Escape from the Memories di Becky_wizard (/viewuser.php?uid=707018)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo1- IN VIAGGIO - ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 -ROSA COME UN KRAANG- ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 -ISTINTO DI SOPRAVVIVENZA- ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 -PIACERE DI CONOSCERTI- ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 -VOGLIO COMBATTERE- ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 - IL COVO- ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 -TRE MINUTI- ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 -LA CHIMERA- ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 -DAPHNE- ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 -ORIGINI- ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 -FIDUCIA- ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 -COSA STA SUCCEDENDO- ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 -MAI FIDARSI- ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 -NUOVO NEMICO- ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 -TENSIONE- ***
Capitolo 16: *** AVVISO ***
Capitolo 1 *** Capitolo1- IN VIAGGIO - ***
!
Quando una frase di dialogo è scritt in mezzo a due
asterischi (es.- *Grazie *- ) quella frase è stata detta in
giapponese !
Capitolo
1
IN
VIAGGIO
Era
buio, la testa non faceva altro che girarle e farle male, non che
fosse una novità, ma allora cosa era quella sensazione,
qualcosa era
diverso dal normale, non si trovava nella cella, no erano fuori,
erano- il terreno sobbalzò, erano dentro in camion? strano,
non
succedeva spesso che le facessero uscire dal laboratorio, solo due
volte da quando erano lì, le giornate di solito le passavano
aspettando che qualcuno arrivasse e che inesorabilmente le scortasse
nella “Clinica” dove le avrebbe aspettate il
professor Wright,
pronto a far passare a ognuna di loro le pene dell'inferno.
Le
giornate passavano tutte allo stesso modo da quando erano state
rinchiuse nella “Fortezza”, circa 3650 giorni fa,
ovvero 10
lunghissimi anni, passati tra le grinfie di uno scienziato pazzo, che
faceva esperimenti su di loro all'oscuro di tutto il mondo in una
fortezza situata in una foresta tra le montagne,un luogo desolato,
cupo, e dimenticato da dio.
Cercò
di tastarsi la testa, un sacco?! Lo tolse immediatamente, come un
flash si ricordò di cosa era successo, come ogni mattina
erano
venuti quegli inquietanti tizi vestiti da dottori, ma invece di
prendere una di loro e portarla via l'avevano afferrate con violenza
e le avevano iniettato qualcosa, ricordava perfettamente la
sensazione della siringa che spingeva del liquido nel suo braccio,
poi il buio, le avevano coperto la testa con un sacco, l'ultima cosa
che aveva visto erano state le sue compagne che subivano lo stesso
trattamento, poi il buio le sue gambe avevano ceduto, come i suoi
occhi, le avevano sedate non c'era dubbio,
in modo che non si
divincolassero o cercassero di scappare durante il trasferimento,
maledetti, che bruciassero all'inferno quei bastardi, un giorno l'
avrebbe fatta pagare cara a ognuno di quegli individui, sopratutto a
Wright ...
- Liz... -
Un sussurro la risvegliò, conosceva quella voce, si
girò, lei era lì, la sua cara piccola Kathleen
era lì insieme a lei, rannicchiata in un angolo del camion.
Cercò di avvicinarsi, era difficile muoversi con le mani
legate dentro un camion in piena corsa, ma ce la fece comunque e si
sedette accanto a lei.
- Come
stai? - Le chiese, di certo non stava bene ma chiederlo non da
certamente fastidio,
- Mi fa
male la testa...e non capisco dove stiamo andando... - La povera
ragazza si fece piccola piccola accanto a lei, di tutte le persone al
mondo lei era quella che si meritava meno di tutti un trattamento del
genere, Liz lo pensava sempre.
Kathleen
era una ragazza dolce, altruista e possedeva un innocenza disarmante,
almeno prima che conoscesse quel posto e quelle torture... a differenza
di Lisanna che odiava tutto e tutti in quel posto, Kathleen non odiava,
aveva solo paura; la guardò meglio per assicurarsi che
stesse bene, i suoi capelli lunghi e ricci di color biondo chiaroerano
ormai tutti arruffati e gli occhi azzurri come il cielo che una volta
brillavano di vita, invece, adesso erano spenti, spenti dalle torture
che era costretta a subire, era magra, troppo magra; come tutte del
resto, i pasti non erano di certo sostanziosi, però due
pezzi di pane al giorno, duro come un mattone, e dell'acqua erano stati
sufficienti a tenerle in vita tutto quel tempo; la cosa straordinaria
della ragazza erano la coda e le orecchie da gatto, nere come la pece
che contrastavano con i capelli color del grano, il risultato degli
esperimenti di quel pazzo.
Al professor Wright piaceva incrociare i DNA e vedere cosa succedeva,
quando incrociò il DNA di un gatto con quello della ragazza
inizialmente il metabolismo di lei non reagì molto bene,
prese delle sembianze molto più feline che umane ma con il
tempo iniziò a cambiare e a stabilizzarsi fino ad avere un'
aspetto quasi completamente umano, orecchie e coda a parte; Liz ricorda
ancora quando successe a lei, quel folle volle mischiare il suo con
quello di un pesce pappagallo, non era stato bello sentire il proprio
corpo che cambiava, era stato doloroso, e il risultato disumano.
Unire un
esemplare marino con uno terrestre era una pazzia, le differenze erano
troppe, a partire dal sistema respiratorio, infatti inizialmente non
riusciva a respirare se non immersa nell'acqua, era stato orribile,
però come era successo a Kathleen anche il suo corpo aveva
iniziato a stabilirsi, aveva ricominciato a respirare anche fuori
dall'acqua e le suo sembianze ripresero forma umana, l'unici
cambiamenti erano il doppio sistema respiratorio, sia per fuori che
dentro l'acqua, le orecchie con le estremità simili a delle
pinne e il colore della sua pelle, aveva un colore tendente al
violaceo, in alcuni punti sfumava sul turchese, come sui lati esterni
delle palpebre, sulle punte delle orecchie, a macchie sotto le
clavicole, sugli avambracci e sulla spina dorsale, i suoi capelli
avevano cambiato di tonalità da castano-rossi erano
diventati un color vinaccia, e i suoi occhi da castani erano diventati
gialli con delle sfumature verdi intorno alla pupilla.
Si strinse nelle spalle, aspetta... dove erano le altre?
Scrutò nel buio, udì un movimento,
aguzzò la vista, sul fondo del vagone vide due figure, si
avvicinò, una si era appena tolta il sacco dalla testa e si
stava guardando in torno disorientata,
- * Stai
bene? Mizuki...*- Chiese Lisanna alla ragazza dai tratti asiatici,
tratti semplici ma affascinanti: lunghi capelli corvini con una frangia
che le copriva la fronte e gli occhi dello stesso colore.
-
Si....sto bene - Disse, Mizuki era l'unica delle quattro a non aver
subito mutazioni a livello fisico esterno, l'unica cosa che era stata
mutata era stato il cervello, Mizuki era intelligente, ma non del tipo
fare ipercalcoli matematici in 3 secondi, no... imparava in fretta, le
bastava osservare qualcosa per meno di tre minuti e la sapeva rifare
perfettamente, dalla costruzione di qualcosa a qualsiasi tipo di
abilità.
- Liz
raggiunse l'ultima figura che giaceva sul fondo del vagone,
quest'ultima quando la udì avvicinarsi scattò
spaventata,
-
Tranquilla Daphne soni io... - Disse gentilmente,
-
...Lisa... - Disse la ragazza tranquillizzata, Kathleen le tolse il
sacco dalla testa, rivelando il volto della ragazza, Daphne aveva i
capelli lunghi poco più delle spalle castano scuri e con
delle ciocche più lunghe che partivano da dietro l'orecchio,
aprì lentamente gli occhi color ametista, si
scostò alcuni ciuffi dalla fronte rivelando il piccolo rombo
color rubino che aveva sulla fronte, capire i risultati
dell'esperimenti su di lei era molto difficile, gli unici
cambiamenti erano stati il colore degli occhi e la comparsa di quello
strano simbolo sulla fronte, sapevano che quando scompariva accadevano
cose brutte, lei era l'Errore Scientifico perfetto, esatto, errore...
così la definiva il professor Wright.
Un giorno volle unire il suo corpo a quello di un' altra cavia, un
ragazzo ormai impazzito per via delle continue sedute di scariche
elettriche, non era morto ma il suo cervello aveva completamente smesso
di funzionare, o almeno...funzionava, ma era completamente pazzo, ed
estremamente violento.
Cosa successe di preciso non lo sa nessuno,nemmeno gli scenziati che
erano presenti, si sa solo che dopo l'ennesima scarica elettrica ci fu
un forte bagliore che avvolse la stanza, e queando svanì del
ragazzo non era rimasto nulla e lei rimase in stato completamente folle
per due lunghissimi giorni, poi tornò normale ma qualcosa
era cambiato dentro di lei, e ne aveva paura.
Dopo aver
constatato che stavano tutte bene si concessero un momento per
rilassarsi,
- Secondo
voi dove ci portano? - Chiese Kathleen,
- Non lo
so.....è strano però....non ci spostiamo molto
spesso....ed è parecchio tempo che stiamo viaggiando - Disse
Mizuki pensando;
- Dici che
cambiamo sede? - Chiese Lisa in tono atono,
-
Oppure...- iniziò Daphne, - Oppure? - Chiese Kathy,
l'attenzione di tutte era su di lei,
- Oppure
gli hanno scoperti e ci stanno portando da qualche parte per eliminare
ogni traccia della nostra esistenza e di conseguenza degli esperimenti
portati avanti sul' incrocio di DNA di specie diversa – disse
quella frase tutta d'un fiato, era sicuramente l'ipotesi più
pessimistica, ma anche un'ottima occasione per scappare, o almeno
provarci.
Il
progetto segreto “CHIMERA”, avevano deciso di
chiamarlo così
perché i risultati di tali esperimenti erano incroci di
specie
differenti, proprio come la chimera, testa di leone da dove sputava
fuoco, corpo di capra e coda di serpente, in poche parole un mostro.
Loro
quattro avevano base umana, quindi avevano aspetto prevalentemente
umano, ma gli altri esperimenti, quelli con base animale erano
orribili, li vedevano passare davanti alla loro cella, poveri animali
trasformati in mostri con un solo istinto, quello di uccidere o di
morire, infatti molti di quegli esperimenti si rifiutavano di
mangiare dopo l'unione e di conseguenza morivano di fame.
Ancora
qualche scossone, Kathy venne scaraventata a terra, ma fortunatamente
non si fece nulla, si sa i felini cadono sulle zampe, un lato
positivo a tutto questo in fondo c'era.
Sentivano delle voci, dall'altra parte del vagone, chi guidava il
camion si stava facendo sentire, si avvicinarono alla parete che dava
alla postazione di guida, questa voce...questa voce l'avevano
già
sentita, ma certo l'avrebbero riconosciuta fra mille era la voce del
professor Wright, cosa stava dicendo?
-
Ricordati di non sbagliare strada! - Stava parlando al guidatore in
modo molto seccato
- Se
sbagli strada e arriviamo in ritardo quello ci uccide! - Di chi sta
parlando? Si chiesero le ragazze,
-Si
Professore! Non succederà Signore! - L'autista
doveva essere uno dei suoi dottori, anche quella voce non
era nuova,
- Ma te lo
immagini! Così tanti soldi per degli esperimenti andati
male! Quel tipo è proprio un pazzo! - Soldi? Che stava
dicendo? Le aveva vendute?
- Ma
professore se adesso vende loro con cosa lavorerà dopo?
Vuole rapirne delle altre? - La loro intuizione si era rivelata
corretta, le aveva vendute... ma a chi?
- No
Dottore! Non ho intenzione di rapirne altri, troppo lavoro, e i tempi
sono cambiati, adesso i bambini vengono tenuti più sotto
controllo...no, anche se mi rompe dovrò lavorare solo con
gli animali, e con le provette di DNA umano che ho accumulato, se ne
vedranno delle belle comunque! E poi gli animali consumano meno degli
umani, e i cadaveri si occultano più facilmente - Quello
schifoso, anche un animale è un essere vivente e tu non hai
nessun diritto di giocare con le loro vite,
- ...E poi
al massimo comprerò qualche schiavo a poco al Mercato Nero,
con tutti quei soldi mi posso comprare anche una villa e me ne
avanzerebbero! Quell' Oroku Saki è un vero pazzo!... Aspetta
aspetta, come ha detto di chiamarlo?....A già! Shredder! Ah!
Che diavolo di nome è Shredder! Ahahahahahah-HEI IDIOTA LA
STRADA PER NEW YORK E' DI LA! - Mizuki rabbrividì, le tre
ragazze la guardarono,
- Cos'hai?
- Chiese Kathy preoccupata per l'amica,
-
Shredder... - Sussurrò la ragazza corvina, Liz la
guardò,
- Lo
conosci? - Chiese preoccupata dallo sguardo impaurito della ragazza,
lei scosse la testa,
- No non
lo conosco...ma so che Shredder significa laceratore... -
Tutte la guardarono inorridite, fantastico, perciò erano
state vendute ad un ricco tizio giapponese, che si faceva chiamare
“Laceratore”, viveva a New York e non avevano idea
del perché volesse proprio loro, non male direi....non male
davvero.
--angolo
dell'autrice-
“heilaaa”
* saluta da dietro un
muretto *
“em...forse
non sarà molto lungo come capitolo....ma sapete
com'è...è il primo
e mi serviva per presentare un po' i personaggi e la
situazione....eheh....comunque * si schiarisce la voce* se il
capitolo vi è piaciuto e se vi interessa sapere cosa
accadrà in
futuro continuate a seguire la storia e se vi va di dare un'opinione
lasciate una recensione! E se ci sono errori fatemelo sapere che
provvederò subito a correggerli!
Critiche e consigli sono ben accetti ma non siate troppo cattivi plz
è la mia prima fanfiction.... vi voglio bene!”
*
torna nell'ombra*
|
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 -ROSA COME UN KRAANG- ***
!!!!ATTENZIONE!!!!
Per
chi non seguisse gli episodi americani questo capitolo può
contenere
un mini spoiler! Quindi attenzione io vi ho avvertito! Non so nemmeno
se lo mandano in onda più in Italia.....ok.....
Finito
l'avvertimento! Buona Lettura!
Capitolo
2
ROSA
COME UN KRAANG
- - MICHELANGELO!
GIURO SUI MIEI SAI CHE QUESTA VOLTA T'AMMAZZO! -
- -
PFFFF-AHAHAHAHAHAH-NO NO TI PREGO NO
PERDOMI RAPHH-AHAHAHAH -
Furono proprio queste urla a
disturbare
la meditazione di Leonardo,
-
O per l'amor di-ancora?! - Il mutante ormai si era rassegnato
all'idea di poter passare più di qualche ora in
tranquillità a
meditare, non era possibile, c'era sempre qualcuno che urlava, e
stranamente la prima cosa che udiva ogni santa volta era proprio il
nome del fratello dalla bandana arancione, si alzò e
uscì dal dojo
per controllare cosa fosse successo questa volta, anzi, cosa avesse
combinato Mikey.
Varcò la soglia, e un uragano rosa per poco non
lo investì,
-
MA CHE COS-?! - Praticare ninjutsu ha molti vantaggi, non cadde come
una pera cotta all'indietro sul pavimento, riuscì a restare
in
piedi, e non sapeva veramente come reagire allo spettacolo che si
ritrovò davanti, se iniziare a ridere o rimanere
così com'era con
un faccia mista tra - cos'è quella cosa rosa lì
davanti - e - aiuto
un kraang gigante -... optò per nessuna delle due e
preferì andare
a salvare il fratello dalla furia di Raphael.
Appena
lo vide l'arancione si andò a nascondere dietro di lui, non
pensava
che Raph si fosse trattenuto tanto di fronte a Leo, infondo stiamo
parlando di Raph, ma stranamente si fermò... a quanto pare
in quel
momento aveva solo un' intenzione: picchiare Mikey, e solo
Mikey, e molto forte!
Leonardo lo guardò meglio, davanti a
lui c'era un Raffaello completamente ricoperto di vernice rosa,
cercò
di trattenere le risate,
-
AlLoRa?!.. - Non ridere Leonardo concentrati, si schiarì la
voce e
ripartì
-
Allora? Cosa sta succedendo qui? Non posso andarmene a meditare
nemmeno per un po' che voi iniziate a litigare? - Si sentiva molto
Maestro Splinter in quel momento, lo sguardo di Raph si
spostò su di
lui e, oddio era buffissimo con quella faccia! Leo no! Non ridere o
peggiorerai la situazione invece di risolverla,
-
CHE STA SUCCEDENDO?! MA SEI CIECO! SONO COMPLETAMENTE ROSA! - Gli
aveva urlato contro, molto probabilmente lo avevano sentito anche in
Cile ma questa è un'altra storia,
-
Si Raphael! Lo vedo che sei rosa! Non passi di certo inosservato
conciato così - Forza Leo ce la puoi fare! Respira
e..
-
La cosa che volevo capire è come...ma
sopratutto...Perché? -
all'ultima parola si era girato verso il fratello che era ancora
nascosto dietro di lui, l'Arancione lo guardò, sapeva di
averla
combinata grossa ma sorrise, come solo lui sapeva fare,
-
IL DR PRANKESTEIN E' TORNATO ALL'ATTACCO! -, oh no, dopo il grido di
battaglia c'è sempre-
SPLASH
Bene....adesso
avevano non una ma ben due tartarughe interamente ricoperte di
vernice rosa, Raphael ringhiava, Leonardo aprì lentamente
gli occhi,
e li posò sul fratello, si poteva vedere la
modalità assassino
passare da off a on,
-
MIKEY! - Urlarono all'unisono i due mutanti mentre il terzo iniziava
a correre all'impazzata ridendo e implorando perdono allo stesso
tempo.
Durante
tutto quel baccano Donatello era dentro il suo laboratorio, lavorando
su qualcosa che apparentemente solo lui capiva quando provava a
spiegarlo ai fratelli, all'improvviso il trasmettitore dei Kraang
cominciò ad illuminarsi, stavano cercando di contattare
qualcuno,
Donnie lasciò immediatamente quello a cui stava lavorando
per
precipitarsi a chiamare i fratelli;
-
RAGAZZI IL TRASMETTITORE DEI KRAANG HA RICOMINCIATO A...che diavolo
state facendo?! - Si fermò a guardare quei tre, Leonardo e
Raphael,
completamente rosa, che impugnavano rispettivamente le proprie
Kataneil primo e uno skateboard il secondo pronti a darle di santa
ragione a Michelangelo che in sua difesa si parava dietro un cartone
della pizza vuoto, una di quelle situazioni in cui non sai veramente
cosa dire o fare, i tre iniziarono ad urlare scuse e accuse, ma alla
fine toccò a Donnie riportare l'ordine,
-
Hey!...HEY! Non mi interessa sapere perché vi lanciate
addosso
vernice rosa! Ci sono cose più urgenti di qua! - Disse
indicando il
laboratorio dietro di se, i tre si calmarono e seguirono la tartaruga
dalla bandana viola.
Mentre le due vittime del Dr Prankenstein
cercavano di ritornare del loro colore originale, Donnie cercava di
decodificare il messaggio dei Kraang per capire cosa avevano in mente
questa volta e perché erano tornati all'attacco, il tutto
mentre
Michelangelo girava su se stesso sulla sedia girevole,
-
BINGO! - Urlò improvvisamente Donatello, facendo trasalire i
due e
facendo cadere Mikey dalla sedia, premette il tasto invio della
tastiera del computer, che cominciò a trasmettere un segnale
fastidiosamente metallico che piano piano si trasformò in
una voce,
quella dei Kraang.
-
Kraang l'umano corrispondente al nome di Shredder ha avvertito i
Kraang che la consegna che ha promesso ai Kraang sta per arrivare
alla città chiamata New York dove risiede lo stabilimento
dei Kraang
- I fratelli trasalirono, consegna da parte di Shredder ai Kraang?
Che cosa stava succedendo?
-
Ricevuto Kraang, Kraang darà l'ordine ai Kraang di andare a
prelevare la consegna che l'umano corrispondente al nome di Shredder
ha promesso ai Kraang - Seriamente come facevano le persone a non
capire che non erano umani quei cosi!? Insomma....ma li sentite come
parlano? Comunque, la notizia perplesse i quattro ninja,
perché
Shredder aveva promesso qualcosa ai Kraang? Oltretutto veniva da
fuori città a quanto pare, cosa poteva essere?
-
Avrà sicuramente a che fare con il mutageno! - Fù
Leo a
interrompere il silenzio che si era creato,
-
Potresti avere ragione, ma potrebbero anche essere quei vermi
controlla cervello a cui sta lavorando Stockman*! - Disse Donnie
serio, ancora non era riuscito a trovare un antidoto per quella
roba,
-
Qualunque cosa sia non è di certo buona! Dobbiamo fermarli!
-
annuirono tutti, - Donnie riesci a trovare le coordinate di dove
avverrà il ritiro? - Chiese Leo al fratello, - Ma certo per
chi mi
hai preso? Basta cliccare qui digitare questo codice qua,mm una
password? ok... proviamo con....questa! Ha! Fatto! Adesso cerchiamo
le coordinate eeee voilà! Le coordinate o l'ora d'incontro
sono
nelle nostre mani!- Disse Donatello soddisfatto, Leonardo
guardò la
scritta sullo schermo nel computer, è tra poco
più di mezz'ora
l'appuntamento, e non è esattamente vicino da qui, dobbiamo
sbrigarci!- Il leader precedette gli altri verso
l'uscita,
-
Dove state andando così di fretta? - si congelarono nelle
loro
posizioni, era la voce di Splinter, e non era molto
contenta, si
girarono lentamente, e il primo a parlare fu Leonardo;
-
Sensei abbiamo ricevuto dei segnali dei Kraang che parlano di una
consegna fatta a loro da Shredder! Dobbiamo scoprire di cosa si
tratta! E fermarli se ce ne sarà bisogno! - Sperò
tanto che
bastasse a convincerlo, ultimamente era titubante a mandarli fuori,
dopo gli ultimi eventi accaduti, ma dovevano farlo, altrimenti chi
sarebbe uscito a fermarli? Il Maestro ci pensò su
lisciandosi la
barba sottile sotto il mento, come faceva sempre mentre rifletteva,
poi guardo i suoi allievi, i suoi figli uno per uno negli occhi prima
di dare il suo verdetto,
-
Va bene, andate, ma siate prudenti! E non correte inutili rischi!-
Aveva pronunciato - Si Sensei! - avevano risposto in coro i quattro
fratelli prima di correre fuori dal rifugio,
-
Siate prudenti figli miei - .
*LO
SPOILER!
--angolo
dell'autrice--
Oddio!
Non ci credo che sto scrivendo veramente questa storia! Che bello!!
*
si chiarisce la voce* comunque! Ecco qua il secondo
capitolooo!!
anche
questo è piccoletto....mi sa che è anche
più piccolo del primo...
Raph
: Ma sei penosa!
…..ma
ma ma io! Se cattivo! E vattene questo è l'angolo
dell'autrice non
l'angolo della “tartaruga mutante brontolona e
offensiva”.....*
fa la linguaccia*
Raph
: COME MI HAI CHIAMATO?!
Ok
ci vede al prossimo capitolo! Dove finalmente i due gruppi si
incontreranno!!Siiii! Mi raccomando recensite! Fatemi sapere cosa ne
pensate! Ciaooooo! * inizia a correre lontano* AAAAAAAAAAAAAAAAAA
NOOOOOOOOOOOOOO RAPH LASCIAMI IN PACEEEEEEEEEEEE!
Raph
: COME MI HAI CHIAMATO?! * la rincorre con un mestolo da cucina
trovato chissà dove* (eheheh :3)
P.S.
Prometto che il prossimo sarà molto più lungo!! *
ricomincia a
scappare*
Edit
2018: al tempo feci un mini fumetto sulla situazione della vernice
rosa ma per sbaglio cancellai la cartella dove tenevo tutti i disegni
fatti per la serie...yay... mai mettere le cartelle importanti dentro
alre cartelle dai nomi insignificanti...sono riuscita a recuperare solo
quelli che
avevo già postato...
|
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 -ISTINTO DI SOPRAVVIVENZA- ***
Capitolo
3
ISTINTO
DI SOPRAVVIVENZA
-
Kath...Kathleen forza svegliati! -
La ragazza aprì gli occhi al
richiamo di Daphne, si guardò intorno, c'era qualcosa di
strano...voci, tante, troppe voci, Liz e Mizuki in piedi e immobili
erano in ascolto, c'era una tremenda confusione intorno a loro, il
camion era sempre in movimento, anche se andava più
lentamente.
Voci
continue che parlavano, tutte intorno a loro, miste al rumore di
altri motori che rombavano, a Kathleen non piaceva, era abituata al
silenzio che faceva da padrone nella Fortezza, e forse anche
perché
avendo le orecchie da felino il suo udito era molto più
sviluppato
delle altre e quindi i rumori triplicavano d' intensità,
troppa
confusione,
- Dove
pensi che siamo? - Chiese Daphne a Lisanna, la ragazza dagli occhi
dorati ascoltava attentamente i rumori intorno a lei, erano sempre
state abituate al silenzio totale quando erano fuori dalle grinfie
degli scienziati, un silenzio interrotto solo dai loro respiri, tutte
quelle voci formavano una confusione quasi assordante ma stranamente
piacevole, sentire le persone che parlano ridono litigano fra di se
la facevano sentire stranamente al sicuro. Era diverso dalle voci che
era abituata a sentire, urla, le sue urla o quelle delle sue
compagne, e le voci pacate e tranquille degli scienziati, che
parlavano fra di se sull'avanzamento dell'esperimento ignorando
completamente la loro povera vittima che soffriva atrocemente sotto
di loro...
No era totalmente diverso, ma a quanto pare la cosa non
valeva anche per Kathy, la ragazza era rannicchiata, tutta tremante
tra le braccia di Daphne che le accarezzava dolcemente la testa per
tranquillizzarla,
-Resisti
ancora un po'...penso proprio che siamo dentro la città,
mancherà sicuramente poco! - L'aveva rassicurata Lisanna
avvicinandosi,
si accucciò davanti alle due compagne, Guardò
Kathleen, poi Daphne ed infine spostò lo sguardo su Mizuki,
doveva tanto a quelle ragazze, prima di tutto la sua sanità
mentale, senza la loro compagnia in cella sarebbe sicuramente
impazzita, aveva tentato tante volte di scappare e di riportarle tutte
quante dalle loro famiglie, ma dopo sei anni di insuccessi ci avevano
rinunciato; sentirono uno squillo a intermittenza, il camion stava
facendo retromarcia, poi si fermò, erano arrivate, un
brivido percorse la schiena delle ragazze, e adesso cosa sarebbe
successo?
Sentirono gli sportelli della postazione di guida sbattere, il
professore e il medico erano scesi, Liz si precipitò allo
sportello per ascoltare;
-
Ecco
qua! La sua ordinazione è stata portata fin qui! Adesso
però voglio i soldi! -
Aveva
pronunciato Wright sbattendo la mano sul vagone,
-
Prima voglio controllare il carico...non si sa mai che lei voglia
imbrogliarmi professore... - Chiunque avesse parlato aveva una voce
tremendamente cupa, e metteva paura, che si trattasse di...
-
Shredder! Amico mio! Come puoi pensare questo di me! Io sono un uomo
di parola! - Aveva detto il professore fingendosi offeso, canaglia tu
non lo sei affatto! Pensò Liz.
