Antichrist Superstar

di Shetani Bonaparte
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Heirophant: IRRESPONSIBLE HATE ANTHEM ***
Capitolo 2: *** The Heirophant: THE BEAUTIFUL PEOPLE ***
Capitolo 3: *** The Heirophant: DRIED UP, TIED AND DEAD TO THE WORLD ***



Capitolo 1
*** The Heirophant: IRRESPONSIBLE HATE ANTHEM ***


I hate the hater, I'd rape the raper.
I am the idiot who will not be himself.
Forse se lo era meritato, no?
Dopotutto non era bello - quel dannato naso! -, e nemmeno così insostituibile. Forse era addirittura noioso.
Forse non era all'altezza di Marilyn Manson.
Lui era Twiggy Ramirez, gente. Il debole e banale Jeordie White.
Quello da baciare sul palco, da scopare in un hotel da quattro soldi ma poi, se c'hai da fare bella figura sul red carpet, opta per una pornostar, che è meglio.
Quello da chiamare per una serata al cinema, per vedere l'Esorcista, o per comporre una canzone ma poi, se c'hai da divertirti veramente, opta per Johnny Depp, che è meglio.
Quello da chiamare migliore amico, da difendere per fare bella figura, da segare durante un concerto ma poi, se c'hai da essere sincero, preferisci sempre qualcuno che non sia lui.
Quello da sostituire.
Quello da scordare.
Quello da usare.
Perché lui era noioso e non era alla tua altezza. Quello mai. Specie se sei Marilyn Manson.
E tu lo sei, e lo lasciasti uscire dalla porta, senza problemi, senza fermarlo - sarebbero bastate tre parole, tre, per fermarlo - ma poi fu lui a parlare. E anche lui aveva tre parole da dire: "Lascio la band."
Sbattè la porta con violenza, gli occhi lucidi. E fu proprio allora che quelle tre parole uscirono dalla tua bocca, ferendo la tua gola con un dannato groppo e forse rovinandoti il rossetto: "Ti amo, Jeordie."
Bugiardo.
Sei sempre stato un grande bugiardo, ma con quelle tre parole ti superasti.
Se tu lo avessi veramente amato non saresti dove sei adesso. Non lo avresti ferito così, non lo avresti perso.
Ma tu sei Marilyn Manson, e sei sempre stato forte.
(Bugia.)
Tu vivi benissimo senza di lui.
(Bugia.)
Tu tornerai tranquillamente al bar a bere, a divertirti.
(Bugia.)
Tu sei la persona più importante della tua Vita.
(Bugia.)
Chiudesti gli occhi, tra le lenzuola sporche di sudore e sperma, i capelli davanti al viso, le membra stanche. Stringesti il cuscino che sapeva di lui, ma fingesti che non ti importasse.
Ti portasti alle labbra un bicchiere di vino, ma poi passasti alla vodka - quella alla fragola, quella che aveva portato il tuo bassis-- ex bassista.
E bevesti, e bevesti, e bevesti, e forse fumasti anche, forse Stephen aveva un po' di erba da fumare.
Passarono minuti - bugia: passano ore - interi e forse... forse ti dicesti che avresti ricordato il 2002 per sempre, perché Twiggy aveva lasciato la band.
Aveva lasciato te.
Ma dopotutto lui era solo il debole e banale Jeordie White, lo avresti sostituito, saresti stato bene anche senza di lui. Lo odiavi, e se non lo odiavi non ti importava, perché tu sei tu, e ti basti.
Tu sei Marilyn Manson, e in quell'hotel iniziasti ad odiare Twiggy Ramirez.
Perché lui ti faceva incazzare ogni volta con le sue odiose smancerie.
Perché lui era noioso e neanche troppo bello, c'erano puttane migliori.
Perché lui era lui, e tu eri tu.
Perché lui ti chiedeva di essere sincero.
Tre parole mormorasti: "Ti odio, Jeordie."
(Bugia.)

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Capitolo 2
*** The Heirophant: THE BEAUTIFUL PEOPLE ***


There's no time to discriminate,
Hate every mother fucker in your way!

