispose lui baciandola sulla guancia. Nessuno della ciurma vide quel gesto, dato che erano già sotto coperta a mangiare e ad ingurgitare litri di rum.

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Capitolo 3
*** Bei ricordi e vecchi incontri ***


Calata la notte il tempo non fu a favore della ciurma.
Difatti, nel mentre che il sole spariva per far spazio alla luna, il cielo si coprì di nuvole.
Poco meno di un'ora dopo si scatenò una violenta tempesta.
Jack raccomandò ad Alys di stare sottocoperta, e quest'ultima, a suo malgrado,
dovette accettare. Sapeva benissimo che con tutta quell'acqua si sarebbe
facilmente trasformata.
Perciò si sdraiò sul letto a fissare il soffitto, dal quale cadevano piccole gocce d'acqua che le rigavano il viso.
Dopo un po' si addormentò.
Sognò di trovarsi in mezzo ad una battaglia, o meglio, alla battaglia; la battaglia nella quale Jack diventò Capitano della Perla Nera, che però al tempo non si chiamava ancora così, ma Wicked Wench.
Era più giovane.
Vide Jack appollaiato sull'albero maestro, si era decisamente meritato quel fatidico soprannome che gli attribuì il capitano spagnolo della Silent Mary,  Armando Salazar.
Infatti Jack era conosciuto da tutti gli spagnoli con il soprannome de " Il Passero".
- Ehi! Aspetta Capitan! E' una bella giornata per navigare no!? - gridava sarcastico Jack - Per come la vedo siamo rimasti noi due! Arrenditi a me ora e io ti lascio vivere, semplice! Intesi!? Tu ti arrendi a me ora e io ti lascio vivere! - poi presa la cima della bandiera si calò ridendo, atterrando sul ponte, facendo così issare la badiera nera col teschio bianco.
- Sempre il solito scemo - rise Alys.
- Grazie cherì, lo faccio anche per farti sorridere - rispose Jack baciandole una guancia.
Poi si avviò a timone e si diresse verso il Triangolo del diavolo.
- Afferrate le cime! Pronti a manovrare! A babordo! Lanciate! - urlò e la ciurma afferrò, con le cime, degli scogli li vicini, così Jack fece fare alla nave una sorta di inversione a U, cosa che fece evitare alla nave di finire nella grotta maleddetta del Triangolo.
Appena la nave si raddrizzò, si affiancò alla Silent Mary e Jack, con una mano intorno alla vita di Alys e l'altra che giocherellava con la bussola, guardò negli occhi Salazar, predendosi gioco di lui, prima che quest'ultimo si schiantò con la nave all'interno della grotta, provocando un'immensa esplosione.
Mentre Jack guardava la scena, un marinaio gli porse una spada.
- Che cos'è? - chiese Jack curioso.
- Un tributo, signore - gli sorrise il pirata.
Man mano tutti i membri della ciurma gli porsero qualcosa, chi un gioiello, che poi era diventato uno dei pezzi da otto, e chi della stoffa pregiata, l'ultimo uomo gli porse un tricorno.
Il tricorno dal quale Jack non si separava neanche per un minuto.
Poi Jack si girò verso Alys.
- Be'...io non ho nessun tributo...- disse lei.
- Sei tu il mio tributo...- rispose lui sorridendole. e lei gli sorrise di rimando.
- Forse ho un tributo...- rifletté lei.
- Ah sì? E Quale...? - chiese lui incuriosito.
- Questo...- rispose lei, per poi predergli il viso fra le mani e baciarlo.
Jack la cinse per la vita.
- Salutate la Signora della Wicked Wench! - urlò alla ciurma dopo il lungo bacio.
- Lunga vita ai Capitani! - urlarono gli uomini buttando in aria i cappelli.
 
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La tempesta finalmente cessò e Alys poté tornare sul ponte a respirare aria fresca dopo tutte quelle ore passate al chiuso.
Però più che aria fresca era aria di morte, e giusto per dare un tocco di atomesfera lugubre in più, il pappagallo di Cotton continuava a ripetere la stessa frase " I morti non parlano".
Ovunque era coperto da una nebbia che lasciava intravedere i relitti di navi malcapitate in quel posto macabro.
Alys, come tutti gli altri della ciurma, scrutò l'isola, in cerca di qualche accenno di vita.
Nel mentre si affiancò a Gibbs e Will.
- Fa tremare i polsi pensare a quanti hanno perso la vita in questo passaggio.-
Alys notò che l'acqua era brulicante di squali.
- Com'è entrato in possesso di quella bussola? - chiese Will mentre Gibbs andava a sistemare le funi.
- Non si sa molto di Jack Sparrow prima che arrivasse a Tortuga per mettersi alla ricerca del tesoro dell'Isla de Muerta - spiegò Gibbs - non lo conoscevo a quel tempo, quando era il capitano della Perla Nera -
- Cosa?! - sussultò Turner, Gibbs si strozzò con il rum - Questo non me l'ha detto - precisò squadrando Jack.
- Be' io sapevo che prima di chiamarsi così, la nave si chiamava
Wicked Wench, se non erro il primo capitano della nave la passò a Jack poco prima di morire, ma non sapevo niente del tesoro dell'Isla de Muerta - confessò Alys.
- Be'...ora sta molto più attento a come parla dopo che ha avuto una dura lezione....a tre giorni dalla partenza il primo ufficiale gli dice che va condiviso tutto equamente il che comprende anche il luogo del tesoro e che quindi Jack glielo rivela! Quella notte, si sono ammutinati; abbandonarono Jack su un'isola destinandolo a morire. Ma prima avrebbe perso la mente per il caldo. - spiegò il mastro.
- Ah...ecco perchè è sempre un po' tutto...- Will mimò con le mani il modo di fare di Jack.
- Non c'entra niente, è proprio così - dissero in coro Gibbs ed Alys.
- Allora ragazzi miei - iniziò a spiegare il mastro - quando si abbandona un pirata gli si da  una pistola con un solo colpo...un colpo! Non è che serva a cacciare o a farsi soccorrere, ma dopo tre settimane che patisci la fame e la sete quella pistola ha assunto un'aria molto attraente...- mimò con le dita la canna della pistola puntata alla tempia -...ma Jack è scappato dall'isola e ha ancora con se quel colpo....oh non lo userà però, salvo di un uomo.... l'ammutinato, il suo primo ufficiale!
- Barbossa! - ipotizzò Will.
- Già...-
- E dall'isola com'è scappato? - chiesero in coro i due ragazzi.
- Be'....ve lo dirò! Si acquattò sul basso fondale e attese là per tre notti e tre giorni, creature marine di ogni sorta si erano al fine acclimatati alla sua presenza, finché il quarto giorno agguantò una coppia di tartarughe marine, le legò insieme, e fabbricò una zattera! -
- Legò una coppia di tartarughe marine?- chiese incredulo Will.
- Si... tartarughe marine...-
- Cosa usò per tenerle insieme? - chiese Alys alzando un sopracciglio.
Gibbs non seppe rispondere e si girò verso il capitano che sembrava fosse spuntato dal nulla.
Ma di sicuro, come consuetudine, pensò Alys, aveva origliato la conversazione sin dall'inizio.
- Peli umani...- rispose Jack -....che mi strappai! - Alys lo guardò con una smorfia tra l'incredulo e il disgusto - gettate le ancore! - ordinò alla ciurma.
- Gettiamo le ancore - urlò quest'ultima.
- Il giovane Turner, io e Alys scendiamo a terra! - disse facendo l'occhiolino alla ragazza che gli sorrise di rimando.
- Capitano....se dovesse accadere ......? - Alys non capì le ultime parole dato
che Gibbs le aveva sussurate.
Ma Jack rispose - Rispetta il codice! -
- Già...il codice! -
Alys sapeva il codice pirata a memoria (dato che quando non giocava o non si allenava con Jack era quello il suo passatempo...imparare a memoria ogni parte del codice pirata) non sapeva a che parte di esso, Jack si riferisse.
Ma aveva un brutto presentimento, e questo la spinse a stare attaccata a Jack più del solito.
Scesero su una delle scialuppe e si diressero alla grotta.