- Ma
se ci tieni tanto puoi controllare, è tutto qui dentro -
continuò
il professore, di seguito vi fù un rumore di passi che si
avvicinavano, un rumore fastidiosamente metallico;
-
Io non
sono tuo amico, e tu non sei un uomo di cui fidarsi
ciecamente...professore -
Si
avvicinò allo sportello del vagone, Liz istintivamente
balzò
indietro, quando uno spiraglio di luce si aprì sul fondo del
vagone,
un uomo con una maschera e un'armatura completamente fatte di
metallo, le fissò una ad una, soffermandosi su Liz posta
leggermente
più avanti delle altre, il suo sguardo era cattivo, incuteva
timore,
anche per il fatto che una parte del suo volto era sfigurata da una
cicatrice che comprometteva l'occhio, poi con la sua voce cupa
parlò,
-
Molto bene...vedo che hai mantenuto la parola, questi sono i tuoi
soldi -
Fece
un cenno a una tigre gigante, ed essa consegnò al professore
due
valigette, sicuramente piene di soldi, dopo aver dato loro un'altra
occhiata richiuse lo sportello,
-
Prenderò il tuo camion per portarle alla destinazione finale
- Disse
Shredder,
- Che cosa?! E come riusciremo a tornare noi? - Disse
sconcertato il dottore, ma il professor Wright lo fermò,
- Stai
tranquillo amico mio! Non abbiamo più bisogno di quel
camion!
Stasera si fa baldoria! Poi domani ci compreremo un'auto e torneremo
al laboratorio! - Disse euforico, spero esploda l'auto con
te all'interno! Aveva pensato Liz in quel momento.
Forse anche
questo Shredder aveva a che fare con il progetto
“CHIMERA”?
Quelle sottospecie di incroci con base animale,sicuramente, la tigre,
quella specie di rinoceronte armato per giunta, chi diavolo le aveva
comprate? Chi era questo Shredder? E sopratutto perché le
voleva?
Cosa stava succedendo?.
Intanto
sopra i tetti di New York, le nostre quattro tartarughe si stavano
dirigendo al luogo dello scambio, all'oscuro di quanto era appena
successo.
Non
era ancora calata la notte, perciò dovevano essere
più invisibili
di sempre, ciò comprendeva passare più
inosservati e silenziosi del
solito, il che era un impresa, se hai con te Michelangelo, che fa
salti acrobatici mentre ascolta la musica e canticchia le sue parti
preferite, e con canticchia intendo cantare a squarciagola.
-
Mikey! Quante volte te lo devo ripetere! Non dobbiamo farci sentire!
Perciò SMETTILA. DI. CANTARE. - gli aveva detto tra i denti,
-
Scusa Leo...la smetto prometto! - Ma tanto lo sappiamo tutti che tra
poco ricomincerà, meglio abbandonare le speranze,
-
Ragazzi! - Aveva attirato la loro attenzione Donnie,
-
Credo di
aver
visto un ninja del Foot Clan* guidare un camion bianco...quello
là
vedete? - Donnie indicò la strada, in effetti il camion
c'era,
aumentarono la velocità per vedere se c'era il ninja alla
guida, e
c'era, non potevano sbagliare, era quello, dovevano seguirlo.
Avevano
ricominciato a muoversi, il così detto Shredder stava
parlando con
qualcuno, ma non era l'autista, aveva una voce strana,
e il modo in
cui parlava lo era ancora di più,
-
L'umano corrispondente al nome di Shredder ha con se quello che aveva
promesso ai Kraang? - Disse la voce,
- Ma
che diavolo?! - Sussurrò Lisa mentre era attaccata alla
parete del
camion, e ora che cosa erano questi Kraang,
-
Abbiamo prelevato le ragazze saremo al luogo dell'incontro tra poco
tempo, fatevi trovare lì... -
Ok le cose si stavano facendo
molto strane,
-
Kraang ha riferito ai Kraang di far partire la spedizione di Kraang
per prelevare la merce corrispondente al nome di ragazze...i Kraang
saranno presenti nel luogo dove è stato fissalo l'incontro
con i
Kraang- Un rumore elettronico fece capire che il segnale era stato
interrotto, Lisanna si staccò dalla parete e
constatò che erano
tutte e quattro attaccate ad ascoltare, si guardarono negli occhi, e
tutte avevano la medesima, identica espressione, cosa diavolo stava
succedendo?
-
Fermi
fermi fermi!...fatemi capire bene...questo tizio inquietante ci ha
comprate per poi rivenderci, all'oscuro del professore, a dei tizi
sconosciuti?...Che sicuramente hanno problemi con l'inglese**?... -
Aveva detto Kathleen sotto voce visibilmente sconcertata,
-
Ma cosa
vuole da noi questa gente?- Aveva continuato,
-
Non lo
so, ma la cosa non mi piace...questo Shredder non sembra il tipo che fa
qualcosa senza un guadagno...o siamo merce di scambio, o ci da a questi
tizi che lavorano per lui... - Disse Mizuki, Daphne era stata tutto
quel tempo in silenzio, non sapeva cosa aspettarsi, cosa
volevano?
Perché? Cosa sarebbe successo adesso? Erano tutte domande a
cui non riusciva a dare risposta, e come poteva?
Tutto quello che avevano visto era stata la faccia di quello Shredder,
che oltretutto non prometteva nulla di buono, cosa avrebbero dovuto
fare?
Il camion rallentò...rallentò fino a fermarsi del
tutto, erano arrivate, adesso forse sarebbero riuscite a trovare delle
risposte.
-
Li
vedi Donnie? - Chiese Leo al fratello, che per primo aveva usato il
binocolo per osservare meglio la situazione,
-
Si
li vedo, Shredder sta scendendo ora...ed ecco i Kraang - Disse
passando il binocolo a Leo.
Come avevano sentito, era arrivato un furgoncino pieno di Kraang, due
con sembianze umane, sicuramente avevano guidato loro, mentre il resto
erano solo robot senza “copertura” , e tutti
rigorosamente armati.
-
Ok
ninja...questo è il piano! - Aveva sentenziato il leader,
richiamando l'attenzione dei fratelli.
-
L'umano corrispondente al nome di Shredder ha portato ai Kraang
quello che aveva promesso ai Kraang?-
Aveva parlato, per modo di
dire, uno degli alieni,
- Sono
qui dentro, venite a prelevarle - un Kraang si avviò verso
il
camion, Mizuki si allontanò dallo sportello, e Liz si
parò davanti
a Daphne e Kathleen, lo sportello si aprì e si resero conto
che non
erano preparate a quello che si ritrovarono davanti,
un
essere da gli occhi fluorescenti completamente ricoperto da una
strana sostanza blu con un cervello dotato di occhi e bocca
rigorosamente chiusi nell'addome e naturalmente, come se non
bastasse, erano armati.
Mentre
Shredder e il suo sottoposto se ne erano andati, gli androidi alieni
si stavano avvicinando, Mizuki indietreggiò, cosa erano
questi
esseri? Cosa volevano? E mentre lei era concentrata ad esaminare
quella cosa che si era ritrovata davanti, fuori infuriò una
battaglia, videro quegli esseri fuori venir buttati a terra tagliati
a metà,
-
DOBBIAMO DISTRUGGERE LA MERCE! - A quelle parole il cosiddetto Kraang
la afferrò per un braccio e il panico sovrastò la
razionalità di
Mizuki, l'istinto di sopravvivenza ebbe la meglio, diede un calcio al
un robot che venne scaraventato fuori dal furgone, l'adrenalina aveva
fatto si che mettesse fin troppa forza in quel calcio, si
impossessò
della sua arma, e completamente d'impulso sparò a l'altro
che la
stava puntando scaraventando fuori anche quello, poi molto
rapidamente chiuse lo sportello del furgone e si postò
davanti con
il fucile a laser puntato, il cuore le batteva a mille, solo allora
si rese conto di cosa aveva fatto,
- Che
cosa hai fatto? - Le urlò Lisanna,
- Istinto di
sopravvivenza...non credevo nemmeno di possederlo più...ma
ormai...non abbiamo più niente da perdere... - .
*l'ho
scritto in inglese perché “Clan del
Piede” non lo posso proprio
sentire ^w^”
**La
storia è ambientata a New York quindi in teoria dovrebbero
parlare
TUTTI inglese...
---angolo
dell'autrice---
heilaaaaaaaa!!!
Credevate
che Raph mi avesse fatto fuori a mestolate (?) è! Ma non
è cosi!
Raph :
Ci sono andato vicino però!
E tu
che ci fai qui! Sho! Via via!
Tornando
a noi...ecco a voi il capitolo numeroooooo 3! * esplosione
di
coriandoli*
Questo
posso dire che mi è venuto di una lunghezza accettabile per
i miei
standard! Ce l'ho fatta yeeee! :D
Si lo
so lo so! Avevo detto che nel capitolo 3 si sarebbero
incontrati.....bhè non è del tutto sbagliato ma
so che voi
intendevate di persona! Sorryyyy! >M<
È che
altrimenti sarebbe venuto troppo lungo e quindi ho preferito
spezzarlo!
Ma
tranquilli! Avrete la seconda parte al più presto! ;)
Ok! ci
si vede!
Baci,
Becky.
P.S.
Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione!
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 -PIACERE DI CONOSCERTI- ***
Capitolo
4
PIACERE
DI CONOSCERTI
Poco
prima.
- Ok
ragazzi, state pronti, al mio segnale attacchiamo! - I ninja erano
ben appostati sul tetto sopra il luogo dello scambio, pronti
all'azione,
-
Pronti?....Facciamolo! - Il leader diede il segnale, -
BOOYAKASHAAAAA! - Urlò Mikey come suo solito, atterrarono
poco
lontani dal furgone, e la lotta ebbe inizio, Leonardo abbatteva i
Kraang con le lame delle sue katane, Raphael li stendeva il
più
possibile alternando i colpi dei sai a dei calci ben assestati,
Donatello con il suo bō*
li fece fuori cinque o sei, mentre Mikey...bhè Mikey
più che
lottare ci giocava, gli saltellava attorno li faceva scontrare fra di
se e poi li stendeva.
- VERSO IL CAMION! - Ordinò Leo - DOBBIAMO
DISTRUGGERE LA MERCE! - Iniziarono a correre verso il mezzo quando
videro un Kraang venir scaraventato fuori seguito da un' altro e da
degli spari, infine lo sportello del camion si richiuse di botto e
tutto tacque.
-
...emm...ooook...Lo avete visto anche voi? - Aveva chiesto Mikey,
perplesso, si avvicinarono al furgone, cercarono di ascoltare la
presenza di eventuali rumori all'interno, silenzio, sembrava vuoto,
ma allora chi aveva sparato a quei due Kraang?
- Ok
Donnie...apri lo sportello! - Disse Leo - COSA?! Perché devo
aprirlo
io? - ispose il fratello in questione scocciato,
-
Fallo e basta! - Il tono del blu non emetteva repliche, così
Donnie
aprì lentamente lo sportello, quando un' altro colpo laser
per poco
non lo colpì in pieno volto, si allontanarono tutti dallo
spiraglio;
- C'è
mancato veramente poco!- Disse Don ancora leggermente scosso,
-
Chiunque tu sia...arrenditi non hai altra scelta! - Disse Leo a
chiunque si trovasse all'interno,
-
...Ti sbagli...ho diverse scelte...posso arrendermi come dici tu
oppure posso combatterti...e penso che opterò per la
seconda! -
Rispose una voce,
- Una
ragazza? - Disse Leo sottovoce a Raph lì vicino a lui, si
schiarì
la voce cercando di renderla più autoritaria,
- Ti
conviene arrenderti noi siamo in quattro e tu sei da sola! - Disse
aspettando una risposta,
-
...Ti sbagli di nuovo...io non sono mai sola, andatevene e lasciateci
in pace! - Mizuki aveva ancora il fucile puntato verso l'uscita,
sperava veramente che se ne andassero perché se avessero
deciso di
combattere era certa che loro avrebbero avuto la peggio,
-
Senti un po' tu là dentro! Se tu la smettesti di sparaci
addosso ci
renderesti le cose decisamente più facili! - Questa era una
voce
diversa da quella di prima, era più arrabbiata, e
decisamente meno
pacata,
- Hey
fratello se continui a urlarle contro sei tu che non ci rendi le cose
facili! - Parlò un'altra, più infantile delle
altre,
- Sta'
zitto tu! - gli rispose, Mizuki si avvicinò alla porta, uno
di loro
era dietro lo sportello chiuso, lo percepiva, Kathleen e Liz
cercarono di fermarla ma invano, poi iniziò a
parlare;
- Che
cosa ci fate qui? Chi siete? Che cosa volete? - Quelle erano le
domande a cui non era ancora riuscita a trovare una risposta, forse
quegli strani individui avrebbero saputo dargliela.
Leo si fece
serio e rispose, - Siamo ninja...siamo qui per distruggere
ciò che
si trova all'interno del camion...e lo faremo...AD OGNI COSTO!....oh
cavolo... - Alla frase "ad ogni costo" si era girato per
scattare dentro il camion, ma si era ritrovato puntato davanti il
fucile dei Kraang,
-
Allora devi solo provare a prendermi senza rimanere stecchito da
questo! - Alzò lo sguardo, pensava di ritrovarsi davanti
chissà
quale nemico, invece a tenere il fucile era solo una ragazza
malconcia, avrà avuto più o meno la sua eta, era
decisamente troppo
magra, con i capelli che le ricadevano davanti al volto e gli occhi
color blu elettrico puntati con rabbia su di lui, aveva addosso dei
vestiti miseri e stracciati, sembrava uscita da un film di
sopravvivenza, Leo alzò lentamente le braccia, i suoi
fratelli erano
scattati ma si erano bloccati subito dopo, dovevano essere cauti non
ci voleva nulla a premere un grilletto.
-
Ok...se metti giù il fucile possiamo parlarne
civilmente...noi
vogliamo solo distruggere ciò che volevano i Kraang! -
Parlò
Donatello,
-
Siamo noi quello che volevano i Kraang! - Urlò loro un'altra
voce
dal fondo del camion, più dura,
-
Seriamente siete venuti a distruggere qualcosa senza sapere prima di
che cosa si trattava?! - Un'altra voce ancora, più infantile
e
impaurita dell'altra mentre una terza sotto voce le implorava di
stare zitte, a quelle parole i quattro ninja restarono di
sasso,
- Oook...non
ci sto capendo più niente...Perchè i cervelli
alieni volevano delle
ragazze? Insomma...capisco che sono brutti e nessuno se li fila ma
così è strano! - Come al solito, Mikey e le sue
confusioni
improbabili...
- Tu
non ci capisci più niente?! -Uurlò Kathleen, - Ci
hanno sedate, ci
siamo risvegliate dentro un camion in piena corsa con le mani legate,
abbiamo scoperto che il professore ci aveva vendute ad un tizio di
nome Shreddere, il che non era affatto bello perché Shredder
significa laceratore, e non aveva neanche una bella faccia! Non che
si vedesse tanto perché era coperta da un' elmo di ferro,
poi
veniamo a scoprire che non è lui che ci vuole ma sono dei
tipi di
nome Kraang che non sanno nemmeno mettere in fila due parole, che poi
non sono nemmeno umani ma sono dei robot inquetantissimi con il
cervello nell'addome e poi arrivate voi quattro ninja verdi che dite
di volerci distruggere! TU NON CI CAPISCI PIU' NIENTE?! - Riprese
fiato solo alla fine, tutta la sua frustrazione era concentrata in
quella frase, i quattro ninja non sapevano cosa rispondere...ok c'era
stato un equivoco grosso quanto l'Empire State Building...
- Ok
ok! Stop! Noi.....bhe ecco...noi pensavano che il carico consistesse
in delle scorte di mutageno o di esemplari di vermi controlla
cervello di Stockman! - Iniziò Donatello, leggermente
imbarazzato
dalla situazione, Mizuki non aveva ancora spostato lo sguardo dal blu
sotto il suo mirino, a quelle parole le sue braccia si allentarono di
poco,
- Stai
dicendo che veramente non sapevate della nostra esistenza? -
Domandò
sempre dura e sempre con lo sguardo e il fucile puntati su
Leo,
-
Esattamente! Potete stare tranquille non vi faremo del male! Chi
è
nemico dei Kraang e Shredder è nostro amico! - Aveva detto
Michelangelo sfoderando uno dei suoi sorrisi più sinceri, ma
Mizuki
non si fidava ancora, così Leo continuò,
-
Ascolta, noi non sappiamo perché Shredder vi ha voluto dare
ai
Kraang, e non sappiamo nemmeno cosa volevano farci con voi quegli
alieni... - Cercò di dare alla sua voce un tono
più calmo
possibile, - ...ma non vi faremo del male....lo prometto! - Era
sincero, era dannatamente sincero, Mizuki lo capiva, ma non sapeva
cosa fare, la sua fiducia era stata tradita tante volte in quel modo,
cosa doveva fare? Una mano si posò sulla sua
spalla,
- Dice
la verità Mizuki...abbassa il fucile - Era Daphne,
più che un
ordine sembrava una supplica, così abbassò
lentamente il fucile, ma
non smosse lo sguardo da Leo, mentre lentamente i suoi occhi
tornavano del loro colore originale, neri come la pece,
-
Amico hai visto? I suoi occhi hanno cambiato colore! - Aveva
bisbigliato Mikey a Raph che annuì lentamnete, le stava
guardando
severo, non si fidava di quelle tizie, erano sospette secondo lui;
-
Bene! - Disse Leo, - Siamo partiti con il piede sbagliato quindi
penso che dovremo ricominciare da capo! Allora noi siamo delle
tartarughe mutanti che praticano il ninjutsu... e io mi chiamo
Leonardo! E questi sono i miei fratelli, Donatello... - Disse
indicando quello con la bandana viola,
- ...Michelangelo...
- Quello con la bandana arancione, che fece un sorriso a trentadue
denti,
- ...e Raphael! - Quello con la bandana rossa e lo sguardo
accigliato, Daphne si fece avanti, scese dal furgone e si
presentò,
-
Piacere di conoscervi...io sono Daphne! Lei invece si chiama Mizuki
invece le due ragazze in fondo al camion sono Lisanna e
Kathleen....oh....che state facendo venite fuori! - Disse Daphne
voltandosi verso l'interno del vagone, quella ragazza aveva gli occhi
color ametista...era la prima cosa a qui aveva fatto caso Donnie,
com'è possibile?
- Sei
sicura che possiamo fidarci? - Disse Kathleen, - Ma certo! Se
volevano farci del male a quest'ora non eravamo di certo qui a
parlarne! - Disse Daphne con un sorriso dolce, la bionda prese per
mano Liz e si avviarono verso l'uscita, il sole era accecante, non
avevano mai visto così tanta luce solare, le ci volle un po'
ad
abituarsi, ma non molto, Kathleen si guardava intorno senza sosta,
era tutto così diverso da come ricordava ma allo stesso
tempo
familiare,
- Ma
tu hai la coda! - Aveva sentenziato Mikey indicando Kathy, lei
guardò
la tartaruga dalla bandana arancione, poi la sua coda per poi
riposare lo sguardo su Mikey,
-
...emm....si..? - Disse con un sorrisetto imbarazzato, mentre la coda
si attorcigliava leggermente alla gamba sinistra, lo faceva spesso,
non sapeva il perchè ma le piaceva quel movimento, ma non
sapeva
cosa rispondergli, si aveva le orecchie e la coda da gatto.
-
Mmm...che strano! - ...no ok....disse la tartaruga ninja mutante...ma
Mikey aveva detto quella frase con talmente tanta innocenza che Kathy
non riuscì a trattenere una risatina.
Liz, nel frattempo, stava
fissando con aria truce i ninja, non si fidava, come poteva! Avevano
espressamente detto che erano venuti lì per distruggerle,
come
potevano aver cambiato idea solo perché erano delle ragazze
e quindi
cose vive, che respiravano, no non si fidava, e poi cosa aveva da
guardare quello con la bandana rossa?
- Si
può sapere che hai da guardare? - Le aveva detto lui con
sgarbo, ah!
la metti così è? Allora...
- Se
hai visto che ti guardavo vuol dire che anche tu mi stavi fissando a
tua volta! Allora la domanda la faccio io! Che hai da fissare male! -
BAANG!
colpito e affondato, lui di tutta risposta iniziò a
ringhiare, cosa
sei un cane?!
- Ok
ok basta! Raph non fare la testa calda! - Lui si girò
dall'altra
parte,
- Leo
che ne dici di portarle al covo! Lì saranno al sicuro! -
Propose
Mikey, contento di poter fare nuove amicizie,
- Ma
sei pazzo?! Portarle al nascondiglio?! Potrebbero essere delle spie
di Shredder! - Gli aveva urlato contro Raphael,
- Raph
calmati! - Disse Leo, - Em...ragazzi...abbiamo un problema! - A
parlare era stato Donatello visibilmente preoccupato,
-
Siamo stati circondati! - Disse a bassa voce, i ragazzi si guardarono
in torno, in effetti era vero, erano circondati da Kraang, dovevano
fuggire,ora.
*Per
chi non lo sapesse il bastone di Donnie viene chiamato Bō
---angolo
dell'autrice—-
Muahahahahahah!
Sono cattiva!
ok...ok
la smetto! ^^”
hehem!
Ecco a voi la seconda parte! Ovvero il capitolo numeroooooo 4! *
ancora esplosione di coriandoli*
Ed
ecco a voi l'incontroooooo! Già....non è il
migliore dei modi per
fare amicizia maaaaa si può sempre rimediare! :D
ok..non
sto ad annoiarvi più! Ci si vede al prossimo capitolo! ;*
Schiaooooo!!
Baci,
Becky.
P.S.
Questa è Kathleen! La mia bambina! >3<
|
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 -VOGLIO COMBATTERE- ***
Capitolo
5
VOGLIO
COMBATTERE
Quello
era un bel problema, erano circondati, come avevano fatto a non
accorgersene, come?
Ma non era quello il momenti di farsi certe
domande, dovevano scappare, non avevano altra scelta, le dovevano
portare con loro, i problemi che avrebbero portato, se le avessero
portati, gli avrebbero risolti al momento, ora dovevano riuscire a
tornare alla tana sani e salvi.
Si misero in cerchio schiena
contro schiena, o guscio contro guscio, come preferite.
-
Qual'è il piano Leo? - Aveva chiesto Donnie,
-
Il piano? Bhe...riportare tutti e otto al rifugio! Questo è
il
piano! - Aveva proferito il Leader con serietà,
-
Non che sia molto d'aiuto ciò che hai detto ma...d'accordo!
-
Rispose il viola, i robot iniziarono a sparare su di loro, i ninja
cercavano di deviare più colpi possibili, e di abbatterne
più che
potevano, nel frattempo Liz aveva preso possesso del fucile a laser
che aveva usato Mizuki, e cercava di tenerli lontani da loro quattro,
Kathlen evitava i colpi, dopotutto aveva i riflessi di un felino, ma
era molto terrorizzata dalla situazione, Mizuki la prese per un
braccio e la portò dietro il camion, così da
essere riparate almeno
per un po', Daphne le raggiunse poco dopo,
-
Che cosa facciamo? - Aveva chiesto agitata, Mizuki l'aveva guardata,
bella domanda...che dovevano fare erano sotto una sparatoria senza
uno straccio di arma, aspetta! I ninja! Loro sapevano combattere! Le
venne un'idea, non sapeva quanto sarebbe servito, ma doveva
tentare.
Liz raggiunse le compagne dietro il camion rifugiandosi
ora che la sparatoria era diminuita;
-
Sono troppi! Non ce la fanno! - Disse, Mizukii la guardò,
sembrò
pensare a quelle parole,
-
Ho avuto un'idea! Voi però dovete restare qui e non
muovervi! -
Aveva detto guardando le sue compagne negli occhi, Lisanna
sembrò
capire le sue intenzioni e annuì lentamente,
-
Ok...ma stai attenta! - Mizuki annuì a sua volta, si
allontanò
dalle amiche e si sporse lentamente dalla fine del furgone per
osservare meglio il combattimento, le tartarughe erano in
difficoltà,
anche se quegli esseri non erano dotati di una grande forza
combattiva, erano armati, ma sopratutto erano troppi, si
concentrò
sui movimenti che compivano i quattro ninja, i suoi occhi iniziarono
a schiarirsi fino a cambiare totalmente colore e ritornarono blu
elettrico; questa era la sua abilità, il risultato degli
esperimenti
su di lei, avevano provato più volte a incrociare il suo DNA
con
diversi animali ma lei rimaneva sempre la stessa, fino a che non si
accorsero che il cambiamento era avvenuto a livello cerebrale, non si
sa come ma con quegli esperimenti lei aveva sviluppato
un'intelligenza e una capacità di apprendere sovrannaturali,
quando
si concentrava o quando provava delle emozioni forti che fossero
dolore rabbia o paura i suoi occhi divenivano di un blu elettrico,
non si sono mai spiegati il perché, ma quando accadeva
… tre
minuti, le bastavano tre miseri minuti per saper rifare qualsiasi
cosa, ed era proprio quello che aveva intenzione di fare, osservare e
apprendere come combattere, così da proteggerle tutte quante.
Il
terzo minuto stava per scadere, meno tre ...due ...uno! Scatto fuori,
iniziò a correre come il vento verso i suoi avversari,
durante la
corsa raccolse una delle due katane di leo, caduta durante lo scontro
contro uno di quei robot, tendi le braccia, tieni salda l'elsa,
avvicinati velocemente, fletti le braccia, mantieni salde le gambe e
colpisci, ne fece fuori due che stavano per colpire alle spalle
Michelangelo, che si voltò decisamente disorientato,
scattò di lato
andando verso un' altro gruppo di Kraang che stavano attaccando il
padrone della katana che teneva in mano, ripeté gli stessi
movimenti
e tra affondi e colpi di lama li aveva stesi tre su quattro, l'ultimo
lo fece fuori Leo, che posò lo sguardo sulla ragazza,
è proprio
vero che le apparenze ingannano, guardandola non sembrava in grado di
poter utilizzare una katana, anzi non sembrava proprio in forze per
riuscire a combattere,
-
Chi ti ha insegnato ad usare una katana in quel modo? - Le aveva
chiesto sorpreso, facendo fuori un' altro androide, lei si fece
sfuggire una risatina,
-
Bhe diciamo che in un certo senso me l'hai insegnato tu! - Disse lei
sfoderando altri colpi ,
-
Sto improvvisando tutto qui! - La faccia che fece lui era a dir poco
esilarante,
-
Fammi capire io ho passato sedici anni della mia vita ad allenarmi e
ancora ho molto da imparare e tu improvvisando combatti in quel
modo?! - Disse sconcertato abbattendo l'ultimo dei Kraang
apparentemente rimasti, lei si avvicinò,
-
Scusami...tieni questa appartiene a te! - Disse porgendogli la
katana, lui la prese e le rimise entrambe nel rispettivo fodero,
-
Grazie... DIETRO LE SPALLE! - Le aveva urlato, un Kraang si era
rialzato non si sa come, e stava per spararle contro, quando qualcosa
gli andò addosso scaraventandolo lontano e un colpo laser
gli fece
saltare la testa, il fantoccio ricadde a terra, e ci rimase.
-
Mizuki! Mizuki stai bene? - Dphne le era corsa incontro, e la stava
guardando come una madre guarda un figlio che ha appena scampato per
un soffio la morte..ok molto macabro come esempio, me calzante!
