Love will have its sacrifices

di ClewPid_EvoN
(/viewuser.php?uid=987593)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** come la fine ebbe inizio ***
Capitolo 2: *** semplici spiegazioni ***
Capitolo 3: *** il ritorno della vlogger ***
Capitolo 4: *** questione di psicologia ***
Capitolo 5: *** constatazioni "amichevoli" ***
Capitolo 6: *** occhiali divini ***
Capitolo 7: *** benvenuti rimorsi ***
Capitolo 8: *** zoey's p.o.v ***
Capitolo 9: *** si ritorna a casa? ***
Capitolo 10: *** vecchie conoscenze ***
Capitolo 11: *** una saggia nuova Gwen ***
Capitolo 12: *** Interruzioni ***
Capitolo 13: *** Courtney ex-machina ***
Capitolo 14: *** primi passi ***
Capitolo 15: *** lavoro sporco ***
Capitolo 16: *** vecchi amici ***
Capitolo 17: *** come evocare un demone ***
Capitolo 18: *** Duncan-ex machina ***
Capitolo 19: *** chiacchierata tra amiche ***
Capitolo 20: *** mortale per poco ***
Capitolo 21: *** l'esorcismo di Mike ***
Capitolo 22: *** la fine di un'amicizia ***
Capitolo 23: *** Mal-edetto ***
Capitolo 24: *** un demone in libertà ***
Capitolo 25: *** dall'altra parte ***
Capitolo 26: *** un finale alternativo ***
Capitolo 27: *** un riepilogo alternativo ***
Capitolo 28: *** un secondo fine ***
Capitolo 29: *** finalmente a casa ***
Capitolo 30: *** un piano suicida ***
Capitolo 31: *** lunghi addii ***
Capitolo 32: *** un dono fatto col cuore ***
Capitolo 33: *** gita alla grotta infernale ***
Capitolo 34: *** i fantastici quattro talismani ***
Capitolo 35: *** post-apocalisse ***
Capitolo 36: *** una nuova vita ***



Capitolo 1
*** come la fine ebbe inizio ***


COME LA FINE EBBE INIZIO
 
LOCATION: Dopo All Stars su una zattera.
ZOEY: Mike, stai bene?
MIKE: sì, sì tutto bene ho solo un po’ mal di testa- rassicurò la ragazza tenendo le dita premute contro le sue tempie cercando di placare il dolore
CAMERON: starai bene, almeno ci siamo liberati di Mal.
CHRIS: ZITTI VOI QUATTRO! Sto cercando di chiamare gli avvocati per avere l’assicurazione dell’isola per una nuova stagione.
GWEN: wow, tu non perdi tempo
? P.O.V
Pensavano veramente di fermarmi? Una stupida amicizia non mi ha fermato, solo un miracolo poteva salvarli e ORA sarà la loro fine, ORA è il momento di risalire al potere e NIENTE e NESSUNO potrà fermarmi.
ZOEY: Mike, sei sicuro di stare bene?
Ah, già quasi mi dimenticavo della figlia dei fiori e i suoi amici strampalati, la gotica e il secchione. Faranno bene a starmi lontano e a non rovinarmi i piani o per loro sarà la fine.
ZOEY: MIKE?
Gli occhi di Mike socchiusi dal dolore si aprirono velocemente rivelando il loro vero colore rosso sangue. Con un agile scatto si alzò in piedi mostrando con un ghigno la sua vera identità sotto lo sguardo sorpreso di tutti.
MAL: non sono più Mike. MAL E’ TORNATO
CAMERON: COSA? –urlò mettendosi le mani nei capelli
ZOEY: no non è possibile- disse con un lieve strato di lacrime agli occhi
GWEN:?
CHRIS: -ancora al telefono- scusami, devo andare sono davanti a una scena che farà il boom degli ascolti. Mal sarei davvero felice se decidessi di partecipare a una nuova stagione di…
MAL: ora basta Chris, il tempo di divertirsi è finito, ho aspettato tanto per risalire al comando e ora… -cominciò, iniziando ad alzarsi sotto una strana aura viola che splendeva nella notte.
CHRIS: ODDIO! Meglio andare, CHEEF!!!!!
Dal cielo scese un elicottero con una scaletta in corda destinata al conduttore, che non esitò a salirci preso dalla troppa paura
GWEN: ASPETTA! E noi cosa dovremmo fare?
CHRIS: non lo so createvi un rifugio, il massimo che posso fare è mandarvi dei rinforzi, ma adesso se volete scusarmi, CHEF RITIRATAAA!!!!
MAL: bene che se ne vadano tanto non ho bisogno di loro. Zoey, avremmo un sacco di tempo per noi adesso.
ZOEY: io non ho niente da dire a un mostro come te. RIDAMMI MIKE!!! -sbottò avvicinandosi al ragazzo ancora sospeso, mentre i due compagni la bloccarono con la forza
MAL: quanto odio… mi dispiace per te, mi sarebbe piaciuto avere un’amabile conversazione ma ora se volete scusarmi, ho del lavoro da fare.
Detto questo creò una palla di luce carica di lampi e tuoni e la direzionò verso i tre ragazzi che erano rimasti straniti e spaventati da quel bagliore. Quando la palla colpì la zattera divise i ragazzi in due gruppi Cameron rimase abbastanza vicino alla zattera, mentre Zoey e Gwen vennero catapultate su un isola a pochi chilometri dalla partenza, ma persero la conoscenza a causa del colpo
MAL: FINALMENTE me ne sono liberato adesso nessuno potrà fermarmi, FINALMENTE nessun bravo ragazzo riuscirà ostacolarmi. Hanno sbagliato a prendersi gioco di me e ora… LE PORTE SARANNO FINALMENTE APERTE.
 
CHRIS: -dall’elicottero- uuuuuhhhh che cosa intendeva Mal con "LE PORTE SARANNO FINALMENTE APERTE" ? perché Cameron non è stato spedito insieme  a Zoey e Gwen? E a proposito dove sono finite?
CHEF: Chris, hai finto di fare questa sceneggiata? Tanto non ti ascolta nessuno!
CHRIS: questo è quello che credi tu
Chef alza gli occhi al cielo
CHRIS: comunque allontaniamoci, questa stagione mi ha proprio stroncato e ho bisogno del mio truccatore immediatamente.
L’elicottero si allontana.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** semplici spiegazioni ***


SEMPLICI SPIEGAZIONI
 
LOCATION: le ragazze si ritrovarono in una sala sotterrata tappezzata da legna e roccia. La stanza si apriva al centro con un arco a quella che pareva, essere una libreria piena di attrezzi e pergamene. A destra c’era una normalissima porta di legno scuro bloccata da un’antica poltrona impolverata. Al centro, un enorme tappeto, portava a una scrivania e due sedie. A sinistra partiva una scala che portava a una piccola porta uguale alla prima, e a un’altra poltrona. Zoey e Gwen erano prive di sensi al centro della stanza, ma una delle due si stava per svegliare…

GWEN’s P.O.V
Aahh che mal di testa, non mi ricordo più niente. Aspetta ma… dove mi trovo? Perché c’è Zoey svenuta dall’altra parte della stanza?

Mi alzo in piedi ancora dolorante. L’unica cosa che ricordo è quello strano bagliore e quell'aura divina che aveva creato Mike… ah già giusto Mal, devo ancora abituarmici.

Tento di svegliare Zoey e, grazie a dio, sta bene non mai avrei accettato di perdere anche lei. Pensavo di non avere opportunità di fare nuovi amici, non dopo quello che era successo. Soprattutto di diventare amica di una come lei, siamo molto diverse: “Gli opposti si attraggono” pensai con un filo di malinconia.

GWEN: stai bene?

ZOEY: sì ma… cosa è successo? E dove ci troviamo? Perché ero svenuta? E dov’è Cam?

?: non è importante adesso

Dirigemmo entrambe lo sguardo verso lo schermo di quel computer posto sopra una larga scrivania piena di fogli e penne.

ZOEY, GWEN: CHRIS?!

CHRIS: si lo so è scioccante per tutti all’inizio. Io che vado ad aiutare dei campeggiatori a sfuggire da un male più grande, ma… siete all stars, il pubblico stravede per voi e poi… mi dispiacerebbe veder morire delle piccole creature diventate famose solo grazie a me.

ZOEY: ma dove siamo? Sembra una sala di controllo… e poi come può un’enorme biblioteca che sembra uscita da un film horror, essere un posto sicuro? E dov’è Cam?

CHRIS: calma figlia dei fiori, l’unica cosa che sappiamo è che lì, dove vi trovate, è un posto sicuro e fuori no. Avrete scorte sufficienti per un anno fornite da macchinette che potete trovare nella biblioteca… e cos’altro? Ah sì dimenticavo, abbiamo intrappolato un vecchio concorrente dentro quella stanza, da cui si entra dalla porta che vedete lì, che vi sarà molto d’aiuto…

GWEN: chi?

CHRIS: lo saprete solo vivendo ma tu Gwen, lo conosci molto bene. Altre domande? –nessuno rispose. Non perché non avessero alcuna domanda, ma principalmente perché erano abbastanza, scioccate- Bene ora se volete scusarmi, sto comprando un' isola meccanica per una nuova stagione quindi… cercate di farvi vive ogni tanto, ok? Abbiamo messo una webcam apposta per farvi vloggare tutto quello che scoprite, in modo che quando uscite da qui, ve ne ricorderete per sempre. Cercate di restare vive. Dal vostro conduttore preferito è tutto. Addio.

(chiude la trasmissione)

“Lo conosci molto bene”, sapendo la natura maligna di Chris, possono essere solo tre persone: se fosse Courtney, sarebbe un bel problema, come con Duncan del resto. Probabilmente non gli rivolgerei la parola. Se fosse lui, beh…

ZOEY: Gwen, la porta non si apre

I miei pensieri furono interrotti da Zoey che cercava di restare calma nonostante la consapevolezza del fatto che la persona che ama è un mostro.

GWEN: non fa niente per ora, è meglio starci lontano…

ZOEY: tu chi pensi che sia?

GWEN: ma, lo sai già. Mal è la personalità cattiva di…

ZOEY: non stavo parlando di lui…

GWEN: può, essere, chiunque, insomma…

ZOEY: ma non tutti, sono quelli che vuoi veramente.

GWEN: cosa… io… io non stavo pensando a Trent, ti pare?

ZOEY: ma io non ho detto questo…. Forza esploriamo questo posto cerchiamo uno spazio, dove dormire.

Forse quella ragazza mi conosce troppo bene…


 



L’angolo di EvoN
Ecco il secondo capitolo dopo solo… 3 giorni, ma c’è un motivo per questo.
Ha molti capitoli e poco testo, per questo ho deciso di optare per un “due capitoli a settimana” in modo da bilanciare la cosa.
Prendo un piccolo spazio per ringraziare chiunque abbia letto il capitolo e in particolare chi ha recensito: grazie a Miky_D_San per le critiche costruttive che ho cercato di applicare, ad Ale_Marti_Ola per la sua recensione positiva e a chiunque recensirà in futuro.
In questa parte dovrei fare una chiusura alla Chris…
Chi è il misterioso concorrente attualmente bloccato dietro la porta? Riusciranno Gwen e Zoey a sopravvivere, mangiando solo grassi e olio di palma? Ma soprattutto, troveranno un posto per dormir… va beh, lasciamo perdere….       
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** il ritorno della vlogger ***


IL RITORNO DELLA VLOGGER
 
 
GWEN’s   P.O.V
Già, mentre la mia compagnia cerca disperatamente un modo per fermare il suo ragazzo leggendo libri su profezie e talismani, io ho ripreso il mio lavoro da vlogger, anche se l’unico che potrà ricevere questi video sarà Chris. Almeno mi distrae dal pensiero di una morte certa.

(Gwen accende la webcam e, dopo un'attimo di esitazione, comincia a parlare)

GWEN: ciao e benvenuti alla mia… completa assenza di views. Ma oggi a “vita con Gwen” vi mostrerò come sopravvivere in un luogo chiuso e sottoterra senza avere attacchi di panico, o come ignorare completamente il fatto che da due giorni la tua migliore amica si sia trasformata in un genio dal nulla.
Oh! Ehm... quando la tua unica fonte di cibo è proveniente da dalle macchinette, acquisisci una nuova abilità nella cucina: volete un milk-shake? Ecco a voi un frullato di latte e barrette energetiche. Voglia di una bistecca? Che ne dite di un piatto di carne secca e cereali? L’unica cosa che volete è un’insalata?... ANCH’IO.
E per il resto tutto apposto, a parte il fatto che non sappiamo ancora chi sia il nostro aiutante e che domani probabilmente lo scopriremo ed io non sono assolutamente pronta -sguardo basso su quest’ultima parte-.
Ma non siamo qui a parlare delle mie preoccupazioni e voi non esistete quindi... INTRATTENIMENTO! -scuote la mano in stile cabaret, gesto seguito da un sospiro profondo che descriveva perfettamente come si sentiva realmente-.

*BEEP**BEEP*

?: forse io vi posso aiutare

Alzo lo sguardo dapprima basso e cerco il proprietario di quella voce, non poteva essere Zoey. Il proprietario, che vidi sul mio desktop, mi rallegrò.

GWEN: Cameron?!?

Allora non era morto come avevamo sospettato! Nulla contro di lui, ma è un leggermente gracilino e sopportare un'esplosione non è di sicuro nella sua routine

Andai a chiamare Zoey che intanto era al piano superiore alla ricerca di qualsiasi indizio utile.

 
TORNATI DAVANTI AL MONITOR

ZOEY: Cam dove sei? Ti abbiamo cercato ovunque.

CAMERON: penso che Mal mi abbia rinchiuso in una specie di sotterraneo, ma adesso non è importante, non ho molto tempo. Ieri mentre non mi vedeva, l'ho ascoltato mentre parlava con i suoi aiutanti e ho sentito qualcosa su cancelli dell’inferno e quattro talismani 
o qualcosa del genere ma mi ero appena risvegliato da un coma quindi non saprei...

ZOEY: cancelli dell’inferno?

GWEN: hai per caso letto qualcosa a riguardo?

ZOEY: sì, so che ce ne sono sette e servono per scatenare l’inferno sulla terra.

CAMERON: pensi che…

GWEN: oh andiamo, Mal può avere magari delle manie di grandezze ma non penso che voglia scatenare “”L’INFERNO SULLA TERRA”” – virgolette con le dita

Zoey la guarda inarcando un sopracciglio.

GWEN: insomma, per poterlo fare dovrebbe essere un…- una voce fuoricampo proveniente dal computer la interruppe.

MAL: Cameron, cosa stai facendo laggiù’?

CAMERON: NIENTE! Devo andare, ci sentiamo più tardi

(chiude la trasmissione)

Zoey e Gwen si guardano in modo preoccupato.

CHRIS: ragazze ho una buona notizia.

GWEN, ZOEY: CHRIS!

CHRIS: si lo so siete felici di vedermi, faccio questo effetto alla gente. Ma vi prego, lasciate fuori i sentimenti. Per la vostra gioia abbiamo trovato il modo di aprire quella porta grazie all’aiuto di un assistente, condoglianze alla famiglia, quindi potete andarci in qualsiasi momento, ma vi consiglio di andarci preparate, non sarà facile.

GWEN: ehm Zoey, a questo proposito stavo pensando…

ZOEY: NON DIRMI CHE VUOI FARMI ANDARE DA SOLA!

Gwen la guarda in modo innocente.
















 
L’angolo di EvoN
 
Sinceramente non so cosa dire, non so neanche come commentare. Questo è uno di quei capitoli che non ha un motivo di esistere a parte una piccola parte “comica” da parte di Gwen e il ritrovamento di Cameron. Oh, giusto! Volevo ringraziarvi perché il primo capitolo sta per raggiungere le 100 visite, yeee!
Grazie ad Ale per aver recensito, non ho potuto rispondere perché… ero imbarazzatissima e non sapevo come ringraziare. Prometto che alle prossime recensioni risponderò a tutti. Quindi, grazie per chiunque abbia visualizzato e noi ci vediamo mercoledì con un nuovo capitolo….                                                                                                                                                                                      
BA-BYE

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** questione di psicologia ***


QUESTIONE DI PSICOLOGIA
 
 
Gwen era seduta davanti alla scrivania e stava pulendo nervosamente il tavolo mentre Zoey sullo sfondo stava cercando una torcia. La gotica era notevolmente ansiosa, nella sua mente si cominciavano a formare migliaia di scenari diversi, con altrettante persone differenti. Ma per quanto volesse sperare in qualcuno come Leshawna, la sua mente la riportava solo a una persona.

L’altra ragazza, invece, la guardava come se sapesse esattamente cosa stesse pensando.

ZOEY: sicura che non vuoi venire con me?- fermò la sua ricerca per rassicurarsi che la ragazza stesse bene

GWEN: certo… sai ho troppa paura, sembra un luogo così chiuso. Probabilmente mi verrà un attacco di panico- Zoey poté capire subito che si trattasse di una bugia di dimensioni abnormi.

ZOEY: siamo sottoterra da tre giorni e tu ti accorgi solo ora di essere claustrofobica?

Gwen smette di pulire e Zoey sospira lievemente segno che stava per arrivare un discorso profondo e articolato.

ZOEY: Gwen, tu non hai paura degli spazi chiusi. Tu hai paura che là dentro ci sia un ragazzo che hai rifiutato, ma al quale tu ancora pensi. Probabilmente avrai inventato frasi smielate nella tua mente, perché non riesci ad accettare di aver fatto un errore lasciandolo e ora hai paura che sia lui a rifiutarti, poiché sei ancora innamorata perdutamente di lui.

GWEN: questo non è… non è… non la parte delle frasi smielate.

ZOEY: visto che studiare psicologia è tornato utile?- Zoey le mette una mano sulla spalla come gesto quasi protettivo- Senti se non sei pronta, non sei pronta.

GWEN: scusa Zoey, è che…- Zoey annuisce capendo tutto ed entra nella porta con la determinazione segnata sotto gli occhi, stile commando-Zoey

GWEN: forse avrei dovuto studiare anch’io psicologia- ripeté pentita la ragazza a se stessa ma anche Zoey la sentì.

ZOEY: già!!- urla dall’ altra parte della porta.

Gwen riprende a pulire così aggressivamente che sembra avercela con la scrivania.

Esattamente 99.999 strofinate dopo…

Gwen, a questo punto, si trova in un altro luogo della stanza. Ovviamente stava ancora pulendo e, se prima era infuriata con la scrivania, ora la sua acerrima nemica era diventata la scala ovviamente fatta in legno ormai rovinato.
Dopo essersi accorta del tempo passato, alzò lo sguardo e lo diresse verso la porta per lei chiusa da troppo tempo, anche se erano trascorsi solo venti minuti.

GWEN: non sono ancora tornati

Nega col capo come se volesse scacciare via brutti pensieri e riprende a pulire ma con meno foga rispetto a prima.

La porta si apre con un suono secco e ne esce Zoey che subito si aggrappa a una poltrona per evitare di cadere.

GWEN: grazie a dio- la abbraccia in stile koala su un fianco- pensavo che non ti avrei più rivisto!

TRENT: Già non sei l’unica...

Gwen era così occupata ad accogliere Zoey che non si era accorta dell’altro individuo presente nella stanza. Wow, era cambiato dall’ultima volta che lo aveva visto, ma ne rimase incantata comunque: era notevolmente più alto, i capelli più corti sparati in su e gli occhi di un verde smeraldo più vivo che spiccavano sul suo viso ricoperto da cicatrici

TRENT: Chris mi ha dato questo libro dicendomi che sarebb…

Non fece in tempo a finire che Gwen istintivamente lo abbracciò anche solo per pochi secondi. Il ragazzo ne rimase ghiacciato, ciò fece staccare Gwen dall’abbraccio tornando a guardarlo, questa volta impaurita.

ZOEY: coff, coff nessun sentimento smielato represso qui coff. Comunque dicevi?

Trent si riprese e posò lo sguardo su quello che aveva in mano.

TRENT: ehm, prima di rinchiudermi dietro quella porta, Chris mi ha dato questo libro sumero dicendo che sarebbe stato utile con le ricerche.

ZOEY: nient’altro?

TRENT: no

ZOEY: bene, Gwen finalmente hai qualcosa da fare, quindi…- le porge il libro- buona lettura!

Trent si siede svogliatamente su una poltrona cominciando a leggere un libro casuale con la copertina rossa.

GWEN: ehm… o-ok

Zoey annui soddisfatti e tornò a quello che lei chiamava laboratorio. In verità si trattava di una vecchia biblioteca piena di ragnatele da cui si entrava tramite una breve scala. Già, quella che prima Gwen stava “pulendo”.

La gotica aspettò che la sua amica se ne fosse andata, in modo da evitare altri suoi commenti, non che fossero errati...

GWEN: quindi… congratulazioni per aver portato a termine la missione “porta il libro, sperando che Mal non ti trovi”.

TRENT: non preoccuparti, sicuramente manderà presto un mostro per ucciderci tutti.

Calò su di loro un silenzio a dir poco imbarazzante interrotto ogni tanto dal rumore di pagine girate. Gwen era sorpresa dalla sua calma e dal suo completo controllo. Qualcosa non andava in lui...

*Beep* *Beep* *Beep*

Il loro silenzio spiacevole fu interrotto da un assordante suono computerizzato. Quel rumore era solito a essere un messaggio da parte di Cam ma questa volta i "beep" furono tre. Il mittente era un ragazzo dalle sembianze di un pazzo e i vestiti da conte vampiroesco dell'ottocento.

MAL: buongiorno mie care bestiole, sono qui per darvi delle brutte, cattive notizie. C’è ancora qualcuno che insiste a sfidarmi mandando dei piccoli, poveri aiuti a ormai mie vittime. Gente che crede che se io non sia in grado di trovarli non possa fargli comunque del male. Come se i loro compagni e amici non fossero stati ipnotizzati dal sottoscritto per distruggervi. Quindi, parliamo di… conseguenze…
 
 

 
 
 
 
 
 
Angolo di EvoN
Maledetto torneo di pallavolo! Per colpa tua ho tardato il capitolo di un giorno! Un giorno mi vendicherò… Finalmente nella storia è arrivato il piccolo “Elvisuccio” adesso sì che diventerà interessante Muahahah.  120 visite, ho detto tutto. Ah, ho tolto i colori perchè facevano la storia troppo felice, li userò solo in alcuni casi. Due persone che hanno recensito lo scorso episodio sono: Miky_D_San che mi ha fatto cambiare idea sulle parentesi, non le userò mai più neanche in matematica, e Darkplier che mi ha fatto sorridere con la sua citazione di Supernatural. Oggi sono di buon umore, non so il perché… E io come al solito vi vedrò nel prossimo capitolo...
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** constatazioni "amichevoli" ***


CONSTATAZIONI “AMICHEVOLI”
 
 
Il mattino seguente Gwen, si stava sfogando con la sua amata videocamera su quello che era successo il giorno prima.

GWEN: già, dopo quella “amichevole” chiacchierata con la versione cattiva del fidanzato della mia migliore amica, ho avuto un’ altra “amichevole” conversazione con Trent- con il potere dell’ editing e un gesto con il dito, riproduce una clip.

Dopo un estenuante discorso di Mal, che ovviamente spiega i suoi piani malefici sulla conquista del mondo, il computer stranamente si riavvia e riprende i due ragazzi involontariamente.
 
GWEN: secondo me, dobbiamo andare a liberare gli altri.

TRENT: certo, non è assolutamente una trappola- disse in modo ironico.

GWEN: Se li lasciamo a lui, è come se lo lasciassimo vincere.

TRENT: Gwen, no! Ti devo per caso ricordare dove tu e le tue decisioni, ti hanno portato?

GWEN: oh, certo. Lasciami capire, sarei io quello che è impazzito per un numero, certo!

TRENT: come se fosse stata colpa mia…

GWEN: perché è colpa mia se un Joker coi piercing mi ha fatto il lavaggio del cervello? Spiegami da quando sei diventato tu, la nuova-Heather.

TRENT: scusami, la prossima volta m’innamoro anch’io di una persona che non ho mai considerato, tradendo l’unica amica che sono riuscita a farmi, per poi accorgermi cinque stagioni dopo di aver fatto un errore. - lo disse così velocemente che riuscì a esporre una vena nel suo collo che sparì subito dopo

GWEN: ma fammi il piacere, probabilmente non l’hai neanche vista quella stagione. - insistette la ragazza alzando gli occhi al cielo

TRENT: no, non l’ho vista! Ma aspetta, fammi indovinare: Oh no Duncan è ancora innamorato di Courtney! Oh no Courtney mi odia! Ci sono andato vicino?

Ritorno alla Gwen del presente…

GWEN: già, se pensavate che le cose con Trent non sarebbero potute andare peggio, vi sbagliavate. Perché io sono Gwen, una ragazza che ha trasformato il ragazzo più buono del mondo, in un mostro assetato di vendetta- sospirò- lo so che non è colpa sua, è solo che…

La gotica era troppo occupata ad allenare i polmoni dicendo tutta la frase in un sol fiato che non si era resa conto del suo ex. Stava trasportando dei libri ed era riuscito a entrare silenziosamente nella sala principale sentendo solo parte del discorso.

TRENT: hey...- Gwen non lo aveva sentito, infatti, quasi saltò sulla sedia. Sarebbe stato imbarazzante se Trent avesse sentito il resto della frase, soprattutto ora che sembra molto contrario alla sua presenza.

La ragazza si gira di scatto e cerca di nascondere quello che stava facendo.

GWEN: hey, non sto… facendo… niente.

TRENT: si certo, la tua fanfiction Aleather è ancora aperta sul desktop.

GWEN: oh… ehm…-tenta in tutti i modi di cambiare discorso- Zoey è ancora rinchiusa là dentro?

Trent annuisce risiedendosi lentamente sulla poltrona accanto alla porta da dove, il giorno prima, era entrato.

GWEN: uffa! da quando ha trovato quella biblioteca nascosta, non si riesce neanche a parlare.

Si sente un rumore di passi affrettato avvicinarsi a loro. Entrambi tolgono lo sguardo per osservare meglio la figura: era Zoey con in mano un libro impolverato e le pupille arrossate dal probabile pianto

GWEN: cos’è successo?

*Beep**Beep*

CAMERON: ragazzi, ho scoperto una cosa molto importante! Mal è… oh, lo avete già scoperto, perfetto non devo neanche dare la cattiva notizia. Mi dispiace tanto Zoey, prometto che troveremo una soluzione.

GWEN: ok, qualcuno che mi spieghi che cosa sta succedendo? Per caso Chris è morto? Perché non sarebbe una cattiva notizia

Zoey corre via scoppiando in lacrime lasciando tutti, tranne Cameron, perplessi.

CAMERON: Gwen, Trent ho scoperto che Mal in realtà e una… come posso dire… è una sottospecie di…

TRENT: se magari lo dici senza fare settanta giri di parole…

CAMERON: Mal è un Dio

Gwen si gira verso Trent che gli tira un’occhiata di terrore.
 









 
L’angolo di EvoN
uuuuh chissà cosa succederà ora…oh, andiamo seriamente non lo avevano ancora capito? Cosa pensavano, che Mal avesse guardato troppe puntate di Dragonball? Perché solo una divinità e un super-Saiyan sarebbero stati capaci di fare un kame kame a così grande come quello della prima puntata…
Tornando seri, io vi rivredò nella prossima puntata...
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** occhiali divini ***


OCCHIALI DIVINI
 

TRENT: Cosa?!

CAMERON: sì, una sottospecie di divinità

GWEN: un Dio…- lei cercava di metabolizzare la verità, per quanto fosse sovrannaturale, nella sua mente cercando in tutti i modi di trovare una soluzione. Lui sembrava più preoccupato a camminare avanti e indietro per la stanza a braccia incrociate- abbiamo un piano per un Dio?

CAMERON: no, non credo, sono ateo

TRENT: ok prima di deificare qualcuno, come sei arrivato a questa conclusione?- Trent pensava che fosse uno scherzo, così smise, dopo un’infinità di tempo, di sbattere i piedi per terra come un bambino capriccioso.

CAMERON: io e gli altri stiamo scavando sottoterra da settimane e ho sentito Mal che parlava di aprire il settimo cancello che, secondo la mitologia austriaca, serve per raggiungere l’inferno dalla terra. Secondo la leggenda deve essere una divinità per poterlo aprire e notando anche i suoi poteri mistici…

GWEN: aspetta tu e gli altri?

CAMERON: sì, con me ci sono anche gli altri ma sembrano sotto effetto di una strana magia come se fossero morti viventi. La cosa più inquietante è che se ti avvicini a loro puoi sentire che non respirano e che quindi non hanno battito cardiaco. Io cerco di mimetizzarmi con gli altri per non essere scoperto.

GWEN: e ci sono proprio tutti?

CAMERON: no, ma Mal prima li stava cercando e…-il nerd aveva sentito già da prima dei rumori che lo costrinsero a guardarsi intorno. Per sua fortuna
fece in tempo a notare due guardie avvicinarsi a lui- Oh mio dio! Devo andare!

