Un vero amore

di lily_always11
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Il giorno dopo ***
Capitolo 3: *** Un mese dopo ***
Capitolo 4: *** Ragazzi impertinenti ***
Capitolo 5: *** Momenti difficili, superiamoli insieme ***
Capitolo 6: *** Il ballo ***
Capitolo 7: *** Tornando a casa ***
Capitolo 8: *** Natale ***
Capitolo 9: *** L'arrivo di Scorpius ***
Capitolo 10: *** La festa di Helena ***
Capitolo 11: *** Senza di lui ***
Capitolo 12: *** Negli spogliatoi ***
Capitolo 13: *** Il risveglio ***
Capitolo 14: *** Il foglio ***
Capitolo 15: *** Dov'è Lily? ***
Capitolo 16: *** Nell'ufficio della preside ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Ormai l' estate era finita e finalmente iniziava un nuovo anno ad Hogwarts e mi sentivo carica di novità. Non so il perché ma avevo un buon presentimento sul mio quinto anno, anche se ci sarebbero stati i GUFO. Erano le nove e ero in camera mia a vestirmi. Quando si spalanca la porta e arriva James "Lily è pront.... oh Merlino, scusa!" dice mettendosi le mani davanti agli occhi. "James sarà possibile che ogni volta ti devo dire di bussare! Ringrazia Merlino che avevo la biancheria!" dico un po' scocciata. "Scusa Lils, volevo dirti che è pronta la colazione!" Si giustificò lui. "Va bene, grazie. Ora puoi uscire?" Chiesi. E lui uscì ridendo. James il mio fratello maggiore, un grifondoro combina guai, ma molto protettivo nei miei confronti, anche se nell'ultimo anno mi ha lasciato spago, dedicandosi alla sua storia con Helena, la sua ragazza che non ha ancora presentato a tutta la famiglia. Solo io e Albus sappiamo della sua storia d'amore. Albus, al contrario di me e James, è un serpeverde ma come lui è molto protettivo nei miei confronti. Con i miei fratelli ho un bellissimo rapporto. Ci confidiamo tutto e questo io e James lo facciamo soprattutto per Albus, per il fatto che oltre a Scorpius lui non ha amici. Mi ricordo lo scorso anno, quando non trovando uno scompartimento vuoto, Scorpius ci fece accomodare a me e ad Alice nel suo, dove c'era anche mio fratello. Non avevo mai odiato quel ragazzo, alla fine era il miglior amico di mio fratello e non mi aveva mai trattata male. Così ci sedemmo nel suo scompartimento e parlammo per il resto del viaggio. Nulla era cambiato da quel giorno. Io e Scorpius rimanemmo amici. Scesi e feci colazione. Poi mia madre mi disse che quel giorno saremmo andati a casa dei nonni per il pranzo, dato che il giorno dopo saremmo tornati a scuola. Ogni anno lo facevamo, tutta la famiglia Weasley e Potter si riuniva prima dell'inizio della scuola. Così dopo due ore eravamo a casa dei nonni, accolti da un caloroso abbraccio di nonna Molly. Eravamo arrivati in anticipo per aiutarla a cucinare, nonostante non ci fosse tanto bisogno. Finito il pranzo i miei fratelli, i miei cugini ed io andammo a parlare un po' all'aperto. "Strano, non trovate?" Chiese Dominique. "Cosa?" Chiesi di rimando. "L'ultimo anno ad Hogwarts. Mi sembra ieri di andarci per la prima volta....È strano." Finì lei. "Io non lo trova strano ma meraviglioso. Finalmente non dovrò più fare i compiti durante l'estate" Disse James. "Da te non potevo aspettarmi altro Jamie!" Ridacchiò mia cugina Rose. "Rose è la pura verità. Non vedo l'ora di finire io gli studi." Commentò Hugo. "Hugo, non ti ci mettere anche tu, per favore." Disse sua sorella, con un filo di disapprovo. Rose era degna figlia di mia zia Hermione a sentire mamma e papà. Non fa altro che stare sui libri, quindi, dato che suo fratello assomigliava tanto a suo padre, non approvava che non si impegnasse come lei. Tutti scoppiammo in una risata. Adoravamo vedere quei due litigare. Il pomeriggio finì con tanti abbracci da parte dei parenti con le solite raccomandazioni di nonna Molly per mio fratello James. "Mi raccomando, non far venire un colpo a tua madre per qualche sciocchezza che solo tu puoi combinare." Gli disse la nonna. Glielo ripete ogni anno ma lui non sempre fa ciò che gli viene detto. La sera dopo cena uscì nel giardino di casa nostra. Mi piaceva sentire quel venticello fresco accarezzarmi i capelli. Subito dopo arrivò Albus. "Ansiosa per l'anno nuovo?" Mi chiese lui. "Un po'. Sai i GUFO!" Gli risposi. "Mi ricordo quando dovevo farli io. Avevo un tale ansia. Poi tutti mi dicevano che erano difficili." Disse con un piccolo sorriso. "Grazie Albus, la cosa mi fa stare molto più calma!" Risposi sarcasticamente, facendo ridere mio fratello. "Scusa. Ma tanto credo che per te saranno una passeggiata, perché sei una secchiona!" Esclamò lui. "Ma che dici? Sarai te un secchione!" Affermaì ridendo. La giornata si concluse con un po' di risate e dopo andai a letto attendendo con ansia il giorno che sarebbe arrivato. Angolo scrittrice: Vi piace la storia? Vi dico subito che nei prossimi capitoli si svilupperà meglio, questo era solo per farvi un idea sui personaggi. Fatemi sapere. Ciao.

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Capitolo 2
*** Il giorno dopo ***


Eravamo arrivati alla stazione e stavo per salire sul treno ma prima dovevo salutare i miei genitori. "Lils prometti di non dare retta agli sconosciuti!" Mi disse papà. "Si papà, lo prometto!" Affermaì io. "Harry quando capirai che Lily ormai è cresciuta. Non è più una bambina!" Lo riprese mia madre. "Lily sarà sempre la mia bambina!" Disse convinto lui, prendendomi in braccio. "Papà mettimi giù!" Protestaì, ridendo. E quando lo fece mi diede un bacio sulla guancia. "Papà non ti preoccupare, a Lily ci pensiamo io ed Al." Gli disse mio fratello maggiore. "Ora sono molto sollevato." Affermò lui. ***** Una volta sul treno Alice mi corse in contro e mi abbracciò. "Non vedevo l'ora di rivederti!" Mi disse, con gli occhi lucidi. "Mi sei mancata anche tu!" Risposi io. "Va bene ragazze. Andiamo a sederci, che ne dite?" Si mise in mezzo Albus, mentre James era andato da Helena, inventandosi una scusa. "Al, dov'è Scorpius?" Domandaì io non vedendolo arrivare. Ero strano che quei due non stavano insieme. Erano sempre a parlare. "A dirla tutta, non lo so!" Rispose un po' preoccupato mio fratello. "Mi stavate cercando?" Disse un ragazzo biondo con gli occhi grigi. Era Scorpius, che era precipitato nella stanza facendo prendere un colpo a tutti quanti. "Scusate il ritardo." Disse lui sedendosi accanto a me. Perché si era seduto accanto a me? Ma non ci feci tanto caso. "Il ritardo non è ammesso Signor Scorpius!" Lo rimproveraì. "Scusi signorina Lily, ho avuto un contrattempo." Rispose lui. "Ti perdoniamo." Disse Alice. Il viaggio continuò con tante chiacchiere e quando arrivammo a scuola, Alice mi disse "Non te ne sei accorta?" "Di cosa?" Domandaì io, confusa e curiosa. "Di come ti guardava Scorpius. Con aria sognante, come se ti amasse." Rispose lei tutta entusiasta. "Te hai una grande immaginazione." Dissi io ridendo. "E anche se fosse? Sei invidiosa?" Chiesi. "No, no. Per me esiste solo un ragazzo, lo sai!" Affermò lei. "A proposito del tuo 'solo ragazzo', quando vi mettete insieme?" "Lily sta zitta. Non succederà mai!" Mi riprese lei. "Convinta te!" Risposi. ****** Prima del banchetto la preside fece il suo solito discorso ma stavolta disse anche di un ballo d'inverno, che da quell'anno sarebbe diventata una tradizione. Un ballo d'inverno? Mai fatto! Questa era la mia occasione per mettere in pratica la mia passione per la moda. Fare un vestito per un ballo. Avevo sempre voluto farlo, ma non mi si era mai presentata l'occasione. Avevo fatto altri abiti per diverse occasioni, tipo cerimonie. Avevo già in mente come farlo. Dopo la cena Scorpius venne da me. "Ehi Lils." "Oh Scorpius. Dimmi!" Chiesi curiosa. "Senti, dato che sei l'unica ragazza che non mi giudica, volevo chiederti, sai.......se magari....... tu volevi venire al ballo con me." Disse tutto d'un fiato. "Oh bhe, si. Perché no?" Risposi io. "Davvero? Tu ci vieni, con me?" Era la prima volta che una ragazza non lo rifiutava. Tutte pensavano che era un cattivo ragazzo perché era figlio di Draco, ma la verità è che era un ragazzo molto buono. "Davvero Scorpius." Dissi io ridendo. "Va bene allora ci vediamo in giro." Concluse lui. "Buonanotte" dissi io. "Notte" disse lui, un po' sbalordito da quello che era successo. ***** Quando arrivai nella stanza c'era Alice che sorrideva e guardava la finestra. "Lils, dici che mi ama?" Mi chiese lei. "Chi? Mio fratello?" Domandai stranita. Lei annui e mi disse che le aveva chiesto di andare al ballo insieme. "Visto che ha una cotta per te!" Affermai. "Non vedo l'ora!!! E per l'abito mi chiedevo........" mi guardò e io capì. "Si Alice, te lo faccio io!" Risposi prima che lei potesse finire la frase. "Grazie, grazie, grazie Lils. Ti voglio tanto bene!" Mi disse abbracciandomi fortissimo come solo lei sapeva fare. E ci mettemmo a dormire. /Angolo scrittrice: che ve pare della storia? Vedrete come più avanti la storia avrà un risvolto fondamentale ma per ora è calma, possiamo dire. Vi piacciono le coppie? Ditemi se vorreste che James sia più presente o no? Ciao.

