What we want - Ciò che vogliamo [SOSPESA]

di Ravenclaw97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre ***
Capitolo 4: *** Capitolo quattro ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno ***


What we want - Ciò che vogliamo
Capitolo uno
Il professor Bins sembrava non accorgersi del fatto che nessuno prestava la benché minima attenzione alle sue parole sulla rivolta dei troll, nonostante ne stesse parlando da più di un'ora senza sosta.
Alice Potter era totalmente immersa nella contemplazione delle nuvole fuori dalla finestra. Caroline Black lottava per tenere gli occhi aperti e intanto scandiva mentalmente i secondi che mancavano alla fine della lezione, Ginny Weasley fingeva di studiare Pozioni, ma in realtà leggeva il libro che vi aveva nascosto all'interno: "Il Quidditch attraverso i secoli" e batteva un piede con impazienza. Melody Lupin sedeva seria e composta come un'alunna modello, ma era ansiosa come tutti gli altri di sentire il suono della campanella. Colin Canon dormiva con la testa poggiata sul banco mentre il suo compagno, David Bennet, gli stava disegnando un bel paio di baffi neri con un pennarello indelebile magico in grado di cambiare colore in base al tempo. E Tobias Green continuava a fissare la giovane Potter con una nota di malinconia.
Sicuramente Storia della Magia non era la materia che rendeva gli studenti... attivi, per così dire. La maggior parte dei Grifondoro riusciva a malapena a contenersi. Solo pochi istanti e sarebbero stati finalmente liberi ma i minuti che mancavano alla fine del quadrimestre sembravano scorrere al rallentatore. Caroline iniziò a tamburellare nervosamente con le dita sul banco, prima lentamente, poi sempre più in fretta, come per accelerare lo scorrere del tempo. Si chinò verso Alice e le sussurrò il piano che aveva studiato per farla pagare ai gemelli Weasley per il loro stupido scherzo. Ma la ragazza non la stava nemmeno ascoltando, intenta com'era a fissare un punto fuori dalla finestra.
- Ali! - la richiamò lei in tono brusco.
Alice si voltò, la guardò trasognata e disse: - Dove siamo?
La campanella suonò e l'intera classe scoppiò all'unisono in sospiri e ovazioni alle vacanze.
Colin si svegliò accolto da alcune risa intorno a sé. Continuava a chiedersi cosa avessero da ridere, ignorando il fatto che stesse sfoggiando un bel paio di baffi blu.
I Grifondoro del quarto anno si lanciarono nei corridoi che iniziavano ad affollarsi di studenti. Finalmente potevano godersi un po' di riposo, lontano da Hogwarts e da quel rospo rosa della Umbridge.
Chiacchierando e scherzando, i ragazzi si soffermavano qua e là per gli ultimi saluti e per scambiarsi alcuni regali di Natale.
Alice e Melody camminavano verso la Sala Comune quando Caroline disse: - Voglio vendicarmi di quei due prima di salire sul treno.
- Secondo me, dovremmo passarci sopra. Sapete come sono fatti Fred e George - Melody tentò di dissuadere le sue amiche, come sempre.
- Sei fortunata, Mel, - disse Caroline, gli occhi al soffitto - sono diventata momentaneamente sorda quindi non ho la più pallida idea di quello che hai detto.
Melody sbuffò un sorriso.
- Allora, qual è il piano? - chiese Alice facendo ruotare tra le dita la bacchetta che aveva con sé.
Caroline sorrideva maliziosa.
Quei due si sarebbero pentiti di averle incontrate. 


Angolo autrice:
Salve a tutti! Io sono Ravenclaw97 e sono una nuova scrittrice su questo bellissimo sito. 
Ho sempre scritto Fan Fiction sul mondo di Harry Potter, ma non ho mai avuto il coraggio di condividere le mie creazioni con qualcuno... quindi vi chiedo di darmi un parere anche se non è un vero inizio quello che vi propongo oggi. Comunque sia, spero che vi piaccia. 
Vi auguro una buonanotte :) Alla prossima


 

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Capitolo 2
*** Capitolo due ***


