Ti amo... ma non posso 3

di angyblu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Personaggi ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Personaggi ***


Luc e Mary: sposati,genitori di Hope ed Eva
Hope: 25 anni, iscritta all'ultimo anno di medicina
Eva: 17 anni

Gabriel e Arya: sposati, genitori di Alexia
Alexia: 17 anni

Alexandra: sorella di Gabriel, madre di Joshua
Joshua: 22 anni, iscritto al quarto anno di medicina

Emilia e Domenico: sposati, genitori di Giada, Stefan, Nicholas e Grace. Domenico fratello di Mary, Emilia sorella di Claudio
Giada: 30 anni, medico pediatra, fidanzata con Michael
Stefan: 18 anni
Nicholas:18 anni
Grace: 18 anni

Ashley e Claudio: sposati, genitori di Sebastian. Ashley sorella di Luc, Claudio fratello di Emilia.
Sebastian: 20 anni, modello.
Kathryn: fidanzata di Sebastian


Informazione: le scuole e le università in America sono differenti dalle nostre così come gli anni di studi.
La storia è ambientata a New York ma per quanto riguarda le scuole o università scriverò secondo i nostri modelli italiani.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


INIZIO PRIMA PARTE

HOPE

"Oddio"

Mi sveglio di soprassalto e mi metto una mano sul cuore.
Mi giro e noto che sono le tre del mattino.
Maledetti incubi!
Ogni notte lo stesso incubo.
Cosa significa?

Vedo mio padre entrare nella mia stanza, come ogni volta.

"Di nuovo?"

Annuisco

"Hope sono solo incubi"

"Lo so ma sembrano così reali papà e poi vedo un uomo"

"Non lo sono, tranquilla. Dormi ora che domani devi andare in facoltà"

La mattina seguente mi sveglio con un mal di testa assurdo.
Vado in bagno e inizio a prepararmi per andare in facoltà.
Dopo non so quanto tempo scendo in cucina e trovo i miei genitori ed Eva a fare colazione.

"Buongiorno"

"Buongiorno tesoro"

Sorrido a mia madre e prendo un cornetto al volo e metto un' aspirina per il mal di testa in un bicchiere d'acqua.
"Ho mal di testa papà"

"D'accordo ma fai colazione prima non prenderla a stomaco vuoto"

Annuisco e mia sorella Eva mi passa un caffè ridendo.

"Ah Hope domani tornano Joshua e Sebastian"

"Cosa papà?"

"Domani torna Joshua dall'Inghilterra e Sebastian dall'Italia"

Annuisco pensierosa e mi dirigo a prendere la borsa.

"Hope mi accompagni tu a scuola?"

"Si ma fai veloce Eva che tra mezz'ora devo essere in ospedale"

Arrivo all'ospedale universitario in ritardo come ogni giorno.

"Signorina ****  i pazienti non aspettano lei"

"Mi scusi dottore"

"Si muova infili il camice e venga con me"

Entro nello studio del medico e trovo già tutti presenti.
Vado vicino ad Alyssa che mi guarda ridendo.

"Non ridere per favore"

"Sono convinta che prima o poi il prof ti ucciderà"

Scoppio a ridere "Mi ama non lo farà mai"

"Non lo fa perché sei la migliore della sua classe,poi con quelle gambe"

"Aly per favore"

"Guardati Hope sei una bomba, per non dire che sei il sogno di molti ragazzi e vecchi"

Scoppio a ridere nuovamente e il professore ci guarda con uno sguardo omicida
"signorine volete diventare medici o andiamo a prenderci un caffè tutti insieme? Hope esponi il caso vediamo cosa sei in grado di fare"

"Si dottore"

Leggo attentamente la cartella della paziente

"Signorina per lei di fronte a cosa ci troviamo?"

Mi viene in mente di tutto,ma non riesco a capire quale sia la diagnosi,  poi mi ricordo dell'ultima sua lezione e bingo!
Ci sono, mi prendo altri cinque minuti,tutti mi guardano sono certa che si aspettano che sbagli, alzo lo sguardo dalla cartella clinica e guardo il medico.

"Dottore si tratta di un caso di ***"

Mi guarda compiaciuto so di non aver sbagliato questa volta.

"Siete tutti d'accordo con la vostra collega?"

Nessuno parla ma  una ragazza, la più odiosa del gruppo, mi guarda e dice:
"impossibile è un caso raro, uno su un milione e queste analisi non dicono nulla. Io continuerei ad indagare, non mi baserei solo  su queste informazioni per fare una diagnosi."

Il medico mi guarda e mi fa cenno di avvicinarmi a lui.

"Esponga la sua opinione e cosa l'ha portata a pensare quello che ha detto"

Espongo la mia tesi e vedere le facce degli altri così sbalordite è un piacere.
Per di più espongo la mia opinione sull'intervento da seguire e sulle successive terapie.

Il medico sorride "brava"

"Grazie professore"

Stringo la mano al medico e ritorno al mio posto.

"Ragazzi quante volte devo dirvi di guardare attentamente ogni piccolo particolare. La vostra collega ha ragione, spero che al prossimo caso non sia di nuovo lei a darmi la diagnosi corretta. Ah questa cartella clinica non è stata data a voi tanto per, di questo caso ne parlai la scorsa settimana ma a quanto pare nessuno di voi cinque ha ascoltato la mia lezione. Ora andate a lavorare"

Tutti escono e il medico mi fa cenno di rimanere

"Dottore?"

"Hope non ammetto più i ritardi di questa mattina, ancora devi laurearti e devi concludere le ore di tirocinio. Per quanto riguarda hai scelto una specializzazione?"

"Si neurochirurgia"

"La mela non cade lontano dall'albero"

"Professore ammetto che ero indecisa ma il suo lavoro come quello di mio padre mi attira maggiormente quindi "

"Tu sei brava Hope lo ammetto sei una delle migliori quindi sarò felice di seguirti nel tuo percorso,se farai domanda qui in questo ospedale,so che alla fine finirai nella clinica di vostra proprietà ma averti qui nell'ospedale universitario sarà un piacere"

Annuisco contenta ed esco dal suo ufficio.
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"Hope"

"Aly"

"Cosa voleva da te?"

"La solita ramanzina sulla puntualità"

"Sei pensierosa è successo qualcosa?"

"Domani torna Joshua dall'erasmus"

"Ah"

"Che diavolo devo fare Aly?"

"Ignoralo, lo devi ignorare Hope. Mostrati felice davanti a lui e fai vedere e che non hai pensato a lui in questo periodo. Chiodo schiaccia chiodo Hope. Stasera,avviso le altre, andiamo a ballare"

"Oh sei tutta matta"

"Ti voglio bene tesoro. Joshua non è per te"

"Ah maledizione. Ah Aly torna anche Sebastian"

Scoppia a ridere "Ah quel figo di tuo cugino mi fa morire, ma non è per me, ha solo 20 anni. Esagera tesoro, stasera ci divertiremo e faremo conquiste "


LUC

Sono le dieci di sera e sto scrivendo al computer quando vedo scendere Hope.