Era la visione più bella che avessero mai visto, a parte qualche scheletro posto qua e là , ma a quelli era ormai abituata.
- Quale codice deve rispettare Gibbs, se accade il peggio? - chiese preoccupato Will.
- Dei pirati è chiaro....ogni uomo che - Alys iniziò a pronunciare il codice all'unisono con Jack - indietro rimane, indietro viene lasciato! - Jack guardò Alys sorridendole.
- Brava...vedo che lo ricordi ancora! - si complimentò lui.
- Ti devo forse rammentare che quando non ero con te ero chiusa in casa a studiarlo per filo e per segno? - gli ricordò lei sorridendogli di rimando.
- No cherì, ricordo perfettamente! - ammiccò il bel pirata.
- Non ci sono eroi tra i ladri eh? - disse Will infastidito, riferendosi al codice.
- Per avere una visione così sprezzante dei pirati sei sulla buona strada per diventarlo anche tu! - precisò Jack - liberi un uomo di cella, requisisci una nave della flotta, ti imbarchi con una ciurma di bucanieri a tortuga...e hai una vera ossessione per il tesoro..- concluse notando come Will fissava il tesoro.
- Questo non è vero, non ho alcuna ossessione per il tesoro! -
- Be' io invece si...uh...bracciale di perle....- esclamò Alys prendendo dall'acqua una bellissima bracciale di perle che aveva addocchiato.
- L'acqua tesoro! - esclamò Jack, temendo che si trasformasse davanti a Will.
- Tranquillo...ho immerso solo il braccio...- rispose lei ridendo.
- Uh guarda....un gioiello per un gioiello ancora più bello - disse Jack porgendole una collana, anch'essa di perle, che come pendaglio aveva un bellissimo rubino.
- Wow...grazie - la ragazza rimase incantata da tanta bellezza.
-...adulatore - gli disse ridendo.
Poi indossò entrambi i gioielli.
- Come sto? - chiese facendo una giravolta.
- Sei perfetta come sempre! - esclamò Jack sorridendo.
- Grazie! - disse lei dandogli un piccolo bacio sulla guancia per poi nascondere subito la collana sotto la camicia.
- A proposito Will....non tutti i tesori sono d'oro e d'argento - sussurrò Jack spiando da dietro una roccia c'ho che stava accadendo dall'altra parte.
Will e Alys si sporsero.
- Signori il tempo è giunto! - gridò Barbossa.
- Si!! - urlava la ciurma di risposta.
- Siamo vicini a salvarci! -
- Si!! -
- A porre fine al tormento! -
- Si! -
- Elizabeth! - sussurrò Will.
- Per dieci anni siamo stati messi alla prova e ognuno di voi qui ha dimostrato di che tempra è fatto, non una, ma cento volte... -
- Si!! -
-...e cento volte ancora! -
- Yeah! -
- Abbiamo sofferto! - gridò mastro Ragetti.
- Uniti fummo...dagli dei pagani! Con durezza eccessiva, per il nostro peccato! Eccolo qui! - disse scostando con il piede il coperchio di un forziere l, che rivelò un tesoro immenso -... il tesoro maledetto di Cortez....e abbiamo restituito ogni singolo pezzo andato disperso! Salvo questo! - indicò il medaglione appeso al collo di Elizabeth.
- Jack! - sussurrò Will tentando di scavalcare la roccia.
- Non ancora! - lo fermò Jack - aspettiamo il momento più opportuno. - specificò Jack andando da un'altra parte, seguito da Alys e Will.
- Cioè quando? - chiese il ragazzo - quando farà  più comodo a te? - domandò infastidito.
- Permetti una domanda? Ti ho mai dato motivo di non fidarti di me?! - chiese Jack evidentemente offeso - fai il bravo! Lo so che è difficile per te, ma ti prego....resta qui! E cerca di non fare niente di stupido! - marcò la S e la T di stupido per essere più chiaro possibile poi si incamminò, Alys affianco.
- Abbiamo offerto noi il sacrificio di sangue agli dei pagani? - chiese Barbossa alla ciurma.
- Sii!! -
- E il sangue di chi manca per pagare?! -
- Il suo!!! - gridò la ciurma puntando il dito verso Elizabeth.
- E che cosa farò appena la maledizione sarà eliminata? - chiese di nuovo.
La ciurma rise e Barbossa si rivolse ad Elizabeth.
- Mangerò tante mele da scoppiare - poi spinse Elizabeth sul forziere e prese il pugnale
- E'  iniziato col sangue e finirà  col sangue! -
Mentre Jack e Alys guardavano la scena, Will, dietro di loro, colpì Jack
alla testa con un Remo.
- Bastar...- Alys non finì la frase che venne colpita anche lei. E i due pirati caddero a terra
tramortiti.
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Fortunatamente il colpo non era stato così forte da farli svenire completamente, ma abbastanza da stordirli.
Ancora mezzi intontiti stavano cercando Will quando si ritrovarono davanti alla ciurma di Barbossa.
- Tu...! - lo indicò Ragetti.
- Tu morto dovresti essere! - concluse Pintel.
- Non lo sono? - domandò sarcastico Jack, guardandosi da capo a piedi.
Alys non sapeva come comportarsi perciò faceva quello che faceva Jack.
Entrambi cercarono di trovare un passaggio per tornare indietro ma si trovarono il passo
sbarrato da altri membri della ciurma.
-....parl...pass...posti...posto...parl...parl...- balbettò Jack.
- Parlé!? - suggerì stupidamente Ragetti.
- Eccola! Parlé! - gridò Jack trionfante.
- Parlé...! - sussurrò Pintel fulminando il povero Ragetti  con lo sguardo poi si rivolse a Jack, puntandogli la pistola contro.
- Che sia dannato quel caprone che ha inventato il Parlé -
- Dal nome...- iniziò Alys.
-... sicuramente un francese - finì Jack.
Un uomo, che più che un uomo era una montagna, prese Jack e Alys e li condusse da Barbossa.
- Posso sapere come te ne sei andato da quell'isola?! - chiese Barbossa.
- Quando mi hai abbandonato su quell'indecoroso sputo di terra hai trascurato una cosa importante di me...- spiegò Jack.
- Oddio ci risiamo! - sussurrò Alys, sapendo già  che cosa stava per dire.
-...sono il Capitano Jack Sparrow! -
- O be', non commetterò di nuovo la stessa imprudenza adesso! Signori! Tutti voi ricordate il capitano Jack Sparrow - la ciurma rise - uccidetelo....-
- E di lei che ne facciamo capitano? - chiese Pintel mostrandogli Alys.
- Ci conosciamo bellissima? Hai un volto familiare - chiese Barbossa osservandola.
- Forse...vi ho già minacciato altre volte? - chiese lei sarcasticamente
- La sua bellezza è pari a quella di una dea...ma si ribellerebbe con niente...uccidete
anche lei! - ordinò.
-...il sangue della ragazza non ha funzionato eh? - chiese curioso e divertito Jack.
- Non sparate! ...tu sai chi serve a noi! -
- So chi vi serve...si -
- Una domanda Jack - riprese Barbossa.
- Di pure! - lo incitò il pirata.
- Dove hai trovato questa fanciulla? E' di una bellezza sovrumana...- chiese indicando
Alys, che sussultò.
- Grazie, so scegliere bene vero? -
Barbossa si avvicinò di nuovo alla ragazza e la guardò negli occhi.
- Chi hai offeso? - chiese Barbossa.
- Cosa? - Alys non capì che cosa intendesse dire.
- Nessun essere umano può avere occhi color ghiaccio, a meno che non abbia offeso
un dio...- spiegò Barbossa -...alla nave razza di cani rognosi! -
 
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- Quindi tu pensi di lasciarmi su di una spiaggia con nient'altro che un nome e la tua parola che è il nome che cerco, mentre io ti guardo andare via sulla mia nave? - chiese Barbossa una volta saliti sulla Perla.
- No! Io penso si di lasciarti su una spiaggia, ma senza alcun nome, mentre tu mi guardi andare via sulla mia nave e allora ti urlerò il nome, ma da lontano, comprendi? - precisò Jack.
- Ma resta ancora il problema che mi lasceresti su una spiaggia con nient'altro che un nome e la tua parola che è il nome che sto cercando. - gli ricordo il pirata.
Alys stava per controbattere, ma perse il filo del discorso, perciò prese una mela e le diede un morso.
Jack fece la stessa cosa.
- Tra noi due...non sono stato io quello che ha pensato di ammutinarsi. - disse Jack mentre prendeva tre o quattro mele - perciò....è la mia parola quella più affidabile....- spiegò - per quanto, in fondo dovrei ringraziarti perchè in effetti se tu non mi avessi tradito e lasciato a morire avrei diviso equamente con te anche la maledizione -
Alys tossì apposta per segnalargli che si era dimenticato di un particolare.
- Oh giusto....e non avrei mai rincontrato Alys...strana la vita eh? - disse dando un morso alla mela.
Barbossa annuì.
- Senti ragazza - disse rivolgendosi ad Alys - raccontami della tua di maledizione invece...-
- Ecco...io...- balbettò lei
- Avanti, non mordo mica...- la incoraggiò.
- Credo che dopo averlo saputo invece morderete eccome per avere la mia coda! - esclamò lei.
- Coda? - chiese sempre più interessato.
- Si...qualche settimana fa ero finita nei guai per colpa di un pirata del quale non ricordo il nome, e volevano mandarmi alla forca, perciò, senza pensarci, ho...diciamo....maledetto Calypso, quest'ultima si è infuriata e ha deciso di trasformarmi nella cosa che odio di più...- raccontò la ragazza.
- Che sarebbe...? - chiese Barbossa.
- Una sirena! - dissero in coro Alys e Jack.
- Ah...be' puoi stare tranquilla, le sirene non stanno simpatiche neanche a me, nipote. -
Alys e Jack alzarono un sopracciglio.
- Nipote?! - esclamarono.
- Come cara....non ti ricordi più di tuo zio? - cercò di ricordarle lui.
- Aspetta...! Per tutte le sciabole ricoperte di sangue! Zio Hector! - corse ad abbracciarlo, ma
si staccò subito sapendo che non era un gesto da fare tra pirati.




 

​Ciao mozzi , finalmente sono riuscita a impossessarmi del computer di casa come potete vedere dal testo ordinato.
Volevo ringraziare la mia piratessa preferita, Rack12345 (alla quale piacciono gli stessi identici attori che piacciono a me)  per le sue recensioni e niente, spero vi sia piaciuto il terzo capitolo.
Scusate se qualcuno non ha ancora visto il quinto di Pirati dei Caraibi per lo spoiler della scena nel Triangolo del Diavolo, ma io ho adorato troppo quella scena e ho dovuto inserirla.

