Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli: Capitolo 1: *** Capitolo 1: L'arrivo su Glacial 02 - Benvenuti a Hollywood Prison... *** Capitolo 2: *** Capitolo 2: Un nuovo legame nel campo degli orrori... *** Capitolo 3: *** Capitolo 3: Nuovi... vecchi nemici! Il Drago Nero dalle Angeliche Ali *** Capitolo 4: *** Capitolo 4: Abbia inizio la rivoluzione! *** Capitolo 5: *** Capitolo 5: Un nuovo... magico alleato! Gabor del pianeta Iovis! *** Capitolo 6: *** Capitolo 6: La leggenda del Super Sayan! *** Capitolo 7: *** Capitolo 7: Un vecchio nemico si fa avanti! Faccia a faccia con la Strega Assassina! *** Capitolo 8: *** Capitolo 8: Agenti 007: missione di spionaggio alla Fortezza dei Comandanti! *** Capitolo 9: *** Capitolo 9: Il tesoro più prezioso... e la morte più ingiusta! *** Capitolo 10: *** Capitolo 10: L'amore rende ciechi... *** Capitolo 11: *** Capitolo 11: Il passato di Dragon Oronar *** Capitolo 12: *** Capitolo 12: Il ritorno all’amara realtà! L’inganno di Glacial! *** Capitolo 13: *** Capitolo 13: Il pentimento del leggendario Custode e l'impresa del soldato ciclope *** Capitolo 14: *** Capitolo 14: La talpa esce allo scoperto! Risvegliati, Re dei Vampiri! *** Capitolo 15: *** Capitolo 15: Orochimaru, il sennin della leggenda! *** Capitolo 16: *** Capitolo 16: Il segreto più oscuro del Tiranno! *** Capitolo 17: *** Capitolo 17: La battaglia finale contro la strega Malefica! *** Capitolo 18: *** Capitolo 18: Il Grande Druido... ed il suo 'nuovo' apprendista! *** Capitolo 19: *** Capitolo 19: Cogliere l'opportunità... l'ultimo mese prima della battaglia finale! *** Capitolo 20: *** Capitolo 20: Il ritorno della Leggenda! La nascita dello Yilancar Super Sayan! *** Capitolo 21: *** Capitolo 21: Combattimento tra leggende! Il vero potere del Conte Dracula! *** Capitolo 22: *** Capitolo 22: Risvegliati, Kairi! La nascita di una nuova Sayan! *** Capitolo 23: *** Capitolo 23: Una nuova sfida... la Tyd Geeste! *** Capitolo 24: *** Capitolo 24: La prima mossa... l'inizio della battaglia finale! *** Capitolo 25: *** Capitolo 25: L'incubo non ha fine... la vittoria di Diablo... e il ritorno dell'Invincibile Glacial! *** Capitolo 26: *** Capitolo 26: Tutti contro uno... uno al di sopra di tutti! *** Capitolo 27: *** Capitolo 27: La forma finale di Glacial... e la Maledizione del Maestro Caduto! *** Capitolo 28: *** Capitolo 28: Imperturbato... capitani della propria anima! L'immortale Glacial... *** Capitolo 29: *** Capitolo 29: La morte di Glacial... la vittoria finale dei Rivoluzionari! *** Capitolo 30: *** Capitolo 30: Una nuova regina... *** Capitolo 31: *** EPILOGO 1 - Junion Polfems *** Capitolo 32: *** EPILOGO 2 - Diablo *** Capitolo 33: *** EPILOGO 3 - Whis *** Capitolo 34: *** EPILOGO 4 - Vefuniel *** Capitolo 35: *** EPILOGO 5 - Kairi ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1: L'arrivo su Glacial 02 - Benvenuti a Hollywood Prison... ***
Piccole
note prima di iniziare:
1) [NOTA CORRETTA IL 9/1/2020]
- Kingdom Hearts, Dragon Ball, Naruto e One Piece non sono di mia
proprietà. All'interno di essa, inoltre, vi sono personaggi
del tutto inventati da me, ed ogni riferimento a qualsiasi genere od
opera già esistente è puramente casuale... ho
modificato la storia in modo tale che possa essere letta da tutti, ma
rimangono comunque presenti scene molto forti, pertanto chi la
leggerà dovrà esserne consapevole. Ragazzo
avvisato, mezzo salvato ;-)
2)
Questa è la mia seconda storia, la prima a più
capitoli, perciò sicuramente farò qualche
errore... mi farebbe davvero molto piacere sentire le vostre opinioni,
belle o brutte che siano, pertanto recensite ;-) (l'importante
è che lo si faccia con educazione e rispetto, mi raccomando);
3)
[NOTA AGGIUNTA AL TERMINE DELLA SCRITTURA E PUBBLICAZIONE DELLA STORIA]
In questa storia erano presenti parecchi errori grammaticali, pertanto
sto cercando di correggere tutti i capitoli della storia. Tutti i
capitoli con la dicitura [CORRETTO] sono sistemati, pertanto se non la
trovate, vi sconsiglio di leggere il capitolo ed attendere la mia
correzione, che comunque non terminerà oltre la settimana
tra il 29/10/2018 e domenica 04/11/2018
4) [NOTA CORRETTA IL
9/1/2020] Ho aggiunto un pulsante, col quale raggiungere un sito
altervista da dove si possono ascoltare alcune musiche, per immergersi
ancora meglio nella storia ;-) Siete liberi di usarle o meno. Come per
le storie, anche queste non mi appartengono e le sto usando puramente a
scopo non remunerativo.
Detto
ciò... buona lettura a tutti!
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE EARTHLY
YILANCAR
L'arrivo
su
Glacial 02 - Benvenuti a Hollywood Prison...
[Soundrack
7 - DRAGON BALL Z]
Il pianeta
Kagaku era famoso per
la sua tecnologia e per le sue conoscenze scientifiche in tutti gli
ambiti del
sapere. Alcuni scienziati riuscirono a scoprire una nuova tecnica per
modificare geneticamente gli esseri viventi, e sfruttarono alcuni dei
loro
prigionieri per svolgere esperimenti a dir poco orribili. Questa
procedura
consisteva nell’iniettare, nelle arterie dei corpi scelti,
una miscela fra una
sostanza chiamata Yilar, prodotta nei loro laboratori, ed i geni da
aggiungere
nella vittima.
Solo in
pochi sopravvivevano...
il resto delle cavie moriva tra atroci sofferenze!
Questi
esperimenti, però, si
rivelarono una condanna per l’universo intero…
Il monarca
di Kagaku, infatti,
venne deposto con un colpo di stato e sul trono salì
Glacial, il capo di un
gruppo di rivoluzionari violenti, sanguinari ed avidi di potere. Si
narra che
questi fossero stati tra i primi a subire quelle atroci
sperimentazioni, ma che
quest'ultime li avessero spinti a cercare vendetta nei confronti dei
loro
scienziati e del popolo che li aveva ridotti a meri topi da
laboratorio.
Glacial,
tuttavia, invece di
interrompere quegli esperimenti, decise di diventarne uno dei
finanziatori più
accaniti, assumendo scienziati sempre più intelligenti, fino
a quando non
completarono le loro ricerche con risultati leggendari. Fu
così che nacquero
gli Yilancar, assassini geneticamente modificati, capaci di trasformare
a
comando il proprio corpo, diventando dei veri e propri mostri assetati
di carne
fresca. Cominciarono a conquistare pianeti su pianeti, sterminando
popoli
millenari.
Erano passati quasi cinquant’anni dal giorno in cui
l’Impero degli Yilancar era
nato… ormai, gran parte parte dell’universo
conosciuto era stato annesso ad
esso.
Purtroppo per noi, anche il pianeta Terra venne conquistato…
e non solo.
Anche qualche altro mondo di nostra conoscenza venne sottomesso, ed
è da qui
che partirà la nostra storia…
Atmosfera
di Glacial 02 - Astronave militare dell’Impero Kagakuriano
BEAR
[Destroyed
City - DRAGON BALL SUPER]
Ero
di
ottimo umore. Ero riuscito a conquistare quel piccolo pianeta senza
perdere
molti uomini ed avevo, ancora una volta, dimostrato la
crudeltà e la ferocia
del nostro impero.
Ci
avevo
messo una settimana esatta…
...
no… ad essere sinceri la
battaglia vera e propria era durata soltanto un’ora.
Alla caduta dell’ultimo nemico, avevo impartito
l’ordine, ai miei cinquanta
soldati, di eliminare l’intera popolazione e di saccheggiare
tutte le città.
Uno
sterminio di massa nel giro di sette giorni… donne e bambini
che venivano
violentati, stuprati e uccisi senza pietà… uomini
e anziani torturati e
seviziati fino alla morte… case e foreste immerse nelle
fiamme che l'esercito
aveva propagato...
...
straziante ed
apocalittico per chi lo aveva vissuto sulla propria pelle, lo
ammetto… ma le
urla agonizzanti delle nostre vittime erano sempre state una sinfonia
meravigliosa
per le mie orecchie!
Ora
l’esercito dei Kagakuriani era in viaggio per Glacial 02,
dove avrei dovuto
rendere conto di tutte le mie azioni davanti al Generale Supremo,
Dragon
Oronar.
Mi
rilassai sul sedile in pelliccia della nostra lussuosa astronave,
incrociando
le mie mani dietro la mia pelata e squamosa nuca verde.
Già
mi immaginavo di ricevere gli
elogi ed i complimenti del mio imperatore, Glacial-Sama…
gongolavo al solo
pensiero della ricompensa che avrei ricevuto!
Il
viaggio durò ancora un’ora. Poi, dal parabrezza in
vetro della navicella,
cominciai ad intravedere, in lontananza, l’enorme globo sul
quale io e tutti i
soldati, in servizio attivo, vivevamo fin dal giorno del nostro
arruolamento.
Nessuno
svago su Glacial 02, solo allenamenti e scartoffie da firmare. Non vi
erano
alcol o tabacco, ed era vietato sfogare i propri piaceri sulle
prigioniere...
...ma
nessuno però rispettava le regole… nemmeno io!
Sogghignai
al solo pensiero di quello che tenevo nascosto dentro la mia cabina
privata
dell’astronave.
Il mio
succulento bottino di guerra…
…
era
da tempo che non disponevamo di giovani ed avvenenti terrestri, ed ero
stato
fortunato a trovarne una di mio gusto. Avevo già avuto il
piacere di
assaggiarla e non vedevo l’ora di poterne avere ancora un
po’…
“Solo
qualche altro minuto…”
pensai tra me e me, con il desiderio che già ribolliva nel
mio sangue “… ancora
qualche altro minuto… poi
tornerò da quella puttana e me la scoperò
un'altra volta!”
***
Glacial
02 – Aeroporto Militare dell’Esercito Kagakuriano
[Freezer's
Army - DRAGON BALL SUPER]
La
nostra astronave atterrò senza alcun intoppo
all’interno dell’aeroporto
militare. Finalmente ero tornato a ‘casa’. Dopo una
settimana di duro ‘lavoro’,
non c’era niente di meglio che tornare nella mia piccola, ma
confortevole,
casetta e farmi una bella doccia, pulendomi da tutta la terra, il
sudore ed il
sangue ancora impregnati sopra le mie squame.
Se in
più ci aggiungevo un
ennesimo stupro alla mia nuova conquista di battaglia... quella notte
me la
sarei spassata come quando ero un giovane scapestrato, non
c’era alcun dubbio!
Almeno
questo era
quello che speravo di fare una volta sceso
dall’astronave…
Invece
io ed il mio piccolo plotone ci ritrovammo circondati da centinaia di
soldati
che puntavano le armi verso di noi.
Rimasi
molto
sorpreso ed
impietrito davanti a quell’accoglienza così
intimidatoria. Chi poteva aver dato
quell’ordine?
Di
fronte a me, una figura nota si avvicinò minacciosamente.
Era un uomo terrestre
adulto, completamente calvo, dagli occhi neri come il carbone, con una
cicatrice lungo quello destro. Indossava un’armatura tipica
dell’esercito
Kagakuriano, ossia una battle-suit senza spalline con uno stemma
dell’Impero
sul petto. A differenza degli altri soldati, però, indossava
anche un mantello
rosso dietro la schiena.
Il generale
Dragon… dovevo
immaginarmela una mossa simile da parte sua!
Mi
inchinai davanti a lui come da prassi, essendo inferiore di grado, ma
non lo
rispettavo per niente.
Tutt’altro!
Lo odiavo dal giorno
in cui lo avevo conosciuto! Mi si staccavano le squame per lo stress a
causa
sua!
***
[Fear
- DRAGON BALL SUPER]
Dragon
Oronar era stato prelevato vent’anni prima da un pianeta
chiamato Terra. Non
c’era stato neanche bisogno di combattere… la
popolazione di quel pianeta, da
quello che scoprimmo, si estinse da sola a causa di conflitti interni
religiosi…
...che
idioti! Credere ancora in una divinità?! Quella razza aveva
meritato
l'estinzione!
Peccato
solo
che un sopravvissuto
c'era ancora... e ci avrebbe cambiato la vita per sempre!
Fui
proprio io, in una delle tante ricognizioni che eseguimmo, a
rintracciarlo. Mi
ricordavo quel giorno come se fosse ieri. Quel ragazzo si trovava su
una
spiaggia di fronte l'oceano, e stava mangiando una lucertola
arrostita…
…
rivoltante!
Il
terrestre, che all’epoca doveva avere una ventina di anni, mi
aveva fissato per
qualche minuto, prima di cedermi ingenuamente ciò che
rimaneva del suo pranzo.
Dopo un gesto del genere (lucertole e Kagakuriani avevano un aspetto
molto
simile), Dragon venne trascinato all'interno della nostra astronave e
trattato
come un verme miserabile, frustrato e seviziato senza alcuna
pietà.
Il
primo pianeta sul quale venne imprigionato fu Glacial 05, destinato
agli
esperimenti dello scienziato pazzo Oss Burk. Sarebbe dovuto morire
lì, secondo
le previsioni di tutti. Rimanemmo sbalorditi quando scoprimmo che fu lo
stesso
imperatore Glacial a dar l'ordine di liberare quel selvaggio,
trasferendolo
nell’esercito.
Era
stato portato su Glacial 95, il pianeta destinato alla crescita dei
soldati
Imperiali, e tutti dovettero dare credito all'intuizione del nostro
sovrano, io
compreso. Dragon divenne uno dei guerrieri più conosciuti e
potenti di Kagaku;
i pianeti che aveva conquistato, con le sue gesta straordinarie, erano
centinaia e le battaglie in prima linea in cui aveva combattuto erano
state
molte di più.
I
suoi incredibili successi portarono quel ragazzo ad entrare nelle
grazie
dell’Imperatore, del quale ora era il suo consigliere
più fidato, nonché il
guerriero più potente.
Non fu
questo, però, a rendere Dragon così famoso. Quel
terrestre fu, infatti, il
primo essere vivente oltre ai Kagakuriani ad aver subito la modifica
dei suoi
geni… e non una modifica qualsiasi!
Oss
Burk,
durante la sua
prigionia su Glacial 05, gli iniettò uno degli Yilar
più pericolosi e
leggendari… quello del mitico Drago Nero dalle Angeliche
Ali, la lucertola
alata più possente e gagliarda dell’Universo!
Fu
anche grazie a Dragon se l’Impero di Glacial
cominciò ad agire meno
barbaramente di prima; con il potere che possedevano, affermava il
generale
consigliere, il miglior modo per continuare a mantenere a lungo il
controllo delle
nostre conquiste era amministrarle a favore delle popolazioni annesse,
così da
evitare possibili rivolte o rivoluzioni.
L’impero
cominciò a prosperare, con grande sorpresa da parte nostra.
I territori vennero
spartiti in venti regioni, ognuna amministrata da un governatore,
sottoposto a
Glacial, di grande esperienza e intelligenza politica. Venne creato
anche il
Consiglio dei Venti Saggi, un assemblea nella quale
l’Imperatore riceveva
notizie riguardanti le azioni politiche attuate dai suoi governatori,
approvando
o rifiutando le loro proposte. Al terrestre fu concesso il controllo del suo vecchio pianeta
natale, sopra
al quale venne istituita la nuova Base Militare dell’Impero
Kagakuriano, così
da poter crescere al meglio i soldati dell’esercito,
tenendoli costantemente
sotto stretto controllo...
…
a parole, s'intende!
Ora
Dragon Oronar era il Generale Supremo dell’Esercito
Imperiale, e solo Glacial
era al di sopra di lui nella piramide sociale…
…
e
per me, uno degli Yilancar appartenenti al gruppo di spodestanti
originario,
era un’umiliazione troppo pesante da sopportare…
***
[Jiren’s
Theme - DRAGON BALL SUPER]
Il
generale Dragon si mise di fronte a me, con un ciglio che non
prometteva nulla
di buono.
Si
capiva da
più di un miglio che era a dir poco
furibondo. Io,
però,
non ero per niente preoccupato. Tutti i soldati che erano partiti
assieme a me,
durante il viaggio di ritorno, avevano deciso di assecondare una
versione dei
fatti completamente falsa, in modo da non subire alcun castigo una
volta tornati
su Glacial 02.
Ero un
vero genio! Il mio superiore non lo avrebbe mai scoperto… ed
io sarei passato
per un eroe!
“Generale,
sono tornato dalla missione con successo! Il pianeta, di coloro che ci
hanno
attaccato due mesi fa, è stato conquistato con successo!”
Affermando
ciò, mi misi dritto gonfiando il petto con orgoglio ed
osservando con sfida gli
occhi del mio generale il quale, però, continuava a fissarmi
più arcigno che
mai.
“Primo…tu
non sei stato mandato in nessuna missione! Sei partito da solo, con questi uomini ingenui, e
sei sparito per
un’intera settimana mancando di rispetto verso le decisioni
di Lord Glacial.Secondo…non ti avevo dato ancora l’ordine di
parlare!E
terzo…sarà
meglio che tu abbia
delle buone motivazioni per le quali non dovrei ordinare, ai miei
soldati, di
crivellare con
un migliaio di pallottole
sia il tuo lurido e squamoso culo che quello di tutti gli
altri tuoi
compagni!”
Digrignai
i denti per la rabbia, ma non reagii impulsivamente. Ero convinto che,
dopo
aver dato la mia giustificazione, saremmo stati tutti perdonati.
Già
mi immaginavo la scena... inginocchiato davanti
all’Imperatore, su Glacial 01,
mentre venivo eletto Generale Supremo dell’Esercito Imperiale
al posto di
Dragon…
“Ho
deciso di partire con questi cinquanta soldati perché ero
contrario alla sua
decisione di agglomerare il pianeta nemico con la diplomazia. Ero sicuro che, dopo l’attacco subito
alla
sua persona, l’impero avrebbe subito un attacco a sorpresa
ancora più
massiccio. Così, infatti,
è stato non
appena siamo atterrati. Abbiamo dovuto
combattere per diversi giorni contro centinaia di guerrieri molto
forti! Siamo
stati costretti a sterminare tutta la popolazione e a bruciare tutto
quanto!
Nessuno è sopravvissuto!”
Mi
inchinai di nuovo di fronte al generale, quest’ultimo ancora
impassibile.
“I
soldati qui presenti dietro di te
confermano quanto hai detto?” domandò ad
alta voce Dragon ai miei
sottoposti, i quali confermarono la mia versione,
all’unisono, senza alcun
tentennamento.
“SIGNORSI’
SIGNORE!”
Il
generale Dragon cominciò a camminare avanti e indietro. Non
sembrava più
arrabbiato, ma pensieroso e riflessivo. Sembrava stesse decidendo il da
farsi,
ma ormai l’avevo in pugno.
Ci ero
riuscito! Lo avevo calmato
ed ero riuscito a fregarlo!
Continuai
a crederlo anche quando il terrestre mi fissò con sguardo
più tranquillo e
gentile.
Troppo
gentile…
“Perché
non mettiamo a prova la
vostra
versione?”
La
mia
sicurezza cominciò improvvisamente a vacillare.
Che
intenzioni
aveva quel bastardo del mio superiore!?
Il
generale Dragon chiamò cinque dei suoi soldati e mi
osservò con un ghigno a dir
poco diabolico.
Oh
no…
“Non
ti dispiace se faccio controllare la tua astronave dai nostri soldati,
vero?Piccolo controllo di routine, non
dispiacertene…”
Il
generale si allontanò dal comandante e cominciò a
osservare i soldati del
plotone indagato, alla ricerca di un profilo in particolare. Lo
trovò. Un
piccolo alieno dalla carnagione biancastra, con un occhio solo in mezzo
alla
fronte. Era sicuramente il più giovane ed il più
preoccupato dalla situazione…
…
il
più facile a cui strappare le informazioni! Era
perfetto…
…
non
per me, purtroppo!
“Quale
è il tuo nome, soldato?”
“S…soldato
Junion! Signore!”
“Bene,
soldato Junion… potresti
unirti ai miei uomini
e controllare l’astronave assieme a loro?
Mostragli ogni centimetro
ed ogni stanza... poi tornerai qui con
loro e mi farai un rapporto dettagliato su quello che troverete!”
gli
ordinò il generale Dragon.
“S…
SISSIGNORE!”
Il
giovane alieno si affrettò a seguire gli altri, entrando
all’interno del mezzo,
mentre il mio corpo iniziò a tremare per la paura quando il
generale si voltò
nuovamente verso di me.
“Cosa
ti succede, comandante Bear? Sembri
piuttosto pallido... per caso ti sei dimenticato di accennarmi
qualcos'altro?”
“N…
no signore! Le ho
già detto tutto!”
Il
terrestre si avvicinò ancora di più a me,
fissandomi dritto negli occhi. Il suo
sguardo era a dir poco spaventoso. Solo Glacial era in grado di farmi
tremare
in quel modo.
“Ne
sei sicuro, Bear?” insistette il generale
con un tono che non
prometteva nulla di buono “Perché se
c’è qualcosa che non mi hai detto… o se
mi hai mentito… tu ed i tuoi
sottoposti
sarete cibo per gli avvoltoi!”
Accidenti
a quel terrestre! Mi aveva messo sotto scacco!
Nella
mia
mente rimbombava una sola frase di speranza... ti prego... fa che non la trovino...
fa che non la trovino!
Le
mie
preghiere, però, rimasero del tutto inascoltate.
Cinque
minuti dopo, un urlo decisamente poco 'maschile', proveniente
dall'enorme
navicella, venne udito da tutti i presenti.
Mi
si
gelò il sangue. Abbassai lo sguardo con orrore, chiudendo
gli occhi e
stringendo i pugni davanti alla figuraccia che avevo fatto. Ero nei
guai, lo
sapevo.
Dovevo
trovare un escamotage per
evitare il peggior scenario possibile...
...
l'esecuzione capitale!
I
cinque
soldati dell’esercito di Dragon erano tornati dalla loro
ispezione. Fra di loro
vi era anche Junion, in evidente stato di shock.
[Aku
no Shinri - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Non
erano soli, però. Assieme a loro, infatti, vi era la ragazza
terrestre che
avevo rapito da quel pianeta, trattenuta, e strattonata con la forza,
dalle
braccia da due di loro.
Nessuno
dei miei soldati era a conoscenza di quella storia. Avevo perso, con
tutta
probabilità, anche la loro fiducia, ma in una situazione del
genere, eravamo
tutti in pericolo. Se volevano sopravvivere, dovevano continuare a
confermare
la nostra versione…
…
tutti… anche
Junion.
"Ma guarda un
po'! Scommetto che si è
intrufolata di nascosto per non essere trovata!E li avreste sterminati tutti, vero comandante Bear?”
mi schernì
sarcasticamente ad alta voce Dragon davanti a tutto
l’esercito mentre la
ragazza veniva portata con la forza davanti a lui.
DRAGON
[Soundtrack
15 - DRAGON BALL GT]
Quella
povera ragazza venne trascinata ai miei piedi dai miei soldati. Doveva
avere
una ventina di anni, ed era anche piuttosto avvenente secondo i canoni
di
bellezza della mia razza. Aveva i capelli rossi e lunghi fino alle
spalle, e
gli
occhi erano di un blu molto profondo. Indossava una giacchetta rosa
senza
maniche, una mini gonna bianca e delle scarpe di ginnastica azzurre.
Tutto
il
suo corpo, notai, era ricoperto di sangue...
…
soprattutto tra le sue gambe…
come se...
…
brutto segno … perché avevo la
netta sensazione che il comandante Bear avesse fatto qualcosa di
totalmente disgustoso?
Se quello
che avevo intuito era
stata la realtà…
…
per tutti loro sarebbe stata la fine! Era una promessa!
"Soldato
Junion... fai rapporto!"
ordinai perentorio al giovane soldato sottoposto a Bear, obbligandolo
ad
ubbidire.
"Il
controllo... è pr... proceduto senza
alc... c... cun intoppo... fino a quando n... non abbiamo trovato q...
q...
questa ragazza!" cominciò a raccontare il povero
ciclope che tremava
come una foglia.
“Era
nella stanza privata del comandante, in bella vista...”
continuò uno
dei soldati andati in avanscoperta, intuendo che Junion fosse ancora
scosso “E’
stato lui a trovarla… ci ha detto che non ne sapeva nulla, e
personalmente penso dica la verità... ma se posso
permettermi, non credo si sia
intrufolata da sola, mio Generale...”
[Dark
Days Are Coming - DRAGON BALL SUPER]
"Era ovvio non
si fosse nascosta come un
topolino!" affermai con crescente nervosismo, alzando una
mano per
zittire il mio soldato.
Non
ero
un’idiota. Per quanto le navicelle di guerra fossero molto
grandi, le zone
riservate agli ingranaggi erano inaccessibili senza un riconoscimento
vocale da
parte del costruttore principale. Inoltre le stanze di ogni soldato
erano
spoglie e riempite soltanto dell'essenziale, ovvero un materasso ed un
cuscino
senza rete. La Sala di Comando non possedeva nascondigli o bocchettoni
dell'aria, e quelli presenti nelle stanze avevano l'ampiezza di una
pallina da
tennis. Quella giovane non poteva essere entrata lì di
nascosto, perché i
soldati l'avrebbero scoperta all'istante, perciò vi era
stata trascinata con la
forza. Il bastardo, ovviamente, non lo aveva detto a nessuno, o solo a
pochi. Troppi
indizi schiaccianti mi suggerivano che qualcosa nel racconto del
comandante non
quadrasse affatto.
Cercai
di studiare i volti dei soldati ammutinati. Notai che alcuni di loro
indicavano
la ragazza sbalorditi e scioccati, come se non l’avessero mai
vista prima,
mentre altri erano diventati pallidi come fantasmi. Era limpido come il
sole
che mi fosse stato nascosto qualcosa di molto importante, un segreto
che
avrebbe potuto sancire il loro effettivo tradimento.
“A
quanto pare volevi fregarmi, Bear… ma
sai cosa penso? La
ragazzanon è di
certo
l’unica cosa che ci hai nascosto!”
affermò deciso Dragon al
comandante colpevole, visibilmente in preda alla rabbia “Scommetto
che, tra
qualche minuto, riceveremo tutti delle nuove, brucianti,
rivelazioni… Voi due!
Andate a recuperare gli altri due detenuti
dalla zona industriale!”
"SISSIGNORE!"
Quindici
minuti dopo, due altri individui mi vennero portati al mio cospetto,
mentre la
giovane ragazza continuava a piangere disperata.
Il
primo
era un papero dalle piume bianche, mentre l’ultimo era un
cane antropomorfo
dalle lunghe orecchie nere. Indossavano un pigiama, a righe bianco
nere, ed un
berretto grigio. Entrambi avevano
qualcosa sulla fronte, ovvero un numero inciso sulle loro carni con una
puntina
incandescente, cicatrizzato da poco tempo.
Tutti
e
due rimasero scioccati quando riconobbero la ragazza.
[Crushing
Defeat - DRAGON BALL SUPER]
“KAIRI!”
Lei
smise all’improvviso di dimenarsi e si voltò verso
di loro, a bocca aperta.
“S…siete
voi… Paperino… Pippo…”
esclamò la ragazza pietrificata.
Come
era
prevedibile, i due prigionieri si resero conto delle ferite della loro
amica ed
iniziarono a protestare vistosamente.
“QUACK!PERCHE’ SANGUINI?! COSA LE AVETE FATTO?!”
ci urlò furibondo il
papero, prima di beccarsi un pugno in faccia da parte di uno dei miei
soldati.
“PAPERINO!”
esclamarono Pippo e
Kairi in
coro.
L’ultima
ricominciò di nuovo a lottare strenuamente, mentre un altro
soldato mise a tacere
anche il cane con un calcio.
“NON
AZZARDATEVI A PARLARE SENZA
L’ORDINE
DEL GENERALE, DETENUTI!”
“SIETE
DEI MOSTRI!" ci urlò disgustata la giovane, in
preda alla rabbia
"PERCHE’ CI AVETE ATTACCATO? COSA VI ABBIAMO FATTO!?”
“Quindi
voi tre vi conoscete…”
C’era
una possibilità su un milione che si conoscessero tra loro,
ma ero stato fortunato.
Scossi
il capo, infastidito, e mi avvicinai a Kairi la quale provò
in tutti i modi a
liberarsi. La presa dei soldati, però, era troppo forte e
ben presto la
raggiunsi, prendendo il viso della giovane con la mano e obbligandola a
guardarmi dritto negli occhi.
Lo
sguardo della rossa era carico di odio e disperazione.
Lei
riuscii con ferocia a liberarsi dalla presa ferrea della mia mano, e mi
sputò
sul viso, letteralmente schifata. Mi
asciugai
l’occhio dalla saliva della ragazza con la mano. Questo non
avrebbe dovuto
farlo.
Inviperito,
le sferrai uno schiaffo così forte e
lancinante da ammutolire tutti i soldati. Funzionò. La
ragazza, col viso gonfio
nel punto dove l’avevo colpita, rimase paralizzata per la
paura. Poi gli
sbraitai contro.
“Sappi
che i tuoi amici sono stati catturati
due mesi fa, dopo aver tentato di combattere contro il sottoscritto... perciò…”
Non
ero
contento. Vedevo ancora un barlume di resistenza nei suoi occhi.
Pertanto
decisi di sferrare un altro micidiale colpo sul corpo di Kairi, ovvero
una
ginocchiata poderosa sul suo ventre che la piegò in
ginocchio, obbligandola a sputare
sangue davanti ai miei piedi.
Bear
si
era divertito a giocare con il suo corpo, ma io non avevo tempo da
perdere con
una prigioniera. I miei pugni e calci erano senza alcuna ombra di
dubbio più
efficaci per farle capire che non aveva altra scelta se non quella di
obbedire
ad ogni mio comando.
La
presi
per i capelli tirandole la testa all’indietro, e le sussurrai
all’orecchio.
“…
se
non risponderai sinceramente alle mie domande farò subire
sia a te che ai tuoi
amici animaletti la peggiore tra le torture esistenti! Sono stato
abbastanza
chiaro?”
Alla
ragazza
cominciarono a tremare le gambe per la
paura e mi resi anche conto che aveva urinato per la paura.Era
più che sufficiente. Ora
avrebbe cantato come un uccellino.
[Freezer
is Free - DRAGON BALL SUPER]
“Prima
domanda!” urlai con forza a Kairi, mollando la
presa su di lei e facendomi sentire
da tutto il suo
esercito, con la ragazza letteralmente inerme davanti a me “Cosa
è
successo sul tuo pianeta?”
La
rossa
spostò lo sguardo verso i suoi due amici, Paperino e Pippo,
e raccontò ciò che
aveva vissuto senza staccar loro gli occhi di dosso.
“Una
Gummi-Ship… era atterrata sulla nostra spiaggia… e dentro di essa c’era Re
Topolino… era morto...” la
ragazza
ricominciò a tremare vistosamente “…
poi… è atterrata anche
la vostra astronave. Eravamo troppo scioccati per
reagire, ed i vostri soldati…”
“…
ed i soldati?”
insistetti io verso la
ragazza, la quale abbassò lo sguardo senza smettere di
agitarsi a causa dei
ricordi tremendi che aveva vissuto.
“…
ci hanno
attaccato. Abbiamo provato a
combattere ma è stato tutto inutile.
Erano troppi… poi lui…” e
lei qui, con le lacrime agli occhi, indicò il comandante
Bear “… lui si
è trasformato in un mostro… e…
ha ucciso Sora e Riku...”
Paperino
e
Pippo erano orripilati. Quella
rivelazione li aveva colti alla sprovvista. Non sapevo chi fossero quei
giovani
che aveva nominato la ragazza, ma dovevano tenerci molto se iniziarono
ad
urlare disperati davanti a tutto l’esercito.
"NOOOOOOO!
GAUSH!"
"QUAAAAACK!
SORA! RIKU!"
"DOVETE
STARE ZITTI!"
gridarono loro contro i due soldati che li trattenevano, sferrando
altri calci
sui loro corpi.
“NO!
BASTA! VI SUPPLICO! NON FATE LORO DEL… OUCH!”
La
ragazza si beccò un altro calcione da parte mia, e stavolta
le spezzai
letteralmente il respiro, facendola crollare per terra, quasi priva di
sensi.
Poi feci segno ai miei soldati di interrompere la violenza, mentre io
mi
inginocchiai davanti a Kairi e la obbligai a sedersi con la forza,
tirandola su
come un fuscello semplicemente tirandole i lobi delle orecchie. La
ragazza, a causa
del dolore, urlò per protesta, ma senz’altro si
riprese dal quasi mancamento
che le era venuto.
“Quanti
di voi erano lì a combattere?”
continuai a domandare, imperterrito,
alla ragazza.
Lei
rialzò lo sguardo verso di me, e rivelò distrutta
a tutti noi.
“Eravamo
solo in tre… quei
mostri… dopo averci sconfitto… hanno incominciato
a seminare il panico… hanno
abusato
delle donne… hanno ucciso tutti gli abitanti della
città senza pietà… e lui mi
ha nascosto dentro l’astronave… e poi…
e poi…”
Kairi
non riuscì più a continuare. Il suo pianto
divenne disperato e i singhiozzi
presero il sopravvento sulla povera ragazza. Per qualche minuto gli
unici suoni
che si sentirono furono i gemiti della rossa. Paperino e Pippo
avrebbero tanto
voluto consolarla, ma i soldati glielo impedivano.
Se
c’era
qualcuno, però, che era letteralmente paralizzato dal
terrore, era il
comandante Bear. Era consapevole di essere stato colto in flagrante,
per di più
di fronte a tutta l’armata.
Alto
tradimento… ammutinamento…
crudeltà… capi di accusa che lo avrebbero portato
alla condanna a morte!
Quel
figlio di troia non aveva idea del pasticcio che aveva
combinato…
…
altro non ci eravamo imposti io
e l’imperatore!
Niente
attacchi improvvisi nei confronti di un universo completamente
sconosciuto…
…
e
quell’incompetente cosa faceva?!
Era
partito
di sua iniziativa
verso il primo pianeta che gli capitava a tiro e ne sterminava la
popolazione!
“M-mio
signore…”
mi disse
balbettando il comandante dalle squame verdi, in preda al panico
“N-non crederà
m-mica alle p-p-parole di quella m-mocciosa?”
Mi
voltai schifato verso Bear. Ero furibondo.
No…
…
ero letteralmente
accecato dalla rabbia!
[Itachi's
Theme - NARUTO]
“HAI
ANCORA IL CORAGGIO DI NEGARE DOPO AVERMI SPUDORATAMENTE MENTITO?!”
gli
urlai contro, con una voce talmente spaventosa da far venire i brividi
a tutti
i presenti, fossero essi soldati, traditori o prigionieri.
Il
comandante Bear si mise in ginocchio e provò a baciare i
miei piedi. Ogni forma
di odio e di mancanza di rispetto nei miei confronti era stata
cancellata dalla
paura della morte e dall’istinto di sopravvivenza. Il suo
orgoglio si era
completamente annullato.
“La
prego, mi creda! L’unica
colpa che ho
è quella di aver rapito quella ragazza per i miei piaceri!
Ma io le ho detto la
verità! Mi creda! LA SUPPLICO GENERALE!”
“Schifoso
parassita…” affermai io, allontanandomi
da quello che ormai era un essere nemmeno
paragonabile ad un verme “… il tuo gesto sconsiderato potrebbe
perfino
aver condannato a morte l’intero Impero Kagakuriano! Credevi
davvero che all’interno
di quella dimensione si trovasse un solo pianeta!? Cosa credi che ci
succederebbe se gli amici di questi prigionieri fossero tutti guerrieri
di
grande esperienza?! Sai… POTREBBE ESISTERE PERFINO QUALCUNO
PIU’ POTENTE DI
GLACIAL! NON CI HAI PENSATO A QUESTO MENTRE TI DIVERTIVI A RIEMPIRE
L’UTERO DI
QUELLA RAGAZZINA DEL TUO PUZZOLENTE SPERMA?!”
Le
mie
parole spinsero tutti i miei soldati a sussurrare, preoccupati, tra di
loro. Le
mie minacce non erano fuffa. Quando avevamo scoperto
l’apertura di quella
strana dimensione, io e l’imperatore ci avevamo pensato
più di due volte prima
di decidere il da farci. Bear aveva preso quella decisione soltanto per
ego
personale, e non per timore di attacchi improvvisi da parte di quei
guerrieri.
Fu
a
quel punto che il comandante si giocò tutte le sue
possibilità...
“COMPAGNI MIEI! VI PREGO!
VOI SAPETE
CHE LEI HA MENTITO! QUESTA PICCOLA PUTTANA CI STA CONDANNANDO A MORTE
TUTTI
QUANTI!”
Una
mia
risata, però, bastò a far gelare il sangue
a Bear…
“Buona
idea!
Perché non proviamo a richiedere di nuovo a tutti i tuoi
compagni?”
lo sfottei nuovamente, annunciando tra lo shock di tutti “Se
tutti i tuoi
compagni confermeranno la tua versione, allora ucciderò la
ragazza e i
detenuti… ma se solo uno di loro dirà qualcosa di
diverso... allora tutti
voi diventerete cibo per gli avvoltoi!”
I
prigionieri abbassarono il capo, sconfitti. Era chiaro il destino che
li
attendeva, con la mia proposta. Nessuno dei soldati che li aveva
catturati, a
loro pensiero, li avrebbe salvati ben sapendo che la loro morte avrebbe
permesso ai loro carnefici di passarla liscia. Il mio gioco, tuttavia,
era
ancora più tremendo, e nessuno lo sapeva.
Mi
voltai nuovamente verso il piccolo plotone, pronto alla mia messa in
scena.
“Soldati!
Questa ragazza ha detto il falso?!”
“SISSIGNORE!
L’urlo
si sentì forte e chiaro.
Prevedibili…
semplicemente troppo
prevedibili...
…
coraggiosi a sfidarmi ancora…
ma con questa scelta si erano condannati da
soli!
Infatti
ormai ero convinto che la ragazza terrestre avesse detto la
verità. Se loro
avessero detto la verità, nessuno ne avrebbe pagato le
conseguenze ed avrei
semplicemente trascinato i tre prigionieri nel campo di detenzione sul
monte
Lee. Invece, con quell’affermazione, avevano dimostrato di
non avere a cuore le
reali sorti del loro impero e che il loro cuore fosse marcio e schifoso.
Ma
non
era ancora finita. C’era ancora un giovane soldato da
interrogare… l’unico al
quale, forse, potevo ancora salvare la vita.
“Manchi
soltanto tu all’appello…mio
caro Junion!”
Mi
avvicinai al giovane ciclope, il quale non riusciva a guardarmi negli
occhi,
impaurito com’era dalla situazione in cui si era andato a
ficcare.
“Tu
sei colui che farà pendere la bilancia a favore della
giustizia...”
cominciai a sussurrargli, a bassa voce, con tono mellifluo, sperando
potesse
cogliere fino in fondo il mio vero messaggio “Ciò
che dirai porterà alla
condanna a morte dei colpevoli. Scegli bene…
Junion… dì la verità!”
Junion
tenne lo sguardo fisso sotto i piedi. Non aveva il coraggio di guardare
nessuno
negli occhi. Non voleva vedere lo sguardo del suo plotone.
Bear
lo
aveva fatto salire sull’astronave con l'inganno, ne ero
certo, e lo stesso
valeva per tutti gli altri soldati. Durante il viaggio,
però, le menti e i
cuori di tutti i suoi compagni erano stati corrotti dalle parole
dell’alieno con le
squame verdi, che aveva di proposito scelto soldati alle prime armi. La verità
era che fossero
stati degli ingenui e Junion, ne fui
convinto, lo aveva capito. Il giovane ciclope non aveva ucciso
nessuno
durante quel massacro, anche di questo ne ero convinto, e non aveva
rubato né
appiccato incendi.
Ero
consapevole si trovasse di fronte a una scelta ancora più
orribile. Condannare
i suoi compagni e amici per le loro colpe… o condannare una
povera innocente
sapendo di essere nel torto più totale?
Decise
di alzare lo sguardo e di voltarsi verso i tre stranieri. Poi si
voltò verso i
suoi compagni, ma il loro sguardo era impossibile da
sostenere…
…
fu in
quel momento, però, che il giovane ciclope riuscì
a cogliermi completamente di
sorpresa, spiazzandomi con la sua decisione.
"IO, JUNION
POLFEMS, SOLDATO SEMPLICE
DELL'ESERCITO DI KAGAKU, SOTTOPOSTO DELL'IMPERO DELL'ONNIPOTENTE
GLACIAL...MI DICHIARO IL SOLO RESPONSABILE DI
QUANTO ACCADUTO! MI DICHIARO COLPEVOLE DI ALTO TRADIMENTO VERSO
L’IMPERATORE
GLACIAL E DI AVER COMMESSO LE ATROCITA’ NARRATE DALLA
PRIGIONIERA! SONO PRONTO
AD ASSUMERMI, DA SOLO, TUTTE LE RESPONSABILITA’ E TUTTE LE
PENE CHE MI VERRANNO
ATTRIBUITE E DARO’ ANCHE LA MIA VITA PER GLI SBAGLI CHE TUTTI
NOI ABBIAMO
COMMESSO!Mio generale... NON CONDANNI ALTRE PERSONE OLTRE IL
SOTTOSCRITTO!”
Nessuno
osò proferire una sola parola. Era calato il gelo
all’interno della pista di
atterraggio.
I
più
scioccati erano sicuramente Kairi, Paperino e Pippo, che erano ormai
certi di
essere spacciati, ed ora fissavano Junion con confusione, ancora
inconsapevoli
di essere stati salvati.
Quelli
che più di tutti rimasero senza parole, però,
furono il comandante Bear ed il
plotone colpevole, che mai e poi mai si sarebbero aspettati una
reazione del
genere da parte del loro compagno.
No. Il più scioccato, tra
tutti i
presenti all’aeroporto, ero io
stesso. Cercai
di mantenere il mio sguardo completamente impassibile. Nessuno avrebbe
potuto
capire quello che passava nella mia mente. Avevo
letteralmente sottovalutato quel giovane. Si era dimostrato un soldato
col
cuore talmente puro da farsi carico di ogni crimine commesso dai suoi
compagni.
Piuttosto che essere il boia, preferiva essere il criminale.
Quella
scelta, anche se lui ne era completamente inconsapevole, aveva salvato
la vita
di tutti gli innocenti in questa storia. Quella
decisione, tuttavia, l’aveva condannato anche a pagare una
punizione per essere
partito assieme al comandante Bear.
“Spogliati…”
Junion
mi guardò stranito, non sapendo cosa aspettarsi da me.
“SPOGLIATI!”
Il
ciclope capì che era meglio obbedire. Si tolse letteralmente
ogni armatura o
vestito dal suo corpo, sotto lo sguardo attonito di tutti i presenti.
Nel giro
di un minuto, Junion era completamente nudo.
“NO!
NON LO UCCIDA! LA PREGO!” mi
supplicò Kairi, prima di beccarsi un
altro calcio da parte di un soldato. Questo però non la
fermò, con nostra
grandissima sorpresa “UCCIDA
ME, PIUTTOSTO! NON FARGLI DEL MALE!”
Sia
io
che Junion ci voltammo stupefatti verso di lei. Io non avevo
più bisogno di
altre scuse.
“Da
questo momento tu, Junion, non sarai
più un soldato di Kagaku!”
sentenziai con sdegno al povero malcapitato
“Passerai il resto della
tua vita
nella prigione di Glacial 02… e da questo momento sarai solo
un detenuto
davanti agli occhi di tutti! ED ORA SPARISCI DALLA MIA VITA,
INSULSO VERME!”
Poi,
come
se fosse una bambola, lo presi per il cranio e lo gettai via,
proprio di
fronte a Kairi, la quale si portò vicino a lui per
sincerarsi delle sue condizioni.
Per
un
soldato, essere radiato dall’esercito era come essere
considerato un traditore
dell’impero. Non potevo permettere a quel giovane, dopo i
crimini compiuti da
Bear, di essere un nostro sottoposto. Per quanto fosse un bravo
ragazzo, la sua
ingenuità aveva comunque condannato un pianeta intero
all’estinzione. La
detenzione nel campo di concentramento era il minimo che potessi fare
per
punirlo.
L’intero
esercito, anche se nessuno lo mostrava, era rimasto sbalordito e
indignato
davanti a quella scelta. Chiunque, fra loro, avrebbe preferito essere
giustiziato all’istante piuttosto che passare anche solo un
secondo in quel
carcere. Tutti avevano compreso quale fosse la verità, e
sapevano che in realtà
Junion aveva deciso di sacrificarsi per il bene dei suoi compagni...
…
e
forse anche per il bene di quella ragazza, ma a loro non importava
nulla di
lei!
Ciò
che aveva fatto era un gesto
d'onore degno di un eroe... e questo era il suo trattamento?
La
mia
risposta era sì. In quell’esercito non ci volevo
alcuna persona dal cuore puro.
Se l’oscurità avesse preso anche la sua anima,
sarebbe potuto nascere un
malvagio perfino peggiore di Glacial.
Purtroppo
per i presenti, però, non era ancora finita…
“Ora
tocca a voi… luridi traditori!”
Il
comandante Bear ed i soldati traditori trasalirono davanti a quella
frase.
[Kakuzu
- NARUTO]
Junion
abbassò il capo, distrutto...
... si era
reso conto che il suo
gesto non era servito a niente...
Tutti
i
soldati dalla mia parte riacquistarono la loro compostezza. Non
potevano
permettersi di protestare davanti a quella scelta impopolare. Potevano
soltanto
obbedire. Ciascuno tolse la sicura dai loro fucili e si
preparò a
premere il grilletto.
La
sentenza era già scritta…
“UCCIDETE
QUEGLI IMPOSTORI!”
Il
comando venne eseguito all’istante. I traditori vennero
trapassati da centinaia
di pallottole, sotto lo sguardo scioccato di Kairi, dei suoi amici e di
Junion.
Una
cinquantina di corpi alieni erano ammassati a terra, irriconoscibili,
con il
loro sangue che si mischiava in una pozza dall’odore
nauseabondo.
Non
tutti, però, erano morti sul colpo...
“IL
COMANDANTE SI STA TRASFORMANDO!”
Era
vero. Bear, avendo una buona preparazione fisica, aveva resistito
all’esecuzione, e stava per ultimare la sua trasformazione.
Ciò
che
avvenne riportò ricordi orribili nella mente di Kairi, che
provò a fuggire in
preda al panico, assieme a Paperino e Pippo, ma vennero prontamente
minacciati
dai fucili dei miei soldati. Fu Junion stesso a rassicurarli,
indicandomi
tranquillamente. Nessuno dei quattro sarebbe fuggito davanti al mio
naso.
Davanti
a noi era insorto un vero e proprio mostro. Alto cinque metri,
assomigliava
molto a un orso. Le squame verdi erano state sostituite da una folta
peluria
marrone, e su ogni zampa vi erano enormi artigli affilati. Sul suo
manto scorreva
molto sangue, conseguenza delle ferite provocate durante l'inutile pena
capitale.
“Trasformarti
non ti servirà, traditore…”
Invece
di spaventarmi, allargai le braccia e sorrisi diabolicamente.
Povero
illuso…
…se
era una
battaglia che voleva, allora lo avrei accontentato!
I
soldati di tutto l’esercito cominciarono ad arretrare,
preoccupati, a tal punto
che Kairi, Paperino e Pippo vennero liberati e lasciati momentaneamente
liberi.
Ma nessuno dei tre provò a scappare, restando invece vicino
al giovane Junion,
nel quale avevano trovato un punto di riferimento.
Era
tutto
surreale, ai loro occhi.
Chiunque aveva
compreso che il cacciatore fossi io, e non Bear il quale, al mio
cospetto,
sembrava un agnellino in procinto di essere sgozzato dal pastore. Perfino
l’enorme mostro era titubante nell’attaccarmi. Lui
sapeva di star allungando
soltanto l’inevitabile. Sapeva benissimo di essere troppo
debole rispetto a me,
e non vi stava nessuno da sfruttare come ostaggio per scappare. Nella
sua
mente, scorreva ormai un lento ed inesorabile timer, che era in
procinto di
azzerarsi nel giro di pochi secondi.
Bear,
in
preda al panico e al terrore, si voltò verso colui che lo
aveva incastrato, ovvero il povero Junion
che,
scioccato, non aveva
nemmeno la forza per scappare.
L’enorme orso fece un enorme balzo
e si avventò su di lui e sugli altri tre. Kairi
urlò terrorizzata, mentre
Paperino e Pippo si buttarono sopra di lei tentando di proteggerla.
Il corpo
di Junion però agì da solo.
Tutti
rimasero pietrificati nel vedere quella scena. L’assalto di
Bear si era
arrestato, a pochi centimetri di distanza da viso di Junion, che lo
guardava
tremante negli occhi ormai sicuro di fare una brutta fine.
Nessuno,
però, riuscì a notare il luccichio rosso
che lampeggiava sull’unica iride del ciclope. Tutti erano
concentrati sul
comportamento dello Yilancar. L’orso sembrava assente e
tremava da capo a piedi,
come se fosse stato incantato.
Nessuno
riuscì a notarlo... nessuno a parte me, che decisi di porre
fine a quella
scenata da circo!
Un
enorme zampa ricoperta di squame nere e dure come il metallo si erse
all’improvviso al di sopra del comandante Bear e lo
afferrò con i suoi artigli.
L’enorme mostro, che sembrò risvegliarsi dal suo
torpore, cominciò a dimenarsi
e a fare versi disperati.
Quell’arto
era solo una parte della mia agghiacciante trasformazione…
…
davanti agli occhi di tutti i presenti, incurante
dell’orrore a cui li avrei fatti assistere, alzai lentamente
per aria lo
Yilancar, i cui lamenti fecero scostare lo sguardo di molti presenti.
Cominciai
a
stringerlo sempre più forte con la mia
mastodontica zampa, e a stritolarlo come se fosse un pezzo di pane.I gemiti
dell’orso si fecero
sempre più strazianti, sempre più acuti e
mortificanti per i presenti,
soprattutto i quattro prigionieri, i quali non riuscivano a scostare lo
sguardo
da tale atrocità. I lamenti di Bear assomigliavano a quelli
di un cane che
veniva preso a botte ripetutamente, fino a renderlo agonizzante.
Solo
a
quel punto decisi di farla finita.
Aumentando
solo leggermente la mia stretta, spezzai ogni costola ed
ogni osso di quel mostro, e l’intero corpo del mammifero
venne
letteralmente
triturato dai miei artigli. L’ultimo gesto
strozzato della creatura,
l’ultimo suo istante di vita, venne seguito dallo scoppio
definitivo di tutto il
suo corpo, dal quale iniziarono a sprizzare sangue, pezzi di organi ed
ossa
sbriciolate.
[Sasuke's Ninja Way - NARUTO]
Kairi
non riuscì a resistere a quella scena, scostando lo sguardo
e vomitando
disgustata. Non fu l’unica. Anche Paperino, Pippo e Junion
per poco non si
sentirono mancare, esattamente come alcuni tra i soldati più
giovani che ancora
non erano abituati a scene simili.
Ciò
che
restava del comandante Bear era soltanto qualche pezzo di carne fra gli
unghioni della mia mano trasformata, letteralmente imbevuti nel suo
sangue,
oltre alla testa di quella carogna. Quello sguardo vitreo mi
schifò a tal punto
da afferrarla e spiaccicarla davanti ai piedi di tutti i presenti.
“E
i traditori sono sistemati...” affermai
soddisfatto del mio operato,
facendo tornare il mio braccio alla normalità.
Nessuno
rimase insensibile davanti a quella scena, prigionieri per
primi…
…
avevo fatto vedere a tutto
l’esercito il
perché fossi io il Generale Supremo dell’Impero
Kagakuriano!
“Riportate
gli animaletti ad Hollywood! E preparate la ragazza col piccolo
traditore…”
ordinai ai miei soldati “Date loro… il
benvenuto su Glacial 02!”
Il
‘benvenuto’, per Kairi e Junion, non fu affatto da
ricordare. Entrambi
passarono i momenti più traumatici della loro vita e vennero
segnati per sempre
nel loro carattere e nei loro cuori.
Glacial
02 - Hollywood Prison
KAIRI
[Strange Whispers - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Io
e
Junion fummo scortati per tutta la città, con i soldati
che ci prendevano a
calci con i loro pesanti stivali in cuoio, come se già non
avessimo subito
abbastanza violenze. Affianco a noi, Paperino e Pippo subivano lo
stesso
trattamento. A nulla valsero le nostre proteste. Una lamentela
equivaleva a far
arrabbiare ancora di più i nostri carnefici.
Solo
al
calar del sole, tutti e quattro raggiungemmo la cima del monte Lee. Ci
trovavamo
davanti ad un enorme complesso edificato, circondato da mura in ferro
alte una
ventina di metri, le quali recintavano quasi tutta la cima del monte.
Non
appena oltrepassammo l’enorme cancello in cemento armato,
contai quattro
casolari, grandi almeno un migliaio di metri quadri e alti una decina,
disposti
ai vertici di ogni angolo delle mura. Al centro di essi vi stava
un’enorme
spazio aperto in argilla, nel quale io e Junion venimmo gettati per
terra,
mentre Paperino e Pippo vennero trascinati con la forza dentro uno di
quei
capannoni in legno.
Le
proteste
dei due animali non servirono a nulla.
I soldati kagakuriani li allontanarono a suon di pugni e calci, davanti
ai
nostri occhi.
Hollywood,
imparai in fretta, era famoso per i suoi
metodi poco ortodossi e molto crudeli, ed entrambi lo provammo sulla
nostra
pelle e sulle nostre anime.
Per prima cosa, subii la stessa umiliazione di Junion, e mi furono
strappati i
vestiti con la forza.
A
nulla valsero le mie suppliche e le mie urla di vergogna. Qualche
secondo dopo,
ero già senza veli e, in lacrime, mostravo inerme i segni di
ciò che Bear
avesse fatto con il mio corpo.
Sapevo
già cosa stavano osservando tutti. Il comandante Bear non
solo aveva abusato
sessualmente di me, ma aveva dato sfogo anche alla sua perversa follia,
dato
che il mio corpo era ricoperto da graffi, morsi e anche pezzi di carne
strappati e ancora sanguinanti. Inutile dire che le mie parti intime
fossero
quelle più lacerate. Quando vide le mie
condizioni, il mio
compagno di sventure dalla pelle bianca rimase a corto di parole.
Voleva provare a consolarmi, ma i soldati ci tenevano a distanza e
non ci
permettevano di avvicinarci tra di noi.
Uno
dei
soldati trascinò verso di noi un’enorme tubo in
gomma, dal quale fuoriuscì
un’enorme getto d’acqua gelata che ci
colpì con forza esagerata. Sentimmo ogni
centimetro del nostro corpo congelarsi all’istante e, un
minuto dopo, entrambi
avevamo la pelle blu e stavamo tremando per il freddo.
Dei
vestiti vennero gettati sul terreno argilloso imbevuto sia di acqua che
del
mio
sangue. Erano gli stessi abiti di Paperino e Pippo, ovvero il pigiama a
righe
bianco nere ed il berretto. Entrambi fummo costretti a metterceli,
nonostante
si fossero appena sporcati. Scoprimmo, con nostro dispiacere, che non
fossero
affatto comodi e che sentivamo comunque freddo. Sembravano
letteralmente dei
veri e propri sacchi di patate, e molto probabilmente non mi ero
allontanata
dalla verità. Non avevamo ricevuto nemmeno un paio di scarpe
e compresi che, da
quel momento, avremmo camminato per sempre a piedi scalzi.
Poi
fummo
entrambi separati. Junion venne condotto all’interno di uno
dei casolari,
mentre io venni trascinata in un altro.
Quei
due capannoni erano destinati alle torture dei prigionieri.
Per
prima cosa, mi trascinarono dentro una stanza, con una sola sedia al
centro di
essa, e mi legarono lì. Poi attaccarono alla presa elettrica
uno strano
marchingegno e, nell’attesa che quello fosse pronto, quei
bastardi si
divertirono a seviziarmi ed umiliarmi ancora di più,
palpando con insistenza
il mio corpo. Come se non bastasse, mi obbligarono a mettermi un
bavaglio
strettissimo alla mia bocca, così che non potessi protestare
in alcun modo.
Solo
quando avvicinarono quel coso vicino alla mia faccia, compresi cosa
stessero
per farmi e cercai in tutti i modi di liberarmi, disperata. Fu tutto
inutile. Con
una
punta metallica riscaldata ad altissime temperature, i soldati incisero
dei
numeri su entrambi i miei polsi e sulla mia fronte. Il dolore fu
terribile al
punto tale da farmi urlare a pieni polmoni. Come se non fosse
abbastanza,
alzarono la mia tenuta e si divertirono a farmi altre umilianti
incisioni,
incuranti dei miei gemiti di protesta.
Quando
la procedura finì, avevo consumato la mia voce ed ero
totalmente inerrme… e si
potevano ancora vedere alcune gocce di sangue colare dalle mie
carbonizzanti
ferite.
Un
minuto dopo, una prigioniera con i miei stessi vestiti venne portata
all’interno della mia stanza. Le avevano dato una piccola
lametta.
“Mi
dispiace...”
“Meno
chiacchiere e lavora, puttana!” la
sgridò un soldato, dandole uno
schiaffo.
Quella
donna,
con lentezza immane, iniziò a rasarmi con quel piccolo
pezzetto di metallo,
lungo tre centimetri e spesso un millimetro, cercando di non farmi dei
tagli
troppo profondi. Assistetti, con orrore ed umiliazione, alla caduta di
tutti i
miei capelli, mentre i soldati lì presenti ci sbeffeggiavano
e ci insultavano,
sputandoci sul viso. Alcuni soldati la
palparono, mettendo le loro mani dentro il suo pigiama a righe, ma per
nostra
fortuna nessuno di loro provò a ripetere le gesta di Bear.
Era sempre più
difficile, però, accettare il fatto di aver perso per sempre
la nostra dignità.
Delle
urla
disumane, dal capannone affianco al mio,
fecero venire i brividi a tutti, anche ai soldati. Vidi due di loro
fare il
gesto di un paio di forbici che tagliavano qualcosa, ma non riuscivo a
capire a
cosa si stessero riferendo.
Quando mi
riunii a Junion, terminate le torture, eravamo
irriconoscibili.
Nemmeno riuscivamo a guardarci tra di noi. Ormai le nostre menti si
erano
spente, e la nostra indipendenza ci era stata strappata via.
Eravamo
ufficialmente diventati il bestiame di quei demoni.
Alla
fine,
entrambi fummo trascinati all’interno
del capannone adibito a dormitorio dei prigionieri, quello dove avevano
trascinato con la forza Paperino e Pippo, e fummo sigillati al suo
interno.
Ci
trovammo
di fronte ad una scena ancora più
opprimente. Centinaia di detenuti, come noi, erano distesi per terra,
sulla
stessa argilla che si trovava all’esterno, e si scaldavano
fra di loro rimanendo
ammassati come pecore. Uomini,
donne e anziani tremavano infreddoliti, con
le dita dei piedi ormai nere a causa dell’assideramento.
Ringraziai il cielo che non ci fossero bambini...
... in caso contrario, penso
proprio che l'avrei fatta finita già da un po'.
[Vector
to The Heavens - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“KAIRI!
JUNION!”
Le
voci di
Paperino e Pippo riuscirono a farmi
ridestare da quell’orrore. Fu come riemergere
dall’acqua dopo aver rischiato di
affogare. I due si stavano avvicinando lentamente, già
intuendo quello che ci
era successo.
“Paperino!
Pippo!” li raggiunsi con grande fatica,
gettandomi su di loro ed abbracciandoli
di slancio.
Non
erano
soli. Due figure si erano avvicinate a
noi quattro. Una
di
queste era una donna alta e slanciata.
Nonostante nel capannone non ci fosse altra luce se non quella
proveniente
dalle aperture sul tetto, le sue fiere iridi color fuoco erano
visibilissime. La
riconobbi subito. Era la stessa prigioniera che mi aveva tagliato i
capelli,
quella che avevano maltrattato insieme a me.
Il secondo era un anziano e ricurvo signore dalla pelle rugosa.
Sembrava molto
vecchio, ma si muoveva con sorprendente agilità. Li studiai
da cima a fondo, non
capendo cosa volessero da me e Junion.
“Gaush!
Non preoccupatevi! Sono due brave persone! Sono tutti prigionieri
innocenti,
qui!” mi rassicurò Pippo con
dolcezza, presentandoli “Lei
è Flame, mentre lui è il vecchio
Shiro. Abbiamo raccontato loro tutto quello che è
successo…”
“Che
mi
venga un colpo, Pippo!”
esclamò rammaricato Shiro osservandoci “Mi
avevi detto che erano molto giovani… ma
non pensavo così tanto! Ah… quali
altre atrocità dovranno vedere i miei poveri occhi?!”
“Ci
dispiace per quello che vi è capitato...”
disse invece Flame, mortificata
per quanto mi avesse fatto “Speravamo
tutti non entrasse qualcun altro a Hollywood… ed
invece…”
“Vi
hanno fatto assaggiare l’inferno, lo vedo dalle vostre
facce...”
continuò il vecchio guardandoci dritti negli occhi.
Non
appena
disse ciò, il mio cuore non riuscì più
a
sopportare tutto quel dolore, e scoppiai di nuovo a piangere. Non fui
l’unica,
però, poiché anche Junion abbandonò la
sua compostezza e ci mostrò il suo lato
più fragile. Paperino
mi
strinse la mano, mentre Pippo mi cinse
le spalle con un braccio. Shiro e Flame, invece, si avvicinarono a
Junion.
Tutti e sei, poi, ci allontanammo verso uno degli angoli più
distanti dai
prigionieri della struttura, in modo da non disturbare il loro sonno.
Umiliata
e
straziata nell’anima, piansi fra le
braccia di Flame, raccontando loro tutto quello che mi avevano fatto
dal giorno
in cui mi avevano imprigionata nella navicella. Paperino e Pippo mi
sussurravano parole di conforto e speranza, che riuscirono solo in
parte a
curare i miei tormenti.
Quando
fu il turno di Junion, tuttavia, mi crollò il mondo addosso
e mi vergognai
letteralmente di me stessa. In meno di poche ore, a lui era toccata una
tortura perfino peggiore
della mia.
All’interno
del carcere di Hollywood, infatti, i detenuti erano tutti ammassati
all’interno
dello stesso capannone, sia uomini che donne, per limitare tutti gli
spazi. A
causa di ciò, era stata indotta una tortura, solo per i
prigionieri di sesso
maschile, per impedire la procreazione nel campo.
Il
ciclope si era reso conto troppo tardi di ciò che gli
avrebbero fatto, quando
ormai per lui sarebbe stato impossibile impedirlo.
Sentire
quell’esperienza fu peggio di quanto potessi immaginare. Mi
sentivo uno schifo. Io
ero la responsabile di quanto gli era successo. Se lui era stato arrestato, la colpa
era la mia.
Riuscimmo
a recuperare la nostra compostezza solo dopo aver finito le lacrime.
“Che…
che posto è questo?” domandai
io a Paperino e Pippo, i quali incominciarono
a spiegarmi.
Glacial
02 era la Base Militare dell’esercito che aveva attaccato il
mio pianeta. I
soldati, però, non vivevano equamente su tutto il globo; la
loro unica base,
difatti, era all'interno una metropoli della vecchia popolazione
terrestre, un
tempo chiamata Los Angeles.
L’aeroporto era la pista di
decollo e di
atterraggio delle astronavi kagakuriane. La maggior parte dei soldati
più
anziani viveva nelle case ancora in piedi, chi da solo e chi in gruppo,
e questi
erano quasi cinquanta mila. I
Yilancar originali e Dragon Oronar, invece, abitavano
all’interno di un enorme
torre fortificata, chiamata Fortezza dei Comandanti. Questa era
circondata
dalla Base Militare, un complesso di forma quadrata nel quale venivano
addestrati i soldati e dove soggiornavano le reclute
dell’esercito. Ai confini della città,
più precisamente sopra ad
un rilievo chiamato all’epoca
monte Lee, vi stavamo noi ed una gigantesca scritta fatta con pannelli
in
metallo.
‘Hollywood’,
un tempo, era il simbolo della città di Los
Angeles… ora rappresentava il nome
del campo di schiavitù più conosciuto ed orrendo
di quell’universo.
“Quindi,
ora, siamo
ufficialmente schiavi
dell’esercito…”
finì di spiegarmi Junion, amareggiato e distrutto
nell’orgoglio.
“So
che è dura da accettare…”
comprese Flame, prima di affermare energica “… ma
dovete andare avanti! Non avete tempo per metabolizzare quanto vi
è accaduto!”
“Flame
ha ragione!” la seguì a ruota
Shiro, indicando sia la sua fronte che le
zone più intime del suo corpo “Tutti noi
abbiamo subito le vostre stesse
torture…sappiamo
come vi sentiate… ma se non supererete il trauma
velocemente,
verrete ammazzati senza pietà!”
Junion
abbassò lo sguardo ed annuì, sconsolato. Lui, a
differenza mia, conosceva le
storie che circolavano su Hollywood, e scoprire che erano tutte vere
non era
stato bello.
“Ho
perso la mia casa… e tutte le persone
che
mi volevano bene...” dissi però io, in
preda alla depressione “... ho visto
morire Sora e Riku davanti ai
miei occhi… quell’alieno mi ha
violentato…e
ora questo… come posso superarlo?”
“Quack!
Ci siamo ancora noi, Kairi!” Paperino
affermò deciso.
“Esatto!
Yuk!” confermò Pippo
poggiandomi una mano sulla spalla “Sora
e Riku non vorrebbero che tu ti arrendessi così! Abbiamo
affrontato tante
disavventure... e insieme supereremo anche questa!”
Per
la
prima volta dopo tanto tempo, riuscii a smuovere le labbra e a formare
un
piccolo sorriso. Avevano ragione. Poteva sembrare impossibile in quel
momento,
ed ero consapevole che vivere senza Sora e Riku sarebbe stato uno
strazio per
me, soprattutto senza il primo, per il quale avevo provato un amore
incondizionato. Loro, però, non avrebbero mai voluto che io
mi arrendessi a
quei vermi…
“Ragazzi…”
Dovevo
farmi forza, reagire, e lo avrei fatto assieme ai miei amici.
“Ci
siamo anche noi, da ora in avanti!” disse
loro Flame con un sorriso a
trentadue denti “Quando
avrete bisogno di qualcosa, non esitate a chiederci una mano!”
Io
e
Junion annuimmo, confortati dalle parole dei loro amici.
“Adesso,
però, dobbiamo andare a dormire!”
disse Paperino agitato “O
domani subiremo il nostro ultimo appello!”
Io
non
capii il perché di quella frase, ma non ebbi il tempo di
fare domande.
“Domani
vi spiegheremo tutto… promesso!”
esclamò il vecchio Shiro, che ci portò
vicino a tutti gli altri detenuti.
Io
e
Junion fummo fatti stendere all’interno, mentre gli altri
quattro si misero
attorno a noi per riscaldarci. Il ciclope si era messo di spalle a me,
provando
a prendere sonno, ma io presi di nuovo la parola.
“Junion…”
gli sussurrai, sfiorandogli la spalla “…
forse non è il momento più adatto ma… per
quello che è successo con il
tuo generale…ti
voglio chiedere scusa...”
“Scusarti?”
disse stupito il giovane, voltandosi verso di me.
“Se
tu non ci
avessi protetto… se tu avessi mentito al
generale… tu ora saresti sano e
salvo...”
gli feci notare io, affranta “Nessuno
dei due avrebbe sofferto più…”
“Non
dirlo neanche per scherzo!”
mi rispose fermamente Junion
con rabbia, cogliendomi di sorpresa “Se
non gli avessi detto la verità, il generale mi
avrebbe ucciso assieme a tutti
gli altri soldati! Lui voleva soltanto una conferma per far fuori Bear
e
l'intero plotone! E poi… non
saresti
morta soltanto tu, ma anche i tuoi amici! Sono io quello che dovrebbe
scusarsi
con te per quello che è…”
“Gaush!
Ragazzi!” ci stoppò Pippo, che
si era accorto del nostro dialogo “Domani
avrete tutto il tempo per parlare, ma ora dormite… avrete
bisogno di tutte le
vostre forze da questo momento!”
Annuimmo,
scusandoci con gli altri detenuti e cercando di metterci quanto
più comodi possibile.
Questa volta, però, io e Junion stemmo uno di fronte
all’altro, guardandoci negli
occhi.
Non
c’era bisogno di altre parole… entrambi ci eravamo
detti tutto con quello
sguardo.
Eravamo
riusciti a darci un minimo di forza ciascuno.
Ora dovevamo solo
sopravvivere…
Nonostante
i mille pensieri e le mille angosce che ci attanagliavano, i nostri
occhi si
chiusero all’istante.
Eravamo
troppo stanchi per poter rimanere svegli un altro secondo di
più…
Glacial
02 - Centro
abitato di Los Angeles
Unknown
[Mani sulla Città - SQUADRA ANTI-MAFIA]
Mi
ersi
innanzi a quelle strade deserte, cercando di percepire quante persone
fossero
ancora sveglie.
Solo
pochi soldati erano ancora in piedi, e si stavano divertendo con
alcool, droga
e qualche prigioniera che avevano obbligato a far rimanere nelle loro
abitazioni. Riuscivo a percepire le urla strazianti di dolore delle
innocenti
fanciulle, e quelle di goduria dei militari. Dubitavo sarebbero
sopravvissute
prima del sorgere del sole. Un maschio, qualunque fosse la sua razza
aliena, era in grado di spezzare la sua controparte opposta se
sfruttava solo la sua forza bruta.
Era
notte fonda, e la mia ombra si allungava sull’asfalto davanti
al chiaro di
luna. L’odore provocato dai gas dell’industria
bellica, in lontananza,
rendevano l’aria sporca ed inquinata. I soldati kagakuriani
non solo si
divertivano a distruggere la vita di quei detenuti, ma anche quella del
pianeta
dove soggiornavano, con la produzione in serie di armi e navicelle
spaziali di
guerra.
Sogghignai
diabolicamente… era il
luogo perfetto per far crescere e diventare più forti i miei
Heartless!
Ne
rilasciai
uno soltanto… un
piccolo Shadow, il quale si voltò verso di me con fare
confuso.
Io,
per
tutta risposta, spalancai le mie braccia e gli feci intendere che
potesse fare
tutto ciò che desiderava.
Non
ci
fu alcun bisogno di andare ancora avanti. La creatura oscura si
allontanò
allegramente, famelica di cuori e di luce.
Iniziai
a ridere, divertita dalla facilità con la quale ero riuscita
ad ingannare
tutti.
Tre dei
miei
nemici erano finiti
in quella prigione dell’inferno, altri tre erano
morti… e ne mancavano ancora
tanti altri…
…
mi sarei
sbarazzata di tutti loro, con le buone o le cattive… fosse
stato l’ultimo gesto
della mia vita!
Decisi
di aprire un varco oscuro e di tornare alla mia nuova base, pronta ad
ideare
nuovi
piani per poter attuare la mia vendetta...
... e ad accudire l'unico tesoro
di cui mi importasse adesso, in quel momento!
Capitolo 2 *** Capitolo 2: Un nuovo legame nel campo degli orrori... ***
Nello scorso capitolo, avete
avuto un riassunto dello scenario nel quale i personaggi sono immersi.
Un mondo molto cruento e violento, diverso rispetto a quello ben noto
di Kingdom Hearts, molto simile però a quello di Dragon Ball.
Riusciranno i nostri amici a
sopravvivere ad Hollywood? O qualcuno riuscirà a toglierli
di mezzo una volta per tutte?
E chi sarà la
misteriosa figura che ha rilasciato l'Heartless dentro la
città di Los Angeles?
Lo scoprirete leggendo KINGDOM
HEARTS - THE LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR!
QUI SOTTO TROVERETE IL PULSANTE
PER ACCEDERE ALLE OST DELLA PAGINA ;-)
BUONA
LETTURA!
KINGDOM HEARTS: THE
LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR
Un nuovo
legame nel campo degli orrori...
KAIRI
[The
Devil - BEST OST IN THE WORLD]
Il primo giorno
all’interno del campo di
Hollywood fu
esattamente come io e Junion ce lo immaginammo…
… un vero e proprio incubo!
Tutti i detenuti vennero svegliati dai soldati alle
sei del mattino e condotti in piazza con la forza, frustati o colpiti
coi calci
dei fucili. Fummo ordinati in file, come le reclute delle milizie, e ci
venne fatto
l’appello. Fummo chiamati per numero, quello tatuato sulla
fronte di ogni
detenuto. Io avevo impresso il numero 549, e Junion il 550.
Tuttavia, il prigioniero col numero 384, durante
l’appello, non fu attento abbastanza, essendo un alieno molto
vecchio e abbastanza sordo, non
rispondendo in tempo alla chiamata della recluta.
Si sentì uno sparo… e una
pallottola schizzò fuori dal
cranio del prigioniero!
Rimanemmo scioccati e senza parole quando il
detenuto
cadde a terra, esalando il suo ultimo respiro davanti ai
nostri
occhi, col
sangue che fluiva a fiotti dalla ferita, e allagando sempre di
più i piedi degli
altri prigionieri…
… i quali
non
si voltarono, quasi fosse del tutto normale!
A pochi metri di distanza,
il suo giustiziere ancora sorrideva maligno, mentre dalla canna del suo
fucile
usciva lentamente il fumo della polvere da sparo.
“Yuk! Non
muovetevi e continuate a sentire l’appello!” ci avvisò Pippo a bassa
voce, senza distogliere lo
sguardo dai soldati.
“Se chiamano il
vostro numero e non rispondete… ammazzeranno anche voi!
Quack!”
lo seguì a ruota Paperino, con lo stesso comportamento
dell’amico.
Avrei voluto urlare il mio sdegno
per ciò che avevamo appena assistito. Tuttavia, come tutti i
nostri compagni,
riuscimmo a rimanere immobili senza dir nulla. L’appello durò più
di un’ora. Fortunatamente entrambi rispondemmo presenti
ai nostri numeri, così come tutti gli altri prigionieri.
I detenuti, poi, vennero portati in un altro
capannone, l’unico nel quale io e Junion non eravamo ancora
stati trascinati, mentre il corpo del detenuto 384 venne trascinato via
dalla piazza come se fosse un sacco di patate.
Il
casolare nel quale eravamo entrati, era riservato alla nostra igiene e
salute. Ancora circondati da soldati armati,
tutti i
prigionieri furono costretti di nuovo a spogliarsi, mentre un dottore
li
visitava uno ad uno e li suddivideva con un cenno della mano. Lo stato
di molti
di noi era davvero terribile. Più della metà
erano pelle e ossa, ed i più gravi
avevano delle pustole giallognole su ogni parte del corpo. Come me e
Junion,
anche loro avevano sui loro corpi altre cicatrici provocate da quella
punta
incandescente, alcune davvero umilianti.
Sui corpi degli uomini di stavano scritte delle
frasi
orrende come ‘Schifoso
parassita’ oppure, ancora peggio,
‘Senza
cazzo e senza palle’. Sui corpi delle
donne, tuttavia, vi stava perfino
peggio, chi con le scritte ‘prostituta’, chi con
i disegnini di
cazzi e chi con quelli di feci ed escrementi. Altri avevano perfino
segni di
altre torture, come frustate o violenze carnali, cicatrici violacee che
probabilmente non sarebbero mai sparite.
Sia Junion che io, mentre il medico toccava i
nostri
corpi come se fossimo animali, avemmo dei piccoli tremori di imbarazzo,
e ciò
costò noi un'altra lacerante frustata che
aprì letteralmente uno squarcio
dietro la nostra schiena. Da quel momento, trattenendo i singhiozzi di
dolore,
non avemmo
più il coraggio di protestare, nonostante quelle mani unte e
disgustose ci stessero provocando dei lividi con quelle palpate
violente.
Tutti i prigionieri vennero suddivisi in tre
gruppi;
in uno di questi vi erano gli uomini, in un altro le donne, e
l’ultimo era
riservato ai detenuti più malati. Mentre i primi due gruppi
furono trascinati
all’interno di altre due stanze separate, l’ultimo
gruppo fu cacciato fuori dal
capannone.
Non rividi mai più quelle
persone. Inutile dire la fine
che fecero quelle povere anime sofferenti. Un prigioniero che non
poteva lavorare, o molato, non poteva essere più utile e
andava eliminato.
Le due stanze successive erano dei bagni. I
detenuti
furono obbligati a lavarsi con acqua salata, quest'ultima talmente
bollente da
ustionare la loro pelle. Molti di loro urlavano perché
l’acqua scoppiava le
loro pustole o riapriva le loro cicatrici, straziandoli ancora di
più. Io,
ancora ricoperta di ferite aperte sul mio corpo, fui tra
questi…
… quando uscimmo da quelle stanze per
tornare nella
prima, la maggior parte di noi era in preda agli spasmi di dolore.
Dopo averci permesso di rivestirci, i soldati fecero entrare dentro al capannone
un’enorme
pentolone, al cui interno si intravedeva una rivoltante
brodaglia
rossa. Le bolle di vapore che scoppiavano sulla sua superficie non
lasciarono
presagire niente di saporito. Quel liquido sembrava fosse uscito dalla
bocca di
un vulcano.
La nostra colazione…
… a ciascuno di noi venne dato un
bicchiere di quella
sbobba, e in aggiunta ricevemmo soltanto una fetta di pane, secca e
immangiabile.
Al primo assaggio, io e Junion confermammo la
nostra
teoria, sputando di rigetto quella schifezza con le lacrime agli occhi.
La nostra
lingua era rimasta ustionata dall'assaggio, così come le
labbra. I denti ancora
fischiavano per il
troppo calore che li aveva avvolti. La nostra reazione,
però, non piacque a
qualche soldato che ci passò affianco pestando i nostri
piedi
con le punte degli stivali.
Entrambi riuscimmo a
trattenere le urla. Le nostre dita, però, scricchiolarono
sotto le calzature
pesanti, e rimasero storte e piegate per il resto della nostra vita.
Continuammo a bere quello schifo non appena si raffreddò un
pochino, e per poco
non vomitammo di nuovo tutto. Quella roba era stomachevole. Avevamo
fatto un
grosso errore a lasciarla raffreddare. Era la zuppa più
disgustosa e rappresa
che avessi mai assaggiato in tutta la mia vita.
Fummo, però, invitati da Paperino e
Pippo a mangiare
tutto senza lamentarci, o avremmo ricevuto molto peggio di una pestata
sui
piedi da parte di quei bastardi. Scoprimmo, poi, che quella zuppa e
quella
fetta di pane sarebbero stati il solo pasto di quel giorno.
Perciò, era quello
oppure il digiuno.
Usciti dal capannone-mensa, il nostro morale era
già
sotto i piedi.
Fummo
accompagnati a Los Angeles da alcune guardie armate e fummo obbligati a
lavorare tutto il giorno. Gli uomini
vennero
portati in fabbrica, costretti a trascinare enormi incudini di ferro e
scioglierli
all’interno di un’enorme fornace, riscaldata a
temperature elevatissime. Da
quel metallo fuso, poi, mi venne spiegato che l’esercito
kagakuriano creava le sue
armi pesanti, come
gusci di missili o cannoni.
Quelli che si fermavano per riposarsi o non ce la
facevano, imparò Junion, venivano fucilati
all’istante. Quel giorno, in tutto
morirono sedici detenuti uomini.
Le donne, invece, si occupavano di lavare e stirare
tutti i vestiti sporchi dei soldati, oltre che spazzare e pulire ogni
casa e
stanza abitata di Los Angeles, compresa la base militare dove
soggiornavano le
reclute. Fummo suddivise in gruppi, e ognuno di questi si occupava di
un
quartiere. Nonostante ciò, però, cinquantamila
soldati erano comunque molto
difficili da gestire.
Io, però, scoprii, con orrore, la parte
peggiore del
nostro compito,ossia subire le avance perverse dei
soldati. Non vi era momento libero in cui un soldato non cercava,
insistentemente, di abusare di una di noi, ignorando ogni nostra
protesta. No, a dire il vero nessuna prigioniera aveva osato
lamentarsi, perchè sapevano cosa sarebbe successo in caso
contrario. Grazie a Dio, io non venni coinvolta, anche grazie all'aiuto
di Flame, la quale mi aveva preso sotto la sua custodia.
Quando ci apprestammo a lasciare la
città, sei delle
nostre compagne erano sparite, e gli uomini che avevano custodia di
loro non sembravano
affatto preoccupati.
Tutt’altro…
a giudicare dai loro rivoltanti discorsi!
Mi fu palesemente chiaro la fine disgustosa che
avessero o stessero per fare prima della prossima alba.
Ritornammo al campo di detenzione a sole ormai
tramontato. Prima però di oltrepassare il cancello, fummo
riuniti tutti
dentro la foresta del monte Lee e venimmo obbligati a svuotare le
nostre
vesciche
e i nostri intestini all'esterno della struttura. Non vi erano bagni
all’interno del
campo, e non avevamo
altro momento della giornata in cui poter fare i nostri bisogni.
Provai, ancora una volta sulla
mia pelle, la sensazione di perdere sempre più la
dignità come essere umano.
Niente pudore, niente
intimità… eravamo come pecore
che venivano portate a spasso dai loro pastori!
“A cuccia,
belli! Ma che bravi! Volete un biscottino?” ci prendevano in giro i
soldati, ridendo a crepapelle e tappandosi il naso.
Lo ammetto… se mi avessero dato per
davvero un
biscotto per cani, in quel momento me lo sarei mangiato senza vergogna
per
colpa dei morsi di fame che provavo.
Poi ci riportarono nella piazza del campo di
concentramento, dove subimmo per l'ennesima volta la tortura
dell’appello.
Altri cinque prigionieri morirono per mano dei kagakuriani.
Fummo costretti, ancora una volta, a entrare nelle
docce dove stavolta venne utilizzata acqua ghiacciata mischiata ad
aceto.
Ancora una volta, subii le pene dell’inferno, ma cercai di
approfittarne il più
possibile dissetandomi con quell’acqua disgustosa ma vitale
per la mia
sopravvivenza.
Solo a notte fonda tornammo dentro il
capanno-dormitorio.
Il numero dei detenuti ancora in vita era intorno ai cinquecento.
Glacial 02 –
Hollywood Prison - Ore 23:00
[Man
of The World - NARUTO]
“Quack!E’ sempre
così” spiegò
Paperino a me e Junion, una volta che il capannone venne sigillato,
sancendo la fine
della giornata “Ogni giorno muore
qualche
nostro compagno. Molti muoiono per colpa dei soldati… ma la
maggior parte della
scrematura viene fatta a causa della salute. C'è chi muore
di stenti per la fame o per la sete, chi fucilato dai
soldati…
c’è perfino chi muore a
causa della scarsa igiene di questo posto, con le ferite che vengono
infettate in maniera letale!
Non abbiamo mai un attimo di tregua!
“Sono…
sono
dei mostri!” esclamai io con
rabbia, stringendo con forza i
pugni. Era la prima volta che provavo quelle sensazioni.
Umiliazione… sconforto…
desiderio di vendicarsi!
“Ormai
siamo
prigionieri!Perché devono umiliarci in
questo modo!?Cosa gli
abbiamo fatto di male?!”
continuò per me Junion.
“Siamo i
sopravvissuti agli stermini dei Kagakuriani o, nel tuo caso, dei
traditori... è una scusa
più che sufficiente per loro!”
ci rispose Flame, ancora stanca per tutto il lavoro svolto “Kagaku non rispetta nessun’altro se non
Kagaku stessa… questo è il motto degli abitanti
di quest’impero. Tradire i suoi
ideali equivale ad essere i peggiori appestati esistenti sulla faccia
dell’universo. Per un kagakuriano,
noi
siamo l’equivalente di un mostro da eliminare, da far
soffrire
quanto più
possibile!”
“Aspetta,
Flame…
che intendi con ‘sopravvissuti’?”
le domandai io, confusa.
Sopravvissuti? Quindi tutti
quei prigionieri…
“Lei
non conosce la storia dell’Impero, non
può capire ciò che le diciamo...”
si intromise Junion, notando quanto io
fossi ancora spaesata.
Shiro fece un lungo sospiro. Il mio nuovo amico
aveva
ragione. Dovevano partire dall’inizio per farmi comprendere
tutta quella
storia.
“Molto bene… ascoltami
attentamente, Kairi, perché ci metterò un
po’ a spiegarti tutto!”
In meno di un quarto d’ora, venni a
conoscenza di
tutta la storia dell’impero di Kagaku, e mi raccontarono
anche tutto ciò che
sapevano su Dragon Oronar, il Generale Supremo
dell’imperatore.
“Quindi
è tutta colpa di questo… Glacial,
giusto?”
“Esattamente”
confermò Flame annuendo
con il capo “Fu
lui a costringere gli scienziati a creare gli Yilancar. Lui è l’imperatore assoluto di
tutto
l’Universo, il più forte guerriero
esistente… ed è sempre
lui a decidere quali pianeti attaccare o no!”
Non credetti alle mie orecchie.
L'intero
universo?! Quanto era potente Glacial?
Perfino il generale Dragon, del quale io avevo
provato
gran timore, era più debole di questo imperatore!?
Al confronto, Master Xehanort era un santo del
Paradiso!
“…
quanti pianeti sono stati rasi al suolo
come il mio?”
“Molti,
soprattutto poco dopo la salita al
trono di Glacial…”
spiegò il vecchio Shiro, afflitto “...
la linea violenta venne poi abbandonata
grazie a Dragon, che riuscì a moderare il comportamento
violento
dell’imperatore. Glacial, adesso,
lascia
al suo Generale Supremo il lavoro sporco!”
“Glacial ordina
la conquista di un pianeta, e il generale esegue… semplice come bere un bicchier d’acqua!”
riassunse Flame
alzando le spalle “Ieri, tu hai
visto la
crudeltà di Dragon, ma non è questo a renderlo
così famoso… assolutamente
no!”
“E’
famoso per
essere un ottimo stratega, oltre che un eccellente oratore...”
mi rivelò
Shiro, estremamente serio “...andava
in
missione da solo, prendendosi un’astronave monoposto;
atterrava sul globo
designato da Glacial… e, al suo
ritorno,
tornava dicendo che il pianeta era stato conquistato senza alcuna
rivolta!”
“COSA?!Come
è possibile?”
“Stipulava
degli accordi con i sovrani degli altri pianeti...”
mi spiegò ancora il vecchio “...
accordi economici e politici vantaggiosi sia per l’impero che
per
il pianeta annesso… ed in
cambio,
quest’ultimo entrava a far parte dei territori di Glacial
senza andare in
guerra...talmente facile che nessuno ci aveva ancora
pensato! L’impero abbandonò immediatamente la
nomea di regno tirannico e, per gli
ultimi globi rimasti liberi, divenne la pentola d’oro
all’inizio
dell’arcobaleno!”
“Ai pianeti
annessi conveniva entrare a far parte dell’impero, piuttosto
che combattere...”
ci rivelò Flame con dispiacere “... o la loro popolazione sarebbe stata
sterminata dall'esercito di Kagaku!
E indovina... Glacial andò in
brodo di
giuggiole vedendo il suo impero prosperare! Così
decise, da quel momento,
di seguire alla lettera ogni consiglio del suo generale…”
Ora tutta quella storia cominciava a farsi
estremamente
chiara.
Un colpo da maestro da parte di Dragon, non
c’è che
dire!
Non solo era
riuscito a diventare il Generale Supremo
dell’impero… ma era riuscito, in un
certo senso, anche a ‘soggiogare’
l’imperatore stesso!
Qualcosa, però, non mi era ancora
chiara.
“Però…
perché il mio mondo è stato attaccato?
Cosa gli abbiamo fatto? Come ci hanno scoperto?”
[Dark
Days Are Coming - DRAGON BALL SUPER]
Paperino e Pippo abbassarono
il capo, sentendosi a disagio. Io lo notai subito, voltandomi verso di
loro con
sospetto.
“Quack...temo
sia colpa nostra, Kairi” mi
rivelò mortificato il papero “Ricordi
lo squarcio che si era creato dopo la battaglia contro Xehanort?”
“Quello
causato dall’esplosione del nuovo
X-Blade?!”
Erano passati cinque anni
da quella terribile battaglia. Sette protettori della Luce contro
tredici
dell’Oscurità. I primi ebbero la meglio, ma fu
l’esplosione dell’X-Blade a
causare una vera e propria anomalia…
…
uno strano squarcio oscuro nel cielo, che non si era diradato
più!
“Un
giorno Yen Sid ha convocato il re e noi
due sulla sua torre...” mi
raccontò Pippo con la testa abbassata “... ci rivelò che oltre quello squarcio
vi
erano altri mondi, ancora sconosciuti e inesplorati. Ordinò
a tutti e tre di
andare a visitarli, ma ci vietò categoricamente di venire a
contatto con gli
abitanti, per rispettare il loro ordine degli eventi!”
Annuii, ben sapendo che quello fosse un ordine
tipico
di Yen Sid. Non modificate il corso degli eventi, ci diceva sempre, o
rischiate
di causare solo disastri.
“Abbiamo
viaggiato per molto tempo, cercando di capire la cultura di questi
mondi, e ci
nascondevamo proprio come ordinato da Yen Sid - Sama. Un
mese fa, però, ci avvicinammo troppo a questo
pianeta… e i loro
radar individuarono la nostra Gummiship! Quack! Ci hanno teso
un’imboscata
subito dopo il nostro atterraggio!”
continuò Paperino scuotendo la
testa, come per scacciare dei brutti pensieri dalla mente “Abbiamo provato a combattere e fuggire, ma i
soldati erano troppo
numerosi e troppo forti… solo il nostro sovrano è
riuscito inizialmente a
scappare, grazie al nostro sacrificio... ma noi siamo stati catturati e
portati
in questa prigione da allora...”
“Allora
non sapete chi lo ha ucciso?”
domandai ai due, che però scossero tristemente il capo.
“So
io cosa è successo da quel momento in
poi…” rivelò Junion
a tutti, cominciando a raccontare “…
quel topo ha cercato in ogni modo di
sapere dove foste finiti, attaccando i soldati e costringendoli a
parlare… poi
due settimane fa ha attaccato frontalmente il generale, che si stava
dirigendo
qui...”
“Oh
no… Topolino…”
cominciai a capire
io.
Se Dragon Oronar era così forte, allora
doveva essere
stato ucciso da costui.
“Ne è
uscito
totalmente sconfitto, ferito gravemente... Dragon,
però, non lo ha giustiziato”
ci rivelò Junion, lasciandoci sorpresi “Al contrario, lo ha portato dentro
l'infermeria, nella Fortezza dei Comandanti, e lì non so di
cosa abbiano
parlato. Gli altri comandanti non
l'hanno presa affatto bene…”
“Perché
non mi sorprendo di ciò?”
esclamò Flame, scuotendo il capo sarcasticamente.
“E’
da un po’ di tempo che i comandanti non
tollerano le scelte pacifiste di Dragon...”
spiegò il vecchio Shiro, a
me ed ai due animali “...
soprattutto i
Yilancar Originali, quelli che aiutarono Glacial ad attuare il Colpo di
Stato. Non accettano che un
‘non’ kagakuriano sia
più forte di loro e sia anche tanto ben voluto
dall’imperatore! A loro
piace dominare con la forza e la crudeltà, e non con la
diplomazia… sono
convinto che, se Dragon potesse, ci avrebbe già dato
più dignità…”
“Non andare
troppo lontano, Shiro. Dragon è lo
stesso che ha mandato Junion qui ad Hollywood! Su una cosa ti do
ragione… lo
temono! Non c’è da stupirsi...”
affermò la donna dagli occhi arancio “Quell’uomo ne sa una più del
diavolo… se esiste qualcuno in
grado di spodestare
Glacial dal suo trono, quello è Dragon! E
probabilmente sarebbe anche un
ottimo sovrano, migliore di quella lucertola”
Io e Junion rimanemmo sorpresi dalle parole dei due
prigionieri. In effetti, detto in quelle parole, non restava
nessun’altro in
grado di succedere a quel trono se non il Generale Supremo.
“Quindi chi ha
ucciso il nostro sovrano?!” insistette con rabbia
Paperino verso il ciclope
che si riprese.
Quest'ultimo, allora, rivelò colpevole
la verità.
“E’
stato il comandante Bear… è entrato nella
sua stanza di ospedale e lo ha avvelenato! Ha colto il vostro amico di
sorpresa, non gli ha lasciato alcuno scampo!”
“Ancora lui…”
affermai io, disgustata da quella
carogna.
Bear... c’era
sempre lui dietro quella storia!
“Poi
cosa successe?” domandò il
vecchio Shiro al ragazzo, che proseguì rammaricato il
racconto.
“Il comandante
Bear ha rubato il corpo del topo ed è uscito
dall’ospedale senza essere
scoperto; si è intrufolato nell’aeroporto della
Base Militare e ha preso
possesso di quella stramba navicella con cui voi siete arrivati; ha
messo il
cadavere del vostro amico dentro, ha premuto qualche pulsante e ha
attivato
l’astronave...” continuò
Junion abbassando il capo distrutto “...
scendendo da essa subito prima della
partenza!"
“E
poi?!” continuai io a domandargli,
sempre più distrutta.
"Subito
dopo, ha dato al nostro plotone l’ordine di seguire quella
navicella. Lo
ammetto... all’inizio ci raccontò una menzogna...
ci disse che il topo era
fuggito e che il nostro compito era quello di riacchiapparlo… e noi abbiamo creduto come sciocchi alle
sue parole!” ammise il ciclope,
sospirando, sempre più in colpa “Pensavamo
che il nostro impero fosse in
pericolo, che il vostro amico sarebbe andato a chiamare i
rinforzi… e per molti
di noi era la prima battaglia da affrontare... eravamo troppo eccitati
per
accorgerci delle sue bugie. Solo dopo la nostra partenza, Bear ci ha
rivelato
la verità... ma i miei compagni
rimasero
corrotti dai suoi discorsi. Ho provato
in tutti i modi a convincere i miei compagni a ribellarci ma... sai
già come è
andata, Kairi!”
Mi venne da piangere. Scossi il capo, incapace di
accettare la verità. Perciò eravamo stati
attaccati senza una vera e propria
motivazione.
Ripensai a tutti i suoi amici. Sora…
Riku… Selphie…
Tidus e Wakka… i miei genitori adottivi… erano
morti uno ad uno, nei modi più
barbari e violenti.
[Kairi's
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“E’
tutta colpa nostra, non meritavate quella
sorte!” si scusò Junion con me
ed i miei amici, prostrandosi ai nostri piedi
e cogliendomi letteralmente impreparata “Mi vergogno
di tutte le persone
morte a causa dei miei compagni… mi vergogno di non essere
riuscito a darvi una
mano… mi vergogno della mia debolezza e delle mie lacrime
durante quei momenti…
se c’è qualcuno che meriterebbe queste
torture… quello sono io!”
Flame e Shiro rimasero positivamente colpiti dal
gesto
dell’ex-soldato. Per loro, che erano stati a Hollywood per
molti anni, significavano
molto quelle parole anche perchè provenivano non da una
persona qualunque, ma da un loro vecchio nemico che si era pentito
delle sue, se mai ne avesse fatta una, malefatte compiute.
Anche io, tuttavia, mi immedesimai in quel giovane
innocente,
e non riuscii a vederlo prostrato davanti ai miei piedi.
“No,
Junion! Non darti colpe inutili!”
lo pregai, avvicinandomi a lui e facendolo alzare, sentendomi in colpa
per la
reazione del mio nuovo amico “Tu non sei cattivo! Eri pronto a sacrificarti
per il bene dei miei amici e dei tuoi compagni... non potevi far nulla
da solo
sulle Isole del Destino! Nemmeno tu meriti tutto questo!”
“Nessuno
merita di vivere come noi…”
specificò il vecchio Shiro “… le mie cicatrici non le augurerei
nemmeno
al peggiore dei miei nemici!”
Nessuno di noi parlò per un
po’. Eravamo seduti in
cerchio e non riuscivamo a guardarci negli occhi.
“Quindi... anche
a voi due…” ruppe il silenzio Junion,
domandando a Shiro e Flame "... è
capitato qualcosa di simile a Kairi?"
I due fecero sì con la testa.
“Venivo
da un pianeta chiamato All Blue...”
raccontò la donna, sovra pensiero “…
era
un mondo ricoperto completamente dal mare. La terraferma era formata
solo da
un’enorme striscia di montagne che divideva
l’oceano, più qualche isoletta fra
le acque...”
[Sword
of Kings - CELTIC SONG]
Flame si voltò verso di noi e ci fece un
ghigno…
piuttosto sinistro…
… un ghigno molto simile a…
“Nel mio mondo
ero una pirata molto famosa... avevo la
mia taglia, la mia ciurma e le mie avventure... abbordaggi…
gioielli… colpi di
cannone… mostri da combattere… non desideravo
niente di più!”
“Quack!
Quando parli così mi incuti un po’ di
timore!” ammise Paperino sentendo le
parole della pirata “Mi
ricordi tantissimo alcuni dei nostri vecchi amici… te lo
ricordi Jack Sparrow,
Pippo?”
“Ecco! Ora mi
ricordo anche io!” esclamai io, battendomi una mano
sulla fronte “Sono andata una volta
in quel mondo… non so
perché a Sora piacesse così tanto…
era pieno di ladri e gente di poca fede!”
“Lo
ammetto…
non sono una santarellina!” confermò la
donna sghignazzando divertita.
Poi continuò la sua storia.
“Purtroppo
Dragon atterrò su All Blue e stipulò un accordo
con il Governo Mondiale.
Quest'ultimo decise che il nostro pianeta si sarebbe accorpato con
l'impero di
Kagaku... ma in cambio Dragon avrebbe
dovuto occuparsi personalmente di tutti i pirati presenti su All Blue
ed
ucciderli.Per la Marina eravamo
peggio della peste… meglio
lasciarsi
conquistare che lasciare noi vivi! Che schifo…”
Flame sputò per terra, disgustata,
divaricando le gambe in una posa tutt'altro che femminile e aggraziata.
Sì…
era proprio
una vera pirata!
“Fu una vera e
propria persecuzione... una caccia alle streghe che pose immediatamente
fine ai
sogni di gloria della pirateria. Sapevo
fin da subito di non poter sconfiggere Dragon in nessun modo,
così decisi di
sciogliere la mia ciurma e di consegnarmi spontaneamente al mio nemico,
ed in
cambio avrei ottenuto la salvezza dei miei compagni. Invece
di
giustiziarmi, il generale mi spedì qui a Hollywood, ma
mantenne la sua promessa
e non perseguitò nessuno dei miei amici… ed
ormai mi trovo in questa topaia da più di cinque anni!”
Flame si stese a terra, mettendo le mani dietro la
schiena. Poi si voltò verso Shiro, e gli disse
scherzosamente “Ora
tocca
a te… mio caro shinobi!”
“Shinobi?”
domandò Junion, con
curiosità.
Shiro sospirò divertito e
cominciò a raccontare la sua
storia.
[I
Have Seen Much - NARUTO]
“Il mio pianeta,
Kaguya, viveva in pace e armonia grazie alle imprese del mio nuovo
capo-villaggio...” disse il vecchio, perso nelle
sue memorie “…
ed
io ero uno shinobi di livello Chunin!”
“Gaush!
Cosa è uno shinobi?”
domandò
Pippo cercando, quasi sicuramente, di immaginarsi il vecchio nel fior
fiore dei
suoi anni.
“Un
guerriero ninja!” rivelò il
vecchio, facendoci sgranare gli occhi per la sorpresa “Il livello Chunin era uno dei più
elevati e solo in pochi avevano ottenuto
quel privilegio. Ho combattuto in prima linea durante due guerre ninja,
e
svolto missioni a rischio e pericolo della mia stessa vita…”
“UAO!”
esclamammo elettrizzati io,
Paperino e Pippo. Oltre a Yuffie, non avevamo mai visto un altro ninja
nella
nostra vita.
Poi Shiro spostò lo sguardo verso il
pavimento. Era visibilmente
nervoso e scosso…
“L’impero
attaccò il nostro pianeta senza darci alcuna avvisaglia.
All’epoca,
Dragon non era ancora così famoso… ma mai ho
visto un
guerriero così forte in
tutta la mia vita! Spietato... potente... rapido... ma anche scaltro e
furbo…
fu lui stesso a catturarmi dopo avermi sconfitto. Dopo aver combattuto
per
cinquant’anni, mi ero fatto sconfiggere da un guerriero
dell’Impero Kagakuriano… quella
fu
la peggior
umiliazione della mia vita! Fui l’unico ad essere
portato via da Kaguya
come prigioniero di guerra...”
Sulla guancia del vecchio scivolò una
piccola lacrima…
“… tutti gli altri
shinobi… furono sterminati senza
pietà… e ormai vivo in
questa prigione
da più di sedici anni!”
Paperino e Pippo misero una mano sulla spalla del
ninja Shiro, tristi per la storia dell’uomo.
“Mi
dispiace…” gli disse Junion,
sincero con i suoi sentimenti.
“Non
vi hanno lasciato nemmeno una
possibilità…” dissi
io, afflitta per la sorte del vecchio ninja,
provando a fargli una domanda “Cosa avreste fatto se Dragon avesse voluto
stipulare
un accordo con voi?”
Il vecchio ninja, però, mi
guardò severamente ed
affermò con una forza impressionante.
“Non
avremmo
mai accettato nessun accordo! I ninja sono uomini d’onore e
non criminali senza
scrupoli! Preferisco rimanere
l’ultimo shinobi rimasto e continuare
ad esserlo, piuttosto che diventare un loro sottoposto! Preferisco
morire in questo inferno che vivere la mia vecchiaia
tradendo i miei principi!”
“Idem!”
confermò Flame alzando il pollice in su “Non tornerò su
All Blue a fare la signorina
che alza il mignolino all’ora del the! Se ci
tornerò… sarà solo perché
voglio
diventare la prima Regina dei Pirati!”
[Dearly
Beloved - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Io e Junion rimanemmo senza parole. Shiro e Flame,
con
le loro frasi, erano riusciti a scuoterci nell’animo. Bastava
osservare il viso
di molti prigionieri per capire la sorte che ci attendeva. Era la morte
la
nostra unica possibilità di scelta…
… ma loro due…
perché non sembravano atterriti?
Noi eravamo a pezzi dopo un solo giorno…
Flame era
lì da cinque anni e Shiro addirittura da sedici anni!
“Come ci riuscite… come fate ad avere tutta questa energia?”
domandai,
letteralmente basita.
“Per quanto
possano umiliarci…finché
il
nostro cuore è saldo, non avranno mai il nostro orgoglio!”
le disse
risoluto il vecchio shinobi “Se
io
dovessi mollare… allora verrei meno al mio credo ninja e
questonon
posso permetterlo… altrimenti la morte dei miei compagni
sarebbe stata vana!”
“Io
devo tornare dalla mia ciurma!”
disse invece Flame con semplicità, alzando il pugno
“Non hai
idea di che incapaci
siano! Se salpassero senza
di me
affonderebbero alla prima tempesta… ed
io voglio troppo bene a tutti loro per perderli in questo modo!”
“Quack!
Paperina mi aspetta ancora al
castello Disney!” dichiarò
deciso Paperino “Non
posso morire! La amo e non
lascerò che soffra della mia morte! E la regina Minnie ha
bisogno di sostegno
dopo la morte del re!”
“Anche
tu, Paperino?” affermò
incredulo Junion.
“Yuk!
E’ la
speranza, la nostra unica forza!” ci
sorprese Pippo con queste parole “Non
possiamo permettere che tutto questo ci abbatta!Il nostro re… Sora…
Riku… se ci arrendiamo, le loro morti saranno
del tutto inutili! Kairi… ricordi
cosa disse Sora, dopo essere
stato posseduto da Xehanort?”
Certo che me lo ricordavo.
Come potevo dimenticarlo?
Poco prima di combattere contro le tredici
oscurità,
Sora fu sul punto di cedere all’oscurità del
Maestro Xehanort, e Yen Sid aveva
deciso di non farlo partecipare alla battaglia. Il ragazzo,
però, si rifiutò di
rimanere in disparte, e con grinta disse una frase che,
all’epoca, lei non capì
fino in fondo.
Il mio cuore è il vostro
cuore… se voi crederete in
me, io crederò in voi!
Ora, però, forse capivo quello che il
mio unico vero
amore ci aveva detto. In quel momento, tutti avevamo sentito la forza
di
volontà del ragazzo, ed avevamo deciso di concedergli
quell’opportunità… e come
sempre, lui ci aveva ripagati salvando i nostri mondi!
I suoi amici erano la sua vera forza, questo diceva
sempre Sora a tutti noi… forse quello era il suo segreto.
Però Sora e
Riku non c'erano più... erano morti... non mi era rimasto
più nessuno!
Non è vero…
[Friends
in my Hearts - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Fu il mio stesso cuore a contraddirmi…
… Paperino e Pippo erano ancora
lì. In quel momento
capii anche le parole della sera precedente di Junion. Se mi fossi
arresa, avrei
abbattuto anche le speranze di loro due…
… e poi… Aqua…
Terra… Ventus… il maestro Yen Sid…
Lea…
Roxas… Xion… Naminè… come
avevo fatto a non pensare a loro in quei giorni?
Anche loro erano miei amici! Volevo rivederli, volevo
abbracciarli…
… volevo vivere!
Dopo tutto quello che aveva passato,
dopo la perdita
di Sora e Riku, dopo la perdita della mia
famiglia, della mia casa, del mio
mondo, e perfino della mia purezza…
... volevo
ancora lottare!
“Avete
ragione… non voglio mollare!
Voglio
tornare dai miei amici… con i miei amici!”
affermai con decisione
abbracciando Paperino e Pippo.
Adesso avevo capito. Non
potevo permettermi di mollare! Se avessi perso anche la speranza, non
mi
sarebbe rimasto più niente da perdere, e questo
equivaleva a firmarmi da
sola la condanna a morte.
“Questo
è lo
spirito, compagna!” esclamò
Flame alzandosi dal suo posto e dando il
cinque sia al suo amico Shiro che a Junion “E per festeggiare… voglio
farti un bel regalo!”
Paperino e Pippo la guardarono incuriositi, e lo
stesso fece Shiro.
Al contrario, io e Junion erano perplessi: cosa
aveva
in mente la pirata?
“Li
riconosci questi, signorina?” le
disse la donna, togliendosi il berretto grigio…
… sulla sua testa erano nascosti molti
ciuffi di
capelli rossi… capelli molto familiari ad una persona in
particolare…
“I…
i miei
capelli! Ma come…”
“Li
ho dovuti tenere nascosti nei modi più
imbarazzanti e improbabili!”
rivelò loro Flame, cercando di scacciare
dei brutti pensieri “Un soldato mi
aveva
quasi scoperto, e io per farlo stare zitto… lasciamo perdere, ok?!”
“Quack!
Continuo a ripetere che tu mi incuti
parecchio timore…” insistette
Paperino con la pirata, che dal suo
pigiama si tolse…
... un enorme ago da cucito?!
No! Quello era l’ago di quella macchina
incandescente!
Ma quando…
“…
l’ho recuperato lo stesso giorno in cui ti
hanno maltrattata…” mi
rivelò Flame, tranquillizzando sia me che Junion
“…
se non brucia, può esserci utile in molte situazioni!”
“Cosa
vorresti fare? Non le riattaccherai i
capelli sulla testa?” la prese in giro
Shiro, che si beccò una
linguaccia dalla donna.
“Certo
che no, imbecille pensionato!
Avvicinati, Kairi!”
Io mi portai davanti a Flame, pronta a scoprire le
intenzioni
della donna. Questa mi prese l’estremità della
manica, e con l’ago incominciò a
cucire qualcosa con i capelli.
“Flame…”
Aveva scritto il mio nome, in modo tale che nessun
soldato potesse accorgersene. Davanti a quel semplice gesto, mi ero
commossa.
“Adesso
basterà piegare la manica… et voilà!
Nessuno scoprirà questo segreto!Meglio
di essere sempre chiamata per numero, giust…”
Non le detti il tempo di terminare la frase. Mi
gettai
sopra di lei, singhiozzando come una bambina.
“Non… sniff…
non so… sniff…
come ringraziarti… sniff…
sei un’amica!”
“Ok
ok! Adesso però basta lacrime!”
mi ordinò perentoria Flame, asciugandomi il viso con le sue
dita.
Poi osservai la chioma di capelli che era
avanzata, segno di un passato che ormai non avrei più
ritrovato, ma anche un nuovo simbolo della speranza che stava ardendo
dentro di me.
E
adesso? Cosa ne avremmo fatto di quelli rimasti?
“Ragazzi,
perché non lo facciamo tutti
insieme?” proposi allegramente,
avvicinandoli tutti alla chioma.
“Co…
cosa?
Anche noi?” esclamò
imbarazzato Junion, facendo un passo indietro.
“Sei
sicura?” le domandò Shiro
incerto, ma io annuii decisa col capo.
“Sono miei, in
fondo! Posso farci quello che
voglio, no? Meglio cuciti che per terra!”
“Yuk!
Allora è deciso!”
esclamò
Pippo, avvicinandosi assieme a tutti gli altri.
“Bella
idea Kairi! Quack!” lo seguì a
ruota Paperino.
Junion all’inizio rimase un po’
titubante, ma al mio ennesimo
invito, si convinse a seguire gli altri. Dieci
minuti più tardi, tutti e sei
avevamo il nostro
nome cucito sulla manica dei nostri pigiami.
“E
adesso dobbiamo fare un giuramento solenne!”
disse Flame a tutti quanti “Da domani, ogni giorno,
quando ci daranno quel
bicchiere con dentro la merda rossa…”
qui tutti gli altri sorrisero alla
battuta della donna “…
li alzeremo
all’unisono con la promessa che quel giorno tutti e sei
torneremo qui!”
“Promesso!”
dissero in coro Paperino e Pippo.
“Promesso!”
annuii sorridente io.
“Promesso…”
stette al gioco il vecchio Shiro,
ridendo sotto i denti.
Junion osservò il suo nome cucito sulla
manica del suo
pigiama. Poi alzò lo sguardo, con noi che lo guardavamo
speranzosi.
“Promesso!”
si aggiunse il ciclope, con
fierezza.
Tutti e sei mettemmo la mano una sopra
l’altra…
… si era creato un nuovo legame fra di
noi… ma la forza di tale legame
sarebbe stata
sufficiente a farci sopravvivere alle torture del campo di Hollywood?
Potevo
soltanto sperare in un sì.
Glacial 02 –
Fortezza dei Comandanti - Ore
23:00
DRAGON
[Sasuke's
Ninja Way - NARUTO]
Mi trovavo nell’attico riservato a me e
ai miei
comandanti, più precisamente all'interno di una sala
computer con ventuno
schermi puntati verso di me. Quella notte, infatti,
l’imperatore Glacial aveva
deciso di svolgere la consueta Assemblea dei Venti Saggi, ed io,
essendo suo
Consigliere e Generale Supremo dell’intero esercito, venni
invitato a
partecipare.
Forse più obbligato,
ad essere sinceri…
Nello schermo centrale, quello più
grande, vi era la
ripresa in video-diretta del temuto imperatore. Il suo aspetto era
tipico a
quello di un qualunque kagakuriano, ovvero una lucertola umanoide senza
capelli
dalle squame verdi, così come lo erano almeno dodici delle
altre ventuno
riprese. Solo un mantello viola e una corona in gioielli lo
differenziava dagli
altri in quel momento.
L’Assemblea si svolse in maniera del
tutto consueta.
Ogni membro del consiglio riportò un resoconto delle
attività svolte nella sua
zona di competenza, proponendo delle richieste, alcune accettate ed
altre
rifiutate dall’imperatore, che comunque si affidò
al mio giudizio in ogni sua
scelta, a dimostrazione della sua fiducia incondizionata verso la mia
intelligenza.
Continuammo così per più di
un’ora, fino a quando…
“Mio caro generale...”
mi interpellò Glacial
con la sua freddissima voce “Hai
delle
novità riguardo quella… rivolta…che il comandante Bear
ha
architettato contro di te?”
Io mi inchinai davanti a lui, pronto a fare
rapporto.
Ero consapevole che ogni mio singolo errore o parola sbagliata avrebbe
fatto
saltare i nervi a Glacial, spingendo l'imperatore a compiere gesti
pericolosi.
Avevo passato tutto il giorno a preparare il mio resoconto, valutando e
prevedendo ogni possibile domanda che Glacial o gli altri governatori
potessero
farmi.
Dovevo dare il meglio di me stesso… come
sempre, del
resto!
“Mio signore… il
comandante è tornato sul pianeta
Glacial 02 ieri pomeriggio assieme ai suoi uomini. Tuttavia,
sono stato costretto a eliminarlo assieme a quasi tutti i
suoi soldati per la sua incapacità nel gestire la situazione
nel suo insieme!”
Tutti gli altri governatori, sentendo quella frase,
rimasero impietriti.
Un intero
plotone era stato giustiziato?! Cosa aveva spinto Dragon a fare piazza
pulita?
E come avrebbe reagito l’imperatore sapendo che uno dei suoi
vecchi compagni
era stato ammazzato? Queste erano le domande che
tutti, probabilmente, si stavano facendo nelle loro teste, domande alle
quali desideravano ottenere risposte immediate da parte mia.
All'ultima domanda ricevettero
subito una eloquente dichiarazione da parte del sovrano…
[Soundtrack
7 - DRAGON BALL Z]
“Quindi ti sei sbarazzato di
lui…” riepilogò
lentamente l'imperatore di Kagaku, totalmente disinteressato alle sorti
del suo
'amico', prima di domandarmi “Cosa ha combinato
quell’imbecille?”
Tutti i governatori, basiti, notarono il
menefreghismo
del loro imperatore, ma avevo già previsto che avrebbe avuto
quella reazione.
A Glacial importava soltanto di se stesso e del suo
desiderio di potere... parole come lealtà e fiducia non
esistevano nel vocabolario
dell'imperatore! Al primo sbaglio si pagavano subito le conseguenze!
Io, in
quei venti anni, ero stato bravissimo a non commettere errori, e il
dove mi
trovassi adesso ne era la dimostrazione più evidente.
Sapevo, tuttavia, che
perfino io fossi sempre sul lastrico come tutti gli altri!
Continuai, perciò, a discorrere il mio
rapporto,
attento ad ogni singola sillaba che pronunciavo.
“Lei si
ricorderà senz’altro di quando le ho parlato del
topo che è mi ha affrontato in
battaglia, e di cosa mi abbia detto. Per tutti voi che non ne siete
ancora a
conoscenza, questo mi ha rivelato di provenire da uno squarcio molto
simile a
un buco nero, nel quale vi sono centinaia di altri mondi... lo stesso squarcio che i radar dei nostri
scienziati hanno individuato
cinque anni fa...”
“Questo
significa che quel buco nero, in
realtà, è l'entrata di una nuova
dimensione…”
intuì uno dei
governatori.
[Soundtrack
5 - DRAGON BALL GT]
“Esattamente.
Riuscii a convincere il topo a parlare con quello che lui
definì l'uomo più
importante e saggio del suo mondo.
Quel piccolo ratto ci sapeva fare nella
lotta, e sentire che ci fossero altri guerrieri più forti di
lui mi aveva
allarmato...”
“E’
raro sentirti fare un complimento a un
nemico, generale Dragon!”
affermò un altro dei governatori, un alieno
con la pelle verde e le antenne sulla fronte. Era un namecciano ed il
suo nome
era Cargoth, uno dei più saggi e forti fra i governatori,
nonché uno dei più
rispettati.
L’imperatore, però, in quel
momento voleva saperne di
più.
“Continua,
generale Dragon…”
“Sapevo che,
prima di agire, era necessario discuterne con lei, mio imperatore, per
capire
con chi avevamo a che fare. Perciò le parlai tramite questi
schermi
raccontandole quanto scoperto… ebbene!
Sappia che, nello stesso momento, il comandante Bear ha ucciso il topo
avvelenandolo a tradimento con un iniezione letale, ha recuperato la
sua
astronave e vi ha messo dentro il cadavere, installando un dispositivo
GPS
all’interno dell’abitacolo!”
“Puntava a un
attacco a sorpresa...” intuì Cargoth
“... e
l’idea non era nemmeno malvagia!
L’astronave del nemico sarebbe tornata nella sua dimensione,
e noi potevamo
seguirlo e trovare la sua destinazione senza rischiare nulla...”
“Il
punto è
proprio questo, governatore Cargoth…”
lo interruppi, smontando in parte
la teoria del namecciano “…
il comandante
ha attuato questo piano senza conoscere nulla sulla situazione che si
era
creata. Ha semplicemente agito secondo i
suoi propositi di protagonismo.Aveva
intenzione di screditarmi e dimostrare all’imperatore che il
mio ruolo era
immeritato. E per essere pignoli… l’idea
del GPS l’ho avuta io due anni fa
durante un assalto a un pianeta, e il comandante Bear era uno dei pochi
a
conoscenza di ciò. Continuando però il
resoconto…” ripresi il filo, senza
alcuna
pausa “… in base alle
informazioni che
già conosciamo, il buco nero è raggiungibile in
meno di un giorno. Il
comandante Bear ha preso possesso di questo dato, ha convocato tutto il
suo
plotone ed è partito con tutti loro
all’inseguimento della navicella con il
GPS… il
tutto sempre mentre io e lei, imperatore, discutevamo su come agire
per evitare di entrare in guerra inutilmente!”
“Generale
Dragon… vai
avanti!”
[Soundtrack
15 - DRAGON BALL GT]
Il tono di voce del sovrano era cambiato. Tutti
avevano notato la vena pulsante sulla tempia dell'imperatore, e
sapevano cosa
poteva succedere se si fosse innervosito troppo.
Io, però, non tentennai nemmeno di
fronte a quel
cambiamento di umore. Lo avevo previsto, non c’era nulla di
cui preoccuparsi.
Col mio discorso, puntavo a direzionare la rabbia di Glacial verso il
comandante Bear, risparmiando lui ed altri innocenti.
Dovevo soltanto andare avanti…
“In base alle
informazioni ricevute da uno dei suoi membri, il plotone del comandante
Bear ha
raggiunto un pianeta sconosciuto e ha combattuto contro tre altri
guerrieri con
poteri simili al topo… la
battaglia non
è durata nemmeno un’ora. L’intero
esercito, non contento di ciò, ha razziato
quel pianeta e ha fatto stragi di civili… sono
rimasti a divertirsi e sollazzarsi per più di una settimana.
Solo una femmina è sopravvissuta, ed è stata
portata di nascosto dal comandante
Bear all’interno della sua cabina, per poter… sfogare i suoi impulsi
animali!”
Nessuno osò parlare per un
po’. Poi un
governatore di razza
kagakuriana esclamò perplesso.
“E
allora? Quale sarebbe il problema?
L’attacco è andato a buon fine, no?”
[Terror
- DRAGON BALL SUPER]
“Al
contrario, governatore Crock!” lo
contraddisse nervosamente Cargoth “Il comandante Bear è stato un vero e
proprio
imbecille! Ci ha messo in cattiva luce con il suo gesto inconsiderato!”
“Abbiamo
fatto stragi e razzie in ogni
pianeta di questo universo!”
esclamò indispettito Crock, alzando un tantino
troppo il volume della sua voce “Perché
con questo pianeta avremmo dovuto comportarci diversamente?
E’ nel nostro
diritto imporre i nostri id…”
L’intervento del kagakuriano,
però, non fu gradito
all’imperatore, ed il sovrano non fece nulla per nascondere
il suo fastidio.
“Governatore
Crock… non azzardarti a parlare
con questo tono in mia presenza! Mi sono
spiegato?!”
“S…
signorsì… mi scusi imperatore Glacial!”
esclamò poi impaurito il governatore nominato, tappandosi
poi la bocca.
Tirai un sospiro di sollievo.
Accidenti a
Crock… stava quasi per rovinare tutto!
Decisi, comunque, di continuare il resoconto.
“Sono
consapevole che, un tempo, razzie e stermini sono stati il nostro pane
quotidiano, ma all’epoca eravamo a conoscenza dei nemici che
avevamo di fronte.
Sapevamo il numero di soldati da affrontare, tutte le alleanze di un
pianeta da
attaccare, e per questo potevamo agire indisturbati. Per chi non avesse
capito
l’enorme cazzata
che ha fatto il nostro caro idiota Bear… lui ha
attaccato, senza il mio permesso e senza quello
dell’imperatore, un mondo di
cui non sapevamo assolutamente nulla. Per di
più, si è
limitato ad attaccare uno
solo di quelli che potrebbero
essere centinaia
di mondi… migliaia... o
perfino milioni! Quella dimensione potrebbe essere grande perfino
più del nostro universo!”
“In
poche parole… potremmo ritrovarci
contro un esercito più numeroso del nostro, imbufalito per
ciò che è
accaduto... in
poche parole...QUEL
DECELEBRATO DI BEAR
POTREBBE AVERE CONDANNATO A MORTE TUTTI QUANTI!” urlò a squarciagola il
sovrano Glacial, atterrendo
tutti i presenti.
[Bunseki
Analysis - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Nessuno osava parlare
per paura di
essere interrotto o minacciato di morte dall’imperatore.
“In
che modo pensa di agire, generale?”
chiese il governatore Cargoth a me,
sperando in un mio piano per tenere a bada lo scatto d’ira
del nostro sovrano.
“Il mio
obiettivo è
sempre stato quello
di andare a parlare con questa fantomatica figura mistica di cui
parlava il
topo… e
la mia linea di azione resterà tale!Tuttavia… grazie alla
stupidità del comandante Bear, adesso non
abbiamo la più pallida idea di dove cercarlo, senza contare
la probabile
reazione violenta degli autoctoni... e dato che i suoi amici animaletti
si sono
ovviamente rifiutati di rivelarci qualcosa a causa di quanto
accaduto… mi
propongo di andare personalmente a visitare quei mondi in incognito, in
modo da
approfondire la nostra conoscenza! Nel migliore dei casi, riuscirò a
trovare questo personaggio misterioso...”
“Una
missione di spionaggio…”
“Esatto.
Agirò
nello stesso modo del topo e dei suoi amichetti… mi
infiltrerò all’interno di
quei mondi e cercherò di scoprire quanto più su
di loro e su questo Yen Sid. A
rapporti ultimati, potremo avere le idee più chiare su come
agire… per
fortuna, quell’idiota e il suo plotone hanno attaccato
soltanto un pianeta e
non hanno lasciato sopravvissuti che rivelassero la nostra presenza.
Inoltre
saranno ancora abbastanza scossi e non ci attaccheranno a
sorpresa...cosa che al
contrario,
noi possiamo ancora fare!”
L’imperatore Glacial riuscì a
calmarsi, e ci pensò su.
Poi dette il suo verdetto…
“Accetto la tua
richiesta, Generale Dragon! Partirai domani sera verso questo buco nero
e
visiterai quell’universo! Mi darai un resoconto specifico fra
un mese esatto!”
“Come desidera,
signore…” mi inchinai io, davanti allo
schermo dell’imperatore.
Quest’ultimo poi ordinò.
“L’assemblea
si aggiornerà lo stesso giorno! Tornate ai vostri compiti!”
Dopodiché, il suo schermo si spense,
così come quello
di tutti gli altri governatori.
Solo uno, però, rimase
acceso… quello del governatore
Cargoth.
[Evening
- NARUTO]
“Vuole
sapere altro, governatore Cargoth?”
“Puoi anche
smettere di darmi del lei, Dragon!” mi prese in
giro il namecciano “Glacial non
può sentirci adesso, e nemmeno
le altre telecamere sapranno di questo dialogo… il mio schermo funziona
solo
coi poteri namecciani!”
“D’accordo,
amico mio...” gli dissi io, più
tranquillo e rilassato “La domanda
però te la ripeto. Vuoi
sapere qualcos’altro?”
“Prima
di tutto volevo sapere come stai…”
Alzai il pollice all’insù, con
sicurezza.
“Quel
topolino mi ha davvero messo alle
strette! Era davvero in gamba!”
“Deve
esserlo se lo elogi per la seconda
volta…” mi fece notare di
nuovo Cargoth “…
e non è qualcosa da tutti i
giorni!”
Sbuffai davanti all’affermazione del
namecciano, che
rise divertito. Se c’era qualcuno che riusciva sempre a farmi
rimanere senza
parole, quello era sicuramente Cargoth, il Governatore della Via Lattea
nonché
il Supremo del pianeta Namecc.
“…
e secondo… volevo sapere se la tua ricerca
segreta stesse dando i frutti
sperati…”
“Nulla
di nuovo per il momento…”
ammisi abbattuto al namecciano “…
muoversi senza dare nell’occhio è quasi
impossibile. Devo anche dare un buon
esempio all’esercito, se voglio continuare a passare
inosservato davanti agli
occhi dell’imperatore...”
Poi abbassai il capo, leggermente
nervoso…
“…
e di
certo questa situazione non mi rende le cose più semplici!”
“Sei troppo
ossessionato da quella razza… anche
se
riuscissi a recuperare un solo capello di…”
“Non ho la
certezza di raggiungere la potenza di Glacial, lo so!”
conclusi spazientito
la frase del governatore “Fino ad
ora sta
seguendo i nostri consigli e il suo comportamento è
decisamente migliorato… ma
hai visto cosa è successo con Crock! Basta innervosirlo quel
tanto che basta… e
tanti saluti a questa pace! Devo forse ricordarti quale è il
suo Yilar
principale?!”
Il namecciano sospirò con preoccupazione.
No… non c’era bisogno che
glielo ricordassi io…
[Pain's
Theme - NARUTO]
“Lo Yilar
dell’Imperatore Freezer...” rispose
poi, amareggiato “… un mostro ancora
peggiore di Glacial… il mio popolo
è stato costretto a fuggire
dal mio pianeta d’origine per colpa di quel verme criminale!Si divertiva a far esplodere pianeti solo
per il suo ego!”
“Forse non
diventerà mai forte quanto Freezer, ma Glacial potrebbe
raggiungerne la stessa
crudeltà se venisse lasciato a briglia sciolta… devo molto all’imperatore, ma non
possiamo permettergli di fare tutto
quello che vuole o per l’Universo intero sarà la
fine!” feci notare di
nuovo, con insistenza “Ho bisogno di quel gene…”
“In
bocca al lupo per la tua caccia al tesoro
allora...” fece per prendermi in giro
l’alieno verde “… piuttosto
pensa alla missione che ti ha
affidato l’imperatore!E’
bella
tosta…scimmietta!”
“Oh,
ma ti ringrazio! Il tuo
sarcasmo era esattamente ciò che mi
serviva… muso
verde!”
Ci guardammo tra gli schermi, spazientiti, prima di
scuotere il capo ridendo di gusto. Il nostro
rapporto era così. Ci
divertivamo a prenderci
in giro fra di noi, ma la verità era che tra noi scorreva un
rispetto ed un
legame quasi fraterno.
La mia prima missione da Generale Supremo fu la
conquista del pianeta Namecc, e fu in quella occasione che incontrai
Cargoth.
Fu grazie al namecciano se io ricominciai a conquistare pianeti senza
l’utilizzo della violenza.
Dovevo molto a quell’alieno. Era stato costui a far
riaffiorare in me quel poco
di umanità che possedevo dentro al mio cuore.
“Sarà
meglio che vada ora, Cargoth!”
lo salutai alzandomi in piedi e dirigendomi verso la porta
d’uscita “Entro
domani sera dovrò partire in direzione del buco
nero…”
“Un momento,
Dragon…” mi fermò
però il governatore “Voglio che tu mi
dica un’ultima
cosa…”
Mi stoppai all’istante. Speravo di non
dover dare altre
risposte, anche perché sapevo giù cosa stava per
chiedermi…
“Come
sta
andando con il carcere di Hollywood?”
Ero voltato di spalle allo schermo riflettente
Cargoth, e la mia mano era a pochi centimetri dalla maniglia. Dopo
quasi mezzo minuto, ammisi con
sforzo.
“Ne
sono morti un altro centinaio, in questo
mese… e altri due prigionieri sono detenuti da
oggi…”
Il namecciano era a corto di parole.
I morti erano aumentati ancora. Doveva
esserci un
motivo dietro quell’aumento dei decessi, ma non avevo mai il
tempo necessario per indagare e questo peggiorava la situazione.
“Dragon… devi…!”
“Devo andare!”
tagliai corto, uscendo dalla sala e sbattendo la porta.
Cinque minuti dopo avevo raggiunto la mia stanza, ma non era ancora
tranquillo.
Sbattei un pugno sul materasso del letto, cercando di recuperare un
po’ di
autocontrollo.
Non potevo permettermi il lusso di lasciarmi andare.
Non potevo.
***
[Riku's
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Il carcere di Hollywood…
… se c’era qualcosa di cui mi
ero sempre pentito, fu
erigere quel luogo. Era una prigione per tutti coloro che si erano
rifiutati di
sottomettersi all’impero, un luogo dove
l’umanità era di troppo. Nessuna
vergogna o pudore, nessun atto di generosità…
solo la crudeltà dell’impero e la
disperazione dei prigionieri la facevano da padrone in quel complesso
di
casolari in legno.
Dopo averlo costruito, il compito di gestire il
campo fu
affidato ad uno dei Yilancar originali, ossia al crudele Oss Burk,
considerato
all’epoca come lo scienziato pazzo dell’Impero. Fu
lui,
infatti, a perfezionare il
funzionamento dello Yilar anche su razze non appartenenti alla stirpe
kagakuriana, svolgendo esperimenti su poveri innocenti che
subivano anche
torture e abusi atroci.
Io lo sapevo fin troppo bene, perchè fui
uno
dei tanti
esperimenti di quel folle…
Dopo essere stato trovato più di venti
anni prima, dal
comandante Bear, fui trascinato su Glacial 05, il pianeta dedicato agli
esperimenti di Oss. Nel giro di un mese, avevo subito più un
centinaio di
esperimenti che mi portarono quasi alla morte, oltre a
qualche disgustoso e
perverso atto sessuale da parte del dottore…
… quelle esperienze avrebbero distrutto
chiunque, ma
non me. Lui non mi avrebbe mai scalfito con quelle
umiliazioni.
Lui non
sapeva
cosa fossi stato davvero!
Oss Burk mi iniettò lo Yilar del Drago
Nero dalle
Angeliche Ali solo per colpa di un capriccio. Lo scienziato si era
stufato dei
miei tentativi di fuga e ribellione, ed aveva deciso di uccidermi con
quella dose di
geni.
Nessuno era mai sopravvissuto dopo l’iniezione di quella
sostanza. Era troppo
complesso, il DNA, per poter essere assimilato da una qualsiasi
vittima…
… ma non per me… io acquisii
le modifiche necessarie
per l’assunzione dello Yilar e trasformai il mio genoma con
successo!
Glacial venne a conoscenza di ciò e
decise di
conoscermi. L’imperatore rimase molto colpito dalla mia
intelligenza, e venni
fatto arruolare nell’esercito. In meno di cinque anni, io riuscii a
diventare il generale
dell’Impero.
Il primo ordine che ricevetti, fu quello di
costruire
quel campo di concentramento su Glacial 02, per ospitare i ribelli
all'impero
di Kagaku; Oss Burk sarebbe diventato il capo di quel carcere, e i
prigionieri
sarebbero diventati le cavie per i suoi esperimenti. Io fui costretto
ad
accettare, ma riuscii anche a strappare una legge ad hoc per il
comandante-scienziato Oss: questi, infatti, poteva svolgere i suoi
esperimenti
soltanto sui prigionieri, e non rapire altre persone innocenti. Avevo
scoperto,
infatti, che Oss Burk ordinava ai suoi sottoposti di rapinare molti
orfani per
sottoporli ai suoi orribili esperimenti… più
giovani erano, diceva quello
scienziato pazzo, meglio era… ma avevo intuito fosse un
semplice pretesto per
avere delle vittime più giovani da seviziare,
perciò avevo spifferato tutto
all’imperatore. Glacial mi dette ragione, obbligando Oss Burk
ad ubbidire.
Cinque anni più tardi, durante uno dei
suoi
esperimenti con qualche prigioniero, il vecchio Oss venne coinvolto in
un
esplosione che lo portò alla morte. Io non lo piansi di certo… e nemmeno gli altri
Yilancar furono dispiaciuti
dalla sua dipartita.
Ora la gestione era affidata al vice-generale
dell’impero, Himmur, che in fatto a crudeltà non
era affatto inferiore a Oss
Burk. Questi trovò molti documenti sul pianeta Terra
riguardanti quelli che
venivano un tempo chiamati campi di sterminio. Ne rimase molto
impressionato, e
quasi innamorato…
… e senza consultarsi con me, chiese
all’imperatore di modificare alcune
delle regole di quel campo per renderlo molto
più… umiliante, per i detenuti!L’imperatore non ci pensò molto prima di
accettare le sue richieste.
A nulla, questa volta, valsero le mie proteste.
Da quel giorno, il carcere di Hollywood divenne quello che
tutti ora
conoscevano… in meno di vent’anni vi erano entrati
centinaia di migliaia fra
prigionieri di guerra o soldati ammutinati… ora ve ne
rimanevano soltanto
cinquecento.
***
Scacciai quei terribili pensieri dalla sua testa.
Dovevo davvero andare a riposarmi…
…l’impero, e con esso milioni
di vite innocenti,
rischiavano di essere in serio pericolo!
Mi stesi sul letto, e dopo qualche minuto mi
addormentai.
Quella notte, feci un sogno molto
particolare…
Glacial, nella sua forma da demone glaciale, che
avanzava verso di me... i suoi occhi erano ambrati, e il suo corpo era
avvolto
da un’intensa e terrificante aura viola…
… una figura femminile rideva alle
spalle
dell’imperatore… ne vedeva soltanto
l’ombra, ma chi poteva essere?
Una luce… una scarica di adrenalina e
rabbia… una luce
dorata che mi aveva avvolto dalla testa ai piedi! Non avevo mai provato
una
sensazione così... mi sentivo invincibile!
La scena era cambiata… ora mi trovavo su
Namecc, e
Cargoth mi raccontava la storia di un guerriero leggendario che aveva
salvato
il suo popolo. Si, ricordavo quel giorno… mi aveva
raccontato di come Freezer,
il demone del freddo, era caduto sotto i colpi di questo
Goku…
…
un sayan… cresciuto sulla Terra!
L’ultimo gene Yilancar da aggiungere alla
sua
collezione… lo avrei trovato e sarei diventato il
più forte di tutti!
Capitolo 3 *** Capitolo 3: Nuovi... vecchi nemici! Il Drago Nero dalle Angeliche Ali ***
Capitolo,
lo scorso,
in grado di farvi capire quanto sia tremenda la prigionia di Hollywood.
Nonostante ciò, Kairi e i suoi amici hanno giurato di
sopravvivere fino a quando non sarebbero tornati in libertà.
Nel mentre, Dragon Oronar ha mostrato ancora una volta il motivo per il
quale lui è il guerriero più fidato
dell'Imperatore. Di quest'ultimo, ora sapete quale Yilar si sia
iniettato...
... quello del tanto temuto e 'compianto' Lord Freezer.
Come se non bastasse, Dragon punta a trovare una traccia di DNA del
nemico naturale dei Demoni del Freddo, quella del Leggendario Super
Sayan!
Come si evolverà la vicenda?
Qui di seguito il pulsante dedicato alle OST della storia ;-)
Vi
lascio al capitolo!
BUONA LETTURA! :-)
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR
Nuovi...
vecchi nemici! Il Drago Nero dalle Angeliche
Ali
Glacial
02 - Abitazioni di Los Angeles
KAIRI
[Soundtrack
14 - DRAGON BALL GT]
Io e Junion
fummo costretti a rivivere le stesse
situazioni della mattina precedente.
L’appello…
la visita del dottore completamente nudi…
le docce… la stomachevole colazione…
Per fortuna,
quella mattina non assistemmo alla morte
di nessun nostro compagno, e così fummo subito scortati in
città a
lavorare.
Io venni
messa nello stesso gruppo di Flame, e mentre
eravamo obbligate a pulire una delle abitazioni dei nostri aguzzini, ed
approfittando del fatto che la nostra guardia si trovasse al piano
superiore,
cominciammo a parlare a bassa voce.
“Quindi
è lo
Yilar che permette a questi soldati di trasformarsi…”
“Esatto!
E’
grazie a quel liquido che sono nati i Yilancar...”
confermò l’ex-pirata mentre spazzava per terra con
una ramazza.
“Sembra…
un tantino assurdo, a dire la verità!”
ammisi io,
mentre raccoglievo la biancheria sporca.
Sporca era
un eufemismo… bleah! Ma non si pulivano per
bene questi soldati?! Se non mi avessero fucilata, di certo sarei morta
di
asfissia per colpa di quell’odore nauseabondo!
[Kokoro
o Shihai Shite iku Yami -
BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“In
effetti
lo sembrò anche a me la prima volta!”
confermò
Flame “Solo
dopo
molto tempo ho scoperto perché i kagakuriani fossero in
grado di farlo…”
“Davvero?
Come?”
“E’
il loro genoma ad essere completamente diverso dal
nostro!”
spiegò la
pirata “Conosci
il
DNA, vero? Ogni essere vivente ha una sua struttura genetica, ognuna
differente
dall’altra. Ti faccio un esempio molto semplice…
pensa a una collana di perle!
Non esiste un solo modello e non tutte hanno la stessa misura. Ciascuna
collana
può contenere fino a un certo numero di perle. Ora prova a
pensare allo Yilar
come a delle perline che puoi aggiungere al filo della tua
collana… ecco! Lo Yilar si limita
ad aggiungere un
particolare gene nel tuo DNA! Ovviamente, i geni possono essere di
vario tipo…
i kagakuriani però hanno scelto quelli dei mostri
più pericolosi nell’Universo,
ed ecco perché li temono tutti!”
“Però…”
notai
subito, con curiosità “…
se devo seguire il tuo esempio, ogni filo può
contenere solo un certo numero di perle… perciò
non si possono aggiungere geni
all’infinito, giusto?”
“Che brava allieva!”
si congratulò
Flame alzando il pollice all’insù “Dici
bene! Ogni razza può aggiungere solo un certo
numero di geni nel proprio DNA. La
maggior parte di esse può iniettarsi solo uno Yilar, mentre
le più rare
possono ricevere dai tre ai quattro geni in più. I kagakuriani, però, sono
un’eccezione alla regola…”
“Perché?”
Flame, con
un sospiro dispiaciuto, mi rivelò una
verità piuttosto scioccante.
“Perché
il
loro corpo può subire modifiche a piacimento. Lo Yilar,
infatti, è stato creato
all’inizio solo per la razza kagakuriana, ed il liquido
funziona al cento per
cento solo su di loro… Per un kagakuriano funziona
così: lo Yilar aggiunge i
geni desiderati, senza fargli provare alcuna sofferenza, ma accorcia
loro la
vita. Per tutte le altre razze, funziona in un altro modo: lo Yilar
aggiunge il
gene senza accorciare la vita del ricevente, ma provoca dei dolori
insopportabili…se
l’assimilazione non viene
completata, la persona muore tra atroci sofferenze!”
“Mio
Dio…”
esclamai, scioccata, mettendomi una mano davanti
alla bocca, scordandomi di stare a separare i panni sporchi. Riuscendo
a non
vomitare per la puzza ed il fetore, ripresi a lavorare.
In quei due
giorni, avevo
imparato a riconoscere l’aspetto dei militari kagakuriani, e
mi ero accorta che
fossero di gran lunga inferiori di numero rispetto agli altri soldati
dell’esercito.
[Soundtrack
15 - DRAGON BALL GT]
“Terribile,
vero? Ovviamente non tutti i soldati qui
presenti hanno assimilato un gene...”
mi spiegò Flame sogghignando “Perché
rischiare di morire quando il tuo esercito è il
più potente dell’intero universo? Non ne vale la pena…
solo i kagakuriani e qualche soldato hanno avuto il coraggio di
iniettarsi
quella droga nelle vene! I Yilancar, fra cinquantamila
soldati, sono
soltanto un centinaio!”
Assimilai
ogni informazione
che mi era stata data. Soltanto cento soldati erano dei Yilancar,
eppure erano
sufficienti a tenere sotto scacco l’intero
l’universo.
“E
il generale Dragon? Anche lui è uno Yilancar,
suppongo…”
“Sì.
Il suo
corpo, come il tuo e il mio, può subire al massimo tre
modifiche del DNA,
essendo un terrestre. Lui ha assimilato con successo uno dei geni
più
leggendari… quello del Drago Nero
dalle
Angeliche Ali, il rettile alato più crudele, potente e
gigantesco mai esistito!”
Mi ricordai
del primo
giorno in cui ero atterrata su Glacial 02, di come Dragon avesse
trasformato il
braccio in quell’enorme zampa…
“Ne
ho avuto
un assaggio…”
“Adesso basta parlare!”
ci rimproverò
un’altra delle loro compagne, la più anziana di
tutte “O
non finiremo mai di pulire
questa casa!”
Questa era
un’aliena somigliante a un elefante, dalla
carnagione arancione e la testa allungata, con gli occhi viola, una
proboscide
e due zanne ricurve.
“Agli
ordini…” rispose infastidita la pirata,
facendomi segno di continuare in un secondo momento.
Finimmo di
pulire verso le prime ore del pomeriggio.
Poi, al momento di uscire fuori di casa, ci contammo.
Una di noi
non era presente… quella che stava sopra al
primo piano, insieme all’altro soldato.
“Usciamo!”
[Bad
Attention - DRAGON BALL SUPER]
L’ordine
dell’anziana aliena non venne preso bene da
Flame, che si oppose con energia.
“Gal! Se usciamo adesso,
lei verrà stuprata
fino a stanotte e morirà!”
“Se
non usciamo adesso, saremo tutte noi a morire!”
la rimproverò la vecchia Gal “Sai
benissimo il motivo per il quale Tony non
è qui…è diventata
il nuovo giocattolo sessuale di un soldato! Posso
scommettere che ora si stanno scopando il suo cadavere!”
“Come
ti permetti di pensare una cosa del genere?!
Se Tony non è qui, non significa che è stata
uccisa…e tu lo sai!”
continuò imperterrita l’ex-pirata con rabbia
“Vuoi solo pararti il culo! Sei
un egoista!”
“Come
osi, sudicia
donna terrestre?!Certo
che penso a me stessa!E dovresti
pensarci anche tu se non vuoi
beccarti una pallottola o un eretto dietro al culo!”
affermò furibonda la
vecchia, indicando Flame col suo tozzo dito.
“No
e poi
no!” mi intromisi io con decisione,
mettendomi davanti a Flame “Io
non lascio le mie compagne indietro!”
“Parla
per te, nuova arrivata!” insistette Gal
fulminandola con lo sguardo “Non ti sono bastati due
giorni per capire come
funziona, qui?! Se non vuoi soffrire… o peggio,
morire… comincia
a pensare solo a te stessa!”
“Puoi
scordartelo!” continuai io, sempre più
convinta “I soldati la lasceranno andare! Ne sono
sicura! Rimarrò qui
anche a costo di farmi uccidere!”
Tutte le mie
compagne, Flame inclusa, rimasero
spiazzate davanti alle mie parole. Forse ero una folle a voler
rischiare la mia
vita per persone che avevo conosciuto da meno di tre giorni, ma io ero
fatta
così e non intendevo cambiare solo per paura di un
proiettile.
Al
contrario, Gal non sembrò calcolarmi per niente.
“Fai
come credi meglio…” ci disse infatti
l’anziana aliena cominciando a dirigersi verso
l’uscita della casa “Io
esco fuori! Non mi farò ammazzare per
colpa vostra! Io ci tengo a rimanere in vita!”
Fra lei e la
porta, però, si frappose Flame, livida di
rabbia.
“Prova
a uscire… e ti restituirò il doppio delle
sofferenze che ti hanno inflitto, schifosa voltagabbana!”
“ADESSO
BASTA!”
In quel
momento, però, un’altra delle nostre compagne
fermò la loro diatriba. Questa era un’aliena
terrestre, ma dalla carnagione
azzurrina, con quattro occhi verde smeraldo sulla fronte.
“Calmatevi!
Litigare fra di noi non serve a niente!
Cosa pensate di risolvere in questo modo? Soprattutto tu, Flame... minacciare
di morte una donna che viene umiliata come te!”
la rimproverò questa,
il cui nome era Clairy.
Poi si
voltò verso di me, e le disse “Possiamo
aspettare Tony per altri dieci minuti… poi
però andremo via!”
“Anche
voi!?” esclamò Gal incredula
“Cosa
vi prende a tutte oggi?”
“Siamo
in
perfetto orario! I soldati ci hanno detto che alle quattro del
pomeriggio
dovremo lasciare questa casa...e sono le tre e
quarantacinque!”
continuò Clairy imperterrita, voltandosi verso
l’anziana aliena senza battere
ciglio “Ti costa tanto aspettare solo dieci minuti,
Gal? I soldati stanno
dietro quella porta, non a dieci chilometri di distanza!”
Gal le
guardò tutte con aria basita. Poi sembrò calmarsi
e decise di assecondare le richieste
della
quattr’occhi.
“Se
è questo che
volete…ma solo
dieci minuti!”
Poi si mise
in disparte in attesa, mentre Clairy si
voltò verso me e Flame.
[Destroyed
City - DRAGON BALL SUPER]
“Dieci
minuti!
Non uno di più e non uno di meno! E
non
azzardatevi mai più ad affrontare a muso duro una vostra
compagna… siamo tutti
nella stessa situazione!” le
avvisò l’aliena azzurrina voltando loro le
spalle.
“Clairy…
grazie!”
Non sapevo
se quelle parole fossero sembrate sincere
alle orecchie della quattr’occhi, la quale si
avvicinò alle altre prigioniere
senza rispondermi.
L’unica
cosa che potevamo fare, in quel momento, era
aspettare. Salire al primo piano equivaleva a condannare Tony, dato che
il
soldato avrebbe potuto ordinarci di andare via e sarebbe stato ancora
più
umiliante lasciare quella casa.
Flame
continuava a tenere
lo sguardo fisso verso Gal. Era ancora arrabbiata per
l’atteggiamento che aveva
avuto quella vecchia aliena e, se non fosse stato per Clairy, a
quell’ora
l’avrebbe sicuramente gonfiata di botte. Clairy,
però, aveva ragione. Litigare
in quel modo non serviva a niente. Io non credevo che Gal fosse
cattiva.
Pensavo, invece, che il suo comportamento indipendente fosse nato dai
tanti
anni passati in quel carcere orrendo.
Mi sarei
potuta trasformare
anche io come lei? Anche io, se fossi rimasta lì per sempre,
potevo diventare
una donna incapace di provare empatia per una mia simile?
Speravo, con
tutta me
stessa, di no.
I minuti
passavano inesorabili, e ogni secondo che
passava, meno speranze c’erano di poter rivedere viva la
nostra compagna.
Sembrava
essere passato un secolo, quando…
“Tempo
scaduto!” annunciò la vecchia
Gal,
soddisfatta “Abbiamo soltanto perso tempo!Usciamo immediatamente da
qui... e stavolta niente storie!”
“Potresti
almeno
non sembrare felice come una pasqua…” le
fece notare Flame, quasi col
vomito nel sentire le frasi di gioia di quella aliena.
“Certo
che sono felice… perché io non mi ritrovo nella
situazione di Tony! Io ho imparato a sopravvivere!”
ci
rimproverò Gal, con una
ferocia inaudita “Se
davvero vuoi salvare la tua
amica… perché
non vai sopra a
recuperarla?! Sono convinta che il soldato di sopra non si
farà problemi a
lasciarla…”
Flame si
riportò nuovamente davanti agli occhi di
quella che, ormai, non riuscivo più a vedere come una mia
pari. Ma non fece
nulla. Non potevamo
fare nulla. In questo, Gal aveva ragione, e
tutte lo sapevamo mentre lei si avvicinava alla porta
d’ingresso di quella casa.
Clairy e le
altre la seguirono all’unisono. A
differenza della vecchia, però, sembravano dispiaciute. Come
Flame e me, anche
loro speravano che Tony le avrebbe raggiunte.
“Mi
dispiace… ci abbiamo provato...”
disse infatti sottovoce Clairy a Flame, che annuì
rispettosa verso la quattr’occhi.
Avevamo
fatto tutto ciò che era possibile, e la pirata
lo sapeva. Non poteva che essere grata all’aliena azzurrina.
Io, invece, mi sentivo
uno schifo. Stavo permettendo la morte di
una nostra compagna senza far nulla per salvarla!
“Kairi…
andiamo...” mi pregò Flame, prendendomi
per mano “... non possiamo… ricordati
la
promessa!”
Vero. Quella
mattina io,
Flame, Shiro, Junion, Paperino e Pippo ci erano fatti la nostra prima
promessa.
Per quanto mi facesse star male ciò che sarebbe avvenuto,
non potevo morire e
far soffrire i miei amici.
“D’accordo…”
accettai, con un filo di voce,
cominciando a voltarmi lentamente dando le spalle alle scale che
conducevano al
primo piano. Anche se era inumano, decisi di fidarmi di Flame. Fu a quel punto che accadde…
[Black
Appears - DRAGON BALL SUPER]
All’inizio non seppi se
fossero soltanto le mie speranze a
farci credere a
tutto ciò. Poi mi ero voltata di scatto verso le altre
prigioniere…
…
e solo
vedendo i loro visi sbiancati per lo shock, capii che era
tutto vero.
Un urlo.
Proveniva dal piano superiore
della casa. Poi un altro
urlo, ancora
più tremendo e disumano.
Non ci
pensai due volte e scattai verso le scale nonostante i richiami
allarmati sue
compagne.
Era un grido
d’aiuto! Non potevo ignorarlo, non era
nel mio essere. A costo di pagarne le spese con la vita, avrei visto
con i miei occhi da chi provenisse quella sconvolgente richiesta!
“KAIRI!”
“FERMATI!
NON PUOI!”
“PICCOLA
DEFICIENTE! CI VUOI MORTE?!”
Ma io non
ascoltai nessuna
di loro. Avevo orecchie soltanto per quei lamenti. Io non mi sarei
trasformata
in un mostro. Io ero pronta a morire pur di salvare la vita di una
persona! Con
che coraggio potevo, ogni giorno, fare una promessa se non ero in grado
di
soccorrere una mia compagna in difficolta?!
Che mi
uccidessero, quei
soldati schifosi! Preferivo morire come Kairi piuttosto che vivere come
una
prigioniera arrogante come Gal, senza alcuna speranza nel cuore e senza
alcun briciolo di pietà!
Avevo
già superato la prima rampa di scale in metallo,
e quasi incespicando mi avviai a salire la seconda.
Ci fu un
altro urlo… ne era sicura! La voce era quella
di…
“TONY!”
urlai io, raggiungendo il primo piano.
Mi ritrovai
di fronte ad un corridoio lungo e stretto,
pieno di porte sia sulla mia destra che sulla mia sinistra. I miei
occhi, però,
si erano spostati verso quella di fronte, la più lontana,
come se fossero
calamitati. Da questa, infatti, era uscita un’aliena violetta
con tre occhi
azzurri, ed io la riconobbi all’istante.
[Trunks
and MaI - DRAGON BALL SUPER]
“Tony!”
Le andai
subito incontro. Raggiunsi la mia compagna,
la quale non la smetteva di tremare in preda al panico.
“Do…
do… dobbiamo… andarcene… non
è vero?”
“KAIRI!”
Tutte le
altre ci avevano raggiunte. Erano sorprese nel
vedere Tony assieme a me, ma anche rassicurate. Solo Gal era assente.
“Accidenti
a
voi!” ci rimproverò Flame
tirando un sospiro di sollievo “Ci
avete fatto prendere un colpo!”
“Che è successo,
Tony?” disse Clairy
all’aliena con tre occhi, che però continuava a
ripetere.
“Andia…
andiamocene… vi… vi prego!”
“D’accordo,
come
vuoi…” provai a calmarla io, mettendole
un braccio sulla spalla e facendo
cenno alle altre di scendere.
Non
sapevamo cosa stesse facendo l'altro soldato, ma il solo fatto che Tony
fosse ancora viva per raccontarcelo era una notizia meravigliosa.
Quando avrei rivisto Gal nel nostro capannone, le avrei fatto una bella
ramanzina. Non importava quanti anni lei avesse passato ad Hollywood.
Questo non l'autorizzava a lasciare una propria compagna al suo
destino, o almeno a non perdere la speranza prima di provare a fare
qualcosa.
Eravamo
quasi giunte all’inizio delle scale…
[Universe
- DRAGON BALL SUPER]
…
quando ci trovammo di fronte a due soldati,
ciascuno con un fucile già puntato verso di noi!
Il nostro
battito era accelerato all’improvviso…
perché erano entrati all’improvviso!?
Trovammo una
orripilante
risposta quando intravedemmo Gal alle loro spalle, con uno sguardo
talmente
inferocito verso di noi che ci fece venire la pelle d’oca.
***
[Aku
no Shinri - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Come
aveva
potuto… una prigioniera come lei… come aveva
potuto mandare quei
soldati dentro casa, alle nostre calcagna?! Cosa significava tutto
questo!?
Non potevo
ancora capire,
essendo giunta dentro quel campo da pochi giorni, comprendere quanto i
detenuti
più longevi avessero il terrore di disobbedire agli ordini
dei loro aguzzini,
tanta era la paura che era stata inculcata loro in quegli anni di
torture
continue.
Quella che
avevamo di
fronte non era più una nostra pari, me ne resi
conto per un’ultima,
agghiacciante, volta. Lei era come un cane che, nonostante vi siano
tante
persone buone attorno a lei, continuava ad azzannare tutti
perché non sapeva più
fare altro.
Gal aveva davvero
perso la
speranza, quella fiamma che Flame, Shiro, Paperino e Pippo
non avevano mai
spento nemmeno di fronte alle difficoltà. Lei non era stata
forte abbastanza…
…
e non si era resa conto
che, con il suo gesto, si era condannata anche da sola.
I soldati non
l’avrebbero mai risparmiata. Se uccidevano tutte noi,
avrebbero ammazzato anche
lei senza alcuna pietà.
“Cosa
sta
succedendo qui? Chi ha urlato?! Parlate!”
urlò loro il primo soldato, il più alto e grosso
di tutti dalla carnagione
marrone.
“A…
abbiamo sentito la nostra compagna urlare…”
cominciai a spiegare io con voce tremante “…
e siamo venute qui… eravamo
preoccupate che fosse successo
qualcosa, signore!”
Capii solo
all’ultimo
secondo di aver fatto un grosso sbaglio. Non l'avevo fatta apposta, ma
per
errore addossai tutti i problemi sulla povera compagna che portavo
sottobraccio. Se fossi
tornata indietro
nel tempo, certamente avrei cambiato la mia risposta.
... ma si
sa... il tempo non torna mai indietro... ma
solo avanti!
“Parli
di lei?!” esclamò il secondo soldato,
molto
più
basso, paffuto e di carnagione violacea, indicando Tony
“Tu…
tu non ti trovavi assieme al soldato Rufus?!RISPONDI!”
L’aliena,
però, non
accennava alcuna reazione. Era pietrificata dalla paura.
“Kak,
vai a
controllare la stanza di Rufus!” disse il
soldato basso a quello alto.
“Agli ordini, Pesch!”
rispose Kak,
che ci superò di prepotenza e si avvicinò alla
porta dalla quale era uscita
Tony precedentemente.
Fu qui che
l’aliena violetta sembrò ridestarsi…
“NO!
NON FARLO! NON APRIRE QUELLA PORTA! C'E' UN
MOS...!”
Non fece mai
in tempo a concludere la frase…
BANG!
Un colpo
partì dal fucile di Pesch e la pallottola
raggiunse il petto di Tony, perforandolo. La vittima si
afflosciò su di me che
caddi a terra, scioccata, trattenendo il corpo della mia compagna fra
le braccia.
Dalla ferita dell’aliena coi
tre occhi sgorgava sangue
bluastro, troppo
sangue affinchè lei potesse sopravvivere allo sparo. Quella
ferita, purtroppo, era letale.
“Vi…
scongiuro… non aprite… un mos... tro...”
Quelle
furono le ultime parole di Tony. Emise un
ultimo agonizzante respiro prima di immobilizzarsi definitivamente.Era spirata tra le mie braccia, senza avere la
possibilità di poter pronunciare le sue ultime
volontà.
Era
morta… non poteva essere vero!
Era tutta
colpa mia!
[Villain
- BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Hai
parlato troppo, lurida stronza!” disse
soddisfatto Pesch, sotto lo sguardo basito di tutte noi “Questo è quello che succede a
quelli che danno ordini ai soldati
imperiali! Kak! Apri quella porta! Ho l’impressione che
quella puttana abbia
fatto qualche cazzata!”
Le
mie compagne erano altrettanto orripilate, e a malapena stavano
trattenendo le lacrime. Se ne avessimo versata anche solo una, avremmo
fatto la sua stessa fine. Solo Gal, cieca davanti all'evidenza,
sembrava più soddisfatta che mai.
"Cosa mi
darete in cambio, per avervi consegnato queste ribelli senza..."
cominciò a dire l'aliena, pregustando una possibile
ricompensa.
Pesch,
tuttavia, la ammutolì semplicemente puntandole contro la sua
arma da fuoco.
L’alto
soldato era ormai giunto dinanzi alla stanza di
Rufus e aveva abbassato la maniglia, varcando la soglia.
“Se
è
accaduto quello che penso…
vi
fucileremo e vi daremo in pasto agli avvoltoi! INCLUSA TE, VECCHIACCIA!”
ci urlò contro Pesch, confermando le mie ipotesi e
agghiacciando l'elefantessa.
Quella stupida ci aveva condannato
tutte a morte. Se non fosse uscita fuori a richiamare i due soldati,
saremmo potute uscire da quella casa tutte assieme. Invece, aveva avuto
paura, e aveva deciso di consegnarci all'esercito, finendo col farsi
catturare dalla sua stessa trappola.
"Pensavi
davvero che ti avremmo dato una ricompensa, essere insignificante?! Non
vali nemmeno una scopata come si deve, ormai... nessuno di voi merita
di vivere! NEMMENO TE!" dichiarò a gran voce il
soldato, prima di domandare al suo compagno
“Cosa vedi
nella stanza,
Kak?”
Kak,
però, non gli dette alcuna risposta… era a bocca
aperta…
“KAK!
COSA
CAZZO SUCCEDE?!” gli urlò esasperato il
soldato più tozzo.
Tutte noi osservammo il soldato dalla carnagione marrone fare qualche
passo
indietro prima di cadere sconvolto…
… davanti ai nostri occhi, un agghiacciante ed
oscuro essere si erse innanzi
a noi… alto due metri e dagli occhi ambrati, con due lunghe
antenne sulla
fronte e con braccia e gambe affusolate, produceva un suono gutturale
in grado
di far venire i brividi a tutte noi.
Nessuno in quel momento aveva il coraggio di muoversi.
Quell’abominio sembrava
essere uscito dai nostri incubi! Solo una persona aveva riconosciuto
quella
creatura… ma il mio cuore non voleva credere a
ciò che stava osservando.
Come era
possibile? Come si era creato!? Ogni
spiegazione che provavo a darmi sembrava inverosimile…
…
eppure era proprio lì!
Quello
era
un Heartless!
[A
Tyrant Revived - DRAGON BALL SUPER]
L’essere
oscuro si era portato proprio di fronte a
Kak, ancora paralizzato per il terrore, ed allungò le sue
dita verso di lui,
inclinando la testa come un bambino incuriosito da un oggetto
sconosciuto. In
circostanze normali, avrei mandato via tutti
all’istante, ma qualcosa mi stava facendo
mantenere i piedi ben saldi per
terra.
Era
la paura.
“NON
AVVICINARTI AL MIO COMPAGNO, MOSTRO!”
Pesch
agì di conseguenza e cominciò a sparare
all’impazzata sul mostro oscuro, mentre tutte le prigioniere
si tapparono le
orecchie per il suono troppo forte dei colpi.
Dopo qualche
secondo, il fucile era scarico. Ogni
pallottola aveva centrato il bersaglio.
Io,
però, sapevo
già fosse stato tutto inutile, e lo capirono
anche tutti gli altri
quando videro fuoriuscire dal corpo della creatura tutti i proiettili,
che
caddero lentamente a terra di fronte a Kak.
Quest’ultimo
non si rese
nemmeno conto di essere ormai condannato a morte. Troppo era lo
sgomento nel
vedere tutti i proiettili a terra davanti all’incolume
essere. Sembrava essersi
arreso quando tutti videro la mano dell’Heartless avvicinarsi
al suo petto.
Per coloro
che non avevano mai visto una scena del genere
fu traumatico. Tuttavia, lo fu anche per me che avevo già
assistito all’attacco
di molti Heartless. L’alieno dell’esercito
imperiale venne trapassato nel petto
dal terrificante mostro con una sola mano. La creatura oscura, senza
alcuna
fatica, e soprattutto senza nessuna pietà…
…
strappò via dal petto il cuore del soldato!
“KAAAK!”
urlò a squarciagola Pesch, vedendo il
compagno d’armi morire davanti ai suoi occhi.
Ero
schifata. Quell’Heartless non solo aveva estratto
l’essenza del suo cuore… gli
aveva anche strappato via l’organo grondante
di sangue!
Il corpo di
Kak si dissolse nell’oscurità, e al cuore
ancora pulsante del deceduto avvenne lo stesso…
…
qualche secondo dopo, un’altra creatura esattamente
identica alla prima era apparsa davanti a loro, e ci guardava famelica.
Tutti erano
rimasti pietrificati sul posto. Perfino il
soldato Pesch non riusciva più a concentrarsi sulle
prigioniere, per quanto
fosse terrorizzato. Passarono secondi senza che nessuno si
muovesse. Poi
finalmente, il mio corpo fu nuovamente in grado di muoversi e decisi di
fare il
primo passo, quasi per istinto.
[Fear
- DRAGON BALL SUPER]
Lasciai
dolcemente il corpo di Tony sul pavimento. Ora
avevo capito quello che era successo.
Era per questo motivo che l’aliena dai tre occhi voleva
andare via. Lei aveva visto il suo soldato trasformarsi in
quell'Heartless e aveva temuto il peggio. Purtroppo per lei, il peggio
era avvenuto per davvero.
Poi mi
voltai verso le due creature, che si accorsero
della mia presenza. Avevano sicuramente percepito la Luce del mio Cuore
Puro,
per questo non mi staccavano gli occhi di dosso.
Avrei
vendicato Tony! Non mi importava di ricevere le
conseguenze, non con tutto il senso di colpa che mi attanagliava!
Quegli
Heartless andavano eliminati, non potevano scorrazzare in giro come
volevano! Era
il mio destino… anche da prigioniera di Hollywood, il mio
cuore mi spingeva a
lottare ed eliminare quegli esseri per il bene delle persone che amavo!
Le mie mani
vennero avvolte dalla luce, e quando essa
si diradò, io impugnavo un Key-Blade. Questo aveva
l’elsa dorata, e
sull’estremità erano incastonati dei gioielli a
forma di fiore…
'Fatalità'… era dalla
battaglia contro i kagakuriani alle Isole del Destino che non
utilizzavo la mia
Chiave, ed in quei momenti non era servita a nulla. Solo
nell'impugnarla, però, sentii
la Luce pervadere e illuminare il mio cuore.
Ormai sapevo
cosa fare…
“Flame!
Porta
tutti fuori da qui e va a chiamare Paperino e Pippo! Queste
creature sono
pericolose!”
Lei era
rimasta spiazzata dalla mia arma appena
apparsa, ma non demorse e protestò vistosamente.
“E
lasciarti qui?!Non se
ne…”
“FA
COME TI HO DETTO!” le urlai contro, molto
agitata “SE RIMANETE QUI, MI SARETE SOLTANTO
D’INTRALCIO! SOLO QUESTA CHIAVE
PUO’ SCONFIGGERLI ADESSO!”
La pirata
era abbattuta. Non voleva lasciarmi da sola,
ma si rese conto che ero consapevole di ciò che stavo
facendo…
“D’accordo…
voglio
fidarmi di te!Ma guai a te se ti fai ammazzare!”
si arrese Flame, intimando tutte le altre prigioniere a lasciare
immediatamente
quella casa. Assieme a loro si unì il soldato ancora in
vita, ancora scosso per
quanto accaduto.
Non appena
tutti gli altri scesero le scale, si concentrai
soltanto sugli Heartless. Mi ero dimenticata delle sensazioni che si
provavano
nell’impugnare la mia Chiave.
[Riku's
Theme - GARIK WHEELER]
Bontà
d’animo…
Coraggio indomito…
Speranza infinita…
Queste erano
le qualità migliori che un Custode doveva
possedere per essere accettato dal Keyblade. Me le avevano insegnate le
tre
Fate Madrine, durante l’addestramento con Lea molti anni
prima, qualità che io
avevo sempre avuto, a detta di tutti, essendo una Principessa del
Cuore. Io,
tuttavia, mi rifiutavo di essere così perfetta come mi
credevano tutti, e fu
per questo che mi allenai più degli altri, con
l’obiettivo di raggiungere Sora
e Riku. Fu grazie a tutti quegli allenamenti e a quelle battaglie se
riuscii a
combattere così bene durante la Guerra, e fui eletta Maestra
del Key-Blade
subito dopo la battaglia contro Xehanort.
L’unico
mio rimpianto… fu quello di non essere stata
utile nella battaglia contro il comandante Bear sulle Isole del Destino.
Le creature
oscure si avvicinarono lentamente,
fameliche e assetate di luce, mentre io abbassai il mio baricentro,
impugnando
il Key-Blade con entrambe le mani. Il corridoio su cui mi trovavo era
molto
stretto, e mi avrebbe limitato di molto i movimenti. Dovevo liberarmi
immediatamente
di quei mostri prima che potessero darmi problemi più seri.
Uno di loro,
all’improvviso, partì all’attacco,
trasformando il suo braccio in una lama
d’oscurità. Provò ad affondare un colpo
verso di me, che riuscii a stento a evitare l’attacco.
Nonostante i limiti del
corridoio, quei mostri erano rapidissimi!
“Appunto…”
Evitai tutti
gli attacchi dell’Heartless, anche se con
fatica. Non riuscivo a contrattaccare e potevo soltanto parare i colpi
con il
mio Key-Blade.
Quando
raggiunse il primo gradino della scala,
l’essere oscuro provò letteralmente a tagliarmi in
due, ma io parai l’attacco,
anche se con immensa fatica, usando entrambe le mani per mantenere la
mia arma
in posizione difensiva sopra la testa. Cominciai ad essere sopraffatta
dalla
forza dell’Heartless, che sempre di più mi stava
piegando le braccia,
spingendomi vicino al bordo della scala...
…
era assurdo… quell’unico Heartless aveva una forza
sovrumana! Dovevo liberarmi immediatamente prima che anche
l’altro provasse a…
…
mi accorsi solo all’ultimo che l’altro mostro fosse
già passato all’azione. Anche questo aveva
trasformato il braccio in una lama,
e si era portato alle spalle del suo compagno.
Ciò
che avvenne dopo mi sorprese quel tanto che bastò
per mettermi ancora più in difficoltà…
… il secondo Heartless aveva ‘pugnalato’
il suo compagno, con l’obiettivo di
colpire anche me!
Io riuscii
per miracolo a evitarlo, facendo un passo
indietro… scordandomi di avere una
scalinata alle mie spalle!
“NO... AAAHHH!”
Quando mi
resi conto di non avere più un appoggio
sicuro, venni completamente sopraffatta dalla lama del primo mostro e
caddi
all’indietro. Ruzzolai per tutta la prima rampa, sbattendo
con forza sulla
ringhiera di metallo.
Il
contraccolpo mi tolse letteralmente il fiato, ma
non ebbi il tempo per recuperare le forze. Il primo Heartless era di
nuovo
partito all’attacco, provando ad affondare un’altra
volta la sua lama, ed io mi
ero di nuovo spostata…ma nel momento e nella
direzione sbagliata!
Ero caduta
in trappola…
…
l’attacco della prima creatura era infatti una
finta!
Invece di
sferrare un colpo con il braccio tagliente,
l'Heartless aveva usato l’altro arto per bloccare un mio
braccio… quello con
cui impugnavo il Key-Blade!
“Cos…?!
CAZZO!NO!”
Per di
più, fui spinta nell’angolo del piccolo
pianerottolo, diventando una facile preda per il secondo
mostro…
…il
cui colpo, stavolta, andò a segno!
Fu
straziante. La lama del
mostro trapassò la mia spalla sinistra, come fosse burro, e
da essa schizzarono
fiotti di sangue!
Gli
Heartless, però, non si limitarono solo a
quello...
... ed io venni letteralmente
buttata oltre la ringhiera, precipitando all'entrata del salotto sul
piano-terra!
Quel colpo
fu anche più
doloroso del primo, poiché fu improvviso e perchè
sbattei
rovinosamente sul pavimento. Nonostante
avessi avuto l’accortezza di coprirmi la testa prima
dell’impatto, sentii le mie
costole incrinarsi, all’impatto col suolo, e sputai molto
sangue dalla bocca. I
miei timpani fischiarono per qualche secondo, lasciandomi tramortita a
terra.
Solo a quel
punto, io riuscii lentamente a strisciare
via da lì e a nascondersi, dolorante, dietro un divano del
soggiorno.
[Vanitas
Theme - GARIK WHEELER]
Nel
frattempo i due mostri
erano già scesi dalle scale e avevano cominciato a cercarmi,
desiderosi della
mia luce…
…
o delle mie carni…
…
ora nemmeno io riuscivo
più a credere che quelli fossero normali Heartless.
Di quegli
esseri ne avevo
affrontati a centinaia, ed avevo sempre saputo fossero creature
prive di
intelletto, incapaci di creare delle strategie diverse
dall’attaccare i loro
nemici in massa. Combattendoli, ne avevo poi avuto la conferma.
Invece quei
due Heartless… non solo erano troppo
forti, ma erano in grado di sfruttare attacchi combinati di
ottima efficacia!
Ciascuno di loro poteva tranquillamente combattere contro un vecchio
membro
dell’Organizzazione XIII e uscirne vincitore!
Dovevo
ammetterlo. Li avevo sottovalutati.
Ma non
sarebbe capitato una seconda volta. Avevo già
ideato una strategia per eliminarli!
“Energia!” sussurrai
debolmente,
avvicinando il Key-Blade al mio petto. Dalla punta della Chiave
partì una
leggera luce smeraldina, che curò superficialmente le mie
ferite. Sapevo di non
potermi permettere una guarigione completa in quel momento, o
l’attacco a
sorpresa che avevo progettato non sarebbe andato a segno. Cinque
secondi dopo,
comunque, le mie costole erano di nuovo rinsaldate e la ferita alla
spalla
rimarginata. Solo il sangue sul pigiama dimostrava quanto vicina alla
morte
fossi arrivata, ma ora non avevo più paura.
Ero pronta a
combattere di nuovo!
“SONO
QUI!”
Il mio urlo
allertò i due mostri che partirono
all’attacco.
Una persona
qualsiasi
sarebbe sbucata all’improvviso fuori da uno dei due lati del
divano,
affrontando uno solo dei due Heartless. Io, però, preferii
aspettare dietro al
divano. Sapevo che il mio piano sarebbe fallito se i due mostri
avessero inteso
le mie vere intenzioni, ma non avevo altra scelta: non potevo
affrontarli uno
alla volta…
…
dovevo sconfiggerli tutti
e due nello stesso momento!
Le due
creature sbucarono una da ogni lato, sicuri di
avermi in pugno, e
mi videro tranquillamente inginocchiata, col Key-Blade puntato per
terra, il viso abbassato e gli occhi chiusi.
Per quanto
potessero essere intelligenti rispetto ai
comuni Heartless, il loro istinto li spinse ad attaccarmi…
…
condannandosi a morte da soli!
“BLIZZAGA!”
Il mio
incantesimo fu talmente potente ed improvviso
da prendere in contropiede i due mostri. Il pavimento, e con esso i
loro corpi,
si congelarono all’istante.
“ORA!”
Sbucai fuori
dal mio
nascondiglio e, prima che potessero liberarsi, li colpii fatalmente con
il Key-Blade, eseguendo un’agile piroetta. I due Heartless si
dissolsero
all’istante e due cuori luminosi cominciarono a brillare e a
salire lentamente,
attraversando le finestre in vetro e librandosi verso il cielo.
La battaglia
era finita.
[Kairi's
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Appoggiai i
piedi per terra, poi caddi in ginocchio e crollai
sul pavimento, completamente esausta.
Non mi
aspettavo di perdere subito le mie forze usando
una magia di alto livello… mi ero davvero
indebolita fino a tal punto?
Capii di
essermi fatta una domanda alquanto stupida.
Ovvio che
fossi diventata più debole, dato che non mi
allenavo da cinque anni. Ero stata catturata dall’Impero e
avevo subito un
trattamento inumano per più di una settimana, oltre a non
aver ricevuto più di
un pasto giornaliero o bevuto della normale acqua.
Provai ad
alzarmi e ci riuscii, anche se con enormi
sforzi. Non avevo le forze nemmeno per utilizzare un incantesimo di
guarigione,
e comunque non era sufficiente per recuperare tutte le mie energie che,
a poco
a poco, si stavano affievolendo sempre di più.
Cominciai a
camminare verso la porta d’ingresso,
arrancando a ogni passo.
Non mi ero
mai sentita in quelle condizioni. quella battaglia
contro gli Heartless mi aveva aperto gli occhi.
Il carcere
di Hollywood mi stava già uccidendo. Presto
o tardi ero destinata ad ammalarmi proprio come tutti gli altri
detenuti, non
importava quanto fossi determinata a sopravvivere…
…
era tutto inutile.
Fu con quel
pensiero che io riaprii la porta…
…
e ciò che vidi mi fece gelare il sangue!
[Strange
Whispers - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Tutte le
ragazze erano sparite. Al loro posto vi erano
altri Heartless, identici a quelli che aveva sconfitto, che si erano
accorti
della sua presenza. Attorno a loro, vi stava Gal, i cui occhi mi fecero
venire
i brividi…
…
iridi ambrate, malvagie cme non mai…
…
la donna venne avvolta dall’oscurità e ne
fuoriuscì
un Kamikaze, pronto ad attaccarmi con il suo capo appuntito.
Non c'era
bisogno di capire da chi fossero nate quelle
creature. Le mie compagne erano state attaccate da altri Heartless ed
avevano
perso il loro cuore.
Erano
troppi... dieci… no, venti…
…
troppi… erano troppi…
Feci
dissolvere il mio Key-Blade. Le energie mi stavano abbandonando del
tutto e non avevo
più forza di
volontà.
“KAIRI!”
Sentivo la
voce dei miei
amici che la chiamavano. Nemmeno quello, però, riuscii a
smuovermi. Per l’ennesima volta da quando
ero
giunta lì, sentivo il desiderio di arrendermi e di lasciarmi
andare.
Combattere
non sarebbe
servito a nulla…
…
solo a prolungare l’inevitabile…
…
morire per mano di un Heartless non mi sembrava più
così terribile come un tempo.
“KAIRI!
SCAPPA!”
Forse avrei
rivisto Sora e Riku… sì, ne ero
sicura…
…
loro mi stavano aspettando…
…
lì nella Luce…
Riuscii a
vedere per un’ultima volta le figure dei
miei amici e cercai di dire loro un’ultima frase.
Un ultimo
saluto prima di abbandonarli del tutto.
Le forze mi
abbandonarono completamente, e caddi
a terra priva di sensi, pronta a essere ricoperta dagli Heartless, che
mi avrebbero trascinato
nell’Oscurità…
“KAIRI!
NO!NOOOO!”
Fu un
attimo… e poi tutto terminò.
FLAME
[Benibara
- NARUTO]
Scendemmo le
scale in fretta e furia e uscimmo tutti
dalla casa.
Mi sentivo
in colpa per aver lasciato Kairi da sola a
combattere contro quelle strane creature, ma il suo sguardo intrepido
mi aveva
fatto capire che lei sapeva perfettamente cosa fare.
Qui Pesch
riuscì a ‘ricomporsi’, e
ordinò a tutte noi
di rimanere ferme lì nel giardino, mentre lui sarebbe andato
al Quartier Generale per dare l’allarme.
“Nessuna
di voi
si muova da qui! Colei che lascerà questo posto senza
permesso verrà
giustiziata all’istante!”
Il basso
soldato dalla carnagione violacea, dopodiché,
cominciò a scappare all’impazzata in direzione
opposta al
quartier generale. Inutile
dire che lui non avrebbe mai dato alcun allarme e che se ne fosse
semplicemente
scappato come un codardo.
Solo quando
il soldato sparì alla nostra vista, decisi
di allontanarmi.
“Dove
credi di andare, troia?!” mi urlò contro
Gal, più incazzata che mai, bloccandomi con un braccio
“Non hai
sentito cosa ti hanno
ordinato?!”
“Vado a dare
l’allarme! Siamo tutti in
pericolo, adesso!”
“COME
TI
PERMETTI!? NON TI E’ BASTATO QUELLO CHE E’ SUCCESSO
A QUELLA TONY! SE LI FAI
ARRABBIARE, TUTTE NOI…”
“Che si vadano a fottere le
regole! IO NON
SONO UNA CODARDA COME TE! Se Tony è morta…
E’ SOLTANTO COLPA TUA CHE HAI
CHIAMATO I SOLDATI! TU SEI TALE E QUALE A LORO! ED ORA TOGLIMI LE MANI
DI
DOSSO!”
Mi liberai
con uno strattone e mi voltai nuovamente
dall’altra parte della strada. Gal, purtroppo per me, non
aveva ancora finito
di giocare le sue carte.
“Io…
un mostro…
ma quella che si fa inculare di proposito dai suoi aguzzini sei proprio
tu,
Flame… o ti dovrei chiamare ‘Fiamma
Succhiac…’ …”
No. Questo
era troppo.
Mi girai
un’altra volta verso di lei e le tirai un
pugno talmente potente da farla crollare a terra, priva di sensi e con
la
guancia viola, tra lo sguardo terrificato di tutte le mie compagne.
Non doveva
permettersi a giudicarmi solo per quello. Io non tradivo le mie
compagne.
Io non
mettevo la mia vita davanti a quella di tutte le altre…
…
preferivo
di gran lunga umiliarmi in pubblico davanti all’esercito
piuttosto che fare la
spia come lei.
Mi fiondai
di corsa verso nord, dove sapevo si trovasse
l’industria e dove avrei sicuramente trovato tutti i miei
amici. Dovevo fare
in fretta. Kairi aveva bisogno dell’aiuto
di tutti loro e Gal mi aveva già fatto perdere tempo
prezioso.
“Aspetta!
Vengo anch’io!”
Con mia
grande sorpresa, Clairy aveva deciso di unirsi
a me e stava correndo a perdifiato per raggiungermi.
“Ne sei sicura?”
la avvisai col fiato
corto “Se i soldati non ci credono… è
la fine!”
“Se
Kairi ha bisogno di aiuto allora correrò il
rischio! Avremmo dovuto fidarci di lei fin dall’inizio!”
esclamò decisa la quattr’occhi,
continuando a correre “Gal stavolta ha
passato il limite… non posso più
far finta di nulla! Lo devo a Kairi ed anche a Tony!”
Le sorrisi,
soddisfatta.
Non mi ero sbagliata su Clairy. Era davvero una brava ragazza, e una
buona
amica di cui fidarsi.
“…
e le altre?”
“Anche
loro ci danno ragione, ma
preferiscono rimanere lì!”
mi spiegò la mia nuova amica “Vogliono
tenere d’occhio Gal… sono
sicura che cercherà nuovamente di
vendicarsi di noi!”
“Allora
acceleriamo il passo!” ordinai, seguita a ruota
dall’aliena azzurrina.
Entrambe
corremmo come non avevamo mai fatto in tutta
la nostra vita. Eravamo in movimento da più di dieci minuti
ma, stranamente,
nessun soldato stava camminando per la città, e per noi fu
una fortuna…
…
o forse no?
“FLAME!”
Ci voltammo
in direzione della nuova voce. Erano i nostri
amici Paperino e Pippo…
…
no, aspetta! Come erano riusciti a raggiungerci
senza farsi beccare dai soldati?!
“Quack!
Gli
Heartless stanno attaccando la Base Militare!”
urlava Paperino in preda
al panico, ancora scosso per quanto stesse succedendo “Dobbiamo eliminarli prima che distruggano
tutto quanto!”
“Gaush!
Gli
Heartless vogliono assorbire i nostri Cuori! Se non li fermiamo, ci
trasformeranno!” urlava invece Pippo,
saltellando come un forsennato.
“PAPERINO!
PIPPO! FERMATEVI!” io ordinai
loro a gran voce, portandomi a gran velocità davanti a loro
e domandando “Prima
di tutto… dove si trovano Shiro e
Junion?”
“Quack!
E’ vero! Li abbiamo persi di vista!”
mi rispose Paperino agitandosi ancora di più “Dove
sono andati a finire?!”
“Merda!
Non
ci voleva! Siamo separati!” esclamai,
preoccupata ed agitata.
“Gaush!
E Kairi non stava con te?!” mi
domandò Pippo, notando l’assenza della giovane.
“Ci
aspetta
da un’altra parte! Muoviamoci e raggiungiamola!Sta combattendo contro due di quei così!”
rivelai loro,
cominciando a tornare indietro.
[Crimson
Flames - NARUTO]
Solo a quel
punto, mi resi conto
che Clairy era rimasta paralizzata a pochi metri di distanza da noi.
“Clairy!
Cosa ti prende!?” le domandai,
esasperata e di fretta “Se non ci muoviamo, Kairi
sarà…”
“Non
è strano che non ci sia nessun soldato a
ostacolarci? E se a tutte le altre fosse successa la stessa
cosa?”
“Che…
intendi dire?”
Fu a quel
punto che mi resi conto di ciò che stesse
cercando di dirmi la mia compagna. Tantissime
nostre compagne erano all’interno delle
case che ci circondavano, e per ciascun gruppo erano stati selezionati
tre
soldati a far da guardia…
…
ma questi
dove erano finiti?! Cazzo! Clairy aveva ragione!
Delle urla
atroci ci distrussero le orecchie. Urla di
disperazione, provenienti…
…
provenienti dalla zona dove si trovavano le nostre
amiche assieme a Gal!
Una sirena
iniziò all’improvviso a suonare per tutta la
città.
La sirena di allarme!
“MERDA!”
Kairi era in
serio pericolo! Non c’erano solo due
Heartless!
Tutti e
quattro corremmo a perdifiato, senza fermarci
mai. Io e Clairy
ci eravamo allontanate troppo dalla nostra
casa, almeno di un chilometro. Se non ci sbrigavamo, saremmo arrivate
troppo
tardi.
Furono tre
minuti lunghissimi, nei quali il mio cuore
era in panico.
Kairi, dimmi
che sto arrivando in tempo…
…
fui la prima ad intravedere la figura della mia
amica, in lontananza, ed assieme a Clairy ci accingemmo a raggiungerla
a tutta
velocità, urlandole a squarciagola. Fummo seguite a ruota da
Paperino e Pippo,
che si accorsero della situazione in cui si era immischiata la loro
amica.
Kairi era
circondata da una quindicina di creature
oscure, raccapriccianti, che si stavano avvicinando a lei sempre di
più. Era in
pericolo. Io la vidi voltarsi verso di noi, ormai sconfitta. I suoi
occhi erano
completamente spenti.
La sentii mormorare una frase…
“Ragazzi…
mi… dispiace…”
Mi fermai,
orripilata, in preda all’agonia e ai sensi
di colpa. Solo Paperino e Pippo continuarono a correre, ma i nostri
sforzi
erano stati tutti vani.
Kairi era stata assalita dagli
Heartless. Ormai erano diventati una macchia informe ed indistinta, che
banchettava con il corpo della giovane ragazza.
Non poteva
essere sopravvissuta a quell’assalto così
brutale e bestiale.
No…
…
non potevo aver perso per sempre un’altra amica!
Clairy si
avvicinò a me, cingendomi le spalle e
abbracciandomi per cercare di consolarmi. Anche lei piangeva distrutta,
assistendo a quella scena disgustosa.
Non era servito a niente…
…
Kairi era morta…
…
ormai di lei non era rimasta nemmeno l’ombra…
… nemmeno l’ombra…
… l’ombra…
… l’enorme ombra di un mostro alato che ci aveva
oscurate dal sole…
***
[Gouchini
Tatsu - NARUTO]
Paperino e Pippo si accorsero solo
all’ultimo del suo
arrivo, e si buttarono a terra per non essere schiacciati dalle sue
zampe.
Era un drago
dalle squame nere come l’oscurità della notte.
Lungo una ventina di metri ed
alto altrettanto, aveva una testa allungata ed irta di corna, con occhi
rosso
sangue e con due file di denti talmente aguzzi e taglienti che
immaginai
potessero
trapassare perfino il metallo. Le sue zampe erano molto lunghe, e
ciascuna di
esse aveva una mano squamata enorme, con cinque dita provviste di
artigli
argentati, seghettati e affilati. La sua coda, invece, era molto lunga
e provvista
di lunghi e spessi spuntoni ossei laterali.
Ma erano le sue
ali a lasciarmi sbalordita. Non erano fatte di squame, ma
erano piumate e candide
come quelle degli angeli.
Il mastodontico essere alato sferrò una
zampata sulla
massa d’ombra degli Heartless, dalla quale
riaffiorò un corpo umano.
Era
Kairi.
Ci venne lanciata nella nostra direzione e
rotolò sul
terreno asfaltato per qualche metro prima di fermarsi. Con evidente
stato di
shock, notammo il suo petto mentre si alzava e si abbassava
regolarmente.
Ma allora…
… io e Clairy ci mettemmo qualche
secondo per
riprendere il controllo delle nostre emozioni…
… poi ci gettammo di nuovo a correre per
recuperare la
nostra amica!
La zampata del gigantesco rettile, però, non aveva
danneggiato gli Heartless
che, incuranti del nuovo nemico, avevano deciso di raggiungere
nuovamente
il
corpo di Kairi la quale era ancora priva di sensi.
“NON
STAVOLTA!”
urlai con
tutte le mie forze, allungando il mio braccio destro in alto.
Era da cinque anni che non utilizzavo i
poteri del mio Frutto del Diavolo, l’ultimo regalo da parte
di mio
padre prima di
essere ucciso dalla Marina. Nonostante ciò, i miei movimenti
non si erano
arrugginiti. Clairy guardò sbalordita il mio
braccio arrotolarsi fino al
polso, come se fossi fatta di gomma, e poi tornare nella sua posizione
iniziale…
… eravamo distanti ancora una trentina
di metri dalla nostra
amica, mentre gli Heartless erano sicuramente più
vicini.
Questa volta, però, non
avrei mollato…
… il mio corpo ora sprigionava fumo da
ogni poro.
“GEAR SECOND!”
Clairy e gli Heartless non si resero conto di
quanto
accadde…
… in meno di un secondo,
avevo già raggiunto Kairi e l’avevo presa in
braccio, tornando affianco alla
quattr’occhi che si rese conto solo in quel momento del mio
successo.
“Ma… come…
cosa?!” riuscì solo a
esclamare
incredula l’azzurrina.
“E’ ancora viva!Dobbiamo andarcene o ci attaccheranno!”
esclamai io, dopo aver controllato le condizioni della nostra amica.
Era stabile ed era solo svenuta per via del combattimento.
“QUACK! Allontanatevi!”
ci urlò contro Paperino,
evocando uno scettro, dalle sue mani, ed uno scudo che passò
al suo compagno.
“Vi copriremo noi! GAUSH!”
lo appoggiò Pippo
che cominciò ad attaccare qualche Heartless con la sua arma.
Tutt’e due ci voltammo
dall’altra parte, seguendo le
direttive dei nostri compagnie ci accorgemmo, scioccate, che
eravamo state
raggiunte da un’altra trentina di Heartless.
Eravamo tutte e tre in
trappola, circondate da quelle creature oscure affamate delle nostre
vite.
“Merda!”
esclamai con rabbia.
Avrei potuto
combattere, ma sia Kairi che Clairy avrebbero corso un serio pericolo,
senza qualcuno che potesse proteggerle.
Ero con le mani legate…
“STATE GIU’!”
[Kishuu
- BEST OST IN THE WORLD]
Qualcosa saettò vicino a due Heartless,
passando a
pochi centimetri dai nostri visi.
L’unica cosa che riuscii ad intravedere,
fu un kunai
con attaccato un pezzo di carta bianca contornata di rosso, che
bruciava…
… Shiro e Junion ci
buttarono a terra, prima che un esplosione assordasse le nostre
orecchie.
Quando la polvere si diradò, dieci
Heartless erano stati
sconfitti, evaporati
dalla bomba-carta.
“THUNDER!”
L’incantesimo di Paperino
generò alcune scosse
elettriche che immobilizzarono gli Heartless quel tanto che bastava a
Shiro e
Junion per liberarci dalla morsa di quei mostri, mentre Pippo col suo
scudo
teneva a bada qualche Heartless non incantato dall’amico.
Perfino il drago ne approfittò, e con un
rapido e
agile colpo della sua enorme coda spazzò via la
metà dei mostriciattoli,
facendoli dissolvere nel nulla, dando prova di quanta forza avesse
realmente
quella belva gigantesca. Poi si mise di fronte a loro, incurante del
pericolo
che procurava ai poveri malcapitati sotto le sue zampe…
… e ruggì a piena potenza!
I vetri di tutte le case attorno a noi esplosero
in
mille pezzi dopo nemmeno mezzo secondo. Perfino la terra
cominciò a tremare
davanti a quelle terrificanti onde sonore! Ad ogni suo passo, il
terreno sotto
di noi sussultava. Eravamo come posate sopra un tavolo preso a pugni.
“Cos…
cos’è
quel mostro?” esclamò Clairy
letteralmente in preda al panico.
“Quello
è il
Drago Nero dalle Angeliche Ali!”
spiegò Junion a bocca aperta “E’ la mutazione genetica Yilancariana del
Generale Dragon!”
In quel momento, gli
Heartless sopravvissuti si liberarono dalla paralisi. Questa volta,
però,
voltarono macabramente lo sguardo verso l’enorme creatura. Il
loro atteggiamento
era decisamente cambiato. Avevano capito chi fosse il loro vero nemico,
il più
forte da abbattere se non volevano sparire, e sembravano decisi a fare
sul serio.
[Exorcist
- BEST OST IN THE WORLD]
Metà di loro aveva
trasformato le braccia e le gambe in lame affilate e si era lanciata
all’attacco di Dragon, mentre gli altri Heartless sparavano
dalle dita dei
rapidi raggi oscuri verso i suoi occhi e il ventre, i punti
più delicati del
nemico.
Dragon, però, non sembrava affatto
preoccupato. Si
limitò a proteggere le parti più delicate con le
sue zampe, mentre allontanò i
mostri all’assalto semplicemente
sbattendo le sue ali. Nessun
Heartless, nemmeno
quelli fermi, riuscì a resistere all’enorme
pressione che li aveva colpiti e
che li sbalzò letteralmente in aria, e per poco non volammo
via anche noi.
Un enorme fiammata rossa
colpì tutte le creature oscure in volo, incenerendole
all’istante. Tutti osservammo gli
Heartless dissolversi, senza che avessero alcuna possibilità
di contrattaccare.
Eravamo
rimasti tutti senza parole.
Era già
finita.
L’ennesimo ruggito che
partì dalle sue fauci ci costrinse a tappare le nostre
orecchie.
Quella era la vera potenza di Dragon Oronar, il
generale dell’Impero Kagakuriano!
“ATTENTI! UN KAMIKAZE!”
Un piccolo Heartless si era avvicinato a noi di
soppiatto e Paperino se ne era accorto troppo tardi. La piccola
creatura era
saltata addosso a me, cercando di attaccare un’inerme Kairi.
“BRUTTO…
LASCIALA STARE!”
Una fiamma nera colpì il
piccolo Heartless, che scese giù dalle mie braccia e
provò a spegnerla, senza
successo. La creatura venne letteralmente dissolta, carbonizzata dal
fuoco
color pece.
A innescarlo era stato Junion… il cui
occhio era
cambiato, con l’iride che formava dei simboli rossi e neri.
Dalla sua palpebra colava un liquido rosso, e tutti capimmo
fosse il
suo
sangue.
Lo sforzo, però, fu troppo
anche per lui, che svenne all’istante.
Sarebbe crollato per terra se non fosse stato recuperato da Shiro, il
vecchio ninja, il cui sguardo
era attonito!
“Quello…
quello era davvero lo Sharingan?!”
Mondo Interiore
KAIRI
[Destati
- KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Avevo ancora
gli occhi chiusi. Ricordavo solo gli Heartless che mi avevano assalita.
Ricordavo ogni loro
strattone, ogni loro
graffio ed ogni loro morso…
…ed ora ero
convinta fossi
morta…
…ed allora
perché riuscivo
ancora a percepire
il tocco sul pavimento?
Allora non ero
morta… oppure
sì?
Oh no… non
è che per caso la
morte mi avesse
semplicemente portata ad essere completamente paralizzata?
Allora non
c’erano paradiso o inferno!
Ero
destinata a marcire e riempirmi di vermi che avrebbero divorato,
millimetro dopo
millimetro, ogni grammo del mio…
Fu
la paura a
farmi saltare in aria, a farmi riaprire gli occhi e ad urlare, schifata.
Ci
misi un
minuto esatto per capire che c’era, in effetti, qualcosa di
strano…
…
primo… ero
vestita esattamente come il giorno in cui ero stata rapita da Axel
molti anni
fa, ovvero col vestitino lungo color rosa, sopra una delle mie amate
canottiere bianche.
Secondo…
avevo
di nuovo i miei capelli, e sentire di nuovo le sue punte solleticarmi
il collo
e la schiena mi resero felice.
Terzo…
stavo
camminando sopra un rosone colorato raffigurante tutti i miei
amici… Sora,
Riku, Topolino, Terra, Aqua, Ventus, Lea, Roxas, Naminè,
Xion… i miei amici
alle Isole del Destino e quelli di Crepuscopoli… i miei
genitori… perfino le mie
amiche principesse erano lì raffigurate! E c’era
anche Tony!
Tutti
avevano
un braccio teso verso un punto in basso del rosone… e
lì, scoprii con sorpresa
che vi fossi raffigurata anche io!
Avevo
l’aspetto
della prigioniera di Hollywood quale ero, ed assieme a me vi erano
anche
Paperino, Pippo, Junion, Flame, Shiro e Clairy. Tutti e sette avevamo
fra le
mani molti cuori, e li abbracciavamo come per proteggerli…
…
non riuscivo
a capirne fino in fondo il significato, ma non potevo non contemplare
la
bellezza e la magnificenza di quel rosone.
“Cosa ci fa lei
qui?! Oddio, non sarà per
caso…”
“Ma sei scemo?!
Certo che no! E’ il suo
Mondo Interiore questo!”
[Hikari
(Orchestral) - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Mi
paralizzai
all’istante. Le lacrime avevano già
cominciato a scendere copiose.
Quelle voci
mi erano mancate troppo… loro mi mancavano troppo!
“Oh
oh… mi sa che vi ha sentiti, ragazzi!”
“ECCO! HAI VISTO
SORA?! TI HA SENTITO E ORA
PENSA DI ESSERE MORTA!”
“COGLIONE! SEI
STATO TU A GRIDARE A VOCE
ALTA!”
“Ragazzi…
vi
prego… calmatevi…”
“STANNE
FUORI, TOPOLINO!”
Mi
voltai
lentamente verso quelle voci così familiari. Non erano
cambiati di una virgola.
Riku,
con i
suoi capelli argentati e gli occhi celesti, dall’alto del
suo metro e
novanta teneva a freno con una mano Sora, castano dagli occhi blu
oceano,
quest’ultimo sempre in cerca di una scusa per misurarsi con
il suo migliore
amico. Infine vi stava il povero Re, un topo dalle grandi
orecchie tonde,
che cercava in
tutti i modi di placarli.
Non
riuscivo
più a trattenermi. Il mio cuore
era scoppiato di gioia solo nel poterli sentire un’altra
volta, nel poterli
anche solo rivedere.
Sora
e Riku
fermarono il loro teatrino e si voltarono imbarazzati verso di me,
mentre Re
Topolino era al settimo cielo. I
miei piedi si
mossero da soli. In un attimo li raggiunsi e mi buttai sopra
tutti e tre,
abbracciandoli, singhiozzando e piangendo dalla gioia.
I
tre mi
strinsero forte a loro, lasciando che mi sfogassi
completamente.
Poi, quando mi fui calmata, ci
sedemmo
a terra ed io cominciai a riempirli di domande, ancora in lacrime.
[Kairi's
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Co…
cosa mi è
successo? So… sono morta?”
“Assolutamente
no!” mi rispose
Riku con
rabbia “E non azzardarti mai
più a fare
quello che hai tentato di compiere oggi!”
“Quello…
che…
ho fatto?”
Non
capivo. Di
cosa stava parlando?
“Arrenderti alla
prima difficoltà!”
mi
spiegò serio Topolino, altrettanto arrabbiato “Se oggi non ti
avessero salvato, saresti
sprofondata nell’Oscurità per
sempre! Tu sai già cosa si prova a perdere il Cuore, vero
Kairi? Gli Heartless
che ti hanno affrontato oggi non sono deboli come quelli del nostro
mondo… sono
in grado di danneggiare perfino un cuore puro come il tuo! Non saresti
potuta
più tornare nella Luce… non saresti potuta
morire… saresti stata soltanto
Nulla!”
“Ho avuto paura,
Kairi” ammise
Sora,
preoccupato a morte
“Se Paperino,
Pippo
e gli altri non fossero arrivati in tempo… non avrei mai
più potuto rivederti! Il tuo cuore non avrebbe mai
raggiunto Kingdom Hearts, e la tua anima non sarebbe mai arrivata
nell'Aldilà!”
“COSA?
MA… MA IO NON LO SAPEVO!”
esclamai, basita,
con una mano vicino alla bocca.
Stavo per
scoppiare di nuovo a piangere. Mi ero quasi
lasciata corrompere dall’Oscurità, e per poco non
avevo rischiato di diventare
un Heartless.
“Mi…
mi dispiace… volevo solo
rivedervi un’ultima volta…”
Mi
sentivo una
vera stupida. Ero rimasta la solita incapace, che non sapeva reagire
alle difficoltà.
Avevo rotto la
promessa con i miei nuovi
amici. Avevo
promesso
loro che sarei sopravvissuta, che avrei combattuto,
nonostante tutte quelle
sofferenze, ma al primo
ostacolo stavo quasi per ricevere una sorte terribile…
…
una sorte
perfino peggiore della morte!
Bell'esempio che ero per i miei
amici!
[Friends
in My Hearts - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Noi siamo qui!
Vedi?”
esclamò
Sora
avvicinandosi a me e dandomi un dolce bacio sulle labbra.
Quel
piccolo
contatto bastò a rasserenarmi. Solo Sora
riusciva a farmi provare quelle emozioni così
forti, così intense. L’unico
desiderio che avevo, in quel momento, era di stringermi a lui,
abbracciarlo e
sentire il profumo del suo collo.
Volevo amarlo,
baciarlo, far danzare le
nostre lingue all’unisono...
... essere
un
tutt’uno con lui.
Eppure
qualcosa me lo impediva, e io non ne capivo il motivo. Per
questo,
sentivo una leggera paura nascere nella mia anima.
“Noi staremo
sempre con te, dentro al tuo Cuore!” affermò deciso Riku,
scompigliandomi i capelli “Anche
dall’Aldilà, noi ti staremo sempre
vicino…”
“... ma non puoi
legare per sempre il tuo Cuore
al passato…” disse deciso Topolino
“…
Kairi… devi andare avanti! Nonostante tutto quello che ti
hanno fatto, anche se
siamo morti, devi continuare a combattere! Devi continuare a
vivere!”
“Vogliamo che tu
sia felice, Kairi!”
continuò
Riku con un sorriso
“Anche
a me
piacerebbe tornare in vita. Mi manca stare con te e Sora sulla
spiaggia, viaggiare per i
mondi e conoscere nuovi amici, innamorarmi
un’altra volta… almeno un’altra
volta…”
“Ri…
Riku…”
esclamai io,
abbassando il
capo imbarazzata e dispiaciuta.
Avevo
sempre
saputo che il ragazzo dai capelli argentati fosse innamorato di me, ma
io avevo
sempre amato Sora e non mi sarei mai pentita di quella scelta. Tuttavia, uno dei miei rimpianti
più grandi, più
del desiderio di poter avere un futuro felice con Sora e di avere una
famiglia
con lui…
... era il modo in cui avevo trattato Riku.
La
cosa di cui
più mi ero pentita era il mio ‘lasciar
passare’. Riku aveva capito di non
essere corrisposto nei suoi sentimenti, ma nonostante ciò
qualcosa l’aveva
trattenuto nel cercare la felicità con un’altra
ragazza. Io non avevo mai avuto
il coraggio di parlargli, e ora me ne pentivo amaramente.
Riku era quello che
aveva sofferto di più fra noi tre e, almeno come amica,
avrei dovuto essere
chiara con lui fin dall’inizio per farlo soffrire di meno.
Forse, in quel modo,
avrebbe potuto trovare il vero amore, quello per il quale lui avrebbe
potuto
combattere davvero fino alla morte...
...
e invece
adesso lui era morto, senza amare nessun’altra che
me… io che non meritavo nemmeno
un misero grammo di quell’amore così bello!
“… ma
non voglio essere egoista una
seconda
volta! Voglio che sia tu a coronare il mio sogno! Ti prego…
trova qualcuno che
ti ami… e soprattutto qualcuno che TU ami! Non chiudere il
tuo bellissimo Cuore… quell’amore merita di essere
donato!”
“Amare? Ma
io…?”
esclamai basita,
voltandomi supplicante verso Sora, che però scosse il capo
dispiaciuto.
“Io ti
amerò sempre, Kairi… ma
non mi
perdonerò mai se lascerai che il tuo Cuore rimanga sigillato
per colpa mia. Io
sono morto, Kairi. Tutti noi siamo morti e non
potremo tornare in vita, ma tu
puoi ancora amare! Ti prego… almeno provaci, ok? Non
bloccarti pensando a me o
a noi… saremo sempre orgogliosi te, qualunque siano le tue
scelte!”
“Sora…”
Quelle
parole
mi avevano colta di sorpresa. Continuare
a
combattere e a vivere erano un conto…
... ma amare di
nuovo? Avrei mai potuto amare
un altro uomo o donna, oltre a Sora?
Loro
dicevano
di sì. Sora e Riku, le persone più
importanti della mia vita, quelle che più
amavo e che avevo amato con tutto il cuore, mi avevano appena detto che
fosse possibile. Allora dovevo
almeno provarci…
... dovevo
farlo per
loro!
E
chissà… forse
avrebbero avuto ragione anche stavolta!
“So che lo farai…”
affermò
deciso Re
Topolino con un sorriso.
[Strange
Whispers - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Poi
però il suo
sguardo si fece molto preoccupante. Non lo vedevo
così serio da quando c’era
stata la battaglia contro Xehanort!
“…
ora ascoltami bene, Kairi! Adesso ti
spiegherò il vero motivo per cui Yen Sid mi ha fatto partire
verso il varco
oscuro!” affermò
severamente il
sovrano, avvertendomi
“Non perderti nulla di
ciò che ti dirò… perché ne
va della salvezza di
tutto l’Universo!”
Capitolo 4 *** Capitolo 4: Abbia inizio la rivoluzione! ***
Manga
Questa volta, Kairi è
stata sul punto di lasciarci davvero le penne! Gli Heartless hanno
provato un assalto alla Base Militare dell'Impero Kagakuriano, cercando
di disseminare terrore e panico in tutta la città di Los
Angeles e colpendo indiscriminatamente qualunque essere vivente gli si
parasse loro davanti.
Per fortuna, il Generale Supremo,
Dragon Oronar, è intervenuto tempestivamente, salvando
inconsciamente anche la terrestre originaria delle Isole del Destino.
Cosa succederà, da
questo momento in avanti? Kairi riuscirà a riprendersi da
quanto è successo? E chi sta puntanto con decisione alla
vita di tutti gli abitanti di Glacial 02?
Qui, di seguito, il pulsante
delle OST ;-) BUONA LETTURA!
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR
Abbia
inizio la rivoluzione!
Hollywood
Prison –
Capanno dei Prigionieri
KAIRI
[Dearly
Beloved - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Mi
risvegliai quella stessa sera, all’interno del
capannone di Hollywood. Al mio ridestarmi, fui letteralmente circondata
e
riempita di abbracci da tutti i miei amici. Flame era quella che
più di tutti
sembrava provata, dato che non aveva smesso di
piangere come una bambina.
Con mia
grande sorpresa, assieme a noi vi stava anche
Clairy. Quest'ultima si scusò per non essere stata
utile in quella
situazione, ed ovviamente io, imbarazzata, le risposi che non era
affatto colpa
sua. In fin dei conti fui felice di avere un’altra nuova
amica su cui contare
in quell’inferno. Tuttavia, i sensi di colpa per la morte di
Tony non si erano
affatto dissolti.
Dopo aver
tranquillizzato tutti sulle mie condizioni
per la cento cinquantaquattresima volta, raccontai tutto quello che era
successo ed il motivo per il quale, mentendo in parte,
non ero riuscita
a respingere l’assalto di tutti quegli Heartless.
Non avevo
rivelato loro di essermi arresa. Mi
vergognavo troppo di quello che avevo fatto. Avevo tradito
la loro fiducia,
lo sapevo, e sentivo di non aver pienamente vendicato Tony. Tutti
credettero alla mia versione. Solo Flame
sembrava alquanto perplessa su quanto avessi raccontato.
Poi
toccò a loro raccontare ciò che avvenne mentre io
ero svenuta.
Non credetti
alle mie orecchie quando sentii che a
salvarmi non erano stati i miei amici, bensì
il Generale Supremo in persona,
Dragon Oronar, trasformato nella sua forma da Yilancar.
Rimasi a
bocca aperta sentendo ciò che il guerriero
terrestre era stato in grado di compiere, di come mi avesse liberata
dalla massa oscura di
Heartless e, soprattutto, di come si fosse sbarazzato
facilmente dei nostri
nemici.
Non sapevo
più cosa pensare, confusa e disorientata.
Quell’uomo era una delle cause per cui ero finita a
Hollywood, e certamente
aveva acconsentito a tutte le mie sevizie.
Allora
perché mi aveva salvata?
Perché rischiare la sua vita per me, una semplice
prigioniera?
[Man
of The World - NARUTO]
Dopo la
battaglia, continuarono a raccontarmi, Dragon
era tornato umano e aveva chiesto spiegazioni su cosa fossero quelle
creature e
sul perché ci stessero attaccando. Le ragazze gli avevano
raccontato quanto
successo e, quando seppe che tre dei suoi soldati erano morti, aveva
pensato
che gli Heartless in realtà fossero nostri
alleati…
…e
per poco non aveva ucciso sia Flame che Clairy!
Fu solo
grazie agli uomini e, soprattutto, a Paperino
e Pippo, se le due donne non vennero giustiziate all’istante
dal generale.
Shiro e Junion avevano allontanato le prede, mentre gli animali
antropomorfi
avevano provato a spiegare all’uomo la gravità
della situazione, rivelando
tutto ciò che sapevano sugli Heartless. Si erano anche
dichiarati disponibili
nell’affrontarli assieme al Generale che, però,
aveva rifiutato. Da quel
momento, aveva detto loro, sarebbero stati i suoi Comandanti ad
occuparsi del
problema.
Alla fine
aveva deciso di risparmiarci tutti, e ci aveva riuniti personalmente
assieme a
tutti i detenuti. Coloroche erano
sopravvissuti all’attacco degli Heartless vennero riportati a
Hollywood
all’istante.
Erano
rimasti
in trecento cinquanta quattro.
Le donne
avevano subito le perdite peggiori…
Erano sopravvissute in trenta, grazie
all’intervento di Dragon
nella base di Los
Angeles. Io, Flame e Clairy eravamo le uniche superstiti
del nostro gruppo di lavoro. Le altre erano state assalite una volta
fuori dalla
casa, come supposto dalla rossa.
Ero di nuovo
al pieno delle mie forze, grazie alle
magie curative di Paperino, e soltanto una cicatrice era rimasta sulla
mia spalla
in ricordo di quella battaglia. Incuriosita, chiesi al papero
perché non
utilizzasse gli stessi poteri con gli altri detenuti. Lui, affranto, mi
rivelò
di non avere abbastanza forze da poter curare le infezioni e le ferite
di tutti
e che stesse cercando di raccogliere quanto più potere
magico possibile per
situazioni più critiche.
“E’
colpa mia…” ammisi, alla fine,
sconfortata
e consapevole dei miei errori “Se non avessi avuto
paura, sarei riuscita a
difendere Tony... e poi avrei dovuto fare molta più
attenzione durante lo
scontro...”
"Smettila,
Kairi..." mi rabbonì Shiro, preoccupato "…
è normale tu abbia
avuto paura, in quel momento. Se ti fossi ribellata ai soldati, nessuno
sarebbe
sopravvissuto... nè Flame nè Clairy... né
tantomeno noi!"
“E
poi hai affrontato tutti quegli Shadow da
sola...” mi disse Paperino scuro in viso “…
quack! Mai ho visto degli
Heartless così forti!”
[Itachi's
Theme - NARUTO]
Mi voltai
sorpresa verso Paperino e Pippo. Allora non
era stata solo una mia impressione.
“Anche
voi ve ne siete accorti?”
“Gaush!
Eccome... non sono mai stati così
intelligenti, e noi due abbiamo viaggiato per centinaia di mondi!”
affermò convinto Pippo “Cosa
potrebbero avere di diverso rispetto a
quelli che abbiamo combattuto nel nostro mondo?”
Nessuno di
noi tre sapeva darsi una risposta
plausibile.
Il modus
operandi della trasformazione in Heartless
era la stessa, così come la perdita del cuore della vittima,
anche se in
maniera molto più cruenta e orribile.
Allora
cosa li rendeva così speciali?
“Perché
vi
sembrano così diversi?”
provò a chiedere Shiro ai due animali e a me,
dato che non aveva mai visto in vita sua delle creature simili.
“Quegli
Shadow erano troppo intelligenti...”
gli spiegai, sovra pensiero “Di solito…
gli Heartless attaccano in massa,
senza alcuna logica, e usano solo attacchi ripetitivi. Erano
molto più facili
da sconfiggere, soprattutto quelli affrontati questo pomeriggio...”
“…
mentre invece questi non solo elaboravano
strategie…” concluse per me Paperino
“… ma combattevano in gruppo,
proteggendosi l’un l’altro. Sembravano…”
“…
sembravano dei soldati!”
A parlare
era stato Junion.
Tutti
quanti
ci voltammo verso di lui, ed il ciclope provò a formulare
una sua ipotesi.
“Quando
hanno
attaccato il generale… mi è sembrato che quelle creature
utilizzassero le stesse manovre che mi hanno insegnato
all’Accademia Militare!”
“Io
credo…”
cercò di spiegarsi il giovane ciclope “…
che questi Heartless assorbano
la forza e l’intelligenza della vittima. E’
possibile per voi?”
Provai a
pensarci su. In effetti non era una teoria
del tutto sbagliata, ma avevo bisogno della conferma di chi era
più esperto di
me in quell’ambito.
“Sai
che non ne ho idea?” ammisi
dubbiosa, prima di domandare a Paperino e Pippo “Io so che gli Heartless nascono più
forti se e solo se l’Oscurità e il
rancore sono già presenti nel cuore della vittima. Le fate
madrine e Yen Sid
non mi hanno mai parlato di una ipotesi del genere.Paperino, Pippo… voi ne avete
affrontati più di me... cosa ne
pensate?”
“Quack!
Penso che il nostro amico ci abbia
azzeccato in pieno!” esclamò il papero,
sbalordito dall’intelligenza
dell’ex-soldato “Junion…
hai trovato un segreto su di loro che nemmeno
noi conoscevamo!La forza e
l’intelligenza vengono assimilate
dall’Heartless…
perché non ci avevamo pensato mai prima?!Ecco
perché erano così potenti…avevano
assorbito il Cuore dei soldati…”
“…
e
l’oscurità dei loro Cuori ha
ampliato il loro potere! Yuk!”
intuì Pippo battendo un pugno sulla mano
“Gli Heartless che affrontavamo con Sora erano nati
dall’Oscurità di persone
qualunque, non di guerrieri! Per questo
erano più deboli rispetto a quelli di oggi!”
“Per
questo oggi ci siamo trovati in difficoltà…”
conclusi io per loro,
decisamente sotto tono.
Il loro
ragionamento non faceva una piega. Perciò gli Heartless che
avevamo sempre affrontato viaggiando tra i mondi non erano mai stati al
massimo
delle loro capacità… … questa storia non mi piaceva per niente.
Non mi
piaceva pensare che quei mostri potessero in realtà
diventare
ancora più forti. Ero andata in difficoltà con
due di loro, ed i soldati che
avevano subito la trasformazione in Heartless non erano di certo i
più forti
dell’esercito di Kagaku…
…
nemmeno al
cento per cento delle mie forze sarei riuscita a fare di
meglio…
…
cosa sarebbe successo se fosse stato uno Yilancar a
diventare un Heartless?
Mi immaginai
Dragon Oronar che si abbandonava al potere
dell’Oscurità…
peggio ancora… l’Imperatore Glacial!
Sarebbe
stata una
catastrofe.
Mi vennero i brividi solo a pensarci.
La Guerra dei Key-Blade non
sarebbe stata
nulla al confronto.
“E’
davvero un bel guaio…” Flame si
ritrovò costretta ad ammettere
nervosamente.
Si mise a
braccia conserte e abbassò il capo, corrugando le
sopracciglia.
“…
non
solo i soldati!Adesso dobbiamo guardarci
le spalle da questi
mostri!Merda!”
“Da
domani troveremo altri modi
alternativi per sopravvivere! Questa volta la nostra pazienza ha
oltrepassato
il limite!” affermò invece
Shiro, deciso sul da farsi “Dobbiamo
prepararci per combattere!”
Tutti
rimasero scioccati dalle frasi del vecchio ninja.
Combattere?!
Era impazzito!?
“Cosa
intende con combattere, signor Shiro?”
provò a chiedergli Clairy,
preoccupata.
Flame
intuì
le intenzioni del vecchio, ed il suo sorriso elettrizzato mi
preoccupò e non
molto.
“Possiamo?
Dimmi di sì, ti prego! E’ da cinque anni che
aspetto questo momento!”
Una smorfia
macabra, mai vista sul suo volto, si allargò sul viso del
vecchio ninja.
“Siamo
stati buoni e corretti per troppo
tempo… è giunta l’ora di
giocare sporco! Si pentiranno di averci trattati
come animali! Da domani… cominceremo a
preparare la rivolta! Dovesse
costarci la vita!”
[On
the Precipice of Defeat - BLEACH]
Nel campo di concentramento di
Hollywood, uno degli obiettivi dell’Impero era quello di
umiliarci ed
annullarci come esseri umani. Ci usavano come esempio negativo, per
qualunque
pianeta, città o individuo avesse avuto la faccia tosta di
opporsi alle
decisioni di Glacial.
Lavori
forzati, pasto singolo e insoddisfacente, azioni poco puerili
come fare i nostri bisogni tutti insieme, senza alcuna
intimità, e, nel
peggiore dei casi, abusi sessuali anche violenti da parte dei
soldati. Era fin
troppo chiaro il destino che ci avrebbe attesi in quel carcere se non
avessimo
iniziato ad inventarci qualcosa.
Una morte
lenta, umiliante, dimenticati da tutto e tutti, senza che nessuno
potesse più
ricordarsi anche dei nostri nomi...
... solo un numero inciso
sulle nostre fronti ci
distingueva, come una
fila di prodotti del supermercato, tutti uguali, suddivisi soltanto per
il
codice a barre,
come un
gregge di pecore azzannate dai cani e bacchettato dai pastori. Noi,
però, non eravamo ancora stati domati. Volevamo vivere, e
avremmo
fatto di tutto pur di guadagnare almeno un giorno in più, in
vista di una
possibile rivolta. Fu esattamente ciò che cominciammo a
studiare
da quel momento in
poi.
La prima
azione che compimmo fu raccogliere quanto più cibo
possibile. Non potevano
andare avanti solo con quella minestra ogni giorno, ed il nostro
sospetto
che, in quella brodaglia, ci fossero ingredienti scaduti
o,
peggio, avvelenati, era molto alto. Avevamo bisogno di scoprire cosa
entrasse
all’interno delle
cucine della prigione, ma per farlo, tuttavia, era necessario uscire
fuori dal
nostro capannone e visitare tutti gli altri. Durante la notte, questi
erano
completamente vuoti e i soldati si limitavano a proteggere la prigione
dall'esterno della
muraglia in ferro, in modo tale che nessuno
potesse scappare
fuori. La persona che doveva occuparsi di queste indagini, doveva
essere scaltra ed
abile nello spionaggio.
In
ciò,
Shiro fu la nostra vera salvezza.
Il ninja,
nonostante fosse ancora molto vecchio, era quello che meglio sopportava
la
razione giornaliera. Quando viveva sul suo pianeta, aveva ricevuto un
addestramento militare molto severo e, al pieno delle forze, riusciva
anche a
sopportare un digiuno di una settimana. Nemmeno l’acqua era
un problema, dato
che riusciva a sopportare il sapore dell’aceto durante la
doccia. Non a caso,
lo shinobi era rimasto per sedici lunghissimi anni
all’interno del carcere di
Hollywood.
[Pain's
Theme - NARUTO]
Per questo
aveva deciso di sfruttare le sue capacità da ninja per
un’azione
incredibilmente rischiosa. Se avesse fallito, probabilmente…
…
no!
Certamente
lo avrebbero ucciso... meglio non pensarci!
Shiro era
ancora in grado di usare alcune tecniche ninja, chiamate Nin-Jutsu. Una
di
queste era la Moltiplicazione del Corpo, con la quale poteva creare una
copia
perfetta di se stesso, completamente indipendente. La mattina dopo
l’attacco
degli Heartless, il vecchio mimetizzò una sua copia con
un’altra Nin-Jutsu,
quella della Sostituzione, trasformandola in un asse di legno. Poi,
l’aveva
lasciata all’interno del capannone in modo che nessuno
potesse accorgersi di
essa.
Nel momento
in cui ci avrebbero chiamato tutti per l’appello, questa
sarebbe rimasta celata
anche agli occhi dei soldati.
Solo quando
tutti i prigionieri andarono a lavorare, l’oggetto
tornò ad essere una copia
del ninja, la quale cominciò ad ispezionare tutte e quattro
le strutture interne
del campo di concentramento. Aveva agito
in maniera indisturbata, poiché nessun soldato era rimasto
lì dentro a
controllare.
Aveva trovato moltissimi posti
interessanti. Un’armeria, una sala
per le medicazioni e tantissimi uffici, con all’interno
documenti che ci
riguardavano. Fu
da
quelli che scoprimmo, infatti, del
veleno per ratti all’interno del nostro cibo o
dell’acqua con la quale ci
lavavamo.
Nessun
limite al peggio! Ecco spiegato il motivo per
il quale molti si ammalavano così gravemente!
Il ninja
aveva continuato la sua ispezione, fino a trovare la cucina. Qui, ci
raccontò
al termine della sua missione, un grasso alieno dalla carnagione rossa
stava
preparando tutti gli ingredienti per la colazione del giorno
successivo. Si era
avvicinato quatto quatto al cuoco, evocando sulla sua mano un
kunai…
…
quella era la sua abilità speciale.
Era in grado
di tele-trasportare dentro ai
suoi ricordi gli oggetti che voleva, così da poterli poi
evocare nel Mondo Reale,
in ogni momento. Un’abilità tramandata di
generazione in generazione
all’interno del clan Yamanaka, famoso per le sue tecniche di
controllo mentale.
La sua, era di sicuro una delle più particolari, al punto da
essere scelto per
far parte dell’AMBU, una setta segreta all’interno
del suo vecchio villaggio,
Konoha.
Quando si
ritrovò alle spalle del ciccione, Shiro
aveva agito rapidamente e, come gli aveva insegnato il suo vecchio
maestro
Danzo, aveva laceratola carotide della vittima.Il ninja aveva fatto sparire l’arma del
delitto, ancora pulita data la rapidità del gesto, mentre il
corpo del cuoco venne
trascinato fuori dal carcere e sotterrato per terra.
Cinque
minuti dopo, il cadavere del cuoco era diventato concime per il
sottobosco.
Poi, avveva
utilizzato un’altra Nin-Jutsu, la Trasformazione del Corpo,
per camuffarsi nel
cuoco.
Da quel
giorno, la copia di Shiro prese il posto del ciccione morto, cucinando
senza
l’utilizzo dei veleni o dei sonniferi. Dalla cucina riusciva
anche a
sgraffignare molta frutta, che lui intelligentemente nascondeva sotto
il
terreno argilloso del nostro capannone per non farsi scoprire.
L’effetto
si
notò all’istante. Molti prigionieri recuperarono
un po’ di peso e non si
ammalarono più, mentre quelli già malati
cominciarono a guarire.
Lentamente,
ma sempre meglio di niente…
... e poi la
zuppa era molto più saporita!
[Sasuke's
Ninja Way - NARUTO]
La seconda
azione di rivolta segreta che compimmo fu quella di recuperare
dell’acqua. L’unico momento in cui potevamo
dissetarci era durante la
doccia della sera,
dove però l’acqua era mischiata
all’aceto e alle sostanze avvelenate. Solo
Shiro, come detto in precedenza, riusciva a berne in abbondanza.
Nemmeno il
bagno mattutino poteva esserci d’aiuto, dato che
l’acqua era salata e bollente.
Se non fossimo riusciti a recuperare i liquidi perduti durante i
lavori, nemmeno
il cibo avrebbe potuto salvarci.
Fu grazie a
Junion se i prigionieri di Hollywood riuscirono a trovare la
soluzione... più
in particolare, grazie al suo potere nascosto!
Il giovane
ciclope, infatti, rivelò a tutti di essere uno Yilancar e
che il suo potere era quello di trasformare l’iride
dell’occhio.
Ci aveva
mostrato quel potere la sera stessa dopo l’attacco degli
Heartless, su insistente richiesta di Shiro. Il suo occhio
diventò rosso, con
tre tomoe nere che circondarono la sua pupilla. Non ne
andava molto fiero, ammise l’ex-soldato, non
sapendo come utilizzarlo al meglio, ed era la prima volta che era
riuscito ad
evocare quel fuoco nero.
Fu Shiro a
spiegargli quanto
in realtà si sbagliasse.
“Mai
mi sarei immaginato di rivedere
quell’occhio!” gli aveva
rivelato incredulo
il vecchio “Mio caro Junion… tu hai
acquisito una delle abilità oculari più
leggendarie dell’intero universo!Quello
è lo Sharingan e sono quasi certo che lo Yilar sia stato
creato dal DNA del
ninja Sasuke Uchiha! Con quell’occhio puoi leggere
i movimenti dei tuoi
avversari, copiare le loro mosse e addirittura imparare al primo colpo
delle
tecniche particolari… e questo
soltanto
al primo livello!”
“Perché?
C’è un altro livello?”
gli aveva
chiesto Junion, confuso ma sbalordito.
“Lo
Sharingan Ipnotico! Per attivarlo devi subire uno shock molto
intenso… ma
penso che tu lo abbia già ottenuto, dato che hai usato
Amaterasu, la fiamma
nera. Vuoi un livello di paragone? Se usi lo Sharingan e lo
potenzi… sei allo
stesso livello dei tuoi vecchi comandanti, se non più forte!”
Da quel
giorno, Shiro cominciò a mostrargli alcune delle sue
tecniche ninja, e
l’ex-soldato fu in grado di impararle alla perfezione nel
giro di una
settimana. Tuttavia, non era riuscì ad apprendere la Tecnica
Speciale dello
shinobi, ma Shiro lo rassicurò. Le tecniche speciali erano
tali perché
impossibili da copiare, e infatti erano chiamate Abilità
Innate. Queste
potevano essere trasmesse solo geneticamente, o per parentela, od
attraverso
uno Yilar. Anche lo Sharingan era un'Abilità Innata, e
infatti Junion ne era
venuto in possesso solo grazie all'iniezione di geni dell'impero
kagakuriano.
Fu Junion,
assieme ad alcuni giovani uomini, a trovare una soluzione definitiva
per
l’acqua.
Il ciclope, infatti, si ricordò della pompa
d’acqua che i nostri aguzzini,
avevano usato la prima sera con lui e me per
‘lavarci’, e si offrì come
volontario per trascinare il lungo tubo di gomma verso la porta del
nostro
capannone. Questo piano, ovviamente,
avrebbe funzionato se, e solo se, il tubo fosse stato abbastanza lungo
da
arrivare fino a noi.
Lui ed tre
altri giovani erano sgattaiolati fuori durante una notte, manomettendo
la
serratura. Grazie allo Sharingan, Junion riuscì anche a non
farsi sentire da
alcun soldato e a celare anche i suoi amici, grazie a una semplice
tecnica illusoria
insegnatagli da Shiro. Il ciclope arrivò davanti alla pompa
dell’acqua, passò
il tubo agli altri ed ordinò loro di portarlo davanti al
capannone dei
prigionieri. Solo quando gli altri ebbero fatto quanto richiesto,
Junion svitò
il vitone. Fu
un azione
rischiosa, ma ci guadagnammo
tutti. Molti prigionieri, io inclusa, versarono lacrime di gioia
assaporando la
dolcezza di quell’acqua. Quella notte, tutti riuscimmo a
dissetarsi per la
prima volta, chi dopo qualche giorno come me, chi dopo tanti anni.
Questa non
fu,
però,
l’unica azione positiva di Junion…
Il
ragazzo
ciclope, assieme a Shiro ed a tutti gli altri uomini, riuscì
a smontare qualche
asse di legno dal muro del loro capannone, creando dei piccoli varchi
dai quali
chiunque poteva uscire per fare i propri bisogni senza essere visto.
Chi voleva
liberarsi, poteva uscire, scavare una piccola buca, abbastanza profonda
per non
far risultare sospetti, e faceva ciò che doveva fare. Poi
ricopriva la buca e
richiudeva la fessura del capannone con l’asse smontato.
Per molti di
noi fu un vero sollievo avere nuovamente un posto intimo senza essere
costretti
a pisciare o defecare davanti a tutti, soldati o prigionieri, senza
alcun
pudore.
Junion e
Shiro, inoltre, attivarono delle tecniche illusorie attorno al nostro
capannone, così che i soldati non potessero vederci mentre
eravamo in intimità.
Quei varchi vennero usati anche per altre missioni notturne,
come
recuperare delle medicine o altro cibo più consistente.
Questo,
però, fu nulla in confronto a quello che riuscirono a fare
le
uniche trenta ragazze rimaste.
Io, in
particolare, venni considerata come la chiave di svolta, ma il tutto
partì quando
tutte noi ci riunimmo, la sera stessa dell'attacco Heartless, invitate
da Flame per parlare di una possibile rivolta femminile contro i
soldati che ci opprimevano.
***
[False
Transmigration of The Soul - FATE OST]
Bisogna
ammetterlo.
All’inizio eravamo rimaste tutte scettiche e disgustate
dall’idea malsana e umiliante
che Flame aveva avuto, e penso che in pochi, soprattutto voi ragazze,
avrebbero
pensato al contrario.
“Mi
hanno detto che da domani il nostro lavoro
cambierà modalità…” ci
rivelò la pirata, dopo esserci separate momentaneamente
dagli uomini
“Ognuna di noi dovrà pulire soltanto una casa al
giorno, e ciascuna sarà
controllata a vista da una recluta…”
“Chi
ti ha dato
queste informazioni, Flame?”
domandò Clairy curiosa.
La donna
dagli occhi fiammeggianti
sogghignò divertita.
“E’
un segreto
che voglio rivelare a tutte voi! Ma prima voglio concludere
ciò che vi
stavo dicendo, dato che è molto importante… a quanto pare, stasera il generale Dragon
è partito per una missione e
non tornerà fino al prossimo mese. Ha lasciato il comando al
suo vice Himmur,
dandogli l’ordine di preparare l’esercito al meglio
per una imminente
battaglia!”
“E
quindi?”
domandò un’altra di loro.
“Quindi
da
domani verremo controllate da ragazzi alle prime armi che non aspettano
altro
che posarci le mani addosso e metterci a pecora!”
“COSA?!”
“Proprio così… le reclute, durante
l’addestramento, sono obbligate a seguire
molti divieti, tra i quali quello di castità. Domani,
però, non avranno nessuno
che li controlli… e dubito
seriamente
che ci lasceranno tornare vive senza svuotare i loro…
piaceri… dentro ai
nostri corpi…”
Lo sguardo
di tutte era
perso nel vuoto. Quella non era affatto una
buona
notizia.
“Da
domani…
verremo violentate ogni giorno?” esclamai
terrorizzata.
Stavo
cominciando ad avere
paura. Non
volevo
che mi mettessero di nuovo le mani addosso.
Il comandante Bear non si era
già divertito abbastanza con
me?! Ora anche altri
avrebbero potuto… no, non poteva essere vero! “Non
necessariamente…”
Il ghigno diabolico di Flame dette un
barlume di speranza alla custode, ma cominciò a insospettire
le altre.
“Flame… cosa sta
passando dentro la
‘tua’ testa malata?” la avvisò
minacciosa Clairy.
“Aspettate!
Adesso vi svelo il segreto di come sono riuscita a sopravvivere per
cinque
anni!” le
tranquillizzò la pirata, improvvisamente diventata
mogia…
… prima di rivelare loro,
imbarazzata,
e rossa di vergogna.
“…
ecco… sono andata a letto di mia volontà con dei
soldati…”
La
reazione delle sue compagne?
Letteralmente
schifate!
Aveva fatto
sesso di sua
spontanea volontà? Con i suoi aguzzini?!
Persino io
ero rimasta
scandalizzata… come aveva potuto abbassarsi a tanto?
“Io
torno a
dormire!”
esclamò Clairy tappandosi le orecchie, scioccata, ed
alzandosi dal suo
posto “Mi viene il
voltastomaco…”
“NO!
ASPETTATE!
LASCIATEMI ALMENO SPIEGARE IL PERCHE’!”
Clairy si
voltò verso la
pirata. Solo dopo qualche secondo decise di sentire le motivazioni di
Flame.
“Un…
minuto…”
affermò furibonda l’azzurrina “…
ti concedo… un solo… minuto!”
“O…
ok!” esclamò
Flame con imbarazzo.
Poi il suo
sguardo tornò
serio e disse.
[Stranger
- FATE OST]
“Nemmeno
a me piace questa cosa… ma facendo quello che
ho fatto ho capito molte cose. Primo… non
tutti i soldati sono completamente fedeli all’impero e alle
sue regole! E’
meno traumatico adescare di tua spontanea volontà uno di
loro che lasciarti
fare ciò che vogliono, senza poter far nulla per impedirlo.
Se vi trovaste di
fronte ad un soldato più fragile, questi sarebbe ben lieto
di rompere le regole
per il vostro bene. Secondo… i
soldati
peccano di intelligenza; se riesci a farti ben volere da loro, ti
lasceranno
vivere e ti concedono cibo, acqua e medicine. E non
solo… sono pronti anche a
rivelarti informazioni
riservate per avere un semplice contatto sessuale con noi!”
Le ragazze
continuavano a
non capire. Per loro era la cosa più rivoltante che
potessero compiere come
prigioniere.Abbassarsi ad essere le prostitute dei
loro
violentatori…
…
la loro anima non si era ancora sporcata fino a quel
punto!
“So
che è umiliante e non posso costringervi a farlo
se non volete… ma pensatela in
questo
modo! Se ci lasciamo ‘scopare’ ad un loro
comando, mostrandoci ribelli,
loro si sentiranno in dovere di farci più male
perché non tollerano le nostre
proteste. Se invece fossimo noi a
mostrarci più… desiderose? Quelli
impazzirebbero per noi e sarebbero pronti
a fare tutto ciò che gli chiediamo per ricevere da noi
più attenzioni! Come pensate abbia
scoperto tutte quelle
notizie su Dragon, se no?”
Clairy
cominciò a intuire
ciò che diceva Flame.
“Prenderli
per la gola, per poi sfruttarli a nostro
vantaggio…”
Ora anche io
iniziavo a
capire il ragionamento della mia amica. La pirata non aveva tutti i
torti. Per
quanto potesse farci ribrezzo sottometterci a coloro che ci avevano
umiliate e
seviziate in quel modo…
“… non è affatto
un’idea malvagia, lo ammetto. Io
voglio provarci!” esclamò
infine la quattr’occhi, lasciando basite tutte le altre.
“Stai
scherzando, Clairy?” esclamò
senza parole un’altra di loro.
“No!
Flame ha
ragione… da domani le reclute che ci hanno
assegnato non vorranno fare altro che
abusare di noi. Le nostre scelte sono due… non opporre
alcuna resistenza, farci
violentare senza opporre resistenza e soffrire, rischiando di non poter
tornare
più qui
nel capannone… oppure giocare d’astuzia
e sfruttare il nostro corpo per
ricevere qualcosa in cambio!”
“Indovinato!”
esclamò
Flame alzando soddisfatta il pollice all’insù “Non
più vittime... ma
carnefici dei nostri carnefici!”
Tutte le
altre cominciarono
imbarazzate a guardarsi nervosamente.
Ciascuna di noi era stata violentata
almeno
una volta dai soldati dell’impero kagakuriano, ed avevamo
passato dei momenti
davvero orribili. Eravamo davvero disposte a concederci intimamente, di
nostra
spontanea volontà, solo per ricevere delle informazioni in
cambio?
[Emma's
Theme - THE PROMISED NEVERLAND]
“E’
davvero necessario… farlo?” domandai io
alle mie due
amiche, esternando non solo la mia vergogna, ma anche quella di tutte
le altre
donne.
“So
quello che
stai pensando…” mi disse
Clairy con tristezza “… tutte noi nella
vita desideravamo
stare sempre con la persona che amavamo. Fare sesso con qualcuno che
non ami…
tutte noi ci siamo passate a Hollywood, nessuna esclusa. A
ogni affondo… a
ogni morso… a ogni graffio… per una donna
è come se le stessero strappando
l’anima...”
Clairy
cominciò a tremare,
stringendosi fra le sue stesse braccia.
“…
eppure non mi sono mai ribellata, nemmeno quando
venivano dentro di me, soddisfatti. Le prime volte piangevo, e loro
erano
ancora più violenti… più
voraci… ho ancora le cicatrici dei loro morsi su tutto
il mio corpo. Mi sentivo sporca… sentivo di non
valere nulla… non so come io
abbia fatto a sopravvivere senza che quei porci mi uccidessero
soffocandomi
nell’amplesso!”
“Clairy…”
esclamai,
mortificata per
la storia della sua compagna.
Flame cinse
le spalle
dell’aliena azzurrina col suo braccio. Capiva le sensazioni
che provava la
quattr’occhi.
“E’
ciò che vogliono… umiliarci, zittirci e
farci
soffrire… persino una prostituta davanti ai loro occhi ha
più valore di noi!
All’inizio nemmeno io avevo il coraggio di oppormi a loro, e
non ti dico
quante volte sono scoppiata a piangere sulle spalle di Shiro,
raccontandogli
tutto ciò che mi facevano… poi
un
giorno, un soldato mi ordinò di fargli sessualmente
ciò che volevo. Accettai
soltanto perché altrimenti mi avrebbe uccisa.Quando
finimmo, aprì un cassetto del comodino, prese una tavoletta
di cioccolato e me
la offrì. Non potevo credere ai
miei occhi… per anni ero stata
costretta a mangiare solo la sbobba che ci davano a colazione, ed in
quel
momento avevo tra le mani un tesoro dal valore inestimabile…
mi disse che... se
ogni volta mi fossi concessa a lui completamente e senza alcuna
protesta, mi
avrebbe ricompensata e non mi avrebbe fatta uccidere…”
“E’
da lì che
hai cominciato?” le
domandò un’altra donna.
“Sì”
affermò Flame, dopo aver
fatto calmare Clairy “Non
raccontai a
nessuno questa storia, a parte Shiro, perché
all’epoca le prigioniere erano
pronte ad accusare anche le proprie compagne per salvare la loro pelle.
Gal
era la più vecchia tra di noi, e infatti il suo
comportamento è sempre stato
quello di agire solo per se stessa e per la sua sicurezza. Preferiva
essere
umiliata e rimanere in silenzio piuttosto che cercare un modo per
ingannare i
suoi aguzzini. Lei si era semplicemente arresa. Io però
capii che... per la
prima volta... potevo sfruttare questa situazione a mio
vantaggio. Se
invece di un soldato fossero stati molti di più a darmi del
cibo? Ormai avevano banchettato con la mia
dignità...
cosa mi costava donargliene ancora per sopravvivere un giorno in
più?”
Flame
sorrise
malinconicamente, imbarazzata.
“Mi
vergognai, qualche anno dopo, quando scoprì che i
soldati preferivano controllare il mio gruppo rispetto agli altri,
affibbiandomi anche dei soprannomi, ma
questo
confermò che il mio piano stava funzionato. Cibo,
acqua, medicine… anche informazioni riservate…
avevano smesso di
trattarmi come una nullità. Forse vi
sembrerà un comportamento da
prostituta, ma… se sono viva
è solo
grazie a questo!”
Nessuna
osava parlare in
quel momento. Tutte stavamo valutando la proposta della ex-pirata, ed
avevamo
compreso l’importanza che ne avremmo acquisito se avessimo
accettato.
Io pensavo a
Shiro e
Junion, che già stavano iniziando a fare le loro congetture,
progettando i
loro piani per aiutare tutti noi…
…
potevo essere utile anche
io!
Bastava
semplicemente non
farsi alcun problema.
“D’accordo!
Lo farò!”
“KA…
KAIRI?!” esclamarono
scioccate Flame e Clairy.
“Dobbiamo
uscire da qui sane e salve!” affermai con
decisione “Flame
ha ragione! Cosa abbiamo da perdere? Non abbiamo più una
dignità davanti ai
loro occhi! Dobbiamo sfruttare questa loro debolezza a nostro vantaggio!”
Non so se
tutte le altre
accettarono il piano di Flame solo a causa mia.
Decisero,
quantomeno, di
provare a provocare i soldati…
…
solo se avessimo raggiunto dei risultati, però,
eravamo pronte anche a donarci successivamente.
“Fidatevi
di
me…” disse Flame
sogghignando diabolicamente “Questi
trenta soldatini crolleranno e alla fine faranno esattamente
tutto quello che vogliamo!”
***
[Isabella's
Lullaby - THE PROMISED NEVERLAND]
Le parole di
Flame diventarono certezza nel giro di
pochi giorni. Le reclute erano davvero molto giovani e inesperte, sia
militarmente sia ‘corporalmente’.
Alcuni non resisterono nemmeno un giorno
alle nostre provocazioni e si rivelarono talmente ingenui da scordarsi
della
posizione gerarchica in cui vivevamo. In pochissimo tempo, il nostro
capannone
si riempì magicamente di coperte, medicinali e cibo in
abbondanza, lasciatici
segretamente dai giovani soldati all’interno di altre zone
della prigione per
non essere scoperti dai loro superiori. In parole povere, quei giovani
si erano
affezionati a noi, sul serio. Il fatto di trovarci di fronte a giovani
ragazzi
fu un punto a nostro vantaggio. Difficilmente, con un guerriero
più esperto,
avremmo potuto conquistare più della nostra sopravvivenza.
Dopo un
po’ di tempo, sbalordite ci accorgemmo che
nessuno di loro aveva più il coraggio di chiederci favori
sessuali, ma ci
donavano i loro aiuti senza chiedere nulla in cambio.
Aveva
funzionato alla grande.
Eravamo
diventate le predatrici, e le prede erano le
povere reclute che non riuscivano a resisterci... soggiogati da quelle
attraenti Femmes Fatales!
Glacial
02 - 1° giorno dalla partenza di Dragon Oronar - Abitazioni di
Los Angeles
GABOR
[Isabella's
Lullaby - THE PROMISED NEVERLAND]
Era il mio
primo giorno da quando mi venne affidato
l’incarico di fare la guardia ad una delle prigioniere. Ero
in attesa, come
tutti i miei compagni, dell’arrivo di tutte le ragazze dal
Monte Lee, e di
fronte a noi vi stava uno dei nostri superiori, il quale ci stava
elencando tutte
le regole alle quali loro avrebbero dovuto sottostare.
Non
fatele
riposare… non staccatele gli occhi di
dosso… picchiatele od uccidetele pure se queste si rifiutano
di lavorare… e via
dicendo.
Nessuno di
noi, tuttavia, era contento di essere lì.
E’ vero, fare da guardia a quelle povere creature era sempre
meglio che
prepararci ad una guerra cruenta, come stavano facendo i nostri
superiori. Ma,
in fondo nei nostri cuori, noi trenta non eravamo dei veri e propri
soldati
dell’esercito.
Facevamo
parte, infatti, del corpo di Diplomazia
Militare. Ci trovavamo su quel pianeta per studiare ed imparare a
menadito
tutte le duecento quaranta nove mila e trecento venti sei leggi
dell’Impero
Kagakuriano, così da poter acquisire la licenza di
Ambasciatore Diplomatico personale
del Generale Supremo, l’unico ruolo dell’esercito a
non dover essere
utilizzato, nel migliore dei casi, per le guerre del pianeta. Il nostro
compito, subito dopo aver preso quel pezzo di carta, sarebbe dovuto
soltanto
essere quello di accompagnare Dragon Oronar nei suoi viaggi di
conquista,
facendogli da spalla e guardia del corpo.
A noi, di
far soffrire quelle giovani ragazze, non ci
interessava affatto…
…
o almeno… a me non importava…
…
a qualcuno dei miei compagni, invece, poteva essere
venuta la malsana idea di divertirsi a far sesso con qualcuna di loro.
Speravo solo
quelle voci non fossero vere. Con che
coraggio avrei potuto seguire gli ordini del mio Generale Supremo se mi
fossi
macchiato di un crimine durante le mie esercitazioni militari ed i miei
studi?!
All’arrivo
delle prigioniere, tutti noi
trenta ci affrettammo a sceglierne una. A me toccò una
giovane dagli occhi blu.
Dall’aspetto sembrava avere una ventina anni, di certo
qualcuno più di me.
Rimasi
deciso a svolgere il mio compito perfettamente,
che era semplicemente quello di seguirla in ogni suo movimento durante
le
pulizie e farla finire prima dell’orario stabilito. Lei aveva
passato gran
parte del tempo a studiarmi e controllarmi preoccupata.
Poverina.
Quante
violenze aveva subito quella giovane? Fortunatamente per lei, io non
ero
interessato al suo corpo. Per essere carina, lo era, ma come potevo
avere
pensieri perversi su una prigioniera che veniva maltrattata ed umiliata
giorno e
notte?
Glacial
02 - 2° giorno dalla partenza di Dragon Oronar - Abitazioni di
Los Angeles
KAIRI
[Kairi's
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
A prima
vista, quel soldato mi sembrò un bravo e
innocente ragazzino, ma capì di doverlo far entrare almeno
nelle mie grazie se
volevo ricevere qualcosa in cambio. Così decisi di giocare
la mia carta più
forte…
…
quella che secondo tutti i miei amici era la mia
qualità migliore, quella che spinse Sora ad innamorarsi
perdutamente di me…
…
la gentilezza!
La sicurezza
del soldato cominciò a vacillare quando mi
avvicinai a lui, quel giorno, portandogli un bicchiere
d’acqua. Era un ragazzo
che beveva molto, mi ero resa conto. Si imbarazzava subito quando si
rendeva
conto che gli puntavo incuriosita lo sguardo. Un soldato qualsiasi mi
avrebbe
sicuramente ammazzata se mi fossi permessa di fare una cosa del genere,
ma mi
ero reso conto della sua inesperienza. I suoi occhi non potevano
mentire…
…
un kagakuriano avrebbe bramato la mia umiliazione.
Prima che il
giovane potesse provare a protestare,
rivolsi il sorriso più sincero che potessi disegnare sul mio
volto e gli dissi.
“Dev’essere
davvero faticoso stare in piedi tutto il giorno E osservare una
prigioniera
come me che fa le pulizie. Mi dispiace per la seccatura che le sto
procurando”
“Non…
non è un problema
per un soldato… grazie comunque...”
aveva esclamato la recluta, prima di bere dal
bicchiere, rosso in viso per l’imbarazzo “Però
devi continuare a fare le
pulizie, detenuta 549…”
“No
Problem! Agli ordini!” ubbidii
prontamente
io, sorridendogli, prima di voltarmi e continuare a pulire i piatti
sporchi.
Glacial
02 - 7° giorno dalla partenza di
Dragon Oronar - Abitazioni di Los Angeles
KAIRI
[Kairi's
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Passarono i
giorni, e mi resi conto che il mio piano
stava iniziando a dare i suoi frutti. Ero riuscita ad allentare la
tensione del
soldato. Ora, qualche volta, riuscivo anche a chiamarlo per nome. Il
ragazzo si
chiamava Gabor, e come avevo intuito, aveva poco più di
sedici anni.
Ormai sapevo
di non poter più attendere…
…
era giunta l’ora di agire anche in… quel
senso… o
non avrei mai risolto un accidenti!
Provavo
vergogna, quello
sì, ma non poteva essere diversamente.
La mia prima ed unica
volta in cui avevo fatto l’amore, di mia spontanea
volontà, era stata con Sora.
Era stato tutto perfetto.
Ogni bacio, ogni gesto,
ogni movimento, ogni carezza
ed ogni abbraccio…
…
niente e nessuno mi
avrebbe mai fatto dimenticare o rovinare il più bel ricordo
della sua vita!
Avevo
ricevuto tutto e dato
tutto. Sesso e amore, tutto quello che una donna poteva
desiderare nella sua
vita, io lo avevo ottenuto quella notte dall’uomo che
più avevo amato al
mondo. Ma, ormai,
Sora era morto e,
per sopravvivere, sarei stata pronta a mettere quel bellissimo ricordo
all’interno di uno scrigno sicuro, dentro al mio Cuore. Se
per vivere anche un
solo minuto di più, avessi dovuto concedere il mio
corpo ad un estraneo,
anche in maniera perversa e lussuosa, allora lo avrei fatto.
Finché
il mio cuore sarebbe
rimasto legato a Sora, a Riku ed ai miei amici, finché
fossi riuscita a
separare il piacere fisico dai miei sentimenti, ero pronta a soddisfare
anche il Diavolo in persona.
GABOR
[Naminé's
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Furono i
suoi piccoli gesti a farmi letteralmente
perdere la testa.
Gesti
così semplici ed innocenti, che furono in grado
di farmi nascere moltissimi dubbi. La sua nuova intraprendenza, lo
ammetto, non
solo mi aveva colto alla sprovvista, ma anche preoccupato.
Il culmine
venne raggiunto nell’esatto momento in cui
la prigioniera, subito dopo essere entrata dentro la nuova casa, mi
dette un
bacio dolce sulla guancia. Ero rimasto completamente immobile,
imbarazzato per
quanto successo, mentre la ragazza, innocentemente, aveva continuato a
fare le
pulizie.
Per quale
motivo lo aveva fatto? Perché spingersi a
tanto?
Altri gesti
non mi sembrarono del tutto sensati da
parte della giovane. Quello di annodarsi
parte del pigiama a righe, lasciando
scoperti i dolci pendii dei suoi fianchi e la sua lunga e sinuosa
schiena…
…
quello di piegarsi, ogni qualvolta si trovasse davanti alla mia faccia,
e darmi
una bella vista del suo piccolo, tondo, sodo ma sexy sedere!
Ma…
che cazzo…?!
Solo quando
fu il momento di far tornare le
prigioniere al carcere, io riuscii a recuperare un po’ di
controllo fisico.
“Figliolo…
fa attenzione quando dormirai
all'Accademia… o ti ritroverai attaccato a un tuo compagno
senza nemmeno
accorgertene!”
La frase che
il mio babbo mi aveva detto, poco prima
di partire per Glacial 02, tornò di prepotenza dentro la mia
mente. All’inizio
non avevo capito il senso di quella frase dato che, sul mio pianeta
natale, non
vi erano giudizi su coppie dello stesso sesso, e mio padre un tempo
aveva avuto
un compagno maschio prima di mettersi con quella che ora era mia
madre…
…
ora, però, avevo capito ciò che cercava di dire
il
mio vecchio…
…
stare su quel pianeta senza aver mai avuto alcuna
esperienza fisica di alcun genere era un’impresa!
Avevano
ragione i miei amici, quando mi dicevano che
andare ad arruolarsi, senza aver mai avuto un rapporto sessuale con
qualcuno/a,
mi avrebbe fatto impazzire, ed ora, non potevo permettermi di fare
nulla…
…
o mi avrebbero buttato fuori dall’esercito!
Peggio!
Mi avrebbero fucilato seduta stante!
ANCORA
PEGGIO! SAREI POTUTO DIVENTARE UN PRIGIONIERO DI HOLLYWOOD!
Base
Militare – Mensa
GABOR
[Strange
Friend - FATE OST]
Durante la
cena, tutte le reclute incaricate di
osservare le prigioniere si erano messe attorno ad un tavolo ed avevano
cominciato a parlare tra di loro a bassa voce. Io ero tra loro, e stavo
mogiamente mangiando dal mio piatto.
Mi sentivo
più sporco che mai. Subito dopo averla salutata,
avevo passato tanto tempo a pensare a lei. Ammetto anche di averla
immaginata
nuda, ma prontamente avevo cancellato quella visione dalla mente. Se mi
fossi
trovato fuori dalla base militare, e se quella ragazza fosse stata una
qualunque giovane libera dell’impero, mi sarei potuto sentire
molto lusingato.
Non,
però, in quella situazione…
…
ero sicuro che stesse tramando qualcosa!
Il problema
era capire cosa.
“La
mia detenuta è una vera assatanata!”
“Dici
sul serio?!”
“Mi
ha letteralmente svuotato! Faccio perfino
fatica a camminare!”
Nel sentire
quelle parole, letteralmente sussurrate,
da parte del mio compagno, le mie orecchie si drizzarono
immediatamente e
decisi di intromettermi in quel discorso.
“Aspetta…
ci stai dicendo che tu e la tua
prigioniera… ma non è vietato?!”
“E’
una legge di facciata… ma in realtà tutti qui
fanno sesso! Anche i soldati più anziani!”
mi spiegò un altro dei suoi
amici “Si prendono le prigioniere più
belle, le portano da una parte e si
'divertono'... e alcune le uccidono pure, poverine. Ora i veterani non
lo fanno
perché il generale ha imposto il Codice Rosso,
perciò passano il giorno a
prepararsi per la probabile battaglia contro quelli che ci hanno
attaccato in
questi mesi… ma noi, che facciamo parte della
sezione Ambasciatori del corpo
di Diplomazia Imperiale, non combatteremo e potremo stare
tranquillamente con
le donne e divertirci se lo vogliamo!”
“CO…
COSA?! MA
COME POT…”
“SHHHH!
Fa piano o ci sentiranno… e
saranno
guai!” mi rimproverò Yohannes,
uno dei miei amici.
Mi zittii
all’istante, rendendomi conto che discutere
ad alta voce, di un discorso simile per giunta, potesse essere
pericoloso per tutti
noi, me
incluso.
“Ovviamente
se ci scoprono, mentre noi e le
prigioniere facciamo… tu sai
cosa… i
superiori si incazzano e ti mettono nei guai, nel minore dei casi. Ma
se tutto va bene e non ti trovano... ti
diverti come un matto!”mi
illuminò un altro compagno, rivelandomi un altro aspetto“Loro
non possono disobbedirci e si offrono di loro spontanea
volontà! E vuoi sapere
un’altra verità? Alle
prigioniere piace!
Mio fratello mi ha detto che una di loro è una vera bomba ed
è pure famosa… i
soldati le danno del cibo in più per i suoi
favori… sfido chiunque di questo
tavolo a non avere ricevuto delle avance da
parte loro!”
Quella
risposta fu ciò che schiarì letteralmente ogni
mio dubbio. Gli strani comportamenti della sua detenuta, la 549, allora
non
erano stati frutto del caso. Lei lo aveva provocato di proposito, era
questa la
verità…
…
e, forse, avevo anche compreso il motivo dietro quel
comportamento.
“In
effetti…”
“Visto?!
Poverine… stare in prigione e non darla per
anni… ci credo che vogliano
scopare!
Sono in piena astinenza!”
esagerò uno di noi, venendo subito
rimproverato dagli altri.
“Non pensi di esagerare?
Loro lo fanno perchè
le costringiamo, dato che sono prigioniere!”
lo redarguì subito uno,
infatti.
“Stacca
dai
tuoi pensieri voluttuosi!” lo interruppi
immediatamente io, vergognandomi
letteralmente di lui “Non vi rendete
conto che le prigioniere stanno letteralmente cercando di corromperci?”
[Norman's
Theme - THE PROMISED NEVERLAND]
Tutti loro
mi osservarono, confusi, prima che io
riordinassi loro le idee.
“Non
avrete
veramente pensato di piacere loro, vero? Loro
si stanno offrendo perché vorranno qualcosa in cambio!
Non l’hai detto tu
stesso, Philipp? Ad una delle prigioniere, i soldati passano
continuamente del
cibo! Sicuramente stanno tutte puntando a questo...”
“Quindi pensi che lo
abbiano fatto anche con
i soldati più esperti?” mi
domandò Philipp, confuso.
“No…”
affermai io, sicuro delle mie
parole “…
perché un soldato più grande di noi è
più difficile da corrompere! Se tutte si fossero permesse di provocare
qualcuno di più anziano, questo ci avrebbe pensato due volte
prima di
accettare… forse
l’avrebbe ammazzata sul
posto!”
“Non
penso sia
necessariamente così…”
discusse seriamente un altro dei miei compagni “…
altrimenti queste storie sulla detenuta provocante non si sarebbero
diffuse”
“Io,
invece,
credo sia proprio questo il motivo che non ha spinto i soldati a
fermare il
tutto… proprio perché,
prima, era solo
di una prigioniera a comportarsi così! Come pensi che
avrebbero reagito se avessero
scoperto che tutte, e ripeto, tutte, stessero cercando di corromperli?”
schiarii le loro menti “Se Dragon
vedesse
quello che sta accadendo… siete
certi
che non farebbe alcuna storia?! Io dico che farebbe fuori
loro per tentata
corruzione… e noi per esserci
fatti
prendere per il culo!”
Nessuno
aveva osato fiatare, in quel momento.
Fu un altro
di loro, però, a spezzare quel silenzio
imbarazzante.
“Ma
allora…
allora cosa possiamo fare?”
“Non farci ingannare!”
dichiarai io,
fermo sui miei ideali “Evitare di
cadere
in tentazione ed obbedire agli ordini dei nostri superiori…”
“…
allora voglio
fartela io, una domanda…”
dichiarò Yohannes, parlandomi chiaramente “… se le prigioniere dovessero continuare
con
questa storia… tu avresti il
coraggio di
puntare la tua arma contro di loro?”
Un qualunque
soldato di Kagaku avrebbe risposto di sì,
ne ero convinto. Ma io non ci riuscii. Puntare la mia arma contro
un’innocente
e premere il grilletto…
…
tecnicamente quell’azione non era diversa dal saper colpire
un bersaglio a
distanza ravvicinata…
…
ma era il
peso di quel gesto a farmi rabbrividire sul posto.
Il viso
sorridente della detenuta 549 mi aveva
nuovamente annebbiato la mente…
…
ma come ci
era finita in quel carcere? Contro chi si era messa?
Queste erano
le domande che continuavano a viaggiare
dentro la mia mente.