"Togli il trench Hope"

So benissimo che sotto indossa qualcosa di proibito.
Si toglie il trench e Mary scoppia a ridere dicendole che è bellissima mentre io la guardo scioccato

Si toglie il trench e Mary scoppia a ridere dicendole che è bellissima mentre io la guardo scioccato.
Indossava un vestitino cortissimo che lascia poco all'immaginazione, e un paio di stivali neri al ginocchio con dei tacchi altissimi.

"Dove vai vestita così?"

Non sono di parte ma mia figlia è una bomba, e so che attira l'attenzione di molti ragazzini ma sopratutto uomini adulti.

Si avvicina e mi bacia la guancia "ti voglio bene papà, ma stasera ho bisogno di distrarmi"

"Hope mi raccomando"

"Tranquillo. Andiamo con l'autista dei genitori di Alyssa, prima andiamo a cena e poi a ballare"

Vedo Hope uscire e scuoto la testa.

"È adulta ormai Luc"

Mi avvicino a Mary e la bacio "è sempre la mia bambina"

"Mhh ma è cresciuta ed è una ragazza bravissima non ci ha mai dato problemi"

"Hai ragione"


HOPE

Arriviamo in discoteca dopo aver cenato.

"Ragazze avete il pass?"

Aly e le altre mi guardano perplesse.
Per entrare in questa discoteca bisogna avere dei pass.
Fanno entrare solo gente importante e famosa.
Ma io so come entrare.

"500 euro se ci dai i pass"

"Ragazzina non mi corrompi con dei m i soldi"

Scoppio a ridere e sento una voce dietro noi

"Le ragazze sono con me. Dagli i pass"

"Certo capo"

Ci consegna i pass e l'uomo  entra dietro di noi.

"Grazie..."

"Marcus, mi chiamo Marcus"

"Piacere Hope"

"Venite con me"

Entriamo e saliamo al piano inferiore, in un piccolo prive.

"Il posto migliore per delle incantevoli creature. Il primo giro lo offre la casa ragazze divertitevi"

Si avvicina e mi scocca un bacio sulla guancia.

"Ci vediamo Hope"

"A presto Marcus"
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"Hope per poco non ti scopava su questo tavolo"

"Aly finiscila. Ma lo hai visto?"

"Lo abbiamo viste tutte e io mi butterei su di lui stasera"

Veniamo interrotte da un cameriere

"Ragazze un giro di champagne? Offre il capo"

Annuiamo

"Scusami ma lui è il capo?"

"Oh bellezza Marcus è il figlio del proprietario gestisce questo locale solo da un mese"

"Quanti anni ha?"

"32 bellezza"

Dopo aver bevuto non so quante bottiglie di champagne, e cocktail scendiamo in pista a ballare.

"Hope guarda li"

Mi giro e vedo Marcus che mi fa cenno di risalire sul piano superiore.

"Aly ci vediamo dopo"

"Divertiti cara"

Salgo al piano inferiore e Marcus mi fa entrare in un prive, dove c'è un altro ragazzo a baciarsi con una ragazza. Mi fa sedere sulle sue gambe e mi scosta i capelli da un lato, iniziando a baciarmi dolcemente il collo per poi prendere possesso delle mie labbra.

"Andiamo in un posto più tranquillo ti va?"

Annuisco e mi trascina al piano di sopra del locale,il suo appartamento.
La mattina seguente mi sveglio, ma non sono nella mia camera mi giro e vedo Marcus che mi guarda.

"Oh cazzo"

"Hope dove vai?"

"A casa Marcus"

"Ci rivedremo?"

Mi avvicino e le bacio le labbra "cercherò di tornare"

Esco velocemente dal club e chiamo un taxi.
Quando rientro a casa sono le nove de mattino e vedo mio padre con il telefono in mano, che quando mi vede chiude la telefonata.

"Hope non una parola! Non puoi immaginare quanto mi sia preoccupato non vedendoti nel tuo letto"

"Scusa papà"

Mia madre mi sorride "ho detto a tuo padre che  sicuramente eri rimasta da Alyssa"

"Si pà,ero da Aly, ci siamo addormentate dopo che mi ha invitato a bere un drink a casa sua"

Mio padre si avvicina e mi bacia una guancia sussurrandomi "non eri da Aly e profumi di uomo, ma per questa volta faccio finta di credere alle tue bugie"

Mi allontano scandalizzata e mia madre scoppia a ridere così come mia sorella Eva che ha ascoltato tutto.

"Vai a lavarti e poi vai a letto, ho l'impressione che non hai dormito molto"

"Papà"

"Vai. Stasera c'è la festa di bentornato per Joshua e Sebastian"


 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***



ALEXIA

"Alexia scendi c'è Eva"

"Falla salire papà"
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"Alexia"

"Eva che ci fai qui?"

"Non ti racconto che mia sorella è appena tornata da non sappiamo dove"

"Hope è il mio mito"

"Oggi torna Sebastian"

"Io non ci sarò stasera Eva. Ho convito i miei a farmi restare a casa"

"Ma perché Alex"

"Perché tuo cugino mi vede solo come sorella o cugina cosa che nemmeno sono"

"Tu sei sempre mia sorella Ale siamo cresciute insieme"

"Lo so Eva e questo non cambierà mai. Ma per Sebastian lo sai"

"Una persona non ti tratta come cugina lo sai no?"

"Finiscila con la storia che piaccio a Nicholas per favore"

"Quando ti accorgerai di lui vedrai come mio cugino ti sbava dietro"

"Nicholas non c'è paragone con Sebastian"

"Sebastian è uno stronzo Alex da questo ha preso da mio padre, zia Ashley lo dice sempre. Andiamo a fare shopping e questa sera vieni alla festa non mi dire che non vuoi salutare nemmeno Joshua"
"Joshua lo vedrò a casa poi"

"D'accordo Alex come vuoi. Ti dico solo che Sebastian dimenticalo perché lui ti vede solo come parente" 


GABRIEL

Dopo che Eva va via, vado da Alexia.

"Alexia come stai?"

"Mi fa male tutto"

"Alza la maglietta fammi vedere"

Metto una mano sul ventre di mia figlia e premo ma non sento nessun lamento di dolore da parte sua e so benissimo che non ha nulla.
Le abbasso la maglietta e le do un bacio sulla fronte.

"Dormi un po' passo più tardi"

Scendo in salone da Arya e scoppio a ridere 

"Nostra figlia è sana come un pesce. C'è qualcosa che non sappiamo?"

"Non lo so Gabriel ma se non vuole venire lasciamola qui."

"Nostra figlia ha problemi di cuore te lo dico io Arya"

"Potresti aver ragione, ma deve essere lei a parlarne"


SEBASTIAN

Sono di fronte alla mia casa.
È quasi un anno che sono assente da casa per le varie sfilate di moda,essendo un modello.
I miei genitori non hanno mai visto di buon occhio questa mia passione che poi è tramutata in un lavoro ma quando hanno visto che non mi lasciavo corrompere da quel mondo sono stati i miei primi sostenitori.
Sono fieri di me e lo vedo nei loro occhi.
Ricordo ancora quando la prima volta che mia madre ricevette l'invito alla sfilata da parte di Moschino per poco non piangeva.
Nessuno avrebbe immaginato che il famoso chirurgo plastico avrebbe accettato che suo figlio entrasse a far parte del mondo dello show business. 
Invece lo ha accettato e nei loro occhi vedo che sono fieri di me.
Suono il campanello e mi apre la domestica.