Fine trasmissione

TRENT: beh, se prima era difficile fare uscire Zoey dalla biblioteca…

GWEN: adesso sarà impossibile- ma parli del diavolo…

ZOEY: ragazzi?

Trent e Gwen si girano di scatto quasi in sincronia.

ZOEY: ho preso una decisione. Se abbandono adesso Mike, non riuscirò mai a riprendermi. Quindi...    -si dipinge due linee nere sotto gli occhi a simboleggiare il suo spirito da combattente

COMMANDO-ZOEY: Trent, forza dobbiamo cercare un modo per salvare Mike e liberarlo da quel mostro!

TRENT: ehm… o-ok, Xena

*DOPO DUE ORE*
 
Gwen era seduta alla sua solita postazione mentre gli altri due erano alle sue spalle a sistemare una bacheca di legno scuro piena di fogli collegati da un filo nero. Zoey scriveva su dei fogli che poi attaccava alla lavagna. Trent era accovacciato sulla sua poltrona ma tutti erano in silenzio. Sia per la concentrazione, sia per l’inusuale situazione in cui si trovavano. Gwen nota un paio di occhiali da vista che non aveva notato prima sulla scrivania.

GWEN: e questi, da dove saltano fuori?- la gotica prende con cautela l’oggetto.

Purtroppo per lei gli occhiali presero vita ed emisero strani versi.

GWEN: grazie, ho una vista perfetta non ne ho bisogno.

Gli occhiali si ribellano e tentano di attaccarla in faccia. Trent se ne accorge e si avvicina a lei scendendo dalla poltrona.

GWEN: ok, seriamente? -allontana gli occhiali-. Tutto quello che c’è qui dentro è stregato?

Il chitarrista, non se ne era accorto ma si era accostato fin troppo vicino alla sua ex tanto da farla arrossire. Fortunatamente per lei, Zoey era completamente assolta nella lettura e non ha potuto prenderla in giro.

TRENT: probabile -risponde distrattamente avvicinandosi agli occhiali e mettendoseli.

ZOEY: vedi qualcosa?-

TRENT: a parte lo sforzo agli occhi, niente -guarda la porta e si blocca- aspetta, ci sono dei simboli sembra… sumero.

ZOEY: wow, dammi gli occhia- avvicina la mano agli occhiali ma Trent la sposta via- ehm… cosa dicono? Serve la traduzione?

TRENT: no, si stanno traducendo da sole…  “ciao idioti”

GWEN: maturo da parte sua, ma come facciamo a sapere che è per noi?

TRENT: “Si tu, il chitarrista pazzo, la gotica e l’amazzone esperta in scienze”

GWEN: ok mi hai convinto, sto zitta

TRENT: “Il primo talismano è il vostro libro, se volete salvare il vostro amico, quello è il primo passo”.

ZOEY: nient’altro? – la sua curiosità da scienziata non riusciva a controllare il suo desiderio di vedere con i suoi occhi le iscrizioni sumere.

TRENT: solo uno strano simbolo che mi sembra di aver già visto da qualche parte- da’ gli occhiali alla ragazza dietro di lui, che non esita a provarli.

ZOEY: sembra uno di quei simboli che c’era sul libro che ti ha dato Chris.

TRENT: vado a prenderlo.
 
 
 
 






 
L’angolo di EvoN
Grazie mille ad Ale che ha recensito tre capitoli in meno di un’ora, date una medaglia a quella donna! Poi ci sono io che casualmente vado sulle statistiche della storia e vedo… 150 visite per il primo capitolo… ah, ok. Non ditemelo così con cattiveria perché sono debole di cuore, potrebbe venirmi un infartino da un momento all’altro. Buon san Valentino hurray, la festa degli innamorati, dei cuori e del cioccolato… soprattutto il cioccolato. Vogliamo mettere un ragazzo/a confronto a del salutare cioccolato? Perché salvo che il tuo Valentino non sia Ryan Gosling o Natasha Negovanlis, avrei dei seri dubbi sulla tua scelta. Ovviamente sto scherzando, spero abbiate passato un buon San Valentino e come al solito vi rivedrò nel prossimo episodio…
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** benvenuti rimorsi ***


BENVENUTI RIMORSI
 
 
ZOEY: quindi?- erano trascorsi un paio di minuti, passati a leggere quello strano libro che a quanto pare era il primo talismano di non so cosa

TRENT: a parte stupide profezie, niente. Oh, guarda questa è anche in rima: “Quattro per fare un cerchio, quattro per fare una gabbia. Della parola, del sangue, del calice, del cuore del bugiardo un presagio abbia”.

ZOEY: forse avrà più senso dopo una notte insonne passata a pensare a Mike.- si allontanò per andare a “dormire”, anche se era quasi impossibile. Per loro il ”dormire” era inteso come un “passo la notte a guardare il soffitto”.

Ormai la convivenza era diventata complicata. Tra le continue persecuzioni di Mal e gli sbalzi d’umore di Zoey, Gwen si sentiva visibilmente debole. Trent odiava vederla così indifesa, non poteva sopportarlo.

TRENT: hey. Come va?- chiese il ragazzo preoccupato

GWEN: dopo aver visto la mia migliore amica trasformarsi in una guerriera piena di tristezza repressa? Una meraviglia- per quanto volesse sdrammatizzare si vedeva da un miglio di distanza che le dispiaceva per la sua amica.

Trent si siede sulla sedia di fronte a lei.

GWEN: lo so che eravamo troppo diverse ma mi ha insegnato molto.

TRENT: e pensi ancora che prendere Mal per le buone sia la strada giusta?

GWEN: non è che non lo capisco… è solo che… Tutto quello che ha fatto durante la finale, faceva parte del suo gioco, il bacio… lui non l’ha mai amata completamente, si vede da come si comporta adesso…- Trent aveva abbassato lo sguardo come se quelle parole fossero state indirizzate a lui. -…e tu hai ragione. Il tuo comportamento apatico è totalmente appropriato. Notando che ogni volta che due persone si amano finiscono per farsi male l’un l’altro.

Trent alza lo sguardo per qualche secondo, con un gesto lento poggia entrambe le mani sulla sua nuca. Gwen capì dopo, quello che stava facendo per questo quasi smise di respirare. Il chitarrista estrasse un oggetto fin troppo caro per entrambi per non essere riconosciuto subito. La ragazza pensava fosse strano che lui lo avesse conservato per così tanto tempo, dopotutto magari ancora ci teneva. L’oggetto era un ciondolo che gli era stato regalato a sedici anni e che non avrebbe mai abbandonato, neanche se il mondo bruciasse. Non poteva liberarsene neanche volendo, ma lui non voleva. Gwen seguì ogni suo movimento con lo sguardo teso e il fiato sospeso.

TRENT: non lo sto facendo per punirti

Dopo qualche secondo passato a non respirare per nulla rispose.

GWEN: lo so…- lei lo sapeva che Trent non avrebbe mai fatto nulla per punirla, per questo non lo aveva mai dimenticato- …e se penso che bastano solo quattro oggetti per fermare Mal…

TRENT: aspetta cosa?- chiese confuso

GWEN: ...trovare i talismani per fermare Mal. Lo dice il libro. “quattro per fare un cerchio, quattro per fare una gabbia” penso sia legato. Noi abbiamo la parola cioè il libro, ci mancano il sangue, il calice e il cuore del bugiardo.

Trent si alza e si avvicina alla bacheca seguita presto da Gwen che non esita a seguirlo.

GWEN: niente che tre anni di letteratura inglese non possano risolvere.

TRENT: sei incredibile- e tornò a sorridergli come un ebete, proprio come sull’isola.

Gwen divenne rossa come un pomodoro ma cercò di nasconderlo per quanto poté. Entrambi tornarono a sedersi sulle rispettive sedie.

TRENT: quindi possiamo veramente essere liberi…

GWEN: sì, magari fare una vacanza su una spiaggia vera…

TRENT: magari provare a riparare la mia chitarra…

GWEN: andare in una scuola d’arte dove l’unica cosa a cui preoccuparsi sono gli esami…- sorriso da sognatrice -Saremmo liberi di fare tutto quello che vogliamo… tipo Parigi! Potremmo andare a Parigi e… trovarci un appartamento orribile, e mangiare muffin al cioccolato…

La gotica non si era accorta che mentre sognava ad occhi aperti aveva appoggiato le sue mani sopra quelle del chitarrista che aveva sorriso in ricambio, vedendo la ragazza finalmente sollevata. Quando Gwen se ne accorse, abbassò lo sguardo seguito da Trent, che lo rialzò per qualche secondo quando lei riiniziò a parlare:

GWEN: e per “potremmo” voglio dire “potresti”. Senza qualcuno che ti ricordi di… delusioni passate.

Per un attimo i loro sguardi s’incrociarono: entrambi potevano vedere negli occhi dell’altro paura, dolore e delusione. Trent si alzò per primo lasciandogli un sorriso imbarazzato e, dimenticandosi volontariamente del ciondolo, si diresse verso l’uscita.

Quando fu certa che se ne fosse andato, Gwen prese in mano quel famigerato ciondolo, sospirando.

GWEN: non è giusto che sia perseguitata dai miei stupidi errori per sempre.

DURANTE LA NOTTE

Erano le quattro di mattina e tutti cercavano di dormire nei rispettivi spazi che si erano creati. La stanza principale era parecchio buia ma la telecamera riusciva, anche se poco, a distinguere le figure presenti. Per fortuna, o sfortuna, la webcam riuscì a catturare un personaggio comparire da una nuvola di fumo. Era vestito completamente di nero, in modo da camuffarsi meglio, e aveva due occhi acquamarina che risplendevano nell’oscurità. All’inizio si guardò intorno e con un sorriso maligno si avvicinò al ciondolo. Dopo averlo raccolto, lo esaminò perbene emettendo piccoli ghigni malvagi.

?: lo sapevo che Elvis non se ne sarebbe liberato.

E scomparve nello stesso modo in cui era apparso.
 
 
 
 
 
 
 
 
L’angolo di EvoN
 
Finalmente Trent che si preoccupa di Gwen awww  *w*. Penso di avere una leggera ossessione con loro. Premio per la nona recensione va.... ad Ale, coincidenze? Io non credo!
In questo capitolo i nostri eroi hanno fatto dei passi da gigante: si è scoperto che per intrappolare Mal devono usare quattro talismani di cui uno sanno già cos’è e che già hanno. Quali saranno gli altri 3? Chi era la figura che ha rubato il ciondolo di Gwen? E soprattutto Trent e Gwen riusciranno mai a baciarsi senza che uno dei due mandi tutto all’aria? Probabilmente no, ma io non sono qui per spoilerare. Quindi, noi ci rivedremo nel prossimo episodio…
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** zoey's p.o.v ***


ZOEY P.O.V
 


ZOEY: ciao pubblico di Gwen, sono qui oggi per farvi vedere il mio punto di vista in queste tre settimane di vacanza involontaria qui dentro. Anche perché se non inizio a sfogarmi probabilmente impazzisco. Quindi… ho provato in tutti i modi ad hackerare il sistema che utilizza Mal, ma neanche Cameron ci è riuscito. Tutto quello che sta usando, è di un altro livello. Tra l’altro i miei colleghi sono meno concentrati sulla ricerca di quanto sperassi.- come Gwen, agita un dito e fa partire una delle quattro clip

Prova A:

Zoey era alla destra della scrivania, scrutando attentamente una pagina di uno scritto. Alla sua sinistra, Gwen dormiva appoggiata alla scrivania e Trent era dietro di lei apparentemente annoiato. Sostenendo la sua testa al suo pugno, e a sua volta appoggiando il braccio al tavolo, ascoltava Zoey svogliatamente.

ZOEY: ehi, rileggimi la pagina sul…- i suoi occhi caddero alla sua sinistra, notando i suoi due compagni che non le prestavano assolutamente attenzione.  Mentre ancora la ragazza cercava di concludere la frase Trent sposta una ciocca di capelli bluastri dietro l’orecchio di Gwen ma si accorge dello sguardo da guardiano di Zoey. Per scagionarsi lui risponde:

TRENT: c’erano... ragnatele

ZOEY: sì, certo

Fine prova A

ZOEY: come se Gwen non avesse passato l’ultima settimana a mettersi in imbarazzo da sola, ogni qualvolta che Trent le parlasse. Ancora non siete convinti? Procediamo con la prova B

Prova B:

Trent stava per entrare in bagno, quando nota Gwen che si dirige anche lei, verso di esso.

TRENT: vai pure prima tu. Devo solo lavarmi i denti

GWEN: no, tranquillo, c’eri prima tu. Io posso essere nuda e insaponata quando vuoi. – la gotica si accorge troppo tardi del suo enunciato facilmente fraintendibile. Perciò scambia con Trent non il primo, e neanche l’ultimo, sguardo imbarazzato - n-non nuda e insaponata… intendevo insaponata con i miei vestiti addosso…ehm- la gotica ormai aveva capito che non poteva rimediare neanche con la migliore delle scuse, quindi decise di sgattaiolare via in completo imbarazzo

Fine prova B

ZOEY: ancora indecisi? Grazie a Dio la telecamera è sempre accesa. Non potete immaginare quanti hard disk ho riempito con questi video

Prova C:

Gwen era sdraiata su una poltrona, contemporaneamente Zoey e Trent cercavano di decifrare alcune frasi in sumero dalla bacheca, come sempre.

ZOEY: questa pagina bianca sembra doppia.- puntualizzò la ragazza notando dei piccoli riflessi controluce- Trent, dammi gli occhiali

Gwen si alza e si toglie il maglione attirando l’attenzione di Trent che, mentre li stava dando a Zoey, fece cadere gli occhiali rendendo le lenti scheggiate

ZOEY: seriamente?- magari gli occhiali erano solamente molto fragili

Fine prova C

ZOEY: ve lo già detto che ho un’infinità di queste clip, giusto? perchè ne ho anche una con due special-guest

Prova D:

Trent esaminava il libro in piedi, fino a quando arriva Gwen con una tazza

GWEN: hey, stai lavorando da un paio di ore, così ti ho portato una cioccolata.

ZOEY: -sospiro seguito da una leggera pressione da parte delle sue dita su un post-it che lo ridussero in una cartaccia. I suoi “colleghi” si girarono verso la scienziata

GWEN: Zoey, tutto apposto?

ZOEY: come potete pretendere di salvare Mike quando voi due idioti rovinate tutto con la vostra insipida relazione da film drammatico?- piccola pausa d’effetto- cercate di risolvere!- e così ritorno nella sua tana sbattendo i piedi

TRENT: wow, ed io che pensavo di essere tragico.

GWEN: beh, non ha tutti torti. Forse dovremmo convincerci che ci sono sentimenti, tra noi due, ma che con tutto quello che è successo in passato, è complicato. Quindi è meglio se cerchiamo di essere… amici- neanche lei stessa ci stava credendo

La ragazza porge la tazza di cioccolata a Trent che, dopo qualche secondo, accetta rispondendo:

TRENT: certo, fino a quando non mi chiederai di parlare di ragazzi o di pigiama-party, puoi chiamarmi quando vuoi. Ne sarà felice riccio verde- gli cadde l'occhio dove, la sera prima, aveva lasciato la famosissima collana- ma dov’è il tuo ciondolo?

*Beep**Beep**Beep*

MAL: salve bestiole e ciao Trent, tu ed io non abbiamo ancora avuto modo di parlare.

TRENT: se intendi tra me e Mal, no. Ma per questo mi ritengo un ragazzo fortunato. Ma dimmi, come ci si sente ad essere una divinità bloccata da un conduttore televisivo e i suoi avvocati?

MAL: non ne sarei così sicuro, Trenton

TRENT: stai bleffando, se tu fossi in grado di raggiungerci, saresti già qui.

MAL: ma io sono già lì

Chiude la trasmissione

?: scusate siamo qui per riprenderci un libro.

GWEN, TRENT: Duncan?!
 




 
 
 
 
 
 
 
L’angolo di EvoN

Devo studiare, non ho molto tempo.
Grazie Ale e Marti per, ancora una volta, aver recensito.
In quest’episodio ho deciso di raccontare tutto quello che vede Zoey aggiungendo scenette comiche. E niente toglie la suspence finale. Io come al solito vi vedrò nel prossimo capitolo…
BA-BYE 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** si ritorna a casa? ***


SI TORNA A CASA?
 

CHRIS: complimenti avete appena scoperto che quella porta in verità è un portale multi-verso. Devo ammettere che vi avevo sottovalutato.

GWEN: aspetta, tu lo sapevi?

CHRIS: certamente, l’ho comprata io quella biblioteca. Adesso che ci penso avrei potuto usarla in qualche sfida..

TRENT: e perché non lo hai detto subito?

CHRIS: doveva essere una sorpresa! Avanti… dobbiamo pure intrattenervi in qualche modo. Che noia che siete…- Arriva Zoey precedentemente chiamata da entrambi

CHRIS: bene ora che ci sono tutti, posso spiegarvi il vero motivo per cui vi ho chiamati. Grazie a quel portale potete tornare a casa, ritornare alle vostre vecchie vite senza Mal, senza polvere e soprattutto senza cibo spazzatura. Seriamente, come fate ad avere una pelle così lineare con tutte quelle schifezze che mangiate? In verità ve lo stiamo chiedendo perché continuate a fare progressi inutili.- la proposta del conduttore fu riflettuta a fondo da solo una persona nel gruppo

ZOEY: io resto. Se c’è qualcuno che deve sconfiggere Mal e liberare Mike, quella sono io.- sbottò la ragazza determinata

TRENT: beh se Mal scatena “l’inferno sulla terra”, neanche un bunker nucleare può salvarmi, quindi resto anch’io- dopo quell’affermazione, Zoey e Trent puntarono gli occhi sull’unica persona che ancora non aveva risposto

GWEN: in verità mio padre vuole che io torni a casa.

TRENT, ZOEY: COSA?

GWEN: sì ma… non è ancora deciso- Zoey portò la mano alla testa e cominciò a torturare le sue sopracciglia sperando che facessero passare il mal di testa

ZOEY: sentite, io ritorno a studiare letteratura austriaca. Voi fate quello che volete- mentì la scienziata, in realtà voleva solo allontanarsi da tutta quella confusione e così fece

CHRIS: già anch’io vado, ho bisogno di un cappuccino. Ah, che vita stressante.

I due ragazzi ormai lo sapevano che ogni volta che rimanevano da soli, finiva con un loro litigio. Entrambi avevano paura anche solo di fiatare. L’unico
rumore che interrompeva quel silenzio era lo scricchiolio della poltrona di pelle. Lui stava trovando un certo interesse nel guardarsi i pollici, lei si fece coraggio e iniziò a parlare

GWEN: ti prego, dì qualcosa

TRENT: cosa vuoi che ti dica?- rispose il ragazzo  senza neanche guardarla in faccia

GWEN: andiamo! Lo sai com’è mio padre, è un pochino iperprotettivo

TRENT: è normale, lo sono tutti

GWEN: sì ma a diciannove anni preferirei che iniziasse a trattarmi come un’adulta, non come una bambina. Secondo te cosa dovrei fare?

TRENT: come amico?

Ci fu un attimo di silenzio nel quale i due si guardavano tristemente.

TRENT: vai.

GWEN: cosa?

TRENT: torna a casa. Hai voluto un consiglio da amico, lì sarai al sicuro

Il chitarrista si alza e abbandona la stanza lasciando Gwen senza altre parole. Al posto del ragazzo ritornò nella stanza Zoey che appoggiò una pila di fogli sulla scrivania

ZOEY: ehi, per una che dovrebbe essere felice di tornare a casa, sembri una a cui hanno mangiato tutti i marshmallow nei cereali.

GWEN: vuole riportarmi a casa…

ZOEY: già questo lo avevo capito

GWEN: …ma io non voglio tornare a casa. È come dargliela vinta-

ZOEY: ascolta,-ritorno di mammaZoey con i suoi discorsi motivanti- sei spaventata e hai il diritto di esserlo. Ma nessuno verrà a salvarci. Abbiamo solo noi stessi, quindi se andiamo via… è finita.

Gwen quella notte non riuscì a dormire, ma non fu’ l’unica
 
*DURANTE LA NOTTE*
 
L’ombra misteriosa comparse ancora una volta nella stanza deserta. Questa volta aveva portato con sé un oggetto che nel buio brillava dalla poca luce del monitor sempre acceso. Con un passo si gira e si avvicina alla bacheca, intinge un dito nel recipiente e comincia a disegnare dei simboli sui fogli
 
 


 
 
L’angolo di EvoN
Oggi niente angolo. Vai a letto che è tardi! Ci vediamo nel prossimo episodio...
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** vecchie conoscenze ***


VECCHIE CONOSCENZE
 

LIGHTNING: grazie per avermi notato comunque.- dentro la stanza era entrato anche lui ma nessuno se ne era curato minimamente

La gotica per accettarsi che non fosse solo uno scherzo provò ad alzarsi, una mano però la bloccò. Gwen si girò e vide il suo ex-ragazzo tenerla ferma con una mano, lei lo guardava negli occhi con aria interrogativa. Trent sembrava più preoccupato ad ascoltare i tremolii dell’aria che, in quel momento erano totalmente annullati. Dopo un paio di secondi passati a guardare il pavimento rialzò lo sguardo su Gwen, che lo fissava da molto più tempo, e inizio a parlare.

TRENT: non è una buona idea, il Punkettaro non ha battito cardiaco.

GWEN: sei uno scagnozzo di mal?

DUNCAN: sorpresa!- esclamò agitando le mani. Lightning cominciò a guardarlo male, tra l’altro non gli si poteva dare torto. Gli ordini di Mal sono chiari.

LIGHTNING: mi scuso per la non professionalità del mio collega. Siamo qui in veste ufficiale: il libro che vi ha dato Chris è di proprietà di Mal. Datecelo subito, e non dovremmo sottrarvelo con la forza.

Gwen e Trent si avvicinano per nascondere il libro appoggiato sulla scrivania, anche se ormai il danno era fatto. Il chitarrista si alza e si mette di fronte a Duncan.

TRENT: prendervelo con la forza?-Duncan tende la mano velocemente e la stringe attorno al collo di Trent.

DUNCAN: sì, esatto. prendercelo con la forza

GWEN: Trent!

DUNCAN: cosa c’è Elvis? Ci siamo azzuffati tante volte, hai paura della rivincita? Adesso che siamo ad armi pari…- Duncan lascia il collo di Trent con una leggera spinta in avanti

LIGHTNING: quello che il mio collega voleva dire…

DUNCAN: zitto tu! Lascia parlare gli adulti. Comunque… il libro è lì

Gwen mette una mano davanti al libro e Trent si para davanti a esso.

LIGHTNING: cosa stai aspettando? Spezzagli le ossa e prendi il libro. Al capo non piace l’inefficienza

TRENT
:wow Duncan, segui ancora gli ordini di chi ti ha trasformato in uno schiavetto. Non sei mai stato un tipo sveglio l’ho sempre detto.

DUNCAN: Mal non è stato l’unico ad averci provato, o sbaglio?- chiese curvando leggermente la testa, era ovvio si riferisse a Courtney

TRENT: ok Mi odi. L’ho capito, non so il perché. Ma sai, se lasci che Mal scateni l’inferno sulla terra, uccidendo tutti, avrai rimorsi per sempre…e
l’eternità è un bel po’ di tempo per viverci

Il punk era visibilmente incuriosito. Ma mai quanto Gwen che aveva cambiato il suo sguardo da giornalista incuriosita in uno da mamma preoccupata

DUNCAN: aspetta, ho capito bene? Ti dispiace per me? Si vede che sei un bravo ragazzo. Un ingenuo, patetico bravo ragazzo… innamorato del suo male più grande…- wow, Duncan a volte è così poetico.

Trent tira uno sguardo confuso a Duncan. Gwen si alza e gli si avvicina

GWEN: noi non siamo… siamo solo… amici

DUNCAN: amici? Davvero?- Quindi non ti dispiace se la uccido, vero?- Duncan prende la ragazza per un braccio in modo arrogante.

Trent voleva rimanere il più impassibile possibile ma per quanto lo volesse essere,  il suo sguardo lo tradiva.-

DUNCAN: ma, Gwen, io sono il tuo tipo. Pensavo ti piacessero i cattivi ragazzi…

TRENT: lasciala andare Duncan

DUNCAN: oh, ma cosa non può fare un non-fidanzato? Mandare dei fiori? Pensaci, sicuramente un libro che salva il mondo, è più importante di una semplice… amica. Quindi, o mi dai il libro oppure potrei anche pensare di ucciderla

LIGHTNING: ora ragioniamo. Forza, dammelo. - disse mentre tese la mano verso il chitarrista

Trent guarda il libro un ultima volta. Lo prende, si alza e si dirige verso Duncan. Prima di consegnarlo tira uno sguardo a Gwen che capì al volo. Il ragazzo era sul punto di consegna, in un attimo e con un solo passo si allontanò verso la porta e la spalancò provocando un rumore secco. La gotica approfittò della disattenzione dei due ragazzi per spingerli verso… un paesaggio innevato? Trent poi richiuse la porta alle sue spalle

GWEN: ok, sbaglio o quello che c’era dietro la porta, era diverso dall’ultima volta?- chiese sperando profondamente che il suo sguardo l’avesse.

TRENT: a quanto pare possiamo togliere il portale ultra dimensionale dalla lista dei desideri- rispose ridendo il ragazzo ancora attaccato alla porta.
 
 
 
L’angolo di EvoN

Questo è uno dei momenti della tua vita, dove non sai cosa dire…
Bene, “il trio dei demoni” ha trovato il portale dell’infinito e oltre. Possono andare nella città della luce e salvare la terra. Io non so cosa dire e qui sta diventando tutto molto imbarazzante, quindi come al solito io vi rivedrò nel prossimo capitolo…
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** una saggia nuova Gwen ***





LA SAGGIA NUOVA GWEN


 
 
Era passata la notte, erano tutti e tre vicino alla bacheca. Stavano in silenzio così da ormai ore e l’unico rumore che ogni tanto si sentiva, era la solita lampadina che ogni tanto picchiettava. Dopo momenti di indecisione, Gwen cominciò a parlare.

GWEN: prima non c’erano…

ZOEY: già- le rispose subito in modo ovvio.

GWEN: sappiamo…

ZOEY: no

GWEN: la cosa è sospettosa

ZOEY: già

*Beep**Beep*

Il doppio suono elettronico attirò l’attenzione dei tre che immediatamente fecero gara per accaparrarsi le sedie.

CAMERON: ragazzi dovete sentire questo- il ragazzo era nascosto dietro a un muro abbastanza vicino a Mike, Lightning e Duncan, ovviamente litigavano

MAL: siete inutili, non riuscite neanche a recuperare un libro!

LIGHTNING: non è colpa mia. Qualcuno qui si è fatto prendere dalla sete di vendetta.

DUNCAN: zitto!- urlò intagliando un legnetto.

MAL: ma come fate a non capirlo? Aprite i cancelli e il mondo sarà mio. Allora potremmo uccidere chiunque ci impedirà di farlo. Quindi la prossima volta dovrete portarmi qualcosa di più sostanzioso che semplici scuse”. - chiuse il discorso, se ne andò voltandosi generando un accumulo di polvere

ZOEY: Cameron sei ancora lì?

CAMERON: mi dispiace, ma devo andare prima che mi scoprono.

* Trasmissione chiusa *

GWEN: quindi ecco il suo piano. Liberare l’inferno sulla terra. Governarla. Uccidere chiunque tenta di ostacolarla

TRENT: ecco perché tu e tuo padre dovete andare a casa. Io e Xena troveremo gli altri tre talismani.

GWEN: già, -sospirò rumorosamente- cosa potrei mai fare?- chiese la ragazza sarcasticamente.

 
*UN’ORA DOPO*

Gwen sembrava fisicamente pronta a partire, ma solo fisicamente. Si potevano solo immaginare le domande che in quel momento popolavano la sua mente. Una borsa da campeggio e una valigia blu stazzavano da minuti sulla poltrona a sinistra, sulla destra c’era Trent. Dopo aver raccolto le ultime cose dal bagno, Gwen era pronta ad andare. Mentre entrava nella stanza, si accorse del ragazzo che ritrovò a guardare i bagagli già pronti. La gotica si fermò prima di entrare nel suo campo visivo per osservarlo meglio. Sembrava molto più preoccupato di lei. Dopo qualche momento ricominciò a camminare per sistemare degli oggetti nella borsa a tracolla. Questa volta toccò lui cominciare a osservarla per spiegare ogni suo movimento. Si scambiarono degli sguardi passionali quando lei si girò, ma quel incatenarsi di sguardi si fermò quando arrivò Zoey. Era uscita dalla sua tana solo per salutare, dopo sarebbe tornata ai suoi studi.

ZOEY: quindi è deciso- disse rimanendo sui piedi delle scale con le braccia incrociate.

GWEN: già ma…-cercò di spiegare

ZOEY: no tranquilla… ho un sacco di cose da fare. Devo fare una lista di demoni e scoprire dove sono Cameron e l’enorme caverna.