“La vita da soldati non fa
proprio per noi,
ragazzi…” ammise Philipp,
quando mi resi conto che anche tutti gli altri
avevano i miei stessi dubbi “…
fosse
stato per me, io mi farei ingannare volentieri da quelle
ragazze… d’altronde
chi era a conoscenza di cosa facessero i soldati ai prigionieri? Fino a
tre
anni fa, nemmeno sapevamo dell’esistenza di questo campo di
concentramento… e
sicuramente non sapevamo tutte le torture a cui i prigionieri dovevano
sottostare…”
“…
ma non lo
farai…” compresi io, ricevendo la
risposta negativa del mio compagno.
“…
io ho una
famiglia da cui tornare. Non posso mettere a repentaglio la mia vita
senza
mettere quella dei miei genitori e delle mie sorelle a rischio. Se mi
scoprissero… sarebbero loro a finire in quel campo. Mettersi
contro un semplice
soldato imperiale equivale a mettersi contro l’intero
impero… quei tre alieni
dall’aspetto animale… loro
non erano
cattivi, eppure guarda che fine hanno fatto!”
“Se Bear non avesse
disobbedito agli ordini
di Dragon e Glacial-sama, non ci sarebbero state vittime!”
affermai io,
convinto delle mie parole “D’altronde…
noi trenta dovevamo andare con Dragon in
quella dimensione, per parlare pacificamente con quei popoli!
Ed invece…”
“… invece si
è complicato tutto”
concluse per me un altro dei miei compagni.
Annuii,
rattristato, prima di domandare, ancora
sottovoce.
“Ragazzi…
posso
farvi una domanda piuttosto scomoda? Ma… voi… voi siete felici di far parte di
quest’impero?”
“Bella domanda…”
ammise Yohannes,
riflessivo “…
cioè… con l’impero di
Glacial, la mia famiglia è in condizioni benestanti, ma
quello che accade qui… mi sta
facendo cambiare. Mi sento…
corrotto. Se non mi ci avessi fatto riflettere, Gabor, io
avrei continuato
a farmi prendere per i fondelli dalla mia detenuta. Avrei
continuato a passarle il cibo, di nascosto…”
“Whoa
whoa
whoa… cosa hai detto?! Tu le passi anche il cibo di
nascosto?!”
rimasi
sconvolto io.
“Non
potevo
soltanto farci sesso!” mi rivelò lui,
diventando rosso di vergogna “Il
punto è che… ecco… oddio…
sono un verme…”
“…
parla… qui
siamo tutti nella tua stessa
situazione!” lo rassicurò
Philipp, tranquillamente “Che
cosa è successo?”
[Sadness
and Sorrow - TAYLOR DAVIS]
“Le
prime volte
si trattava di semplici scambi provocanti… nulla di
che…” ammise lui, alla
fine, disgustato da se stesso “…
quando
poi le ho chiesto di passare all’atto vero e
proprio… mi vengono gli incubi solo
a pensarci. Quando le ho visto
tutte
quelle cicatrici sul suo corpo… io non ho avuto il
coraggio di proseguire”
“Quindi ti sei fermato in
tempo…”
compresi io, capendo l’imbarazzo del mio amico.
“Sì…”
rivelò
a tutti Yohannes “… ed è da quel giorno che io non la sfioro
con un dito… ed è anche da
quel giorno che io le passo del cibo senza farmi scoprire”
“Ragazzi…”
raccontò, umiliato, quello che prima aveva fatto la battuta
infelice “… la
verità è che… in realtà io
non ho fatto
niente con la mia detenuta. Era soltanto un modo per sembrare
più fico rispetto
agli altri… sono un malato di mente…”
“…
tu hai fatto
finta di dirlo… io, invece, c’ho fatto sesso per
davvero…” cercò di
nascondersi il viso un altro dei miei compagni “…
e non ho nemmeno pensato di vedere in che condizioni si
trovava… mi
sono semplicemente fatto trascinare dalle sue provocazioni. Tra noi
due, il
mostro qui sono io…”
“Ma
questo non
cambia nulla…cosa
potremmo mai fare,
noi trenta, per loro? Nulla…”
dichiarò nuovamente Philipp “Forse
Gabor
ha ragione… sarebbe meglio tenere questo segreto tra noi e
cercare di
interrompere questa storia sul nascere, in maniera pacifica”
“E’ la miglior
cosa da fare…” ammise
Yohannes, sincero “…
sarebbe meglio
parlare con loro a quattr’occhi, per capire cosa stanno
tramando sul serio.
Forse non serve arrivare a coinvolgere i nostri superiori…”
“… loro non
devono sapere un cazzo!”
dichiarò con fermezza Philipp, ammettendo “Io
non ce la voglio una persona sulla mia coscienza! Non voglio fare la fine di Junion… lui
è stato l’unico a dire la
verità e, nonostante si sia preso la
responsabilità di tutto per salvare i suoi
compagni… è diventato
un prigioniero
anche lui!”
“Se
ne parliamo
con i nostri capitani, loro ci riterranno alla stregua dei
detenuti…”
compresi io, affermando definitivamente “…
sì. Conviene andare a parlare personalmente con ciascuna di
loro… e solo dopo
decideremo cosa fare definitivamente…”
“… in che senso,
scusa?” domandò uno
dei miei compagni.
“Molto semplice…”
dichiarai io,
prendendo il mio vassoio vuoto per abbandonare la mensa “… cosa cambia se, invece di
rimproverarle od ammazzarle, ci limitassimo
a non far niente in tutto questo mese? Se fra un anno loro faranno una
brutta
fine… noi le avremo per sempre
sulla
coscienza! Io voglio andare a dormire, ragazzi… ci vediamo domani mattina!”
Quando
lasciai la mensa, me ne tornai dritto filato in
camera mia. Mi infilai sotto le coperte, pensando a tutto
ciò che era accaduto.
Avevo dei
dubbi sulla mia fedeltà all’impero?
Tanti…
troppi, a dire la verità…
…
non avevo
mai avuto così tanti pensieri dentro la mia testa, in tutta
la mia vita.
Mi veniva da
piangere, ma non sapevo il perché.
L’orrore per tutto quello che avevo vissuto in quei pochi
anni, da ragazzino,
mi faceva venire gli incubi. E mi vergognavo per tutto
ciò…
…
mi
vergognavo perché, in confronto a quello dei prigionieri, il
mio terrore era
pari a quello di un bambino davanti ad uno scherzo dei suoi genitori.
Potevo
sciogliere i miei dubbi soltanto il giorno
dopo, quando avrei parlato personalmente con la detenuta faccia a
faccia, senza
alcun velo.
Glacial
02 - 8° Giorno dalla
partenza di Dragon Oronar - Abitazioni di Los Angeles
KAIRI
[Sad
Piano Music - BEST OST IN THE WORLD]
Oggi
Gabor sembrava più nervoso del solito. Non mi aveva ancora
rivolto la parola e
stava girando per tutta la casa, parlando da solo.
“Come
devo iniziare il discorso… come… come…
oddio! Mi sono dimenticato tutto quello
che dovevo dirle!”
Mi
venne
da sorridere. In fondo quel ragazzino non era cattivo, e glielo potevi
leggere
dagli occhi.
Però
la
mia curiosità era sempre più grande e
crescente. Chissà
a
cosa stava pensando...
Mi
diressi verso la cucina, decidendo di riempire un bicchiere
d’acqua,
intenzionata ad offrirglielo non appena si sarebbe calmato.
Saggiamente,
avevo deciso di non andare a darglielo in quel momento,
perché sicuramente mi
avrebbe trattata in malo modo. Perciò stavo raggiungendo il
tavolo del salotto
per appoggiarlo lì…
…
quando lui mi si piazzò davanti
senza rendersi conto della mia presenza!
Il
soldato sbatté violentemente su di me, facendomi cadere a
terra pesantemente.
L’acqua fuoriuscì dal bicchiere, inzuppando
entrambi.
Furono
attimi di terrore quelli che io vissi in quei secondi. Agli occhi di un
qualunque soldato, il fatto di avere un bicchiere d’acqua in
mano era già di
per se un crimine…
…
Gabor, con facilità,
avrebbe potuto decidere di uccidermi o di punirmi…
…
il panico prese il sopravvento e feci la
prima azione che mi venne in mente…
…
supplicarlo per la mia
vita!
“Non
volevo… mi dispiace tantissimo!La prego…non
mi uccida! Farò tutto
quello che desidera…anche donare il mio corpo!Ma la scongiuro, mi creda… sniff… sniff…
è stato solo un
incidente… sniff…
sigh…”
***
GABOR
[Sad
Piano Music - BEST OST IN THE WORLD]
Fu
il
momento
più imbarazzante di tutta la mia vita. Non mi ero
minimamente reso conto che
lei stesse uscendo dalla cucina, proprio nell’istante in cui
vi stavo entrando
io. Troppa era l’agitazione che provavo quella mattina per
accorgermi della sua presenza.
L’avevo letteralmente fatta cadere per terra. Aveva ancora il
bicchiere in mano,
ora vuoto, segno che volesse nuovamente farmi bere un po’
d’acqua. A causa del
pigiama bagnato, ora le riuscivo a vedere tutto il petto. Non riuscivo
letteralmente a staccarle gli occhi di dosso, tanto era lo shock che mi
ero
preso.
Fu
la
reazione della giovane prigioniera, però, a farmi tornare in
se.
I suoi occhi si sbarrarono per lo sgomento ed
il suo corpo cominciò a tremare vistosamente. Si era stretta
le gambe verso il
petto, e si era portata le braccia sopra la sua testa. Aveva anche
iniziato a
piangere senza alcun freno, e a produrre dei lamenti tali da farmi
arretrare per
la paura. Non
avevo sentito lamenti più strazianti ed umilianti di
quelli.
Un cane
bastonato avrebbe fatto meno pietà…
…
non avevo mai assistito ad
una scena del genere, in tutti i miei sedici anni di vita.
La
frase
che mi disse mi scosse così tanto da farmi cadere in
ginocchio, orripilato.
Ma…
ero stato io a farla cadere! Perché aveva
così tanta paura?
No. Avevo pensato una stupidaggine. Lei era la
detenuta. Lei era sempre in torto
per l’impero kagakuriano.
Normale
avesse paura!
No…
... non
era normale.
Avere paura
di morire, per
aver bagnato innocentemente una persona con dell’acqua, non
era affatto
normale!
“La…
sigh… la
supplico… sigh… non voglio
morire…” continuò lei, ormai
disperata, voltandosi finalmente verso di me.
I suoi
occhi
furono la goccia che fece
traboccare il vaso.
Quel
terrore si impossessò anche di me, ed io
non potetti fare altro che correre a perdifiato, fuori da quella casa,
davanti
allo sguardo stupefatto della prigioniera. Chiusi
la porta alle mie spalle, mi appoggiai sopra di essa e mi sedetti sui
gradini
in pietra, lasciando che le mie spalle scivolassero sul legno
dell’uscio.
Poi
iniziai a piangere, orripilato.
Non
potevo ucciderla. Non potevo. Ma non potevo nemmeno aiutarla. Mi
avrebbero
ucciso se lo avessero scoperto! Avrebbero ucciso lei, me, ma anche i
miei
amici e la
mia famiglia!
Eppure,
vedere quegli occhi grondanti di dolore e di suppliche era stata una
pugnalata
terribile, la più straziante che potessi
ricevere…
…
non riuscivo a pensare ad altro che a quello
sguardo che mi implorava pietà…
…
se non
avessi fatto qualcosa, non mi sarei comportato diversamente
dall’imperatore
Glacial o dal generale Dragon.
Sarebbe
stata solo l’ennesima conferma a ciò che stava
accadendo dentro di me…
…
era il momento di fare la scelta definitiva…
…
diventare il mostro cattivo e punire quella
giovane, torturandola ed uccidendola, macchiando il mio cuore e
rimanendo in
vita…
…
oppure rimanere un uomo, risparmiando la
prigioniera ma tradendo, in questo modo, gli ideali
dell’impero?
Una
cosa
era certa…
…
se avessi scelto la seconda, non mi sarei
potuto più definire un soldato di Kagaku…
…
ed avrei dato anche la mia
vita per salvare quella ragazza e tutti i suoi compagni!
***
KAIRI
[The
Last Butterfly - BEST OST IN THE WORLD]
Non
riuscivo a credere ai suoi occhi. Quel giovane era fuggito via per il
terrore,
come se avesse visto un fantasma.
Non
avevo avuto il coraggio di alzarmi in piedi per diversi minuti, prima
di
comprendere che niente mi avrebbe potuto salvare, in quel momento.
Ormai il
dado era tratto. Le possibilità erano
due…
…
o quel ragazzo era semplicemente uscito fuori
per prendere una boccata d’aria…
…
oppure era andato ad avvisare i suoi
superiori per decidere cosa fare.
In entrambi
i casi, però,
compresi di essere comunque spacciata.
Nel
peggiore dei casi, io sarei diventata la schiava sessuale di quel
ragazzo, ma
sapere di non poter più chiedere nulla in cambio era la
peggior condanna alla
quale riuscivo a pensare.
Ero
pronta a fare tutto pur di recuperare del cibo o dei medicinali per i
miei
amici, ma subire senza poter ricevere delle ricompense era una tortura
troppo
grande per me…
…
la mia missione era
personalmente fallita. Non potevo più far nulla per
rimediare.
Mi
rialzai in piedi e, con lo sguardo perso nel vuoto, ripresi a pulire il
disastro che avevo combinato, asciugando l’acqua caduta per
terra e riprendendo
a pulire.
Soltanto
un’ora dopo, io sentii la serratura della porta di
casa scattare.
Gabor
era tornato…
…
era da solo.
“Fermati”
Mi
accinsi ad ubbidire e a voltarmi verso di lui, con sguardo abbassato e
colpevole. Qual era il mio destino. La
mia morte… oppure la mia umiliazione?
“Stenditi
sul divano”
La
seconda… non c’era modo di porre fine al
peggio.
Distrutta,
feci come mi aveva chiesto.
Lui
si
avvicinò, si sedette affianco a me, sul divano, e mi
alzò stranamente una
manica del pantalone.
Non
mi
ero resa conto di essermi sbucciata un ginocchio, durante
l’incidente. Stavo sanguinando,
e con il pigiama sporco, si stava anche infettando la ferita.
Notai
anche che Gabor stesse cercando di alzare il pantalone quanto
più possibile,
senza riuscirci dato che quel pigiama mi stava stretto come non mai.
Il
suo
sguardo era indecifrabile.
“Togliteli…
ed aspettami qui…
torno tra
qualche minuto”
Umiliata
e sconfitta, iniziai a sfilarmi l’abito, mentre lui si era
alzato e si era
diretto verso le scale, intento a fare qualcosa…
Capitolo 5 *** Capitolo 5: Un nuovo... magico alleato! Gabor del pianeta Iovis! ***
I prigionieri, stavolta,
cominciano a fare sul serio. Intenzionati a non mollare e a ribellarsi,
decidono di escogitare dei piani ingegnosi per poter sopravvivere anche
un giorno di più.
Le prigioniere donne, in
particolare, accettano di donare il loro corpo alle nuove reclute
dell'esercito, le quali si fanno facilmente ingannare.
Solo Gabor Black, la recluta
assegnata a Kairi, comincia a rendersi conto della verità,
ma è combattuto su ciò che deve fare...
... deve aiutare i prigionieri
del campo...
... oppure deve attenersi alle
regole dell'esercito?
E Kairi, alla quale non va mai
bene una, riuscirà a cavarsela anche in questa situazione
complicata?
Qui di seguito, il pulsante delle
OST... e BUONA LETTURA! ;-)
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR
Un
nuovo... magico alleato! Gabor
del pianeta Iovis!
Glacial
02 - 8° Giorno dalla partenza di Dragon Oronar -
Abitazioni di Los Angeles
Unknown
[Strange
Whispers - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Ghignai
sentendo l’ordine
impartito da quel giovane alla
piccola stronza.
Povera
stolta… davvero
pensava di poter sfuggire al mio controllo?
La
mia oscurità aveva
corrotto il cuore di quel giovane. Lo
sentivo. Lui desiderava avere il corpo di Kairi, lo bramava da qualche
giorno,
ormai.
Ora
non aveva più alcuna
scusa. Doveva soltanto
arrendersi alla sua brama, come aveva fatto quell'incapace di
Bear…
… io avrei
assistito a tutta la scena, e
mi sarei crogiolata ad ogni
affondo di quel giovane sul corpo della schifosa Custode del Key-Blade!
“Sei
finita, Kairi…
più tempo passerà, più il tuo Cuore
crollerà nell’oscurità… e solo a quel punto la mia vendetta sarà
perfetta! AHAHAHAHAHAHAHAHAH… ma cosa…”
Era
quello che speravo, fino
a quando non mi resi conto delle reali intenzioni di Gabor…
… e trasalii,
sconvolta!
“No… piccolo
verme… ti avevo
dato tutto in mano… come hai potuto
resistermi?!”
GABOR
[Roxas
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Non
appena ero rientrato, avevo
chiesto alla detenuta di
voltarsi verso di me e di fermare le sue pulizie. Lei, più
addolorata che mai,
ubbidì. Notai subito la macchia di sangue sulla manica del
pantalone, e compresi
subito si fosse fatta male durante la caduta. Le ordinai, quindi, di
stendersi
sul divano di quella casa, così che potessi controllare le
sue ferite.
Non
mi ero reso conto del fatto che
quei pantaloni da
pigiama fossero così sottili ma attillati da non facilitare
il mio compito.
Perciò ero stato obbligato a darle l’ordine
umiliante di toglierseli
definitivamente, mentre io sarei andato in bagno a recuperare la
cassetta.
Quando
tornai, lei aveva ancora gli
occhi gonfi e le lacrime
stavano rigando il suo viso. Non appena sentì i miei passi
avvicinarsi, la
prigioniera mi aprì letteralmente le gambe in
faccia…
…
e fu a quel punto
che decisi di farla finita.
“Puoi anche smetterla di
provocarmi, detenuta
549… non intendo cedere
alla tua provocazione…”
“Allora
sta per
uccidermi?”
“Nemmeno
questo”
Solo
a quel punto lei si
voltò stranita verso di me e si
rese conto di ciò che tenevo in mano. Confusa, mi
guardò negli occhi, ed io la
rassicurai seccamente.
“Non
sono un soldato…
sono semplicemente uno studente della Diplomazia. Non potrei ucciderti
o
torturarti, anche se me lo ordinassero… perciò
smettila di tremare e fatti curare quelle ferite!”
Lei,
sconvolta, non sapeva
più cosa fare, e compresi che mi
sarei dovuto muovere da solo. Le afferrai le gambe, mi sedetti sul
divano e le
appoggiai sopra le mie, così da avere il ginocchio ferito il
più vicino e
comodo possibile. Poi aprii la cassetta e recuperai tutto
l’occorrente
necessario per medicarlo, e mi accinsi a curarla.
La
prigioniera era così
sconvolta e scioccata da avere la
bocca letteralmente spalancata. Solo qualche gemito di dolore fu un
grado di
spezzare, solo momentaneamente, quel suo stato d’animo.
Cinque
minuti dopo, io avevo concluso
le mie cure, con una
fasciatura momentanea.
“Prima
di uscire da qui,
ricordati di toglierti le bende ed i cerotti con le medicine”
le ricordai
io, con decisione “Se vedono anche
un
solo bendaggio sul tuo corpo, rischiamo di restarci secchi… ma sei piena di ferite!”
“Sono…
sono vecchie…
non c’è bisogno di…”
cercò di fermarmi lei, ma non ero intenzionato a
mollare di un centimetro.
“No. Tu adesso rimani qui e
ti fai medicare
dappertutto!Togliti
anche la parte di sopra del pigiama…
e non preoccuparti delle mie intenzioni. Se
avessi voluto farti qualcosa, lo avrei fatto giorni fa! Ed ora
ubbidisci! Non
riprenderai a lavorare fin quando non avrò finito di curarti!”
La
giovane, talmente imbarazzata e
sbigottita, fu costretta
a mostrarsi completamente senza veli davanti ai miei occhi.
Solo
a quel punto compresi le parole
che mi aveva rivolto
Yohannes. Ora capivo il motivo per il quale lui non aveva
più avuto il coraggio
di andare avanti.
Non
potevi provare piacere sessuale
per un corpo così
martoriato e distrutto dalle sofferenze di quel campo. Lei era
letteralmente
pelle e ossa. La sua carne si era talmente raggrinzita che, al primo
sguardo,
quella ragazza appariva come una vecchia di novanta e passa anni,
piccola e
fragile. Solo un invertebrato poteva abusare di una giovane
ragazza
senza forze.
Mi
accinsi a curare tutte le ferite
che aveva, estraendo il
pus dentro di esse e disinfettandole con l’acqua ossigenata.
Poi decisi di
usare, all’insaputa della prigioniera, anche un po’
della mia energia magica,
insegnatami da piccolo sul mio pianeta natio, per cicatrizzare
definitivamente
le ferite peggiori, poggiandoci le mani sopra e rilasciando un fluido
smeraldino in grado di far sospirare di sollievo la ragazza.
Lo
feci anche per gli squarci
più brutti, nella zona intima
della prigioniera…
… chi poteva
aver compiuto
un’atrocità del genere?
Un
demonio… solo un
demonio poteva essersi divertito a stuprare un’innocente come
lei…
…
solo un malato
pervertito poteva aver trasformato quella giovane di
vent’anni in un cadavere
vivente.
“Ed ora puoi rimetterti il
pigiama”
le ordinai io, richiudendo
la cassetta dei medicinali e raggiungendo la cucina “Aspettami qui.Non riprendere a pulire!”
Cinque
secondi dopo, lei si era
già rivestita, ed io ero
tornato con due bicchieri d’acqua, uno più grande
ed uno più piccolo, pieni
d’acqua fresca. Io mi tenni quello più piccolo e,
con grande shock da parte
sua, le detti quello più grosso.
“Ma…
ma perché…?”
provò a domandarmi lei, osservando tutta
quell’acqua dentro il bicchiere, ma io
la interruppi subito.
“Eri andata in cucina per
darmi un bicchiere
d’acqua, vero?
Come fai ogni giorno… ma io ti ho fatta
cadere… io…”
“La
prego… mi scusi…
non volevo bagnarla…”
“Basta
così!E’ stato
solo un incidente… e nessuno, qui,
ti sta impedendo di bere
dell’acqua, quando lo desideri! Ora dissetati, e
chiudiamola qui…”
“Co… cosa? Io?
Ma io non…!”
“Sei
tu quella che
sta pulendo una casa intera da stamattina!”
insistetti io, convinto
della mia decisione “Non posso
nemmeno
immaginare quello che stai passando qui, ad Hollywood. Se
non lo prendi di tua iniziativa, allora te lo ordino! Capito? Poi,
voglio parlare chiaro e tondo con te riguardo a questa faccenda delle
provocazioni che mi stai facendo da giorni. D’accordo?”
Lei
era rimasta leggermente
meravigliata dal mio
comportamento, ma non ci pensò nemmeno per un secondo a
disobbedire. Si vedeva
che fosse terribilmente assetata dopo tutto quello che era successo.
Mi
rivolse uno sguardo ed
un’espressione piena di
gratitudine ed affetto prima che cominciasse a bere.
Non
era giusto. Quella ragazza non
meritava quello che aveva
subito. Nessuno dei prigionieri se lo meritava. Cosa avevano fatto di
male quelle
persone? Non erano criminali. La detenuta 549 era solo una ragazza di
razza terrestre,
come tante altre sul mio pianeta.
Perché
allora era
lì!?
Solo
perché non aveva
accettato di far parte dell’impero
kagakuriano? Era questa la motivazione? L’impero
avrebbe potuto lasciar liberi
centinaia di pianeti, senza conquistarli. Gli Yilancar erano troppo
potenti per
poter essere sconfitti…
…
perché allora
ostentare la loro crudeltà? Cosa li spingeva a fare tutto
questo?
Una
cosa era certa. Avevo disobbedito
agli ordini che mi
erano stati imposti, eppure non avevo paura…
…
ero un soldato-ambasciatore dell’Impero,
ma non ero di certo un orco!
Andassero al diavolo gli
ordini e i suoi comandanti!
[Vector
to the Heavens - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Dopo
essersi dissetata, io mi
risedetti al suo fianco. Ero
pronto a riprendere quel discorso.
“Posso
farle una
domanda?”
“Sì…
certo...”
“Come ha capito…
il fatto che, in
realtà, non mi piacesse?”
Io
la guardai dritta negli occhi e le
feci notare,
semplicemente.
“Mi
sono insospettito
subito dal momento in cui mi hai dato quel bacio. Non
ti saresti mai azzardata a fare una mossa del genere con un uomo
adulto… hai giocato sulla mia inesperienza. Ti sei
resa conto che io non
volevo farti alcun male, e per questo hai deciso di osare. Ho avuto la conferma definitiva quando sono tornato
alla base, quando
io ed i miei compagni ci siamo messi a parlare. Il
comportamento di tutte
voi era troppo sospetto per non essere notato… avrei soltanto voluto che anche alcuni miei amici
si fossero resi conto
prima dei vostri tentativi…”
“In
che senso, scusa?”
domandò stranita la giovane.
Io
diventai rosso come un peperone.
Ecco, adesso avrebbe
preso tutti noi per dei pervertiti animali. Decisi comunque di dirle la
verità,
non staccando il mio sguardo dai suoi occhi.
“Ai
miei amici… era
stato detto che tutte voi facevate già sesso coi soldati, e
per questo non
hanno trovato sospetto il vostro comportamento. Te l’ho
già detto… noi stavamo
semplicemente studiando per diventare Ambasciatori e Guardie Giurate
del
Generale Supremo. Non sapevamo fino in fondo cosa accadesse qui, ed
abbiamo
finito col credere ai nostri compagni più esperti. In parole povere… alcuni dei miei amici
hanno davvero abusato delle tue
compagne”
Abbassai
il capo, imbarazzatissimo.
Non avevo il coraggio di
guardarla. Volevo sprofondare nel pavimento per il disagevole pensiero
che
avevamo avuto su di loro.
“E lei aveva creduto a
quelle storie?”
mi aveva domandato la
ragazza.
Non
sembrava molto turbata dalla
rivelazione…
…
al contrario…
…
sembrava molto
comprensiva.
“Certo che no!”
avevo
provato a discolparmi, mettendo le mani in
avanti per difendermi…
…
poi, però, mi
ritornò in mente l’immagine di lei nuda, che avevo
sognato la sera precedente
prima di andare a mensa…
…
ed ammisi, sconfitto.
“Sì...è solo che… ieri mi hai
dato quel bacio
sulla guancia… e poi i discorsi iniziali con i miei
compagni… e quindi…”
“…
non sapeva cosa
pensare, giusto?” aveva concluso per me la
prigioniera, sorridendo
sinceramente “Quindi
ero anche riuscita a farmi desiderare da lei?”
Il
mio silenzio non aveva fatto altro
che confermare ciò che
lei avesse detto.
“Sì...ma io non sono il tipo che va e ordina a una
prigioniera di spogliarsi e di fare sesso con me. Non mi piace
aggiungere
altre
sofferenze a quelle che state provando… non
mi sembra giusto che siate detenute solo perché non avete
accettato di far
parte dell’Impero. Non posso fare una cosa del
genere. Anche se ho provato
del desiderio in questi giorni... no!
Non lo farei mai!”
***
KAIRI
[Vector
to the Heavens - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Guardai,
stupita,
l’ammissione del giovane soldato.
Ora
provavo un po’ di pena
per quel povero ragazzo. Lui
aveva sedici anni ed imbracciava già un fucile. Gabor ed i
suoi compagni erano
stati buttati su quel pianeta, senza vivere una qualsiasi esperienza
adolescenziale. Mi sembrava anche piuttosto chiaro che lui ed i suoi
amici
avessero anche discusso sul come agire con tutte noi, e che fossero
totalmente
confusi.
-
… Non tutti i
soldati sono completamente fedeli all’impero e alle sue
regole; è meno
traumatico adescare di tua spontanea volontà uno di loro che
lasciargli fare
ciò che vogliono di te senza far nulla per impedirlo. Se vi
trovaste di fronte
a un soldato più fragile, questo sarebbe ben lieto di
rompere le regole per il
vostro bene… -
Finalmente
iniziai a capire le parole
che Flame, quel giorno,
ci disse per convincerci ad attuare il nostro piano. Non
tutti i soldati ci vedevano come
sfoghi per i loro
piaceri. Alcuni, come Gabor ed alcuni suoi amici, non erano mai stati a
conoscenza di ciò che avveniva nel campo di concentramento,
e forse non se lo
erano nemmeno immaginati. Per quanto io avessi letteralmente provato a
stimolarlo
con il mio corpo, quel giovane soldato aveva deciso di non tentennare,
dichiarando apertamente il suo onore…
…
obbligare una
ragazza come me, che aveva subito le peggiori torture esistenti
nell’universo,
a fare sesso con lui, era l’atto peggiore che Gabor non
avrebbe mai voluto
compiere.
Aveva
provato del desiderio
fisico nei miei confronti,
lo aveva ammesso, ed ero anche convinta si fosse sfogato per i fatti
suoi,
senza parlarne con nessuno. Ma Gabor non si era mai azzardato a
rivolgermi una
proposta così stomachevole come quella.
Ciò
gli faceva davvero
onore…
…
magari esistessero
ragazzi così puri di cuore come Gabor.
Decisi,
così, di dirgli
tutta la verità. Sentivo di potermi
fidare completamente di quel giovane ragazzo e che lui non
l’avrebbe rivelata a
nessuno.
“Ha vinto lei…
è tutto vero”
“Che
vorresti dire?”
“Noi
vi stavamo
provocando. Eravamo pronte a dare il
nostro corpo, di nostra spontanea volontà, in cambio della
nostra vita… per
avere, in cambio, delle ricompense se fossimo state in grado di
soddisfarvi senza
uscire dalla sottomissione”
Gabor
era sotto shock. Dovevo
aspettarmelo.
“Ammetto
di averle
dato il bacio sulla guancia per farmi piacere da lei… e
perché lei si
arrendesse di sua spontanea volontà…”
gli avevo poi rivelato, facendogli
scherzosamente la linguaccia “…
e sì… se
lei mi chiedesse di fare sesso, anche adesso, io
lo farei, impegnandomi fino in fondo per farle
desiderare di avermi
ancora una volta con lei!”
“Perché?”
aveva domandato lui incredulo “Perché umiliarsi così per un
pezzo di pane in più?
Non
dovreste… cercare di evitare queste situazioni?”
“E’
proprio questo il
punto… non possiamo...”
Io
mi alzai e mi abbassai i
pantaloni, mostrando tutte le
cicatrici dello stupro di Bear. Lui, imbarazzato, distolse lo sguardo,
ma io
continuai imperterrita.
“Queste
ferite me le
hanno fatte qualche settimana fa… i tuoi compagni sono
arrivati nel mio mondo,
hanno ucciso i miei amici ed hanno raso al suolo tutte le
città. Gli uomini e
gli anziani venivano bruciati nelle loro case od uccisi senza
pietà. Le donne
ed i bambini sono stati letteralmente violentati e stuprati senza alcun
pudore.
Della mia città, io sono l’unica
sopravvissuta… puoi immaginare
quanti soldati si siano divertiti con me in sole
ventiquattr’ore… ed il loro capitano ha continuato
a seviziarmi anche durante
il viaggio di ritorno. Io sono una prigioniera solo da pochi
giorni…”
“Pochi
giorni?! E sei
già ridotta in quelle condizioni…o
mio Dio… per tutti i Druidi…”
esclamò lui, orripilato, mettendosi una mano
davanti alla bocca ed abbassando, sconvolto, il suo sguardo verso il
basso.
“Io,
in confronto alle
mie compagne, sono sana come un pesce” rivelai io,
però, rialzandomi i
pantaloni ed affermando con rabbia e disgusto “Da quando si trovano qui, le
stuprano senza dar loro alcun modo di difendersi, e non si trattava di
giovani
e tranquille reclute come voi… ma di uomini adulti senza
alcun senso della
misura, crudeli e spregevoli. Questa storia, per loro, non va avanti da
poche
settimane… ma dura da anni!
Sai quante
volte mangiavamo, al giorno, prima che iniziassimo a ribellarci? Una
sola
volta… la mattina… ed
il cibo era
perfino avvelenato! Le nostre docce non sparavano soltanto
getti d’acqua,
ma anche aceto o sale… e
sopravvivevano
soltanto con quell’acqua, ogni santissimo giorno! Per
non parlare dei
nostri bisogni… siamo obbligati a fare tutto dentro la
foresta, circondati dai
loro sguardi, una sola volta al giorno… senza
alcun pudore, come un branco di porci! Ogni
mattina, se
qualcuno di noi non risponde all’appello… se
qualcuno è troppo malato… o se
solo ci permettiamo di fiatare senza un loro comando… viene ammazzato sul momento, davanti a tutti, senza
che possa
discolparsi! Se il bicchiere… se io mi fossi
permessa di bere anche solo un
goccio d’acqua dal rubinetto di questa casa… un altro soldato mi avrebbe spogliata e mi avrebbe
sedotta fino alla
morte!”
[Riku's
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Mi
asciugai frettolosamente le
lacrime, intenzionata a non
mostrarmi nuovamente debole davanti a Gabor, ed affermai con forza.
“Per l’impero,
noi non meritiamo di
esistere… le prostitute vengono
trattate meglio... almeno loro hanno un compenso per ciò che
fanno. Noi siamo
solo carne marcia. Se non
siamo
noi… allora sono i soldati che vengono a cercarci e, se ci
azzardiamo a
protestare, loro sono più carnali e cruenti… oppure si stufano di noi e ci uccidono.
Per questo abbiamo pensato…
e se a concederci fossimo state noi per prime? Se
dobbiamo perdere il nostro pudore… tanto vale perderlo di
nostra
iniziativa e giocare d’astuzia!”
Gabor
iniziò finalmente a
comprendere.
“Voi
non vi siete
arresi… non volete passare il resto della vostra vita ad
Hollywood. Desiderate
la libertà, avere di nuovo una vita normale… è questo che vi spinge a farlo, giusto?”
Io
annuii, chiedendogli supplicante.
“Io…
io ti prometto
che non dirò nulla ai superiori… ma ti
scongiuro… non raccontarlo a
nessun comandante!” lo pregai, giungendo
le
mani e portandomi in ginocchio davanti a lui, poggiando la mia testa
sulle sue
ginocchia “Quando Dragon
tornerà, potrai
dimenticarti di tutta questa faccenda e nessuno di voi verrà
messo in pericolo…
te lo prometto!”
“Come
ti chiami? Non
il numero… il tuo vero nome...”
Lo
osservai, intimidita prima di
rispondere sinceramente.
“Kairi…
signore…”
“Kairi…
sono
rivoltante, lo ammetto” ammise lui, prima di
rassicurarmi “Tranquilla, non
racconterò questo segreto ad
altri… vorrei potervi aiutare di più…”
“Non se ne faccia una
colpa, la prego… da
solo non può fare niente per
cambiare le cose...” gli feci capire io,
sentendo la sincerità delle
sue parole “Noi l’abbiamo
provato sulla
nostra pelle… io l’ho provato sulla mia…”
“… non ho finito!”
L’affermazione
di Gabor mi
spiazzò totalmente. Cosa voleva
dire, con quell’ultima esclamazione?
“Ho
detto che vorrei
potervi aiutare di più… ed
è esattamente
ciò che farò!Non
meriti tutto
questo! Nessuno di voi lo merita!”
continuò imperterrita la recluta,
stavolta cogliendomi di sorpresa con la sua grinta.
Mentre
diceva questo, mi prese le
mani, ancora giunte, ed io
arrossii davanti a quel contatto semplice.
Furono
le sue parole,
però, a lasciarmi letteralmente senza
parole.
“Troverò
un modo per
salvarvi… troveremo un modo!Non posso voltarvi le spalle come se niente
fosse! Non vi lascerò morire… dovessi
mettermi contro Glacial stesso!”
Giuro.
Non me l’aspettavo.
Rimasi
impressionata dalla
virtù di Gabor. Pensavo di aver
combinato un pasticcio. Invece, ero stata davvero fortunata…
…
se non fossimo stati
prigioniera e soldato, forse saremmo potuti essere anche
amici… no, forse lo
eravamo già!
Non
potevo sperare in niente di
meglio. Quel ragazzo era
sincero, glielo leggevo nei suoi occhi.
“Grazie…
grazie
infinite!”
Perciò
decisi di fare un
piccolo regalo alla recluta, quasi
a sancire il nuovo legame che si era creato…
…
un altro tassello in
più, per ringraziarlo della sua generosità, come
un gesto istintivo venuto dal
cuore...
…e
gli detti un dolce
bacio a stampo sulle sue labbra.
Rimasi legata a lui per molti secondi prima di separarmi,
accarezzandogli la
guancia e riordinandogli affettuosamente i capelli corvini.
Non
ero affatto pentita di
ciò che avevo fatto. Se veramente
lui fosse stato in grado di aiutarci, forse gli avrei potuto dare anche
una
possibilità, sempre se lui l’avesse desiderata.
“E’ ora che io
riprenda a pulire!
Altrimenti non farò mai in tempo!”
Gabor
era ancora fermo al suo posto.
Probabilmente non riusciva
ancora a credere a quello che era successo…
…
riuscivo ancora a
sentire il sapore di quel bacio…
…
sarei stata una bugiarda
se avessi affermato che non mi
era piaciuto.
Tutt’altro…
ma
non era lo stesso sentimento o desiderio che
provavo per Sora…
…
Sora…
-
Perdonami,
Sora…
- pensai, a disagio, iniziando finalmente a provare imbarazzo per
ciò che avevo
fatto.
Avevo
baciato un’altra
persona senza pensarci due volte. Non
sapevo se fosse stata la scelta giusta, ma non ero riuscita a
trattenermi. Troppa
era la gioia di aver
riottenuto, anche se per pochi
istanti, un briciolo di umanità.
Unknown
[Strange
Whispers - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Insulso
ragazzino da
quattro soldi… invece di ottenere ciò che il suo
corpo bramava, alla fine si
era aggrappato a quell’unico barlume di luce rimasto dentro
il cuore della
puttana, e si era lasciato convincere.
Il mio
ennesimo piano
di rovinarle l’esistenza era andato a rotoli!
Ora basta!
Kairi
meritava una lezione! Avrei riempito quella casa di Heartless e lei non
sarebbe
sopravvissuta!
Stavo per
evocare quante più creature oscure possibili, quando avvenne
ciò che mai mi sarei
aspettata potesse succedere…
… quella scema
aveva baciato il giovane
soldato!
Ero talmente
sconvolta
da quell’avvenimento che decisi di attendere e ragionare su
quanto successo.
Kairi stava
provando
dell’affetto verso Gabor.
Provai
nuovamente a
studiare i loro Cuori. Quel gesto inconsueto della Principessa del
Cuore aveva
provocato qualcosa di totalmente inaspettato…
… il giovane si
era appena preso una
cotta adolescenziale per Kairi…
… ma lei non
provava altro che semplice
amicizia per Gabor…
… forse non
tutto era andato perduto.
Forse potevo
ancora
giocare con entrambi…
…
perché non approfittare di
quel legame per distruggerli entrambi?
Facciamo
crescere quel
sentimento… anzi…
… proviamo a
far innamorare anche Kairi
di quel giovane…
…
così la mia vendetta
sarebbe stata ancora più dolce!
Glacial
02 – 8° Giorno dalla partenza di Dragon Oronar -
Hollywood Prison – Capanno dei Detenuti
FLAME
[Celtic
Song - FAIRY TAIL]
Quella
sera, Kairi mi
portò in disparte e mi raccontò tutto
ciò che era avvenuto quella mattina. Era ancora stordita,
mentre mi spiegava per
filo e per segno tutto quello che Gabor le aveva fatto e detto...
…
e su ciò che
lei gli aveva concesso come ringraziamento...
“Tu…
TU L’HAI BAC…?!”
La
custode del Key-Blade, allarmata,
riuscì in tempo a
tappare la mia bocca, paonazza.
“Non
urlare…” mi
supplicò poi, a bassa voce, pregandomi “Prometti
che non lo dirai a nessuno? Nemmeno a Paperino e Pippo! Se scoprissero
ciò che
ho fatto… penso che ci rimarrebbero male…”
“D’accordo,
d’accordo…
terrò la bocca cucita!”
la
calmai io, sghignazzando però divertita “Ma
devo proprio dirtelo… devi avere
un
fascino assurdo se hai attratto il tuo soldato fino a questo punto!”
“Non
ridere, ti prego… mi vergogno solo a pensarci! Non avevo mai
baciato
nessun’altro oltre a Sora!”
Kairi
si coprì la faccia
con le mani. Non voleva farsi
vedere, mentre era diventata rossa come un pomodoro. Sembrava
un’adolescente
durante le sue prime cotte.
“Ok…
ok… adesso
calmati e ascoltami!” le intimai, togliendole le
mani dalla faccia e
tirandola su con le mie “Sora non si
arrabbierebbe mai con te… e tu
devi
tenerti buono questo Gabor, che ti piaccia o meno, se vuoi
sopravvivere! Non
avrai un’altra occasione come questa! Un ragazzino
pronto a tutto pur di
salvarci… un piccolo eroe!”
“E’
solo un
ragazzo di sedici anni!”
continuò imperterrita la ragazza,
liberandosi dalla mia presa “Credo...
credo di avergli fatto prendere una cotta... ed
io non voglio prenderlo in giro! Per adesso voglio continuare
semplicemente il nostro rapporto come soldato e prigioniera! Potrebbero ucciderlo se facesse qualche
stupidaggine! E se scoprissi che non provo nulla per lui?
Come dovrei
dirglielo? E se lui capisse che non provo ancora nulla nei suoi
confronti? Se lui
andasse
a spifferare tutto ai suoi superiori, per la delusione?”
“TE
LO RIPETO!
TRAN-QUIL-LA!” insistetti, ferma sulla mia idea
“E’
un soldato! Sa come cavarsela!
Non andrebbe mai a raccontare quello che è successo, dato
che
lui stesso ha
violato le regole... lo ammazzerebbero immediatamente! Potrebbe non
capitarti
mai più di avere a che fare con un ragazzo sincero come lui,
Kairi… perciò vivitela
fino in fondo, baciatelo tutte le volte che vuoi… e dacci
anche dentro!”
“FLAME!”
Decisi
di allontanarmi dalla ragazza,
lasciandola fra i suoi
dubbi e le sue incertezze.
In
effetti quella giornata era stata
piuttosto strana. La
mia recluta non si era degnata nemmeno di guardarmi un centimetro di
pelle,
dopo aver passato una settimana a sfogarsi con me. Semplicemente mi
aveva dato
la razione di cibo e mi aveva seguito per tutta la casa mentre facevo
le
faccende domestiche.
Sicuramente
avevano capito stessimo
tramando qualcosa, ma
non avevano certamente intenzione di spifferare tutto. Sapevano
perfettamente
di non poter ammettere la verità senza rivelare ai loro
superiori di aver
infranto le regole.
Il
piano sarebbe andato avanti come
sempre. Non c’era nulla
di cui preoccuparsi.
[Why
Do You Leave Me Alone Now - BEST OST IN THE WORLD]
Decisi
di sfruttare una delle uscite
costruite da Junion,
aprendo il varco e uscendo dal capannone, con la scusa di andare in
bagno. Nel
mentre mi sedevo, io pensai a quello che mi aveva raccontato Kairi.
Ero
felice di come la Custode stesse
resistendo
all'influenza di quel campo. Non immaginavo che Kairi, dopo tutto
quello che
aveva passato, potesse ancora essere così
limpida…
…
così
pura…
Dovevo
ammetterlo. Fra le due, per
quanto sembrasse assurdo,
era la Maestra del Key-Blade quella con più determinazione,
ma doveva essere lei
stessa a rendersene conto.
Quello
che era accaduto durante il
suo secondo giorno di
permanenza al campo di concentramento, però, mi aveva fatto
tremare di paura…
…
il suo sguardo
arrendevole, prima di lasciarsi attaccare
dagli Heartless…
…
speravo soltanto non
sarebbe accaduto più, ma non potevo
mollarla di uno sguuardo.
Alzai
il mio sguardo. Era una notte
di piena estate, e non
vi erano nuvole a coprire l’intera volta del cielo stellato.
Doveva essere
luglio, se non mi sbagliavo. Quante
volte, durante le navigazioni
su All Blue, mi ero
orientata usando le stelle ed il mio Log Pose, anche se non era brava
come mia
madre.
***
[Why
Do You Leave Me Alone Now - BEST OST IN THE WORLD]
Avevo un
legame
speciale con il mare.
Ero
nata all’interno di un
gigantesco vascello pirata, dal frutto
di un amore passionale e focoso fra il capitano dei Mugiwara, Monkey D.
Luffy,
e la sua navigatrice, Nami la Gatta Ladra. Su All Blue, non conobbi mai
una
vita diversa da quella della pirata, e non avrei potuto desiderare
diversamente.
Ricordavo
ancora i miei primi anni di
infanzia, quando mio
padre la portava sull’estremità della
prua…
…
la leggendaria
Thousand Sunny…
…
ricordavo di quando
andavo a fare shopping con mia madre, divertendomi nel vederla litigare
con i
commercianti, cercando di portarsi via gratuitamente i vestiti che
voleva…
…
di quando tutti gli
amici dei miei genitori mi facevano giocare durante le loro
festicciole… e anche
di quando provavo a sgattaiolare fuori dalla mia stanza durante le
tempeste in
mare, facendo venire un colpo al cuore a tutti quanti dato che, ogni
volta,
andavo a finire in mare…
…
con mio padre che,
scemo come era ma tanto coraggioso, si buttava ogni volta in mare per
salvarmi…
… ed ogni volta
mia madre ci prendeva a
schiaffoni per essere stati
così avventati!
Ero la loro
mascotte…
la figlia del Re dei Pirati!
Non potevo
desiderare
nulla di diverso…
…
poi, però, il
Grande Ammiraglio Cobi, un giorno, riuscii a
trovarci.
Ricordavo
ancora quella battaglia
terrificante, la forza dei
loro colpi, dei pugni e dei calci ricoperti dall’Haki
dell’Armatura e del Re
Conquistatore. Io ero lì, tra le braccia di mia
madre, a fare il tifo per il mio
papà.
A
un tratto lo vidi cadere per terra,
ma non ero
preoccupata…
…
lui si sarebbe
rialzato! Ne ero sicura!
Lui era il Re dei Pirati!
Lui era invincibile!
Solo qualche
altro
secondo e…
… forse il suo
nemico l’aveva
colpito molto forte, ma il suo papà ora
si sarebbe rimesso in piedi e…
…
poi sentii le
mani di mia madre stringermi forte a se.
Sentii una goccia scivolare sulla mia guancia…
…
una lacrima della
mia mamma, straziata dal dolore.
Solo
allora capii cosa
fosse successo.
Mio padre, il Re dei
Pirati, era stato
definitivamente sconfitto in battaglia.
Monkey
D. Luffy venne arrestato
immediatamente dopo la sua
disfatta. Io e mia madre, con il resto dei Mugiwara, non provammo
nemmeno a
salvarlo…
…
gli adulti sapevano
che sarebbe stato del tutto inutile…
…
non erano in grado
di fronteggiarsi contro la nuova forza militare della Marina e
papà non aveva
alcuna intenzione di scappare...
… se fosse
fuggito, io sarei stata in
pericolo per il resto della mia
vita.
L’ultima
volta che vidi mio
padre fu davanti allo schermo di
un televisore. Quel giorno mi trovavo con mia madre al villaggio
Coco…
…
fu lì che assistetti
alla sua morte. Era proprio un giorno di Luglio.
Lo
sentii urlare davanti a tutto il
mondo…
…
affermare di aver
trovato un tesoro ancora più incredibile e prezioso di One
Piece e che nessuno
sarebbe mai riuscito a prenderselo…
…
aveva sfidato la
Marina e i pirati…
…
intimava loro di
provare a viaggiare in tutti i mari per trovarlo…
…
e fu a quel punto…
… che i due
Marines affianco a lui lo
pugnalarono con le loro lance.
Mentre
tutto il mondo assisteva alla
morte del più grande
pirata mai esistito ed esultava per la sua ultima rivelazione, io e mia
madre
Nami ci eravamo strette in un abbraccio, piangendo disperatamente,
dilaniate
dal tormento che il nostro cuore non avrebbe mai più curato.
Avevo sei anni …
Solo
dieci anni dopo, ebbi il
coraggio di prendere una
piccola nave e salpare verso l’ignoto. Mia madre non
riuscii a distogliermi dal
mio obiettivo…
…
e forse, in fondo,
non volle nemmeno farlo.
Sapeva
che il mio sogno fosse quello
di diventare la prima
Regina dei Pirati nella storia di All Blue! Ero perfino riuscita a
mangiare lo
stesso Frutto del Diavolo di mio padre, il mitico Gum Gum, con il quale
il mio
corpo era diventato di gomma.
Fu tre anni
dopo la mia
partenza, che l’impero di Kagaku cominciò ad
abbattere i sogni di gloria di
molti avventurieri… e a sancire per sempre la fine della
pirateria.
Io
decisi di sacrificare la mia vita
per salvare mia madre,
i suoi amici ed i miei compagni di avventure.
Per
cinque anni, fui costretta a
sopravvivere dentro
l’inferno di Hollywood...
…
e mi sarei già suicidata
dopo il primo mese, se non fosse stato per Shiro…
…
l’unica luce del mio
cuore, in quell’Oscurità tenebrosa…
…
l’unica persona in grado di
farmi riaccendere una speranza.
All’inizio
non sapevo come
lui ci fosse riuscito…
…
ma lui era l’unico,
oltre a mia madre e mio padre, a cui avevo mostrato il mio lato
più debole...
... il
più… intimo.
Ogni
volta che parlavo con lui e mi
rassicurava, sentivo
ogni centimetro del mio corpo e del mio cuore abbracciato da un calore
immenso…
…
e queste sensazioni…
…
ogni minuto in più,
passato a stare vicino a lui, aumentavano.
Solo
quando mi resi conto di non
poter far più a meno di lui,
io capii…
…
mi ero innamorata
del vecchio shinobi… no, non me n'ero soltanto invaghita...
…
io lo amavo!
***
[My
Mother and My Father - NARUTO]
“Flame!”
Mi
voltai di scatto, spaventata da
quella voce.
Shiro
era a pochi passi di distanza
da me, seduto a terra. Io,
leggermente, arrossai notando che fossi ancora coi pantaloni del
pigiama
abbassati.
“Sei…
sei tu
Shiro!” esclamai stupita, sottovoce,
ricoprendomi frettolosamente “Accidenti!
Mi hai fatto prendere un colpo!”
“Sei
tu ad
averci allarmato…” mi
contraddisse però il vecchio ninja,
preoccupato “…
dato che sei rimasta fuori per
un’ora!”
“Cos…
un’ora?!”
“Non
te ne
sei accorta? Cosa è successo? Ti senti male?”
“No…
no, tranquillo!” lo
rassicurai, imbarazzata “Ecco…
ero
uscita per prendere una boccata d’aria fresca… e
poi… poi mi sono lasciata
trascinare dai ricordi…”
“Se
lo dici tu, allora ti credo”
approvò lui, con un
sorriso, prima di dirmi teneramente “Forse
è
meglio tornare dentro, d’accordo? Non vorrei che qualche
soldato troppo fissato
con le regole riuscisse a vederti… i
Gen-Jutsu non sempre sono efficaci con tutti!”
“D’a…
d’accordo… come vuoi...”
gli risposi impacciata, aprendo
il mo varco.
Il
mio cuore, però,
desiderava rimanere da sola con lui,
immergersi in un suo abbraccio caloroso. Era
la prima volta che io e Shiro
eravamo in completa
intimità, senza nessuno che potesse vederci o sentirci.
Ripensavo
al rapporto fra mia madre
Nami e mio padre Luffy…
…
ricordavo che
bisticciavano sempre, perché l’uomo era sempre
stato troppo sconsiderato
durante i combattimenti, o perché lui aveva divorato tutte
le loro scorte di
cibo…
…
eppure, nonostante
tutto, non riuscivano mai a staccarsi gli occhi di dosso, e facevano
sempre la
pace.
Pensavo
a me stessa ed al
ninja…
…
a volte mi sembrava
che entrambi ci comportassimo come i miei genitori!
Avrei
tanto voluto parlarne con mia
madre. Avrei voluto
parlarle dei miei sentimenti, di ciò che provavo per Shiro
ed anche di ciò che
lui potesse provare per me…
…
perché io, in realtà,
avevo sempre avuto il sospetto, o meglio la speranza, di essere
ricambiata dal
vecchio.
Sapevo,
però, che il
nostro amore non sarebbe mai nato, non
finché eravamo imprigionati dentro Hollywood…
…
inziai a varcare il
buco, quando me ne accorsi.
Poco
prima di richiudere
l’uscita, il ninja aveva tossito
pesantemente, coprendosi la bocca con le mani e sputando per terra.
Fu
in quel momento che lo
notai…
… solo allora
notai il sangue attorno
alle labbra dell’uomo!
Glacial
02 - 12° Giorno dalla partenza di Dragon Oronar - Base
Militare - Dormitorio delle Reclute
GABOR
[Comet
- NARUTO]
Dal
giorno in cui avevo ricevuto quel
bacio da Kairi, io non
riuscivo più a fare sonni tranquilli. Troppi avvenimenti
erano successi, e
troppe rivelazioni erano saltate fuori per permettermi di stare
tranquillo.
I
prigionieri stavano preparando una
rivolta. Ora mi era tutto
più chiaro. Per questo le ragazze stavano cercando di
corromperci…
…
puntavano ad avere
dei soldati dalla loro parte!
La
stessa sera del bacio tra me e
Kairi, io ed i miei
compagni ci riunimmo privatamente per decidere cosa fare. La scelta era
stata
unanime. Nessuno di noi avrebbe raccontato la verità ai
nostri superiori, ma
nessuno si sarebbe mosso in prima linea per aiutare i detenuti.
O
meglio… nessuno di
noi si sarebbe mosso senza delle basi solide su cui appoggiarci.
La
miglior azione da compiere, in
quel momento, era quella
di non abusare delle nostre prigioniere e di passare loro quanti
più medicinali
o cibo possibili. Li lasciavamo in una zona ben precisa, poco lontana
dal campo
di concentramento da dove, Kairi mi rassicurò di
ciò, uno di loro poteva
tranquillamente recuperarli e nasconderli all’interno della
prigione, nel loro
capanno.
Aiutarli a
sopravvivere… questo era l’unico gesto umano che
potessimo compiere al momento.
Una
promessa, però, era
una promessa ed andava mantenuta.
Per questo cercavo disperatamente di farmi venire un piano in mente.
***
Anche
il mio pianeta, Iovis, venne
annesso all'Impero più di
tre anni fa. Ricordavo ancora il giorno in cui tutte le trasmissioni,
in
televisione, vennero stoppate per riportare la notizia.
Iovis
divenne Glacial 98, e avrebbe
fatto parte dei
territori di Kagaku.
Nessuna
possibilità di
poterci rifiutare… nessuna possibilità di
accordarci… potevamo soltanto
accettare od essere sterminati.
Gli
adulti accettarono questo accordo
senza rivoltarsi,
cercando di adeguarsi alla situazione.
Ma
io no…
…
e nemmeno i miei
compagni, provenienti da tutto l'universo, che, come me, avevano deciso
di
entrare nell’esercito di Kagaku come Ambasciatori, nella
speranza di poter
capire il motivo di tanta avidità da parte
dell’imperatore.
Cercavamo
delle risposte,
ed ora le avevamo trovate.
Glacial era
semplicemente un demonio… un dittatore!
Altro che sovrano giusto e
saggio!
Lui
voleva solo spadroneggiare su
tutto l’Universo, e si
sbarazzava di tutti quelli che non volevano far parte del suo Impero. Li
torturava, li umiliava. Nessuno in tutto l’universo
pensava al benessere dei prigionieri.
Avevano lasciato
correre, per non fare la stessa fine dei detenuti di
Hollywood e, alla fine, il
cuore di tutti era marcito come quello del loro tiranno.
Chiamare i
prigionieri con dei numeri… incidere quelle cifre sulla
pelle… distruggere la
loro identità e la loro intimità…
…
tutti noi avevamo
fatto parte di quell'ingranaggio, all’apparenza perfetto,
sino a quel momento!
Ma
come un qualsiasi oggetto
meccanico, bastava un semplice
danno per far collassare tutto… ed io sarei stato il primo
danno di quel
meccanismo!
***
[Samidare
- NARUTO]
I
ricordi ancora vivi di
ciò che avevo provato, durante quel
contatto con Kairi, però, continuavano a svolazzare dentro
la mia mente e non
mi mantenevano affatto lucido.
Ripensavo
a quel bacio…
…
al piacere che avevo
provato in quel momento… al mio desiderio di riceverne un
altro più passionale…
di stringerla forte fra le mie braccia… di respirare ancora
il suo profumo…
…
scossi la testa,
infastidito da quei pensieri.
Lei
non mi amava, io lo sapevo e lo
capivo. Kairi mi aveva
dato quel bacio solo come ringraziamento e per tenermi a bada. Non ero
uno
stupido, nonostante fossi giovane e alle prime armi.
Ma…
io, invece? Cosa
provavo per Kairi? Perché il mio cuore batteva
così forte quando pensavo a lei?
Perché i miei pensieri non facevano altro che tornare ai
suoi bellissimi occhi?
Possibile che
io… io mi fossi preso una
cotta per quella prigioniera?!
Mi
tirai uno schiaffo da solo.
Basta!
Non potevo! Che pensieri mi
passavano per la testa?!
Non era giusto che io la desiderassi in quella situazione! Non davo
giustizia
della dignità di Kairi!
Lei,
ora, era prigioniera a
Hollywood. Con che coraggio
potevo, anche solo pensare, di provarci con lei in quel momento?!
Era stato solo un
bacio…
…un
bellissimo gesto
d’affetto…
… ma non
dovevano essercene altri! Ed
era giusto che le cose andassero
così!
Punto!
Riuscii,
finalmente, a distogliere i
miei pensieri dal discorso
Kairi, e cercai di concentrarmi su un altro importante aspetto della
situazione
in cui mi ero andato a ficcare. Cosa potevamo fare, io ed i miei
compagni, per
aiutare la ragazza e tutti i prigionieri?
Non
potevamo certamente far nulla da
soli. Non eravamo
combattenti esperti, e nessuno di noi era uno Yilancar.
Il
mio pianeta, ad esempio, era molto
conosciuto per i suoi
potenti stregoni. Io ero stato uno degli ultimi apprendisti del grande
erudito
Albus Grindelwald, il mago che si diceva fosse in grado di
padroneggiare l’aria
di tutto il suo pianeta grazie a un solo dito.
Dovevo
ammettere, però,
che quella diceria fosse in parte
falsa. O meglio…
…
forse, cinquant’anni
prima lo stregone era davvero in grado di comandare il vento con un
dito.
Quando lo
conobbi la
prima volta, però, Albus era troppo vecchio anche solo
per poter spostare una piuma
con il suo respiro!
Io,
tuttavia, non mi ero per niente
pentito di aver passato
cinque anni della mia infanzia con quello che, ormai, potevo
considerare come
il mio nonno adottivo. Avevo anche imparato molti incantesimi sotto la
sua
guida, fu decisamente grazie a questi che se io ero riuscito ad essere
ammesso nell’esercito!
Nemmeno
gli stregoni,
però, avevano potuto far nulla contro
le minacce e il potere degli Yilancar…
…
cosa potevo fare io,
maghetto alle prime armi, contro dei veri e propri mostri?
Non
potevo sicuramente affidarmi
soltanto ai detenuti. Avevo
bisogno di raccogliere persone fidate, soldati che non appoggiassero le
azioni
dell’impero e che avessero la preparazione adatta a far
fuggire tutti i
prigionieri. Dovevo soltanto trovarli, tra i nostri ranghi, e parlare a
quattr’occhi con loro. Quanti più ne trovavo,
più probabilità c’erano che la
rivolta desse dei risultati.
Però,
mi sorse un altro
dubbio…
…
questo bastava?
No.
Un soldato poteva essere soltanto
contrario a Glacial,
ma non all’impero, e più in particolare non al
campo di Hollywood. Dovevo dare
ai ribelli delle garanzie. I soldati che volevano opporsi
all’impero, dovevano
comprendere quanto i prigionieri meritassero la libertà!
Fu
a quel punto che mi ricordai di
Junion, un mio vecchio
amico, più grande di cinque anni, che mi aveva aiutato
durante il periodo di
reclutamento. Lui, a differenza nostra, era diventato un vero e proprio
soldato, e mi aveva dato una mano per gli esami fisici.
L’ultima volta che
l’avevo visto fu poco meno di un mese prima, mentre si
dichiarò coraggiosamente
responsabile della strage attuata dal comandante Bear, salvando la vita
proprio
a Kairi…
…
era vero. L’avevo
vista già quel giorno e non l’avevo affatto
riconosciuta, per quanto l’avevano
conciata male.
Quella
volta, Junion si era mostrato
come un vero eroe,
ammettendo tutte le sue colpe e dichiarandosi pronto a dare la vita per
essere
perdonato…
…
tutti i soldati
erano rimasti male della scelta impopolare del generale.
Quel
giorno Dragon aveva dimostrato
che anche loro, se in
errore, potevano diventare prigionieri come Kairi.
L’idea
mi balzò in
mente in un secondo, come un fulmine a ciel sereno.
Junion!
Perché non
provare a parlarne prima con l’ex-soldato?
Forse
il ciclope era a conoscenza di
altre informazioni a me
non note. Se fosse stato Junion, e non io, a comandare la rivolta?
Nessuno se
ne sarebbe sorpreso, e nemmeno lamentato, dato che aveva ottenuto
grande
rispetto per il suo gesto.
Chi
poteva farlo se non colui che era
stato sbattuto fuori
dall’esercito e buttato dentro l’inferno di
Hollywood?
Sì, ora ne ero
certo…
…
l’unico in grado di poterci
aiutare davvero… era proprio Junion!
Era un
inizio!
Mi
alzai dal letto, mi avvicinai alla
scrivania della mia
camera e presi un piccolo foglio. Recuperai una penna e cominciai a
scrivere la
lettera che intendevo far arrivare a Junion. Quando la terminai, la
rilessi, soddisfatto.
Ora dovevo
soltanto
consegnarla… e sapevo già a chi rivolgermi!
Glacial
02 - 13° Giorno dalla partenza di Dragon Oronar -
Abitazioni di Los Angeles
KAIRI
[Morning
- NARUTO]
Io
e Gabor, da quel giorno, non
avemmo mai il coraggio di
parlare tra di noi. Quella mattina, sembrava stesse accadendo la stessa
cosa.
Eravamo entrambi troppo imbarazzati per ciò che era successo.
Stavolta,
però, qualcosa
mi fece capire che Gabor volesse
affrontare un discorso con me. Man mano che passavano i minuti,
infatti, mi ero
resa conto degli sguardi incerti che mi lanciava la recluta che,
d’altro canto,
non sapeva come approcciarsi con me.
Alla
fine, fu davvero lui a prendere
l’iniziativa.
“Senti,
Kairi… ho
scritto questa lettera…”
U… una lettera?!
Sentendo
quelle parole, arrossii come
un peperone per la
vergogna.
Oh no!
Allora si era
davvero preso una cotta adolescenziale per me!
“A… aspetta!
Credo che… credo
tu scappando un po’ troppo!”
“Scusa…
di che stai…?”
Solo
in quel momento, finalmente, la
recluta si rese conto
della gaffe che stava per fare, e si affrettò immediatamente
a correggere la
sua frase e cancellare i miei dubbi.
“OH CIELO! NO! NON
E’ PER TE!”
si difese, infatti, voltando lo
sguardo per non far vedere l’arrossamento del suo viso e
continuando,
impacciatamente, a spiegare “L’ho…
l’ho
scritta a Junion… mi aveva aiutato molto durante i primi
giorni nell’esercito…”
Davanti
a quella rivelazione, mi
scordai di tutte le mie
preoccupazioni verso di lui e mi incuriosì molto. Ora volevo
entrare nel
dettaglio di quella storia.
“Conosci Junion?”
esclamai sorpresa.
Gabor
annuì, afflitto,
prima di raccontarmi.
“Per
essere un
Diplomatico od Ambasciatore, per legge, devi anche ricevere un
addestramento
come soldato, anche se in livelli decisamente ridotti rispetto a quelli
dell’esercito. Il punto è che… io non
ero molto bravo nelle prove fisiche, ed arrivavo sempre
all’ultimo posto. I
miei superiori volevano cacciarmi dall’esercito, ma fecero un
ultimo tentativo
mandandomi per un mese intero alla palestra militare. Qui,
però, ho conosciuto Junion… lo vedevo spesso in
palestra, che si
allenava più di tutti, ed un pomeriggio provai a chiedergli
qualche consiglio.
Quella volta, mi raccontò che lui, alla mia età,
si trovava nella mia stessa
situazione e che arrivava ultimo a tutte le prove proprio come
me… che non si era dato per vinto
e che,
allenandosi giorno e notte, fosse riuscito a farsi ben
volere…”
La
recluta sorrise pensando a quei
giorni.
“Mi
ha aiutato
molto... andammo insieme in palestra, ogni giorno da allora, e mi
allenò
duramente… parlavo con lui di qualunque cosa. Se
devo scegliere chi, fra tutti i miei amici, mi ha ispirato a
diventare quello che sono ora… quello è proprio
Junion!”
Io
accennai un dolce sorriso.
Sì…
…
Junion era fatto
proprio in quel modo…
…
lui riusciva a darti
speranza anche nei momenti di maggior sconforto.
“E’ raro
conoscere una persona
così…” ammisi io,
raccontando ciò
che sapevo di lui “Riesce a farsi
volere
bene da tutti e non si arrende mai… ed
ha un coraggio che pochi possiedono!”
“Ti riferisci a quando vi
ha salvato dal giudizio
del generale?”
mi domandò Gabor.
Io
annuii decisa, con il capo.
“Non avrei mai creduto
potesse prendere una
decisione del genere…
pensavo fosse come il comandante Bear…
pensavo non gliene fregasse nulla di me e di tutte le persone che erano
morte…
ed invece ha preferito compiere quel gesto folle, piuttosto che avere
anche me
o i miei amici sulla sua coscienza. Sai
cosa mi ha raccontato qualche giorno fa? Quando Bear ed il
suo plotone
incominciarono lo sterminio, lui si nascose da tutti per non commettere
le
stesse atrocità… si
è messo a piangere
disperato… voleva aiutarci, ma era da solo!”
“Aspetta! Lui non ha ucciso
nemmeno una persona?! Ma
allora...”
Gabor
era rimasto a bocca aperta
sentendo quelle parole.
“... aveva deciso di
rischiare la sua
vita… solo per salvare me e i miei
amici... e per salvare anche i suoi compagni...”
confermai io, con gli
occhi lucidi “Lui è a
Hollywood solo per
colpa mia… e sai la cosa più assurda?”
Continuai
imperterrita, rivelando
qualcosa che Gabor non si
sarebbe mai aspettato di sentire.
“Non si è ancora
arreso.
Nonostante tutto quello che gli è successo…
nonostante lo abbiano… ecco... lui
vuole combattere! Lui…
è più forte di
me, lo ammetto. Non sono nulla al suo confronto…
non so quanto riuscirei a
lottare ancora se dovesse…”
Scossi
il capo decisa, scacciando
quel brutto pensiero dalla
testa. Non voleva nemmeno immaginare quella prospettiva!
Junion
doveva vivere! Doveva
combattere! Ed anche tutti gli
altri… nessuno doveva più morire per
lei…
…
nemmeno Gabor…
…
sul volto della recluta,
però, si formò un sorriso a trentadue
denti.
[Hiro
ni Naru Nda - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Gabor
si palpò le tasche,
sfilando da una di queste la
lettera di cui mi aveva parlato.
“Dentro
c’è anche una
penna ed un altro foglio su cui può rispondermi...”
mi spiegò lui, con
sguardo serio “...
è molto importante che la riceva! Quando la leggerete tutti
insieme, allora capirete…”
Feci
un cenno d’assenso,
prima di prendere la lettera e
nasconderla sotto il mio cappellino.
“Qui non la
troverà nessuno! Puoi star
tranquillo!”
“Perfetto!”
esclamò il ragazzo, soddisfatto.
Io
ripresi le pulizie della casa,
contenta di quello che ci
eravamo detti. Tutto ciò era servito ad allentare la
tensione di qualche minuto
prima.
Tuttavia,
un altro discorso non era
stato ancora preso in
considerazione…
…
e fu di nuovo Gabor a
prendere per primo la parola.
“Un’ultima cosa,
Kairi…”
“Certo!
Dimmi!”
Mi
voltai verso il ragazzo,
incuriosita.
“Riguardo…
riguardo
ciò che è successo quel giorno…”
“Si…?”
Gabor
deglutì a
fatica…
“…
ecco… ciò che
volevo dirti è… che… come
posso
spiegare…?!”
Io
lo guardai, decisamente
preoccupata.
Oh
no… perché tutto
quell’imbarazzo?
“… il punto
è che…”
Non aveva
per caso
intenzione di dichiararsi?!
“Gabor...?!”
“… non voglio
ricevere altri baci!”
Spalancai
la bocca, sorpresa. Allora
mi ero sbagliata? Lui
non si era innamorato di me?
Dovevo
ammetterlo. Un
pochino ci ero rimasta male…
…
non che fossi
attratta come una calamita a lui, ma sapere di avere qualcuno che ti
apprezzava, in una situazione del genere, un po’ ti faceva
stare meglio.
“Non voglio più
baciarti!”
ripeté decisa la recluta “Voglio
essere sincero con te. Il tuo bacio…
mi è piaciuto tantissimo…”
“Co…
cosa…”
riuscii solo a dire, troppo sconvolta per quello che stava accadendo.
“… ed
è per questo che non
voglio più riceverne!”
Ok…
ora non ci stavo
più capendo niente!
Ma io gli piacevo o no?!
“Io…
te l’ho già detto
ieri… non voglio arrivare a ordinarti di andare a letto con
me. Anche se… anche se tu mi piaci
molto… se ora noi
cominciassimo a fare… quello… vedi, io non sarei
in grado di controllare il mio
corpo o i miei sentimenti. In un'altra
situazione, od in un contesto diverso, ci avrei provato con te ed avrei
cercato
in tutti i modi di rapirti il cuore. Ma ora… ora so che tu lo faresti soltanto per sopravvivere,
che tu non potresti
innamorarti di me se restiamo soldato e prigioniera...”
Fu
una doccia fredda. Non riuscivo
più a guardare negli
occhi il soldato, con il cuore che mi si era ghiacciato e non riusciva
più a
battere regolarmente. Pensavo che il sesso sarebbe stato
l’atto più
imbarazzante fra me e Gabor…
…
ma non avevo
considerato un rifiuto secco da parte di quel ragazzo.
Stavolta
sì… stavolta
ci ero rimasta davvero malissimo, più di quanto mi
aspettassi. La mia mente si
stava svuotando, e nel mio cuore continuavo a ripetermi quanto fossi
stata una
stupida a farmi quelle strane illusioni.
Come mi era potuto venire
in mente di poter avere
un futuro con lui?
“…
certo… sei gentile,
generosa, premurosa, e soprattutto… sei bellissima. Ma non
posso obbligarti a
fare ciò che non vuoi! Tu meriti
molto
di meglio di un rapporto sessuale da me! Chiedimi tutto quello che
vuoi… io
sarò pronto ad aiutarti… e ad aiutare tutti voi!”
Fu
qui che Gabor fece uno dei gesti
più dolci e incredibili
che mai…
…
mai mi sarei
aspettata potesse compiere…
“… e
comincerò aiutandoti con
i lavori!”
“CO…
COSA?!” esclamai
incredula, mentre il soldato mi si era avvicinato…
… e mi aveva
letteralmente strappato la
scopa di mano!
“Tu
pensa a pulire i
piatti, mentre io pulirò per terra! Così finirai
prima e ti stancherai di meno!”
“Ma… ma
perché?Non puoi! Se
ti scoprissero i tuoi
superiori...”
“Certo che posso!”
affermò convinto Gabor, cominciando a
spazzare per terra.
Poi
continuò, rabbioso,
pronunciando un discorso
straordinariamente bello e carico di determinazione.
“ANZI!
Avrei dovuto
farlo dal primo giorno!Volevo
capire
il perché gli stregoni del mio pianeta non si fossero
opposti alle richieste di
Dragon… volevo capire se la loro decisione fosse stata
giusta… e adesso lo so! Sono
diventato un soldato-ambasciatore per
aiutare i più deboli ed il mio popolo, e non per
spadroneggiare su chi non è
d’accordo con le mie idee! Siete voi quelli che
hanno bisogno di aiuto…”
Ero
talmente sconvolta che crollai in
ginocchio davanti a
lui, con le lacrime agli occhi…
“…
tu hai bisogno di
aiuto… e giuro sul mio maestro
Albus che
io te lo darò! Ti libererò… vi
libererò anche a costo della mia vita!”
Non
sapevo più cosa dire.
Ero
scioccata… basita…
stupita… senza parole…
…
qualcosa stava
nascendo nel mio cuore, per quel giovane…
…
un sentimento che
non mi sarei mai immaginata di poter provare per Gabor…
… era amore.
Non
me n’ero mai resa conto
fino ad allora, ma Junion e
Gabor, in quanto a carattere e senso dell’onore, erano
spiaccicati a Riku e
Sora!
Entrambi
avevano qualcosa dei miei
due amici…
“Gra…
grazie…”
gli dissi, asciugandomi le lacrime, troppo
imbarazzata e contenta per riuscire a mormorare altro.
Per
la prima volta, dopo tutti quei
giorni, il mio cuore
riuscì di nuovo a sentire il calore della gioia…
…
un calore tale da
scaldare ogni centimetro della tua anima, anche il brandello
più straziato…
…
il calore… che una
persona poteva dare soltanto amandoti davvero con tutto il cuore.
Io
non ero ancora innamorata di lui,
non come avrei tanto
voluto, enon sarebbe mai
successo almeno non in quella
situazione. La
recluta aveva ragione. Non
potevamo andare avanti in quel
verso!
Per
il momento, il nostro rapporto
era già perfetto così
come era nato...
… ma se fossi
riuscita a scappare da
Hollywood, gli avrei anche dato
una possibilità!
Almeno
questo era ciò che
pensavo, quel giorno.
Purtroppo,
però, la vita
riesce sempre a coglierti di
sorpresa…
…
e lo scoprii
soltanto molto tempo dopo, quando il mio cuore si legò
indissolubilmente a
qualcuno che mai e poi mai mi sarei aspettata di amare…
…
un uomo che avrei
amato più di qualunque altra persona avessi amato in tutta
la mia vita.
Capitolo 6 *** Capitolo 6: La leggenda del Super Sayan! ***
Alla
fine,
Gabor Black ha deciso di aiutare Kairi e i prigionieri nella ribellione
contro l'impero Kagakuriano. Tra i due sembra possa nascere qualcosa in
più dell'amicizia, ma qualcuno sta tramando nuovamente
nell'ombra per rovinare la vita della giovane.
Nel
frattempo, Flame fa una scoperta molto misteriosa al riguardo di
Shiro, e cercherà molto presto delle risposte in merito.
Come
si svilupperà la vicenda?
Comunque,
spero che questa storia vi stia piacendo :-)
Qui,
di seguito, il pulsante delle OST... e BUONA LETTURA! ;-)
KINGDOM
HEARTS: THE
LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR
La
leggenda del Super Sayan!
Glacial
02 - 13° giorno
dalla partenza di Dragon Oronar - Hollywood Prison –
Capannone dei Detenuti
KAIRI
[Soundtrack
5 - DRAGON BALL GT]
“Chissà
che cosa ci sarà
scritto…”
“Non
è mai successa una cosa
simile… che
veramente stia cambiando qualcosa?”
“Sei
stata grande, Kairi! Lo hai fatto cadere ai tuoi piedi!”
“FLAME!
TI HO GIA’ DETTO CHE…”
“Sì
sì … come
no! Flame dice solo la verità… quella
recluta si è presa una cotta assurda per te!”
“CLAIRY!
ANCHE TU?!”
Quella
sera, dentro al capannone, nessun prigioniero andò a dormire
presto. Eravamo
tutti seduti attorno a Junion, il quale aveva tra le mani la tanto
‘misteriosa’
lettera scritta da Gabor, con lui come destinatario.
“Eddai
Junion… è
da dieci minuti che continui a fissare quella busta!”
lo
incalzò la pirata tacchettando impaziente col piede sulla
terra.
“Quack!
Sono troppo curioso!”
esclamò
invece Paperino eccitato.
“A
chi lo dici! Yuk!” lo
seguì a ruota
Pippo.
“Gli
state mettendo troppa pressione…”
ci
rimproverò tutti Shiro, severamente “...
dategli il suo tempo… è
la lettera di un
suo amico, dopotutto!”
Io,
dando ragione al ninja, mi avvicinai al ciclope e gli misi un braccio
sulla
spalla.
Si
vedeva la sua agitazione. Junion non si sarebbe mai aspettato di avere
qualcuno
che pensasse a lui, dopo tutto quello che era successo. Era normale
facesse
così tanta fatica ad aprire quella busta…
…
lei e Shiro lo avevano compreso
subito.
[Soundtrack
20 - DRAGON BALL GT]
“Gabor
mi ha raccontato di quando vi siete
conosciuti…” gli raccontai io, provando
a confortarlo “… mi ha
detto che è solo grazie a te se ora lui è
nell’esercito, ed è
dispiaciuto che tu sia finito qui a Hollywood…”
“Il
fatto è… che io non mi aspettavo facesse una cosa
del genere...” ammise
sinceramente Junion, senza staccare gli occhi dalla busta “Quello che ti ha raccontato è avvenuto
un anno fa, ma da allora io non
l’ho più visto… quell'idiota
sta
rischiando molto!”
“Una
volta mi hanno detto - Puoi parlare
con un amico per anni e non raggiungere mai il suo cuore…
-” gli spiegò
Clairy, avvicinandosi anche lei al ciclope “- …
ma può bastare anche solo uno sguardo con uno sconosciuto
per
cambiargli la vita! -. Tutto dipende soltanto da te…”
“Clairy
ha ragione!” la appoggiai io “Per
lui… tu sei stato un esempio di
vita!
Quando ha avuto bisogno di aiuto tu gli hai dato la forza per
combattere… e ora sa cavarsela da
solo con i tuoi
insegnamenti! E credimi se ti dico che Gabor non ha nulla a che fare
con
nessuno dei soldati che ho conosciuto!”
Junion
accennò un sorriso nostalgico ripensando a quei giorni.
***
JUNION
Me
lo
ricordavo come se fosse ieri. Quel ragazzino mingherlino e
pelle ossa si
metteva a seguirmi di nascosto dentro la palestra. Ogni volta si
metteva poco
lontano da me, provando ad imitare tutti i miei esercizi, facendo
sempre delle
brutte figure.
Fu
la
pietà
che mi spinse ad avvicinarmi a lui e a conoscerlo.
Avevo
capito subito che Gabor rischiava seriamente di essere cacciato
dall’Accademia,
e ciò mi aveva fatto notare quanto la recluta fosse simile a
me da giovane. Per
questo mi ero impuntato nel volerlo aiutare, prendendomi anche gli
insulti dai
compagni della mia età, che mi apostrofavano
‘Junion, la Mamma Chioccia’.
Avevamo
passato un mese intero ad allenarci dentro la palestra. Gli avevo
creato una
‘scheda’, fatta apposta, per migliorare le
prestazioni del mio allievo, ed i
risultati, poco a poco, cominciarono a vedersi. Poi, Junion venne
trasferito
all'esterno della struttura per iniziare la sua vera vita da soldato,
mentre
Gabor rimase lì all’Accademia per continuare i
suoi studi come diplomatico.
Ero
contento che il maghetto non avesse mollato…
…
un po’
di meno nel sapere che adesso, con tutta probabilità, lui
fosse uno dei nostri
nemici.
O
forse
no?
Tutto
dipendeva da quella busta sigillata.
[Bad
Attention - DRAGON BALL SUPER]
“D’accordo!
E’ ora di aprire questa busta!” mi
decisi alla
fine, strappando l’estremità
della busta, dalla quale uscirono due fogli di carta piegati
più una penna.
Di
questi oggetti, decisi prima di tutto di recuperare la lettera
già scritta, e
cominciai a leggerla assieme a Kairi.
Quando
finimmo, eravamo rimasti tutti a bocca aperta…
Mio
caro compagno
Spero
con tutto il
cuore che Kairi riesca a farti recapitare questo messaggio. Non posso
nemmeno
immaginare quali torture ti siano state inflitte, e come soldato mi
sento in
parte responsabile per la tua detenzione.
Da
ora in avanti,
qualunque richiesta voi mi farete, io sarò disposto ad
aiutarvi!
Voglio
che tu sia
il capo di una rivolta contro il potere militare. Lascerò
che sia tu a decidere
se accettare o meno la mia richiesta… ma sono convinto che
tu sia l’unica
persona che possa davvero salvare tutti i prigionieri e cambiare il
destino di
questo Universo.
Se
rifiuterai… ti
prego… almeno dimmi se conosci qualcuno che ha le mie stesse
intenzioni!
Non
permetterò più
che un altro detenuto muoia per causa dell’Impero!
Questo
sarà
il mio
ringraziamento, per tutto l’aiuto che mi hai dato durante i
miei primi giorni
nell’esercito...
Con
affetto
Gabor Black
Io
e
Kairi non potevamo credere ai nostri occhi.
Gabor
era davvero disposto a fare tutto questo per loro?
Flame
recuperò la lettera e la lesse a tutti quanti.
“…
che mi hai dato durante i miei
primi giorni nell’esercito… Con
affetto… Gabor…PORCA
MISERIA! ABBIAMO FATTO CENTRO!”
“Quack!
Kairi, Junion… siete stati incredibili!”
“Non…
non ho fatto niente!” esclamò
imbarazzata la ragazza.
“Davvero
Kairi? Proprio
nulla?” la provocò la pirata,
imitando due persone che
si baciavano con le mani, ridacchiando divertita.
“FLAME!”
“D’accordo!
Bocca cucita…”
La
timida Maestra del Key-Blade si trovò costretta a nascondere
il viso con le mani
per la vergogna, davanti alla curiosità di Paperino e Pippo
e davanti alla
sfacciataggine della sua amica.
Shiro,
invece, si rivolse direttamente a me, congratulandosi orgogliosamente.
“Il
capo della rivolta, eh? Non
potevano scegliere persona migliore!”
“Ch…
che?!”
esclamai, iniziando a balbettare “P…
p…
perché io? N… n… non è
m… m… meglio che il c… c…
capo sia tu?”
“Assolutamente
no!” affermò deciso lo shinobi
“Io
sono troppo vecchio… sei l’unico fra di noi a
conoscere tutti i soldati più
forti e i loro punti deboli!”
“E
poi sei l’unico ex-soldato che
è stato
costretto a subire le atrocità di Hollywood… trascinerai tutti noi e quelli che vogliono
ribellarsi verso la
libertà! Sei l’unico collegamento che
abbiamo tra di noi ed il mondo
esterno… il nostro fulcro!”
lo
appoggiò Clairy con un sorriso incoraggiante.
Io
non
sapevo cosa fare…
…
i miei nuovi amici avevano ragione,
ma la verità era che non mi sentivo per niente pronto!
Un
conto
era fare qualche sgattaiolata fuori dal capannone dei
prigionieri…
…
un altro era
comandare un gruppo di ribelli per combattere contro
l’esercito di Kagaku!
Ritrovarsi
all’improvviso contro i miei vecchi comandanti, contro
il generale in persona…
…
e
contro Glacial!
“Sei
più pallido del solito!” mi
fece notare Flame, sospettosa “Stai
anche sudando parecchio…”
“Dra...
Dragon…”
balbettavo, impaurito,
senza alcun controllo.
Era una
follia!
“Ehi,
calmati ragazzo!” provò a
tranquillizzarmi il vecchio Shiro “Nessuno
ti sta obbligando a fare niente… è
normale essere agitati e impauriti! Si
tratta sempre dell'esercito più potente di tutti i tempi!”
"Ehm... non
credo lo aiuteremo in questo
modo..." ammise Kairi notando il mio tic all'occhio, che
appariva
quando stavo troppo agitato…
... e
Glacial?!
Battersi contro Glacial! A quel tiranno bastava un unghia del piede per
distruggere tutti quanti!
“Posso
diventare io il capo della rivolta!” si
propose la pirata, eccitata “Un
capitano pirata farebbe proprio al…”
“SCORDATELO!”
“SEI
TROPPO SPREGIUDICATA! QUACK! CI
UCCIDERESTI TUTTI!”
La
risposta secca di TUTTI i prigionieri la offese a tal punto da
incrociare le
braccia. La pirata fece anche una faccia talmente buffa da far
scoppiare a
ridere tutti i suoi amici.
Anche
io
sorrisi, divertito, riuscendo a calmarsi un po’.
Ripresi
la lettera e ricominciai a leggerla. Alleati.
Gabor diceva che avevano bisogno di alleati, e su questo gli dava
ragione…
…
ma
chi…?
Se
fossi
riuscito a trovare una risposta a quella domanda, forse…
“Voglio restare da solo per un po'!”
ordinai a tutti i
presenti, recuperando il
foglio ancora bianco e la penna “Ho bisogno di riflettere!”
Dopodiché
sfruttai uno dei varchi ed uscii fuori dal capannone. Nessuno mi
avrebbe
disturbato lì. Avevo bisogno di fare mente locale su tutto
quello che conoscevo
dell’esercito, anche il minimo particolare. Ogni piccolo
dettaglio era
importante per sapere come agire...
...
e se
agire!
FLAME
[Dark
Days Are Coming - DRAGON BALL SUPER]
La
mia
uscita, per fortuna, era servita a far risollevare il morale a Junion,
il quale
aveva deciso di rifletterci su. La mia curiosità, comunque,
riguardava il
rapporto tra Kairi e Gabor.
Nei
giorni successivi al bacio, io e lei parlavamo sempre di quello che
accadeva
tra di loro. Mi ero resa conto all’istante che Kairi stesse,
poco a poco, da
parte sua, accrescendo i suoi sentimenti verso il giovane soldato.
Vedere la
mia amica concedere sempre di più il suo cuore a Gabor era
molto bello,
considerato il suo vissuto, ma anche molto preoccupante. Un dubbio mi
era subito
sorto nella mia mente…
…
ma Kairi era davvero innamorata
di quel ragazzo?
Il
mio
timore maggiore era che lei si fosse semplicemente affezionata al
soldato,
trovando in lui un’ancora per continuare a sperare.
Il
ricordo di ciò che era successo con gli Heartless mi stava
facendo venire molti
sospetti. Fin
quando si era trattato di semplice attrazione fisica era un conto, ma
innamorarsi di un soldato era pericoloso.
Forse
non avevano torto Kairi e Junion a temere per la vita di
Gabor…
…
e se quel ragazzo fosse stato
scoperto… come avrebbe potuto reagire la mia amica, se Gabor
fosse stato fatto
fuori?
“Io
vado dall’altra parte!” disse
Shiro agli altri, uscendo da un varco
opposto rispetto alla posizione di Junion.
Fu
in
quel momento che mi ricordai di ciò che avevo visto, e
decisi di intervenire.
“Devo
parlarti!”
“Certo,
cara… un minuto e sono…”
“ORA!”
affermai, aprendo il
varco e
uscendo dal capannone con fermezza. Il vecchio ninja fu costretto ad
obbedire,
e così entrambi ci sedemmo uno di fronte l’altro.
“Allora…
dimmi Flame. Di cosa volevi
parlarmi?”
“Come
ti senti?”
“Sto
bene, tranquilla. Sto
recuperando tutte le forze con la mia copia che sta in cucina!”
“Non
ti credo!”
Quella
risposta secca fece vacillare per un attimo il vecchio Shiro, che
tuttavia tentò
di rassicurarmi un’altra volta con il suo tono rassicurante.
“Te
lo assicuro, mi sent… COUGH!”
[Comet
- NARUTO]
Il
colpo
di tosse fu talmente improvviso ed inaspettato che lo lasciò
quasi senza fiato.
La mia mano scattò all’improvviso, cogliendo di
sorpresa lo shinobi. Presi al
volo la sua, con la quale aveva cercato di coprirsi la bocca. Da
quest’ultima, il ninja non riuscì più a
trattenere il sangue coagulato, che
fuoriuscì di getto macchiandogli il pigiama a righe.
Ero
completamente sotto shock…
…
Shiro… Shiro stava male e non
ce l’aveva detto…
“Da
quanto…?”
“Flame…”
“Da
quanto!?”
Shiro
non riuscì più a mentirmi e mi rivelò,
affranto, la lacerante verità.
“Poco
prima della conquista del mio
pianeta… i medici mi hanno
diagnosticato un tumore
ai polmoni… non era ancora molto sviluppato,
perciò potevo ancora salvarmi…
ma poi l’esercito di Kagaku ha attaccato il mio villaggio e
mi ha trascinato
qui. Sono riuscito a sopravvivere per
sedici anni… ma ora sento che la malattia ha raggiunto il
pieno stadio… sta
giungendo la mia ora, Flame. Non so per
quanto tempo io possa ancora resistere. Una
settimana… due… ma non
più di un mese!”
Mi
portai la mano, tremante, davanti alla bocca. I miei occhi erano
luccicanti,
incapaci di trattenere le lacrime.
Shiro era
malato… stava per
morire!
“Non…
non può
essere…”
“Vorrei
crederlo anch’io…”
ammise tristemente il ninja, asciugandosi le labbra
sporche di sangue “Ho
mandato il mio vero corpo nelle cucine, mentre quella che stai
vedendo ora è soltanto una copia…
così dovrei riuscire a sopravvivere qualora ai controlli
risultassi malato e
provassero ad ammazzarmi ma… sto già provando a
prendere quante più medicine
possibili, senza risultati. Il tumore
è cresciuto
troppo in questi anni…”
Mi
gettai fra le sue braccia, in preda ai singhiozzi. Non avrei potuto
ricevere
notizia peggiore, in quel momento.
L’uomo
che più amavo al mondo, colui che mi aveva rubato il
cuore, stava per lasciarmi…
…
per sempre!
Shiro
mi
permise di sfogare il mio dolore per qualche minuto, poi riprese di
nuovo
parola quando smisi di piangere.
“Ti
chiedo solo un piccolo favore, Flame…”
mi supplicò lui “… ti prego… non dire nulla ai
ragazzi!Non
riuscirebbero ancora a sopportarlo in questo momento… loro devono vivere, Flame! Tu devi vivere!”
“M…
ma io… sniff…
non voglio lasciarti…”
“Nemmeno
io… ma
non c’è niente che possiamo fare adesso,
è troppo tardi!”
cercò di farmi ragionare il ninja “Ti
prometto che resisterò quanto più
possibile… ma tu manterrai questo
segreto con tutti gli altri… d’accordo,
Flame?”
Feci
un
piccolo ed incerto assenso con il viso. Sapevo il motivo di questa
richiesta.
Se Kairi, Junion e gli altri avessero scoperto della malattia di Shiro,
avrebbero perso la volontà di lottare.
Ma io ero
già morta dentro…
“Brava…
adesso asciuga queste
lacrime… sei la
figlia del Re dei Pirati, no? Un
capitano non piange!”
“Mio
padre… hic… era un frignone…
sniff… hic… altro che Re dei Pirati!”
rivelai io, singhiozzando.
Riuscii,
con grande fatica, ad asciugarmi gli occhi, ma non volevo staccarmi di
un
centimetro da lui.
“Rientriamo
per vedere cosa ha deciso Junion?”
“S…
sì…”
accettai io, senza alcuna voglia.
Staccarsi
da lui fu come se mi avessero strappato l'anima dal corpo.
Il
vecchio stava per rientrare, quando…
“Shiro!
Un’ultima cosa…”
…
dovevo
abbandonare la paura e rivelargli ciò che provavo davvero.
[Man
of the World - NARUTO]
Per
questo, decisi di fermarlo nuovamente, guardandolo dritto negli occhi.
Le iridi
color acqua di lui sembravano quasi supplicarmi di fermarmi, ma io non
ne avevo
alcuna intenzione. Mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai, quasi
implorante.
“Da
stanotte… ti supplico…
tienimi tra le tue
braccia. Non lasciarmi da sola… ti darò tutta la
forza di cui avrai bisogno.
Rimani con me… fino alla fine…”
Poi
lo
feci…
…
un piccolo bacio, sull’incavo
del suo collo… breve ma dolce… prima che io
rientrassi dentro il capannone.
Sul
viso
dell’uomo scivolo un’unica fugace
lacrima…
***
SHIRO
Mi
odiavo con tutto me stesso. Sapevo cosa lei provasse per me, qualcosa
che non
fosse soltanto amicizia…
…
poiché, nonostante fossi quasi
cinquant’anni più vecchio di lei, io provavo i
suoi stessi sentimenti!
Io mi ero
innamorato di Flame!
Mai
mi
sarei aspettato di legare così tanto con una
persona…
…
di amarla al punto da essere
pronto a morire per lei, soprattutto alla mia età!
Non
stata una questione di aspetto fisico a rapirmi il cuore, quanto la sua
grinta,
la sua allegria ed il suo non mollare mai davanti ad ogni
difficoltà. La
adoravo quando si comportava con impaccio e timidezza, ogni volta che
io
cercavo di essere più dolce ed affettuoso.
Lei non
meritava di soffrire così
tanto per me…
…
quanto desideravo
non avere un tumore ai polmoni!
Mi
asciugai il viso e rientrai nel capannone assieme alla pirata.
Junion
era già dentro, ed aveva la nuova lettera tra le mani.
“Perché
hai quella faccia, Flame?”
notò subito Clairy, preoccupandosi nel
vedere gli occhi arrossati della sua amica.
“Niente
niente! Un
po’ di argilla negli occhi!”
rispose prontamente la figlia
di Luffy, sviando ogni possibile discorso su di lei.
Kairi,
però, mi resi conto che non le aveva creduto.
Lasciò comunque perdere, in quel
momento, ma dovevo tenerla d’occhio.
“Cosa
hai deciso, Junion?”
chiesi al
ciclope, con tono speranzoso “Sarai il nostro capo?”
L’ex-soldato
si voltò verso di me, e con un cenno deciso della testa
aveva annuito.
“Potete
contare su di me…”
affermò, carico di energia, il ciclope “...
ma voglio che vi avviciniate a me e mi ascoltiate con molta attenzione!”
***
JUNION
[Itachi's
Theme - NARUTO]
Solo
quando tutti si sedettero di fronte a me, fui pronto a parlare.
“Gli
avversari che avremo di fronte sono
molto potenti… l’esercito è composto da
più di cinquanta mila soldati semplici
e cento diciassette Yilancar, escludendo me, il generale Dragon ed
ovviamente
Glacial. Il loro punto di forza è
la
compattezza in battaglia. I soldati semplici utilizzano
ottime strategie
difensive per proteggere le offensive degli Yilancar; il generale
Dragon, con
la sua trasformazione, va all’assalto dei nemici
più potenti. Una tattica da
guerra semplice ed efficace, soprattutto se hai dalla tua parte soldati
ben
addestrati. Se dobbiamo fare dei
paragoni in termini di potenza… un semplice soldato
corrisponde a dieci
prigionieri, uno Yilancar a mille prigionieri e il generale Dragon a
tutto
l’esercito messo insieme. Questo, però,
è nulla in confronto al potere di
Glacial, colui che ha lo Yilar del Demone del Freddo dentro di se. Il sovrano è in grado di sopravvivere
anche
nello spazio aperto e, con l’un per cento del suo potere,
è in grado di far
saltare in aria un intero pianeta!”
“Non
ci stai incoraggiando, Junion!” mi fece
notare Shiro, preoccupato “Da come
ne parli… non siamo nemmeno in
grado di impensierire un piccolo plotone del
nostro nemico!”
“Non
posso darvi speranze inutili…”
ammisi, afflitto, rivelando però “...
ed
il nostro principale obiettivo sarà fuggire dalla prigione,
e non combattere
una battaglia persa in partenza! Però, anche un esercito del
genere ha dei
punti deboli, se così posso
chiamarli... ed
è su questi che voglio puntare per il successo della nostra
rivolta, perciò
fate molta attenzione!”
Dovevo
chiarire obbligatoriamente quell’aspetto. Creare un esercito
contro i nostri
nemici era quasi impossibile, ma potevamo sicuramente trovare degli
alleati che
ci aiutassero ad abbandonare il pianeta.
Ripresi
immediatamente il mio discorso, iniziando ad elencare i nostri vantaggi.
“Primo...
i soldati a
favore dell’imperatore, ossia coloro che accettano ogni sua
scelta e hanno comportamenti simili a lui, sono soltanto gli Yilancar
Originali! Sono settanta nove, dopo la morte di Bear, e
possiedono delle
trasformazioni molto pericolose. Ma ecco il punto… vi sono altri trentasette Yilancar, molto potenti,
nati da esperimenti
condotti contro la loro volontà. La loro forza,
che possiate crederci, è
pari a quella di tutti gli altri settanta nove… alcuni di loro potrebbero aiutarci ed unirsi a noi!”
“Ci
aiuterebbero nella fuga…”
intuì Kairi, ragionando “…
e potrebbero perfino decidere di proteggerci, abbandonando
l’esercito
definitivamente. Giusto?”
“Esatto.
Secondo punto… i cinquantamila soldati
semplici sono, per la maggior parte, a favore dell’impero. Il
modo in cui si
divertono, nell’umiliarci e nello sbeffeggiarci, ne
è la conferma più grande. Tra
di loro, tuttavia, ora sappiamo che vi
stanno altri, come Gabor ed i soldati diplomatici che voi avete
avvicinato a
noi, ai quali la situazione non piace affatto, e sono obbligati a
sottostare ai
piani dei loro superiori. Però, credo che questo
accordo possa rischiare di
saltare se non diamo garanzie sulla loro vita. Hanno paura per le loro
famiglie
e per i loro pianeti originali… Glacial può
andare ad attaccare le loro case, distruggendole
quando e come vuole. Tutto sta a vedere quanti Yilancar non
‘Originali’
riusciremo a convertire, ma potrebbe non essere sufficiente…
per questo vorrei
provare a mettermi in contatto con un gruppo di guerrieri che, spero
con tutto
il cuore, possa darci una grande mano… quello
dei soldati namecciani!”
Molti
dei prigionieri rimasero perplessi quando sentirono le mie parole.
“I
namecciani?! Proprio loro?
Non
sono quelli che coltivano le nostre scorte di cibo?”
“Non
sono dei soldati... e
sono soltanto una trentina!”
“Lasciate
che vi spieghi!” li
richiamai
alla calma, convinto della mia scelta, rivelando loro molti particolari
di cui
solo i soldati erano a conoscenza.
“I
namecciani sono dei veri soldati e fanno
parte di un plotone definito da tutto l'esercito… speciale. Sono
quelli con
maggiore esperienza nel campo della lotta e, da soli, potrebbero
combattere e
sconfiggere tutti i nostri soldati semplici, Yilancar compresi se
volessero.
Sono in grado di sparare dei raggi di energia, senza utilizzare alcuna
arma… e
sono anche in grado di rigenerarsi e curarsi dalle ferite che
subiscono, senza
l’utilizzo di medicine o altro. Nell’esercito,
vengono considerati allo stesso livello degli Yilancar!”
“Ma
perché fra tutti, proprio i namecciani?”
insistette Flame, con
impazienza “Ne
parli come se ci fosse qualcosa di segreto che non conosciamo su di
loro…”
Fu
a
quel punto che decisi di rivelare la verità sui trenta
soldati del pianeta
Namecc.
“Perché
non hanno mai combattuto una battaglia al fianco
dell’esercito!”
“EH?
MA COME E’ POSSIBILE? PERCHE’ NON COMBATTONO SE
SONO COSI’ FORTI?”
“E’
qui che volevo arrivare… i namecciani, per quanto siano
forti, non farebbero
mai male ad una mosca… se non costretti, ovviamente!”
spiegai io, con
un ghigno soddisfatto “Non amano le
crudeltà e le azioni violente. Il loro popolo è
conosciuto per l’esperienza nei
campi dell’agricoltura e delle medicine naturali. Proprio
voi, adesso, lo avete
appena detto! I soldati namecciani non
fanno altro che coltivare tutto il cibo che noi e l’esercito
consumiamo! Fu
questo l’accordo che il Governatore Cargoth
stipulò con Dragon. Namecc sarebbe
entrato a far parte dell’impero Kagakuriano, ma
soltanto se i namecciani
avessero continuato a vivere come più
desideravano… e, che ci crediate o meno,
Dragon ha accettato subito!”
“Questo
è davvero strano…”
ammise Shiro,
più riflessivo del solito.
“Ma
se sono un popolo pacifico…”
mi
domandò Clairy, confusa “… perché permettono tutte
queste atrocità?
Hanno paura di un possibile voltafaccia di Glacial?”
“Giusto.
Sono più che convinto che non
agiscano contro l’impero proprio a causa della sua
potenza… ma se riusciamo a
dar loro una speranza, sono certo che sarebbero i primi a darci una
mano... e questo sarebbe un bel colpo per noi!Con degli alleati così forti,
riuscire a
fuggire sarebbe molto più semplice!”
“Quindi,
se tutto girasse nel verso
giusto…”
analizzò le mie informazioni, con cura, il vecchio Shiro
“…
avremo dalla nostra parte sia
gli Yilancar non originali, sia i Namecciani… ed anche molti
soldati semplici
avranno il coraggio di aiutarci!”
“Quack!
Non dimenticatevi dei nostri amici!”
affermò deciso Paperino.
“Loro
ci daranno sicuramente una mano! Yuk!”
confermò Pippo altrettanto
sicuro.
“Sono
tutti Key-Blader, come me!” ci
spiegò Kairi, tranquillizzandoci “A
differenza mia, loro sono molto più forti! E non
solo… ci sono anche altri
guerrieri potenti che ci aiuteranno!”
“Gaush!
Parli di Lion, Cloud, Tifa, Yuffie e Cid?”
“Sì,
Pippo. Non lo raccontavano spesso,
ma
una volta mi hanno rivelato che sono stati dei soldati, nel loro
vecchio mondo…”
confermò lei, con determinazione “… e poi ci sono Hercules, Auron, la
Bestia,
i principi… se si addestrassero tutti, sarebbero perfetti!
Sono sicura che Yen
Sid abbia già iniziato a cercarci… verranno
sicuramente a recuperarci!”
“... e
poi, abbiamo anche tutti i miei compagni di ciurma!”
disse convinta
Flame, schioccandosi le dita “Non si perderebbero mica una battaglia del
genere! E poi i vecchi
compagni
di mio padre e mia madre… farebbero
il
culo nero a chiunque!”
“Posso
soltanto darvi la mia esperienza,
purtroppo, i miei compagni non ci sono
più…” si rammaricò
il vecchio ninja
“…
loro ci avrebbero regalato l’effetto sorpresa…”
“Ok…
ok… però adesso fate ancora più
attenzione, perché devo smorzare i vostri
entusiasmi!” li avvertii io, molto
seriamente.
Tutti
si
voltarono verso di me, basiti.
Accidenti
a loro. Perché stavano parlando di battaglia fin da subito!?
Non ero già stato
abbastanza chiaro? Dovevamo evitare il conflitto!
“Sono
riuscito a pensare ad un possibile
piano di fuga, ma provate a chiedervi cosa accadrà dopo la
nostra fuga… chi ci
proteggerà? E l’esercito ci lascerà
semplicemente perdere? Se li affrontassimo,
avremmo anche solo una minima speranza di
vittoria?Io ne dubito…
soprattutto
se, ad affrontarci, sarà il duo Dragon-Glacial!”
“Quack!
Non è abbastanza?! Nemmeno tutti insieme riusciremmo mai a
batterli?”
“No,
Paperino. Forse
Dragon avrebbe difficoltà ad affrontarci, ma ha
un’intelligenza
tale da far mettere in ginocchio il suo stesso esercito! A Glacial,
invece,
basterebbe andare nello spazio, caricare un raggio di energia e farci
saltare
come i fuochi d’artificio! Se non troviamo qualcuno
altrettanto potente, che
possa darci una mano… niente
sarà sufficiente
contro quei demoni! Se voi conoscete qualcuno in grado di far esplodere
un
pianeta intero, senza alcuna fatica… vi chiedo di dirmi il
suo nome, perché io
non ne conosco nemmeno uno!”
Tutti
cominciarono a comprendere la gravità delle mie parole.
Esisteva
qualcuno più potente di Glacial?
No…
non ora, al momento…
La
mossa
più saggia da compiere, dopo essere riusciti a scappare, era
quella di far
perdere letteralmente le nostre tracce. Il piano migliore era
semplicemente
questo. Punto. Idee
troppo folli ci avrebbero condannato soltanto a morte.
L’intero
piano andava organizzato
alla perfezione, senza alcuna sbavatura. Non bastava fare dei progetti
idealistici…
…
dovevamo puntare
sulla concretezza per sopravvivere!
“Scusa,
Junion…”
provò a domandarmi
Kairi, con l’intenzione di sciogliere tutti i suoi dubbi
“…
prima hai parlato di Demoni del
Freddo… ma cosa sarebbero di preciso?”
Vero.
Lei non faceva parte della nostra dimensione. Non sapeva nulla sui
Demoni del Freddo.
“E’
una razza aliena...” le spiegai io,
cercando di essere il più chiaro
possibile “… credo tu te
ne sia già resa
conto, durante la tua prigionia. In realtà, esistono pochi
pianeti sui quali
sia nata la vita, e le razze aliene che li abitano sono ancora di meno.
Tu,
Shiro, Flame e Gabor fate parte della razza terrestre; io e Clairy
siamo
Occhioni; Paperino e Pippo… scusate, ma non ne ho proprio
idea!” scherzai
io, offendendo scherzosamente i miei amici
“In più conoscete i
Kagakuriani e i
Namecciani… ecco! I Demoni del Freddo sono... o meglio,
furono un altro popolo!
Vivevano in condizioni estreme, a temperature glaciali, su pianeti
privi di
ossigeno e con una gravità migliaia di volte più
elevata del normale. Si dice
che, per sterminarli e per impedirne lo sviluppo, i loro pianeti
vennero fatti
esplodere…e difatti quasi tutti i Demoni del Freddo si
estinsero! Solo una
famiglia riuscì a fuggire e viaggiare nello
spazio… da questa nacquero molti
degli imperatori galattici più potenti e crudeli mai
esistiti che, come
Glacial, hanno seminato il panico in tutto l’universo!”
“Allora
come si sono estinti?” provò a
chiedere Clairy “Se conosciamo il
punto debole di Glacial, potremmo usarlo a nostro
vantaggio in una situazione di stallo…”
“Nessuno
lo sa…” li delusi io,
raccontando loro “…
ma c’è una leggenda namecciana
che narra la fine di uno di questi demoni. Ve la racconto, se volete, ma dubito sia
vera…
… parla
della morte
dell’ultimo
Demone del Freddo, il tiranno Freezer".
***
[Crimson
Blaze - BEST OST IN THE WORLD]
Costui, un tempo, non
aspirava
soltanto
a dominare tutto l’universo, ma desiderava ardentemente
l’immortalità. Per
questo si mise in viaggio verso il pianeta Namecc con
l’intenzione di raccogliere
le Sfere del Drago, oggetti che, si diceva, fossero in grado di
esaudire qualsiasi
desiderio. Non era l’unico, però, alla ricerca di
quelle sfere.
Tre terrestri, due
ragazzi ed
una donna, erano partiti verso Namecc, con l’intento di
esprimere un desiderio. volevano riportare in vita alcuni loro amici,
eroi morti in battaglia
per
salvare il loro pianeta.
Anche un altro
spasimante aveva
deciso di cercare le Sfere del Drago. Era un ribelle
dell’esercito di Freezer,
il principe della razza sayan, di nome Vegeta, il quale desiderava
l’immortalità, come il suo sovrano,
così da poterlo uccidere e vendicarsi di
lui. Freezer, infatti, durante il suo regno, si era macchiato di molte
colpe, ed
una di queste fu quella di aver sterminato tutta la razza dei Sayan,
facendo
esplodere a tradimento il pianeta sul quale vivevano. Il demone del
freddo
aveva paura di una profezia, secondo la quale sarebbe morto per mano di
uno di
loro… il leggendario Super Sayan.
I primi ad atterrare
sul pianeta
Namecc furono Freezer e Vegeta; i namecciani si rifiutarono di dar loro
le
sfere del drago, essendo i due guerrieri molto crudeli e malvagi, e,
per questo,
molti villaggi furono rasi al suolo. Gli abitanti del pianeta vennero
quasi
tutti sterminati.
I tre terrestri, quando
atterrarono sul pianeta ed assistettero alle atrocità
avvenute su Namecc, decisero
di aiutare gli autoctoni. Tuttavia si rivelarono troppo deboli per
combattere alla
pari contro i due assassini. Così giocarono
d’astuzia! Riuscirono, grazie a un
oggetto chiamato Radar Cerca Sfere, a trovare tutte le sfere del drago
senza
farsi scoprire dai nemici, ed esaudirono i loro desideri per primi,
grazie
anche all’aiuto di un piccolo namecciano, il quale si era
offerto di sostenerli
nelle loro nobili intenzioni.
Freezer e Vegeta,
però, li
colsero poco dopo il misfatto… ed il primo si
arrabbiò a tal punto da perdere
il controllo! Il sayan si unì ai terrestri, sperando
così di poter sopravvivere
alla furia di quel mostro… ma sia il piccolo namecciano che
il principe vennero
ammazzati dal tiranno, in pochissimi colpi.
Freezer era ormai certo
di poter
comandare su tutto l’Universo…
… ma si
sbagliava…
***
“Dai
continua! Vogliamo sentire tutta la storia! Yuk!”
esclamò Pippo, che si
stava appassionando a quella storia, così come tutti i
prigionieri che mi
stavano ascoltando.
Sorrisi,
felice di come stessi riuscendo ad alleggerire l’aria di quel
posto infernale,
e decisi allegramente di continuare.
***
Un’altra
persona era atterrata
su Namecc... un sayan di nome Goku, amico dei terrestri, sopravvissuto
come
Vegeta all’esplosione del suo pianeta d’origine.
Poco prima della distruzione
della sua casa, venne trasferito, ancora neonato, su un pianeta
sconosciuto di
nome Earth grazie ad una navicella sfuggita ai controlli dei radar
imperiali.
Lì, il piccolo si fece una vita sposando una donna ed avendo
un bambino… Son
Gohan, mezzo sayan, uno dei tre terrestri partito per Namecc.
Goku
raggiunse il campo di battaglia. Gli unici ancora vivi, di fronte alla
crudeltà
di Freezer, erano la donna terrestre ed il figlio del sayan. Tutti gli
altri
erano spirati davanti alla violenza del Demone del Freddo.
Fu qui
che avvenne… una luce dorata si sprigionò dal
corpo di Goku, che urlò a
squarciagola tutta la sua furia, rilasciando tutto il suo potere
latente…
Freezer era scioccato! Davanti a lui era nato il Super Sayan della
profezia e
non capiva come fosse stato possibile!
Goku
ordinò a suo figlio ed alla sua amica di portare via i corpi
dei suoi amici con
la sua astronave, per tornare su Earth sani e salvi. Gohan
obbedì al padre e se
ne andò, in preda alle lacrime, sapendo che, con tutta
probabilità, non avrebbe
rivisto più suo padre.
La
battaglia fra Goku e Freezer fu incredibile… fu spaventosa a
tal punto che
tutti i pianeti dell’Universo tremarono ad ogni loro pugno!
Nessuno
sa, tuttavia, come terminò la loro battaglia…
molti dicono che Freezer venne
sconfitto e Goku decise di graziarlo… altri affermano che
Freezer, sconfitto e
umiliato, abbia deciso di farsi esplodere con il pianeta per la
vergogna… ma
qualunque cosa accadde, mai più si sentì parlare
dei Sayan né dei Demoni del
Freddo… almeno fino all’insediamento al trono di
Glacial!
***
[Emma's
Determination - THE PROMISED NEVERLAND]
Tutti
erano rimasti incantati dalla leggenda del Super Sayanm un
guerriero talmente
forte da contrastare un Demone del Freddo. Nei
loro
cuori, mi resi conto, cominciò a nascere di nuovo la
speranza e la loro
immaginazione li portò a una scioccante conclusione.
“Interessante…”
analizzò Shiro “Ho sempre
imparato che
dietro a ogni leggenda c’è uno sfondo di
verità… ed un Super
Sayan farebbe davvero al caso nostro!”
“Il
problema è proprio questo! I sayan sono esistiti oppure no? Quello che penso io, in realtà,
è che
questa storia sia stata creata dai Namecciani per spiegare
l’esplosione del
loro vecchio pianeta. Credo che i Demoni del Freddo si siano sterminati
tra di
loro, per decretare chi tra di loro fosse il più
forte…”
“Non
c’è nient'altro che possiamo collegare a questa
storia, Junion?”
domandò ancora Clairy, speranzosa come tutti “Sai se
c’è qualcuno che crede a
questa leggenda oltre ai Namecciani?”
Io
sospirai pesantemente.
Era
quello che stavo cercando di evitare, arrivare a crearci
speranze troppo
illusorie.
“Lo
ammetto… molti soldati credono a
questa
storia. Gli Yilancar originali, ad
esempio, sono quelli più ossessionati dalla leggenda.
Sperano di trovare
anche un solo gene di questo Super Sayan, per creare uno Yilar in grado
di
renderli invincibili e spodestare Glacial dal suo trono… spadroneggiando come lui in tutto
l’universo!”
“Se
finisse in mani del genere… sarebbe l’apocalisse!
Quack!” affermò
terrorizzato Paperino.
Shiro,
nel frattempo, stava cercando di collegare tutte le informazioni che
aveva
ricevuto da me sull’esercito. Avevo già notato
quanto fosse più concentrato del
solito, e la cosa stava iniziando a puzzarmi…
…
quali dubbi aveva, il ninja?
Fu
lui
stesso a farmi una domanda, subito dopo.
“Junion...”
mi chiese, con convinzione “… che rapporti ha il generale Dragon con
i
Namecciani?”
“Buoni…
almeno così si dice...” gli
risposi, confuso “… so
che ha molto rispetto del Capo dei Saggi, il governatore
Cargoth… perché me lo
chiedi?”
“Un’altra
domanda… Dragon crede a questa leggenda?”
“Ehm…”
Eccolo…
il punto di non ritorno…
“Perché
non rispondi, Junion?” mi
domandò, con sospetto, Flame.
“Ecco…
non so darvi una
risposta…”
“Però
qualcosa la sai… altrimenti ci avresti risposto subito!”
“E’
solo una diceria… ci
scherzano tutti i
soldati… ma nessuno ci crede
davvero!
Dragon è un sottoposto fidato di Glacial e si rispettano
reciprocamente!”
“Qualunque
cosa, Junion… ci serve una
qualsiasi informazione per riuscire a sconfiggere l’esercito
e scappare da
questa prigione!” mi incalzò Shiro, con
tono perentorio “Anche la
possibilità più folle potrebbe
rivelarsi decisiva per noi. Non ci bastano i fatti concreti. Dobbiamo
pensare
anche alle ipotesi più assurde. E’ vero, non
sappiamo se questa diceria sia vera
o falsa… ma non abbiamo altro in
cui
sperare, se dobbiamo fuggire da Glacial! Anche se riuscissimo a
scappare,
Glacial ci ritroverebbe in pochissimo tempo… per quanto tu
non voglia metterci
in pericolo… devi costringerti a pensare anche alla peggiore
delle situazioni!
Quell’informazione… potrebbe essere la nostra
unica salvezza!”
Io
guardai basito tutti i miei compagni. Ciò che stavo per
rivelare loro, non era
niente di meno che una storiella circolata prima tra i Yilancar
Originali, e
poi tra le reclute ed i soldati più giovani, per divertirsi
durante la cena.
Davvero
poteva essere così
importante questa diceria? Dovevo
pensare seriamente ad una
possibile battaglia contro Glacial?
Sconfitto,
decisi di ammettere.
[Destati
- KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Si
dice… che anche Dragon sia alla ricerca di questo
gene… che intende spodestare
anche lui Glacial dal trono… ma è assolutamente
impossibile! E’
stato Dragon a fondare questo campo di
concentramento… è lui quello che ha conquistato i
nostri pianeti… a lui non importa
nulla di noi! Questa
storia la raccontano gli Yilancar originali solo per screditarlo!”
“Allora
rispondi a questa semplicissima domanda, Junion…”
affermò il ninja, con
uno strano sorriso “…
perché i Namecciani, popolo detto da te pacifico, dovrebbero
avere
buoni rapporti con uno come Dragon se è
così… pericoloso come dici tu? E
perché
il popolo namecciano dovrebbe far circolare una leggenda del genere,
umiliando
quello che è ora il loro padrone… rischiando
seriamente di passare per
traditori?”
“Ehm…
ecco… alla seconda
domanda non trovo
risposte… ma stiamo sempre parlando di Dragon, per quanto
riguarda la prima. E’
possibile che non vogliano rovinare i rapporti con il Generale per
paura di
essere distrutti, e per questo non protestano, come vi ho
già spiegato prima. Con Glacial
potrebbe avvenire lo stesso.
C’è un rapporto cordiale, ma non si
permetterebbero mai di protestare davanti
ad un suo ord...”
…
no…
…
un momento…
…
non aveva senso!
Shiro
non aveva tutti i torti.
“… per
quale motivo Glacial non ha cercato di oscurare la Leggenda?”
compresi
io, incredulo “Se qualcuno decidesse
di
andare a fare delle ricerche sui sayan… se questa leggenda
fosse vera… lui sarebbe in grande
pericolo! Ma allora
perché non rimprovera i namecciani!? Hai ragione
Shiro… potrebbero passare per
dei Rivoluzionari!”
“Ci
sei arrivato, alla fine…”
dichiarò Shiro, sogghignando “C’è
qualcosa di molto strano sul popolo
namecciano, ragazzo mio… a tuo
pensiero,
per quale motivo Glacial non arresta questa diceria? Perché
non punisce il
pianeta Namecc?”
“Forse…
forse perché li teme?” propose
Kairi, ragionandoci su.
“O
forse… perché loro possiedono qualcosa a cui
Glacial tiene molto!”
dichiarai invece io, capendo “Magari
potrebbero possedere un gene di un sayan… oppure…
LE SFERE DEL DRAGO! Potrebbero esistere per
davvero!”
“Bingo!”
confermò Shiro, parlandomi chiaramente “Io
credo che la seconda sia l’unica spiegazione plausibile che
ci spieghi il
motivo per il quale Glacial non si azzardi a protestare davanti alla
loro
libertà… se le Sfere
del Drago esistono
sul serio… niente impedirebbe ai namecciani di usarle per
spodestarlo!”
“Ma
allora perché non lo fanno? E perché Glacial non
si limita a rubarle da loro?”
domandò Kairi, con curiosità “Se io fossi
cattiva… io cercherei di
appropriarmene!”
“Probabilmente
perché le sfere del drago hanno un funzionamento particolare”
comprese
Flame, riallacciandosi alla leggenda “Sono convinta che solo un namecciano possa
attivarle! Per questo i
tre
terrestri della leggenda si sono portati dietro il piccolo
autoctono…”
“Tuttavia…
direi di non andare oltre a ciò che ci siamo detti questa
sera!”
conclusi io, però, fermo sulla mia idea “Chiederò a
Gabor di parlare con qualcuno dei
namecciani. Preferisco ricevere delle risposte definitive da loro! Solo dopo di ciò, potremo pensare a
qualche
piano”
Il
ninja
si guardò con tutti gli altri miei compagni, ma poi mi dette
la sua risposta.
“Sì,
è
la soluzione più appropriata...”
mi dette ragione, alla fine “…
se qualcuno conosce quelle risposte… quelli
sono loro!”
Annuii
con la testa, imbustando per bene la lettera e passando il tutto a
Kairi, che
rimise la busta dentro al berretto del pigiama a righe.
“Da
adesso… molte delle nostre speranze ricadono su
Gabor…” affermai io,
preoccupato “… e spero
con tutto il cuore
che se la cavi. Se c’è
qualcuno che sta
rischiando la sua vita per noi… quello è lui!”
Tra
tutti i presenti, quella che sembrò più
preoccupata del solito era Kairi, la
quale abbassò improvvisamente lo sguardo. Si vedeva da un
miglio fosse
impaurita dalla situazione che si stava venendo a creare…
…
Flame e Clairy, mi ero reso
conto, si erano avvicinate a lei e le avevano sussurrato qualcosa
all’orecchio.
Cosa
stavano nascondendo le tre ragazze?
Glacial
02 - 18° giorno
dalla partenza di Dragon Oronar, 23:00 - Kodak Theatre
GABOR
[Hunting
in the Black Forest - BEST OST IN THE WORLD]
Kodak
Theatre, un tempo luogo di celebrazioni per la vittoria di un premio
Oscar, ora
era soltanto un vecchio e diroccato palazzo in rovina. Una volta,
attori da
ogni parte del globo lo varcavano camminando su tappeti rossi, vestiti
con
abiti milionari, come se vivessero un sogno diventato
realtà…
…
ma io
desideravo stare in tutt’altro luogo, e per poco non mi venne
un infarto quando,
davanti a me, saettò un piccolo gattino che, terrorizzato,
fuggiva a zampe
levate da un’enorme pantegana affamata delle sue carni.
Raggiunsi,
usando un flebile incanto di luce, la tanto agognata Sala degli Oscar.
In essa,
più di un migliaio di sedili in pelle rossa si affacciavano
di fronte a un
polveroso ed inutilizzato palco in legno, ormai consumato dai funghi e
dalla
muffa. Non ebbi nemmeno il coraggio di sedermi su quelle
poltroncine…
…
la
puzza già lasciava presagire per cosa le utilizzassero gli
animali del posto.
Rimasi
ad attendere nervosamente in piedi, ripensando a come ci fossi finito
lì.
Qualche
giorno prima, Kairi mi aveva consegnato la risposta, e la sera stessa
decisi di
leggerla in privato, assieme ai miei compagni ai quali avevo deciso di
raccontare tutto. All’inizio,
tutti strabuzzarono gli occhi davanti alle mie dichiarazioni ma,
davanti alla
mia promessa che non avrei mai coinvolto nessuno senza la loro
approvazione,
tutti decisero di darmi una mano e di ribellarsi definitivamente
all’impero di
Glacial.
Fummo
tutti contenti di scoprire, anche, che Junion avesse accettato la mia
proposta.
Tuttavia,
rimasi perplesso dalla richiesta che mi aveva fatto, riguardante i
namecciani,
ma alla fine ci eravamo fidati del suo giudizio. Ancora
più stranito, tuttavia, ci rimasi per colpa della sua
bizzarra richiesta.
Incontra i Namecciani
in un
posto dove niente e nessuno possa ascoltarvi, e chiedi loro spiegazioni
sulla
leggenda del Super Sayan, sul tipo di rapporto che hanno con il
generale Dragon
Oronar e se davvero lui sia fedele all’imperatore Glacial, o
se faccia il
doppio gioco per spodestarlo!
Non
fu
affatto difficile comunicare con i trenta alieni di Namecc. Ci ero
riuscito
soltanto quella mattina, grazie a Yohannes, il quale era riuscito ad
entrare
nelle cucine dei namecciani, lasciando inavvertitamente un piccolo
foglietto di
carta sul loro tavolo da cucina. Su di esso, lui aveva scritto di poter
parlare
in privato solamente con loro, in un luogo segreto proprio come ci
aveva
ordinato Junion.
La
sera
stessa, subito dopo la cena, Yohannes mi raggiunse in camera con un
altro
foglietto, trovato sotto il suo cuscino, sul quale vi era una risposta
piuttosto chiara e coincisa.
23:00,
Kodak Theatre… non farti seguire!
Per
raggiungere quel posto avevo fatto i salti mortali. Dentro al mio
letto, ci
avevo infilato un manichino fatto coi miei vestiti, mentre avevo usato
un
incantesimo dell’invisibilità per uscire dalla
base militare. Per fortuna, non
c’era mai nessuno a controllare il portone
d’ingresso. Le guardie, infatti, si
trovavano tutte attorno alla Fortezza dei Comandanti, situata nel
cortile della
nostra base. Era stato facile, perciò, recuperare le chiavi
d’ingresso e
sgattaiolare definitivamente fuori. Per sicurezza, mi ero portato anche
una
pistola elettrica…
…
non si sapeva
mai!
Controllai
l’ora sul mio orologio.
Le 22:59.
[The
Devil - BEST OST IN THE WORLD]
Un
piccolo rumore mi fece sobbalzare, spingendomi ad alzare la mia pistola
e
girarmi alle mie spalle. Non appena mi voltai, tre figure alte non meno
di due
metri erano già di fronte a me. Erano tre namecciani. Molto
simili in aspetto,
con carnagione verde e antenne sulla fronte, si differenziavano tra di
loro
soltanto per i vestiti, tipici della loro razza.
Un
altro
namecciano apparì dal nulla alle mie spalle. Questo,
purtroppo per me, riuscì
anche a disarmarmi con estrema facilità…
…
e distrusse la mia arma
stritolandola con la sua forzuta mano!
Ok…
se prima non non ero convinto
di aver fatto la scelta giusta… adesso ne ero completamente
certo!
Era stata
una
pessima idea!
“Questa
non ti servirà contro di
noi…” dichiarò
quello che mi aveva distrutto la pistola, sogghignando maleficamente
“…
perché non ti siedi? Così ci spiegherai
perché avessi un’arma con te…”
“Io…
me l’ero portata solo per
sic…”
“Siediti!”
L’ordine
dato dal namecciano fu talmente perentorio che io ubbidii
all’istante. Mi venne
il voltastomaco a sedermi su quei sedili tanto repellenti, ma in
realtà ero più
preoccupato per la mia vita. I
quattro alieni verdi si sedettero nei posti affianco al sottoscritto, e
non la
smettevano di fissarmi come un criminale…
…
accidenti
a Junion… altro che popolo pacifico!
Questi erano pronti a
conciarmi per le
feste! Perché mi ero portato quella pistola?! Che stupido
ero stato!
“Spero
che tu abbia dei buoni motivi per
averci chiesto di parlarti in privato…”
cominciò a minacciarlo uno di
questi con un tono che non prometteva nulla di buono “… altrimenti
avremo un’ottima
scusa per fornire un rapporto dettagliato al tuo generale su come ti
piaccia
passeggiare fuori dal tuo dormitorio oltre l’orario previsto
dal coprifuoco… e
su come ti piaccia tendere imboscate ai tuoi colleghi!”
Io
deglutii in preda al panico…
…
di male in peggio! Mi credevano
un assassino!
“Ce…
certo che ce l’ho!” cominciai a
balbettare, con le gambe tremanti.
“Bene…
allora siamo pronti ad ascoltarti!”
affermò minaccioso un altro dei
namecciani, schioccando le sue nocche così forte da farmi
uscire l’anima dal
corpo.
Recuperai
quel poco di coraggio che mi era rimasto, ed iniziai a spiegare quello
che
stavano organizzando i prigionieri. Non tralasciai nulla, nemmeno il
più
piccolo particolare. Tutto ciò che conoscevo sulla possibile
rivolta venne
percepito dalle lunghe orecchie appuntite dei quattro guerrieri che,
alla fine
del mio racconto, si guardarono impassibili.
“Cosa
ci impedisce di andarne a parlare con
il generale, soldato? O devo forse
chiamarti… traditore?!”
“Pe…
perché so che voi in
fondo odiate le
crudeltà dell’impero...”
provai a giustificarmi, col cuore che batteva a
mille per il terrore…
…ma
mi resi conto che stavo
facendo una figuraccia!
Io ero un
traditore! Non c’era
motivo per cui scusarsi!
Dovevo
essere forte, scacciare
ogni paura, come Junion aveva fatto quella volta salvando la vita di
Kairi…
…
io ero un rivoluzionario!
“…
perché… perché
non lascereste mai che delle
persone innocenti muoiano davanti a
vostri occhi! Io sono entrato a far parte
dell’esercito, senza capire fino
in fondo quali atrocità si compissero dentro a quella
prigione … ed ora, delle
persone a cui tengo molto si trovano lì… soffrendo
ingiustamente le pene dell’inferno! I prigionieri
riescono a stento a
sopravvivere… e ho paura per la
loro
incolumità! Pensate che io sia un traditore? Se
per voi cercare di salvare
quelle povere persone significa tradire l’esercito e
l’imperatore… allora
sì! Io sono il peggiore tra i traditori
che possiate incontrare! Sono pronto anche ad urlarlo in faccia a
Glacial se
volete! Quel farabutto è un tiranno… un
assassino… vi prenderete voi la
responsabilità di fermare sul nascere questa
rivolta, condannando a morte tutti i detenuti del campo?! Rispondete a
questa
domanda, se avete il coraggio!”
I
quattro namecciani rimasero impietriti sentendo il mio discorso. Si
guardarono
un’ultima volta in faccia, tra di loro…
…
prima di abbandonare il loro
sguardo truce e abbozzare un sorriso imbarazzato.
[Merlin's
Study - BEST OST IN THE WORLD]
“Ti
dobbiamo delle scuse, caro Gabor...”
chiese perdono uno di loro,
allegramente, mettendosi una mano dietro la nuca “... ma dovevamo metterti alla prova per testare la
tua forza di
volontà. Tranquillo…
non diremo nulla al
generale di quanto sta accadendo a Hollywood. Lascia che ti
presenti i miei
amici. Loro sono Lucama, Piccolo e Dende, mentre io sono Nail. Voglio
farti una
domanda… se ci hai raccontato
tutto
questo, con tutta probabilità adesso ci chiederai di
aiutarvi nella rivolta… è
giusto?”
“Beh…
sì, esatto!”
confermai, sbalordito
dal modo repentino in cui era cambiato il loro comportamento.
Erano
mutati completamente. L’aria si era improvvisamente
alleggerita, come se ci
trovassimo a parlare dentro una locanda come vecchi amici.
“Ne
parleremo con tutti i nostri compagni. Ti daremo una risposta sicura
domani
mattina...” mi rassicurò
Piccolo, spiegandomi con serietà “Noi
quattro saremmo ben disposti ad aiutarvi ma vogliamo essere
sicuri che i
nostri fratelli non rischino la vita per colpa nostra!”
“Lo
capisco… anche io ho i miei genitori
su
Iovis…” li compresi, ricordandomi
all’improvviso delle richieste di Junion “Quasi
dimenticavo! Volevo farvi delle domande!”
“Certo,
ragazzo…” mi invitò
Lucama a continuare, così feci loro il primo quesito.
“Ecco…
si
tratta della vostra leggenda sul Super Sayan… ci sono delle
verità o è tutta
finzione?”
Sentendo
quella domanda, i quattro namecciani cominciarono a ridere a crepapelle.
Ahia…
non era un buon segno…
“Ahahahahah!Cosa sentono le mie
povere orecchie!”
diceva Dende, singhiozzando per ciò che avevo domandato.
“Mio
caro ragazzo… i namecciani non raccontano
leggende… ma storie realmente
accadute!” mi rivelò Nail, con
fierezza ed orgoglio “Il
Super Sayan non è un mito… è
esistito davvero!”
“CHE…
CHE COSA? ESISTEVA UN GUERRIERO FORTE COME I DEMONI DEL FREDDO?!”
“Non
solo era altrettanto forte… lo
surclassava completamente!” mi rispose Lucama,
dichiarando “Son
Goku venne sul nostro vecchio pianeta, duecento anni fa, e sconfisse
Freezer
con estrema facilità! Lo
scontro,
purtroppo, aveva causato danni ingenti al nostro pianeta, che esplose
in mille
pezzi… non prima che il sayan
riuscisse
a fuggire con un’altra navicella spaziale, tornando su Earth!”
“Ma…
allora
dove si trova adesso? Presumo che dopo tutti questi anni lui
sia...”
chiesi stupito, intuendo la probabile fine del leggendario super sayan.
“Ahimè…
è deceduto tre anni dopo quella battaglia, a causa di una
malattia cardiaca…
nemmeno le sfere del drago possono riportare in vita persone morte
naturalmente...
fu un vero peccato... morì molto giovane...”
“A…
ASPETTA?! ANCHE LE SFERE DEL DRAGO
SONO
VERE?”
“Lo
erano prima dell’arrivo di Glacial… poi abbiamo
deciso, di comune accordo col
Capo dei Saggi, di disattivarle a tempo indeterminato. Forse non comprenderai le nostre
ragioni…
ma, con il passare degli anni, abbiamo capito che giocare con il
destino non è
sempre la scelta migliore, e la battaglia tra Son Goku e Freezer ne fu
la
dimostrazione... il nostro popolo
rischiò l'estinzione per mano di alieni 'non' namecciani,
avidi di potere e
desiderio... non potevamo permettere che accadesse di nuovo!
Ovviamente, in
caso di minacce troppo grandi, si potrebbero riattivare, ma meno
possibilità si
danno a Glacial di giocare con le sfere… meno pericoli
correremo!”
Ero
letteralmente a corto di parole.
Tutte le
storie sulla leggenda
del Super Sayan e sulle Sfere del Drago erano vere!
“Quindi
è possibile creare uno Yilar del Super Sayan, se si trovasse
un gene…”
“Dici
il giusto, Gabor!”
confermò
Piccolo, rivelando però “Sappi, tuttavia, che Earth venne setacciato
da cima a fondo diciassette anni fa, poco prima
dell’annessione di Namecc per
ordine di Glacial… non vi erano più autoctoni, se
non due cyborg assassini i
quali si ritennero responsabili della distruzione di quel pianeta. Quei due provarono a combattere perfino
contro l’esercito di Kagaku… erano molto forti,
tanto da mettere in difficoltà
ottanta Yilancar dalle più svariate trasformazioni, ed anche
Glacial in persona
dovette intervenire personalmente. Inutile
dire che i due robot non ebbero scampo… li hanno
letteralmente smembrati,
banchettando con i loro cadaveri… alla fine Earth fu fatto
esplodere!”
“Anche
a noi è dispiaciuto tantissimo, credi...”
disse con tristezza Dende,
osservando il mio volto orripilato “…
tenevamo
moltissimo agli abitanti di quel pianeta…”
“Quindi
niente sayan… NO, ASPETTA? GLACIAL AVEVA GIA’ LO
YILAR DEI DEMONI DEL FREDDO…
PERCIO’ CONOSCEVA GIA’ L’ESISTENZA DI
FREEZER! SICURAMENTE E’ ANDATO SU EARTH
PER CERCARE UN GENE DEL SUPER SAYAN!”
I
quattro namecciani erano rimasti allibiti di fronte alla mia reazione.
“Un’altra
domanda! Il generale Dragon come è in realtà? Che
rapporti avete con lui?”
“Vuoi
sapere del generale terrestre?”
domandò Piccolo, perplesso “Non
possiamo dirti molto più di quanto molti
ipotizzino… lavora per Glacial di sua spontanea
volontà, ma nemmeno lui tollera
azioni troppo violente… almeno
quelle
che non partono per suo ordine! E’ un tipo
machiavellico… non sai mai cosa
passa dentro la sua testa…
parla molto con il nostro Capo dei Saggi, ma non sappiamo nulla di cosa
si
dicano…”
“Pensate
sia alla ricerca del Super Sayan?”
continuò la recluta imperterrita.
“In
tanti lo cercano…” ammise Nail
“…
e con ogni probabilità lo sta cercando
anche lui. Però
te lo ripetiamo… non sappiamo che
intenzioni abbia!
Forse il governatore sa qualcosa, ma non ci ha mai detto nulla sui
discorsi che
fa con il generale. Può trovarsi tranquillamente dalla parte
dei prigionieri,
da quella dell’Imperatore… ma
sappiamo
con certezza che agisce quasi sempre per i suoi scopi, e non si capisce
mai se
siano giusti o malvagi!”
Iniziai
ad analizzare tutte le informazioni ricevute.
Avevo
scoperto che la leggenda del Super Sayan fosse vera, che Son Goku ed i
sayan
fossero davvero esistiti, e che gli ultimi supersiti vissero sul
pianeta Earth,
ormai esploso. Un’altra
importante scoperta fu il fatto che l’Imperatore fosse andato
a visitare il
pianeta di persona, che l’esercito avesse
setacciato ogni centimetro di quel
globo, trovando solo i due potenti cyborg.
Inutile
tentare di nasconderlo...
l’imperatore Glacial, in realtà, era andato su
Earth alla ricerca del gene di
un Super Sayan! Ma come ne era venuto a conoscenza?
Non
aveva avuto senso che lui l’avesse scoperto da un namecciano,
dato che la
leggenda di Son Goku fu rivelata molti anni dopo l’esplosione
di Earth, dopo
l’annessione del pianeta Namecc. Quindi, seguendo questa
logica, Glacial non
poteva sapere nemmeno dell’esistenza dei Demoni del Freddo.
La loro storia,
infatti, era rimasta oscurata per moltissimi anni, forse proprio dalla
morte di
Freezer, ipotizzai. L’Universo aveva smesso di parlare di
quei tiranni
galattici, cercando di dimenticarli e farli sparire per sempre da ogni
libro di
storia...
…
e invece lo Yilar di Freezer venne
iniettato in Glacial, poco prima del colpo di stato, ovvero cinquanta
anni prima!
Trentatré anni dopo l'esplosione di Earth...
…
con quest'ultimo avvenimento al
quale poco dopo succedette l'annessione di Namecc!
Dalla
morte di Freezer, inoltre, dovevano essere passati più di
duecento anni,
all'epoca, quindi se davvero tutto era stato messo a tacere…
…
qualcuno aveva rivelato ad un
giovane Glacial tutta la storia di Freezer!
Chi
poteva aver rivelato all’imperatore l’esistenza di
un essere così potente? E
questa persona…
…
possibile avesse rivelato a
Glacial anche l’esistenza di questo Super Sayan?
A queste
domande,
io non potevo ancora dare una risposta.
Poi
ripensai anche al mistero che ancora velava sul Generale Supremo. Il
successo
della nostra rivolta dipendeva tutto dalle reali intenzioni di Dragon
Oronar.
Era
completamente fedele
all’imperatore… era dalla loro parte… o
era fedele solo a un suo scopo ancora
sconosciuto?
Quell’informazione
era troppo importante…
…
dovevamo scoprirlo quanto prima,
per permettere a Junion di ideare una strategia infallibile!
Dovevamo
fare in fretta, però, perché mancavano pochi
giorni all’arrivo del generale
terrestre…
…
e dubitavo
potessimo trovare altri momenti in cui indagare a piede libero!
Capitolo 7 *** Capitolo 7: Un vecchio nemico si fa avanti! Faccia a faccia con la Strega Assassina! ***
Il
piano per attuare la rivolta sta progredendo, con nuove rivelazioni sia
da parte di Junion che da quella dei namecciani.
Nel
mentre, purtroppo, si scopre la verità su Shiro Yamanaka, al
quale resta poco da vivere a causa di una malattia incurabile. Flame,
innamorata persa di lui, la prende molto male ma questo porta i due ad
avvicinarsi ancora di più.
Gabor,
invece, comincia ad avere molti dubbi sull'identità di
Glacial.
A
queste domande, tuttavia, troverete risposte nei prossimi capitoli,
mentre in questo andremo a far visita al Generale Supremo, Dragon
Oronar :-)
Cosa
starà combinando il guerriero, nei mondi del varco oscuro?
Qui,
di seguito, il pulsante delle OST... e BUONA LETTURA!
KINGDOM
HEARTS: THE
LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR
Un
vecchio nemico si fa avanti! Faccia a faccia con la Strega Assassina!
27°
giorno dalla
partenza di Dragon Oronar - Radiant Garden
DRAGON
[Norman's
Theme - THE PROMISED NEVERLAND]
Quando
avevo
deciso di partire in direzione del varco oscuro, mi ero immaginato uno
scenario
completamente differente, costretto ad affrontare molti nemici potenti,
con gli
abitanti di quei mondi pronti ad una possibile guerra…
... ma alla
fine, dopo quasi un
mese, dovetti ricredermi su molte delle mie ipotesi.
La
prima
riguardava la vastità di quella dimensione. In
realtà, scoprii si trattasse di
una piccola galassia composta da una cinquantina di pianeti, tutti di
diametro
quasi irrisorio se paragonati a Glacial 02. Ogni mondo, per giunta, era
a se stante
e non comunicava molto con gli altri. Solo alcuni di questi erano
venuti a
conoscenza della strage sulle Isole del Destino, ma l’aria
che si respirava non
era di certo quella della vendetta.
Tutt’altro!
Gli
eserciti si erano rintanati nelle loro città e gli abitanti
erano crollati nel
panico più totale!
Per
di
più, la maggior parte di quei mondi era molto arretrata
tecnologicamente, cosa
che mi aveva permesso di atterrare senza essere scoperto da possibili
radar…
…
in parole brevi… avevo passato
inutilmente più di venti giorni a temere dei nemici a dir
poco scarni!
Solo
quando raggiunsi Radiant Garden cominciai a percepire qualcosa di
più temibile.
A differenza degli altri mondi da me visitati, quello era
tecnologicamente più
avanzato, dato che, attorno ad esso, vi era una strana barriera
magnetica. Con
tutta probabilità, quel posto era provvisto di un
dispositivo radar per
localizzare navicelle in atterraggio.
Riuscii
ad oltrepassare quella barriera solo grazie all’arrivo di
un'altra navicella
spaziale. La protezione, infatti, si disattivò quel tanto
che bastava per
permettere alla mia navicella di passare.
Ero
sicuro, comunque, di essere stato scoperto, e fu anche per questo
motivo che, dopo
essere atterrato, trasformai la mia navicella in capsula allontanandomi
verso
la città.
Meglio
essere
prudenti e non lasciare in giro tracce.
Ne
approfittai anche per cambiarmi. Non potevo di certo girare su pianeti
sconosciuti con abiti imperiali o battle-suit da combattimento. Ora
indossavo
abiti eleganti; una camicia a maniche corte, un paio di pantaloni non
troppo
aderenti e scarpe in cuoio così lucide che potevo
specchiarmici sopra.
Radiant
Garden era un piccolo regno e la capitale consisteva in una cittadina
dallo
stile medioevale, con più di qualche piazza al cui centro vi
erano bellissime
fontane, dalle più infinite decorazioni. In lontananza,
però, riuscivo anche a
scorgere una torre di controllo, probabilmente quella che permetteva o
negava
l’accesso sul pianeta dall’esterno.
Dopo
aver sgraffignato qualche moneta locale, mi portai di fronte
a una gelateria ed
acquistai un ghiacciolo. Dopo aver pagato il venditore (un
tirchio papero che
aveva provato in tutti i modi a vendermi un altro gelato al doppio del
prezzo),
raggiunsi la piazza principale e mi sedetti su una panchina, come se mi
stessi
rilassando.
Osservai
l'enorme castello che tenevo di fronte a me.
Sembrava
fosse uscito da un libro
delle fiabe... e forse era davvero così, ma io non potevo
saperlo.
[Isabella's
Lullaby - THE PROMISED NEVERLAND]
L'intero
palazzo era circondato da altissime mura in mattoni candidi, e solo un
cancello
permetteva l'accesso al cortile interno. Vi era un solo problema.
L’ingresso
era sorvegliato da due guardie, all’apparenza molto attente e
scrupolose. Poco
si preoccupavano della loro reputazione quando puntavano le loro spade
verso coloro
che si avvicinavano troppo. I malcapitati decidevano saggiamente di
girare al
largo.
Avrei
potuto tranquillamente mettere a ferro e fuoco quel posto, ovviamente
non
compiendo una strage come il comandante Bear od il mio imperatore, ma
non dare
troppo nell’occhio era di sicuro la scelta
migliore…
…
e soprattutto,
non ero così bastardo!
Assaggiai
il mio ghiacciolo…
…
gusto sale marino… salato e
dolce allo stesso tempo…
…
la sensazione sulle sue papille
era piacevole.
Era da
più di vent'anni
che non mangiavo qualcosa di diverso dal cibo della mensa o dei
banchetti
imperiali.
Dopo
aver terminato il mio spuntino, soddisfatto, continuai a osservare
tutto ciò
che lo circondava.
Da
ciò
che avevo intuito, quello era il giorno del mercato settimanale.
Moltissime
bancarelle erano montate affianco ai marciapiedi della piazza, con le
più
svariate mercanzie e cibarie appese su di esse. I venditori facevano a
gara per
accaparrarsi quanti più clienti possibili, urlando a
squarciagola e nelle maniere
più bizzarre possibili le solite frasi di rito.
Poche
persone, però, vi giravano all’interno…
…
eccoli… i primi segni che
qualcosa non andava…
…
o ancora meglio… che quanto
avvenuto alle Isole del Destino non era affatto piaciuto a qualcuno!
Iniziai
a notare molti personaggi più sinistri,
all’apparenza molto cordiali e
disponibili, ma con una forza nascosta molto più alta del
normale. Si
guardavano attorno, chi con severità, chi con sguardo
afflitto e distrutto…
…
avevo fatto centro.
Quelli, con
tutta
probabilità, erano i famosi amici di Topolino!
Si
erano
riuniti tutti vicino ad un bar, ed avevano deciso di occupare i posti a
sedere
fuori dalla locanda. Li contai molto rapidamente. Erano
nove; quattro uomini,
un ragazzo, tre donne e una ragazzina.
[Nezuko's
Theme - KIMETSU NO YAIBA]
“Salve!
Vuole un fiore? Sono dieci munny!”
Mi
voltai di scatto, intuendo stessero parlando con me. Una donna dai
capelli
lunghi e castani, legati con un fiocco rosso a formare una curata
treccia, mi
stava rivolgendo un simpatico sorriso. Aveva gli occhi verdi, indossava
un
lungo abito rosa, e portava per mano un piccolo cestino con i
più svariati e
colorati tulipani che avessi mai visto.
Rimasi
molto colpito dalla cordialità che mi aveva rivolto. Non
sembrava per niente
intimorita dalle cicatrici che solcavano i lineamenti del mio viso.
“Perché
no? Mi piacciono molto i fiori...”
risposi, cercando di non farla
insospettire.
Una
pianta, tuttavia, dovevo ammettere che mi sarebbe piaciuto averla,
dentro la
mia stanza. L’ultima, che avevo recuperato cinque mesi prima,
era stata
attaccata da una strana malattia che l’aveva fatta seccare in
meno di tre
giorni.
La
donna,
raggiante, aveva preso un vasetto con un tulipano rosso e arancio,
già
interrato. Me lo aveva porto, ricevendo in cambio le monete. Meglio non
rivelarle
che quei soldi fossero stati rubati.
Decisi,
però di non concludere quell’incontro. Era da
molto tempo che non intavolavo
discorsi normali con persone normali, e volevo approfittare di quel
momento per
ritrovare quella pace e tranquillità che mi era mancata per
molto tempo, oltre a raccogliere informazioni essenziali su Radiant
Garden.
“Li
coltiva lei? Sono davvero belli…”
“Sì!
Sono contenta che le piacciano!Mi occupo personalmente di ogni
petalo… posso essere sincera,
signore? Non l’ho mai
vista in giro…”
“Vivo
fuori città...” mentii io,
distrattamente, per scacciarle ogni dubbio “…
sono… un tipo solitario. Mi piace la
tranquillità, ma a volte è difficile stare troppo
in solitudine… comunque il mio
nome è Dragon! Piacere di
conoscerla, signorina…”
“Aerith!
Piacere!” gli rispose
la
ragazza con sicurezza “Mi
dia del tu, non si preoccupi!”
“D’accordo…
come
vuoi, Aerith! Non farti problemi nemmeno tu!”
L’ennesimo
suono di spade che venivano sguainate fece voltare entrambi.
Perché non provare
a chiedere spiegazioni con innocenza?
“Sono
un po’ troppo nervose le guardie, o mi sbaglio?”
le feci notare,
mostrandole falsa preoccupazione.
La
ragazza si rabbuiò all’istante, sedendosi di
fianco a me.
“Hanno
paura…” mi rivelò
Aerith, affranta “...
e non hanno nemmeno torto... tu sai di
quello che è successo alle Isole del Destino, vero? Tutti ne
parlano a Radiant
Garden, ormai… hanno trovato l’intero
pianeta distrutto, con le città in
fiamme e milioni di cadaveri putrefatti. Si dice che i responsabili
abbiano persino abusato di tutti i cadaveri
sessualmente…”
Avrei
voluto sparire sotto terra per la vergogna…
…
la rabbia mi spinse a stringere
con forza i pugni, e a malapena riuscivo a non ferirmi con le unghie.
Maledetto
Bear…
lurido assassino!
“Sì…
purtroppo lo so!”
“Abbiamo
paura che possa accadere anche qui...”
ammise Aerith, spaventata “…
alcuni miei amici sono rimasti uccisi in
quella strage, ed erano due fra i Custodi più potenti che
conoscessi… e una mia amica
è sparita senza lasciare
traccia…”
Non mostrai
altra reazione se non
dispiacere…
…
ma dentro di me,
ringraziavo il fato benevolo!
Avevo
trovato gli amici di quella
ragazza!
“Mio
Dio… mi dispiace tantissimo…”
“Non
si preoccupi… ci
stiamo organizzando per andare a cercarla!”
gli rivelò la
ragazza speranzosa “Attraverseremo
il
varco oscuro e la troveremo!”
“Volete
viaggiare oltre il varco?! Ma non è pericoloso?!”
“Non
potremmo mai lasciare una nostra amica nelle mani di quei…
quei bastardi! Che
amici saremmo, altrimenti? Rischieremo la nostra vita per salvarla!”
Colpito
dalla sua grinta, mi voltai imbarazzato da un’altra parte,
più precisamente
verso dove si erano fermati quei nove sconosciuti che mi avevano
insospettito…
…
e mi iniziai a preoccupare
quando mi resi conto che tutti…
…
dal primo all’ultimo…
…
mi stessero
tenendo d’occhio con sguardo assassino!
Sospirai,
sconfitto, domandando ad Aerith.
“Gli
abitanti di Radiant Garden non sapevano
di questa storia… come non conoscevano i particolari del
varco oscuro…”
“No…”
Annuii,
voltandomi con decisione verso la donna.
Il
suo
sguardo era carico di paura e preoccupazione.
“…
mi avete tenuto d’occhio fin
dall’inizio…
fin dal momento in cui mi avete visto atterrare sul vostro
regno…”
“No…
ti teniamo d’occhio dal primo momento in cui hai oltrepassato
il Varco Oscuro!”
Strabuzzai
gli occhi, scioccato.
Da quel
momento?!
Non mi ero reso conto di nulla!
“Tu
sei uno di loro…”
dichiarò Aerith,
alzandosi ed allontanandosi da me, orripilata “… tu sei uno di quelli che ha
ucciso Sora e Rik…”
BOOM!
[Kakuzu
- NARUTO]
La
potenza dell’esplosione costrinse tutti a tapparci le
orecchie, impauriti. L'intera
piazza venne avvolta nella polvere, mentre io ero riuscito ad
allontanare Aerith
dal punto in cui si era allontanata prima, afferrandola in braccio ed
evitando
che un enorme masso ci finisse letteralmente addosso.
"Cosa
è successo?!" esclamai, cercando di
riaprire gli occhi.
Il
mio
naso, però, fiutò puzza di fumo...
“Tu…
tu mi hai salvato…”
“… non
è il momento di discuterne!”
affermai io, severamente, permettendole di
scendere dalle mie braccia “Dobbiamo capire chi ci sta attaccando! Io
non c'entro nulla con tutto questo!”
Quando
finalmente la polvere cominciò a diradarsi per via del
vento, entrambi riuscimmo
a riaprire gli occhi...
…
l’orrore si impossessò di noi,
quando vedemmo l’intero castello avvolto dalle fiamme!
“No… NO!
IL CASTELLO! CHI HA POTUTO FARLO?!”
“Lo
scopriremo solo andando a spegnere le fiamm…”
cercai di rassicurarla,
ma qualcosa di mostruoso mi si parò davanti.
Cinque
giganti oscuri, i quali si stavano tutti dirigendo verso di noi.
“…
e ti pareva non dovessi
combattere…”
dichiarai io, seccamente, mettendomi in posizione di guardia.
Unknown
Non
mi
ero mai sentita tanto potente e sicura di me in tutta la mia vita. Mai
mi sarei
immaginata che i miei piani andassero così bene…
…
stava procedendo tutto
alla perfezione!
Ero
tornata a Radiant Garden, dopo aver studiato la situazione sentimentale
di
Gabor e Kairi, per vendicarmi dei Custodi del Key-Blade rimanenti,
più convinta
che mai…
…
con un
potere tale da poter sottomettere non solo i suoi vecchi
nemici…
…
ma
l’intero Universo!
Alzai
le
braccia al cielo, incanalando tutta la mia oscurità ed
evocando cinque Dark
Side, Heartless mastodontici e resistenti agli attacchi fisici. Li
sguinzagliai
per tutta la città, convinta avrebbero svolto alla
perfezione il loro compito.
Morte e
distruzione... questo
volevo dalle mie creature... e le avrei ottenute entrambe!
Mi
voltai ad osservare il castello di Radiant Garden. Riuscivo ancora a
sentire le
urla degli intrappolati, tra le macerie, arsi dalle fiamme, vivi o
morti.
Sentivo l'odore della carne, del sangue e del fumo...
…
una persona qualunque non
avrebbe retto un minuto di più, respirando quell'aria
così stantia...
…
non io che, al contrario, mi
crogiolai nel piacere, osservando quelle piccole fiammelle precipitare
disperate dai piani alti del castello, urlando a squarciagola prima di
schiantarsi al suolo.
I
più
fortunati morivano sul colpo. Qualcuno, invece, sopravviveva alla
caduta e
gemeva flebilmente prima di morire carbonizzato.
Perfetto...
il mio campo di
battaglia era pronto!
Un’ottima
entrata ad effetto, dovevo ammetterlo…
…
attirare le mie
eroiche prede in trappola, tra le fauci del drago!
Cominciai
a sentire dei passi raggiungermi, correndo nel cortile del
castello…
…
eccoli! erano tutti là!
Mi avevano
raggiunta
in meno di un minuto… che idioti!
Terra,
Aqua, Ventus, Leon, Cloud, Tifa, Lea, Yuffie, Xion…
…
tutti loro rimasero impietriti
quando mi riconobbero.
***
LEON
[Gouchini
Tatsu - NARUTO]
Non
era
più la stessa che avevamo sconfitto anni fa. La sua pelle
perlacea era
ricoperta di piaghe e macchie, e le corna che aveva sulla fronte erano
diventate molto più lunghe. Le sue braccia erano ancora
più orripilanti…
…
sembravano quelle di un
rettile!
“Malefica!”
la chiamò Terra livido di rabbia “Cosa ci fai tu qua?”
***
MALEFICA
Dopo la
sconfitta contro i
Custodi del Key-Blade e, soprattutto, dopo l’umiliazione
subita contro la
novellina Kairi, compresi di non poter continuare a combattere quella
battaglia
dispendiosa. Così avevo deciso, cinque anni fa, di lasciare
che la Nuova
Organizzazione XIII ed i Custodi si fronteggiassero tra di loro, senza
intervenire in alcun modo.
Se non
potevo
sconfiggerli… allora li avrei lasciati ad ammazzarsi tra di
loro!
La vittoria
di Kairi e dei suoi
amici, per quanto mi avesse dato fastidio, mi servì a
togliermi di torno almeno
il potente maestro Xehanort… e non solo!
Come tutti
loro, anche io avevo
assistito alla nascita del varco oscuro… e le mie
attenzioni, da quel momento,
cominciarono a indirizzarsi esclusivamente su di esso. Avevo utilizzato
i miei
poteri, osservando ciò che si celasse oltre quella
spaccatura dimensionale…
…
ed avevo fatto una scioccante
scoperta!
Altri
mondi!
Vi
erano intere galassie, nascoste ai nostri, occhi per centinaia di anni!
La domanda
era… come mai eravamo
stati separati dal resto dell’intero universo?
Avevo
passato quei cinque anni a
studiare e cercare una risposta, sfruttando perfino delle potenti
maledizioni,
che mi cambiarono per sempre nell’aspetto.
Scoprii che
un tempo, oltre
quella spaccatura, vi stava un intero pianeta abitato da soli Custodi
del Key-Blade, e che da questo mondo provenisse colui che tutti
chiamavano
Maestro
dei Maestri. Venni a sapere che i Custodi di quel mondo avevano deciso
di
sterminare una razza aliena, quella dei Demoni del Freddo, considerata
troppo
pericolosa e minacciosa dal resto di quell’universo. Fu lo
stesso Maestro ad
estinguerli…
…
o almeno così aveva sperato di
fare… perché un’intera famiglia di
Demoni del Freddo era riuscita a
sopravvivere e di certo non era rimasta ferma con le mani in tasca!
Quando il
Maestro dei Maestri scoprì il suo fallimento,
capì che il suo pianeta era
destinato a fare una brutta fine…
…
e per questo aveva deciso di
fuggire!
Ebbene
sì… il tanto apprezzato
primo Maestro, in realtà, non era nient'altro che un codardo!
Fu lui
stesso a creare quella
barriera, lasciando che il suo vecchio pianeta venisse fatto esplodere
da un
giovanissimo Cold… il padre di Freezer!
Tutto
ciò avvenne più di
cinquecento anni prima e forse anche di più… ed
ora, quella barriera si stava
dissolvendo aprendo il
nostro mondo a quello esterno!
Avevo
intuito che, se fossi
fuggita da quel varco, avrei non solo scoperto nuovi mondi…
ma mi sarei anche
rafforzata!
Mi ero
anche
liberata per sempre
di Pietro, lasciando che venisse inghiottito
dall’Oscurità. Quell'incapace…
…ancora
non riuscivo a
capacitarsi di essermi fidata di quel buono a nulla!
Fu
così che, due mesi prima
dell’inizio di questa storia, ebbi il coraggio di partire
verso quei mondi così
misteriosi… trovando non solo un alleato insperato...
... ma anche un tesoro che avrei
custodito a costo della mia stessa vita!
***
“Sempre
le stesse frasi… siete troppo monotoni!”
li sbeffeggiai, sorridendo
malignamente “Non siete affatto
cambiati
dopo cinque anni… sarete sempre i
soliti
ingenui!”
“Lurida
strega! Hai idea di
quante
persone ci fossero dentro al castello?” mi
urlò contro Aqua, furiosa.
“E
con ciò?”
La
mia
secca risposta li scioccò a tal punto da lasciarli a bocca
aperta.
Si erano
rammolliti… io ero la
stessa che aveva maledetto una bambina a morte certa! Pensavano davvero
che io
mi sarei fatta degli scrupoli verso degli innocenti?!
“E CON
CIO’?! HAI COMMESSO UNA STRAGE!”
“Ma
davvero?Ahahahahahahahahah!"
allargai elegantemente il mio braccio in
direzione del castello, dal quale ancora precipitavano altre vittime "Pensate
davvero che mi importi di loro?!
No, poveri stolti… a me importa
soltanto
farvela pagare per aver rovinato i miei piani!”
I
miei
nemici erano a dir poco orripilati. Mai, in tutta la loro vita, avevano
assistito a qualcosa di così atroce e inumano.
L'orrore si
trasformò presto in
rabbia... e sete di vendetta!
“Questa
volta hai oltrepassato il limite,
Malefica!” affermò Leon furibondo, col
desiderio di conficcare la sua spada
nel mio cuore “Non era da te
uccidere
degli innocenti con quella crudeltà… niente
stavolta ci impedirà di catturarti e metterti in prigione
per il resto dei tuoi
giorni!”
[Boso
Suru Akui - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Io,
però, non ero per niente impaurita. Al contrario, ero sicura
delle mie
capacità, e lo dimostrai con una semplice magia. Tutti
e nove i guerrieri cominciarono a tremare vistosamente, cercando invano
di
rimanere in piedi. Il loro respiro si trasformò in un
affanno. Era come se cercassero
di non farsi schiacciare...
…
una pressione
sulle loro spalle, pari a quella di un gigante che spiaccicava una
mosca.
“Cos…
cos’è
questa… forza!?”
esclamò ansimando Xion, che si era messa in ginocchio
stremata per la fatica.
“E’
come…
è come se… se fosse aumentata la
gravità!” intuì
Cloud, l’unico assieme
a Terra, Leon e Lea in grado di sopportare quel cambiamento.
“Che
bravo il nostro vecchio soldato… hai
indovinato!” mi
congratulai falsamente
con lui “Sto usando l’un
per cento del
mio nuovo potere per aumentare la gravità attorno a voi di
cinque volte. Giochiamo ancora un po'... e se
invece la
aumentassi per dieci?”
Nemmeno
i quattro uomini riuscirono più a sopportare la nuova
gravità e vennero
sbattuti letteralmente per terra. Tutti gli altri, invece, stavano
letteralmente soffocando, con i polmoni che non riuscivano
più a inspirare
aria.
Erano tutti
al tappeto...
…
ed io non avevo
mosso un solo dito!
Viaggiare
per quei mondi mi aveva reso più potente che mai…
…
padrona della mia
stessa oscurità!
“Quanto
siete patetici… potrei
schiacciarvi come insetti, con le suole delle mie scarpe, se
solo lo volessi!”
Mi
avvicinai
lentamente a ciascuno dei miei nemici e cominciai a punzecchiarli, sia
col
piede che con il mio bastone appuntito, sicura della mia vittoria.
Per
loro
non ci fu umiliazione peggiore di quella...
…
non solo erano impotenti
fisicamente, ma anche abbattuti moralmente, senza che potessero provare
a
salvare qualcuno dalle fiamme del castello...
“Xion…
la nostra bambolina… se continui a divincolarti
così perderai qualche pezzo! E
guardate l’invincibile ninja come si dimena…
Yuffie, la pesciolina spiaggiata!
Tifa… povera cara! Tendere la mano a Cloud non
servirà a niente… nemmeno lui
riesce a muoversi!”
“Brutta…
stronza…”
esclamò con rabbia
Cloud che tentava invano di rimettersi in piedi.
“Sta
giù, cattivone!” lo derisi io,
spingendolo col piede per terra “Se
non fai il bravo mi troverò costretta a infierire sulla tua
migliore
amica… e
ti assicuro che non riuscireste a staccare da terra ciò che
rimarrebbe di lei!
Aqua… povera Aqua… stai forse soffocando? Non
riesci a respirare? Stai
piangendo? Forse i tuoi amici potrebbero… ah no…
anche loro stanno soffrendo!”
“Non…
ti permetterò…”
provò a rialzarsi
Ventus, con le lacrime di frustrazione che solcavano le sue guance, ma
subì lo
stesso trattamento di Cloud, e lo stesso trattamento venne riservato a
Terra da
parte mia.
L’ultimo
fu Leon, al quale riservai il trattamento peggiore.
“E ora
tu… Squall Leonhart… come ci si sente ad essere
impotenti di fronte alla morte
dei tuoi amici? Cosa provi nel sentire i miei Dark Side distruggere
tutto
quello che avete ricostruito… e le urla dei tuoi cittadini
che a uno ad uno
sprofondano nell’oscurità?”
“Sei…
sei solo una viscida
strega…”
affermò con rabbia Leon, cercando di rimettersi in piedi.
I
suoi
muscoli erano tesi al massimo...
…
i suoi amici non l'avevano mai
visto spingersi fino a tanto!
“Non…
non ti
permetterò… di fare del male a
qualcun altro… non
perderò un altro
amico! NON DI NUOVO!”
Con
uno
sforzo immane riuscì a gettarsi contro di me, impugnando la
sua fidata
Gunblade. Il suo
sforzo, però, fu del tutto inutile.
Mi
bastò
concentrare più potere verso lo spadaccino per sbatterlo di
nuovo per terra. Potevo
aumentare la gravità fino a mille volte di
più. Era una battaglia persa in
partenza, per tutti loro!
“Un’azione
degna del Capo di Restaurazione… ma sei sciocco se pensi che
contro di me serva
a qualcosa!” continuai a prenderlo in
giro mentre lo soffocavo per
terra…
…
e
rivelai loro, perfidamente.
[Crimson
Flames - NARUTO]
“Non
vi è bastato ciò che
è successo ai
vostri amici?”
Nessuno
rimase impassibile davanti a quella confessione così diretta.
“Tu…
sei stata tu a…”
“Non
proprio… ho
controllato uno dei miei nuovi… alleati…
e ho sguinzagliato il suo esercito per
tutte le Isole del Destino!” ammisi, con
crescente orgoglio e
crogiolandomi nel mio bellissimo ricordo “Non
avete la minima idea di quanta soddisfazione mi abbia dato vedere Sora
morire
in braccio alla sua principessa… vedere la testa di quel
traditore di Riku
volare per aria dopo essere stata staccata dal suo corpo… e vedere quella puttana gemere, piangere e urlare
di dolore mentre la
stupravano e la imbrattavano nel suo stesso sangue! Sapete
qual è stata la soddisfazione
più grande? Mi è
bastato prendere il
comando di un piccolo plotone militare oltre il varco oscuro!
Non è mai
stato così semplice… ed il risultato, in fin dei
conti, è stato molto
appagante!”
“…
tutto questo… hai fatto tutto questo… solo per
vendetta!?” affermò
furibonda Tifa, in lacrime “Hai
ucciso
Sora e Riku! Erano… solo dei ragazzi!E Kairi…
come hai potuto abbassarti fino a questo punto? Come può
appagarti tutto
questo?”
La
provocazione, però, le costò un aumento di
gravità da parte mia, che la portò a
gemere di sofferenza. Il suo cervello era sul punto di scoppiare e le
sue
orecchie fischiavano pericolosamente...
“Solo
dei ragazzi… solo dei ragazzi! Quei
tre mi hanno rovinato la vita! Hanno distrutto tutti i miei sogni di
conquista…
non meritavano di vivere! Dovevano soffrire per ciò che
avevano fatto! Non
potevo permettere loro di passarla liscia… e non posso
permetterlo nemmeno a
voi!”
Lo
sguardo che mostrai loro e la terrificante risata che sbattei davanti
alle loro
facce, fece capire a tutti che la loro ora era ormai giunta…
"Per voi
è finita! Dominerò
tutti i mondi...
dominerò anche l'Im..."
[My
Name - NARUTO]
“Sei
stata tu a compiere questo disastro?”
La
nuova
voce, proveniente dalle mie spalle, mi costrinse a voltarmi di scatto.
Ero
incredula.
Non potevo credere ai miei occhi…
…
primo... la persona che avevo
di fronte non risentiva minimamente della mia magia di
gravità, segno di grande
potenza fisica e resistenza.
Secondo...
mi sembrava di aver
visto quell'uomo da qualche parte...
No! Non
sembrava... era proprio lui!
“Il
Generale Supremo dell’Imperatore
Glacial…
Dragon Oronar… ma quale onore!”
affermai sprezzante, liberando tutti gli altri dalla potente magia. I
loro
polmoni ricominciarono ad inspirare quanta più aria
possibile, mentre i loro
muscoli tornarono alla loro forma originale. Erano doloranti e non
riuscivano
ancora a rialzarsi.
Sapevo
di non potermi occupare di Dragon e di tutti i Custodi rimanenti in una
volta
sola. Provai, un’ultima volta, ad aumentare la potenza della
mia magia e a
riscagliarla verso l'uomo...
…
il
quale mi si avvicinò tranquillamente camminando, come se
niente fosse!
Ci
ritrovammo
faccia a faccia. Ero molto più alta del terrestre, ma fra i
due, quello più imponente
era lui.
“Sarei
voluto passare prima da qui…”
spiegò ai presenti il generale, senza staccarmi gli occhi di
dosso “…
ma
mi sono dovuto occupare di quei cinque giganti neri!”
“Cos…
i
Dark Side!” esclamai sbalordita,
indietreggiando di qualche passo.
Non
riuscivo a credere a ciò che stessi ascoltando. Le mie
creature erano molto più
potenti di cinque anni fa, ed un solo Heartless poteva mettere in
difficoltà
qualunque Custode…
…
quel terrestre era riuscito a
distruggerne non uno, ma cinque tutti insieme… e non si
trattava di semplici
Heartless…
…
ma di
potentissimi Dark Side!
Cominciai
a capire il motivo per il quale quel tizio fosse temuto da tutti i suoi
soldati. Glacial faceva benissimo a fidarsi di un guerriero
così potente.
“Ti ho
sottovalutato…” ammisi io,
sinceramente preoccupata “… ma
non accadrà una seconda volta! La prossima volta mi
occuperò sia di te che del
tuo esercito! Puoi starne certo!”
“Ma
che peccato… te
ne vai già? Ed io che volevo giocare con te…”
“Non
provocarmi, generale… non
sei diverso da me!” gli risposi
io, però, con un ghigno spavaldo, rivelando a tutti
“Tu sei il primo responsabile di
quanto accaduto alle Isole del Destino!”
Dragon
ringhiò furibondo ed allargò le sue braccia,
pronto a trasformarsi. Anche tutti
gli altri, mi accorsi, si erano ripresi ed erano pronti ad attaccarmi.
Il
tempo
di giocare era finito. Sarebbe stato meglio sfruttare le mie energie
per il
piano alla Base Militare.
"Ci
vedremo molto presto, generale! Prima di quanto tu possa immaginare...
e quando
ti avrò sconfitto bacerai la punta del mio bastone!"
Aprii
un
piccolo portale oscuro, fuggendo da quella battaglia inutile…
…
non prima di sentire l’ultima
frase del Generale Supremo nei miei confronti.
“Scappa
pure, lurida troia…” mi derise
minaccioso il terrestre “…perché
quando ti ritroverò... non saranno
i miei piedi che bacerai!”
***
DRAGON
[Pain's
Theme - NARUTO]
Mi
voltai verso gli sconosciuti. Erano rimasti fermi per più di
un minuto, senza
sapere cosa dirsi o come agire, prima che un’altra persona
sbucasse fuori da un
piccolo nascondiglio.
Era
Aerith…
“Aerith!”
esclamò, sorpresa, la donna che si chiamava Yuffie
“E’
pericoloso rimanere q…”
La
ninja
non riuscì, però, a finire la frase.
Tutti
rimasero scioccati quando videro la ragazza utilizzare una magia di
ghiaccio
nei miei confronti, congelandomi sul posto. Solo la mia testa venne
lasciata
completamente libera.
Dovevo
immaginarmelo. Meglio
non accennare alcuna protesta, se volevo riconquistare la loro fiducia.
“Aerith…”
esclamò sbalordito Cloud.
La
sua
amica era in lacrime.
“Sono
stati i tuoi soldati… SONO STATI I TUOI SOLDATI A UCCIDERE
SORA E RIKU! SIETE
STATI VOI A UCCIDERE RE TOPOLINO! SIETE STATI VOI A FARE QUELLA STRAGE
ALLE
ISOLE DEL DESTINO!”
“Non
mi lascerai nemmeno spiegare, giusto Aerith?”
compresi, per niente
intimorito dalla situazione in cui ero finito.
Sapevo
sarebbe potuto accadere. La
ragazza, oltre ad avermi ingannato, aveva assistito al combattimento
contro i
Dark Side. Aveva
visto la sete di sangue del Drago Nero, ed ora aveva avuto la
conferma da
parte di quella strega.
“SPIEGARE?!
COSA VORRESTI SPIEGARCI!? MI HAI
MENTITO! MI SONO SEDUTA DI FIANCO A UN ASSASSINO!”
“Ma
andiamo! Salvare la
tua vita, quella dei tuoi compagni… non ti basta
a
scagionarmi?”
“No…
non basta!”
A
rispondere fu Aqua, la quale aveva sguainato il suo Key-Blade,
così come Terra e
Ventus.
“Perché
sei qui?” domandò minaccioso
il primo, avvicinandosi a me e puntandomi
la sua arma contro “Cosa
ti ha portato a Radiant Garden?”
Decisi
di
dire loro la verità. In
fondo, se solo avessi voluto, mi sarei liberato facilmente da quella
morsa di
ghiaccio. Mostrarmi sincero li avrebbe spinti a non compiere gesti
insulsi
contro l’impero…
…
non avevano ancora capito con
chi avevano a che fare…
…
non avevano
compreso chi fosse il vero nemico!
“Vi
stavo cercando…”
ammisi, tra gli
sguardi sbigottiti dei presenti “… volevo parlare con un certo Yen
Sid…”
“YEN
SID?!”
Tutti
si
guardarono tra loro incerti.
“Non
mi fido!”
esclamò sicuro Lea “Questo
stronzo punta ad altro! Si vede che ha la puzza sotto al naso!”
“Nemmeno
io mi fido di lui!” affermò
perentorio Cloud, che sguainò la sua spada…
…
una
Claymore dalla lama lunga più di un metro e mezzo.
Ok…
quella era un’arma molto più
minacciosa con il quale spaventare i propri nemici.
Chiunque
avrebbe visto la morte in faccia vedendosi puntare quell'abominio di
arma, ma
non io, che affrontai lo sguardo dell'ex-Soldier, senza voltarmi.
“Cloud…
non c’è bisogno di arrivare a tanto!”
si intromise Leon, rimproverando
il suo amico e intimandogli di rinfoderare l'arma “Ed anche voi!”
riferendosi ai tre Custodi, che fecero svanire i Key-Blade dalle loro
mani.
Poi
Leon
prese una decisione immediata.
“Sarà
Yen Sid stesso a decidere se
parlare o
meno con lui!”
“Leon,
sei sicuro di quello che fai?” gli
domandò preoccupata Tifa “Quest’uomo
potrebbe…”
“No,
non lo farà… Yen Sid
è un Maestro del Key-Blade e sa
come difendersi! Ora però non è
quest’uomo il problema più serio!”
“Di
cosa…”
provò a comprendere Aqua, ma
fui io a rispondere a tutti loro.
“Il
vostro amico ha ragione… il vostro castello è
ancora in fiamme! Non è a me che
dovete rivolgere i vostri sforzi!”
Tutti
loro si voltarono orripilati verso la struttura arsa dalle fiamme.
Tanta era la
rabbia nei confronti dei nostri amici, che si erano quasi dimenticati
delle
vittime che stavano morendo dentro al castello…
…
no… in realtà avevo il sospetto
che non ci fosse alcun sopravvissuto.
“Xion!”
affermò Leon
alla sua amica “Vai
da Merlino e digli di raggiungerci qui immediatamente! Abbiamo bisogno
che
l’incendio al castello venga domato!”
“Subito!”
esclamò la giovane ragazza, correndo a perdifiato in
direzione della città.
Tutti
i
custodi rimasti nel cortile del castello, rievocarono il loro Key-Blade
ed
usarono una magia di acqua per domare le fiamme, per quanto fosse
possibile.
Passarono
cinque minuti, nei quali non venni mollato di vista da Leon, mentre
Aerith,
ancora in lacrime, continuava ad utilizzare la sua magia per tenere
bloccati i
miei movimenti.
Poi
Xion
li raggiunse, accompagnata da un buffo vecchietto dalla lunga
capigliatura, con
la barba bianca che gli arrivava alla vita. Indossava una lunga tunica
azzurra
ed un cappello a punta. Impugnava una bacchetta magica in mano, con la
quale
stava già giostrando per materializzare l’acqua.
Il
cielo
si oscurò all’istante. Enormi nuvoloni si
addensarono sopra il castello, e da
essi cominciò a scendere una pioggia talmente fitta da
riuscire a spegnere le
fiamme.
“Fiù…
si è spento… ALA KAZAM!”
Le
nuvole, come erano apparse, si erano dissolte nel nulla. Del castello
rimanevano soltanto parte dei muri esterni, anneriti dalla cenere.
Delle
persone all’interno, come
temevo, nessuno era sopravvissuto.
“Terribile!
Chi è stato a compiere un disastro del genere?”
domandò senza parole il
mago, basito davanti a quel tetro spettacolo.
Nessuno
ebbe all'inizio il coraggio di rispondergli. Si sentivano i primi
responsabili
di ciò che era accaduto, e ciò li addolorava
profondamente.
“Malefica!”
rispose poi Yuffie furibonda “E’ sempre lei... SEMPRE LEI! MA STAVOLTA
NON
LA PASSERA' LISCIA!”
Merlino
annuì afflitto. Aveva capito quanto tutti stessero morendo
dentro...
“E chi
è quell’energumeno che avete imprigionato dentro
al ghiaccio?” chiese
poi il mago, indicando la mia figura, per sviare da quel discorso.
“Un uomo
che ci deve delle risposte… ma adesso non perdiamoci in
chiacchiere!”
affermò frettolosamente Leon prima di chiedere un favore al
vecchio “Merlino…
abbiamo bisogno che Yen Sid ci
raggiunga all’istante! E’ una questione della
massima urgenza, e riguarda
proprio l’uomo in trappola. Puoi fare qualcosa?”
“S…
si,
d’accordo, come vuoi! Proverò a
contattarlo dalla mia sfera, ma sta dentro
la mia torre, e sarebbe meglio se voi… si,
meglio se ci tele-trasportassimo tutti lì direttamente!”
Nemmeno
finì di parlare…
…
che
tutti ci ritrovammo all’interno di un enorme stanza con
scaffali in ogni dove,
ripieni di libri di ogni genere.
“Notevole…”
affermai, ammirando l’incredibile capacità di
Merlino.
“Perché
non puoi tele-trasportarci direttamente da Yen Sid?”
domandò Ventus al
mago, che nel frattempo si era avvicinato alla sua scrivania.
Qui
Merlino recuperò una piccola sfera di cristallo.
“Non
posso farlo...” rispose con
semplicità il vecchio mago “… il pianeta di Yen Sid è
protetto da una
barriera che impedisce a chiunque il tele-trasporto senza il permesso
del suo
abitante!”
Ora capivo il motivo per il quale la
mia navicella non era stata in grado di percepire il pianeta di Yen
Sid. Furbo, questo vecchio.
Merlino
si avvicinò al gruppo e cominciò a usare la sfera.
Solo
che, a dire la verità…
“Allora,
vediamo… sblocco schermata…
menù… rubrica… scendiamo, Mastro
Gandalf, Maga
Magò, Hermione Granger… accidenti, ora ricordo!
Dovevo chiamare Sibilla! Ora
chi la sente quella spocchiosa… ‘So prevedere il
futuro! Il mio allievo ha
sconfitto Tu Sai Chi! ’. Io ho fatto salire al trono un
ragazzino di dieci
anni! Altro che profezie coi fondi di caffè!”
“MERLINO!”
“Ah,
scusa! Stavo divagando… ecco! Yen Sid! Attivo la chiamata…Yen Sid,
salve… sì, ecco, Leon mi ha chiesto se
lei poteva raggiungerci a Radiant Garden per una questione della
massima
urgenza… sembra si tratti di un uomo che hanno
catturato… uhm… si… si… mi
sta
dando il permesso di tele-trasportarlo nel suo ufficio?!
Aprirà un piccolo
varco nella barriera del suo pianeta? Yen Sid… ne
è sicuro? Questo tipo… ecco…
non mi pare sia un brav’uomo, non so se mi spiego…”
“Grazie
tante…”
esclamai, sottovoce,
senza tanti complimenti.
“Merlino non
ha tutti i torti…” lo
avvisò Cloud portando di nuovo la punta della sua
Claymore a pochi centimetri dalla mia giugulare, ma stavolta
sputai
sulla lama incurante del pericolo.
"Che
razza di...!"
Cloud avrebbe tentato di staccarmi la
testa dal collo, se Leon non l'avesse nuovamente bloccato.
“…
si… si…
capisco” continuò a
parlare Merlino, prima di affermare scioccato “C… CHE?! VUOLE CHE VENGA DA
LEI DA SOLO?! QUEST’UOMO POTREBBE… SI
MA…ah… e va
bene… riferirò agli altri…”
Dopodiché
il mago chiuse la chiamata e si voltò verso i suoi amici,
basito.
“Yen
Sid vuole… che sia solo il prigioniero a essere
teletrasportato!”
“Che
cosa?! Il vecchio è uscito di senno?”
esclamò incredulo Lea.
“Probabile…”
lo
appoggiò Yuffie
mettendosi una mano sulla fronte.
“Non
se ne parla! Io andrò con lui!”
affermò decisa Aqua avvicinandosi al
generale “Qualcuno dovrà
tenere d’occhio
questa feccia…”
“Tremo
come una foglia…”
la sbeffeggiai
io, prima di domandare loro “Potreste almeno rendermi un po’
più
presentabile? Si congela qui dentro!”
“NO!”
Castello
di Yen Sid
DRAGON
[Merlin's
Study - BEST OST IN THE WORLD]
Il
teletrasporto nel castello di Yen Sid fu esattamente come quello che mi
portò
da Merlino.
Ancora
imprigionato all’interno della lastra di ghiaccio, fui
accompagnato da Aqua,
Aerith e dal mago stesso.
La
stanza in cui arrivammo era circolare. Una piccola libreria, ricolma di
libri
molto vecchi e antichi, riempiva quel posto tanto spoglio quanto intimo
e
accogliente. Di fronte a noi, un altro vecchio stregone sedeva sulla
sedia
dietro la scrivania. A differenza di Merlino, Yen Sid era molto
più muscoloso ed
imponente. Bastava un solo sguardo al suo viso per farmi capire chi
fosse il
più temibile fra i due maghi che avevo appena conosciuto.
Nemmeno
io rimasi impassibile, davanti a quell’uomo.
Gli
unici due in grado di mettermi tale pressione erano Cargoth e
l’Imperatore
Glacial…
…
e le
sensazioni che stavo provando, in quel momento, erano pericolosamente
più
vicine al secondo!
“Mi
sembrava di essere stato piuttosto chiaro, Aqua ed Aerith…”
le
rimproverò entrambe Yen Sid, ma per tutta risposta le due
non smisero di
fulminarmi con il loro sguardo.
Il
vecchio mago sospirò pazientemente, prima di chiedere loro
“Almeno
potreste liberarlo dal ghiaccio…”
“Non
c’è problema, ci penso io!”
affermai
con tranquillità, facendo evaporare il ghiaccio in pochi
secondi sotto lo sguardo
incredulo delle ragazze.
"Tu?! Tu
potevi...?!"
"Non
mi hanno ordinato di combattere, signorine... se mi fossi liberato
all’istante,
allora avreste dovuto preoccuparvi!"
Ciò
fece
capire loro quanto fossi, in realtà, più forte di
quello che pensassero.
I
due
maghi, al contrario, non sembravano affatto sorpresi. Avevano percepito
fin
dall'inizio la mia vera potenza, ma solo uno di loro non aveva la
minima paura
di me.
“Non
mi aspettavo nulla di diverso da te, Dragon Oronar...”
ammise Yen Sid,
facendo apparire quattro sedie di fronte alla sua scrivania “… avrei
preferito una conversazione più riservata… ma
queste ragazze sono troppo
preoccupate per la mia incolumità, e dubito vogliano
lasciarmi da solo con te!”
"Ed
io
non ho nulla da nascondere..." affermai con
tranquillità,
piazzandomi sulla sedia al centro.
“Sarà
meglio per te!”
esclamò rabbiosa
Aerith incrociando le braccia al petto e ticchettando un braccio con
l’indice,
mentre si sedeva al mio fianco. Aqua fece lo stesso, mettendosi alla
mia destra,
mentre Merlino si limitò a prendere la sedia più
lontana dalla scrivania.
Mi
trovavo
faccia a faccia con il più vecchio Maestro del Key-Blade
ancora vivente. Il vero obiettivo della mia missione si era parato
dinnanzi a me e non potevo assolutamente sprecare
un'opportunità simile.
“Ora
che siamo tutti qui…”
cominciò
allora il vecchio ed imponente mago “… sono molto curioso di sapere
ciò che avevi
intenzione di dirmi…”
“La
ringrazio per avermi permesso di parlare
con lei, signor Yen Sid. Sono venuto a
conoscenza della sua esistenza grazie a uno dei suoi Custodi, colui che
voi
chiamate Topolino…”
“Quello
che avete ucciso per primo, vero?!”
affermò livida di rabbia Aqua, prima che Yen Sid la
stoppasse con la mano.
“Sappi
che io sono a conoscenza di tutto quello che è avvenuto sul
tuo pianeta...”
ci rivelò il vecchio maestro, cogliendomi di sorpresa
“Spero non
ti dispiaccia fare un
riassunto alle due ragazze, così che non possano
interromperci più…”
“No,
nessun problema...”
accettai, incredulo
ma comprensivo, prima di iniziare il racconto.
“Due
mesi fa… un oggetto non identificato è atterrato
su Glacial 02, il pianeta su
cui ora soggiorno assieme ai miei soldati. Quando sono arrivato sul
luogo
dell’impatto, i miei uomini si erano già occupati
della situazione… tre dei
vostri amici, dal loro racconto, ci hanno attaccato, uscendo
però sconfitti…”
“Erano
Topolino, Paperino e Pippo, giusto?”
domandò Aqua.
“Sì.
Il topo è riuscito a scappare, mentre gli altri due sono da
allora dentro al
Carcere di Hollywood. Topolino, poco più di un mese fa,
è uscito di nuovo allo
scoperto e mi ha affrontato per liberare i suoi amici…
l’ho sconfitto…”
“COS…
HAI BATTUTO RE TOPOLINO?”
esclamò
scioccata Aerith, alla quale annuii prima di continuare.
“Non
sono stato io a ucciderlo però… dopo la
battaglia, l’ho portato in uno degli
ospedali della base per curarlo, e lì abbiamo cominciato a
parlare. Abbiamo
parlato dei vostri mondi. Ero intenzionato a venire qui già
da allora, ed ero
pronto anche a liberarli tutti e tre… se non fosse stato per
il comandante
Bear… è stato lui a uccidere Topolino e a
saccheggiare le Isole del Destino.
Intendeva screditarmi… lui e tanti altri soldati sono sempre
stati contrari
alla mia linea non violenta…”
“Linea
non violenta?”
domandò curioso
Merlino.
“Dragon
Oronar è il Generale Supremo
dell’Impero
Kagakuriano, un popolo tecnologicamente molto più sviluppato
del nostro, che è
tiranneggiato da un dittatore di nome Glacial. Quest’ultimo
è molto famoso per la sua crudeltà e la sua sete
di
sangue… molte sono le persone che ha ucciso. Perfino il
maestro Xehanort ha una
morale molto più limpida di
quell’essere… ormai Glacial spadroneggia senza
impedimenti per l’intero Universo oltre il varco oscuro!”
spiegò Yen
Sid ai presenti “Dragon
è diventato molto famoso per la sua intelligenza e la sua
scaltrezza.
Stipula degli accordi per annettere interi pianeti
all’impero, per evitare
inutili battaglie e favorendo entrambe le parti!”
“In
questo modo evito che ci siano degli spargimenti di sangue...”
continuai a spiegare io “…
ai vecchi
soldati, però, questo non piace e Bear era uno di questi. Ha
preso un plotone
di giovani soldati, ancora alle prime armi, e li ha portati oltre al
varco
corrompendo le loro menti. Da lì… penso sappiate
quello che è successo...”
Le
ragazze erano disgustate.
“Con
che dignità hai il coraggio di lavorare per un criminale del
genere? Non hai
nemmeno lasciato andare Pippo e Paperino… perché
dovremmo crederti?” mi
disse Aerith, schifata, prendendosi però una risposta molto
impulsiva e
schietta da parte mia.
“Primo!
Se lasciassi andare i vostri amici
dopo quello che è successo, l’intero esercito si
ribellerebbe a me e li
inseguirebbe per tutto l’Universo! Secondo! Credi che mi
faccia piacere essere
a capo di un esercito di mostri?! Glacial non ha dalla sua parte solo
la
crudeltà... ma è anche il guerriero
più potente dell’universo! Può far
esplodere un intero pianeta, se solo lo volesse… e lo ha
anche fatto molte
volte, se ti può interessare…”
“PIANETI?!
QUEL MOSTRO DISTRUGGE INTERI
PIANETI?!” esclamò ad occhi sgranati
Merlino, scioccato ed orripilato “COME
SI PUO’ PERMETTERE CHE UN ESSERE DEL
GENERE ESISTA ANCORA? VA FERMATO IMMEDIATAMENTE!”
“Se
vuoi provarci fallo pure…”
lo invitò
sarcasticamente Dragon “… sempre che tu riesca a sconfiggere un
Demone del Freddo, sia chiaro!”
“U…
UN DEMONE DEL FREDDO?! ESISTONO
ANCORA?!”
A
Merlino cominciarono a tremare le braccia e le gambe per la paura.
Durante i
suoi studi, ne ero convinto, aveva sentito parlare di quelle creature e
di quanto
potessero essere pericolose.
Secondo le
nostre leggende,
infatti, quelle creature erano i figli del diavolo in persona!
“Non
potete nemmeno organizzare una
rivoluzione, immagino…” provò
a consigliare sarcastica Aqua al generale “… ma
sono convinta che questo non avvantaggerebbe te, perciò non
lo faresti mai…
giusto? Sono convinta che il tuo scopo sia quello di prendere il posto
del tuo
imperatore… non sei diverso da lui!”
Ok…
questo era troppo!
Lo
sguardo che le scoccai le fece perdere molta della sua sicurezza.
“Sono
consapevole di non essere un santo,
signorina… ma non azzardarti a
paragonarmi all'Imperatore! Lui mi ha salvato la vita e mi rispetta
come
nessun’altro, ma se ho provato a calmarne il comportamento,
non è stato affatto
per un mio tornaconto! Una delle cose che odio di
più al mondo… sono
coloro che se la prendono con i più
deboli! Se pensi che mi piaccia essere il responsabile di uno
sterminio… allora
sappia che il comandante Bear, una volta tornato su Glacial 02,
è stato
dichiarato colpevole di alto tradimento, violenze carnali e stragismo,
così
come tutti i suoi soldati. Hanno ricevuto la pena capitale per mio
stesso
ordine!”
Le
due
ragazze sgranarono gli occhi incredule, non consapevoli che
l’assassino di Sora, Riku e Topolino fosse già
morto.
“E non
solo…” rivelò loro
Yen Sid “…
so che Kairi è nella vostra prigione
insieme a Paperino e Pippo… dico bene, generale?”
“KAIRI
E’ VIVA?! E ANCHE PAPERINO E PIPPO!?”
Annuii,
deciso.
“Bear
l’ha portata via dalle isole. Quando i miei soldati
l’hanno trovata era ancora
viva… ma dubito sia più quella che voi
conoscete…”
“Che…
che intendi dire?” domandò
Aerith preoccupata per la sua amica.
“Il
sottoposto di Dragon ha abusato della nostra amica e compagna”
rivelò affranto
Yen Sid “Ha giocato col corpo e con
il
cuore di Kairi, strappandole via tutta la sua purezza e la sua
dignità... mi dispiace…”
Aqua
e
Aerith si coprirono la bocca. Erano sotto shock.
La
prima
non la smetteva di distogliere lo sguardo dal suo maestro, in preda al
disgusto
e al dolore, mentre la seconda aveva cominciato a piangere per il
ribrezzo di
ciò che avevano fatto a Kairi.
[Mukosei
Anguish - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Quindi…
quello che ci aveva detto
Malefica
era vero…”
“Ora
sapete come è andata davvero...”
finii di raccontare, abbassando lo
sguardo, mortificato “Mi spiace
davvero
per tutto quello che è successo, per quanto possiate davvero
credermi… anche se il mio
imperatore non accetterebbe
un gesto simile da parte mia… io, Dragon Oronar, Generale
Supremo dell’Impero
di Kagaku, nonché consigliere personale di Glacial, mi
voglio scusare a nome di
tutto il mio popolo e del mio imperatore per quello che è
successo alle Isole
del Destino. Pagherò ogni mia colpa
nell’aldilà, senza oppormi, ed espierò
da
solo questo nostro affronto nei vostri confronti!”
Aqua
non
riuscì più a trattenersi, e come
l’amica, anche lei cominciò a piangere e a
produrre lamenti che straziarono il cuore di tutti i presenti. Ci
vollero molti
minuti prima che entrambe riuscissero a calmarsi un po’. Poi
la maestra del Key-Blade si voltò verso il suo mentore,
arrabbiata.
“Lei
sapeva tutto questo…
perché non ce ne ha
mai parlato?”
“Perché
vi sareste buttati a capofitto per salvare Kairi e gli altri, morendo
nel
tentativo!” sentenziò
fermamente Yen Sid “Non siamo in
grado di contrastare l’impero di Glacial, e se i Custodi
cessassero di esistere allora l’Oscurità
prevarrebbe sulla Luce, e niente si
salverebbe… soprattutto ora che
Malefica
è uscita allo scoperto!”
“Parla
di quella donna con le corna?” domandai
al vecchio mago, incuriosito.
“Esatto.
E’ stato a causa sua se ho
chiesto a
Topolino, Paperino e Pippo di partire verso l’Impero. Quella megera ha incominciato a fare diversi viaggi
verso i vostri
pianeti… due in particolare… Glacial 01 e Glacial
02!”
Davanti
a quella rivelazione, rimasi del tutto spiazzato. Mi alzai dalla sedia
e
fissai, paonazzo, lo stregone.
[Villain
- BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Non
può essere… è impossibile! I nostri
radar se ne sarebbero accorti!”
“Malefica
è una strega, generale. L’abbiamo affrontata molti
anni fa, e già allora era
molto potente. Dubito che i vostri radar siano in grado di
rintracciarla. Lei gioca
con le sue prede, le corrompe con
l’Oscurità all’interno dei loro cuori, e
le fa diventare suoi giocattoli… più
Oscurità possiede il suo obiettivo, più
facile diventa per lei comandarlo e controllarlo. I Custodi
che sono morti per mano
del tuo sottoposto erano molto forti, generale, e se Malefica non lo
avesse
potenziato di nascosto, a quest’ora Bear sarebbe nelle
prigioni di Radiant
Garden. L’idea di attaccare le Isole del Destino, quella di
utilizzare la
Gummi-Ship di Topolino come radar per spostarsi in questi
mondi… dovresti conoscere molto
meglio di me il
comandante Bear… pensi davvero che lui sia stato in grado di
escogitare un
piano così ben architettato?”
Ero
a
dir poco senza parole…
…
il
ragionamento del vecchio maestro del Key-Blade non faceva una minima
piega!
Fui
costretto di nuovo a sedermi sulla sedia, per non crollare in ginocchio.
Quella
strega… era
riuscita a giocarmi sin dall’inizio!
“Sapeva
che io avrei ucciso Bear senza alcuna
esitazione… e che avrei anche ucciso tutti quelli che lo
avevano accompagnato…
lei così avrebbe continuato ad agire nell'ombra... ed io non mi sono accorto di nulla!”
“Agisce
sul tuo esercito da più di due mesi!”
continuò imperterrito Yen Sid “Lo
spinge ad essere molto più sadico e
barbaro nei confronti dei prigionieri, e sta accumulando sempre
più potere
grazie all’Oscurità dei vostri cuori. Gli
Heartless che hai combattuto, il
giorno prima della partenza… quelli
erano tuoi soldati soggiogati dall’Oscurità di
Malefica! Quella strega voleva
uccidere Kairi. Aveva un conto in sospeso con lei, e
probabilmente non le è
andato a genio il fatto che quel soldato, il ragazzo di nome Junion,
l’abbia
difesa… e se non fosse stato per te, sarebbe anche riuscita
a farla fuori!”
“Mio
Dio…” esclamò
basita Aqua “Kairi
è quasi morta?!”
“Non
so quali possano essere i suoi futuri
movimenti…” continuò a
parlare il mago, ignorando la sua allieva“…
quello di oggi era un vero e proprio attacco volto a fare una
strage… voleva tutti i Custodi
morti per impedirgli
di portarla da me, generale Dragon.Ma voglio darti già una risposta molto ferma, e
della quale non mi pento
assolutamente. No… non intendo
accorpare questa zona di universo all’impero Kagakuriano, non
ora che Malefica
è in giro a combinare disastri. Non sono
uno
stupido. Se il
problema ‘Malefica’ non si fosse presentato, avrei
accettato ogni tua proposta
pur di evitare una battaglia contro Glacial. Ora, però,
quella megera si è
celata perfino ai miei occhi. Sappiamo
che
il suo
obiettivo è dominare incontrastata su tutto
l’universo… e credimi se ti dico
che sarà pronta a tutto, pur di raggiungere il suo scopo!”
“Dovrebbe
vedersela con l’Imperatore”
provai a fargli notare “Lei non
sarebbe in grado di…”
Solo
in
quel momento si accorse della vera gravità della situazione.
Malefica
non era andata solo su Glacial 02…
…
ma anche su Glacial 01!
E
su
quest’ultimo abitava…
“Oh
cazzo… ho capito! Era questo che voleva dirmi, Yen Sid? Che
Malefica può
controllare l'Oscurità di Glacial? Merda! Se non la
fermiamo…”
“Potrebbe
essere già tardi!”
ammise Yen
Sid preoccupato “Subito dopo averti
visto
potrebbe aver avuto l’incipit per tentare il tutto per
tutto… può aver pensato
a tutto questo già prima che io la scoprissi,
generale… ma se fosse tutto vero,
Malefica avrebbe tra le sue mani l’arma
perfetta per sconfiggerci!”
Digrignai
i denti e strinsi i pugni per la frustrazione.
Cosa potevo
fare se Malefica
avesse preso il controllo mentale di Glacial?
L’imperatore
possedeva lo Yilar del Demone del Freddo! Senza un potere pari a
quello…
vincere era impossibile!
L’unico
appiglio su cui potevo appoggiarmi ancora era quello del Super
Sayan, ma il
pianeta Earth, su cui abitavano quegli alieni, fu fatto esplodere da
Glacial
stesso. Io fui presente in quell’occasione, e come tutti
quanti gli altri,
dovetti arrendermi all’evidenza quando quei due cyborg ci
rivelarono di aver
disintegrato tutte le tracce dei sayan.
[Bunseki
Analysis - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Il
suo amico namecciano ha ragione, generale… è
davvero ossessionato da quella
razza!” mi disse sinceramente il vecchio
stregone.
“Tralascerò
il fatto che mi abbia appena
letto la mente… e le rispondo che
forse
lo sono davvero, Yen Sid…”
ammisi, senza entusiasmo “…
perfino sapendo che non sono rimaste tracce di DNA dei sayan, continuo
ancora a
cercare imperterrito!”
Yen
Sid
aggrottò le sopracciglia pensieroso.
“Sei
completamente sicuro di ciò, Dragon?”
provò a insistere il mago “Non
c’è proprio niente che il tuo imperatore tenga
segreto davanti agli occhi di
tutti, te incluso?”
“Qualcosa
che lui non vuole mostrarci?”
“Lui
abita su Glacial 01, giusto?”
“Sì”
“E su
quel pianeta non vi abita nessuno a parte lui…”
“Nessun
altro. Tutti quelli che atterrano su Glacial 01 ci vanno solo per
lavorare o
per parlare con lui!” confermai, sicuro
di me “Nessuno può
rimanere nel Palazzo degli Ospiti per più di un giorno, e i
tecnici delle piste di atterraggio vengono sostituiti ogni otto
ore…”
“Perché
allora non fa entrare nessuno all’interno della sua dimora?”
provò a
domandarmi il vecchio mago “Su
Glacial 01
vi sono una pista di atterraggio, un palazzo per gli ospiti e una casa
dall’altra parte del pianeta dove niente e nessuno
può entrare, provvista degli
allarmi più all’avanguardia dell’intero
universo. Perché secondo te
Glacial avrebbe fatto una scelta del genere, se si
considera il più forte di tutti?”
Incominciai
a capire dove volesse andare a parare Yen Sid.
“Pensa
che nasconda un gene del Super Sayan nella sua abitazione?”
“Non
so se nasconda un gene… ma sicuramente lì dentro
c’è qualcosa che lui non vuole
far cadere in mani altrui!”
confermò Yen Sid “Qualcosa
che potrebbe portarlo alla morte!”
“Allora
per quale motivo non l’ha distrutto?”
provai a chiedergli io, confuso.
“Ho
imparato una cosa nella mia lunga e
vecchia esistenza...” affermò il mago
saggiamente “... una persona
malvagia non punta solo a centrare il suo obiettivo, ma
a raggiungerlo nella maniera più umiliante e crudele per i
suoi avversari. Giocare con persone come lei,
generale, che
sperano di sconfiggerlo… si diverte a vedervi cercare
affannosamente qualcosa
sul Super Sayan, consapevole che lui ha nelle sue mani tutte le vostre
risposte!”
“Allora
perché non assumere quello Yilar?”
“Forse
perché non può
farlo… tu sai meglio di
me come funzionino le iniezioni di Yilar... ma questo non possiamo
saperlo,
generale. Ciò che possiamo fare
ora è
cercare Malefica e sconfiggerla prima che possa raggiungere i suoi
scopi!”
[De
Hisa no Pinchi - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Sempre
che non sia già da Glacial…”
conclusi io, alzandomi di scatto dal mio
posto ed inchinandomi davanti a lui “La ringrazio, Yen Sid! Da questo momento, io
ed il mio esercito ci occuperemo personalmente della strega Malefica!”
"Ti
darò appoggio, Dragon Oronar…"
mi ringraziò a sua volta Yen Sid,
evocando sulla sua mano una piccola sfera di cristallo, grande quanto
una
pallina da tennis "… con questa
potrai metterti in contatto con me in qualsiasi momento... anche io ti
chiamerò
a volte, perciò ti chiedo gentilmente di non
perderla…"
"D'accordo"
presi in mano la sfera e me la misi in tasca.
Fu
in
quel momento che mi ricordai del piccolo tulipano che avevo acquistato
da
Aerith, e lo tirai fuori. Dopo i combattimenti contro i Dark Side e
l'ibernazione nel ghiaccio, ormai il fiore era quasi appassito, e il
vaso in
cui era stato interrato ormai era in mille pezzi.
Non
sarebbe sopravvissuto ad un viaggio di ritorno. Peccato. Avrei tanto
voluto portarlo con me, ma forse era
meglio lasciarlo lì.
"Signor
Yen Sid... vorrei farle una richiesta... spero solo di non essere
troppo
indiscreto…"
Isole
del Destino
[Vector
to the Heavens - NARUTO]
Per
la
prima volta, potei osservare ciò che Bear ed i suoi uomini
avessero compiuto in
quel giorno maledetto.
Il
suono
delle onde, la brezza marina che solleticava il mio collo, la
sensazione
bellissima di camminare lungo la sabbia...
…
quei luoghi, pochi mesi prima,
dovevano essere un vero e proprio paradiso.
Ora,
però, non rimaneva nient'altro che la carcassa carbonizzata
della città. Non
era rimasta in piedi nemmeno una casa. Persino l'isola di fronte alla
loro era
distrutta...
…
quella che un tempo doveva
essere stata una rigogliosa foresta, ora era una fila ordinata di
alberi spogli
e anneriti dalla fuliggine.
Aerith
aveva deciso di seguirmi, assieme ad Aqua. Non sapevano cosa mi avesse
spinto a
vedere quel posto, ma dentro di loro cercavano comunque di capire cosa
passasse
per la mia testa.
"I
corpi dei cittadini... hanno bruciato tutto?"
domandai alle due
ragazze, che annuirono in preda al dolore.
“Li
abbiamo seppelliti tutti non lontano da
qui, ma nessuno era riconoscibile. Abbiamo
messo una statua in loro onore, con sopra scritti tutti i loro nomi
ma…”
mi spiegò la Custode dai capelli azzurri, asciugandosi le
lacrime.
“…
ma questo non cancella nulla. Il
passato
non torna, ma si può migliorare il futuro… voglio
andare a visitare quella statua!”
Continuai
a camminare lungo le vie della città, seguendo le due
ragazze, le quali
avanzavano tremando davanti a me.
Un
minuto dopo, raggiungemmo la statua. Essa era un cuore di marmo, grande
quanto
una casetta, con incisi sopra nomi e cognomi di tutti i cittadini delle
Isole
del Destino, placcati in oro fuso.
“Quanti
vivevano in questa città?”
domandai.
“Cento
mila persone circa…”
raccontò Aerith, rivelandomi anche “…
ma in questo mondo vi stanno anche altre
città, ridotte nelle stesse condizioni… pensiamo
possano essere morti più di un milione di
innocenti… uomini, donne, anziani
e bambini…”
“…
assurdo…”
“…
assurdo cosa?!” mi rimproverò
subito Aqua, scagliandosi contro di me “Sono
stati i tuoi soldati a fare tutto
questo! Vuoi discolpare i tuoi compagni?!”
“Affatto…
Bear sarebbe decisamente in
grado
di compiere gesti simili… quello
che non
capisco è come un plotone di cinquanta ragazzi alle prime
armi sia stato in
grado di causare un disastro del genere, senza possedere alcuna
esperienza
combattiva!”
La
Custode mi osservò, leggermente confusa.
“Quello
che sto cercando di dirvi… è che i vostri amici
sarebbero dovuti essere in
grado di fermare i miei soldati, se avessero potuto… deve essere successo qualcosa di strano, un
particolare che non ho considerato. Devo
parlarne con i vostri amici in prigione e con l’unico
sopravvissuto di quel
plotone…”
“… ne
è rimasto ancora uno vivo?”
domandò la mora, preoccupata e disgustata.
“Sì…
l’unico
che abbia avuto le palle di raccontare la verità.
Ora si trova in prigione
con i vostri amici” confermai io, allontanandomi
dalla statua “Lui
potrebbe… sì… potrebbe essermi
d’aiuto…ma
non pensiamoci, al momento… voglio
raggiungere un altro posto che ho notato in precedenza!”
Ritornai
in città, alla ricerca di un qualcosa di particolare,
qualcosa che Aerith e
Aqua non riuscivano a comprendere. Lo vidi, all'improvviso, e scattai
deciso in
direzione di una casa, la più piccola di tutte.
Entrambe
rimasero sbalordite
quando scoprirono che all'interno di quello scheletro di assi... vi
stava
un
piccolo giardino!
Questo
non era stato raggiunto dalle fiamme ed era rimasto tale e quale. Al
suo
interno erano state piantate alcune margherite dai bianchi e perlacei
petali, e
fra queste Dragon decise di piantare il suo tulipano rosso.
Aerith,
capendo le mie intenzioni, mi aiutò a scostare la terra
attorno alle margherite
e ad interrare il piccolo fiore. A lavoro terminato, quella
composizione aveva
rallegrato l'animo di tutti.
Per
quanto fosse scarna e povera...
…
in mezzo a quella nullità, essa
era ricca di significato, ed appariva come la
composizione più bella mai vista ai nostri occhi.
Un'altra
persona avrebbe pregato la sua divinità per le anime che
erano spirate in quella
strage. Un tempo ci credevo...
…
avevo avuto fede in un Dio,
buono e caritatevole...
…
ma
l'unica cosa in cui credevo, ora, era me stesso. Non potevo far nulla
per i
morti...
…
solo i vivi
potevano essere salvati!
Ed
io
avevo una grande responsabilità adesso...
…
trovare Malefica
e sconfiggerla!
"Crescete
e ripopolate questa terra... che la natura faccia rinascere
ciò che l'uomo ha
bruciato... chiediamo perdono a tutte le anime afflitte che vagano in
queste
terre marchiate col sangue... promettiamo vendetta per la vostra sorte!"
Fu
Aqua
a pronunciare quella preghiera. Era impossibile dire altro in quel
momento.
Entrambe
le donne si voltarono dall’altra parte e cominciarono a
incamminarsi verso la
Gummi-Ship.
“Amen…”
Le
due
non seppero mai che significato avesse la parola pronunciata da
me…
…
ma per istinto le
loro labbra si incurvarono e formarono un dolce sorriso.
Non
capivano il motivo o il perché, ma a loro bastò
sentire quella parola ed i loro
cuori si alleggerirono un po’.
“Io
non riesco a capire cosa tu sia, Dragon
Oronar…” ammise Aerith, confusa come non
mai “… lavori per un
mostro, ma ti comporti come un gentiluomo… dichiari di
essere fedele al tuo imperatore, ma mi salvi la vita…”
“Io
sono un mostro, Aerith…”
La
fermezza di quelle parole lasciò basite entrambe le ragazze.
“…
non lo do a vedere… ma
anche io ho le mie
colpe, più di quante ne possiate credere, ed anche
più di quelle del comandante
Bear o di Malefica… e preferisco essere trattato come tale,
se non vi dispiace!”
Capitolo 8 *** Capitolo 8: Agenti 007: missione di spionaggio alla Fortezza dei Comandanti! ***
mANGA
I
dubbi su Dragon Oronar e sulla fiducia nei confronti dell'imperatore
Glacial aumentano ulteriormente. Perfino gli amici di Kairi si rendono
conto che qualcosa, nella sua fedeltà, sta crollando.
Nel
mentre, ora sappiamo l'identità di colei che punta a
rovinare la
vita di Kairi e di tutti i Custodi del Key-Blade... ovvero Malefica, la
tanto temuta strega che non ha preso parte alla Guerra dei
Key-Blade.
Da qui, voglio premettere
un'importante spiegazione inerente alle trame sia di Dragon Ball che di
Kingdom Hearts.
Per
la prima, come si è già intuito, le storie
narrate dai
namecciani risalgono a circa 200 anni prima dell'inizio di questo
racconto, pertanto personaggi come Beerus o Whis non hanno mai
incontrato Son Goku e i suoi compagni. La Time-Line corretta, per
essere più precisi, è quella di Trunks del
Futuro, solo
che è stato anche lui sconfitto da C-17 e C-18.
Per
la seconda, non ho tenuto conto degli avvenimenti di KH3
perchè
la storia è stata scritta prima della sua uscita. Le
correzioni,
in data 10-1-2020, che appunterò in questa storia saranno
solamente quelle grammaticali o qualche piccola aggiunta di poco conto
(che verranno, però, accennati nella seconda storia di
questa
serie che sto già pubblicando e che ha il nome di GOLDEN
BULLET
- THE HUNTER WARRIOR).
Detto
ciò, qui di seguito avrete il pulsante delle OST... e BUONA
LETTURA!
KINGDOM
HEARTS: THE
LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR
Agenti
007: missione di spionaggio alla Fortezza dei Comandanti!
Glacial 02 –
30° Giorno dalla partenza di Dragon Oronar –
Abitazioni di Los Angeles- 03:00
[A
Dire Situation - DRAGON BALL SUPER]
La
Fortezza dei Comandanti era considerata, da molti, una delle roccaforti
più
impenetrabili dell’impero, seconda solo alla dimora di
Glacial. Nessuno aveva
mai avuto il coraggio di infiltrarsi all’interno di quella
fortezza
informatica…
…
nessuno fino a quel momento!
GABOR
Mi
sentivo un folle…
…
no… ero un folle!
Come ci ero
finito in quella
situazione così assurda?
Mi
trovavo all’interno di un’abitazione vuota, dalla
quale era possibile osservare
l’intera base militare in tutta la sua ampiezza. Ero insieme
a Lucama e
Piccolo, in attesa dell’arrivo di Junion.
In
quei
giorni, ero riuscito a convincere tutti i namecciani ad agire in favore
dei
rivoluzionari, ed i due fronti si erano scambiati parecchie
informazioni. Molte
di queste erano soltanto dicerie, ma una voce in particolare
cominciò a
interessare me ed i soldati di Namecc...
…
un possibile segreto celato
all’interno della stanza di Dragon Oronar!
Furono
i
namecciani a scoprire quell'indizio. Un mese prima, durante una
comunicazione
video tra il governatore Cargoth ed il generale Dragon, uno di loro
aveva
ascoltato un discorso molto interessante fra i due, riguardanti i sayan
ed una
qualche cassaforte nascosta, ipotizzando che, all’interno
della camera del
secondo, ci fossero delle informazioni particolari.
Vi stava
soltanto un piccolo problema…
…
quella camera si trovava dentro
la Fortezza dei Comandanti!
“Ehi
ragazzo, calma… so quello che sto facendo!”
mi rimproverò Lucama,
‘giocando’ col suo computer “Dobbiamo soltanto
aspettare il tuo amico,
capito?”
“La
fai semplice!” esclamai,
agitato,
camminando in lungo e in largo per tutta quella stanza “Non sappiamo nemmeno se Junion ci
raggiungerà in tempo… o
se ci raggiungerà e basta!”
“Arriverà…”
cercò Piccolo di tranquillizzarmi “… è troppo importante che lui
ci sia!”
L’attesa
si fece sempre più snervante. Il problema principale del
nostro piano
consisteva nel riuscire a far partecipare il capo della rivolta in
quella
missione, dato che doveva ‘sgattaiolare’ fuori dal
carcere di Hollywood. Sembrava
impossibile, dato che
attorno al perimetro del carcere vi stavano sempre più di
venti
soldati a fare la
guardia. Ci
eravamo
dati appuntamento con Junion alle tre di quella notte, e del ciclope
non vi era
ancora traccia.
“Saremmo
dovuti andare lì di
persona…” mi
auto-colpevolizzai, in preda al panico “… lo hanno catturato! Ecco
perché non ci sta
raggiungendo!”
“Ha
scelto lui di non essere aiutato, ricordi?”
insistette Piccolo
poggiando le sue mani sulle mie spalle “Se
fossimo andati noi, ci avrebbero scoperti subito ed avrebbero dato
l’allarme.
Junion l’ha capito. Aspetteremo
ancora
dieci minuti… poi agiremo da soli…”
“Non
ce ne sarà bisogno!”
[Evening
- NARUTO]
Tutti
e
tre sobbalzammo di paura quando sentimmo quella voce sconosciuta. Solo
quando
ci voltammo verso la finestra, riconoscendo il nostro compagno
d’armi. Le sue condizioni fisiche, dovetti constatare con
amarezza, erano tremende ma a questo avremmo trovato, un giorno, presto
rimedio.
“Junion!
Ci hai fatto prendere un colpo!”
esclamai, con un sospiro di sollievo, aprendogli l’anta della
finestra e
permettendogli di
entrare.
“Ho
dovuto distrarre le guardie all’ingresso, scusate il ritardo!”
ammise
il ciclope, varcando la soglia e mettendosi una mano dietro la nuca,
imbarazzato “Per
fortuna, nessuno dei soldati conosce il vero potere del mio Yilar!”
Fu
Piccolo ad avvicinarsi per primo e a tendere la mano verso
l’ex-soldato.
“E’ un
piacere conoscerti, Junion!” si
presentò l’alieno “Io
sono Piccolo, mentre il mio compagno si chiama Lucama. I
namecciani sono ufficialmente pronti a
dare la vita per aiutarvi!”
“Tra…
tranquilli… noi faremo
lo stesso per
voi… ve lo prometto!”
affermò
Junion, abbastanza in suggestione, stringendo la mano del suo nuovo
compagno.
Infine
si voltò imbarazzato verso di me.
Era
molto
tempo che ci vedevamo…
“Alla
fine ci rincontriamo di nuovo… anche
se in circostanze un po’
particolari!”
“Un
tempo volevamo rendere onore a
Kagaku…
ora desideriamo soltanto abbattere la dittatura di Glacial… sì, la situazione si è
completamente
capovolta!” scherzai, altrettanto a
disagio.
“Ora
che siamo tutti e quattro qui…”
ci
interruppe Piccolo “…
direi di andare a controllare quello che sta combinando Lucama!”
“In
effetti… cosa stai architettando su quel computer?”
domandò Junion
incuriosito, avvicinandosi assieme a noi al nostro compagno “Voi
namecciani non eravate amanti dell’agricoltura e della natura?”
“Lo
siamo...” confermò Piccolo con
impaccio “... Lucama è la
nostra… piccola
eccezione!”
[Soundtrack
3 - R.I.S.]
“Quello
che vedete qui è un computer namecciano creato da me!”
affermò con
orgoglio Lucama, mostrandoci lo schermo del suo portatile “L’unica tecnologia che i Namecciani
fossero in grado di usare, prima
che arrivassero i Kagakuriani, era quella per costruire navicelle
spaziali
funzionanti con la magia. Questo, invece, l’ho costruito con
i migliori
artefatti elettronici di tutto l’universo, ed ho imparato a
utilizzarlo per… certi trucchetti!”
“Certi…
un
momento!Non sarai mica
un
Hacker?!” domandò incredulo Gabor a
occhi spalancati.
“Bingo!
Con questo marchingegno, posso spiare
perfino il Vice Generale Himmur mentre si mette a cantare sotto la
doccia,
usando lo scopettino del water come microfono… ops… doveva forse restare un segreto?Vabbè… non
finirà il mondo per una scoperta del genere!”
esclamò,
noncurante, il namecciano facendo sbellicare di risate tutti noi.
Lucama
cominciò ad aprire programmi su programmi, digitando
centinaia di righe di
testo in un solo minuto. Era impossibile seguire il suo
ritmo…
…
sullo schermo del computer
apparve una ripresa dell’entrata alla Fortezza dei
Capi…
[Bunseki
Analysis - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Ciò
che farò adesso
è molto semplice. Prenderò
le registrazioni di tutte le
telecamere della base e sceglierò quelle in cui nessuno
è in giro. Dopodiché le
farò riprodurre a ciclo continuo sugli schermi dei
vigilanti, in modo che non
possano vederci. E non solo… vedete
l’orario e la data in basso a sinistra di ogni registrazione?
Posso modificare
anche quelli e farli scorrere in tempo reale!”
Cinque
minuti dopo… Lucama era riuscito nell’impresa!
“Quelle
che state vedendo sono le riprese
viste dai vigilanti, che ai loro occhi scorrono in tempo reale per via
dell’orologio modificato… mentre queste…”
il namecciano schiacciò un altro
pulsante, cambiando di nuovo prospettiva “… sono le reali riprese in tempo reale
che
io sfrutterò per indicarvi le giuste direzioni!”
“FICO!”
esclamammo Junion ed io,
sbalorditi.
“Ora
però dovete mettervi questi!”
ci ordinò Piccolo, mostrandoci quattro
piccoli tappini di gomma “Non
giudicateli
dalle apparenze… sono auricolari
che ci
permetteranno di ascoltare le direttive di Lucama!”
Prendemmo
due gommini ciascuno, e ce li infilammo nelle orecchie. Li sentimmo,
all’improvviso, aderire perfettamente ai nostri timpani. Il
nostro udito era
diventato dieci volte più sviluppato del normale.
“Perfetto!
I sistemi di allarme con impronte digitali
sono disattivati… disattiverò
tutti gli
altri sistemi di sicurezza man mano che andrete avanti,
d’accordo?”
annunciò Lucama, alzando il pollice
all’insù “Vi
avverto, però… tutto
questo
durerà soltanto un’ora!”
“D’accordo…
grazie
Lucama!” espresse la nostra riconoscenza
Piccolo, prima
di avvertirci “Da questo momento
dobbiamo
fare molta attenzione… per quanto i sistemi del nostro amico
siano
all’avanguardia, niente potrà difenderci da un
attacco nemico se commettessimo
qualche errore… e
soprattutto… non
azzardiamoci a combattere contro niente e nessuno!Junion… sei in
grado
di incantare i soldati che potrebbero scoprirci?”
“Certamente!”
ci rassicurò il mio amico.
“… e
tu, Gabor… ti sei esercitato sull’incantesimo del
Camaleontismo?”
“Certo!
Nessuno ci scoprirà!” li
tranquillizzai io, con un occhiolino.
L’incantesimo
di cui parlava Piccolo l’avevo imparato, tanti anni fa, ed
era stata una delle
prime magie che mi venne insegnata dal mio druido. Non era affatto
complicata,
e ci sarebbe servita in quella missione.
“Perfetto!”
affermò Piccolo, aprendo di nuovo la finestra ed
annunciandoci “E’
ora di muoversi!”
Glacial 02 –
Fortezza
dei Comandanti
[Mani
sulla Città - SQUADRA ANTIMAFIA]
Proprio
come ci aveva promesso Lucama, entrammo senza alcun problema
all’interno della
fortezza. Appena varcata la soglia, ci trovarono all’interno
di un’enorme sala
d’attesa, in quel momento ovviamente vuota. I raggi laser si
disattivarono non
appena tutti e tre cominciammo a camminare al suo interno.
Oltrepassammo una
piccola arcata, raggiungendo le scale e cominciando a salire. Avremmo
potuto
usare l’ascensore, ma era troppo rischioso. Qualche soldato
si sarebbe accorto
sicuramente del rumore e sarebbe potuto venire a controllare.
Il
piano
da raggiungere era il trentesimo.
Salimmo
lentamente, uno ad uno per ogni rampa, cercando di non farci notare. I
nostri
cuori battevano all’impazzata, ogni secondo in
più, passato all’interno di quel
palazzo, aggiungeva più possibilità alla nostra
cattura.
Fu
al
decimo piano che nelle loro orecchie rimbombò la voce
allarmata del nostro
compagno.
“Una
guardia sta per raggiungervi! Nascondetevi!”
L’adrenalina
ci spinse ad agire con frettolosità. Io mi avvicinai a
Piccolo e, come ci
eravamo accordati in caso di emergenze simili, usai
l’incantesimo del
Camaleontismo insegnatomi dallo stregone Albus.
In
pochi
secondi, sia io che il namecciano eravamo diventati dello stesso colore
del
muro, ed anche i nostri vestiti mutarono, diventando trasparenti.
Junion? Il
ciclope era una rampa
sotto di noi e non poteva raggiungerci…
…
altrimenti lo
avrebbero scoperto!
Cosa
poteva fare?
Cominciò
a guardarsi intorno… e
notò una pianta
affianco a noi due!
Ci
alzò
il pollice, tranquillamente, usando una tecnica che mai e poi mai avevo
visto
in tutta la mia vita.
***
Unknown
[Nukiashi
Sashi Ashi - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Mentre
camminavo per raggiungere di soppiatto la cucina, mi accorsi che una
zona del
muro stava letteralmente perdendo parti di tintura. Per di
più, notai una
pianta diversa da tutte quelle che avevamo mai visto prima. Mai avevo
visto
delle foglie a strisce bianche e nere.
Ma
non
mi distrassi dal mio obiettivo.
Continuai
a percorrere quelle scale di soppiatto…
…
non
vedevo l’ora di sgraffignare dal frigo quanti più
dolci possibili!
***
JUNION
[Nukiashi
Sashi Ashi - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Disattivai
la Tecnica della Sostituzione solo quando il comandante Spicky scese
altre
cinque rampe di scale, per non essere scoperto.
Alla faccia
delle buone maniere…
per anni i cuochi avevano rimproverato i soldati semplici di non andare
a
rubare nelle cucine della base... ed invece era tutta colpa di un
nostro
ex-superiore!
Avrei
dovuto ringraziare Shiro, una volta tornato nel carcere. Era solo
grazie a lui
se avevo imparato quella tecnica ninja.
Raggiunsi
gli altri due, che nel frattempo erano tornati della loro carnagione e
stavano
discutendo dell’accaduto a bassa voce.
“E
quella era una mimetizzazione?! Ero diventato a
macchie!”
fu
il rimprovero che Piccolo rivolse ad un più rilassato Gabor.
“Guarda
il muro dietro di te, Piccolo… sta davvero
perdendo tinta!”
esclamò il maghetto, indicando la parete rovinata “Non
potevo farti diventare tutto di un colore… avrebbero potuto
riconoscere le
nostre sagome!”
“Adesso
basta!” li rimproverai, raggiungendoli
“Se
non ci sbrighiamo ne troveremo altri!”
“Junion
ha ragione!” mi
appoggiò Lucama, dall’auricolare “E’
passato già un quarto d’ora! Non possiamo perdere
altro tempo!”
Riprendemmo
a percorrere le scale, ed in altri dieci minuti riuscimmo a raggiungere
il
trentesimo piano. Per nostra fortuna, nessun altro soldato
passò da lì, e
questo riuscì ad allentare un po’ la pressione.
[Soundtrack
5 - DRAGON BALL GT]
Davanti
a noi si ergeva una porta in ferro, protetta da un rilevatore con le
impronte
digitali.
“Non
vi sono guardie dentro quelle stanze… solo il generale
Himmur che dorme come un
angioletto e russa come un gargoyle!”
ci rivelò Lucama, aprendo per
noi quell’uscio metallico “La camera di Dragon Oronar è
quella in
fondo al corridoio a sinistra… mi raccomando! Mancano
soltanto trentacinque
minuti!”
“Ricevuto!”
affermò Piccolo, facendo poi un
cenno a me e Gabor “Andiamo!”
Tutti
e
tre attraversammo il corridoio senza fare il minimo rumore…
…
potevamo sentire il pesante
russare del Vice Generale, totalmente ignaro degli intrusi nel
corridoio.
Un
Gargoyle?! Un
gigante avrebbe fatto meno rumore!
Cinque
minuti dopo, raggiungemmo l’agognata stanza.
“Devo
ammetterlo… mi aspettavo molto di meglio!”
ammisi, osservando quella che
in tutti gli effetti era una camera alquanto normale e ordinata.
Niente
Raggi X e niente cassaforti. Vi stava solo un letto, degli scaffali
con sopra alcuni
libri, ed una normale scrivania.
“Non
rilevo telecamere interne, perciò non verrete
scoperti… ma non abbiamo nemmeno
una traccia dalla quale partire, perciò avete
mezz’ora per mettere a soqquadro
quel posto!”
Per
più
di venti minuti controllammo tutti gli angoli di quella
stanza…
…
e non trovammo nemmeno uno
stralcio di indizio! Come era possibile?
Eravamo
più delusi
che mai… tutta fatica sprecata!
[Soundtrack
14 - DRAGON BALL GT]
“Abbiamo
toppato alla grande…”
esclamò frustrato Gabor “…
siamo venuti qui per nulla!”
“Se
Dragon ha qualcosa da nascondere, lo ha soltanto
dentro la sua testa!”
disse amareggiato Piccolo “Quell’uomo
è
troppo scaltro per farsi fregare da qualcuno… muoviamoci a
uscire da qui, prima
che qualcuno ci scopra.Ci
abbiamo provato, Junion. Non
avevamo la minima certezza che ci potesse essere qualcosa…
siamo anche andati
oltre l’immaginabile… ma ora dobbiamo uscire da
qui! Mancano cinque minuti
prima che le telecamere riprendano a funzionare!”
Annuii,
affranto, decidendo di voltarmi verso l’uscita. Avevano
ragione. Non potevamo
rimanere un minuto di più…
…
qualcosa, però, mi fece quasi
inciampare per terra…
…
e finalmente mi
resi conto di un fatto molto particolare!
“Non
vi sembra strana quella tegola del pavimento?”
Piccolo
osservò il punto indicato da Junion. Il pavimento di quella
camera era in
piastrelle di ceramica, e tutte si incastravano in maniera
geometricamente
perfetta…
…
tutte tranne una... che
sembrava quasi staccata da terra!
Se
si
fosse trattata di una semplice piastrella, sarei scivolato e non sarei
inciampato. Questo perché sarebbe stata molto sottile.
Invece…
…
un momento… aveva
anche delle decorazioni diverse dalle altre!
“Non
dirmi che…”
si affrettò subito Gabor ad avvicinarsi ad essa,
provando a staccarla.
[Soundtrack
7 - DRAGON BALL Z]
Tutti
e
tre rimanemmo senza parole quando il diplomatico riuscì ad
alzare
tranquillamente la piastrella senza alcuna fatica…
…
e lo
fummo ancora di più quando scoprirono che, questa, fosse un
piccolo cofanetto
in ceramica interrato sul pavimento!
“Brutto
figlio di… chi se lo immaginava potesse essere
così scaltro?”
esclamò
incredulo Piccolo, prendendo la piccola scatola ed aprendola.
Solo
tre
erano gli oggetti al suo interno...
…
un piccolo anello in oro
zecchino con le iniziali D e C incise su di esso...
…
un quadernetto in pelle
logora...
…
ed un album di fotografie
impolverato.
“Oggetti
personali… anche il generale Dragon ha
qualcosa a cui tiene!”
esclamò Gabor felice.
Bingo!
Avevamo
fatto centro!
“Non
possiamo aprirli, adesso!”
ammisi, dispiaciuto “Mancano
soltanto tre minuti! Dobbiamo prendere il
contenuto del cofanetto e portarlo via!”
Recuperai
tutti quegli oggetti e li appoggiai sopra la piccola scrivania.
Recuperai due
piccoli libri dallo scaffale della libreria e, con un’altra
tecnica imparata
da Shiro, li
trasformai in una copia perfetta del quaderno e dell’album.
Usai perfino il mio
Sharingan su di essi, così che il generale credesse che
quelli fossero gli
originali.
Era
il
motivo principale per il quale mi ero imposto di dover venire assieme a
Gabor
e ai namecciani per quella missione. Se avessimo semplicemente
sgraffignato un
oggetto, non sarebbe passato tanto tempo prima che ci venisse data la
colpa.
Con le mie tecniche ninja, tuttavia, potevamo ritardare quel momento il
più
possibile.
Speravo
solo
di non aver commesso
alcun errore!
“Perfetto!”
esclamai, dopo aver messo le
copie all’interno dello scrigno in ceramica, e dopo aver
rimesso quest’ultimo
nel pavimento “Ora
sbrighiamoci,
ed andiamocene via da qui!”
Eravamo
appena usciti nel corridoio…
…
quando sentimmo un urlo
disumano dalla stanza del vice Generale!
GABOR
[Kakuzu
- NARUTO]
“Merda!
Tornate nella stanza!”
Tutti
e
tre ci infilammo nuovamente all’interno della camera di
Dragon, seguendo gli
ordini di Lucama, socchiudendo la porta prima che Himmur uscisse dalla
stanza
in pigiama, urlando a squarciagola verso la porta d’uscita
del trentesimo piano
per scappare a gambe levate!
“ALLARME!
ALLARME! INTRUSI NELLA MIA CAMERA!”
Sentimmo
il nostro sangue gelarsi nelle vene…
…
eravamo stati
scoperti?!
“Non
siete voi gli intrusi!” ci
avvertì Lucama, in preda al panico “Sono
quelle creature nere che ci hanno già attaccato un mese fa!”
“Che…
gli Heartless?!”
intuì Junion, ancora spaventato
dall’improvviso cambio di situazione.
Di male in
peggio!
“Per
la miseria! Il mio controllo sulle telecamere è disattivo!”
affermò,
ancora più disperato, il povero Lucama “Se
uscite da quella camera verrete scoperti… per
la barba di Polunga! I soldati tra un minuto entreranno al trentesimo
piano!”
“COSA?!
Può davvero andare peggio di
così?”
esclamai terrorizzato, bianco per la fifa…
Presto
detto…
…
due Heartless erano apparsi attraversando
il muro, cogliendoci impreparati!
Non
potevamo combatterli, o avremmo perso tempo.
"Zitto no, eh
Gabor!" mi urlò
contro Junion in preda al panico.
"Ed io cosa
c'entro adesso!?"
Eravamo
in trappola…
…
non vi era alcuna possibilità
di fuga!
Così
pensavamo Junion ed io.
Prima
che…
“Non
ho altra scelta! Voi due… reggetevi forte!”
Entrambi
rimanemmo alquanto sconvolti quando Piccolo ci afferrò di
peso con le sue
braccia…
…
e lo
fummo ancora di più quando lo vidimo puntare verso
l’unica finestra presente
nella camera!
“Piccolo…
non oserai davvero…”
Nessuno
dei due trattenne le urla di shock quando Piccolo si gettò
fuori dalla camera,
frantumando in mille pezzi i vetri della finestra. Sarebbe sembrata un
azione epica…
da 007…
…
se non l’avesse
fatta a più di cento cinquanta metri di altezza, facendoci
precipitare
inesorabilmente verso il suolo!
Entrambi
chiudemmo gli occhi, ormai certi della nostra dipartita, sbraitando
come degli
idioti…
[Seigi
no Chikara - FAIRY TAIL]
“Finitela
di urlare, fifoni che non siete
altro!”
Junion
ed
io interrompemmo all’unisono le nostre grida, confusi.
Eravamo
ancora vivi? Come era
possibile? Perché non erano spiaccicati per terra come dei
pomodori? No… forse
eravamo morti per davvero e ci stavano portando in paradiso!
Aprimmo
lentamente gli occhi, pensando al peggio, e…
“Porca
merda!” esclamai a bocca aperta
“Stiamo
volando! Stiamo volando!”
“Non
agitarti, imbecille!” mi
urlò
contro Piccolo, decisamente stanco “O
precipiteremo tutti e tre!”
Io
e
Junion restammo incantati dalla vista che ci si parava davanti. Tutta
Los
Angeles era visibile ai nostri occhi, e capimmo quanto quella baia
dovesse
essere uno spettacolo più di cinquanta anni fa.
“Come…
come è possibile?”
domandò Junion al namecciano.
“Arti
Marziali... tecnica
di alto livello! Controllo del KI!” ci
rispose Piccolo
“Voi soldati Kagakuriani non avete
ricevuto un simile addestramento, perciò non siete in grado
di farlo… adesso però
preparatevi alla discesa!”
Piccolo
si allontanò sempre di più dalla base militare ed
incominciò ad abbassare la
sua quota, avvicinandosi sempre di più alla casa dove
avevamo lasciato Lucama.
Fu
quest’ultimo ad aprirci la finestra, permettendoci di
atterrare comodamente.
Inutile
dire che tutti e tre ci stendemmo per terra, con l’adrenalina
che ancora
circolava nel nostro sangue, e ci staccammo con frenesia gli auricolari
dalle
orecchie.
“C’è…
c’è
mancato poco!”
“Pensavo
saremmo morti!”
“Vi
siete pisciati sotto…”
“Anche
tu eri terrorizzato!”
“Ma
non mi sono messo a urlare come una
ragazzina!”
Tutti
e
tre ci squadrammo indispettiti… prima di scoppiare a ridere
a crepapelle.
Continuammo
così per parecchi minuti, consapevoli di aver rischiato la
nostra vita e di
esserne usciti sani e salvi.
Ci eravamo
riusciti! Eravamo
riusciti a svaligiare la Fortezza dei Comandanti! Ed ora avremmo
ricevuto anche
delle risposte…
[Celtic
Song - FAIRY TAIL]
Junion
si alzò il berretto e recuperò sia il quaderno
che l’album, poggiandoli per
terra. Tutti ci avvicinammo ed aspettammo in trepida attesa che il
ciclope
aprisse uno dei due.
“Ed
ora… vediamo
cosa ci nasconde il nostro caro Generale!”
Fu
il
secondo oggetto ad avere la priorità del ciclope. Era un
album molto vecchio, e
le fotografie al suo interno erano state sviluppate dalle fotocamere in
pellicola.
La
prima
foto ci mostrava una scena molto bella…
…
una donna molto aggraziata,
stesa su un letto di ospedale, che abbracciava forte il suo piccolo
bambino.
Tutti
capimmo chi fosse il neonato,
“Non
sembra stronzo come adesso, vero?”
disse scherzoso Lucama, osservando quella scena così tenera.
Junion
continuò a sfogliare velocemente l’album, cercando
di trovare un qualcosa per
descrivere il comportamento del generale.
Imparammo
velocemente a conoscere alcuni tratti della sua vecchia vita. Aveva
vissuto in
una famiglia felice, composta da padre, madre e due sorelle, una
più grande ed
una più piccola.
Tutti
rimanemmo sconcertati quando osservammo una foto in
particolare. Quella famiglia si trovava su una spiaggia, e stava
giocando a palla. La
risata
allegra di quel bambino ci aveva presi in contropiede. Non sembrava
affatto il
Dragon Oronar che tutto l’Universo conosceva.
Junion
andò avanti, e le immagini cominciarono a mutare.
[Friends
in my Hearts - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Ora le
foto di famiglia erano molte di meno, ma assieme a Dragon, ora, vi
stava una
ragazza dai capelli rossi e gli occhi azzurri.
Junion
ed
io rimasimo senza parole…
…
quella ragazza
assomigliava moltissimo a Kairi!
Continuammo
a sfogliare quell’album, quasi fosse una droga da cui fossimo
diventati dipendenti.
Nelle nostre menti continuavamo ancora a farci molte
domande…
…
come era possibile? Cosa era
successo a Dragon per farlo cambiare così?
Trovammo
la risposta qualche pagina dopo…
…
l’ultima foto…
…
la
ragazza era distesa su un letto d’ospedale, attaccata a delle
flebo, con un
piccolo vassoio sopra le sue gambe. Sopra di esso, vi stava la sua
torta
di
compleanno… diciotto anni.
Dragon
era seduto alla sua destra, e i due si tenevano stretti per
mano… lei non aveva
più i capelli ed era pelle e ossa…
…
ma nonostante tutto, il suo
sorriso non si era spento…
…
al contrario, lo sguardo di
Dragon, nonostante sorridesse come lei, era di frustrazione ed
impotenza.
“Povera
fanciulla…” esclamò
Piccolo osservando quella scena toccante “Deve
aver avuto un tumore molto aggressivo per farla finire in quelle
condizioni,
non c’è altra spiegazione…”
“Non
ci sono altre foto...”
affermò
deluso Junion, girando le successive pagine bianche
dell’album “Peccato…
volevo saperne di più!”
“Abbiamo
ancora il quaderno, giusto?” feci notare
io, indicando il piccolo
libricino.
“Giusto,
ma non abbiamo molto tempo!” ci
avvisò Lucama “Se
qualcuno dovesse venire a cercarci…”
“Leggeremo
solo le prime pagine...” decise Piccolo,
troppo curioso di saperne
qualcosa di più “… dopodiché Junion se lo
porterà ad Hollywood e lo terrà al sicuro.
D’accordo?”
Annuimmo
con il capo, accettando la proposta del nostro compagno.
Junion
ci
lasciò l’album e prese il nuovo oggetto tra le
mani. Il quadernetto aveva la
copertina in pelle, piuttosto rovinata, e sembrava anche molto vecchio
dato
l’odore che emanava…
…
lo
aprimmo…
…
rimanemmo tutti colpiti dalla
scrittura del generale. Nessuna cancellazione, segno deciso e lineare,
lettere
eleganti e facilmente leggibili.
Fu
il
significato dietro a quelle scritture a lasciarli a bocca
aperta…
…
quello non era un
quaderno qualunque… era il diario segreto del Generale!
Glacial 02 - Ore 4:30 -
Fortezza dei Comandanti
Third Person
[Jailbreak
- THE PROMISED NEVERLAND]
Dai
piccoli fori, ai lati del cranio di Himmur, cominciò ad
uscire fuori il fumo
per la rabbia.
“Come
sarebbe a dire… NON
ABBIAMO RIPRESE DEGLI INTRUSI!?”
“Ci…
ci dispiace signore… ma
nessuna
registrazione ci mostra come siano entrate quelle creature…”
“PENSATE
CHE MI STIA INVENTANDO TUTTO?!
DENTRO LA STANZA DEL GENERALE C’E’ UNA FINESTRA
COLLASSATA! SAREI STATO IO?
DAVVERO MI METTEREI A FARE UNA COSA DEL GENERE?! SIETE UN BRANCO DI
INCOMPETENTI!
QUELLE CREATURE SONO SCAPPATE! TROVATE IMMEDIATAMENTE LA SPIEGAZIONE
SUL
PERCHE’ LE NOSTRE TELECAMERE NON ABBIANO RIPRESO GLI
INTRUSI… O SARETE VOI A
PAGARNE LE CONSEGUENZE!”
Dopodiché
il vice Generale uscì fuori dalla sala Controllo, sbattendo
violentemente la
porta.
Razza di
incompetenti… la
Fortezza dei Comandanti aveva le tecnologie migliori di tutto
l’universo! Se le
guardie notturne non erano in grado di farle funzionare, la colpa era
loro!
Decise
di tornare nella sua camera, in preda all’ira, e di stendersi
sul letto per
schiarirsi le idee.
Cosa stava
succedendo su Glacial
02? Cos’erano quelle creature? Perché li
attaccavano? Chi li mandava?
Ognuna
di queste domande continuava a frullargli per la testa, e lui non
riusciva a
trovare alcuna risposta, e ciò lo mandava in
bestia. Era in
quelle situazioni che lui odiava con tutto se stesso Dragon Oronar.
Sarebbe
dovuto tornare la sera prima, ma di lui non si sapeva ancora
nulla. Era ancora
oltre il varco, a cercare di risolvere il problema
dell’assalto ai mondi
sconosciuti…
…
un
illuminazione lo colse al volo.
E
se
fosse stato uno dei prigionieri ad evocare quelle creature?
Possibile…
no!
Era
sicuramente
quella la soluzione!
Nessun
soldato avrebbe mai avuto il coraggio di infiltrarsi
all’interno della Fortezza
dei Comandanti, mettendosi contro il volere dell’Imperatore
Glacial!
Gli unici
in
grado di compiere un
gesto così disperato… potevano essere soltanto
loro!
Ora
doveva soltanto rispondere ad un’ultima domanda.
Come era
possibile che nessuno di loro era stato
scoperto?
Il
vice
Generale uscì dalla sua camera e si diresse in ufficio,
chiudendo la sua porta
a chiave. Poi cominciò a rovistare tra i documenti relativi
al carcere di
Hollywood.
Aveva
bisogno di ogni minimo
particolare… ogni stranezza che potesse incastrarli!
Notai
subito un particolare molto strano. In
questo mese non vi erano stati morti! Come era possibile? Il nostro
cibo veniva
avvelenato ogni giorno dal cuoco. Quel
veleno faceva effetto in meno di due settimane. Era
impossibile che nessuno ne
avesse patito le sofferenze?
“Signore…
possiamo entrare?”
“COSA
VOLETE!? NON VEDETE CHE SONO
IMPEGNATO?!” urlò Himmur contro i
soldati dietro la porta.
“Ma
vice Generale… è molto importante!”
insistettero però questi, fermi
sulla loro decisione “Si
tratta dei prigionieri di Hollywood!”
Himmur
si alzò dalla sedia, livido di rabbia, ed aprì la
porta del suo ufficio. I
due
soldati impallidirono quando videro lo sguardo assassino del loro
superiore.
“Spero
vivamente per voi che sia davvero
importante… PERCHE’ ALTRIMENTI VI FARO’
FRUSTARE A MORTE!”
I
due
poveri soldati entrarono mogi dentro l’ufficio del vice
Generale, che sbatté
violentemente la porta.
***
MALEFICA
[Emma's
Theme - THE PROMISED NEVERLAND]
Uscii
dal
mio nascondiglio, senza farmi vedere da nessuno, avvolta dalle tenebre
della
notte. Fuori dalla finestra, un corvo stava beccando il vetro per farsi
notare
da me, ed io lo feci entrare e posare sulla mia spalla.
L’uccello
sembrava molto orgoglioso di se stesso…
“Lo
so, Diablo… è stato davvero troppo semplice!”
“Mia
signora…”
Un’altra
figura si portò davanti al mio cospetto.
Il mio
nuovo
schiavo. Il mio
pupazzo, l’ennesimo tassello del mio
piano perfetto.
“L’astronave
di Dragon Oronar arriverà tra circa tre ore…”
“Ottimo
lavoro… è tutto pronto?”
“Certamente,
mia signora… il ninja non
sospetta di nulla, dato che ho creato delle illusioni dentro la
cucina…
inoltre, Junion sta raggiungendo Hollywood proprio in questo
istante… vuole che
il mio vero corpo lo uccida?”
“Non
ce n’è bisogno…”
lo rassicurai io, euforica “…
se avessimo voluto, tutti i detenuti sarebbero morti da
giorni… lasciamo che si illudano!
Soprattutto
quella sciocca di Kairi… tra
qualche
ora, le rovinerò nuovamente la vita… è
una promessa!”
“Come
desidera… padrona… allora
io inizio a prepararmi per la seconda parte
del piano…”
“…
certo, mio caro Sennin… va pure!”
Il
mio
servo sparì in una nuvola di fumo, mentre io iniziai ad
incamminarmi verso una
stanza della Fortezza dei Comandanti…
…
pronta a mettere in chiaro chi
fosse la vera Regina del Male!
Ora
doveva soltanto aspettare che Himmur facesse la sua mossa…
…
una mossa che avrebbe fatto di
nuovo sprofondare nella disperazione i prigionieri!
Carcere
di Hollywood –
Capannone dei detenuti - Ore 5:30
KAIRI
[Journey
- FATE OST]
Nessuno
dei detenuti dormì quella notte. Tutti rimanemmo svegli, in
trepida attesa del
ritorno di Junion.
Io
ero
preoccupata più che mai. Quando Junion ci aveva raccontato
della sua idea, avevo
provato una bruttissima sensazione. Sentivo che quella missione fosse
un enorme sbaglio, che ci avrebbe portati dritti alla morte!
Avevo
provato in tutti i modi a far desistere Junion e Gabor dalla loro
decisione di
infiltrarsi nella Fortezza dei Comandanti, senza riuscirci. Con il
secondo,
durante i miei lavori quotidiani, mi ero letteralmente gettata su di
lui, chiedendogli
di fare sesso con me in cambio dell’annullamento della
missione. Tanto era il
terrore di vedere un’altra persona morire per colpa mia, che
mi ritenni pronta
a tutto pur di non far correre a Gabor alcun pericolo.
Ma
lui
si era letteralmente rifiutato, e da quel momento, non ci
eravamo più rivolti
la parola.Flame
passò molti giorni a consolarmi, rattristita. Anche lei
sembrava molto scossa
da qualcosa, ma non riuscivo a comprenderlo.
Clairy
era seduta di fianco a me, con le mani giunte in segno di preghiera.
Aveva
legato molto con Junion, e la occhiona azzurrina aveva il terrore di
perdere un
altro amico, se
così si poteva definire il rapporto tra i due.
Paperino
e Pippo si avvicinarono comprensivi a tutte e due, provando a
rassicurarci.
“Quack!
Ce la faranno!”
“Gaush!
Vedrete che Junion tornerà qui
sano
e salvo!”
Anche
Flame e Shiro ci raggiunsero, sedendosi accanto a noi.
“Junion
è in gamba… non si
farà beccare con
le mie tecniche ninja!” ci tranquillizzò
Shiro, cingendo le spalle della
quattrocchi.
“E’
LUI!”
Uno
dei
prigionieri notò una delle assi di legno spostarsi. Dal buco
fuoriuscì uno
spaesato Junion, il quale aveva un sorriso così luminoso da
far brillare
chiunque gli stesse vicino.
Il
mio
cuore perse un battito…
…
era
vivo…
…
Junion
era vivo! E se era vivo lui, lo erano anche Gabor e i due namecciani!
“JUNION!”
Tutti
i
suoi amici si precipitarono verso di lui ad abbracciarlo…
…
prima
di essere travolti da una agitatissima Clairy che si gettò
sopra al ciclope e
lo stritolò tra le sue braccia!
“Ju…
Junion… sniff…
sei vivo!”
“So…
soffoco… la… lascia…
lasciami…”
Solo
in
quel momento, Clairy si rese conto del suo comportamento imbarazzante,
e lasciò
andare l’ex soldato, diventando viola per la vergogna.
“Scusa…
scusa…e
voi non fate quella
faccia!”
sbraitò contrariata a me e Flame, che nel frattempo avevamo
intuito cosa Clairy
provasse per Junion.
L’ex-soldato
si rimise in piedi, riprendendo il fiato, e venne affiancato da Shiro
che gli
chiese trepidante “Allora,
Junion… come è andata?”
“Meglio
di quanto ci aspettassimo!”
esclamò eccitato il ciclope “Abbiamo
trovato molte informazioni interessanti! Abbiamo fatto un grande passo
in
avanti!”
“QUESTO
E’ IL NOSTRO CAPO!”
affermò
allegra Flame, strizzando Junion con le sue braccia di gomma.
“Non…
non di nuovo…”
riuscì solo a dire il povero
ciclope diventando blu per la mancanza di ossigeno.
“Quack!
Dicci tutto Junion!” esclamò
Paperino, troppo curioso di sapere quello
che era successo.
In
meno
di cinque minuti, il giovane ci raccontò tutto quello che
era successo. Lui,
Gabor ed i nostri nuovi amici namecciani, erano riusciti ad entrare
dentro la
Fortezza dei Comandanti senza alcuna difficoltà. Nessuno dei
soldati li aveva
scoperti, ma era accaduto un qualcosa di molto strano…
…
il Generale Himmur era stato
attaccato dagli Heartless!
“Come
è potuto…
oddio… state tutti bene?”
domandai io, impaurita, a Junion, il quale mi prese per le spalle e mi
rassicurò con dolcezza.
“Ehi,
calma… credi veramente che io me ne sarei venuto qui senza
sapere che Gabor
fosse nuovamente al sicuro? Nessuno dei quattro è rimasto
ferito, e sono
tornati tutti e tre dentro la Base Militare! Non farti prendere dal
panico… so
quanto tu ci tenessi a noi due, d’accordo?”
Con
il
suo sguardo, Junion mi fece comprendere di aver capito cosa stessi
provando in
quel momento per Gabor, ed io mi limitai ad annuire, comunque
preoccupata per
il rischio che avevano corso.
Ancora gli
Heartless… come era
possibile che ne stessero nascendo così tanti? In quella
prigione, per giunta!?
E se non
fosse
stato un caso? Se quelle creature fossero state portate lì
da qualcuno?
[Emma's
Theme - THE PROMISED NEVERLAND]
Questo
sospetto me l’aveva suggerito anche Topolino, nel mio Mondo
Interiore. Mi aveva
rivelato che lui ed i suoi sudditi fossero partiti verso il varco
oscuro per
andare alla caccia di un fuggitivo, un qualcuno che fosse scappato dal
nostro
mondo per raggiugere quei pianeti sconosciuti. Purtroppo non mi avevano
potuto rivelare il nome, ma solo degli indizi su chi potesse essere?
Poteva
essere tutta opera di
quella persona?
“Dai,
Junion! Facci leggere questo diario!”
gli chiese Flame, trepidante “Sono
proprio curiosa di sapere tutto!”
Ma
io
non stavo prestando alcuna attenzione. Io ero troppo preoccupata per la
situazione
degli Heartless. Sora
e
Riku mi avevano suggerito potesse trattarsi di qualcuno che
conoscevamo, che
potesse avercela con noi per quello che avevamo fatto cinque anni
prima…
…
ma chi poteva esserci di così
pericoloso da…
…
no…
…
crollai in ginocchio, davanti a tutti i presenti, sconvolta da
ciò di cui mi
ero appena resa conto.
Come avevo
fatto a
non pensarci prima?
C’era
solo una possibile persona che potesse desiderare la mia morte e quella
dei
miei amici Paperino e Pippo…
…
c’era solo una…
…
e solo una persona…
…
in grado di
evocare quanti Heartless desiderava!
“Kairi…
non hai sentito Junion?” provò
a rassicurarmi, stranita, Clairy,
notando il mio strano comportamento “Forse
Dragon può aiutarci per dav…”
“Malefica…”
Paperino
e Pippo si guardarono negli occhi, preoccupati, e si portarono
frettolosamente
vicino a me, cercando di capire cosa mi stesse succedendo.
“…
Kairi… cosa centra quella stregaccia? Quack! Lei non
è qui!”
“Gaush!
E’ successo qualcosa, Kairi?”
“…
è stata lei…
è sempre stata lei… come ho
fatto a non pensarci prima… lei è qui…
Malefica è su Glacial 02! E’ lei che ha evocato
gli Heart…”
“GAUSH!
SHIRO!”
L’urlo
improvviso di Pippo mi riportò alla realtà. Tutti
ci voltarono verso lo
shinobi, che era caduto in ginocchio, in preda agli spasmi.
Sembrava
aver perso tutte le sue
forze. Non riusciva più a rialzarsi ed i suoi occhi erano
sgranati per lo
shock!
“SHIRO!”
Io
e
Clairy andammo subito in soccorso del vecchio ninja, stendendolo per
terra,
mentre Pippo e Paperino allontanarono tutti i presenti per far prendere
aria al
povero shinobi.
Flame,
invece,
aveva mollato la presa su Junion ed era rimasta letteralmente immobile.
Non si
aspettava che potesse accadere un fatto del genere davanti a tutti i
prigionieri. Fu a quel punto che mi resi conto dei reali sentimenti
della
pirata verso quell’uomo.
Questo,
però, non spiegava la situazione di Shiro…
…
cosa gli stava succedendo?!
Tutto
un
tratto, il vecchio shinobi recuperò il controllo del suo
corpo. I tremori
finirono così come erano cominciati, ma il suo sguardo era
ancora terrorizzato.
“Shiro…”
riuscì solo a dire Flame,
preoccupata a morte, raggiungendolo al suo capezzale.
Il
ninja
si voltò verso di lei, provando ad alzarsi. Ci
riuscì.
Pronunciò
una sola frase.
“Mi
hanno scoperto… sanno del
cuoco… hanno preso il mio vero
corpo!”
Flame
divenne pallida come un lenzuolo, mentre noi non riuscivamo a capire
cosa
stesse accadendo.
“Aspetta…
che
cosa?!” esclamò scioccata
Clairy “Che significa -Hanno preso
il tuo vero corpo?! - ”
“Ma tu
sei qui! Non può essere!”
obiettai io, incredula “Come possono averti catturato?”
Fu
Junion a intuire per primo che qualcosa non andava…
“Shiro…
quella che stiamo vedendo
qui… non sarà per caso
una copia, vero?!”
intuì basito l’ex-soldato.
Tutti
i
detenuti trattennero il fiato. In tutto il capannone, era calato un
silenzio di
tomba, in attesa che Shiro desse una risposta al suo compagno.
Il
ninja, ormai colto in flagrante, fu costretto ad ammettere la
verità con un
cenno del capo.
“CHE…
COME HAI POTUTO
TENERCELO…”
“Ho
avuto i miei motivi! Ma ora ascoltatemi
attentamente!” esclamò lo shinobi, con
sagacia e determinazione “Tra un
minuto esatto questa copia sparirà ed
io verrò torturato! Ve lo dirò una volta
soltanto… NON HO INTENZIONE DI
TRADIRVI ANCHE SE COSI’ MORIRO’!”
“NO,
SHIRO!” urlò
Flame, scioccata ed in
preda al panico “NON FARLO! SCAPPA!”
“NON
POSSO SCAPPARE!” insistette
il
vecchio ninja arrabbiandosi con la pirata “MI
HANNO GIA’ CATTURATO! NON AZZARDATEVI A SALVARMI O A RIVELARE
TUTTO
ALL’ESERCITO! SONO STATO CHIA…?”
“SHIRO!
NO!”
Puff!
La
copia
dello shinobi di Konoha non riuscì mai a concludere la
frase…
…
scoppiò in un’enorme bolla di
fumo, lasciando tutti senza parole.
“Shiro...
Flame…” esclamai, sbigottita,
mettendomi una mano davanti alla bocca.
Quindi
era questo il segreto che Flame e Shiro stavano nascondendo a tutti
loro…
…
ma per quale motivo ce l’avevano
tenuto nascosto?
La
figlia di Rufy continuava a fissare il punto in cui la copia di Shiro
era
sparita, con una mano che tendeva ancora in quella direzione.
Il
suo
sguardo era perso nel nulla…
…
troppo in fretta… stava
accadendo tutto troppo in fretta!
“Flame…”
Davanti
allo sguardo fermo di Junion, la ragazza sospirò,
mortificata, ed ammise a
tutti noi.
“Shiro
è ammalato… se i soldati avessero iniziato a fare
dei controlli più specifici,
lo avrebbero ucciso” ci racconto lei,
stringendosi la testa tra le mani,
in preda alla disperazione “Per
questo il
suo vero corpo si trovava nelle cucine… sperava di trovare
dei medicinali per
arrestare la sua malattia, ma… ma
Shiro…
Shiro sta per…”
“…
sta per morire”
L’affermazione
di Clairy ci lasciò tutti in stato di shock.
Oh
no… Shiro…
…
era per questo
che lo shinobi non voleva essere salvato…
…
istintivamente, cinsi Flame in un abbraccio consolatorio, che la
portò a
sfogare tutto il suo dolore.
Passarono
circa dieci minuti, prima che qualcosa di ancora più
orripilante accadesse…
…
le sirene dell’allarme
suonarono all’impazzata!
Nessuno
rimase impassibile…
ancora non lo sapevamo… ma i nostri occhi avrebbero
assistito ad uno degli
spettacoli più raccapriccianti della nostra vita!
“Pre…
sniff…
prepariamoci!” affermò Flame,
rialzandosi immediatamente da terra ed
asciugandosi gli occhi con uno strano comportamento “Se facciamo capire loro che… che
sappiamo… sniff… se la
prenderanno anche con noi!”
Ore
6:00 Glacial 02 –
Aeroporto di Los Angeles
DRAGON
[Fear
- DRAGON BALL SUPER]
La
navicella monoposto atterrò senza intoppi.
Il
viaggio
di ritorno era stato piuttosto tranquillo. Avevo continuato a parlare
con Yen
Sid, attraverso la sfera di cristallo che mi aveva regalato, scoprendo
molti
più particolari sui mondi che ero andato a visitare.
Interessante
fu la scoperta che feci sulla possibilità di poter
richiudere il varco, se ciò
fosse stato possibile.