"Sebastian ben tornato"

"Grazie Marghareth.I miei sono in casa?"

"Certo ti aspettavano"

Entro in casa e lascio le valige.
Salgo al piano di sopra e trovo mia madre e mio padre a baciarsi.
Quando mi vedono mia madre si lancia tra le mie braccia 

"Amore mio sei tornato"

"Si mamma"

Si avvicina anche mio padre e mi saluta con un caloroso abbraccio.

"Sebastian"

"Mamma non piangere"

"È un anno che non ti vedo amore mio"

Rido e l'abbraccio ancora di più

"Mi sei mancata.Anche tu papà"

Mio padre ride "Sebastian la devi finire di mandarmi le tue amiche modelle che vogliono rifarsi"

Io scoppio a ridere "ti creo la clientela papà"

"Spero che ti fermerai più tempo Sebastian"

"Si papà e ho anche delle novità. Io sono tornato per restare questa volta.
Due aziende una di moda e una di pubblicità mi hanno proposto dei contratti per un anno, sto valutando quale accettare, magari li farò vedere a zia Mary o zia Emilia, ma accetterò uno dei due questo è sicuro. Per questo cari genitori per un anno mi avrete sicuramente qui e mi dovrete sopportare"

"Oh non scherzare Sebastian sai che non mi va giù che viaggi in continuazione e non hai mai un posto fisso"

"Lo so mamma. Ma ho anche un altra novità per voi"

"Cioè?"

"Mi sono fidanzato e la mia ragazza è qui a New York"

"Auguri Sebastian"

"Grazie mamma. Kathryn ha 20 anni come me e anche lei è modella ci siamo conosciuti a Parigi, sono già otto mesi che stiamo insieme"

"Nessuno ha mai parlato di voi"

"Siamo stati bravi a tenerlo nascosto, volevamo essere noi a darvi la notizia in questo momento lei lo starà dicendo ai suoi. Anche la sua famiglia abita qui"

"Allora la presenterai stasera alla festa?"

"Si stasera lei sarà con me"


ALEXIA

"Joshua"

"Principessa mi sei mancata"

"Anche tu. Anche tu"

"Ehi che sono queste lacrime?"

"Sono lacrime di felicità. Verrai a stare da noi?"

"Certo mia madre ha una missione e andrà sotto copertura per sei mesi dalla prossima settimana ,quindi mi avrai tra i piedi come al solito"

"Almeno ci sarai tu"

"Perché stasera non vieni alla festa?"

"Non mi va"

"Invece verrai perché sarai la mia accompagnatrice"

"Ti prego non mi va Joshua"

"Vuoi negare la tua presenza al tuo cuginetto?"

"Ok ok mi hai convinto"

"Brava io vado a casa dalla mamma ci vediamo questa sera"
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"Eva ho bisogno di te. Stasera verrò alla festa"

"Grande sorella! Sarai uno splendore. Arrivo a casa tua tra cinque minuti. Devo prendere la carta di credito da mio padre"

"Abitiamo vicino Eva ti do due minuti. Lascia stare la carta di credito mio padre è talmente contento che non resto a casa che ci da le sue"

Alle nove io e Eva siamo pronte ci siamo aiutate entrambe e siamo davvero irriconoscibili.
Mi guardo allo specchio e non mi riconosco.
Mi guardo allo specchio e non mi riconosco

"Alexia sei bellissima. farai vedere a quel cretino di Sebastian cosa si perde"

Scoppio a ridere e metto davanti allo specchio Eva facendole fare una giravolta.



"Eh tu Eva ti sei vista come sei bella? Chi farà stragi di cuori stasera? Sai ci saranno tanti amici di Joshua"

"Alexia non scherzare vuoi mettere me in confronto a Hope?"

"Sei la copia di Hope, e vedrai che non sarà tua sorella quella che stasera sarà corteggiata ma sarai proprio tu"

Scoppiamo a ridere e scendiamo giù dai miei genitori pronti per andare alla festa.
Come scendiamo giù vedo i miei che si tengono per mano.

Mio padre ci sorride "Ragazze siete bellissime. Pronte per andare?"

"Si andiamo papà"


*Alexia :figlia di Gabriel e Arya
*Eva: figlia di Luc e Mary, sorella di Hope
*Sebastian: figlio di Ashley (sorella di Luc) e Claudio( fratello di Emilia)
*Kathryn: new entry, fidanzata di Sebastian
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


SEBASTIAN

"Kathryn stai bene?"

"Sto per incontrare la tua famiglia come dovrei stare?"

"Dai vedrai che piacerai a tutti. Tuo fratello verrà?"

"Credo di si, se non lavora"

Arriviamo alla sala d'hotel che i miei genitori e la mamma di Joshua hanno affittato per la festa.
Entro, prendendo per mano Kathryn.
Dire che dentro ci sono già tante persone è dire poco.
La sala è stracolma di gente.
Hanno voluto fare le cose in grande.

Individuo Joshua e vado da lui

"Joshua"

"Sebastian"

"Ti presento Kathryn la mia ragazza"

Dopo un po' vedo arrivare mia cugina Giada con il suo ragazzo e i gemelli e presento a tutti Kathryn.


ALEXIA

Osservo da lontano Joshua che parla con Sebastian.
Decido di non avvicinarmi e lo osservo attentamente e m incanto.
Non ci vediamo da un anno ma è diventato ancora più attraente.
Poi questa sera ha superato se stesso.

Distolgo lo sguardo dalla sua figura nel momento in cui sento che qualcuno mi chiama

Distolgo lo sguardo dalla sua figura nel momento in cui sento che qualcuno mi chiama.
Mi giro e vedo che mia madre mi fa cenno di avvicinarmi.
Vado da mia madre e mio padre dove mi presentano dei loro amici e il figlio.
Sorrido al ragazzo e iniziamo a conversare.

Fino a quando non sento una voce
"Guarda guarda un po' c'è qualcuno che non vuole salutarmi"

Mi giro con un grande sorriso e vedo Sebastian che mi guarda con un broncio adorabile.
Mi getto tra le sue braccia e gli bacio le guancia

"Ma quanto mi sei mancata principessa"

"Anche tu anche tu"

Iniziamo a parlare de suo lavoro,fino a quando non vedo arrivare una ragazza bionda con un lungo abito nero, dire che è bella è dire poco.

Iniziamo a parlare de suo lavoro,fino a quando non vedo arrivare una ragazza bionda con un lungo abito nero, dire che è bella è dire poco

Osservo la ragazza e la riconosco subito come l'angelo  di Victoria Secret.