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Capitolo 3
*** Un mese dopo ***


I giorni seguenti li passai con Scorpius a studiare in biblioteca, visto che la mia migliore amica stava sempre con Albus e James stava sempre con Helena. La compagnia di Scorpius si rivelò di grande aiuto dato che di storia della magia io non ci capivo nulla mentre lui era bravo. "Lils, finalmente abbiamo finito i compiti, che ne dici di andare ai Tre manici di scopa?" Chiese lui mettendo a posto i libri. "Dovrei chiederlo alle guardie del corpo, ma credo che posso." Risposi io facendo ridere il biondo. "E da quando chiami così i tuoi fratelli?" Chiese. "Non lo so! Io vado a cambiarmi. Ci vediamo davanti alla sala grande, ok?" "Ok." Rispose. Adoravo stare in sua compagnia. Adoravo quando lui mi guardava mentre studiavo, come se dovesse ricordarsi a memoria ogni mio dettaglio. I suoi occhi fissi su di me mi facevano venire le farfalle nello stomaco. Sarà che mi sto innamorando? Mi chiesi. Salendo le scale c'erano dei ragazzi che mi fissavano e parlavano tra di loro. "Allora è vero ciò che si dice in giro." Fece un ragazzo del gruppo mentre mi fissava all'altezza del petto. "Come scusa?" Chiesi con decisione. "La Potter si è sviluppata." Concluse lui facendo ridere i suoi compagni. Li ignorai ma sapevo che mentre continuavo a salire le scale per arrivare al dormitorio mi stavano fissando dietro. Che idioti!****** Arrivata nella stanza mi misi un dolcevita nero, ricoperto di pizzo con dei jeans attillati blu a vita alta e degli stivaletti neri col tacco. Presi il cappotto nero, il mio preferito, la sciarpa di grifondoro, i guanti neri e scesi giù, dove mi ero data appuntamento con Scorpius. Quando scesi c'era lui che mi aspettava. "Ti sei fatta bella per me?" Chiese lui dopo avermi studiata attentamente con i suoi occhi grigi. "Ma che idee ti vengono in mente?" Chiesi di rimando accennando una risata. "Chiedevo. Allora, andiamo?" Mi disse porgendomi la sua mano. Era la prima volta che io e Scorpius uscivamo da soli. "Andiamo." Gli risposi prendendo la sua mano. Per tutto il tragitto lui continuava a fissarmi. Non come i ragazzi che avevo incontrato nelle scale. Ma come se mi amasse. "Eccoci arrivati." Annunciò lui distraendomi da quei pensieri. "Entriamo." Dissi. Quando arrivammo trovammo i miei fratelli con le rispettive ragazze, anche se Albus non mi aveva ancora detto che stava con Alice, nonostante io me lo aspettassi. Strano, in genere ci confidavamo tutto. Ma capì all'istante che quella era la stessa relazione che James aveva con Helena. Una relazione segreta. "Qualcuno ha perso la scommessa." Dissi a Scorpius indicandogli il suo migliore amico che si baciava con la mia migliore amica. Tempo fa io e Scorpiu avevamo fatto una scommessa in cui io affermavo che Albus ed Alice si sarebbero messi insieme. "Non ci credo!" Disse lui stupefatto. "Credici, ora dammi il denaro!" Dissi porgendo la mano per prendere la mia vincita. "Va bene, tieni i tuoi dieci galeoni!" Rispose mettendo i soldi nella mia mano. "Grazie!" "Allora che cosa ordiniamo?" Chiese lui per cambiare argomento. "Due burro birre?" Proposi io. "Andata" Confermò lui. Il pomeriggio lo passammo a chiacchierare andando in giro per i negozi, ridendo come due pazzi. Era palese che mi stavo innamorando di lui. E proprio quando sotto un albero ci stavamo per baciare, dei ragazzi passano, gli stessi che stavano per le scale. "Davvero Potter, te la fai con Malfoy?" "Come osi?" Disse Scorpius ai ragazzi con una voce molto arrabbiata. "Proprio una puttanella, Potter! Non me lo sarei aspettato!" Affermò il ragazzo. "Non permetterti di dire questo di lei." Controbattè Scorpius che stava per dargli un pugno in faccia. "Va bene ragazzo innamorato!" Disse lo scorbutico. Ma cosa voleva da me quello. "Scorp, lascia stare. Andiamo via!" ******Durante il tragitto per rompere il silenzio Scorpius mi chese "Stai...stai bene?" "Benissimo, una favola!" Risposi anche se dal tono si capiva il contrario. "Mi dispiace che quello ti abbia detto quelle cose..." Non gli feci finire la frase che gli dissi con tono deciso "Lascia stare. Sto bene!" ****** Tornati al castello ci salutammo e tornai in camera mia a pensare perché quei ragazzi erano ostinati a dirmi quelle cose ma non importava. Così mi feci la doccia, mi vestii e andai a cena con Alice. Vidi di nuovo quei ragazzi fissarmi e parlare. Erano dei corvonero. Non li sopportavo ma cercai di distrarmi parlando con Alice e mia cugina Rose, mentre James stava vicino a Helena e si lanciavano sguardi pieni di amore. Così dopo andai a letto. Non dissi nulla dell'accaduto a nessuno e avevo fatto promettere a Scorpius di non dirlo ad Al. Stavo pensando se dirlo o non dirlo, cosa fare, perché loro si fossero comportati così e poi il sonno ha avuto la meglio.****************¡Angolo scrittrice: Che ne pensate del capitolo? Avete visto che stronzi quei ragazzi. Cosa farà la nostra Lily? Lo vedrete prossimamente. Ciao!

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Capitolo 4
*** Ragazzi impertinenti ***


Il giorno dopo mi svegliai presto, mi preparai e andai a fare colazione con Rose, dato che Alice era già andata da Albus, mentre James stava ancora dormendo. Era Domenica per cui non importava se si svegliasse tardi. Andammo di sotto a mangiare, e trovai quei ragazzi intenti a fissarmi e ridere, ma non mi dissero nulla per fortuna. "Li conosci?" Mi chiese mia cugina. "No." Risposi. Successivamente andai nella sala grande e vidi Alice che stava al tavolo dei serpeverde a parlare con Al. Così mi misi vicino a lei, che imbarazzata cominciò a balbettare "Cia...ciao Lils.....noi bhe...io stavo....non volevo svegliarti e sono venuta qui e Albus mi diceva una cosa riguardo la prof di pozioni e....bhe...." Io ridendo le risposi "Non ti devi giustificare Alice." Rose era rimasta un po' scioccata. Nessuno sapeva della loro relazione, tranne me e Scorpius, che ieri li avevamo visti, e ora Rose. "Cambiando argomento, che ne dite di andare ai Tiri vispi Weasley?" Propose Rose. "Da zio George? Bho, non saprei. Che ne dici Alice?" Chiese di rimando Albus e dopo si accorse di cosa aveva detto e arrosì. Scorpius per non far vedere l'amico imbarazzato disse "Per me è una buona idea!" "Allora dopo colazione andiamo" Annunciai io. Mentre gli altri annuivano. ****Mentre salivo le scale trovai di nuovo il gruppo dei ragazzi di corvonero. "Ehi la puttanella di Malfoy gira tutta sola. Hai perso il principe azzurro?" Mi chiese il capobanda. "Non ho perso nessuno e non sono la sua puttanella." Dissi io molto arrabbiata. "Come vuoi. Sei te che stavi per baciarlo o sbaglio? Lasciamo stare, questa stronza non scioglierà mai la lingua!" Continuò a stuzzicarmi. Ma per fortuna o sfortuna c'era James che sentì la sua ultima frase e arrivò alle sue spalle. "Stai per caso dando della stronza a mia sorella, bello?" Chiese retoricamente sbattendolo al muro, intento a dargli un pugno in faccia. "Bhe.....no.... cioè io intendevo..." Cercò di giustificarsi il corvonero. "Cosa diamine intendevi?" Ringhiò mio fratello. "Insomma io...." Continuò l'altro. "Lascia stare Jamie e solo un deficiente." Lo presi io. "Meglio che tu te ne vada." Lo intimorì ancora James. Così i corvonero se ne andarono. "Stai bene? Da quanto ti rompono quelli?" Chiese il grifondoro. "Da ora." Mentì io. "Parlando di altro, ti va oggi di andare al negozio di zio George?" Continuai io. "Mi piacerebbe ma devo fare una cosa, quindi..." Cominciò lui. "Va bene, allora a stasera." Mi congedai io. ****** Mentre ero nella stanza c'era Alice che continuava a inventarsi scuse sul perché non mi aveva detto della sua relazione con Albus. "Alice davvero non importa. Lo capisco. E poi mi hai fatto vincere una scommessa. Comunque ho preparato il tuo vestito per il ballo. Non l'ho finito ma quasi." Le dissi, tirando fuori un vestito blu di seta con la scollatura a vu con le maniche fatte di pizzo e la gonna ampia. "Lily, ma è stupendo! Lo adoro, davvero! Come hai fatto in un mese?" Chiese lei "Ci ho lavorato molto!" Risposi io. "E il tuo? Lo hai fatto?" "Ci sto lavorando. Ma non te lo faccio vedere!" Risposi un po' maligna. "Uffi!" Sbuffó lei. "Dai ora scendiamo che Al e Scorp ci aspettano." Le dissi. Così ci dirigemmo dai ragazzi. Incontrai i corvonero. Il gruppo stavolta era più grande ma riuscivo a vedere i soliti noti. Ridevano e mi fissavano. Menomale che Alice non li notò. Arrivammo dai nostri accompagnatori e assieme ci incamminammo verso la nostra meta. Quel pomeriggio ci divertimmo molto ma dei ragazzi continuavano a fissarmi e fare gesti strani. Non ci feci molto caso ma era un qualcosa che mi infastidiva tanto. Continuavo a chiedermi perché. Perché ero bella? Non ha senso. Tornati al castello Nicolas, un mio compagno, mi chiese di uscire. Era un ragazzo gentile, per quel poco che sapevo. Non aveva una brutta reputazione. Mi chiese se volevo accompagnarlo a prendere una cosa Giovedì pomeriggio. Non avevo altri impegni e quindi gli dissi di sì. "Allora è tutto vero. Lily Potter è una facile." Esclamò lui andandosene via. Così io disperata, corsi in camera ma nella sala comune c'era mio fratello maggiore che però non mi notò, per fortuna. Andai in bagno e piansi. Cosa avevo fatto per avere quella reputazione? Speravo solo che quelle voci non sarebbero arrivate ai miei fratelli. Come glielo avrei spiegato?Mi sciacquai la faccia e andai a cena, cercando di non pensare più all'accaduto. I giorni seguenti li passai a studiare per non pensare più ai corvonero. Scorpius era sempre con me e la cosa non mi dispiaceva. Albus era solito dargli buca come Alice faceva con me e quindi noi due stavamo sempre più insieme. Mi salivano le farfalle nello stomaco quando lui mi guardava. Non sapevo cosa volessero significare i suoi sguardi ma di sicuro qualcosa di profondo. Ma avevo paura di sbagliarmi e quindi facevo finta di non interessarmene. Intanto i ragazzi corvonero non erano intenzionati a smettere di assillarmi. Era insopportabile quella situazione. E più continuavano più io mi rinchiudevo in me stessa. Stavo male ma non davo a vederlo. Così trascorrevo le mie giornate. A volte avevo momenti di malinconia ma quando succedeva pensavo a Scorp, ai sui occhi fissi sul mio viso, al nostro quasi bacio. Non c'erano dubbi lo amavo.**************¡Angolo scrittrice: che ve ne pare? Scorpius è davvero fantastico secondo me. Fatemi sapere cosa ne pensa con un commento. Alla prossima. Ciao!