Mi
era
venuta, infatti, un’idea per poter trasferire, in quella
galassia, quanti più
innocenti possibili, se fosse stato necessario…
…
prima di tutti…
…
i prigionieri del Campo di
Concentramento di Hollywood!
Data
la
situazione creatasi con Malefica, inoltre, ero pronto a fare delle
proposte a
Glacial per diminuire il proliferarsi
dell’oscurità. Al mio sovrano non
sarebbero piaciute molto, ne ero sicuro, ma ero anche certo che, se lui
non
fosse già stato controllato dalla strega, avrebbe accettato
piuttosto che farsi
mettere i piedi in testa da una sconosciuta.
Rimasi
interdetto quando sentii l’allarme generale suonare
per tutta la città.
“Merda…
e ora che cazzo succede!?”
***
Unknown
Perfetto. Il prigioniero era stato
appena portato davanti al mio cospetto,
trascinato con
la forza da Himmur. Ora mi bastava preparare la trappola della mia
padrona!
Usai
immediatamente un’illusione per accecare i sensi dei
presenti…
…
ed abbandonai
definitivamente il mio vecchio corpo!
Quel
tizio non poteva saperlo, ma gli stavo alleviando ogni sofferenza
futura. Quella messa in scena non sarebbe servita solo a me e alla mia
sovrana, per ottenere i nostri ambiti desideri.
Capitolo 9 *** Capitolo 9: Il tesoro più prezioso... e la morte più ingiusta! ***
La storia sta cominciando a prendere una
brutta piega, non è vero? Shiro Yamanaka è stato
catturato e sta per essere torturato, davanti a tutti i prigionieri.
Potrà salvarsi, o dovrà abbandonare per sempre la
vita terrena?
E
i prigionieri? Accetteranno tutto questo senza ribattere, o
cominceranno a bramare la testa dell'impero Kagakuriano?
Voglio
darvi dei semplici appunti, al riguardo di ciò che state per
leggere.
1.
Alcune
delle scene che sto per raccontare sono il motivo
principale per il quale ho scelto il rating rosso, pertanto preparatevi
psicologicamente [EDIT 10-1-2020 Le suddette scene sono state
ridimensionate per permettere l'abbassamento del rating da rosso ad
arancione... tuttavia potrebbero comunque risultare disturbanti per
alcune persone molto sensibili].
2.
Nei
prossimi capitoli verrà introdotto un ultimo, importante,
manga da aggiungere alla lista Crossover, oltre che dei vecchi
personaggi
provenienti da quelli già inseriti.
Qui sotto, il pulsante delle OST! ;-)
Vi lascio al capitolo! BUONA LETTURA
:-)
KINGDOM
HEARTS: THE
LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR
Il
tesoro più prezioso... e la morte più ingiusta!
Glacial 02 – Base
militare – 07:30
KAIRI
[Dark
Days Are Coming - DRAGON BALL SUPER]
Le
esercitazioni balistiche dell’esercito kagakuriano si
svolgevano nel cortile
della base militare, un enorme spiazzo in terra battuta largo un
centinaio di
metri quadrati. Fu in quel posto che tutti i prigionieri vennero
trascinati con
la forza, a suon di frustate e spintoni. Non fummo messi in fila come
le altre
volte, ma circondati da centinaia di soldati, che non vedevano
l’ora di metterci
le mani addosso. Gli uomini si erano messi attorno a noi ragazze, per
impedire
ai soldati di colpirci, subendo i danni e le ferite peggiori.
Solo
quando giungemmo nel cortile, ci fu permesso di metterci in
ordine e
tutti sbiancammo davanti alla vista di ciò che ci si parava
davanti.
Sopra
un’impalcatura
in acciaio, vi stavano due personaggi, a noi ben noti.
Uno
era
il vice generale Himmur, il cui viso mostrava un sadismo molto
più accentuato
del solito…
…
mentre l’altro
era il povero, vecchio Shiro!
Il
ninja, completamente nudo, era stato issato ad un metro di altezza dal
suolo,
per mezzo di una carrucola, con una lunga corda annodata attorno ai
polsi.
Il
vice
generale aveva un flagello tra le mani, le cui corde erano metalliche e
sottili
come capelli…
…
un altro grasso alieno, dalla
carnagione gialla, salì sull’impalcatura
accompagnato da due soldati...
…
era il boia
dell’esercito, ed in mano portava una piccola valigetta.
Io
e
Junion, che eravamo capitati di fianco, cominciammo a
tremare…
…
avevamo compreso
le reali intenzioni di Himmur, e riuscivamo a trattenerci a stento dal
buttarci addosso al nostro nemico.
[Freezer
is Free - DRAGON BALL SUPER]
“A
tutti voi, detenuti del campo carcerario
di Hollywood… do il benvenuto nella
nostra base militare!”
annunciò il vice generale a tutti noi,
inchinandosi sarcasticamente “Oggi
vi
mostreremo uno spettacolo dal vivo… nel
quale il vostro amico sarà il protagonista principale!”
Dopo
aver detto ciò, sferrò un colpo di flagello sul
viso di Shiro, con tutta la violenza
che possedeva in corpo. Un qualunque altro prigioniero avrebbe urlato
come un
disperato per il dolore, ma non Shiro che, con il viso completamente
deturpato,
non esclamò un minimo gemito di sofferenza.
Chi
invece
stava assistendo attonita a quella scena, era Flame. Tremava da capo a
piedi. Voleva
salvarlo, ma lui si era opposto a tale scelta. Per lei che lo amava
alla
follia, quella tortura era la peggior visione possibile.
“Shiro…
Shiro…”
continuava a mormorare in
lacrime la pirata.
“La
nostra storia comincia un mese fa…”
continuò imperterrito Himmur,
sferzando il suo flagello altre volte sul corpo del ninja, che
continuò a
rimanere impassibile “…
quando alcune
strane creature attaccarono il nostro esercito… centinaia di soldati fatti fuori…
nessuno sapeva chi le avesse mandate
o come fossero arrivate qui… fino ad oggi!”
Un
momento… non stava per caso parlando di…
…
ma per quale motivo stavano
attaccando lui e non Malefica a quel punto?
No…
ero una stupida…
…
certo che non
attaccavano Malefica… loro non sapevano della sua esistenza!
Avevano
accusato Shiro di essere
il mandante degli Heartless!
Il
vice
Generale Kagakuriano cominciò a girare la manopola della
carrucola, issando lo
shinobi fino a cinque…
…
sei…
…
dieci metri da terra.
A
nulla
valsero i tentativi, da parte di Shiro, di liberarsi da ciò
che stava per
accadere. Himmur, aveva ancora la mano sulla manopola, e non aveva
ancora
inserito la sicura per bloccare il ninja.
“Insieme
ai nostri soldati, vivevano dei veri
e propri porci, dei disgraziati che non accettavano la loro
inferiorità… esseri
disgustosi che meriterebbero di bruciare tra le fiamme
dell’inferno più
profondo… i soldati li trattavano
come
tali, decimandoli e torturandoli come meritavano… ma uno di
quei porci… ha
provato a fare il furbo!”
La
mano
di Himmur lasciò andare la manopola. Shiro
precipitò inesorabilmente verso il
suolo, destinato a rompersi qualche osso.
Ciò
che
accadde, però, fu anche peggio. Ad
un
metro di distanza da terra, il vice generale riprese il controllo della
carrucola, bloccando la discesa dello shinobi. Tutti, nessuno escluso,
udimmo i
legamenti delle sue braccia strapparsi, e le spalle del ninja spezzarsi
per il
contraccolpo.
Nonostante
tutto, Shiro rimase in silenzio, sopportando il dolore. Nemmeno i suoi
occhi
lasciavano trasparire la minima pena.
Mostri…
quei vermi erano soltanto
dei mostri…
…
mostri!
“E’
proprio qui che entra in scena il nostro protagonista, il nostro caro
detenuto
col numero 53…”
continuò il kagakuriano senza fermarsi, facendo cenno
al boia di avvicinarsi con la sua valigetta “…
poiché quest’idiota, un giorno, ha deciso di
giocarci un brutto
scherzo… si è
sbarazzato del cuoco,
sgozzandolo come un capretto, e ha sotterrato il suo corpo…
come se non bastasse,
si è alleato con i nostri nuovi nemici, le creature oscure,
e ce le ha mandate
contro!”
Il
boia
aprì la valigetta che aveva in mano. Al suo interno vi stava
un set di
coltellacci, uno schiaccianoci ed una pinza col becco a pappagallo. Fu
quest’ultima che il grassone afferrò,
avvicinandosi poi allo shinobi con
sguardo divertito.
[Freezer
Nova - DRAGON BALL SUPER]
“In
poco tempo, i prigionieri cominciano a
delirare e pensano di ribellarsi… riescono a sopravvivere
per un intero mese,
senza subire alcuna perdita… ma si
sa… i
sogni finiscono, prima o poi!”
I
due
soldati che avevano accompagnato il boia, afferrarono le gambe di
Shiro,
tenendole immobilizzate mentre, con la pinza, il ciccione
afferrò il ninja da
un dito del piede. Tutti
i
prigionieri cominciarono a comprendere ciò che stava per
accadere e non avevamo il
coraggio di guardare.
Fummo
costretti a farlo,
o ci avrebbero uccisi.
Junion era
a
dir
poco furibondo. Himmur stava condannando un innocente! Shiro non
c’entrava
nulla con gli Heartless!
“Proprio
un’ora fa, il corpo del cuoco è stato ritrovato
decomposto, poco fuori dal
vostro carcere…”
rivelò il vice generale, completamente pervaso dalla
rabbia “…
gli animali lo hanno dissotterrato e se ne stavano cibando! Quel
povero disgraziato aveva una moglie e tre figli! E tu… tu lo
hai ucciso senza
pietà!” affermò
rivolgendosi a Shiro “A
causa del tuo egoismo tre
pargoletti sono rimasti orfani! Per il vostro desiderio di
libertà… una donna è
rimasta vedova! Perfino gli Dei, adesso, vi sputerebbero in faccia!”
“Essere
spregevole…”
mormorò Pippo
digrignando i pugni per la rabbia.
Non
si
era mai arrabbiato così tanto in vita sua.A
stento lo riconoscevo…
A stento riconoscevo me
stessa, un sentimento nuovo iniziò a
pervadere il mio cuore. Era sete di
sangue. Li volevo
morti. Volevo uccidere tutti i miei aguzzini.
“Adesso
ti è rimasta un’unica speranza di sopravvivere!”
urlò Himmur privo di
senso allo shinobi “Giura
fedeltà eterna
all’Impero… tradisci i tuoi compagni e dicci come
hai fatto ad entrare nella
Fortezza dei Comandanti! Dacci i nomi di tutti i tuoi alleati!
Altrimenti…
questo spettacolino andrà avanti fino a quando non mi
sarò sfogato con ogni
centimetro del tuo flaccido cor…”
Himmur
aveva smesso di urlare…
…
era senza parole… incredulo… e
lo stesso valeva per tutti i prigionieri e gli amici del ninja.
Shiro
stava sghignazzando. Spavaldamente rideva in faccia a tutti i soldati,
senza
temere la sua incolumità. Prima aveva
iniziato con
insolente lentezza, poi era scoppiato come un uragano, senza
alcun freno
inibitore, come se il suo cervello fosse andato in panne, e
forse era così,
osservando lo sguardo ammattito dello shinobi.
“Il
mio egoismo?! Parla per te, schifoso rettile! Dovrei giurare
fedeltà al vostro
impero? Tu non hai capito proprio un cazzo!”
Shiro sbeffeggiò il vice
generale “Quel cuoco aveva dei
figli?
Una moglie? Anche noi detenuti avevamo qualcuno prima che voi li
sterminaste
tutti! Credi che mi dispiaccia? Che abbia paura delle vostre torture?
Ho ucciso
centinaia di uomini senza alcuna pietà… ho visto
e vissuto coi miei occhi due
guerre e ne sono uscito vivo! Volete strapparmi le dita dei piedi?
Volete
spellarmi vivo? Bollirmi in un pentolone? Anzi, ancora
meglio… crocifiggetemi a
testa in giù! Non servirà assolutamente a nulla!
Darò anche la mia vita in cambio
di quelli che tu chiami ‘porci’! Uccidimi
pure… perché quando la tua ora sarà
giunta… ti accompagnerò io stesso tra le fiamme
degli inferi!”
“Tu…
tu… brutto…”
riusciva a mormorare
soltanto Himmur. I suoi occhi erano spalancati, e fissavano Shiro con
furia
omicida...
…
ma non c’era solo rabbia…
…
riuscimmo a
leggere anche la sua paura.
Nessuno
osò parlare in quel momento. Quelle
frasi avevano scioccato tutti, soprattutto noi, che non riuscivamo a
staccargli
gli occhi di dosso.
Non
potevano
permetterlo!
Dovevano salvarlo! Dovevano fare qualcosa!
***
MALEFICA
[Terror
- DRAGON BALL SUPER]
Dovevo
ammetterlo. Himmur stava svolgendo un lavoro da manuale con il mio
servo.
Torturando il corpo di quello shinobi, stavano riuscendo a provocare e
far
soffrire tutti i prigionieri, il cui cuore si stava colmando di
Oscurità fino
all’orlo…
…
perfino Kairi era sul punto di
esplodere! La Principessa del Cuore non era più pura, e la
sua anima, ora,
pretendeva giustizia…
…
pretendeva morte!
Mi
sarebbe bastato semplicemente mandare i miei Heartless ad
attaccare
tutti i prigionieri per vincere. Nemmeno la Custode ed i
suoi amici, scossi
com’erano, avrebbero potuto distruggerli…
…
ma non era ciò che desideravo…
…
io volevo uccidere Kairi con le
mie stesse mani…
…
e per far ciò, dovevo ancora
farla soffrire un po’.
Iniziai
a percepire dei passi da fuori la mia stanza. Soddisfatta, mi resi
conto di chi
fosse, e mi preparai al piano finale…
…
una persona cara a Kairi
sarebbe morta, quel giorno…
…
e lei non avrebbe potuto far
nulla per impedirmelo!
Mondo Interiore
KAIRI
[Kimimaro's
Theme - NARUTO]
“NON
AZZARDATEVI A FAR NULLA!”
Tutti
e
sei sbiancammo sentendo la voce del ninja dentro la nostra testa. Il
mondo
attorno a noi divenne completamente nero. Non vi era nulla se non noi
ed il
ninja.
Eravamo
in uno spazio immaginario, nel subconscio dello shinobi, e tutti quanti
poggiavamo i piedi su un pavimento in vetro.
Riconobbi
quel luogo… era lo
stesso nel quale avevo visto l’ultima volta Sora, Riku e Re
Topolino!
Tutti
e
sette non indossavamo più i nostri pigiami a righe, ma gli
usuali vestiti che
portavamo prima della prigionia.
Shiro
indossava un lungo cappotto nero sopra ad una giacca grigia. Era
ringiovanito
di molti anni, ed il suo viso, liscio e privo di rughe, era cinto da
una lunga
capigliatura biondo platino.
Fu
proprio lui a prendere per primo la parola…
“Sto
usando una delle mie abilità innate
per
parlarvi nella mente! Ora ascoltatemi… anche
se per miracolo riusciste a salvarmi, io morirei comunque…
ho un tumore, ed
ormai il mio corpo non regge più…”
“Perché
non ce lo hai detto?”
esclamò
Clairy a bocca aperta.
La
quattrocchi indossava degli abiti semplici, un vestito a maniche corte
bianco e
un jeans a gamba scoperta. I suoi capelli avevano il colore e le
sfumature
dell’oceano. Era davvero molto bella.
“Io…
io non volevo farvi preoccupare...”
ammise lo shinobi dispiaciuto “Sono
troppo vecchio per poter fare qualcosa
in questa rivolta… ho provato in tutti i modi a curarmi, ma
non c’è più nulla
da fare…”
“Non
puoi arrenderti così!”
esclamai, in preda ai singhiozzi ed alle
lacrime, con lo stesso aspetto di quando viveva alle Isole del Destino
“Abbiamo fatto una promessa!
Dovevamo
sopravvivere tutti! E’ vero che io… che
io per poco ho rotto quel giuramento… ma… non posso! Non posso accettarlo! Ti
prego… di loro la verità!”
“Kairi…
vorrei tanto combattere con voi per la nostra
libertà… ma non posso farlo…”
ammise Shiro sempre più triste, cercando di consolare la
povera ragazza “… voi
siete ancora giovani, molto forti, e
potete imparare dai vostri errori… mentre io ormai non avrei
nemmeno le forze
per sopravvivere un giorno di più… sono vecchio,
Kairi. Ormai ho dato tutto
nella mia vita… e mi dispiace di
non
poter mantenere la mia promessa. Ve lo chiedo con tutto il
cuore… lasciate che
io muoia come Shinobi… lasciate che io combatta
quest’ultima battaglia da solo…”
“Shiro…
amico mio… come possiamo vivere senza i tuoi consigli?”
lo implorò
Junion, disperato “E’
solo grazie a te se tutti hanno incominciato a ribellarsi alla
prigionia! Non possiamo
lasciarti
andare…”
Il
ciclope
era comunque senza capelli, ma gli abiti che indossava erano quelli
dell’Accademia Militare: canottiera, pantaloni militari e
stivali in cuoio
nero.
“Potete
e lo farete! Junion… non puoi
più
tornare indietro!” lo rimproverò lo
shinobi “Ti
renderai presto conto di
quanto siano importanti le scelte che hai fatto, che stai facendo in
questo
momento e quelle farai. Junion… ti sto chiedendo di
scegliere la salvezza di
tutti gli altri prigionieri in cambio della mia vita! Non essere
egoista!”
“Ma…
ma noi…”
provai ad insistere
un’ultima vola avvicinandomi a lui, ma venni afferrata da
Paperino e Pippo, i
quali scossero affranti il capo. Si vedeva che i due stavano soffrendo
esattamente come noi, ma erano gli unici, in quel momento, ad aver
capito i
sentimenti dello shinobi.
Quel
gesto bastò a farci capire che non c’era niente
che potessero fare.
Abbracciai
distrutta i miei due amici, mentre Clairy scoppiò in
lacrime, disperata, tra le
braccia di Junion, che la strinse forte a se per consolarla.
“Combattete…
combattete per la libertà… amici miei...”
li incoraggiò Shiro, prima di
voltarsi verso colei che, più di tutti, lui voleva salutare
per ultima.
Flame
era quella che era cambiata di più rispetto a tutti. I
capelli color arancio le
scivolavano fino alle caviglie, lisci e setosi. Indossava una camicetta
rossa
sbottonata, sotto la quale si vedeva un costume color rosso. Portava
dei lunghi
e attillatissimi pantaloni bianchi. Sulle sue spalle, era appeso un
lungo
bastone azzurro con tre sfere, mentre in testa aveva un cappello di
paglia
contornato da un fiocco rosso.
Lungo
le
sue lunghe e affusolate braccia portava moltissime cicatrici, segni
indelebili
sulla sua pelle di tutte le battaglie e le avventure che aveva vissuto.
“Flame…”
le disse
lui, commosso “…
se
c’è un rimpianto… un qualcosa che avrei
voluto fare prima di morire… era quella
di poterti amare come meriti davvero.
Ma il destino è stato crudele con entrambi… mi
sarebbe davvero
piaciuto vederti all’opera come regina dei pirati…
ed invece sto per spezzare il tuo cuore!”
Sul
viso
della donna scivolarono molte lacrime.
Non era
giusto… l’amore avrebbe
dovuto vincere sempre…
…
perché non potevamo aiutarli?
Perché doveva finire per forza così?
“Shiro…
io… io ti…”
provò a dire lei,
guardandolo negli occhi.
I
due si
persero di nuovo in quello sguardo, esattamente come il primo giorno in
cui si
erano innamorati.
“Lo
so… anch’io ti amo…”
le rivelò lui, ormai preda dei suoi stessi
singhiozzi “…
ma… sniff… ma devi
lasciarmi andare… così come ha fatto tuo padre,
ho deciso
di sacrificare la mia vita per il mio tesoro…”
“Cosa…
cosa stai dicendo?”
gli domandò
Flame senza capire le sue parole…
…
prima di ricevere un dolce,
tenero e appassionante bacio sulle labbra!
“Quack?!”
“Gaush?!”
Eravamo
rimasti tutti di sasso, vedendo quella scena. Paperino e Pippo erano si
erano
coperti gli occhi per l’imbarazzo, Junion non ci stava
capendo nulla, mentre io
e Clairy sorridemmo di gioia, vedendo finalmente Shiro e Flame mostrare
il loro
sentimento reciproco.
Il
ninja
staccò le sue labbra da quelle della sua amata, ancora
incredula, avvicinandosi
all’orecchio di lei e sussurrandole “Temo di
dovermi scusare con tuo padre… ho
trovato il suo tesoro…”
***
“VOLETE
DAVVERO SAPERLO? EBBENE
SI’… IO HO
NASCOSTO UN TESORO… UN TESORO COSI’ PREZIOSO CHE
AL CONFRONTO ONE PIECE NON E’
NULLA! SALPATE… SPIEGATE LE VELE… AFFRONTATE
MILLE TEMPESTE… SCONFIGGETE TUTTI
I NEMICI CHE VOLETE… PROVATE A PRENDERLO SE CI RIUSCITE! VI
ASSICURO CHE NON LO
TROVERETE MAI! NE VOI PIRATI, NE TANTOMENO LA MARINA! SARA’
LUI STESSO A
MOSTRARSI E A SCEGLIERE IL PIU’ DEGNO A CUI DONARSI! PAROLA
DEL RE DEI PIRATI!”
***
“Sei
tu… sei tu il tesoro più prezioso di tuo padre...
ed ora sarai anche il mio!”
le disse, con dolcezza, Shiro “Ricordo ancora il primo giorno che ti ho
conosciuto… stavi in un angolo, piangevi a dirotto
perché un soldato aveva
giocato con il tuo corpo…
quante
volte, in questi sedici maledetti anni, ho visto una donna piangere in
quel
carcere… ma mai nessuna riuscì a colpirmi quanto
te. Ogni tuo lamento era talmente straziante
che riuscivo a percepire,
sulla mia pelle, tutto quello che ti avevano fatto e tutta
l’umiliazione che
avevi provato. Mi ero avvicinato per istinto e, come un padre
fa con una
figlia quando la vede triste, senza dirci nemmeno una parola, ci siamo
abbracciati…”
[Man
of the World - NARUTO]
“Quella
volta, tu sei stato l’unico che mi aveva considerato...”
ammise lei,
immergendo il suo viso sulla giacca nera dello shinobi “… avevo perso ogni cosa… la
mia casa, la mia famiglia… la mia
dignità…
tu sei riuscito a ridarmi tutto questo… come
farò adesso senza di te?”
“Ci
riuscirai… sei la figlia del Re dei
Pirati… sei la donna più bella, meravigliosa e
forte che io abbia mai
conosciuto… continua la rivolta… continuatela
tutti!” ci invitò Shiro,
guardandoci con una dignità ed una volontà
d’animo che ci sconvolse sino in fondo
“L’impero
di Glacial
finirà… presto o tardi
anche Kagaku troverà pane per i suoi denti… mi sarebbe piaciuto farvi conoscere un mio
amico… all’inizio tutti gli
shinobi lo trattavano esattamente come i soldati trattavano
noi… lo
denigravano… lo insultavano… ma ancora peggio, lo
evitavano come la peste!
A soli diciassette anni fu in grado di fermare una guerra e di risanare
il
nostro mondo… non si era arreso, e alla fine era diventato
il ninja più potente
e amato di tutti i tempi, nonché il nostro Hokage! Avrei
tanto voluto lo
conosceste… si chiamava Naruto
Uzumaki e
fu l’ultimo ninja a cadere sotto i colpi
dell’impero di Kagaku…
sapete perché io credo in voi?
Perché, per quanto io stimi
quell’eroe… ciascuno
ha una determinazione perfino più grande della sua! Avete
una forza tutta
vostra, che nessuno può distruggere! Sorridete,
perché niente e nessuno potrà
fermarvi!”
Shiro
e
Flame si dettero un ultimo piccolo bacio, prima di separarsi.
No…
prima si dissero qualcosa
all’orecchio… Flame si paralizzò
improvvisamente, prima di riprendersi come se
non fosse successo nulla.
Lei
venne raggiunta da tutti noi, ma non sembrava più
triste. Quel
bacio le aveva dato la forza per lottare, ne ero convinta.
Sapeva che
quello era un addio. No,
in realtà quello era un arrivederci. Doveva
ancora raggiungere il suo sogno. Lo
doveva per suo padre, sua madre e, ora, anche per Shiro. Poi
nell’aldilà avrebbero
festeggiato con una tazza di sakè.
Il
ninja
si allontanò da noi, passo dopo passo, lentamente.
Poi
si
voltò un’ultima volta verso di noi.
Sorridevamo
tutti. Eravamo tristi, ma non volevamo mostrarlo. Piangevamo, ma i
nostri occhi
mostravano solo affetto…
…
il rosone sotto i noi piedi
cominciò a illuminarsi… e l’immagine
cambiò all’improvviso.
Prima Shiro
era
rappresentato assieme ai sei prigionieri… ora lui si trovava
con tutti i nostri amici.
Il
vero
Shiro era svanito nel nulla.
“Paperina…
i miei nipoti… Zio
Paperone…”
“La
regina Minnie… Cip e Ciop…
il grillo
parlante…”
“Le
principesse del cuore… i
principi… ci sono tutti quanti i
nostri amici!”
“Gabor…
i namecciani…”
“O
mio dio… Tony
e le altre!”
“I
miei genitori… i loro e i miei
compagni di
ciurma… Shiro!”
Flame
si
avvicinò all’immagine raffigurante
l’uomo che amava. Non vi
era solo lui. Un altro ragazzo, che loro non avevano mai visto prima,
era di
fianco al ninja ed aveva il pollice alzato verso Shiro. Aveva gli occhi
azzurri
e i capelli corti biondi; indossava una tuta arancione e nera, e
portava un
paio di sandali ai piedi.
La
stanza si illuminò di nuovo, e stavolta venimmo
completamente immersi nella
luce.
***
[Emma's
Theme - THE PROMISED NEVERLAND]
Eravamo
tornati tutti e sei in piazza. Forse non ci eravamo mai
spostati per davvero. Non
era
passato nemmeno un secondo da quando eravamo finiti in quel mondo
interiore.
Shiro era ancora ammanettato alla corda della carrucola, ed il boia era
in
procinto di usare la pinza sul dito del ninja.
Quest’ultimo
ci rivolse un ultimo fugace sorriso verso tutti i suoi
compagni…
…
un momento… quello sguardo… era
davvero lui?
Poi,
però, avvenne.
Nemmeno
lui stavolta riuscì a
trattenere le urla di dolore. Il
boia
aveva letteralmente strappato il primo dito del suo piede e ora si
accingeva a
strappargli il secondo. Sui bordi dell’impalcatura,
cominciò a gocciolare tutto il sangue dello
shinobi.
Himmur,
invece, colto da una follia indescrivibile, prese un coltello dalla
valigetta.
Tutti i prigionieri rimasero orripilati quando capirono le intenzioni
del loro
vice generale, ma io ormai avevo ben capito che tipo di
spettacolo piacesse a quel maniaco. Mai avevamo
visto tanta ferocia
in una persona. Che gusto c’era a scorticare vivo
un essere vivente? Perché
sghignazzava esilarato mentre sfilettava lentamente la gamba di Shiro
col suo
coltello? Perché stava letteralmente strappando
la pelle di un uomo che ormai
aveva deciso di morire?
Perché
umiliarlo
così? Non c‘era un limite a quella follia? Se
esisteva un Dio… perché non
fermava quell’atroce tortura?
Tutti,
nessuno escluso, si voltarono verso Junion, il quale, con loro grande
stupore, rimase
completamente immobile. Nemmeno io e gli altri
amici di Shiro ci muovemmo, restando immobili come statue.
Nei nostri occhi si leggeva solo
un sentimento.
abbia! Sete di vendetta!
Desiderio di libertà!
Persino
Flame ormai aveva smesso di piangere.Aveva gli occhi chiusi, e
sentendo lo strazio dell’uomo che amava, sussurrava sotto
voce.
“Ti
vendicheremo… vendicheremo la tua morte… Kagaku
pagherà per questo!”
Per
cercare di trattenere le urla, io mi stavo mordendo le labbra a
sangue. Kagaku non aveva la più
pallida
idea dei nemici che si stava facendo.
Peggio per loro!
Glacial
02 – Fortezza
dei Comandanti – 07:30
DRAGON
[Emma's
Theme - THE PROMISED NEVERLAND]
Uscii
dalla sala dei computer. Avevo fatto rapporto all’Imperatore,
spiegandogli
tutto quello che avevo scoperto oltre il varco oscuro, o almeno tutto
ciò che
non riguardava Glacial stesso. Gli avevo anche rivelato tutte le mie
intenzioni, ed anche se al sovrano non piacque sentire quella
decisione, aveva
acconsentito. Non mi sembrò fosse controllato da Malefica, e
ciò mi rassicurò.
Avevo un
problema in meno a cui pensare.
Cominciai
a salire le scale, fino al trentesimo piano, immerso nei suoi pensieri.
Dalla
finestra, assistetti impotente alla tortura di un prigioniero. Mi
avevano spiegato
che quel detenuto aveva ucciso il cuoco della prigione, ne
nascondendone il
corpo.
Ecco
perché l’allarme era
suonato... per annunciarne l'esecuzione...
…
sogghignai divertito.
A
quanto
pare, durante la mia assenza, i carcerati di Hollywood si erano dati un
gran da
fare. Ne ero contento. Era ora che quella situazione si sbloccasse.
Eravamo
arrivati ad un punto di rottura, e tornare indietro sarebbe stato
impossibile…
…
chi avrebbe vinto? L’esercito od
i ribelli? Chi delle due fazioni?
Il
mio
sospetto era che a vincere sarebbero stati i primi, se qualcun altro
non fosse
venuto in soccorso degli altri, ed io,
in quel momento, ero in piena confusione. Potevo
solo sperare che la mia decisione potesse placare in parte quella
rivolta.
Raggiunsi
il pianerottolo, trovandomi di fronte a due giovani reclute intente a
proteggere la porta. Le riconobbi all’istante come due dei
trenta diplomatici
che io avevo chiesto di addestrare per le mie solite missioni da
ambasciatore.
Molto
strano… che il
riconoscimento digitale della porta fosse guasto?
“Ge…
generale!”
esclamarono i due
soldati mettendosi sull’attenti.
“Riposo! Cosa
è successo qui, reclute?” domandai loro,
curioso “C’è
una manutenzione degli allarmi? Sono arrivato qui solo da
un’ora e non so le
ultime novità…”
“Davvero
non lo sa, generale?” si sorprese una di
loro, rivelandomi la
scioccante verità “Ieri c’è stato un attacco di
quelle creature oscure all’interno di
questo piano!”
La mia
reazione? Totale
sbigottimento!
“Raccontatemi
tutto!” ordinai,
con tono
freddo e deciso “Descrivetemi tutto
quello che è accaduto in questo mese!”
Con
molta difficoltà, le due reclute furono costrette a
raccontare l’intera
vicenda. Ascoltai, incredulo, la storia di come i mostriciattoli
fossero
riusciti a penetrare tutte le difese della Fortezza senza essere
ripresi dalle
telecamere, e di come avessero provato ad attaccare il mio vice, Himmur.
“…
perciò… MI STATE
DICENDO CHE QUELLE
CREATURE HANNO SFONDATO LA FINESTRA DELLA MIA STANZA PER SCAPPARE!? E
CHE IL
PRIGIONIERO CHE STANNO TORTURANDO E’ IL RESPONSABILE DI TUTTO
QUESTO?!”
I
due
giovani soldati non ebbero il coraggio di confermare. Erano troppo
impauriti
dalla mia reazione. Ero
più
che convinto di un fatto. Quel prigioniero era innocente.
L’unica a poter
compiere un gesto simile era Malefica…
…
e se
lo aveva fatto, poteva essere per un solo ed unico motivo…
“Tu!”
affermai ad uno di loro,
ordinandogli “Seguimi! Portami nella
mia
stanza!”
“Si…
sissignore!” affermò il povero
malcapitato, aprendo l’entrata al
trentesimo piano.
[The
Devil - BEST OST IN THE WORLD]
Tutti
e
due varcammo la soglia e percorremmo il corridoio. Raggiungemmo in poco
tempo
la mia stanza…
…
e tutti e due
rimanemmo esterrefatti, quando ci trovammo di fronte a Malefica in
persona!
“TU!”
La
strega era seduta sul mio letto e stava leggendo…
…
un attimo! Cosa
stava leggendo?
“Può
tenerselo…”
ci disse lei, poggiando
il libro sul letto “…
non c’è nulla di interessante a leggere un
quaderno vuoto!”
Inarcai,
stranito, le
sopracciglia… un quaderno vuoto?
Poi
lo
riconobbi…
…
non era un
quaderno! Quello era il suo diario!
“Ops…
ho parlato troppo!” si accorse la megera,
usando un incantesimo
sull’oggetto.
Sbiancai quando mi resi conto che
quello fosse un falso.
Il
cofanetto si trovava poggiato sulla scrivania, letteralmente fatto a
pezzi. Dei
miei oggetti personali, non era rimasta alcuna traccia.
“CHE
SIGNIFICA QUESTO!? COSA E’ SUCCESSO
AL
MIO DIARIO?! RISPONDI, LURIDA STRONZA!”
“Uahahahahah…
che maniere, Generale…”
continuò a sbeffeggiarmi Malefica,
alzandosi dal letto e portandosi di fronte a me “… ciò nonostante, le
rivelerò la verità… tre
individui sono entrati nella sua stanza ed hanno rubato due oggetti
che le stanno a cuore!”
La
megera aprì la sua mano squamata, sulla quale
apparve…
…
no!
L’anello!
“GIU’
LE ZAMPE!” le urlai, gettandomi verso la
donna…
…
che
sparì nello stesso momento in cui ero riuscito a sfiorarle
il mantello!
Ora
lei
si trovava vicino alla scrivania, ed aveva appoggiato
l’anello sopra di essa,
davanti allo sguardo sbigottito del sottoscritto e della recluta.
Come
diavolo
ci era riuscita? Era
davvero così potente la sua magia?!
Per
l’ennesima volta, capii di aver letteralmente sottovalutato
la mia nemica.
“Cosa
vuoi da me? Parla! Perché sei qui!? Non volevi semplicemente
rubarmi gli
effetti personali, vero? Volevi che ti raggiungessi qui! Ecco
perché hai
attaccato Himmur con i tuoi alleati!”
“Forse…”
mi prese in
giro lei “…
volevo farle una proposta, un accordo per
liberarci dell’imperatore!”
“Vuoi
che venga dalla tua parte? Scordatelo!”
rifiutai seccamente “Non mi
interessa allearmi con una megera
come te!”
“Oh…
ma lei si alleerà con me, perché sono
l’unica a conoscere la vera identità di
chi le ha rubato i suoi oggetti personali!”
mi fece notare la strega,
cominciando a dissolversi “Hai cinque minuti per decidere. Scegli
bene…
io sono l’unica che possa sconfiggere l’imperatore!”
Dopodiché
sparì nel nulla senza lasciare alcuna traccia.
“Sei
l’unica, dici? Ti stai sbagliando,
puttana!”
Mi
avvicinai al foro nel quale si trovava, in precedenza, la scatoletta in
ceramica, e ci misi dentro la mano. Con grande sorpresa
dell’altro soldato, tirai
fuori un piccolo computer, accendendolo e poggiandolo sulla scrivania.
“Lei…
lei non accetterà mai la
proposta di
quella donna… vero, generale?”
“Assolutamente
no, soldato!” affermai convinto, pigiando
sui tasti del mio computer “Glacial
avrà anche ucciso centinaia di vite innocenti, ma
ti assicuro che quella donna
è altrettanto crudele!”
La
verità era che io stesso non sapevo più cosa
fare. Avevo perso gli unici legami
che mi rendevano ancora un essere umano. Se fosse capitato qualcosa al
mio
diario, o peggio, al mio album…
…
dubitavo di
riuscire a mantenere del tutto il senno!
Se prima
ero
nel panico, ora
vivevo nella follia più totale.
“Ma
se non accetta… i suoi
effetti…”
“LO
SO!” esclamai, furibondo,
indicando
poi lo schermo del mio pc, senza voltarmi “Ecco
perché ho acceso il mio computer… dentro il
lampadario della stanza ho inserito
una telecamera nascosta a circuito chiuso, totalmente staccata da
quelle
dell’intera fortezza. Registra ventiquattr’ore su
ventiquattro quello che accade
dentro la stanza e le riprese vengono salvate direttamente
all’interno della
scheda madre di questo computer… perciò
se qualcuno è entrato qui dentro, allora la telecamera
l’ha ripreso!”
Un
minuto dopo, stavo già mandando indietro la registrazione di
quella notte…
…
ed ecco! Tre persone erano
dentro la mia stanza alle tre e mezza!
“Malefica
non sapeva di queste riprese… nessuno lo sa! Ora vediamo chi
ha avuto la
faccia tosta di
rubare nella mia camera!”
Continuai
ad andare avanti e indietro con le riprese, cercando di vedere i volti
dei tre
ladri.
Uno
era
un namecciano; indossava una maglia rossa e un pantalone largo bianco;
sentendo
l’audio, scoprì che il suo nome era Piccolo. Il
secondo lo riconobbe
all’istante... era il giovane ciclope che aveva condannato
alla detenzione un
mese prima… quel Junion che si era preso la
responsabilità di quanto accaduto
alle Isole del Destino.
Fu
il
viso del terzo ladro a paralizzare Dragon per lo shock…
***
GABOR
[On
the Precipice of Defeat - BLEACH]
Il
generale si voltò lentamente verso di me che, ormai colto in
flagrante, arretrai lentamente, in preda al panico.
Il
predatore
aveva risvegliato il
suo istinto omicida, ed ora mi bramava con sguardo assassino!
“Tu…
sei stato tu!”
Inutile
prendermi in giro. Ormai era la mia fine.
“S…
sì… sono stato
io…”
Non
ebbi
il tempo di reagire.
Il
Generale Supremo trasformò il suo braccio in zampa e mi
imprigionò tra i suoi
artigli, mentre io chiusi gli occhi, pronto a morire…
…
ma più i secondi passavano, più
non succedeva nulla.
“Perché…
perché lo
hai fatto? PARLA!”
Io,
ormai sconfitto, decisi di ammettere.
“Signore…
io non sono un
mostro… dal momento
in cui ho capito ciò che facessero a quei prigionieri, ho
capito di dover fare
qualcosa” spiegai io, cercando a stento di
trattenere le lacrime “Il punto
è che… anche se fossimo riusciti a
far fuggire tutti i detenuti, lei e Glacial avreste potuto
rintracciarci e
sconfiggerci quando e come volevate…”
“…
questo non mi spiega il motivo per il quale siate dovuti entrare dentro
la mia
stanza…”
“… è
per la storia del Super Sayan”
Dragon
sgranò
gli occhi, incredulo.
“Voi
pensavate… voi credevate che io
possedessi il gene?!”
“No…
noi pensavamo che lei ne fosse alla
ricerca…” ammisi io, sconsolato
“…
credevamo che lei, un giorno, avrebbe potuto spodestare Glacial, se lo
avesse
voluto. Volevamo avere una conferma… per chiederle,
successivamente, di
aiutarci nella fug…”
La
stretta sul mio corpo si fece molto più stretta, ed io
iniziai a provare un
dolore lancinante in grado di farmi urlare a crepapelle.
“Voi…
voi non siete normali! Credevate
davvero
che io mi sarei mosso, in prima linea, per salvarvi la vita?!”
mi gridò,
follemente “NON ESISTE ESSERE
VIVENTE IN
GRADO DI SCONFIGGERE GLACIAL… ED IL GENE DEL SUPER SAYAN NON
ESISTE! NON
ESISTONO NEMMENO LE SFERE DEL DRAGO! DAVVERO SPERAVATE DI POTER FUGGIRE
CON UN
PIANO COSI’ FOLLE?!”
Sbiancai
davanti alle sue parole.
Quelle
frasi erano una conferma a quello che più
temevamo…
…
Dragon era malvagio…
…
no, un momento.
Per
quale motivo quella Malefica se la sarebbe dovuta prendere con lui?
Perché
aveva provato a provocarlo? Se lui era malvagio fino al midollo, le
sarebbe
bastato andare a recuperare gli effetti personali di Dragon…
…
invece stava cercando di
corromperlo… di portarlo dalla sua parte!
Questo
aveva un solo significato, dentro la mia testa.
“Signor
Generale…” domandai io, ora
sicuro delle mie parole “… lei
pensa… pensa davvero che urlarmi in faccia mi renda
più sicuro di ciò che stia
affermando?”
“L’unico
motivo per il quale sei
vivo…”
sbraitò Dragon, continuando a stringere sul mio corpo con
gli artigli “…
è
perché tu potresti sapere chi ha i miei beni personali!
Perciò… se vuoi
sopravvivere… ti consiglio caldamente di rivelarmi chi, tra
il namecciano e
quel ciclope del cazzo, abbia possesso del mio diario e del mio album!”
“…
mi rifiuto!”
Le
fitte
di dolore aumentarono vertiginosamente, ma io non mi arresi.
“…
io mi rifiuto… mi rifiuto
di crederle,
signor Generale… io sono convinto
che
abbia i miei stessi dubbi!”
“Ma
davvero? E cosa te lo fa credere, moccioso?!”
“La
sua paura…lei
non teme soltanto che i suoi oggetti vengano perduti… ma che finiscano anche in mani sbagliate!”
affermai io, fissandolo con determinazione nelle pupille dei suoi occhi
“Ma non solo… io mi
rifiuto di credere che
lei non abbia un briciolo di compassione nel suo cuore! Ora lo so! Dopo
aver
visto ciò che ha fatto con Junion e con Kairi… ORA SO CHE LEI POTREBBE AIUTARCI PER
DAVVER… AAAAAAAAAHHHHHHHHHHH…”
Rischiai
di svenire a causa del dolore atroce, ma io non mollai.
Non potevo
mollare!
“MI
UCCIDA PURE, SE DESIDERA… QUESTO NON
CI
FERMERA’, SIGNORE! CHE LEI STIA DALLA NOSTRA PARTE O MENO, I
PRIGIONIERI DI
HOLLYWOOD RIAVRANNO LA LORO LIBERTA’! NON SARA’
GLACIAL AD ARRESTARCI… E
NEMMENO LEI, DRAGON ORONAR! IO LIBERERO’ JUNION…
LIBERERO’ TUTTI I PRIGIONIERI…
E TERRO’ FEDE ALLA PROMESSA FATTA A KAIRI! ERA QUESTO CHE SUA
MADRE, SUO PADRE
E LE SUE SORELLE VOLEVANO DA TE?! ERA
QUESTO CHE VOLEVA CRISTAL DA PARTE S…”
Anche
l’altra zampa mi finì addosso, tappandomi la bocca.
Stavolta
iniziai davvero ad avere
paura…
…
quello sguardo era
pari all’incantesimo di un demone.
Era
una
condanna a morte già scritta.
“Tu
non ci arrivi proprio, eh? Quel Dragon è morto e sepolto da
anni… ed io sono un
mostro tale e quale a Glacial, che tu ci creda o meno! Vuoi saperlo un
segreto?
Un qualcosa che non ho mai raccontato a nessuno fino ad ora…
ti sei mai chiesto
il motivo per il quale io fossi l’unico sopravvissuto su
questo pianeta? Datti
una risposta da solo, se ci riesci, prima di morire! E vuoi sapere
un’altra
verità? E’ vero… Glacial mi sta sulle
palle… ma è l’unico essere che io non
mi
azzarderei mai a sfiorare con un dito… perché
è anche l’unico in grado di
uccidermi! Tu davvero pensavi che mi sarei fatto ingannare dalle tue
belle
parole?! Qui non sopravvive il buono o il cattivo… ma
soltanto il più forte!”
“Lei…
lei sta solo mentendo a se
stesso…”
cercai comunque di dichiarare, allontanando la sua zampa dalla mia
bocca “… io non
cambierò la mia idea. Mi uccida
pure… e le assicuro che non riavrà mai
più i suoi oggetti personali! Malefica
le ha già detto quali sono le sue scelte…
combattere contro Glacial per aiutare
tutti noi… oppure continuare con questa farsa…
MORENDO COME UN EMERITO CODARDO!”
[Here
to Stay - BLEACH]
Con
mia
grande sorpresa, alla fine venni lasciato andare. Crollai per terra,
continuando a tossire per recuperare aria. Lo
sguardo di Dragon era perso nel vuoto…
…
come se le mie parole avessero
colto in pieno.
Un
oggetto luccicante era apparso ai miei piedi, e lo afferrai al volo.
Era
l’anello di Dragon. Doveva essere caduto dal precedente
attacco che avevo
subito.
“Questa
è la sua fede, non è
così?”
compresi io, trattando quell’oggetto come se fosse sacro
“Ho letto che si è
sposato con quella ragazza, quella Cristal,
nonostante lei fosse in punto di morte… ma non lo
capisce… se lei, veramente, si
ritiene un mostro... allora perché si dispera per
un oggetto così piccolo? Se quel Dragon fosse
morto… lei non si sarebbe fatto
scrupoli a perderli… lei mi avrebbe ucciso già da
tempo…”
Con
tutto il rispetto che potevo rivolgere all’uomo che aveva
tentato di uccidermi,
gli passai la fede nuziale lanciandogliela sopra la sua zampa.
Quest’ultima la
afferrò, tornando in forma umana e permettendo
all’uomo di stringerla forte a
se.
“Lei
la amava… e la ama ancora, anche dopo così tanto
tempo” continuai io,
sinceramente “Anche io mi sono
innamorato, anche se credo che sia una semplice cotta… mi
sono innamorato di
Kairi, una prigioniera che è finita qui ingiustamente. Sono
stato rapito dalla
sua sincerità, dalla sua purezza e dalla sua
volontà di sopravvivere… quella
ragazza ha una forza d’animo perfino maggiore della mia. Lo
capisce, generale?
Io non posso tirarmi indietro… io non voglio farlo! Io
darò la mia vita per lei
e per le persone che ama! A chi importa se morirò nel
farlo… io… io
preferisco morire rimanendo un
essere umano, piuttosto che continuare a vivere col peso di averla
condannata
ad una morte terribile. Dragon Oronar… posso darti del tu,
non è vero? Se
Cristal… se Cristal si ritrovasse all’interno di
quella prigione infernale… se
ci fossero stati i suoi genitori dentro a quel campo di
concentramento… lei non
avrebbe preso la mia stessa decisione?”
Dragon
sospirò, visibilmente scosso dalle mie parole, mentre io mi
alzai in piedi,
allargando le mie braccia e rendendomi completamente invulnerabile.
“Ormai
io non posso più far nulla per
Kairi…
sono stato scoperto e non potrò agire dall’esterno
per aiutare i prigionieri.
Il mio destino lo può decidere lei, signore… mi ucciderà, abbandonando per sempre la
sua umanità… oppure mi lascerà
in vita, trascinando me ed il nostro amico namecciano in prigione?”
Il
Generale Supremo si voltò freddamente verso di me.
Aveva
preso la sua decisione?
“A te
la scelta… chi possiede il diario e l’album?”
Glacial 02 – Base
militare – 07:30
KAIRI
[Kokoro
o Shihai Shite iku Yami - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Il
corpo
di Shiro era ormai irriconoscibile. Tutte le dita dei piedi e delle
mani erano
state strappate senza alcuna pietà, e si trovavano sparsi
per tutto il palco,
ormai raggrinziti ed unti nel sangue. Anche molti strati di pelle gli
erano
stati tagliati. Le gambe, le braccia, e perfino il viso non venne
risparmiato
dalla follia malata del vice-generale Himmur.
Se
in
tutto l’universo esisteva qualcuno che avesse provato
l’inferno nella sua vita
mortale. Quello era
il ninja che, ormai,
si dimenava come un pazzo, mentre i sottili fili metallici del flagello
continuavano a dilaniare le parti scoperte del suo corpo.
Himmur,
a tortura ultimata, osservava soddisfatto la sua opera.
Non
potevo assistere a niente di più squallido in quel
momento.L’odore di carne fresca e
sangue misto alla terra e alla polvere, gli spasmi della
carcassa...
... ad Himmur
sarebbe bastato lasciare Shiro appeso lì, davanti ad un
pubblico, per far
incutere loro timore per il suo esercito…
…
ma non più con
noi!
“Osservate
bene, miei cari prigionieri… questa
sarà la vostra fine qualora vi
azzardaste a tradirci!”
affermò, o meglio urlò con rabbia, il vice
generale dell’esercito “Anzi…
sarà mille volte peggio! E
adesso… giurate
fedeltà all’Impero! Urlate il vostro amore per
Lord Glacial! Inchinatevi al
nostro potere e umiliatevi per la nostra felicità!
MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!”
L’alieno
continuò a ridere a crepapelle, in attesa di sentire quelle
dolci e sacrosante
parole, in
ascolto di quella frase che avrebbe messo a tacere per sempre le
speranze di
ribellione di noi prigionieri.
Continuò
a ridere e attese. Continuò ad
attendere, sempre più impaziente.
Poi smise di
ridere. Non si stava più divertendo.
“VI
HO DETTO DI GIURARE! GIURATE, PARASSITI!
DOVETE UMILIARVI! NON MERITATE DI VIVERE! DOVETE SOFFRIRE QUANTO
PIU’ POSSIBILE
PRIMA DI MORIRE! PROSTRATEVI A NOI!”
Nessun
prigioniero fiatò, ma non per mancanza di coraggio o per la
troppa paura…
…
era una vera e
propria protesta!
“INGINOCCHIATEVI,
PEZZI DI MERDA! SIAMO I
VOSTRI CAPI… I VOSTRI DEI! SOLO NOI POSSIAMO DECIDERE DELLA
VOSTRA VITA!
GIURATE! O IL VOSTRO COMPAGNO AVRA’ UNA SOFFERENZA ANCORA
PEGGIORE!”
Silenzio
assoluto…
[Terror
- DRAGON BALL SUPER]
Himmur
era esterrefatto. Nessun prigioniero aveva paura di lui. Lo fissavano
tutti con
quello sguardo terrificante.
Il
suo corpo agì per istinto.
Himmur riprese in mano il suo flagello e continuò a sferzare
il povero Shiro. Non
poteva fare diversamente, compresi. Era l’unico modo in cui
lui si sentiva
sicuro della sua persona. Era un debole, era un codardo. Nonostante
avesse
dalla sua parte un intero esercito, la sua poca umanità lo
spingeva a tremare
davanti ad una marmaglia di gente senza più nulla da perdere.
I
mormorii dei soldati attorno a noi si fece sempre più
pressante. Tutti si erano
resi conto che qualcosa non stava più funzionando come
doveva. Per
la
prima volta in tutta la sua vita, il vice generale cominciava ad avere
paura. Non
aveva nemmeno il coraggio di guardarci negli occhi.
Né
Himmur né i militari potevano comprendere quanto fossero
andati oltre.
La
maggior parte dell’esercito era formata da soldati che, come
Gabor, erano nati
su pianeti annessi di propria spontanea volontà
all’impero. Il resto era
formato dai Yilancar e da quei soldati che avevano già avuto
a che fare, ed
avevano combattuto appoggiando Glacial in pieno, con le conquiste
barbare di
Kagaku. Nessuno
di loro, quindi, aveva vissuto lo stesso inferno di noi prigionieri.
Nessuno
dei loro pianeti era stato conquistato con la violenza, nessuno dei
loro
familiari era morto davanti ai loro occhi e nessuno era stato torturato
per
divertimento.
Al
contrario, erano stati gli
stessi soldati a umiliare i carcerati di Hollywood…
creandosi da soli i loro
nemici naturali!
Himmur
continuava ad infierire sul ninja in fin di vita, ma ormai non serviva
a
niente. Il suo obiettivo era quello di far morire la vittima dopo la
nostra resa,
mentre noi eravamo decisi a non concedergli quella
possibilità. Volevamo
mostrarci forti, uniti,
orgogliosi di non essere come quei demoni! Meglio torturati e morti,
piuttosto
che favorevoli ai loro soprusi.
Volevamo
farlo per Shiro… sarebbe
morto come uno di noi, non da solo!
Ormai
l’intero esercito si era reso conto di non poter
più far nulla. Invece di farci
morire da animali,ci avevano trasformato in
mostri da temere e cancellare immediatamente dalla faccia
dell’Impero, prima
che i nostri ideali potessero distruggere per sempre le loro sicurezze.
“ADESSO
BASTA!!! DATE QUELLA CARCASSA IN
PASTO AGLI AVVOLTOI E PRENDETE UN ALTRO PRIGIONIERO! VI
SCORTICHERO’ UNO AD UNO
FINCHE’ NON…”
BOOM!
[The
Birth of Fairy Tail - FAIRY TAIL]
Tutti
noi ci tappammo le orecchie per istinto, soldati e prigionieri. Un
esplosione
aveva colpito la sommità della Fortezza dei Comandanti, ed i
detriti
costrinsero tutti a rompere le nostre postazioni. Anche i soldati
furono
costretti a far ciò, dimenticandosi di noi.
Fu
in
quel momento che udimmo un urlo agghiacciante venire dal
cielo…
…
un grido talmente acuto e
tremendo da far venire a tutti la pelle d’oca!
Provammo
ad alzare lo sguardo, prima di renderci conto che qualcuno era
precipitato dal
punto dell’esplosione. Sentimmo un tonfo orribile di fronte
all’entrata della
Fortezza dei Comandanti, con un assordante rumore di calcinacci e
pietre che si
sbriciolavano al suolo.
[Why
Do You Leave Me Alone Now - BEST OST IN THE WORLD]
Ciò
che
vidimo fece dimenticare a tutti quello che era accaduto
sull’impalcatura. Un
soldato era steso per terra completamente ricoperto di sangue. Era
morto.
No…
non poteva
essere lui…
Ruppi
le
righe, talmente sconvolta da non sentire nemmeno i richiami dei miei
amici. Non me
ne fregava niente se
mi avessero fucilata in quell'istante...
…
dovevo accertarmene...
…
dovevo essere
sicura che non fosse davvero lui.
Raggiunsi
il malcapitato, in preda alla disperazione, e per poco non mi venne un
infarto.
Il
corpo
della vittima era in una posizione troppo innaturale.Braccia e gambe letteralmente
spezzate, cranio completamente spaccato in due. Provai
a
prenderlo fra le mie braccia. Il pigiama a righe si imbrattò
del suo sangue,
mentre la testa del ragazzo penzolava all’indietro, segno che
il suo collo
fosse spezzato.
“Gabor…
co… come…
non può essere… dimmi che
non è vero… sniff…
no… è… sigh…
è un incubo… sigh…
non tu… sigh…”
Immersi
il viso, solcato dalle lacrime, sul suo petto insanguinato.
Il
mio
cuore si era fermato all’improvviso non appena avevo
riconosciuto il cadavere
di Gabor, ed il mio sangue si era congelato all’istante.
Tutta la mia
sicurezza, mostrata durante la tortura di Shiro, era svanita del tutto.
Fin
da
quando
lo aveva conosciuto, avevo sempre sperato di non dover assistere a
quella
scena e, invece, uno dei miei peggiori incubi da quando
ero arrivata su Glacial
02 si era avverato. Gabor, il coraggioso
apprendista mago del pianeta Iovis, giovane recluta
dell’esercito kagakuriano,
il ragazzo più altruista, generoso, puro e coraggioso che
avessi mai
conosciuto...
Non
riuscii più a trattenermi. Troppo era il dolore per aver
perso un'altra persona
a me cara. Troppa la
sofferenza per la
morte di quello che per lei era più di un amico o di un
fidanzato. Me ne ero resa conto solo in
quel momento, dopo che l’amara verità mi venne
sbattuta davanti alla faccia. Io non avevo mai
amato Gabor. Il sentimento che provavo per
lui, tuttavia, era altrettanto potente…
…
semplicemente. Gabor era il
fratellino che non avevo mai avuto. Questa era la sola
verità.
In
quel
solo mese, lui aveva dato tutto quello che poteva per me e per tutti
coloro ai
quali volevo un bene dell’anima.
Gabor era morto,
precipitato dalla vetta
di un palazzo, e la colpa era soltanto mia. Non ero riuscita a
proteggerlo.
Ero responsabile
della morte di un ragazzo di soli sedici anni!
Molti
dei soldati rimasero scossi, vedendomi soffrire così tanto
per la morte di un
loro compagno. Forse, per la prima volta nella vita di qualcuno di
loro, passò
nella mente il pensiero che tutte quelle persone col pigiama a righe
avessero
un’anima. Tutti loro si tolsero il berretto, talmente
sconvolti ed orripilati
dalla morte del loro compagno che si dimenticarono della mia presenza e
del
fatto che stessi chiamando quel ragazzino con il suo nome.
Una
domanda, però, sporgeva spontanea nelle menti di tutti noi,
anche della mia,
che decisi di alzare lo sguardo verso la sommità del palazzo
in rovina…
... chi
aveva
ucciso Gabor?!
[Emma's
Theme - THE PROMISED NEVERLAND]
Tutti
i
soldati ed i prigionieri alzarono lo sguardo stupefatti, ed intravidero
la
figura di una persona, un
uomo che tutti conoscevamo e temevamo.
Non
vi
era alcuno che non fosse rimasto sorpreso dalla presenza di Dragon
Oronar. Il
primo fu senz’altro Himmur che, per quanto odiasse il suo
superiore, ne aveva
una terribile paura. Fu alla vista del suo generale che il vice decise
di
fermare l’agonia sul corpo, ormai in fin di vita, del povero
ninja.
Ma
io
non mi resi conto di tutto ciò. Io
non
avevo distolto i miei occhi dallo sguardo del Generale Supremo.
Quel
dolore, improvvisamente, si stava trasformando in una forza che mai e
poi mai
mi sarei immaginata di possedere. Sentivo la potenza
dell’Oscurità che
avvolse ogni centimetro del mio corpo ma, invece di averne paura, me
ne
rallegrai.
Potere...
ne
volevo di più…
…
ancora di più!
Evocai
il mio Key-Blade, assetata di sangue. Non potevo sbagliarmi. Affianco a
Dragon
Oronar, vi stava lei…
…
colei che, compresi, fosse la
causa di tutto il mio dolore…
…
era spacciata, quella megera...
…
L’AVREI AMMAZZATA
CON LE MIE MANI!
“QUACK!
KAIRI! NO!”
“GAUSH!
NON FARLO! FERMATI!”
Anche
loro ruppero le righe senza permesso, cercando di raggiungermi, mentre
usavo il
potere magico del mio Key-Blade per raggiungere la sommità
del palazzo in volo.
Malefica
sparì in un vortice oscuro, mentre Dragon si
gettò dalla finestra, precipitando
verso di me…
…
era un
alleato o un nemico?
Non
potevo saperlo.
Un pensiero percorse la mia
mente. Lui era assieme a lei, ma non l’aveva
salvato…
…
lui era
responsabile come la strega!
Con
follia, usai tutta la forza che possedevo in corpo per cercare di
colpire, in
volo, il mio avversario, ma lui fu più veloce. Trasformando
la sua mano in
zampa, mi afferrò al volo e mi fece precipitare al suolo,
sbattendomi
letteralmente di schiena sul terreno.
Fu
troppo da sopportare. Nemmeno il potere oscuro fu sufficiente a
salvarmi dalla
potenza di quel guerriero. Sputai sangue dalla bocca, con tutte le
costole che
si erano polverizzate all’impatto con il suolo.
Ero
sul
punto di svenire, e quel bastardo mi stava puntando lo sguardo addosso.
Fu
solo
a quel punto che ritrovai la mia lucidità, tanto era lo
shock nel vedere la furia nel volto di quell’uomo.
“Lurida
puttana… questa me la paghi, Malefia!”
Prima
che potessi dire altro, tuttavia, lui mi lasciò andare,
proprio nel momento
esatto in cui persi definitivamente i sensi.
***
MALEFICA
[The
Sealed Kingdom - BEST OST IN THE WORLD]
“E
TU CHI SARESTI! SCENDI SUBITO DA QUI O TI
FARO’ FUCILARE ALL’ISTANTE!”
Paperino
e Pippo, sentendo lo strano ordine del vice generale, si voltarono di
nuovo
verso l’impalcatura e
divennero statue di pietra quando mi videro.
Usai
una
delle mie magie per addormentare prontamente Himmur, assieme agli altri
torturatori e a tutto l’esercito, e per mezzo di una
stregoneria isolai
completamente tutti i prigionieri dal resto del mondo, per impedire a
tutti
loro di intromettersi tra Kairi e Dragon.
“MALEFICA!”
“Male
male… molto male… non
siete nemmeno in grado di affrontare i pesci
piccoli! Cosa speravate
di fare da soli contro Glacial!?”
Slegai
le mani dello shinobi con un altro incantesimo. Il corpo del ninja
sbatté sul
pavimento in ferro dell’impalcatura. Davanti a quella vista,
Flame attivò il
Gear Second e raggiunse Shiro in meno di un secondo, senza pensare
affatto alla
mia presenza.
“NO!
QUACK! FLAME ALLONTANATI!”
A
dispetto
di ciò che pensavano i due animali, tuttavia, decisi di non
attaccare la pirata,
la quale si mise al capezzale del suo amato.
“Il
mio nome è Malefica e sono a
conoscenza
della vostra rivolta!” mi presentai a tutti loro
con il mio proclamo “So che
desiderate sconfiggere l’imperatore
Glacial. Ebbene… sappiate che la
missione di ieri è stata un fallimento! A parte
l’album, il diario che avete
trovato è solo un falso! Il generale Dragon l’ha
scritto per scovare quelli
che, come voi, avessero tentato di rubarlo!”
“E’
una bugia! Non credetele!”
urlò loro Pippo “Gaush! Quella strega vuole
soltanto cercare di corromperci!”
"Come
fai a dire che quel diario è un falso? Rispondi!”
le ordinò Junion,
letteralmente preso dall’agitazione e dalla rabbia.
“Perché
il generale non lascerebbe mai degli oggetti personali che lo
incastrerebbero…
è troppo furbo!” insistetti
io, giocando definitivamente le mie carte “Cosa
credi sia successo al tuo amico che è precipitato dalla
Fortezza? Ad ucciderlo
è stato proprio Dragon Oronar! Nella sua stanza aveva una
telecamera nascosta
con la quale è risalito a voi! Dopo Gabor… se la
prenderà con te e poi con il
tuo amico namecciano!”
Junion
era senza parole. Poveraccio…
…
non poteva negare
in alcun modo, dato che non mi aveva visto sulla sommità
della torre!
“Non
riuscirete mai a sconfiggere l’impero
di Kagaku!” insistetti, trionfante “Non potrete mai spodestare
Glacial dal suo
trono senza qualcuno che possa tenergli testa! E Dragon non
è dalla vostra
parte… ma da quella dell’imperatore! Non vi siete mai chiesti il motivo per il quale
solo il generale è
sopravvissuto all’estinzione sulla Terra?
E’ stato Dragon… lui ha sterminato il suo stesso
popolo!”
Perfino
Paperino e Pippo erano rimasti sbalorditi davanti a quelle rivelazioni.
Il
bello era che non stavo mentendo affatto. Quella scoperta aveva
scioccato anche
me, la prima volta, ma avevo subito capito di poterla sfruttare per i
miei
scopi.
Ciò
che era avvenuto a Gabor li
stava man mano spingendo a credere sempre di più alle mie
parole…
“Io
posso darvi una mano. Posso farvi
fuggire
da qui! Posso tenere a bada
l’imperatore
Glacial!” affermò Malefica,
scoprendo tutte le sue carte “Io vi
ridarò la libertà, in cambio del trono
di Kagaku! Libererò tutti i pianeti
soggiogati e farò tornare la pace nell’Universo!”
“Quindi
queste sono le tue vere intenzioni?
Quack! Sono palle!” esclamò
arrabbiatissimo Paperino “Tu saresti
crudele come Glacial! Anzi… lo saresti molto di
più se non
ci fosse più lui!”
Sorrisi,
contrariata, ai due animali. Sarebbe stato difficile convincere i due
del
contrario, ma avevo ancora un coniglio da far uscire fuori dal
cilindro…
…
un qualcosa che
avrebbe potuto convincere anche i cuori più severi!
“Se
davvero fossi così
crudele… farei questo?”
Con
un
semplice movimento, gettai un ultimo incantesimo sul corpo di Shiro, il
quale
venne letteralmente rimesso in sesto, fra lo sguardo sbigottito di
tutti i
prigionieri. Le dita dei piedi ricrebbero, gli strati di pelle si
ricostruirono, così come i legamenti delle braccia e delle
spalle.
“Shi…
Shiro!”
riuscì solo a esclamare
Flame, vedendo l’anziano signore rimettersi in piedi senza
alcun problema.
“Flame…
cosa è…?”
Lo
shinobi sembrava stupefatto come tutti gli altri. Nessuno si era
aspettato
potessi compiere, all’apparenza, un gesto come quello di
salvare la vita del
loro compagno.
“Anche
il suo tumore è stato curato!”
urlai a tutti i prigionieri, che ormai
non avevano più il coraggio di obiettare “Ora
avete un’altra prova delle mie buone intenzioni… non voglio farvi del male! La scelta finale
spetterà soltanto a voi…
siete dalla mia parte? Oppure lascerete che questi soldati vi uccidano
senza
alcuna pietà? Fate in fretta, però,
perché…”
Non
riuscii
mai a finire quella frase. La barriera che
avevo eretto per
separare Kairi dagli altri prigionieri, si sbriciolò come
carta pesta, e da
essa, sbucò l’enorme Drago Nero in preda alla
rabbia!
Riuscii
a percepire la sua aura di pura rabbia ed iniziai
seriamente a preoccuparmi
per la mia vita. Quell’essere
aveva una potenza spaventosa, molto vicina alla mia, se non di
più.
“Vi
darò un mese per decidere!”
urlai
loro, agitata, aprendo un varco oscuro “Quando
sarà il momento… apparirò
davanti a
tutti voi! FATE LA SCELTA GIUSTA!”
***
DRAGON
[Gouchini
Tatsu - NARUTO]
Non
avevo fatto in tempo. Prima che potessi afferrare quella megera con le
mie
fauci, lei era fuggita definitivamente da lì. La mia furia
esplose. Accecato
dalla rabbia, ruggii a pieni polmoni facendo tremare di paura tutti i
prigionieri. Quella
stronza aveva ingannato tutti loro, ed
aveva ucciso un povero innocente.
La
cosa
che più mi faceva rabbia, tuttavia, era il non aver scoperto
chi possedesse realmente
i miei effetti personali.
Questo
era troppo!
Il
mio
sguardo, tuttavia, si posò su uno dei prigionieri, quello
con un solo occhio,
il quale si era reso conto di essere in grossi guai.
Aprii
le
mie ali e le usai per spazzare via tutti coloro di cui non mi
interessava. Tutti vennero sbalzati
via, e solo lui rimase davanti al mio cospetto.
Urla,
spintoni, disperazione…
...
finì
tutto come iniziò.
Le
mie
fauci intrappolarono il capo di quella rivolta, ed io me ne volai via,
lontano
da Los Angeles, senza pensare alle conseguenze di ciò che
stavo per compiere.
Avevo
trovato una risposta a tutte le mie domande.
Third Person
I
detenuti si guardarono attorno, sconvolti da quanto era avvenuto.
I
soldati stavano man mano riprendendo i sensi, ma non riuscivano a
capire quello
che era successo. Kairi era stesa sopra il corpo di Gabor, svenuta.
Aveva un
bernoccolo sanguinante sulla testa, e dal suo labbro colava
sangue…
…
troppo
sangue…
…
ed il
suo sguardo era vitreo, come se i suoi occhi fossero quelli di una
bambola…
…
come
se fosse appena morta.
Paperino
e Pippo la raggiunsero immediatamente, cercando di farla riprendere. Il
primo
utilizzò subito una magia di rigenerazione, sperando con
tutto il cuore che si
riprendesse. A loro, con grande sorpresa, si avvicinò un
namecciano. Tutti i
soldati di Namecc erano giunti sul posto, per dare una mano e sostenere
tutti i
feriti.
Quello
che aiutò Kairi, in particolare, dovette constatare la morte
definitiva del
giovane Gabor. Ma poteva ancora salvare la ragazza. Lei si trovava in
stato
semi-comatoso, a causa della distruzione di quasi tutte le ossa del suo
corpo. Si
sarebbe ripresa, ma le cure erano d’obbligo.
Nessuno
dei soldati si azzardò a protestare. La situazione in cui
erano andati tutti a
finire aveva messo in pericolo sia l’esercito che i detenuti.
Shiro
e
Flame raggiunsero gli altri prigionieri. Il primo rassicurò
tutti gli altri
prigionieri, mentre la seconda usò il suo Gear Second
un’altra volta per raggiungere
Kairi.
Una
delle prigioniere, però, era in stato di shock.
Era
Clairy. Aveva visto il drago divorare il ragazzo di cui si
era innamorata, e nessuno
se ne era ancora accorto.
Glacial 02 –
Periferia di Los Angeles
JUNION
[Sasuke's
Ninja Way - NARUTO]
Ci
misi
qualche secondo per capire di essere finito all’interno della
bocca di quel
drago. Con tutte le forze, cercai di uscirne fuori, in preda al panico,
prima
di rendermi conto di non essere in pericolo di vita.
Dragon non
sembrava volermi
uccidere. In effetti sentivo il suo sbattere d’ali
fuori da quella prigione
puzzolente.
Qualche
minuto dopo, lo sentii atterrare da qualche parte, e venni rigurgitato
senza
alcun danno o ferita.
Ripresi
finalmente a respirare aria pulita, cercando di asciugarmi quanto
più possibile
dalla sua bava. Nel frattempo, Dragon era già tornato in
forma umana. Ci
trovavamo a chilometri di distanza da Los Angeles.
Lo
sguardo che mi rivolse fu insostenibile.
“Tu ed
i prigionieri avete qualcosa che mi appartiene!”
“Ed
anche se fosse?” affermai
io, stanco
di fingere.
Avevo
di
fronte l’assassino di Gabor, del mio amico…
…
ormai tutti i miei schemi erano
saltati!
Il
Generale Supremo allungò la sua mano, furibondo, dichiarando.
“Se
voi ed i prigionieri tenete alle vostre vite… vi conviene
ridarmeli!”
“Puoi
scordartelo! Preferiamo morire tutti
piuttosto che abbassarci al tuo livello!” gli urlai
contro, più arrabbiato
che mai “Come hai potuto…
COME HAI
POTUTO FAR FUORI UN RAGAZZO DI SEDICI ANNI…”
“…
non sono stato io…”
Mi
paralizzai
sul posto, sconvolto. Un momento…
…
non era stato lui?
“Quella
strega che vi ha parlato… è stata lei a gettarlo
dalla sommità della Fortezza
dei Comandanti!” mi rivelò
lui, affranto “Voi ed i miei soldati
non potevate sapere tutto quello che ho scoperto
nei mondi oltre il Varco Oscuro… è
stata
quella Malefica ad architettare l’assalto di Bear alle Isole
del Destino… è
stata lei ad assaltare la Base Militare con i suoi Heartless!”
“E perché
dovrei crederti?!”
“Perché
la conosce anche la tua amica
Kairi…”
dichiarò Dragon, lasciandomi visibilmente scioccato
“… lei non si stava
gettando contro di me… ma contro
quella strega! Se non l’avessi fermata con la
forza,
Malefica l’avrebbe uccisa…”
“Io…
io
non sto capendo un accidenti! Ma cosa sta succedendo!?”
affermai io,
letteralmente confuso ed incapace di comprendere le sue parole.
“E’
molto più semplice di
quello che credi,
ragazzo… io non ho intenzione di uccidere te, né
tantomeno voi. In parole
povere… vi permetto di continuare
la
vostra rivolta, senza che io mi intrometta!”
Io
rimasi visibilmente senza parole.
Era
uno
scherzo? Ma che significava?
“Ovviamente…
tutto
questo, solo se mi ridarai indietro il mio diario ed il mio
album. Non vi serviranno a nulla, quegli oggetti…
solo ad aumentare il
dubbio dei soldati”
“Non…
non
le credo! Himmur ci
ucciderà
tutti! Lo ha detto lui stesso!Ormai
la nostra rivolta è…”
“Non
può farlo… lui non è più il
Direttore del Campo di Concentramento. Fammi finire
di parlare…”
Strabuzzai
gli occhi, incredulo. Forse aveva ragione…
…
dovevo farlo finire di parlare,
per capire cosa stesse succedendo.
“Subito
dopo essere tornato dalla mia missione, sono andato a parlare con
l’imperatore.
Durante questo mese, sono riuscito ad entrare in contatto con gli amici
di
Kairi, e loro mi hanno rivelato dei particolari molto interessanti. Il
più
importante riguarda una delle capacità di Malefica, quella
di poter controllare
l’oscurità delle persone. Permettere ai miei
soldati di torturarvi sarebbe
andato soltanto a suo favore, e per questo ho concesso ai
namecciani di acquisire
il controllo del vostro campo e delle vostre mansioni. Saranno loro a
darvi
ordini e a controllare la vostra routine. Himmur, invece, dopo aver
dato le mie
dimissioni, riceverà il controllo dell’intero
esercito e mi sostituirà
definitivamente nel ruolo di Generale Supremo, ma né lui
né i soldati avranno
più potere nei vostri confronti…”
“…
COSA?! LEI HA DATO LE SUE DIMISSIONI!?”
“Sì…”
confermò Dragon, con severità “… io mi occuperò della
ricerca di Malefica.
Sarò semplicemente il Consigliere dell’Imperatore,
da questo
momento in avanti.
Qualunque cosa facciate, al momento, io
non ho più il potere di oppormi a voi…
perciò sfruttate quest’opportunità per
riprendere le vostre energie e per tornare in forma fisica!”
Ora
mi
resi finalmente conto di quello che stava cercando di dirmi Dragon. Se
il
controllo del carcere, e di tutti i prigionieri, era stato affidato ai
namecciani, questi ultimi non ci avrebbero mai trattato come i soldati
di
Kagaku…
…
questo significava che,
momentaneamente, avevamo acquisito un grado di libertà
maggiore. Di certo non avremmo subito alcuna
tortura,
da quel momento in avanti!
[Itachi's
Theme - NARUTO]
“Lei…
lei non mi ha portato qui solo per questo, vero?”
compresi tuttavia io,
con sospetto “Se
io mi rifiutassi di consegnarle i suoi effetti personali, potrebbe
facilmente chiedere all’imperatore di farci tutti
fuori… lei vuole qualcosa in
cambio, non è così?”
Dragon
sogghignò, passandomi una capsula nella mano.
“Quella
è una navicella namecciana. Non la utilizzo spesso, ma
potrebbe esserti molto
utile. E’ protetta da una barriera magica che impedisce ai
radar dell’impero di
percepirne l’arrivo o la partenza. Puoi utilizzarla come
meglio ti aggrada…
saresti libero anche di fuggire con essa, se lo desideri…
nessuno ti
ritroverebbe più!”
“No…
non ho intenzione di accettare!”
affermai io, con orgoglio “Non
potrei mai
fuggire e lasciare indietro tutti i miei compagni… credo che
ormai lei lo abbia
capito, Dragon Oronar… a noi non basta più
fuggire dalla prigione… vogliamo
mettere fine all’impero degli
Yilancar! Vogliamo sconfiggere Glacial!”
“Non
mi hai ascoltato, Junion Polfems…”
mi rimproverò, severamente, liquefacendomi
con lo sguardo “… ti ho
detto che puoi
utilizzarla per qualsiasi tuo interesse… e non è la navicella in se e per se ad
avere valore… quanto le
destinazioni e le rivelazioni che intendo farti.Ma tutto ha un prezzo… io
voglio il diario e l’album! Solo con quegli oggetti, io
accetterò di darvi un
consiglio… una mano per sconfiggere Glacial e
l’impero, se lo desiderate!”
Le
parole di Dragon mi lasciarono visibilmente stralunato.
Che
intenzioni aveva, l’ex-Generale Supremo? Perché
distruggere l’impero e tutto
ciò che gli aveva donato potere?
Non
potevo saperlo, ma stavolta la proposta sembrava davvero
allettante…
…
a prescindere da quello che
avrei scelto, io non sarei potuto tornare dagli altri. Dovevo farmene
una
ragione. Tornare in prigione equivaleva a non poter più
proseguire con la
rivoluzione.
Mi
restava soltanto una scelta da fare…
…
mi tolsi il berretto, mostrando
all’uomo il suo diario segreto.
“Saprai
chi ha il tuo album soltanto se mi
rivelerai subito le informazioni di cui stai parlando!”
affermai io,
allungando la mano verso di lui.
Il
terrestre mi mostrò un sorriso sincero, che mai gli avevo
visto in volto, prima
di accettare la mia presa. Non
me
lo aspettavo. Credevo si sarebbe rifiutato seccamente.
Non
riuscivo più a capire cosa gli passasse per la
testa…
…
ma mi fu chiaro, all’istante,
quanto ci avessi guadagnato quando ricevetti tutte le rivelazioni su
ciò che
avesse scoperto quell’uomo.
Tutti
gli avvenimenti dello scorso capitolo sono stati difficili da digerire.
I prigionieri sono stati costretti ad assistere alla disgustosa tortura
nei confronti di Shiro Yamanaka, il quale tuttavia non è
stato giustiziato solo grazie a Malefica, la quale ha fatto delle
proposte sia a Dragon che a tutti i detenuti.
Tuttavia,
Gabor Black è stato gettato dal piano più alto
della Fortezza dei Comandanti, ed è morto, traumatizzando in
maniera quasi irreparabile la povera Kairi. Sulla sua morte, tuttavia,
vi stavano molti misteri da risolvere. Uno di questi riguardava il suo
carnefice.
Chi
l'aveva ucciso? Dragon Oronar o Malefica?
Qui, di
seguito, il pulsante delle OST... e BUONA LETTURA ;-)
KINGDOM HEARTS: THE LEGEND OF
THE EARTHLY YILANCAR
L'amore rende ciechi...
Glacial 02 –
Hollywood Prison –
Nuova Infermeria
KAIRI
[Kimimaro's
Theme - NARUTO]
Mi
risvegliai
su un lettino d’ospedale, all’interno di una stanza
completamente tinta di bianco, illuminata dalla luce del mattino che
filtrava
dalla finestra. Non indossavo il pigiama a righe. Avevo soltanto una
piccola
vestaglia bianca, molto sottile ma morbida come lana.
Cominciai
a
guardarmi attorno. Intravidi una figura seduta sul lettino
accanto al mio…
…
era un namecciano.
“Ti sei svegliata…”
mi
tranquillizzò l’alieno, notandomi con gli occhi
aperti “Mi chiamo Nail. Hai
dormito per ventiquattr’ore… come ti senti?”
“Che… che cosa è successo?”
domandai, con voce rauca tenendomi una mano sulla fronte, dolorante
“Ricordo solo che stavano
torturando Shiro…
poi Gabor è precipitato dalla Fortezza…
Dragon… no… Malefica lo ha lanciato di
sotto…”
“Non sforzarti!” mi
redarguì
lui, porgendomi una fresca bevanda “Sei
stata messa fuori combattimento da Dragon Oronar... e per
poco non sei
morta! Non erano rimaste che briciole delle tue costole… se
non fosse stato per
Lucama, a quest’ora non saresti qui! Devi riposarti
per qualche ora…”
“Dragon mi ha colpita… ora mi
ricordo! Mi ero gettata al suo attacco ma lui mi ha battuta con un solo
colpo!
Brutto… cough!”
Venni
colta da
un improvviso attacco di tosse. Avevo la voce troppo rauca
per gridare e le mie corde vocali stavano bruciando come non mai.
“Ti scaldi molto facilmente,
vedo…” mi prese in giro il
namecciano, quando iniziai a bere
disperatamente dal bicchiere che mi aveva porto in precedenza
“Vuoi proprio sapere tutto
quello che è
successo ieri?”
Decisa,
annuii
con forza.
“Ieri
Dragon Oronar ha rassegnato le sue dimissioni dal ruolo di
generale!” mi rivelò Nail, cogliendomi
di sorpresa “Ha ammesso di non
essere in grado di proteggere l’impero dalla nuova
minaccia se avesse continuato a svolgere i suoi ruoli
quotidiani… perciò ha
promosso Himmur come nuovo Generale Supremo dell’esercito
Kagakuriano!”
“CHE?!
HIMMUR E’ IL NUOVO GENERALE? DI QUALE MINACCIA STA PARLANDO?”
“La
strega Malefica!”
Abbassai
lo
sguardo, traumatizzata. Allora era tutto vero…
…
non
avevo avuto le allucinazioni…
…
Malefica aveva davvero cercato di
uccidere tutti noi!
“Dragon ha tenuto un discorso molto
lungo ieri sera, parlando sia coi soldati che con i
prigionieri… ci ha
rivelato di aver parlato con un certo Yen Sid di tutto quello che era
successo
alle Isole del Destino. Sembra che dietro a tutti gli avvenimenti di
questi
mesi ci sia soltanto lei. Malefica ha controllato i cuori
corrotti dei
soldati e li ha resi molto più potenti e crudeli,
spingendoli ad attaccare quel
mondo… il tuo mondo!Dragon ci
ha anche rivelato di volersi occupare da solo di questa faccenda. Ecco
perché si è dimesso... vuole agire in piena
libertà per sconfiggere quella
strega! Malefica ha come obiettivo quello di prendere il
posto di Glacial,
e potrebbe perfino riuscirci visto quanto fosse preoccupato
l’Oronar…”
“Dragon era agitato?”
“Agitato è dire poco… sembrava
uscito di senno! Ad uccidere Gabor è stata
Malefica… lui ci ha perfino mostrato
delle riprese con la sua telecamera… lei ha usato una sua
magia e ha fatto
esplodere la stanza dove Dragon e Gabor si trovavano!”
Ricevere
quelle conferme fu ancora più terribile di quanto
immaginassi.
Riuscivo ancora a percepire l’oscurità dentro il
mio cuore, il mio desiderio di
porre fine alla vita della megera. Mi
resi conto
di ciò che avevo fatto, il giorno prima, e mi sconvolse al
punto tale da mettermi una mano davanti alla bocca per non vomitare.
Io stavo per usare il potere
dell’Oscurità con l'intento di uccidere qualcuno.
“Cosa… cosa mi sta succedendo…
Sora… Riku… Gabor… questa non sono
io…mio Dio!Volevo
ucciderli! Io volevo fare fuori sia Malefica
che
Dragon! Volevo…
volevo…che
cosa sono diventata?!”
“Hollywood cambia le persone, mia
cara… tutte le persone...” ammise
distrutto Nail, prima di annunciarmi “Per
fortuna… tutto è finito!”
“Fi…
finito?” domandai, confusa.
“Dragon ha affidato il controllo
dei prigionieri ai soldati namecciani!”
mi rivelò lui, con gioia “Non
potendo, il nuovo generale, occuparsi
sia dell’esercito che di voi, l’imperatore ha
deciso che saremo noi, e non
Himmur, a prenderci cura di voi.
Ci ha dato piena libertà sul vostro trattamento e sui vostri
compiti. Ha
perfino ordinato ai soldati di non avvicinarsi a voi per nessuna
ragione, data
la situazione che si è creata con Malefica. In
poche parole… nessuno vi
torturerà o vi darà ordini di alcun
tipo… mai più!”
“CO…
COSA? SIAMO LIBERI?!”
“Non del tutto… semplicemente
vivrete all’interno del carcere senza aver alcun contatto col
mondo esterno.
Potrete coltivare la terra e dissetarvi quando volete. Ora avete
possesso di
tutti e quattro i casolari della prigione. Il monte Lee invece
è stato affidato
ai namecciani, ma noi vi permetteremo di muovervi liberamente anche
lì.Los
Angeles e tutti i dintorni,
tuttavia, rimangono tabù. Le pendici del monte saranno
sorvegliate dai soldati
per impedirvi di scappare. Vi meritereste molta
più libertà, ma per il
momento è già qualcosa… Himmur
aveva intenzione di fucilare tutti quanti, e
per fortuna Dragon lo ha fermato in tempo!”
Ero
rimasta
sotto shock. Dopo tutto quello che era successo, sembrava
impossibile raggiungere anche solo quel traguardo, ed invece…
…
era tutto merito di Gabor, Junion, Shiro e dei namecciani. Era grazie a
loro se i prigionieri erano arrivati a tanto.
Solo
in quel
momento, però, mi resi conto che il namecciano non mi stava
dicendo tutta la verità.
“Nail… prima hai detto che Gabor
e Dragon si trovassero nella stessa stanza… sai il
perché?”
[Man
of The World - NARUTO]
A
quella
domanda, l’alieno dalla carnagione verde si
rabbuiò. Sperava non
glielo chiedessi, ma…
“C’è un’ultima cosa
che non ti ho
detto ancora…” ammise colpevole lui,
facendomi sobbalzare di paura “Gabor,
Junion e Piccolo sono stati scoperti.Il
mio amico è diventato un detenuto di Hollywood, mentre
Gabor… sai già quello
che è successo, ma se non l’avesse ucciso
Malefica, sicuramente avrebbe fatto
la stessa fine del mio amico. Dragon aveva appena scoperto le loro
identità
quando Malefica li ha attaccati…”
“E Junion? Cosa è successo a
Junion?” gli domandai, in preda al panico
“Cosa gli hanno fatto? Ti
prego! Parla! Dimmi la verità! Non è
morto, vero?!”
“Non lo sappiamo…”
ammise il namecciano, scuro in volto “Una
tua amica ha detto di aver visto Dragon, trasformato in Yilancar, che
lo ha
divorato davanti ai suoi occhi… ma fino allo stesso
pomeriggio, noi namecciani
abbiamo sentito la sua aura assieme a quella di Dragon a molti
chilometri di
distanza da Los Angeles, perciò non sappiamo ciò
che sia avvenuto davvero!”
“L’aura?”
“Noi la chiamiamo KI. E’
l’energia
che ogni persona possiede all’interno del proprio corpo. Noi
namecciani siamo
in grado di percepirla anche a grandi distanze…”
“Allora cosa è successo?”
“Posso soltanto fare delle
ipotesi...” mi rispose Nail "...
da quello che so, Gabor, Junion e Piccolo avevano rubato delle
informazioni
molto riservate riguardanti la vecchia vita di Dragon… un
album di
fotografie e un diario segreto. Con Gabor morto e con Piccolo ormai
prigioniero, l’unico che potesse ancora averli era Junion!”
“Perciò
ha attaccato Junion e lo ha ucciso?” avevo
immaginato,
disperata.
Fu
Nail,
però, a contraddirmi.
“Ed uccidere l’unica persona a
conoscenza di dove fossero quegli oggetti? No… non
è così stupido. Io invece
penso che quei due abbiano parlato o discusso di qualcosa…
forse hanno perfino
contrattato... altrimenti lo avrebbe ucciso già davanti a
tutti voi! Dalla mattina
presto fino al pomeriggio,
sentire l’aura di un traditore per tutto questo tempo
è anomalo. Quale modo
migliore per abbattervi, uccidendo davanti a tutti voi il vostro capo?
Ma
questa è soltanto un’ipotesi… altri
miei compagni pensano che Dragon abbia
combattuto contro Junion per recuperare i suoi effetti personali e che
poi
l’abbia ucciso. Ma quando abbiamo raggiunto il luogo del loro
incontro, non
abbiamo trovato traccia di un combattimento!
L’unica cosa che sappiamo è
che quando l’aura di Dragon si stava avvicinando a Los
Angeles, non abbiamo
percepito più quella di Junion… adesso,
però, basta domande!” mi
avvertì lui, uscendo dalla stanza
“A
mezzogiorno sarai dimessa. Hai degli abiti ai piedi del tuo letto. E
per
quanto riguarda Gabor… mi dispiace davvero che sia
morto… era un bravo ragazzo!”
“Lo so… grazie Nail…”
gli
risposi io, vedendolo varcare la porta ed allontanarsi dalla mia camera.
[Comet
- NARUTO]
Mi
alzai in
piedi e notai il pigiama a righe gettato vicino ai piedi del
mio letto. Era completamente ricoperto del sangue secco e innocente di
Gabor. I
miei occhi si riempirono nuovamente di lacrime, ma io le asciugai
subito. Non
volevo
più piangere. Non volevo più mostrarmi
debole.
Sul
mio letto,
come mi aveva accennato Nail, vi stavano i miei nuovi
abiti, una semplice maglietta a giri rossa ed un paio di jeans. Vi
erano
anche un paio di zoccoli ed un paio di mutandine.Erano
vestiti veri. Dopo tutto quel tempo, potevo indossare degli
abiti normali.
Mi
tolsi la
comoda vestaglia, e quando non ebbi più veli con cui
coprirmi,
notai uno specchio di fronte a me e mi ci riflessi.
Fu
un vero
colpo al cuore.
Mi
riconoscevo
a stento. Il mio era viso completamente deperito, avevo gli
occhi spenti e la pelle del collo completamente secca. Fu anche peggio
quando
vidi il resto del mio corpo. Non avevo più carne ed ero
completamente pelle ed
ossa.
Un
bambino che pativa la fame, in mezzo alla strada in un villaggio del
deserto,
era più in salute di me e tutto questo mi era
accaduto in poco più di un mese.
Perfino
i miei
capelli non erano più gli stessi. Quei pochi che mi erano
ricresciuti, non erano più rossi, ma si erano schiariti in
un orrenda sfumatura
ramata, ed erano talmente sottili che a toccarli sembravano quelli di
una
vecchia morente. Nonostante
la
scena orripilante, però, cercai ancora di trattenere le mie
lacrime. Nonostante avessi di fronte una creatura repellente e
schifosa, io
continuai a rimanere impassibile.
Hollywood
cambia le persone… così mi aveva detto Nail. Era
vero.
Non
sarei
stata più la stessa. Non sarei mai tornata quella di un
tempo.
Le ferite che avevo sul mio corpo, quelle nel mio cuore, mi resi conto
che non
si sarebbero mai rimarginate. Quella
non era
più Kairi. Quello era soltanto un relitto che,
a
stento, riusciva a navigare avanti.
Avevo
promesso
a Sora, Riku e Topolino che avrei amato di nuovo…
…
ma come
potevo mantenere la promessa se non riuscivo più ad amare
nemmeno me stessa?
[Morning
- NARUTO]
Come
cambiò la vita dei prigionieri, da quel momento in poi?
Per
prima
cosa, i namecciani modificarono l’intera struttura del
carcere.
Ad
esempio,
l’intero capannone adibito come nostro dormitorio venne
completamente smantellato. I prigionieri maschi utilizzarono parte di
quella
legna per creare le assi per i nostri nuovi letti. Gli anziani uscirono
dalla
prigione e raccolsero molta erba secca, mentre le donne lavarono i
nostri
vecchi pigiami a righe, cucendoli per formare dei rivestimenti. Questi
ultimi,
riempiti con l’erba raccolta dai vecchi, divennero i nostri
cuscini. I
namecciani, infine, ci portarono dei materassi, avanzati dalla base
militare, o
anche dalle case disabitate di Los Angeles. La legna che
avanzò, venne raccolta
tutta in un punto, pronta per essere poi utilizzata in un altro modo.
In
un solo
giorno, tutto quel lavoro venne ultimato.
Il
capannone
delle docce venne modificato, in modo da permetterci di
dormire all’interno della vecchia sala d’ingresso.
Per la prima volta, dopo diversi anni, molti dei prigionieri riuscirono
finalmente a fare un lungo
sonno,
senza essere svegliati con la forza, e
per la prima volta, nessuno di loro si svegliò alle sei di
mattina
con calci e pugni.
I
prigionieri
rimasero incuriositi quando videro i loro nuovi capi,
durante la notte, seduti a terra con le gambe incrociate e gli occhi
chiusi. Fu
Piccolo, con la fronte segnata dalla cicatrice a forma di numero, a
rassicurarci. Quella era la loro posizione per dormire e recuperare le
forze perdute, e la chiamavano Meditazione.
Lui
ci
tranquillizzò anche sulla nostra privacy, sostenendo che i
prigionieri erano liberi di parlare di ciò che volevano e
che nessun namecciano
avrebbe spifferato nulla all’esercito.
Le
parole di
Piccolo si rivelarono non solo veritiere, ma anche molto
superficiali. I namecciani si rivelarono di una gentilezza, di una
generosità e
di un rispetto unici. Non ci trattarono da prigionieri, ma da loro
pari,
cercando perfino di conversare e fare due chiacchiere amichevoli,
dandosi molto
da fare per migliorare lo stile di vita dei detenuti.
Dopo
aver
portato i materassi, infatti, i soldati ci avevano perfino
aiutato a costruire dei water ed una alquanto rozza rete fognaria,
quest’ultima
progettata grazie a qualche calcolo creato ad hoc dal computer di
Lucama. Non
era tanto diverso dal defecare come gli animali ma, come Nail mi aveva
detto
nell’infermeria, era sempre meglio di niente.
L’acqua
delle docce venne sostituita del tutto. Niente più aceto o
liquidi salati usciti dalle bocche dei vulcani. Ora tutti potevamo
pulirci e
lavarci come si deve. I namecciani ci aiutarono anche a creare degli
unguenti
naturali coi quali pulirci e detergerci il corpo, in sostituzione di
shampoo o
bagno schiuma, assenti in quel carcere.
[Evening
- NARUTO]
Il
cibo fu il
cambiamento più grande. Non vi era più un pasto
al giorno,
ma tre, tutti molto ricchi ed energetici, cucinati dai namecciani
stessi. Non
si trattava più soltanto di zuppe, ma anche di carne e
pasta, alimenti in grado
di farci recuperare peso ed energie. Fu la frutta la nostra salvezza
più
grande. Mangiare qualcosa di fresco fu una sensazione indimenticabile.
Per
molti
prigionieri fu dura riadattarsi ad un vero e proprio stile di
vita, in particolare ai pasti. Molti di noi, infatti, avevamo perso il
senso
della buona educazione, proprio come i cani randagi dei canili.
Dimenticarci
di masticare prima di ingoiare, litigarci anche per una
piccolissima briciola, erano solo due delle tante bravate che attuammo,
inconsapevolmente Solo
dopo molti giorni la situazione si stabilizzò.
Tutto
il
terreno, liberato dal capannone smantellato, venne arato ed
irrigato per permettere la coltivazione di molte piante. I namecciani
ci
insegnarono tutti i segreti della loro arte agricola, aiutandoci nella
seminazione e nell'irrigazione. Le piante, come scoprimmo presto,
provenivano
direttamente da Neo Nameck, e producevano in pochi giorni dei frutti
molto
saporiti e salutari.
Tutti
i
prigionieri si erano ormai abituati alla nuova routine. Alcuni di
loro, però, non si abituarono al loro aspetto
fisico. Come
me,
anche qualcuno dei detenuti era riuscito a vedersi davanti ad uno
specchio. A
differenza mia, però, non riuscirono a sopportare i loro
cambiamenti. Alcuni
di loro decisero semplicemente di farla finita, suicidandosi nei modi
più
impensabili.
Quarantuno
uomini e sei donne attuarono quel gesto estremo. Aggiungendo Piccolo
e togliendo Junion, in tutto erano rimasti trecento sei carcerati.
La
sera stessa
della costruzione dei letti, tutti mi si erano messi
vicini e mi avevano raccontato ciò che era successo dopo il
mio svenimento, riguardante
la proposta di Malefica. Provammo
anche
a mettere insieme i pezzi del puzzle cercando di capire
chi, tra l’ex-generale e la strega, fosse totalmente sincero,
ma avevamo
davvero troppe poche informazioni.
Furono
Piccolo
e Lucama ad aiutarci, in quel senso, rivelandoci ciò che
avevano scoperto assieme a Junion e Gabor. Venimmo, quindi, a
conoscenza del
contenuto dell’album di fotografie e del diario segreto.
Dell’ultimo,
però, loro avevano letto soltanto il primo giorno.
“Ho fotografato solo quelle
pagine, mi spiace…” ci aveva
spiegato Lucama, aprendo il suo computer e
mostrandoci alcune immagini “Il
diario lo
aveva Junion, quindi non abbiamo altro al momento su cui poggiarci...
e
l’album è stato recuperato da Dragon stesso, per
cui non possiamo che darvi una
descrizione letterale!”
Ciò
che leggemmo ci lasciò stupefatti. Sapevamo
già che Dragon Oronar fosse l’unico abitante
sopravvissuto sul
pianeta Terra, e che venne trasferito come esperimento umano su Glacial
05.
In quelle
pagine di diario, l’ex-generale narrava di come lui fosse
rimasto in vita
durante quella che lui denominava la Terza Guerra Mondiale... di come
tutti i
suoi parenti vennero uccisi senza pietà... di come era morta
Cristal, l’unica
donna a cui lui aveva donato il suo cuore...
***
[Soundscape
to Ardor - BLEACH]
Morì
tra le mie braccia, su quel lettino
d’ospedale, dopo aver vomitato litri e litri di
sangue. Il cancro le aveva
letteralmente distrutto gli organi. Era morta soffrendo
atrocemente e,
nonostante tutto, lei continuava a sorridermi.
Continuava a
dirmi di
vivere la
mia vita e di essere forte, mi implorava di amare
un’altra donna e di non
chiudere il mio cuore, diceva di donare il mio amore a
quante più persone
possibili, perché era la cosa più bella che lei
avesse ricevuto nella sua vita.
Lei
credeva in Dio. Credeva che un giorno ci saremmo
rivisti nell’aldilà. Dopo tutto quello
che ho vissuto, io non ci credo più.
Nemmeno
un mese dopo la sua morte, ci fu un
attentato contro il Papa, che venne assassinato davanti a tutti i
credenti presenti
in piazza San Pietro.
Fu
l’inizio di una guerra senza senso
tra Cattolici e
Musulmani… tutto il mondo si spaccò a
metà, dando inizio ad una vera e propria
carneficina.
Ero
andato in spiaggia, ad osservare il tramonto
lungo l'orizzonte del mare, quando ricevetti la chiamata dei miei
amici, Simon Kog e Chi Miura. Una
bomba musulmana aveva colpito la mia città, e la mia
famiglia era morta sotto
le macerie.
Le
due fazioni combatterono per più di un anno… io
fui l’unico a sopravvivere e non voglio ricordare
più nulla di quei dodici mesi
d’inferno!
***
Su
quelle
pagine, Dragon narrava anche di quanto Oss Burk provasse dei
desideri perversi nei suoi confronti, e di tutte le volte in cui era
stato
costretto a soddisfarlo contro la sua volontà. Scoprimmo che
la trasformazione
in Drago Nero non fu affatto desiderata. Lo scienziato non desiderava
altro che fargli provare ancora
più
dolore. Ciò, però, gli si era ritorto contro.
***
C’è
una sola cosa che ho imparato vivendo
a stretto contatto coi Kagakuriani. Sono dei veri e propri
esseri disgustosi e
viscidi. Sarebbero in grado di provare piacere anche ficcando il loro
pisello
nella bocca di una pianta carnivora!
Io
ho avuto la sfortuna di imbattermi nel peggiore,
il più malato e feticista. Non
scorderò mai le volte in cui decideva di
buttarmelo dietro o, peggio ancora, quando me lo faceva
ingoiare. Mio Dio,
ancora mi vengono i conati se ripenso a quel sapore orrendo!
Fu
anche per quello che decisi di staccarglielo a
morsi. Quanto mi sono divertito a vederlo urlare orripilato,
mentre sputavo il
suo ormai castrato membro e gli ridevo in faccia.
Lo Yilancar del
Drago
Nero
dalle Angeliche Ali mi venne iniettato proprio come punizione per
quello che
gli avevo fatto.
Voleva
uccidermi. immaginava sarei morto lì,
agonizzante e senza forze, e non potendo sfogarsi con il 'suo' di
cazzo, si
divertì col mio per un giorno intero, leccandolo e
succhiandolo come fosse una
fighetta.
Povero Oss! Non
riuscì nemmeno a farmi
venire per quanto era
incapace!
Invece
di morire, io riuscii a sopravvivere,
spaccando tutte le catene con le quali mi aveva legato per mesi! Ero
diventato
troppo
pericoloso per lui, e penso che sia stato questo a rendere il
dottor Burk
più brutale con gli altri esperimenti umani.
Ma di loro non
mi importava nulla. Potevano anche inchiappettarsi tra di loro, per
quanto mi riguardava!
***
In
quelle
pagine, Dragon aveva narrato anche del suo primo incontro con
Glacial e di quanto ciò lo avesse segnato nel profondo.
***
Mi portarono su Glacial 01 tre giorni dopo
la mia trasformazione. Mi accompagnarono altri tre prigionieri, oltre a
Oss
Burk in persona. Lui era sorpreso quanto me e ci facevamo la stessa
domanda:
per quale motivo ero stato convocato dall’imperatore?
Lo
trovammo seduto sul suo trono, con una scacchiera
in mano. Mi chiese di avvicinarmi e di insegnare a lui e a tutti gli
altri le
regole di quel gioco. Poi cominciò ad affrontarci a
scacchi.
Rimasi
sbalordito dall’intelligenza di Glacial: il
primo a perdere fu Oss Burk, con sole venti mosse. Seguirono
tutti gli altri
prigionieri, che vennero letteralmente umiliati.
Aveva imparato a
giocare solo
dieci minuti prima, ed in quel lasso di tempo sarebbe stato in grado di
battere
perfino una leggenda come Kasparov.
Toccò
a me. Oss Burk si era avvicinato a me e mi
aveva ordinato di perdere per non fare una brutta figura con
l’imperatore. Che
sciocco se pensava di prendersi ancora gioco di me!
Ricordo
ancora perfettamente quella partita… lui era
il bianco, mentre io ero il nero. La sua prima mossa fu di avanzare il
pedone
in f2 di una posizione, mentre io avevo avanzato il pedone davanti al
mio re di
due posizioni.
La sua seconda
mossa fu di avanzare il pedone in g2 di
due
posizioni.
Poi
si voltò verso di me.
Aveva
cominciato ogni partita nella stessa maniera,
muovendo sempre quei due pedoni. Un qualunque scacchiere professionista
avrebbe
riso dell’imperatore, pensando fosse un completo idiota.
Ma
io non ero uno stupido, e non lo era nemmeno lui.
Lo capivo dallo sguardo che mi lanciava… solo in quel
momento intuì le sue vere
intenzioni.
Era me che
voleva… era sicuramente venuto a
conoscenza del mio
Yilancar, e cercava dei buoni motivi per togliermi dalle grinfie dello
scienziato. Voleva essere sconfitto… voleva vedere se fossi
stato in grado o avessi
avuto il coraggio di batterlo.
Per
questo mossi la regina e la posizionai in h4.
Scacco Matto in due mosse… il famosissimo Matto
dell’Imbecille!
Vedevo
il dottor Burk grattarsi agitato la sua
pelata… era sicuro di aver fatto una figuraccia!
Ma
con sua grande sorpresa, Glacial aveva cominciato
a ridere come un pazzo. Ci ero riuscito… l’avevo
spinto a fidarsi di me!
L’imperatore
ordinò che fossi trasferito
immediatamente su Glacial 95 e da quel giorno non fui più
agli ordini di Oss
Burk.
***
Fu
una frase,
però, a incuriosirci molto.
***
Sono consapevole
di quanto l’imperatore
Glacial sia crudele e spietato… ma con un potere come il
suo, anch’io mi
comporterei nello stesso modo, soprattutto dopo quello che è
avvenuto sul mio
pianeta natale.
Non
è il sentimento che cambia il tuo destino… no
affatto… è la forza che possiedi a cambiare per
sempre la tua storia.
Se
io diventassi forte come Glacial, allora cosa
farei? Lo affronterei senz’altro, non ho alcun dubbio.
Accetterei anche di
perdere e di essere ucciso… lui avrebbe dimostrato di essere
il migliore,
perciò non avrei nessun rimpianto nella vita.
Ma non
proverei mai a tradirlo o
a ucciderlo. Non cerco la sua corona… non aspiro a diventare
un eroe.
Non
un imperatore, non un ribelle, non un traditore…
…
essere il migliore… questo è
l’obiettivo a cui ormai
ho dedicato la mia esistenza.
***
Leggendo
quelle pagine, cominciai finalmente a capire i ragionamenti
dell’ex
generale terrestre.
***
Glacial 02 – Tre
settimane alla morte di Gabor Black –
Hollywood Prison – Nuovo dormitorio
KAIRI
[Nothing
Can Be Explained - BLEACH]
Scoprii
della
sopravvivenza di Shiro subito dopo essere uscita
dall'infermeria. Fu una piccola gioia riabbracciare il vecchio ninja
dopo tutto
quello che gli era successo.
Erano
passate
tre settimane dalla morte di Gabor. Venni a sapere che il corpo
del giovane mago era stato riportato su Iovis, il suo pianeta
d’origine, e che
lì aveva ricevuto una degna sepoltura. Era stato Dragon
stesso ad occuparsi di
tutto ciò, avvalorando l’ipotesi che
l’ex-generale non avesse mai avuto intenzione
di ammazzarlo.
“Cosa ne pensi?” mi
domandò Flame una sera, mentre rientravamo nel dormitorio
“Credi davvero che Dragon
ci voglia dare una
mano?”
“Forse... ma lo credo difficile…”
le risposi, dubbiosa “…
di certo è un
uomo che ha perso tutto ciò a cui teneva…
è stato questo a renderlo così…
così…”
“Bastardo? Cinico? Crudele?”
“…
inumano”
La
pirata
rimase sorpresa dalla mia uscita. Con una scusa, mi
allontanò da tutti gli altri nostri compagni, e mi
portò vicino all'entrata del dormitorio, invitandomi a
sedere per terra con lei. Tutti quanti gli altri miei compagni, mi resi
stranamente conto, si erano tutti voltati verso di noi, prima di
lasciarci.
No.
Si erano voltati soltanto verso Flame.
Paperino
e Pippo avevano provato a raggiungermi, ma Clairy e Shiro li avevano
bloccati e li avevano invitati a rientrare.
Eravamo
rimasti completamente soli e, ormai avevo ben capito, Flame
cominciò ad attaccare bottone con me, con l'intenzione
però di rivelarmi qualcosa di molto particolare.
“Lui… inumano? Non è lontano
dalle
mie proposte…” esclamò
divertita.
“No, infatti… però
è la parola
migliore per descriverlo. E’ come se vivesse in un suo mondo,
dove il predatore
vince sempre contro la preda. Ha passato gran parte della sua vita ad
obbedire
agli ordini di un essere più potente di lui, a negare tutta
la sua vita
precedente. Non l’ha fatto per gratitudine nei
confronti di Glacial, non lo
fa perché desidera prendere il suo posto… lo ha
fatto per sopravvivere... è
come la volpe delle fiabe! Ecco! Si allea con il leone per mangiare la
gazzella
e per non diventare il pranzo del primo!”
provai a spiegarle, ammettendo
“In fondo… io credo di
capirlo. Lui ha
fatto un ragionamento molto simile al nostro, quando decidemmo di fare
sesso
con le reclute in cambio di cibo od informazioni. Abbiamo fatto di
tutto per
sopravvivere, anche fare sesso. Lui è stato molto
più furbo di noi! Ha
puntato direttamente a far colpo sul più potente, ed
è per questo che lui è lì
affianco all’imperatore… mentre noi siamo qui a
Hollywood… ma facendo ciò, si è
spinto anche a compiere delle scelte orribili… ecco
perché lo reputo inumano!”
“Ciò non toglie che sia un viscido
e schifoso assassino…”
affermò decisa Flame “…
se non fosse stato per lui ora Gabor e Junion sarebbero vivi!
E’ solo
un bugiardo!”
“Non gli hai creduto?”
rimasi sorpresa io dalla sua uscita.
“Sulla storia di Gabor, non
credo che abbia mentito. Sicuramente è stata quella donna ad
ucciderlo, viste
le prove delle telecamere… ma mi rifiuto di credere che lui
non lo volesse
morto! Se non fosse stato per Malefica, sarebbe stato lui a gettarlo
dal
palazzo! Se davvero
voleva che
Gabor rimanesse vivo… perché non lo ha
salvato con la sua trasformazione?!
Non gli credo minimamente! Nemmeno ad una parola! Se dovessi
scegliere a
chi affidare la mia vita... io sceglierei Malefica!”
“CHE?!
QUELLA STRONZA?”
“Quella ‘stronza’ ha salvato la
vita di Shiro!” affermò
convinta Flame, sbattendomi la verità in faccia
“Se non fosse stato per
lei, adesso
lui marcirebbe nell’oceano!”
“E’
vero, l’ha fatto… ma tu non la conosci, Flame.
Quella donna è
in
grado di corrompere chiunque… è sempre stata
malvagia! Ha cercato di uccidermi
non so quante volte, ed ha anche minacciato i miei amici.
Potrebbe
averlo fatto
soltanto per portarvi dalla sua parte, prendendovi in giro…
io non ci metterei
la mano sul fuoco, se fossi in te. Per quanto tu abbia
ragione… a
Malefica
potrebbe non importare nulla di noi! Il fatto di aver ucciso
Gabor… non contare
solo quello che è stato fatto a Shiro. Pensa anche a
lui…”
“Me
lo sarei dovuto immaginare da parte tua… quindi tenevi
davvero tanto a Gabor. Io… io lo considero, credimi,
più di quanto tu possa
immaginare, ma non ci riesco. Non
riesco a
credere nemmeno ad una parola di ciò
che dice Dragon. Malefica potrebbe essere la nostra unica speranza,
Kairi…
nonostante quello che ha fatto…”
“No,
Flame… io mi
rifiuto di avere a che fare con
l’assassina di Gabor…
con l’assassina di Sora e Riku…
io… io
non le credo. Mi
dispiace, Flame… ma non
posso darti ragione… non stavolta!”
dichiarai io,
amareggiata, lasciandola alle
mie spalle.
“Quindi
saresti pronta ad opporti a tutti i tuoi compagni,
Kairi…”
[On
the Precipice of Defeat - BLEACH]
Mi
paralizzai
sul posto, davanti a quell’affermazione. Mi voltai,
visibilmente turbata, alle mie spalle, e mi resi conto dello sguardo a
terra
della mia amica.
Non
l’avevo mai vista così.
“…
dimmi che non hai detto una frase del genere,
Flame…” dichiarai io,
impaurita dal suo comportamento “… io non mi
azzarderei mai a mettermi contro
tutti voi! Lo sai benissimo!”
“Nemmeno
se tutti quanti decidessero di appoggiare Malefica? Nemmeno se
credessero che lei sia la loro unica salvezza?”
“Flame…
ma cosa stai dicendo?”
Alla
fine, dopo aver tirato un lungo e sofferto sospiro, Flame mi fece la
domanda che, compresi troppo tardi, aveva intenzione di rivolgermi sin
dal momento in cui mi aveva separato dagli altri.
“Sai
benissimo di cosa sto parlando, e non fare la finta
tonta… cosa
faresti se tutti quanti noi decidessimo di farci aiutare da Malefica?
Tu ci
lasceresti andare con lei, ci seguiresti a tua
volta… oppure proveresti ad
opporti in tutti i modi? Se
tu rimarresti la sola ad opporti a
Malefica…
saresti pronta a tradirci e raccontare tutto a Dragon Oronar ed al suo
esercito?”
“Io…
io…”
Quella
domanda
mi aveva letteralmente spiazzato. Non me l’aspettavo. Era
vero. Cosa avrei scelto…
…
salvarli da Malefica… o fidarmi di colei che mi aveva
rovinato la vita?
“Voi…
voi avete già
deciso…” mi resi
finalmente conto io, indietreggiando
sconvolta “…
voi volete accettare la proposta di
Malefica…”
“…
e manchi solo tu all’appello… tu, Paperino e
Pippo. Rispondi alla mia
domanda, Kairi… tu cosa decideresti di fare?”
Io,
con un
lungo e sofferente sospiro, fui costretta ad ammettere.
“No…
io non vi seguirei, nemmeno con le minacce… sono stata per
troppo
tempo con Malefica, e non crederei mai alle sue parole.
Preferirei morire qui,
isolata
dal resto dell’universo, piuttosto che affidare la mia vita
ad un’assassina
come lei… e sì… se mi rendessi conto
che le sue intenzioni fossero malvagie,
preferirei passare per una traditrice e spifferare tutto a Dragon
Oronar… ma
solo se fossi certa delle sue…”
Non
ebbi il coraggio di finire la frase. Flame mi stava fissando con uno
sguardo a dir poco orripilato.
[Freezer's
Army - DRAGON BALL SUPER]
Avevo
due possibilità di scelta, e mi resi conto che, per la mia
amica, la risposta datale non l'aveva soddisfatta per niente. Al
contrario.
“…
non posso crederci…”
esclamò schifata
la pirata, alzandosi e sorpassandomi in malo
modo.
“Aspetta,
Flame! Non ho finito di spieg…”
“SPIEGARE
COSA?! SEI TALMENTE CIECA ED OTTUSA CHE NON TI STAI RENDENDO
CONTO DELLA SITUAZIONE IN CUI SIAMO FINITI! E’ STATO DRAGON
ORONAR AD
IMPRIGIONARTI QUI, NON MALEFICA! DRAGON ORONAR ERA IL PRIMO CHE STAVA
CERCANDO
DI UCCIDERE GABOR, NON MALEFICA! DRAGON ORONAR HA UCCISO JUNION,
KAIRI… NON
MALEFICA! QUELLA CHE HA MESSO AL TAPPETO L’INTERO ESERCITO DI
KAGAKU E’ STATA
MALEFICA, NON DRAGON ORONAR! LEI E’ L’UNICA CHE
PUO’ FARCI SCAPPARE DA QUI E
SCONFIGGERE GLACIAL! DOVRESTI ARRIVARCI DA SOLA! E’ LA NOSTRA
UNICA SPERANZA! E
TU CI IMPEDIRESTI DI FUGGIRE CON LEI?! CI TRADIRESTI CON COLORO CHE TI
HANNO
RIDOTTO IN QUELLE CONDIZIONI?! KAIRI… VA AL DIAVOLO!”
Ero
rimasta a
dir poco esterrefatta.
Flame
non mi
aveva nemmeno ascoltata. Anzi. Mi si era piazzata davanti
con fare minaccioso e mi aveva urlato contro, squadrandomi da capo a
piedi. Poi aveva deciso di lasciarmi lì, sul posto, entrando
dentro il dormitorio senza concludere minimamente il discorso.
Quell’atteggiamento
non mi piacque affatto.
Inviperita,
la seguii senza pensarci due volte, entrando e sbattendo l'uscio della
porta con tutte le forze che avevo. Tutti i prigionieri,
Flame inclusa, erano rimasti sbigottiti dal mio comportamento. Ma ormai
non ero più in grado di controllarmi.
Flame
mi aveva trattato come una sciocca ingenua, e stavolta non gliel'avrei
fatta passare liscia.
[Riku's Theme - GARIK WHEELER]
“COME
TI PERMETTI DI INIZIARE UN DISCORSO E LASCIARLO A META'?! IN QUEL MODO
COSI' MALEDUCATO, PER GIUNTA?! MI CREDI RINCOGLIONITA?! CREDI CHE IO
PRENDA
DECISIONI
SENZA ALCUN MOTIVO?! TI SEI SCORDATA CHE E’ COLPA DI MALEFICA
SE GLI HEARTLESS
HANNO UCCISO QUASI TUTTE LE NOSTRE COMPAGNE?! TI SEI PER CASO SCORDATA
DI
QUANTO FOSSE SPAVENTATA TONY PER COLPA DI QUELLO SHADOW?! SE NON FOSSE
STATO
PER DRAGON… A QUEST’ORA SAREMMO MORTI TUTTI QUANTI!”
“ORA
LO DIFENDI PURE?! FINO A QUALCHE SETTIMANA FA HAI PROVATO AD
UCCIDERLO! AD UCCIDERE TONY E’ STATO UN SOLDATO DEL TUO CARO
GENERALE… GLI
STESSI SOLDATI CHE NON SONO STATI IN GRADO DI PROTEGGERE TUTTE LE
NOSTRE
COMPAGNE, FACENDOSI AMMAZZARE COME CODARDI! NON CREDEVO TU POTESSI
ESSERE COSI’
INGENUA… NON TI VERGOGNI, KAIRI?!”
“INGENUA!?
SIETE VOI CHE STATE DANDO RETTA A UNA STREGA CHE AVETE
CONOSCIUTO UNA SOLA VOLTA NELLA VOSTRA VITA… E TU VIENI A
DIRMI CHE SONO
UN’INGENUA!? TU TI FIDI DI LEI SOLO PERCHE’ HA
SALVATO SHIRO… QUESTA E’ LA VERITA’!”
“E CON CIO’?! COSA VORRESTI
INSINUARE?!”
“CHE SEI UNA STUPIDA!POTRAI
ANCHE ESSERE INNAMORATA PERDUTAMENTE DEL TUO CARO NINJA… MA
IL TUO
COMPORTAMENTO E’ INACCETTABILE!” urlai
io, ormai in preda alla collera,
guardandola fissa negli occhi cercando di non scoppiare a piangere per
la
frustrazione “Shiro voleva
sacrificarsi
per noi… Gabor e Junion si sono impegnati tanto per aiutarci
nella rivolta… ABBIAMO
FATTO UN GIURAMENTO! STATE AFFIDANDO LA VOSTRA VITA AD UNA DONNA CHE HA
CAUSATO
UNA STRAGE! IO SAREI UN’INGENUA!? STATE SOLO METTENDO A
RISCHIO LA VOSTRA VITA!
IO… COME PUOI, FLAME, CREDERE CHE IO, PAPERINO O PIPPO
POSSIAMO NON TENER CONTO
DELLA MALVAGITA’ DI MALEFICA?! CERTO CHE SAREI PRONTA AD
OPPORMI IN OGNI MODO,
RAZZA DI RIMBAMBITA CHE NON SEI ALTRA!”
PUNCH!
Nemmeno
mi
resi conto del pugno che mi arrivò in faccia. Riuscii solo a
sentire un dolore lancinante sulla guancia prima di volare via verso
l’uscio
del capannone, sfondandolo e crollando a terra dopo un breve volo di
pochi
metri.
Tutti
i
presenti, che già ci stavano ascoltando,
rimasero
letteralmente impietriti. Era ben risaputo che noi due fossero molto
amiche e ci volessimo bene, e fu per questo che nessuno rimase
impassibile di
fronte a
quel gesto così assurdo da parte di Flame.
La
più sconvolta, tuttavia, ero io. Mi toccai, sconvolta, il
punto in cui
ero stata colpita dal pugno, osservando basita la mia amica.
Il
corpo di
Flame stava letteralmente fumando e la sua pelle era
arrossata, come se la sua temperatura fosse di colpo aumentata a
livelli
vertiginosi. Non l’avevo mai vista in quella forma, e di
certo non l’avevo mai
vista così arrabbiata…
…
davanti a me non vi stava più la
detenuta, ma la figlia del Re dei Pirati… Flame Portugas D.
Luffy!
Tutto
ciò, però, non placò la mia rabbia.
Al
contrario…
…
la aumentò vertiginosamente!
“Ma cosa… cazzo…TI STA PRENDENDO, FLAME?! TI E’ ANDATO DI
VOLTA IL CERVELLO!? NON SOLO TI COMPORTI COME UNA BAMBINA, MA NON SEI
NEMMENO IN GRADO DI LITIGARE SENZA USARE LE
MANI!?
PERCHE’ NON TI COMPORTI DA ADULTA, UNA VOLTA TANTO?!”
Evocai
il Key-Blade appena in tempo, per parare un altro pugno da parte
della mia compagna. Usai un Fire per aumentare la temperatura della mia
arma,
costringendo Flame a gemere per il dolore e ad allontanare il suo
braccio di
gomma dal mio viso.
“Te lo dirò una sola volta…
non
azzardarti… mai più… A
PARLARMI IN QUESTO MODO!”
sbraitò la pirata
con sguardo assassino, controllandosi la bruciatura sulla mano
“TU MI CHIEDI DI COMPORTARMI
DA ADULTA?! FORSE LA TUA
MEMORIA STA GIOCANDO BRUTTI SCHERZI… TU TI ERI ARRESA
DAVANTI A TUTTI QUEGLI
HEARTLESS! SEI LA MENO INDICATA A PARLARMI DEL GIURAMENTO…
TU SEI STATA LA
PRIMA A ROMPERLO! E NON SOLO… INVECE DI LIMITARTI A
PROVOCARE QUEL RAGAZZO… UNO
DEI TUOI AGUZZINI… TU TI CI SEI PERFINO AFFEZIONATA! ED ORA,
DRAGON… ORA TI
STAI PERFINO LASCIANDO CONDIZIONARE DA QUEL MOSTRO! E’ QUESTO
IL TUO MODO DI
MOSTRARTI FEDELE A NOI? LA VERITA’ E’ MOLTO
PIU’ SEMPLICE... SEI SOLO UNA
PUTTANA CHE CERCA L’APPOGGIO DELLA FAZIONE PIU’
FORTE! ALTRO CHE AMORE… TU NON
SAI NULLA DI AMORE! SEI SOLO UNA PROSTITUTA MASOCHISTA!”
“IO SAREI LA PUTTANA?! NON SONO
IO QUELLA CHE VENIVA CHIAMATA ‘FIAMMA SUCCHIACAZZI’
DAI SOLDATI DELL’ESERCITO!”
Flame
livida
di rabbia, provò a sferrare un altro pugno, ma io ero
riuscita ad anticiparla. Se non fosse stato per i miei amici, avrei
affondato
il mio Key-Blade sul petto della mia amica. Il potere
dell’Oscurità mi aveva
nuovamente avvolto, e non riuscivo più a trattenere la mia
furia…
…
morta…
la volevo morta!
Per
nostra fortuna, Shiro e Piccolo si misero di fronte a Flame, la quale
era
rimasta spiazzata dal mio gesto, mentre io venni fermata per un soffio
dallo
scudo di Pippo, con Paperino e Clairy che mi trattennero per le braccia.
“ORA
BASTA! Cosa cazzo vi prende?” ci urlò
Nail, in collera, ad
entrambe senza mezzi termini “Combattere tra di
voi… siete impazzite?!”
“Calmatevi tutte e due!”
affermò Piccolo, fissandoci entrambe minaccioso “Vi sembra il modo di comportarvi!? Litigare come i
bambini dell’asilo…
e in questa situazione, per giunta!”
“Flame…
disattiva il Gear Second!” le ordinò
perentorio Shiro,
cercando di calmare la sua amata “Non fare cose di
cui potresti pentirti…”
“Quack!
Kairi! Il Key-Blade non si usa contro gli amici!”
mi
rimproverò Paperino con uno sguardo che non mi aveva mai
lanciato in tutta la
sua vita.
“Gaush! Non è da te usare il
potere dell’Oscurità! Cosa ti è preso!?”
mi seguì a ruota Pippo, altrettanto
deluso “Torna subito in
te… O LO FAREMO NOI CON LA FORZA!”
“Kairi, fa sparire quell’arma!”
mi implorò Clairy, in lacrime “Non vi
perdonerò mai se mi lasciate anche voi!”
Solo
davanti
alle lacrime della quattr’occhi, mi resi conto che stavo
veramente andando oltre, più di quanto avessi mai fatto in
tutta la mia vita.
[Roxas
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Lo
sguardo impaurito di Flame mi paralizzò sul
posto. Osservai il mio Key-Blade, con la mano che non smetteva di
tremare.
Avevo
appena
cercato di uccidere la mia migliore amica. Ero stata sul punto di
commettere gli stessi crimini attuati da
Malefica.
La
mia arma
cadde a terra, dissolvendosi all’istante in un bagliore di
luce. Solo a quel punto i nostri amici ci lasciarono andare.
“Flame… scusa… io
non… io non
volevo…”
“No, Kairi. Non azzardarti a
farlo… non provare, nemmeno per scherzo, a cancellare quello
che hai provato a
farmi!” ammise delusa Flame, puntandomi
il dito contro e cominciando a
piangere orripilata “Malefica
è
l’unica che può sconfiggere Glacial! Pensi solo a
ciò che ti ha fatto e non al bene
di tutti quanti noi!
Questa è la
verità… ne sei così
ossessionata che hai provato ad uccidermi… AD
UCCIDERMI…
semplicemente perché stavamo considerando la sua offerta!
Kairi… noi siamo
disperati! Non possiamo rimanere qui un secondo di
più… tu ci sei stata solo
per un mese… NOI SIAMO RIMASTI SU QUESTO BUCO DI
PIANETA PER ANNI! TUTTI NOI
ABBIAMO IL DIRITTO DI PRENDERE LA SCELTA PIU’ SAGGIA PER NOI
STESSI!LO
CAPISCI CHE, PER NOI, SENZA DI LEI NON AVREMO PIU’ ALCUNA
SPERANZA?!”
“Flame… ti scongiuro…
ascoltami…”
“ASCOLTARTI?!
MI SONO STUFATA DI ASCOLTARTI, KAIRI! IO NON HO PAURA
DELLE CONSEGUENZE DELLE MIE SCELTE! PREFERIREI ESSERE INGANNATA DA
MALEFICA E
FINIRCI SECCA, PIUTTOSTO CHE ATTENDERE UN MIRACOLO! PER CINQUE ANNI HO
ATTESO
DEI MIRACOLI… sniff… SHIRO NE HA ASPETTATI
SEDICI… sniff… E TANTI ALTRI MIEI
AMICI CI SONO MORTI, QUI, ATTENDENDO MIRACOLI! Sniff…
PREFERIREI ALLEARMI CON
UN DEMONE… sniff… PIUTTOSTO CHE RIMANERE QUI UN
SECONDO DI PIU’!”
Quelle
parole
e quelle lacrime mi paralizzarono e mi sconvolsero al punto
tale da farmi crollare in ginocchio. Ero stata una stupida. Non avevo
capito
quanto lei o i miei compagni avessero sofferto durante quegli anni in
prigione. Non
mi ero
ancora capacitata del fatto che la mia sofferenza, paragonata
a quella di tutti loro, era talmente irrisoria da sembrare quella di un
bambino
dopo aver fatto cadere a terra il suo gelato.
Loro
stavano
perdendo la speranza. No, semplicemente avevano
deciso di riporla, un’ultima volta,
nelle
mani di qualcuno, ed erano pronti a subire un’ulteriore
umiliazione, piuttosto
che
continuare con quell’incubo per il resto dei loro giorni.
Non
esistevano
miracoli, per coloro che avevano passato gran parte della
loro vita ad essere considerati come la feccia del mondo intero.
Come
avevo
potuto non considerare ciò? Come avevo fatto a cadere nello
stesso errore? Perché
non riuscivo a comprendere il dolore delle persone che mi stavano
vicino? Perché me ne rendevo conto sempre quando, ormai, era
troppo tardi per
poter riaggiustare ciò che avevo rotto?
Era
avvenuto
lo stesso con Riku; quando avevo capito cosa provasse
davvero per me ed il dolore che gli avevo procurato, ormai era troppo
tardi, ed
ora avevo ferito Flame con parole e gesti che non desideravo compiere
davvero. Qualcosa
si
era incrinato nel nostro rapporto… e avevo paura non si
sarebbe
più
riaggiustato.
“Io seguirò Malefica, qualunque sia
la decisione che prenderai tu, e non mi interessa essere
salvata da nessun
altro… soprattutto da una falsa amica come te! Non
azzardarti mai più a
rivolgermi la parola… per me sei come morta!”
“FLAME!”
dichiarò scioccata Clairy, mentre la pirata si
infilò
sotto le coperte, senza più rivolgere la parola a nessuno.
Era
tutto
finito. Io e Flame non eravamo più amiche.
Scoppiai
a
piangere, schifata da me stessa, mentre qualcuno entrò
all’improvviso all’interno del nostro dormitorio,
sorpassando agilmente i resti della nostra porta.
Era
Dragon Oronar.
Non
si era
fatto vedere dal giorno delle sue dimissioni. Era partito di nuovo,
viaggiando per l’Universo e
per il varco
oscuro, alla ricerca di Malefica. Doveva essere tornato da poco, vista
la sua
tenuta da combattimento da soldato semplice.
I
prigionieri
si fiondarono dritti dentro al loro letto, senza pensarci
due volte. Non era più il generale, ma il timore che
provocava era sempre lo
stesso. Solo
io ed i
miei amici, rimanemmo ai nostri posti, ma solo per poco.
Il
primo
sguardo dell’ex generale si posò su Piccolo, che
intimidito
decise di unirsi agli altri detenuti. Poi toccò a Clairy
che, assieme a
Paperino e Pippo, prese la stessa decisione del namecciano.
“Farai meglio a seguire i tuoi
compagni, shinobi!” affermò lo
Yilancar, con severità, in faccia al
ninja “Sarai anche
sopravvissuto a una
tortura, ma non te la caverai una seconda volta!”
Shiro,
con uno
sguardo corrucciato, decise saggiamente di obbedirgli.
Stavo per fare lo stesso, dirigendomi verso il mio letto, ma i suoi
piani nei miei confronti erano differenti.
“Non tu!” mi
ordinò
Dragon, cogliendomi di sorpresa “Vedi
di farti trovare tra cinque minuti all'entrata del capannone vicino al
cancello
principale, da sola. Devo parlare con te di quella strega!”
“Agli… agli ordini...”
gli
risposi, a bassa voce, mentre lo Yilancar usciva dal dormitorio, come
se niente
fosse successo.
Se
tutti non
fossero rimasti concentrati sulla situazione tra me e Flame,
sicuramente avrebbero notato lo strano atteggiamento del generale, che
aveva
pensato a tutto tranne al fatto che i prigionieri fossero tutti svegli
oltre il
coprifuoco. Inoltre aveva ignorato completamente la porta distrutta.
[Kairi's
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Non
riuscii a
muovermi per qualche minuto, nel più totale dei silenzi.
Poi mi diressi verso l’uscita, senza dire nulla a nessuno.
Solo quando passai
di fianco al letto di Flame, decisi di fermarmi.
Non
potevo
finirla in questo modo. Non potevo far nuovamente finta di
niente.
“Mi dispiace...” dissi
a
tutti, con la tristezza che avvolse totalmente ogni parte del mio corpo
e della
mia anima “… mi vergogno
profondamente di
ciò che ho fatto. Io non ho mai pensato che voi foste degli
idioti senza
cervello… ma continuo a pensare che Malefica voglia soltanto
prendersi gioco di
tutti noi. Ma Flame… tu hai ragione. Non posso
decidere per tutti voi.
Malefica ce l’ha con me, e non con voi. Spero…
spero che la vostra decisione vi
possa salvare davvero… e tranquilli. Non riferirò
nulla all’esercito di Kagaku.
A questo punto… sarà mille volte meglio se io
decidessi di rimanere qui e
morire…”
“Kairi… noi non ce l’abbiamo
con…” provò a
discolparmi Clairy, ma io la fermai con la mano, e
continuai il mio discorso.
“… preferisco morire, piuttosto che
vedere i miei amici morire inutilmente… anche se
questo… anche se questo
significherebbe tradire, per l’ennesima volta, la vostra
fiducia.Ma
voglio ripetervelo, almeno un ultima
volta, non come ordine, ma come consiglio da amica… vi
prego! Non alleatevi con
Malefica! Non voglio che veniate controllati
dall’Oscurità… ho visto persone a
me care sprofondare negli abissi e non uscirne più.
E’ vero, Flame… il
giorno in cui Tony è morta, io mi ero arresa e volevo
arrendermi… volevo
morire…”
“Kairi… tu non puoi inc…”
cercò di interrompermi Nail, ma fermai anche lui, cercando
di non scoppiare
nuovamente a piangere.
[Dearly
Beloved - KINGDOM HEARTS]
“… mi è bastato un secondo,
Flame…
solo un misero secondo in cui speravo di poter rivedere Sora e Riku
nell’Aldilà…
un secondo in cui volevo morire solo per poterli
riabbracciare… ed invece, se
non fosse stato per voi, io sarei diventata un Heartless e sarei
diventata un
burattino di quella strega. Non ve l’ho mai
raccontato… tanti anni fa,
Malefica mi ha strappato il cuore dal petto… mi ero
dimenticata del dolore che
avevo provato quel giorno, della paura che
provai... talmente atroce che, al
confronto, tutte le torture che ho ricevuto qui me le farei rifare
migliaia di
volte…”
“Gaush… Kairi…”
esclamò
Pippo, cercando di asciugarsi le lacrime.
“… sembrerà malato, da parte
mia… ma quella è una sensazione peggiore perfino
di tutti gli stupri che ho
subito, di tutte le volte che mi hanno costretto a fare i miei bisogni
davanti
a tutti. In quelle
situazioni,
almeno, io ero viva e ne ero consapevole… potevo e posso
ancora oppormi a
queste… ma quando vi viene strappato il cuore dal
corpo… smetti di provare
sentimenti… gioia e dolore non esistono
più… non puoi muoverti in alcun modo…
sei invisibile… non esisti più, ma non puoi
nemmeno morire… e la cosa più
brutta è che ne sei consapevole. Sai di aver perso il cuore,
ma non puoi più
riprendertelo… ve lo posso assicurare, amici miei.
Baratterei tutte le
sofferenze che avete provato, tutte le vostre umiliazioni, piuttosto
che farvi
provare, anche solo per un secondo, quella sensazione agghiacciante. Per
salvarmi,
i miei amici hanno messo a repentaglio le loro vite ed i loro cuori, e
quando
mi risvegliai, io… io mi vergognai di essere loro amica. Malefica
è migliaia
di volte più crudele dei soldati che ci hanno
maltrattato… lei non si limita a
giocare con i nostri corpi o con la nostra
dignità… quella strega gioca con le
nostre più grandi debolezze e le sfrutta contro di noi...
lei cancella tutto
ciò che non le va a genio… lei ti rende il Nulla.
Vi scongiuro… se
davvero accetterete la sua proposta… non dategliela vinta.
Io… io non voglio
perdervi… Flame. Io non voglio perderti. Anche se per te, io
non esisto più… tu
sei… tu sei la mia migliore amica. So che non mi perdonerai
mai per… per aver
cercato di strapparti il cuore io stessa ma… ti
scongiuro… credimi almeno in
quello che sto per dirti. Se tu…se
tu dovessi morire, amica
mia… io non me lo perdonerei mai!”
Non
c’era stato alcun movimento sotto le coperte. Flame non mi
aveva rivolto
lo sguardo per tutto il mio discorso. Capii che, al momento, non
sarebbe
cambiato nulla e decisi, perciò, di uscire dal dormitorio
per raggiungere il
generale Dragon.
Ci
avevo
provato, ed avrei continuato a farlo, ma non sarebbe stato
semplice. Ero consapevole che la nostra amicizia non sarebbe
più tornata come era prima…
…
ma non
potevo mollare, non se tenevo davvero alla mia amica.
Glacial 02 –
Capannone degli Interrogatori
DRAGON
[Strange
Whispers - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Non ti chiederò perché stai
piangendo… ma ti ordino di smetterla immediatamente!”
ordinai a Kairi, quando
mi raggiunse con gli occhi arrossati “Non
ho tempo da perdere e domani mattina dovrò partire con delle
risposte… ed ora
seguimi!”
Controvoglia,
la custode si asciugò frettolosamente gli occhi e mi
raggiunse, seguendo i miei movimenti. Entrammo all’interno di
quello che, pochi
mesi prima, era il capannone destinato alle torture sui prigionieri
uomini. Lei
non l’aveva mai visto prima d’ora, ed ora ero certo
che stesse ringraziando il
cielo di non esserci entrata prima.
La
puzza ed il
tanfo che si respiravano in quel posto erano
insopportabili, a tal punto che la ragazza fu costretta a tapparsi il
naso con
una mano. Ci trovavamo all’interno di un lungo corridoio
senza finestre,
completamente buio, e Kairi faceva fatica a percorrerlo in maniera
spedita come
facevo io. Infatti non si accorse del mio arrestarmi davanti ad una
porta,
sbattendo su di me.
“Fa attenzione!” la
rimproverai, non in maniera cattiva, aprendo quella stanza e spingendo
la
ragazza con troppa forza.
“Che modi…” disse lei
senza
pensarci due volte.
Davanti
al mio
sguardo ammonitorio, Kairi si affrettò ad ammutolirsi.
Ora
ci
trovavamo all’interno di un’altra stanza buia. Vi
stava solo una
fonte di luce, proveniente da una vecchia lampada al neon, che permise
a Kairi
di vedere una piccola scrivania ed una sedia, sulla quale la feci
sedere,
stavolta con un semplice cenno della testa.
La
puzza non
era affatto diminuita. Al contrario. Stavo quasi per
vomitare. Per fortuna ero riuscito a strappare quella decisione
all’imperatore.
Non ci sarebbero state più torture del genere da parte di
Himmur e dei soldati.
[Colonna
Sonora - SQUADRA ANTIMAFIA]
“Il tempo dei segreti è finito…”
affermai, passeggiando tranquillamente attorno alla scrivania
“… per tre settimane sono
andato in giro nel nostro universo, cercando qualche indizio
su quella stronza
di Malefica... e
non ho trovato uno stralcio di indizio! Per di
più, i tuoi amici fuori da
Glacial 02 non possono darmi una mano, altrimenti verrebbero
rintracciati dai
nostri radar. Perciò… voglio conoscere,
qui e adesso, tutto ciò che sai su
di lei!”
“Non
c’era bisogno di portarmi in questa topaia… glielo
avrei raccontato comunque!”
affermò
lei a bassa voce, sperando che non la sentissi.
Speranza
vana.
“Preferivi un letto ed un
bicchierino di spumante?” le risposi io, scocciato,
provocandola “Magari, dopo
l’interrogatorio, potrei
portarti nella mia stanza per una sveltina veloce… non
sono
qui per perdere
tempo! Se vuoi che quella strega venga
catturata all’istante,
voglio sapere
tutto sui suoi poteri e sul suo passato… parla!”
La
ragazza
emise un lungo sospiro prima di cominciare.
“Malefica è una strega nata nel
Dominio Incantato, un mondo all’interno del varco oscuro. Da
quando l’ho
conosciuta, è sempre stata cattiva. Lei è in
grado di evocare gli Heartless e
li sfrutta per combattere, ma sa lottare anche da sola, grazie alla
magia. E’
anche in grado di trasformarsi in un drago. Quando l’abbiamo
affrontata, il suo
obiettivo era recuperare la Luce delle Sette Principesse dal Cuore
Puro, così
da poter governare tutti i mondi...”
“I cuori delle principesse?”
“E’ complicato da spiegare…”
ammise la custode, cercando comunque di raccontarmi ciò che
sapeva “L’intero
universo, e con esso tutti noi,
subisce l’influenza di due immense forze: la Luce e
l’Oscurità. Un tempo era la
prima a illuminare ogni cosa, grazie a Kingdom Hearts, proteggendo
tutti gli
esseri viventi. Questo fino a quando l’X-Blade non venne
distrutto,
frammentandosi in venti pezzi: sette di luce e tredici di
oscurità...”
“Cosa sarebbero Kingdom Hearts e
l’X-Blade?”
“Kingdom Hearts è una porta a
forma di cuore che sovrastava i nostri cieli...”
mi rispose la maestra
“Mentre l’X-Blade
era la chiave che
permetteva ad essa di aprirsi e chiudersi. Quando la chiave
è stata distrutta,
tutti i mondi sono stati corrotti dall’Oscurità e,
da allora, Kingdom Hearts non
è più visibile...”
“Questa storia sembra assurda…”
“Lo so, ma è la verità! Lei ha
già
visto i Key-Blade, vero? Sono le armi più potenti di sempre,
e vengono usate per
bilanciare la Luce e l’Oscurità. Ebbene, X-Blade
altro non è che il Key-Blade
più potente di tutti, ed anche il più pericoloso.
Esso può essere ricreato
sfruttando sette cuori di pura luce e tredici cuori di pura
oscurità. Io… io
sono un Cuore di Pura Luce, o almeno, credo di esserlo ancora, anche se
ne dubito. Se
venissi
catturata assieme ad altre diciannove persone con le stesse
modalità che le ho
descritto… allora l’X-Blade potrebbe rivelare
ancora una volta Kingdom Hearts,
ed il suo possessore diventerebbe il nuovo Dio di questo universo!”
“Capisco…
una bella scocciatura, non c’è che dire!”
esclamai, collegando
ogni pezzo di quel racconto in un complicato schema logico mentale.
Poi
ripresi a
farle domande.
“Quindi Malefica voleva prendere i
cuori di pura luce… va avanti!”
“Si… per questo, a quattordici anni,
Malefica mi ha rapita!” mi
rivelò lei, ricordando perfettamente tutti
quei momenti “Per fortuna
Sora e Riku
riuscirono a salvarmi. Mi sono allenata e sono diventata una Maestra
del Key-Blade. La affrontammo cinque anni fa, riuscendo a sconfiggerla.
Da
allora
non l’ho più vista…”
“Bene… seconda domanda!”
esclamai, con decisione “Raccontami
della battaglia contro il comandante Bear alle Isole del Destino!”
Kairi
si
voltò verso di me, titubante.
“Non in generale come l’ultima
volta… voglio sentire tutti i particolari!”
aggiunsi poi, fissandola
con severità.
La
custode
sbiancò in volto, prima di continuare con amarezza.
[L'aquila
- SQUADRA ANTIMAFIA]
“Eravamo in spiaggia… stavamo
festeggiando l’anniversario della nostra amicizia dopo aver
piantato delle
margherite nel giardino di Sora… poi abbiamo visto una
Gummi-Ship atterrare
sulla nostra isola. L’abbiamo raggiunta con le
nostre barche, e abbiamo
trovato Re Topolino al suo interno. Era già
morto… pensavo stesse dormendo
quando ho provato a toccarlo… è scivolato sulle
braccia di Riku… è stato
orribile. Dieci
minuti dopo, è atterrata la vostra nave sulla nostra
città. I soldati sono
usciti tutti allo scoperto ed hanno cominciato ad attaccare i civili.
Noi siamo
tornati indietro il più velocemente possibile, ed abbiamo
cominciato a
combattere. Eravamo riusciti a stenderli tutti con
facilità... quando è
arrivato lui!”
“Il comandante? Cosa mi sai dire
di Bear? Mi descriveresti il suo comportamento?”
“Come? Perché?”
“Prima rispondimi e poi ti
spiego!” le affermai, fermo sulla mia
decisione.
“D’accordo…”
si arrese Kairi
prima di continuare il suo racconto “…
avevamo capito subito che lui fosse più forte di tutti gli
altri, perciò lo
abbiamo affrontato insieme. All’inizio eravamo anche riusciti
a sconfiggerlo…”
Come
pensavo.
Bear non sarebbe mai stato in grado di affrontare tre
Custodi del Key-Blade tutti insieme, non dall’esperienza che
avevo avuto con
Topolino.
La
ragazza
abbassò il capo, e cominciò a tremare di paura.
“Si è rialzato come se non gli
avessimo fatto nulla… rideva come un pazzo… e il
colore dei suoi occhi era
cambiato…”
“Un momento… gli occhi avevano
cambiato colore?!” domandai con sospetto.
Bear
non
cambiava colore degli occhi trasformandosi. Era una conferma che gli
fosse successo qualcosa di strano, durante il combattimento.
“Erano ambrati… assomigliavano
molto a quelli che avevano altri nostri nemici…”
continuò lei ancora in
preda ai ricordi “…
quella volta non ci
ho pensato, ma adesso credo di sapere il perché fossero di
quel colore… Bear
stava usando l’Oscurità per diventare molto
più forte. Non ci siamo nemmeno
resi conto che si fosse trasformato… un secondo
prima era davanti a noi… e
subito dopo la testa di Riku era… mio Dio…”
La
custode
aveva gli occhi lucidi.
“… io e Sora abbiamo visto il
corpo di Riku cadere così dal nulla mentre il suo sangue si
spargeva sulla
sabbia… eravamo
troppo sconvolti
per fare altro. Solo in quel momento vedemmo Bear
trasformato. Stava
masticando la testa del mio amico.Sora
aveva perso il controllo, e ho provato a fermarlo
ma… Bear lo ha trapassato da
parte a parte… e l’ha tagliato a
metà… il ragazzo che amavo è
morto tra le
mie braccia…”
“Non c’era nessuno di tua
conoscenza vicino a Bear?”
“Parla di Malefica, non è
così? No…
non l’ho vista da nessuna parte…”
Annuii,
soddisfatto. Era ovvio che Malefica non si fosse mostrata in volto
davanti ai suoi nemici, non era così stupida.
Kairi,
con quel racconto, mi aveva dato delle rivelazioni importanti.
[Soundtrack
7 - DRAGON BALL Z]
“Da quello che mi ha raccontato
Yen Sid… Malefica ha preso il controllo dei miei soldati,
Bear incluso, e ha
dato loro l’ordine di attaccare solo le Isole del Destino.
Sai cosa significa,
vero detenuta?”
“Io
la uccido…”
Quel
sussurro
le era uscito dalla bocca senza alcun freno. La osservai
cambiare espressione all’improvviso. Era lo stesso sguardo
che le vidi quando
la custode del Key-Blade aveva provato ad attaccarmi. No.
C’era
qualcosa di diverso. Le sue iridi erano completamente ambrate!
“IO
LA AMMAZZO! LURIDA PUTTANA! IO LA
FACCIO A PEZZI CON LE MIE STESSE MANI! FANCULO I KEY-BLADE! FANCULO I
CUORI
PURI! FANCULO ESSERE UNA PRINCIPESSA! IO… IO… ME
LA PAGHERA’! QUESTA E’
L’ULTIMA GOCCIA!!! LA VOGLIO MORTA AI MIEI PIE…”
[Emma's
Theme - THE PROMISED NEVERLAND]
Non
le detti
il tempo di continuare. Trasformai la mia testa in quella
del drago, occupando tutta la stanza e facendola cadere a terra con la
sedia,
paralizzandola per lo shock.
Quella
ragazza
stava parlando troppo. Davvero pensava di far paura in
quel modo? Lei non aveva mai ucciso nessuno, glielo leggevo in faccia. Gli
occhi di
chi toglieva una vita erano riconoscibilissimi. Erano talmente
freddi e spigolosi da far paura anche all’essere
più meschino dell’intero
universo.
Feci
tornare
nuovamente la mia testa come prima, ma trasformai il mio
dito in uno degli artigli del drago, facendolo passare lentamente sopra
ogni
centimetro del suo corpo. Nel mentre, non le staccai gli occhi di
dosso,
facendole credere che fossi pronto anche ad ucciderla e divorarla
lì, sul
posto, senza alcuna pietà.
Il
mio gesto
fu più che sufficiente per farle fare nuovamente la
pipì
addosso.
Era
la seconda
volta che aveva la stessa reazione nei miei confronti.
Aveva il terrore del sottoscritto.
“Calmati!”
La
mia voce fu
più che sufficiente a farle capire chi era che comandava.
I
suoi occhi
tornarono del suo colore originale, mentre io continuavo a
far passare il mio artiglio su tutto il suo corpo.
“Uccidere…
tu credi sia così semplice, non è vero,
ragazzina? Hai fatto male i conti, mi
sa! Tu non sai cosa si
prova ad affondare la tua arma dentro
il corpo di un
altro essere vivente, vedere l’angoscia della
vittima che sta per morire, i
suoi tremori incontrollabili… tu
non sai cosa si prova
quando uccidi una
persona con le tue stesse mani! Lo vedi quest’artiglio?
Affilato, non
è vero?
Dimmi un po’… in che modo potresti uccidere il
sottoscritto, se tu ne avessi
uno simile? Cercheresti soltanto di puntare dritto al cuore, non
è così? Questa
è l’unica cosa che ti veniva in mente, fino ad
ora… ma la verità è che, con
quest’arma, potresti uccidere in migliaia di modi…
ad esempio… io, ora, potrei
cavarti gli occhi!”
Portai
il mio
artiglio ad un millimetro dal suo bulbo, facendola tremare
di paura.
“…
o magari, potrei infilarlo dentro la bocca!”
Prima
che
potesse impedirmelo, le infilai l’unghione dentro la sua
cavità
orale, costringendola ad urlare per il terrore.
“…
ma che paura che hai, ragazzina… eppure volevo soltanto
spaccarti la mascella!
Ma cos’altro potrei fare… ma certo!
L’arteria coronaria o la giugulare! Potrei
tranciartele nel giro di pochi secondi! Ah, aspetta… i tuoi
arti! Perché non
staccarti braccia e gambe?! Moriresti dissanguata nel giro di pochi
minuti a
causa dello shock! Troppo crudele? Allora non ti piacerà
scoprire il mio terzo
omicidio preferito… le pugnalate!”
Fintamente,
iniziai ad affondare colpi sulla ragazza, in realtà colpendo
il pavimento sotto di lei.
“No…
basta… aiuto… AIUTO… BASTA!”
“Sai
perché mi piace tanto? Puoi colpire la vittima quante volte
vuoi! Una… due…
puoi andare all’infinito fino a quando non rimane
nient’altro che una poltiglia
di carne maciullata! Solo furia omicida, non serve altro! Della tua
vittima non
rimarrebbe nulla! No… in effetti hai ragione… mi
macchierei l’armatura! Perché
invece non utilizzo il mio artiglio per seviziarti sessualmente?
Sì… FORSE E’
QUESTO IL METODO PIU’ ADATTO PER TE! HO DECISO! TI
STUPRERO’ E TI FARO’
RIMANERE INCINTA!”
“NO…
LA SUPPLICO… NO…”
In
preda ad
una finta folle rabbia, le levai tutti i vestiti di dosso, la
girai di spalle e la schiacciai sotto il mio peso, cercando falsamente
di
levarmi i pantaloni della mia divisa ed avvicinando il mio artiglio
davanti
alla sua giugulare per minacciarla e tenerla.
Lei
era ormai
in preda ai singhiozzi e non riusciva più ad opporsi.
“…
no, forse hai ragione… macchierei sempre la mia
armatura ed il nostro odore coprirebbe quello di tutto il
capannone… ma non si
sa mai! La lascio come seconda opzione… la mia
preferita… tuttavia… resta
sempre quella più mortificante per le prede…
quella che più di tutte
caratterizza il ciclo della vita… POTREI TRASFORMARMI QUI E
MASTICARTI VIVA!
SAI… LA CARNE DEI TERRESTRI E’ SAPORITA QUANDO TI
TRASFORMI IN UN DRAGO!”
“NO! BASTA! LA PREGO! NON LO
DIRO’ PIU’! LA SUPPLICO! NON LO FACCIA…
sigh… non… sigh… non lo faccia, la
prego… io… sigh…”
Sospirando,
mi
rialzai senza alcun problema da lei, ricacciando il mio
artiglio e facendolo tornare come prima. Le gettai i suoi vestiti
addosso,
presi la sua sedia, piazzandogliela addosso, e mi sedetti sopra di lei,
per
nulla imbarazzato dalle sue forme.
“Vedi, Kairi… non è difficile
uccidere. se lo fai una volta, non ti fermi
più, ma è proprio questo il punto.
Se lo fai una
volta… non potrai più fermarti!
Questo è il prezzo da pagare per
uccidere qualcuno. Dimentichi cosa sia la
pietà… non ti importerà se desideri
farlo solo una volta… nel momento in cui togli la vita ad
una persona, non c’è
modo di poter tornare ad essere quelli di prima. Malefica ha preso
questa
decisione, e non tornerà più indietro, che lei lo
voglia oppure no. Cercherà di
ucciderti, fino a quando una di voi due non morirà! Vuoi
sapere cosa penso di
te, Kairi? Non ne sarai mai in grado… puoi
provare
rabbia… puoi urlare a
tutto il mondo quanto tu odi quella strega… ma alla fine
rimarrai sempre una
codarda e ti tirerai indietro!”
La
afferrai
per i capelli, la poggiai di pancia sulle mie ginocchia e le
paralizzai le braccia con una mossa di sottomissione. Lei riprese ad
urlare,
ormai in preda alla disperazione più totale. Riuscivo a
sentire il suo gracile
e nudo corpo, posato sulle mie gambe. Sentivo il suo profumo dolce, ed
ammisi
che mi beai della bellezza di quella giovane. Le poggiai
l’altra mano sul
gluteo, strizzandolo, all’apparenza, perversamente.
La
verità, invece, era che intendevo controllare le sue
condizioni di
salute. Si era ripresa, dall’ultima volta che
l’avevo vista, tre settimane
prima. Aveva recuperato peso, ed il suo corpo era leggermente
più in carne. Rispetto
agli altri prigionieri, d’altronde, era rimasta per molto
meno tempo e questo
la stava avvantaggiando.
Sarebbe
tornata al cento per cento delle forze nel giro di poco tempo.
Decisi,
quindi, di concludere quel rimprovero-farsa, affermando con decisione.
“Ma vuoi sapere la verità… se
io
potessi decidere cosa non fare mai più… se
c’è una scelta che io non
compirei una seconda volta… è quella di aver
ucciso la mia prima persona, venti
anni fa… avrei preferito essere un codardo come te,
Kairi… codardo… ma sarei
rimasto un essere umano.Perciò,
fai attenzione, la prossima volta,
quando affermi di volere morto qualcuno! Non ti permetto di urlarmi
un’altra
volta in quel modo! Mi hai capito, detenuta!?”
[Norman's
Theme - THE PROMISED NEVERLAND]
La
giovane,
confusa, si voltò lentamente verso di me, cercando di
fissarmi negli occhi. Non so il motivo, ma sentii che qualcosa stava
cambiando
dentro di me, non appena mi immersi nei suoi occhi azzurri. Non volli
più
averla addosso a me, in quella posizione così imbarazzante.
Senza darle tempo
di reagire, la presi in braccio e la feci nuovamente sedere sulla
sedia, mentre
io rimisi dritta la scrivania, poggiandomi sopra di essa.
“Tornando al discorso Malefica…
se speri di sconfiggerla, allora è meglio che tu sappia
un’altra cosa. Quella
megera ha attaccato Radiant Garden ed ha sconfitto i tuoi amici!”
le
rivelai, quasi divertito dalla sua reazione sconvolta “E’ stata in grado di immobilizzarli senza
nemmeno muovere un dito… ora
stanno bene, ma ci penseranno due volte prima di sottovalutarla come
hai fatto
tu!”
“COSA?!
RADIANT GARDEN E’ STATA ATTACCATA?”
“Sì… stanno ricostruendo le
parti distrutte e ci sono stati dei morti, ma niente di paragonabile
alle Isole
del Destino. Però… se non ci fossi stato
io…”
“Lei avrebbe ucciso tutti…”
“Esatto!” confermai
io,
rimproverandola “Sino ad ora ho
provato
ad affrontare Malefica senza molte informazioni, e a rimetterci le
penne sono
stati i miei vecchi soldati e voi prigionieri. Se non sei in grado di
sconfiggere me… dubito tu possa far qualcosa
contro quella megera! Lascia
che se occupi gente più esperta di te, ragazzina!”
Kairi
annuì, distrutta dai miei commenti.
“Eppure continuo ancora a farmi la
stessa domanda…” continuai io,
mostrandole il mio ragionamento “…
perché Malefica continua ad attaccare di
proposito solo voi? Ha agito sempre e soltanto quando voi eravate
presenti...
non può essere solo per vendetta…
Malefica vi teme… no, forse è Yen Sid che
teme… lui sarà il suo piatto finale, ormai ne
sono convinto…”
“Cosa? Yen Sid?! Perché lui?”
domandò incredula Kairi.
“Da quello che ho capito quel
vecchio è il mago più potente di tutto
l’universo, e so che è il Maestro dei Key-Blade
più potente di tutti. Malefica può
uccidere tutti voi senza fatica, ma
fin quando Yen Sid continuerà ad addestrare altre leve, lei
avrà sempre dei
nemici da affrontare” provò a spiegarle
Dragon “E’ come
una partita a scacchi; lei punta a fare scacco matto al re,
cercando di eliminare tutti i pezzi del suo avversario. Malefica sta
puntando a
due obiettivi. Il primo è eliminare te e i tuoi
amici, mentre il secondo è controllare
quanti più soldati dell’esercito possibili. In
questo modo, Yen Sid rimarrebbe
solo ad affrontare l’intero impero di Kagaku… e
niente stavolta potrà
fermarla!”
Ora
mi era
tutto più chiaro. La strega aveva preso il controllo della
maggior parte dei nostri soldati, di questo ne ero convinto. La sua
prossima
mossa sarebbe stata assaltare la prigione, per uccidere Kairi e i suoi
amici.
Infine, la megera avrebbe oltrepassato il varco oscuro assieme
all’esercito
kagakuriano, attaccando Yen Sid, Radiant Garden e gli ultimi Custodi
rimasti.
Tutto,
però, avrebbe funzionato soltanto con un
presupposto…
…
Glacial non poteva e non
doveva interferire contro di lei, altrimenti Malefica si sarebbe
ritrovata
contro un nemico ancora più potente del mago!
Perfetto.
Avevo ricevuto parecchie informazioni interessanti dalla
ragazza.
“Grazie per il tuo tempo… puoi
rivestirti, per quanto mi riguarda…”
“… era… era davvero necessario?”
mi chiese lei, umiliata, cercando in tutti i modi di non mostrare le
sue nudità
davanti ai miei occhi.
“Preferivi che ti stuprassi
davvero, razza di incosciente? Potrei farlo anche adesso, se non ti
sbrighi a…”
“O-OK!
HO CAPITO!” esclamò lei, impaurita,
abbandonando la sua
vergogna e sbrigandosi ad ubbidire ai miei ordini.
Era
divertente
punzecchiare quella mocciosa di vent’anni. Di certo era la
prima ragazza, dopo tantissimo tempo, che riusciva a farsi apprezzare
fisicamente da me.
“Ora però devo darti un’altra
notizia!” la avvertii io, stavolta
preoccupato “Lord Glacial vuole
conoscere un Custode del Key-Blade… mi ha ordinato
di portargliene uno dal varco oscuro, entro cinque giorni!”
“COS…?!
NO! E’ PERICOLOSO!” mi rispose la
maestra, in preda al
panico.
“Lo so… per questo ho pensato
ad
un’alternativa meno pericolosa!”
Mi
avvicinai a
Kairi, porgendole un foglio di carta. Lo avevo scritto io,
ma era da parte del sovrano in persona.
“E’ un invito ufficiale per
presentarti dinanzi all’imperatore. Sfruttando la tua
persona, eviteremo
ulteriori contatti tra il tuo mondo ed il nostro…”
“La mia… cosa… oh
no…”
“Vedo che sei molto
intelligente, ragazza! Hai capito benissimo! Sarai tu a venire con me
da Lord
Glacial… partiremo tra dieci minuti!”
Glacial 02 –
Nuovo Dormitorio
FLAME
[Jailbreak
- THE PROMISED NEVERLAND]
I
prigionieri
si erano addormentati tutti, tranne Paperino, Pippo e tutti
gli altri amici di Kairi, oltre ai namecciani. Io mi trovavo ancora
sotto le
coperte.
Non
avevo
alcuna voglia di uscire dal mio nascondiglio. Troppa era la
rabbia che provavo per quella bastarda.
Come
aveva
potuto dirmi quelle parole? Come aveva potuto cercare di
uccidermi? Io? L’unica persona che l’aveva davvero
appoggiata fino in fondo a
questa storia…
…
quegli
occhi ambrati e quell’aura maligna che le avevo
sentito…
…
quella
era davvero Kairi?
“Potrebbe pensare alla sua
amica, in questo momento!”
esclamò Clairy osservando di soppiatto il
mio letto “Kairi da sola
con Dragon…
non promette nulla di buono!”
Non
me ne
poteva importare più un fico secco! Potevano anche scopare,
dentro quel
capannone, per quanto mi riguardava. Tanto
lei ne sarebbe sempre uscita viva, no? Se la cavava sempre, quasi fosse
benedetta dal cielo!
“Shiro… tu hai provato a parlarle?”
provò a chiedere Piccolo allo shinobi, che annuì
sconsolato con il capo.
“Non vuole ascoltare nemmeno me…
non l’ho mai vista così arrabbiata in tutta la mia
vita…”
“Chi pensi che abbia ragione?
Kairi o Flame?” provò a
domandargli Lucama.
“Nessuna delle due… so che il mio cuore mi dice solo Flame, ma
la mia mente da shinobi non si fida nemmeno di Malefica…
né tantomeno mi fido
di Dragon, dopo quello che è successo a Junion! Non sappiamo
cosa sia davvero
accaduto…”
Le
parole di
Shiro mi lasciarono completamente confusa. Mi aspettavo che
potesse soltanto darmi la piena ragione. Sentire che lui non desse
ragione a
nessuna delle due mi aveva letteralmente colto alla sprovvista.
“Quack! Che brutta situazione…”
affermò afflitto Paperino, rialzandosi dal letto e
cominciando a camminare
avanti e indietro tra i letti “…
tutti
quanti noi siamo in totale confusione… nessuno sa cosa sia
successo a Junion, e
tutti i nostri piani sono andati a rotoli! Io capisco lo stato
d’animo di
entrambe… Kairi non perdonerà mai Malefica, e la
strega non perdonerà mai né
noi due…” qui il papero
indicò Pippo e se stesso
“…né la nostra amica… ma
Flame ha ragione quando dice che quella
strega potrebbe davvero salvarvi”
“Non
azzardatevi, nemmeno per un secondo, a pensare di dover restare
qui solo per salvarci!” affermò Clairy,
fermamente “Junion non avrebbe mai
voluto che un suo compagno venisse lasciato
indietro! Se dobbiamo fuggire con Malefica… allora
dovremo farlo tutti
insieme, nessuno escluso! Anche Kairi! E quella strega non
dovrà torcervi un
capello!”
“Clairy… sai che non
funzionerebbe…”
ammise Dende, sconsolato “…
loro ci hanno
spiegato perfettamente quello che Malefica ha compiuto nei loro
mondi… fin
quando loro tre staranno assieme a tutti voi, durante la
fuga…”
“… Malefica potrà sempre
tradirvi
ed uccidervi. Non sarebbe servito a nulla. Ma quanto ci
mettono… Gaush!
Comincio a preoccuparmi!” disse invece
Pippo continuando a osservare
agitato la porta.
Pensai
alle
parole appena pronunciate dai miei amici.
Vero.
Junion
non avrebbe mai accettato che un compagno venisse lasciato
indietro. Nemmeno io, se per questo, ma non avrei mai impedito ad un
mio amico
di sacrificare la sua vita per me. Questo era molto diverso
dall’abbandonarlo.
Era
chiaro
come il sole quanto Kairi e Malefica si odiassero fino alla
morte. La prima aveva un terrore ed un desiderio omicida verso la
seconda,
tanto l’aveva traumatizzata…
…
Paperino e Pippo avevano ragione. Fin quando loro due e la loro amica
fossero
rimasti con noi, nessuno di noi poteva sentirsi sicuro.
Kairi,
in
questo senso, aveva già compiuto la sua scelta, decidendo di
rifiutare la proposta di Malefica.
Se
Junion
fosse stato con noi, avrebbe sicuramente tirato le orecchie
ad entrambe…
…
ma lui
era morto e non sarebbe tornato più in vita.
***
“QUACK!
KAIRI E’ STATA PORTATA
DALL’IMPERATORE?!”
Tutti
i
prigionieri, che in quel momento si stavano preparando per andare
a raccogliere i frutti appena maturati nel loro campo, si voltarono
sbalorditi
verso Paperino e Pippo, io inclusa.
Quest’ultimo,
come il primo, era caduto nel panico.
“GAUSH!
DOBBIAMO RAGGIUNGERLA!”
“Calmatevi… tutti e due!”
li rimproverò Nail, cercando di rassicurarci tutti
“E’ una missione
diplomatica, niente di più. Torneranno entrambi tra
dieci giorni!”
“Ma perché Kairi? Cosa c’entra
lei con Glacial e Dragon?!” li raggiunse
Clairy, altrettanto agitata.
“L’imperatore vuole conoscere un
Custode del Key-Blade…”
rivelò loro il namecciano “…
è un buon segno… significa che Glacial
è
interessato al potere della vostra amica! Non la ucciderà, state tranquilli.
Adesso torniamo a lavorare… ho
rivelato già troppo!”
Perfetto.
Me
lo sarei dovuto aspettare da parte di quella schifosa
voltagabbana.
“Preparatevi… tra non molto
avremo ‘Dragon Oronar versione 2.0’… che
schifo…” dichiarai io,
più
disgustata che mai, allontanandomi definitivamente da tutti loro e
raggiungendo
i campi.
Non
riuscivo più nemmeno a credere alle parole dei namecciani.
Mentre
mi
trovavo dentro quello strano mondo immaginario, circa tre settimane
prima,
Shiro mi aveva detto esattamente queste parole, sussurrandomele
all’orecchio
senza farsi sentire da nessun’altro.
-
Flame… non fidarti di nessuno… non fidarti di
loro… non fidarti di me… non
fidarti nemmeno di me stessa! Qualcuno sta cercando di tradire il
nostro
gruppo… c’è una talpa tra di
noi… che punta alla nostra morte! –
Capitolo 11 *** Capitolo 11: Il passato di Dragon Oronar ***
Alzi
la mano chi si aspettava che Kairi e Flame si sarebbero prese a male
parole.
La
pulce nell'orecchio dei prigionieri, lasciata da Malefica, sta
spingendo quasi tutti a prendere posizione dalla parte della strega.
Tutti, tranne Kairi, Paperino e Pippo, sono intenzionati a seguire la
megera. La Principessa dal Cuore Puro sta, man mano, cedendo
all'Oscurità e per poco non si è spinta a colpire
Flame con il suo Key-Blade, spezzando un legame apparentemente
indistruttibile.
A cosa
si riferiva Flame quando pensava ad una talpa? Chi, tra i prigionieri,
sarebbe disposto a tradire tutti i propri compagni?
E
cosa succederà a Kairi e Dragon, durante il viaggio verso
Glacial 01?
Poche
premesse
prima
di riprendere da dove ci siamo lasciati:
1)
In questo
capitolo
accennerò alla presenza del nuovo anime/manga di questo
crossover. Verrà però
inserito solo quando i personaggi di tale opera si mostreranno per la
prima
volta. Nel frattempo... provate ad indovinare di chi si tratta! :-)
2)
Per motivi
personali (due esami all'università in una settimana)
sarò obbligato, con tutta
probabilità, a pubblicare il prossimo capitolo
martedì e non sabato/domenica
3)
Preparatevi
perchè
questo capitolo avrà un'importanza enorme per lo svolgimento
della trama... e
non dico altro! :-L
Qui, di seguito, il pulsante delle OST :-)
Detto
ciò... BUONA LETTURA!
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR
Il
passato di Dragon Oronar
Viaggio
d’andata - 3° Giorno
KAIRI
[Airhead
- BORUTO]
Erano
passati tre giorni da quando io e Dragon entrammo dentro
quell’astronave, partendo
in direzione di Glacial 01. Non mi venne nemmeno concesso il tempo di
salutare
i miei amici, dato che decollammo subito dopo
l’interrogatorio.
La
navicella spaziale sulla quale viaggiavamo era molto meno lussuosa e
confortevole di quella che mi aveva trascinato tra le grinfie
dell’esercito
kagakuriano. A parte la cabina di pilotaggio, infatti,
c‘erano soltanto un
bagno, una cucina, una camera con un letto a castello, ed infine una
piccola
palestra con pochi attrezzi ginnici.
Come
convivemmo
all'inizio?
Il
primo
giorno potrei descriverlo in queste poche righe.
Ci
svegliammo. Facemmo
colazione.
Lui
andò
nella palestra. Io
rimasi
in cucina, passando il tempo a cucinare.
Pranzammo.
Lui
andò
nella cabina di pilotaggio. Io
provai
ad usare una delle macchine ginniche all’interno della
palestra, con scarsi
risultati, dirigendomi poi in cucina a preparare la cena.
Cenammo.
Ci
lavammo
a turno.
Infine
ci
coricammo.
Molto
originali, direte voi, ma non poteva essere altrimenti.
Io
provavo
un enorme imbarazzo a convivere, in quegli angusti spazi, con un uomo
che
conoscevo poco e nulla, e figuratevi se poi questo era un energumeno
quarant’enne che tutto lasciava trasparire dal suo sguardo
tranne che
gentilezza e bontà. Se, in più, aggiungevamo il
fatto che Dragon mi avesse
letteralmente visto nuda tipo tre giorni prima, divertendosi a
provocarmi con
qualche palpeggiamento indesiderato...
... dormire
nella stessa stanza… un solo bagno in comune…
provavo meno vergogna a scavare per terra, minzionando come i cani!
E
Dragon
Oronar? A lui non importava nulla di me. Semplicemente si comportava
come se
avesse a che fare con una bambina, e per una ragazza di
vent’anni come me,
questo non era di certo molto gradito.
Eppure,
tutto ciò sparì dopo la prima notte.
[False
Transmigration of The Soul - FATE OST]
Eravamo
sul letto a castello, io sopra e lui sotto, e stavo riflettendo su
tutto ciò che
era successo con Flame.
Soffrivo.
Il mio
cuore soffriva nel
pensare di aver perso per sempre la mia amica. Cosa potevo fare? Avrei
tanto
voluto far riaprire gli occhi a tutti. Ma come?
Stavo
per
prendere sonno, ancora immersa nei miei pensieri, quando avevo sentito
degli
strani mugugni provenire dal materasso sotto il mio, così
avevo deciso di
sporgermi e di osservare il perché di quei strani suoni.
Ciò
che
vidi mi spiazzò al punto da lasciarmi a bocca aperta.
Era
Dragon
a mormorare nel sogno. Sembrava stesse vivendo un incubo
orribile…
... la sua
fronte era imperlata di
gocce di sudore…
... tremava
vistosamente…
e dalla sua
bocca fuoriuscivano
frasi senza senso…
“Non
lasciarmi… Cristal… non puoi lasciarmi…”
Qualunque
pensiero avessi in precedenza, mi bastò vedere quella scena
per farmi
dimenticare tutto.
Se
non
avessi mai conosciuto Dragon, quasi sicuramente sarei scesa dalla
scaletta del mio
letto, e avrei provato a consolarlo, a stringerlo tra le mie braccia
per non
lasciarlo soffrire così. Troppa, però, era la
sorpresa di vedere quello che
tutti consideravano un demone comportarsi,
semplicemente, come tutti gli altri uomini sulla faccia dell'universo.
Un
uomo
che aveva paura…
... un uomo
esattamente come quello
descritto tra le pagine scannerizzate nel computer di Lucama.
Fu
anche
quello il motivo principale per il quale me ne tornai spesso in camera
durante
la mattina od il pomeriggio. A causa di quei deliri che colpivano
l’ex
generale, io non riuscivo mai a dormire tranquillamente la notte. Per
di più,
il materasso, nonostante fosse di pregevole qualità, mi
sembrava quasi scomodo
dopo aver passato un mese intero ad addormentarmi per terra.
Quasi
sempre ero costretta ad ascoltare quegli strani discorsi…
... che
però mi rivelarono molto
più di quanto mi aspettassi!
“Mamma…
papà… Vefuniel… Nori…”
“Maledetti
Cattolici e Musulmani… vi ucciderò
tutti…”
"Hunter
Warrior... sei morto, bastardo..."
“Search and
Destroy… Search and Destroy Everything…”
Fu
durante
la terza notte, però, che Dragon si lasciò
scappare una frase, nel bel mezzo
dei suoi incubi.
“Il
gene… trova il gene… soldato Junion! Trova il
gene!”
Per
poco
non mi misi ad urlare, incredula, sentendo quelle parole.
Aveva detto
davvero Junion?!
“Raggiungi…
il pianeta Kaguya… e trova i nove cercoteri…
fatti aiutare da loro…”
Per
la
troppa foga, mi sporsi un po’ troppo dal mio letto...
... e caddi
per terra come un sacco
di patate!
“Auch! Cazzo…”
Mi
voltai
verso Dragon, mettendomi una mano, tremante, davanti alla bocca ed
un'altra
sulla sua piccola natica, sperando con tutto il cuore che non si fosse
svegliato. Emisi un sospiro di sollievo quando mi resi conto che il
terrestre
non si era minimamente accorto della mia gaffe.
Mi
accinsi
a controllare l’orologio appeso sul muro.
Le sei meno
cinque… Dragon si sarebbe
svegliato a momenti. Era meglio non farsi trovare per terra.
***
Viaggio
d’andata - 4° Giorno
DRAGON
[Kishi
Ou No Hokori - FATE OST]
I
miei
occhi si riaprirono verso le sei e mezza…
... che
fastidio quell’abitudine di
alzarmi puntuale come un orologio svizzero.
La
testa
continuava ancora a farmi male. Ogni
notte continuavo a rivivere sempre gli stessi incubi, ed ogni mattina
io mi
prendevo la fronte tra le mani, domandandomi sempre come facessi a
vivere dopo
tutti quegli anni. Perché?
Perché soffrire così tanto?
Cos’era che mi spingeva a sopravvivere? La promessa che avevo
fatto a Cristal?
Il desiderio di potere? O, molto più semplicemente, ero un
codardo che non
aveva il coraggio di farla finita?
Ogni
mattina a farmi quella domanda, ed ogni volta non trovavo
alcuna risposta.
Scostai
le
coperte del mio letto, mi alzai e mi diressi diritto in cucina, ancora
immerso
nei miei ragionamenti.
Quando
varcai la soglia, il tavolo era già ordinato per la
colazione, con due tazze,
due cucchiai e due teiere con dentro latte e caffè. Vi era
anche un vasetto con
della crema alle nocciole. Sul mio pianeta, un tempo, la chiamavamo
Nutella.
Ecco... i
ricordi ritornarono
momentaneamente ad invadermi la mente… le colazioni con la
mia famiglia… quelle
con Cristal…
... solo dopo
qualche secondo,
però, mi resi conto che qualcosa non quadrava come
sempre…
...
perché c’era
tutto quel ben di Dio a tavola? Di solito mi preparavo un semplice
caffè!
La
risposta la trovai ai fornelli. La detenuta era già in piedi
e stava cucinando
qualcosa con fare molto indaffarato.
Per
me fu
una vera e propria sorpresa, capace di spazzare via i brutti pensieri.
Quella
ragazzina aveva cucinato anche per me? Il suo aguzzino?
Era
per caso
rimbambita?!
Possibile,
se pensavo che la giovane fosse al suo terzo giorno di ‘libertà vigilata’!
“Buongiorno signore… awhn!”
mi esclamò, ancora assonnata “Spero
che… spero che le piacciano i puncakes… ma se
vuole posso
cucinarle qualcos’altro…”
Le
feci un
cenno con la mano, per zittirla. Lei obbedì
all’istante, portando a tavola tre
piatti, di cui uno ricoperto fino all’orlo di quei dolci.
Il
loro
profumo riuscì letteralmente a rapirmi. Era da
vent’anni che mangiavo solo cibo
della base militare.
No…
tre settimane prima avevo
assaggiato quel gelato al sale marino... in effetti la sensazione era
molto
simile a quella.
Cominciai
a contarli e… per la miseria!
Quanti
cazzo
ne aveva
fatti? Erano tipo una trentina di puncakes! Quando mai li avremmo
finiti?!
“Non… non ne vuole?”
La
zittì
un'altra volta e divisi i dolci tra i due nostri piatti.
“Vedi
di mangiarli tutti… detesto lo spreco!”
la avvertii, minaccioso,
cominciando a mangiare.
Con
mia
grande sorpresa riuscimmo a finirli tutti senza alcuna fatica. Tanto mi
piacquero che i miei li divorai in meno di dieci minuti...
... e perfino
quella mocciosa non
ne lasciò nemmeno una briciola!
Del
resto,
però, me lo sarei dovuto aspettare. Lei, in fatto di cibo,
era messa peggio
essendo una prigioniera di Hollywood. Doveva essere da parecchio che
non
mangiava così tanto...
... speravo
solo non si sentisse male
durante quei due giorni. Ci mancavano soltanto le coliche intestinali
per
metterla KO definitivamente.
[Hiro
ni Naru Nda - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Versai
del
caffè dentro la mia tazza e cominciai a bere. Mi resi conto
che lei non mi
staccava gli occhi di dosso, e quando mi voltai per controllarla,
questa
distolse lo sguardo, imbarazzata e rossa in viso.
Brutto
segno…
...che strane
idee si era fatta
questa qui, stamattina?!
“Io
vado dentro la palestra!” la avvisai io,
alzandomi spedito dalla sedia
“Non
disturbarmi!”
Uscii
di
corsa da quella stanza, raggiungendo la mia meta quanto più
velocemente
possibile. Cominciai a scaricare la tensione facendo dieci minuti di
riscaldamento.
Niente.
il
mio cervello si era impallato sullo strano comportamento di quella
detenuta…
...
ecco… ero uscito fuori di senno
anche io!
Nemmeno
gli addominali servirono a molto, né tantomeno gli esercizi
sui pettorali, sui
dorsali...
...
per farla
breve,
mi misi a fare tutti gli attrezzi dentro quella stanza in meno di tre
ore
filate!
Non
servì a un cazzo. Non ci capivo
più nulla.
In tre giorni quella
vent’enne non si
era minimamente degnata di
fissarmi… e ora mi faceva perfino
la
colazione?!
“Deve
esserglisi fritto il cervello… è
l’unica spiegazione!
Di certo non l’ha fatto perché si è
innamorata di me… chi si
prenderebbe una
cotta per quello che l’ha sbattuta dentro al carcere?!
E’ vero che con
Kairi devo fare attenzione, dato che ha letteralmente incantato anche
quel
Gabor. O forse… potrebbe essere
che lei
sia in cerca di informazioni… chissà…
vediamo come andrà avanti la giornata!”
All’ora
di
pranzo, quando uscii dalla palestra, raggiunsi la cucina ed i piatti
erano di
nuovo a tavola...
... anche
stavolta la leccaculo si era
letteralmente
superata…
...
spaghetti
con le
vongole?! Nemmeno sapevo ci fossero delle vongole dentro al frigo
dell’astronave!
Non
fu
questo a prendermi in contropiede, quanto il modo in cui si
voltò verso di me.
Rimasi
completamente senza parole...
... non
scattò come una preda
scoperta dal suo predatore... il suo movimento fu così lento
e angelico che il
mio sguardo fu letteralmente rapito dal suo viso.
Dal
giorno
in cui l’avevo conosciuta, gli unici due sentimenti, che
erano trasparsi dai
suoi occhi, erano paura e rabbia. Con la prima, d’altronde,
io riuscivo anche a
farle fare la figura della vecchietta incontinente.
Stavolta,
però, qualcosa era cambiato. Ogni traccia di
timore o vendetta era sparita dai
suoi occhi.
Mi
sembrò
quasi di immergermi nelle profondità
dell’oceano, senza aver bisogno di
respirare...
...
soltanto io incantato quel meraviglioso
sorriso, da quelle labbra
perfette...
... no!
Aspetta! Ma che cazzo di
pensieri mi venivano in mente?!
Possibile
che questa, in meno di tre
giorni,
fosse riuscita a farmi rincitrullire come un coglione?!
Possibile
che mi
bastasse avere una giovane, seducente ed avvenente ragazza di
vent’anni, dentro
ad un’astronave completamente da soli per farmi alzare il
testosterone a
mille?!
Lei,
come
se non stesse accadendo nulla di strano, si accomodò al suo
posto e cominciò a
mangiare…
...
ma
l’aveva capito
che mi stavo innervosendo?!
“ADESSO
BASTA! ORA MI DIRAI COSA STA SUCCEDENDO! MI SONO… mi sono…”
[Dogimagi
- BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Ero
a
bocca aperta. Quella
ragazza mi era
letteralmente scoppiata a ridere davanti ai miei occhi, continuando
ininterrottamente per qualche secondo, prima di smettere, voltarsi di
nuovo
verso di me…
...gonfiare le
sue guance come una
rana…
...e
ricominciare a
sghignazzare fino alle lacrime!
“Mi scusi… pfffff... mi scusi…
pfffff... la
sua faccia… pfffff... è
così buffa!”
“Buffa? La mia faccia è buffa?!”
Lei
annuì
decisa, finendo di ridere e ricominciando a mangiare. Non sapevo come
reagire.
Quella
situazione mi era del tutto
nuova. Nessuno si era mai messo a ridermi in faccia o prendermi in
giro, da più di vent'anni. L'ultima persona che era stata in
grado di farmi ridere era stata Chi Miura, assieme al suo ragazzo Simon
Kog. I miei migliori amici, gli ultimi a cadere per mano dei miei
nemici, prima che io sterminassi il pianeta Terra.
Solo
dopo
qualche minuto, le feci una sola e semplice domanda. Non ero arrabbiato
e non
mi sentivo umiliato. Volevo soltanto capire cosa passasse dentro la
mente di
quella ragazza.
“Ma tu… si può sapere che
intenzioni hai?”
“Voglio
soltanto provare a conoscerla!”
Io
aggrottai le sopracciglia, confuso. Cosa
voleva
dirmi con
quelle parole? Non aveva alcun senso.
Mi
avvicinai al tavolo e mi sedetti al mio posto, senza staccarle gli
occhi di
dosso.
“Conoscermi? Io… l’uomo che ti
ha imprigionato
a Hollywood… potrei ucciderti
quando e
come voglio, prigioniera! Non ti è bastata la lezione di
quattro giorni fa?”
“Ma non l’ha fatto. E’ vero...
avrebbe potuto
uccidermi in qualunque momento…”
ribatté lei, non staccandomi gli occhi di
dosso “... per tre volte ha avuto in
mano
la mia vita... al mio arrivo ad Hollywood... quando gli Heartless mi
hanno
attaccato... e infine quando io ho attaccato lei. Ogni
volta, lei mi ha
lasciata andare. Così mi sono
incuriosita sempre di più. Perché lo ha fatto?
C’è un motivo in particolare?”
Di
tutte
le domande che mi avesse potuto fare, quella era la più
inaspettata.
“Non
l’ho fatto perché ancora non conoscevo quali
nemici potessero esserci oltre il
varco oscuro!” le risposi freddamente,
pensando alla prima cosa che mi
veniva in mente “Il plotone di Bear
aveva
già compiuto una strage sulle tue isole… saresti
potuta essere una comoda merce
di scambio qualora avessero provato a minacciare l’impero. Lo
stesso vale
ancora adesso. Se sei viva è
perché così
posso tenere a bada i tuoi amici e impedirgli di attaccarci... anche se
dubito
possano davvero sconfiggerci!”
“Perciò
potrei essere liberata se i miei amici decidessero di arrendersi a
Glacial,
dico bene?”
“In
poche parole… si.
Questo è
l’unico modo che tu hai per uscire viva da Hollywood. Ma ti
avverto… non
giocare più col fuoco, detenuta. Non
potrò proteggerti un’altra volta qualora
commettessi un altro errore!”
“E
Shiro? Perché non lo ha ucciso? Era un ribelle a tutti gli
effetti…”
“Hai ragione… ha ucciso un cuoco e vi ha
passato del cibo di nascosto. E' un vero rivoluzionario, degno della
stirpe
guerriera a cui appartiene, e sarebbe morto se non fosse stato per
Malefica… perché non
l’ho ucciso io, mi dici?Sarò
sincero… per pura curiosità, proprio
come la tua. Quella strega ha creato una barriera con la
quale mi ha
impedito di assistere a ciò che è successo
sull’impalcatura… voglio
capire cosa l’ha spinta a guarire
quello shinobi dalle ferite che Himmur gli ha inferto! E non
solo… ho chiesto
ai namecciani di osservarlo con molta attenzione durante la nostra
assenza! Ho
il presentimento che Malefica stia escogitando un altro dei suoi piani!”
Continuai
a mangiare lentamente, cercando quanto più possibile di
mostrarmi duro con lei.
Senza successo.
“E’ sempre così chiuso, signor
Dragon… sembra che abbia paura a
rivelarsi! Non
riesco a credere nemmeno ad una parola di quello che mi ha detto!”
Scossi
la
testa scocciato. Quella vent’enne
sapeva
fare anche la macchina della verità adesso?!
“Tu dimmi la verità sulla stupida rivolta
che
avete provato ad organizzare contro l’impero… ed io sarò sincero con te, prigioniera!”
Sperando
con tutto il cuore che lei smettesse di parlarmi, io finii di mangiare
e mi
alzai dal posto, cominciando a dirigermi verso la cabina di pilotaggio,
sedendomi su una delle due poltrone e controllando tutti i dati del
nostro
viaggio attraverso lo schermo di un computer.
Saremmo
arrivati su Glacial 01 solo domani mattina, verso le nove. Sarei stato
costretto a fare di nuovo il pieno di energia all’astronave,
costringendo me e
la detenuta a rimanere sul pianeta per un giorno intero.
Bel
casino…
[Riku's
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Sentii
dei passi leggeri raggiungermi lentamente. La vidi entrare
dentro la cabina,
raggiungere l’unica poltrona rimasta ancora libera e
sedervisi sopra. Mi
girai
dall’altra
parte, ormai esasperato. Cosa voleva ancora?!
“E’ vero… vogliamo ribellarci
all’impero!”
Mi
voltai
verso di lei, letteralmente scioccato. Stava davvero ammettendo di
essere una
ribelle?! Ma
così stava tradendo i suoi
compagni!
“Come
si sentirebbe a vedere la sua casa... i suoi amici... e
l’amore della sua vita
sparire davanti ai suoi occhi? Come si sentirebbe ad essere trascinato
ed
imprigionato all’interno di un campo di sterminio solo
perché ti sei rifiutato
di abbandonare la tua libertà? A
noi non importava nulla di voi… non vi avremmo mai
attaccato… eppure per Kagaku, non
dovrebbe esserci
altro impero che non sia il suo. Solo voi… voi e
nessun altro. Pensavate davvero che avremmo
continuato a
chinare la testa davanti a tutti i vostri soprusi? Credeva davvero che
sarei
sprofondata nella disperazione senza combattere? Si è
sbagliato… eccome se lo
ha fatto!”
“Ma tu… che cazzo ti sei fum…”
“Vuole
sapere cosa è successo quel giorno tra i prigionieri e
Malefica? Lei si è
offerta di liberarci!” mi
rivelò lei, lasciandomi a bocca aperta “Ha
addormentato tutti i soldati che ci stavano controllando…
tutti! Nessuno
escluso! Ci ha proposto uno scambio... la nostra libertà per
il trono di
Kagaku! Ha guarito Shiro come garanzia per tutti noi! Provi ad
immaginare come
ci siamo sentiti quando abbiamo visto lei, signore, trasformato, che ci
ha
attaccato, catturando
Junion! Ora i prigionieri
sono tutti dalla parte di
Malefica... ed io non so come fare per farli tornare in loro senza
sembrare una
stronza...”
Ero
paralizzato per lo shock. Le rivelazioni che mi stava facendo quella
ragazza
erano assurde.
Avevo
immaginato fosse accaduto qualcosa dentro quella barriera…
ma questo!? Questo
andava oltre ogni mia congettura!
Malefica
voleva allearsi con i
prigionieri. La strega era stata
in
grado di mettere in ginocchio l’intero esercito di Kagaku!
Nemmeno io ero in
grado di fare ciò!
“Io, ad essere sincera, non le crederò
mai… ma la mia migliore amica vuole
allearsi
con quella megera! Ha visto Malefica curare Shiro, ed ora non ha occhi
che per
lei. Io ho paura… ho paura perché so la
verità… so che Malefica vuole soltanto
me e che sarà pronta a tutto pur di farmi soffrire! Ma non
voglio che Flame ne
paghi le conseguenze!”
La
ragazza
si alzò dalla sua poltrona e si avvicinò a me,
inginocchiandosi e supplicandomi
con le mani giunte.
Non farlo...
ti prego... non voglio
farlo...
“La
prego, signor Dragon… fermi Malefica! La sconfigga, la
supplico! Non mi
perdonerei mai se un altro dei miei amici morisse davanti ai miei
occhi!
Pagherò anche con la mia vita se è questo che
desidera!”
Ero
letteralmente senza parole. La vedevo implorante davanti ai miei piedi,
quasi
in lacrime. Non posso
farlo. Mi dispiace. Non posso.
“Hai un bel coraggio a farmi una proposta
simile… o meglio, hai una gran
bella
faccia tosta! Con chi credi di avere a che fare?! Ma ti è
andato di volta il
cervello?! Mi hai appena confessato di essere una
ribelle… no! Peggio ancora! Mi hai
detto che tutti i
prigionieri si stanno preparando alla rivolta! Non appena
torneremo a
Glacial 02… tu sarai giustiziata
assieme
a tutti i prigionieri! E STAVOLTA NESSUNO POTRA’ SALVARVI!”
[Kimimaro's
Theme - NARUTO]
“Non lo farai…”
Mi
zittii
all’istante. Rimasi basito davanti a quella risposta tanto
sicura della
detenuta. Quella frase me l’aveva già detta
qualcuno, molti anni fa. Per
questo, Kairi fu in grado di zittirmi definitivamente.
“Non lo farai. Tu non sei
diverso da noi.Ti
ricordi il diario che i miei amici le hanno rubato? Quello
che tu dicesti
raccontasse un sacco di bugie? Io ne ho
letto le prime pagine… ed ho creduto più a quelle
scritte che ai tuoi
precedenti discorsi sulla politica.Tu
non stai dalla parte dell’imperatore. Tu
non sei fedele a lui. Hai
soltanto paura per la tua vita!
Il tuo pianeta è stato distrutto, tutte
le persone che amavi sono morte ingiustamente. Ti hanno
imprigionato e ti
hanno seviziato, violentato e stuprato. Nonostante
ciò ora sei qui, davanti a
me… non lo vedi? Ho subito le tue
stesse
sofferenze, i tuoi stessi tormenti, ci siamo
ribellati a questa vita schifosa
perché volevamo giustizia!Volevamo
riavere quella felicità che ci hanno tolto. Anche io vorrei
tornare indietro
nel tempo, cosa credi! Ma non si può, non possiamo
tornare indietro e i nostri
cuori non rimargineranno mai quelle ferite. Io
ho promesso che sarei riuscita a rifarmi una vita… ho
promesso a Sora, Riku e
Re Topolino che sarei fuggita da Hollywood… e lo
farò! Che tu mi creda o no,
Dragon, ci riuscirò! E libererò anche tutti i
miei compagni! Affronterò anche
l’imperatore se necessario!”
Lei
si
rialzò e mi fissò con uno sguardo che mai e poi
mai mi sarei aspettato di
ricevere da parte di qualcuno.
I ruoli si
erano completamente
invertiti. Era lei ora a osservarmi dall’alto in
basso, con uno sguardo di
compassione misto a pietà. Per
me
fu letteralmente impossibile osservarla negli occhi.
Distolsi
lo sguardo, con la rabbia che cresceva ogni secondo di più,
ma lei non aveva
ancora finito.
“E non solo… ho anche promesso di amare
ancora… e anche se sembra impossibile, io ci
proverò… anche Cristal
ti ha chiesto una cosa simile, vero?”
Il
mio
cuore perse letteralmente un battito. Il mio sangue si era raggelato
nelle
vene.
“Come immaginavo… avrei tanto voluto
conoscerla. Le nostre sofferenze e le nostre disavventure sono simili. Tu la ami ancora, vero? Lo vedo dalle
lacrime che stanno scivolando sulle tue guance. E’ inutile
che provi ad
asciugartele di nascosto. Non ti giudicherei mai come un
debole. Al contrario,
sei l’uomo più forte che io abbia mai
conosciuto. Credi di non poter mantenere
la promessa, ti sei dato del codardo, pensavi solo a farla
finita… la verità è
che, se sei vivo, lo devi soprattutto a lei! Ora lo so per
certo. Tu sei
una brava persona che ha vissuto anni di inferno, esattamente come me,
e non ci
uccideresti di tua spontanea volontà. Hai tanta
Oscurità nel tuo cuore, ma a
differenza di Malefica, hai anche tantissima Luce…”
“Basta…
BASTA! PERCHE’ MI FAI QUESTO?! IO
NON TRADIRO’ MAI GLACIAL! NON E’ STATO LUI A
UCCIDERE CRISTAL, MA UNO SCHIFOSO
TUMORE! LA MIA FAMIGLIA E’ MORTA A CAUSA DI UNA BOMBA CHE
E’ ESPLOSA SOPRA CASA
MIA! E SAI CHI HA STERMINATO LA POPOLAZIONE DEL MIO PIANETA?! SONO
STATO IO…
IO!!! ERO TROPPO ARRABBIATO CON ME STESSO E CON TUTTI, DOPO CHE TUTTE
LE PERSONE A CUI VOLEVO BENE FOSSERO STATE UCCISE… E MI
SONO ALLEATO CON
DEI VAMPIRI! HANNO UCCISO TUTTA
L’UMANITA’ SOLO PER
UN MIO ORDINE! UOMINI,
DONNE E BAMBINI CHE SONO MORTI A CAUSA MIA! NON DARMI DELLA BRAVA
PERSONA! IO
NON SONO DIVERSO DA MALEFICA O GLACIAL! NON SONO UN UOMO… SONO SOLTANTO UN MOSTRO!”
Mi
alzai
dal posto e fuggii dritto nella camera da letto, sbattendo la porta per
non essere
disturbato. Caddi in ginocchio e cominciai, in preda alla frustrazione,
a
tirare pugni sul pavimento, incrinandolo a ogni colpo. Mi fermai solo
quando
vidi le mie mani sporche di sangue.
[Carry
Me - BEST OST IN THE WORLD]
La
mia
mente cominciò a viaggiare di nuovo nei ricordi…
…
Cristal che vomitava sangue
davanti ai miei occhi…
… i
vampiri che si saziavano del
sangue di quegli innocenti.
Non
riuscii
più a sopportarlo e cominciai a piangere, disperandomi e
odiandomi con tutto me
stesso.Fermarmi era
impossibile. Per
vent’anni avevo trattenuto i miei sentimenti, che
fuoriuscirono come un onda
anomala, distruggendo le muraglie che avevo costruito attorno al mio
Cuore.
Cosa
ero
diventato?
Quello non ero più io… ero un abominio!
Quella
detenuta, Kairi,mi
aveva
abbattuto.
Io
avevo
provato a non scoprire le mie carte, ma lei era riuscita a leggere il
mio cuore
come nessuno era mai riuscito a fare, con la semplicità di
un adulto che
contava fino a tre.
Mi
stesi
sul letto e ci rimasi per tutto il pomeriggio. Non avevo alcuna
intenzione di
mostrarmi di nuovo davanti a Kairi, non in quelle condizioni.
Pianeta Neo
Namecc
Third
Person
[Carry
Me - BEST OST IN THE WORLD]
Era
calata
la notte su Neo Namecc e, come ogni volta, Cargoth e gli anziani si
stesero
sull’erba color indaco, osservando le moltissime
costellazioni che illuminavano
la volta celeste. I piccoli namecciani non riuscivano mai a capire il
motivo di
quell’abitudine, tanto strana e singolare, e pensavano che,
in realtà, gli
adulti stessero preparando degli strani riti sacri.
In
verità,
i vecchi alieni dalla carnagione verdognola non facevano altro che
contemplare
quello che per loro era un’assoluta novità. Sul
loro vecchio pianeta, infatti,
non esisteva la notte, a causa di tre soli che si intervallavano nel
cielo.
Quando vennero costretti a sloggiare su quel nuovo pianeta, i
namecciani
impararono a conoscere le sensazioni della luna e delle stelle,
innamorandosene
subito.
In
particolare, Cargoth…
...
il
governatore della Via Lattea era quello che, più di tutti,
aveva imparato ad
apprezzare le costellazioni celesti, apprendendone ogni singolo
movimento. A
lui piaceva osservare quei puntini luminosi che cambiavano lentamente
le loro
posizioni, secondo dopo secondo, minuto dopo minuto…
...
all’apparenza sembrava che
tutto fosse fermo e statico, ma era proprio questo l’errore
che tanti dei suoi
giovani compagni commettevano.
Niente
era
fermo
nell’universo… anche il sasso che aveva sotto i
suoi piedi si muoveva…
dipendeva soltanto dai punti di vista!
L’astronomia
gli piaceva perché era la perfetta esemplificazione
dell’anima…
... non vi
è solo bene o male in
essa, ma ha infinite sfaccettature che rendono ciascuna indistinguibile
dall’altra. Oltre la più profonda
oscurità vi è anche un piccolo spiraglio di
luce…
…ed
anche la luce più
luminosa nasconde un grande ombra dietro di se.
Questo
aveva imparato dalle sue esperienze. Prima di essere ucciso da Freezer,
aveva
sempre vissuto una vita semplice, lineare. Non esistevano altre
conoscenze se
non quelle dell’agricoltura e delle storie sul drago Polunga.
Poi
però era morto… ed anche in
malo modo, per giunta!
Se
non
fosse stato per le sfere del drago, lui sarebbe rimasto
nell’aldilà. Non aveva
buttato all’aria quella seconda occasione…
... morire gli
era servito a
renderlo più saggio e deciso di quanto non lo fosse mai
stato.
Fu
anche
grazie a questo che venne nominato Anziano Saggio prima, e Governatore
della
Via Lattea poi.
Quella notte,
però, i suoi pensieri
erano tutt’altro che tranquilli…
...
da
poco aveva ricevuto un rapporto da parte di Lucama, sulla situazione su
Glacial
02. Ci mise un po’ ad accendere quella macchina infernale che
era il suo
computer e raggiungere la sua casella di posta.
L’e-mail
che aveva ricevuto mise a dura prova la sua imperturbabilità.
Dragon
si era
dimesso
dal ruolo di Generale Supremo… i suoi compagni namecciani su
Glacial 02 erano i
nuovi supervisori di Hollywood… Piccolo era stato fatto
prigioniero?! Come era
potuto accadere tutto questo in così poco tempo?!
Continuando
a leggere, le mani avevano cominciato a tremargli.
Aveva
letto
bene? I
soldati namecciani avevano tramato una rivolta contro
l’esercito... ed insieme
ai prigionieri per giunta! Cosa era saltato in mente a tutti loro!?
“Ingenui…
siete stati degli ingenui!” aveva poi
urlato, furibondo, Cargoth “Sapevate
di essere troppo deboli… dovevate
attendere ancora!”
Cargoth
era preoccupato. Sapeva che Dragon avesse scelto i namecciani come
supervisori
dei carcerati di Hollywood solo e soltanto per tenere questi ultimi
alla larga
dall’esercito, un
modo per impedire a qualche Yilancar di agire per vendetta.
Era
Glacial a dargli più grattacapi…
... se quelle
notizie fossero
arrivate direttamente all’imperatore, l’armistizio
con Kagaku sarebbe cessato…
e Neo Namecc sarebbe sparito assieme a tutti i suoi abitanti.
E
poi… la decisione
di Glacial… perché voleva conoscere quella
Custode del Key-Blade? Cosa l’aveva
incuriosito?
Infine
Malefica…
...
sino a
pochi mesi
prima non avrebbe mai potuto immaginare dell’esistenza di una
simile strega!
Perché di questo si trattava! Era a causa sua se
l’impero di Kagaku stava
lentamente andando a rotoli… e con esso anche la pace!
[Riku's
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Presto
o
tardi, Glacial avrebbe dovuto affrontarla… e da come stava
reagendo Dragon,
quella donna sembrava pericolosa quanto il demone del freddo!
“Sta ancora pensando a quella e-mail?”
Il
namecciano si voltò verso colui che gli aveva parlato. Era
un uomo di razza
terrestre, dai capelli dorati, irti all’insù, e
dagli occhi celesti. Indossava
un lungo abito nero, che gli arrivava fino ai piedi. Era accompagnato
da una
ragazza coi capelli lunghi, biondi e lisci; i suoi occhi erano azzurri
e
indossava gli stessi abiti del suo compagno.
“C’è
un collegamento… c'è qualcosa che mi
sfugge…” ammise Cargoth con
sincerità, riconoscendo le due figure.
Erano
atterrate su Neo Namecc da quasi due mesi. Provenivano dal varco oscuro
e
davano la caccia a Malefica, viaggiando per tutto l’impero e
rimanendo nascosti
nell’ombra. Tuttavia la loro ricerca aveva prodotto ben pochi
risultati…
... ma i due
custodi non
intendevano arrendersi. Avevano visto le loro controparti
soffrire… o peggio,
morire atrocemente...
...
e per un
Nessuno,
tutto ciò era inaccettabile!
“Ha a che fare con Malefica?”
gli
domandò la ragazza, preoccupata.
“Sì,
Naminè…” ammise il
namecciano, con sospetto “Glacial
che vuole conoscere uno di voi… Malefica che sta cercando di
governare su tutto e tutti… sta
accadendo tutto troppo in fretta, non vi sembra?”
“In effetti è così...”
si rese conto,
sorpreso, il compagno di Naminé “... pensa che le due cose siano collegate?”
“Non lo penso, Roxas… ne
sono convinto! Il punto è… in che modo?
Come sono collegati
questi due fatti? Ci penserò questa notte…”
si arrese il namecciano,
alzandosi dal suo posto ed allontanandosi dai due terrestri.
Una buona
dormita avrebbe
rischiarato i suoi dubbi!
Viaggio
d’andata - 4° Giorno
KAIRI
[Dearly
Beloved - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Passai
il
resto del pomeriggio all’interno della cabina di pilotaggio
osservando, dal
vetro della navicella, l’infinità dello spazio che
ci circondava.
La
reazione di Dragon, devo essere sincera, mi aveva del tutto spiazzato.
Il suo
cuore e i suoi sentimenti erano rimasti così celati per
tutto quel tempo. Mi
ricordò tantissimo lo sfogo
che Riku ebbe davanti ai miei occhi, quando si era auto colpevolizzato
per
quello che mi accadde durante il mio rapimento.
Dopo
che lui,
io e Sora tornammo
alle Isole del Destino, non si fece vedere né sentire per
giorni interi. Ricordo
che mi arrabbiai parecchio con lui. Ero stata diretta e molto schietta
con le
parole, esattamente come avevo fatto con Dragon a pranzo, ed il
risultato fu
che Riku sferrò un pugno contro il muro, crepandone la
superficie. Da quel
giorno io decisi di non sentirlo fino a quando non si sarebbe scusato.
Fu
un errore
del quale ancora oggi
mi sentivo ancora in colpa. Fu solo grazie
a Sora se noi due
riprendemmo a conversare civilmente qualche settimana dopo e, soltanto
durante
la mia preparazione col Key-Blade, io e Riku ritornammo ad essere amici.
All’epoca
non capii quanto dolore
provasse nel suo cuore, quanto soffrisse nel vedermi affianco a
Sora… non ero
consapevole ancora di quanto lui mi amasse per davvero.
Lo
capii troppo tardi, quando ormai
il suo cuore si ridusse ad un cumulo di brandelli…
[Maisou
- NARUTO]
Ecco.
Ero
una stupida. Avevo
tanto
criticato Flame per il
suo amore troppo sconsiderato verso Shiro, ma io non ero
diversa da lei. Come
avevo potuto urlarle in faccia quelle parole?
Flame
aveva visto
l’uomo della
sua vita torturato e seviziato vivo dall’esercito di Kagaku.
Solo in quel
momento mi resi conto che, se al posto di Shiro ci fosse stato Sora, e
se fosse
stato quest’ultimo ad essere guarito da Malefica, io mi sarei
fatta trarre in
inganno come la mia amica.
Avevo
commesso
lo stesso errore,
sia con Riku che con Flame. Mi ero fatta trascinare dalle mie
debolezze e li
avevo giudicati male, dando per scontato che io non avessi alcuna
colpa. Non
avevo pensato al loro dolore e al loro rimorso.
Dovevo
ammetterlo. Io ero tutto
tranne che una principessa dal Cuore Puro. Se da un lato questo mi fece
male,
dall’altro mi dava un’ulteriore ed ultima
conferma...
...
non
bastava voler
bene ad una persona per esserle amica... l'importante era coltivare il
rapporto
giorno dopo giorno, col sudore e il sacrificio, parola dopo parola...
un po’
come facevo quando io, assieme a Sora e Riku, ero ancora piccola....
... se
all’epoca, però, ancora non
sapevo cosa fare in quella situazione, ora l'aveva imparato.
[Response
of Soul - NARUTO]
Non
andai
in cucina. Ero quasi certa che a Dragon gli fosse passata la fame e non
avesse
affatto cenato. Sicuramente era rimasto, per tutto il tempo, dentro la
stanza
da letto. Riku aveva fatto lo stesso per giorni, allora.
Varcai
lentamente la soglia. Eccolo lì, sul letto, girato di
spalle. Gli avevo
lasciato un po’ di tempo per sbollire la sua rabbia, ma di
certo non avrei
mollato.
Non
lo avrei
lasciato
in quello stato, a convincersi di essere un mostro come Glacial o
Malefica!
Era
giunto
il momento di fare esattamente quello che non fui in grado di compiere
con
Riku.
Comprendere il
dolore del prossimo…
... non ebbi
alcuna esitazione o
vergogna, e nemmeno oggi ne provo.
Perché
dovevo
imbarazzarmi, se scelsi di stendermi sul suo letto, avvicinarsi a lui e
cingergli la vita con le mie braccia?
Sentii
il
suo fremito nel momento in cui mi strinsi sui suoi muscoli, poggiando
la mia
testa sulla sua schiena. Per fortuna, non percepii nemmeno alcuna
resistenza. Lui
mi lasciò fare, permettendomi di consolarlo, per quanto
fosse possibile.
All’inizio
sentii il suo cuore battere all’impazzata, ed il suo respiro
era accelerato a
dismisura…
... poi, come
per magia, i nostri
battiti ed i nostri respiri cominciarono a sincronizzarsi.
Come
d’incanto, lui si aprì completamente a me.
“Sono nato su quel pianeta quarant’anni
fa,
in un paesino chiamato Surbo. Vivevo in una famiglia piuttosto povera,
con i
miei genitori che portavano in casa quanti soldi bastassero per pagare
le tasse
e darci da mangiare. Non mi importava se non ricevevo un regalo costoso
per il
compleanno o per Natale; io amavo mio padre Laurent e mia madre Cindy,
e loro
amavano me e le mie sorelle… una di loro si chiamava
Vefuniel ed era sei anni
più grande di me; era una ragazza molto generosa e aiutava
sempre coloro che ne
avevano bisogno… l’altra invece si chiamava Nori,
ed era la più piccola di
casa; se dovessi scegliere una parola con la quale descriverla, ti
direi
‘Scheggia’, una ragazzina che non riusciva a stare
ferma nello stesso posto per
più di tre secondi.
Vissi
un
infanzia
all’insegna del rispetto e dell’altruismo, e non me
ne pentirei mai… poi, a
quattordici anni… conobbi lei…”
“Cristal?” gli domandai io,
avvicinando
le mie mani alle sue, ora poggiando la mia testa sul suo collo.
“Sì…”
mi rispose lui, stringendo le mie mani ed unendole alle sue, vicino al
suo ventre
“...
è entrata nella mia vita con la potenza di un uragano. Giocavo a pallone con il mio migliore amico Simon,
in
spiaggia, quando qualcosa sgusciò davanti a me…
all’inizio pensai fosse una
volpe, per quanto fu agile, ma poi intravdi Cristal contrastare
perfettamente
il mio amico, rubandogli il pallone. Si mise a saltare tutti, me
compreso,
facendomi passare il pallone tra le gambe, e segnò un goal
con il tacco.
Avresti dovuto vedere la sua esultanza… sembrava
tutto tranne una ragazza di buone maniere, dal modo in cui ci sfotteva
col dito
medio! Ma
a
me non
importò…
mi innamorai di lei nell’esatto momento in cui incrociai il
mio sguardo con il
suo. Sdraiarmi
sulla sabbia e osservare
il cielo poteva anche essere bello… ma non avrebbe mai
provato le stesse
sensazioni di quando mi perdevo nei suoi occhi, così limpidi
e splendenti da
illuminare perfino il sole. E i suoi capelli erano davvero
unici… castani, ma
le ciocche avevano una sfumatura di rosso carminio fiammeggiante e
scivolavano
lungo il suo viso. Sai
qual
è il bello?
Fu lei a chiedermi di uscire insieme, il giorno dopo quella partita. Io
semplicemente colsi la palla al volo e accettai.
Andammo in una rosticceria, ci prendemmo due pizze e due birre, e
cenammo
seduti sulla riva del mare salentino… quando la presentai ai
miei, mia madre
svenne per l’emozione.
Furono
gli
anni più
belli della mia vita. Fu grazie a lei che imparai
cos’è l’amore vero… ancora
oggi mi mancano i suoi baci e il suo profumo, il sapore delle sue
labbra e
l’immergere le mie dita nei suoi setosi capelli. Dio
soltanto, se esistesse, sa
quanto la ami ancora… non mi vergogno a dire che lei
è stata la donna più bella ed
unica che io abbia mai conosciuto!”
“Cosa è successo allora?”
gli domandai,
tristemente.
Dragon
sospirò, stringendomi più forte a se. Lo lasciai
fare, poichè non sentivo
alcuna minaccia da parte sua, ma
solo e
soltanto desiderio di sfogarsi, dopo tutto quel tempo.
“Tre
anni dopo esserci messi insieme, lei cominciò a stare
male…
ovviamente i suoi genitori le fecero fare
quanti più esami possibili, e solo dopo un po’ di
tempo scoprimmo la triste
verità. Cristal aveva un tumore ai
polmoni, incurabile, e sarebbe morta nel giro di pochi mesi. Nemmeno questo
riuscì a fermare la
sua allegria… per quanto io e i suoi genitori la vedessimo
sempre più a pezzi,
lei non perdeva il suo sorriso… ma ammetto che a volte la
vidi nascondersi da
noi per piangere da sola. Fu
anche
sapendo
della sua possibile morte che decisi di farle la proposta di matrimonio. Quando lo
raccontai a mia madre, mi
inseguì per tutta casa con una scopa, tirandomela in testa;
avevo deciso di
rifare il nostro primo appuntamento, quello con le pizze e la birra
sulla
spiaggia; comprai l’anello e misi il suo astuccio
… al centro di una pizza! So
che è una cosa davvero stupida…”
“No…
non lo è…” lo
rassicurai io sottovoce, davvero colpita dalla bontà
d’animo che aveva celato a tutto il mondo “... è stato un
gesto bellissimo… e scommetto
che le è piaciuto un sacco!”
“Quando
lo ha visto è scoppiata a ridere e a piangere nello stesso
momento!” mi
rivelò lui abbastanza imbarazzato “Buttò
perfino la scatola della pizza per terra, ma di quella non ce ne
importava
nulla. Avevo preso l’astuccio, mi ero messo in ginocchio
davanti a lei e le ho
fatto la proposta mostrandole l’anello. Non
disse sì o no, come una ragazza qualsiasi… si
avvinghiò a me facendomi cadere
sulla sabbia.
Quella
notte
facemmo
l’amore per la prima volta… non
scorderò mai quelle sensazioni per il resto
della mia vita. Ci
sposammo
una
settimana dopo, data la gravità della sua malattia.
Eravamo soltanto io, lei e i nostri parenti più stretti.
Eravamo marito e
moglie, e ci saremmo amati e onorati, in ricchezza e in
povertà, in salute e in
malattia, finché morte non ci avesse separato.
Finì
tutto due mesi
dopo… su un letto d’ospedale… il giorno
del suo diciottesimo compleanno, lei
morì atrocemente tra le mie braccia… non ci fu
nulla da fare.
I suoi organi erano troppo deteriorati per riuscire a sopportare oltre.
Ci
chiese di lasciarla andare, di permetterle di morire.
Quando
esalò il suo
ultimo respiro, il mio primo pensiero fu che finalmente avesse smesso
di
stare
male…”
“Mi… mi dispiace Dragon, non immaginavo
fosse…”
[Vector
to The Heavens - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Non preoccuparti. Tu hai
perso quel ragazzo… Sora, giusto? E volevi molto bene anche
a
Riku e Gabor…”
Poi
si
rigirò dall’altra parte, guardandomi dritto negli
occhi.
Rimasi
rapita dal suo sguardo. Nonostante credessi potesse essere
impossibile,
qualcosa nel suo viso mi attraeva come una calamita.
“Avevi ragione, a pranzo… se
c’è qualcuno che
può capire le mie sofferenze, quelli siete voi prigionieri
di Kagaku. So quello
che state passando, perché l’ho vissuto sulla mia
pelle. Lo so perché la tipologia
di campo era molto simile, se non più umiliante, a quella
che usarono sul mio
pianeta un centinaio di anni fa. So che
vuoi provare a consolarmi, Kairi, ma ciò non cambia il fatto
che sono
responsabile della morte di miliardi di vite innocenti!”
“Allora prova a farmi capire… cosa
è successo
sul tuo pianeta?” provai a domandargli io.
Sapevo
che
non sarebbe stato facile convincerlo del contrario e per questo decisi
di non
demordere. Solo in quel momento decise finalmente di rivelarmi una
orripilante
verità.
“Devi sapere che sul mio pianeta esistevano
moltissime religioni, con tanti Dei da lodare. Purtroppo,
però, nessuna di esse
si rispettava. Al contrario, cercavano ogni volta di prevalere tra di
loro.
Prima ti ho parlato di campi molto simili a quelli di Hollywood, vero?
Sappi
che vennero creati per sterminare gli Ebrei, un popolo molto religioso
ed
influente sulla storia del nostro pianeta. In tutto, morirono
più di sei
milioni di persone di quella religione, più
un’altra decina formata da uomini di
colore, omosessuali, zingari e nemici del Terzo Reich.
L’ultima battaglia tra
religioni fu quella tra Cristiani, di cui io facevo parte, e Musulmani.
In
realtà, dietro a questa guerra, vi furono degli screzi
politici per il
predominio sulle ultime risorse energetiche. Ma questo non lo
capì nessuno…
ormai non potevi più girare per le strade, per paura che
scoppiasse una
sparatoria. Il
mio paese
venne
bombardato poco dopo la morte di Cristal. Io non ero lì, per
mia grande
fortuna, ma tutta la mia famiglia morì sotto le macerie
della mia casa.
Ero
rimasto
completamente solo… senza nessuno da proteggere…
senza una casa… senza nulla…
... cominciai
a viaggiare, assieme ai miei amici Simon e Chi, cercando
in tutti i modi di non farmi catturare. All’epoca non avevo
ricevuto alcun
addestramento, ma ero soltanto un diciottenne pronto a diventare carne
da
macello per il bene di Dio o di Allah. Nonostante ciò,
riuscii un giorno ad
arrivare a Londra, una delle ultime roccaforti cristiane… e fu lì che lo conobbi!”
Dragon
chiuse gli occhi. Sentii le sue mani stringere le mie, segno
che ricordare era
ancora doloroso.
“Lo trovai in un enorme residenza. Mi
raccontarono che all’interno, non meno di un anno prima, vi
era un’associazione
segreta di culto Cristiano-Protestante, che si occupava dello sterminio
di creature
come vampiri e lupi mannari. Decisi di entrare in quella piccola reggia
e di
usarla per nascondermi. La prima
notte…
giuro che mi venne un infarto… sbucò
attraversando il muro, e mi ritrovai di
fronte al Signore dei Vampiri… la creatura più
spaventosa e potente del pianeta
Terra. Il suo vecchio padrone, la signora Integra Fairbrook
Wingates
Hellsing, venne uccisa da un Cattolico, e da quel momento lui era
rimasto senza
alcun custode. Venni soggiogato dalla sua aura di crudeltà e
malvagità, e la
sete di vendetta mi assalii completamente… divenni
il suo padrone, e da quel momento persi il controllo della situazione. Lui venne
soprannominato ‘Dio
dell’Apocalisse’: non uccideva solo Musulmani, ma
anche tutti i Cattolici,
protestanti o meno. L’unico al quale rispondeva ero io. Il
suo unico compito,
affidatogli da me, fu quello di uccidere tutti i soldati che si fossero
rifiutati di arrendersi o di fermare quella guerra insensata. Non mi
importava
di quale fazione facessero parte… ai miei occhi tutto il
mondo era colpevole. Solo Simon e Chi mi dettero pieno appoggio, ben
consci che, nel caso contrario, sarebbero stati fucilati dai due
eserciti. Mi
sentivo una
divinità… ma la cruda realtà mi
riaprii gli occhi con ferocia. Quando i
generali delle due fazioni
si resero conto di non poter contrastare ne me né tantomeno
il vampiro che
comandavo, decisero di arrendersi e ne parlarono con i sovrani di
allora. Non
l’avessero mai fatto… questi, troppo avidi di
potere per lasciarsi sconfiggere
da un ragazzino e dalla sua creatura, ordinarono ai generali di
continuare la
guerra e passare alle maniere forti, pena la loro morte.
Cattolici
o Musulmani, uomini,
donne o bambini... nessuna città
venne
risparmiata da quell’attacco così…
privo di significato. Non vi fu strategia o
motivo scatenante… i soldati di Gesù Cristo
sterminavano musulmani, ed i
soldati fedeli a Maometto facevano lo stesso con quelli cristiani.
Tutto
questo solo per spingermi a uscire allo scoperto o, meglio ancora per
loro,
uccidermi con un colpo di fortuna.
Puoi
ben
capire che
non servì assolutamente a nulla… fui io a vincere
quella guerra. Il mio vampiro
sterminò tutti i soldati cristiani e musulmani.
La
guerra era
finita... o almeno, così io speravo. Fu allora che
i veri responsabili
di quelle atrocità mostrarono il loro volto... il presidente
degli Stati Uniti
e quello dell’Isis… erano stati loro a dichiararsi
guerra a vicenda per
governare sull’intero pianeta, e si allearono per sbarazzarsi
di colui che
aveva rotto il loro giocattolo perfetto... uccidere colui che aveva
impedito
loro di rimanere intoccabili.
Lanciarono
un
messaggio in diretta mondiale sui televisori: mi sfidarono a fermarli,
a
ucciderli… dissero che avrebbero ingaggiato nuovi soldati e
che avrebbero
sterminato tutta l’umanità pur di trovarmi e
farmela pagare per non essermi
schierato dall’una o dall’altra parte. Io ero un
essere inferiore, mi dicevano…
per loro non ero Cristiano, né tantomeno
Musulmano… ero soltanto un insetto da
schiacciare. Da
eroe… divenni il diavolo che
aveva impedito al bene di trionfare. I
cristiani mi odiavano perché avevo lasciato vivere i
musulmani, e viceversa. Le
menti di tutta l’umanità erano state corrotte!Ma non fu questo, a
spezzarmi definitivamente...”
Lui
abbassò lo sguardo, mostrandomi tutta la vergogna e
l’orrore che provava in
quel momento. Due
lacrime solcarono il viso di quell’uomo.
Ero senza
parole.
Dragon
Oronar
stava piangendo davanti ai miei occhi.
“Durante quel discorso, Alucard e la sua compagna
vennero trattenuti da alcuni dei nostri nemici. Io, Simon e Chi, di
conseguenza, diventammo facili prede di tre autentici guerrieri di
grande potenza. I miei
migliori amici... morirono proprio davanti ai miei occhi, senza che io
potessi fare nulla. La mia ultima ancora, ciò che mi aveva
permesso di restare umano, si era staccata dalla mia anima, per sempre.
Non so cosa mi passò per la testa in
quel
momento. Forse mi sentii troppo umiliato e troppo ferito…
forse lasciai che la
mia frustrazione, nel perdere sia Cristal che la mia famiglia,
prendesse il
sopravvento? Non lo so… ricordo soltanto l’ordine
che detti al mio vampiro. Search and
Destroy Everything…
cerca e distruggi ogni cosa.
Non
se lo fece
ripetere due volte… quelle scene
mi rimarranno impresse nella
memoria fino alla fine dei miei giorni… sette miliardi di
vite umane che hanno
cessato di esistere per colpa mia… non mi
perdonerò mai per ciò che ho fatto!”
“No, Dragon… ti prego… ti stai
accusando
ingiustamente!”
[Friends
In My Hearts - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Lui
si
voltò verso di me, senza capire.
“Che storia orribile… come hai potuto
sopportare tutto questo per vent’anni? Dragon,
non è colpa tua! I Musulmani e i Cattolici si sarebbero
sterminati a vicenda,
non sarebbe cambiato nulla… credimi,
Dragon… i tuoi genitori, le tue
sorelle, i tuoi amici… nessuno di loro si
vergognerebbe di quello che sei. Cristal non smetterebbe di amarti solo
per
quello che tu hai fatto. Non è vero che sei un
mostro… un mostro non proverebbe
pietà per le sue vittime, non piangerebbe e
non si struggerebbe per loro… Dragon, oltre la tua
Oscurità c’è una bellissima
Luce che non aspetta altro di uscire…”
Lo
baciai
sulla sua testa e lo strinsi forte tra le mie braccia.
L’ultima sottile
barriera si frantumò in mille pezzi. Dragon
cominciò a piangere come un
bambino, tremando come una foglia, gemendo e quasi urlando per il
dolore. Anche
a me venne da piangere, e non feci nulla per trattenere le lacrime.
Sentii
le
sue mani scivolare lentamente dietro la mia schiena e lo
sentii avvicinarsi a
me. Immerse il suo viso sul mio collo, come un bambino che voleva
soltanto
essere consolato dalla mamma. Era
il
doppio di me, ma non mi importava. Ciò che contava per me
era l’essere riuscita
a smuovere e capire fino in fondo le sofferenze di quell’uomo.
Per me fu
molto importante… perché
in questo modo riuscii anche a darmi di nuovo forza... e nemmeno
immaginai
quanta forza prese lui!
Continuò
a
sfogarsi con me per qualche minuto, poi si asciugò le
lacrime.
Non
vi era
più quello sguardo cinico e spregiudicato con il quale lo
aveva sempre visto…
...sembrava
un’altra
persona!
“Mi
spiace per quello che stai passando a Hollywood...”
mi rivelò
sinceramente lui “... ma se non ti
avessi
imprigionata, l’ordine di Glacial sarebbe stato quello di
ucciderti. Non volevo che Gabor
morisse… avevo
intenzione di ritirarmi dal mio ruolo già prima di ritornare
su Gla… no, sul
mio pianeta, la Terra! Lo avrei imprigionato, ma con i
namecciani non
avrebbe sofferto come tutti voi. E
Junion…”
“So
che è vivo…” ammisi
io, cogliendolo di sorpresa “... forse non lo sai… ma tu parli
nel sonno. Sentendo i tuoi discorsi, ho incominciato a capire che
qualcosa non
andava… per questo ho deciso di parlarti direttamente!”
“Che mi venga un colpo, piccola
impertinente! Questa mi è nuova, lo ammetto!”
esclamò Dragon, quasi
divertito “Per
fortuna, dormo da solo dentro la mia stanza … altrimenti mi
avrebbero già processato da tempo!”
Lo
vidi
sospirare un’altra volta. Voleva dirmi un’ultima
cosa, ne ero convinta.
“Prometto
di occuparmi della questione Malefica, e lo farò nel minor
tempo possibile!”
mi garantì, con sicurezza, per poi ammettere dispiaciuto
“Non posso
far nulla per quanto
riguarda Glacial, non in questo momento. E' stato lui a liberarmi dalla prigionia del
Comandante Burk, e per
quanto sia un essere viscido e spietato, ho un debito con lui. Quel
mostro ha
bisogno di uno strumento di sfogo per la sua crudeltà, e se
non siete voi a
pagarne le conseguenze, allora lui riprenderebbe a sterminare
popolazioni come
prima. Ciò che stanno facendo i
namecciani ad Hollywood è assolutamente contrario a quello
che Glacial si
aspetta e dovrà rimanere segreto, per il vostro bene. Sono
stato chiaro? Questo
è il massimo che posso fare per proteggervi!”
“Va
bene… per me è già abbastanza!”
lo ringraziai dandogli un piccolo bacio
sulla guancia.
Sapevo
di
non potergli chiedere di più al momento. Glacial poteva
sconfiggere Dragon
quando e come voleva e non potevo spingere quell’uomo a
sacrificare la sua vita
per noi.
Gabor era un
esempio concreto di
ciò che poteva accadere se avessimo accelerato i tempi.
[Samidare
- NARUTO]
Nelle
mie
più rosee aspettative credevo che, dopo aver risolto quella
questione, io mi
sarei fatta prendere dalla vergogna e mi sarei staccata da lui.
Non
riuscii a comprendere le sensazioni che provavo col mio
corpo, ma scoprii, con grande
stupore, che mi
sentivo molto bene abbracciata a lui.
Sentii
il suo
respiro che
riscaldava la mia pelle e il suo viso si avvicinò
all’incavo del mio collo.
Un
piacevole brivido percorse la mia schiena, e percepii la presa
delle sue mani
farsi più sicura e decisa.
Mi
staccai
pian piano da lui, cercando di vedere il suo viso. Solo a quel punto mi
resi
conto di ciò che stava per accadere.
Dragon
mi
osservava carico di desiderio…
... mi persi
nei suoi occhi pomice…
... e quel
desiderio assalì anche
me…
Ci
muovemmo all’unisono, comandati solo
dall’istinto.Le
nostre
labbra si
incontrarono e si schiusero con passione, mentre le nostre lingue si
mossero in
una danza sensuale e frenetica.
La
sua
mano passò sotto la mia maglietta, sfiorando dolcemente la
mia pelle, mentre
l'altra cominciò a viaggiare delicatamente su ogni
centimetro del mio corpo, desiderandolo con tutto se stesso.
Mi
fece
stendere sotto di lui, con una delicatezza che mai mi sarei immaginata
possedesse. Solo dopo avermi dato un altro bacio sul mio
collo, cominciai a rabbrividire e sospirare per il piacere provato, con
la mia mente che si rese conto
stesse tutto accadendo
sul serio.
Il
sangue
raggiunse velocemente il mio cervello, facendomi venire il capogiro. Perché
il mio corpo non riusciva
più a fermarsi? E
soprattutto…
perché il mio cuore mi spingeva a non fermarmi ed andare
oltre?
Provai
un
po’ di vergogna quando sentii i miei vestiti scivolare via,
grazie ai perfetti
movimenti di Dragon, ma con la stessa vergogna ammetto di non essermi
creata
problemi nel fare altrettanto con lui. Il mio viso arrossì
quando lo vidi
scrutare con desiderio la mia figura. I miei occhi, in compenso, non
fecero
altro che osservare il suo possente e muscoloso pettorale ricoperto di
cicatrici, segni di numerose battaglie in prima linea. Ogni secondo che
passò,
io sentii sempre più la voglia di essere presa tra le sue
braccia, e perdermi
in quegli attimi con la speranza che il tempo si fermasse
all’istante.
Lo
sentii avvicinarsi sempre di più a me,sempre
di
più. Lo vidi schiudere
le sue labbra con sicurezza e
avvicinarle al petto. Fu
un
semplice bacio, vicino al cuore, mami
servii per abbandonare ogni insicurezza e permettergli
di avere tutto di
me.
Era
l'incantesimo più bello dal quale ero stata conquistata, la
mela incantata che avevo desiderato mordere e assaporare. Era
una sensazione talmente soggiogante che percepii, per la prima volta
nella mia vita, la lussuria e il desiderio pervadere
ogni centimetro del mio corpo,
trasformandosi in pura estasi quando diventai una cosa sola con lui.
Fu
impossibile
fermarmi… e di certo non desiderai farlo.
Sentii
quell’uomo avermi lentamente, ma con veemenza, baciandomi e
godendo
di quell'intensa sensazione di libertà e appagamento, con un
desiderio irrefrenabile che solo Sora aveva
avuto nei
miei confronti. Le nostre voci cominciavano a produrre un suono dolce,
rimasto
sopito per molto tempo, dimostrazione pura della brama che provavamo in
quei
contatti così ricercati, così istintivi.
Non
voleva farmi del male. Se gli avessi chiesto di
fermarci, lui lo avrebbe fatto, ne ero certa. Si muoveva con
leggerezza, come
se con lui non ci fosse soltanto una donna, ma una fragilissima bambola
che non
desiderava rompere, un tesoro appena scoperto, del quale
voleva impossessarsene lentamente, senza alcuna fretta, la seconda
parte della sua anima a metà...
... e questo,
invece di addolcirmi,
mi fece diventar matta.
Riuscii
anche a sentire le sensazioni del suo cuore e tutta la sofferenza che
aveva
provato in quei vent’anni. Per lui, quel rapporto era un vero
e proprio sfogo,
un modo per alleviare quel dolore.
Io non feci
nulla per
impedirglielo. Lo lasciai fare, cingendolo tra le mie
braccia e le mie gambe,
senza sapere se fosse innamorato di me o meno.
A
me non
importava. Volevo soltanto che quella brama finisse o, addirittura,
aumentasse sempre di più. Venni accontentata.
Ogni
minuto che passava, il piacere si amplificava ed il nostro desiderio di
raggiungere il culmine era
sempre più
forte. Non avevo più parole per
descrivere quello che stavo provando, ero al limite della pazzia.
Il
mio
cervello si spense per pochi istanti.Era
accaduta la stessa cosa con
Sora, durante la mia prima volta, quando ero talmente appagata da
perdere il controllo della mia mente, al punto da rivelare perfino ogni
parte della mia
anima.Quello
che stava accadendo con Dragon, tuttavia, era milioni, se non
infinitamente volte amplificato.
Io
non sapevo
cosa
lui provasse per me, ma io compresi ciò che il mio cuore
provò in quel
momento. Io mi stavo lasciando andare totalmente con Dragon!
Come era possibile?
Fu
allora,
quando mi resi conto dei miei veri sentimenti, che non riuscimmo
più a
trattenerci, e mi
lasciai definitivamente trasportare dall'apice del mio desiderio, e
permettendo a lui di fare altrettanto.
Terminò
tutto come era iniziato. Dopo un breve attimo di intorpidimento, il
mio corpo si sciolse come neve al sole, con le mie gambe che ancora
tremavano dopo l'immenso sforzo che avevo compiuto. Il suo respiro era
affannato, e la sua testa poggiò delicatamente sul mio
petto. Dragon era crollato, dopo aver dato tutto se stesso, e si era
appisolato sopra la persona della quale aveva deciso di fidarsi
completamente, al cento per cento.
Mi
ero totalmente e completamente unita a lui, nel corpo e nell'anima,
senza opporgli alcuna resistenza e, al contrario, desiderandolo con
tutta me stessa.
Se
me lo
avessero detto una settimana prima, non ci avrei mai creduto.
Eppure
era successo davvero!
Io,
quel giorno, avevo
fatto
l’amore
con Dragon Oronar!
Capitolo 12 *** Capitolo 12: Il ritorno all’amara realtà! L’inganno di Glacial! ***
Vi aspettavate un
capitolo come il precedente? Ne dubito XD
Dragon
Oronar si è lasciato incantare dalle parole di Kairi, che
è riuscita a sciogliere il suo cuore spingendo il Generale
Supremo a raccontare il suo passato. Dopo un momento di sfogo, i due
iniziano ad approcciarsi con molta più
intimità... e da qui potete intuire cosa è
successo tra i due.
Scusate
se non sono riuscito a
postare a un orario accettabile, ma ho avuto diversi problemi da
risolvere a
casa.
Miei
cari lettori... preparatevi
perchè questo è uno dei capitoli più
importanti della storia ;-) spero di
averlo reso nel modo più corretto possibile, anche
perchè ho passato quasi
tutta la scorsa settimana a studiare per un esame (per fortuna superato
:-) )
Il
prossimo aggiornamento sarà per
domenica prossima, il 6/8!
Qui,
di seguito, il pulsante delle OST :-)
Detto
cio... buona lettura!!!
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR
Il
ritorno all’amara realtà!
L’inganno di Glacial!
Viaggio
d’andata - 5°Giorno
KAIRI
[Nezuko's
Theme - KIMETSU NO YAIBA]
Erano
le
sette del mattino quando mi risvegliai, ancora intorpidita dopo quanto
avvenuto
quella notte.
Dragon
non
c’era. Doveva essersi alzato molto presto. Ero rimasta
soltanto io all’interno
della stanza, con una coperta a nascondere la mia figura senza veli.
Decisi di alzarmi e
di uscire dalla camera, indossando un accappatoio e portando in braccio
degli
abiti puliti.
Quello
che
desideravo più di ogni altra cosa, in quel momento, era di
farmi un bel bagno
caldo e profumato per sciogliere e rilassare tutti i nervi del mio
corpo.
Dragon
non
lo trovai nemmeno lungo il corridoio o in cucina. Rimaneva soltanto la
cabina
di pilotaggio, ma ci avrei pensato più tardi.
Entrai
in
bagno e mi infilai sotto la doccia, aprendo il rubinetto e lasciando
che
l’acqua scivolasse lungo la mia schiena. Il suo calore
avvolse ogni centimetro
del mio corpo, rilassando dolcemente i miei muscoli e sciogliendo tutta
la
tensione accumulata durante quella notte. Solo in quel momento fui in
grado di
ricollegare tutti i miei pensieri e le mie sensazioni.
Dopo
averlo consolato, dopo aver ascoltato tutta la sua storia,
Dragon mi aveva
baciato. Mi toccai
le labbra. Le
sentivo ancora gonfie.Percepivo ancora la delicatezza della sua lingua
mentre si
insinuava fra
di esse, danzando assieme alla mia... riuscivo ancora a sentire il suo
intenso
ed avvolgente desiderio.
Avevamo
fatto l’amore. Io e
Dragon avevamo fatto sesso, per tutta la notte, e mi era
piaciuto
da morire.
Cosa
provavo per lui? Non gli stessi sentimenti che provavo per Sora. Ma
allora
perchè il mio cuore batteva così forte quando
pensavo a quell'uomo?
Perchè
sentivo di non poter fare
più a meno di lui?
Un
fatto non
potevo
negarlo assolutamente… provavo per Dragon
un’attrazione fisica spropositata!
Ripensare
a quella notte portava il mio corpo a desiderare di nuovo quel piacere
ardente
e carnale che mi era stato donato. Volevo stringere quell'uomo tra le
mie braccia,
gemere ed
inarcare la mia schiena ad ogni suo bacio...
...
mio Dio!
Ma cosa
mi stava succedendo?!
Non mi ero mai
comportata in quel
modo! Mai!
Non
avevo
mai baciato un uomo che a malapena conoscevo! Non ci ero mai andata a
letto di
mia spontanea volonta...
... non mi
venivano dei pensieri
così perversi il giorno dopo una notte di sesso con Sora!
E
sentimentalmente? Cosa provavo per lui?
Quel
pensiero fu in grado di mettermi ancora più a disagio...
... non
riuscivo a pensare a me e
Dragon come una coppia… a sposarci o avere figli…
sembrava troppo inverosimile!
Avevamo
parlato
civilmente solo per un giorno!
Pensare
al
futuro, in quel momento, mi fece letteralmente girare la testa. Non
avevo idea
di cosa sarebbe successo da quel momento in avanti. L'unica cosa che mi
rimaneva
da fare, sinceramente, fu quello di seguire l'istinto...
... il mio
cuore mi avrebbe
senz'altro dato una risposta!
Uscii
dalla doccia, lavata e pulita, mi asciugai e cominciai a vestirmi.
Quando finii
di prepararmi, mi avvicinai allo specchio e vidi il mio riflesso.
Ero
consapevole di non poter più tornare quella di una volta, ma
ciò nonostante
riuscivo ancora a riconoscermi in quella immagine abbastanza scarna del
mio
volto, e questo fatto addolciva la pillola amara. I capelli, scoprii
con
piacere, stavano man mano tornando al loro vecchio colore, mentre la
mia carne
stava finalmente ricoprendo nuovamente le mie ossa.
Ormai
pronta, uscii dal bagno e mi incamminai verso la cabina di pilotaggio,
dove fui
sicura di incontrare Dragon.
[Kishi
Ou No Hokori - FATE OST]
Le
mie
aspettative vennero realizzate. Lui era seduto su una delle postazioni
guida e
sembrava fosse caduto in trance. Era in stato di concentrazione.
“C… ciao…”
lo salutai io, ancora
leggermente imbarazzata.
Feci
fatica perfino a guardarlo negli occhi...
...
sembravo
una
liceale che aveva una cotta per un professore! Che vergogna!
Lui
si
voltò verso di me. Un piccolo sorriso si delineò
sul suo volto, in grado di
farmi sentire un po’ meglio. Mi indicò un punto
vicino alla porta. Lì, aveva
preparato un piccolo tavolino imbandito con la colazione.
“Serviti
pure, io ho già fatto!” mi
disse lui tranquillamente, alzando il
pollice all’insù.
Poi
si
voltò di nuovo dall’altra parte. Sembrava stesse
rimuginando su qualcosa. Forse
a quello che era successo stanotte?
“A
cosa stai pensando?” gli domandai,
curiosa, mentre mangiavo qualche
fetta biscottata con la marmellata, e provai anche a prenderlo un
po’ in giro “Sta per
uscirti il fumo dalle orecchie a
furia di usare la tua materia grigia…”
“Scusa…” mi disse
lui, alzandosi dal suo
posto ed avvicinandosi a me, rivelandomi ciò che stava
turbando la sua mente “...
si
tratta dell’incontro con Glacial… cerco sempre di
riordinare i miei pensieri
prima di parlargli, in modo da non commettere alcun errore!”
Abbassai
la testa, preoccupata.
Glacial…
mi era letteralmente
passato di mente l’incontro che avrei avuto con lui, oggi.
Non
avevo
la più vaga idea di ciò che sarebbe successo con
l’imperatore. A dire la
verità, non avevo nemmeno idea di cosa volesse di preciso da
me. Dragon, il
giorno della partenza, mi spiegò che oggi lui si sarebbe
ufficialmente dimesso
dal ruolo di Generale Supremo, consegnando tutti i suoi distintivi, ma
ancora
non riuscivo a capire il motivo per cui Glacial volesse conoscere un
Custode
del Key-Blade.
Dragon,
lo
stesso giorno, formulò una sua ipotesi immaginando che, con
tutta probabilità
Glacial volesse soprattutto valutare la forza di un Maestro del
Key-Blade, così
da decidere se averci come alleati o nemici. Se fosse stato davvero
così, mi
disse, allora non c'era da preoccuparsi poichè la nostra
forza era sufficiente
a farci accettare come suoi guerrieri, e Yen
Sid si era formulato favorevole a un possibile accorpamento con Kagaku.
Sapevo
che, in verità, al mio maestro non andasse realmente a genio
l'idea di allearsi
con un pazzo genocida. Tuttavia
la potenza dell'imperatore l'aveva costretto a rivalutare le sue scelte.
“Calmati,
Kairi!” mi disse lui, notando la mia
agitazione “Tu
non hai nulla di cui
preoccuparti finché seguirai le mie indicazioni, chiaro?”
“Chiaro…” gli risposi
io a bassa voce,
annuendo rassicurata e cominciando a bere un po’ di
caffè dalla tazzina.
“Perfetto… i vestiti che porti adesso
sono
perfetti per la visita... ma dubito tu
li abbia indossati per lui, dico bene? Sei davvero sexy!”
Sputai
tutta la bevanda che avevo in bocca, diventando subito rossa per
l’imbarazzo.
Sexy?!
Indossavo
una semplice e leggera canotta color confetto e una gonna rossa
floreale che mi
arrivava fino alle ginocchia, con le gambe completamente scoperte. Le
mie
scarpe erano esattamente le stesse che indossavo ad Hollywood
poichè non avevo
di certo un tacco alto a portata di mano…
...
e per la
miseria!
Non ero nemmeno truccata! Ero tutto tranne che sexy!
Non mi
presenterei mai in quello
stato davanti a un imperatore!
“Quando
ti sarai ripresa dal complimento, allora andrò avanti!”
mi disse
Dragon, divertito, prima che riprendessi il mio normale colorito.
Poi
continuò tranquillamente il suo discorso, con il suo solito
tono severo “Glacial
non ama accogliere persone molto più eleganti di lui, che
siano uomini o donne.
A lui interessa soltanto mettere in mostra la sua magnificenza e, se
qualcuno
provasse ad oscurarlo, lui perderebbe senz’altro le staffe. Ciò non toglie che, in questo momento,
ti
toglierei tutti i vestiti all’istante e ti riporterei a letto
seduta st…”
“DRA… DRAGON!”
esclamai io coprendomi il
viso con le braccia per la vergogna...
... accidenti
a lui! Non stavamo
parlando di Glacial... dell'Imperatore in grado di far esplodere il
pianeta?!
Continuiamo
a parlare di lui!
... non farmi
pensare a stanotte...
a tutti quei baci... a tutti quei gemiti...
... a quelle
dolci carezze...
... a
quell’ebrezza...
...
troppo
tardi!
“Ancora
timida dopo quello che è successo?”
mi prese in giro lui, sogghignando
nel vedermi arrossire di nuovo.
Poi
però
tornò nuovamente serio.
“Seconda cosa… dobbiamo
trovare un modo per nascondere quelle cicatrici che hai sulla
fronte e sui polsi. Glacial si aspetta di parlare con un
abitante oltre il
varco oscuro... non con una prigioniera. Se
scoprisse la verità, allora non esiterebbe a ucciderci senza
alcuna pietà!”
“D’a…
d’accordo!”
acconsentì io, toccandomi la fronte.
Ormai,
di
quei numeri, erano rimasti soltanto dei segni indelebili, cicatrici
bianche che
non sarebbero mai sparite...
...
quell’ago incandescente... non
mi sarei mai dimenticata il dolore di quel momento!
All'improvviso
lui mi sfiorò delicatamente la fronte con il pollice. Notai
delle cicatrici sul
suo polso, proprio come le mie.
"So
quello che provi, Kairi... coprirle non
cancellerà mai realmente quei momenti..." mi disse
Dragon, dandomi un
bacio sulla cicatrice.
Non potevo
cancellarle, quello
no...
... ma
alleviare il dolore...
quello sì...
...
e Dragon
ci era
riuscito con un semplice bacio!
Lui
riprese per l'ultima volta il discorso, e stavolta il suo tono fu
ancora più
deciso.
“Terza ed ultima cosa… fare i
rivoluzionari
non servirà a nulla. Lui odia coloro che rinnegano le sue
azioni e le sue
decisioni. Se lui ha deciso di interrompere le sue violenze, anni fa,
lo ha
fatto perché si era reso conto di quanto ci guadagnasse in
fama e prestigio
nell’essere il più mansueto possibile. Di certo
non si pente di ciò che ha
fatto, e nulla oltre il buon senso gli impedisce di tornare ad essere
quello
che era. Lui odia coloro che provano a
ergersi al suo stesso livello… se ti rivolgerà la
parola, dovrai comportarti di
conseguenza!”
“Ovvero?”
“Non
contraddirlo… per nessuna ragione devi fargli capire che non
sei d’accordo con
lui. Hai solo due opzioni,
in
quel caso... una è quella di proporgli
un’alternativa, sempre rivolgendoti con
rispetto... la seconda, se non hai altre illuminazioni, è
quella di accettare
il suo ordine e chinare la tua testa. Glacial
non è soltanto crudele, ma anche molto scaltro e furbo.
Quelle due opzioni sono
le uniche vie che ti servono per sopravvivere ad un suo incontro!”
Ecco…
ora ero molto più preoccupata
di prima!
[Norman's
Theme - THE PROMISED NEVERLAND]
Ora
capivo
perché Dragon era così sovrappensiero. Andare a
parlare con Glacial non era
soltanto una guerra di dialettica e di orazione, ma una vera e propria
roulette
russa. Da come ne parlava, sembrava si trattasse di
un’udienza di tribunale nel
Paese delle Meraviglie, con Glacial come giudice indiscusso e senza
scrupoli,
mentre noi eravamo le povere vittime da giudicare.
Avrei
preferito mille volte farmi condannare dalla Regina di Cuori, ed ero
sicura che
la mia amica Alice mi avrebbe detto brutte parole se le avessi detto la
verità.
Eppure non avrei cambiato idea…
…
la mia testa tagliata mi
terrorizzava molto di meno che incontrare il tiranno universale!
“Sarà meglio che…
sì… sarà
meglio che mi vada a coprire la cicatrice!”
mi alzai dal
posto, letteralmente in preda al panico.
Avevo
già
raggiunto la porta, quando mi sentii afferrare la mano. Dragon mi
spinse verso
di lui e mi stampò un bacio sulle labbra, talmente
passionale da azzerare ogni
mio pensiero.
Si
staccò
da me, senza distogliermi il suo sguardo fiero e intrepido. Il suo
pungente
sapore ardeva ancora sulle mie labbra completamente in fiamme.
“Tranquilla…
andrà tutto bene! Glacial non mi ha eletto Generale Supremo
per nulla!”
mi ripeté lui riuscendo a sconfiggere la mia paura.
Poi
mi
avvisò, dopo un altro piccolo bacio.
“Alle
nove atterreremo sul pianeta Glacial 01! Dobbiamo essere pronti per
quell’ora…
ci vediamo dopo!”
“O… ok…”
gli risposi goffamente io,
ancora spaesata dopo il bacio che avevo ricevuto.
Mi
staccai
da Dragon e mi diressi lentamente verso il bagno.
“Ed un’ultima cosa…”
mi disse lui con
sincerità, mentre varcavo l’uscio “... grazie per
ieri… e per tutto quello che
mi hai fatto provare. Vi aiuterò... vi aiuterò
tutti a fuggire dalla prigione
di Hollywood!”
Dopo
quella frase, lui si diresse verso la camera da letto e vi si chiuse
dentro. Io
invece socchiusi la porta del bagno alle mie spalle, non
prima
di sorridere contenta.
Non
erano
gli stessi sentimenti che provavo per Sora, Riku o Gabor… ma
le sensazioni che
provavo con quell’uomo mi piacevano molto e non ne avrei
fatto a meno.
...
e per
il modo in cui era cambiata la mia vita in quei mesi, quello era
già un
miracolo!
Pianeta
Neo Namecc
Third
Person
[Whisper
of Darkness - FATE OST]
Roxas
e
Naminè si alzarono dai loro letti, ancora insonnoliti. Come
ogni mattina da più
di due mesi, facevano colazione e si preparavano per allenarsi. Si
esercitavano
per fronteggiare ogni sorta di minaccia, ed a volte venivano aiutati
perfino da
alcuni apprendisti namecciani, di razza guerriera o magica, che li
spingevano a
raggiungere livelli a dir poco inimmaginabili per loro fino a pochi
mesi prima.
Quel
giorno non fu diverso dagli altri, se non fosse stato
per…
“Pensi
che riusciremo a salvare tutti, Roxas?”
“Certo che ci riusciremo! Il bene trionfa
sempre sul male! Vendicheremo i nostri amici!”
Partiamo
dall’inizio.
I
due
ragazzi si stavano affrontando a colpi di Key-Blade e di magia, come
ogni
giorno, e fino ad ora si trovavano in perfetta parità.
Dovevano essere pronti
per una possibile guerra contro Kagaku o contro Malefica. Tutti e due
erano
riusciti a racimolare molti rivoluzionari durante il loro viaggio, e
non
vedevano l’ora di attaccare Glacial 01. Fu per quel motivo
che entrambi
decisero di abbandonare Crepuscopoli, la loro città,
disobbedendo agli ordini
di Yen Sid.
Avevano
fatto preoccupare Lea e Xion, ma non potevano farci niente, ed erano
consapevoli
che, una volta tornati, avrebbero perso il titolo di Maestri del
Key-Blade. Ma
lasciare gli assassini dei loro amici impuniti fu qualcosa che non
potevano
assolutamente tollerare...
...
soprattutto per i Nessuno di
Sora e Kairi...
... entrambi,
anche se erano
definitivamente separati, riuscivano ancora a percepire i sentimenti
dei loro
veri io…
...
immaginatevi la reazione di
entrambi, quando Roxas sentì il cuore di Sora entrare dentro
di lui, e quando
Naminè provò sulla sua pelle le stesse sensazioni
che Kairi aveva subito
durante la violenza carnale del comandante Bear.
Perfino
il
cuore di Riku aveva cercato un nuovo custode, scegliendo la bionda
nessuno di
Kairi… che trasalì di orrore scoprendo la morte
che aveva fatto il suo amico.
Fu
un’altra, però, la
scioccante novità per entrambi i due Nessuno… il
fatto che non fossero più dei
Nessuno!
[Roxas
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Ora
avevano un Cuore, anche se non loro, e riuscivano finalmente a provare
dei veri
sentimenti. Dentro Roxas e Naminè vi erano, inoltre, tutti i
ricordi di Sora e
Riku, ben protetti e custoditi dai due Maestri del Key-Blade.
Ecco, ora
potete immaginare i
motivi che spinsero i due ragazzi ad agire di testa loro!
La
sfida
terminò un’ora dopo. A vincere fu Roxas, che si
avvicinò alla ragazza, esausta
e stesa per terra, aiutandola a rialzarsi.
“Andiamo a vedere come sta il governatore?”
domandò il ragazzo a Naminè, che annuì
ancora col fiatone.
Non
era
riuscita a combattere al pieno delle forze durante quell'allenamento.
Non
riusciva a spiegarselo per bene. Provava delle strane emozioni, come se
qualcosa le stesse attanagliando i pensieri ed il cuore.
Come
si
chiamava quella sensazione? L’aveva provata già
molte volte, ma non si
ricordava mai il nome.
Cosa ti
spingeva tremare come una
foglia, a osservarti attorno nella speranza di non essere attaccata?
“Naminè?
Cosa c’è?” le
domandò Roxas, avvicinandosi alla ragazza “Sembri spaventata!”
Ecco…
ora
se lo ricordava… quel nome così brutto da
pronunciare…
...
la paura.
“Niente,
tranquillo!” provò a
rassicurarlo lei, continuando a camminare.
E
poi… quel sogno che aveva fatto…
cosa significava?
Chi era
quell’uomo? Perché lo aveva
sognato… in quell’atto imbarazzante?!
L’unico
ragazzo per il quale aveva
provato dei desideri simili era Roxas… oddio!
Naminè
sperò con
tutto il cuore di non dover raccontare nulla al suo amato!
Avevano
ormai raggiunto il campo coltivato del villaggio namecciano. Qualcosa,
però, li
mise in allarme. Gli autoctoni non stavano raccogliendo i loro ortaggi,
come al
solito, ma al contrario, discutevano animatamente al centro della
piazza. Sembravano
una mandria di pecore in preda al panico.
In mezzo a
loro, il governatore
Cargoth imprecava come un matto!
“Siamo
nei guai fino al collo! Perché non ci ho pensato prima!? PER
TUTTI I BAFFI DI
POLUNGA!!”
“Governatore!”
lo raggiunsero i due custodi, preoccupati “Cosa
è successo?”
“Succede
che tutti i nostri piani stanno per andare in fumo!”
esclamò furibondo
“Sono
un imbecille! Per tutti i Kami! Glacial e Malefica ci hanno giocato un
brutto
tiro! Dragon e Kairi sono finiti in…”
Non
fece
in tempo a finire la frase…
...
un
urlo disumano squarciò il cielo, allarmando tutti i presenti.
“NAMINE’!”
Era
stata la
ragazza dai capelli biondi a strillare senza motivo. Si teneva il petto
con la
mano, e non la smetteva di piangere e tremare come una bambina.
Urlò
ancora, peggio di prima...
...poi i suoi
occhi divennero
bianchi, e la bionda svenne tra le braccia di Roxas!
“NAMINE’!
NAMINE’! RIPRENDITI NAMINE’!!!”
Glacial
01
KAIRI
[Evening
- NARUTO]
Io
e
Dragon ci ritrovammo all’interno della cabina di pilotaggio.
Eravamo
posizionati sui sedili e ci allacciammo le cinture di sicurezza. Ero
riuscita a
coprire la cicatrice sulla fronte semplicemente usando un po’
di fondotinta più
scuro, mentre per quelle lungo i polsi le avevo coperte con delle fasce
di
seta.
Dragon,
al
contrario, aveva lucidato la sua battle suit. Non portava
più quella da
Generale Supremo, ma una da soldato semplice. Nonostante tutto, lo
ammisi a me
stessa, quell’uomo mi avrebbe fisicamente eccitato perfino
con degli stracci
addosso. Forse quei muscoli avrebbero fatto impazzire ogni donna.
Stavamo
percorrendo l’orbita del pianeta Glacial 01, pronti per
procedere alle
procedure di atterraggio. Dragon attivò la radio, inviando
all’aeroporto un
permesso per procedere.
“Qui
Dragon Oronar, soldato semplice dell’esercito di Kagaku.
Chiedo il permesso di
poter atterrare con la mia astronave il più velocemente
possibile. Ho un
appuntamento privato con sua eccellenza, l’imperatore Glacial!”
Dopodiché
disattivò la radio e rimase in attesa di una risposta.
Passarono
uno… due… cinque minuti,
ma non accadde niente.
Dragon
provò ancora una volta a collegarsi con
l’aeroporto, ma nemmeno stavolta
ricevemmo ordini.
“Strano…” esclamai
io, confusa “...
sicuro
che la radio stia funzionando?”
“L’ho utilizzata tutti questi giorni per
comunicare con Himmur, quindi non si è rotta…”
disse lui, altrettanto
sospettoso.
Poi
però
lo vidi inarcare le sopracciglia, letteralmente stranito.
[Hunting
in The Black Forest - BEST OST IN THE WORLD]
“Ma la comunicazione con l’aeroporto
è
attiva… e anche da un
po’, per giunta!
Ma che…rispondete al
nostro
messaggio!”
Lo
vidi
prendere un paio di enormi cuffie, con microfono ed inserire il jack
all’interno di una presa apposita.
“Voglio
provare ad ascoltare ciò che sta accadendo con queste...
posso percepire anche
suoni molto ovattati grazie ai miei geni Yilancar!”
Vidi
le
sue orecchie trasformarsi in due piccole cavità color
carbone... i timpani del
drago nero!
Poi
Dragon
indossò l’apparecchio e si concentrò al
massimo per captare ogni minima onda
sonora. Rimasi lì, in attesa di una qualsiasi reazione.
Dragon ripeté ancora
una volta la frase, leggermente infastidito, e rimase in silenzio.
Solo
quando lo
vidi
sgranare gli occhi per lo shock… capii che era
accaduto qualcosa!
“Dragon… cosa…?”
Non
si
degnò nemmeno di ascoltarmi. Lo vidi gettare malamente le
cuffie per terra e,
completamente pallido in volto...
...
mi
avvisò che
saremmo atterrati senza permesso!
“Senza permesso? Sei sicuro, Dra…”
“Kairi! Fidati di me e fa come ti dico!”
Lo
fissai
sconcertata.
Dragon
sembrava un altro… sembrava
avesse sentito la voce del diavolo!
Di
una
cosa ero sicura. Per allarmarlo in quel modo, doveva essere successo
qualcosa
di molto grave. E ciò, a conti fatti, non si
allontanò troppo dalla verità…
***
Glacial
01
DRAGON
[Hunting
in the Black Forest - BEST OST IN THE WORLD]
Atterrammo
sulla pista d’atterraggio senza alcun intoppo, forse con
troppa irruenza, ma
non me ne fregò un accidenti. Dovevo vedere con i miei occhi
la situazione.
“Dragon!
Adesso basta! Dimmi la verità!”
Mi
voltai
verso Kairi. Mi fissava in preda al panico. Sapevo di non poterle
nascondere
nulla, e perciò, mentre tutti e due cominciammo a prepararci
per uscire
dall’astronave, decisi di spiegarle il motivo della mia
agitazione.
“Dalla
comunicazione radio sentivo alcune risate sinistre!”
ammisi, mentre mi
avvicinavo al portone d’ingresso della navicella “Due voci di nostra
conoscenza…
una di queste era senz’altro Malefica! Non posso sbagliarmi!”
“CHE! MALEFICA?!”
“Sì, e
non ho detto il peggio… l’altro che rideva, era
senza ombra di dubbio Glacial!”
le rivelai, agitato come lei “Ho
paura
che sia accaduto qualcosa di grave su questo pianeta… dobbiamo prepararci al peggio!”
Kairi
si
mise una mano davanti alla bocca, a dir poco senza parole. Era riuscita
a
comprendere sino in fondo l’orrore di ciò che le
avevo detto.
“Dragon… cosa facciamo ora? Pensi che...?”
“Non lo so ancora... tu
puoi usare quell’arma, vero? Il Key-Blade? Allora
sarà meglio
evocarlo, Kairi! Dobbiamo essere pronti a difenderci! Appena
usciti,
aspetterai che io trasformi la navicella in capsula... dopodiché
cominceremo a indagare! Fuggire è inutile... se è
accaduto
quello che temo!”
Quando
lei
obbedì evocando la sua Chiave, sospirai agitato ed aprii il
portone, lasciando
che l’aria di Glacial 01 inondasse i nostri polmoni.
[The
Sealed Kingdom - BEST OST IN THE WORLD]
Terra e
fumo… e un’acre odore
troppo simile al sangue… brutto
segno!