"Piacere Alexia. Ti ho riconosciuto subito Kathryn"

"Oh sei la prima che mi riconosce, questa sera"

Sebastian sorride dice "oh voi due andrete sicuramente d'accordo. Alexia ti presento Kathryn la mia ragazza"

Guardo entrambi che mi sorridono e il mio cuore si spezza a metà.
Lui si è fidanzato e per giunta con una fantastica ragazza.
Che sciocca mi ero preparata per lui.
Non mi guarda nemmeno, non c'è paragone con la bellezza di Kathryn.
Ricaccio indietro le lacrime e decido di far buon viso a cattivo gioco e resto per altri dieci minuti a parlare con loro.

Poi con una scusa, vado via e mi dirigo fuori,dove trovo Hope a fumare una sigaretta.

"Me ne dai una?"

"Zio Gabriel sa che fumi?"

"No e zio Luc sa che lo fai tu?"

Scoppia a ridere, scuote la testa e mi passa una sigaretta
"Che successe Alexia? Hai gli occhi lucidi e sono convinta che fai di tutto per non piangere"

"Il ragazzo che mi interessa sta con un altra"

"Oh tesoro brutta bestia l'amore"

"Tu che ci fai qui sola?"

"Evito di incontrare una persona"

"Hope ma come si fa a dimenticare una persona?"

"Non lo so tesoro, non lo so"

"Voglio andare via da questa festa di merda"

"Vieni con me andiamocene. Invia un messaggio a tuo padre digli che stai con me"

"Dove andiamo?"

"In club"

Hope chiama un taxi e andiamo via.

"Dove siamo?"

"Pronta a divertirti?"

"Si"

Entriamo nel club e vedo un uomo camminare verso di noi con un grande sorriso.
Eh se Sebastian lo considero il più attraente,beh non ho capito nulla della vita, perché l'uomo che si sta avvicinando batte in tutto e per tutto Sebastian.
L'uomo si avvicina e bacia le labbra di Hope
Rido e ora comprendo.
Non poteva che essere Hope ad avere tra le mani un uomo del genere.

"Marcus troviamo compagnia per lei?"

L'uomo mi guarda perplesso  "quanti anni ha?"

Hope risponde al posto mio "17 è mia cugina Alexia"

Scoppio a ridere e gli porgo la mano "cugina non proprio, ma va bene. Piacere Alexia"

Marcus scoppia a ridere "ho capito che volete divertirvi. venite con me"

Saliamo in un prive e vedo tre ragazzi, due sono uomini adulti mentre c'è anche un ragazzo più giovane

"Alexia lui è  Sam"

"Piacere Sam"

"Alexia"

"Vuoi una coppa di champagne?"

"Si grazie"

Cominciamo a conversare e scopro che Sam è il cugino di Marcus e che studia economia ed ha 23 anni.

Mi trovo in sintonia con lui e parliamo un po' di tutto.

"Hope è con Marcus, ti accompagno io a casa"

Annuisco "andiamo a ballare Sam?"

"Andiamo a ballare bellezza"


HOPE

"Sei tornata subito vedo"

"Ho voglia di te"

"E io ho voglia di te principessa"

Marcus inizia a baciarmi e mi slaccia il vestito

"Sei bellissima"

Dopo il vestito è il turno degli slip e del reggiseno.

"Che ti faccio Hope?"

"Fammi tutto quello che vuoi"

Nemmeno a dirlo che mi stende sul letto e inizia a baciarmi le labbra, fino ad arrivare all'ombelico

"Marcus"

"Shh tesoro goditela"

Annuisco fino a quando non entra in me e stringo le sue spalle fino a graffiarlo con le unghia.
Dopo esserci fatti una doccia post sesso, ci mettiamo a letto e mi appoggio al suo petto.
Traccio con le dite il contorno del tatuaggio che ha sul braccio.

"Che significa?"

"Troppo presto per le confessioni piccola"

"Anch'io ne voglio uno"

"Perché non lo hai mai fatto?"

"Perché un tatuaggio è per sempre"

"Infatti devi esserne convinta"

"Sai tante volte ho pensato di tatuarmi un nome ma ora che ci penso avrei sbagliato in pieno. Marcus con te il sesso è bello, fantastico per meglio dire ma ..."

"Ma è solo sesso. Lo so Hope la stessa cosa è per me non posso e non voglio avere relazioni"

Annuisco e rilassandomi alle sue carezze mi addormento.
La mattina seguente mi sveglio ancora abbracciata a lui, è la seconda volta che finisco a letto con Marcus nel giro di 48 ore e posso affermare che questo mi piace.

Lo guardo che dorme ancora prendo il telefono e noto che sono le otto del mattino, vedo che c'è un messaggio di Alexia

"Hope sono tornata a casa. Buon divertimento con Marcus. Grazie per avermi portato al club mi sono divertita da matti"

Sorrido e penso che se lo scopre zio Gbairel mi uccide

Mi alzo lentamente e mi rivesto decido di non svegliarlo, gli lascio un biglietto
"Ci rivedremo il prossimo weekend. Bacioni Hope. Ah sei stupendo quando dormi"

Sorrido ed esco,chiamo un taxi e vado a casa.

È domenica mattina spero che stiano ancora dormendo sopratutto dopo la festa di ieri sera.
Entro in casa silenziosamente, ma è tutto inutile perché trovo mio padre seduto sul divano che sorseggia un caffè.

"Papà"

"Si può sapere dove dormi la notte?"

"Io da Alyssa"

"Non mi raccontare cazzate Hope, non eri da Alyssa."

"Papà"

"Basta Hope, se ti frequenti con con qualcuno puoi dirmelo come hai sempre fatto"

"È diverso e non mi frequento con nessuno"

"Che stai combinando Hope?"

"Niente e ora lasciami andare a letto"

"No la conversazione non finisce qui. Voglio sapere dove hai dormito queste due notti"

"A casa di un uomo con cui faccio sesso papà, faccio solo sesso. Contento ora?"

Lascio mio padre in stato di shock e vado nella mia camera da letto, dove trovo Eva ad aspettarmi.

"Eva per favore"

"Ho sentito tutto. Io ti stimo Hope ma sono certa che a papà farai venire un infarto un giorno di questi"

Scoppio a ridere e l'abbraccio "i nostri sono i genitori migliori del mondo non potevamo avere di meglio, ma devono mollare un po'"

"Hope hai sempre detto tutto a papà, ti sei confidata sempre più con lui, tra e te lui c'è un rapporto che va oltre, non pensare che sia gelosa, anch'io lo ammiro molto e ci vado d'accordo ma mi confido con la mamma a differenza tua che lo fai con lui ma da un anno sei cambiata,l'abbiamo notato un po' tutti"

"Lo so Eva"

"Vai da papà Hope ci starà di merda"

Annuisco"prima una doccia e poi ci vado"

Dopo mezz'ora vado nello studio di mio padre dove lo trovo a lavoro.
Vado a sedermi sulle sue gambe come quando ero bambina e appoggio la testa sulla spalla.
Non dice nulla mi accarezza solo i capelli, ispiro il suo profumo che sa di casa e di tutto.

"Mi dispiace. Mi dispiace davvero, la prossima volta ti avviserò almeno, ma non chiedermi nulla per favore"

"Volevi il principe azzurro fino ad un anno fa tesoro che succede ora?"