What we want - Ciò che vogliamo 
Capitolo due
Dall'altra parte del corridoio Fred e George Weasley stavano discutendo dei loro prodotti per il negozio di scherzi. 
- Potremmo testare le nuove caramelle con le nostre bamboline - esclamò Fred. 
- Dubito che ci caschino una seconda volta - sospirò George. - Che ne dici se continuiamo con quelli del primo anno?
- Certo, così la Granger ci uccide. Ma guarda un po'! Parli del diavolo... 
Le tre ragazze stavano proprio avanzando nella loro direzione.
- Buongiorno, belle fanciulle - fu il saluto di Fred. 
George affiancò il gemello. - Oggi è una splendida giornata, non trovate? 
- Oh, Weasley - Alice continuava a far ruotare la bacchetta. - Dopo quello che ti combino, dubito che continuerai a ritenerla una bella giornata. 
- Non lo so... il tuo sorriso mi fa pensare che non mi dispiacerebbe affatto. 
Alice sbuffò al sorriso malizioso di lui. - Nei tuoi sogni. 
- Oh, nei tuoi sicuramente, Potter - ghignò Fred facendole sbarrare gli occhi e arrossire di colpo, ma non era certa se per rabbia o per imbarazzo. Quei due riuscivano a confonderla come nessun altro, ma non abbastanza da distoglierla dal suo intento.  
- Ne ho abbastanza - Caroline sfoderò la bacchetta e la puntò verso Fred. Alice, invece, verso George. Un secondo dopo due fasci di luce viola colpirono i due gemelli e vennero schiantati a pochi metri di distanza. 
Gli studenti lì vicino scoppiarono in una grassa risata quando i due Grifondoro vennero trasformati in due criceti dal soffice pelo rosso. 
- Blaaack! - squittì la vocetta acuta di Fred Weasley. - Fammi tornare subito com'ero prima! 
Caroline spostò l'attenzione alle sue unghie ben curate. - No, non credo che lo farò.
- Così imparate a non trasformarci in tre canarini giganti - disse Alice. 
Melody prese Fred e George in braccio.
- Mettimi subito giù! 
- Oh, sono così carini! - squittì Melody accarezzando Fred dietro le orecchie. 
- Già, peccato che siano due stronzi. 
- Guarda che ti sento, brutta arpia - disse Fred a Caroline. 
- Vi prego, fateci tornare normali.
- Tranquilli, l'effetto svanirà entro poche ore - li rassicurò Melody. 
Detto questo s'incamminarono verso la Sala Comune, ridendo dei due poveri ragazzi. 

Angolo autrice: 
Salve a tutti, scusatemi tanto ma sono di fretta. Dunque ringrazio ogni singolo lettore che è passato dalla mia storia e chi ha recensito il capitolo precedente, vi giuro che non me lo aspettavo. GRAZIE! Più tardi provvederò a rispondervi, mi dispiace di avervi fatto aspettare, ma ero senza internet e oggi ho avuto la fortuna di collegarmi e ho subito pubblicato questo capito... con la speranza che non sia venuto un abominio, vi auguro una buona domenica. Un bacio :)

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Capitolo 3
*** Capitolo tre ***


What we want - Ciò che vogliamo
Capitolo tre
Il binario nove e tre quarti era invaso da genitori e familiari in attesa dell'Hogwarts Express, ognuno di loro non vedeva l'ora di riabbracciare i propri figli... ma quelli più eccitati e trepidanti erano sicuramente James e Sirius.
- Dovrebbero essere già qui – farfugliò James lanciando delle occhiate all'orologio. - Dove sono!
- Tesoro sono emozionata anch'io di rivedere i nostri figli, ma non sto facendo un solco nell'attesa – lo sfotté Lily e a quel punto lui smise di fare avanti indietro e iniziò a passarsi le mani tra i capelli in modo nervoso.
- Ma come devo fare con te? - sospirò esasperata sua moglie.
- Tu sei fortunata – ribatté Nadia, la moglie di Sirius. - Almeno tuo marito non si è trasformato in un cane!
Quest'ultimo, che aveva rivolto la sua attenzione al binario del treno in attesa della figlia, si voltò vero la donna guaì e abbassò le orecchie.
- Non mi incanti – sbuffò lei, non molto convinta delle sue parole. Quel musetto avrebbe rammollito chiunque.
- Ma dico io perché non prendete esempio da Remus? - sbottò Lily. - Lui è l'unico che riesce a mantenere la calma!
- Be', Lily – iniziò il lupo mannaro. - I ragazzi sono grandi ormai, e poi non sono mica andati in guerra!
- FINALMENTE! - esclamò James interrompendolo. - SONO ARRIVATI!
L'enorme cane nero al suo fianco iniziò ad abbaiare e scodinzolare tutto contento.
Il treno era arrivato a destinazione e gli studenti iniziavano a scendere e ad andare incontro alle loro famiglie.
Quando James vide una chioma rossa disse: - Credo di aver avvistato un Weasley. E dove c'è un Weasley ci sono i miei figli. Seguitemi, miei prodi Malandrini!
A quel punto Sirius partì in quarta e si disperse tra la folla mentre James fu costretto a tirarsi dietro Remus, che mentalmente aveva già iniziato a contare, sperando di distrarsi dall'idea di azzannare il suo migliore amico alla prossima luna piena.



Angolo autrice:
Salve a tutti, scusate se sono sparita ma ho avuto dei problemi con il computer e ho perso tutto ciò che avevo ma per mia fortuna avevo salvato questo capitolo (anche se è piccolino) nella chiavetta, peccato però che non ho fatto la stessa cosa con gli altri tre. Spero solo di riuscire a ricordare dove ho messo il quaderno con tutti i capitoli. Detto questo ringrazio inzaghina per aver recensito i capitoli precedenti, ti ringrazio davvero :) .
A presto
Ravenclaw97

 

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Capitolo 4
*** Capitolo quattro ***


