Strangers Puinas

di SoapMacTavish
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Macchie a rischio di estinzione ***
Capitolo 2: *** 2. Il dottor Sarda ***
Capitolo 3: *** 3. Essere o non essere ***
Capitolo 4: *** 4. Macchie di felicità ***



Capitolo 1
*** 1. Macchie a rischio di estinzione ***


 1. Macchie a rischio di estinzione
 
Faceva molto freddo quella sera. Nonostante ciò, dentro al solido e gigantesco tendone, era accorsa moltissima gente, per lo più curiosi di vedere dal vivo quegli stravaganti artisti, e di assistere appunto di persona ad uno degli spettacoli più strani di sempre.
Lo spettacolo iniziò come sempre con un riccio, che si presentò al centro della scena con una catena d'oro al collo ed un microfono in una zampa. La catena era bella luccicante, ma si poteva chiaramente leggere un nome, presumibilmente quello del riccio in questione.
'' Signori e signore, vi do un caloroso benvenuto all'esibizione del gruppo Strangers Puinas: spero vivamente che quello che vedrete questa sera vi rimarrà impresso in positivo. D'altro canto, siamo unici nel nostro genere, e dubito fortemente che qualunque persona qui presente abbia già visto cose di questo tipo... Ma adesso bando alle ciance e viva i ceci, iniziamo con lo spettacolo!!!''
Pochi istanti dopo la stravagante presentazione del riccio, partì una base rap e il simpatico animaletto esordì: '' Bienvenido e benvenuti, siamo qui per voi e per coloro qui davanti seduti. Sono un riccio e sono un animale parlante, tutto ciò non vi sembra stavagante? Ma state attenti mi raccomando, non sono l'unico che entrerà qui cantando. Faccio rime, lo capite? Non ve ne siete accorti, e con lo sguardo sbalordito me lo dite. Non c'è da preoccuparsi, non siamo malvagi, siamo solo dei simpatici animaletti randagi. Ora avanti, sotto a chi tocca, che il sole mangia le ore e presto la mezzanotte scocca''
Il pubblico, dapprima rimasto semplicemente attonito, ora stava applaudendo in modo molto vivace. Alla favolosa prestazione di Rico Riccio (questo era il nome d'arte) susseguì un'enorme ondata di artisti spettacolari, come ad esempio Pulz la Nutria, che ballava il tango in maniera semplicemente divina; Poi fu il turno di Holson, il grillo cantante che si esibì magistralmente in un'opera lirica, e via dicendo... 
Ma la star della serata, e del circo Strangers Puinas, era il Leopardo Twist, l'unico al mondo che avesse la capacità di creare immagini con le macchie della propria pelliccia. Il suo talento era proprio questo: si presentava al centro del palcoscenico e poi semplicemente girava tra il pubblico chiedendo:'' Tu, cosa desideri vedere?'' e il soggetto scelto indicava una persona, un oggetto, una sensazione, un'emozione... e come d'incanto le macchie del manto del leopardo riproducevano esattamente ciò che era stato richiesto dalla persona. Nessuno sapeva come fosse possibile un simile evento, eppure succedeva tutte le volte, il leopardo non sbagliava mai... 
Alcuni giornalisti bollarono l’evento come magia nera, ''Mano del Diavolo'' avevano scelto alcuni come titolo. Tuttavia, invece di impaurire la gente, si ottenne l'effetto inverso: tutti quanti pian piano partirono da ogni parte del mondo per vedere con i propri occhi questo stranissimo fenomeno. 
Eppure, tutte le cose belle finiscono, o almeno la maggior parte. Una sera, dopo l'ennesima esibizione, Twist tornò dai propri amici amareggiato. I suoi compagni lo notarono subito, e dissero quasi all'unisono '' Che succede, Twist?''.
Il leopardo, con sguardo preoccupato, disse semplicemente: '' Le mie macchie stanno sparendo''. 
Rico Riccio enunciò:'' Caspita questo si che è un bel grattacapo, ma non preoccuparti bel micione, al tuo problema troveremo una soluzione!''. Si, cercava di comporre rime anche in questa delicata situazione. 
Pulz più seriamente enunciò: ''Ascolta, per prima cosa dobbiamo capire cos’hai, da lì poi possiamo cercare senz'altro una cura, non temere!''. 
Twist, per nulla rincuorato, disse: '' Ma se non ci fosse nessun tipo di soluzione? Non so fare altro, forse potrei mangiare del sapone e fare le bolle con il culo!''.
'' Prima di tutto, il sapone non è proprio salutare da mangiare, inoltre non dire stupidaggini... Cioè bolle di sapone col culo?'' sentenziò Rudolf il procione, il quale continuò: ''Ascolta: tu, Pulz, Rico e un altro... mmm... si, Johns il falco... andrete in città a cercare un bravo veterinario e risolverete la questione, e questo è tutto.''
Subito Johns sbuffò: '' Ma perchè tra tutti io? Non può andare Roger il Barbagianni?''
Rudolf lo ammonì: '' No, tu oltre a volare sei un bravo imitatore, avranno bisogno sicuramente di uno come te. Però, pensandoci bene, due volatili sono meglio di uno! Aggiudicato, andrà anche Roger!''
Roger fulminò con lo sguardo Johns, e disse, quasi sibilando: '' Questa me la lego, brutto falchetto pidocchioso''.
Terminata la breve riunione, iniziò l'avventura per Twist, il quale si mise in viaggio insieme ai suoi quattro compagni per cercare una cura per la sua strana malattia...