Non credevi di aver bisogno di lui. Lo SAPEVI di aver bisogno di lui.
Lo sapevi, e lo detestavi.
Ma dopotutto è così che doveva andare, dopotutto a lui non importava abbastanza di te.
E a chi sarebbe dovuto importare?
Tu eri tu, e tu eri la puttana di Manson. Che poi non t'aveva manco pagato, il bastardello.
Tre giorni.
Tre giorni che te ne restavi a casa, la musica a palla, Star Wars a ripetizione sulla televisione, sul divano.
Forse farsi una doccia non era una cosa da scartare, ma ehi, facevi schifo anche da pulito, quindi tanto valeva.
E poi eccolo lì, quel figlio di puttana, eccolo che si apriva la porta di casa tua, e ti chiedeva di andare al cinema.
Come se niente fosse.
Come se tu non avessi lasciato la band. Come se tu non avessi lasciato lui.
Che poi tu ci avevi solo provato, a lasciarlo, ma Brian è un gatto, e tu eri solo un topo, un ratto. Si divertiva a lasciarti una vaga sensazione di libertà per poi riafferrarti.
"Niente cinema" dicesti.
Lui annuì e invece che levarsi di torno si avventò sulle tue labbra.
Fu feroce. Famelico. Ti strappò l'Anima - quel poco che ancora ti era rimasto - con un bacio, le vesti con le dita affusolate.
Stessa scena, stessa arrendevolezza, eri la sua bambola, la sua puttana, lo saresti stato sempre.
Non una parola dolce, non una carezza. Entrò in te tenendoti fermo per terra, sollevando il tuo vestito leopardato - lo stesso col quale vi eravate conosciuti, e forse lui se lo era già scordato... dopotutto eri solo una delle sue puttane - e fece male.
Un male cane.
Anche perché non è che fosse tanto gentile, specialmente quando era ubriaco - vodka alla fragola, sì.
Poi, una scarica di piacere lungo la colonna vertebrale. Reprimesti il primo gemito, ma non il secondo, e nemmeno il terzo, il quarto... il decimo, il ventesimo...
Sapeva come farti godere, questo sì. Era in grado di colpire la tua dannata prostata al primo tentativo, ti violentava - fisicamente, mentalmente, emotivamente - e te lo faceva piacere.
Te lo faceva volere.
E tu glielo permettevi.
Perché l'Antichrist si prende sempre ciò che vuole, e tu eri il suo giocattolo preferito, o forse gli facevi pena e basta.
Si liberò in te, lasciandoti insoddisfatto, ma non importava.
Ti alzasti, poi, sistemando il vestito. Una doccia adesso sembrava essenziale: ti sentivi uno sporco, stracciato, orrido giocattolo - con quei capelli improponibili, il naso storto e quel vestito leopardato che ti rendeva ancora più strano del normale.
"Tu non puoi... lasciarmi, Twiggy."
"Tu verresti sempre a prendermi contro la mia volontà, lo so. Ma forse riuscirò ad impedirlo."
"Ti amo."
"Bugiardo."
E se fosse stato sincero? No, Brian mentiva e basta. Mentiva troppo.
"Ti amo, Brian. E mi stai uccidendo."
Tu mentivi troppo poco, e questo segnò la vostra fine.
Stavolta fu lui ad andarsene sbattendo la porta, fosti tu a tacere.
Senza Anima, usato, abbandonato, non vedesti altra soluzione.
Perché dopotutto eri Jeordie White, il debole e banale giocattolo dell'Antichrist Superstar.
E di giocattoli lui ne avrebbe trovati di migliori, no?
Eri sostituibile, comune, anonimo. Lui poteva avere Johnny Depp, dopotutto, sarebbe stato bene.
Eppure quella notte fosti troppo codardo... o forse troppo speranzoso, o entrambi. O forse solo troppo stupido.
Odiavi ogni figlio di puttana sulla tua strada... e l'unico figlio di puttana sulla tua strada eri tu. Forse era il caso di premere l'acceleratore e prenderti sotto, no?

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Capitolo 3
*** The Heirophant: DRIED UP, TIED AND DEAD TO THE WORLD ***


Don't you want some of this?
Don't you need some of this?
 