GWEN: Zoey…

ZOEY: goditi la vita, Gwen- disse senza proferire altra parola per poi voltarsi e tornare da dove era venuta.

Entrambi sospirarono all’unisono. Uno perché aveva avuto la conferma che la sua amicizia con Zoey era ormai andata, l’altro perché sapeva che stava per perdere qualcosa di più.

GWEN: puoi sempre venire con noi- propose Gwen.

TRENT: già, ma non penso che a tuo padre piacerebbe.

GWEN: magari Mal smetterà di darci la caccia. Forse…

TRENT: …l’inferno si scatenerebbe solo in una piccola parte del Canada? Non penso – cercò di sdrammatizzare il ragazzo. La ragazza aveva preso in mano i bagagli e sembrava pronta per lasciare quel posto dimenticato da… Chris.

GWEN: sai non mi sarei mai aspettata che finisse così.

Trent la stava veramente lasciando andare? Non penso proprio, lui non voleva. Così per guadagnare tempo rispose a Gwen con un’altra domanda.

TRENT: e come allora?- la ragazza si bloccò e tornò a incatenare il suo sguardo con quello del ragazzo.

GWEN: non lo so… E’ solo che, non lo so pensavo di poter uscire da questo reality e laurearmi, trovare un pessimo lavoro e andare al Comic-Con con il
mio chitarrista e...- le parole uscirono troppo in fretta, come risposta ottenne un mezzo sorriso- Ma non posso farlo… - dopo aver riguardato il ragazzo,

Gwen sembrava avesse avuto un’illuminazione- non posso, giusto? Insomma se Mal vuole scatenare “LA FINE DEL MONDO” tutto in maiuscolo, l’unico modo che abbiamo per fermarlo è lottando. Mio padre capirà

Trent la guarda alzando un sopracciglio

TRENT: dunque questa nuova… saggia Gwen da dove viene fuori?

GWEN: - questa volta toccò lei a sorridergli- non penso sia importante. Abbiamo tre talismani da trovare giusto? Beh io so già, dove cercare

 
 
 
 
 
 






 
 
 
 
L’angolo di EvoN
Si lo so lo so sono in ritardo terribile ma sono stata malissimo . Non sono neanche aggiornata con le storie che sto seguendo, sono un disastro.
E per la trama posso dirvi solo una cosa:

“ olotipac omissorp len onnarevirra eioig el “

La settimana prossima poi vi spiego.
E io come al solito vi vedrò nel prossimo capitolo…
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Interruzioni ***


INTERRUZIONI
 
 
Trent si stava rilassando sulla poltrona con un libro. Ogni tanto il rumore dei continui temporali, che ormai non smettevano da giorni, lo distraevano dalla lettura facendogli alzare lo sguardo fino a che il rumore non cessava. Un suono diverso da quello dei tuoni e più simile a quello dei passi lo distrasse completamente facendogli distogliere lo sguardo dal libro.

TRENT: quindi hai parlato con tuo padre?- chiese il ragazzo quando lei si sedette sull’altra poltrona

GWEN: già. Ha detto che appena tornata a casa, avrebbe rispolverato le casette delle mie recite scolastiche. Quelle dove i sono vestita da… coccinella.-
disse abbassando la testa dall’imbarazzo


Trent intanto ride, divertito immaginandosi la scena alquanto ridicola

TRENT: non capisco perché stai arrossendo e sbuffando.

GWEN: intendi a parte l’umiliazione?

TRENT: è solo orgoglioso di te- la tranquillizzò il ragazzo

GWEN: il che è fantastico quando hai sei anni. A diciannove potrebbe iniziarmi a trattare come un’adulta, sai?

TRENT: non lo so. Mio padre non mi parla da quando gli ho detto che avrei fatto il musicista, al posto del medico, quindi…

GWEN: Trent non…. Non ci avevo pensato

TRENT: non fa niente, non è qualcosa per cui devi…

GWEN: lo so, ma no, lo è. Perché…. Siamo amici adesso, giusto?

Trent annuisce alzandosi dalla poltrona e sedendosi sulla sedia davanti alla scrivania. Non sembrava molto convinto

TRENT: certo, amici –sospira, forse troppo rumorosamente perché Gwen non lo sentisse

GWEN: sì, amici.- ripeté la ragazza- Sai… persone a cui importa se il loro atteggiamento apatico e noncurante ferisce i sentimenti dell’altro

TRENT: cosa stai…. Aspetta, è perché volevo che andassi via?

GWEN: no…-mentì abbassando la testa consapevole che gli occhi di Trent erano ancora puntati su di lei. Poi si arrese - SI!

Si alza dall’altra poltrona e si siede di fronte a Trent.

GWEN: sai come mi hai fatto sentire dopo tutto quello che è successo?

TRENT: era per tenerti al sicuro. Ed è quello che sto cercando di fare dall’ultimo mese. E poi non sei nemmeno partita!

GWEN: scusa se la mia epifania post traumatica è arrivata in un momento sconveniente per te.

TRENT: la tua epifania…. Ah, adesso sei una realista?- chiese retoricamente

GWEN:

TRENT: una “realista”? Davvero?- richiese facendo le virgolette con le dita

GWEN: beh meglio che essere un…

TRENT: stai solo mentendo a te stessa. Un cosa?- chiese- Perché tu sei arrogante.

GWEN: ipocrita

TRENT: presuntuosa

GWEN: illuso

Non se n’erano accorti, ma i loro corpi si avvicinavano pian piano pericolosamente senza mai smettere di guardarsi

TRENT: altezzosa

GWEN: rigido

TRENT: narcisista.

GWEN: pretenzioso.

I loro visi erano sempre più vicini, in quel momento niente poteva interromperli. Era come se fossero in un mondo a parte tutto per loro dove potevano guardarsi all’infinito perdendosi l’uno negli occhi dell’ altro

TRENT: insensibile

GWEN: nerd

TRENT: piccola vlogger

GWEN: nichilista

La ragazza comincia a mettere le proprie mani ai lati della testa del ragazzo intrecciando le sue dita con i capelli dell’altro, il chitarrista la avvicinò a sé cingendogli i fianchi consapevole di ciò che stava per accadere.

GWEN: “Ti piacerebbe”

TRENT: non-morta

Dopo gli ultimi aggettivi finalmente le loro labbra s’incontrarono. Trent la teneva tra le sue braccia mentre lei faceva scivolare le sue mani attorno al suo collo, stringendolo come se avesse paura che svanisse da un momento all’altro. L’uno poteva sentire il battito cardiaco dell’altro accelerare vertiginosamente. Il bacio divenne sempre più profondo, nessuno poteva interromperli…

*Driiiiiiiiin**Driiiiiiiiin*

A proposito di interruzioni… I due si staccarono lentamente e, quando furono a distanza di sicurezza, si scambiano un veloce sguardo misto tra imbarazzo e terrore. Gwen si gira, estrae da fuori dell’inquadratura un telefono e alza la cornetta alquanto antiquata per poi cambiare la sua espressione da terrorizzata a spiazzata

GWEN: oh mio dio, Courtney?




 
 

 
 
 
 
 
L’angolo di EvoN
Se non l’avevate capito dovevate leggere la frase al contrario:
“Le gioie arriveranno nel prossimo capitolo”
E le gioie sono arrivate… a meno che non siate di quell’altro fandom. Mi dispiace
Adesso c’è anche Courtney, farà qualcosa di utile? O sarà uno di quei personaggi che salta fuori solo quando non sai cos’altro mettere? Questo voi non lo saprete mai…
Zoey verrà mai presa sul serio? Gwen si arrenderà mai al suo destino da single? Trent la smetterà ora di essere così antipatico e tornerà mai a essere il dolce ragazzo che tutti amiamo? E io la smetterò mai di mangiare biscotti? NO! Solo l’ultima era un no, per le altre dovete aspettare
E io come al solito vi rivedrò nel prossimo capitolo…
BA-BYE



Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Courtney ex-machina ***




COURTNEY EX-MACHINA
 
 
COURTNEY: se ti interessa, ho la traduzione- i ragazzi erano ancora nella sala principale dopo “l’interruzione” di Courtney

GWEN: scusa, cosa?

COURTNEY: quei simboli scritti col sangue. Ho la traduzione. Non sono sumeri, sono proto-accadici. Significano “pastore” e “spada”. - spiegò la ragazza - Quindi sono piuttosto sicura che il secondo talismano sia la spada della finale, affondata con l’isola.

GWEN: scusa ma, non sei insieme con gli altri?- chiese la ragazza ancora un po’ sconvolta da tutto quello che era successo in quei cinque minuti.

COURTNEY: no, gli altri chi?

GWEN: ehm… -Gwen guardò Trent per cercare una risposta semplice da dare a Courtney. Alla fine ci rinunciò dopo che il ragazzo fece le spallucce-… è una lunga storia…

 
*DUE ORE DOPO*
 
Dopo qualche ora passata a parlare del più e del meno, con una Courtney apparentemente annoiata, Gwen si rimise a parlare con la sua amata webcam.

GWEN: bene... ora è rimasto solo il problema di come prenderla. - disse per poi avvicinare una mano al suo mento per aiutarla a concentrarsi- Per quel che ne sappiamo, è dove prima c’era Wawanakwa, ora ci sono gli scavi di Mal verso l’inferno. Letteralmente. Ma io e gli altri abbiamo già pensato a un piano- come al solito, con il potere dell’editing e un veloce schiocco di dita, la ragazza fece partire una clip registrata con gli altri componenti della squadra.

ZOEY: quindi ci caliamo a corda doppia…- era da ormai venti minuti che Zoey continuava a tirare fuori, chissà da dove, nuove idee, a cui tutti rispondevano con un alzata di occhi verso il cielo

GWEN: corda doppia? Non sappiamo quanti scagnozzi ci sono laggiù o quanto profondo sia lo scavo.

TRENT: voi due rendete sempre le cose troppo complicate. Entriamo, prendiamo la spada, fatto.

GWEN: e l’esercito che potrebbe aspettarti davanti alla porta?- chiese mettendosi le mani sui fianchi, con un tono di superiorità.

TRENT: semplice. Ucciderò con cura chiunque si metterà in mezzo. Se non ve ne siete dimenticate, abbiamo una lancia appoggiata alla porta. – i ragazzi voltarono la testa verso l’uscita, che come detto da Trent, aveva un’arma appoggiata al suo stipite.

GWEN: e con Mal?

ZOEY: per quello, ho ristretto la lista dei modi in cui puoi allontanare un demone. Abbiamo una possibilità su cinque che si possa allontanare attraverso una sottospecie di amuleto. - annunciò estraendo dalla tasca un foglio ripiego in quattro

GWEN: una su cinque? Zoey, non possiamo giocare alla roulette dell’esorcista!

ZOEY: ma è una possibilità…. Senti vado a cercarne altri, poi ne riparliamo.

*UN PO’ DI TEMPO DOPO*

Zoey era tornata nella sua tana a leggere il libro “Demoni fantastici e come allontanarli”. L’unico rimasto nella sala con il computer era Trent spaparanzato tranquillo sulla poltrona, cercava di tradurre il proto-accadico dal primo talismano. Ad un certo punto, Gwen scende dalle scale, intenta ad andare nella biblioteca. Il ragazzo la nota ma non le da’ molta attenzione. Quando però è la ragazza a notarlo si convinse a parlargli di quanto accaduto. Dopo monologhi mentali infiniti, scrolla la testa, gli si avvicina e si siede a sua volta davanti alla scrivania.

GWEN: senti, lo so che andresti anche da solo a prendere la spada e che probabilmente preferiresti morire piuttosto che averci tra i piedi.

TRENT: ma davvero? Cosa ti ha dato questa impressione?- chiese in modo retorico sorridendo.

GWEN: ma… allora dovresti ammettere che provi… sentimenti, che ti ostacolano. - Trent aveva già capito dove voleva andare a parare ma lui non voleva cascarci, non di nuovo. Così lasciò la sua risposta all’inespressività facciale e tornò a puntare il suo sguardo sul libro tra le sue mani.

TRENT: dovresti lasciare queste supposizioni a chi frequenta studi di psicologia, muffin.

GWEN: perché, sembra una rivelazione profonda? Non dici mai come ti senti, né quanto sei arrabbiato, né di quanto hai paura, né che non potrai mai perdonarmi…

Lei avrebbe preferito di sicuro che lui avesse una reazione diversa, al posto di quel continuo sfogliare pagine, senza neanche avere il tempo di leggerle.

GWEN: né di quanto sei confuso su cosa abbia voluto dire quel bacio. - il chitarrista sorrise sarcasticamente

TRENT: ma per favore. Non penso di essere il primo a esser stato baciato, perché l’altro voleva conforto. - finalmente smise di girare le pagine del dizionario per dare a Gwen una risposta spiazzante

GWEN: non è quello che stavo…

TRENT: certo ch
e lo era.

Trent chiuse il libro e rivolse a Gwen uno sguardo che avrebbe ucciso chiunque.

TRENT: ok, voi parlare di sentimenti? Sei spaventata e ti senti sola quindi… hai messo da parte la storiella degli amici e mi hai baciato, e va bene così. – disse in modo totalmente sereno, noncurante del rancore che stava provando la ragazza -Ma non vuol dire che tornerò a seguirti ciecamente.
Trent si alzò e, mentre lui non vedeva, a Gwen scese una lacrima dal viso. La cosa che non vide Gwen, mentre la telecamera sì, fu’ il chitarrista girarsi per vedere la ragazza piangere con uno sguardo che andava dal preoccupato all’odio verso se stesso, per quello che era diventato.

 
 
 
 
 
 
 
 
L’angolo di EvoN

Per chi non lo sapesse “ex- machina”, dovrebbe significare un personaggio mai nominato che poi diventa importante o fa o scopre qualcosa rilevante.

E il premio questa volta va a… Courtney che per qualche motivo conosce le lingue morte e ha saputo decifrare i simboli sulla bacheca.

Il premio per il “trovami_un_talismano_più_difficile_da_trovare_di_me” lo vince la spada della finale di All-Stars. Un Applauso!

E io come al solito vi rivredò nel prossimo capitolo...
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** primi passi ***


PRIMI PASSI
 
 
GWEN: cosa farebbe Courtney?- Gwen stava ormai seduta su quella sedia da ormai ore, sembrava stesse recitando Shakespeare con tutte quelle domande senza risposta. Da ormai ore stava torturando un muffin al cioccolato usato in quell’occasione come anti-stress, in un’altra situazione se lo sarebbe mangiato sicuramente. - Giusto dovei pensare a salvare il mondo, al posto di avere sentimenti troppo sdolcinati per il mio ex… o del… bacio. - dopo aver pronunciato la parola “bacio”, ritornò a fissare il muffin ormai ridotto in poltiglia. Scrolla la testa, si ricompone mentalmente e, per quanto fosse difficile, cercò di concentrarsi - Ma, invece che deprimermi, ho trovato un’altra ottima fonte di informazioni. Quindi ecco a voi…Heather! -avvia collegamento- …che stranamente non è infetta come gli altri, e ci può dare una mano con le ultime informazioni dalla fossa di Mal.

HEATHER: oh ciao, che bello che finalmente pensiate a noi. Siamo solo qui da… oh un mese. Chiama gli altri, c’è una cosa che dovete sapere.

 
*RADUNATA LA COMPAGNIA*

Anche se il bunker non è molto grande, ci vollero venti minuti buoni per radunare tutta la squadra nella sala principale. Gwen e Zoey erano sedute ai lati davanti alla scrivania mentre Trent era in piedi.

HEATHER: ecco come stanno le cose. Ci fanno scavare per sedici ore, poi suonano una campana per mandare tutti a dormire. A volte, Duncan e Lightning fanno da pattuglia e ci controllano ma alla fine della giornata entrambi se ne vanno, lasciando la cava totalmente libera.

GWEN: avete qualche idea di dove sia la spada?

HEATHER: ecco una bella notizia, ieri mentre scavavamo verso il basso, abbiamo trovato un lago di lava circondato da stalattiti che piovevano dal soffitto. Indovinate cosa c’era al centro del lago?

ZOEY: la spada?

HEATHER: esatto, figlia dei fiori! Il problema adesso è che nessuno la vuole toccare. Dopo che l’abbiamo estratta Mal l’ha fatta mettere dietro un cumolo di pietre.

Il chitarrista senza farsi vedere dalle due ragazze camminò verso il portale multi-universo. Le due ragazze erano troppo impegnate a parlare con Heather. Prima di varcare la soglia della porta, Trent si rigirò e prese la famosa lancia appoggiata allo stipite come arma per poi sparire dall’inquadratura della webcam.

GWEN: potremmo entrare quando tutti finiscono il turno, prendere la spada e uscire in tutta tranquillità. Almeno non rischiamo di essere catturati, per ora è meglio lavorare in silenzio. Sono sicura che Trent sarà d’accord…

Sorpresa! Prima Gwen si aspettava di trovarsi il ragazzo ma quando si girò per cercare il consenso del ragazzo non vide nessuno.


GWEN: ma dove?- Gwen si chiese per poi rivolgersi a Zoey che non seppe cosa rispondergli.

HEATHER: Trent? Ha appena preso una lancia ed è andato. - ovviamente lei era l’unica ad averlo visto- Come avete fatto a non notarlo?

Gwen guarda Zoey terrorizzata, poi si lancia, quasi scivolando sul parquet, a cercarlo in biblioteca, in sincronia la sua amica salì le scale.

 
*UN SALVATAGGIO DOPO*

Gwen aveva un Trent dolorante sottobraccio e stava accompagnando a sedersi su una poltrona. Intanto Zoey aveva portato da quel loro piccolo viaggio involontario la spada ricoperta di stracci e la lancia perché non si sa mai

GWEN: ok, ci siamo- disse a Trent, che al momento non poteva vedere, mentre lo appoggiava delicatamente a sedersi.

TRENT: sto bene, smettila di agitarti.- cercò di tranquillizzarla nonostante tutte le cicatrici che si era procurato

GWEN: ah, quindi “bene” sta per “ho perso la conoscenza misteriosamente”?- chiese facendo le virgolette con le dita.

TRENT: ho sbattuto la testa contro una roccia mentre prendevo la spada- le rispose Trent anche se in verità per tutti i segni che aveva non poteva aver solo battuto la testa

Dopo aver rimesso tutte le cose al loro posto, Zoey prende e porge una sacca col ghiaccio a Gwen, che la poggia sulla testa di Trent.

GWEN: almeno non sei andato là sotto, da solo, senza nessuno che ti salvasse. - scherzò la ragazza per rimarcare che aveva ragione fin dall’inizio

TRENT: hai finito di vantarti? Quasi mi manca la perdita di conoscenza

Gwen non fece a meno di sorridere, poi si diresse verso la scrivania lasciando la sacca col ghiaccio a Zoey. Lei provò ad avvicinarsi a Trent che, prima che potesse fare nulla, le strappò via la sacca dalle mani e se la mise lui stesso in testa, non come prima che accettava un aiuto

GWEN: quindi, a parte il breve mancamento possiamo considerarla una vittoria. Un punto per noi!

 
 
 





 
L’angolo di EvoN
Capitolo 14
C-o-u-r-t-n-e-y = 8 lettere
D-u-n-c-a-n = 6 lettere
8+6=14

DUNCNEY CONFIRMED!

A parte queste cose intelligenti, grazie a Ola per aver recensito e questo io l’ho scoperto 5 minuti fa.
In questo capitolo la new entry è stata Heather che è stata molto utile con le ricerche. A proposito di questo alla compagnia dell’amicizia mancano solo 2 talismani per vincere, di cui non sanno assolutamente nulla ma fa niente

Funny Fact: all’inizio la parte di Heather doveva essere fatta da Sierra ma ho cambiato questa cosa solo oggi.

Detto questo io vi rivedrò nel prossimo episodio…
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** lavoro sporco ***



LAVORO SPORCO
 
 
GWEN: ok, ora dobbiamo solo capire qual è il terzo talismano- esclamò entusiasta voltandosi verso i compagni. Trent aveva gli occhi coperti dalla sacca col ghiaccio, stranamente Zoey le dava ascolto ragionando mentalmente sul da farsi.

ZOEY: il libro dice calice ma chiamava il libro stesso “parola” e la spada “sangue”- ipotizzò la ragazza supponendo che tutti i talismani fossero collegati tra loro

GWEN: non è quindi in senso letterario. Potrebbe essere un calice o una tazza preferita.

ZOEY: aspetta… - recuperò la spada dal tavolo e la osservò attentamente da più vicino- Se il libro ci ha dato un indizio per la spada, forse questa ci darà una mano con il terzo talismano. Se la intingiamo in del sangue o le diamo fuoco, magari ci darà un indizio.

GWEN: …- la ragazza era rimasta senza parole, sapeva che era laureata in molte facoltà e che era molto più intelligente ma non sapeva di essere davanti a Indiana Zoey.

ZOEY: ho studiato anche mitologia- vista lo sguardo sorpreso di Gwen, Zoey si puntualizzò anche su questa parte.

GWEN: ah… ecco

La compagnia dell’anello cominciò i suoi esperimenti. I primi che tentarono di scoprire il segreto di quell’artefatto furono Trent e Zoey che provarono ad ammaccare la spada prima con un approccio più tenero. A quanto pare nella biblioteca ci sono degli strumenti probabilmente usati per scavare il bunker tra cui una trivella. Prima che qualcuno potesse protestare su quanto la sua idea fosse malsana, lei era già all’opera. Per fortuna o sfortuna, il marchingegno era collegato direttamente con le tubature, quindi quando la rossa lo azionò, tutta la stanza intorno a loro cominciò a tremare fino a sgretolarsi. –forse è meglio provare con qualcos’altro-.

Il secondo tentativo toccò a Zoey che provò a mettere la spada in un microonde con l’aiuto di Gwen. Le due ragazze non avevano tenuto in conto che l’oggetto era quasi completamente composto in ferro e tutti sappiamo che fine fa il metallo nel microonde. Ci fu una piccola esplosione che non provocò danni alla struttura ma di sicuro alle dita di Zoey sì. Chris aprì un collegamento dal computer appena in tempo per godersi la scena per poi scoppiare in una fragorosa risata.

Dopo un tentativo con il fuoco perché non provare con il ghiaccio? Con la polvere dell’estintore che ancora bloccava le fiamme del piccolo forno, Zoey e Gwen decisero di utilizzare lo stesso spray che avevano usato per le ferite di Trent, per fare un altro tentativo. Aveva lo stesso principio del ghiaccio secco quindi avrebbe dovuto funzionare. La rossa impugnava la spada e l’altra spruzzava con la bomboletta dall’alto verso il basso stando a una distanza di sicurezza. Niente. Niente di niente. Il nulla più profondo, un silenzio interrotto da piccole scosse superficiali. - forse bisogna trovare un metodo più pensato-

La lama era appoggiata a un cuscino giallo con le balze al centro di due ragazze che stavano intelligentemente… stavano facendo yoga? E Trent fu felice di vedere che si facevano progressi con idee… originali.

La loro ultima chance stava tutto nello scrostare la lama dalla pietra con colpi di grimaldello. Trent impugnava la spada in posizione di parata e Zoey colpiva forse troppo lentamente. Dopo qualche citazione nerd di Star Wars, arrivò Gwen a rovinar la festa con degli orribili caschetti gialli da muratore. Consegnò il primo alla scienziata e si offrì senza chiedere di metterlo al ragazzo che arrossì. I due rimasero a fissarsi per un po’ fino a quando…- cough, cough- … ritornarono alle loro faccende. Il caschetto per Zoey era troppo largo quindi, quando si decise di dare un colpo meno aggraziato, il movimento dovuto dallo sforzo le fece calare il caschetto sugli occhi impedendogli di vedere che aveva colpito Trent lasciandogli un bel segno sul braccio
 
Dopo ore e ore di ricerche niente era venuto a galla e due ragazzi si erano ritrovati nella sala principale. Avendo usato tutto il ghiaccio spray per gli esperimenti, Gwen ha dovuto recuperare una benda per bloccare il sangue dalla ferita del ragazzo.

GWEN: è strano, come se la lama ti avesse tagliato e poi ustionato l’interno- osservò giocando con il suo braccio.

TRENT: grazie, anche se non volevo i particolari.- disse disgustato solo dal solo pensiero

Il sangue cominciava a uscire ininterrottamente sgocciolando da tutte le parti, così la ragazza prese la benda e cominciò a fasciare fino a coprire completamente gli strati di tessuto coperti di sangue.

GWEN: forse dovrei chiedere a Courtney…

TRENT: non ti conviene stressarla, potrebbe sempre trarti in inganno e ucciderti, senza che tu te ne accorga.

GWEN: non penso che ce l’abbia ancora con me. Dopotutto è lei che ha cercato di eliminarmi solo per vincere.

TRENT: potrebbe sempre avere un attacco isterico e accoltellarti- scherzò lui per tirarle su il morale, riuscendosi.

GWEN: sai… è bello avere qualcuno con cui parlare.

TRENT: non puoi parlare con lo scienziato pazzo? O con me?

GWEN: certo che posso parlare con te, è solo che… con Courtney, non mi devo preoccupare di parlare di fidanzati impossessati o di fare l’egoista e baciarla, violando chiaramente ogni linea dell’amicizia.

TRENT: fa niente, non mi è dispiaciuto. - disse più arrossendo che sorridendo

GWEN: tu meriti di meglio. - finì di bendargli la mano- E avevi ragione. Posso dire di essere una realista quanto voglio, ma non so assolutamente come fare.

TRENT: non sei tanto male

Dalla scalinata di legno i passi di Zoey rimbombano nella stanza.

ZOEY: Gwen, prima avevo notato che la spada era un pochino sporca, così l'ho ripulita con uno straccio ed è comparso questo-Sulla spada erano comparsi dei simboli e una frase in sumero, intagliati nella lama.

GWEN: è altro sumero. Dice “collana” e “segreto”. Quindi una collana segreta

TRENT: c’era qualcuno che aveva una collana segreta?

GWEN: l’unica era la mia, ma è sparita…
 

 
 



















 
L’angolo di EvoN
In questo capitolo: I ragazzi cercano degli indizi per il prossimo talismano nella spada in modi assai… interessanti. Dopo dita bruciate, ghiacciate, tagliate e una seduta spirituale con un oggetto inanimato, si scopre che per avere una reazione funzionante dovevano solo pulire la lama con uno straccio per fare comparire una formula in sumero. Scoprono che il terzo talismano è probabilmente la collana di Gwen che è stata rubata a loro insaputa da una figura misteriosa.

Come faranno a recuperare la collana? Chi l’ha rubata? E soprattutto perché?

Scusate se magari ritarderò ma hanno dovuto staccare il wi-fi di casa mia per un mese e la rete del vicino, che mi ha inconsapevolmente prestato, fa schifo.

Io come al solito vi ringrazio per continuare a seguire la storia, grazie a Ale Marti e Ola tutte insieme per aver recensito.

E io come al solito vi rivedrò nel prossimo episodio…
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** vecchi amici ***




VECCHI AMICI

 
 
GWEN: il mio medaglione? Ma cosa centra con Mal?

TRENT: non lo so ma… non ha importanza, perché lo ho perso.

Trent era seduto davanti alla scrivania con lo sguardo basso, sembrava triste e Gwen lo aveva notato. Gli si era avvicinato piano piano e mentre si sedeva davanti a lui, gli aveva appoggiato la mano sul braccio sorridendo.

GWEN: non è colpa tua…- cercò di rincuorarlo. Sapeva che il suo cambiamento caratteriale era anche dipeso dalle sue scelte passate

TRENT: molte persone condividono la colpa…

Gwen aveva anche capito che quello che aveva detto il ragazzo non riguardava solo il medaglione scomparso ma anche tutto quello che aveva dovuto passare. Quello che entrambi avevano dovuto passare
Zoey sentendosi il terzo incomodo, come ormai succedeva sempre con loro due in giro, ritornò ai suoi studi lasciando i due a fissarsi

GWEN: forse se chiediamo a Chris, può ricontrollare la registrazione e vedere dove è finita.

TRENT: non penso, se qualcuno sa' qualcosa, si parla di divinità.
Il silenzio quasi piacevole che si era creato tra loro venne interrotto da un suono proveniente dal computer. Alzando lo sguardo i due si rincuorarono vedendo solo Cameron

*Beep**Beep*

CAMERON: mi dispiace interrompervi, ma ho qualcosa da farvi sentire.- Cameron si avvicinò a tre personaggi dalla prospettiva molto più alti di lui ma che si potevano comunque distinguere

DUNCAN: smettila di lamentarti capelli bianchi, il capo non ama il rumore.- lo rimproverò dandogli un coppino

LIGHTNING: ah io sarei quello a lamentarsi? E’ da cinque giorni che continui a parlare di quanto ti manca Courtney.- a questo punto i due ragazzi si stavano guardando con un sguardo alla “te l’ho avevo detto”

DUNCAN: ZITTO! oppure gioco a lancia l’ atleta fino al quinto sigillo!”