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Capitolo 5
*** Momenti difficili, superiamoli insieme ***


Era un pomeriggio come un altro. Ero un biblioteca con Scorpius a studiare. "Lils, che ne dici se dopo andiamo ad Hogsmeade?" Mi chiese lui osservandomi con il suo sguardo che mi faceva impazzire. Per un memento esitai. Non vorrà fare come Nicolas, mi chiesi. Ma poi mi convinsi che non era da Scorpius trattarmi in quel modo e quindi accetai. ***** Prendemmo una burrobirra ai Tre manici di scopa e dopo andammo in un parco ricoperto di neve. Lo trovavo molto romantico ma non mi feci troppe idee, per la paura di sbagliarmi. Magari solo io amavo lui, e non erano reciproci i sentimenti. Comunque fosse, non ero pronta per una relazione. Non dopo quello che stava succedendo. "Lils, io voglio essere sincero con te." Cominciò Scorpius "In questi anni ho sempre avuto un debole per te e nell'ultimo periodo ho capito che non era solo una cotta. Io mi sono innamorato di te." Mi disse. "Scorpius...." Volevo incominciare un discorso ma lui mi interruppe. "Lo so che l'amore è complicato e siamo dei semplici ragazzi e che tutto potrebbe finire anche domani e io ti amo. Scusa." Avevo le lacrime agli occhi. Nessun ragazzo mi aveva mai detto delle cose simili. Si limitavano a fissarmi e ridere. Scorpius era così diverso. Volevo dirgli che anche io lo amavo. Ma arrivarono loro. Quei corvonero. Quei deficienti. "A quanto pare le tue conquiste sono tante, puttanella. Non uscivi con Nicolas? Dovremmo dirglielo che la ragazza con cui esce, si vede con il ragazzo innamorato!" Disse il capobanda. Quanto lo odiavo quello stronzo. Scorpius non esitò, prese la sua bacchetta e lo schianto su un albero e così il gruppo se ne andò. Possibile che riuscivano a rovinare tutti i momenti più belli. Così io e Scorpius tornammo al castello. Per tutto il viaggio lui mi chiedeva se stavo bene, mentre io trattenevo le lacrime, dicendogli di sì e facendogli promettere di nuovo che non avrebbe detto nulla a nessuno. Non volevo che Albus o James sapessero. Sapevo come avrebbero reagito. E poi non volevo che non si preoccupassero delle loro ragazze. Non potevo fare questo a Alice e neanche a Helena. James era deciso a presentarla alla famiglia durante le vacanze di Natale. Non potevo rovinare quei bei momenti ai miei fratelli. Così non ne parlai con nessuno. Solo Scorpius sapeva e per questo era sempre a mio fianco. Ma non migliorava tanto la situazione. Stavo molto male. Passavo i pomeriggi a piangere o a studiare. Non andavo più a Hogsmeade per paura di ritrovare quei ragazzi. A Scorp sembrava andare bene passare i pomeriggi in biblioteca con me. Ma era difficile comunque. Non ce la facevo più, fino a quando verso gli inizi di Dicembre le cose si erano calmate. I ragazzi sembravano avermi lasciata stare. Finalmente potevo concentrarmi su me e Scorpius, nel senso che se per questo periodo buio passavamo i pomeriggi a studiare e non parlavamo di altro, ora scherzavamo e ridevamo come prima, e di questo gli ero infinitamente grata. Lo amavo ma non stavamo insieme. Non avevamo più parlato di quello che mi aveva detto riguardo ai suoi sentimenti, forse perché aveva capito che non era il momento giusto, ma eravamo grandi amici e speravo che la cosa mutasse, anche se non ero pronta. Con il ballo in arrivo sarebbe stato il momento perfetto. Avevo finito il mio abito. Ero di seta color rosso scuro e acceso, con la scollatura a cuore e con un gonna ampia. Aveva anche una scollatura a vu sulla schiena abbastanza profonda. Adoravo quell'abito, nonostante fosse molto semplice. Attendevo con ansia il momento del ballo sapevo che sarebbe stato semplicemente magico.********¡Angolo scrittrice: un periodo difficile per Lily ma piano piano si riprenderà, anche per il ballo. Che vi pare? Ringrazio -Mary Evans e _imjusteri per seguire la storia. Alla prossima. Ciao!

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Capitolo 6
*** Il ballo ***


Finalmente avevo ritrovato me stessa. Ero davvero felice in quel periodo. Quel pomeriggio sarei tornata a Hogsmeade con Alice, per aiutarla a scegliere un paio di scarpe da abbinare con l'abito. Era difficile per me tornare lì ma pensai che se tanto le cose andavano meglio non c'era niente di cui aver paura. Così andammo in un negozio che faceva scarpe eleganti e Alice ne provò tantissime. Alla fine optò per un paio di tacchi blu come il vestito ricoperte di pizzo. Poi prendemmo una cioccolata calda e tornammo al castello. Per la via incontrai il gruppo di corvonero. Li ignorai anche se avevo voglia di dargli un pugno in faccia. Una volta al castello c'era James che mi chiedeva aiuto per scrivere la lettera da mandare a mamma e papà in cui diceva che durante le feste gli avrebbe presentato Helena. Lo aiutai con molto piacere e la cosa mi distrasse dai pensieri che avevo su quei ragazzi che avevo rincontrato durante il tragitto.~***una settimana dopo***~Era il giorno del ballo, il giorno che avevo tanto atteso. Quella sera mi sarei incontrata con Scorpius. Ero così felice. Dopo l'ultima lezione, andai in camera a farmi la doccia e a prepararmi per la sera. Mi feci una crocchia che lasciava cadere qualche boccolo. Non mi truccai tanto, solo un po' di mascara e un rossetto rosso. Misi degli orecchini color oro semplici, e una collana che mi aveva regalato zia Fleur con un rubino a forma di cuore. Scesi le scale e davanti alla sala grande, dove si sarebbe svolto il ballo, trovai Scorpius, che appena mi vide spalancò la bocca. "Sei stupenda!" Mi disse "Anche tu non sei male!" Gli risposi. Aveva uno smoking nero. Non aveva la cravatta ma il papillon e la camicia verde. Entrammo nella sala grande e ballammo un lento. Era perfetto, tutto. Io, lui, la musica, i suoi occhi grigi sui miei, le sue mani sulla mia vita. Mi faceva stare così bene. Quella sera fu perfetta. Alice era felicissima con mio fratello, come James e la sua ragazza e come me. Ero al settimo cielo con Scorpius. Niente e nessuno avrebbe interrotto quel momento di pura felicità. Il mio compagno di ballo mi disse nell'orecchio "Sei la ragazza più speciale di questo mondo." Quando lo disse io gli diedi un bacio sulla guancia e misi la mia testa sulla sua spalla sinistra con il viso rivolto al suo. Ci facemmo cullare da quel momento, che durò oltre la mezza notte. Era il giorno più bello della mia vita. Alla fine lui mi accompagnò al mio dormitorio. Stavamo per baciarci sulla bocca ma vidi arrivare James e lo trasformai in un bacio sulla guancia e gli dissi solamente "Buonanotte Scorp." "Buonanotte Lils!" Rispose lui con un sorriso. Capiva benissimo come mi sentissi e rispettava ogni mia scelta e per questo lo amavo. Una volta dentro la sala comune il mio fratello maggiore mi chiese "Tra te e il biondo c'è qualcosa?" "Siamo molto amici!" Gli risposi io ed in un attimo si formò un silenzio imbarazzante. "Io vado a letto." Affermai per rompere il silenzio. "Si, tra un po' vado anche io. Buonanotte!" Rispose lui. "Notte" Dissi e incominciai a fare le scale. Poi tornai indietro. "Come hanno risposto mamma e papà alla lettera?" Chiesi io curiosa, dato che poi non mi aveva aggiornata. "Che sono impazienti di conoscerla!" Rispose con un sorriso. Infine andai nella mia stanza mi preparai per dormire, il giorno dopo sarei tornata a casa per le vacanze di Natale. Avrei dovuto salutare Scorpius e mi dispiace ma finalmente potevo tornare a casa e non rivedere quei dannati ragazzi. E mi addormentai felice, dopo tanto tempo.*******¡Angolo scrittrice: alla fine vediamo una Lily davvero felice. Durerà questa felicità? Solo il tempo ce lo dirà. A presto. Ciao!

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Capitolo 7
*** Tornando a casa ***