What we want - Ciò che vogliamo
Capitolo quattro
Melody era sul letto della sua amica Caroline e, come colta da una rivelazione, spalancò gli occhi e annunciò la sua scoperta: - Ecco cosa ti ci vuole: Inventare un nome e...
- E magari inventare, non solo il nome, ma tutto il resto... - continuò la voce maliziosa di Alice, che si guadagnò un'occhiata truce da parte di Caroline e un cuscino dritto in faccia.
- … far finta che in realtà tu sia già fidanzata. - Continuò Melody, ignorando lo scambio di battute poco femminili che le sue amiche si stavano amorevolmente dedicando.
- Molto toccante, Mel, ma io non ho bisogno proprio di niente e nessuno! Neanche di un finto fidanzato! - Queste furono le ultime parole della giovane Black, dopodiché infilò la testa sotto le coperte e non proferì più parola. Nemmeno quando Alice e Melody protestarono.
Caroline era stanca di sentirsi ripetere che doveva darsi una mossa a trovare un ragazzo. Lei non aveva bisogno di un ragazzo! Lei era Caroline Black! Aveva una reputazione da difendere. E poi dubitava che esistesse qualcuno in grado di domarla.
Lei, fiera e indomabile, non aveva bisogno di un fidanzato. E sua cugina Narcissa poteva anche andare al diavolo se pensava che lei, Caroline Black, avrebbe accettato un matrimonio combinato. Per di più con Draco Malfoy... blah!
Be', Draco era indubbiamente molto bello... ma l'idea di sposare un suo parente le dava un senso di vomito.


Quella sera, quando Sirius e Nadia ricevettero la notizia da parte dei Malfoy, quasi stentavano a crederci. Era completamente assurdo! E, come volevasi dimostrare, Sirius scoppiò a ridere come un matto.
- Wow, Cissy, non ridevo così da anni – disse ridacchiando ancora. - Da te non mi aspettavo una battuta simile.
Narcissa Malfoy mostrò un mezzo sorriso al cugino. - Mio caro Sirius, sai benissimo che non sto affatto scherzando.
Dopodiché fu suo marito Lucius a prendere la parola. - Ho qui una copia del testamento di Orion dove dice che lascia la sua intera eredita a tua figlia Caroline e... - disse, mostrando il foglio di carta ingiallito dal tempo al povero Sirius, che adesso aveva perso tutta l'allegria.
- E con questo? Sai benissimo che non acconsentiremo mai a questo matrimonio. I tempi sono cambiati e non saranno di certo i morti a decidere per i miei figli!
- Amore, ti prego, calmati – Nadia gli posò una mano sulla spalla, provando a calmare la sua collera. Quando riuscì nel suo intento, prese in mano la situazione. - Perché mai siete venuti qui a proporre una cosa del genere?
- Se magari tuo marito si fosse almeno preso la briga di leggere il testamento del suo povero padre, avrebbe scoperto che sono obbligati a sposarsi.
- Altrimenti? - le rimbeccò Sirius.
- Altrimenti ogni bene di cui stai beneficiando sparirà dalle tue proprietà in men che non si dica, Black. Tu e la tua famiglia finirete in mezzo a una strada e, per quanto odi ammetterlo, siamo immischiati anche noi. - disse Lucius Malfoy. Poi un sorriso malizioso prese posizione sulle sue labbra sottili. - A meno che tu e la tua affascinante consorte non decidiate di fare un bel maschietto – lo schernì mentre sorseggiava un buon Whisky scozzese dalle riserve di Sirius.
Aldilà della porta si udì un tonfo, ma i coniugi Malfoy lo ignorarono, perché sapevano benissimo che Remus Lupin, Lily e James Potter erano lì dietro ad origliare la conversazione. Il tonfo era dovuto a James che imprecò sonoramente su Merlino e le sue mutande a pois e Lily e Remus lo zittirono entrambi con una manata alla nuca.
- Ma è un'ingiustizia però – borbottò James, massaggiandosi la parte dolorante.
Lily lo fulminò con lo sguardo. - Lo so benissimo che un'ingiustizia, ma adesso taci! Altrimenti non possiamo sentire quello che si dicono.
James mise il broncio e incrociò le braccia come un bambino.
- Sir, lo sai benissimo che io sono la prima contro i matrimoni combinati – disse Narcissa con tono soave. E ricordando quante volte la sorella Bellatrix e gran parte della famiglia Black passavano giornate intere a cercare di persuaderla affinché lei sposasse un loro prozio viscido e anziano. - Ai tempi avevo solo quattordici anni, proprio come Caroline. Ma Orion mi ha aiutata e difesa. Mi ha fatto conoscere Lucius – disse stringendo la mano del marito che le sorrise dolcemente, ma che si apprestò a tornare al suo Whisky per non dare a vedere il suo lato tenero a Sirius e Nadia. Narcissa amava quando faceva in quel modo. - Io desidero che Caroline sia felice, ma questo è l'unico modo per dare un futuro a lei e ai vostri futuri figli.
- Quindi stai facendo questo per saldare un conto con Orion Black – sbottò Nadia, che fino a quel momento era rimasta calma per dar forza al marito.
Ma scherziamo? Sua figlia non farà parte di un incesto solo per accontentare un vecchio bacucco ormai trapassato da anni.


 

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