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Capitolo 4
*** Un famigerato pirata dal cuore d'oro ***


- Capitano siamo in vista dell'Interceptor - comunicò il primo ufficiale.
Ci mancò poco che Jack non cadette dalla sedia, perchè la scimmietta di Barbossa lo spaventò correndogli davanti, poi i tre pirati si diressero sul ponte, dove avvistarono l'Interceptor.
Barbossa stava guardando dal cannocchiale quando Jack gli si parò davanti.
- Ho avuto un'ottima idea Barbossa, ora noi facciamo una bella tregua, io salgo a bordo dell'Interceptor e negozio il ritorno del tuo medaglione, non è geniale? -
- Sai una cosa Jack...? E' per questa tua condotta che hai perso la Perla. E' più facile perquisire la gente quando è morta....mettetelo sottochiave! - ordinò Barbossa.
- Anche la ragazza signore? - domandò il primo ufficiale.
- No, lei resta qui! -
Il primo ufficiale sbatté Jack in una delle celle sottocoperta.
- Senti cara...come sta la mamma? - domandò Barbossa alla nipote.
- Credo bene...l'ultima volta che l'ho vista era incinta. -
- Ah si? -
- Eh già...-
- E tuo padre? -
- E' morto tre o quattro mesi fa! In uno scontro fra la sua ciurma e la Compagnia Delle Indie Orientali se non erro, a proposito di figura paterna...-
- Si...? -
- No niente...- lasciò perdere lei.
- No ragazza...ti ho sempre insegnato che un discorso non va lasciato a metà, quindi parla prima che raggiungiamo l'Interceptor. -
- D'accordo...appena il bambino o bambina avrà compiuto dieci anni vuole darlo a te perchè tu gli possa insegnare a predare e saccheggiare, mentre io dovrò insegnargli a tirare di spada -
- Perchè?! Io ho già abbastanza da fare con la ciurma, la nave e tutto il resto...non ho tempo di badare a un marmocchio -  si difese Barbossa.
- Sapeva che l'avresti detto, e mi ha detto di dirti che se l'avresti detto dovevo ricordarti del patto fra fratelli che avevate fatto da ragazzi - disse Alys con un sorriso colpevole.
- Quella donna non si smentisce mai! - brontolò Barbossa alzando gli occhi al cielo.
- Ha preso dal fratello maggiore...non è vero zio? - domandò Alys imitando uno dei sorrisi ebeti di Jack.
Barbossa la guardò, alzò un sopracciglio e un accenno di sorriso gli si disegno sull'angolo della bocca.
- Preparate i cannoni! - urlò poi alla ciurma -...e fuori i remi - sussurrò invece al primo ufficiale.
Alys, senza farsi vedere, si intrufolò nelle celle dov'era Jack.
- Mai una volta che non ti cacci nei guai tu, vero? - lo rimproverò cercando il modo di liberarlo.
- E' la mia specialità cherì...- rispose lui da dietro le sbarre.
- Forse sarebbe ora di trovarsene una nuova, non credi? Non posso passare tutta la vita a tirarti fuori dai guai! - lo rimproverò lei.
- Cherì dimentichi una cosa...- cominciò lui.
- Se osi dire..sono il Capitan Jack Sparrow...ti appendo a testa in giù sull'albero maestro - lo bloccò minacciandolo.
Jack tacque, sapeva che Alys era ingrado di farlo.
Non si sarebbe mai scordato di quella volta che aveva nascosto alla ragazza le carte autiche per l'isola di Tortuga...appena sbarcarono infatti si ritrovarono a Singapore. Alys fece finta di niente per quasi tutto il viaggio di ritorno, ma quella notte, durante uno svago fra pirati, fece ubriacare così tanto Jack, che quest'ultimo cadde a terra ubriaco fradicio, più che normale dato che la ragazza gli aveva lanciato una sfida alla quale lui non aveva rifiutato....bere diciotto bottiglie di rum tutte di fila.
Una volta che Jack fu privo di sensi Alys si fece aiutare da un membro della vecchia ciurma per appendere Jack al'albero maestro.
L'uomo, o meglio, il ragazzo, dato che al tempo avevano ancora diciannove anni, all'arrivo alla Baia dei Relitti si risvegliò, ma rimase bloccato sulla Wench per tre giorni di fila. Da lì aveva imparato a tenere a bada il suo modo di essere con Alys.
- Senti amore...a cosa ti serve il tesoro di Barnabas? - chiese Jack, si era accorto solo adesso che era da tanto che non parlavano di questa questione1\.
- Calypso ha detto che mi libererà dalla maledizione solo se le porterò lo zaffiro di Barnabas....perchè dice che ha poteri curativi o qualcosa del genere...-
- E...che genere di poteri curativi? - chiese lui incuriosito.
- Ma che ne so...non me l'ha specificato...so solo che voglio levarmi questa cavolo di maledizione di dosso! -
- Non sembra male però -
- Ah no? Non posso espormi troppo al sole perchè altrimenti la mia pelle si secca, non posso nuotare tranquillamente senza preoccuparmi di essere vista e in più quando mi ritrasformo in umana sono sempre...nuda! Si Jack...lo so che a te questo particolare fa piacere - si affrettò a dire vedendo che Jack stava sorridendo a quelle parole.
- Io vado...- disse lei frettolosamente dirigendosi alle scale.
- E io!? - le gridò Jack indicando le sbarre della cella.
- Cercherò un modo per tirarti fuori! -
Alys si diresse sul ponte e vide che suo zio era intento ad accarezzare la sua scimmietta mentre teneva gli occhi puntati sull'Interceptor.
Si affianco a lui.
- Ma se liberassimo Jack e lo mandassimo veramente sull'Interceptor? - chiese lei speranzosa.
- Scordatelo! - disse freddo.
- Va be', io c'ho provato...come si chiama la scimmietta? - chiese, tanto per cambiare discorso.
- Jack...- disse Barbossa.
- Dove? - Alys si girò in cerca di Jack ma non lo vide.
- La scimmia si chiama Jack! - disse Barbossa accennando un mezzo sorriso.
Alys non trattené le risate.
- Stai scherzando?! Hai veramente chiamato la scimmia Jack!? -
- Ovvio, sembra lui - rise per la prima volta Barbossa.
- In effetti un po' ci assomiglia...ciao Jack..- disse allungando la mano verso la scimmietta, quest'ultima le annusò la mano e si arrampicò fin sulla sua spalla.
- Le piaci...- le confessò Barbossa.
- Davvero?! Wow! - esclamò la ragazza facendo dei grattini dietro le orecchie della scimmietta.
Barbossa attirò la propria attenzione su c'ho che stava facendo la ciurma dell'Interceptor.
-  Stanno virando sull'ancora!- esclamò - tutta sinistra, dentro i remi di tribordo - ordinò.
- Tutta a sinistra! - ripeté il primo ufficiale.
La nave barcollò violentemente e Alys dovvette tenersi all'albero maestro per non cadere.
Dopo qualche secondo l'Interceptor fu affiancata dalla Perla.
Barbossa sguainò la spada e ne passo un'altra ad Alys.
- Sai usarla? - chiese porgendogliela.
- Mi prendi in giro!? - esclamò lei in tono offeso.
- Bene! FUOCO! - urlò Barbossa alla ciurma.
- FUOCO! - urlò una ragazza dall'altra nave.
La battaglia ebbe inizio con colpi di cannone e membri delle due navi che cadevano in mare, chi vivi e chi privi di vita.
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- Ammainate i nostri colori insulsi scarafaggi! Gente, pronti con i rampini! Prepararsi all'arrembaggio! - urlò Barbossa.
I pirati erano pronti ad attaccare, Alys era già passata sull'Interceptor, ma un altro violento colpo di cannone ruppe l'albero maestro.
Alys prese di sprovvista una ragazza e le puntò la sciabola alla gola.
- Chi sei tu!? E...e perchè indossi il vestito di mia zia? - si staccò dalla ragazza e la squadrò notando che aveva indosso un abito rosso smeraldo appartenuto a sua zia -...aspetta! Tu sei  Elizabeth!? Quella Elizabeth? -
- Si esatto! - rispose fredda la donna.
Alys alzò lo sguardo e vide in piedi sul parapetto della Perla, Jack. Come aveva fatto ad evadere?
L'uomo prese una fune, o meglio rubò una fune ad un uomo che cadde in acqua, e si lanciò sull'Interceptor, buttando due/tre uomini in acqua, ci volle un po' perchè riuscisse a fermarsi.
Alys gli corse dietro.
- Jack ma che combini? -
- Ah cherì eccoti! -
- Jack attento! -
Jack si girò e bloccò appena in tempo la mano nella quale Elizabeth impugnava la sciabola.
- Questo non si fa! - disse come se in quel momento stesse parlando ad un bambino.
- Dov'è il medaglione? - chiese Jack frettolosamente portando Elizabeth in un angolo.
- Furfante! - lei cercò di liberarsi.
Jack le prese la mano fasciata poi riprese...
- Dov'è il caro William? -
Elizabeth si guardò indietro preoccupata, cercando Will con lo sguardo.
- Will..- sussurrò per poi liberarsi dalla presa di Jack per cercare il ragazzo.
In quel momento Alys e Jack avvistarono la scimmietta di Barbossa che risaliva sulla Perla con il medaglione in una zampa - SCIMMIA! - esclamò Jack e la inseguirono.
Ma la scimmietta corse sulla spalla del suo propietario.
- Molte grazie Jack! - disse Barbossa.
- Di nulla - ripose Jack.
- Non tu caro, ha chiamato la scimmia Jack - gli disse Alys.
- Signori torniamo a sperare! - urlò Barbossa alla ciurma che rispose entusiasta.
In un attimo la ciurma di Jack fu legata compreso lui.
- E se provate anche solo a pensare la parola Parlé vi strappo e budella e me le mangio - li minacciò Pintel.
Barbossa rise sotto i baffi.
Elizabeth si liberò per voler ritornare da Will ma l'Interceptor esplose sotto gli occhi increduli di tutti.
- Un pirata senza addio! - urlò Elizabeth cercando di cogliere di sporovvista Barbossa, ma lui fu più svelto.
- Ben tornata Miss...- disse lui bloccandola per i polsi - avete goduto della nostra ospitalità...sarebbe corretto ora restituirla - detto questo la buttò in mezzo alla sua ciurma di manigoldi.
- Barbossa! - urlò una voce.
Tutti si girarono, Will si era salvato dall'esplosione.
- Lasciatela libera! - ordinò il ragzzo puntando la pistola verso Barbossa.
- Attento a quel che fai! - lo minacciò Alys puntandogli a sua volta la pistola contro.
- Tranquilla me ne occupo io - la rassicurò lo zio - che cos'hai in mente mozzo? - si rivolse poi a Will.
- Lasciatela libera - ripeté.
- Tu hai un colpo soltanto e noi non possiamo morire - gli ricordo il capitano della Perla.
- Non fare cose stupide - gli sussurrò Jack.
- Allora ucciderò lei! - minacciò Will, puntando la pistola verso Alys.
- Tipo questa - si pietrificò Jack.
- Cosa?! - esclamò quest'ultima.
- Fai pure - lo incitò Barbossa.
- Cosa!? - esclamò di nuovo.
Will esitò, poi premette il grilletto.
Alys si sentì trapassare il petto dal proiettile, ma non sentì alcun tipo di fitta o di dolore. Si guardò e rimase pietrificata, non c'era neanche una goccia di sangue e il foro del proiettile era sparito.
- Oh...mi ero dimenticato di dirti che la maledizione è caduta anche sulla mia famiglia -
- Potrei sapere quante diavolo di maledizioni mi dovranno cadere addosso ancora!? - urlò Alys esasperata andando in cerca di Jack e abbracciadolo.
Will si mise in piedi sul parapetto e si punto la pistola sotto al mento.
- Voi non potete morire...ma io sì! - disse.
- E tipo questa - ripeté Jack tenendosi stretta Alys.
- Chi sei tu? - chiese Barbossa.
- Nessuno! Nessuno...- intervenì Jack - un lontano cugino del nipote di un mio zio di terzo grado - cercò di mentire Jack.
- Sentissi come canta però, è un eununco. - intervenì anche Alys.
-Il mio nome è Will Turner! - tutti rimasero pietrificati -...mio padre era Sputafuoco Bill Turner! Il suo sangue scorre nelle mie vene! -
- Tuo padre era più itelligente però.... - gli gridò Alys.
-...razza di eununco! - finì la frase Jack.
- E' la copia del vecchio Sputafuoco Bill! E' tornato per perseguitarci! - lo indicò Ragetti.
- Parola mia! Fate quel che vi dico o premerò il grilletto e dovrete prendermi in fondo al mare -
- Ditemi le condizioni Signor Turner...- si arrese Barbossa.
- Elizabeth viene liberata! -
- Si questo lo abbiamo capito, qualcos'altro? -
- Anche la ciurma! Non fate loro del male! -
- Accordato - disse infine Barbossa.
- E Jack? - chiese Alys.
- Finalmente qualcuno che pensa a me! - esclamò Jack. Will non proferì parola.
- Sappi che questa me la segno Turner - lo minacciò Alys ma il giovane Turner rimase zitto.

