Il circo degli schiavi

di Kokona
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'autografo ***
Capitolo 2: *** La trappola e la prova ***
Capitolo 3: *** L'arrivo all'inferno ***
Capitolo 4: *** Schiavitú ***
Capitolo 5: *** Lo spattacolo finale ***



Capitolo 1
*** L'autografo ***


"Guarda Edward!" Dissi osservando il manifesto appiccicato sul muro davanti a noi "Stasera c'è uno spettacolo al circo:andiamo a vederlo?"
"Certo!" Rispose Edward, il mio ragazzo. "Io amo il circo, proprio come te, Wendy, per cui andremo a comprare i biglietti!"
"Evviva!" Urlai dalla gioia "Andriamo al circo, evviva!"
Arrivò la sera e, dopo aver comprato i biglietti, ci dirigemmo ai nostri posti.
"Signore e signori" annunciò il presentatore, un buffo clown tutto colorato "Io sono Kenny il pagliaccio,  direttore e clown di questo circo ma chiamatemi solo Kenny per favore. E ora basta parlare, cominciamo il nostro show!" A quel punto tutti, inclusi noi, si misero ad applaudire e lo spettacolo cominciò. 
A metà dello show Edward  mi sussurrò:"Non ti sembra strano questo circo?"
"Perché?" Gli chiesi io "Cos'ha che non va?"
"Non lo so, gli artisti hanno una faccia strana, vedi?"
Osservai per bene e vidi le facce degli artisti:Sembravano... Come dire... Finte. Ma nonostante ciò decisi comunque di continuare a vedere lo spettacolo e dissi a Edward:"Hai ragione Eddie ma è solo uno spettacolo, goditelo!"
"Giusto Wendy, mi sa che devo smetterla di preoccuparmi per qualunque cosa" mi rispose. E tornammo a vedere lo spettacolo. Al termine di esso, il pubblico si mise ad applaudire e Kenny annunciò:"Chi volesse il mio autografo, dovrà presentarsi domani mattina alle 8 in punto alla fabbrica di cioccolatini "Da Greg". Lo so, sembra presto, ma noi clown non dormiamo mai! A domani!"
Quando uscimmo chiesi a Edward se volesse venire con me a incontrare Kenny. Lui mi rispose, con una voce un po' preoccupata:"Va bene ti accompagno. Ci vediamo domattina. Passo a prenderti alle 7 e mezza, siamo d'accordo?"
"Assolutamente si!" Risposi io.
"Beh, allora a domattina, Wendy"
"A domattina, zuccherino mio!" E andai a casa. Appena arrivata, chiusi la porta dietro di me, mi tolsi le scarpe, andai a mettermi la camicia da notte, mi lavai i denti e corsi a dormire.
La mattina seguente sentí il mio cellulare squillare e, quando risposi, mi accorsi che era Edward che era già sotto casa.
"Sei pronta?"
"Certo, solo un attimo e arrivo!" E riattaccai. Siccome era già arrivato e non volevo fare tardi, mi misi le prime cose che ho trovato, uscí e scesi da Edward.
"Scusami per il ritardo Eddie:Non ho sentito la sveglia e così..."
"Tranquilla non importa, ora però andiamo, altrimenti niente autografo"
"Si" E corsimo molto velocemente fino ad arrivare al nostro obiettivo. 
Spazio autrice:Allora, cosa ne pensate come primo capitolo? Spero vi piaccia perché poi ce ne saranno altri e, man mano che la storia va avanti inizierà a farsi sempre più inquietante. Se volete iniziare a seguirla fatelo pure. A presto! :)

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Capitolo 2
*** La trappola e la prova ***