"Un anno fa ecco, papà qualcuno mi ha fatto male, spezzando il mio cuore e non sono pronta ad avere una relazione"

"Oh Hope, non ho mai capito nulla,anch'io tempo fa ero come te, poi ho incontrato  la mamma ma tutto è cambiato. Ti comprendo ma ti assicuro che arriverà l'uomo che ti farà cambiare"

"Io volevo dirtelo ma le cose sono precipitate e ho deciso di tenermi tutto dentro. Quell'uomo era lui papà"

Inizio a piangere,finalmente mi sfogo.

"Non voglio vederti piangere Hope sai che non lo sopporto, tu sei forte amore mio, sei la mia bambina e vedrai che qualcuno curerà il tuo cuore. Magari questo uomo con cui hai passato queste notti"

Annuisco e resto con lui per un po', fino a quando non mi riaddormento.
In un stato di dormiveglia sento mio padre che mi porta a letto e mi rimbocca le coperte, e mi bacia la fronte.
Eh non importa se ho 25 anni,perché mio padre sarà sempre la persona più importante della mia vita, e forse con lui bambina lo sarò per sempre.


 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


HOPE

Il lunedì arrivo in ospedale con dieci minuti di ritardo.
Un record rispetto ai miei quarto d'ora o mezz'ora.
Ma ho fatto male i conti, perché vedo il mio professore/tutor incazzato più che mai, che mi aspetta con il mio camice in mano.

"Infilalo e oggi sei al pronto soccorso"

"Ma dottore"

"Ti avevo avvisato, vai al pronto soccorso ti aspettano"

Scendo al piano inferiore e chiedo a un'infermiera di chi devo chiedere.

"Signorina lei è con il dottor Sevil, in questo momento lo trova in sala 2"

Annuisco e mi dirigo dal medico.

"Ah tu sei la ragazza che mi manda il primario di neuro. Hope giusto? Posso darti del tu vero?"

"Certo dottore"

"Bene allora ecco qui occupati dei numeri 34, 36, 40, 45 , quanto concludi torna da me"

Annuisco e noto che sono codici verdi.
Infatti il primo paziente è un ragazzino che si è tagliato superficialmente alla mano.

Dopo un turno estenuante il medico mi dice di visitare un ultima paziente e poi di andare via, vado in sala tre e e vedo una bambina dolcissima che piange abbracciata a una signora

"Dottoressa lei è mia nipote Charlotte, ha la febbre molto alta e si lamenta in continuazione"

"Può aspettare fuori signora ci penso io"

Leggo che la bambina ha 4 anni.
Sorrido alla piccola e le do una caramella.

"Allora piccolina io sono Hope. Prometto che non ti faccio nulla."

Le misuro la febbre e vedo che è abbastanza alta.
Le controllo la gola e la respirazione infine decido di metterle una supposta per abbassare la febbre e segno tutto sulla cartella.

Non faccio in tempo a finire che sento gridare la bambina "papà, papà"

Mi giro e vedo colui che dovrebbe essere il padre, Marcus.
Marcus è il padre di Charlotte.
Marcus la stessa persona con cui sono andata a letto, è padre.

"Tu?"

Marcus prende imbraccio Charlotte, senza rispondere alla mia domanda ma sopratutto guardandomi con uno sguardo glaciale.

"Cosa ha mia figlia?"

"Influenza, qui è tutto segnato puoi andare in farmacia a prendere questi medicinali"

"Puoi indicarmi un pediatra da cui farla visitare"

"Non ti fidi di me?"

"Sei una ragazzina scommetto alle prime armi, quindi posso permettermi di avere dei dubbi. Poi si tratta della salute di una bambina. Mia figlia oltretutto "

"Come diavolo ti permetti dopo aver..."

Veniamo interrotti nel momento in cui entra il professore.
Che diavolo ci fa qui?
Ci manca solo una sua strigliata.
Il medico prende la piccola imbraccio

"Marcus le do io una controllata saliamo al mio piano. "

"Dottore è semplice influenza, la febbre è dovuta all'arrossamento della gola"

"Hope vuoi mettere in discussione le mie parole.?Visiterò io la bambina e vedrò se è un influenza. Quando finisci sali sopra nel mio studio a firmare"

"Certo dottore"

Lancio un occhiata di fuoco a Marcus e vado a togliermi il camice.
Il primario di neurochirurgia vuole visitare una bambina per un influenza.
Non posso crederci nemmeno lui si fida di me
"Tu sei la migliore del mio corso Hope"
Certo tanto brava da non fidarsi di me che ammetto che la piccola ha solo un influenza.

Dopo essermi calmata e aver preso un caffè,vado sopra e mi raggiunge Alyssa.

"Non sai chi ho visto Hope"

"Chi?"

"Marcus con una bambina che ho scoperto che è sua figlia. Il professore è lo zio di Marcus. Marcus mi ha riconosciuto"

"Lo so Aly gli ho incontrati al pronto soccorso"

Racconto tutta la vicenda a Alyssa che mi guarda sotto shock

"Che stronzo dopo che ti ha scopato. Il professore poi dopo che ti loda"

"Lascia perdere voglio solo firmare quei dannati fogli e tornarmene a casa. Altre 50 ore e ho concluso questo maledetto tirocinio. Mi prenderò questa benedetta laurea e andrò avanti per la mia strada e non di certo qui"

"Hope lui è ancora dentro"

"Meglio"

"Hope non combinare guai"

Rido e vado nello studio del professore.
Busso e mi fa entrare.
Quando entro vedo la bambina sul lettino a giocare con lo stetoscopio e il professore che scrive con Marcus che lo guarda.

Nessuno alza lo sguardo quindi con un colpo di tosse dico "Professore devo firmare"

"Si firma questi fogli"

Firmo i fogli con  le ore di tirocinio della settimana scorsa eseguite nel suo reparto e noto che la prossima settimana mi ha sposato in ginecologia.

"Che significa?"

"La prossima settimana farai le tue ore con il dottor ***"

"Perché?"

"Perché non puoi stare sempre qui nel mio reparto non sei una specializzanda"

"Eh non sarò mai una sua specializzanda. La piccola ha l'influenza giusto?"

"Signorina calmati."

Prendo un respiro profondo, recupero la mia borsa e mi dirigo alla porta.

Ma prima di uscire mi giro con un sorriso sadico, guardo Marcus e il professore e dico: "Ah professore. Chieda a suo nipote con chi ha passato la notte lo scorso di weekend e perché non si è fidato della mia diagnosi sulla bambina"

Apro la porta e la sbatto con violenza, non prima di aver dato un occhiata alle loro espressioni.
Vedo Alyssa che mi guarda spaventata

"Che hai combinato?"

"Oh ora anche il professore sa con chi sono andata a letto"

"Hope ma che diavolo, ti giochi il tirocinio così e addio laurea"

"Vaffanculo a tutti Alyssa"

Esco dall'ospedale e mi infilo nella mia auto, ma non faccio in tempo,che vedo che Joshua mi blocca la portiera dell'auto
Pure lui ci mancava in questa giornata di merda!

"Ti ho trovato finalmente"

"Cosa vuoi?"