GWEN: il quinto sigillo? L’hanno già trovato?- avevano trovato 5 cancelli in meno di un mese grazie agli ex_campeggiatori_Zombie, questo significa che non ci metteranno troppo a trovare gli altri due

CAMERON: il tempo è meno di quello che pensiamo.- prima che Cameron potesse riprendere a parlare un’altra voce molto più pesante lo interruppe

DUNCAN: adesso basta! Non mi fai fare mai niente: non uccidere Elvis, non uccidere la darkettona. Non mi fai uccidere neanche la rossa. Non eri tu che dicevi che il mondo non li merita?

MAL: vedo che ancora non capisci. Loro ci servono, e poi ho già organizzato una fine più dolorosa per loro”.

CAMERON: per ora è tutto vi richiamo se sento qualcos’altro.

 
*POCO TEMPO DOPO*

Ancora una volta la ragazza dai capelli blu si ritrovò a fare un aggiornamento generale a tutti quelli che la seguivano… cioè Chris.

GWEN: quindi, grazie a Cameron, ora sappiamo che Mal sta per aprire il quinto sigillo, e dopo quello ci verrà a uccidere tutti. Quindi è ora di cercare fuori dagli schemi.- estrae un libro dalla scrivania e inizia a togliere i metri di polvere che vi erano sopra a esso

Gwen abbassa lo sguardo verso il libro che ha davanti, intenzionata a leggerlo ma sentendo una voce famigliare si gira

TRENT: vuoi ancora evocare una divinità, per recuperare la collana?- le chiese il ragazzo a riguardo la sua malsana idea che poco prima aveva spiegato a tutta la squadra. Lui non poté opporsi.

GWEN: già, abbiamo due possibilità: una si dovrebbe chiamare Ereshikal ed è tipo “la signora degli inferi” oppure il fratello di Mal, o un vecchio amico.

TRENT: ok, bene.- Trent si sedette di fronte a lei-  Perché non evocare un dio assetato di sangue, quando puoi evocare il suo migliore amico?

GWEN: beh, Mal può avere un motivo più profondo per voler scatenare l’ “inferno sulla terra”. Grazie a quello potremmo magari trarlo in una trappola.- disse entusiasta già pensando ai risultati

TRENT: ma guarda un po’; Gwen la stratega.- Trent intanto la guardava con uno sguardo sognante

GWEN: guarda noi. Facciamo piani, strategie. Siamo compagni di squadra anche senza baci disperati. Nessun imbarazzo, solo dei bravi vecchi amici…

Gwen e Trent si guardano per alcuni secondi sorridendo. Poi in un attimo, lei si lancia su Trent buttando il libro che voleva leggere per terra. In un secondo si era già ritrovata tra le braccia di Trent, baciando il suo “amico” che la prende in braccio mettendola sulle sue gambe. Tirando un occhio al computer, Gwen si accorge che la registrazione è ancora attiva. Si stacca per un secondo solo per premere un pulsante che fa’ comparire…
 
“PROBLEMI TECNICI, SI PREGA DI ASPETTARE”.
 
Dopo circa mezz’ora, la ragazza era sulla sedia spettinata, con il rossetto sbavato e uno sguardo imbarazzatissimo.

GWEN: ehm, già quindi…oops…

 
 
 








 
 
L’angolo di EvoN

In questo capitolo:

Collana, Cameron, Problemi Tecnici e qualcosa di diverso rispetto a leggere il solito libro. Fine

Buona pasqua! Se esce a pasqua… altrimenti buon_non_compleanno!

Tra l’altro il primo capitolo, nonché il più brutto, ha 350 visite… qualcuno mi spiega il perché?!

E io come al solito vi vedrò nel prossimo capitolo…
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** come evocare un demone ***


 

COME EVOCARE UN DEMONE
 

Non passo molto dopo il “ problema tecnico” che le spiegazioni di Gwen cominciavano a farsi sentire. Se la webcam fosse stata viva, avrebbe di sicuro fatto le valigie e se ne sarebbe andata piuttosto che sentire altre scuse inutili.

GWEN: ehi, Courtney.- salutò sapendo che ora anche la sua ex-amica la stava guardando- Quello non doveva succedere e solo che…. Mi stava dando supporto e…- la gotica cercò delle parole per definirlo ma l’unica cosa che riuscì a dire…- aah stupido… sexy… chitarrista. –imprecò stringendo le mani come se volesse strozzare l’aria- E’ stato un errore, giusto? Perché siamo adulti adesso. E le persone adulte non buttano via le esperienze passate, la cauzione e … tutti i libri sulla scrivania. Gli adulti controllano le proprie emozioni, non sono loro a controllarci. - proprio in quel momento uscì dalla porta sulla destra il suo ex, “vestito” solo con una salvietta
legata attorno alla vita

TRENT: hey, avevo intenzione di prendere un caffe, vuoi qualcosa?

GWEN: uncaffèsarebbefantastico, amoilcaffè, AMICO MIO. - lo disse cos’ velocemente che Trent rimase lì in un’espressione tra il sorpreso e il perplesso

TRENT: già, penso che ti prenderò un decaffeinato. - disse mentre si dirigeva verso la biblioteca. Appena uscito dalla stanza, il telefono antiquato cominciò a suonare.


*Driiiiiiiiin**Driiiiiiiiin*

GWEN: Courtney, cominciavo a pensare che fossi stata catturata da Mal.

COURTNEY: già, a volte la uso come scusa per scappare dai tuoi melodrammi amorosi con il tuo ex.

GWEN: sì, scusa per quell…

COURTNEY: CONCENTRATI! Mal è già arrivato al quinto sigillo e noi dobbiamo trovare altri due talismani.

GWEN: già, a tal proposito, ci siamo già attrezzati, adesso dobbiamo solo aspettare.

Infatti, quella mattina, la squadra formata dai re ragazzi, si ritrovò nella sala principale per discutere sul da farsi. Zoey aveva letto, sotto indicazione di Gwen dei libri riguardanti riti satanici e formule sumere.

ZOEY: quindi in pratica, per recuperare una collanina dobbiamo evocare un dio degli inferi?- chiese chiudendo il libro che provocò una piccola nuvoletta di polvere.

TRENT: potrebbe anche essere suo fratello o un suo amico. - puntualizzò Trent per non essere pessimista del tutto

ZOEY: e come facciamo a sapere che ci ridarà il medaglione? Insomma non è tipo il migliore amico di Mal? Dovrebbe essere dalla sua parte

GWEN: da quello che c’è scritto sul libro, dovrebbe essere una specie di… “parte buona” del suo amico. Quindi dovrebbe aiutarci

ZOEY: io direi di usare un cerchio fatto di amuleti per contenerlo. - consigliò indicando lo sgabuzzino della libreria dov’erano presenti per qualche motivo dei vecchi oggetti dalle sembianze magiche

GWEN: quindi facciamo un cerchio, lo evochiamo e lo preghiamo di darci il medaglione nel nome dell’odio comune verso Mal?

TRENT: ho fatto cose più stupide- disse ricordando tutte quelle innumerevoli volte in cui aveva affrontato una sfida in quel reality di cui non ha bei ricordi

GWEN: uff, a chi manca essere torturati da Chris con sfide assurde?

Per quanto in un’altra situazione gli avrebbero riso bellamente in faccia, tutti alzarono la mano in sincronia

 
*DUE ORE DOPO*

Zoey versa della polvere grigia sul pavimento formando un cerchio. Dopodiché posa il teschio sulla scrivania e Gwen comincia a recitare invocazioni lette dal primo talismano.

GWEN: dunque salve, signore della morte. Ti obblighiamo a prostrarti a noi!-un silenzio ancora più fermo di prima, calò sulla sala. Passarono alcuni secondi imbarazzanti prima che ricominciasse a parlare- Per favore? – poi si volto verso i suoi compagni- Voglio dire, prima o poi si farà vedere, no?

Con il potere dell’editing il video fu velocizzato per fare passare meglio il tempo.

Trent prende un libro, lo legge. Gwen intanto dorme sulla poltrona, il ragazzo le sposta una ciocca dietro l’orecchio. Zoey alza gli occhi al cielo ed esce dalla stanza.

 
*QUALCHE MINUTO DOPO*

Trent era appoggiato con i gomiti alla scrivania mentre Gwen era seduta sulla poltrona, ancora leggermente dormiente. La figura misteriosa compare all’improvviso di fianco a Trent, anche se lui non se ne accorge subito.

ALT-DUNCAN: chi stiamo aspettando?

Quando il ragazzo si accorse dell’altra presenza quasi famigliare, quasi cadde dalla sedia rimanendo con gli occhi sbarrati. Gwen intanto si sveglia completamente

 











 
 
 
L’angolo di EvoN

Dopo riti satanici e chiamate da vecchie amiche, sono riusciti a evocare la figura misteriosa che ha rubato il ciondolo di Gwen e che a quanto pare è una parte buona di Duncan.

Eh già diamo tutti il benvenuto all’alt-Duncan, anche se non sappiamo ancora chi sia o da dove venga.

Grazie a Marti per aver recensito l’ultimo capitolo, lo apprezzo con tutto il mio cuore spezzato.

E io come al solito vi rivedrò nel prossimo episodio…
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Duncan-ex machina ***


 
DUNCAN-EX MACHINA
 
 
La nube di fumo nero che di solito lo circondava quando compariva nella stanza era ormai sparita, Gwen si era svegliata completamente e una parte di lei sperava che quello non fosse…

TRENT: Duncan?- si domandò tra sé e sé a bassa voce in attesa di una risposta da

GWEN: è lui il migliore amico di Mal?- per un attimo gli occhi che ormai erano curiosi dalla nuova presenza, si spostarono su Trent

ALT-DUNCAN: sì, ci siamo conosciuti in riformatorio. Lunga storia

GWEN: - portando le mani incrociate al petto, realizzò che essendo uscita la seconda opzione, il personaggio che si era trovato non era vero.- quindi è… un fantasma

TRENT: - prevedendo una probabile convivenza forzata con la parte buona della sua nemesi, cominciò subito a lamentarsi- noi non abbiamo chiamato te, abbiamo chiamato Ereshkigal!

ALT-DUNCAN: no.- cominciò a negare con la testa con un sorriso malizioso, come per prendersi gioco di loro- Voi avevate due possibilità, e vi sono capitato io.
Fortuna o sfortuna, lo deciderete voi

TRENT: sei stato tu a prendere il ciondolo. – gli puntò il dito contro

ALT-DUNCAN: beh, è un potente talismano che serve a sconfiggere una divinità. Non potevo lasciarlo in giro.

GWEN: quindi, ora che sappiamo che l’hai tu, possiamo, insomma… riaverlo?- le sembrava ovvio

ALT-DUNCAN: - come se fosse uno scherzo si portò una mano sul mento per ragionare un paio di secondi, fino a quando…- no. Non ancora, almeno. Se riuscirai a dimostrarmi che il tuo piccolo cuore spezzato, riesce ancora a combattere, te la restituirò.- poi intinse la mano in una delle sue tasche per estrarre il ciondolo nelle esatte condizioni in cui lo avevano visto l’ultima volta

TRENT: da quando sai così tante parole?- cercò di sdrammatizzare il ragazzo

GWEN: ok, ma come?

ALT-DUNCAN: con un gioco, vi lascio scegliere. Se sbagli, consegnerò a Mal qualcosa che vuole. La tua morte.

GWEN: Trent stava già per dire di no, quando un’altra voce sovrastò la sua -qualsiasi gioco?

TRENT: Gwen, cosa stai facendo?- distolse un attimo lo sguardo assassino rivolto a Duncan, per rivolgerlo a Gwen 

GWEN: recupero il terzo talismano!-le sembrava ovvio

TRENT: ok, so che sembra Duncan, ma ti assicuro che non lo è. E’ una sua controparte buona, che vuole solo averci morti!



A quanto pare non ha funzionato. Infatti qualche minuto dopo…

ALT-DUNCAN: A-C-C-E-N-D-I-N-O. – questa volta era Gwen seduta sulla sedia di fronte a Duncan. Il tavolo era libero da tastiera e fogli che di solito regnavano sulla superficie in legno, al loro posto c’era un cartellone con dei tasselli sopra- cosa? Pensavi che in prigione io non abbia mai giocato a un torneo di scarabeo?- Trent sembrava già rassegnato a perdere o forse era solo imbarazzato dalla situazione. La ragazza invece sembrava avere la situazione sotto controllo, infatti sistemando alcune pedine sul gioco, riuscì a ribaltare la situazione.

GWEN: beh, avresti dovuto prestare più attenzione. D-O-N-C-H-I-S-C-I-O-T-T-I-S-M-O.

In un attimo il volto di Duncan si spegne mentre Trent sorride alla ragazza

GWEN: - il punk era ancora leggermente sotto shock, così la ragazza ne approfittò per prenderlo in giro- che c’è? Avevi detto che potevo scegliere io il gioco.

Duncan aveva preso il medaglione e lo stava per consegnare a Trent. Prima di porgerlo si ferma, pensa, per poi rialzare la testa con uno sguardo misto tra divertito e malvagio

ALT-DUNCAN: posso proporti una rivincita? Con magari un gioco un po’ più serio?

GWEN: che tipo di gioco?- domandò con aria di sfida

ALT-DUNCAN: un gioco molto più complicato, ma con un premio più grande.

GWEN: che sarebbe?- il ragazzo alle sue spalle, che all’inizio pensava che non avrebbe potuto mai accettare, sembrò spaesato dalla domanda della sua ex

TRENT: ehm, Gwen?- provò ad attirare la sua attenzione- NO. Non m’interessa quale sia il premio, noi prendiamo la collana subito.

GWEN: va bene.- accettò controvoglia mentre con l’altra mano strappa la collana- Quindi… il medaglione, la spada e il  libro, ne manca uno. Come facciamo a sapere qual è il quarto talismano?

TRENT: il cuore del bugiardo- disse mentre pensava a una possibilità plausibile

ALT-DUNCAN: non avete ancora capito? Il bugiardo è Chris

Trent e Gwen si scambiano no sguardo a dir poco terrorizzato.

TRENT: quindi dobbiamo strappare il cuore a Chris?- il chitarrista era visibilmente schifato, intanto gli occhi della ragazza si divertivano a guardarlo in quello stato

ALT-DUNCAN: purtroppo per voi, se uscite da questo posto vi ritroverete nei guai fino al collo. Dato che gli scagnozzi di Mal, compreso l’altro me, stanno pattugliando la zona ormai da mesi

GWEN: quindi quel talismano è…- cominciò guardando e aspettando una risposta dal suo compagno di squadra

TRENT: irrecuperabile.- e fu così che si accorsero che avevano passato mesi a girare in circolo senza mai trovare una meta, perdendo tempo che gli sarebbe costato letteralmente la vita
 
 

 
 
 






 
 
 
 
L’angolo di EvoN

Achievement unlocked: essere geloso della parte buona della tua nemesi
Un applauso a Trent, signori e signore
Piccolo spoiler che non fa male a nessuno: ci sarà Courtney un telefono e un P.O.V
E ora le domande
C’è speranza per la squadra dell’ amicizia? L’alternative-Duncan rimarrà un personaggio fisso o farà compagnia a Zoey nell’abisso dei dimenticati? E so cosa state pensando. NO, non ci sarà neanche un pizzico né di Gwuncan, né di Trentney e né di Doey. Mi dispiace… no non è vero.
E io vi rivedrò al prossimo episodio
BA-BYE 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** chiacchierata tra amiche ***


CHIACCHERATA TRA AMICHE
 

GWEN’s p.o.v

Duncan era sparito come al suo solito con una nube di fumo, l’aria gelida da fantasma ormai era completamente sparita, anche la tensione che emanava Trent ormai si
era dissolta nell’aria.

È da tanto che non vedo Zoey e sto iniziando a preoccuparmi. Ho anche già provato a parlarle fuori dalla porta del suo laboratorio ma a quanto pare è molto occupata. Mi dispiace se pensa che la stia trascurando ma con Mal e tutto il resto è difficile già non trascurare me stessa. Lei è una delle mie poche amiche e la sto lasciando indietro, come tutto quello che mi sia mai appartenuto. Parlare con Trent è diventata un’impresa, oramai ci scambiamo solo parole essenziali anche solo un saluto al mattino e una “buonanotte” la sera. Una volta era tutto diverso. Rivoglio quelle notti in cui restavamo svegli a guardare le stelle a pochi centimetri di distanza l’un l’altro, anche solo da amici. Mi mancano quelle serate dove io e Zoey prendevamo in giro le commedie smielate perché erano troppo diabetiche per noi. Vorrei rivivere quei pomeriggi con… Courtney! Ecco la soluzione ai miei problemi!

Allungo il braccio ed estraggo il telefono antiquato posizionato, come al solito, al di fuori dell’inquadratura, guardo un foglietto con scritto il suo numero e lo compongo sulla tastiera scorrevole. Dopo qualche secondo di attesa sento un rumore diverso e comincio a parlare

GWEN: ehi, Courtney. Tranquilla non voglio assalire le tue orecchie delicate, con altre informazioni superflue.

COURTNEY: speriamo…. Com’è andata con Ereshkigal?- Bella domanda! Guarda caso al posto di un demone senza cuore è comparso il tuo ex, ma che coincidenza!
Puoi toglierlo dalla lista delle cose che vuoi vedere prima di morire. Forse è meglio usare un tono diverso, potrebbe servirmi una testa in più in futuro.

GWEN: ecco a tal proposito…. Al suo posto si è presentata un’altra persona…

COURTNEY: ah sì? E chi allora? Innana? Astur?- rimango alcuni secondi in silenzio, quasi posso immaginarmi la sua testa che si sposta in avanti per avere una risposta più in fretta. Poi d’un tratto quasi lo urlo senza pensarci

GWEN: Duncan.

COURTNEY:- - nessuna risposta dall’altro capo del telefono, solo una sottospecie di brusio

GWEN: Courtney? Ci sei ancora?

COURTNEY: COSA?!?

GWEN: già, ma era tipo la sua controparte buona. Il Duncan vero è ancora sotto l’incantesimo di Mal.- senza una risposta capisco che probabilmente è difficile da capire, lo so benissimo, anch’io ne ho messo di tempo per comprendere- Come se si fosse sdoppiato. Questo solo perché era l’unico amico di Mal al riformatorio.

COURTNEY: - evidentemente deve ancora metabolizzare- ah…, e cosa ha fatto?- dice quasi sussurrando. Non è che si comporta così, perché forse…

GWEN: beh, ci ha ridato la catenina e ci ha svelato che il quarto talismano che è il cuore di Chris.- dico come se fosse la cosa più normale al mondo

COURTNEY: perché, quell’uomo ha un cuore?

GWEN: ecco il problema. Siamo circondati dalle guardie di Mal e non possiamo uscire

COURTNEY: bel problema.- lo risponde lei con lo stesso tono di normalità che avevo usato io prima- E con lui come va?- cosa c’entra mio padre in questa situazione?

GWEN: oh, tranquilla mio padre capirà che devo salvare il mondo.

COURTNEY: non quel “lui”- Sono rimasta alcuni secondi a pensare a quanti altri “lui” conoscevo. Poi la soluzione si mostrò sotto il naso, o almeno dall’altra stanza

GWEN: TRENT? Noo no no. Hai frainteso io non…

COURTNEY: smettila di urlare, lo sai che ho le orecchie delicate.

GWEN: a questo punto feci una delle cose che mi faceva stare meglio in quelle ultime settimane, ovvero sospirare così rumorosamente da spostare tutti i fogli sulla scrivania

COURTNEY: si vede lontano un miglio che sei completamente cotta.- ehi, vogliamo parlare della tua reazione a quando ho nominato Duncan?!

GWEN: non è vero, siamo solo amici- cerco di spiegare brevemente, in verità la situazione è molto più complicata

COURTNEY: scusami, devo rivedere sul vocabolario la definizione di “amico”, perché non mi sembra che gli amici si bacino.- ok, forse questo è vero- Ti devo ricordare tutte le volte che commenti quando dorme?

_inizio filmato_

Trent dorme, con le sue braccia a forma di cuscino, appoggiato alla scrivania. Gwen e Zoey irrompono nella stanza cariche di libri, la prima si blocca:

GWEN: awww, sembra un gattino, quando dorme.- Gwen non si accorge che sotto il suo sguardo sognante c’è anche quello scocciato di Zoey

ZOEY: già, tutta quella roba dalle macchinette ti fa’ male.- la gotica scuote la testa e si sveglia dal suo sonnellino a occhi aperti

GWEN: cioè, volevo dire, andiamo a fare quella roba scientifica.- urlò, rischiando di svegliare il ragazzo, mentre con un dito indica la biblioteca- Andiamo e basta!

_fine filmato_

GWEN: ma come lo sai?

COURTNEY: lo facevi anche nel doposhow

GWEN:-si è vero me lo ricordo, soltanto che lì lui si rannicchiava su un cuscino con le braccia incrociate. Una volta mi ricordo che istintivamente mi ero messa a dormire tra le sue braccia ed era come abbracciare un leone. A volte vorrei fare ancora ques… ma di cosa sto’ parlando? Io non sono innamorata di Trent e non voglio assolutamente addormentarmi tra le sue braccia come se mi volesse proteggere… BASTA! - ah, giusto.

COURTNEY: secondo me dovresti dirglielo

GWEN: cosa? Che ho fatto solo un errore nella mia vita, e che lo capisco se non mi accetterà più?- le parole escono troppo in fretta non voglio neanche immaginarmi
cosa dirà adesso

COURTNEY: …

GWEN: Courtney?

COURTNEY: …

GWEN: dev’essere caduta la linea

Appena dopo aver messo il telefono al proprio posto, sospiro e giro la testa in direzione dell’entrata della biblioteca dove c’è un ragazzo che pare confuso

TRENT: stai bene?- probabilmente mi avrà sentito sospirare e si sarà preoccupato

GWEN: sì, grazie.- Trent si avvicina e si posiziona sulla sedia davanti a me. So cosa succede quando ci mettiamo faccia a faccia e non so’ se l’idea mi piaccia o mi terrorizzi al pensiero di quello che dià Courtney

TRENT: noi due dovremmo parlare- grandioso

GWEN: certo, parlare sarebbe… fantastico.- speriamo che non riguardi i sentimenti- Di cosa vuoi parlare?

TRENT: di te, che rischi la tua vita, per prendere quel talismano.- girò la testa come una bambina che non vuole sentire un rimprovero- Gwen, non puoi fare cose del genere.

GWEN: vogliamo parlare di te, che sei sceso in una fossa infernale tutto da solo?

TRENT: è diverso.- non mi sembra proprio tesoro!

GWEN: come?

TRENT: perché non penso, che se io rischiassi la vita, a qualcuno importerebbe.- cosa? Non è vero…


GWEN: …a me importerebbe -oh cavolo, l’ho detto veramente? Credevo solo di averlo solo pensato- voglio dire, a me interesserebbe se il mio amico si facesse male, giusto?- dissi colpendolo leggermente sulla spalla con un pugno

TRENT: già, perché sei passata dall’essere “la solitaria”, a essere la “voglio essere amica di tutti” in solo in tre anni.

GWEN: beh, scusami se non hai trovato le mie nuove abilità nella saggezza, e nell’imparare dai miei errori. Ed a essere matura nelle mie relazioni.

TRENT: matura nelle tue relazioni? Questo è come chiameresti… come chiameresti quello che sta’ succedendo adesso?

GWEN: non sto dicendo che non ci sono state “complicazioni”.

TRENT: ah, ok- mi guarda con quel sorriso a cui non riesco a resistere

GWEN: “complicazioni” legate a dei baci.- dico imbarazzata indicando la scrivania

Restiamo a guardarci per alcuni secondi, mi so’ trattenere non succederà come l’ultima volta. Riesco ad accontentarmi di guardarlo. Già, guardare quei bellissimi occhi verdi in cui probabilmente mi sto già perdendo dentro. Non è colpa mia, mi sta guardando con uno sguardo troppo tenero e… NO, Gwen smettila. Tu non hai una cotta per il tuo ex, e quegli occhi non ti sembrano più vicini ogni secondo che passa. Aspetta ma sbaglio o mi sto avvicinando lentamente a lui?

GWEN: ma guardaci adesso, stiamo avendo una perfetta conversazione civile…- cerco di dire per allungare la distanza tra noi

Mi sta guardando ancora con quello sguardo tenero. Lo odio. Non è vero. Sapete che c’è? Al diavolo. Mi avvicino di scatto a lui ancorando le mie dita ai suoi capelli e lo bacio. Lui sembra sorpreso, infatti, ha sobbalzato all’inizio ma poi ha approfondito il bacio con una dolcezza immisurabile. Forse Courtney ha ragione, dovrei rivedere la definizione di amicizia o forse dovrei dirgli tutto, insomma anche lui mi sta baciando. Ancora una volta mi sono dimenticata della registrazione, tanto ormai so perfettamente dov’è il tasto per la staccarla.              


*PROBLEMI TECNICI, SI PREGA DI ATTENDERE*


GWEN: sta iniziando a diventare un’abitudine.








 
L’angolo di EvoN
Mi piace la pasta.

Spero di rivedervi al prossimo capitolo...
BA-BYE 

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** mortale per poco ***




MORTALE PER POCO

 
 
GWEN: dunque….-salutò con i capelli spettinati e un sorriso colpevole indissolubile sulla sua faccia- Lo so, dovrei chiedere scusa per avere ridefinito il significato di amicizia, magari prima che Courtney mi rifaccia la ramanzina sul mio comportamento immaturo- poi come se fosse normale, perché semplicemente lo era, riprese a parlare seriamente-. Comunque, siccome il piano dei talismani è svanito, siamo a punto e a capo su come fermare Mal. E... ognuno ha il suo modo di pensarla. Trent, per esempio, sceglierebbe un approccio più aggressivo.

TRENT: stanza piena di coltelli,- propose mostrando un disegno stilizzato per ogni esempio- veleno, gli diamo fuoco.

ZOEY: NO.- urlò senza lasciare che qualcun altro si esprimesse”

GWEN: Zoey pensa a qualcosa che mantenga Mike- pensa a delle parole per descrivere il piano del suo ex -tutto intero.

“Zoey mostra ai suoi compagni un collare elettrificato. È pronta a metterselo al collo per testarlo quando il telecomando viene premuto accidentalmente, il collare si attiva ed è costretta a gettarlo a terra”.

GWEN: io beh, sto prendendo in considerazione tante possibilità.

Sulle mani della ragazza erano calzati dei calzini decorati con segni di pennarello simili a delle marionette che si muovevano solo quando parlava.

GWEN: secondo me dovrebbe provare con lo yoga.”- disse una delle marionette visibilmente preoccupate, come gli altri due ragazzi, per la salute mentale della loro compagna”.

GWEN: non si può dire che siamo giunti a una conclusione, ma…- gli spettatori non lo sapranno mai a causa della chiamata di Cam.

*Beep**Beep*

GWEN: Cameron? Hai altre informazioni?

CAMERON: dovresti chiamare anche gli altri. - dalla voce era molto agitato e sembrava come se avesse fretta di tornare a scavare in miniera

Trent si trovava in biblioteca, Zoey nel suo covo ma fu’ di sicuro più difficile convincere la seconda. Così radunati tutti…

CAMERON: se quello che ho capito è corretto, sta per aprire il quinto sigillo. Ma quando lo farà, sarà vulnerabile

ZOEY: in che senso?- chiese apparentemente più interessata a questo particolare che al resto della conversazione.

CAMERON: per aprire il cancello deve rinunciare alla sua forma divina ma solo per poco tempo.

TRENT: possiamo ucciderlo solo in quel modo- il piano del chitarrista avrebbe potuto anche funzionare se non fosse stato per Zoey

ZOEY: NO,- subito negò, non poteva lasciar morire anche Mike. Pensò subito a un’alternativa più sicura per il corpo di Mal e trovò la risposta in una formula che una volta aveva letto e già provato -potremmo usare il cerchio che abbiamo usato con Ereshkigal per imprigionarlo

TRENT: non che abbia funzionato bene- disse amaramente ricordando l’alt-Duncan.

ZOEY: forse possiamo migliorare la potenza dell’incantesimo. Lo mettiamo nel cerchio e iniziamo l’esorcismo. È la prima vera possibilità di liberare Mike.

TRENT: è stato posseduto da un demone per anni. Non sappiamo neanche se il tuo Mike c’è ancora. - Gwen stava iniziando a spazientirsi e si capiva dai continui sospiri e dai suoi occhi che erano continuamente puntati al cielo

ZOEY: e cosa dovremmo fare? Lasciare che Mal se la tenga?

TRENT: fino a quando non avremo un piano migliore del ”per favore, ridacci il nostro amico, così possiamo vivere felici e contenti”, sì!

ZOEY: non abbiamo altra scelta

TRENT: ha sempre cercato di irrompere qui dentro, e tu vuoi portarlo qui?

ZOEY: non penso che “qui dentro”, sarà ancora sicuro quando scatenerà l’inferno. - Gwen tornò in biblioteca arrabbiata con entrambi. Quando si parlava di piani, loro due finivano sempre col litigare, anche se lottavano per la stessa causa: proteggere chi amano.

TRENT: è uno scherzo per te?