C'erano solamente una trentina di persone nell'edificio e intanto vedevo che Edward iniziò a preoccuparsi ancor più di ieri sera, specialmente perché ci trovavamo in una fabbrica abbandonata. A un certo punto spuntò Kenny, il quale chiuse l'entrata a chiave.
"Mi scusi signor clown" chiese un bambino che sembrava avere tra i 6 e i 9 anni "Perché ha chiuso la porta con quella chiave?" 
"Non vorrà tenerci qui per sempre, vero?" Chiese un uomo, padre di una bambina che sembrava avere tra i 4 e i 6 anni e di un'altra di forse 8.
A un certo punto notai che dietro la schiena teneva una pistola e chiesi:"Perché ha una pistola? È d'acqua?"
"Molto astuta la biondina qui" disse guardandomi "Vedo che ha capito il mio piano"
"Non vorrà..." Chiese Edward spaventato.
"Si treccia bionda, hai capito il mio piano:I miei artisti ieri sera hanno fatto talmente schifo che alla fine gli ho uccisi senza alcuna pietà, per cui VOI diventerete i miei artisti!Adesso datemi i vostri cellulari, su, forza!" Disse puntando la pistola. Non avendo altra scelta, misimo i cellulari in una borsa verde a pois viola. Dopodiché Kenny disse:"Ma prima di diventare miei artisti dovete dimostrare di meritarvelo facendo quel che faccio io" E iniziò a ballare in un modo stranissimo "E ora uno alla volta faccia come me. Allora, vediamo un po'... Chi può iniziare.." E si mise a pensare per qualche secondo, poi disse:"Vieni pure, darkettona!" e indicò una ragazza molto pallida vestita con abiti completamente neri, la quale andò al centro della sala, si tolse le scarpe e iniziò a ballare. A un certo punto cadde a terra e Kenny le urlò:"E tu dovresti venire con me? Sei solo un'incapace, per cui ti meriti una bella punizione!" E le puntò addosso la pistola.
"No... No!!" Disse spaventata la ragazza prima che Kenny le sparasse davanti a noi, che rimasimo traumatizzati da ciò.
"Questo è quel che si merita chi fallisce" disse spostando il cadavere della ragazza dall'altra parte della stanza "E adesso il prossimo:vieni ragazzo con la treccia bionda!" E indicò Edward.
Lui vení e, seppur molto impaurito, si mise a ballare e per miracolo venne risparmiato, rivelandosi molto bravo, seppur non abbia mai fatto un corso di danza.
"Dovete fare così ragazzi, prendete esempio da lui!" Disse Kenny "E ora tocca a te scegliere il prossimo futuro artista, ragazzo!" Edward in realtà non voleva nessuno ma, per paura di quello che potesse fargli quel pazzo, chiuse gli occhi e indicó una persona a caso, che purtroppo fui io.
"Posso cambiare..."
"No treccia bionda, non puoi cambiare persona per cui vattene a cuccia e falle fare la prova!" 
La cuccia di cui parlava in realtà non era altro che un vecchio materasso sul quale i futuri artisti o, per meglio dire schiavi dovevano sedersi e aspettare gli altri.
Quando arrivai ero talmente spaventata da non riuscire a ballare. 
"Balla biondina, o vuoi fare la stessa fine della darkettona?" Mi disse Kenny. Sentendo quelle parole mi si gelò il sangue così mi misi a ballare nel modo in cui dovevo farlo. Per fortuna venni risparmiata e dopo la "prova" andai a cuccia. Tra 30 persone morirono ben 15 persone, tra cui bambini, genitori e qualche adolescente, come la darkettona di prima. 
Solo io, Edward e altre 13 persone venimmo risparmiati.
Una volta finito il "test", Kenny, per non confondersi, ci marchiò a fuoco sulla mano destra dei numeri da 1 a 15. Era talmente doloroso  che urlai durante il procedimento ed Edward si mise addirittura a piangere dal dolore.
Io avevo il numero 7 ed Edward il 15. Ci valutava in base alla bravura e quindi Edward sarebbe stato il più bravo di tutti e io metà e metà.
Spazio autrice:Ehilà ragazzi, che ne pensate di questo nuovo capitolo? Spero vi piaccia e, se ne avete, datemi pure qualche consiglio per migliorare!
A proposito se me lo chiedete vi rispondo subito:Si, per fare Edward mi sono basata proprio sul protagonista di Fullmetal alchemist. Mi sono davvero innamorata di lui! E per fare Wendy invece mi sono basata su Winry che, tra l'altro, È anche molto carina
Ora basta parlare:Devo assolutamente andare. A presto!