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Capitolo 2
*** 2. Il dottor Sarda ***


2. Il dottor Sarda
 
Il paesino era molto piccolo, non offriva quindi una vasta scelta di veterinari. Vi era il dottor Mashu, una sorta di Guru della medicina veterinaria, in quanto proponeva tecniche innovative spirituali per la prevenzione e la cura della maggior parte delle malattie, le garanzie erano minime per il successo di tali cure, ma aveva i suoi pazienti convinti di essere guariti grazie all'aiuto del citato dottore.
Poi dall'altra parte della città, aveva lo studio il dottor Sarda, che affrontava tutti i suoi casi in maniera assolutamente diversa, la sua prassi infatti, era di sottoporre il paziente a tutti gli accertamenti ed esami che lui riteneva adatti.
Dopo essersi informati su quali veterinari ci fossero in città e averne discusso tra loro, i 5 animali optarono per il dottor Sarda... Decisero di prendere un taxi per arrivare a destinazione, anche se il costo del trasporto era più elevato in questo caso, almeno non dovevano star li imbambolati ad aspettare i mezzi pubblici, anche perchè non volevano correre il rischio che qualcuno, che di recente fosse andato a vedere lo spettacolo, li riconoscesse.
Una volta arrivati si trovarono di fronte ad una piccola casetta a due piani, con un giardino tenuto in maniera quasi maniacale che si presentava dinanzi all'ingresso, aveva più l'aspetto di una casetta privata che di una clinica veterinaria.
'' Mi piacerebbe vivere in una casetta così '' disse Pulz.
'' Si è carina '' commentò il falco Johns, '' L'unico problema da non sottovalutare è la sua posizione, sei davvero lontano
 dal centro e se hai bisogno di qualsiasi cosa devi fare chilometri, mmm.. no è scomodo, a me piace avere tutto a portata di zampa''
'' Ehm non voglio interrompere il vostro momento da agente immobiliare'' notò Roger, '' Ma siamo qui per un problema serio, ed è vostro obbligo e dovere nei confronti del nostro compagno Twist portargli rispetto, potremmo esserci noi al suo posto e un domani essere in una situazione simile, e sarebbe bello avere degli amici vicino che non parlassero di affari loro... '' 
'' Non preoccuparti Roger'' intervenne Twist, '' sviare un pò il pensiero non può che farmi bene, non posso mica passare la vita a piangere, se dovesse essere una questione definitiva la sparizione delle macchie, la accetto e fine dei giochi... In ogni caso sta casetta ha un bellissimo giardino, e potrei azzuffarmi con qualche cane del quartiere... mmm... '' e si leccò i baffi, probabilmente pensando a qualche cotoletta di dalmata o qualche hamburgher di bulldog.
Presero coraggio e suonarono il campanello, ma nessuno rispose. Allora riprovarono tenendolo appunto un pò più a lungo e dopo qualche minuto di silenzio, il citofono gracchiò '' Salve sono il dottor Sarda, posso esservi utile?'' dalla domanda probabilmente li aveva già notati tramite qualche telecamera nascosta.
'' Ehm, buongiorno... mi domandavo se aveva un attimo per concedermi una visita''  esordì Twist.
'' Mmmm.. Si mi dia solo qualche minuto che ero al gabinetto, intanto entri pure e si accomodi nella sala d'attesa'' 
'' Ah, grazie mille dottore allora entriamo..''
'' No no, deve entrare solo il paziente, che in questo caso è lei!''
'' D'accordo come vuole, casa sua regole sue... ''
Così, Twist entrò, dopo un piccolo corridoio sulla destra vi era una semplice sala d'attesa, poco arredata, con qualche rivista appogiata su un tavolino in vetro posto al centro della stanza, vide una poltroncina e balzò sopra, e aspettò.
Passarono una decina di minuti e si sentirono dei passi provenire dalla stanza di fronte '' Prego, si accomodi pure nel mio studio...'' 
Il dottor Sarda era piccolo e gobbo, sembrava più una garguglia che un essere umano, aveva una bocca minuta e capelli tutti spettinati, sembrava tutt'altro che un veterinario... 
Twist entrò nello studio.. ''Buongiorno''
''Buongiorno a lei'' replicò il dottor Sarda '' Mi dica cosa si sente''
'' Io sto bene, il problema è il mio manto... Mi stanno sparendo le macchie''
Il dottore sembrò poco sorpreso '' E mi dica, ha mangiato qualcosa di strano recentemente?''
''No no, la mia solita dieta, molta carne e qualche pasticcino ogni tanto'' 
Il dottore esaminò il manto da vicino '' Non ho mai visto niente di simile, lo ammetto... Potrebbe essere di tutto, come non potrebbe essere niente di grave... Voglio essere sincero con lei, non saprei neanche che esame o visita farle fare mio caro...''
''Twist'' rispose prontamente il leopardo.
''...Twist, però le posso consigliare un mio collega che si intende di patologie fuori dall'ordinario, ammesso che di questo si tratti ovviamente... è unico nel suo campo e, nonostante poche persone lo prendano sul serio, ha tutta la mia stima e ammirazione, penso sia uno dei migliori veterinari che abbiamo in circolazione''
'' Se lei non mi può aiutare, andrò dal suo collega, il dottor?''
''Dottor Phil, si trova fuori dalla nostra comunità, più precisamente, deve addentrarsi nel fitto bosco che c'è poco fuori il nostro paese, arrivato proprio al centro, troverà una capanna sopra un'enorme sequoia... Lì vive il dottor Phil.''
''Sopra un albero?'' disse perplesso Twist.
''Sì, è un ibis eremita e gli piace la pace e la tranquillità che qui non è mai riuscito a trovare, quindi ha deciso di stabilizzarsi altrove, ma non si preoccupi, se c'è un dottore che la può aiutare, è sicuramente il dottor Phil''.
''Va bene, la ringrazio dottore, è stato gentilissimo.'' 
Twist dopo essere uscito dalla casetta del dottore, fece un resoconto ai suoi compagni, mantenendo estraneo l'aspetto fisico del dottor Sarda, in quanto pensava che già la natura aveva fatto abbastanza e non era giusto sperperare ai quattro venti ciò che aveva visto.
''Allora chiamiamo Rudolph'' esordì Pulz, '' e poi ci avviamo tutti verso il bosco.. Dai dai, che ci aspetta un lungo viaggio... e avrein un certo languorino.''
Così una volta avvisato Rudolph il procione, fecero uno spuntino in una tavola calda li vicino e andarono in un bed and breakfast per riposarsi, l'indomani sarebbero dovuti andare verso il bosco e ciò comportava un viaggio lungo e faticoso.
 