Erano le otto e stavo rifacendo i bagagli. Intanto ripensavo alla sera prima. "A cosa stai pensando?" Mi chiese Alice vedendomi sommersa dai ricordi. Io feci finta di non averla sentita. "Stai pensando a lui?" Continò lei. "Smettila Alice. Siamo solo amici." Le mentì io. "Si, si, come no! Puoi darla a bere ai tuoi fratelli ma non a me. Sono la tua migliore amica, dimmelo, non lo dico mica ad Al!" Disse lei per rassicurarmi. "Invece glielo dirai, e poi se già sai la risposta perché me lo chiedi?" Le risposi. "Voglio esserne sicura. Comunque per la festa a sorpresa di Helena? Dove si fa?" Mi domandò per cambiare argomento. Avevamo in mente di fare una festa a sorpresa alla fidanzata di James per i suoi 18 anni, che li avrebbe compiuti il 28 Dicembre. "A casa mia. Jamie sta pensando a tutto. Probabilmente mamma e papà non ci saranno, per lasciar stare noi ragazzi, quindi hanno deciso di andare in Romania da mio zio Charlie, così ci lasciano casa libera fino al 6 Gennaio." Le spiegai io. "Per Silente. Che fortuna. Niente genitori, quanto ti invidio!" Mi disse sorpresa. "Se vuoi puoi stare un po' con noi durante le vacanze......o se vuoi solo con Albus!" Le feci sorridendole. "Ma smettila! Voglio stare anche un po' con te, è da tempo che vorrei stare di nuovo con la mia migliore amica." Sospirò lei, abbracciandomi. "Meglio. Almeno non mi fai stare sola anche durante le vacanze." Le dissi, quasi per stuzzicarla. "Lo so, sono stata molto con Al. Ma voglio recuperare. E poi devi dirmi tutto su di lui." Affermò. "Alice, abbassa quella voce o ti sentiranno!" Le imposi io. "Chi sentirà cosa?" Arrivò mio fratello maggiore, nel momento meno opportuno. Neanche quando eravamo a scuola bussava. "Jamie, bussare no?" Gli ricordai io. "Scusa, scusa. Ma non cambiare argomento. Rispondi alla mia domanda!" Comandò lui. "Parlavamo della festa da fare a Helena e non volevo che lei ci sentisse." Mi inventai io, mentre la mia migliore amica annuiva cercando di far risultare la cosa più credibile. Fortunatamente mio fratello ci credette e se ne andò. "Che ficcanaso!" Sbuffò lei. "È mio fratello, è normale!" Risposi. "Io ho un fratello e non è così ficcanaso!" Controbattè lei. Frank non era così protettivo nei confronti di sua sorella. La lasciava stare molto spesso, non era come i miei fratelli.**** Uscimmo da scuola e ci dirigemmo verso la rimessa per le barche, in attesa di andare a casa. Li incontrai i miei fratelli, i miei cugini, Helena e Scorpius. "Ehi Lils, sei contenta di tornare a casa?" Mi chiese Scorp. "Si, diciamo. Almeno mi libero di quelli!" Sospirai. "Già. Rilassati durante le vacanze. Comunque verrò a stare con voi in questi giorni. E ci sarò anche per la festa. Tuo fratello ha insistito perché venissi." Mi informò lui. "Ma dai? Non lo sapevo. Sono felice che ci farai visita." Dissi io, sorridendogli. Ero davvero estasiata del fatto che lui sarebbe stato con noi. Stavo talmente bene con lui al mio fianco, ma no mi sentivo pronta ad una relazione. Così prendemmo la barca e successivamente il treno e tornammo a casa. Scorpius mi ha informata del fatto che sarebbe venuto da noi il 27 Dicembre e sarebbe rimasto fino al 4 Gennaio.**** Una volta arrivati a casa i miei fratelli ed io eravamo stanchi e quindi andammo a fare un riposino, dopo aver salutato i nostri genitori, felici di rivederci. Verso le otto mia madre ci svegliò e scesi a fare cena. Chiacchierammo per un po' e mamma ci informò che lei e papà sarebbero partiti il giorno dopo. Mi dispiaceva ma almeno avremmo avuto casa libera. E dopo andai a dormire.**** La mattina dopo mi svegliai presto e insieme ai miei fratelli salutai i miei genitori. Dopo pranzo andai a fare una passeggiata per i negozi della Londra magica. Caso vuole che incontrai lui, Scorpius. Strano vederlo lì, non era di quelle parti. Ma la cosa più strana era che si trovava in un negozio per donne. Che combinava? "Qualcuno è arrivato in anticipo!" Affermai, facendogli prendere un colpo. "Ehi Lils, che...che ci fai qui?" Mi chiese lui mettendosi dietro la schiena una maglia. "Che ci fai tu qui, piuttosto!? Ti sei accorto di essere in un negozio per donne e che la maglietta che hai messo dietro la schiena è da donna?" Lo informai io. "Ma tu guarda! Non me ne ero accorto!" Rispose lui, facendo una risata nervosa. "Che fai un regalo ad una ragazza?" Chiesi io, curiosa. Lui arrisì e non rispose, non serviva, sapevo già la risposta. "Lasciamo perdere, che ne dici di andare a prendere una cioccolata calda?" Proposi io, per cambiare argomento. "Mi sembra un'ottima idea!" Rispose lui, sollevato che non avessi continuato il discorso precedente. Entrammo in un bar e ordinammo due cioccolate calde. "Allora, che ci fa il signor Scorpius Malfoy, in un negozio da donne della Londra magica la vigilia di Natale?" Chiesi io per riprendere il discorso precedente, che era un po' scomodo per lui. "Bhe.....stavo cercando un regalo per mia nonna." Affermò. "Wow, che bravo nipote!" Risi io. "Visto, sono il migliore! E invece tu, che ci fai la vigilia di Natale nella Londra magica?" Chiese lui di rimando. "Una semplice passeggiata." Dissi solamente. Dopo andammo in un parco e sentimmo della musica, o meglio lui la sentì. "Hai sentito?" Chiese lui. "Che cosa?" Domandai non capendo a cosa si riferisse. "Oscolta!" Ordinò. "Da dove proviene questa musica?" Chiesi. "Vieni!" Mi disse, prendendomi per mano e trascinandomi davanti a dei ragazzi che suonavano. "Mi concedi questo ballo, mia signora?" Disse, porgendomi la sua mano destra. "Con piacere!" Risposi, prendendo la sua mano. Così ballammo per un po' e mi sembrò di tornare a quella sera del ballo. Tutte le sensazioni erano tornate. Il cuore mi batteva forte e avevo le farfalle allo stomaco, di nuovo. Magia pura.**** Tornata a casa trovai mio fratello James che stava apparecchiando la tavola. Non mi ero accorta di essere stata via tutto il pomeriggio. Con Scorp il tempo volava. "Ehi, dove sei stata tutto questo tempo, sorellina?" Mi chiese Al, che stava cucinando. Aspettate...Al che cucina? Non ci feci subito caso. "Ho fatto un giro per i negozi." Gli risposi. "E te da quando cucini?" Chiesi. "Ho sempre saputo cucinare!" Disse lui. "Che combinate voi due?" Intervenne James. "Niente di che." Risposi. "Vado a farmi una doccia!" Li informai. "Quindi Jamie, ricordati di bussare prima di entrare." Gli ricordai. "Si, si." Rispose. Mi feci la doccia e poi andai a mangiare la cena, ridendo e scherzando con i miei fratelli. Poi andai a dormire. Il giorno dopo avremmo avuto come ospiti: Rose, Hugo e Helena; dato che i nostri nonni, genitori e zii erano andati in Romania e Scorpius e Alice erano con le loro rispettive famiglie. Mi sarei divertita tantissimo a cucinare con i miei fratelli e i miei cugini. Sarebbe stato un bel Natale. E così mi addormentai.*********¡ Angolo scrittrice: Lo so che questo capitolo non è lungo ma sono successe tante cose. Cosa ci faceva, secondo voi Scorpius con quella maglietta? Scrivetelo nei commenti. Ringrazio tutti coloro che stanno seguendo la storia. Purtroppo in questi giorni sarò assente ma vi aspetto Martedì per un prossimo capitolo. A presto, ciao!

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Capitolo 8
*** Natale ***


La mattina mi svegliò mio fratello James dicendomi di scendere per la colazione. Quando scesi trovai la colazione già pronta, così mi misi a sedere e mangiai un tortino di zucca. Poi andai in camera a cambiarmi e scesi di nuovo per preparare il pranzo con Al. Dopo un ora più o meno arrivarono i nostri cugini. Rose venne subito in cucina ad aiutarci, mentre Hugo andò da James per mettere in atto un loro scherzo. Lo facevano ogni anno e in genere contro una ragazza. Ricordo quando a me due anni fa mi avevano fatto sparire tutte le mie scarpe e me le ridiedero solo una settimana dopo. "Che combinate voi due?" Chiesi io, vedendo i due parlare sotto voce e ridere. "Niente." Rispose mio fratello. "Per lo meno, niente contro di te." Puntualizzò mio cugino. "Hugo ti avverto: se state organizzando uno scherzo contro di me, te la faccio pagare cara!" Lo avvertì Rose. "Non fare la guasta feste!" Disse Helena arrivando dal camino, prendedoci di sorpresa. "Amore!" Le corse incontro mio fratello, baciandola. "Uffa. Ora che stavamo finendo il piano!" Sbuffò Hugo. "Te lo ridò subito Hugo, io vado ad aiutare, mica come voi scansafatiche!" Lo informò la fidanzata di James. Poi baciò mio fratello e venne anche lei in cucina ad aiutarci. "Ecco qua. Un buon pranzo!" Dissi portando a tavola ciò che avevamo cucinato. Era tutto delizioso. Dopotutto sono una brava cuoca. Così mentre io e Rose sparecchiavamo la tavola scoprimmo cosa avevano combinato i due grifondoro. Le avevano fatto bere una pozione a sua insaputa che le aveva colorato i capelli di blu. "HUGOOOOOOOO!" Urlò mia cugina quando le feci notare i suoi capelli blu. "GUARDA COSA HAI FATTO AI MIEI CAPELLI!" Urlò di nuovo Rose indicando i suoi capelli. "QUESTA TE LA FACCIO PAGARE! QUANTO DURA L'EFFETTO?" Chiese al fratello. "Due giorni. Poi torneranno come prima. Te lo giuro." Disse mio cugino. "E TU. ANCHE TU ME LA PAGHERAI!" Ringhiò contro James, mentre Helena gli dava uno scappellotto. Poi quando tornò in cucina ad aiutarmi a lavare i piatti, sentimmo ridere James e Hugo. "Si, si ridete. Ma ricordate: ride bene chi ride ultimo!" Fece mia cugina con un sorriso malizioso. "L' avete fatta grossa questa volta!" Disse Albus ai due. Cercai di consolare Rose, dicendole che non ci stava male con quei capelli ma lei non ne voleva sapere nulla.... stava già organizzando la sua amara vendetta. ****** Così la sera scartammo tutti i regali. "Questo è per te Lils." Mi disse Jamie, dandomi una scatolina, ricoperta di una stoffa color blu notte. "È da parte mia e di Albus!" Specificò. Li guardai sorridendogli e aprii la scatolina. Dentro c'era un braccialetto con tre ciondoli: una J, una A e una L. "Le nostre iniziali!" Dissi con le lacrime agli occhi. "Ti piace?" Mi chiese Albus. "Lo adoro!" Gli dissi, facendomi aiutare a metterlo al polso sinistro. "Ok, ora questo è per te James. Da parte mia e di Lils." Disse Albus al nostro fratellone, porgendogli una bustina di carta. Lui prese il contenuto della busta. "Noooo..... una maglietta firmata di Victor Krum! Ma dove diavolo l'avete trovata?" Rimase stupefatto e se la mise subito. James amava il quindditch, è stato facile trovare un regalo per lui. Più difficile era Albus ma alla fine io e Jamie trovammo il regalo adatto. "Segreto. Ora questo è per te. Da parte mia e di Jamie, ovviamente." Dissi mettendogli sulle mani una scatola. "Wow, ma cosa mi avete regalato." Disse Albus vedendo la scatola grossa sulle sue mani. La aprì. "Che cos'è?" Chiese non capendo cosa avesse in mano ."Un pensatoio. Piccolo lo sappiamo ma non ce ne erano di più grandi..." "Voi siete matti. Per Merlino!" Mi interruppe mio fratello. "Avrete speso tantissimo!" Disse Albus. "Lascia stare il prezzo. L' importante è che ti piaccia!" Gli disse James. "Ovvio che mi piace!" Rispose Al, stupefatto della frase fatta dal fratello. Poi continuammo a scambiarci i regali con gli invitati. Quando la giornata finì andai a letto e mi ricordai del regalo che avevo fatto a Scorpius e mi chiesi quando avrei potuto darglielo senza farmi notare dai miei fratelli. Poi mi addormentati. ********** ¡Angolo scrittrice: vi è piaciuto il capitolo? Fatemelo sapere con un commento. Ringrazio chiunque segua la storia e l'abbia messa tra i preferiti. Significa molto per me. A presto, ciao!