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Capitolo 3
*** L'arrivo all'inferno ***


Una volta marchiati Kenny ci caricò su un grosso camion e ci chiuse dentro. Non eravamo più persone, non avevamo più un nome, ormai eravamo solamente dei numeri.
Quando Kenny fece partire il furgone iniziammo a sentire dei lamenti.
"Avrei dovuto morire" diceva una ragazza con i capelli lunghi e rossi.
"Non sarei mai dovuto venire qui" diceva un ragazzo moro.
E potevo sentire altri lamenti come questi che a volte finivano addirittura con le lacrime.
"Pensi che ci voglia fare del male?" Chiesi, con le lacrime agli occhi, a Edward "Ho paura, Eddie!"
"Anche io ho paura, Wendy" Rispose lui "Non avremmo mai dovuto comprare quei biglietti"
"Già..."
Avevamo tutti paura di Kenny ormai:Cosa ci avrebbe mai fatto quel pazzo?
Spazio autrice:Ehilà ragazzi che ne pensate di questo capitolo? Spero vi piaccia! Scusate se è un po' corto ma dopo c'è una descrizione di come Kenny tenga i suoi schiavi e avevo intenzione di lasciarla a parte per creare un po' di tensione. Ma nonostante ciò continuate pure a seguire la mia storia, lasciate una recensione, se avete dei consigli da darmi scrivetemeli pure, ci vediamo al prossimo capitolo. A presto! :)

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Capitolo 4
*** Schiavitú ***


Appena il camion si fermò, Kenny ci fece scendere in un posto che sembrava essere un'altra fabbrica abbandonata. Al suo interno si trovavano degli attrezzi da circo e ognuno di noi aveva un ruolo in base alla nostra "bravura". Il peggiore di tutti fu quello di Edward perché veniva rinchiuso in una grossa gabbia d'acciaio insieme a un orso di 2 metri e il suo scopo era di metterlo al tappeto.
Quanto a me, invece, sono finita a fare da bersaglio nel lancio dei coltelli.
Ogni giorno ci costringeva a questi durissimi allenamenti, che a volte duravano addirittura una notte intera. Avevamo solo un'ora di libertà al giorno e ci portava nel prato fuori mentre lui faceva una specie di cane da guardia. Se qualcuno di noi stava male doveva allenarsi lo stesso, anche se era grave. Non potevamo mangiare quel poco che ci dava, andare in bagno o addirittura dormire, se Kenny non ce lo consentiva. A proposito di quel bastardo, ci chiamava solo per numero, tipo:"Numero 8!" Oppure:"Numero 11!" E noi non potevamo chiamarlo per nome ma solamente "Padrone", dovevamo dargli del lei e si poteva parlargli solo quando ci domandava qualcosa.
Se uno di noi sbagliava, osava ribellarsi o addirittura provava a scappare, esso veniva punito davanti a tutti con delle frustate, come è successo a Andy, un ragazzino di soli 12 anni il quale era il numero 5. Per sbaglio inciampò e sbattè addosso a Kenny. Il risultato? Semplice:Il clown, che sembrava più un nazista che un pagliaccio, lo ha steso su un tavolo, gli ha tolto la maglietta, gli ha ammanettato entrambe le mani alle gambe del tavolo e lo ha frustato così forte che addirittura pianse. Gridava pietà ma sembrava che Kenny invece si divertisse e quindi lo frustava sempre più forte. A quanto mi ricordo dalla "prova" Kenny aveva ucciso i genitori di Andy rendendolo quindi orfano. Ci sentivamo veramente traumatizzati da ciò ma purtroppo tutto quello che potevamo fare era guardare quell'orribile spettacolo. Per fortuna dopo ciò ha iniziato a stare  bene soprattutto grazie al nostro sostegno e le ferite fisiche erano più o meno passate ma non quelle psicologiche: Infatti non riusciva più a stare da solo e a ha iniziato ad avere paura dei clown, soprattutto di Kenny.
Ma torniamo alle nostre condizioni: dovevamo addirittura in una cantina fredda e buia sul pavimento. Se pioveva era molto peggio perché si allagava la stanza e quindi dovevamo sempre inventarci un modo per bloccare l'acqua.
Dopo esserci presentati con gli altri schiavi, siamo diventati amici per cui, chi stava male fisicamente e/o moralmente, lo aiutavamo immediatamente.
Tutto questo durò quasi due settimane finché Kenny non ci caricò sul camion che aveva usato per portarci qui e andammo dove faceva la sua prossima esibizione. 
"Mi raccomando" Ci disse "Non tollero errori. Ci siamo capiti, soprattutto numeri 15 e 14?"
"Si padrone" rispondemmo in coro.
Il numero 14 era una bambina con i capelli corti e un abito blu di nome Natalie, la quale doveva lanciarmi i coltelli senza colpirmi. 
Spazio autrice:Ops... Forse ho esagerato con la parte di Andy. Poverino. Cambiando discorso credo che questo sia il capitolo più inquietante di tutta la storia, soprattutto alla parte di Andy, ma dopotutto che potevate pensare se non questo? Se ho esagerato ditemelo pure, tanto non mi offendo mica(ma siate gentili, però!). Per il resto seguite pure la storia e, dopo tutto questo, ciao e al prossimo capitolo! :)