 

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Capitolo 3
*** 3. Essere o non essere ***


3. Essere o non essere

Il viaggio risultò più lungo e più faticoso del previsto, vi erano stati mille imprevisti, che di fatto rallentò tutto il gruppo. Raggiunsero il bosco nel primo pomeriggio e decisero di proseguire solo dopo aver messo qualcosa sotto i denti, quindi Roger e Johns, volarono in un take away poco distante, presero del cibo per tutti e tornarono indietro. Cercarono un posto per accamparsi e consumare il loro spuntino in santa pace e trovarono uno spiazzo molto spazioso circondato da abeti e da aceri quasi fossero stati sistemati appositamente per offrire un pic nic a chi si addentrava.
'' Non sono mai venuto qui'' precisò Pulz  '' E' un posto davvero tranquillo, penso ci tornerò finita questa faccenda''
'' Ti appoggio in pieno'' disse Twist  '' Comunque vada, fin da adesso vi voglio ringraziare infinitamente, siete stati sempre un gruppo fantastico, dei grandi amici... E anche se nonostante abbiamo delle divergenze professionali, vi voglio bene!''
''Eddai... '' rispose quasi infastidito Johns  '' Non metterla così drammatica, non stai andando in guerra e sicuramente non stai morendo, in tal caso si vedrebbe, ma sei in gran forma macchie a parte, Voglio dire... sai che noi siamo un gruppo circense unito e ci si aiuta a vicenda, quindi è di nostra natura smorzare sempre la tensione anche in circostanze avverse.. ''
'' Si lo so '' disse Twist  '' E' solo che mi sentivo di ringraziarvi tutto qua... ''
Roger il barbagianni ascoltò tutta la conversazione in silenzio e poi aggiunse '' Dai, se avete finito direi di continuare il nostro compito. Su in marcia''
''Si generale'' Risposero tutti in coro.
Dopo il breve pasto, si avviarono verso un sentiero dove videro una scritta intagliata sul tronco di un albero ''DR PHIL 500 MT.'', seguirono allora la strada incoraggiati da quella indicazione.
Raggiunsero poco dopo quello che aveva descritto il dottor Sarda, una bellissima capanna, ubicata appunto sopra un'enorme sequoia dove vi era inciso ''STUDIO DR.PHIL''.
Twist esordì '' Beh siamo arrivati... Ragazzi vorrei andare su da solo, vorrei sentire quello che ha da dirmi, elaborare il tutto, e poi affrontarmi con voi sul da farsi... Potrebbe appunto essere niente come potrebbe essere qualcosa di serio.''
''Fai quello che ti senti di fare, noi lo rispettiamo'' disse Roger '' Noi aspettiamo qui''
Con pochi balzi il leopardo si avviò su per la quercia, essendo un abile arrampicatore, non ci mise molto ad arrivare alla capanna, si portò di fronte alla porta d'ingresso e dopo ed un lungo sospiro... bussò.
Si sentì uno strano rumore sordo, quasi fosse stato un tonfo, poi dopo un  lasso di tempo che sembrò per Twist infinito qualcuno aprì la porta...
''Che vuoi?'' parlo bruscamente un ibis eremita sfoggiando una cresta nera tutta spettinata.
''Ehm.. cerco il dottor Phil...'' Rispose molto delicatamente Twist.
''E' morto la settimana scorsa, mi dispiace... Adios.'' e richiuse bruscamente la porta.
Twist lo sentì borbottare all'interno della casa, ma nonostante tutto, lui voleva avere una risposta alla sue domande e dopo tanta strada non voleva tornare indietro a zampe vuote, quindi bussò di nuovo con più decisione stavolta. Si aprì...
''Ancora tu, vattene via sciò...''
'' Per favore, mi manda il dottor Sarda... Ha detto che il dottor Phil abita qua nelle vicinanze ed è l'unico che può aiutarmi...''
'' Ma il dottor Phil è morto te l'ho già detto leopardo smacchiato''.
Al suono delle ultime due parole uscite dal becco dell'ibis Twist esibì un ruggito che fece tremare la capanna... 