-
Daphne! Co-cosa è successo! - La ragazza fece per
rispondere, quando
un uragano biondo la investì ,
-
Kikiii! Stai bene vero? Dimmi che stai bene! - Era Kathy, e sapeva
bane che se non le rispondeva di si tra poco si sarebbe messa a
piangere come una fontana, - S-si...sto bene! - Le aveva risposto con
un leggero sorriso,improvvisamente sentirono un agghiacciante rumore
provenire dal robot decapitato, il cervello rosa aveva preso a
muoversi, uscì dal robot e iniziò a gridare
contro il gruppetto
-
IIIIIIIIIH COS'E' QUELLA COSAA! - Aveva urlato Kathleen saltando,
letteralmente, sopra Mizuki, il mostriciattolo rosa fece per scappare
ma altri due colpi al laser lo polverizzarono, tutti si voltarono,
Lisanna era in piedi con il fucile laser puntato contro il Kraang, o
meglio, ciò che ne restava, con una faccia mista tra lo
schifato e
l'arrabbiato, poi alzò lo sguardo, tutti la stavano fissando
in modo
strano,
-
Cosa? Mi faceva senso ok! - Aveva detto abbassando il fucile,
giustificando il suo gesto,
-
E' stato FIGHISSIMO! - Aveva interrotto Mikey il breve silenzio che
si era formato, - Prima la Ragazza gatto si è avventata sul
Kraang
scaraventandolo a terra e poi lei gli ha sparato un colpo dritto in
testa e BOOM! Il Kraang era a terra! Wow... sembrava una scena da
film d'azione! - Disse tutto euforico mimando la scena appena
conclusa,
-
Allora eri tu quell'uragano che l'ha buttato a terra! - Disse Mizuki
voltandosi verso Kathleen, che di tutta risposta fece un sorriso a
trentadue denti ridacchiando,
-
Non l'avresti mai detto vero? - Le aveva detto sempre tutta
sorridente, - NEMMENO IO! - Continuò portandosi le mani in
testa,
-
Insomma va bene riflessi felini e tutto ma...wow...l'adrenalina fa
miracoli! - Aveva continuato euforica, quanto tempo era che non la
vedeva così felice per una sciocchezza? Tanto... troppo
tempo,
-
Sei stata bravissima Kathy!” Disse Lisa arruffandole ancora
di più
i capelli,
-
Allora! - Attirò l'attenzione Michelangelo, - Che ne dite se
adesso
non ce ne torniamo a casa a mangiare una bella pizza gigante? -
Naturalmente lui pensava solo al cibo in quel momento, decisamente
molto da Michelangelo.
-
Voi andate pure, noi possiamo trovare un posto sicuro anche da sole!
- Aveva sentenziato Mizuki, va bene che si erano aiutati e tutto ma
non sapeva ancora se fidarsi del tutto o no...
-
Ooh andiamo! Dove pensate di andare! Siamo a New York! L'unico posto
sicuro da queste parti è il nostro rifugio! - Aveva ribadito
Mikey,
-
E poi noi abbiamo la ...Pizza! Eh! Eh! Su forza non fatevi pregare!-
-
Ascoltate! Vi ringraziamo per il vostro aiuto! Vi saremo sempre
debitrici! Ma non vogliamo creare guai più di quanto non
abbiamo già
fatto! -
Disse Daphne, seria,
- Non è sicuro qua fuori! I
Kraang sono ovunque, e lo stesso vale per gli scagnozzi di Shredder,
e nelle vostre attuali condizioni non penso riuscireste a scamparla!
- Aveva insistito Leonardo, Mizuki lo fissò, aveva ragione,
ma non
potevano infiltrarsi così all'improvviso a casa di qualcuno
che
avevano appena conosciuto, la pancia di Kathleen iniziò a
brontolare, la ragazza la coprì imbarazzata e completamente
rossa
come un pomodoro guardò Lisanna,
-
Eheh..eh....scusate... - Aeva detto sorridendo,
-
Visto! Insistiamo! Dovete venire con noi! Almeno finchè non
vi
sarete riprese! Poi sarete libere di fare quello che volete! - Aveva
continuato Donnie, Mizuki guardò Kathleen, ci
pensò su, Leonardo
aveva dannatamente ragione, se le avessero attaccate non sarebbero
andate lontano ...ma si! Per quella notte si sarebbero fatte
ospitare, tanto non avevano nulla da perdere,
-
E va bene! Ma a una condizione! - Aveva detto rivolgendosi al Leader,
-
Quale condizione? - Aveva risposto il ninja dalla bandana rossa, ora
mettevano anche delle condizioni?! Ma scherziamo?!
-
Dovete insegnarci a difenderci! Non vi dico diventare delle ninja
modello! Solo delle basi! Per essere sicure di avere almeno una
possibilità contro quei Kraang! - Aveva detto tutto d'un
fiato, era
stata una sfacciataggine quella frase, ma ne avevano dannatamente
bisogno, la decisione che aveva messo a pronunciare quella frase
schiarì i suoi occhi, Leo la fisso da sorpreso
passò a serio ed
infine sorrise:
-
Allora questo non lo devi chiedere a noi! - La persona più
adatta ad
insegnare loro come combattere era Slinter,
-
Lo dovrai chiedere al nostro Sensei! - Mizuki non cambiò
espressione, Sensei è? Il loro maestro! Mi sembra giusto...
-
Va bene! Come preferite... - Rispose pacatamente, - Ragazzi
andiamooo! Sto morendo di fame! - Interruppe Mikey,
-
Va bene andiamo! - Disse Leo avviandosi verso la scala antincendio
del palazzo, le ragazze li seguirono, ma mizuki si sentì
trattenere
dalla canottiera stracciata che indossava, si girò, era
Lisanna,
-
Hontōni?*
- Le chiese,
-
Si, si sono sicura, è meglio così, almeno loro si
riposeranno un
po'! - Disse rivolgendo lo sguardo verso Kathleen e Daphne che
stavano cercando di arrampicarsi per la scala anti-incendio,
-
Hai ragione....forza andiamo ad aiutarle! - Disse Liz avviandosi a
sua volta.
-
UFFAAA! NON CI ARRIVOO! - Si stava lamentando Kathy,
-
Sei per metà gatto! Fai un balzo degno di un felino no?! -
le aveva
risposto Mikey già sopra la scala, lei mise il broncio, fece
qualche
passo in dietro per poi prendere la rincorsa e saltare afferrando il
primo piolo della scala, ce l'aveva fatta!...e ora...come si tirava
su?
-
Emm.....mi daresti un piccolo aiutino! - Aveva detto leggermente
imbarazzata a Michelangelo sopra di lei, lui con un sorriso le
allungò la mano, che lei afferrò, e lui la
sollevò fino a che non
fosse riuscita a tirarsi su da sola,
-
Accidenti! Pesi quanto un chihuahua! - Lei scoppiò a ridere
- Non è
il paragone più azzeccato da fare a chi è per un
quarto gatto! Non
credi? -
Disse continuando l'arrampicata dietro Mizuki che
naturalmente ci era riuscita subito.
Adesso io come ci arrivo
lassù? Stava pensando Daphne,
-
Forza ti aiuto io! - Le aveva detto Liz , si mise di fronte a lei ,
piegò le gambe e intreccio le dita delle mani,
-
Forza! Metti un piede qui! Così! Poi datti la spinta, io
cercherò
di dartela a mia volta! - Daphne fece come le era stato detto,
-
Pronta? Uno, due, tre! - Riuscì ad arrivare al primo piolo,
lentamente si tirò su e iniziò a salire, ora
rimaneva Liz,
- Ora
come ci arrivo IO lassù! - Disse a bassa voce,
saltò, riuscì a
sfiorare il primo scalino - Dannazione... -
- Hey!
- Alzò lo sguardo richiamata, oh ecco! Fantastico! Solo lui
ci
mancava!
- Cosa
vuoi? Sei venuto a prendermi in giro? - Gli aveva detto fingendo una
risata, Raphael la guardò stizzito,
-
Veramente no...ero venuto a darti una mano, non fraintendermi mi ha
mandato Leo, ma se mi dici così me ne vado! - Disse
riprendendo a
salire, - Aspetta! - L'aveva fermato, lui sorrise di nascosto, lo
aveva immaginato che sarebbe andata così, si
voltò di nuovo verso
la ragazza, con un ghigno della serie “me
l'aspettavo”,
- Si?
- Le disse, voleva che fosse lei a parlare, la ragazza lo
guardò e
arrossendo disse:
-
Tirami su, anche solo al primo scalino poi faccio da sola...per..per
favore... - Quella frase le era costato tutto il suo orgoglio,
alzò
lo sguardo e lui le stava tendendo la mano,
- Devo
ammetterlo! Mi hai stupito! Il per favore non me lo aspettavo! - Lei
afferrò la mano imbronciata,
-
Almeno io ci provo a essere civile! Tu invece hai la faccia da
testone attaccabrighe! -
- Se
continui ad offendermi ti lascio quaggiù! - Le aveva
risposto,
- Hey
piccioncini se avete finito sbrigatevi a venire su non vogliamo
metterci tutta la notte! - Gli aveva urlato Michelangelo da sopra il
tetto,
- STAI
ZITTO MIKEY! -
Gli aveva urlato di risposta Raphael, appena fosse
risalito gli avrebbe dato una bella lezione, si voltò verso
Liz per
tirarla su e...
-
Ahahahahah dovresti vedere la tua faccia! E' rossa come un pomodoro!
- Disse issandola sulla scala, cavoli Mikey aveva ragione, non
pesavano niente, lei ignorò la frase del rosso e si
arrampicò fin
sopra il tetto.
- E
adesso? Da che parte si va? - Aveva chiesto Daphne, ignorando
completamente il fatto che avrebbero dovuto saltare di tetto in
tetto,
- Bhe
dobbiamo passare dai tetti per non farci vedere! - Aveva detto
Donnie, Daphne sgranò gli occhi,
- Stai
scherzando! Vero? - Il ninja viola scosse la testa,
- Oh!
Fantastico! Assolutamente fantastico! Se volevo morire andavo
direttamente da Kraanga fargli una visitina! - Aveva detto Liz,
-
Tranquille avevamo intuito che non ne siete capaci! - Disse Raph con
tono di superiorità, - Vi porteremo noi non preoccupatevi! -
Aveva
detto Leo,
- Che
cosa?! - Rispose Liz sconcertata, prima la cosa della scala ora
questo! Non ci poteva credere,
- Mi
permette! - Si voltò, ancora lui! Le stava ancora una volta
porgendo
la mano, non le ci volle molto a capire, la stava prendendo in giro,
e ci si divertiva a metterla in imbarazzo, si vedeva... vuoi giocare
a questo gioco? E allora giochiamo!
-
Cos'è tutta questa galanteria messere! - Aveva detto
prendendo la
mano, non gliel' avrebbe data vinta, la partita era cominciata e lei
voleva assolutamente vincere.
*“Sei
sicura?”
---
angolo dell'autrice ---
Hola
todooooss!!
Mikey:
Sai parlare in spagnolo? * occhioni luccicanti*
Raph:
No.
...ma
Hey! Non è vero!
Raph:
Lo sai parlare? * faccia perplessa *
….ssssssssssno!
Ma qualche parola la so!....ufff via! Fuori dal mio angolo! Sho! * Li
spinge via*
...eheh...ma
ssalveee!! Scusate per la piccola scenetta! ^__^”
allora
questo capitolo è luuuuuuuuuuuuuuuunghissimo...no non
è vero solo
un po' più lungo del precedente...o forse no...bho non lo
so! :\
Cooomunque!
Sono già al capitolo 5 e io ancora non ci credo!
Vi
rigrazio di cuore voi che seguite e recensite! Ma anche i lettori
ninja*!
*i
lettori che leggono e basta ^o^...si lo so, sono strana...non ci
posso fare niente...
Ad
ogni modo, senti come parlo oggi, volevo solo avvertire che, visto
che è ricominciata la scuola- ora mi metto a piangere a
idrante T.T
– non riuscirò a pubblicare un capitolo al
giorno...come avrete
notato....scusate...., comunque vi farò sapere meglio quando
li
metterò, ogni quanto e tutte queste cosine belle (?) quando
si
degneranno di dirmi l'orario delle lezioni definitivo! QAQ
Ok la
smetto di annoiarvi!
Ci
vediamo al prossimo capitolo!
Adiossss!!
:D
Baci,
Becky ;*
|
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Capitolo 6 *** Capitolo 6 - IL COVO- ***
Capitolo
6
IL
COVO
-
E' STATO...FIGHISSIMO! - Disse Kathleen scendendo dal guscio di
Mikey;
- Era
come....era come se volassi, e poi precipitassi e poi spiccassi il
volo di nuovo! Rifacciamolo! - Continuò tutta euforica
saltellando
sul posto come una bambina,
-
Ormai siamo quasi arrivati! E non dobbiamo più saltare per i
palazzi...magari la prossima volta - Disse Leo sorridendo,
assomigliava molto Mikey il primo giorno che sono usciti per le
strade di New York.
- Se
proprio ci tieni lo rifai te...Io la prossima volta vengo a piedi! A
costo di dovermi fare cinque isolati! - Disse Liz, - Cosa
c'è
signorina il viaggio non è stato di suo gradimento?- Le
chiese
Raphael in tono da maggiordomo, quanto lo odiava...
-
OOOH! E smettila tu! - Rispose lei puntando un dito sul piastrone del
ninja, che di tutta risposta stava ghignando divertito;
- Ma dov'è
che vivete voi? - Kathy si voltò verso l'arancione, Mikey si
avvicinò ad un tombino poco lontano da loro, lo
alzò e indicandolo
sorrise,
- Dopo
di te! -
-
...vivete nelle...fogne? - Chiese lei spostando lo sguardo dal
tombino a Michelangelo, lui annuì soddisfatto,
- Che
figo! - Disse lei impaziente mentre Liz d'altro canto non sapeva cosa
pensare,
- Non
ci posso credere... - Per quella ragazza tutto era fantastico da
quando erano uscite dal furgone, per tutto il viaggio, mentre lei era
occupata a trattenere il panico per paura di cadere, la biondina
superata la paura iniziale aveva cominciato a ridere, guardarsi
attorno e dire quanto TUTTO fosse così incredibilmente
fantastico, e
forse lo era veramente, forse era lei che doveva ancora rendersene
conto, quando furono tutti scesi nelle fogne, Leonardo in cima alla
fila fece da guida,
- Da
questa parte!- E si incamminarono tra le fogne di New York.
Dopo
pochi minuti di cammino arrivarono in una parte della fogna
stranamente pulita, per essere una fogna non puzzava così
tanto...
pensò Mizuki,
-
Em...Leo! - Leonardo si voltò verso Donnie che lo
aveva
trattenuto - Come intendi spiegare tutto questo al Sensei? - Disse
preoccupato, il fratello lo guardò,
-
...voglio dire...stiamo portando quattro sconosciute al nascondiglio!
Va bene che il maestro Splinter è un uomo saggio ma- -
- Gli
diremo come sono andate veramente le cose e vedrai che
capirà - Lo
interruppe Leo poggiandogli una mano sulla spalla, il viola gli
sorrise di rimando.
-
Benvenute!
Casa dolce casa! - Disse Mikey dando la precedenza alle ragazze;
si
guardarono intorno, quel posto non sembrava di certo una fogna,
flipper, cuscini, degli skateboard, Kathy si guardava attorno
sorridendo,
- Wow!
Che bello! - Disse per la centoventiduesima volta, continuando a
sorridere e a guardarsi intorno,
- OH!
Mizuki guarda! Hanno anche la televisione! - esclamò
aggrappandosi
al braccio della ragazza indicando l'oggetto in questione,
- Non
abbiamo solo un televisore! - Disse Mikey alla ragazza con sguardo
furbo,
-
Abbiamo anche i videogames! - Disse il ninja euforicamente alla
ragazzina, - WOW! - rispose lei avvicinandosi a Mikey,
- Ti
va una partita! Non per vantarmi ma sono imbattibile ai videogames! -
Disse lui soddisfatto,
-
OK!...ma...io non ho mai giocato a un videogames!” Disse lei
continuando a sorridere,
-
COSA!? DOBBIAMO RIMEDIARE SUBITO!- Mikey alzando il dito in aria la
prese per un braccio per rimediare questa apparentemente grave
mancanza, a Mizuki scappò una risatina, - Quei due si
somigliano
parecchio non credi?- le disse Liz sorridendo divertita alla
scenetta,
- Già!
Era tanto che non la vedevo così felice! - Rispose la
ragazza dai
capelli corvini, spostandosi una ciocca di capelli dietro
l'orecchio,
- Già!
- concordò Daphne felice dell'atmosfera che si era
creata,
- Non
mi avevate detto che avremo avuto ospiti! - Disse una voce dal fondo
della stanza prendendo tutti alla spovvista,
o madre natura!
Quello era un topo gigante! Kathleen arretrò fino ad
arrivare al
braccio di Mizuki, gatti e topi sono nemici naturali, o almeno
così
le avevano raccontato, ma lei l'unica cosa che provava nei confronti
di quell'esemplare era inquietudine,
-
SENSEI!...oh...em...bhe....ecco io...cioè noi....em... -
Scattò
Leo, cercando di spiegare la situazione, non riuscendoci molto
bene...
Splinter
a prima vista rimase scioccato alla vista di quattro ragazzine mai
viste prima ne SUO salotto, ma poi le osservò meglio, tutte
era
vestite di stracci alcune di loro portavo anche delle bende, e Tutte
e quattro avevano un sguardo perso, anche se non volevano darlo a
vedere, sembrava che fossero appena uscite da una guerra...
-
Tranquillo figliolo non c'è bisogno che mi spieghi nulla -
Disse
calmo il maestro, - Ci sarà stato un valido motivo per
portare
queste quattro ragazze al rifugio, e se vorranno saranno loro a
raccontarmelo - Finì posando lo sguardo sulle ragazze
sorridendo,
Kathleen lo gurdò meglio, era molto alto, indossava un
vestito...strano ma dalla forma familiare...aveva una barba sottile
sotto il “mento” e si appoggiava ad un bastone che
sembrava fatto
di vetro color verde...ma non sembrava cattivo, no, aveva lo sguardo
calmo e pacato e in un certo senso dolce, tipico di chi ha visto il
dolore a quattr'occhi ed è riuscito a superarlo prendendosi
cura del
prossimo, quel tipo di sguardo...
Il
senso di inquietudine se ne era andato del tutto, - *Sembra
una brava persona! Non credi? *
-
Disse la ragazza a Mizuki, si, non sebrava
cattivo,però...
-*
Lo
so! Ma non so se è
sicuro rimanere qui! *-
Le rispose Mizuki, non era ancora del tutto convinta che l'idea di
rimanere in quel posto fosse stata una buona idea, Splinter le
fissò
leggermente sorpreso, portandosi una mano alla barba disse,
- *
Vi
prometto che qui siete
al sicuro *
- Concluse la frase con un sorriso bonario, le ragazze rimasero di
sasso, ok, il signore sapeva il giapponese, addio conversazioni
segrete!
- Non
dovete preoccuparvi, qui non correte alcun pericolo! -
Ribadì il
Maestro,
- Lei
sa parlare il giapponese signore? - Chiese Kathy sopresa ma in un
certo senso anche felicie,
-
Certo cara, io sono nato in Giappone, il mio nome è Hamato
Yoshi! Ma
potete chiamarmi Splinter - Continuò con un leggero
inchino,
-
Molto piacere signore!- rispose Kathleen con un leggero inchino a sua
volta, - Io mi chiamo Kathleen! E loro sono le mie sorelle, bhe...non
proprio sorelle come sorelle di sangue...comunque, loro sono Lisanna!
- Disse indicando la ragazza dietro le sue spalle con lo sguardo
leggermente ostile - Lei è Daphne! - La ragazza sorrise di
rimando
al maestro - E lei è Mizuki! Anche lei è nata in
Giappone! - Finì
le presentazioni con un sorriso a trentadue denti,
-
Piacere di conoscervi, e benvenute nella nostra umile dimora -
Rispose Slpinter,
-
Scusi Sensei! Ma devo rimediare ad una mancanza sovrumana! Questa
ragazza non ha mai e ripeto MAI giocato a un videogames! Bisogna
intervenire al più presto! - Li interruppe
Mikey trascinando Kathleen con lui davanti al televisore, il maestro
scosse leggermente la testa, per quanto volesse bene a suo figlio
certe volte proprio non lo capiva, - La ringrazio! - Una voce
interruppe i suoi pensieri, si voltò, Mizuki si
inchinò leggermente
verso di lui,
- E
per cosa mia cara? - Le chiese Splinter con un sorriso,
- La
voglio ringraziare per la vostra ospitalità... state
ospitando
quattro perfette sconosciute senza neanche pretendere di sapere chi
siamo o da dove veniamo... e le sono grata per questo! - Gli aveva
risposto con pacatezza, Spilnter la osservò, si vedeva che
proveniva
dalle Isole nipponiche, capelli lunghi e lisci, neri come il carbone
e gli occhi a mandorla, i tratti tipici della sua gente, era una
ragazza molto bella, gli ricordava la sua Tang Shen...
-
Fascino della luna...direi che ti rispecchia perfettamente... - Disse
il Maestro,
- Come
scusi? - Rispose la ragazza non capendo il senso di quella
frase,
- Il
tuo nome, Mizuki, significa bellezza della luna - Le chiarì
Splinter
con un sorriso, la ragazza arrossì leggermente, non pensava
che il
suo nome potesse avere un significato come quello...
- OOOOOH
UFFIII HO PERSO! - Attirò la loro attenzione Kathleen che
stava
giocando ad una sorta di gara automobilistica virtuale con Mikey,
- NON
VALE! VOGLIO LA RIVINCITA! - Stava smanettando contro l'arancione, -
Va bene va bene! Non scaldarti! - Le rispose Mikey ridendo divertito
alla faccia che aveva fatto, aveva gonfiato le guance che insieme
alle sopracciglia accigliate e la coda che si muoveva freneticamente
la rendevano talmente buffa che Mizuki non potè fare altro
che
ridere a sua volta di quella scena,
-
Buone notizie! Domani April mi ha detto che vi porterà
qualche
vestito per cambiarvi! Visto che quelli che indossate adesso sono a
dir poco stracciati! - Avvisò Donatello posando il T-phone
con un
sorriso smagliante,
- M-ma
non ce n'era bisogno! Dopotutto siamo in quattro! - Rispose
Daphne,
- Bhè
se volete riuscire ad andarvene senza dare nell'occhio dovrete
vestirvi in un modo che non attiri troppo l'attenzione! E poi si sta
avvicinando l'autunno, vi prenderete sicuramente un malanno vestite
in quel modo! - Disse Raphael posizionandosi su un puff vicino la
televisione mimando delle virgolette alla parole vestite, e prendendo
in mano una rivista subito dopo, in effetti non aveva tutti i torti,
non si puo di certo dire che fossero molto coperte, Kathleen
indossava solo una maglia troppo lunga che la copriva quanto bastava
ma che comunque le lasciava scoperte le gambe e una spalla, Lisanna
aveva solamente delle bende a coprirle il seno e dei
pantaloncini neri stropicciati , Daphne aveva una maglia
slargata con delle maniche lunghe e dei pantaloncini a metà
coscia
stracciati, e Mizuki aveva una canottiera tutta strappata e dei
pantaloncini anch'essi strappati,
- Em
Sensei! Pensavamo di dare loro la stanza che usava April! - Disse Leo
rivolto al maestro, - Buona idea figliolo! Se avete bisogno di me
sono nel dojo a meditare - Rispose lui lisciandosi la barba , Mizuki
lo guardò allontanarsi, quell'uomo nascondeva una saggezza e
una
forza superiore a quello che dimostrava,
- Da
questa parte!” Le aveva detto Leo facendole segno di
seguirlo, lei
obbedì,
-
...Allora...davvero non ne sapete nulla del perchè Shredder
vi ha
consegnate ai Kraang? - Chiese lui interrompendo il silenzio, lei lo
fissò non sapeva se sarebbe stata una buona idea
raccontargli tutto,
- Noi ne sappiamo quanto voi...forse anche meno... - disse lei
abbassando lo sguardo, loro neanche sapevano chi fossero questi
Kraang e nemmeno quello Shredder, Leo si fermò, si
voltò verso la
ragazza,
-
Davvero non sapete nulla! Ne dei Kraang ne di Shredder?! - Le aveva
chiesto, come se avesse appena letto la sua mente, lei lo
guardò e
scosse la testa,
- Te
l'ho detto...noi non sappiamo nulla...ne dello squartatore ne di quei
robot... - Rispose abbassando di nuovo lo sguardo, avrebbe tanto
voluto sapere il perchè i Kraang fossero interessati a loro,
si,
erano delle cavie di laboratorio, ma questo cosa c'entrava con quegli
esseri?
Leo la
guardò, quelle ragazze si portavano dietro qualcosa di
orribile, se
lo sentiva, ma decise di non chiedere altro per adesso,
-
...ok...non voglio essere invadente perciò non
chiederò più nulla!
- Le disse sorridendo, lei spostò lo sguardo su di lui, gli
sorrise,
- Grazie... - gli disse quasi in un sussurro, lui le sorrise di
risposta,
-
Eccoci...questa è la stanza, non è molto grande
ma spero che vi
troviate bene! Non so se abbiamo altri futon o qualcosa di simile
oltre a questo quì... -
-
Grazie! Andrà benissimo! Ci adatteremo non preoccuparti! -
Disse lei
scrutando la stanza, per dieci anni erano riuscite a dormire quelle
tre, quattro ore su un pavimento di una cella umida e rocciosa,
quell'unico futon per loro era già qualcosa di mai visto, in
qualche
modo avrebbero fatto,
-
SIIIIIIIII HO VINTO IOOOO! Non ho idea di come ci sono riuscita ma HO
VINTO! - La voce di Kathleen rimbombò per tutto il rifugio,
i due si
affacciarono per vedere cosa stesse succedendo, videro Kathy
saltellare in cerchio tutta felice con il joystick ancora in mano
mentre sulla televisione a caratteri cubitali giallo acceso appariva
la scritta "YOU ARE THE WINNER"
- Ooh!
Uffa mi hai battuto! - Disse Mikey fingendosi offeso, si vedeva
lontano un miglio che l'aveva fatta vincere, mentre Daphne guardava
divertita la biondina saltellare invece Liz, accanto a lei, guardava
la ragazza in modo perplesso, anche lei aveva capito che la sua
vittoria era stata concessa dal ninja, nulla di più, ma
preferì non
dirglielo.
- Wow!
Un letto! - Kathleen luccicavano gli occhi a quella
visione,
-
Seriamente! Ma dove avete vissuto tutto questo tempo? Su un isola
deserta?! - chiese Mikey, constatando che non solo non avevano
mai visto una televisione o un videogioco, ma anche un semplice futon
sembrava un'apparizione divina, ma i suoi pensieri vennero interrotti
da uno scappellotto datogli dietro la testa da Raph,
- AIA!
Cosa ho fatto? - Si lamentò il ninja massaggiandosi la parte
colpita, Raph gli fece segno di tacere riguardo l'argomento, e
l'arancione obbedì anche se contrario ai metodi del
fratello,
-
Buone notizie! Abbiamo altri futon! - Donnie entrò in stanza
portandone altri due, - Maestro Splinter dice che erano i nostri
quando ancora dormivamo in camera con lui! Non ricordavo fossero
ancora quì! - Continuò Leo entrando in stanza con
l'ultimo futon,
-
ABBIAMO UN LETTO PER OGNIUNA?! - Kathleen era euforica, - IL GIORNO
PIU' BELLO DI SEMPRE! - Era buffissima, e considerando anche che la
sua coda rifletteva il suo stato d'animo era anche più
buffa,
-
Ook...eheh...ve li lasciamo qui! Se avete bisogno noi abbiamo le
stanze qui accanto! - Disse Leo indicando la parete di sinistra, e
subito dopo uscì dalla camera seguito da i fratelli,
l'ultimo a
uscire fu Mikey, che quando fu sotto la porta si giro,
-
Buona notte! - Disse con un sorriso, e poi si chiuse la porta alle
spalle, mentre Kathleen lo salutava con la mano, quella notte
avrebbero dormito sopra dei veri letti, non più su un
pavimento al
freddo, ma sotto delle coperte, e non ci sarebbero stati dottori che
le avrebbero svegliate alle quattro di mattina per fare esperimenti o
prove di resistenza, forse avrebbero dormito sogni tranquilli, forse.