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Capitolo 5
*** Lo spattacolo finale ***


"Signore e signori, io sono Kenny il pagliaccio, direttore e clown di questo circo, ma chiamatemi solo Kenny per favore. E ora basta parlare, cominciamo il nostro show!"
Dopo gli applausi, iniziarono alcuni numeri. Avevamo tutti paura ma nonostante ciò riuscimmo a fare finta di essere felici, anche se in realtà non lo eravamo per nulla. Dopo lo spettacolo del numero 8, una ragazza di nome Rose, venne il mio, di spettacolo:Venni legata a una ruota, la quale iniziò a girare mentre Natalie mi lanciava i coltelli. Potevo leggere nella sua finta felicità la paura contenuta nei suoi occhi e a quel punto capí che era più spaventata lei che io; Infatti aveva paura di uccidermi. 
Al termine del numero sopravvivetti per miracolo. Dopo tutto ciò venni slegata e iniziarono gli altri, fino a quando Kenny disse:"Bene signori e signore, adesso ecco il gran finale:Un applauso al mio miglior artista, Treccia bionda, che oggi sfiderà un gigantesco orso!"
A quel punto il pubblico si stupí, applaudí e, una volta smesso, Edward venne rinchiuso nella gabbia assieme all'orso. 
Tutti noi, soprattutto io, eravamo preoccupati per la sua sorte. Per fortuna era cintura nera di karate e perciò si salvò stendendo l'orso e quindi Kenny lo fece uscire dalla gabbia.
Al termine del numero di Edward e tutti gli applausi, il pubblico se ne andò completamente. Dopo la chiusura del circo Kenny ci ricaricó sul camion e ci portò in un luogo sperduto ma, al posto di farci scendere, venne da noi con una pistola in mano e iniziò così a ucciderci uno dopo l'altro.
"Wendy!!!!!" Urlò in lacrime il mio ragazzo quando Kenny mi sparó.
Quel poco che riuscí a vedere prima di morire furono le morti dei miei compagni e di Edward, il quale cadde accanto a me.
E poi, il buio più totale. Finalmente eravamo liberi dalla nostra prigionia. Finalmente sono completamente libera insieme al mio Eddie e perciò ora staremo insieme per sempre e niente e nessuno ci separerà più, anzi mai più. 
Spazio autrice:Che tristezza, la storia finisce proprio qui ç_ç poveri Edward, Wendy e gli altri compagni:chi ha fallito la "prova" è morto e i sopravvissuti, che poi sono morti in seguito, sono stati ridotti in schiavitú, esattamente come i protagonisti :( Comunque sia grazie, grazie davvero per aver seguito la mia storia, ci tenevo tantissimo a questo! Se avete qualche cosa da dirmi scrivetemela pure, se volete passate nel mio account a leggere le mie altre storie e, come dice ilvostrocarodexter(mi pare sia lui a dirlo), ciriciao, gente! :)
P.S. Mi sento una schiavista per via di questa storia. Ma prima di andare voglio farvi una domanda:Preferireste morire oppure vivere ancora ma ridotti n schiavitú? Questa si che è una bella domanda e sinceramente non so quale preferire. E voi, quale preferite, tanto per curiosità mi è venuta in mente mentre scrivevo. E dopo tutto questo, vado a letto che sono le 4 di mattina. A presto! :)

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