Just like a fairytale [Interattiva]

di The girl in the moon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Presentazione OC ***
Capitolo 3: *** Capitolo 1 - Preparativi (Parte 1) ***
Capitolo 4: *** Capitolo 2 - Preparativi (Parte 2) ***
Capitolo 5: *** Capitolo 3 - Preparativi (Parte 3) ***
Capitolo 6: *** Capitolo 4 - Il segreto di Kentin ***
Capitolo 7: *** Capitolo 5 - Amore a prima vista ***
Capitolo 8: *** Capitolo 6 - Pessimi inizi e piaceri nascosti ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


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La Taverna delle Meraviglie era sempre stato il luogo ideale per gli incontri tra i figli delle fiabe, un ritrovo dove regnava allegria e serenità. O almeno era così quasi sempre, dipendeva se qualche figlio degli antagonisti decideva di farsi un giretto da quelle parti. Ovviamente non erano ben visti per i reati commessi dai loro genitori, per cui spesso stavano tra di loro, facendo in modo che la popolazione si dividesse in due gruppi.
La cosa bella del loro mondo era il poter cambiare luogo attraverso la Stanza delle Porte, ovvero appunto una stanza piena di porte che si affacciavano in differenti posti situata all'interno del tronco di alberi incantati, uno per ogni regno. Come tutti sanno, infatti, le fiabe sono ambientate in luoghi e tempi diversi se ci basiamo sul nostro universo, ma per loro le cose sono diverse: si tratta di posti con usanze diverse che possono essere riconducibili a quelle del nostro passato. Ad esempio, La Bella e la Bestia è ambientato nel 1700 in Francia, mentre Alice nel Paese delle Meraviglie nel 1800 in Inghilterra.
Insomma, per i nostri amati personaggi questo è un fatto positivo e curioso che hanno sempre amato del loro mondo.
Ma tornando alla Taverna, Iris, figlia di Dorothy, Violet, figlia di Campanellino e Melody, figlia della Bella e la Bestia stavano sorseggiando del tè verde discutendo del prossimo ballo nel castello della regina Cenerentola, il cui figlio, Nathaniel, le aveva invitate.
Sarebbe stata l'occasione perfetta per rivedere vecchi amici e magari ci sarebbe stato anche qualche personaggio del Paese delle Meraviglie. Erano creature strambe, ma piacevoli se sapevi come prenderle e quella era una specialità di Iris.
Intanto, nella Foresta Nera, il figlio del Lupo Cattivo pianificava, con qualche altro figlio degli antagonisti delle fiabe, di entrare di nascosto in quello stesso evento per creare un po' di baccano. Non sarebbe stato difficile, dopotutto era un ballo in maschera, era l'occasione che aspettavano da tantissimo tempo. 
Nessuno poteva sapere come curiosamente si sarebbe evolta la faccenda.

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Spazio autrice: Questa è la mia prima interattiva, ma è un'idea che da un bel po' mi passava per la testa e alla fine ho deciso di farla. 

Regole:
- Avete diritto a due OC a testa, ma non devono essere fratelli perchè non è detto che sceglierò entrambi. Se proprio non riuscite a resistere, sappiate che non mi convincerà uno verrà escluso anche l'altro, quindi la scelta è a vostro rischio e pericolo.
- C'è posto per, in tutto, sette personaggi, perché sette è il numero massimo di qualsiasi cosa (vediamo chi riconosce questa citazione).
- Le schede devono essere mandate per messaggio privato e NON per recensione. In caso contrario i vostri personaggi non saranno presi in considerazione. 
- Non vale la regola del "chi primo arriva meglio alloggia". Sarò io personalmente a scegliere chi passerà le selezioni (il che, vi assicuro, è molto difficile). 
- La scadenza è il 02/09, ma potrei decidere di chiudere prima le iscrizioni in caso sia soddisfatta dei personaggi. 
- Nella scheda dovrete scrivermi con chi vi piacerebbe che il vostro personaggio stia, segnando un paio di nomi -massimo tre- dei personaggi di Dolce Flirt (o anche solo uno), ma non è detto che finiate proprio con loro -a patto che non vogliate esplicitamente che la vostra creazione stia con qualcuno in particolare, per quello c'è una sezione apposta. 
- Non accetto partecipanti fantasma, quindi non dico tutti i capitoli, ma almeno vi vorrei vedere con una recensione ogni due o tre capitoli, altrimenti il vostro personaggio potrebbe fare una tragica fine. 
- Siate creativi! Più il vostro personaggio sarà originale, ma anche realistico, più è facile che veniate scelti. Potete creare anche OC omosessuali e bisessuali, non c'è alcun problema. Accetto volentieri anche dei bei maschietti!