''Senta sto perdendo la pazienza e visto che lei non è il dottor Phil e io ho fame dopo questa estenuante ricerca, mi faccio due polpette d'ibis, non l'ho mai assaggiato... ma mi piacerebbe...''
'' No no aspetta, eccomi qua, dottor Phil in persona, o meglio in animale'' poi il volatile continuò '' Scusa per il mio sgarbato comportamento, ma al tuo bussare sono caduto dalla mia bellissima amaca... Sai stavo sonnecchiando pacificamente perche oggi non ricevo pazienti''.
''Mmmm... Mi perdoni, faccia un'eccezione... Le spiego, mi stanno sparendo le macchie dal mio manto e il dottor Sarda mi ha detto che solo lei è in grado di aiutarmi, per favore.. Devo assolutamente capire cosa mi succede... ''
''Entri su, le concedo una visita'' e lo fece accomodare all'interno.
Una volta dentro Twist come la capanna era ben arredata, con una bellissima ed enorme libreria a muro, piena zeppa di volumi riguardanti la medicina, essendo posizionata in alto entrava una gran luce dalle finestre ed inoltre c'era un discreto venticello che arieggiava l'intera abitazione. 
'' Allora mi spieghi come è nata la faccenda così posso capire meglio di cosa si tratta'' lo esortì il dottore.
'' Faccio spettacoli insieme al mio gruppo circense, e andava tutto bene fin quando, dopo l'ennesimo spettacolo, ho notato che alcune macchie erano come evaporate, svanite nel nulla... Pensavo fosse una cosa momentanea, ma come può constatare lei stesso, non è così... Insieme ai miei amici e colleghi, abbiamo deciso di rivolgersi al dottor Sarda, ma la sua prognosi è che non sa di cosa si tratta, quindi mi ha detto di rivolgermi a lei, che è l'unico che avrebbe potuto aiutarmi, ed eccomi qua...''
''Allora, più precisamente, che genere di esibizione fai?''
''Le mie macchie non sono normali come quelle di un comune leopardo, io sono in grado di far vedere ciò che desidera una persona attraverso le mie macchie, esse si mescolano in un disegno ben distinto di qualsiasi cosa uno voglia vedere, persone, oggetti, emozioni e via discorrendo...''
''Pazzesco, davvero incredibile, allora sei tu quel famoso felino che incanta la gente, ho sentito parlare di te...'' il dottore poi continuò con un tono decisamente più macabro '' Ma vedi, le tue macchie ti sono state date da madre natura, la tua pelliccia come sai, è di questo tipo per permetterti di mimetizzare col luogo che ti circonda, per cacciare ad esempio... Non hanno una funzione turistica o a scopo di lucro, non so se mi spiego... Per farla corta, secondo la mia opinione la natura ti sta in qualche modo punendo, per lo stile di vita che fai... Vivi in città quindi le macchie non ti servono più, se non per guadagnare soldi, che a te in realtà non servono poichè il denaro è un'invenzione degli umani... non serve a noi per vivere, so che le tue sono quasi magiche perchè sono uniche nel suo genere, ma non sono destinate a questo genere di attività''.
''Mmmm... ma non ho deciso io di vivere così, sono stato catapultato in questa realtà poichè sono stato abbandonato dai miei genitori e ho dovuto arrangiarmi... ''
''Lo capisco credimi, ma non ho altre spiegazioni per questo fenomeno, di conseguenza non ho una cura per te... Devi cercarla tu stesso, in base a quello che ti ho detto, ammesso che esista ovviamente, ma sicuramente non è una patologia su questo sono più che certo... Se posso darti un consiglio mio caro, dovresti lasciare il circo e tornare alla tua vita, forse così potrai recuperare le macchie... ma la decisione spetta a te.''
''Va bene dottore, è stato molto gentile e di grandissimo aiuto, la ringrazio enormemente... '' Twist prese e se ne andò via cupo e scuro in volto per quello che aveva appena sentito, scese dalla sequoia e appena raggiunse i suoi amici, scoppiò in lacrime davanti a loro senza preoccuparsi della sua dignità.