Scendemmo
entrambi dall’astronave, quanto più velocemente
possibile, e trasformai la
navicella in una capsula di cinque centimetri, conservandola
all’interno della
mia battle suit.
Meglio evitare
di lasciare in giro
l’unico mezzo in grado di farci tornare a casa... soprattutto
quando potresti
ricevere un attacco alle tue spalle!
Cominciai
a scrutarmi attorno. L’aeroporto, oltre alla struttura per i
check-in ed i
controlli, era formato da ettari ed ettari di terreni cementati, sempre
percorso da astronavi pronti a partire o in fase di atterraggio. Al
contrario,
quel giorno la nostra era stata l’unica astronave presente su
quella pista, e
la cosa non mi piaceva per niente...
... e, come se
non bastasse,
l’intera land-side era in rovina!
Sembrava
fosse
scoppiata una bomba!
Mi
voltai
verso Kairi. Era tutto tranne che sicura di se stessa. Non faceva altro
che
voltarsi in tutte le direzioni, allarmata. Solo dopo un po’
si rese conto delle
rovine in lontananza, ed impallidì di colpo.
“Dirigiamoci
lì!” le dissi, con fermezza,
indicando ciò che rimaneva della land-side
“Cerchiamo di scoprire qualche
indizio su
quanto è accaduto! Tranquilla... finchè
ci sono io andrà tutto bene! Non avere paura!”
Ci
incamminammo il più velocemente possibile verso
l’enorme complesso in rovina,
pronti a qualunque imprevisto. Quando lo raggiungemmo, Kairi non
riuscì a
trattenere il vomito, mentre io fui costretto ad accettare
l’amara verità, fra
lo scioccato e l’attonito.
Fra
le
macerie, sparsi in giro, vi erano centinaia di cadaveri, e la maggior
parte di
questi erano smembrati o decomposti.
Decisi,
con molta cautela, di avvicinarmi ad uno di questi, il meno lacerato,
notando
subito qualcosa di strano. Kairi si avvicinò, con
controvoglia, ancora scossa
per la scioccante scoperta. Le
indicai
un punto preciso del cadavere.
“Vedi quel foro al centro del petto? Quella ferita
è troppo lineare e nemmeno un’arma o una bomba
possono provocarla… questo
significa che la land-side è stata
assaltata da un nemico con eccellenti capacità nel controllo
del KI! Non è
stato un incidente... qualcuno ha ucciso tutte queste persone!”
La
vidi
mettersi una mano davanti alla bocca, disgustata. Dovevano esserle
tornati dei
brutti ricordi, a giudicare dal suo sguardo atterrito. Era prevedibile.
Kairi
non era affatto abituata a rimanere impassibile di fronte ad un
cadavere. Io mi
ci ero fatto il callo, dopo averne visti centinaia di migliaia, ma
nemmeno a me
piaceva osservare glabri arti completamente mozzati e ricoperti di
sangue
grumato.
Continuai a
guardarmi attorno… e mi
accorsi di un altro indizio!
“Ora
osserva quel muro collassato… non noti niente di particolare?”
Lei
si
voltò verso il punto che le avevo indicato, cercando di non
osservare gli altri
pezzi di carne che la circondavano.
“Ha…
ha una forma strana” mi rispose, confusa
“E’
come se… come se qualcosa
avesse letteralmente polverizzato la parte superiore della
parete…”
“Giusto!
E’ stato un attacco di KI a provocare tutto
questo… un
attacco molto potente, mi viene da dire…
guarda per terra! Ha lasciato perfino
un’impronta sul terreno!”
Provai
a
contare quanti metri avesse percorso quel raggio di energia prima di
esplodere,
calcolando la lunghezza di quell’enorme solco lineare.
“E’ partito da più di un
chilometro di
distanza. A quanto pare, il colpevole ha
provato a far saltare in aria l’intero aeroporto con un colpo
di energia KI.
Questo cadavere è con tutta probabilità di un
sopravvissuto all’esplosione ed
al crollo della land-side. A giudicare lo stato dei
corpi… sembra sia
passata molto più di una settimana… forse
una decina di giorni!”
“Cosa
ne è stato di Glacial e Malefica?
Non me lo dire… pensi sia stato
uno di
loro?”
“Kairi…” ammisi io,
ormai certo di aver
capito quello che stava succedendo “…
non
è stato solo uno di loro… ma
ora
seguimi! C’è una zona della land-side
che voglio controllare... se siamo fortunati
ci potrebbero ancora
essere degli oggetti molto utili!”
Camminammo
fra quelle rovine, sempre in allerta e in ascolto di possibili attacchi
nemici.
Kairi faticava a camminare tra i pericolanti pezzi di calcestruzzo, a
causa
dell’abbigliamento non adatto per quella situazione, ma si
rifiutò
categoricamente di camminare in mezzo a ciò che rimaneva dei
cadaveri nei punti
più pianeggianti.
Era
rimasta totalmente sconvolta da tutto quel sangue coagulato, da quegli
organi
brulicanti di formiche e dalle mosche che svolazzavano attorno alle
carcasse di
tutte quelle povere persone.
Cinque
minuti dopo, raggiungemmo il punto della land-side che più
mi interessava.
Prima
dell’esplosione, in quella zona, vi stava la sala delle
comunicazioni. Una
piccola radio era ancora attiva, quella a cui io avevo mandato il
messaggio per
il permesso di atterraggio. Affianco, un piccolo deposito contenente
molti
oggetti elettronici di ottimo utilizzo.
Fummo
fortunati.
Per terra, vi stavano alcuni tra quegli oggetti che io stavo cercando.
Se non
li avessimo trovati, saremmo stati facili bersagli da parte di un
qualsiasi
nemico!
“Prendine
uno...” le dissi, porgendole un
apparecchio visivo a singolo occhio,
con vetro rosso “...
e mettilo davanti all’occhio a mo’ di monocolo!
Questo oggetto si
chiama Rilevatore! Grazie
ad esso
è possibile percepire le funzioni vitali di chi ci sta
intorno. Il software contiene perfino un
algoritmo
che permette di calcolare il tuo Livello di Combattimento!”
“Livello
di Combattimento? Cosa sarebbe?”
domandò lei, mentre si metteva
quell’aggeggio.
“Utilizza
una scala di numeri per definire la forza di un essere vivente...
più la cifra
è alta, più è potente colui al quale
viene calcolato! Il
bottone all’estremità serve per
accenderlo… il tuo livello di
combattimento è 4 500? Non male… saresti una
soldatessa d’elite nell’esercito!”
“Il tuo… il tuo è di 70 000!”
“Sono
l'ex-Generale Supremo dell’Impero, Kairi… cosa ti
aspettavi?” le risposi
io, tranquillamente facendole segno di seguirmi.
Poi
recuperai da terra altri due oggetti, ancora più utili dei
rilevatori.
“Questa
spilla, invece, si chiama I-Brooch, ed annulla tutte le
capacità del
Rilevatore! Mai sentito
parlare
del mantello dell’invisibilità? Ecco…
indossandola, tu rimarresti completamente
schermata a ogni radar o rilevatore tecnologico.
Indossala, Kairi… puoi metterla dove vuoi, il suo utilizzo
non cambia!”
Dopo
averla aiutata a mettersi l’ultimo oggetto, ci incamminammo
di nuovo fra le
rovine, e raggiungemmo la cima di un cumulo di massi. Da lì,
le indicai una
zona in particolare, in lontananza.
“Senti
questi suoni intermittenti dal Rilevatore? Indicano la presenza di
altre forme
di vita molto potenti, animali o umane! A noi,
adesso, interessano
soltanto le due che puntano verso nord-ovest, in direzione del
castello… prova ad indovinare chi
sono!”
“O mio
Dio…” esclamò
tremante Kairi, sbalordita dal numero che stava leggendo
sullo schermo del rilevatore “...
c’è un
livello di combattimento di 750 000!”
“Bingo!
Quello è Glacial, e sembra che abbia attivato la sua
trasformazione in Yilancar...
e vicino a lui, con un livello di 7 000, vi
sta un'altra forza… ed ho
l’enorme
sospetto che sia Malefica. Che guaio… ormai
è chiaro cosa sia successo... quella
strega ha preso il controllo
dell’imperatore!”
“CHE?! COME E’ POSSIBILE?!”
“Non lo so… ma
non ci sono altre spiegazioni! Le condizioni dell’aeroporto
sono
troppo simili a quelle dei pianeti che Glacial attaccava anni fa!
Che senso
avrebbe attaccare un posto del genere? Allarmerebbe soltanto i sudditi
del suo
regno... è colpa di Malefica se ha
perso
il controllo in questo modo!”
Questa
risposta la sconfortò più di quanto immaginassi,
ma dovevo essere sincero con
lei.
“Si stanno avvicinando…”
mi resi conto,
allarmato “… non abbiamo
il tempo per
fuggire con la navicella, staranno qui fra non meno di dieci minuti!
Dobbiamo
prepararci al peggio! Nascondiamoci tra le macerie!”
Trasformai
un braccio nella zampa del drago nero e scostai un’enorme
masso, aprendo un
pertugio nel quale spinsi con veemenza Kairi, senza darle il tempo di
dirmi
nulla. Mi rincresceva lasciarla da sola in quel modo, ma non potevo
fare
altrimenti. Ormai era fin troppo chiaro che Malefica ci avesse teso una
trappola!
Richiusi
quell’improvvisato passaggio e le ordinai di spegnere il
Rilevatore.
[Pain's
Theme - NARUTO]
“COSA?! NO, DRAGON! NASCONDITI ANCHE TU!”
“No,
Kairi!” affermai deciso, zittendola
all’istante “Non
so il motivo, ma entrambi
sembrano essere interessati a te!
Quella dell’incontro con Glacial era una trappola per farti
uscire allo
scoperto… per farci uscire allo
scoperto! Non appena ti vedranno assieme a me, ci uccideranno
all’istante
ma… ma io posso tenerli a bada, finché non mi
viene un’idea per cavarci fuori
da questa situazione. Mi hai capito? Tu
rimani qui nascosta e non uscire finché non te lo ordino!
Continua a indossare
quella spilla e non togliertela per nessuna ragione al mondo!”
Poi
mi
allontanai di corsa, nonostante le insistenti grida di lei,
raggiungendo la
pista di atterraggio. Qui, decisi di togliermi la spilla e di
mettermela dentro
la tasca, assieme alla capsula della navicella.
Sapevo
di
essere di nuovo allo scoperto dai radar o rilevatori, ma dovevo tenere
Glacial
e Malefica a bada il più possibile, cercare di capire come
entrambi fossero
venuti in contatto e cosa avesse scatenato l’ira
dell’imperatore verso gli
ingegneri dell’aeroporto.
Fu
un
attesa infinita, nella quale la tensione era salita alle stelle. Dovevo
ammetterlo. Malefica era sempre stata un passo davanti a me e non avevo
mai
conosciuto qualcuno scaltro come Glacial, se non di più.
Vidi
un
piccolo puntino luminoso spuntare dal cielo, mentre un varco oscuro si
materializzò a pochi metri di distanza da me. Da
quest’ultimo, come immaginavo,
uscì fuori Malefica, che si voltò verso di me con
aria trionfante.
Accanto
a
lei, atterrò la figura che più di tutte mi
metteva i brividi…
...
all’inizio poteva sembrare
innocuo, ma l’apparenza ingannava.
Un
alieno
antropomorfo, dalla carnagione color ghiaccio, alto un metro e
trenta. Costui
aveva delle placche ossee di colore bianco sul cranio, sulle spalle e
sulla
coda, oltre che due piccoli spuntoni sulla fronte.
Quando
ti
accorgevi
di trovarti di fronte al più terrificante dei mostri, eri
già spacciato.
L’imperatore
Glacial nella sua forma di Demone del Freddo…
“Finalmente
il tuo soldato più potente è arrivato,
Glacial…” cominciò
a dire lei,
con una tranquillità che non mi piacque per niente
“...
puntuale come ci aveva
promesso… che cagnolino fedele!”
“Cosa ci fai tu qui?” le urlai
contro,
letteralmente imbufalito “Come osi
metterti alla pari con l’imperatore in persona!? Dovresti
essere condannata
seduta stante dopo tutto quello che hai fatto ai miei compagni su
Glacial 02!”
“Ho tutto il diritto di farlo… vero, mio caro?”
continuò quella
megera, rivolgendosi poi a Glacial…
... come?!Mio caro?!
“Hai preso il suo controllo, non è vero? Stai controllando l’imperatore Glacial
come
una marionetta! COME HAI OSATO?!”
Per
tutta
risposta, quella strega cominciò a sghignazzare. Sembrava
volesse rivelarmi
qualcosa di divertente…
...
ma cosa?
“Ne sei così convinto, ex-generale?
Perché
non lo chiedi direttamente a Glacial?
Lui ti racconterà… tutte le verità che
non conosci!”
“A… lui?”
[Crimson
Blaze - BEST OST IN THE WORLD]
Mi
voltai
confuso verso l’imperatore e lo
sguardo che mi rivolse mi fece capire quanto fossi stato stupido.
Avevo
sempre pensato che la peggiore ipotesi fosse Glacial posseduto da
Malefica, ma
mai mi sarei potuto immaginare che i due potessero fare una cosa del
genere…
...
giungere
ad una
alleanza!
“Qualche mese fa… questa donna
è apparsa
nella mia dimora aggirando tutti i miei allarmi...”
disse Glacial
confessando l’inimmaginabile “...
e con i
suoi poteri mi ha fatto scoprire tutti i mondi esistenti oltre quel
buco nero… l’attacco a
quelle isole non è stata solo
una sua idea... MA ANCHE MIA!”
Sentii
il
sangue raggelarsi nelle mie vene…
... non era
vero!
Non potevo
aver sentito quelle
parole!
“Lei era… lei
era furibondo con il comandante Bear!”
esclamai io
sbalordito.
“Oh…
hai ragione, ero arrabbiato con lui… oppure no? I miei
ordini erano di uccidere
tutti gli abitanti di quel pianeta e di non lasciare sopravvissuti! Non
volevo
alcun collegamento con quella storia... quello stregone, Yen Sid, doveva rimanere
all’oscuro dei nostri piani…
ed invece, tu hai scoperto quella
ragazzina e per salvarla hai fatto fuori un intero plotone
dell’esercito! Con
chi credi fossi arrabbiato, durante il consiglio? Con quel buono a
nulla di
Crock? No… ero arrabbiato perché quella del
comandante Bear sarebbe dovuta
essere una manovra perfetta e perché tu lo hai ucciso senza
pensarci due volte!”
Non
riuscivo a credere alle mie orecchie.
“Inoltre… per
tutto questo mese, questa graziosa donna mi ha mostrato tutte le
tue ‘macchinazioni’ contro
l’impero… non sei stato molto attento, mio caro
Dragon Oronar… speravo con tutto il cuore potessi essere tu
l’unico uomo in
grado di tenermi testa… dal giorno che ti ho
conosciuto, speravo di aver
trovato qualcuno con cui divertirmi fino alla mia…
sconfitta? Ma ahimè!Anche tu ti sei
dimostrato un
incapace come tutti gli altri! Avrei dovuto lasciarti morire con tutti
gli
altri esperimenti di Oss… non sei altro che un insetto!”
“Mio
signore… perché? PERCHE’ TUTTO QUESTO?”
“Il motivo, mi chiedi? Semplice…”
mi
rispose lui, mostrandomi un ghigno folle che non gli avevo mai visto in
volto “… volevo
divertirmi!”
Di
tutte
le risposte che potevo aspettarmi da parte sua, quella era la
più orrenda.
“Lei... lei voleva soltanto...”
“... mi annoiavo. Tutto qua!”
Caddi
in
ginocchio, talmente scioccato da non capirci più nulla.
“Hai capito benissimo... mi
stavo annoiando! Ho passato più di
vent’anni a seguire le tue
idee, sperando che tu fossi il guerriero prescelto per farmi
esilarare… e sono stufo di
aspettarti! Quando ho
conosciuto Malefica, ho capito subito che il tempo di oziare era finito
per
sempre… Glacial tornerà
ad essere il
tiranno sanguinario che tutti conoscono! Anche i mondi oltre il varco
oscuro
cadranno ai miei piedi! E tu… tu hai perso la tua occasione,
mio povero
ingenuo! Hai atteso troppo il tuo momento… e ora ti ho fatto
scacco matto!”
Vidi
il
suo braccio alzarsi, e l’indice della sua mano puntare verso
di me…
... non
c’era bisogno di capire
quello che stava per accadere.
Lo
avevo
visto uccidere altre volte in quella maniera, senza dare il tempo alla
sua
vittima di capire cosa stesse succedendo.
Era
finita… non c’era più alcuna
speranza…
Chiusi
gli
occhi prima dell’inevitabile. Sentì un urlo di
paura… l’urlo di Kairi…
... prima che
il raggio di KI
dell’imperatore mi colpisse, dritto al cuore…
... poi il
nulla… solo uno
straziante e lacerante dolore.
Pianeta
Neo Namecc
Third
Person
[Crimson
Blaze - BEST OST IN THE WORLD]
“Naminè! Svegliati, ti prego!”
La
ragazza
dai capelli biondi riaprì lentamente gli occhi. Roxas la
teneva tra le sue
braccia, agitatissimo, ed affianco a lei vi stava un namecciano che la
stava
guarendo con la magia.
“Finalmente
ti sei ripresa!” affermò
Roxas, stringendola tra le sue braccia.
“Co…
così non respiro!”
provò a dirgli lei, imbarazzata.
Venne
fatta rialzare solo dopo che si fu del tutto ristabilizzata. Poi lei si
voltò
verso Roxas ed il governatore Cargoth, rivelando affranta.
“Io… temo sia successo qualcosa a Kairi!”
“Cosa?!
E’ stata uccisa?”
affermò Cargoth spaventato.
“No… è molto
strano… questa notte ho fatto
uno strano sogno… mi abbracciavo con un uomo muscoloso,
calvo e dagli occhi
neri che piangeva come un bambino… e poi…”
Naminè
si
voltò verso Roxas, rossa in volto per la vergogna.
“Ho
sognato… ho sognato che facevo l’amore con lui, ma
lui continuava a dire
solamente il nome di Kairi!”
“Eh?!” Roxas inclinò
la testa confuso. Che
razza
di sogno erotico aveva fatto Naminè?!
“Un momento!” esclamò
all’improvviso
Cargoth prendendo per le spalle la ragazza dai capelli biondi
“Quell’uomo
aveva una cicatrice sull’occhio destro?”
“Sì! Come fa a saper…
aspetta! Quello non era un…
ODDIO!” esclamò sbigottita
Naminè, coprendosi la faccia con le mani,
imbarazzatissima “HO VISTO KAIRI
FARE
L’AMORE CON QUEL DRAGON?! CHE
FIGURACCIA!”
“CO-COSA?!”
fu la risposta di Roxas, altrettanto senza parole “Kairi ha fatto sesso con…?”
“NON ABBIAMO TEMPO PER QUESTO!”
L’urlo
del
governatore namecciano fece trasalire tutti i presenti. Era
letteralmente
diventato un altro. Non l’avevano mai visto in quello stato.
“Naminè!”
la richiamò all’attenzione Cargoth “Perché ti sei
messa ad urlare prima? Cosa
significa che è successo qualcosa a Kairi?”
“Era…
era come se un’altra persona a lei cara fosse morta!”
Difficilmente
un namecciano poteva diventare pallido come un fantasma, ma al viso di
Cargoth
accadde esattamente questo. Era rimasto a bocca aperta, in preda al
panico.
“No… è troppo tardi! Lo hanno
ucciso! HANNO UCCISO DRAGON ORONAR!”
Entrambi
i
Custodi iniziarono seriamente a preoccuparsi. Dragon non si trovava
assieme a
Kairi per andare ad incontrare...
...
oh no!
“Prepariamoci
a partire, Naminè!”
“D’accordo,
Roxas!”
“VOI DUE NON ANDATE DA NESSUNA PARTE!”
dichiarò, però, il governatore Cargoth,
interrompendo bruscamente entrambi i
giovani “COSA SPERATE DI FARE? SIETE
A
GIORNI DI VIAGGIO DA GLACIAL 01... NON RIUSCIRETE MAI A RAGGIUNGERE LA
VOSTRA
AMICA IN TEMPO!”
“MA NON POSSIAMO RIMANERE QUI AD ASPETTARE!”
dichiarò Naminè, in preda alla disperazione
“Se non facciamo nulla... Kairi...”
“... mi spiace, ragazzi...”
dichiarò il
namecciano, più distrutto che mai “...
non c’è più speranza per nessuno dei
due...”
Roxas
e
Naminè caddero in ginocchio, in preda alle lacrime.
Kairi era
condannata a morte...
...
non poteva
essere
vero!
“CERCHIAMO
DI RECUPERARE QUANTE PIU’ INFORMAZIONI POSSIBILI! CONTATTATE
I TECNICI DI GLACIAL
01! SUBITO!”
Glacial
01
Unknown
[Force
of Will - BEST OST IN THE WORLD]
Il
mio risveglio fu piuttosto tranquillo. Dopo essere riuscito a compiere
la mia
missione, avevo deciso di rimanere su quel pianeta, in attesa
dell’arrivo di
Dragon e Kairi, preoccupato dall’incontro che avrebbero
dovuto svolgere con l’imperatore.
Affianco
a me, i miei due nuovi, inaspettati compagni stavano discutendo tra
loro, come
al solito, utilizzando una mastodontica radio con la quale cercavamo di
rintracciare i dati di possibili astronavi in arrivo. Si stavano
annoiando,
come me del resto.
-
Ehi, giovanotto... parlami un
po’ di questo
Glacial! E’ davvero così potente come si dice?
–
-
Sì,
Kurama... il suo potere è così terrificante che
farebbe saltare in aria un
intero pianeta! Solo perchè, con la nostra nuova potenza,
siamo riusciti a
colpirlo una volta, non significa che siamo in grado di farlo fuori...
–
-
... se consideriamo che, poi, quel
Dragon Oronar sia più debole di Glacial...
–
-
...
appunto! Non siamo nemmeno ben coordinati! Stiamo insieme solo da pochi
giorni!
–
Mi
avvicinai ai due compagni vicino a me, chiedendo loro.
“Niente,
vero?”
“Ancora nulla...” ammise il
ragazzo,
sconsolato “... eppure dovrebbe
stare già...”
“ASPETTA! ECCO! C’E’ UNA
NAVICELLA IN
ARRIVO!” dichiarò la mia compagna,
euforica “ERA ORA! CE NE HANNO MESSO
DI TEMPO!”
“Allora
ci conviene muoverci... scommetto che Glacial e Malefica cercheranno di
tendere
una trappola ai miei amici!” dichiarai
io, raggiungendo il massimo
della mia forza ed attivando il mio potere oculare...
...
il mio
nuovo
Rinnegan era pronto!
Glacial 01
KAIRI
[Jailbreak
- THE PROMISED NEVERLAND]
Non
ci
riuscii. Dalla mano di Glacial partì uno strano raggio di
colore viola verso
Dragon, trapassando da parte a parte l’ex-generale come se
fosse burro.
Riuscii
a
crearmi un pertugio in mezzo alle macerie dentro le quali ero nascosta,
grazie
al mio Key-Blade. Poi corsi, urlando e piangendo disperata, verso
l’ennesima
persona cara che mi stava lasciando per sempre…
“DRAGON!
DRAGON!”
Lo
raggiunsi e provai ad alzarlo. Aveva un buco proprio al centro del
petto,
grondante di sangue. Era ancora vivo, ma non lo sarebbe stato per
molto…
“E’ tutto inutile…”
mi canzonava Malefica,
avvicinandosi lentamente verso di me “... quell’uomo morirà nel giro
di pochi
secondi… e tu lo seguirai presto!”
Aveva
ragione. Se non agivo in fretta, Dragon sarebbe morto
all’istante.
Dovevo
fare
qualcosa!
Non
c’era tempo di ragionare per
bene…
...
dovevo
usare il
mio istinto!
“AEROGA!”
Quella
fu
la prima volta nella mia vita che utilizzai tutta la Luce presente nel
mio
cuore. Dalla punta del mio Key-Blade fuoriuscì un enorme
vortice d’aria che, con
la potenza di un uragano, raccolse da terra quanti più
detriti possibili scagliandoli
verso Malefica e Glacial. Sapevo che, in meno di due secondi, loro
sarebbero
riusciti ad annullare la mia magia, ma quel tempo mi fu sufficiente per
afferrare sottobraccio Dragon e trascinarlo all’interno di
quello che prima
era il mio precedente nascondiglio.
Riuscii
nell’impresa.
Prima
che
Malefica, con uno schiocco delle dita, annullasse il mio incantesimo,
io e
Dragon eravamo di nuovo ben nascosti e sigillati. Mi accinsi ad usare
un
Energiga su Dragon, cercando di curare quanto più possibile
quella orrenda
ferita. La sua pelle cominciò a cicatrizzarsi e a riformarsi
lentamente sul suo
petto. Quando mi resi conto di non poter andare più avanti,
disattivai la cura.
Ero
riuscita soltanto a rimarginare la ferita, e Dragon non si sarebbe
risvegliato
per un bel po', avendo perso troppo sangue...
... ma era
vivo! Questo era
l’importante!
Tuttavia
mi riconcentrai all'istante. Non potevo rimanere nascosta per sempre, o
Malefica e Glacial ci avrebbero trovato.Dovevo
pensare ad un modo per fuggire da quel pianeta, portando con me Dragon.
Attivai
il
mio Rilevatore. Da quello che lessi sullo schermo, sembrava che
entrambi ci
stessero cercando tra le macerie. Se fossi uscita nel momento
sbagliato, mi
avrebbero senz’altro scoperta.
Dovevamo
sfruttare il vantaggio dell’I-Brooch. Glielo riappesi di
nuovo alla sua
battle-suit, notando se lo fosse tolto.
All’improvviso,
però, il mio Rilevatore cominciò ad emmettere
degli allarmanti suoni…
... altre
forme di vita che si
stavano avvicinando ad una velocità anomala!
Due
di
queste, avevano un livello di combattimento di soli 45, mentre
l’altro… che
strano… perché il suo rilevatore indicava dieci
cifre in tutto per l’ultima
persona?!
“Nove numeri da più di 100 000 ed una da
6100? Cosa significa?”
I
due
sconosciuti con l'aura di 45 si mossero più cautamente,
cercando probabilmente
di non farsi notare…
...
mentre
l’altro si
portò proprio davanti a Glacial e Malefica!
Da
sotto
le macerie, riuscii soltanto a sentire la voce sorpresa e piena di
rabbia
dell’imperatore Glacial…
“Ancora tu… MALEDETTO
CICLOPE!”
Il
mio
cuore perse un battito.
Ciclope…
possibile che…
“In
carne ed ossa!”
Cominciai
di nuovo a piangere, stavolta di gioia.
Sì!
Era lui! Allora
era vero! Dragon non l’aveva ucciso!
Junion era
ancora vivo!
Sentii
i
loro discorsi. Da quanto ascoltai, Glacial e Malefica avevano
già combattuto
contro Junion, e non erano riusciti a catturarlo.
Tutt’altro…
“Mi hai rubato le mie creature… mi hai
rubato
i tesori… cosa siete venuti a fare
tu ed
i tuoi amici demoni?!”
“Tranquillo, Glacial…”
provò a calmarlo
Malefica “...
tu occupati di lui, mentre io vado a cercare e uccidere quella
puttanella da quattro soldi… il cadavere di Dragon ha
lasciato una bella scia
di sangue!”
[Emma's
Theme - THE PROMISED NEVERLAND]
Andai
letteralmente nel panico...
... il sangue!
Come avevo
fatto a non pensarci?!
Malefica mi avrebbe trovata in meno di una decina di secondi!
Dovevo
fuggire dal nascondiglio, e alla svelta...
...e poi
Junion… da solo, contro
Glacial, non avrebbe mai vinto!
I
passi
felpati della megera si fecero sempre più vicini. Io e
Dragon eravamo in
trappola.
Delle
ombre cominciarono ad infilarsi tra le fessure delle
macerie,
avvicinandosi all'ex Generaòe. Fortunatamente per lui, io me
ne accorsi, ed
usai il
mio Key-Blade per sconfiggere gli Heartless immersi in esso. Questi
erano
normali Shadow, per fortuna, e non mi dettero problemi.
Questo,
però, mi fu fatale.
Dopo
aver
abbattuto l’ultimo nemico, sentii il suo freddo respiro
solleticarmi il collo,
e le sue scheletriche e rettili mani afferrarmi i polsi.
Fu troppo
veloce...
...
quella
strega mi costrinse con la violenza a stendermi per terra, a pancia in
giù, ed
il mio Key-Blade cadde per terra dissipandosi. Era riuscita a
materializzarsi
dietro di me grazie ai suoi poteri oscuri. Non me ne resi conto in
tempo...
...ed ora, lei
se rideva sotto i
baffi.
“Non
puoi più scappare… ormai sei mia!”
pronunciò Malefica, mentre provavo
con tutte le mie forze a liberarmi, in preda alla disperazione
“Devo
ammetterlo… quando ho scoperto che sei sopravvissuta alla
strage delle Isole
del Destino, pensai di aver fallito un'altra volta… poi,
però, ho visto il tuo
dolore all’interno di quel campo… per
la prima volta, eri vulnerabile proprio come tutte le persone che
controllavo… per la prima
volta… tu hai ceduto alla tua
Oscurità! L’intero ordine ora è
collassato… l’Oscurità sta annichilendo
sempre
di più la Luce!”
“Non
te la caverai… così facilmente!”
affermai io con tutto l’odio possibile
che potessi provare per quella stronza “Sora
e Riku saranno anche morti… ma non
cederò
più all’Oscurità! Giuro che ti
sconfiggerò… TI SCONFIGGERO’, MALEFICA!”
“Ahahahahah… libera di provarci!”
mi
canzonò lei, stringendo ancora di più la presa,
torcendo il braccio dietro la
mia schiena e spingendo il mio viso per terra...
...
mi
accorsi, con orrore, delle sue reali intenzioni, quando cominciai a
provare
un dolore sempre più forte alla spalla.
Quella
bastarda... non stava
pensando seriamente di spezzarmi il braccio?!
“Quanto sei fragile, mia cara!”
continuò
Malefica, ghignando soddisfatta “Potrei
schiacciarti quando voglio e farti uscire gli organi dai tuoi
orifizi… potrei
spezzarti ogni osso del tuo corpo prima di ucciderti… potrei
perfino
scorticarti tutta la pelle mentre sei ancora viva, proprio come hanno
fatto al
tuo vecchio amico shinobi! Ormai è finita, Kairi…
non vincerai mai contro di me! In cinque anni
io sono diventata sempre
più potente, mentre tu amoreggiavi con Sora e spezzavi il
cuore di Riku!”
“Sta… sta zitta!”
“Che c’è? Non mi sembra che io
stia dicendo
il falso… al contrario!
Mentre io
covavo la mia vendetta verso di voi... tu
troieggiavi e la davi senza pudore a quel bamboccio dai capelli mori!”
“Non… permetterti… non osare…”
“Non ti è bastata la lezione contro Bear?
Te lo posso assicurare… quello
è stato il
giorno più bello della mia vita! Finalmente ho
visto quei due mocciosi
soffrire e morire per essersi intromessi nei miei piani… e tu finalmente hai ricevuto il trattamento che
meritavi! Dimmi un
po’… cosa si prova a perdere
la dignità e l'onore? Come ti sei sentita
quando Bear ha violato per la prima volta le tue difese? Cosa ha
provato il tuo
cuore quando Bear è venuto dentro di te… quando
il tuo corpo non ha retto e lo hai seguito, arrendendoti
definitivamente… non
l’hai mai
raccontato a Paperino e Pippo, vero? Non hai mai detto loro che, ad un
certo punto,
ha incominciato a piacerti, vero?!”
“NON... NON E’ VERO!!!”
“Non mentire, puttana... credi che non lo
sappia? Sono stata presente, quel giorno... ho visto come tutti quei
soldati si
sono divertiti a giocare con te... e so
anche come tu ti sia divertita questa notte con quel cadavere vivente!
La
tua amica Flame aveva ragione... saresti
pronta a tutto pur di sopravvivere! Non sei una vera amica...
sei solo una vacca a cui piace tenere le
gambe aperte!”
“NON PARLARE DI FLAME! TU NON PERMETTERTI
DI...”
[Hunting
in the Black Forest - BEST OST IN THE WORLD]
“Però sarò gentile con te...ti dirò un segreto…
mentre tu e Dragon, in
questi giorni, giravate i vostri pornazzi… Glacial
ha mandato un messaggio radio al nuovo generale Himmur ed ha ordinato
al suo
esercito di preparare un assalto ai mondi oltre il varco!”
“Cos…?! NO! LASCIAMI! NON POTETE FARLO!”
“Lo faremo… eccome se lo
faremo… e non solo! Partiremo da
Glacial 02 tra due
giorni, e prima di ciò… uccideremo tutti i
prigionieri di Hollywood!”
Smisi
all’istante di dimenarmi. Ero troppo sconvolta dalla
scoperta…
Paperino…
Pippo… Clairy… Shiro… i
Namecciani e tutti i detenuti…
…
Flame!
“Ma tu
avevi detto… che li avresti salvati se si fossero uniti
a te... loro non
centrano nulla con noi due!”
“Sei proprio un’ingenua...non
l'hai detto tu stessa alla tua amica credulona?!Credi davvero che l’avrei fatto?!”
mi sbatté in faccia la verità
quella stronza “Ciò che
volevo era
mettere zizzania tra di voi… e ci
sono
riuscita! Sono scoppiata a ridere quando la tua amica pirata
ha teso le mie
lodi…a
proposito... dubito che Flame ti crederà, adesso, dopo che
tu hai
cercato letteralmente di ucciderla!”
Quella
frase bastò ad abbattere ogni mia voglia di lottare, e mi
arresi distrutta. Non
riuscivo più a capacitarmi della mia debolezza. Ormai
singhiozzavo come una
bambina. Per l’ennesima volta nella mia vita, desideravo
soltanto morire e
porre fine alle mie sofferenze.
Sentii
il
potere di Malefica aumentare sempre di più, quasi
soffocarmi. Tutte le macerie
che si trovavano sopra di noi cominciarono a levitare in aria, eravamo
di nuovo
allo scoperto.
“Ma tu non riuscirai a scusarti con lei…
tu
non li salverai… perché
otterrò la mia
vendetta qui ed ora! TI FARO' LETTERALMENTE A PEZZI!”
Sentii
lo
schiocco della mia clavicola...
... la mia
pelle allungarsi e
lentamente lacerarsi...
... vidi le
mie carni aprirsi
millimetro dopo millimetro... senti i miei nervi spezzarsi...
... a nulla
valsero i miei
tentativi di salvarmi o di fermarla...
... tutto
ciò che desideravo... era
che finisse tutto in fretta... che non provassi alcun dolore...
Urlai
come
non avevo mai fatto in tutta la mia vita. Le mie corde vocali
scoppiarono per
lo sforzo immane. Persi completamente il controllo del mio corpo e
lasciai che
il mio dolore scoppiasse senza alcun freno...
...
oddio...
oddio!
No! No! No!
Che mi aveva
fatto?!
O mio Dio!
Dov'è?! Dov'è?!
Non
riuscivo a smettere di urlare e piangere disperata, stringendo
dolorante, con
tutte le mie forze, lo squarcio rimastomi...
...
non poteva
averlo
fatto... perchè?!
Perchè
Malefica?! Che motivo avevi
per farmi questo...?!
No... no...
non può essere... no...
che dolore!
Mio Dio!
Fa male! Fa
malissimo!
Malefica
gettò il mio arto a pochi metri di distanza da noi. Con la
coda nell'occhio, lo
vidi muoversi freneticamente, ancora in preda agli spasmi, come se
questo
avesse vita propria...
... urlai il
doppio di prima quando
il braccio lentamente si immobilizzò, diventando pallido e
glabro come quello
dei cadaveri...
...
morto.
Il
mio
braccio...
...
Malefica... mi aveva strappato
un braccio...
... lei voleva
squarciarmi! Voleva
strapparmi tutte le parti del mio corpo...
... voleva uccidermi!
***
Uccidere...
... Dragon
aveva ragione, cinque
giorni prima.
Quella
parola
aveva un significato molto più profondo e terribile di
ciò che definiva il
vocabolario. Togliere la vita ad un altro essere vivente, simile o
meno. Questa
frase non ti sembra terribile, leggendola così. Nessuno,
tuttavia, riusciva a
spiegare i motivi che spingevano gli assassini a compiere dei gesti
così orrendi.
Per
uccidere non bastava l’odio...
... per
uccidere, iniziai a
comprendere, serviva qualcos’altro, un qualcosa che avevo
già imparato con Flame...
... per
uccidere, dovevi perdere la
tua umanità.
Dragon
ci
aveva visto giusto, quel giorno. Io non ero pronta ad affrontare quella
Malefica.
La megera che avevo sconfitto cinque anni prima era ancora umana...
... quella non
era la Malefica che
avevo battuto...
... quella era
una creatura
spaventosa!
L’ultimo
ricordo che ebbi di quel momento fu proprio la morte del mio braccio.
Nient’altro. Il mio cervello si spense, andando del tutto in
tilt.
Ricordo
soltanto un altro suono, proveniente dal mio Rilevatore… poi
persi i sensi.
Lo shock ed il
dolore furono troppo
immensi da sopportare...
Capitolo 13 *** Capitolo 13: Il pentimento del leggendario Custode e l'impresa del soldato ciclope ***
Kairi e Dragon cominciano a
legare, dopo la notte di passione , ma quando atterrano su Glacial 01,
ad attenderli vi sta una brutta sorpresa..
... Malefica e Glacial si
sono alleati per conquistare i Mondi Nascosti dal Varco Oscuro!
I nostri protagonisti
stanno rischiando seriamente di morire...
... riusciranno a fuggire,
grazie all'aiuto di Junion e dei suoi misteriosi alleati?
Qui, di seguito, il
pulsante OST... e BUONA LETTURA! ;-)
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR
Il
pentimento del leggendario Custode
e l'impresa del soldato ciclope
Glacial
02 – Hollywood Prison
FLAME
[Bunseki
Analysis - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
I
prigionieri di Hollywood ben apprezzarono tutti i segreti
sull’agricoltura
raccontati dai loro nuovi amici namecciani, e ne trarrono beneficio
grazie a un
duro ma soddisfacente lavoro. Tutti quanti si impegnarono, ristabilendo
la loro
salute e recuperando tutte le loro vecchie energie.
Fra
di
loro, però, ancora qualcuno rimurginava su quanto accaduto
cinque giorni prima,
ovvero io. Cominciai a rimanere in disparte da tutti gli altri, immersa
nei miei
pensieri. Ero convinta che, dalla parte del torto, ci stesse ancora la
mia
amica Kairi.
Shiro era
salvo grazie a Malefica…
Dragon aveva ucciso Junion!Perché Kairi non riusciva a
intravedere
quell’unica speranza di salvezza? Perchè lei non
riusciva a credere alla buona
fede di quella donna?
Una
strega
descritta
da Kairi non si sarebbe mai permessa di riportare in vita uno dei
nostri
amici!
Kairi non
voleva seguirci? Peggio
per lei...
... questo
avevo pensato il giorno
dopo la partenza.
Iniziai
a
pagarne le conseguenze anche nel rapporto con tutti gli altri miei
amici. Paperino
e Pippo, dopo quella litigata furibonda, non mi rivolsero
più la parola. Se ciò
era normale con il papero, un tipo molto suscettibile, lo stesso non si
poteva
dire del cane antropomorfo, il cui comportamento mi spiazzò
del tutto.
Tutti
e
due parlavano di quella signora come un demone pari a Glacial... ma il
mio cuore non riusciva a credere alle loro storie!
Fu
con Clairy,
però, che arrivai al culmine dell’esasperazione.
Arrivammo perfino ad insultarci
a vicenda. Ne seguì un altro litigio, nel quale fummo
separate dai namecciani
un’altra volta. Non fui più in grado di sopportare
il tutto.
Le
tirai
un ceffone in faccia...
... me ne
vergogno ancora adesso,
ma non ce l’avevo fatta più...
... sentire
che tutti mi trattavano
come se fossi io, dalla parte del torto, mi aveva fatto sbroccare
definitivamente.
Ero
talmente disperata che, dopo quel gesto, io scappai fuori dal
capannone,
raggiungendo il campo coltivato e scoppiando a piangere orripilata.
Nessuno...
...
nessuno
riusciva
a capire quello che stavo provando!
***
Quella
mattina, Lucama radunò tutti dentro al dormitorio.
Sembrò abbastanza
preoccupato da qualcosa che aveva visto, o meglio, spiato, durante le
riprese
delle telecamere alla Base Militare.
“Ve lo giuro… non ci sto capendo un
accidenti! Tutto l'esercito è in fermentazione! Himmur ha
attivato il
protocollo di Guerra Lampo!”
“Quack!
Cosa significa questo?!”
esclamò incredulo Paperino, cercando qualche
risposta dal suo compagno Pippo, che però allargò
le braccia dubbioso come il
papero.
“Hai
visto altro?” chiese Nail a Lucama, che
scosse il capo affranto.
“Niente
di niente! E’
stata una decisione
presa da poco… non sono nemmeno
riuscito
a scoprire chi stanno per attaccare! Il vice-generale non lo ha detto!”
“Potresti
usare le tue capacità di hackeraggio per cercare
qualcosa…”
“Ci metterò più di trentasei
ore… ne vale la
pena?”
Nail
annuì
convinto.
“Stanno agendo troppo velocemente… noi
Namecciani abbiamo l'obbligo di partecipare a quel protocollo... e loro non ci dicono niente!? Non mi piace!
Mandiamo un messaggio al Capo dei Saggi! Deve sapere quello che sta
accadendo!
Piccolo, Dende… andate ad aiutare Lucama!”
Lucama
uscì di gran passo dal dormitorio assieme ai suoi compagni,
maledicendo
l’intero esercito Kagakuriano.
Non
avrebbe
dormito
per due notti di fila a colpa di quell'emergenza!
Nail,
invece, cercò di tranquillizzare tutti i prigionieri,
informandoli della
situazione e promettendo loro di dare altre notizie qualora fossero
saltate
fuori.
Quella
notizia non mi piacque per niente. Il
dubbio
che l’esercito si stesse preparando ad ucciderci tutti era
improvvisamente
insorto.
***
Third
Person
[Kokoro
o Shirai Shite Iku Yami - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Arrivò
presto la sera, e Piccolo entrò nel dormitorio dei
prigionieri. Il namecciano
chiamò in disparte Nail, chiedendogli di parlare con lui in
privato. Entrambi
uscirono fuori e raggiunsero l’orto, a quell’ora
completamente incustodito...
... e Piccolo
fece al suo amico una
bruciante e scioccante rivelazione!
“Dragon
e Kairi… sono stati attaccati dall’Imperatore?!
Non dirmi che entrambi…”
“Il governatore non lo sa…”
ammise
Piccolo dispiaciuto “… ma
da come ce ne
ha parlato, non sembrava avere molte speranze a riguardo... spero solo si stia sbagliando!”
“Ma
non ha senso! Lord Glacial era molto legato a Dragon e aveva grande
fiducia in
lui! Allora perché ucciderlo?”
“Non è voluto entrare in merito alla
questione… ma sembra che dietro a
tutto
questo ci sia sempre Malefica!”
“Ancora lei…”
esclamò furibondo Nail,
stringendo i suoi pugni per la rabbia.
Povera
Kairi. L’aveva conosciuta solo da un mese, e le era sembrata
una ragazza fuori
dal comune, una gentilissima e caparbia donna che non si era mai arresa
alle
avversità.
Scoprire
che, con tutta probabilità, era stata brutalmente
assassinata, non fu di
certo una bella
notizia.
Tutt’altro…
... e poi
Dragon… il Generale
Supremo, all’apparenza freddo e spietato come il suo
padrone... una delle
ultime speranze per riuscire a sconfiggere Glacial...
...
quasi al
cento
per cento sfumata del tutto!
“Ovviamente, noi gli abbiamo raccontato
ciò
che sta succedendo qui...” continuò poi
Piccolo preoccupato “... e lui ha
detto di prepararci a qualsiasi
evenienza… e riguardo
all’obiettivo
dell’esercito, lui è convinto siano i mondi
nascosti dal Buco Nero, perciò ci
ha chiesto di non rivelarlo ai detenuti!”
“Capisco… però non comprendo
cosa cerchi di
dire avvisandoci di prepararci al peggio... cosa
ne pensi tu, Piccolo?”
“Non capisci, Nail? Significa
che tra due giorni l’intero esercito di Kagaku potrebbe
sterminare tutti i prigionieri di Hollywood! Noi inclusi!”
[Villain
- BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Aspetta… che hai detto?!”
esclamò
scioccato Nail “Per
quale motivo… ma certo!
Se l’intero esercito partirà verso il varco
oscuro... i prigionieri rimarrebbero da soli
con noi! Glacial ha accettato
che fossimo noi a fare da guardia al campo di Hollywood
perchè aveva già
intenzione di ammazzare Dragon... ed il
Generale è caduto in trappola assieme a tutti noi!
Questa storia della
Guerra Lampo era stata programmata da molto più tempo... ed il bello è che non possiamo nemmeno
fuggire, dato che siamo
circondati da decine soldati ai piedi del monte! Non
è affatto una
possibilità, Piccolo… questa
è una
certezza! Gli Yilancar vogliono ucciderci tutti!”
I
due
namecciani non parlarono per più di un minuto, ancora scossi
per quanto
avessero compreso.
“... e
non è finita qui…”
continuò Piccolo, rivelando sottovoce un’ultima
novità “… il
sommo Cargoth ha il sospetto
che, fra i prigionieri, od anche tra noi fratelli, probabilmente, si
stia
aggirando una talpa intenta a mettere zizzania nel gruppo…
un alleato di
Malefica infiltratosi fra noi... e, per
il Capo dei Saggi, questo potrebbe essere il nostro carnefice!”
“Non
dirmelo… tu stai pensando a Flame, dico bene?”
“E’ sicuramente la più
sospetta, dati gli
ultimi avvenimenti, ma non ne sono sicuro... c’è
qualcosa che mi spinge a pensare il contrario!”
“Anche io ho i miei dubbi... allora
sarà meglio indagare!”
affermò Nail al suo compagno allontanandosi da lui
“Non parliamone coi prigionieri o
inizierebbero a colpevolizzarsi a
vicenda! Tu torna da Lucama e Dende. Contattate di nuovo Cargoth e
cercate con
lui una soluzione per far evacuare la prigione... mentre
io penserò a scoprire la talpa!”
Fu
con
quelle parole che i due namecciani si separarono. Piccolo si diresse
verso uno
dei capanni, quello dove Lucama e Dende lavoravano per cercare
informazioni su
quanto stesse accadendo, mentre Nail andò verso i dormitori.
Tuttavia,
nessuno dei due si era accorto di un prigioniero, nascosto non molto
distante
da loro, che aveva ascoltato tutti i loro discorsi...
... una donna
dai capelli
arancioni, isolatasi da tutti gli altri, che era rimasta sbigottita
davanti a
tutte quelle rivelazioni.
***
FLAME
Di
tutte
le notizie che potessi ricevere, in quel momento, quella fu la
più inaspettata
e la più terribile di tutte.
Dragon
era
stato ucciso da Glacial...
... ed anche
Kairi era morta...
...
Kairi era
morta.
Iniziai
a
singhiozzare, orripilata e schifata da me stessa.
Le
avevo
augurato le peggiori sventure in quei pochi giorni in cui non ci
eravamo più
viste. L’avevo creduta una traditrice...
... ed
invece... lei... lei era
morta.
Mi
sentivo
una stupida...
... Paperino e
Pippo avevano
ragione a non parlare più con me...
...
Malefica
era una
criminale senza scrupoli!
Un
dubbio
raccapricciante iniziò ad insinuarsi, tuttavia, nella mia
mente.
Ma
allora...
... se non era
Kairi la traditrice
di cui parlava Shiro...
...
allora chi
era la
talpa?!
Pianeta
di Yen Sid
Third
Person
[Samidare
- NARUTO]
Non
sapevano ancora il motivo per il quale Yen Sid li aveva convocati tutti
quanti
sul suo pianeta. I presenti erano Aqua, Terra, Ventus, Lea, Xion.
Doveva essere
successo qualcosa di molto grave se lo stregone li aveva chiamati
‘con estrema
urgenza’.
“Ora che siete tutti qui…”
disse loro il
vecchio mago, vedendoli tutti seduti attorno alla sua scrivania
“… posso rivelarvi il
motivo per il quale vi
ho convocati qui. Ebbene… sappiate
che
sono riuscito a rintracciare i vostri amici Roxas e Naminè!
Stanno entrambi
bene... hanno raggiunto un pianeta di nome Neo Namecc abitato
da un popolo
molto pacifico, e si sono allenati per fronteggiare le nuove minacce.
Vi
ho
chiamato qui perché desidero che voi li raggiungiate e vi
uniate a quegli
scalmanati...”
Lea
e Xion
saltarono dalla loro sedia, in preda alla gioia. Fra tutti i Custodi,
loro due
erano quelli con i quali i due ex-nessuno avessero creato
più legami, oltre ad
essere i più preoccupati per la loro salute, soprattutto
dopo la loro fuga da
Crepuscopoli.
“E
cosa stiamo aspettando, vecchio?! Non abbiamo un minuto da perdere!”
affermò l’uomo dai capelli rossi con una grinta
che gli era mancata per molti
mesi.
“Stiamo
aspettando l’arrivo di Cid e di tutti gli altri!”
spiegò loro Yen Sid,
prendendoli alla sprovvista.
“Lei intende Cloud, Aerith, Leon, Tifa,
Yuffie… verranno anche loro con
noi?!”
“Si,
Xion… tutti
coloro che vogliono
combattere l’impero di Kagaku e Malefica ci raggiungeranno
esattamente qui, con
una Gummi-Ship di ultimo modello creata da Cid... il vostro amico
è stato
coadiuvato da Merlino, le tre Fate Madrine e anche da Tron nella
progettazione
di quell'astronave, che sarà in grado di viaggiare tra i
mondi di
quell’universo. Voi salirete su di
essa,
raggiungerete Neo Namecc e, da quel momento, seguirete alla lettera
ogni ordine
del Capo dei Saggi, Cargoth!”
“Come desidera signore... ma…”
domandò
dubbiosa Aqua “…
se tutti noi partiremo verso Neo Namecc i mondi resteranno
incustoditi… chi rimarrà a proteggerli da
Malefica o Glacial?”
Yen
Sid
socchiuse gli occhi, abbastanza agitato. La decisione da lui presa, con
tutta
probabilità, non sarebbe stata condivisa da nessuno di
loro...
...
soprattutto dopo quello che
avevano passato per colpa di quell’uomo…
“Glielo
spiegherò io, Yen Sid…”
Quella
voce così familiare riuscì a far tremare tutti,
da capo a piedi. I cinque
Maestri si voltarono alle loro spalle, in preda allo shock, incapaci di
accettare che il loro più grande nemico fosse libero e non
più in prigione.
Master
Xehanort aveva sopportato a fatica la prigionia all’interno
del Regno
dell’Oscurità. Un tempo il suo sguardo avrebbe
fatto tremare perfino gli Dei,
ma ora, nonostante il suo aspetto non fosse per nulla cambiato, i suoi
occhi
ambrati erano spenti. Quella poca vitalità che possedevano
era stata strappata
via dalla monotonia della prigione.
Nessuno
dei cinque ebbe il coraggio di parlare. Tutti avevano provato sulla
loro pelle
le conseguenze delle sue folli gesta. La loro vita e il loro destino
erano stati
segnati dalle azioni di quell’avido maestro…
... ma
qualcosa, dentro di loro, li
spinse a credere che qualcosa fosse cambiato dentro il suo cuore!
Xehanort
si portò affianco a Yen Sid, camminando con le mani dietro
la schiena, nella
sua solita posizione, ed osservò gravemente quelli che, un
tempo, erano stati i
suoi nemici.
“Sento il vostro odio sfiorare il mio
cuore... nemmeno io cerco perdono dopo quello che è avvenuto
cinque anni fa, ma
vi chiedo di fidarvi sia di me che del vostro maestro Yen Sid. Se non seguirete alla lettera il nostro
piano… tutti i mondi che voi
conoscete spariranno per sempre! Entro domani,
l’intero esercito di Kagaku,
guidato da Malefica, attaccherà Radiant Garden e tutti i
pianeti all’interno
della barriera... mentre Glacial
cercherà di uccidere Yen Sid!”
“Ma allora… ALLORA
NON POSSIAMO PARTIRE!” esclamò
Ventus con grinta “Dobbiamo rimanere
qui e proteggere Yen…”
“No!”
lo interruppe però il vecchio stregone “Non
siete ancora in grado di sconfiggere Malefica... nè tanto
meno Glacial! Dovete
raggiungere Neo Namecc proprio per questo motivo... Cargoth
amplierà i vostri poteri, permettendovi di combattere contro
di
loro al massimo della vostra forza! Se rimarrete qui… vi
farete soltanto
uccidere!"
“Allora
cosa farà, Yen Sid?”
domandò lui Terra “Non
può sconfiggere Malefica e Glacial da solo…”
[Response
of Souls - NARUTO]
Solo
a
quel punto, tutti e cinque capirono il motivo per il quale il vecchio
maestro
pelato col pizzetto si trovasse lì.
“Xehanort
combatterà al suo fianco… la aiuterà a
sconfiggerli, vero?” esclamò
incredula Xion, osservando il capo di colui che l’aveva
creata.
Tuttavia,
entrambi gli uomini scossero il capo afflitti.
“Combatteremo contro quei due, questo
senz'altro… ma non possiamo
sconfiggerli, né ora né mai!”
ammise Xehanort “Io e Yen Sid
tratterremo Glacial il tempo necessario a richiudere il
varco creatosi cinque anni fa... creeremo una barriera completamente
nuova,
separata sia da questi mondi che da quelli dove si trovano Kairi,
Roxas,
Naminè, Paperino e Pippo...
così,
nessuno dei due distruggerà i mondi al suo interno! Questo,
però, significa che
tutti voi non tornerete più a casa …”
“Ci
dispiace che lo veniate a sapere così...
all’improvviso...”
annunciò
distrutto Yen Sid “...
ma non ci sono altre alternative per impedire a Glacial e al suo
esercito di distruggere i nostri mondi… questa di oggi
sarà l’ultima volta che
ci vedremo, miei cari ragazzi...
quando la navicella giungerà a prendervi, dovrete dire addio
alla vostra casa… ma lo farete per
proteggerla, ricordatevelo
sempre! Ricordatevi anche di questo vecchio brontolone che vi
rimproverava
troppo spesso per le vostre marachelle… sappiate che vi ho
sempre voluto bene
come dei figli, e che mi mancherete tantissimo...”
Le
lacrime
cominciarono a scivolare lungo i volti dei cinque custodi. Perfino Lea
e Terra,
quelli più scorbutici, non riuscirono a trattenersi nel
piangere.
Quello
fu
davvero un brutto colpo da digerire.
Yen
Sid
sarebbe morto
per proteggerli… per proteggere tutti loro!
“Non
pensate soltanto a me, ragazzi… non avrei mai avuto il
coraggio di prendere questa
decisione senza l'aiuto del 'Maestro' Xehanort...”
ammise lo stregone,
voltandosi verso il suo più grande rivale “... quando sono andato a
parlargli di ciò...
lui ha deciso di sacrificare la sua vita assieme a me, nonostante gli
avessi
dato la possibilità di fuggire e nascondersi!”
“Lei… lei ha fatto questo?”
esclamò
incredulo Ventus verso il vecchio calvo, che però rispose
scorbuticamente.
“Non l’ho fatto di certo perché
sono
cambiato, se è questo che pensate… ho
accettato perché, nonostante avreste potuto uccidermi, voi
mi avete risparmiato
la vita. Sono in debito con tutti voi, anche con Sora, Riku e quella
ragazzina
dai capelli rossi! Non avrei il coraggio di allearmi con
quell’alieno e
quella strega solo per paura di morire... e non ho più
nemmeno intenzione di
mettervi il bastone tra le ruote. Cinque anni fa, voi avete vinto la
guerra, ed
io non ho più nulla a che fare con voi. Non
sarei coerente con ciò che sono se fuggissi via come un
codardo... preferisco
morire per coloro che mi hanno sconfitto e ripagare il mio debito,
piuttosto
che ricommettere gli stessi errori del mio passato!”
Tutti,
nessuno escluso, rimasero colpiti dalle parole di Xehanort. Non si
sarebbero
mai aspettati di sentire quelle frasi uscire dalla sua bocca e
ascoltarlo dette
loro la forza di asciugarsi le lacrime e accettare la decisione di quei
due
eroi... dell'Universo intero da parte di
due eroi!
Fu
Aqua a
parlare per tutti e cinque.
“Maestro Yen Sid… maestro
Xehanort… vi
promettiamo di vendicare non solo le vostre morti, ma anche tutte
quelle di cui
sono responsabili Malefica e Glacial… porteremo avanti i
vostri ideali e li
insegneremo alle generazioni future… racconteremo loro di
quanto voi siate
stati importanti per la caduta di questo impero tirannico…
racconteremo loro del
vostro gesto eroico… tutti e due… da questo
momento… siete degli eroi! Non
sappiamo come ringraziarvi… per tutto quello che avete fatto
per noi!”
Tutti
e
cinque, alzatisi in piedi, si inchinarono davanti ai due uomini. Erano
ancora
in lacrime, ma la possedevano la consapevolezza e la determinazione di
desiderare, con tutto il cuore, di poter cambiare il destino
dell'intero
Universo...
***
[Friends
in My Heart - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
L’enorme
navicella, contenente almeno una sessantina di persone,
atterrò sul pianeta di
Yen Sid, e ripartì, portandosi appresso i cinque Maestri del
Key-Blade. Tutti
loro si voltarono un’ultima volta verso quella torre che, per
loro,
rappresentava un pezzo del loro cuore e della loro vita.
Aqua,
Ventus e Terra si erano ritrovati lì, dopo più di
dieci anni da quella maledetta
battaglia contro Xehanort e Vanitas. Lea e Xion si erano ritrovati
lì, anni
dopo che lei si era sacrificata per salvare Roxas e per permettere a
Sora di
riacquisire i ricordi di Kairi. Era stato Yen Sid ad unire in
matrimonio Terra
e Aqua, ed era sempre stato il vecchio a rendersi conto del sentimento
che
nasceva giorno dopo giorno tra Lea e Xion...
...e poi
Xehanort… anche se non lo
aveva detto esplicitamente, i suoi occhi avevano rivelato loro la
verità.
Con
la
certezza che, insieme, quei due avrebbero fatto rimpiangere a Glacial
il giorno
in cui avrebbe deciso di attaccare i loro mondi, e forse anche il
giorno in cui
era nato, la navicella cominciò a carburare, pronta a
partire...
... sulle loro
guance scivolò
un’ultima fugace lacrima, come una stella cadente nella notte
più oscura, prima
di vedere quella torre sparire per sempre davanti ai loro occhi.
***
Yen
Sid e
Xehanort videro l’enorme navicella sparire lentamente nella
volta celeste,
convinti della loro scelta.
“Un
ultimo rimpianto, Xehanort?”
domandò Yen Sid al vecchio senza capelli
che, con un ghigno quasi rassegnato, ammise dispiaciuto.
“Avrei tanto voluto allenare quella ragazzina
dai capelli rossi… non ricordo mai
il
suo nome, ma fra tutti loro lei è la Maestra del Key-Blade
più talentuosa che
abbia mai visto!”
“Questa mi è nuova… ti ha colpito davvero così tanto Kairi?”
“Ecco…
Kairi… non so
il perché, ma mi
scordo sempre il suo nome! Cinque anni
fa mi fissai troppo con Sora, Riku e tutti gli altri, senza accorgermi
di
lei, e
quando l’ho vista combattere contro le mie copie... rimasi
sbalordito! Era
forte quanto i suoi amici, anche di più credo, e non se
n’era resa minimamente
conto… e poi, la sua tenacia mi ricordò troppo
una mia vecchia amica, che persi
anni fa…”
“Parli
di quella signora… la regina di Radiant Garden…
la moglie di Ansem il Saggio…”
Xehanort
annui nostalgico.
“Kumari…
è sempre stata l’unica a credere che sarei tornato
sui miei passi!
E’ morta vent’anni fa di parto… non ho
mai
saputo nulla del figlio… fino a
quando
non ho visto Kairi!”
Yen
Sid
sorrise comprensivo a quelle parole. Kumari aveva sempre avuto
quell’effetto.
Fu un’allieva della maestra Skull, un’altra Maestra
dalle capacità leggendarie.
Conobbe Xehanort durante un suo viaggio e, invece di combatterlo,
provò a
capire cosa lo spingesse a cercare in maniera così ossessiva
le conoscenze su
Kingdom Hearts. Fu la prima persona con la quale Xehanort decise di
aprire il
suo cuore.
“Ho mentito davanti a quei cinque… la
verità
è che mi sento un verme!Se non avessi compiuto quelle azioni, la
figlia di Ansem e Kumari avrebbe avuto una vita normale e non avrebbe
patito
tutti questi dolori!Desidero
proteggere quella ragazza e tutte le persone che gli stanno
vicino… voglio farlo almeno una
volta, per
perdonarmi di tutte le crudeltà che ho compiuto!”
“Nessuno
te ne fa una colpa, Xehanort, non più... Kumari sa quanto tu
ci tenessi a lei,
e quanto tu ora tenga a sua figlia!
Non a caso aveva scelto te come padrino di Kairi, giusto?”
provò a
rassicurarlo Yen Sid “Ciò
che hai fatto è
deplorevole, vero… ma non quanto ciò che hanno
compiuto Malefica e Glacial,
Xehanort... e non quanto ciò che
faranno
dopo la nostra morte! Tu hai avuto la forza per ammettere i tuoi errori
e il
coraggio di affrontarne le conseguenze, mentre quei due non
l’avranno mai! Sei
diverso da loro… sei il degno erede
del
maestro Luxu!”
Xehanort
annuì, rassicurato dalle parole di quello che, un tempo, era
un amico del suo
vecchio maestro, il potente apprendista del M. o. M., Luxu...
“Già… forse hai
ragione… e te, Yen Sid? Qual
è il rimpianto più grande che hai in questo
momento?”
Il
vecchio
stregone, per la prima volta dopo anni, si mise a ridere divertito.
“Ah… il mio più grande
rimpianto, dici? Non fidanzarmi con nessuna
donna per
più di cento
diciassette anni!”
Anche
Xehanort scoppiò a ridere a crepapelle, e non riuscirono
più a fermarsi. Troppa
era la tensione che stavano accumulato a causa di Malefica e Glacial.
“Già…
in questo siamo molto simili, credo!”
[Treasured
Memories - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Sorrisero
entrambi, prima che qualcuno apparisse davanti ai loro occhi. Era una
giovane donna dagli occhi azzurri, e lunghi capelli neri mossi.
Indossava un dolcevita rosso, una minigonna nera, un paio di lunghe
calze nere e delle scarpe in pelle marroni. Tra le braccia, portava una
piccola bambina di pochi mesi, avvolta in una coperta.
"Yen Sid Sama... maestro
Xehanort... l'abbiamo trovata. Le
chiediamo il permesso di trasferire questa piccola innocente in un
mondo dove nessuno possa torcerle alcun capello"
"Ti ringrazio
infinitamente, signorina Tohsaka... credo che le Isole del Destino, in
questo momento, siano il luogo più sicuro"
confermò lo stregone, chinando la sua testa in segno di
rispetto "Crescete
quella bambina fino al giorno in cui la vostra futura regina non
verrà a reclamarla... ma non fatevi scoprire! E' molto
importante, questo! Se lei dovesse vedervi..."
"Lo sappiamo... faremo tutti molta
attenzione!" confermò la giovane, accarezzando
la piccola che, davanti a quel semplice gesto, cominciò a
piangere "E' essenziale
per la riuscita della nostra missione... anche a costo della nostra
vita, noi la proteggeremo, fino al giorno da lei descitto. Per un'ultima volta, io vi chiedo
il permesso di raggiungere i miei compagni... e vi ringrazio, dal
profondo del mio cuore"
Fu
Xehanort a concederle un ultimo saluto, permettendo a quella misteriosa
figura di andare via, non lasciando alcuna traccia della sua presenza.
"Questa volta mi hai colto alla
sprovvista, Yen Sid..." disse il leggendario maestro allo
stregone, domandandogli "...
chi è quella bambina? Perchè la stai proteggendo?"
Il
più grande Custode del Key-Blade rivolse un ghigno
misterioso al suo alleato, cogliendolo alla sprovvista.
"Si chiama
Hinode. Quella piccola è la Chiave della speranza per un
futuro migliore... fin quando lei vivrà, per Glacial e i
suoi sottoposti non ci sarà nulla da fare..."
E
non solo Glacial, pensò Yen Sid. Lui aveva scoperto tutto.
Sapeva perfettamente da chi proveniva l'ordine di ucciderlo, e aveva
deciso di anticipare le sue mosse.
Pianeta
Neo Namecc
Third
Person
[A
Dire Situation - DRAGON BALL SUPER]
Cargoth
si
era separato da tutti quanti gli altri, rientrando
all’interno della sua casa.
Era troppo scosso per poter fare altro. Dragon era uno dei suoi amici
più cari.
Quando il terrestre decise di raccontargli la sua storia, il namecciano
lo
prese sotto la sua ala e lo aiutò a ritrovare la sua
umanità. Ci riuscì, a suo
modo, ma quello che era successo su Glacial 01 era una punizione troppo
severa
perfino per uno come l’Oronar.
Cargoth
si
morse le labbra, letteralmente in preda al rimorso.
Se
esisteva davvero un colpevole, dietro a tutto questo, era solo lui...
... un segreto
terribile gli
lacerava il cuore...
... un
avvenimento che portò
Glacial a dominare l’intero Universo...
...
un
rimpianto che
si sarebbe portato anche nell’aldilà!
Fu
a causa
di quel segreto che il namecciano prese la decisione di non utilizzare
più le
Sfere del Drago.
Non
per
egoismo…
...
ma per
paura che
l’imperatore potesse venirle a reclamare!
Ormai
Cargoth era consapevole di ciò che sarebbe
accaduto.Dopo
aver
ucciso Dragon,
Glacial sarebbe venuto a reclamare il suo ultimo desiderio,
ciò che aveva
sognato sin dal primo momento in cui era venuto a conoscenza della
leggenda del
Super Sayan…
... realizzare
il sogno di chi era
stato più crudele di lui… sorpassare
Freezer…
...
diventare
immortale!
“SIGNOR CARGOTH! SIGNOR CARGOTH! VENGA NELLA
SALA COMPUTER!”
Un
piccolo
namecciano, nato due anni prima, si fiondò con grande
agitazione all’interno
della sua stanza e si inchinò a suo padre.
“Non ora, figlio mio… ho perso un amico
molto
caro a causa dell’imperat…”
“E’ proprio questo il punto,
signore… DRAGON E KAIRI
SONO ANCORA VIVI! SONO
FUGGITI DAL PIANETA DELL’IMPERATORE E SI SONO MESSI IN
CONTATTO CON NOI!”
Navicella
Namecciana – 1° Giorno –
Viaggio di Ritorno
DRAGON
[Bad
Attention - DRAGON BALL SUPER]
Riaprii
gli occhi, lentamente, ancora intontito. Il ricordo di ciò
che era avvenuto
ancora vagava nella mia mente, e non riuscivo ancora a comprendere come
fossi
sopravvissuto. Mi
guardai il petto. Avevo
una terribile cicatrice fra le mie scapole...
... non era
stato un incubo...
...
Glacial
aveva
davvero provato a uccidermi!
Mi
resi
conto di trovarmi all’interno di una camera da letto, molto
familiare. Non era,
però, quella dell'astronave con la quale io e Kairi
giungemmo su Glacial 01.
Aspetta! KAIRI!
Provai
ad
alzarmi, ma non mi ero ancora ripreso del tutto. Nonostante
ciò insistetti e,
con uno sforzo atroce, riuscii a rimettermi in piedi. Rischiai di
cadere a
faccia in giù, ma usai il muro come appoggio per uscire da
quella stanza.
Capii
dove
fossi finito semplicemente osservando la stanza successiva.
Avevo
ragione a sentirla familiare. Ero
all’interno della mia
navicella namecciana, quella che
Cargoth mi regalò
anni fa per viaggiare in incognito all’interno
dell’impero spaziale...
...
quella che
io
prestai a quel soldato ciclope per viaggiare senza essere intercettato
dai
nemici!
Difatti,
non molto lontano, riuscii a riconoscere la giovane figura di
Junion…
...
il suo
aspetto,
però, era completamente diverso!
Era
diventato più pallido di quanto lo fosse già e
non indossava più il pigiama a
righe, ma un lungo kimono nero con una fascia bianca a cingergli la
vita.
Vicino alla fronte gli erano cresciuti due piccole corna, mentre
l’occhio…
…
per la miseria! Che
cazzo gli era successo all’occhio!? Era viola!
Il
ragazzo
si rese subito conto delle mie condizioni, e si avvicinò di
gran passo per
aiutarmi.
“Dragon!
Non ti sei ripreso! Ritorna a letto!”
“Va nella sala dei comandi…”
gli ordinai
io, deciso “… e pronuncia
la parola
‘Senzu’… la navicella ti darà
un piccolo sacchetto… portalo qui
e dammi ciò che si trova al suo interno!”
Quell’ordine
prese in contropiede l’ex-soldato che, comunque, si
fidò di me annuendo col
capo.
“Va
bene, ma tu siediti! O non arriverai a Neo Namecc!”
Dopodiché
uscì dalla stanza e si diresse verso un’altra
porta, dove io sapevo ci fosse la
sala dei comandi. Nemmeno un minuto dopo, Junion mi raggiunse con il
piccolo
sacchetto in tessuto, all’interno del quale vi erano alcuni
fagioli.
Lui
si
affrettò a darmene uno e a farmelo mangiare.
Il
senzu
fece subito effetto. Nemmeno due secondi dopo, io avevo già
recuperato il cento
per cento della mia forza.
[Kokoro
o Shirai Shite Iku Yami - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“MA
COME?!” esclamò incredulo
Junion, vedendomi saltellare e sferrare pugni
all’aria come se non fosse successo niente.
“Questi
fagioli si chiamano Senzu… li ho trovati su Earth, e grazie
ai namecciani ho
imparato a coltivarli e produrli anche su Glacial 02! Sono in grado di
farti
recuperare tutte le energie!
Ora,
però, rispondi alla mia domanda… dove
è
Kairi?”
Qui
Junion
abbassò il capo, terribilmente afflitto. Temetti il peggio,
quando lui riuscì a
dirmi dispiaciuto.
“Lei…
lei è nell’altra camera! E’
viva… ma Malefica le ha letteralmente strappato il
braccio sinistro. Non si
poteva
più riattaccare, perciò io e gli altri abbiamo
provato a fermare l’emorragia e
a ricucirle la ferita… sta ancora dormendo da
ieri…”
“Portami da lei!”
Anche
stavolta Junion rimase sorpreso dal tono con il quale glielo ordinai,
ma sentì
di potersi fidare ancora una volta di me ed obbedì
all’istante.
Dieci
secondi dopo, eravamo dentro la camera di Kairi.
Non
era da
sola. Un altro Junion, probabilmente una copia, stava continuando a
monitorare
le sue condizioni da un computer, mentre altre due figure, a me note,
erano
comodamente in piedi, appoggiate al muro.
Le
riconobbi all’istante...
... erano i
due cyborg che trovammo
su Earth!
***
Ricordavo
quel giorno come se fosse ieri. Quei due ci raccontarono di aver ucciso
tutti
gli abitanti di quel pianeta senza alcuna pietà... ci
dissero che avevano non
solo conosciuto i sayan, ma che furono perfino in grado di sconfiggerli!
Mi ricordo
ancora quel giorno…
perché in tutta onesta, io e Glacial non fummo in grado di
sconfiggerli
correttamente.
I
tecnici
all’interno
dell’astronave sfuttarono una delle nostre armi belliche
più potenti... un
raggio elettro-magnetico paralizzante tale da riuscire a bloccare i
loro
movimenti e disattivarli!
Meglio
che
non vi dica cosa fecero di loro i soldati Kagakuriani…
***
[Freezer
is Free - DRAGON BALL SUPER]
Entrambi
si voltarono. Non erano cambiati di una virgola da allora. I loro occhi
color
ghiaccio si posarono disgustati verso di me, colui che li aveva
catturati.
Forse
mi
avrebbero ucciso lì, se Junion non li avesse rassicurati
sulle mie intenzioni.
Comunque,
rispetto ad allora, nessuno dei due sarebbe stato in grado di farmi
fuori.
Gran
parte
dei loro poteri, infatti, era stata dissipata dai nostri scienziati
subito dopo
aver condotto i loro corpi all’interno dei nostri laboratori.
Si scoprì che, in
realtà la base di quei robot era biologica, e che entrambi
avevano lo stesso
sangue e la stessa parentela. La loro potenza era conseguenza di una
batteria
nucleare, che permetteva loro di non stancarsi mai. Fu questa ad essere
ridotta
di volume dai nostri scienziati, rendendo quei due cyborg forti
‘solo’ quanto
uno Yilancar, ma non di più.
C-17
e C-18,
così si chiamavano, vennero rinchiusi all’interno
di una capsula ed usati come
guardie della reggia di Glacial. Ciò che li differenziava
tra di loro era il
sesso e il colore dei capelli. C-17 era un ragazzo dai capelli neri,
mentre C-18
era una ragazza dai capelli biondi.
***
[Kimimaro's
Theme - NARUTO]
Non
mi
curai di loro. Se si trovavano lì era perché si
erano sicuramente ribellati a
Glacial, perciò mi convinsi che ci avrebbero aiutato senza
fare troppe storie.
Al
contrario, ero preoccupato per Kairi. Le sue condizioni sembravano
tutto tranne
che perfette. Attaccata a diverse flebo, stava perfino subendo delle
trasfusioni di sangue; doveva averne perso molto, dopo la perdita del
braccio.
Mi
concentrai sulla ferita. Era cicatrizzata e non perdeva più
sangue, per
fortuna, ma era ricoperta da pus. Kairi stava soffrendo molto, vedendo
le
continue smorfie che produceva.
Mi
vennero
in mente bruttissimi ricordi…
... mai avrei
immaginato di vedere
di nuovo una persona così importante per me su un lettino
d’ospedale…
... ed in
quelle condizioni, per
giunta!
Il
mio
gesto fu istintivo. Colto dal desiderio di guarirla, presi un altro
Senzu dalla
tasca e cominciai a masticarlo. Poi mi avvicinai a lei, le aprii la
mandibola con
le dita e gli passai i rimasugli del fagiolo da bocca a bocca. Non
potevo permettermi
di darglielo per intero, o rischiava di soffocarsi mentre era svenuta.
Ovviamente,
Junion rimase scioccato vedendo il mio gesto, ma non
protestò. Sembrava avesse
intuito cosa stessi facendo.
Per
fortuna, la mia idea funzionò.
Il
colorito di Kairi tornò alla normalità, mentre la
ferita cominciò a
rimarginarsi del tutto. Purtroppo, lei non avrebbe mai più
riavuto il braccio
ma per come erano andate le cose, era
già un miracolo perfino
essere riusciti a sopravvivere.
La
copia
di Junion, prima di dissolversi, mi aiutò a staccare tutte
le flebo e le sacche
del sangue, per permetterle di recuperare la sua piena forma.
Fu
solo
dopo ciò che lei riaprì lentamente gli occhi. Provò
ad alzare il busto, ma
per poco non cadde dalla parte del braccio
mancante. Prontamente
Junion intervenne evitando che Kairi si facesse male. A quel punto lei,
penso
io, si rese conto di non avere più
l’arto.Si
voltò verso la sua spalla
sinistra. Non erano più rimaste cicatrici, ma soltanto un
piccolo moncherino che
si muoveva con grande fatica.
Rimase
a
fissare quel punto per diversi minuti, forse incapace di accettare
l’irreparabile.
Poi
Junion
cominciò a spiegarci.
“C-17 e C-18 vi hanno trovato vicino alle
rovine... tu, Dragon, eri riverso per terra, svenuto, mentre Malefica
teneva
Kairi per terra e le strappava il braccio… sono
riusciti a intervenire prima che quella strega vi uccidesse per davvero
e vi
hanno portati in salvo! Io mi sono occupato di tenere a bada
Glacial mentre
loro due vi salvavano... se fossimo
arrivati anche solo un secondo più tardi, a
quest’ora sareste morti!”
“Penso
fosse impossibile pensare al braccio di Kairi in quel
momento… non c’era
abbastanza tempo...” compresi io
avvicinandomi a lei ed accarezzandole
dolcemente la guancia.
Solo
in
quel momento sembrò rendersi conto della mia presenza. Si
voltò di scatto verso
di me, spaventata, e qualcosa sembrò incrinare la sua
maschera impassibile,
perché si gettò tra le mie braccia, singhiozzando
pesantemente.
“Sei...
sei vivo... ci siamo salvati… il mio braccio…
quella strega mi ha…”
“Lo so… è tutta colpa mia...
non ho saputo
proteggerti...” ammisi io, cercando in tutti i modi
di non piangere davanti
a lei.
Poi
mi
voltai verso Junion e i due cyborg. Il ciclope era ancora sorpreso dal
modo in
cui noi due stessimo vicini, ma cercò di non darlo a vedere;
così anticipò la
domanda che stavo per porgergli.
“Ho
raggiunto il pianeta Kaguya sei giorni dopo essere partito dalla base
militare
di Glacial 02... avevi ragione! I Cercoteri hanno accettato senza
pensarci due
volte ed ora sono il Jinchuuriki di tutti e nove i Demoni delle Code!Grazie a loro, due settimane fa sono stato
in grado di infiltrarmi su Glacial 01 ed entrare nel palazzo
dell’imperatore...
e avevi ragione anche sul gene Sayan… Glacial
lo teneva nascosto dentro una stanza, con i cyborg a fare la guardia!”
“Quindi
ora hai il gene?!”
Junion
estrasse dalla tasca una piccola fiala contenente un denso liquido
rosso. Io ne
avevo viste troppe di quelle boccette per lasciarmi fregare.
“E’ già mischiato con lo
Yilar… Glacial era
troppo sicuro di se! Brutto bastardo doppiogiochista!”
Ero
raggiante di gioia. Ero sicuro che quel giovane soldato ci sarebbe
riuscito. Costui
era tutto
tranne uno che mollava alla prima fatica.
“Sai
il motivo per il quale Glacial abbia attaccato
l’aeroporto… dico bene?”
chiesi io a Junion, che annuì disgustato.
“Era
furibondo per aver perso il gene del Sayan… e si
è sfogato con tutte quelle
persone! Avrei voluto fare qualcosa, ma loro…”
Junion indicò i due
androidi “…
mi hanno fermato prima che facessi qualche sciocchezza. Saremmo partiti immediatamente, se non
avessimo saputo del vostro arrivo. Perciò
vi abbiamo aspettato… ed il resto lo sapete già!”
Mi
voltai
verso i due cyborg.
“Se vi trovate qui… presumo sia per
combattere contro Malefica e Glacial, giusto?”
“Questo è tutto da vedere, pelatone!”
negò invece C-18, con indifferenza “Siamo
qui solo perché ne abbiamo approfittato per scappare da quel
pianeta… appena atterrati, noi ce
la filiamo!”
“Non
avete alcuna voglia di vendicarvi di quei due?”
“Non possiamo farlo, grazie
a te e ai vostri scienziati!”
ammise C-17,
frustrato “Ci avete indeboliti
troppo…
ora non saremmo nemmeno in grado di sconfiggere quel Crilin…
e la cosa mi dà fastidio dato che
mia
sorella si era presa una cotta per lui!”
“Ancora con questa storia?!”
esclamò la
ragazza dai capelli biondo platino “E’
stato un momento di debolezza… tu
non ne
hai avuti con quella ragazzina, quella Videl?”
“Io volevo solo divertirmi… sei tu quella
che
voleva avere un bambino! Come è che dicevi? ‘Mi
sono rotta di fare ciò che voleva Gelo! Voglio avere una
vita
normale!'”
I
due
fratelli continuarono a bisticciare come bambini, mentre io e Junion li
osservavamo allibiti…
...
Crilin?
Videl?
Bambini? Gelo? Ma di chi stavano parlando quei due?
[Kairi's
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Solo
dopo
ci accorgemmo che Kairi stava ridendo divertita.
Se
ne
accorsero anche C-17 e C-18, che si voltarono verso di lei e le dissero
con tono
minaccioso.
“CHE HAI DA RIDERE?!”
“Scusa…
ma mi avete ricordato due persone che litigavano allo stesso modo!”
ammise però lei, con sincerità “Si vede che vi volete
davvero molto bene!”
I
due
cyborg rimasero leggermente sorpresi dalla risposta di Kairi, e
distolsero il
loro sguardo dal suo, imbarazzati.
“Kairi, come ti senti?” le
domandai io,
preoccupato.
“Devo…
devo abituarmi all’idea…”
ammise lei con sincerità toccandosi il
moncherino “… ma almeno
non sono morta… sembra che
l’aldilà non faccia per me!”
Emisi
un
sospiro di sollievo. Sembrava
stesse un po’
meglio. Meno male.
Dovevo
aiutarla
fin quanto mi era concesso e anche oltre!
Kairi
tornò a guardare la sua spalla sinistra solo per qualche
altro secondo, poi si
alzò di scatto e domandò a Junion.
“Dove
siamo diretti?”
“Su
Neo Namecc!” rispose il ciclope
tranquillamente “Cargoth
vuole accertarsi che voi
stiate…”
“Su Neo Namecc? Un momento…”
cominciò a
dire lei, prima di urlare a voce alta e spaventarci tutti “NO! DOBBIAMO PRIMA RAGGIUNGERE GLACIAL 02! MALEFICA
VUOLE UCCIDERE
TUTTI I PRIGIONIERI ED ATTACCARE I MONDI OLTRE IL VARCO OSCURO!”
[The
Sealed Kingdom - BEST OST IN THE WORLD]
“Asp…COSA?!
I NOSTRI AMICI SONO IN PERICOLO?! NON ABBIAMO UN MINUTO DA
PERDERE!”
La
rivelazione accese un campanello d’allarme nel mio cervello.
Possibile
che…
...
solo
allora
compresi tutto il loro piano… ma certo!
Era
a questo
che puntavano! Loro
volevano che io e Kairi raggiungessimo Glacial 01 non solo per
ucciderci, ma
per impedirci di andare a salvare i detenuti ed i namecciani!
Peccato
che
non
avessero fatto i conti con Junion e i due cyborg. Pensavano
l’avessi davvero
ucciso, e questo errore di valutazione sarebbe loro costato caro!
“Quanto
tempo è passato dalla nostra partenza?”
domandai io al ciclope, ma fu C-17 a rispondermi.
“Un giorno...
se dobbiamo raggiungere Glacial 02… Junion, quanto ci
potremmo mettere?”
“Un altro giorno!” rispose
Junion,
portando Kairi ad agitarsi ancora di più.
“MA L’ESERCITO PARTIRA’ DOMANI!
NON FAREMO
MAI IN…”
“Avviso ai passeggeri. Una navicella
spaziale sconosciuta chiede di potersi mettere in contatto visivo con
voi.
Accettare la richiesta?”
Junion
e
Kairi si guardarono confusi tra loro, ma io decisi di accettare la
richiesta.
Glacial e Malefica non potevano mettersi in contatto con noi attraverso
tecnologie namecciane. Gli unici in grado di farlo erano proprio gli
abitanti
di Neo Namecc.
Difatti,
da uno schermo apparso davanti a noi, apparve l’immagine del
governatore
Cargoth in carne ed ossa!
“DRAGON!
KAIRI! SIETE ANCORA VIVI!”
Gli
alzai
il pollice all’insù per conferma.
“Sì,
Cargoth! Stiamo tornando su Glacial 02 per fermare il genocidio dei
prigionieri!”
Tutti
si
voltarono verso di me, increduli. Poi
Kairi
mi gettò il braccio rimanente sul collo e mi
baciò felice, con una passione e
una focosità che mi lasciarono senza fiato…
...
lasciando
ovviamente il povero Junion letteralmente senza parole!
Solo
a
bacio concesso, voltandosi verso il ciclope, Kairi si
ricordò di non averne
parlato con nessuno prima, e divenne rossa come un peperone. Lei
cominciò a
raccontare a Junion tutto ciò che era accaduto durante la
sua assenza, mentre
io mi concentrai su Cargoth e sulla sua reazione alla mia risposta.
“CHE
HAI DETTO? NON SE NE PARLA, NON ANDRETE SOLO VOI! VI FARO’
ACCOMPAGNARE DAI
NUOVI ARRIVATI!”
“Nuovi
arrivati?” domandai io non comprendendo.
“Amici
della ragazza che ti ha baciato!”
mi spiegò il mio amico,
richiamando all’attenzione Kairi e lasciandola stupefatta
“Sono
arrivati con una
navicella impressionante, costruita con la magia… sono in
grado di
tele-trasportarsi da un punto dell’universo
all’altro in pochi secondi!”
“I miei amici… i miei amici sono venuti
ad
aiutarci!” esclamò felice lei,
saltellando come una cavalletta per la
felicità.
Finalmente
dopo molti mesi avrebbe rivisto le persone a cui voleva
bene. Io
ero
altrettanto felice per lei. Quella povera ragazza si meritava tutte le
gioie
dell’universo dopo quei momenti da incubo che l'impero, me
compreso, le aveva
fatto passare.
“Allora
è perfetto!” esclamai io con
decisione, facendo poi un’ultima domanda a
Cargoth “Riesci
a metterti in contatto con qualche namecciano di Glacial 02?”
“Certo!
Non sarà difficile contattare quel fissato di
Lucama… perché?”
Mi
era
appena venuta un’idea su come allontanare i prigionieri dal
carcere di
Hollywood, ed ero sicuro avrebbe funzionato.
“Ascoltami attentamente, Cargoth… voglio
che
quella navicella atterri su Glacial 02 domani mattina alle cinque
precise,
all’interno del carcere di Hollywood! Dobbiamo portare via
tutti i prigionieri,
prima che li uccidano tutti… avvisa anche i tuoi compagni di
ciò che sta per
succedere! Più siamo rapidi, più facile
sarà salvare ogni innocente! Noi
atterreremo subito dopo, per porre fine all’esercito di
Kagaku!”
“SEI
FUORI DI TESTA?! SIETE SOLO IN CINQUE! NEMMENO TU DA SOLO PUOI
SCONFIGGERE
L’INTERO ESERCITO IMPERIALE!”
“Ci sottovaluti, Cargoth… ma se ti
può
tranquillizzare… esiste qualcuno su Glacial 02 che potrebbe
sconfiggere
facilmente anche una strega come Malefica…
qualcuno che è rimasto in letargo per
vent’anni… colui che mi ha aiutato, un
tempo, a sterminare tutta la mia razza…”
Tutti
sgranarono gli occhi, incerti.
Non
avevano idea della difficoltà con la quale avevo preso
quella decisione, ma era
necessario per permettere a tutti i prigionieri di
sopravvivere…
... e a tutti
i colpevoli di essere
fermati prima che la situazione degenerasse nel peggio…
... ed ero
pronto perfino a
riaprire gli scheletri del mio armadio…
…
o
peggio ancora…
riaprire la tomba del signore dei vampiri!
Una cosa era
sicura… io non avrei
avuto alcun rimpianto!
“Non sarei mai voluto arrivare a tanto…
ma
non ho altra scelta… devo affidarmi un’ultima
volta ad Alucard e Seras!”
***
Ebbene
sì, l'ultimo anime/manga
aggiunto a questo crossover è Hellsing, l'opera di Kota
Hirano! Per chi conosce
già questo manga, può averne percepito qualche
spunto due capitoli fa durante
la confessione di Dragon. Per chi non lo conoscesse... potete stare
tranquilli,
perchè prima di far entrare davvero in scena i miei
personaggi, farò un breve
riassunto della storia per non lasciare nessuno con grossi dubbi.
Però, il mio
più grande consiglio è quello di leggerlo, non
tanto per stare al passo col mio
racconto, quanto per il fatto che questo manga non ha nulla da
invidiare a
quelli che ho già utilizzato ;-)
EDIT 11 - 01 - 2020 : In questo
capitolo c'è stata un'aggiunta, riguardante la bambina che
è stata recuperata da Yen Sid. Sappiate che questa
sarà molto importante per la seconda storia che sto
pubblicando in questo momento, ovvero Golden Bullet - The Hunter
Warrior!
Il
prossimo aggiornamento sarà tra
sabato 12 e domenica 13 agosto. Ci vediamo al prossimo capitolo!!
Capitolo 14 *** Capitolo 14: La talpa esce allo scoperto! Risvegliati, Re dei Vampiri! ***
Per
fortuna, Dragon e Kairi sono riusciti a fuggire, ma il prezzo che sono
stati costretti a pagare è stato abbastanza alto,
soprattutto la ragazza che ha perso il suo braccio sinistro.
Nel
mentre, tutti i vecchi amici di Kairi vengono invitati da Yen Sid a
partire alla volta di Neo Namecc, dove dovranno ricongiungersi ai loro
amici Roxas e Naminè, per prepararsi alla tremenda battaglia
contro l'esercito di Kagaku.
Yen
Sid e Xehanort decidono di restare nel mondo dello stregone, in attesa
dell'arrivo di Glacial e consapevoli di andare incontro a un tremendo
destino. Una piccola speranza, tuttavia, nasce quando i due uomini
vengono incontrati da una giovane donna, la signorina Tohsaka, in
compagnia di una piccola bambina.
Chi
sarà mai questa piccola?
Dragon
e Kairi faranno in tempo a raggiungere i prigionieri di Hollywood?
Qui
di seguito, il pulsante delle OST... e BUONA LETTURA! ;-)
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR
La
talpa esce allo
scoperto!
Risvegliati, Re dei Vampiri!
Glacial
02 – Ore 4.30 – Hollywood
Prison
Third
Person
[False
Transmigration of the Soul - FATE OST]
La sera
precedente, i namecciani di Glacial 02 ricevettero un video-messaggio
da parte
di Cargoth. Fu spiegato loro quanto fosse realmente accaduto con
l'imperatore e
Malefica, ricevendo anche rassicurazioni sulle condizioni di salute
dell’ex-generale e di Kairi. Dopodichè, il capo
dei saggi riferì loro tutti gli
ordini di Dragon, assicurando l'arrivo del terrestre a Los Angeles
entro e non
oltre la mattina del giorno dopo.
Tuttavia,
Cargoth ordinò anche di non rivelare la verità ai
prigionieri, poiché ancora
non si era scoperto nulla sulla talpa.
Nail
aveva osservato i movimenti di ciascun detenuto, cercando di cogliere
ogni
spostamento particolare, ma con suo grande disaccordo nessuno si
comportò
diversamente dal solito, nemmeno Flame che si limitò a
raccogliere le verdure,
cenare e mettersi sotto le coperte per addormentarsi.
Tutti i
namecciani rimasero svegli ad osservare i prigionieri. Lucama, Dende e
Piccolo
continuarono invece a controllare i comportamenti dei soldati
imperiali,
attraverso le riprese delle telecamere.
I tre,
durante il pomeriggio, avevano fatto una raccapricciante scoperta...
... poco
fuori
dalla città di Los Angeles, quel giorno, furono fucilati
più di tremila
soldati!
Da
quello che scoprirono, sembrava che i giustiziati non avessero preso
per niente
bene la notizia del ritiro di Dragon Oronar e non fecero nulla per
nasconderlo
al nuovo generale supremo Himmur…
…
che per tutta
risposta aveva deciso di farli tutti fuori!
La
decisione di Dragon stava avendo finalmente le sue conseguenze. Tutti
coloro
che non apprezzavano la tirannia dell’imperatore avevano
cominciato ad agitare
le acque, immaginandosi che l'ex-generale terrestre fosse pronto a
ribellarsi
contro Glacial.
A nulla,
quindi, era valso il discorso finale dell’uomo con la
cicatrice sull'occhio per
placare le acque.
Nail
intuì che non tutti i soldati ribelli fossero stati uccisi,
mentre gli altri
erano sicuramente rimasti intimoriti dalla strage di Himmur, o
quantomeno
furono più saggi rispetto agli altri. Se Dragon fosse
tornato su Glacial 02
prima del tempo, forse questi avrebbero avuto il coraggio di scherarsi
definitivamente
dalla loro parte, dando ai detenuti di Hollywood una grossa mano.
***
Ora, i
namecciani avevano radunato tutti i prigionieri vicino alle
coltivazioni, in
attesa della tanto agognata navicella di cui Cargoth aveva parlato. Gli
unici
assenti erano ancora Lucama, Piccolo e Dende, i tre namecciani davanti
al
computer.
“Direi
che non c’è
più possibilità che vi sia
questa temuta talpa… perciò…”
Questo
pensò Nail prima di avvicinarsi a Slug, uno dei suoi
compagni, ed ordinargli di
tenere d'occhio i prigionieri, mentre lui in persona sarebbe andato a
chiamare
i suoi fratelli.
Il
namecciano raggiunse il capannone nel quale vi erano Lucama, Piccolo e
Dende...
... lo
stesso nel quale, una
settimana prima, Dragon interrogò Kairi prima di partire con
lei verso Glacial
01...
... Nail
venne
istantaneamente avvolto dall’enorme puzza e dallo sgradevole
odore di carne
bruciata... quel marciume!
I
namecciani, in quei giorni, scoprirono che i prigionieri uomini
venivano
castrati senza alcuna anestesia, con lame incandescenti e affilate,
all’interno
di quel posto. Non c’era da sorprendersi se quel capannone
maleodorava di morte
in ogni angolo.
Nail
continuò a camminare per quel corridoio, con il senso di
nausea che aumentava
ad ogni passo. Solo
allora, però, si rese
conto che i suoi sandali poggiavano sul bagnato.Il
namecciano abbassò lo sguardo verso il pavimento, sorpreso,
e ciò che vide lo
fece saltare sul posto, schifato e disgustato.
[Emma's
Theme - THE PROMISED NEVERLAND]
Il
pavimento
era ricoperto di un
denso liquido viola, a lui ben noto, proveniente da sotto una porta
chiusa alla
sua destra...
... era un
laboratorio
scientifico, un luogo nel quale il fetore era molto più
accentuato... la stanza
dove venivano commesse le torture prima del loro arrivo...
... quella
dove si
erano stanziati i suoi fratelli per non essere disturbati!
Lui la
varcò, Ritrovandosi davanti a una scena da film
dell’orrore.I suoi
compagni erano lì
dentro, distesi sopra un tavolo in metallo, con
mani e
piedi ammanettati per impedire loro di muoversi o scappare. Avevano
un
colorito violaceo, gli occhi chiusi, leggeri spasmi, come se
qualcuno li
avesse avvelenati.
Il
liquido viola sparso per tutto il pavimento era il loro sangue, uscito
dai loro
corpi martoriati...
... non solo
erano
stati avvelenati, ma anche torturati! Chi poteva aver compiuto un gesto
così
orribile?
Il
namecciano raggiunse i suoi compagni e li liberò da quella
insulsa trappola,
controllando poi le loro funzioni vitali. Cominciò a
piangere quando si rese conto
che il veleno era circolato per troppo tempo nel loro corpo. Sarebbero
morti in pochissimo
tempo. Era questione di secondi.
Fu a
quel punto che Piccolo riuscì a riaprire gli occhi,
lentamente, voltandosi
verso il suo compagno.
“Per
fortuna… per fortuna sei arrivato…”
“Troppo
tardi, fratello mio… sono giunto troppo tardi per
salvarvi…” si
rammaricò il namecciano, prendendo la mano del suo compagno.
“Non
dispiacertene… non è colpa tua...”
lo rassicurò Piccolo, quasi
arrancando con le parole.
“Chi
ha osato… ti
prego! Dimmi chi ha osato farvi tutto questo! E’
stata la talpa, vero? Come ha fatto ad attaccarvi?! Io stesso ho
controllato le
aure dei prigionieri e dei nostri fratelli!”
“Lucama…
ha ripreso tutto quanto… dal suo computer…”
rivelò Piccolo al suo compagno,
diventando sempre più debole “…
ma non credere
a quelle immag…
COUGH!”
“PICCOLO!”
“COUGH!Ti…
ti prego, Nail… tu solo puoi
capire chi sia il vero…COUGH…il
vero colpevole…COUGH! COUGH!Di
sicuro…COUGH…non
è quello
che…COUGH…ha
ripreso il
comp…il…com…”
“PICCOLO!
PICCOLO!”
Fu tutto
inutile.
Piccolo
aveva esalato il suo ultimo respiro, ed i suoi occhi privi di vita
fissavano
imploranti quelli del suo compagno, il quale non riuscì
più a trattenere il
pianto. Fu solo questione di secondi prima che Lucama e Dende facessero
la fine
del loro fratello. Nail pregò per le loro anime
affinché trovassero la pace
nell’aldilà.
Poi, il
namecciano raggiunse il computer del suo compagno Lucama, ben nascosto
in mezzo
agli strumenti di laboratorio, osservando il contenuto dello schermo.
Per
fortuna, il suo amico gli aveva insegnato le basi dell'informatica,
perciò
riconobbe immediatamente il programma per la registrazione audio-visiva
ancora
aperto sul desktop.
Avrebbe
trovato il
colpevole… lo avrebbe trovato e gliel’avrebbe
fatta pagare per tutto il male
che aveva provocato ai suoi fratelli!
***
Glacial
02 – Ore 4.45 – Carcere di
Hollywood
Third
Person
Slug
continuò a controllare la situazione dei prigionieri, quando
percepì assieme
agli altri che qualcosa dentro al capannone fosse andato storto.
Il KI di
Lucama, Dende e Piccolo era improvvisamente calato, fino ad azzerarsi
completamente alla loro percezione.
La loro
speranza fu che tutti e
tre avessero celato la loro presenza di propria
volontà… perché altrimenti, in
caso contrario, i loro fratelli erano appena morti!
Fu solo
a quel punto che la talpa agì contro di loro. I namecciani
non fecero in tempo ad accorgersi di nulla. Ciascuno di
loro
'scoppiò' letteralmente, spargendo i suoi organi per tutta
la radura. Erano
morti.
La
reazione dei detenuti nel vedere i loro compagni esplodere
improvvisamente
davanti ai loro occhi?
Andarono
completamente nel pallone! Urlarono tutti, terrorizzati alla vista di
ciò che
rimaneva dei poveri alieni verdi, e fuggirono come dei matti verso i
capannoni
per nascondersi!
Solo in
pochi rimasero fuori, completamente immobili, intravedendo una figura a
loro
nota avvicinarsi lentamente. Malefica si ergeva sui cadaveri dei
namecciani,
trionfante e soddisfatta, fissando le facce di tutti coloro che stavano
osando
opporsi a lei. Paperino e Pippo si portarono davanti a tutti, evocando
rispettivamente lo scettro e lo scudo.
La
perfida megera sorrise ancora di più.
“Mi
duole aver agito così di
fretta…”
disse loro Malefica sprezzante “... ma quegli sporchi musi verdi intendevano
tradirvi e consegnarvi direttamente a Glacial!”
“Non
ti crediamo!” gli
urlò contro
Clairy con rabbia “Sappiamo
che stai provando solo a ingannarci! Non cederemo mai ai tuoi
ricatti!”
“Sei
proprio un’ingrata, mia cara
quattr’occhi… il vostro
compagno è in
vita grazie a me!”
“Quack!
Credi che non lo sappiamo?!Abbiamo
visto tutti quello che hai fatto…”
ammise Paperino, perdendo un po’ di sicurezza.
“Per
quale motivo avrei dovuto riportare in
vita un uomo in grado di rovinare i miei piani? Rispondete
a questa domanda?!” continuò
imperterrita Malefica,
additando tutti loro con tono offeso.
“Gaush…
ora
mi sta girando la testa!”
esclamò confuso Pippo, grattandosi la testa
con l’indice della mano.
Malefica
cominciò a divertirsi.
Quegli
idioti ci stavano
cascando per davvero...
... troppo
ingenui per essere
suoi degni avversari…
... troppo
facili
da manipolare!
La
strega lanciò un incantesimo verso il cielo...
... era ora
di
giocare sporco!
[Hunting
in the Black Forest - BEST OST IN THE WORLD]
Sulla
volta celeste comparvero delle immagini che lasciarono a bocca aperta
tutti i
presenti...
“Quelli…
sono Dragon e Kairi…”
notò Clairy, letteralmente scioccata da quello
che stava vedendo “… ma
cosa stanno…
perché si stanno baciando?!E
perché… o mio Dio…perché stanno facendo sesso?!”
“La
vostra compagna vi ha traditi!”
affermò la strega, con un sorriso a trentadue denti
“Una settimana fa, Dragon le ha
promesso la libertà e la ricchezza in
cambio della vostra vita… e lei ha
accettato senza indugiare! Ora Kairi è la donna di Dragon
Oronar!”
“QUACK!
E’ UNA BUGIA! KAIRI NON FAREBBE
MAI
UNA COSA DEL GENERE! LEI NON SI METTEREBBE MAI CON UN UOMO DEL GENERE!”
“GAUSH!
ED ANCHE SE SI FOSSE PRESA UNA COTTA
PER DRAGON, NON CI AVREBBE MAI VENDUTO ALL’ESERCITO!”
“Che
imbecilli… voi stessi l'avete vista
mentre inveiva contro quella povera donna…”
qui la megera indicò Flame,
letteralmente sconvolta da ciò che stava guardando nel cielo
“…
l’unica a capire la mia buona fede!
Dimmi un po’, mio caro ninja…”
si rivolse poi allo shinobi “... cosa
hai pensato quando hai visto Kairi insultare la donna che amavi? Cosa
hai
provato quando quella ragazza senza scrupoli ha disonorato il tuo
coraggio e la
vita che ti ho ridato?”
Shiro
non disse nemmeno una parola, abbassando affranto lo sguardo...
...
ciò lasciò senza parole tutti
i presenti, perfino Flame che si voltò verso di lui,
sbalordita dal suo
silenzio...
... una
presa di
posizione secca e definitiva da parte del ninja di Konoha!
“Come
immaginavo…”
affermò la strega, convinta “…
il silenzio è la miglior risposta che potessi dare, mio
caro… ma non è di certo
finita qui!”
Le
immagini nel cielo cambiarono all’improvviso, mostrando un
qualcosa che lasciò
terribilmente sbigottiti tutti...
... si
trattava dell’attacco
subito da Lucama, Piccolo e Dende!
Ogni
prigioniero
osservò la loro cattura... la loro tortura... il loro
avvelenamento... e
infine, la loro orrenda morte!
Non fu
tanto questo a lasciarli sbigottiti...
... quanto
al fatto che in quelle
scene si vedeva chiaramente il colpevole in faccia…
... tutti si
voltarono verso Flame, il cui sguardo era letteralmente perso nel vuoto.
FLAME
No...
non era possibile.
Come era
potuto
succedere? Io non avevo fatto nulla! Non ero io quella!
Malefica li
stava ingannando...
perchè lo stava facendo?
“Flame…
come hai potuto?” esclamò
Clairy, completamente rivoltata.
“Quack!
Cosa significa questo?!”
affermò
Paperino, a dir poco scioccato.
“Gaush…dimmi che non
è vero!”
supplicò, speranzoso, Pippo verso di me.
La
strega mi apparve accanto, cingendomi disgustosamente un braccio sulle
mie
spalle e rivelando diabolicamente...
“Questa
donna è l’unica che si
è resa conto
della verità… ha capito che i namecciani vi
avrebbero consegnato ai soldati... e
perciò ha deciso di ucciderli tutti!”
No...
non è vero! Perchè stava mentendo?
Cosa
avevo fatto di male a quella donna?
Kairi era
morta... non aveva più
nulla per cui vendicarsi...
... Malefica
non
poteva essere perfida fino a quel punto!
“FLAME!
DIMMI CHE QUESTA E’ UNA MENZOGNA!
TI
SUPPLICO… NON PUO’ ESSERE VERO!”
mi urlò Clairy contro, in preda alle
lacrime.
Le
parole che mi rivolse Kairi, quella sera, mi rimbombarono dentro la
testa.
***
[Carry
Me - BEST OST IN THE WORLD]
- E’
vero,
l’ha fatto… ma tu non la conosci, Flame.
Quella donna è in grado di
corrompere chiunque… è sempre stata
malvagia! Ha cercato di uccidermi
non so quante volte, ed ha anche minacciato i miei amici. Potrebbe
averlo
fatto soltanto per portarvi dalla sua parte, prendendovi in
giro… io non ci
metterei la mano sul fuoco, se fossi in te. Per quanto tu abbia
ragione… Malefica
potrebbe non importare nulla di noi! Il fatto di aver ucciso
Gabor… non
contare solo quello che è stato fatto a Shiro –
- SIETE
VOI CHE STATE DANDO RETTA A UNA STREGA
CHE AVETE CONOSCIUTO UNA SOLA VOLTA NELLA VOSTRA VITA… E TU
VIENI A DIRMI CHE
SONO UN’INGENUA!? TU TI FIDI DI LEI SOLO PERCHE’ HA
SALVATO SHIRO… QUESTA E’ LA
VERITA’! –
- ABBIAMO
FATTO UN GIURAMENTO! STATE AFFIDANDO LA VOSTRA VITA AD UNA DONNA CHE HA
CAUSATO
UNA STRAGE! IO SAREI UN’INGENUA!? STATE SOLO METTENDO A
RISCHIO LA VOSTRA VITA!
IO… COME PUOI, FLAME, CREDERE CHE IO, PAPERINO O PIPPO
POSSIAMO NON TENER CONTO
DELLA MALVAGITA’ DI MALEFICA! CERTO CHE SAREI PRONTA AD
OPPORMI IN OGNI MODO,
RAZZA DI RIMBAMBITA CHE NON SEI ALTRA! -
***
- TU
MI CHIEDI DI COMPORTARMI DA ADULTA?! FORSE
LA TUA MEMORIA STA GIOCANDO BRUTTI SCHERZI… TU TI ERI ARRESA
DAVANTI A TUTTI
QUEGLI HEARTLESS! SEI LA MENO INDICATA A PARLARMI DEL
GIURAMENTO… TU SEI STATA
LA PRIMA A ROMPERLO! E NON SOLO… INVECE DI LIMITARTI A
PROVOCARE QUEL RAGAZZO…
UNO DEI TUOI AGUZZINI… TU TI CI SEI PERFINO AFFEZIONATA! ED
ORA, DRAGON… ORA TI
STAI PERFINO LASCIANDO CONDIZIONARE DA QUEL MOSTRO! E’ QUESTO
IL TUO MODO DI
MOSTRARTI FEDELE A NOI? LA VERITA’ E’ MOLTO
PIU’ SEMPLICE... SEI SOLO UNA
PUTTANA CHE CERCA L’APPOGGIO DELLA FAZIONE PIU’
FORTE! ALTRO CHE AMORE… TU NON
SAI NULLA DI AMORE! SEI SOLO UNA PROSTITUTA MASOCHISTA! –
-
ASCOLTARTI?! MI SONO STUFATA DI ASCOLTARTI,
KAIRI! IO NON HO PAURA DELLE CONSEGUENZE DELLE MIE SCELTE! PREFERIREI
ESSERE
INGANNATA DA MALEFICA E FINIRCI SECCA, PIUTTOSTO CHE ATTENDERE UN
MIRACOLO! PER
CINQUE ANNI HO ATTESO DEI MIRACOLI… sniff… SHIRO
NE HA ASPETTATI SEDICI… sniff…
E TANTI ALTRI MIEI AMICI CI SONO MORTI, QUI, ATTENDENDO MIRACOLI!
Sniff… PREFERIREI
ALLEARMI CON UN DEMONE… sniff… PIUTTOSTO CHE
RIMANERE QUI UN SECONDO DI PIU’! –
- Io
seguirò Malefica, qualunque sia la decisione che
prenderai tu… e non mi interessa essere salvata da nessun
altro… soprattutto
da una falsa amica come te! Non azzardarti mai più a
rivolgermi la parola… per
me sei come morta! –
***
- Mi
dispiace... mi vergogno profondamente di
ciò che ho fatto. Io non ho mai pensato che voi foste degli
idioti senza
cervello… ma continuo a pensare che Malefica voglia soltanto
prendersi gioco di
tutti noi. Ma Flame… tu hai ragione…
non posso decidere per tutti voi.
Malefica ce l’ha con me, e non con voi. Spero…
spero che la vostra decisione vi
possa salvare davvero… e tranquilli. Non riferirò
nulla all’esercito di Kagaku.
A questo punto… sarà mille volte meglio se io
decidessi di rimanere qui e
morire… preferisco morire, piuttosto che tradire la fiducia
dei miei amici…
anche se questo… anche se questo significherebbe mettervi
inutilmente in pericolo.Ma
voglio
ripetervelo, almeno un ultima volta, non come ordine, ma come un
consiglio
da amica…
vi prego! Non alleatevi con Malefica! Non voglio che veniate
controllati
dall’Oscurità… ho visto persone a me
care sprofondare negli abissi e non
uscirne più. E’ vero, Flame…
il giorno in cui Tony è morta, io mi ero
arresa e volevo arrendermi… volevo morire… mi
è bastato un secondo, Flame… solo
un misero secondo in cui speravo di poter rivedere Sora e Riku
nell’Aldilà… un
secondo in cui volevo morire solo per poterli riabbracciare…
ed invece, se non
fosse stato per voi, io sarei diventata un Heartless e sarei diventata
un
burattino di quella strega. Non ve l’ho mai
raccontato… tanti anni fa,
Malefica mi ha strappato il cuore dal petto… mi ero
dimenticata del dolore che
avevo provato quel giorno, della paura che
provai…è talmente atroce che, al
confronto, tutte le torture che ho ricevuto qui me le farei rifare
migliaia di
volte… sembrerà malato, da parte mia…
ma quella è una sensazione peggiore perfino
di tutti gli stupri che ho subito, di tutte le volte che mi hanno
costretto a
fare i miei bisogni davanti a tutti. In quelle situazioni,
almeno, io ero
viva e ne ero consapevole… potevo e posso ancora oppormi a
queste… ma quando
vi viene strappato il cuore dal corpo… smetti di provare
sentimenti… gioia e
dolore non esistono più… non puoi muoverti in
alcun modo… sei invisibile… non
esisti più, ma non puoi nemmeno morire… e la cosa
più brutta è che ne sei
consapevole. Sai di aver perso il cuore, ma non puoi più
riprendertelo… ve lo
posso assicurare, amici miei. Baratterei tutte le sofferenze che avete
provato,
tutte le vostre umiliazioni, piuttosto che farvi provare, anche solo
per un
secondo, quella sensazione agghiacciante. Per salvarmi, i
miei amici hanno
messo a repentaglio le loro vite ed i loro cuori, e quando mi
risvegliai, io…
io mi vergognai di essere loro amica. Malefica è
migliaia di volte più
crudele dei soldati che ci hanno maltrattato… lei non si
limita a giocare con i
nostri corpi o con la nostra dignità… quella
strega gioca con le nostre più
grandi debolezze e le sfrutta contro di noi... lei cancella tutto
ciò che non
le va a genio… lei ti rende il Nulla. Vi
scongiuro… se davvero
accetterete la sua proposta… non dategliela vinta.
Io… io non voglio perdervi…
Flame. Io non voglio perderti. Anche se per te, io non esisto
più… tu sei… tu
sei la mia migliore amica. So che non mi perdonerai mai per…
per aver cercato
di strapparti il cuore io stessa ma… ti
scongiuro… credimi almeno in quello che
sto per dirti. Se tu…se
tu dovessi morire, amica mia…
io non me lo perdonerei mai! -
***
Stavo
tremando da capo a piedi...
…
continuavo a far segno di no
con la testa, disperata...
... cosa
avevo
fatto?!
Era
tutta colpa mia...
... io
avevo
spronato tutti a
credere a quella farabutta. Io mi ero lasciata condizionare dalle sue
tentazioni...
... e Kairi
si era resa conto di
tutto.
Come una
vera amica, lei mi aveva sbattuto in faccia la verità,
comprendendo le vere intenzioni
di Malefica. Io, che mi sarei dovuta fidare di lei, non le avevo
creduto,
facendomi trarre in inganno dalla strega. Quest’ultima aveva
giocato con il
sentimento che provavo per Shiro ed aveva ingannato tutti noi fin
dall’inizio…
…
ed io,
per prima, ero caduta nella trappola mortale.
Mi
voltai verso Clairy, totalmente sconvolta. Avevo litigato anche con
lei…
…
le
avevo tirato uno schiaffo ingiusto…
…
era
finita.
Sapevo
perfettamente a cosa sarei andata incontro. Tutti i miei amici si
sarebbero
scagliati contro di me, soprattutto dopo che avrebbero scoperto della
morte di
Kairi e Dragon. Mi avrebbero uccisa e non avrebbero avuto alcun
rimpianto.
[Is
This What Love Means - BEST OST IN THE WORLD]
“Non
credo lo abbia fatto di sua spontanea
volontà…” provò ad
ipotizzare, Paperino “…
sicuramente le è successo
qualcosa… Flame potrà anche essere antipatica,
ma… quack! Non è un’assassina!”
“Gaush…
dev’essere così…”
esclamò Pippo non dando peso a quelle scene “...lei
è una nostra amica… non ci tradirebbe
così! E’ stata lei a farci promettere di
scappare da Hollywood!”
“Allora
sarà meglio che tutti voi sappiate la verità
orripilante che vi ha nascosto sia
la vostra amica che i vostri amici alieni!”
dichiarò trionfante
Malefica, sghignazzando soddisfatta “KAIRI E DRAGON SONO
STATI UCCISI
DALL’IMPERATORE QUALCHE GIORNO FA! QUEI DUE PUNTAVANO A
DIVENTARE I NUOVI
SOVRANI DELL’IMPERO!”
Quella
conferma fu un’autentica mazzata per tutti. Me compresa.
Quindi
era vero…
…
Kairi
era morta per davvero.
Mi misi
una mano nella tasca, e tolsi qualcosa da essa. Erano i capelli che
avevo
utilizzato, due mesi prima, per cucirmi il mio nome sul pigiama a
righe. I
capelli della mia migliore amica…
…
tutto
ciò che era rimasto di lei…
…
quel
gesto, però, venne notato anche da Clairy, che
iniziò finalmente a capire come
stessero davvero le cose.
Prima
che potessi impedirglielo, Clairy corse verso di me e mi
gettò le braccia al
collo, avvolgendomi nel suo affetto.
“Non
sei stata tu… quelle immagini sono
false…quella
strega sta provando a prendersi gioco di noi, vero?”
Non
riuscii più a trattenermi. La strinsi forte a me, piangendo
come una bambina e
provando, in tutti i modi, a scusarmi con lei.
“Non…
sigh…
non sono stata io… sigh…
credimi… mi
dispiace… sigh…
Kairi è morta… sigh…
è morta a causa mia…”
“LURIDA
PUTTANA!”
“...E
NOI DOVREMMO PORTARLA CON NOI? E’
UN’ASSASSINA!”
“QUESTA
TROIA CI AMMAZZERA’ TUTTI SENZA
PENSARCI DUE VOLTE!”
Eccoli.
Tutti i prigionieri, che avevano visto quelle scene, non potevano
capire la
verità ed ora mi accusavano tutti di essere una spregevole e
crudele assassina.
A chi potevano credere, d’altronde? A Kairi che se la faceva
con un alleato di
Glacial? O a me che ero una sporca omicida?
Avrebbero
tutti
seguito quella megera… questa era la verità!
“QUACK!
SMETTETELA! MALEFICA CI STA INGANNANDO!”
urlò Paperino furibondo ai
suoi compagni, agitando pericolosamente il suo scettro.
Lo
avrebbe usato di sicuro se qualcuno avesse cercato di
uccidermi. Lui era un vero amico, a
differenza mia.
“Ancora
con questa storia?! Sapete che vi dico? Porterò via con me
solo coloro che
vorranno seguirmi!” affermò
Malefica, lasciandomi andare ed apparendo
in mezzo a tutti i prigionieri.
Era
ufficialmente finita. Nessuno ci avrebbe più creduto.
Malefica
aveva vinto.
“E’
arrivato il momento di
scegliere… volete
rimanere qui e farvi ammazzare dai soldati? Oppure vi fidate di me
e…”
“NON
ASCOLTATE QUELLA CIARLATANA!”
***
MALEFICA
[The
Devil - BEST OST IN THE WORLD]
A
gridare, con grande sorpresa da parte di tutti, fu un namecciano. Era
uscito
dal capannone ed il suo sguardo assassino era rivolto verso di me.
Pensavo
di averli uccisi tutti. Credevo che anche quel Nail fosse morto.
Possibile che
la mia magia non fosse arrivata all’interno del capannone?
“Ho
percepito la tua magia, puttana… con me, quel trucchetto non
funziona!”
Nail si
piazzò minaccioso davanti a me, aumentando la sua aura.
Merda…
la sua
energia era troppo potente! Ecco perché non ero riuscita ad
ucciderlo con la
mia stregoneria!
Poi il
namecciano si portò davanti a tutti gli altri suoi compagni,
e rivelò loro la
verità.
“Quelle
immagini sono tutte vere, ma questa
donna le sta usando per ingannarvi! La verità è
che Malefica e Glacial sono
alleati e vogliono ucciderci tutti quanti! Hanno entrambi teso una
trappola a
Dragon e Kairi, e per poco non li hanno uccisi!”
“GAUSH!
UNA TRAPPOLA?!”
esclamò Pippo
sorpreso.
"Un momento...
Dragon e
Kairi hanno fatto sesso per davvero?!"
affermò
senza parole Clairy.
Fu
Flame, tuttavia, a cambiare improvvisamente espressione, facendo al suo
amico
la domanda più importante.
“Kairi…
KAIRI
E’ ANCORA VIVA?!”
“Dragon
e Kairi hanno avuto un rapporto intimo consenziente, figlio della
fiducia che
la vostra amica ha saputo risvegliare nei confronti dell'ex-generale...
non so
cosa provino l'uno per l'altro, ma ciò che conta per voi
è altro! Dragon è
passato dalla vostra parte e l'ordine di farvi evacuare è
partito da entrambi!
DRAGON ORONAR SPODESTERA' IL TRONO DELL'IMPERATORE!”
La
reazione di tutti i prigionieri fu di autentico shock.
Cazzo…
stava andando tutto a
puttane!
“Dopo averci ucciso,
l’esercito avrebbe
attaccato i mondi oltre il varco oscuro e li avrebbe conquistati!”
rivelò ancora Nail “E’
sempre stato
questo l’obiettivo di quella strega… ci
voleva morti perché sapeva che avremmo fatto di tutto pur di
fermare lei e
l’imperatore!”
“QUACK!
VOLEVI ATTACCARE IL NOSTRO CASTELLO
CON L’ESERCITO DI KAGAKU?! VOLEVI UCCIDERE LA REGINA MINNIE E
LA MIA PAPERINA!
QUAAAACK!” starnazzò, furibondo,
Paperino verso di me.
“Per
quanto riguarda i miei fratelli
uccisi… sono stati loro stessi a
dirmi che non è
stata Flame a ucciderli... e ora so chi è il vero
responsabile!”
“Ahahah…
ma davvero, muso verde?” affermai,
sprezzante, fissando minacciosa il
namecciano negli occhi “Cosa ti fa
credere che non sia stata quella donna a uccidere i tuoi compagni?”
Nail,
però, non si fece affatto intimidire dalle mie minacce.
No…
non poteva aver scoperto
anche quell’inganno.
“E’
stato un mio fratello a farmelo
capire...
poco prima di morire!”
rivelò
lui, incrinando tutte le mie certezze “Mi
ha detto di non fidarmi delle immagini… perciò il
colpevole non solo non aveva
il suo vero aspetto... ma non aveva
nemmeno lo stesso KI di Flame! Io stesso ho controllato personalmente
le aure
di tutti i prigionieri e dei miei fratelli durante le ore della tortura!”
Tutti
rimasero sorpresi dalle ferme parole del namecciano.
“Il
colpevole non è nemmeno Malefica, perché non ho
percepito la sua aura durante
questa settimana… ma stranamente qualcuno ne ha una troppo
simile alla sua…
un’aura malvagia e oscura!”
rivelò Nail sogghignando soddisfatto.
Abbassai
lo sguardo, sconfitta.
Mi aveva
incastrato.
“Non
appena si esclude Flame e ricolleghi
tutte le ipotesi… la
verità diventa
molto chiara! Solo una persona, oltre a Flame, è stata molto
vicina a Malefica…
a meno di un metro di distanza...”
Nail
distolse lo sguardo da quello di Malefica e cominciò a
camminare verso una
certa persona...
…
la talpa…
... colui
che aveva realmente
torturato i tre namecciani...
“...
non è così... Shiro Yamanaka?!”
***
FLAME
Immaginatevi
lo shock di tutti i presenti quando Nail fissò e
indicò con furia il volto del
traditore.
“Aspetta…
cosa?!”
esclamò sbalordita Clairy, voltandosi verso il vecchio
shinobi, il cui volto rimase totalmente inespressivo.
“E’
l’unica opzione che
rimane... e tutto combacia alla perfezione!”
affermò con sicurezza il namecciano, avvicinandosi
minacciosamente al ninja “Le tue
qualità ti permettono di copiare
l’aspetto di una persona a tua scelta, oltre che creare una
copia di te
stesso... ieri ero preoccupato di tutti quelli presenti nel dormitorio
e non ho
percepito l’aura della tua copia… per
questo non ci siamo minimamente resi conto delle tue intenzioni!”
“Flame…
mia cara Flame…”
provò ad ingannarmi nuovamente Malefica, provando a
riavvicinarsi a me “… non
crederai mica
alle parole di quel muso verde, spero… non
dopo tutto quello che hai fatto per i tuoi compagni?!
Coraggio… se non dirai
loro la verità, l’uomo della tua…”
“Sta
zitta…”
Le mie
parole lasciarono interdetta Malefica, che ammutolì
furibonda...
... il suo
piano era andato
totalmente in fumo.
Avevano
ragione Kairi e Clairy. Ero diventata cieca proprio nel momento in cui
era
stato toccato Shiro…
…
lo eravamo diventati tutti.
Mi
avvicinai a Shiro e lo guardai malamente in faccia.
“Sapevo
che c’era una talpa in mezzo a noi, dato che avevo spiato
Nail e Piccolo mentre
discutevano tra di loro.
Sono stata
ingannata dalla mia poca lucidità… ma ora posso
scoprire la verità.
Shiro… cosa mi hai detto l’ultima volta
che ci siamo visti noi due, da soli, prima che ti torturassero? Fa
attenzione
alla tua risposta!”
“Ma…
ma
che domanda è questa?” mi rispose
l’uomo, avvicinandosi a me e prendendomi le
spalle con tocco rassicurante “Certo
che
mi ricordo quello che ci siamo detti.Da
stanotte… ti supplico… tienimi tra le tue
braccia. Non lasciarmi da sola… ti
darò tutta la forza di cui avrai bisogno. Rimani con
me… fino alla fine…queste
sono state le tue parole, e le hai pronunciate quando ti rivelato di
essere
mal…”
PUNCH!
Shiro si
piegò in ginocchio, a causa del forte pugno che gli avevo
sferrato sul
diaframma.
“Risposta
sbagliata…”
rivelai a tutti
quanti, attivando furibonda il mio Gear Second.
Che
schifo…
…
avevo dormito affianco a quello
schifoso per quasi un mese…
…
gli avevo permesso di avermi…
…
ed invece ero stata soltanto
usata!
“FLAME!
MA COSA HAI FATTO?!”
esclamò
Clairy, sconvolta dal mio comportamento, ma io non avevo ancora finito.
“E
dimmi, lurido assassino… cosa hai detto, durante la tua
tortura, solo ad i tuoi
amici più cari?!”
Tutti
gli altri prigionieri si guardavano confusi, durante
quell’interrogatorio.
Sapevo perfettamente il motivo. Lui non aveva rivolto alcuna frase, nel
mondo
reale, a parte quella riferita a tutti i prigionieri. Ma io non parlavo
di
questa, e lui se n’era reso conto.
“Ma
di cosa stai parlando?! L’unica frase
che ha detto è stat…”
urlò, spazientita, Malefica, prima di tapparsi la
bocca, basita.
Inutile
dire che tutti si erano voltati verso di lei, confusi.
“Malefica…
tu stavi già
assistendo all’esecuzione
di Shiro” domandò Nail, divertito dal
modo goffo in cui la strega si era
fatta scoprire “Perché
non sei
intervenuta prima? Invece di far torturare Shiro… se davvero
tenevi ai
prigionieri… perché non hai anticipato il Suo
salvataggio?”
La
megera non fu in grado di trovare alcuna risposta.
“Non
poteva farlo… perché
era impegnata ad uccidere Gabor Black, un altro dei nostri
innocenti compagni!” affermai io, sicura
di averci azzeccato “Lei
non sapeva ci fossero delle telecamere all’interno della
stanza di Dragon… lui
stesso ci ha mostrato le immagini! Tutto
quel teatrino era stato architettato fin
dall’inizio… sia l’esplosione del
Trentesimo piano della Fortezza dei Comandanti…
che la tortura inflitta a Shiro! Non è così?”
Nessuno
dei due nemici era in grado di ribattere.
“Però,
il vostro piano non è riuscito perfettamente”
ammise Nail, sbattendo
loro in faccia la verità “Speravate che Kairi venisse uccisa da
Dragon, e che quest’ultimo ammazzasse Junion per davvero,
cosa che non è
avvenuta… perciò, invece di agire fin da subito,
avete atteso che Dragon e
Kairi giungessero su Glacial 01. Anche quello era un vostro piano,
vero? Voi
volevate uccidere anche il Generale Supremo, dato che stava scoprendo
tutti i
vostri tranelli! Ma vi è andata male… Junion
è riuscito a salvare entrambi, ed
ora tutti i nostri amici stanno venendo a prenderci!”
Di tutti
i silenzi, quello che faceva più male era quello di Shiro,
il quale non era
intervenuto nemmeno una volta per ribattere alle nostre accuse.
“Quack…
Shiro… tu ti ricordi quello che ci hai detto, vero?”
“Gaush…
dimmi che Flame si sta sbagliando”
“Lo
vorrei anche io, credetemi…”
ammisi
io, quasi schifata dal voltarmi verso quella carogna “… perché io, a differenza
vostra, ho dato tutta me stessa a quel
farabutto. Non mi sono resa conto di nulla, e lui ha giocato con me in
tutti i
modi che desiderava. Lo Shiro che ho
sempre amato… lui mi avrebbe rimproverato dopo quella
litigata e mi avrebbe
spinto a chiedere scusa... oggi il vero Shiro avrebbe protetto tutti i
prigionieri…
avrebbe protetto me davanti a tutti quanti… e invece
è rimasto muto come un
pesce! Ma tu non potevi difendermi, vero… perché altrimenti ti saresti
smascherato!Nail ha
ragione… non ho ucciso io quei namecciani… sei stato tu! Il vero Shiro è morto un
mese fa! Chi sei in realtà?!
RISPONDI!”
Il ninja
continuò ad osservarmi, impassibile, senza alcuna reazione
in viso…
…
fino a quando non cominciò a
sghignazzare come un pazzo maniaco!
[Emma's
Theme - THE PROMISED NEVERLAND]
Colui
che aveva causato tutti quei problemi tra noi prigionieri, ora, aveva
confessato le sue gesta, senza alcuna vergogna per ciò che
aveva fatto.
“Che…
no, Shiro!” esclamò Clairy senza parole,
rendendosi conto che io avevo
detto la pura e sola verità.
Quella
risata valeva più di una confessione. Era
stato davvero lui. Shiro Yamanaka, o quello che ne aveva preso le
sembianze,
era la talpa tra noi prigionieri.
“Gaush!
Ci fidavamo di te! Perché lo hai
fatto?” esclamò basito Pippo.
“Che
ne è stato della nostra promessa?!
Ci
avevi detto di continuare a combattere per la nostra
libertà! QUACK!”
affermò invece Paperino, cadendo in ginocchio con le sue
zampe.
Nessuno
dei due infatti aveva compreso che quello non fosse il vero shinobi, e
pensavano che il loro compagno li avesse soltanto traditi…
... ed
infatti Shiro si voltò
verso il papero, divertito, e gli rispose con una frase molto
esplicativa.
“Quale
promessa? Perdonami ma non riesco a ricordarmelo!”
Quella
fu la frase più brutta che i suoi amici potessero sentire
dalla sua bocca. Il
suo tono sfacciato e impertinente fu la goccia che fece traboccare il
vaso.
Basta.
Quella pagliacciata era durata anche fin troppo.
“GOM
GOM PISTOL!”
Tutti
quanti rimasero paralizzati nel vedermi colpire l’unico uomo
che amavo, con un
pugno forte a tal punto da far volare il ninja dritto verso il muro del
capannone in legno, sfasciando completamente quest’ultimo.
“L’ultima
frase che Shiro mi rivolse, durante quella tortura, fu di non fidarmi
di
nessuno, nemmeno delle persone che avevo al mio fianco… nemmeno di me stessa… ma
soprattutto… di non fidarmi
nemmeno di lui! La disse
all’interno di un mondo illusorio, nella quale erano presenti
anche Kairi,
Junion, Clairy, Paperino e Pippo… tu
e
Malefica non potevate saperlo, perché non siete mai stati
presenti!Tu
non
sei Shiro… CHI SEI DAVVERO?!”
Dalle assi
di legno distrutte, con grande sorpresa da parte di tutti, non
uscì fuori
Shiro, ma un uomo dalla pelle cadaverica, le iridi degli occhi simili a
quelle
di un rettile, i capelli lunghi e neri. Il vero volto della talpa era
saltato
fuori.
Tutti i
prigionieri trasalirono osservando lo sguardo di quel tipo...
…
si vedeva da un miglio che
aveva ucciso centinaia di vite umane senza provare alcun
rimorso…
…
e lo avevano
avuto per tanto tempo sotto il loro naso!
“I
miei complimenti, ragazza pirata… e
anche
a te, namecciano… in pochi potevano capire la
verità! Il mio nome è Orochimaru…
e sono un alleato della signora Malefica!”
“Cosa
ne è stato di Shiro?” gli
domandò Nail, con rabbia.
“E’
morto poco dopo che Orochimaru entrasse come parassita dentro al suo
corpo!”
affermò Malefica, mentre il suo servo si inchinava di fronte
alla sua padrona "Subito prima
che la tortura cominciasse... il vostro amico è morto poco
prima che Himmur iniziasse la sua tortura. Credevo non avesse la forza
di contattarvi... è stato un grosso errore"
Se
quello che Malefica aveva detto era la verità, allora Shiro
era morto senza patire quelle tremende torture. Grazie a tutti i Kami,
aveva lasciato quel mondo prima di venire straziato da Himmur.
Ciò, però, non cambiava la loro situazione.
“Vi
ho osservato per anni, ad essere sincero,
prima di conoscere la mia signora…”
ammise Orochimaru, scalciando le assi
come se fossero fatte di plastica “…
ho
imparato ogni vostro comportamento,
nell’eventualità si potesse creare una
situazione così vantaggiosa.
Avrei
dovuto fare molta più attenzione, ma ormai non ha
importanza! A proposito,
giovane pirata… niente male io tuo corpicino… ci
saremmo divertiti il doppio se
al tuo vecchio decrepito non gliel'avessero staccato!”
Era
ufficiale…
…
quel viscido essere doveva
soffrire!
“Mancano
pochi minuti alle cinque… io cercherò di
trattenere quel verme e la strega! Voi
scappate prima che sia troppo tardi!”
“Scordatelo!
Non ci muoviamo da nessuna parte senza di te!”
affermò Clairy
mettendosi di fianco a lei.
Venne
seguita a ruota da Paperino e Pippo che si piazzarono davanti alla
quattrocchi,
già armati.
“Tu
vai insieme a tutti gli altri... non puoi combatterli!”
la avvisò Pippo
con decisione “Gaush! Questi due
sono
troppo pericolosi per te!”
“Ma…”
“Tranquilla
Clairy... va tutto bene!”
la
rassicurai, con dolcezza “Ho già perso l’uomo che
amavo… non posso
perdere un’amica preziosa come te!”
“Rimarrò
anch’io con loro!”
affermò senza alcuna paura Nail, portandosi di
fianco alla pirata “Quei due
pagheranno
per aver ucciso i miei fratelli!”
Clairy
osservò affranta la nostra determinazione, ma sapeva che
avevamo ragione. Sarebbe
stata soltanto d’intralcio se fosse rimasta a combattere
assieme a noi.
“Porta
i prigionieri vicino all’entrata
del
carcere!” le ordinò Nail, perentorio
“Fra
meno di un minuto apparirà la Gummi-Ship che vi
porterà via da qua! Da questo
momento la responsabilità di proteggere i nostri compagni
è tua!”
“Si…
d’accordo! Non fatevi ammazzare! Dobbiamo fuggire tutti
insieme!” disse
loro Clairy, raggiungendo gli altri prigionieri e dettando loro i nuovi
ordini.
Ce
l’avremmo fatta. Saremmo fuggiti tutti insieme.
“E’
tutto inutile!” li avvertì
Malefica mentre i detenuti si allontanavano
dal luogo dello scontro “Glacial un
giorno riuscirà a trovarli… l’universo
è
già ai nostri piedi!”
“Sei
tu che ti sbagli!” affermò con
convinzione Nail “Voi ci
temete… ci volete morti
perché avete paura di fallire per mano nostra! Dragon, Kairi
e Junion
raggiungeranno presto questo pianeta! Oggi è il giorno della
battaglia finale!”
“Sei
troppo sicuro di te, mio caro muso verde!”
lo sbeffeggiò Malefica prima
di voltarsi verso il suo compagno Orochimaru “Prima
di sconfiggere me… perché
non provi ad affrontare uno degli shinobi più potenti mai
esistiti su Kaguya?”
“Con
molto piacere!” accettai io
la
sfida, con il Gear Second ancora attivo.
Malefica e
Orochimaru contro me,
Nail, Paperino e Pippo… chi l'avrebbe spuntata?
Glacial
02 – Ore
5:00 – Carcere di
Hollywood
CLAIRY
[Norman's
Theme - THE PROMISED NEVERLAND]
Cominciammo
a sentire i suoni della battaglia mentre varcavamo l’ingresso
del campo di
Hollywood. Tutti ci sedemmo sul prato d'erba dinanzi a noi, in attesa
dell’arrivo della Gummi-Ship. Dieci secondi dopo,
l’astronave più grande che
avessimo mai visto apparve nel cielo, oscurando la vista di tutti i
presenti.
Tutti i
detenuti cominciarono a correre all’impazzata, raggiungendo
l’enorme portone
aperto della navicella appena atterrata. Un’enorme scala
metallica si costruì
davanti all’ingresso, permettendoci di salire
all’interno dell’astronave.
Centinaia di persone, di ogni razza aliena, ci accolsero a braccia
aperte e si
apprestarono a darci cure di ogni genere.
Provate a
pensare a un bambino
che si sveglia di soprassalto dopo aver sognato un incubo. Qual
è di solito la
sua reazione più immediata? Si mette a piangere
finché uno dei suoi genitori
non lo sente e non lo va a consolare. Solo allora il bambino torna a
dormire
molto più sereno. Se poi lo fa dentro al lettone
lo è ancora di più!
Ora provate
a immaginare tutti
quei prigionieri che, dopo anni e anni, si svegliavano da un incubo, io
compresa… un incubo reale, non un sogno… ecco,
ora potete immaginare la nostra
reazione quando capimmo che era tutto finito.
Niente
più lavori forzati, niente
più abusi o violenze…
…
era finita per
davvero! Eravamo liberi!
Mi
guardai attorno, osservando tutte quelle scene strappa lacrime.
Tutti i
miei compagni erano scoppiati a piangere, come i bambini che perdevano
i
genitori pensando di essere stati abbandonati, e poi ritrovandoli a
pochi metri
di distanza.
Io
però,
a differenza degli altri, non versai alcuna lacrima. Lo avrei fatto
solo quando
i miei amici sarebbero tornati dalla battaglia sani e salvi. La prima
domanda
che mi venne in mente, in quel momento, fu se ci fossero dei guerrieri
dentro
l'astronave che potessero raggiungere Malefica per affrontarla e per
aiutare Flame,
Pippo, Paperino e Nail.
Una
donna terrestre dai capelli azzurri, accorgendosi della mia solitudine,
si avvicinò
a me e mi disse dolcemente.
“Ciao,
io mi chiamo Aqua... sembri spaesata, ma non hai motivo di preoccuparti!”
provò a rassicurarmi “Tra
un’ora, quando
la nave avrà recuperato l’energia necessaria per
ripartire, ce ne andremo da…”
“Lei
è una custode del Key-Blade!”
affermai grata, notando l’enorme arma a forma di chiave sulla
mano dell’azzurra
“Lei
è un’amica di Kairi, vero? La prego…
dentro al campo ci sono altri miei amici
che stanno combattendo contro Malefica!”
“Che
cosa?! Malefica è qui?”
“Sì…
i
miei amici la stanno trattenendo… la
prego! Li aiuti!”
“Tranquilla!
Andremo subito a dar loro una mano!” mi
tranquillizzò Aqua, facendomi
sedere per terra “Quanti sono i tuoi
amici? Potresti descrivermeli?”
“Ce…
certo!Sono
quattro...” esclamai sorpresa, prima di
continuare “...
uno di loro è un alieno di carnagione verde… poi
c’è una donna dai
capelli arancioni, che ha il corpo di gomma…”
“ASPETTA!
HAI DETTO IL CORPO DI GOMMA?”
A
parlare fu un’altra signora dai capelli arancioni...
... una
donna il cui aspetto mi risultò molto familiare!
Possibile
che…
“Nami...
ti prego! Trattieniti!”
provò a
calmarla Aqua, ma fu tutto inutile.
“TI
PREGO! DIMMI CHE LA MIA POVERA BAMBINA!
DIMMI CHE E’ FLAME!” la
supplicò quella signora poggiandosi su di me, che
impacciata confermai il tutto.
“Si!
Si…
è lei! Non sarà… mica la madre di
Flame?”
“E’
VIVA! GRAZIE AL CIELO E’
VIVA!
RAGGIUNGIAMOLA E FACCIAMO VEDERE A QUESTI KAGAKURIANI LA POTENZA DEI
MUGIWARA!”
saltò di gioia Nami, raggiungendo di corsa un folto gruppo
di persone, tutte a
dir poco stravaganti.
“Fermi!
Dove pensate di…”
Anche
stavolta le esclamazioni di Aqua si rivelarono inefficaci. Una folla di
persone
inferocita, capitanata dalla probabile mamma di Flame,
piombò all’esterno della
navicella, correndo a perdifiato verso l’interno della
prigione.
“Accidenti
a loro… non dovrei preoccuparmi, ma sarà meglio
che avvisi gli altri e li
raggiunga!” esclamò la
custode, prima di rivolgersi di nuovo a me “Ci
sono altri due tuoi amici lì dentro,
giusto? Avevi detto fossero quattro...”
“Sì…
gli altri due sono un
papero e un cane
che camminano su due zampe… perché
fa
quella faccia?”
“Si
tratta di Paperino e Pippo, vero?! Sono
ancora vivi?”
Confermai,
incredula, annuendo con il capo. Aqua doveva essere una loro amica. Non
c’era alcun
dubbio.
“Come
ti chiami?”
“Clairy...”
“Bene,
Clairy… adesso chiamerò
a raccolta i
miei amici e andrò a combattere… tu
rimani qui, assieme agli altri prigionieri, e non uscire
dall’astronave!
Finché rimarremo qui non potremo permetterci
distrazioni… i soldati si
accorgeranno presto della navicella e la attaccheranno!
Noi faremo tutto il possibile per proteggervi e portarvi in salvo,
è chiaro?”
Annuii
di nuovo col capo, grata alla custode...
... ora mi
sentivo
molto più tranquilla… gli amici di Kairi erano
pronti a dare man forte!
Quando
la Maestra del Key-Blade si allontanò, cominciai ad
avvicinarmi a tutti i miei
compagni, cercando di aiutare quanto possibile i nostri salvatori.Preferivo agire in questo modo ed
essere d’aiuto, piuttosto che lasciarmi consolare. Dovevo
dimostrare quanto forte
fosse il mio carattere.
Aqua si
allontanò velocemente, chiamando a raccolta tutti i suoi
amici e raccontando
loro ciò che aveva scoperto grazie a Clairy.
“I
Custodi vadano ad affrontare Malefica!”
ordinò Leon, ora diventato il
capo dei Rivoluzionari “Io rimarrò qui attorno alla nave per
difenderla! Pensate soltanto a tenere occupata quella
bastarda… fra un’ora
dobbiamo di nuovo partire e non voglio sacrifici inutili!”
“Agli
ordini!”
esclamò Aqua, correndo fuori
dall’astronave accompagnata da Terra, Ventus, Axel e Xion.
“Cloud,
Tifa, Yuffie… preparatevi a uscire fuori anche voi! Dobbiamo
impedire a
chiunque di attaccare l'astronave!”
“E’
ora di menare le mani, gente!”
esclamò raggiante Tifa, sistemandosi guanti, mentre Cloud
prese la sua
mastodontica Claymore dal manico e la sfoderò da dietro la
schiena.
Yuffie,
invece, si avvicinò a Leon e gli ridette la sua Gunblade.
“Cid
l’ha sistemata a dovere!”
annunciò elettrica la ninja “E’
molto più leggera ed affilata di prima!”
“Non
potevo chiedere di meglio!”
affermò
con un sorriso Leon, osservando l’elsa della sua lucente arma
“E' perfetta... ora muoviamoci!”
Leon
riuscì a scorgere Aerith mentre si occupava dei prigionieri
e le ordinò di
rimanere all’interno dell’astronave. Le
comandò, inoltre, di non permettere a
nessuno di uscire fino ad un suo nuovo ordine.
“...
raggiungi Cid ed aiutalo a caricare le
pistole con le Materie e le Magie necessarie! Anche i prigionieri
dovranno
darsi da fare se vogliamo vincere!”
“D’accordo
Leon! Sarà fatto!”
obbedì
Aerith, dirigendosi verso la Sala Comandi dell’astronave.
Leon,
Cloud, Tifa e Yuffie uscirono dall'astronave, posizionandosi attorno ad
essa e
attendendo pazientemente. Dal campo di concentramento di Hollywood si
sentivano
dei boati assordanti, segno che la battaglia fosse molto più
cruenta del
previsto.
“Sicuro
che non serva una mano agli altri?”
domandò Yuffie a Leon parlando
da una ricetrasmittente.
Tutti e
quattro ne possedevano una, con la quale potevano tranquillamente
mettersi in
contatto anche a più di due chilometri di distanza.
“Se
la caveranno per un’ora… ci sono allenati
duramente per un mese solo in vista
di questa battaglia! Non dimentichiamoci che ci sono anche quei pirati
assieme
a loro!” affermò
convinto Leon “Possiamo
solo stare in allerta
e attendere che l’ora passi più in fretta
possib…”
“Leon!
Qualcosa si sta muovendo alle pendici del monte!”
lo avvisò Tifa,
allarmata “Sono
a dieci minuti di distanza da noi!”
“Anche
qui si sta avvicinando qualcosa…”
confermò Cloud, impressionato “...
si sono mossi alla svelta, vedo…”
“Ci
hanno circondati, ma sono troppo pochi… una decina di
soldati a testa, direi!
Cercano di avvicinarsi sfruttando gli alberi della foresta... si vede
che hanno
ricevuto un buon addestramento militare!”
osservò tranquillamente
Leon, facendo roteare la sua Gunblade “Occupiamocene in fretta! Non uccideteli
se non è strettamente necessario! Meglio avere degli
ostaggi… possiamo usarli
per trattare!”
Tutti e
quattro si gettarono all’attacco, inoltrandosi nella foresta.
***
Sarò
sincero con voi. Provo molta pietà a raccontarvi
ciò che accadde a quei poveri
soldati. Come affermò Leon, essi avevano ricevuto un ottimo
addestramento.
Alle
pendici del monte Lee si erano posizionati una quarantina di soldati,
divisi in
quattro gruppi di egual numero, ed avevano cominciato ad avvicinarsi
lentamente, sperando in un attacco a sorpresa nei confronti...
...
capirono
di aver fatto un
grosso errore solo quando, davanti a ciascun gruppo, si
piazzò un loro nemico…
... che, in
fatto a
tattiche di guerra, era tutto tranne che inesperto!
D'altronde...
due ex-soldati (un
Soldier e un SeeD), una terrorista ed una ninja cleptomane…
il loro più grande
nemico fu Sephiroth...
... potete
tranquillamente immaginare l’esito di quella breve battaglia!
Venti
minuti dopo, i quattro stavano già tornando vicino
all’astronave, portandosi
appresso tutti gli ostaggi. Nessun morto, come aveva ordinato Leon...
... una
passeggiata...
... un po'
troppo
semplice!
Un
soldato più esperto ci avrebbe fatto subito caso, ma non si
erano resi conto
della trappola in cui erano andati a finire.
***
“Mancano
quaranta minuti!”
annunciò Yuffie contenta “Ed indovinate un po’? Sembra
che siano atterrati anche Dragon e Kairi! Ci raggiungeranno tra qualche
min…”
“Per
la miseria! Cosa sono quelle belve!?”
L’esclamazione
di Tifa fu presto seguita dai gemiti di terrore dei suoi compagni.
Avevano
affrontato molte avversità durante la loro vita, ma mai si
erano trovati di
fronte a una scena del genere.
Immaginatevi
un’intera colonia di formiche e, in mezzo a loro, un
centinaio di mostri di
ogni grandezza e forma. Un coccodrillo con zampe lunghe, una
tigre con le ali
di aquila, un gorilla con i denti a sciabola, ed altre
creature ancora più
terrificanti.
L’intero
monte era stato circondato e non vi erano più vie di fuga.
“Per
la miseria… si è smosso l’intero
esercito!” affermò
Cloud,
incredulo “Cosa
diavolo si sono portati dietro!?”
“Devono
essere quelli che tutti chiamano Yilancar!”
intuì Leon preoccupato,
che ordinò ai suoi compagni “Fate uscire fuori tutti quelli che sono
già armati e protetti! Dobbiamo tenere a bada i soldati fino
all’arrivo di
Dragon Oronar! Noi quattro affronteremo quei giganti!”
Si
accorsero troppo tardi delle quattro ombre che si stavano allargando su
ogni
lato della navicella.
“COSA?!
COME HANNO FATTO A RAGGIUNGERCI… MERDA! SI ERANO MISCHIATI
CON I NOSTRI
OSTAGGI!” intuì Tifa
scioccata.
Ebbene
sì… fra i quaranta soldati
sconfitti da Leon e i suoi compagni... alcuni di loro erano dei
Yilancar
camuffati!
Ora,
quattro creature mastodontiche avevano circondato la navicella e
stavano
puntando verso i quattro guerrieri con sguardo famelico...
...li
osservavano
divertiti... sembrava li stessero prendendo in giro con lo sguardo!
- Chi
è nei
guai adesso?! Pensavate davvero fossimo così deboli?
-
Questo
sembravano dire con lo sguardo.
“OCCUPIAMOCI
PRIMA DI QUESTI QUATTRO!”
urlò il capitano, attraverso la
ricetrasmittente “SI
PENTIRANNO DI AVERCI TESO QUESTA TRAPPOLA!”
Glacial
02 – Ore
5:20 – Kodak
Theatre
KAIRI
[Pain's
Theme - NARUTO]
L’astronave
namecciana con a bordo Dragon, me, Junion e gli androidi,
atterrò non molto
lontano da Los Angeles, in una zona chiamata Lakewood. Un tempo
tranquilla
città fiorente, questa ora era un vero e proprio deserto di
sabbia.
L'atterraggio
fu traumatico per tutti gli ospiti, non avendo mai provato sulla nostra
pelle
l'instabilità di quella che la rossa definì la
'Macchina del Diavolo'...
... solo
Dragon uscì dalla navicella senza alcuna sofferenza.
“Con
me non
succedeva così…”
mi sussurrò Junion, basito, indicando Dragon “…
stavolta è stato lui a guidare la
navicella…”
“…
credi che sia
stato lui a sbagliare?”
gli domandai io, cercando di prenderla sullo scherzoso.
“Non…
non
prendertela…”
“…
ehi,
tranquillo… mica ti mangio!”
rassicurai il mio amico “Io
sono proprio negata con le astronavi… dovresti
chiederlo a…”
D’altronde,
non sapevo affatto come si faceva atterrare un’astronave,
qualunque essa fosse.
Junion faceva molta fatica a parlare con me del mio rapporto con
Dragon, e lo
capivo. Nemmeno io, sino a pochi giorni prima, ci avrei scommesso un
soldo su
quello che sarebbe accaduto durante il viaggio di andata verso Glacial
01.
“Dobbiamo
muoverci!” ci urlò Dragon,
visibilmente preoccupato, interrompendo i
nostri discorsi “Quest’aria
non mi convince per nulla!”
L'uomo
si trasformò nel Drago Nero e si fece cavalcare da me e
Junion, volando in
direzione di Los Angeles. C-17 e C-18 si rivelarono capaci di volare,
esattamente come i namecciani, perciò seguirono
semplicemente l’enorme rettile.
Fu un
sollievo per noi constatare che i due cyborg avessero momentaneamente
deciso di
mettere da parte l'orgoglio, continuando a stare assieme al mio gruppo.
Io, in
particolare, ero rimasta incuriosita dal fatto che entrambi non
smettevano di
fissarmi.
Per
nostra grande fortuna, nessun soldato si rese conto del nostro arrivo
poiché
tutto l’esercito si era spostato lungo le pendici del monte.
Il drago atterrò
davanti l’ingresso del Kodak Theatre, facendo scendere me e
Junion, ritornando
un essere umano. Poi chiese a tutti e quattro di seguirlo
all’interno
dell’edificio.
“Vorrei
tanto sapere come fai a non strapparti i vestiti durante la
trasformazione...”
domandò incuriosito Junion a Dragon, il quale rispose senza
pensarci due volte.
"Non
ne ho la più pallida idea... bisognerebbe chiederlo a uno
scienziato! Questo
però non è il momento adatto per fare domande...
continuate a seguirmi!"
“Ma
cosa...
bleah! Che schifo! Mi devi delle nuove scarpe!”
affermò disgustata
C-18, rendendosi conto di aver pestato il ricordino di qualche animale.
“Tutto
quello che vorrai, my lady…”
la
prese in giro Dragon, dimostrandoci ancora una volta quanto, in
realtà, lui non
fosse sempre un mostro spietato “… ma temo che, entro una ventina di
secondi,
dovrò a tutti anche un paio di mutande nuove!”
"Se
ti
azzardi a spaventarmi... sei un uomo morto!" lo
minacciò lei, con
lo sguardo più duro e freddo che il suo 'angelico' viso
potesse formare.
Anche
stavolta non riuscii a trattenere una piccola risatina divertita,
facendo
imbarazzare la cyborg che scostò lo sguardo da tutti noi.
In
particolare, sembrò indugiare verso quello di suo fratello,
il quale si era mostrato
confuso esattamente come lei. Decisi
quindi di parlare un attimino con loro, durante la ricerca di Dragon
all’interno del teatro.
“C’è
qualcosa che volete dirmi? Non preoccupatevi,
non la racconterò a nessuno!”
La
donna, prima, si voltò verso suo fratello, e poi in
direzione di Dragon e
Junion, i quali non sembravano affatto essersi resi conto della nostra
chiacchierata.
“Ecco…
volevamo
sapere…”
decise
C-18, finalmente, di liberarsi di quel peso “…
soltanto perché continui a
trattarci come se fossimo due persone qualsiasi… anche
prima, tu… tu ti sei
messa a ridere, come se io e C-17 fossimo… tuoi
amici…”
“…
ma voi siete miei amici… mi avete salvata, giusto?”
le risposi io, tranquillamente,
rivolgendomi anche a C-18 “E
poi… si vede che, un pochino, ti intimorisci del
buio… continui sempre a voltarti verso l’uscita.
Non c’è niente di male ad
ammetterlo! Anche a me non piace camminare qui in mezzo…”
“Sì
ma… il punto è che… ok, fa niente!”
decise di tagliare il discorso
C-17, allontanandosi infastidito da entrambe.
Per
mostrare ancora una volta la mia fiducia nei loro confronti, decisi di
afferrare la mano dell’androide donna, la quale rimase
stupita dal mio gesto.
“Saremo
più tranquille se camminiamo insieme, fianco
a fianco, no?”
La
giovane abbassò lo sguardo, visibilmente imbarazzata, prima
di sorridere
velocemente ed annuire rapidamente con la testa, leggermente
più tranquilla.
Nel
frattempo, avevamo raggiunto la destinazione ricercata
dall’ex generale, il
quale ci aveva condotto dentro la stanza dei costumi e delle
attrezzature di
scena.
Oggetti
inutilizzati da più di vent’anni, coperti di
polvere e muffa, riempivano quella
piccola camera puzzolente. Gli animali dovevano aver raggiunto anche
quel posto,
a giudicare dal fetore, oltre a vedere quelle brutte ed evidenti
chiazze sui
vestiti.
Dragon
raggiunse ciò che stava cercando...
... due
tombe in legno di quercia
erano poggiate per terra, l’una accanto all’altra!
“Ricordi
ciò che ti ho raccontato, vero Kairi?”
cominciò a spiegar loro il
terrestre con la cicatrice sull’occhio “Ebbene...
il Signore dei Vampiri, al quale ho ordinato lo sterminio del mio
popolo, e la
sua apprendista... si trovano all’interno di queste tombe
sigillati da più di
vent’anni... ed ora intendo
rievocarli!”
“Ci
stai dicendo che vuoi chiedere l’aiuto di due non-morti?
E’ uno scherzo? Chi
crede più nei vampiri!?”
esclamò C-17, beffardo.
***
Non
fare il gradasso... sciocco
mortale!
***
[Freezer
Nova - DRAGON BALL SUPER]
Tutti i
presenti sussultarono, impauriti, e si misero immediatamente in
posizione di
guardia...
... cosa era
stato?! Non c'era nessun'altro apparte noi!
E quel
tono di voce... non era un semplice
sussurro...
…
sembrava la voce
del Diavolo in persona!
"Questo
scherzo non mi piace, bastardo! Vedi di smetterla!"
urlò panicata C-18
a Dragon, stritolandomi la mano a dimostrazione che stesse iniziando a
spaventarsi.
"Un
momento... il Rinnegan... dentro quelle casse ci sono davvero due
cadaveri!"
esclamò orripilato Junion, arretrando impaurito "Aspetta un attimo! Perchè in entrambi
circola Chackra?!"
"Non starai
dicendo che è stato uno di
quei
cosi a parlare?!" affermò sbigottito C-17 con un
tono di voce più
acuto del normale, voltandosi lentamente verso le due casse...
…
facendo
un semplice passo indietro.
Era
diventato
blu per la paura!
"Non mi piace!
Non mi piace! Non mi piace!"
cominciai invece a ripetere io, terrorizzata, nascondendomi dietro C-18.
Solo
l'ex-generale di Kagaku non si allarmò, riconoscendo la voce
del suo vecchio
compagno.
“Sono
miei amici, Alucard… non
spaventarli
coi tuoi poteri mentali!” gli chiese gentilmente,
avvicinandosi alla bara
più vicina a lui.
Era di
gran lunga la più grande, lunga almeno due metri, segno che
colui al suo
interno fosse alto in egual misura.
“Adesso
libero te e Seras… avrete
senz’altro
sofferto la sete rinchiusi lì dentro!”
affermò l’ex-generale, scoperchiando
la prima bara.
La mia
schiena venne percorsa da un brivido incontrollabile. Una sensazione
provata
pochissime volte, segno che Alucard fosse tutto tranne che un essere
normale,
iniziò a pervadere la mia anima. Era la stessa, orrenda,
sensazione di immergersi
in un lago ghiacciato, come se stessimo affondando nel potere prodotto
da
codesta creatura.
Il corpo
all'interno della bara si mise seduto, paralizzando dal terrore i
nostri corpi.
Poi si alzò ed uscì tranquillamente dalla cassa,
come se avesse dormito
soltanto per qualche oretta.
Aveva
l’aspetto di un giovane uomo di trent’anni. I
capelli erano corti, trefoli e
nerissimi. I suoi occhi erano rosso sangue, affusolati come quelli di
un gatto,
nascosti da un paio di occhiali da sole circolari. Il suo abbigliamento
era
composto principalmente da un abito carbone, stivali in pelle, una
cravatta
rossa, e un cappotto rosso con mantella. Indossava anche un cappello
rosso
dalla tesa larga e un paio di guanti.
La prima
persona verso la quale si voltò fu C-17, al quale
mostrò le sue feroci fauci
e i suoi lunghi canini a punta. Inutile dire che, stavolta, il cyborg
non
riuscì a trattenere un brivido di paura.
“Ci
credi adesso... giovanotto impertinente?”
[Freezer
Army - DRAGON BALL SUPER]
Dragon
liberò
anche l’altro non-morto. Costei era una giovane donna dai
capelli biondi,
legati con due code di cavallo ai lati. Come il suo compagno, anche lei
aveva
gli occhi rossi e affusolati come quelli dei gatti. Indossava un abito
militare
dell’epoca, giacchetta mimetica e pantaloncini con cosce
scoperte. Sulle spalle
portava un’enorme fucile mitragliatore, grande il doppio del
suo corpo.
“Ora
capisco perché ho questo mal di schiena! Dragon,
perché mi hai appeso questo
coso sulla schiena?!” domandò
lei stizzita al generale che sogghignò,
divertito e felice nel vedere che quella giovane vampira non fosse
minimamente
cambiata.
“Lieti
di vedervi ancora in forma, ser
Alucard e signorina Victoria!” li salutò
l’ex generale, prima di dar loro
le dovute spiegazioni “La
situazione,
rispetto a vent’anni fa, come potete senz'altro immaginare,
è estremamente
diversa. Dopo quello che… abbiamo
combinato… il pianeta è
stato prelevato da un tiranno spaziale di nome Glacial e
io sono riuscito a sopravvivere fino a questo momento!”
“Un
alieno? Fico! Lo sapevo che gli alieni esistevano!”
esclamò eccitata
Seras "Per caso fanno anche i cerchi
nel grano? O rapiscono le persone per torturarle?"
"Ehm... no,
non fanno cerchi..."
ammisi io, leggermente affascinata dal comportamento dei due vampiri "...
ma Glacial è senz'altro un bastardo a cui piace torturare la
gente!"
“Sapevo
da molto dell’esistenza di
quest’impero…” ammise Alucard
all’ex generale “… la mia vecchia padrona un
giorno mi ordinò di uccidere alcune creature atterrate non
molto lontano da
Manchester con una navicella spaziale … riuscimmo a
racimolare molte
informazioni da quegli sciocchi!”
“Allora
saprai che Glacial è un avversario al di fuori della tua
portata… vero Alucard?”
lo avvertì Dragon, beccandosi un’occhiata omicida
dal vampiro “Non
è
questo, però, il motivo principale per il quale vi ho
risvegliato! Sono qui
perché voglio darvi il mio ultimo
ordine… prima di donarvi la
libertà!”
“L’ultimo
ordine…
L’ULTIMO?! PERCHE’ CI
VUOLE LIBERARE, PADRONE?! BUAHAHAHAHAH!”
cominciò a piangere Seras come una
bambina, venendo però rassicurata da Dragon Oronar.
“Con
libertà non intendo non avere più niente a che
fare con voi… potete starmi
vicino, se lo volete, ma non voglio più darvi alcun ordine!
Ho imparato la
lezione, vent’anni fa… io non sono in grado di
tenervi a bada! Con il vostro
potere a mia disposizione, non sono in grado di prendere decisioni a
mente
lucida! Voi non avete colpe per questa scelta…”
“Ma…
ma io le voglio bene!”
continuò
però Seras, riuscendo a farmi ridere.
Seras
era davvero molto buffa. Decisi di avvicinarmi a lei, asciugandole le
lacrime
di sangue. Non mi sembrava affatto di trovarmi di fronte ad un morto
vivente.
“Gra…grazie”
mi disse la bionda, prima di domandarmi “Come… come ti chiami?”
“Kairi!
Piacere di conoscerti!” mi presentai,
allegramente, prima di indicare
anche gli altri “Lui
è Junion... mentre gli altri due si chiamano C-17 e C-18!”
“Pia…
piacere…”
esclamò Seras, prima di
distogliermi lo sguardo e supplicarmi “…
Kairi…
potresti metterti dietro il mio padrone?
Io… non bevo sangue da vent’anni e… non
voglio ricominciare proprio dalla sua ragazza!Il tuo sangue sembra davvero molto
delizioso…”
Divenni
bianca come un lenzuolo, obbedendo all’istante e portandomi
dietro al mio uomo,
mentre C-17 e C-18 ridacchiarono tra loro davanti al mio comportamento,
a
dimostrazione che la loro paura si fosse leggermente alleviata.
Prima
cosa... Seras beveva sangue
umano?!
Seconda
cosa... come aveva capito
che lei e Dragon fossero così... intimi?!
Terza e
ultima cosa... come
poteva, una così gentile ragazza, essere uno dei mostri
più pericolosi di quel
pianeta?!
“Dra…
Dragon… possiamo stare tranquilli?”
domandai
all’uomo, supplicante, ricevendo
le sue rassicurazioni.
[Destroyed
City - DRAGON BALL SUPER]
Poi
l’ex-generale
si portò di fianco ai vampiri, ovviamente cercando di
tenermi a debita distanza
da loro.
“Alucard
e Seras sono gli ultimi vampiri esistenti nell’intero
universo…” spiegò
a tutti Dragon “…
si nutrono bevendo il sangue, di ogni genere... se la vittima
è
vergine e viene soltanto morsa, allora diventa una Draculina, una
creatura
mezza vampira e mezza umana... solo quando quest’ultima morde
e beve il sangue
di sua spontanea volontà, allora si trasforma in un vero e
proprio vampiro!
Hanno anche altri poteri, ma non serviranno molto in ciò che
comanderò loro...”
“Sento
un immensa puzza provenire fuori da
questo palazzo…” affermò
Alucard, affilando il suo sguardo come un
predatore che adocchiava la sua vittima “…
tiro a indovinare… vuoi fare di nuovo piazza pulita, vero?”
“Senti
soltanto quella? Qui dentro si muore dal fetore!”
esclamò Junion ancora
con il naso tappato.
Il
vampiro si voltò verso di lui, incredulo...
…
ed il ciclope
sbiancò letteralmente quando vide il suo sguardo famelico!
“Che
potere strabiliante che possiedi, mio
caro ragazzo… chissà se sarai tu il becchino in
grado di sotterrarmi
definitivamente!”
“Non è
ancora il momento, Alucard... ci sarà tempo per il tuo
ultimo desiderio!”
lo bloccò Dragon, prima di continuare il suo discorso "Comunque, ti sei avvicinato parecchio… sì, voglio fare piazza pulita... ma
stavolta cercherò di salvare quante più persone
innocenti possibili!”
Il
vampiro cominciò a ridere, divertito, facendo rabbrividire
tutti i presenti...
... ma
nemmeno stavolta Dragon
reagì!
“Ancora
a credere di poter salvare il
mondo? Sciocco mortale… voi non fate altro che combattere
guerre e uccidervi
tra di voi, è nella vostra natura! Cosa ti fa credere che
stavolta andrà
diversamente da vent’anni fa!?”
“Perché
stavolta non siamo da soli… ed io non sono da solo!”
affermò l’ex
generale, prendendo la mia e indicando gli altri suoi
compagni “Stavolta
ho qualcuno da proteggere… non so per quanto tempo
durerà, ma farò in modo che
queste sensazioni dentro il mio cuore rimangano fino alla fine dei miei
giorni!
Andrà diversamente perché se qualcuno si
azzarderà a torcere un capello a
queste persone… e a lei… io non avrò
alcun rimpianto a staccargli la testa dal
corpo! PAROLA MIA!”
Lo
osservai, commossa, ancora sorpresa dalla presa sicura di Dragon, e
felice che
l'uomo affermasse con tale forza i suoi sentimenti nei miei confronti...
... per me,
fu
un'ennesima dimostrazione di quanto lui tenesse davvero al nostro
rapporto!
Il
terrestre lasciò andare la mia mano e si avvicinò
ai due vampiri, i quali si
inchinarono di fronte a lui.
L’ex-generale,
infine, pronunciò la sua sentenza...
“Alucard!
Seras! Aiutatemi a proteggere
coloro che amo! Siate pronti a proteggerli esattamente come avete fatto
vent’anni
fa con me… difendeteli anche a costo di mettere a
repentaglio la MIA vita!
Questa è la mia ultima richiesta!”
***
Il
prossimo capitolo sarà
pubblicato tra sabato 19 e domenica 20!
Capitolo 15 *** Capitolo 15: Orochimaru, il sennin della leggenda! ***
La
missione di recupero dei prigionieri è cominciata, ma ci
sono già state le prime vittime. Malefica, con uno dei suoi
terrificanti nuovi incantesimi, è stata in grado di uccidere
quasi tutti i namecciani incaricati di proteggere i detenuti, ma Nail
è stato in grado di sopravvivere, essendo tra di loro il
guerriero più forte.
Quest'ultimo,
poi, ha impedito che Flame venisse accusata ingiustamente, rivelando
successivamente l'identità della talpa...
...
ovvero Orochimaru, il quale aveva preso il posto dell'ormai defunto
Shiro Yamanaka, ingannando tutti i suoi amici.
Nel
mentre, l'esercito di Kagaku ha cominciato il suo feroce piano di
sterminio. Riusciranno, i Rivoluzionari, a salvare tutti i prigionieri?
Alucard
e Seras accetteranno nuovamente di stare al fianco di Dragon Oronar?
Qui,
di seguito, il pulsante delle OST! :-) e BUONA LETTURA!
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE
EARTHLY YILANCAR
Orochimaru,
il sennin della
leggenda!
Hollywood
Prison - 05:10
FLAME
[No
More - DRAGON BALL SUPER]
La
battaglia all’interno della prigione di Hollywood era
cominciata. Paperino,
Pippo e Nail decisero di affrontare Malefica, mentre io mi impuntai nel
prendermi da sola Orochimaru come avversario.
Il
nostro combattimento era decisamente in favore del primo, con mio
enorme
disappunto. A differenza mia, infatti, lo shinobi leggendario contava
sulla
maggiore esperienza, freddezza e velocità di pensiero,
mentre i miei unici
vantaggi erano la velocità e la resistenza ad alcune
tecniche ninja
dell’elemento fulmine...
... e contro
un
Sennin, dovetti constatare, quei vantaggi avevano valori vicini allo
zero!
“Tutto
qui quello che sai fare, ragazza di
gomma?” mi prese in giro lui, lanciandomi contro
diversi kunai, sui quali
vi erano attaccate delle carte Bomba.
Riconoscendo
quelle pericolose armi, utilizzai la velocità del mio Gear
Second per sfuggire alla
potenza della deflagrazione. Non mi accorsi del movimento furtivo, alle
mie
spalle, di due serpenti che mi saltarono addosso, azzannandomi sul
collo.
“Ma
che… AAAAHHHH!”
Anche se
il mio corpo era fatto di gomma, le zanne di quei rettili perforarono
con
facilità la mia pelle e percepii il loro mortale veleno
miscelarsi col mio
sangue.
“GOM...
GOM... BALOON!”
Il mio
corpo si gonfiò come un pallone, costringendo le due serpi a
mollare la presa e
ritornare dal loro padrone, ma il mio sangue cominciò a
colare lentamente dai
quattro fori sul collo.
Cazzo!
L'avevo
preso sottogamba, e mi ero fatta cogliere impreparata!
“Il
veleno che ti ho iniettato è
letale…”
mi avvertì Orochimaru, soddisfatto dell’operato
dei suoi animali “… ti
rimangono soltanto venti minuti di
vita, ragazzina!”
Digrignai
i denti, furibonda. Pensai alla promessa fatta a Clairy...
... pensai a
Kairi...
…
no! Non avrei
accettato così facilmente di morire!
“VORRA’
DIRE CHE CI METTERO’
VENTI MINUTI
PER PORTARTI CON ME ALL’INFERNO, BASTARDO!”
Sgonfiai
il mio corpo e mi preparai ad un altro attacco. Dovevo fare in fretta,
o il
veleno sarebbe circolato troppo in fretta.
“GOM
GOM GATLING!”
Seppur
mi trovassi a più di venti metri di distanza, Orochimaru si
ritrovò costretto ad
evitare una mitragliata di pugni rapidissimi. Proprio mentre evitava il
primo
colpo, il ninja evocò due copie di se stesso che si
gettarono all’attacco.
Nemmeno
questa volta fui in grado di prevedere le intenzioni del ninja, e mi
ritrovai
lanciata in aria da due poderosi calci dal basso verso l'alto, mentre
il vero
corpo dello shinobi si portò sopra di me, sganciando la sua
mascella, proprio
come un serpente. Come se non bastasse, le altre due copie mi
bloccarono tutti
i movimenti.
"SONO CURIOSO
DI SAPERE SE, OLTRE PER IL SESSO... LA TUA
CARNE SIA SAPORITA ANCHE COME SPUNTINO!"
Non ebbi
nemmeno il tempo di reagire. Quando vidi le fauci del ninja sempre
più vicine,
fui certa di essere diventata la colazione di quell’essere
viscido…
... ormai
ero in
trappola!
“COLLIER
SHOT!”
“TECNICA
A TRE SPADE! TAGLIO DELL’ORCO DEL PURGATORIO!”
“THUNDERBOLT
TEMPO!”
[Luffy
Moukou - ONE PIECE]
Un istante
prima che Orochimaru riuscisse ad affondare il colpo finale sul mio
inerme
corpo, un uomo dai capelli biondi, con indosso uno smoking, ci aveva
raggiunto,
saltando in aria come una cavalletta, e mi aveva liberato dalla presa
ferrea
delle copie del mio nemico, con due precisi calci, permettendomi di
sfuggire
alle fauci del ninja e di sferrargli io stessa un calcio con tutta la
potenza
di cui disponevo.
Orochimaru
fu letteralmente colto alla sprovvista e precipitò verso il
suolo, proprio
vicino ad un altro uomo dai capelli corti e verdi, il quale con una
spada in
bocca ed altre due per le mani, lo ferì sul petto con le tre
lame.
Il ninja
sentì più di una decina di affondi sul suo corpo,
prima di cadere stremato e
sconfitto per terra a pancia all’insù. Solo allora
si rese conto dell’enorme
nuvolone che si era appena creato in aria sopra di lui, a causa di una
donna
dai capelli arancio, e del fulmine che lo avrebbe colpito.
Se non
mi fossi allontanata da lì, probabilmente, avrei fatto la
stessa fine di Orochimaru...
…
fritta ed
arrostita sotto una scarica da milioni di volt!
Io ed i
miei tre nuovi alleati ne approfittammo, nascondendoci
all’interno di uno dei
capannoni per rifiatare. Solo a quel punto mi voltai verso di loro,
cercando di
riconoscerli...
... prima
di
ricevere un caloroso
abbraccio dalla donna dai capelli arancioni, che cominciò a
piangere di gioia.
“Fla…
Flame... sei… sei
viva... buahahahah…
buahahahahah…”
Quando mi
resi conto di chi fossero i miei salvatori, rimasi letteralmente
pietrificata
dall’emozione. Era da più di cinque anni che non
vedevo mia madre e gli amici
di mio padre.
Sanji
Vismoke...
originario del Germa 66, il miglior cuoco di tutto All Blue...
…
Zoro Roronoa... si dice fosse in
grado di tagliare qualsiasi cosa,
perfino dei continenti...
…
Nami la Gatta Ladra... la donna del
Re dei Pirati... aveva sul viso
il segno della vita che stava avanzando, ma anche il sorriso di chi era
pronto
a combattere per la mia vita...
…
e le lacrime di
chi aveva ritrovato la sua unica figlia dopo cinque lunghi anni!
“Ma…
MAMMA!”
Trattenermi
fu impossibile. L’istinto mi portò a ricambiare,
tremante di gioia, l'abbraccio
di mia madre, ed iniziai a piangere anche io.
“Ci
hai fatto preoccupare molto, lo sai?” mi
rimproverò scherzoso Sanji,
l’uomo dai capelli biondi, mentre Zoro si piazzò
vicino alla porta, pronto a
intervenire qualora fossimo stati nuovamente attaccati, non prima di
avermi
scompigliato i capelli.
“...
perchè... perchè
siete qui?” domandai confusa a mia madre
che, dopo
essersi asciugata le lacrime, cominciò a spiegarmi tutta la
situazione, con la
solita grinta per la quale era conosciuta.
“Quasi
un mese fa, due persone sono atterrate sul nostro pianeta e, insieme a
loro,
siamo riusciti a far decadere il Nuovo Governo Mondiale! Ora molti pirati sono entrati a far parte
di un esercito rivoluzionario, che punta a sconfiggere Glacial una
volta per
tutte. Tutti gli amici di papà
sono qui
e ci sta aiutando anche la tua ciurma!”
“Adesso
però basta parlare… dobbiamo
sbrigarci e portarti via di qua!
Hai bisogno di un antidoto!”
affermò Sanji preoccupato.
“Il
sopracciglione ha ragione...”
gli
dette ragione Zoro, altrettanto agitato “...e dobbiamo fare anche in fretta! Quella
serpe è sopravvissuta all'attacco!”
Tutti e
quattro facemmo un cenno deciso, col capo, mentre io mi toccai due dei
quattro
fori insanguinati sull’incavo del collo.
Zoro fu
il primo ad uscire fuori dal capannone, seguito a ruota da me e mia
madre,
mentre Sanji si mise all’ultimo posto, coprendoci le spalle.
Cominciavo
già a sentire i primi sintomi dell'avvelenamento...
…
mal di testa... bruciore sulle
ferite... fatica a respirare...
... Sanji
aveva
ragione! Non avevo più molto tempo!
L’unico
in grado di procurarmi un antidoto era Chopper, un altro dei leggendari
compagni del Re dei Pirati. Quest'ultimo, però, si trovava
ancora all’interno
dell’astronave, intento a curare tutti i prigionieri ancora
ammalati, perciò
saremmo dovuti uscire dalla prigione, circumnavigando tutto il terreno
di
battaglia tra Malefica e gli altri.
Tutti e
quattro assistemmo sgomenti al potere spaventoso di quella strega, che
stava
man mano sovrastando i Maestri del Key-Blade, gli altri Mugiwara ed i
miei nuovi
tre amici Nail, Paperino e Pippo.
Mi morsi
le labbra, abbattuta. Malefica era troppo potente. Pregavo
affinché i miei
amici non perissero durante il combattimento, ma non potevo far nulla
fin tanto
che lei fosse rimasta avvelenata. Per questo motivo decisi di non
fermarmi,
proseguendo il nostro cammino.
Riuscimmo,
seppur con fatica, ad oltrepassare il campo di battaglia, superando
anche gli
ultimi due capannoni senza essere visti.
Ad una
decina di metri, l’enorme portone in acciaio ci separava
dalla mia salvezza. Ma
si sa. La vita sa essere molto bastarda a volte...
…
a volte dona e a volte
toglie...
... e questa
volta,
le aspettative non furono le più rosee quando, davanti a
noi, apparì Orochimaru,
completamente illeso!
[Crimson
Flames - NARUTO]
"Eravate
così vicini... che peccato..."
All’inizio,
tutti e quattro rimanemmo senza parole nel ritrovarci il leggendario
shinobi di
fronte all’entrata della prigione. Sapevamo fosse
sopravvissuto all’attacco, ma
non che ne fosse uscito senza alcuna ferita.
Sanji e
Zoro decisero comunque di provare un attacco frontale, mentre Nami si
portò
davanti a me con in mano il suo bastone dorato, il Sorcery Clima Tact.
Tuttavia,
i due uomini avevano commesso un errore imperdonabile. Entrambi erano
eccellenti utilizzatori dell’Haki, una particolare tecnica di
controllo del KI,
ed una delle loro capacità peculiari era quella di prevedere
gli attacchi dei
loro avversari. Fu per questo che decisero di affrontare a viso aperto
il
ninja. Orochimaru, però, avendo fatto molte ricerche sui
possibili
rivoluzionari da affrontare, conosceva questo loro potere, e fu per
questo
motivo che decise di giocare la carta dei Gen-Jutsu, ovvero tecniche
illusorie
in grado di annichilire i cinque sensi ed il sistema nervoso...
…
tecniche in grado
perfino di annichilire l'Haki!
Immaginate
lo shock dei due pirati quando si resero conto di non poter
più prevedere i
movimenti del Sennin...
... che
dette loro
il colpo di grazia con un ultimo, terrificante Gen-Jutsu!
Zoro e
Sanji provarono una delle esperienze più orripilanti della
loro vita, al punto
che provavano brividi di terrore a quel ricordo.
Ciò
che
Orochimaru fece loro provare fu un solo assaggio di ciò che
subimmo noi
prigionieri a Hollywood, ma nessuno dei due si sarebbe dimenticato un
dolore
simile, tanto atroce quanto straziante.
In quel
momento, però, io e mia madre non potevamo saperlo. Potete
solo immaginare la
paura che ci avvolse quando vidimo i due uomini accasciarsi a terra,
senza essere
sfiorati dallo shinobi, due leggende della pirateria che urlavano come
se
fossero impazzite, come se stessero loro straziando le carni…
…
io avevo già
sentito qualcuno urlare in quella maniera… ovvero Shiro,
durante la tortura del
generale Himmur... durante il suo scorticamento a carne viva!
“Sorpresa…”
Noi due
ci accorgemmo troppo tardi di essere finite tra le braccia del vero
Orochimaru,
mentre la copia davanti all’ingresso si dissolse in una
nuvola di fumo. Ci
voltammo alle nostre spalle, a bocca aperta e paralizzate per lo shock,
mentre i
nostri corpi vennero stretti da una morsa indistruttibile...
Quando
Zoro e Sanji si liberarono dal Genjutsu di Orochimaru grazie all'Haki
del Re
Conquistatore, di noi due non era rimasta più alcuna traccia.
Santa
Monica – Los Angeles - 05:20
Come
avevamo fatto ad apparire nel bel mezzo della spiaggia?
Nami ed
io ci osservammo attorno, ancora scombussolate dopo il trasferimento.
Rimanemmo
senza parole, quando vidimo in lontananza il monte Lee, con la scritta
di
Hollywood in acciaio, a distanza di chilometri dalla nostra nuova
posizione.
Quella
vista ebbe un solo, agghiacciante ed orripilante significato…
...
l’ultima
speranza di salvarmi era andata in fumo… raggiungere di
nuovo l’astronave in
meno di dieci minuti era impossibile!
“No…
dimmi che è un
incubo… non può essere
vero…” cominciò a farfugliare
mia madre, stringendomi a se in lacrime.
Io,
d’altronde, non riuscivo a staccare gli occhi dalla cima del
monte. La
consapevolezza di morire è una delle sensazioni
più brutte che potrete mai
provare nel vostro animo. Descriverla è impossibile.
Era
colpa mia. Se fossi morta, la colpa sarebbe stata soltanto mia. Io mi
ero fatta
ingannare da Malefica ed Orochimaru, io avevo messo in pericolo tutti i
miei
amici…
…
io, in fondo, mi ero meritata
quel terribile castigo.
“Finalmente
avete compreso la reale gravità della vostra situazione!”
affermò
divertito l'Eremita dei Serpenti, camminando lentamente sulla fine
sabbia di
Santa Monica.
Nami si
voltò verso di lui, staccandosi dolcemente da me e
stringendo il suo Sorcery
Clima-Tact fra le mani.
“Non
preoccuparti, piccola mia… troveremo un altro modo!”
provò a
tranquillizzarmi, mettendosi davanti al suo tesoro più
prezioso “Non lascerò che
quel bastardo si porti via
mia figlia!”
“No
mamma… non farlo! Scappa finché puoi!”
provai a convincerla, disperata,
ma Nami scosse il capo contrariata e con fermezza dichiarò.
“Non
ti permetto di morire qui, Flame! Tu
diventerai la Regina dei Pirati! Quello
che hai passato qui è straziante e doloroso… ma la tua vita non finisce qui! Non accetto che tu
ti arrenda così per
me, mi hai capito?! Io sono Nami la Gatta Ladra, navigatrice
e cartografa
dei Mugiwara, moglie del mitico Monkey D. Rufy…
quell’Orochimaru ha trovato pane per i suoi denti!”
La donna
più grande si preparò ad attaccare lo shinobi,
facendo roteare il Sorcery
Clima-Tact.
“Ti
mostrerò il motivo per il quale mi hanno dato una taglia da
5.000.000.000 di Berry,
lurido serpente da quattro soldi!”
“Accomodati
pure, pirata!” la sbeffeggiò
lui avvicinando la mano alla sua bocca.
Ad
entrambe, per poco, non venne un conato di vomito quando Orochimaru
rigurgitò
la custodia di una spada. Da essa, il ninja sfoderò una
katana dalla
lucidissima e affilatissima lama, non più larga di cinque
centimetri, e si
preparò ad affrontare quel combattimento.
***
OROCHIMARU
[Pain's
Theme - NARUTO]
Kusanagi…
…
con quella lama, nessuna delle
due avrebbe avuto scampo…
…
una considerazione, però, si
annidò nella mia mente… volevo davvero farla
tanto semplice?
Perché
invece non
provare a divertirmi con i loro sentimenti?
Sarebbe
stato spassoso giocare con la madre, mentre la figlia moriva tra atroci
sofferenze...
…
perchè non dare
loro una vana speranza?!
“Perché
non scommettiamo? Se tu riuscirai
a
colpirmi anche solo una volta prima che tua figlia muoia... io le
darò
l’antidoto al veleno!” affermai
divertito, estraendo una piccola fiala
dalla mia tasca, contenente un denso liquido nero.
Quello
che avevo mostrato loro era davvero l’antidoto, ma non lo
avrei mai concesso
loro.
Le due
donne si voltarono di scatto verso di ME, l’incantatore...
…
loro erano due
serpenti che ascoltavano il suono del flauto!
“E
se non dovessi riuscirci?” mi
domandò
Nami, con sospetto.
Ero
sicuro che quella donna non sarebbe cascata subito nella mia trappola,
ma non
avevo nulla di cui preoccuparmi. Non avevano altra scelta che accettare.
“Se
non ci riuscirai… io prenderò il cadavere della
tua Flame e ne abuserò senza
alcun ritegno… PER IL RESTO DEI MIEI GIORNI!”
“Cos…
NON SE NE PARLA!” esclamò
indignata la madre di Flame, fissandomi con
sguardo assassino.
“Ne
sei proprio sicura?” feci notare loro,
sempre più divertito “Io
non ci vedo nulla di svantaggioso in questa proposta… visto
che il corpo di tua
figlia l’ho già provato diverse volte, senza che
lei ne sapesse nulla! Anche
prima di camuffarmi in Shiro… succhia davvero molto bene!”
“Brutto…
farabutto…” affermò
la pirata adulta, tremante di rabbia. Tuttavia,
lei non poté non riflettere su quella proposta. Non farlo
equivaleva a
condannare Flame a morte certa.
“ACCETTIAMO!”
“Flame!
Aspetta...” affermò Nami,
sbalordita dalla figlia, che però non cambiò
idea.
“E’
la nostra occasione!”
le disse
convinta Flame “Provare a
raggiungere l’astronave
in dieci minuti è impensabile… quella
fiala è l’ultima speranza che ci rimane! Anche se
fosse una trappola, provare
non ci costa più nulla!”
“Amore
mio… se
non riesco a batterlo, il tuo corpo…”
“...
e cosa accadrebbe se non combattessimo? Non
cambierebbe nulla, mamma! Preferisco
mettere in gioco questo corpo pelle ed ossa, piuttosto che arrendermi!
Nemmeno io mi fido fino in fondo di quel bastardo… ma mi
restano soltanto… COUGH! COUGH!
C… C…”
I conati
di vomito presero alla sprovvista la figlia di Nami che, in preda alle
vertigini ed al bruciore di stomaco, perse i sensi accasciandosi sulla
sabbia.
Sogghignai,
soddisfatto. Le rimaneva davvero molto poco, ed entrambe avevano perso
un
minuto prezioso a litigare come delle sceme.
“Merda!
Flame!”
“Dieci
minuti… dieci minuti separano il corpo ed i piaceri di tua
figlia dalle mie
mani!” la avvertii, divertito.
Fu
un’altra,
però, la frase che la fece scoppiare definitivamente.
"Dimmi
un po', Gatta Ladra... perché, invece, non ascolti la mia
nuova proposta? Se in
cinque minuti, tu non mi sfiorerai nemmeno una volta, io
potrò prendere anche
la vita di tua figlia… ovvero, la guarirò e la
utilizzerò come la mia puttana
personale!"
“TU...
BRUTTO FARABUTTO! NON PENSARCI NEMMENO! THUNDER CHARGE!
SWISS ARM!”
[Kakuzu -
NARUTO]
Nami
elettrificò
la punta del suo bastone e si getto su di me, provando a fulminarmi con
degli
affondi. Evitai agilmente tutti gli attacchi della pirata, cercando di
tagliarle la testa con la mia Kusanagi. La pirata parò la
lama con il suo
Clima-Tact, e con fatica riuscì a distanziarsi dal
sottoscritto.
“Ho
detto qualcosa di sbagliato... Gatta
Ladra?” continuai a prenderla in giro, piantando la
mia spada nel terreno “Tua
figlia ha imparato dei giochetti molto divertenti in questa prigione...
è
sopravvissuta per cinque anni facendo la puttana dei suoi seviziatori!Sai come la chiamavano? Fiamma
Succhiacazzi! Chissà da chi ha imparato a fare
quei pom…”
“STA
ZITTO! TU NON SAI QUANTO ABBIA SOFFERTO
FLAME!”
“...
e non mi interessa saperlo! Arte
del Fulmine – KUSANAGI CHIDORI!”
Potenti
scariche elettriche si propagarono su tutto terreno sabbioso, ed
avrebbero
folgorato entrambe le donne se Nami non avesse preso in braccio sua
figlia, evitando
l’attacco con il suo Clima-Tact. Semplicemente, la
navigatrice sfruttò la punta
del suo bastone, ancora elettrificata, poggiandola sul terreno, mentre
lei si
portò in cima a quella isolata dalla corrente, salvando
entrambe.
Rimasi
molto colpito dalla rapidità di pensiero della donna adulta.
Aveva combattuto
molte più battaglie rispetto alla figlia, questo si vedeva.
Ciò
però
non mi intimorii affatto...
“Tecnica
proibita – OMBRA DELLA SERPE!”
Decine
di serpenti fuoriuscirono dalle maniche del mio kimono, strisciando
verso le
due. Bastava un morso, a ciascuna delle due, per fregarle.
Nami,
ancora in cima al suo bastone, non si fece tuttavia cogliere
impreparata.
“MIRAGE
TEMPO – FATA MORGANA!”
I miei
serpenti andarono completamente a vuoto. Si era appena creato un
miraggio, nel
quale vidi sei Nami, completamente differenti l’una
dall’altra. Un illusione,
compresi, ma non mi poteva ingannare. Ero in grado di percepire gli
odori ed i
sapori più nascosti, grazie alla mia lingua sottile e
biforcuta.
Fu
grazie a ciò che riuscii a scovare la vera Nami, la quale
aveva estratto la mia
Kusanagi da terra ed aveva provato ad affondare un colpo verso di me.
Riuscii
a schivare anche l’ultimo attacco della pirata, perdendo
soltanto un lembo del
suo kimono. Poi mi allontanai verso l’acqua, camminandoci
sopra controllando il
chackra che imprimevo sui miei piedi.
“Niente
male, Gatta Ladra!” mi complimentai,
stupito “Molti ninja del mio pianeta
sarebbero caduti letteralmente ai tuoi
piedi… ma non ti trovi di certo davanti a un dilettante!”
“Lo
ammetto anch’io… di tutti gli avversari che mi
hanno affrontato, tu sei il
peggiore di tutti!” ammise Nami,
ansimando per la fatica, prima di
mostrarmi un ghigno da furba volpe “Di
certo, però, non sei il più sveglio!”
Aggrottai
le sopracciglia, stranito dalla risposta della mia avversaria. Solo
allora mi
resi conto della misteriosa assenza di Flame…
...
un
momento! Quella stronza non poteva muoversi da...
“GOM
GOM RIFLE!”
Venni
colpito in pieno da un pugno, così forte da farmi vomitare
fiumi di sangue
dalla bocca, e talmente rapido da farmi perdere tutta la mia
compostezza. Fui scagliato
a decine di metri dalla riva, verso l’oceano, mentre il
braccio della figlia di
Rufy ritornò tranquillamente al suo posto.
"Ottimo
lavoro, mamma!" si complimentò la
giovane con la Gatta Ladra che
cominciò a preparare il suo ultimo attacco, sicura della sua
ormai imminente
vittoria.
Mi
rialzai a gran fatica, letteralmente inviperito dalla rabbia, e con le
vene che
pulsavano freneticamente sulla mia tempia...
…
ora col cazzo che
le avrei lasciate andare! Le volevo catturare vive per martoriare e
giocare coi
loro putridi corpi da troie! Le avrei usate per i miei esperimenti,
imbalsamandone gli organi e trasformando i loro corpi in bambole di
piacere!
“TU!
LURIDA PUTTANA! PERCHE’ SEI IN GRADO
DI
MUOVERTI?! NON DOVRESTI NEMMENO STARE IN PIEDI CON IL VELENO CHE TI
CIRCOLA NEL
SANGUE! LA MIA SCOMMESSA ERA RIVOLTA SOLTANTO A TUA MADRE! PUOI
SCORDARTI
L'ANTIDOTO PER QUANTO MI...”
Mi si
spezzò la voce, orripilato, quando Flame mi
mostrò una fiala di vetro
completamente vuota. Solo a quel punto compresi di essere stato
ingannato, a
mia volta, da Nami. Quella pirata da quattro soldi, provando a colpirmi
con
Kusanagi, non aveva puntato a ferirmi, ma a tagliare la tasca del mio
kimono per
recuperare l'antidoto.
“Non
mi chiamano Gatta Ladra senza motivo, viscido serpente!”
mi prese in
giro Nami, trionfante, lasciando la spada sulla spiaggia, pronta a
darmi il
colpo di grazia con il suo ultimo attacco “Non
ti hanno mai insegnato che non si fa il
bagno durante un temporale? BLACK BALL – THUNDERCLOUD ROD!”
Mi resi
conto di essere in pericolo di vita quando vidi la frusta elettrizzata
uscire
dal Sorcery Clima-Tact della pirata, colpendo con potenza immane la
superficie
dell’acqua sulla quale stavo camminando.
Avevo
una sola speranza di sopravvivenza…
***
FLAME
La
potenza di quell'esplosione fu talmente forte da alzare onde anomale
nel punto
della deflagrazione, provocando un immenso tsunami. L’onda si
elevò al di sopra
della costa che affondò nell’oceano. Io e mia
madre ci salvammo giusto in tempo
per non essere immerse dall’acqua, arrampicandoci su un
palazzo abbastanza
alto.
Entrambe,
appena raggiunto il tetto, provammo a cercare il corpo di Orochimaru
con lo
sguardo, ma trovarlo ormai era impossibile.
Tutte le
strade di Los Angeles erano state inghiottite dall'oceano. Tutte le
case che,
un tempo, erano state le mie prigioni di lavoro e sottomissione
sessuale, erano
state letteralmente divelse dallo tsunami.
“Lo
hai colpito, mamma…” affermai
tranquillamente a mia madre “... il
suo corpo si trova sicuramente
sott’acqua!”
“Si…
non ci sono altre spiegazioni...”
mi
dette corda lei, tirando un sospiro di sollievo “... dobbiamo
muoverci…
l’astronave potrebbe partire a momenti!”
Annuii,
vittoriosa, poggiando un braccio sulla spalla di mia madre che sorrise
commossa…
…
fu
allora che la morte la portò via con se.
***
OROCHIMARU
[Vanitas
Theme - GARIK WHEELER]
La
navigatrice non si rese conto di nulla. La spada Kusanagi le trafisse
il cranio,
uccidendola sul colpo. Il corpo della pirata venne lentamente ed
orribilmente tranciato
in due, davanti allo sguardo della figlia sotto shock. La lama si mosse
da
sola, e lentamente, come se ci fosse un fantasma a controllarla,
affondando
dentro al cadavere come un coltello che affettava un pezzo di pane. Il
Sorcery
Clima-Tact scivolò dalla sua mano, assieme a qualche organo
del suo cadavere, ed
il tutto cadde in un tonfo dal suono dissonante.
Flame
assistette impotente ed inerme all’esecuzione di sua madre,
con i suoi vestiti
macchiati ed imbevuti del suo sangue che ancora schizzava senza freno
dalle due
metà di ciò che rimaneva di Nami.
La
giovane non aveva nemmeno il coraggio di avvicinarsi al corpo.
Un
trauma simile sarebbe stato troppo forte da sopportare per
chiunque…
...
sua
madre
era morta, uccisa come un vitello al macello… il sangue le
stava annegando i
piedi… sentiva la puzza del cadavere… vedeva gli
occhi vitrei ed il suo sguardo
sereno… gli organi che penzolavano e fuoriuscivano
lentamente dagli squarci…
Fu solo
a quel punto che mi mostrai nuovamente a lei, mentre due serpenti
strisciarono
dalle maniche del mio kimono, avvicinandosi inesorabilmente a
ciò che restava
di Nami, sganciando le loro mascelle.
Come
avevo fatto a sopravvivere?
La
risposta era molto semplice, ovvero attraverso una tecnica ninja molto
difficile da imparare, la Dislocazione Istantanea. Chi la conosceva,
era in
grado di tele-trasportarsi anche a distanza di molti chilometri, a
seconda
della propria abilità. Tuttavia, poteva raggiungere solo
luoghi nei quali era
stato imposto un sigillo da parte dell’evocatore.
Questo,
però, non era un problema per un abile shinobi come me, che
pensava sempre a
tutto.
Utilizzare
una tecnica simile contro un ninja esperto era quasi impossibile,
poichè
imprimere un sigillo sul corpo dell’avversario richiedeva
infatti dei riflessi
quasi sovrumani.
Solo un
altro shinobi era riuscito ad impararla e sfruttarla per i
combattimenti, un
ninja molto più famoso e in gamba di me…
…
il Quarto Hokage!
Sfruttando,
infine, la peculiarità della mia Kusanagi, che poteva essere
controllata a
distanza di centinaia di metri grazie al chackra, ero stato in grado di
uccidere all'istante colei che mi aveva quasi mandato all'altro mondo.
Ora io
mi trovavo davanti alla carcassa della vittima e, con un cenno, feci
capire ai
miei serpenti il mio malsano desiderio...
"La
colazione è servita..."
La
giovane pirata sgranò gli occhi, orripilata, mettendosi una
mano davanti alla
bocca e vomitando copiosamente a causa dello shock, mentre fu obbligata
ad assistere, impotente, alla scena più
rivoltante della
sua vita.
I miei
serpenti ingoiarono i due tronconi del cadavere di Nami per intero, uno
ciascuno, centimetro dopo centimetro. Ogni organo, ogni capello, ogni
osso,
ogni muscolo. Niente venne risparmiato dai due rettili, i cui stomaci
iniziarono a sciogliere, più rapidamente del normale, tutta
la carne da loro
trangugiata, digerendo il tutto all'istante.
Percepii
quel sapore, grazie al legame che possedevo con i due animali, i quali
tornarono
immediatamente dentro il mio kimono. Un
minuto dopo, ciò che rimase di Nami fu solo il lago di
sangue sul pavimento di
quel tetto, oltre all’odore succulento della morte.
“Non
volevo fare sul serio con voi… credetemi, ci ho messo tutta
la mia buona
volontà per trattenermi… MA DOPO AVERMI QUASI
UCCISO... MI AVETE FATTO PERDERE
LA PAZIENZA! TECNICA DELLA PRIGIONE ACQUATICA!"
Avevo svolto
molti studi sugli effetti collaterali dei Frutti del Diavolo nel corso
di quei
mesi, per ordine della mia padrona, ed avevo fatto
un’importante scoperta.
La
giovane pirata venne avvolta da una sfera piena
d’acqua…
...una
prigione dalla quale lei
non poteva fuggire!
Lei non
poteva nuotare né
rimanere sott'acqua senza respirare!
Flame
perse immediatamente le forze all’interno della sfera
d’acqua. La
seconda battaglia era già
finita.
Non ero
ancora soddisfatto. Non volevo soltanto ucciderla.
Volevo
umiliarla…
cancellare per sempre ogni traccia della sua dignità!
Flame doveva
pagare per ciò che aveva fatto, ed in preda all'euforia
fui colto dall’idea
più malsana e deplorevole di tutte.
***
FLAME
[Emma's
Theme - THE PROMISED NEVERLAND]
In tutti
i modi cercavo di non far entrare acqua dentro il mio corpo, ma non
sarei
riuscita a sopportare ancora per molto. Dovevo trovare un modo per
liberarmi di
quella prigione, prima che lui mi potesse uccidere.
Mi resi
conto, terrorizzata, che le intenzioni di Orochimaru fossero perfino
peggiori
di quelle che temevo.
Lo
shinobi infilò le mani all’interno della bolla
d’acqua, afferrandomi le gambe e
facendole uscire fuori, lasciandomi il bacino fuori dalla prigione da
lui creata. Poi
mi
strappò di dosso tutti i vestiti.
Quel mostro aveva deciso di giocare con
il mio corpo, cominciando a seviziarlo con la sua disgustosa e
repellente lingua. Ogni mio
tentativo di liberarmi fu totalmente inutile. Per più di un
minuto, la lingua
biforcuta di Orochimaru assaporò ogni centimetro scoperto
della mia pelle entrando, poi, dentro di me e facendomi provare le
sensazioni più brutte
della mia vita.
Fu
ancora peggio quando, a tortura terminata, lui ricacciò la
sua lingua e scostò il suo
kimono con le mie mani. pronto a compiere l'orrendo atto.
"Non
ti sei voluta arrendere... non sei voluta diventare un mio
esperimento... e hai perfino cercato di uccidermi! Questa è
la tua
miserevole fine, Monkey Portugas D. Flame!"
Ogni protesta fu inutile. Le mie carni,
nonostante non fosse la mia prima volta, vennero lacerate e il mio
cervello andò completamente in tilt a causa del dolore. Per
troppi anni avevo provato quelle orribili sensazioni, ma stavolta era
perfino peggio perchè a farmi tutto questo era l'assassino
di mia madre, colui che aveva rubato il corpo dell'uomo che
amavo.
Cercai di
liberarmi in
ogni modo da quegli affondi laceranti, ma fu tutto inutile. Il ninja
evocò
altre due copie che mi immobilizzarono del tutto, ponendo fine ad ogni
mio tentativo di resistenza. L'unico
e straziato urlo che produssi venne ammutolito dalla sfera d'acqua.
Dopodiché
io cominciai ad affogare, perdendo definitivamente i sensi...
... era
finita...
... non
sarei sopravvissuta...
... ero
condannata a morire lì,
affogando in quella prigione acquatica mentre venivo stuprata ed
umiliata
definitivamente.
Prima di
svenire, anche il mio busto venne fatto uscire dalla bolla
d’acqua, lasciando
imprigionate soltanto la mia testa e le mie braccia.
Un ennesimo laceramento, dall'altra
parte del mio corpo, mi fece capire che quella tortura sarebbe soltanto
peggiorata. Perfino la terza copia aveva deciso di divertirsi,
immergendo la sua lingua dentro la bolla d'acqua e infilandomela con la
forza dentro la mia bocca ormai semi-spalancata.
Avrei tanto
voluto dirvi che fui
in grado di liberarmi da quella morsa con le mie stesse
forze. Avrei tanto voluto dirvi che fui
in grado di sopportare quell’ennesima beffa alla mia
dignità, ma la verità fu
un'altra.
Orochimaru si divertì con il
mio corpo per un tempo incalcolabile, seviziandomi nei modi
più disgustosi e
orribili che possiate immaginare. Il mio corpo, privato di ogni
libertà, fu obbligato a cedere a quello del Sennin, che
raggiunse il suo apice di piacere, facendo letteralmente a pezzi il mio
corpo e la mia anima per sempre.
Mentre percepivo il disgustoso seme di
quel mostro insinuarsi e riempire ogni centimetro della mia
intimità, comresi quale fosse la reale sensazione che ci
descrisse Kairi, quel
giorno.
***
Quando vi
viene strappato il
cuore dal corpo… smetti di provare sentimenti…
gioia e dolore non esistono più…
non puoi muoverti in alcun modo… sei invisibile…
non esisti più, ma non puoi
nemmeno morire… e la cosa più brutta è
che ne sei consapevole. Sai di aver
perso il cuore, ma non puoi più riprendertelo… ve
lo posso assicurare, amici
miei. Baratterei tutte le sofferenze che avete provato, tutte le vostre
umiliazioni, piuttosto che farvi provare, anche solo per un secondo,
quella
sensazione agghiacciante.
***
Quello
stupro mi portò quasi a morire. Quella
violenza non me la sarei scordata per il resto dei miei giorni, e la
mia anima non sarebbe più tornata ad essere la stessa. Quel
giorno, io ero ufficialmente morta...
... almeno così credevo.
Per
fortuna, avevo sempre qualcuno su cui contare e a cui chiedere aiuto,
nonostante l'avessi insultata e mandata a quel paese.
Lei mi raggiunse. Lei mi salvò.
Lei mi raccolse come un gatto abbandonato,
portandomi via dall'orco cattivo e salvandomi la vita per l'ennesima
volta.
Uno dei miei tanti tesori...
... la mia migliore amica!
Los
Angeles – 05:30
JUNION
[Exorcist
- BEST OST IN THE WORLD]
Io e
Kairi attraversavamo la città con l'intento raggiungere il
monte Lee, assieme a
Dragon, agli androidi ed ai nostri nuovi alleati vampiri quando, con la
coda
nell’occhio, sentimmo l’immane esplosione
proveniente dalla costa di Los
Angeles. Un enorme tsunami fu in procinto di abbattersi su di noi ma,
per
fortuna, riuscimmo ad evitarlo, raggiungendo la cima di un palazzo con
le
nostre individuali abilità, mentre l’enorme massa
d’acqua inondò tutte le
strade della roccaforte militare di Kagaku.
“Da
dove proviene? Non dirmi che sta accadendo qualcosa vicino al mare?”
esclamò allarmata Kairi, accendendo il Rilevatore recuperato
da Glacial 01 e
leggendo i dati sullo schermo.
“Ci
sono tre forze combattive vicino a Santa
Monica!” affermò sicuro Dragon, leggendo
i dati sul suo “La
più potente ha un KI di 937, mentre le altre due sono di 521
e 624! E’ meglio
che qualcuno vada a controllare! Potrebbe esserci un nostro alleato in
difficoltà!”
A quel
punto, dentro al mio mondo interiore, uno dei cercoteri con cui mi ero
alleato
mi spinse a farmi avanti. Non ne capivo il motivo, ma decisi di fidarmi.
“Andrò
io!” mi
proposi con grinta “Posso
cavarmela contro tutti e tre!”
“Verrò
anch’io per sicurezza!” mi
seguì a ruota Kairi “Ho la strana sensazione che una
di quelle tre presenze sia un nostro amico!”
“Per
me va bene!”
acconsentì Dragon,
facendo un cenno agli altri “Noi continueremo ad andare avanti!
Acceleriamo il passo, giacché ora possiamo permettercelo! Voi due…
fareste meglio a tornare vivi, per il vostro bene!”
Dragon
si voltò dall’altra parte, proprio mentre C-17 e
C-18 si libravano nuovamente
in volo. L’ex generale si trasformò nel Drago Nero
e volò in direzione
dell’entroterra, seguito dagli androidi, mentre i due vampiri
semplicemente
sparirono alla nostra vista.
Ciò
che
riuscii a vedere, con il mio nuovo Rinnegan, furono soltanto due
leggere
foschie rosse che si allungavano lungo i grattacieli di Los Angeles.
"Andiamo!"
"Ok!"
Io e
Kairi cominciammo a muoverci rapidamente.
Lei,
grazie ai suoi poteri da Maestra del Key-Blade, riusciva a saltare da
un
tetto
all’altro e ciò facilitò la nostra
rincorsa verso il luogo dello scontro. Io la
seguì a ruota, pronto ad intervenire qualora la mia amica
avesse, per sbaglio,
mancato un tetto.
“Il
livello di 624 è sparito!” si
agitò improvvisamente la mia amica in
preda alla paura “Oh no...dimmi
che non è troppo tardi!”
Entrambi
accelerammo il passo, in preda al panico, fin quando…
“ECCOLI!
SONO LI’!”
esclamò lei
indicando il tetto di un palazzo non molto più basso di
quello su cui avevamo
poggiato piede.
Poi,
però, ci irrigidimmo, sbarrando gli occhi in preda
all'orrore.
Tre
figure identiche stavano perversamente giocando con il corpo di una
povera
donna. Due la stavano stuprando, mentre l’ultima
stava orrendamente affondando le sue zanne sul corpo della giovane
vittima,
dilaniandole le carni.
Ci
sentimmo ancora peggio quando riconoscemmo la ragazza che veniva
stuprata.
“FLAME!
LASCIALA STARE! FIRAGA!”
La magia
di Kairi raggiunse il suo avversario in pochi istanti ma
quest’ultimo lo evitò
agilmente, liberando un'incosciente Flame dalla sua bolla
d’acqua e cessando
quella insulsa ed inutile violenza. Le altre due figure,
però, non furono
altrettanto fortunate e vennero arse dalle fiamme. Meglio
così. Ora eravamo
nuovamente in superiorità numerica.
Kairi
atterrò proprio accanto alla nostra amica, mentre io mi misi
davanti a loro
tenendo d’occhio il nostro nuovo nemico...
... un
momento! Io
avevo già visto quel tizio... ma dove?
Provai a
osservare le condizioni di Flame. La sua pelle era quasi blu ed era
incosciente. Inoltre, era completamente
nuda e ricoperta di
sangue, e dalla vita in giù le sue carni pendevano, come se
non fossero
più attaccate
al suo corpo.
Fu troppo
ovvio ciò che quel pervertito avesse fatto a Flame, e
capimmo
anche che quello
stupro era durato parecchio.
“Flame…
oh Flame… che ti ha
fatto quel… oh mio Dio!”
[Dark
Horror Trap - BEST OST IN THE WORLD]
Mentre
Kairi si apprestava ad usare un incantesimo di cura per rinsavirla, io
mi
voltai di nuovo verso quel bastardo.
L'avrebbe
pagata cara per quello che aveva fatto alla nostra amica!
“Guarda
un po’ chi si rivede…
il soldatino
dello Sharingan!”
Fu
quella frase a scoperchiare il vaso di Pandora.Ora
ricordavo.
“Ma
certo! Tu sei quello che mi ha venduto ed iniettato lo Yilar dello
Sharingan!”
“Hai
buona memoria, mia giovane cavia!” si
complimentò con me quella
nullità, presentandosi a me e Kairi “Il mio nome è Orochimaru, e sono
l’ultimo
ninja rimasto in vita del pianeta Kaguya!”
“Come
hai osato fare del male alla nostra amica!?”
gli urlò contro Kairi,
usando l’unico braccio che aveva per poggiare Flame su di se.
La pirata cominciò
a tossire pesantemente, sputando e vomitando tutta l'acqua che aveva
nei
polmoni...
... si stava
riprendendo!
Meno male!
“Parli
di quella troia? E’ a causa sua e
di
sua madre se la città è immersa
nell’acqua! Per poco quelle due non mi hanno
fatto secco!”
“E
TI SEMBRA UNA BUONA SCUSA PER STUPRARLA,
BRUTTO MAIALE?!”
“Lo è,
mia cara… e a te accadrà lo stesso se non ve ne
andate subito senza di lei!”
la minacciò con ferocia Orochimaru "SE NON VOLETE DIVENTARE I MIEI
NUOVI ESPERIMENTI, MOLLATE SUBITO QUELLA NULLITA' E PERMETTETEMI DI
AVERE LA MIA RIVINC..."
“Scordatelo!
Ormai non hai scampo!”
gli
feci notare io “Arrenditi o
sarò
costretto a usare la forza!”
Lo
shinobi, per tutta risposta, cominciò a ridermi in faccia,
come un folle.
“Ahahahahahahahahahahahah!
Tu usare la forza contro di me? Avrai anche ottenuto il Rinnegan, ma
non sarai
mai in grado di sconfiggermi! Ho passato sedici anni della mia vita ad
ampliare
le mie ricerche sugli Yilar più efficaci e pericolosi di
tutti! Non sarà di
certo una mia ingenua cavia a sconfiggermi!”
Kairi si
voltò verso di me, confusa e schifata.
“Di
cosa sta parlando quel bastardo? Tu
lo
conosci?”
“E’
stato lui a iniettarmi lo Yilar...”
ammisi io ancora sorpreso “... all’epoca pensavo facesse parte degli
scienziati di Kagaku... non potevo immaginare che questa carogna fosse
ancora
in vita!”
“Esattamente…”
confermò il ninja
leggendario, raccontando tutta la verità “...
sedici anni fa, una navicella spaziale atterrò non molto
lontano dal mio laboratorio
sul pianeta Kaguya. Io riuscii a catturare quei poveri soldati e a
farmi
rivelarmi le loro intenzioni, scoprendo di Glacial e delle sue
macchinazioni
contro il nostro pianeta. Capii al volo che
l’impero e gli shinobi non si
sarebbero mai alleati e perciò, invece di rivelare
inutilmente la verità al mio
Hokage… decisi di barattare con
l'imperatore stesso! Io avrei avuto salva la vita, ma in cambio avrei
rinunciato ad
essere
uno shinobi, entrando ufficialmente nel corpo degli scienziati
imperiali! Così, resi completamente vani i tentativi di
Dragon Oronar, che aveva cercato di convincere i Kage di non combattere
e di arrendersi subito!”
“Sei
un mostro… hai condannato a morte tutti i tuoi compagni!”
affermò
disgustata Kairi, ma Orochimaru non si fece impressionare e
continuò la sua
storia.
“Durante
il mio soggiorno con Oss Burk, ho
imparato ad apprezzare la tecnologia dell’impero e sono
venuto a conoscenza dello
Yilar… avevo passato un intero secolo a cercare un qualcosa
che potesse
rendermi invincibile... ed ora la
soluzione era davanti ai miei occhi! Cominciai a formulare delle
ipotesi e a
studiare gli effetti di quella sostanza, cercando di scoprire il
segreto per
poterne assimilare in quantità infinite come i Kagakuriani!
Nessun limite,
nessun rischio di rimanere sopraffatti… creare lo Yilar
perfetto! Sfortunatamente
il
mio corpo non era più in grado di sopportare altri
cambiamenti fisici, perciò
decisi di sfruttare alcuni orfani militari per continuare i miei
esperimenti. Oss Burk mi scoprì ed interruppe le mie
ricerche…
temeva che io avessi creato
qualcuno in grado di ostacolare l’Imperatore e non capiva la
mia sete di
conoscenza…”
Lo
shinobi sghignazzò diabolicamente e con i suoi occhi da
rettile ci fissò
intensamente tutti e due. Entrambi rabbrividimmo davanti a quello
sguardo
assassino.
“Fu
per questo… eheheheheh…
che decisi di
farlo saltare in aria!Nessuno
avrebbe mai saputo della mia esistenza. Tutti avrebbero
pensato fossi morto
assieme a lui. Solo in questo
modo,
riuscii a riprendere le mie ricerche e dopo aver usato molte cavie
umane…
finalmente riuscii a creare lo Yilar definitivo... e tu, mio caro
ragazzo, sei
la mia cavia principale!”
“Eppure
non capisco… quando ti ho conosciuto, tu ti trovavi
all’interno dei laboratori
dell’esercito… allora come mai non ti hanno
riconosciuto? Possibile
che…”
“Non
l’hai ancora capito, vero? Mi è bastato attivare
un Gen-Jutsu sullo scienziato
a te assegnato, facendogli credere di averti già iniettato
la sostanza! Entrare
di nuovo all’interno di quelle stanze fu un gioco da
ragazzi... e tu non ti sei
reso conto di nulla!”
Io mi
misi una mano sulla spalla.
Ricordavo
perfettamente quel giorno. Il dolore che avevo provato fu immenso, ma i
risultati
ora si vedevano. La scoperta più scioccante era il fatto che
il mio non fosse
un vero Yilar, ma una copia fasulla creata da uno shinobi traditore.
Una copia,
tuttavia, molto più efficace dell’originale, a
sentire le sue parole.
“Se
fossi in te comincerei a pronunciare le mie ultime preghiere…”
mi
avvertì lo shinobi con sguardo assassino “...
e non temere… con tutti e tre ci andrò molto
più leggero di quanto non farebbe
la mia signora!”
“La
tua… la tua signora...
aspetta! Non starai per caso parlando di…”
esclamò incredula Kairi, ricevendo la conferma di
Orochimaru…
... i cui
occhi si
colorarono di ambra!
“Ebbene
sì... parlo proprio della signora
Malefica!” ammise lui, con lo sguardo perso nel
vuoto “Sono caduto ai suoi piedi
più di tre mesi fa… ricordo ancora il primo
ordine che ricevetti! Procura un veleno mortale al comandante Bear, ed
aiutalo
a uccidere il piccolo Re Topo... ed in cambio, mi ha donato un potere
inimmaginabile…”
Tutti e
due rimanemmo sbigottiti, quando attorno a noi apparvero una decina di
Heartless, tutti pronti ad assalirci e a strapparci i cuori.
“Merda!
E' in grado di evocarli!”
esclamò Kairi, preoccupata. La mia amica aveva
Flame abbracciata a se e non poteva lasciarla a terra, o gli Heartless
ne
avrebbero approfittato.
Fu per
questo che io decisi di usare la Tecnica della Moltiplicazione del
Corpo per
creare una copia di me stesso.
“Ci
penserò io a riportare Flame sulla navicella!”
proposi alla mia amica,
prendendo la pirata in braccio.
Ebbi un
fremito di vergogna quando la mia copia sfiorò le gambe di
Flame con le mani,
ma fu molto breve. Essa si allontanò quanto più
in fretta possibile, mentre io
mi affiancai a Kairi, pronto a combattere contro gli Heartless.
Fu
allora che i cercoteri all’interno del mio corpo decisero di
farmi presente un
loro desiderio.
***
Mondo
Interiore di Junion
[Crimson
Blaze - BEST OST IN THE WORLD]
- Facci
combattere! -
- Kurama!
Sicuro di volerlo fare?
–
-
E’ a causa di quello stronzo se siamo stati separati dai
nostri Jinjuurichi e sigillati in quella statua mastodontica! Se
l’impero fosse entrato in possesso del nostro potere, sarebbe
stato un disastro. Per
questo decisero di
dare a Shiro, uno degli Anbu più capaci e coraggiosi, quei
sigilli che ti ha insegnato… se non fosse
stato per
Orochimaru, Naruto e tutti gli altri sarebbero ancora vivi! –
- Kurama ha
ragione! E’ a causa
sua se Killer Bee è stato ucciso! E’ nostro dovere
fargliela pagare per ciò che
ha fatto! –
-
Gyuki… anche tutti voi siete
d’accordo? –
- Il
Kazekage ha dato la sua vita
per provare a salvare il villaggio! Io, Shukaku, non posso ignorare
questo
debito! –
- Io,
Matarabi, ho un dovere da
svolgere per l’onore degli shinobi, e non posso di certo
lasciar fare a quel
verme ciò che vuole! –
- Il mio
ultimo Jinjuurichi era
una povera ragazzina… non posso accettare che Orochimaru
abbia fatto una cosa
simile a quella donna. Io, Isobu, prometto di ficcargli la mia coda
acuminata
dritta dentro al… -
- Io, Son
Goku, gli aprirò le
chiappe per facilitarti il compito, Isobu! –
-
Orochimaru
farà una brutta
fine… parola di Kokuoh –
- Io,
Saiken, appoggio con forza
i miei compagni. Orochimaru è già morto!
–
- Chomei,
qual è la tua
decisione? –
- Ma che
domande mi fate!? Certo
che sono d’accordo, ma ci stiamo dimenticando di
un’altra cosa… -
- Ovvero?
–
- LA
RAGAZZA! Dobbiamo darle una
mano contro quelle creature oscure! E poi dovrà anche
combattere contro quella Malefica, quando avremo finito... dobbiamo
renderla forte abbastanza da contrastare la strega! –
- Chomei ha
ragione… lasciate
fare a me! Ragazzo, chiedi alla rossiccia di darti la mano! –
***
Realtà
Mi
voltai verso Kairi. Dovevo avere una faccia piuttosto basita,
poichè lei mi
fissò con sguardo incerto e perplesso.
“Junion…
perché mi guardi così? Non… non penso
che questo sia il momento adatto per
fissarmi in quel modo!” provò
preoccupata ad indicarmi gli heartless,
con lo sguardo.
- Mocciosa!
Prendi la mano del
tuo amico! –
Kairi
per poco non si prese un colpo sentendo la voce di Kurama dentro la sua
testa,
ma io ne approfittai per prenderle la mano, come il cercoterio dalle
nove code
mi aveva ordinato.
***
OROCHIMARU
[Strange
Whispers - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Sono
proprio curioso di sapere le vostre intenzioni… pensate
davvero di poter
sconfiggere tutti questi Heartless da soli? Un castrato ed una
mutilata…”
li accusai, ancora più divertito dalla situazione che fosse
nata.
Non
avrebbero
mai potuto sconfiggermi.
Junion non
aveva
acquisito il massimo dei suoi poteri...
... e
Kairi…
l’ultima volta che le erano stati mandati contro due
Heartless, si era quasi
fatta uccidere!
Ora ce
n’erano più
di dieci, e tutti erano stati degli eccellenti shinobi, quando avevano
ancora un cuore!
Forse
sedici anni fa avrei fatto molta più attenzione. Forse
sedici anni fa non mi
sarei lasciato sovrastare dalla frenesia e non mi sarei fatto prendere
in giro
da due avversari qualunque. Nemmeno in quel momento mi stavo davvero
rendendo
conto di non essere più lucido. Questo, per uno shinobi
leggendario come me,
era un vero e proprio insulto.
Allora
perché mi stavo comportando così?
Perché non mettere subito fine alla vita di
Nami e Flame? Perché mi ero spinto, per vendetta, a
violentare sessualmente una
di loro e a non ucciderla subito?
Perché
non mi occupavo io personalmente di Junion e Kairi?
Io
non ero così sprovveduto. Io ero uno scienziato che ambiva
all'immortalità e ad apprendere ogni conoscenza del mondo...
... perchè, allora mi
ero spinto a tanto?
***
Third
Person
La
verità era soltanto una, ed era più incredibile
di quanto possiate
immaginare...
... dentro
il suo
cuore, infatti, il Sennin provava rimorso nell'aver tradito il suo
popolo!
Orochimaru
si era pentito amaramente della sua scelta presa sedici anni fa
portando, con
il suo tradimento, all’estinzione degli shinobi...
... lui che
era stato uno dei più
grandi!
In quel
momento, il suo unico desiderio era quello di incontrare qualcuno in
grado di
tenergli totalmente testa…
…
in grado di
sconfiggerlo e ucciderlo senza problemi!
Nemmeno
lui se ne rendeva più conto dato che il suo cuore, in quegli
anni, era
sprofondato nell’Oscurità proprio a causa di quel
rimorso. Malefica, tre mesi
prima, aveva approfittato proprio di quella sua debolezza.
[Kishuu
- BEST OST IN THE WORLD]
Orochimaru
vide Junion prendere l’unica mano della ragazza dai capelli
rossi, che di punto
in bianco venne avvolta da un'immensa energia fiammeggiante. Un chackra
che il
ninja aveva riconosciuto bene…
…
lo shinobi era sbigottito!
“La
volpe a nove code?! COME DIAVOLO E’ POSSIBILE?!”
Che storia
era questa?! Come
aveva fatto Junion a liberare il cercoterio... e perchè
Kurama aveva accettato
di farsi possedere un'altra volta da un mortale?!
Kairi si
osservò per bene. I suoi capelli erano diventati arancioni e
la sua pelle ora
era gialla. Gli occhi non erano più azzurri, ma rossi e
demoniaci, ma lei non
poteva vederli...
... tranne
due
persone… ed una di queste stava letteralmente tremando dalla
paura!
“DEVO
FUGG… UGH! PERCHE’ NON
RIESCO A
MUOVERMI?! ASPETTA… NO! NON PUO’ ESSERE!”
Orochimaru
si accorse troppo tardi della sua ombra fusa con quella del suo
avversario
Junion, che cominciò ad avvicinarsi a lui.
La tecnica
del Controllo
dell’Ombra, un’abilità innata del clan
Nara di Konoha... permetteva a colui che
la utilizzava di prendere il controllo dell’avversario e di
muoverlo come una
marionetta.
Di
conseguenza, Orochimaru si mosse con gli stessi passi del ciclope, che
si fermò
a un passo dal suo avversario. Quest’ultimo, con il Rinnegan,
osservava determinato
lo scioccato shinobi.
Come era
possibile?! Era assurdo!
Come aveva fatto il ciclope a raggiungere il Risveglio?!
“Il
mio Yilar non comprendeva soltanto lo Sharingan, non è vero?”
affermò
Junion, guardando la Kusanagi ai suoi piedi “In
esso sono contenute tutte le abilità innate del pianeta
Kaguya!Se
Dragon non mi avesse risparmiato e non mi avesse fatto partire per quel
mondo,
non lo avrei mai scoperto… e senza l’aiuto dei
cercoteri non avrei mai imparato
a sfruttare queste tecniche... avevi ragione, Orochimaru. Il
tuo Yilar è
davvero unico al mondo e ti ringrazio per il potere che mi hai
concesso… ma hai
fatto del male alla mia amica e questo non posso accettarlo!”
Il piede
del ciclope si alzò di scatto e, con una semplice pedata,
spezzò la leggendaria
lama.
Nel
frattempo, Kairi sconfisse con estrema facilità tutti i gli
Heartless anche
grazie al chackra di Kurama. Non aveva nemmeno usato un centesimo di
quel
potere. Non le era servito.
La
ragazza si voltò verso Junion e gli disse.
“Io
raggiungo il carcere! Sento che Malefica sta mettendo in
difficoltà i miei
amici… grazie per questa energia!”
“Di
niente… ma ricorda che quel chackra è limitato!
Appena giunta alla prigione ti
resteranno pochi minuti prima di tornare come prima!”
Kairi
annuì, accettando il consiglio dell’amico. Si era
appena voltata, quando notò il
Sorcery Clima-Tact per terra. Non sapeva cosa fosse, ma qualcosa,
dentro il suo
cuore, la spinse a credere che quella fosse un’arma di Flame.
Decise
perciò di prenderlo, partendo in direzione di Hollywood
Prison, sparendo alla loro vista.
Junion
si voltò di nuovo verso Orochimaru, che
all’improvviso aprì la sua bocca
sputando una decina di shuriken e kunai in direzione del suo
avversario. Il
ciclope venne avvolto da uno strano scheletro di chackra rosso
rimanendo del
tutto illeso all'attacco dello shinobi.
Il sennin
rimase
senza parole… quello era davvero il Susanoo?
Quante
tecniche aveva risvegliato
quel bastardo?!
Orochimaru
provò a giocarsi un'ultima carta, quella dei Gen-Jutsu.
“E’
tutto inutile… non puoi
nulla contro
quest'occhio!”
Lo
shinobi sbiancò letteralmente...
... era la
terza
volta, in tutta la sua vita, che gli dicevano la stessa frase!
Si rese
conto di non potersi più muovere. Junion stava usando la
tecnica dello
Strangolamento dell'Ombra.
Nove
immani esplosioni di fumo avvolsero e circondarono il palazzo sul quale
si
trovavano. Le creature più grandi e maestose che potessero
esistere in tutto l’universo
erano attorno a loro, grandi quanto il Drago Nero dalle Angeliche Ali
ed altrettanto
imponenti.
Lo shinobi,
tuttavia, non ne vide
la magnificenza… ma i nove sguardi assassini carichi di odio
e sete di
vendetta…
... una
condanna a morte già
scritta!
“Mi
spiace, Orochimaru… ma non posso fare
diversamente... addio per sempre!”
Fu il
segnale definitivo...
... i nove
cercoteri si accanirono sul corpo del ninja, senza dargli il tempo di
sostituirsi, di tele-trasportarsi od invocare altre tecniche ninja...
...
uccidendolo definitivamente!
[Riku's
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Così
morì Orochimaru, l’ultimo shinobi del pianeta
Kaguya. Ma non sarebbe stato
l’ultimo shinobi di tutti i tempi…
…
Junion, grazie al
suo Yilar, avrebbe continuato la loro discendenza, diventando uno dei
guerrieri
ninja più conosciuti e temuti dell'intero Universo!
Qualcosa,
però, ve la voglio rivelare.
La
sostanza che Orochimaru aveva creato non sparì per sempre.
Qualcuno, nell'ombra, era riuscito a rubarne una fiala, il giorno prima
che il Sennin distrusse il laboratorio di Oss Burk, e la
portò via con se.
Ricordatevi queste mie parole...
...
perchè quello Yilar, un giorno, diventerà
decisivo per la vita di molti innocenti.
Capitolo 16 *** Capitolo 16: Il segreto più oscuro del Tiranno! ***
Orochimaru
si è rivelato un avversario a dir poco ostico, per la nostra
Flame, che ha perso non solo la vita di sua madre, ma anche tutta la
sua dignità.
Solo
l'intervento di Kairi e Junion le ha permesso di salvarsi da una fine a
dir poco riprorevole. Per fortuna, il tanto temuto Ninja Leggendario
è
stato sconfitto dal ciclope, con estrema facilità, grazie
anche
all'aiuto dei suoi nuovi amici cercoteri.
Come
sta andando, invece, sugli altri fronti? La battaglia è a
favore dei buoni o dei cattivi? Qui, di seguito, il pulsante delle OST!
Detto ciò... BUONA
LETTURA ;-)
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE
EARTHLY YILANCAR
Il
segreto più oscuro del Tiranno!
Cinque
giorni prima – Glacial 02 –
Fortezza dei Comandanti
Third
person
[The
Devil - BEST OST IN THE WORLD]
Il nuovo
Generale Supremo dell’esercito di Kagaku, Himmur, non
riusciva a credere a
quello che il suo imperatore, attraverso quel computer, gli stava
appena
rivelando.
Dragon
Oronar era un traditore. Certo, aveva sempre avuto grossi dubbi
riguardo la
fedeltà del terrestre nei confronti dell’impero,
ma mai si sarebbe immaginato
di sentire quelle parole uscire dalla bocca di colui che aveva riposto
tutta la
sua fiducia nell’ex-generale. Era da oltre
vent’anni che Himmur non vedeva quel
luccichio di follia negli occhi di Glacial, un desiderio sempre
più crescente
di tornare ad essere l’assassino spietato di un tempo.
L’ordine
che ricevette gliene dette conferma!
“Hai
presente quella galleria segreta che hai fatto costruire sotto il monte
del
carcere? Quella che solo io e te conosciamo? Ebbene… entro
cinque giorni,
dovrai riempirla di dinamiti, bombe e qualunque cosa possa provocare un
esplosione! Voglio che l’intera montagna frani e si sbricioli
davanti ai tuoi
piedi! Nessun prigioniero deve sopravvivere!”
“Lei…
lei vuole ucciderli tutti?!”
“Esattamente!”
affermò senza alcun ritegno l’imperatore con un
sadico sorriso che fece
accapponare le squame di Himmur “Quegli sporchi esseri non meritavano di
vivere da molto tempo… è giunta l’ora
di attuare la loro condanna a morte!”
“E dei
Namecciani cosa facciamo? Dovremo allontanar…”
provò a chiedere il
nuovo generale, ma venne interrotto immediatamente da Glacial, che gli
rivelò
l’ennesimo scioccante ordine.
“Non
se ne parla! Anche quei musi verdi faranno la fine che meritano!
E’ a causa
loro se ho deciso di non sporcarmi le mani per tutto questo
tempo… è finita l’ora
delle loro perle di saggezza! Vediamo se avranno il coraggio di
ribattere, dopo
aver visto i loro compagni morire sotterrati dalla montagna!”
Himmur
era a corto di parole.
Sembrava
troppo bello per essere
vero… eppure era così!
L’esercito
sanguinario di Kagaku era tornato!
“Ora
però ascolta il mio ultimo ordine!”
lo avvertì Glacial, con tono
improvvisamente serio “Ho
bisogno che tu faccia un’ultima cosa…
la più importante di tutte! Farai la conoscenza di una donna
particolare... ha
la pelle scarna e pallida, le braccia ricoperte da squame e due corna
sulla
fronte... indossa un lungo abito scuro e porta con se un bastone... lei
è una
nostra 'alleata'… si occuperà da sola di alcune
faccende dentro il campo di
Hollywood, e poi dovrebbe unirsi a voi dopo l’esplosione
della montagna!”
“Capisco…
allora cosa devo fare, mio signore?”
Glacial,
dall’altra parte dello schermo, gli puntò contro
il dito e gli ordinò,
perentorio.
“Non
rivelarle nessuno dei miei ordini precedenti! Porta tutto
l’esercito attorno
alle pendici del monte… e non appena lei vi
raggiungerà… sbarazzatevi di quella
puttana! Qualunque cosa accada durante la missione, la morte di quella
strega
deve rimanere la vostra più grande priorità!
Possiamo uccidere i prigionieri
anche in un secondo momento... ma lei non deve sopravvivere!”
Realtà
– Glacial 02 – Pendici del
monte Lee – 05:40
[Freezer
is Free - DRAGON BALL SUPER]
L’attesa
si fece sempre più snervante per l’esercito di
Kagaku. La maggior parte dei
soldati, infatti, stava perdendo la pazienza, soprattutto gli Yilancar,
già
trasformati, che sembravano quelli più infastiditi
dall’inattività.
Eppure,
nonostante ciò, Himmur era tranquillissimo. I quaranta
soldati catturati e
sequestrati dai loro nemici ben presto si sarebbero liberati dalla loro
prigionia. Il loro compito era quello di occuparsi della navicella
spaziale
appena atterrata, distruggendola ed impedendo la fuga dei carcerati...
... e se a
qualcuno
dei loro nemici fosse venuta la brillante idea di scendere lungo le
pendici del
monte… ad accoglierlo vi stava l’intero esercito
kagakuriano, pronto a fucilarlo
all’istante!
Inoltre,
i quattro Yilancar nascosti tra gli infiltrati possedevano un
Rilevatore
ciascuno, con il quale registrarono un’importante audio
durante la loro
cattura. Da quello che scoprirono, la navicella dei rivoltosi, per
fuggire,
necessitava di un preciso limite di tempo per ricaricarsi di
carburante. Quel
limite, a detta degli stessi ignari nemici dell’Imperatore,
era di un’ora
esatta, perciò se erano atterrati alle cinque in punto
l’astronave sarebbe
dovuta ripartire alle sei.
Al donde
di evitare ogni possibile imprevisto, Himmur decise di piazzare
all’interno di
quella galleria anche una bomba ad orologeria...
... e di
farla detonare alle
05:55!
Sarebbe
stato più
che sufficiente a far detonare anche tutti gli altri ordigni. Non solo
i
prigionieri, ma anche la loro 'alleata' avrebbe fatto la fine che
meritava!
Niente
avrebbe potuto rovinare i loro piani…
…
tutto…
…
tranne l’inatteso
arrivo di Dragon Oronar!
***
DRAGON
[A
Tyrant Revived - DRAGON BALL SUPER]
Trasformato
in Drago Nero, atterrai proprio vicino alle pendici del monte Lee di
fronte al
mio vecchio esercito ed a pochi passi dal mio successore, che mi
fissò stupito mentre
mi rimpicciolivo, ritornando ad essere ciò che ero realmente.
Accanto
a me, atterrarono anche Alucard, Seras e i due cyborg.
“Siamo
arrivati giusto in tempo, vedo…”
esclamai, rivolgendo il mio sguardo
verso il neo generale che, recuperato un po’ di
autocontrollo, si portò davanti
a me minacciosamente.
“Come
osi mostrarti davanti a noi? Come ti
permetti di venire qui, dopo tutte le tue menzogne? Hai tradito la
fiducia
dell’Imperatore!”
“Mi
duole correggerti…ma se
qualcuno ha tradito la mia fiducia, è quella merda vivente
di Glacial!”
lo interruppi, senza alcuna paura, avvicinandomi sempre di
più ad Himmur.
Eravamo
alti allo stesso modo, ma l'alieno sembrava molto più
forte e muscoloso di
me. Tra tutti i kagakuriani geneticamente modificati,
d’altronde, lui era il
peggior avversario davanti al quale ci si potesse trovare di fronte. Ma
ero
fiducioso delle mie capacità…
…
potevo farcela!
“Allora
perché sei venuto qui? Non starai per caso pensando di
combattere contro
l’esercito più potente dell’universo,
vero?” mi canzonò Himmur,
ghignando divertito.
La mia
risposta, però, lasciò del tutto attonito
l’intero esercito.
“Solo
in parte, ad essere sincero… prima voglio cercare di salvare
quante più persone
innocenti possibili dal quel corpo di militari!”
[Bad
Attention - DRAGON BALL SUPER]
Di tutte
le risposte e le parole che si aspettava Himmur, quelle erano le
più
impensabili… anzi no!
Ero convinto
che, a
detta sua, fare una proposta del genere di fronte
all’esercito di Glacial fosse
da sfacciati!
“Sarò
molto sincero con tutti voi!
All’inizio... io avevo riposto tutta la mia fiducia e la mia
vita al servizio
dell’Imperatore...” ammisi davanti a
tutti quanti “...
mi aveva salvato
dalla prigionia e mi aveva dato una nuova ragione
per vivere! Non sono mai stato a favore delle sue crudeltà,
ma questo lo avete
sempre saputo... tuttavia non mi sono mai opposto a una sua decisione
perché ho
sempre avuto grande rispetto per lui! Ora...
però... le cose sono
cambiate! Due giorni
fa, Glacial ha
attentato alla mia vita e a quella di una persona molto importante per
me… ha
tradito la fiducia che io gli avevo dato per venti... lunghi anni! Solo
ora...
ho capito quanto mi sia sbagliato nel fidarmi di quella
carogna… perché di
questo si tratta! Pensate che a lui importi qualcosa di tutti voi?
Pensate
davvero che lui rispetti ognuno di voi? Mi spiace distruggere le vostre
certezze... ma Glacial
non è altro che un essere senza
scrupoli il cui unico
desiderio e uccidere e comandare su tutto e tutti... e insieme a lui vi
sono
tutti i suoi vecchi compagni Yilancar, avidi di potere come il loro
padrone...
robot che obbediscono ad ogni suo ordine!”
“NON
AZZARDARTI A DIRE UN’ALTRA PAROLA, TRADITORE!”
mi urlò contro Himmur
livido di rabbia “ALTRIMENTI
IO TI…”
“Volete
sapere un’altra verità? Qualcosa di cui nessuno a
parte me, i suoi vecchi
compagni e i Venti Consiglieri, è a conoscenza? GLACIAL
NON E’ NEMMENO UN
VERO KAGAKURIANO! In realtà fu un’abitante del
pianeta Earth... il figlio dello
scienziato pazzo che creò i cyborg qui davanti!”
rivelai freddamente,
scioccando tutti i presenti, i due cyborg inclusi.
“CHE?
QUELLA CREATURA ERA…”
urlò
spiazzato C-17.
“QUEL
MOSTRO… IL FIGLIO DI GELO!?”
lo seguì C-18, mettendosi una mano davanti
alla bocca.
[Black
Appears - DRAGON BALL SUPER]
“Glacial
Gelo… questo è il vero nome del vostro Imperatore! Un essere ignobile che sfruttava dei bambini per
costruire i suoi
Cyborg... un assassino che non ha
avuto alcuna pietà nell'aprire e torturare orfani in cerca
di una casa! QUESTO
E' IL VOSTRO IMPERATORE!” continuai imperterrito,
senza alcuna minima
intenzione di fermarmi “Sono sicuro
che
voi conosciate la leggenda del Super Sayan… sappiate che
quella storia è vera!
Duecento anni fa, un guerriero sayan di nome Son Goku sconfisse
l’ultimo demone
del freddo, l’Imperatore Freezer... tuttavia... non conoscete
l’intera storia!”
“TI
HO DETTO DI…”
“Un’anno
dopo quella battaglia, Freezer e suo padre Cold raggiunsero il pianeta
Earth
dove Goku viveva con la sua famiglia... e combatterono
un’ultima volta contro
il sayan! Entrambi i demoni del freddo vennero sconfitti e uccisi da
Goku e dal
suo amico Vegeta! Fu in quella occasione che quella canaglia di Glacial
scoprì
l’esistenza delle due razze guerriere, e decise di attuare un
piano per
raggiungere la sua ascesa al trono di imperatore universale lasciato
vacante da
Freezer... e vi dirò un’altra
verità… anche le Sfere del Drago esistevano
davvero! Glacial le ha usate duecento anni fa per chiedere
l’eterna giovinezza!”
“QUESTO
E’ TROPPO!”
esclamò Himmur,
ormai colmo di rabbia, provando a sferrarmi un pugno…
…
che venne
tuttavia bloccato da C-18 senza alcuna fatica!
Lo
ammetto… non me lo sarei mai
aspettato!
“Stai
a cuccia, bastardo!” lo
minacciò la cyborg, livida di rabbia “Fai un
altro gesto idiota… ed io ti stritolero questo pugno!”
“Tu…
lurida puttana!” le rispose, di rimando,
il kagakuriano, cercando di
liberarsi da quella presa “Cosa
credi di
fare? Anche voi avete tradito l’imperatore Glacial?! Dopo che
lui vi ha...”
“Non
l’abbiamo mai appoggiato…”
affermò
C-17, avvicinandosi lentamente all’alieno squamoso “… avevamo anche
battuto i Super
Sayan duecento anni fa! Gli ultimi due li abbiamo uccisi con una
facilità che
nemmeno puoi immaginare… prima ci siamo occupati del figlio
di Goku… ricordi
sorellina?”
“Come
se fosse ieri…”
affermò lei con lo
sguardo più innocente che potesse fare, stringendo ancora di
più la presa sulla
mano di Himmur che cominciò a provare un dolore sempre
più lancinante.
Avevamo
modificato i corpi dei cyborg per ridurre la loro potenza. Come
facevano ad
essere ancora così forti? Perfino un soldato semplice
avrebbe dovuto
sconfiggerli. La verità fu che l’imperatore fece
sostituire le batterie
nucleari vecchie dei cyborg con due nuove di dimensioni più
piccole e di
potenza dimezzata.
Come
conseguenza, i due androidi non furono indeboliti del tutto, ma
soltanto della
metà. Poi,
in quei vent’anni, entrambi si erano allenati con
l'imperatore per recuperare
parte della loro
forza…
…
certo. Ora, insieme, non erano
in grado di battere Glacial o Malefica…
…
ma occuparsi di
quella lucertolona era un compito più che semplice per i due
cyborg!
“…
il piccolo Trunks aveva raggiunto il
cadavere del suo caro mutilato mentore…”
continuò C-18, stritolando
lentamente il pugno di un ormai ululante Himmur “… e poi si trasformò in Super
Sayan! Era così furibondo! Mentre tu,
fratellino, ti divertivi a squartare il corpo di Son Gohan…
io avevo messo al
tappeto quel nanerottolo e gli avevo spezzato braccia e gambe! Poi mi
hai
raggiunto e abbiamo messo fine alla sua vita… tu gli
spappolasti la testa con
il piede… mentre io gli stritolai i testicoli fino a
strapparglieli a mani nude!”
[Fear
- DRAGON BALL SUPER]
L’intero
esercito assistette orripilato alla terrificante esecuzione di sadismo
della
cyborg che mostrò finalmente il suo lato da perversa
assassina. Il pugno del
kagakuriano venne letteralmente spappolato dalla potenza della donna.
Himmur
cominciò a urlare come un pazzo mentre, in preda alle
lacrime, si stringeva il
moncherino che era rimasto al posto della sua mano.
“Come
avete appena visto…” continuai
imperterrito “… ho il
potere militare sufficiente per sconfiggere l’intero esercito
di Kagaku… e non solo! Ho
recuperato lo
Yilar del Super Sayan! Alla fine di questa battaglia io lo
inietterò nel mio
corpo… ed a quel punto, Glacial è condannato a
morte! Vi rimangono soltanto
due scelte… continuerete ad
appoggiare
stupidamente l’Imperatore fino alla fine... oppure anche voi
vi ribellerete al
suo crudele dominio? Sappiate, però, che se sceglierete la
prima io non avrò alcuna
pietà di voi… e nemmeno loro quattro ne avranno!”
Solo
allora, qualcuno dalle retrovie dell’esercito
cominciò ad urlare terrorizzato. Tutti
si resero conto dei nove cercoteri che si stavano lentamente
avvicinando verso
di loro.
Non lo sapevo ancora, ma la
battaglia tra Junion ed Orochimaru era già finita.
Gli
Yilancar si misero in allerta, pronti ad intervenire e combattere,
mentre
Himmur divenne di pietra. Tutto il suo esercito era stato circondato da
quei
mostri senza che lui se ne fosse reso conto.
“Ah
giusto… anche i nove demoni che vedete da quella parte sono
miei compagni… si
occuperanno di tutti gli Yilancar che continueranno a opporsi!”
rivelai
soddisfatto, aspettando con pazienza che i più intelligenti
tra i miei nemici
decidessero di arrendersi.
[Jiren's
Theme - DRAGON BALL SUPER]
Fu
allora che qualche soldato cominciò ad avvicinarsi,
mettendosi alle mie
spalle...
...
all’inizio furono soltanto una decina…
... poi
un centinaio…
... infine
a
seguirmi furono
almeno un migliaio di giovani soldati... quelli che erano sempre stati
contrari
alle azioni violente dell’impero ma che non avevano ancora
avuto il coraggio di
opporsi... oppure semplicemente coloro che avevano paura di morire...
…
riconobbi anche
tutti i compagni di Gabor, i diplomatici che avrebbero dovuto lavorare
al mio
fianco, alla fine dei loro studi.
Uno di
questi si avvicinò a me, commosso, e mi si
inchinò davanti.
“Era
da tanti anni che aspettavo questo giorno, signor Dragon… io
ho perso la mia
famiglia per colpa di quel mostro! Distruggiamo finalmente
l’Impero di Kagaku!”
Rimasi molto
colpito dalle parole del giovane soldato, e sorridendogli lo alzai da
terra.
Ero contento di ciò che stava avvenendo. Venti anni prima,
davanti alla mia
stessa proposta, i vecchi abitanti della Terra non desistettero dal
loro
desiderio di sangue ed avidità, spingendomi a sterminarli
tutti.
Salvare
anche soltanto un migliaio di quei soldati innocenti, per me, fu un
grande
passo in avanti.
“L’oppressione
è finita, mio compagno… i tuoi cari
avranno… GIU’!”
Feci appena
in tempo ad avvertire il mio nuovo alleato, che si abbassò
giusto in tempo per
evitare la zampata di un enorme mostro.
Himmur aveva attivato la sua
trasformazione Yilancar ed ora era un gigantesco e muscoloso cane-lupo
di
quindici metri di altezza. C-18 e
C17 riuscirono ad evitare facilmente l’attacco
dell’enorme quadrupede
semplicemente alzandosi in volo, mentre Alucard e Seras si piazzarono
davanti
ai nostri nuovi compagni, pronti a proteggerli come avevo ordinato loro.
Mi
voltai inferocito verso tutti i miei nemici.
Vidi
l'intero esercito urlare insulti e bestemmie nei confronti dei poveri
soldati
che si erano separati da loro, e vidi tutti gli Yilancar, nessuno
escluso,
ruggire ferocemente verso i nove cercoteri. La
mia
pazienza era giunta al limite. Quella risposta fu più che
esplicativa. Non vi sarebbe
stata altra gente che si sarebbe unita alla rivoluzione. Ormai, davanti
ai
nostri occhi, erano rimasti soltanto migliaia di nemici da togliere di
mezzo…
…
in qualunque
modo!
“C-17!
C-18! Accompagnate tutti loro…”
qui, io indicai i soldati che si erano uniti alla resistenza “… fino all’astronave accanto
al campo di
concentramento! Rimanete lì e aspettateci! Alucard! Seras!
Voi aiuterete i
Cercoteri e farete piazza pulita di questa marmaglia! SEARCH AND
DESTROY! Spero
sappiate riconoscere i nove demoni…”
“Non
si preoccupi padrone! Ci riconosceremo
con un solo sguardo!” affermò con un
occhiolino la vampira dai capelli
biondi.
“Sarà
uno spasso vedere all’opera la mia compagna
un’altra volta!” la
incitò
Alucard…
[Mystogan
- FAIRY TAIL]
…
prima di sparire
e riapparire proprio in mezzo alle linee dell’esercito,
assieme alla sua
'eletta'!
Tutto in
meno di un secondo!
“Io
sono l'uccello di Ermes... ho
divorato le mie stesse ali per rendermi docile! Oggi ho trovato un
rimedio per
la noia che mi opprime! Provate a spararmi, a uccidermi, a
torturarmi… provate
a mettere fine alla mia esistenza! Cosa siete voi? Umani…
mostri… o soltanto
cibo per cani?”
Io,
invece, mi trasformai improvvisamente davanti all’enorme
lupo, che cominciò a
ringhiare ed arruffare i suoi peli pronto ad azzannare la sua preda.
L’ultima
battaglia dell’esercito Yilancariano stava per cominciare.
La copia
di Junion arrivò finalmente nei pressi della prigione, con
Flame tra le sue
braccia.
Durante
il viaggio, la pirata era svenuta un'altra volta. Kairi non era
riuscita a
guarirla del tutto, e qualche ferita era ancora rimasta aperta. Una, in
particolare, preoccupò il ciclope. Si trovava sicuramente
all'interno della sua
cavità vaginale, dalla quale stava colando lentamente il
sangue...
...
troppo sangue!
Nella
sua mente vennero trasferite le immagini della morte di Orochimaru...
…
grazie al cielo
quel bastardo era morto!
Arrivò
alla radura della navicella. Da quello che vide, quattro spaventosi
Yilancar
cercavano di abbattere l’astronave, ma i rivoluzionari
sembravano in grado di
tenergli tranquillamente testa.
“FLAME!”
“MERDA!
COSA E’ SUCCESSO?!”
Zoro e
Sanji che stavano combattendo contro i quattro mostri, dopo aver
cercato Nami e
Flame per tutto il carcere, si accorsero dell’arrivo di
Junion e della persona
che portava fra le braccia, temendo fosse accaduto il peggio. Si
precipitarono
di corsa verso il ciclope che, con grande fretta, portò la
sua amica
all’interno dell’astronave.
“HO
BISOGNO DI UNA MANO! QUESTA RAGAZZA E’
FERITA GRAVEMENTE!”
“ODDIO!
FLAAAAAAAAAAAAAAAAAAME!”
Junion
rimase abbastanza interdetto quando vide un piccolo essere peloso
avvicinarsi a
lui, in preda alle lacrime. Questo era un piccolo animale antropomorfo
dal pelo
marrone, alto poco meno di cinquanta centimetri, con indosso un enorme
cappello
azzurro in testa. Assomigliava molto a un procione.
“CHOPPER!”
urlò Sanji, riconoscendo il suo compagno di ciurma
“PRENDITI
CURA DI LEI! IO E ZORO
FAREMO DUE CHIACCHIERE CON QUESTO RAGAZZO!”
“Vuoi
occupertene tu, piccolo procione? Non c'è un dottore?”
gli domandò
preoccupato Junion, beccandosi un occhiataccia dal piccolo animale.
“PRIMO...
SONO UN DOTTORE! SECONDO... HO
MOLTI PIU’ ANNI DI TE E NON SONO PICCOLO! TERZO... SONO UNA
RENNA E NON UN
PROCIONE!”
Chopper,
con grande stupore di Junion, si trasformò diventando alto
quanto lui. Le sue
corna erano cresciute, ed aveva braccia e gambe abbastanza resistenti
da poter
prendere in braccio la figlia del suo capitano per portarla lontano
dall’amico,
visibilmente preoccupato.
"QUELLE
FERITE... AAAAAHHHHHHHH! FLAME E' ANCORA IN PERICOLO DI VITA! TU... TU
E TU!
SEGUITEMI! DOBBIAMO RICUCIRE UNA LACERAZIONE INTERNA!"
[Delitti
Imperfetti - R.I.S.]
Altri
due uomini raggiunsero la piccola renna, chiudendosi all'interno di una
stanza.
Zoro e Sanji si piazzarono davanti al giovane ciclope, molto minacciosi.
“Dicci
tutto quello che sai… cosa è successo a Flame?”
cominciò l’uomo dai
capelli verde alga.
“L’abbiamo
trovata sul tetto di un
palazzo,
in città…" ammise Junion, capendo che i
due fossero amici di Flame
"... era stata
sconfitta dal suo avversario e… mi spiace, sarei voluto
arrivare prima…”
“PARLA!”
“La
stava stuprando...” ammise dispiaciuto
Junion, abbassando lo sguardo a
terra “...
quando l’abbiamo raggiunta, lui l'aveva
già…”
“Mio
Dio… quel mostro!”
esclamò schifato
Sanji, facendo cadere la sigaretta che aveva in bocca e stringendo il
pugno per
la rabbia “Giuro
che lo ammazzo quel figlio di…!”
“Non
è necessario… il mio vero
corpo ci ha
già pensato!” affermò la
copia del ciclope, cercando di tranquillizzare i
due pirati “Orochimaru
non nuocerà più a nessuno! Vi do la mia parola!”
Zoro e
Sanji si guardarono negli occhi. Junion non riuscì a capire
fino in fondo ciò
che mostrava il loro sguardo. Era un misto tra orrore per lo stupro di
Flame, ed
il compiacimento per la morte di Orochimaru.
Tuttavia,
entrambi avevano un’ultima domanda da fargli. Fu
l’uomo dai capelli biondi a
porgergliela.
“Assieme
a Flame… hai visto per caso un’altra donna? Aveva
i capelli arancioni come lei
e portava in mano un lungo bastone dorato…”
“No,
non l’ho vista...”
ammise di nuovo
dispiaciuto il ciclope, prima di aggiungere sconsolato “… anche
se…”
“Anche
se…?” lo intimò a
continuare Zoro.
Lo
spadaccino aveva un brutto presentimento al riguardo. Nami non avrebbe
mai
lasciato da sola sua figlia contro un avversario così
potente.
“Ecco…
quando stavamo andando ad aiutare
Flame, assieme a lei e Orochimaru, percepivamo un’altra
presenza... ma questa è
sparita del tutto… non voglio tirare a indovinare senza
sapere nulla ma credo
che…”
Zoro si
voltò verso Sanji, letteralmente scosso
dall’ultima rivelazione, e gli ordinò “Non possiamo saperlo con certezza fino alla
fine della battaglia... nel frattempo... SOPRACCIGLIONE! TU VAI AD
AIUTARE
CHOPPER E FATTI DIRE DA FLAME QUELLO CHE E’ SUCCESSO! SE NAMI
E' VIVA LEI E'
L'UNICA A SAPERE DOVE SI TROVI! IO TORNO FUORI AD AIUTARE GLI ALTRI!”
“D’a…
d’accordo Zoro!” disse
balbettando Sanji, camminando lentamente e
barcollando verso la stanza nella quale si trovavano Chopper e Flame.
Quando
il suo compagno si fu allontanato, Zoro si voltò verso
Junion.
“Quando
conosci Sanji, pensi sia il classico
cascamorto incapace e buono a nulla che ci prova con tutte le ragazze,
e io lo
penso anche adesso che è sposato. Tuttavia… per
Sanji, Nami era diversa da
tutte le altre… lui le deve la vita a causa di un grave
incidente... e così
diventò il suo migliore amico, anche
se in realtà Sanji era follemente innamorato di lei!
Fu lui a far fidanzare
il nostro capitano con Nami... e fu Sanji quello che
l’aiutò ad occuparsi di
Flame dopo la morte di Rufy… per questo credo che possa
reagire male alla
notizia della morte di Nami, ed è per questo che gli ho
chiesto di andare da
Flame. Sanji non sarebbe abbastanza lucido per combattere, e per quanto
mi stia
antipatico… non auguro di certo la
morte
di un mio compagno di ciurma! E’ questo che credi,
non è vero? Credi che quella serpe
l’abbia uccisa…”
capì lo spadaccino.
“Sì...”
si
trovò costretto ad ammettere
il ciclope, mortificato “...
dovremmo
chiederlo a Flame per sicurezza… ma temo che sia accaduto
proprio questo…”
Si
vedeva da un miglio che lo spadaccino era convinto
dell’ipotesi del ciclope.
“Povera
Flame… ora è ufficialmente orfana…”
“Un
momento… Nami era la madre di Flame!?
Allora…”
“Sì,
ragazzo…
temo che Flame abbia assistito di persona alla morte di sua madre! Maledetto
verme… per fortuna Orochimaru
è morto!”
rivelò Zoro con rabbia, voltandogli le spalle “Qual è il tuo nome?”
“Junion,
signore…”
“Junion…
sappi che tra tutti i guerrieri
che
ho incontrato, tu sei senz’altro quello di cui
ricorderò per sempre il nome!”
ammise lo spadaccino “Se non fosse
stato
per te, ora io e Sanji avremmo avuto un'altra vita innocente da
rimpiangere...
la ciurma dei Mugiwara è in debito con te per aver salvato
la vita alla figlia
del nostro capitano e della nostra navigatrice… a nome dei
miei compagni, ti
ringrazio per aver salvato la vita di quella ragazza…”
“Si
figuri… Flame è una mia amica e non
l’avrei mai lasciata al suo destino!”
Zoro si
voltò un’ultima volta verso di lui...
... una
sola, fugace lacrima
scivolò dall’occhio ancora sano del pirata, che
inclinò la testa in segno di
rispetto prima di correre all’esterno della navicella.
Junion
riuscì a intravedere uno strano luccichio rosso nella
pupilla dello spadaccino
prima di vederlo sparire davanti ai suoi occhi.
Il ciclope
non
poteva saperlo… ma tutti quelli che avevano osato affrontare
Zoro in quello
stato d’animo avevano fatto una fine orribile!
“Junion…
sei… sei davvero tu?”
Il
ragazzo dalla carnagione bianca si bloccò sul posto,
emozionato nel sentire
quella dolcissima voce dopo più di un mese. Clairy si era
portata davanti a
lui, incredula e senza parole.
***
CLAIRY
[Always
With You in my Memories - BEST OST IN THE WORLD]
L’avevo
visto sparire tra le fauci di Dragon Oronar e l’avevo creduto
morto. Grazie
alla fede impagabile della mia amica Kairi, avevo sperato con tutto il
cuore
che Junion fosse ancora vivo…
…
ed ora lui era lì...
…
davanti a me...
…
vivo e vegeto!
Certo,
l’occhio era cambiato e
aveva un’iride davvero strana, ma era sempre lui!
Era Junion!
“Clairy…”
Ci
abbracciammo calorosamente, ricolmi di gioia, e spinti dal desiderio e
dall’amore che provavamo l’uno per
l’altra, ci baciammo.
***
Third
Person
Ora voi vi
starete domandando…
come si è arrivati a quel punto? Da quando Junion e Clairy
si erano innamorati
tra loro?
Dal
giorno in cui si conobbero, Clairy cominciò a legare molto
con il ciclope,
essendo della sua stessa razza aliena, ma non solo. Lei vedeva, in
quell’ex-soldato, una saggezza ed un senso
dell’onore che le avevano letteralmente
rapito il cuore, al punto da spingerla a raccontargli, una sera, la sua
vecchia
vita.
Sul suo
vecchio pianeta, Ulysses, lei era la figlia di una ragazza-madre di
origini
nobili. Quest’ultima l’aveva concepita a soli
sedici anni a causa di un rapporto
d’amore col suo giovane fidanzato di origine plebea. Hazel
(così si chiamava la
madre di Clairy), nonostante l’insistenza dei suoi genitori
affinché abortisse
ed evitasse di macchiare l’onore della sua famiglia, decise
di tenere la figlia
e venne sbattuta fuori di casa. Fu il suo ragazzo Dermont ad
accoglierla nel
suo piccolo appartamento, accettando con gioia l’idea di
diventare padre.
Fu in
questa famiglia di giovani ragazzi che nacque Clairy e fu con loro che
lei
crebbe.