[Le frasi
all'interno degni asterischi (es. - *Mikey ama la pizza* -) sono in
giapponese, invece di scriverele in una lingua che non so e che
preferisco non affidarne la traduzione a google, le scrivo in
italiano e le metto tra gli asterischi ! ]
---
angolo dell'autrice ---
MMMAAA
SAAALVEEEEEEEEEEEEEEEEEE!! >w<
Allora....ecco
a voi il capitolo sesto! \(^o^)/
Diciamo
che in questo non ci sono particolari colpi di scena...anzi...non ci
sono proprio! ^ ^”
Raph:
* apre la bocca per dire qualcosa*
AAA
NO! Non ci provare! Non rovinerai il mio angolino 'sta volta! *
calcio volante verso Raph* * e Raph vola via *
Ecco
fatto! Stavamo dicendo?.....a si! Ecco a voi il capitolo sesto! In
realtà mi ero preposta di caricare un capitolo ogni sabato o
domenica....ma per vari motivi questo l'ho dovuto mettere di
lunedì!
=.=”
...hei...rimanga
fra noi...ma voi...come avete reagito al finale della terza stagione?
* si nasconde per paura di essere picchiata* fatemelo sapere nelle
recensioni se vi va! :'D
Va
bene! Vi lascio stare! Ci vediamo al prossimo capitolo! Bye!
Baci,
Becky.
Edit
2018: non so per quale arcano e oscuro motivo Mikey
sfocato...erano in due livelli diversi e lui mi è
scito fuori così...mistero...
|
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 -TRE MINUTI- ***
Capitolo
7
TRE
MINUTI
Era
buio, freddo, dei rumori di respiri che si accavallano l'uno
all'altro, dei passi, il cigolio di una porta arrugginita che si
apre, una luce accecante che non le lasciava vedere altro, delle
mani, delle mani che la sollevano, le fanno male, il fastidioso
rumore metallico delle catene che strusciano a terra, delle voci,
delle urla, stanno urlando il suo nome,
cerca
di voltarsi, sta cercando chi sta urlando il suo nome, ma non riesce
a muoversi, è come immobilizzata da una forza esterna, la
trascinano
fuori da quel luogo buio,
le
urla vengono soppresse da dei colpi di frusta, NO! NON FATE LORO DEL
MALE!
Ma
le parole non riescono a uscire dalla sua bocca, un flash, la luce la
acceca ancora una volta, gira lo sguardo, è in un altra
stanza,
legata da delle cinghie ad un lettino,
sa
cosa sta per succedere ma vuole smentire l'ovvietà, i rumori
iniziano a farsi sentire,
da
prima erano rumori gravi e alieni poi si trasformarono in voci, voci
pacate,
le
mettevano una forte inquietudine addosso, cercava di liberarsi, non
ci riusciva,
i
dottori le erano comparsi davanti non appena aveva alzato lo sguardo
dalle sue gambe legate al lettino, stavano riempiendo una siringa,
che era destinata a lei, lo sapeva,
il
panico la attanaglio come una morsa, aveva paura, NO NO NON
AVVICINATEVI! Cercava di urlare senza risultato, l'ago si avvicinava
sempre di più a lei, lei si dimenava, voleva scappare, le
urla la
circondarono, le sue urla.
Si
svegliò di colpo, si alzò a sedere sul futon, col
fiatone e quel
senso di paura ancora addosso, un incubo...era stato solo uno
stupidissimo incubo, si passò una mano sul viso come a
scacciare
quel senso di angoscia, un lieve raggio di luce si faceva spazio
illuminando la stanza dallo spiraglio della porta lasciata semi
aperta,
si
guardò intorno, Kathleen stava ancora dormendo vicino a lei,
aveva
una faccia leggermente accigliata, sicuramente anche i suoi sogni non
erano molto tranquilli,
le
accarezzò la testa, lentamente, il volto della ragazza si
rilassò,
funzionava sempre, come se il contatto con una di loro la rendesse
inconsciamente più tranquilla, si voltò, Daphne
aveva socchiuso gli
occhi e le sorrise, - Buon giorno! -
- Buon giorno...- Le rispose lei
con ancora i residui della paura di prima,
- Brutto sogno?- Le chiese
Daphne, mettendosi seduta e spostandosi i capelli dalla faccia, Liz
annuì lievemente, più che un brutto sogno...
- ...un incubo... -
Sussurrò quasi per non farsi sentire,
- Anche Mizu... - Rispose
Daphne, Mizuki... Liz realizzò in quel momento che la
ragazza non era presente nella stanza, il suo futon era vuoto, dove
era? Liz si guardò intorno,
- E' uscita, penso che sia con
gli altri... è arrivata quella April di cui parlavano
ieri...- Disse Daphne quasi cme se le avesse letto nella mente, Liz si
alzò,
- Dove vai? -
- Vado a vedere come
sta...vieni? - Chiese Liz,
- No aspetto Kathy...se si
risvegliasse da sola si preoccuperebbe! -
Le
rispose spostando lo sguardo sulla biondina che stava dormendo
tranquilla, Lisanna
guardò prima la bionda poi la castana e infine si
avviò verso la
porta,
aprì
lentamente, sbirciando fuori per vedere se ci fosse qualcuno, c'era
uno strano silenzio,
usci e si chiuse la porta alle spalle, facendo
attenzione a non fare rumore, si incamminò verso la sala
enorme dove
avevano visto anche il televisore,
di
li passava anche dell'acqua? Non lo aveva notato l'altra sera...delle
scale a chiocciola fatte da tavole di legno di diverse grandezze che
portavano ad una apertura circolare che emanava
luce...chissà cosa
c'era di sopra,
- HAJIME! - Lisa si
voltò di scatto, presa alla sprovvista da quella parola
quasi urlata, seguita da rumore di ferro che cozza con altro ferro,
sembrava come se fosse infuriata una battaglia, si avvicinò
velocemente alla fonte del rumore,sempre facendo il minor rumore
possibile,
quel fracasso proveniva da dietro dei separé, vicino a lei
c'era un'apertura,
forse era l'entrata, si sporse quanto bastava per intravedere
l'interno, un albero maestoso si ergeva all'interno della stanza, un
albero nelle fogne? Ma che com'è possibile? All'improvviso
Leonardo si parò davanti all'albero, puntando le sue due
katane verso il suo avversario davanti a lui, che non tardò
a fiondarsi contro il ninja, armato con un altra singola
katana...aspettate un secondo...Ma quella è Mizuki?
Pensò Lisanna, che stava succedendo?
- Stai ancora improvvisando? -
Chiese Leo alla corvina parando un' altro colpo, lei si
limitò a sorridere, il suo non era un vero e proprio
improvvisare, era più che altro un ricopiare le mosse e
strategie che aveva già visto fare in precedenza,
con un colpo improvviso, Leo le fece volare via la katana dalle mani,
lei balzò all'indietro, vide delle armi simile alle loro
appese alla parete, si avvicinò velocemente,
afferò un Bō, per sua fortuna aveva
assistito prima ai loro allenamenti e ai combattimenti fra loro,
così aveva potuto osservare e in un certo senso apprendere
anche altri tipi di lotta con armi diverse,
velocemente fece roteare il bastone, parò due colpi sferrati
da Leonardo, che per colpa dell'effetto sorpresa non erano stati
scagliati con il massimo della forza, infatti li parò con
facilità, e con il colpo successivo fece volare via una
delle due katane di Leo, in quel momento il maestro Splinter li
fermò, lei porse la katana a Leo,
- E' già la seconda
volta che mi restituisci una delle mie katane...mi devo preoccupare? -
Disse lui in tono falsamente preoccupato, le ridacchiò
- Non ho intenzione di
rubartele se è questo che intendi! - Disse lei divertita,
più passava il tempo con quei ragazzi e più si
sentiva serena, in fondo non erano cattivi, l'unico che poteva darne
l'impressione era Raphael, ma si capiva che la sua non era cattiveria
solo una forte personalità,
- Complimenti mia cara, davvero
un'ottima prestazione - Si rivolse a lei Splinter,
- Devo essere sincero, quando
ti ho chiesto se avresti voluto batterti contro Leo per l'allenamento
non credevo che saresti stata in grado di fare ciò che hai
appena dimostrato! - Continuò, sembrava sorpreso ma non
più di tanto, infondo lui era un maestro del ninjutsu,
sicuramente tutte le armi presenti in quella stanza le sapeva usare
tutte con bravura e maestria, ma comunque le fece piacere quel
complimento,
- La ringrazio... - Anche se in
fondo si sentiva in colpa, in un certo senso li stava ingannando, lei
aveva appena appreso come utilizzare il Bō da Donatello qualche minuto
prima, invece loro avevano passato anni ad imparare ad usare bene le
loro armi, non le sembrava giusto nei loro confronti,
- Non avevi detto di saper
usare anche il bastone! Così bene poi! - Disse Donnie
avvicinandosi,
- Già è
stato mitico! Non credevo ai miei occhi! Leo disarmato da una ragazza!
- Li fece eco Mikey strafelice come al solito,
- Mi hai rallegrato la
mattinata! - Continuò Raph ripensando all'espressione del
fratello non appena una delle sue katane gli era stata spodestata di
mano, Mizuki stava ridacchiando lievemente,
- Sei stata
F-E-N-O-M-E-N-A-L-E! Deve essere tanto tempo che ti alleni non
è vero? - Le aveva chiesto la ragazza dai capelli rossi che
era arrivata quella mattina, aveva detto di chiamarsi April, e che le
aveva portato dei vestiti, era una ragazza molto buona, lo aveva capito
subito, come aveva capito subito che per lei le tartarughe e il Maestro
rappresentavano una famiglia,
e lo stesso per loro, e come aveva capito che Donnie provava un certo
interesse per la rossa, ma non voleva sbagliarsi o combinare qualche
incomprensione, quindi decise di non chiedere, ma tornando alla domanda
che le aveva posto,
bhè...non sapeva come rispondere... sicuramente - ho un
cervello geneticamente modificato che mi rende capace di imparare in
soli tre minuti – non era la risposta più giusta,
ma neanche mentire e nemmeno sparare un numero a caso le sembrava una
buona idea,
- Em...bhe ecco io...non
proprio...ooh è complicato... - Disse leggermente a disagio,
- Bhe allora spiegacelo! Noi
cercheremo di capire! - Le disse Leo, veramente curioso su come avesse
imparato, Mizuki ci riflettè un po' sopra, fece per dire
qualcosa ma
- Elevate capacità
di comprensione e assimilazione di ciò che viene studiato
tramite i sensi... - Era stata Lisanna a interromperla, fino a quel
momento era rimasta a guardare, non aveva avvertito la tensione tipica
dei duelli tra due nemici, quindi aveva preferito rimanere a guardare,
ma ora avvertiva il disagio dell'amica, e si era sentita in dovere di
intervenire, in fondo se volevano che loro si fidassero di loro e
viceversa avrebbero dovuto tirare fuori la verità, a piccoli
passi o tutta insieme...
tutti gli sguardi erano rivolti verso di lei, a quanto pare nessuno si
era accorto che era rimasta lì tutto il tempo, tutti tranne
Splinter ovviamente, ma aveva preferito che lei assistesse al
combattimento,
- ...E'? - Aveva esclamato
Mikey rivolgendosi a Donnie per delle risposte,
- Significa che impara
velocemente Mikey! - Gli aveva risposo lui con una certa rassegnazione
nella voce,
- E questo cosa
significherebbe? - Disse Raph non capendo cosa c'entrasse con la
domanda “da quanto tempo ti stai allenando?”, Liz
alzò la mano destra, alzando tre dita,
- Tre minuti... - Gli altri
continuavano a non capire, la guardavano straniti,
- Le bastano tre minuti per
imparare qualcosa, dall'imparare una lingua, al saper ricreare
qualcosa, all'apprendimento di tecniche di combattimento... - Disse in
tono serio, Leo guardò stupito prima Liz, poi
spostò lo sguardo sulla corvina, aveva la testa bassa, come
se si vergognasse di ciò che aveva appena detto l'altra,
- Davvero riesci a fare una
cosa del genere? - Le chiese Mikey, sembrava lanciare fuochi
d'artificio da quanto lo aveva colpito quella cosa, lei
annuì lievemente,
- Wow, questo si che
è PAZZESCO! - Continuò l'arancione,
- Com-com'è
possibile una cosa del genere? - Chiese Donatello più a se
stesso che alla ragazza,
- E' semplice Donnie...ci sono
persone che non imparano mai niente...come Mikey, e altre che imparano
tutto e subito, come te e lei - Gli disse Raph con tono di
ovvietà,
- HEY! - Pronunciò
Mikey contrariato,
- No Raph! Non è
così! Non è umanamente possibile una cosa del
genere, magari leggere qualcosa in tre minuti e poi ricordarsela
è una cosa, ma imparare perfettamente una lingua diversa, ad
esempio, in soli tre minuti è impossibile!-
- Non capiva, forse...forse
c'entrava il mutageno... poteva avere un senso, avrebbe spiegato anche
le sembianze di Lisanna e Kathleen...
- Posso farvi una domanda? -
Chiese guardando Lisanna e dopo Mizuki, temevano di sapere cosa stesse
per chiedere,
- Come siete venute a contatto
con il mutageno? - ...ok...forse non lo sapevano...
- Con il cosa? - Chiese Liz
perplessa,
- Con il mutageno! Quella roba
verde fosforescente...che fa luce? Che se lo tocchi ti trasformi? Avete
presente? - Disse Raph quasi infastidito dalla reazione della ragazza,
loro si guardarono fra di se prima di rispondere all'unisono con un
chiaro e netto – No! - I ninja rimasero allibiti,
- Ma-ma-ma com'è
possibile? A-Allora com'è che voi...cioè...voi
non avete sembianze...bhe..-
- UMANE?! - Aveva risposto
Lisanna con rabbia, Mizuki si voltò facendole segno di
calmarsi,
- S-si cioè non che
non vada bene cioè non che sia divertente no non
è divertente è che-mmpf - Raph gli aveva tappato
la bocca prima che continuasse a scavarsi la fossa da solo, Lisa
però non le era piaciuta l'affermazione,
- MI SCUSI SIGNOR SCENZIATO MA
NON L'HO DECISO IO DI NON AVERE SEMBIANZE UMANE! - Gli aveva urlato
contro, ma poi da che pulpito, nemmeno lui aveva sembianze umane che
aveva da scandalizzarsi, si girò e uscì dalla
stanza, non lo sopportava, nemmeno a lei piaceva quell'aspetto, ma non
lo aveva scelto lei, nulla della sua vita era stato scelto da lei, ma
come al solito, quando si tirava in ballo quest'argomento il suo
cervello iniziava a fare collegamenti dopo collegamenti fino a che non
sarebbe arrivata al punto in cui si dimenticava per cosa si era
arrabbiata, Mizuki la guardò andare via, si voltò
verso i ragazzi, sospirò,
-Hai toccato un tasto
dolente...scusala - Disse rivolta a Donnie,
- N-no non importa,
è stata colpa mia! Non dovevo chiedere nulla! - Rispose
Donnie sorridendo imbarazzato, Mizuki si congedò con il
maestro, che aveva assistito in silenzio, con un lieve inchino, e con
un cenno salutò i ragazzi, prima di seguire Lisanna.
Ritornò nella stanza sicura di trovarla lì,
entrò,
- Buon giornoooo! - La accolse
Kathleen appena fu entrata in camera,
- Buon giorno...avete visto
Lisanna? - Chiese guardandosi attorno,
- L'ultima volta che l'ho vista
era uscita per cercare te! - le rispose Daphne,
- Ok...grazie...allora vado a
cercarla fuori! - Disse continuando a guardarsi intorno,
- Perchè cosa
è successo? - Le aveva chiesto lievemente preoccupata, non
voleva farle preoccupare,
- Nulla di che, eravamo di la e
Donatello ha detta la parolina sbagliata...lei si è
arrabbiata ed è andata via...credevo fosse venuta qui ma mi
sbagliavo...comunque non preoccupatevi sarà sicuramente nei
dintorni - Disse uscendo dalla stanza, si avviò verso
l'uscita, girò l'angolo corse per un tratto di galleria, ed
infine la trovò, lo sapeva che non sarebbe andata molto
lontano, anche lei sapeva che se lo avesse fatto si sarebbe persa, la
trovò a sedere con la schiena contro la parete della fogna
con le gambe rannicchiate ed il mento poggiato sopra le ginocchia, si
sedette accanto a lei, senza dire nulla, aspettava che iniziasse lei a
parlare,
- Ho reagito in modo
esagerato... - Disse con voce lievemente triste, sospirò,
- Non posso farci
niente...quando si tira in ballo quell'argomento non ragiono
più...ho combinato un bel casino... - continuò
abbassando il viso,
- No non è vero... -
Disse la corvina cercando di tranquillizzarla,
- Si che è vero
invece! Proprio quando stavi iniziando a prenderci confidenza arrivo io
e faccio una scenata per niente...ho rovinato tutto ancora prima di
creare qualcosa... - Rispose
affranta, se c'era un'altra cosa che odiava era il suo carattere, si
arrabbiava per niente e anche con chi non se lo meritava,
- Non dire cosi! So che
Donatello non aveva intenzione di ferirti, e so che tu non volevi
attaccarlo in quel modo! - Le disse dolcemente, per lei era un
dispiacere immane quando Lisanna si ritrovava a disprezzare se stessa e
il suo carattere,
- Adesso mi odieranno di
sicuro... - Aveva continuato con il morale sempre più a
terra,
- Cos-?! No no! Certo che no!
Donnie si è scusato per quello che ha detto! Non ti odiano
di certo! Credimi! - cercò di tranquillizzarla il
più possibile,
- Dai torniamo indietro... -
Lisanna alzò lo sguardo, e annuì lievemente,
afferrò la mano che Mizuki le stava porgendo, si
alzò e insieme si avviarono verso il covo,
- Liz sapeva che quando
sarebbero arrivate si sarebbe dovuta scusare, non solo con Donatello ma
anche con tutti gli altri, e con il maestro Splinter in primis, e si
ripromise che lo avrebbe fatto subito appena tornate.
---
angolo dell'autrice ---
HOLA
TODOOSSS! Non so perchè mi sia presa così con lo
spagnolo...bha...staremo a vedere! :D
Allora!
Eccoci qua con il capitolo numerooo * rullo di tamburi* 7!!! Yeeeeee!
^O^
anche
questo come il precedente non ha molta azione...ma sapete questo tipo
di capitoli servono da congiunzione tra l'inizio, un po' movimentato,
e il CUORE della storia, parecchio movimentato....
Ok!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto comunque!
Raph:
Faceva schifo...
MA
PERCHE'? MI SPIEGHI COME MAI VIENI QUI' SOLO PER INSULTARMI! VATTENE
NON TI E' BASTATO IL CALCIO VOLANTE DELL'ALTRA VOLTA?! * sputa fiamme
neanche fosse un drago*
Raph:
… * arretra lentamente fino ad andarsene*
OVVIA!
Stavamo dicendo?...A! Si giusto! Spero che il capitolo vi sia
piaciuto! Scrivetemi cosa ne pensate nelle recensioni! Suggerimenti e
critiche sono ben accetti! Se
non offensivi si capisce...
Eeee...Niente...la
smetto di annoiarvi! Vi saluto!
BYE!!
^^
Baci,
Becky
|
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 -LA CHIMERA- ***
Capitolo
8
LA
CHIMERA
-
Allora?...Siete pronte per la vostra prima perlustrazione per i tetti
di New York? Chiese Mikey euforico alle ragazze,
-
Si signoreee! - Gli rispose Kathleen alzando la mano,
-
Sensei è sicuro che sia una buona idea? Non per contraddirla
ma
hanno sulle loro tracce i Kraang e forse anche Shredder! - Stava
chiedendoLeo nello stesso momento al suo maestro,
-
Si figliolo, penso che siano pronte per questo - Rispose calmo il
Maestro, dopotutto era passata una settimana da quando erano
arrivate, già...una settimana,
Mizuki
si era ripromessa di rimanere massimo tre giorni, ma avevano
insistito così tanto nel farle restare ancora un po' che
alla fine
aveva ceduto, non le dispiaceva rimanere, lì si sentivano al
sicuro,
e si erano fatte dei nuovi amici, delle persone di cui fidarsi, e
sapeva che se se ne fossero andate gli sarebbero mancati, e poi
Kathleen l'aveva scongiurata di restare, e si sa, quando Kathleen si
mette in testa una cosa riesce sempre a ottenerla in un modo o
nell'altro.
Sospirò,
in sette giorni erano riuscite a imparare come difendersi, per lei
era stato semplice, per le altre un po' più faticoso, ma ci
erano
riuscite lo stesso velocemente, adesso erano lì, davanti
all'uscita,
con dei vestiti gentilmente prestati da April in modo da renderci
più
semplici i movimenti, erano vestite principalmente di nero,
il
che era comprensibile, come le aveva spiegato il maestro Splinter, un
ninja si muove nell'ombra, e quello era il modo migliore per
vestirsi, sperava solo che non succedesse nulla di pericoloso, almeno
non troppo; c'era una cosa che la tormentava però, Daphne,
lei
non era il tipo da lotta o da situazioni pericolose, anche lei aveva
imparato a combattere, però più imparava come
fare del male, perché
in fondo consiste in questo la lotta, e più aveva paura di
farne a
chi non deve, lo aveva capito, lo capiva dal suo sguardo quando aveva
paura che qualcosa andasse storto, e infatti più volte si
era
ritrovata a consolarla durante la notte, avrebbe preferito che
restasse nel rifugio,
almeno
per quella notte, ma sapeva quanto odiava essere trattata come una
bambina indifesa, quindi non le restava che sperare che non
succedesse nulla, che noon fossero costrette a combattere.
-
Allora andiamo! - Disse Leo congedandosi con il maestro e uscendo dal
rifugio, speriamo che non succeda nulla di grave, lo spero con tutta
me stessa, pensò Mizuki.
Uscirono
dal tombino, si arrampicarono per arrivare sul tetto del palazzo,
questa volta non trovarono difficoltà ad arrampicarsi per le
scale
anti-incendio, e Lisanna ne era grata, niente più
umiliazioni da
parte di quella testa calda di Raphael, in quella settimana avevano
compreso diverse cose sulle tartarughe, Donatello era il genio del
gruppo, fissato con la scienza e la robotica, fisso nel proprio
laboratorio,
Leonardo
era il leader del gruppo, responsabile e abile, diciamo che la stoffa
per fare il leader ce l'aveva e come, poi Michelangelo, il
“bambino”
del gruppo,
il
più infatile dei quattro, il più ingenuo ma anche
il più
innocente, assomigliava molto a Kathleen, in innocenza e un'
altruismo disarmanti, ed infine c'era Raphael, la testa calda del
gruppo, sempre pronto a menar le mani, che incentra la sua potenza
sulla forza bruta,
e
non sull'ingegno, non che fosse stupido, non intendeva questo, aveva
solo notato che lui era un tipo più da azione che da
riflessione,
non era cattivo, ma si divertiva a darle fastidio, non aveva capito
bene il perché, ma ogni occasione era buona per metterla in
imbarazzo o farle qualche scherzo, naturalmente lei non accusava
solamente, ma rispondeva alle provocazioni...forse era proprio per
questo che non la smetteva...
-
Propongo di dividerci! In questo modo faremo più
veloce!” Disse
Donnie condo si fermarono sopra un tetto per fare una breve sosta,
Leonardo ci pensò su,
-
Ok, ci divideremo... Mikey con me, Kathleen vai con Mizuki, Donnie,
te con Daphne, e Raph...con Lisa...per favore non scannatevi
d'accordo? - Aveva pronunciato Leo guardando i due, aveva diviso il
gruppo in modo che in ogni coppia ci fosse uno in grado di difendere
entrambi, Mikey aveva preferito prenderlo lui, e lasciare Kathleen a
Mizuki, sapeva che era in grado di difendere se stessa e la compagnia
se ce ne fosse stato bisogno,
-
Leo non siamo bambini! E tu non sei mio padre quindi smettila! -
Aveva risposto Raph leggermente infastidito dalla poca fiducia del
fratello,
-
Sai che ti dico! Fai come vuoi basta che ritornate entrambi tutti
interi! - Continuò lui rassegnato,
-
Ok, ci ritroviamo qui tra un'ora! E se ci sono problemi non correte
pericoli inutili, ma ritornate subito al rifugio! - Disse, poi dette
il suo T-Phone a Mizuki,
-
In caso di pericolo useremo i T-phone! Io sono con Mikey quindi
useremo il suo, voi userete il mio! - Disse voltandosi per accertarsi
che avessero capito tutti, lei annuì, e lo mise in tasca,
Leo fece
un segno e si divisero, leu e Kathleen verso ovest, la bionda saltava
da un palazzo all'altro sorridente,
-
Sei felice vedo! - Le disse sorridendo a sua volta,
-
Si! Sto bene con loro! Sto bene qui! Posso finalmente dire di essere
felice! -
Disse
facendo una piccola giravolta in volo, Mizuki sorrise, la
superò e
si fermò sopra un palazzo, Kathleen vedendola si fermo a sua
volta,
-
Qualcosa non va? - Chiese, Mizuki la guardò e sorrise,
-
No! Va tutto bene! - Le disse piano,
-
Solo che...non sai quanto mi renda felice ciò che hai appena
detto!
- Continuò sorridendo, era stato bellissimo, aveva avvertito
come se
qualcosa di caldo le avvolgesse il cuore, lei sapeva che stava bene
in quel momento, ma non sapeva cosa provassero veramente le suo
compagnie, e quella confessione di Kathleen le aveva tolto un peso
dal cuore, La bionda, la fissò stupita in un primo momento,
poi
sorrise e l'abbracciò ridendo,
-
Sono felice che tu sia felice! - Disse continuando a ridere, e Mizuki
si ritrovò anche lei a ridere, si separarono e continuarono
il loro
giro di perlustrazione.
-
Cerca di non perdermi di vista! Non ho voglia di venire a cercarti se
ti perdi! - Disse Raphael voltandosi verso Liz, lei di tutta risposta
aumentò la velocità del passo, superandolo,
-
Cerca tu di non perdere me! - Gli aveva detto sorridendo soddisfatta,
lui che fino a quel momento era rimasto leggermente allibito,
aumentò
il passo, davvero lei credeva che quella fosse la sua massima
velocità? In realtà stava andando anche
relativamente più piano
per far in modo che lei potesse stare al passo, ma se le cose si
mettevano così avrebbe accettato la sfida,
-
Facciamo così! Chi arriva primo alla cisterna vince! - Disse
raggiungendola e indicando il puntino lontano che doveva essere la
cisterna,
Cosa
si vince? - Chiese lei con sguardo furbo,
-
Vediamo...se vinco io dovrai essere mia schiava per una settimana! -
Disse lui ghignando,
-
...ok...e se vinco io tu dovrai smetterla di perseguitarmi! - Disse
lei guadandolo furbamente, Raph ci pensò un po' su,
-
Ci sto! Allora al mio tre! - Disse, entrambi si concentrarono sulla
cisterna che adesso era più vicina,
-
...uno - Non lo avrebbe fatto vincere,
-
...due - Non sareebbe stata sotto il suo comando per sette giorni
interi,
-
...TRE - Scattarono entrambi, Raph era più veloce, non c'era
dubbio,
aveva l'esperienza dalla sua parte, ma lei aveva una strategia,
distrarlo!
-
Allora! Raccontami un po'! Sei sempre stato una testa calda in questo
modo? - Disse ghignando,
-
CHE COSA? - Disse lui voltandosi, la cosa lo aveva infastidito, il
piano stava funzionando, lei aumentò il passo, si era
avvicinata
anche se di solo qualche metro,
-
Aaah ma bene! Sei anche sordo per caso? - Continuò
ridacchiando,
-
RIPETILO SE HAI IL CORAGGIO! - Rispose lui rallentando il passo, era
furioso, ma lei continuava ad avvicinarsi e lui non aveva ancora
capito niente,
-
Aaaah allora ci senti! Ho detto che sei una testone! - Disse lei
facendogli la linguaccia,
-
TU PICCOLA- - Si arrestò sul tetto per andarle addosso, ma
lei lo
scansò e continuò a correre più veloce
che poteva verso la
cisterna, ormai c'era, mancava pochissimo,
-
MALEDIZIONE! - Disse Raph, si stava dando dello stupido per essere
cascato in una così ovvia trappola, riprese a correre
più veloce di
prima, ma lei aveva preso troppo vantaggio, accelerò il
passo,
l'aveva quasi raggiunta,
lei
si era voltata leggermente, se lo vide praticamente a un metro di
distanza con le fiamme negli occhi, AIUTO MI UCCIDE! Aveva pensato in
quel momento, continuò a correre, la cisterna non esisteva
più,
adesso pensava solo a sfuggire alla furia di Raph, AIUTO AIUTO AIUTO!