 

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Capitolo 4
*** 4. Macchie di felicità ***


4. Macchie di felicità
 
Twist raccontò al gruppo della presunta diagnosi riferita dal dottor Phil, spiegò tutto cercando di non tralasciare il più piccolo dettaglio per facilitare la comprensione di tutti i presenti.
''Una bella rogna'' disse all'improvviso Roger '' Non ci voleva accidenti, ma c'è poco da dire, c'è una decisione da prendere e non voglio che io o qualcun altro del nostro gruppo ti influenzi su questo.''
'' Si capisco, scusate ragazzi ma voglio stare un pò da solo...''
E così Twist si chiuse in sè stesso e se ne andò via attraverso il bosco, senza salutare nessuno, vistosamente depresso e demotivato, sparì dietro alla moltitudine di alberi...
Il gruppo accettata con difficoltà la decisione del loro compagno, si fermò a dormire in uno squallido bed and breakfast situato nelle vicinanze del bosco, l'indomani sarebbero tornati a casa e avrebbero comunicato a Rudolph il procione, tutto l'accaduto e la conseguente reazione di Twist.
Nessuno dormì quella notte, quindi partirono all'alba, quando le luci del giorno non erano ancora sorte completamente, per strada non vi era nemmeno l'ombra di un essere umano, fecero tutto il tragitto senza dire una parola fino ad arrivare a destinazione, dove erano accampati il resto degli Strangers Puinas.
Li accolse subito Rudolph, che stava preparando la colazione per tutti. 
'' Ciao ragazzi, finalmente siete tornati! Ero quasi in pensiero... ... Ma dov'è Twist?''
'' Siediti che ti raccontiamo cos'è successo... '' disse dispiaciuto Roger.
Gli spiegarono tutto quanto, della visita dal dottor Sarda, del suo ''verdetto medico'' e della conseguente spedizione nel bosco alla ricerca del dottor Phil, Rudolph ascoltava in silenzio senza dire nulla e quando finirono di raccontargli tutto, compresa la sparizione di Twist attraverso il fitto bosco, il procione disse '' E' giusto così, deve trovare la sua strada, non era questa... Qui forse non era felice, anche se si è sempre comportato bene con tutti noi ed è grazie a lui che abbiamo riscosso molto successo tra il pubblico. Ma non c'è da preoccuparsi ragazzi, noi continueremo per la nostra direzione e chissà, magari un giorno lo incontreremo bello e guarito nel bosco.''
Passò un mese dall'addio del leopardo, e il circo non se la passava affatto bene, oramai il pubblico che accorreva ai loro spettacoli era molto scarso, e le spese erano troppe per saziare tutti i membri, quindi Rudolph fece una riunione d'emergenza la sera del loro ultimo spettacolo...
''Ragazzi, non vi voglio illudere, sapete che stiamo attraversando un periodo molto difficile e non so per quanto potremmo ancora andare avanti... Esorto chi vuole ad abbandonare il mondo circense e a dedicarsi ad altra attività, oppure di tornare nei propri habitat... La situazione è davvero grave, e mi dispiace quando un mese fa, vi ho illusi... Pensavo che anche senza Twist, potevamo imperterriti continuare tranquillamente, ma lui era il punto di forza di questo gruppo, me ne sono reso conto troppo tardi... Per quanto mi riguarda vorrei fare l'ultima e bellissima serata con show prolungato e poi dire per sempre addio all'attività, ma un ultimo dannatissimo spettacolo per noi ce lo meritiamo, e chi viene è benvenuto... spettacolo a metà prezzo e gratis per i bambini, sarà così il nostro addio, che ne pensate?''