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Poco dopo arrivarono dinzanzi ad una piccola isola.
Elizabeth fu subito spinta sulla passerella pronta per essere buttata in mare.
- Barbossa sporco bugiardo, hai giurato di lasciarla libera! - si infuriò Will.
- Non osare toccarmi sull'onore mozzo! Ho acettato di liberarla, ma eri tu che dovevi specificare quando o dove - ghignò Barbossa.
Alcuni membri della ciurma risero mentre altri imbavagliarono Will.
Alys sorrise compiaciuta da quella scena, poi si ricordò che quello era il figlio del suo migliore amico.
"Per mille ratti di sentina! Mai una volta che posso godermi queste scene" imprecò mentalmente Alys.
- Certo è un peccato che questo trionfo di bellezza vada preduto...- riprese Barbossa -...quindi ridatemi il vestito, prego, prima di andare - disse ghignando sotto i baffi.
Elizabeth si tolse il vestito rosso e lo consegnò a Barbossa, rimanendo, cos', in veste da camera.
- Si intona alla vostra anima nera! - sussurrò Elizabeth con odio.
- Ancora caldo - disse Barbossa non badando alle parole dela ragazza e lanciando il vestito alla ciurma, che litigò per averlo.
Elizabeth esitò a buttarsi, ma il primo ufficiale fece barcollare l'asse e la ragazza cadde in mare.
Poi fu il turno di Jack.
- Speravo proprio che questo si potesse evitare - confessò il malcapitato.
- Anch'io zio - confessò a sua volta Alys.
- Jack! Jack..! Neanche te ne sei accorto, quella è la stessa isoletta di cui ti abbiamo fatto governatore nell'ultimo viaggio. - gli rammentò Barbossa.
- Me ne ero accorto! - disse l'uomo.
- Può darsi che ti riesca un'altra delle tue fughe miracolose e la scampi, ma ne dubito - ad Alys le si fermò il cuore quando suo zio punto la spada alla gola di Jack.
- E ora giù - lo "incitò" Barbossa.
- L'altra volta mi hai lasciato una pistola con un colpo - gli ricordò Jack.
- Quando hai ragione hai ragione! Consegnate a Jack la sua pistola! Portatela subito! - oridinò il capitano.
Un mozzo spuntò da dietro la ciurma e consegnò la pistola a Barbossa.
- Considerato che siamo in due un gentiluomo ci darebbe un paio di pistole - cercò di convincerli Jack.
- Fatti bastare una sola pistola! E anzi sii tu il gentiluomo e usala sulla signora...e tu lasciati morire di fame! - detto questo buttò la pistola in mare e Jack si tuffò per recuperarla.
- JACK!! - gridò Alys esasperata affacciandosi al parapetto, poi andò incontro allo zio.
- Perchè l'hai fatto!? - urlò arrabbiata come mai era successo.
- Avrebbe ostacolato i nostri piani cara - spiegò lui.
- L'avrei tenuto a bada io! Invece tu non ragioni mai! -
- Testarda, come tua madre! Sia te che lei non avete mai avuto buon gusto in fatto di uomini, ma ti do un'ultima possibilità...o vieni con noi a Isla de Muerta o morirai su quest'isola in compagnia del tuo amato, appena avrò spezzato la maledizione! Decidi! - le fece scegliere Barbossa.
- Sei senza cuore zio! -
- Il cuore ce l'ho mia cara, è la bontà c'ho che mi manca, allora, cos'hai deciso? -
Alys scelse c'ho che ritenne più giusto e salì sull'asse.
 - Preferisco morire! - Alys giurò che un secondo prima di buttarsi aveva visto negli occhi di suo zio un lampo di tristezza. La bontà gli mancava di certo ma l'amore paterno verso la sua unica nipote non mancava di certo. Forse avrebbe sperato che rimanesse con lui?
Mentre Alys rifletteva su c'ho che pensava avesse provato suo zio in quell'istante, sentì le gambe tramutarsi in coda, così si diresse più velocemente possibile verso l'isola, e verso Jack.

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Capitolo 5
*** E chi la sopporta più? ***