I suoi
genitori fecero di tutto affinché lei fosse felice,
iscrivendola ad una
prestigiosa scuola nonostante l’elevato costo della caparra,
lavorando fino a
tarda notte per racimolare quanti più soldi possibili.
Clairy, d’altro canto,
si rivelò una ragazza dall’intelletto eccelso,
quasi unico, con un quoziente
intellettivo pari ai più grandi scienziati
dell’intero universo. La
quattr’occhi ricevette moltissime borse di studio e venne
iscritta alla miglior
università di Ulysses all’età di dieci
anni, e cinque anni dopo era già
laureata col massimo dei voti.
Con i
soldi che guadagnò negli studi, Clairy aiutò i
suoi genitori a pagare le tasse
e a sistemarsi. Dermont, Hazel e Clairy andarono a vivere in una casa
tutta
loro, comprata con i loro risparmi e con il frutto delle loro fatiche.
Quella
che un tempo era considerata una famiglia nata nella vergogna, divenne
finalmente un grande esempio da seguire. Peccato che,
all’età di quindici anni,
Clairy assistette allo sterminio del suo pianeta.
Così
come sulle Isole del Destino, quello fu un vero e proprio massacro.
Molti
abitanti di Ulysses vennero portati via e detenuti su Glacial 02, e tra
questi
vi stavano anche Clairy e i suoi genitori.
Suo
padre Dermont morì una settimana dopo la loro detenzione,
fucilato davanti agli
occhi della figlia perché aveva provato a difenderla dalle
grinfie di un
soldato kagakuriano, troppo desideroso delle sue curve. Sua madre Hazel
lo
seguì due anni dopo, a causa di un’infezione
provocata dai tanti stupri subiti, che
la uccise nel giro di pochi
giorni.
La sua
brillante mente non le servì a fuggire da
quell’inferno. Quando le era sembrato
che finalmente le cose girassero per il meglio, tutto ciò
che le era di più
caro le fu strappato via.
Junion
fu una vera e propria sorpresa per la quattrocchi. Mai avrebbe potuto
immaginare di potersi innamorare in quel campo di concentramento. Mai
avrebbe
pensato di raccontare a qualcuno i momenti più brutti della
sua vita, dalla
morte dei suoi genitori agli stupri e le violenze dei soldati
kagakuriani. Eppure
lo fece, e Junion era riuscito a consolarla ed a ridarle quella fiamma
di
speranza che si era spenta.
Le aveva
ricordato moltissimo suo padre Dermont, quando la consolava da piccola
dopo che
lei aveva fatto una marachella. Le aveva ricordato anche sua madre
Hazel, che
riusciva sempre a trovare le giuste parole per rassicurarla ed aiutarla
nei
momenti difficili.
Di certo
nemmeno Junion si aspettava di potersi innamorare di una prigioniera di
quel
campo… no, non si era soltanto innamorato…
…
lui la amava!
Lui amava
Clairy!
Quando
lei gli raccontò tutta la sua storia, il ciclope rimase
colpito dalla forza di
volontà che aveva avuto quella donna per sopravvivere, ed
era anche rimasto
spiazzato da come lei fosse riuscita a trattenere il suo dolore per
cinque
anni. La sua vita era davvero misera e senza valore se confrontata con
la sua.
I suoi
genitori morirono proprio su Ulysses, quando lui era ancora in fasce.
Proprio
in quegli anni, per cercare di trovare un accordo di pace con l'Impero
di
Kagaku, molti degli orfani di Ulysses vennero trasferiti
all’interno di un orfanotrofio
militare su Glacial 02. Qui, i suoi insegnanti cercarono di
trasformarlo in un
soldato senza cuore. Tuttavia, avevano miseramente fallito.
Cosa
sarebbe successo a Clairy se i suoi genitori avessero deciso di
abbandonarla?
L'avrebbero trascinata nel suo stesso orfanotrofio... e forse sarebbe
stata
trasformata in uno Yilancar anche lei!
No! Non
voleva
nemmeno pensarci!
Lei
aveva resistito in quel carcere per cinque anni… lui si era
quasi arreso al
primo giorno!
Era una
nullità di fronte a lei,
e lo era anche di fronte a Flame e Shiro, che avevano patito le stesse
umiliazioni di Clairy.
L’aveva
consolata… l’aveva
abbracciata e le aveva asciugato dolcemente gli occhi, promettendogli
che
l’avrebbe protetta e l’avrebbe salvata da
quell’incubo.
Fu quando
lei si voltò verso di lui, con quei quattro occhi ricolmi di
lacrime ma anche
di gratitudine e affetto…
…
quello
fu il momento in cui lui si rese conto di non poter fare più
a meno di Clairy.
***
CLAIRY
[Violin
OST - SHINGEKI NO KYOJIN]
“QUESTA
NON CI VOLEVA! SIAMO NEI GUAI FINO AL COLLO!”
Un tizio
sui cinquant’anni, dai capelli corti e chiari,
cominciò a scappare per tutta la
navicella, in preda al panico.
Junion ed
io ci staccammo dolcemente, sorpresi dalla reazione di
quell’uomo.
“Cid!
Calmati!” provò a
tranquillizzarlo Aerith, ma questi le urlò di
rimando.
“CALMARMI?!
SIAMO NELLA MERDA PIU' TOTALE! I
MIEI SCANNER HANNO RILEVATO TONNELLATE DI TRITOLO E BOMBE SOTTO LA
MONTAGNA!”
“Cosa?!
Bombe?!”
“ESATTO!
ED UNA DI QUELLE BOMBE SCOPPIERA’ TRA DIECI MINUTI! SE NON LA
DISATTIVIAMO, TUTTA
LA MONTAGNA CROLLERA’ E VERREMO SOTTERRATI!”
Sentendo
quelle parole, entrambi ci affrettammo a raggiungere i due, per
scoprire
qualcosa di più riguardante la nuova rivelazione.
“Ti
chiami Cid, vero?” provò,
anche Junion, a tranquillizzare il meccanico
e pilota della gigantesca navicella spaziale “Hai
detto che la base della montagna è stata riempita di
bombe… e che
una di queste scoppierà tra dieci minuti esatti?”
“E’
quello che ho detto, ragazzo...”
affermò Cid in preda al panico “...
ma alla navicella servono ancora
quindici minuti per ricaricarsi completamente e ripartire… non faremo mai in tempo a scappare
dall’esplosione!”
“Se
spostassimo noi la navicella?”
A
parlare fu un attraente ragazzo terrestre, che io non avevo mai visto
prima,
accompagnato da quella che, compresi, fosse sua sorella.
“Con
la nostra forza, possiamo spostare in volo la navicella verso un luogo
più
tranquillo… così non dovremmo più
preoccuparci dell’esplosione!”
spiegò
questa a Junion, che annuì convinto dall’idea dei
due.
“Non
è una buona idea!”
spiegò però Cid
ai due nuovi arrivati “I
nostri amici stanno cercando di tenere
Malefica impegnata durante lo scontro! Se noi ci allontanassimo troppo,
quella
strega avrà tutto il tempo per sconfiggerli! Quella che
avete proposto deve
essere la nostra ultima alternativa per evitare una strage! Dobbiamo
provare a
disattivare la bomba prima delle 5 e 55!”
“Allora
lo farò io!”
Junion
sgranò gli occhi scioccato quando capì fossi
stata io a propormi nel
disattivare la bomba.
“Stai…
stai scherzando, vero?!”
“Affatto!
Tu saresti in grado di disattivare
una bomba?”
“Io?!
Certo che no! E tu, invece?”
“Io?”
affermai, sicura di me, facendogli l’occhiolino con uno dei
miei quattro occhi
“Ho
studiato per far parte dei Servizi di Emergenza di Ulysses! Non
sarò una
guerriera eccellente ma so tranquillamente usare
un’arma… e sì! So anche
disattivare le bombe!”
“Allora
verrò con te!”
esclamò Junion,
preoccupato per la mia sorte “Io sono soltanto una copia dell’originale
che sta combattendo contro l’esercito… se dovesse
capitare qualcosa a me, non
succederebbe nulla al mio vero io!”
“Allora
è deciso!”
affermò Cid, raggiungendo
uno dei suoi computer, passandoci degli auricolari ed una scatola degli
attrezzi “Mi terrò in
contatto con voi
per dirvi come arrivare nella grotta delle bombe… e se avete
bisogno di
materiale, è tutto dentro quella scatola!”
“D’accordo!”
esclamò Junion, ora serio in volto.
Si
voltò
verso me, mettendosi l’auricolare all’orecchio,
mentre io ero già pronta. Avevo
intravisto Flame mentre veniva portata via d’urgenza dal
dottore renna,
sentendomi immensamente in colpa per non essere stata utile in quella
situazione.
La
nostra vita era di nuovo appesa a un filo, ma non avevo paura. Era
quella
l’occasione giusta per riscattarmi.
“Andiamo!”
[Mani
sulla Città - SQUADRA ANTIMAFIA]
Entrambi
corremmo fuori dalla navicella, evitando gli scontri tra i quattro
Yilancar ed
i loro compagni. A prima vista sembrò che i mostri si
trovassero in seria
difficoltà, soprattutto grazie alle straordinarie
capacità di Cloud, Leon e di
uno scatenato Zoro, il quale stava mettendo in mostra tutte le sue
grandi
abilità di spadaccino.
“Dovete
entrare dentro il campo di concentramento!”
ci spiegò Cid
attraverso l’auricolare “C’è un passaggio
naturale che vi porterà
dritti dentro quella stanza!”
“Forse
so dove si trova questo passaggio!”
affermò sicuro Junion, facendomi
segno di seguirlo.
Rientrammo
di nuovo all’interno di quella prigione maledetta.
Era passato
un
minuto... ce ne rimanevano ancora nove!
Junion ed
io cominciammo a circumnavigare il campo di battaglia, nel quale
Malefica stava
letteralmente surclassando tutti. Per nostra fortuna, la strega non si
rese
conto di noi, ed entrambi raggiungemmo la pompa dell’acqua,
quella utilizzata
dai prigionieri in quei mesi.
“Perché
mi hai portato qui?”
domandai
confusa al mio uomo che, con un sorriso a trentadue denti, si
avvicinò alla
pompa, indicandomi una strana apertura nel terreno, abbastanza larga da
permetterci di visitarne l’interno.
“L’ho
vista la prima volta quando vi
abbiamo
portato il tubo dell’acqua. All’epoca, non vi avevo
dato importanza…
sicuramente si tratta del corridoio di una vecchia struttura della
prigione”
“Hai
fatto centro, ragazzo! Quello è il passaggio di cui vi
parlavo! Appena
entrerete, vi troverete dentro una galleria scavata dal fiume
sotterraneo...
camminate sempre avanti e poi raggiungete la scala a pioli che
troverete a
cento metri di distanza da voi!”
Entrammo
all’interno della fessura. La temperatura, come era
prevedibile, si abbassò
decisamente. Quella piccola galleria non era abbastanza alta per
attraversarla
in piedi, perciò ci accucciammo, camminando a gattoni, lui
davanti e lei
dietro, immergendo mani e gambe dentro la ghiacciatissima sorgente di
quel
piccolo fiume.
Raggiungemmo
la scala quando
mancavano ancora sette minuti all’esplosione della bomba.
“Dobbiamo
scendere, giusto Cid?” domandai al
pilota, che confermò il tutto.
“Ben
detto, ragazza! Scesa la scala, vi troverete dentro la grotta che
contiene
tutti gli ordigni! A voi basta disattivare quella col timer!”
Cominciammo
a scendere quanto più velocemente possibile. Dovevamo essere
rapidi. Raggiungere
la base di quella montagna il più velocemente possibile era
di importanza
vitale.
Quattro
minuti dopo eravamo
giunti dentro l’enorme stanza.
“Questa
è tutto tranne che una grotta naturale!”
affermò Junion, notando le
spesse mura costruite ed i moltissimi fori sulle pareti.
“Scommetto
tutto quello che vuoi, Junion…
che in questa grotta venissero uccisi i malati!”
intuii io, cominciando a
cercare la famosa bomba.
Quella
in cui ci trovavamo era una stanza di novanta metri quadri, ricolma
fino
all’orlo di tritoli, bombe a mano, granate e proiettili
incendiari. Cercai di
ricordarmi le lezioni svolte all'università di Ulysses.
Chiunque volesse far esplodere
quella stanza, intendeva far collassare la montagna e farla implodere
su se
stessa...
…
ma le quantità e
le posizioni degli ordigni erano completamente sbagliate!
Così
non sarebbe
crollata soltanto la montagna... c'era abbastanza esplosivo da far
collassare
l'intera città con un terremoto di alta magnitudo!
Se quelle
bombe fossero detonate, non sarebbero morti soltanto i prigionieri ma
anche
l'intero esercito.
Chi poteva
essere
così imbecille da voler giocare con tutti quegli ordigni
senza alcuna
preparazione?!
Un’enorme
portone in acciaio lasciava intendere che ci fosse anche
un’altra maniera per
raggiungere quella stanza. Era da quell’entrata che,
probabilmente, le bombe
erano state immesse.
“Trovare
quella bomba sarà impossibile…”
esclamò il ciclope, agitato.
Tuttavia,
non aveva fatto i conti con me. Una bomba ad orologeria, infatti,
doveva
possedere almeno un segnale visivo od acustico per far comprendere al
suo
creatore se essa fosse attiva o meno.
Un piccolo
display sul quale
mostrava i minuti mancanti, oppure un ticchettio…
“… non
per me! E’ questa!” esclamai,
convinta, raggiungendo il centro della
stanza.
Una
piccola bomba stava ticchettando minacciosamente, e su un piccolo
display
venivano mostrati i minuti mancanti.
02:00
01:59
01:58
“Due
minuti?!”
esclamò Junion scioccato
“Non ci riusciremo mai!”
“Solo
se non ci muoviamo in fretta!” lo
contraddissi io, prendendo la scatola
degli attrezzi dalle mani del ciclope ed aprendola. Da lì,
recuperai un piccolo
cacciavite, cominciando a svitare le piccole viti che tenevano insieme
la bomba
e la sua custodia.
"Ben
detto! Se hai bisogno di una mano sai a chi chiedere!"
mi
informò Cid, dandomi pieno appoggio.
"Grazie, Cid!"
01:50
01:49
01:48
“Quante
volte hai disinnescato una bomba, Clairy?”
domandò tremante il ragazzo
a me, che ammisi.
“Solo
una volta…”
“UNA
SOLA VOLTA!?”
“NON
DISTRARMI, IDIOTA... O SALTIAMO DAVVERO
PER ARIA!” lo rimproverai, riuscendo finalmente a
zittirlo.
"Tranquilla,
Clairy! Una volta è già qualcosa! Non farti
prendere dal panico... e andrai
alla grande!"
Nonostante
quella fosse una situazione in cui la mia vita era in serio pericolo,
provai
una sensazione di nostalgia. Le mie poche missioni nei Servizi di
Emergenza di
Ulysses avevano sempre riguardato cose come rapine e catastrofi
naturali. Solo
una volta avevo avuto a che fare con una bomba, e quel giorno non me lo
sarei
mai scordato nella mia vita.
L’ordigno
si trovava all’interno di un piccolo condotto di scarico, e
solo io ero in
grado di entrarci. Perciò il mio capo mi aveva passato un
auricolare ed una
piccola scatola degli attrezzi, proprio come aveva fatto Cid, e mi
aveva
spiegato cosa fare.
Spero con
tutto il mio cuore che
nessuno di voi abbia mai provato un’esperienza
simile… trovarsi a pochi
centimetri di distanza dall’oggetto che potrebbe
polverizzarti in un secondo...
sentire quel ticchettio regolare aumentare di volume dentro le tue
orecchie...
sentire l’adrenalina e la paura dentro il tuo corpo...
trovarti nel decidere se
tagliare un filo o un altro…
Fu solo
grazie alle conoscenze del mio capo, che mi suggeriva ogni passaggio,
se io
riuscii a disinnescare quella bomba, ma la tensione fu tale da farmi
venire
molti attacchi di panico nei giorni successivi.
Ora,
però, quelle sensazioni non mi stavano affatto frenando.
Sopravvivere al campo
di concentramento mi aveva donato la forza mentale necessaria per poter
agire
il più velocemente e lucidamente possibile.
01:15
01:14
01:13
Riuscii
a staccare anche l’ultima vite, togliendo l’intero
involucro esterno della
bomba. Ora, davanti a me, vi stava soltanto una scatola cava, al cui
interno vi
erano due altre scatolette in metallo collegate da una ventina di fili.
E’
qui
che la maggior parte degli artificieri inesperti poteva sbagliare, ma
io,
nonostante fosse la mia seconda volta, non era di certo una stupida.
Dovevo studiare
la composizione della bomba cercando subito di capire le conseguenze di
una sua
qualsiasi modifica. Poteva esserci sempre una trappola nascosta
all’interno di
una delle scatole, che avrebbe potuto ucciderci all’istante.
Bastava
anche
soltanto un minimo errore… e tutta la montagna sarebbe
esplosa!
01:00
00:59
00:58
[Sotto
Copertura - SQUADRA ANTIMAFIA]
Riconobbi
subito la scatola contenente l’esplosivo. Questa era
collegata elettricamente ad
un allarme, pertanto, se avessi provato a svitarla prima del dovuto,
essa
sarebbe esplosa. Passai, quindi, a studiare la seconda scatola, quella
che
trasmetteva gli impulsi elettrici alla bomba, svitando quella.
Venti
fili partivano da una scatola all’altra, ma sapevo che la
maggior parte di essi
fosse semplicemente collegata al display. I fili che dovevo trovare
erano
essenzialmente due...
…
quello per disattivare il conto
alla rovescia...
…
e quello per annullare ogni
possibile impulso elettrico che avrebbe potuto far partire la miccia
alla
polvere da sparo...
... e
dovevo
tagliarli in quel
senso, o si sarebbe attivato l’allarme, causando
l’auto-distruzione dell’ordigno.
00:42
00:41
00:40
“Clairy,
fai in fretta!” mi incitò
Junion, preoccupato per la mia sorte.
Mi
doleva ammetterlo, ma il ciclope, in quella situazione, era il mio
peggior nemico. La sua paura poteva causare un mio errore di
distrazione. Per
fortuna,
a rimproverarlo, c’era qualcun altro.
"NON
DISTRARLA!" gli urlò Cid
attraverso l'auricolare “Sta
compiendo un lavoro straordinario! ABBI
FIDUCIA NELLA TUA RAGAZZA E SMETTILA DI FRIGNARE!”
Decisi
di togliermi il mio, con nervosismo, cercando di calmarlo e di
spiegargli la
situazione in cui ci trovavamo in meno di pochi secondi.
“Sto
cercando di capire quali sono i due fili da tagliare tra questi
venti... e
basta che ne tagli uno sbagliato per condannare noi e tutti i nostri
amici! Non
posso andare di fretta, è troppo importante che io rimanga
concentrata! Perciò
non parlarmi sopra e fai silenzio… usciremo da qui interi!
Sono stata chiara?!”
00:32
00:31
00:30
“Ecco!
Ho svitato la protezione
dei
fili… ora posso capirci qualcosa!
Vediamo… questi servono a far leggere il numero
sullo schermo…”
00:22
00:21
00:20
“Questi,
invece… servono soltanto a
modificare l’orario dell’esplosione, ma
è già tardi. Ora ne rimangono solo due…”
00:10
00:09
00:08
“…
e se questo è
l’unico che è collegato alla
polvere da sparo…”
00:05
00:04
00:03
“CI
SONO! O LA VA O LA SPACCA!”
Tagliai
i due fili da me selezionati, nell’ordine scelto. Poi mi
gettai tra le braccia
di Junion, sperando con tutto il cuore di aver preso la decisione
giusta.
00:02
…
00:01
…
Glacial
02 – Pendici del monte Lee
– 05:54
Third
Person
[What
Can You See in Their Eyes - BLEACH]
Cosa
stava succedendo, nel frattempo, fuori dalla caverna?
All’interno
del campo di concentramento Malefica surclassava ancora tutti i suoi
avversari,
ma ben presto ne avrebbe dovuti affrontare due molto più
ostici. Questo, però,
lo vedrete più avanti.
La
battaglia per proteggere l’astronave, invece, si concluse con
la sconfitta
definitiva dei quattro Yilancar infiltrati, uccisi da Cloud, Leon,
Tifa, Yuffie
ed un eccezionale Zoro. Questi cinque furono aiutati anche dai soldati
ribellatisi all’impero, ed ormai mancavano cinque minuti
precisi alla
partenza...
... sempre
se Clairy fosse
riuscita a disinnescare le bombe!
E sulle
pendici?
Ecco… lì la situazione era diventata a dir poco
macabra…
“Continuate
a sparare! Provate a ucciderci!”
urlò a squarciagola il vampiro, rigenerando ancora una volta
il suo corpo
crivellato dalle pallottole.
“Maestro,
io mi annoio!” gli
fece notare
Seras, abbastanza contrariata, mentre si rigenerava esattamente come il
suo
signore “Perché non li
uccidiamo e
basta? Ho troppa sete!”
Provate
a immaginare cinquanta mila soldati armati di tutto punto, che
sparavano senza
sosta sui due vampiri, lasciandone soltanto pezzi di carcassa.
Immaginate la
loro reazione quando i corpi dei loro avversari cominciavano lentamente
a
ricomporsi, pezzo dopo pezzo, organo dopo organo, vestito dopo vestito.
“Sono…
sono dei mostri!” esclamò uno
di quei soldati, in preda al panico.
“Sì...
ce lo dicono spesso…”
affermò Alucard, abbastanza deluso “...
temo che la mia compagna abbia ragione… qui non
c’è nessuno in grado di tenerci
testa!”
Alucard
si mise una mano dentro la giacca ed estrasse un’arma...
... Jackall,
la sua
personale pistola dal peso di sedici chili.
Per un
umano
qualsiasi sarebbe
stato impossibile maneggiarla o sopportare il contraccolpo di uno
sparo... ma
non per il Signore dei Vampiri!
Seras,
al contrario, si tolse dalle spalle il gigantesco fucile mitragliatore.
“Tutti
loro… SONO CIBO PER CANI!”
Da quel
momento in poi, vi posso dire che fu soltanto una strage…
…
due vampiri… questi bastarono
per porre fine alla parte più numerosa
dell’esercito di Kagaku... cinquanta
mila soldati vennero letteralmente sterminati, chi per i proiettili
della
Jackall, chi per quelli del fucile… e anche i due demoni
decisero di lasciarsi
andare, azzannando e squartando qualche corpo per dissetarsi.
Fu un
autentico
bagno di sangue… Search and Destroy... cerca e distruggi...
questo era stato
l'ordine ricevuto loro da Dragon Oronar... ed i due vampiri tennero
fede al
loro padrone ubbidendo a modo loro!
Gli
Yilancar? Non se la passavano diversamente.
Junion ed
i suoi amici Cercoteri li stavano uccidendo uno ad uno, nonostante
l’inferiorità numerica ed il rapporto
d’inferiorità di uno su dieci. Tutto
merito dei nove demoni che erano in grado di utilizzare anche ottime
tecniche
ninja, e molto merito era da dare anche al giovane ciclope, il quale
risvegliava sempre più tecniche, secondo dopo secondo...
…
quella battaglia fu la
dimostrazione più lampante di quanto gli attacchi a sorpresa
di Glacial,
all'epoca, furono ben strutturati e congegnati, perché se
tutti gli shinobi si
fossero preparati ed uniti per affrontare l'esercito di Kagaku, sedici
anni
prima... i primi sarebbero stati in grado di vincere anche a mani
basse! E lo
stesso valeva per tutti i pirati di All Blue!
Ovviamente,
affrontare Glacial era un altro discorso a parte, ma queste
considerazioni sono
senz'altro da fare, perché dimostravano quanto l'esercito
imperiale non fosse
realmente il più potente di tutti i tempi.
La
battaglia tra Dragon Oronar ed il generale Himmur, infine, fu un
autentico
monologo del primo che procurò al suo avversario ferite
molto serie.
Il nuovo
generale ritornò nella sua forma kagakuriana, visibilmente
in preda al panico. La
trasformazione in Yilancar, infatti, necessitava di un grande ammontare
di
energia e solo grazie ad un sovrumano allenamento era possibile farla
durare il
più a lungo possibile. Peccato che Himmur, ricevuto lo
Yilar, non si fosse mai
messo in testa di allenarsi duramente sulla resistenza della
trasformazione in
battaglia, aspetto che, invece, Dragon aveva sempre curato ogni giorno,
per
vent’anni.
Il
kagakuriano si rese conto che, di lì a poco, Dragon gli
avrebbe dato il colpo
di grazia.
“Non
morirò da debole… TI
FARO’ PENTIRE DI
ESSERTI PRESO GIOCO DI ME!”
“Smettila,
Himmur… è finita!”
lo avvertì Dragon, avvicinandosi sempre più
minacciosamente verso il suo avversario…
…
il quale cacciò dalla sua tasca
un piccolo telecomando!
Dragon
si fermò all’improvviso, notando lo sguardo folle
del kagakuriano che incominciò
a ridere come un matto.
“AMMAZZAMI
PURE, TERRESTRE…
PERCHE’ TRA
DIECI SECONDI SCOPPIERANNO UN MIGLIAIO DI BOMBE SOTTOTERRA!
L’INTERA MONTAGNA
IMPLODERA’ SU SE STESSA UCCIDENDO TUTTI I TUOI AMICI!”
Il
terrestre rimase letteralmente impietrito sentendo le parole del
generale.
Merda! Quel
bastardo gli aveva giocato un brutto tiro!
Cosa poteva
fare?!
“Sette…
sei… cinque… quattro…”
“Figlio
di puttana… QUESTA ME LA PAGHI!”
gli urlò contro Dragon, provando a
raggiungerlo.
Capitolo 17 *** Capitolo 17: La battaglia finale contro la strega Malefica! ***
Nello
scorso capitolo Dragon Oronar ha rivelato un segreto riguardante
Glacial, il quale non è un Kagakuriano...
...
costui è infatti Glacial Gelo, il figlio dello scienziato
che ha creato C-17 e C-18!
Invece
Clairy e Junion decidono di dissinescare le bombe che si trovano nelle
viscere del Monte Lee. Ci saranno riusciti?
Qui,
di seguito, il pulsante delle OST... e BUONA LETTURA!
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE
EARTHLY YILANCAR
La
battaglia finale contro la
strega Malefica!
Glacial
02 - Ore 05:55 - Grotta
all'interno del Monte Lee
CLAIRY
[Trunks
and Mai - DRAGON BALL SUPER]
Io e
Junion rimanemmo abbracciati per più di un minuto, con i
nostri cuori che
battevano a mille, all’unisono...
... prima
di
renderci conto di
essere ancora vivi!
“Ce…
ce l’ho fatta…”
Le mie
gambe cedettero, per la troppa tensione accumulata, ma il ciclope fu
veloce abbastanza
da riuscire a fermare la mia caduta e prendermi in braccio.
“Ci
sei riuscita! Hai salvato tutti quanti!”
esclamò lui, ora più rilassato
e tranquillo sulle mie condizioni.
“Io…
io ci sono rius… ODDIO!”
Cominciai
a piangere come una fontana, stringendomi forte al mio ragazzo.
“SIAMO
SALVI! SIAMO VIVI! ERO
TERRORIZZATA…
E SE AVESSI SBAGLIATO? BUAAAAAAHHHHHHH…”
“Invece
sei stata un’eroina!”
affermò Junion, orgoglioso di me “Ora
usciamo fuori da qui, d’accordo? Cid vuole dirti qualcosa!”
“D…
davvero... hic?”
domandai ancora, singhiozzando, recuperando l'auricolare
del mio ragazzo e posizionandolo dentro il mio orecchio.
"Ottimo
lavoro Clairy!" si congratulò
con me, Cid "Hai
svolto un lavoro eccellente e pulito in un tempo decisamente
risicato... col
tuo coraggio hai probabilmente salvato tutti noi!"
Scoppiai
di nuovo a piangere tra le braccia di Junion, il quale ci mise un
minuto intero
per farmi recuperare l'autocontrollo.
Poi
tutti e due decidemmo saggiamente di uscire dalla caverna. Junion
decise di
usare il suo chackra per camminare sulla parete adiacente alla scala,
così da
raggiungere la cima più in fretta.
Un
minuto dopo, sia lui che io, ancora in braccio al mio ragazzo,
raggiungemmo la
cima e tornammo nei pressi del fiume sotterraneo.
“Solo
un momento, Clairy…” si
scusò Junion rimettendomi a gattoni per terra.
Il
ciclope si avvicinò al buco dal quale eravamo tornati, e
cominciò a fare dei
simboli strani con le mani.
Attorno
a me, cominciò a vorticare una strana polvere
rossa…
…
l’argilla della montagna?
“Il
terreno di questo monte è talmente
friabile da poter essere usato come la sabbia…”
affermò Junion, prima di
usare una delle sue tecniche appena apprese “Arte
della Sabbia: BARA DEL DESERTO!”
All’interno
della caverna si creò un vero e proprio ciclone di fine
argilla rossa che si
diresse all’interno del foro. Continuò
così per mezzo minuto, fino a quando il
buco non venne sigillato.
“Ho
ricoperto tutta la stanza di argilla…”
spiegò lui alla ragazza “...
così i Kagakuriani non avranno altri
modi per ricattarci e le bombe non esploderanno più! Ora
raggiungiamo
l’astronave!”
Raggiungemmo
la piccola faglia dalla quale eravamo entrati nella grotta,
fuoriuscendo
all’aria aperta. La battaglia tra Malefica ed i nostri amici
sembrava essersi
conclusa. La strega non era presente, mentre Paperino ed i Custodi del
Key-Blade
stavano curando Nail e tutti i Mugiwara che si erano gettati nella
mischia per
aiutarli.
[Dark
Days Are Coming - DRAGON BALL SUPER]
Aqua si
rese conto della presenza di Junion e della mia, raggiungendoci con
fare molto
minaccioso.
“Cosa
ci fate voi due qui?! Volevate morire per caso?”
“Siamo
stati costretti!” cercò Junion
di calmarla.
“Ci
sono tonnellate di tritoli e bombe
nascoste sotto la montagna!” provai a spiegarle,
con agitazione “Se non le avessimo
messe fuori uso,
l’intera montagna sarebbe saltata in aria!”
“Aspetta…
COSA HAI DETTO?! DOBBIAMO ALLONTANARE IMMEDIATAMENTE LA NAVICELLA!”
Tutti e
tre raggiungemmo il resto del gruppo e li avvisammo della terribile
minaccia in
cui erano andati incontro, dopodiché cominciammo a correre
all’impazzata verso
la navicella spaziale.
Una
domanda, però, io e Junion la volemmo fare, straniti
dall’assenza della strega.
“Malefica
che fine ha fatto? Non stavate
combattendo contro di lei?!”
“Non
lo sappiamo! Gaush!” rispose Pippo,
preoccupato a morte “Mentre
combattevamo, un corvo si è poggiato
sulla sua spalla e gli ha sussurrato qualcosa
all’orecchio…”
“Quack!
Dovevate vedere come ha perso le
staffe!” esclamò Paperino, tremante al
solo ricordo “Se
n'è andata via con un varco
oscuro e poi un minuto dopo siete arrivati voi due!”
Junion ed
io ci guardammo tra di noi con enorme sospetto. Cosa era successo di
così grave
da far imbufalire la strega?
All'improvviso
un ruggito spaventoso si alzò sopra il cielo.
[Destroyed
City - DRAGON BALL SUPER]
Tutti
alzammo lo sguardo, e vidimo un gigantesco drago dalle squame violacee.
Il suo
muso era allungato e dalle sue narici fuoriusciva un fumo verdastro. Le
sue ali
erano come quelle di un pipistrello, formate da una membrana molto
sottile. Le
sue zampe erano molto più lunghe di quanto ci si potesse
immaginare, così
quanto i suoi artigli.
Tuttavia,
a questo drago sembrava mancargli un intera zampa…
“CAZZO!
MALEFICA SI E’ TRASFORMATA! COSA
STA
SUCCEDENDO!?” urlò agitato Ventus.
A un
certo punto, la copia di Junion si fermò in mezzo al prato,
poco prima di
salire sulla navicella.
“Junion!”
Mi
avvicinai a lui, preoccupata, ma il ciclope mi fece segno di star bene.
Anche
tutti gli altri si avvicinarono all’ex-soldato di Kagaku, che
affermò con
decisione.
“Ho un
ordine da parte di Dragon! Dobbiamo partire immediatamente con
l’astronave
assieme a tutti i prigionieri del campo! Lui ci raggiungerà
assieme agli altri
con la sua navicella personale! Vuole concentrare la rabbia di Malefica
su di
sé per farci scappare… e dice di poterla
sconfiggere già qui!”
“D’accordo!
Ormai abbiamo abbastanza
carburante per partire!” esclamò Terra
annuendo col capo, poi fece cenno a
tutti di salire immediatamente.
“Clairy…
adesso questa copia sta per sparire!” mi
rivelò Junion, ed io
ovviamente mi feci prendere dal panico.
“No!
Non mi lasciare!”
“Il
mio vero corpo starà assieme a
Dragon,
Kairi e Flame per combattere! Se mantengo attiva la copia,
utilizzerò soltanto
metà della mia vera forza!" Junion
cercò di tranquillizzarmi
immediatamente "Tu non preoccuparti
perchè non morirà nessuno! Mi hai capito? Fidati
di me! Vi raggiungeremo tra
tre giorni su Neo Namecc! Ti amo, Clairy!
Voglio vivere tutta la mia vita assieme a te! Aspettami,
d’accordo?”
“Tu…
tu mi…? Junion…
ti amo anch’io!”
gli risposi io, commossa, gettandomi fra
le sue braccia e dandogli un ultimo bacio, prima di lasciarlo andare e
di
voltarmi per raggiungere tutti gli altri.
“NON
AZZARDARTI A MORIRE, JUNION! NON FARLO,
O TE NE FARO’ PENTIRE AMARAMENTE!”
Third
Person
[Emma's
Theme - THE PROMISED NEVERLAND]
Ora una
domanda sorge spontanea a
tutti… cosa era accaduto per far perdere così le
staffe a Malefica?
Molto
semplice…
aveva scoperto di essere stata ingannata da Glacial!
A
rivelarglielo, fu il corvo di cui parlavano Pippo e Paperino, lo
stesso che si
trovava sempre, in compagnia, assieme alla strega.
***
Diablo
non era un uccello come tutti gli altri… anche
perché lui, in realtà, non era
un vero corvo!
Questi
altro non era se non uno dei criminali più famigerati e
spietati del Dominio
Incantato, il mondo del quale era originaria la strega. Sappiate che fu
il
responsabile delle azioni più raccapriccianti e disonorevoli
del suo mondo.
Assassino, ladro, stupratore, e tanto altro che non posso rivelarvi
senza farvi
provare un desiderio malsano di fargli provare tutte le peggiori
esperienze del
campo di Hollywood.
All’epoca,
Malefica non era ancora malvagia. Era la regina delle Fate ed assieme
alle sue
amiche, Flora, Fauna e Serena, si incaricò personalmente di
catturarlo. Lo
trovarono nascosto nella foresta, all’interno di una caverna,
mentre commetteva
un’altra delle sue azioni più schifose…
...
strappata dalle cure
amorevoli dei loro genitori, picchiata, violentata ed infine uccisa
senza
alcuna pietà, Diablo stava divorando le carni di
una povera ragazzina di dodici
anni non avendo altro di cui nutrirsi. Della piccola, ormai, non era
rimasto
che il cranio ed il collo, mentre del resto vi stavano soltanto le ossa
ricoperte da un sottilissimo strato di carne.
Per
quanto potessero essere orripilate e furibonde, le fate furono
obbligate a
lasciarlo in vita poiché le loro leggi vietavano la pena di
morte. Non potevano
nemmeno farlo arrestare perché, altrimenti il popolo si
sarebbe vendicato di
lui, portandole ad essere responsabili di un omicidio, un
tabù assoluto per una
Fata Madrina.
Fu
Malefica a trovare una condanna per quell’uomo…
…
Diablo
venne mutato in corvo, ed obbligato a obbedire ad ogni suo ordine per
il resto
della sua vita, senza poter mai più scappare o nuocere ad
alcun essere vivente.
Almeno,
così sarebbe dovuta andare… se Malefica non
avesse ceduto alla sua Oscurità!
Da quel
momento, per la strega, Diablo non fu un criminale da tenere a bada, ma
uno dei
pochi compagni di cui si poteva fidare ciecamente, oltre ad essere
l’unico che
la spronava a compiere azioni sempre più disgustose.
***
Ora sapete
di chi stiamo
parlando...
... adesso
vi rivelerò come
Diablo scoprì del tradimento di Glacial!
Durante
il trambusto, il corvo aveva notato Junion e Clairy mentre
sgattaiolavano via
dal punto in cui stava combattendo la sua padrona, ed aveva deciso di
seguirli,
incuriosito dallo strano comportamento dei due. I due ragazzi non si
erano
minimamente resi conto di essere seguiti, tanto erano concentrati a
raggiungere
la caverna nascosta.
I suoi
sospetti furono confermati quando, dopo averli seguiti
all’interno della
montagna, si ritrovò dentro l’enorme stanza
ricolma di bombe.
Che storia
era questa?! Esplosivi! Come aveva fatto a non accorgersene? Doveva
riferirlo
subito a Malefica, o sarebbero morti entrambi!
Diablo
fuggì dalla caverna, in preda al panico, ed aveva raggiunto
la strega per
raccontargli quanto avesse scoperto.
La reazione
di Malefica? Shock assoluto!
Lei,
infatti, non conosceva le reali intenzioni di Glacial e non sapeva che
l’imperatore avesse ordinato di far esplodere la montagna.
Il suo
compito, secondo i loro piani, era quello di occuparsi di coloro che
avrebbero
cercato di salvare tutti i prigionieri, mentre l’esercito di
Kagaku si sarebbe
dovuto occupare della navicella dei fuggitivi e dei rivoltosi che li
avrebbero
affrontati.
L’idea
delle bombe sarebbe stata perfetta per sterminare tutti i loro
nemici…
…
se lei non si fosse trovata
proprio sulla cima della montagna da far collassare!
Malefica
comprese
quindi di trovarsi nel bel mezzo di un complotto nel quale lei sarebbe
dovuta
morire!
Aveva
sperato di potersi fidare fino alla fine, prima di tradirlo lei
stessa… ma
scoprire di essere stata tenuta all’oscuro di un fatto
così importante le aveva
riaperto gli occhi! Perchè quel bastardo voleva ucciderla
proprio in quel momento?
Un dubbio terrificante le percorse la
mente, facendola sbiancare di paura...
...
non stava per caso puntando a lei?!
Perciò
la strega fece ciò che più si sentì di
fare in quel momento…
…
abbandonò la
battaglia attuale per parlare a quattrocchi con il Generale
dell’esercito di
Kagaku!
Immaginate
la sorpresa di tutti i suoi avversari quando la videro creare un varco
oscuro e
andarci dentro furibonda...
... anche
perché, ad essere del
tutto sinceri...
... fino a
quel
momento le stavano soltanto prendendo!
Glacial
02 – Pendici del monte Lee
– 05:55
DRAGON
[Jailbreak
- THE PROMISED NEVERLAND]
Io, Junion ed i due vampiri circondammo
Himmur, mentre i Nove
Cercoteri tornarono dentro al corpo del giovane rivoluzionario.
Dell’esercito
Kagakuriano, il Generale era l’unico sopravvissuto.
Quei
quattro erano stati più sufficienti per spazzare via
l’armata più 'potente'
dell’intero universo, composta da cinquanta mila soldati e un
centinaio di
Yilancar.
“E’
inutile… Clairy ha disinnescato l’ordigno e la mia
copia ha sigillato la
stanza! E’ finita!” gli
rivelò Junion, senza batter ciglio, notando che
il generale stesse continuando a premere il pulsante in preda al panico.
“Che
noia! Erano tutti deboli!”
affermò
invece Seras, sbuffando vistosamente.
“Quel
sangue era stomachevole…”
sentenziò invece Alucard, pulendosi le labbra
ricoperte di liquido rosso con un dito “Ho atteso vent’anni per bere sangue
alieno?
Ho la nausea…”
Io mi
portai davanti ad Himmur, visibilmente irato...
…
c’era mancato
poco che il piano di fuga saltasse per colpa di quella trappola!
Ero certo
fosse stato Glacial ad architettare tutto questo e dovevamo ringraziare
la
stupidità del nuovo generale di Kagaku...
... eravamo
stati
fortunati!
Himmur,
d’altra parte, non seppe più cosa inventarsi.
Semplicemente continuò a tremare
come una foglia, consapevole di essere ormai giunto al capolinea.
“La
pagherete cara… tutti voi…
pagherete per tutto questo!”
“Hai
ancora il coraggio di parlare...”
affermai sprezzante, recuperando una delle pistole sparse per terra,
controllando che fosse carica.
“Avrete
sconfitto l’esercito di
Kagaku… ma non sconfiggerete mai
Glacial!”
continuò Himmur, senza smettere di tremare.
Si
vedeva da un miglio che aveva paura di morire. Nonostante
ciò, però, lui non
smetteva di credere nel suo imperatore, nel suo sovrano indiscusso, e
questo
gli dava la forza per guardare dritto negli occhi il suo vecchio
superiore.
“Quando
lo affronterete, sentirete sulla
vostra pelle quanto l’imperatore Glacial sia
potente… tu e quella strega non
avete la più pallida idea di chi state provocando! AVETE
RISVEGLIATO IL DEMONIO
CHE E’ IN LUI! GLACIAL HA SUPERATO FREEZER DA MOLTO TEMPO!
NEMMENO IL TUO NUOVO
GENE TI SALVERA’, TERRESTRE! NEMMENO MALEFICA
SFUGGIRA’ DAVANTI ALLA SUA SETE
DI SANGUE!”
Junion
rimase scioccato davanti a tali affermazioni, e lo stesso fu per Seras
che si
voltò preoccupata verso il suo maestro e compagno Alucard,
il quale mostrò un
ghigno stupefatto, colpito dalla lealtà del kagakuriano.
Io,
invece, non cambiai per nulla espressione, ma mi limitai a rivelare
ciò che
pensassi davvero di lui.
“Fra
tutti gli avversari che io ho affrontato, Himmur… tu sei
quello che mi avrebbe
colpito di più.
Il tuo onore nei
confronti di Glacial sembrerebbe innegabile e fermo, non ci sono
dubbi... ci crederei, se non fosse che tu,
ormai,
sei un cyborg senza alcun sentimento. Hai ragione a dire che
non riuscirò a
cavarmela senza conseguenze contro l’imperatore Glacial,
anche con il gene del
Super Sayan in corpo… tuttavia… non
permetterò nemmeno a quel criminale di causare altre morti
innocenti, anche a
costo di rimetterci la vita! La tua forza di volontà
è ammirevole, Himmur… ma
non è sufficiente a mettermi paura!”
Puntai
la mia arma verso la testa di Himmur, che abbassò lo sguardo
chiudendo gli
occhi.
Era
tutto finito...
...
l'esercito di Kagaku era caduto!
“Addio,
generale Him… COSA?!”
Il corpo
di Himmur si gonfiò improvvisamente, proprio come un
palloncino. Il
kagakuriano, altrettanto scioccato, cominciò a gemere ed
urlare per il dolore. A
pochi metri di distanza da tutto il gruppo, Malefica puntava una mano
contro
l’alieno verde, con sguardo omicida...
... aveva
ascoltato l'intero
sfogo del Generale!
“Razza
di farabutti… quindi
volevate davvero togliermi di mezzo!? Siete degli illusi!
Glacial pagherà per tutto questo... E ANCHE TU NE SUBIRAI LE
CONSEGUENZE!”
L’incantesimo
della strega trascinò il corpo, sempre più
rigonfio, di Himmur a più di un
centinaio di metri di altezza, davanti allo sguardo orripilato e
incredulo di
tutti i presenti.
“VIVI
PER BENE QUESTI ULTIMI ISTANTI,
GENERALE DA STRAPAZZO... QUESTA E’ UNA VERA ESPLOSIONE!”
Per Himmur
non ci fu niente da fare. Il suo corpo si gonfiò a
dismisura, fino al punto di
rottura. Un secco botto venne percepito dalle orecchie dei presenti, e
migliaia
di brandelli cominciarono a cadere su di loro.
Brandelli
di carne kagakuriana…
“E’…
è...” esclamò
solamente Junion, sbalordito dalla facilità con cui la
megera si era sbarazzata di un nemico tanto potente quanto Himmur.
Seras,
invece, si mise all’istante in posizione difensiva. Percepiva
in lei un potere
terrificante, molto vicino a quello del suo compagno Alucard.
Il
signore dei vampiri sembrò accorgersi di questo...
... e
infatti osservava la strega
con sguardo decisamente famelico!
Gli
occhi di Malefica, però, si incollarono soltanto al mio
sguardo, e non promettevano
nulla di buono.
La
strega alzò il suo scettro, pronta a scatenare la sua
terribile potenza.
***
[This
is a Fight to Change the World - BEST OST IN THE WORLD]
“C-che
cazzo?!"
Junion
alzò lo sguardo, sbalordito. Il cielo si ricoprì
letteralmente di nuvole,
mentre raffiche di vento sferzarono i nostri corpi, abbassando
glacialmente la
temperatura attorno a noi.
Poi
avvenne l’impensabile…
“Neve?!
Sta nevicando?! Ma come…?”
esclamò incredula Seras, osservando i
movimenti della megera che controllava perfettamente la potenza della
bufera…
...
riuscendo
perfino a celarsi davanti agli occhi di tutti e quattro!
“Merda!
Dov’è? Perché il Rinnegan non riesce a
leggere i suoi movimenti?” si
domandò agitato Junion, provando in tutti i modi a cercarla
attraverso la
tempesta.
“Patetica!”
affermò
Alucard, con
tranquillità “Non
sarà di certo questo
a…”
“ALUCARD!
SERAS! ATTENTI!”
Il mio
avvertimento arrivò troppo tardi. I due vampiri si fecero
cogliere impreparati
e vennero rinchiusi all’interno di due bolle
d’acqua, senza alcuna possibilità
di fuga.
Uno dei
pochi punti deboli dei
vampiri… l’acqua benedetta! Non potevano
più uscire da lì!
Tutto un
tratto, anche Junion cominciò a urlare…
“AAAAAAHHHHH!
IL MIO OCCHIO! NON CI VEDO PIU’! CHE SUCCEDE?!”
Il
ragazzo si tenne l’occhio con la mano. Il suo Rinnegan era
sparito ed aveva di
nuovo l’iride normale...
... ma
vitrea e senza colore...
... Junion
era
improvvisamente diventato cieco!
Rimasi
allibito di fronte a tutto ciò…
…
cosa stava succedendo? Non era
normale che due vampiri come Alucard e Seras si facessero catturare
così facilmente…
...e
Junion… il
Rinnegan era in grado di percepire ogni cosa! Come era riuscita
Malefica ad
azzerarne i poteri?!
Solo a
quel punto, cominciai a capire. Provai a trasformarmi in Drago Nero, ma
qualcosa me lo aveva impedito. Non riuscivo nemmeno ad evocare una
squama...
... avevo
perso il
mio potere!
“E tu
vorresti sconfiggere l’imperatore? Non farmi
ridere…” affermò la
voce
di Malefica, nel bel mezzo della tormenta “...
nemmeno la boccetta che hai rubato potrà salvarti!”
“Chiudi
il becco, stronza!” le urlai contro, con
rabbia “Ti sbagli se credi di
poterci sconfiggere tanto facilmente!”
“Che
uomo burbero…”
mi prese in giro lei,
divertita “... non ti arrendi
nemmeno
dopo aver perso tutti i tuoi poteri!”
La strega
apparve dinanzi a me, fissandomi dall’alto verso il basso. Un
ghigno
orripilante solcò il viso di quella megera, spronandomi a
sferrare un pugno
verso di lei. Tuttavia, ciò che sentii sulle mie nocche fu
soltanto un grosso
cumolo di neve che si sbriciolava, mentre la vera strega fu
già dietro di me, e
col bastone provò a farmi perdere l’equilibrio.
Riuscii ad evitare l’attacco, e
provai ad allontanarsi di nuovo.
“Non
sfuggirai alla mia ira!”
Persi un
battito del suo cuore, sentendo la voce della strega alle mie
spalle…
…
e ne persi ancora
di più quando un’affilata stalagmite si
creò dal terreno, perforandomi il
piede!
Gemetti
per il dolore, ma cercai di non perdermi d’animo, provando a
liberarmi dalla
trappola. Non mi resi conto, però, di aver perso ormai
attimi preziosi.
Una
stalattite si creò dal cielo e perforò la mia
spalla, e stavolta non riuscii a
trattenere un urlo atroce. Da quel momento fu soltanto una pioggia di
lame
ghiacciate, che trapassarono il mio corpo come se fosse fatto di burro.
Tuttavia, i
miei punti vitali
erano ancora intatti... almeno, fino ad ora!
Malefica,
quella vera, riapparve davanti a me con la mano colma di potere oscuro,
e mi si
avvicinò lentamente, camminando nella incessante tormenta.
“Ho
finito di giocare... Generale! Ora si fa sul serio!”
lo affrontò
estasiata la strega, avvolgendo la sua mano con
l’oscurità per formare un
guanto.
Nel
frattempo, Junion stava ancora urlando per il dolore, mentre Alucard e
Seras
tentavano in tutti i modi di liberarsi dalla loro prigione, senza
successo.
Straziato
nel corpo, cercai in tutti i modi di muovere anche soltanto un muscolo,
senza
riuscirci. Troppe lame di ghiaccio mi avevano colpito, ed erano troppo
affilate
per riuscire a estrarle senza rischiare di morire dissanguato...
…
eravamo in
trappola… Malefica aveva vinto senza muovere un muscolo!
“E’
arrivata la tua ora, generale Dragon!
DI’ LE TUE ULTIME PRE…”
PUNCH!
***
[Gouchini
Tatsu - NARUTO]
Malefica
venne, all’improvviso, colpita con potenza immane da un
pugno, volando via per
parecchi metri. Poco prima di cadere rovinosamente per terra,
però, una figura
scarlatta saettò davanti a lei e…
“CHE…
AAAAAAAAARRRRRRRRRGGGGGGGGGGGHHHHHHHHH…”
Fu solo
a quel punto che mi resi conto di essere finito all’interno
di un’illusione
assieme agli altri tre miei compagni, i quali si erano ripresi come me
ed erano
tutti in perfetta salute. Anche l’enorme bufera di neve era
una finzione, e la
luce del sole illuminò gli abiti dei due vampiri, ora
completamente liberi.
“Maestro,
cosa è successo?”
domandò
confusa Seras al suo compagno, che le rispose semplicemente.
“Quella
strega ci aveva incantati… siamo
stati a un passo dalla morte,
Victoria!”
Junion
invece si rese conto di non aver mai perso la vista e che il suo
Rinnegan era
ancora attivo. Era senza parole per lo shock, come me del resto. Come
era
riuscita Malefica ad annullare i poteri oculari della sua iride senza
alcun
problema?
Le sue
illusioni erano davvero molto più potenti di quelle del suo
occhio?
Il
ciclope si voltò verso di me, ma io ero ancora scosso da
quanto vissuto nell’illusione.
Pensavo davvero di essere spacciato. Dovevo la vita a colui che mi
aveva
salvato.
Tutti e
quattro ci voltammo verso la strega, la quale teneva un brutto occhio
nero ed
urlava ancora per il dolore...
... ci
rendemmo
conto, solo dopo qualche istante, dell’assenza di un suo
braccio!
Dallo
squarcio fuoriusciva un
liquido denso come il carbone... il
sangue della strega!
Tra
Malefica ed i quattro stragisti dell'esercito kagakuriano, due figure
familiari
si ersero minacciose davanti a lei. Una di queste indossava un cappello
di
paglia col fiocco rosso e portava in mano un bastone dorato.
L’altra,
con il chackra della volpe a nove code ancora attivo, aveva il braccio
della
strega in mano ed era riuscita a staccare il bastone magico
dall’arto mozzato,
lasciandolo cadere a terra.
“Ora
siamo pari, Malefica!”
affermò
Kairi, senza alcun pentimento, evocando il Key-Blade e puntandolo verso
la sua
acerrima nemica, mentre Flame schioccò le nocche dei suoi
pugni con sguardo
assassino...
... era
l'ora della
nostra vendetta!
Third
Person
[Response
of Soul - NARUTO]
Flame si
era risvegliata dentro l’astronave, ancora dolorante per le
ferite subite, con Chopper e
Sanji ad abbracciarla, felici che fosse sopravvissuta. Attorno alla
pirata vi
stavano anche i suoi compagni di ciurma che, dopo averla aiutata a
mettersi un
paio di pantaloni per coprire il suo corpo senza veli, prontamente le
chiesero cosa fosse
successo.
Tuttavia,
lei non rispose. Dentro
si sentiva morta. Non era stata solo la
violenza sessuale
subita da Orochimaru a ridurla in quelle condizioni. Ma il non essere
riuscita a salvare sua madre nel momento del bisogno.
Dentro la
sua mente si sentivano
soltanto soltanto alcune frasi...
Sono
un’incapace…
dovevo morire io… sono stata debole… è
tutta colpa mia… mia madre è morta e non
tornerà più… tutto per causa
mia… non sono riuscita a proteggerla… non sono
riuscita a proteggere Shiro… non sono riuscita a proteggere
Kairi…
Quelle
sensazioni le fecero uscire le lacrime agli occhi.
Strinse i
pugni con rabbia,
desiderosa soltanto di sparire da quel mondo così crudele e
spietato… desiderosa di
vendicare la morte di sua madre…
…
desiderosa di
sfogarsi contro coloro che l’avevano ingannata e spinta a
perdere fiducia in se
stessa e nelle persone che amava!
Per la
prima volta nella sua vita, riuscì ad usare
l’Ambizione del Re Conquistatore,
l’Haki più raro e potente di tutti.
Fu la
rabbia
a far scattare la
scintilla, portando la ragazza a usare incoscientemente il suo
potere…
…
ogni essere vivente nel raggio
di un centinaio di metri perse letteralmente i sensi... troppo scosso
dalla
pressione che venne creata!
Perfino
Zoro, Sanji
e Chopper, due ottimi utilizzatori dell’Haki, non riuscirono
a resistere a tale
potere!
Solo una
figura riuscì a restare in piedi. Era appena salita sulla
navicella ed aveva
assistito all’incredibile dimostrazione di forza della figlia
di Rufy. Le si
era avvicinata, con sguardo afflitto e dispiaciuto, e le aveva porto il
bastone
dorato di Nami.
Flame, a
quel punto, perse il controllo del suo Haki e abbracciò
disperata la sua
amica...
…
colei che aveva
cercato in tutti i modi di avvertirla... colei che, nonostante tutto,
ricambiò il
suo abbraccio, nonostante si fossero minacciate ed insultate!
Flame e
Kairi si erano
riappacificate… la loro amicizia aveva trionfato nonostante
tutto!
Entrambe
decisero di raggiungere Malefica e di affrontarla, salvando tutti i
loro
prigionieri compagni, ed erano pronte, più che mai, a
mettere la parola fine a
quella disgustosa storia.
Arrivammo
giusto in tempo, prima che la strega potesse ammazzare Dragon
con
quell’attacco oscuro. Prontamente le tagliai il braccio,
vendicandomi della
ferita, mentre Flame la allontanò con un feroce cazzotto
sulla faccia.
La
megera si curò la ferita sul braccio, riuscendo a fermare
l’emorragia, ma io le
impedii di ricucirselo, usando il chackra della volpe per
disintegrarlo.
Nel
cuore della strega vi stava un solo stato d'animo e glielo leggevamo
dai suoi
occhi...
... shock
totale!
Qualcosa
planò dall’aria. Era di nuovo Diablo, il corvo
preferito di Malefica, che si
appoggiò sulla spalla della sua padrona, sussurrandole
qualcos’altro nell’orecchio.
“Lo
hanno fatto per davvero… hanno ucciso il mio servo
più potente?! Ma come…?”
“L’ho
ucciso io… assieme ai
miei amici
cercoteri!” le rivelò Junion, lasciando
sbigottita Malefica “Ti abbiamo
sottovalutato, ma non accadrà
più una seconda volta!”
“Ammetto
che mi hai fatto davvero
preoccupare... strega!”
le
rivelò Alucard, disattivando il suo primo sigillo di
restrizione.
Le sue
braccia si riempirono di una strana ombra canina, con centinaia di
occhi
demoniaci che fissavano famelici la povera megera.
“Non
ti lasceremo scappare un’altra volta, Malefica…
ora faremo sul serio!”
affermò Dragon, cominciando ad attivare la sua
trasformazione in drago.
Tuttavia,
la megera non aveva ancora intenzione di arrendersi.
“E’
la battaglia che volete? E SIA! VE LA
SIETE CERCATA!!!”
Cominciai
seriamente a preoccuparmi. Se Malefica era intenzionata a dare il tutto
per
tutto, allora…
“TUTTI
INDIETRO! SI STA TRASFORMANDO!”
La
mutazione fu orripilante. Un inferno di fiamme oscure
cominciò a diffondersi
velocemente lungo le pendici del monte, obbligando tutti ad
allontanarsi quanto
più possibile. Le ossa della strega cominciarono a crescere,
allungando
disgustosamente la sua pelle, mentre i suoi versi di lamento si
trasformavano
in un ringhio perenne e minaccioso.
Tutti
assistemmo, sbalorditi, alla trasformazione vedendo Malefica crescere e
mutare
sempre di più. Alla fine, davanti a noi, non vi stava
più la strega, ma un
enorme drago violaceo.
Non fu
l’unica, però, che cominciò a
trasformarsi...
“JUNION!
LA NAVICELLA DEI PRIGIONIERI DEVE
PARTIRE ADESSO! HAI DETTO CHE LA TUA COPIA SI TROVA LI’,
GIUSTO? AVVERTILI
IMMEDIATAMENTE! NOI TRATTERREMO MALEFICA E FUGGIREMO CON
L’ASTRONAVE
NAMECCIANA!”
Dopodiché,
Dragon concluse la sua trasformazione. Il Drago Nero dalle Angeliche
Ali era
proprio di fronte a Malefica, pronto ad attaccarla.
“DRAGON!
FERMATI! NON PUOI SCONFIGGERLA IN
QUELLA FORMA!”
Inutile
fu il mio avvertimento. I due draghi si librarono in volo e
cominciarono la
loro feroce disputa. I loro attacchi erano potentissimi. Ogni fiammata,
ogni
morso e colpo riecheggiavano nel cielo. Erano perfettamente alla pari.
Ma non
lo sarebbero stati per molto…
“Dobbiamo
aiutarlo!” esclamai, preoccupata, a tutti
gli altri attivando il mio
rilevatore “Malefica ora ha un
livello
combattivo di 150 000 nella sua forma drago!”
“Dicci
cosa dobbiamo fare, Kairi!” mi
appoggiò Flame, annuendo decisa col
capo.
“Siamo
tutto orecchi!” affermò Seras
mettendosi allegramente sull’attenti.
Mostrai loro il mio Key-Blade,
rivelando loro.
“Malefica
può rigenerarsi da tutti gli attacchi fisici con la sua
stregoneria, ma gli
attacchi del Key-Blade per lei sono fatali... per questo non
può riattaccarsi il
braccio. Le magie o le stregonerie possono renderla meno resistente, ma
ha anche
un punto debole... al centro del suo petto, il suo cuore è
protetto solo da una
sottile membrana di pelle, ma solo il Key-Blade può
danneggiarlo!”
“In
poche parole…”
intuì Alucard alzando
lo sguardo verso i due draghi “… dobbiamo metterti in condizione di
attaccarla, giusto?”
“Esatto!”
Nel
frattempo, però, Malefica prese vantaggio sul drago con le
ali d’angelo azzannandolo
ferocemente sul fianco. Il ruggito straziante di Dragon non prometteva
nulla di
buono. Nonostante
ciò, però, il maschio riuscì a
liberarsi dalla presa e, con la sua possente
massa, trascinò la femmina verso la superficie della terra,
sbattendola
prepotentemente.
L’onda
d’urto fu devastante.
Dragon
si allontanò dal suo avversario per riprendere fiato, mentre
Malefica si rialzò
tranquillamente a quattro zampe completamente indenne. Si era
già curata tutte
le ferite che aveva sul corpo, come prevedibile.
L’ex-generale
si accorse del nostro arrivo, pronti a combattere.
“Padrone!
Adesso la aiutiamo a sconfiggere quella strega, d’accordo?”
lo avvertì Seras,
facendogli l’occhiolino e dei segni militari da dietro la
schiena con un chiaro
significato...
- Tu, Prima
linea! Noi, Sostegno! Kairi, Retrovia e Contrattacco Finale! -
L’enorme
drago dalle ali d’angelo partì con un attacco
immediato, riuscendo ad evitare
una fiammata di fuoco fatuo della strega. Questa, però, si
librò in volo
un’altra volta, e dopo un vorticoso giro della morte
provò ad attaccarlo alle
spalle.
A
chiunque, il gesto di Dragon sarebbe sembrato troppo avventato,
pagandone le
conseguenze. Lo stesso pensiero raggiunse Malefica che, a pochi
centimetri
dalla sua schiena, già assaporava la vittoria…
…
quanto si è
sbagliata!
Dragon
non era forte quanto la strega, e non aveva nemmeno dalla sua parte dei
poteri
magici che lo potessero curare. Tuttavia, aveva due qualità
che in battaglia
erano molto più importanti di un numero sopra lo schermo di
un rilevatore…
…l’esperienza
e
l’imprevedibilità!
Potete
soltanto immaginare l’incredulità del drago viola
quando i suoi artigli
sferzarono… l’aria!
Dragon
era appena tornato un essere umano e si era portato lontano da lei che,
rendendosi conto della sua fuga, si preparò a lanciare una
fiammata nella sua
direzione…
…
dimenticandosi di
tutti gli altri suoi avversari!
“ADESSO!”
“BIJOU
DAMA!”
“THUNDERBOLT
TEMPO!”
Un
raggio di energia colpì in pieno il possente drago femmina
che accusò il colpo,
cadendo pesantemente al suolo. L’attacco di Junion venne
seguito a ruota da
quello della sua compagna Flame che, col Sorcery Clima-Tact della
madre, lanciò
delle scariche elettriche dalla sua punta colpendo in pieno Malefica e
paralizzandola.
“Tocca
a noi, Maestro!”
Alucard
e Seras usarono la loro super velocità per portarsi sulla
schiena del drago, e
cominciarono ad azzannare le giunture delle sue ali. La loro forza
sovrumana fu
più che sufficiente per impedire alla strega di volare
via...
…
e non era ancora finita!
Dragon
tornò di nuovo all’attacco, ritrasformandosi in
Yilancar, e decise di agire
esattamente come avevano fatto Alucard e Seras… ovvero
cercare di tenere
paralizzata Malefica, prendendola dalle spalle!
“Arte
della sabbia – BARA DEL DESERTO!”
L’argilla
rossa cominciò a svolazzare per tutta la radura e, con essa,
Junion riuscì a
paralizzare le tre zampe rimaste della drago femmina, costringendola a
scendere
per terra.
Ora,
Malefica era
completamente immobilizzata!
“FLAME!
KAIRI! ORA!”
Il drago
viola si rese conto troppo tardi di essere finita in scacco matto.
Flame aveva
deciso di utilizzare una delle tecniche più famose del
padre, ed era pronta a
colpirla con un enorme braccio di gomma!
“GEAR
THIRD! GOM GOM ELEPHANT GUN!”
Gli
attacchi fisici non erano molto efficaci contro Malefica in quella
forma, ma la
forza e la determinazione che ci mise la giovane pirata furono tali
comunque da
tramortire anche l’enorme rettile, che non fece in tempo a
difendersi
dall’assalto dell’ultima rimasta, ovvero io, che
oltre all’energia scarlatta...
... ora ero
perfino ricoperta
dalla Luce del mio cuore!
***
MALEFICA
[]
Come era
possibile? Dopo tre mesi di inferno… dopo aver perso tutti i
suoi amici… dopo
aver perso la sua dignità… come poteva avere
ancora tutta quella forza di
volontà?!
Come
poteva avere così tanta Luce?!
COME?!
Kairi
raggiunse il mio punto debole, ora in piena vista, colpendolo col suo
Key-Blade...
…
e dallo squarcio
sul petto cominciò a diradarsi un intensa Luce, che
incenerì l’Oscurità dentro
al mio cuore!
***
Third
Person
[Roxas
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
L’enorme
rettile, cominciò a ruggire per la sofferenza. Tutti
decisero di allontanarsi
da lì, capendo che ormai la battaglia si era conclusa a loro
favore. Man mano
che i secondi passavano, Malefica cominciò a riprendere la
sua forma umana, ed
i ruggiti si trasformarono in urla disumane di dolore e frustrazione.
“NOOO!
NON DI NUOVO! AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH…”
Un’esplosione
di luce abbagliò tutti i presenti...
... quando
essa si diradò,
davanti a loro vi stava una scena a dir poco raccapricciante…
…
Malefica era ancora viva, ma il
suo corpo era improvvisamente invecchiato.
La
donna, ormai senza più poteri, non era che una vecchia senza
bulbi oculari,
ricoperta di piaghe e pustole su ogni parte del corpo, nudo e senza
vestiti. Al
centro del suo petto non vi stava più il colpo del
Key-Blade,
ma un vero e proprio
foro...
…
davanti a quella
scena, nessuno sarebbe rimasto impassibile!
“Perché…
perché mi guardate così? Che vi aspettavate?”
affermò flebilmente la
strega, in fin di vita “Ho
vissuto… per
centinaia di anni… la mia magia mi impediva di
morire… e ora senza di essa, io
sono una mortale…”
“Non è
solo questo, strega!” la
ammonì Alucard, per la prima volta con serietà
“Quello che abbiamo di fronte non
è solo
il tuo corpo, ma la rappresentazione della tua anima… che
orrore… alla fine ti
stai mostrando per quello che sei davvero… una essere
viscido e repellente,
senza altri sentimenti che non siano rabbia e sete di
vendetta… mi disgusti! Non
toccherò il tuo
orripilante corpo!”
“Lo
stesso vale per me… non mi macchierò del tuo
fetido sangue!” lo seguì a
ruota Seras, che non aveva nemmeno il coraggio di guardarla negli occhi.
“Non
mi pento… di ciò che ho
fatto…”
dichiarò però la vecchia, provando ad alzarsi.
Inutilmente.
“Ti
sei condannata da sola!”
A
parlare fu Dragon, tornato in forma umana, che la fissava con sguardo
carico di
orrore e disgusto.
“Ciò
che hai fatto è
imperdonabile, Malefica.
Hai causato la morte di migliaia di innocenti, hai messo a repentaglio
la vita
dell’intero universo solo per i tuoi scopi.
Tuttavia…”
Il
terrestre sospirò esausto, e continuò tristemente
il suo discorso.
“…
tuttavia… io stesso mi sono
macchiato dei
tuoi stessi crimini. Dovrei ucciderti per tutto quello che hai
fatto… ma tu, un mese fa, mi hai
detto che non
sono diverso da te, ed hai ragione! Non ho il diritto di toglierti la
vita!”
“Se
qualcuno deve decidere cosa fare, quella è Kairi!”
ammise Flame, voltandosi
tristemente verso la sua amica.
“Cosa?
Perché io?”
“Sei
quella che più di tutti ha sofferto
per
colpa sua...” insistette la pirata con decisione
“... nemmeno io ho il diritto di
decidere… mi sono fatta ingannare da
lei, e guarda cosa è successo… ho visto morire
mia madre davanti ai miei occhi…
ho rischiato di perdere la mia migliore amica… se qualcuno deve decidere, quella sei tu!”
Kairi si
voltò verso Junion, il quale fece un secco no con la testa.
“Non
posso farlo, e tu lo sai bene! Tu sai
meglio di noi ciò che ha fatto questa strega. Tu sola puoi
decidere cosa fare!”
KAIRI
[Chosen
- BEST OST IN THE WORLD]
Rimasi
interdetta, sentendo le parole dei miei amici. Perché io?
“Cosa
ti succede, mocciosa?” mi
schernì Malefica, ghignandomi in faccia “Hai davvero così tanta paura di una
vecchia
rugosa come me?”
Mi
parlava di schiena, usando solo le orecchie come mezzo di percezione.
Mi faceva
soltanto pietà.
Mi
portai lentamente verso la strega. Tutta la rabbia che avevo provato
per lei,
tutto il desiderio di fargliela pagare, tutti quei sentimenti negativi
erano
spariti nel nulla. Fino ad una settimana prima, avrei voluto trucidarla
con le
mie stesse mani. Ora l’unico sentimento che provavo, nel mio
cuore, era
l'orrore nell'osservare la sua rinsecchita e flaccida pelle.
“Mi
hai rapita, anni fa… per colpa tua,
Sora
e Riku sono stati costretti a viaggiare per decine di mondi, solo per
salvarmi…”
“Fu
Riku a rapirti, mia cara Kairi… se
lui
sprofondò nell’oscurità... la colpa fu
solo tua!” mi corresse Malefica
“Se
non fosse stato per entrambi non saresti qui davanti ai miei
occhi… eri sempre
quella da proteggere... all'inizio non
lottasti mai per ciò che ami!”
“Desideravamo
soltanto viaggiare… scoprire nuovi mondi… nessuno
di noi desiderava vivere
tutte quelle battaglie!Eravamo…
eravamo soltanto dei ragazzini…”
“Nessuno
di voi venne costretto a
combattere…
è stato il vostro legame a causare tutto quello che accadde
anni fa… e ciò non
cambia il fatto che tu...
all'epoca... fossi stata un’incapace!”
“Lo
ammetto… io non sono nulla in
confronto a
loro… erano tutto per me… ed ora non ci sono
più… tu li hai uccisi!”
“E’
stato quel comandante ad ucciderli,
non
io… fu lui ad abbandonarsi all’Oscurità
e a compiere la strage sulle Isole del
Destino… voi sareste potuti scappare…potevate
salvare i vostri amici, le vostre famiglie… e invece avete
provato a fare di
nuovo gli eroi!”
“Dovevamo
provare a salvare quante più
vite
possibili!”
“...
ed invece sono morti tutti… Sora e
Riku
sono morti… mentre tu, per sopravvivere, hai perfino
accettato di farti strappare
i vestiti e permesso a Bear di giocare con la tua
dignità… non hai
nemmeno provato a difenderti! No… la verità
è che, mentre tutti
gli abitanti del tuo mondo crepavano, tu ti facevi scopare per non
morire!”
“NON
E’ VERO!”
“Non
mentirmi, Kairi! Eri talmente scossa dalla morte dei tuoi amici che
nemmeno hai
provato a lottare! Hai lasciato che quell’alieno ti mettesse
le mani addosso e
ti lacerasse l’anima! Per tutti questi mesi non hai fatto
altro che
sopravvivere! Se tu sei viva… è solo merito delle
persone alle tue spalle!”
“NON
AVEVO ALTRA
SCELTA!”
Puntai
con decisione il mio Key-Blade verso la carotide della strega,
furibonda. Non
riuscii più a trattenere le lacrime, che cominciarono a
scendere senza freno
sul suo viso. Ero ormai arrivata al limite. No, l’avevo
superato.
Le
parole mi uscirono fuori di getto. Tutti i miei sensi di colpa
scoppiarono
completamente, facendomi perdere il lume della ragione.
“VUOI
DAVVERO SAPERLO! HAI RAGIONE! NON HO
OPPOSTO ALCUNA RESISTENZA!” urlai con tutto il
fiato che avessi in corpo,
lasciando a bocca aperta tutti i presenti “AVEVO
TALMENTE TANTA PAURA DI MORIRE CHE HO PREFERITO FARMI STUPRARE A SANGUE
DA QUEL
BASTARDO! HO LASCIATO CHE IL MIO CORPO PATISSE TUTTE QUELLE
ATROCITA’… PERCHE’
TUTTO QUELLO CHE DESIDERAVO IN QUEL MOMENTO ERA CHE QUALCUNO DEI MIEI
AMICI
VENISSE A SALVARMI… PENSARE A SORA E RIKU MI FACEVA ANCORA
PIU’ MALE CHE
SENTIRE BEAR AZZANNARMI COI SUOI DENTI MENTRE LO FACEVA!
SPERAVO…
CON TUTTO IL MIO CUORE…
CHE SORA E RIKU FOSSERO ANCORA VIVI… CHE MI SAREI SVEGLIATA
ALL’IMPROVVISO DA
QUELL’INCUBO ORRIBILE. SE NON HO
OPPOSTO ALCUNA
RESISTENZA ERA PERCHE’ NON POTEVO SOPPORTARE CHE LE PERSONE A
ME PIU’ CARE,
COLORO A CUI VOLEVO BENE, NON CI FOSSERO PIU! ”
Flame e
Junion si misero le mani davanti alla bocca, sconvolti dalle mie parole.
Sino a
quel momento, non avevo mai avuto la forza ed il coraggio di affrontare
il
discorso dello stupro. Pensavo di essere riuscita a superare la cosa.
Invece
non avevo fatto altro che trattenere il mio dolore dentro il cuore,
straziando quest'ultimo
sempre di più.
“Come
immaginavo… sei solo una sciocca ragazzina!”
affermò la strega
voltandosi lentamente verso il suono della mia voce e sorridendomi
sfacciatamente con un ghigno malefico “Credere ancora al lieto fine… il bene
trionferà sempre sul male… ma finché
esisterà l’uno, allora ci sarà anche
l’altro! Mentre tu giocavi a fare la principessina con i tuoi
amici… su questo
pianeta sono morte centinaia di migliaia di innocenti, che hanno
sofferto
esattamente come te! Tu stessa hai vissuto qui per tre mesi…
e la prima cosa
che hai fatto è stato arrenderti ai miei Heartless! Hai
fatto soffrire i tuoi
nuovi amici… poi ti sei alleata con tutti loro per provare a
scappare, ed hai
ingannato quel povero ragazzo…”
“NON
AZZARDARTI A PARLARE DI GABOR IN QUEL
MODO!”
“Quella
recluta ti amava! Proprio come Riku… e tu non sei stata in
grado di leggere i
suoi veri sentimenti! L’hai ingannato e l’hai
spinto a unirsi a una rivolta
senza senso... e guarda quello che gli è successo!”
“SEI
STATA TU A UCCIDERLO!”
“Continui
a darmi tutte le colpe, ma se tu
non l’avessi spinto ad aiutarti ora lui sarebbe ancora vivo!
Quel ragazzo è
morto anche per colpa tua! Se quello shinobi è morto,
è anche colpa tua! TU NON
SEI ESENTE DA COLPE! SE LE PERSONE SOFFRONO E MUOIONO DAVANTI AI TUOI
OCCHI E’
SOLTANTO PERCHE’ NON SEI IN GRADO DI DIFENDERTI DA SOLA! NON
HAI IL CORAGGIO DI
RISCHIARE LA TUA VITA PER SALVARE QUELLA DEI TUOI AMICI! SE
C’E’ QUALCUNA CHE
NON MERITA DI VIVERE... QUELLA SEI SOLTANTO TU!”
Tutta la
freddezza che avevo provato, fino a pochi istanti prima, sparii dalla
mia mano,
che non la smetteva più di tremare. Il mio cuore era troppo
straziato e ferito
per poter agire lucidamente. Fu a
quel punto, però, che Dragon si avvicinò a me,
cingendomi le spalle con
dolcezza. Tutta la mia frenesia e tutti i miei dubbi non ebbero
più alcun
motivo di esistere.
Quell’unico
contatto mi era bastato per ridare forza al mio cuore.
“Dragon…
io… io non…”
“Lo
so… non preoccuparti…”
mi disse lui, consolandomi.
“VEDI?!
ANCHE ADESSO NON SEI IN GRADO DI
DIFENDERTI DA SOLA! CHE RAZZA DI DONNA SEI?! COME FATE, VOI, A DARE LA
VITA PER
UNA MOCCIOSA DEL GENERE!? NON SEI NEMMENO IN GRADO DI VENDICARLI... NON
HAI
NEMMENO IL CORAGGIO DI TAGLIARMI LA TESTA, KAIRI!!!”
Fu
allora che avvenne un qualcosa che riuscì a incrinare tutte
le sicurezze della
megera. L’ex-generale, infatti, mi lasciò andare e
si avvicinò alla strega,
abbassandosi ed inginocchiandosi davanti a lei, come un messia davanti
ad un
moribondo.
“Ci
chiedi perché vogliamo proteggerla? Semplice…
perché nonostante tutto quello
che ha passato… nonostante tutte le crudeltà a
cui ha assistito… nonostante
questo mondo faccia schifo… lei è una delle poche
luci che hanno riacceso i
nostri cuori di speranza. Quella che tu chiami debolezza…
per me è pura innocenza,
un sentimento che ormai non ha più nessuno. Per lei, noi
saremmo pronti a dare
la vita… e puoi star certa che lei farà lo stesso
per noi! E’ stata lei a
salvarmi la vita una settimana fa… non Junion! Non gli
androidi! Lei! Lei ha
affrontato te e Glacial, rischiando di morire per portarmi via dalle
vostre
grinfie!”
“Dragon…”
esclamai
stupita e commossa,
stringendo il mio Key-Blade per la frustrazione.
Perché
non
riuscivo a far pace con il mio cuore? Perché le parole di
Malefica continuavano
a farmi così male?
“Vuoi
sapere anche perché non riesce a ucciderti?
Perché tu le fai pietà… lei non ti ha mai odiato per davvero... non
ha mai provato quel sentimento. Se non
ti vuole uccidere... è perché dentro di se si sta
domandando cosa ti abbia
spinto a diventare ciò che sei adesso! Non avremmo
mai permesso a Kairi di
combattere da sola contro di te... non perché tu fossi molto
più forte di
lei... ma perché non avremmo mai
lasciato che una persona così speciale mettesse a
repentaglio la sua vita per
noi! Tu ti definivi potente e invincibile… ma in realtà la tua potenza non
è nulla davanti a quella di Kairi! Tu
sei sola... sei senza amore... non hai altra forza se non la
tua… mentre Kairi
ha tantissime persone che le vogliono bene e che darebbero qualsiasi
cosa pur
difenderla! Noi siamo la vera forza di Kairi e lei non ha nulla di cui
vergognarsene! Quando tu morirai, Kairi continuerà a vivere
ed amare fino alla
fine dei suoi giorni… e la sua vita avrà molto
più significato della tua! Perciò sciacquati la bocca quando parli
di
lei! Non meriti di parlare in quel modo della donna che amo!”
Lo shock
di tutti i presenti fu più che visibile.
Junion
era già al corrente di quanto fosse accaduto fra me e
l’uomo della Terra...
... ma non
si aspettava di certo
che Dragon si dichiarasse così apertamente davanti a tutti!
Flame
invece ci rimase letteralmente di sasso dato che non si immaginava un
sentimento così forte da parte nostra…
... un
sentimento molto simile a
quello dell'amore...
E ai due
vampiri? A loro non importò un granché!
Le due
persone che più di tutte erano rimaste sconvolte dalle
parole di Dragon furono
proprio io e Malefica...
... io
perchè
non mi sarei mai aspettata di vedere quell’uomo difendermi a
spada tratta
davanti a Malefica. Le sue parole avevano tutte un significato
profondo,
abbattendo tutti i muri che aveva eretto nei meandri del mio
cuore.
Mi avevano
fatto riscoprire una parte di me che pensavo non esistesse
più. No. Mi
avevano fatto scoprire una parte di me che non credevo potesse
esistere Tutta
la mia vita precedente era diventata un contorno. Il mio nuovo centro
di
gravità era diventato quell’uomo di
quarant’anni, calvo, con all’interno lo
Yilar del Drago Nero dalle Angeliche Ali.
Non
avevo mai capito nulla sul Vero Amore. Proprio un accidenti. Me ne resi
conto
solo dopo aver compreso, finalmente, di amare sul serio Dragon Oronar.
La
seconda, invece, era rimasta traumatizzata. Quell’uomo era
riuscito a farle
notare un qualcosa di se che lei aveva sempre cercato di nascondere.
***
MALEFICA
-
…
se non ti vuole uccidere... è perché dentro di se
si sta domandando cosa ti
abbia spinto a diventare quello che sei adesso… -
Ecco. Ora anche io mi stavo facendo la
stessa domanda. Cosa mi aveva spinta
ad
abbandonarmi all’Oscurità?
Avevo
mai trovato
amore? Se sì… perché non ne avevo
ricevuto più?
La mia
mente viaggiò nei ricordi, cercando quel barlume di luce tra
le profondità
dell’Oscurità…
…
e qualcosa riaffiorò all’improvviso…
un sentimento che pensavo non potesse esistere più dentro di
me, e che invece
ora mi stava man mano riscaldando!
Un tempo
ero stata felice. Le Tre Fate Madrine erano le mie migliori amiche.
Vivevo
allegramente nel Dominio Incantato, ed i miei poteri erano di pura
Luce...
... poi
qualcosa si incrinò… ma
cosa?
Un altro
ricordo riaffiorò in me, quello di un giovane
uomo mortale del quale mi ero
follemente innamorata...
... ma
certo…
Stefano! Il padre di Aurora!
All’epoca,
quell’uomo era soltanto un contadino senza soldi, ed era
disposto a tutto pur
di riuscire a guadagnare abbastanza per la sua famiglia.
Così decise di fare un
accordo con il re del Dominio Incantato. Avrebbe donato al sovrano le
ali della
fata più bella di tutte, ed in cambio la principessa, figlia
del suo re,
sarebbe diventata sua moglie.
Fu
soltanto per questo che lui decise, all’inizio, di
corteggiarmi. Avevo perso la
testa per quell’uomo e credevo lui ricambiasse quei
sentimenti. Ero disposta a
rinunciare a tutti i miei poteri per stare assieme a lui, dato che Fate
e Umani
non potevano vivere insieme.
Tuttavia,
la verità era un’altra…
…
il
misfatto avvenne tre mesi dopo che ci conoscemmo. Io e Stefano ci
eravamo incontrati
dentro la foresta e ci eravamo rifugiati dentro una piccola grotta,
amandoci
completamente.
Fu a
quel punto che rivelai a Stefano le mie intenzioni di abbandonare i
suoi poteri
di fata per fidanzarmi ufficialmente con lui. A me, avevo detto, non
importava
che Stefano fosse un contadino, ma mi sarei impegnata fino in fondo per
renderlo felice.
A dire
la verità, Stefano si era innamorato per davvero di me, ma
per salvare la sua
famiglia dalla fame fu obbligato a continuare col suo piano...
... e mi
mentì, dicendomi che lui
mi avrebbe resa la donna più felice del mondo e che mi
avrebbe amata fino alla
fine dei suoi giorni.
Dormimmo
insieme, quella notte…
…
quando mi risvegliai, ero
immersa in una pozza di sangue azzurro…
…
il mio sangue di fata…
…
le mie ali erano sparite… e di
Stefano non c’era più alcuna traccia.
***
[Friends
in my Heart - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Non
riuscivo più a ricordare più nulla dopo quel
momento, ma tanto bastò per farmi
scivolare una fugace lacrima sulla mia rugosa guancia...
…
una lacrima che Kairi,
sconvolta, notò all’istante.
La
sentii inginocchiarsi davanti a me. Sentii il suo polpastrello
raccogliere la
mia lacrima, come se dentro a quella gocciolina fosse celato qualcosa
di
talmente prezioso da tenere al sicuro...
…
fu a quel punto
che, però, mi venne in mente lei.
C’era
un
qualcosa che volevo proteggere. C’era qualcuno che
volevo non subisse la mia
stessa sorte. Doveva trovarsi su Glacial 01, tra le grinfie del suo
padre biologico, sempre se non avesse già provato a
ucciderla. Lei era il mio tesoro più prezioso, l'unica gemma
della mia orrenda vita.
C’era
solo una persona che mi
potesse aiutare, in quel momento…
…
la mia più grande
nemica.
Le presi
il viso con le mie scheletriche mani, spingendola ad osservare le
cavità vuote
dei miei occhi.
Mi era
rimasto solo un briciolo
di magia, e lo avrei usato per passare a Kairi quel
messaggio…
…
per farle quell’ultima
supplica, prima di lasciare per sempre il mio corpo terreno.
***
KAIRI
Improvvisamente,
tutti i ricordi di Malefica entrarono all’interno della mia
mente. Ogni suo
sentimento, ogni suo momento vennero vissuti all’interno del
mio cuore.
Fu
l’ultimo
barlume di lucidità della strega a lasciarmi completamente
senza parole.
Il
messaggio di Malefica riguardava una neonata in fasce. Si trovava su un
pianeta
del nostro universo, e veniva accudita all’interno di un
orfanotrofio.
Quando
Malefica,
con un altro ricordo, mi fece capire chi fosse, rimasi sotto shock.
-
Proteggila… ti supplico… prendila sotto la tua
ala… non farle passare… il mio
stesso dolore! -
***
MALEFICA
Dopo
aver interrotto il contatto telepatico con Kairi, mi resi conto di
possedere un
flebile avanzo di potere magico. Un piccolo raggio di Luce…
…
decisi, perciò, di fare un
ultimo dono alla Custode del Key-Blade…
…
no… non a lei. Qualcun'altro
avrebbe legato la sua anima a quella della persona che desideravo
proteggere.
Trasferii
quella luce all’interno del suo cuore.
Ora era
davvero giunta la mia ora.
Prima di
morire, però, un flash mi illuminò gli
occhi…
…
due ragazze si stavano
prendendo la mano, stese dentro ad un letto, e si stavano amando.
Compresi
solo in quell’istante ciò che avessi fatto, con la
mia ultima scelta, e non
potei che esserne grata. Quel briciolo di felicità fu
più che sufficiente per
permettere al mio cuore di trovare per sempre la pace eterna.
Proteggila
tu… Cristal… e Kairi…
perdonami per quello che ho fatto…
... Hinode...
... perdonami...
Third
Person
Ciò
che
avvenne in quei secondi, lo seppero soltanto le due donne. Nessuno
osò parlare
o mettersi in mezzo, mentre le due sussurravano tra di loro. Poi, a un
certo
punto, la strega cadde tra le braccia della rossa, che la prese in
braccio
senza alcuna vergogna.
Malefica
riuscì a durare anche più del dovuto, provando a
mostrarsi forte...
... ma non
potè più sfuggire al
suo destino…
... era
chiaro a tutti ciò che
fosse appena successo...
“E’
morta…”
Kairi
confermò la frase di Dragon, facendo un piccolo gesto col
capo.
Flame e
Junion si avvicinarono alla loro amica abbracciandola affettuosamente
dalle
spalle, mentre Dragon si portò davanti a lei e,
inginocchiandosi, le asciugò le
ultime lacrime rimaste sul suo viso.
“Non
potevo farlo… non potevo ucciderla…”
Tutti si
erano resi conto che le parole di Kairi non mostrassero alcun
tentennamento.
Lei non aveva avuto paura di ucciderla…
…
lei aveva deciso di non farlo…
…
aveva deciso di risparmiare la
vita di Malefica.
“Lo
sappiamo, Kairi…” la
rassicurò Junion dispiaciuto.
“Gabor…
Shiro… Sora e
Riku… i prigionieri
morti per colpa sua… anche se l’avessi uccisa...
loro non sarebbero potuti
tornare indietro…”
“Hai
fatto la scelta più giusta…”
la strinse a se Flame, consapevole di non
poter far molto per aiutarla.
“Quindi…
quindi è finita
davvero? Siamo
davvero liberi?”
Entrambi
i suoi amici sorrisero di gioia, sentendo quelle parole.
Liberi…
erano di
nuovo liberi!
Kairi
alzò il suo sguardo verso Dragon.
“Tu…
ti sei innamorato di me? Davvero?”
L’uomo
annuì con gioia, sfiorando dolcemente le labbra della
giovane, che voltò lo
sguardo verso l’ormai defunta nemica.
La
ragazza poggiò due dita sulle palpebre della vecchia,
chiudendo quelle vuote
cavità, poi la poggiò adagio per terra e, con il
suo Key-Blade, invocò diversi
Thunder per scavare una buca non molto distante da loro.
Quando la fossa fu abbastanza profonda, Kairi cominciò, con
grande sorpresa da
parte di tutti, a togliersi i vestiti ed a metterli addosso alla
defunta.
Era in
mutandine e reggiseno, ma a lei non importava affatto. Non poteva
lasciare che
quel corpo venisse sepolto senza alcun velo. Non
dopo
ciò che Malefica le aveva chiesto.
Fu
Dragon, all’improvviso, a raccogliere il corpo di Malefica e
ad adagiarlo all’interno
della buca, capendo le intenzioni della sua amata. Flame e Junion,
altrettanto
comprensivi, raccolsero tutta la terra prima smossa e, con essa,
ricoprirono il
corpo della strega.
Tutti
rimasero sorpresi quando videro Alucard avvicinarsi a loro, con
un’enorme
roccia sulla spalla, soprattutto Kairi, che provò a
chiedergli il perché
volesse aiutarli.
Venne
interrotta, però, dallo stesso vampiro.
“Ho
sentito quello che vi siete dette… ed ho sentito la sua
richiesta di perdono… questo
è tutto!” affermò
con decisione il signore dei vampiri, appoggiando la
roccia sopra il tumulo di terra.
Seras
Victoria, che come il suo maestro aveva sentito ciò che
Kairi e Malefica si
erano dette, si avvicinò alla stele e, con le sue dita,
riuscì a scavare sulla
roccia per scrivere un breve epitaffio...
I due
vampiri, tuttavia, non si erano limitati ad ascoltare Kairi e Malefica,
ma
avevano letto i pensieri della strega, scoprendo tutti i suoi ricordi...
…
fu per
questo motivo che solo in pochi capirono il significato della scritta
di Seras…
QUI
GIACE MALEFICA...
UNA
FATA CHE E’ DIVENTATA STREGA PER COLPA
DELL’AMORE…
UNA
STREGA CHE E’ TORNATA FATA PER AVERLO RITROVATO!
Capitolo 18 *** Capitolo 18: Il Grande Druido... ed il suo 'nuovo' apprendista! ***
La
battaglia contro Malefica e l'esercito Kagakuriano è finita.
I nostri eroi hanno vinto, riuscendo a sconfiggere tutti i loro nemici,
nonostante la gravosa perdita di Nami. Kairi, mossa dalla
pietà, invece di infierire sul corpo di una Malefica
sconfitta, decide di risparmiarla. Mossa da quel gesto, la strega
decide di rivelare il suo ultimo segreto alla Custode, un segreto
così importante da cambiare perfino il futuro di
quell'universo.
Cosa
succederà, da questo momento? Come prenderà
Glacial la sconfitta del suo esercito?
Premessa
prima di leggere questo
capitolo:
Come
per Alucard e Seras, in questo
capitolo entrerà in scena un nuovo personaggio proveniente
da un romanzo molto
famoso (affermare ciò per un'opera del genere, è
abbastanza riduttivo dato che
perfino i bambini lo conosceranno XD). Affermo che il nuovo entrato non
è di
mia proprietà, così come Alucard e Seras di
Hellsing.
Non
inserirò quest'opera tra i
Crossover, poichè il contributo di questo personaggio
è davvero molto limitato
e non sarebbe corretto avvicinare gli amanti di questa leggendaria
trilogia
solo per la presenza di un solo personaggio...
Ops...
forse ho già spoilerato
troppo!
Buona
lettura... e
preparatevi
per... non una... ma DUE sorprese! ;-)
Qui
di seguito, il pulsante delle OST :-)
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF
THE
EARTHLY YILANCAR
Il
Grande Druido... ed il suo
'nuovo' apprendista!
Spazio
Aperto – Due giorni dopo la
Battaglia contro Malefica
KAIRI
[Dearly
Beloved - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Dopo la
battaglia finale contro Malefica, io ed i miei amici ripartimmo con la
navicella namecciana e ci mettemmo in viaggio verso il pianeta Namecc,
dove ci
saremmo ricongiunti con i nostri amici.
Erano
già passati due giorni. Dragon aveva subito un morso
velenoso, sul fianco,
durante la lotta contro la strega, e perciò rimase tutto il
tempo all’interno
di una camera dell'astronave, steso sul letto in attesa che il suo
corpo si
adattasse alla nuova sostanza.
Usare un
Senzu soltanto per un veleno non mortale non aveva alcun
senso, ma avrebbe
tranquillamente sopportato un po’ di giramenti e nausea senza
lamentarsi
troppo. Questo ci aveva detto, prima di iniziare a vomitare
disgustosamente.
Ovviamente
mi vietò categoricamente di avvicinarmi a lui, fin quando
non si fosse
completamente ristabilito, per evitare possibili contagi.
Decisi,
quindi, di passare il tempo assieme a Flame e Junion.
La
figlia di Rufy, al contrario dell'ex-generale, aveva combattuto con
delle
ferite appena ricucite perciò le dettero immediatamente il
fagiolo magico allo
scopo di farla riprendere.
La
pirata, però, non soffriva fisicamente...
... provava
ancora molto dolore
per la morte di sua madre e per l’umiliazione che gli aveva
dato quella serpe
schifosa.
La mia
presenza e quella Junion riuscì a rincuorarla quel tanto che
bastava per
spingerla ad andare avanti.
Io,
invece, venni obbligata con la forza, dai miei due amici, a raccontare
quanto
fosse davvero successo tra me e Dragon. Del resto, io non nascosi
nulla rivelando tutto ciò che accadde dal giorno della
nostra
partenza verso
Glacial 01, compresa la notte di sesso bollente col terrestre.
All’inizio
sia Junion che Flame rimasero sbigottiti dal modo in cui io e lui ci
eravamo
avvicinati. Avendo, però, notato il cambio di rotta
dell’ex-generale di Kagaku
e quanto quest’ultimo tenesse davvero a me, non si
arrabbiarono affatto con
me...
…
al contrario, iniziarono a prendermi
scherzosamente in giro per tutto il viaggio.
“Kairi…
sei sicura di non essere tu la strega?”
mi domandò Flame infatti
facendo finta di essere spaventata, subito dopo la fine del mio
racconto “Ti rendi conto che fai
cadere ai tuoi piedi
tutte le persone che ti stanno vicino?”
“EHI!
NON E’ VERO!”
“Dici?!”
esclamò subito Junion, scherzosamente facendo dei passi
indietro, ed
elencandomi “Io
mi sono sacrificato per te, senza nemmeno conoscerti… lo
stesso l’ha
fatto Gabor… e poi perfino Dragon! Non esiste uomo o donna
che non ti appoggi,
Kairi!”
“BASTA!
BASTA! NON E’ COME SEMBRA!”
continuavo a difendermi io, rossa come un pomodoro, mettendomi le mani
avanti “Non
so nemmeno io come sia successo… stavamo soltanto parlando
un po’ più
seriamente del solito… e poi ci siamo
abbracciati… e poi… e poi…”
Quando
arrivavo a quel punto, dovevo ammetterlo, avvicinavo sempre le mie
ginocchia
sulla testa, nascondendomi e cercando di rimpicciolire sempre di
più per la
vergogna.
[Kairi's
Theme - KINGDOM HEARTS]
Sapevo
lo facessero soltanto perché mi volevano bene, e sapevo che
non pensavano
veramente alle loro parole...
…
ma ogni volta che usciva il
discorso Dragon… io…
…
io non riuscivo a
comportarmi come una donna qualsiasi! Andavo letteralmente di matto!
Con
tutti noi, decisero di partire anche Alucard e Seras, i quali si
portarono appresso le loro casse mortuarie all’interno
dell’astronave. Entrambi
passarono la maggior parte dei due giorni di viaggio a riposarsi
tranquillamente dentro di esse, recuperando un po' di energie.
I due
vampiri in realtà erano molto eccitati e incuriositi dagli
avvenimenti nei
quali erano stati coinvolti. Non avevano più a che fare con
strane lotte
religiose o guerre insensate. Si parlava di una battaglia universale
per la
sopravvivenza di tutti gli esseri viventi.
Le poche
volte in cui uscivano dalle bare, passavano il tempo a parlare con noi
ragazzi,
curiosi di conoscere qualcosa su di loro. Fu così che io,
Flame e Junion
conoscemmo la vera storia dei due vampiri.
***
[Dark
Horror Trap - BEST OST IN THE WORLD]
Alucard
era una volta conosciuto come il Conte Dracula. Nato nel 1431 degli
anni della
Terra, si ritenne il primo vampiro mai esistito nella storia.
Da
bambino, fu schiavizzato dai conquistatori ottomani (cedere bambini ai
Nobili è
stata una pratica abbastanza comune per mantenere la pace tra Turchi e
Regni
cristiani) e violentato sessualmente da un sultano. Diventato il
voivoda di
Valacchia, si lanciò in una crociata contro i Turchi che
devastò entrambe le
parti. Le sue truppe furono sconfitte, i suoi seguaci uccisi e la sua
terra
data alle fiamme. Poco prima che gli tagliassero la testa, Vlad bevve
del
sangue dal campo di battaglia, diventando un vampiro e sterminando
tutti i
soldati ottomani che avevano osato fermarlo.
Dopodiché,
sparì per molto tempo.
Riapparve
secoli più tardi, nel 1897, quando Abraham Van Hellsing,
Arthur Holmwood,
Quincey Morris e Jack Seward furono in grado di sconfiggere il conte
Dracula ed
uccidere gli zingari che lo servivano.
Risparmiato
e ridotto alla schiavitù da Abraham, venne rinominato
Alucard e fu costretto
per sempre a servire il casato Hellsing nella lotta contro
l'Anticristo.
Decenni più tardi, nel 1969, Alucard venne messo in letargo
e relegato in una
prigione sotterranea nel maniero Hellsing da Arthur, dopo averlo messo
alla
prova con una serie di esperimenti chimici e scientifici che lo resero
quello
che era oggi.
Poco
dopo la morte di Arthur Hellsing nel 1989, Alucard venne risvegliato
dal sangue
di Integra, una lontana parente del suo padrone.
Passarono
altri anni, più di venti per la precisione. In
qualità di agente più potente
dell'organizzazione Hellsing, Aucard venne inviato in un villaggio
chiamato
Cheddar per sterminare un vampiro, colpevole di aver trasformato gli
abitanti
in Ghoul. Fu lì che Alucard incontrò Seras
Victoria, l'ultimo superstite
dell'unità di polizia inviata per fermare quello che, si
credeva, fosse un
assassino umano ordinario. Quando il prete-vampiro prese in ostaggio
Seras per
cercare di contrattare con Alucard per aver salva la sua vita, lui
sparò
attraverso il petto della poliziotta uccidendo anche il vampiro.
Concesse poi
la scelta alla ragazza, ormai in fin di vita.
Morire…
o diventare una
vampira...
... la
scelta della
ragazza bionda ricadde su quest'ultima!
Seras
Victoria, al contrario del suo più vecchio compagno, era
ancora alle prime armi.
Nessuno
capì fino in fondo il motivo per cui Alucard avesse deciso
di trasformarla.
Davanti alla sua padrona, il signore dei vampiri spiegò che
si era trattato di
un capriccio, basato sulla decisione autonoma e consapevole di Seras di
essere
trasformata in una draculina. Rivelò inoltre di averla
trovata una creatura
affascinante e di aver ammirato la sua voglia di vivere, nonostante gli
eventi
infernali subiti nel villaggio di Cheddar. Sebbene fosse frustrato dal
suo
rifiuto di succhiare sangue, Alucard fu sempre fiducioso sul fatto che
che lei
lo avrebbe bevuto e divenne fiero di Seras quando il momento
arrivò.
Il
rapporto tra Alucard e Seras, comprendemmo, era però molto
più complicato.
Alucard assumeva il ruolo di mentore ed insegnante di Seras, per
aiutarla a
raggiungere il suo pieno potenziale… ma l’amore e
il rispetto che Seras provava
per Alucard erano molto più simili all'amore di una figlia
per il padre. A
volte Alucard la prendeva in giro, principalmente a causa del suo
carattere
genuino, ma Seras non sembrava preoccuparsene.
***
[Crimson
Blaze - BEST OST IN THE WORLD]
“Sono
proprio strani quei due…”
dovette ammettere Junion a me e Flame la sera
del secondo giorno, indicando le due bare.
“Puoi
dirlo forte… potenti, immortali… e dormono dentro
quelle bare…” lo
segui a ruota Flame, sovrappensiero.
“Potrebbero
essere liberi di spadroneggiare
su chiunque… e invece accettano di essere dei
servi… chissà per quale motivo!”
provai anche io a pensarci su.
“E’
perché non lo hanno mai
desiderato
veramente…”
A
parlare fu Dragon, completamente ristabilito dal suo avvelenamento.
L’uomo mi
si avvicinò e mi salutò con un bacio sulla
guancia, segno che non vi fosse più
traccia di veleno o puzza di vomito su di lui…
... tutto
sotto gli
occhi di una attenta Flame, che non staccava lo sguardo da entrambi per
proteggermi!
Lei
aveva ancora bisogno di farci l’abitudine, ma già
il fatto che non l’avesse
riempito di cazzotti era un buon segno. A Flame piaceva molto menare le
mani, questo ormai l'avevo appurato.
“Stai
bene, Dragon?” gli
domandò Junion,
più rilassato rispetto alla pirata.
Il
terrestre alzò il pollice all’insù.
“Sono
di nuovo in forze… quel veleno non era niente di che!”
Flame,
valutando accettabile e più che sufficiente il contatto tra
noi due innamorati,
cercò di ritornare al discorso precedente e
domandò all'originario del pianeta
Terra.
“Che
intendi con 'non volevano essere vampiri'?”
“Il
fatto è che a loro non dispiace
l’immortalità e tutto ciò che ne
deriva… ma
invidiano le nostre vite più di ogni altra cosa!”
“Che?
E per quale motivo?” esclamò
sorpreso Junion “Possono
vivere in eterno e hanno
tutti questi poteri…”
“Ma a
quale prezzo, Junion? Per
sopravvivere, all’inizio, furono costretti a uccidere
centinaia di innocenti
solo per saziare la loro immensa sete… quando si
trasformò la prima volta in
vampiro, Alucard si lasciò andare alla sua furia. Ci sono
state leggende
orribili sul suo conto… il signore dei vampiri si
è creato la nomea di mostro
leggendario e invincibile!
Eppure…
se c’è una cosa che io ho
imparato su di lui è che apprezza i mortali più
dei suoi simili... lui crede che solo un
normale essere umano
possa sconfiggerlo!”
“Un
mortale?! Ma è impossibile! Nemmeno io con i Cercoteri sarei
in grado di
sconfiggerlo!”
“Non
hai sbloccato tutto il tuo potenziale, ragazzo… sappi che
molte delle cicatrici
sul mio corpo me le procurò uno shinobi nella mia forma
Yilancar, lo stesso
dal quale hai ereditato quell’occhio… ora hai
sbloccato soltanto un 5 % del tuo
vero potere!”
“Solo…
soltanto il 5 %?!”
esclamammo
incredule Flame ed io.
Junion
poteva diventare ancora più forte di adesso? Era uno
scherzo?!
“... e
non scherzi nemmeno tu, signorina!”
affermò ancora lui indicando la
pirata che, con sorpresa, ascoltò le parole di Dragon
“Ho
affrontato molti pirati sul
tuo mondo, e ti posso assicurare che non sei nemmeno a un briciolo
della tua
vera forza… da quello che mi ha raccontato Kairi tu ti
trovavi dentro la
navicella ed erano tutti svenuti. E’ giusto?”
“Non
ero cosciente…” ammise
però lei, tristemente “…
e comunque non è servito a nulla… io ho perso
contro Orochimaru, e
mia madre è morta…”
“Ciò
che è passato non
può essere modificato,
ma il futuro sì!” le rispose decisa io,
confortandola “Se non vuoi che
accada mai più una cosa del genere devi semplicemente
diventare più forte!”
“...
e l’Haki del Re Conquistatore
è un
primo passo da cui cominciare!” confermò
infine Dragon, facendo poi una
proposta alla giovane pirata “Quando giungeremo su Neo Namecc...
perché
non chiedi a qualche compagno di tua madre di insegnarti
l’Haki? Potrebbe
rivelarsi molto utile, soprattutto se dovremo davvero combattere contro
Glacial!”
Flame
cominciò seriamente a pensarci su. Non era affatto
un’idea malvagia ma sarebbe
stata davvero un’impresa ardua. Lei mi aveva raccontato che
suo padre ci aveva
messo due anni interi per padroneggiare tutte e tre le forme
dell’Haki. Nonostante
tutto, provarci non le costava nulla. Anzi, forse sarebbe stata
obbligata a
farlo.
Glacial non
era al livello di
Orochimaru o di Malefica… al loro confronto,
l’imperatore sembrava quasi
insuperabile...
“... e
a me non dici nulla?” esclamai, offesa,
cercando attenzioni dal mio
uomo e dai suoi amici, distraendo Flame dai suoi pensieri e riuscendo a
farla
ridere assieme a Junion.
“Al
contrario… non possiamo certo
dimenticarci di colei che ha sconfitto Malefica!”
mi prese in giro l’uomo
con la cicatrice, divertendo ancora di più i due
ex-prigionieri.
“Giusto!
Noi pensavamo che Kairi, in
realtà,
fosse una vera strega!” iniziò a dire
Junion, facendomi arrossire
nuovamente.
“Tecnicamente,
Kairi è una Principessa dal Cuore Puro…”
affermò Dragon, pensandoci
sorprendentemente su…
…
no! Ti stavano prendendo in
giro!
“ALLORA
NON MI STAVO SBAGLIANDO!”
dichiarò Flame, voltandosi soddisfatta verso di me
“COS’E’ QUESTA
STORIA? LE PRINCIPESSE DAL CUORE PURO SONO UNA SETTA?!”
“NO!
NON LO SONO! IO NON SONO UNA STREGA!”
“Kairi…
ti stiamo prendendo in giro” mi
rivelò Dragon, cercando di non
scoppiare a ridermi in faccia, cosa che Junion e Flame non
considerarono
affatto.
Ovviamente
io incrociai le braccia sbuffando...
…
mi stavano bullizzando solo
perché ero la più giovane e piccolina!
“Spero
tu stia scherzando, Kairi… hai davvero bisogno di sentirtelo
dire?” mi
disse Flame, tirandomi un innocente pugno sulla nuca “Non avremmo mai vinto
contro di
lei senza di te… anche
se… Dragon! Credi che Alucard in
realtà
potesse sconfiggere Malefica?”
“Sarebbe
stato uno scontro alla pari, ma… credo che Malefica avrebbe
anche potuto
vincere!” affermò convinto
l’ex-generale “Nell’illusione, aveva
imprigionato sia lui che Seras all’interno di una bolla
d’acqua santificata
perciò conosceva i loro punti deboli. Tuttavia…”
Dragon riprese il
discorso precedente “Alucard
non ha solo l’immortalità dalla sua
parte… ha anche forza e velocità
sovrumana… rigenerazione istantanea e
avanzata… visione a 360°…
intangibilità… trasformazione…
telecinesi… illusioni…
precognizioni… telepatia e controllo della mente…
un intero esercito di anime…
e cosa più impressionante, è onnipresente!”
“Onni-cosa?”
domandai, confusa,
al mio
uomo.
“Ossia
in grado di essere in più posti
contemporaneamente...” mi spiegò lui,
tranquillamente “Ora tu lo vedi qui
dentro la bara, ma lui potrebbe benissimo stare
anche da un’altra parte!”
“Come
tu con le tue copie, giusto Junion?”
intuii io, indicando il mio amico.
“Si…
diciamo di sì…”
confermò il ciclope,
non del tutto convinto.
Rimasi
colpita
dalle capacità di quel vampiro, e rimasi incredula quando mi
resi conto delle
somiglianze tra Alucard e la strega Malefica. Avevano entrambi poteri
molto
simili. L’onnipresenza, ora che ci pensavo bene, era
un’altra delle qualità
della strega. L’esercito di anime del vampiro era
l’analogo della massa
infinita di Heartless…
…
forse, però, mi ero resa conto
di un altro aspetto da non trascurare.
Alucard,
a differenza di Malefica, non ci aveva mostrato il suo vero punto
debole.
Dubitavo, infatti, che l’acqua benedetta fosse stata
sufficiente a fermarlo.
Tutt’un
tratto, però, sbiancai di colpo. Ebbi un brivido di paura
quando, assieme a
Flame, mi resi conto di un qualcosa, e feci segno a Junion di voltarsi
dietro,
tremante.
“Ehm…
Flame… Kairi…
che succede?”
[Hiro
ni Naru Nda - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Sei
un ragazzo davvero molto
interessante…”
“AAAAHHHH!”
Junion,
che si trovava proprio alle spalle della cassa di Alucard,
saltò in aria per la
fifa quando sentì la voce del vampiro vicino al suo orecchio.
“MI
HAI FATTO PRENDERE UN COLPO!” gli
urlò contro il ciclope, terrorizzato
e blu per lo spavento, mentre Flame ed io scoppiammo a ridere a
crepapelle per
il jump scare subito dal nostro amico, poggiando una mano ciascuno sul
muro
della navicella, cercando di trattenerci…
…
e non ci
accorgemmo della testa di Seras che fuoriusciva da esso!
“BOO!”
“UUUUUUUAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH!”
urlammo
in coro io e la mia amica, cadendo per terra ed abbracciandoci,
terrorizzate,
per colpa dello spavento ricevuto.
“Scherzetto!”
fece Seras ad
entrambe,
mostrandoci la linguaccia.
“NON
FA PIU’ COSI’ RIDERE, EH?!”
affermò
Junion a me e Flame, ancora offeso per le grosse risate che ci eravamo
fatte
tra di noi.
Seras, poi,
si voltò delusa verso Dragon e gli disse, fuoriuscendo
completamente dal muro.
“Uffa,
padron Dragon! Con lei non funziona mai!”
L'uomo
sogghignò divertito e le scompigliò i capelli.
“Ci
vuole altro, Seras Victoria, per spaventare uno come me!”
“Attenzione!
Arrivo sul pianeta Neo Namecc previsto tra dieci minuti! Si prega di
raggiungere
la stanza di controllo e di allacciare le cinture!”
L’annuncio
radio-vocale della navicella ci colse di sorpresa. Non ci eravamo
minimamente
resi conto del tempo che era passato. Eravamo già arrivati.
“Sarà
meglio sbrigarci…”
esclamò Dragon, indicando le poltrone davanti il
parabrezza dell’astronave “…
le
navicelle namecciane non sono molto confortevoli durante gli atterraggi!”
“Che
intende, padrone?” domandò
Seras, sedendosi sul suo sedile, seguita da
Alucard che prese quello affianco.
Junion ed
io divenimmo improvvisamente pallidi, mentre le guance assunsero una
colorazione verdastra.
“Avete
presente le Montagne Russe?” li
avvertì tutti il ciclope “Sarà
migliaia di volte peggio…”
Flame
intuì che, oltre alla cintura di sicurezza, sarebbe stato
molto più saggio
usare il suo corpo di gomma per avvinghiarsi al suo sedile, soprattutto
notando il nostro sguardo panicato.
“AHAHAHAH!
Penso proprio che mi divertirò davvero dopo più
di vent’anni!”
“Maestro…
sicuro di stare bene? Non l’ho mai visto
così… allegro e spensierato!”
esclamò incredula Seras notando lo sguardo adrenalinico del
suo simile.
“PROVA
A FARMI ESALTARE, DRAGON! DIMOSTRAMI
ANCORA UNA VOLTA PERCHE’ TU SEI IL MIO UNICO
PADRONE… L’UNICO DEGNO DEI MIEI
SERVIGI!”
[You
Say Run - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
L’urlo
folle di Alucard riuscì a smuovere un sorriso sadico nel
volto dell’uomo
terrestre, che si portò sul sedile del pilota preparandosi a
dare l’ok per
l’atterraggio.
Mi
ricordai al volo le parole che mi rivolse Junion due giorni prima,
riguardo le
scarsi doti di pilota del mio uomo…
…
ma mi resi immediatamente conto
che il problema fosse un altro…
…
lui non era negato…
…
a Dragon piaceva
atterrare a velocità folli!
“Ragazzi…
perché state
tremando come due
foglie… E PERCHE’ STATE
PIANGENDO COSI?”
esclamò Flame senza parole, vedendo Junion ed io mentre ci
facevamo mille segni
della croce e notando che le nostre anime fluttuanti stessero uscendo
dalle
nostre bocche.
All’apparenza
la pirata dava l’impressione di aver preso gran parte del suo
carattere da suo
padre Rufy e in parte era così. Aveva navigato in mezzo alle
tempeste senza
alcuna paura, quante stanze dell'Onda aveva attraversato assieme alla
sua
ciurma solo per divertimento...
…
ma neanche il Re
dei Pirati sarebbe mai stato pronto ad affrontare qualcosa di tanto
adrenalinico
e pericoloso! Io ne ero sicura!
QUESTA ERA
SOLO UNA
PAZZIA DI QUELLO SCAPESTRATO DEL MIO ORMAI UFFICALE FIDANZATO!
“PREPARATEVI
A RIGETTARE IL PRANZO! SI
COMINCIA!”
Pianeta Neo Namecc
– Ore 20:00 –
Campo coltivato Namecciano
Third
Person
[Kimi
Wa Hiro Ni Naneru - BOKU NO HERO ACCADEMIA]
All’arrivo
dell’astronave di Cid, due giorni prima, tutti i namecciani
si erano dati un
gran da fare per permettere, a tutti i nuovi arrivati,
di soggiornare e di essere accolti nel migliore dei modi. Nessuno dei
nuovi
abitanti, ovviamente, ebbe modo di lamentarsi.
Roxas e
Naminè poterono finalmente abbracciare i loro amici. Lea e
Xion, in
particolare, si gettarono letteralmente su di loro… prendendoli a calci e
pugni per
la frustrazione!
Si…
non solo Roxas…
anche Naminè… avevano pestato entrambi a sangue!
“PICCOLI
INGRATI! ANDARSENE COSI’ SENZA
DIRCI NULLA?!”
“AVETE
IDEA DELLO SPAVENTO CHE CI SIAMO
PRESI?! SIETE DEGLI INSENSIBILI!"
Nonostante
ciò, tutto si concluse nel meglio ed i quattro si chiarirono
fino a tornare
amici per la pelle.
Gli androidi furono la sorpresa
più
preoccupante per gli
autoctoni. Avevano sentito parlare della loro crudeltà e
della loro sete di
sangue. Molti dei loro amici terrestri erano morti a causa di quei due
assassini, perciò i namecciani erano incerti sul come
comportarsi con entrambi.
Lo stesso valeva per i due cyborg che si erano improvvisamente
ritrovati in
mezzo ad una Rivoluzione nel giro di poche settimane.
Fu
Cargoth a risolvere la questione. La prima sera, il governatore li
prese tutti
e due in disparte e parlò con loro. Voleva conoscerli
meglio, capirli, cercare
di aprire i loro cuori corrotti dal male. Lo aveva già fatto
anni prima con un
ragazzo proveniente dalla Terra, coi risultati che man mano si stavano
vedendo
in quei mesi.
Nessuno
seppe cosa disse il namecciano ai due cyborg. Non seppero nemmeno se
avesse
tentato soltanto di incantarli. Ma dopo quella sera C-17 e C-18
cambiarono
decisamente in positivo, aiutando chi avesse bisogno e cercando in
tutti i modi
di farsi perdonare per ciò che avevano fatto.
I
namecciani,
perciò, non ebbero più nulla da ridire. Al
contrario, quel cambio di rotta li
aveva resi davvero contenti, felici e, ad essere sinceri, anche molto
dispiaciuti.
Ciò
che era appena accaduto con i
due androidi su Earth era la palese dimostrazione che non sempre era
necessaria
la forza bruta per fermare un conflitto, ma semplicemente imparare ad
ascoltare
e comprendere le ragioni dell'altro...
... e di
certo, i loro amici
terrestri non provarono in alcun modo ad ascoltare i cuori dei due
Cyborg!
“Signor
Cargoth... le è arrivata una e-mail sul suo
computer…”
“Grazie,
C-17… non
c’è bisogno che tu rimanga qui! Va pure da tua
sorella!”
Quella
sera, il Governatore di Namecc si trovava all'interno della sua
abitazione e
stava cercando informazioni su quanto fosse accaduto su Glacial 02.
Dragon
non aveva ancora dato ancora sue notizie e ciò lo aveva
messo in agitazione. Come
se non bastasse, Glacial era sparito nel nulla. Lo aveva scoperto lo
stesso
giorno in cui i prigionieri furono liberati, quando arrivò
un Comunicato
d’Emergenza dalla loro Sala di Controllo.
“Non
si preoccupi per me… preferisco fare qualcosa piuttosto che
rimanere con le
mani in mano!” affermò C-17
con tranquillità “... e poi in questi giorni mia
sorella preferisce non avermi molto al suo fianco! Dice che vuole
redimersi da
sola per le sue colpe…”
“Lo
state già facendo, aiutando tutti quei poveri disgraziati
che sono fuggiti da
quell’inferno!” lo
tranquillizzò Cargoth, avvicinandosi allo schermo
del suo computer e aprendo l’e-mail.
“E
questa che cosa sarebbe? Non ha alcun
significato!” esclamò confuso il cyborg.
“E’
la lingua del pianeta Iovis, normale
che
tu non la conosca…” gli
spiegò il namecciano, leggendo la posta…
…
gli bastò leggere
la prima riga per metterlo subito in allarme!
“Il
Governatore di Iovis?! Qui su Namecc?!
Che significa?”
Il
namecciano continuò a leggere, incredulo. Il Grande Druido,
da quello che vi
era scritto, era a conoscenza di un segreto riguardante la sparizione
di
Glacial e sarebbe venuto assieme al suo nuovo apprendista per parlarne
con
lui...
…
sarebbe
giunto il giorno dopo…
“Cosa
può sapere il Grande Druido su
Glacial… e poi arriverà domani… ormai
non ci sono più dubbi, C-17!”
affermò
convinto il namecciano all’androide “Qui sta per scoppiare il putifer…”
BOOM!
[Dogimagi
- BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Il boato
nelle loro orecchie fu talmente improvviso da farli saltare entrambi in
aria
per la paura.
“PER
LE SQUAME DI POLUNGA! COSA DIAVOLO E’ SUCCESSO?!”
“Signor
Cargoth! C-17!”
La
sorella dell’androide arrivò correndo
all’interno dell’abitazione,
‘leggermente’
impolverata e visibilmente agitata.
“C-18!
Cosa è successo?”
domandò C-17 alla ragazza.
“Una
navicella namecciana è precipitata sui nostri
campi…” gli rispose la
donna dai capelli biondo-platino “…
e li
ha distrutti tutti!”
“Un
momento... hai detto… una
navicella namecciana?!”
Il viso
di Cargoth, da verde, divenne letteralmente viola…
…
era livido di
rabbia!
“Non
posso crederci…
QUELL’IMBECILLE L’HA
FATTO UN’ALTRA VOLTA! EH... MA QUESTA VOLTA LO CONCIO PER LE
FESTE... ECCOME SE
LO FACCIO! GUAI A LUI SE QUALCUNO SI E' FATTO MALE... GUAI A LUI!”
Cargoth
si diresse con passo spedito verso l’uscita della sua casa,
seguito a ruota dai
due cyborg, entrambi preoccupati ma incuriositi.
Se al
namecciano fosse uscito del fumo dalle orecchie del namecciano, non se
ne
sarebbero sorpresi.
Cinque
minuti dopo tutti e tre
avevano raggiunto i campi agricoli… o meglio, ciò
che ne rimaneva!
Attorno
alla navicella erano sopraggiunti tutti i namecciani oltre ai
prigionieri
liberati e a tutti coloro che avevano contribuito alla vittoria contro
l’esercito di Kagaku.
L’astronave
era proprio al centro di essi e, con la forza d’urto del suo
terribile
atterraggio, era riuscita a sradicare quasi tutte le colture. Perfino
gli
spuntoni si erano letteralmente conficcati nel terreno, sigillando
completamente il portone d’uscita. Solo l’enorme
parabrezza in tondo della
navicella poteva permettere ai passeggeri di uscire fuori e difatti
questo
venne frantumato dall’interno.
I primi
a uscire fuori da essa furono due figure ben note ai due cyborg...
“Sorellina…
sbaglio o quelli…”
“Sono
proprio loro! Sono riusciti a scappare
da quel pianeta per davvero!”
Di chi
stavano parlando i due androidi?
“MUAHAHAHAH!
QUESTO SI’ CHE E’
STATO
DIVERTENTE! L’ADRENALINA CHE CIRCOLA ANCORA DENTRO IL MIO
CORPO… LA FORZA DI
GRAVITA’ E LA PRESSIONE CHE SBRICIOLAVA TUTTE LE MIE OSSA!
RISVEGLIARMI E’
STATA LA SUA MIGLIOR SCELTA, MIO SIGNORE!”
“YAHOO!
TROPPO BELLO! FACCIAMOLO UN’ALTRA
VOLTA!”
Ebbene
sì… si trattava proprio
dei due vampiri che, incuranti delle loro vite, avevano affrontato con
spasso
quell'atterraggio per loro esilarante!
I
secondi ad uscire dalla navicella furono Junion, Flame e Kairi.
L’ultima,
soprattutto, venne riconosciuta all’istante dai suoi vecchi
amici.
“QUACK!
KAIRI! JUNION! FLAME! SIETE VIVI!”
“GAUSH!
URRA’! SIETE SANI E SALVI!”
“JUNION!
CE L’HAI FATTA!”
“FLAME!
CI HAI FATTO PREOCCUPARE! PER FORTUNA STAI BENE!”
Tutti i
loro amici, quelli vecchi e nuovi, cominciarono a saltare di gioia,
vedendo i
tre raggiungerli a passo lento…
…
pallidi come fantasmi e
tremanti come foglie!
“Mai…
mai più…”
“Generale…
da strapazzo…”
“C’è
davvero…
mancato… poco…”
Immaginatevi
l’enorme spavento che tutti presero nel momento in cui Flame
rigurgitò fuori
tutto il pranzo, nel momento in cui Junion svenne per terra e nel
momento in
cui Kairi cominciò a piangere, versando lacrime come una
fontana.
Una
persona si avvicino a tutti e cinque, sorpassandoli e non calcolandoli
di
striscio…
…
Cargoth era
troppo arrabbiato per pensare a loro!
Solo quando
il namecciano si trovò
a pochi metri di distanza dall'astronave, Dragon decise di uscire fuori.
Ciò
che
vide lo lasciò abbastanza interdetto…
... i due
vampiri
non facevano altro che ridere come due malati di mente...
... Flame si
era
messa a vomitare perfino le ossa… proprio addosso ad uno
svenuto Junion...
... la sua
povera
ragazza non smetteva di piagnucolare e di urlare quanta paura avesse
avuto di
morire...
... gli
stranieri assistevano a
quello spettacolo imbarazzante, non capendoci un accidenti...
... e,
soprattutto,
i namecciani avevano circondato la navicella spaziale, lividi dalla
rabbia!
Cargoth
stava preparando già le
sue nocche… pronto per dargli la lezione che meritava!
Perché
lo
stavano fissando in quel modo? Era certo di non essere atterrato sui
loro…
…
oh…
…
oh no…
…
PORCA MIS…
“DRAGON
ORONAR!!!”
Un’aura
violacea avvolse il Governatore di Namecc, talmente terrificante da far
venire
la pelle d’oca perfino all’uomo
terrestre…
…
che cominciò ad
indietreggiare preoccupato!
“NON
IMPARI MAI, EH!? QUALE ASSURDO IMPULSO
NELL’ANTICAMERA DEL TUO CERVELLO TI PARTE OGNI VOLTA CHE
PRENDI QUEI COMANDI!?
HAI IDEA DI QUANTO IMPEGNO CI VOGLIA A FAR CRESCERE QUESTE PIANTE?! IO
CI SAZIO
IL MIO POPOLO CON QUELLE… LA NOSTRA ECONOMIA SI BASA SOLO
SULLA VENDITA DI
QUELLE COLTURE… E ORA E’ TUTTO DISTRUTTO! QUESTA
VOLTA PERO’ NON LA SCAMPI! TI
DAREMO UNA LEZIONE CHE NON TI SCORDERAI MAI PIU’!”
La scena a
cui assistettero tutti
i presenti li fece letteralmente sbellicare dal ridere, fino alle
lacrime e
anche oltre.
D’altronde…
osservare
l’ex-generale dell’esercito più potente
dell’universo, un uomo di quarant’anni
temuto in ogni angolo del suo universo, fuggire a gambe levate davanti
a
un’intera schiera di namecciani incalliti e pronti a
scuoiarlo vivo... non era
di certo uno spettacolo che si vedeva tutti i giorni!
Nessuno
riuscì a trattenersi…
…
solo Kairi, Flame e Junion non
si resero conto di ciò che avveniva attorno a loro, ancora
scossi
dall’atterraggio suicida di Dragon Oronar che venne
finalmente acchiappato da
uno degli autoctoni...
...
ricevendo
finalmente una sonora lezione per tutti i sei
‘distruttivi’ atterraggi che lui
aveva svolto sul loro pianeta da quando lo conoscevano!
Pianeta
Neo Namecc - Lago
namecciano - Ore 21:00
FLAME
[Carry
Me - BEST OST IN THE WORLD]
Finalmente,
dopo due giorni da quando li avevo rivisti, riuscii a rivelare la
verit, sulla
morte di mia madre Nami a tutti i suoi compagni di ciurma.
Fu un
duro colpo da digerire, per tutti coloro che avevano conosciuto la
Gatta
Ladra.
Quella
notte, noi pirati chiedemmo il permesso di usare una barca namecciana
per
svolgere un funerale vichingo in onore della nostra leggendaria
compagna. Un
permesso che, ovviamente, venne accettato senza alcun tipo di protesta.
Sulla
piccola imbarcazione vennero poggiati molti degli oggetti ai quali Nami
teneva
di più…
…
il suo primo Log Pose… una tra
le tante, precisissime mappe che lei aveva disegnato… molti
dei suoi costumi…
il suo primo Clima-Tact… un mandarino, simbolo della sua
infanzia nel villaggio
Coco… il suo libro preferito… un piatto di
ceramica sul quale vi era scritto il
suo nome… una piccola sacca contenente un milione di
danari… e tanto altro col
quale veniva simboleggiato tutto l’affetto che Nami aveva
ricevuto e donato.
Io,
invece, avevo restituito l’oggetto più
importante…
…
quel berretto tutto rovinato
era di mio padre, ma Nami aveva deciso di aggiungerci un tocco
femminile, per
rendermi unica davanti agli occhi di tutti.
Vedere
il tanto leggendario cappello di paglia, col fiocco rosso, poggiato
proprio
sopra alla prua della barchetta, fece piangere il cuore a molti dei
vecchi
compagni di ciurma di Monkey D. Rufy e di Nami.
Su quel
pianeta, tutti assistettero al momento in cui lasciai andare la barca
alla
deriva del mare, le cui onde brillavano grazie alle tenue luci delle
centinaia di
stelle nella volta celeste. Ogni abitante di Namecc, vecchio e nuovo,
si
presentò a quel funerale per rendere onore ad una donna
coraggiosa e spavalda,
che aveva provato a salvare la vita di sua figlia sacrificando la
sua…
…
lei aveva sacrificato la sua
vita per la mia.
Non
riuscivo ancora a darmi pace. Mia madre non sarebbe dovuta morire in
quel modo
orribile. Avrei dovuto proteggerla, ed invece non ero stata nemmeno in
grado di
sconfiggere il suo assassino.
“Zoro…
Sanji… da domani… io voglio cominciare ad
allenarmi sull’Haki!”
I due
pirati si sorpresero davanti a quella proposta ma non dissero nulla. Mi
avrebbero
parlato tranquillamente il giorno dopo.
Sentii che
era giunto il momento di concludere il funerale...
…
accesi
una sfera infuocata con il Sorcery Clima-Tact, dopodiché
preparai l’enorme
fionda del mio amico Usop,
scoccando il dardo. Questo colpì con gran precisione
l’interno della barchetta
che in meno di un minuto fu arsa dalle fiamme.
Una
folata di vento, improvvisamente, fece ruotare il piccolo vascello, e
qualcosa
svolazzò via da esso, atterrando a pochi metri di distanza
dalla sottoscritta, Entrai in acqua per raccoglierlo e,
quando vidi l’oggetto sopravvissuto alle fiamme,
non riuscii più a
trattenere il mio dolore.
***
Non ti
permetto di morire qui,
Flame! Tu diventerai la Regina dei Pirati! Quello che
hai
passato qui è straziante e doloroso… ma la tua
vita non
finisce qui! Non accetto che tu ti arrenda così per me, mi
hai capito?!
***
Il mio
lamento fu tale da rattristire il cuore di ogni persona. Kairi e Clairy
cominciarono a versare molte lacrime, così come Junion,
Paperino e Pippo.
Perfino
Alucard e Seras concessero una sola, fugace lacrima di sangue.
Dragon,
invece, sentì il bisogno di mettersi in ginocchio e pregare
affinché l’anima di
quella donna, quella di mia madre, riposasse in pace.
Bastarono
pochi secondi per far scendere le lacrime anche all’uomo, che
dopo più di
vent’anni aveva riscoperto il desiderio di credere nel suo
Dio.
***
Third
Person
[Always
With You in my Memories - BEST OST IN THE WORLD]
Il resto
della serata fu molto più allegra.
Flame
passò gran parte del suo tempo con tutto il gruppo di pirati
che era venuto a
salvarla ovvero la sua ciurma, gli amici dei suoi genitori e, con sua
grande
sorpresa, anche molti membri della Marina. Con grande dolore, la
ragazza fu
costretta a raccontare ciò che era accaduto durante la
battaglia contro
Orochimaru e spiegando nei dettagli la morte di sua madre Nami. Solo
dopo tutto
questo la ragazza riuscì a riprendersi quel tanto che
bastava per smuovere un
piccolo sorriso sul suo viso. Per quanto quei giorni fossero stati i
più brutti
della sua vita, il pensiero di essere riuscita a scappare da
quell’inferno e
che ben presto, dopo la sconfitta di Glacial, avrebbe di nuovo issato
le vele
assieme ai suoi compagni, la faceva sentire molto meglio…
…
perciò
strinse con forza quel cappello di paglia, unico oggetto sopravvissuto
al
funerale di Nami, col desiderio di cominciare ad allenarsi
sull’Haki!
Kairi,
invece, dopo più di tre mesi, poté finalmente
riabbracciare tutti i suoi vecchi
amici. Era di nuovo felice come non le accadeva da tempo.
Tutti
quanti erano rimasti scioccati quando la studiarono per la prima volta.
Voi
senz’altro comprenderete il loro stupore, vedendo il
terribile
effetto che il
Campo di Hollywood aveva avuto sul corpo di Kairi. Ci misero qualche
minuto
per
riuscire ad accettare i suoi cambiamenti, compresa l’assenza
del suo braccio
sinistro.
Dovettero,
tuttavia, spiegare a Kairi, Paperino e Pippo che tutti loro non
sarebbero mai
più tornati nei loro mondi, raccontando tutto quello che fu
loro ordinato da
Yen Sid e Xehanort.
Ovviamente
a nessuno dei tre piacque quella notizia, soprattutto a Paperino che
aveva una
moglie e dei nipotini a cui avrebbe dovuto badare. La sua reazione non
fu delle
più belle da vedere ma nessuno si mostrò offeso.
Loro non potevano capire cosa
si provasse a perdere per sempre una moglie e i propri
pargoletti.
Fu
Pippo a
prenderlo in disparte cercando, da buon amico qual era, di fargli
capire la
necessità della scelta presa dai due vecchi Maestri del
Key-Blade. Gli fece
comprendere che, con Glacial ancora in circolazione, non era possibile
tenere
il varco ancora aperto. Cosa sarebbe successo se l’Imperatore
di Kagaku, per
vendicarsi della loro fuga, avesse deciso di attaccare da solo i mondi
oltre il
varco oscuro e di farli esplodere?
La
scelta di Yen Sid, fece comprendere Pippo al papero, avrebbe salvato la
Regina
Minnie, Paperina, Qui, Quo e Qua, Zio Paperone, Pluto, oltre a tutti
gli amici
che avevano conosciuto durante i viaggi con Sora...
“Paperina
non poteva lasciare da sola Minnie, e tu lo sai! Gaush! Avresti deciso
di
rimanere con la Regina se al suo posto ci fossi stato tu…
come avrebbe potuto
seguirti con i tuoi nipoti e mettere a repentaglio le loro vite...
soprattutto
con Glacial che ci vuole morti?”
Per
Paperino, quelle parole furono dure da mandare giù, ma per
quanto Pippo, a
volte, sembrasse un tantino scemo e senza cervello, aveva la grande
qualità di
saper trovare sempre le parole giuste per riuscire a risollevare il
morale
delle persone a cui voleva bene, ed in quel caso aveva perfettamente
ragione.
Tutto ciò che lo stregone papero potesse fare, in quel
momento, era di
impegnarsi al massimo per cercare di aiutare tutti loro a sconfiggere
definitivamente l’ultimo Yilancar ancora a loro avverso.
Kairi,
invece, accusò letteralmente il colpo, perché
quella notizia le aveva dato la
conferma assoluta che niente sarebbe più tornato come prima.
Questo fu un altro
dei motivi per i quali lei cambiò per sempre il suo
carattere, ma non fu il
motivo peggiore. Questo posso tranquillamente assicurarvelo.
Junion,
invece, rimase assieme alla sua ragazza Clairy con la quale si
appartò dentro
la nuova casetta costruita per loro dai namecciani.
L’ex-soldato le raccontò finalmente tutto
ciò che era successo dal giorno in cui
Shiro era stato
giustiziato…
…
cominciando proprio dal momento in cui si era reso conto di essere
stato
imprigionato all’interno della bocca del Drago Nero dalle
Angeliche Ali!
Quella
volta aveva provato a liberarsi in tutti i modi, senza riuscirci. Era
stato
liberato dalle fauci di Dragon solo quando l’enorme rettile
si fu allontanato
per centinaia di chilometri. Junion pensava sarebbe morto
all’istante, proprio
come era accaduto a Gabor, e che sarebbe stato giustiziato in quel
momento
senza poter più rivedere Clairy, Kairi e tutti gli altri.
Invece Dragon aveva
cominciato a trattare con lui per riavere il diario segreto e
l’album di
fotografie. Arrivò perfino a donargli la libertà
totale, per riottenere gli
oggetti del suo passato. Junion, tuttavia, aveva deciso di rifiutare,
come ben
ricordate.
Junion non l’aveva
preso in considerazione,
fino a quando il generale non gli aveva rivelato dei Nove
Cercoteri e
dei sigilli coi quali avrebbe potuto custodirli dentro di se,
diventandone il
loro Jinjuurichi, e soprattutto, quando gli aveva parlato del gene del
Super
Sayan e di dove, con tutta probabilità, esso si trovasse.
Il
ciclope, infatti, aveva imparato da Shiro moltissime tecniche di
sigillo. Non
aveva mai capito a cosa potessero servirgli e un giorno
provò anche a chiederlo
al vecchio shinobi, il quale gli aveva parlato dei Cercoteri e del loro
immenso
potere.
Alla
fine, Dragon e Junion avevano raggiunto il seguente accordo.
L’ex- generale
promise che il controllo del carcere sarebbe dovuto passare nelle mani
dei
namecciani, che avrebbe concesso ai prigionieri molte più
libertà azzerando
ogni loro incontro con altri soldati dell’esercito. Il
ciclope promise che
avrebbe preso il controllo dei nove Demoni delle Code e che con essi
avrebbe
provato a raggiungere Glacial 01 per recuperare il gene del Super Sayan.
Tutto,
ovviamente,
solo se il ragazzo avesse ridato i due oggetti personali al
generale… e solo
dopo aver avuto la parola d’onore di Dragon per aver salva la
sua vita e quella
dei suoi amici e prigionieri!
Il generale
aveva concesso, quindi, al ciclope la navicella namecciana,
permettendogli di
partire per la sua nuova missione. Era partito verso il pianeta Kaguya,
raggiungendolo in poco più di una settimana. Nessuno viveva
più su di esso e la
natura aveva completamente ristabilito il suo predominio, con le
foreste
che
avevano preso possesso di tutte le città. Il ciclope
raccontò a Clairy di non
aver visto mai un posto più pericoloso, maestoso e
stupefacente prima d’ora.
Boschi
con alberi alti più di un grattacielo… deserti
sconfinati di sabbia… un intero
continente immerso nella nebbia… animali grossi quanto una
casa…
Grazie
ai sigilli che aveva imparato da Shiro, Junion riuscì a
trovare tutti e nove i
cercoteri, riuscendo a convincerli quasi tutti con facilità.
Solo Kurama fu
molto restio a concedere i suoi poteri al ragazzo e si convinse solo
davanti
alla promessa che, una volta abbattuto il potere di Kagaku, esso
sarebbe
tornato di nuovo in libertà.
Ci aveva
messo diversi giorni, ma alla fine Junion era riuscito a raggiungere
Glacial 01
insieme ai suoi nuovi alleati. Dragon gli aveva spiegato che, con tutta
probabilità, l’imperatore aveva nascosto il suo
tesoro all’interno della sua
reggia. Perciò, il ciclope aveva deciso di infiltrarsi nel
momento in cui lo Yilancar del
Demone del Freddo non si trovava al suo interno, così da
poter agire
indisturbato.
All’inizio
era stato tutto facile, grazie ai consigli dei suoi nuovi amici. Era
perfino
riuscito a trovare il gene del Super Sayan, senza farsi beccare da
Glacial. Sarebbe
riuscito perfino a fuggire senza essere notato, se non si fosse trovato
faccia
a faccia contro C-17 e C-18.
Che
battaglia era stata quella contro i due androidi!
Se non
avesse avuto dalla sua parte i nove cercoteri che lo ricaricavano di
chackra, a
quell’ora Junion sarebbe stato ucciso dai due cyborg che
riuscirono comunque a
trattenerlo fino all’arrivo di Glacial.
Anche
quella volta, Junion aveva rischiato seriamente di rimetterci le penne.
All’Imperatore,
già trasformato, era bastato soltanto un pugno per metterlo
a tappeto. Fu solo
grazie ad un insperato, e alquanto scioccante, intervento di C-18 che
lui si
salvò. La ragazza sferrò un calcio a tradimento
sulla schiena dell’imperatore,
mettendolo momentaneamente fuorigioco, mentre C-17 l’aveva
recuperato e l’aveva
trasportato via in un posto più sicuro.
Tutti e tre
assistettero, ammutoliti, alla furia di Glacial… che per la
frustrazione
distrusse l’aeroporto del suo pianeta sterminando ogni forma
di vita aliena!
Poi,
Junion continuò a raccontare a Clairy di come lui e gli
androidi, anche con
l’aiuto dei demoni di Kaguya, fossero riusciti a salvare
Kairi e Dragon, e di
quanto fosse poi accaduto durante la battaglia contro Orochimaru e
quella
finale contro Malefica.
Il
ciclope rimase sotto shock quando scoprì, dalla sua ragazza,
di come la strega
avesse cercato di ingannare tutti i prigionieri provando a corrompere
Flame e,
cosa ancora più disgustosa, di come avesse provato a far
passare Orochimaru per
Shiro. Scoprì anche della morte di Piccolo, Dende e Lucama,
dispiacendosene
molto.
Alla
fine, tutti e due decisero di addormentarsi, e da quella notte
avrebbero
dormito insieme fino alla fine dei loro giorni.
[Cassiopea
- BEST OST IN THE WORLD]
Dragon,
invece, decise di parlare con Cargoth di quanto fosse accaduto durante
quella
battaglia, annunciando la morte di Malefica per mano della sua
compagna. Tuttavia
venne anche a sapere della sparizione di Glacial e quella notizia non
gli
piacque per niente.
“E’
sparito di sua spontanea volontà… di questo sono
sicuro! Starà senz'altro
architettando qualcosa!”
“Hai i
miei stessi dubbi, Dragon… e forse in tutto questo
c’entrano anche i Custodi
del Key-Blade!”
“Non è
forse… E' questo!”
affermò con convinzione l’uomo “Uno dei suoi obiettivi era conquistare i
mondi oltre il varco oscuro… e
potrebbe
perfino averlo fatto durante la fuga dei prigionieri!”
“Tuttavia,
ne avremo conferma domani!”
gli rivelò Cargoth, sorprendendolo.
Il
namecciano decise di rivelare al terrestre dell’e-mail
ricevuta poco prima del
loro atterraggio.
“Il
Governatore Gandalf… alla fine è uscito dal suo
covo! Si è stancato di vendere
fuochi d’artificio?”
“Attento
a ciò che dici, amico mio…
all’apparenza può sembrare un buono a nulla, ma in
quanto a magie lui è di gran lunga il più colto e
capace di tutto l’Universo…
perfino di tutti i tempi, dico io!”
“Non
ne dubito, Cargoth… ma
continuo a pensare che l’annessione pacifica di Iovis
all’impero
fosse soltanto un tentativo per lavarsi le mani da tutto questo!
Kaguya
almeno ebbe il coraggio di opporsi, inizialmente…”
“… e
guarda cosa è accaduto loro, quando Glacial ha perso la
pazienza!”
lo rimproverò il namecciano con severità
“Gandalf
è stato molto più scaltro e furbo dei
Daimyo… sono convinto che, dietro allo
‘stallo’ di Iovis, ci sia sempre stato lui e che in
realtà abbia soltanto
aspettato il momento più opportuno per ribellarsi!”
Dragon
cominciò a capire i ragionamenti del namecciano e si
trovò costretto a dargli
del tutto ragione.
“Perciò
domani avremo dalla nostra parte
anche i Druidi del pianeta Iovis…”
“Così
sembra...”
affermò convinto
Cargoth, cambiando poi immediatamente il discorso “... ora voglio che tu
sappia che
da domani riceverai un intenso allenamento sul KI! Il tuo livello di
combattimento è dato soprattutto dalla trasformazione in
Drago Nero ma non hai
delle reali basi per affrontare un avversario come Glacial...
è troppo
importante che tu riesca a controllare la tua aura prima di subire
l’iniezione
dello Yilar…”
Il
terrestre si voltò sorpreso verso il namecciano. Non diceva
sul serio, vero?
“Non
hai mai voluto, fino ad ora…”
“...
perché non eri del tutto convinto di te stesso. Eri ancora
fedele a Glacial ed
io rispettavo la tua decisione... tuttavia a causa di ciò
non potevo del tutto
fidarmi di te…”
“Che
stronzo… tu hai sperato nel mio
voltagabbana a Glacial per più di vent’anni! Tu
sei più scaltro perfino di
Gandalf, vecchia lumaca che non sei altro!” lo
prese in giro Dragon,
puntandogli scherzoso il dito addosso.
“L’esperienza
con Freezer cambia anche un
popolo pacifico come il nostro… ma anche noi commettiamo
ancora degli errori… Glacial
è uno di questi!” rispose
lui Cargoth, ripensando a quel fatidico giorno…
…
un ricordo che non avrebbe mai
più cancellato dalla sua mente...
...
l’unico errore
del quale si sarebbe pentito per il resto della sua vita!
“Allora
sarà meglio che io vada a dormire!”
affermò Dragon alzandosi dal suo posto “Però voglio
sapere un’ultima cosa... chi mi
allenerà? Nail? O quei due Custodi che hai allenato in
questi due mesi? Ho
sentito che alleneranno Kairi e tutti gli altri Maestri del
Key…”
“Io!”
L’uomo
calvo rimase paralizzato sul posto. Era senza parole.
“Sarò
io il tuo maestro! E riceverai
l’addestramento namecciano!”
riaffermò con durezza e fermezza il
Governatore di Namecc.
Per quel
popolo, permettere ad un Capo dei Saggi di addestrare personalmente un
suo
allievo veniva considerato tabù. Ogni namecciano, infatti,
doveva avere una
possibilità di raggiungere quella carica. Il più
quotato sarebbe sempre stato
quello che aveva imparato e appreso di più su ogni loro
aspetto della loro
vita. Allenare il corpo, la mente e il cuore. Queste erano le basi per
poter diventare
il Capo dei Saggi cominciando a impararle già da piccoli
dentro le loro scuole.
Un
addestramento come quello che aveva in mente Cargoth, equivaleva a
ricevere
degli allenamenti e degli studi che lo avrebbero portato molto vicino
ad essere
un successore al ruolo di Capo dei Saggi!
“Non
potrò insegnarti tutto, di questo ne sono
convinto…” lo
anticipò però
Cargoth, con serietà “… ma allenarti solo nel fisico, contro
un
mostro come Glacial, ti sarà fatale. Dovrai imparare il
nostro stile di
combattimento e fonderlo con quello che già
utilizzi… ci aiuteranno anche i due
Cyborg! Loro possono parlarti molto bene dello stile di combattimento
di un
sayan e di quello namecciano... inoltre sanno i punti deboli del Super
Sayan
dato che furono perfino capaci di ucciderne qualcuno. Dovresti imparare
le basi
nel giro di una settimana, dopodiché potrai iniettarti il
gene del Super Sayan…
se ti impegnerai fino in fondo… potrai diventare il
guerriero più potente di
tutti i tempi, Dragon Oronar!”
Cargoth
si alzò dal suo posto e sorpassò Dragon,
raggiungendo la sua dimora, mentre il
terrestre era ancora paralizzato sul posto incredulo per ciò
che gli era stato
annunciato...
Spazio
aperto
[Empire
of Angels Sun - BEST OST IN THE WORLD]
Nello
spazio, qualcosa stava viaggiando verso il pianeta Neo
Namecc…
…
quel qualcosa era
un Drago Nero femmina dalle Angeliche Ali!
Questa,
protetta da una bolla che le permetteva di respirare tranquillamente
nello
spazio, veniva cavalcata dal vecchio e saggio Gandalf, il Grande Druido
del
pianeta Iovis.
Lo
stregone era l’essere vivente più vecchio di tutto
l’Universo, alla veneranda
età di novecento settanta quattro anni dei quali Gandalf li
aveva, la
maggior parte, trascorsi viaggiando e vivendo su ogni singolo pianeta
di ogni
galassia, studiando ed apprendendo quante più magie ed
incantesimi possibili.
Aveva perfino affrontato guerre terrificanti e cruente, riuscendo
sempre a
uscirne vincitore.
Dopodiché,
a trecento venti nove anni, decise di tornare su Iovis per insegnare
agli
stregoni più giovani tutto ciò che aveva imparato
durante i suoi lunghi viaggi.
Solo
uno, però, riuscì ad apprendere la maggior parte
dei suoi incantesimi, ovvero
Albus Grindelwald, il sensei di Gabor ed uno dei suoi ultimi allievi,
che seguì
i suoi insegnamenti tra gli ottocento e i novecento anni di vita di
Gandalf.
Fu
nominato all’unanimità come Grande Druido del
pianeta Iovis all’età di quattro
cento anni e rimase in carica fino ad allora. Assieme al vecchio,
vestito con
un lungo abito grigio topo, vi stava il suo nuovo apprendista che
cercava con
fatica di mantenere attiva la bolla d’aria che li
proteggeva...
... un solo
errore,
e tutti e tre sarebbero morti all’istante!
Il
ragazzo, poco più che minorenne, era a petto nudo, e sudava
copiosamente da
tutte le parti del corpo, a dimostrazione che ci volesse un controllo
straordinario per controllare quella magia.
Un
enorme tatuaggio, in una lingua antica, gli ricopriva tutto il
pettorale ben
sviluppato.
“Basta
così, ragazzo mio… adesso riposati!
Così diventerai più secco di Smeagle!”
“Smeagle…?
E… chi sarebbe?”
“Un
vecchio abitante della Contea, sul pianeta Aragorn, ma te ne
parlerò un’altra
volta…”
L’apprendista
rilasciò l’incantesimo prontamente ripreso dal
vecchio druido. Il primo si
stese sulla schiena squamata del drago, riprendendo fiato, mentre per
magia
apparvero davanti a lui una ciotola colma di riso ed un bicchiere
d’acqua.
“Non
sei andato affatto male, giovanotto! Hai resistito per più
di due giorni senza
mangiare o bere… stare nell’esercito di Kagaku ti
ha davvero reso molto più
forte!”
“Però
non è bastato a
rimanerci… se non
fosse stato per quella strega sarei stato molto più
utile…”
“Smettila
di incolparti! Tu non eri pronto
ad affrontarla e non è affatto vero che tu sia stato
inutile! Se non fosse
stato per te, quelle povere anime di Hollywood non avrebbero mai avuto
la
possibilità di scappare... e se non fosse stato per te io
non sarei mai
riuscito a fare ciò che ho fatto! Se non fosse stato per te,
Glacial avrebbe
attaccato Namecc in questo istante ed i tuoi amici sarebbero
già condannati a morte! Non solo... grazie a te, la Torre
dell'Orologio non avrebbe mai salvato quella bambina dalle grinfie di
Glacial, salvandola nei mondi dentro il Varco Oscuro!”
Il
giovane dai capelli color pece capì che il suo nuovo maestro
avesse ragione,
perciò si scusò con lui e ricominciò a
mangiare.
Non si
abbuffò sul cibo, ma lo mangiò con garbo e
rispetto, a piccoli bocconi.
“ARWEN!
LAGGIU’, DI FRONTE A TE! IL
PIANETA
CON L’ATMOSFERA VERDE E’ NEO NAMECC!”
Il drago
femmina ruggì in risposta al druido, e si preparò
a sopportare l’enorme
pressione della gravità namecciana.
“Ha
bisogno di una mano, signore?”
provò a chiedere l’apprendista al
vecchio, quando ebbe finito di mangiare.
“Non
preoccuparti! Avrò quasi mille anni, ma so controllare
perfettamente una
barriera magica! Tu vedi di rivestirti, sempre che tu non voglia
mostrare i
tuoi pettorali a qualche rivoluzionaria di tuo gradimento…”
“MAESTRO
GANDALF! NON E’ IL MOMENTO!”
Arwen si
gettò in picchiata in direzione dell’atmosfera
namecciana. Grazie alla barriera
eretta da Gandalf nessuno dei tre rimase incenerito o schiacciato dalla
pressione e cinque minuti dopo planavano già nei cieli di
Neo Namecc.
“Che
strano pianeta…”
“...
adatto per un popolo pacifico come quello namecciano!”
gli spiegò
Gandalf “Non
hanno bisogno di cacciare gli animali, se non per le loro pelli, e
mangiano soltanto frutta contenente moltissima acqua. Hanno ampliato le
loro
tecnologie grazie all’Impero di Kagaku ma rimangono sempre
molto legati alla
terra... ecco! Laggiù si trova l'unico villaggio abitato!
Atterra, Arwen!”
Il drago
obbedì all’istante, atterrando con la sua enorme
mole poco distante dal
villaggio namecciano.
Di
certo, Arwen fu molto più elegante e composta di un certo
terrestre calvo con
la cicatrice sull’occhio.
Come
fu prevedibile, non passarono inosservati davanti agli occhi di tutti
gli
abitanti che si avvicinarono con molta curiosità.
All’inizio furono molto
preoccupati dalla presenza dell’enorme drago femmina che
però si rivelò essere
troppo docile e stanca per poter far altro. Tutti tirarono un sospiro
di
sollievo quando videro Arwen poggiarsi con insolita grazia su un
fianco,
appisolandosi soddisfatta, coprendosi la testa con la sua ala piumata.
Il
vecchio, nel frattempo, scese dalla sua groppa con
l’agilità di un atleta,
seguito dal giovane apprendista che, con lo sguardo,
cominciò a cercare
qualcuno.
Dovevano
essere lì… dovevano
essere salvi anche loro!
Davanti
ai due maghi, camminando lentamente, si avvicinò Cargoth
tendendo la mano verso
il suo pari grado.
“Avresti
potuto chiederci un’astronave invece di far stancare la tua
povera Arwen!”
“Arwen
non mi avrebbe mai lasciato andare
senza di lei… è
piuttosto gelosa!”
scherzò Gandalf, stringendo la mano al namecciano ed
abbracciandolo
calorosamente.
Era da
più di vent’anni che i due non si vedevano di
persona, ma sembravano come
fratelli.
“Questo
ragazzo dev’essere il tuo
apprendista, giusto?” domandò Cargoth,
notando il giovane “Qual
è il tuo…”
“GABOR?!”
Il
ragazzo avrebbe riconosciuto quella voce fra mille.
Si
voltò di scatto verso uno
sbigottito Junion che lo indicava come se avesse visto un fantasma.
Assieme a
lui vi stavano anche Clairy, Flame, Paperino e Pippo, che non la
smettevano di
fare domande al ciclope.
“Gabor?!
Quel Gabor?!”
“Non
era precipitato dalla Fortezza dei
Comandanti?!”
“Quack!
Che significa tutto questo?”
“Gaush!
Non ci sto capendo nulla…”
Ovviamente
Gabor, con imbarazzo, si mise una mano dietro la nuca, ridendo
nervosamente.
“Ecco…
vedete… è
una lunga storia…”
[My
Mother and My Father - NARUTO]
Solo in
quel momento, però, si rese conto della presenza di altre
due persone…
…
Kairi
e Dragon giunsero solo in quel momento, accompagnati dai due androidi.
Il
secondo, dopo averlo visto, si paralizzò sbigottito sul
posto...
…lo
aveva visto
precipitare dalla sua finestra… si era sognato quella scena
per molte notti… i
sensi di colpa per la morte di quel ragazzo di soli sedici anni avevano
corroso
il suo animo… ed ora Gabor era vivo e vegeto?! Proprio
davanti a lui?! Come era
possibile?!
Gli
stessi pensieri li stava provando la ragazza, ma amplificati
all’inverosimile…
…
doveva sembrarle un sogno,
perché continuava inconsciamente a darsi dei pizzicotti sul
braccio.
Gabor li
raggiunse entrambi, ignorando tutti gli altri presenti. Quando vide la
custode
avvicinarsi commossa, si lasciò toccare dalla sua mano
tremante…
…
l’abbraccio della
ragazza fu improvviso, ma Gabor la lasciò fare,
permettendole di sfogarsi e di
piangere di gioia e di felicità!
“Ga…
Gabor… sei… sei vivo!”
Il
terrestre di Iovis annuì dolcemente, accarezzandole i
capelli. Si rese conto
anche del braccio mancante della ragazza e si sentì
immensamente in colpa, ma
cercò di non darlo a vedere.
“Hai
visto? Ci siete riusciti! Vi siete salvati!”
Per
entrambi, quelle parole avevano un gran significato.
Avevano
mantenuto entrambi la loro
promessa! Erano sani e salvi!
Kairi si
staccò dal maghetto, sentendo Dragon avvicinarsi a lei.
All’inizio
Gabor si stava decisamente preoccupando. L’ultima volta che
lo aveva visto,
Dragon lo voleva decisamente morto, e nemmeno il suo nuovo sguardo non
gli
stava affatto piacendo.
Improvvisamente,
notando lo sguardo imbarazzato di Kairi, cominciò a capire
ciò che stesse dando
fastidio all’uomo.
Era
geloso…
…
Dragon e Kairi dovevano essersi
messi insieme durante la sua ‘apparente’ morte.
Non
poteva accusarla. Era giusto andasse così. Alla fine anche
lui si era reso
conto che quel sentimento, provato per la giovane ex-prigioniera, altro
non
fosse che semplice affetto fraterno.
Immaginate
la sorpresa di tutti i presenti quando il quarantenne proveniente dalla
Terra
si inchinò davanti all’apprendista di Gandalf, con
sguardo terribilmente affranto.
“Ti
chiedo perdono, Gabor… per colpa mia, tu sei…”
“No!
Ti prego, non fare così! Ormai
è acqua
passata! Ora siamo tutti dalla stessa parte, no?”
dichiarò subito il
ragazzo dai capelli color pece, mettendo le mani avanti imbarazzato.
“Quindi
combatterai anche tu?” gli
domandò Junion che nel frattempo si era
avvicinato assieme agli altri.
“Ovvio!
Forse ci sarà anche il maestro
Gandalf ad aiutarci!” confermò Gabor,
indicando il vecchio mago coi capelli
e la barba lunghi, ricci e grigi.
“E’
un’ottima notizia!”
esclamò contento Cargoth.
Il
namecciano aveva già visto all’opera il millenario
mago, e sapeva quanto fosse
potente...
... sarebbe
stato di certo molto
utile!
“Mia
cara ragazza, potresti avvicinarti a me,
per cortesia?”
“Dice…
dice a me, signore?” domandò
Kairi al vecchio druido, leggermente
sorpresa, ricevendo un cenno di consenso da Gandalf.
La
ragazza raggiunse il vecchio mago, che la coprì
completamente con il suo
vecchio mantello. La tenne lì dentro, nascosta, solo per
pochi secondi. Quando
la riscoprì, l'arto mancante di Kairi era
ricresciuto, e le era rimasta soltanto una cicatrice bianca attorno
all'avambraccio.
“CHE?!
MA COME…”
“QUACK!
IL BRACCIO!”
“PORCA
PUTTANA! CHE RAZZA DI TRUCCO HA USATO?”
Tutti
rimasero a bocca aperta davanti a quella scena.
Ma chi
poteva essere più
sorpresa, se non Kairi stessa?
“MA…
MA… QUESTO… NON PUO’ ESSERE…”
“Un’incantesimo
medico di secondo livello...”
spiegò a tutti Gandalf, in particolare a
Gabor “...
guarisce e fa ricrescere tutte le parti mancanti del tuo
corpo… va
molto meglio adesso, vero signorina?”
“S…
si… la ringrazio, signor Gandalf!”
Dragon
era a corto di parole…
…
l’altra sera Cargoth gli aveva
parlato dell’immenso potere di quel vecchio mago…
... ma
questo già
superava ogni sua aspettativa!
“Gandalf…”
affermò all’improvviso il
Governatore di Namecc con serietà “… nell’e-mail vi era scritto
che tu sapessi
qualcosa su Glacial, giusto?”
Il
druido annuì con decisione, avvicinandosi a Gabor e facendo
segno di seguirlo.
“Cargoth…
porta tutti quanti al centro del tuo villaggio, nessuno escluso! Quello
che sto
per dirvi riguarderà non solo Glacial, ma anche alcuni di
voi… inclusa la
ragazza ed i Maestri del Key-Blade!”
Ebbene
sì... i due personaggi
misteriosi sono il leggendario Gandalf, tratto dal Signore degli
Anelli... e
nientedimeno che Gabor! Come è possibile che sia vivo? Lo
scoprirete nel
prossimo capitolo ;-)
Per
quanto riguarda il primo,
sappiate che non si muoverà in prima linea, da questo
momento. La sua presenza
è e sarà più marginale rispetto a
quelle dei due vampiri Alucard e Seras (i
quali hanno svolto un ruolo determinante nella storia di Dragon) ed
è per
questo che ho aggiunto "Hellsing" ai Crossover, e non "Il
Signore degli Anelli".
Detto
ciò, il prossimo capitolo uscirà
tra il 15 e il 16 ottobre ;-) non perdetevelo, perchè in
esso scoprirete come
Gabor sia riuscito a sopravvivere...
...
e soprattutto, quello che ha
fatto l'Imperatore Glacial durante la fuga dei prigionieri di Hollywood!
Alla
prossima ;-)
P.S.
EDIT - 12-01-2020 L'aggiunta futura del Signore degli Anelli in questa
storia, ha a che vedere con l'aumento dei capitoli della stessa.
Capitolo 19 *** Capitolo 19: Cogliere l'opportunità... l'ultimo mese prima della battaglia finale! ***
Kairi
e i suoi amici sono giunti su Neo Namecc, e la giovane ha avuto modo di
raccontare cosa è accaduto con Dragon durante la sua
assenza. Per
fortuna, sia Junion che Flame sono stati comprensivi e hanno accettato,
chi più e chi meno, la loro relazione.
Subito
dopo, è stato celebrato il funerale vichingo in memoria di
Nami e di tutti coloro che sono morti durante la missione di
salvataggio dei detenuti di Hollywood.
Il
giorno dopo, il Governatore di Iovis ha fatto la sua comparsa...
...
in compagnia di Gabor Black! Chi se l'immaginava che fosse ancora vivo?!
Cosa
succederà, adesso? Che fine ha fatto, Glacial?
Perchè non si trova?
Qui
di seguito, la pagina delle OST... e BUONA LETTURA! :-)
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE
EARTHLY YILANCAR
Cogliere
l'opportunità... l'ultimo
mese prima della battaglia finale!
Pianeta
Neo Namecc – 30 giorni
all’inizio della battaglia – Ore 9:00
Third
Person
[A
Dire Situation - DRAGON BALL SUPER]
L’intera
piazza namecciana era gremita di gente e, al centro di essa, fu
costruita
un'impalcatura in tempo record, così da permettere a Gandalf
e Gabor di
pronunciare il loro discorso. Nessuno si azzardò a mancare.
Tutti giunsero ad
ascoltare i
due abitanti di Iovis che, proprio in quel momento, salirono dalla
piccola
scalinata per mostrarsi ai presenti.
Il
ronzio delle chiacchiere si trasformò all’istante
in un silenzio tombale. Fu
Gandalf a ergersi per primo, cominciando con autorità il suo
discorso.
“Io
e il mio apprendista siamo giunti su
questo pianeta perché abbiamo saputo delle vostre intenzioni
di ribellarvi
all’impero kagakuriano... non c’è angolo
di questo universo che non conosca
quanto accaduto su Glacial 02! Ciò che avete compiuto
passerà alla storia e
rimarrà un evento indelebile per ogni futuro a venire! Ora,
però, devo
darvi una spiacevole notizia… Glacial non sa ancora della
vostra rivoluzione! Da
parecchi
giorni, infatti, si
sono perse le sue tracce e tutti i Governatori sono andati nel
panico... per
molti giorni abbiamo svolto delle ricerche per scoprire dove fosse
andato… e nel
giorno della vostra liberazione, il mio apprendista, vostro alleato
Gabor, ha
fatto una terribile rivelazione…”
Gandalf
si fece indietro, lasciando che Gabor, abbastanza teso e preoccupato,
si
facesse avanti per continuare.
“Per
tutti quelli che ancora non mi conoscono,
io sono Gabor Black, ex-recluta diplomatica dell’esercito di
Kagaku, ed ora
rivoluzionario del pianeta Iovis. Ho deciso di tradire
Glacial grazie a
due di
voi… un mio
amico, compagno d’armi, imprigionato
per essersi assunto
ingiustamente la responsabilità di una strage… ed
una ex-prigioniera che mi ha
aperto gli occhi su quanto stesse realmente accadendo a Hollywood.
Molti di voi
mi avranno senz’altro visto precipitare dalla Fortezza dei
Comandanti, morendo
davanti ai vostri occhi… ed in effetti
è andata proprio
così…”
Gabor si
tolse la maglietta, mostrandosi a petto nudo. Kairi e Junion sgranarono
gli
occhi quando videro quell’enorme tatuaggio coprirgli ogni
parte del corpo.
[Bad
Attention - DRAGON BALL SUPER]
“Quello
che vedete è un incantesimo impostomi, a mia insaputa,
dal
mio precedente maestro, Albus Grindelwald, il giorno della mia nascita.
E' un Riavvolgitore
Temporale, grazie al quale
sono tornato a vivere. Quando hanno riportato la mia salma
su Iovis, Gandalf ha attivato il potere
del tatuaggio
ricostruendo tutte le parti rotte del mio corpo e ridandomi la vita.
Gli ho
narrato di tutti gli orrori in quel campo e da quel giorno io e lui
cerchiamo
di convincere quanti più governatori possibili a boicottare
l’impero di Glacial.Il signor
Cargoth è stato uno di quelli
che ci ha aiutato, ed è sempre stato lui a rivelarci della
vostra liberazione.Ciò
che non potevamo
assolutamente immaginare… è
che un
piccolo pianeta dal diametro di qualche chilometro apparisse a pochi
anni luce
da Iovis! Su di esso, due vecchi maghi ci hanno implorato di
attirare
Glacial su quell’astro e di preparare una barriera
dimensionale allo scopo di
imprigionarlo…”
Fra il
pubblico, qualcuno cominciò a capire quello che era successo.
“Questi
due uomini si chiamavano Yen Sid e Xehanort, e provenivano dal Varco
Oscuro. Ci hanno rivelato che Glacial avesse provato ad attaccare i
mondi
nascosti, non
riuscendoci. Il Varco Oscuro, infatti, è stato sigillato
dagli stessi signori
e per questo sia loro che Glacial rimasero fuori da esso...”
“I
Druidi all’inizio sono stati molto
scettici, ma se non fosse stato per la grinta e la tenacia di questo
ragazzo,
ora avreste Glacial alle calcagna...” ammise
Gandalf prima di rivelare
addolorato “...
ora,
però, abbiamo due
notizie da darvi... una buona e una cattiva…”
“Quella
buona è che il piano ha avuto
successo… Glacial è caduto in trappola inseguendo
Yen Sid e Xehanort! Entrambi
sono riusciti a trattenerlo il tempo necessario a imprigionarlo
all’interno
della barriera…” annunciò
Gabor “Questa
non rimarrà però attiva per molto tempo! Fra meno
di un mese l’imperatore sarà
di nuovo libero! Sfruttiamo questo tempo per allenarci e prepararci
alla sua
vendetta!”
Gandalf
e Gabor, poi, abbassarono il capo, mortificati.
[Crushing
Defeat - DRAGON BALL SUPER]
“La
cattiva notizia…”
ammise alla fine il
vecchio druido “...
è che purtroppo Yen Sid e Xehanort sono stati imprigionati a
loro
volta nella stessa barriera dimensionale… riusciamo a
percepire l’energia
vitale dell’imperatore ma la loro è sparita
totalmente… segno che entrambi sono
stati sconfitti ed uccisi da Glacial!
Abbiamo provato in tutti i modi a evitare una simile tragedia ma non
abbiamo potuto far nulla per salvarli...”
Quando
entrambi i maghi conclusero il loro discorso, nessuno si
azzardò a parlare. L’unico
suono che si sentiva era quello dei Custodi del Key-Blade che
singhiozzavano e
sussultavano in preda alla disperazione provando, nonostante tutto, a
tenere una
posizione composta.
Tutti
loro speravano non sarebbe mai accaduto, o quantomeno accadesse il
più tardi
possibile, ma alla
fine era
successo. Yen Sid e Xehanort si erano davvero sacrificati per il bene
dell'intero
Universo.
Per
Kairi fu un’altra disgustosa pastiglia da ingerire…
…
la ragazza, però, non versò
nemmeno una lacrima…
…
era stufa! Stufa di
vedere le persone vicino a lei morire senza poter far nulla! Stufa di
non poter
proteggere coloro a cui voleva bene!
Perfino
Xehanort, il più grande nemico di Sora e Riku, aveva
sacrificato la sua vita
per loro.Non potevano sprecare tutto ciò
che i due Maestri del Key-Blade avevano costruito per il loro bene,
“Ascoltate!”
esclamò
all’improvviso una
voce, quella di Cargoth che, seguito da Dragon, aveva raggiunto
l’impalcatura “Forse
vi sembrerà orribile quello che sto per dirvi, ma dobbiamo
approfittare di questa opportunità. Siamo riusciti a
sconfiggere
l’esercito kagakuriano, ma sarà
tutto inutile se non faremo fuori Glacial stesso... e lui è
infinitamente superiore a noi!”
[Beyond
the Limit - DRAGON BALL SUPER]
“Cargoth
ha ragione!” lo
seguì a ruota
Dragon, portandosi davanti a tutti i presenti e affermando con
decisione “Yen
Sid e Xehanort sapevano che la loro vita
fosse a rischio e che Glacial fosse molto più forte di
loro… e soprattutto che
l’imperatore fosse ancora
troppo forte per noi! Se loro
non
si fossero immolati
per noi, quel mostro sarebbe ci avrebbe già raggiunto su Neo
Namecc… cosa
avremmo potuto fare
allora? A cosa sarebbe servita la nostra fuga? Loro si sono sacrificati
per
darci un’unica, ultima possibilità.So che
alcuni di voi saranno
rimasti sicuramente sconvolti da questa notizia…
vi
capirò se il vostro
desiderio, in questo momento, è quello di sbattere i pugni
per terra e sfogare
il vostro dolore, ma vi
chiedo di
sfruttare quella rabbia per
migliorare le nostre tecniche nel mese che ci rimane...così
potremo vendicarci di tutto il male che Glacial ci ha fatto! Loro
avrebbero
voluto questo, dico bene?”
Le
dichiarazioni del terrestre colpirono al cuore tutti i Custodi del
Key-Blade,
che uno ad uno cominciarono ad asciugarsi le lacrime.Dragon
aveva
ragione. La morte di
Yen Sid e Xehanort non sarebbe stata vana.
Avrebbero
sconfitto
Glacial. L'avrebbero fatta pagare a quel demonio per tutte le
atrocità subite,
per tutti i pianeti che lui aveva conquistato o distrutto.
“La
battaglia di tre giorni fa non sarà
nulla in confronto a ciò che ci aspetterà contro
Glacial! Non aspettiamoci una
vittoria senza sacrifici...
perché sarà
impossibile! Non possiamo prometterci
il futuro... perché lo metteremo a rischio per il bene
dell'intero Universo!
Manca solo un
mese a quella battaglia…
chi non si sente
affatto pronto prenda
un’astronave e torni a casa! Coloro che saranno tanto
sciocchi da affrontare
quel mostro... allora vivano
questo mese come se fosse
l’ultimo della loro
vita! Se
sentite di essere troppo deboli...
allora allenatevi e
diventate più
forti! Se
qualcosa vi appesantisce il cuore...
allora alleggeritelo per
non
morire nel rimpianto! QUANDO COMBATTEREMO LA NOSTRA ULTIMA
BATTAGLIA… DAVANTI A
QUEL MOSTRO SENZA CUORE… VOGLIO UN ESERCITO DI COMPAGNI CHE
NON HA PIU’ NULLA
DA PERDERE! PONIAMO TERMINE AL REGNO DI TERRORE DI GLACIAL!!!”
Terrestri…
Ciclopi…
Namecciani…
Soldati
ribelli…
Prigionieri…
Pirati…
Stregoni…
Androidi…
Vampiri…
Nessuno
si tirò indietro. Davanti a quelle parole, tutti avevano
provato la pelle
d’oca, nessuno escluso.
Mancava
meno
di un mese
all’ultima battaglia… ma se le premesse erano
quelle, allora l’intero Universo
era in ottime mani!
Pianeta
Neo Namecc
– prob. 30
giorni all’inizio della battaglia – Ore 10:00
Third
Person
[Earth's
End - DRAGON BALL SUPER]
“Se ne
vuole andare?!”
Gabor
rimase parecchio deluso sentendo la decisione del suo maestro che, in
quel
momento, aveva finito di parlare con Cargoth e Dragon.
“Devo
farlo… quando Glacial
uscirà fuori da
quella dimensione sarà letteralmente inferocito, e molti
pianeti saranno in
pericolo. Il mio compito
è quello di
sfollare tutti gli abitanti di quei mondi e trasferirli in luoghi molto
più
lontani e sicuri! Sarebbe davvero una tragedia immane se altre persone
innocenti venissero coinvolte nella sua ira!”
L’apprendista
comprese le parole di Gandalf, annuendo mogiamente. Non disporre della
magia
dello stregone era davvero un bel peccato.
“Allora
cosa vuole che io faccia? Io voglio
rimanere su Namecc per combattere, ma non credo di essere forte
abbastanza da…”
“Ci ho
già pensato, sciocco maghetto!”
lo tranquillizzò il vecchio con un
sorriso da vecchio volpone, recuperando un piccolo libricino da sotto
il suo
mantello.
Gabor
osservò sbalordito l’oggetto che teneva in mano,
mentre Gandalf il Grigio
saliva in groppa ad Arwen, pronto a ripartire in direzione di Iovis.
“Quello
che vedi è il mio ed unico Manuale degli
Incantesimi. In esso vi sono spiegati
tutte le formule magiche che ho imparato e migliorato nel corso della
mia vita…
cerca di non perderlo! Lo rivoglio indietro quando tornerai vivo dalla
battaglia!”
Ricevere un
libro così sacro da
parte del Grande Druido… avrebbe mai imparato a usare tutti
gli incantesimi al
suo interno?
Ad un
certo punto, però, Gabor Black si ricordò di
qualcosa…
“Un
momento, maestro… lei sapeva predire anche il futuro, giusto?”
“Perché
me lo chiedi, ragazzo mio?”
“Perché
se lo rivuole
indietro… ciò vuol dire
che…?!”
“Non
farti troppe domande, mio caro Gabor!”
lo rimproverò saggiamente Gandalf “Il
futuro può cambiare in ogni momento e tu per primo lo sai
bene! Non mettermi
addosso parole che non ho detto! Segui il consiglio che ti ha dato
Dragon…”
"Signore,
un'ultima domanda... l'ordine che mi ha rivolto su quella bambina, vale
ancora?"
Gandalf, tirando un lungo e sofferto
sospiro, fece segno di sì con la testa.
"Se qualcun'altro venisse a
scoprire della sua esistenza, la metteremmo in grave pericolo. Vincete
questa guerra, e solo allora potrai rivelare a quella ragazza la sua
ubicazione. Comprendi la situazione, ragazzo... si tratta di una richiesta
esplicita da parte di un Angelo. Se lui ha paura per la
sua vita... vuol dire che, dietro ai suoi timori, si cela una grave
minaccia della quale non siamo ancora a conoscenza. Lascia che siano loro,
inizialmente, a prendersi cura di lei... quando verrà il
momento, toccherà a voi proteggerla! Ma fino a quel
momento..."
Arwen
cominciò a sbattere con forza le ali, smuovendo la terra e
facendola roteare
come un vortice. Gabor si mise le mani davanti gli occhi, mentre il
Grande
Druido gli urlò le sue ultime frasi.
“...
VIVI
QUESTO MESE COME SE FOSSE L’ULTIMO
DELLA TUA VITA! NON AVERE ALCUN RIMPIANTO! IMPARA TUTTI GLI INCANTESIMI
E
MOSTRA A GLACIAL TUTTO IL VERO POTERE DEL NOSTRO PIANETA!”
L’enorme
drago femmina spiccò il volo, e partì a razzo
verso l’orizzonte, alzandosi
sempre di più fino a sparire dietro le nuvole.
“E’
andato via…”
[Soundtrack
14 - DRAGON BALL GT]
Gabor si
voltò all’improvviso. Junion era dietro di lui e,
come l’apprendista, stava
osservando il cielo.
“Sì…
cercherà di salvare gli abitanti di tutti i pianeti troppo
vicini a Neo Namecc o Iovis...”
confermò il sedicenne, notando che Kairi si stesse
avvicinando assieme a Dragon.
Fu
quest'ultimo che si rivolse al ciclope.
“Junion!
Alucard vorrebbe parlare con te… sembra che voglia allenarti
personalmente!”
“C…
CHE COSA?! ALUCARD?! PROPRIO LUI?!”
“Mi
ha anche detto di sbrigarti…
altrimenti
al tuo posto prenderà Clairy, e dubito voglia
solo allenarl...”
“CHE
NON SI AZZARDI A FARLO!! VADO SUBITO!”
Gabor e
Kairi osservarono Junion mentre correva a perdifiato in direzione del
villaggio. La giovane si voltò verso il suo uomo con sguardo
severo e gli
disse, preoccupata per il ciclope.
"Non pensi di
aver esagerato? Lui tiene tanto
a Clairy... lo hai fatto spaventare!"
"Io non stavo
scherzando..." le
spiegò però Dragon "... Alucard sarebbe davvero in grado di agire
in quel modo! Io l'ho messo in allarme, affinchè
quella minaccia non accada. Io vado da
Cargoth! Devo iniziare l'allenamento
speciale!"
Dragon
dette un veloce bacio a stampo alla sua ragazza e si
allontanò velocemente da
entrambi. Alla
fine erano rimasti solo in due.
[Dearly
Beloved - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Non
mi sembra vero… stiamo davvero per
combattere contro Glacial in persona…”
esclamò Gabor rendendosi conto della
pesantezza delle sue parole.
“E’
in gioco la vita di tutti in questa
battaglia…” lo seguì a ruota
Kairi prima di chiedergli gentilmente, ma con un leggero imbarazzo
“…
Gabor…
potresti sederti qui vicino a me? Vorrei… ecco…
vorrei parlarti di…”
“Certo!”
accettò tranquillamente l’apprendista mago
sedendosi per terra assieme alla
ragazza.
Il
maghetto sapeva già di cosa gli avrebbe parlato la Custode
del Key-Blade, e non potevano permettersi di tenere quel discorso
ancora aperto.
“Ecco…
volevo chiederti scusa… per quello che è successo
quel giorno… e per tutto il
resto...” gli disse la ragazza,
dispiaciuta “...
è colpa mia se ti ho
trascinato in tutto questo… e se non fosse stato per me tu
non saresti…”
“Non
continuare!” la
fermò però Gabor,
tappandole la bocca con una mano “Non
sei stata tu a convincermi di combattere contro l’Impero di
Kagaku… ho
accettato io! Tu mi hai fatto una proposta e io ho intrapreso questa
strada
senza
alcun rimpianto! Non
è colpa tua se precipitai dalla
Fortezza dei Comandanti...ma è stata
Malefica a gettarmi di sotto! Se sono qui
è per una mia scelta!"
“Sicuro
Gabor?” insistette la ragazza, afflitta
“Tu non lo
stai facendo perchè ti
sei innamorato di me...
vero?”
“Assolutamente
no!”
affermò lui con
forza, prima di rendersi conto di ciò che aveva detto la
giovane.
L'apprendista stregone
arrossì e distolse lo sguardo, imbarazzato, capendo di
essere
stato ormai colto
in flagrante.
[Friends
in My Heart - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Decise
perciò di rivelarle i suoi sentimenti ben sapendo di andare
dritto verso un due
di picche. Ma era
giusto così. Nessun
rimpianto. Doveva affrontare quel discorso come un vero uomo,
perchè nessuno dei due era in torto.
“E’
vero... tu mi piaci davvero molto, sia fisicamente che
caratterialmente. Sei stata la prima persona in grado di
farmi battere così forte il cuore, la prima che mi ha
permesso di crescere e diventare un vero uomo, la prima che mi abbia
rivolto un affetto così smisurato. Sai, io credo di amarti davvero,
di voler passare il resto della mia vita con te. So che ti sei innamorata
follemente
di Dragon...”
“Eh?!
Come lo…?!”
cominciò a balbettare
lei, col viso che venne nascosto dalle sue mani e dai suoi capelli.
“E’
evidente... vi siete appena baciati
davanti a me!” la prese in giro lui, con tono
scherzoso “E' da quando sono
arrivato qui che non vi
staccate mai gli occhi di dosso… non
riuscite a fare a meno l’uno dell’altro ed
è molto bello vedere tanto amore tra
due persone. Però, io... io avrei
tanto voluto che, al posto di Dragon, ci fossi stato io. Avrei
tanto voluto stringerti tra le mie braccia, proteggerti e difenderti da
tutti i pericoli che avresti affrontato. Io... avrei voluto che tu mi guardassi
nello stesso modo nel quale tu osservi Dragon, perchè mi
basterebbe questo per rendermi felice, fino alla fine dei miei giorni”
Ecco. Alla fine glielo aveva detto.
Gabor abbassò lo sguardo, provando un misto tra imbarazzo,
sollievo ma anche tristezza. Sapeva perfettamente cosa sarebbe
successo, in quel momento. Lei gli avrebbe detto che ormai era troppo
tardi, che lei amava Dragon e che non aveva mai pensato a lui come...
"In
altre circostanze... credo proprio che ti sarei saltata al collo per
baciarti, Gabor Black!"
Le bastò pronunciare quella
frase per farlo diventare rosso come un peperone.
"Sai... fino
all'ultimo istante, credevo anche io di essermi innamorata di te"
gli rivelò la ragazza, con sincerità, alzando lo
sguardo verso il cielo smeraldino di Namecc "Tu mi ricordavi tantissimo il
primo ragazzo che amavo, Sora. Sei simile a lui, in moltissimi
aspetti... sei gentile, coraggioso, ma anche molto timido e imbranato! Se Malefica non ti avesse gettato
dalla Fortezza... io credo che, alla fine, avrei accettato di stare con
te. Però, voglio essere sincera con te, anche
se rischio di farti molto male.
Se io ti avessi detto di sì, non credo che avrei preso la
decisione giusta"
"Perchè
non mi amavi davvero..." comprese Gabor, capendo cosa
volesse cercare di dirle Kairi.
La giovane tirò un lungo e
sofferto sospiro di sofferenza. Lei voleva un bene dell'anima a Gabor,
ed era consapevole di aver dato false speranze a quel maghetto
così dolce e sensibile. Era l'ora di dire la
verità, per non ripetere lo stesso errore che aveva commesso
con il suo migliore amico Riku.
Doveva liberarlo di quel peso, doveva
fargli capire che legarsi a lei con quelle intenzioni l'avrebbe
soltanto fatto soffrire inutilmente.
[Comet
- NARUTO]
"Sì.
Mi sarei fidanzata con te, saremmo usciti insieme, ci saremmo, forse
avremmo anche fatto sesso... e sono convinta che mi sarebbe anche
piaciuto avere dei figli con te. Ma
ti avrei costretto ad amare una donna che, in fondo al suo cuore,
sapeva di non aver bisogno di una persona come te.Tu sei un ragazzo incredibile,
Gabor, un ragazzo in grado di comprendere, al volo, quello che provano
le persone vicino a te. Prima della mia cattura, io ero
una ragazza semplice, come tutte le altre, ma anche molto ingenua. Gran parte della mia esistenza,
io l'ho passata farmi proteggere da Sora e Riku, senza vivere la mia
vita completamente... con te, io avrei fatto gli stessi errori che ho
commesso con loro. Ti avrei costretto a dare senza poter ricevere.Solo quando ho creduto di
averti perso per sempre, quando ho compreso che tu fossi morto nel
tentativo di proteggerci, ho capito di avere bisogno di qualcuno che,
invece di farmi da scudo e basta, mi spronasse a combattere per la mia
vita. Dragon non mi ha solamente protetta... mi ha
insegnato nuovamente a lottare. Solo
ora che ho trovato il Vero Amore, capisco tutti gli errori che ho
commesso con te... e, credimi, non è passato giorno in cui
non pregassi di poterti riabbracciare e di potermi scusare con te, per
averti ingiustamente illuso"
Gabor distolse il suo sguardo dal
volto della ventenne. Una fugace lacrima solcò il viso, ma
si era formato anche un sorriso sincero e sofferto.
Ci era rimasto male, come era
prevedibile, ma non poteva essere altrimenti. Kairi sapeva quanto lui
tenesse a lei, e per questo lo abbracciò con tutte le sue
forze, cercando nuovamente di trattenere le lacrime.
“Perdonami,
Gabor... tu sei come un fratello, per me... eppure ti sto dando un dolore
immenso…”
“Niente
affatto...”
Gabor, cogliendola di sorpresa, la
strinse in un abbraccio ancora più forte lasciandola senza
fiato e sussurrandole all'orecchio, con tono grato.
“Grazie,
Kairi. Grazie alle tue parole sincere, ho capito la verità.
Io non mi pento di nulla, nè di essermi innamorato di te,
nè di essere morto per proteggervi.Se veramente non sono la persona
giusta per stare con te come fidanzato, o marito, allora lo accetto. Vedendo come tu e Dragon vi
amiate, ora
il mio sogno dopo
questa battaglia sarà quello di trovare il mio Vero Amore!
Se tu sei felice con
lui e se lui sa renderti felice... chi sono io per rovinare tutto
questo? Tu resterai sempre la mia amica…
anzi… sarai
come una
sorellona, per me!"
Kairi, cominciò a
singhiozzare, stringendosi forte a lui e annuendo, più
tranquilla. Erano lacrime di sollievo. Si era
sentita rassicurata dalla
sicurezza del giovane.
Si vedeva che Gabor
non fosse un ragazzo come tutti gli altri.Il maghetto aveva
ragione. Se la
sarebbero cavata entrambi, da quel momento. Avrebbero
sofferto un po’, e inizialmente avrebbero faticato a
rapportarsi nuovamente tra di loro, ma ormai tutto ciò era
inevitabile
vista la situazione. L’importante
era andare avanti
così come avevano cominciato...
…
rafforzando il loro legame, sempre di più!
"...
e
poi sto inseguendo anche un altro sogno... quello di diventare il
più grande
stregone di tutti i tempi! Guarda qui!”
Gabor
le mostrò contento il manuale, quando la Custode
riuscì a riprendersi un pochino “Me
lo ha dato Gandalf in persona…
e nessuno
oltre al mio vecchio maestro Albus lo ha letto! Lui
si fida di me e crede nelle mie capacità... non posso
deluderlo!
Devo dare tutto me stesso
e riuscire a superarlo... così
potrò darvi una mano a
sconfiggere Glacial una volta per...”
“KAIRI!”
Xion li
aveva notati e corse verso di loro. Quando li raggiunse, la ragazza dai
capelli
neri le disse.
“Kairi...
gli altri mi hanno chiesto di venire a prenderti…
cominceremo il nostro
allenamento per risvegliare il vero potere dei Key-Blade!”
“Co…
come?! Yen Sid non diceva che fosse un allenamento sovrumano?!”
“Nella
situazione in cui ci troviamo è
necessario correre dei rischi!” le fece notare
Xion, alzandole il dito a
mo’ di rimprovero, cominciando a tornare indietro verso il
villaggio.
“Perché
non vieni anche tu?”
propose
Kairi a Gabor “Se
Paperino si trova lì puoi farti aiutare da lui...
è uno Stregone
come te!”
“Che?!
Hai anche un amico mago!?”
Kairi
sogghignò divertita e gli prese la mano, correndo assieme a
lui per raggiungere
l’amica Xion e prepararsi all’allenamento
più duro della loro vita.
KAIRI
[Destati
- KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Raggiunsi
tutti gli altri, cinque minuti dopo, non molto lontano dal villaggio.
Erano
presenti soltanto coloro che possedevano il Key-Blade. In
più vi stava soltanto
Paperino, al quale Gabor chiese una mano per esercitarsi sui nuovi
incantesimi
del manuale.
Quando
entrambi si allontanarono, tutti e otto ci sedemmo in cerchio
sull’erba.
Fu Aqua,
la Maestra del Key-Blade con più esperienza e con il grado
più alto, a parlare per
prima.
“Quella
che abbiamo appreso oggi è la notizia più brutta
che potessimo ricevere, lo so
molto bene, e so anche che tutti voi state soffrendo esattamente come
me per
quanto
accaduto a Yen Sid, che per noi è stato più di un
maestro, ma un vero e proprio padre a cui volevamo tutti molto
bene…
per quanto riguarda
Xehanort, non riesco più a
immaginarmelo come un mio nemico, ma come un eroe che ha scelto di
pagare per i
suoi sbagli, sacrificando la sua vita per il bene
dell’universo intero. Io
credo
che Dragon e Cargoth abbiano ragione... impegniamoci al massimo delle
nostre
possibilità! Dobbiamo seguire l’esempio dei nostri
Maestri… e io credo che l’unica
cosa da fare sia cominciare l’allenamento per il Risveglio
del Key-Blade!”
“Perdonami,
Aqua… ma
in cosa consiste il Risveglio? Io so soltanto della sua
esistenza, ma non so di cosa si tratta…”
domandai io, leggermente confusa.
“In
effetti non lo conosco nemmeno io se è per questo!”
affermò Lea con
curiosità.
“Neanch’io…”
confermò Xion dispiaciuta.
“Noi
abbiamo i ricordi di Sora e Riku... ma
anche a loro fu solo accennato…”
rivelò Roxas, seguito dalla conferma di
Naminè.
“Mentre
noi due lo sappiamo...”
riepilogò Terra indicando se stesso e Ventus “… in
effetti non possiamo sorprenderci di questo… loro non hanno
convissuto in un’Accademia
fin dalla loro nascita… loro sono diventati Maestri del
Key-Blade per necessità,
mentre noi siamo stati addestrati per esserlo”
“La
nostra educazione è stata seguita da
Eraqus... normale che loro non ne sappiano nulla... sarà
meglio spiegare loro cosa sia! Giusto Aqua?”
propose
Ventus alla sua amica che, sospirando, annui comprensiva.
“Avete
ragione… allora ascoltate attentamente e non fatemi ripetere
due volte le
stesse parole!Il
Risveglio
del Key-Blade è un
processo con il quale è possibile attivare il massimo potere
di quest’arma. Tuttavia non è
affatto semplice… provate
a
immaginare il perché”
“Perché
la potenza di un Key-Blade equivale alla quantità di Luce od
Oscurità che una
persona possiede, giusto?”
affermò Roxas, ricevendo conferma dalla
donna dai capelli azzurri.
“Sapete
anche che il Key-Blade non è in
grado
di usare sia il potere della Luce che quello
dell’Oscurità
contemporaneamente... altrimenti il Custode non sarebbe in grado di
gestirne la
potenza. Tutti voi sapete quanto Yen Sid ci abbia sempre vietato di
usare
l’Oscurità durante le nostre battaglie, ma il
motivo per il quale lo ha fatto
non fu soltanto per impedirvi di cedere all’Ombra. Temeva che non saremmo riusciti a controllare
tutta quella potenza,
implodendo e perdendo la nostra anima nel mondo del Nulla! Ora,
però, vi faccio
un’altra domanda, ancora più difficile…
il Key-Blade è più forte se usato con il
potere della Luce o dell’Oscurità?”
[Riku's
Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Che
domande!” affermò
Naminè con rabbia “Col potere della Luce ovviamente!”
Aqua,
però, le fece segno di no, così come Terra e
Ventus. Gli altri rimasero molto
sorpresi, ma ora cominciavo a capire dove volesse andare a parare la
nostra
compagna.
“Quello
che hai detto prima, Roxas, non è
del
tutto esatto. Non è la quantità di Luce e
Oscurità a determinare la forza di un Key-Blade. Luce e
Oscurità esistono a prescindere
all’interno di ognuno di noi. A voi è stato
insegnato che una chiave può essere evocata la prima volta
solo col potere
della Luce… ma vi
sbagliate. In realtà
sono stati evocati Key-Blade anche con il potere
dell’Oscurità! E noi abbiamo
conosciuto qualcuno che fosse in grado di farlo!”
“Qualcuno…
ma certo! VANITAS!” esclamai, io
riuscendo
a collegare tutto.
“Esatto!
Vanitas era la parte malvagia di
Ventus ma nonostante ciò fu in grado di evocare un Key-Blade”
confermò
Aqua, ricevendo anche l’assenso del suo compagno nominato
“Non è tutto… io sono l’unica a
conoscere questo fatto… Yen Sid, la prima volta,
evocò il suo Key-Blade con
l’Oscurità!”
“CHE?!
CI STAI PIGLIANDO PER IL CULO!”
esclamò Lea senza parole.
In effetti
lo eravamo tutti! Come
era possibile? Yen Sid, l’incarnazione del bene
assoluto, aveva
evocato il suo Key-Blade la prima volta con
l’Oscurità nel suo cuore?!
“Eppure
è la
verità… non mi spiegò mai cosa
avesse spinto il suo cuore nell'Oscurità ma non è
questo ora l’importante…
avrete capito cosa dia
realmente potenza al Key-Blade! Non la
Luce… non
l’Oscurità… ma
la forza stessa del
nostro cuore! Il Key-Blade è un'arma che trasforma la nostra
forza di volontà in
potere... non importa se le tue azioni siano buone o malvagie!”
“Ma
allora... cosa significano tutte quelle
lezioni sul non cedere all’Oscurità e tutto il
resto?” si chiese Xion, in
bambola col cervello.
“Quelle
lezioni non sono tutte da buttare... al contrario! Sono la base per
riuscire
nel Risveglio del Key-Blade! Questo allenamento consiste nell'essere
pienamente
consapevoli che il Bene e il Male esisteranno a prescindere dalle
nostre
azioni… che la Luce e l’Oscurità non
sono soltanto due aspetti separati ma,
allo stesso tempo, sono la faccia della stessa medaglia!”
“Continuo
a non capirci un accidenti…”
si
arrese Lea infilandosi le mani nei capelli disperato.
Io, al
contrario, riuscii a comprendere la verità, ed il mio cuore
cominciò a
tentennare.
“L’allenamento…
consiste nell’accettare in tutto e per tutto ciò
che siamo, vero Aqua?”
La mia
amica annuì severamente.
“Accettarvi
completamente… ogni centimetro del vostro corpo,
ogni vostro ricordo, sia esso
colmo di Luce o di Oscurità. Il Risveglio del Key-Blade
avviene solo e soltanto
se non si ha alcun rimpianto su ciò che siamo stati, su
ciò che siamo e su ciò
che saremo! Sora e Riku
hanno svolto il loro primo Esame di Maestria
all’interno dei Mondi Dormienti… vi assicuro che
sarà mille volte peggio!
Quello che dovremo fare
sarà confrontarci con la parte
più nascosta del nostro
cuore, quella che noi nascondiamo o non riusciamo ad
accettare…
e dovremo
affrontarla a viso aperto!”
Tutti
quanti fummo sconvolti da quelle parole. Ora fu chiaro il
perché quella prova
fosse così ardua da superare.
Accettarci
completamente… non
solo le nostre gioie, ma anche le sofferenze…
…
non era arduo! Era
letteralmente impossibile!
***
FLAME
[OST
2 - SHINGEKI NO KYOJIN]
Era
arrivato il momento. Oggi avrei cominciato l’allenamento per
apprendere l’Haki.
Assieme
a me vi stavano anche Zoro, Sanji e, con mia grande sorpresa, anche
Seras
Victoria. Non capivo il motivo per il quale avevano chiamato la
compagna di
Alucard, ma l’avrei scoperto da lì a poco. Ci
eravamo allontanati parecchio dal
villaggio, raggiungendo un’isoletta senza altopiani ampia
solo qualche
centinaio di metri quadrati.
“L’Haki
è una forza misteriosa che si trova in ogni essere
vivente... non è molto
differente dagli altri sensi ma la maggior parte delle persone non
sviluppa
questa potenzialità in tutta la vita! Tu conosci già il KI o il chackra,
anche solo per sentito dire... l’Haki
è quel potere che permette ai nostri
cinque sensi di essere sviluppati al massimo delle nostre
capacità! Ci sono
due tipi di Ambizione che possono essere appresi da chiunque, se
allenati a
dovere...”
Zoro
incominciò ad elencarmi tutti i tipi di Ambizione.
“Il
primo è l’Haki della Percezione... esso sfrutta
tutti e cinque i sensi allo
scopo di darci una previsione dell'immediato futuro…
è molto utile per riuscire
ad evitare i colpi dell'avversario!”
“Il
secondo è l’Haki dell’Armatura...”
continuò Sanji, mostrandomi la sua
gamba. Essa diventò nera, come se fosse di ferro “I
nostri sensi vengono sviluppati al punto tale da controllare perfino
ogni
cellula del nostro corpo… con il secondo tipo di Ambizione
il nostro corpo
raggiunge il massimo della stabilità permettendo di sferrare
colpi molto più
potenti, o come dice lo stesso nome, proteggerci da un attacco!”
“... ed
infine… l’Haki del Re Conquistatore!”
terminò Zoro severo “Con
esso riuscirai perfino a controllare i
cinque sensi del tuo avversario… se questo non è
in grado di opporsi al tuo
potere, il suo corpo non riesce a sopportare la pressione e
crolla… una tecnica, se sfruttata
al massimo delle
sue possibilità, in grado di sterminare una città
intera!”
“Imparare
a usarli tutti e tre però non
è
affatto semplice… a tuo padre sono serviti due
anni… a noi deve bastare un
mese! Sei consapevole che il tuo corpo potrebbe non reggere a tutto lo
sforzo,
vero?” mi avvertì il cuoco dai capelli
biondi, osservandomi minaccioso.
Se
pensavano di avermi intimorito, si sbagliavano…
... ormai ne
avevo
passate troppe per avere paura della morte!
Mi
sistemai il cappello di paglia, schioccando nel frattempo i muscoli del
collo.
“Ho
passato cinque anni ad Hollywood! Non
sarà di certo un allenamento simile che mi
ucciderà!”
Zoro e
Sanji si guardarono tra di loro sospirando sconfitti.Avevano
provato ad avvisarmi. se
mi fosse successo qualcosa, la colpa sarebbe stata solo mia.
“Il
tuo allenamento sarà diverso da
quello di
Rufy… lui venne portato su un’isola deserta,
abitata dai predatori più feroci e
pericolosi di All Blue... noi però non abbiamo questa
opportunità… ma
è qui che entra in gioco la nostra sexy
ospite!” mi spiegò Sanji,
voltandosi verso Seras con gli occhi a cuoricino.
La
vampira, per tutta risposta, gli rivolse un sorriso a dir poco
provocante.
“Grazie…
anche il tuo sangue sembra
delizioso…” gli rispose Seras,
leccandosi le labbra “…
me lo faresti assaggiare?!”
…
il tutto accompagnato da un
folle sguardo dagli occhi color rubino!
Sanji
decise saggiamente, per la seconda volta nella sua vita, di scacciar
via i
pensieri perversi su una donna, mentre Zoro continuò a
spiegarmi infastidito.
“Come
stava dicendo il sopracciglione prima di fare il cascamorto…”
qui Sanji
si era voltato verso di lui abbastanza incavolato, prima di ricomporsi
e
tornare a guardarmi “…
noi sfrutteremo le capacità di questa
vampira per spingerti a spezzare tutti i tuoi limiti… ti
avverto! Noi stessi
abbiamo provato a combattere contro di lei stamattina… e non
scherzo se ti dico
che è ben al di là del livello dei Quattro
Imperatori!”
Non potevo
credere alle mie orecchie. Seras
era perfino più forte di loro?! E
avrei dovuto superarla nel giro di un mese?!
Niente male
come sfida!
“D’accordo!
Non vedo l’ora di cominciare!”
“Sembri
molto sicura di te... mi piace!”
esclamò Seras, portandosi davanti a me “Non vedo l'ora di lacerare
le tue carni e
bere il sangue dalle tue ferite!”
“Oh
oh…” la canzonai
io, incurante di ciò
che avevo sentito “…
è uno scontro mortale che vuoi? Potrei accontentarti...”
“No…
non ti voglio morta…” mi
rispose Seras, assassinandomi con lo sguardo “…
mi diverto di più quando le mie vittime
soffrono!”
Quel
lampo di follia nei suoi occhi color sangue riuscì a
paralizzarmi sul posto. Avrei
preferito mille volte affrontare Barbanera e Akainu in coppia,
piuttosto che vedermi una
creatura
come lei avvicinarsi, passo dopo passo, leccandosi assetata le labbra.
Non
immaginerete mai quanto mi sia pentita di averla provocata quel
giorno…
…
no… non potete…
…
avevo risvegliato
il mostro che era in lei!
***
JUNION
[Itachi's
Theme - NARUTO]
Io ed
Alucard raggiungemmo un’isola non molto lontana dal
villaggio. Poi mi chiese di
rilasciare tutto il potere dei miei nove demoni.
“Che?!
Ma non posso ancora reggere tutto
quel potere!”
“C’era
da aspettarselo da un
moccioso…”
affermò deluso Alucard “… questo, però, non significa
nulla, in questo momento!
Non puoi combattere una battaglia all’ultimo sangue se non
riesci a usare il
massimo dei tuoi poteri!”
- Junion!
Crea
nove copie! Le useremo per parlare con quel pazzo di un vampiro!
–
- Kurama!
Che vuole
fare Alucard?! –
- Quando
usciremo te lo spiegheremo immediatamente! –
Gli
ubbidii.
Alucard
si ritrovò ad osservare nove me che lo squadravano da capo a
piedi,
assassinandolo con lo sguardo. Non sapevo se facessero più
paura loro, o quel
vampiro che se ne sbatteva altamente della loro presenza.
“I
cuccioletti sono usciti fuori dalla
tana…”
“Taci,
sanguisuga! Il ragazzo non può apprendere quella tecnica
maledetta!”
“Ehm,
Gyuki… quale tecnica se posso
saperlo?”
provai a chiedere io.
Fu
ancora Kurama a rispondermi.
“Gli
Stati di Rilascio!”
Continuai
a non capire…
“Il
potere di un Cercoterio o di un qualsiasi Demone, Puro o
Artificiale che sia, può apparire illimitato agli occhi di
molti. Possiamo
diventare
sempre più forti, sempre più terrificanti, ma
questo solo se noi abbattiamo
gli Stati di Rilascio, ovvero delle barriere che trattengono tutto il
nostro
potere! Distruggere ogni Stato di Rilascio ti permette di
ottenere più potere. Non
a caso, i demoni chiamano questa capacità anche con il nome
di Risveglio!”
“Cosa
accadrebbe se voi rilasciaste ancora
più potere di quanto ne avete adesso?”
chiesi loro io.
Stavolta
fu Shukaku a rispondermi.
“Dipende...
se non ci troviamo
all'interno di un Jinjuurichi, potremmo diventare
semplicemente più
potenti, ma solo pochi demoni sanno mantenere la propria
identità.
Al contrario, se la nostra vita è legata a
quella di un
Portatore dalla mente e dall'anima troppo fragile, esso stesso
perderebbe la sua umanità e
diventerebbe un vero demone… un Demone Puro,
senza alcun controllo o ragione, che però morirebbe nel
momento in cui apparirebbe nel Regno dei Mortali!”
“E
tu vorresti obbligarci a spezzare i
nostri Stati di Rilascio solo per la tua sete di pazzia, vampiro?! Puoi
scordartelo! Non
metteremo a repentaglio la vita di questo giovane!”
affermò con rabbia
Isobu.
Alucard,
però, non si degnò affatto di ascoltarli.
“I
tuoi amici animaletti hanno colto nel
segno. E' vero! Gli Stati di
Rilascio sono
barriere che noi demoni sfruttiamo
per tenere a bada i nostri poteri. Più Stati abbattiamo,
più potere acquisiamo…
ma più umanità perdiamo! Questo è il
prezzo da pagare per diventare più forte!”
“...
e dovrei perdere la mia umanità per
questo?! Scordatelo!” mi rifiutai categoricamente
io, con decisione “Non
intendo diventare un mostro come Glacial... e non voglio diventare
nemmeno come
te! Non se il prezzo da pagare è
l’incolumità dei miei amici!”
“Ben
detto, ragazzo mio!” si
complimentò
Son Goku dandomi una pacca sulla spalla.
Il
vampiro sembrò sciogliermi con lo sguardo…
...
all'inizio credetti fosse
letteralmente furibondo… ma poi cominciò a ridere
come un pazzo!
“Continui
a piacermi sempre di più! Se tu avessi accettato senza
indugio la mia
proposta... ti avrei ucciso seduta stante! Non vuoi perdere la tua
umanità?
Allora troveremo un modo alternativo per controllare il potere di
quelle
creature... ed io ho quello che fa per te! Osserva bene il mio braccio!”
Alucard
usò i pollici e gli indici delle sue mani per inquadrarmi, e
pronunciò la
seguente frase…
“Rilascio
di Sistemi di controllo di
restrizione d'arte tre ... due ... uno... l'approvazione in Situazione
A
riconosciuta! Iniziare l'invocazione di Cromwell! Restrizioni
abilità sollevate
per un uso limitato…”
Solo in
quel momento cominciai a comprendere quanto Alucard fosse un autentico
mostro.
Perfino i miei nove cercoteri sbiancarono alla vista di tutti quegli
occhi che
ci avevano circondato all’improvviso.
“Tu…
cosa cazzo…?!”
esclamò Matarabi acquattandosi sbigottita.
“Sei
impazzito?! Rilasciare il tuo potere così dal nulla?! Vuoi
compiere una
strage?!” gli urlò contro
Kokuo furibondo.
“Prepariamoci
a combattere! Quell’idiota
perderà presto il controllo!” avvisarono
Saiken e Chomei preparandosi alla
lotta.
Tuttavia…
“Smettetela
di blaterare!”
Gli
occhi, come erano apparsi, cominciarono lentamente a dissolversi mentre
un’aura
oscura si introduceva nelle maniche della sua giacca...
...
Alucard era ancora lì, completamente lucido!
I nove
cercoteri rimasero tutti senza parole. Quel demone era in grado di ricreare gli
Stati di Rilascio?! Nessuno era in grado di farlo!
“Come
potete vedere…”
continuò a spiegare Alucard, come se non fosse successo
nulla di che “… gli Stati
di Rilascio non
sono semplici barriere… possono
essere
ricostruiti e ricreati a seconda delle necessità! Usando gli
Stati di Rilascio,
è possibile usare tutto il chackra dei tuoi cercoteri senza
doverli evocare
tutti e nove fuori dal tuo corpo! Tuttavia... controllare il potere
demoniaco è
necessario per non perderne il controllo! Loro hanno paura
perché i loro
precedenti Jinjuurichi perdevano molto spesso il controllo delle loro
capacità…”
“... e
sono morti molti shinobi per colpa del nostro chackra…”
affermò Gyuki
abbattuto.
“...
e questo perché si lasciavano
possedere
da quel chackra... diventavano le
marionette del loro stesso istinto! Tu invece dovrai imparare a usarlo,
controllandolo come se fosse tuo! Uno dei vostri shinobi
imparò a
controllare completamente il chackra di uno di voi… dico
bene, Kurama?”
La volpe
a nove code si voltò con rabbia verso il vampiro...
... fanculo
lui e la sua capacità
di leggere nei ricordi degli altri!
“Ciò
che voglio fare è esattamente quello che ha imparato Naruto
Uzumaki… sfruttando
però il chackra di tutti voi! Se il moccioso continua a
rimanere nella forma
dell’Eremita per troppo tempo... la sua vita sarà
molto breve! Se invece
imparerà a ricostruire gli Stati di Rilascio o ad abbatterli
nel momento del
bisogno…”
“Potrò
sfruttare appieno tutta la nostra
potenza senza rischiare nulla..." intuii io improvvisamente "... è
questo che stai dicendo?”
“Esattamente!”
continuò Alucard a spiegarmi “Per questo devi imparare una tecnica ancora
più difficile prima di poter utilizzare il potere dei tuoi
cercoteri! Tu non
sei un demone perciò non possiedi alcuno Stato di
Rilascio... dovremo crearli
dal nulla utilizzando l’energia vitale presente in tutto
ciò che ci circonda!
Cerco di spiegarmi ancora
meglio, giovanotto... immagina che attorno al
mio
corpo vi siano centinaia e centinaia di barriere di energia...
all’interno
della prima, la più vicina al mio corpo, ci sia racchiuso
tutto il mio potere.
Quando voglio rilasciare
parte del mio potere io abbatto la barriera più esterna al
mio corpo, e uso la penultima
per
controllare il mio rilascio… quando invece voglio riprendere
il controllo,
basta creare un’altra barriera più potente sopra
tutte le altre, restringendo
il mio potere allo stato originale!”
“Un
momento… non sarà
che…” esclamò
all’improvviso Kurama, comprendendo ciò che stava
descrivendo Alucard, e
cominciando a sogghignare convinto “Devo
ammetterlo, vampiro… la tua idea non è affatto
male!”
“Di
che parli, Kurama?! Cos’altro devo
imparare?” domandai io, ormai spazientito.
La volpe
a nove code fece segno a tutti gli altri compagni di tornare dentro di
me, e
solo quando tutti sparirono in bolle di fumo decise di dirmi tutto.
“Alucard
ha ragione… se noi ti
concedessimo
chackra senza alcun tipo di allenamento tu ne perderesti del tutto il
controllo!”
“Ma
allora con Kairi? Quando gli hai prestato il…”
“Lei
ha il potere del Key-Blade che annulla i difetti del chackra demoniaco!
Tu non
puoi fare lo stesso! Ti abbiamo insegnato a usare la Bijou Dama, ma
questa non
è niente in confronto all’ammontare di energia che
dovrai imparare a usare in
battaglia. Per questo, come ti ha detto Alucard, devi imparare a usare
l’energia della natura per riuscire a mantenere il controllo
di quell’enorme
ammontare di chackra, creando quanti più Stati di Rilascio
possibili… ed esiste
una particolare tecnica che ti aiuterà in tutto questo!”
“Davvero?
Quale?” domandai io a
entrambi,
incredulo.
Entrambi
sorrisero con fare soddisfatto. Sembrava avessero trovato un accordo
per
riuscire a rendermi più forte… ma quale?
“Junion…
preparati mentalmente! Stai per
apprendere l’Arte Eremitica!”
***
CLAIRY
[Soundtrack
7 - DRAGON BALL Z]
Vidi
Junion allontanarsi con quell’uomo col cappotto rosso e mi
avvicinai a lui con
l'intento di venire con loro. Ci rimasi un po’ male quando il
vampiro me lo
proibì categoricamente.
“Gli
saresti soltanto d’intralcio, in
questo
momento… è troppo pericoloso per te!”
Avrei
tanto voluto ribattere, ma Junion mi chiese di lasciar perdere. Non si
fidava
di avermi vicino ad Alucard, questa fu la sua spiegazione…
…
e per quello che ne sapevo di
quella creatura assassina... poteva anche essere vero!
“Sono
sicuro che Flame o Kairi ti possono
aiutare! Perché non provi a chiederglielo?”
Accettai
il consiglio di Junion e decisi saggiamente di allontanarmi,
augurandogli buona
fortuna per il suo allenamento con Alucard...
... e in
effetti
notai che Alucard mi osservò con una certa insistenza...
Ok... era
meglio andarmene! Ci
tenevo al mio sangue alla mia carne!
Fu
così
che rimasi in giro per più di mezz’ora nel
villaggio alla ricerca delle mie due
compagne. Trovai una delle amiche di Kairi, una di quelle che aveva
protetto la
navicella durante la nostra fuga, e decisi di chiederle informazioni.
“Kairi
sta con gli altri Maestri del Key-Blade...”
mi disse Yuffie mentre
riscaldava i suoi muscoli “... e l’altra ragazza dai capelli
arancioni
stava assieme allo spadaccino e al cuoco, qualche minuto fa!”
Perfetto…
erano già impegnate! E ora cosa avrei fatto?
“D’accordo…
grazie!”
“Aspetta!”
mi fermò la ninja, all’improvviso “Leon
e Cloud vorrebbero parlarti!”
Rimasi
un po’ sorpresa da quell’affermazione. Avevo
conosciuto quei due durante la
battaglia contro l'esercito di Kagaku. Cosa volevano da me?
[Relaxing
Beerus - DRAGON BALL SUPER]
Yuffie
mi portò non molto lontano dal villaggio, in una piccola
radura dove tutti i
soldati ribelli di Kagaku si stavano esercitando. Assieme a loro vi
stavano anche
Leon, Cloud, Pippo e Tifa, la quale aveva in mano una mimetica militare.
“L’hai
trovata! Perfetto!”
si
complimentò la tettona con Yuffie (no,
sul serio… ma quanto portava di seno quella donna?!)
prima di lanciarmi i
vestiti sul braccio “Trova
un posto dove non possano vederti e
cambiati! Stiamo aspettando solo te!”
“Eh?!
Cosa? Volete che io diventi…?”
“Cid,
Kairi e Junion ci hanno raccontato tutto quello che hai fatto nelle
viscere
della montagna! Yuk!” mi
rivelò Pippo ammirato “Se non fosse stato per te, tutti
noi saremmo rimasti sepolti tra le rocce!”
“...
e il tuo ragazzo ci ha anche raccontato
delle tue esperienze nei Servizi di Emergenza!”
finì di spiegare Tifa “Sei
riuscita a farti ammettere a soli quindici anni… devi avere
molto talento se ti
hanno accettata a quell’età!”
“Ma…
sono passati molti anni, da allora!”
esclamai io incredula.
“Non
cercare scuse, ragazzina!”
Fu Cloud
a parlarmi, avvicinandosi assieme a Leon non appena mi intravidero.
“Sei
riuscita a raggiungere la stanza delle
bombe senza farti notare da Malefica e da tutti gli altri…
hai disinnescato
l’ordigno a orologeria in meno di due minuti… hai
una freddezza e una lucidità
che io me la sogno… tu, Clairy, sei nata per questo mestiere!”
“...
e se esiste qualcuno che può darti
una mano
per allenarti alla battaglia contro Glacial… quelli siamo
io…” Pippo si
indicò da solo “…
la ninja più scaltra e
cleptomane di tutti i tempi, la terrorista tutta curve e tanti
pugni…” a
quell’affermazione, Tifa l’aveva letteralmente
sciolto con lo sguardo “…
e i due soldati più cazzuti dell'intero
Universo!” concluse il cane antropomorfo, alzando
il pollice all’insù.
“Aspetta!
Lei era una terrorista?!”
esclamai io sbigottita, indicando Tifa.
Lei, per
tutta risposta, schioccò i pugni e alzò gli occhi
al cielo, come se le fossero
tornati in mente dei bei ricordi…
... e in
effetti sembrava proprio
così!
[The
Mysterious Duo - DRAGON BALL SUPER]
“…
oh sì… mi
ricordo ancora bene le bombe che
ho fatto esplodere per distruggere i reattori Mako…”
“Ehm…
ti correggo… NOI abbiamo fatto saltare i reattori!”
la corresse Cloud
fingendo anche un colpo di tosse.
“Sì,
sì, è
vero…” fece finta di
correggersi lei ridendo divertita e passando le dita tra i suoi capelli
“…
tu
e Barrett… chissà cosa avreste combinato senza di
me!”
“Non
ci avresti fatto dannare l’anima per
proteggerti...”
Tifa si
voltò dall’altra parte, facendo finta di
offendersi…
…
prima di voltarsi verso di me
con uno sguardo che definire dispettoso era un eufemismo!
“Hai
proprio ragione, Cloud… se non fosse
stato per me… tu non ti saresti vestito da donna per
salvarmi da Don Corneo!”
Quando
mi voltai senza parole verso il giovane biondo, questo era diventato
talmente
rosso da far uscire il fumo dalle orecchio. Quel
figo della
madonna, quel concentrato di muscoli e figaggine, si era
messo dei vestiti da
donna?!
“PENSAVO
TI AVESSERO CATTURATA! SE NON FOSSE STATO PER ME… QUEL
CICCIONE TI AVREBBE
LETTERALMENTE APERTO IL CULO IN DUE!"
“Oh,
povero Cloud… ti sei preoccupato così tanto per
me… o ti sei pisciato sotto
dalla paura quando ‘quel ciccione’ ha scelto te
piuttosto che me?”
Avevo
sentito bene… qualcuno
aveva scelto Cloud al posto di Tifa?! Tifa 'sesta di seno' era stata
rifiutata... per un uomo travestito?!
Sia io
che tutti gli altri scoppiammo a ridere come dei pazzi, mentre Cloud
divenne,
se possibile, ancora più rosso.
“Tornando
a noi…”
cambiò discorso Tifa,
voltandosi di spalle al biondo (non prima di aver lanciato la coda di
cavallo
sulle spalle a mo’ di vittoria) “…
Clairy, non avrai altri maestri migliori di noi per il tuo talento! Non
ti
troverai a tuo agio provando a raggiungere i tuoi amici…
sfrutta a pieno il tuo
dono e diventa unica!”
“Ovviamente
sei libera di accettare o meno la
nostra proposta…” mi
rassicurò Leon “… sappi però che, se
rifiuterai, cercheremo
in ogni modo di corteggiarti fino al giorno della battaglia!”
Sorrisi
compiaciuta alle parole dell’uomo castano… ero
colpita dalla fiducia che tutti
loro avevano riposto in me.
Dovevo
ammetterlo… tutti e
quattro avevano ragione! Non sarei mai riuscita a dare una mano ai miei
amici
se avessi continuato a inseguirli... li avrei soltanto intralciati!
Il
desiderio
di migliorare in
quello ciò mi piaceva tornò a bruciare nel mio
cuore…
“Mi
avete convinto! Vado a mettermi questi
vestiti e torno!” accettai alla fine, voltando loro
le spalle e correndo
verso il villaggio.
Mi sentivo
improvvisamente
meglio… era da anni che non mi sentivo tanto apprezzata! Finalmente sentivo di aver recuperato la mia
dignità!
Da
lontano riuscii a sentire un’ultima battuta di Leon verso
Cloud.
“Tu…
vestito da donna! Davvero? Per
quanto
tempo speravi di nasconderlo...”
“Dovevi
proprio essere carina se hanno scelto te al posto di Tifa ed
Aerith… avrei
tanto voluto vederti!” lo prese in giro
Yuffie.
“Aerith
riuscì anche a fare una foto di nascosto...”
rivelò Tifa agli altri,
ridendo "... e non vi dico in che
posizione l'abbiamo trovato quando siamo andate a salvarlo!"
“Gaush!
Chissà cosa ti avrebbe fatto quel Don Corneo…”
provò a immaginarsi
Pippo
...
riuscendo nell’impresa di far impallidire
l’ex-Soldier!
“Non
voglio nemmeno pensarci, Pippo… nemmeno per un secondo
voglio sapere quello
che… ORA BASTA! PENSIAMO A GLACIAL!”
***
GABOR
[Merlin's
Study - BEST OST IN THE WORLD]
Quando
io e Paperino fummo abbastanza lontani dal villaggio, ci fermammo di
fronte ad
una distesa d’acqua e ci sedemmo sulle sue rive.
Qui,
decisi di porgere il Manuale al papero che cominciò a
sfogliarlo velocemente. Ad
ogni nuova pagina, l’animale strabuzzava sempre di
più gli occhi.
“QUACK!
NELLE PRIME PAGINE CI SONO TUTTI GLI INCANTESIMI CHE CONOSCO!”
esclamò
Paperino sbalordito “CE
NE SARANNO ALMENO UN MIGLIAIO IN TUTTO IL
LIBRO!”
“Eh?!
Un migliaio?!” affermai io
sbigottito…
…
mille incantesimi?! Ed io
dovevo impararli tutti in un mese?!
“Tranquillo,
Gabor! Prova a leggere il primo incantesimo… è
spiegato molto bene con una
scrittura semplice e lineare… Gandalf ti ha dato il suo
manuale perché così
puoi apprendere meglio tutti gli incantesimi che vuoi!”
Paperino
mi porse di nuovo il manuale, e io seguì il suo consiglio,
leggendo quello che
si poteva considerare il primo capitolo.
IL RILASCIO
DELL’ANIMA
L’apprendimento
della prima magia
La
magia comprende
la branca della scienza che non può essere spiegata con il
ragionamento logico.
Essa
è
immaginazione, arte, creatività, amore… tutto
quello che non ha un suo
corrispettivo significato fisico può essere considerato
magia.
Prova a
pensare alla
musica. Fisicamente possiamo descriverla come un insieme di onde sonore
che
vengono tradotte dai timpani delle nostre orecchie… tuttavia
non possiamo
spiegarci come una certa canzone o melodia riesca ad attrarci
più di un’altra,
riuscendo a infonderci la sensazione desiderata dal cantautore.
In noi
esistono due
entità, una inclusa dentro l’altra: una di queste
è la Logica, che è il nostro
guscio esterno, che ci permette di prendere delle decisioni razionali;
l’altra
la chiamo Anima, che comprende tutto quello che non è fisica
o scienza, e si
trova all’interno della Logica.
Per un
essere umano
qualsiasi, esiste uno stato denominato Rilascio dell’Anima,
con il quale è
possibile far fuoriuscire totalmente l’Anima dallo scudo
della Logica. Che tu,
lettore, ci creda o no… senza quello stato, la magia non
potrebbe mai esistere.
Ti
sembrerà
strano
ciò che ti ho detto… sicuramente da piccolo avrai
imparato qualche piccolo
trucchetto, ma per andare avanti con l’apprendimento degli
incantesimi più
faticosi è necessario riuscire a raggiungere lo stato del
Rilascio dell’Anima
il più velocemente possibile.
Non
preoccuparti,
però… imparare a rilasciare la branca nascosta
del nostro essere non è affatto
difficile, anzi! Sarai stato già in grado di farlo almeno
una volta nella tua
vita… hai mai provato ed esaudito il desiderio di prendere
un foglio di carta e
disegnarci sopra senza pensare a un’immagine finale? Hai mai
abbracciato un
amico per consolarlo dalla sua tristezza, o viceversa? Hai mai sentito
il cuore
battere all’impazzata quando vedi qualcuno che ti piace, col
desiderio ardente
di voler riuscire a parlargli?
Ecco…
in quei
momenti, e in tanti altri, tu hai rilasciato l’Anima, senza
rendertene conto.
E’ sempre nella stessa maniera che tu avrai imparato a
conoscere ed apprezzare
la magia.
Ora che
sai tutto
questo, ti rivelerò i segreti per raggiungere sempre lo
stato di Rilascio
dell’Anima:
1.
CALMA: il primo trucco consiste
nel non
essere mai troppo agitati. Non agire mai con fretta durante lo
svolgimento di
un incantesimo, qualunque sia il contesto in cui ti trovi!
2.
LOGICA: ebbene sì,
anche l’altra
parte
del tuo io sarà coinvolta nella magia. In quali contesti?
Tutti, ma in
particolare nei combattimenti tra maghi o nelle situazioni di
emergenza. Essere
lucidi mentalmente va di pari passo con la calma, perché una
tua decisione
razionale potrebbe, nel migliore dei casi, anche salvarti la vita! Cio'
che dovrai imparare a fare è far fuoriuscire tutta l'aura
dell'Anima fuori dal tuo corpo. Come scoprirai presto, ciò
potrebbe permetterti anche di viaggiare in giro come un fantasma, fino
a un massimo di dieci chilometri di diametro sferico.
3.
CUORE: l’ultimo, e di
gran lunga il
più
importante, trucco è quello di saper amare. Punto. Tutto
qui, dirai… la verità
è che proprio a causa dell’amore che in tanti non
riescono a diventare dei
grandi maghi! Riuscire ad amare tutto ciò che ti circonda,
sapersi sacrificare
per il bene degli altri, è il principio base per il quale la
magia è nata!
Questo
è
ciò che io
penso sia la vera magia… un potere con il quale tutto
ciò che sembra
impossibile diventa possibile, una forza in grado di proteggere ogni
cosa, ogni
dove e ogni persona tu voglia.
Se non
hai ricevuto
questo manuale dalla mia mano… allora io sarò
sicuramente morto, o saranno
stati i miei discepoli a concederti quello che per me non è
un onore, ma un
grande piacere, ovvero quello di riuscire in tutto ciò che
desideri per il bene
degli altri. In questo caso ti consiglio apertamente di leggere
all’interno
della tua Anima per sentirti pronto ad apprendere l’arcana
arte magica.
Se
invece
sarò io stesso
a dartelo… allora le possibilità sono due: o sei
già in grado di raggiungere lo
stato di Rilascio dell’Anima (e perciò alla fine
di questo capitolo potrai già
apprendere qualcuno dei miei incantesimi), oppure sono stato costretto
ad
affidarmi a te per il destino di tutto l’Universo. A questo
punto posso
soltanto incoraggiarti a dare il massimo e a credere nelle tue
capacità, perché
sono molto geloso del mio libro e non lo lascio a qualcuno
così di sana pianta,
e se l’ho fatto è perché mi fido
ciecamente di te…
…
e
perché credo che
tu sia la nostra unica speranza!
Con la
speranza che
i tuoi sogni diventino realtà… ti auguro una
buona lettura!
Gandalf
il Grigio
Avevo
ancora la pelle d’oca dopo aver concluso la
lettura…
…
semplice… schietto… chiaro…
limpido come l’acqua…
…
era
bastato questo a farmi desiderare con tutto il cuore di avere tutte e
tre le
qualità necessarie per essere un mago di tutto rispetto.
“Quack!
Ora sappiamo perché Gandalf ti abbia dato il suo Manuale
degli Incantesimi…
puoi rilasciare la tua anima quando vuoi!”
“Cosa?!
No, Paperino! Io penso che…”
“Invece
sono convinto di sì!”
affermò con decisione il papero “Sai
usare sia la Calma che la Logica,
aiutandoci nella fuga dal carcere di Hollywood… e quack! Se tu non sei in grado di sacrificarti per
il bene delle
persone a cui vuoi bene, allora non esiste ancora nessuno degno di
leggere quel
libro!”
Rimasi
molto colpito dalle parole dell’amico di Kairi.
Lo
conoscevo solo da un giorno, ma mi era sembrato subito qualcuno su cui
si
poteva fare affidamento… e soprattutto mi aveva colpito dal
ardore!
“Paperino…
grazie… grazie di fidarti così tanto di me!”
“Gli
amici servono a questo, no?”
esclamò con grinta il papero “Quack!
Andiamo avanti con la lettura! Non
abbiamo molto tempo a disposizione!”
Capitolo 20 *** Capitolo 20: Il ritorno della Leggenda! La nascita dello Yilancar Super Sayan! ***
L'arrivo
su Neo Namecc di Gandalf e Gabor porta in serbo diverse notizie. La
più importante, certamente, riguarda la morte di Yen Sid e
Master Xehanort, i quali si sono sacrificati per sigillare Glacial
all'interno di una barriera. Quest'ultima, però,
verrà spezzata entro un mese esatto, e quando l'imperatore
verrà liberato, nessuno sarà più al
sicuro.
Riusciranno,
i nostri eroi, a diventare forti abbastanza da sconfiggere per sempre
Glacial?
Premesse
prima di continuare con la
lettura:
1)
EDIT 20-01-2020: In questo capitolo vi è un'altra
scena molto vicina al rating rosso, che io stesso ho modificato per far
si che diventi arancione.
2)
Sono sicuro che molte persone, a prescindere da ciò,
potrebbero scandalizzarsi leggendo questa scena... con questo secondo
avviso
voglio assolutamente e incondizionatamente dissociarmi dalle azioni
commesse
nella tale, e spero con tutto il cuore che anche voi facciate
altrettanto.
3)
Con quest'ultimo avviso, affermo
che io stesso ero molto indeciso se pubblicare o meno un capitolo
simile... nella seconda storia, però, questa scena
diventerà essenziale per il Character Design di un nuovo
personaggio, perciò ho scelto di inserirla (EDIT 20-01-2020:
modificata la scena per rientrare nel rating Arancione), e spero che
nessuno ci rimanga male perchè non
è mia intenzione far
soffrire una persona X per una fan fiction di manga e anime.
4)
Per correttezza, vi informo che
si tratta di una scena di stupro... chiunque si sentisse
offeso
da tale
scena può skippare il pezzo dalla prima alla seconda
immagine di transizione.
Detto ciò, e con
la speranza di non
essere mal giudicato per tutto questo, vi lascio alla lettura del
capitolo, con
un titolo che lascia già presagire un grande avvenimento per
la storia e la
trama!
Qui, di seguito, il
pulsante delle OST! :-)
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE
EARTHLY YILANCAR
Il
ritorno della Leggenda! La
nascita dello Yilancar Super Sayan!
Third
Person
Passarono più di tre
settimane dal giorno in cui su Namecc iniziarono i
preparativi per la sfida finale contro l’imperatore di
Kagaku. Come se l’erano
cavata i nostri amici?
Partiamo da
Flame. La giovane
pirata aveva passato ogni giorno ad affrontare Seras
Victoria… uscendo
sconfitta ogni volta!
La
vampira aveva delle capacità straordinarie, tali da ridurre
ad uno straccio la
figlia di Monkey D. Rufy. Tuttavia,
alla pirata, quelle battaglie erano servite per riuscire a sbloccare i
primi
due livelli dell’Haki, quello della Percezione e
dell’Armatura. Da quel
momento, le cose erano leggermente migliorate, ma la
superiorità di Seras era
disarmante…
…
Orochimaru non era niente al
confronto di quel demone dall’aspetto angelico.
Flame, purtroppo, non era ancora
riuscita a risvegliare di nuovo l’Ambizione
del Re
Conquistatore, ma i suoi due maestri erano abbastanza fiduciosi sul
fatto che
ci sarebbe riuscita nel poco tempo che le restava.
La
ragazza però, dentro di se, si sentiva una merda.Non era soddisfatta. Ora non
desiderava soltanto apprendere tutti e tre gli Haki, ma voleva
anche sconfiggere
quella vampira da quattro soldi.
Mai e
poi mai aveva conosciuto una persona così fastidiosa e
provocatoria. Seras
Victoria la prendeva in giro in tutti i modi, allo scopo di farla
infuriare a
morte, e sembrava proprio ci stesse riuscendo!
Ormai Flame
non riusciva a
rincuorarsi nemmeno coi complimenti di Zoro e Sanji. L’unico
sentimento che
sentiva nel suo cuore era l’umiliazione di vedere quella
puttana festeggiare ad
ogni sua vittoria, leccandosi il sangue rimasto sulle sue mani.
Quella
battaglia sarebbe, però, finita molto presto.
Per
quanto riguardava Junion, grazie ai consigli di Kurama, era riuscito a
siglare
un contratto con uno degli animali sacri, il rospo Gamakichi, che lo
aveva
tele-trasportato sul monte Myoboku.
Il ciclope
riuscì a sorprendere
tutti i suoi maestri, riuscendo ad apprendere
l’Arte Eremitica in meno di tre
giorni!
Quando
tornò dal monte Myoboku (il giovane non riuscì
mai a capire come fu possibile
tele-trasportarsi da Namecc a Kaguya, e soprattutto come mai non
riuscì mai a
trovare quel posto durante la ricerca dei cercoteri),
Alucard decise di cominciare col giovane l'addestramento sugli
Stati di Rilascio.
Le cose,
qui, cominciarono decisamente a complicarsi.La prima volta che i cercoteri
cercarono di donargli il loro chackra, lui aveva seriamente rischiato
di
perderne il controllo. Se non fosse stato per Alucard, a
quell’ora non sarebbe
più stato lui.
Il
ciclope continuò ad allenarsi e ad impegnarsi fino in fondo,
riuscendo a
controllare più della metà del potere demoniaco
in meno di due settimane.
Sarebbe riuscito a prendere il pieno controllo giusto prima della
battaglia
contro Glacial, ma Alucard era comunque molto soddisfatto di
lui…
…
e non era di
certo una cosa da tutti!
E la sua
ragazza Clairy?
Lei era
diventata un’Ufficiale dell’Esercito Rivoluzionario
capitanato del generale
Leon e dal suo vice-generale Cloud. Il suo plotone si occupava
dell’armeria,
ossia di ricaricare tutti i fucili-Materia durante la battaglia, oltre
che di
utilizzare i pochi cannoni a loro disposizione. L’enorme
intelligenza della
giovane quattrocchi venne sfruttata al meglio nella costruzione di
piccoli
ordigni paralizzanti, in grado di fulminare e bloccare i movimenti di
qualunque
essere vivente nel raggio di dieci metri.
Assieme
a lei era stata affiancata Yuffie, che si rivelò la
più agile e la più adatta nell’utilizzo
delle nuove bombe.
Clairy,
inoltre, si allenò, come
tutti gli altri soldati ed i suoi nuovi amici,
nell’apprendimento base del KI.
Fu Nail ad aiutarli, mostrando loro come fosse possibile sfruttare
anche la
propria energia interna per tecniche come quella del volo.
Leon e
Cloud, per quanto riguardava le tattiche militari, dovettero soltanto
limare
qualche imperfezione. I mille ex-soldati dell’impero
kagakuriano, infatti,
avevano già un’ottima base ed esperienza sulle
tattiche ed i movimenti bellici,
e le modifiche riguardavano semplicemente l’assenza dei
Yilancar, dei quali gli
unici sopravvissuti erano Dragon, Junion e Glacial.
L’esercito
venne suddiviso in Linea d’Assalto (capitanata proprio da
Leon e Cloud),
Specialisti nel Combattimento Ravvicinato (Tifa e Pippo erano adatti
sia per
l’attacco che per la difesa) e infine proprio
l’Armeria capitanata da Clairy e
Yuffie.
A una
settimana dall’inizio della battaglia, tutti i soldati erano
mentalmente e
fisicamente pronti per lo scontro contro il demone Glacial.
Che dire
invece di
Gabor? Assieme a Paperino, aveva incominciato l’addestramento
sugli incantesimi
del Manuale di Gandalf, e stava andando a gonfie vele… per
entrambi!
Anche
Paperino, infatti, aveva dimostrato di possedere tutte e tre le
qualità
richieste, ossia Calma, Logica e Cuore. Ormai i
due maghi avevano imparato più della metà degli
incantesimi all’interno del
libro (ossia quasi cinquecento) ed erano in grado perfino di usarli
senza il
minimo sforzo.
Per Glacial
sarebbe stata davvero
molto dura fronteggiare quelle che erano, in tutto e per tutto, due
mine
vaganti… se poi, ad essi, si aggiungeva anche Aerith, la
situazione diventava
pericolosa per l’imperatore di Kagaku!
Come se
la passavano invece i Maestri del Key-Blade? Per alcuni di loro, il
Risveglio del Key-Blade si stava dimostrando davvero più
complesso di
quanto immaginassero,
mentre gli altri erano ormai riusciti a raggiungere il massimo delle
loro
capacità.
L’allenamento
dei Custodi consisteva nel raggiungere il loro Mondo Interiore e
rivivere tutte
le loro vecchie esperienze, belle o brutte che fossero, ed accettare
ciò che il
destino aveva avuto in serbo per loro. Quelli
che erano rimasti ancora indietro erano Roxas, Naminè e
Kairi.Era
prevedibile. I tre erano
quelli che avevano sofferto di più nel corso di quei mesi,
la rossa in
particolare.
Tutti
coloro
che avevano superato
la prova non dettero alcun consiglio ai tre… primo,
perché non avrebbero saputo
spiegare loro cosa avessero provato… secondo,
perché sembravano essere rimasti
traumatizzati da ciò che era avvenuto nel loro Mondo
Interiore…
…
ma dovevano
sbrigarsi… mancava soltanto una settimana alla battaglia
contro Glacial!
Fra
tutti, però, la persona che più di tutti aveva
fatto passi da gigante era
senz’altro Dragon Oronar!
Durante i
primi due giorni di
addestramento, non solo l’ex-generale era riuscito ad
apprendere alla
perfezione l’utilizzo del KI grazie agli insegnamenti di C-17
e C-18, ma era
perfino riuscito a batterli in un combattimento alla massima potenza.
Quando i
due
androidi andarono
dal Governatore di Namecc, leggermente infastiditi, per riferirgli
quanto
accaduto, questo ci rimase letteralmente di sasso. Nessuno
al mondo era in grado di diventare così forte in
così poco tempo.
Cargoth
aveva deciso allora di prenderlo subito in custodia, ordinandogli di
svolgere
un enorme lavoro fisico per migliorare e tonificare al massimo la
muscolatura. Gli
cadde la mascella per terra quando vide Dragon mettersi un masso di una
tonnellata sulle spalle, come se fosse una piuma, e cominciando a
svolgere
serie e serie di esercizi ginnici diversi in maniera a dir poco
perfetta. Il
giorno dopo, Dragon Oronar era già pronto per imparare lo
stile di
combattimento Namecciano. Qual era la differenza tra il suo e il loro?
Molto
semplice. A differenza di un terrestre, un guerriero di
Namecc aveva una
resistenza e una stamina molto maggiori, e questo gli permetteva di
gestire
meglio
le energie. Su questo venne invitato a lavorare l’uomo della
Terra…
…
e lui non
disattese le aspettative!
Cargoth,
da giovane, ci aveva messo più di quindici anni per
apprendere tutti i
movimenti alla perfezione.
A Dragon
bastarono ancora tre giorni.
Ora il
namecciano capiva per
quale motivo Glacial avesse scelto di nominare il terrestre come
Generale
Supremo del suo esercito… un intelligenza fuori dal
comune… talento eccelso nel
combattimento… e, soprattutto, una crescita esponenziale
delle sue abilità!
Fu
Dragon a spiegargli il vero motivo di un così rapido
miglioramento. Era tutto
grazie al gene del Drago Nero, che gli aveva consentito di rompere
tutti i
limiti del suo corpo, rendendolo capace non solo di migliorarsi sempre
ma anche
di farlo a grande velocità. A causa
di quell’enorme miglioramento, Cargoth non riuscì
più a trovare altre scuse per
impedirgli l’iniezione del leggendario Yilar del Super Sayan.
Avvenne
tutto sette giorni dopo l’arrivo di Gabor sul pianeta Namecc.
Il generale aveva
categoricamente vietato a tutti di andare a far visita
all’ex-generale
Kagakuriano, ben sapendo l’atroce dolore che avrebbe provato
nell’iniettarsi
quella che, a tutti gli effetti, poteva definirsi una droga della quale
sarebbe
rimasto dipendente per il resto dei suoi giorni. Cargoth lo chiuse
all’interno
del suo alloggio, in una camera senza finestre o altri spifferi, per
non far
sentire a nessuno le probabili urla del terrestre.
Non
servì a nulla… tutti, nessuno
escluso, rabbrividirono e interruppero ciò che
facevano… l’urlo che trapassò i
loro timpani, sembrò quello di una preda appena catturata
alla quale venivano
strappati pezzi di carne mentre era ancora viva.
Quella
che più di tutti soffrì, di quella situazione, fu
ovviamente Kairi, che non
ebbe la forza di allenarsi quel giorno.
Troppa era
la paura di perdere
l’uomo di cui si era appena innamorata… troppo
l’orrore per far finta di nulla…
avevano atteso tutti quel giorno, decisamente preoccupati. Se Dragon
non fosse
stato in grado di sopravvivere, tutte le loro speranze sarebbero state
vane.
Non avevano udito alcun suono
per più di cinque ore, quando Cargoth uscì dalla
sua abitazione, leggermente
provato. Tutti si
avvicinarono a lui, in trepida attesa per ciò che avrebbe
detto il namecciano.
“Mio
Dio… non avevo mai visto una
trasformazione in Yilancar prima d’ora… ora
sembra stare meglio, perlomeno ha smesso di urlare… potrebbe
svegliarsi tra
qualche… KAIRI!”
La
ragazza aveva superato Cargoth ed era scappata dentro quella casa,
correndo
come una matta per raggiungere la stanza dove si trovava Dragon. Lo
aveva
trovato steso sul letto, senza coperte e maglietta, terribilmente
arrossato e
ricoperto di sudore. Respirava con l’affanno a causa della
febbre alta, e
ancora si potevano vedere dei tremolii lungo tutto il corpo, segno che
il
dolore aveva comunque scosso l’uomo.
“ENERGIGA!”
Kairi
aveva utilizzato quell’incantesimo istintivamente, ma fu
grazie a questo che
Dragon cominciò a recuperare il suo colorito e a guarire
dalla febbre e gli
spasmi.
Cinque
secondi dopo, il generale
terrestre non solo era tornato in forze… ma aveva anche
riaperto gli occhi!
La prima
cosa che vide fu la sua dolce metà che, commossa, gli
sorrideva colma di
felicità.
Dragon
Oronar ci era riuscito! Ora aveva dentro di se anche lo Yilar del Super
Sayan!
Pianeta
Neo Namecc: -7
giorni dalla
battaglia contro Glacial – Ore 20:00
Come
ogni sera, anche quel giorno tutti cenarono insieme all’aria
aperta, attorno ad
un maestoso falò che li riscaldava. Parlavano dei loro
progressi nei loro
allenamenti, dei loro propositi per i giorni che rimanevano e anche di
altro.
Tra i
Maestri del Key-Blade, quella sera, Roxas e Naminè
festeggiarono la buona
riuscita del loro allenamento. Anche i due Nessuno, infatti, erano
riusciti a
concludere il Risveglio del Key-Blade, e ricevettero le congratulazioni
piuttosto calorose dei loro compagni, Lea e Xion in particolare.
Anche
Junion e Clairy erano soddisfatti del loro lavoro, e insieme stavano
discutendo
di ciò che avevano imparato durante le ore di luce,
così come Gabor e Paperino,
i quali si stavano esercitando perfino in quel momento, mantenendo
l’acqua dei
loro bicchieri in levitazione sopra la testa.
Dragon,
dal giorno in cui si era risvegliato percepiva dei grandi cambiamenti
dentro di
se. Il primo
riguardava la sua struttura fisica. Riusciva a percepire la presenza di
nuovi
muscoli all’interno del suo corpo, oltre che una resistenza
ai limiti del
sovrumano. Il
secondo riguardava il suo forte desiderio di diventare sempre
più forte. Ogni
giorno, chiedeva sempre a qualcuno di affrontarlo in un combattimento.
A volte
Flame, altre Junion… una
volta affrontò perfino tutti i pirati di Cappello di Paglia,
uscendo vincitore
da quella lotta! Perfino i Maestri del Key-Blade provarono a combattere
contro
di lui, venendo facilmente sconfitti.
Tuttavia,
un giorno decise di osare troppo…
Aveva
chiesto ad Alucard e Seras
di combattere contro di lui al massimo della loro forza, senza
trattenersi…
…
ed aveva subito una dolorosa e
cocente sconfitta!
Era
uscito quasi a pezzi da quella battaglia. Kairi aveva urlato
contro i vampiri
per le condizioni in cui avevano ridotto
l’ex-generale…
…
fu grazie a questo, però, che
scoprì un altro cambiamento del suo corpo, il più
sbalorditivo…
…
il potere dello
Zenkai!
Dopo
essere arrivato ad un passo dalla morte, al recupero delle sue energie,
Dragon
aveva scoperto di essere diventato ancora più potente e
forte di prima. Decise
allora di sfruttare questo a suo vantaggio, sottoponendosi ad
allenamenti
sempre più duri e faticosi.
I
risultati si sarebbero visti molto presto.
L’ultimo
cambiamento che percepì in lui, infine, fu quello per il
cibo. Allenamenti
sovrumani richiedevano grandi perdite di stamina, fatto che lo spingeva
a mangiare
cinque volte più di prima.
Proprio
quella sera, Dragon Oronar era rimasto da solo di fronte al fuoco fino
a tardi,
seduto di fianco a Kairi, ed aveva finito educatamente di mangiare il
suo
ultimo (tra cinque) piatto di zuppa, notando lo sguardo perso nel
vuoto della sua amata.
“Ehi…
va tutto bene?”
“Più
o meno…”
ammise lei, tristemente “… tutti
i miei compagni sono riusciti a risvegliare il potere completo dei loro
Key-Blade… sono
felice per loro, ma io non ci sono ancora riuscita e questo mi fa star
male…”
“E’
assolutamente normale, Kairi”
provò a
spiegargli Dragon “Hai passato
più di tre
mesi all’interno di Hollywood e ne hai risentito nel corpo e
nella mente,
mentre i tuoi compagni in questo lasso di tempo erano sempre al pieno
delle
forze… solo adesso tu hai
recuperato la
tua freschezza muscolare, e man mano ritroverai anche quella nel tuo
cuore. Non ci
vorrà
molto prima che anche tu superi questa prova!”
La
ragazza annuì dando ragione al suo uomo. Non aveva
del tutto torto. Ciò
che lei aveva passato dentro quel campo di concentramento le aveva
impedito di
tenersi in forma per un allenamento del genere.
“Quello
che ti resta da fare è continuare a provarci…”
finì lui, cingendole
dolcemente le spalle e dando un bacio sulla guancia “… e, prima
della battaglia contro
Glacial, riuscirai a risvegliare il tuo Key-Blade!”
Kairi si
appoggiò sul suo petto, ormai insonnolita.
“Grazie,
Dragon…”
“E’ il
minimo che io possa fare per te…”
affermò l’uomo, prendendola
improvvisamente in braccio come se pesasse quanto una piuma “… andiamo
a letto, adesso…”
“D’accordo…
però…”
accettò lei, guardandolo improvvisamente rossa in viso
“… prima di
dormire… ecco…”
Dragon
intuì dove volesse andare a parare l’imbarazzata
ragazza, sfiorandole
dolcemente le labbra.
“…
tutto quello che desideri, piccola mia!”
I due si
baciarono con passione, ed entrarono all’interno della loro
piccola casetta,
costruita durante quelle tre settimane, chiudendosi la porta alle
spalle.
Nessuno
dei due poteva ancora immaginare quanto quella notte avrebbe segnato le
loro
vite per sempre…
…
e non solo le
loro, ma anche quelle dell’intero universo!
KAIRI
Ormai
doveva essere notte fonda. Io e Dragon eravamo sotto le coperte del
nostro letto,
stesi sul
fianco e senza veli. Lui si trovava alle mie spalle, ormai
addormentato, e mi cingeva la vita
con le
braccia, stringendosi delicatamente a me. Era dalla notte dentro la
navicella che io e lui non avevamo più fatto
l’amore, e dopo tutto quel tempo
speso ad allenarci per la battaglia contro Glacial, il mio corpo non
era più
riuscito a resistere all’astinenza.
Non avevo
più dubbi al riguardo.
Dragon era l’uomo della mia vita e l’amavo
troppo per rinunciare a
lui. Mi piaceva tutto di lui… tutto… perfino i
suoi difetti lo rendevano
perfetto così com’era.
A Dragon
non potevo nascondere nulla. Riusciva sempre a capire
cosa passasse per la
mia testa, e le sue parole riuscivano ogni volta a darmi conforto nei
momenti
di tristezza.
E
poi… mio Dio… a
letto eravamo insaziabili!
Tempo fa
mi sarei vergognata di pensare una cosa del genere, ma non potevo
negare di
aver provato un piacere immenso nei nostri due momenti di assoluta
intimità, un
desiderio che mi spingeva a
dare anima e corpo in quel rapporto, come mai mi sarei immaginata di
fare in
tutta la mia vita.
Ricordandomi
che il giorno dopo mi sarei dovuta svegliare presto per continuare
l’allenamento sul Risveglio del Key-Blade, decisi di chiudere
gli occhi, ormai
in preda al sonno…
…
e sentii uno strano rumore
provenire dalla stanza affianco alla nostra.
Per poco
non persi un battito. Mi strinsi a Dragon, cercando di captare ogni
suono o
possibile presenza indesiderata.
Passarono
diversi minuti, nei
quali non smettevo di tremare come una foglia. Nonostante ci
fosse Dragon con
me, avevo il timore sarebbe successo qualcosa di terribile. Però, da quel momento non
sentii più
nulla…
…
strano, pensai più tranquilla…
me lo sarò immaginato?
“Sono
dietro di te”
Sentii
il terrore invadermi tutto il corpo. Provai a urlare, ma mi resi conto
di
essere completamente paralizzata. Cercai disperata lo sguardo di
Dragon…
…
solo a quel punto mi resi conto
di non essere più tra le braccia del mio fidanzato, ma tra
quelle di uno
sconosciuto!
“E’
tutto inutile, mia giovane principessa… nessuno
può salvarti dentro al tuo
stesso incubo!” mi disse costui, con un
tono di voce che non mi promise nulla di buono.
Provai a muovermi o a fare qualsiasi
cosa per richiamare l'attenzione da parte di qualcuno, ma compresi
molto presto di essere stata incantata o, ancor peggio, drogata. Le
intenzioni di quel farabutto divennero esplicite quando percepii le sue
mani viaggiare lungo tutto il mio corpo, ancora senza alcun velo per
coprirmi.
Avrei tanto
voluto urlare o
liberarmi, ma ogni tentativo di resistergli fu inutile. Ero diventata
ufficialmente la bambola di piacere di uno sconosciuto, e quella
constatazione mi stava provocando un crescente senso di
nausea.
Cosa
era successo a Dragon? Cosa gli aveva fatto quel bastardo?
“Tranquilla…
il tuo uomo sta più che bene… ho tele-trasportato
lui e tutti i suoi amici in un'Illusione Parallela!”
continuò quel verme, cominciando ad essere più
veemente e carnale “Tutto
quello che accadrà qui non
uscirà allo scoperto… in questo modo noi due
potremo parlare senza essere
disturbati… e non solo…”
L’uomo
ci tolse tutte le coperte e mi costrinse, come un marionettista farebbe
con i suoi artefatti preferiti, a stendermi a pancia
all’insù, divaricandomi le gambe con
facilità, senza senza che io potessi opporgli alcuna
resistenza.
Riuscii
a vedere tutta la figura dello sconosciuto. Era un ragazzo di poco
più grande
di me, dai capelli lunghi, lisci e neri come la notte. Perfino le sue
iridi
erano talmente scure da farlo sembrare un vero e proprio essere oscuro.
Portava
una cicatrice vicino all’occhio sinistro, ciò che
restava di una ferita durante
uno scontro. Indossava un cappotto nero sopra a una camicia sbottonata
dello
stesso colore, che lasciava intravedere il suo petto scarno e
scheletrico.
“Non
ti dispiace se mi diverto un po’ con te, mentre ti parlo?”
mi disse lui, avvicinando il suo volto al mio e scendendo, con una
lentezza a dir poco macabra e perversa, lungo tutto il mio corpo
“Sarebbe
un peccato se non mi divertissi con la tua figura!”
Avrei tanto
voluto far qualcosa,
qualsiasi cosa, pur di impedirgli di fare ciò che fece, ma
fu tutto inutile.
Provai
ancora una volta sulla mia pelle l’esperienza di essere
umiliata e plagiata da qualcuno che non desideravo, il quale costrinse
il mio corpo a inarcarsi a causa degli spasmi istintivi del piacere
sessuale. Nel mio cuore e nella mia anima, tuttavia, provavo
nient'altro che disgusto e vergogna.
“A
proposito! Non mi sono
presentato!” esclamò lui, continuando a
giocare con me come se anche io ne stessi provando puro godimento
“Devi sapere che io
ti conosco da molto
tempo, principessa… e tu mi hai già conosciuto in
passato, ma in un’altra
forma. Il mio nome è
Diablo… ti viene in
mente nulla?”
Diablo?! Il
corvo di Malefica?! Era uno
scherzo?
“Guarda
che sguardo imbambolato… è perché sei
scioccata o perché stai godendo della
masturbazione? Ebbene sì… grazie a te e ai tuoi
amici, quella strega da quattro
soldi è morta, e la maledizione che mi ha lanciato si
è spezzata per sempre… ed
ora posso tornare a fare quello che ho sempre amato…”
Diablo
non accennò a fermarsi. Tutt’altro. I
suoi movimenti cominciarono a farsi sempre più
veementi, mentre con la sua bocca iniziò a leccare, mordere
e
succhiare
ogni centimetro di corpo che potesse raggiungere.
Ricordo perfettamente ogni momento di dolore che provai quando sentii i
suoi denti affondare
sulla mia pelle e sulla mia carne senza alcun briciolo di
pietà.
Ti prego. Fermati. Non posso andare oltre.
Qualcuno mi aiuti.
Questo
mi dicevo, nella mia testa. Ma nessuno sarebbe giunto ad aiutarmi, non
in quel momento. Ero certa che quel farabutto, oltre a imprigionare i
miei amici, li avesse anche costretti a combattere contro qualcuno o
qualcosa.
Non potevo fare altro che restare
paralizzata al capezzale di quel maniaco che, con mio grande orrore,
stava riuscendo a piegare facilmente il mio corpo al suo volere.
“…
sono rimasto prigioniero di quella megera per anni e
anni, e ho atteso a
lungo il momento in cui avrebbe ceduto per sempre il suo
scettro… che branco di idioti che
siete stati!Andarvene e
dimenticarvi di distruggere
l’unica arma in grado di dare potere a quella
donna… ma un momento… vedo che sei
già al limite…”
Non mi fu concesso nemmeno di
piangere. Nel momento in cui non fui più in grado di
trattenermi, l'istinto mi portò ad inarcare il mio corpo
donandomi una sensazione che, ormai, avevo imparato a memoria. Le mie
gambe ancora fremevano a causa dello sforzo fisico provato, mentre
Diablo mi ripulì con delizia e godimento. Solo a quel punto
riuscii a sentire qualche lacrima solcare le mie guance, prova di
quanta vergogna e umiliazione provassi in quel momento.
Non
credevo di poter rivivere un’esperienza come quella col
comandante Bear…
…
e di certo non me ne aspettavo
una così peggiore!
“…
ora
comincerai a capire come sia possibile che io sia dentro alla tua
testa…
semplicemente ho recuperato quello scettro, ereditando tutti i poteri
di quella
strega da quattro soldi!" affermò lui con sguardo
famelico, riportando il viso vicino al mio e guardandomi dritta negli
occhi, come un predatore che metteva in trappola l'indifesa preda
"Tuttavia… questo potrebbe non
essere sufficiente a
garantirmi la libertà! Malefica
non si è limitata a mettersi contro di voi, ma ha
cercato di allearsi con
quell’imperatore… quel demone
invincibile..."
Con
orrore, mi accorsi che Diablo si stava lentamente togliendo tutti i
suoi vestiti, restando nudo come me. Non c'era bisogno che lui mi
rivelasse le sue intenzioni. Il suo sguardo mi aveva trapassato da
parte a parte, facendomi comprendere quale sarebbe stato il prossimo
passaggio al quale sarei dovuta sottostare.
No. Non
quello… ti
prego…
... tutto ma
non
quello.
Non di nuovo.
Dovevo
liberarmi, in ogni modo. Qualcuno doveva aiutarmi, o quel bastardo di
Diablo mi avrebbe...
“Vuoi
sapere la verità, mia cara principessa?Glacial
si è impossessato dei Key-Blade di
Yen Sid e di Xehanort!"
Bastò quello.
Quella singola rivelazione fu
più che sufficiente per cancellare ogni mia
volontà di combattere. Se quello che aveva detto era vero, per noi e per
l'esercito non vi stava alcuna speranza. Glacial era diventato
invincibile.
Conscio di avermi abbattuto anche nello
spirito, Diablo decise di fare sul serio e cominciò
a entrare lentamente dentro di me, avviluppandomi tra le sue braccia e
assaporando ogni centimetro la mia pelle, usando lingua, labbra e
denti.
- Io
sarò ben lieto di aiutarvi - mi
comunicò mentalmente Diablo, mentre aveva cominciato a
muoversi con insistenza dentro di me - Non mi
conviene avere a che fare con
quell’essere, non ora che il mio potere è
così basso. Perciò, ti
farò una piccola rivelazione, affinchè voi
possiate sconfiggerlo una volta per tutte!Durante
queste tre settimane, ho viaggiato per tutto l’universo, alla
ricerca di altre notizie sul
leggendario
Super Sayan... ed ho
fatto un’incredibile
scoperta! -
No.
No. Stava incominciando a fare male, e il mio corpo era nuovamente
giunto al limite della sua sopportazione. Presto o tardi, Diablo mi
avrebbe nuovamente costretto alla resa totale.
Basta.
Che qualcuno lo fermasse.
Dragon...
... dove sei,
Dragon?!
- Dopo
la battaglia contro Freezer…
Son Goku non andò subito sulla Terra, ma
viaggiò su altri pianeti… ed in uno di
questi…HO
TROVATO… UN SUO GENE! -
Nessuno dei due fu più in
grado di resistere, e l'ennesimo spasmo del mio corpo mi costrinse a
riversare le mie vergogne all'esterno.Solo a lavoro ultimato, decise
di fuoriuscire da me, lasciandomi riversa e immobilizzata sopra il
letto.
Era un
incubo. Non poteva essere
altrimenti.
Era successo di nuovo. Mi avevano
stuprato un'altra volta senza che io potessi opporre resistenza. Mi
avevano umiliata di nuovo come donna e come persona, ed io non ero
stata in grado di liberarmi. Mi vergognavo di me stessa, più
di quando fui costretta da Bear. In quell'occasione, io avevo provato a
combattere inizialmente...
...
Diablo, invece, mi aveva tolto anche quell'opportunità.
Un altro, terrificante pensiero
viaggiò nella mia testa.
Quando avevo subito la violenza di
Bear, non avevo corso rischi per quanto riguardava la nostra genetica.
Con Diablo, tuttavia, le cose erano differenti.
Io e l'ex-alleato di Malefica eravamo
entrambi terrestri. Entrambi avevamo una genetica molto simile...
...
pertanto rischiavo di restare incinta di quel maniaco pezzo di merda!
Provare il desiderio di strappare ogni
centimetro di pelle dal corpo di qualcuno, spezzargli ogni osso,
schiacciargli il cuore a mani nude. Ora capivo cosa si provava a
desiderare la morte di qualcuno. Lo volevo morto. Io volevo uccidere
quel bastardo che aveva deciso di giocare con la mia vita.
Ad un
certo punto, però, cominciai a temere qualcosa di molto
peggio quando Diablo mi rigirò
dall’altra parte.
BASTA!
LURIDO MAIALE! NON TI SEI ANCORA SAZIATO DEL MIO
CORPO,
SCHIFOSO VERME?!
Un movimento della mano!
Per chiunque sarebbe sembrato strano
che io provassi gioia, in quel momento, ma quel semplice gesto mi fece
comprendere che l'incantesimo stava per essere spezzato, e lo stesso
comprese Diablo che, in pochi secondi, cominciò a temere per
la sua incolumità.
“Mi
sono stancato… non mi capita spesso… è
stato divertente!” provò a
ridacchiare
Diablo alle mie spalle “Peccato che
io
debba finire ora… il tuo caro fidanzatino sta per annullare
l’illusione in cui
l’ho imprigionato… spero soltanto che tu
sopravviva a tutto questo!”