*DOPO UNA SERIE DI BATTIBECCHI*

Il litigio si era concluso meglio di quel che si pensasse, nessuna rissa o battaglia intergalattica. Entrambi erano tornati nella loro normalità senza proferire parola. Zoey era sparita come al solito nella sua solitudine. Trent era seduto sulla poltrona. La ragazza dai capelli blu esce dalla biblioteca e irrompe nella stanza silenziosamente, senza attirare l’attenzione del ragazzo. Vuole chiarire una volta per tutte con lui, non sa’ ancora cosa dire pensa che improvviserà. È quasi in procinto di parlare quando sente un rumore di passi affrettati, quello che le si para davanti fa’ attirare l’attenzione di entrambi. Zoey era arrivata con un corpo inanimato caricato sulle spalle.

GWEN: Zoey, ti prego, dimmi che non hai rapito Mal.

ZOEY: ehm…
 














 
L’angolo di Evon

L’ultima volta mi sono dimenticata ma se andate sul canale di Christian Potenza aka il doppiatore di Chris, ci sarà una bella sorpresa per voi.

Ha detto la Fresh tv di spargere la voce ed io sono una brava ghiandaia imitatrice *motivetto della ribellione*.

Grazie ad Ale per aver recensito e grazie a tutti quelli che stanno seguendo la serie da Gennaio.

Ed io spero di rivedervi nel prossimo capitolo…

 
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** l'esorcismo di Mike ***




L’ESORCISMO DI MIKE
 
 
Zoey aveva posizionato delicatamente il corpo come se fosse vivo sul tappeto al centro della stanza. Lo avevano appoggiato alla poltrona in modo che potesse stare quantomeno dritto. Le occhiaie sotto gli occhi di certo non gli davano un aspetto lucido così come la saliva che gli scendeva dalle labbra lentamente. È abbastanza strano che non si sia svegliato da tutto il chiasso dei litigi, come se gli avessero somministrato qualcosa per starsene tranquillo nel mondo dei sogni

TRENT: sei fuori? Lo hai portato qui?- erano in quei momenti che l’istinto protettivo, quasi paterno, di Trent usciva per proteggere le cose a cui teneva- L’unico motivo per cui non siamo ancora morti, è perché non poteva raggiungerci.

ZOEY: certo, è pericoloso quando è svenuto e sbava per terra.- almeno la descrizione era dettagliata

TRENT: non sarà così per sempre.- Trent sapeva, anzi, aveva paura che prima o poi si sarebbe svegliato

GWEN: come hai fatto a portarlo qui?- per raffreddare gli spiriti, Gwen cercò di cambiare discorso

ZOEY: è andato tutto come ha detto Cam. Hanno tolto la terra dal sigillo, lui è andato alla base ed ha iniziato a recitare delle frasi in sumero. Poi è uscita della strana luce dalle porte, lui ha iniziato a tremare ed è caduto. Mi è stato d’aiuto un taser ad alto voltaggio.

GWEN: e gli scagnozzi di Mal non ti hanno visto?

ZOEY: è incredibile cosa possono fare i sedativi per cavalli.- disse estraendo gioiosamente una siringa troppo grande per un umano

GWEN: questo non è né il piano A, né il piano Z. E adesso che è qui, cosa dovremmo fare? Spedirlo in Norvegia?- alcuni secondi di silenzio per pensare, anche se uno di loro aveva già la risposta

TRENT: dobbiamo ucciderlo

ZOEY: NO!- urlò seccata come se fosse la centesima volta

GWEN: non possiamo uccidere Mike- cercò di spiegare più gentilmente

ZOEY: non te lo permetto!- esclamò mettendosi davanti al corpo

TRENT: chi ha detto di permettere?- la provocò

GWEN: Trent, no

TRENT: dobbiamo liberarcene!- stava cominciando a impazzire ormai

ZOEY: non mi arrenderò con Mike!- esclamò con più convinzione

TRENT: ce ne pentiremo. Ma non vivremo abbastanza per accorgercene- con questa frase d’effetto Trent abbandona la stanza, lasciando sole Zoey e Gwen. La seconda, preoccupata, indica a Zoey il cerchio domandando:

GWEN: è questo che ci terrà al sicuro?

ZOEY: finché il cerchio non si spezzerà, sì. Cameron mi ha inviato la formula per l’esorcismo. Andrà fatta a mezzanotte, quindi abbiamo tre ore.

*DOPO UNA NORMALE PREPARAZIONE A UN ESORCISMO*

Gwen e Zoey avrebbero dovuto solo aspettare la mezzanotte. Erano davanti al corpo inanimato di Mal, Zoey continuava a guardarlo con pensando di sicuro a previsioni non troppo ottimistiche. Gwen si era accorta del lieve strato di lacrime che si era formato sugli occhi della sua amica.

GWEN: vuoi fare tu il primo turno di guardia?- Zoey annuisce senza distogliere lo sguardo. Gwen se ne va, nello stesso tempo Zoey si siede su una poltrona con la testa china. Non esita ad aprir bocca, se c’era ancora qualcuno vivo lì dentro almeno la avrebbe sentita

ZOEY: ehi, Mike. Ne è passato di tempo eh?- La ragazza aveva alzato la testa appena per vederlo per poi abbassarla subito dalla delusione. Nessuna risposta, il
silenzio e l’immobilità

ZOEY: Volevo dirti che mi dispiace, sai? Ero così preoccupata per noi, che non mi ero accorta che un demone ti aveva impossessato.- forse per sistemare le cose doveva prima chiarire con Mal- E non parlo solo a Mike.- Riabbassò la testa, trovando un improvviso interesse per le sue scarpe.

ZOEY: Mal so come ti senti, è per questo che sei cattivo. Ti senti debole e, lo capisco. Come se una voce ti dicesse che sei un’incapace, ma tu non devi ascoltarla quella voce, ok? Malvagio o buono io ti amo lo stesso. Anche se scatenerai l’inferno sulla terra, io non mi arrenderò con te. E non credere al fatto che sei piccolo in confronto al mondo, perché… - prende un respiro più profondo degli altri

ZOEY: per me sei la cosa più grande che c’è nel mio mondo.
 






Era mezzanotte, Mal era circondato da un cerchio di polvere bianca come quello usato per evocare l’alt-Duncan. Le due ragazze erano davanti a il suo corpo, una con un recipiente in mano, l’altra con un libro. Trent era seduto sulle scale abbastanza lontano da loro e con la lancia a portata di mano. Scattata la mezzanotte segnalata da un orologio, Zoey cominciò a tirare gocce, del liquido proveniente dal recipiente che aveva in mano, a Mal che stranamente si sveglia turbato

MAL: ma che diavolo?-si svegliò visibilmente seccato

ZOEY: esci dal mio ragazzo!- urlò mentre le sue mani non smettevano di lanciare il liquido- Mal si alza, innervosito, e si avvicina a Gwen con l’intento di colpirla, ma
l’aura del cerchio lo tiene bloccato.

MAL: ma cosa…

ZOEY: stiamo facendo un esorcismo e tu sei invitato.- Gwen apre il libro e comincia a recitare un verso

GWEN: ana biti sa Eribusu, mulki!

MAL: oh ma per piacere. Come se due gocce di acqua santa…- Zoey fece finta di non ascoltarlo e proseguì con la pozione- AAARGH!

GWEN: ana biti sa Eribusu, mulki- le urla di Mal si facevano sempre più dolorose ogni volte che una goccia cadeva sul suo corpo

MAL: attenta ragazzina, appena uscirò da questo cerchio, ti farò a pezzi. E non sarà piacevole…- dopo quella affermazione, Trent, che si stava godendo lo spettacolo da lontano cominciò a preoccuparsi e prese, per “sicurezza” la lancia appoggiata alla porta- Una figlia dei fiori, la darkettona e il suo animale domestico non possono sconfiggermi.

GWEN: ana biti sa Eribusu, mulki!!

Mal comincia a chinarsi dal dolore, mentre le luci calano. Quando finisce di urlare, la luce si ripristina e lui rialza il capo disorientato.

?: Zoey? Zoey sei tu? Zoey dove mi trovo?

ZOEY: tranquillo siamo qui noi!- Zoey era già intenzionata ad aiutarlo, quando Trent la blocca per una spalla.

TRENT: se è veramente Mike, può farcela da solo.- non era disposto a farsi fregare un’altra volta

GWEN: Trent!

TRENT: tranquilla, deve solo uscire dal cerchio, giusto?- neanche la aveva guardava, sapeva che quella era una truffa e di sicuro non avrebbe rischiato

Lui si blocca espirando rumorosamente, quasi sbuffando. Poi svogliatamente, si alza, contenendo la propria rabbia, stringendo i pugni.


TRENT: ci hai provato Mal.
 
 









 
L’angolo di EvoN
Avete presente quel momento in cui compri un videogame e diventate un vegetale per una settimana? Ecco
Lo so, lo so sono in ritardo disastroso ma prometto che mi faccio perdonare…
_Elison_ si è unita alla famiglia recensori e per questo la ringrazio mille volte
Ed io spero di rivedervi nel prossimo episodio…
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** la fine di un'amicizia ***


LA FINE DI UN' AMICIZIA



MAL:- con un tono di secchezza e dispiacere sentito dopo il suo fallimento da attore, Mal si alzò svogliatamente emettendo un suono diverso ad ogni movimento- ciao bestiole, pensavo mi avreste accolto meglio.- anche dopo il suo fallimento il sorrisetto dalla faccia non lo toglieva nessuno- Io sono vostro amico, dopotutto sono ancora nel corpo di Mike.- disse annuendo nel vuoto come per sottolineare il fatto che non lo potevano uccidere- Sapete, non capisco come possiate voler bene, a un essere così buono, sembra avere solo lo zucchero in testa. Il che lo rende totalmente…inutile.

ZOEY: taci! Riportalo qui, RIPORTALO QUI!!- Zoey stava per buttarsi addosso a lui, ma Gwen la blocca, la porta lontano tentando di farla ragionare in fondo alla stanza.

MAL: accidenti, che permalosa!- la gotica disse a Zoey di tornare nella propria camera, come farebbe un genitore con il proprio figlio. La ragazza obbedì e tornò con la coda tra le gambe nel suo laboratorio segreto

GWEN: - tornata vicino al cerchio, Gwen si accorse che la situazione non lo avesse scosso per nulla come se avesse pianificato tutto fin dall’inizio -perché lo fai?

MAL: fare cosa, Morticia? Se non l’avevate notato, la vostra amica mi ha portato qui, io non ho fatto niente- mal pronunciò l’ultima parola con talmente tanta falsità che fece scattare la rabbia anche delle più calme persone al mondo: Gwen

GWEN: che senso ha tutto questo?!- la ragazza era veramente furiosa contro l’essere che aveva ferito la sua amica, che avrebbe potuto impalarlo da un momento all’altro ma avrebbe solo peggiorato la situazione. Trent cercava in tutti i modi di mantenere la calma e di far mantener la calma

TRENT: - cercò di usare la voce più tranquilla che aveva. Quella a cui Gwen non avrebbe resistito- lascia stare, secondo me sarebbe più facile ricevere informazioni da un ragno velenoso.

MAL: uff, i ragni sono degli esseri così incompresi.

TRENT: ti prego, smettila.- lo supplicò seccato mentre si sedeva su una delle due sedie- Mi ricordi Duncan

GWEN: che senso ha tutto questo? Ormai ti abbiamo già fermato!

MAL: fermarmi?- per la prima volta in tutta la conversazione, mal la stava guardando perlomeno in faccia- Senza di voi e il vostro caos, sarei ancora al punto di partenza.

GWEN: tornerai presto in quella condizione!

MAL: ah, sì? E come?

GWEN: beh, abbiamo tre talismani e…-il chitarrista si allarmò subito, in 4 parole stava rischiando di cestinare il lavoro di un paio di mesi

TRENT: Gwen!- si girò verso di lei improvvisamente facendole intuire che stava sbagliando.

GWEN: ma io stavo…

TRENT: … rivelando a Mal il nostro piano segreto per sconfiggerlo.

GWEN: oops

MAL: wow, ma come avete fatto, voi menti sveglie, a catturarmi?- per la prima volta in tutta la conversazione, Mal sembrava serio

TRENT: parleremo dei nostri piani, in un posto più sicuro.- si alzò dalla sedia e accompagnò la ragazza nel laboratorio non più segreto di Zoey

MAL: e mi lasciate qui da solo? Non siete dei bravi amici.- gli urlò dietro

TRENT: quando fu abbastanza lontano da Mal ma non troppo vicino a Zoey, rivelò a Gwen il piano che nessuno dei due doveva sentire- faremo turni di guardia

Dopo la piccola porticina in legno scuro simile all’altra nella sala principale, la stanza si apriva in un laboratorio dalle pareti e piastrelle bianco lucido con tanto di tavole degli elementi e lavagnette. Sicuramente guardando il resto della struttura nessuno dei due si sarebbe aspettato un laboratorio così moderno. Ma quello non era il momento di parlare di arredamento, avevano un piano di sicurezza e dovevano rispettarlo. Attirarono l’attenzione di Zoey e si avvicinarono tutti in un punto comune

TRENT: proverà a corrompervi, ma voi non ascoltate. Cercherà di dividerci. Approfitterà delle nostre debolezze, ma voi non dategli importanza.

Dopo l’importante riunione di famiglia, i membri della squadra capirono che da quel momento in poi tutto sarebbe cambiato, a cominciare dalle loro abitudini. Zoey era solita a usare il computer della sala principale per degli studi ma ora c’era anche Mal e a sua volta Gwen di guardia. Mal continuava a deridere Mike nei modi più originali possibili e Gwen tentava perlomeno di non far scoppiare una rissa anche se a volte doveva chiamare aiuto. Gwen restava tutto il giorno nella sala principale, poteva disegnare, usare il pc o semplicemente rilassarsi mangiando qualche muffin che gli dava Trent ma ovviamente la divinità era lì per commentare il tutto.

I turni di guardia cambiavano ogni ora, così verso sera toccò alla ragazza.

Mal dormiva per terra, mentre Gwen stava seduta di guardia. Erano in quei momenti che pensava ai suoi errori, a come le persone potevano cambiare e a come sistemare tutto. Potrebbe rendere tutti felici, ma allora lei lo sarebbe? Impossibile. Era da tanto che non sorrideva sinceramente…. Poi in quel momento era tutto più complicato, con Mal, Zoey e gli incidenti con… I suoi pensieri furono interrotti da un famigliare rumore di passi. Era incredibile, anche i suoi passi sembravano intonati.

TRENT: tutto bene?

GWEN: sì, nulla ti rende più felice quando un demone malvagio ti distrugge emotivamente- disse sarcastica ricordando i bellissimi momenti trascorsi con Mal

TRENT: ti avevo detto di non ascoltarlo. Tutto quello che dice, è falso, Gwen

GWEN: non è vero. -Trent si siede accanto a lei

GWEN: Courtney non ci risponde da giorni per colpa mia. Duncan vuole ucciderci per colpa mia. E mezza squadra di Mal mi odia, perché in tre anni l’unica cosa che sono riuscita a fare sono nemici e…- il ragazzo non poteva vederla in quello stato, non lo sopportava- così la interruppe

TRENT: ok, basta.- il ragazzo le accarezzò dolcemente le braccia per poi scendere alle mani

TRENT: Ascoltami.- disse mentre un sorriso di rimando gli arrivava da Gwen- Magari hai  dei problemi con gli altri, ma hai il diritto di averli. Tutti ce li hanno. Perché… Muffin,- Gwen non lo avrebbe mai ammesso ma quel soprannome le faceva mancare un battito ogni volta- l’universo è enorme, puoi incontrare persone con cui non vai d’accordo. Puoi essere anche risucchiata in un buco nero, ma nel grande schema delle cose non conta più di tanto.

GWEN: se stai cercando di confortarmi, dovresti impegnarti un po’ di più- disse ridendo anche se qualche goccia stava iniziando a nascere dai suoi occhi

TRENT: ehy, sono stato solo per quasi tre anni, dammi un attimo.- la ragazza ora si sentiva quasi in colpa per quello-  Il punto è… se nulla non ha alcun senso, l’unica cosa che conta è ciò che creiamo noi.- ancora una volta il cuore di Gwen perse un battito quando disse l’ultima parola.- Ad esempio prendi me, pensavo di trascorrere la mia vita scrivendo canzoni romantiche, senza neanche sapere cosa voglia dire innamorarsi. Fino a quando questa… vampira dai capelli blu, non ha totalmente rovinato i miei piani. Perché, anche se non lo fa vedere, pensa che tutti meritino meglio, persino io.- Gwen cercava in tutti modi di trattenere le lacrime, soffocando i singhiozzi

TRENT: e, sì… tu sei imperfetta. E… in difficoltà e insicura ma… è così…- Entrambi respirarono affannosamente prima che Trent potesse finire la frase- meraviglioso, il modo in cui ci provi.- Gwen non riuscì più a trattenere più i singhiozzi, quelle situazioni di insicurezze dovevano finire. Lasciò cadere un paio di lacrime preoccupando Trent. Odiava il pensiero che fosse stato lui a farla soffrire.

TRENT: cosa c’è?

GWEN: al diavolo l’amicizia con te…

Gwen prese la sua testa e lo baciò. Un bacio ricambiato solo dopo il tempo necessario per accorgersene. Lui cinse le sue mani intorno ai suoi fianchi, stringendola dolcemente. Le loro lingue litigavano, ballavano e non smettevano di contorcersi tra loro. Era un bacio pieno di scuse e sentimenti troppo forti perché fossero nascosti. Il loro bacio più dolce di sicuro. Durò alcuni minuti e appena staccati, lei rimase attaccata all’incavo del collo del ragazzo, con ancora le lacrime agli occhi.

GWEN: non voglio essere solo un’amica per te, non voglio che tu sia solo un amico per me. Non voglio cedere al pensiero che quello che provo per te è solo una cosa smielata e stupida, perché quello è l’asse a cui il mio mondo gira attorno.

Lei si mette a giocherellare con una sua ciocca di capelli

GWEN: E sì, proviamo a convincerci di questo perché, dall’ultima volta, ci sembra spaventoso e difficile. Magari anche il mondo sta per finire, ma… se lo è, voglio qualcosa di bello per cui poter combattere,

Gwen si allontana tenendo sempre con le sue mani le spalle di Trent. Dopo un respiro carico di emozioni, ricominciò a parlare

GWEN: ti amo.

A entrambi nacque un sorriso spontaneo sulle labbra

GWEN: perché dovrebbe essere qualcosa di spaventoso?

Trent come risposta, non esitò a baciarla. Lei incastonò le sue dita ai suoi capelli, mentre il suo cuore batteva ritmicamente, all’unisono con quello di Trent. Quando si staccarono per riprendere fiato, si scambiarono un veloce sorriso, per poi riprendere a baciarsi come se tutto quello che è successo in passato, non fosse mai accaduto.

Un rumore anomalo simile a un applauso fece allontanare i due. Trent capì subito e, a malincuore, si divise da Gwen che, impaurita, si aggrappò al suo braccio.

MAL: che cosa smielata, mi sta venendo il diabete. È patetico, ma comunque molto dolce.

TRENT: ora ho un’altra ragione per ucciderti- Trent si alza, ma mentre si avvicina all’uscita, una misteriosa figura compare alle sue spalle.

ALT-DUNCAN: andate a farvi un giro, io e Mal dobbiamo parlare.











Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Mal-edetto ***


 
MAL-EDETTO
 

MAL: Duncan, mi chiedevo dove fosse finita la tua parte buona. Ad essere sincero preferisco la tua versione cattiva

ALT-DUNCAN: scusami, non sono stato io a creare un universo parallelo solo per avere la mia presenza al tuo cospetto- rispose con un tono minaccioso che avrebbe fatto pensare a tutt’altro che una parte buona

MAL: volevo solo prelevare la tua parte più interessante, il resto non serve- disse, presuntuoso, provocando l’Alt

ALT-DUNCAN: volevi la mia parte cattiva, per placare la tua follia?- l’Alternative sembrava essere quasi stupito ma in verità, ormai, non si sorprendeva più della sua pazza mente

MAL: uff, perché quando qualcuno combatte per ciò che ama, viene definito pazzo?

ALT-DUNCAN: forse perché, per ciò che si ama, non si brucia un riformatorio, provocando la morte di centinaia di persone- ricordandogli delle sue azioni passate, Mal sciolse le sue braccia conserte e si diresse verso la sua faccia sghignante

MAL: volevo solo la restituzione di ciò che è mio. A parte i biscotti al cioccolato e i procioni, questo mondo non ha il diritto di vivere.

ALT-DUNCAN: solo perché la tua ragazza è stata mandata all’inferno senza di te, non vuol dire che questo mondo deve bruciare. Ci sono cose che non lo meritano…

MAL: ad esempio?- ed ecco che era ritornato a incrociare le braccia

ALT-DUNCAN: ehm…- qualcuno stava iniziando a sudare

MAL: non dirlo, stai tranquillo. Ho già controllato i tuoi pensieri, non me l’ aspettavo da te…. Un cattivo ragazzo che ama una perfettina. Ma cosa ti è successo? Una volta eravamo come dei fratelli, ma adesso ti sei rammollito.

ALT-DUNCAN: io sarei un rammollito? Almeno io non sacrifico interi mondi, solo per avere indietro la mia amata

Duncan disse l’ultima parola sarcasticamente provocando la furia di Mal. Trent, miracolosamente o sarebbe iniziata una guerra, entra nella stanza interrompendo il possibile litigio.

TRENT: mi dispiace interrompere quello che sembra un misto tra una riunione di condominio e una chiacchierata in famiglia, ma mi farebbe piacere se non liberassi Mal dal suo cerchio, visto che è l’unica cosa che ci mantiene in vita.

MAL: allora ne riparleremo più tardi, torna nell’ombra bravo-Duncan, così potremmo riavere il Duncan-cattivo

Duncan scomparì in una nuvola di fumo mentre Trent si sedette iniziando il suo turno di guardia. Mal apre la bocca per parlare ma Trent, per prevederlo, lo blocca subito. Sapeva che un’altra parola sarebbe stato un insulto o un modo per montargli la testa.

TRENT: non ti sprecare, so già tutto. Starò qui a far finta di ascoltarti, in verità sto pensando a come ucciderti senza che Zoey lo sappia.

MAL: ma Trent, noi due siamo simili. Entrambi siamo stati presi per quello che non siamo, solo perché combattiamo per quello che amiamo. Ti hanno definito pazzo solo per un numero, io sono stato intrappolato solo perché rivolevo quello che mi è stato tolto.

TRENT: ciò che ami?- Trent sembrava sorpreso. Un essere del genere, scatena l’apocalisse per un sentimento?

MAL: rivoglio solo quello che mi hanno tolto! Non so neanche perché voi, mi stiate bloccando con il vostro insulso piano

TRENT: se non l’hai notato, anche il tuo piano infernale è insulso, finché sei bloccato qui

MAL: pensate di avere tempo? Neanche se aspettassi che Chris si offra in sacrificio, avreste speranze, voi e i vostri talismani

TRENT: i talismani. Ci hai attirato a loro per tutto questo tempo, ma perché? Se non ci sono tutti, sono inutili.- Mal fa l’errore di alzare un sopracciglio che colpisce subito l’intuito del chitarrista- A meno che tu non abbia un altro modo per utilizzarli.

MAL: bravo. Sei sempre stato uno sveglio, anche quando eravamo ragazzini. Purtroppo hai anche questa tua parte sana, che, a quanto pare, non vedo l’ovvio

TRENT: l’ovvio?- Mal aveva lo sguardo rivolto alla porta dietro di lui, ma è troppo tardi per capirlo

Trent si ritrova legato con una catena di ferro. Una voce già sentita ripete le parole del suo maestro alle sue spalle, ma lui è girato e non vede. Basta, però, un nome per farglielo capire

DUNCAN: L’ovvio, hai i numeri, al posto del cervello, Elvis?

MAL: visto che il Duncan cattivo è più interessante? Devo dire che non mi aspettavo che finisse così la giornata.- un respiro affannato da donna d’affari lo fece rilassare mentre un altro complice rispose all’appello- Lightning, se non ti dispiace…

TRENT: non farlo.- Trent urlò cercando di liberarsi dalle catene tenute da Duncan- Se lo lasci libero, moriamo tutti!

LIGHTNING: peccato che hai dimenticato la parte più importante: in questo mondo, vinciamo noi-un calcio sposta la polvere distruggendo il cerchio.

MAL: finalmente!









 
L’angolo di EvoN
Buona Estate!
Pronti a diventare un tutt’uno col divano? Io si!
Più che altro perché è rivestito in pelle e se mi alzo mi spello
COMUNQUE… in questo capitolo ho aggiunto due easter-egg che si capiranno più tardi con un’altra storia che vorrei scrivere
Visto che è estate pensavo di poter scrivere più di un capitolo alla settimana ma prima aspetto che mi arrivi il pc nuovo, questo è assai anziano.
Spero di rivedervi nel prossimo episodio…
BA-BYE
 

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** un demone in libertà ***


UN DEMONE IN LIBERTA’
 

MAL: così va molto meglio.- la divinità si stiracchiò le braccia e il collo, godendosi la libertà

TRENT: quindi era una bugia? Il tuo discorso disperato, il tuo esorcismo fallito?

MAL: certo che lo era, non potevo mica permettere che la vostra spia-stecchetto, rovinasse tutto. Lightning, i talismani sono al piano superiore, valli a prendere. Ti do il permesso di uccidere chiunque si metta in mezzo.

TRENT: se le fai del male, giuro che…

DUNCAN: cosa? Farai altre minacce inutili?-lo provocò mentre lo teneva stretto tra le catene

TRENT: sai, lo sapevo che non eri un tipo sveglio, ma non fino a questo punto.

MAL: beh, neanche tu “Trent il saggio”. Dovresti stare con chi veramente vince. Peccato, lui sarebbe stato perfetto nella mia squadra, una delle ragione per cui mi mancherai. – un unico suono di passi rassicurò Trent. Dalla scala si mostrò Lightning attirando l’attenzione di tutti, aveva con sé solo i tre oggetti

LIGHTNING: nessuna traccia della dark o della scienziata, forse se ne sono andate.- Lightning sta per consegnare i tre talismani a Mal, che impaziente lo aspetta con le mani tese. Un avvenimento però lo blocca: un nuvola di fumo annuncia l’arrivo improvviso dell’ Alt-Duncan che lo colpisce. Lightning finisce a terra tramortito ma, quando si gira verso Mal, l’Alt cade a terra urlando

MAL: cosa c’è Duncan? Ti sei dimenticato che due persone uguali non possono essere nello stesso universo allo stesso momento?- con uno sguardo come augurio di buona morte l’ Alt-Duncan si congeda, senza dire una parola, in una nuvola nera.- uff, che inutile perdita di tempo

Lightning si stava riprendendo, era ancora un po’ stordito così ci pensò Mal a strappargli il libro dalle braccia

MAL: - cercando una pagina specifica la divinità si rivolse verso Trent- nel mentre, possiamo…

GWEN: qualcuno dovrebbe chiedere a Chris se la prossima volta non ci trova un posto più comodo...

TRENT: Gwen, CORRI!

Trent tira una gomita nello stomaco a Duncan, che indietreggia. Mentre Mal è impegnato a guardare, stranito, i due lottare, Gwen gli sottrae il libro dalle mani. Il demone, colto alla sprovvista, alza a mezz’aria il braccio, tendendo la mano tesa. Dopo poco compare, sul collo di Gwen, una scia rossa, a significare che la stava strozzando da lontano. Mal tende l’altra mano, questa volta verso il libro che, senza il volere di Gwen, comincia a fluttuare. Mal tira il libro, ormai in suo possesso, verso il suo altro aiutante che intanto si era svegliato completamente. All’improvviso Mal lascia la presa per iniziare a parlare.

MAL: visto ragazzi? Siamo noi a vincere. E ora fatemi il piacere di fare i bravi mentre portiamo via gatto-Elvis.

TRENT: io?- si chiese retoricamente, quasi arreso. Qualcuno non poteva permetterlo. Gwen cerca di fermarli alzandosi in piedi ma una forza nascosta, la ancora alla poltrona.

LIGHTNING: ma come hai fatto a innamorarti di lei?- si rivolse a Duncan che aveva già pronto un pugno da tirargli- È ovvio che pensa solo a Trent. Peggio di quella perfettina di… OUCH!

Duncan non lo fa finire colpendolo e stordendolo. Nella confusione, Gwen recupera i talismani e corre verso la scrivania. Mal, annoiato, le fa uno sgambetto facendola cadere vicino alla sedia.

MAL: ma per favore. È ora di farla finita con questa storia. È ora di nanna, Gwen

La sua mano destra si riempie con un’aura di colore rosso. Mal si avvicina a Gwen per colpirla, sotto lo sguardo pietrificato di Trent. La sta per colpire ma un attimo prima la gotica scompare sotto i suoi occhi.

MAL: - rimasto sempre nella stessa posizione, guardando sempre lo stesso punto, adesso vuoto, Mal strinse un pugno rabbiosamente- seriamente?