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Capitolo 9
*** L'arrivo di Scorpius ***


Il giorno seguente era Santo Stefano. Non avevamo dei piani per quel giorno. Mettemmo a posto la casa perché il giorno dopo sarebbe arrivato Scorpius. Il pomeriggio lo passai a fare i compiti. Riuscì a finirli tutti, stando con Scorp avevo imparato a farli molto velocemente. E la giornata si concluse con qualche risata a cena con i miei fratelloni e dopo andai a dormire.*** La mattina mi svegliai prima dei miei fratelli. Mi vestì, dopo andai in cucina e preparai la colazione. Poi James e Albus si svegliarono e vennero in cucina e mangiammo quello che avevo preparato. Successivamente arrivò Scorpius. "Buongiorno a tutti!" Disse lui, sbucando dal camino, entusiasto di vederci. "Ehi, ciao Scorp!" Lo salutammo noi. "Che fate?" Chiese lui. "Abbiamo appena finito la colazione." Lo informai io. "Bene, vi va di andare a fare una passeggiata?" Propose con un sorriso sulle labbra. "Io devo preparare per la festa di Helena...quindi...." Annunciò James. "Io esco con Alice. Ci eravamo messi d'accordo così. Non sapevo arrivassi la mattina." Disse l'altro mio fratello. "Io sono disponibile!" Dissi io, beccandomi un'occhiataccia da parte di James. "Perfetto, allora andiamo!" Disse. "Aspettate, dove volete andare di preciso?" Chiese, sospettoso, il mio fratello maggiore. "Non lo sappiamo. Ciao!" Li salutai, trascinando Scorpius via da quella casa.*** Così andammo in giro per i negozi. Le strade erano stupende, tutte decorate in stile natalizio e piene di neve. Camminammo mano nella mano per tutto il tempo. Le farfalle nello stomaco erano tornate.....io, lui e la neve. "Sono stupende. Non trovi? Le decorazioni, intendo!" Dissi io. "Magiche!" Rispose solamente. "Come la neve!" Continuò lui, sorridendomi. Mentre tornavamo a casa incomicciammo a fare una battaglia di palle di neve. "Ehi, come osi!?" Fece Scorpis, dopo aver preso una palla di neve in faccia. Io scoppiai a ridere. "Ah, stanno così le cose? Beccati questo!" Disse lasciandomi una palla addosso, che però io schivai. Mi divertivo così tanto in sua presenza. Non esistevano gli altri, esistevamo solo noi due e la neve in quel momento, in quel magico momento.*** Tornati a casa preparai il pranzo e mangiammo tutti insieme. C'erano anche le fidanzate dei miei fratelli. "Lily, quand'è che troverai anche tu un ragazzo?" Mi chiese Helena. Sentite queste parole, James cominciò a tossire perché l'ultimo boccone gli era andato di traverso. E tutti ci mettemmo a ridere. "O Merlino Jamie. Un giorno anche Lily avrà un ragazzo!" Lo rimproverò la sua ragazza. "Un giorno molto lontano!" Puntualizzò Albus. "Ti ci metti pure tu!?" Gli disse Alice. "Esattamente. Dobbiamo proteggere la nostra sorellina!" Disse Albus con tono di superiorità. "L'amore è protezione, no?" Controbattè la sua ragazza. "È complicato." Spiegò mio fratello. "Come vuoi." Si stufò Alice. Così passammo il pomeriggio a chiacchierare davanti il fuoco e poi la giornata finì. Il giorno dopo sarebbe stato molto importante, ci sarebbe stata la festa a sorpresa per Helena. ********* ¡Angolo scrittrice: un bel capitolo vero? Lo so un po' corto, ma abbiamo visto Lily e Scorpis ancora insieme. Durerà questo legame? Seguite la storia e lo scoprirete. Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento. Ringrazio tutti coloro che stanno seguendo la storia e l'abbia messa tra i preferiti e tutti quelli che hanno lasciato un commento. Alla prossima, ciao!

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Capitolo 10
*** La festa di Helena ***


La mattina ci svegliammo tutti molto presto per addobbare la casa per la festa di quel pomeriggio. Arrivò anche Alice ad aiutarci. "Credo che abbiamo finito." Disse James guardandosi intorno. "Si, vedrai che le piacerà!" Dissi per rassicurarlo. "Tu dici?" Mi chiese un po' preoccupato. "Certo!" Risposi. "Dato che è ancora presto, perché non andiamo a fare qualcosa, tipo pattinare?" Proposi. "Io non posso. Devo finire delle cose." Disse James. "Io e Al andiamo a fare una passeggiata, magari possiamo accompagnarti." Disse Alice. "Si. Scorp, vieni anche tu?" Chiese al biondo. "Va bene." Rispose. "Allora andiamo!" Dissi. ***** "Amore, guarda quel negozio!" Disse Alice, indicando un negozio di vestiti a mio fratello. "Andiamo!" Lo trascinò dentro, senza dargli il tempo di obbiettare. "A quanto pare siamo soli!" Mi disse Scorpius, facendomi ridere. Non so se Alice lo avesse fatto a posta a lasciarmi sola con lui. "Andiamo a pattinare!" Dissi​. Così andammo in una pista di pattinaggio. "Io non so pattinare, ti avverto." Mi informò lui. "Va bene, ti aiuterò." Gli dissi, mettondomi i pattini. "Allora aggrappati al bordo. Poi datti una spinta con i piedi e continua, non ti fermare, e se ti vuoi fermare vai al bordo. Capito?" Dissi. "Credo." Rispose. "È normale se all'inizio cadi." Lo informai. "Bene, sono più calmo ora." Disse, facendo un sorriso e facendo ridere me. Quindi iniziammo a pattinare. Scorpius all'inizio stava solo al bordo, così gli presi la mano per metterlo in pista. "Ma che fai?" Disse lui preoccupato perché non sapeva più dove aggrapparsi. Ed io cominciai a ridere e trascinarlo con me. Poi mi fermai ma Scorpius stava continuando ad andare e mi addosso. Mi ritrovai sdraiata nella pista con il biondo sopra di me. Mi misi a ridere. "Ci troviamo nella posizione più equivoca e tu ridi!?" Disse lui. "Perché no?" Chiesi io, continuando a ridere. "Non riesco ad alzarmi." Mi informò. "Aggrappati al bordo." Gli dissi indicandoglielo. "Ok." Disse alzansi e poi aiutando me. "Stai bene?" Mi chiese. "Si." Dissi sorridendogli. Infine tornammo tutti a casa, dove si sarebbe svolta la festa. ***** Così arrivarono tutti gli invitati e ci mettemmo in posizione per la sorpresa, mentre James era andato a prendere la festeggiata. Quando Helena aprì la porta di casa tutti urlammo: -Buon compleanno!- Lei si mise le mani davanti alla bocca e tutti cantammo "Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a Helena, tanti auguri a te!" mentre io portavo la torta. Lei rimase molto colpita dalla festa a sorpresa. Non se l'aspettava proprio. Dopo mettemmo la musica e creammo un'atmosfera romantica. Così ci mettemmo a ballare tutti insieme. Ad un certo punto Scorpius mi prese da parte. Cercava di parlarmi ma la musica era troppo alta, non capivo cosa stava cercando di dirmi. Allora lo portai in camera mia.***** "Questa è la tua stanza?" Mi chiese lui, guardandosi intorno per ispezionare tutta la stanza. Poi si mise a sedere sul mio letto. "Già. Allora, cosa volevi dirmi?" Chiesi io, mettendomi accanto a lui. "Ti ricordi quella volta che al parco ti avevo detto.... quello che provavo. Bhe non ne avevamo più riparlato. Io non so....non so neanche da dove partire." Mi disse lui imbarazzato. "Neanche io. Il fatto è che.... che anche io provo qualcosa per te. Dico davvero Scorpius." Dissi io prendendogli la mano. Lui cominciò a baciarmi. Prima un bacio lungo e passionale, poi due e continuò, fino a che non ci trovammo sdraiati sul mio letto a baciarci, con lui sopra di me. Poi lui cominciò ad accarezzarmi il corpo. Dalle spalle fino ai fianchi. E non so il perché ma in quell'esatto momento mi vennero in mente tutti quei ragazzi che ci avevano provato a toccarmi, alcuni ci riuscirono pure e io non volevo. Pensavo a tutti coloro che non mi rispettavano. Non mi chiamavano solo puttanella ma facevano anche questo. Così io gli diedi una spinta e gli dissi "Smettila, smettila!" Lui perplesso si ritrovò a terra. "Ti... ti ho fatto male?" Chiese lui, un po' impaurito. "Vattene!" Continuai, accovacciandomi su me stessa. "Lily stai..." Incominiciò. "Vai via!" Ridissi. "Cosa ho fatto?" Chiese di nuovo, più deciso questa volta. Stessi muta. Non era colpa sua. Era un problema mio, creato da altri ragazzi. "Ti ho detto di andare via!" Gli dissi decisa, raccogliendo tutte le forze che avevo. Vorrei dirvi che Scorpius si oppose e restò con me. Vorrei dirvi che tutto si aggiustò, che io dopo ero felice, ma non andò così. Lui se ne andò dalla mia stanza ed io rimasi lì a piangermi addosso. In quel preciso momento mi accorsi di essere così sola, di essere stata troppo forte. Mi addormentai tra le lacrime, sperando che il giorno dopo sarebbe andato tutto bene! ************* ¡Angolo scrittrice: che capitolo ragazzi. Lo so che sarete tutti arrabbiati ma questa rottura tra Lily e Scorpius servirà per la trama. Lui ha fatto ciò che lei gli aveva chiesto e lo so che è brutto ma cercate di andare avanti, anche perché vi avverto che questa fan fiction avrà un risvolto molto duro. Ringrazio tutti coloro che stanno seguendo la storia e l'abbia messa tra i preferiti e tutti quelli che hanno lasciato un commento. Alla prossima, ciao!

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Capitolo 11
*** Senza di lui ***


Nei giorni seguenti, avevo incominciato ad ignorare Scorpius, anche se mi seguiva con lo sguardo ogni tanto. Il giorno della sua partenza gli parlai un po' ma non cambiò ciò che era successo. Lo avevo cacciato da tutto e lui se ne era andato nel suo silenzio. Era stato un colpo al cuore. Stavo ancora più male, rispetto a prima. Nulla mi faceva stare meglio, con la mia famiglia fingevo, anche piuttosto bene, ma dentro di me stavo scoppiando. Neanche il giorno in cui mamma e papà ritornarono, o quando Helena fu presentata a tutti ero realmente felice. Speravo solo che il dolore sarebbe passato. ****** Il giorno in cui tornai a scuola i corvonero rincominciarono a darmi il tormento. Se odiavo quella situazione prima, ora proprio non riuscivo più ad alzarmi e affrontare ciò che sapevo, sarebbe successo. Sembrava un inferno....non volevo più vivere in quelle condizioni. Non avevo nessuno, poiché James stava con Helena, Albus con Alice e Scorpius... Scorpius semplicemente non volevo parlarci. Non ce la facevo. Lo amavo ma se ci stavo, scoppiavo.************ ¡ Angolo scrittrice: penso che questo sia il capitolo più corto che abbia mai fatto. Purtroppo la rottura tra Lily e Scorpius continua. Qui vediamo proprio la depressione di Lily. Vi avevo avvertiti che la storia avrebbe avuto un risvolto. Fatemi sapere cosa ne pensate. Ringrazio tutti coloro che stanno seguendo la storia e l'abbia messa tra i preferiti. Alla prossima, ciao!