- E' già la seconda volta che lo guardo mentre si allontana con la mia nave - sbuffò Jack una volta arrivato sulla spiaggia.
- Io faccio un giro dell'isola..- annunciò Elizabeth.
- Fa pure...non c'è molto da vedere...- la informò Jack.
Quando Elizabeth fu sparita oltre le palme, Alys si decise a salire in superficie.
- E tu che fai qui? - sobbalzò gioioso e curioso Jack.
- Ho scelto di stare con un pirata di cui mi posso fidare...- disse sorridendo Alys.
La ragazza si sdraiò sulla sabbia quando si rituffò improvvisamente in acqua.
- Alys che combini!? - chiese Jack sorpreso dalla reazione della ragazza.
- Jack ci arrivi o no?! Sai che mi succede quando mi ritrasformo! - lo sgridò la ragazza.
- Ah già...- sospirò lui con un chiaro tono di divertimento.
- Ebbene? - domandò lei.
- Ebbene cosa? - chiese l'uomo distogliendosi dai proprio pensieri.
- Come faccio?! Non voglio rimanere in acqua per tutto il tempo! -
- Tesoro mio, ti aiuterei volentieri, ma come puoi ben constatare ho solo un paio di pantaloni e niente più - il pirata indicò i propri indumenti bagnati.
In quel momento ritornò Elizabeth pensierosa.
- Non è molto grande come isola! - disse Jack mentre sistemava la pistola.
- Forse potevi cercare di non farci finire qua! - lo rimproverò Elizabeth.
- Sai qual'è il problema? Il tuo caro William! - rispose Jack.
- Lui ha solo cercato di salvarci! - lo difese la donna.
- Forse volevi dire " di salvarti" -
- Ou...- sospirò Elizabeth - e cosa facciamo ora? -
 - Bho...ah! - esclamò alzandosi.
- Ma siete già stato abbandonato su quest'isola! Quindi fuggiremo come avete fatto in precedenza! - gli urlò Elizabeth.
- A quale scopo se è possibile saperlo? La Perla Nera se n'è andata e a meno che voi non abbiate timone e vele nascosti in quel bustino, e non credo, il giovane signor Turner sarà morto prima che possiate raggiungerlo. - disse per poi girandosi e andare alla ricerca di qualcosa.
- Ma voi siete il Capitano Jack Sparrow! Siete svanito sotto gli occhi di sette agenti della Compagnia delle Indie e, diamine, avete saccheggiato tutto il porto di La Saoult (non so se si scrive così) senza esplodere un colpo, siete voi il pirata di cui ho letto o no? - fece una pausa - come siete fuggito l'altra volta? -
Jack esitò un attimo.
- L'altra volta sono rimasto qui per tre giorni in totale...- in quell'istante sollevò un coperchio che si rivelò essere di una botola nascosta, poi riprese il discorso mentre ci si infilava all'interno - l'altra volta dei contrabbandieri che qui avevano un deposito sono arrivati e così ho barattato un passaggio, e da quel che vedo hanno lasciato gli affai da un pezzo, ringraziamo il vostro maledetto amico Norrington se si sono ritirati - disse per poi risalire con tre bottiglie piene di rum in una mano e un paio di pantaloni nell'altra.
- Allora è così eh? E' questo il segreto della grande avventura del famigerato Jack Sparrow!? Avete passato tre giorni sdraiato su una spiaggia a tracannare rum. - si infuriò la donna.
- Benvenuta ai caraibi tesoro! - esclamò Jack squotendo le bottiglie di rum - e ora, se non ti dispiace, devo andare ad aiutare la mia donna! - disse per poi dirigersi alla spiaggia.
- Quale donna? -
- Il caro vecchio Hector non ha risparmiato neanche la sua dolce nipotina e perciò l'ha abbandonata qui con noi! E aggiungo per fortuna! Perchè se avessi dovuto passare altri tre giorni o più in vostra compagnia avrei usato quel colpo su me stesso. - confessò - Amore...ho trovato un paio di pantaloni! - esclamò guardando il mare.
Elizabeth pensò fosse impazzito ma poco dopo salto fuori dall'acqua una sirena che balzò sul pirata, facendolo cadere.
- Jack ti adoro! - esclamò la sirena, che in quell'istante tornò umana e Elizabeth scoprì essere Alys.
- Io non avrei avuto problemi neanche se tu fossi rimasta senza! - confessò Jack con il suo solito sorriso indicando i pantaloni della ragazza.
Alys innarcò un sopracciglio e lo guardò di rimprovero.
- Scherzavo tranquilla! Goccetto? - disse alzando una delle bottiglie.
- Volentieri! -
- Quindi tutte quelle storie erano inventate!? C'è almeno qualcosa di vero in quelle storie!? - riprese Elizabeth.
- Vero? - Jack alzo una manica della camicia e rivelo una cicatrice che prendeva l'intero braccio, poi alzo l'altra manica che rivelo una cicatrice a forma di "P" infine scoprì una parte del petto che rivelò due cicatrici di una tortura subita molti anni prima.
Alys rimase pietrificata dal terrore.
- Jack...! Perchè non me l'hai detto!? Disse tastandogli le ferite impaurita, come se quest'ultime si riaprissero da un momento all'altro.
- Tranquilla cherì, è successo molti anni or sono! Non fanno più male...- la rassicurò lui.
 
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La sera i tre erano diventati due donne e un uomo che cantavano ubriachi, intorno al fuoco, "La spada, il corvo e il mare", il più ubriaco di tutti era Jack che a malapena si reggeva in piedi, Alys ed Elizabeth invece barcollavano solamente.
- E' bellissima questa canzone! Grandi b..bucanieri! - urlò Jack per poi cadere a terra trascinando Alys e Elizabeth con sé.
- Quando riavrò la Perla Nera voglio insegnarla a tutta la ciurma! E non faremo che cantarla - annunciò Jack.
- E tu sarai sicuramente il più tremendo pirata dei sette mari - disse Elizabeth.
- Per me lo è già - commentò Alys abbracciandolo da dietro e baciandolo su una guancia.
- Non solo dei sette mari tesoro...di tutti gli oceani, di tutto il mondo, dovunque vorremo andare..andremo! Una nave è questo in realtà! Non è solo una chiglia, uno scafo con un ponte e le vele, sì la nave è fatta così, ma ciò che una nave è...ciò che la Perla Nera è in realtà è libertà! - disse rivolto prima ad una poi all'altra.
- Jack...- cominciò Elizabeth appoggiando la testa al petto di Jack, Alys la guardò rossa di rabbia e gelosia - dev'essere stato terribile per te, intrappolato su quest'isola....-
- Oh si...- rispose Jack avvolgendola con un braccio, Alys stava per esplodere, poi Jack prese sottobraccio anche lei, che si calmo, ma non del tutto - ma la compagnia è infinitamente migliore dell'altra volta e il paesaggio è migliorato anch'esso -
- Signor Sparrow non soo sicura di aver bevuto abbastanza rum, da permettervi certe così!  - disse Elizabeth altezzosa.
- Tesoro ho intuito il tuo messaggio! - annuì Jack arricciandosi i baffi.
- Io...vado a farmi una passeggiata - annunciò Alys cercando di non sembrare arrabbiata.
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- Oh Jack...dev'essere stato terribile per te...gne gne gne! - Alys imitò la voce di Elizabeth, poi, dando un calcio alla sabbia, scivolò e sbatté il fondoschiena.
Arrabbiata e un po' triste per il comportamento di Jack, si portò le ginocchia al petto e osservò il mare tranquillo. Mentre si stava godendo la brezza marina sentì un frusciare di foglie dietro di sé, sperò fosse Jack, invece era solo quell'aristocratica di Elizabeth, così ricacciò lo sguardo sul mare.
- Ehi...- sussurrò Elizabeth.
- Lasciami stare! - disse arrabbiata Alys.
- Mi spiace per prima...- si scusò Elizabeth.
- Si certo...come no! Ho visto come ti è dispiaciuto! Oh Jack...dev'essere stato terribile per te intrappolato su quest'isola - si arrabbiò ancora di più Alys, imitando di nuovo la voce di Elizabeth.
- Be...se vuoi saperlo è crollato nel sonno poco dopo che te ne sei andata - la informò la donna.
- E dovrebbe cambiare qualocosa? Tu almeno sai che sto passando in questi tempi?! - la rimproverò la ragazza.
- Io non...-
- Be, te lo dico io: ho due maledizioni addosso, una che mi trasforma in scheletro quando c'è la luna e l'altra che mi trasforma in sirena non appena mi immergo nell'acqua! Ho uno zio, il quale non gliene è importato niente di abbandonarmi su quest'isola deserta, il padre che mi è morto qualche mese fa, mia madre sta aspettando un bambino, il quale, compiuta una certa età, passerà in custodia a me e ora te che ci provi con Jack! Come ti sentiresti!? - si sfogò Alys trattenendo le lacrime.
- Bé io...-
- Lascia perdere...scusa per questa reazione, è che so essere molto gelosa nei riguardi di Jack - si scusò Alys per dirigersi "all'accampamento", seguita da Elizabeth.
- Scusami tu, non avrei dovuto provarci con Jack, a proposito...come vi siete conosciuti? -
- Bé...io e lui ci conoscevamo già da quando eravamo bambini...- raccontò Alys -...dato che le nostre famiglie abitavano già da qualche generazione alla Baia dei Relitti, secondo le nostre madri eravamo fatti l'uno per l'altra, i nostri padri invece non erano mai stati d'accordo sul fatto che io e lui giocassimo insieme perchè, come dicevano loro, "gli affari da pirata non van mischiati con gli affari di cuore", il bello è che al tempo io e Jack non provavamo ancora niente uno per l'altra...solo affetto reciproco! Affetto che negli anni si trasformò in qualcosa di più...- intanto che raccontava erano già arrivate.
- E com'è successo? - chiese Elizabeth porgendole una bottiglia di rum.
Alys gli raccontò della battaglia contro il Capitano Salazar e di come Jack gli aveva fatto la proposta di fidanzamento.
-...semplicemente mi ha baciata, anzi io l'ho baciato, poi ha urlato alla ciurma "Salutate la Signora della Wicked Wench"! - gridò Alys portando la bottiglia al cielo.
- Wicked Wench? - chiese confusa Elizabeth.
- Al tempo la Perla portava quel nome, ma preferisco di gran lunga questo...- Alys sbadigliò e bevve un grosso sorso di rum, poi ne bevve un altro e un altro ancora, fino a diventare ubriaca fradicia.
- Ah...cosa farei senza il rum! - esclamò, poi mise la testa appoggiata al petto di Jack e cadde in un sonno profondo.
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La mattina dopo i due si alzarono presto, svegliati da un odore pungente di bruciato che sapeva di legno e di....rum!!!
- No! - urlò Alys.
- Non bene! - gridò Jack - Ferma! Non bene! -
- Che cosa fai? Hai dato fuoco al cibo, alle palme...al rum! - dissero i due in coro.
- Si...ho bruciato il rum! - rispose Elizabeth.
- Perchè hai bruciato il rum!? - urlarno di nuovo i due.
- Uno: perchè è un'ignobile bevanda che muta anche il più rispettabile degli uomini in un perfetto furfante; due: quel segnale raggiunge almeno cento piedi, e l'intera Marina Britannica è in giro a cercarmi, tu non credi che ci sia una remota possibilità di essere visti? -
- Ma perchè hai bruciato il rum!? - ripeté Jack.
- Attendete capitan Sparrow, concedetevi un'ora massimo due, aguzzate la vista e scorgerete delle vele bianche all'orizzonte - mentre Elizabeth parlava, Jack estrasse la pistola e gliela puntò contro.
- Jack non ne vale la pena! Vieni con me! - gli sussurrò Alys calmandolo.