 
*DA UN’ALTRA PARTE*

Gwen si ritrova in un luogo, da lei familiare e sconosciuto allo stesso tempo. Era lo stesso scenario visto da lei visto mesi prima, quando è stata catapultata in quel bunker. Infatti, era pieno di ragnatele, proprio come prima che lei e Zoey lo sistemassero, ma completamente diverso.

GWEN: ma, che cosa…










 
 
 
 
L’angolo di EvoN

Sembra un capitolo corto ma non lo è. Giuro.
Io credo nel suo futuro, da grande sarà un medico e mi renderà un mamma fiera.

A parte l’ignoranza, grazie millissime a chi a recensito. Non hai lasciato la firma e io metto le mani avanti, non voglio fare figure, grazie
Io spero di rivedervi nel prossimo episodio…
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** dall'altra parte ***


DALL’ALTRA PARTE

 
MAL: cavolo! Non è stato per nulla soddisfacente. Come quando devi starnutire, ma non ce la fai.

TRENT: - il ragazzo non aveva ancora ripreso a respirare, lei poteva essere ovunque, magari in un pericolo ancora più grande- cosa le hai fatto?

MAL: niente purtroppo, -cambiò finalmente posizione, alzandosi dalla schiena prima china in avanti e dirigendo il suo sguardo verso il chitarrista- ma non m’impedirà certo di prenderti…- Trent era rimasto seduto dalla lotta precedente. Cercava di indietreggiare il più possibile ma prima che chiunque fosse in grado di prenderlo…

*PUFF*

Trent si ritrova da solo.

*Beep**Beep**Beep*

MAL: aah, andiamo!- Dopo il “tranquillo” sclero, Mal abbassò la testa in segno di disapprovazione per poi rialzarla dopo poco per annunciare il suo. -Non c’è posto per te per correre o per nasconderti, tu mi servi.

Il ragazzo era visibilmente affannato e non dalla lotta. Appoggiato alla scrivania, cercava di rimanere calmo. Girava in tondo con le dita sulle tempie.
Impazzendo, stava impazzendo. Si sentiva come… come nella seconda stagione. Adesso che era tutto risolto se l’era fatta scivolare dalle mani. Di nuovo. - quante volte sarebbe successo ancora?- si chiedeva. Adesso lei dov’era? Sta bene lì dov’è? Si chiedeva perché negli ultimi due mesi si fosse comportato in modo così distaccato da lei e non trovava risposta. Mani nei capelli respiro sempre più pesante, smisurato a tratti lievi a tratti duri. Come se stesse per piangere, ma non avesse il coraggio di farlo.

TRENT: ok… bene. È tutto ok. La stavano per uccidere, l’hai salvata. Ma puoi portarla indietro, adesso
Poi rivolge lo sguardo al cielo, come per parlare letteralmente con la stanza in cui si trovava.

TRENT: puoi riportarla indietro, adesso. - non gli importava quello che gli avrebbe somministrato Zoey per la sua pazzia, la voleva solo indietro- È al sicuro adesso, riportala indietro! Riportala qui!

*DA UN’ ALTRA PARTE*

GWEN: Trent? Zoey?

La ragazza estrae i talismani e li appoggia alla scrivania per poi alzarsi e guardarsi intorno.

GWEN: ok, devo stare calma. Mal stava per uccidermi ma… sono viva, giusto? Aspetta e se fossi morta? – solo un piccolo controllo veloce al polso- Ok, no, non sono morta. Sto solo avendo un’allucinazione piena di ragnatele. Mi ricorda la prima volta che sono entrata in quella sala con Zoey.

Parlando del diavolo, un personaggio comparì dietro di lei

?: che ci fai qui? Questo è il seminterrato

GWEN: ZOEY!!- la gotica stava già per correrle incontro per un abbraccio ma l’altra ragazza non sembrò molto d’accordo, infatti la bloccò immediatamente con le mani avanti

ALT-ZOEY: ok, cosplayer-Gwen, sei un’allucinazione?

GWEN: no… sono io

ALT-ZOEY: scusami ma è impossibile, insomma tu sei… morta.

Dopo spiegazione chiara della situazione in cui si trovava Gwen, era il turno dell’altra. Zoey spiegò che secondo una sua teoria il mondo in cui aveva sempre vissuto è in realtà una seconda dimensione, creata per salvare la prima. La ragazza poi inizia a raccontare la storia…

GWEN: quindi questo è tipo un universo parallelo. Ok, siamo ritornati a casa dopo All Stars, e poi?

ALT-ZOEY: poi, Chris ha avuto la brillante idea di fare una riunione di tutti i concorrenti. Peccato che l’invito l’abbia inviato anche a Eziekiel che ha rovinato tutto. In pratica, durante la festa, è sbucato fuori da una delle sue tane sotterranee e ti ha rapito. Penso che sia ancora arrabbiato con te per quello che è successo nell’episodio 100. Comunque, eravamo io, Trent, Cameron e Courtney in quella sottospecie di grotta sotterranea. Le strade ci conducevano a due enormi porte grigie, quando ti abbiamo visto, sembravi in coma. Eravamo giusto in tempo per salvarti quando le porte si sono aperte e ti hanno portato via con Chris. Abbiamo ritrovato i vostri corpi una settimana dopo. Al tuo funerale c’erano tutti, persino Heather piangeva. Trent è rimasto zitto tutto il tempo e l’unica persona con cui parla è Duncan, già la tua morte ha sconvolto un po’ tutti. Dovresti leggere il tuo necrologio, è veramente interessante.

GWEN:- le parole passavano nella sua testa come numeri incomprensibili. Lei sapeva che nella realtà non era morta. Un flash riportò alla sua mente gli attimi prima del teletrasporto. - e Mal?

ALT-ZOEY: Mal?!- L’Alt della rossa sembrava veramente confusa- Vorrai dire Mike, Mal è morto durante la finale ricordi?

GWEN: ehm… c-certo come no, morto…

ALT-ZOEY: comunque lui e degli altri concorrenti stanno cercando di capire la causa della tua morte e di quella di Chris. Ovviamente, prima l’ho fatto andare da un buono psicologo per togliere tutte le scorie Malefiche e adesso fa fatica ad accettare la realtà, soprattutto se è così sovrannaturale.

GWEN: tu, invece? Stai qui sotto tutto il giorno?

ALT-ZOEY: beh, dopo la stagione volevo prendermi una pausa e finire i miei studi sulla biochimica, ma dopo quello che è successo non me la sentivo di tornare a casa.

Ma la vera domanda è: chi ti ha mandato qui? Voglio dire, trasportare qualcuno in un’altra dimensione mi sembra un po’ drastico come piano B

GWEN: già, soprattutto perché non so assolutamente come tornare a casa.

*Beep**Beep*

Il suono famigliare, proveniente dallo stesso computer dell’altra dimensione, le porta alla mente solo una faccia.

CAMERON: è molto semplice Zoey, probabilmente il protettore del quarto talismano, che se non mi sbaglio è Chris, provava un forte sentimento quando ha visto Gwen in pericolo. Da quel che ne so, ogni protettore ha dei poteri da lui sconosciuti che permettono di salvare la vita a una sola persona per tutta la vita. Queste persone hanno quindi un loro angelo custode.

ALT-ZOEY: Chris? Quell’uomo non ha un cuore. Lo sai che una volta ha appiccato il fuoco al cane di Lindsay perché altrimenti la serata sarebbe stata “troppo noiosa”. - raccontò a Gwen mettendo le virgolette con le dita

GWEN: e com’è finita?

ALT-ZOEY: abbiamo chiamato i pompieri

GWEN: oh

CAMERON: comunque… penso che ti abbia mandato in questo mondo temporale perché è l’unico con il quarto talismano nel perfetto stato in cui vi serve. Chris è ormai morto da un anno qui
 

 

 
 












 
L’angolo di Alt-Evon
Ciao.
È appena scattata la mezzanotte.
Ma grazie a Ale, anche per l’ultima volta, per aver lasciato una recensionetta (?)
Spero di vedervi nel prossimo capitolo…
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** un finale alternativo ***


UN FINALE ALTERNATIVO
 
La stanza era stata illuminata dalla fioca luce delle basse candele trovate nella biblioteca. L’illuminazione non era abbastanza e lo schermo stava iniziando a far male agli occhi dopo tutto quel tempo. La ragazza dai capelli blu era seduta su una delle due sedie ricoperte dal cellofan impolverato, l’altra camminava per la stanza nervosamente.

GWEN: quindi in pratica, per salvare il mondo devo profanare una tomba- le indicazioni erano chiare. Il bunker, in qualche modo a loro sconosciuto, l’aveva portata dove il quarto talismano era nelle perfette condizioni. Ora doveva solo prenderlo e riportarlo con gli altri nel mondo reale.

CAMERON: esattamente

ALT-ZOEY: beh, visto che non ti posso aiutare emotivamente, potrei darti una mano con il lavoro temporaneo da becchino. Forse so dove trovare aiuto- tralasciando la buona parte dei concorrenti, che era tornata alla normalità, c’era un piccolo gruppo di concorrenti che ci teneva alle vittime. Era capitanato da Chef e ne faceva parte Zoey. Il loro compito era quello di tenere al sicuro tutti i concorrenti dalla forza misteriosa che li voleva morti.

*Videochiamata al centro studi di Mike*

ALT-MIKE: cosa c’è Zoey?- il ragazzo emanava una solarità mai vista prima, era sereno e al sicuro e soprattutto era Mike.

ALT-ZOEY: -la rossa sapeva che non era ancora mentalmente stabile per la notizia ma loro alla sua amica alternativa serviva aiuto e l’avrebbe ottenuto in qualunque modo- ok, quello che sto per dirti potrà alterare leggermente la tua giornata, ma… Gwen è tornata viva e ha bisogno del nostro aiuto

GWEN: - la ragazza uscì dall’ombra -ehi, Mike

ALT-MIKE: no, no, no, no, no, no, no. Gwen è m-morta. Complimenti per il travestimento, ma so già che è uno dei tuoi esperimenti per vedere se le mie pillole funzionano. No, Gwen è morta.

GWEN: Mike so che è difficile da capire perché vuoi restare al sicuro, ma ci serve il tuo aiuto

ALT-MIKE: non contattatemi di nuovo!

-fine trasmissione-

GWEN: sicura che quelle pillole funzionino? Perché io l’ho trovato un pochino epilettico

ALT-ZOEY: scusalo, è così da un po’-

*Nell’universo normale*

ZOEY: ok, rispiegami ancora una volta- erano passate tre ore dalla scomparsa passati a spiegare a Zoey l’accaduto. Il problema era che neanche Trent lo aveva capito bene

TRENT: Mal la stava per colpire ed è scomparsa… nel nulla

ZOEY: - portandosi una mano al mento cercò una spiegazione plausibile, invano. Si girò verso il portale- forse la porta può darci una mano

Zoey apre la porta. La visuale è assai diversa rispetto alle altre volte. Piuttosto che una fontana o una stanza piena di coltelli, lo scenario era oscuro… letteralmente. Non c’era stanza, solo il colore nero.

ZOEY: il vuoto… più… totale, ok, magari proviamo con qualcos’altro

TRENT:- da una posizione seduta, Trent si alzò e cominciò a camminare nervosamente lungo il bordo del tappeto- te lo avevo detto di non portarlo qui. Ora anche Gwen è sparita e mi stai dicendo che ci potrebbe essere anche solo la minima possibilità che non torni?

ZOEY: ho detto solo che dovrei formulare altre ipotesi. Cerca di calmarti

TRENT:- no, lui non aveva intenzione di calmarsi- AAAARGH

ZOEY: ok- voleva dire altro, voleva magari provare a calmarlo

TRENT: va bene, dal momento che ucciderti sarebbe controproducente, andiamo avanti. Voglio solo che Gwen torni tutta intera. E dato che devi formulare altre ipotesi, finché non la troviamo, vorrei vederle tutte anche se dovessi uccidere un conduttore, bruciargli casa e tagliare perbene ogni sua carta di credito!- quando i suoi occhi incrociarono quelli terrificati di Zoey, cercò di giustificarsi-  Ok, iniziamo prima che diventi irrazionale.

ZOEY: ehm… vado a prendere i libri

*Nell’alternative universe*

GWEN: e Trent?

ALT-ZOEY: è con Duncan ma non sappiamo esattamente dove siano

GWEN: speriamo che non gli monti la testa come ha fatto con me

*Thumb*

Un rumore proveniente dalla porta attira l’attenzione delle due. Una è però più preoccupata

ALT-ZOEY: oh no, devo andare Gwen.

GWEN: ma cosa?- Mentre si girò per chiedere alla sua amica spiegazioni la porta alle sue spalle si aprì e un attimo di tempo le permise di nascondersi dietro una poltrona.

Gwen P.O.V

Perché Zoey se n’è andata così di fretta? Niente è peggio di un’altra stagione con Chris, ma non credo sia quello, lui è morto. La porta si apre totalmente e scorgo una figura che non vedo da un paio d’ore ma che riconoscerei ovunque. Un particolare mi salta subito all’occhio, insomma è “lui” ma non è lo stesso “lui” che ho nella realtà. È il “lui” di qualche anno fa’.

GWEN: Trent?- sussurro cercando di non farmi sentire

Lui si guarda attorno impaurito, crede ancora che io sia morta.

ALT-TRENT: no. No… no-no-no-no. Non sei qui. Sei solo uno scherzo della mia mente.

Sembra stia impazzendo un’altra volta Intanto lui si è portato le mani alla testa, è adorabile. Un’altra figura solca la porta è… l’Alt-Duncan?

ALT-DUNCAN: oh mio Dio. Stai ancora avendo uno dei tuoi momenti da pazzoide, ma continua mi diverte vederti sclerare

 
 
 
 
 
 






 
L’angolo di EvoN
ciao.
Siamo arrivati nel pieno dell’azione dall’altra parte. E adesso nuovi personaggi sono stati aggiunti con nuovi punti di vista. Gwen resterà dell’altro universo per sempre? I suoi compagni troveranno un modo per farla tornare indietro?

Il podio delle recensioni è occupato questa volta da:

 
Ale         -         Elison
Grazie!

Grazie per aver letto e io spero di vedervi nel prossimo episodio…
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** un riepilogo alternativo ***


 
UN RIEPILOGO ALTERNATIVO

 
ALT-DUNCAN: ma per quanto mi diverta vederti così, devi rimetterti la testa a posto.- Anche se negli ultimi tempi si poteva dire che erano diventati amici, l’Alt non poteva bloccarsi nel stuzzicare il ragazzo

ALT-TRENT: -ripose le mani lungo il suo corpo. Rimase muto fino a che il suo respiro non fosse diventato normale. Continuava a guardare sperduto un punto del pavimento- tanto a te che importa?

ALT-DUNCAN: andiamo Elvis, non puoi incolparti per la tua dolorosa perdita.- disse con un pizzico di presa in giro

ALT-TRENT: lo so. Forse ero ingenuo e mi fidavo troppo.- nella sua mente riaffioravano gli ultimi momenti con lei. Erano riusciti a ricucire i rapporti, fino a quando lei era stata rapita e lui l’aveva vista morire- Ma anche quando ho visto per l’ultima volta i suoi occhi ossidiana, ho pensato che potesse cambiare l’incubo della mia mente.

ALT-DUNCAN: non puoi fare niente per quello

ALT-TRENT: lo so. Lo so è stupido e da depresso sentimentale. Ma…- l’Alt si ricordò dove quegli stupidi sentimenti lo avevano portato. La rottura, la caduta e infine il non poterla più stringerla a sé- forse hai ragione

GWEN: - anche se sapeva che tutto quello che vedeva non era vero, non aveva il coraggio di lasciare “Trent” in quello stato. La sua mente provava a bloccarla, le diceva che era tutto falso e che doveva restare nascosta. Lei mandò al diavolo quei pensieri- ma non è così…- disse abbastanza forte per farsi sentire

ALT-TRENT: No.- le voci nella sua testa tornarono a infastidirlo. Dicevano che era solo colpa sua e che non la meritasse viva-  No-no-no-no-no.- riportò le mani nella sua testa per poi intrecciare le dita con i ciuffi dei suoi capelli- Sei morta! Non sei reale, sei solo un sogno

La ragazza si espose solo a Duncan, in quanto l’altro girato, e si avvicinò a Trent.

GWEN: sono vera- gli toccò una spalla per farlo girare.

ALT-TRENT: - silenzio all’inizio. Trent squadrava ogni singolo millimetro negli occhi di Gwen. Era lei, viva- ma come?- adesso la guardava con gli occhi pieni di pazzia

GWEN: è… complicato. Sono io ma da un altro universo.- gli prese le mani- Uno in cui mi sono salvata

ALT-TRENT: mi dispiace. Avrei potuto salvarti- il ragazzo stava ancora guardando il pavimento, così Gwen gli sollevò la testa dal mento

GWEN: ehy, è tutto ok. Non è colpa tua

ALT-DUNCAN: cough, cough. Scusate se interrompo questo momento romantico, ma vorrei sapere che diavolo succede.- la figura oscura che aveva rubato il talismano ora era nel suo mondo naturale ma si chiedeva comunque cosa ci faceva Gwen in quel mondo

GWEN:-la ragazza si gira e nota il ragazzo, impaziente di una risposta, a braccia conserte- si Duncan, ciao.

ALT-DUNCAN: bene, ora puoi anche spiegargli perché sei qui- disse indicando Trent che sembrava non capire

GWEN: Mal cercherà di aprire i cancelli dell’inferno.

ALT-TRENT: -più che sorpreso era stranito. Mal era morto, non si era sentito parlare di lui da molto ormai e Mike è in condizioni stabili da quel che poteva vedere -cosa?

GWEN: non so come né perché ma Mal sta cercando di aprire i cancelli dell’inferno anche in questo universo.

*Dopo il riepilogo*

GWEN: possiamo fermarlo con i talismani ma ci manca un ingrediente fondamentale.

ALT-DUNCAN: se lo prendessi, Courtney mi considererebbe come un eroe…- disse con occhi sognanti dritti verso l’alto- cioè potrei tornare a casa e fare cose da duro,
giusto?

GWEN: ehm, certo

ALT-TRENT: quindi qual è questo “ingrediente fondamentale”?

GWEN: ecco il problema, sarebbe il… cuore di Chris.

ALT-TRENT: quindi per salvare il mondo, dobbiamo strappare il cuore al cadavere di un vecchietto morto?- chiese alla ragazza che rispose solo con un sorriso colpevole, in verità non era colpa sua

GWEN: a quanto pare

ALT-DUNCAN: allora sarà molto più divertente di quanto pensassi. Posso farlo io?

*Ritorno alla normalità*

TRENT: - il ragazzo era seduto a testa china sulla poltrona. Usava il suo polso come antistress. Mormorava parole troppo mischiate assieme per essere capite ma ogni tanto qualche suono arrivava alle orecchie di Zoey- *Grrr*

ZOEY: lo stai facendo di nuovo. Stai ringhiando- il chitarrista stava diventando minuto dopo minuto più teso.

TRENT: e tu non stai leggendo abbastanza velocemente.

ZOEY: - anche Zoey stava diventando stressata di pari in passo- sai cosa non aiuta a leggere? I ringhi

TRENT: manca da più di tre ore e tu non hai ancora fatto niente

ZOEY: se smettessi di comportarti come un bambino capriccioso e mi aiutassi… grazie.

Trent e Zoey continuarono a leggere libri e pergamene per circa due ore. Ogni tanto si alzano e controllano la bacheca aggiungendo post-it. Ma dopo 2 ore inutili, Trent lanciò il libro e portò le sue dita alle tempie

ZOEY: di solito i libri non andrebbero lanciati.

TRENT: non abbiamo trovato niente. Solo informazioni inutili sui tesseract, demoni, proprietarie alternative dei talismani ma nessuno ci dice, dove sia.

ZOEY: non puoi pretendere che…- Zoey pensò all’ultima frase detta dal suo compagno- aspetta cosa hai detto?

TRENT: nessuna informazione su…

ZOEY: no, no. Prima sulle proprietà alternative dei talismani- il ragazzo si alzò e riprese in mano il libro che aveva lanciato per darlo in mano alla rossa

TRENT: credi che ci possano aiutare a trovarla?- Zoey faceva scorrere le pagine del libro affannosamente. A circa metà del libro si mise a leggere un capitolo a mente e dopo poco un sorriso comparve sul suo viso.

ZOEY: no, ma… penso di aver trovato un modo per salvare Mike.

 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** un secondo fine ***


UN SECONDO FINE

 
In qualche modo, la ragazza era riuscita ad allontanare l’alt per qualche minuto. La sua amica Zoey si era fatta rivedere, le aveva raccontato che si era nascosta da quei due ma non spiegò mai il perché. Nel frattempo Cameron aveva trovato il modo di contattarla dall’altro universo, quello vero.

GWEN: ok, l’alt-Trent è andato a prendermi degli snack quindi abbiamo tempo. - anche se era sicura che non ci avrebbe messo poco, non riusciva a smettere a guardare l’entrata. Se lui avesse scoperto che aveva in mente di andarsene, sarebbe di sicuro impazzito e lei non riusciva a vederlo in quello stato, anche se non era lui.

CAMERON: sicuro che Duncan tornerà col talismano?- la voce elettronica di Cameron, attira a sé l’attenzione di una Gwen disattenta.

GWEN: no ma sono quasi sicura che non voglia che Mal conquisti il mondo.- lo schermo cominciava ad avere piccole interferenze, tutto normale fino a quando, appena pronunciò quel nome, tutto diventò un grande glitch di rumori e immagini distaccate da loro

CAMERON: _°*§°ç@çé°..à:*\&%($”/&$%[][@

ALT-ZOEY: Cameron, stai bene?

CAMERON: il-#@-Mal-#@-di-]-+-questo-#@.-mondo-:°ç-deve-@##-aver-*°°-scoperto-#@-il-[#@-nostro-@##-piano. - i rumori erano spiacevoli alle orecchie ma alcune parole si capivano chiaramente fino a quando tutto si spense sotto gli occhi preoccupati delle altre due

ALT-ZOEY: Cameron!

GWEN: non penso sia un buon segno- lei era abituata a tutto questo mentre la rossa era più tranquilla con la normalità, cercò comunque di rimanere calma

ALT-ZOEY: penso che andrò a farmi un tè alla rosa canina, ne vuoi un po’? Sai aiuta molto con lo stress. Visto che ho scoperto che il mio mondo è solo una “last chance” per salvare il tuo, penso che ne berrò un po’- Gwen non rispose verbalmente ma decise di abbracciarla. Sapeva che sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe visto quella parte di Zoey.

GWEN: sai, sei fantastica in qualsiasi universo- Zoey rispose all’abbraccio

ALT-ZOEY: cerca di non farti uccidere questa volta Gwen

Zoey la lasciò sola per alcuni minuti fino a quando un ragazzo dagli occhi verdi ritornò nella stanza.

ALT-TRENT: ehy, la porta era bloccata e non sono riuscito ad arrivare alle macchinette- disse impaurito come se le stesse dando notizia di una tragedia

GWEN: non fa niente, tranquillo- rispose in sorriso.

ALT-TRENT: ma se hai fame, posso tornare là e…

GWEN: Trent, sto bene- il suo modo di preoccuparsi a volte era stressante ma era questo che amava in… tutti i lui.

ALT-TRENT: Gwen, volevo chiederti… da quel posto, dove sei venuta… abbiamo veramente la possibilità di salvare il mondo?

GWEN: beh, tu sei il più ricercato da Mal, ma sì.

ALT-TRENT: e pensi che potremmo vincere?

GWEN: non lo so. Non è così facile sconfiggere una divinità.

ALT-TRENT: giusto, non ha niente da perdere quando il suo cuore è venti metri sottoterra- La ragazza gira la testa velocemente verso il moro, confusa

GWEN: come?- chiese. Non aveva idea di cosa stesse parlando

ALT-TRENT: il cuore sepolto, è una storia che mi ha raccontato Duncan su Mal. C’era questa divinità che perse il suo amore e siccome non riusciva ad accettarlo, scese negli inferi…

GWEN: …attraverso sette cancelli- finì la sua frase.

ALT-TRENT: esatto, solamente che gli altri dei l’hanno fermata ed esiliata e ora il suo cuore è sepolto.

Gwen comincia a riunire vari indizi nella sua testa come dei pezzi di puzzle e in un attimo le è tutto più chiaro.

GWEN: ecco qual è il suo secondo obiettivo; non dominare, ma avere il suo amore indietro. - l’Alt la guarda con occhi sognanti ma allo stesso tempo confusi- Certo non giustifica l’estinzione di una specie ma…

ALT-TRENT: io lo farei per te

In quell’esatto momento Duncan spalanca la porta con un rumore secco, portandosi le mani dietro la schiena.

ALT-DUNCAN: ma che tenerezza

GWEN: hai…

ALT-DUNCAN: …profanato una tomba per strappare il cuore a un presentatore che ho sempre odiato? Certo. - il punk mostra loro un cuore strappato malamente dal petto di un uomo, capibile dal modo in cui i legamenti sputavano ancora sangue

Trent e Gwen voltarono la testa schifati quando Duncan mostrò loro il suo bottino.

ALT-TRENT: beh, ottimo lavoro. Mai pensato di trafficare organi?- chiese sarcasticamente con ancora la testa girata.

ALT-DUNCAN: ah, ah, ah molto divertente

Duncan stava per consegnare il cuore ancora sanguinante a Gwen ma prima di lasciarlo completamente lo ritira.

ALT-DUNCAN: ma poi ci ho ripensato. Mal è sempre stato gentile con me, è mio amico- sorrise malignamente.

L’Alt cominciò a emettere particelle viola, simbolo della corruzione di Mal che aveva probabilmente raggiunto anche quel luogo.

*Beep**Beep*

CAMERON: Gwen ti devi sbrigare! Mal è qui vuole interrompere il segnale!

GWEN: - la ragazza si voltò velocemente verso l’Alt, implorandolo- abbiamo poco tempo, devi darmi il cuore!

ALT-DUNCAN: qui ti sbagli. Tu di tempo non ne hai per niente.

Detto questo lancia il cuore per terra

GWEN: No! Cameron devi riportarmi indietro ora

L’alt-Trent non cercò neanche di fermarla, sapeva che era la cosa giusta da fare. Decise solo di stringerla per un’ultima volta. Gwen chiuse gli occhi sperando che il viaggio andasse a buon fine, non si era accorta che le sue mani cominciarono a sanguinare. Se non se ne fosse andata presto, sarebbe morta.

*Ritorno all'universo normale*

Trent e Zoey erano seduti rispettivamente su due poltrone distanti tra loro, cercando ancora una soluzione per riportare indietro Gwen. Ma il loro lavoro non servì in quanto all’improvviso, seduta davanti alla sua scrivania, comparve la gotica con le mani sporche di sangue e i tre talismani

GWEN: ehm…

 
 

 








 
L’angolo di EvoN

Finalmente la ragazza è tornata a “casa”. Ma la loro unica possibilità è andata a fumo e il piano di Mal si fa sempre più vicino. Scoprirete tutto nei prossimi episodi…

L’ultima volta non c’è stato l’angolo perché ho scritto quel capitolo prima di partire per le vacanze e probabilmente salteranno anche nei prossimi capitoli.
Io vi lascio e spero di rivedervi nel prossimo episodio…
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** finalmente a casa ***



FINALMENTE A CASA
 

TRENT: Gwen!

Il ragazzo corse subito giù dalla poltrona per abbracciarla. Lei rimase un po’ spaesata ma dopo un attimo di confusione ricambiò l’abbraccio. Un abbraccio che si trasformò presto in un bacio fino a quando Zoey li interruppe.

ZOEY: bello rivederti, Gwen. -la gotica era “occupata” e non gli aveva dato alcun tipo di attenzione così Zoey decise di salutarla in modo sarcastico. Per la sua gioia l’altra ragazza rispose

GWEN: anche per me- rispose con un sorriso, felice di essere tornata alla normalità.

TRENT: dov’eri? Ti abbiamo cercato ovunque- chiese tenendola stretta a sé, non si sa mai potrebbe scomparire ancora.

ZOEY: “Abbiamo”? Seriamente?- domandò ricordando che la maggior parte delle ricerche le aveva fatte lei.

GWEN: Cameron, non so come, mi ha trasportato in un universo parallelo in cui Chris era morto. - Gwen iniziò raccontando solo la punta dell’iceberg, anche se solo quella era difficile da digerire

ZOEY: quindi hai il cuore? - la rossa cercò con lo sguardo il talismano, era già pronta a fermare Mal ma non aveva sentito il resto della storia

GWEN: - la sua bocca si trasformò presto in un sorriso colpevole- ehm… no

Zoey non aveva detto niente si era solo fermata a un espressione facciale che chiedeva spiegazioni

GWEN: ehm… c’è stato un imprevisto. Credo che il Mal di quell’universo abbia scoperto il mio piano ed ha corrotto Duncan per tenersi il talismano.

TRENT: ma quello è sempre in mezzo?