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Capitolo 12
*** Negli spogliatoi ***


Ero negli spogliatoi dei Grifondoro. Avevamo appena vinto la partita contro i Tassorosso. "Siamo state fortissime!" Disse con gloria Alice, quando tutte se ne andarono, ed io le feci un sorriso. Poi mi guardò. "Cosa c'è Lily?" Mi chiese preoccupata. "Niente. Sono solo molto stanca." Dissi io. Mentivo per non farla star male. "Va bene." Disse lei, ma nulla andava bene. Era da giorni che me lo chiedeva e io inventavo sempre scuse. Si era arresa, evidentemente. "Mi avvio al castello o vuoi che rimango qui?" Mi chiese. "Vai pure." Le risposi, mentre andavo a prendere la mia roba che avevo lasciato nella doccia. Così lei apri la porta e si ritrovò davanti a Nicolas. Ero nelle docce ma sentivo tutto "Nicolas, tu che ci fai qui?" Gli chiese lei. "Ti cercavo." Rispose lui. "Me? Tu cercavi me? E per quale motivo?" Fece lei. "Perché sei bella!" Disse lui. "Cosa? Ma che vuoi?" Disse la mia migliore amica cercando di andarsene ma lui la prese e la sbattè al muro. "Voglio te." Disse. Io sentite queste parole uscii dalle docce e puntai la mia bacchetta contro Nicolas. "Lasciala andare immediatamente." Gli urlai contro. "Guarda chi c'è qui. Potter la puttanella. Sai tu sei molto più carina della tua amica." Disse guardandomi da capo a piedi. "Perché non prendere te?" Continuò. "Ti ho detto lasciala andare!" Ridissi. "Va bene." Rispose lasciandola andare. Alice mi guardò terrorizzata. "Vai Alice!" Le dissi e lei scosse la testa poi diede una spinta a Nicolas, che si riprese subito e puntò contro di Alice la sua bacchetta. "Brutta puttana. Questa te la faccio pagare." Ringhiò lui. "Mettila giù!" Urlai io. "Levicorpius." Fece lui contro Alice, facendola volare in alto. "Stupeficium." Feci contro di lui, schiantandolo contro il muro. Approfittai del momento per soccorrere Alice, che era svenuta. "Crucio." Mi torturò lui. Io urlai come una matta. Era un dolore insopportabile. Non riuscivo a respirare. Era come se tutto il mio corpo fosse in fiamme. Cercai di prendere la mia bacchetta ma lui mi schiantò al muro non appena cercai di alzarmi, e mi venne incontro. "Basta. Ti prego!" Lo supplicai. "Potter. Sei nelle mie mani." Disse con un ghigno. Poi cominciò a strapparmi i vestiti. Io scalciavo e gli dicevo che non volevo e così lui mi paralizzò e continuò a spogliarmi. Mi toccò ed io rabbrividì. Era il mio peggior incubo. Poi fece di me quello che voleva, privandomi della mia innocenza. Solo dolore provai, nient'altro. Non era amore. Era violenza. Inseguito mi rivestì con abiti non strappati e fece perdere la memoria ad Alice. "Potter, non ti posso far dimenticare la tua prima volta a meno che tu non voglia." Disse. Non potevo rispondere, data la paralisi. "Ah..giusto non riesci a parlare. Non importa. Deciderò io per te.....credo che lascerò questo ricordo. Avanti a chi lo dirai. Terrai la bocca chiusa, giusto? Nessuno ti crederà. La tua amichetta qui, non ricorda nulla. Passeresti per pazza e confermeresti le voci che girano. Rassegnati Potter, sei una puttana!" Mi guardò, e se ne andò. Poi io svennì, date le mancate forze. Buio totale.*************** ¡Angolo scrittrice: Merlino. Già la nostra Lily affronterà la cosa più brutta che possa essere fatta ad una ragazza. Non sono riuscita a scrivere molto su quello che Nicolas le stava facendo, era troppo difficile, ma potete solo immaginarlo. Fatemi sapere cosa ne pensate. Ringrazio tutti coloro che stanno seguendo la storia e l'abbia messa tra i preferiti. Alla prossima, ciao!

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Capitolo 13
*** Il risveglio ***


Aprì gli occhi e mi guardai intorno, ci volle poco per capire dove ero. Mi trovavo in infermeria. Non capivo come ci fossi finita lì, ma sapevo il perché. Accanto a me c'erano i miei fratelli e Scorpius. Scorpius? Cosa ci faceva lì? Pensavo che mi odiasse, o forse mi amava ancora, nonostante lo avessi cacciato? Non lo sapevo, era lì e mi bastava. "Lily, come stai?" Mi chiese James, molto spaventato. "James, lasciala respirare." Lo calmò Albus. "Mi sento meglio, ora." Risposi con un filo di voce. Non era vero niente. Non stavo bene, ero a pezzi, per non parlare di ciò che mi era stato fatto qualche ora prima. "Cosa è successo? Alice non si ricorda nulla, tu invece?" Mi chiese Albus, parlando lentamente con voce calma. Se mi ricordavo cosa era successo? Eccome, ma non ne avrei mai parlato con loro. Mai. "Bhe.....Alice è scivolata e ha sbattuto la testa, io la volevo aiutare ma sono scivolata anch'io. Non mi ricordo più nulla da allora." Dissi la prima storia credibile che mi venne in mente. Per fortuna i miei fratelli ci credettero. "Va bene. Pensavo peggio. Allora ti lasciamo riposare. A domani." Mi disse Jamie, dandomi un bacio nella fronte. E se ne andò con Helena, seguito a ruota da Albus che mi diede la buonanotte e un lungo abbraccio. Scorpius aspettò che loro andorono via e mi parlò. "Dimmi la verità." Disse lui. "Cosa?" Chiesi stranita, per fargli credere che non ci fosse un' altra verità. "Non è vero ciò che hai detto. Lily, non so perché non mi vuoi parlare, forse quella sera mi sono spinto oltre, ma sai che non era mia intensione farti star male. Sai che ti amo, sai che darei tutta la mia vita per te. Ti prego, dimmi la verità." Disse, prendendomi la mano. "Non so a cosa tu ti stia riferendo. Io la verità l'ho detta." Risposi, togliendo la mia mano dalla sua e voltandomi. "Non ti fidi di me? È così? Dopo tutto quello che ho fatto?" Mi chiese ed io non risposi. "Come vuoi! Se non vuoi dirlo a me, va bene. Ma farai meglio a dirlo a qualcuno." Disse andandosene. Aveva ragione, dovevo parlarne con qualcuno. ****** Rimasi tutta la notte a pensarci così decisi di andare da un professore. La preside aveva messo a disposizione per gli studenti un consulente, per farli sfogare. Così decisi di dirgli tutto, per avere un'opinione di uno esterno alla mia famiglia. Sarebbe stato imbarazzante ma ero sicura che mi avrebbe aiutato. ***** Entrai nell'ufficio del consulente. "Buongiorno." Dissi. "Buongiorno, signorina Potter. Si sieda." Mi fece lui. "Grazie." Dissi "Allora...di cosa voleva parlarmi?" Chiese lui prendendo carta e penna. "Non so da dove partire......-feci un respiro profondo- È cominciato tutto all'inizio dell'anno quando dei ragazzi hanno incominciato a.....a chiamarmi in modi poco carini, possiamo dire." Dissi io. "Lei sa perché la chiamavano così?" Chiese il consulente. "No. Non ne ho idea. Forse perché sono bella, io non....." Dissi ma non sapevo cosa dire. "Cosa è successo dopo?" Mi domandò. "Ieri....bhe c'è stato qualcosa tra me e un ragazzo....-cominciai- ma io non volevo." Dissi, le lacrime mi stavano scendendo. "Ne sei sicura? Quando si è giovani si fanno cose insensate." Disse. "Io non volevo, le dico." Dissi io con un tono di voce alto. "Forse non è la verità. Non credo che un ragazzo di questa scuola avrebbe la forza di fare una cosa del genere. Lo vuoi denunciare? Per una molestia sessuale bisogna avere le prove. Devi fornirle ed essere sicura di aver espicitamente detto di non volerlo. Ti sei comportata così?" Fece lui. "Ma certo che glie l'ho detto, ma lui ha continuato." Dissi io. "Allora vuole denunciare la violenza. Chi è il ragazzo?" Mi chiese. "Non credo sia importante." Risposi. Se dovevo dire il nome non lo avrei detto di certo a lui. "Se non c'è un nome, non c'è un aggressore e quindi la violenza non c'è stata." Disse. "Ma c'è stata, le dico che è andata così." Dissi io. "Quindi non vuole dire a me il nome?" Chiese. "Proprio così. Non voglio parlare del mio aggressore." Risposi Va bene. Cambiamo discorso. Come si sente?" Mi domandò. "Male. Troppo. Certe volte vorrei solo mettere fine al mio dolore. Non ce la faccio a continuare!" Dissi. "Non deve sentirsi così. Senta, lei non mi sta dando un nome, e quindi non so se mi sta dicendo la verità riguardo all'aggressione. E non deve sentirsi abbattuta. Ha degli amici, stia con loro e vedrà che il dolore passerà." Disse lui. "È tutto quello che ha da dirmi? Grazie. Arrivederci." Dissi, uscendo da dell'ufficio, sommersa di pensieri. ***** Me ne andai più distrutta di prima. Magari il consulente aveva ragione o forse quei ragazzi avevano ragione. E se fossero vere le voci? Se io fossi ciò che tutti dicono che io sono, pensai. Corsi, volevo piangere, senza farmi vedere. Ignorai tutti, compresi i corvonero. Andai in camera mia, feci la doccia e piansi. Lavavo molto forte la mia pelle, per pulirla, mi sentivo così sporca, ma più lo facevo più si irritava, così tanto da farmi sanguinare. Piangevo mentre l'acqua mi scivolava addosso. Poi nella mia mente feci come una mappa, sembrava tutto così collegato. Uscii dalla doccia, che mi aveva schiarito le idee, mi asciugai e mi vestì. Presi una penna e scrissi su un foglio. Poi lo posai sul mio letto e andai via dal mio dormitorio, diretta in biblioteca da Scorpius. **** Arrivai in biblioteca e lo trovai lì a studiare. Mi precipitai da lui. "Finalmente hai deciso di parlarmi!" Disse lui con un sorriso. "Voglio che tu vada in camera mia." Gli dissi. "Cosa? Vuoi che muoia? Se mi vede tuo fratello?" Mi chiese. "Lui non c'è. Voglio che tu vada in camera mia. Io non ci sarò. La parola d'ordine è 'Boccino d'oro', ricordala" Gli dissi, e senza dargli il tempo di parlare gli diedi un bacio e me ne andai, lasciandolo così, perplesso. Mi chiamò ma no risposi. Dovevo raggiungere la mia meta.***** Scorpius corse in camera di Lily e lesse il foglio che aveva lasciato sopra al letto e rimase spiazzato. Voleva spaccare tutto, urlare a squarciagola, morire. Poi mise in chiaro i pensieri e seguì il suo istinto, sperando di trovarla, dove pensava che lei fosse.*************** ¡Angolo scrittrice: che ne pensate del capitolo? L'ultima parte l'ho dovuta scrivere in terza persona, data l'assenza di Lily. Voi cosa pensate ci fosse scritto nel foglio? Scrivetelo nei commenti. Ringrazio tutti coloro che stanno seguendo la storia e l'abbia messa tra i preferiti. Alla prossima, ciao!