I due si allontanarono dalla vista di Elizabeth.
- Dev'essere stato terribile per te Jack, intrappolato su quest'isola...dev'essere stato terribile per te...- disse Jack imitando la vocetta di Elizabeth -...sempre meglio di ora! - poi urlò sperando che la donna lo sentisse.
-  E meglio che taci Jack! Perchè se non fosse per il fatto che ti amo, ti avrei già sepolto vivo sotto la sabbia! - iniziò Alys.
- Ah...ops...perdonami..- cercò di scusarsi lui.
- Perdonarti!? Jack! Ci stavi provando con lei e davanti a me! - poi gli venne in mente una cosa - se vuo essere perdonato lascia che lo faccia a modo mio - detto questo gli tirò due schiaffi, uno per guancia.
- Ok...questi me li sono proprio meritati...- disse Jack massaggiandosi le guance indolenzite.
- Già...ma ti meriti anche questo, scemo di un pirata! - detto questo gli stampò un bel bacio sulle labbra.
- Questo è meglio degli schiaffi! - sorrise Jack.
Poi guardò oltre Alys e sgranò gli occhi.
- Dopo di questo chi la sopporta più! - commentò.
Alys si girò e sgranò gli occhi a sua volta.
- Io no di certo! - commentò anche lei.  

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- Ma dobbiamo salvare Will! - disse Elizabeth una volta che erano saliti tutti a bordo.
- No! Sei salva basta! Torneremo a Port Royal subito...senza gironzolare in cerca di pirati! - rispose suo padre.
- E lo condanneremo a morte certa!? - Elizabeth non si arrese.
- Convengo che sia un destino deplorevole - confesso il governatore Swann - ma lo è altrettanto la sua decisione di diventare un pirata! -
- Solo per salvare me! Per impedire che facessero del male a me! -
- Se mi consentite l'audacia di introdurre la mia opinione professionale, la Perla aveva imbarcato parecchia acqua dopo la battaglia...è molto improbabile che tenga un'andatura veloce! Ci pensate? La Perla Nera l'ultima vera minacciata dei Caraibi, amico, come si può farsela scappare!? - intervenne Jack.
- Semplicemente ricordando che servo altri signor Sparrow, non solo me stesso! - lo zittì il Norrington.
- Commodoro vi supplico! Fate come dice, per me! Come dono di nozze...- ideò la donna.
- Elizabeth...significa che accetti la proposta del Commodoro? - domandò entusiasta suo padre.
- Si padre - rispose lei.
- Un matrimonio?! Adoro i matrimoni! Da bere per tutti! - urlò stupidamente Jack, ma si ricompose notando lo sguardo delle guardie, poi guardò Norrington come un cane bastonato -...lo so, mettetelo ai ferri, vero? -
- Adori i matrimoni ma non mi hai ancora fatto la proposta! - accennò Alys fingendosi seria.
- Se usciremo mai da questa situazione te la farò tesoro! - promise Jack.
- Promesso? -
- Promesso! -
- Tanto io stavo solo scherzando, ma dato che me l'hai promesso...- sorrise di sghembo Alys.
- E voi siete...? - chiese Norrington alla ragazza.
- Oh....Capitan Alys Bendanera, figlia del pirata Tiger Bendanera e nipote del Capitan Hec...no niente! - si bloccò ricordandosi c'ho che le aveva fatto lo zio.
- Interessante...e di che nave siete il Capitano, miss Bendanera? - domandò il commodoro.
- Della Rosa Nera! - disse fiera lei.
- Interessente...molto interessante - disse di nuovo il commodoro poi si rivolse a Jack -...Signor Sparrow, affiancherete i miei uomini alla sbarra e fornirete loro la posizione dell'Isla de Muerta, dopodiché passerete il resto del viaggio contemplando i possibili significati della frase " muto come una tomba", mentre voi, signorina, starete chiusa in cella fin quando non darò ordini, sono stato abbastanza chiaro? -
- Qui non si scappa alla chiarezza! - risposero in coro i due pirati.
Così separarono Jack e Alys, portando quest'ultima in una delle celle della nave.
- Mi pareva strano che non fossi ancora finita dietro le sbarre! Porca miseria! - imprecò Alys appoggiando la testa al muro.
Subito dopo prese dalla tasca uno strano aggeggio a forma di cuore formato da due chele di granchio, lo aprì. Subito la canzoncina di un carillon le pervase la mente e si addormentò.
Sognò un uomo, il cui aspetto richiamava i chiari segni di una maledizione. Il viso pieno di tentacoli, i vestiti ricoperti da muschio e molluschi. Sapeva bene chi fosse. Davy Jones! Lo spietato capitano dell'Olandese che traghettava le anime degli uomini morti in mare, nell'aldilà.
Poi vide Jack, in mano aveva un cuore, il cuore di Jones; sentì una voce, la voce del suo migliore amico, Sputafuoco Bill, che le diceva:
" Parte della ciurma parte della nave, parte della nave parte della ciurma, mia cara, se Jack pugnala il cuore prenderà il posto di Davy Jones, e non potrà scendere a terra se non per un solo giorno ogni dieci anni, l'Olandese deve avere un Capitano."
Alys si svegliò di colpo, aveva il viso che sudava e la fronte che scottava, che le fosse venuta la febbre? Mah...in quel momento stava ripensando al sogno fatto poco prima, quando una guardia la portò Sopracoperta.
- Jack! - corse ad abbracciare l'uomo.
- Cherì scotti! Sicura di non avere la febbre? - le sussurrò Jack.
- Solo un po' di mal di testa niente di più! Dove siamo? - chiese la ragazza staccandosi - oh...- sussurrò poi.
- Già...oh...- le fece da eco Jack.




​A me, se devo dire la verità, non è mai stata simpatica Elizabeth, a partire da questa scena :P
​Per il resto, spero vi piaccia questo capitolo :)

 

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Capitolo 6
*** Addii e nuovi orizzonti ***