"Vuoi smetterla di evitarmi"

"Noi due non abbiamo nulla da dirci"

"Invece noi due abbiamo molte cose da dirci Hope"

"Senti Joshua sono stanca e non ho voglia di parlare con te"

"Hope chiariamo per favore"

"Cosa cazzo dobbiamo chiarire eh? Me lo dici tu?"

"Mi dispiace"

"Cosa ti dispiace? Il fatto che ti avevo confessato di amarti   e tu mi ricambi tradendomi e andatone per un anno. Sei un bambino, non dovevo mettermi con uno più piccolo"

"L'età tutto sull'età conta"

"Tu non mi hai trovato con un altro a fare sesso, invece io si, e ringrazia che i nostri non sapevano nulla della nostra relazione"

"Non mi ami più?"

"No non ti avrei aspettato un anno. Mi sono rifatta una vita e ora lasciami in pace"

"Non mi arrendo Hope"

"Non me ne frega un cazzo. E ora lasciami, e fai in modo che questo discorso non capiti con i nostri genitori intorno"

Lo vedo andare via e mi chiudo in auto e inizio a battere la testa contro il volante.

"Maledetto non dovevo più piangere per te"

Mi asciugo le lacrime e metto in moto l'auto.

Spingo il piede sull'acceleratore 40,50,100,120,140......

"Vaffanculo Joshua, vaffanculo Marcus. Siete degli stronzi"


 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


 
LUC

Sono le cinque del pomeriggio quando sento il telefono suonare.

"Pronto?"

"Signore la chiamiamo dalla caserma sua figlia è in stato di fermo per eccesso di velocità"

"Arrivo"

-----------------------------------------------
"Che succede Luc? Hope sta bene?"

"Hope è in stato di fermo per eccesso di velocità"

Eva scoppia a ridere e io e Mary le lanciamo un occhiataccia.

"Non c'è nulla da ridere. È la seconda volta che lo fa"

"Un anno fa papà

"Ecco si un anno fa ricordo perfettamente"

-----------------------------------------------

Prendo la mia auto e mi reco alla caserma.

"Dottore"

"Salve mia figlia?"

"Nell'ufficio del capo"

Mi fanno entrare nell'ufficio e vedo Hope conversare con il capo nonché zio di Alyssa, la sua migliore amica.
Hope si gira e noto benissimo dai suoi occhi arrossati e lucidi che ha pianto.

Scuoto la testa "a quanto andava?"

"180 Luc, è stata fermata da una pattuglia"

Dopo aver pagato la multa e la cauzione per non essere finita dietro le sbarre ci infiliamo nella mia auto.

"La tua la ritiriamo domani. Hope devo ritirarti l'auto?"

"No"

"Che cazzo ti salta in mente?"

"Niente"

"Non farlo più. Intesi?"

"Si"

Faccio finta di crederci, metto in moto l'auto e ci dirigiamo verso casa.
Ma veniamo bloccati nel traffico a causa di un incidente,infilo il suo cd preferito di Lana del Rey e parte la canzone.
Sorrido quando la sento canticchiare


HOPE
Will you still love me when I'm no longer young and beautiful
Will you still love me when I got nothing but my aching soul
I know you will, I know you will
I know that you will
Will you still love me when I'm no longer beautiful

Appoggio la testa contro il finestrino dell'auto di mio padre e continuo a canticchiare fino a quando non noto che sto piangendo appannando il finestrino.
Mio padre ha scelto proprio la canzone giusta. Maledette lacrime!

"Hope che ti succede?"

Mi giro verso mio padre che mi guarda con apprensione.

"Andiamo a prenderci una cioccolata calda papà?"

"Si, appena usciamo andiamo al nostro bar"

Il bar non è altro che il bar della clinica,non è il luogo adatto, lo so, ma fanno la migliore cioccolata calda al mondo.
Sorrido a mio padre e recupero un fazzolettino dalla borsa.

"Hope non piangere non lo sopporto. Il discorso di ieri sera non è servito a nulla?"

"Non posso farne a meno"

"Chi ti sta facendo del male? Perché non me lo dici"

"Non  posso davvero papà, ci sono cose più grandi di noi, io non riesco a gestire tutto"

"Ma con qualcuno devi confidarti"

Dopo un quarto d'ora riusciamo ad uscire dal traffico

"Al posto della cioccolata ti va una crêpes?"

Annuisco e lo vedo armeggiare con il telefono.
Dopo dieci minuti arriviamo nella più famosa  creperai di New York e scendiamo dall'auto.
Ma a quanto pare  non siamo soli, vedo venirci incontro mio zio Gabriel.
Mio padre a quanto pare ha tirato fuori l'artiglieria pesante.
Mio zio mi raggiunge e mi lascio cullare dal suo abbraccio così come ero quando ero piccola, così come con mio padre, con mio zio c'è sempre stato un rapporto speciale oltre l'ordinario.

Vedo mio padre sorridermi sussurrandomi "dovevo farlo"

Entriamo nel locale e ordiamo tre crêpes alla Nutella e tre caffè.

Mio zio mi prende una mano e mi dice
"Allora ci racconti cosa succede principessa?"

Gli guardo in imbarazzo ricordo ancora come ogni volta che tornavo a casa triste, mi ritrovavo con loro due seduti su un divano o ad un tavolo a raccontargli tutto.
Inutile dire che quando si univano anche la mamma e la zia Arya era come se mi trovassi in tribunale.
Lo faccio anche stavolta, sono mio zio e mio padre e non devo aver paura.
Ho 25 anni dovrei vergognarmi di confidarmi più con i miei che con altri, ma non mi vergogno perché nessuno mi conosce meglio delle persone che mi sono accanto in questo momento e che mi sostengono ogni giorno.
Gli racconto tutto della giornata di oggi, compreso di Marcus, omettendogli di Joshua perché non capirebbero e mio padre sarebbe capace di ucciderlo e credo anche mio zio.
I visi di mio zio e mio padre assumono diverse espressioni fino a quando mio zio scoppia a ridere.

"Amore mio non hai più otto anni forse dovresti darci meno dettagli"

"Ma siete stati voi a dirmi di raccontarvi tutto"

Mio padre mi sorride "hai fatto bene forse la prossima volta non chiamerò più Gabriel"

"Eh no è la mia figlioccia voglio sapere anch'io  il motivo di questi colpi testa. Eh poi tesoro mio 180 km orari davvero?"

Scoppio a ridere di gusto e la giornata assume un gusto diverso e i miei problemi passano in secondo piano.

"Grazie vi voglio bene"

"Figurati tesoro"

Ma il momento viene interrotto dal telefono di mio zio che squilla.

Lo sento parlare al telefono e chiude la telefonata dicendo "arrivo"

"Cosa succede?"

"Joshua è stato coinvolto in una rissa, è in clinica, è ferito. Io vado"

"Ti raggiungo tra pochi minuti il tempo di lasciare Hope a casa"

Il mio cuore sobbalza.
Joshua, clinica, ferito

"Vengo anch'io"

Arriviamo in clinica in dieci minuti e andiamo nella stanza dove c'è Joshua.
Vediamo che ha il labbro spaccato e anche un sopracciglio con un taglio profondo.
Mio zio e mio padre si vanno a cambiare per medicarlo e io resto con lui.