ZOEY: - la rossa si staccò dalla conversione per ragionare su tutte le possibili spiegazioni- aspetta non è tutto perduto, magari Cameron può rifarlo. - Zoey si sporse verso il computer per cercare di mettersi in contatto con lui

GWEN: non puoi neanche chiederglielo. Penso che Mal abbia tagliato i collegamenti dalla miniera.

ZOEY: - dalla delusione di tutti e tre, la ragazza trovò la determinazione. Corse verso le scale e prima di entrare nel suo laboratorio diede veloci spiegazioni ai ragazzi che erano assai confusi- provo ad aggiustarli.

Zoey ritornò sorridente nel suo nascondiglio segreto, sicuramente stava tramando qualcosa. Gwen si lasciò cadere sul petto di Trent abbracciandolo con un braccio fino alla collottola. Iniziarono dei rumori elettrici mischiati a delle urla che si bloccarono quando all’improvviso le luci calarono fino a spegnersi.

GWEN: questo di sicuro non è una bella cosa.





Era passata un’ora da quando le interferenze avevano spento la telecamera, le luci si erano ripristinate, niente più rumori, era ritornata la quiete di sempre. Gwen fece la saggia decisione di aggiornare la situazione alla webcam in modo che qualcuno potesse aiutarli in qualche modo.

GWEN: ehi, Courtney o Chris o chiunque stia ancora ascoltando. Dopo aver riletto ancora una volta il libro, siamo arrivati alla conclusione che Mal abbia già aperto il sesto cancello dell’inferno e stia già cercando l’ultimo. Non c’è altro modo di fermarlo se non con i talismani ma… perdere il quarto non è stata una buona idea.

*Beep**Beep*

Il suono che significava la chiamata in entrata era diverso ma sempre famigliare, come qualcosa che non sentivano da tempo

CHRIS: ma buongiorno ragazzi, vi volevo chiedere… Cosa diavolo state facendo?!?- sclerò contro i ragazzi come un vecchietto irritato… cioè quello che era

TRENT: calmati! Qualcuno non ha preso la sua tisana stamattina?- scherzò il ragazzo notando i capelli stranamente aggrovigliati del conduttore.

CHRIS: no, non ho potuto “prendere la mia tisana stamattina”, tutti i miei assistenti sono spariti!- sclerò alzando le braccia al cielo.

GWEN: da quando t’importa della vita delle persone?- la squadra non perdeva l’occasione per stuzzicare il conduttore che da tempo li aveva tormentati

CHRIS: molto spiritosi entrambi. Ovviamente non è vostro il cuore che una divinità sta cercando.

TRENT:- entrambi alzarono gli occhi al cielo- quindi ci hai chiamato per…

CHRIS: perché la mia macchina per i popcorn caramellati è rotta ed io non voglio assolutamente rovinarmi la battaglia finale mangiando dei poverissimi popcorn salati.

TRENT: seriamente?- il conduttore ora stava bevendo un cappuccino, nei suoi occhi si poteva leggere la sua enorme sofferenza.

CHRIS: già volevo solo rendervi partecipi della mia sofferenza e…- Chris si concentrò e ricordò, con la sua mente da vecchietto, che aveva un’altra notizia per loro, di sicuro molto più utile- ah già i collegamenti con la fossa sono stati riabilitati. Addio!

Trent si risiede rassegnato sulla sua poltrona, Gwen lo adocchia e decide di seguirlo. Dopo pochi secondi sono entrambi vicini

GWEN: la fine si fa più vicina, a quanto pare.

TRENT: non sembri terrorizzata più di prima.

GWEN: prima di fare un viaggio nella parte più cupa dell’universo? Quel posto sembrava un terreno post-apocalittico. Anche se… non era così male dopotutto, molte
persone erano felici. - molte non tutte- L’unica cosa strana è stato leggere il mio stesso necrologio sul blog di Sierra.

TRENT: aspetta…- forse Gwen avrebbe dovuto accennargli il suo piccolo periodo da zombie- tu eri morta?

GWEN: all’inizio non era male. Mike era ancora se stesso, gli altri erano ancora se stessi -nel frattempo Gwen aveva preso la mano Trent, divertendosi a fare intrecciare le sue dita con quelle del ragazzo, e si era appoggiata alla sua spalla.

GWEN: sono veramente felice di essere tornata, dove abbiamo ancora una possibilità di vincere. Dove tu sei ancora tu e non un depresso epilettico- disse con fare scherzoso mentre sorrideva al fidanzato appoggiandosi alla sua fronte.

TRENT: solo perché tu non mi hai visto mentre ti stavamo cercando.

GWEN: non è la stessa cosa. Quel ragazzo sembrava uno spettro, - ricordava i momenti in cui l’aveva tenuta stretta per più di un’ora ma d’altro canto lo aveva fatto anche il vero Trent quando era tornata. - non possiamo permetterlo che accada a noi.

TRENT: ma non succederà.- Gwen aveva distolto lo sguardo, in quel momento sembrava rassegnata. Pensava che ora che si fossero ritrovati si sarebbero persi ancora- Hey…-Trent le prese dolcemente il mento tra le dita e poggiò le sue labbra su quelle di Gwen. Era lieve ma bastò comunque a tranquillizzarla.

TRENT: anche se il mondo bruciasse, non voglio perderti di nuovo.

Gwen si strinse a Trent mettendo la testa nell’incavo del suo collo, rilassandosi. Non poteva pensare di perderlo di nuovo.




Passo poco tempo e Trent come al solito stava dormendo appoggiato alla scrivania mentre Gwen gli accarezzava come fosse un gatto. Ad un certo punto il respiro di lui si fece irregolare e lei capì che si stesse svegliando.

TRENT: stavo ancora dormendo sulla scrivania?

GWEN: già, stavi anche facendo degli adorabili movimenti irrequieti che posso solo immaginare che abbiano a che fare con l’omicidio di un… gomitolo. - il ragazzo stropicciò gli occhi e cercò di apparire il più sveglio possibile ma la scrivania non è il posto più comodo al mondo per dormire- Mentre tu riposavi, ho parlato con Cameron e mi ha detto che per aprire i cancelli dell’inferno Mal deve rinunciare alla sua immortalità- Trent sembrò confuso all’inizio, forse era ancora un pochettino addormentato.

TRENT: e noi abbiamo la spada

Gwen sembrava confusa

TRENT: il simbolo della prima sconfitta di Mal è la spada quindi…

GWEN: per sconfiggerlo ci servirà ancora quella.

TRENT: ripensandoci, non penso che Zoey ne sarà d’accordo.

GWEN: perché?- il piano sembrava perfetto ma un particolare potrebbe rimanere per sempre un’incognita.

TRENT: al posto di salvare Mike potrebbe ucciderlo.

ZOEY: ucciderlo?
 

 
 




 
L’angolo di EvoN
IMPORTANTE: è in corso una guerra tra fandom Gwent e Gwuncan, quindi se avete qualsiasi tipo di social network, difendete la nostra Ship! Inoltre sul canale ufficiale di total drama, hanno postato un video con un sondaggio Gwent o Gwuncan in questo momento stiamo vincendo! Ma non si sa mai. Non so se questo possa influenzare la prossima stagione. Ogni voto è significativo.
Io spero di rivedervi nel prossimo capitolo…
BA-BYE 

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** un piano suicida ***




UN PIANO SUICIDA

 
Non si erano accorti ma la rossa aveva sentito tutto. Erano troppo occupati a pensare a un piano che potesse uccidere Mike e non avevano pensato alle persone che ne avrebbero sofferto.

ZOEY: il piano dei talismani è fallito e voi volete uccidere Mike?- ormai era diventata abituata a essere sacrificata per il piacere degli altri due. Era strano. Stava piangendo ma allo stesso tempo sorrideva serenamente. Come per fargli capire che era stanca di essere trattata come un sacco da box.

GWEN: noi non vogliamo ucciderlo. E’ solo l’unico modo per salvare il mondo.

ZOEY: un “modo”?- chiese a braccia conserte-. Vi conviene trovare altri “modi”, - ironizzò la loro maniera di trattare Mike con un gesto delle dita- perché uccidere il mio ragazzo, non è nemmeno un’opzione.

TRENT: se non riesci a trovare un lieto fine con la scienza non vedo come noi potremmo trovare un opzione per salvare Mike.- il ragazzo cercava di tenere tranquille le acque. La cosa peggiore che li potesse accadere sarebbe stata quella di crearsi un nuovo nemico.

ZOEY: ovvio, finché è il mio ragazzo a morire è un lieto fine, giusto?- lei non voleva stare calma. Voleva chiarire le cose una volta per tutte, mantenendo un contatto visibile indistruttibile con Trent- Ma se ci fosse Gwen in pericolo?- si girò verso Gwen-  O Trent?

GWEN: ok, basta. Zoey lo vorrei salvare anch’io ma questa è l’unica possibilità. O salviamo lui o salviamo il mondo dall’inferno. - l’altra ora aveva abbassato la testa, sospirando qualcosa che gli altri non potevano sentire. Quindi se non hai un piano pronto nelle tue tasche, non vedo come potremmo farcela.

Zoey stava guardando un punto indefinito della scrivania in silenzio. I suoi pensieri riuscivano a tapparle le orecchie. A Gwen e Trent dispiaceva molto per lei, dopo quasi un mese di reclusione in quel sotterraneo erano riusciti a formarsi come squadra. Tuttavia sapevano che era la cosa giusta da fare.

ZOEY: andate via…- un sussurro soffocato dalle lacrime ma completamente udibile dai due

GWEN: Zoey…- voleva comunque farla ragionare…

ZOEY: Fuori!- ma lei non la voleva ascoltare.

Trent tese la mano a Gwen che non esitò a prenderla, per poi dirigersi verso l’uscita. Zoey si sedette su una delle due poltrone, costantemente fissando il vuoto. Si sentiva abbandonata da quella che ormai da quattro settimane era diventata la sua famiglia.
 
*Dopo aver rivisto il piano suicida*

HEATHER: quindi voi volete permettere a Mal di aprire il cancello, solo per poi ucciderlo un secondo dopo? E se il vostro tempo scade? Non rimarrà immortale per sempre

GWEN: già

TRENT: in verità… è l’unica possibilità

GWEN: abbiamo bisogno che tu trovi un modo per liberare gli altri dall’incantesimo. Se riusciamo a farli rivoltare contro Duncan e Lightning, guadagneremo più tempo.

HEATHER: tempo? Non avete più speranze da quando “mister chitarrista depresso”, ha deciso di farci felice con la sua inutile presenza.

TRENT: wow, grazie.

HEATHER: comunque ci sto. - prese un respiro ben più che profondo- Sapete che c’è? Vi odio… e tanto. - i due sospirarono, neanche tanto sorpresi, solo stanchi. - Io volevo solo vivere una vita normale, con Alehandro magari, andare a vivere nella casa vacanze dei suoi genitori, e invece mi sono ritrovata con un branco di zombi senza battito cardiaco.

Fine trasmissione

TRENT: è cattivo sperare che Mal la scopra e la trasformi in una sacca informe di sangue?

GWEN: ma guarda chi si sta specializzando in omicidi originali- disse avvicinandosi a lui facendogli capire chiaramente qual era il suo vero intento.

TRENT: hey, non pensare di potermi distrarre dal fatto che il nostro piano includa farti rischiare la vita.- iniziò con tono serio che poi si trasformò in un sorriso da ebete verso la compagna

GWEN: davvero?- posò anche l’altro braccio attorno al suo collo, stringendosi a lui- non c’è niente che posso fare per distrarti?

TRENT: beh, se la metti in quel modo…- si avvicinarono nello stesso istante baciandosi appassionatamente. Dopo qualche secondo, si staccarono entrambi non per riprendere fiato. Erano entrambi preoccupati per la rossa e si capiva dai loro occhi, da come si guardavano.

GWEN: Ma… ci dev’essere un altro modo per- ormai non si poteva fare niente. Ma non potevano lasciare che un demone qualsiasi si prendesse gioco con i sentimenti
di Zoey. Avevano affrontato di peggio. - Zoey ha ragione, il nostro obiettivo era di tenere tutti vivi ma il nostro piano migliore è uccidere Mike.

TRENT: Gwen, non è colpa tua. Non possiamo farci niente

GWEN: ma… non è giusto. Insomma, seriamente il nostro piano è uccidere il ragazzo della mia migliore amica, con una spada fatta in plastica?- i suoi occhi caddero ancora una volta su il paio di occhiali che li avevano aiutati in passato. - O magari c’è qualcosa dentro questa base che c’è sfuggito.

TRENT: dopo un mese di continue pulizie? Non penso

GWEN: gli occhiali. Abbiamo ancora gli occhiali, possiamo cercare altre profezie sulla porta- Gwen si alzò e si diresse verso il portale che dopo il suo ritorno avevano continuato.

TRENT: Gwen, aspetta…- e si alzò anche lui, trasportando il suo corpo stanco.

GWEN: sono rotti ma… oh eccone già una: “È un peccato per la gelatina mi è sempre piaciuto il… sistema decimale”? Ok, questi occhiali non hanno senso da quando li hai fatti cadere. Ma eccone un’ altra: “i manifesti di spedizione torneranno dal mittente non appena la consegna si farà più fortunata”…. Va bene neanche questa era sensata, ma…- ritornò alla sedia seguita dal suo ragazzo parecchio perplesso ma comunque sorridente. - Magari c’è qualcosa sulla scrivania: “Dove la sofferenza domina, gli alberi appassiscono affinché il raggio di luna dica no”. Beh… potrebbe avere un…

TRENT: sì, sono di sicuro che queste profezie sono state scritte da Izzy.

GWEN: non possiamo abbandonarli- la ragazza si fece subito seria, cosa che allertò il ragazzo davanti a lei.

TRENT: lo so. Mike è anche mio amico. Non voglio lasciarlo indietro

GWEN: ci serve un piano migliore…- tanto non lo avrebbero trovato, neanche ci avrebbero provato era inutile ed entrambi lo sapevano. Avevano già rinunciato a provarci dal loro modo in cui fissavano il pavimento.

TRENT: ok…- la ragazza aveva sentito le parole chiaramente anche se sussurrate e si era girata verso di lui- d’accordo- ripeté.

GWEN: ed io che pensavo di dover fare uno di quei classici discorsi romantici in stile ottocententeschi.

TRENT: tranquilla so che odi le romanticherie. - le sorrise. - Senti, io posso tornare al piano A se serve…- non fece in tempo a finire che un’ombra da loro fin troppo conosciuta, apparì in mezzo alla stanza.

ALT-DUNCAN: dovresti rivedere il piano A Elvis, o qualsiasi altro piano voi abbiate. Perché in qualsiasi piano Mal viene sconfitto, Gwen muore.
 
 












 
L’angolo di EvoN

Inizierei col ringraziare Elison per aver recensito il capitolo scorso e anche con il ringraziare voi perché il primo capitolo, per qualche insana ragione, ha raggiunto le-oltre 600 visite. Secondo me perché era cringe a livelli estremi.

MA al finale manca poco e nessuno sa se ce la faranno i nostri eroi

Ed io spero di rivedervi nel prossimo episodio…
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** lunghi addii ***



LUNGHI ADDII



 
ALT-DUNCAN: E’ molto semplice.- gesticolando con le mani, il ragazzo stava sui suoi piedi raccontando a due ragazzi molto più che confusi il loro destino.- La spada dovrebbe raffigurare Mike, il quale protegge Zoey. Stessa storia con Zoey che mantiene in vita Mike attraverso il libro. La storia con loro è semplice perché entrambi i loro talismani sono stati trovati. Gwen è la protettrice del ciondolo ma, essendo che il cuore non è ancora stato trovato, non può essere salvata.

TRENT: mi vuoi dire che siccome Chris non è morto, lei deve morire? –cercò  di chiedere rabbiosamente all’alt accennando la ragazza con una mano. Lei era più sorpresa dalla reazione di lui

ALT-DUNCAN: ma non sono qui per dire il rosario ma per fare… un’offerta. Come avete giocato per riavere il medaglione, avete la possibilità di rigiocare per un premio leggermente più vitale.- disse Duncan alzando entrambe le sopracciglia, guardando entrambi a intermittenza in attesa di risposte. Trent aveva lentamente posato lo sguardo su Gwen consapevole che il suo cuore stava per esplodere. Lei non lo aveva notato, lei stava guardando Duncan con uno sguardo omicida, voleva significare che doveva andarsene. Lei sapeva quanto lui fosse disposto a sacrificarsi e sapeva che avrebbe accettato. Il ragazzo davanti a lei lo aveva intuito ma lo avrebbe fatto comunque. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei

TRENT: lo farò

GWEN: No!- rispose con fermezza, già consapevole che non lo avrebbe ascoltato

TRENT: Gwen!- lui voleva farla ragionare. Doveva tenerla al sicuro. Lui era sacrificabile, lei è un miracolo per il mondo

GWEN: NO, NO!- quasi urlò la ragazza cercando di fermare la situazione per farlo ragionare- Lui ha solo aspettato questo momento per trovarti irrazionale e impulsivo.- indicò con un braccio l’Alt-  Lo so, lo ha fatto anche con me. Non permetterò che tu cada nella sua trappola per colpa mia, ancora.

TRENT: ne varrà la pena!- …silenzio. Solo un concatenarsi di sguardi tra la coppia, con gli occhi che stavano per sbordare di lacrime ma che non volevano perché la rabbia le tenevano dentro. Il terzo, guardando entrambi, capì che era il momento di andare. Aveva sganciato la bomba, ora era arrivato il momento per loro di farla esplodere per danneggiarsi a vicenda.

ALT-DUNCAN: sentite, io ho da fare. Se cambiate idea, chiamatemi, ok?- nessuno sembrava ascoltarlo ma lui se ne andò lo stesso.

GWEN: odio tutto questo! Odio che Zoey pensi che siamo degli assassini e odio che probabilmente abbia ragione!- sospirò facendo tremare il suo respiro per colpa del pianto imminente- io volevo solo andare al college, quella doveva essere la mia avventura! Non dei ragazzi impossessati da delle divinità che, a quanto pare vogliono scatenare l’inferno sulla terra!

Dei passi la interruppero e due figure, un’appoggiata all’altra, li sorpresero facendoli alzare e impugnare qualsiasi arma possibile

DUNCAN: rilassati Elvis, non sono qui per combattere.

GWEN: Courtney?- Duncan accompagnò Courtney a sedere su una poltrona. Pareva molto stanca e quasi sul punto di svenire. Gwen si avvicinò a lei controllando che stesse bene

TRENT: troppo cattivo con i tuoi giocattoli?

DUNCAN: LEI NON E’… lei non è un giocattolo! Quando Mal mi ha detto di sequestrare tutti e siamo arrivati a Courtney, non ho potuto metterla insieme con gli altri. L’ho nascosta da Mal ma ieri Heather ha organizzato una sottospecie di rivolta contro le guardie e ho dovuto portarla qui.- il punk sembrava imbarazzatissimo da quello che aveva appena confessato da quanto era rosso e aveva cercato di evitare contatto visivo con chiunque. Lui non era fatto per le romanticherie, ma c’era Courtney da salvare e non l’avrebbe lasciata nelle mani di Mal

COURTNEY: sì, Gwen… è per questo…che non ti ho… più chiamato. Non perché non mi interessasse per niente la tua storia d’amore- disse con voce troppo stanca per sembrare normale

DUNCAN: scusate l’interruzione, ma io devo andare.

COURTNEY: aspetta! Vengo anch’io.- accennò un movimento come per alzarsi

DUNCAN: - il ragazzo si inginocchiò per raggiungere la sua altezza- no, tu devi rimanere qui.

COURTNEY:- all’improvviso sembrava più sveglia che mai- ti devo ricordare cosa dice il capitolo 27 paragrafo 2?

DUNCAN: ti prego!

COURTNEY: ok mi fido- gli sorrise teneramente. Poi lo prese per un orecchio aggressivamente- ma se ti becco di nuovo a baciare un’altra, giuro che un semplice salvataggio non riuscirà a salvarti- poi lo attirò a sé per dargli un veloce bacio sulle labbra uno di quelli che dura pochi attimi ma abbastanza efficace per sorprenderlo

DUNCAN: ci vediamo alla fine di tutto, principessa. – le sorrise maliziosamente come al suo solito e si diresse verso l’uscita

TRENT: Duncan…- tutti si girarono verso di lui. le opzioni erano due. Stava faceva una dichiarazione d’amore o l’inizio di una guerra

TRENT: cerca di non farti uccidere- il punk annuì con la testa come segno di ringraziamento e abbandonò la stanza, così tutti potevano tirare un sospiro di sollievo.
Trent si sedette, come al suo solito, sulla poltrona non occupata da Courtney.

COURTNEY: non badate a me. Cercherò di dormire o magari leggere un libro o qualcosa del genere…- crollò dal sonno emettendo subito dopo suoni rumorosi dalla bocca

TRENT: sai… mi aspettavo più un bagno di sangue- Gwen si sedette sulle gambe del ragazzo

GWEN: io in verità ci speravo in un bagno di sangue.

TRENT: questa sì che è una Gwen matura- disse scherzando provocando la sua risata.

*Beep**Beep*

CAMERON: ok, qualsiasi sia il vostro piano dovete metterlo in atto subito, ok?

GWEN: Cameron, cosa sta succedendo?

CAMERON: hanno scavato fino all’ultimo cancello e pare che Mal vuole aprirlo, già domani mattina
 
 

 


 



 
L’angolo di EvoN

T h e  c l i f f h a n g e r  i s  r e a l

MA! un paio di capitoli precedenti avevo pubblicizzato il video officiale di total drama per il video della ship war. Ed è con grande onore che vi annuncio che il Gwenteam ha vinto ed ha portato a casa un video uscito pochi giorni fa.

Con questo voglio prendere un piccolo spazio per tutti quelli che hanno partecipato pro o contro. Se non vi interessa potete saltarla.

Voglio ringraziare con tutta la mia anima chi ha votato per la Gwent. Avete dato un battito al mio cuore. Vedere un fandom così piccolo e nascosto risorgere dalle proprie ceneri e formare una corazza più potente di sempre, è stata, sinceramente, l’esperienza più gratificante di sempre. Non scherzo. Quindi grazie, grazie, GRAZIE di tutto. Quelli che hanno supportato, le fantastiche persone che ho conosciuto questa settimana e tu che stai leggendo questo. Davvero grazie.

Spero di rivedervi nel prossimo episodio…
BA-BYE
 

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** un dono fatto col cuore ***


UN DONO FATTO COL CUORE

 
GWEN: ok, forse è il momento di fare un aggiornamento. - la ragazza teneva le braccia sul tavolo appoggiandole con i gomiti, incrociandole dita. Con tutto quello che l’era capitato sentiva il bisogno di sfogarsi, non le importava se nessuno ormai la ascoltava. - Chris sembra evaporato, il che dimostra quanto ci tenga a noi. Courtney, quando si è alzata, ha iniziato a camminare per la biblioteca, dove probabilmente si è persa. Zoey invece è barricata nella sua “Zoey-caverna” da…- si girò alle sue spalle vedendo il suo ragazzo negare con la testa con una smorfia sulle labbra- oh andiamo- si alzò dalla sedia, salì le scale e cominciò a togliere i nastri all'inizio della scala che li divideva dal famoso covo segreto.

GWEN: Zoey! Zoey-ripeté una seconda volta con più calma- So che ce l’hai con noi e che pensi che non ci importi nulla di Mike- Gwen cominciò a togliere le barricate e a passarle al ragazzo. - abbiamo bisogno del tuo aiuto, ok?- una piccola luce alla destra della porta cominciò a emettere un piccolo suono acustico con un ticchettio aggiunto in sottofondo. Che l’avesse predetto o no, Gwen fu travolta da una piccola esplosione che la fece cadere all’indietro al suono del suo urlo. Trent corse verso di lei ma non prima di aver fatto un piccolo sbuffo divertito.

Dopo un altro piccolo salvataggio, Gwen teneva una sacca di ghiaccio sulla testa mentre Trent le porgeva una tazza di tè.

TRENT: devo dire che la trappola esplosiva sulla porta è stata un’idea geniale.

GWEN: già e a quanto pare ha tolto un cristallo dalla spada,- disse portando vicino a se il talismano- starà di sicuro tramando qualcosa. - con Zoey in quello stato si poteva temere qualsiasi cosa. Sarebbe capace di ucciderli tutti o di salvare il mondo. - Potrebbe davvero essere un biglietto di sola andata?

TRENT: -se Zoey lo uccide a lui non importa. Sa solo che in qualsiasi modo finisca, la cosa più importante della sua vita gli sarà tolta ancora una volta. - sì ma lo sarà solo per te.

GWEN: Trent…

TRENT: Gwen,- 
la bloccò lui prima che potesse sentire sempre le stesse parole- se vieni con me c’è più probabilità che tu non… ritorni- la bloccò lui prima che potesse sentire sempre le stesse parole

GWEN: No!- si girò completamente verso di lui parlandogli con un tono serio. Poteva essere severa quanto voleva ma quando incrociava i suoi occhi non resisteva a non distogliere lo sguardo. - Insomma hai bisogno di me per… darti un colpo in testa nel caso Mal ti impossessi.

TRENT: non voglio vederti morire

GWEN: beh, neanche io voglio che tu mi veda morire. Ma non sarai da solo perché sai cosa sarebbe peggiore? Tu, che muori al posto mio.- disse in coordinazione con le mani

TRENT: se tu vieni con me l’unica cosa a cui riuscirò a pensare sarà il fatto che potrei perderti. E se lo facessi, impazzirei. Lo so, l’ho già fatto. - i ricordi tornarono vivi nelle loro menti. Una volta era la gelosia, ora lui rischiava di non rivederla mai più.

Trent abbassò la testa lentamente. Lei lo guardò malinconicamente. Poi la ragazza gli prese le mani e le strinse dolcemente per fare tornare l’attenzione su di lei.

GWEN: nell’altro universo, tu mi hai raccontato una storia. Su come Mal amasse una persona che poi ha perso e di come lui non riusciva ad accettarlo. E’ questo che ha causato tutto, perché ha preferito fare a pezzi il mondo piuttosto che lasciarlo andare. E noi non possiamo essere come lui. E… sì, vorrei strangolarti tutte le volte che sei testardo e nomini quel maledetto numero… ma noi abbiamo avuto i nostri baci, i nostri balli, le cioccolate… è molto più che niente. Se uno dei due non sopravvive l’altro, non può finire come Mal. Non voglio che la nostra storia diventi così. La nostra storia è che noi ci miglioriamo a vicenda innamorandoci, perdendoci e ritrovandoci insieme. Quindi andremo insieme. Proveremo a salvare Mike insieme. Affronteremo tutto quello che verrà dopo insieme. - Trent sorrise di felicità sapendo che la sua ragazza lo ama davvero

TRENT: va bene. E che insieme sia.

GWEN: bene. Perché se questa è la mia ultima notte, non voglio sprecarla litigando.

Gwen si avvicinò al suo ragazzo, con un sorriso stampato sulla faccia, fino a quando le loro fronti si toccarono. Era un loro rituale, l’hanno usato anche in passato quando uno dei due era preoccupato. Li calmava, la vicinanza dell’altro ha sempre dato un certo effetto per entrambi. In passato, quest’azione finiva sempre con un bacio o anche solo con un tocco di labbra. Trent aprì gli occhi guardando Gwen così vicina a lui che poteva sentire il suo respiro contro il suo. Lui staccò la fronte dalla sua, lasciandola perplessa, si alzò e le porse una mano. Un altro po’ di rossore coprì le sue labbra, capendo quali erano le sue intenzioni. Sorridendo come ragazzi alla loro prima cotta, i due si ritrovarono in posizione da walzer. Riunirono le loro fronti non volendole staccare più. Improvvisarono qualche passo, ridendo interiormente per quanto non riuscissero a essere coordinati. Per loro quel momento era magico. Trent la fece girare, com’era solito nei balli del seicento. Lei non era fatta per le sdolcinatezze ma lui era il suo cliché e non se ne sarebbe stancata mai. Si ritrovarono di nuovo vicini come non mai e finalmente un bacio concluse quella notte

.
.

TRENT: ho deciso, mi sacrificherò per lei- lui era disposto a fare tutto.

ALT-DUNCAN: mi dispiace Elvis ma l’offerta è finita, dovevi pensarci prima. - ma era troppo tardi

TRENT: lei non me l’ha permesso. Andiamo!

ALT-DUNCAN: senti, non faccio io le regole. Domani sarà fatto un sacrificio e a meno che Chris non ci dia il suo cuore volontariamente non credo funzionerà.

TRENT: volontariamente? Non doveva essere un cuore morto?

ALT-DUNCAN: a quanto pare da quando Mal ha scoperto il vostro piano e ha cambiato le regole del libro. Ora il cuore dev’essere consegnato volontariamente e non credo che Chris ne sia molto felice.

TRENT: sicuro che non possa fare niente?

ALT-DUNCAN: sicurissimo, ci vedremo domani. - lui sapeva molto di più
 
 
 
 




 
 
L’angolo di EvoN

È appena entrata una falena in camera. Cercate aiuto.