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Capitolo 14
*** Il foglio ***


************¡Angolo scrittrice: stavolta l'angolo scrittrice lo metto prima per dirvi che da ora in poi i capitoli saranno scritti in terza persona dato che Lily non sarà presente in tutte le scene. Qui vediamo una lettera che è stata scritta in prima persona. Vi lascio al capitolo. Commentate. Ringrazio tutti coloro che stanno seguendo la storia e l'abbia messa tra i preferiti. Alla prossima, ciao!************* Il foglio che Scorpius stava leggendo era una lettera, scritta da Lily. ~Ciao a chiunque stia leggendo questo foglio, sono Lily, Lily Luna Potter e sarà meglio che voi vi mettiate in testa una cosa, questa lettera contiene una storia, la mia storia, e vi assicuro non è affatto piacevole. Quindi accomodatevi perché sto per cominciare. Parto col dire che spero che tutto sia andato secondo i piani, ovvero che sia proprio tu Scorpius a leggere questo foglio per primo, perché tu possa capire perché ho fatto ciò che ho fatto e quindi tu possa perdonarmi. Tutto incominciò una mattina di Ottobre. Fuori c'erano alberi con chiome dorate e un venticello fresco. Mi preparai come ogni mattina scesi le scale e feci colazione, poi andai a lezione. Tutto normale fino a qui. Il pomeriggio lo passai con Scorpius, come ero solita fare in quel periodo. Facevamo i compiti assieme e dopo averli finiti lui mi invitò ad andare ad Hogsmeade con lui. Andai a cambiarmi la divisa e mentre salivo le scale, dei ragazzi hanno detto cose poco carine nei miei confronti. Non era importante per me "che gli altri pensino ciò che vogliono" mi dissi "non mi interessa!". Giusto, a me interessava altro, ma di questo parleremo dopo. Mi cambiai e scesi. Andammo ai Tre manici di scopa e trovai i miei fratelli con le proprie ragazze, anche se era la prima volta che vedevo Alice e Albus. Dopo io e il mio accompagnatore andammo in un parco. Eravamo sotto un albero quando ci stavamo per baciare, ma non successe perché il gruppo dei ragazzi di prima passò e dissero altre cose brutte nei miei confronti. Scorpius mi difese, ma probabilmente a quei ragazzi non bastò ciò, perché quello fu l'inizio di lunghi mesi infernali, mesi in cui ragazzi mi chiamavano con brutti nomi e cercavano di toccarmi, chi ci riusciva, chi non, ma succedeva. Mentre io e Scorpius passavamo sempre più tempo insieme, qualcuno voleva farmi crollare. E qui mi chiedo perché. Perché Nicolas hai voluto ferirmi? A volte bastano solo poche parole. Non so il perché io quest'anno mi sono fatta questa reputazione. Io non la volevo. Ma le cose sono andate così. E così arrivammo al giorno del ballo. Credo sia il giorni più bello di tutta la mia vita. E lo devo sola a te Scorpius. Quella sera tu mi hai dato tutto ciò di cui io avevo bisogno. È stato magnifico e voglio che tu sia fiero di questo, perché è grazie a te se quella sera ero veramente felice e forse è per questo che tu sei stato l'unico a cogliere la mia tristezza. I miei fratelli erano impegnati con il proprio amore, e di questo non gli do colpa. La colpa è solo di quei ragazzi, o meglio lo era fino a quel momento. E voglio dire che se sei tu James o sei tu Albus a leggere questo foglio, la colpa non è di nessuno di due. Voi siete i fratelli migliori che io possa aver mai desiderato. Avete seguito il vostro cuore, avete fatto la cosa giusta. Però io devo continuare con la storia..... Qui entrano in gioco le vacanze di Natale. Niente genitori per quest'anno! Sono stata ancora con Scorpius durante le vacanze. Andava tutto bene. Alla festa di Helena, io e Scorpius andammo in camera mia per parlare di ciò che ognuno di noi provava verso l'altro. Un momento bello, penserete voi, in cui vi siete scoperti, eccetera, ma non andò così. Noi che ci stavamo lasciando trasportare dal momento, questi attimi vennero interrotti dai miei ricordi di tutti coloro, che prima di lui, ci avevano provato. Persone che mi avevano fatto soffrire diventarono Scorpius. Non so il perché ma era tutto così confuso e io ti cacciai. Quanto vorrei dire che ti sei opposto, Scorp. Quanto vorrei dire che tu sei rimasto lì con me. Ma tu hai fatto ciò che ti avevo chiesto perché tu mi ami davvero e te ne sei andato, nel silenzio più profondo ed io piansi. Da quel momento non ho più saputo cosa fosse la felicità. Giorni di pura solitudine passarono. Ed ora devo parlare del giorno più brutto di tutta la mia vita. Ieri, noi Grifondoro avevamo vinto la partita contro i Tassorosso. Io ed Alice eravamo ancora negli spogliatoi. Alice voleva raggiungere Al ed io le dissi che poteva andare, ma qualcuno la stava aspettando fuori da quella porta, un ragazzo che mi aveva ferita. Esatto, Nicolas era proprio fuori da quella stanza, non so cosa ci facesse, ma se bisogna dar retta a ciò che dice, lui stava cercando Alice. Che tempismo. Dice che la cercava perché la voleva, in un modo sbagliato. Udite queste parole io uscii dalla doccia, dove mi trovavo, con la bacchetta alla mano. Ci fu un duello che io, per soccorrere Alice (svenuta), persì e così fui io la vittima di quell'aggressione. E dopo un discorso fondato su quanto non fossi più pura, tolse la memoria alla mia migliore amica e se ne andò, lasciandomi priva di sensi. Mi risvegliai nell'infermeria. Parlai con i miei fratelli, ai quali non dissi la verità, e poi con Scorpius (il quale capì la menzogna), che mi fece riflettere sul fatto che dovessi parlare con qualcuno. Io, pensando fosse una buona idea, andai dal consulente, ma le parole di quest'ultimo mi fecero stare peggio. Corsì in camera mia, mi feci la doccia e cominciai a scrivere questa lettera. Ora che la sto finendo, voglio informarvi di cosa farò. Farò in modo che questo sia il mio ultimo giorno. Non ne voglio altri, perché questa vita più continua, più mi fa morire dentro. Quindi non ci dilunghiamo in troppe chiacchiere perché io sarò già morta dopo questa lettera sarà stata letta. Ho lasciato delle fiale nella scatola sopra la scrivania. In ognuns di esse c'è un mio ricordo e voglio che tutti guardino ciò che mi è successo, o meglio i nomi della lista che lasciò all'interno della scatola. Ora dico addio a tutti. Addio alla mia famiglia, a cui non do nessuna colpa, sono stata molto fortunata ad avere i genitori che ho avuto, ad avere i fratelli che ho avuto. Voi non avete nessuna colpa, e per favore non datevela. Addio ad Alice, la mia migliore amica, per la quale ho dato una parte di me a chi non se lo meritava, sei stata una persona della quale sono fiera di dire "io l'ho conosciuta". Addio ai bulli, coloro che mi hanno fatto soffrire fin troppo. Addio a Nicolas, che ha fatto la cosa più terribile che mi sia mai stata fatta. Ormai provo un tale odio per te, che non immagini. E Scorpius, tu non sai quanto io ti abbia amato e quanto avrei voluto stare con te. Per me è così difficile andare avanti. Tu mi hai aiutato in tutto e per tutto, eri sempre al mio fianco. Sei stato il mio unico vero amore. Non sai quanto io ti ringrazio per quella notte stupenda, è tutto merito tuo. Ma c'era un qualcosa che te non potevi combattere, il dolore. I momenti trascorsi insieme non potevano farmelo dimenticare, neanche per un secondo. Di tutto ciò che c'era nella mia mente, quando pensavo a te, dell'essere divertita, innamorata, ora solo il dolore rimaneva e sarebbe rimasto per sempre. Sei impresso nel mio cuore con tutti coloro che ho amato. Addio vita crudele. Addio dolore. Addio a tutti quanti. Lily~

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Capitolo 15
*** Dov'è Lily? ***