Mi avvicino e gli alzo il viso con le mani

"Perché?"

"Ti sei scopata John quando io non c'ero?"

"Scherzi vero?"

"Dimmi se sei andata a letto con lui"

"Si sono andata a letto con lui la notte che tu stronzo, bastardo  che non sei altro mi hai tradito con Vanessa. Ma è stata solo quella notte, invece ah Vanessa mi ha reso partecipe di quante volte siete finiti insieme, mentre noi due eravamo insieme"

"Io..."

"Sei uno stronzo ecco cosa sei"

Inizio a colpirlo sul petto fino a quando non sento qualcuno tirarmi via.
Mi giro ed è mia cugina Giada.

"Finitela se non volete che si scopre tutto"

Mi asciugo le lacrime e lo guardo con odio

"Vedi queste lacrime? Sono le ultime che ho versato per te! Da oggi tu non esisti più! Non voglio vederti mai più! Ti odio Joshua! Ti odio"

"Che diavolo succede qui? Che sono queste urla?"

Ci giriamo e vediamo zio Gabriel arrabbiato più che mai.

Mia cugina Giada mi salva dicendo "Ma niente zio Gabriel io e Hope stavamo litigando contemporaneamente con Joshua per averci spaventato e le nostre urla si sono sovrapposte, ci siamo fatti prendere la mano. Ci conosci no? Noi andiamo a dopo"

Mi copro il viso e vado via con Giada.


GABRIEL

Disinfetto il labbro di Joshua e gli metto dei punti sul sopracciglio

"Che diavolo ti prende?"

"Niente zio"

"Tua madre è partita questa mattina non voglio avere problemi con te mi hai capito?"

"Si"

"Guardami quando ti parlo"

Alza lo sguardo e mi guarda con timore.
Fai bene nipote mio perché ora arriva la parte più divertente

"Perché Hope piangeva?"

"Quanto hai sentito della conversazione?"

"Nulla perché dovevo assicurarmi che il ragazzo che hai picchiato non ti denunciava. Non rifarlo Joshua mi hai capito?"

"Non farmi da padre"

"Oh l'ho sempre fatto e continuerò a farlo. Tuo padre ti avrebbe dato un ceffone e prega che non lo faccia io. Ora dimmi che diavolo succede tra te e Hope, perché è successo qualcosa"

"Nulla"

"Ragazzino per quanto credi di mentirmi?
Ho molti più anni di te e le bugie le fiuto da lontano.
Ho fatto due più due e sono giunto a una conclusione.
Vuoi sentirla Joshua?
Tu parti un anno fa e Hope viene fermata per eccesso di velocità in piena notte, tu torni dopo un anno e dopo due giorni Hope viene fermata nuovamente ma non si limita a questo piange  sulla spalla di suo padre e sulla mia e sai quanto odio le lacrime delle mie principesse.
Per concludere in bellezza lo stesso giorno tu picchi un ragazzo dello stesso corso di medicina di Hope.
Ora io penso che tu e Hope avete avuto una relazione. Sbaglio Joshua? Eh no che sono contro di te,  ma sono convinto che la stai facendo soffrire e attento perché non te lo ripeto due volte, non far soffrire Hope perché anche se sono tuo zio non ammetto cazzate, quella ragazza non merita dolore ne ha passato abbastanza da bambina. Intesi Joshua? "

"Da bambina?"

"Non ti riguarda ma se becco Hope piangere di nuovo per te tu passerai i guai e prega che Luc non lo scopra mai"

"Io e Hope siamo stati insieme e ho fatto una cazzata"

"Bene rimedia alle tue cazzate al più presto. E ora fila a casa che per poco non facevi venire un infarto alla zia Arya"

Vado nello studio di mia nipote Giada e vedo Hope stesa su lettino e bere credo un calmante.
Prendo il bicchiere e lo getto

"Esci Giada. E questo Hope  a te non serve"

"Era limonata zio, ha rimesso due volte"

"Esci Giada"

"È il mio studio"

"Vai a lavoro torna tra un po"

Noto che Hope si è alzata ed è andata nel bagno dello studio, entro e la trovo a rimettere.
Le raccolgo con le mani  i capelli in una coda e recupero  una salvietta per pulirle la bocca.

"Basta Hope. Basta"

Si aggrappa a me e scoppia a piangere

"Basta Hope. Sei una donna basta piangere sopratutto per Joshua"

Mi guarda con gli occhi sbarrati è spaventata

"Papà non deve saperlo promettimelo zio, non devo saperlo non deve saperlo"

"D'accordo d'accordo ma calmati ti stai facendo venire una crisi"

"Promettimelo"

"Te lo prometto. Te lo prometto. Vieni qui stenditi"

"Mi fa male tutto. Dammi qualcosa per star meglio"

Annuisco ed esco e chiamo l'infermiera

"Portami un tranquillante il più leggero che abbiamo"

"Endovena dottore"

"No dammi una compressa"

"Prendi questa. Ed è la prima è l'ultima che ti do. Ti accompagno io a casa tra un po', non diciamo niente a tuo padre"

"Zio"

"Stai tranquilla per un po'. Domani se stai meglio tornerai all'università,chiederai scusa al tuo professore e concluderai le ore di tirocinio e la tesi, ti laureerai e alla specializzazione ti aspettiamo qui. Farai tutto intesi Hope?"

"Non voglio specializzarmi qui"

"Bimba mi fido di te ma non voglio vedere più crolli come oggi, mi fai spaventare e tutto ciò non mi piace. Se sceglierai la specializzazione all'ospedale universitario ricordati che Joshua il suo tirocinio lo fa li quindi pensaci con calma"

"Ok"

"Ora riposati tra un po' andiamo a casa"
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***



GABRIEL

Torno a casa dopo aver lasciato Hope.
Convinto di rilassarmi un po' dopo questa giornata. 
Ma quando entro in casa sento urlare Arya e Alexia.
Cosa è successo ora? 
Avrà mai fine questa giornata?
Vedo scendere Arya con una faccia che non promette niente di buono.

"Cosa è successo?"

"Oggi mi hanno chiamato da scuola"

"Allora?"

"Hanno beccato Alexia a fumare e no una sigaretta ma uno spinello, e per giunta quando il preside l'ha chiamata nel suo studio lei l'ha mandato al diavolo. Sai cosa gli ha detto? si rilassi anzi si faccia una scopata.
Nostra figlia si è comportata come una ragazza di strada uscita da chissà dove. Non la difendere questa volta Gabriel non ti azzardare a capirla é in punizione fino alla fine della scuola. Domani inoltre siamo convocati dal preside."

Prendo un profondo respiro "hai finito Arya? Rilassati un attimo"

"Non mi rilasso"

"Calmati,sbolla la rabbia e domani mattina tutti e tre ne parleremo per questa sera per favore fatemi riposare"

"È successo qualcosa?"

"Poi ti racconto. Vado a farmi una doccia, poi ceniamo, ah se Alexia non vuole cenare lasciala perdere domani mattina mi sentirà"

La mattina seguente mi alzo e vedo Arya già sveglia.