Ed io spero di rivedervi nel prossimo episodio…
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** gita alla grotta infernale ***


GITA ALLA GROTTA INFERNALE
 
Trent e Gwen erano davanti al gruppo illuminando la via con una torcia. A seguire i ragazzi camminavano lentamente Lightning e Heather, il primo con in mano la webcam. Il gruppo era circondato da mura formate da rocce di vario genere esposte. In più lo spazio non era troppo e, molto spesso, durante il tragitto, avevano percorso metri e metri strisciando o accovacciandosi  L’aria era rarefatta e per certi momenti era difficile respirare, la puzza di zolfo superava qualsiasi altro odore.
Camminavano da ore e iniziavano a sentire la stanchezza addosso ma, per loro fortuna la luce alla fine del tunnel si fece più intensa. La cava raggiungeva una sala sostenuta da vecchie travi di legno dove, al centro emergeva un’enorme porta decorata da ricami in oro. La porta per l’inferno. I ragazzi si nascosero dietro una pigna di travi di legno e chiodi, dove sapevano che non potevano essere trovati.

TRENT: -Gwen soffriva molto di claustrofobia a questo punto e stava iniziando a tremare visibilmente, il ragazzo si cominciò a preoccupare- stai bene?

GWEN: certo. - lo rassicurò sospirando- E solo che siamo ancora più in profondità di quanto pensassi. - un suono tenue ma improvviso la allarmò, provocando in lei ancora più ansia di prima

HEATHER: Lightning! Tieni ferma quella telecamera!- urlò sottovoce verso l’atleta che aveva fatto cadere la telecamera.

LIGHTNING: certo, tu non sei stata infettata da un demone per quasi un mese senza mangiare. Sono a corto di proteine sorella! Capiscimi!- le lamentele del ragazzo guadagnarono sono uno sguardo storto da Trent che riuscì a zittirli.

TRENT: abbiamo pochissimo tempo. E se la nostra ultima opportunità va persa per colpa vostra, sarete i primi ad andare all’inferno.

Mal uscì nascosto in un cappuccio nero per levarselo solo dopo essersi posto davanti alla porta.

GWEN:… qualcosa si muove.

Oltre a lui, un’altra figura si avvicinò a lui al suo comando delle dita.

ALT-DUNCAN: ciao Mal

MAL: perché sei qui? Vuoi goderti lo spettacolo? Tutte le profezie sono dalla mia parte oggi. Ti richiamerò quando avrò bisogno di te.

L’alt scomparì nella sua classica nuvola scura

MAL: Nis ilim, zakaru, ezebu annunaki. Nis ilim, zakaru, ezebu annunaki…. - le profezie erano alla sua parte i cancelli si aprivano piano, la luce diventava sempre più potente. Stava accecando tutti. Insieme a quello, un miscuglio di urla e pianti riempì piano piano le orecchie del gruppo. Rumori strazianti, madri piangere di dolore, uomini che cercavano di sputare i propri polmoni tossendo, carne che si staccava dalle ossa. Tutto era perfetto e la fine stava per iniziare. I cancelli si aprivano lentamente lasciando i suoni diventare sempre più dolorosi. Ma le porte si fermarono a metà strada, ritornando al loro posto originale. Mancava qualcosa ma quello che di sicuro non mancava era la delusione negli occhi di Mal- Beh, questo è strano.

La coppia sorprese il demone alle spalle, impugnando la spada e il resto dei talismani.

GWEN: goditela finché dura- il dio si voltò non tropo sorpreso.

MAL: ma ciao bestiole. Sbaglio o manca la scienziata?- cercò di cambiare discorso, non perché avesse paura certo.

GWEN: adesso sei mortale.

TRENT: ma se ti fermi adesso e prometti di liberare Mike, ti lasceremo vivere.

MAL: davvero, Trent? –chiese in tono scherzoso incrociando le braccia- È questo il tuo piano. Lo sai che uccidendomi, ucciderai anche Gwen? Non hai nessun altro piano? Un asso nella manica o un finale alternativo?

GWEN: di che cosa sta parlando?

TRENT: non lo so

Mal si ritrovò bloccato al muro senza via d’uscita, ma non sembrava per nulla spaventato.

GWEN: è ora di finirla

MAL: hai proprio ragione- era evidente che la divinità sapesse qualcosa in più.

GWEN: Trent, ORA!

Trent estrasse la spada. L’intenzione c’era ma, guardando la faccia preoccupata di Gwen, non riuscì a colpirlo.

TRENT: non posso

GWEN: Trent, è il nostro unico piano

MAL: dovevi pensarci prima cantastorie

Il demone non perse tempo e cercò di attaccare entrambi. La sua mano cercò di afferrare il suo collo ma fu preceduto. All’improvviso una luce li accecò e, come per magia, comparse Zoey impugnando un taser con vari elementi dei talismani.

ZOEY: oppure è meglio passare a una profezia più del ventunesimo secolo.
 
 





 
L’angolo di EvoN

Ayyy. Lo so che è un capitolo corto ma siamo alla fine, manca poco.
Vedremo come andrà a finire nei prossimi episodi quando scopriremo tutti i segreti di un demone.
Grazie mille a Ola per aver recensito l’ultimo capitolo

Ed io spero di rivedervi nel prossimo episodio…
BA-BYE

Ritorna all'indice


Capitolo 34
*** i fantastici quattro talismani ***


I FANTASTICI QUATTRO TALISMANI
 

LIGHTNING: lo sportivo cambia l’inquadratura, da Zoey appena entrata in scena, alla sua reazione accompagnata da telecronaca- boom! E la squadra dei nerd intercetta la palla e si porta in vantaggio.

HEATHER: ecco cosa mancava in questa battaglia finale, delle metafore sportive- iniziò lei molto annoiata dal suo compagno

LIGHTNING: tutto migliora con delle metafore sportive. - Lightning risposta l’inquadratura su quello che gli spettatori stavano veramente aspettando
La squadra si era ritrovata dopo l’improvviso bagliore a terra, sdraiata. Zoey mostrava al centro della stanza l’arma impugnata che avrebbe sconfitto Mal definitivamente. Trent fu il primo a svegliarsi e il suo primo pensiero fu di andare da Gwen.

TRENT: Zoey, quella era la nostra unica possibilità.

ZOEY: scusate vi ho rovinato il piano per uccidere il mio ragazzo. - la ragazza aveva assunto le sembianze di commando Zoey. Le due linee nere incontrarono lo sguardo di Mal. Dai suoi occhi si capiva che voleva intercettare i suoi pensieri ma, per qualche ragione il corpo di Mike, non glielo permetteva.

MAL: - capendo che contro Zoey non aveva speranze in una guerra di sguardi, Mal ritornò a fare l’altezzoso- uff! Sono stanco di sentirvi fare discorsi come se l’illuminismo non fosse mai esistito.

Zoey attivò la sua arma che più che far male sembrava accendesse la tv. Ma non è esattamente quello che accadde. Mal cominciò a sentire strane vibrazioni sonore che lo costrinsero a piegarsi. Le onde erano in verità dei piccoli ticchettii acutissimi nelle orecchie di Mal.

MAL: Cos’è quello?!- i suoi muscoli si fecero tesi. I ticchettii si avvicinarono l’un l’altro fino a diventare un suono unico. Il suo cervello non aveva la possibilità di pensare a un piano di fuga in quel momento.

ZOEY: lo sai Mal, che le vibrazioni sonore possono essere percepite il 63% in più in un essere sovrannaturale?- le maledizioni imprecate di Mal si fecero presto solo urla.

MAL: Non puoi seriamente riuscirci! Non puoi fermare tutto questo- anche se dolorante il demone allargò le braccia per indicare i piccoli suoni dell’inferno che ancora si sentivano in lontananza- un telecomando non ferma i cancelli!

ZOEY: non se il telecomando è stato fatto con i talismani.

GWEN: Trent…- ora erano tutti svegli, anche se ancora storditi- Zoey ha appena…?

TRENT: …distrutto la nostra unica arma? Sì, ma non sembra avere problemi
 
*bzz**bzz*

ZOEY: oh, oh- Mal si risollevò tranquillo di tutto. Era sicuro che avrebbe fallito in qualche modo

MAL: o forse è un problema- fu in un attimo. La divinità prese la ragazza per il collo sollevandola a pochi centimetri da terra. Dalle ampie tasche Mal estrasse un coltellino e lo puntò a Zoey avvicinandosi alla ragazza priva di difesa.

MAL: ricordati, la scienza non sempre ha ragione.

La lama sfiorò il collo di Zoey lasciando un’abrasione sulla pelle, che presto creò un enorme taglio già colmo di sangue scuro. Mal poi la sollevò di nuovo con quell’aria superiore, solo per vedere il suo viso impaurito un’ultima volta. Con solo un ghigno, il corpo di Zoey fu letteralmente lanciato fuori dalla camera.

MAL: non restarci male sono a corto d’idee su come uccidere le persone- si rivolse agli altri due ragazzi- “ quattro per fare una gabbia”, ma avete frainteso. I talismani sono la mia gabbia, così come questo mondo e questo corpo. Piccole parti dei miei nemici che ho sconfitto che sono state poi trasformate in armi. Ma sono ancora immortale. Sono ancora mie. E ora, senza che i demoni mi respingano ancora una volta... sono di mia proprietà. È parte del prezzo da pagare per aprire i cancelli.

GWEN: ma non puoi. Lo hai detto tu, senza il cuore di Chris non puoi fare niente. - solo un ghigno divertito uscì dalla sua bocca.

MAL: ecco dove sbagliate. Chi vi ha detto che il cuore sia di Chris? Il cuore dev’essere vivo e, come ho detto prima, dev’essere di un mio nemico. Mike la spada, Zoey il libro e Gwen il ciondolo. Ora, in questo momento, c’è un nemico più grande per me. - ed era davanti a lui in quel momento.
Gwen era stata salvata al primo attacco di Mal perché qualcuno che la osservava aveva provato un grande sentimento a vedere la ragazza in pericolo. E Trent era l’unico presente.

Davanti al demone ora c’erano due figure tremanti la prima fissava la divinità col terrore negli occhi, la seconda non faceva finta di non capire per togliere tutti i pensieri negativi a cui poteva pensare

GWEN: cosa?- non poteva essere vero. Si girò verso il ragazzo che non voleva togliere lo sguardo da Mal.

TRENT: Gwen, mi dispiace tantissimo

GWEN: ti dispiace per cosa?

MAL: piccola informazione divertente sul proto-accadico. Gwen, sai che la stessa parola che usano per “bugiardo” è la stessa che usano per cantastorie?- il piano di Mal era lì completo. Non potevano fermarlo, nessuno poteva- Andiamo, lo sapevate che qualcuno doveva morire.

GWEN:- cercò di emettere qualche suono, ma ottenne solo tremolii troppo carichi di dolore per essere sentiti

MAL: lo so bestiola, ironia della sorte. Non potevo mica aprire i cancelli con la forza dell’amicizia. Ma adesso ecco i talismani: il libro, la spada, il ciondolo…

Mal tese il braccio e lo alzò, mostrava il suo potere dalle vene del braccio e dalle piccole particelle sul collo di Trent. Il ragazzo fu portato con la forza di un’aura rossa al centro della stanza. Gwen era pietrificata, non riusciva a reagire neanche volendo. In un secondo il cuore del suo ragazzo fu trasportato al di fuori del suo corpo. Lei riuscì a muoversi solo quando il corpo del chitarrista cadde a terra.

GWEN: Trent!

MAL: wow, il piccolo inutile mortale ha ancora un cuore dopo tanto tempo…. Che cosa dolce- il sangue ancora scendeva dalle arterie strappate con forza dalla ferocità di un diavolo. Gwen prese Trent e lo rialzò appoggiandolo alle sue spalle.

GWEN: no, no, no, no. Che cos’hai fatto?

MAL: -contemplando l’organo- complimenti, è veramente un bel cuore. Sono felice di averlo tutto per me. Oh andiamo, non c’è gusto nella vittoria se qualcuno non perde.
 
 





 
 
L’angolo di EvoN

In questo momento il primo capitolo ha 800 visite esatte… ok.
Vi lascio con la suspense

Ed io spero di vedervi nel prossimo capitolo…

BA-BYE 

Ritorna all'indice


Capitolo 35
*** post-apocalisse ***



POST-APOCALISSE
 
 
Il ragazzo, in fin di vita, era disteso appoggiato a Gwen dalla schiena. La gotica non poteva far altro che guardarlo mentre si spegneva. Il loro respiro s’intrecciava tra i loro balzi dovuti al pianto. Non pensavano andasse a finire così, credevano che si sarebbe risolto tutto senza lasciare nessuno indietro. Ma non sarebbe stato un sacrificio.

Con una mano sul petto, la ragazza cercava di sentire i suoi ultimi battiti cardiaci ma, ormai, non c’era più niente da ascoltare.

TRENT: io…n-non capisco. N-non dov-eva… non doveva essere c-così – lui non sopportava vedere lei soffrire per colpa sua, anche se stava morendo.

GWEN: shh – non era assolutamente colpa sua e non doveva neanche passargli per la testa.

Il loro nemico alle loro spalle stava guardando la scena con la coda dell’occhio, freddo, non un’emozione traspariva dal suo volto. Per lui era tutto pronto, stava arrivando il finale felice. L’avrebbe rivista dopo millenni

MAL: finalmente, dopo tanto tempo… finalmente posso rivederla.- si inginocchiò davanti alle porte e incominciò a recitare- “perduta, e più che perduta. La prima tra i defunti. Per te ho rifiutato la mia corona e vissuto in catene. Per te sono venuto fino all’inferno. Mia amata torna in vita…

Niente. Silenzio. Come prima i cancelli non si erano aperti, ora la delusione di Mal era maggiore. Le porte si erano aperte, ma l’unica cosa che ne uscì fu una luce accecante.

MAL:- non si voleva arrendere- Mia amata torna da me…- disse con voce più potente.

ALT-DUNCAN: forse ha un altro impegno- l’alternative comparì alle sue spalle.

MAL: no! Lei dovrebbe essere la prima a varcare i cancelli. - la devastazione stava prendendo il suo corpo e ormai i segni di speranza erano tutti svaniti. Dove sei? Sono sceso fino all’inferno per te devi essere qui! –Urlò a squarciagola

ALT-DUNCAN: strano che non sia qui. Dopo quasi 6000 anni. Non hai sbagliato formula, vero?- disse quasi prendendolo in giro- Non hai magari preso qualcosa che doveva essere dato volontariamente?

MAL: mi prendi in giro?- si girò verso Trent e Gwen- vi mostrerò cosa significa soffrire! Avrò anche fallito, ma i cancelli sono aperti. Giuro che ridurrò questo mondo in una pallina di polvere! Se lei non può vivere, nessuno può!

TRENT: q-quindi ho… li- liberato una divinità assassina e… ora s-sta distruggendo il m-mondo?

GWEN: n-non è colpa tua.

TRENT: a-almeno siamo i-insieme. N-Non vorrei essere c-condannato… con n-nessun’altro se non con te.

GWEN: ti amo. Mi dispiace di averci messo tanto per capirlo.

TRENT: t-ti amo anch’io.

Il ragazzo cercò con le poche forze che aveva di sollevarsi fino ad arrivare seduto davanti alla divinità.

GWEN: Trent, cosa stai facendo?

TRENT: c-credo di aver capito. I t-talismani sono tutti qui. Io…

MAL: stai morendo cantastorie. È troppo tardi per fare un ultimo desiderio guardando una stella. Non potrei fermare la fine neanche io, se volessi.

TRENT: h-ho passato troppo t-tempo a cercare di capire c-come ucciderti, che n-non sono riuscito a v-vederlo... Tu sei come e-ero io. D-Distrutto e accecato dalla rabbia. N-Non solo ti hanno d-deriso ma ti hanno m-messo in un corpo che non è il t-tuo. T-Ti hanno reso cattivo, d-debole e insensibile… ma t-tu vuoi solo essere f-
felice. Come chiunque che abbia un cuore… per questo puoi tenerti il m-mio…

Una luce cadde su di loro, accecò tutti, come se qualcosa di prescritto fosse accaduto. Mal cadde a terra e perse i sensi.

TRENT: - il ragazzo ricadde indietro e, fortuna per lui, Gwen lo riuscì a prendere in tempo - c-ce l’ho f-fatta?

GWEN: non ci credo. Abbiamo cercato per quasi due mesi una soluzione per salvare Mike … Poi arrivi tu che lo liberi con una frase d’effetto.

TRENT: b-beh… non s-sei l’unica ad avere spirito di s-sacrificio…

La ragazza lo strinse ancora di più facendolo appoggiare al suo petto.

GWEN: saresti dovuto restare al sicuro. Ti ho messo solo in pericolo

TRENT: s-sì ma… n-non sarebbe s-stato da me.

GWEN: ti prego non mi lasciare… non dopo tutto questo. Ti prego…

TRENT: io n-non… io non v-voglio. C-Ci sono tante cose che v-voglio fare… tipo… tipo…

Trent chiuse involontariamente gli occhi senza neanche aver avuto il tempo di finire la frase. Gwen lasciò scorrere le lacrime sulle guance. Prese per un’ultima volta il viso del suo ragazzo tra le mani e appoggiò le sue labbra su quelle di lui, tenendolo stretto.

Il mondo era stato salvato dall’inferno e nessuno lo sapeva. Troppe persone si erano sacrificate e nessuno ha avuto il finale che voleva. Uno in cui sei felice con la persona che ami. Uno in cui ti devi solo preoccupare di voti alti in una scuola d’arte. Uno in cui puoi riprendere la tua passione che avevi tralasciato da anni. Uno in cui non devi aver paura che le persone a cui tieni di più muoiano.

Ma è proprio in quel momento in cui pensiamo che il sacrificio sia stato inutile, che il nostro finale felice arriva

Ritorna all'indice


Capitolo 36
*** una nuova vita ***



UNA NUOVA VITA
 


Il peggio non passava, la ragazza non voleva lasciarlo andare. Non era pronta a farlo. Si erano promessi che sarebbero usciti da quell’inferno insieme. O quantomeno si aspettava fosse lei la spacciata e, senza di lui, in qualche modo lo è. Era rimasta accanto al corpo inanimato del suo ragazzo. Ogni tanto gli accarezzava il viso mentre le lacrime non volevano smettere di scendere.

GWEN: sarei dovuta morire io…- poi rivolse lo sguardo verso il cielo- ormai è tutto finito. Il tuo piano, tutto…

Il silenzio della stanza venne interrotto dal rimbombo di un suono famigliare. Quella voce aveva significato a suo tempo distruzione. Ma in quella situazione lui sarebbe potuto trasformarsi in speranza.

MAL: lo sai che lui non lo avrebbe voluto. Ma sai anche che non ci sono miracoli senza sacrificio. E lui si è sacrificato per salvare il mondo, e me. Il tuo piccolo chitarrista ha cambiato il destino del mondo.

GWEN: già… lui era un miracolo…- disse, accennando un sorriso, con voce lieve dal pianto. - E tu sei di nuovo una divinità non-terrena. Quindi puoi portarlo indietro. - avrebbe potuto in qualche modo resuscitarlo e tutto sarebbe ritornato normale, tutti con il loro finale felice

MAL: lo sai che un sacrificio annullato, è un sacrificio negato. Annulleresti tutto… e tu non vuoi questo…

GWEN: non m’importa! E sai perché? Perché questo mondo, l’unica cosa che è riuscito a insegnarmi è che più terrai alle cose e più ti farai male quando le vedrai andare via!

MAL: non essere come me… non lasciare che il dolore ti rendi crudele.

GWEN: negando, Gwen non voleva sentire parole. Aveva solo pensato di urlagli contro ma ormai le sue forze stavano iniziando a esaurirsi

Non ci fu alcuna risposta dal cielo, ormai Mal poteva vivere felice come il resto del mondo. E come presto lo sarà anche una persona al loro fianco.

Il corpo di Mike, vicino a loro, stava iniziando a compiere piccoli movimenti. Ritrovandosi in un posto sconosciuto, il ragazzo poco cosciente si alzò di soppiatto notando i due ragazzi che smisero di essere al centro della sua attenzione quando una voce femminile chiamò il suo nome

ZOEY: Mike!!- si girò immediatamente riconoscendo la voce

La ragazza corse da lui e, mentre ancora disteso, lo sollevò e lo mise in piedi per poi abbracciarlo.

MIKE: Zoey?!

Era ancora un po’ tramortito ma, con grande fatica, le sorrideva. La sua espressione cambiò quando vide il collo di Zoey.

MIKE: ehm… ma cosa?

ZOEY: perché? ...- si toccò dove il ragazzo stava fissando e ricordò della ferita sul suo collo - oh…ehm… tranquillo, un paio di punti e tornerà come nuovo.

MIKE: dimmi che non sono stato io a…- Mike si guardò attorno per la prima volta per vedere Gwen che cercava di sopprimere il pianto tenendo la mano di Trent,
Heather e Lightning che tenevano una telecamera puntata verso di loro e infine un’ombra nascosta che somigliava verosimilmente a Duncan- ma cosa sta succedendo qui?- ripuntò gli occhi su Zoey che gli sorrideva serena, ignorando completamente la sua ferita che stava stranamente sanguinando più di prima- ascolta, dobbiamo subito fare qualcosa per quel taglio…

ZOEY: oh, certo. Andiamo. Così potrò raccontarti di come ho creato un taser fatto in casa per stordirti.

MIKE: mi sei mancata, Zoey

ZOEY: anche tu, Mike.

I due ragazzi uscirono dalla stanza sorridendo ma, appena allontanati “l’ombra nascosta che somigliava verosimilmente a Duncan” uscì dall’oscurità. Era rimasto lì per tutto il tempo e aveva visto tutto. Gwen, intanto, si era alzata e si era avvicinata a lui cercando di capire le sue intenzioni

ALT-DUNCAN: non potevi farci niente… lui si è offerto.

GWEN: - lo guardò in un misto tra confusione e sorpresa

ALT-DUNCAN: già, il tuo piccolo chitarrista ha cercato di convincermi a cedere la sua vita per la tua. Che cosa dolce…

GWEN: tu lo sapevi, tu e il tuo capo. Sapevate cosa sarebbe successo se lui fosse venuto qua.

ALT-DUNCAN: forse… goditi la tua vita, Gwen.- fece per andarsene, voltandosi dall’altra parte ma camminando piano. Aspettava una sua risposta.

Gwen distolse lo sguardo e lo rivolse verso il basso come se avesse avuto un’illuminazione, infatti, era proprio così.

GWEN: la mia vita…, ecco ciò che vuole.- l’Alternative si girò- Io raffiguro il terzo il talismano, il ciondolo protegge il cuore. Io sono salva dovrei salvarlo

ALT-DUNCAN: speravo non ci arrivassi, ma non posso farci niente.

GWEN: no!- le lacrime erano cadute ora era il suo momento per lottare- NO! Al diavolo! Questa non è la sua fine, questa non è la nostra fine! Al diavolo tutto questo!

ALT-DUNCAN: attenta a quello che fai. Non credo che la regina degli inferi ci andrà piano con te solo per la tua storia d’amore “finita male”…

GWEN: scegli qualsiasi gioco. Stanotte ucciderò un dio se serve.- il ragazzo aveva lasciato un sospiro, non si poteva dire se di sollievo o da stanchezza-.

ALT-DUNCAN: “Non mi puoi vedere, toccare, sentire. Giaccio dietro le stelle e altero la realtà. Avvicinarmi mentre chiudi gli occhi è la mia specialità. Sono ciò che fa sempre paura”. Che cosa sono?

Gwen inarcò un sopracciglio.

GWEN: pensavo che Ereshkigal ci sarebbe andata più duramente con me. – lo guardo dritto negli occhi come per dirgli che non aveva paura e che sarebbe andata da qualsiasi parte pur di salvarlo- “L’oscurità”. La risposta per la tua dea degli inferi è “l’oscurità”.

ALT-DUNCAN: alla fine hai salvato il mondo, il chitarrista e hai anche sconfitto la regina degli inferi…-le sorrise- ci vediamo in giro, sorella.- e così la lasciò e tornò nella propria dimesione senza Gwen.

Si girò e la prima cosa che riuscì a pensare fu al suo imminente finale felice. Finalmente poteva pensare a una storia che non finiva solo con lacrime ed errori ma con persone a cui voleva bene e amava…

GWEN: TRENT!- il ragazzo si alzò lentamente tossendo e respirando lentamente.

TRENT: …tipo… tipo ho sempre voluto andare a Parigi con te. O a Londra.- Gwen gli sorrise e gli prese il viso tra le mani proprio come nel loro primo ricongiungimento- va bene qualsiasi parte del mondo, basta che stiamo insieme…

Gwen, felice e ancora incredula, non gli fece quasi nemmeno finire la frase. Velocemente prese il suo viso che teneva avidamente tra le mani e lo premette contro le sue labbra. Calmò il suo respiro e accelerò quello di lei. Le lacrime si mischiavano con quelle vecchie. Si staccarono solo per prendere una boccata di ossigeno che a lui serviva. Lui sembrava leggermente sconvolto mentre lei non riusciva a smettere di sorridergli.

TRENT: non intenderla nel modo sbagliato ma… come mai non sono morto?

Gwen rise, divertita, condividendo un sorriso con il suo ragazzo e finalmente lo strinse a sé, scambiando piccoli baci prima di uscire.
 
 













 
 
GWEN’S P.O.V


Mi sembra incredibile che tutto questo sia finito nel migliore dei modi. Forse è meglio fare un aggiornamento mentale…
Chris è stranamente tornato a prenderci e abbiamo potuto vedere la nuova Wawanakwa. È dove prima c’era la vecchia isola ma è molto più grande e totalmente meccanica. Chris è totalmente pazzo, l’ha comprata e ha perfino deciso che sarà la location per una nuova stagione.

Zoey è finalmente tornata la ragazza solare di sempre, grazie a Mike. Prima di uscire dalla grotta io e lei siamo tornate alla nostra base per prendere ciò che ne era rimasto… in  poche parole abbiamo deciso di portarci a casa la lancia appoggiata allo stipite della porta, come ricordo. Mike è tornato del tutto normale, non ha neanche avuto una grande sorpresa a sapere che il suo alter-ego è diventato un dio. Probabilmente già sapeva della sua storia.

Quando siamo tornate alla base, abbiamo ritrovato Courtney nella biblioteca, stava bene… più o meno…. Più che “bene” sembrava sotto effetto di sostanze stupefacenti ma l’abbiamo tirata fuori da lì. Fuori dalla grotta ha incontrato Duncan. Doveva essere veramente tramortita perché gli ha detto “quanto lo ama” e “quanto gli è mancato”, la vera Courtney si sarebbe uccisa piuttosto che ammetterlo.

Gli altri concorrenti sono stati liberati dalla loro maledizione e sono stati mandati a casa prima di noi. Chris ha promesso di non trasmettere mai i nostri vlog al di fuori del suo studio ma sinceramente non mi fido…

TRENT: Gwen, Chris è arrivato. Dobbiamo andare

Ovviamente non potevo dimenticarmi di lui…. Dopo essere quasi morto, è ritornato il romantico chitarrista di una volta ed io lo amo più che mai. Dalla nostra base ho recuperato il nostro ciondolo, non penso che lo perderò ancora.
Prendo la sua mano, mi alzo e ci dirigiamo insieme verso il molo della nuova isola. Per arrivarci bisogna superare un lungo corridoio sotterraneo e un piccolo muretto ma li superiamo in fretta. Usciamo dall’ascensore che ci ha portato in superficie. Dopo quasi due mesi possiamo respirare dell’aria fresca, non come nella nostra base, dove respiravamo il 50% di zolfo. Ci sorridiamo a vicenda, lui mi prende sottobraccio e ricominciamo a camminare verso il molo. Ad aspettarci ci sono già Chef e Chris che caricano i bagagli di Mike e Zoey. Ci sono anche Duncan e Courtney e… stanno litigando… una cosa nuova per loro.

Dopo due mesi rinchiusi in una realtà completamente diversa dalla mia, mi sembra quasi strano tornare alla normalità. Abbiamo tutti deciso di vivere a Toronto in modo da tenerci tutti in contatto nel caso Mal tornasse. Ma per ora mi preoccupo solo che Mike non abbia un ‘altro dei suoi “ mal di testa”.

Osservo Trent sorridendo, lui mi guarda e mi porge la mano come per invitarmi a ballare un walzer. Accetto l’invito stringendogli la mano e intrecciando le mie dita con le sue.

Ed è così che finisce la mia storia di come abbiamo salvato il mondo: con noi due che torniamo a casa…
mano nella mano.
 
 








 
L’angolo di EvoN

È così che finisce la mia avventura, iniziata a gennaio e finita dopo 9(???) mesi.
Un ultimo ringraziamento a tutti quelli che hanno visitato e seguito la serie e in particolare a:
Ale_Marti_Ola
_Elison_
Darkplayer
Miky_D_San
per aver recensito i capitoli.

E niente dopo 36 capitoli io concludo qui
spero di rivedervi in un prossimo lavoro…
BA-BYE










Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3629989