Personaggi:
- Castiel, eterosessuale, 19 anni. Figlio del Lupo Cattivo.
- Nathaniel, eterosessuale, 18 anni. Figlio del principe Azzurro e di Cenerentola.
- Lysandro, eterosessuale, 18 anni. Figlio del Bianconiglio.
- Kentin, eterosessuale, 18 anni. Figlio del cacciatore di Cappuccetto Rosso. (Occupato)
- Alexy, omosessuale, 17 anni. Figlio del Cappellaio matto.
- Armin, eterosessuale, 17 anni. Figlio del Cappellaio matto.
- Dake, eterosessuale, 19 anni. Figlio della Regina Cattiva.
- Leigh, eterosessuale, 19 anni. Figlio del Bianconiglio. (Occupato)
- Priya, bisessuale, 19 anni. Figlia di Aladdin.
- Iris, bisessuale, 17 anni. Figlia di Dorothy.
- Violet, eterosessuale, 16 anni. Figlia di Campanellino.
- Melody, eterosessuale, 17 anni. Figlia di Belle e la Bestia.
- Rosalya, eterosessuale, 19 anni. Figlia della Fata Madrina. (Occupata)

Scheda: 
- Nome:
- Secondo nome:*
- Cognome:
- Soprannome:*
- Sesso:
- Figlio/a di:
- Età (dai 16 ai 19):
- Orientamento sessuale:
- Carattere (dettagliato!):
- Aspetto fisico (dettagliato!):
- Indossa spesso/Stile:
- Passato:
- Cosa le piace:
- Paure e cose che odia:
- Va d'accordo con le persone (carattere e i personaggi del gioco):
- Non va d'accordo con le persone:
- Con chi vorrebbe stare:
- Con chi non starebbe mai:
- Prestavolto (il nome del personaggio):
- Altro:*

*facoltativo

Bene, credo di aver detto tutto. Non vedo l'ora di leggere le vostre schede!
A presto. 
LittleBadDreamer.

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Capitolo 2
*** Presentazione OC ***


Buonsalve a tutti!
Immagino che avete atteso con impazienza questo momento. Ebbene, il gran giorno è arrivato e da questo punto la storia potrà quindi ufficialmente cominciare. Dunque gioite, gente!

 


Ed ecco a voi i personaggi che parteciperanno a questa interattiva!






Judith Ysabel White (Judy), 18 anni, figlia della Regina Bianca || OC mio || In coppia con Kentin Hunter.




Daniel McFerguson, 19 anni, figlio della principessa e il principe ranocchio || OC di  Paradichlorobenzene_ || In coppia con Alexy Hatter




Tessarose Aldaya (Tess), 17 anni, figlia della Malvagia Strega dell'Est || OC di  Paradichlorobenzene_  || In coppia con Nathaniel Charming. 




Holly Lidia O'hair, 18 anni, figlia di Raperonzolo || OC di Marty_chan777 || In coppia con Castiel Wolf




Narcissa Westergaard (Disseminatrice di Caos), 17 anni, figlia di Hans Westergaard || OC di C a r m e n || In coppia con Lysandro Jenkins.




Chiaky Cheshire (CheChe), 18 anni, figlia dello Stregatto || OC di Chiaky97 || In coppia con Armin Hatter.




Millicent Sullivan (Milly), 16 anni, figlia della Sirenetta || OC di Kisspiece99 || In coppia con Priya Segel.




Samuel Gideon Blackmur (Sam), 18 anni, figlio di Capitan Uncino || OC di Kisspiece99 || In coppia con Melody Lacroix. 


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Congratulazioni a tutti!



Come forse alcune di voi avranno già notato, fortunatamente non ho dovuto scegliere perché c'era posto per tutti quanti! Meglio, mi piacevano tutti e non avrei saputo chi non selezionare, sarebbe stato troppo difficile. 
So inoltre che i cognomi che ho inventato non erano per nulla originali, ma volevo che fossero fedeli per quello che potevano ai loro genitori. Tranne per Lysandro, perché chiamarlo "coniglio" alla fine mi sembrava troppo stupido, non ci sono riuscita. E anche per Priya, ho voluto metterle un cognome a caso proveniente dal medio oriente, spero di non aver fatto una cavolata. 
Fatemi sapere cosa ne pensate di questi personaggi, sono molto curiosa di sapere che impressioni vi hanno fatto!
Beh, credo di aver detto tutto. Ci vediamo con il primo vero capitolo!
LittleBadDreamer.
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 1 - Preparativi (Parte 1) ***




I can't go back to yesterday, 
because I was a different person then - Alice in Wonderland. 