Eri concentrato, dannatamente concentrato.
Scegliere un nuovo bassista non era facile, anzi. Specialmente se pensavi a quanto bello fosse Jeordie in quei giorni.
Dalla scopata di due settimane prima ti sembrava davvero rinato: usciva, rideva, scherzava... viveva... solo che nella sua Vita tu non c'eri più.
Non vi eravate più parlati. Lo avevi lasciato andare. Avevi permesso che ti abbandonasse. Ma tanto sarebbe tornato, vero? O comunque te lo saresti ripreso.
Perché tu sei Brian Hugh Warner, colui che non sa amare e non dovrebbe provarci mai, perché quando ci prova i risultati sono disastrosi.
Perché tu sei Brian Hugh Warner, colui che è così fragile e vigliacco da distruggere chi spia oltre le sue crepe e gli bacia il cuore.
Perché tu sei Brian Hugh Warner, colui che è talmente egoista che si fa un po' schifo da solo, ma tanto poi butti giù un qualche alcolico e tutto passa.
Perché tu sei Brian Hugh Warner, hai preso la sensualità della Monroe e la spietatezza di Charles.
Perché tu sei Marilyn Manson, e Marilyn Manson non può stare senza Twiggy Ramirez - o la droga, o i toast fritti, o il sesso... o molte altre cose, ma fingiamo per un momento che Twiggy contasse di più, okay?
Lo studio puzzava di alcol. Madonna giocava ai videogiochi, tutto concentrato, e nemmeno si accorse di chi era arrivato.
Twiggy Ramirez.
Jeordie Dannatamente Scopabile White.
Con quel suo dannatissimo vestito rosa, le dannatissime calze lunghe, i dannatissimi stivali, una dannatissima maglia a maniche lunghe sotto il vestito, un dannatissimo foulard.
Il solito dannatissimo freddoloso.
E tu lo odiavi, ricordi? Tu ti fermasti, mandasti a fanculo il tizio che voleva essere il tuo nuovo bassista e lo raggiungesti.
Gli avresti mollato un pugno...
(Quante bugie ti piaceva raccontare a te stesso?)
...ma facesti di peggio: un bacio sulla fronte, di quelli che amava, che lo facevano sentire protetto, amato, voluto.
"Ciao Twigs. Vuoi tornare?" chiedesti mal celando la speranza.
"Io... no, no... solo, ho dimenticato delle cose, tutto qui."
"Ah, okay."
Ti allontanasti, tornando dal quasi nuovo bassista.
Freddo, urtato, offeso.
"Come stai, Jeordie?"
Crudele: mai lo chiamavi col suo vero nome.
"Bene. Tu?"
"Bene, benissimo."
(Bugie. Una conversazione di bugie.)
Ma tanto Jeordie Dannatabente Figo White non ti sapeva mentire a lungo, questo mai. Anzi, non sapeva mentire e basta, e tu mentivi troppo - pure a te stesso - e guarda dove sei ora, in questo momento... non ti fai schifo?
Twiggy chinò il capo, prendendosi qualche cianfrusaglia che aveva scordato in una camera che usavi tu. Più volte sembrò volerti parlare, guardandoti con quegli occhi da cucciolo bastonato, ma tacque.
E poi se ne andò.
E fu un disastro perché Gacy iniziò a sgridarti, perché secondo lui Jeordie stava male.
"Jeordie non sa mentire, Madonna."
"Appunto per questo a me sembra che non ti freghi un cazzo di lui!"
"Infatti non mi imp--"
"Con me non attacca, signorino. Dovete parlare prima che sia troppo tardi."
"È già troppo tardi."
"Mi fai schifo, a volte."
Lo mandasti a fanculo, ma porco cane se volevi correre da lui. Lo volevi stringere, baciare.
Ma sei sempre stato troppo orgoglioso e beh... ora eri convinto che lui ti fosse fuggito per sempre e tu, gattaccio, eri rimasto senza un topino da tormentare.
Almeno per ora.
Il topino se ne stava in un bar, a rosicchiare delle patatine che avevano preso troppa aria e sorseggiando una Coca Cola oramai calda e sgasata.
Non vi vedevate da... due settimane? No, forse era un mese.
In quel bar non ci volevi neanche andare, ma ti annoiavi ed era l'unico in cui quel coglione di Johnny era voluto andare.
"...Tim pensa ad un nuovo film, e mi vorrebbe nel cast."
"E la novità sarebbe? Sappiamo che Burton ha una fissa per te."
Depp aveva riso, e tu avevi finto di prendere il suo esempio.
Poi l'attore aveva aggrottato le sopracciglia ed aveva guardato verso il balcone: "Non è mica Jeordie, quello?"
"Sì."
"Sbaglio o era più grosso?"
"No."
"Sicuro? Non è un po' palliduccio?"
"No."
"Smettila di fare il cretino e vai da lui."
Ti spinse verso di lui ma dopo neanche due passi un ragazzo si avvicinò al bassista, baciandolo. E questo ti diede fastidio, ma ciò che veramente ti ferì fu vedere Jeordie ricambiare il bacio.
Ma andava bene così. Non lo volevi. Non avevi bisogno di lui.
(Bugiardo.)

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