Era
così concentrata dal scappare che non vide proprio la
cisterna, il
che è difficile da credere viste le dimensioni di essa, ma
credetemi
quando vi dico che ci è andata a sbattere come un mosca su
una
finestra, SBAM!
Da
quanto ci era andata addosso velocemente ebbe anche lo sbalzo
contrario, rimase a terra per una buona manciata di secondi, si era
bloccato tutto, anche Raph, la sua furia era improvvisamente sparita
lasciandolo immobile come un sasso non sapendo che fare, quella non
si muoveva, le corse incontro, come se lo avesse punto un insetto,
-
HEY! STAI BENE? - Le si parò accanto,
-
UNA MERAVIGLIA! NON VEDI COME STO BENE! - Aveva detto aprendo gli
occhi, oddio non lo avesse mai fatto! Tutto intorno a lei stava
girando, scosse leggermente la testa per scacciare quel giramento
vorticoso, e quando le immagini le si rimisero a fuoco e smisero di
girare vide davanti a se un Raphael in preda al panico più
totale,
-
PFFFF-AHAHAHAH! - Iniziò a ridere, non era riuscita a
trattenersi,
aveva una faccia troppo buffa,
-
Ma cos-COSA RIDI! NON C'E' NIENTE DA RIDERE! POTEVI AMMAZZARTI LO SAI
QUESTO? - Le aveva urlato furioso, ma anche più tranquillo
dopo aver
constatato che stava bene,
-
Scusa-pff-scusa è che avevi una faccia buffissima! - Disse
continuando a ridere,
-
O cielo non ridevo così tanto da anni! - Disse asciugando un
occhio
che da quanto stava ridendo aveva iniziato a lacrimare, Raph
arrossì
imbarazzato, ma continuò a guardarla, quando sorrideva era
davvero
bella, pensò, ma arrossì ancora di più
quando realizzò cosa aveva
appena pensato, si alzò, e storse lo sguardo per fare in
modo che
lei non notasse il suo rossore,
-
Andiamo, sarà il caso che torniamo indietro! Avrai anche la
testa
dura ma sicuramente dovrò farti vedere da Don! Per
precauzione... -
Lei lo fissò, si calmò per smettere di ridere,
-
Sto bene...anzi devo ammettere che sto più che bene adesso!
Mi sono
fatta un mare di risate, e sopratutto ho vinto la sfida! Mi lascerai
in pace finalmente! - Disse alzandosi in piedi, ma le ginocchia le
cedettero, va bene la testa dura ma aveva appena battuto una craniata
senza precedenti! Un po di postumi ce li aveva! Fortunatamente Raph
la riprese in tempo,
-
Dicevi? - Disse perplesso verso la ragazza,
-
Ok...forse non così tanto bene...ma poteva andare peggio non
credi?
- Disse lei sorridendo,
-
Tipo? - Disse lui passandosi un braccio di lei sulle spalle per
aiutarla a stare in piedi,
-
Bhè avrei potuto perdere la scommessa! - Continuò
lei continuando a
sorridere divertita, lui la guardò non sapendo cosa pensare,
poi
scosse la testa sorridendo rassegnato.
Stavano
tornando verso il punto d'incontro, quando in lontananza avvistarono
Mizuki e Kathleen, anche loro si stavano dirigendo al punto di
partenza,
-
HEY RAGAZZE! - Chiamò Lisanna agitando un braccio per farsi
vedere,
le due si girarono e salutarono a sua volta, si fermarono su un tetto
lì vicino,
-
Cosa è successo? - Chiese Mizuki vedendo Raph che sosteneva
la
ragazza,
-
Oh bhè! E' una lunga storia! Ma tranquille nulla di grave! -
Disse
lei cercando di tranquillizzarle,
-
Come hai fatto? - Le chiese Kathleen, lei la guardò, non
sapeva come
rispondere,
-
....em...diciamo che...sono...tipo ...andata addosso a una
cisterna... - Disse leggermente imbarazzata, Dio ora che ci pensava
era umiliante...infattili le due ragazze la guardarono perplesse,
-
Come hai fatto a non vedere una cisterna Lisanna? - Le aveva chiesto
Mizuki perplessa, lei ridacchiò,
-
Eheheh...lunga storia...magari te la racconterò un giorno! -
Disse
incitando Raph ad avviarsi, le altre due preferirono non chiedere di
più, ma neanche il tempo di saltare sul palazzo accanto che
un
proiettile laser gli tagliò la strada, si miserò
tutti in
posizione d'attacco, dalla porta che dava sul tetto dietro di loro
spuntava un gruppo di kraang, si posizionarono davanti a loro, non
finivano più di uscire da quella porta,
-
Kraang i kraang hanno rintracciato il pacchetto corrispondente al
nome di ragazze - Disse uno,
-
Kraang i kraang devono recuperare il pacco corrispondente al nome di
ragazze e portarle alla base - Rispose un secondo,
-
Ma che cavolo! Se proprio vi volete mescolare agli umani imparate
parlare! - Disse esasperata Kathleen, proprio non sopportava come
parlavano quei cosi,
-
Si certo cervelli rosa! Voglio proprio vedere come ci riuscirete! -
Disse Raphael parandosi davanti alle ragazze,
-
Kraang abbiamo avvistato anche uno degli esseri chiamati tartarughe -
Disse un'altro....o lo stesso....ma che ne so quei cosi sono tutti
uguali! Raphael scattò all'attacco, mentre i Kraang aprirono
il
fuoco, le ragazze iniziarono a difendersi come le era stato
insegnato, Kathleen come un felino che si rispetti usava le unghie,
in quella settimana di allenamenti aveva scoperto di avere le unghie
in un certo senso retrattili, nel senso che quando voleva poteva
trasformarle in veri e propri artigli, Mizuki usava una katana che le
era stata gentilmente offerta da Splinter, Lisanna usava dei kunai,
Splinter le aveva consigliato di usare quelli,
Si
era scoperto che Lisa aveva una mira a dir poco eccezionale, stavano
facendo un' ottimo lavoro di squadra, ne avevano abbattuti un bel po,
Lisanna fece per lanciare un' altro kunai quando qualcosa la
investì,
era un essere enorme, deforme,
e
le stava ringhiando contro, lo guardò meglio, lunghe zanne
da tigre,
ma adesso le stava soffiando come farebbe un serpente, un flash, un
ricordo che aveva rimosso, quella...quella era una delle chimere del
professor Wright! Cosa! Perchè si trovava lì! Era
quel povero
cucciolo di tigre che fu unito ad un cobra, un essere il cui unico
obbiettivo era uccidere chi gli stava attorno, la chimera stava per
azzannarla, ma Raph riusci a ribaltarla, quel tanto che bastava per
fare in modo che lei riuscisse a scappare da lì sotto,
-
Stai bene? - Le chiese lui preoccupato, lei non rispose, era rimasta
scioccata dal trovarsi davanti di nuovo quella chimera, l'ultima
volta che gliel'avevano messa in gabbia assieme per poco non ci
lasciava le penne, sia per il veleno che per dissanguamento, un morso
di tale dimensione non è che fosse cosa da niente, accidenti
a
Wright e le sue prove di resistenza, aveva paura, lo ammetteva, era
paralizzata dallo sguardo di quella bestia,
-
LISANNA! - L'urlo di Raph la riscosse dai suoi pensieri, si
voltò
verso di lui, pregò che non notasse il panico nel suo
sguardo, ma
lui se ne accorse e come,
-
Va tutto bene? - Chiese perplesso, lei si riconcentrò sulla
chimera,
annuì, cercò di riprendere la calma, dovevano
sconfiggerli, anche a
costo di dover affrontare il peggiore degli incubi.
---
angolo dell'autrice ---
…..salve.....sto
perdendo colpi...sono in ritardo...di nuovo...la scuola...professori
che ti concentrano TUTTI i compiti nella stessa
settimana.....comprendete! QAQ
Comunque!
Ecco a voi il capitoloooooo 8! Yuppiiiiiii! ^^
finalmente
un po' di azione!
Raph:
Era l'ora!
UFFA!
Ma scusami é! Siete in quattro no?
Raph:
...si...
ECCO!
E allora mi spieghi perchè devi venire qui tutte le sante
volte te e
soltanto te!
Raph:
...sono offeso! * se ne va imbronciato*
…...la
“prima donna” del Clan Hamato! Eccola là
signore e signori! Che
se ne sta andando...a no sta tornando verso di noi...sta impugnando i
suoi Sai signori!....* realizza* uh oh! * inizia a correre*
SPERO
CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACITO! SE VOLETE LASCIATE UNA RECENSIONE! CI
VEDIAMO NEL PROSSIMO CAPITOLO!
Se
sono ancora viva....
BYE
Baci.
Becky
|
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Capitolo 9 *** Capitolo 9 -DAPHNE- ***
Capitolo
9
DAPHNE
New
York era davvero bella di notte, tutte quelle luci accese la facevano
brillare, come se fosse invasa da tante piccole lucciole, e le
persone che camminavano lungo le strade ignare della loro presenza
sembravano tante piccole formichine, Daphne si era appoggiata un
attimo alla balaustra del tetto del palazzo dove si erano fermati un'
attimo, e osservava, osservava quel panorama che in molti avrebbero
definito accecante e caotico, ma per lei era meraviglioso, era felice
e tranquilla, appoggiata sul palmo della mano destra osserva la
città
illuminata,
-
Anche io rimasi incantato dalla città di notte... - si
girò, Donnie
aveva rimesso apposto una specie di rilevatore fatto sicuramente da
lui e stava osservando anche lui il panorama, lei si rivoltò
verso
la strada, rimase lì qualche secondo, nel frattempo Don si
era messo
accanto a lei ad osservare a sua volta,
-
Scusa la domanda, ma mi sono appena resa conto che non so quanti anni
avete! - Disse lei voltandosi verso di lui
-
Oh...diciassette! Tutti e quattro...anche se Mikey sembra
più
piccolo! - Disse sorridendo,
-
Ora che ci penso nemmeno io so quanti anni avete? - Continuò
lui,
-
Oh...giusto! Io e Mizuki diciassette, Kathleen ne ha sedici e Lisanna
penso che ne abbia diciotto...si diciotto! - Disse lei ridendo,
-
Da quanto tempo è che vi conoscete voi quattro? -
Domandò lui
incuriosito,
-
...più o meno dieci anni... - Rispose lei ritornando a
guardare la
città, questa volta con lo sguardo leggermente perso, lui se
ne
accorse e decise di non fare altre domande, qualunque fosse stato il
loro passato, non era bello, e sarebbero state loro a rivelarglielo a
tempo debito.
Erano
ancora a fissare la città quando Daphne sobbalzò,
come se qualcosa
l'avesse colpita, si voltò di scatto, con gli occhi sbarrati
che
fissavano un punto indefinito dietro di loro,
-
Va-va tutto bene? - Gli chiese lui leggermente a disagio,
lei
sussurrò qualcosa di incomprensibile.
-
Come...come scusa? - Chiese Don non capendo,
-
Sono nei guai... - Disse lei senza smuovere lo sguardo,
-
Chi? - Donnie era ancora confuso, di cosa stava parlando? Lei
iniziò
a correre nella direzione in cui stava guardando,
-
Hey...dove stai andando? Una risposta sensata sarebbe veramente
gradita!n - Disse lui iniziando a seguirla.
Non
sapeva come descrivere cosa avesse provato in quel momento, era stato
come una campanello d'allarme, una vocina che le diceva che doveva
raggiungerle, le sue sorelle erano in pericolo, non sapeva cosa o chi
glielo avesse detto, o meglio sapeva chi, ma come facesse a saperlo
questo non lo capiva, sapeva solo che doveva raggiungerle al
più
presto, non sapeva cosa avrebbe fatto dopo, per ora le importava solo
raggiungerle.
-
SONO TROPPI NON CE LA FACCIO! - Kathleen era in preda al panico, quei
robot erano in troppi, inoltre avevano anche una chimera del
professore, perché?
Aveva
paura, gli altri facevano del loro meglio, Raphael e Mizuki era
quelli che le stavano proteggendo fondamentalmente, lei
perché per
abbatterli doveva avvicinarsi, e per ora riusciva a farne fuori solo
uno alla volta, e Lisanna perché non si muoveva molto bene,
forse
per la botta contro la cisterna, ma Kathy credeva di sapere la vera
ragione, la chimera,
la
chimera le faceva paura, lei più che a chiunque altro, se lo
ricordava in che condizioni tornò da quella prova di
resistenza,
dovevano fare qualcosa, MA CERTO!
Le
venne l'illuminazione, dobbiamo chiamare Leonardo, due guerrieri in
più avrebbero fatto la differenza! Sopratutto due lame in
più...
-
MIZUKIIII! - Urlò con tutto il fiato che aveva, la ragazza
si voltò
verso di lei, Kathy le indicò la tasca sinistra, la corvina
parando
un' altro colpo si tastò la tasca, ma certo!
Il
T-Phone! Perché non le era venuto in mentre prima?
Sopratutto a
Raphael!?
Prese
il telefono e lo lanciò a Kathleen, lei era occupata al
momento, la
biondina lo prese al volo, il tempo di riuscire a capire come
chiamare, avviò la chiamata a Mikey, che era con Leo,
sperando che
le rispondesse subito.
-
LEOOOOOO IO MI ANNOIOOOOO! - Disse Mikey con il tono più
annoiato,
appunto, del mondo, il Blu ruotò gli occhi al cielo,
Michelangelo
non sarebbe mai cambiato, su questo era sicuro,
-
Ancora un po' di pazienza Mikey...finiamo di perlustrare questa zona
e poi ce ne torniamo indietro - Rispose rassegnato,
-
MA NOOOO! Non era questo che intendevo! - Leo si voltò verso
il
fratello perplesso,
-
Nemmeno un Dragone purpureo da strapazzare! Queste ronde sono
noiose!- Finì l'arancione mettendo il broncio, Leo
alzò gli occhi
al celo per poi rispostarli sulla strada sotto di loro,
-
Ti rendi conto che questa è una frase da Raph e non da te
vero? -
Rispose il Leader senza spostare lo sguardo, l'arancione fece
spallucce e si sedette sul cornicione accanto al fratello, quando il
suo T-Phone iniziò a suonare, lo prese, lo guardò
stranito, poi lo
rivolse a Leo,
-
Sei tu! - Disse leggermente perplesso, Leo prese il Telefono del
fratello e rispose,
-
Pronto? Tutto bene lì da voi? - Chiese leggermente
preoccupato, un
rumore assordante di spari e lame che cozzano mescolato con ringhi
bestiali lo costrinsero ad allontanare il telefono,
-
MIKEY! CI HANNO CIRCONDATO! HANNO ANCHE UNA CHIMERA! SONO TROPPI NON
RIUSCIAMO AD ABBATTERLI! - Rispose una Kathleen più che nel
panico,
-
Cosa? Chi? Chi vi ha circondato? - Domandò Leo serio
mantenendo il
controllo, era preoccupato ma doveva rimanere calmo,
-
I KRAANG! CE NE SONO TROPPI! - Disse ma un ringhio inferocito esplose
dal telefono seguito da un urlo,
-
CHE STA SUCCEDENDO? DOVE SIETE? - Chiese Mikey, che al contrario del
fratello la calma in certe situazioni non la sapeva proprio
trattenere,
-
TRE CHILOMETRI A SUD DELLA CISTERNA! - A rispondere era stata Lisanna
che aveva recuperato il telefono,
-
SBRIGATEVI! - Il segnale si interruppe bruscamente, e i due ninja
senza neanche bisogno di scambiarsi una parola iniziarono a correre
verso la cisterna.
-
DAPHNE ASPETTA! PER L'ENNESIMA VOLTA CHE STA SUCCEDENDO? CHI E' NEI
GUAI? - Stava chiedendo Donnie senza sosta, la ragazza continuava a
correre, qualunque cosa fosse l'aveva presa molto seriamente, lui
aumentò il passo così da raggiungerla,
-
VUOI SPIEGARMI COSA STA SUCCEDENDO?! - Chiese nuovamente sull'orlo
di una crisi di nervi, lei lo guardò fugacemente,
-
Io...non so come spiegartelo ma...loro...loro sono in pericolo! -
Rispose lei, sembrava quasi più confusa di lui,
-
Loro chi? - Continuò lui, cercando di capire,
-
Non lo so di preciso....non so chi! Se qualcuno dei tuoi fratelli o
se una delle mie sorelle! - Disse lei guardandolo, non sapeva cosa
dire o pensare, e la cosa la spaventava e infastidiva allo stesso
tempo, frenò di colpo, Donnie si fermò a sua
volta, ringraziando i
riflessi ninja,
-
E adesso cosa succede? - Chiese lui guardandosi intorno, sentirono il
fracasso di una battaglia nelle vicinanze, Donnie si voltò,
poco
lontano da loro, sopra un tetto, c'erano Raph con Liz, Kathy e Mizuki
circondati da Kraang,
-
...avevi ragione....com'è possibile? - Chiese Donnie
più a se
stesso che a altri, si voltò verso Daphne, il suo sguardo
trasmetteva tutta l'ansia che stava provando in quel momento, un
ruggito, no un ringhiare di una bestia feroce, lo fece voltare e...
COSA
IN NOME DELLA SANITA' MENTALE ERA QUELLA COSA?
Aveva
le sembianze di un felino, una tigre o un leone, non lo capiva, ma il
muso era simile a un serpente, con una coda a sonagli, cosa era
quell'essere infernale?
-
Una Chimera del Professor Wright... - Rispose lei in un sussurro,
come se gli avesse appena letto il pensiero, lui si voltò
verso di
lei, il suo sguardo stava cambiando, adesso provava terrore, un altro
ruggito, un urlo, lui si voltò la chimera si era buttata
sopra
Kathleen stava per azzannarla, estrasse il Bō
scattò in avanti, ma qualcosa fece prima di lui, qualcosa
avvolto
dall'oscurità, quella cosa andò addosso alla
bestia e la scaraventò
via, la bestia fece un verso strozzato prima di rimanere accasciata
dove era stata lanciata, i robot dei Kraang andarono in corto
circuito uno dopo l'altro, e i piccoli alieni rosa scapparono da essi
spaventati emettendo quei suoni fastidiosi, Donnie arrivò
sul tetto,
aiutò Kathleen ad alzarsi, ancora tremava per la paura,
-
Stai bene? - Le chiese, lei voltò il viso verso di lui ma
solo
all'ultimo spostò anche lo sguardo e annuì,
-
Che cosa era quella cosa? - Chiese Raph raggiungendoli affannato, in
quel momento arrivarono anche Leo e Mikey di corsa,
-
STATE TUTTI BENE? - Chiese il Leader avvicinandosi,
-
PER TUTTE LE PIZZE COSA E' QUELLA COSA? - Chiese Mikey sconcertato
portandosi le mani sulla testa,
-
Quella è una chimera... - Dsse Mizuki dolorante
raggiungendoli,
-
...OK...E QUELL'ALTRA COSA....COS'E'? - Continuò l'arancione
non
capendoci più nulla, Kathleen si voltò, poco
lontano da loro si
ergeva un ammasso di fumo nero che vorticava su se stesso come un
piccolo tornado, all'interno di esso si intravedeva una sagoma,
guardò meglio la figura avvolta da quella specie di fumo
nero,
-
...Daphne...? - Disse in un sussurro, i ninja guardarono stupiti
prima la bionda poi la figura nera,
-
...no... - Disse piano Lisanna, con uno sguardo indecifrabile sul
volto, tra lo spaventato e l'arrabbiato,
-
...Questa non è Daphne....questo è lui... - Disse
abbassando il
volto ma mantenendo lo sguardo fisso sulla ragazza, Leo
guardò
meglio la figura, ora che ci faceva caso quella
“cosa” aveva i
tratti fisionomici della ragazza, i capelli corti, i vestiti neri che
le aveva comprato April qualche giorno fa; la figura si
voltò verso
di loro, il volto era decisamente quello di Daphne, una cosa sola era
diversa, gli occhi, ora di un color ghiaccio, che li stavano fissando
in modo inquietantemente serio, prima di iniziare a sorridere, un
sorriso folle, un sorriso inquietante,
-
...Daphne...- Disse Kathleen, sapeva che quella era sempre Daphne, ma
lei cominciò a ridere, rideva in modo inquietante e folle,
-
NON ANCORA! NON E' ANCORA IL TEMPO! MA PREPARATEVI! NON POTETE
INTRAPPOLARMI PER SEMPRE!- Urlò la figura con una voce
decisamente
raccapricciante, era come se alla voce di Daphne si fosse sovrapposta
un'altra voce, più grave, come se provenisse
dall'oltretomba, tutti
guardarono la figura sorridere con i brividi poi tutto il fumo nero
iniziò a girarle attorno a gran velocità ed
infine una luce bianca
proveniente dal segno rosso sulla sua fronte risucchiò
tutto, e
ritornò il silenzio, tutti erano immobili, nessuno osava
fiatare,
finché Daphne non cadde sulle ginocchia, a quel punto tutte
e
quattro le ragazze scattarono verso di lei,
-
DAPHNE! - Dissero all'unisono,
-
Stai bene? Daphne rispondi! - la scosse Lisanna preoccupata,
-
...scusate... - Disse in un sussurro,
-
Come? - Chiese Kathleen avvicinandosi,
-
...scusate...non sono riuscita a trattenerlo... - Ripeté lei
con la
voce rotta, le altre la guardarono apprensive,
-
Ok...COSA DIAVOLO E' APPENA SUCCESSO!? - Chiese Mikey ancora
più
confuso, le ragazze si voltarono, Mizuki guardò Leo, stava
cercando
risposte, sospirò,
-
Credo proprio che dovremmo darvi delle risposte...quando saremo
tornati al rifugio vi racconteremo tutto... - Disse abbassando la
testa, i ninja si guardarono fra di se, il momento era arrivato.
---
angolo dell'autrice ---
Salve
salvino viciniiiii!.....ok no.....
*si
schiarisce la voce *
Allora
ecco a voi il capitolo 9! ^^ anche questo leggermente in ritardo!
Spero non ve la siate presa!
Allora,
adesso si inizia a ragionare! Ci stiamo avvicinando sempre di
più al
cuore pulsante della storia! ^A^
Spero
che il capitolo vi sia piaciuto! ;*
se
volete potete lasciare una recensione! ^.^ e ringrazio chi ha
recensito fino ad ora! Grazie mille! <3
eeee...nulla....ci
vediamo al prossimo capitolo!
Sciauuuuuu!
:3
Baci.
Becky
Ho cambiato il design di Daphne all'inizio aveva i ciuffi verde acqua,
ma non aveva senso perche durante gli anni di prigionia di sicuro non
aveva tempo per pensare a tingersi i capelli (^W^")
|
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Capitolo 10 *** Capitolo 10 -ORIGINI- ***
Capitolo
10
ORIGINI
Per
tutto il viaggio erano rimasti tutti in rigoroso silenzio, nessuno
osò dire una parola,
come
avrebbero potuto, non avevano la minima idea su cosa dire, Leo
guardò
verso la ragazza da gli occhi viola, quella sorta di...non sapeva
nemmeno come definirla, era
stata come impossessata da qualcosa di decisamente poco amichevole,
dopodiché
era rimasta priva di forze, Mikey e Kathleen la stavano sorreggendo
fino a che non fossero arrivati alla fogna, spostò
l'attenzione
sulla ragazza dai capelli corvini, teneva lo sguardo basso,
impossibile dire a cosa stesse pensando, quell'episodio aveva
oscurato gli sguardi di tutte.
Era
curioso di sapere il loro passato, ma allo stesso tempo sentiva che
non doveva esserlo, sentiva che la rivelazione avrebbe ferito
entrambe le parti, ma Mizuki aveva ragione, dovevano avere delle
risposte, dovevano sapere chi stavano nascondendo,
non
avevano intenzioni cattive, questo lo avevano capito, ma voleva
sapere da dove venivano, quando le avevano trovate erano piene di
ferite e cicatrici, si
ricordava la faccia di April, quando era uscita dalla stanza dove le
aveva portate per cambiarsi e per dare loro una mano, era uscita con
una faccia a dir poco sconcertata, gli
aveva detto delle condizioni in cui erano ridotte quelle povere
ragazze...
Lisanna
aveva una ferita al centro del petto, per questo indossava quelle
fasce,
non
aveva mai voluto dire il perché, così il loro
passato rimaneva
sempre avvolto nell'ignoto, adesso finalmente avrebbero capito.
Arrivarono
all'entrata, April era già lì, aveva appena
finito l'allenamento
con Splinter, appena li vide gli corse incontro aiutando Mikey a far
sedere Daphne sul divano,
-
Cosa è successo? - Chiese preoccupata, Mikey la
guardò,
-
Credimi appena lo capirò sarai la prima persona a cui lo
riferirò!
- Disse continuando a non capire cosa era successo su quel tetto,
arrivò anche il Maestro Splinter, richiamato
dalle voci dei ragazzi,
-
Siete stati attaccati? - Chiese serio,
-
Si Sensei...i Kraang ci hanno circondati...e è successa una
cosa
strana...Daphne è riuscita a spazzare via un animale che i
kraang si
erano portati dietro...sicuramente frutto di qualche esperimento con
il mutageno! - Rispose Leo ripensando a quella bestia disumana,
-
Ti sbagli...questo mutageno di cui tanto parlate non c'entra
niente... - Rispose Lisanna con sguardo perso verso terra,
-
E allora come ce la spighi quella cosa ringhiante? - Chiese Raph
quasi infastidito dalla situazione, ma lei non si smosse, ne
proferì
parola,
-
Raphael! Ci spiegheranno tutto a tempo debito - Disse il Sensei in
tono di rimprovero,
-
Certo Sensei! Ci avevi promesso delle risposte non appena fossimo
tornati al rifugio no?! Ecco adesso siamo al rifugio! E io pretendo
delle risposte! - Continuò sempre più irritato,
-
Raphael smettila! - Lo riprese il fratello,
-
No Leonardo...ha ragione Lui! - Disse Mizuki in tono sicuro, i due
ninja la guardarono, il blu preoccupato e il rosso infastidito,
-
E' il momento che voi sappiate chi- o meglio...cosa siamo...e dopo
stasera...anche da dove proveniamo... - Disse con tono atono, il
maestro Splinter guardò prima lei poi i suoi figli,
non
stava capendo cosa fosse successo, Mizuki si voltò pronta ad
affrontare gli sguardi di tutti, per primo si rivolse al maestro
Splinter,
-
Voglio che lei sappia che dopo quello che sentirete vi potete sentire
liberi di cacciarci, comprenderei perfettamente...non voglio che voi
ci accettiate qui solo per una promessa fatta a una sconosciuta che
non conoscevate a fondo!...me lo promette?-
Il
maestro la guardò stupito, poi annuì lievemente,
Mizuki inspirò
profondamente, le sarebbe servita tutta la forza e il coraggio che
aveva in corpo, alzò la testa, e iniziò a parlare.