 
 
Il palazzo del regno Bianco, nel Paese delle Meraviglie, era in trepidazione ora che la famiglia reale era stata invitata ad un ballo in maschera al castello della regina Cenerentola.
Nella sua camera, Judith, principessa del regno Bianco, era intenta a prepararsi per quell'evento. Aveva quasi terminato, doveva solo intrecciare le due ciocche ai lati del suo viso, lasciando il resto dei candidi e lunghi capelli sciolti. 
Indossava giù il suo vestito: un abito bianco a sirena che le lasciava le spalle scoperte, ricamato d'oro dalle coscie in su, così come l'orlo delle maniche che scendevano in tante morbide balze lungo tutta la sua figura. Al di sotto un paio di scarpe con il tacco perfettamente abinate. 
Normalmente non si sarebbe mai vestita così, era stata sua madre a mandarle quel vestito. Inoltre il suo stile era molto più stravagante, esattamente come il Paese delle Meraviglie. 
Prese la tiara d'oro e d'argento impreziosita di diamanti e se la pose sul capo, sapendo che la sua famiglia la stava aspettando. Si guardò un attimo allo specchio per vedere come stesse e i suoi occhi color ametista incontrarono quelli del suo riflesso, messi in risalto dalla sua pallidissima pelle di porcellana. 
Lysandro, figlio del Bianconiglio, era appena fuori da camera sua attendeva il suo arrivo. Dopo gli eventi avvenuti dall'arrivo della piccola Alice, la sua famiglia aveva deciso di cambiare bandiera e giurare fedeltà alla regina Bianca e suo figlio era diventato così il servitore ufficiale della principessina. 
"State benissimo, vostra altezza" si complimentò Lysandro con un inchino. Anche se erano diventati amici dato che erano praticamente cresciuti assieme, davanti agli altri dovevano rispettare quelle formalità a cui la famiglia reale tanto teneva. Era un'ottima compagnia per lei, avrebbe passato le ore ad ascoltare la sua bellissima voce. Altre volte lui le leggeva storie di luoghi lontani ed entrambi si perdevano in quei splendidi racconti.
Sua madre sapeva quanto lei tenesse ormai a Lysandro, per questo forse non lo aveva assegnato ad un altro lavoro; dopotutto era parecchio smemorato, perdeva in continuazione qualsiasi cosa che gli si venisse affidata. Tuttavia, Judith era sempre stata pronta a prendere le sue difese. 
Per una corte tanto precisa e curata sia nella forma che nell'aspetto, Judith era stata una vera e propria disgrazia, la quale spesso saltava le lezioni di etichetta per recarsi ai suoi amati e folli Tea Party, unica cosa su cui lei e Lys litigavano sempre. Lui non era mai stato disposto a coprirla e mentire per lei, odiava le bugie, per cui lei se la svignava di nascosto ogni volta.  Tutto questo era per incontrare i suoi migliori amici, i gemelli Hatter Alexy e Armin. Inoltre spesso c'era anche Chiaky, la figlia dello Stregatto, con cui aveva legato molto. 
Però anche Lysandro aveva un segreto, qualcosa che solo la principessa e suo fratello sapevano perché se altri l'avessero saputo sarebbe stato uno scandalo: la sua amicizia con Castiel, il figlio del Lupo Cattivo. Avere qualche rapporto con i figli degli antagonisti era mal visto, specialmente se si trattava di un parente di un Buono. Era sicuro che se si fosse diffusa la voce suo padre sarebbe ne avrebbe subito le conseguenze e non poteva permetterlo. 
Scesero le scale che portavano all'enorme ingresso del castello e, mentre il ragazzo porgeva alla giovane il suo mantello, la regina era già pronta davanti alla porta. Malgrado tutto, amava la propria bambina e anche se spesso risultava severa, avrebbe dato la vita per lei. 
Il re Bianco era morto, ucciso durante un attentato contro di lui. Non si era mai scoperto chi fosse l'assassino, ne se fosse un abitante di quel regno, quello Rosso o quello di Cuori. Sì, perché non tutti sanno che la Regina Rossa e la Regina di Cuori non sono la stessa persona. Sono infatti sorelle gemelle che governano regni diversi. La Regina Bianca riuscì a salvarsi, ma non superò mai davvero il dolore di quella perdita, per questo ora era ancora più protettiva nei confronti della figlia. 
Altri non sanno anche che nel Paese delle Meraviglie ad avere il controllo è soprattutto la regina, per questo era seriamente preoccupata per il futuro della giovane e quello del regno. Ma Judith non era pronta a governare e neanche lo voleva. 