Già, mi dissi nella testa.
Scappa, codardo! Fuggi, prima che io ti afferri per i capelli e ti cavi
gli occhi dalle orbite!
Non mi aveva abbattuto. Poteva anche
aver giocato con il mio corpo, ma ora sapevo che il mio cuore e la mia
anima erano riusciti a sopportare l'onta di quel gesto.
Qualcosa, però, mi fece
incrinare ogni certezza.
Spero
soltanto... che tu sopravviva a tutto questo?
“Fidati
di me, principessa… un giorno mi ringrazierai!”
CHE…
COSA VUOLE FARMI?! NO! DRAGON! AIUTO! LIBERAMI!
Sentii
un ago pungermi e penetrarmi il gluteo, ed una strana sostanza
insinuarsi
dentro il mio corpo.
Cosa mi
aveva fatto? Che mi aveva
iniettato quel…?
Solo in
quel momento la mia mente cominciò a capire…
Diablo
aveva trovato un altro gene… il DNA di Son Goku…
perciò…
…
no… oh no! Non
dirmi che…
“Mia
giovane fanciulla… ti avverto in
anticipo… quello che hai provato prima non sarà
nulla in confronto a tutto
questo!”
Così
come era apparso, Diablo sparì nel nulla…
…
e nello stesso
momento, il dolore più atroce e disumano
attraversò ogni centimetro del mio
corpo!
Mai…
mai avevo provato una
sofferenza simile… avrei preferito mille volte farmi
divorare viva da Bear,
strapparmi ogni osso del corpo da Malefica… mi sarei fatta
stuprare da Diablo
per il resto della mia vita…
…
piuttosto che farmi iniettare
uno Yilar dentro le mie vene!
***
DRAGON
Mi
svegliai di soprassalto, notando subito l’assenza di Kairi.
“Kairi?
Dove sei?”
Provai a
cercare la sua aura, come mi avevano insegnato Cargoth e gli androidi,
ma non
riuscivo a percepirla da nessuna parte, nemmeno nel
villaggio…
…
un momento! Perché sentivo che
tutti si trovavano al centro della piazza? Cosa stava succedendo?! Era
notte
fonda!
…
brutto segno!
Mi alzai
preoccupato dal letto, rivestendomi velocemente, poi uscii
fuori di corsa e
raggiunsi tutti coloro che si trovavano all’esterno.
“Cosa
sta succedendo? Perché siete tutti svegli?”
gridai a tutti quando
arrivai da loro.
“Dragon!”
mi si avvicinarono all’istante Junion, assieme a Clairy e
Flame “E’
stato Gabor a svegliarci tutti! Ci troviamo tutti in un'Illusione
Parallela!”
“Asp…
che cazzo hai detto?!”
“E’ la
verità!” affermò
agitata Clairy “Ogni
dispositivo elettronico è andato in
tilt e si sono fermati tutti nello stesso istante! E’
così da più di dieci
minuti!”
“Gabor
e Paperino hanno detto che ci
metteranno ancora cinque minuti per farci uscire da qui”
mi informò inoltre
Flame, che mi domandò con fare molto spiritoso “Kairi non era con te? Vi
hanno
sentito tutti mentre vi divertivate, lo sai?”
Due
volte avevo provato la sensazione di cadere nel vuoto, ovvero quando mi
dissero
che Cristal sarebbe morta e quando scoprii della morte di
tutta la mia famiglia.
Dovevo
avere uno sguardo davvero in preda alla paura, perché
contagiò anche i tre
ragazzi che avevo davanti.
Fu
però
Alucard che, accompagnato da Seras, mi dette conferma dei miei
timori…
“Lei è
nel mondo reale, mio padrone… da sola”
Sgranai
gli occhi al punto tale da farli quasi fuoriuscire dalle
orbite…
…
no… ti prego…
dimmi che non è vero… perché Kairi era
rimasta lì da sola? Chi ci aveva
intrappolati e separati da… no, merda! Perché
volevano lei?!
“No,
no, Dragon! Calmati…” Junion
si rese conto subito del mio panico “… potrebbe
stare assieme agli altri e…”
“Non
hai sentito Alucard, ciclopino? Kairi è nel mondo reale!
E’ inutile addolcire
la pillola adesso!” affermò
con decisione Seras “E
c’è anche qualcun altro affianco a lei…
le sta sussurrando
all’orecchio…”
“MERDA!”
Mi
precipitai dentro il mio rifugio, in preda alla disperazione, seguito a
ruota
da Junion e Clairy, mentre Flame era rimasta lì immobile,
fissando con sguardo
assassino la bionda vampira.
Raggiunsi
la camera da letto, ancora vuota. Provai a scostare le coperte, cercai
ogni
sorta di traccia, ma era come se Kairi non fosse stata mai
lì assieme a me…
…
come avevo fatto
a lasciarla in balia del nemico? Come era potuto accadere?! Come!?
“Dragon!
Calmati! CALMATI!” mi
bloccò il
ciclope, quando ormai avevo letteralmente buttato giù
un’intera parete a suon
di calci e pugni di frustrazione “Non la aiuteremo se ci facciamo prendere dal
panico! Clairy! Va da Gabor e Paperino e digli di sbrigarsi! La vita di
Kairi è
in pericolo!”
La sua
ragazza si allontanò immediatamente correndo fuori da casa,
mentre io, ormai
preso dallo sconforto, stavo cercando in tutti i modi di trattenere i
singhiozzi.
“Dragon!
Ascoltami! Tra non molto lei sarà di nuovo qui! Potrebbe
anche esserci il suo
rapitore, perciò prepariamoci ad affrontarlo!”
“Il
ragazzo ha ragione!”
Alucard
era entrato proprio in quel momento, e si era messo affianco a me,
cercando di
calmarmi.
“Non
vuole ucciderla… sembra
voglia soltanto parlarle ma non riesco a capire cosa le stia
dicendo. Non riesco nemmeno a capire se, in questi pochi minuti, lui le
abbia fatto qualcosa”
“Non
riesci a capire chi sia?”
provò a domandargli Junion preoccupato per la
sua amica.
“Non
posso vederlo, ma percepisco la sua
aura… ma non riesco a pensare a come sia possibile che...”
“Che
cosa, Alucard?”
Il
vampiro si mise una mano sulla fronte, come se avesse commesso qualcosa
di
stupido…
“Siamo
stati degli sciocchi… quel
corvo…
quello che la strega con le corna aveva come animale da
compagnia… in realtà
era un criminale da quattro
soldi, ed è tornato nella sua forma originale grazie allo
scettro che noi non
abbiamo voluto distruggere!”
“CHE
COSA?! KAIRI STA CON UN ALLEATO DI MALEFICA?!”
esclamò scioccato
Junion.
“Quello
che non riesco a capire… è perché non
l’abbia ancora uccisa… non prova
desiderio di vendetta verso di lei… che intenzioni ha
quell’uomo?”
A un
certo punto, però, tutti e tre riuscimmo a percepire un
cambiamento nell’aria
circostante.
“Se
n’è andato…”
ci disse Alucard con
sguardo piuttosto confuso “…
e lei è ancora lì… che le ha fatto? Ho
visto un gesto molto… strano!”
“Strano,
Alucard?”
domandò il ciclope
sospettoso.
Il
vampiro decise di mostrarci lo strano gesto che aveva compiuto Diablo
prima di
sparire.
“Lo
ha fatto su uno dei glutei della
giovane…”
Fece il
segno del tre con la mano destra, poi questa scattò verso il
basso, e infine il
pollice si avvicinava lentamente all’indice e al medio.
Junion
ci stava ancora pensando, ma a me quel gesto era fin troppo
familiare…
…
per mesi l’avevo visto fare
dagli infermieri su Cristal!
“Brutto
figlio di puttana… LE HA INIETTATO QUALCOSA!”
“Oh
no! Quanto manca ancora?!”
esclamò
agitato Junion ad Alucard.
“Mancano
dieci secondi...”
rispose noi il
vampiro uscendo dalla stanza “… vado ad avvertire tutti gli altri!”
Io e
Junion attendemmo lentamente lo scadere del tempo…
Dieci…
Nove…
Otto…
Ti prego! Fa
che
non le sia successo niente!
Sette…
Sei…
Cinque…
Quattro…
Non anche
tu,
Kairi… ti scongiuro… non puoi lasciarmi anche
tu…
Tre…
Due…
Uno…
Un breve
lampo illuminò i nostri occhi, riportandoci nel mondo reale.
Fu come
se non fosse successo nulla. La parete che avevo abbattuto in
precedenza era di
nuovo in piedi, e Kairi era distesa sul fianco, dentro al letto.
Quando
mi resi conto delle sue condizioni, mi vennero i brividi per l'orrore.
Chiunque fosse quel bastardo figlio di puttana, l'aveva stuprata senza
alcuna pietà.Provai ad
avvicinarmi a lei,
lentamente. Si vedeva da un miglio che qualcosa non andava nel verso
giusto…
era troppo pallida e non riuscivo a sentire la sua aura…
…
provai a toccarla… era talmente
fredda che la mia mano sembrò bruciare… mi resi
conto che non stava affatto
respirando…
“Oh
no… no… no… Kairi no…”
Provai a
scuoterla, ma il suo
corpo era come di pietra. Il mio cervello mi diceva Rigor Mortis
istantaneo, ma
il mio cuore non si era ancora arreso. Tentai di sentirle il battito,
poggiando il mio orecchio sul suo petto, mentre le mie dita premettero
lungo il
suo polso.
Rimasi
in quella posizione per non so quanto tempo, mentre ormai non riuscivo
più a
smettere di lamentarmi e piangere come un bambino…
…
niente… nemmeno un suono
raggiunse il mio timpano…
“… non
è giusto… perché proprio
lei… perché… mi dispiace, piccola
mia… è tutta colpa
mia… è solo colpa mia…”
Junion
era di fianco a me e cercava di consolarmi. Anche lui, però,
era disperato come
me, troppo scioccati e addolorati per quello che stavamo appena vedendo.
Era
accaduto
veramente…
l’eventualità peggiore…
l’unico appiglio alla mia orribile vita si era
staccato…
…
Kairi era morta.
FLAME
Vidi
Dragon correre disperato verso casa sua, seguito da Clairy e Junion,
mentre
Alucard e Seras erano rimasti a godersi tutta la scena.
Un
minuto dopo, Clairy uscì fuori e corse verso Gabor e
Paperino, spiegando loro
la situazione. Era calato un silenzio agghiacciante in tutta la piazza,
prima
che i due maghi aumentassero il loro potere magico al massimo delle
loro energie,
determinati a salvare Kairi.
“Vado
a tranquillizzare il nostro padrone…”
disse il vampiro alla sua compagna “… tu rimani qui e vedi di non combinare
guai
come al solito…”
“Come
al solito?! Io sono una brava ragazza,
Maestro!” esclamò lei offesa, Con una
faccia buffa e poco adatta alla
situazione…
…
basta! Quella fu
la goccia che aveva fatto traboccare il vaso!
Non
appena il suo maestro entrò dentro la casa di Dragon e
Kairi, lei si voltò
verso di me.
“Speriamo
di farcela in tempo… non voglio
che
il padrone sof…”
PAFF!
Lurida
puttana!
Come si era permessa di sorridere in quella situazione così
brutta per una
nostra amica?!
“Gaush!
Flame! Che fai?”
“Non
è il momento adatto per litigare!”
esclamò Aqua sbalordita negativamente dal mio gesto.
Ma a me
non fregava un accidenti…
“Primo…
Junion stava cercando di tranquillizzare il tuo padrone, ma tu te ne
sei
letteralmente sbattuta… era davvero necessario descrivergli
ogni dettaglio di
cosa stesse succedendo a Kairi?! Ora lui è in preda al
panico! E secondo… come
ti permetti di sorridere in quel modo mentre una nostra amica sta
rischiando di
essere picchiata, stuprata o addirittura uccisa?! Kairi… la
ragazza di Dragon…
IL TUO PADRONE… NON TI FAI SCHIFO A FARE QUEI SORRISETTI DA
DECEREBRATA,
SCHIFOSA FIGLIA DI TROIA?!”
“FLAME!”
mi urlò
contro Zoro incazzato
nero…
…
ma non intendevo
affatto fermarmi… quella pezzente meritava una lezione!
La vidi
accarezzarsi la guancia colpita dal mio schiaffo, sorpresa, ma il suo
sguardo
era rimasto sempre quello dell’ingenua.
“Adesso
te la faccio io la domanda!”
esclamò Seras allegramente “A differenza tua, io so di non poter fare
niente. Nemmeno il mio Maestro è riuscito a tornare nel
mondo reale, perciò
aspetterò che i nostri maghi abbattano questa
dimensione… ma visto che hai
tanta fretta… perché non provi a fare qualcosa
per aiutare la tua amica, oltre
che piagnucolare e schiaffeggiare una che può darti una
lezione quando e come
vuole?”
Agii
d’istinto. Il mio pugno venne tranquillamente parato dalla
mano della vampira,
che per tutta risposta mi fece una linguaccia.
“Vedi?
Parli solo per invidia, e questo la
dice lunga sulla tua intelligenza in confronto alla mia! E io sarei
decerebrata?”
“B…
bastarda!” esclamai io furibonda,
cercando di liberarmi dalla sua presa
d’acciaio.
“E
poi… credevate che io e Alucard mentissimo al nostro padrone
sulla donna che
ama di più al mondo? Lasciamo che Dragon pensi che Kairi
stia bene… facciamo
così! Glielo spiegherai tu, dopo, perchè la tua
amica
è stata stuprata da uno sconosciuto!”
Alla
vampira bastò un solo calcio per farmi volare
dall’altra parte del piazzale,
facendomi rotolare pesantemente a terra.
“E
ultimo… io rido e ‘faccio la scema’
quando, dove… e soprattutto… con chi
voglio!” concluse alla fine, abbassando
una palpebra con il dito e
ripetendo il gesto della linguaccia, come se stesse rispondendo a un
piccolo
bambino dispettoso…
…
era inutile… lei
non ci sarebbe mai arrivata con le buone… allora
l’avrei fatta ragionare con le
cattive!
“Mi
fai pietà…”
Quella
frase uscì senza freno dalla mia bocca, dato che non
riuscivo più a
controllarmi, e sembrò avere effetto, perché la
vidi bloccarsi all’improvviso.
Il suo sguardo ora sembrava più incerto e dubbioso.
“Come
hai detto?”
“Ho
detto… che mi fai pietà!”
le urlai
alzandomi lentamente in piedi “Credi
di
essere una semidea, al di sopra di tutto e tutti… ma la
verità… è che, sia tu,
sia il tuo amico Alucard siete soltanto due mostri! Non avete nemmeno
un
briciolo di cuore o di agitazione... se l’unica cosa che sai
fare è guardare
chi ti sta intorno con quegli occhioni da pesce lessa…
ALLORA SI’! TU E IL TUO
MAESTRO DI MERDA MI FATE SOLTANTO VOMITARE! SIETE PERFINO PEGGIO DEI
KAGAKURIANI! NON DOVEVATE NEMMENO ESISTERE!”
Zoro e
Sanji si piazzarono davanti a tutte e due, cercando di calmarci.
“Adesso
basta, Flame! Stavolta ci hai deluso! Questo non è il
momento per litig… OUCH!”
Cosa era
successo?
Seras
aveva messo al tappeto il cuoco con un colpo dietro la nuca, facendogli
perdere
i sensi.
“Cos…
Sanji… AUCH!”
Anche
Zoro si distrasse quel tanto che bastava per farsi mettere al tappeto
da me. Entrambe
ci portammo l’una davanti all’altra. Questa volta
le mie parole sembravano aver
colto nel segno, perché lo sguardo da ingenua era cambiato
in quello di una
folle e feroce predatrice.
“Insultami
per tutto il tempo che vuoi…MA
NON AZZARDARTI MAI PIU’ A INSULTARE IL MIO MAESTRO
ALUCARD… O GIURO CHE TI
FACCIO FUORI PER DAVVERO!”
“Provaci
se ci riesci…”
Un’intensa
energia si sprigionò dal mio corpo, avvolgendo ogni persona
che mi stesse
attorno…
…
e in molti cominciarono
lentamente a svenire e crollare per terra!
Persino
Seras si era resa conto del mio cambiamento, perché aveva
abbassato lo sguardo
verso il suo braccio, ed aveva la pelle d’oca.
L’Ambizione
del Re
Conquistatore… ero riuscita a riattivarlo!
“Questo
non ti salverà, stronza!”
La
vampira provò a sferrarmi un pugno, ma riuscii a evitarla
facilmente con l’Haki
della percezione, e al suo secondo gancio io rafforzai il mio braccio
con l’Armatura
per difendermi.
Il tutto con
l’Haki
del Re Conquistatore ancora attivo!
“Hai
giurato di voler farmi fuori vero?”
Seras
fece qualche balzo all’indietro, mentre io attivai il Gear
Second. Non l’avevo
mai mostrato durante i miei combattimenti contro di lei, per questo mi
guardò
con molto sospetto.
“… a
proposito… su chi vorresti giurare? Sui tuoi
genitori… sul tuo maestro… o su un
figlio, magari?”
Ci ero
riuscita… mi aveva osservato scioccata e tremante, prima di
gettarsi di nuovo
all’attacco e spalancare le sue braccia…
…
avevo visto fare
lo stesso movimento da un enorme leopardo, durante uno dei miei viaggi
con la
mia ciurma… Seras voleva seriamente acchiapparmi e uccidermi
stritolando le mie
ossa!
Povera
illusa… con l’Haki in piena funzione e il Gear
Second attivo, riuscivo a
leggere facilmente ogni movimento che avrebbe fatto…
…
e avrei reagito
di conseguenza!
“SEI
MORTA, BRUTTA FIGLIA DI PUTT… COS…?!”
Doveva
esserci rimasta davvero male quando si accorse di aver abbracciato
l’aria…
…
vidi il suo
sguardo carico di sorpresa quando si accorse che io mi trovavo sopra di
lei,
con un Gum Gum Pistol, già pronta a colpirla con tutte le
mie forze!
“Mia
madre… NON SI TOCCA!”
PUNCH!
Fu
un’autentica soddisfazione sentire il mio pugno sfondargli
letteralmente il
cranio e spaccare il terreno circostante, provocando un vero e proprio
polverone…
…
quando questo si diradò, il mio
braccio era tornato nella sua forma, e della sua testa di Seras non era
rimasta
che una poltiglia…
…
disattivai tutti
gli Haki. Ero a conoscenza della rigenerazione di lei e Alucard, ma
sentivo
dentro di me che combattere non era più
necessario…
Ero
riuscita a battere Seras in combattimento e a darle una
lezione… ora potevo
soltanto pensare a Kairi!
“Paperino!
Gabor! Quanto vi manca per la barriera?”
Tutti
coloro che non erano svenuti per l’Haki, erano sul punto di
farlo a causa dello
shock… non credo sapessero
dell’immortalità di un vampiro!
“Lei
si riprenderà! Può
rigenerarsi!”
affermai io, scocciata “Ma ci
penserà due
volte prima di fare la scema in una situazione del genere! Rispondete
alla mia
domanda!”
“Trenta
secondi!” affermò il papero
ancora abbastanza sconvolto.
Perfetto…
speravo soltanto che Kairi stesse ancora bene.
Zoro e
Sanji si risvegliarono lentamente, e rimasero senza parole quando
videro il
corpo riverso di Seras sul terreno.
“Flame…
che hai fatto…?!”
esclamò basito Sanji.
“E’
immortale! Tornerà come nuova tra qualche secondo!”
insistetti io
spazientita.
Tutt’un
tratto, però, qualcuno si materializzò davanti a
me e i due compagni di mio
padre…
…
era Alucard in persona! E mi
osservava incazzato nero!
Merda…
ed
ora?
“Stupida
pirata da quattro soldi! Vuoi farti ammazzare?!”
“Se
l’è cercata!”
affermai io incavolata nera “Non
deve permettersi di…”
“Non
mi interessa il perché! Siamo in un
mare
di guai adesso… e nel momento meno
opportuno!”
Fu a quel
punto, però, che percepii qualcosa di diverso
nell’aria…
…
un breve lampo di
luce che accecò i miei occhi per un istante…
“CI
SIAMO RIUSCITI! SIAMO FUORI DALLA
BARRIERA!” esultò Gabor battendo il
cinque con Paperino.
“NO!”
affermò invece
Alucard livido di
rabbia “Tutti
voi, adesso, ve ne andrete da qui, prima che la mia allieva perda
il controllo e vi ammazzi tutti!”
Tutti
rimanemmo senza parole quando ascoltammo le parole di panico del
signore dei
vampiri, che spazientito cominciò a urlare.
“PREFERITE
DIVENTARE LA CENA DI SERAS!? NON APPENA TORNERA’ VIVA, SI
SCAGLIERA’ CONTRO
TUTTI VOI! FUGGITE FINCHE’ SIETE IN TEMPO!”
Solo
allora in molti si accinsero a seguire il suo consiglio. Per fortuna,
tutti
coloro che erano svenuti si erano rimessi subito in piedi,
perciò nessuno
sarebbe rimasto lì per diventare una vittima innocente.
Gli
unici che rimasero lì furono Gabor e Paperino, Cargoth e
Nail, C-17 e C-18,
Clairy, Pippo e tutti gli amici di Kairi, io, Zoro, Sanji e Alucard.
“Che
sta succedendo?”
provò a chiedere
Aqua al vampiro, che le rispose furibondo.
“Quella
ragazzina di gomma ha fatto perdere le staffe alla mia
draculina… Seras sta per
rimuovere ogni Stato di Rilascio! Seras è la mia diretta
discendente e ha un
potenziale molto più elevato del mio! Nemmeno io potrei far
nulla se lei
perdesse completamente il controllo del suo potere!”
“Cazzo!
Può diventare ancora
più forte di
così!?” affermò Zoro in preda
all’agitazione…
…
se lui e Sanji erano andati in
difficoltà contro di lei al minimo della sua
potenza… cosa poteva fare quella
succhia sangue al pieno della sua crudeltà?!
Io
pensavo sarebbe bastato quel pugno a far calmare i bollenti spiriti
omicidi di
Seras, e invece avevo abbattuto l’ultima barriera
della sua ragione…
…
stavo cominciando a rimpiangere
lo sguardo ingenuo della vampira…
Attivai
immediatamente l’Haki del Re Conquistatore ed il Gear Second,
sicura che Seras
si sarebbe scagliata per prima contro di me…
…
se
erano altri pugni che voleva, allora…
…
fu
solo in quell’istante che mi resi conto di essermi
dimenticata di qualcosa… o
meglio… che mi stavo dimenticando di qualcuno…
…
e fu
una sensazione orribile…
“Kairi…
MERDA! KAIRI!”
Non me ne
fregava più nulla di
Seras e dei suoi complessi mentali! Dovevo raggiungere la mia
amica… e subito!
Scavalcai
tutti, anche il corpo della vampira, provando a raggiungere la casa
dove si
trovava Kairi…
…
e, in quel momento, Junion uscì
fuori dalla dimora, in preda ai singhiozzi…
…
si vedeva da un miglio che
fosse successo qualcosa di terribile… qualcosa che
riguardava lei…
... io,
però, non volevo
crederci… volevo sentirlo dalla sua bocca.
“Junion…
perché piangi? Cosa è successo?”
Anche
tutti gli altri si accorsero della sua presenza, e dalle sue lacrime
cominciarono
a capire che era accaduto qualcosa…
“Junion…”
esclamò all’improvviso Clairy,
intuendo tutto “… non
dirmi che…”
“Kairi…
la sua aura non c’è…”
capirono C-17 e C-18, con quest’ultima che si
mise una mano davanti alla bocca, orripilata.
Nail
cercò di percepire le aure all’interno di quella
casa. Come avevano detto gli
androidi, vi era soltanto quella di Dragon.
Il
namecciano rimase letteralmente scioccato.
Ora era
tutto più chiaro…
“Lei
è morta…”
Tutti,
nessuno escluso, si voltarono verso Cargoth, sbigottiti, mentre io fui
l’unica
a vedere il piccolo cenno d’assenso di Junion, che si
inginocchiò e scoppiò
disperatamente a piangere.
Il
namecciano e Clairy si mossero all’unisono, con il primo che
sorpassò Junion ed
entrò in casa per raggiungere Dragon, mentre la mia amica si
avvicinò a Junion
e lo abbracciò distrutta e afflitta dal dolore. Sentivo i
lamenti di shock di
tutti i nostri nuovi amici, che erano letteralmente disperati dalla
morte
improvvisa di Kairi.
Solo io
ero rimasta immobile, completamente pietrificata…
…
mi ero messa a
litigare con Seras per colpa della mia frustrazione… invece
di aiutare la mia
migliore amica cercando una soluzione alternativa!
***
- … ma
visto che hai tanta fretta… perché non provi a
fare qualcosa per aiutare la tua
amica, oltre che piagnucolare e schiaffeggiare una che può
darti una lezione
quando e come vuole? -
- …
credevate che io e Alucard mentissimo al nostro padrone sulla donna che
ama di
più al mondo? Lasciamo che Dragon pensi che Kairi stia
bene… facciamo così!
Glielo spiegherai tu dopo come mai la tua amica è nelle mani
di un bastardo!
-
***
Mi
inginocchiai per terra. Mi mancava l’aria, non riuscivo
più a respirare… volevo
scoppiare a piangere, ma non ci riuscivo… il dolore mi stava
straziando, ma non
riuscivo a esprimerlo…
***
- Credi
di essere una semidea, al di sopra di tutto e tutti… ma la
verità… è che, sia
tu, sia il tuo amico Alucard siete soltanto due mostri! Non avete
nemmeno un
briciolo di cuore o di agitazione... se l’unica cosa che sai
fare è guardare
chi ti sta intorno con quegli occhioni da pesce lessa…
ALLORA SI’! TU E IL TUO
MAESTRO DI MERDA MI FATE SOLTANTO VOMITARE! SIETE PERFINO PEGGIO DEI
KAGAKURIANI! NON DOVEVATE NEMMENO ESISTERE! -
***
Quelle
erano le mie parole…
…
ero stata io a dirle… mentre
Kairi aveva bisogno del nostro aiuto… mentre
Kairi…
***
- … a
proposito… su chi vorresti giurare? Sui tuoi
genitori… sul tuo maestro… o su un
figlio, magari? -
***
…
mentre Kairi moriva… io stavo
pronunciando quelle parole orribili…
Nessuno
si era ancora reso conto del ritorno in vita di Seras, la quale aveva
rigenerato del tutto il suo cranio… mi
voltai sconfitta verso di lei, ma compresi che aveva perso del tutto il
controllo…
…
forse era meglio così… volevo
soltanto morire!
“Non
avresti dovuto… non avresti dovuto parlare di
quello… NON ME NE FOTTE PIU’ UN
CAZZO SE SEI AMICA DI DRAGON! TU SEI UNA DONNA MORTA, LURIDA PUTTANA!”
Chiusi
gli occhi, ormai priva di ogni voglia di vivere, mentre Seras Victoria
si gettò
verso di me con le mascelle divaricate, pronta a strapparmi da
quell’inferno di
vita che avevo vissuto…
DRAGON
Sentii
dei passi poco fuori dalla stanza. Li riconobbi come quelli di Cargoth,
ed il
mio udito non mi tradì. Il namecciano entrò
dentro la nostra camera. Ero seduto
sul letto, con Kairi che sembrava stesse dormendo tra le mie braccia.
Continuavo ad accarezzarle i capelli, mentre il mio amico si sedeva
accanto a
me e mi cingeva le spalle con un braccio.
Avevo
perso sia la voce che le lacrime. Ormai fissavo quello che ormai era un
guscio
vuoto e senza vita, ma non me ne rendevo ancora conto. Per me, lei
rimaneva
sempre la ragazza che aveva illuminato il mio cuore immerso
nell’oscurità più
profonda. Kairi era colei che era riuscita a dare un senso a tutto il
dolore
che avevo provato dopo la morte di Cristal.
Lei era
tutta la mia vita… la mia
speranza di vita… il mio sole…
…
lei era Kairi… ed ora non c’era
più…
…
era morta… morta… morta…
“Mi
dispiace davvero tanto, Dragon… non posso credere che sia
successo un
avvenimento così orribile… lei non meritava di
fare una fine del genere…”
Quelle
parole non riuscirono ad affievolire il dolore…
…
non mi sapevano di nulla, erano
prive di significato…
…
certo che lei non
meritava di morire… nessuno meriterebbe di morire per mano
altrui… io non
riuscivo a perdonarmi per tutti coloro che avevo ucciso, buoni o
cattivi… come
potevo perdonare colui che aveva ucciso l’amore della mia
vita? Come potevo
perdonare Diablo per ciò che aveva fatto a Kairi?
- Io non
amerò nessun altro oltre te,
Cristal! -
***
Quelle
immagini riaffiorarono nella mia mente come un uragano…
…
ora ero davanti ad un letto di
ospedale, sul quale vi era stesa Cristal, che mi osservava con un
sorriso così
dolce da lasciarmi senza fiato.
“Ti
prometto che non amerò nessun altro come ho amato te, amore
mio…” le
avevo detto quel giorno, mentre la imboccavo per farla mangiare
“…
tu
sei l’unica in grado di rendere la mia vita unica e
speciale…”
“No,
Dragon…”
Quell’esclamazione
mi aveva lasciato senza parole. Avevo osservato incredulo quella che,
un tempo,
era mia moglie mentre mi negava con tranquillità il mio
amore per lei.
“… tu
non manterrai la promessa… non lo farai! Sono io che non te
lo permetto! Tu non
mi hai mai amato per davvero… eri attratto da me…
hai provato un affetto
incondizionato nei miei confronti… un affetto tale da
spingerti a rimanere
affianco a me nonostante io stia per morire… ma la
verità è che tu non sai
ancora cosa sia il Vero Amore…”
“Cristal…
cosa dici? Non ti avrei mai
sposato
se…”
“Sono
felice che tu mi abbia voluto bene sino alla fine… sono
fiera di aver
incontrato un ragazzo come te che è riuscito a rendere un
maschiaccio come me…
una vera e propria principessa… ti amo e ti amerò
sempre, Dragon Oronar… ma io
voglio che tu trovi il tuo Vero Amore… quella persona che
riuscirà ad accettare
anche i difetti che tu odi tanto… quella donna che
riuscirà a farti amare tutto
ciò che sei…”
“Cristal…
ora basta, ti prego…”
“Sto
per morire, Dragon!” mi
aveva affermato
in faccia, arrabbiata “Succederà,
che ci piaccia o meno! Ormai ho
dato tutte le mie volontà all’avvocato di
famiglia… ho già parlato per l’ultima
volta con i miei genitori… mi manca soltanto la tua
parola… promettimi che
troverai un’altra donna… lasciami morire e
promettimi di continuare la tua
vita, di non soffrire per tutta la vita a causa mia… ti
prego, promettimelo
Dragon… perché non voglio morire sapendo che mio
marito non riuscirà più a
vivere per causa mia!”
Ero
rimasto letteralmente sconvolto vedendo il viso di Cristal rigarsi di
lacrime…
lacrime talmente amare e cariche di dolore da sopportare…
“Io…
d’accordo, Cristal… ci
proverò…”
Lei mi
abbracciò all’istante, in preda alla disperazione,
e io non riuscii più a
trattenermi. Per molto tempo non si era aperta così tanto
con me… la paura
della morte l’aveva completamente indebolita e
terrorizzata…
Rimanemmo
così per molti minuti, prima che lei si staccasse da me,
asciugandosi le
lacrime.
“Grazie,
Dragon… scusa se ti ho detto parole così
pesanti… so che mi hai davvero voluto bene… ma il
tuo Vero Amore è da un'altra parte e ti aspetta per
illuminare completamente il
tuo cuore, e io non posso farlo più…
ora… posso veramente… lasciarti…
an…”
Sbiancai
quando la vidi lasciarsi andare sul letto, con il sangue che ormai
sgorgava
senza freno dalla sua bocca…
…
ero rimasto lì, fermo, senza
riuscire a far nulla… erano entrati decine di medici ed
infermieri, che si
erano accorti dell’accaduto.
“Signor
Oronar… la lasci andare, ci
penseremo noi!”
***
“Dragon…
lasciala andare… lascia Kairi dentro il letto…
chiamerò i suoi amici e le
daremo una degna sepoltura…”
***
“Signor
Oronar! Lasci la paziente!”
“E’
inutile…
c’è troppo sangue… sta
morendo…”
***
“Dragon…
non puoi più far nulla, adesso… non è
stata colpa tua…”
Non
riuscivo a lasciarla andare. Non volevo lasciarla andare…
***
Cristal
aveva ragione. Io non l’avevo mai amata per davvero. Le avevo
dato parte del
mio cuore, ma non era mai stata lei il mio Vero Amore…
…
Kairi… Kairi è il
mio Vero Amore!
Era Kairi
colei che
mi aveva fatto davvero salvato dalla mia
oscurità… era lei la persona che
Cristal mi aveva chiesto di cercare… colei che avevo
promesso di amare per
tutta la mia vita…
Ed ora non
c’era più…
Kairi era
morta…
…
morta…
…
morta…
…
morta…
…
morta…
…
morta…
***
“Ora
del decesso… 21:06… ci dispiace, signor
Oronar… sua moglie è…”
***
…
morta…
…
morta…
…
morta…
…
morta…
…
morta…
…
MORTA!
CARGOTH
Provai a
parlare con Dragon un’ultima volta, prima di saltare in aria
per lo spavento a
causa dello scoppio delle finestre.
“Cosa
diavolo…”
Su tutti
i muri cominciarono a formarsi delle minuscole e invisibili crepe,
talmente
tante da far sembrare quella casa un semplice castello di carta.
Le
coperte del letto cominciarono a levitare, come se possedessero vita
propria,
svolazzando lentamente sopra le nostre teste. Un
immenso calore circondò tutto il mio corpo, togliendomi il
fiato. Nonostante
ciò, avevo letteralmente la pelle d’oca quando mi
voltai sbalordito verso
Dragon.
Era
irriconoscibile… ogni
capillare della sua fronte sembrava stesse sul punto di esplodere,
mentre ogni
nervo del suo collo era teso al massimo. I suoi occhi erano
completamente
sbarrati, ma le sue iridi erano letteralmente sparite. Digrignava i
suoi denti,
cercando di trattenere tutto il calore che il suo KI stava
emanando.
Mollai
all’istante la spalla del mio amico e caddi dal letto per
l’incredulità e lo
sgomento.
Se
qualcuno mi avesse chiesto cosa avessi visto quel giorno, io gli avrei
risposto
con una sola parola.
FURIA
Era questo
ciò che vedevo in Dragon, la furia fatta persona. Lo vedevo
mentre cercava di
trattenersi dall’esplodere, con la testa che si inclinava
all’indietro
impulsivamente…
…
ma ormai era questione di
attimi…
…
esplose.
L’urlo
di rabbia di Dragon fu tale da costringermi a tapparmi le orecchie e
chiudere
gli occhi terrorizzato.
Rimasi in
quella posizione per più di mezzo minuto, prima di decidermi
a prendere
coraggio e riaprire gli occhi.
Non mi
sarei mai dimenticato ciò che vidi.
L’intera
struttura era esplosa
attorno a noi… no… si era letteralmente
polverizzata…
Tutti
coloro che erano rimasti al villaggio erano a bocca aperta, increduli e
scioccati davanti a quella scena…
…
perfino Seras, che sarebbe
dovuta essere senza controllo, era rimasta paralizzata per la
paura…
…
tuttavia, però, fu
qualcos’altro a scioccarmi a tal punto da chiedermi se avessi
sognato o avessi
vissuto realmente quella scena…
“Sei
viva… il to KI è sigillato dentro il
cuore… posso ancora salvarti… resisti,
Kairi…”
Dragon
si voltò finalmente verso di me.
Il suo
corpo era ricoperto da un’aura fiammeggiante e dorata, che lo
ricopriva in ogni
punto…
…
i suoi occhi non
erano più scuri, ma avevano lo stesso colore del mare
namecciano durante il
mezzogiorno.
I miei
antenati mi avevano raccontato migliaia di volte la storia di Goku e
Freezer…
non potevo sbagliarmi…
…
quello che avevo
di fronte era il Super Sayan della Leggenda!
***
Eccoci
alla fine del capitolo. Per
coloro che non hanno letto la scena incriminata, nel prossimo capitolo
farò un
riassunto di ciò che ha detto Diablo a Kairi; per tutti gli
altri che hanno
deciso di leggerla, spero possiate perdonarmi se qualcosa è
fin troppo sopra le
righe: siete liberi di chiedermi di cancellarla o di modificarla
qualora fosse
troppo spinta o pesante da leggere. Basterà che anche solo
uno di voi mi mandi
un messaggio, e io provvederò a sistemare il capitolo ;-)
Per tutti, il prossimo
capitolo
sarà pubblicato fra domenica 29 e lunedì 30
ottobre ;-) ci si vede :-)
Capitolo 21 *** Capitolo 21: Combattimento tra leggende! Il vero potere del Conte Dracula! ***
Manga
Lo
scorso capitolo ha introdotto un nuovo pericoloso nemico per i nostri
eroi. Diablo, dopo essersi liberato dalla maledizione lanciatagli da
Malefica, è andato alla ricerca di un gene appartenente ad
un sayan e, dopo ciò, ha raggiunto Neo Namecc con intenzioni
molto raccapriccianti...
...
e a finirci in mezzo è stata la povera Kairi, apparentemente
morta agli occhi di tutti i nostri amici!
Sarà
davvero così? Dragon sarà in grado di controllare
la sua trasformazione senza perdere il controllo?
Qui,
di seguito, il pulsante delle OST... e BUONA LETTURA!
:-)
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE
EARTHLY YILANCAR
Combattimento
tra leggende!
Il vero
potere del Conte Dracula!
Third
Person
Tutti i
presenti ci misero qualche minuto per assimilare
l’accaduto. Un’intera casa si
era polverizzata davanti ai loro occhi, senza esplodere, e da
lì era uscito
Dragon Oronar trasformato in Super Sayan.
Tuttavia,
per alcuni di loro, quello stato di shock durò pochi
secondi, quando si
accorsero della persona che lui portava in braccio.
“E’
Kairi!” si rese conto Ventus, indicando
la loro amica.
“Quindi
è vero… lei
è morta…” disse
tristemente Xion, abbassando lo sguardo, distrutta e afflitta per il
dolore.
Fu
Naminè, però, a far sollevare dei dubbi a tutti.
“Ragazzi…
sicuri che sia morta?”
“Perché
dici… aspetta! Hai ragione!”
esclamò all’improvviso Roxas.
“Che
intendete, ragazzi?” domandò
Lea confuso.
“Quando
Sora morì…”
spiegò loro l’ex-nessuno del moro “… essendo io
una parte di lui, ho
assorbito tutto il suo dolore e i suoi ricordi, oltre che il suo
cuore…”
“…
perciò, se Kairi fosse morta…”
concluse Naminè convinta “… non
dovrebbe accadere la stessa cosa con me che sono il suo Nessuno?Dovrei avere due cuori, quello di Riku e
quello di Kairi… ma ne ho solo uno!”
“E’
vero!” si rese conto Terra, voltandosi
verso il corpo di Kairi, ancora
in braccio al nuovo Super Sayan “Allora cosa può esserle successo?
Perché non
è possibile percepire la sua aura?”
“Non
lo so… fisicamente è
davvero senza
vita...” affermò però Aqua
preoccupata “…
ma se è come dite voi, Naminè e
Roxas, possiamo ancora salvarla!”
Junion,
Clairy e Flame ascoltarono increduli le teorie dei loro
compagni.
Allora
Kairi…
non era morta?
“Cosa
diavolo sta succedendo? E’
chiaramente
morta!” urlò Nail a Cargoth, che era
ancora per terra a fissare imbambolato
Dragon.
Solo in
quel momento, il Super Sayan fece la sua prima mossa. Dragon
si avvicinò con molta lentezza verso il Governatore di
Namecc, ed appoggiò
delicatamente il corpo di Kairi per terra. Quando si rialzò
e gli voltò le spalle,
pronunciò solo questa frase.
“Tutti
voi… prendetevi cura di
lei… si trova in Stasi…”
Dopodiché,
continuò a camminare lentamente verso il punto in cui vi
erano C-17 e C-18,
paralizzati per la paura.
Era
da duecento anni che non
vedevano quegli occhi verdi, che non percepivano quell’aura
dorata sfiorar loro
la pelle. All’epoca, i due androidi erano di gran
lunga i più forti e riuscirono a sconfiggere e uccidere ogni
sayan…
…
ma ora la
situazione era completamente diversa. La loro forza era
diminuita troppo anche
per combatterlo assieme. Per i due, che avevano assaggiato
sulla loro pelle
la furia e la potenza di un Super Sayan, non rimaneva che un solo
sentimento da
provare…
…
il terrore!
“No…
NON AVVICINARTI!”
gli urlò contro C-17
piazzandosi davanti a sua sorella, in posizione da combattimento.
Tutti, però,
notarono i brividi che scorrevano su ogni centimetro del suo corpo.
In
quanto a C-18, lei non riusciva a staccare gli occhi di dosso da
quell’uomo. Le
tremavano letteralmente le
gambe, e sarebbe svenuta presto se quella situazione fosse rimasta la
stessa. Il Super
Sayan si avvicinò sempre di più ai due, incurante
della minaccia dell’androide
ragazzo, sempre di più, fino a trovarsi a meno
di un metro di distanza da lui.
“TI
AVEVO AVVERTITO!”
Fu un
gesto disperato quello che tentò il ragazzo robot, provando
a sferrargli un
calcio. O, almeno,
lo avrebbe sferrato se Dragon non l’avesse anticipato con un
pugno in pieno
stomaco, talmente potente da piegarlo in due e costringerlo a sputare
copiosamente sangue.
“C-17!”
La
ragazza dai capelli color platino sembrò ridestarsi per
pochi istanti, prima
che uno schiaffo le fulminasse dolorosamente i circuiti, facendole
perdere
improvvisamente i segni.
“Questo
è per quello che avete fatto a Trunks…”
C-17 si
voltò impietrito verso Dragon che si allontanò
anche da sua sorella. L’androide
donna era letteralmente crollata a terra col viso rosso e gonfio per il
colpo
subito.
Come faceva
a conosceva quel
nome? Quell’uomo non avrebbe dovuto sapere nulla del figlio
di… un momento!
C’entravano per caso i geni del Super Sayan? Se aveva colto
nel segno… allora i
geni non erano quelli di Goku, ma di…
“… ve
lo aveva detto… anche se sarebbe morto… qualcun
altro si sarebbe occupato di
voi due e di tutti coloro che avevano distrutto la sua casa…
e quel qualcuno…
ora… sono io!”
Quelle
parole bastarono a far sgranare gli occhi di C-17…
…
impossibile… Dragon stava
parlando del figlio di Goku?!
Il nuovo
Super Sayan superò gli androidi e continuò a
camminare verso un punto ben
preciso.
“Dragon…
che intenzioni hai?”
gli
domandò preoccupato Leon, provando a mettersi in mezzo tra
lui e i suoi amici.
Peccato che lo Yilancar
l’avesse già superato,
senza farsi vedere dal generale
dei rivoltosi.
“Ma
che…” riuscì solo
ad esclamare l’uomo dai capelli lunghi e castani,
sbalordito e scioccato dalla facilità con cui era stato
evitato.
“Non
sono nemmeno riuscito a vederlo!”
affermò a bocca aperta Cloud, mentre
Tifa e Yuffie si tolsero impaurite davanti la strada del Super Sayan,
che
ancora una volta superò i nuovi ostacoli senza degnare loro
uno sguardo.
Gabor e
Paperino, nel frattempo, avevano raggiunto Cargoth e la loro amica
Kairi, con
Pippo a proteggerli con il suo scudo.Se avessero
saputo quanto fossero
fortunati a non essere loro gli obiettivi di Dragon. Per
quanto il cane
antropomorfo fosse un ottimo combattente, nulla avrebbe potuto fare se
il Super
Sayan si fosse scagliato contro di lui.
“Quack!
Gabor, cosa senti?” domandò il
papero al suo compagno mago, che con un
incantesimo di scannerizzazione stava controllando le condizioni di
Kairi.
La sua
risposta arrivò qualche secondo dopo…
“E’
viva!” esclamò Gabor,
più tranquillo “Il suo corpo si trova
semplicemente in Stasi…”
“Gaush!
In Stasi?” chiese
confuso Pippo.
“Semplicemente,
la sua Anima è ancora legata al corpo, nonostante
quest’ultimo abbia cessato le
sue funzioni. La sua Logica ha subito un forte trauma, ma invece di
morire,
Kairi ha usato la forza del suo Cuore per aggrapparsi
all’unica fiamma di vita
che le rimaneva…”
“Non
si può fare nulla?”
esclamò
preoccupatissimo Cargoth, osservando il volto pallido della giovane
custode.
“La
prima cosa da fare è riportare il suo corpo in
vita, ma poi dovrà cavarsela da
sola…” ammise sconsolato
Paperino “…
la sua Anima, in questo momento, si trova in un luogo inaccessibile a
chiunque,
e solo lei è in grado di uscirne! Quack! Che brutta
situazione! Cosa ti hanno
fatto per ridurti così, amica mia?”
Nel
frattempo, però, la camminata di Dragon non era ancora
cessata. Ora aveva sorpassato anche Zoro
e Sanji, i quali non riuscirono a muovere nemmeno un muscolo per il
terrore. L’aura dello Yilancar sayan li
aveva quasi fatti soffocare. Mai avevano provato una
sensazione di impotenza
simile.
Poi fu
il turno di Flame, Junion e Clairy.
“Dra…
Dragon…” balbettò
tremante la quattrocchi, mentre il suo ragazzo e la
pirata si piazzarono davanti a lei, preoccupati.
Non
sapevano cosa aspettarsi da lui, in quella forma. Fu solo a quel punto
che si
fermò, tenendo lo sguardo fisso verso i tre.
- Fai
attenzione, Junion! Non farti ingannare dalla sua calma! –
- Shukaku ha
ragione! Dragon ha perso del tutto il controllo! E’ in grado
di far scoppiare
l’intero pianeta se volesse! –
- Pover
uomo… ha
creduto di aver perso la sua ragazza per sempre… non
è più lucido! -
Il ciclope
cominciò a sudare freddo.
Era il guaio
peggiore che potesse capitare loro! Dragon era cieco dalla rabbia?!
“Dragon…
Kairi è…?”
provò a domandare impaurita Flame all’uomo che,
con grande
sorpresa da parte di tutti, rispose lucidamente.
“La
sua aura è quasi impercettibile, ma
è
ancora viva. Occupatevi di lei, prima che si aggravi…”
La
pirata annuì tremante, prima di prendere per mano Clairy e
correre in direzione
della loro amica.
Solo
Junion rimase fermo lì dove stava.
Doveva
continuare a parlare con
lui, provare a calmarlo, o sarebbe stato un disastro!
“Come
ti senti, Dragon? Ti sei accorto
che…”
“…
mi sono trasformato?
Sì…” rispose
Dragon tranquillamente “…
come mi sento? La donna che amo
è stesa
per terra, in fin di vita, dopo essere stata attaccata da uno
sconosciuto
mentre dormivamo uno accanto all’altro, e io non me ne sono
minimamente reso
conto… non solo... quel verme l'ha violentata mentre
dormiva,
oltre a iniettarle uno Yilar nelle vene... non so se si
risveglierà
né se sarà più la stessa… COME
CREDI CHE
MI SENTA?!”
La terra
tremò davanti a quell’urlo di rabbia, e diverse
crepe si formarono vicino al
punto in cui erano uno di fronte l’altro.
Junion non
riusciva a guardarlo
dritto negli occhi. Non era il coraggio che gli mancava. Era come se
una
grossa mano gli avesse abbassato la testa e lo costringesse a tenerla
piegata
con la forza.
Di
quanto
potere
disponeva Dragon? Era mostruoso! E non solo… non era
minimamente in grado di
controllarlo!
“Ti
senti in difetto, non è
così? Non è solo colpa
tua, Dragon!”
provò a farlo ragionare Junion, in preda al panico
“Nessuno si
è
reso conto
dell’attacco di Diablo! Nessuno! E di certo non potevamo
prevederlo! L’unica
cosa che puoi fare adesso è…”
Non
riuscì a concludere il discorso. Qualcuno aveva deciso di
attaccare a sorpresa
Dragon, provando a trapassarlo con la mano, ma il Super Sayan
l’aveva bloccato
senza alcun problema.
“Che
intenzioni hai… Seras Victoria?”
Ebbene
sì, ad attaccarlo era stata la vampira, ancora nel pieno del
suo Rilascio.
Anche lei, come tutti gli altri, non era rimasta indifferente al nuovo
arrivato. Al
contrario, aveva sentito in
lui una potenza inimmaginabile, un nemico che avrebbe potuto ucciderla
in ogni
momento…
…
e come ogni
animale feroce messo in difficoltà, il suo istinto le aveva
suggerito di
provare ad attaccarlo e ucciderlo con tutte le sue forze, nonostante
quello
fosse il suo padrone.
Anche
lei aveva perso tutta la sua lucidità, e non avrebbe mai
fatto una cosa del
genere se non avesse annullato il suo Stato di Rilascio.
La
vampira provò a liberarsi dalla presa dell’uomo,
usando la sua forza sovrumana.
Si formarono dei solchi nel terreno, proprio sotto i piedi di Seras, ma
per
quanto si sforzasse, nulla poté fare di fronte a Dragon e
alla sua presa molto
simile a quella di un genitore che bloccava lo schiaffo di un bimbo.
Victoria
cominciò a rantolare
agitata. Poteva anche essere priva di controllo, ma non era
insensibile alla
paura, soprattutto se davanti ai suoi occhi si ergeva un
essere molto più
pericoloso di lei.
“Capisco…
hai perso il
controllo… peccato
solo… CHE QUESTO SIA IL MOMENTO
PEGGIORE!”
“Merda!
SERAS! NO!”
Alucard
e Junion assistettero impotenti al terribile gesto di Dragon Oronar,
che con
una potenza e una furia inaudita spezzò il braccio della
vampira e lo strappò
senza alcuna fatica dalla spalla.
Seras non
ebbe nemmeno il tempo
di urlare. Un
secondo dopo, il Super Sayan l’aveva fatta cadere per terra e
le aveva
letteralmente schiacciato la testa sotto il suo piede, e non si
limitò soltanto
a ciò. All’ex-generale di Kagaku bastò
una sola mano e un solo gesto per
squartare senza fatica il corpo della giovane immortale, lasciando che
tutte le
sue carni insanguinate, i suoi organi e le sue sbriciolate ossa, si
spargessero
casualmente sul terreno, come un bambino che scavava una buca con la
paletta e
gettava la sabbia alle sue spalle.
Lucido…
spietato…
incontrollabile… irremovibile… era questo il
Super Sayan?
“Ragazzo…”
esclamò Alucard preoccupato al
suo allievo, Junion “…
temo proprio che dovrò tenerlo a bada io…”
“Posso
provare a darti una mano se vuoi…”
provò a convincerlo il ciclope, ma lui per primo non si
sentì credibile.
Che
speranze
poteva avere lui di
sconfiggere uno in grado di squartare un vampiro con una
mano… un mostro in
grado di distruggere un pianeta intero?
“Non
fare lo sbruffone, ciclope!”
lo
prese in giro il signore dei vampiri, avvicinandosi lentamente a Dragon
“Il mio compito con te è
finito. Ti chiedo
soltanto un’ultima promessa… dì a Seras
che da questo momento lei è la sola e
unica Regina dei Vampiri e che è libera da ogni
vincolo… Dragon non ha più
bisogno di noi, è in grado di cavarsela da solo. E
soprattutto… dille
che mi
dispiace lasciarla senza salutarla… e che sono fiero di come
è…”
“No!
Aspetta! Che intenzioni hai?!”
Il
vampiro si voltò verso Junion e gli rivolse uno dei suoi
spavaldi e crudeli
sorrisi.
Tuttavia,
dai suoi occhi sgorgavano lacrime di sangue…
“E’
molto semplice, ragazzo mio. Forse, dopo tutto questo
tempo, ho trovato il
mortale sia in grado di uccidermi! E’ da centinaia di
anni che aspetto
un’occasione come questa! Finalmente la mia
maledizione… sarà spezzata una
volta per tutte!”
“SEI
IMPAZZITO?! SE COMBATTERAI CONTRO
DRAGON ADESSO…”
“Non
possiamo fare altrimenti, Junion… il mio padrone ha bisogno
di sfogare la sua
rabbia… e se non sarò io, allora sarà
il pianeta a pagarne le conseguenze! E’
questo che vuoi?”
Il
ciclope abbassò il suo sguardo, abbattuto. Alucard non aveva
tutti i torti, ma
questo significava che non avrebbe più rivisto quello che ai
suoi occhi era un
amico, e ciò lo faceva soffrire.
Lo vide
portarsi davanti al suo padrone, che in quel momento era sul punto di
strizzare
il cuore ancora pulsante della giovane vampira.
Disgustoso…
“Lasciala
vivere, mio padrone… non se la
prenda con Seras…”
Il Super
Sayan alzò lo sguardo verso il suo servo più
potente. Aveva il volto coperto
dagli schizzi di sangue, mentre dello stesso liquame rosso era
ricoperto
ogni centimetro del suo corpo.
Tuttavia,
il suo sguardo non era cambiato dall’inizio alla
fine…
“Come
vuoi, Alucard… se ci tieni tanto a lei…”
Dragon
lasciò andare il cuore della vampira, che
cominciò lentamente a ricomporsi. Le
ci sarebbe voluto qualche minuto per rigenerarsi, ma almeno era ancora
viva.
Alucard si rese anche conto che la ragazza aveva di nuovo recuperato la
ragione.
Ancora
meglio… un problema in meno da risolvere!
“Che
ne dici di andare da un’altra parte, a combattere tra di noi?
Senza nessuno che
ci dia fastidio?” propose scherzosamente
il vampiro, sistemandosi i
suoi occhiali tondi davanti agli occhi.
“Combattere…
proprio ora?” domandò
incuriosito il terrestre trasformato “Mentre
la mia ragazza è in coma?”
“Non
cercare la scusa di Kairi, ragazzo…
tu
non desideri altro che far
esplodere la
tua furia! Sei cieco dalla rabbia e vuoi soltanto sfogare tutta la tua
frustrazione…perché
anche se
trasformato… non puoi far nulla per riportare indietro la
donna della tua vita!”
“Che
tentativo patetico di provocarmi…”
esclamò Dragon scuotendo la testa…
…
prima di sparare
un potente raggio di KI dalle mani e spedire il vampiro in aria a
centinaia di
metri di distanza!
“…
devo proprio essere incazzato nero se
ci
casco in questo modo! Se è la morte che vuoi…
ALLORA TI ACCONTENTO!”
Junion
non riuscì più a vederli. Dragon si era alzato in
volo a una velocità
supersonica e aveva colpito un’altra volta
l’immortale con una testata,
sparendo assieme a lui lungo l’orizzonte.
Tutto nel
giro di un secondo…
Nel
frattempo…
Kairi
venne portata all’interno di un’altra casa,
più precisamente in quella di
Cargoth, nella stanza dove Dragon aveva ricevuto l’iniezione
dello Yilar. Qui,
la ragazza era stata fatta stendere sullo stesso letto ed era stata
coperta da
un lenzuolo per celare la sua nudità.
Nella
stanza entrarono solamente Gabor e Paperino, Cargoth, Aqua, Roxas e
Naminè,
ossia coloro che più di tutti erano in grado di controllare
la salute della
loro amica. I due maghi spiegarono tutto quello che avevano scoperto
con la
loro magia, dando conferma ai loro compagni che Kairi fosse ancora viva.
“Lo
sapevo! Lei non si sarebbe arresa così facilmente!”
esclamò la bionda Nessuno, orgogliosa della sua controparte.
“Proverò
a entrare nella sua mente”
affermò Aqua con decisione, poggiando la mano sulla fronte
della immobile
Custode del Key-Blade “Voglio
scoprire cosa l’ha ridotta in quello
stato e cosa le sia successo per davvero!”
Tutti
annuirono preoccupati, mentre osservavano la donna dai capelli azzurri
usare la
sua Luce per scavare nei ricordi di Kairi.
Attesero
per oltre un minuto che lei tornasse nella
realtà… poi,
all’improvviso, si resero conto che il corpo di Aqua stava
cominciando a tremare vistosamente!
“Cazzo!
Che succede?!” esclamò
impaurito Gabor avvicinandosi all’azzurra e
cercando di usare il suo potere per richiamarla indietro.
Funzionò.
Pochi secondi dopo, Aqua era tornata indietro nella realtà,
ma continuava a
tremare e osservare orripilata il pavimento.
“Schifoso…
viscido…
bastardo…”
“Aqua…
cosa hai visto?” provò a
chiedergli Roxas, poggiandole una mano sopra
per rassicurarla.
“Ora
so tutto…”
annunciò disgustata la
donna, stringendo i pugni per la rabbia “…
sapete di Diablo, il corvo di Malefica? Non era che un criminale umano,
trasformato in quell’animale come condanna per aver ucciso e
torturato degli
innocenti… e con la morte di quella
strega, lui è tornato normale ed ha ereditato il suo
scettro! E’ stato lui a
creare quella dimensione parallela!”
“Quack!?
Il corvaccio?!”
esclamò
scioccato Paperino.
“Lei
invece è rimasta nel mondo reale…”
continuò a spiegare imperterrita “…
però… Diablo...
che essere ignobile… l’ha
letteralmente violentata sessualmente!”
“NO!”
esclamò
orripilata Naminè
avvicinandosi a Kairi, ancora immobile, e accarezzandole il viso
dispiaciuta “Amica
mia…”
“Non
è il peggio…”
li avvertì però Aqua,
richiamando l’attenzione di tutti “… perché Diablo, nel
frattempo, le ha iniettato uno Yilar dentro le vene di Kairi! Ecco cosa
l’ha
traumatizzata! E’ stato lo Yilar che l’ha quasi
uccisa!”
“CHE
COSA?! UNO YILAR!?”
esclamò Cargoth
scioccato “Per
quale motivo… non ha alcun senso! Se voleva ucciderla, lo
avrebbe
potuto fare quando e come voleva! E poi perché
iniettarglielo e rischiare di
avere un nemico in più?”
“Senza
contare che il gene iniettatole non è…
ecco… è troppo assurdo per essere vero!”
affermò Aqua confusa, prima di fare loro la scioccante
rivelazione “Diablo
ha detto che quello Yilar possedeva il gene di un altro Sayan!”
Provate
a immaginare lo shock di tutti i presenti.
Il
gene… di un altro sayan… era
possibile?! Come aveva fatto Diablo a impossessarsi di quei geni?! Non
erano
andati perduti a causa dell’esplosione di Earth?!
“Poi
lui se n’è andato, lo Yilar ha cominciato a fare
effetto… e la sua Luce si è
rifugiata nel suo Mondo Interiore per non morire dal dolore!
E’ la stessa
condizione in cui si trovava Ventus prima che lo risvegliassimo!”
“Ed è
anche la stessa di Sora durante il suo primo esame di Maestria!”
capì
Roxas, comprendendo alla fine le vere condizioni della sua amica.
“Quack!
Ora pero non possiamo più distrarci!”
affermò Paperino, usando assieme
a Gabor una magia di cura sul corpo della loro amica semi-morta.
“L’intera
zona della Logica è andata in tilt… Cargoth!
Avete un respiratore artificiale,
per caso? E anche un defibrillatore… dobbiamo cercare di
riportare il suo corpo
in vita…” lo seguì
a ruota il maghetto, cominciando a fare la
respirazione artificiale su di lei “…
o
lei non avrà la forza necessaria per tornare indietro!”
“Ci
metti ancora molto a rialzarti? E’ da un minuto che sei steso
per terra…”
Dragon
era a pochi metri di distanza dal vampiro che, dopo essere precipitato
in malo
modo per terra, era rimasto disteso sul terreno a pancia
insù.
Alucard
si rialzò in piedi, dolorante.
Doveva
ammetterlo… quei colpi
erano stati davvero molto dolorosi!
“Ho
dovuto riassestare tutte le mie ossa…
l’atterraggio me le aveva completamente
sbriciolate!”
Il servo
del terrestre cominciò a guardarsi attorno. Gli odori e i
suoni del villaggio e
dei suoi abitanti erano molto più impercettibili, segno che
si trovavano a
molti chilometri di distanza.
Molto
bene… Dragon era abbastanza
lucido da non voler combattere vicino a degli innocenti…
segno che voleva
combattere al massimo della sua potenza!
Alucard
non perse tempo. Estrasse la sua Jackall e cominciò a
sparare al suo
avversario, che per tutta risposta schivò tutti i proiettili
con estrema
facilità. Il vampiro continuò imperterrito nella
sparatoria, fin quando la sua
arma non si scaricò completamente.
“Niente
male, mio padrone… una velocità degna del
leggendario Super Sayan!”
L’uomo
sogghignò alla frase del suo servo, alzò il
braccio destro e fece cadere
qualcosa dalla sua mano…
“Erano
dei proiettili? Perdonami… pensavo fossero mosche
fastidiose…”
Il
vampiro era rimasto senza parole. Ciò che aveva visto era
oltre il livello del sovrumano. La
sua Jackall aveva una lunghezza di 39 cm e un peso di 16 Kg, ergo, i
sei
proiettili esplosivi venivano sparati a una velocità e
potenza inarrivabili per qualunque mortale…
…
come diavolo era
riuscito, Dragon Oronar, a prendere al volo tutti e sei i proiettili?
Come era
possibile che quel guerriero avesse dei riflessi così
elevati da riuscire non
solo ad acchiappare quei pezzi di metallo, ma anche a raccoglierli
senza farli
esplodere?!
“Non
credere che abbia finito qui!”
affermò infastidito il vampiro, lasciando cadere a terra la
sua pistola e
gettandosi all’attacco del suo avversario.
L’ultima
volta che avevano combattuto, pochi giorni prima, il 50% della forza e
della
velocità sovrumana di Alucard furono più che
sufficienti per mettere in
difficoltà il terrestre e per portarlo alla sconfitta.
Ora,
invece, Dragon non solo riusciva ad evitare la maggior parte dei suoi
colpi, ma
quei pochi che andavano a segno non gli provocavano alcun danno.
“Mi
sto annoiando…”
gli disse infatti il
terrestre, bloccando un pugno del vampiro, che per liberarsi fece
un’azione che
mai e poi mai avrebbe immaginato di compiere sul suo padrone…
“…
e sto cominciando a stancarmi!”
lo
fermò però Dragon, riuscendo a bloccare la testa
di Alucard con l’altra mano,
giusto un attimo prima che il vampiro lo azzannasse al collo.
Il Super
Sayan sferrò un rapido calcio nel ventre del suo servo,
costringendolo a volare
via di parecchi metri.
“Non
hai altro da mostrare, Alucard?”
chiese Dragon al vampiro, che si rimise tranquillamente in piedi
“Non
riuscirai a mettermi in difficoltà con giochetti
simili…”
In
effetti, il conte Dracula non aveva davvero alcuna idea per sconfiggere
un
avversario simile…
…
non vi erano trucchi o cose
simili… il suo padrone era diventato semplicemente
più potente di lui.
“Mai…
mai e poi mai mi sarei immaginato
di
dover rilasciare un’altra volta il Livello Zero… e
mai mi sarei immaginato di
doverlo fare per salvarmi la vita… la mia condanna si sta
avvicinando sempre di
più… MA NON MI TIRERO’ PIU’
INDIETRO! IO, IL VOIVODA DI VALACCHIA, VLAD TEPES,
SONO PRONTO A DARE LA MIA VITA! QUESTO SOGNO E’ DURATO TROPPO
A LUNGO! E’
GIUNTA L’ORA DI ASSISTERE ALLA MIA ULTIMA ALBA! I AM THE BIRD OF HERMES, I EAT MY WINGS TO MAKE ME
TAME!”
Ecco. Alla fine era accaduto davvero.
Alucard aveva disattivato il
suo ultimo Stato
di Rilascio…
…
tutta
la sua energia esplose all’improvviso, con una potenza tale
da creare delle
onde anomale attorno alla loro isola. Il suo corpo venne ricoperto da
essa, e
ciò che avvenne lasciò stupito perfino il Super
Sayan.
Nel
frattempo…
Junion
si trovava fuori dalla casa di Cargoth. Tutti coloro che, in
precedenza, erano
fuggiti per salvarsi dalla furia di Seras, erano tornati nel villaggio,
e
aspettavano assieme al giovane delle notizie sulle condizioni di Kairi.
Il
giovane possessore del Rinnegan sapeva, in quel momento, di non essere
in grado
di aiutare la sua amica. Gabor e Paperino, con la loro magia, erano
molto più
adatti per salvarle la vita.
L’unica
cosa che potesse fare, in quel momento, era aspettare…
…
riusciva a percepire in
lontananza l’aura dei suoi due amici, Dragon e Alucard.
Sperava soltanto
andasse tutto liscio… da quella battaglia dipendeva la vita
di tutti loro!
A un
certo punto, però, il ciclope notò qualcosa
muoversi non molto lontano da lui.
Era Seras, completamente rigenerata e in piena facoltà delle
sue azioni.
“Cosa…
che è successo?”
“Seras…
ti sei ripresa!”
si avvicinò
Junion alla vampira, che si rialzò senza bisogno di aiuto.
“Junion…
per caso io…”
“No,
va tutto bene… non hai ucciso nessuno,
succhiasangue…” la
tranquillizzò
un’altra persona, appena uscita dalla casa di Cargoth.
“Flame!
Come sta?”
domandò il ciclope
alla pirata.
“Aspetta!
Parli di Kairi?! Cosa le…”
esclamò preoccupatissima Seras, ma Flame la
fermò perentoria e con un sospiro rivelò le
condizioni della Custode.
“Sono
riusciti a farle riprendere le funzioni
vitali… il cuore ora batte autonomamente però ha
bisogno ancora del respiratore
artificiale… ma è già
qualcosa… dicono che nel migliore dei casi potrebbe
svegliarsi fra un giorno, ma l’unica cosa che possiamo fare
adesso è aspettare…
Dragon ha perso la testa! La rabbia
l’ha
spinto a trasformarsi in Super Sayan…”
“Oddio…
Kairi
ha rischiato di morire…”
capì la vampira, mortificata.
La
reazione di Seras riuscì nell’intento di far
sentire in colpa la pirata. Flame aveva compreso di aver esagerato con
la vampira, in tutti i modi. La figlia di Nami aveva creduto di aver
assimilato la morte di sua madre senza alcun cambiamento, ma quello che
era successo era la conferma che le sue sicurezze non erano tali. Non
le restava che fare una cosa.
“Seras,
senti… io…”
Non
riuscì però a concludere la frase.
Una
scena da film dell’orrore si materializzò davanti
ai loro occhi. Credo che mai
e poi mai avrebbero assistito ad uno spettacolo così
raccapricciante e
terrificante. Solo una di loro aveva vissuto un esperienza simile, e
infatti
stava tremando per la paura.
Tutte le
distese di terra erano molto simili a quella in cui stazionavano,
rendendo Namecc
un pianeta completamente ricoperto dall’oceano, con migliaia
di isole che ne
puntellavano la superficie. L’intero villaggio namecciano si
trovava
all’interno di una piccola placca rocciosa pianeggiante
circolare, del diametro
di un chilometro, circondata dalle acque verdi del pianeta.
Ecco…
adesso immaginatevi lo
stesso pianeta… ma con il sangue al posto
dell’acqua! E provate a immaginarvi
voi, su una di queste isole, nel cuore della notte, circondati da
quell’oceano
disgustoso rossastro, ricoperto da milioni e milioni di pupille ancora
reattive, tutte a fissarvi!
“Ma
che cazzo…?!”
esclamò orripilato Junion, che a stento tratteneva il
vomito a sentire l’odore nauseabondo di quella marea
rossastra che stava
lentamente ribollendo come la lava dei vulcani.
Quella
sensazione… l’aveva già
vissuta un’altra volta… ma quando?!
“Questo…
questo è il Livello Zero del mio maestro!”
realizzò sbigottita Seras,
mettendosi una mano in bocca in preda al panico.
- MERDA!
JUNION!
ANDATE A CHIAMARE TUTTI I VOSTRI COMPAGNI! QUI STA PER ACCADERE IL
FINIMONDO! –
- KURAMA!
CHE
SUCCEDE? PERCHE’ IL MARE E’ DIVENTATO… -
- ALUCARD HA
ANNICHILITO TUTTE LE BARRIERE! HA RILASCIATO TUTTE LE ANIME
IMPRIGIONATE DENTRO
AL SUO CORPO E PRESTO QUESTE CI ATTACCHERANNO! –
“CHE
COSA?! STAI SCHERZANDO!?”
Merda! Ora
si ricordava! Durante
il primo giorno di addestramento col vampiro, aveva percepito la stessa
angoscia e lo stesso terrore! Ciò significava…
che Alucard aveva abbattuto
tutti i suoi Stati di Rilascio!
Era un vero
guaio!
“Junion!
Seras! Cosa diavolo sta succedendo?!”
domandò loro Flame terrorizzata.
“STIAMO
PER ESSERE ATTACCATI!” le urlò
contro il ciclope, ordinandole
perentorio “CHIAMA
TUTTI COLORO CHE POSSONO COMBATTERE! TUTTI, NESSUNO ESCLUSO!
DOBBIAMO PROTEGGERE IL VILLAGGIO!”
La pirata
percepì il panico del suo amico e decise di obbedire
all’istante, rientrando
dentro la casa dove era tenuta Kairi sotto custodia. Per poco non
inciampò
davanti all’ingresso data la fretta.
Non aveva
mai visto il suo
amico così spaventato! Stava per accadere qualcosa di
terribile, se lo sentiva!
“Non
capisco… perché il mio maestro ha rilasciato il
Livello Zero? Cosa sta
accadendo?!” continuava a domandarsi
confusa la povera compagna di
Alucard “Un
momento… questo odore… sta combattendo contro il
padrone?! Oddio…
no!”
La
vampira non riusciva a crederci, e capendo fosse successo qualcosa di
molto grave, cominciò ad accusare se stessa.
“E’
colpa mia… stanno combattendo per colpa mia! Io mi sono
comportata male, ho
perso il controllo e…”
“Tu
non c’entri!” cercò
di farla ragionare il ciclope, dicendole la verità
“Dragon pensava che Kairi fosse
morta, e
si è trasformato in Super Sayan! Ha perso letteralmente il
controllo e ti ha
quasi ucciso… e ci avrebbe ammazzato tutti se il tuo maestro
non l’avesse
allontanato da qui!”
“Lo ha
allontanato… PERCHE’ STIAMO ANCORA QUI?! ANDIAMO A
FERMARLI!”
“NON
PUOI! VUOI FARTI AMMAZZARE? ALUCARD HA
DETTO DI ESSERE L’UNICO IN GRADO DI FAR CALMARE DRAGON!
E’ PRONTO A DARE LA SUA
VITA PER SALVARCI!”
“NO!
DEV’ESSERCI UN ALTRO MODO! NON POSSO PERDERLO!
ALUCARD… ALUCARD E’ L’ULTIMA
PERSONA CARA CHE MI E’ RIMASTA! TI… TI PREGO,
JUNION! LASCIAMI ANDARE!”
“Alucard
ha detto… Alucard mi ha detto di dirti che gli dispiace di
essere andato via
senza salutarti!”
La
vampira si bloccò sul posto, paralizzata per lo
shock…
…
il suo maestro era dispiaciuto…
no! Non è che per caso lui…
“Ha
detto… ha detto che Dragon non sarà
più il tuo padrone… che tu sei la nuova
Regina dei Vampiri… e che è fiero di te e di
ciò che sei diventata…”
le
rivelò Junion affranto.
“Lui
voleva morire… voleva un mortale in
grado di ucciderlo…”
Junion
annuì tristemente. Era stato costretto a dirle le ultime
volontà di Alucard.
“Anche
io vorrei tanto salvarlo, Seras…
ma
ora Dragon è diventato un assassino spietato e crudele. Gli
basterebbe un
briciolo della sua nuova potenza per far esplodere Namecc e ucciderci
tutti… Alucard sta cercando di
tenerlo impegnato
fino a quando non saremo sicuri che Kairi si riprenderà. Lo
fa per se stesso…
per il suo padrone… per tutti noi e soprattutto per te! Non
sprechiamo il suo
gesto!”
Seras
finalmente aveva capito l’amara e atroce verità.
Il suo
maestro l’aveva lasciata
per sempre… lo aveva fatto per salvare lei e tutti gli amici
del suo padrone…
no, giusto… Dragon non era più il suo
padrone… lei era libera adesso…
…
libera, ma
completamente da sola!
“Eccole…
tutte le anime stanno comparendo!”
Junion
aveva ragione. Dal mare di sangue, milioni e milioni di corpi
zombificati
cominciarono ad affiorare, tutti in ordine, camminando sul liquido
rosso verso
un’unica direzione…
…
quella dello
scontro tra Dragon e Alucard!
“Il
maestro le sta controllando, ma non
riuscirà a farlo con tutte…”
capì Seras cominciando seriamente a
preoccuparsi “…
è per questo che non voleva alcun aiuto contro
Dragon… sapeva che
qualche anima avrebbe provato ad attaccarci durante la sua
battaglia…”
“Credo
proprio sia così…”
le dette ragione Junion, sbalordito dall’intero
esercito di cadaveri che era fuoriuscito dalle acque “… quanti pensi
possano essere?”
“Se
le ha rievocate tutte… sono
più di
quattro miliardi!”
“Più
di quattro… ASPETTA UN MOMENTO! QUANTE CAZZO HAI DETTO CHE
SONO!”
“Metà
degli abitanti della Terra che furono sterminati”
spiegò
lei agitata “Lui
si è occupato di metà pianeta, e io
dell’altra… potrei provare a
rilasciare completamente il mio potere, ma causerei il doppio dei
problemi!”
“Per
tutti i Kami! Siamo nella merda più
totale!” esclamò Junion, conscio
dell’assurdità della loro missione.
Dovevano
tenere a bada le anime di un intero pianeta…
...
era un suicidio
bello e buono!
“Per
la miseria… e quelli chi cazzo sono?!”
esclamò incredulo Lea, che
assieme a tutti gli altri era uscito fuori dalla casa di Cargoth per
combattere.
“Sbaglio
o sono anime?! Quelle descritte dentro il libro di Gandalf?!”
esclamò
sbigottito Gabor verso Paperino, il quale si trovò costretto
a dargli ragione.
“QUACK!
E’ VERO! DA DOVE SONO USCITE
FUORI?!”
“E’ un
incubo… tutto questo solo in una notte!”
affermò esasperato Cloud, con
la sua Claymore già sguainata.
“Gaush!
Si può sapere che accidenti sta accadendo?!”
affermò Pippo, ormai
spazientito, e non era una cosa da tutti i giorni.
Fu
Junion a richiamare l’attenzione di tutti i presenti.
“CI
ATTACCHERANNO A MOMENTI! DOBBIAMO TENERLE A BADA!”
urlò loro il
ciclope.
“Stai
scherzando?! Sono milioni!” gli rispose
basito Nail, indicando
orripilato l’orda di cadaveri.
“SONO…
ecco… sono quattro miliardi…”
fu
costretto ad ammettere il ciclope, sconfortato.
La
reazione di tutti fu di autentico shock. Coloro
che sapevano combattere, tra tutti gli abitanti di Namecc, erano poco
più di
mille cinquecento…
…
era impossibile…
non ci sarebbero mai riusciti! Stavano per andare dritti verso la morte!
“NON
CERCATE SCUSE!!”
L’urlo
selvaggio della vampira prese tutti alla sprovvista, riuscendo a
richiamare
l’attenzione di tutti quanti!
“POSSIAMO
FARCELA! LA MAGGIOR PARTE DI
QUELLE ANIME ERANO PERSONE NORMALI, NON SARA’ DIFFICILE
SCONFIGGERLE DI NUOVO!
IL MIO MAESTRO STA CERCANDO DI CALMARE DRAGON… KAIRI
E’ DENTRO QUELLA CASA E
NON PUO’ DIFENDERSI! NON POSSIAMO PERMETTERE CHE MUOIA!”
Il viso
della giovane Seras era ricoperto di sangue…
…
era lo stesso sangue che Junion
aveva visto uscire dagli occhi di Alucard…
…
lacrime di sangue!
“Ha
ragione! Prepariamoci a combattere!” la
seguì Flame, con grande
sorpresa da parte di tutti, attivando il Gear Second e portandosi
affianco
della bionda, che si voltò grata verso di lei.
“Flame…”
“Mi
dispiace per prima…”
le disse
affranta la pirata “…
parleremo quando tutto questo sarà finito!”
“TUTTI
QUELLI CHE NON SANNO COMBATTERE
SEGUANO CID ED ENTRINO NELL’ASTRONAVE!”
urlò a squarciagola Leon, mentre il
meccanico aveva già attivato la capsula “PER
TUTTI GLI ALTRI… RIMANIAMO VICINI A QUESTA CASA ED IMPEDIAMO
A QUELLE ANIME DI
PRENDERSI KAIRI! CERCHIAMO DI RESISTERE QUANTO PIU’ POSSIBILE!”
All’improvviso,
un centinaio di zombie si separarono dall’immensa folla di
cadaveri e si lanciò
all’attacco di tutti coloro che stavano salendo
all’interno dell’astronave.
Fu il
panico
più totale… in quel
semplice assalto, morirono più di duecento innocenti, prima
che i guerrieri
riuscissero a contenere l’assalto di quelle creature.
Quando
la navicella si tele-trasportò, erano già morti
una decina di soldati…
Pianeta
Neo Namecc – Ore 6:00 – 6
giorni alla battaglia contro Glacial
Fu una
vera e propria notte di massacro. Le
anime che si liberarono dal controllo di Alucard e che attaccarono i
mille
cinquecento rivoluzionari furono più di cinque milioni, e
vennero tutte
trucidate senza alcuna pietà. Come aveva detto Seras, tutti
quei cadaveri erano
di persone ordinarie, quindi non molto difficili da
uccidere…
…
ma il numero
esorbitante di nemici fu più che sufficiente a dimezzare il
numero dei
guerrieri vivi.
Quando
sorse l’alba, l’acqua era tornata ad essere verde e
limpida come sempre… ma
l’intero villaggio namecciano era
ricoperto dal sangue dei cadaveri, di entrambe le fazioni.
I
sopravvissuti non avrebbero mai dimenticato quel giorno…
…mai.
Perfino C-17
e C-18, che avevano compiuto stragi immense con le loro mani, non
avrebbero mai
scordato il volto glabro e disperato di quelle anime, rinchiuse nel
corpo di
Alucard per anni e anni senza trovare alcuna pace.
Cosa
accadde invece alle poco più di quattro miliardi di anime
non sfuggite al
controllo di Alucard?
Molto
semplice… fecero la stessa
fine delle altre… tutte.
Nessun
morto vivente sopravvisse alla freddezza e alla furia cieca del Super
Sayan
che, dopo aver polverizzato l’ultimo cadavere rimasto con un
semplice attacco
di KI, si voltò lentamente verso l’unico essere
ancora presente. L’aspetto
di Alucard, ora, era totalmente differente. Era molto più
giovane, con i
capelli lunghi ma smossi, ed aveva la barba. Non indossava
più abiti
vittoriani, ma un’armatura in metallo, senza elmo, tipica
degli antichi soldati
valacchiani.
Il
vampiro aveva dato tutto se stesso in quella battaglia. Aveva mandato
tutte le
sue anime contro Dragon Oronar. Aveva perfino mandato contro di lui
tutti i suoi ex-soldati, gli Yilancar, anche persone come i
namecciani uccisi su Glacial 02, Nami e Orochimaru. Neppure Malefica
mancò a
quell’appello. Alucard aveva succhiato di nascosto il sangue
di ognuno dei
morti, per poterli un giorno riutilizzare in battaglia.
Non era
servito a niente… nemmeno
la sua carta più segreta, Schrodinger, era stata sufficiente
a fermare il
guerriero della leggenda…
…
Dragon era stato semplicemente
più forte.
Lo
sguardo del vampiro si perse in direzione del sole che stava sorgendo.
La
flebile luce carmina irradiò debolmente la sua cotta di
maglia impregnata di
sangue.
“Ho
vissuto per più di seicento
anni. Ho
visto nascere e morire più di duecento mila
giorni, ma quest’alba…
quest’alba è
la più bella che io abbia mai visto. Non ho
più energie, mio padrone… quello
che vedi è il mio vero aspetto. Non avrai mai
un’occasione migliore per
uccidermi…”
Il
terrestre cominciò lentamente ad avvicinarsi ad Alucard,
ancora trasformato in
Super Sayan, mentre il suo servo si inginocchiò per terra,
strappandosi la
cotta di maglia con la sua forza sovrumana e lasciando che il suo
scheletrico
petto rimanesse scoperto.
L’unico
e solo vero punto debole
di un vampiro… il Cuore… per uccidere un
immortale era necessario strappare
l’organo dal suo corpo e trapassarlo con un’arma
benedetta… questo aveva
imparato nel corso della sua lunga e feroce esistenza il Conte
Dracula… quel
giorno, invece, aveva scoperto un nuovo modo per subire danni
seri…
…
bastava che il
suo cuore venisse polverizzato da un colpo di KI di
quell’essere leggendario, e
la sua vita terrena sarebbe terminata…
…
finalmente!
Lo vide
puntare il palmo della sua mano in direzione del suo punto debole, e
decise di
chiudere gli occhi.
Era
finita…
…
…
…
“E’
viva…”
Alucard
riaprì gli occhi, confuso.
Dragon
si era voltato verso un punto in lontananza, con uno sguardo che mai e
poi mai
Alucard si sarebbe immaginato in quel momento di vedere nel suo
viso…
…
la speranza!
“… il
suo cuore sta battendo! Lo sento! E la sua energia sta tornando
lentamente ad
essere più forte! Grazie a Dio!”
Fu
allora che avvenne l’esatto opposto di ciò che il
vampiro aveva immaginato…
…
Dragon disattivò la sua
trasformazione!
“Che
cos…?!”
Alucard
assistette scioccato al quasi mancamento del suo padrone, che di certo
non era
tornato normale per sua volontà…
“Alucard…
stai bene?”
si accorse di lui
Dragon, riuscendo a mettersi lentamente in piedi “Perdonami. Non sarei mai voluto arrivare
a tanto… ero così arrabbiato…
così frustrato dal non essere riuscito a difendere la donna
che amo. Anche durante
lo scontro tra di noi, cercavo in ogni modo di percepire la sua aura e
di
trovare anche quella del bastardo che l’aveva ridotta
cosi… non intendevo
davvero uccider…”
“MI
PRENDI PER IL CULO?!”
L’urlo
demoniaco del vampiro lasciò interdetto il suo ormai vecchio
padrone, che lo
vide alzarsi in piedi e fissarlo con sguardo assassino.
“NON
LASCERO’ CHE FINISCA UN’ALTRA VOLTA IN QUESTO MODO!
SONO
STUFO DI GIOCARE CON I MORTALI E ASPETTARE CHE UNO DI VOI MI UCCIDA!
SONO STUFO
DI AVERE DEI PADRONI CHE CERCANO DI TRATTARMI ALLA LORO PARI! SONO
STUFO DI
ESSERE LASCIATO IN VITA IN QUESTA VERGOGNOSA MANIERA!”
Alucard
venne circondato da un’aura oscura e maligna, e Dragon si
mise in posizione da
combattimento, preoccupato dalla reazione del suo compagno.
“CREDEVO
TU FOSSI DIVERSO DAGLI ALTRI! PENSAVO TU AVESSI LA
FORZA NECESSARIA A COMBATTERMI E A GUARDARMI NEGLI OCCHI CON
IMPARZIALITA’… HAI
DAVANTI A TE IL MOSTRO CHE HA STERMINATO TUTTO IL TUO POPOLO SENZA
ALCUNA
PIETA’, COLUI CHE NON E’ STATO IN GRADO DI FARTI
RAGIONARE… E ADESSO TU
VORRESTI CHE TI PERDONASSI?!”
“Alucard!
Calmati! Che ti prende adesso…?!”
“NON
TI PERMETTERO’ DI SFUGGIRE AL TUO DESTINO UN’ALTRA
VOLTA, BRUTTO STRONZO! SE NON SARAI TU A UCCIDERMI… ALLORA
SARANNO TUTTI I TUOI
NUOVI AMICI A FARE UNA BRUTTA FINE! SQUARCIERO’ TUTTI I LORO
CORPI E LI DARO’
IN PASTO AI VERMI! STRAPPERO’ TUTTI I LORO ORGANI CON LE MIE
MANI E LI
STRIZZERO’ COME SPUGNE! SPEZZERO’ TUTTE LE LORO
OSSA SOTTO AI MIEI PIEDI!
NIENTE E NESSUNO SFUGGIRA’ ALLA MIA IRA…”
“Ora
basta, Alucard! Stai esagerando!”
“TI RENDI CONTO DI COSA
HA FATTO DAVVERO QUEL TIPO
ALLA DONNA DELLA TUA VITA? L'HA UMILIATA E STUPRATA,
DOPODICHE’… LE HA INIETTATO LO YILAR
DI UN ALTRO SAYAN… UN GESTO
ORRIBILE E DISUMANO CHE CAMBIERA’ KAIRI PER SEMPRE! E TU STAI
QUI A
PERDONARMI?! CREDI DAVVERO CHE QUESTO FARA’ SENTIRE MEGLIO LA
TUA DOLCE META’?!
LA VERITA’ E’ CHE SEI UN RAMMOLLITO! LA TUA CRISTAL
SI STARA’ RIVOLTANDO NELLA
TOMBA SENTENDO QUELLO CHE MI HAI DETTO! COME CREDI DI POTER VENDICARE
IL
DESTINO DI KAIRI SE NON SEI IN GRADO NEMMENO DI UCCIDERE UN CRUDELE E
INERME
VAMPIRO? CON CHE OCCHI LA GUARDERAI QUANDO LEI SCOPRIRA’
CIO’ CHE LE HANNO
FATTO… QUANDO CAPIRA’ CHE TU NON L’HAI
SAPUTA PROTEGGERE!? FATTELO PROPRIO
DIRE, MIO CARO DRAGON ORONAR… NON SEI DI CERTO QUEL
PRIGIONIERO CHE SI
E’ FATTO VALERE DAVANTI AGLI
OCCHI DELL’IMPERATORE GLACIAL… NON SEI DI CERTO
QUEL GENERALE CHE TUTTI HANNO
TEMUTO… E NON SEI CERTAMENTE QUELL’UOMO CHE MI HA
CHIESTO DI PROTEGGERE TUTTI I
SUOI AMICI AL COSTO DELLA TUA VITA… QUELLO CHE VEDO DAVANTI
A ME… E’ SOLO UN
VISCIDO CODARDO CHE HA PAURA DI VIVERE O DI MORIRE! NON SEI NEMMENO
CIBO PER
CANI! SEI IL NULLA COSMICO!”
Dragon
cominciò a tremare, ferito e umiliato. quelle
parole avevano colpito il suo
cuore come pugnali incandescenti…
“CHE
COSA C’E’? TI DANNO FASTIDIO QUESTE
PAROLE?! PER VENTI ANNI HAI CERCATO DI CREARTI UNA MASCHERA PER
NASCONDERE IL
TUO PASSATO E PER SOPRAVVIVERE! HAI VISSUTO UNA VITA DA CANI! ORA HAI
AL TUO
FIANCO LA RAGAZZA PIU’ DOLCE, SENSIBILE, BELLA, CHE TI AMA
ALLA FOLLIA, TUTTA
PER TE… E STAI GETTANDO TUTTO ALL’ARIA! COME TI
COMPORTERAI QUANDO AVRAI DI FRONTE
DIABLO? PERDONERAI ANCHE LUI?! TI RIVELERO' UN PEZZO DEL FUTURO DI
KAIRI... LEI RESTERA' INCINTA PER COLPA DI QUESTA VIOLENZA! NON VUOI
VENDICARTI DI COLUI CHE LE STA CAMBIANDO PER SEMPRE LA VITA?! SEI
DISGUSTOSO!”
Il
vampiro aprì le sue fauci, cieco dalla rabbia.
Aveva
perso l’ultima possibilità che aveva per
morire. Ormai non gli importava più di
trattenersi. Avrebbe vissuto il resto della sua
eternità esattamente per ciò
che era…
…
come Conte di Valacchia, Vlad
Tepes, Re dei Vampiri!
“A
TE LA SCELTA, DRAGON ORONAR! O
COMBATTERAI QUESTA BATTAGLIA MORTALE… O TORTURERO’
LA TUA KAIRI PER IL RESTO
DELLA SUA VITA MORTALE! SARA’ DIVERTENTE… BERE UN
SORSO AL GIORNO DEL SUO
SANGUE E LASCIARLA VIVERE E SOFFRIRE PER COLPA DELL’UOMO CHE
HA AMAT…COS…?!
GUAAHHHRGGHH!!!”
Alucard
non concluse mai la frase…
…
Dragon gli si era portato
davanti senza farsi vedere e gli aveva sferrato una manata talmente
potente da
trapassarlo da parte a parte… strappandogli letteralmente il
cuore dal petto!
“Crearmi
una maschera... non credo proprio!” gli
sussurrò il terrestre, offeso
dal comportamento del suo compagno, mentre stringeva tra le mani quel
cuore
pulsante “Io
sono quello che ti ha ordinato di uccidere il mio popolo…
sono quel
prigioniero che Glacial ha scelto di eleggere Generale
Supremo… sono il secondo
Yilancar più temuto dell’intero
Universo… sono lo stesso ingenuo che si è
innamorato perdutamente di una prigioniera e ha scelto di rischiare la
sua vita
per lei… sono il debole che non è riuscito a
proteggerla non per una, ma per
due volte… e sì! Sono lo stesso codardo che non
ha più il coraggio di
macchiarsi le mani! E sai perché non volevo ucciderti?
Perché credo ancora che
dentro quel marciume che tengo in mano… ci sia anche un
briciolo di bontà! Sto
cercando di liberarti da un peso che ti porti da seicento anni, proprio
come ha
fatto Kairi con me! Quella bontà che ho visto è
la stessa che ti ha spinto a
chiedermi di risparmiare Seras… la stessa che ti ha spinto
ad allontanarmi dal
villaggio namecciano! Vuoi davvero morire? A te la scelta…
polverizzo questo
cuore o lo lascio battere? Ma come mio ultimo ordine… ti
ordino di smetterla di
cercare scuse e di comportarti da mostro, perché davanti ai
miei occhi non lo
sei… E NON LO SARAI MAI!”
Aveva
detto quelle frasi senza fermarsi ne pentirsi di nulla.
Dragon pensava davvero
ciò che aveva affermato.
Fu a
quel punto che Alucard percepì qualcosa… un
sentimento che credeva sopito da
centinaia di anni…
…
affetto…
…
amore che lui aveva provato per
Dio, durante le sue crociate contro i turchi…
…amore
che aveva provato per
Wilhelmina Harker prima di trasformarla in un vampiro…
…
amore che lui aveva provato per
la sua draculina, la sua Seras, cresciuta come una figlia accanto a
lui…
…
sentimenti che il
vampiro non riuscì più a celare agli occhi del
suo avversario, piangendo
copiosamente le sue lacrime… ma non di sangue…
lacrime vere, come non ne
versava da più di seicento anni...
“Uccidimi…
cessa il mio dolore… ti scongiuro, Dragon… se non
vuoi farlo da giustiziere…
fallo come mio amico!”
Dragon
abbassò il capo, sconsolato, ma non si tirò
più indietro.
Il
vampiro aveva preso la sua decisione definitiva…
“D’accordo…
addio…
amico mio!”
Bastò
un
colpo. Un semplice colpo di KI al minimo della sua potenza
per far diventare
quel cuore il nulla… non ne rimase nemmeno la
cenere…
Il corpo
del
vampiro crollò a
terra, ormai esanime… sul suo volto era stampato un sereno
sorriso… e sui suoi
occhi spenti, Dragon riuscì a leggere la gratitudine del
leggendario signore
dei Vampiri nei suoi confronti.
Fu
così
che morì il Dracula, Vlad Tepes, il Conte di Valacchia,
l’uccello di Hermes,
tra gli amici, conosciuto come Alucard.
Nemmeno
Dragon riuscì più a
reggersi in piedi… aveva usato troppo potere durante quella
battaglia, e anche
molto malamente… era rimasto letteralmente a corto di
energie…
…
e proprio come il
suo amico, anche lui crollò a terra, ma privo di
sensi…
Pianeta
Neo Namecc: 00:05
– 5
giorni alla battaglia contro Glacial
Dragon
si risvegliò all’interno di un comodo letto, con
Junion e Clairy al suo
capezzale.
“Ti
sei svegliato, finalmente…”
affermò la quattrocchi emettendo un sospiro
di sollievo.
“Sei
di nuovo al villaggio… non preoccuparti!”
lo rassicurò Junion, provando
poi a cacciare il discorso di Kairi “Dragon,
ecco… lei…”
“So
già tutto… me lo ha
rivelato Alucard
prima di…” ammise il terrestre prima di
bloccarsi, dispiaciuto dalla morte
del suo amico.
Alucard,
era sicuro di questo, avrebbe finalmente riposato in pace come
meritava, e
questa era l’unica motivazione che lo spingeva a non sentirsi
in colpa della
sua scelta.
“Sento
che Kairi è diventata di nuovo più
forte…” si rese conto Dragon,
percependo l’energia vitale della sua anima gemella
“…
per quanto tempo sono rimasto
senza sensi?”
“Quasi
un giorno… è scoccata la mezzanotte giusto cinque
minuti fa!” gli
rivelò Clairy indicando l’orologio appeso sulla
parete.
L’uomo
cominciò a guardarsi attorno…
…
ed un piccolo sospetto si insinuò
dentro la sua mente.
“Non
è che… per
caso… sto occupando il vostro
letto clandestinamente, vero?”
Ci aveva
azzeccato in pieno. Dragon lo comprese vedendo il viso arrossato dei
due
giovani.
“Tu ne
avevi più bisogno di noi! Eri senza un briciolo di forze!”
affermò
imbarazzato Junion.
“E vi
ringrazio per la vostra gentilezza… ma vorrei andare da
Kairi e starle vicino
il più possibile!”
annunciò loro Dragon, alzandosi tranquillamente dal
letto.
“Ne
sei sicuro?”
provò a convincerlo
Clairy, preoccupata per lui “Rischi di svenire un’altra volta se perdi
tutte le tue forze così veloc…”
“Tranquilla,
va tutto bene!” insistette il terrestre
con convinzione “Piuttosto,
voi avete gli occhi rossi e
gonfi… da quant’è che non dormite?!
Entrate dentro al vostro letto, e non
fatemelo ripetere un’altra volta!”
“Ehm…
ok, d’accordo…”
si arrese la
quattrocchi, totalmente distrutta, prendendo la mano del suo compagno e
trascinandolo all’interno del letto, addormentandosi dopo
nemmeno pochi secondi
assieme a lui.
Poveri
ragazzi, pensò Dragon. Non
erano soltanto stanchi, ma doveva essere successo qualcosa
durante il
combattimento contro Alucard. Lo intuiva dai graffi e dai
lividi dei due
giovani innamorati.
Il
terrestre uscì fuori da quella casa. Come gli avevano
rivelato Junion e Clairy,
era notte fonda. Stavolta, però, non vi era più
confusione.Dragon
notò immediatamente i
segni di una feroce battaglia. I muri delle case incrinati o
appena
ricostruiti, l’odore di sangue sul
terreno…
... una
conferma più che certa ai suoi
sospetti!
Lo
Yilancar percepì diverse forze all’interno della
casa di Cargoth, oltre quella
della sua Kairi. Erano le aure della maggior parte dei suoi amici.
Entrò al suo
interno.
Riconobbe
il corridoio principale di quell’abitazione. Tutti quanti si
trovavano
all’interno di una stanza, quella riservata agli ospiti del
governatore. Quando
Dragon vi entrò, trovò la maggior parte di loro
crollata nel mondo dei sogni,
nelle posizioni e nelle pose più imbarazzanti…
…
almeno
per quanto riguardava gli uomini, dato che le donne riuscivano sempre e
comunque a mantenere un minimo di decoro anche nel dormire sedute su
una sedia.
Solo in
pochi erano rimasti svegli…
…
Gabor, Flame, Paperino, Pippo,
Aqua e Naminé.
“Dragon…
ti sei ripreso…”
esclamò a bassa
voce il maghetto di Iovis.
“Sei
qui per lei, vero?” intuì
invece la bionda Nessuno con un sorriso molto
dolce. Un sorriso che all’uomo della Terra ricordò
molto Kairi…
…
chissà qual era il legame che
le univa, pensò l'adulto.
Dragon
confermò annuendo con la testa.
“Cargoth
è insieme a lei… nella stanza dove ti hanno
iniettato lo Yilancar…” gli
indicò Flame, completamente a pezzi…
…
non riusciva
nemmeno a guardarlo negli occhi…
“Che
cosa vi è successo? Avete graffi su tutto il corpo!”
“Gaush…
ohi ohi… alcune delle anime di Alucard sono sfuggite al suo
controllo e ci
hanno attaccato…”
rivelò affranto Pippo, massaggiandosi la testa.
“Quack…
ahi ahi… è morta più della
metà del nostro esercito… solo all’alba
siamo
riusciti a liberarcene definitivamente…”
ammise distrutto il suo amico
Paperino.
“Porca
miseria…”
esclamò orripilato
Dragon, rendendosi conto della pesantezza delle loro parole.
Era
stato a causa sua se Alucard aveva rilasciato il suo Livello
Zero, ed era
perciò causa sua se più di settecento persone
erano morte.
“Mi
dispiace… è soltanto colpa mia!”
“No,
Dragon… la colpa è soltanto di Diablo!”
affermò con decisione Aqua,
avvicinandosi a lui e cercando di rassicurarlo con una pacca sulla
spalla “Tu
credevi di averla persa… chiunque avrebbe reagito nella tua
stessa maniera…
vendicheremo tutte le loro morti! Ci prenderemo la rivincita per quello
che ha
fatto a Kairi!”
Il
terrestre annuì, convinto davanti alla grinta di quella
donna.
“La
prima volta che mi hai conosciuto, tu e
Aerith volevate trasformarmi in un ghiacciolo…”
“... e, ancora oggi, ringrazio
il cielo di non averlo fatto…”
lo prese in giro lei “…
adesso
però vai da lei. Se qualcuno ha più
bisogno di vederla, quello sei tu!”
“D’accordo…
ma cercate di dormire!” li
rimproverò Dragon “Kairi non deve vedere quelle
facce quando si risveglierà!”
Lo
Yilancar li lasciò riposare, e si diresse a passo spedito in
direzione
dell’ultima stanza, in fondo, entrando tranquillamente.
Cargoth era seduto di
fianco al letto della giovane, ed era abbastanza provato. Fra tutti,
sembrava
quello più distrutto da quelle terribili ore.
Kairi,
invece, era distesa a pancia insù. Aveva ripreso un
po’ di colorito, ma era
ancora attaccata al respiratore artificiale. Quando Dragon le si
avvicinò, le
prese la mano…
…
non era più
fredda… che sollievo!
“Diablo
pagherà per ciò che ti
ha fatto…”
affermò con decisione l’uomo, dandole un bacio
sulla fronte “… non
lasciarti vincere… continua a
lottare!”
“Dragon…!”
esclamò all’improvviso il
namecciano, notando solo in quel momento la sua presenza.
“Sei
più verde del solito…”
lo prese in
giro l’ex-generale di Kagaku “…
e non ti
sei nemmeno accorto del mio arrivo… non
è da te, muso verde!”
“Sai
com’è… una scimmia ieri ci ha fatto
prendere un bello spavento!”
rispose di rimando Cargoth, indicando un punto vicino al muro.
Dragon
prese la sedia puntata dal namecciano e si sedette dall’altra
parte, nel punto
opposto dove si trovava Cargoth.
“Vi
devo delle scuse…”
si rammaricò
Dragon con il suo amico “… non sono riuscito a controllare la mia
rabbia, e a pagarne le spese maggiori siete stati Kairi e tutti
voi…”
“Tutti
avrebbero reagito come te, Dragon…”
lo contraddisse però Cargoth “… quel bastardo ci ha teso
un’imboscata
terribile…”
Il
terrestre annuì sconsolato.
Si erano
cullati troppo. Avevano pensato solo a Glacial, non considerando terzi
incomodi.
“Dragon…”
provò a domandargli Cargoth “… secondo te perché Diablo ha
iniettato lo
Yilar in Kairi? Se voleva vendicarsi di noi per la morte di
Malefica…”
“Forse
non voleva vendicare quella strega…”
ipotizzò l’uomo, cercando un nesso fra tutto
ciò che era successo “…
prova a pensarci! Siamo stati all’interno di quella
dimensione per più di
quindici minuti… se avesse davvero voluto vendicare
Malefica, allora avrebbe
potuto uccidere Kairi con molta più
facilità… io mi sarei comunque trasformato,
ma non avrei avuto la speranza di rivederla…
perciò non avrei ripreso il
controllo ed avrei ucciso tutti quanti…”
“Sì…
hai ragione…”
capì il namecciano,
con tono serio “…
allora quali credi fossero le sue intenzioni?”
“Io
credo che stia approfittando della nostra rivoluzione contro Glacial
per
levarsi di torno qualche nemico di troppo… che stia agendo
di sua spontanea
volontà per raggiungere un suo scopo… potrebbe
perfino volere ciò che
desideriamo noi, in fondo!”
“Sconfiggere
Glacial?!”
“Esatto!”
confermò lo Yilancar con convinzione “Lui
sa di essere troppo debole per combattere contro un Demone del
Freddo… ma sa
anche che esiste qualcuno in grado di sconfiggerlo! Allora
perché non
approfittarne? Mandiamo contro Glacial non uno, ma ben due Super Sayan!”
“Ma
allora perché non iniettarsi da solo quel gene!?”
“Credo
di aver capito anche questo… anche se il sentimento che lo
ha fatto scatenare è
la rabbia, il potere che è fuoriuscito in me mi rendeva
calmo e freddo… per
sfruttare il potere del Super Sayan al cento per cento, bisogna avere
un
controllo perfetto delle proprie emozioni, cosa che ne Glacial ne
Diablo
potrebbero essere in grado di fare!”
“Sono
spinti dal desiderio di potere… e
questo non permetterebbe loro di usare il potere del Super
Sayan…”
“Potrebbero
trasformarsi, come ho fatto io,
ma non sarebbero in grado di gestire quella potenza”
terminò di spiegare il
terrestre, usandosi come esempio “Io stesso non sono stato in grado di
gestirla del tutto… ho sconfitto Alucard dopo aver perso la
trasformazione in
Super Sayan. Credo il trucco sia quello di saper gestire le emozioni
che provi
dentro di te… sono tornato normale solo dopo aver percepito
di nuovo l’aura di
Kairi, e quella sensazione di benessere mi ha fatto perdere il
controllo della
trasformazione. Per tipi come Glacial e Diablo, è
più conveniente cercare vie
alternative e semplici alla mia…”
“Ora
comincio a capire…”
Cargoth
si trovò costretto a dare ragione al suo amico. Per questo
Glacial aveva scelto
l’energia di un Demone del Freddo piuttosto che quella del
Super Sayan. Era
molto più utile sfruttare lo Yilar di una creatura
più stabile e più facile da
controllare.
La
verità, però, era un’altra, e
l’avrebbero scoperta solo durante la battaglia
finale.
“Cargoth…
quando credi che si
risveglierà?”
gli domandò incerto il terrestre, stringendo con forza la
mano della sua
ragazza.
“Nel
migliore dei casi, alla fine del processo di trasformazione in
Yilancar… perciò
tra tre ore!” lo rassicurò il
namecciano “Se Kairi
riuscirà a rimanere in vita per questo lasso di tempo,
possiamo considerarla fuori pericolo… non preoccuparti,
però, se ciò non
accadesse…”
“Che
intendi, amico?”
“Se
lei supera le tre ore e non si risveglia,
non devi preoccuparti… semplicemente ci metterà
più del solito…” gli
spiegò
il namecciano tranquillamente “… per non provare dolore durante il
processo
di mutazione, l’anima della tua ragazza si è
rifugiata nel suo Mondo Interiore…
è una delle capacità intrinseche dei Maestri del
Key-Blade…”
“Il
Mondo Interiore… quello nel quale i Custodi si stavano
allenando per il
Risveglio?” si ricordò Dragon
delle storie di Kairi.
“Indovinato…deve
essere nata davvero sotto una buona stella, questa giovane… è davvero dura a morire!”
ammise
Cargoth, osservando la giovane come se avesse a che fare con uno dei
suoi figli.
I due
rimasero al suo capezzale senza parlare per più di
mezz’ora. Poi Dragon si
voltò verso il namecciano e gli disse perentorio.
“Va
a dormire…”
“Posso
ancora farcela…”
“Non
puoi!” insistette però il
terrestre perentorio “Sei sveglio da
più di un giorno, dopo aver combattuto e visto morire
molti dei nostri compagni… devi
riposarti! Penserò io a Kairi!”
“Dragon,
sei sicuro?”
“L’ho
già fatto con Cristal
vent’anni fa… non posso
non farlo anche con lei!”
Il
namecciano annuì, completamente esausto, e si
alzò dal suo posto per
raggiungere la sua camera. Non aveva
avuto nemmeno le forze per dirgli la buona notte… era
davvero al suo limite.
Dragon
cominciò ad accarezzare il viso della ragazza. Sembrava
molto più rilassata e
serena di come l’aveva lasciata.
“Stai
andando benissimo, amore mio…
ancora un
ultimo sforzo…”
All’improvviso,
qualcosa si smosse sotto le coperte del letto.
Dragon
pensò fosse soltanto frutto della sua immaginazione, ma poi
quel movimento si
fece sempre più insistente…
…
il
terrestre scostò preoccupato le coperte… e rimase
letteralmente senza parole di
fronte a quella scoperta!
Non
c’erano più
dubbi… lo Yilar iniettato nella giovane era
senz’altro quello di un sayan!
***
Piccole
precisazioni prima di
concludere il capitolo:
1)
In questa storia utilizzo i nomi
di Androidi, Cyborg e Robot come se fossero la stessa cosa. C-17 e
C-18, però,
rimangono sempre esseri umani modificati artificialmente,
perciò possiedono
sempre base umana. Era giusto specificare tutto questo;
2)
Non sono del tutto convinto che
Alucard possa essere ucciso in questo modo, ma per la continuazione di
questa
trama, la morte per mano del KI era la linea logica più
ovvia da seguire per il
combattimento contro un Super Sayan.
Il
prossimo capitolo verrà
pubblicato tra domenica 5 e lunedì 6 novembre, e
riguarderà principalmente
Kairi... preparatevi perchè avremo l'apparizione di uno dei
personaggi più
amati della storia di tutti i manga!
Chi sarà? Lo
scoprirete nel
capitolo 22! Alla prossima :-L
Capitolo 22 *** Capitolo 22: Risvegliati, Kairi! La nascita di una nuova Sayan! ***
La
battaglia tra Alucard e Dragon si è risolta con la vittoria
del secondo, che ha posto fine alla vita del vampiro. Anche lo stato di
emergenza nel villaggio di Neo Namecc è cessato, ma a farne
le spese è stata metà dell'esercito
rivoluzionario.
Kairi,
invece, non è morta. Cosa starà facendo,
nel suo Mondo Interiore?
Qui, di
seguito, il pulsante delle OST... e BUONA LETTURA!
:-)
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE
EARTHLY YILANCAR
Risvegliati,
Kairi! La nascita di
una nuova Sayan!
KAIRI
Non avevo
mai provato un dolore
così atroce in tutta la mia vita. Riuscivo a
percepire il calore incandescente
di ogni goccia del mio sangue, dentro le vene. Sentivo le
ossa irrigidirsi ogni
secondo di più. Sentivo i miei organi stringersi
all’inverosimile…
…
la disperazione aveva preso il
sopravvento. Era la stessa situazione in cui ero
capitata con
Diablo, completamente paralizzata ma cosciente di
ciò che mi stesse
succedendo… ma avrei preferito farmi leccare le
intimità per tutta la vita da
quel bastardo, e avrei anche provato un piacere immenso, piuttosto che
sentire
il mio corpo abbandonarmi sempre di più…
Ricordo
ancora quel giorno di tre mesi fa, quando gli Heartless mi avevano
quasi
trascinato nell’Oscurità. Non avevo minimamente
pensato a cosa mi sarebbe
accaduto subito dopo, perché la sensazione di pace che avevo
provato in quel
momento aveva addolcito le mie sofferenze…
…
ora invece, era
l’esatto opposto. Come quella volta, ero consapevole che
stessi per morire, ma
stavolta le sofferenze erano centuplicate… e soprattutto,
avevo paura di
morire.
Provate a
immaginarvi stesi su un
letto, immersi in un sonno profondo carico di dolore, senza potervi
svegliare
mai più… e immaginate di poter percepire il
vostro corpo invecchiare e soffrire
sempre di più… immaginate di poter sentire il
cupo mietitore proprio di fianco
a voi, mentre aspettava pazientemente che la natura facesse il suo
corso,
senza
usare la sua arrugginita falce per alleviarvi lo strazio…
- Basta!
Frustratemi! Prendetemi a calci con
qualche stivale! Strappatemi i vestiti di dosso! Giocate con la mia
dignità… vi
prego! Fate tutto… tutto quello che volete… ma vi
scongiuro… alleviate il mio
dolore! -
Era questo
il dolore che aveva
provato Dragon, durante le sue trasformazioni?! Era riuscito a
sopravvivere a
queste sofferenze?! Come era possibile? Se c’era qualcuno che
poteva aiutarmi…
no… l’unico che poteva aiutarmi era soltanto lui!
- Dragon?!
Dove sei! Ti prego, salvami tu!! -
***
“Sei
viva… il tuo KI è sigillato dentro il
cuore… posso ancora salvarti… resisti,
Kairi…”
***
Eccola…
la sua voce… sì! Era
Dragon!
Era il suo
petto
quello che sentivo premere sul mio viso… era il suo cuore il
suono frenetico
che rimbombava nelle orecchie… era suo il calore che
riuscì ad alleviare la mia
sofferenza.
***
“Tutti
voi… prendetevi cura di lei…”
***
Quel
calore che percepivo fino a pochi istanti prima, sparì
improvvisamente, e il
mio corpo ripiombò nelle pene più atroci.
-
No!
Dragon! Non lasciarmi… aiutami! -
Sentii
altre persone controllare le mie funzioni vitali… erano due
tocchi familiari
quelli che mi stavano visitando…
…
ma sì! Uno era senz’altro
Paperino! Avrei riconosciuto le sue piume anche a occhi chiusi! E
l’altro?
Perché ero sicura di conoscerlo?
Quella
delicatezza… quella
dolcezza tipica di chi ti avrebbe voluto dare il mondo per la tua
felicità…
solo un’altra persona, oltre a Dragon, Sora e Riku, era
riuscita a farmi provare
quei brividi di semplice ma dolcissimo affetto…
***
“Quack!
Gabor, cosa senti?”
“E’
viva! Il suo corpo si trova
semplicemente in Stasi…”
“Gaush!
In Stasi?”
***
- Pippo!
Ci sei anche tu! Se mi sentite… vi prego, salvatemi!–
***
“Semplicemente,
la sua Anima è ancora legata al corpo, nonostante
quest’ultimo abbia cessato le
sue funzioni. La sua Logica ha subito un forte trauma, ma invece di
morire,
Kairi ha usato la forza del suo cuore per aggrapparsi
all’unica fiamma di vita
che le rimaneva…”
***
Alcune
delle parole di Gabor mi risultavano incomprensibili, ma una frase
l’avevo
capita troppo bene per poter far finta di nulla…
…
nonostante quest’ultimo abbia
cessato le sue funzioni…
…
bastarono quelle parole per
impaurirmi ancora di più…
…
le mie funzioni erano cessate…
perciò… io ero…
- NO! NO NO
NO! NON PUO’ ESSERE! NO! VI
PREGO! NON VOGLIO MORIRE COSI’! MIO DIO… NON
VOGLIO… NO… NO… -
***
“Non
si può fare nulla?”
***
Questa…
questa era la voce di Cargoth! Riuscivo a percepire tutta la sua
preoccupazione…
***
“La
prima cosa da fare è riportare il suo corpo in
vita… ma poi dovrà cavarsela da
sola… la sua Anima, in questo momento, si trova in un luogo
inaccessibile a
chiunque, e solo lei è in grado di uscirne! Quack! Che
brutta situazione! Cosa
ti hanno fatto per ridurti così, amica mia?”
***
Avevo
sentito bene? Solo io potevo liberarmi da questa tortura orribile?!
Cominciai a
percepire una nuova
ondata di dolore… ancora più atroce…
ancora più terribile…
Mai come in
quegli istanti, avevo
avuto il presentimento di essere sul punto di non farcela…
…
quella sofferenza era troppa…
sentivo il mio cuore gonfiarsi sempre di più, come un
palloncino…
Il
terrore mi assalì quando cominciai a rendermi conto che le
parole di Gabor
erano vere…
…
mi ero resa conto che il mio
cuore non batteva più, che non avevo più il
controllo del mio corpo e che non
potevo più respirare…
…
stavo morendo…
stavo morendo e non potevo far nulla per salvarmi…
Il mio
corpo,
all’improvviso, sussultò. Mi avevano ripreso in
braccio un’altra volta. Era
stato Gabor a raccogliermi e a portarmi a gran velocità da
qualche parte. Non
riuscii più a sentire i suoni all’esterno, e capii
di essere stata portata
dentro una casa.
Avevo
ragione… Gabor mi aveva
poggiato su un letto, mentre io sentivo le spiegazioni di Paperino ad
Aqua,
Roxas e Naminè.
***
“Lo
sapevo! Lei non si sarebbe arresa così facilmente!”
“Proverò
a entrare nella sua mente. Voglio scoprire cosa l’ha ridotta
in quello stato e
cosa le sia successo per davvero!”
***
-
Sì! Fallo Aqua! Raccontagli tutto!
Digli
dello Yilar! Digli di Diablo! Non nascondergli nulla! –
Percepii
il tocco della sua mano sulla fronte, sentii la sua Luce entrare dentro
di me e
raggiungere il mio cervello, e io sapevo già cosa
fare…
…
ci
eravamo allenati anni fa sulla lettura della mente attraverso i nostri
poteri.
Per riuscirci, era necessario trasmettere i propri ricordi nella nostra
mente,
e il ricevente con la sua Luce era in grado di viverli in prima
persona…
…
aspetta! Oh no! Quindi Aqua…
***
“Cazzo!
Che succede?!”
***
La mano
di Aqua mi venne tolta dalla fronte con la forza. Speravo soltanto che
lei
avesse visto le parti più essenziali dei miei ricordi, e non
le avesse provate
sulla sua pelle…
***
“Schifoso…
viscido…
bastardo…”
***
Oh
no… anche lei…
***
“Aqua…
cosa hai visto?”
“Ora
so tutto… sapete di Diablo, il corvo
di
Malefica? Non era che un criminale umano, trasformato in
quell’animale come
condanna per aver ucciso e torturato degli innocenti… e con
la morte di quella
strega, lui è tornato normale ed ha ereditato il suo
scettro! E’ stato lui a
creare quella dimensione parallela!”
“Quack!?
Il corvaccio?!”
“Lei
invece è rimasta nel mondo
reale… però…
Diablo… che essere ignobile… l’ha
letteralmente violentata sessualmente!”
“NO!
Amica mia…”
“Non è
il peggio… perché Diablo, nel frattempo, ha
iniettato uno
Yilar dentro le vene di Kairi! Ecco cosa l’ha traumatizzata!
E’ stato lo Yilar
che l’ha quasi uccisa!”
“CHE
COSA?! UNO YILAR!? Per quale motivo… non ha alcun senso! Se
voleva ucciderla,
lo avrebbe potuto fare quando e come voleva! E poi perché
iniettarglielo e
rischiare di avere un nemico in più?”
“Senza
contare che il gene iniettatole non
è…
ecco… è troppo assurdo
per essere vero!
Diablo ha detto che quello Yilar era di un altro Sayan!”
***
Ecco…
alla fine glielo aveva
detto…
…
il livello di dolore stava man
mano crescendo, sempre di più…
…
se avessi avuto la possibilità
di urlare, l’avrei fatto… avrei urlato proprio
come Shiro durante la sua
tortura…
***
“Poi
lui se n’è andato, lo Yilar ha cominciato a fare
effetto… e la sua Luce si è
rifugiata nel suo Mondo Interiore per non morire dal dolore!
E’ la stessa
condizione in cui si trovava Ventus prima che lo risvegliassimo!”
“Ed
è anche la stessa di Sora durante il
suo
primo esame di Maestria!”
“Quack!
Ora pero non possiamo più distrarci!”
“L’intera
zona della Logica è
andata in
tilt… Cargoth! Avete un respiratore artificiale, per caso? E
anche un
defibrillatore… dobbiamo cercare di riportarla in
vita… o lei non avrà la forza
necessaria per tornare indietro!”
***
Sentii
le mani di Gabor premere con forza sul mio petto, con la speranza di
riattivare
il mio cuore…
…
sentivo le sue labbra che si
poggiavano delicatamente sulle mie… il suo respiro che
gonfiava i miei polmoni…
…
stava usando la respirazione
artificiale.
Percepii
il tocco delle piastre metalliche sul mio petto. Stavano
provando a usare il
defibrillatore.
Il mio
corpo sussultò davanti alla potenza di quella
scossa…
Niente…
il mio corpo era ancora
immobile… almeno il dolore dello Yilar si era affievolito
quel tanto che
bastava per darmi un attimo di respiro.
Mi
rimisero le piastre… e sussultai il doppio rispetto alla
prima volta…
…
SI! L’HO SENTITO!
IL MIO CUORE SI ERA RIATTIVATO PER POCHI SECONDI PRIMA DI FERMARSI DI
NUOVO!
-
Andiamo… Kairi, riprenditi! Non morire!
Puoi farcela! Non pensare al dolore dello Yilar… non
rassegnarti! Lotta! Lotta
assieme ai tuoi amici! –
***
“Continuiamo
a provare! Finchè la sua Anima è ancora attaccata
al corpo, possiamo riportarla
tra noi!”
“QUACK!
LA MACCHINA HA RILEVATO QUALCHE BATTITO AUTOMATICO!”
“Perfetto!
Roxas! Vieni qui e dammi una mano!”
***
Mi
avevano infilato qualcosa sul viso… era una mascherina che
permetteva ai miei
polmoni di respirare.
Anche
l’ossigeno riuscì nell’ardua impresa di
affievolire, anche se di poco, l’immane
e atroce sofferenza che provavo.
Sentii
ancora una volta le piastre premere sul mio petto… dovevo riuscirci! Dovevo tornare in vita! Non
potevo arrendermi in
questo modo!
Fallo…
ti prego,
Kairi… torna in vita!
- ORA! ORA!
-
Tutto il
mio corpo si inarcò all’inverosimile davanti
all’ultima, potente scossa… sentii
la mia Luce fuoriuscire ed espandersi lungo tutto il mio
corpo…
…
e il mio cuore riprese finalmente
a battere!
***
“C’E’
BATTITO! E’ TORNATA!”
“Bravissima,
Kairi! Ci sei riuscita!”
“Non
è ancora finita! Lo Yilar circola
ancora dentro le sue vene! Dobbiamo tenerla sotto controllo per
ventiquattro
ore!”
“Giusto,
hai ragione!”
***
Ci ero
riuscita! Il mio cuore batteva da solo… il battito era
debole, ma autonomo!
Provai a
risvegliarmi… e scoprii
con orrore di non poterlo fare!
- Oh
no… e ora che cosa succede?! -
***
“Un
momento… perché non si risveglia ancora!?”
“E’
soltanto un ipotesi… ma
credo che oltre
al sangue e allo Yilar, dentro le sue vene sta scorrendo un altro
liquido… e credo che sia della
morfina!”
“Può
essere… proviamo a farle un prelievo, e poi analizziamo il
suo sangue
all’interno dei nostri laboratori!”
“D’accordo…
prepariamo
l’occorrente…”
***
Morfina…
…
Diablo… lurido
figlio di puttana! Ecco perché il mio corpo non si muoveva
più! Ecco perché non
ero stata in grado di liberarmi dalla trappola di Diablo! Quel bastardo
mi
aveva drogato!
***
“Come
è la situazione, li fuori?”
“Le aure
di Dragon e Alucard si sono allontanate… e sembra che i due
stiano combattendo.
Probabilmente quel vampiro sta provando a tenere a bada il potere del
Super
Sayan!”
“Povero
Dragon, deve averla creduta morta.
E’
stato un vero e proprio colpo al cuore per lui… vedere la
donna che ama morire
e non poter far nulla per lei…”
“Quack!
Non lo biasimo; anche io avrei perso il controllo se a Paperina fosse
accaduta
la stessa cosa…”
“E
io che credevo non tenesse a lei…
pensavo
volesse soltanto prenderla in giro…”
***
Dragon…
Dragon mi aveva creduta morta ed aveva perso la ragione…
…
al dolore fisico
si aggiunse quello del mio cuore… avevo fatto soffrire
l’uomo della mia vita.
Mi
sentivo una persona orribile… se qualcuno stava soffrendo
più di me, in quel
momento, era proprio lui…
- Dragon!
Perdonami… è tutta colpa mia! Resisti!
-
***
“Aqua,
non piangere! Lei ora è qui,
insieme a
noi… risolveremo ogni cos…”
“RAGAZZI!
DOBBIAMO USCIRE SUBITO! STIAMO PER
ESSERE ATTACCATI!”
***
Questa…
questa era la voce di
Flame?! Perché era così terrorizzata? Cosa stava
succedendo! Chi ci stava
attaccando?
***
“Io
rimango qui a proteggerla e
controllarla… TUTTI VOI USCITE E DIFENDETE QUESTA CASA!
PROTEGGIAMO LA NOSTRA
AMICA ANCHE A COSTO DI METTERE A REPENTAGLIO LA NOSTRA VITA E MORIRE!”
***
- NO! NON
FATELO! FUGGITE! NON SACRIFICATEVI
PER ME! –
Un
brivido percorse la mia schiena…
…
la sentivo…
l’Oscurità che aveva avvolto il pianeta
Namecc… e cos’era quest’odore
nauseabondo?
Dovevo
svegliarmi! Dovevo
aiutarli! Stava per accadere qualcosa di orrendo!
- KAIRI!
RIPRENDITI! NON PUOI STARE QUI! DEVI
COMBATTERE ASSIEME AI TUOI AMICI! FANCULO LA MORFINA! FANCULO LO YILAR!
ALZA IL
TUO CULO E AIUTALI! –
***
“Che
diavolo… Alucard! Come hai potuto rilasciare tutte quelle
anime? Dragon è forte
fino a tal punto!? Asp… no! NO! CI ATTACCANO! CI
SONO… CI SONO GIA’ COSI’ TANTI
MORTI!”
***
-
NO!
NO! FUGGITE! FUGGITE! SALVATEVI! ALMENO VOI, SALVATEVI! –
***
“E’ un
incubo… è una strage! Per tutti i Kami!
Era questo che volevi, Diablo?! Volevi
che ci uccidessimo tra di noi?! Sei un viscido verme! Non ti rendi
conto di ciò
che hai provocato?! Non possiamo più fuggire…
siamo condannati! L’intero
universo è condannato! No… forse
posso… sì… posso riattivare le sfere!
Se
riesco a evocare il drago Polunga, posso esprimere il desiderio di
proteggere
tutti dalle anime dannate! Devo riprenderle e cominciare il rito di
riattivazione… mi ci vorranno tre ore per un solo
desiderio… RESISTETE TUTTI
QUANTO PIU’ POSSIBILE! SALVERO’ QUANTA
PIU’ GENTE POSSIBILE!”
***
- CARGOTH!
DOVE VAI?! NON USCIRE FUORI! TI
UCCIDERANNO! VI UCCIDERANNO TUTTI! ODDIO! NO NO NO NO NO NO NO! KAIRI,
RISVEGLIATI… SVEGLIATI… KAIRI!
–
La Luce!
Potevo usare la mia luce
prima che fosse troppo tardi!
Ma non
ci riuscii…
…
non so cosa accadde di preciso…
ma da quel momento in poi, non riuscii più a percepire
nulla…
…
non sentivo più le loro voci…
le loro aure… non sentivo nemmeno il battito del mio
cuore…
…
non sentivo nemmeno la mia
luce.
Ero
diventata il nulla.
Riaprii
gli occhi, ma fu come se non l’avessi fatto.
Cosa era
successo? Perché non riuscivo più a sentire
niente? Non ricordavo nemmeno più
il mio nome, o chi fossero i miei genitori, i miei amici…
…
chi ero? Perché
mi trovavo in quel posto?
Mi alzai
in piedi e provai a guardarmi attorno; ero letteralmente immersa
nell’oscurità
più profonda, e non riuscivo a vedere nemmeno a un
millimetro dai miei occhi.
Provai a
camminare. Riuscii a
fare un passo, poi un altro. Capii che sotto i
miei piedi ci fosse un
pavimento, così decisi di continuare a muovermi, per cercare
anche solo una
piccola fonte di luce.
Per quanto
continuai a camminare?
Un minuto… un’ora… o forse
anni… non riuscivo a capire come scorresse il tempo
in quel luogo misterioso, e più ne passava, più
il mio cuore provava angoscia e
terrore…
…
e quando non riuscii più a
sopportarlo, mi fermai.
Urlai…
con tutte le
mie forze… ma non uscii nemmeno un suono dalla mia
bocca…
…
non ero niente…
CRASH!
Mi venne
letteralmente un
infarto! Cos’era quel suono? Era come se…
sì! Come se qualcosa si fosse rotto!
E
poi… quell’altro suono… era una
voce! Era il mormorio di una persona infastidita! Alla mia destra, non
molto
lontano da dove mi trovavo in quel momento… dovevo
raggiungerla!
Ripresi
di nuovo a muovermi, correndo all’impazzata verso il punto in
cui avevo sentito
quei sussurri…
…
ed
alla fine la trovai.
Davanti
a me vi stava una figura inginocchiata per terra, ed aveva tra le mani
dei
luccicanti pezzi di vetro di ogni colore. Cercava in ogni modo di
rimettere
insieme ciò che si era rotto.
“E
ti pareva… è scoppiato
anche questo!”
Tutt’un
tratto, questa si era resa conto della mia presenza, e si
alzò in piedi…
…
e io rimasi senza parole
davanti alla sua bellezza…
…
era
una donna molto alta e slanciata, con una lieve ma delicata
abbronzatura che
ricopriva la maggior parte delle sue scoperte curve. Aveva braccia
lunghe,
affusolate e toniche, ricoperte da numerose cicatrici che, invece di
sfregiarla, le donavano autorevolezza e forza. Indossava soltanto una
fasciatura per coprire i suoi seni e un paio di collant aderenti rossi.
Attorno
alla sua vita, aveva quella che notai fosse una coda; questa si sciolse
dalla
sua presa e si rizzò in aria, in un comportamento simile a
quello di un gatto
che veniva colto di sorpresa. Il suo volto era ancora più
bello e maestoso: gli
occhi, nonostante fossero di una sfumatura molto simile a quella
dell’oceano,
non lasciavano trasparire soltanto calma o dolcezza, ma anche coraggio,
grinta
da vendere e anche molta fierezza, oltre che un sorprendente pizzico di
saggezza, segno che la donna davanti a me, nonostante fosse piuttosto
giovane,
aveva affrontato e superato ogni sorta di avversità. I suoi
capelli erano di un
castano molto scuro, più tendente al rosso, ed erano legati
con piccole ma
particolari trecce che la rendevano unica e indistinguibile.
Non era
questo, però a renderla
così… nemmeno io sapevo più come
descriverla… ero invidiosa! La magnificenza di
quella donna era tale da lasciarti senza fiato!
“Ehi
tu! Potresti aiutarmi, per favore?”
mi disse lei con un sorriso simpatico, indicando i cocci che aveva
nell’altra
mano “Sto
cercando di rimettere insieme questo posto, ma da sola è una
vera
impresa!”
Provai a
parlarle, ma non uscii alcun suono dalla mia gola.
“Non
sforzarti, riprenderai a parlare presto… e ricomincerai a
ricordarti di nuovo
chi sei…” mi
rassicurò lei, capendo le mie preoccupazioni “Allora,
mi aiuterai? Ti prego… è da molto tempo che non
incontro qualcuno con cui
parlare… e di certo non abbiamo molto da fare qui al buio!”
Non ci
pensai per molto.
In fondo
quella donna aveva
ragione. Chissà quanto altro tempo avrei dovuto aspettare
prima di incontrare
qualcun altro… e poi cosa altro avrei dovuto fare in quel
mondo sconosciuto?
Annuii
decisa e mi avvicinai a lei, indicandola incuriosita.
“Il
mio nome?” mi chiese lei,
trovando la
mia conferma “Lo
sai? Nemmeno io, ora, mi ricordo più chi sono… ma
presto ricorderemo
entrambe!”
Mi
aprii
la mano e mi permise di controllare i cocci colorati.
“Questi
qui non sono soltanto pezzi di vetro… in realtà
sono ricordi!” mi
rivelò lei, riuscendo a prendermi alla sprovvista “Vedi tutto il mondo che ci
circonda? Vedi come è tutto scuro e senza luce? Non
è sempre stato così: per
molto tempo, questo mondo era ricoperto da migliaia e migliaia di
ricordi
colorati come quelli che hai in mano… purtroppo,
però, la persona che li
possedeva ha subito moltissimi traumi, sia fisici che morali, e i suoi
ricordi
stanno implodendo da soli, senza motivo! Quello che hai in mano
è l’ultimo
ricordo che le rimaneva… se riusciamo a ricostruirli, lei
tornerà a ricordare,
e di conseguenza anche noi!”
Io annui
sorridendole, pronta per quella sfida, e lei ricambiò con un
sogghigno
simpatico.
Cominciammo
a studiare quei cocci. Erano cinque pezzi, di forma tondeggiante, segno
che
insieme formavano una piccola statuina, e come avevo già
notato in precedenza,
erano formati da centinaia e centinaia di colori di ogni
tipo… tuttavia,
essendo così pochi, riuscimmo facilmente a ricostruire
quella piccola figura in
meno di un minuto.
La statuina
ritraeva una scena
molto dolce… due genitori che tenevano in braccio un
bambino, mentre un vecchio
pelato col pizzetto era pronto a scattar loro una foto. Quel
piccolino… no, era
una bambina… doveva essere nata davvero da pochissimo,
perché era minuscola e
tutta sporca!
“La
persona che ha perso tutti i ricordi
è
quella bambina” mi spiegò la mia
compagna indicandomi la piccola creatura “I
suoi genitori si chiamavano Ansem e
Kumari, re e regina di Radiant Garden, mentre il vecchio con la
barbetta da
capra si chiamava Xehanort. La donna morì pochi istanti dopo
quella foto… fu
Ansem, poi, a dare il nome a sua figlia. La chiamò Kairi,
perché a Kumari
piaceva moltissimo sedersi sulla spiaggia e osservare il suono delle
onde che
si frastagliavano sugli scogli…”
La
guardai confusa… come faceva a sapere tutte quelle cose
sulla bambina e sulla
sua vita?
“Ehm…
che strano… non dovrei nemmeno saperle queste cose!”
affermò infatti la
giovane donna, grattandosi la fronte con l’indice dubbiosa
“Forse
siamo legati a questa bambina, a Kairi? Probabile… un
momento! Guarda! La
statua sta diventando più grande!”
Aveva
ragione! Quella che prima
era una statuina in vetro colorato di piccole dimensioni, diventava man
mano
sempre più grande, e fummo costrette a poggiarla per terra.
Questa divenne
sempre più maestosa e imponente, diventando perfino molto
più grande di noi…
ora era il doppio… no, il triplo!
Quando
la statua finì di crescere, era diventata mastodontica e
brillava di luce
propria! L’oscurità che prima ci avvolgeva e ci
strangolava, ora era molto più
tenue.
“Questa
era la Luce che stavo cercando! Siamo sulla strada giusta!”
esclamò la
donna, indicando poi altri cocci di vetro sparsi per terra “Guarda
lì per terra! La luce della statua ci ha fatto trovare altri
ricordi!”
Anche
quella volta ricomponemmo i pezzi della nuova statua in poco tempo.
Raffigurava
una dolce vecchietta, che teneva per mano la piccola Kairi, ora
cresciuta.
“Senza
la madre, è stata la nonna a
occuparsi
della principessina” riprese a spiegare lei,
accarezzando il piccolo
rilievo della vecchia “Il
suo nome era Ava e, ogni sera,
raccontava a Kairi moltissime storie su Kingdom Hearts e sulla sua
Luce… ma non
capisco… io non dovrei saperne nulla di lei… ma
allora perché…?”
Avvenne
esattamente la stessa cosa
della statuina precedente… anche questa cominciò
a crescere, e raggiunse la
stessa grandezza dell’altra.
Era una
gioia per gli occhi vedere i riflessi di luce che illuminavano tutto
ciò che ci
circondava…
“Che
meraviglia, non trovi?”
esclamò la mia compagna, trovando la mia
allegra conferma.
Intravidi
il prossimo ricordo da ricomporre, e lo indicai alla mia amica, che lo
raccolse
e cominciò a lavorarci su.
Kairi,
adesso si teneva per mano con due altri bambini, e sembrava davvero
felice…
“Radiant
Garden sparì nell’Oscurità per colpa di
Xehanort, che voleva usare il potere di
Kingdom Hearts per dominare tutti i mondi conosciuti. Kairi fu
trascinata
all’interno di un nuovo mondo, chiamato Isole del Destino, e
non rivide mai più
ne suo padre, ne sua nonna. Per non perdere la voglia di vivere, il suo
cuore
si affidò a quello dei due bambini… si
chiamavano…”
“Sora
e Riku…”
Magia…
la mia voce era tornata
all’improvviso solo per pronunciare quei due nomi…
“Si
chiamavano Sora e Riku… erano due veri combina guai! Si
innamorarono a prima
vista di Kairi e della sua gentilezza! Si affrontavano con le loro
spade di
legno per la sua mano, proprio come due principi, e lei per
ringraziarli dava a
entrambi un dolce bacio sulla loro guancia…”
“Hai
ricominciato a parlare!”
esclamò
contenta la donna, dandomi una pesante pacca sulla spalla “E’ positivo, significa che comincerai a
ricordare molto presto!”
“Ne
sono felice ma… perché ho
come la
sensazione di essere molto legata a questa Kairi? Questi
non sono i nostri ricordi, sono i suoi… o sbaglio?”
“In
effetti, ora che mi ci fai pensare…
quella bambina ti assomiglia davvero molto!” si
rese conto lei, sorpresa.
“Ma
cosa dici?!” esclamai io con convinzione,
provando a specchiarmi sulla
statua, ora cresciuta “Io non
sono…”
Rimasi
scioccata, però, osservando il mio riflesso… la
mia mano toccò il vetro,
tremante…
…
quella bambina… possibile che
io, in realtà, fossi Kairi?
Riprendemmo
la restaurazione dei ricordi. Ad ogni nuova statua ricostruita, i
ricordi della
ragazza si insinuavano nelle nostre menti, legandoci sempre di
più alla sua
storia.
Kairi
ora era cresciuta, un’adolescente molto carina e dolce, e i
due ragazzi erano
sempre più innamorati di lei. Ora, però, lei
cominciava a provare un sentimento
più forte nei confronti di Sora.
Riku, di
conseguenza, cominciò a provare molta invidia nei confronti
del suo amico, ed
un giorno si era lasciato dominare dai suoi sentimenti oscuri. Anche le
Isole
del Destino caddero nell’oscurità e Kairi aveva
perso il suo cuore, finendo in
stato di coma.
“Lei
tornò a vivere grazie al coraggio di Sora e al pentimento di
Riku, che si
ribellò a Malefica e ad Ansem…”
continuava a raccontare la mia
misteriosa compagna “Tuttavia…
quando Kairi tornò alle isole, la
sua mente e il suo cuore rimasero sigillati a causa del trauma che
aveva
subito… solo dopo un anno le tornò la memoria, ma
venne subito attaccata da
altri nemici!”
“L’Organizzazione
XIII…” continuai io
lasciandomi trascinare da quei ricordi “…
rapirono Kairi ed obbligarono i suoi amici a salvarla ancora una volta.
Sora e
Riku riuscirono di nuovo nell’impresa, e i due riuscirono a
riappacificarsi. Il
problema… è che Riku non riuscì
più a guardare Kairi con gli stessi occhi…
soffriva troppo per non essere lui la persona di cui lei era
innamorata… e io non
me ne ero resa conto fino ad allora… io sono Kairi, non
è vero? Questi sono i
miei ricordi!”
Sentii
l’abbraccio della mia compagna, che cercò di
confortarmi.
“Era
inevitabile… non potevi capirlo,
allora.
Eri troppo giovane e innamorata di Sora per renderti conto di quanto
stesse
soffrendo il tuo amico… e Riku era giovane come te, non
pronto ad accettare la
nuova situazione che si era creata…”
“Anche
dopo l’ultima battaglia contro Xehanort… io
speravo lui potesse innamorarsi di
un’altra ragazza e che riuscisse a superare
l’infatuazione nei miei confronti…
che stupida che sono stata…”
“Ma tu
amavi Sora…”
“Più
di ogni altra cosa al
mondo…”
confermai io tristemente “…
e lo amerò
sempre e comunque… ma ho sbagliato a lasciar correre con
Riku, e questo sarà
sempre uno dei rimpianti più grandi della mia
vita…”
All’improvviso,
però, cominciammo a sentire dei lamenti…
“Laggiù
c’è un'altra persona!”
si rese conto lei, correndo verso il punto dove
avevamo ascoltato il suono… e prendendomi la mano con la sua
coda!
Dovevo
ammetterlo… provai una
sensazione stranissima quando la sentì stringermi sul
polso… era come se io
fossi legata anche con lei!
“Tu…
tu non ricordi ancora nulla?” provai a
domandarle, con sospetto.
“Solo
ciò che provi tu…”
mi rispose lei
con un sorriso a trentadue denti, incuriosendomi sempre di
più.
Solo
ciò
che provavo io… che significava quella frase…
…
un momento! Se io ero Kairi…
lei allora…
“Eccola
lì!”
I miei
pensieri vennero letteralmente sviati da ciò che trovammo
non molto lontano…
…
ed entrambe rimanemmo
paralizzate dall’orrore osservando quella figura
così famigliare riversa per
terra, con gli abiti lacerati e imbrattati di sangue, che piangeva
disperata,
tenendo tra le sue braccia il corpo senza vita di Sora.
“Quella…
sono io il giorno dell’attacco di Bear e
dell’esercito Kagakuriano…”
affermai orripilata “…
poco dopo la morte
dei miei amici… dopo che il comandante mi prese e… oddio… perché continuo a
vivere quel momento?!”
Fu a
quel punto che la mia mente ricostruì tutti i miei ricordi
successivi a
quell’evento…
…
le torture subite ad Hollywood…
…
la morte di Tony e Shiro…
…
il mio amore verso Dragon…
…
la battaglia contro Malefica…
…
e la trappola di
Diablo!
Oh no!
Lo Yilar! Io non sarei dovuta essere lì! Avrei dovuto
risvegliarmi! Dove mi trovavo?!
Che posto era quello!?
Dragon!
Dovevo
tornare da Dragon!
“Calma!
Non puoi tornare indietro! Non prima
di aver affrontato e accettato il tuo passato!”
affermò perentoria la mia
compagna.
“Accettare…
il mio passato?! Cosa cazzo
stai
dicendo!?”
“Non
ti risveglierai fin quando non
accetterai che tutto ciò che hai vissuto, dal primo
all’ultimo istante, è stata
opera soltanto delle tue scelte e del Destino. Devi accettare la morte
di tutte
le persone che hai visto perire davanti ai tuoi occhi, anche se
ciò ti farà
provare dolore per il resto della tua vita…”
“Basta…
non parlarmi più in
questo modo!”
affermai io rabbiosa verso di lei “Credi
che non lo sappia?! So benissimo che non posso fare più
nulla per rimediare
alla morte dei miei amici! E’ COSI’ SBAGLIATO VOLER
DESIDERARE IL CONTRARIO?!”
“Kairi…”
“NO!
ADESSO MI SONO STANCATA! PENSI CHE
ACCETTERO’ COSI’ FACILMENTE IL FATTO DI AVER PERSO
SORA E RIKU?! CHE IO ACCETTI
IL FATTO DI ESSERE STATA STUPRATA DAL LORO ASSASSINO!? O DI ESSERE
STATA
RINCHIUSA IN UN CAMPO DI STERMINIO E AVER VISTO MORIRE TUTTE QUELLE
POVERE
PERSONE!? COME PUOI SOLTANTO CREDERE CHE IO ACCOLGA TUTTO QUEL DOLORE
SENZA
POTER DESIDERARE UN’ALTRA POSSIBILITA’?! NON VOGLIO
ASCOLTARE FRASI SDOLCINATE
DA UNA PERSONA CHE NON PUO’ COMPRENDERE CIO’ CHE HO
PROVATO!”
“Ti
sbagli, Kairi…”
mi corresse però lei
con sguardo severo “… io
so molto più di
quanto tu possa immaginare…”
“AH
ECCO! ORA RICORDI TUTTO ANCHE TU, NON
E’
VERO?! CHI SEI TU? PERCHE’ MI STAI MOSTRANDO TUTTE LE MIE
MEMORIE!? RISPONDI!”
“Quella
sei tu, Kairi!”
Mi
voltai spaventata alle mie spalle.
Dietro
di me vi era una persona che non avevo mai visto in tutta la mia vita.
Era un
uomo alto, muscoloso, e aveva i capelli neri a punta. Indossava una
tuta
arancione sopra una maglietta blu, una cinta, i polsini sui polsi e
degli
stivali blu con righe verticali gialle e orizzontali rosse.
Il suo
sguardo era talmente buffo e amichevole da farmi dimenticare il motivo
per il
quale mi ero arrabbiata.
Mi
accorsi solo qualche istante dopo dell’aureola sulla
testa…
“Ciao…
potresti aspettare solo per un
momentino? Re Kaio mi ha detto di fare qualcosa per la
‘te’ del passato…”
mi chiese gentilmente quello sconosciuto prima di avvicinarsi alla
Kairi che
piangeva sul corpo di Sora.
“Allora…
qual era l’incantesimo… ah giusto! RESURRECTIONEM
ANIMAE!”
Ciò
che avvenne
mi stupì a tal punto da
lasciarmi a bocca aperta…
…
il
corpo di Sora venne letteralmente avvolto da un’intensa luce,
costringendo la
‘me’ in lacrime a lasciarlo andare, incredula e
sconvolta da tale avvenimento.
Un
minuto dopo, la luce si diradò…
…
e da essa
fuoriuscì Sora, ancora vivo!
Con un
aureola in testa anche
lui…
“Era
ora, Goku! Perché ci hai messo così tanto?!”
“Scusami
tanto, amico, ma in mezzo a quel
buio non riuscivo a trovare nessuna delle tre!”
Le mie
orecchie si drizzarono in aria. Avevo sentito bene!?
Quell’uomo… era Goku?!
Il sayan della leggenda!?
Sembrava
tutto tranne che un guerriero invincibile.
“Urca!
E’ vero! Non mi sono presentato! Il mio nome è
Goku, piacere di conoscerti!”
si presentò il sayan, salutandomi con un cenno della mano.
Risposi
con molto imbarazzo a quel saluto, prima di chiedergli timidamente.
“Mi
scusi, signor Goku… perché lei si trova qui?”
“Ehm…
ecco, volevo venire a conoscere la ragazza alla quale hanno iniettato i
miei
geni!” ammise imbarazzato
l’uomo, mettendosi una mano dietro la nuca
colpevole “Ho chiesto un permesso a
Re
Yammer dall’Aldilà, e così sono venuto
assieme a Sora all’interno del tuo Mondo
Interiore”
“Dentro…
COSA?! QUESTO E’ IL MIO MONDO INTERIORE?!”
esclamai io sbigottita,
osservando il mondo che ci circondava. Le
statue illuminavano solo in parte quel tetro mondo…
“Non
proprio… questo è il mondo che si cela
dall’altra parte del tuo cuore”
mi spiegò la mia compagna misteriosa, avvicinandosi alla
‘me’ del passato ed
asciugandole magicamente il sangue con un gesto della mano “Qui
si celano tutti i pensieri e i ricordi che tu non hai mai avuto il
coraggio di
mostrare, che fossero belli o brutti, oltre che una rappresentazione
verosimile
del tuo futuro… ovvero io! Io sono la
‘Kairi’ del futuro!”
La mia
reazione? Mi cadde la
mascella per terra!
“Io…
IO SARO’ COSI’?!
DIVENTERO’ COSI’
FIGA?!”
Goku,
Sora e la Kairi del Futuro cominciarono a ridere, divertiti dalla mia
reazione.
“Non
ero colei che non poteva capire ciò
che
hai provato, mia cara?!”
“Ehm…
scusa… il fatto
è che…”
“Accettare
la mia morte e quella di Riku non
significa dimenticarci o non renderci giustizia”
cercò di spiegarmi Sora
comprensivo “Tu desideri che tutto
ciò
che ci sia successo non fosse mai avvenuto, giusto? Eppure,
né io né Riku
avremmo cambiato le scelte che abbiamo fatto, né tantomeno
il nostro destino.
Bene o nolenti, Riku avrebbe amato te, esattamente come ti ho amata io,
e
avrebbe lottato per farti provare lo stesso sentimento, anche
accettando il tuo
rifiuto e soffrendo… bene o nolenti, Kagaku avrebbe sempre e
comunque attaccato
le Isole del Destino, e noi avremmo combattuto contro Bear anche a
costo della
nostra vita, pur di proteggere la nostra casa… io e Riku non abbiamo più rimpianti! Ti
abbiamo visto dall’aldilà, e
siamo orgogliosi della donna che se diventata! E siamo anche felici che
tu
abbia trovato un uomo che ti ami alla follia come Dragon!”
“Davvero?!”
“Certo!”
esclamò Sora
alzando il pollice
all’insù e cingendo la vita della
‘me’ del passato, che lo osservava basita
senza capirci più nulla “All’inizio pensavo fosse soltanto un
brutto
individuo, ma mi sono ricreduto quando l’ho visto
trasformarsi… lui tiene
davvero molto a te, e tu tieni moltissimo a lui, e sono felice che tu
abbia
mantenuto la tua promessa!”
Annuii,
commossa. Quelle parole riuscirono a rincuorarmi definitivamente per la
loro
morte… niente poteva
più farli tornare
indietro… potevo soltanto andare avanti, stavolta per
davvero!
“E poi
stiamo tutti bene nell’Aldilà!”
ci rincuorò Sora con un sorriso a
trentadue denti “Da
quando ci hanno raccontato della leggenda sul Super Sayan, io e Riku
siamo andati a trovare Goku e i suoi amici. Non immagini lontanamente
quanto
siano forti!”
“Eh
eh… non esagerare!”
lo fermò Goku
imbarazzato, prima di avvicinarsi a me e osservarmi con la dolcezza di
un padre
verso una figlia.
“Lo
sai, Kairi… anche io, come Sora, sono
morto molto giovane a causa di una malattia cardiaca” mi
raccontò tristemente
il sayan “Qualche mese dopo la mia
morte, C-17 e C-18
cominciarono a compiere
stragi sul pianeta Earth… ho assistito alla morte di tutti i
miei amici e delle
persone a cui tenevo di più… il tuo ragazzo,
Dragon, non possiede i miei geni,
ma quelli del mio unico figlio…”
“Oh
no… non immaginavo…”
“Tranquilla,
anche lui sta bene! Ci
divertiamo un mondo sul pianeta di Re Kaio… ehm,
un giorno capirai!” mi
tranquillizzò lui vedendo il mio
sguardo confuso “Quello che voglio
dirti
è… anche io, in quel momento, ho provato il
desiderio di voler cambiare il mio
passato, di non essere morto e di poter combattere al fianco dei miei
compagni…
ma ora che ti ho conosciuto, so che non sarebbe cambiato
nulla…”
“Perché
dici così, Goku?” gli domandai
io.
“Perché
come loro, avrei cercato di
uccidere
i due cyborg per il male che avevano causato, senza pensare minimamente
a ciò
che avevano sopportato per colpa del Dr. Gelo… tu non puoi saperlo, ma Glacial… lui, in
realtà, è il figlio di colui
che ha creato C-17 e C-18!”
Quella
rivelazione mi sbigottii a tal punto da farmi crollare a terra,
incredula.
“Lui
non è un Kagakuriano… era un terrestre del
pianeta Earth, ed era il figlio del
dr. Gelo, lo scienziato pazzo di un esercito chiamato Red Ribbon. Ha
lavorato
assieme al padre per molti anni… prima che venisse cacciato
da Gelo stesso per
le sue manie eccessive di conquista!”
“E
voi… voi come l’avete scoperto?!”
“E’
stato lo stesso dottore a
confessarcelo,
nell’aldilà” ammise Sora con
tono serio “Per
questo, quando Freezer e suo
padre morirono su Earth, Glacial trafugò alcune cellule dai
loro corpi, e fuggì
dal pianeta per scoprire nuovi metodi per la modifica genetica di un
essere
vivente!”
“Penso
che tu non sappia neanche questo… ma Glacial, un giorno,
riuscì perfino a
utilizzare le Sfere del Drago del nostro pianeta, desiderando
l’eterna
giovinezza” rivelò affranto
Goku “E’
così che lui è riuscito a passare
inosservato da tutti. E sappi che Glacial, per molti anni, visse
perfino su Neo
Namecc con i namecciani! Riuscì a farsi accettare e ben
volere, ma un giorno provò
a rubare le Sfere del Drago di Namecc… voleva chiedere
l’immortalità!”
“Però
venne scoperto…”
continuò a raccontare Sora “… e Cargoth, invece di ucciderlo,
lo esiliò dal loro pianeta. Prova a immaginare lo shock dei
namecciani quando
hanno scoperto che quel bastardo si era trasformato in un Demone del
Freddo ed
era diventato l’imperatore dell’intero universo!”
Iniziai
a capire, per la prima volta, le vere intenzioni di Glacial…
“Lui
vuole… lui vuole diventare immortale, non è
così?”
“Non
solo…” ammise con rabbia il
sayan, stringendo i suoi pugni furibondo “…
quel verme vuole diventare un Dio! Sa
dell’esistenza di una vita dopo la morte, e intende mettere
fine all’universo
mortale! Vuole cominciare un’Apocalisse!”
“E
con i Key-Blade dei maestri Yen Sid e Xehanort,
lui è diventato ancora più potente! Forse
penserai che io sia stronzo a pensare
questo, ma…” mi rivelò Sora
abbastanza preoccupato da una mia reazione “… ciò
che ti ha fatto Diablo, potrebbe rivelarsi un grosso vantaggio!”
“Lo
sai perché? Potresti trasformarti anche tu in Super Sayan!”
mi spiegò
Goku con decisione “Non
è affatto difficile trasformarsi, se impari il trucco
più
importante… per raggiungere quello stadio, devi sfogare
tutta la tua rabbia e
farla uscire fuori dal tuo corpo per mezzo della tua energia. Quando ti
risveglierai, tra poco, prova a chiedere a Cargoth se su Neo Namecc
abbiano
creato una Stanza dello Spirito e del Tempo! Tu e Dragon potreste
allenarvi lì
per raggiungere il potere di Glacial!”
“La
stanza dello spirito e del tempo…”
Chissà
di cosa parlava Goku…
“Ti
servirà, credimi Kairi!” mi
rassicurò la ‘me’ del futuro “Glacial,
ora come ora, è perfino più potente di un Super
Sayan. Tu e Dragon dovete
cercare di superare o raggiungere il limite di quel potere. Solo
così potrete sconfiggere
Glacial per sempre!”
“E non
scordatevi di Diablo!” mi
rabbonì Sora con tono serio “Lui
approfitterà della vostra battaglia per creare scompiglio!
E’ tale e uguale a
Malefica! Sfrutterà tutte le vostre debolezze e
proverà a fare il doppio gioco sia
con voi che con Glacial!”
“Ok!
Ok! Ora basta! Mi gira la testa!”
li fermai io, leggermente confusa “Proveremo
a fare del nostro meglio, ve lo promettiamo…”
“Lo
sappiamo… sei davvero una brava fanciulla!”
si congratulò Goku,
scompigliandomi i capelli con la mano.
“Ah!
Goku! Dai!” mi imbarazzai
io
cercando di sistemarmi di nuovo, suscitando di nuovo
l’ilarità di tutti i
presenti.
Solo la
Kairi del passato era ancora stranita da ciò che stava
accadendo.
“Cosa
ne pensi tu, ‘piccola’
Kairi?” la
interpellò il sayan con un ghigno divertito “Non trovi che le tue
compagne
siano davvero incredibili?”
“Ecco…
io… io sono sorpresa”
ammise lei
rossa in viso “Dopo
tutto quello che mi è successo… non mi sarei mai
immaginata di
vedere la ‘me’ del presente
così… così matura e sicura di
sé…”
La
guardai leggermente colpita… era davvero questo
ciò che pensava?
“Io…
io non credevo sarei riuscita ad avere la forza di
ricominciare… dopo che Sora
e Riku sono morti, io desideravo soltanto morire…”
La vidi
voltarsi e portandosi davanti a me…
…
prima di gettarsi calorosamente
fra le mie braccia, abbracciandomi e piangendo sulla mia spalla.
“Kairi…se
non fosse stato per te… Sora e Riku… Tony e
Shiro… Yen Sid e Xehanort…
sarebbero tutti morti invano… grazie… grazie per
aver lottato… grazie per aver
scelto di vivere!”
Mai e
poi mai mi sarei immaginata di vivere un momento del genere in tutta la
mia
vita…
…
mai avrei potuto immaginare di
vedere il mio ‘io’ del passato
ringraziarmi… e ciò mi commosse al punto tale da
non riuscire più a trattenere le lacrime, stringendola tra
le mie braccia come
mai avrei potuto immaginare di riuscire a fare in tutta la mia vita.
“Te lo
prometto… tutto ciò che abbiamo
passato… non sarà senza significato…
sigh… io…
sigh… salverò… sigh…
l’intero universo!”
Sora e
Goku ci osservavano altrettanto commossi…
…
non pensavo che
anche il sayan fosse così tenerone!
“Finalmente!
Ora sento tutti i miei ricordi che tornano nella mia mente!”
esclamò la
Kairi del Futuro, la ‘me’ più figa di
tutte, che soddisfatta cominciò a
guardarsi attorno “Direi che questo
posto è fin troppo buio per i miei gusti! Goku…
CHE NE DICI SE SCACCIAMO QUESTA
OSCURITA’ INSIEME?! RISVEGLIAMO IL CUORE DI QUESTA DONNA!”
“Eh
eh… con immenso piacere, Kairi!”
Vidi i
loro sguardi cambiare improvvisamente, e cominciai a temere per
l’incolumità
mia, del mio alter ego passato e di Sora, che sembrava aver intuito
cosa
stessero per fare.
“Oh
merda! REFLEXGA!”
Una
barriera protesse sia me che la Kairi del passato…
…
ma si frantumò subito quando
Goku e l’altra ‘me’ rilasciarono in un
solo colpo tutta la loro potenza!
Tutto il
mondo attorno a noi
cominciò a tremare… perfino l’aria
sembrava fremere davanti alle urla di quei
due, che invece di fermarsi, continuarono a incrementare sempre di
più la loro
potenza! Era assurdo! Come potevano essere così potenti?!
Questo era
il
potere di un Super Sayan?
“Non
ancora, Kairi!” esclamò
però il mio alter ego del futuro con un ghigno
feroce “Questo…
E’ SOLO L’INIZIO!
AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH…”
Goku la
seguì a ruota, sprigionando il cento per cento della loro
potenza!
I due
vennero avvolti da una luce
intensissima, che costrinse tutti e tre a coprirci gli
occhi… eppure, non
serviva comunque a niente… quella luce attraversava anche le
mie palpebre!
Solo
quando essa si diradò, io, Sora e la
‘me’ del passato riaprimmo gli occhi…
…
davanti a noi vi erano due
guerrieri dallo sguardo fiero e inflessibile. I loro occhi erano
diventati
verdi e non lasciavano trasparire alcuna emozione. I loro capelli erano
diventati dorati come le loro aure, che avvolgevano e fiammeggiavano
attorno ai
loro occhi.
L’intero
mondo era illuminato in ogni dove dalla loro luce.
L’oscurità non esisteva più
nel mio cuore.
Le
statue dei miei ricordi riflettevano le loro auree in ogni angolo di
quel mondo
ora candido e bianco come mai avrei immaginato potesse
essere…
…
e continuò a diventare sempre
più caldo e luminoso, costringendomi a richiudere gli
occhi…
“Questa
sarai tu, Kairi!” affermò la
‘me’ del futuro con una voce tale da
incutere timore e orgoglio allo stesso tempo “Ma
solo se riuscirai a battere Glacial! Da questo momento sarai tu a
decidere la mia sorte! Il tuo Key-Blade è risvegliato!
Qualunque cosa accadrà da
questo momento in avanti… VA E MOSTRA A TUTTI COSA SUCCEDE A
COLORO CHE OSANO
TOCCARE LA TUA FAMIGLIA!”
“Ora
noi dobbiamo andare!” annunciò
Goku “Sappi che seguiremo la vostra
battaglia e tiferemo per voi! Vincete!
Rendeteci fieri!”
“E a
proposito…” mi
urlò Sora contento “… io
e Riku ti vogliamo fare gli auguri!”
“Gli
auguri?! E per cosa?”
“Lo
scoprirai molto presto…”
mi lasciò
senza risposta la Kairi del Futuro, sparendo assieme agli altri dalla
mia
vista…
Mi
risvegliai di soprassalto. Ero distesa su un letto, e una maschera mi
ricopriva
il…
…
un momento… ero
tornata nel presente! Mi ero svegliata!
Mi misi
seduta sul materasso, cogliendo di sorpresa la persona che stava seduta
ai
piedi del mio letto.
“KAIRI!
TI SEI SVEGLIATA!”
Mi
voltai verso Dragon, ancora sconvolta da ciò che era appena
successo dentro il
mio cuore.
Avevo visto
la me del passato e
quella del futuro… e quest’ultima si era
trasformata in Super Sayan!
Lui mi
tolse la mascherina e mi baciò con una passione e un amore
che non mi aveva mai
mostrato per tutto questo tempo…
…
e stava piangendo come un
bambino! Quanto doveva aver sofferto per colpa mia…
“Tranquillo,
Dragon… sto benissimo! Non è successo nulla di
grave!”
“Non è
vero… non sono riuscito a proteggerti… ho
rischiato di perderti per sempre…”
“Sono
una roccia, io! Non sarei mai morta in
questo modo! Gli altri… riesco a percepire le loro aure!
Stanno bene!”
Lo vidi
abbassare la testa, afflitto, e asciugarsi le lacrime con la mano.
“Quando
tu sei… ecco… io mi sono trasformato in Super
Sayan e ho perso il controllo del
mio potere… Alucard, per contrastarmi, è stato
costretto ad annullare ogni
Stato di Rilascio, e molte delle sue anime hanno attaccato il
villaggio… ci
sono stati molti morti, Kairi… tutti per colpa
mia… e anche lui è morto per
mano mia…”
“E’
tutta colpa di Diablo!”
affermai
però io, dandogli uno scherzoso schiaffo “Lui
ti ha fatto credere che io fossi morta! Se qualcuno è stato
ucciso, allora lo
vendicheremo! Sconfiggeremo sia Glacial che Diablo! E lo faremo
insieme…”
“Kairi…
tu sai che ti ha…”
“…
iniettato lo Yilar del Super Sayan? Certo!”
gli risposi contenta,
lasciandolo letteralmente di sasso “… nonostante fossi fisicamente morta,
riuscivo a sentire tutto quello che stava accadendo e…
Dragon, tu non puoi
immaginare quello che è successo! Ci sono riuscita! Ho
risvegliato il pieno
potere del mio Key-Blade!”
“Cosa?!
Dici davvero? Ma come…”
“KAIRI!”
“QUACK!
TI SEI SVEGLIATA!”
“GAUSH!
URRA’!”
Non
riuscimmo a continuare il nostro discorso. Una ventina di persone (i
miei
amici) si erano fiondate dentro quella stanza, dopo aver ascoltato
l’urlo di
Dragon, e ora mi stavano letteralmente stritolando fra le loro braccia.
Sia io
che lui capimmo che avremmo ripreso quel discorso più tardi,
e mi lasciò ai
festeggiamenti dei miei amici.
Mi accorsi,
però, che qualcosa
non andava… perché sentivo così freddo?
Controllai
per sicurezza sotto le coperte, e…
“AAAHHH!
SONO NUDA! USCITE TUTTI FUORI!
DATEMI QUALCOSA DA METTERE! SUBITO!” urlai
imbarazzatissima davanti a
tutti, nascondendomi sotto le coperte.
Tutti loro
mi
avevano visto senza vestiti?! Per ventiquattr’ore?!
Oddio…
che vergogna!
***
Ecco
finalmente svelato il
personaggio misterioso che vi annunciavo! Dopo averlo nominato per
tutta la
storia non potevo non fare un cameo del nostro caro Son Goku!
E
per quanto riguarda la Kairi del
futuro e l'augurio fatto da Sora... alla fine del romanzetto, vi
farò un
importante annuncio!
Il
prossimo capitolo sarà
pubblicato tra domenica 12 e lunedì 13 novembre.
Capitolo 23 *** Capitolo 23: Una nuova sfida... la Tyd Geeste! ***
Kairi è riuscita
finalmente a risvegliarsi, e a risvegliare anche il potere completo del
suo Key-Blade! Goku e Sora, nell'aldilà, le hanno rivelato
di una stanza nella quale lei e Dragon si sarebbero potuti allenare.
Come andrà a finire?
Qui, di seguito, il pulsante
delle OST... e BUONA LETTURA! :-)
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF
THE
EARTHLY YILANCAR
Una
nuova sfida... la Tyd
Geeste!
Pianeta
Neo Namecc: ore
08.00
Third
Person
Gli
abitanti del villaggio namecciano vennero a sapere del risveglio di
Kairi, e
tutti andarono a farle visita per sincerarsi delle sue condizioni.
D’altro
canto, la giovane era sorprendentemente al pieno delle sue forze, e
quella
stessa mattina fu tranquillamente in grado di alzarsi e fare colazione
assieme
a tutti. Qui, la giovane raccontò tutto quello che era
accaduto all’interno del
suo Mondo Interiore.
Anche
lei dovette abituarsi all’enorme ammontare di cibo che le
esigeva il suo nuovo
corpo, ma non se ne preoccupò. Il
‘problema’ principale, in quel momento, era
un altro…
…
la sua coda!
Ebbene
sì! La trasformazione in sayan l’aveva dotata di
una coda di scimmia, che lei
non era ancora in grado di controllare a dovere, e difatti questa
continuava a
muoversi all’impazzata senza fermarsi mai.
“Quello
che non capisco…”
domandò Kairi a
Dragon durante la colazione “… è perché tu non
abbia la coda come me.
Dovremmo essere entrambi sayan, giusto?”
“Dipende
dallo Yilar che ti è stato
iniettato”
mi spiegò lui tranquillamente “Tu
hai
appena scoperto che Glacial era un terrestre del pianeta Earth. Quando
raggiunse Kagaku, si fece conoscere nei sobborghi meno controllati di
quel
pianeta, e divenne il capo di quelli che poi vennero considerati i
Yilancar
Originali. Quando obbligarono gli
scienziati a produrre enormi quantità di Yilar, Glacial
ordinò loro di
trasformare definitivamente il suo corpo terrestre in quello di un
Kagakuriano…
per questo venne creato quello che nella scienza è noto come
Elisir della
Mutazione Eterna. Questo è lo Yilar più efficace
di tutti: permette di
modificare, non in parte, ma l’intero genoma del ricevente!
Come capirai, è
anche molto più doloroso… è questa la
prima differenza che ci contraddistingue:
io possiedo soltanto una parte del genoma sayan, ma non sono originale;
tu,
invece, hai completamente modificato il tuo DNA, ed ora sei una donna
sayan
originale a tutti gli effetti!”
“E
qual è la seconda differenza?”
domandò
Kairi, abbuffandosi di altro cibo.
“Semplice!
Tu hai lo Yilar di un Sayan purosangue, mentre io possiedo quello di un
mezzo
sayan. Alla fine, è normale che la coda sia cresciuta
soltanto a te!”
La donna
dai capelli rossi annuì. In effetti aveva senso
ciò che il suo uomo le aveva
detto.
“Ehi!
Me ne stavo dimenticando! Cargoth…”
la giovane custode chiamò il
namecciano, ora molto più riposato “…
per
caso tu sai qualcosa riguardo una Stanza dello Spirito e del Tempo?”
“Una
Stanza… ehi! Chi ti ha parlato della Tyd Geeste?!”
“Tyd
Geeste?” esclamò confuso
Dragon.
“E’
un luogo che si trova
all’interno di una
dimensione parallela!” spiegò a entrambi
il namecciano, prima di domandare
a Kairi, minaccioso “Scommetto
che è stato Goku a parlartene!”
La
ragazza si mise una mano dietro la nuca, ammettendo la
verità.
“Perchè
non me ne hai mai parlato?” gli
domandò Dragon, sospettoso circa le intenzioni dell'alieno.
“Semplice...
perchè tutti quelli che hanno provato a entrarci, non ne
sono più usciti!”
affermò il namecciano scuro in volto “Il tempo scorre molto
diversamente
all’interno della Tyd Geeste... un giorno del nostro tempo,
corrisponde a un
anno di quella dimensione! Senza contare che la gravità, in
quel posto non può
essere misurata, e che si passa da temperature di 60°C a
-70°C in pochi minuti!”
“Un
giorno... un anno!” esclamò
Kairi incredula “Adesso capisco
perchè Goku voleva che entrassimo io e Dragon!”
“Se
usassimo questa Tyd Geeste... potremmo
tranquillamente imparare a controllare il nostro nuovo potere!”
intuì
l’Oronar, convinto dalle parole della sua compagna.
“Siete
impazziti?!”
esclamò Cargoth
furibondo “Non vorrete davvero
entrare
in quella trappola mortale!? Sarebbe un suicidio bello e buono!”
“Non
abbiamo altra scelta” gli
rispose
tranquillamente la giovane maestra “Glacial, con i Key-Blade dei miei maestri,
è
diventato ancora più forte... potremmo non farcela se non ci
prepariamo al
meglio!”
Cargoth
era rimasto allibito davanti a quella frase.
Gli era
crollato il mondo addosso...
“No!
Non vi permetterò di entrare in
quella
dimensione! Voi due siete soltanto preoccupati... e dopo ciò
che è accaduto
qualche notte fa, è anche normale...”
“Non è
soltanto preoccupazione, Cargoth... e tu lo sai bene!”
lo contraddisse
però Dragon “Io non sono in grado di controllare la mia
trasformazione, e chissà
cosa accadrebbe a Kairi se perdesse anche lei la ragione! Ci rimane
troppo poco
tempo per controllare il nostro nuovo potere! La Tyd Geeste ci serve!”
“ORA
CHE IL DESTINO DELL’INTERO UNIVERSO
E’
NELLE VOSTRE MANI?! GLACIAL ARRIVERA’ QUI DA UN MOMENTO
ALL’ALTRO! NON ABBIAMO
PIU’ TEMPO PER I VOSTRI ESPERIMENTI!”
Tutti
interruppero la loro colazione, allarmati dall’urlo del
governatore di Namecc,
e prestarono attenzione ai discorsi dei tre.
“Cargoth!
Non te l’avrei chiesto se non fosse così
importante!” affermò Kairi
affranta e offesa, ma il namecciano non volle sentire alcuna ragione.
“AH,
GIUSTO! A VOI IMPORTA SOLTANTO
COMBATTERE ADESSO, NON E’ COSI’?! SUPERARE I VOSTRI
LIMITI... NON VI E’ NEMMENO
PASSATA PER LA TESTA L’IDEA CHE POTRESTE MORIRE DENTRO QUEL
MONDO!?”
“Adesso
stai esagerando, Cargoth!”
cominciò a irritarsi Dragon.
“ESAGERANDO?!
IO STAREI ESAGERANDO?! ADESSO
VI FACCIO IO UNA DOMANDA... NOI COSA FAREMMO SE GLACIAL ARRIVASSE SU
NAMECC
MENTRE VOI FATE I VOSTRI COMODI DENTRO LA TYD GEESTE?”
CRACK!
Cargoth
sbiancò osservando le crepe che si formarono sul terreno cui
poggiava Dragon,
il cui viso era l’essenza pura della rabbia.
“Tu
non vuoi proprio capirlo, Cargoth... noi non possiamo ancora
sconfiggere
Glacial, non ora che possiede il potere
dell’Oscurità! Se lui vincerà, noi
moriremo... e se io o Kairi perderemo il controllo della
trasformazione, noi
moriremo lo stesso! Io non intendo uccidere un altro mio amico, e non
voglio
che Kairi provi un’esperienza simile! Non te lo stiamo
proponendo, Cargoth...
NOI ENTREREMO NELLA STANZA DELLO SPIRITO E DEL TEMPO, CHE A TE PIACCIA
O NO!
NON ACCETTO DI SENTIRE PREDICHE DA COLUI CHE NON E’ STATO IN
GRADO DI TENERE A
BADA UN LADRUNCOLO DA QUATTRO SOLDI!”
Il
silenzio che era calato era inascoltabile. Cargoth aveva abbassato la
testa,
offeso e arrabbiato, mentre Kairi si era messa tra i due, allarmata.
“Usare
una scusa del genere... come puoi essere caduto così in
basso, Dragon?”
affermò il namecciano scuotendo affranto il capo, voltandosi
di spalle ai due
innamorati.
“Mi
ci hai costretto tu, Cargoth...”
ammise
dispiaciuto l’ex-generale “… non posso garantire la vostra
sicurezza,
nonostante il Super Sayan... anche se Glacial arrivasse qui sul pianeta
Namecc
con io e Kairi presenti, lui sarebbe in grado di uccidervi facilmente!”
“Ci
stai dicendo che molti di noi, nonostante ci siamo allenati per un mese
intero,
moriranno comunque vada a finire la battaglia... non è vero?”
intuì
Flame, che assieme a tutto il villaggio aveva ascoltato ogni loro
parola.
“E’
probabile...”
“Non è
probabile, Cargoth! E’ una certezza!”
esclamò esasperato Dragon “Ve
l’ho già detto al nostro arrivo su Namecc! La
nostra battaglia richiederà
numerosi sacrifici, e il futuro dell’intero universo
è in gioco! Quando dovremo
affrontare Glacial, non voglio avere rimpianti né pesi sulla
coscienza, e lo
stesso deve valere per ogni persona qui presente! Fate ancora in tempo
a
rinunciare e tornare dalle vostre famiglie, o nascondervi da qualche
parte, e
non vi tratterò come codardi... se volete combattere, dovete
essere pronti
anche a morire!”
Tutti si
guardarono tra di loro per qualche secondo, ma poi si voltarono di
nuovo verso
Dragon con sguardo deciso.
Nessuno
aveva intenzione di
scappare... ormai erano andati troppo oltre per potersi fermare... e
dentro i
loro cuori, sentivano anche di non volersi fermare!
Con o
senza Super Sayan, la Rivoluzione avrebbe raggiunto il suo culmine, e
tutti
loro non avevano più rimpianti!
“Dragon...
Kairi...” chiese loro
Leon,
preoccupato “…
se voi andaste in questa... Stanza... sareste in grado di sconfiggere
Glacial?”
“Avremo
sicuramente molte più possibilità, la certezza
non esisterebbe in ogni caso...”
ammise l’uomo natio del pianeta Terra “... tuttavia, ci
permetterebbe di imparare a
controllare appieno la trasformazione in Super Sayan ed apprenderne
tutti i
segreti, cosa che fuori dalla Tyd Geeste non sarebbe possibile! Di
certo non
impazziremo come è successo due giorni fa!”
“Quanto
tempo ti servirebbe?” domandò
invece Terra.
“Un
giorno esatto sarebbe sufficiente, non di più e non di
meno...” fece
velocemente i calcoli l’ex-generale “...
che equivarrebbe a un anno di allenamento!”
“Cappero!
Non sarebbe affatto male...”
si rese
conto Lea “...
fate bene a pensarci seriamente su!”
“COSA?!
VOI STATE DALLA LORO PARTE!?”
“E’
una loro scelta... se dicono che non
possono ancora sconfiggere Glacial non è per paura!”
disse Junion,
dichiarandosi apertamente a favore dei suoi compagni “Io mi fido ciecamente di
loro...
qualora Glacial arrivasse in anticipo, sarò pronto a mettere
a repentaglio
anche la mia vita fino al loro arrivo!”
“E io
sono con te!” lo seguì a ruota
Gabor, poggiando una mano sulla spalla
dell’amico.
“Ovvio
che ci stiamo!” fu il commento di Clairy.
“Ve
lo indeboliamo per bene, poi è tutto
vostro!” disse Flame con un ghigno sbarazzino.
“Contate
pure su di noi!” affermò
decisa Aqua, seguita a ruota da tutti i
maestri del Key-Blade.
“I
suoi uomini le obbediranno fino alla fine, signor Oronar!”
affermò con
orgoglio e grinta uno dei pochi ex-soldati imperiali.
La
reazione del governatore namecciano fu di totale sbigottimento. Mai e
poi mai
si sarebbe immaginato di vedere una fiducia tale da parte di tutti i
rivoluzionari nei confronti dei due innamorati.
Cercò
allora di convincere la giovane ragazza dai capelli rossi, voltandosi
verso di
lei.
“Kairi...
almeno tu... cerca di ragionare...”
“Signore...
penso non ci sia più tempo per cercare alternative!”
mormorò
dispiaciuta Kairi “Non si tratta
solo di
un desiderio egoista... voglio
vendicare tutte le persone che sono
morte per
colpa di Glacial! Però... so che lui
è troppo
forte per me, troppo potente
perchè io possa sconfiggerlo da sola...”
Kairi si
inginocchiò davanti a Cargoth, prendendogli la mano e
supplicandolo.
“Io
non credo che Goku volesse il nostro male
quando mi ha parlato della Tyd Geeste... perciò
la supplico, signore... ci permetta di usare la Stanza dello Spirito e
del
Tempo almeno una volta! Ci dia ancora una volta la sua
fiducia...”
Cargoth
chiuse gli occhi con incertezza... nessuno poteva capire cosa stesse
passando
per la mente del saggio...
…
poi si
voltò verso Dragon, e con arrendevolezza affermò.
“Cerchereste
la Tyd Geeste anche se non vi dessi il permesso... giusto, Dragon?”
“Hai
indovinato...” si
limitò a
confermare l’ex-generale, con sguardo minaccioso.
Il
namecciano
sospirò, ormai sconfitto. Dragon e Kairi erano riusciti a
convincerlo.
“Voi!”
il governatore
indicò però Flame
e Junion “Andrete
assieme a quei due senza cervello! Questa è la mia unica
condizione!”
“Anche
noi?” domandò confuso il
ciclope.
“Non
ha alcun senso... dici che la stanza è pericolosa per Dragon
e Kairi, e poi ne
mandi altri due?” esclamò
incredula Naminè.
“Non
staranno nella stessa stanza...”
spiegò loro Cargoth deciso “…
li accompagnerò all’entrata della Tyd
Geeste, poi Flame e Junion aspetteranno il loro arrivo!”
“Quack!
Perchè non li aspetti tu?”
domandò invece Paperino al namecciano con tono accusatorio,
e Cargoth
impassibile affermò.
“Non
posso allontanarmi dalla mia gente,
nemmeno di fronte a una simile situazione!”
“Gaush!
Nemmeno per un giorno?” chiese
invece
Pippo, abbastanza sospettoso.
“E’
una nostra legge!” confermò
Nail difendendo tenacemente il capo dei
saggi “Allontanarsi dal proprio
villaggio per troppo tempo equivale a fuggire e lasciare incustodito il
suo
popolo!”
Dragon e
Kairi cominciarono a preoccuparsi. Era innegabile che si fosse creata
una
spaccatura tra gli autoctoni del pianeta ed i nuovi abitanti. Doveva
essere accaduto qualcosa durante la loro assenza.
“Per
noi non c’è alcun problema!”
decise di accettare Kairi, voltandosi allegramente
verso i suoi due amici che, tranquillizzati dalla scelta della loro
compagna,
annuirono con un cenno del capo, pronti per quella nuova sfida.
“Perfetto...
se questa è la vostra decisione definitiva, raggiungetemi a
ovest del
villaggio, verso la riva dell’isola, a mezzogiorno esatto!”
annunciò
loro Cargoth, incamminandosi verso la sua dimora “Vi consiglio caldamente di preparare i vostri corpi
e le vostre
menti... perchè saranno sottoposti allo stress
più logorante della vostra vita!”
***
Mentre
Dragon e Kairi si allontanavano dal villaggio verso uno spiazzo
incontaminato
(dove l’uomo stava già cominciando a dare degli
insegnamenti alla sua
‘allieva’), Flame e Junion si misero in disparte e
cominciarono a parlare tra
di loro, con sospetto.
“Dimmi
un po’, Junion... hai notato il
comportamento insolito di Cargoth?”
“Lo
hanno notato tutti...”
ammise il
ciclope preoccupato, osservandosi attorno.
In
effetti, tutti quanti stavano parlando della scenata del namecciano
avvenuta
pochi istanti prima. Tutti tranne i namecciani.
“Ci
stanno nascondendo qualcosa...” concluse
l’ex-soldato convinto “...
è da ieri mattina che si comportano
così...”
“...
dalla fine della battaglia, giusto!”
confermò agitata la pirata “E’ successo qualcosa di strano, durante
l’assalto delle anime di Alucard?”
“Io
forse so cosa sta succedendo...”
A
parlare era stata Seras.
Quella
stessa mattina, Dragon era andato a parlare con lei, spiegandole tutto
quello
che era successo tra lui e Alucard, ammettendo di averlo ucciso con le
sue
stesse mani. Si era scusato con lei per tutto l’accaduto e
per aver ammazzato
quella che, a tutti gli effetti, era l’unica persona cara che
aveva la giovane
vampira. La ragazza aveva accettato le scuse, sentendo la
sincerità dell’uomo
che, alla fine, aveva accettato di sciogliere il legame che li univa.
Seras non
era più la serva di Dragon, e adesso era libera di prendere
decisioni per conto
suo...
... e la
sua
prima scelta fu quella
di aiutare tutti loro nella rivoluzione!
Ciò
che
rattristò tutti, Flame inclusa, fu il cambiamento repentino
del suo
comportamento. La vampira non sorrideva più e non reagiva
nemmeno davanti alle
battute della pirata, che tra tutti era quella che si sentiva
più in colpa.
“Seras!
Se sai qualcosa, ti prego, diccelo...” la
pregò Junion, e l’immortale
decise di rivelare loro una sua impressione.
“Mentre
cercavamo di tenere a bada tutti i
ghoul... non molto lontano dal villaggio, ho sentito una strana
energia, e
quando ho provato a guardare in quella direzione... ho visto un enorme
drago
dalle squame verdi!”
“Aspetta...
cosa cazzo hai detto?! Un drago verde!?”
Flame si
rese conto di aver alzato troppo la voce, e si tappò la
bocca, colpevole. Solo
Dragon, Kairi e Cargoth non si accorsero di nulla, poichè
troppo isolati o
lontani per poter sentirli.
Si erano
voltati tutti verso loro tre...
…
perfino i namecciani, il cui
sguardo era letteralmente cambiato…
... non
c’era
bisogno di un genio per capire che gli autoctoni erano stati
letteralmente
colti sul fatto!
“Quindi
è vero... voi stavate nascondendo
qualcosa!” affermò Junion allibito.
“Non
sono affari che vi riguardano!”
esclamò un vecchio namecciano, il quale
però stava sudando freddo.
“E’
inutile che cerchiate di negarlo!”
li spiazzò totalmente C-17 con tono accusatorio “Sappiamo dell’esistenza delle Sfere del
Drago!”
Il
povero namecciano sbiancò davanti a
quell’affermazione...
... beccato!
“Qualcuno
ha usato le sfere del drago,
quindi...” intuì Flame, nervosa
“...
scommetto che è stato proprio Cargoth,
ho indovinato?”
“Nasconderci
segreti o agire di soppiatto...”
affermò Leon, rimproverando i namecciani “... non è
né educato né rispettoso,
soprattutto ora che dovremo affrontare una battaglia mortale come
compagni. Non
vogliamo arrivare a giudicarvi male, non dopo che ci avete accolti come
vostri
fratelli...”
“Nail...”
lo pregò
Gabor, preoccupato “...
dicci cosa sta succedendo, amico mio!”
L’ex
soldato namecciano dell’esercito di Kagaku abbassò
il capo, mortificato, e fece
un passo avanti, suscitando la reazione incredula dei suoi compagni
più
anziani.
“Nail!
Aspetta!”
“Non
è necessario...”
“Hanno
ragione!” li
rimproverò il
giovane autoctono “Non
possiamo continuare a nasconderlo per sempre! Non ora che Cargoth è in quello stato...”
Inutile
dire che tutti i rivoluzionari si insospettirono sentendo quelle parole.
“Di
cosa parli, Nail? E’ successo qualcosa a Cargoth?”
domandò Roxas,
preoccupato per lo stato d’animo di una persona alla quale
aveva riposto gran
parte della sua fiducia.
“Avete
scoperto tutto... durante l’assalto di due giorni fa, Cargoth
è stato preso dal
panico e ha riattivato le Sfere del Drago per esprimere il desiderio di
far
andare nell’Aldilà tutte le anime che ci stavano
attaccando!”
Quella
rivelazione colse di sorpresa tutti i presenti. Tutti quanti
conoscevano la
leggenda delle Sfere del Drago, ma la maggior parte di loro non
conosceva la
loro reale esistenza, e ciò li aveva leggermente scioccati.
Ciò
permise anche di ricollegare alcuni fatti molto particolari avvenuti
alla fine
della battaglia...
...
ovvero la completa sparizione di ogni ghoul, vivo o
morto,
dal villaggio assediato!
“E’
stato il suo desiderio a farli sparire
tutti! Ora capisco!” intuì Seras, che
più di tutte aveva nutrito molti dubbi
dopo quel fatto tanto anomalo.
“Se
non fosse stato per il suo desiderio... a
quest’ora ci sarebbero stati molti
più
morti!” dovette ammettere Cloud,
ripensando a quei momenti.
“Perchè
volevate tenercelo nascosto? Non
c’è
nulla di male a conoscere questa verità!”
chiese confusa Aerith, che venne
però contraddetta dallo stesso Nail.
“Non
è questa la verità che
volevamo
nascondervi... il fatto è che le
Sfere
del Drago, per molto tempo, erano state disattivate per far
sì che la linea
temporale e il destino non venissero modificati ulteriormente. Perfino
noi
namecciani non possiamo riattivarle senza avere
l’unanimità di tutto il nostro
popolo...”
“Queste
regole vennero decretate perchè
un
giorno, un ragazzo terrestre che noi consideravamo come uno dei nostri,
provò a
rubarle e a utilizzarle per i suoi scopi, uccidendo anche molti dei
nostri
fratelli...” rivelò afflitto un altro
vecchio namecciano “... e quel
terrestre si chiamava Glacial Gelo!”
Provate
a immaginare lo sbigottimento di tutti coloro che non conoscevano
quella
verità! Fu un vero e proprio shock...
“Quel
verme è stato anche qui?!”
esclamò furibonda C-18 verso i namecciani “Lo
avete accolto come uno di voi?!”
“Non
sapevamo ancora ciò che era avvenuto
su
Earth...” ammise Nail con rabbia e frustrazione
“... quando atterrò sul
nostro pianeta, ci disse che era un amico di
coloro che avevano salvato la nostra gente. Sapeva non solo i nomi, ma
anche
ciò che avvenne nei minimi particolari, per questo noi gli
credemmo. Solo quando scoprimmo il suo vano
tentativo
di utilizzare le sfere, ci rivelò tutto quello che era
realmente accaduto...
ricordo che rideva al solo pensiero di ciò che ci
descriveva... città rase al
suolo... stermini di massa... violenze inaudite da parte tua e di tuo
fratello,
le creazioni che suo padre gli rubò...”
“Cosa?!
Il dr. Gelo ha... non può essere!”
esclamò scioccata C-18, tremando per
l’orrore della scoperta, mentre suo fratello era caduto in
ginocchio,
stringendo i suoi pugni in preda alla rabbia.
“Ci
ha detto che aveva installato un
programma dentro ai vostri circuiti affinchè obbedisse
soltanto al suo tono
vocale e che vi spingesse a uccidere suo padre per il torto subito”
raccontò loro un altro vecchio namecciano.
“Perchè
non l’avete ucciso?! Perchè lui ora è
in vita?” domandò loro il
cyborg
maschio con tutta la rabbia che aveva in corpo.
“Fu
Cargoth a decidere la sua sorte...”
ammise Nail, continuando il suo racconto
“... ordinandone il
suo esilio da Neo Namecc.
Noi non ci abbassammo al livello di quel criminale, e il nostro
governatore non
voleva uno spargimento di sangue, pensando che senza il suo desiderio,
Glacial
non avrebbe più causato grossi problemi... non avevamo mai
saputo del suo
desiderio di eterna giovinezza espresso con le sfere del drago di
Earth, perciò
vivemmo in pace... finchè Dragon
non
atterrò con l’esercito di quel miserabile!”
“Avete
mai saputo quale fosse il desiderio che intendeva esprimere?”
domandò
Xion mortificata.
“L’immortalità...
voleva che il suo corpo perfetto non venisse separato
dall’anima...”
ammise Nail abbassando il capo distrutto “...
quel pazzo scellerato, oltre all’eterna giovinezza, ambiva a
diventare una vera
e propria divinità!Se fosse riuscito a esprimere quel
desiderio... l’universo sarebbe caduto ai suoi piedi
già duecento anni fa!”
“Quack!
L’Anima e la Logica fuse insieme nello stesso corpo!? Sarebbe
la fine di ogni
cosa!” esclamò Paperino in
preda al panico.
“Gaush!
Sarebbe così terribile?”
domandò il suo amico Pippo.
“Terribile?!”
affermò
Gabor orripilato “Non esisterebbe
più un futuro! L’universo
sarebbe ai piedi di Glacial per l’eternità! E
niente potrebbe più fermarlo...
NIENTE!”
Nessuno
osò parlare per qualche minuto. Troppe rivelazioni
sbalorditive erano state
svelate per essere accettate così su due piedi.
“Cosa
possiamo fare, allora?”
domandò
alla fine Ventus ai namecciani “Dobbiamo impedire che Glacial si avvicini
alle sfere, giusto? Non si potrebbero disattivare?”
“Ci
vuole un rito molto particolare per
liberare il Drago Polunga dalla prigionia delle sfere...”
spiegò un
autoctono al ragazzo “...
ma dura più di una settimana, e non
faremmo mai in tempo!”
“Potremmo
nasconderle...” provò a
proporre Yuffie.
“Non
con Diablo in giro!” Leon
scartò
l’ipotesi, preoccupato.
“Possiamo
solo tenerle sotto custodia
durante la battaglia!”
Dragon
si era avvicinato assieme a Kairi, e con lei affianco, aveva ascoltato
la
storia dei namecciani. A dire la verità, la giovane gli
aveva appena rivelato
cosa avesse sentito poco prima di precipitare nel suo Mondo
Interiore... le parole che Cargoth aveva
pronunciato
prima di andare a riattivare le Sfere del Drago!
“Dragon!
Tu sapevi...”
“...
era l’unica spiegazione al suo comportamento...”
ammise l’uomo
preoccupato per il suo amico “...
in un altro momento, lui avrebbe
appoggiato la nostra scelta...”
“Ha paura
di essere preso di mira da Glacial?”
domandò Kairi al suo uomo, che
però scosse il capo.
“Non
paura... ammazzerebbe se stesso qualora quel mostro provasse a
ricattarlo! Le
sfere del drago sono legate alla sua vita... se lui muore, esse si
disattivano all’istante!”
“Aspetta!
Non vorrai dire che lui...?!”
esclamò sbigottita Aqua.
“No!”
la fermò Dragon
perentorio “Per lui quella sarebbe
l’ultima
alternativa! Non lascerebbe mai il suo popolo incustodito con Glacial
ancora in
vita!”
“Senza
contare che le sfere del drago potrebbero essere utili anche durante la
lotta
contro Glacial...” spiegò loro
Nail “Cargoth,
inizialmente, intendeva
soltanto sfruttare le sfere per un solo desiderio, ma ha deciso di
recuperare
energia per riattivarle completamente... ce ne rimarrebbero due!”
“Potremmo
provare a riportare in vita qualcuno!”
affermò improvvisamente la
giovane Naminè “Perchè
non proviamo a
resuscitare tutti coloro che sono morti per colpa dell’impero
Kagakuriano?”
I
namecciani si voltarono verso di lei e le sorrisero malinconicamente.
“Sei
davvero una ragazza molto altruista, Naminè... ma le sfere
del drago non
possono più riportare in vita le persone. Un tempo abbiamo
avuto un Capo dei
Saggi molto potente, ma si poteva riportare in vita soltanto una
persona. Ora
immagina quanto potere è necessario per resuscitare milioni
e milioni di
persone...”
La
bionda ci rimase un po’ male, ma capì le ragioni
dei suoi amici namecciani.
“Sarebbe
stato bello avere al nostro fianco Sora e Riku...”
disse tristemente
Kairi “... o anche Yen Sid e
Xehanort!”
“Shiro
e mia madre sarebbero stati molto
utili... e mio padre non si sarebbe di certo tirato indietro!”
la seguì a
ruota Flame accennando un sorriso sincero “...
ma credo che Cargoth abbia ragione. Non possiamo giocare troppo con il
destino... dobbiamo cavarcela da soli!”
“Come
possiamo aiutarvi, allora?”
chiese
Lea ai namecciani.
“Credo
che l’unica soluzione sia quella proposta da Dragon”
ammise sconsolato
Nail “Dobbiamo
controllare a vista le sfere! Non tanto Glacial, ma certamente
Diablo ha in mente qualcosa... e potrebbe approfittare del momento per
rubarle!”
“Possiamo
fare dei turni...”
propose
all’improvviso Sanji “...
due persone controllano le sfere ogni
ora, e poi altre due danno loro il cambio!”
“Sarebbe
la soluzione ideale” concordò
Nail “Un
namecciano e uno di voi... in
questo modo, nessuno di noi potrebbe approfittarsene. Io
sarò il primo tra i
miei fratelli...”
“Io
vengo con te...” affermò Zoro,
avvicinandosi all’ex-soldato
kagakuriano.
“Non
crollerai a dormire come tuo solito,
vero Testa di Muschio?!” lo minacciò il
cuoco, squadrandolo da capo a
piedi.
“A
differenza tua so resistere per più di
un’ora alle mie debolezze, Don Giovanni dalle Sopracciglia
Circolari!” lo
punzecchiò lo spadaccino, offeso.
“Ora
ci organizzeremo per i turni!”
affermò Leon ad alta voce “Nel
frattempo, qualcuno vada a riferire a
Cargoth questa decisione!”
“Ci
penso io...” disse
mogiamente C-17,
che si avviò lentamente verso la dimora di Cargoth.
...
scoprire
di essere stato
inizialmente creato da Glacial, non dal dr. Gelo, e di essere sempre
stato il
suo pupazzo, non era stato affatto piacevole...
“Io e
Kairi continuiamo ad allenarci...” disse
invece Dragon, seguito dalla
maestra del Key-Blade “...
Junion, Flame! Potete venire con noi?
Vorrei parlarvi un momento...”
“D’accordo...
come vuoi...” esclamò Junion,
mentre Flame fu più titubante.
“Dragon...
potresti aspettarmi solo cinque
minuti? Giuro che sarò molto veloce, lo prometto!”
L’ex-generale
imperiale non ebbe nulla da ridire, così la pirata fu libera
di compiere ciò
che desiderava fare da due giorni a quella parte.
“EHI,
PIGRONI! SEGUITEMI!”
La
figlia di Monkey D. Rufy si era rivolta ad un gruppetto di giovani
ragazzi
dall’aria trasandata, che non appena sentirono
l’ordine della donna si incamminarono
con flemmezza verso di lei.
Tuttavia,
vi avverto già da ora, questi erano tutto tranne che degli
incapaci.
“Seras!”
Flame chiamò
allegramente la
vampira, che si voltò verso di lei confusa “Posso parlare con te da sola? Non ci
metterò molto!”
“Ecco...
i turni...”
“Non
preoccuparti! Quando avremo finito di parlare, loro staranno ancora qui!”
la tranquillizzò la pirata, allungando il suo braccio e
prendendole la mano,
spingendo l’immortale ad accettare la proposta.
Quando
videro il gruppetto allontanarsi dal villaggio, alcuni tra gli amici di
Flame,
ossia i Pirati di Cappello di Paglia, cominciarono a sogghignare.
“E’
tutta suo padre...”
esclamò Usopp,
il cecchino della Thousand Sunny.
“C’era
da aspettarselo...”
dovette
ammettere Nico Robin, l’archeologa, con sincerità
“... quella
giovane sarà un’ottima
immortale!”
“Il
tempo con lei sarà molto più clemente, questo
è certo! Yohohohohoh!” si
mise a ridere Brook l’immortale, la cui l’anima era
rimasta legata all’interno
del suo scheletro coi capelli afro.
“Un
momento... dove è andato Franky?”
chiese il dr. Chopper, notando
l’assenza del loro amico.
“E’
andato a parlare con quella cyborg,
C-18...”
gli spiegò Jimbei, il loro timoniere “... riguardo la proposta
fattagli da Cid...”
Anche
Zoro e Sanji si erano resi conto di ciò che intendesse fare
la loro erede.
“Per
l’amor di Dio... fa sul serio?!”
affermò il cuoco preoccupato.
“Ci
ha superati da tempo, mio caro... ora
l’aspetta soltanto il trono!” lo
seguì a ruota Zoro, con tono quasi
rassegnato…
... e
come tutti i loro compagni, anche essi sogghignarono, orgogliosi di lei!
FLAME
Quando
il piccolo gruppo si allontanò abbastanza dal resto della
folla, io mi fermai,
mettendomi di fronte alla vampira e davanti a tutti gli altri miei
amici.
“Flame...
perchè loro ci hanno seguito?”
mi domandò Seras, sospettosa, indicando
in particolare uno di loro “E
perchè
quel tipo coi capelli azzurri sta sbavando come un San Bernardo?”
“No,
tranquilla... fa
sempre così, ma è innocuo!”
la tranquillizzai con un
sorriso, prima di parlarle apertamente “Senti,
Seras... mi dispiace davvero molto per tutto quello che è
successo e per ciò
che ti ho detto. Mentirei se ti dicessi che quelle parole non le
pensassi
affatto, ma ho capito di aver esagerato...”
“Flame,
non c’è bisogno che...”
“Invece
sì!”
insistette la giovane dai
capelli color arancio, dispiaciuta “Per
colpa mia, tu hai perso il controllo e hai rischiato di morire per mano
di
Dragon... voglio vederti sorridere...
voglio vedere le tue facce buffe, e non riesci più a farle
perchè non sei
felice... per colpa mia... io ho sbagliato e voglio chiederti perdono,
Seras!
Voglio essere tua amica!”
La
vampira si sarebbe commossa, ma il suo stato non le permetteva di
perdere le
lacrime così facilmente. Tuttavia, un piccolo sorriso si
smosse sulle labbra
della prediletta di Alucard.
“Flame…
la colpa è anche mia
se Dragon si è
arrabbiato. Avevi ragione… io ed Alucard lo abbiamo fatto
preoccupare troppo, e
questo ha scatenato ancora di più la sua furia. Voglio dirti la verità, Flame... sai
perchè le parole che hai detto
quella sera mi hanno ferito così tanto? Perchè le
pensavo io stessa da molto
tempo...” le rivelò, affranta
e triste “... io sorridevo e facevo
la scema perchè non volevo pensare a quanto
questa immortalità fosse orribile... è
vero, io faccio pietà!”
“No!
Non è vero! Alucard...”
“Il
mio maestro soffriva molto più di me,
Flame...” ammise la vampira, bloccandomi “... cercava sempre di non darlo a vedere,
spingendomi a diventare ciò
che sono ora, ma due giorni fa ha approfittato della situazione per
togliersi
la vita... era arrivato al limite. Quando
Alucard era con me, io non mi lasciavo prendere dallo sconforto... ma
adesso,
tutto ciò che desidero è avere una vita mortale
come la vostra... avere degli
amici... un uomo che mi ami alla follia... sposarlo... avere un
figlio... e
questo non sarà mai più possibile!”
La
vampira si mise una mano sul grembo, depressa. L’ultimo
desiderio, in
particolare, non sarebbe mai stata in grado di realizzarlo.
“Era
questo ciò che volevo... quando
Alucard
mi ha morso, io desideravo soltanto sopravvivere, non sapevo quanto
questa
maledizione avrebbe lacerato la mia anima... Flame,
tu non devi scusarti con me... sono io... io quella che ha
sfogato tutto il suo menefreghismo su di te... io devo scusarmi con
te... ti
chiedo perdono perchè sono invidiosa di te!”
“Basta
così! Così non andiamo da nessuna parte!”
affermò scocciato uno dei
ragazzi.
Aveva i
capelli ricci e scuri, la pelle chiara e gli occhi verdi. Un lungo naso
era il
suo unico difetto, poichè per il resto era davvero molto
carino.
“Siete
entrambe dispiaciute, perciò
facciamo
che vi siete entrambe scusate e pace fatta! Siete
d’accordo?” continuò
questo a parlare.
C’era
soltanto un problema... non era rivolto nella nostra direzione!
Era girato
dall’altra parte, come se noi ci trovassimo alla sua destra!
Seras si
voltò incerta verso di me, che allegramente iniziai le
presentazioni.
“E’
ora che ti presenti questi scalmanati dietro di me... quello che ti ha
appena
parlato si chiama Yusop, ed è un cecchino formidabile...
quando si ricorda di
mettersi gli occhiali!”
“IO
CI VEDO BENISSIMO!” gli
urlò contro
Yusop, puntando il dito verso colei che credeva fossi io ma, in
realtà, il suo
dito finì per premere proprio su uno dei seni prosperosi di
una ragazza dai
capelli verdi e lunghi.
Gli
occhi azzurri di lei osservarono con sguardo omicida il povero Yusop,
che si
rese conto subito dell’errore commesso...
“Quella
che sta prendendo a pugni Yusop si chiama Kuina... e bravissima con le
spade,
ma si fa sempre palpare le tette da lui! Deve piacergli parecchio...”
“Dillo
ancora un’altra volta e ti faccio secca, piattona!”
mi punzecchiò Kuina
furibonda, rossa in viso per la vergogna.
“Quando
vuoi... tsundere!” le risposi
schiettamente, facendole la linguaccia ed
ammiccando divertita.
Poi continuai le presentazioni.
“Quello
che sta sbavando da più di un’ora è
Biji... è il nostro cuoco, ma è un gran
pasticcione! Una volta l’ho beccato a leggere e a
spippettarsi su un
giornaletto porno!”
“EHI!
NON E’ AFFATTO VERO! IO SONO UN
GENTILUOMO!” mi urlò Biji offeso
“E POI
CUCINO BENE!”
Peccato
solo che dalla tasca del suo vestito spuntasse fuori una piccola
rivista, con
una copertina molto...
…
molto esplicativa!
“Quel
tipo che assomiglia a un cavalluccio marino è un Uomo-Pesce,
si chiama Poppoga
ed è il nostro timoniere... però non sa nuotare!”
“BUGIARDA!
TU NON SAI NUOTARE! E NON SONO UN
CAVALLUCCIO MARINO! SONO UN PESCE PALLA!”
gridò arrabbiatissimo quello che,
a tutti gli effetti, assomigliava davvero a un grosso e rigonfio pesce
palla
violaceo.
E di certo
il suo fisico non era
quello di un nuotatore provetto... poteva davvero galleggiare un omone
del
genere?!
“... e
infine l’ultima della lista è la nostra mascotte,
Cotton! E’ una Visona ed un
ottimo medico; infatti i maschi vanno sempre a farsi controllare...
dovresti
vedere le loro facce quando escono dal suo studio!”
“Flame,
così mi imba... UN MOMENTO! MI
STAI
DANDO DELLA POCO DI BUONO?! IO NON FACCIO COSE SCONCIE!”
mi rispose
imbarazzata una strana creatura antropomorfa, dai lineamenti femminili
e dal
corto pelo, candida come la neve, con moltissime chiazze marroncine.
Aveva un
muso allungato e le orecchie lunghe e a punta, mentre Seras
notò anche una
piccola coda fuoriuscire da un buco dei pantaloni.
Ma a
cosa assomigliava? Sembrava una...
“Questa
è la mia cerva preferita!”
“SONO
UN DAINO! POSSIBILE CHE SBAGLI ANCORA DOPO TUTTI QUESTI ANNI!?”
Seras
scoppiò a ridere. Non era riuscita più a
trattenersi vedendo quei buffi
personaggi voltarsi imbufaliti verso di me, che infine conclusi le
presentazioni indicandomi orgogliosa.
“Io,
invece, sono Monkey Portugas D. Flame, colei che tiene a bada questo
branco di
scalmanati, e insieme formiamo la ciurma di pirati più
divertente di tutte, la
Revolution’s Flame! Hai davanti a te colei che
diventerà la prima Regina dei
Pirati!”
“Si...
come no!” mi prese in
giro Yusop,
che nel frattempo si era rialzato, e stavolta puntava il dito verso
Cotton.
“Stanno
alle tue spalle, Yusop!” lo
avvertì Biji.
“Dietro
di me... quindi sei... oh, non di
nuovo...”
Punch!
“MA
LO FAI APPOSTA!?” gli
gridò contro
Kuina rossa in viso, coprendosi il seno, mentre Yusop era di nuovo
steso per
terra, con un bernoccolo sulla fronte.
Seras
non riuscì a trattenersi nemmeno quella volta, sorridendo
divertita. Le avevamo
risollevato il morale, per fortuna.
Però,
all’improvviso, ritornò ad essere confusa.
“Flame...
continuo a non capire... perchè
mi
stai presentando i tuoi compagni?”
“Ancora
non ci sei arrivata, eh?”
affermò sogghignando la giovane capitana “Ho
deciso di farmi perdonare da te, Seras... da questo momento, tu fai
parte della
mia ciurma!”
La
vampira ci mise qualche secondo per recepire il messaggio...
“...
CHEEEEEE!? IO?! FAR PARTE DELLA TUA CIURMA?!”
“Non
vuoi?” le domandai, delusa.
“Non è
questo!” esclamò sbigottita la
giovane immortale, ridandomi nuovamente
speranza “Dopo
tutto quello che è successo... perchè vuoi che
sia una tua
compagna?”
“Perchè
sei una vera e propria forza della natura!”
le risposi semplicemente “Non ti
arrendi mai davanti a nulla, e questa
è una qualità che io apprezzo tantissimo... e poi
saresti perfetta per lanciare
le palle di cannone con la tua forza sovrumana! Te lo giuro! Non ho mai
conosciuto una ragazza più forte e in gamba di te!”
“Tutto
qui?! E non hai paura che io attacchi i tuoi compagni? O che possa
ucciderli
per la fame?”
“Paura?
Noi? Non farci ridere!”
affermò Poppoga, indicandosi col pollice “Siamo perfettamente in grado di difenderci
da soli, giovanotta!”
“Questa
‘giovanotta’ ha
più di settant’anni,
Poppoga...” gli feci notare sarcasticamente io, con
una goccia di sudore
sulla fronte.
“La
nostra ciurma è prima di tutto una grande famiglia, Seras...”
le spiegò
Kuina con un sorriso sincero “…
affrontiamo
moltissime avventure, e molte volte abbiamo rischiato anche di
morire... ma
siamo dei pazzi senza cervello, ed è questa la
verità! Durante la tempesta, noi
ci facciamo una risata e giochiamo a cavalcare l’onda con la
nostra nave...
davanti a un mostro, non fuggiamo ma lo affrontiamo a viso aperto... e
se un
nostro compagno rischia la vita, noi siamo pronti a mettere a
repentaglio la
nostra per salvarlo! Questa è la
Revolution’s Flame!”
“Non
ci importa se tu sei un vampiro!”
esclamò convinta Cotton “Insomma... guarda tutti noi! Io sono un
dauno, Poppoga è un uomo-pesce palla, Biji è un
cuoco pasticcione e pervertito,
Yusop e Kuina si palpano a vicenda come negli hentai... e il nostro
capitano è
una pazza navigatrice dal corpo di gomma! Siamo unici al mondo e la
nostra vita
è mitica!”
“E lo
sarebbe anche la tua Seras... ma dipende solo da te!”
la incoraggiai,
poggiandole una mano sulla spalla “Essere
un vampiro non è una condanna... non significa che non puoi
continuare a
vivere... o che non puoi amare o voler bene a qualcuno... anche tu puoi essere libera!”
“Libera...”
***
SERAS
Quella
parola aveva fatto breccia nella mia dannata anima. Da quando ero stata
trasformata, avevo corrisposto la libertà alla solitudine,
dato che ero sempre
stata ai servizi di un padrone, come allieva di Alucard.
Non
avevo mai pensato di potermi fare dei nuovi amici.
“Un
pirata non è soltanto una persona che
saccheggia e depreda delle navi... è l’esempio di
vita più vicino al
significato di libertà!”
affermò Biji, inchinandosi davanti a me “La Revolution’s Flame è pronta
a farle
provare l’ebrezza e l’eccitazione delle
più divertenti e adrenaliniche
avventure, mademoiselle!”
Ero
senza parole...
…
quei mortali volevano avermi
come compagna... come loro amica...
...
stavolta, qualche lacrima
scivolò sulle mie guance..
…
non lacrime di sangue… lacrime
vere!
“Allora,
sei dei nostri?” mi
chiese
un’ultima volta Flame.
Io, che
a stento trattenevo le mie emozioni, annuii decisa con la testa. Come potevo rifiutare un’offerta del
genere?!
“EVVIVA!
ABBIAMO UN NUOVO MEMBRO! URRA’
PER
SERAS!”
“URRA’!
UN’ALTRA BELLISSIMA
RAGAZZA!”
“CALMA
I TUOI BOLLENTI SPIRITI, BIJI!”
“SENTI
CHI PARLA, STRIZZA TETTE DAL NASO
LUNGO!”
“PROVA
A RIPETERLO SE NE HAI IL CORAGGIO!”
“Ora
non ci resta che convincere l’ultimo
membro...”
Tutti si
voltarono verso il loro capitano, confusi.
“Un altro
compagno?!”
“Proverò
a reclutarlo presto, ma temo che
dovremo aspettare la fine della battaglia contro Glacial...”
ammise Flame
dispiaciuta, cominciando ad allontanarsi “...
ora devo andare da Dragon! Mi raccomando, vedete di non farle cambiare
idea!”
Dubitavo
fortemente, però, che io mi sarei rimangiata la mia
parola. Dopo moltissimi
anni, ero felice come non lo ero mai stata, circondata
dall’affetto e dalla
simpatia dei miei nuovi amici...
... le due
maschere che avevo
costruito per più di cinquant’anni, quella da
donna frivola e quella da mostro
spietato, si eramo frantumate in mille pezzi, ma a me non importava...
…
ora aveva trovato
un gruppo di persone con il quale potevo essere quello che volevo!
Non solo
un vampiro. Davanti ai loro occhi, ero semplicemente Seras Victoria!
Pianeta
Neo Namecc: ore
12.00 – 5
giorni alla battaglia contro Glacial
Third
Person
Arrivata
l’ora prestabilita, Cargoth uscì dalla sua casa e
richiamò i quattro indicati.
“Dragon,
Kairi, Flame, Junion! E’ il
momento!”
Tutti e
quattro raggiunsero il namecciano, pronti per il viaggio che stavano
per
intraprendere. Avevano salutato i loro amici, consapevoli che il
rischio di non
rivederli più era molto elevato.
Dragon
si trasformò in drago, permettendo a Junion e Flame di
salire sulla sua groppa,
mentre Kairi sfruttò i trucchi insegnatili dal suo uomo,
usando la nuova
tecnica del volo. Grazie ai geni di Son Goku, impararla non era stato
affatto
difficile.
Partirono
subito, senza voltarsi indietro, raggiungendo la loro massima
velocità.
Dopo
un’ora di volo, Kairi aveva raggiunto il suo limite, ed
atterrò sulla groppa di
Dragon, assieme ai suoi amici. L’ex-generale,
però, era molto soddisfatto di
lei. Per essere il suo primo volo, se l’era cavata alla
grande.
“Atterriamo
qui!” annunciò loro Cargoth,
mezz’ora dopo, planando verso una piccola
isoletta rocciosa.
Solo
quando toccarono terra, i quattro si accorsero di una piccola apertura
scavata
nella parete.
“E’
lì dentro?”
domandò Dragon, tornato
normale.
“Sì...”
gli rispose Cargoth, piazzandosi davanti a tutti loro e osservandoli
dal primo
all’ultimo “Prima
di entrare nella caverna, voglio farvi desistere almeno
un’ultima
volta...la
Stanza dello Spirito e del Tempo di cui parlava Goku, Kairi, non
è
nulla di paragonabile alla Tyd Geeste!”
“Vorrei
tanto avessimo un’altra scelta,
signore...” ammise Kairi con dispiacere.
Il
governatore annuì, sospirando. Tentare di convincerli era
impossibile...
“D’accordo,
come volete... allora seguitemi tutti e quattro!”
I cinque
entrarono all’interno della caverna. Percorsero una lunga e
ripida discesa,
camminando attentamente lungo il terreno scivoloso, mentre la
temperatura
attorno a loro diminuiva ogni secondo passato al suo interno.
Dopo
qualche minuto, Cargoth li avvisò.
“Fate
molta attenzione! Da questo punto in
poi avrete il ghiaccio sotto i vostri piedi!”
“Avrem... per
tutti gli Shichibukai!” esclamò la
pirata a bocca aperta.
La lunga
discesa era terminata, e i cinque si trovarono di fronte a uno
spettacolo a dir
poco mozzafiato.
Si
trovavano all’interno di una maestosa grotta, formata da
migliaia e migliaia di
stalattiti e stalagmiti, sui quali brillava il riflesso di una luce
azzurrina proveniente
da alcune spaccature sulla sua sommita.
“Già
da ora siamo entrati all’interno della Tyd Geeste...”
rivelò loro
Cargoth “...
e ci troviamo all’interno di quella dimensione distorta
descritta
da Goku... un anno passato all’interno di questo posto
corrisponde a un giorno
reale!”
“Spettacolare...”
esclamò Junion
sbalordito.
“Non
farti ingannare... questa è soltanto l’anticamera,
ragazzo mio!” lo
rabbonì il namecciano con serietà “Il
fulcro della Tyd Geeste è ancora più in
profondità!”
“Solo
l’anticamera?! Ma quanto
è grande!?”
esclamò scioccata Kairi.
“Questa
è l’entrata
più breve, ed è lunga due
chilometri...” rivelò loro Cargoth
“...
ma la Tyd Geeste è raggiungibile da molte altre gallerie
naturali. Se dovessi farti un calcolo
improvvisato...
tutti i collegamenti messi insieme raggiungono una somma pari a
migliaia di
chilometri!”
Dragon,
però, si rese già conto di un altro cambiamento.
“La
gravità è aumentata!”
“Davvero?
Io non sento questo cambiamento!”
affermò Flame, provando a fare qualche saltello...
…
e per poco non si storse un
piede poggiandolo male sul terreno!
“Che
cazzo...?!”
“Per
ora è soltanto il doppio del
normale...”
spiegò loro Cargoth “... ma più andrete avanti,
più sentirete i
vostri corpi sotto pressione! Se non riuscite a sopportare il
cambiamento, vi
ordino categoricamente di fermarvi... è il segno che non
siete pronti a entrare
nel nucleo della Tyd Geeste!”
Tutti e
quattro annuirono decisi, senza protestare...
…
cominciavano a comprendere la
reale pericolosità di quella dimensione.
Continuarono
a camminare per altri venti minuti, passando in mezzo alle enormi
colonne di
stalagmiti. Tutti e quattro cominciarono a sentire l’enorme
cambiamento di
pressione. L’ossigeno era decisamente diminuito, e ogni passo
in più era un enorme
sforzo per ciascuno di loro.
Cargoth,
tuttavia, rimaneva tranquillamente in piedi, come se nulla fosse...
“Tu
ci sei già stato, non è
così Cargoth?”
intuì Dragon, impressionato dalla resistenza del namecciano.
“E’ la
prova principale per avere il ruolo di Capo dei Saggi. Resistere un
anno
all’interno di questa dimensione, in questi corridoi. Io
riesco a camminare all’interno
dell’Anti-Camera, ma dopo mezz’ora sono costretto a
uscire a causa dell’elevata
gravità... il nucleo, tuttavia, mi rimane completamente
sconosciuto”
ammise il governatore di Namecc “Molti
miei fratelli, più giovani e incoscienti, a volte pensano
bene di entrare qui e
provare a spodestarmi... solo in quattro
ne sono usciti vivi, e solo perchè sono andato a salvarli!”
“Oh
no... e tutti gli altri?”
chiese
orripilata Kairi.
“Morti,
ovviamente!” affermò il
namecciano, senza peli sulla lingua “Non
avevano la forza per poter tornare
indietro, e i loro corpi venivano spiaccicati per terra...”
“E’
terribile...” ammise Junion con lo
stomaco sottosopra.
“Sono
stati degli stupidi... un po’ come voi!”
esclamò Cargoth, voltandosi
verso Dragon e Kairi “Almeno
voi avete la forza necessaria a
resistere dentro la grotta!”
“Lo
prendo come un complimento... bastardo bugiardo! Avevi detto che
nessuno era
uscito vivo dalla Tyd Gee...” disse
tranquillamente l’ex-generale
kagakuriano, che però improvvisamente si bloccò
un’altra volta “La
gravità è cambiata ancora... e non siamo nemmeno
all’interno del nucleo!”
“Ci
troviamo soltanto a metà strada!”
Tutti e
quattro sbiancarono davanti all’affermazione del namecciano...
“Se è
uno scherzo non è divertente, Cargoth!”
“Non
sto affatto scherzando!”
continuò imperterrito il capo dei saggi “In
tutto questo tempo, avete percorso soltanto un chilometro... tecnicamente,
ci avete messo un’ora del tempo relativo e non ve ne siete
minimamente resi
conto!”
“FLAME!”
Kairi si
accorse della caduta della sua amica, e riuscì a prenderla
in tempo prima che
cadesse di faccia per terra...
“Che...
AIUTO!”
Cargoth
fu il più rapido, e raccolse Flame dalle braccia della
Custode, che riuscì solo
allora a rimettersi in piedi.
La
maestra del Key-Blade era rimasta molto scossa da ciò che
era
avvenuto.
“Non
riuscivo più a rialzarla... le mie braccia stavano per
cedere!”
“Effetto
della gravità...”
le spiegò
Cargoth, preoccupato dalle condizioni della figlia di Rufy e Nami
“...
anche una mela, ora, potrebbe pesare più di un quintale se
provaste a
prenderla!”
“Flame,
come ti senti?” Junion domandò
preoccupato alla sua amica, che si voltò
debolmente verso gli altri e mormorò affranta.
“Mi
dispiace... credo... di non poter andare oltre...”
“Allora
sarà meglio che io vi riaccompagni all’entrata...”
esclamò Cargoth a
lei e a Junion “Non voglio rischiare
la
vostra vita inutilmente... sì, Junion! Anche tu! Non riesci
nemmeno a
trascinare i tuoi piedi! Tempo un minuto, e avrai la stessa sorte di
Flame!”
Il
ciclope fu costretto ad ubbidire. Il namecciano aveva ragione. Era
inutile
rischiare così tanto.
“Quindi
adesso dobbiamo andare avanti da soli?”
chiese Kairi a Cargoth, che
annuì dispiaciuto.
“Voglio
darvi soltanto qualche altra dritta... sappiate che i vostri corpi non
soffriranno la fame, la sete o il sonno qui dentro, dato che nel mondo
reale
voi rimarrete soltanto un giorno... se cominciate a sentire un
logorante
fischio dentro la vostra testa, o se non riuscite più a
respirare, o peggio
ancora se qualche vostro osso si spezza, cercate di tornare quanto
prima
possibile all’entrata, perchè significa che il
vostro corpo sta soffrendo
troppo la gravità! Non sarà difficile trovare
l’uscita, basta che voi
ripercorriate tutto il percorso appena fatto. Seconda cosa: nella Tyd
Geeste
non potete percepire le aure esterne alla grotta! Vi consiglio di
tenere
giornalmente il conto di quanto tempo siate stati qui! E per ultimo...
l’inganno più grande della Tyd Geeste siete voi
stessi... se uscirete da
quest’inferno, non sarete più le stesse persone!”
“D’accordo...”
affermò con un sorriso
sincero Dragon, mostrando il pugno al suo amico “… ci vedremo tra un anno esatto... e
vedi di non fare scherzi, muso
verde!”
Cargoth
sogghignò davanti all’affermazione del terrestre,
e battè il suo pugno con
quello del terrestre.
“Voi
vedete di tornare indietro interi, scimmie! Non voglio recuperare i
vostri
rimasugli!”
“Stia
tranquillo, signore! Arriveremo in
tempo per la battaglia contro Glacial!” lo
rassicurò Kairi, alzando con
fatica il pollice all’insù.
Il
namecciano, per la prima volta dopo quelle terribili giornate,
riuscì a
sorridere, e mentre si avviava verso il ritorno accompagnato da Junion
non potè
far altro che pregare per il loro successo...
Il
giorno dopo - Ore 06:00 - Aldilà
– Palazzo di Re Yammer
Ora, sono
sicuro che vi sarete
posti sicuramente la stessa domanda... ma come era
l’Aldilà?
Il mondo
dei morti era suddiviso in due parti. La prima era il paradiso, ed era
riservata
alle anime che avevano compiuto una vita rispettabile e decorosa. La
seconda
era l’inferno, e vi entravano tutte le anime delle persone
più crudeli e
malvagie.
A chi
spettava decidere la sorte dei morti? Al cancelliere del purgatorio,
ovvero Re
Yammer, un’entità gigantesca dalla carnagione
rossa, coi capelli e la barba
lunghi e neri.
Tuttavia,
quel giorno Re Yammer aveva deciso di affidare temporaneamente
l’incarico al
suo secondo, a causa di un impegno urgente della massima importanza.
Nel suo
palazzo era stata, infatti, indetta un’assemblea
straordinaria, nella quale
erano presenti i Re Kaio e dei rappresentanti di un folto gruppo di
anime, che
avevano fatto una richiesta molto particolare alle entità...
…
il
permesso di tornare in vita per un giorno, così da
combattere la battaglia
contro l’imperatore del Male!
Re
Yammer entrò all’interno della sua aula
conferenze, accompagnato da una piccola
e vecchia strega di nome Baba che volteggiava sopra una sfera di
cristallo. I
quattro Re Kaio erano già presenti, accompagnati dal loro
Superiore, mentre
solo cinque anime, tra quelle che richiedevano il ritorno in vita,
erano state
invitate a parlare e dare agli immortali delle motivazioni.
Le anime
presenti erano quelle di Sora, Riku, Shiro, Nami e Son Goku.
Tutti
erano seduti attorno a una tavola circolare, e si erano voltati verso i
due
nuovi arrivati.
“Ora
che siamo tutti qui, possiamo
cominciare l’assemblea straordinaria da me indetta, per
discutere del permesso
da voi richiesto di partecipare alla battaglia contro Glacial Gelo!”
proclamò ufficialmente Re Yammer “Dateci delle ragioni consistenti per le
quali dovremmo permettere, per la prima volta nella storia del nostro
universo,
di resuscitare temporaneamente dei morti!”
Il primo
a parlare fu Goku, che agitato cominciò a spiegare.
“Re
Yammer... Glacial è una
calamità non
solo per l’universo dei mortali, ma anche per il mondo
dell’Aldilà! Se lui
riuscisse a raggiungere questo mondo, nessuno sarebbe in grado di
sconfiggerlo,
nemmeno noi sayan!”
“Abbiamo
quattro Super Sayan a nostra
disposizione, tra cui te Son Goku, che si sono allenati per duecento
anni...”
gli fece notare l’entità del Purgatorio “... e non sareste in grado
di tenergli
testa?”
“E’ a
causa dei due Key-Blade che ha acquisito, signore”
gli spiegò Riku
preoccupato “Possederne
anche solo uno incrementa esponenzialmente la propria
potenza... provi a immaginarsi un genocida che ne ha non uno, ma
addirittura
due! Fin quando Glacial avrà il possesso di quelle armi,
sconfiggerlo sarà
impossibile. Solo Dragon e Kairi hanno la possibilità di
allenarsi per
superarlo!”
“...
senza contare che Glacial possedeva
già
un potere capace di far esplodere interi pianeti...”
continuò il vecchio
Shiro.
“Se
quel mostro dovesse vincere... sarebbe la fine della vita! Non ci
sarebbe più
nulla se l’esercito rivoluzionario venisse sconfitto!”
concluse Nami
con decisione.
Re
Yammer annuì, assimilando ogni loro discorso e valutandone
la consistenza.
“Questo
però non giustifica un pericolo per
l’aldilà...”
notò però Re Kaio il
Superiore, lisciandosi la sua barba. Era la prima volta dopo migliaia
di anni
che l’entità parlava in modo così
serio...
…
quando Goku l’aveva conosciuto,
si divertiva a ballare a ritmo di musica ad ogni battuta.
“Grazie
al Key-Blade, Glacial ha acquisito il potere di viaggiare attraverso il
potere
dell’Oscurità!”
rivelò Sora, abbassando afflitto la testa “Perciò,
se uscisse dalla barriera dimensionale, nessuno gli impedirebbe di
raggiungere
l’aldilà!”
“Soprattutto
se riuscisse a ottenere il suo
desiderio di immortalità!”
affermò serio Goku “Cosa
gli impedirebbe di prendere il controllo
dell’aldilà? Se conoscete
qualcuno in grado di fermarlo, sarei lieto di conoscerlo!”
Re
Yammer e tutte le altre entità abbassarono il capo scossi.
In effetti non avevano
torto a proporre una soluzione simile.
Era pur
sempre vero che qualcuno
in grado di cessare tutto quanto esisteva già, ma in quel
momento si trovava
immerso in un sonno profondo... e ad essere del tutto sinceri, quel
tipo creava
più problemi che altro!
Meglio
lasciarlo
addormentato in quel mondo, piuttosto che rischiare di far intervenire
Zeno-sama in persona!
Beerus
poteva rimanere dove stava
ad abbuffarsi!
“Baba,
tu cosa ne pensi?” chiese Re Kaio del
Nord alla strega, che nel
frattempo stava tamburellando la sua sfera di cristallo con le piccole
e
tozzute dita.
“Non
è così semplice come
immaginate...”
ammise dispiaciuta “...
posso rievocare solo cento anime, e non potrebbero rimanere in vita
per più di ventiquattro ore. Senza contare che se questa si
trova nel paradiso
da più di cento anni, nemmeno io ho la magia necessaria per
far questo!”
“Accidenti!
Questo significa che io non
potrei comunque tornare in vita!? Non è giusto!”
esclamò deluso il sayan.
“E c’è
anche un altro fattore da considerare...”
fece notare il Kaio del Sud “...
la maggior parte di coloro che vogliono tornare in vita ha
già affrontato
Glacial in passato, e ne è uscita sconfitta... se le vostre
anime venissero
distrutte anche questa volta, la vostra esistenza verrebbe
completamente
cancellata e non potrete nemmeno tornare
nell’aldilà... non vi sarebbe né un
anima nè tantomeno una vita dopo la morte!”
“Zac!
Nessuna delle persone che vi ha
conosciuto potrà ricordarsi di voi... vale davvero la pena
rischiare così
tanto?”
“Io
voglio rischiare!”
affermò la madre
di Flame, con convinzione “Non permetterò che mia figlia mi segua
in
paradiso!”
“Lo
stesso vale per noi due! Kairi e i
nostri amici hanno bisogno di aiuto!” la seguirono
a ruota Sora e Riku.
“Il
mio popolo è morto a causa di Glacial, e darà
l’anima per vendicarsi... e per
colpa di Glacial, Flame ha sofferto le pene dell’inferno...”
confermò
con rabbia il vecchio Shiro “…
dobbiamo
dargli ciò che si merita... il vero Inferno per il resto
dell’eternità!”
Baba
abbassò il capo, ormai arresa.
“Solo
voi Re Kaio potete ordinarmi di
farlo... aspetto la vostra...”
“FATECI
ENTRARE! E’ UN EMERGENZA!”
All’improvviso,
la porta della stanza venne letteralmente sfondata, allarmando tutti i
presenti. Essa venne varcata da tre figure a loro note.
“Sua
maestà!”
esclamò sorpreso Sora,
vedendo il suo amico Topolino.
“Maestri!”
lo seguì a
ruota Riku
trovandosi davanti Yen Sid e Xehanort.
I tre
vennero seguiti da due addetti alla sicurezza, che si inchinarono
davanti a Re
Yammer mortificati.
“Ci
dispiace, signore... non siamo riusciti a
fermarli...”
La reazione
dell’entità? Furia
totale!
“COME
AVETE OSATO ENTRARE IN QUEST’AULA
SENZA IL MIO PERMESSO! VI SBATTERO’ NEGLI INFER...”
“Non
abbiamo tempo, signore! E’ accaduto qualcosa di terribile!”
gli urlò
contro Topolino, in preda al panico “E’ scoppiata una rivolta
all’Inferno!
Centinaia di anime malvagie sono fuggite e sono tornate nel mondo dei
vivi!”
Provate
a immaginarvi un gigante grande e grosso come Re Yammer che
all’improvviso
comincia a sudare freddo...
“COOOOOOOOSAAAAAAAAA!?
COME E’ POTUTA
ACCADERE UNA COSA SIMILE?!”
“Un
mortale è riuscito ad attraversare la barriera che ci separa
dal mondo dei vivi”
fu costretto ad ammettere l’altro addetto alla sicurezza
“Poi ha aggirato tutti i servizi di
sicurezza ed è entrato negli
inferi... se non fosse stato per questi
tre signori, l’intero Inferno sarebbe scappato
dall’Aldilà!”
“Urca!
Dobbiamo riportarli indietro!”
affermò Goku preoccupato.
“Chi
può essere stato a...”
provò a pensare Sora...
... ma
gli bastò osservare lo sguardo preoccupato dei suoi tre
amici per capire...
“Oh
no...”
“E’
stato Diablo...” rivelò loro
Yen Sid “...
ha usato i poteri dello
scettro per varcare i confini dell’Aldilà...”
“Ma
perchè? Non avrà per caso
intenzione di
combattere?!” esclamò Riku confuso.
Fu
Xehanort, però, a rivelare loro l’amara
verità...
“Siete
troppo ingenui! Per quale motivo pensate che abbia attaccato Kairi?
Perchè
sapeva che Dragon avrebbe perso il controllo e Alucard avrebbe
rilasciato tutti
i suoi poteri per contrastarlo! Le anime dentro il corpo del vampiro
hanno
attaccato tutti i membri dell’esercito... e quel citrullo di
un governatore è
caduto dritto nella trappola riattivando le Sfere del Drago!”
Eccola,
l’amara verità...
“Ecco
quali erano le sue intenzioni!
Maledetto...” affermò con rabbia Goku,
stringendo i pugni per la rabbia.
“Ma
non servirebbe comunque a nulla se un namecciano non pronunciasse la...
la...
OH NO! DIABLO POTREBBE AVER SPIATO CARGOTH!”
cominciò a comprendere Re
Kaio del Nord, tremando per la paura.
“E può
anche controllare il cuore delle persone impure, esattamente come
Malefica!”
ammise Yen Sid preoccupato “Non abbiamo più tempo! Se dobbiamo
riportare
in vita delle persone... dobbiamo farlo ora e subito!”
“VOI
DUE!” urlò Re
Yammer ai suoi
addetti “VOGLIO UN’ELENCO
DETTAGLIATO DI
TUTTE LE ANIME CHE SONO FUGGITE DAGLI INFERI ENTRO MEZZ’ORA
ESATTA!”
“Sissignore!”
esclamarono
impauriti i
due, correndo a perdifiato fuori dalla stanza.
“Re
Kaio il Supremo...”
continuò poi
l’entità “… ho bisogno che vada a parlare con
Kaioshin il prima possibile!”
“EH?!
IL KAIOSHIN?!”
“Non
abbiamo altra scelta! Qui è in gioco
la
nostra intera esistenza! Lui dev’essere informato di tutto
questo! E
soprattutto... lui potrebbe aiutarci per riportare in vita
più persone del
necessario!”
“Allora
vedo di muovermi all’istante!”
affermò il vecchio, uscendo anch’egli
dalla stanza.
“Voi
quattro invece tornate sui vostri pianeti e controllate la situazione
nelle
vostre galassie... non appena trovate Diablo, comunicatemelo
immediatamente!”
“Subito!”
Quando
anche i quattro dei uscirono dall’aula, Re Yammer si rivolse
a Baba e alle
anime rimaste.
“Voi
invece cercate cento anime che possano
e vogliano combattere... vi concedo il permesso, ma tornerete in vita
solo
quando troveremo Diablo!”
“D’accordo!
Muoviamoci, ragazzi!” esclamò
Goku uscendo dalla stanza assieme a tutti
i suoi compagni.
Nell’aula
conferenze era rimasto soltanto lui...
…
era accaduta una
vera e propria tragedia... se Lord Beerus, o peggio,
l’onnipotente Zeno,
avessero scoperto tutto questo, l’intero universo e mondo
dell’Aldilà sarebbero
spariti...
Anche
lui decise di uscire da quella stanza, raggiungendo il suo ufficio
privato.
Aveva bisogno di calmarsi.
“Signore!
Abbiamo la lista!”
Re
Yammer si voltò sorpreso. Davanti a lui infatti, erano
già arrivati i due suoi
servitori.
“Ci
avete messo poco, vedo...”
“E’
stato facile” ammise uno dei due
“Il
colpevole ha puntato una specifica zona
degli inferi... quella degli Assassini Planetari! Abbiamo contato tutte
le
anime di quella zona che non sono riusciti a fuggire, ed eccoci qua!”
“Quindi
quel Diablo puntava ai pezzi pregiati...”
comprese Re Yammer, leggendo
rapidamente l’elenco “… non
vedo il nome
di Freezer. Come mai?”
“Si è
rifiutato di sottostare ai suoi ordini...”
rivelò il secondo assistente
“...
perciò non è stato liberato... ma tutti i membri
della sua vecchia squadra si
sono lasciati corrompere, e non sono da sottovalutare! E inoltre, tutti
gli
Yilancar che erano stati uccisi hanno seguito quel bastardo...”
“Capisco...
ottimo lavoro,
ragazzi!” si complimentò
l’entità con i due
assistenti “La vostra
rapidità ci sarà
di grande aiuto!”
I due
sottoposti si inchinarono davanti al loro superiore, grati per non
essere stati
incolpati della fuga di anime, e tornarono ai loro rispettivi ruoli.
- Re Yammer!
Kaioshin si è messo in contatto con me! –
- Ottimo
lavoro,
Re Kaio il Supremo! Cosa le ha detto? –
- Ci ha dato
libero arbitrio! Possiamo riportare in vita le anime, ma solo per mezzo
della
strega Baba... –
- Quindi
abbiamo
soltanto cento anime da riportare in vita... ma è pur sempre
qualcosa! –
- Non
è finita
qui! Ha detto anche che controllerà tutta la situazione dal
suo pianeta... e se
non riuscissimo a sconfiggere Glacial o Diablo, sarebbe costretto a
chiamare
Lord Beerus! –
- Questa non
è
una buona notizia, Superiore... –
- Lo so, per
questo Kaioshin sta cercando di mettersi in contatto col suo Angelo...
a
differenza di quel gatto pazzoide, Whis potrebbe essere molto
più magnanimo...
–
- Bisogna
provarci, quantomeno... –
- RE YAMMER!
SIAMO IN GUAI MOLTO SERI! –
- Re Kaio
del
Nord! Cosa succede? –
- Abbiamo
trovato le anime liberate da Diablo... e si trovano già
tutte sul pianeta Namecc!
–
-
Maledizione...
questa non ci voleva! Diablo è con loro? -
- No,
purtroppo... lui non è con loro! –
Re
Yammer rimase turbato da quella notizia. Diablo non era con le anime
liberate?
Dove diavolo era finito?
“Che
intenzioni può avere... pensa,
Yammer,
pensa!” cercò di ragionare
l’entità, mentre Re Topolino stava tornando da
lui per comunicargli un’altra notizia.
“Abbiamo
scelto i candidati!” annunciò
il topo “Quando
vorrà, siamo pronti a
partire!”
“Perfetto!
Raggiungete Namecc
IMMEDIATAMENTE! Le anime degli inferi sono già lì!”
“Co-cosa?!
Sono già arrivate!? Partiamo
subito!”
Il topo
cominciò a correre a gambe levate, uscendo rapidamente dallo
studio dell’entità
del Purgatorio, che si mise ancora una volta in contatto
telepaticamente con i
quattro Re Kaio.
-
CONTINUIAMO A
CERCARE! DIABLO HA IN MENTE DI FARE QUALCOS’ALTRO! –
DIABLO
Era
stato troppo facile...
…
raggiungere
l’Aldilà, convincere quante più anime
simili a combattere per me in cambio
della loro resurrezione...
…
solo
Freezer si era rifiutato di essere liberato... me lo sarei dovuto
immaginare...
lui aveva colto l’inganno che si celava tra le mie false
promesse.
Le Sfere
del drago di Namecc potevano riportare in vita soltanto una persona a
desiderio...
…
un tempo.
Io non
avevo mai puntato a sconfiggere l’esercito rivoluzionario,
non in quel momento
per essere più corretti...
…
stavo
attuando lo stesso piano ideato da Malefica cinque anni fa... dovevo
semplicemente rimanere in disparte ed agire se e soltanto se fosse
stato
necessario.
Ora mi
trovavo nascosto su Iovis, all’interno di una dimora
abbandonata, e avevo
celato ogni mia forma di energia. Nemmeno i Kaio sarebbero stati in
grado di
trovarmi in quel momento! Nessuno avrebbe mai avuto l’idea di
trovarmi su un
pianeta appena evacuato... soprattutto col rischio di incappare
nell’ira di
Glacial!
Ma era
proprio
quello il mio obiettivo... quel genocida mi sarebbe stato molto utile!
Non ero da
solo... altre undici
anime si trovavano affianco a me, in attesa di una mia mossa.
Usavo il
potere dello scettro per osservare ciò che stava accadendo
sul pianeta Namecc...
le anime risorte erano appena giunte al villaggio...
…
Dragon e Kairi
sarebbero usciti dalla Tyd Geeste tra sette ore... perciò
dovevo attuare il mio
piano al momento giusto... e presto tutti i nostri nemici si sarebbero
uccisi a
vicenda! L’impero dei Kagakuriani stava per finire... la mia
era sarebbe giunta
presto!
Un'era da Dio Supremo!
***
Eccoci
giunti alla fine di questo
capitolo, che contiene davvero molte novità.
La
prima riguarda la Tyd Geeste,
che è la 'traduzione' in lingua namecciana della Stanza
dello Spirito e del
Tempo. A differenza di quella che tutti voi conoscete, la Tyd Geeste
è molto
più estrema e pericolosa... il nucleo, infatti, ha una
gravità 150 volte
superiore al normale, diversamente da quella della Terra che arriva
massimo a
x10. Dragon e Kairi stanno davvero affrontando una sfida 'eroica',
miticamente
parlando.
La
seconda novità riguarda parte
del vero passato di Glacial, la cui storia completa sarà
narrata proprio il
prossimo capitolo.
La
terza, più allegra, è
l'arruolamento di Seras Victoria nella ciurma dei Revolution's Flame e
la
presentazione di tutti i compagni della figlia di Rufy. Per crearli, mi
sono
immaginato la ciurma di Cappello di Paglia... letteralmente stravolta!
Ognuno
di essi, infatti, è la parodia di ciascun membro
dell'originale. E riguardo
all'ultimo desiderio di Flame, provate a immaginarvi chi potrebbe
essere. Vi
voglio dare un consiglio... quale membro della ciurma originale non
è stato
ancora parodizzato?
Il
prossimo capitolo sarà
pubblicato tra domenica 19 e lunedì 20 novembre!
Capitolo 24 *** Capitolo 24: La prima mossa... l'inizio della battaglia finale! ***
E
anche quest'oggi devo scusarmi
per l'enorme ritardo, ma a causa dell'influenza e di varie
vicissitudini non
sono riuscito a pubblicare il capitolo nel tempo prestabilito... sono
le 00:17
del 21 novembre, quando sto scrivendo queste parole ;-(
Il
prossimo capitolo sarà sempre
tra la prossima domenica e lunedì ;-)
Qui, di seguito, il
pulsante delle OST... e BUONA LETTURA!!
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF
THE
EARTHLY YILANCAR
La
prima mossa... l'inizio della
battaglia finale!
Cargoth
entrò all’interno della sua dimora, accompagnato
da Cid, e raggiunse il suo
ufficio.
Qui,
trovarono Aqua ed un giovane namecciano, che sembravano abbastanza
stanchi dopo
la lunga ronda notturna.
“Signor
Cargoth, è tutto tranquillo per il momento!”
affermò l’autoctono al suo
superiore, che annuì rassicurato prima di inchinarsi davanti
a lui.
“Grazie,
Slugma, e anche a te, Aqua… ora continuerò io la
ronda!” ordinò loro il
governatore, facendoli uscire fuori.
Lui e
Cid si sedettero a fianco delle sfere. Esse erano grandi come palloni,
di vetro
color arancio, e al loro interno era possibile contare delle stelle,
rosse.
“Niente
a che fare con la tecnologia…”
ammise Cid davanti a tali artefatti “…
copiare degli oggetti simili con dei computer è
impossibile…”
“Devo
preoccuparmi, Cid?” gli
domandò scherzoso Cargoth.
“No,
semmai il contrario!”
stette al
gioco il meccanico, facendo ridere il capo dei saggi che poi
domandò.
“A
proposito… come stanno C-17 e C-18?”
“Sono
già in grado di combattere!”
lo rassicurò Cid, alzando il pollice “Grazie ai miei aggiornamenti, i loro corpi
hanno acquisito un potere molto più elevato… e per di più, ho trovato il bug che li
ha spinti a compiere tutte
quelle stragi!”
“Un
bug?”
“Il
loro cervello, come le ho spiegato tempo fa, fu ampliato con una CPU, e
al suo interno ho
trovato
delle linee di codice che inibivano i loro vecchi ricordi, oltre che
spingerli
a uccidere a sangue freddo!”
cominciò a spiegare il meccanico,
abbassando lo sguardo orripilato “Oltre
ai miei aggiornamenti, mi sono permesso di cancellare quei
programmi… poveri
ragazzi… non è stato piacevole ricordare la loro
infanzia in un colpo solo…”
“Lo
immagino… ora però avranno
la
possibilità di riscattarsi!”
affermò il namecciano convinto di ciò che
diceva “Loro
avranno fatto degli errori, ma stanno recuperando la loro
umanità…
non resta loro altro che affrontare il loro passato!”
“Rispondimi
tu a una domanda…”
chiese Cid
al governatore “…
spiegami un’altra volta perché Flame e Junion sono
voluti rimanere in
quella stanza!”
“Hanno
scelto loro di restare…”
ammise
Cargoth spazientito “…
e vedendo le loro capacità, mi sono
lasciato convincere!”
La
verità, però, si celava nel mezzo…
…
i due ragazzi erano riusciti a
convincere Cargoth solo davanti alla promessa di non avvicinarsi al
nucleo
della Tyd Geeste, nemmeno per scherzo!
“Prova
a spiegarmi perché non volevi mandarci Kairi e Dragon,
allora… perché con loro
hai insistito di più?”
“E’ a
causa del loro sangue sayan… la loro razza era molto famosa
perché abbatteva
sempre i propri limiti di potenza. Un tempo, i namecciani erano in
grado di
affrontarli e anche sconfiggerli, ma da quando sono nati i Super
Sayan… non c’è
più stata storia. Il problema, però, è
che nemmeno ciò è riuscito a fermarli…
volevano diventare ancora più forti, e hanno cominciato ad
essere molto più
arroganti e spocchiosi…”
“Temi
stia accadendo anche a Dragon e Kairi?”
“Sì…”
ammise Cargoth, preoccupato “…
posso
comprendere le loro motivazioni, soprattutto se il loro avversario
sarà
Glacial… ma questa ricerca del potere potrebbe portarli
all’avidità, la stessa
che ha quel pazzo… non sarebbero più in grado di
capire cosa è giusto o meno, e
questo potrebbe essere peggio di affrontare un assassino come
Glacial… io non volevo che Dragon
si trasformasse!”
ammise alla fine il namecciano “Io
penso
che un demone del freddo possa essere battuto da chiunque sia in grado
di
combattere, e Dragon è un guerriero dal talento
ineguagliabile… non gli serviva
lo Yilar del Super Sayan, a mio parer…”
“SIGNORE!
SIGNORE! E’
UN’EMERGENZA! SIAMO
SOTTO ATTACCO!”
Nail era
entrato di forza dentro la stanza, inciampando all’entrata.
“Che è
successo?!”
“E’
un guaio… tutti i Yilancar
che avevamo
ucciso… sono tornati in vita!”
Ebbene
sì... le anime degli inferi erano già giunte ai
confini del villaggio.
In prima
fila, vi erano tutti i Yilancar, già trasformati, capitanati
dall’anima del
comandante Himmur…
…
e al
suo fianco vi era niente di meno che Bear!
Tutti
loro erano circondati da una densa e oscura aura viola, che
non prometteva nulla
di buono!
In mezzo
alle gambe dei mostri si nascondevano altre figure, anime malvagie che
avevano
approfittato della rivolta nell’Inferno per scappare e
combinare altri
disastri!
“Ancora
voi!”
Come era
prevedibile, tutti i Rivoluzionari si erano già accorti
della nuova minaccia, e
si erano organizzati istantaneamente. Tutti coloro che non erano in
grado di
combattere, erano già stati portati via attraverso
l’enorme navicella spaziale.
In prima
fila vi erano tutti i pirati di Cappello di Paglia, oltre a quelli
della
Revolution’s Flame accompagnati dal loro nuovo membro Seras.
Dietro di loro,
tutti gli ex-soldati rivoluzionari, capitanati da Tifa e Pippo, intorno
alle
cinquecento unità, coloro che erano sopravvissuti alla
strage di due giorni
prima. Attorno a loro, vi erano tutti i Custodi del Key-Blade, con le
enormi
chiavi già sguainate e con una grande voglia di rifarsi. In
aria, C-17 e C-18
controllavano i loro nemici, cercando possibili trappole o inganni.
Infine
Clairy si trovava assieme ad un'altra decina di soldati in fondo al
gruppo, e
ciascuno di loro aveva in custodia un gigantesco cannone a lunga
gittata, oltre
a un lungo bazooka sulle loro spalle.
Leon e
Cloud si incamminarono lentamente verso i loro nemici, e da essi si
mossero
Himmur e Bear. Si ritrovarono faccia a faccia, tutti e quattro, e si
fissavano
a due a due con sguardo omicida.
“Non
eravate morti, bastardi?” li
squadrò Cloud.
“Lo
eravamo…” gli
rispose Bear con
tranquillità “… ma siamo fuggiti
dall’Aldilà grazie a… un aiuto esterno!
Ma diteci…
Dragon non è con voi?”
“Si
sta allenando per sconfiggere Glacial…”
affermò con durezza Leon “… per voi mostri bastiamo noi!”
“Non
farmi ridere, terrestre!” lo
sbeffeggiò Himmur, ridacchiando divertito
“Senza
Dragon siete solo dei pazzi che vogliono suicidarsi!”
“Detto
dall’esercito sconfitto da quattro
persone…” gli fece notare il
moro…
…
peccato
solo che Himmur non abboccò all’amo.
“… e
di quei quattro, vedo soltanto una schifosa puttana!”
affermò infatti,
indicando la vampira Seras che, per tutta risposta, mostrò
furibonda i suoi
denti.
“Buona,
Seras… ti
sta solo provocando!” la
tranquillizzò Kuina, poggiandole
una mano sulla spalla.
“La
verità è che non fate
più paura…”
continuò Cloud sogghignando.
“E
voi dovreste farne a noi?”
gli rispose
provocatorio Bear, osservando tutti i Rivoluzionari, e in particolare
si
soffermava a osservare le figure femminili “Vedo che quella rossiccia non è
tra voi… che peccato! Mi sarebbe piaciuto divertirmi ancora
con lei…”
“Bada
a come parli!” si aizzò il
biondo portando la mano sull’elsa della sua
Claymore…
…
e Bear
lo fissò con uno sguardo che gli fece accapponare la pelle!
Era una
sensazione orribile…
intuì al volo di trovarsi di fronte a un altro Yilancar
molto potente.
“Che
cosa siete venuti a fare qui? Un attacco a sorpresa non era
più semplice?”
chiese loro Leon provocandoli “D’altronde
voi siete propensi a colpire alle spalle i vostri nemici…”
“Nemmeno
voi siete da meno… ma avete
ragione, avevamo un buon motivo!”
affermò sicuro di sé Himmur, rivelando le loro
intenzioni “Siamo qui per ordine del
nostro salvatore… e vogliamo
proporvi un accordo!”
“Perché
ho il sospetto che sia una grande cazzata?”
pensò tra sé e sé Tifa,
preoccupata dalla situazione che si stava creando.
“Provo
a indovinare… volete le sfere per tornare in vita
definitivamente, non è così?”
intuì Leon scuotendo la testa contrariato “Pensate
davvero che noi vi…”
“Siamo
pronti ad ascoltarvi!”
Tutti i
presenti rimasero scioccati quando videro Cargoth avvicinarsi
tranquillamente
ai quattro, senza alcun timore.
“Cargoth!
Cosa stai dicendo?!”
“E’
tutto a posto, Leon… da questo momento ci penso io!”
affermò il
namecciano con una sicurezza tale da sorprendere sia lui che Cloud.
Possibile
che il governatore avesse un piano in mente?
“AHAHAHAH!
AVETE GIA’ FINITO DI BLUFFARE?!”
li canzonò Himmur, coi versi di tutti i Yilancar divertiti
che facevano da
sottofondo.
Il
namecciano, tuttavia, si portò davanti ai due Kagakuriani
che, nonostante la
loro potenza, rimasero comunque leggermente intimoriti dalla sua
presenza.
“Il
vostro salvatore si chiama Diablo, non
è
così? Ebbene… sappiate che le sfere del drago di
Namecc non possono riportare
in vita più di una persona! Quell’uomo vi ha
ingannati!”
La
reazione dei due guerrieri di Kagaku?
Shock
totale!!
“CHE…?
CI STAI MENTENDO, MUSO VERDE!”
“Perché
dovrei?” lo contraddisse però
Cargoth con un sorriso leggermente
sinistro “Quell’aura che
circonda i
vostri corpi ve l’ha donata sempre lui, vero? Ora potete
evocare quelle
creature… Heartless, giusto Leon?”
domandò al suo compagno, riprendendo il
discorso solo a ipotesi confermata “Abbiamo
dalla nostra parte dei Maestri del Key-Blade… sette
in questo
momento… che
affrontano e sconfiggono quei mostriciattoli ogni giorno… e
se questo non vi
basta… tutti noi ci siamo allenati per un mese con lo scopo
di sconfiggere un
demone del freddo, mentre voi avete oziato negli Inferi…”
“QUESTO
NON CAMBIA NULLA! NOI RIMANIAMO SEMPRE PIU’ POTENTI!”
“Devo
contraddirti, mio caro Bear… ma fra meno di un minuto
giungeranno al villaggio
le anime di guerrieri molto potenti provenienti
dall’aldilà, che hanno il
compito di riportarvi indietro!”
rivelò loro il namecciano, lasciando
stupefatti i due comandanti Kagakuriani.
Erano
già stati beccati?!
“Come
vi dicevo… quelli
che dovrebbero preoccuparsi non siamo noi…siete voi!”
Poi,
all’improvviso, l’atteggiamento di Cargoth
cambiò ancora una volta.
“Tuttavia…
potete ancora avere una
piccola
speranza… è vero, le sfere del drago non possono
riportare in vita tutti voi… ma
uno di voi potrebbe approfittarne!”
Leon e
Cloud, così come tutti gli amici del namecciano, lo
guardarono straniti. Le
Sfere avevano il potere necessario a fare una cosa del genere? Cargoth
li aveva
presi in giro un’altra volta?
No…
…
i due
terrestri furono i primi a capire il trucco del capo dei saggi, e poi
tutti i
Rivoluzionari lo seguirono a ruota.
Cargoth non
voleva tradire i suoi
amici… stava ingannando i suoi avversari!
“Vedete
quel puntino in lontananza… proprio sopra quella piccola
casa? Riuscite a
vedere di cosa si tratta?”
Tutti si
voltarono in quella
direzione… e ciò che videro riuscì ad
ammutolire tutti i presenti!
Sopra
uno strano veicolo volante, simile a un motorino ma senza ruote, vi era
un uomo
sulle cui spalle vi stava appeso un grosso sacco, e mostrava senza
alcun
ritegno…
…
il suo peloso deretano…
“LUCERTOLE…
BACIATEMI IL CULO! BABBO NATALE VI STA FOTTENDO LE PALLE!”
…
dopodiché ingranò la prima e partì a
razzo verso l’orizzonte!
Non
scherzo se vi dico che le anime dell’inferno ci misero
qualche secondo per
capire che le sfere le aveva fregate quell’uomo!
“CID!
TI SI E’ FRITTO IL CERVELLO?! IDIOTA
DI UN MECCANICO… TORNA QUI!” gli
urlò contro Yuffie sbracciandosi
inviperita, intuendo le intenzioni del suo vecchio amico.
“E’ un
pazzo! Vuole trascinarsi dietro tutte le anime!”
comprese Tifa
scioccata.
“INSEGUIAMOLO!
ALL’ATTACCOOOOOOOO!”
L’urlo
perentorio del generale Himmur dette il via alla battaglia. Tutti i
Yilancar
che possedevano delle ali riuscirono a sgusciare via e a seguire le
tracce del
motorino volante, mentre il resto dei mostri venne bloccato dai
Rivoluzionari.
“C-17!
C-18!” urlò
Cargoth ai due cyborg
raggiungendoli in volo “Noi tre inseguiamo Cid e lo proteggiamo
dagli attacchi! Qui se la caveranno tranquillamente da soli!”
“Ricevuto!”
ubbidì la donna con una grinta fuori dal comune, con
l’intento di partire a
razzo assieme ai due in direzione del loro coraggioso e folle amico.
“VOI
NON ANDATE DA NESSUNA PARTE…
RRRRRRRRRROOOOOOOOOAAAAAAARRRRR!!!!!”
Bear,
però, era riuscito a raggiungerli, e trasformatosi
nell’enorme orso, aveva
compiuto un balzo mostruoso riuscendo quasi a colpire i tre con due
zampate.
Quasi…
…
perché due figure
lo raggiunsero in aria poco prima che il kagakuriano affondasse le sue
affilatissime unghie sul corpo del namecciano, e pararono le sue
zampate con
due Key-Blade.
I due
scesero agilmente a terra seguiti dall’enorme bestia, il cui
atterraggio fece
tremare il terreno.
“Ciao,
orsacchiotto… ti ricordi di noi?”
“Abbiamo
un conto in sospeso con te!”
L’espressione
della creatura era talmente comica che non sembrava più
così minacciosa e
pericolosa…
…
immaginatevi un orso con gli
occhi fuori dalle orbite, con la bocca aperta e la lingua di
fuori…
…
quella fu la reazione del
comandante Bear quando si vide di fronte i due ragazzi che aveva ucciso
sulle
Isole del Destino, con due aureole in testa e pronti a suonargliele di
santa
ragione…
…
e stavolta i
poteri oscuri non gli sarebbero serviti a nulla!
“Ma
guardalo… sembra abbia visto un fantasma…”
lo canzonò Riku, muovendosi
minacciosamente verso di lui.
“Tu
sai perché siamo qui… non
è vero,
bastardo?” affermò Sora, per la prima
volta nella sua esistenza con uno
sguardo assassino “Tu
hai ucciso le nostre famiglie… hai sterminato un intero
mondo… hai
ucciso il Re… e soprattutto… hai stuprato la
donna che amavo!”
“Non
ti perdoneremo mai per quello che hai
fatto!”
L’orso
cominciò a tremare quando sentì quella
voce…
…
l’aveva riconosciuta
all’istante, e sapeva quanto fosse forte colui che la
possedeva… uno dei pochi
in grado di mettere in difficoltà il temutissimo Dragon
Oronar!
“Per
colpa tua mia moglie è rimasta vedova… e il mio
regno è incustodito!”
disse Topolino, anche lui con un’aureola in testa e fumante
di rabbia “RISPEDIREMO
TUTTI VOI DA DOVE SIETE VENUTI!”
Sora e
Riku lo circondarono, con quest’ultimo che
schioccò le dita poco prima di
evocare il suo Key-Blade.
“Ora a
noi due… comandante dei nostri stivali!”
***
“GAUSH!
SUA MAESTA’! RAGAZZI!”
“QUACK!
MIO RE! SORA! RIKU!”
“SIETE
VOI!”
“Non è
il momento dei convenevoli! Dobbiamo occuparci di tutti loro prima che
possano
creare altri problemi!”
affermò una figura apparsa alle spalle degli
amici di Sora, Riku e Re Topolino…
…
quella
di Yen Sid! E c’era anche Xehanort!
“Il
nostro compito di Maestri è di occuparci degli Heartless che
verranno evocati!”
esclamò l’ex-fondatore
dell’Organizzazione XIII “Gli
altri si occuperanno di abbattere i mostri! Possiamo rimanere qui
solo per ventiquattro ore, non sprechiamo
quest’opportunità!”
“Agli
ordini!”
affermò Aqua annuendo con
un cenno del capo, seguito da tutti i suoi compagni.
“ATTENTA
AQUA!”
Per
fortuna, l’avvertimento di Terra fu abbastanza da permettere
all’azzurra di
evitare…
…
due carte da gioco?!
“Quelle…
non dirmi che?!”
Tutti
loro si voltarono verso i loro nuovi avversari e li riconobbero
all’istante.
“ANCORA
VOI?!”
“Non
vi siamo mancati? Che maleducati…”
affermò Luxord, colui che aveva lanciato quelle carte, un
uomo di mezza età dai
capelli biondi e cortissimi, con gli occhi azzurri e la barba rasa.
Assieme
a lui, altre sette persone ben note a tutti loro, li squadravano da
capo a
piedi! E li conoscevano fin troppo bene…
“Xigbar…”
esclamò Terra con rabbia,
portandosi davanti a uno dei suoi nemici giurati.
“Da
quanto tempo, novellino…” gli
rispose di rimando il Tiratore Libero.
“Isa…”
“Sono
Saix… Isa è morto anni fa!”
Lea si
morse le labbra, agitato. Si trovava di nuovo faccia a faccia con il
suo
vecchio amico. L’ultima volta che l’aveva visto,
Saix era sprofondato
definitivamente nell’oscurità…
…
forse questa
poteva essere l’ultima possibilità per farlo
redimere!
Xion avrebbe
tanto voluto incoraggiare il suo amore, anche aiutarlo se fosse stato
possibile… ma davanti a lei vi era colui che le aveva creato
il corpo!
“La
bambola funziona ancora, vedo… che piacere rivederti!”
“Vexen…
schifoso farabutto!”
affermò la
giovane, stringendo con forza il suo Key-Blade.
E Roxas
non era da meno…
“Marluxia…”
“Chi
non muore si rivede, eh Copia?”
“E tu
non mi saluti, Aqua?”
“Non
saluto le puttane, Larxene! Soprattutto quando hanno provato ad
uccidermi!”
“Ahi
ahi… questa era davvero
cattiva…”
“E’
soltanto la verità!”
esclamò Naminè con rabbia, affiancando la sua
amica.
“Guarda
un po’… è
tornata in vita la Strega!”
“Attenta
a quello che dici!” le urlò
contro Ventus portandosi davanti alle sue
amiche.
“Ehi
ehi! Vacci piano con Larxene!”
si mise
davanti Demyx, affrontando a muso duro il giovane custode del Key-Blade.