- Questa grotta non mi piace affatto, a ogni tentativo di assalto può corrispondere un'imboscata! - disse Norrington riponendo il cannocchiale.
- Non se l'imboscata siete voi a farla...- si intromise Jack -...io entro e convinco Barbossa a fare uscire i suoi uomini sulle scialuppe, voi e i vostri tornate alla Dauntless e li bombardate per benino con i vostri cannoni eh? Che avete da perdere? -
- Niente di cui mi pentirei di essermi liberato - rispose freddo il Commodoro.
- Certo, per essere onesto fino in fondo, c'è un leggero rischio per quelli della Dauntless tra i quali la futura Commodora - confessò il pirata.
- D'accordo, fate il vostro lavoro signor Sparrow, ma niente scherzi, o la vostra amica qui, ci rimetterà la vita - disse Norrington indicando Alys.
- Vedete Commodoro, forse sarebbe meglio che andassi anch'io, dato che sono la nipote di Barbossa, se non darà ascolto a Jack di sicuro lo darà a me! - cercò di convincerlo la ragazza.
- Accordato, ma sbrigatevi! E ricordate, niente passi falsi! -
- Ottima trovata quella di rivelare che sei sua nipote! - si complimentò Jack una volta che furono a bordo di un'altra scialuppa e si erano allontanati dalla Dauntless.
- Dimentichi forse che è quello che sono! -
- Ah già, dimenticavo! Ancora arrabbiata con me? - chiese poi Jack accennando alla sera prima.
- No, non riesco a stare arrabbiata con te per più di dieci minuti, e questo, a mio malgrado, è un punto a tuo favore! - disse Alys fingendosi seria.
Jack sorrise, poi, appena scesi dalla scialuppa, afferrò la mano di Alys e si fece largo tra la folla di pirati.
- Permesso scusate, permesso scusate! - continuava a dire mentre si faceva spazio.
-...ha chiamato! E finirà il...- Barbossa si bloccò alla vista dei due.
- Jack! - esclamò Will.
- Non è possibile! - disse Barbossa incredulo.
- Non è probabile...- lo corresse Jack.
- Dov'è Elizabeth?! - domandò il giovane Turner.
- E' al sicuro, come da me promesso! Si sta accingendo a sposare Norrington, come da lei promesso! E tu stai per morire, come da te promesso! Quindi qui siamo tutti uomini di parola, a parte Elizabeth, ma solo perchè è...una donna! - spiegò Jack.
 - Ora basta! Sarai il prossimo! - esclamò infastidito Barbossa.
- E Alys? - domandò stupidamente il pirata.
- Ma...Jack! - lo rimproverò Alys.
- Vedi Jack, lei è mia nipote, e non posso ucciderla...anche perchè dopo sua madre ucciderebbe me! - gli rispose Barbossa, per poi far chinare Will sulla cassa.
- Dimmi che non farai c'ho che stai per fare! - disse Jack osservando la scena.
- No, invece credo che lo farò - ghignò Barbossa.
- Buon funerale! - dissero in coro Alys e Jack.
- Perche non dovrei secondo voi? - si arrese Barbossa alzando gli occhi al cielo.
- Bé perchè...- iniziò a spiegare Jack, per poi dare un colpo sulla mano del Primo Ufficiale che lo tratteneva per una spalla e andando verso Barbossa -...sua maestà Dauntless, orgoglio della Marina Britannica, sta flottando al largo della costa e aspetta voi! - si sentirono sussurri da parte della ciurma.
- Ora ascoltami amico, tu ordini ai tuoi di remare fino alla Dauntless, essi fanno il loro mestiere, stretta è la foglia larga è la via, tu ti ritrovi con due navi! Finalmente potrai avere una tua flotta! Terrai la più grande per te come ammiraglia, chi dice niente? Ma in quanto alla Perla...nominami Capitano! Navigherò sotto i tuoi colori, ti darò il dieci per cento dei miei bottini e tu ti potrai presentare come...Commodoro Barbossa! Comprendi? - propose Jack.
- E suppongo che in cambio, da me, vorrai che non uccida il bastardello! - ipotizzò Barbossa riferendosi a Will.
-  No no no no, non ci penso proprio, uccidilo pure! Solo non adesso! Spezzerai la maledizione quando sarà il momento più opportuno - disse guardando Will, nella speranza che quest'ultimo intuisse.
-  Per esempio - continuò prendendo una manciata di monete - dopo aver ucciso Norrington e i suoi uomini fino...all'...ultimo! - disse ributtando man mano le monete nella cassa, tutte tranne una, che nascose nella manica.
Will se ne accorse e stette al gioco.
- Era il tuo piano fin dall'inizio, da quando hai saputo il mio nome! -
- Sì! - si limitò a dire Jack.
- Voglio il cinquanta per cento dei tuoi bottini! - contrattò Barbossa.
- Quindici! - trattò Jack.
- Quaranta! -
- Venticinque! E ti compro il cappello, un bel cappello grande! Commodoro...- concluse Jack.
- Abbiamo un accordo! - si convinse Barbossa stringendo la mano al pirata.
- Un attimo...e io che faccio? - chiese Alys.
- Non eri capitano della Rosa Nera cherì? Puoi seguirci con quella! -
- Ah già! Mi stavo dimenticando della Rosa, d'accordo, ci sto! - sorrise Jack.
- D'accordo lei d'accordo io, orsù gente alle barche! - ordinò Jack, poi, guardando la faccia di Barbossa si ricordò che era lui il Capitano -...oh perdonami, dai tu gli ordini! - si scusò.
- Signori...in marcia! - ordinò il Capitano.
- Non alle barche? - domandò confuso Jack.
- Ho in serbo un altro piano -
- Sei tu il Capitano...- disse Jack - ti dispiace se do un'occhiata in giro? - domandò, Barbossa alzò le spalle come per dire che non c'erano problemi.
Quando Jack si fu allontanato Alys si avvicinò a Barbossa.
- Sono l'unica nipote che hai? - chiese per iniziare la conversazione.
- Considerando che sta per nascere tuo fratello, tu e lui siete gli unici! - rifletté Barbossa.
- Non ti...dispiacerebbe avere...un pronipote? - domandò ansiosa lei.
- Il padre è lui? - domandò a sua volta Barbossa indicando Jack, anche se immaginava già la risposta.
Alys si limitò a fare un sorriso colpevole.
- Mi accontenterò! Che nipote testarda! - disse lui, pronunciando a bassa voce l'ultima frase.
- Come suo zio! - commentò Alys facendo un sorriso ebete.
Barbossa ricambiò il sorriso, e Alys fu fiera di aver fatto sorridere suo zio per la prima volta.
- Devo ammetterlo Jack, credevo di conoscerti, ma ora so che sei tutto meno che prevedibile! - si complimentò Barbossa.
- Io sono un disonesto, e da un disonesto puoi sempre confidare che sia un disonesto, onestamente è dagli onesti che devi guardarti perchè non puoi mai prevedere quando faranno qualcosa di incredibilmente...stupido! - disse a malapena l'ultima parola che sguainò la spada di un membro della ciurma, facendolo cadere in acqua, per poi passarla a Will e sguainare la propria.
Iniziò così un duello infinito.
- Amore un po' di collaborazione! - gridò ad Alys, che se ne stava ferma a guardare.
- Io non combatto contro mio zio! - gli urlò di rimando.
- E contro quello che è dietro di te? - l'avvertì Jack.
 Alys non fece in tempo a girarsi che una spada la trafisse al costato.
- Eh no! Avevo appena finito di far cucire la camicia! Per tutti i mostri marini! - imprecò, spada alla mano e iniziò il combattimento anche per lei.
- Hai superato i confini della mappa amico, qui ci sono i mostri! - ghignò Barbossa.
Dopo che Alys legò per bene uno dei pirati, buttò un occhio su Jack e suo zio.
Jack cadde a terra.
- Non puoi sconfiggermi Jack! - disse Barbossa.
Il pirata si rialzò immediatamente, poi conficcò la spada nello stomaco di Barbossa.
Quest'ultimo alzò gli occhi al cielo, sfilò la spada e trafisse Jack in pieno petto.
- NO!! - gridò Alys disperata, poi rimase pietrificata da quella scena.
Jack indietreggiò fino ad arrivare sotto la luce della luna, che rivelò che anche lui era vittima della maledizione.
- Altro che Sparrow! Tu meritavi ben altro soprannome mio caro Jack Teague! - urlò Alys tra lo spavento, la rabbia e il divertimento.
- Grazie cherì! Mh...Interessante - disse Jack mentre si esaminava la mano, o meglio, le ossa, poi si mise a giocherellare con la moneta facendola passare tra le dita ossute -...non ho saputo resistere! -
Barbossa perse la pazienza e tornò all'attacco.
Jack gli fece sbattere la testa contro la parete rocciosa poi corse via per evitare i colpi pieni di rabbia del pirata.
- Scusa! - gli gridò.
Ripresero a combattere, e subito Jack fece cadere l'avversario.
- Che vogliamo fare Jack Sparrow? - domandò quasi sfinito - di due immortali condannati ad un epica battaglia fino al giorno del giudizio, con tanto di trombe? -
- Ti puoi sempre arrendere! - propose Jack. Proposta che fece infuriare ancora di più Barbossa.
Uno dei pirati intanto disarmò e fece cadere Will.
- Ora ti insegno cos'è il vero dolore! - lo minacciò questo.
- Ti piace il dolore? - intervenì Elizabeth, arrivata in quel preciso istante, colpendolo con un remo - prova ad indossare un corsetto! -
- Già provato, un inferno! - sdrammatizzò Alys.
- Un incubo! Non si riesce a respirare! - commentò Elizabeth.
- Ragazze parlerete dei vostri problemi sull'abbigliamento più tardi! - le interruppe Will.
- Giusto scusa! - dissero in coro le due ragazze.
A Elizabeth cadde lo sguardo su Jack e Barbossa che combattevano l'uno contro l'altro e vedendo che anche Jack era vittima della maledizione ebbe dei dubbi su da che parte stesse.
- Da che parte sta Jack?! - domandò.
- Al momento? - chiesero loro.
Tornarono a combattere tutti e tre. Alys da sola e Will ed Elizabeth insieme.
Questi infilzarono tre pirati/scheletri per poi farli esplodere.
Poi Will si diresse alla cassa, e in quel momento Jack si ferì appositamente per sporcare il medaglione col proprio sangue e lo lanciò a Will.
Barbossa allora puntò la pistola contro elizabeth.
Jack fu più svelto, utilizzo il suo unico colpo in quell'istante.
- Dieci anni che conservi quel colpo e sei riuscito a sprecarlo...- commentò vittorioso Barbossa.
- Non l'ha sprecato! - esclamò Will.
- William no! - urlò Alys e in quell'istante fu trafitta ad una scapola da uno della ciurma.
Troppo tardi, il medaglione cadde e spezzò la maledizione nel mentre che Alys uccideva il suo avversario e subito dopo la stessa urlò di dolore per la fitta improvvisa e dolorosa venutagli alla spalla.
- Sento...freddo! - sussurrò Barbossa prima di cadere al suolo privo di vita.
Jack corse verso Alys.
- Cherì tutto a posto?! -
- Non lo so Jack, guarda te...- disse Alys stringendo i denti.
Jack sfilò il lembo di stoffa bianca e rossa che portava sempre alla cintura e cercò di fasciare meglio che poteva la spalla di Alys.
- Sai...invece che il pirata avresti potuto fare il medico! - rise Alys.
- Sono contento che l'umorismo non ti abbia abbandonato - disse Jack - a proposito, scusa per tuo zio! -
- Jack Teague Sparrow che si scusa!? Ma da quando!? -
- Mannaggia hai ragione! E' colpa vostra cherì! Ora se non vi dispiace, vado a intraprendere la mia attività favorita - disse teatralmente.
- Trafugare tesori? - domandò Alys.
- Voi si che mi conoscete cherì! - continuò Jack con aria da attore.
- Bé zio, che posso dirvi, siete morto! Ma che c'è di male a parlare con i morti anche se questi non parlano? Prima che ve ne andaste...perchè ti sto dando del voi!? Volevo dire...prima che te ne andassi avrei voluto dirti che sei stato un grande pirata! - disse Alys per poi baciare la fronte dello zio e raggiungere andare verso Jack.
Intanto Will si era avvicinato ad Eizabeth, e calò il silenzio fra due.
Un silenzio che fu interrotto dai colpi delle cinfrusaglie che Jack lanciava da una parte all'altra della stanza.
- Dobbiamo tornare alla Dauntless! - disse Elizebeth.
- Il tuo fidanzato si starà chiedendo se sei salva - si rassegnò Will.
Elizabeth se ne andò, di sicuro aspettandosi un'altra risposta.
Jack ed Alys invece si avvicinarono a Will.
- Se stavi aspettando il momento più opportuno...era quello! - commentò Jack, Alys alzò gli occhi - e ora gentilmente vi sarei molto obbligato se mi portaste alla mia nave - disse poi dirigendosi all'uscita, Alys affianco.
- Jack...! - lo stava per rimproverare Alys.
- Cosa? - Jack si girò verso Alys aspettandosi appunto il rimprovero, ma quello che ottenne fu una risata a crepapelle da parte della ragazza.
- Che c'è? - chiese lui.
- Jack sei ridicolo! - rise la ragazza.
Jack infatti era pieno di gioielli dalla testa ai piedi, sul capo indossava una corona con rubini e diamanti incastonati e aveva un calice d'oro per mano.
Dopo qualche minuto di risate si diressero alla scialuppa per tornare alla Perla, ma quest'ultima era sparita.
- Mi dispiace Jack! - disse Elizabeth.
- Hanno fatto i loro interessi, che altro mi potevo aspettare?! Per lo meno lei è rimasta con me - rispose malinconicamente Jack, prima accennando alla ciurma e poi ad Alys.