-
Per farvi capire partirò dal principio...io sono nata in una
piccola
cittadella del Giappone, all'età di sei o sette anni
più o meno
venni prelevata da un tizio che si era spacciato come amico di mio
padre, mi disse che era stato lui a mandalo a prendermi a scuola per
portarmi a casa, ma non fu così, quando capii che mi avevano
ingannato era troppo tardi, mi infilarono un sacco in testa, e quando
me lo tolsero il giorno dopo ero dentro un stanza spoglia e con una
luce puntata addosso... -
Fece
una piccola pausa, ricordarsi quelli avvenimenti era doloroso, ma
anche difficile, molte cose erano annebbiate,
-
Davanti a me si presentò un uomo, disse che si chiamava
Wright e che
era uno scienziato, mi disse che io ero stata scelta per un gioco
molto speciale, mi disse che grazie a me la scienza avrebbe fatto
passi avanti... promise che avrei potuto scegliere un'animale con cui
stare in compagnia dopo, non pensavo però cosa intendesse
veramente,
ricordo che avevo paura, volevo la mia famiglia, ma non sapevo dove
mi trovavo... inoltre il professore non parlava bene la mia lingua,
era straniero e io parlavo solo giapponese... - Fece un'altra pausa,
doveva riordinare i fatti in ordine cronologico, guardò
davanti a
se, tutti la stavano guardando, riprese coraggio e continuò,
-
Dopo mi portarono dentro una cella, all'inizio credevo di essere da
sola, ma poi sentii delle voci, non capivo cosa dicevano erano lingue
straniere, quando mi girai trovai Lisanna e Daphne, cercarono di
tranquillizzarmi, di farmi capire che con loro ero al sicuro...
odiavo quella cella, l'unica cosa che volevo era uscire da
lì, anche
se ben presto imparai che l'unico posto dove potevo essere al sicuro
era proprio quella umida cella... -
-
Cosa intendi dire? - Chiese Mikey, lei lo guardò poi rispose,
-
Intendo dire che quando venivano a prelevarci da quella cella
iniziava l'inferno...non ho idea quanto ci facessero dormire, tre
quattro ore massimo, poi ci prelevavano e iniziavano farci fare test
di resistenza al di fuori della portata di un bambino di sette
anni...ci hanno testato ad ogni temperatura possibile, resistenza
alla fame, resistenza nella lotta contro animali feroci e via
dicendo, lentamente io imparavo cose su di loro – Disse
indicando
le altre ragazze,
-
Imparai la loro lingua, e capii che eravamo state prese tutte allo
stesso modo, da paesi diversi e da continenti diversi, io ero
giapponese, Lisanna era nata a Mosca in Russia e Daphne dal Sud
Africa, anche se i suoi Genitori erano nati in Francia, e loro
impararono delle cose su di me, inanzi tutto la mia lingua, per
riuscire a comunicare -
Disse
accennando un sorriso,
-
Esattamente un' anno dopo dopo arrivò anche Kathleen, fu
grazie a
lei che capimmo dove ci trovavamo, lei era nata a Boston, America, ci
avevano portato dall'altra parte del mondo, purtroppo il suo arrivo
coincise anche con l'inizio degli esperimenti veri e propri... - Gli
raccontò tutto, del progetto CHIMERA degli esperimenti so di
loro,
sulle chimere e di come quella che avevano affrontato fosse una di
quelle,
-
Era la chimera che usavano per le sue prove di resistenza... - Disse
Indicando con lo sguardo Lisanna, per tutto il tempo non si era
mossa, continuava a guardare il pavimento con sguardo vuoto,
raccontò
delle sue abilità, e di come riuscisse a imparare tutto e
subito, di
Kathleen e di quel povero gatto, Di Lisanna e infine toccò a
Daphne.
-
Adesso arriverò al punto per cui abbiamo iniziato tutto
questo...Daphne...continuo io o vuoi farlo tu? - Chiese alla ragazza,
lei annuì e iniziò a raccontare,
-
Io fui portata lì qualche mese prima di Mizuki...e quando
arrivò il
mio turno mi aspettavo di essere unita a qualche altro strano
animale...pensavo di essere pronta....ma non lo ero...il Professore
aveva in serbo per me un esperimento speciale, non voleva unirmi a un
animale, no....voleva unirmi a un'altra persona...un ragazzo
precisamente...
si
chiamava Davide...lo conoscevo perché prima di essere
portata nella
cella con Lisa mi lasciarono in una gabbia con lui, anche lui era
appena stato rapito e cercavamo di tranquillizzarci a vicenda... non
seppi più nulla di lui finché non lo ritrovai sul
lettino accanto
al mio, legato in modo che non potesse muoversi, era un'altra
persona, era
completamente impazzito, mi dissero che con lui avevano provato la
resistenza del suo cervello alle scariche elettriche, aveva resistito
a lungo, ma alla fine era impazzito...
non
ricordo molto di cosa successe, ci misero degli specie di caschi in
testa, collegati tra loro e a loro volta collegati a una strana
macchina, abbassarono una leva e dopo quello non ricordo più
nulla,
sentivo urlare...non so dire se era lui o ero io...- Fece una piccola
pausa poi continuò,
-
Io rimasi in stato di follia per due o tre giorni...dopo mi dissero
che lui dopo l'esperimento era scomparso, di lui non era rimasto
niente...in qualche modo lo avevo assorbito...ma lui esiste
ancora....esiste ancora dentro di me....e …e delle volte non
riesco
a controllarlo... - Finì abbassando lo sguardo, nel rifugio
cadde un
silenzio tombale, nessuno sapeva cosa dire,
-
...Comprendo che dopo ciò che vi abbiamo detto non vi
sentiate al
sicuro tenendoci qui con voi...e lo capisco...per questo ce ne
andremo... - Continuò Mizuki a sguardo basso,
-
COSA?! NO! Perché dovremo mandarvi via? Abbiamo tenuto
Leatherhead!
Voi siete nulla al confronto! - Disse Mikey con il suo solito sorriso
come se tutto quello che era stato detto non lo turbasse neanche un
minimo,
-
...Leatherhead?! - Chiese Kathleen risvegliandosi dallo stato
semi-depressivo in cui era caduta,
-
Un coccodrillo mutante alto due metri...che quando si arrabbiava
prendeva Donnie per la faccia e lo scuoteva come una maracas -
Rispose Raph con una leggera ironia,
-
Non era affatto divertente! - Rispose il genio rabbrividendo al solo
ricordo,
-
Volete dire che non avete paura di noi? Che non ci considerate
pericolose? - Chiese Kathleen con gli occhi che luccicavano, sia
dalla felicità che dalla commozione,
-
Stai scherzando spero! State parlando a delle tartarughe ninja
mutanti! Buongiorno! - Rispose Mikey,
-
Michelangelo ha ragione, fin dal primo momento avevo capito che non
eravate pericolose, avevo avvertito una presenza strana ma ora
capisco che proviene da Daphne, o meglio da questa entità
dentro di
lei - Continuò Splinter con tono bonario,
-
Questo vuol dire che possiamo restare? - Continuò Daphne, il
maestro
annuì ,
-
Adesso andate a riposare, domani vi aspetta un duro allenamento -
Proferì Splinter prima di congedarsi,
-
HAI SENSEI! - Dissero in coro, April salutò le ragazze con
un
abbraccio e uscì dal rifugio, ognuno si avviò
verso la propria
stanza, tranne Mizuki prima doveva fare una cosa, corse per
raggiungere il maestro,
-
SPLINTER! - Lui si girò, lei commossa si inchinò
più che poteva*
verso il maestro,
-
* Sensei...la ringrazio!* - e rimase lì finché il
maestro non le
posò una mano sulla spalla,lei lo guardò
-
Non vi è nessun mostro più pericoloso di una
mancanza di
compassione...ricordalo! - ** disse ricominciando per la sua strada,
lei sorrise,
-
Hai Sensei... - Sussurrò mentre una lacrima traditrice scese
sulla
sua guancia, la asciugò prontamente prima di avviarsi verso
la sua
stanza, Lisanna l'aveva aspettata,
si
sorrisero e andarono a dormire, forse quella notte sarebbe stata
tranquilla.
*Per
chi non lo sapesse in Giappone più è basso
l'inchino più si mostra
rispetto
**Chi
se la ricorda 'sta frase? E'? E'? E'? °w°
---
Angolo dell'Autrice ---
ODDIOOOOOOO
SONO GIA' AL DECIMO CAPITOLOOOO!
Ancora
stento a credere che sto scrivendo veramente 'sta storia! E ancora
stento a credere che qualcuno la legga! Vi ringrazio tanto! QwQ
Allora...qui
viene raccontato un po' il come e il quando....spero che non vi annoi
come capitolo...
Coooooomunque!
Come sempre ringrazio chi legge e recensisce! I LUV YOU! ;*
E
che dire.....lasciate una recensione se avete voglia! E niente....
Noi
ci vediamo nel prossimo capitolo!
Schiauuuuu!
:3
Baci.
Becky
Edit 2018: Disegno del duemila-e tempo addietro, però
è la versione nuova di Daphne con l'amichevole
Entità/Davide...
|
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Capitolo 11 *** Capitolo 11 -FIDUCIA- ***
Capitolo
11
FIDUCIA
La
notte era tranquilla, stranamente serena, ma Raphael non riusciva
proprio ad addormentarsi, da quando si erano congedati con il
Sensei...da quando la verità sulle ragazze era stata svelata
lui non
faceva altro che girarsi e rigirarsi nel letto senza trovare pace,
non riusciva a dormire, troppi pensieri per la testa troppa rabbia da
sfogare, sapere
dell'esistenza di un pazzo simile, che si divertiva a fare
esperimenti del genere non solo su animali ma anche su delle persone
lo mandava in bestia...Basta! Doveva
prendere un po d'aria, si alzò definitivamente da quel
letto,
prese
i suoi sai, e uscì da camera sua, fece attenzione a fare
meno rumore
possibile, se il Sensei si fosse svegliato lo avrebbe rispedito in
camera, o peggio, se Leo si fosse svegliato si sarebbe dovuto sorbire
una ramanzina noiosa e infinita, meglio fare piano.
Chiuse
la porta che per sua sfortuna fece un po troppo rumore rispetto a
quello che aveva previsto, si immobilizzò in ascolto, nessun
rumore,
nessuno si era svegliato, sollevato di ciò si
avviò verso l'uscita.
Il
rumore di una porta che si chiude la svegliò di soprassalto,
Lisanna
si guardò in torno, tutte dormivano, e stranamente avevano
tutte
delle espressioni tranquille, meno male, nessun incubo stava
disturbando le sue sorelle durante la notte, sentì dei passi
fuori
dalla stanza, se non ci fosse stato tutto quel silenzio non li
avrebbe di certo sentiti, si alzò lentamente, si
avvicinò alla
porta e la aprì leggermente, si sporse cauta per vedere chi
si
stesse aggirando per il rifugio a quell'ora, vide la sagoma di
Raphael che stava attraversando la stanza centrale, dove stava
andando?
Decise
di seguirlo, sicuramente si sarebbe accorto di lei ancor prima di
mettere piede fuori in superficie, ma ormai era sveglia e con il
dubbio non si sarebbe riaddormentata, perciò
si vestì velocemente, prese una felpa che le aveva
gentilmente
comprato April e si buttò all'inseguimento.
Il
ninja se non fosse stato così sicuro di non aver svegliato
nessuno,
e se non fosse stato così immerso nei suoi pensieri
l'avrebbe
sicuramente sentita, ma non fu così, ignaro
della presenza della ragazza di diresse verso l'uscita.
Appena
messo un piede fuori dalle fogne, fece un respiro profondo, aspirando
l'aria fresca della notte, nessun rumore, solo i lampioni a
illuminare le strade, con un balzo iniziò ad arrampicarsi
sul
palazzo accanto a lui, arrivato in cima iniziò a correre,
saltare da
un palazzo all'altro, l'aria fredda contro il viso lo faceva sentire
molto meglio, mentre
correva si accorse di una presenza che lo stava seguendo a
distanza,
continuò facendo finta di niente, era arrivato alla
cisterna, la
saltò facendo finta di superarla, ma ci si nascose dietro,
aspettano
che il pedinatore la saltasse, eccolo! Raph scattò
prendendolo per
una caviglia, lo lancia a terra, questo riesce a non sbattere contro
il tetto sotto di loro,
ma Raph gli saltò sopra con uno dei suoi sai
puntati contro,
-
Testa calda datti una calmata! Ti pare il modo di trattare una
ragazza?! - Gli urlò contro lei,
-
L-Lisanna?! Eri tu che mi stavi seguendo? Perché? - Disse
lui
confuso,
-
Si ero io! Potresti toglierti di dosso per favore? - Le chiese lei
irritata e imbarazzata, lui
si alzò di scatto, leggermente a disagio,
lei si tirò su, si ripulì
la felpa, e continuò,
-
E comunque ti stavo seguendo perché mi avevi svegliato e
volevo
vedere dove stavi andando da solo di nascosto! Tutto qui! - Disse
facendo spallucce, lui la guardò confuso, poi rispose,
-
Mi spiace di averti svegliato...Ora ritorna al rifugio! - Rispose
voltandosi per riprendere la corsa,
-
Non se ne parla nemmeno! Ormai sono qui! Verrò con te! -
Disse
incrociando le braccia decisa, lui si voltò spazientito,
-
Senti! Se volevo compagnia lo avrei chiesto a qualcuno! Ma visto che
sono uscito DA SOLO vuole dire che voglio stare DA SOLO! - Rispose
cercando di mantenere la calma,
-
Io credo che il tuo problema sia proprio questo fatto di voler stare
da solo! - Disse mimando delle virgolette alle parole da solo,
-
Come scusa? - Chiese lui spazientito non capendo cosa volesse dire,
-
Voglio dire, tu fai sempre lo scontroso e dici di voler stare da solo
quando in realtà saresti il primo che ha bisogno di
qualcuno... -
Disse lei guardandolo, lui si sentì imbarazzato come non
mai, non
sapeva bene il perché ma quello sguardo quasi indagatore lo
faceva
sentire a disagio,
-
Non sparare cavolate ragazzina! Chi ti credi di essere per credere di
conoscermi così bene? - Disse lui dandole le spalle, lei
continuò,
-
Hai ragione...in effetti ci conosciamo da soli pochi giorni...e tu
sei venuto a sapere la verità su di me solo poche ore
fa....ma
vedi... - Fece una pausa pensando a come dire quello che stava
pensando,
-
...quando passi dieci anni a poter comunicare per lo più con
lo
sguardo....bhe...inizi a comprendere chiunque solo guardandolo negli
occhi! - Disse sorridendo leggermente, lui rimase basito,
-
Cosa intendi dire con questo? In dieci anni non vi siete scambiate
neanche una parola?- Era dubbioso, non gli sembrava possibile,
-
No...non proprio! Non direi che non ci parlavamo mai, delle volte
sì,
ma sai non è che parlavamo di come era stata bella la visita
dal
dottore! Per lo più ci consolavamo...e delle volte i nostri
“lamenti” davano fastidio...quindi abbiamo imparato
a comunicare
con gli sguardi... - Disse abbassando lo sguardo, non sapeva
perché
gli stesse raccontando delle cose così private, ma era stato
quasi
spontaneo, ormai sapeva che poteva fidarsi, ma ogni tormento che
avevano passato stavano diventando solo ricordi, e tutte loro stavano
cercando di scapparne, ma lei sentiva dentro di se che dimenticare
completamente era sbagliato, ma riportare quei momenti alla memoria
era doloroso, ma cercava di non darlo a vedere, non più di
tanto.
Tra i due era calato un silenzio tombale, nessuno dei due sapeva cosa
dire, Raph prese forza,
-
Andiamo... - Disse voltandosi e salendo sul bordo del tetto pronto a
saltare per riprendere la corsa, lei alzò lo sguardo, lui si
voltò,
-
Avevi detto che saresti venuta con me no? Allora vediamo se riesci a
starmi dietro! - Disse sorridendo furbo
-
E questa volta cerca di non andare a sbattere contro nessun edificio
o cisterna! -
Disse
scherzando per poi saltare, lei sorrise,
-
Non capiterà mai più! - Rispose inseguendolo.
Stavano
saltando da un palazzo all'altro di New York durante quella notte
piena di stelle, stranamente nessuna nuvola stava coprendo quello
spettacolo si luci, Raph atterrò su cornicione di un palazzo
per poi
rispiccare il salto, si voltò per vedere dove era Lisanna,
la vide
ferma sul palazzo dietro di lui in ginocchio per terra,
scattò e
tornò subito indietro per assicurarsi che stesse bene,
-
LISANNA! TUTTO BENE? - Urlò poco prima di atterrare sul
tetto del
palazzo per poi correrle incontro, lei alzò una mano prima
di
parlare,
-
S-si sto bene devo solo riprendere un po' il fiato! - Disse mentre
l'altra mano era appoggiata sul petto, lui si accucciò
accanto a lei
appoggiandole una mano sulla schiena, era preoccupato, era sicuro che
stesse mentendo, si guardò intorno, la aiutò ad
alzarsi, e la fecce
sedere accanto ad un muro per farla appoggiare, in modo che stesse
più comoda, sembrava stare meglio, l'espressione era meno
sofferente, lei aprì gli occhi, lo guardò,
-
...grazie... - Sussurrò sorridendogli, lui
arrossì,
-
Figurati! Mi sembra il minimo! Ti ho proposto io la gara! - Disse
sedendosi accanto a lei,
-
E poi se ti succede qualcosa non ne sento più la fine da
Leonardo! -
Continuò, lei sorrise poi riabbassò lo sguardo,
lui la guardò, ci
pensò un attimo ma voleva sapere la verità,
-
Allora? Mi vuoi spiegare cosa ti era preso o devo aspettare un'altra
settimana? - Chiese
serio, a lei scappò una risata,
-
Nulla di cui tu ti debba preoccupare! Ora è passato -
Rispose lei,
-
No invece mi preoccupo! Come è successo ora potrebbe
succedere
durante una ronda! Magari proprio quando siamo circondati da nemici!
- Disse lui nervoso, lei lo guardò sorpresa, non se
l'aspettava da
Raph un'affermazione simile, forse da Leo, ma non da Raph, sorrise
amara,
-
Va bene Signor Testone! Se proprio lo vuoi sapere... - Disse alzando
gli occhi per guardare le stelle,
-
Però mi devi promettere che non inizierai a svalvolare
sbraitando
frasi del tipo “ora tu ritorni al rifugio e non esci per un
mese”
ok? - Disse lei guardando Raph,
-
...ok...ci proverò... - Rispose lui, come premessa non lo
rendeva
tranquillo, il contrario,
-Ok...è
già un inizio! - Disse lei sorridendo e tornando con lo
sguardo al
cielo notturno,
-
...Circa quattro settimane prima del trasferimento...al professore
gli venne la brillante idea di verificare se oltre al mio aspetto e
al mio sistema respiratorio fossero cambiate anche le dimensioni o la
forma del mio cuore.....e così ha verificato...senza trovare
chissà
quali scoperte...il mio cuore è rimasto tale e quale... -
Terminò
abbassando lo sguardo, per poi guardare Raph, Lui era rimasto
spaesato di quell'affermazione, detta con tutta quella calma
inquietante, come se ciò fosse del tutto normale, lei
sospirò,
-
Lo sapevo...sapevo che non avrei dovuto dirtelo... - Disse alzandosi,
-
Aspetta...dove vai? Mi sembra di aver mantenuto la promessa! Non ho
ancora iniziato a sclerare! - Rispose Raph cercando di mantenere la
rabbia, lei si voltò,
-
...lo hai detto tu stesso...non hai ancora iniziato....ciò
vuol dire
che prima o poi inizierai... - Continuò lei seria e
leggermente
dispiaciuta, lui rimase attonito, era furioso con quel dannatissimo
professore, era arrabbiato con lei perché per tutto quel
tempo non
aveva detto niente mentre avrebbero potuto aiutarla, Donnie aveva
conoscenze anche in campo medico, ed era anche arrabbiato con se
stesso perché.....era arrabbiato!
-
Perchè non hai detto niente?” disse sconcertato,
-
Potevamo aiutarti! Magari a questo punto saresti potuta essere
già
guarita! - Continuò sentendo la rabbia salire sempre di
più,
-
Non potevo... - Disse lei calma voltandosi di spalle,
-
Perché? - Chiese lui, stava iniziando a perdere la pazienza,
-
Io...io non sapevo se...se -
-
SAPERE COSA?! COSA DOVEVI SAPERE PER FARTI AIUTARE?! DIO LISANNA HAI
UNA FERITA DA OPERAZIONE CHE DA SUL CUORE?! TE NE RENDI CONTO? -
Iniziò
a urlarle contro, lei rimase sconcertata, lo guardava con uno sguardo
indecifrabile, tra lo spaventato, il triste e il deluso,
-
NON SAPEVO SE FIDARMI! ERA QUESTO CHE AVEVO BISOGNO DI SAPERE! SE
FIDARMI O NO DI VOI! - Iniziò ad urlagli contro lei, stava
trattenendo le lacrime, non voleva piangere, non si era abbassata a
tanto mai in vita sua, non aveva versato mai una lacrima davanti a
nessuno nemmeno davanti a quegli scienziati da strapazzo,
-
SAI RAPHAEL NON E' FACILE FIDARSI DI QUALCUNO QUANDO PER DIECI ANNI
OGNI FACCIA CHE VEDEVI ERA LI SOLAMENTE PER FARTI DEL MALE! -
Concluse, aveva il fiatone, aveva usato tutta l'aria che aveva nei
polmoni per gridare tutte quelle parole, si strinse nelle spalle, e
distolse lo sguardo, non aveva il coraggio di guardarlo negli occhi,
aveva paura di piangere, e non voleva che lui lo vedesse, lui era
rimasto immobile, congelato da quelle parole,
-
Io pensavo che vi fidaste di noi...visto che avevate accettato di
venire nel rifugio... - Rispose lui calmatosi, si sentiva un po' in
colpa per averle urlato contro,
-
Credevo che avessi capito che non vi volevamo fare del male... -
Continuò facendo un passo avanti,
-
...lo so...ma...ho capito che mi potevo fidare pienamente di voi solo
quando avete dato prova che non vi importava nonostante vi avessimo
mentito e sul fatto che eravamo degli esperimenti usciti male
e...e... - Stava tremando e stava per piangere accidenti, odiava
mostrarsi debole, lo
odiava, sentì una lacrima rigarle la guancia,
quell'unica lacrima vigliacca, l'asciugò prontamente quando
sentì una mano sulla sua spalla, voltò lo
sguardo, era la mano di
Raph, si era avvicinato così in silenzio che non lo aveva
minimamente sentito, alzò lo sguardo per guardare il ninja,
lui le
sorrise, era un sorriso triste,
-
Capisco...però hai bisogno di aiuto! Io non sono un dottore
ma so
per certo che una ferita del genere per guarire ha bisogno di
cure...e Donnie ti può aiutare - Continuò lui
serio,
-
Io non voglio disturbare nessuno! Sicuramente Donatello ha altro a
cui lavorare! - Continuò lei,
-
Non se ne parla! Conosco mio fratello! E per lui la salute degli
altri sta al primo posto! Allora...ti lascerai aiutare? O ti ci
dovrò
portare di peso? - Disse con ironia alla fine, lei rise lievemente,
-
D'accordo...” rispose rassegnata, lui sorrise sollevato
-
Molto bene! Sarà meglio tornare al rifugio prima che
qualcuno noti
che non ci siamo! - Disse lui voltandosi per guardare la
città, lei
annuì, fece per iniziare a correre ma si sentì
sollevare da terra,
-
Ma cos-? -
-
E' no signorina! Lei non correrà 'sta volta! - Le rispose
Raph
scherzosamente,
-
Ma cosa dici? Mettimi subito giù! - Disse lei contrariata,
-
Non se ne parla! Al rifugio ti ci riporto io! - Ribadì lui
ridacchiando, e tirandola su come un sacco di patate, lei
iniziò a
ridere, la situazione la imbarazzava, ma era contenta che l'atmosfera
si fosse tranquillizzata.
---
angolo dell'autrice ---
...salveee....
Si
lo so lo so! Sono in ritardo! Non tantissimo! Una settimana! Ma
comunque! ^.^”
Allora!
Ricapitolando! Qui abbiamo un piccolo momentino tra Raph e Lisanna!
(Tranquilla tanto non si era capito tutto dal terzo capitolo...)
Coooomunque,
questo è il capitolo undici!
Per
ora sono soddisfatta di come mi sta uscendo! :3
Naturalmente
quando posso insieme ai capitoli metterò anche un disegnino!
In
digitale o meno! Vedrò! Forse con questo un disegnino ci
sarà! Ora
vedo!
Allora,
la smetto di annoiarvi, vi ringrazio di leggere! Lasciatemi una
recenzione per farmi sapere cosa ne pensate, se avete trovato qualche
errore! Sapete sono una persona piuttosto sbadata!
Comunque!
Grazie e ci vediamo al prossimo capitolo!
Premetto
che non so se il prossimo fine settimana ce la farò ad
aggiornare!
Io l'ho detto....perciòòò
Bye!
^^
Baci.
Becky
|
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Capitolo 12 *** Capitolo 12 -COSA STA SUCCEDENDO- ***
ATTENZIONE: QUESTO E IL PROSSIMO CAPITOLO POTREBBERO CONTENERE SPOILER
Capitolo 12
COSA STA SUCCEDENDO
Aprì gli occhi lentamente, sentiva delle voci provenire da fuori la stanza, per la prima volta era riuscita a dormire senza avere incubi, Kathleen si guardò in torno, era rimasta da sola in camera, probabilmente le altre si erano già alzate, si stiracchiò, si infilò una maglietta con una stampa divertente e dei pantaloni, amava April per averle dato dei vestiti così belli, uscì dalla stanza, la luce che incontrò al di fuori le dette fastidio, si strofinò gli occhi per farli abituare alla luce, si diresse verso la cucina, le voci provenivano da lì, entrò, “Buongiorno Kathy” le disse Daphne con un sorriso, “Certo che se ti ci metti sei proprio una dormigliona!” continuò Lisanna ridendo, Kathleen si guardò attorno, erano tutte lì insieme a Raph e Mikey, stavano facendo colazione, e nessuno aveva avuto la decenza di dirglielo, “Potevate dirmelo che la colazione era pronta! Mi sarei alzata!” disse stropicciandosi l'occhio destro “Cos'è un complotto contro di me?” chiese fingendosi offesa, “ Ma no mademoiselle! Ecco a lei la sua colazione!” disse Mikey invitandola a sedersi vicino Mizuki dove c'era la colazione per lei, “Grazie monsieur!” le rispose lei reggendo il suo gioco, “Non scié di che segnovina!” rispose lui fingendo un inchino prima che scoppiarono tutti a ridere lui compreso, “ Che accento doveva essere quello?” gli chiese Lisanna mentre si stava asciugando un' occhio dal ridere, “Forse francese ma non gli è uscito molto bene!” le rispose Raph cercando di calmare le risate, “Che sta succedendo qui?”, in quel momento si affacciò in cucina Leo, che sentendo quel frastuono voleva accertarsi che non fosse successo nulla, tutti si girarono verso di lui, ci fu un' attimo di silenzio, poi riscoppiarono tutti a ridere, così, a caso, e di sicuro la faccia perplessa di Leo non migliorava la situazione, “Cosa? Che ho detto?” disse lui confuso guardando i fratelli che ridevano; in quel momento entrò nella cucina come un uragano Donnie, stava leggendo dei fogli, era teso come una corda di violino, stava mormorando cose fra se e se, era talmente concentrato da non accorgersi dell'improvviso silenzio che si era creato e che l'attenzione dei presenti si era concentrata su di lui, “Che cos'ha?” chiese sottovoce Lisanna a Raph davanti a lei, il ninja guardava stranito il fratello, si girò verso Leo, ma solo per constatare che anche lui non aveva idea di che cosa stesse passando per la testa del viola, alla fine il diretto interessato si voltò, e senza staccare gli occhi dai fogli iniziò “Ragazzi chiamate il Sensei e venite con me in laboratorio!” disse guardando i suoi fratelli uno ad uno, “Voi aspettate qui! Torniamo subito!” disse Raph serio, le ragazze annuirono stranite e li guardarono andare via, “Secondo voi che è successo?” chiese Kathleen spostando lo sguardo su Mizuki, “ Non ne ho la più pallida idea...” rispose Lisanna alzandosi dal tavolo e iniziando a sparecchiare, “ Dite che è successo qualcosa di grave?” continuò la bionda aiutando la sorella, “Spero di no! Anche se...dalle loro facce sembrerebbe qualcosa di importante...” le rispose Daphne, in quel momento sentirono un miagolio provenire dal congelatore, Kathleen lo aprì, “Allora? Cosa c'è Ice Cream Kitty?” le chiese, la gattina si voltò e leccò il naso della ragazza per poi ritirarsi in un angolino miagolando divertito, Kathy si asciugò il naso e si mise a ridere, “Sei proprio dispettosa delle volte!” disse richiudendo il frigorifero, la storia del gatto fatto di gelato nel frigorifero l'aveva fatta ridere e inquietare allo stesso tempo, qualche giorno dopo il loro arrivo nel rifugio ricorda benissimo di come era rimasta sbigottita di fronte a quella scoperta.