“E tu
da quando in qua cacci le palle?!”
esclamò incredulo il giovane amico
di Aqua e Terra.
“Da
quando si è preso una cotta per
me…”
esclamò scocciata Larxene distogliendo lo sguardo da quella
scenata da parte
del suo giovane compagno.
Tutti
gli ex-nemici dei maestri, tuttavia, cambiarono espressione quando
videro un
volto a loro ancora più familiare…
“Tu…”
“Si,
Larxene… io…”
annuì affranto Xehanort, ben sapendo che gran parte delle
loro cattive azioni era colpa sua.
“Hai
la più pallida idea di quanto abbiamo sofferto per colpa
tua, bastardo doppio
giochista!?” gli urlò contro
la ragazza furibonda.
“Lo
so, e mi dispiace…”
ammise il vecchio
maestro “…
è solo colpa mia se voi avete perso la vita così
giovani… e anch’io
sto pagando le mie colpe negli inferi… non vi avrei mai
trasformato in Nessuno
se potessi tornare indietro…”
“Non
cercare scuse…”
affermò con rabbia
Xigbar “…
pagherai contro di noi le tue colpe!”
“Non
abbiamo tempo per affrontarvi ancora
una volta!” gridò loro Aqua preoccupata
“Glacial potrebbe fuggire dalla
dimensione in qualunque momento… e lui
non avrebbe pietà nemmeno per voi!”
“Non
abbiamo più nulla da perdere…”
le rispose con sicurezza Saix,
osservando minacciosamente il suo vecchio amico “… soprattutto
dopo tutti i vostri
voltagabbana!”
“Idiota
che non sei altro…”
riuscì
soltanto ad esclamare Lea.
“Ma
prima di iniziare con voi… Xaldin! Insegui quel vecchietto
col culo da
babbuino!” ordinò Larxene al
suo compagno d’armi…
…
che
sparì alla loro vista!
“Cos…
MERDA! ATTENTI!”
C-17 e C-18
videro in anticipo il movimento del Nessuno, e riuscirono a parare
tutte e
quattro le lance del loro avversario, spezzandole con le loro mani.
“Tutto
qui?” esclamò deluso
l’androide ragazzo…
...
rendendosi conto all’ultimo di essere stato sorpassato dal
suo avversario, in
volo!
“Una
manovra diversiva, eh?”
esclamò
delusa C-18 “Peccato
che sia tutto inutile…”
Perché
aveva affermato questo la donna? Semplicemente Xaldin era andato
all’attacco di
Cargoth, provando a perforarlo con le sue ultime due lance…
…
e il
namecciano l’aveva bloccato con una facilità
disarmante!
“Cosa?!”
esclamò scioccato l’uomo, osservando le sue ultime
lance fare la stessa fine
delle altre quattro, spezzate come grissini.
“Levati
di torno… dilettante!”
Xaldin non
ebbe mai il tempo di pararsi. Cargoth sparò dalla bocca uno
dei suoi attacchi
KI più potenti per polverizzare
l’avversario…
…
immaginate la
faccia sbigottita degli ex-membri dell’Organizzazione XIII
quando videro il
loro amico morire con così tanta facilità!
Per
fortuna, il colpo inferto dal namecciano non aveva disintegrato
l’anima del
nessuno, ma era più che sufficiente per metterlo
definitivamente al tappeto e
per rispedirlo nell’aldilà.
“Che
intenzioni avete?” domandò
loro Yen Sid “Volete fare la stessa
fine del vostro amico… o tornerete da dove siete
venuti?”
“Che
domande! Non avete sentito Saix? Non
abbiamo nulla da perdere!” esclamò
Marluxia, gettandosi all’attacco dei
suoi avversari.
Un
fronte si era appena creato…
***
Nel
frattempo, tutti i Mugiwara e i Revolution’s Flame si erano
gettati nella
mischia, combattendo contro tutti i Yilancar che gli capitavano a tiro.
Uno di
loro, in particolare, si era tuffato in acqua per affrontare un
gigantesco
polipo a quindici tentacoli, nuotando a grandissima velocità
a più di una cinquantina
di metri sotto il mare, finendo proprio sotto le ventose del gigantesco
mostro.
“KARATE
DEGLI UOMINI PESCE – PROIEZIONE DELLA CORRENTE!”
Il
povero Yilancar venne eruttato fuori dall’acqua a causa
dell’immensa e
gigantesca onda anomala che si creò. Jinbei uscì
fuori dall’acqua giusto in
tempo per vedere la brutta fine del suo nemico, affettato in malo modo
da Zoro
e Kuina.
“Ottimo
lavoro!”
esclamò il timoniere
della Thousand Sunny ai due spadaccini, che si fiondarono
immediatamente contro
un nuovo avversario.
“Non
cambieranno mai… tale padre tale figlia!”
pensò compiaciuto l’uomo
pesce osservando il resto della battaglia…
…
non
accorgendosi della figura alle sue spalle!
“Che…?!
Mmmrggghh!”
Jinbei
venne imprigionato in una terribile e sovrumana mossa di sottomissione
con le
gambe, che gli bloccò l’utilizzo delle braccia,
mentre la sua bocca venne
tappata da una rugosa mano la cui presa era tale da impedirgli perfino
di
respirare!
“Sei
stato troppo incauto… permettimi di assorbire la tua energia!”
L’uomo
pesce provò a raggiungere l’acqua, senza
però riuscirci… il suo avversario era
troppo forte, e con le braccia completamente paralizzate, il karate
degli
uomini pesce era inutilizzabile!
Era in
trappola…
…
Jinbei sentì le sue forze
mancargli sempre di più, fino a quando non perse
definitivamente i sensi.
“Perfetto!”
esclamò lo sconosciuto, lasciandolo cadere per terra.
Era un
vecchio dai capelli lunghi e bianchi, dalla carnagione scura, una folta
barba
perlacea. Indossava degli abiti molto pesanti, in particolare un
cappello molto
alto di pelliccia nera, con su disegnato un simbolo
particolare…
…
un fiocco rosso!
“Sarà
meglio rifornirmi di quanta più energia possibile prima di
andare
all’inseguimento delle sfere…”
ragionò il vecchio, buttando il corpo
dell’uomo pesce in acqua “…
C-17 e C-18
sono ancora troppo potenti per me, e l’energia di questo
ciccione non era
sufficiente…”
“Sei
tu quello che ha fatto del male a Jinbei? Come ti chiami?”
Il
vecchio si voltò in direzione della voce che gli aveva
parlato.
A
parlare era stato un uomo dai capelli corti e neri, mingherlino, che
indossava
una camicia rossa sbottonata e dei pantaloncini azzurri. Sul suo petto
vi era
una gigantesca cicatrice a forma di croce. Poco lontano da costui, una
donna
dai capelli arancioni stava controllando le condizioni
dell’uomo pesce, che si
era appena ripreso.
L’anziano
aggrottò le sopracciglia, colpito…
…
quei due erano riusciti ad
avvicinarsi di soppiatto e a recuperare il loro amico nel giro di mezzo
secondo… e lui non se n’era minimamente
accorto…
…
ciò significava soltanto una
cosa…
…
cominciò a sorridere, famelico…
…
nuova energia!
“Il
mio nome è C-20… a chi estrarrò
l’energia? A te o alla tua giovane compagna?”
“A
nessuno dei due…
TU ORA TE LA VEDRAI CONTRO DI ME!”
affermò con forza il nuovo
arrivato, con sguardo assassino “PREPARATI
AD AFFRONTARE IL RE DEI PIRATI!”
Proprio
mentre stava ad accadere tutto questo, due altre persone stavano
continuando ad
allenarsi all’interno della Stanza dello Spirito e del Tempo.
Come se
la stavano cavando?
Tyd
Geeste –
8° Mese
KAIRI
Dopo
solo un giorno dentro la Tyd Geeste, cominciai davvero a comprendere
quanto
quella stanza fosse pericolosa.
Da
quando Cargoth era tornato indietro, non scherzo se dico che io e
Dragon non
riuscimmo a percorrere più di duecento metri, prima di
essere costretti a
fermarci. La gravità era troppo elevata per riuscire a
muoversi un solo passo
di più, e fu per questo che io e Dragon cominciammo ad
allenarci già da quel
punto. Lui ipotizzò fossimo a una gravità
quindici-venti volte superiore al
normale. Se fossi entrata da sola, probabilmente sarei morta
all’istante.
Come ci
aveva già spiegato Cargoth, non pativamo né la
fame né la sete, e ancor meno il
sonno. Tuttavia la stanchezza che provavamo era decine di volte
superiore, per
questo entrambi eravamo costretti a lunghe pause per riprendere le
nostre
energie. In quei momenti, nessuno dei due aveva la forza di parlare o
di
attaccare discorso, e di conseguenza passavamo anche intere ore a
riposarci
senza pronunciare nemmeno una sillaba.
Tornammo
a muoverci solo dopo tre giorni, ma soltanto un mese relativo dopo,
quando la
gravità diventò cinquanta volte superiore,
riuscimmo a entrare nel nucleo della
Tyd Geeste, celato da una piccola porta in marmo completamente bianca.
Mi
ricordò moltissimo la porta di Kingdom Hearts.
Quando
la varcammo, rimanemmo letteralmente senza parole…
…
proverò a spiegarvi quello che
scoprimmo io e Dragon, ma sappiate già che Cargoth non
entrò mai realmente
nella vera Stanza dello Spirito e del Tempo.
Essa era
un mondo vuoto, con un solo edificio, in cui vi era l'ingresso alla
stanza, con
un alloggio, dei viveri, bagni e camere da letto, segno che in
realtà le
affermazioni di Cargoth erano frutto della sua inesperienza. Nella
stanza non
esistevano il giorno e la notte, e lo spazio della dimensione,
totalmente
bianco, sembrava infinito, sebbene avesse una superficie con dei
confini. Non
provammo mai a controllare quanto fosse grande la Tyd Geeste. Sarebbe
stato
troppo facile perdersi e non ritrovare più la strada.
La prima
cosa che facemmo all’interno della Tyd Geeste fu quella di
rifocillarci di cibo
e leccornie, dopodiché andammo a dormire dopo un interno
mese, preparandoci ad
affrontare il duro e intenso allenamento che ci aspettava.
Non
riuscimmo mai a calcolare la gravità all’interno
del nucleo. Semplicemente non esisteva
alcuna misura! I nostri corpi facevano fatica perfino a camminare in
quel
mondo.
Come se
non bastasse, la temperatura cambiava con troppa rapidità.
Passavamo in meno di
un minuto dal caldo soffocante di Agrabah al freddo gelido del regno di
Arendelle.
Nonostante tutto questo, però, riuscimmo a superare tutte le
difficoltà e,
pochissimi giorni dopo, riuscivamo a sopravvivere senza la malsana
tentazione
di tagliarci le vene.
Solo una
cosa, però, mi rendeva parecchio delusa di me
stessa…
…
non riuscivo a trasformarmi in
Super Sayan!
Ci avevo
provato con tutta me stessa. Avevo provato ad arrabbiarmi in ogni modo,
come mi
aveva spiegato Dragon, ma niente…
…
la scintilla non
scattava!
Ero
depressa. Stavo facendo perdere tempo a Dragon, che nonostante tutto
cercava in
ogni modo di incoraggiarmi e darmi forza.
“Il
tuo potenziale è molto più elevato del mio, per
questo non riesci a
trasformarti ancora!” mi ripeteva ogni
volta “Uno di questi giorni
riuscirai a diventare una Super Sayan, e sarai
molto più forte di me!”
Quelle
parole mi incoraggiavano e mi spingevano a non mollare, ma il risultato
di
certo non cambiò. E questo mi frustrava da morire…
…
furono quelle sensazioni a non
farmi dormire per molte notti. Ed è proprio in una di queste
notti che avvenne…
***
Ero
uscita dall’edificio e mi ero stesa per terra, ad osservare
il cielo perlaceo.
Non volevo dormire assieme a Dragon in quei momenti di sconforto.
Preferivo
stendermi su quella distesa, immersa nella gravità, cercando
di allenare sempre
di più la mia resistenza.
“Non
ti fa bene stare sdraiata
lì…”
Chiusi
gli occhi, impassibile.
Sapevo che
Dragon
sarebbe venuto lì a consolarmi… ma non era questo
che io volevo! Io volevo
trasformarmi! Volevo diventare una Super Sayan! E non ci sarei mai
riuscita se lui
avesse continuato a passare tutto il suo tempo a incoraggiarmi!
Perché non lo
capiva?!
“Sei
arrabbiata…”
“Sì…”
affermai io esasperata.
Ero
arrabbiata con lui, con me stessa…
“Allora
non trattenerti… dimmi in faccia
ciò
che pensi…”
“Cambierebbe
qualcosa?”
“Dipende…
di certo così non andrai da nessuna parte!”
Mi misi
seduta e mi voltai verso di lui, incredula. Non mi sarei mai immaginata
di
sentire parole così dure nei miei confronti…
“Anche
tu sei deluso…”
“E lo
chiedi pure? Mancano meno di quattro mesi… e tu non sei
stata in grado nemmeno
di perdere il controllo!” mi disse lui
con rabbia “Hai perso molte persone
care… hai vissuto per tre mesi dentro un campo
di sterminio… e ancora non riesci a trasformarti? No, non sono deluso… sono stufo!”
“Stufo…
stufo… TU SARESTI STUFO?!”
Questo
non doveva azzardarsi a dirlo!
Lui era
stufo?!
Aveva passato otto mesi a urlarmi nelle orecchie tutte le mie sventure
e le mie
disgrazie, solo per farmi perdere il lume della ragione… e
quello stufo era
lui?!
“E
TUTTI QUEGLI INCORAGGIAMENTI?! ERANO
TUTTE MENZOGNE, NON E’ COSI’?! NON POSSO CREDERE
CHE TU NON ABBIA PIU’ FIDUCIA
IN ME! E TU SARESTI L’UOMO DELLA MIA VITA?!”
“E
adesso questo cosa c’entra in tutto
questo?!”
“IO
NON LO VOGLIO UNO CHE MI PRENDE PER IL
CULO! NON VOGLIO IL PRINCIPINO CHE MI CONSOLA PER FINTA! NON SONO
PIU’ UNA
BAMBINA! SE NON TI STAVA BENE COME STAVANO ANDANDO LE COSE…
AVRESTI FATTO
MEGLIO A DIRMELO MOLTO TEMPO PRIMA!”
“E
cosa sarebbe cambiato?!
Era
l’unico modo per riuscire a farti trasformare…”
“NO
DRAGON! NON ERA L’UNICO MODO! SE INVECE DI TRATTARMI COME LA
TUA BAMBOLINA MI
AVESSI CONSIDERATA COME UN TUO SOLDATO…”
“Che…
che
cosa cazzo hai appena detto?!”
Lo
sguardo di Dragon sarebbe stato insostenibile per chiunque…
…
era il riflesso della rabbia…
ma io non distolsi il mio e continuai delusa a urlargli in faccia!
“SAI
PERCHE’ NON STO PERDENDO IL CONTROLLO?! CIO’ CHE MI
URLI OGNI GIORNO NON MI FA
PIU’ EFFETTO! HO ACCETTATO TUTTO IL DOLORE CHE MI SONO
PORTATA APPRESSO PER
TUTTI QUESTI ANNI! VUOI CHE MI TRASFORMI?! ALLORA NON FARE
PIU’ IL GENTILUOMO
CON ME! PROVA A UCCIDERMI!”
Mi
gettai all’attacco sferrandogli un pugno sul viso, che lui
incassò senza alcuna
fatica.
“COMBATTI
CONTRO DI ME! IMMAGINA CHE IO SIA
GLACIAL!”
PUNCH!
“PENSA
AL TUO PASSATO! PENSA A CRISTAL E AI
TUOI GENITORI!”
PUNCH!
“VEDI!
PERCHE’ NON REAGISCI?! MOSTRAMI
TUTTA
LA TUA POTENZA, DRAGON… SE CE L’HAI DAVVERO! E TU
SARESTI IL PRESESTINATO?! SEI
SOLTANTO UN PAGLIACCIO!”
Provai a
tirargli un ultimo pugno, ormai in preda al pieno sconforto, con le
lacrime che
non smettevano di rigare il mio viso…
…
ma Dragon lo bloccò con troppa…
troppa facilità!
Cercai
di liberarmi dalla sua presa, ma mi resi conto troppo tardi di essere
andata
troppo oltre…
…
la mia mente venne avvolta da
un ricordo in particolare… quello di quando Goku e la Kairi
del Futuro si
trasformarono in Super Sayan nel mio Mondo Interiore…
…
perché proprio quello?
Lo capii
solo guardando i suoi occhi…
…
freddi e crudeli… lo stesso
sguardo che mi aveva rivolto la prima volta che l’avevo
conosciuto… con una
sola differenza… avevano cambiato
colore!
Quando
ormai compresi cosa stava per accadere, mi vennero i brividi di
terrore…
“Dra…
Dragon?”
“Povera
stolta…”
Andai
nel panico.
Merda! Stava
perdendo il controllo un'altra volta… e stavolta non
c’era Alucard a tenerlo a
bada!
“…
perché stai tremando? Non
era questo che
volevi? Non volevi combattere contro di me, al massimo della mia
potenza?
Ebbene… ti ho accontentata…
STO PER
SBRICIOLARE TUTTE LE TUE OSSA, LURIDA PUTTANA!”
Dragon
mollò la presa, permettendomi di spostarmi a debita distanza
da lui…
…
prima che la
potenza della sua aura dorata mi trascinasse all’indietro per
centinaia e
centinaia di metri, lontano dalla dimora della Tyd Geeste!
Riuscii
a usare le mie braccia per eseguire una capovolta, evitando
così di spezzarmi
per davvero qualche osso.
Peccato
solo…
…
che mi ritrovai il viso di
Dragon a un palmo di naso dal mio!
“Presa!”
Evitai
per un soffio il suo pugno, balzandogli di fianco ed evocando il mio
Key-Blade…
…
era da otto mesi che non
utilizzavo la mia arma, perciò mi sentii molto
più sicura di me quando percepii
la Luce avvolgere tutto i mio corpo…
…
mai, però, mi
sarei immaginata di possederne così tanta! Era questo il
vero potere del mio Key-Blade dopo il Risveglio?!
“Non
distrarti!”
Dragon,
trasformato in Super Sayan, cercò un’altra volta
di colpirmi, ma stavolta ero
pronta a reagire!
“BLIZZARD!”
La mia
magia si attivò all’istante, con una potenza tale
da cogliere di sorpresa persino
me…
…
Dragon era stato sigillato
completamente all’interno di un enorme lastra di
ghiaccio…
…
molti mesi prima avevo usato lo
stesso incantesimo su due Heartless, e l’unica cosa che ero
riuscita a fare era
stato paralizzarli.
Mi
allontanai subito da lui… sapevo che si sarebbe liberato
dalla magia molto in
fretta…
…
ma dentro di me
mi sentivo soddisfatta per la prima volta dopo otto mesi!
Ero
riuscita a tenere testa a un Super Sayan! Riuscivo a leggere i suoi
movimenti,
e questo era frutto di tutti gli allenamenti all’interno
della Stanza dello
Spirito e del Tempo!
Ora mi
rimaneva soltanto un
ultimo obiettivo… trasformarmi anch’io in Super
Sayan!
Incominciai
a vedere delle crepe sulla lastra, e per questo decisi di usare un
altro
incantesimo.
“THUNDER!”
Un solo
potente fulmine…
…
questo bastò a
colpire il blocco di ghiaccio e a stordire le mie orecchie con un boato
assordante!
Quando
la luce si diradò, sul pavimento erano rimasti soltanto dei
segni carbonizzati,
proprio dove un attimo prima vi era Dragon…
…
la sua aura, tuttavia, era più
viva che mai…
…
la percepivo alle mie spalle!
“Questa
non me l’aspettavo… i miei complimenti!”
Mi
voltai verso di lui. Dragon si ergeva in tutta la sua
figura…
…
non
aveva nemmeno un graffio.
“Mi
sono venuti i brividi… e non per il freddo…”
ammise il Super Sayan “…
sembra
che mi divertirò più di quanto immaginassi!”
Io gli
sorrisi di rimando…
…
cos’era quella sensazione che
percorreva la mia schiena? Era paura? E allora perché stavo
sorridendo?
No…
non era paura… non ero più
terrorizzata…
…
era adrenalina
pura quella che sentivo dentro di me! Desiderio di combattere! Volevo
soltanto
affrontare Dragon al massimo delle nostre forze… anche
rischiando la mia vita!
“Ti
va di ballare?”
Dragon
si mise in posizione di combattimento, ridacchiando divertito.
“Non
volevi essere trattata diversamente, principessina?”
Presi il
mio Key-Blade con entrambe le mani, pronta a combattere.
“Ti
offro una… danza letale!”
affermai io con una sicurezza che mai e poi
mai avrei pensato di possedere.
Ero
davvero io quella che stava parlando?
“Ha i
coglioni, la signorina...”
Ci
fiondammo all’attacco, io col Key-Blade, lui con calci e
pugni…
…
quella, per me, fu la mia prima
vera battaglia. La guerra dei Key-Blade contro Xehanort non fu nulla al
confronto,
così come quelle contro Bear o Malefica…
…ad
ogni colpo o affondo, dato o
subito, il mio corpo non riusciva a trattenere un fremito di
eccitazione e di
piacere…
…
mi piaceva!
Combattere mi piaceva da morire! Nemmeno il sesso era stato in grado di
soddisfarmi
in quel modo!
“Non
mi batterai mai se ti trattieni!”
gli dissi esaltata, parando uno dei suoi pugni con l’elsa del
Key-Blade, senza
accorgermi del suo piccolo ma scaltro movimento con la gamba, che mi
tolse
l’equilibrio.
Ero
finita per terra…
…
da quel momento in poi, Dragon
mi riempì letteralmente di calci e pugni per più
di mezzo minuto, prima che io
riuscissi, con un altro incantesimo di ghiaccio, a togliermelo da sopra.
Provai a
rialzarmi. Ci riuscii, ma con immensa fatica…
…
sentivo il sapore
del mio sangue dentro la bocca, e mi piacque da morire…
Usai
un’Energia,
e mi ripresi lentamente. Mi voltai preoccupata verso Dragon, il quale
mi
osservava tranquillamente, senza battere ciglio.
“Sei
agile, furba come una volpe… e i tuoi incantesimi sono molto
potenti…”
mi disse lui scuotendo il capo con rassegnazione “… peccato per la tua forza
fisica… ora come ora ti surclasso
completamente!”
“Non
sottovalutarmi, scimmione!”
affermai io con rabbia, asciugandomi con la mano il sangue che colava
dalle mie
labbra.
“Senti
chi parla, Cita!” mi
sbeffeggiò Dragon, avvicinandosi lentamente a me,
passo dopo passo…
…
trenta metri… venti metri…
dieci metri…
…
mi
misi di nuovo in posizione, pronta ad affrontarlo ancora una
volta…
…
cinque metri… tre metri… due…
…
quando
mi superò senza degnarmi di uno sguardo, cominciai a
insospettirmi.
Ed ora
che intenzioni aveva?
Dragon
si voltò verso di me, puntandomi il palmo della sua mano e
caricando una sfera
di KI di immensa potenza.
Voleva
fare sul serio, allora…
“Vediamo
chi è più veloce… la sfera o io!”
gli urlai contro preparandomi ad
evitarlo.
Lui, per
tutta risposta, cominciò a ridere come un pazzo…
“Evitarla?!
Sei già in trappola!”
Aggrottai
le sopracciglia confusa…
…
poi realizzai
l’amara verità.
Lui non
puntava a me… puntava
all’entrata della Tyd Geeste!
“Merda!
REFLEXGA!”
Mentre
il mio corpo venne avvolto dall’incantesimo di protezione, la
sfera di KI partì
a gran velocità, impattando con tutta la sua potenza sulla
mia barriera,
esplodendo all’istante. Ne uscii fortunatamente illesa, ma
non sarei riuscita a
bloccarne un’altra senza conseguenze.
Era uscito
di
senno?! Voleva imprigionarci dentro la stanza?!
Ora
sì
che ricominciavo ad avere paura!
“SEI
IMPAZZITO! RIMARRAI IMPRIGIONATO PER
L’ETERNITA’!”
Il mio
urlo di rabbia, però, rimase inascoltato…
…
lo vidi preparare un’altra
sfera di KI… ancora più gigantesca!
“DRAGON!
FERMATI! NON FARLO!”
“Dov’è
finita tutta la tua baldanza, Kairi?” mi
canzonò lui esilarato “Non
puoi sconfiggermi se non sei in grado di resistere a questo colpo!”
“NON
DIRE CAZZATE! PUOI COLPIRMI ANCHE SENZA
PUNTARE ALLA PORTA!”
Lo vidi
scuotere contrariato la testa…
…
e lì mi si gelò letteralmente
il sangue!
Lui non
puntava
soltanto a sconfiggermi, ma a uccidermi… ed era pronto a
tutto pur di riuscirci!
Anche a
morire dentro la Stanza dello Spirito e del Tempo…
…
ero in trappola.
Disperata,
incrociai le braccia e mi preparai ad essere colpita dalla
sfera…
…
dovevo resistere, non importava
come! Quella porta doveva rimanere intatta! Se non fossimo usciti dalla
stanza…
Glacial avrebbe ucciso tutti i nostri amici!
“SEI
MORTA, BASTARDA!”
Sbiancai
quando vidi l’enorme attacco raggiungermi alla
velocità della luce…
…
non poteva finire così!
Perché
Dragon?!
Perché?!
***
DRAGON
La vidi
incrociare le braccia, in preda al terrore…
…
perdonami, amore
mio, ma era l’unico modo per spronarti a dare il massimo!
Lanciai
il mio attacco. La sfera si avvicinò sempre di
più a lei, che ormai aveva le
lacrime agli occhi.
Io non
avevo mai perso il controllo…
…
la verità era un’altra. Mi ero
allenato sulla mia trasformazione, quando Kairi si riposava la notte, e
avevo
imparato a controllarla un mese prima.
Non avrei
mai
distrutto la porta della Tyd Geeste… ero pronto ad annullare
il mio attacco qualora
mi fossi accorto che lei non fosse stata in grado di parare il colpo.
Lo
ammetto… quello che le avevo
detto erano parole molto pesanti, ma erano necessarie per fare uscire
il suo
vero carattere.
Kairi aveva
ragione. Lei non era più una bambina, ma una donna in tutto
e per tutto… e che
donna!
Sopravvivere
a tutte quelle disgrazie era la dimostrazione che lei era una ragazza
che non
mollava mai…
…
e la sua reazione
davanti alla mia scenata ne era la prova più concreta!
Io non ero
deluso da lei…
tutt’altro…
…
ero orgoglioso
dei suoi progressi!
Non
potevo agire, però, senza avere la certezza più
assoluta della sua forza non
solo di volontà, ma anche fisica…
…
e lei era stata in grado di
sopportare e adattarsi all’ambiente della Tyd Geeste in poco
meno di sei mesi!
Il
sangue Sayan l’aveva molto aiutata, questo era vero. Se
Diablo non le avesse
iniettato i geni di Son Goku, lei non avrebbe ottenuto nell'immediato
quei miglioramenti, e non avrebbe nemmeno sviluppato un innato e
incredibile
talento per il combattimento, tale da appassionarla e indurla sempre a
superare
i suoi limiti.
La sfera
di energia impattò sulle sue braccia, trascinandola con
troppa irruenza
all’indietro. Ero pronto ad alleggerire la potenza del mio
attacco, quando mi
accorsi che Kairi era riuscita a fermare l’attacco.
“Non…
posso…
lasciartelo… fare…”
Ero rimasto
senza parole! Come
diavolo era riuscita a parare un attacco del genere?!
Invece
di diminuire la potenza dell’attacco, decisi allora di
ampliarla…
…
lei
incominciò ancora una volta ad arretrare pericolosamente, ma
dopo qualche
secondo, riuscì ancora una volta a fermare la
sfera…
…
e riuscì perfino
a muovere qualche passo verso di me!
“…
fermati… Dragon…”
“NON
NE VUOI SAPERE DI CREPARE, BRUTTA
PUTTANA?!” le urlai io con finta rabbia.
Non
c’eravamo ancora… dovevo essere molto
più offensivo, più crudele…
…
o lei non si sarebbe
trasformata mai!
“NON
STO USANDO NEMMNENO UN BRICIOLO DELLA
MIA VERA POTENZA! SEI UNA VERA DELUSIONE! VUOI SAPERE CHE COSA
FARO’ UNA VOLTA
CHE TI AVRO’ UCCISO? MI ALLEERO’ DI NUOVO CON
GLACIAL E UCCIDERO’ TUTTI I TUOI
AMICI! PREFERISCO AVERE A CHE FARE CON LUI… PIUTTOSTO CHE
FAR PARTE DI UNA
RIVOLTA DI INCAPACI COME TE!”
Incurvai
la traiettoria della sfera, spostando Kairi quel tanto che bastava per
non
colpire la porta della Tyd Geeste…
“E
SAI COSA FARO’ QUANDO MI
RITROVERO’
DAVANTI DIABLO?! GLI STRINGERO’ LA MANO! MI HA FATTO CAPIRE
QUANTO TU SIA UNA
NULLITA’! NON MERITI NULLA DI QUESTA VITA! SEI SOLTANTO UNA
FALLITA! NON MERITI
TUTTI QUEGLI AMICI… MERITI SOLTANTO DI MORIRE!
AAAAAAAAHHHHHHHHHHH…”
Pregando
con tutto il cuore che lei non si arrendesse, usai tutta la mia
potenza… fino
all’ultimo grammo…
Reagisci…
Kairi…
reagisci!
“No…
non posso… aaahhhh… n… NO…
NON PUOI…”
Forza
Kairi!
Fammi vedere di cosa
sei capace! Blocca quella sfera! Trasformati!
“NON…
NON TE… NON LO
PERMETTERO’…”
Cominciò
pericolosamente ad arretrare un'altra volta, strisciando con i piedi
per terra…
…
merda!
“NON
MI ARRENDERO’…
NO… NO…!”
Stavo
usando
troppo potere… non
era ancora in grado di reggere davanti a quella forza!
Mi
preparai a far esplodere la sfera… in questo modo, lei non
si sarebbe fatta
nulla.
Ero
comunque
soddisfatto… ora ne
ero convinto! Si sarebbe trasformata molto presto, anche molto tempo
prima del
necessario, e sarebbe diventata molto più forte di me!
Conclusi
la mia ‘sceneggiata’ con un’ultima frase.
“DI LE
TUE ULTIME PREGHIERE! PRESTO RAGGIUNGERAI QUEGLI INCAPACI DI SORA E
RIKU… E
ANCHE QUEL TOPO BUONO A NULLA CHE HO QUASI AMMAZZ…
che…?! Porc… AAAAAHHHHHH!”
Non
riuscii mai a finire la frase. Una forza d’urto incredibile
mi sbalzò
all’indietro per molti metri, scaraventandomi per terra in
malo modo.
“Merda!”
esclamai cercando di rialzarmi, in preda al panico “Ho perso il controllo della…”
Mi
bloccai a mezzo discorso, senza parole davanti alla scena che stavo
vedendo…
Kairi stava
di nuovo bloccando la
mia sfera… all’inizio sembrava facesse ancora
fatica… ma poi ne prese il pieno
controllo.
Tutto
attorno a Kairi, scariche di energia che elettrificavano
l’aria circostante… il
terreno sotto di lei si crepava come se fosse fatto di
vetro… e una leggera
foschia la avvolgeva, simile al vapore…
Ero
scioccato… che
stava succedendo a Kairi?
Riuscivo a
vedere le venature su
tutto il suo corpo, perfino sulle sue tempie… i suoi capelli
stavano levitando,
rizzandosi per aria come se avessero assorbito
elettricità… le sue iridi erano
sparite, vedevo solo il bianco nei suoi occhi…
…
ma solo quando vidi quell’aura
dorata avvolgerla, compresi ciò che stava per
accadere…
“IO…
IO…
RIUSCIRO’… A FERMARTI…”
I suoi
capelli cominciarono a
‘lampeggiare’, cambiando colore ogni
secondo… prima rossi… poi dorati come la
sua aura…
“IO…
IO… NON VOGLIO
ARRENDERMI!
AAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!”
Sgranai
gli occhi, scioccato, quando vidi Kairi calciare in aria la mia sfera
di KI,
come se fosse semplicemente una pallina da tennis!
E rimasi
ancora più scioccato
quando la sua aura esplose senza preavviso… spingendomi
ancora una volta
all’indietro, come la polvere trascinata da una tempesta!
E
poi…
come tutto cominciò… così ebbe
fine…
Riuscii
a riprendere il controllo del mio corpo, riatterrando per terra. Kairi
era a
centinaia di metri da me…
…
ed era
trasformata in Super Sayan!
Eppure
c’era qualcosa… cosa le vedevo di diverso?
Non
riuscii a comprenderlo in tempo…
…
la sua trasformazione si
disattivò, e lei perse immediatamente i sensi.
GLACIAL
La
barriera si era affievolita ancora… era soltanto questione
di ore, ed io avrei
avuto la forza necessaria per liberarmi da quell’inutile
trappola.
Me
l’avrebbero pagata… tutti
avrebbero pagato caro ciò che mi avevano fatto! Provare a
ingannarmi in quel
modo… davvero speravano di imprigionarmi per
l’eternità?
Poveri
illusi… io non potevo
invecchiare… e con le Sfere del Drago di Namecc, presto
avrei ottenuto anche
l’immortalità!
Ricordo
ancora la mia vita precedente, quando assieme a mio padre e a mia
madre,
scienziati del Red Ribbon sul pianeta Earth, vivevo in pace e
serenità, senza
pensieri, ottenendo tutto ciò che desideravo e decidendo le
sorti di coloro che
mi offendevano.
E tutto
questo a soli dieci anni…
Ricordo
ancora quel giorno
terribile… quando quel moccioso di nome Goku
riuscì a mettere fine ai sogni di
gloria del Red Ribbon. I miei genitori furono costretti a fuggire e a
vivere
sotto falso nome, nascosti in un villaggio in mezzo alle montagne
innevate…
…
mentre io crebbi all’interno di
un orfanotrofio, nella menzogna della loro morte.
La
morte… quello fu il primo
momento in cui conobbi il significato di quella parola… e
già allora progettavo
il modo di sconfiggerla!
Tuttavia,
sarebbero dovuti
passare molti anni prima che qualcosa si muovesse.
All’orfanotrofio
non riuscivo a
comprendere le lezioni dei miei maestri privati, che continuavano a
sparlare di
bontà e altruismo… ogni volta che provavo a dire
la mia, o che litigavo con
loro, mi mettevano in castigo costringendomi a rimanere in ginocchio su
un
tappetino di ceci per tutta la notte…
…
una volta riuscì perfino a
spaccare il naso di uno di questi samaritani, e mi obbligarono a
stendermi nudo
tra la neve e rimanere in quella posizione dalle nove di sera fino a
mezzanotte…
Lo
ammetto… quella fu la prima
volta che rischiai seriamente di morire…
Branco di
vermi… loro agivano
così perché sapevano di chi fossi figlio! Un
giorno l’avrebbero pagata molto
cara!
Quando
raggiunsi la maggior età,
venni cacciato e sbattuto per strada, a morire di stenti... fu
lì che conobbi
Lapis e Lazuli, i due gemelli del crimine!
Finalmente
avevo incontrato
qualcuno che ragionava nel mio stesso modo… qualcuno in
grado di comprendere
quanto questo mondo tranquillo e sereno fosse in realtà
marcio e putrido fino
nel midollo!
Vissi nel
loro covo per più di un
anno, e divenni il capo della loro piccola organizzazione.
Progettammo
un colpo grosso…
rapinare i beni preziosi di una milionaria!
Raggiungemmo
la sua casa nel
cuore della notte, riuscendo a disattivare immediatamente tutti gli
allarmi…
non vi erano animali che potessero notare la nostra presenza,
perciò sfondammo
la porta.
Decidemmo
di
controllare ogni
centimetro di quella casa. Controllammo il primo, il secondo
piano… ma niente!
Solo tanta biancheria intima, cibo… ma degli oggetti
preziosi, nemmeno una
traccia!
Solo quando
Lazuli trovò
un’enorme porta in acciaio nascosta dietro al frigorifero
della cucina,
cominciammo a nutrire degli strani sospetti…
…
riuscimmo a forzare anche
quella… e davanti a me si presentò una scena a
dir poco agghiacciante!
Dietro
quella porta vi era una
ghiacciaia… e al suo interno vi era il corpo di una persona
morta…
…
quello di mia madre!
Fu a quel
punto che mio padre, il
geniale Dr. Gelo uscì allo scoperto. Feci molta fatica a
bloccare Lapis e
Lazuli prima che commettessero qualche stupidaggine, e riuscii a
spiegargli ciò
che stava accadendo.
Fummo
invitati a sederci su un
divano, e lì mio padre cominciò a spiegarci.
Mia madre
era morta più di due
anni prima, mentre svolgeva esperimenti sul suo corpo per riuscire a
raggiungere quella che ci venne descritta come ‘energia
infinita ’…
Il loro
obiettivo era molto
semplice… creare delle batterie a energia inesauribile,
impiantarle all’interno
di un cadavere e provare a riportarlo in vita.
Ci venne
proposto un accordo… se
noi avessimo collaborato con lui, avremmo avuto totale protezione dalle
polizie
di ogni nazione, e in più ci avrebbe pagato
profumatamente… in cambio, noi
dovevamo andare a caccia di orfani e consegnarli a lui! Non voleva
ucciderli o
mettere a repentaglio la loro vita, spiegò mio padre, ma
svolgere dei semplici
esperimenti che lo avrebbero aiutato in quell’impresa
scientifica!
I miei
amici
gemelli erano
piuttosto titubanti, soprattutto per l’ultima condizione, ma
io riuscii a
convincerli e accettammo le condizioni.
Per
più di un anno, io e i miei
amici portavamo a mio padre almeno cinque orfani a mese, rubandoli
dalle
strutture a loro adibite, e in cambio venivamo ricoperti di soldi a
palate.
Tutto
questo
cominciò lentamente
a trasformarsi in un perverso gioco…
…
un gioco che però mi stufò
molto presto.
Di
nascosto,
cominciai a studiare
tutti i progetti di mio padre, e cominciai a fare degli esperimenti di
mia
volontà, celando tutto questo anche a Lapis e Lazuli, che
però non si accorsero
mai di nulla.
Ebbi
un’illuminazione quando
cominciai a progettare una CPU celebrale, un dispositivo in grado di
connettersi molecola mente nel cervello, riuscendo perfino a
sostituirlo nel
migliore dei casi.
Quando
riuscii a creare i primi
due dispositivi… la mia mente aveva già in mente
su chi impiantarli!
Aspettai il
giorno in cui mio
padre non si mise a lavorare dentro il suo laboratorio segreto,
celatamente
nascosto nei sotterranei dell’enorme villa… e
chiesi a Lapis di seguirmi…
…
appena entrati, lo tramortii
con un colpo sulla testa e ammanettai il suo corpo
all’interno di un tavolo in
ferro.
Dentro la
stanza, era già tutto
pronto…
…
terminai tutto in meno di una
mezz’ora… non servì nemmeno
l’anestesia. Lui era vivo e vegeto, e dal computer
della mia camera sarei riuscito a dargli dei precisi comandi!
Quando si
risvegliò, Lapis era
già sotto i miei ordini, senza che lui ne fosse pienamente
cosciente! Era lo
stesso di sempre, ma ogni volta che gli inviavo un ordine dal mio
computer, lui
eseguiva senza alcuna protesta!
Usai lo
stesso trucco con sua
sorella… ammetto, con lei mi divertì molto di
più, perchè prima di tramortirla e operarla mi
ero divertito anche a giocare con il suo corpo, ma
il risultato fu esattamente lo stesso.
Ero
riuscito
a creare due cyborg
dall’energia infinita, ed erano ai miei completi ordini!
Purtroppo,
però, mio padre
riuscii a scoprire tutto questo… e un giorno rubò
le mie creature!
Mi ero
sentito tradito…
…
tradito e incompreso…
…
quel bastardo credeva davvero
di poter mettere così facilmente le mani sulle mie creature?!
Povero
illuso… loro rispondevano
soltanto ai miei comandi! Lui non poteva modificarli in alcun
modo… e chiunque
avesse tentato di accedere alla loro CPU celebrale senza permesso
avrebbe fatto
partire il Software Apocalisse…
…
lo chiamai Armageddon 1.0…
trasformare i miei amici negli angeli della giustizia!
Inoltre
modificai, dal mio
computer, i ricordi dei miei cyborg facendo credere loro che fosse
stato il dr.
Gelo a trasformarli, e non io.
Il giorno
dopo, il telegiornale
parlò di un’intera montagna esplosa dalle
fondamenta… risi divertito. Ben ti
stava, traditore!
Provai
richiamare indietro i miei
giocattoli, ma non tornarono mai…
…
li avrei rivisti solo duecento
anni dopo, quando ormai erano diventati totalmente inutili…
Senza
più appoggi, decisi di
sfruttare tutti i soldi guadagnati con mio padre aprendo un
orfanotrofio nella
Città dell’Ovest. Agii per molti anni come un uomo
di grande impegno sociale,
ottenendo la fiducia di tutto il pianeta.
Comprai
molte delle attrezzature
della Capsule Corporation e le sfruttai per migliorare sempre di
più le mie
creazioni. I bambini divennero i miei esperimenti preferiti…
nessuno avrebbe
mai pensato a loro come dei cyborg, e loro non subivano alcun trauma.
Niente,
però, ebbe più senso
quando scoprii della loro esistenza…
…
le Sfere del Drago!
Oggetti in
grado di esprimere
qualsiasi desiderio… esistevano davvero artefatti
così leggendari?
Ordinai a
uno dei miei piccoli
Cyborg di rubare un Radar Cerca-Sfere dalla C-C, e cominciai a cercare
le
sfere. Ci misi un mese per trovarle tutte e sette, e nel frattempo
decisi di prenotare
un’operazione privata…
…
avevo trovato questo giovane
dottore privato della città del Sud, un chirurgo radiato
dall’albo per aver
ucciso erroneamente una persona. Andai a trovarlo durante la ricerca
delle
sfere, e gli parlai della mia volontà di impiantarmi il
micro chip della Server
CPU dentro il mio cervello, oltre che la Batteria Eterna dentro il mio
petto…
…
quando riuscii a raccogliere
tutti e sette gli oggetti sacri, decisi di evocare il Dragon Shenron.
Lo feci di
notte, per evitare di
essere scoperto, e urlai la formula…
…
un minuto dopo, l’enorme entità
era davanti a me, e io gli chiesi l’eterna giovinezza!
Fu
così che io riuscii ad
abbattere il primo limite del mio corpo, impedendo al mio corpo di
invecchiare…
…
la morte era sempre più lontana
da me…
…
mi sottoposi all’operazione
pochi giorni dopo, e divenni ufficialmente il Cyborg N°1, la
mia più potente creazione!
Poco tempo
dopo, scoprii
dell’atterraggio di un certo Freezer e di suo padre
Cold… e che Goku li aveva
sconfitti usando un potere straordinario, quello del Super Sayan!
Cominciai a
riflettere su quanto
scoperto… Freezer, dai dati che avevo raccolto, era un
mostro galattico in
grado di far saltare in aria pianeti, un imperatore temuto per la sua
crudeltà
e la sua potenza…
…
perché non approfittare di
questa nuova scoperta?
Questo
pensai quando ordinai a
qualche altro mio Cyborg di andare a raccogliere dei dati dal campo di
battaglia… sarebbero sicuramente serviti, un giorno, ne ero
sicuro!
Ora mancava
soltanto un ultimo
step… ritrovare Lapis e Lazuli…
…
le mie ricerche continuarono
ininterrotte e, tre anni dopo, scoprii con fastidio che mio padre era
sopravvissuto all’attacco delle mie creazioni, e non
solo… anche lui si era
trasformato in un Cyborg, proprio come me!
Trovai il
suo nuovo laboratorio
segreto, nascosto anche stavolta in mezzo alle montagne, e con i miei
piccoli
cinquanta cyborg, lo assaltai…
…
fu una grandissima
soddisfazione stritolare la testa robotica di mio padre con le mie
stesse mani…
…
e infine eccoli lì… ritrovai le
mie prime due creazioni… per fortuna, nessun dato era stato
modificato, ma
nonostante ciò, il dr. Gelo era riuscito a disattivarli
prima che lo
uccidessero. Ecco perché non riuscivo a trovarli…
maledetto figlio di puttana!
In
quell'occasione, conobbi anche una sua scienziata personale, il cui
nome era Shiho Miyano, che io mi affrettai immediatamente a uccidere...
non prima di essermi divertito anche con lei!
Decisi
comunque di controllare
l’interno di quel laboratorio, e nei suoi sotterranei, trovai
qualcosa che mi
lasciò letteralmente senza parole!
Mio padre
stava creando un
androide attraverso la tecnologia molecolare! Come diavolo ci era
riuscito?
Trovai
moltissimi documenti con
dettagliate spiegazioni… e alcune di queste mi allarmarono
moltissimo!
Cell
(così si chiamava
quell’obbrobrio) sarebbe uscito fuori da quella tana tra
vent’anni, e il suo
compito sarebbe stato quello di assimilare Lapis e Lazuli…
sciogliendo i loro
corpi nei suoi acidi e rimodificando il codice all’interno
della CPU!
No…
quella creatura non avrebbe
distrutto le mie creazioni!
La feci
saltare in aria, assieme
a tutto il laboratorio… io mi portai dietro soltanto qualche
oggetto e qualche
documento molto utile sulla bio-tecnologia a cui stava studiando quel
traditore…
Fu a quel
punto che cominciò il
mio vero piano…
…
raggiungere lo stesso potere
dell’imperatore Freezer… e riuscire anche a
superarlo!
Primo
passo… diventare più
potente… era stato fatto!
Secondo
passo… chiedere l’eterna
giovinezza a Shenron… fatto anche questo!
Terzo
passo… circondarmi di
moltissimi cyborg… fatto!
Ora
mancavano soltanto due passi…
distrarre Goku e i suoi amici… e infine fuggire dal pianeta!
Per il
primo, Lapis e Lazuli,
ormai diventati C-17 e C-18, sarebbero stati più che
sufficienti…
…
approfittai delle loro capacità
per creare il panico su tutto Earth… e quegli imbecilli di
Goku e dei suoi
amici ci cascarono come scemi!
Rubare una
navicella spaziale
dalla C-C fu un gioco da ragazzi quando i miei Cyborg uccisero il
marito della
proprietaria…
…
fu così che io e i miei piccoli
Cyborg riuscimmo a lasciare il pianeta Earth…
…
avrei recuperato C-17 e C-18
molto più avanti.
Io decisi
di
atterrare su Neo Namecc,
da solo, mentre tutti i miei Cyborg cominciarono a viaggiare per tutto
l’universo, alla ricerca di un buon regno che fosse in grado
di sostituire il
grande impero di Freezer.
Per
vent’anni vissi assieme ai
namecciani, fingendo di essere loro amico, quando alla fine il mio
Server CPU
ricevette i dati desiderati…
…
trovato… pianeta Kagaku,
governato da un sovrano incapace, possedeva un immenso impero che
però non era
ben sfruttato…
…
e inoltre era considerato
all’avanguardia nel campo della tecnologia!
Ma era
ancora troppo presto… non
era il momento adatto per colpire…
…
prima, avevo in mente di rubare
le sfere del drago namecciane e chiedere al drago Polunga di rendermi
immortale!
L’ultimo
passo per poter
diventare finalmente l’unico Dio esistente
nell’universo!
Purtroppo,
però, venni beccato ed
esiliato da Namecc… poco male, mi sarei rifatto molto presto!
Decisi di
nascondermi su Kagaku
per più di cento anni, senza farmi notare da nessuno. I miey
baby-cyborg,
ormai, erano diventati adulti e forti abbastanza da attuare un colpo di
stato!
Il primo
assedio lo attuammo nei
laboratori degli scienziati, dove ordinai loro di creare la sostanza
descritta negli appunti di mio padre e di quella giovane
scienziata...
... ovvero
lo Yilar stesso!
Fu
così che nacquero
gli Yilancar… le evoluzioni
delle mie creazioni… i miei giocattoli definitivi!
E da quel
momento, la mia epopea
la conoscono tutti.
Solo un
uomo, però, era riuscito
in tutta la mia vita a incuriosirmi, sempre di
più…
Dragon
Oronar…
…
ricordo ancora quella partita a
scacchi, nella quale gli permisi di battermi… con lui non ci
fu bisogno di
impiantargli la CPU! Lui riuscì a diventare più
potente dei miei
Cyborg-Yilancar, e a raggiungere un potere tale da lasciarmi senza
parole…
…
e soprattutto, mi obbediva come
un cucciolo!
All’inizio
mi divertivo a vedere
il modo in cui cercava di dissuadermi dai miei istinti
omicidi… la sua
intelligenza mi servì per agglomerare quanti più
pianeti possibili, soprattutto
quando si trattò del pianeta Namecc.
A un certo
punto, però, qualcosa
incominciò a muoversi da allora…
…
i namecciani cominciarono a
diffondere la leggenda del Super Sayan, e in molti pensavano a una
possibile
rivoluzione capitanata da Dragon per spodestarmi.
Quella
scoperta, lo ammetto, riuscì
a farmi scoppiare a ridere…
…
perché no? Sarebbe stato molto
divertente! E poi avevo una buona scusa per recuperare C-17 e C-18, per
farli
tornare al mio servizio!
Immaginate
la mia delusione
quando scoprii che i due cyborg non rispondevano più ai miei
comandi… non so
che cosa avvenne in quei duecento anni, sta di fatto che dovetti
ricompilare
tutti i loro programmi per farli tornare come un tempo…
…
i bug, però, non si
cancellarono mai… non capirò mai cosa avvenne in
quel momento…
E provate a
immaginare la mia
delusione quando compresi che Dragon non avrebbe mai avuto il coraggio
di attaccarmi
di sua spontanea volontà…
…
mi stufai di aspettare.
Mi alleai
con Malefica, e insieme
a lei progettammo una trappola per ucciderlo, o quanto meno
provocarlo.
No.
Non mi ero solo alleato con Malefica...
... io e lei avevamo avuto un rapporto
consenziente, e lei aveva partorito una bambina, la mia possibile
erede...
... speravo solo che nessuno dei
miei nemici la trovasse! L'avrebbero corrotta e rovinata!
Hinode doveva
diventare la mia erede!
Alla fine
la rivoluzione era partita!
Chi ne
sarebbe
uscito vincitore? Il nuovo Super Sayan… o io?
Una cosa era
certa…
nessuno dei due aveva nulla da perdere!
…
e un
presentimento gli suggeriva che alla fine Dragon avrebbe fatto una fine
miserabile!
La
barriera si assottigliò ancora una volta.
Mancava
pochissimo, sempre di meno. Strinsi con forza i due Key-Blade che
portavo nelle
mani, un nuovo trofeo di conquista. Surante quella prigionia aveva
imparato ad
utilizzarli, ed era diventato ancora più potente di
prima…
…
nemmeno il Super
Sayan mi avrebbe mai battuto!
“La
vera partita a scacchi inizia adesso, Dragon Oronar… scegli
con cura la tua
prima mossa, perché la tua sconfitta… mi
consegnerà il potere assoluto per
l’eternità! A me…
l’imperatore Glacial!”
"Non ne sarei così
sicuro..."
Improvvisamente, davanti a me
si erse una figura poco nota. Non l'avevo mai visto in vita mia, ma non
potevo che provare timore nei suoi confronti.
"Tu...
tu chi sei? Cosa vuoi da me?"
"Molto semplice, mio caro
Glacial... ho deciso di liberarti dalla prigione prima del tempo
stabilito... ma, in cambio, dovrai accettare di lavorare al mio fianco,
per l'eternità!"
"E
se non volessi farlo?"
"Se non lo farai...
sarò io stesso a imprigionarti per l'eternità in
questo posto... e credimi, ne sono perfettamente in grado!"
***
Piccole
annotazioni prima di
concludere:
1)
I mini-cyborg creati da Glacial
sono ovviamente molto più deboli di C-17 e C-18;
2)
Nel prossimo capitolo entreranno
in scena altri personaggi molto celebri della serie di dragon ball!
Capitolo 25 *** Capitolo 25: L'incubo non ha fine... la vittoria di Diablo... e il ritorno dell'Invincibile Glacial! ***
Manga
La
guerra finale è cominciata. Diablo, con un abile
stratagemma, è riuscito a raggiungere gli Inferi,
convincendo le anime dei dannati a combattere contro l'Esercito
Rivoluzionario, mentre Kairi è riuscita, seppur per poco
tempo, a raggiungere lo stadio del Super Sayan.
Cosa
succederà, adesso? Kairi e Dragon faranno in tempo a tornare?
E
Glacial... chi l'ha affrontato a muso duro?!
Qui,
di seguito, il pulsante delle OST... e BUONA LETTURA!
:-)
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE
EARTHLY YILANCAR
L'incubo
non ha fine... la vittoria
di Diablo... e il ritorno dell'Invincibile Glacial!
Pianeta
Neo Namecc - Fuori
dal
villaggio Namecciano
Third
Person
Cid, in
tutta la sua vita, aveva affrontato ogni sorta di avversità
ed avventure.
Celebre
pilota militare della Shinra, era conosciuto per il suo carattere rude
ed
aggressivo e per i suoi frequenti sproloqui, dovuti alla distruzione
del suo
sogno di essere il primo uomo a viaggiare nello spazio. Si
ritrovò coinvolto
negli affari di Cloud quando quest’ultimo e i suoi amici
raggiunsero la
cittadina di Rocket Town in cerca di un mezzo aereo con cui proseguire
il loro
viaggio. Con il passare del tempo, quest’uomo
mostrò il suo "lato
buono"...
…
una persona responsabile e su
cui si poteva sempre fare affidamento, in grado di sacrificare
ciò che amava
per i suoi amici...
... e in
quel momento, inseguito
da una decina di mostri alati, l’unica cosa a cui pensava era
allontanare
quanti più nemici possibili dalla guerriglia appena
creatasi...
... anche a
costo
della sua stessa vita!
Un’ammissione,
però, era
d’obbligo farla...
“Yahoo!
MANGIATE LA POLVERE, SCHIFOSI
VOLATILI!”
Si stava
divertendo
come un pazzo!
Era da
anni che non guidava mezzi così instabili e leggeri,
perciò Cid fu costretto a
utilizzare tutte le sue capacità di pilota per non essere
sbalzato...
... potete
solo immaginare
l’adrenalina e la sua esaltazione quando evitava ogni zampata
o azzannata di un
mostro con manovre acrobatiche inverosimili, come giri della morte o
flip
assurdi!
Se poi
si pensa che quell’uomo avesse più di
sessant’anni...
...
tuttavia, non era l’unico che
se la stava spassando in quel momento!
“AHAHAHAHAH!
VENITE A PRENDERLE SE CI RIUSCITE!”
“LE
SFERE DEL DRAGO SONO SOLO NOSTRE, SCHIAPPE!”
C-17 e C-18,
i cui veri nomi ormai erano Lapis e Lazuli, non furono da meno e
stavano
mettendo in seria difficoltà tutte quelle creature,
colpendole sulle giunture
delle ali o vicino agli occhi con centinaia di sfere KI, svolazzando
come due
fringuelli.
Erano
completamente diversi da quando furono ritrovati su Earth
dall’esercito di
Kagaku. Sembrava proprio avessero tratto gli stessi insegnamenti di
vita del
vecchio Cid...
...
vivi
ogni tuo giorno come se fossi l’ultimo... e rendilo unico e
memorabile!
I due
namecciani alle loro spalle, Nail e Cargoth, avevano invece a che fare
con
degli avversari leggermente più ostici da affrontare...
Himmur,
infatti, era riuscito a raggiungerli, trasformato nella sua
mastodontica forma
canina. Possedeva una velocità molto maggiore, oltre che una
resistenza
ineguagliabile...
…
e riusciva a seguirli
semplicemente saltando da un’isola all’altra con la
potenza delle sue zampe.
Se non
fossero riusciti a levarlo di torno immediatamente, quel bastardo
avrebbe
intuito le loro vere intenzioni!
Purtroppo,
però, non era da
solo... assieme a lui, infatti, vi erano altri quattro personaggi,
alieni
scalmanati e stramboidi...
... forti
abbastanza da mettere in difficoltà Nail!
“SFERA
FRANTUMANTE!”
“REEKOM
ERASER GUN!”
Gli
attacchi dei due nemici vennero prontamente deviati da Nail, per
evitare che
essi colpissero il mezzo volante di Cid...
“Farai
meglio a toglierti di torno, muso verde, se non vuoi provare la super
velocità
del grande Butter!”
“La
squadra Ginyu non vi permetterà di farla franca! Parola di
Reekom!”
“LEVATEVI
DI TORNO, RAZZA DI CRIMINALI!”
urlò contro di loro il namecciano, sparando altre sfere di
KI verso i quattro
che, prontamente, evitarono tutti gli attacchi.
“Sarà
meglio concludere tutto in fretta...”
affermò con sicurezza uno dei quattro, di nome Jeeth
“GULDO! PENSACI TU!”
“AGLI
ORDINI! JEETH!”
L’alieno
chiamato Guldo trattenne il respiro...
…
e tutto attorno a
lui si fermò, anche il tempo!
Tutti
rimasero paralizzati al loro posto...
…
solo lui fu libero di muoversi,
e con un ghigno divertito ed esilarato levitò lentamente
vicino ad un immobile
Cid, allungando le sue tozze mani verso la sacca contenente le sfere...
... peccato
solo che...
“AERO!”
Il
povero alieno quattrocchi dalla carnagione verdastra venne allontanato
da una
folata di vento improvvisa, provocata da due puntini in lontananza che
si
avvicinavano minacciosamente verso di lui volando su una piccola nuvola
azzurra.
Come era
possibile!? Perchè quei due riuscivano a muoversi nella sua
dimensione?!
“Mmrmrmmrmmrmrmrmmrr...”
cominciò a
imprecare Guldo, la cui colorazione ora tendeva verso il viola.
Non sarebbe
riuscito a trattenere
il suo respiro ancora a lungo...
“MMRMRMMRMRMRMRM!
MMMRR!”
L’alieno
sparò diversi colpi di KI verso quelle due figure a noi ben
note, che evitarono
con estrema facilità quell’attacco...
... prima di
metterlo istantaneamente al tappeto!
“IDROJA!”
Per il
povero Guldo non ci fu niente da fare. L’enorme getto
d’acqua a forma di
dragone lo inghiottì, costringendolo di nuovo a respirare.
L'alieno,
ormai sul punto di affogare, cominciò a perdere i sensi...
... non
prima di aver visto in
faccia i colpevoli... un ragazzino e un papero?!
“Avrei
preferito... farmi decapitare ancora da... quello scimmion...
BLBLBLBLBLLBHH…”
L’alieno
precipitò in acqua affondando nelle profondità
dell'oceano, mentre tutti gli
altri presenti ritornarono a muoversi, come se non fosse successo
niente. Solo
i membri della Squadra Ginyu si resero conto di non essere
più in quattro e che
qualcosa non avesse funzionato nel loro piano. Ma comunque decisero di
continuare a inseguire il motorino volante, allontanandosi in volo
all'inseguimento di Cid, dei due namecciani e dei due cyborg.
Gabor e
Paperino decisero allora di prendersi cura personalmente di un
avversario in
particolare...
“STOPGA!”
Il corpo
di Himmur si paralizzò istantaneamente, permettendo a Cid e
a tutti gli altri
di fuggire tranquillamente. Provate solo a immaginare la reazione
dell’enorme
belva assassina quando scoprì di essersi fatto scappare
l’unica possibilità di
ritornare in vita.
Quando
l’incantesimo si disattivò, gli occhi del mostro
furono soltanto per i due
maghi che scesero dalla loro nuvola, atterrando sulla terra ferma.
Himmur, tra
tutte le anime che erano fuggite dagli inferi, era senz'altro la
più
pericolosa! Dovevano impedirgli di rubare le Sfere... o sarebbero stati
guai
seri!
“Lasciatelo
a noi!”
Gabor e
Paperino si voltarono verso quella voce, e il papero rimase a bocca
aperta
quando riconobbe una delle tre persone che li avevano raggiunti.
“QUAAAAAAAACK!
SHIRO! AMICO MIO!”
Ebbene
sì... Shiro era un’altra delle anime alle quali fu
concesso il permesso di
ritornare in vita per ventiquattro ore!
Non era da solo. Affianco a
lui, due
altri uomini molto più giovani di lui osservavano con aria
di sfida l’enorme
lupo, che si voltò verso i nuovi arrivati sorpreso.
Riconobbe
all’istante il vecchio Shiro, e la sua mascella si
aprì lentamente,
famelica.
“Ti
ricordi ancora di me, vedo...”
affermò l’anziano Yamanaka, facendo roteare
un kunai attorno al suo polpastrello.
“Voi
due! I Kaio ci hanno appena riferito un
messaggio!” uno degli sconosciuti
avvertì i due maghi.
Aveva i
capelli biondi e gli occhi azzurri, indossava una tuta arancione e
sulle sue
spalle portava un lungo mantello bianco, con delle fiamme rosse che ne
coloravano i lembi.
“Quel
Glacial di cui dovete occuparvi sta per liberarsi dalla dimensione!”
rivelò loro l’altro sconosciuto, un uomo dai
capelli corvini, con gli occhi
davvero molto particolari…
... uno era
uno
Sharingan... e l’altro un Rinnegan!
“Glacial
sta per scappare?! Vi hanno detto quanto ci metterà?”
domandò loro Gabor,
leggermente preoccupato.
La
risposta di Shiro fu una vera e propria sentenza...
“… è
solo questione di minuti! Glacial ha imparato a usare i Key-Blade e
utilizzerà i
loro poteri per fuggire! Siamo nei guai fino al collo!”
“QUAAAAAAAACK!!!!!!!!
Dragon e Kairi non
sono ancora usciti dalla Tyd Geeste!”
Himmur
si leccò il muso, tutto contento...
…
Glacial non era ancora morto...
lo sapeva! L’impero poteva ancora tornare a essere quello di
sempre!
“Per
questo occorre il vostro aiuto!”
continuò il vecchio Yamanaka “Dovete
preparare una barriera protettiva... tale da coprire l’intera
superficie di
Namecc! In questo modo gli impediremo di far saltare in aria il pianeta!”
“T-TUTTO
IL PIANETA?!”
esclamò basito
Gabor “AVETE LA PIU’
PALLIDA IDEA DI
QUANTO CI VOGLIA A CREARNE UNA?!”
“Non
avete altra scelta! Prima la creiamo, più
possibilità avremo di sopravvivere
alla battaglia!” affermò il
ninja con lo Sharingan e il Rinnegan “E ora
andate!”
Gabor e
Paperino avrebbero voluto ribattere contrariati, ma capirono che la
miglior
azione da fare in quel momento era ubbidire a Shiro e ai suoi amici.
Per
questo, i due maghi risalirono sulla nuvola azzurra con la quale erano
arrivati, e vi salirono sopra partendo verso una destinazione a caso.
Solo a
quel punto, i tre ninja e la mastodontica bestia cominciarono davvero a
studiarsi.
“Quanto
credi sia forte, Sasuke?”
“Non
più di Madara o di mio fratello... questo è
sicuro, Naruto!”
“Sarà
meglio tenere gli occhi aperti...”
ammise però Shiro “... scommetto che questo bastardo ha molte carte da
giocare!”
Sasuke
sogghignò offeso.
“Hai
la più pallida idea di chi hai
affianco, nonnetto?”
“Shiro
ha ragione, Sasuke...” lo
rimproverò Naruto “Questi mostri hanno messo fine al mondo dei
Ninja... sono più
pericolosi di Madara o Kaguya!”
Il
ruggito di Himmur annunciò loro il suo imminente attacco...
…
dando inizio alla
vendetta degli Shinobi nei confronti dell'impero di Kagaku!
Pianeta
Iovis
“Semplice...”
affermò Diablo divertito, osservando tutti gli spostamenti
dei suoi nemici
attraverso il suo scettro magico “… tutto troppo semplice! E’
già ora di
agire!”
Lo
stregone evocò un varco oscuro e invitò tutti i
suoi nuovi alleati a
entrarci...
"E'
il
momento che mi dimostriate il perchè io abbia scelto voi
come miei compagni!"
Pianeta
Neo Namecc - Fuori dalla
grotta della Tyd Geeste
Nel
frattempo, Cid riuscì a seminare tutti i suoi avversari e,
assieme a Cargoth,
continuò la sua rincorsa verso il punto scelto dal
namecciano per
l’atterraggio. Tutti gli Yilancar volanti furono messi al
tappeto dai cyborg,
che a lavoro ultimato si fiondarono ad aiutare Nail.
Tutti e
tre, ora a pari numero, riuscirono a bloccare un avversario ciascuno.
Lapis e
Lazuli si sarebbero occupati di Butter e Jeeth, mentre Nail avrebbe
dovuto
vedersela contro Reekom.
Il loro
viaggio durò un’altra mezz’ora prima di
terminare...
... con
l’arrivo
dei due nei pressi della grotta d’entrata della Tyd Geeste!
“Dragon
e Kairi si trovano lì dentro?”
chiese il meccanico-pilota a Cargoth,
scendendo dal suo mezzo.
“Sì,
e anche Junion e Flame!”
affermò il
namecciano, ordinando al suo amico “Puoi scegliere se buttare quel motorino in
mare o portartelo appresso nella grotta... se lo lasci fuori, ci
scopriranno
subito!”
“BUTTARLO!
NEMMENO PER IDEA!”
affermò
incredulo Cid “QUESTO GIOIELLINO
NAMECCIANO ME LO PORTERO’ A CASA E CI FARO’
CENTINAIA DI MODIFICHE...
DIVENTERA’ UN RAZZO!!”
Il
namecciano annuì sorridendo, e si accinse a raggiungere
l’entrata della grotta,
seguito dal suo amico...
“Non
così in fretta... namecciano...”
Cargoth
e Cid sbiancarono sentendo quella voce...
... quando
si voltarono alle loro
spalle, si ritrovarono davanti a Diablo in carne ed ossa, appena uscito
da un
varco oscuro!
“CID!
ENTRA NELLA CAVERNA!”
Il
meccanico non se lo fece ripetere due volte e corse come un matto
dentro la
caverna, portandosi appresso il sacco con le sfere.
Cargoth
e Diablo rimasero soli, finalmente faccia a faccia.
“Finalmente
ci conosciamo, viscido verme...”
“Quale
onore, governatore Cargoth...”
affermò senza alcun timore il nuovo stregone dello Scettro
Magico, inchinandosi
davanti a lui.
“Risparmiami
queste scenate... cosa vuoi da me?!”
L’uomo
con la cicatrice sull’occhio sinistro annui, sghignazzando
arrogantemente, e
rispose al suo avversario.
“Che
domande... cosa potrei volere da un vecchio lumacone come te... se non
le Sfere
del Drago?”
Il
namecciano si mise in posizione di combattimento, pronto a lottare
contro lo
stregone dai capelli lunghi e neri.
“PUOI
SCORDARTELO! SE VUOI LE SFERE DOVRAI PASSARE SUL MIO CADAVERE!”
Diablo,
però, fece segno di no con l’indice della sua mano
destra...
“No
no... qui l’unico che decide sono soltanto io... e non sono
così stupido da
farti fuori!”
Cargoth
cominciò seriamente a preoccuparsi...
... questa
non ci voleva! Diablo
sapeva di quel cavillo!
“... e
no! Non ti permetterò nemmeno di suicidarti... non fin
quando non avrò
esaudito il mio desiderio! Tutto quello che devo fare è
recuperare le Sfere del
Drago!”
“Allora
ti lascio carta bianca...”
affermò il namecciano, lasciando l’entrata della
Tyd Geeste sguarnita “... prova a
raggiungere il mio amico dentro
quella caverna! La gravità ti schiaccerà
all'istante!”
Fu a
quel punto, però, che cominciò realmente a capire
la gravità del suo errore...
... lo
intuì dal sorriso
diabolico del suo avversario!
“Non
ne ho bisogno... ho dei compagni pronti
a farlo per me! Il cadavere su cui passerò non
sarà il tuo... MA IL SUO!”
Dalla
caverna si sentì un urlo disumano, seguito da un insieme di
voci e suoni
orripilanti. Dieci secondi dopo, undici figure uscirono fuori dalla
caverna,
circondando lo scioccato namecciano...
... e una
di
queste portava sulle
spalle la sacca contenente le Sfere del Drago, imbrattata di sangue!
Cargoth
abbassò lo sguardo,
mortificato.
Diablo
non si sarebbe mai presentato da solo, e lui aveva fatto entrare un
uomo come
Cid dentro la Tyd Geeste, completamente da solo e senza difese... condannandolo a morte certa!
Lo
stregone malvagio indicò il portale oscuro, ancora aperto, e
gli ordinò
ridacchiando.
“Scegli,
Cargoth... ci segui tu o ti trasciniamo dentro con la forza?”
***
Pianeta
Neo Namecc - Anticamera
della Tyd Geeste
Junion e
Flame, dal giorno in cui entrarono all'interno dell'Anti-Camera,
passarono tutto il
tempo ad
allenarsi migliorando la loro resistenza alla gravità e
diventando molto più
forti e resistenti. Ora riuscivano tranquillamente a camminare fino a
trecento
metri prima del nucleo, segno che i loro sforzi avevano dato frutto.
Anche
quel giorno Junion e Flame continuarono il loro allenamento...
... fino a
quando
non sentirono riecheggiare delle spaventose urla dentro la caverna,
tali da far
venir loro la pelle d’oca!
“Cos...
che cazzo era quel suono orribile?!”
esclamò preoccupata la pirata, chiedendo al suo amico.
“Non
lo so... ma io vado a controllare! Potrebbe essere importante!”
le
rispose immediatamente Junion, correndo a perdifiato verso
l’entrata della
caverna.
“Aspetta!
Vengo anche io!”
I due ci
misero cinque minuti per ripercorrere la Tyd Geeste
all’indietro, e ciò che
trovarono all’improvviso, li orripilò
completamente.
“Un
momento... quello è ... ODDIO! CID! CID!”
Junion
affrettò il passo, agitato, e raggiunse il corpo di Cid,
ormai in fin di vita,
con il corpo completamente lacerato e immerso in una pozza di sangue...
“Dobbiamo
portarlo fuori da qui!” gli
urlò Flame cercando di prenderlo dalle
gambe “Dobbiamo cercare di
richiudergli
le...”
“No
Flame...” esclamò in lacrime
il suo amico, che aveva intuito la gravità
“Le sue ferite sono troppo...
troppo...!”
“Cos...
oh no... lui sta...”
“Non...
preoccupatevi per me...”
esclamò Cid, ormai sul punto di passare a
miglior vita “... uscite fuori dalla
stanza... ci
hanno rubato... le
Sfere del Drago...”
L’uomo
esalò il suo ultimo respiro, morendo tra le braccia dei suoi
amici.
“Non
preoccuparti, Cid... adesso ci penseremo noi... sniff…”
sussurrò la
pirata in lacrime, chiudendo gli occhi del vecchio pilota.
Poi
entrambi lasciarono il corpo di Cid per terra e si accinsero a uscire
dalla
grotta...
... quando
si ritrovarono
all’aria aperta, nessuno però era presente.
“Qualcun’altro
è stato qui!”
scoprì Junion, indicando delle impronte, poi
indicò il
motorino volante “Cid deve averci
raggiunto
grazie a quel mezzo di trasporto...”
“Il
mio Haki dell’Osservazione sta andando
in
tilt...” si accorse la pirata, preoccupata
“... merda!
La battaglia
dev’essere iniziata!”
“Questa
non ci voleva! Forza Flame!”
esclamò il ciclope con il Rinnegan, recuperando il motore
“Raggiungiamo tutti gli altri!”
“Cosa?!
Dragon e Kairi...”
“Se la
caveranno! Nessuno a parte Cargoth sa che noi ci trovavamo dentro
quella
caverna!” le fece notare Junion con
decisione “Se non ci sbrighiamo...
moriranno molti più innocenti!”
La pirata
dette un ultimo sguardo alla Tyd Geeste prima di annuire convinta.
Junion
aveva
ragione... Kairi
sarebbe uscita in tempo!
“Sai
come si guida quel coso?”
“Mai
provato...” ammise il ciclope salendoci
sopra “…
non sarà così difficile, vero?”
Vi dico solo
che al primo tentativo, i due si ritrovarono a compiere un giro della
morte,
cadendo pesantemente dalla sella.
“Non
sarà difficile, vero?!”
lo prese in
giro Flame, prendendo lei il posto di guida.
“Te
l’ho detto... non l’ho
maiiiiiiiIIIIIIIIIIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH…”
La
pirata ingranò la prima e partì con sorprendente
abilità...
...
mostrandosi la degna figlia
di Nami la Gatta Ladra!
***
Pianeta
Iovis – Ore 07:00
Cargoth,
subito dopo essere uscito dal varco oscuro, venne legato come un salame
dagli
alleati di Diablo e obbligato ad inginocchiarsi davanti alle sfere del
drago.
“Che
intenzioni hai, Diablo!?”
“Continui
a fare domande molto stupide, mio caro Cargoth... intendo usare le
sfere!”
insistette il malvagio, osservando gli artefatti magici brillare di
luce
propria “Chiederò
alcuni desideri al Drago Polunga, se non ti dispiace... poi
sarai libero di sparire per sempre alla mia vista!”
“Non
mi lascerò convincere da uno come te!”
affermò con sicurezza il
namecciano, provando a liberarsi.
Venne
però bloccato dagli altri suoi avversari.
“Ah
giusto... per evocare il drago è
necessario pronunciare la formula in namecciano... Dis
nie waar
nie, Cargoth?”
Immaginatevi
la sorpresa del governatore quando sentì lo stregone
pronunciare una frase di
senso compiuto nella lingua namecciana.
“Tu...
quando hai...”
“Non
siete molto bravi a scoprire gli
intrusi...” gli rivelò malignamente
Diablo “...
è stato troppo semplice...
camuffarmi in un animale qualsiasi e osservare la vostra routine per
una settimana intera... oltre che imparare la vostra lingua... non
sentivate un
piccolo
ronzio vicino alle vostre orecchie a punta?! Zzzzzzzzzzz......
zzzzzzzzzzzzz...
ero talmente piccolo che il mio KI era impercettibile ai vostri sensi!”
“Questo
non cambia il fatto che ormai le
sfere non possano riportare in vita nessuno!”
insistette Cargoth con rabbia
“Oppure
hai pensato anche a questo?!”
La
risata di Diablo ammutolì il namecciano...
... aveva
trovato una soluzione
anche a quell’intoppo!?
"Io
penso sempre a un'alternativa, Cargoth... sempre!"
L’uomo
dai lunghi capelli scuri si portò davanti le sfere, di
fronte a un Cargoth
sbigottito...
... e
pronunciò la formula magica
in namecciano!
“STEL
SAAM, DRAK
PORUNGA, EN ONTMOET ONS BEGEERTES!”
Cargoth
abbassò lo sguardo, sconfitto. Non ebbe bisogno di osservare
la scena per
comprendere che Diablo aveva giocato tutti quanti.
Cinque
minuti dopo... l’enorme
Drago si trovava sopra le loro teste, maestoso come non mai!
“A
te che mi hai evocato... ti concedo soltanto due desideri... scegli
attentamente, perchè non potrò annullare le tue
richieste!”
Diablo
allargò le sue braccia, ormai trionfante, e
pronunciò un desiderio che cambiò
per sempre il destino dell’universo...
“DRAK
PORUNGA!
TOESTEMMING AAN ONS KRACHT VAN FONDERS! EK WIL
DIT JOU EERHEID WORD DEEL VAN MY EN DAT JOU KRACHT MEER HOEVEEL KOM!”
Cargoth
trasalì orripilato…
…
mostro… Diablo era un mostro!
Ti prego...
fa che
non sia possibile... Polunga! Non permetterglielo!
“Scelta
coraggiosa, terrestre... e molto rischiosa... le tue intenzioni sono
malvagie,
lo percepisco chiaramente... ma purtroppo non posso oppormi alle tue
scelte...
esaudirò la tua richiesta!”
“NO!
POLUNGA! TI PREGO!”
“Mi
dispiace,
governatore... non posso
impedirglielo...”
Queste furono le scuse del Drago
Polunga, prima
di
sparire davanti agli
occhi di tutti i presenti e diventare pura luce!
Tutti
assistettero senza parole a quell’avvenimento a dir poco
leggendario. Le sfere
si alzarono da terra, luccicanti, e si trasformarono in sette piccoli
agglomerati di energia che all’improvviso scattarono verso un
vittorioso
Diablo... il quale venne avvolto dalla
loro luce!
Tutti i
presenti furono obbligati a chiudere gli occhi, sconvolti da tale
avvenimento e
accecati da cotanto bagliore.
Quando
tutto questo terminò, davanti a loro non vi era
più lo stesso Diablo. Il suo
corpo, prima scheletrico e rinsecchito, ora era muscoloso ed imponente.
Le sue
iridi avevano cambiato colore, divenendo rosse come il sangue, e i suoi
denti
erano lunghi e affilati come rasoi. Il suo Scettro aveva la stessa
forma del
Drago Polunga. Le sette sfere, ora grandi quanto una pallina da tennis,
si
erano incastonate in esso e, con grande stupore da parte di tutti i
presenti,
due di esse smisero di brillare trasformandosi in pietra.
“Due
sfere... due desideri... perciò ne rimangono ancora
cinque... è la fine...”
intuì Cargoth con orrore.
Quel
bastardo ora possedeva più desideri a disposizione. Ancora
più scioccato rimase quando a tutte le undici anime
seguaci dello
stregone sparì l’aureola sopra la testa...
...
un’altra sfera
tornò ad essere di pietra!
Li aveva
appena
riportati in vita.
“Cos...
non ci credo... non può essere!”
“Perfetto...
la nuova Organizzazione XIII è quasi pronta a nascere!”
esclamò Diablo
divertito...
...
svelando
definitivamente il
suo vero piano!
“Organizzazione
XIII?!”
“Esattamente...
il mio obiettivo è sempre stato questo!”
ammise lo stregone,
sciogliendo con la magia i nodi che tenevano legato il namecciano
“Ho donato il gene del Super Sayan
alla
principessa per spingere quel buono a nulla di Dragon a trasformarsi...
e per
spingerti a riattivare le Sfere del Drago! Da tempo ero alla ricerca di
ottimi
alleati con cui formare il gruppo che hai qui davanti ai tuoi occhi...”
qui
Diablo indicò tutti i suoi nuovi compagni provenienti dagli
inferi “...
con i quali formare i tredici frammenti oscuri
dell’X-Blade... l’unica chiave
che può aprire Kingdom Hearts!”
“Kingdom
Hearts... perchè punti a quella porta?”
“Perchè
al suo interno vi è sigillato qualcosa che desidero mi
appartenga!”
affermò con decisione Diablo “Kingdom
Hearts è la porta che mi permetterà di
raggiungere il potere assoluto...
l’onnipotenza!”
“Sei
solo un pazzo! Non hai idea di chi ti stai mettendo contro!”
gli urlò
contro Cargoth in preda alla rabbia “Stai
trascinando l’intero Universo all’estinzione!”
“Sta
tranquillo...il
mio obiettivo non sono i
mortali!” lo contraddisse però
lo stregone, riaprendo il varco oscuro “Tu e
i pesci piccoli non mi interessate... io punto a sovvertire la
gerarchia delle
divinità! IL MIO OBIETTIVO FINALE E’ DIVENTARE
CIO’ CHE GLACIAL NON SARA’ MAI!
IL DIO PERFET...!”
Lo
stregone,
all’improvviso, si
ammutolì... prima di sogghignare divertito!
“Sembra
proprio che tu debba tornare immediatamente su Namecc... quel demone
uscirà
dalla barriera dimensionale tra dieci minuti esatti!”
“Che
cos... NO! QUESTA ME LA PAGHERAI CARA,
DIABLO!”
Non
riuscì a gettarsi sopra il suo nemico. La forza del varco
oscuro lo risucchiò
al suo interno, costringendolo a lasciare per sempre il pianeta Iovis...
... dove il
popolo namecciano
perse, per sempre, le sfere del drago!
Diablo
richiuse il varco, sghignazzando.
“Ottimo...
mi mancano soltanto un frammento oscuro e i sette di luce...”
“Perchè
non può essere Glacial l'ultimo cuore oscuro?”
domandò uno dei suoi
alleati a colui che lo aveva riportato alla vita.
“Non
accetterebbe mai... inoltre non ha il nostro stesso obiettivo! Desidera
l’immortalità per agire sui mortali con egoismo...
punta ad essere un Dio tra
di loro, mentre noi puntiamo a superare gli Dei esistenti! Quell'idiota
ci
tradirebbe alla prima occasione!”
“Diventare
immortale non significa diventare
un Dio?”
“Assolutamente
no... Glacial non è nulla
in
confronto a un Kaio-Shin... ne tantomeno a un Dio della Distruzione!”
Diablo
evocò un ultimo varco oscuro, invitando tutti i suoi
compagni a entrarci
dentro...
“Andiamo.
Ci vorranno anni prima di trovare
gli ultimi frammenti... inutile immischiarci in quest’ultima
battaglia...”
Sta
tranquillo, Diablo... il tuo piano non funzionerà comunque!
L'ex-alleato
di Malefica sgranò gli occhi, stupito, cominciando a
guardarsi attorno assieme ai suoi compagni. Non c'era nessuno, attorno
a loro. Chiunque avesse parlato, stava usando la tele-patia per
comunicare.
"Chi sei? Fatti vedere se ne hai
il coraggio!" dichiarò il malvagio stregone, in
realtà preoccupato a morte "Non
sarà la dichiarazione di uno sconosciuto che mi
farà desistere dal mio obiettivo di..."
...
diventare il nuovo Dio Supremo narrato nella Profezia di Lord Zeno. Ho
indovinato, Diablo?
Stavolta
Diablo cominciò a sudare freddo per la paura. Chiunque fosse
questa figura, non solo sapeva del suo piano, ma sembrava perfettamente
in grado di contrastarlo. Tutto questo, per lo stregone, aveva un solo
e unico significato.
"Tu sei un altro Candidato, non
è vero? Anche tu punti a spodestare Lord Zeno! Sei un mio
nemico?!"
Bravo
il nostro corvo... ebbene sì. Io punto a quel trono da molto
più tempo di te... da cento miliardi di anni, per essere
precisi. Se devo essere sincero... uno stolto mortale come te non
avrebbe alcuna speranza di sconfiggermi!
"E cosa te
lo fa credere, lurido pezzo di merda?! Cento miliardi di anni... non
credo nemmeno a una parola di quello che dici!!!"
Come potresti? Tu pensi che io sia un
mortale come te... ma io sono molto di più... oh, non puoi
lontanamente immaginare contro chi tu ti sia messo, Diablo! Ogni tua
scelta, ogni tuo passo... io ho seguito ogni momento della tua
esistenza, aspettando il giorno in cui ti avrei conosciuto...
aspettando il giorno in cui io ti avrei mostrato il mio volto.
Credimi... quelle sfere non ti serviranno a nulla... non con il
sottoscritto! Se non mi credi... sei libero di provare a sbarazzarmi di
me!
Una figura, purtroppo a me ben
nota, apparì davanti ai miei occhi. Nonostante fosse
più basso di me, tutti quanti noi sbiancammo per il terrore.
Impossibile. Non
poteva essere vero!
"Cosa
significa?! Tu non puoi candidarti... le regole te lo impediscono! E
poi non puoi uccidere nessuno! La tua natura te lo impedisce!"
"Le
regole me lo impediscono, vero... al momento!"
specificò costui, sogghignando soddisfatto, puntando il dito
alle mie spalle "E
comunque... lui, che io stesso ho forgiato anni fa, può
tranquillamente togliere la vita di tutti i tuoi compagni... te incluso!"
Quando, intimorito,
seguii la direzione del suo dito, cominciai a tremare per la paura.
Ci aveva giocato.
Quel figlio di puttana aveva giocato tutti noi sin dall'inizio dei
tempi, solo per prendersi gioco di tutti i mortali. La conferma l'avevo
alle mie spalle, quando riconobbi al volo l'unica figura in grado di
sconfiggere tutti noi.
"Non ci credo...Hunter Warrior..."
"A
te la scelta, Diablo" dichiarò il mio nemico,
allungando la mano verso di me "Mi
accetti come prossimo Dio Supremo... o morirai qui, in questo momento,
nel vano tentativo di sconfiggermi?"
Non ci restava
altra scelta. Il mio piano era già andato a farsi friggere,
ed io non volevo affatto morire. La mia mano strinse la sua, sancendo
la mia nuova sottomissione. A differenza di quella con Malefica,
tuttavia, da questa sfuggire non mi sarebbe stato più
possibile.
Pianeta
Neo Namecc - Fuori dal villaggio Namecciano - Vicino alla Tyd Geeste
Come se
la stavano cavando Lapis, Lazuli e Nail?
I due
cyborg si divertirono a sfottere gli ex – commilitoni
dell’esercito imperiale
di Freezer. Quella battaglia fu anche l’occasione ideale per
provare i loro
nuovi aggiornamenti. Al loro interno, infatti, Cid aveva installato un
contenitore di Materie, che collegato alla loro batteria nucleare...
...
permetteva loro di utilizzare
Magie Elementari senza consumare energie!
“Brucia!
Brucia! BRUCIAAAAAA!” urlava disperato il
povero Jeeth, i cui capelli
da bianchi erano diventati color carbone a furia di tutti gli
incantesimi
fiammeggianti lanciati da Lapis.
“FIRE!”
L’ennesimo
attacco del ragazzo colpì l’alieno rosso in pieno
petto, obbligandolo a
buttarsi nell’oceano per spegnere le fiamme...
... quando
ne uscì,
Jeeth era rimasto letteralmente in mutande!
“Chi
sarebbero quelle faccine da pesce lesso
stampate sui tuoi boxer?”
“NON
INSULTARE IL GRANDE FREEZER, ESSERE INFERIORE!”
gli urlò contro Jeeth, gettandosi all’attacco del
suo avversario.
Lapis
decise di concludere la battaglia con un pugno dritto nel diaframma del
suo
avversario che perse definitivamente i sensi.
“Che
idiota!” esclamò soddisfatto
C-17, vedendo precipitare Jeeth verso il
suolo, ormai sconfitto.
Lazuli,
invece, continuò a evitare senza problemi tutti gli attacchi
di Butter, che si
stava decisamente spazientendo.
“Mi
sono stufato, donna! Ora assaggerai la
velocità supersonica del grande Butter! SQUADRA GINYU IN
AZIONE!”
“Fossi
in te mi guarderei le gambe...”
lo
sbeffeggiò la ragazza, con un laccio sulla mano...
... un
laccio che all’alieno blu
fu molto familiare!
“La
mia cin... AAAAAAAHHHHHHH! SONO SENZA PANTALONI!”
“E
anche senza mutande, vedo... a proposito...
quello è il tuo cosino? Un po' piccolino...”
“NON
PRENDERMI IN GIRO! RIDAMMI LA MIA
CINTURA! COSI’ NON VALE!”
“Poverino...
lascia
che te lo allunghi...”
lo provocò lei con sguardo malefico, puntando il dito verso
quel punto in
particolare...
... per
molti questa frase sarebbe stata molto esplicita, ma le intenzioni di
Lazuli erano
tutto
tranne che piacevoli!
“Aspetta,
donna... che intendi far... UUUUUAAAAAAAAHHHHHHHHHH! SCONGELAMELO!
SCONGELAMELO
STRONZA! AAAAAHHHHHH!”
Cosa gli
fece Lazuli?
Semplice...
usò un semplice
Blizzard per congelargli le parti intime!
Anche
lei decise di mettere fine al suo scontro, portandosi a
velocità supersonica
sopra di lui e sferrando un calcio dietro la nuca del suo avversario.
Quest’ultimo, sorpreso dalla rapidità della
cyborg, si fece colpire in pieno e
precipitò anch’egli verso il suolo, privo di sensi.
“Il
più veloce dell’universo...
tra i
bradipi…” esclamò delusa
C-18, vedendo il suo gemello raggiungerla.
“Non
hai un tantino esagerato? Quel punto è delicato...”
gli domandò
divertito il fratello Lapis osservando le condizioni del povero Butter.
“Se
l’è cercata... era un sessista del cazzo! Se hai
finito di carbonizzare il tuo
avversario, raggiungiamo Nail e aiutiamolo...”
“Non
ce n’è bisogno!”
Il
giovane namecciano, infatti, raggiunse i due cyborg senza nemmeno un
graffio.
“Il
tuo avversario è sistemato?”
“Sistemato
e umiliato... questi tre sono fra le cause dell’esplosione
del nostro vecchio
pianeta!” affermò con rabbia
Nail, prima di domandare ai due gemelli “Riuscite
a percepire l’aura di Cargoth o di Cid?”
“Sento
quella di Cargoth non molto lontano da
qui... mentre quella di Cid è sparita completamente...”
gli rispose Lapis,
preoccupato.
Cid non
era in grado di azzerare la sua aura come la maggior parte dei
guerrieri
rivoluzionari, tutti e tre lo sapevano... ergo, doveva essere successo
qualcosa
di molto grave!
"Brutto
segno... è sicuramente accaduto qualcosa!"
capì Lazuli voltandosi
verso il namecciano, che alla fine ordinò loro.
“Sarà
meglio raggiungere Cargoth prima
che... MERDA! E' SPARITA ANCHE LA SUA AURA! ANDIAMO!”
Come
avrebbero scoperto ben
presto... i loro due amici avevano appena incontrato Diablo e i suoi
alleati!
Ciò
che ancora non
sapevano... era la fine orribile di Cid...
... e
quella
che, probabilmente,
avrebbe fatto il Governatore se non si fossero sbrigati!
Pianeta
Neo Namecc - Fuori dal
Villaggio namecciano - Nei pressi
Nel
frattempo, invece, Himmur stava dando molti grattacapi ai tre ninja. Se
dalla
loro parte Naruto, Sasuke e Shiro avevano
l’imprevedibilità dei loro movimenti,
l’enorme cane-lupo possedeva una potenza e una resistenza
molto vicina a quella
di un cercoterio!
“Solo
in tre ci metteremo una vita ad
abbattere questo cagnaccio!” ammise Naruto,
preoccupato “Se
avessi il chackra di Kurama lo avremmo sconfitto da tempo! Sasuke, non
puoi
incantarlo o qualcosa di simile?!”
“E’
troppo veloce! Non riesco a usare nè lo Sharingan
nè il Rinnegan!”
esclamò il ninja dai capelli corvini, evitando una zampata
della gigantesca
creatura.
“Potrei
usare il Capovolgimento Spirituale, ma rischio di colpire uno di voi!”
ammise il vecchio shinobi, quello più in
difficoltà tra i due...
... e di
questo se ne accorse immediatamente Himmur, il quale
approfittò di un suo
momento di distrazione per aprire le sue fauci e provare ad azzannarlo!
I ninja
rimasero letteralmente sbigottiti quando videro uno sconosciuto planare
dal
cielo, sbattendo pesantemente testa a testa con la creatura, la quale
svenne
sul colpo.
“E
quello... quello chi cazzo sarebbe?! Dattebayo!”
“Che
ne so?! Dobe!”
Nel
frattempo, lo sconosciuto si era rialzato tranquillamente,
massaggiandosi la
testa dolorante.
“Ahiahiahiahiahiahiahiahiahi...
che dolore!Quel pazzo
scienziato ci sa fare!”
Poi si
voltò verso di loro, inclinò la testa e chiese
ingenuamente.
“Voi
chi siete?”
Inutile
dire che tutti i ninja caddero a terra esasperati.
“Dovremmo
chiederlo noi a te! Ci hai
sconfitto l’avversario!”
esclamò incredulo Naruto.
“Dici
quello?”
esclamò ancora lo
sconosciuto indicando il lupo privo di sensi “Non l’ho fatto apposta! Un
vecchio mi ha tirato un calcio e sono finito qui!”
“Quell’uomo
si chiama Rufy!”
spiegò loro
Shiro, riconoscendo il padre della sua amata Flame “E’ un guerriero
in gamba, ve lo
assicuro!”
“Giusto!
Tu sei il fidanzato deceduto di mia figlia!”
esclamò improvvisamente
Rufy riconoscendo Shiro “Non volevo
rubarvi l’avversario...”
“Lo
avevamo capito...”
esclamò confuso Naruto,
osservando l’enorme lupo riprendere i sensi “… si
è rialzato ancora... ma
quanto è dura la sua pellaccia!?”
“Non
perdiamo tempo! E’ la nostra occasione!”
esclamò Sasuke buttandosi
all’attacco di Himmur...
... il
quale, però, sparì davanti
agli occhi di tutti i presenti!
“Che!?
Dove è finito?!”
Tutti
cominciarono a guardarsi attorno, confusi...
... ma
niente... quel bestione
sembrava scomparso nel nulla!
La
verità era che Himmur non
possedeva solo lo Yilar del cane-lupo, ma anche quello del Camaleonte.Il vice-generale
semplicemente aveva deciso
di camuffarsi, cambiando il suo colore e allontanandosi dai suoi
avversari.
Solo
quando raggiunse un buon nascondiglio, ritornò nella sua
forma normale.
Accidenti a
tutti loro... stava
perdendo tempo! Doveva sconfiggerli immediatamente, prima che...
“Guarda
un po’ chi c’è qui... BODY CHANGE!”
Un lampo
di luce dorato lo colpì in pieno, accecandolo...
... quando
tornò a vedere, si
accorse che qualcosa non stava andando nel verso giusto...
Primo... si
trovava in un posto
precedente a dove si era nascosto...
Secondo...
era di nuovo
visibile...
... e
terzo...
“CHE
CAZZ... IL MIO CORPO! CHE CAZZO E’ SUCCESSO AL MIO CORPO!”
“TROVAT...”
Rufy si
accorse dell’urlo e si fiondò verso il suono dove
l’aveva ascoltato...
...
trovandosi di fronte un
alieno dalla carnagione violacea, con due lunghe corna sopra la testa
pelata e
ricoperta di venature!
“Scusa!
Ti ho scambiato per un’altra
persona!"
... e si
allontanò senza dir
nulla!
Himmur,
vedendo la stupidità del suo avversario, si mise una mano
sulla fronte...
... non era
tornato in vita per
sopportare una cosa del genere!
Solo
dopo qualche secondo, Rufy si rese conto della sua
imbecillità.
"UN MOMENTO!
TU SEI COMUNQUE UN NEMICO!
PREPARATI A ... AAAAHHHHHH!”
Il
pirata venne però sbalzato all’improvviso, colpito
da un avversario invisibile.
Per fortuna riuscì a rimettersi in piedi ed
affermò confuso...
“Che...
cosa mi ha colpito!?”
“DOVE
TI TROVI? BRUTTO LADRO! RIDAMMI IL MIO
CORPO!” incominciò a urlare Himmur nel
suo nuovo corpo, agitando
furiosamente le braccia e le gambe...
... finendo
schiacciato sotto la zampa del camaleontico lupo!
“Avete
capito chi è quello?”
chiese
sussurrando Naruto ai suoi due compagni ninja, indicando il loro nuovo
avversario privo di sensi.
“No
... ma adesso non ci darà fastidio!”
affermò Sasuke, attivando il Rinnegan “Credo di aver capito cosa
sia successo al
nostro animaletto... si è reso invisibile!”
“Indovinato!”
L’enorme
belva riapparve di nuovo, più feroce che mai... e stavolta
parlava!
“CAPITANO
GINYU IN AZIONE!”
Il lupo
partì di nuovo all’attacco. I tre ninja lo
evitarono di nuovo con un balzo...
... ma
stavolta vennero colti
alla sprovvista da un enorme sfera di KI sparata dalla bocca del mostro!
“Merda!
Ora utilizza il KI?!” esclamò
Shiro incredulo.
“GUM
GUM BALOON!”
I tre
shinobi vennero protetti da Rufy il quale si gonfiò come un
pallone, facendo
rimbalzare la sfera di KI sul suo corpo e allontanando la minaccia...
... prima
di
tornare normale,
però, la belva fece un balzo e colpì con potenza
il ventre rigonfio del
pirata... buttandolo addosso ai tre ninja che precipitarono doloranti
verso il
suolo!
“AHAHAHAHAHAHAHAHA!
QUESTO CORPO E’
STUPENDO!” urlò allegramente quello che,
ormai constatato da tutti, non era
Himmur.
“Bastardo!”
esclamò Sasuke con rabbia, gettandosi di nuovo
all’attacco del suo avversario “AMATERASU!”
Ginyu,
però, agì d’astuzia. Per prima cosa
evitò prontamente le fiamme nere,
balzando a testa bassa verso il suo fianco e alzando un polverone tale
da
obbligare il ninja a coprirsi gli occhi...
...
condannandolo alla sconfitta!
“Cazz...
AUCH!”
L’Uchiha
venne inesorabilmente schiacciato dalla zampa del mostro.
Ginyu
riuscì ancora una volta ad anticipare il suo avversario,
sparando un raggio di
KI che colpì a bruciapelo il ninja dai capelli biondi,
mettendo al tappeto
anche lui.
Rufy e
Shiro si rialzarono lentamente, osservando il loro avversario mentre
continuava
a infierire sui due shinobi leggendari.
“Quel
lupo è più forte di
quanto
immaginassi...” ammise Rufy, divertito.
“Ascoltami,
Rufy... potresti occuparti un attimo di quello svenuto?”
chiese Shiro,
indicando il nuovo corpo di Himmur “... non fartelo scappare! Io mi occuperò
di
quell’essere!”
“CHE?!
TUTTO DA SOLO?”
Shiro
annuì convinto.
“Sembra
che qualcuno abbia scambiato la sua anima con quella dello Yilancar
contro cui
stavamo combattendo, e ora riesce a contrastarci perchè ha
continuato a
osservare tutti i nostri movimenti... ma io conosco una tecnica che non
ha
ancora visto e che può sconfiggerlo! Tra dieci secondi io
entrerò dentro il
lupo, e il nemico diventerà questo corpo!”
Shiro
partì improvvisamente all’attacco, cogliendo di
sorpresa l’enorme belva mentre
Rufy si portò accanto al corpo svenuto di Himmur, osservando
in trepida
attesa...
“GUARDA
BENE, RUFY! QUESTA E' LA MIA NUOVA
ABILITA' INNATA CHE HO IMPARATO NELL'ALDILA'! TECNICA DELLO SCAMBIO DEI
CORPI!”
... e
rimase a bocca aperta quando comprese che la tecnica del suo
più vecchio genero
era andata a buon termine!
Lo
capì
quando osservò il corpo di Shiro agitarsi terrorizzato,
quando vide Naruto e
Sasuke rialzarsi senza alcun graffio, segno che stavano fingendo fin
dall’inizio...
... e soprattutto quando vide il
gigantesco lupo
mettere al tappeto
Ginyu con una facilità disarmante!
La reazione
del Re dei Pirati?
Estasiato!
“UUUUUUUUUUUAAAAAAAAAAAAOOOOOOOOOOOOO!
IL RAGAZZO DI MIA FIGLIA E’ FORTISSIMO!”
“E
adesso che si fa?”
domandò Naruto a
Shiro, che disattivò la trasformazione in Yilancar.
“Non
posso tornare dentro al mio vecchio corpo, o quei due saranno di nuovo
un
problema...” ammise il vecchio ninja
dentro al corpo del Kagakuriano “...
perciò contro Glacial combatterò come Yilancar!
Quando torneremo nell’aldilà,
sistemeremo la faccenda!”
“D’accordo...
ammanettiamo quei due e andiamo via!”
ordinò Sasuke ai suoi compagni.
I due
nemici, coi corpi scambiati, vennero legati con corde molto
resistenti. Sia
Himmur che Ginyu non erano più una minaccia.
“Perfetto!
Torniamo al vill... un momento...
ma quella...” esclamò Rufy indicando un
puntino che si stava avvicinando
sempre di più, e riconoscendo una delle due figure
“... non
sarà per caso...”
“PISTAAAAAAAAAAAAAA!!”
“AIUTOOOOOOOOOOO!!”
Indovinate
chi erano?
“FLAAAAAAAAAAAME!”
cominciò a piangere
come una fontana il Re dei Pirati urlando alla figlia che, in preda al
panico,
iniziò a precipitare verso il suolo...
... proprio
sopra a suo padre!
“RUFY!
ATTEN...!"
BOOM!
I tre
shinobi presero un infarto quando videro il mezzo schiantarsi sul
povero
pirata, esplodendo con un boato assordante. Per fortuna, Rufy
evitò agilmente
di farsi colpire, recuperando anche i due piloti del mezzo, entrambi
pallidi
come fantasmi.
“Ci
è mancato... davvero poco...”
farfugliava tremante il povero ciclope, scendendo dalle braccia di Rufy.
Flame,
al contrario, era rimasta paralizzata per lo shock...
... quel
profumo...
quell’abbraccio...
... solo
una
persona era in grado
di farle provare quelle emozioni e quelle sensazioni...
...
sensazioni che
le mancavano sin dall’infanzia!
“BUUUUUUUUUUUUUAUAUAUUAUAHAHAHAHAHAHAH!
FLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAME! MI SEI MANCATA TANTO!
BUAUAUAUAUAUAUAUAUAUAUAUAUAUAU!! SEI DIVENTATA... UNA BELLISSIMA
DONNA... IL MIO
TESORO... UUUUUUUUUUUUAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!!”
“Pa...
papà... perchè tu...”
“Alcune
anime dell’aldilà hanno
ricevuto il
permesso di tornare in vita per ventiquattro ore...”
spiegò loro Naruto
leggermente commosso davanti a quella scena strappa-lacrime tra padre e
figlia
“...
così da aiutarvi nella battaglia contro Glacial...”
“Sul
serio?" esclamò incredulo Junion prima
di essere richiamato dai
suoi cercoteri "...
un momento... Kurama, cosa...?”
Nove
copie di Junion apparvero all’improvviso, circondando Naruto
e Sasuke.
I due
shinobi capirono subito chi fossero.
“Non
posso crederci... voi nove siete ancora
in circolazione?!” esclamò incredulo
l’Uchiha, con un sogghigno di
soddisfazione.
Uno dei
cercoteri, in particolare, si avvicinò a Naruto, allungando
il pugno verso il
suo vecchio Jinjuurichi.
“Chi
l’avrebbe mai detto che ci saremmo rivisti in queste
circostanze, moccioso?”
esclamò la Volpe a Nove Code, felice "Pronto a darle di santa ragione?"
“Senza
di te sono troppo debole... lo ammetto!”
ammise l’ex-Hokage, battendo
il pugno del suo compagno “Ma vaffanculo! Mettiamo al tappeto quel
bastardo! Dattebayo!”
"Perciò
tu sei l'ultimo Shinobi rimasto
ancora in vita..." intuì Sasuke fissando
intensamente il ciclope
ex-soldato kagakuriano "…
se tu non fossi stato in grado di evocare
il Rinnegan... a quest'ora ti avrei strappato l'occhio a mani nude!"
"Eheheheh...
fortuna che ci sia riuscito!"
esclamò Junion, intimorito dallo sguardo dell'Uchiha.
“SHI...
SHIRO... PERCHE’ NON VIENI A
SALUTARE MIA FIGLIA!?”
Se prima
Flame era in preda alle emozioni, stavolta ne venne letteralmente
avvolta e
avvinta.
“Acc...
è vero! Lei non lo sa ancora!”
esclamò Rufy preoccupato, mettendosi tra
sua figlia e il vecchio corpo del suo fidanzato “No, Flame! Aspetta... quello non è il
vero Shiro!”
“Non
capisco... mi spiegate cosa cazzo sta succedendo?!”
chiese confusa e
innervosita la pirata al suo amico Junion, che si avvicinò a
lei e alzò le
spalle, altrettanto incerto.
“Io,
Shiro e Naruto abbiamo combattuto contro l’anima di Himmur...”
spiegò
ai due Sasuke Uchiha “...
e il vostro amico per vincere ha
scambiato il suo vecchio corpo..."
indicò lo Shiro legato "...
con quello del mostro! Ora Shiro manterrà
l’aspetto di Himmur per queste
ventiquattr’ore, combattendo contro Glacial assieme a noi!”
Junion e
Flame, soprattutto quest’ultima, si voltarono scioccati verso
quello che
credevano il loro acerrimo nemico, il quale sorrise con imbarazzo
confermando
loro la sconcertante verità.
“Shiro...
sei davvero tu?” si
avvicinò la
pirata al suo ‘trasformato’ uomo, provando ad
accarezzargli il viso...
... e il
suo
cuore cominciò a
battere all’impazzata...
... era
lui!
Lo avrebbe
riconosciuto dentro qualsiasi corpo! Il suo sguardo era inconfondibile!
I due si
abbracciarono calorosamente, piangendo come due bambini...
... erano
di
nuovo insieme!
Non le
importò
nulla del suo aspetto... l’unico desiderio che Flame volle
esaudire fu quello
di tornare a baciare l’uomo della sua vita, e lui ricambio il
suo gesto con
affetto!
Nessuno,
nemmeno Sasuke, rimase impassibile davanti a quella scena
così toccante. I due
amanti si staccarono dolcemente, non smettendo di guardarsi negli occhi.
“Visto...
ce l’abbiamo fatta... siamo
riusciti a fuggire da Hollywood...”
“Avete
mantenuto la promessa... siete stati incredibili!”
“BUAUAUAUAUAUAUAUAUAUAU!
CHE BELLOOOOOO!”
ricominciò a piangere suo padre, col moccio sul naso e con
le lacrime che
inondavano il suo viso.
“Papà...”
esclamò imbarazzata e contenta Flame, allungando il suo
braccio e trascinando
Cappello di Paglia vicino a lei...
…
gli uomini più importanti della
sua vita, ora, erano al suo fianco... non le importava sarebbero
rimasti solo
per un giorno... lei ora li aveva con se, e questo le dava la forza per
affrontare l'ultima battaglia contro Glacial!
“Non
vorrei interrompervi in questo momento ma...”
li interruppe però Naruto
con serietà “... dobbiamo
tornare al
villaggio! Glacial sta per arrivare, è solo questione di
minuti!”
“Naruto
ha ragione, ragazzi!” gli dette
ragione Kurama, rivolgendosi a
Flame e Junion “Dobbiamo
unirci all’esercito e trattenere quel bastardo fino a
quando Dragon e Kairi non usciranno dalla Stanza dello Spirito e del
Tempo!”
“NON
COSI’ IN FRETTA!”
Un’altra
figura atterrò sulla loro isola... era C-20!
“Ancora
tu?! Adesso mi hai stufato!”
esclamò Rufy con rabbia, schioccando il
suo collo.
“Quindi
eri finito qua...”
esclamò
l’anziano uomo osservando tutta la combriccola. Alcuni di
loro possedevano un
KI a dir poco terrificante.
“Non
abbiamo tempo da perdere, vecchio!” gli
urlò contro il biondo ninja,
preparandosi a lanciare un Rasengan...
... ma
furono Flame e Rufy a mettere al tappeto quel cyborg con una
facilità
disarmante!
Semplicemente
utilizzarono l’Haki del Re Conquistatore e quello
dell’Armatura per paralizzare
il loro avversario e colpirlo con un Gom Gom Jet Pistol ciascuno!
C-20
crollò a terra, sconfitto...
…
anche lui venne ammanettato e
legato come un salame affianco agli altri due sconfitti,
dopodichè vennero
tutti e tre presi di forza da Rufy che se li mise sulle spalle.
“Shiro!
Trasformati in quel lupo! Dobbiamo tornare al villaggio prima
dell’arrivo di
Glacial! Dattebayo!”
Dopo
essersi trasformato in Yilancar, Shiro si fece cavalcare da tutti i
suoi
compagni e partì in direzione del villaggio namecciano.
Qualcuno,
però, appena catturato, ascoltò
l’ultima frase pronunciata da Naruto e rimase
letteralmente scioccato...
... un
cyborg che aveva più di un
legame con Glacial!
- Hanno
detto... non è possibile... potrebbe essere... figlio mio!
Sei ancora vivo?! -
Pianeta
Neo Namecc - Fuori dalla
grotta della Tyd Geeste
Un vero
disastro...
…
Cargoth continuò a sbattere i
pugni per terra, in preda alla disperazione...
…
Sciocco... era stato uno
sciocco... Cid era morto per colpa sua... le Sfere del Drago erano
perdute a
causa sua...
... e,
ancora
peggio, Glacial sarebbe uscito dalla sua prigione in poco meno di dieci
minuti!
Doveva fare
qualcosa... qualunque
cosa per riuscire a proteggere il pianeta Namecc e tutti i suoi amici!
Dragon...
Kairi...
doveva raggiungere il nucleo! Doveva richiamarli subito, o Glacial
avrebbe
sterminato tutti!
Cominciò
a correre all’interno della Tyd Geeste, percorrendo la
caverna. Trovò il
cadavere senza vita di Cid, e ciò lo fece sentire ancora
più in colpa...
... ma non
si fermò... non aveva
molto tempo!
Cinque
minuti...
mancavano cinque minuti!
Raggiunse
l’esatto punto in cui aveva salutato Dragon e Kairi, e decise
di andare avanti.
A cento metri dal nucleo, lui cominciò a sentire la fatica e
il peso sulle sue
spalle.
Non
ancora...
doveva andare avanti!
Eccolo... il
nucleo... un’apertura scavata dentro la roccia della caverna.
La gravità, in
quella zona, era cinquanta volte superiore al normale.
Fu a
quel punto che cominciò a sentire un preoccupante,
pericoloso e lacerante
fischio ai timpani...
... chiaro
segno
che non fosse ancora pronto a raggiungere quella porta a meno di dieci
metri di
distanza!
Tre
minuti... doveva sbrigarsi!
La sua vita non era nulla in confronto a quella dei suoi amici! Doveva
sacrificarsi per il bene dell'intero Universo!
Cominciò
a camminare lentamente
verso l’entrata vera e propria della Stanza dello Spirito e
del Tempo... il suo
cervello, ormai, era vicino a scoppiare...
Due
minuti...
cazzo!
Forza
Cargoth! Un ultimo
sforzo...
Le sue
ginocchia cominciarono
lentamente a cedere, ma nonostante ciò il namecciano non
fermò la sua terribile
camminata... ora si trovava a meno di cinque metri...
Un minuto...
“Forza...
Cargoth... forza!”
Il
namecciano fece un ultimo
passo... ci era riuscito... aveva raggiunto la porta di legno...
Cercò
di alzare il braccio e
afferrare la maniglia... ma con orrore si rese conto di essere rimasto
completamente immobilizzato!
Come se non
bastasse, il suo corpo era in procinto di cedere definitivamente...
Mancavano
soltanto
trenta secondi...
A Cargoth
ormai fu chiara la sua
sorte... il suo destino era quello di morire in quella caverna, nel
vano
tentativo di salvare il suo popolo... i suoi amici... la sua famiglia...
Il suo
corpo
non ne potè più... e
lui urlò in preda all'atroce dolore e alla disperazione!
Le sue
ginocchia
cedettero e lui sbattè con veemenza sull’uscio
della Tyd Geeste, cadendo per
terra...
Era la
fine... quel colpo fu
forte abbastanza da tramortirlo completamente.
Tuttavia,
la
speranza lo spinse a
non mollare... a fare un disperato tentativo prima di esalare il suo
ultimo respiro,
usando uno dei suoi ultimi poteri... una delle tecniche namecciane
più rare e
complicate di tutte...
Avrei
tanto voluto... dirvi queste parole di persona... ma ormai la morte mi
sta
richiamando a se... l'inferno mi aspetta, amici miei... tutte le anime
morte
per colpa mia potranno ricevere la giustizia che meritano... Dragon...
Kairi...
quella che state per affrontare è una battaglia che
cambierà per sempre non
solo l'universo... ma anche il giudizio sulle vostre vite... con voi il
destino
è stato più nefasto che con me... avete perso
tutti i vostri sogni... i vostri
amici... la vostra casa... la vostra felicità... e ancora
oggi voi siete qui a
lottare... ma rammentate... uscire dalla Tyd Geeste non vi ha reso
più forti di
Glacial... che a voi piaccia o meno... voi tre avete un unico
difetto... non
avete mai creduto in ciò che siete stati e in ciò
che siete adesso... avete
preferito mutare i vostri corpi... o peggio... avete accettato il
vostro
cambiamento senza problemi... e adesso nel vostro sangue e nel vostro
DNA...
scorrono i geni e il sangue di esseri sconosciuti che non hanno niente
a che
fare con voi... Dragon... Kairi... voi non vincerete mai contro Glacial
se
continuerete a considerarvi degli Yilancar... voi non vincerete mai se
affiderete
le vostre speranze in un liquido all'interno di una fialetta... voi
siete forti
perchè siete Dragon e Kairi... il vostro coraggio e la
vostra determinazione
sono stati più forti di qualunque altra cosa... il vostro
desiderio di vivere
vi ha condotto fino a qui... voi vincerete soltanto quando riuscirete a
considerarvi per ciò che siete realmente... mi spiace non
poter assistere alla
vostra battaglia... ma ricordate... io ho fiducia in voi... ho fiducia
in te,
Kairi, abitante delle Isole del Destino, figlia di Ansem e Kumari... e
ho
fiducia in te, Dragon, abitante della Terra, figlio di Laurent e
Cindy...
addio... fate si... che il destino dell'Universo intero sia... in buone
mani!
Quelle
furono le ultime parole
che Cargoth pronunciò... con la speranza che esse
attraversassero la dimensione
e raggiungessero i sogni dei due terrestri...
... poi
i suoi occhi si gonfiarono a vista d’occhio, esplodendo a
causa della troppa
pressione. Le vene e le arterie del cervello cedettero, provocandogli
un ictus
fulminante che lo uccise all’istante.
Fu
così che morì
uno dei più importanti personaggi storici
dell’intero universo... un alieno che
con le sue scelte e la sua saggezza aveva cambiato il destino di molti
popoli...
Tyd
Geeste - 9° mese
Dragon
si svegliò di soprassalto dal suo sonno tormentato.
Aveva
ancora
la pelle d'oca...
quell'incubo gli era sembrato così reale... così
terribile...
...
perchè aveva sognato Cargoth
che moriva?! Possibile che si sentisse in colpa per essere entrato
nella Tyd
Geeste litigando con lui?
... e poi
quelle parole così
gravi... così definitive...
Passarono
i minuti, e il suo cuore non accennava a smettere di battere...
... non
poteva
continuare così!
L'uomo
si alzò rapidamente dal letto, rivestendosi preoccupato. Si
accorse
immediatamente dell'assenza di Kairi, ma percepì la sua aura
in cucina, perciò
fu lì che si diresse per prima cosa.
Quando
entrò nella stanza, vide Kairi seduta su una sedia attorno
al tavolo, con lo
sguardo perso nel vuoto...
... cosa le
era preso?
"Dragon..."
riuscì soltanto ad esclamare la ragazza "...
anche tu hai sognato..."
Il
sangue del terrestre si gelò completamente. Anche lei
aveva fatto lo stesso
sogno.
NO! QUESTO
NON ERA AFFATTO
NORMALE!
"Prepariamoci
a uscire!"
Kairi lo
guardò sbalordita. Uscire in anticipo? Ma perchè?
Cosa stava succedendo?!
"Dragon...
che ti pren... DRAGON!"
Il
figlio di Laurent e Cindy non ci pensò due volte. Si
precipitò di fronte alla
porta della Tyd Geeste, come un indemoniato, e fece scattare la
maniglia in preda
al panico, mentre Kairi sconcertata lo inseguiva senza capire.
"DRAGON!
ASP..."
Kairi si
paralizzò sul posto non appena l'uomo aprì la
porta. La ragazza cadde in
ginocchio, sconvolta, e portò la sua mano davanti alla bocca
con le lacrime che
cominciarono a uscire senza fermarsi...
... era
sbigottita... senza parole... non poteva essere vero... non poteva
essere
morto...
Fra i
due, quello più in trance era però Dragon
Oronar...
... che non
aveva il coraggio di
avvicinarsi al suo migliore amico... al suo broer...
... il suo
cervello
era andato completamente in tilt...
... era un
incubo... era
senz'altro un incubo!
Fu Kairi
ad alzarsi ed avvicinarsi al namecciano, orripilata...
"... i suoi
occhi... i suoi bulbi oculari
sono esplosi... dev'essere morto a causa della gravità..."
capì la
ragazza rigirando il corpo del governatore "... ha avuto... credo gli siano
scoppiate le vene del cervello... perchè Cargoth?!
Perchè sei venuto fin qui se
non eri in grado di resistere?! Mancavano ancora tre mesi!"
Dragon,
finalmente, ebbe il coraggio di avvicinarsi al suo amico, e gli chiuse
le
palpebre, traumatizzato per lo shock.
"Non l'avrebbe
mai fatto, senza alcun
motivo!" affermò il terrestre, cercando di
trattenere le lacrime
"Voleva farci uscire
da qui... dev'essere successo qualcosa di grave
fuori dalla Tyd Geeste!"
L'uomo
poi prese in braccio il corpo senza vita del suo amico, e
annunciò carico di
rancore a Kairi.
"L'ALLENAMENTO
E' FINITO! RITORNIAMO DA
TUTTI GLI ALTRI!"
Pianeta
Neo Namecc - All'interno
del villaggio namecciano
La
battaglia era ancora nel vivo.
I
Custodi del Key-Blade riuscirono a sconfiggere tutti i loro nemici, a
dimostrazione che i loro allenamenti avevano dato frutto. La vecchia
Organizzazione XIII venne facilmente sconfitta, mentre il Comandante
Bear venne
messo al tappeto da Sora, Riku e Re Topolino...
... i quali
riuscivano a
utilizzare il cento per cento del loro potere, a dimostrazione che
anche loro
si erano allenati nel Risveglio del Key-Blade!
Tutti
vennero legati e ammanettati per impedirgli di causare altri problemi.
Gli
Yilancar, tuttavia, erano ancora molto numerosi...
…
fortunatamente, l’esercito
rivoluzionario aveva tratto ottimi insegnamenti dal loro nuovo
comandante Leon,
e nessuno dei soldati era rimasto ucciso. Fu grazie all’aiuto
dei pirati di
Cappello di Paglia e a quelli della Flame’s Revolution che
gli Yilancar vennero
decimati con facilità.
Le due
fazioni si divisero nuovamente, per recuperare energie e per prepararsi
a un
nuovo attacco...
“Ci
siamo quasi...” si rese
conto Yen Sid
“...
al prossimo assalto saremo in grado di sconfiggere tutti i nostri
avversari!”
“RAGAZZI!”
Shiro,
trasformato nello Yilancar di Himmur, aveva raggiunto il villaggio
namecciano,
portandosi in groppa la sua ragazza Flame, Junion, Rufy, Naruto e
Sasuke. Oltre
a loro, vi erano anche Himmur nel corpo di Ginyu, Ginyu nel corpo di
Shiro e
C-20, ben protetti e tenuti sotto controllo.
“Siete
arrivati!” esclamò raggiante
Aqua, osservando i suoi amici scendere dal
dorso dell’enorme lupo e raggiungerli di corsa.
“A
loro ci penseranno i miei cercoteri!”
urlò loro Junion preparando una brutta sorpresa ai poveri
Yilancar…
... che si
ritrovarono circondati dagli stessi mostri che li avevano uccisi un
mese prima!
Bastò
questo alle creature
artificiali... tutti loro tornarono nella loro forma umana, e alzarono
le
braccia sconfitti!
La
battaglia finì così, senza altre lotte inutili.
Tutti i nemici vennero legati e
ammanettati, per impedire loro di fuggire o combinare altri disastri.
“Presto
vi riporteranno negli inferi, canaglie!”
li rimproverò Terra,
soddisfatto “E’
ciò che vi meritate per
tutto il male che...”
Tuttavia,
il Maestro non riuscì più a parlare...
...
ciò
che avvenne ammutolì tutti i presenti, Yilancar compresi...
***
La prima
cosa che cambiò fu la
luce. Nessuno di loro aveva mai visto una luce del genere... era
smorta, quasi
rossastra, per nulla calda e accogliente, ed era fissa, senza
oscillazioni.
Il cielo
divenne
straordinariamente scuro, di un blu molto vicino al nero.
Chiunque,
davanti a una
desolazione simile, si sarebbe domandato se la luce ci fosse davvero.
***
“Cosa...
che significa tutto questo?”
esclamò impietrita Naminè.
“Non
mi piace per niente... mi vengono i brividi!”
ammise tremante Xion,
avvicinandosi e stringendosi tra le braccia di Lea, impaurita.
“Non
è normale...
cosa sta succedendo?”
mormorò tra se e se Aqua intimorita “Sembra
sia giunta l’Apocalisse!”
Tutti
stavano parlando tra di loro, tremanti, ma lo fecero a bassa voce senza
rendersene conto e si guardavano negli occhi, sebbene non ce ne fosse
bisogno.
***
Nonostante
ciò, il silenzio
attorno a loro si fece ancora più assordante... perfino il
battito dei loro
cuori dava loro un immenso fastidio...
... un
silenzio vuoto... gelido
come la morte!
Fu il sole,
però, a ghiacciare i
loro cuori... rosso, dieci volte più grande del normale...
sembrava giunto alla
fine dei suoi giorni, stanco di guardare il mondo che gli era stato
destinato.
Solo due
persone intuirono cosa
fosse accaduto... e tremavano come foglie, consapevoli del terribile
pericolo
al quale stavano per incombere...
... due
persone che avevano avuto
già a che fare con la causa di quello spettacolo... che
avevano provato sulla
loro pelle il dolore e la sofferenza di quella terrificante minaccia...
***
“Si
è liberato...”
sussurrò in preda alla
disperazione il Maestro Xehanort al suo compagno Yen Sid, altrettanto
orripilato “...
Glacial... si è liberato dalla
nostra dimensione!”
"Ma
davvero...
chi l'avrebbe mai detto?"
***
Adesso
voglio che proviate a
immaginarvi una scena simile...
... voi vi
trovate all'interno di
una gabbia, senza alcuna arma, e assieme a voi vi è un
feroce leone che altro
non vuole se non uccidervi e divorare le vostre carni... immaginatevi
la
sensazione poco prima che il felino vi salti addosso... prima che
affondi le
vostre zanne sulla vostra tenera gola, perforandola, assaporando il
vostro
sangue.
Immaginatevi
anche quest'altra
scena...
... voi
all'interno di una casa
degli orrori che scappate da un mostro... mentre entrate in una stanza
chiudendola e vi infilate all'interno dell'armadio... immaginatevi il
momento
in cui l'assassino entra nella stanza e vi cerca in ogni suo angolo,
armato di
mannaia... provate a immaginare il terrore che vi assale quando vi
rendete
conto che è sul punto di scoprirvi... quando sentite i suoi
passi avvicinarsi
inesorabilmente al vostro nascondiglio... la sua lenta e divertita
risata
quando apre l'armadio e vi vede rannicchiati al suo interno, ormai in
trappola... immaginate la sensazione di panico poco prima che affondi
l'elsa
della sua arma dentro al vostro stomaco... prima che con forza spinga
la sua
arma sempre più in basso, tagliando il vostro torace in due
parti.
Ebbene...
provate a moltiplicare
quelle sensazioni per mille... per diecimila... per centomila...
... e vi
assicuro che nemmeno in
questo modo riuscirete a provare le stesse sensazioni di ciascun
alieno,
terrestre o kagakuriano presente in quel villaggio!
***
Tutti
alzarono lentamente lo sguardo, in preda al terrore, ben sapendo che
quella
sarebbe potuta essere l'ultima cosa che avrebbero visto nella loro
vita...
...
consapevoli di avere, davanti
ai loro occhi, la causa di tutti i loro dolori...
... tutta
la
grinta dei
rivoluzionari... tutta la loro sete di vendetta... si spense davanti
allo
sguardo assassino e furioso del sanguinario imperatore...
...
sarebbero
potuti essere migliaia... milioni... non sarebbe servito a nulla!
La loro
forza era
effimera... in confronto a quella del demonio!
"Guarda un po'
quante belle formiche..."
esclamò Glacial, ammirando schifato l'intero esercito
rivoluzionario "...
hanno costruito un bel nido, non c'è che dire..."
Lo
videro alzare il palmo della mano... ma a loro sembrò si
fosse alzato il
braccio di un gigante...
"Mi
divertirò un mondo... A DISTRUGGERE
IL
VOSTRO FORMICAIO!"
La sua
mano scattò, rapida e precisa, quasi graffiando la loro
immagine...
...
causando
un esplosione immane
che fece tremare l'intera superficie di Namecc!
***
Ormai
manca davvero poco ;-)
l'ultima battaglia per la libertà di tutto l'universo!
Cid
e Cargoth sono morti... Flame
ha riabbracciato Shiro e suo padre Rufy... i nove cercoteri hanno
reincontrato
Naruto e Sasuke... Diablo ha espresso il suo desiderio e ha privato i
namecciani (e con essi tutto l'esercito rivoluzionario) dei loro
artefatti...
Dragon e Kairi, preoccupati, sono usciti dalla Tyd Geeste...
...
e per finire... Glacial
finalmente è uscito dalla prigione dimensionale,
raggiungendo il pianeta Neo
Namecc pochi secondi dopo la sua fuga!
Chi
la spunterà? L'esercito dei
rivoluzionari... o il terribile imperatore? Vi posso assicurare che
l'esito è
molto più incerto di quanto possiate immaginare...
Cosa
avrà fatto Diablo di così
terribile? A che pro è stato aggiunto in questa storia? E
chi l'ha affrontato, costringendolo alla resa?
Il
prossimo capitolo verrà
pubblicato tra domenica 3 e lunedì 4 dicembre... nel quale
Glacial darà pieno
sfogo alla sua perversa e folle furia omicida! Riusciranno i nostri
amici a
resistere fino all'arrivo di Dragon e Kairi?
Capitolo 26 *** Capitolo 26: Tutti contro uno... uno al di sopra di tutti! ***
Comunicazione
importante prima di
riprendere il racconto:
I
precedenti capitoli fino al 17
sono stati tutti revisionati e corretti grammaticalmente... i prossimi
saranno
revisionati nel corso delle prossime settimane; questo lo faccio per
permettere
a coloro che hanno letto la storia dall'inizio alla fine di schiarirsi
dei
dubbi ;-) ;
EDIT
20 - 01 - 2020 Le modifiche alla storia stanno procedendo senza alcun
intoppo. Entro la prossima settimana, tutta la storia verrà
aggiornata, e voi avrete la prima parte di questa saga completa e senza
errori grammaticali. Non solo...
...
alla fine della storia, voglio comunicarvi una mia decisione.
Adesso
vi lascio al capitolo...
...
BUONA LETTURA! 😉
Qui, di seguito, il pulsante
delle OST!
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF
THE
EARTHLY YILANCAR
Tutti
contro uno... uno al di sopra
di tutti!
Pianeta
Neo Namecc – Caverna Tyd
Geeste
Third
Person
Per
Dragon e Kairi fu un vero shock quando scoprirono che, oltre a Cargoth,
anche
Cid fosse morto dentro l’anticamera della Tyd Geeste...
...
soprattutto
quando si accorsero delle gravi ferite di quest’ultimo...
“E’
stato attaccato in gruppo...”
intuì il terrestre, provando a consolare
una Kairi in preda alle lacrime.
“Cargoth...
Cargoth voleva avvisarci di
questo...” singhiozzò la rossa
“...
deve essere successo qualcosa...”
“Molto
probabile...”
Kairi si
avvicinò al corpo dell’ex-pilota militare e lo
raccolse da terra...
...e
notò una piccola scritta con
il sangue della vittima.
“Diablo...
Organizzazione XIII... Sfere del Drago...”
“Hanno
qualche significato per te, Kairi?”
provò a domandarle Dragon.
“Non
ne sono sicura... ma credo che sia stato Diablo ad attaccare Cid per
avere le
Sfere del Drago...” ipotizzò
Kairi pensierosa e preoccupata “...
ma non capisco cosa c’entri
l’Organizzazione XIII...”
“Se
l’hanno attaccato in gruppo...”
intuì
l’uomo calvo “... potrebbe essere il nome dei bastardi che
l’hanno ucciso! Dobbiamo
tornare al villaggio il prima...”
Dragon
strozzò la frase...
…
un immenso
terremoto colpì la caverna, spingendo entrambi per terra!
“ANDIAMOCENE
DA QUI! STA CROLLANDO TUTTO!”
Fu una
corsa
contro il tempo...
un solo secondo in più... e tutti e due sarebbero rimasti
sepolti all’interno
della Tyd Geeste!
Dragon e
Kairi, con in braccio i cadaveri di Cargoth e Cid, uscirono dalla
caverna
giusto pochi istanti prima che questa collassasse davanti ai loro
occhi,
sigillandone per sempre l’entrata...
“Mio
Dio... e la Stanza dello Spirito e del
Tempo?!”
“Inutilizzabile...”
ammise
Dragon alla
sua ragazza “...
la fortuna ci ha sorriso ancora una volta, Kairi! Se non fossimo
usciti dalla stanza in questo momento... saremmo rimasti sigillati al
suo
interno!”
Dragon
alzò
lo sguardo verso il cielo.
“Se
questa non è la fine del mondo poco ci manca! Kairi...
seppelliamo Cargoth e
Cid... non possiamo portarceli appresso... meglio al sicuro che
mutilati
ulteriormente...”
“O...
ok...” si dispiacque
Kairi, capendo
comunque le ragioni del suo uomo.
In dieci
minuti, tutti e due i caduti erano sotto terra. Dragon e Kairi
pregarono per le
loro anime affinchè trovassero pace nel paradiso...
... poi
entrambi si voltarono
verso il punto in cui percepivano più aure...
... una in
particolare fu in
grado di scioccarli...
“Glacial...
non può essere altrimenti... ecco perchè Cargoth
è entrato nella caverna!”
esclamò con rabbia Dragon librandosi in volo assieme alla
sua ragazza.
“Pensi
che sia morto qualcuno?”
“Non
lo so ancora, Kairi... ma è molto probabile! Spero soltanto
che riescano a
resistere fino al nostro arrivo! Non dovremmo metterci più
di mezz’ora! ANDIAMO!”
“DRAGON!
KAIRI!”
I due
intravidero Nail arrivare in volo dalla direzione del villaggio. Il
namecciano
atterrò preoccupato e domandò a entrambi.
“Anf...
ragazzi... anf... ditemi che Cargoth
è vivo... vi scongiuro...”
I due
Yilancar però scossero tristemente il capo e indicarono i
due tumuli di terra.
“Lui
e Cid... sono morti prima che...”
“No ...
oh no... il Capo dei Saggi è ... le Sfere...”
esclamò Nail disperato,
col viso rigato dalle lacrime.
“Un
momento! Le Sfere?! Che intendi Nail?”
domandò sospettosa la giovane al namecciano.
“Raccontaci
tutto quello che è successo!”
gli ordinò invece Dragon.
L’autoctono,
ex-membro dell’esercito kagakuriano, cominciò
lentamente a raccontare.
“Un’ora
fa... Diablo ha fatto fuggire
dagli
Inferi tutti gli Yilancar... aveva promesso loro di riportarli in vita
se
fossero riusciti a recuperare le Sfere... l’esercito si
è occupato delle anime
mentre io, C-17 e C-18 abbiamo aiutato Cargoth e Cid a fuggire con le
sfere del
drago... però noi tre siamo stati bloccati da altri nemici,
perciò...”
“...
perciò Cid e Cargoth sono arrivati qui da soli...”
capì Dragon
ricevendo conferma da Nail.
“...
sì... quando abbiamo finito con i
nostri
avversari siamo partiti verso di voi ma... dopo nemmeno un minuto
abbiamo visto
il cielo oscurarsi e il sole spegnersi... Lapis e Lazuli sono tornati
indietro
mentre io... mentre io sono arrivato adesso... mi... mi dispiace...”
“Non
potevamo far nulla, Nail...”
cercò
di consolarlo Kairi abbracciandolo.
“Mi
spiace essere così diretto...”
si scusò l’ex-generale affranto “...
ma dobbiamo raggiungere immediatamente Glacial prima che faccia una
strage!”
“Sì...
hai ragione...”
esclamò Nail
asciugandosi le lacrime “... ho
intravisto Junion e Flame... sono vicini al villaggio e possono
trattenerlo
fino al nostro arrivo... spero soltanto che non muoiano troppe
persone...”
“...
perchè non possiamo più usare le Sfere per
riportarli in vita... giusto?”
Nail
annuì una sola volta, riuscendo a far comprendere a Dragon e
Kairi la gravità
della situazione...
... nessuna
possibilità di
rimediare agli errori...
... nessuna
possibilità di
fuga...
... potevano
solo
accettare il loro destino e affrontarlo con coraggio!
Pianeta
Neo Namecc
– Villaggio
Namecciano
Tutto
l’esercito rivoluzionario era a corto di parole...
...
l’intero villaggio era stato
ridotto in polvere con un solo semplice attacco!
Il campo
di battaglia era in frantumi... e con esso anche molti rilievi
rocciosi...
... non fu
questo
però a lasciarli sbigottiti...
... quanto
gli
immensi crateri che Glacial aveva creato con la sua sola potenza fisica!
“Strano...
avrei dovuto danneggiare il nucleo
del pianeta... e avrei dovuto uccidere tutti quegli scarafaggi...”
notò
l’Imperatore, e si accorse di una piccola pellicola
energetica che aveva protetto
la superficie del pianeta, compresi i guerrieri.
“Capisco...
qualcuno si sta divertendo a
creare barriere dal nulla... sarà meglio andare a occuparsi
di questi...”
“FIGLIOLO!”
L’arroganza
di Glacial si incrinò leggermente, prima di riprendere
forma...
“Questa
voce... quel verso orribile... non sarà quel verme
miserabile di mio padre...?”
Il
demone del freddo abbassò il suo sguardo verso
l’intera folla sottostante, si
rese conto di tutti gli ex-membri del suo esercito, Yilancar e non,
legati come
salami e impotenti...
... ed
eccolo lì... il dr. Gelo... imprigionato come tutti loro...
…
pietoso.
Tutti
trasalirono
quando l’Imperatore sparì alla loro vista,
apparendo proprio innanzi a suo
padre... tutto in un solo millesimo di secondo!
Era
troppo veloce. Nessuno tra i rivoluzionari riusciva a tenere
d’occhio i suoi
movimenti!
Topi in
gabbia... questo fu ciò
che pensarono di essere... Glacial era il leone, in grado di ucciderli
quando e
come voleva!
“Figliolo...
figliolo... sei davvero tu?”
“Tuo
figlio è morto duecento anni fa, pagliaccio!”
affermò senza rimorso
Glacial Gelo “Davanti a te hai
soltanto
l’Imperatore di Kagaku... il sovrano dell’intero
Universo... non meriti di
appellarmi come tuo figlio, ammasso di rottami che non sei altro...”
“Mio
signore... la prego... ci liberi da queste corde!”
lo supplicò Bear,
con sguardo implorante “Tutti noi siamo pronti a combattere
un’altra
volta per il suo onore...”
“Il
mio onore... vi ho reso invincibili...
ho dato un senso alle vostre patetiche vite... e non siete in grado di
spezzare
quelle funi?!”
“Ehm...
ecco... veramente...”
“NON
CERCARE SCUSE, SACCO DI MERDA! POTEVATE
TRANQUILLAMENTE LIBERARVI E NON L’AVETE FATTO PER PAURA DI
ESSERE UCCISI! VOI
NON MERITATE DI EISTERE! SIETE UN FALLIMENTO... PROPRIO COME QUESTO
ROBOT AI
MIEI PIEDI!” urlò loro Glacial prendendo
il dr. Gelo dai capelli e
mostrandolo davanti a tutti i suoi ex-sottoposti “PENSAVATE DI CHIEDERE PIETA’
NELL’ALDILA’ E DI LASCIARMI QUI DA SOLO A
COMBATTERE CONTRO IL SUPER SAYAN... PENSAVATE CHE ANCHE IO SAREI MORTO
COME
VOI! QUESTA E’ LA VERITA’!”
“Sei
diventato... un pazzo
megalomane!” esclamò dolorante
suo padre, provando a
liberarsi “Tu... non hai... un
briciolo
di controllo... se il nostro pianeta è esploso è
soltanto colpa tu... AAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!”
Il dr. Gelo
non riuscì a trattenere un urlo di terrore quando
sentì il suo cranio
stritolato dalla mano di suo figlio...
... era una
bambola innanzi a
quel piccolo alieno con le corna...
“...
voglio essere sincero con te... plebeo... di quel pianeta non me ne
è mai
importato nulla! Nessuno di voi meritava di rimanere in vita... solo le
mie
creazioni erano degne di starmi affianco... E ORA ANCHE QUESTE MI HANNO
VOLTATO
LE SPALLE!”
“Parli
di C-17 e C-18?! HANNO FATTO BENE A TRA...
AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!”
“NON
AVREBBERO MAI DOVUTO FARLO! IO HO
DONATO LORO L’ETERNA GIOVINEZZA! HO DATO LORO
L’ENERGIA ETERNA! A CAUSA DI QUEI
BUG NON SONO RIUSCITO PIU’ A RIPRENDERE IL LORO CONTROL...!!!”
Glacial si
ammutolì... i bug di
C-17 e C-18... possibile che...?!
“Sei
un povero sciocco, figlio mio... pensavi
davvero non sarei mai stato in grado di entrare nel software della tua
CPU?!
Io?! Lo scienziato più intelligente di Earth?! Nel momento
esatto in cui mi hai
ucciso... proprio in quel momento tu hai perso le tue
‘creazioni’! LA MIA MORTE
MI HA PERMESSO DI INSTALLARE
DEI VIRUS ALL’INTERNO DELLA LORO SCHEDA RAM! SOLO IO ERO IN
GRADO DI FERMARE LA
FURIA OMICIDA DI QUELLE CREATURE... SE TU NON FOSSI GIUNTO A
UCCIDERMI... SAREI
RIUSCITO ANCHE A DISINSTALLARE ARMAGEDDON 1.0!”
“E’
tutta colpa tua... sei stato tu...”
“E
VUOI SAPERE UN’ALTRA
VERITA’?! ERO
RIUSCITO A MODIFICARE I LORO CORPI AFFINCHE’ DIVENTASSERO
ANCORA PIU’ FORTI DI
GOKU E I SUOI AMICI... E SOPRATTUTTO IN MODO CHE TU NE PERDESSI
TOTALMENTE IL
CONTROLLO! SOLO SHIHO CONOSCEVA I CODICI PER
DISATTIVARLI... E TU L'HAI UCCISA SENZA PIETA', CONDANNANDOTI DA SOLO!
I TUOI
SOGNI
DI GLORIA SONO
FINITI... SEI SOLTANTO UN
MOSTR...AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHH...”
CRACK!
CLICK! SPLAT!
La fine
del dr. Gelo fu orripilante. Il suo cranio venne letteralmente
stritolato dalla
mano dell’imperatore. Sulle dita del figlio reietto vi erano
ancora tracce di
olio e liquidi meccanici, mentre il corpo del padre cadde
inesorabilmente per
terra dissolvendosi.
L’anima
del Dr. Gelo aveva cessato per sempre di esistere...
“Tutti
voi... tutti voi...”
“Mio
signore! Siamo pronti a servirla ancora una volta...!”
“Tutti
voi... SIETE SOLO AMMASSI DI
FERRAGLIA!”
Il
demone sferzò l’aria con il suo Key-Blade,
provocando un’onda d’urto tale da
lasciare un segno indelebile sull’oscuro cielo...
... e
ciò che avvenne orripilò
ancora più i presenti...
... ad
essere
legati non vi erano più i kagakuriani... ma un centinaio di
bambini di ogni età
che tremavano di paura davanti alla crudeltà del loro
padrone...
“Che...?!
Dove sono finiti tutti gli
Yilancar?!” esclamò scioccato Lea.
Furono
Sora e Riku a dare l’orribile rivelazione a tutti i
presenti...
“Sono
sempre loro...” ammise il ragazzo dai
capelli argentati “...
la verità è che gli Yilancar non erano veri
kagakuriani... ma cyborg in base
umana, creati dai corpi di quegli orfani che vedete davanti a voi...”
“Che...
che cosa hai detto?! Loro sono... oh
mio Dio!” trasalì Xion inginocchiandosi
per terra disgustata “Quel
bastardo... come ha potuto?”
Nessuno,
tra i presenti, infatti, era a conoscenza di quella macabra
verità...
... i
Kagakuriani Originali,
quelli che aiutarono il figlio del Dr. Gelo ad attuare il colpo di
stato, in
realtà erano originari del pianeta Earth... si trattava dei
bambini provenienti
dall’Orfanotrofio della Città
dell’Ovest, di cui Glacial fu il Direttore...
... e i loro
corpi
vennero modificati in tenera età per permettere al dittatore
di controllarli!
Il loro
senso dell’onore non
nasceva dalla reale fiducia... ma da un software che imponeva loro di
avere
Glacial come unico padrone...
...
sacrificando anche la loro
stessa vita!
“No...
la prego signore... non lo faccia...”
provò a convincerlo ancora
Himmur, ora tornato ad essere un bambino terrestre di undici anni
“...
noi la rispettiamo... noi la amiamo... sono stato io a trovarle il
Radar
Cerca-Sfere...”
“Fate
silenzio... mocciosi incapaci!”
Himmur
cominciò a tremare terrorizzato. Quella frase fu una
sentenza più che
definitiva.
“Non...
non starà pensando di...?!”
si
rese conto Sora quando vide l’alieno puntare con decisione il
palmo della sua
mano verso quelle povere anime in pena...
... creando
una
gigantesca sfera di energia!
“Tornate
da dove siete venuti... ESSERI
INSIGNIFICANTI!”
“NO!
GLACIAL! NON FARLO! NOOOOOOOO…”
Tutti si
gettarono verso Glacial, nel vano tentativo di fermarlo...
... ma
nessuno ci riuscì.
L’intero esercito kagakuriano
venne spazzato via. Quell’esplosione
polverizzò e cancellò per
sempre le anime di quegli innocenti e inconsapevoli orfani. Anche
loro non sarebbero
potuti più tornare in vita... fu come se non fossero mai
esistiti.
Quando
la polvere si diradò, Glacial levitava già
sopra tutti i suoi nemici, soddisfatto...
“Adesso...
possiamo riprendere da dove ci siamo fermati... dovevo uccidere tutti
voi,
giusto?”
Qualcosa,
però, nell’animo di tutti i soldati era cambiato.Avevano
visto una delle scene
più raccapriccianti e riprovevoli della loro vita. Avevano
provato a fermare il
gesto insensato di quel folle, senza riuscirci...
... Glacial
non
aveva avuto pietà nemmeno dei suoi servitori... non aveva
avuto pietà nel far
sparire centinaia di anime...
... anime di
poveri
orfani non in grado di comprendere ciò che avessero
realmente fatto, coi corpi
martoriati dagli esperimenti malsani di quel pazzo...
“Tu...
tu... lurido... pezzo di...”
Lo sguardo
di ogni
rivoluzionario si caricò di odio e vendetta... la paura
sparì dai loro occhi!
Ciò
che Dragon sperava
diventassero tutti insieme divenne realtà... non
prigionieri... non soldati
traditori... non namecciani... non anime in permesso...
... ma
compagni
pronti a morire! Uomini e donne prive di ogni rimpianto!
Glacial
ammirò impressionato
quella che per lui era una mandria di belve inferocite pronte ad
assalirlo e
ucciderlo senza pietà.
“Bene
bene... fin quando non arriverà
quel
figlio di puttana di Dragon Oronar... potrò divertirmi con
tutti voi! FATEVI
SOTTO!”
***
I primi
ad attaccare furono gli ex-soldati dell’esercito di Kagaku
che puntarono i loro
fucili-Materia verso il loro nemico e spararono centinaia di
velocissimi
incantesimi di ogni genere.
Non
puntarono ad abbattere Glacial, poichè sapevano quanto fosse
resistente il
corpo di quel bastardo, ma lo costrinsero a muoversi nella direzione
migliore
per permettere ai cannoni-Materia di colpirlo in pieno.
“FUOCO!”
urlò Clairy
alle ventinove
reclute a lei assegnate.
Trenta
incantesimi di immane potenza si diressero inesorabilmente verso
l’Imperatore,
il quale, con un diabolico sorriso, non fece nulla per evitarli.
L’esplosione
fu talmente immensa da sbalzare ancora una volta tutti i presenti...
... che
rimasero increduli quando
videro Glacial ancora in piedi protetto da una barriera oscura!
Sia Rufy
che Flame indurirono il loro braccio e lo gonfiarono
all’inverosimile... i
loro arti erano diventati grandi quanto quelli dei giganti!
Il pugno
che sferrarono fu talmente potente da sbriciolare in pochi istanti la
barriera
protettiva di Glacial...
…
che stavolta
venne colpito in pieno!
Il corpo
del
demone volò in
aria... e ad attenderlo vi erano tutti i Maestri del Key-Blade, inclusi
Sora,
Riku e Re Topolino... in grado di volare grazie ai nuovi poteri del
Risveglio!
Tutti e
dieci fendettero la schiena di Glacial con le loro armi e lo fecero
precipitare
al suolo...
...
l’Imperatore
non riuscì a replicare o a proteggersi un’altra
volta!
“E’ il
mio turno!” esclamò Yuffie
gettando vicino al suo avversario, le mine
paralizzanti.
Il corpo
del figlio di Gelo venne bloccato da centinaia di scariche
elettriche. Yen Sid
e Xehanort sfruttarono l'energia elettrica dei marchingegni e
lanciarono
diversi Thunder sul loro avversario per tenerlo ancora più
fermo. Ad
approfittarne furono tutti i migliori spadaccini
dell’esercito
rivoluzionario, ovvero Leon, Cloud, Zoro e Kuina...
... i quali
trafissero senza pietà il corpo del loro nemico!
Sembrava
impossibile... era già
finita?!
“ALLONTANATEVI!
E’ ANCORA VIVO!”
L’avvertimento
di Shiro fu vitale per tutti e quattro gli spadaccini che evitarono per
un
soffio due fendenti coi Key-Blade del vero Glacial...
... mentre
quello
trafitto si trasformò in un Dark Side!
I dieci
Maestri si gettarono all’attacco della creatura accompagnati
da Yen Sid mentre
Xehanort, incredulo e sconvolto dalla resistenza del loro avversario,
si diresse
di gran passo verso i membri rimanenti dell’Organizzazione
XIII...
... non
poteva lasciarli al loro
destino!
***
“EHI
TU! CHE INTENZIONI HAI!?”
esclamò
furibondo Marluxia quando si ritrovò davanti il suo vecchio
padrone.
“Vi
libero!” gli rispose
Xehanort,
preoccupato per i suoi vecchi adepti “Così combatterete al nostro fianco!”
“COSA?!
SCORDATELO VECCHIACCIO!”
gli
urlò contro Larxene rifiutandosi di essere liberata.
“Fa
come credi, idiota!” le
rispose però
rabbioso Xehanort “Se
vuoi rimanere qui e farti ammazzare mentre sei legata ti accontento
pure!”
La donna
ammutolì voltandosi verso Glacial che, nel frattempo, si era
gettato
all’attacco dei Mugiwara e dei Flame’s Revolution...
... e
cominciò seriamente a
preoccuparsi per se stessa!
“So
che non vi fidate più di me e nemmeno
di
tutti gli altri...” ammise il vecchio maestro
“... ma qui
state mettendo a
repentaglio la vostra esistenza! A voi la scelta... allearvi con noi e
ottenere
uno sconto di pena nell’aldilà... oppure morire
come quei ragazzini per colpa
di quel pazzoide omicida!?”
“Io
accetto!”
A
parlare fu Saix che strisciò lentamente verso il suo vecchio
mentore e gli
porse le mani legate.
“Saix...
sei sicuro di ciò che fai?”
gli domandò Xigbar dubbioso.
“Non
abbiamo altra scelta... e non abbiamo
più nulla da perdere!”
esclamò l’uomo dai lunghi capelli azzurri
“Fuggire
ormai è impossibile... o ci alleiamo con loro e torniamo
nell’aldilà... oppure
spariremo per sempre!”
“Anch’io
voglio essere liberato!” disse convinto
Demyx.
“Che?!
Proprio tu?! Vuoi crepare imbecille?”
esclamò incredula Larxene.
“Affatto!
Voglio combattere e sconfiggere quel viscido bastardo di Glacial!”
affermò il giovane nessuno, sorprendendo tutti i suoi
compagni “Non gli
perdonerò ciò che ha fatto a quei
poveri ragazzi... loro erano esattamente come noi... sono stati
trasformati in
ciò che non sono, contro la loro volontà... hanno
vissuto una vita orribile
come schiavi assassini... e guardate come li ha ripagati quella
carogna!
Xehanort invece vuole darci una possibilità di scegliere!”
“Siete
liberi perfino di scappare qualora vi sciolga le corde!”
fece notare
loro Xehanort “Nessuno
penserebbe a voi... e io non vi considererei dei codardi!”
Tutti
quanti gli ex-nessuno si guardarono tra di loro... avevano paura a
fidarsi di
quell’uomo... ma erano consapevoli che sarebbero morti se
fossero rimasti
imprigionati senza far nulla...
...no...
peggio...
avrebbero cessato di esistere per sempre!
“Taglia
quelle corde, vecchio!” gli
ordinò Marluxia ormai convinto.
“Anche
le mie!” lo
seguì a ruota Xigbar.
“E le
mie se non ti dispiace!” aggiunse
immediatamente Xaldin.
“...
e vedi di fare in fretta!”
continuò
Vexen controllando preoccupato la situazione della battaglia.
“D’accordo
Xehanort! Punto tutto! All in!”
accettò Luxord pronto a tornare libero e a combattere.
“Sono
pronto a combattere!”
esclamò con
grinta Lexaeus, seguito da Zexion che si mise di schiena per mostrare
le mani
legate al suo salvatore.
Solo
Larxene
rimase inizialmente
titubante... ma il vecchio maestro non se ne curò,
tranciando anche le sue
corde!
“Va
pure, Larxene!” gli urlò
Xehanort seguito da tutti i suoi vecchi
compagni “Se
hai paura di affrontare Glacial puoi scappare... nessuno di noi te
ne farebbe una colpa! Preferisco che tu sia viva!”
La
ragazza-nessuno vide tutti gli uomini correre in direzione del
gigantesco Dark
Side... poi si osservò i polsi, abbattuta...
“...mmmmmmmmrrrrrrrrrrrrrrRRRRRRRRRRRAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!!
VOGLIO UNO SCONTO TOTALE DI PENA, VECCHIACCIO DI MERDA!”
... e
cominciò a seguire tutti i suoi compagni evocando i suoi
coltelli!
***
Immaginatevi
la sorpresa di tutti i Maestri del Key-Blade quando vennero affiancati
dall’Organizzazione XIII!
“EEEEEEHHHHH?!
E chi vi ha liberato?!” si
domandò Roxas notando le corde tagliate non
molto lontano da loro.
Yen Sid
si voltò verso Xehanort, sorridendo compiaciuto...
... era
giunto il momento di
riscattarsi per l’Organizzazione!
“E’
solo momentaneo!” urlò loro
Larxene, proteggendo Naminè da un attacco
oscuro del Dark Side “Vi aiutiamo
con
quell’alieno terrorista... e non staremo più negli
Inferi! Questo è il patto!”
“Ottimo!
Noi tre metteremo una buona parola
con Re Yammer!” accettò felice Sora,
saltando sulla faccia dell’enorme
mostro e colpendolo dritto negli occhi, accecandolo.
“Quindi
dovremo combattere di nuovo assieme... eh Saix?”
domandò Lea al suo
amico che, con grande sorpresa da parte del rosso, gli rispose...
“...
chiamami pure Isa... ormai a me non
importa più...”
... e
tagliò in due
l’enorme Dark Side, sconfiggendolo tutto da solo!
“Ce
ne sono altri! Quel verme ne sta
evocando a decine!” esclamò agitato
Terra.
“Allora
non perdiamo altro tempo!”
urlò Re Topolino a tutti quanti “Sconfiggiamo
tutti gli Heartless e mettiamo fine al regno del terrore di Glacial!”
***
Nel
frattempo Glacial stava letteralmente giocando con i suoi avversari.
Evitò ogni
singolo colpo sferrato dai pirati rimanenti. La Flame’s
Revolution era quasi
tutta al tappeto, mentre dei Mugiwara erano rimasti in piedi soltanto
Nami,
Usop, Sanji e Robin, mentre Rufy e Zoro si erano allontanati
provvisoriamente
per occuparsi di qualche Dark Side.
“Per
noi è troppo veloce!” ammise
Nami quando l’imperatore evitò
l’ennesimo
fulmine sparato dal suo Sorcery Clima Tact...
“Ci
provo io! COLLIER SHOT!”
Sanji si
portò sopra al suo avversario saltellando nell'aria e
colpendolo con un calcio
sul collo...
... fu come
provare a spezzare un
pezzo di metallo con un bastone!
“AAAAAHHHHH!”
Il cuoco
precipitò verso il suolo e sbattè sulla schiena
tenendosi dolorante la gamba...
...
pazzesco! Nemmeno l’Haki
dell’Armatura era servito ad assorbire il colpo!
“AHAHAHAHAHAHAHAH!
Tutto qui quello che sapete far... GUAAHHH!”
Glacial
fu letteralmente colto alla sprovvista.
Seras
Victoria l’aveva raggiunto con un salto sovrumano e
l’aveva colpito con un
terribile pugno...
... e i
pugni di un
vampiro non erano inefficaci come i calci di Sanji!
L’imperatore
fu costretto a piegarsi per il dolore...
…
e
venne immobilizzato da una decina di mani apparse sul suo corpo!
Merito
del frutto Fior Fior di Robin, la quale riuscì a tenere a
bada il suo
avversario giusto il tempo per permettere ad Usop di sparare a Glacial
un
fumogeno.
In mezzo
a quella nebbia l’Imperatore non fu in grado di anticipare le
intenzioni di
Flame e Rufy, quest'ultimo accorso in loro aiuto dopo aver sconfitto il
suo
Heartless, che balzarono sopra la sua testa e prepararono un altro
attacco con
il Gear Second...
“GOM
GOM LANCIA!”
Le gambe
dei due pirati si allungarono come due fruste di gomma e colpirono il
demone in
pieno, facendolo precipitare sul campo di battaglia come un meteorite e
creando
un immensa voragine.
"PERFETTO!
COLPITO IN PIENO!"
Quando i
due parenti, assieme alla vampira, tornarono a terra atterrando
agilmente...
...si
accorsero che l’Imperatore
era di nuovo in piedi senza alcun graffio!
“E’
di acciaio quella carogna...”
esclamò
Flame.
Aveva
una bella resistenza, nulla da dire.
"Arte
del Fulmine: CHIDORI!"
I pirati
rimasero scioccati quando una figura si portò di soppiatto
alle spalle del
demone...
... e lo
trafisse con la mano
ricoperta di chackra del fulmine!
“Merda...
anche con il Chidori sono stato
troppo lento...” ammise Sasuke Uchiha quando vide
il suo avversario
tramutarsi in Heartless, dimostrazione che Glacial si fosse ancora
scambiato.
“E’
DIETRO DI TE!”
Sasuke
rimase scioccato quando si voltò alle sue spalle,
trovandosi davanti al pugno
del suo avversario pronto a colpirlo. Per sua
fortuna il dittatore venne schiacciato per terra da una zampa di Shiro
nella
sua nuova forma Yilancar da cane lupo.
L’imperatore
riuscì però incredibilmente a levarsi di dosso
l’arto della gigante creatura...
venendo subito immobilizzato dalla Tecnica del Controllo
dell’Ombra di Junion!
“Ancora
tu... ciclope!” esclamò
spazientito Glacial voltandosi verso il suo
avversario...
... e
ritrovandosi invece di
fronte ad un uomo biondo con una sfera di chackra sulle mani!
“Arte
del Vento: RASENGAN!”
Il
demone venne colpito in pieno sullo stomaco e fu trascinato
all’indietro dall’immensa
potenza di quell’attacco.
“GUUUUUUAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH...
scherzavo...”
Con
immenso orrore, Naruto e Sasuke videro il loro avversario afferrare il
Rasengan
con la mano...
... e
distruggerlo come se fosse
fatto di porcellana!
Quanta
potenza nascondeva quel pazzo omicida!?
Il
Demone del Freddo si portò ancora una volta in aria,
osservando la situazione
della battaglia.
"NON
CI SIAMO PROPRIO! COSI' NON MI FARETE DIVERTIRE MAI!"
urlò a tutti
i presenti...
...
evocando
Heartless a non
finire grazie alla sua Oscurità!
“Non
possiamo occuparci soltanto degli Heartless o di Glacial!”
si rese
conto Leon preoccupato prendendo una decisione molto dolorosa
“CHIUNQUE
SI SENTA IN GRADO DI AFFRONTARE QUEL BASTARDO PENSI SOLTANTO A LUI! GLI
ALTRI
COMBATTANO CONTRO GLI HEARTLESS!”
“Sora!
Riku! Voi andate da Glacial!”
ordinò loro Re Topolino “Dovete
disarmarlo e privarlo dei suoi Key-Blade! Noi ci occupiamo delle
creature
oscure!”
“Flame...”
chiamò
Junion la sua amica.
Questa
annuì con grinta...
“...
e chi scappa!? SERAS! TU RIMANI CON ME!
GLI ALTRI SI OCCUPINO DEI MOSTRICIATTOLI NERI!”
“Agli
ordini, capitano!”
esclamarono in
coro tutti i suoi compagni allontanandosi da lei mentre la vampira si
portò al
suo fianco, pronta a combattere.
“Dobbiamo
stare attente, capitano... Glacial
è molto più freddo e spietato del mio maestro
Alucard!"
“ALLONTANATEVI
TUTTI! GLACIAL NON E’ ALLA
VOSTRA PORTATA!” urlò ai suoi compagni
Rufy, moglie compresa.
“Almeno
lascia che Zoro...” provò a
convincerlo lei, inutilmente.
“Nemmeno
lui può affrontarlo! Quel mostro è troppo forte!
Io e Flame siamo più che
sufficienti! Pensate a quelle creature fastidiose!”
“Shiro...
ti senti in grado di continuare?”
domandò Naruto allo shinobi, il quale
ruggì ferocemente verso il terribile dittatore.
“Sarà
una battaglia suicida, Naruto... lo sai vero?”
gli fece notare
Sasuke che evocò lo Sharingan e il Rinnegan, segno che
era pronto a
combattere seriamente.
“Lo
dobbiamo trattenere, amici miei... per
fortuna quei due stanno tornando indietro!
Mancano soltanto venti minuti!”
Alla
fine, Glacial si trovò davanti soltanto nove avversari...
Sora, Riku, Flame,
Rufy, Seras, Junion, Shiro, Naruto e Sasuke!
“...
solo in nove... mi state davvero sottovalutando...”
li disprezzò
Glacial con delusione “...
sperate davvero di potermi trattenere
prima dell’arrivo di Dragon Oronar?! Poveri illusi!”
“Possiamo
eccome! Il mio vecchio padrone
può
sconfiggerti facilmente...” gli rispose con
sicurezza Seras sogghignando
diabolicamente “...
e non credere che sia soltanto Dragon il tuo problema!”
“Oh...
ma davvero?! Dovrei preoccuparmi di qualcun'altro, sciocca ragazzina!?”
la prese in giro l’Imperatore, sicuro della sua potenza
“Posso affrontare un Super Sayan
senza alcuna fatica!”
“...
e se ti dicessimo che i Super Sayan sono
due?”
La
rivelazione di Riku lasciò momentaneamente interdetto il
Demone del Freddo che
però recuperò la sua compostezza con troppa
tranquillità.
“...
e anche se fosse? Vi rivelerò un
piccolo
segreto... non ho mai combattuto al
cento per cento in tutta la mia vita! Ero sicuro di vincere
questa
battaglia già prima di ricevere queste due armi...”
“IN
REALTA’ LE HAI RUBATE, FARABUTTO!”
gli urlò con rabbia Sora.
“STA
ZITTO MOSCERINO! LI HO OTTENUTI FACENDO
FUORI QUEI DUE VECCHIACCI DEL CAVOLO!”
“Quei
‘vecchiacci’ ti hanno
imprigionato
all’interno di una dimensione per un mese intero...”
gli fece notare Junion
“...
mentre io sono entrato dentro la tua dimora rubandoti lo Yilar del
Super Sayan!
Se c’è qualcuno che si sta vantando troppo...
quello sei tu!”
Il
ciclope si portò davanti a tutti, pronto a scatenare la sua
piena potenza...
... fra i
presenti, il più forte
era senz’altro Junion!
Il
chackra dei cercoteri lo aveva avvantaggiato molto, quello sicuramente,
ma fra
tutti loro l'ex-soldato di Kagaku era sicuramente quello che si era
impegnato
più a fondo per quella battaglia... quello con
più motivazioni!
... quello
che aveva sacrificato
tutto per giungere a quello scontro!
Dal
giorno del suo imprigionamento al carcere di Hollywood, lui era
profondamente
cambiato. Lui era entrato nell'esercito kagakuriano con lo scopo di
poter
difendere e rendere onore all'Impero di Glacial... all'epoca
considerava Dragon
Oronar come un mito irraggiungibile, intoccabile... pensava al suo
Generale
come un ragazzino con il suo cantante o attore preferito...
... solo
quando si rese conto in
prima persona di tutto l'orrore che Kagaku aveva compiuto... quando
provò sulla
sua stessa pelle le pene più atroci e umilianti... Junion
cominciò a
comprendere quanto fosse stato cieco fino a quel momento...
... si era
sentito colpevole alla
pari di tutti i suoi aguzzini... e l'unico modo che ebbe per redimersi
coi
prigionieri fu quello di diventare il loro esempio da seguire... il
loro
'messia'... il loro salvatore!
Kairi,
Flame, Paperino, Pippo,
Clairy, Shiro, Gabor, i namecciani... tutti loro avevano fatto
affidamento su
di lui... sul suo onore e sul suo coraggio...
... ed era
giunta
l'ora di dimostrare che la loro fiducia non era stata buttata al vento!
Doveva
resistere... resistere fino all'arrivo di Dragon e Kairi... gli unici
in grado
di sconfiggere Glacial una volta per tutte!
“Direi
che ci siamo riscaldati anche
abbastanza, non credi Glacial? Combattiamo seriamente!”
“Ehi...
ci siamo anche noi!” gli si
affiancò Flame, seguita da tutti gli altri.
La
pirata era stata la seconda ad impegnarsi più del dovuto
negli allenamenti,
tutto allo scopo di poter vendicare la morte di Shiro e di sua madre...
... aveva
fatto soffrire una
povera innocente... colei che l'aveva sbeffeggiata spingendola a
superare i
suoi limiti...
... colei
che in quel momento era
al suo fianco, nelle vesti di nuova compagna della sua ciurma di
scalmanati!
Flame,
in quel momento, ripensò a tutto quello che avrebbe fatto se
l'Impero di Kagaku
non fosse mai esistito...
... lei non
sarebbe mai stata
imprigionata su Glacial 02...
... avrebbe
continuato a navigare
nei mari di All Blue...
... sarebbe
diventata la Regina
dei Pirati...
... sua
madre non sarebbe stata
uccisa da Orochimaru...
... lei non
avrebbe subito tutti
quegli stupri e quelle violenze...
...
tuttavia... lei
si rese stranamente conto che nonostante tutto non voleva rinunciare ai
ricordi
di quei cinque anni...
... ora
aveva dei nuovi amici per
i quali avrebbe dato la sua vita...
... aveva
una nuova compagna di
ciurma, la vampira Seras Victoria...
... aveva
rivisto suo padre dopo
tantissimi anni...
... avrebbe
combattuto assieme a
lui quell'ultima battaglia...
... e ...
cosa più importante...
... aveva
conosciuto il vero significato del Vero Amore!
Shiro,
invece, era il prigioniero più longevo tra i tre...
... quello
che aveva subito le
pene peggiori... quello che era stato abbattuto definitivamente...
... eppure
lo sguardo del lupo
era carico di grinta e determinazione!
Il vecchio
shinobi di Konoha si
trovava affianco a due leggende del suo villaggio... Naruto Uzumaki,
Settimo
Hokage, e il suo migliore amico Sasuke Uchiha... due ninja che lui
stesso aveva
disprezzato per primo, comportandosi esattamente come un soldato di
Kagaku...
... due
ninja dai quali lui aveva
tratto un profondo insegnamento...
... e che
l'avevano segnato nel
suo cammino di vita, spingendolo a sacrificare la sua vita per il bene
dei suoi
compagni prigionieri...
... morendo
non
solo come un martire... ma anche come un eroe!
Il
destino più crudele, però, era senz'altro toccato
a Sora e Riku... due giovani
con molti sogni e speranze...
... uccisi
senza alcuna pietà...
... senza
poter realizzare i loro
desideri...
... senza
aver
realmente vissuto la loro vita!
Avevano
visto dall'aldilà tutto ciò che era capitato alla
loro amica del cuore... Re
Yammer fece molta fatica per riuscire a trattenerli dal tornare nel
mondo dei
vivi...
...
l'avevano vista sprofondare
nell'Oscurità quel giorno dopo la battaglia contro gli
Heartless...
...
l'avevano vista soffrire per
la perdita di Gabor...
... ma
soprattutto...
... i due
ragazzi avevano visto
Kairi crescere... maturare e diventare una donna forte, in gamba,
generosa...
... una
donna che
era stata in grado di andare avanti nonostante l'orrore che aveva
vissuto!
Sora e
Riku non potevano permettere a Glacial di distruggere per l'ennesima
volta la
vita della donna che amavano!
Il
crudele tiranno sogghignò sprezzante osservando i volti dei
suoi avversari...
... il loro
sguardo determinato
era stomachevole!
Poveri
illusi!
Erano
già
condannati a morte!
“D’accordo...
a voi la prima mossa!”
“Sei
troppo sicuro di te... ne pagherai care
le conseguenze!” affermò Junion con
sicurezza...
- Amici!
Facciamolo! –
-
Così mi piaci
giovanotto! –
Il corpo
di Junion cominciò a emettere calore, col fumo che
fuoriuscì lentamente dai
suoi pori... la sua pelle, da bianca, si colorò di rosso
mentre nove code di
chackra apparvero dietro la sua schiena...
... lo
sforzo per
controllare tutto quell’ammontare di chackra fu immenso, ma
un minuto dopo lui
era già pronto!
I suoi
allenamenti nella Tyd
Geeste avevano dato frutto... ora il ciclope era in grado di
controllare tutto
il chackra demoniaco dei suoi cercoteri senza perdere il controllo!
Anche tutti
gli altri si
prepararono a combattere... Rufy e Flame attivarono il Gear Second
fondendolo
con tutte e tre le forme dell'Haki... Sasuke e Naruto passarono in
Modalità
Eremitica e lo stesso fece con grande sorpresa Shiro nella sua forma
Yilancar,
coi loro occhi contornati rispettivamente di viola, arancio e verde...
Seras
rilasciò parte del suo potere demoniaco, con le pupille dei
suoi occhi che si
affilarono molto più del solito, mentre sul suo braccio si
avvolse una strana
massa molto simile a quella che Alucard utilizzava per divorare i suoi
soldati... Sora e Riku furono avvolti dalla Luce e i loro corpi vennero
ricoperti da delle lucenti e preziose armature mentre i loro Key-Blade
si
affilarono, assumendo una forma molto più adatta alla
battaglia che avrebbero
affrontato.
Sia le
anime che i rivoluzionari mostrarono il frutto di tutti i loro
allenamenti...
...ma
ciò non intimorì affatto
l’Imperatore che sprigionò in un colpo solo parte
della sua potenza!
L’intero
pianeta cominciò a tremare... l’aura di Glacial
divenne sempre più grande...
... e
ciò che avvenne sotto ai
loro occhi fu ancora più terrificante...
Il
tiranno cominciò a subire delle orrende mutazioni... le sue
corna si
allungarono a vista d’occhio, mentre il suo corpo
iniziò a ingrossarsi e
crescere... sempre di più...
... quando
la
trasformazione terminò... Glacial era irriconoscibile!
“E...
e questo che scherzo sarebbe?!”
cominciò a preoccuparsi Flame “L’Haki
del Re Conquistatore non ha effetto su quel bastardo?!”
Lei e
suo padre, infatti, avevano provato a intimidire l'avversario con la
loro
capacità innata...
... ma non
aveva
prodotto alcunchè!
“Fate
attenzione! La sua energia è raddoppiata!”
li avvertì Sasuke evocando
il suo Susanoo pronto a parare ogni colpo del demone.
“Proprio
così! Il mio livello di
combattimento in questo momento è di
1’400’000!” rivelò
Glacial con un tono
di voce completamente diverso, più forte e autoritario
“Questa
è la mia seconda forma di
riduzione!”
“Che
cosa? Forma di riduzione?” si
domandò confuso Rufy.
“Ah...
vedo che non lo sapevate...” si rese
conto il Demone del Freddo con un
ghigno trionfante...
... avevano
deciso
di affrontarlo senza sapere delle sue reali capacità?!
Non
erano degli illusi...
... erano
dei pazzi
suicidi!
“...
quello che vedete non è la vera
forma
del mio Yilancar, ma una forma riduttiva per trattenere tutto il mio
potere!
Ogni volta che trasformo... la mia forza e la mia velocità
aumentano
vertiginosamente! E io ho altre due trasformazioni a mia
disposizione... voi
sapete cosa significa, vero?”
Di tutte
le rivelazioni che potessero ricevere... quella fu senz’altro
la peggiore, tale
da ammutolire e zittire ognuno di loro...
... nemmeno
si resero conto
dell’attacco supersonico di Glacial... il quale si
portò su di loro senza farsi
vedere...
... e
trapassò il
corpo di uno di loro con il suo nuovo lungo corno!
“Un
mom... COS... NARUTO! NO! NARUTO!”
“G...
guah...” riuscì solo ad
esclamare dal dolore il Settimo Hokage,
paralizzato per lo shock, sputando sangue dalla bocca e svenendo
all’istante.
Glacial
estrasse il corno dal corpo del suo avversario, rovesciandolo
inesorabilmente a
terra...
…
la
sicurezza di tutti i suoi avversari vacillò...
... erano
orripilati davanti alla dimostrazione di potenza
dell’Imperatore... stavano per
combattere al massimo della loro forza... e a quel mostro era bastata
una
trasformazione per metterli in ginocchio!
“...
chi è il prossimo...”
sentenziò
Glacial con sguardo assassino leccando il sangue del suo nemico che
colava dal
suo corno sulle labbra...
Nel
frattempo, nella zona opposta del pianeta, due maghi di nostra
conoscenza
stavano incanalando tutto il loro potere magico nelle loro mani per
creare la
barriera di protezione sul pianeta.
Erano
caduti nel panico quando si accorsero che Glacial avesse già
provato a
distruggere il pianeta... e avevano tirato un sospiro di sollievo
quando si
resero conto che la loro barriera aveva tenuto bene!
“Quack!
Gabor! Glacial sta...”
“Lo
so!” esclamò preoccupato il
giovane mago di Iovis “Mancano
ancora dieci minuti... e
la barriera sarà completa! Poi potremo raggiungere gli altri!”
Il
papero annuì sconsolato...
“Quack!
Spero solo che i nostri amici
riescano a resistere...”
“Non
preoccuparti! Lapis e Lazuli sono
appena arrivati ad aiutarli! Daranno una bella lezione a quel demone da
strapazzo!”
Un
minuto...
tanto era bastato
all’Imperatore di Kagaku per mettere al tappeto la maggior
parte dei suoi
avversari!
Dopo
Naruto, anche Sasuke e Shiro vennero feriti gravemente e furono
costretti ad
allontanarsi dalla battaglia per ricevere le cure magiche di Sora e
Riku.
Nemmeno il
Susanoo dell'Uchiha
era resistito davanti all'immensa potenza del dittatore...
Poi fu
la volta di Seras...
…
la ragazza vampiro si era
gettata con furia all’assalto del suo nemico... al quale
bastò un solo fendente
di Key-Blade per tranciarle il corpo con facilità!
Fortunatamente
il suo cuore era stato risparmiato perciò poteva
rigenerarsi... ma sarebbe
bastato un centimetro più vicino all'organo e l'allieva di
Alucard avrebbe
cessato di vivere!
Rufy fu
l’ultimo a cadere sotto i colpi del suo avversario...
nonostante il Re dei
Pirati avesse deciso di utilizzare il suo Gear Fourth, un semplice
pugno nello
stomaco fu più che sufficiente per abbattere Cappello di
Paglia...
... il
padre
di Flame non era
riuscito a sopportare il colpo... nemmeno Barbanera era stato in grado
di
danneggiarlo con cotanta forza!
Gli
unici a rimanere ancora in piedi furono Junion e Flame, entrambi
abituatisi
rapidamente alla velocità immensa del loro avversario...
... la Tyd
Geeste, infatti, era
stata un ottimo allenamento per rafforzare i loro muscoli e la loro
rapidità!
Loro
due, fra gli altri, erano gli unici a poter affrontare alla pari il
terribile
imperatore...
... ma
senza
dei compagni
altrettanto validi avrebbero fatto la stessa fine dei loro amici!
“Cosa
stavate dicendo prima?” li
schernì Glacial camminando lentamente verso
entrambi “Se
c’è qualcuno che mi ha sottovalutato... quelli
siete voi!”
I due
ragazzi digrignarono i
denti, disperati... erano nei guai fino al collo!
Così
non andava
affatto bene! Avevano bisogno di altri guerrieri forti!
“GLACIAL!”
Due
figure atterrarono vicino al ciclope e alla pirata, e Glacial li
conosceva
piuttosto bene.
“Voi
due... viscidi traditori che non siete altro...”
“Ti
siamo mancati?” chiese
ironicamente C-17
al dittatore.
“A noi
no!” rispose per lui C-18 con rabbia
“I nostri
ricordi sono tornati...
sappiamo che sei stato tu a modificare i nostri corpi!”
“Provo
a indovinare... volete vendicarvi, non è così?!”
li sbeffeggiò il
tiranno preparandosi a combattere...
... e
beccandosi
due poderosi calci sulla faccia da parte delle sue creazioni!
Junion e
Flame osservarono, sgomenti e senza parole, il loro avversario volare
dall’altra parte del campo di battaglia, affondando
nell’oceano!
“Ottimo
lavoro!” si congratulò con
loro Naruto, ormai ristabilitosi grazie agli
Energiga di Sora e Riku, i quali erano riusciti a curare anche tutti
gli altri.
"Come ti
senti, Naruto?"
domandò
preoccupato Junion al biondo che alzò il pollice
all'insù con tranquillità.
"Mi
sono lasciato distrarre... c'è mancato davvero poco! Grazie
a Sora e Riku mi
sono ripreso su..."
Naruto
si interruppe all'istante.
Glacial
fuoriuscì dall’acqua verde
del mare... visibilmente scosso e sbalordito...
... si
toccava il naso... la sua
furia omicida aumentò in maniera vertiginosa!
Quei due
ammassi di
latta e carne... come si erano permessi!?
“QUESTA
ME LA PAGHERETE CARA!”
Il
mostro si gettò nuovamente all’attacco dei suoi
avversari ma i due androidi si
piazzarono davanti a lui cominciando a tempestarlo di pugni e calci.
Glacial
provò a
stare al loro passo... ma i cyborg erano troppo veloci!
“Non
riesci a starci dietro?” lo prese in giro
Lazuli afferrando la coda
dell’alieno...
... e
facendolo roteare come una
trottola!
“LAS...
CIA... MI AN... DA... RE!”
“Giro
giro tondo...” continuò a
sbeffeggiarlo la ragazza mentre Lapis si
avvicinava ad entrambi preparando la sua mano...
... colpendo
Glacial con un fortissimo ceffone!
E un
altro...
... e un
altro...
... e un
altro
ancora!
In poche
parole la temuta minaccia si era trasformata nella pignatta dei due
cyborg!
“Noi
un minuto fa... stavamo perdendo con quello?”
si domandò Seras
incredula, dopo essersi rigenerata.
“Sono
loro due ad essere molto più forti!”
spiegò Flame a tutti gli increduli
presenti “Cid
ha modificato le loro batterie... adesso hanno un potere ancora
maggiore!”
“Ehi
ragazzi!” urlò loro Lazuli
“E’
tutto vostro! Fategli quanto più male possibile!”
... e
lanciò loro contro Glacial
a una velocità spaventosa!
“Perfetto!”
esclamò
Seras buttandosi
addosso al suo avversario e bloccandolo con la sua forza sovrumana
“Non preoccupatevi per me! Io posso
rigenerarmi! Colpitelo quanto più forte possibile!”
“RICEVUTO
SERAS! GOM GOM GATLING!”
“GOM
GOM GATLING RED HAWK!”
I primi
ad approfittarne furono i due parenti pirati, i quali tempestarono di
pugni il
corpo dell’Imperatore senza alcuna pietà.
“TOGLIETEVI
DI TORNO!”
A
Glacial bastò una semplice espansione di energia per
liberarsi di quell’assalto
e dalla presa della vampira...
“BIJOU
DAMA!”
Junion
caricò il suo attacco più incredibile... un
potentissimo raggio di energia che
Glacial parò con fatica incrociando i suoi due Key-Blade...
... e colto
alla sprovvista da un
altro attacco!
“Arte
del Vento: RASEN SHURIKEN!”
Una lama
di chackra avrebbe senz’altro colpito il suo avversario... se
il figlio del Dr. Gelo, con un abile salto, non avesse deviato
abilmente la Bijou Dama in
direzione del Rasen Shuriken annullando entrambi gli attacchi!
Proprio
mentre si trovava in aria, però, Glacial venne colpito in
pieno con una zampata
dallo Yilancar Shiro e fu di conseguenza fatto volare in direzione di
Sora e
Riku...
... che
abilmente disarmarono
l’Imperatore dai suoi Key-Blade!
“QUESTI
LI PRENDIAMO NOI!”
Ormai
disarmato, Glacial divenne facile preda di Sasuke Uchiha il quale
provò per
l’ennesima volta ad utilizzare il Chidori...
... ma anche
stavolta il Demone del Freddo riuscì ad evitare per un
soffio l’attacco
ricevendo solo un piccolo taglio sulla guancia!
Stavolta
il dittatore di Kagaku decise saggiamente di mettersi a debita distanza
da
tutti loro...
... la sua
pazienza stava ormai
raggiungendo il limite...
Si rese
conto solo dopo qualche istante di essere stato ferito
dall’ultimo attacco del
ninja... si asciugò il sangue con il pollice della sua
mano...
... non
aveva mai ricevuto graffi
in tutta la sua vita...
... nemmeno
uno schiaffo da parte
dei suoi genitori...
... e quelle
nullità si erano permesse perfino di prenderlo in giro?!
Aveva
giocato abbastanza con
quegli incapaci!
Era giunto
il momento di fare
piazza pulita!
“Avete
firmato la vostra condanna a morte...”
La terra
cominciò ancora una volta a tremare... tutte le battaglie si
interruppero
davanti a quella spaventosa dimostrazione di potenza... le rocce
cominciarono a
lievitare attorno al demone che cominciò la sua penultima
trasformazione...
... le
corna
sparirono
lentamente, sostituite da degli spuntoni appuntiti ai lati del suo
cranio che
si allungò dalla nuca... e come se non bastasse il suo corpo
divenne ancora più
mastodontico!
“E’
diventato ancora più potente...”
ammise il Settimo Hokage sempre più
preoccupato “... stavolta siamo in
guai
seri...”
“Non
preoccuparti Naruto!” provò a
rassicurarlo Riku “Finchè
abbiamo i suoi Key-Blade la sua potenza sar... GUAAAAAAAH!”
“RIKU!
NO... GUAAAAAAH!”
Sora e
il suo amico non ebbero il tempo di reagire... i loro corpi vennero
crivellati
da velocissimi e istantanei raggi laser di KI!
Fu
Glacial a spararli.
Quando
l’Imperatore terminò, i due Maestri del Key-Blade
erano ancora vivi... ma
svenuti e fuori gioco!
“Questi
li riprendo io... se non vi dispiace!”
Tutti
trasalirono quando videro l’alieno rievocare tranquillamente
le sue armi sulle
loro mani...
... il
graffio sulla sua guancia
guarì istantaneamente!
“... e
con quei due fuori combattimento... tutti voi non potrete
più guarire!”
Le
successive prede di Glacial furono Lapis e Lazuli che evocarono
rapidamente una
barriera per parare i raggi assassini del loro creatore...
... ma
questi
distrussero troppo facilmente le protezioni dei due cyborg!
Anche C-17
e C-18 fecero la stessa fine dei due Custodi del Key-Blade... e la
fecero anche
tutti gli altri, abbattuti con una semplicità mostruosa!
Solo due
di loro provarono un attacco alla cieca...
“AMATERASU!”
Dalla
mano dell’imperatore partì una fiamma oscura che
cominciò a propagarsi
lentamente lungo il suo corpo, provando a incenerirlo...
“...
bel tentativo... ma inutile!”
Sasuke
Uchiha rimase orripilato quando vide il suo attacco annullarsi con un
banale
getto d’acqua del Key-Blade di Glacial...
...
era
impossibile! Amaterasu non poteva essere spento da nessuna tecnica
ordinaria!
Anche
lui fu ‘trucidato’ dai raggi del suo avversario.
L’ultima
ad attaccare fu Seras che provò a saltargli addosso allo
scopo di morderlo e
succhiargli il sangue...
... ma
venne
letteralmente
fermata in aria tramite la magia di Glacial, il quale puntò
con decisione una
delle sue armi in direzione della povera vampira...
“... a
te non piace l’acqua, vero Seras Victoria... soprattutto se
'Benedetta'!”
La
ragazza sbiancò letteralmente quando vide uscire quel getto
d’acqua dalla punta
di quel Key-Blade...
... e
urlò con
tutte le sue forze quando venne colpita in pieno sulla gamba!
Maledizione?!
Come diavolo
l'aveva scoperto!?
“Fa
male, eh... perchè non alziamo un po’ la mira?
Puntiamo... AL TUO PETTO!”
Le urla
della giovane immortale si fecero ancora più terribili,
mentre il getto d’acqua
santificata si spostò lentamente sul suo bacino...
... doveva
liberarsi
immediatamente o quel mostro l’avrebbe uccisa!
“E’ LA
TUA FIN... COS...?!”
Una
sfera di KI colpì con immane potenza il demone,
costringendolo ad annullare gli
incantesimi su Seras che svenne per il dolore provato.
A
lanciarla fu C-17, il quale aveva provato un ultimo attacco prima di
perdere
completamente le forze...
...
l’energia
infinita era completamente inutile se il tuo corpo era ricoperto di
ferite e
fori!
Glacial
ammirò soddisfatto il suo operato...
... quegli
incapaci
avevano subito una sconfitta schiacciante!
Il
Demone del Freddo si librò in aria, alzando la sua mano
verso il cielo e
preparando una piccola sfera di KI sulla sua mano...
... si
voltò verso il secondo
fronte di battaglia, quello dove i suoi Heartless stavano subendo
pesanti
perdite per colpa dell’esercito rivoluzionario...
... meglio
così...
sarebbe stato più umiliante per quegli stolti!
Il suo
intento venne letto troppo tardi da Yen Sid e Xehanort, gli unici ad
essersi
resi conto della sconfitta totale dei loro compagni...
“GLACIAL!
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!”
Non
servì a nulla l’urlo di Yen Sid, che colto dal
panico provò assieme al suo
compagno a creare una barriera protettiva per proteggere
l’esercito...
... Glacial
semplicemente riuscì
a entrare all’interno della protezione prima che si
sigillasse sotto di lui!
L’orrore
negli occhi dei due maghi fu più che sufficiente per
soddisfare la sete di
vendetta del malvagio dittatore di Kagaku...
... ma non
soddisfò mai la sua
sete di sangue spingendolo a lanciare inesorabilmente il suo potente
attacco
omicida!
La sfera
precipitò al centro del
campo di battaglia...
... ed
esplose con
una potenza paragonabile a quella di una bomba atomica!
Dragon e
Kairi trasalirono orripilati, percependo tutte quelle auree sparire
improvvisamente
senza alcun preavviso!
“Merda...
dobbiamo sbrigarci!” esclamò
agitato Nail provando a volare ancora più
velocemente di prima.
“Siamo
vicini! Mancano soltanto dieci minuti!” rispose
sicuro Dragon
aumentando la sua
velocità di volo, seguito da una panicata Kairi.
Nella
sua mente la rossa formulava una sola preghiera...
... ti
prego... fa che non siano
morti... dimmi che siamo ancora in tempo...
Gabor e
Paperino ebbero la stessa reazione dei due Yilancar-Sayan....
... a
differenza loro, però,
sapevano cosa fosse davvero accaduto!
“Oh
no... quel bastardo... li ha...”
“QUAAAACK!
GABOR! DOBBIAMO MUOVERCI! ADESSO!
ORMAI LA BARRIERA PUO’ REGGERE AD OGNI COLPO! SE NON CI
SBRIGHIAMO SARA’ LA
FINE PER I NOSTRI AMICI!”
Il mago
capì che il papero avesse totalmente ragione... un minuto in
più o in meno non
avrebbe influito sulla resistenza della barriera...
…
ma avrebbe influito senz’altro
sulla sopravvivenza dei loro compagni!
“Hai
ragione... PAPERINO! TI RICORDI DI QUELL’INCANTESIMO...
QUELLO NEL CAPITOLO DEI
VIAGGI SPAZIALI? E’ GIUNTA L’ORA DI USARLO!”
Clairy
si rialzò lentamente, con l’udito ancora KO dopo
l’immenso attacco che li aveva
colpiti...
... non
riusciva più a
orientarsi... c’era ancora troppa polvere a darle fastidio
agli occhi...
... si
sentiva dispersa...
impotente... non aveva nessuno vicino a lei che potesse aiutarla.
Provò
a
cercare qualche membro del suo plotone con lo sguardo...
...
niente... aveva paura perfino
di muovere un passo...
***
Per
Clairy non fu affatto difficile conoscere tutti coloro che
l’avrebbero
affiancata nell’Armeria... dato che i loro volti le erano
tutti molto
familiari...
... uno
in particolare...
“Yo...
Yohannes?! Che ci fai tu qua?!”
“DETENUTA
89?!”
“Ai
tuoi occhi ora è
l’Ufficiale Clairy,
soldato!” lo aveva rimproverato Leon
all’istante “Non voglio
più sentire la parola ‘detenuto’ o
‘detenuta’ uscire dalle
vostre bocche!”
“Ehm...
vogliate perdonarmi, signori...”
si era scusato immediatamente il giovane alieno con vergogna “... non volevo offendere l’ufficiale... il fatto è che l’ho conosciuta
solo con
quella nominazione... non accadrà più, signorina
Ufficiale!”
“Leon,
tranquillo! Lui ed i suoi compagni
sono bravi ragazzi!” si era affrettata subito a
difendere quel giovane “Loro
ci aiutavano, in prigione… non erano cattivi!”
Leon
aveva sospirato con esasperazione, mentre Clairy aveva nascosto il suo
viso per
la vergogna...
...
perchè tra tutti i soldati
che le potevano capitare...
... doveva
esserci proprio la
recluta diplomatica con la quale aveva rischiato di fare sesso per
quasi un
mese intero?!
E lui
non era affatto da solo! Tutte le reclute
‘provocate’ dalle prigioniere erano
finite nel suo stesso plotone!
La sera
stessa dopo il suo
insediamento Clairy fu chiamata fuori da casa assieme a tutti gli altri
ex-prigionieri. Vennero portate in piazza davanti agli occhi di tutti i
presenti... qui, tutte le reclute e con esse tutti gli ex-soldati
dell’esercito
kagakuriano, capitanati da Dragon Oronar, si erano posizionati davanti
ai
prigionieri...
...
ciò che avvenne quella sera
ammutolì ognuno di loro...
... tutto
l’esercito si era strappato i vestiti di dosso e si era
prostrato davanti ai
loro piedi!
“Io
Dragon Oronar, ex-Generale Supremo
dell’Impero di Kagaku, a nome di tutti i soldati qui
presenti... chiedo
umilmente perdono per ciò che abbiamo fatto a voi, alle
vostre famiglie e al
vostro popolo... tutti noi siamo pronti a rimediare ai nostri errori
dando la
nostra stessa vita per proteggervi e ridarvi la libertà e la
dignità di cui vi
abbiamo privato!”
Queste
furono le parole del terrestre, che scioccarono e commossero ogni
prigioniero
sciogliendo i loro cuori carichi di odio e disprezzo nei confronti dei
loro
aguzzini...
... i quali
mantennero la parola
data fino alla fine...
... fino a
quando...
***
L’udito
cominciò a funzionare nuovamente, quando Clairy
sentì una mano aggrapparsi alla
sua caviglia.
La
giovane donna di Ulysses provò spaventata a scostarla con la
forza...
“Ufficiale...
è lei... è
davvero lei?”
La
quattrocchi si accorse subito del suo errore quando riconobbe la voce
del suo
compagno d’armi e gli prese la mano preoccupata.
“Yohannes!
Sei tu?”
“Per
fortuna...
per fortuna lei sta bene... sono contento...”
riuscì con fatica ad esclamare il giovane
soldato...
... troppa
fatica... e Clairy se ne rese conto immediatamente!
“Yohannes!
Non riesco a vederti...
c’è
troppa polvere! Come stai?! Sei ferito?”
“Non...
non si
preoccupi per me...”
“YOHANNES!
QUESTO E’ UN’ORDINE! DESCRIVIMI LE TUE CONDIZIONI
FISICHE! ORA!”
Ci fu un
breve silenzio di pochi secondi prima che il ragazzo le rispondesse con
sincerità...
“...
non mi sento
più le gambe... sento... sento freddo... e credo... credo
che il mio corpo sia
spezzato a metà...”
“Riesci
a muovere le braccia?” provò a
chiedergli Clairy cominciando a palpare
alla cieca il corpo del giovane soldato...
... e si
rese conto con orrore della macabra verità...
“No...
sono
riuscito... sono riuscito soltanto a prenderle la caviglia... poi
niente...”
...
riusciva soltanto a tastare il busto di Yohannes... dallo stomaco in
giù non vi
era nulla...
... solo una
pozza
di un liquido che la giovane Ufficiale intuì fosse sangue...
“...
lo so,
Ufficiale... so che sto per morire...”
“No
Yohannes! Dobbiamo solo cercare qualche Custode del Key-Blade...”
“...
è inutile
che lei cerchi di darmi una speranza... mi rimangono solo cuore e
polmoni... il
resto è completamente spappolato...”
Clairy
cercò in tutti i modi di non piangere... senza riuscirci...
“...
non pianga
per me, signorina Clairy... ho scelto io di combattere questa
battaglia... ho
messo a repentaglio la mia vita per il vostro perdono...”
“Non
era necessario, Yohannes... quella sera vi avevamo già
perdonati...”
“...
no,
signorina... quella sera Dragon ha parlato per tutti noi... ma io... io
volevo
chiederle scusa di persona... per tutto ciò che le ho
fatto... per tutte quelle
giornate passate dentro quelle stanze... ad abusare della mia
posizione... e
della sua innocente anima...”
“Yohannes...
no... non è giusto... tu non sei...”
“...
colpevole...? ... non lo dica... per favore... lei sa benissimo... che
non è
così...”
La
giovane di Ulysses cominciò a singhiozzare distrutta...
... si
stese sul mezzo corpo ormai in fin di vita di quella giovane recluta e
la
abbracciò tremante...
“Signorina
Clairy... la prego... mi perdoni... prima che io... che io muoia...
mi...
perdoni... la... prego... mi...”
“L’ho
già fatto, Yohannes... l’ho fatto da molto tempo...”
ammise con
sincerità la giovane stringendo con forza la mano del suo
compagno d’armi.
Il
respiro del soldato cominciò inesorabilmente a rallentare...
“...
grazie...
grazie Clairy... la prego... vinca questa battaglia... riprenda... la
sua...
liber...”
Yohannes
non riuscì mai a terminare quella frase. Il giovane
esalò il suo ultimo
respiro, morendo tra le braccia della povera e straziata prigioniera
che
recuperò man mano anche la vista osservando le reali
condizioni del defunto...
... aveva
ragione... di Yohannes
era davvero rimasto soltanto il busto, mentre il resto era sparpagliato
attorno
a loro...
... il viso
del giovane era
rilassato... sulle sue guance vi era ancora il segno delle lacrime che
aveva
versato poco prima di morire...
“Riposa
in
pace... Yohannes...”
sentenziò distrutta Clairy, chiudendo gli occhi di quel
giovane martire...
... poi
cominciò a guardarsi
attorno...
... e
scoppiò in un
urlo di disgusto e orrore!
Non era
sopravvissuto nessuno dei suoi compagni... tutti e ventinove i membri
del suo
plotone erano morti, ridotti a brandelli dall’immensa potenza
di quella
deflagrazione!
Sopra di
lei, Glacial cominciò a ridere esilarato dal suono di
disperazione dei
sopravvissuti...
... soltanto
una
cinquantina di ribelli avevano resistito all'esplosione... di tutti gli
altri
non rimaneva che poltiglia!
***
Il
prossimo capitolo sarà
pubblicato tra domenica 10 e lunedì 11 Dicembre...
Capitolo 27 *** Capitolo 27: La forma finale di Glacial... e la Maledizione del Maestro Caduto! ***
La
battaglia contro Glacial sta andando avanti, ma le speranze dei nostri
eroi cominciano a vacillare. Senza Dragon e Kairi, nessuno sembra in
grado di resistere al potere immenso di Glacial, il quale ha sempre
nascosto il massimo della sua forza. Molti rivoluzionari, come
scoprirete in questo capitolo, saranno morti nel corso dell'ultimo
attacco.
Riusciranno
a resistere prima dell'arrivo di Dragon e Kairi?
Qui,
di seguito, il pulsante delle OST... e BUONA LETTURA!!! :-)
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE
EARTHLY YILANCAR
La
forma finale di
Glacial... e la
Maledizione del Maestro Caduto!
Pianeta
Neo Namecc
Third
Person
Eccolo
finalmente…
…
da quanto tempo non provava
quelle sensazioni meravigliose? Vent’anni? Trenta? Come aveva
fatto Glacial a
resistere al desiderio di sfogare sugli altri tutta la sua immensa
forza?
Il figlio
del Dr. Gelo si stava
letteralmente divertendo come un pazzo. Crogiolava
nell’osservarsi attorno a
tutti quei cadaveri squartati. Sbeffeggiava tutti quei
sopravvissuti che
urlavano disperati i nomi dei loro amici caduti…
“Demyx…
piccolo impertinente… dove sei finito… non mi
piace questo scherzo…”
continuava a ripetere Larxene in stato di shock.
Si era
gettato sopra di lei per
pararla dall’esplosione. Aveva sacrificato la sua
esistenza per salvarle la vita.
“Ve…
Ventus… non può essere… no…
no…”
Anche il
giovane Maestro del Key-Blade non ce l’aveva fatta. Aveva
provato a inglobare
l’esplosione in una barriera
d’aria, ma era servita soltanto a
limitare la potenza della deflagrazione...
…
ora
Aqua e Terra erano in ginocchio davanti a ciò che restava
del suo corpo, troppo
distrutti per riuscire a muovere un solo muscolo da
lì.
“Pa…
papà… dimmi che non è vero…
perchè l'hai fatto?”
Kuina
stava tremando per lo shock. Aveva visto suo padre Zoro piazzarsi
davanti a
loro e tagliare parte dell’esplosione con le sue spade,
riuscendo a salvare
tutti i suoi compagni…
…
ma non era riuscito a salvare
se stesso…
Oltre a
questi morì gran parte dell’esercito
rivoluzionario, il cui numero era ormai
ridotto a una cinquantina di individui…
…
troppo pochi per
contrastare o sconfiggere un essere in grado di far saltare in aria
l’intero
pianeta!
Difatti,
le intenzioni del demone sembravano essere proprio quelle, dato che
preparò
un’altra sfera di KI…
…
che venne però fatta esplodere
da un raggio d’energia!
Il
mittente era Lazuli, la quale era riuscita a mettersi in piedi a fatica
e aveva
impedito al suo vecchio amico di dar loro il colpo di grazia.
“Sei…
sei… un
bastardo…” riuscì soltanto
ad esclamare la donna con le lacrime agli occhi.
Sul viso
di Glacial si formò una smorfia divertita.
L’ex-abitante
del pianeta Earth planò lentamente verso di lei e le si
piazzò davanti…
…
la differenza di altezza e
potere era troppo elevata perché qualcuno provasse a far
qualcosa!
“Senti
chi parla, C-18… siete stati tu e tuo fratello gemello a
sterminare gli
abitanti di Earth e a uccidere tutti i sayan, non ricordi?”
“Sei
stato tu a obbligarci, schifoso…
schifoso…”
Nemmeno
lei sapeva più come descrivere quel verme
disgustoso. Non esistevano aggettivi
per spiegare una tale calamità.
“…
quando Dragon e Kairi arriveranno qui… per te
sarà la fin… AAAAAAAAAHHHHHHHH…”
Le
minacce della donna non portarono a nulla. Al contrario. Glacial
le aveva afferrato il viso con la sua mastodontica mano cominciando a
stritolargliela lentamente, esattamente come aveva fatto con suo padre.
“Dragon…
Dragon… e ancora Dragon… sono stufo di sentire
quel nome… quel codardo non si è
nemmeno presentato al mio arrivo… perché dovrei
temerlo…”
C-18 non
riusciva a liberarsi, urlando a squarciagola per colpa del
dolore. La presa del
suo avversario era troppo forte…
…
era finita!
“…
SONO STUFO DI GIOCARE CON VOI! PER VOI E’ LA FIN…
co… COSA DIAVOLO STA
SUCCEDENDO?!”
La mano
di Glacial che stava trattenendo Lazuli, improvvisamente, si
aprì permettendo
alla cyborg di liberarsi.
A
salvarla fu Junion grazie alla Tecnica del Controllo
dell’Ombra. Il giovane
ciclope era riuscito anch’egli a rialzarsi intravedendo le
intenzioni del mostro e
impedendo l’assassinio della sua compagna. Quest'ultima
sferrò immediatamente
un calcio sul ventre del suo avversario per allontanarlo da lei.
Non erano i
soli ad essersi
rialzati… tutti i sopravvissuti si erano rimessi in piedi e
si erano avvicinati
minacciosamente al feroce imperatore, pronti a dare man forte ai loro
amici.
Il
terrore nei loro occhi era scomparso un’altra
volta…
…
i loro cuori
cercavano vendetta per la morte dei loro compagni!
Glacial,
però, riprendendosi dal colpo subito, continuò a
disprezzare il loro coraggio…
…
anzi… aveva la nausea nel
vedere quelle formiche continuare a zampettare vicino ai suoi
piedi…
…
e ciò lo stava ammattendo!
“Voi
non immaginate minimamente quanto la
mia pazienza abbia raggiunto il limite… volete continuare a
giocare con me?
Nonostante vi abbia decimati? Bene… vorrà dire
che utilizzerò la mia ultima
trasformazione… LA PIU’ POTENTE DI TUTTE!”
“NON
LO FARAI!”
Il
terreno attorno all’Imperatore cominciò a
illuminarsi. Uno strano simbolo
circolare apparve sotto i suoi piedi…
…
un ghirigoro molto familiare
allo stregone Yen Sid!
“LA
MALEDIZIONE DEL MAESTRO DECADUTO?! CHI PUO’ AVER IMPARATO UN
SORTILEGIO COSI’
POTENTE?!”
“La
Maledizione… del Maestro Decaduto?”
domandò incerto Sora al suo
maestro.
“E’
uno degli incantesimi più
pericolosi e
potenti mai creati dal Maestro dei Maestri!”
spiegò loro Xehanort
altrettanto scioccato “Può
essere
utilizzato soltanto contro un Custode del Key-Blade che si è
macchiato del
peccato più grave e orrendo…”
“Ovvero…?”
insistette Riku preoccupato.
“…
l’assassino di un tuo pari…”
rivelò sconvolto Yen Sid “…
tuttavia utilizzarla comporta dei rischi molto seri… se il
tuo avversario
riesce a liberarsi dal sortilegio colui che l’ha evocato
perirà al suo posto!”
“COSA?!”
esclamarono in coro i
due
Custodi.
“Il
punto è un altro…”
affermò però
Topolino, preoccupato “…
chi può avere il potere necessario a
evocare un incantesimo tanto… PA… PAPERINO?! COSA
CI FAI TU QUI?! NON SARA’ CHE…?!”
Glacial
rimase molto sorpreso dagli strani simboli tracciati sotto i suoi
piedi, perciò
cominciò a cercare con lo sguardo i responsabili
dell’incantesimo…
…
trovandosi di fianco due nuove
figure appena giunte grazie a una magia di Teletrasporto!
Una era
un piccolo papero antropomorfo, che attraverso il suo scettro stava
ravvivando
la luce di quel ghirigoro…
…
mentre l’altra
era un ragazzo terrestre dai… un momento!
Quel
giovane… l’aveva già visto da qualche
parte…
…
ma sì! Era uno di
quegli schifosi maghi che aveva osato imprigionarlo
all’interno di quella
dimensione!
“ANCORA
VOI E LE VOSTRE MAGIE!? NON IMPARERETE MAI! I VOSTRI TRUCCHETTI NON
FUNZIONANO
CONTRO DI ME!”
“E’
l’esatto contrario, Glacial!”
gli rispose però Gabor con una sicurezza
che lasciò stupefatti tutti i suoi compagni “Sono stati i nostri
incantesimi a
imprigionarti dentro quella dimensione… e tu ci hai messo
quasi un mese per
liberarti!”
“NON
FUNZIONERA’ UNA SECONDA VOLTA,
RAGAZZINO! TU E IL RESTO DEGLI STREGONI DI IOVIS FARETE LA FINE CHE
MERITATE!”
“… non
se riuscirò a lanciare questa maledizione!”
La
Maledizione del Maestro Caduto, infatti, era un sortilegio nel quale
dovevano
avverarsi due eventi…
…
il primo era l’evocazione del
Ghirigoro dell’Anima, sul quale vi era rappresentato il
Peccato del quale la
vittima si era macchiato… più Luce emanavano i
simboli, più grave era la colpa…
e più potente sarebbe stato il sortilegio...
…
il secondo, infine, era
l’evocazione di una miccia che avrebbe fatto scattare il
conto alla rovescia…
…
e questa era la
reale intenzione del maghetto di Iovis, apprendista di Gandalf, che
concluse il
suo sortilegio lanciandolo verso un sorpreso Glacial!
“MARDED
HUN JILLABH! ALANDIR LAND… HEN GO HEN ET NABOR GO NABOR!”
Il
Ghirigoro dell’Anima sparì dal terreno e un
tatuaggio molto simile si impresse
sul petto del demone che si tastò preoccupato…
…
quanto fece bene
ad agitarsi!
“QUACK!
GLACIAL… SEI STATO UNO SCIOCCO A
FARTI COLPIRE! ADESSO TI RIMANE SOLTANTO MEZZ’ORA DI VITA!”
Immaginatevi
lo shock dell’imperatore quando si sentì dire
quelle parole…
…
mezz’ora di
vita?!
Quel papero
stava scherzando… era
tutto un bluff! Volevano solo spaventarlo!
“Paperino
ha ragione! Non esiste cura per quella magia!”
affermò Gabor con un
ghigno trionfante, abbattendo tutte le speranze del demone “La
Maledizione del Maestro Caduto ha colpito il tuo Cuore e la tua
Anima… e poiché
essi sono corrotti e macchiati dal sangue dei tuoi avversari, la tua
morte sarà
altrettanto atroce e dolorosa!”
“Questo…
questo… QUESTO NON HA
IMPORTANZA! IO POSSO COMUNQUE UCCIDERVI E UTILIZZARE LE SFERE DEL DRAGO
DI
NAMECC!”
affermò
con falsa sicurezza il figlio del Dr. Gelo “SE
IO CHIEDESSI L’IMMORTALITA’ PRIMA DI
MORIRE… ALLORA IL SORTILEGIO
NON AVREBBE PIU’ EFFETTO…”
“No,
Glacial… ormai è
finita…”
L’imperatore
si voltò improvvisamente verso la nuova voce…
quella di Nail!
Il
namecciano aveva accelerato il passo percependo la scomparsa di molte
aure ed
era arrivato giusto in tempo per assistere alla magia lanciata dai due
maghi…
“Di
cosa stai parlando, muso verde?! Tu e i namecciani non potrete mai
impedirmi di
ottenere l’Immortalità!”
“Non
intendo questo, farabutto…”
ammise
però l’alieno verde, abbassando lo sguardo
distrutto “…
poco prima del tuo arrivo… un
altro bastardo ha rapito il nostro Capo dei Saggi e le Sfere del Drago,
ottenendo il pieno controllo di queste ultime. Ormai i
namecciani non
possiedono più quegli oggetti… i tuoi piani sono
andati definitivamente a
rotoli, Glacial!” affermò poi,
fissando con odio il demone del freddo “Colui
che ha le Sfere è fuggito su un altro
pianeta a noi sconosciuto! Non riuscirai mai a trovarlo in meno di
mezz’ora… LA
TUA ORA E’ GIUNTA!”
Per la
prima volta da quando era arrivato su Neo Namecc, la maschera di
sicurezza si
incrinò sul volto dell’Imperatore…
…
fino a distruggersi del tutto!
“… mi
avete ingannato… vi siete presi gioco di me… me
la pagherete… questa volta non
la passerete liscia…”
Il
pianeta ricominciò a tremare pericolosamente. Il
corpo del demone cominciò a
brillare come non mai. Fu chiara a tutti
l’intenzione del mostro.
“Sta
per trasformarsi! Proteggiamoci le spalle o per noi saranno guai seri!”
L’avvertimento
del namecciano fu ascoltato all’istante da tutti i
sopravvissuti che
ricompattarono le linee difensive. Gabor e Paperino utilizzarono una
piccola
barriera per proteggere tutti i presenti, mentre Nail li
avvertì dell’imminente
arrivo di Dragon e Kairi.
“Saranno
qui a momenti!” confermò a
Leon.
“Perfetto…
quel bastardo ci ha decimato ma noi abbiamo svolto il nostro
compito… ora tocca
a loro due finire l’opera!”
sospirò lo spadaccino, ora più tranquillo.
“Papà…
credi che noi adesso…” chiese
Flame a suo padre, il quale anticipò la
sua domanda.
“No…
ora come ora nessuno a parte a tuoi due amici può
scalfirlo… siamo nelle loro
mani!”
“Chi
l’avrebbe mai detto… assisterò a un
avvenimento del genere alla mia veneranda
età…”
esclamò ammettendo Shiro, alzando il suo sguardo proprio
mentre
l’imperatore ultimò la sua trasformazione con un
lampo accecante…
…
l’ultima mutazione era
completa!
Glacial
era diventato completamente bianco. Aveva un aspetto molto meno
spaventoso,
sembrando quasi innocuo; le sue corna erano sparite completamente e il
suo
fisico era diventato molto più snello. Possedeva alcune
parti azzurre sulla
spalle, sulla testa, gambe, braccia e sull'addome.
“Che?!
Quella sarebbe la sua forma più potente? E’
diventato un nanerottolo!”
esclamò incredula Flame osservando il nuovo corpo del suo
avversario.
“Quack!
Non fatevi ingannare!”
li
avvertì però Paperino agitatissimo “La
nostra barriera non vi permette di sentire la sua potenza!”
“Paperino
ha ragione…”
ammise Nail con
orrore “…
ora è ad un altro livello rispetto a tutti noi…”
“E’
impossibile… non può esistere un mostro
simile…” esclamò
impietrita
Seras, l’unica a percepire la potenza di Glacial
all’interno della loro bolla “…
nemmeno il mio maestro era così potente!”
All’improvviso,
Glacial puntò il dito verso di loro, con uno sguardo che non
promise nulla di
buono. Nessuno riuscì a vedere, percepire o anche solo
rendersi
conto di ciò che aveva
fatto l’Imperatore, il quale affermò con disprezzo
e soddisfazione…
“… e
il primo è sistemato!”
Immaginatevi
la confusione di tutti i sopravvissuti quando sentirono quella frase
uscire
dalle sottili labbra di quella vipera. Cominciarono a
guardarsi attorno in
preda al panico…
…
e si accorsero troppo tardi
della tragedia che si era appena compiuta sotto i loro occhi!
Paperino
si fiondò verso il corpo senza vita del suo amico, il cui
volto era grondante
di sangue. Aveva un foro largo quanto un proiettile, segno dell'attacco
di Glacial che l'aveva perforato dalla
fronte fino alla
nuca…
…
non aveva avuto nemmeno il
tempo di proteggersi… era morto sul colpo!
“Ma
come… è impossibile! Non sono riuscito a
percepire l’attacco!”
esclamò
scioccato Junion voltandosi incredulo verso l’invincibile
imperatore.
Gabor,
invece, osservava due punti in particolare…
…
uno era il foro sulla loro
barriera…
…
l’altro era un
foro sul terreno… che aveva bucato l’enorme
protezione magica del pianeta!
Questo
significava soltanto una cosa…
“…
quel bastardo… può far scoppiare il nostro
pianeta… le barriere non servono a
nulla con quella potenza!”
“Cosa
hai detto?!” esclamò impietrito
Sasuke Uchiha
“Non ci starai dicendo che siamo
condannati a morte…?”
Una
risata glaciale, però, interruppe i loro discorsi…
…
e li fece crollare nel panico
più totale!
“Vi
trovate tutti lì dentro, non
è così?
SIETE UN BERSAGLIO TROPPO FACILE DA COLPIRE! VORRA’ DIRE CHE
VI METTERO’ TUTTI
A TACERE CON I PROSSIMI COLPI! SE DOVRO’ MORIRE
IO… VOI MORIRETE ASSIEME A ME!”
Era
inutile provare a proteggersi l’uno con
l’altro. Avevano osato mettersi contro
un autentico demonio…
…
chiusero tutti gli occhi, ormai
certi della loro condanna a morte…
Non
videro, quindi, l’intervento della loro amica Kairi, appena
giunta sul campo di
battaglia, che con il suo Key-Blade deviò con
facilità tutti i raggi di KI
dell’imperatore i quali esplosero a chilometri di distanza.
Il
demone del freddo inarcò il sopracciglio
impressionato…
…
nessuno era mai stato in grado
di leggere e osservare uno dei suoi attacchi… e nessuno era
mai riuscito a
farlo con tale semplicità!
“Mi
ricordo di te… eri quella giovane prigioniera che Malefica
voleva uccidere…”
la riconobbe all’istante il figlio del Dr. Gelo “… non avevi un braccio in meno?”
“Mi
sono presa la rivincita da più di un
mese…” affermò minacciosa
Kairi portando il suo Key-Blade in posizione
difensiva “…
Malefica non è più tra noi!”
“Capisco…
e ora che vedo meglio… hai anche una coda, adesso…”
si rese conto
beffardo l’imperatore, capendo subito ciò che
sarebbe successo da quel momento
in avanti “…
tu devi essere la seconda Super Sayan… perciò con
te è venuto anche…”
“Proprio
così…”
Glacial
sogghignò eccitato. Dragon era proprio alle sue
spalle e gli stava puntando
minacciosamente il palmo della mano sulla schiena…
“Ti
dispiacerebbe spostare quel dito da
un’altra parte?” lo avvertì il
terrestre con decisione “Ci tengo
alle persone che vuoi ammazzare…”
“Moltissimo…”
gli rispose di rimando il demone caricando il suo dito con un ammontare
spaventoso di KI…
Tutti i
sopravvissuti, rendendosi conto di essere ancora vivi, riaprirono gli
occhi
increduli, e si resero finalmente conto
dell’arrivo di Dragon e Kairi.
“Quella…
quella è Kairi?!”
esclamò incredulo Sora osservando i cambiamenti della
sua amica ed ex-ragazza.
Ormai la
giovane non era più la stessa, ma stavolta i cambiamenti
erano tutti
positivi. Era decisamente cresciuta in altezza, col suo corpo
che era diventato
molto più tonico e slanciato. Un altro
cambiamento furono i capelli, tornati
ormai identici a quelli di molti anni fa. Le cicatrici e le
ferite subite
durante quei mesi erano ormai segni indelebili della sua grande tenacia
e
voglia di vivere…
…
se possibile, Sora si innamorò
ancora di più di lei.
La
barriera attorno ad essi venne annullata immediatamente da
Gabor. Provare a
proteggersi dagli attacchi di Glacial era completamente
inutile…
…
solo a quel punto Kairi riuscì
a rivedere tutti i suoi amici.
Per lei fu
come se non li avesse
visti da più di un anno… le pianse il cuore
quando vide il corpo di Pippo
riverso per terra immerso nel sangue, ma fu felice nel
rivedere Sora e Riku in
carne ed ossa.
La
ragazza, sempre in allerta nel caso il demone del freddo avesse provato
ad attaccare
i suoi amici, planò in mezzo a loro.
“Cosa
ci fate voi qui?” domandò lei
riferendosi ai due, oltre a Yen Sid,
Xehanort e Re Topolino “… e perché loro stanno con
noi?”
domandò poi confusa indicando i Nessuno
dell’Organizzazione XIII “Non
erano tornati ad essere persone normali?”
“Abbiamo
ricevuto il permesso di combattere contro Glacial… torneremo
nell’Aldilà tra un
giorno esatto…” le
spiegò Yen Sid felice di rivedere la giovane Maestra
“... e in quanto a loro…”
indicò
tutti gli uomini coi vestiti neri “…
quando l’oscurità venne strappata dai veri corpi,
i loro Nessuno hanno passato
questi cinque anni negli Inferi per espiare i loro peccati…”
“…
e adesso si sono alleati con noi per
sconfiggere quel bastardo!” la rassicurò
Topolino, indicando furibondo il
figlio del Dr. Gelo.
“Kairi…”
le chiese
però improvvisamente
Cloud “…
per caso sai cosa è successo a Cid?”
La
ragazza di Dragon annuì mogiamente il suo capo e con lo
sguardo carico di
frustrazione e rabbia fece capire al suo amico le sorti del vecchio
pilota.
“Lo
immaginavo… povero amico
mio…”
esclamò il biondo ricevuta la conferma della sua morte.
La
ragazza cominciò a contarli, rendendosi finalmente conto di
un orribile fatto…
“…
siete… siete sopravvissuti
soltanto voi…”
“Kairi!
Non farti prendere dal rimorso!” la
rimproverò all’istante Flame “Eravamo tutti consapevoli di rischiare la
nostra vita! Tutti coloro che sono morti lo hanno fatto con onore!”
“Mia
figlia ha ragione!” la
seguì a
ruota Rufy “Se
non ci fossero stati loro a combattere, Glacial avrebbe avuto vita
facile…”
“Tutti
i caduti saranno ricordati come eroi,
Kairi…” la rassicurò Naruto
“…
è grazie al loro sacrificio se l’universo
sarà salvo… non dimenticarlo!”
La
Custode dai capelli rossi annuì sconsolata, osservando per
un’ultima volta il
cadavere di Pippo.
Si rese
subito conto dell’assenza
di Ventus, segno che anche lui li aveva lasciati per sempre. Lo
capì dallo
sguardo perso di Aqua e Terra. Notò Larxene,
ancora scioccata dopo il
sacrificio di Demyx. Intravide Lapis e Lazuli col morale
sotto terra,
totalmente annichiliti dal potere del loro creatore. Vide
Junion che provava a
consolare Clairy, troppo giovane ed innocente per riuscire a sopportare
tutto
quello che le stava accadendo intorno. Leon e Cloud
consolavano Tifa e Yuffie, straziate
nel dolore di aver perso un altro amico senza poter far
nulla.
“Kairi…
riusciremo a sconfiggerlo!”
le
dette forza Sora prendendole la mano e stringendola.
“Non
ci arrenderemo tanto facilmente!”
la rassicurò Riku poggiandole una mano sulla spalla
“Quel
mostro si pentirà di ciò che
ci ha fatto!”
La ragazza
si voltò fermamente
verso il suo avversario. Glacial aveva ancora il dito
puntato verso i suoi
amici.
“ASCOLTATEMI
TUTTI QUANTI!”
ordinò
improvvisamente Kairi ai suoi amici “DOVETE
ALLONTANARVI QUANTO PIU’ POSSIBILE DA QUI! FUGGITE ANCHE DAL
PIANETA SE
NECESSARIO! IO E DRAGON NON POSSIAMO COMBATTERE AL MASSIMO DELLA NOSTRA
FORZA
SE DOBBIAMO PENSARE A PROTEGGERE ANCHE VOI!”
“Sei
sicura, Kairi?” le domandò
Gabor preoccupato “Glacial
è davvero molto forte…”
“Lo
siamo anche noi due!” lo
tranquillizzò lei con un occhiolino che spiazzò
tutti loro “Se
questo è il massimo della sua forza… potrebbe
perfino non servire la
trasformazione in Super Sayan!”
“EEEEEHHHHHH?!”
esclamò sbalordito Sora “Quanto accidenti sei diventata forte,
Kairi?!”
“Vuoi
proprio saperlo?” gli rispose divertita
lei facendogli la linguaccia “Se io
mi unissi alle tue lotte contro Riku… non ci sarebbe
più partita… STATE GIU’!”
Kairi si
rese immediatamente conto dei raggi di KI diretti verso i suoi amici e
li deviò
tutti senza alcuna fatica, uno ad uno. Dragon aveva reagito
di conseguenza,
sparando un potente attacco sulla schiena del suo
avversario, che però si
dissolse in una massa oscura e sparì alla sua vista.
“ATTENTI!
E’ TRA DI VOI!”
“Esatto…”
esclamò Glacial divertito
portandosi alle spalle di Kairi e provando a sferrarle un colpo a
taglio sul
collo, puntando a decapitarla.
“… bel
tentativo!” lo anticipò lei
riuscendo a parare il colpo senza voltarsi, semplicemente usando una
delle sue mani per bloccarlo!
“Non
ho ancora finito…”
Dall’altra
mano del demone, infatti, partì un raggio di KI che avrebbe
raggiunto il cuore
di Clairy…
…
se Dragon non fosse apparso
davanti a lei deviando l’ennesimo attacco
dell’Imperatore!
“Co…
cosa?!”
esclamò impietrito Junion,
che si trovava proprio accanto a una Clairy paralizzata per lo shock
“Nemmeno stavolta… non ho
sentito
assolutamente nulla!”
“KAIRI
HA RAGIONE! SE RIMANIAMO QUI SAREMO
SOLTANTO VITTIME SACRIFICALI!” urlò a
tutti loro Leon “ANDIAMOCENE DA
QUI… E ALLA SVELTA!”
“NON
SE VE LO IMPEDIRO’!”
gli rispose di
rimando Glacial, liberandosi dalla presa di Kairi e preparando un
enorme sfera
di energia…
…
una mastodontica sfera di KI!
“Quel
bastardo ha ancora così tanta energia!?”
esclamò sbalordito Lea
osservando il suo avversario librarsi in aria e lanciare verso di loro
quella
sfera del diametro di dieci metri.
“Flame!”
“Ricevuto
papà!” rispose Flame a Rufy,
preparandosi a gonfiare il suo corpo per
respingere la minaccia…
…
ma
vennero anticipati immediatamente da Kairi e Dragon!
“AERO!”
La
gigantesca massa di KI si fermò a mezz’aria grazie
all’incantesimo di Kairi che
permise a Dragon di raggiungere l’enorme minaccia e
allontanarla, con un
semplice calcio.
“E’
la nostra occasione…
filiamocela!”
esclamò Luxord cominciando ad allontanarsi, seguito da tutti
i suoi compagni e
il resto dei sopravvissuti.
Glacial
non puntò a ucciderli ancora una volta. Si era
reso conto di avere di fronte
avversari molto forti e in gamba, e non poteva permettersi
ulteriori distrazioni…
“Ho
saputo della tua
‘maledizione’… è un
vero peccato, lo sai?” lo prese in giro Dragon
portandosi di fronte a lui
assieme a Kairi.
“Non
preoccuparti per me, caro Dragon…”
gli rispose a tono Glacial “… pensa a non morire prima di me!”
“Ne
terremo entrambi conto…”
esclamò
Kairi, pronta a combattere contro il mostro.
Erano
rimasti soltanto loro tre…
…
la vera lotta stava per
iniziare!
Aldilà
- Palazzo
di Re Yammer
Nel
frattempo, dentro il palazzo di Re Yammer era scoppiato il
putiferio. Gran
parte delle anime uccise da Glacial erano appena arrivate, e
alcune di loro non
sembravano aver preso bene la loro morte!
“SONO
MORTO?! COME E’ POTUTO SUCCEDERE?!
NON
E’ GIUSTO!” urlava disperato Ventus
mettendosi le mani nei capelli.
“Smettila,
imbecille!” si spazientì Zoro
con lui.
“Quindi
questo è
l’Aldilà…”
affermò
curioso Cid guardandosi attorno “… chissà se ci sono delle
belle pollastrelle
da…”
“LE
UNICHE POLLASTRELLE CHE VEDRAI SARANNO
QUELLE CHE GIRERANNO ATTORNO ALLA TUA TESTA UNA VOLTA CHE TI
AVRO’ GONFIATO DI
BOTTE, PERVERTITO CHE NON SEI ALTRO!” lo
rimproverò ad alta voce Re Yammer.
“Lo
perdoni… è fatto
così! Yuk!” si
scusò Pippo per il pilota meccanico “Non lo fa apposta… in realtà
è un vero
gentiluomo…”
“UN
GENTILUOMO?! TUTTE QUESTE VISITE AI BORDELLI ALLORA COSA SAREBBERO?!”
urlò come risposta l’entità dalla lunga
barba nera, mostrando una lunga lista
di peccati commessi da Cid, che iniziò a sudare
freddo “Dall’età
di diciott’anni… quindici visite al
mese… inoltre bestemmia e insulta persone
senza alcun ritegno! Non credevi nell’Aldilà, eh
Cid?! PENSAVI DAVVERO DI FARLA
FRANCA!?”
“Lo
lasci andare, signore…”
A
intervenire fu Cargoth, che si portò davanti al suo amico
per difenderlo.
“… Re
Yammer… quest’uomo non sarà molto
rispettabile, ma ha anche agito in favore dei
suoi amici e dei giusti… non merita di finire negli inferi
per colpa di qualche
peccato ‘carnale’…”
“Mio…
mio signore…”
cominciò a balbettare
Cid rendendosi conto della sua ‘grave’ fedina
“… prometto che non
farò mai più azioni così sconce nella
mia vita… e
che chiederò scusa a tutte le donne con cui ho fatto
sesso… ma la supplico! Non mi
spedisca negli
inferi!”
La
mastodontica entità lo guardò con enorme
incertezza il pilota e ci pensò su per
qualche minuto, poi
sospirò esasperato e decise di accettare.
“Per
questa volta passi… MA SE SGARRERAI
ANCORA UNA VOLTA TI SPEDIRO’ NEGLI INFERI E TI
TAGLIERO’ PERSONALMENTE IL…”
“Signor
Yammer… che modi sono questi?”
Immaginatevi
lo shock della divinità quando davanti a lui apparvero due
dei suoi superiori…
…
il Kaioshin dell’Est, il Dio
della Creazione dell’Universo…
…
e niente di meno che l’angelo
Whis!
Entrambi
erano accompagnati da un centinaio di anime, ovvero quelle fuggite
dagli inferi, segno che non fossero state cancellate da Glacial.
“Siete
riuscite a salvarle?! Ma come…”
“Il
mio teletrasporto…”
spiegò Kaioshin
tranquillamente “…
è grazie a quello se io e Whis siamo riusciti a recuperarle
prima del misfatto…”
“Nessuno
di voi si muova da qui!”
annunciò l’angelo a tutte le anime che lo
avevano seguito “La vostra sorte
sarà
decisa alla fine della battaglia tra Glacial e i due Yilancar
rimasti… se
proverete a scappare nuovamente, la vostra anima sarà
definitivamente
cancellata… tutti gli
altri morti hanno il permesso di raggiungere il Paradiso e assistere
alla battaglia
da lì… Re Yammer, le
dispiacerebbe
seguirmi assieme a Kaioshin? Vorrei parlare con voi riguardo a tutto
quello che
è accaduto…”
“Cer…
certo!”
acconsentì Re Yammer alla
richiesta del suo superiore.
I tre
raggiunsero la precedente Sala delle Conferenze. Lì si
sedettero uno di fronte
all’altro, pronti ad affrontare il discorso.
“Molto
bene! Adesso che siamo seduti comodamente…”
annunciò Whis usando i suoi
poteri per creare un’enorme ologramma al centro del tavolo
“… vorrei sapere ogni
dettaglio di tutto quello
che sta succedendo nel nostro universo… Kaioshin?”
Le
immagini erano quelle della battaglia tra Dragon, Kairi e Glacial.
Sembrava che
entrambe le fazioni stessero alla pari, ma i due nuovi sayan erano
senz’altro
più avvantaggiati. Loro non avevano una maledizione mortale
impressa nella loro
anima…
“Quelli
che stanno combattendo si chiamano Glacial, Dragon e Kairi…
il primo è un
essere senza scrupoli che puntava a raggiungere
l’immortalità attraverso i suoi
esperimenti e per mezzo delle sfere del drago, così da
raggiungere un potere
pari a quello di un vero Dio…”
“Oh
povero… nemmeno immagina cosa significhi quella
parola…” sentenziò
l’angelo
mettendosi imbarazzato una mano sulla fronte, come un genitore che si
vergognava della marachella di un suo figlio.
“…
all’inizio lui era un terrestre del pianeta Earth, ma
fuggì da lì,
nascondendo la sue tracce dopo aver ottenuto il desiderio
dell’eterna
giovinezza… ha raggiunto Kagaku dove assieme ai suoi cyborg
si è fatto
modificare i geni, diventando un vero e proprio Kagakuriano…
ha attuato un
colpo di stato su quel pianeta cinquant’anni fa… e
ora l’intero universo è
finito sotto il suo controllo…”
“Capisco…”
esclamò Whis con tranquillità “…
ciò che non comprendo è il motivo per il
quale lui è riuscito a diventare così
potente… non le avevo chiesto di
avvisarmi qualora la situazione fosse stata tale da risvegliare Lord
Beerus?”
“Ho
deciso di attendere perché ero
convinto
che la situazione si sarebbe risolta da sola…”
ammise il Dio della
Creazione con sicurezza “… e difatti questo sta accadendo su Neo
Namecc… tuttavia l’attacco di Diablo negli Inferi
ci ha letteralmente colti di
sorpresa…”
“… in
questo può darmi una mano lei, signor Yammer!”
chiese gentilmente l’angelo
al Cancelliere del Paradiso, che imbarazzato ammise.
“Non
immaginavamo quel bastardo tentasse di varcare i confini
dell’aldilà… non
credevamo avesse un potere tale da riuscirci, signore! Siamo stati
degli
ingenui…”
“Più
che ingenui direi
impreparati…”
ammise Whis sconsolando il capo “… questo Diablo mi preoccupa
più di Glacial,
lo ammetto… ha agito nel momento giusto e nel posto
giusto… sono davvero molto
curioso di sapere chi sia stato a dirgli come raggiungere
l’Aldilà…”
“Io
credo di avere una risposta, signor Whis…”
affermò Kaioshin con molta
preoccupazione, ma venne immediatamente bloccato dall’angelo.
“… so
a chi sta pensando, mio caro collega… e anche io ho avuto lo
stesso dubbio!”
gli dette ragione “… se
quei due si sono
alleati è molto probabile che puntino allo stesso
obiettivo… quando la
battaglia tra Glacial, Dragon e Kairi sarà conclusa... io
risveglierò Lord
Beerus! Il compito di dare la caccia a quei due criminali è
suo! Ha dormito
anche troppo per quanto mi riguarda!”
“Non
sarà pericoloso?”
domandò Re Yammer con preoccupazione “Se
Lord Beerus si arrabbiasse…”
“Caccerò
la scusa di Zeno-sama! Funziona
sempre!” lo tranquillizzò
l’angelo con un sorriso da furba volpe “Io lo
aiuterò in ogni caso… prima scoviamo Diablo,
meglio sarà per tutti… sarebbe un
disastro qualora quel bastardo riuscisse a raggiungere altri Universi!
Zeno
potrebbe far sparire tutti voi e io verrei degradato di ruolo!”
Kaioshin e
Re Yammer deglutirono
in preda all’orrore… erano finiti in una
situazione molto spinosa e complicata…
“E
poi…”
continuò ancora Whis con
preoccupazione “…
leggendo i nomi di
coloro che sono stati riportati in vita da quel criminale…
forse non lo sapete,
ma tutti loro erano dei possibili candidati a diventare successori nel
ruolo di Hakai-Shin dopo Lord Beerus… ma
scelsi di mantenere
quest’ultimo perché era molto più
tranquillo e composto di quei pazzi senza
cervello… quanti mal di testa mi hanno fatto patire quei
marmocchi
impertinenti!”
“Ca-candidati
Dei della Distruzione?!”
esclamò scioccato Re Yammer.
“Ebbene
sì…”
confermò l’angelo “… quando comunicai loro la mia
scelta… si
arrabbiarono a tal punto da distruggere quasi l’intero
universo! Per fortuna io
riuscii a rimetterli in riga e per punizione decisi di imprigionarli
negli
Inferi!”
“Erano
più forti di Beerus?”
domandò
agitato Kaioshin.
“Alcuni
sì, altri no… ma adesso nessuno di loro sarebbe
in grado di tenere testa al
nostro Dio della Distruzione!”
affermò tranquillamente Whis con un
sorriso “Tuttavia ciò non
lo rende
invincibile… e qui entra in gioco lei, signor Kaioshin! Da
questo momento lei
sarà ben sorvegliato e protetto per non rischiare la sua
vita…”
“D’accordo…
come desidera,
signor Whis…”
obbedì il Dio della Creazione.
“Ora…
per quanto riguarda ciò che sta accadendo durante questa
battaglia… a
prescindere dal suo esito, il bilanciamento tra Bene e Male
sarà
definitivamente compromesso… pertanto vi chiedo di attuare
il processo di
Reincarnazione a tutti coloro che lo desiderano, buoni o
cattivi…”
“La
Reincarnazione?!”
esclamò agitato Re
Yammer “Lei davvero ci sta chiedendo
di
far tornare in vita tutte quelle anime?!”
“Ovviamente
rivivranno senza i loro vecchi
corpi e i loro vecchi ricordi…”
spiegò loro Whis “… in questo non dovrebbero
esserci problemi… il nostro Mortal Level è
drasticamente sceso all’ultimo posto
tra tutti i dodici universi ancora esistenti… sarebbe un
guaio se Zeno-sama si
stancasse di voi!”
“O…
ok… allora faremo come ci ha chiesto…”
capì Re Yammer, accettando la
proposta dell’angelo.
“Provate
a farvi dare una mano da Kaioshin
il Sommo…” consigliò loro
Whis “…
si trova imprigionato all’interno della
Spada Z sul suo pianeta, Kaioshin! Basterà spezzare la
spada… e lui riapparirà
davanti a voi!”
“EEEEEEEEEEEEHHHHHHH!
DA QUANTO LO SAPEVA?!”
“OHOHOHOHOHOHOHOH!
Ordini di Lord Beerus… mi è stato chiesto di
tacere su di lui!” ammise
divertito Whis prima di voltarsi verso gli ologrammi “Oh cielo…
sembra che la battaglia
stia volgendo decisamente a favore dei due sayan!”
Pianeta
Neo Namecc
Glacial
precipitò dolorante ai piedi della parete rocciosa,
sbattendo violentemente per
terra.
Il Demone
del Freddo era in guai
seri. I due Yilancar lo avevano messo in grande
difficoltà.
La loro
forza e velocità erano
molto elevate, quasi alla pari delle sue, tuttavia era riuscito a
cavarsela
egregiamente…
…
fin quando
entrambi non si trasformarono in Super Sayan!
Da quel
momento in poi, Dragon e Kairi lo avevano letteralmente surclassato!
Ormai
mancavano soltanto cinque minuti all’attivazione della
Maledizione… gli ultimi
cinque minuti della sua vita…
Chi mai si
sarebbe immaginato
sarebbe finita in quel modo?! Cosa poteva fare!?
Doveva
ribaltare la
situazione o per lui sarebbe stata davvero la fine!
Come
poteva sconfiggerli? Cosa avevano loro in meno di lui?
“Ormai
è finita, Glacial…”
affermò con
sicurezza Dragon, portandosi davanti a lui e preparando una sfera di KI
sulla
mano “…
la tua ora è giunta!”
Il
figlio del Dr. Gelo sbatté i pugni sul terreno, disperato,
poggiando le sue
mani aperte sulla superficie del pianeta…
La battaglia
era
finita…
…
o almeno così
credevano Dragon e Kairi!
Quello
fu l’errore più grande e grossolano che i due
fecero in quella battaglia…
…
uno sbaglio che avrebbe
cambiato inesorabilmente il loro destino!
Mai…
mai dare nulla
per scontato… mai!
Kairi lo
capì troppo tardi…
quando osservò il terreno sotto i loro piedi creparsi
improvvisamente!
Dragon fu
costretto ad annullare
la sua tecnica e a volare via da quel punto…
“Ve la
siete cercata… SPARITE ASSIEME A QUESTO PIANETA!”
Aldilà
- Palazzo di Re Yammer
“Oh
cielo… sembra proprio che questo
Glacial
l’abbia fatta sotto al loro naso!”
ammirò Whis con grande sorpresa
osservando l’ologramma.
“Non
capisco… cosa ha fatto di così grave, signore?”
gli domandò preoccupato
Re Yammer.
Fu
Kaioshin a rispondere alla sua domanda…
“Ha danneggiato
il nucleo del pianeta… ha fatto sì che anche
tutti i suoi assassini lo
seguissero nell’Aldilà!”
affermò con rabbia la divinità “Però… sembra che non abbia
voluto farlo
saltare all’istante… perché secondo
lei? Anche se fosse morto nell’esplosione…”
“Ha
ancora una speranza di riuscire a salvarsi... stiamo a vedere quello
che
succede!” intuì Whis
incuriosito, come se stesse vedendo la sua soap
opera preferita...
Pianeta
Neo Namecc
Il
paesaggio attorno a Dragon e Kairi si fece, se possibile, ancora
più
apocalittico!
Il mare
era letteralmente sparito, sostituito dal magma
incandescente… assistettero con
orrore a decine di eruzioni in un solo istante…
“Oh
no… quel verme ha danneggiato il nucleo!”
affermò con rabbia Dragon,
provando a cercarlo con lo sguardo…
…
la sua aura era letteralmente
scomparsa… o aveva celato la sua presenza… oppure
aveva deciso di fuggire dal
pianeta…
L’ex-generale
raggiunse una Kairi in preda alla paura e al terrore.
“Dragon…
adesso cosa facciamo?”
“Semplice…
ce ne andremo da qui! Glacial
non
può sopravvivere alla Maledizione… e noi non
possiamo sopravvivere
all’esplosione di Namecc! Raggiungiamo il villaggio e
troviamo una navicella!”
Entrambi
volarono verso ciò che restava di quello che, per un mese
intero, era stata la
loro umile dimora. Non vi era nessuno… erano tutti fuggiti
dal pianeta per non
essere loro d’intralcio…
…
o almeno così
credevano!
“KAIRI!
DRAGON! VENITE QUI!”
A
chiamarli fu Gabor, che assieme a Paperino era rimasto sul pianeta per
aspettare
i loro amici.
“Siamo
senza navicelle! Durante una delle esplosioni quelle rimaste sono state
tutte
danneggiate!” ammise il maghetto
apprendista, dispiaciuto “Noi
invece non possiamo tele trasportarci su un pianeta totalmente
differente…
perciò utilizzeremo i nostri poteri per viaggiare nello
spazio!”
“Che…
che cosa?!”
esclamò Kairi
sbalordita.
“Quack!
Basterà che Dragon si trasformi
in
Drago Alato… poi penseremo a tutto noi!”
“Come
ha fatto Gandalf con Arwen…”
capì
il calvo terrestre preparandosi alla trasformazione…
…
tuttavia qualcosa lo spinse a non farlo…
Cos’era
quella sensazione orribile che gli opprimeva il petto…
perché non riusciva a
smettere di tremare come una foglia?
“Dragon!
Trasformati! Se non ci sbrighiamo faremo tutti una brutt…
QUA…
QUAAAAAAAAAAAAAAAAACK! COSA…?! COSA SUCCEDE?!”
“PAPERINO!”
urlarono in coro
Kairi e
Gabor vedendo il loro amico raggiungere il cielo a causa di un
incantesimo e
starnazzare in preda al panico!
“Pensavate
davvero che vi avrei fatto
scappare così facilmente… dopo tutto quello che
mi avete fatto?”
Anche
loro due cominciarono a tremare, comprendendo il motivo per il quale
Dragon era
così agitato…
…
Glacial non era
fuggito dal pianeta! Aveva utilizzato il potere dei suoi Key-Blade per
celarsi
ai loro occhi ed attaccarli di sorpresa…
... e loro
ci erano cascati come
degli sciocchi!
“Nessuno
di voi due si azzardi a muovere un
muscolo! Alzate le mani per aria o il vostro amico esploderà
come una bomba ad
orologeria!” ordinò
l’Imperatore a tutti e tre, controllando a suo
piacimento il corpo del loro amico.
“D’accordo…
come vuoi…”
Tutti e
tre alzarono le mani al cielo, sconfitti e ingannati...
...
all'apparenza...
“Voi
due disattivate la trasformazione in Super Sayan!”
ordinò ai due
Yilancar, che con un sospiro di disperazione tornarono
normali.
“In
quanto a te…" si rivolse a Gabor
minacciandolo "... dimmi come si
può disattivare questa
Maledizione… o ancora meglio… disattivala tu
stesso!”
“Ma…
ma non si può…”
cominciò a
balbettare in preda al terrore il povero mago.
“Tu
menti… una magia può anche essere annullata! Non
provare a prenderti gioco di
me!”
“Sto
dicendo la verità! Quella che
abbiamo
lanciato su di te è una Maledizione... non può
essere disattivata!”
“Ma
davvero… vediamo un
po’… che ne dite se
gonfio il vostro anatroccolo come un palloncino?!”
urlò loro il figlio del
Dr. Gelo usando i suoi poteri per torturare Paperino.
“PAPERINO!
NO!”
“Quack!
Non preoccupatevi per me… dategli
il
colpo di grazi… AAAAAAHHHHH!”
“NON
TE LO RIPETERO’ DUE VOLTE! DIMMI LA
VERITA’ GIOVANOTTO!”
“NON
CI SONO ALTRE VERITA’!”
insistette
però disperato il giovane mago implorante “L’UNICA
MANIERA PER ANNULLARE L’INCANTESIMO E’ POSSEDERE UN
CUORE DI PURA BONTA’… E TU
NON CE L’HAI!”
“SMETTILA
DI PRENDERMI IN GIRO!”
urlò il
demone con sguardo assassino…
…
assassino, ma carico di paura…
“E’
tutto inutile, Glacial…”
affermò Dragon notando il terrore del suo
avversario “… ti sei
scavato la tomba da
solo… noi non abbiamo paura di morire! Puoi anche ucciderci
se vuoi… tu verrai
assieme a noi! Questa è la tua fine!”
Glacial
non smise di guardarli in preda alla rabbia e alla furia…
tutta la sua baldanza
e sicurezza era sparita dai suoi occhi… era troppo sconvolto
e spaventato
dall’idea di morire per riuscire a ricomporsi… gli
occhi sgranati e le pupille
arrossate… le vene che pulsavano sulla sua tempia e sul suo
collo… il suo
respiro affannato e disperato…
“…
perché…
perché non avete accettato il
vostro destino… io ero il più
intelligente… io ero il più forte…
sono nato al
solo scopo di mettervi tutti in riga… sono nato per farvi
soffrire… per ergermi
al di sopra di ogni cosa… io sono la vita stessa! Io sono la
morte stessa! Non
esiste nessuno come me! Io sono il vostro Dio! Non riuscirete mai a
superarmi!
Pagherete caro il vostro affronto!”
“Sei
soltanto un pazzo megalomane…”
affermò però Dragon provando pietà per
quel povero idiota “…
le tue manie di protagonismo
hanno portato l’Universo intero alla rovina… non
ti permetteremo di salvarti…
VENDICHEREMO LA MORTE DEI NOSTRI AMICI CON LE NOSTRE MANI!”
Fu a
quel punto che il terrestre fece un gesto talmente assurdo da scioccare
il suo
avversario…
…
sparando un colpo
di KI proprio a Paperino che venne colpito in pieno!
“CHE
COSA?!”
Fu
un’esitazione che costò caro al figlio del Dr.
Gelo.
A causa
della sorpresa, l’incantesimo su Paperino fu annullato
permettendo a Dragon di
raggiungere il papero e salvarlo da morte certa.
Era
ferito a causa del colpo subito dall'ex-generale, ma se la sarebbe
tranquillamente cavata.
Non era
però finita lì…
...
Kairi,
durante tutti quei discorsi, aveva preparato una sorpresa al
demone…
…
una tecnica particolare che lei
aveva imparato durante il suo allenamento nella Tyd Geeste grazie ai
ricordi di
Goku che possedeva…
…
immaginatevi lo shock
dell’Imperatore Glacial quando si vide alle spalle
un’immensa… spaventosa…
gigantesca sfera azzurra luminosa del diametro di centinaia e centinaia
di
metri che squarciò l’oscuro cielo puntando
minacciosamente verso di lui!
“Ma…
ma… ma quando…?!”
“Mentre
tu ti atteggiavi a fare il Dio…”
gli rivelò con rabbia la giovane Custode del Key-Blade
“…
ogni abitante dell’intero
Universo mi ha donato la sua energia con lo scopo di ucciderti! NOI NON
CADREMO
MAI SOTTO I TUOI PIEDI! SEI SOLO UN MISERABILE BASTARDO! MUORI! SFERA
GENKIDAMA!”
La
mastodontica sfera cominciò a muoversi inesorabilmente verso
il suo obiettivo,
mentre lei e Gabor raggiunsero i loro compagni, con Dragon che si
trasformò in
Drago Alato.
Tutti e
quattro oltrepassarono l’atmosfera e raggiunsero
immediatamente lo spazio…
…
fecero
appena in tempo.
Il
pianeta Neo Namecc non riuscì più a mantenersi
stabile ed esplose con un boato
e un suono tale da abbattere il silenzio del vuoto.
Dragon,
con Kairi, Paperino e Gabor sulla sua groppa e con
quest’ultimo intento a
proteggerli dai pericoli dello spazio con la sua magia, assistette per
l’ennesima volta a uno spettacolo che mai e poi mai avrebbe
smesso di
orripilarlo…
…
l’esplosione e la cancellazione
di un intero globo!
“La
sua aura è sparita…”
affermò Kairi utilizzando i suoi sensi per cercare
anche solo una piccola traccia del loro avversario.
“Dubito
sia sopravvissuto all’esplosione…”
ammise Gabor tranquillamente “… per
di più la Maledizione si è attivata con
successo… ormai Glacial è…”
Non fece
mai in tempo a finire la frase. Ciò che sarebbe
avvenuto da quel momento in
avanti li avrebbe traumatizzati per il resto della loro vita.
“Cos…
UN BUCO NERO?! MA COME…?!”
Dragon
ruggì per la disperazione. Un immenso vortice oscuro si era
materializzato nel
punto dell’esplosione di Namecc, trascinando con troppa
facilità l’enorme
creatura…
…
per tutti loro non ci fu nulla
da fare… i quattro vennero risucchiati dalla massa sparendo
al suo interno!
Aldilà
- Palazzo di Re Yammer
“Cosa?
Che è successo?!”
esclamò
sbalordito Kaioshin osservando la scena.
“E’…
è
impossibile… un buco nero non si crea con una potenza tanto
irrisoria!”
notò sbigottito Re Yammer tremando come una foglia.
Fra i
tre, però, Whis era senz’altro il più
agitato e preoccupato di tutti. Non aveva
mai assistito a un evento del genere…
…
quel
buco nero non si era creato da solo… era stato qualcuno a
invocarlo!
“SIGNOR
YAMMER! VADA A CONTROLLARE SUBITO SE
GLACIAL E’ DAVVERO MORTO!”
“SI…
SISSIGNORE!”
Quando
l’enorme gigante dalla pelle rossa uscì dalla
stanza, Kaioshin si voltò
preoccupato verso l’angelo e gli chiese.
“Whis…
lei crede che…”
“E'
stato Glacial, oppure Diablo… solo loro due potrebbero fare
una cosa simile!”
confermò la divinità cercando di sfruttare il suo
bastone magico per
rintracciarli…
…
senza risultato.
“…
hanno raggiunto una nuova dimensione… non riesco a
percepirli da nessuna parte…
QUESTO E’ UN ENORME GUAIO! NESSUNO POTRA’ AIUTARLI
IN UNA SITUAZIONE DEL
GENERE!”
Whis era a dir poco sbigottito. Aveva
mentito a tutti loro. Quello non era il potere di un semplice mortale.
Solo una creatura vicina al potere di un Dio o Angelo avrebbe potuto
compiere un atto simile.
“MIO
SIGNORE!”
Re
Yammer era tornato dentro la stanza… e non portava affatto
buone notizie!
Capitolo 28 *** Capitolo 28: Imperturbato... capitani della propria anima! L'immortale Glacial... ***
Premesse
prima di cominciare a
leggere questo capitolo...
...
quello precedente è stato
ampliato della parte mancante, pertanto vi consiglio caldamente di
rileggerlo
prima di continuare con questo così non vi ritroverete
spaesati...
...
il prossimo capitolo, invece,
sarà pubblicato il 07 Gennaio per permettermi di scrivere e
correggere e
ultimare questa storia...
...
e infine vi informo che questo
è il terz'ultimo capitolo... i prossimi due concluderanno la
battaglia contro
Glacial mentre per l'ultimo vi lascio ancora un po' di suspance!
Vi lascio al capitolo...
buona
lettura!
Qui, di seguito, il
pulsante delle OST!!! :-)
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF
THE
EARTHLY YILANCAR
Imperturbato...
capitani
della
propria anima! L'immortale Glacial...
Third
Person
Dragon
riaprì lentamente gli occhi, ma fu come se non
l’avesse mai fatto…
... vedeva
solo oscurità attorno
a lui… nessuno spiraglio di luce che potesse rivelargli dove
fosse stato
risucchiato.
La prima
sensazione che provò fu
quella del disagio… si sentiva impotente davanti a quello
scenario così
desolante…
“Dragon…
Dragon… sei qui!”
L’uomo
si sentì prendere per mano…
... avrebbe
riconosciuto quel
tocco fra milioni di persone…
…
gli bastò ciò per recuperare un
minimo di tranquillità e pace…
Tuttavia
non riusciva ancora a vederla… troppa era
l’Oscurità che li circondava!
“Kairi!
Tutto bene?”
“Sì…
cos’è questo posto?”
provò a
domandargli la giovane ragazza “Adesso
provo a fare un po’ di luce… FIRE!”
Una
piccola fiamma partì dal Key-Blade della giovane, ma
riuscì soltanto a vedere il
volto del suo uomo.
“Non è
servito a molto…” ammise la
rossa “…
ma è sempre meglio di niente… dove pensi
siano finiti Paperino e Gabor?”
“Riesco
a percepire l’aura di Gabor…”
affermò l’uomo concentrandosi “… ma Paperino è
irrintracciabile…
raggiungiamoli!”
I due
cominciarono a camminare lentamente, tenendosi per mano così
da non perdersi.
Di certo
si trovavano in un luogo fisico poichè poggiavano i loro
piedi su un pavimento
solido.
“Mi
ricorda tantissimo il Mondo Interiore… poco prima che io
riuscissi a
illuminarlo…” notò
confusa Kairi “…
però è molto più vasto… e
dubito ci sia qualcosa da vedere!”
“L’aura
di Gabor è
più vicina… per fortuna
non siamo atterrati molto lontano!” disse Dragon
accelerando il passo…
…
e cominciò a sentire dei
singhiozzi provenire da un punto non molto distante…
…
brutto segno!
“Merda!
Muoviamoci!”
Dragon e
Kairi iniziarono a correre come dei pazzi, facendosi largo tra
l'Oscurità con
la luce del Key-Blade, e finalmente raggiunsero un disperato
Gabor…
…
quest'ultimo aveva fra le sue
braccia il corpo senza vita di Paperino!
“Gabor!
Cosa succede… perché Paperino… oh
no… ti prego… non anche lui…
no… no…”
Kairi si
inginocchiò orripilata davanti al suo amico, col viso rigato
dalle lacrime.
“Gabor…
cosa è successo?”
domandò
scioccato Dragon all’apprendista mago, che tremante
cominciò a raccontare.
“E’
successo tutto in fretta…
quando mi sono
risvegliato lui era ancora vivo… poi ha incominciato a
perdere l’equilibrio…
quando l’ho preso in braccio lui stava già
per… mi ha chiesto… mi ha chiesto di
proteggere Kairi con tutte le mie forze… e mi ha supplicato
di chiedere perdono
a sua moglie e i suoi nipotini…”
“Come
pensi sia potuto accadere, Gabor?”
domandò l’ex-generale kagakuriano al
mago.
“C’è
solo una spiegazione…” ammise
il ragazzo con delusione verso se stesso
rivelando la verità “… Glacial è riuscito a
sfuggire alla
Maledizione del Maestro Caduto!”
Dragon e
Kairi osservarono sbigottiti il giovane apprendista del pianeta
Iovis.
“Gabor…
è uno scherzo, vero?
Lo hai detto tu
stesso…” affermò
traumatizzata la giovane Custode del Key-Blade “...
una Maledizione non può essere spezzata… no! Un
momento! Biancaneve e Aurora…
loro erano state maledette... e sono riuscite a liberarsi!”
“Non
era vero… dico bene?”
capì Dragon scuotendo sbigottito la sua testa.
“No…
ma non riesco a capire come quel bastardo sia riuscito a sfuggirle!”
esclamò senza parole Gabor “Sul libro vi è scritto che solo una
persona
dal cuore puro può liberarsi dal Sortilegio… e
lui aveva tutto tranne la bontà
in sé! Non vi sono altri metodi!”
“Mi
è bastato fermare il tempo…”
Tutti e
tre sbiancarono sentendo di nuovo quella voce che confermò
loro l’amara verità…
…
speravano di essersi sbagliati…
e invece...
“Lo
ammetto… quando ho visto quella sfera gigantesca ho pensato
davvero di essere
spacciato… se non fosse stato per questi due Key-Blade a
quest’ora io sarei
rimasto polverizzato!”
“Sei
stato tu a portarci qui…”
capì
Dragon con rabbia cercando di individuarlo in mezzo a tale
oscurità.
“Indovinato…”
confermò il demone del freddo “…
quello
che vedete è il Mondo del Nulla… il tempo in
questo posto non scorre… siamo
finiti in una zona morta, un luogo dove ogni maledizione o sortilegio
viene
automaticamente annullato! Ecco come sono riuscito a sfuggire alla
morte!”
"Non
scorrendo il tempo... la Maledizione si è annullata
automaticamente... ora
capisco..." si rese conto Gabor, stringendo con
forza il corpo di
Paperino prima di lasciarlo delicatamente a terra e rialzarsi in piedi "...
sono stato uno stupido! Ci sarei dovuto arrivare da solo... scusami
amico!"
“FATTI
VEDERE!” gli
urlò con rabbia
l’ex-generale ormai spazientito “MOSTRAMI
DI NUOVO IL TUO VOLTO SE NE HAI IL CORAGGIO! NON SCAPPERAI
UN’ALTRA VOLTA!”
“Oh…
tranquillo Dragon… non ho
più bisogno di
scappare… anzi, ti dirò di
più… perché non provi a trasformarti?
Scegli tu… in
Drago Alato o in Super Sayan? Ormai non
mi cambia più nulla!”
“Come
vuoi… te la sei cercata!”
esclamò
furibondo l’uomo provando a trasformarsi nel leggendario
Super Sayan…
…
e scoprì, con
immenso terrore, di non poterlo più fare! E lo stesso valeva
per la mutazione
in Drago Nero!
“Che
succede… non riesci più a trasformarti? Che
peccato… dopo tutta la fatica che
hai fatto per raggiungere quel potere…”
“Kairi…
prova a trasformarti!”
ordinò
Dragon alla sua ragazza, che sbigottita ammise al suo amato.
“Non…
non ci riesco! Che significa?
Eppure…
un momento! E’ sparita anche la mia coda!”
“Il
Mondo del Nulla annulla ogni
Maledizione… e non solo… riporta ogni essere
vivente al suo stato originale!"
rivelò Glacial a tutti loro sghignazzando divertito "Gli Yilar vengono
annichiliti
totalmente così come tutti i supplementi inseriti nei nostri
corpi… perciò…”
Una
nuova luce apparve a pochi metri di distanza da loro tre…
Glacial non era più
nella sua forma Yilancar, ma nemmeno in quella Kagakuriana…
... si era
trasformato in un
giovane uomo dai capelli lunghi e ramati, con una curatissima e corta
barba;
aveva gli occhi molto chiari, quasi argentati… non era
muscoloso, ma rimaneva
comunque un signore molto piazzato e imponente... indossava un camice
bianco da
scienziato, lungo fino alle caviglie, e per di più si
intravedevano degli
eleganti pantaloni azzurri…
…
Glacial era di
nuovo un terrestre del pianeta Earth!
“…
come vedete, anche io ho perso tutti i miei vantaggi… non
sono più un Demone
del Freddo né un Kagakuriano… non ho
più la Server CPU e la batteria eterna
dentro il mio corpo… mi sono rimasti soltanto due
vantaggi… l’Eterna Giovinezza
donatami dalle Sfere del Drago duecento anni fa… e
l’ultima… quella
dell’immortalità!”
“L’immor…
l’immortalità?!”
esclamò spiazzato Gabor “E’
impossibile! Solo Polunga può esprimere quel desiderio!”
“Anch’io
lo pensavo… fin quando
non ho
scoperto il vero potere dei Key-Blade!”
affermò trionfante il figlio del Dr. Gelo “Non
importa il tipo di ferite che subisco! Non importa se il mio corpo
viene polverizzato! Io potrò sempre recuperare le mie forze
grazie a queste
straordinarie armi!”
“Kairi…
è possibile?” provò
a domandare Dragon alla ragazza, che confusa e
tremante ammise.
“Io…
io non lo so… è la prima volta che sento di un
Custode Immortale… non so cosa
fare!”
“Ancora
a parlare… vi lascio la prima mossa!”
affermò con sicurezza Glacial
aprendo le sue braccia “Sentitevi
liberi
di colpirmi quando volete… io non opporrò alcuna
resistenz…”
SPLAT!
Dragon
non se lo fece ripetere due volte… l’ex-generale
si portò davanti al suo
avversario e usò la sua mano carica di KI per trapassare il
suo petto…
…
proprio sul
cuore!
“Hai
parlato troppo presto… posso anche
aver
perso le mie trasformazioni… ma io mi sono allenato sempre
più di te! Con i
nostri veri corpi… quello più avvantaggiato sono
io!”
Quelli
più sbalorditi furono Kairi e Gabor, i quali sgranarono gli
occhi vedendo
l’enorme e sanguinolento foro sul petto
dell’Imperatore…
…
che non mostrò alcun cenno di
dolore o sofferenza!
“E’
tutto inutile…”
Con
immenso orrore, Dragon, Kairi e Gabor assistettero alla rigenerazione
improvvisa del loro nemico. L’enorme foro venne
riempito magicamente da un
cuore pulsante prima di richiudersi magicamente con tutti i vestiti.
Non era
rimasta nemmeno una traccia di sangue!
“… ti
avevo avvertito, stolto! Ormai non posso più morire!”
“QUESTO
E’ DA VEDERE!” urlò
però Gabor in preda alla rabbia lanciando un’altra
delle sue magie “FOLKHA
RHACH
FORA URY!”
Un’esplosione
di fiamme infernali investì il corpo di Glacial che venne
totalmente arso dalle
fiamme…
…
un minuto dopo…
di lui non era rimasta più traccia!
Solo i Key-Blade lasciarono intendere
la sua effettiva presenza.
“Non
può tornare in vita
adesso…” sentenziò
Kairi preoccupata, avvicinandosi alle due armi “… non è rimasto nulla di lui!”
Le
chiavi erano ancora incandescenti. La ragazza nemmeno ci
pensò a sfiorarle
anche solo con un dito!
“Provo
a percepire la sua aura…”
Dragon cercò di rintracciare l’energia di
Glacial…
…
rendendosi conto, con immenso orrore, che essa era più viva
che mai!