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 Quel maledetto rullo di tamburi non cessava e Alys si rassegnò al quel destino.
Due uomini della Marina condussero lei e Jack alla forca.
Il ragazzo era silenzioso e triste.
- Jack tutto a posto? - domandò Alys stupidamente.
- Non considerando il fatto che stiamo per essere impiccati, sì, tutto a posto...meravigliosamente! - rispose lui sarcasticamente.
Alys abbassò lo sguardo capendo di aver fatto una domanda stupida, Jack se ne accorse.
- Soprattutto...perchè morirò con accanto la piratessa più coraggiosa e piena d'animo che abbia mai conosciuto! -
Alys sorrise un poco.
- Jack Sparrow ed Alycia Bendanera...! -
- Capitan....Capitan Jack Sparrow!
- Capitan...Capitan Alycia Bendanera!
 Commentarono i due in coro.
-...è reso noto che siete entrambi condannati per aver commesso crimini contro la Corona! Ed i crimini essendo molteplici in quantità e malvagi in natura, dei quali ritroviamo qui citati: pirateria, contrabbando...-
- Pure tu cherì? -
- Quando ci si annoia Jack! -
-....impersonavate un ufficiale della Reggia Marina Spagnola e una Contessa Spagnola, impersonavate un sacerdote e una suora della Chiesa d'Inghilterra...- a entrambi scappò una piccola risata -...navigavate sotto falsi colori, incendio, tradimento, saccheggio, depravazione, depredazione e per questi crimini siete stati condannati ad essere appesi per il collo fin che morte non sopraggiunga, il Signore abbia pietà della vostra anima! - concluse l'uomo.
Intanto Will si diresse da Elizabeth.
 - Governatore, Commodoro...Elizabeth avrei dovuto dirtelo ogni giorno dal momento in cui ti ho vista...ti amo! - confessò il giovane Turner, per poi andarsene.
Elizabeth rimase scioccata.
In quel momento il boia mise i cappi intorno ai colli dei due malcapitati.
- Ci vediamo di là - dissero i due in coro.
Alys in quel momento notò che, sotto ad uno degli archi, Elizabeth era...svenuta?
- Fermo!! - ordinò Will al boia.
Il boia però tirò comunque la leva e le botole si aprirono.
Will lanciò la propria spada, che andò a conficcarsi proprio sotto i due pirati, allontanandoli da morte certa.
Turner iniziò a sferrare colpi contro il boia che faceva lo stesso con lui.
Ma con un colpo destinato a Will, l'uomo liberò Alys e Jack dai cappi e questi caddero sotto l'impalcatura.
- Ci buttiamo nella mischia? -
- Con te sempre cherì! - detto questo, presero entrambe loro funi, Jack lanciò un' estremità della sua a Will, mentre Alys dimostrò una maestria impressionate nell'utilizzare la sua, che usava come frusta.
Sparrow e Turner fecero cadere sei o sette uomini mentre Alys ne stordi quattro, facendosi più volte male alla spalla.
I tre poi infine usarono le proprie mani, ma non appena si girarono furono circondati dall'Intera Marina.
- Eravamo pronti ad accogliere qualunque manigoldo avesse tentato di farli evadere! Ma proprio voi! - lo informò Norrington puntando la spada contro Will.
- Quando sono tornato a Port Royal vi ho concesso clemenza è questo il modo di ringraziarmi? Facendo causa comune con loro!? Sono pirati! - si infuriò il Governatore.
 - E brave persone! Se avrò ottenuto solo che il carneficie guadagni tre paia di stivali invece che due...così sia! Almeno la mia coscienza sarà pulita! - disse Will.
- Dimenticate il vostro posto Turner! - gli rammentò Norrington.
- Il mio posto è qui, tra voi e loro! - rispose freddo Will.
- Ed è anche il mio! - si intromise Elizabeth.
- Elizabeth...! Giù quelle armi! Ma santo cielo mettetele giù! - ordinò il Governatore.
- E quindi è il posto del vostro cuore anche? - balbettò Norrington.
- Sì, lo è! - rispose lei.
Jack intanto scorse il pappagallo Cotton e lo fece notare anche ad Alys.
- Bene, io devo dire che mi sento piuttosto sollevato e anche Alys o Alycia, come preferite, è dello stesso parere! E' il caso di dire che è andato tutto a posto, eh?! Spiritualmente, egomaticamente(?) e grammaticamente(?) - disse poi incontro al Governatore - comunque sappiate che temevo per voi, amico...sappiatelo! - continuò rivolto a Norrington.
Poi, accopagnato come sempre dalla piratessa, si diresse verso il cornicione delle mura.
Ma prima si girò verso Elizabeth.
- Elizabeth, non poteva funzionare tra noi, dolcezza! Perdonami...! - disse per poi riprendere a camminare.
- Come l'hai chiamata di grazia?! - sbottò Alys.
- Ed ecco che parte la gelosa che c'è in te! -
- Non sono gelosa, ma dopo io e te facciamo i conti! -
- Dov'ero rimasto? Ah sì! Will! - il ragazzo si girò -...bel cappello! - disse per poi mettersi in piedi sul cornicione.
- Tutto qui Jack!? - lo rimproverò Alys - William...tuo padre sarebbe fiero di te! - si complimentò e Turner si limitò a sorridere.
- Amici! - gridò Jack per attirare l'attenzione di tutti - questo è il giorno che voi tutti ricorderete come il giorno in cui avet...- non finì la frase che scivolo e cadde in mare, trascinando Alys con sé.
- Idioti! Sperano di evitare il cappio al collo!? - ghignò una guardia.
- Nave in vista! - urlò un'altro.
I due pirati si girarono e sorrisero alla vista della Perla Nera.
- Qual'è il piano d'azione?! - chiese la guardia.
Norrington tacque.
- Signore...-
- Jack ti  ricordo che mi devi procurare un paio di pantaloni! - rise la ragazza.
- Se continuo a dartene rimarremo senza sia io che la ciurma! - esclamò Jack.
- L'ultimo paio promesso! -
- D'accordo! - disse lui alzando gli occhi al cielo.
- Gettategli una cima! - urlò Gibbs dal ponte.
Jack l'afferrò e prese Alys in vita, così  l'intera ciurma tirò con tutta la forza che possedeva, facendo finalmente salire a bordo i due.
- Non avreste dovuto rispettare il Codice!? - Jack rimproverò Gibbs.
- Abbiamo pensato fosse più che altro...una traccia! Una domanda Capitano! Perchè siete senza camicia!? E perchè Miss Alys la sta indossando come fosse una gonna?! -
- Queste sono due domande, anche se si potrebbe considerare una, dato che la risposta è la stessa per entrambe, ma non posso dirvi il perchè, dato che ho giurato di non dirlo ad anima viva! Perciò...Alys vai cabina! - rispose Jack, per poi rivolgersi alla ragazza.
- Sì Capitano! - esclamò lei dirigendosi sotto coperta seguita dagli occhi incuriositi della ciurma.
Gibbs si girò di nuovo verso il suo Capitano e gli porse il tricorno.
- Grazie! - si limitò a dire lui per poi indossarlo.
- Capitan Sparrow! - Alys uscì nel mentre che Anamaria porgeva il soprabito a Jack - la Perla Nera è vostra! -
A quelle parole Jack addocchiò il timone e si avvicinò "accarezzandolo" poi notò di essere ridicolo e smise.
- In coperta cani rognosi! Liberate tutto e la via così! - ordinò - Ora...portami all'Orizzonte! - disse per poi guardare la bussola.
Alys si mise a sedere sul parapetto che stava davanti al timone e osservò Jack.
- Ti mancava? - sorrise la ragazza.
- Tu non sai quanto! - sorrise lui a sua volta.
- Gran filibustieri - canticchiarono in coro - Yo-Ho Beviamoci Su! - 





Ho dovuto riscrivere questo capitolo centinaia di volte perchè il computer lo cancellava da solo, così a caso!
Questi capitoli erano solo l'anticipo della vera avventura, alcuni di voi diranno " Ma non puoi copiare e modificare la trama di un film! Si vede che non hai fantasia!"  e invece io ho mooooltissima fantasia, ma ho copiato la storia e l'ho modificata perchè....perchè sono Akab ( e non provate a dire che non l'avete fatto anche voi) Meh...detto questo
​Buona lettura topini! Non so perchè vi chiamo topini...ma vabbé!

 


 

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Capitolo 7
*** Avviso ***


Ciauu...allora...per chi volesse continuare a leggere la storia la continuo su Wattpad sempre con lo stesso titolo Mi chiamo Downey_Depp Detto questo...a presto mozzi💕

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