*FLASHBACK *
Kathleen raggiunse Lisanna nella cucina, non voleva rimanere da sola, ancora non si era ambientata in quel luogo e stare da sola in un luogo che non conosceva la rendeva inquieta, perciò si diresse in cucina, semplicemente per fare compagnia alla sorella che si era offerta di lavare i piatti quel pomeriggio, rimasero lì a chiaccherare, solo che in un momento di silenzio sentirono un miagolio, Kathleen drizzò subito le orecchie, Lisanna si blocco di colpo voltando lentamente la testa verso la ragazza-gatto, “Giuro che non sono stata io!” disse lei alzando le mani, un altro miagolio attirò di nuovo la loro attenzione, proveniva dal frigorifero...Tenevano un gatto chiuso nel frigorifero?! Le due ragazze si guardarono fra di se prima di riposare lo sguardo sul l'elettrodomestico, Lisanna si avvicinò, lo aprì velocemente ma....nulla, non c'era nessuna traccia di una gatto, un altro miagolio ancora, Lisanna alzò la testa, poi guardò la sorella, “Viene dal congelatore!” le disse con un tono quasi impaurito, la bionda deglutì nervosamente,Lisanna aspettò un attimo prima di aprirlo, poi con un movimento fulmineo aprì lo sportello del congelatore, per poi richiuderlo immediatamente, in quel momento entrò nella stanza anche Daphne che rimase perplessa sul movimento repentino dell'amica, Kathleen la fissò disorientata, “Liz...cosa avresti fatto?” la ragzza si voltò, “Prendimi per pazza ma...credo di aver visto un gatto fatto di gelato alla fragola che mi fissava da lì dentro!” rispose leggermente scossa indicando lo sportello appena chiuso, Daphne la guardò confusa “Un Gatto...” chiese, “Si...” rispose Lisanna, “Dentro il congelatore...” continuò lei alzando un sopracciglio, Liz annui inquietata, “Fatto di gelato...” chiese nuovamente la castana, “Esatto!” finì Lisanna continuando a tenere la mano sopra lo sportello come se avesse paura che si aprisse, Daphne la guardò pensando che fosse impazzita quando un miagolio ruppe il silenzio, tutte e tre si voltarono verso il frigorifero, Lisanna voltò lo sguardo per guardare la castana, “Ci credi adesso?” le aveva detto quasi arrabbiata, Daphne deglutì, la ragazza da gli occhi dorati lentamente riaprì lo sportello, e da dentro il congelatore fece capolino, appunto, un ammasso di gelato con la forma di un gatto, il quale si voltò e miagolò contento verso le tre ragazze, Lisanna richiuse lo sportello, questa volta lentamente, ed esattamente in quel momento entrò in cucina anche Donnie, si prese una tazza di caffè, stava per tornarsene in laboratorio quando si sentì osservato, alzò lo sguardo, le tre ragazze lo stavano fissando in modo strano, “Em...c'è qualcosa che non va?” chiese perplesso e leggermente a disagio sotto quegli sguardi che non osavano cambiare soggetto, fu Lisanna a parlare, “...Avete un gatto fatto di gelato nel frigorifero...” disse, “AH! State parlando di Ice Cream Kitty? Si, è il gatto di Mikey!” disse tranquillizzato che il problema fosse solo quello, “E lo dici come se fosse una cosa normale? E' un gatto fatto di gelato....che miagola!” continuò Lisanna incapace di crederci, “Si e io e i miei fratelli siamo tartarughe mutanti giganti che praticano il ninjitsu, e il nostro maestro è un topo alto due metri!...nel contesto direi che questa cosa appare abbastanza normale!” disse facendo spallucce, e sorridendo se ne tornò in laboratorio, le tre ragazze si guardarono fra se, Lisanna riaprì lo sportello, “Bhè...piacere di conoscerti!” disse al gatto che miagolò soddisfatto in risposta.
*FINE FLASHBACK *
Kathleen si trovava sul divano con Mizuki, si stava annoiando, senza Mikey non aveva nessuno con cui giocare, “Mizukiiiiiii!” disse con tono lagnoso, la corvina alzò gli occhi dalla rivista che aveva trovato e si voltò verso la ragazza, “Mi annoioooooo!” continuò la bionda, Mizuki sospirò rassegnata, “Lo so Kathy è la... quarta volta che lo dici!” disse voltandosi verso la ragazza, “Quinta volta...” continuò Lisanna accasciata sopra un puff poco distante da loro mentre giocava con una ciocca di capelli, “Che ci posso fare! Mi sto annoiando a morte!” continuò Kathleen con un tono talmente sofferente da far pensare che se non si fosse inventata qualcosa sarebbe morta veramente di noia, “Oh cielo se dice un'altra volta la parola noia penso che impazzirò!” bisbigliò fra se Lisanna accasciandosi ancora di più, “Sono spariti tutti dentro il laboratorio e ancora non sono tornati! E se andassimo a controllare?” disse la ragazza-gatto mettendosi sulle ginocchia di scatto avvicinandosi a Mizuki, “No...” rispose Mizuki semplicemente senza staccare gli occhi dalla rivista, “Perchééé?!” chiese sofferente Kathy abbassando le orecchie, “Hai sentito cosa ha detto Raphael? Noi dobbiamo aspettare qui!” le rispose Lisanna svogliatamente socchiudendo gli occi, “Ed oltre a essere maleducato è anche da persone curiose e impazienti, e troppa curiosità è peccato!” continuò aprendo un occhio guardando in modo furbesco Kathleen , la quale si girò verso di lei imbronciata prima di farle la linguaccia e buttarsi a terra in preda alla noia più totale, “Su Kathy! Non è mai morto nessuno di noia!” cercò di tirarle su il morale Daphne, che le aveva appena raggiunte, “C'è sempre una prima volta!” rispose borbottando la ragazza, all'improvviso la porta del laboratorio si aprì, tutte e quattro si irrigidirono, ne uscì un Maestro Splinter calmo ma leggermente abbattuto, le ragazze lo guardarono andare in silenzio nel Dojo, appena sparì dalla loro vista le ragazze si guardarono fra di se, non capendo, dopo il maestro uscì anche Donnie, mentre guardava pensieroso una cartella, e seguito da lui Leo “Donnie! Sai quanto è importante questo per il Sensei!”, Le ragazze continuavano a non capire, “Leo! Ci sto provando più che posso!” rispose lui leggermente rassegnato, “Bhè! Provaci di più!” rispose il blu arrabbiato, loro continuavano a non capire ma si vedeva benissimo che l'ultima affermazione di Leo aveva infastidito il viola, e molto, iniziarono una discussione alla quale si unirono anche Raph e Mikey, stavano discutendo davvero animatamente, Daphne era rimasta pietrificata e, come Kathleen, il suo sguardo allibito passava da uno all'altro dei quattro fratelli, Mizuki stava cercando di capire, mentre Lisanna sprofondava nel puff, cercando di sfuggire a quella situazione piena di tensione rabbia e di disagio da parte loro nel trovarsi ad assistere a quel litigio, fortunatamente arrivò Splinter a riportare l'ordine, “Cosa sta succedendo?” chiese con tono autoritario, “Niente Sensei, io devo uscire...April ha bisogno di me!” disse Donnie uscendo, mentre Leo gli ordinava di restare, le ragazze si guardarono fra se, non se lo aspettavano, non sapevano cosa fare, se fare finta di niente oppure chiedere spiegazioni, chi era questa Karai? Cosa c'entrava con il Sensei, “...ok...ho una sensazione addosso che mi da davvero fastidio...” disse Kathleen guardando confusa un punto indefinito davanti a lei, “ Si chiama disagio...” disse Lisanna che era sprofondata ancora di più nel puff con lo sguardo scioccato che guardava il vuoto, “...o imbarazzo come preferisci...” finì voltandosi verso la sorella alzando leggermente una mano, a quanto pare però erano state sentite, infatti i ragazzi si girarono verso di loro, quasi come se si fossero appena ricordati che c'erano anche loro lì, Kathy guardò la ragazza “Sai quando hai detto disagio...credevo che mi avessi dato della disadattata...” disse confusa, “Sono mortificato che abbiate assistito a questo! Chiedo umilmente di perdonarci!” disse Splinter chinando la testa, “...Oh! N-no! Nessun problema! Questa è casa vostra siete liberi di fare ciò che volete!” rispose prontamente Lisanna leggermente imbarazzata, mettendo le mani avanti, “Quello non ha importanza voi siete nostre ospiti e questo è stato un atto di maleducazione nei vostri confronti! Ora con permesso mi ritiro” finì il Sensei avviandosi verso la sua camera, “Bhè...ecco...però!...” continuò quasi sotto voce Lisanna seguendolo con lo sguardo finché sparì dalla loro vista, non erano ancora abituate a tutta quella considerazione e premura, tutto quello, almeno personalmente, la imbarazzava, non le sembrava necessario, spostò lo sguardo verso le sue sorelle, avevano tutte il suo stesso sguardo, tutte volevano sapere cosa fosse successo, ma allo stesso tempo avevano paura di chiederlo, i tre fratelli rimasti si diressero in tre direzioni diverse senza rivolgersi la minima parola.
--- angolo dell'autrice ---
…........emm......s-salve! *corre a nascondersi dietro Leo *
Leo:Grazie....è sempre stato il mio sogno diventare uno scudo umano...
-zitto e aiutami! Sono in ritardo con la pubblicazione!
Leo:....e allora? Non è una novità!
-No no! Non hai capito la gravità della situazione! Sono in ritardo....TANTO ritardo!
Leo:....quanto ritardo?
-...3 mesi...
Leo: 3 MESI?!
-Bhe! Non proprio 3 mesi...precisamente sono 2 mesi e 25 giorni...ma arrotondavo per eccesso...
Leo:...io non ho parole...*face palm *
-ok...adesso stai fermo qui e aiutami...*si schiarisce la voce *
allora....salve a tutti...non sono morta nell'intento di scrivere questo capitolo! So che lo pensavate...credo...comunque! Vi chiedo ancora scusa per questo ritardo!
Ma fra la scuola e la mancanza di ispirazione sono passati già due mesi (...e 25 giorni)!
Ed inoltre come capitolo non è nemmeno un gran che...PERDONATEMI!
* parte di sottofondo “Perdono”di Tiziano Ferro con lei che canta in playback con la faccia più straziata/inquietante mai vista *
Leo:...ma io devo ancora rimanere qui ad assistere a tutto ciò?
-shh fammi finire! Allora: grazie per aver letto! Se volete lasciare una recensione ne sarei contentissima! Anche se avete trovato degli errori/orrori nel testo! Come (credo) di aver già detto, sono una persona mooooolto distratta!
Bye! Ci vediamo al prossimo capitolo! ;*
Baci. Becky
*se ne va camminando all'indietro tenendo Leonardo davanti a se come scudo sempre con sotto la canzone sovracitata *
P.S piccolo disegnino in fase di lavorazioneeee!! :P
|
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Capitolo 13 *** Capitolo 13 -MAI FIDARSI- ***
Capitolo 13
MAI FIDARSI
Dopo minuti di imbarazzante silenzio Kathy sospirò, “Che casino...” disse dopo, “Già...spero solo di non dover assistere di nuovo...sembrava si dovessero scannare fra di loro fra un momento all'altro!” continuò Lisanna alzandosi e avvicinandosi alle sorelle, Kathleen rimase un attimo in silenzio, poi si alzò e si avviò verso la cucina, “K-Kathleen? Dove stai andando?” le disse confusa Daphne, “Vado a capire!” disse senza voltarsi e continuando per la sua strada, Daphne guardò le altre due ragazze che le fecero spallucce, arrivata in cucina si affacciò cautamente, Mikey era seduto sul tavolo con delle carte in mano, e davanti a lui posizionata in una ciotola c'era IceCream Kitty che aveva delle carte a sua volta...aspetta!...Mikey stava giocando a carte con un gatto? Va bene che Ice Cream Kitty è una gattina molto più intelligente della norma, ma...vabbhè continuiamo, si fece coraggio e entrò, “...Hey...” disse incrociando le braccia dietro la sciena, lui si voltò verso di lei poi le sorrise “Hey!” disse con entusiasmo, “...em...che state facendo?” chiese avvicinandosi al tavolo, quelle carte erano strane ma buffe, “Giochiamo a carte! E io modestamente stavo per vincere!” disse lui sicuro di se per poi prendere una carta e metterla sul tavolo dicendo il nome improbabile dell'animale rappresentato su di essa, e con lo sguardo che diceva “Te l'ho fatta!” guardava Ice Cream Kitty, che senza esitare mise sul tavolo una carta, e a giudicare dalla faccia sconvolta di Mikey doveva aver vinto lei, “Non è possibile! Hai imbrogliato! Come facevi ad avere quella carta?!” disse infastidito, la gattina miagolò qualcosa tipo “Tu dormi tu perdi”, sapete, essere per un terzo gatto significa anche comprendere cosa dice un gatto, più o meno, i due iniziarono a contendersi la carta quando una suoneria invase la stanza, era il cellulare di Mikey, il quale rispose subito, “Hey Donnie!” rispose allegro, Kathy aguzzò le orecchie, “Hey Mikey! Sono con April da Murakami! Ha preparato della pizza gyoza solo per noi e te! Vieni subito ma non dirlo agli altri!”, Mikey si voltò guardando Kathleen, lei ricambiò guardandolo dubbiosa, “Mhee...non lo so Donnie! Mi fa sentire in colpa!” continuò lui voltando lo sguardo, lei continuava a non capire, stava lì con le braccia appoggiate al tavolo, Mikey sembrò fermarsi a riflettere un attimo, “Ok! Mi hai convito! Arrivo!” saltò giù dalla tavola e si avviò fuori dalla cucina senza neanche degnare di uno sguardo Kathy, la quale continuava a non capire, “Dove vai?” gli chiese titubante, come se non le fosse permesso chiedere, lui si fermò di colpo, si voltò lentamente con un sorriso imbarazzato, “Io?....em...da nessuna parte....a no aspetta tu eri in cucina, hai sentito tutto...” cominciò a dire, sembrava che quella situazione lo mettesse sotto pressione, “Mikey...” incominciò lei, “No no! Vedi...mi ha chiamato Leo per andare a dare una mano fuori....a no aspetta Leo è al rifugio...” continuò lui “Mikey” cerco di fermarlo lei, “No ecco vedi ci sarebbe questo ENORME mutante gelatinoso nelle fogne e devo cacciarlo via prima che ci infesti il rifugio e e-”, “Michelangelo!” disse lei alzando leggermente la voce in modo che lui si zittisse, e così fu, poi gli sorrise “Se non vuoi che io venga con te non c'è bisogno di inventare scuse! Va bene!” finì continuando a sorridere, le era sembrata una cosa tanto carina il fatto che lui cercasse una scusa pur di non dirle semplicemente che lei non doveva andare, lui la fissò, di sicuro Kathleen credeva di rendergli le cose più facili, ma non era stato così, anzi ora Mikey si sentiva ancora più in colpa, aveva cercato di andarsene e fare finta di niente ma non aveva funzionato, allora aveva provato a cercare delle scuse ma non aveva funzionato nemmeno quello, ed ora dopo quella frase si sentiva ancora più maledettamente in colpa, allora visto che, a quanto dicevano gli altri, il ragionamento non era il suo forte, decise di agire d'impulso, le prese la mano e si avviarono fuori, in quel momento arrivò Leo “Mikey dove-” “Scusa Leo ma noi dobbiamo andare da Donnie e April ciao!” disse tutto d'un fiato senza lasciare a il fratello la possibilità di rispondere, il quale li guardò andare via attonito “Delle volte essere il Leader di una squadra è completamente inutile...” sentenziò rassegnato.
“Mikey dove stiamo andando? Non sei obbligato a portare anche me!” disse Kathleen all'arancione, non aveva ancora proferito parola da quando erano usciti dalle fogne, “Lo so! Infatti sono io che ho deciso che ti voglio portare!” disse lui voltandosi e sorridendole, “O-ok!...ma non mi hai ancora detto dove stiamo andando!” continuò lei, “Stiamo andando da Murakami! Un cuoco giapponese che prepara dalla pizza gyoza da urlo!” disse lui tutto eccitato, “Pizza gyoza?” disse lei confusa, cosa era una pizza lo sapeva, gyoza? No quella cosa le mancava, “Si, hanno la forma di qualche tipo di raviolo giapponese...ma hanno il sapore della pizza!” continuò a spiegare lui, non che ciò le avesse chiarito particolarmente le idee, ma apprezzava il gesto, “Sei pronta? Il ristorante di Murakami non è lontanissimo da qui, ma dovremo passare dai tetti!” disse lui voltandosi verso di lei, lei annuì, ormai aveva imparato, bastava affinare le potenzialità feline, iniziarono la loro corsa, balzare da tetto in tetto durante la notte era come volare, era una sensazione bellissima, continuava a saltare e ogni tanto faceva qualche ruota per aria, per enfatizzare la sensazione del volo, “Sei particolarmente contenta o ti piace il rischio?” chiese Mikey dubbioso guardandola fare l'ennesima ruota “Diciamo entrambe!” rispose lei ridendo, poco dopo si fermarono, Kathy guardò la struttura, dall'esterno sembrava un posticino semplice, Mikey la invitava a seguirlo, entrarono all'interno, il ristorane aveva l'aria umile e accogliente, ma c'era qualcosa che non andava, una strana sensazione la faceva stare all'erta, non sapeva dire bene cosa fosse, ma si dette della stupida appena vide il signor Murakami, un signore dall'aria tranquilla e per di più cieco, quella sensazione doveva essere solo frutto della sua immaginazione, “Hey Murakami! Come va?” chiese Mikey entrando e sedendosi perfettamente a suo agio, “Oh! Michelangelo! Amico mio finalmente sei arrivato!...c'è qualcuno insieme a te?” disse leggermente perplesso, wow nonostante la cecità era riuscito a percepire la sua presenza, “Emm...si...so che Donnie aveva detto di venire da solo...ma mi dispiaceva mentirle...quindi l'ho portata con me! Murakami lei è Kathleen! Kathleen, Murakami!” disse tutto contento indicando prima lei e poi il proprietario del locale, “Piacere di conoscerla signore! Spero che la mia presenza non le sia di alcun fastidio!” disse lei inchinandosi leggermente, “Lo vede?..volevo dire..lo sente? Come si fa a dirle di no?” disse lui a bassa voce all'uomo, “Tranquilla cara! Prego sedetevi ho qui della pizza gyoza per voi!” disse l'uomo buonamente, si sedettero, Mizuki ne prese uno guardandolo, allora questa sarebbe la pizza gyoza? Non sembra tanto male, si voltò verso Mikey, naturalmente lui aveva già divorato le altre cinque, le scappò una risatina, “Cosa stai aspettando cara? Forza mangialo!” disse il Signor Murakami, lei lo guardò confusa, era irritazione quella che aveva percepito nella sua voce? Bho forse se lo era immaginato, fece per dare il primo boccone quando Mikey cadde a terra, lei scattò, “Mikey! Mikey cos'hai?” disse in preda al panico, “Ugh! Ma che diavolo c'era dentro quei cosi?” poi perse i sensi, “MIKEY!” continuò lei cercando di farlo rinvenire, “Signor Murakami! La prego faccia qualcosa!” disse lei rivolta verso il signore con le lacrime agli occhi, “Tranquilla cara! Starà benissimo! Ora mangia anche tu!” disse l'uomo con una tranquillità inquietante mentre si avvicinava a lei con una padella in mano, lei che era rimasta paralizzata fino a quel momento con uno scatto fece volare via la padella dalle mani dell'uomo, cercò di buttarlo a terra, ma non appena si buttò su di lui ci passò attraverso “Cosa sei? E cosa hai fatto a Michelangelo? PARLA!” disse lei furiosa, l'uomo si mise a ridere e qualcosa la colpì da dietro sulla testa, cadde a terra, e mentre tutto diventava buio udì le risate del signor Murakami affievolirsi, poi il buio, in che guaio si erano cacciati.
“Niente male! Se continui così presto sarai al nostro stesso livello!” disse Leo con un leggero sorriso, “Già! Ma io continuo a non trovarlo giusto!” continuò invece Raph atterrando poco lontano dal fratello, Leo Mizuki e Raph si stavano allentando, o meglio, Leo e Raph stavano insegnando delle nuove tecniche a Mizuki, quando improvvisamente Lisanna entrò come una furia dentro il dojo, e doveva sembrare sconvolta perché le espressioni di tutti e tre mutarono in preoccupazione, “Lisa che cosa succede? Sembra che hai visto un fantasma?” disse Miziki preoccupata, da dietro la ragazza apparve April, “S-salve!” disse leggermente confusa, “April?!” dissero all'unisono i fratelli, “Dice che non è stata lei a chiamare Donatello...e che non è mai stata da Murakami oggi...” disse Lisanna con un tono che metteva i brividi, tutti sbiancarono, Raph fu il primo a parlare “Come sarebbe a dire? E allora Donnie ? E Mikey? E-” “Kathleen!” finì la frase Mizuki, realizzando che la sorella era andata con Mikey da Donnie e April, ma se April era lì...dove erano gli altri? Lisanna e Mizuki si guardarono negli occhi entrambe stavano provando le stesse identiche cose, ansia, paura e rabbia, chiunque si fosse azzardato a torcere di nuovo anche solo un capello alla loro sorellina se la sarebbe vista molto brutta, “Dobbiamo andare a cercarli!” disse Raph furioso, anche a lui l'idea che i suoi fratelli potessero essere in pericolo lo mandava in bestia, “Raphael ha ragione! Dobbiamo andare a cercarli!” scattò Lisanna infuriata, Leo sapeva che avevano ragione, posò lo sguardo su tutti i presenti nella stanza, aveva scorto il panico di Lisanna sotto la maschera dura che stava mostrando, si voltò verso Raphael, annuì “Andiamo!” si avviarono verso l'uscita, “Aspettate! Io vengo con voi!” disse April bloccandoli, “No April! Tu rimani qui! E' stoppo pericoloso!” le rispose Leo, “Sono allenata! E poi avrete bisogno di rinforzi!” disse lei con un tono che non ammetteva repliche, il blu ci pensò un' po su, “E va bene...” proferì avviandosi verso l'uscita.
Lisanna si stava preparando per uscire, milioni di pensieri per la testa, chi potesse essere stato, il professore Wright le aveva rintracciate? Le stavano facendo del male? Se solo avessero osato glielo avrebbe fatta pagare molto cara, ma...mentre lei si perdeva nei suoi pensieri Daphne entrò nella stanza, sapeva cosa era successo e cosa stava per succedere, “...Lisa...” disse con un filo di voce, la ragazza sobbalzò e si voltò verso di lei, “Daphne tu resterai qui!” disse come se le avesse letto nella mente, “Ma io voglio dare una mano! Anche io sono preoccupata!” disse stringendo i pugni e alzando leggermente la voce, “Non voglio essere una zavorra! Voglio contribuire! So che non sono stabile o forte come voi ma...ma...” tremava come una foglia, “Accidenti!” disse sotto voce voltando lo sguardo, odiava questo lato di se, si metteva a piangere per niente, lo aveva sempre fatto, e la cosa era umiliante, con una mano si asciugò una lacrima prima che scendesse sulla guancia, e in quel momento Lisanna l'abbracciò, “Lo so Daphne! Ma prima di farti correre pericoli inutili vogliamo essere sicure che tu possa controllarlo...e sono certa che un giorno ce la farai ma...” si staccò per guardarla negli occhi “Fino ad allora ho bisogno di sapere che nei momenti di pericolo almeno tu sia al sicuro!” Daphne ebbe un brivido lungo la schiena, non sapeva bene cosa fosse, ma quell'espressione negli occhi di Lisanna...sembrava un misto di preoccupazione, dispiacere e sicurezza insieme, “Va bene...” rispose abbassando lo sguardo, Lisanna la guardò lieta che avesse capito, le dispiaceva vederla così, e ancora di più le dispiaceva trattarla così, anche lei avrebbe odiato essere trattata come una ragazza da proteggere, ma non c'erano alternative, cosa sarebbe successo se fossero state catturate tutte di nuovo? Sarebbero tornate punto a capo, in un vortice oscuro dove non c'era spazio per i sorrisi o la tranquillità, no non lo avrebbe permesso, Kathleen, Mizuki, Daphne...no non lo meritavano, si era promessa di salvarle costi quel che costi, avevano faticato tanto per tornare a sorridere, e adesso non avrebbe permesso a niente e nessuno di rendere vani i loro sforzi, si avviò verso l'uscita dove la stavano aspettando, si guardarono senza proferire parola, e scattarono di corsa per le fogne verso la superficie, chiunque avesse fatto del male a Mikey o a Kathleen sa la sarebbe vista molto brutta.
--- angolo dell'autrice ---
...CHIEDO PERDONO! CHIEDO UMILMENTE LA VOSTRA PIETA'!
….anche questa volta ci ho messo una vita ad aggiornare! T^T
Dovete scusarmi! Ma davvero, ho avuto un calo di ispirazione orribile, mai avuti così!
Donnie: Si chiama blocco dello scrittore!
...si si va bene! È lo tesso!...tornatene via sciò sciò!
Donnie: Era per precisare! Se non accetti le critiche costruttive non è colpa mia! * se ne va*
...uffa...vengono sempre per darmi dell'idiota! Comunque!
Per fortuna oggi mi è tornata l'ispirazione! E ho scritto tutto d'un fiato! Probabilmente ci sarà qualche errore di battitura.........che correggerò! ^_^'
Insomma....spero che questo capitolo vi piaccia! a me non tantissimo ma ok...
Cavoli siamo già al 13...OMO
Speriamo di rivederci presto con in capitolo 14...non vi prometto nulla! Ci avviciniamo a Maggio e ciò vuol dire compiti e interrogazioni che piovono a fiotti dal cielo! TAT
se trovate degli errori o se volete dirmi cosa ne pensate lasciate una recensione! ;)
Eeeeee niente...ci vediamo alla prossimo capitolo!
Byee!