“GABOR!
DIETRO DI TE!”
L’apprendista
mago non fece in tempo a proteggersi o a urlare per lo
shock… semplicemente
sparì alla loro vista, come se fosse stato risucchiato da un
vortice!
“DRAGON!
ATTENTO!”
L’uomo,
sentendo l’urlo di panico di Kairi, si voltò
preoccupato alle sue spalle… e
davanti a lui vi era di nuovo il figlio del Dr. Gelo indenne!
“No…
è impossibile…
che scherzo è questo?!”
esclamò scioccato Dragon…
…
allora
quel bastardo non stava scherzando!
Era davvero
immortale!
“Che
vi succede… perché state
tremando? Non
sono più un Demone del Freddo ora…”
li canzonò l’Imperatore camminando
lentamente verso di loro “… per di più mi sto lasciando
colpire
mortalmente… non siete capaci di uccidermi?”
“Sta…
STA ZITTO!” gli
urlò contro Kairi
mettendosi affianco a Dragon “STAI
SOLO
BLUFFANDO! TU NON SEI DAVVERO IMMORTALE!”
“Libera
di dimostrarlo…” la prese in
giro lui piazzandosi davanti a loro.
La
ragazza si voltò verso l’ex-generale…
quest’ultimo era paralizzato per il
terrore… non l’aveva mai visto in quello stato!
Doveva
farlo
rinsavire… doveva
proteggerlo!
“Dragon!
Riprenditi! Non vinceremo mai se ci arrendiamo davanti a ogni
avversità!”
affermò la Custode con una grinta tale da celare ogni
traccia di paura dal suo
volto “Io
posso ancora evocare la mia Armatura… tu rimani molto
più forte e
veloce di lui! Sconfiggeremo questo verme e fuggiremo da qui!”
Dopo
aver detto ciò, la giovane Maestra del Key-Blade decise di
rilasciare il massimo
potere della sua chiave. L’intero Mondo del Nulla
venne avvolto dalla Luce,
illuminando quella che in realtà era una zona completamente
deserta.
Il corpo
di Kairi fu ricoperto da una brillante e solida armatura dalle
sfumature rosee,
mentre il Key-Blade diventò molto più lungo ed
affilato, con decine di gioielli
preziosi incastonati nell’elsa.
“Questa
mi è nuova! Hai riacceso la mia curiosità,
mocciosa!” affermò sorpreso
Glacial prendendo di nuovo in mano i suoi Key-Blade “Vediamo quanto mi farai
male…
sempre che tu ci riesca!”
Kairi
non mostrò alcun tentennamento e si mise davanti al suo
uomo, pronto a
proteggerlo anche a costo della sua stessa vita…
…
Glacial non si
sarebbe preso anche lui!
Era
pronta a morire pur di riuscire a porre fine ai sogni di gloria di quel
pezzo
di merda…
…
fu così che iniziò la battaglia
più dura e terribile della sua vita… una lotta
che avrebbe cambiato il suo
cuore per sempre!
Aldilà
– Palazzo di Re Yammer
Gabor si
guardò intorno, in preda allo shock…
…
lui c’era
già stato in quel posto… dopo essere morto
cadendo dalla Fortezza dei
Comandanti… perciò…
“AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!
NOOOOOOOOOOOOOO!
SONO MORTO UN’ALTRA VOLTA!”
“Smettila
di urlare come un matto!” gli
urlò però Re Yammer, il quale aveva
raggiunto di nuovo la sua solita postazione per mantenere sotto
controllo le
anime che ancora non erano state distribuite “Sei ancora vivo e vegeto!
Controlla tu stesso… non hai nemmeno l’aureola!”
“AAAAAAAAAHHHHHHHH…
eh?! Non sono… morto?!”
esclamò il quindicenne provando a toccarsi
sopra la testa.
Era
vero… non aveva l’aureola!
“Ma…
ma allora come mi sono…”
“Sono
stato io…”
A
parlare era stato Kaioshin, il quale si trovava alle sue spalle assieme
a Whis.
“Non
si preoccupi, Yammer… da questo momento ci occupiamo noi di
lui…”
Quando
il giovane si voltò verso di lui, la divinità
presentò se stesso e il suo
superiore.
“Il
mio nome è Shin, mentre lui è Whis…
siamo stati noi a dar l’ordine ai vostri
amici defunti di tornare in vita ventiquattr’ore…
siamo riusciti a salvarti in
tempo! Se non fossimo giunti a recuperarti… a
quest’ora ti saresti ritrovato
nello spazio aperto e saresti morto!”
“Mio
caro ragazzo… il tuo nome
è Gabor,
giusto?” domandò invece
l’angelo cercando di tranquillizzare il giovane
mago “Tu
per caso sai cosa è successo all’interno di quel
buco nero?”
“Il
buco… sì…”
ammise Gabor mortificato, prima di raccontare loro tutto ciò
che era accaduto.
Le due
divinità scoprirono quindi che Glacial fosse riuscito a
spezzare la Maledizione
del Maestro Caduto e che, fatto ancora più catastrofico,
fosse diventato
immortale.
“… ho
provato a sferrargli un incantesimo… ero riuscito a
polverizzarlo ma si è
ricomposto dal nulla! Poi sono stato buttato fuori da quella
dimensione… e ora
mi ritrovo qui!” finì di
spiegare il quindicenne apprendista.
“Capisco…”
esclamò Whis annuendo
saggiamente, prima di sorridere allegramente “…
allora non abbiamo più di che preoccuparci!”
“Eh?!
Ma che cosa dice, signore?!”
esclamò Kaioshin sbalordito “Se
Dragon e
Kairi dovessero perdere… Glacial sarebbe inarrestabile!”
“Ora
che lui è immortale… potrebbe perfino raggiungere
l’Aldilà!”
provò a
spiegargli Gabor, ma l’angelo non cambiò affatto
idea.
“…
ed è qui che vi sbagliate!
Ciò che è
successo è in realtà molto semplice…
Glacial non è realmente immortale! L’unica
maniera per ottenere un simile potere è chiederlo alle Super
Sfere del Drago,
oggetti di gran lunga più potenti ed efficaci degli
artefatti namecciani!
Nemmeno questi ultimi possono esaudire un desiderio tanto eccessivo,
perché
trasformerebbe un mortale qualsiasi in un vero e proprio Dio! Quel
mortale sta
sicuramente usando un trucco… e se Dragon e Kairi
riusciranno a capire di cosa
si tratta, allora sconfiggerlo sarà una vera passeggiata!”
“Io…
io credo di non aver
capito…” ammise
confuso il giovane mago grattandosi la fronte.
“E’
molto semplice da
comprendere…”
continuò a spiegare l’angelo “… adesso ti
spiego qual è la scala
gerarchica degli esseri viventi… all’ultimo posto
vi siete tutti voi mortali,
persone che muoiono per cause naturali o che cessano di vivere a causa
di
agenti esterni come un assassinio o un incidente…
dopodiché seguono i Semi-Dei,
quelle entità che non muoiono naturalmente ma che possono
essere uccise come un
mortale… ad esempio Yammer, Shin, Lord Beerus. Poi vi stanno
gli Angeli, come me, che hanno il compito di supervisionare l'operato
dei Semi-Dei!
Infine… vi è Zeno-Sama… lui non
potrà mai morire, né di vecchiaia né
di morte
accidentale… lui è il nostro vero Dio! Non esiste
nessuno al di sopra di lui!”
“Gabor…
quello che stiamo cercando di
dirti è
che Glacial... in questo momento... ha raggiunto semplicemente il
potere di un
Semi-Dio…” gli fece comprendere Kaioshin
capendo dove volesse andare a
parare il suo superiore “… e che quindi può essere
ucciso anche da un
mortale… bisogna soltanto scoprire il suo punto debole!”
“…
e dobbiamo considerare anche un altro
aspetto…” affermò raggiante
Whis “…
Glacial non ha più lo Yilar del Demone del
Freddo… di conseguenza, anche se i tuoi due amici non
dovessero riuscire a
sconfiggere quel mostro… voi potreste combattere
tranquillamente contro di lui
e ucciderlo con le vostre stesse mani! E’ un vero peccato non
poter rientrare
in quella dimensione… nemmeno noi due possiamo varcare il
Mondo del Nulla…”
ammise poi rammaricato prima di recuperare il suo entusiasmo “… ma adesso tutto ciò che
puoi fare è
tornare nel mondo dei mortali e raggiungere i tuoi compagni
sopravvissuti!”
“Ma
dovrei comunque conoscere il vero punto
debole di Glacial!” esclamò Gabor
esasperato.
“Davvero
non l’hai ancora capito, Gabor?”
chiese sorpreso Whis “Prova a
pensare a
ciò che vi ha detto… a ciò che ha
fatto… ogni minimo dettaglio!”
Il mago
rimase molto confuso dalla frase dell’angelo e
cominciò a rifletterci su…
***
- Non
importa il tipo di ferite che subisco! Non importa se il mio corpo
viene
polverizzato! Io potrò sempre recuperare le mie forze grazie
a queste
straordinarie armi! -
Ecco…
quella era senz’altro una
frase sulla quale era necessario formulare qualche ragionamento.
Glacial si
era dichiarato
immortale… aveva affermato che niente sarebbe stato in grado
di ucciderlo… e il
suo incantesimo ne era stata la conferma più lampante.
Whis gli
aveva detto che l’immortalità di Glacial era un
trucco… cosa significava? C’era
un modo per sconfiggerlo? L’angelo affermava di
sì…
Cosa gli
stava sfuggendo?
- Io
potrò sempre recuperare le mie forze grazie a queste
straordinarie armi!
-
…
a queste
straordinarie…
…
un momento!
Glacial
aveva considerato i suoi Key-Blade… questo non era un
dettaglio da poco conto!
Perché
l’aveva fatto? La frase di
Glacial, considerando ciò, aveva un unico
significato…
... che
quelle due chiavi fossero
state il passepartout per ottenere l’immortalità!
***
“…
signor Whis… signor
Shin…” chiese
quindi Gabor alle due entità “… per caso la sua immortalità
è legata a
quei due Key-Blade che possiede?”
L’angelo
e il Dio della Creazione gli sorrisero soddisfatti… quello
sguardo valeva più
di una conferma…
Anche Gabor
sorrise di
conseguenza… ora ne era sicuro!
“Allora
non c’è più bisogno del nostro aiuto!
Riportatemi nel mondo dei Mortali… fatemi
riunire ai sopravvissuti! Dragon e Kairi sono in gamba…
riusciranno a cavarsela
da soli e sconfiggeranno Glacial una volta per tutte! Voi limitatevi a
intervenire qualora entrambi fuori escano dal Mondo del Nulla!”
Whis e
Shin si guardarono tra di loro, sospirando tranquillamente e accettando
la
decisione del quindicenne.
“Hai
davvero molta fiducia in quei due, lo
sai?” affermò Kaioshin con grande
ammirazione “Non
è da tutti avere la tua
sicurezza…”
“Non
ho conosciuto così tante persone
nella
mia vita… ma loro due rimarranno per sempre nel mio cuore!”
ammise Gabor
alzando il suo sguardo verso il soffitto del palazzo “Fra tutte le persone che Glacial ha fatto
soffrire… loro due sono
senz’altro quelli che hanno saputo reagire… quelli
che non hanno avuto paura di
combatterlo… hanno messo a repentaglio la loro vita per
mettere fine all’Impero
di Kagaku! Glacial non li sconfiggerà mai! Si è
creato da solo i suoi nemici
naturali!”
Mondo
del Nulla
DRAGON
...
estasiato…
…
questo
fu l’unico aggettivo con il quale avrei potuto descrivere la
forza d’animo e la
tenacia di quella ragazza che tentava in tutti i modi di sconfiggere
quel
mostro di Glacial!
***
Ricordo
ancora
il primo giorno in cui la conobbi… trascinata con la forza
davanti ai miei
piedi… puzzava di sudore e sangue… degli stessi
liquidi era ricoperto il suo
intero corpo…
…
quella volta le sferrai anche delle
ginocchiate…
La
rividi due giorni dopo durante l’assalto degli Heartless alla
nostra Base
Militare. Nemmeno immaginavo che lei si trovasse
all’interno di quella massa
informe e oscura. Non l’avevo salvata di
proposito…
La terza
volta che la vidi fu subito la morte di Gabor. Quella volta
riuscii a sorprendermi. Lo sguardo carico di odio e disprezzo nei miei
confronti, la
rabbia e la
frustrazione la spinsero a gettarsi su di me…
…
quella volta voleva uccidermi…
se non l’avessi colpita io per prima, lei avrebbe usato la
sua
chiave per
mozzarmi la testa!
Non
potevo mentire a me stesso. Inconsciamente io iniziai a
pensare a lei già da
allora. Non riuscivo a comprendere con quale forza Kairi
riuscisse ad andare
avanti...
…
umiliata… sottomessa…
violentata… come poteva una donna del genere avere ancora
una speranza?
Non
l’avevo mai compreso, e anche adesso io non riuscivo a
capirlo…
…
so solo che fu a causa di ciò
che cominciai a incuriosirmi…
…
fu un trauma, per me, scoprire
che la sua forza interiore era di gran lunga superiore alla
mia… fu uno shock
scoprire che lei fosse in grado di controllare alla perfezione i miei
sentimenti…
... ma fu
anche una
liberazione rivelarle tutti i miei segreti… tutta la mia
vita… tutto il mio
dolore…
…
e mentre io osservavo il
combattimento tra lei e Glacial, non potevo non autocommiserarmi su
quanto
fossi debole… su quanto io non fossi in grado di
proteggerla…
Ecco. Mi
facevo schifo da solo. Come potevano avere tutti fiducia in
un pover’uomo come
me… uno che non aveva mai combinato nulla di buono nella sua
vita?
La mia
famiglia… Cristal… i
namecciani… Cargoth… i prigionieri di
Hollywood…
…
e Kairi… cosa vedevano in uno
come me?
Cosa non
riuscivo a cogliere di me stesso?
Cosa la
spingeva a tentare il tutto per tutto pur di proteggermi?
L’amore?
Era quello il motivo?
Semplicemente era innamorata di me… questa era la vera
spiegazione?
Non lo
capivo.
Non lo capivo e non riuscivo a
capacitarmene…
***
Un ricordo
illuminò
improvvisamente la mia mente…
…
mi trovavo alla Scuola
Elementare e avevo otto anni… era il 27 di
Gennaio… me lo ricordavo ancora
molto bene… fu il giorno in cui molti anziani ebrei vennero
a raccontarci dei
campi di concentramento nazisti.
Provate a
immaginarvi l’orrore di
tutti noi bambini quando ci raccontarono delle Camere a Gas…
dei Forni
Inceneritori… di tutte le persone che erano morte per colpa
di quella guerra
senza senso…
…
per la prima volta nella nostra
vita scoprimmo che gli orchi delle favole esistevano sul
serio…
In quel
periodo Cristiani e
Musulmani cominciavano ad avere i primi screzi… ricordo
ancora un famoso
attentato nella città di New York, dove due aerei di linea
vennero dirottati e
fatti schiantare sulle Twin Towers, provocando quasi tremila
morti…
Subito dopo
aver sentito quelle
storie, ingenuamente chiesi ai miei genitori se fossero davvero
successe cose
così brutte… quando tutti e due mi rivelarono la
verità, sentii per la prima
volta nella mia vita un senso di nausea e orrore…
…
avevo sempre pensato che il
Bene avrebbe in ogni caso trionfato sul Male… mai avrei
immaginato potesse
accadere l’esatto contrario e ciò mi fece soffrire
molto…
“Un giorno diventerò un vero Eroe!
Salverò e consolerò quante più
persone possibili… sarò invincibile!”
Lo
ammetto… quando i miei
genitori ascoltarono la mia decisione scoppiarono a ridere
commossi…
“Tu sei già il nostro piccolo eroe, amore
mio…” mi disse quel giorno
mia madre, abbracciandomi calorosamente…
Mi venne un
nodo alla gola…
ancora ricordavo l’odore del suo profumo, quello che comprava
ogni anno per le
feste natalizie…
…
ricordavo tutte le volte in cui
mio padre mi prendeva in braccio e mi lanciava per aria… una
sensazione di
libertà che nemmeno la trasformazione in Drago Nero dalle
Angeliche Ali o la
Tecnica della Levitazione furono in grado di ridarmi!
***
Venni
illuminato da un altro
ricordo…
…
ero un po’ più grande… andavo
alle Medie e i miei nomignoli erano ‘Nerd-Man’ e
‘Cocco-Di-Sorella’… non me ne
fregavo nulla! Il primo mi venne dato perché ogni volta
difendevo i ragazzini
più deboli e i miei amici contro i bulli della scuola, anche
più grandi di me…
mentre il secondo mi venne dato a causa di un brutto fatto che accadde
nella
mia scuola…
In quegli
anni mia sorella
maggiore, all’ultimo anno, era fidanzata con uno studente
considerato da tutti
una super star del calcio…
…
fin quando io non lo beccai a
baciarsi ‘appassionatamente’ con un’altra
ragazza!
Cosa feci
come fratello?
Semplice… scattai di nascosto delle foto col mio cellulare e
le inviai a mia
sorella!
Potete
immaginare come andò a
finire il giorno dopo… il dongiovanni venne mollato in
tronco davanti a tutta
la scuola facendo la figura del babbeo!
Fu
ciò che accadde dopo a
cogliermi di sorpresa…
…
mia sorella, da quel giorno,
aveva cominciato a mangiare sempre di meno e a non uscire
più con nessuno.
I miei
genitori la portarono da
molti psicologi per cercare di capire cosa fosse successo, ma
niente…
…
come se non bastasse, da quel
giorno in poi cominciai a divenire vittima di Cyber-Bullismo.
Lo scoprii
mentre navigavo sul
mio Profilo Social… centinaia e centinaia di messaggi
inviati con minacce,
insulti e bestemmie vergognose…
…
non ne tenni conto… già allora
gli insulti non mi facevano né caldo né
freddo… ma cominciai a sospettare che
lo stesso stesse capitando a mia sorella perciò ne parlai
immediatamente coi
miei genitori…
Quando
scoprirono tutto ciò,
entrambi si impuntarono nel farci trasferire in un’altra
scuola ma io rifiutai
categoricamente…
…
non sarebbe stato scappando che
avremmo risolto quella situazione…
Riuscii a
convincerli, decidendo
perciò di andarne a parlare con il preside…
…
quel saggio uomo comprendendo
le nostre ragioni provò a scusarsi con noi implorandoci di
non denunciarlo e
che si sarebbe mosso in prima persona allo scopo di fermare quelle
azioni…
Ciò
che organizzammo assieme a
lui passò decisamente alla storia…
L’ex-fidanzato
di mia sorella
(ovvero il vero colpevole dietro a tutto questo) dovette disputare la
finale
del Campionato Scolastico Nazionale contro una squadra molto
odiata… ovviamente
la tensione si alzò alle stelle e nessuno pretendeva meno di
una vittoria da
parte nostra.
Io e la mia
famiglia, compresa
mia sorella maggiore, fummo invitati a partecipare dallo stesso preside
con
posti di prima classe. Fummo io e lui a convincerla a venire…
…
volevo vedesse con i suoi occhi
ciò che sarebbe accaduto!
Il giorno
della partita, gli
ultras della squadra avversaria piazzarono un gigantesco striscione di
polemica
contro la nostra scuola!
La frase fu
più che esplicita…
Il
coraggio è fuoco, e il bullismo è fumo! Forza
Vefuniel e Dragon!
Provate a
immaginarvi l’intero settore
di casa, nel quale erano presenti tutti i tifosi di quello
scemo…
…
e potrete immaginare anche lo
shock di mia sorella la quale non staccò gli occhi di dosso
da quello
striscione!
“Cosa…
che significa?”
“E’ stato il tuo fratellino a chiedercelo!”
affermò il preside
dell’altra scuola, ricevendo conferma dal nostro “Abbiamo saputo della vostra storia,
perciò ci siamo organizzati in
questo modo per dare ai vostri compagni una bella lezione…”
“Ma… ma così non rischiamo di
perdere?” chiese mia madre al nostro
superiore, che annuì con decisione.
“Prima dei campioni… io voglio che i miei
alunni diventino degli uomini!
Se perderemo ce lo saremo meritato… la mia scuola deve
essere un esempio di
rispetto davanti agli occhi di tutti i ragazzi del mondo, nessuno
escluso!”
Vefuniel si
era voltata verso di
me, completamente sconvolta…
... e io
per
tutta risposta
l’abbracciai con forza!
“Quando ero più piccolo mi ero promesso
di diventare un vero eroe e che
avrei protetto tutte le persone a cui tenevo di
più… sorellona… non voglio
vederti soffrire così… mi fai un bel sorriso?”
Non mi
sarei
mai scordato quel
momento… lei non riuscii più a trattenere il suo
dolore e mi abbracciò
piangendo sulla mia spalla…
“Sei… sei proprio uno scemo…
un idiota… ti voglio bene…”
Come
andò a finire quella storia?
La nostra
squadra, scossa dallo
striscione e dagli sfottò dei nostri avversari, prese una
vera e propria
imbarcata, perdendo la partita…
…
e soprattutto perdendo la
faccia…
Il nostro
preside, il giorno
dopo, ci fece riunire tutti nell’Aula Magna… e
devo ammettere che quell’uomo fu
in grado di zittire tutti i suoi alunni facendoli vergognare per la
storia
dello striscione…
…
quel ragazzo, per evitare
sospensioni o bocciature, si trasferì in un’altra
scuola, mentre gli episodi di
Cyber-Bullismo finirono immediatamente.
Chissà
perché mi era tornato in mente un ricordo simile. Di certo,
da ragazzino, ero
molto più intraprendente e fiero di me stesso,
mentre in quel momento non
riuscivo a muovere un muscolo per proteggere la mia ragazza che stava
man mano
perdendo le energie…
***
Un altro
ricordo illuminò la mia mente…
…
ero un adolescente… io e
Cristal eravamo al nostro primo appuntamento e dopo aver mangiato le
nostre
pizze ci eravamo seduti sulla spiaggia ad osservare il calmo oceano che
brillava nel riflesso della luna piena…
“Tu che cosa pensi di ciò che sta
accadendo tra Cristiani e Islamici?”
mi domandò all’improvviso lei, spiazzandomi
completamente.
“Come siamo arrivati a parlare di
attualità?” le chiesi io
scherzando “Fino a cinque secondi fa
stavamo a discutere su chi tra Undertaker e Brock Lesnar fosse il
Wrestler più
forte… e tra parentesi… il primo è una
vera e propria leggenda…”
“… farò finta di non aver
sentito l’ultima frase…” mi
prese in giro
lei facendomi una linguaccia “…
e
sentirò la risposta alla prima domanda!”
“Ah… d’accordo…”
mi arresi io provando a pensarci un po’ su “… sarò sincero…
non mi sta piacendo
affatto! Si sta diffondendo una nuova ondata di razzismo fra
religioni… un
razzismo che a mio parere è del tutto ingiustificato! Ho
paura che fra qualche
anno avremo a che fare con una nuova guerra…”
“Lo pensi anche tu?!”
esclamò lei sorpresa “E’
la prima volta che sento qualcuno col mio stesso pensiero! Quando ho
provato a parlarne col mio prof di storia lui mi ha messo un rapporto
sul
registro e mi ha fatto sospendere… quel pezzo di…”
“Non ne dubito…”
affermai io ridacchiando sconcertato, prima di
riprendere il discorso precedente “…
il
punto è che non trovo alcuna vera motivazione nel farci
guerra gli uni contro
gli altri… per anni i membri dell’Isis hanno
compiuto attentati nelle nostre
città… dicevano di volersi vendicare di tutto
ciò che abbiamo fatto loro… e
invece di trovare degli accordi politici… noi abbiamo
risposto con altre bombe
e stragi! Scommetto tutto quello che vuoi… ma dietro a
queste lotte non vi
stanno affatto screzi religiosi ma motivi d’interesse
territoriale per le
risorse energetiche!”
Lei mi
annuì comprensiva prima di
farmi un’altra domanda…
“… e tu cosa faresti per risolvere una
situazione del genere?”
“Non lo so… di certo non farei quello che
stanno combinando i nostri
politici!” le risposi io con sicurezza “A loro importa solo guadagnare sempre di
più… non pensano affatto a
tutte quelle persone che soffrono!”
“Questa non è una risposta accettabile!”
mi rimproverò lei dandomi
qualche pacca sulla fronte “Così
te ne
lavi soltanto le mani…”
“Che ti aspetti?! Non è mica
semplice…”
Come
risposta mi beccai un pugno
sulla testa…
“Allora non puoi rimproverarli senza alcuna ragione
a tuo favore!”
sentenziò lei con decisione “Anche
io
credo che tu dica il giusto... ma a differenza tua io ho qualche idea e
un
sogno in più da realizzare!”
“Tipo?” le chiesi io.
“… tipo diventare una
Presidentessa…” affermò
Cristal mostrando il
suo bicipite “… una First
Lady che tutte
le nazioni rispetteranno e adoreranno! Col mio fascino e il mio
carattere sarò
in grado di fare da paciera fra le due fazioni!”
Lo
ammetto… quando sentii quella
frase scoppiai a ridere come un matto!
Fu
più forte di me!
“Non credo che sarai molto credibile vestita in
scarpe da ginnastica e
tuta larga!” la presi scherzosamente in giro io,
riuscendo a farla arrossire
di vergogna “In realtà
… la tua idea non
è affatto male!” la consolai
però “Ci
sono tantissimi presidenti che hanno fatto la storia
dell’umanità! Ecco… che
pensi di un pianeta in cui ogni religione viene praticata e rispettata,
dove
ogni persona viene accettata per ciò che
è… africana, europea, asiatica…
cristiana, musulmana, buddista o induista… etero oppure
omo-sessuale… un mondo
in cui non esiste la povertà o la
schiavitù… un mondo in cui la dittatura non
esiste… dove ogni persona potrà ricevere sempre
un aiuto…”
“Ehi! Ehi! Vacci piano! Non sei ancora un super-eroe!”
mi fermò lei
divertita, riuscendomi a spiazzare completamente…
“Un super-eroe… lo sai che da piccolo
sognavo di diventarne uno?”
“No! Davvero?”
esclamò lei sorpresa “Un
eroe alla Super-Man, che tutti adorano e rispettano?”
“Ne servirebbe uno anche adesso, ad essere
sinceri…” ammisi io
sospirando “… di certo
però non ho dei
super poteri…”
Cristal,
tuttavia, non la pensava
come me… al contrario…
“In realtà… io credo che non
serva essere invincibili o immortali per
essere considerato un eroe… un eroe è tale
perché mette a repentaglio la sua
vita e la sacrifica per il bene di tutti, nessuno escluso… e
io sono convinta
che tu sia già un piccolo eroe!”
“Cosa te lo fa pensare, scusa?”
le domandai io confuso.
“Questa mattina ho mandato un messaggio alle tue
sorelle…” mi rivelò
lei spiazzandomi per l’ennesima volta “…
Nori mi ha detto che sei il miglior fratello del mondo, che la salvi
sempre
quando finisce nei guai… Vefuniel invece mi ha raccontato di
quella partita
alle Medie… quindi sei stato davvero tu a farci perdere?!”
“Ce lo siamo meritati!”
confermai io con decisione e rabbia “Perdere
per 24-0 non è grave in confronto a
ciò che hanno fatto a mia sorella!”
Cristal
sorrise contenta…
“Vedi? Un’altra persona sarebbe fuggita
senza voltarsi indietro… tu
invece hai protetto Vefuniel rischiando anche di essere linciato da
tutta la
nostra scuola… e alla fine ad avere avuto la meglio sei
stato tu! Un pompiere
mette a repentaglio la sua vita per spegnere gli incendi… un
medico mette in
gioco il suo rispetto per salvare la vita di una persona… un
operaio usa tutti
i soldi che guadagna per pagare le bollette… una mamma
decide di donare tutte
le sue energie per crescere i suoi figli… anche loro sono
degli eroi… non sono
come Super-Man, forti e invincibili… sono persone qualunque
che riescono a fare
ogni giorno qualcosa di straordinario per il benessere di
qualcun'altro…”
Lei,
improvvisamente, aveva
cacciato il suo cellulare cercando su Internet qualcosa in
particolare…
“Ti hanno mai parlato di Nelson Mandela?
E’ stato un politico e
attivista sudafricano… fu grazie a lui che in quella nazione
il regime
dell’Apartheid venne abbattuto… grazie a
quell’uomo, bianchi e neri riuscirono
finalmente a riappacificarsi e tornare ad essere un
popolo…sapevi che in realtà
Manila fu costretto a passare ventisette anni in prigione prima di
diventare
Presidente? Ecco… durante la sua prigionia lui scrisse una
poesia…”
Cristal mi
passò il cellulare,
così che io potessi leggere sullo schermo.
“Spero che ti piaccia… è
grazie a questa che io ho deciso cosa farò
nella mia vita…”
***
La vita era
stata troppo crudele
con lei… qualche anno dopo lei si
ammalò… e poi morì senza poter
realizzare il
suo sogno…
…
come recitava la poesia?
Erano
passati vent’anni… ma il
desiderio di ricordarmela era davvero troppo forte!
***
“DRAGON!
RIPRENDITI CAZZO!”
Quell’urlo
mi scosse abbastanza da riprendere coscienza.
Kairi
aveva provato in ogni modo a uccidere Glacial, il quale subì
tranquillamente i
suoi attacchi senza provare a difendersi… e ogni volta quel
bastardo riusciva a
ricomporsi dal nulla!
Era tutto
inutile… era immortale…
era impossibile da uccidere… era invincibile…
…
invincibile…
…
invincibile…
…
invincibile…
***
"Dalla
notte che mi avvolge,
nera
come la fossa dell'Inferno,
rendo
grazie a qualunque Dio ci sia
per
la mia anima invincibile.
La
morsa feroce degli eventi
non
m'ha tratto smorfia o grido.
Sferzata
a sangue dalla sorte
non
s'è piegata la mia testa.
Di
là da questo luogo d'ira e di lacrime
si
staglia solo l'orrore della fine.
Ma
in faccia agli anni che minacciano,
sono
e sarò sempre imperturbato.
Non
importa quanto angusta sia la porta,
quanto
impietosa la sentenza,
sono
il padrone del mio destino,
il
capitano della mia anima."
***
Quando
finii
di leggerla, il mio
cuore non riuscì a smettere di battere…
“Come ci è riuscito… come ha
fatto a perdonare le persone che l’hanno
tenuto prigioniero per trent’anni…
è… è…”
“Mio nonno visse in Sud Africa per molto tempo prima
di tornare in
Italia…” mi raccontò lei
“… mi
raccontò di come Mandela cambiò per sempre quel
paese… quando diventò
Presidente, invece di prendersela con i Bianchi che l’avevano
imprigionato,
cercò in tutti i modi di trovare un compromesso…
decise di avere ministri sia
bianchi che neri… riuscì ad avvicinare
l’intero paese alla nazionale di Rugby…
una volta lui e i miei genitori l’hanno incontrato e gli
hanno fatto la tua
stessa domanda… sai cosa ha risposto loro?”
Cristal si
avvicinò lentamente a me,
portando le sue labbra vicino al mio orecchio…
“Se
io non sono in grado di cambiare quando le circostanze me lo
impongono… come
posso chiedere agli altri di cambiare? Ricordate questo, fratelli
miei… è il
perdono la chiave per cancellare la paura! Non dimenticatelo
mai… e insegnatelo
al mondo intero!”
***
- ...
avete preferito mutare i vostri corpi... o peggio... avete accettato il
vostro
cambiamento senza problemi... e adesso nel vostro sangue e nel vostro
DNA...
scorrono i geni e il sangue di esseri sconosciuti che non hanno niente
a che
fare con voi... Dragon... Kairi... voi non vincerete mai contro Glacial
se
continuerete a considerarvi degli Yilancar... voi non vincerete mai se
affiderete le vostre speranze in un liquido all'interno di una
fialetta... voi
siete forti perchè siete Dragon e Kairi... il vostro
coraggio e la vostra
determinazione sono stati più forti di qualunque altra
cosa... il vostro
desiderio di vivere vi ha condotto fino a qui... voi vincerete soltanto
quando
riuscirete a considerarvi per ciò che siete realmente... -
***
Le
parole di Cristal e Cargoth rimbombarono dentro la mia testa, riuscendo
a
cancellare ogni sorta di impedimento…
…
ora sapevo cosa
fare!
KAIRI
Caddi in
ginocchio in preda alla stanchezza…
…
ci
avevo provato in tutti i modi… Glacial riusciva sempre a
ricomporsi!
“Hai
finito di torturarmi, dolcezza?” mi
domandò lui cominciando ad
avvicinarsi a me.
Per
tutta risposta io mi rialzai e mi gettai al suo attacco, staccandogli
la testa
con un fendente del mio Key-Blade.
Sapevo
già, però, di aver fatto una mossa completamente
inutile…
Merda…
Dragon… aiutami! Da sola non posso farcela…
“Mi
stai davvero deludendo…”
ammise Glacial fintamente sconsolato “…
credo proprio sia giunto il momento di concludere lo scontro!”
Prima
che io potessi difendermi, qualcosa afferrò le mie caviglie
e cominciò ad
avvolgere la mia armatura…
…
a
nulla servirono i miei fendenti disperati… due secondi dopo
la mia mano fu
costretta ad aprirsi e il mio Key-Blade cadde per terra…
…
ero finita all’interno di una
massa d’Oscurità creata da Glacial!
“E’
stato un vero spasso giocare con te e con tutti i tuoi amici!”
mi disse
quel bastardo con un diabolico sogghigno “Preparati
a ricevere la giusta punizione… TI STRITOLERO’ COL
MIO SOLO POTERE!”
Cominciai a
provare un dolore
troppo familiare… quel bastardo voleva fare a pezzi il mio
corpo!
Mi
voltai ancora una volta verso Dragon… era ancora paralizzato
sul suo posto…
“E’
inutile, ragazzina… quell’idiota è e
rimane un codardo…” mi rispose
però Glacial portandosi davanti a me “…
ha passato vent’anni della sua vita a leccarmi il
culo… ha provato ogni volta a
prendersi gioco di me con trucchetti meschini… LA
VERITA’ E’ CHE TI SEI
INNAMORATA DI UNA NULLITA’ CHE NON PUO’
PROTEGGERTI! ORA MUORI!”
L’armatura
cominciò a incrinarsi minacciosamente…
…
e per la disperazione urlai a
squarciagola col viso rigato dalle lacrime!
“DRAGON!
PER L’AMOR DI DIO! TORNA IN TE
PORCA MISERIA! HO BISOGNO DI TE… DRAGON!”
“Lasciala
andare…”
La
tortura, improvvisamente, cessò…
…
provai a capire cosa fosse
successo… e vidi Dragon che si portò davanti a
Glacial, pronto a combattere
contro di lui!
“Dra…
Dragon…”
esclamai io sofferente ma
felice…
…
la
morsa su di me terminò e il mio corpo tornò
libero.
“Alla
fine il morto vivente si è mosso!”
sentenziò il nostro avversario
facendo roteare i suoi Key-Blade “Vediamo un po’… hai altri
trucchetti da
mostrarmi?”
“Nessuno…”
Il mio
cuore cessò di battere… che significava? Non
voleva per caso dire…?
“…
non so come sconfiggerti…”
ci confermò
con rammarico “…
sei davvero un mostro privo di compassione o
bontà… e desidero darti
la giusta punizione con tutte le mie forze… ma non ho ancora
la più pallida
idea su come ucciderti…”
“Tu
e quella puttana non volete proprio
capire, eh?! NON POTETE UCCIDERMI! IO SONO IMMORTALE! IO HO
GIA’ VINTO IN
PARTENZA! PERCHE’ NON VOLETE ARRENDERVI ALLA MIA
SUPERIORITA’?! ACCETTATE LA
VOSTRA FINE E QUELLA DEI VOSTRI AMICI!”
“Mai…”
affermò semplicemente Dragon con
un mezzo sorriso “…
nessuno accetterà mai
di essere dominato da un assassino pedofilo e masochista come te!
Preferiamo
morire piuttosto che darti la soddisfazione di inchinarti a
te… la verità è che
a noi ci fai pietà! Non importa se tu distruggerai i nostri
corpi… le nostre
anime saranno sempre nostre! Puoi insultarmi e darmi del
codardo… ma davanti
alle tue parole… io rimarrò sempre
imperturbabile! Pensi che ucciderci ci
renderà tuoi sottomessi…”
“…
la verità però
è un’altra…”
continuai
io, capendo dove lui volesse andare a parare “… le nostre anime continueranno a
provare pietà per te…
l’immortalità non è il dono
più grande… esiste un potere
ancora più grande… un sentimento che tu non hai
mai provato nella tua vita…
qualcosa che tu hai sempre rigettato con disprezzo…”
Il figlio
del Dr. Gelo, però, scoppiò a ridere davanti alle
nostre facce... una risata da
folle…
…
quell’essere non era né umano
né divino… era semplicemente un pazzo senza
controllo!
“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAH!
Tiro a indovinare… parlate dell’Amore, non
è così? SIETE DUE SCIOCCHI! AMORE O
MENO IO RIMARRO’ SEMPRE PIU’ FORTE E IMPORTANTE DI
VOI! TUTTI COLORO CHE
OSERANNO OPPORSI AL MIO VOLERE SARANNO ANNIENTATI! VOI DUE…
SMETTETELA DI FARMI
PERDERE TEMPO E FATEVI UCCIDERE!”
“No…
non prenderemo ordini da uno che non
sa cosa significhi amare un’altra persona che non sia se
stessa! Dovessimo
rimanere qui per l’eternità… alla fine
noi riusciremo a sconfiggerti, immortale
o meno! E a proposito… prima di ricominciare a
combattere…”
…
Dragon
si avvicinò tranquillamente a Glacial, il quale rimase
sorpreso da così tanta
dignità… e lo stesso valeva per me…
…
non
avevo mai visto il mio uomo così sicuro di se…
così deciso e pronto a
sacrificare la sua vita per me...
“…
stavolta sono io che ti regalerò
un’opportunità… scappa…
raggiungi un pianeta
sconosciuto e vivi ciò che resta della tua vita con
generosità e amore… questa
è la tua ultima occasione per capire quanto sia bella la
vita che ti circonda e
quanto la tua immortalità sia futile e priva di
significato… prima che io cambi
idea… io ti permetto di abbandonare questo scontro e di
lasciarci tutto alle
spalle… voglio permetterti di cambiare… voglio
provare a perdonarti!”
Di tutte
le parole e le frasi che Dragon aveva rivolto al suo opposto, quelle
erano le
più forti e pesanti…
…
Dragon voleva perdonarlo? Era
pronto a lasciar andare Glacial pur di dargli una seconda chance?!
Ero
impietrita… senza parole… mai mi sarei immaginata
di sentire quelle parole
uscire dalla sua bocca…
...
ciò che riuscii a colpirmi fu
il fatto che io non fossi affatto in grado di contraddirlo... il suo
tono era
più che sufficiente a farmi comprendere che uccidere Glacial
senza provare
quantomeno a capirlo sarebbe stato un gesto orribile...
... non
saremmo
stati diversi da lui!
Quanta
forza ci voleva a perdonare un verme tanto miserabile?
Tanta,
immaginai... e Dragon Oronar era l'unico uomo nell'intero universo a
possederla!
Di certo
non se le aspettava Glacial, la cui bocca era spalancata per lo stupore
e la
meraviglia…
…
e la vergogna!
“Tu…
tu…TU SEI UN PAZZO SENZA SPERANZA! COSA DIAVOLO TI PASSA PER
IL CERVELLO?! TU
MI PERDONI?! TU MI PERMETTI DI SCAPPARE?! CHE RAZZA DI PROPOSTA SAREBBE
QUESTA?! PERCHE’ CONTINUI A TRATTARMI COME SE NON FOSSI UNA
REALE MINACCIA?!
RISPONDI!”
Fu
allora che Dragon fece un gesto che mai e poi mai avrei pensato di
vedere nella
mia vita…
…
aveva
dato delle pacche sulla testa di Glacial?!
“…
molto semplice… perché tu per me non sarai mai
più una minaccia!”
Come
reagì Glacial?
Malissimo…
“TOGLIMI
LE MANI DI DOSSO! SCORDATELO!
L’UNICO MODO IN CUI IO USCIRO’ DA QUI
SARA’ DA VINCITORE… E DI VOI NON
RIMARRA’
NEMMENO IL RICORDO! LA VERITA’ E’ CHE TU HAI PAURA
DI COMBATTERE CONTRO DI ME
PERCHE’ SAI DI NON AVERE ALCUNA SPERANZA!”
Dopo
aver detto ciò, Glacial fece qualche passo indietro e
provò ad affondare un
colpo con uno dei suoi Key-Blade…
“ATTENTO,
DRAGON!”
Il tempo
attorno a me si fermò… Dragon e Glacial erano
completamente immobili, ma
trovandomi alle spalle del primo non riuscivo a comprendere se
l’attacco fosse
andato a segno…
…
il mio istinto mi portò a
congiungere le mani e pregare per l’uomo della mia
vita…
…
non poteva morire così… ti
prego… fa che Dragon sia riuscito a difendersi…
“… ti
avevo dato un’ultima possibilità,
Glacial… te la sei giocata molto male!”
Ripresi
a respirare normalmente… grazie al cielo!
Dragon
era riuscito ad afferrare il Key-Blade del suo avversario e non lo
mollava
nemmeno per un secondo, mentre Glacial provò un fendente con
l’altra chiave…
…
stavolta, però, fui io a
proteggere l’uomo della mia vita parando l’attacco
con il mio di Key-Blade!
“Eppure
dovresti averlo capito… il tuo unico vantaggio è
l’immortalità… ma la nostra
forza è di gran lunga superiore!”
affermò tranquillamente allontanando
con la forza l’arma dal suo viso “Possiamo
rimanere per anni e anni qui dentro… io e Kairi rimarremo
lucidi perché potremo
sostenerci l’uno con l’altra, grazie
all’amore che proviamo tra di noi… mentre
tu rimarrai qui da solo a patire sconfitte su sconfitte! Hai perso la
tua unica
occasione di redimerti… ti sei
condannato a morte da solo!”
Dragon
sogghignò allegramente, come non l’avevo mai visto
fare nella mia vita…
…
aveva lo sguardo di un
adolescente spensierato e innocente!
“Kairi…
non credo che questi Key-Blade gli servano più!”
mi disse poi voltandosi
con sicurezza verso di me “Non
sarà il
caso di sbarazzarcene?”
“PERCHE’
NO?!”
accettai io recuperando
tutta la mia determinazione e la mia grinta…
…
cinque
secondi dopo, con un abile tecnica di spada imparata durante i miei
viaggi con
Lea cinque anni prima, il Key-Blade di Glacial che avevo
precedentemente
parato
volò via dalla sua mano…
…
e io lo recuperai
agilmente con la mia!
Ciò
che
fece Dragon, però, fu addirittura più
incredibile…
“Tu…
lurida…
aspetta… COSA… CHE INTENZIONI
HAI DRAGON?!”
“L’ho
già detto… VOGLIO SBARAZZARMI DELLE TUE ARMI! NON
TORCERAI MAI PIU’ UN CAPELLO
AI MIEI AMICI… VAFFANCULO A TE E ALLA TUA
IMMORTALITA’!” urlò
con
rabbia Dragon al suo avversario…
“NO!
DRAGON! NON FARLO… NOOOOOOOO!”
…
riuscendo a piegare in due
l’arma più potente dell’intero Universo!
Solo con la
sua forza fisica!
Non si
limitò soltanto a quello… Dragon usò
la sua sovrumana potenza per disarmare il
suo avversario…
Capitolo 29 *** Capitolo 29: La morte di Glacial... la vittoria finale dei Rivoluzionari! ***
Ed
eccoci di nuovo qua, con il
nuovo capitolo di questa storia, che sarà anche il
penultimo...
...
preparatevi mentalmente, perchè
ci sarà un ENORME... GIGANTESCO colpo di scena!
Buona lettura!
Qui, di seguito, il
pulsante delle OST!!! :-)
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE
EARTHLY YILANCAR
La
morte di Glacial... la
vittoria
finale dei Rivoluzionari!
Mondo
del Nulla
Third
Person
“Un…
un trucco?”
“Esattamente!
Glacial non è immortale!”
insistette Dragon convinto di ciò che diceva “Quel bastardo ha
semplicemente
usato i suoi Key-Blade e il suo potere oscuro per ricostruirsi ogni
volta! Ha
legato la sua anima alle due chiavi… se queste vengono
distrutte lui non potrà
più rigenerarsi!”
Kairi
rimase sbalordita…
…
astuto… nemmeno lei era a
conoscenza di un simile trucco!
Glacial
li aveva quasi fregati!
“Perciò
se distruggiamo questo Key-Blade… NO! CAZZO!”
La ragazza
aspettò troppo prima
di agire… Glacial riuscì a evocare indietro la
sua chiave dissolvendola dalla
sua mano, potendo quindi rilegare la sua anima a quella del
Key-Blade…
…
riattaccandosi il braccio
mancante!
“Brutti
figli di… c’è mancato poco…”
pensò tra se e se Glacial, ansimando
pesantemente.
Cazzo! Lo
avevano scoperto!
Cosa
poteva fare adesso? Di certo scappare non era un’opzione
accettabile… non
un’altra volta…
…
questa storia doveva finire qui
e subito… con la sconfitta dei due terrestri!
Non
aveva altra scelta… doveva ricorrere a più potere
oscuro…
Dragon e
Kairi assistettero al suo inglobamento in quella massa di potere
tenebrosa…
attorno a loro si crearono migliaia e migliaia di Heartless di ogni
tipo, forma
e grandezza!
“Ancora
loro?!” esclamo la ragazza scocciata.
“E’
disperato… sta tentando il tutto per tutto!”
affermò Dragon con
tranquillità “Sbarazziamoci
degli
Heartless e poi occupiamoci di lui!”
“D’accordo!”
“Aspetta…
prima volevo chiederti
scusa…”
la fermò però lui “… fra tutte le persone che ho conosciuto
e a cui ho voluto bene… tu sei
quella che più di tutte ha creduto in me… non
conoscerò mai una donna così
forte e bella… ti amo, Kairi! Tu sei la donna della mia
vita! Quando tutto
questo sarà finito… io voglio sposarmi con te!”
“EEEEEEHHHHH?!”
divenne rossa
per
l’imbarazzo lei “T-TU
VUOI… DOV’E’
FINITO QUEL DRAGON SBRUFFONE E PRIVO DI TATTO CHE HO CONOSCIUTO MESI
FA?!”
“Semplice…”
le
rivelò l’uomo con
determinazione e grinta “…
ha gettato
via la sua maschera!”
Kairi
spalancò la sua bocca per lo stupore e la meraviglia quando
la mano di Dragon
si illuminò di una luce a lei ormai familiare…
…
la ragazza era stupefatta… non
aveva mai visto arma più unica e singolare di
quella…
…
l’impugnatura era formata da
scaglie nere, quelle del Drago Nero, e aveva la forma di due ali
d’angelo…
l’elsa, invece, era dorata, con due rubini, uno rosso e uno
verde acqua,
incastonati in esso…
…
fu la sua
grandezza a lasciarla senza fiato… la chiave di Dragon era
tre volte più lunga
e potente della sua!
“No…
questo è… impossibile…”
riuscì soltanto ad esclamare la giovane
Maestra…
…
Dragon era
riuscito ad evocare un Key-Blade!
“Da…
da quando…?” provò
a domandargli Kairi indicando il nuovo Key-Blade.
Dragon
osservò incuriosito l’arma, prima di risponderle
sinceramente…
“E’
la prima volta che ne evoco
uno… MA CHI SE NE FREGA!”
…
prima di gettarsi
all’attacco delle creature oscure!
Spazio
Una
domanda, però, sorge ora spontanea… dove erano
andati a finire tutti gli altri
Rivoluzionari?
Semplicemente
erano in viaggio
verso l’unico pianeta nel quale potevano ancora
nascondersi… ovvero Glacial 02,
il pianeta Terra!
Più
precisamente, all’interno di una delle tante astronavi
namecciane, Flame si
trovava assieme a tutti i suoi compagni di ciurma e a quelli di suo
padre.
Erano
tutti tristi, poiché Zoro aveva perso la vita…
soprattutto Kuina e Nico Robin,
figlia e moglie dello spadaccino, le più disperate per la
sua morte.
Fu qui
che Gabor venne tele-trasportato dal Kaioshin e da Whis.
“Ga…
Gabor? Sei davvero tu?”
esclamò sorpresa la figlia di Rufy indicando
gli sconosciuti “Chi sono quei due?”
“Tranquilli,
siamo solo di passaggio!” li
tranquillizzò l’angelo prima di
avvicinarsi a Kuina e Robin per consolarle “Mi
spiace per la vostra perdita… Zoro è uno
spadaccino dai capelli
verdi con una cicatrice sull’occhio, vero? La sua anima
è giunta sana e salva
nell’Aldilà… la prima cosa che ci ha
chiesto è se potessimo portargli un
boccale di liquore! Ammetto che ne ho bevuto un po’ assieme a
lui…”
Le due
donne si guardarono negli occhi, confuse… prima di sorridere
divertite…
“E’…
è proprio da
lui… vero, mamma?”
“Puoi
dirlo forte, amore mio…”
ammise l’archeologa con amarezza “…
spero solo che non si perda e non finisca negli Inferi per
sbaglio…”
“Non
si preoccupi, signora… questo non succederà
sicuramente!” la rassicurò
Shin alzandole il pollice all’insù.
“Mi
scusi... ma queste non erano
informazioni riservate?” gli fece notare
però Whis, facendo preoccupare il
Dio della Creazione.
“Acc…
me l’ero scordato! Ora
noi due
dobbiamo andare… al meglio e più tardi possibile!”
Sia lui
che Whis sparirono alla loro vista.
“Sono
due divinità…”
spiegò Gabor ai
suoi amici “…
si sono occupati delle anime di tutti i caduti in battaglia…”
“Perché
tu stavi con loro?”
domandò con
sospetto Nami “Non
eri rimasto su Namecc per aiutare Dragon e Kairi?”
“Sono…
successe molte cose…”
ammise il
maghetto dispiaciuto, cominciando a spiegare per filo e per segno
quanto fosse
accaduto durante la loro assenza, senza tralasciare nemmeno un
particolare.
“Paperino…
sei morto anche tu…” si
dispiacque tantissimo Flame, cominciando a
piangere orripilata.
“Perciò…
Dragon e Kairi sono
rimasti
imprigionati nel Mondo del Nulla…” disse
preoccupato Sanji, accendendosi
una sigaretta “…
e non possono fuggire fin quando non saranno in grado di sconfiggere
Glacial… che nel frattempo è diventato
immortale… cosa può andare peggio?”
“Non
c’è proprio alcun modo per raggiungere quel posto?”
provò a domandargli
Yusop, che stavolta aveva indosso gli occhiali.
“Quella
in cui si trovano Dragon e Kairi, è una dimensione
irraggiungibile per tutti
noi… solo Glacial può decidere chi far entrare o
uscire da lì, ma nemmeno io so
il motivo di questa capacità…”
ammise Gabor affranto “…
io
ad esempio sono stato espulso con la forza da Glacial stesso, e non ho
potere
sufficiente per rientrare al suo interno… i nostri amici
possono uscire da lì
solo se riusciranno a uccidere il loro nemico… e nemmeno in
quel caso posso darvi
la certezza che possano tornare!”
“Ma
Glacial è immortale, adesso!”
disse
disperata Cotton “Non
riusciranno mai a ucciderlo!”
“OH
NO! NON SCAPPERANNO MAI DA SOLI!
DOBBIAMO AIUTARLI!” urlò agitatissimo
Monkey D. Rufy, seguito in coro da
tutti i suoi compagni di ciurma.
“FATE
SILENZIO!”
Tutti,
nessuno escluso, si voltarono sbalorditi verso Flame, il cui sguardo
era più
che esplicativo…
“DRAGON
E KAIRI RIUSCIRANNO A VINCERE E
FUGGIRE DAL MONDO DEL NULLA! NON FACCIAMOCI PRENDERE DALLA PAURA E
DALLO
SCONFORTO!”
“Flame
ha ragione!”
confermò Seras con
sicurezza “Il
mio vecchio padrone e la sua ragazza riusciranno a battere Glacial
in ben che non si dica!”
“Flame…
Seras… come fate ad
esserne così
convinte?” domandò loro Poppoga.
“So
che avete molta fiducia in quei due…
ma
Glacial…” provò a farle
ragionare Biji, ma venne interrotto dalla stessa
vampira.
“Glacial
non è immortale! Gabor non ha
ancora finito di spiegare!”
“Seras
ha ragione!” rivelò loro
l’apprendista di Gandalf “Quel bastardo ha semplicemente
legato la sua Anima all’interno dei suoi
Key-Blade…
in questo modo può
ricostruire il suo corpo quando e come vuole!”
“Ehm,
ragazzo…” gli
chiese confuso la
renna Chopper “… potresti
essere un po’
più chiaro, per favore?”
“Certo…
i nostri corpi sono formati da due essenze… la Logica, che
comprende gli
aspetti più fisici del nostro essere… e
l’Anima, quella che vedete nelle
sembianze di Rufy e Nami…”
“Credo
di aver capito…” comprese
Jinbei improvvisamente “Ha deciso di imprigionare la sua anima dentro ai
Key-Blade!”
“Eh?
Che… che hai detto, Jinbei?”
esclamò
spaesato Usop.
“E’
come se io adesso decidessi, per non
morire, di entrare all’interno del mio Sorcery
Clima-Tact…” intuì Nami
incredula “…
in questo modo la mia Anima continuerebbe a vivere senza sparire
mai…”
“Ora è
tutto chiaro… basta che Dragon e Kairi distruggano i
Key-Blade!” capì al
volo Flame battendo il pugno sulla sua mano.
Il
maghetto annuì convinto.
“Ciò
che ha compiuto Glacial è un vero e proprio
tabù… una maledizione che può
utilizzare una sola volta nella sua intera esistenza!”
affermò con
tranquillità “Dragon e
Kairi riusciranno
a capire il trucco al volo… avvisiamo tutti gli altri e
raggiungiamo la Terra!”
Mondo
del Nulla
Nel
frattempo, all’interno del Mondo del Nulla, Dragon e Kairi si
stavano
sbarazzando con troppa facilità di tutti gli Heartless che
si piazzavano loro
davanti…
…
la
ragazza, nel mentre, si era messa a spiegare tranquillamente al suo
uomo tutti
i poteri e le magie possedute dalla sua chiave!
“Prova
a usare Thunder! Ti permette di
scagliare potenti scariche elettriche! Aggiungici il suffisso
–ga per usarlo
alla massima potenza!”
“THUNDERGA!”
La
ragazza, allarmata, riuscì a proteggersi in tempo con
Reflex…
…
un fulmine di potenza colossale
decimò la maggior parte degli Heartless presenti,
disintegrandone i corpi!
“FA
ATTENZIONE! VUOI FORSE INCENERIRMI?! AVVISAMI PRIMA DI SFERRARE UNA
MAGIA TANTO
POTENTE!” lo rimproverò Kairi,
preoccupata e arrabbiata con lui…
…
il quale si mise una mano
dietro la nuca e ridacchiò imbarazzato!
“Scusa…
non
ho ancora il pieno controllo del mio nuovo potere!”
“QUESTA
NON E’ UNA SCUSA SUFFICIENTE! CI E’ MANCATO POCO
CHE CI RIMETTESSI LE PENNE!”
sbraitò lei calpestando i piedi offesa.
Si
prese un colpo quando si rese conto che qualcosa la stesse afferrando
per la
caviglia!
“Che…
MOLLAMI! PRENDI QUESTO!”
Il
fendente che sferrò la giovane fu più che
sufficiente per liberarsi dalla presa
di Glacial, il quale urlò per l’ennesima volta a
causa del suo ‘ennesimo’
braccio mozzato.
“Bleah…
che schifo!” strillò
disgustata lei, staccandosi l’arto tagliato dalla
sua caviglia “Sarà meglio
sbarazzarci
subito delle seconde linee… giusto, Dragon?”
“Immediatamente…
proteggiti di
nuov…”
“NO!
STAVOLTA TOCCA A ME!”
“Che
int… OH CAZZO!”
“AEROGA!”
Dragon
fece in tempo a librarsi in volo… un gigantesco uragano si
abbatté attorno a
lui, spazzando via tutti gli Heartless, dal primo
all’ultimo…
…
e anche Glacial venne sbalzato
dalla potenza di quell’attacco!
“Ho
usato lo stesso attacco un mese fa…”
pensò Kairi orgogliosa di se stessa “…
ma
all’epoca non fui in grado di controllarlo appieno e Glacial
riuscì ad
annullare la mia magia… ma grazie agli allenamenti ora
questi incantesimi mi
escono a occhi chiusi!”
Chi fu
ancora più fiero di lei fu Dragon… il quale
ammirò estasiato l’immensa bravura
della sua amata…
…
quanto era
migliorata in quei mesi… quanto era cresciuta…
era diventata una guerriera in
tutto e per tutto!
Al
contrario Glacial si rialzò in piedi dopo essersi
ricostruito un’altra volta il
braccio…
***
…
stava cominciando a perdere le
speranze…
…
tutte le sue certezze e il suo
mondo erano crollati nel giro di un mese…
…
dal giorno in cui Yen Sid e
Xehanort l’avevano imprigionato in quella dimensione!
Loro due,
assieme a Gandalf,
Gabor e a tutti gli stregoni del pianeta Iovis, lo avevano incastrato
con
l’inganno, non riuscendo a impedire la trasformazione in
Yilancar di Dragon…
…
il suo cervello si era
totalmente annichilito… era l’istinto che lo
spingeva a rialzarsi ancora e
ancora…
…
Glacial aveva
perso ogni lume di ragione… a furia di vivere come un Dio e
credersi tale… alla
fine era diventato pazzo per davvero!
***
Fu a quel
punto…
però… che le cose parvero complicarsi!
Glacial
venne nuovamente riavvolto da una massa
d’Oscurità… ma non evocò
altri
Heartless…
…
semplicemente inglobò sempre
più potere al suo interno… sempre di
più…
“Oh
no… FERMATI GLACIAL!”
gli urlò
preoccupata la giovane rossa “COSI’
IL
TUO CUORE CADRA’ NELL’OSCURITA’! NON NE
VALE LA PENA! ARRENDITI!”
L’ex-generale,
però, accorgendosi che la sua donna stesse per gettarsi al
salvataggio del
figlio di Gelo, la trattenne per un braccio.
La
Maestra del Key-Blade si voltò incredula verso il suo uomo,
e
quando lo vide
fare segno di no con la testa, intuì l’atroce
verità…
“Non
si fermerà più… vero Dragon?”
comprese Kairi voltandosi verso il suo
ormai irrecuperabile avversario “Ormai è senza speranze…”
“Sì…
non si fermerà più…
quell’idiota ha vissuto sempre in un solo modo…
sempre con
una sola ossessione… e ora che l’ha persa non
riesce ad accettarlo!”
confermò Dragon dispiaciuto “Speravo potesse avere anche solo un minimo
barlume di umanità… ma ora che conosciamo la
risposta non possiamo più tirarci
indietro!”
Nel
frattempo
la trasformazione finale di Glacial era completa… e i due
terrestri rimasero
senza parole quando si trovarono di fronte un gigantesco e terrificante
mostro!
Alto
trenta metri, era formato completamente dal potere
dell’Oscurità. Il suo
aspetto era in tutto e per tutto simile a quello da Demone del Freddo.
Non
aveva pupille e sulla mano destra aveva un’arma
mastodontica…
…
dalla forma del suo Key-Blade!
“ATTENTA!
STA ATTACCANDO!”
Dragon
aveva ragione. Il gigantesco Glacial, ormai perso nel
baratro delle tenebre,
alzò il braccio con la sua arma e si preparò a
colpire entrambi i suoi nemici. I
due terrestri provarono a pararsi con le loro armi… ma con
grande orrore si
resero conto di aver fatto un grosso errore!
Entrambi
vennero sbalzati dalla mostruosa potenza del gigante e precipitarono
rovinosamente verso il suolo cadendo malamente.
“Acc…
cazzo… che potenza!” ammise
Kairi rialzandosi a fatica.
Aveva
subito soltanto qualche acciacco, ma niente di
più…
…
se non si fosse parata col Key-Blade, però, quel colpo
l’avrebbe
senz’altro ridotta in poltiglia!
Anche
Dragon si rialzò tranquillamente. Al contrario della
ragazza, però, sembrava
alquanto…
…
divertito?!
“Però…
niente male!” esclamò infatti
l’uomo sorridendo.
Glacial,
però, non rimase fermo ad aspettarli…
…
con un urlo animalesco si gettò
di nuovo all’attacco di quei moscerini, provando a
schiacciarli in ogni modo…
…
con le mani… coi piedi… con la
sua arma… provò perfino una testata…
I due
terrestri non si fecero trovare un’altra volta impreparati ed
evitarono ogni
attacco con molta agilità ed esperienza.
Sapevano,
tuttavia, di non poter continuare così
all’infinito…
…
non solo quel gigantesco essere
era molto forte, ma anche rapido e abbastanza veloce da impedir loro di
ideare
una strategia!
Come se non
bastasse
Glacial sembrava non perdere alcuna energia!
Dovevano
elaborare un piano… o quell’essere senza controllo
li avrebbe sconfitti per
sfinimento!
A Kairi
venne in mente un modo per prendere tempo…
“Proviamo
così… BLIZZAGA!”
La
ragazza puntò il Key-Blade sul suo terreno e usò
quell’incantesimo per congelare
completamente i piedi del gigante!
Lei era
consapevole che Glacial si sarebbe liberato nel giro di pochi secondi,
perciò
sfruttò quel momento per raggiungere Dragon e confrontarsi
con lui.
“Hai
in mente qualche idea?”
“E’
grande e grosso… ma il suo vero corpo è da
qualche parte all’interno di quella
massa oscura…”
“Scommetto
tutto quello che vuoi… ma
credo
si trovi dentro al centro di quel simbolo sul suo petto!”
affermò convinta
Kairi indicando l’enorme tatuaggio a forma di cuore.
Glacial,
nel frattempo, si liberò con immensa facilità
dalla trappola e ruggì ancora una
volta in preda alla follia omicida…
…
era più inferocito che mai!
“Dobbiamo
metterlo fuori gioco! Puntiamo prima alle giunture… e poi lo
finiamo insieme!”
I due
terrestri si fiondarono all’attacco, evitando
l’ennesimo pugno del gigante
oscuro. Questa volta, però, Dragon saltò sul suo
braccio e si portò davanti al
suo viso assieme alla sua ragazza…
“FIRAGA!”
“AEROGA!”
…
e colpendolo dritto negli
occhi!
Il
gigante ricevette una fiammata tale da costringerlo a coprirsi con un
braccio e
urlare per il dolore…
…
tuttavia utilizzò il braccio
senza il Key-Blade e ciò fu un grosso errore!
Kairi si
portò subito vicino all’arma
dell’avversario e utilizzò un altro Blizzaga per
congelarla e renderla momentaneamente inutilizzabile, mentre Dragon
usò il suo Key-Blade e la sua forza sovrumana per
raggiungere il braccio disarmato
del
mostro, colpirlo sulla piega del gomito e staccandogli di netto
l’arto.
I due
eroi erano in una posizione favorevole, perciò provarono a
trapassare il petto
del mostro con le loro chiavi…
... ma
vennero
improvvisamente fermati da una barriera di energia che li
sbalzò via per diversi
metri!
“… per
poco non ci riuscivamo!”
esclamò frustrata Kairi.
“ATTENTA!
CI STA SPARANDO ADDOSSO DEI RAGGI LASER!”
Era
vero. Dalla barriera fuoriuscirono centinaia di attacchi KI. Questi si
diressero automaticamente verso i due terrestri che evitarono a fatica
tutti i
colpi.
Quando
la barriera si dissolse… il mostro era di nuovo pieno di
energie e rigenerato
da tutte le sue ferite!
“Così
non andremo da nessuna
parte… dobbiamo
trovare il modo di renderlo completamente inoffensivo…
aspetta! Possibile che…
KAIRI! RIESCI A TENERLO A BADA PER QUALCHE MINUTO? FORSE HO TROVATO UNA
SOLUZIONE!”
Spazio
I
Maestri del Key-Blade, così come tutti i pirati, avevano
scelto di utilizzare
una sola navicella per fuggire da Namecc. Insieme a loro vi erano anche
Junion,
Shiro, Naruto e Sasuke.
Il ciclope
rimuginò sulla
battaglia che aveva appena combattuto. Mai si sarebbe immaginato che
Glacial
potesse essere in realtà così potente…
tutti i loro allenamenti non erano
serviti a nulla davanti a quella forza tanto smisurata!
Potevano
soltanto sperare nella vittoria di Dragon e Kairi…
“Junion!
Sono arrivate nuove notizie
dall’astronave di Flame!” lo
informò Shiro allarmato, raggiunto da tutti
gli altri membri del mezzo.
Il
vecchio Yamanaka cominciò a spiegare quanto fosse accaduto
sul pianeta Namecc…
e a nessuno di loro piacquero quelle rivelazioni!
“Il
Mondo del Nulla… maledetto Glacial!
Ne
sa una più del diavolo!”
esclamò con rabbia Aqua tirando un pugno sulla
parete in metallo.
“Voi
conoscete quella dimensione?”
domandò curioso Naruto.
“E’ un
luogo dove il tempo non esiste… non vi è nemmeno
vita… è accessibile solo
tramite il potere oscuro e coloro che ne varcano la soglia non vi fanno
più
ritorno!” spiegò loro Terra
preoccupato.
Potete
immaginare l’immenso sconforto di Junion e Shiro…
“NON
PERDIAMOCI D’ANIMO! KAIRI E DRAGON
RIUSCIRANNO A TORNARE!”
A
parlare fu Sora, il quale non mostrò alcuna
agitazione… al contrario, dal suo
sorriso sembrava essere perfino sicuro di ciò che affermava.
“SORA
HA RAGIONE! DOBBIAMO AVERE FIDUCIA IN
LORO!” lo seguì a ruota Riku con
altrettanta grinta.
“La
fiducia non basterà…”
Stavolta
fu Yen Sid ad intervenire nel discorso…
“Che
intende, maestro?” gli chiese Lea
sospettoso.
“Dragon
e Kairi potrebbero anche sconfiggere Glacial… ma non
servirà a nulla se
entrambi non possono tornare nel mondo reale! Dobbiamo trovare un modo
per
aiutarli!”
“Signore…
lei ha un piano? Non possiamo
lasciarli al loro destino… non dopo tutti i sacrifici che
hanno fatto per noi!”
provò a chiedergli Topolino, ancora scosso dalla morte dei
suoi amici.
Il
vecchio maestro ci pensò su…
…
tutti quelli che erano finiti
nel Mondo del Nulla non vi fecero più ritorno, o almeno
questo veniva narrato
nelle leggende… però avevano un indizio
importante!
Per entrare
dentro quella
dimensione era necessario il potere oscuro!
“Xehanort…
potresti aiutarci tu!” propose
improvvisamente Yen Sid al suo amico “Riusciresti
a creare un varco oscuro verso il Mondo del Nulla?”
“Potrei…
ma è troppo pericoloso!”
affermò deciso il maestro col pizzetto “Si creerebbe un altro buco nero che
potrebbe risucchiare qualunque cosa vi sia attorno!”
“Solo
se non viene controllato…”
precisò
però Aqua cominciando a pensarci seriamente su “… se tutti noi
provassimo ad
aiutarti… per quanto tempo potresti tenere aperto un varco
oscuro?”
“Cinque
minuti… non di più, vista la vostra poca
Oscurità…” ammise
lui
affranto.
“…
però noi ne possediamo in
abbondanza!”
Gli
ex-membri dell’Organizzazione XIII si portarono vicino a
Xehanort, pronti a
dargli una mano.
“Se
usassimo anche il nostro potere, il
varco rimarrebbe aperto almeno il doppio!”
esclamò sicuro di sé Marluxia.
“Ci
darete una mano?!” li
supplicò Xion
congiungendo le mani a preghiera.
“E’
solo per nostro tornaconto!
RICORDATEVELO!” affermò Larxene
diventando rossa per la vergogna ancora una
volta…
…
si
vedeva però che la sua motivazione era
un’altra.
“Posso
aiutarvi anch’io… il mio
Rinnegan
sarà molto utile per controllare il varco!”
si propose Sasuke attivando i poteri
dei suoi occhi e voltandosi verso Junion “Tu
ci stai? Daresti una grossa mano!”
“Contaci!”
affermò
tranquillamente il
ciclope chiedendo a Naruto e Shiro “Potreste usare due copie per cercarli nel
Mondo del Nulla…”
“Ottima
idea!” annuì
tranquillamente il
vecchio shinobi nel corpo del Kagakuriano, seguito a ruota dal Settimo
Hokage.
“DATTEBAYO!
Con la mia tecnica della
Moltiplicazione Superiore del Corpo posso mandarne anche a centinaia!”
“Questo
però non sarà sufficiente… il varco
potrebbe apparire in un punto qualsiasi del
Mondo del Nulla… dobbiamo far sì che entrambi
possano trovarlo in poco tempo o
non servirà a niente!” fece
loro notare Roxas “Avete qualche
idea?”
“Forse…
potrei sfruttare il mio legame con Kairi…”
Tutti si
voltarono verso Naminè, la quale continuò a
parlare.
“Anche
se il mio cuore ora è quello di Riku… la mia
anima è sempre legata al mio
precedente corpo… potrei usare la mia Luce per direzionarla
verso l’uscita!”
“E’
un’idea geniale!”
esclamò Roxas complimentandosi con la sua ragazza, il
cui viso divenne rosso per l’imbarazzo.
“Useremo
la Luce di tutti noi!”
la
rassicurò Xion.
“Allora
è deciso!”
affermò con decisione
Sora voltandosi verso Xehanort “Facciamolo!
Prima ci muoviamo prima riusciremo a salvare i nostri amici!”
Mondo
del Nulla
Nel
frattempo, Kairi cercava in tutti i modi di tenere a bada
Glacial… ma
combattere contro quel mostro da sola era tutt’altro che
semplice!
Dragon
invece si era messo a debita distanza, accumulando quanto
più KI e Luce
disponibili…
…
il suo piano era
quello di abbattere quella creatura con un solo colpo distruggendo la
barriera
finale di Glacial o attraversandola prima della sua chiusura!
“KAIRI!
DRAGON! SIAMO QUI!”
I due
terrestri si voltarono sorpresi e rimasero di stucco quando si resero
conto che
Naruto e Shiro li avevano appena raggiunti. Il biondo rimase vicino
all’ex-generale, mentre il vecchio andò a
raggiungere la maestra del Key-Blade
aiutandola a combattere contro il gigantesco mostro, trasformandosi in
Yilancar.
Kairi
rimase stupita dall’intervento di Shiro e ancora non riusciva
a comprendere
cosa fosse successo.
“Un
momento! Questa Luce… sì! Sono tutti i nostri
amici!” si rese conto la
giovane notando che la sua chiave fosse più luminosa di
prima.
Si
voltò
sorpresa verso Dragon, che nel frattempo si era messo a parlare con
Naruto.
Bastò
un
cenno con Shiro a farle prendere una decisione immediata…
sarebbe stato lo
Yilancar a tenere a bada Glacial, mentre lei doveva raggiungere
immediatamente
Dragon e Naruto!
Quando
li raggiunse, i due erano ancora sull’attenti.
“CHI
SEI?! COSA CI FAI QUI!?”
“Sono
un tuo amico… e queste sono solo delle copie ninja
perciò non dureranno molto…”
li avvertì lo shinobi preoccupato, prima di rivelare loro
“…
possiamo tornare indietro senza
necessariamente sconfiggere Glacial!”
“Aspetta…
dici sul serio!?”
“Sì!”
confermò Naruto con sicurezza “Siamo
riusciti ad aprire un portale… ma questo si
richiuderà in meno di dieci minuti!
Non abbiamo tempo per combattere quel mostro!”
“E
Glacial? Rimarrebbe vivo in questo modo…”
chiese però Kairi voltandosi
verso la terrificante creatura avente forma identica al figlio di Gelo.
“Ovvio
ma lui non potrebbe raggiungerci!”
esclamò tranquillamente Naruto “Ormai
è
troppo corrotto per poter percepire la Luce… il portale non
è molto lontano da
qui! Dobbiamo muoverci!”
Il
settimo Hokage provò a prendere per mano la
ragazza… ma lei evitò la presa,
quasi intimorita, voltandosi verso l’enorme mostro che in
quel momento stava
mettendo in seria difficoltà Shiro!
Perché
il suo cuore stava
soffrendo così? Perché non riusciva a distogliere
il suo sguardo da colui che
le aveva rovinato per sempre la vita?
***
“Non
posso”
***
Dragon e
Naruto spalancarono la bocca per la sorpresa di fronte alla frase della
ragazza.
“Dragon…
tu avevi detto che per lui non ci fosse più alcuna speranza,
vero?”
disse Kairi all’ex-generale, che rispose con tutta la sua
sincerità.
“Sì…
Glacial non tornerà più quello di
prima… sconfiggendolo, morirebbe…”
“Non
cambierebbe nulla in ogni caso!”
provò a farla ragionare Naruto “Glacial
rimarrà imprigionato nel Mondo del Nulla per
l’eternità! Si è condannato da
solo! Mancano pochi minuti, Kairi… se non ci sbrighiamo
rimarrete imprigionati
anche voi due!”
“Non
posso!” insistette
però Kairi con
una determinazione che spiazzò entrambi.
Perché…
perché mettere a
repentaglio la sua vita così?
“Una
volta… una volta ho rischiato di fare la stessa fine di
Glacial… se non fosse
stato per Dragon… io sarei finita in questo mondo!”
La
ragazza poggiò una mano vicino al suo cuore, ripensando a
quel giorno…
“Se
noi ce ne andassimo adesso… se noi
lasceremo che Glacial rimanga in quello stato… noi non
saremmo diversi da lui!
Saremmo molto peggio! Imprigionare Glacial nel Mondo del Nulla sarebbe
un gesto
ancora più egoista e orribile di tutti quelli che ha
compiuto lui stesso! Io
sono una Maestra del Key-Blade! E’ mio destino liberare i
cuori dei più
bisognosi dalle loro sofferenze… anche a costo di mettere a
repentaglio la mia
vita!”
“Io
rimarrò con lei!”
la seguì a ruota
Dragon sorridendole comprensivo “Glacial deve essere sconfitto… e sono
pronto
a pagarne le conseguenze!”
Naruto
li guardò per qualche minuto, leggermente
sconvolto…
…
poi emise un sospiro di
frustrazione, arrendendosi davanti alla loro fermezza.
“… e
pensare che Sora e Riku mi avevano già avvertito…”
ammise il Settimo
Hokage ridacchiando “…
allora non
perdiamo tempo! Mancano soltanto cinque minuti prima che…
VIA!”
Cosa era
successo? Semplice… Glacial era riuscito a mettere al
tappeto Shiro e a far
sparire la copia dello Yilancar e si era gettato al loro attacco!
Dragon e
Kairi riuscirono ad evitare il pestone del loro avversario …
…
non fu altrettanto svelta la
copia di Naruto, la quale venne schiacciata dal gigantesco piede del
mostro!
“NO!
NARUTO! SHIRO!” urlò
preoccupata Kairi.
“Non
preoccuparti per loro! Erano soltanto
delle copie!” la rimproverò
però il suo uomo “Non
possiamo permetterci distrazioni! Dobbiamo metterci d’impegno
e
sconfiggere quel bastardo prima dei cinque minuti! Kairi! Tienilo
occupato
ancora per un minuto! Io preparerò il mio colpo finale!”
La
ragazza annuì con grinta evitando un altro attacco di quel
gigante.
Kairi non
poteva permettersi più
distrazioni… doveva dare tutta se stessa in
quell’assalto!
Quei
momenti
sarebbero rimasti
per sempre nei suoi ricordi… quello sforzo
immane… il suo istinto rilasciato
completamente... scoprì una riserva di energia che mai si
sarebbe immaginata di
possedere...
... e la
sfruttò
per affrontare la battaglia più pericolosa e difficile della
sua vita!
“BLIZZAGA!”
Il
figlio del Dr. Gelo si ritrovò ancora una volta con le
braccia e le gambe
ghiacciate…
“AEROGA!
FIRAGA!”
I due
incantesimi partirono all’unisono dalla punta del suo
Key-Blade, fondendosi e
formando un gigantesco uragano di fiamme che avvolse in pieno le parti
di
Glacial scoperte dal ghiaccio.
Le urla
feroci e strazianti del mostro riecheggiarono per l’intero
Mondo del Nulla…
…
Glacial
riuscì subito a liberarsi dal ghiaccio e con una mano
provò a spegnere le
fiamme, inutilmente…
…
tuttavia il braccio con l’arma
era ancora incastrato e ciò gli fu fatale…
...
DEFINITIVAMENTE!
L’enorme
creatura oscura si rese conto troppo tardi di essere finita in
trappola… quando
vide il braccio tranciato per l’ennesima volta!
Fu il Key-Blade di
Kairi a fargli quel danno…
“Sei
di nuovo nelle nostre mani…”
esclamò soddisfatta la maestra con un
ghigno di trionfo, pronta a fiondarsi ancora una volta contro quel
mostro…
…
ma si rese subito
conto della barriera che Glacial stava di nuovo ergendo attorno a
sé!
“NO!
QUESTA VOLTA NON MI SCAPPI PIU’!”
La
ragazza venne superata di slancio da Dragon, il quale era ricoperto sia
dal KI
che dalla Luce emanata dal suo Key-Blade…
…
tuttavia, qualcosa riuscì a
lasciarla impietrita sul posto…
…
la forma della sua aura…
…
perché aveva le sembianze di
uno scimmione!?
“GRAZIE
KAIRI! ORA CI PENSO IO! E TU
GLACIAL... NON RIUSCIRAI A PROTEGGERTI UN’ALTRA
VOLTA… PER TE E’ FINITA!
AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!”
…
un secondo prima che la
barriera si richiudesse completamente, Dragon riuscì a
entrarci dentro grazie
alla sua immensa velocità…
…
ci fu un breve secondo di
silenzio assoluto… fu come se non esistesse nulla
all’interno del Mondo del
Nulla…
…
fu un breve
secondo di silenzio assoluto… un secondo che
sancì la conclusione della
battaglia più terrificante di tutti i tempi!
L’esplosione
che seguì costrinse
Kairi a chiudere gli occhi e incrociare le braccia davanti al suo
viso…
quell’immenso bagliore per poco non
l’accecò completamente, mentre la potenza
di quella deflagrazione la trascinò all’indietro
per centinaia di metri…
…
centinaia…
…
centinaia…
…
centinaia…
La sua
schiena urtò
improvvisamente contro qualcosa… o qualcuno… fu
così che il suo corpo venne
arrestato…
…
il colpo fu talmente improvviso
e forte da farle perdere definitivamente i sensi…
Mondo
Interiore
KAIRI
Mi
risvegliai lentamente, ancora intontita.
Rimasi
abbastanza interdetta quando riconobbi il mio Mondo
Interiore…
…
come
ero finita in quel posto? Perché non mi trovavo
più nel Mondo del Nulla?
“Kairi…”
Mi
voltai all’istante sentendo quella voce. Dragon era a pochi
metri di distanza
da me…
“Dragon!
Cosa è successo? Perché siamo qui!?”
“Kairi…
siediti…”
Il suo
tono cominciò a farmi preoccupare. Sembrava
afflitto e colpevole. Non era un
buon segno.
“Dragon…”
“Siediti…
ciò che sto per
dirti non ti
piacerà…”
Ecco…
se prima ero
preoccupata ora ero in preda al panico!
Già
tremavo mentre mi sedevo sul pavimento, senza riuscire a staccare gli
occhi di
dosso da lui.
“Glacial
è stato sconfitto definitivamente”
cominciò a spiegarmi lui “Il
mio attacco l’ha colpito in pieno disintegrando
l’ultimo Key-Blade rimastogli…
tuttavia… non si è limitato a fare solo
questo…”
“Cosa…
cosa è…?”
“La
potenza che ho utilizzato è stata
troppa… l’intero Mondo del Nulla è
collassato completamente!” ammise lui
tristemente “Per fortuna tu sei
riuscita
a tornare intera nel Mondo Reale… ma io…”
“Tu…
oh no… no…
dimmi che non è vero…”
provai io a convincermi del contrario, provando ad avvicinarmi a
lui…
…
ma
quando lo vidi allontanarsi di scatto… quando vidi il suo
viso stravolto dalla
frustrazione e dalla disperazione… quando vidi i suoi pugni
stringersi al punto
da provocare delle ferite sui palmi delle sue mani…
…
solo allora capì che era tutto
vero… che lui non era riuscito a salvarsi…
“…
tu…
tu sei morto…”
Le gambe
mi cedettero improvvisamente… avevo smesso perfino di
tremare per quanto fossi
scioccata… non riuscivo più a
respirare…
…
Dragon
era morto… morto…
“Kairi…
mi dispiace… tu non
hai idea di
quanto io stia soffrendo…” mi disse lui
singhiozzando come un bambino “… il
varco creato dai tuoi amici… è sparito un attimo
prima che il Mondo del Nulla
esplodesse… io… io non sono stato in grado
di…”
“Sei
un bastardo…”
Quelle
parole mi uscirono di
getto dalla mia bocca… non pensavo realmente quella
cosa… o forse no?
“Tu…
TU SEI UN FIGLIO DI PUTTANA! TU MI
HAI
AMATA… IO TI HO AMATO… COME PUOI DIRMI CHE NON
SEI STATO IN GRADO DI SALVARTI?!
NON LO ACCETTO! SE E’ QUESTO IL TUO MODO DI AMARE UNA
PERSONA… AVRESTI FATTO
MEGLIO A COMPORTARTI DA STRONZO COME AL SOLITO!”
“Kairi…”
“NO!
NON LO ACCETTO! HO PERSO SORA… RIKU…
TOPOLINO… PIPPO… PAPERINO… E ADESSO
DOVREI
PERDERE ANCHE L’UOMO DELLA MIA VITA?! NON LO ACCETTO! NON LO
ACCETTO! NON… NON…
non…”
Dragon
si inginocchiò davanti a me, cercando di
abbracciarmi…
“… NO!
LASCIAMI STARE! SEI UNO SCHIFOSO VERME! SEI UN PARASSITA! LASCIAMI!
LASCIAMI!
LASCIAMI… ti prego… lasciami andare…
sigh… ti scongiuro… non posso
accettarlo… non
un’altra volta… ti prego… sigh… ti prego…”
…
ricambiai il suo abbraccio distrutta, lasciandomi andare al
più duro e cocente
dolore…
…
non so
per quanto tempo rimasi lì a piangere e urlare…
so solo che dopo un po’ le lacrime
cessarono di uscire…
“Mi
dispiace… Kairi… non avrei
mai voluto
lasciarti in questo modo e tu lo sai… sai quanto ti
amo… ma il destino è stato
crudele con me… ma voglio che tu mi prometta una
cosa…”
“Non
chiedermelo… io… io non amerò mai
qualcuno più di te… mai…”
“…
lo farai… non con un altro
uomo… ma tu
amerai qualcuno più di me…”
Io lo
guardai negli occhi, confusa…
“Dragon…
io non capisco…”
Per
tutta risposta, lui fece un gesto che nessuno mi aveva mai fatto in
tutta la
mia vita…
…
mi toccò il basso ventre e
cominciò ad accarezzarlo…
…
come se… come se…
“…
è uno scherzo?”
“No,
amore mio… non lo è!”
mi rivelò
però lui con un dolce sorriso “Vorrei
tanto rimanere con voi… vivere la vita che ho sempre
desiderato, ma non posso
farlo… non ora, al momento… voglio che tu mi
prometta questo... voglio che la
vostra vita sia unica e bellissima…
indimenticabile… insostituibile… fatelo per
me, ve ne prego… e se un giorno riuscirò davvero
a tornare… rimarremo insieme
per sempre!”
“Oh…
Dragon…”
Ricominciai
di nuovo a piangere, scioccata e sconvolta…
…
il
pavimento sotto di noi cominciò a brillare come non aveva
mai fatto prima…
“… che
sta succedendo?”
“Ti
stai svegliando… va tutto bene…”
provò a rassicurarmi lui “…
e ricordatevi… io sarò sempre insieme a
voi… i nostri cuori rimarranno connessi per
l’eternità… e vi amerò per
sempre…
quando vorrai… io ti aspetterò qui nel tuo Mondo
Interiore…”
“No…
NO! ASPETTA! DRAGON! DRAGON!”
***
Spazio
Third
Person
Kairi si
risvegliò lentamente, ancora leggermente intontita.
Si
trovava stesa su un letto… il letto di una piccola astronave
namecciana!
La
sorpresa di quella scoperta la spinse a scendere velocemente dal letto
e uscire
da quella stanza.
Perché
si trovava lì? Cosa era successo?
Poi il
ricordo di quel sogno le
bastò a farle venire i brividi…
Dragon…
dov’era
Dragon!?
Raggiunse
la Sala dei Comandi. Qui si trovò di fronte a gran parte dei
suoi amici… i
maestri del Key-Blade… Junion, Shiro e i ninja…
vide anche Xehanort e tutti i
membri dell’Organizzazione XIII, stesi per terra e senza
forze…
…
ma di Dragon non
c’era alcuna traccia…
“KAIRI!
TI SEI SVEGLIATA!”
Tutti i
suoi amici custodi vennero ad abbracciarla, in preda alle lacrime e
felici che
stesse bene…
…
tuttavia lei sembrò non
rendersene conto…
…
sembrava un cadavere vivente…
…
gli
unici due che non andarono ad abbracciarla furono Sora e
Riku…
... gli
unici ad aver capito che qualcosa non andava… gli unici ad
aver capito che lei
sapeva…
…
Kairi sapeva cosa fosse
realmente successo.
Anche
Yen Sid non si era avvicinato alla ragazza, comprendendo il suo stato
d’animo…
“Ragazzi…
lasciatela respirare…”
Bastò
quella frase affinché tutti smettessero di
festeggiare…
“Dragon
non è qui… vero?”
chiese la giovane rossa senza accennare ad alcuna
reazione.
Yen Sid
scosse il capo, affranto.
“Un
attimo dopo che tu sei uscita…”
cominciò a spiegarle Xehanort esausto “… il varco si
è richiuso in maniera anomala…
abbiamo provato in tutti i modi a riaprirlo ma il Mondo del Nulla
è diventato
irraggiungibile… come se fosse…”
“…come
se fosse stato
distrutto…” Kairi
concluse la frase, ormai certa del fatto che quel sogno non fosse
tale…
…
Dragon
non c’era più…
“Dragon
è morto…”
affermò tenuamente la giovane, con una sicurezza tale da
lasciare tutti sbigottiti.
Nessuno
si azzardò a parlare per qualche minuto…
…
poi Kairi si rialzò lentamente,
dirigendosi verso la sua camera, sotto lo sguardo traumatizzato dei
suoi
compagni…
“Mio
Dio… non l’ho mai vista in quello stato…”
ammise Junion sconvolto.
“Pensate
che Dragon sia davvero morto?”
domandò Naminè a tutti gli altri.
“Non
possiamo saperlo… solo quando torneremo
nell’Aldilà potremo saperne qualcosa di
più …” ammise
Xehanort “…
se Dragon è davvero deceduto, la sua anima
si troverà lì e Re Yammer deciderà
cosa farne …”
“A
proposito… fra quanto torneremo
nell’Aldilà?”
domandò Sora a Yen Sid.
“Dodici
ore…” ammise
il vecchio stregone.
“Così
poco…” si rese conto Riku,
sorpreso da quanto il tempo fosse volato.
“Io
vado da Kairi … voglio provare a consolarla…”
affermò il moro con
decisione fiondandosi verso la camera della sua amica ed ex-ragazza.
“Vengo
anch’io…” lo
seguì a ruota il suo amico dai capelli argentati.
Gli
altri non protestarono e nemmeno si aggiunsero …
…
erano consapevoli che gli unici
due in grado di affrontarla fossero loro due…
... o
così pensavano fosse...
"Forse
è meglio che vada anche tu fra un po'... lei ti considera
alla pari di Sora e
Riku ora e ci sono aspetti del suo carattere che solo tu puoi
addolcire! Il tuo
conforto le sarà necessario..."
***
Sora e
Riku la trovarono stesa sul letto, con la faccia rivolta sul suo
cuscino…
“Kairi…”
La
ragazza si voltò verso di loro…
…
il suo viso era rigato dalle
lacrime…
“…
siete voi…”
“Vuoi
parlarne?”
“No…”
“Vuoi
piangere…”
“Non
... non riesco più a farlo…”
Sora
sospirò tristemente avvicinandosi a lei assieme a Riku.
Sapevano
che lei non stesse dicendo la verità...
“Possiamo
stenderci assieme a te?”
La
ragazza mise di nuovo la faccia sul suo cuscino, ma accennò
un sì con la testa
perciò i due ragazzi si stesero affianco a lei nel letto e
le cinsero la
schiena con le loro braccia.
Rimasero
dolcemente in quella posizione per qualche minuto, prima che Kairi
rivelasse
loro…
“… ho
visto Dragon nel mio Mondo Interiore… mi ha raccontato tutto
quello che è
successo… che non è riuscito a tornare
poiché il Mondo del Nulla è collassato…”
“…
noi non lo sapevamo…”
ammise Riku
dispiaciuto.
“… mi
ha… mi ha anche detto che gli dispiaceva di non essere
riuscito a sopravvivere…
mi ha fatto promettere di andare avanti… di continuare a
vivere… ma non so se
ci riuscirò…”
“… ce
la farai… ci sei riuscita con noi… ci riuscirai
anche senza di lui… ci
ritroveremo tutti insieme nell’Aldilà un giorno!”
la rassicurò Sora
accarezzandole la guancia e asciugandole le lacrime “L’importante
è che tu non ti arrenda
mai… sei la donna più forte che io e Riku abbiamo
mai conosciuto e questo l’ha
capito anche Dragon… sareste potuti scappare e lasciare
Glacial al suo destino…
siamo tutti orgogliosi di voi… e addolorati per la tua
perdita, Kairi…”
“… mi
ha detto anche… mi ha detto anche che io sono…
che sono…”
Lei si
mise una mano sul ventre… e i due ragazzi compresero al volo
ciò che intendesse
dire…
“…
questo è un motivo in più per andare avanti,
Kairi!” le disse Riku
poggiando la sua mano sopra quella della sua amica “Ora hai dentro di te il simbolo del tuo amore per
Dragon… un giorno,
quando non te lo aspetterai, il tuo cuore ritroverà di nuovo
la gioia di amare…
vivi per questo simbolo, Kairi! Vivi per lui…”
I tre
giovani rimasero muti per qualche altro minuto.
A
parlare fu di nuovo Kairi, con la voce rotta dal singhiozzo…
“Dragon…
Dragon è
morto… e io… io aspetto un
bambino da lui…”
“Sì,
Kairi…”
disse semplicemente Sora,
abbracciandola quanto più forte possibile, seguito dallo
stesso Riku “…
sì… è così…”
“Non è
giusto… non doveva andare così…”
“Lo
sappiamo…” le
rispose Riku.
Fu solo
in quel momento, credo, che lei si rese conto davvero del peso di
quelle
affermazioni…
…
di quanto il suo cuore stesse
sanguinando dal dolore…
…
di quanto il suo futuro, da
quel momento, fosse segnato per il resto della sua vita…
…
e per una ragazza di vent’anni,
quello era un peso davvero enorme da sopportare…
... forse
troppo...
“Abbiamo
vinto… abbiamo sconfitto Glacial… domani
è il mio compleanno…”
“Kairi…?”
si
allarmò Sora notando gli
occhi sbarrati della donna che amava.
“…
domani è il mio
compleanno… e Dragon è
morto… l’uomo che amavo è
morto… e aspetto un bambino da lui…
diventerò mamma…
mio Dio… sarò mamma… e Dragon
è morto… e aspetto un bambino… un
bambino da lui…
non... non riesco a respirare... sto...
sto per...”
La
giovane cominciò a respirare affannosamente…
voleva urlare, ma fu come se
qualcosa le stesse tappando la bocca con la forza…
…
si sentiva sempre più male… si
sentiva schiacciata da tutte quelle sensazioni…
…
era terrorizzata dal futuro che
l’attendeva…
... e
improvvisamente quelle
sensazioni la avvolsero dolcemente... incominciò un oblio
dolce...
... lei era
consapevole di ciò
che le stesse accadendo...
... stava
morendo... stava
morendo di dolore...
... non
poteva vivere
senza Dragon!
“KAIRI!
KAIRI! MERDA! STA AVENDO
UN’INFARTO!”
si rese conto Riku alzandosi di scatto dal letto “SORA! CHIAMA GLI ALTRI!”
Il moro,
tuttavia, non fece in tempo a scendere dal letto che qualcuno
spalancò con la
forza la porta d’ingresso della camera!
“LASCIATE
FARE A ME!”
A
entrare fu Junion, il quale girò Kairi al contrario e
colpì con forza il suo
petto con la mano ricoperta di Chackra, utilizzando un'altra delle
tecniche
apprese grazie al suo Yilar...
“TECNICA
DELLE SESSANTAQUATTRO CHIUSURE!”
Sora e
Riku rimasero senza parole quando videro il ciclope sferrare brevi ma
precisi
colpi sul cuore della giovane ragazza, che si riprese lentamente,
mettendosi
seduta sul letto.
Bastò
soltanto una frase per orripilare tutti e tre...
"Perchè...
perchè mi avete salvato? Io potevo... potevo tornare da
Dragon... io..."
“Kairi…”
disse Sora
senza parole …
PAFF!
…
ma
rimase letteralmente di sasso quando vide Junion sferrare un ceffone
sulla
faccia della sua amica!
“EHI!
COME TI SEI PERMESSO DI…?!”
“NO
SORA!” lo bloccò
in tempo Riku con
sguardo severo “Junion ha fatto
benissimo! Se non l'avesse fatto lui... LO AVREI FATTO IO!”
“EH?!
TI SEI RINCITRULLITO?!”
“GUARDA
E BASTA!”
Kairi si
toccò incredula la guancia arrossata, colpita dal palmo
della mano di Junion,
il quale cominciò a urlarle contro come non aveva mai fatto
dal giorno in cui
l'aveva conosciuta.
“Di
solito è Flame che ti tiene
testa… MA
GIURO SU DIO CHE QUESTA VOLTA TI GONFIO PER BENE IO! COSA DIAVOLO TI
PASSA PER
LA TESTA?! COSA PENSAVI DI RISOLVERE ARRENDENDOTI IN QUESTO MODO?! NON
PROVARE
A FARLO MAI PIU’! SO CHE NON AVERE DRAGON QUI CON TE
E’ IL DOLORE PIU’ GRANDE
DELLA TUA VITA… SO CHE ADESSO HAI IL TERRORE ANCHE SOLO DI
PENSARE AL TUO
FUTURO… MA NON SEI DA SOLA E NON LO SARAI MAI!”
“Ju…
Junion… io…”
“NO!
ORA SEI TU CHE STAI ZITTA O TI RIDUCO
PEGGIO DI QUANDO TI HO VISTA LA PRIMA VOLTA!!! DOVEVAMO LASCIARTI
MORIRE DICI?!
HAI IDEA DI QUANTE PERSONE FARESTI SOFFRIRE SE TU MORISSI?!
SORA… RIKU… TUTTI I
TUOI AMICI CUSTODI… FLAME… CLAIRY…
IO… NON VEDI TUTTE LE PERSONE CHE TI
VOGLIONO BENE?! PERCHE’ VUOI DARCI UN DOLORE COSI’
GRANDE?!”
“Junion…
basta… ti
prego…”
“RICORDI
I NOSTRI PRIMI GIORNI NEL CAMPO DI
CONCENTRAMENTO?! ABBIAMO PASSATO MESI ORRIBILI AD HOLLYWOOD…
ABBIAMO SUBITO LE
TORTURE E LE VIOLENZE PIU’ BRUTTE E UMILIANTI… E
DRAGON SI E’ MESSO IN GIOCO
ASSIEME A NOI PER SALVARCI DA QUELL’INFERNO! NON ACCETTO CHE
TU TI ARRENDA IN
QUESTO MODO! NON DOPO TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO
AFFRONTATO… NON LO ACCETTO COME
TUO AMICO... E NON LO ACCETTO SE TRASCINERAI CON TE ANCHE IL FIGLIO CHE
PORTI
IN GREMBO!”
La
giovane sbiancò improvvisamente e si guardò il
ventre, orripilata…
…
era vero… stava per morire…
…
e stava portando con se quella
povera creatura…
…
suo figlio…
Lei non
si rese conto del cambiamento che subì il suo corpo... del
cambiamento della
sua anima...
... per la
prima volta nella sua
vita... in lei si svegliò l'istinto materno...
... si
accorse di non voler far
del male alla povera creatura innocente che stava crescendo nel suo
utero...
... che, in
fin dei conti, le
volesse già bene, nonostante avesse scoperto da pochi minuti
di essere
incinta...
... il suo
bambino... suo e di Dragon...
... e lei
era stata sul punto di
morire... di suicidarsi per amore dell'uomo che più aveva
amato nella sua
vita...
... solo
allora si
rese conto finalmente di ciò che era stata sul punto di
compiere...
... e se ne
pentì
all'istante.
“Cosa…
ho fatto…
mio… mio figlio stava per…”
Junion
si avvicinò alla ragazza, abbracciandola
dolcemente…
"Tranquilla,
Kairi... da questo momento ci
saremo noi... io, Flame, Clairy... anche Sora e Riku ti daranno forza
dall'Aldilà... piangi... sfogati, amica mia... condividi il
tuo dolore con noi,
non portarlo da sola... noi ci saremo sempre, vivi o morti... ti
vogliamo
bene... non rompere la nostra promessa... dovevamo continuare a vivere
nonostante tutte le nostre sofferenze, ricordi?"
Quelle
parole bastarono a frantumare l'ultima difesa di Kairi...
... che non
riuscì più a
trattenere il suo atroce dolore…
... l'urlo
che
emise fu tale da straziare il cuore di ogni persona presente dentro
l'astronave...
Quel
giorno avrebbe segnato per sempre la vita della ragazza...
... il
giorno in cui l'uomo della
sua vita cessò di vivere...
... ma fu
davvero
così?
Mondo
dell’Aldilà – Palazzo di Re
Yammer
Nel
frattempo, nell'Aldilà, gran parte delle anime provenienti
sia dal Paradiso che
dagli Inferi si stavano preparando a ricevere il nulla osta per essere
reincarnate...
... ma i
pensieri
di Re Yammer erano altri!
"COME SAREBBE
A DIRE CHE L'ANIMA DI DRAGON
E' SPARITA E NON SI TROVA?!"
L'entità
si trovava infatti al telefono (ebbene sì... anche gli Dei
usavano la
tecnologia XD) e stava parlando con un'altra divinità, sua
pari...
"SO BENISSIMO
QUAL'E' LA PRASSI! LE ANIME SI
TELETRASPORTANO AUTOMATICAMENTE DA TE NEL MOMENTO ESATTO IN CUI
MUOIONO... E
INFATTI GLACIAL SI TROVA DA TE IN QUESTO MOMENTO... QUINDI VORRESTI
DIRMI...
NON VORRAI DIRMI CHE DRAGON E'..."
Dal
telefono risuonarono altri borbottii, più squillanti e
udibili dei
precedenti...
... e Re
Yammer divenne pallido
come un lenzuolo...
"D'accordo,
Ade... fammi sapere se accade qualcos'altro... nel frattempo portami
l'anima di
Glacial... ci sentiamo più tardi..."
L'entità
riattaccò il telefono, sbigottito...
"Come
diavolo ha fatto... come diavolo ha fatto quel terrestre a non morire?!"
***
Ammettetelo...
per poco non vi è
preso un colpo! XD
Quella
di oggi, in effetti, e
l'ultima apparizione di Dragon Oronar in questa storia... ebbene
sì, da questo
momento in poi l'ex-abitante della Terra non avrà
più nulla a che fare con
questa storia...
...
ma allora cosa succederà?
Quest'oggi,
oltre ad annunciare la
fine della storia la prossima settimana, ovvero il 14 Gennaio (il
giorno del
mio compleanno :-) ) , io intendo farvi un annuncio molto importante...
...
questo romanzo avrà un seguito!
Non
vi specificherò la data,
semplicemente perchè ho intenzione di acculturarmi su uno
specifico genere... e
questo avrà molto a che fare con gli alleati di un certo
cattivo che è rimasto
dietro le quinte per tutta la battaglia finale!
Vi
aspetto il 14 Gennaio per
l'ultimo, definitivo, capitolo di Kingdom Hearts - The Legend of Dragon
Yilancar, seguito inoltre da un breve epilogo!
Capitolo 30 *** Capitolo 30: Una nuova regina... ***
Eccoci
giunti alla fine di questa
storia…
Oggi,
nel giorno del mio compleanno
terminerò la mia prima storia a più
capitoli… e ammetto che non mi sarei mai
aspettato di giungere fino a questo punto ;-D
Ora vi lascio alla
storia… e buona
lettura!
EDIT 23 - 01 - 2020:
Credetemi. Anche io, all'inizio, credevo che questa storia
avesse raggiunto una conclusione accettabile, ma non è stato
così. Ora che sto pubblicando la mia seconda storia, mi
rendo conto che ci sono moltissime domande ancora irrisolte, che non
potranno ricevere alcuna risposta se non attraverso questo racconto.
Per questo, ho preso la
decisione di pubblicare altri cinque capitoli, che verranno considerati
come epiloghi di KINGDOM HEARTS - THE LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR, e
come prologhi di GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR.
Questa decisione,
comporterà ufficialmente l'abbassamento del rating, da ROSSO
ad ARANCIONE, con la conseguente modifica attuata alla storia nel
merito delle scene troppo violente o esplicite.
Qui, di seguito, il
pulsante delle OST :-)
KINGDOM
HEARTS: THE LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR
Una
nuova regina...
Pianeta
Terra
Third
Person
Il
viaggio di ritorno verso il pianeta Terra durò un altro
giorno, tempo nel quale
tutte le anime che avevano ricevuto il permesso di combattere
l’ultima battaglia
contro Glacial dovettero tornare nell’Aldilà. Fu
un momento molto triste,
soprattutto per Kairi che però sembrò essersi
leggermente ripresa dallo shock
della morte di Dragon e che affrontò con grande forza il suo
ultimo saluto a
Sora e Riku.
Giunti
sulla Terra, i sopravvissuti si contarono tra loro…
…
erano
stati più di mille a combattere contro Glacial…
…
a sopravviverne furono soltanto
una cinquantina.
Dopo
essersi riuniti con tutti coloro che non ebbero combattuto, venne
celebrato un
giorno di lutto per tutti i caduti in battaglia, nessuno escluso.
Il
mattino seguente venne indetto un incontro tra i rappresentanti di
tutti i
gruppi per stabilire il da farsi. A presenziarvi furono Nail (eletto
nuovo Capo
dei Saggi), Leon, Junion, Gabor e Kairi. Ciascuno di essi aveva delle
proposte
da discutere con gli altri, dopo aver parlato con i propri compagni.
Alla
fine di quest’incontro, vennero prese le seguenti
decisioni…
…
la prima fu
quella di cercare un altro posto dove andare a vivere.
Per i
prigionieri, spiegò Junion, vivere ancora a Los Angeles
sarebbe stato troppo da
sopportare. Avrebbero utilizzato la città solo per poco
tempo, giusto il
necessario per trovare un nuovo luogo dove costruire un paese.
Un’altra
importante scelta fu quella di non abbattere Los Angeles, ma di
trasformarla in
un museo per le generazioni future. Raderla al suolo era una
possibilità da
scartare a priori, soprattutto perché nel sottosuolo vi
erano ancora centinaia
e centinaia di esplosivi ancora funzionanti.
L’ultima
proposta, quella più importante, fu quella di indire delle
‘elezioni’ per
scegliere un capo…
…
o un sovrano… o qualunque cosa
potesse servire.
Si erano
dati appuntamento dopo due mesi, quando ogni nuovo abitante avrebbe
avuto una
nuova casa.
***
Roma
Dopo un
mese di ricerca, fu la stessa Kairi a trovare un luogo adatto dove
vivere…
…
doveva
essere una città molto bella cinquant’anni
prima… non era grande come Los
Angeles ma, a differenza della città americana, sembrava
molto meno tecnologica
e più immersa nella natura, quest’ultima ormai
padrona di ogni angolo su cui
poggiò il suo sguardo,1 a giudicare dai tantissimi ulivi che
ricoprivano strade e
marciapiedi.
Kairi
rimase molto colpita soprattutto da alcune costruzioni
architettoniche… si
capiva sin da subito che fossero vecchie almeno un migliaio
d’anni, e altre
ancora di più…
…
un edificio, in particolare,
catturò il suo sguardo…
…
era alto più di cento metri… e
lungo almeno il doppio… chiunque avesse abitato
all’interno di quel maestoso
mausoleo era sicuramente stata una persona molto importante!
Quella
struttura spiccava molto tra le altre poiché per
raggiungerla era necessario
attraversare un viale lunghissimo, giungendo in una piazza circolare
racchiusa
da un immenso porticato con colonne alte più di venti metri.
Giunta
innanzi alla facciata, la ragazza lesse la seguente frase sulla
trabeazione,
proprio sotto al frontone centrale.
-
IN HONOREM PRINCIPIS APOST PAVLVS V BVRGHESIVS ROMANVS PONT MAX AN
MDCXII PONT
VII -
Nemmeno ci
provò a tradurla… era
una lingua troppo sconosciuta per lei…
Decise di
varcare
l’entrata… e mi crederete se vi dico che la
giovane ragazza dai capelli rossi
rimase senza fiato quando si vide davanti uno spettacolo unico nel suo
genere…
Ogni
centimetro di quel posto era colmo di dipinti, statue, sculture,
mosaici e
oggetti preziosi e unici…
…
fu questa la città che venne
scelta come nuova loro casa… e fu Gandalf, tornato dal suo
apprendista Gabor, a
rivelare il nome e la storia di quel luogo leggendario e sacro.
Un mese
dopo, tutti i nuovi abitanti del pianeta Terra avevano un tetto sopra
le loro
teste.
“Vuoi
che mi unisca alla tua ciurma?!”
Era il
giorno prima delle ‘elezioni’ e Kairi si trovava
dentro la casa di Flame per
fare visita alla sua compagna e ai suoi compagni pirati…
…
e tra un discorso e l’altro, la
figlia di Rufy fece la proposta alla Maestra del Key-Blade.
“Flame…
mi piacerebbe tantissimo far parte della tua ciurma… ma non
credo che…”
ammise dispiaciuta Kairi toccandosi il ventre rigonfio.
La
pancia della ragazza era già cresciuta di qualche
centimetro…
…
grazie alla magia di Gabor,
avevano scoperto che la giovane dai capelli rossi non aspettava un solo
bambino...
…
ma due gemelli di
sesso opposto!
“Lo
so… ma non potevo non
proportelo…”
affermò affranta l’amica “…
non dopo
tutto quello che ci è capitato…”
“…
non è solo
quello… il fatto è che… vorrei
tanto venire con te e vivere tutte le tue avventure … ma io… accidenti! Non so cosa fare
adesso!”
Kairi si
tenne la testa tra le mani, decisamente confusa.
“Gli
ormoni ti sono già saliti alle
stelle,
vedo! Ahahahahahahaha!” la prese in giro la pirata
facendole l’occhiolino “Sta
tranquilla… non ti chiedo di scegliere
adesso… se vuoi venire con noi, partiremo domani sera al
calar del sole!”
“Così
presto?”
Gli
occhi di Kairi cominciarono a luccicare…
“Oh
no… trattieni le lacrime, Kairi… trattienile! Sai
che verrò a farti visita
spesso…”
“Non…
non è quello…”
disse però la
custode, asciugandosi gli occhi “…
sto pensando
a quando ci siamo conosciute… alla nostra
promessa… sono felice perché adesso
siamo davvero libere… ma sono anche triste perché
non ti vedrò per molto tempo…
e… BUUUUUUUUUUAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH!”
Flame
venne avvolta dall’abbraccio strozza-fiato di Kairi, che
scoppiò a piangere
improvvisamente senza freno.
Segnandosi
mentalmente di non rimanere mai incinta per non avere le stesse
reazioni
impreviste della sua amica, la donna dai capelli arancioni
cominciò a consolare
la sua amica.
“Ahi
ahi ahi… guarda un po’ che
mi tocca fare
con questa piccolina…”
continuò a prenderla scherzosamente in giro la
pirata, accarezzandole la testa “… aspettare due gemelli ti ha proprio
scombussolato, amica mia! Te la caverai anche senza di me…
ci sono Junion e
Clairy… e c’è anche Gabor… e
a proposito di lui… lo sai che Lazuli ci sta
provando con lui?”
“Sniff…
dici… dici sul serio?
Proprio… sniff…
proprio lei?” cominciò a
calmarsi Kairi.
Dopo
aver tirato un sospiro di sollievo, Flame continuò con quel
discorso.
“Eh
sì… e secondo me ci hanno
dato già
dentro… se capisci cosa intendo!”
“Sniff…
sono…sniff…
sono felice per
entrambi…”
“… e
poi ci sono tutti gli altri che ti daranno una mano! Le tue pesti avranno molti occhi puntati su
di loro… sarai una bravissima
mamma! Su
su… basta piangere! Fino a domani voglio vederti col sorriso!”
“Sniff…
va… va
bene!” si calmò
definitivamente Kairi, annuendo con il capo
e sciogliendo il suo abbraccio “… e poi posso ancora cambiare idea,
giusto?
Non è necessario dirci già addio!”
“Riecco
la Kairi che conosco!”
confermò
Flame scompigliandole i capelli.
“Capitano!
Kairi!” le chiamò
improvvisamente Seras Victoria, dopo essere entrata
dentro la casa “Ho una bellissima
notizia da darvi! Junion e Clairy hanno deciso di sposarsi domani prima
delle elezioni!”
La
reazione della rossa? Scoppiò a piangere di gioia!
“E
ti pareva…”
esclamò sottovoce Flame
ridacchiando divertita e alzandosi dal suo posto “… Seras! Tu hai
fatto piangere
Kairi… tu la consolerai! Vedi di non trasformarla in
Draculina mentre sto via…
io vado a parlare con il nostro ‘ultimo’ membro!”
Toccò
alla bionda vampira far smettere di piangere la giovane incinta, mentre
la
pirata uscì dalla sua casa, dirigendosi verso un luogo in
particolare…
…
e mentre camminava, ripensò a
tutto ciò che le era capitato…
***
Era la fine
di un incubo… non era
uno scherzo… stavolta era davvero tornata in
libertà!
Cosa
avrebbe
fatto da quel
momento in avanti? I suoi obiettivi erano
‘leggermente’ cambiati da quando era
tornata sulla Terra…
…
non comprese il motivo di ciò…
ma dentro di se non sentiva più il desiderio di tornare su
All Blue…
…
o per spiegarmi
meglio… non desiderava più navigare sugli stessi
mari percorsi dai suoi
genitori!
Diventare
la
nuova Regina dei
Pirati non era più un pensiero così impellente
come lo era stato cinque anni
prima…
…
non voleva semplicemente
raggiungere il trono di suo padre…
…
non voleva raggiungere il suo
stesso traguardo…
…
voleva superarlo!
Voleva di più!
Non le
bastava più All Blue…
…
Flame si era imposta un nuovo
obiettivo…
…
diventare la
pirata più famosa e leggendaria dell’intero
universo!
Quando ne
parlò giorni prima con
i suoi compagni, la loro reazione fu molto discordante…
…
Kuina e Seras furono quelle più
felici della scelta, dato che affrontare nuove avventure (la maggior
parte
pericolose) le avrebbe aiutate a scacciare i brutti pensieri dalla loro
testa…
…
d’altronde, perdere
rispettivamente il padre e il suo creatore erano bocconi molto amari da
digerire…
…
tutti gli altri, invece, si
fecero letteralmente il segno della croce! Yusop, Biji, Poppoga e
Cotton erano
letteralmente in preda al terrore…
…
questa scelta non
avrebbe portato a nulla di buono!
Tutti i
compagni di ciurma di suo
padre, invece, decisero di non intromettersi nella sua
scelta… tuttavia, dentro
di loro, furono colpiti dalle ambizioni della loro erede!
***
Flame si
fermò davanti all’ingresso di una casa, ormai
giunta a destinazione. Non bussò
alla porta, ma entrò tranquillamente all’interno
di quella dimora, ben sapendo
che il suo interlocutore avesse già percepito la sua
aura…
…
ed infatti la pirata lo trovò
lì, seduto su una piccola poltroncina. Davanti ad
un’altra sedia, sopra un
piccolo tavolino di vetro, una bottiglia di vino e un piccolo calice la
attendevano.
“L’ho
trovata all’interno della
Base
Militare di Los Angeles… i soldati kagakuriani si davano
molto da fare, vedo…”
ammise Lapis, ergo C-17, indicando l’etichetta della bevanda.
"Non
sai quanto... un solo bicchiere?”
“Non
sono un grande amante degli alcolici…”
Flame,
per tutta risposta, versò il vino all’interno di
quel bicchiere e porse
quest’ultimo all’androide.
“Credimi…
ne vedrai parecchi di alcolici in mia presenza… ti conviene
farci l’abitudine!”
“Non
vuoi bere?” domandò C-17
accettando gentilmente il bicchiere offerto
dalla donna, che per tutta risposta non mollò la bottiglia.
“Al
contrario! Questa la prendo io!”
affermò la figlia di Rufy
spaparacchiandosi sulla sedia e brindando “Alla
nostra libertà… e alla nostra vittoria contro
Glacial!”
C-17
assaggiò il suo vino… mentre Flame si
scolò da sola mezza bottiglia in pochi
sorsi!
“Sarai
fatta di gomma… ma
dubito che il tuo fegato reggerà per molto!”
la prese il
giro il cyborg notando anche il modo in cui si fosse seduta su quella
sedia “…
e
soprattutto… tua madre non ti ha insegnato ad accavallare le
gambe quando ti
siedi?”
Flame
ridacchiò scherzosamente, aprendo ancora di più
le sue cosce…
“Il
galateo non fa per me…”
affermò
decisa la donna dai capelli arancioni bevendo un altro sorso di vino e
passando
direttamente ai fatti “…
e ora… sono molto curiosa di sapere la tua
risposta alla mia domanda… vuoi entrare nella mia ciurma
oppure no?”
C-17
bevette un altro sorso di vino dal suo calice con fare riflessivo.
“Non
ho ancora deciso… in effetti mi hai
soltanto
accennato a questa possibilità… ma non mi hai
spiegato nulla riguardo a ciò che
faremo…” le rispose con
serietà lui “… cosa ci guadagnerei ad entrare nella
tua
‘ciurma’, capitano Monkey Portugas D. Flame?”
“Perché
invece non cominciamo da ciò che guadagneresti se
‘non’ ti unissi a noi…”
lo avvertì lei numerando tutti gli svantaggi “... noia… lavoro…
sedentarietà… grattate di coglioni…
non sarebbe una
rottura di palle?”
La donna
si alzò dal suo posto e si avvicinò
all’androide, riempiendogli di nuovo il
bicchiere…
“…
io, invece… ti prometto
libertà…
avventure… una vita spericolata e priva di ogni
regola… potremo fare tutto
quello che vogliamo… vivere come vogliamo… e
tanto altro…”
“In
poche parole… vuoi che diventi un fuorilegge, non
è così?”
“Questo
dipende da te…”
gli rispose lei,
sedendosi sul bracciolo della poltroncina “…
posso farti una domanda, Lapis? Da quanto tempo tu non sei libero di
fare tutto
quello che vuoi? Hai passato molti anni a fare da guardia del corpo a
Glacial…
e prima ancora il Dr. Gelo voleva usarti come suo
giocattolo… non ti andrebbe di
gettare tutto alle tue
spalle?”
L’androide
si voltò sorpreso verso la pirata, notando il suo sguardo
comprensivo…
…
e dopo aver bevuto un altro
sorso di quella bevanda, decise di essere sincero con lei…
“…
gettare tutto alle spalle è impossibile, secondo
me… ma cambiare la mia vita…
sì… questo vorrei farlo con tutto il mio
cuore…” ammise C-17 speranzoso
“… vedo mia
sorella… il suo modo di
lasciarsi tutto alle spalle… all’inizio
credevo che con quel ragazzino stesse solo cercando di
sfogarsi… che non
provasse nulla per lui… fino a quando non le ho parlato di
persona della tua
proposta…”
“E…”
“…
e non la vedevo così felice
da tanto
tempo… il maghetto è una brava persona e lei
è innamorata per davvero… Lazuli
mi ha detto di seguire il mio
istinto e di scegliere col cuore… che accetterà
qualunque mia scelta e che sarà
orgogliosa di me sempre e comunque…”
Flame
cinse con il suo braccio le spalle dell’androide.
“…tutti
i miei compagni sono figli di
pirati
molto ricercati… io, Kuina, Yusop,
Biji,
Poppoga e Cotton abbiamo subito le persecuzioni del Governo Mondiale di
All
Blue sin dalla nascita… volevano arrestarci e obbligarci a
vivere nelle loro
strutture militari così da trasformarci in uomini della
Marina… e se ci fossimo
rifiutati avremmo subito la pena capitale… immagina cosa
accadde dopo l’avvento
di Glacial! All’epoca Dragon era ancora dalla sua
parte e non puoi nemmeno
immaginare quanti pirati siano morti… sono
stata imprigionata ad Hollywood come monito per tutto il mondo della
pirateria…”
“…
dev’essere stata molto dura,
credo…”
“…
più
di quanto immagini, Lapis…”
ammise la donna dai capelli arancioni
tristemente “… anche io
non riuscirei a
gettare il mio passato alle spalle, nonostante tutto ciò che
mi è capitato… ho
capito che sono state anche le mie
scelte a farmi diventare quella che sono oggi… sono state le
mie scelte a farmi
conoscere Kairi, Junion, Clairy, Paperino e Pippo, Seras, e tante altre
persone
meravigliose… tra cui te…”
“Mi
stai davvero dando della persona
meravigliosa?”
“Lo
sei… avere il coraggio di cambiare non è da tutti!”
confermò lei con un
sorriso, scolandosi un altro sorso di vino dalla bottiglia “Credo
anche di capire come si senta tua sorella… per anni
è stata obbligata ad essere
ciò che non è, privata della sua
libertà, proprio come me… poi Gabor le ha salvato la vita,
liberandola dalla morsa di Glacial su Namecc… e
si è innamorata dell’unica persona che abbia avuto
la forza di
accettarla così com’è e di apprezzare
la parte più intima e dolce di lei,
proprio come me…”
“Anche
tu ti sei innamorata?”
domandò C-17
sorpreso “Tu… la donna
che si è appena
bevuta una bottiglia di vino tutta da sola?!”
“So
reggere l’alcol molto bene… hic!”
esclamò stizzita lei tappandosi la
bocca…
…
le sue
guance erano diventate rosse come pomodori…
“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!
Lo vedo!”
cominciò a ridere lui divertito…
…
e
dovette ammettere che quella fu una bellissima sensazione…
era da tanto che non
rideva in quel modo…
“Allora…
hic! Che hai deciso di
fare…? Hic!
Parti con noi domani…? Hic!”
Il
cyborg finì di bere dal suo bicchiere…
…
aveva
preso la sua decisione…
“…
perché no?” accettò
infine arrendendosi alle lusinghe della pirata “Sarà
divertente vederti sempre in quello stato!”
“Non…
hic! Non prendermi in
giro… Hic! Sono
il tuo capitano adesso… hic!”
affermò lei alzandosi dal bracciolo della
poltrona…
…
e sarebbe caduta di faccia sul
pavimento se C-17 non l’avesse salvata da tale figuraccia!
“… e
tu reggeresti l’alcol?! Non farmi ridere!”
“E’ questo
vino… hic… che è troppo
forte… hic!”
“Oh…
ci
credo benissimo, mio capitano!”
“Hic…
è sarcastico, vero?”
“Non
te lo ricorderai comunque!”
continuò a prenderla in giro lui, permettendole di
aggrapparsi alla sua spalla
“Così non riusciresti
nemmeno a raggiungere
l’ingresso… ti riporto io a casa…”
“Hic!
Ce la faccio anche da sola! Hic!”
Per
tutta risposta l’androide la lasciò
andare… e stavolta la pirata non riuscì a
evitare l’imbarazzante figuraccia, inciampando sui suoi
stessi piedi e cadendo
rovinosamente per terra.
“Visto?”
la rimproverò sospirando C-17, aiutandola di nuovo ad
appoggiarsi su di lui “Chissà
dove finiresti in questo stato…”
Flame,
stavolta, non oppose resistenza…
“Sono…
hic… sono
patetica…”
“No,
capitano… sei solo divertente!”
le
rispose il cyborg uscendo da casa e librandosi in aria con la donna
aggrappata
alla sua vita.
Far parte
di
una ciurma di pirati
spaziali… sarebbe stato spassoso, se lo sentiva!
Nel
frattempo, nei pressi di un’altra casa, un vecchio stregone
di nostra
conoscenza era andato a far visita al suo giovane apprendista.
***
Gandalf
era molto contento di come si fosse conclusa la battaglia contro
Glacial e di
quanto Gabor fosse stato determinante per riuscire a mettere alle
strette il
temuto imperatore. Dopo essersi complimentato con lui due mesi prima,
però, il
Grande Druido non aveva mai avuto modo di parlare con lui a quattrocchi.
Infatti,
se il pianeta Terra poteva essere definito ormai in piena pace e
armonia, lo
stesso non si poteva affermare degli altri territori di Glacial, i
quali erano
in completa confusione…
…
perciò, quel giorno, Gandalf
aveva preso un’importante decisione e intendeva comunicarla
al suo allievo…
***
“Signor
Gandalf!”
Ad
accoglierlo, però, fu C-18 con sua grande sorpresa.
“E’
venuto per Gabor, non è
vero?” lo
anticipò lei, facendolo entrare in casa “Ora lui si trova da Junion
e Clairy… è
andato a congratularsi con loro per il matrimonio…
tornerà tra qualche minuto!
Vuole qualcosa da bere?”
“Solo
un po’ di acqua, mia cara… sarò un mago
ma la vecchiaia non dà tregua!”
affermò il vecchio con molta stanchezza “E’
da due mesi che viaggio di pianeta in pianeta per annunciare la caduta
dell’Impero…”
I due
raggiunsero il soggiorno e lì il vecchio ricevette il
dissetante bicchiere d’acqua,
sedendosi attorno al tavolo con la donna dai capelli biondi.
“Sei
davvero molto gentile, Lazuli… sono contento che tu e Gabor
vi siate messi
insieme!”
Immaginatevi
la reazione della cyborg quando sentì la frase del Grande
Druido!
“Ma…
ma come… lei lo sa già!?”
“Ti
trovi dentro la sua casa… ti muovi al suo interno come se
fosse anche tua… e
sai anche dove è andato il mio discepolo! Questi sono indizi
molto piuttosto…
evidenti… anche agli occhi di un millenario come me!”
Come
c’era da aspettarsi, la donna divenne rossa per
l’imbarazzo…
“… e
sono molto contento anche perché la ragazza di cui si
è innamorato lui sia
proprio tu… una donna dalla forza d’animo
smisurata, che desidera fare ammenda
col passato aiutando il prossimo e aprendo il suo cuore…”
Lazuli
si voltò stupita verso il vecchio stregone, che le sorrise
comprensivo.
“Ti
stai comportando egregiamente, mia cara Lazuli… non
è da un organo o da un chip
che si può definire un essere umano… ma da quanto
metti la tua vita a servizio
del bene di coloro che ami! Conosco più della
metà delle persone di questo
universo… e non scherzo se ti dico che più della
metà di loro ha un’umanità
minore della tua!”
C-18
abbassò lo sguardo, leggermente lusingata da tutti quei
complimenti.
“Io…
io la ringrazio…
signore…”
“Dammi
del tu da ora in avanti… anche solo Gandalf va
bene…” affermò il
vecchio sentendo l’uscio di ingresso aprirsi “… ah! Vedo... il nostro giovanotto
è già arrivato!”
Il
maghetto sedicenne si trovò con grande sorpresa di fronte al
suo maestro, mentre
Lazuli si alzò dal suo posto…
…
e dando un dolce bacio sulle
labbra del suo fidanzato!
“Vi
lascio soli allora… io vado da mio
fratello! Ciao, Gandalf!”
L’androide
se ne andò via, lasciando i due uomini da soli.
“Signore…
che cosa ci fa lei qui?”
domandò Gabor leggermente confuso, sedendosi su una sedia
“Non era
tornato su Iovis per
sistemare delle questioni politiche?”
“Ci
stiamo ancora lavorando…”
ammise Gandalf evocando un altro bicchiere e
riempiendolo d’acqua “… in verità… sono
venuto qui per darti una notizia
molto importante… ho intenzione, molto presto, di dimettermi
dal mio ruolo di
Grande Druido!”
Ovviamente,
Gabor rimase scioccato da tale rivelazione!
“EH?!
LEI SI DIMETTE?!”
“Eh
sì, mio caro ragazzo… ormai sono diventato troppo
vecchio e troppo debole per
potermi permettere di proteggere l’universo con la mia
magia…” spiegò
Gandalf tranquillamente “…
non ho però
concluso la mia frase… ho anche
deciso
di darti il mio incarico!”
“CHEEEEEEEEEEEEE?!
IO GRANDE DRUIDO?! MA CI
SONO MAGHI MOLTO PIU’ PREPARATI E SAGGI DI ME!”
“Un
vecchio filosofo di questo pianeta disse un giorno – Il
sapiente è colui che sa
di non sapere -… questo ruolo è adatto solo a te!”
Gabor
non smise di osservare sconvolto il suo maestro…
…
era andato fuori
di testa, non c’era alcun dubbio!
“Non
avrai alcun problema… non
sarà
necessario trasferirsi su Iovis, ma dovrai soltanto farvi visita una
volta al
mese per presenziare al Consiglio dei Druidi… e
potrai rimanere anche con la tua bellissima ragazza!”
Esattamente
come Lazuli, anche Gabor divenne paonazzo per la vergogna…
“Lei…
lei lo sa?!”
“C’è
una cosa che tu non sei ancora in grado di fare, mio sciocco
apprendista… ed è
nascondere le tue emozioni!” lo prese in
giro Gandalf “Tre mesi fa tu ti eri
preso una cotta per
quella giovane ragazza dai capelli rossi… e adesso
percepisco la leggerezza del
tuo cuore… fidati di me! Sarai un
ottimo
Druido… sicuramente molto migliore di me!”
“Non
scherziamo! Non avrei la più pallida idea di cosa fare!”
continuò
imperterrito Gabor ancora scosso “Io
non
sono… un grande maestro che fa da insegnante e mentore alle
generazioni future…
sono solo un ragazzo di sedici anni che si è innamorato
perso di una bellissima
e sexy donna-cyborg!”
Per
tutta risposta, il vecchio stregone gli rise letteralmente in
faccia…
“Hai
appena avuto una brillante idea! Una Scuola di Prestigio per crescere
nuovi
Eroi… con relative missioni strutturate similmente a quelle
degli shinobi… con
i Maestri del Key-Blade e tanti tuoi amici come insegnanti!”
“EHI!
IO NON HO PENSATO A TUTTO QUESTO! LO
HAI PENSATO TU!”
“Invece
no… lo avresti fatto
comunque…”
gli rivelò Gandalf facendogli
l’occhiolino…
“NON
E’ VALIDO! HAI USATO
UN’ALTRA VOLTA LA
PREVEGGENZA!”
“Beccato…”
ammise Gandalf divertito...
…
prima però di cambiare sguardo.
Questa
volta Gabor decise di non parlare…
…
si vedeva che le prossime frasi
sarebbero state molto importanti!
“C’è
un altro motivo che mi ha spinto a darti questo incarico…”
rivelò il
vecchio mago “…
ho scoperto dall’Aldilà che… con tutta
probabilità… Dragon potrebbe essere ancora
vivo e vegeto!”
Di tutte
le rivelazioni che avrebbe potuto fare il vecchio stregone…
quella fu la più
assurda ed inimmaginabile…
“Maestro…
questo scherzo non è
affatto
divertente!” si arrabbiò Gabor col suo
maestro “Kairi
sta ancora soffrendo molto
per la sua perdita!”
“Eppure
non sto affatto scherzando, mio caro Gabor…”
lo contraddisse però il
Grande Druido “…
Re Yammer mi ha contattato e mi ha rivelato che la sua anima, a
differenza di quella di Glacial, non ha mai raggiunto
l’Oltretomba… ergo, Dragon
non è mai deceduto!”
Gabor
era letteralmente sbigottito… se quello che diceva Gandalf
fosse vero… allora…
“Perché
Dragon non torna sulla Terra?” si
domandò senza parole il maghetto “Che
sta succedendo?”
“E’
quello che voglio che tu scopra!”
sentenziò Gandalf “Solo
tu, avendo assistito solo per breve a quella battaglia, puoi capire
dove si
trovi Dragon…”
“…
anche Kairi era con lui…
perché non
provare a chiederglielo…?”
“IDIOTA
DI UN APPRENDISTA! COME CREDI CHE
PRENDEREBBE UNA SCOPERTA DEL GENERE?!” lo
rimproverò però ad alta voce il
vecchio stregone con molta severità “LEI
E’ STATA MALE PER DUE INTERI MESI… COME REAGIREBBE
SAPENDO CHE L’UOMO DELLA SUA
VITA NON E’ MORTO E NON E’ TORNATO DA LEI?! E COSA
PENSI CHE AGIREBBE UN ALTRO
GRANDE DRUIDO AL TUO POSTO?! USA BENE IL TUO CERVELLO,
GABOR… LE POSSIBILITA’
SU COSA SIA SUCCESSO A DRAGON SONO SOLTANTO DUE… O LUI NON
E’ IN GRADO DI
TORNARE SULLA TERRA… OPPURE NON NE HA LA VOLONTA’!
COSA ACCADREBBE SE FOSSE LA
SECONDA?!”
Gabor si
rese conto di quanto il suo maestro avesse ragione. Non avevano ancora
informazioni certe… se Kairi l’avesse scoperto,
lei avrebbe passato il resto
della sua vita a cercarlo inutilmente…
…
e con due gemelli in attesa,
quello non era un bel futuro per la giovane custode!
“D’accordo,
maestro…” accettò
quindi Gabor, arrendendosi definitivamente “…
accetto il ruolo di Grande Druido… e mi metterò
subito alla ricerca di Dragon
Oronar!”
La
mattina seguente venne celebrato il matrimonio tra Junion e Clairy.
Venne
svolto in stile Ulyssiano, senza sfarzi o gioielli, entrambi vestiti
con abiti
eleganti ma semplici.
Il
momento delle promesse fu davvero molto toccante…
“Io,
Junion, ti dono questo filo rosso… simbolo del nostro legame
e del nostro
amore… e prometto di amarti e onorarti per tutta
l’eternità!”
cominciò
il ciclope commosso, legando un sottile filo di lana
all’anulare della sua
donna che, col viso rigato dalle lacrime cominciò a fare
altrettanto.
“Io…
sigh… Clairy… ti dono questo filo
rosso… simbolo del nostro legame…
sigh… e del
nostro amore… e prometto di amarti e onorarti…
sigh… per il resto… sigh…
dell’eternità!”
Gandalf
si avvicinò ai due innamorati e, con un incantesimo che
Gabor non aveva ancora
imparato dal suo manuale, fece sparire il filo annodato sui loro
anulari.
“Il
filo che vi teneva uniti non si è dissolto…”
spiegò loro Nail, colui
che presenziava il matrimonio “… ma ha legato le vostre anime per
l’eternità e oltre… ora è il
momento della promessa più solenne, la più
importante di tutte… per questo vi chiedo di voltarvi verso
tutti i vostri
amici…”
I due
giovani fecero come era stato loro chiesto… e fecero molta
fatica a rimanere
composti…
…
il loro unico
desiderio era quello di piangere dalla gioia!
I loro
amici, compresi tutti i nuovi abitanti del pianeta Terra, avevano
legato un
fiocco bianco sui loro anulari e avevano alzato la loro mano verso il
cielo…
…
Kairi, i cui singhiozzi di
gioia risuonavano dolcemente al centro della maestosa piazza di San
Pietro…
…
Flame, che li osservava con
grande orgoglio e felicità, assieme alla sua
ciurma… con la incredibile
aggiunta di Lapis…
…
Gabor, che stava facendo di
tutto pur di non piangere, accarezzava dolcemente i capelli di Lazuli e
asciugava i suoi occhi grondanti di lacrime…
…
i namecciani, per
quell’occasione vestiti tutti di bianco…
…
i Maestri del Key-Blade, che
piangevano esattamente come la loro compagna Kairi…
…
i nuovi amici e compagni di
Clairy, ovvero Leon, Cloud, Tifa, Aerith e Yuffie…
…
e tutti gli altri…
…
tutti… nessuno
escluso…
“VOI…
JUNION E CLAIRY…
PROMETTETE DI
INSEGNARE IL VERO SIGNIFICATO DELL’AMORE AD OGNI PERSONA CHE
VI CIRCONDA… DI
INSEGNARLO ALLE FUTURE GENERAZIONI… AI VOSTRI
FIGLI… PROMETTETE DI CONDIVIDERE
IL VOSTRO AMORE CON L’UNIVERSO INTERO?”
Junion e
Clairy annuirono tremando per l’emozione…
“E
TUTTI VOI… PROMETTETE DI DARE LORO
SUPPORTO NEI MOMENTI PIU’ DIFFICILI? PROMETTETE DI PROTEGGERE
IL LORO AMORE
ANCHE A COSTO DELLA VOSTRA VITA?”
La
risposta della platea fu forte e chiara…
“SI!”
Gandalf
usò lo stesso incantesimo… e i fiocchi bianchi
sparirono, così come i fili rossi…
“Anche
i fiocchi bianchi hanno legato le anime di tutti noi
all’amore di Junion e
Clairy…” continuò
Nail, con un grande sorriso “…
e ora, davanti a tutti voi e in vostra presenza… dichiaro Junion e Clairy marito e moglie! Amico
mio… so che non aspetti
altro… puoi baciare la sposa!”
…
e in
effetti il bacio appassionante che il ciclope dette alla quattrocchi
dette
ragione al namecciano, che fece partire l’applauso verso i
due sposi, su cui
vennero gettati petali di rosa profumata, gesto di benedizione
Ulyssiano come
augurio di immensa felicità per i due sposi.
L’applauso
durò per più di cinque minuti prima che lo stesso
Nail lo interrompesse.
“Ora
che siamo giunti alla conclusione di
questa cerimonia… volevo fare
un’importante annuncio per quanto riguarda le elezioni che si
sarebbero dovute
svolgere quest’oggi durante il pomeriggio…
ebbene… sono rimasto molto
sorpreso quando mi è stato riferito che un nome è
stato già fatto giusto
l’altro ieri… un nome
che ha ricevuto
l’unanimità da parte di tutti noi!
Kairi… potresti raggiungermi, per favore?”
La
custode dai capelli rossi smise improvvisamente di piangere, incredula
e
sconvolta…
…
tutti si erano voltati verso di
lei, felici e sorridenti… ma lei era in preda alla
confusione!
“I…
io?”
Kairi si
avvicinò lentamente al namecciano, senza aver colto fino in
fondo l’importanza
di quella rivelazione…
“Mentre
tu, ieri notte, eri andata a
dormire…”
le raccontò Nail con un sorriso a trentadue denti “… tutte le
persone che vedi
davanti a te hanno discusso su chi potesse essere la persona adatta a
guidarle
e proteggerle… e l’unico nome che è
uscito dalle loro bocche è stato il tuo!”
“Il…
il mio?”
“Esatto,
mia cara…”
confermò Gandalf
avvicinandosi a lei e poggiando le sue mani sulle spalle della giovane
“…
questo popolo ti ha gentilmente offerto la sua esistenza e il suo
onore…
chiedendo in cambio di essere protetto e amato sotto il tuo nome e
quello dei tuoi
figli… questo popolo ti ha chiesto di diventare la Nuova
Governatrice di Roma…
oltre che Regina del Pianeta Terra!”
“Io…
re… regina?!”
“Nessun’altro
potrebbe prendere quel
posto… solo tu!”
affermò con sicurezza
Naminè “Tra di noi sei
quella che più di
tutte ha sofferto… sei quella che ha combattuto con
più coraggio e
determinazione… grazie a te
l’intero
Universo è sano e salvo!”
“Ma…
ma io… io non credo che…”
cominciò a balbettare Kairi quando si rese
finalmente conto di ciò che stesse accadendo in
quell’istante.
Si
voltò
immediatamente verso Junion e gli disse “… io credevo… io credevo che
saresti stato
tu ad essere eletto!”
“Tu ti
sottovaluti troppo, amica mia…”
la rimproverò scherzosamente il ciclope
facendo ridere la sua nuova moglie “… tutte queste persone che vedi attorno
a
te… è stato il legame che hai stretto con loro a
salvarli… tu hai messo a
repentaglio la tua vita per ciascuno di noi, me compreso…
nessun’altro merita
di guidarci se non tu, Kairi!”
La
maestra dai capelli rossi abbassò lo sguardo, senza parole.
Era
sotto shock…
…
regina… volevano
che lei fosse la loro regina?!
“Io…
io non so che cosa fare…”
ammise
lei, impaurita da quella responsabilità enorme “… se io sono stata in grado di
salvarvi… è stato solo grazie al vostro
appoggio… e soprattutto… non sarei mai stata in
grado di sconfiggere Glacial…
se Dragon non fosse stato affianco a me durante quella
battaglia… io… io vi
ringrazio… vi ringrazio di
cuore… ma non
posso accett…”
“NO!
ADESSO PARLIAMO NOI!”
A
parlare, con grande sorpresa da parte di Kairi, fu Flame, che assieme a
tutta
la sua ciurma si avvicinò alla sua amica…
…
ed era ‘leggermente’ incavolata
con lei!
“Qui
tutti – nessuno escluso – ti hanno voluta come loro
Regina… non puoi
permetterti di rifiutarti un’offerta simile!”
“Flame?!
Ma la tua prop…”
“STAI
DAVVERO PENSANDO DI PARTIRE ASSIEME A
ME?! CON DUE FIGLI DA CRESCERE?! QUALE PERSONA SANA DI MENTE MI
SEGUIREBBE DOPO
AVER RICEVUTO UN RUOLO COSI’ IMPORTANTE?! E’ QUESTO
QUELLO CHE DRAGON AVREBBE
VOLUTO DA TE?!”
Quelle
parole colpirono nel segno… a tal punto da far scoppiare a
piangere la maestra
del Key-Blade…
“Sarebbe
dovuto essere lui…
sigh… lui sarebbe
dovuto diventare re… io… sigh… io non
mi merito tutto questo…”
“Sì,
invece…” la contraddisse
però la figlia di Rufy, cercando di consolarla
“… tu non immagini quanto
tu abbia
cambiato quell’uomo… lui non ci avrebbe mai
aiutato se tu non gli avessi
alleggerito il cuore… e vuoi sapere la verità? Io
credo di sapere chi avrebbe
scelto lui come sua regina…”
La
giovane si voltò sorpresa verso la sua amica.
“Tu…
tu credi… sigh… che lui avrebbe comunque scelto
me…sigh?”
“Noi
non lo crediamo, Kairi…
ne siamo convinti!”
affermò deciso
Nail ora più sicuro che mai “Queste
persone hanno bisogno di te… e sono certo che tu non le
deluderai!”
“Ma
cosa… cosa dovrei fare? Io… sigh… io
non sono così brava come credete…”
ammise Kairi preoccupata, cercando di asciugarsi le lacrime.
“Saprai
amare e rispettare tutte le persone
che verranno a chiederti aiuto?”
“Io…
io non lo so… spero di
sì…”
“Saprai
giudicare cosa è giusto e cosa
è
sbagliato? Saprai guidare il tuo popolo alla scelta migliore da fare?”
“Io…
io credo di sì…”
“E
saprai porti davanti ad altri sovrani per proteggere i più
deboli… che siano il
tuo stesso popolo o altri?”
“Io…
sì… credo di
poterlo fare…”
“E
metterai a repentaglio la tua stessa vita
per il loro bene?”
Ad ogni
frase, il cuore della ragazza acquisiva sempre più forza,
sempre più fiducia in
se stessa...
... una
voce
risuonava nella sua
mente...
... e la
spinse a prendere la
decisione definitiva!
“Sì…
sì! Lo farò!”
Tutti
quanti notarono il cambiamento di tono nella voce della giovane
ragazza… non vi
era più insicurezza nella sua voce…
…
ora aveva lo sguardo di una
vera donna…
…
e il cuore di una
regina!
Gandalf
con immensa gioia, evocò sulle sue mani alcuni oggetti molto
particolari…
…
una corona di
spine ancora insanguinata…
…
una collana con
un gioiello pendente di colore azzurro, a forma di mano, con un
brillante a
forma d’occhio al suo centro…
…
un fiore di loto…
…una
maschera in
legno raffigurante un’antilope…
…
un anello in oro
con un brillante raffigurante una stella a sei punte…
“Tutti
questi oggetti che vedete fra le mie braccia sono sacri…
questa corona è il
simbolo del sacrificio che tu e il tuo popolo donerete l’uno
verso l’altro…”
affermò il vecchio stregone, facendo avvicinare Gabor e
dandogli l’oggetto “… un
tempo questa fu indossata da quello che, su questo pianeta, venne
chiamato come
Figlio dell’Onnipotente, morto crocifisso per cancellare il
peccato dai cuori
di ogni uomo…”
Gabor si
avvicinò alla ragazza e le mise quella corona sui
capelli… le spine erano
talmente appuntite che punsero facilmente la fronte della
giovane…
…
alcune gocce di sangue
scivolarono dalle sue ferite ma lei chiuse gli occhi senza accennare
nemmeno un
lamento…
“Questa
collana, invece, veniva chiamata Mano di Fatima, e proteggeva dal
malocchio e
dalle sventure… è anche simbolo di autocontrollo
e serietà… al suo centro vi è
l’Occhio di Allah, che simboleggerà protezione
dalle sventure e dalle disgrazie
per ogni tuo suddito… non solo… le cinque dita
indicano i pilastri su cui si
fonderà il tuo regno…
Libertà… Uguaglianza…
Legalità… Generosità… e
Amore verso
il Prossimo…"
Gabor
recuperò il gioiello e lo appese al collo di Kairi, che
chinò il suo capo per
aiutarlo…
…
lo zaffiro brillò riflettendo i
raggi di sole che le colpivano il volto…
“… il
fiore di loto, simbolo di purezza, di purificazione del corpo e della
mente nel
fiorire della liberazione… così come questo
cresce dal fango per fiorire
splendido regalando la sua bellezza, anche l’essere umano
deve affrontare il
cammino impervio della vita per liberarsi e pulire la mente dandole
spazio per
aprirsi al suo completo potenziale…”
Kairi
percepì il tocco di Gabor mentre le infilava il fiore sui
suoi capelli…
…
il profumo intenso e dolce le
inondò i polmoni alleggerendo la sua anima…
“La
maschera di antilope simboleggia la prosperità del raccolto
e del cibo… che il
tuo popolo non soffra mai la carestia e la
povertà… e se questo dovesse
tuttavia accadere, tu per prima darai il tuo cibo ai più
bisognosi…”
Alla
giovane fu fatta indossare la piccola maschera…
aderì perfettamente al suo
volto e non coprì né la corona né
tantomeno il fiore di loto…
…
due piccole fessure avrebbero permesso
di vedere i suoi occhi…
“… e
infine… l’anello… simbolo di
regalità davanti agli occhi degli altri popoli…
ma
anche simbolo della luce divina… segno che questa
è solo una vita mortale e che
non esiste nessuno alla pari degli Dei…”
Gabor le
prese la mano e mise l’anello all’indice della mano
destra di Kairi…
…
e con immenso stupore da parte
di tutti i presenti, la ragazza venne avvolta da una luce perfino
più forte di
quella del sole!
Quando
essa si diradò… davanti a loro avevano una
persona completamente diversa!
Non
indossava più gli stessi
abiti di prima… un lungo abito in seta verde le scendeva
lungo tutto il suo
corpo, con una scollatura tale da mettere in mostra la Mano di
Fatima…
…
un lungo velo le copriva il
volto e i capelli…
Gandalf
si portò davanti a tutti i presenti e lo tolse con
delicatezza…
…
e tutti poterono
bearsi davanti alla maestosità e alla bellezza della
donna…
I suoi
capelli si erano allungati
fino alla schiena ed erano intrecciati tra loro, mettendo in mostra il
fiore di
loto e la corona di spine.
Attraverso
le fessure della
maschera intravidero uno sguardo tanto deciso e intimidatorio come
quello di
una guerriera veterana… quanto dolce e genuino come quello
di una mamma.
Nessuno
riuscì più a vederla solo come una loro
amica…
…
davanti a loro era cresciuto un
angelo…
“ONORE
A TE, KAIRI, FIGLIA DI ANSEM E KUMARI!”
annunciò solennemente Gandalf “IL
NOME DEL TUO REGNO, DA ORA IN AVANTI,
SARA’ HEARTS! GLACIAL 02 SARA’ DI NUOVO CHIAMATA
TERRA… E QUESTA’ CITTA’
TORNERA’ A CHIAMARSI ROMA! CHE IL TUO POPOLO FIORISCA E
CRESCA SOTTO IL TUO
NOME E QUELLO DEI TUOI FIGLI!”
Tutti,
nessuno escluso, si inchinarono davanti a lei…
…
fu così che
nacque il Regno di Hearts sul pianeta Terra e fu in questo modo che
nacque la
leggenda della regina Kairi…
Era
calata la sera, sulla città di Roma. Tutti erano andati a
dormire…
…
tutti tranne Kairi, che da quel
momento avrebbe abitato all’interno della Basilica, il suo
nuovo palazzo
regale.
Si
trovava all’interno della sua camera da letto, ma non era da
sola.
Assieme
a lei vi stava anche Gandalf. L’aveva mandato a chiamare,
intenzionata a
parlare con lui di una faccenda che importante era un eufemismo.
“Mi
dica, mia regina… di cosa voleva discutere con il
sottoscritto?”
“Dammi
del tu, ti prego!” lo
pregò
Kairi, prima di recuperare la sua compostezza.
Si
vedeva dal suo sguardo che fosse un argomento serio, quello di cui
voleva
discutere con l’ex-Grande Druido.
“Non
tergiverserò più di tanto… io sono
sicura che Dragon Oronar sia vivo…”
Il mago
ci rimase letteralmente di sasso. Che significava tutto questo?!
“Non
credo di capire, Kairi…”
“Hai
capito benissimo, Gandalf… Dragon Oronar è vivo.
Ne sono convinta al cento per
cento”
Il
silenzio era calato all’interno della loro stanza. Quella
frase aveva
letteralmente sconvolto il vecchio mago. Sperava con tutto il cuore che
lei non
ci arrivasse, ma qualcosa doveva essere andato storto.
“Deduco,
dal suo sguardo, che lei ci fosse arrivato prima di me…”
“…
come l’hai capito?”
“Osservi
bene il mio Key-Blade”
La
ragazza evocò la sua Chiave, e sussurrò qualcosa
ad essa. Questa iniziò a
produrre uno strano fascio di luce, il quale puntava verso il cuore
della
regina, ma non solo.
“Risvegliando
i poteri del Key-Blade, posso andare alla ricerca dei cuori delle
persone che
desidero. Ad esempio, se io chiedessi alla mia chiave di cercare Aqua,
questa
connetterebbe il mio cuore con il suo, e noi riusciremmo sempre a
trovarci. Ma
ha un limite, questa tecnica…”
“Ovvero…”
“…
se la persona che cerco è
deceduta, allora
il mio potere non ha alcun effetto… e difatti…”
il Key-Blade spense la sua
luce davanti ad un'altra sussurrata richiesta della Maestra “…
quando, ad esempio, chiedo alla mia chiave di connettermi con Sora,
qualcosa
non me lo consente…”
“…
perché il mondo delle anime è separato dal resto
del pianeta e servono dei
permessi speciali per poterci entrare in contatto…”
“Quindi…
quando Sora, Riku, Topolino e
Goku
mi hanno parlato, nel mio Mondo Interiore…”
“… lo
hanno fatto dopo aver fatto richiesta ad una divinità”
confermò
Gandalf, con sicurezza “Ma la tua
capacità non ha nulla a che vedere con il Risveglio del
Key-Blade… mi stai
davvero incuriosendo, ragazza mia… ma
andiamo avanti! Presumo che tu, adesso, possa connetterti con il cuore
di
Dragon Oronar… per questo credi che lui non sia
morto…”
“…
esattamente” confermò la
giovane, grata che il druido avesse compreso
subito ciò di cui stava parlando “Accadde, devo essere sincera, anche molti anni
fa… io e Sora riuscimmo ad entrare in contatto, molto
spesso, anche a
chilometri o mondi di distanza. E’ come se… come
se riuscissi a legare il mio
cuore a quello di tutte le persone che incontro o che vedo, potendo dar
loro la
sicurezza o la tranquillità di cui hanno bisogno.
E’ strano… mi connetto con il
cuore di una persona… e percepisco tutti i sentimenti che
prova… ogni sua
sofferenza… ogni sua gioia… tutto…”
Gandalf
strabuzzò gli occhi, visibilmente in stato di shock.
Quello
che stava descrivendo Kairi era tutto tranne che un qualcosa di
normale. Era un
potere quasi pari a quello di un…
…
per sicurezza, si accinse a
controllare l’anima dei due bambini all’interno del
ventre della giovane…
…
ed
impallidì di colpo.
L’intero
futuro della regina gli
si parò davanti…
…
e comprese tutto.
“… ma
non solo. Io riesco anche ad incontrare Dragon, qualche volta, nel mio
Mondo Interiore, e ci parlo per capire cosa possa essergli successo. Ma
nemmeno lui
riesce a comprendere tutta questa storia. Dice che il suo corpo
è stato
disintegrato, ma la sua anima giace da qualche parte,
all’interno di qualcosa.
Io ho pensato subito al suo Key-Blade… potrebbe non essere
stato distrutto
dall’esplosione nel Mondo del Nulla! Avendolo anche sfiorato,
io dovrei anche
essere in grado di evocarlo, ma non ci riesco, come se non ne avessi il
permesso… io so di non poterlo andare a cercare, non ora che
sono regina e che
aspetto dei bambini… ma lei saprà sicuramente
cosa sta succedendo, non è così?”
“Fidati
del destino”
La
giovane rimase sbigottita davanti all’affermazione saggia del
vecchio, il quale
continuò a dire.
“Non
posso darvi una mano… non più ormai…
se ciò che ho visto è corretto, io non
potrò vivere ancora a lungo e non potrò darvi una
mano. Ma una cosa posso
dirtela… qualcuno ha imposto su di te un Graal, un
Màndala. Questo
è un simbolo di buon
auspicio”
“E’
stata… credo sia stata
Malefica…”
ammise la giovane, rivelandomi “… mi ha chiesto… mi ha
supplicato di andare
a recuperare sua figlia da un pianeta e di crescerla come se
fosse…”
“Devi
fare solo ciò che ti senti di fare,
Kairi…” concluse subito Gandalf,
sinceramente, uscendo fuori dalla stanza “…
possa il tuo cuore essere la chiave della
tua vita… ricordatelo sempre, Regina di Hearts!”
***
KAIRI
Quando
Gandalf uscì dalla mia camera, io ero ancora confusa.
Comunque non avevo le
forze per poter pensare ad altro. Ero troppo stanca per rifletterci
ancora su.
Ero
diventata Regina di Hearts, dopotutto, da meno di un giorno! Dovevo
ancora
assimilare quella novità!
Raggiunsi
il mio nuovo armadio, recuperai un pigiama e mi diresse in bagno per
farmi la
doccia e cambiarmi. Dopo essermi tolta i vestiti, tuttavia, decisi di
riflettermi nuovamente nello specchio…
…
ero un’altra persona rispetto a
qualche mese prima. Non solo nell’aspetto, ma anche nel
carattere.
Prima di
diventare una detenuta di Hollywood, io ero una semplice ragazza di
vent’anni,
con tantissimi sogni e tante speranze per il futuro. Avevo due genitori
adottivi stupendi, che mi appoggiavano in tutto ciò che
facevo, spronandomi a
coltivare le mie passioni. Avevo tantissimi amici, che mi volevano
bene, coi
quali parlavo di qualsiasi cosa. Avevo un ragazzo di cui ero
innamorata, e che
mi amava alla follia, con il quale la mia vita era perfetta.
Ora,
invece, ero una sopravvissuta ad una prigionia traumatica, nella quale
il mio
corpo e la mia anima erano stati gettati e pestati per terra come carta
straccia. Uomini sconosciuti mi avevano trattata peggio di un
appestato,
seviziando le mie carni. Ancora adesso riuscivo a vedere le cicatrici
di quelle
torture ma se, fino ad un mese prima, mi vergognavo di esse ora la
situazione
era completamente differente. Perfino quei disegnini di piselli non mi
davano
più fastidio. Sopra ad esse, infatti, ve ne stavano altre,
simbolo della mia
ribellione e del mio desiderio di sopravvivere. Non avevo
più nulla di cui
vergognarmi del mio corpo. Avevamo vinto. Avevo vinto su tutte quelle
violenze…
…
stavo diventando mamma.
Se la
Kairi di adesso e quella del passato si fossero incontrate, molto
probabilmente
non avrebbero mai incrociato lo sguardo. Forse la più
piccola si sarebbe
comportata esattamente come me e la mia alter-ego del futuro,
invidiandola per
la sua bellezza, mentre la più grande si sarebbe allontanata
facendo finta di
nulla, ma con un sorriso divertito stampato sul viso. Magari, invece,
si
sarebbero incontrate in qualche luogo ricreativo, come in una scuola,
dove la
più grande raccontava le sue esperienze di vita. La
più piccola sarebbe rimasta
stupita e sconvolta dalla storia della più grande, e forse
si sarebbe anche
commossa. L’avrebbe presa come esempio di vita,
forse…
…
forse.
Portai
la mia mano sul mio ventre, mentre entravo dentro la vasca colma
d’acqua e
schiuma. Riuscivo a percepire l’energia dei nostri figli, la
loro pura Luce…
…
la loro fragilità…
…
sarei davvero riuscita a
crescerli da sola, senza un padre? Cosa avrei detto loro, quando
sarebbero
cresciuti? Sarei riuscita a farli diventare un uomo ed una donna con
sani
principi?
C’erano
tantissime domande a cui non sapevo dare una risposta.
Tutte le
mamme avevano quei dubbi? Avrei tanto voluto chiedere alle mie, ma si
trovavano
nell’Aldilà. Loro due, sia quella biologica che
quella adottiva, avrebbero
sicuramente cercato di aiutarmi.
Però
c’erano tantissime altre persone che mi avrebbero aiutata.
Tutti i miei amici,
sia quelli che erano rimasti qui a Roma, sia quelli che si trovavano
nell’Aldilà con le loro preghiere, mi avrebbero
dato la forza per andare
avanti.
Uscii
dalla vasca, mi asciugai e mi misi il pigiama. Volli, tuttavia, darmi
ancora
un’ultima occhiata allo specchio.
Stavo
piangendo, senza alcuna apparente ragione.
Era il 3
Giugno quando venni imprigionata dentro quella prigione infernale.
Domani
sarebbe stato il 19 Novembre.
Poco
più
di cinque mesi erano bastati per cambiare tutto nella mia vita. Un
tempo, se mi
avessero chiesto di barattare il mio futuro, l’avrei fatto
sicuramente pur di
non subire tutte quelle torture e quelle sofferenze.
Ora,
però, mi ero
resa conto di non volerlo fare più. Non rimpiangevo
più nessuna scelta ed
alcuna sofferenza.
Cinque
mesi prima, credevo che il mio cuore fosse un semplice contenitore, che
potevo
riempire di Luce od Oscurità in base alle mie scelte. Come
Xehanort, credevo
che ci fosse un limite ai sentimenti che potessi provare…
…
ma come qualsiasi uomo o donna
sulla faccia dell’universo, avevo commesso un grandissimo
errore, lo stesso che
mi stava impedendo di superare la morte di Sora e Riku.
Il Cuore e
l’Amore
non hanno e non avranno mai limiti.
Mai.
Raggiunsi
la mia camera da letto, nuovamente, e finalmente decisi di
addormentarmi con il
sorriso sulle labbra.
Avevo un
appuntamento galante con qualcuno, nel mio Mondo Interiore…
…
dovevo vedermi con l’uomo più
importante della mia vita!
“Eccoti… sei
bellissima…”
***
EPILOGO
Erano
passati sette anni dal
giorno in cui nacque il regno di Hearts… e
l’universo visse il più prospero e
tranquillo periodo di pace degli ultimi anni.
La
Terra, dal giorno dell’arrivo dei namecciani e dei
rivoluzionari, era tornato
ad essere il pianeta più bello e stupendo
dell’intero universo. Grazie al
supporto di Hearts, tutti i domini di Glacial vennero ripristinati e i
vecchi
sovrani tornarono al loro posto. Inoltre, Gandalf rassegnò
le sue dimissioni,
cedendo il suo ruolo all’apprendista Gabor.
Quest’ultimo,
come sua prima iniziativa, instaurò l’Accademia
dei Giovani Eroi della quale
diventò il presidente. Da essa fuoriuscirono molti altre
giovani promesse del
combattimento, le quali diventarono parte del leggendario esercito di
Hearts…
…
e oltre a ciò,
Gabor e Lazuli si sposarono, dando alla luce un bambino di nome Crilin!
Cosa
fece invece Flame?
Lei, con
tutta la sua ciurma, divenne nota in tutto l’universo come
l’Angelo della
Pirateria, e il suo nome diventò leggenda…
…
a differenza di Gabor e Lazuli,
lei rimase celibe e non ebbe figli, vivendo la sua vita sempre al
limite,
accompagnata da Lapis, Seras, Kuina, Biji, Yusop, Poppoga e Cotton.
Junion e
Clairy vissero il loro matrimonio con gioia. Il primo divenne
un’insegnante
dell’Accademia… se non il migliore in assoluto!
Fu
un’altra, però, la scelta che i due giovani
fecero, scioccando ogni abitante
del regno di Hearts…
…
adottando un
orfanello del pianeta Kagaku e chiamandolo Fhemos!
E la
regina Kairi?
Lei
governò e regnò su Hearts con saggezza, dedicando
gran parte della sua vita
nell’aiutare quante più persone
possibili…
…
non lo fece da sola… anche i
suoi due bambini, di nome Emerald e Cristal, dimostrarono di avere un
buon
cuore proprio come la madre, soprattutto il maschio…
…
al contrario, a Cristal piaceva
fare un po’ la ribelle…
…
sette anni… erano
davvero passati sette anni dal giorno della mia scomparsa…
…
eppure non ero
morto…
Qualcosa
era successo, quando il Mondo del Nulla collassò. Non sapevo
dove si trovasse il mio Key-Blade, mala mia anima vagava
all’interno
della città di Roma, proteggendo Emerald e Cristal quanto
più possibile…
…
e sono quasi
sicuro che quella piccola peste della femminuccia riuscisse anche a
vedermi!
Ogni volta
che provava a parlare
di me, mi chiamava Tiago.
Ogni
sera, dopo che quei due birbantelli andavano a dormire, io seguivo
Kairi fino
al suo letto e la coccolavo…
…
le sussurravo sempre una
canzone nell’orecchio… me n’ero
innamorato quand’ero piccolo e il significato
di quel testo per me era unico…
…
ogni volta che le cantavo
quella canzone… anche se lei non poteva vedermi…
Kairi chiudeva gli occhi e si
addormentava con un dolce sorriso…
…
e ci rincontravamo nel suo
Mondo Interiore, parlando tra di noi di quello che avevano fatto lei ed
i
bambini.
Così
termina la mia storia… la storia di Dragon Oronar,
l’ultimo abitante del
pianeta Terra…
…
così io sono diventato
leggenda…
…
ma non era ancora giunta la mia
ora… un giorno io sarei tornato in vita… sarei
tornato da Kairi e mi sarei
sposato con lei!
Mi sarei
riunito con i miei figli, aiutandoli nella battaglia più
dura della loro vita…
…
ma questa è
un’altra storia…
…
la loro storia… e
ve la racconterò un'altra volta!
THE
END
Volevo
ringraziare:
1)
The Big Dreamer per aver
recensito la storia;
2)
The Big Dreamer, Yunie_Tifa,
Samuel_Ward, Razor666, Onyx Crysus, Elgul1 e davifigixz per aver
inserito la
mia storia tra le preferite;
3)
Luna_Dark03 per aver inserito la
mia storia tra le ricordate;
4)Yunie_Tifa
per aver inserito la
mia storia tra le storie seguite;
5)
... e infine voglio ringraziare
tutti coloro che hanno letto la mia storia, invitandole a recensirla e
a darmi
un parere, positivo o negativo :-)
Spero
di rivedervi tutti quando
comincerò a pubblicare il secondo romanzo di questa
storia... nella quale i
protagonisti, stavolta, verranno dal passato! EDIT - La continuazione
di questa storia è il racconto GOLDEN BULLET - THE HUNTER
WARRIOR, e se inizialmente sembrerà scostarsi da questa
storia, successivamente si cominceranno a notare i giusti collegamenti.
Nel
giorno del mio compleanno, con
mia immensa soddisfazione, dichiaro definitivamente conclusa questa
storia! XD
EDIT
23 - 01 - 2020: I cinque capitoli della storia mancanti, quelli
dell'epilogo, verranno pubblicati a partire dal 4 Febbraio e avranno
cadenza mensile. La pubblicazione avverrà il primo
martedì di ogni mese, esattamente come avviene con GOLDEN
BULLET - THE HUNTER WARRIOR!
“Uao…
quindi è questo il tanto temuto Villaggio di
Konoha?!”
“Già…
fa attenzione, Clairy! Potrebbero ancora esserci
molte trappole!”
Dopo
tantissimi anni, ero finalmente riatterrato sul pianeta
Kaguya, e stavolta mi ero portato appresso la mia amata. Phemos, quel
giorno
era rimasto a Roma, in compagnia di Flame e dei due principini.
Mentre
percorrevamo le vecchie e diroccate strade di quel
villaggio, ormai coperto dalla natura rigogliosa, Clairy si rivolse a
me,
formulandomi la domanda che tanto aveva trattenuto nel formulare.
“Junion…
ora puoi dirmi perché mi hai portato qui?”
Ormai
consapevole di non poterle nascondere nulla, io mi
girai verso di lei e cominciai a spiegarle.
“Ricordi
quando Naruto e Sasuke vennero a parlarmi, sette
anni fa, dopo essere tornati sulla Terra al termine della battaglia
contro
Glacial? Mi fecero moltissime rivelazioni, e una di queste riguardava
la guerra
che loro hanno combattuto contro Dragon Oronar e l’esercito
Kagakuriano… sembra
che non tutti gli Shinobi e le Kunoichi del pianeta siano stati
sterminati!”
La
mia rivelazione colse alla sprovvista Clairy, che
strabuzzò tutti e quattro i suoi bellissimi occhi, prima di
chiedermi.
“DA-DAVVERO?!
QUINDI QUESTO PIANETA NON E’ DISABITATO?!”
“Probabile…”
esclamai io, lieto che lei avesse
compreso tutto al volo “… ed è
questa la missione che sua maestà, la nostra
amica Kairi, ci ha assegnato… trovare qualsiasi
traccia di una possibile
civiltà sopravvissuta!”
“Più
facile a dirsi che a farsi…” ammise lei,
leggermente demoralizzata “… potrebbero
volerci anni, prima di trovare
qualcosa…”
“…
io ne dubito fortemente”
Lasciandola
sbigottita sul posto, io cominciai a farle una
seconda rivelazione, la più importante di tutte.
“Stai
sottovalutando un grosso aspetto, mia cara
mogliettina… per alcuni mesi, io ho avuto dentro
di me nove Cercoteri, tutti
ben consci di qualsiasi possibile nascondiglio. Per molto
tempo, si sono
divertiti a raccontarmi tante storie sui villaggi, prima che io
mantenessi la
promessa e li lasciassi andare via per la loro strada. In
base, poi, al
racconto che mi hanno narrato Naruto e Sasuke, io posso assicurarti che
il
Villaggio di Konoha è il più indicato per
nascondere una possibile civiltà
shinobi superstite!”
“Ehm…
e perché ne sei così convinto?”
“Semplice…
perché solo il Villaggio di Konoha possiede
dei cunicoli al di sotto della stessa città… una
base segreta costruita dai più
vecchi Hokage allo scopo di crescere una sezione molto particolare
della
gerarchia Shinobi. Il posto in cui stiamo andando si trova a
più di
duecento metri sotto i nostri piedi e… se
c’è qualcuno che è
sopravvissuto…
punteranno certamente alle nostre vite!”
La
giovane Clairy deglutì a fatica, per la paura. Tuttavia,
l’avevo personalmente allenata nelle tecniche ninja
affinché potesse sempre
accompagnarmi in missione. Era diventata una Kunoichi di grandissimo
talento,
dovevo ammetterlo.
Il
più velocemente possibile, raggiungemmo il palazzo degli
Hokage ed io attivai il Byakugan. Lo Yilar che Orochimaru mi
iniettò, anni fa,
era diventato essenziale per le mie missioni.
Prontamente,
riuscii a trovare l’entrata segreta per il covo
della tanto temuta Radice di cui Shiro, Naruto, Sasuke e tutti i
Cercoteri mi
avevano parlato.
***
Ci
avevamo azzeccato in pieno.
Nel
momento in cui avevamo varcato quella soglia, sia io che
Clairy percepimmo un brivido correrci lungo la schiena.
Il
Byakugan percepiva una forma di vita, molto rapida e
scaltra, che si stava allontanando da noi a gran velocità.
Rapidamente,
cominciai a cercare tutte le uscite di quel nascondiglio, con
l’intenzione di
anticipare il nostro avversario.
“Incredibile…
ci sono cavità anche dentro i volti dei
Kage?!” mi resi conto io, invitando
Clairy a seguirmi dentro il
labirinto “So dove sta per fermarsi! Seguimi e fa
molta attenzione!”
***
La
figura che aveva cercato, invano, di fuggire, era una
giovane kunoichi, all’incirca della nostra stessa
età. Capelli corvini,
indossava un paio di occhiali dalla montatura rossa, ma aveva un occhio
completamente coperto da una bendatura. Come mi aveva rivelato Sasuke,
quella
giovane era riuscita a mantenersi nascosta agli occhi dei suoi nemici,
assieme
a un manipolo di sopravvissuti. Tuttavia, di questi ultimi non era
rimasta
alcuna traccia.
In
quel momento, io e Clairy eravamo riusciti ad
accerchiarla, dentro l’ufficio dell’Hokage.
“Cosa
volete da me? Anche voi fate parte di
quell’esercito di mostri?! E PERCHE’ TU POSSIEDI IL
BYAKUGAN?!”
“Whoa…
calmati! Non vogliamo farti del male”
provò a rassicurarla Clairy, rivelandole “L’esercito
di Kagaku è stato
sconfitto sette anni fa, e quell’impero non esiste
più. L’intero universo ora
vive in pace e serenità”
“Non
vi credo! Nessuno Shinobi di Konoha ti avrebbe
offerto quell’occhio di sua spontanea
volontà… TU LO HAI RUBATO, NON E’
COSI’?”
insistette la giovane ragazza, puntandomi il dito contro e attivando
istantaneamente un’abilità oculare su uno dei suoi
occhi.
Il
Mangekyo Sharingan.
Quindi
era davvero lei. La figlia di Sasuke Uchiha.
Non
potevamo sottovalutare le sue capacità. Se avesse
voluto, ci avrebbe attaccato e ucciso quando e come voleva. O almeno,
ne
sarebbe stata in grado se io non mi fossi allenato, e lo stesso valeva
per
Clairy. Tuttavia, non era il combattimento che desideravo.
Prontamente,
disattivai il Byakugan e mi voltai verso
Clairy, che comprese subito le mie intenzioni, gettando per terra tutte
le sue
armi seguita dal sottoscritto.
Come
era prevedibile, la ragazza rimase molto sorpresa dal
nostro gesto, e lo fu ancora di più quando pronunciai il suo
vero nome.
“Dimmi,
Sarada… se io fossi stato il tuo nemico… non ti
avrei già ucciso dall’inizio?”
“Non…
non capisco… come fai a conoscermi?”
Con
tutta la tranquillità che io le potessi mostrare, mi
sedetti per terra e cominciai a raccontarle tutta la nostra storia,
partendo
dall’inizio. Le raccontai di come fossimo stati in grado di
sconfiggere
Glacial, anche grazie all’aiuto del Settimo Hokage e di suo
padre Sasuke, del
quale le consegnai l’ultima lettera che le aveva scritto poco
prima di tornare
nell’aldilà.
Fu
grazie a quel piccolo manoscritto se lei decise di
fidarsi di noi.
***
“E’
vero. Molti shinobi e kunoichi del Villaggio di
Konoha sopravvissero alla battaglia, nascondendosi tra le rovine delle
strutture usate dalla Radice”rivelò
Sarada, facendoci raggiungere la sommità dei volti degli
Hokage e sedendosi su quello di Naruto “Tuttavia,
loro hanno deciso di
usare un particolare marchingegno in grado di farli viaggiare nello
Spazio-Tempo… io, invece, sono rimasta qui, a protezione di
tutti i documenti
riguardanti la nostra civiltà…
se qualche malintenzionato ne fosse
venuto a conoscenza, sarebbe stata una tragedia. Non nego che qualcuno
ha già
tentato di atterrare qui con cattive intenzioni…”
Io
e Clairy ci guardammo negli occhi, grati di non aver
dovuto combattere contro di lei. Già immaginavo la fine che
avessero potuto
fare quei poveri disgraziati.
“…
tuttavia, se mi prometti che non userete quei progetti
per scopi malvagi, sono pronta anche ad aiutarvi!”
ci rassicurò Sarada,
molto felice “Sono incredula… chi mai
avrebbe immaginato che una nuova
generazione di guerrieri sarebbe sorta su un altro pianeta? Posso
farvi una
richiesta? Ecco… io…”
“Non
c’è bisogno che tu ce lo chieda,
Sarada… certo che
puoi venire a vivere da noi!” la invitò
Clairy, allegramente “Sono certa
che, con il tuo aiuto, il nostro regno potrà prosperare
ancora di più!”
Sarada
ci rivolse un bellissimo sorriso. Doveva aver vissuto
in un vero e proprio incubo, per tutti quegli anni.
Tuttavia,
mi sembrò che ci stesse nascondendo qualcosa.
“Io…
io non posso venire con voi. Ora capirete il
perché…
seguitemi. Voglio mostrarvi qualcosa della quale io mi vergogno, dal
profondo
del mio cuore”
***
C’era
una sola parola con la quale potessi descrivere ciò
che stessi vedendo, in quel momento.
Orrore.
Io
e Clairy avevamo seguito Sarada lungo tutto il labirinto,
alla ricerca di un qualcosa di ignoto. Quando però trovammo
quel laboratorio,
colmo di cadaveri appartenenti a bambini di pochissimi anni, mi venne
la
nausea.
“Ecco…
è lei!”
All’interno
di una vasca colma di liquidi, vi stava il corpo
di una piccola neonata, attaccata a moltissimi cavi elettrici. Era
ancora viva.
“Mi
vergogno di quello che alcuni dei nostri scienziati
hanno fatto. Per sconfiggere l’impero di Glacial, decisero di
usare la genetica
dei Yilancar per creare un umano completamente artificiale,
all’interno del
quale iniettare i geni di dieci guerrieri noti come Akatsuki. Il
progetto
non ebbe mai una conclusione, perché l’esercito di
Kagaku ci anticipò,
distruggendo tutto ciò che abbiamo incontrato.
All’epoca, io avevo solo tre
anni…”
“…
tre… o mio Dio…”
esclamò Clairy,
orripilata, mentre Sarada continuava a raccontare la sua storia.
“…
quando io e tutti i superstiti scoprimmo cosa ci fosse
qui, ci vergognammo di essere shinobi. All’epoca, si trattava
di un
semplicissimo embrione, ma la macchina è ancora in funzione.
Tutti i
cadaveri dei bambini che vedete qui, vennero usati per creare la
genetica
perfetta con la quale creare tale essere artificiale… lo
stesso che si trova
dentro quella teca. Io stessa ho deciso di imbalsamarli e
renderli
impermeabili, così che i loro corpi non marcissero,
permettendo loro di
riposare in pace. Nel momento in cui io
morirò… una Tecnica Proibita
distruggerà
il nucleo del pianeta, causando l’esplosione dello stesso. In
questo modo,
nessuno verrà a sapere di questa onta…”
“…
ma… ma la bambina…”
“Voglio
salvarla… lei non ha nulla a che fare con
questa storia” ci rivelò lei,
con sincerità “Quella povera bambina
è
stata concepita per scopi malvagi, ma io mi rifiuto di uccidere
qualcuno che
non ha ancora compiuto gesti estremi. Voglio usare il mio
ultimo occhio per
trasportarla in una nuova Linea Spazio-Temporale, la stessa nella quale
sono
andati a finire i miei amici. Loro sapranno a chi affidarla”
Senza
pentirsi di nulla, Sarada Uchiha distrusse la teca
della neonata, lasciando che quel liquido denso e nauseabondo si
riversasse
all’esterno della vasca. Oltre a ciò, fu anche in
grado di recuperare il corpo
della piccola, che cominciò a piangere.
Era
una vera e propria bambina, eppure era stata creata
artificialmente e sarebbe potuta diventare un vero e proprio mostro.
“Avete
un giorno di tempo. Tutti i documenti di cui
avete bisogno, si trovano all’interno del Covo della Radice.
Quando le
ventiquattr’ore scadranno, io userò il mio
Mangekyo Sharingan per salvare
questa piccola da morte certa… e lo sforzo della tecnica mi
ucciderà, causando
la distruzione del pianeta Kaguya. Quando questo avverrà,
voi dovrete esservi
allontanati abbastanza da non essere coinvolti nell’esplosione”
“Cos…
oh no… Sarada… perché
spingerti sino a questo
punto?” le chiesi io, incapace di
accettare la decisione della kunoichi
“Non è colpa tua… tu avevi
solo tre anni, all’epoca… non avresti potuto far
nulla, in ogni caso. Non è necessario che tu
sacrifichi la tua vita per
salvare quella bambina… possiamo prendercene cura noi!”
“Junion
ha ragione!” mi seguì a ruota Clairy,
imperterrita “Con la nostra sovrana, la bambina
crescerebbe in mani sicure e
nessuno la vedrebbe mai come un mostro… anche
perché quello che vedo è un vero
miracolo…”
Il
gesto di diniego della kunoichi ci straziò
l’anima. La
sua fermezza era inattaccabile.
“Non
sono la responsabile della morte di quei bambini…
tuttavia, sono l’ultima kunoichi del Villaggio di Konoha.
Coloro che hanno
compiuto queste gesta hanno avuto carta bianca e non hanno pagato per
quello che
hanno fatto. Sono grata che tu abbia sconfitto Orochimaru, Junion
Polfems… ma
questa bambina non merita di vivere sapendo il modo in cui è
stata concepita. Dove
voglio tele-trasportarla, i miei amici la lasceranno nelle mani di una
famiglia
amorevole, e potranno aiutarla a gestire i suoi immensi poteri”
“Ma…
ma Sarada…”
“No,
Clairy. Ho atteso questo momento per anni… questa
è la mia ultima missione e mi rifiuto di non portarla a
compimento!”
La
mia donna si voltò verso di me, supplicandomi con lo
sguardo, ma io compresi che far cambiare idea alla kunoichi fosse
impossibile.
Gli
abitanti di quel pianeta erano un popolo con un alto
senso dell’onore e della giustizia. Far cambiare loro idea
era quasi
impossibile.
Per
questo decisi di accettare il suo destino, sconfortando
mia moglie.
“Come
desideri, Sarada… noi ci accingiamo a recuperare
tutti i vostri progetti”
***
“A
te sta bene così, Junion?! Ti sta bene lasciare che
Sarada si uccida e si sacrifichi inutilmente?!”
“Vuoi
sapere la mia risposta?No… a me non sta
affatto bene. Tuttavia, so come ragionano gli
abitanti di questo posto.
Se provassimo a farle cambiare idea, continuerebbe a creare un muro
impenetrabile. Se provassimo a rapirla… sono
convinto che sarebbe pronta a
suicidarsi per la vergogna di non aver completato la sua missione!”
Avevamo
raccolto quasi tutti i progetti e i documenti della
Radice. In meno di un’ora, ero convinto che saremmo riusciti
a terminare il
trasferimento.
Ci
avevamo messo metà del tempo prefissato da Sarada.
“Dobbiamo
fare qualcosa, Junion!!” insistette Clairy,
preoccupata “Qualsiasi cosa, pur di non farle
commettere un suicidio
inutile!”
Era
per quel motivo che io amavo quella quattrocchi. Lei non
si arrendeva mai di fronte a nulla. Se era convinta di avere ragione,
era
pronta ad affrontare l’inferno pur di averla vinta.
Sapevamo
di avere ragione.
Dovevamo
fare qualcosa… qualsiasi cosa per salvare
l’anima di quella povera kunoichi in pena.
***
Sarada
si voltò sorpresa verso di me, quando rientrai
all’interno di quella stanza. Portava ancora quella neonata
tra le braccia.
Si
era già pentita della scelta che aveva compiuto? Di certo
non l’avrebbe dato a vedere, e infatti la kunoichi
recuperò subito la sua
compostezza.
“Vedo
che avete già concluso…”
esclamò lei,
soddisfatta, tirando un lungo sospiro “…
vi ringrazio per aver salvato
tutta la nostra storia. Ora potete partire…
so che avreste tanto
voluto evitare che io morissi, ma non mi pento della scelta che
ho…”
Improvvisamente,
il terreno sotto i nostri piedi cominciò a
tremare. Sarada, allarmata, strinse la bambina tra le sue braccia,
mentre io
attivai immediatamente il mio Sharingan…
…
oltre alla Tecnica dell’Ombra, con la quale la
immobilizzai istantaneamente.
Il
suo sguardo scioccato e sbigottito era ben visibile sul
suo volto.
“Ju…
Junion… cosa diavolo…”
“Perdonami,
Sarada… ma mi è stato insegnato altro, dai
miei amici” le risposi io, obbligandola con la mia
tecnica a lasciare la
piccola su un tavolo operatorio “Non accetto che il
salvataggio di una
neonata comporti la morte di una povera innocente… soprattutto
se esistono
altre alternative!”
“La
tua ragazza… lei è partita da sola!”
comprese al volo la figlia di Sasuke, spalancando la bocca per lo
stupore
mentre una mia copia, da me precedentemente creata
all’esterno del covo della
Radice, si era sbrigata a portar via la bambina da lì.
Sarada
era su tutte le furie. Ero certo che si sarebbe
ribellata, o che avrebbe cercato di uccidermi, pur di riavere quella
bambina.
“Quindi
è così… hai intenzione di portarmi via
da qui con
la forza!”
“Non
ci hai lasciato altra scelta, Sarada”
confermai io, dispiaciuto “Sono consapevole di
quanto per voi sia importante
l’onore e il rispetto delle regole. Io sono cresciuto dentro
una base militare,
con dei comandamenti simili ai tuoi. Tuttavia, il giorno in
cui sono stato
imprigionato ad Hollywood, ho imparato che sacrificare inutilmente la
tua vita,
senza alcun motivo, non è un gesto da eroi… ma un
gesto da deboli!”
Era
così. Questo era ciò che Dragon, inconsciamente,
aveva
cercato di insegnarmi quel giorno, quando provai a prendermi tutte le
colpe
dello sterminio sulle Isole del Destino. Quella volta non mi ero
comportato da
eroe. Mi ero comportato da idealista. Per non vedere la morte di
nessuno, avevo
deciso di sacrificarmi inutilmente. Bear e quel plotone, anche se li
avessi
salvati, non sarebbero mai cambiati, perciò la mia morte
sarebbe stata vana.
“So
che non si può cancellare il passato, Sarada”
dichiarai io, dispiaciuto “So che tu vorresti
salvare l’anima di quella
bambina per donarle la pace e la serenità che
merita… ma lei resterà sempre il
risultato di un esperimento scientifico di Orochimaru e di qualche
folle
megalomane. Sacrificandoti, non cancellerai il suo
passato… e non
cancellerai il tuo. Davvero desideri morire fino a questo punto? Sei
davvero
disposta a toglierti la vita senza provare a combattere nuovamente?”
“Tu…
TU DAVVERO CREDI CHE A ME FACCIA PIACERE TUTTO
QUESTO?! DAVVERO PENSI CHE IO VOGLIA AMMAZZARMI COSI’ TANTO?!
CERTO CHE NON
VOGLIO MORIRE! CERTO CHE VORREI VIVERE ANCORA! CREDI CHE IO NON ABBIA
COMPRESO
IL SIGNIFICATO DIETRO LE PAROLE DI MIO PADRE?! HO LETTO OGNI RIGA DI
QUELLA
LETTERA, MA QUESTO NON CAMBIERA’ NULLA! LA BAMBINA CHE MI HAI
TOLTO DALLE
BRACCIA NON SARA’ IN GRADO DI CONTROLLARE I SUOI POTERI,
ALL’INIZIO! PRIMA CHE
LEI IMPARI A CONTROLLARSI, VERRANNO MIETUTE VITTIME DALLE SUE GRINFIE!
VERRA’
VERSATO SANGUE INNOCENTE! GLI UNICI IN GRADO DI CONTROLLARE LA SUA
FORZA SIAMO
NOI SHINOBI DEL VILLAGGIO DI KONOHA! SOLO NOI CONOSCIAMO LE TECNICHE IN
GRADO
DI PLACARLA… E IO, DI CERTO, NON LE INSEGNERO’ A
TE, NON SE IL RISCHIO DA
PAGARE E’ LA MORTE DI PERSONE CHE NON HANNO NULLA A CHE FARE
CON NOI!”
“Quindi
lo fai solamente con lo scopo di salvare lei…
perdonami, ma non ti credo minimamente. Io non dubito della tua
volontà nel
salvarla… io dubito della tua salute mentale! Tu
hai vissuto qui, su questo
pianeta, per più di vent’anni, da sola e senza
alcuna possibilità di interagire
con il mondo esterno! Sei così terrorizzata
all’idea che qualcuno possa
venirti a prendere che saresti disposta a morire, pur di credere nei
tuoi
ideali… tu nemmeno vuoi provare ad avere fiducia
in noi! SARADA… NOI
VOGLIAMO CHE TU E QUELLA BAMBINA SOPRAVVIVIATE ENTRAMBE, CHE SIATE
ENTRAMBE
FELICI! SASUKE NON VORREBBE MAI CHE SUA FIGLIA SI UCCIDESSE IN QUESTO
MODO
SCELLERATO… PERCHE’ NON RIESCI A CAPIRLO!?”
Sarada
sbiancò per il terrore, quando pronunciai quelle
parole. Sapevo perfettamente di avere colto nel segno.
Che
a lei piacesse o meno, il mondo degli shinobi era giunto
al termine. Io non ero un ninja. Ero un guerriero del Regno di Hearts,
e il mio
credo era totalmente differente rispetto al suo. Io potevo comprendere
la sua
paura, il suo terrore nel provare qualcosa di completamente diverso da
ciò in
cui aveva sempre creduto.
Tuttavia,
lasciarla morire in quel modo era per me
inaccettabile.
“Siamo
in un vicolo cieco, mia cara…”
affermai, senza mostrare alcun pentimento per le mie scelte “…
quando
Clairy arriverà, ci saranno molti più soldati e
riusciremo non solo a
catturarti, ma anche a impedirti di toglierti la vita! Ma io non voglio
arrivare a tutto questo…”
Prontamente,
esattamente come avevo fatto precedentemente,
disattivai tutte le mie tecniche, ad eccezione della copia che aveva in
braccio
la piccola.
“…
io non sono uno shinobi. Però ho tratto un grande
insegnamento dalla vostra storia, un credo che mi ha accompagnato fin
dal
giorno in cui abbiamo vinto la battaglia contro Glacial. Una persona
che
abbandona un proprio amico al proprio destino è feccia della
peggior specie. Se
ti lasciassi compiere un gesto simile, io non sarei diverso da
Glacial… non
sarei degno di portare i vostri geni!”
dichiarai, più sincero che mai,
provando ad avvicinarmi a lei “Perciò
ti supplico, Sarada… permettimi di
salvarti la vita. Permettimi di mostrarti cosa c’è
al di fuori di questo…”
Non
fui mai in grado di terminare quella frase. Un’intensa
scarica elettrica percorse tutto il mio corpo, imprigionato
dall’illusione del
suo Sharingan.
Merda.
Mi aveva incantato.
“Lo
ammetto. Non mi sarei mai aspettata di sentire
parole così cariche di orgoglio provenire dalla bocca di un
alieno… ma ormai è
troppo tardi per cambiare idea”
La
tecnica della moltiplicazione venne prontamente
annullata, e lei recuperò nuovamente la piccola bambina.
Era
la mia sconfitta.
“Non
prenderti colpe per la decisione che ho preso,
Junion Polfems…” dichiarò
lei, puntando il suo Mangekyo Sharingan in
direzione della piccola creatura artificiale “…
ma tu non puoi capire.
Nessuno può capire. Le tue parole sono sincere, lo sento, e
sono certa che
seguirti sarebbe la decisione più sensata che potessi
prendere… ma io non punto
alla decisione più sensata, ma a quella più
giusta per la vita di questa
piccola. Se anche potessi riprendere in mano la mia vita, non sarei mai
in
grado di sopportarlo…”
Lo
giuro. Provai con tutto me stesso a liberarmi. Provai a
usare lo Sharingan o il Rinnegan, ma fu tutto inutile.
L’illusione di
imprigionamento di Sarada era troppo potente.
La
kunoichi, sancendo la fine di quella diatriba, utilizzò
la sua tecnica oculare e tele-trasportò la bambina alla
larga da me.
Il
suo occhio divenne vitreo, incapace di vedere. Era
ufficialmente diventata cieca. Solo a quel punto io venni liberato, ma
mi
sentivo un verme.
Non
ero stato in grado di salvare quella povera donna. Come
potevo definirmi un vero guerriero di Hearts?
“Sarada…
perché… cosa non posso capire? Cosa mi ha
impedito di salvarti la vita?”
“Non
saresti mai riuscito a salvarmi, Junion Polfems… io
sono nata e cresciuta con i miei ideali e ci ho creduto, sino alla
fine, perché
era la cosa giusta da fare. Nessuno, a parte i miei compagni,
può capire di
cosa avrà bisogno quella bambina, perché solo
loro sanno cos’è davvero… come tu
sei un guerriero del Regno di Hearts, io sono una Kunoichi del
Villaggio di
Konoha. Certo che avrei tanto voluto una vita felice e
tranquilla… ma non
riuscirò mai più a risollevare la mia
vita… mi dispiace. Tu non meritavi di
assistere a tutto ciò… io non sono più
un essere umano… e ora esploderai assieme
a me!”
***
“Credi
che lei si risveglierà, un giorno?”
Con
sicurezza, io feci segno di sì con la testa a mia
moglie, mentre consolava la piccola neonata in lacrime.
Sarada
Uchiha si trovava stesa sopra la poltroncina della
nostra astronave, in preda all’illusione nella quale
l’avevo imprigionata.
L’avevo
spinta a credere di essere riuscita a sconfiggermi.
L’Izanami, come mi aveva insegnato Kurama tanto tempo
addietro, era una tecnica
a dir poco tremenda.
Perdere
momentaneamente la capacità dello Sharingan era un
prezzo da pagare per riuscire a salvare la vita di entrambe.
D’altronde, con un
Senzu, ero stato subito in grado di recuperare la vista. Un piccolo
vantaggio,
rispetto agli Uchiha.
“E
adesso cosa si fa? La bambina…”
“Non
può stare con noi…
anche a me farebbe
piacere crescerla nel nostro regno, ma quello che ha detto Sarada
è vero. Noi
non possiamo aiutarla perché non sappiamo niente di
lei… per questo, appena
saremo tornati, ne parleremo con sua maestà per decidere il
da farsi! Oggi, se
non sbaglio, doveva andare a parlare con Gabor, al riguardo di quei
dubbi che le
erano sorti. Se questi avessero dei fondamenti… allora
potremo permettere alla
bambina di raggiungere gli amici di Sarada, senza che lei muoia nel
tentativo…
e questo non la porterà ad uccidersi, perché
avrà comunque completato la
missione.Potremmo anche chiedere aiuto a
Kurama, se necessario! D’altronde,
lui è stato l’unico a rimanere a Roma, con noi!A proposito! Perché
non le diamo un nome?”
“Ah…
io ne ho già deciso uno!”
“Davvero?”
“Durante
il mese di allenamento per sconfiggere Glacial,
Johannes mi aveva raccontato una storia molto particolare. Aveva una
sorellina,
molto piccola, che purtroppo è morta per colpa di una grave
malattia. Io… io
vorrei darle il suo nome, se per te va bene!”
“D’accordo.
Come si chiamava quella bambina?”
La
giovane quattrocchi era riuscita a consolare la piccola
bambina, che ora si era messa a dormire sonni tranquilli.
Erano
passati circa sei anni dal giorno in cui io e i miei
nuovi compagni fummo costretti a seguire il piano di quel folle
megalomane. Non
avevamo modo di disobbedirgli. La sua potenza era immensa e poteva
tranquillamente farci sparire da ogni Linea Spazio-Temporale, grazie
all’alleanza con il suo fedele adepto.
Ero
stato uno stolto a credere di poter sovrastare le leggi
degli Dei. Come avevo potuto sperare di ambire al trono di Zeno-Sama,
quando a
desiderare quel posto vi stavano entità come il mio nuovo
superiore?
Fu
uno shock scoprire che entrambi avessero giocato con le
nostre vite, sin dall’inizio, anche con quella di Glacial o
Malefica. A causa
loro, tre linee Spazio-Temporali erano state completamente modificate,
permettendo loro di agire senza mai essere scoperti.
Quelle dimensioni, in
seguito, sarebbero diventate note come Dimensione Alfa (quella da dove
io
provenivo), Dimensione Beta e Dimensione Gamma.
L’identità
dei miei alleati era stata completamente
modificata. Otto di questi erano stati costretti a cedere il loro corpo
a un
gruppo feroce di Demoni Puri, i quali si facevano chiamare Deadly Sins
nella
Linea Beta. Gli altri tre vennero tolti di mezzo perché si
rifiutarono di
collaborare con il nostro nuovo superiore.
Il suo adepto non ci
mise nulla a toglierli di mezzo, cancellandoli per sempre, senza
lasciare
alcuna traccia del loro passaggio.
Al
loro posto, vennero richiamati altri due pericolosissimi
figli di puttana. Li conoscevo tutti alla perfezione. Uno era, con mia
grandissima sorpresa, Glacial Gelo, salvato da cancellazione certa al
posto di
uno dei miei compagni. All’inizio fu difficile convincere
quel bastardo a
ubbidirci, ma quando il nostro capo mostrò lui la sua vera
potenza, fu
costretto a chinare il capo e lasciarsi sottomettere.
Nessuno poteva
contrastare quel mostro. Nessuno, nemmeno l’imperatore della
mia linea
spazio-temporale.
Fu
la seconda scelta del nostro boss a lasciarci
completamente sbigottiti, perché si trattava di Hinode.
Costei
era la figlia di Malefica e di Glacial, concepita
pochi giorni dopo la loro alleanza e fatta nascere anticipatamente
dalla
strega, per poter attuare la sua vendetta. La versione della Linea Alfa
era
stata già salvata da Yen Sid e Xehanort, scoprimmo, mentre
quella della Linea
Beta, dove si trovavano i Deadly Sins, si era uccisa tempo addietro.
La
Hinode che il nostro capo voleva, tuttavia, si trovava
nella terza Linea Spazio-Temporale, Gamma. Qui, la ragazza era
già adulta, pronta
a sostenere la battaglia del bastardo che ci aveva sottomesso.
Tuttavia,
dovevamo portarla dalla nostra parte, essendo lei una ragazza dal Cuore
colmo
di Luce.
Per
questo, l’adepto del nostro capo decise di sguinzagliare
un suo nuovo alleato, nella Linea Gamma, che fu in grado di annientare
per
sempre tutto ciò che quella povera giovane aveva costruito.
Uccise la sua nuova
famiglia, uccise tutti i suoi migliori amici…
… e, come colpo di
grazia, ammazzò, davanti agli occhi della figlia di
Malefica, l’unica donna che
lei avesse mai amato.
Quando
i Deadly Sins andarono a recuperarla, il suo Cuore
era carico di rabbia e rancore, e fu facile soggiogarla al volere del
nostro
capo, il quale prese la decisione di usare la Linea Gamma come la
nostra nuova
Base.
Ne
era passato, di tempo, da allora. Quel farabutto aveva
continuato a giocare con quelle tre Linee Spazio-Temporali, dandoci
ordini
senza alcuna pausa e senza darci modo di poter rispondergli. GAMMA
Hinode,
addirittura, era stata declassata.
Nel mentre, avevamo
conquistato un’altra linea Spazio-Temporale, denominandola
DELTA. In questa,
noi fummo in grado di inglobare tutti i pianeti degli universi in uno
solo, e
in esso ci avevamo nascosto uno dei nostri più cari nemici.
Era
proprio lì, che io mi trovavo. Tutti noi vi avevamo
fatto un sopralluogo per cercare delle informazioni su alcuni alleati
dei
nostri principali nemici. Io, d’altro canto, avevo deciso di
far visita proprio
a lui, all’uomo a cui ALFA Kairi aveva donato il suo cuore.
“Ancora a fissare quella
statua, corvaccio del malaugurio?”
Digrignai
i denti, infastidito. In quel momento, io mi
trovavo davanti all’immensa statua dorata di un Drago Nero
dalle Angeliche Ali,
nelle viscere delle rovine di DELTA Parigi.
Quella scultura era
ciò che restava del nostro più grande nemico,
Dragon Oronar.
Dopo la feroce
battaglia, Glacial era stato sconfitto e Kairi era riuscita a fuggire
dal Mondo
del Nulla. A Dragon, tuttavia, non era toccata la stessa sorte.
Qualcuno era
riuscito a incantarlo, imprigionando il suo Cuore e la sua Anima
all’interno di
quella statua, che io avevo deciso di nascondere lì per
ordine del mio capo.
Non ero uno stupido.
Sapevo perfettamente fosse stato lui a causare quella pietrificazione
dorata.
Era colpa sua se i miei sogni di gloria erano stati distrutti in ben
che non si
dica.
A
raggiungermi, in quel posto tetro, fu niente di meno che
Glacial. Costui era stato risuscitato come Kagakuriano e Demone del
Freddo, ed
era ancora in possesso della CPU Server e dell’Eterna
Giovinezza. Tuttavia, il
nostro capo gli aveva impedito di avere dei Key-Blade, e per questo non
poteva
permettersi anche l’immortalità. Era stato un
brutto colpo, per uno come lui,
ma non gli era rimasta alcuna scelta.
A
nessuno era rimasta, da molto tempo.
“Se non ti piace
questo posto, niente ti impedisce di andartene da qui!”
sbottai io,
infastidito.
Quel
verme, più di tutti, mi dava visibilmente sui nervi.
Avevo provato, con lo Yilar del Super Sayan, a complicargli
ulteriormente la
vita, ma il mio capo aveva rovinato tutto.
Lui
aveva sempre rovinato tutto.
“Cosa vuoi, Glacial?”
gli domandai, sbuffando per il nervosismo “Perché
mi stavi cercando?”
“Non sono io che ti
cerco… è lui che ti vuole”
specificò l’alieno, peggiorando soltanto il mio
umore “Dice
che è riuscito a trovare il
Demone Puro che ti sei fatto scappare, in Giappone, e che è
pronto a mandargli
contro Envy. Ha bisogno del tuo Scettro per il Tele-Trasporto sulla
Linea Beta!”
Strinsi
con rabbia i pugni, tagliandomi i palmi con le
unghie. Il sangue colava copioso dalle mie ferite, ma l’unico
sentimento che
provavo era frustrazione.
Avrei
tanto voluto ribattere a quello schifoso parassita, ma
non potevo oppormi in alcun modo. Lui l’avrebbe scoperto, e
per me sarebbe
stata la fine.
“Digli che lo
raggiungerò al più presto…”
risposi al figlio del
Dottor Gelo, mentre mi curavo dai tagli che mi ero procurato “… i desideri dello Scettro si sono
esauriti,
e mi ci vorranno cinque ore per poterne caricare uno. Anche se volessi,
non
potremmo partire prima”
“Lo riferirò
senz’altro, mio caro compagno…”
esclamò Glacial, alzando
lo sguardo verso l’immenso muso del Drago, il cui sguardo
sembrava ancora
urlare vendetta.
Il
volto del Demone del Freddo si deturpò in una smorfia di
disgusto e orrore, ma anche di puro terrore. Dragon Oronar era riuscito
a
sconfiggerlo, sei anni prima. Aveva mandato a fumo tutti i suoi piani,
e se lui
era ancora vivo doveva soltanto ringraziare il nostro nuovo capo.
“Sarò sincero… non
riesco ancora a capire il motivo per il quale lui non voglia
distruggere questa
statua. Non sarebbe stato meglio
sbarazzarcene,
piuttosto che nasconderla e basta? Ormai la regina Kairi e
tutti i suoi
nuovi compagni hanno capito che lui è ancora vivo”
“Cosa ti prende,
imperatore? Hai paura?” lo presi in giro io,
ferendolo nell’orgoglio.
“Non… non è così!!!
E’ solo una mia constatazione! Non potrei comunque
distruggerlo, senza un suo
ordine! Dico bene?”
Afflitto,
annuii anche io davanti alla sua affermazione.
Anche io avrei voluto sbarazzarmi del nostro più grande
pericolo, prima che
qualcuno provasse a cercarlo o liberarlo. Il nostro capo,
però era stato chiaro
e coinciso.
Dragon
doveva restare in vita fino al giorno opportuno.
Nessuno avrebbe dovuto fare un graffio a quella statua, o per noi
sarebbe stata
la fine.
Era
da un po’, però, che una piccola verità
era cominciata a
sorgere nella mia anima.
“Sinceramente…
avrei preferito mille volte avere a che fare con Dragon
Oronar, che con il capo”
Mi
aspettavo una reazione scomposta da parte di Glacial. Mi
sorpresi quando non avvenne.
“Lo ammetto… per
quanto io detesti ammetterlo… avrei preferito morire
per mano sua, piuttosto che seguire gli ordini di quel… quel
verme!”
dichiarò, stringendo i pugni per la rabbia “Ma non ho altra scelta. Lui e il suo compagno
d’armi sono troppo
pericolosi… non mi resta che attendere un loro
errore… e riotterrò il potere
che mi è stato tolto!”
Buona
fortuna, pensai tra me con scetticismo.
Sperava
davvero, Glacial, di poter rigirare a suo favore
quella situazione così complicata? Più passava il
tempo, più mi chiedevo come
fosse stato possibile che un uomo così stupido e privo di
limiti potesse aver
dominato per cinquant’anni su tutta la Linea Alfa. Se quel
folle avesse messo
il muso fuori dal 7 Universo, in tanti l’avrebbero messo a
tacere.
Per
fortuna, il nostro capo si era già sbarazzato di loro
nella Linea Alfa e in quella Gamma. Mancava soltanto la Beta, e niente
avrebbe
potuto fermarlo…
… non di certo un
pagliaccio megalomane come Glacial.
“Quindi lo stai
seguendo solo per convenienza? Non mi
sembrava così, quando hai dichiarato di aver abusato
nuovamente della tua cara
scienziata quindicenne… hai letteralmente stuprato
l’unica persona che sia
stata in grado di studiare e comprendere il funzionamento della
Bio-Genetica.
Invece di chiederle spiegazioni in merito ai progetti che tu hai rubato
a lei,
cinquant’anni fa, durante il tuo attacco alla Base Segreta di
tuo padre… tu hai
chiamato un complice e l’avete costretta a multipli rapporti
crudeli e senza
pietà”
“Fa attenzione a
ciò che dici, corvaccio” mi
rimproverò lui,
puntandomi il palmo della mano sul viso “Tu
non sei diverso da me. Se non ricordo male, non ero l’unico a
cui piacesse
divertirsi con le giovani donzelle!”
“Io, di certo, non mi
diverto con quelle che potrebbero rovinare i nostri piani. Chi ha rimproverato, il nostro capo, dopo aver
scoperto la tua bravata?
Ti ha dimezzato i poteri, se non sbaglio…”
Glacial,
letteralmente fuori di se, fu costretto ad
abbassare il suo braccio, ammettendo la sconfitta. Shiho Miyano era la
vera e
propria creatrice della sostanza chiamata Yilar, e il Dr. Gelo aveva
deciso di
sfruttare le sue ricerche per creare Cell, uno dei nostri alleati.
Questo,
però, non servì a nulla dato che Glacial ebbe la
brillante idea di uccidere sia
loro che l’embrione del Bio-Androide.
La
missione che era stata affidata a Glacial, qualche mese
prima, consisteva nell’infiltrarsi
nell’organizzazione mafiosa giapponese della
Linea Beta, nella quale Shiho lavorava, e recuperare i suoi progetti.
Il figlio
dello scienziato svolse perfettamente il suo compito, ma decise di
rovinare
tutto chiedendo, a un sicario di quel manipolo di bastardi senza
pietà, di
divertirsi con lei assieme a lui.
Invece
di portarla dalla nostra parte, perciò,
l’imbecille
aveva deciso di umiliare anche la seconda versione di Shiho,
modificando anche
il corso del tempo e allarmando molti dei nostri nemici, la regina
Kairi in
primis.
“Te lo ripeto! Tu non
sei stato da meno!” mi urlò, in preda
all’isteria, il povero Glacial,
accusandomi con ferocia “Credi che
nessuno si sia accorto che uno dei due figli della regina…
in realtà possiede i
tuoi geni?! Tu, per primo, hai abusato di Kairi, stuprandola e
ingravidandola…”
“… idiota.
Questo è avvenuto molto tempo prima che il capo mi
arruolasse
nel suo gruppo” precisai io, sogghignando
soddisfatto “Il
mio gesto non ha davvero cambiato le sorti della battaglia, come il
tuo! Ma
d’altronde…”
A
quel punto decisi di uscire dalla stanza, ridendo
diabolicamente verso di lui e puntandogli addosso lo sguardo per
un’ultima
volta, pronto a pronunciare la frase definitiva per distruggerlo in
quella
battaglia orale.
“… perché dovrei stare
ad ascoltare le parole di un uomo che non si è mai curato di
sua figlia, o
anche solo della donna che l’ha concepita? A
proposito… come sta Hinode? Non
sei andato a cercarla, dopo che ci ha tradito… non l’hai protetta, dopo che il nostro
capo l’ha trovata. Se non
ricordo male… lei è stata…”
“BASTA COSI’!”
Un
raggio KI partì dai suoi occhi e provò a colpirmi
mortalmente. Io, per tutta risposta, evocai il mio Scettro, mi resi
intangibile
con un incantesimo e ne usai un altro per paralizzare il mio nemico con
un lazo
oscuro. Sei anni prima, non mi sarei mai permesso di sfiorare un mio
nemico, ma
le carte si erano capovolte. Tra di noi, il più debole ora
era il figlio del
Dr. Gelo.
“Mal… maledetto…”
esclamò lui, cercando di liberarsi con tutte le sue forze.
“Sai, Glacial”
dichiarai io, senza alcun pentimento “Se
quel giorno, tu avessi deciso di
arrenderti a Dragon Oronar e Kairi… non saresti diventato lo
zimbello della
Linea Alfa. Se quel giorno, tu avessi ascoltato le parole
dell’uomo
imprigionato dietro le tue spalle, forse saresti riuscito a cambiare
davvero. Ora, invece, non ti resta altra
scelta che
seguire i piani di un mostro perfino peggiore di te…
l’unica cosa che ti
aspetta è la morte!”
“LO STESSO DESTINO LO
STAI SUBENDO ANCHE TU! ALMENO IO STO PROVANDO A CAMBIARE IL MIO
DESTINO! TU,
INVECE, TI SEI DEFINITIVAMENTE ARRESO!”
Lo
ammetto. Quelle parole facevano male, perché erano vere.
In questo, Glacial aveva detto la verità.
“Glacial… dovresti
averlo capito da tempo… non è possibile cambiare
il proprio destino!”
Solo
a quel punto, liberai la presa sul mio compagno,
permettendogli di recuperare la piena mobilità e
allontanandomi da quella
stanza tetra e buia.
***
Il
terzo epilogo verrà pubblicato il 7 Aprile! Non mancate ;-)
Ciao
a tutti, miei cari lettori e lettrici. Prima di lasciarvi al capitolo,
voglio sfruttare
questo spazio pubblico per rivolgermi personalmente a ciascuno di voi.
Lo
so. Quello che stiamo vivendo è un periodo molto duro e
complicato, se non al limite
del catastrofico. La Pandemia provocata dal Coronavirus ci ha costretto
a modificare
in maniera drastica la nostra vita quotidiana, obbligando tutti noi a
restare
in casa per non rischiare il contagio…
…
o peggio, che qualche nostro parente a noi stretto venga infettato.
Personalmente,
nel mio paese la paura è molto alta. Ci sono dei contagiati
e, purtroppo, anche
dei morti di cui uno che conoscevo personalmente, un padre di famiglia
molto
giovane. E questo potrebbe essere soltanto l'inizio. Per questo
l’invito che voglio farvi è lo stesso che si sente
in tutti
i tele-giornali e in tutti i programmi, ovvero di restare a casa e di
rispettare le regole.
A
tutti coloro che stanno vivendo, in prima persona, il dolore provocato
da
questo terribile male o per chi ha perso un proprio caro o un amico, vi
sono
vicino con il pensiero.
Per
tutti gli operatori sanitari, le forze dell’ordine e per
tutti i lavoratori che
continuano a svolgere il loro mestiere per il bene comune, anche a
costo della
loro salute, vi ringrazio dal più profondo del cuore.
Detto
ciò, vi lascio alla storia, senza insistere oltre. Il
prossimo epilogo verrà rilasciato il 5 Maggio.
Buona
lettura a tutti.
Il
pulsante di seguito è per coloro che stanno leggendo anche
il seguito di tale storia. Siete liberi di leggerla oppure no, non ci
sono obblighi.
Nella
Dimensione ALFA…
WHIS
“Capisco… quindi
l’anima di Dragon Oronar non è mai
passata da qui. E’ questo che stai cercando di dirmi, Ade?”
“Certamente, signor Whis!
Di certo non soffro di cataratta, e mi faccio
controllare la vista ogni mese da mille cinquecento anni! Nessun Dragon
Oronar
è passato da qui, e non è passato nessuno che
corrisponda alla sua descrizione
fisica!”
Scossi
la testa, con delusione. Per anni avevo cercato
notizie riguardanti l’anima di Dragon Oronar chiedendo
l’aiuto di Chronoa, la
Kaio-Shin del Tempo. Se quest’ultima non aveva concluso le
sue ricerche, al
contrario io stavo per mollare. Avevo deciso per un’ultima
volta di interrogare
Ade, l’unico Semi-Dio in grado di percepire la morte di ogni
essere vivente,
mortale o divino, ma senza risultato.
Ringraziando
il Dio dei Morti, usai il mio bastone per
viaggiare nello spazio, dirigendomi verso il palazzo di Lord Beerus.
Erano
passati sei anni dal giorno in cui lui si era svegliato, ma si era
letteralmente rifiutato di darmi una mano, svagandosi invece nella
città di
Roma dove aveva letteralmente fatto provviste di ogni leccornia
presente in
tutti i ristoranti.
Avrei
raggiunto la mia destinazione in meno di quindici
minuti. In quel lasso di tempo, decisi che avrei messo ordine alle mie
idee,
provando a capire cosa stessi sbagliando nelle mie ricerche.
Circa sei anni prima Glacial
Gelo, Dragon Oronar e Kairi Wave avevano combattuto per
l’ultima volta,
all’interno di una dimensione chiamata Mondo del Nulla. Da
questa, l’unica a
fuggire era stata Kairi, mentre Glacial era stato condotto negli Inferi
per
nostro ordine. Avrebbe dovuto subire la cancellazione da parte di Lord
Beerus,
ma quest’ultimo aveva deciso di risparmiarlo per la noia.
Di Dragon,
però, non avevamo ancora trovato alcuna traccia.
In
base a ciò che ci era stato riferito dai Druidi di Iovis
e da Kairi stessa, le probabilità che
l’ex-Generale Supremo fosse ancora vivo
erano molto elevate, e la prova del Key-Blade era una dimostrazione
più che
lecita di quanto avessero affermato. Tuttavia, le mie ricerche non
avevano
portato a nulla. Né la sua Logica, né il suo
Cuore e nemmeno la sua Anima erano
stati recuperati. Non ero stato in grado di ritrovare nessuna delle tre
parti
essenziali di Dragon Oronar, nemmeno il suo nuovo Key-Blade.
Un
dubbio che aveva sempre viaggiato nella mia mente
riguardava la modalità con la quale Dragon e Kairi avevano
raggiunto il Mondo
del Nulla, o le parole che ci riferì Gabor quando venne a
raccontarmi di quanto
avvenne. Io non credetti mai alla storia che fosse stato Glacial stesso
a
creare quella dimensione, anche perché già
moltissimi Maestri del Key-Blade
conoscevano quel mondo.
Per
creare una dimensione così pericolosa e mostruosa, era
necessario un potere a dir poco spaventoso, che nessun mortale, se non
due,
possedeva. Queste due entità
mortali
erano Babidi e Moro.
C’era
solo un piccolo problema. Nessuno dei due poteva aver
dato una mano a Glacial, perché il primo era morto e il
secondo era stato,
tempo addietro, sigillato in un altro universo. Non poteva nemmeno
essere stato
Majin Buu, la creazione del piccolo maghetto da quattro soldi,
perché nessuno
era mai riuscito a liberarlo dal sigillo, mentre il Regno Demoniaco era
rimasto
sigillato e nessuno poteva viaggiare tra le due dimensioni.
Allora chi poteva aver
aiutato Glacial?
Avevo
subito pensato a Diablo, dopo questi ragionamenti, ma
di lui erano sparite completamente le tracce e le Sfere del Drago di
Namecc non
erano così potenti da creare all’improvviso il
Mondo del Nulla.
Sospirai,
afflitto.
Volevo
evitare di pensare male dei miei simili o fratelli,
ma non mi restava altra scelta. Anche loro dovevano essere coinvolti in
questa
lunga lista.
Era
questo uno dei principali motivi per i quali avevo
chiamato Chronoa. Avevo scoperto grazie a lei che una mortale del
pianeta
Terra, di nome Bulma, tentò di creare una Navicella in grado
di viaggiare nel
tempo e che, in un’altra linea Spazio-Temporale, lei fosse
stata non solo in
grado di costruirla, ma anche di utilizzarla. Se ciò era
vero, e se uno tra
Glacial o Diablo ne era venuto a conoscenza, le possibilità
che Dragon fosse
stato risucchiato in una di queste linee alternative era molto elevata.
Questo,
però, non mi rasserenava affatto. Il viaggio
spazio-temporale era un tabù. Solo i Kaio-Shin e i
Pattugliatori Temporali di
Chronoa avevano il permesso di compiere questi viaggi che, tuttavia,
continuavano ad essere regolati e controllati dal Sommo Sacerdote in
persona.
Se qualcuno avesse
provato a viaggiare nel tempo, noi l’avremmo dovuto scoprire
già da moltissimo
tempo.
Arrivai
sul pianeta destinato all’Hakai-Shin del Settimo
Universo. Beerus era già lì, intento a mangiarsi
l’ennesimo ghiacciolo al
sapore di sale marino. Inutile sperare in una sua colica intestinale
per farlo
lavorare.
“Ohilà,
Whis-Sama… ancora alla ricerca del mortale disperso?”
“Sarebbe una ricerca
molto più semplice, se lei svolgesse il suo ruolo con
dedizione!” lo
rimproverai io, severamente “E’ da sei anni che non combina nulla!
Potrebbero essere coinvolti anche i tuoi compagni, per quanto
è possibile…”
“… ne dubito
fortemente, mio caro” mi ammonì lui,
continuando a leccare il suo
ghiacciolo con fare annoiato “Io sono uno degli Hakai-Shin più forti e
sono
in grado di percepire la loro presenza anche quando sono
addormentato… mi sarei
accorto subito di un loro attacco. E tu, Whis, ti saresti accorto
dell’arrivo
di un Angelo, o di un tuo superiore. Perciò, io sono
convinto che tu sappia già
perfettamente quale sia il mio pensiero, in merito…”
Purtroppo
sì. Eccome se lo sapevo.
In
base a quello che mi aveva detto Lord Beerus, nel nostro
universo erano circolate solo due entità divine nel corso di
quei duecento e
passa anni, entrambe Angeli. Una di queste era stato il Sommo
Sacerdote, il
quale aveva controllato per filo e per segno che il nostro universo
possedesse
ancora della vita.
L’altra, quella che io
speravo non uscisse fuori da quel discorso, era il mio fratellino Merus.
Tra
i due, il più indiziato ad aver compiuto un atto simile
era il secondo. Ventisei anni fa, aveva cercato di scatenare una
rivoluzione proprio
sul pianeta Terra assieme a tutti gli angeli provenienti
dall’ universo 13 fino
al 18. Per fortuna, era stato ostacolato da me e da tutti gli altri
angeli, che
abbattemmo senza pietà i rivoltosi. Merus era riuscito a
fuggire, purtroppo, e
non eravamo mai stati in grado di trovarlo.
“Presumo, dal tuo sguardo
da pesce lesso, che non l’avete ancora rintracciato”
dichiarò il mio Hakai-Shin, volgendo lo sguardo verso di me
“Ti stai facendo scervellando
troppo, mio
caro Whis… tu sai perfettamente che tuo fratello sarebbe
pronto a fare un gesto
simile, pur di rovinare te e i tuoi fratelli. D’altronde,
è lo stesso che credeva a un Colpo di Stato di tuo padre
nei confronti di Lord Zeno, giusto?”
Anche
questo era vero. Ricordavo ancora il giorno in cui lui
mi chiamò in disparte, implorandomi di credere alla sua
storia priva di
qualsiasi fondamento. Aveva perfino provato a convincere Chronoa, che
lui amava
con tutto il cuore, della veridicità delle sue parole.
Le sue preghiere erano
rimaste inascoltate.
D’altro
canto, il Sommo Sacerdote era impossibilitato a
lasciare Zeno da solo, o il piccolo Dio Supremo avrebbe causato un vero
disastro. Non a caso, al termine del conflitto interno, erano spariti
sei dei
diciotto universi a noi conosciuti, tutti quelli appartenenti agli
Angeli della
Rivolta.
“Visto che sei in alto
mare, ti darò un consiglio, Whis… limitati
a cercare tuo fratello. Se trovi lui, troverai anche il tuo
caro Dragon… sempre che non
l’abbia già fatto uccidere”
Detto
ciò Beerus si allontanò da me, terminando di
mangiare
il suo ghiacciolo e buttando via lo stecco. Disgustato dai suoi beceri
modi,
raccolsi quel piccolo pezzetto di legno notando che, sopra di esso, vi
fosse
una piccola scritta.
WINNER!
Incuriosito,
cercai con il mio Bastone il significato dietro
a tutto ciò.
Sorrisi,
tutto contento.
Chi
riusciva a trovare uno stecchetto con tale scritta,
avrebbe ricevuto un ghiacciolo gratuito come premio. Beerus
l’aveva gettato per
terra assieme a tutti gli altri, senza rendersi conto di aver vinto.
Per
sicurezza, controllai che non ce ne fossero altri, e fui fortunato.
In tutto avevo due
ghiaccioli gratuiti da poter gustare in santa pace.
In
effetti avevo molto bisogno di una pausa.
Decisi,
perciò, di chiamare la persona che mi interessava
grazie alla sfera magica del mio Bastone, parlandole come se fossimo
l’uno di
fronte all’altra.
“Chronoa-Sama! Le
andrebbe di prendersi una piccola pausa dal suo lavoro? Vengo a
prenderla tra
meno di un minuto!”
***
“Aaaaaaaaahhhhhhhh…
che bontà! Questo ghiacciolo è così
buono!”
Mezz’ora
dopo, io avevo già raggiunto Roma, in compagnia
della Kaio-Shin del Tempo. Entrambi avevamo bisogno di una pausa dalle
nostre
ricerche, e per questo l’avevo invitata a gustarsi uno dei
miei due ghiaccioli
gratuiti al sale marino. Come prevedibile, quella pelandrona di Chronoa
decise
di accettare al volo la mia richiesta, nonostante le veementi proteste
di
Trunks.
“Dovrebbe dare una
piccola pausa anche a quel giovanotto” la invitai
io, indicandole una
panchina all’interno di Villa Borghese, dove andammo a
sederci per gustarci il
nostro piccolo regalo “Lui
si impegna tanto affinché il futuro
degli universi sia limpido…”
“… ma è anche
l’unico in
grado di viaggiare tra le Linee Spazio-Temporali senza commettere
errori
grossolani” mi spiegò Chronoa,
dispiaciuta “Solo uno come lui
sarebbe in grado di trovare una traccia di Dragon
Oronar… a proposito! Ci sono delle
novità in merito!”
Spalancai
gli occhi, incredulo. Delle novità su Dragon
Oronar? Era un miracolo?
“Non siamo riusciti a
trovarlo, non ancora perlomeno… ma abbiamo fatto
delle scoperte molto particolari riguardanti tre linee Spazio-Temporali”
cominciò a spiegarmi Chronoa, con serietà
“Tu
non puoi saperlo, perché ciò non è
accaduto nella nostra… ma in
un’altra, e solo in questa, c’è stata
una massiccia fuga di
Demoni Puri dal Regno Demoniaco!”
Per
lo shock, feci cadere il mio ghiacciolo, ancora tutto
intero. Non riuscivo a raccoglierlo nuovamente da terra.
Era
assurdo. Dei Demoni erano riusciti a fuggire da quella
dimensione?
Impossibile!
“Incredibile, non
è vero?” dichiarò
la Kaio-Shin del Tempo,
rivelandomi “Sembra che il Whis di
quell’epoca, assieme a tutti gli Angeli, sia al corrente di
tutto ciò e che
stia indagando per scoprire dove siano andati a finire. Ci
sono altissime probabilità che i Demoni, per non essere
rintracciati, abbiano deciso di usare la Fusione Anomala con i corpi di
alcuni
mortali innocenti”
“Non riesco a capire,
tuttavia, cosa abbia a che fare tutto ciò con la storia di
Dragon Oronar…”
affermai io, in preda alla confusione “Nessuno di loro ha viaggiato nel tempo, giusto?
Lo avremmo scoperto all’istante…”
“… esattamente… se
fosse stato un demone qualsiasi a viaggiare in questa linea
Spazio-Temporale”
Quelle
parole mi provocarono un brivido di terrore lungo la
mia schiena.
No.
Non lei.
“Sì, Whis-Sama”
confermò lei, distrutta, annunciandomi “Tra
i Demoni Puri in fuga… c’è anche
Lilith, la Regina dei Demoni!”
Colto
da un improvviso attacco di isteria, mi alzai da terra
e la afferrai per le spalle, urlandole.
“SE E’ UNO SCHERZO,
CHRONOA, NON MI PIACE PER NIENTE! DA QUANTO SAI QUESTA
STORIA… E PERCHE’ NON ME
NE HAI MAI PARLATO?!”
“E’ stata la tua
versione passata a chiedermi di mantenere il riserbo”
mi rispose lei, liberandosi delicatamente dalla mia presa, dispiaciuta
di ciò
che stava per dirmi “Mi ha detto che
questa storia non doveva uscire fuori dalle nostre quattro mura.
Tuttavia,
quanto avvenuto con Dragon Oronar mi ha fatto nascere molti sospetti, e
ho
deciso di indagare… sapevi che
Dragon
Oronar, oltre a Cristal, fosse legato anche con due altri suoi amici?”
Incredulo,
decisi di rimettermi nuovamente seduto assieme a
lei, recuperando il mio ghiacciolo e usando i miei poteri per ripulirlo
dalla
terra.
“Parla… e
stavolta non nascondermi nulla!” le
ordinai io,
puntandole lo sguardo con tutto il nervosismo che potessi provare in
quel
momento.
La
Kaio-Shin, intimorita, decise di ubbidirmi.
“Si chiamavano Simon
Kog e Chi Miura. Da quello che ho scoperto, il primo era stato un
grande
alleato di Dragon, durante la guerra tra Cristiani e Musulmani.
Tuttavia, anche
di lui si sono perse improvvisamente le tracce… fino a poco tempo fa! Ringrazia Trunks, quando lo
vedrai… se non fosse
stato per il suo viaggio temporale, svolto circa un mese fa, non
avremmo mai
fatto passi in avanti”
La
Kaio-Shin del Tempo, con un ghigno soddisfatto, mi porse
una Pergamena del Tempo, e io la aprii senza perdere tempo.
Sbalordito,
osservai una scena che non ero mai stato in
grado di vedere.
“Diablo, dopo aver ucciso
Cid, ha trascinato Cargoth su Iovis, in quel
momento sprovvisto di abitanti, rubando le sfere al namecciano e
riportandolo
su Neo Namecc. Quello che
stai
vedendo, tuttavia, è avvenuto successivamente…
qualcuno ha raggiunto Diablo e i
fuggitivi dell’Aldilà, puntandogli una sfera di KI
contro. Non puoi saperlo… ma
quello che vedi si chiama Hunter
Warrior, ed è uno degli artefici della guerra tra Cristiani
e Musulmani. Tutti
l’avevamo creduto morto, dopo l’immenso attacco
attuato da Alucard e Seras…
invece ce l’ha fatta sotto il naso”
“Perché Diablo e gli
altri si sono arresi così in fretta?”
esclamai io, confuso “Perché
lasciarsi sottomettere da un guerriero molto più debole di
loro?”
“Debole? Quando Trunks ha
percepito la sua potenza, è sbiancato per la
paura…” mi rivelò
Chronoa, cupa in volto “Per poco non
è stato scoperto, ed è stato costretto alla fuga.
Quando
l’ho rivisto, stava tremando da capo a piedi, come se gli
avessero torturato
l’anima. Una cosa, però, ce l’ha
rivelata… Hunter
Warrior è solo un adepto. Qualcuno lo comanda…”
“… potrebbe trattarsi
di Merus?”
Dovevo
farle quella domanda. Lei, per prima, doveva
affrontare quel discorso, anche perché lei era profondamente
legata a mio
fratello. La Kaio-Shin del Tempo, però, negò il
tutto con decisione,
ammettendo.
“Ci avevo pensato anche io,
inizialmente, e non escludo che lui sia
invischiato in questa faccenda. Tuttavia, tendo più a
credere che, dietro ad
Hunter Warrior, ci sia Lilith in persona. Il motivo è
semplice… ricordi a cosa
puntava la Regina dei Demoni, quando provò a combattervi?”
Eccome
se me lo ricordavo. Lei e tutti i suoi compagni
ambivano al Trono di Dio Supremo, occupato da Lord Zeno.
“Mentre Trunks li
spiava…” mi rivelò Chronoa,
confermando i miei dubbi “Diablo ha sproloquiato di parole
come Candidato o Dio Supremo. Direi che dietro a tali dichiarazioni,
non ci sia
bisogno di prove aggiuntive”
“Perciò hai
deciso di cercare nel passato di Dragon Oronar o di Simon Kog,
per capire cosa stesse succedendo?” le
domandai io, presagendo già
novità positive.
Quando
lei, tuttavia, mi rispose di no, abbassai lo sguardo,
sconsolato.
“Inizialmente il Sommo
Sacerdote non ci aveva dato il permesso, ma poi siamo riusciti a
convincerlo.
Abbiamo viaggiato in quella Linea Spazio-Temporale assieme a
lui… ma niente! Non
abbiamo trovato nulla!”
Perfetto.
Un buco nell’acqua, apparentemente.
Tuttavia,
non volevo mollare. La teoria di Chronoa era
davvero molto interessante. Se la Regina dei Demoni era davvero
invischiata in
tutto ciò, allora la sparizione di Dragon acquistava un
nuovo senso.
Per
trovare altre conferme, tuttavia, dovevo capire il
collegamento tra l’ex generale terrestre e il Demone Puro
fuggito dal suo
regno. E gli unici due collegamenti possibili ai quali mi veniva di
pensare
erano Simon Kog e Chi Miura.
Il
sorriso furbo di Chronoa, tuttavia, mi colse totalmente
alla sprovvista.
“Non dirmi che…”
“… ho fatto gli
straordinari!” confermò lei,
continuando a
leccare il suo ghiacciolo, tutta contenta, rivelandomi “Invece di cercare solo nella tua linea
Spazio-Temporale, ho mandato
Trunks e Mai in quella della fuga dei Demoni. Ho fatto delle scoperte a
dir
poco incredibili. La prima riguarda le somiglianze tra questa Linea
Spazio-Temporale
e la sua… sono molto simili! Sarebbero state due gocce
d’acqua, se non fosse
stato per un cambiamento avvenuto per colpa… ehm…
per colpa di Trunks…”
“…
capisco… parli della Linea Spazio-Temporale dove Trunks ha
salvato
Goku, vero?”
“Eh già… e vuoi
sapere la verità? Tu hai conosciuto Goku, in quella linea
Spazio-Temporale!”
Sgranai
gli occhi, incredulo. Io mi ero immerso ancora di
più nel mondo dei mortali?
“Comunque, continuando
il nostro discorso, i cambiamenti non si sono limitati a questo. Sembra
che vi
sia un regno, nel dodicesimo universo, chiamato Hearts, dove ci stanno
una
Kairi e un Dragon felicemente sposati e con due figli adolescenti. Non
solo.
Anche in quella linea Spazio-Temporale esistono un Simon Kog e una Chi
Miura,
ed entrambi abitano sul pianeta Terra del Settimo Universo… a proposito. Earth Z e la Terra di quella
linea Spazio-Temporale sono fusi!”
“Ehm… non
dovevano essere due gocce d’acqua?”
domandai io,
confuso.
“Già… sarebbero
dovuti essere uguali, se non fosse stato per alcuni
piiiiiiiiiiiiicoliiiiiiiiiiiiissimi cambiamenti!”
mi prese in giro lei,
portandosi una mano dietro la nuca, imbarazzata, prima di continuare
“Ciò che sto cercando di
dirle, Whis-Sama, è
che, a differenza delle altre Linee Spazio-Temporali, queste si
assomigliano
tutte per un semplicissimo, piccolo particolare. Dragon e Kairi sono
innamorati
l’uno dell’altra! Nelle altre…
ecco… Sora si sacrifica per salvare tutti i suoi
amici, inclusa la sua amata Kairi, che decide di cadere in un coma
profondo per
cercare il cuore dell’uomo che ama…
però…”
“Non dirmelo…
questo Sora era un Custode del Key-Blade che ha modificato
il corso della Linea Spazio-Temporale, perciò ha subito la
Cancellazione Totale
da parte degli Hakai-Shin”
Questo
aspetto non era affatto da ignorare. Il solo fatto
che Dragon e Kairi si fossero conosciuti in queste due Linee
Spazio-Temporali
era un’anomalia. Qualcosa aveva fatto sì che
queste due persone si
incontrassero e che legassero le loro vite per
l’eternità.
“Però, Simon e Chi non
conoscono Dragon…” notai però
io, in base a ciò che mi aveva raccontato,
domandando “A proposito! Io non
conosco
il loro aspetto! Voglio controllare i loro volti! Aspetta solo
un’istante…”
Usando
i miei poteri, controllai l’aspetto di entrambi i due
ragazzi attraverso il mio bastone. La ragazza di nome Chi non mi
sembrava nota,
e questo era un buon segno.
Fu
quando trovai il volto di Simon Kog che sbiancai per il
terrore.
No.
Impossibile.
Occhi argentati…
capelli biondi e lunghi, legati con un codino dietro la nuca.
Il
mio ghiacciolo cadde nuovamente per terra, ma stavolta
non l’avrei raccolto di certo. Se quello che stavo vedendo
corrispondeva al
vero volto di Simon Kog, allora…
“Whis-Sam…
W-WHIS! CHE… CHE COSA FA!? NON MI TRASCINI COS...”
Non
persi nemmeno un secondo. Tirandola per la mano, uscii
da Villa Borghese e, usando sempre il mio bastone, contattai subito il
Kaio-Shin del settimo universo.
“Shin… raggiungici
subito qui, assieme a Beerus… E DIGLI CHE QUESTO
E’ UN ORDINE! DOBBIAMO SUBITO
CONTATTARE IL NOSTRO SOMMO SACERDOTE E QUELLO DEL PASSATO!”
“EEEEHHHH?! COSA
SIGNIFICA, WHIS-SAMA?!” mi urlò Chronoa,
sbigottita dal mio comportamento “COSA
STA SUCCEDENDO?! PERCHE’ DOBBIAMO
COINVOLGERE IL SOMMO SACERDOTE!?”
“Succede che hai colto
in pieno, Chronoa! C’è un’altissima
probabilità che sia stata Lilith e il suo
gruppo di Demoni Puri a rapire Dragon Oronar, in compagnia di Hunter
Warrior e
di Diablo! E la dimostrazione me l’hai data quando ho
controllato l’aspetto di
Simon Kog… tu non puoi saperlo… ma Lilith venne
imprigionata nel Regno
Demoniaco dopo aver perso l’uomo che amava, il cui nome era
Zero. Tu non ci crederai… MA SIMON
KOG E ZERO
HANNO, A QUANTO PARE, LO STESSO ASPETTO! QUESTA E’ UNA
CATASTROFE… SE E’ COME
CREDO CHE SIA, SIAMO TUTTI IN UN MARE DI GUAI!!!”
“Un mare di guai?!
Siamo in pericolo? Perché?!”
Io,
leggermente provato da quello che avevo scoperto, decisi
di rivelarle la verità.
E
no. Non le piacque affatto.
“Whis-Sama… Merus… lei
crede che Merus sia coinvolto in tutto questo?”
“Spero proprio di
no…” dichiarai io, inferocito
“… perché
altrimenti gliela farei pagare con
le mie stesse mani!”
Rieccoci qui con il penultimo
epilogo riguardante la storia di KINGDOM HEARTS - THE LEGEND OF THE
EARTHLY YILANCAR!
Sarò molto veloce,
esattamente come il capitolo che state leggendo. L'ultimo epilogo
verrà pubblicato il 2 Giugno, e sarà l'ultimo
aggiornamento che verrà pubblicato inerente a questa fan
fiction.
Vi lascio al capitolo. Qui
sotto, il pulsante per raggiungere la seconda parte della saga.
Nella
Dimensione Reale...
VEFUNIEL
Lo
ammetto. Lasciare che la piccola Hinode abbandonasse la
Dimensione Reale per raggiungere ALFA Kairi, poteva rivelarsi un enorme
azzardo, ma dovevamo rispettare le volontà di sua madre e di
Yen Sid.
Speravo solo che
nessun altro la andasse a recuperare, per errore.
Mi
trovavo all’interno dell’enorme nascondiglio
sotterraneo,
scavato anni prima dal nostro compagno scienziato, il giovane Ishigami
Senku. Era
stato un grandissimo azzardo, ma era stato grazie a questo se nessuno
dei
nostri nemici era riuscito a scoprirci.
Quanti anni erano
passati, da allora? Dieci, venti, cinquanta… migliaia?
Dove ci trovavamo
noi, nemmeno cinque.
Qui
il tempo scorreva troppo lentamente, e uscire fuori
dalla nostra base segreta equivaleva a farci scovare da pericolosi
nemici.
Vivere nella
Dimensione Reale era tutto tranne che una passeggiata. Non ci era
permesso
fisicamente di usare i nostri poteri, e se fossimo morti lì
non saremmo potuti
tornare in vita. Qui non esisteva un aldilà dove poter
riposare in pace. In
quel mondo, la morte equivaleva a sparire per sempre.
Ricordo
ancora il giorno in cui Merus-Sama era riuscito a
recuperare me, Nori e tutta la nostra famiglia, compresi i nostri
amici. Nel
momento in cui non era stato creduto, aveva deciso di fuggire e di
salvare
quante più anime innocenti da quella carneficina. Si era
alleato con
l’Organizzazione Hellsing e con la Torre
dell’Orologio, con questi ultimi che
avevano deciso di seguirci in quell’assurda e rocambolesca
fuga dalla nostra
Dimensione.
“Ehi, sorellona…”
Avrei
riconosciuto quella voce tra mille. La mia cara
sorellina si portò vicino a me e io la strinsi in un
caloroso abbraccio. Hinode
si era legata tantissimo a Nori, e quest’ultima aveva pianto
lacrime amare
quando venne deciso che era giunto il momento di lasciarla andare.
“… pensi che Dragon
starà bene?”
Io,
sicura di me, le feci segno di sì con la testa.
“Sì, Nori… lui è
molto
più in gamba di noi… sono
certa che se
la caverà, come sempre! Non solo… sono
certa che recupererà anche la memoria!”
“Ragazze!”
Un’altra
persona ci aveva appena raggiunto. Era una giovane
donna minuta dai capelli lisci e dorati. Indossava una camicetta bianca
e una
gonna azzurra, e il suo portamento era simile a quella di una nobile
principessa.
“Saber-San… c’è
qualcosa che non va?”
“Merus-Sama vi ha
convocato… a quanto sembra, vuole che partiate con lui
in missione… verso la Dimensione Immaginaria!”
Entrambe
sgranammo gli occhi, incredule.
“Così?
All’improvviso?”
domandò Nori alla giovane membro della
Torre dell’Orologio “E’
successo
qualcosa di particolare?”
“Purtroppo sì… lo
Spazio-Tempo è accelerato ulteriormente… la
Guerra Dei Quattro Dei Supremi
potrebbe essere già cominciata!”
***
Questo epilogo è
molto corto, ma aggiunge nuovissimi particolari molto importanti...
... il primo è che
Vefuniel e Nori, le sorelle del co-protagonista Dragon Oronar, non sono
mai morte...
... il secondo, il
più clamoroso, riguarda la Dimensione in cui sono fuggite,
ovvero in quella Reale!
Ebbene
sì... anche il nostro mondo sarà coinvolto nella
tanto decantata Guerra dei Quattro Dei Supremi!
Perfetto!
Vi saluto e ci sentiamo il 2 Giugno per l'ultimo Epilogo di KINGDOM
HEARTS - THE LEGEND OF THE HEARTLY YILANCAR!
Signore e
signori… ecco a voi l’ultimo epilogo di questa
lunga storia, quello che collegherà in maniera definitiva i
miei due racconti.
Ringrazio
in anticipo tutti coloro che hanno voluto seguire,
sin dall’inizio, questo mio racconto supportandolo con una
recensione, o
aggiungendolo alle storie seguite, da ricordare o preferite.
Qui, di
seguito, avrete il pulsante dedicato alla seconda
parte di questa lunga ed interminabile storia.
Che dire
altro? Vi lascio a quest’ultimo capitolo!
E come
sempre, vi auguro…
…
BUONA LETTURA!
Nella Dimensione ALFA…
KAIRI
Erano
passati sette anni dal giorno in cui io avevo deciso
di diventare la regina di Roma.
L’intero
universo viveva in pace ed armonia, e l’impero
creato da Glacial si era disgregato in pochissimo tempo grazie
all’intervento
dell’esercito rivoluzionario, del quale presi personalmente
il comando.
Tutto
stava andando per il verso giusto. I miei figli crescevano
forti e in salute. Sia Emerald che Cristal si rivelarono bambini
gentili,
generosi e affettuosi come non mai, e non potevo sperare in meglio. Non
mi
importava se uno di loro era stato il frutto di uno stupro. Questo non
cambiava
nulla, per quanto mi riguardava, e amavo entrambi più della
mia stessa vita.
In
compenso, nessuno dei miei amici era riuscito ancora a
trovare Dragon Oronar. Nonostante le mie insistenti domande, nemmeno la
sua
Immagine Residua nel mio Mondo Interiore era stata in grado di
aiutarmi. Un
dubbio, tuttavia, cominciò a perseguitarmi la mente quando
andai a parlare
personalmente con Lazuli. Quest’ultima, infatti, mi aveva
raccontato di alcuni
progetti che una famosa scienziata di Earth Z, di nome Bulma Brief,
aveva in
serbo per cercare di sconfiggere sia lei che suo fratello Lapis.
“Si trattava di navicelle
in grado di farti viaggiare nel tempo”
mi aveva rivelato lei, pensierosa “Non
so
se lei sia mai stata in grado di crearle… ma se ci fosse
riuscita, questo
aprirebbe moltissimi scenari, vero? Dragon
potrebbe aver viaggiato nel tempo, ed è per questo che non
lo troviamo!”
Questa
possibilità la accennai anche a Gabor, il quale era
diventato il Preside di una scuola, l’Accademia per Eroi
nella città di Los
Angeles, ad Hollywood, che lui aveva fondato per crescere numerosissimi
e
coraggiosissimi uomini e donne con un alto senso di giustizia e onore.
Davanti a quella mia
supposizione, lui non negò né confermo. Mi
spiegò che lui ne sapeva ancora
troppo poco al riguardo, ma che sarebbe andato a cercare qualcuno con
competenze maggiori.
Da
quando era diventato il Grande Druido di Iovis, oltre che
il preside dell’accademia, il mio amico era sempre molto
impegnato anche come
ambasciatore in tutti i pianeti abitati di quell’universo, ma
nonostante ciò
tutti i suoi studenti lo amavano e lo rispettavano come un padre. E
poi,
chiunque sarebbe in grado di svolgere un ruolo simile se affiancato da
guerrieri straordinari come Junion, Zoro, Nail e tutti i Maestri del
Key-Blade.
Era passato un anno da
quel giorno. Nel mentre, le cose erano
leggermente peggiorate.
Un
piccolo esercito, capitanato da Diablo, aveva provato a
invadere la capitale del nostro regno. Per fortuna, i nostri nemici
erano molto
deboli e lo stregone era stato costretto alla fuga, ma Leon e Cloud
erano morti
nel tentativo di sconfiggere due figure misteriose che erano fuggite
assieme al
vecchio alleato di Malefica.
Passammo tutti dei
brutti momenti, piangendo le loro morti e commemorandoli come due
grandissimi
eroi. Tuttavia, comprendemmo che dovevamo andare avanti e
così facemmo.
Una
lietissima sorpresa seguì questo brutto momento, ovvero
la piccola Hinode.
Fu Flame a trovarla,
durante una delle sue incredibili avventure. Avevano fatto una breve
sosta su
un piccolo globo disabitato, quando la bambina di sette anni si era
avvicinata
alla sua navicella, poco prima che ripartissero. Si era semplicemente
presentata come la figlia di Glacial e di Malefica, salendo sulla loro
astronave e ordinando loro di portarla nel regno di Hearts. Flame
l’avrebbe
gettata nello spazio aperto se i suoi compagni di ciurma non mi
avessero
contattata istantaneamente, impedendole di compiere l’estremo
atto.
Quando
la portarono qui, rimasi incredula davanti al suo
aspetto. Somigliava moltissimo a entrambi. Era una ragazzina
più alta del
normale per la sua età, dai capelli lunghi, ricci e ramati,
lo stesso colore di
quelli di suo padre. Portava due piccoli corni sulle tempie, proprio
come la
madre, ed aveva il suo stesso portamento. Furono i suoi occhi a
sconvolgermi.
Nonostante fossero identici a quelli di Glacial nella versione Demone
del
Freddo, non riuscivo a leggerci minaccia od oscurità. Quando
la videro, Emerald
e Cristal si nascosero dietro le mie gambe per la paura, ma non si
erano resi conto
che anche lei, dietro al suo sguardo, provasse il loro stesso
sentimento.
Avevo
immediatamente scelto di accoglierla come una mia
figlia, donandole tutto l’affetto che le era sempre mancato.
Il suo cambiamento
fu rapido e repentino, soprattutto grazie all’aiuto dei miei
figli e dei suoi
amici.
Mi commossi quando,
una sera, la scoprii mentre leggeva la favola della buonanotte ad
Emerald e
Cristal, come una sorella maggiore. Quel giorno io non avevo fatto in
tempo, a
causa di un impegno che mi aveva preso più tempo del dovuto.
Quando lei si rese
conto di me, si imbarazzò e provò ad andare via,
ma io la abbracciai e la
ringraziai di cuore. Da quel momento, il nostro rapporto divenne ancora
più
stretto, e ormai tutti la consideravano come un membro della nostra
famiglia e
del nostro regno. Perfino Flame l’aveva presa in simpatia,
raccontandole tutte
le sue avventure e lasciandola ogni volta a bocca aperta per lo stupore.
Furono
Gabor e suo figlio Crilin, però, a conquistare
pienamente la sua fiducia. Il primo la accoglieva sempre nella
biblioteca della
sua accademia, nonostante si trovasse dall’altra parte del
mondo e nonostante l’età
minima per avere l’accesso era di sedici anni. Il secondo, la
cui intelligenza
era molto sviluppata, era l’unico in grado di incontrare i
desideri e le
passioni della piccola figlia di Malefica, alla quale piaceva
più leggere un
libro che giocare con le bambole.
Scoprire che Hinode
possedesse un potere maledetto non influì affatto sulla mia
scelta di
accoglierla. Essere costretta a osservare il futuro di tutte le persone
che
conosceva, senza poter far nulla per fermarlo, era a dir poco
terribile.
Conoscere il proprio destino era tremendo. Sapere quando e come
morirai, senza
poter cambiare nulla, lo era ancora di più.
L’avevo accettata con un solo
obiettivo, nella mia vita…
… darle tutta la
felicità che meritava una bambina così dolce e
stupenda…
… e riuscendo a
insegnarle che il destino, se lo si voleva, poteva
anche essere cambiato!
Quel
giorno, dopo tanto tempo, io venni invitata a raggiungere
l’accademia, e Hinode aveva deciso di accompagnarmi come
sempre. Emerald e
Cristal, al contrario, decisero fosse molto più divertente
giocare a palla con
Phemos e Flame che, in quel periodo, aveva deciso di prendersi una
piccola
pausa dalle sue scorribande.
La
prima parte della mattinata, io la passai a far visita a
tutti gli Ordini dell’Accademia, spronandoli a continuare per
la loro strada e
dichiarandomi orgogliosa della scelta che avevano compiuto.
Successivamente,
dopo aver pregato con tutti gli studenti davanti alla statua
commemorativa dei
morti nel campo di Hollywood, venni invitata da Gabor verso i piedi del
monte
Lee, e venni sempre accompagnata da Hinode e Crilin, con
quest’ultima
leggermente intimorita.
Sapevo
perfettamente il motivo dietro il suo comportamento.
“Sua maestà… la mia
mamma era cattiva, vero?”
“Non proprio” le
risposi io, accarezzandole i capelli “Come
tutti, ha compiuto scelte buone e scelte sbagliate, ma non esistono
persone
completamente brave o cattive. Tuttavia, la tua mamma era una persona
molto
speciale, perché ha capito i suoi errori e ha cercato di
rimediare a tutto ciò…
e tu sei il frutto di questa sua scelta!”
“Allora… posso
lasciarle qualcosa, ai piedi della tomba?”
mi
chiese, rossa in viso, ammettendo “Sapevo
che fosse stata sepolta qui, ma non ho mai portato nemmeno un fiore
perché
avevo paura che qualcuno mi giudicasse…”
“Non farti mai
condizionare da nessuno, Hinode… tu volevi bene a tua madre
e nessuno deve
giudicarti per questo. Amare qualcuno non è mai un errore,
piccola mia… oggi puoi farle una
piccola preghiera, se
vuoi… dalla prossima volta, se vorrai, potrai portarle un
piccolo mazzo di
fiori! D’accordo?”
Rassicurata,
la piccola annuì tutta contenta. Avrei dovuto
controllarla meglio. Non so chi le avesse insinuato quei brutti
pensieri per la
testa, ma non era la paura ciò che volevo insegnare a Hinode.
Qualche
minuto dopo, tutti e tre avevamo raggiunto la
piccola tomba di Malefica.
Era
rimasta esattamente come me la ricordavo. Anche lei
avrebbe meritato di poter riposare con maggiore dignità.
D’altronde, coloro che
avevano scoperto quel piccolo masso avevano provato a deturpare quel
posto
sacro. Che vergogna quando venni a saperlo.
L’Oscurità, così come la Luce,
sarebbero esistiti sempre, che ci piacesse o meno. Eravamo stati
costretti a
oscurare e rendere invisibile quella tomba, permettendo solo a poche
persone di
poterla visitare, tra cui proprio Hinode, la quale però
stava per vedere quel
posto solo per la prima volta.
Crilin,
che aveva raccolto dei fiori durante quella breve
traversata, li aveva porti a Hinode con garbo, e la piccola aveva
accettato
grata e felice. I due bambini corsero verso la tomba di Malefica,
mentre io
raggiunsi velocemente l’altra persona presente in quella
radura.
“Avrebbe dovuto
visitare questo luogo già da molto tempo…”
constatai io, dispiaciuta,
mentre raggiungevo uno dei miei migliori amici.
“Non se
l’è mai sentita. Lei è legata a te e ai
tuoi figli più di
chiunque altro… senza il vostro permesso, lei non avrebbe
mai avuto il coraggio
di venire qui”
Annuii,
comprendendo le sue parole. Nonostante fosse più
giovane di me, Gabor Black aveva acquisito una maturità e
una saggezza
incommensurabili. Con lui potevo parlare di qualsiasi argomento, senza
alcuna
limitazione. Lui avrebbe saputo sempre darmi la risposta giusta.
In
questo mi ricordava tantissimo Yen Sid. Anche lo stregone
era così, quando era in vita.
“Allora, Gabor…
mi avevi accennato a una possibile risposta, nell’e-mail
che mi hai mandato. Riguarda ciò di cui abbiamo parlato un
anno fa?”
Il
mago, con severità, annuì con la testa e mi
invitò a
sedermi con la schiena appoggiata ad un albero. Conoscendo le sue
intenzioni,
seguii i suoi ordini, pronta a compiere il più semplice
degli Incantesimi
spiegati nell’abbecedario di Gandalf il Grigio.
Il Rilascio
dell’Anima.
In
meno di cinque secondi, sia io che Gabor avevamo permesso
alle nostre anime di fuoriuscire dai nostri corpi, come se fossimo
diventati
dei fantasmi, come se fossimo passati a miglior vita. In questo modo,
Hinode e
Crilin, compresi, non avrebbero potuto udire i nostri discorsi.
“Parla, allora”
L’anima
di Gabor cominciò a svolazzare per tutta la radura,
e io la seguii, pronta a udire tutte le risposte di cui avevo bisogno.
“Tu e Lazuli avete colto
nel segno, sua maestà… a quanto pare,
è
possibile svolgere dei viaggi lungo le Linee dello Spazio e del Tempo”
Dentro
di me, esultai. Il mio intuito aveva colpito di
nuovo!
“Ne hai parlato con Whis e
con i Kaio-Shin, presumo…”
“… no” mi rispose lui,
cogliendomi di sorpresa “Non so il
motivo, ma è da un po’ che non riesco a contattare
entrambi. Me l’ha accennato
Re Kaio del Nord, poco meno di un mese fa. Mi ha raccontato
che una certa
Bulma Brief fosse stata in grado di costruire una vera e propria
macchina del
tempo funzionante, e che fosse perfino riuscita a farla utilizzare da
suo
figlio Trunks, una volta. Tuttavia, quando il giovane tornò
dal suo viaggio,
venne ucciso dai cyborg assieme a sua madre, e quella navicella venne
distrutta. Questo conferma che il
viaggio tra le Linee Spazio-Temporali sia possibile… ma Re
Kaio me l’ha
fortemente sconsigliato!”
“Per quale motivo?”
gli chiesi, confusa.
“E’ illegale! Chi
viene sorpreso a viaggiare nello Spazio-Tempo viene cancellato
dall’Hakai-Shin!”
Scossi
il capo, cercando di trattenere le risate. Dubitavo
seriamente che Lord Beerus sarebbe intervenuto, in qualunque
circostanza. Era
un vero e proprio pigrone, ma amava il nostro cibo quel tanto che
bastava per
non distruggerci il pianeta.
“Scommetto tutto
quello che vuoi… che Dragon si trova su un’altra
Linea Spazio-Temporale, e che
quel buono a nulla non si è accorto di nulla!”
“Potrebbe essere… ma a
questo punto dobbiamo pensare a due possibili eventualità. Dragon ha raggiunto un’altra linea
Spazio-Temporale di sua spontanea
volontà… o ci è stato trascinato con
la forza?”
“La sua Immagine Residua
non ci aiuta, questo è poco ma sicuro”
ammisi io, distrutta “Mi dice solo
che il
suo corpo si trova imprigionato dentro qualcosa, e che non ha la
più pallida
idea di chi possa averlo fatto”
“Io, invece, mi sono fatta
un’idea ben precisa”
Sorpresa,
mi voltai verso un rabbuiato Gabor, il quale
cominciò a farmi delle rivelazioni molto scottanti.
“Dopo aver parlato con
Re Kaio, ho deciso di fare… un azzardo. Ho deciso di tenerlo
d’occhio per mezzo
di una micro-spia e ho fatto delle scoperte molto interessanti. Sembra che, in un’altra Linea
Spazio-Temporale, un gruppo di demoni chiamati Deadly Sins stia
causando non
pochi problemi. Ne stanno parlando tutti, tra le gerarchie divine. La
più pericolosa,
tra di loro, sembra essere una certa Lilith, che li comanda”
“Perché me ne
parli? Cosa ha a che fare con Dragon?”
gli chiesi,
stranita da quella diceria.
“Molto semplice, sua
maestà…
sembra che questa donna sia in grado di viaggiare nello spazio-tempo
senza
alcun bisogno di alcuna navicella. Non
solo. Sembra che lei faccia molti viaggi nella nostra dimensione e in
un’altra.
Indovina in compagnia di chi?”
Sconvolta,
squadrai Gabor da capo a piedi, prima che lui mi
tranquillizzasse.
“Ovviamente, non è
colui che pensi tu…”
“GA-GABOR!!! MI HAI
FATTO PRENDERE UN COLPO!!!”
“Pensi veramente che
sia Dragon quello che accompagna Lilith?! Stavo parlando di Diablo”
mi ammonì
lui, spiegandomi “Sembra che il suo
attacco di un anno fa sia stato rintracciato da una certa Chronoa,
conosciuta
come la Kaio-Shin del Tempo. Sono certo che avremo a che fare con lei,
in
futuro”
“Quindi… sei convinto
che sia stata questa Lilith a rapire Dragon?”
compresi io, domandandogli
però con confusione “Ma a che scopo? Cosa temeva, questa donna,
dall’uomo
che amo?”
“Questo non lo so nemmeno
io, per adesso” ammise Gabor,
dispiaciuto “Potrei azzardare delle
ipotesi, ma potrebbero rivelarsi delle sciocchezze… di
certo, però, so qual è
l’obiettivo finale di Lilith… lei punta al Trono
di Dio Supremo occupato da
Zeno-Sama. Se riuscisse a
ottenerlo… per
il nostro universo, e per tutte le Linee Spazio-Temporali, sarebbe la
fine!”
“Per tutte?”
“Un Dio Supremo è
considerato tale quando lo è in ogni Linea Spazio-Temporale
esistente… se anche
una di queste venisse modificata radicalmente… tutte le altre verrebbero distrutte
automaticamente. Solo quella
modificata verrebbe lasciata intatta. Almeno, questo mi è
stato insegnato dai
Druidi”
Mio
Dio.
Quello era un vero e
proprio guaio!
Se
quanto affermato da Gabor corrispondeva alla verità, non
potevamo permettere che questa Lilith si divertisse tra le nostre Linee
Spazio-Temporali. Dovevamo agire e inventarci qualcosa,
altrimenti…
“HINODE! HINODE!
PAPA’! SUA MAESTA’! HINODE STA MALE!”
Allarmati
dalle urla di Crilin, entrambi tornammo indietro
nei nostri corpi, recuperando la piena mobilità degli
stessi. Dopodiché
corremmo a perdifiato in direzione dei due bambini. Crilin aveva
ragione. Con
orrore dovetti assistere agli spasmi che avevano avvolto tutto il corpo
della
piccola Hinode, la quale era riversa per terra incapace di controllarsi.
Gabor,
intuendo fossi troppo agitata per poterla aiutare, si
gettò immediatamente in suo soccorso. Mi preoccupai il
doppio quando lo vidi
sgranare gli occhi per lo shock.
“Ma cosa… come
ha fatto a contattare sua madre
dall’Aldilà?!”
“COS… MALEFICA?!”
Merda!
Che intenzioni aveva quella donna? Perché Hinode
stava male?
“GABOR! PER L’AMOR DI
POLUNGA! FA QUALCOS…”
Come
erano iniziati, quei fremiti ebbero subito termine. Gli
occhi della figlia di Malefica ritrovarono lucidità e la
piccola fu in grado di
rialzarsi. Tuttavia, stava tremando da capo a piedi, come se avesse
visto
qualcosa di orribile.
“Hinode! Hinode! Ti
prego! Stai bene? Cosa ti è successo?!”
“Mo… moriremo tutti…”
Una
semplice affermazione, carica di paura e angoscia. Bastò
questo a farmi crollare nel panico più totale.
No no no no no!
Malefica! Maledetta! Cosa
hai detto a Hinode!?
“La mamma… mi ha
detto… tutto quello che sta succedendo nel passato e
nel futuro” cominciò a
raccontare lei, rannicchiandosi come un riccio e
cominciando a versare lacrime a non finire “La Regina dei Demoni… lei e
qualcun altro… vogliono far partire una Guerra…
una guerra per il Trono di Dio
Supremo… e morirà tanta gente…
moriremo anche noi… moriranno tutti…
sigh…
tutti…”
Non
riuscendo più a trattenersi, la bambina si gettò
tra le
mie braccia, scoppiando a piangere come una fontana ed esternando tutto
il suo
dolore.
“Kairi… temo che
Malefica abbia usato tua figlia per comunicarci un
messaggio” comprese Gabor, più
scuro in volto che mai “Se quello
che la piccola Hinode ha
affermato…”
“… non accadrà!”
Imperterrita,
strinsi Hinode tra le mie braccia, e le
sussurrai all’orecchio.
“Nessuno di noi
morirà, piccola mia! La tua mamma potrebbe averci
salvato… ora che sappiamo
cosa potrebbe succedere, possiamo agire e impedire ai nostri nemici di
vincere!
Fidati di me…”
Poi
mi voltai verso Gabor, dopo aver afferrato Hinode in
braccio, e gli ordinai con veemenza.
“CHIAMA TUTTI I
NOSTRI AMICI E SPIEGA LORO QUANTO STA ACCADENDO! DA OGGI, IL NOSTRO
UNIVERSO E’
IN STATO DI GUERRA TOTALE! POI CHIAMA DI NUOVO KAIO-SHIN… E
STAVOLTA OBBLIGA
LUI E WHIS A RAGGIUNGERCI CON QUESTA CHRONOA! NON RESTEREMO CON LE MANI
IN
MANO! SE DAVVERO LILITH PUNTA A DISTRUGGERCI ASSIEME A
DIABLO… ALLORA
COMBATTEREMO!”
***
“Capisco… quindi
è andata così…”
Nel
mentre, nascosta tra la vegetazione, vi stava una donna
che aveva l’aura azzerata per non far percepire la sua
presenza. Sulla
trentina, di colore, dagli occhi azzurri e senza nemmeno un capello in
testa,
costei aveva tre tatuaggi molto variopinti; uno era sulla sua stessa
faccia,
sul suo lato sinistro, e rappresentava un uccello; il secondo era un
sole nero
sul suo deltoide sinistro; infine, una tartaruga samoana sul suo ventre
scoperto. Solo una semplice fascia celeste le copriva il prosperoso
seno. Di
sotto, invece, aveva un telo appeso alla vita con una corda da saio
francescano, per coprirle le altre nudità e le gambe. Non
indossava alcun paio
di scarpe, mentre sulle spalle portava un faretra colma di frecce.
“Se questo Dragon
è stato sbalzato su un’altra linea
temporale… forse
anche a lei è successa la stessa cosa. Non ho
scelta… dovrò camuffarmi tra di
loro per viaggiare nel tempo!”