"Hai dormito un po'?"

"Credi che l'abbiamo viziata troppo?"

"No. Tu stai calma ci penso io e tranquilla questa volta non la difendo quello che ha fatto è grave"

Dopo essermi vestito,mi dirigo verso la stanza di Alexia.
Busso due volte ma non risponde nessuno.
Appoggio la mano sulla maniglia e apro la porta. 
Ma quando entro nella sua camera noto subito che Alexia non c'è e sopratutto non ha dormito in casa stanotte.

"Non ha dormito qui Gabriel"

Mi giro e vedo Arya che mi guarda preoccupata.

"Sarà da Eva non preoccuparti"

"Non è a casa di Mary e Luc"

"Mi vesto e vado a cercarla tu resta qui se arriva"

Mi infilo in auto e prima vado da Domenico ed Emilia, ma mi dicono che non è da loro.
Alexia dove diavolo ti sei cacciata?

"Pronto"

"Zio"

"Hope"

"Alexia mi ha scritto di dirvi che sta rientrando"

"Grazie Hope"

"Zio non arrabbiarti con lei, non sai cosa le passa per la testa"

"Si lo so"

Mi dirigo nuovamente verso a casa e in quel momento da lontano vedo Alexia scendere da una Mercedes nera, con i vetri oscurati, la vedo sorridere alla persona che è all'interno e dopo che l'auto parte, la vedo appoggiarsi a un muretto.

"Alexia"

"Papà"

"Si può sapere cosa ti passa per la mente. E di chi era quell'auto?"

"Non sono fatti tuoi"

"Basta! Basta! Se questi sono i fottuti ormoni dell'adolescenza te li faccio passare io Alexia. Che diavolo hai in mente?"

"Io no ho nulla in mente siete voi che mi ossessionate"

"Noi? Davvero stai dicendo questo? Ti abbiamo dato più libertà di chiunque altro. Ma sai ora cambia la storia. Da oggi per te esisterà solo la scuola. Ora entra in casa e preparati"

Dopo un ora andiamo a scuola e il preside ci riceve. 
Dopo aver evitato ad Alexia la sospensione grazie anche  ad aver versato anche un generoso contributo, mia figlia va in classe.

"Signori, Alexia era la migliore della sua classe. Forse state avendo problemi in famiglia?"

"No, non so cosa succede ma lo scoprirò ora scusi ma io e mia moglie dobbiamo andare a lavoro"

-------------------------------------------------------

Lascio Arya al centro e mi dirigo dal mio investigatore privato.

"Gabriel da quanto tempo"

"Eh sì. Ascoltami ho bisogno che scopri di chi è questa targa di auto"

"D'accordo te lo farò sapere al più presto"


ALEXIA

"Ale dove hai dormito questa notte?"

"Da Sam"

"Chi è Sam?"

"Un ragazzo che mi ha fatto conoscere tua sorella Hope"

"Alexia"

"Eva per favore no anche tu"

"Tu padre stamattina era furibondo"

"Infatti sono in punizione per chissà quanto tempo,ma meglio così, almeno non vedo quel coglione di Sebastian"

"Non puoi fare così Alexia. Ci sono tanti ragazzi perché ti sei fissata con Sebastian?"

"Perché ne sono innamorata sin da quando da piccola giocava con me"

"Tu non sei innamorata di lui la tua è ossessione"

"Basta Eva, non sei mia sorella, non sei mia cugina. Io non faccio parte della vostra famiglia, non mi interessa che chiamate i miei genitori zii ma io non ho lo stesso vostro sangue"

"ALEXIA"

"Lasciami in pace Eva"


ARYA

"Arya c'è tua figlia"

"Falla entrare"

Vedo entrare Alexia, noto i suoi occhi lucidi, si vede che ha pianto.

Mi abbraccia "Scusa mamma, scusa per ieri sera e questa mattina"

"Amore mio"

"Io mi dispiace tanto per avervi fatto preoccupare"

"Shh tesoro basta piangere. Ti è successo qualcosa amore vero?"

"Mamma io mi sono innamorata"

Le alzo il viso e le asciugo le lacrime con un fazzolettino.
Ci sediamo sul piccolo divano del mio studio del centro.

"Ti va di raccontarmi?"

Inizia a parlare e termina il suo discorso in lacrime.

"Sebastian amore?"

"Si. Mamma io. Lui è con quella"

"Amore lo sai che non devi mettere fretta, se Sebastian si rendera conto di volerti bene cosi come tu ne vuoi a lui verrà a cercarti, stanne certa"

"Se non viene mamma?"

"lo andiamo a cercare"

Scoppia a ridere e mi guarda "la punizione?"

"non sei in punizione per tutti i mesi di scuola,ma per 15 giorni si."

"Grazie mamma"

"Ora fai pace con papà. Stanotte ha il turno in clinica se vuoi lo trovi lì"

"Mi perdonerà?"

"Certo sei la sua bambina"


GABRIEL

Sono in clinica, chiamo Arya e mi dice che Joshua è in casa e con Alexia è tutto risolto.
Sorrido e chiudo la chiamata.
Prendo la foto di me, Arya e Alexia che ho sulla scrivania e la guardo.
Alexia aveva solo cinque anni ed eravamo in vacanza in Sardegna.
Sorrido a vedere la mia piccolina.
Alexia è arrivata all'improvviso, ma l'abbiamo desiderata sin da subito, e la decisione di non aver altri figli è stata di entrambi.
Lei ci bastava.

Bussano alla porta

"Avanti"

La porta si apre ed entra proprio la mia bambina.

Sorrido e le faccio cenno di entrare e sedersi, ma non si siede, viene verso di me e si mette sulle mie gambe.

"Scusa papà"

"Scuse accettate"

"È stato più facile con te"

Sorrido baciandole una guancia "non farlo più, stamattina mi sono spaventato non vedendoti, lo sai non ho nulla in contrario se non dormi in casa ma devi avvisarmi"

"Lo so scusa, non lo farò più"

Annuisco e le accarezzo i capelli.

"Mi aiuti a fare i compiti? La mamma sa che sono qui"

"D'accordo. Hai mangiato?"

"No"

"Dai facciamo questi compiti e poi andiamo giù a mangiare qualcosa"

"Ti voglio bene papà"

"Anch'io amore mio"

Sento la vibrazione del telefono e vedo che ho ricevuto un messaggio dall'investigatore.
"L'auto appartiene a Sam ***** . Ho il fascicolo in ufficio. Vieni domani mattina"

Spengo il telefono e rivolgo la mia attenzione ad Alexia.

BUONASERA A TUTTI! Ragazzi mi piacerebbe ricevere un commento sulla storia, ringrazio tutti voi
che state leggendo ma mi farebbe davvero piacere leggere dei vostri commenti. (Vorrei capire se continuare a scrivere su questo sito oppure no)
Oltre questa storia sono in fase di scrittura 2 nuove storie: Tienimi con te & Segreto inconfessabile che trovate sempre sul mio profilo, con tutte le altre mie vecchie storie.
Grazie a tutti!!!!!!!

 

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