Baci. Becky
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Capitolo 14 *** Capitolo 14 -NUOVO NEMICO- ***
Capitolo 14
NUOVO NEMICO
Kahtleen aprì gli occhi lentamente, non capiva dove si trovava, cercò di muoversi ma si accorse che non poteva, si guardò, era legata ad un lettino, quella situazione la rendeva inquieta, la sensazione di essere immobilizzati era una delle cose che non sopportava, ma non era il momento per andare nel panico, cercò di calmare l'ansia che le cresceva dentro per capire dove era, si trovava all'interno di una stanza buia, sembrava non esserci niente e nessun' altro oltre a lei lì dentro, né una persona né un mobile, “Dove diavolo sono finita?!” mormorò tra i denti, “Accidenti...” non riusciva a liberarsi le cinghie, erano troppo strette, “se solo potessi contattare le altre...” disse sconsolata, improvvisamente una luce si accese sopra di lei, che la costrinse a voltare lo sguardo, “E che cavolo!...” esclamò cercando di abituarsi alla luce, “Oh scusami! Non volevo disturbarti! La prossima volta sarò più delicato!” Disse una voce da qualche parte sul fondo della stanza, era una voce tagliente, cercò di capire chi fosse, sicuramente non era umano data la sagoma di lui nell'ombra, uscì allo scoperto, Kathleen rimase allibita, aveva visto tanti mutanti durante la sua permanenza nelle fogne assieme alle tartarughe, ma questo non lo aveva mai visto, era mezzo pesce e mezzo robot, “E tu chi saresti?” chiese cercando di sembrare il meno turbata possibile, “Io? Oh che maleducato, mi presento subito io sono Xever! E ho il compito di tenerti sotto controllo nel caso che tu stupidamente voglia tentare di fuggire!” disse con un ghigno che metteva i brividi, “Perché? Cosa avresti intenzione di farmi se ci provassi?” rispose lei con tono di sfida, non aveva intenzione di farsi mettere i piedi in testa un'altra volta, “Oh credimi cara tu non lo vuoi sapere!” continuò lui con una strana luce negli occhi, mostrando i denti affilati con un ghigno ancora più inquietante del precedente, “Fishface! Smettila di giocare e vieni di qua, il maestro Shredder ci ha chiamato!” Kathleen si irrigidì, la figura che si era appena affacciata dalla porta della stanza sembrava fatta completamente di pura malvagità, aveva le sembianze di una bestia, forse un cane ma stava su due zampe ed era completamente scheletrico, l'uomo-pesce lo guardò stizzito prima di rivoltarsi verso di lei, “Per adesso ci dobbiamo salutare mia cara! A presto!” disse sempre con un ghigno, poi si voltò e superò l'altro mutante che le ringhiò lievemente prima di chiudere la porta con un tonfo che la fece sobbalzare, Shredder...il suo peggior incubo si stava forse avverando? Shredder le aveva ritrovate, e sicuramente stava usando lei come esca per attirare anche le sue sorelle, sentiva il suo cuore che stava accelerando, aveva paura, ma doveva reagire, non doveva lasciare che il loro piano andasse a buon fine, doveva fuggire, subito.
“Tu sei uno psicopatico, ti diverti a terrorizzare una ragazzina!” disse Rahzar, Xever si voltò stizzito “Senti da che pulpito viene la predica, ti devo ricordare di come hai utilizzato la fiducia di un ragazzino per catturare lui e i suoi fratelli?” gli rispose lui per le rime “Stai avendo compassione per le tartarughe per caso?” gli ringhiò contro lui, “No per niente! Ma pensa prima di accusare qualcuno! Che io e te non siamo poi tanto diversi!” continuò Xever sfoderando un ghigno estremamente strafottente. Entrambi arrivarono nella sala dove si trovava il loro maestro, Shreder stava guardando fuori dai vetri che contornavano la stanza , la città di New York, un giorno avrebbe fatto sparire tutta quella tranquillità che si diffondeva per tutti i grattacieli, si voltò verso i suoi due sottoposti che si inchinarono subito, “Sapete spiegarmi per quale motivo uno degli esperimenti del professor Wright era insieme a una delle tartarughe?” chiese con un tono pericolosamente calmo, “N-no signore...” risposero all'unisono i due, “Allora magari saprete spiegarmi come possono essere fuggite tutte e quattro considerando che avevo incaricato voi di controllare che la consegna andasse a termine senza intralci” continuò voltandosi e facendo risplendere le lame poste sulle sue braccia, i due deglutirono rumorosamente, entrambi quel giorno erano rimasti incastrati in una trappola ideata dalle tartarughe, ma non si erano fatti troppi problemi, non pensavano che le tartarughe sapessero di quello scambio, ma a quanto pare lo sapevano e adesso loro due erano nei guai, “Allora ?” la voce di Shredder si era avvicinata, alzarono la testa era davanti a loro mentre li puntava le sue lame alla gola, “L-le tartarughe ci hanno posto un'imboscata mentre stavamo seguendo il camion, ma-ma non pensavamo che loro fossero a conoscenza dell'affare con i Kraang!” disse Rahzar con un'evidente timore nella voce, “Tsk...mi avete deluso un'altra volta...cosa dovrei fare con voi adesso?” chiese sarcasticamente facendo intuire che il loro futuro sarebbe stato tutt'altro che roseo, “N-no aspetti Maestro!” lo interruppe Xever “A-abbiamo catturato una delle ragazze! Possiamo farci dire da lei dove sono le altre e di conseguenza troveremo anche il rifugio delle tartarughe! Due al prezzo di uno!” continuò rendendo la sua voce il più credibile e ferma possibile, Shredder si voltò lentamente verso di lui, “E tu mi garantisci questo!” continuò “Certo signore! La faremo parlare...con le buone...o con le cattive!” aveva sentenziato con un ghigno, “Perfetto...allora vi lascerò in vita anche questa volta...” disse voltandosi, i due lasciarono un sospiro di sollievo, “Ma...” disse senza voltarsi “Se fallirete anche questa volta per voi le conseguenze saranno atroci...” disse congedandosi e lasciando i due mutanti con i brividi lungo la schiena.
“Beh? Che intenzioni hai? Di torturare la ragazzina?” chiese Rahzar con un espressione indecifrabile, “Non proprio! Sono cattivo ma si da il caso che anche io ho un cuore!” disse fingendosi addolorato, “Per quanto possa essere appagante torturare un nemico, non trovo divertente torturare un bel musino” continuò allargando sempre di più il suo ghigno, “E allora cosa intendi fare sentiamo? Chiederglielo per favore e aspettare che te lo dica?” rispose Rahzar sarcasticamente, “Sai credo che questo tuo piano sia un fallimento” Xever lo guardò con fastidio, “Stai a guardare come faccio cantare quel bel canarino!” disse avviandosi verso la stanza dove si trovava Kathleen, “...ma non era un gatto?...” borbottò Rahzar stizzito andando nella sala accanto posizionata dietro un vetro a specchio.
La notte era calata su New York, e nella città risuonavano soltanto delle sirene in lontananza, i lampioni illuminavano le strade deserte della notte, tutto sembrava tranquillo, ma per delle ombre che saltavano sui tetti quella notte era tutto meno che tranquilla, “Chi pensate possa essere stato a catturarli?” chiese April, “Non saprei...i Kraang...Shredder...tutto è possibile!” rispose Leo concentrato, “Oppure il professor Wright...” continuò Mizuki con un sibilo, “Se quel maledetto si azzarda anche solo a toccarli giuro che gli faccio passare le pene dell'inferno! Che in confronto le sue sedute erano nulla!” disse Lisanna a denti stretti, continuarono a correre, il problema è che non avevano una meta, non sapevano da dove raccapezzarsi, “Se non sbaglio Mikey mi aveva detto che sarebbero andati da Murakami...perché non andare lì...” propose Leo, “Non sappiamo nemmeno se ci sono arrivati da Murakami...” disse Raph, “Probabile...ma tanto vale provare!” continuò Mizuki, così si avviarono verso il ristorante sperando di trovare delle risposte.
Niente, non riusciva nemmeno ad allentarle quelle maledette cinghie, la porta si riaprì, e di nuovo entrò quel mutante, Xever, “Sai...il mio maestro è generoso...dice che se tu farai la brava e ci dirai ciò che vogliamo sapere ti lascerà andare” disse con un sorriso che era tutto tranne che amichevole, “Si certo come no! Ti sembro stupida per caso?” gli rispose lei stizzita dal fatto che la stava trattando come una bambina di due anni, “Certo che no! Credo...anzi so che tu sei molto astuta, per questo ti ho legato per bene!” disse mantenendo il sorriso, “Ci hanno informato della vostra natura incline al scappare continuamente appena ci distraiamo un momento...e sai chi me lo ha detto?” continuò avvicinandosi a lei, ogni suo passo in avanti non faceva altro che stringere il nodo che l'ansia le stava creando allo stomaco, si avvicinò per sussurrarle in un orecchio “...Wright...” Kathleen si irrigidì, serrò le mascelle e sgranò gli occhi, “Ahahah, hai la faccia di qualcuno che ha appena visto un fantasma!” disse lui ghignando, “Allora...sei pronta per l'interrogazione?” chiese sfoderando un ghigno oltremodo inquietante.
La notte era fredda ma stranamente silenziosa, Lisanna e gli altri avevano perlustrato in lungo e in largo alla ricerca di Donnie, Mikey e Kathleen, ma non vi era nessuna traccia, non c'era traccia di nessuno, niente Kraang, niente Foot Clan, niente traccia nemmeno dei Purple Dragons, strano, molto strano, Mizuki si era fermata sul tetto di un palazzo per vedere se magari così riusciva ad avere un quadro completo del quartiere e vedere dove aveva già perlustrato e dove no, quando con la coda dell'occhio vide un'ombra che si stava avvicinando a lei da dietro, con uno scatto si gettò verso di essa atterrandola, “D-Donatello?!” disse incredula, la povera tartaruga sembrava essere appena uscita da una zuffa anche se non sembrava essere ferito gravemente, “Cosa ti è successo? E dove sono Mikey e Kathleen?” gli chiese mentre lo aiutava a rialzarsi, “Mikey? Cosa c'entra Mikey! Io pensavo fosse con voi!” disse il viola visibilmente confuso, lei scosse la testa, “Mi sa che ci siamo incastrati in un bel pasticcio...” disse abbassando lo sguardo, quando lo rialzò incrociò quello confuso di Donnie, così decise di spiegargli cosa era successo, “Non voglio crederci...fregati in questo modo...mi dispiace” disse abbassando la testa, “ Cos-Perhè ti dispiace? Non è mica colpa tua!” disse la ragazza cercando di fargli capire che credeva a quello che stava dicendo, “quello che intendo dire è che-” “ Donnie!” era la voce di Raphael, “Cosa ti è successo? E Mikey?” continuò, “E' quello che stavo per dire, non so dove sia Mikey, ma la telefonata che ho ricevuto da April in realtà era un falso, un pretesto per dividerci così da essere più vulnerabili...infatti mi hanno posto un'imboscata, ma sono riuscito ad uscirne” spiegò lui, “Chi?” chiese Lisanna, “Non ne ho idea...non era faccia conosciuta...e non sono nemmeno molto sicuro sapesse parlare la mia stessa lingua...” finì cercando di cercare nella sua memoria dei dettagli che potessero fare in modo di riconoscere il suo assalitore, “Vorresti dire che il tuo assalitore era uno solo?” chiese Raph confuso, a giudicare dalle condizioni del fratello avrebbe stimato un numero molto pi alto di nemici, “ Beh diciamo che quello vero era uno solo...poi ce ne erano un sacco di altri che sembravano come degli ologrammi perché i miei colpi gli passavano attraverso....però non so perché i loro andavano dannatamente a centro!” concluse leggermente irritato della cosa, “...ologrammi” concluse grattandosi la testa, “Questo assalitore...come era fatto?” Chiese Leonardo, “Beh difficile dirlo...più che un' essere umano sembrava un' ammasso confuso di stracci messi insieme senza un senso logico...” tutti si guardarono tra di se “Questo non è molto d'aiuto...” disse Leo, chi era questo tizio, e cosa voleva da loro, non riusciva a spiegarselo, ma una cosa l'aveva capita, Raph aveva ragione, quella era una trappola ideata per catturare loro, e sfortunatamente ci era andata di mezzo anche Kathy, dovevano ritrovarli, il prima possibile.
--- angolo dell'autrice ---
...non ho più scuse....possiate perdonarmi! TTATT
Tra la mancanza di ispirazione, la scuola e tutta una lunga serie di altre cose tra cui anche la pigrizia ci ho rimesso una vita ad aggiornare!
MEA CULPA, MEA CULPA, MEA MAXIMA CULPA! (/ Q__Q)/
Considerando cosa mi aspetta appena ricomincia la scuola prevedo niente aggiornamenti per un bel po di tempo...possiate perdonare la mia povera anima disgraziata * cough-stai esagerando-cough *
Anyway! Vi ringrazio per aver letto anche questo capitolo!
Visto che ci sono vi auguro un buon anno a tutti! Sperando che 'sto 2017 non porti rogne come il 2016! Eee niente...
Se volete lasciate una recensione per farmi sapere cosa ne pensate o per dirmi che faccio schifo....
See ya!
Baci. Becky
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Capitolo 15 *** Capitolo 15 -TENSIONE- ***
Capitolo 15
TENSIONE
“Quanto manca ad arrivare?” chiese Lisanna impaziente, “Non molto! Porta pazienza! E' la quarta volta che lo chiedi in dieci minuti!” rispose Donnie continuando a correre, “Secondo voi quel tizio che ha incontrato Donnie stava dalla parte dei Kraang?” chiese April preoccupata, “Tutto è possibile! Ma qualunque cosa sia dobbiamo stare all'erta potrebbero benissimo aspettarci dietro ogni angolo!” gli rispose Leo serio, questa proprio non ci voleva, chi era quell'assalitore che aveva descritto Donnie? Era stato sempre lui a rapire Mikey e Kathleen? Oppure i Dragoni Purpurei? Nha! Sicuramente Mikey sarebbe stato in grado di sconfiggerli da solo...un'alleato di Shredder? Possibile...oppure dei Kraang, nessuna delle opzioni era rassicurante, “Sto rilevando un segnale da parte del T-phone di Mikey...ma che diavolo-?!” Donnie si fermò di colpo sul tetto in cui era appena atterrato e guardò stranito il piccolo monitor che aveva con se, “Cosa è successo? Perché ti sei fermato? Si stanno spostando?” chiese Lisanna, “Si ma... secondo il rilevatore sembra che Mikey stia girando a caso all'interno di un perimetro definito...decisamente troppo grande per essere una casa o una cella...sembrano le grandezze di un quartiere” disse Donnie non capendo bene cosa stesse succedendo, forse Mikey e Kathleen non erano stati catturati, forse stavano semplicemente girando per New York, ma i movimenti erano concentrati solamente in quella porzione di territorio, cosa voleva significare? “Cosa diavolo significa?!” disse Lisanna con una faccia alquanto perplessa, Donnie le passò il monito, ed eccolo lì, quello stramaledetto puntino rosso che girovagava senza un senso logico in quella porzione di New York, Lisanna osservò attentamente i movimenti, non sembravano appartenere a un drone o cose del genere, non seguivano un criterio, sembravano più i movimenti di un'animale in trappola, che non sa dove andare e continua imperterrito a deviare strada alla ricerca di un'uscita “...cosa diavolo significa?...” ripeté quasi in un sussurro, non capiva, “Continuiamo, penseremo al senso dei movimenti del T-phone quando saremo pi vicini”, alzò lo sguardo dal monitor, Leo aveva ragione, dovevano muoversi se volevano avere qualche speranza di raggiungerli prima che si spostassero.
“Eeeeeeeeeeeeeeeeiiiii! C'è nessuno nei paraggiiii?” chiese con il suo solito fare, come se le catene che lo tenevano fermo fossero la cosa più normale del mondo, nessuno rispose, “Ninja time!” disse piano e con un'espressione molto furbesca, in men che non si dica riuscì a liberarsi delle catene, “AH! Nessuno mette in trappola Michelangelo! La più astuta delle tartarughe!”, detto questo si guardò in torno, era in una stanza illuminata solamente dalla luce fioca di una lampada bianca appesa al soffitto, nient'altro oltre a lui e al tavolo dove era stato legato, scrutò una porta nella penombra della stanza, si avvicinò, i suoi rapitori erano stati abbastanza intelligenti da chiuderla? Prese la maniglia, l'abbassò, la serratura fece un lieve schiocco, apparentemente no...la porta si aprì, si affacciò su un' ambiente tutt'altro che ospitale, sembrava un set da classico film horror anni 80, ambientato in una specie di struttura ospedaliera fatiscente con bollette della luce arretrate di mesi, in parole semplici un corridoio buio con una serie di porte di ferro ai lati, da mettere i brividi, soltanto una lampada al neon funzionava, “...figo...” uscì e richiuse lentamente la porta, quel posto metteva veramente i brividi, passò davanti a due porte, nonostante avessero dei piccoli oblò il buio all'interno delle stanze non permetteva la vista di niente che non fosse una schermata nera, sembrava quasi che il buio avesse una forma densa e che avesse riempito le stanze, mentre cercava di scrutare cosa ci fosse al di la di una porta sentì delle voci provenire dal fondo del corridoio, non ci pensò due volte, aprì la porta e se la richiuse alle spalle, era l'unico nascondiglio che aveva a disposizione, si mise di spalle alla porta in silenzio, ascoltando le voci, “E' pi tosta di quanto sembri...pensavo sarebbe crollata dopo poco e invece non a risposto a niente...” disse una voce quasi tagliente, “E questo potrebbe essere un problema, se non otteniamo delle informazione il maestro renderà la nostra vita un' inferno” continuò, “No ti sbagli ci ucciderà seduta stante...” gli rispose un'altra voce che sembrava provenire direttamente dall'oltretomba, “Non preoccuparti, troverò un modo per farla parlare, ora abbiamo provato con le buone, il prossimo passo sono le cattive, e credimi si pentirà di non aver risposto prima” la risata che ne seguì fece accapponare la pelle a Michelangelo, quando furono vicine si sporse leggermente dall'oblò per vedere di chi si trattasse, Xever e Rahzar passarono come se nulla fosse, sorpassando ignari la porta dove era nascosto Mikey e entrando dentro un'altra poco dopo; appena si chiusero la porta alle spalle Mikey uscì, “Allora c'è Shredder dietro tutto ciò...” disse fra se e se, poi un lampo di curiosità lo colpì, si voltò verso la direzione da cui erano venuti i due scagnozzi del Foot Clan, in fondo al corridoio c'era una porta, l'unica dalla quale proveniva della luce dall'interno, con cautela e furtivamente si avvio verso la porta, con circospezione si affacciò all'oblò e....Kathleen?
Un lampo gli colpì la memoria, ma certo! Come aveva fatto a dimenticarsene! Kathleen era venuta con lui da Murakami! Sperava soltanto che fosse riuscita a scappare, ma a quanto pare non ci era riuscita, e ora si trovava lì dentro legata ad un lettino mentre cercava di liberarsi, si guardò in torno prima per essere certo che nessuno stesse entrando e aprì la porta, la povera ragazza appena sentì la porta aprirsi fece uno scatto, ma appena mise a fuoco colui che era entrato nella stanza sentì come un peso in meno sullo stomaco, “Mikey...” fu l'unica cosa che riuscì a dire, lui si avvicinò e cercò di slegarla, “Mi spiace averti trascinato in questa situazione” disse profondamente dispiaciuto mentre slegava l'ultima cinghia che la teneva intrappolata, non rispose, non sapeva cosa rispondergli, naturalmente non lo riteneva responsabile, era quel luogo le la rendeva irrequieta e poco incline al parlare, in più l'interrogatorio di quel maledetto mutante l'aveva resa ancora meno incline al conversare, “Andiamo forse so dove si trova l'uscita” disse Mikey trascinandola per un braccio, uscirono dalla stanza e la vista del corridoio la pietrificò, dove si trovava? Perché quel posto assomigliava così tanto al laboratorio del professor Wright? Non potevano essere usciti da New York? Giusto? Tante, troppe domande le stavano affollando la mente, e tutte non avevano una risposta, il che la rendeva ancora più irrequieta, non voleva tornare in quel posto, e probabilmente non ci si trovava, ma allora perché gli assomigliava così tanto? Ricordi che si affollano nella mente, ricordi e immagini che stava iniziando ad accantonare nella sua memoria le riapparivano alla mente come un un onda colpisce violenta lo scoglio durante una tempesta, voleva andarsene, “Kathleen?”, non voleva rimanere un secondo di più in quel posto, “Kathleen?!”, aveva paura, stava provando una dannatissima paura, “Kathleen!” il semi-urlo di Mikey la ridestò dalla sua fiumana di pensieri, “Stai...stai bene?” le chiese preoccupato, “I-io...” solo in quel momento si accorse che le sue mani stavano tremando leggermente, le guardò per una attimo,
“...voglio soltanto uscire di qui...” disse chiudendole a pugno e abbassando lo sguardo, Mikey non rispose, ogni altra parola sarebbe stata futile, voleva andarsene,
come biasimarla, quel posto metteva addosso una strana inquietudine anche a lui, ma sapeva che c'era di più sotto, qualcosa di più profondo, una ferita pi profonda,
e non importa quanto lui e i suoi fratelli e April ci provassero, quella ferita c'era e sempre sarebbe rimasta, qualcosa che andava oltre la loro comprensione,
qualcosa che lui poteva solo vagamente immaginare, quindi decise di non fare altre domande e di trovare una via d'uscita il prima possibile.
“Non so quanto tempo ci è rimasto prima che Fishface e Rahazar ritornino” disse scrutando la porta da dove erano usciti poco prima i due, “Non penso molto,
stavano andando a prendere qualcosa per poi tornare da me...” disse con tono basso lei, Mikey la guardò, e ripensò alla conversazione che aveva ascoltato poco prima, “Ti hanno fatto qualcosa?” le chiese un un tono nella voce che sembrava tutto fuor che di Mikey, “N-no....volevano sapere dove si nascondevano le mie sorelle e dove vi nascondevate voi...ma non li ho detto nulla” disse con uno strano aspetto di sfida negli occhi, “Ma non ti hanno fatto del male vero?” continuò lui come sa la risposta fosse di vitale importanza, non sapeva come rispondere, cosa doveva dire? Una bugia e tranquillizzarlo o dirgli la verità e Dio solo sa cosa sarebbe succedere dopo,
“N-no....cioè non più di tanto...” Ok....ammetteva che quella risposta non solo era strana, ma: 1. Era decisamente inadatta alla situazione, e 2. Non aveva senso... cosa diavolo doveva significare quel “più di tanto”? La faccia di Mikey era perplessa, stava per rispondere ma la porta si spalancò e si ritrovarono di fronte a Xever con in mano un affare metallico dalle sembianze estremamente poco amichevoli, e un Rahazar dello stesso aspetto, che li stavano guardando perplessi e sorpresi,
ci fu un secondo di immobilità prima che Xever gridasse all'altro mutante di catturarli, i due iniziarono a correre nella direzione opposta, correvano senza guardarsi indietro, Mikey prese Kathleen per il braccio e la trascinò in un corridoio parallelo, se nel corridoio prima solo una luce faceva in quello ce ne erano solo alcune che andavano a intermittenza, Kathleen si voltò per vedere se li avevano seminati, e l'immagine di Rahazar sempre più vicina ad ogni intermittenza di luce le si stampò nella mente, corsero a lungo, Kathleen credeva che il cuore le sarebbe esploso da un momento all'altro, quando Mikey approfittando del momento di buio totale svoltò un'altra volta, continuò a correre finché voltandosi non vide più l'immagine del mutante canino che li inseguiva, si fermò, e si nascosero dietro una porta,
entrambi cerono di riprendere fiato il più silenziosamente possibile, “Per adesso penso che siamo al sicuro” disse l'Arancione tra un respiro e l'altro, “Prima che ci vedessero avevo attivato il T-phone, se gli altri ci stanno cercando avranno già visto il segnale” continuò prendendo il telefono in in mano, “Cosa stai cercando di fare?” chiese Kathleen ancora con il fiatone, sicuramente se non fosse stata metà gatto sarebbe crollata a metà percorso, “Cerco di inviare un messaggio a gli altri!”,
in quel momento la porta si spalancò, Mikey fu scaraventato in avanti dall'impatto e dall'altra parte della porta si ergeva in tutta la sua minacciosa presenza Rahazar, che sfoderò un inquietante ghigno “Tana per voi...”.
“Donnie cosa c'è perché ti sei fermato?” chiese Raph leggermente irritato, Mizuki si avvicinò al viola che stava fissando con sguardo indecifrabile lo schermo del suo
T-phone, la ragazza dai capelli corvini osservò lo schermo, i suoi occhi si sgranarono, “E' un messaggio....da parte di Mikey...” disse con un fil di voce,
"Cosa...cosa dice?” chiese Lisanna con timore, Mizuki deglutì, “C'è scritto...” “Shredder, trappola, poco tempo” continuò Donnie con un tono quasi a atono, tutti rimasero in silenzio, si guardarono tra di se, c'era preoccupazione e paura nei loro occhi, ma non potevano restare fermi, dovevano sbrigarsi se volevano avere qualche possibilità di salvarli prima che li venisse fatto del male.
--- angolo dell'autrice ---
Salve salvino! \(QuQ)/
Sinceramente pensavo di metterci di più ad aggiornare...posso dire di essere fiera di me stessa!
(9 UuU)9
Anyway...waaaaaa spero di aver reso la tensione della situazione all'interno di quel luogo molto inquietante in cui si trovano Mikey e Kathleen (/>_<\)
spero che non ci siano errori...anche perché la mia tastiera ha deciso di far addormentare alcuni tasti...quindi scusate!
Grazie sempre a voi che leggete! Se volete lasciate una recensione! ^ u ^
e niente...speriamo di rivederci il prima possibile con un nuovo aggiornamento!
Byee!
Baci. Becky
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Capitolo 16 *** AVVISO ***
Avviso
Ma salveee! ^^
Allora so che queste cose non si fanno (almeno credo...non lo so...non so di cosa parlo)
coooomunque....finalmente ho ritrovato del tempo libero da dedicare a questa fanfiction (lo so lo so sono in estremo ritardo anche questa volta ma trattenete i forconi perchè non è finita quì!) e per riprendere il punto dellla situazione ho pensato bene di rileggere tutta la storia da capo, dal capitolo 1 fino al 15, e mi sono accorta di una cosa...IL FORMATO FA SENTIRE CLUSTROFOBICI! Cavolo gente ditemelo che più che una storia sembra un codice a barre messo in verticale! ( >w >)''
(era ironico eh! so che voi non c'entrate nulla e so io quella di fori come i cancelli!)
E ho deciso che così non si può andare avanti, così mi sono rimboccata le maniche e mi sono messa a riordinare e correggere i vari capitoli, ( Ecco adesso potete liberare i forconi e le fiaccole) quindi per l'effettivo capitolo 16 dovete aspettare ancora un po...spero non tanto perchè comunque non è vuoto ho gia scritto qualcosina.
Quindi....vi ringrazio tanto a voi che ancora leggete e che avete letto con pazienza quell'appiccicume di capitoli, e vi ringrazio ancora per la pazienza che avete con me...sono un caso perso di ritardo cronico patologico (?) perdonatemi! ^^''
quindi come sempre grazie e al prossimo capitolo
Baci, Becky
P.S. Questo avviso scomparirà con la pubblicazione del capitolo 16, in modo da non avere sbalzi tra i numeri dei capitoli e la quantità di capitoli presenti. Bye!
Edit 2018: Hooola....allora...ho ripreso in mano la serie adesso...si
lo so... vi do il permesso per mandarmi a quel paese con un biglietto
di sola andata...comunque...sto finendo di rimettere apposto i capitoli
e sto ripostando alcuni disegni che erano andati persi negli
anni, purtroppo non ho più l'ossessione compulsiva sulle
tartarughe ninja, mi piacciono ancora non fraintendetemi, diciamo che
ultimamente le mie fissazioni sono altre! continuerò la
serie solo che non sarò puntuale! ( NO DAVVERO?!)
della serie potrei posare come una volta al mese come ogni 4
dipende dalla mia voglia (perchè guardiamoci negli occhi,
senza di essa si scrive poco e male) e dal tempo visto che adesso vo
all'università (si ho 21 anni e scrivo fanfiction sulle
tartarughe ninja problemi?) e quando non sono lì sono a
lavoro... (ATTENTI GIOVINCELLI ESSERE "ADULTI" E' UNA TRAPPOLA!)
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