''E' inutile dire che ci dispiace'' iniziò Roger '' Ma penso che sia la decisione più saggia da prendere... Oramai il circo non è più così acclamato come lo era con lo spettacolo di Twist e la notizia delle sue macchie è stato davvero un fulmine a ciel sereno per noi, ma comunque sia siamo con te Rudy, avanti tutta e prepariamo in grande la nostra ultima serata!!''
La decisione fu presa da tutti quanti, alcuni andarono via prima di chiudere i battenti come Rico il riccio, che si allontanò dal paese per cercare fortuna altrove grazie alla sua abilità nel rap, ma le colonne portanti come Pulz, Roger e Johns restarono affianco del loro condottiero Rudolph, come una ciurma resta fedele al suo capitano quando la barca affonda, avrebbero deciso dopo il loro futuro.
Arrivò il giorno dell'atteso spettacolo ed il pubblico era composto da pochissime persone, che già durante le prime esibizioni, abbandonarono il tendone... Rudolph era fuori seduto su una panchina esterna, rifletteva su come la serata fosse stato un totale flop e rise tra sè e sè pensando di essere diventato pazzo, ma ormai era finita, piangere o dispiacersi era inutile...
''Vorrei partecipare all'ultimo spettacolo, se me lo permetti'' disse all'improvviso una voce dietro di lui, Rudolph riconobbe subito a chi apparteneva quella voce e in quell'esatto momento un sorriso gli si formò in muso '' Bentornato'' rispose...
Twist era lì sulla soglia del tendone, oramai quasi completamente smacchiato, che aspettava il permesso per esibirsi.
'' Ti devo delle scuse Rudy.a te e a tutto il gruppo, ho passato un momento davvero difficile e non sapevo cosa fare e dove andare... Però quando mi è giunta voce che stavate dando l'ultimo spettacolo, ho capito che è qui che voglio stare, non m'importa se le mie macchie spariscono e se a madre natura non piace ciò che faccio... almeno spariranno a causa di quello che mi piace fare... ''
''Tranquillo non ti devi scusare, non oso pensare a cosa devi avere passato... Ma vedendo quante macchie ti restano direi che devi sbrigarti prima che resti nudo come un verme.''
I due scoppiarono in una fragorosa risata e Twist entrò nel tendone pronto ad esibirsi. Notò che tra il pubblico c'era solo una famiglia composta dai due genitori e una graziosa bambina... ''Mi esibisco per lei'' pensò dentro di sè...
Andò con andatura incerta e triste verso di lei, non era abituato ad esibirsi per una sola persona quindi non era nella migliore condizione per affrontare la situazione, però fece spuntare un sorriso forzato e disse ''Dimmi cara bambina, cosa vorresti vedere sul mio manto?''
La bambina rimase in silenzio e si girò verso il padre e la madre che la guardarono, e le fecero entrambi un cenno d'assenso, quindi lei si girò nuovamente verso Twist e disse '' Mi piacerebbe vedere un leopardo felice qui davanti a me, arzillo e peino di graziose macchioline'' ... Twist rimase impassibile, ed infatti non accadde nulla, almeno per i primi minuti... Poi ad un tratto, come per incanto, quasi si fosse spezzata una maledizione, le macchie che Twist aveva perso, pian piano tornarono, una alla volta.