Scorpius era distrutto da ciò che aveva letto, ma non poteva occuparsi delle sue emozioni, doveva arrivare da Lily, salvarla, se ancora poteva. Corse più veloce che poteva. "Scorpius!" Era Albus con duo fratello che lo fermò. "Scorpius, dov'è Lily? È sparita da più di un'ora, nessuno sa dov'è......" Continuò, stringendogli il braccio. Nei loro volti si vedeva la paura, la preoccupazione, il terrore. "Albus, non c'è tempo, non capisci!?" Disse il biondo, cercando di liberarsi. E scappò. Il suo migliore amico e il fratello di quest'ultimo, lo seguirono. Non avevamo capito nulla, ma sapevano che li avrebbe portato da sua sorella e questo era l'importante. Arrivarono fino alla foresta oscura. Da lì incominciavano delle tracce di sangue. "Albus, guarda...." Disse Scorpis all'amico, indicando il sangue. "Scorpius, che può......che può significare? Lei non....non può....NO LEI NON PUÒ!!" Urlò Albus scuotendo la testa con le lacrime agli occhi. "C'è solo un modo per scoprirlo." Disse James, cercando di essere forte, ma la sua paura era palpabile. Così si avviarono all'interno della foresta urlando il suo nome, seguendo le sue tracce di sangue. Arrivarono fino al Lago Nero, dove videro un corpo che galleggiava. Si vedevano i capelli lunghi e rossi. Gli occhi erano chiusi ma era perfettamente evidente che fosse lei. Aveva un taglio profondissimo al braccio sinistro, dal quale usciva il sangue. Appena i ragazzi la videro i loro cuori si stavano per bloccare. James ebbe un mancamento e si lasciò cadere, ma Albus lo prese appena in tempo. Si lasciò sfuggire una lacrima. "James, riprenditi." Urlava Albus. Suo fratello era sbiancato e guardava il cielo. Non poteva credere a ciò che aveva appena visto. "Vado io a prenderla." Disse Scorpius, vedendo la situazione, e si buttò nel Lago e nuotò fino ad arrivare a lei. "Lily....Lily, mi senti?" La chiama lui. Lei però non rispondeva. La prese e la portò sulla sponda. Durante il tragitto che fece Scorpius, James si era ripreso, dando conforto al fratello, cercando di pensare positivo. Ma quando Scorpius tornò, nulla era migliorato, anzi, ci furono solo grida e pianti. Controllarono più volte se respirava o il cuore le batteva, ma lei era morta. Nulla poteva salvarla. Lily Potter era morta. "Dovevamo proteggerla, Albus!" Continuava ad urlare James piangendo, stringendo a sé la sorella, priva di vita ormai, e Albus faceva altrettanto. "Non è colpa vostra, ragazzi. Non lo è!" Disse Scorpius. "E tu cosa ne sai? Cosa ne sai serpe!?" Ringhiò contro di lui James, alzandosi. Era pronto a trasformare il suo dolore in rabbia, e scagliargliela addosso. Albus si mise in mezzo. "Calmiamoci! Non è il momento James di reagire così!" Disse a suo fratello. "Cosa dici Albus? Hai visto Lily.....è morta! E lui ne sa qualcosa!" Disse, pieno di rabbia, James. "Già! E se lo uccidi non migliora la situazione!" Lo fece riflettere Albus. "Cosa sai, Scorpius?" Continuò, rivolgendosi all'amico. "Dovete andare in camera sua, lì c'è scritto tutto." Rispose Scorpius. "Non c'è tempo! Devi dircelo, ORA!" Si mise in mezzo James. "Non ce la faccio. Non ci riesco.....è troppo......troppo difficile!" Rispose Scorpius. "Cosa significa, è troppo difficile?" Chiese Albus. "Credimi, Al, non vorresti saperlo!!" Rispose l'amico. I tre sentirono in lontananza delle voci e si girarono. "Cosa significa è sparita? I ragazzi non spariscono all'improvviso! Dove è stata vista l'ultima volta la ragazza?" Chiese la McGranit. La voce proveniva dalla capanna di Hagrid, vicino alla foresta. Nessuno si era accorto delle tracce di sangue, evidentemente. Infatti non erano visibili da lontano. "Nel suo dormitorio. Ma non c'è più. La sua amica, la signorina Paciock, a detto di non averla vista più da dopo le lezioni." Disse la voce di un uomo. A Scorpius sembrò quella del consulente. La riconosceva perché una volta andò a chiedergli un consiglio su una cosa che lo turbava, non ricordava neanche lui cos'era, ma riconosceva perfettamente la voce. "Se la cosa persiste fino a stasera, bisogna avvertire i genitori!" Disse la preside. "Grazie Hagrid, per averci ospitati, se vedi o trovi qualcosa, sai dove mi trovi." Continuò la McGranit. "A dirla tutta priva avevo sentito delle urla......ma forse mi sbaglio." Rispose il guardiacaccia. "Urla? Provenire da dove?" Chiese la preside. "Dalla foresta oscura." La informò il mezzogigante. "O Merlino. Dobbiamo subito andarci!" Affermò la donna. I ragazzi impauriti rimasero pietrificati. Cosa potevano fare? "Albus che facciamo?" Chiese subito Scorpius all'amico. "Non ne ho idea! James?" "Che ci trovino pure. Non possiamo scappare!" Rispose il grifonfondoro, poi si mise accanto a sua sorella e cominciò a piangere, silenziosamente. La McGranit arrivò dopo poco. Nonostante la sua età era ancora una donna agile. "Ragazzi cosa....." si fermò subito vedendo il cadavere di Lily. "Signora preside, possiamo....." Cominciò Scorpius. "No, ragazzi. Dobbiamo portarla dentro. Voi.....voi......voi andate nel mio studio" Disse lei con una voce tremante. E con un incantesimo sollevò il corpo. Tratteneva le lacrime. Non poteva accettare che una cosa del genere succedesse. Si sentiva responsabile. E per di più non sapeva come dirlo ai genitori della ragazza. Cosa avrebbero pensato. E poi, perché era morta? Non sarebbe stata una cosa facile da spiegare per i ragazzi, più precisamente, per Scorpius. Era l'unico a sapere la storia. Ma aveva un piano. Non l'avrebbbe mai lasciata morire. Mai. ********************¡Angolo scrittrice: come vedete Lily è morta. Voi avete capito cosa vuole fare Scorpius? Commentate. Ringrazio tutti coloro che stanno seguendo la storia. Alla prossima, ciao!

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Capitolo 16
*** Nell'ufficio della preside ***


Cosa è successo?" Chiese di nuovo la professoressa McGranit ai ragazzi. Erano nel suo studio da almeno un'ora e le cose non cambiavano. "Professoressa, posso parlarle in privato?" Chiese per la terza volta Scorpius. "No, signor Malfoy! Se lei sa qualcosa deve dirlo con tutti noi presenti. Siete stati trovati accanto alla vittima, cosa devo pensare?" Chiese infuriata la preside. Stava guardando i tre con tanta rabbia mischiata a tristezza. Avevano fatto in modo che nessuno vedesse il cadavere di Lily. La portarono all'interno delle mura. Ora la preside voleva dirlo ai genitori ma venne fermata da Scorpius e così aveva incominciato questo interrogatorio che non giungeva al termine. "Non starà dicendo sul serio signora preside? Io e Albus siamo suoi fratelli....- Disse James distraendo la preside dai suoi pensieri.- Crede davvero che noi saremmo capaci di una cosa del genere?" "Signor Potter, non accetto questo tono. Io non so cosa è successo, ma a quanto pare il signor Malfoy lo sa, ma non vuole dirlo in vostra presenza. Cosa devo insinuare?" Chiese la professoressa. Non poteva credere che fossero stati loro ma non sapeva cosa pensare, dove sbattere la testa. Era tutto troppo complicato. "Va bene, lo dirò qui. Lily Potter si è suicidata perché dei ragazzi la molestavano verbalmente e in seguito, anzi precisamente ieri è stata violentata sessualmente. Stamani è andata dal consulente, spiegandogli la situazione. Lui le ha dato un consiglio pessimo e quindi lei distrutta ha fatto questa decisione. Prima, però, ha riferito tutto su un foglio e ha lasciato dei ricordi su una scatola che confermano tutto ciò che è successo. Così sono venuto a conoscenza della storia." Disse arrabbiato Scorpius, lasciando tutti sconvolti. Ci fu un silenzio che non si poteva dire totale perché si sentivano i respiri affannosi dei presenti. La McGranit si era irrigidita sentendo quelle parole e i fratelli di Lily si sentirono in colpa per aver permesso che tutto ciò accadesse. "Ora la prego professoressa. Ci dia la giratempo." Disse Scorpius, rompendo il silenzio che aveva creato. Aveva gli occhi pieni di lacrime ma cercò di farsi forza, per Lily. "Sono.....sono andate tutte distrutte." Lo informò la preside, mettendosi seduta. Le sembrava di soffocare, mentre i fratelli Potter si stavano guardando con occhi delusi. Avevano permesso il dolore della loro sorellina. Davvero era arrivata a pensare che non esisteva uscita al dolore? "Vuole dirci che lei non ne ha una?" Chiese il biondo. Non voleva neanche pensare al fatto che il suo unico piano a cui aveva pensato, non si potesse fare perché non esistevano giratempo, l'avrebbe distrutto. "Cosa volete farci?" Chiese la professoressa. Lo guardava con uno sguardo pieno di domande. "Lo scorso hanno abbiamo studiato come si modificano le giratempo a proprio piacimento. Io ho in mente come modificarla per salvare Lily Potter. Per favore, si fidi di me!" Rispose Scorpius. La preside si fece scappare una lacrima. Possibile che ce l'avrebbe fatta a riportarla indietro? Poi prese l'oggetto dall'alunno richiesto. "Ti sto dando la mia piena fiducia, signor Malfoy. Faccia ciò che necessario. Ora vada." Disse Minerva. Era sconvolta. Non voleva credere a ciò che poco prima aveva sentito. Scorpius prese la giratempo e utilizzò l'incantesimo necessario. In questo modo la giratempo ti riportava al vero te stesso del momento deciso, nel posto preciso dove eri. In questo modo non ci sarebbero state doppioni e tutto sarebbe stato più facile. "Di quanto volete andare indietro?" Chiese Scorpius ai fratelli della sua amata. "Prima che avvenga la violenza. Non voglio che lei soffra." Disse James. "Andiamo." Disse Albus, deciso. In quei piccoli minuti aveva deciso che avrebbe tirato fuori tutta la sua grinta. Per Lily. E così, anche, James aveva tirato fuori la sua forza. Non avevano tempo per piangere. Così Scorpius fece ruotare l'oggetto. Ora stavano viaggiando nel tempo. Tutto intorno a loro andava al contrario, ma non loro. Avrebbero cambiato la storia, tutti e tre. **** Andarono fino a dopo la fine della partita. Scorpius aveva avvertito entrambi che l'aggressione si era svolta negli spogliatoi, così tutti si fiondarono nel luogo. Non erano tanto lontani: James era fuori gli spogliatoi dei Grifondoro maschili, Albus e Scorpius erano fuori il campo poiché avevano assistito alla partita. Da fuori gli spogliatoi femminili si potevano sentire delle voci, se ti mettevi a origliare. Era Lily che diceva una cosa tipo 'lasciala andare'. I tre provarono ad entrare ma la porta era chiusa. Ci vollero un po' di incantesimi per sbloccare la porta ma alla fine ce la fecero. La spalancarono e trovarono Alice a terra mentre dall'altra parte c'era Nicolas che stava spogliando Lily, facendola rimanere in biancheria. Alla vista di quella scena niente si poteva controllare. Tante cose contemporaneamente successero in quel momento: James non fece passare un altro secondo e appena aperta la porta si fiondo su Nicolas facendolo cadere a terra e cominciò a picchiarlo a mani nude, Albus soccorse Alice, priva di sensi ma aveva ancora la memoria, nonostante anche lui volesse andare da sua sorella, e Scorpius liberò Lily dall'incantesimo e le porse un accappatoio per coprirsi. Lei indossò l'accappatoio e lo abbracciò. Voleva piangere, baciarlo, dirgli 'Ti amo', dirgli scusa, spiegargli perché lo aveva cacciato, tutto questo lo si leggeva nei suoi occhi, e dopo aver scambiato degli sguardi con Scorpius, Lily andò dal fratello maggiore. "Basta James- disse facendolo alzare- ha avuto ciò che si meritava!" Continuò. "No Lily. Voleva farti del male....." Cominciò James. Lei gli prese la testa tra le mani e con voce calma e rassicurante disse "Non è successo!" E lo abbracciò. No, non quella volta. ****************¡Angolo scrittrice: so che non è scritto nei migliori dei modi questo capitolo. È un po' riassunto ma spero vi sia piaciuto lo stesso. Fatemelo sapere con un commento. Ringrazio tutti coloro che stanno seguendo la storia. Alla prossima, ciao!

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