Tutti rimasero increduli dall'accaduto, il leopardo per primo ovviamente, la bambina stracolma di gioia esultò ''Evviva, che bello! E' proprio quello che volevo!''. Twist e tutti i membri del gruppo erano li al centro del palcoscenico che gioivano e saltavano stracolmi di felicità, con una contentezza infinita... 
Dall'alto del tendone due occhi osservarono tutto l'accaduto, e con un sorriso ben ampio sul becco, l'ibis volo vià per tornare a casa sua... ''Anche madre natura sa essere clemente, hai fatto capire cosa volevi davvero affrontandola e mettendo quello che ti piaceva al posto di te stesso... Ben fatto, e quella graziosa bambina ti ha aiutato... Ora, puoi liberamente tornare a far parte degli Strangers Puinas'' .
Quello non fu l'ultimo spettacolo, il circo si riprese alla grande con il ritorno del leopardo dal manto magico ed inoltre aumentarono le audizioni per ingrandire gli spettacoli, il gruppo si era allargato e il pubblico accorreva davvero numeroso. Twist recuperò così le sue macchie e ogni sera, correva verso la città, saliva in cima all'albero di quel giardinetto, che puntava dritto alla finestra della cameretta dove, come un angioletto, dormiva profondamente quella bambina, sentiva in qualche modo il bisogno di sorvegliarla e di badare a lei, quella graziosa bambina così brava, ad avergli insegnato che per essere felici, non bisogna sempre accontentare sè stessi.

 

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