 
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You've always had the power my dear, 
you just had to learn it for yourself - The Wizard of Oz.

 
Intanto, nel regno di Oz, una ragazza dai capelli biondi si stava preparando per il suo primo ballo in maschera, evento che sognava da tutta una vita. Mentre probabilmente gli altri figli degli antagonisti sarebbero andati per fare casino, lei voleva solo godersi quel momento, fingendo di essere una vera principessa. Chissà chi avrebbe potuto incontrare! 
Volteggiò su stessa facendo ruotare lo splendido vestito azzurro che si era cucita. Dopotutto, vivendo da sola, impari a fare moltissime cose. Un mercante che aveva aiutato tempo addietro le aveva regalato della stoffa pregiata e aveva deciso di sfruttarla per quella occasione. Aveva le maniche aderenti fino al gomito, per poi scendere larghe oltre le mani, slanciando la sua figura messa anche in risalto dalla candida fascia che le cingeva la vita. 
Indossò infine la sua maschera in pizzo bianca, decorata con qualche pietra azzurra qua e là. Era pronta. 
A quel punto Tessarose prese il mantello nero e se lo mise addosso per nascondere la sua figura. Castiel si era raccomandato di fare esattamente così, non potevano farsi riconoscere o avrebbero passato il resto delle serata nei sotterranei. 
In poco tempo raggiunse l'Albero del regno di Oz, con una porta incastrata all'interno del suo tronco. Entrò senza esitare, trovandosi all'interno della famosa Stanza delle Porte. Attraversò quella che l'avrebbe portata alla Foresta Nera, nel mondo conosciuto per via della storia di Cappuccetto Rosso, quella di Cenerentola e quella della Bella Addormentata, che convivono tutte nello stesso luogo. I figli dei Cattivi avrebbero dovuto incontrarsi tutti all'inizio della Foresta, per poi avviarsi all'interno del castello dove si sarebbe tenuto il ballo. 
Sussultò quando, poco distante da lei, vide la figlia di Dorothy, Iris, intenta a dirigersi verso al castello con Violet, in quel momento in statura umana. Malgrado Tess sapesse di non essere per nulla come quella strega che era sua madre, sapeva del suo passato con la bambina che era arrivata dal Kansas, per cui rimaneva l'imbarazzo. 
La evitò allontanandosi dall'Albero di quel regno, sperando che al ballo non l'avrebbe riconosciuta.
"Ma guarda un po' chi c'è, la bellissima Tess. Continuo a pensare che sia un miracolo che tu non sia nata con la pelle verde" la voce maschile alle sue spalle la fece sussultare. La riconosceva perfettamente e la fece subito innervosire. Odiava con tutta se stessa l'essere paragonata a sua madre. 
"Stai zitto, Dake!" ribatté voltandosi verso di lui per dargli uno spintone. Il biondino era figlio della Regina Cattiva e da lei aveva preso la sua bellezza, così come la sua vanità. Era una delle poche persone che Tess detestava, la prendeva sempre in giro collegandola alla Strega dell'Est. 
"E' la verità, bocconcino. Il caratterino però direi che è lo stesso in questi casi" la stuzzicò ancora ghignando verso di lei, ma prima che potesse rispondere le fece cenno di non parlare indicandole in lontananza Raperonzolo, sua figlia e la loro scorta di guardie che usciva dall'Albero, facendole perdere un battito. Era così spaventata che si lasciò trascinare da Dake dietro un cespuglio per nascondersi. Il buio era un ottimo alleato in quel momento e ringraziò il fatto che fosse ancora inverno e che quindi le giornate finissero in fretta. Indossare un mantello nero poi l'aiutava parecchio a mimetizzarsi. 
Eppure, giurò che quando ripuntò lo sguardo sulla famiglia felice, la figlia Holly la stesse guardando. Non era schifata, inorridita o spaventata, la sua espressione mostrava un pizzico di curiosità e tanta gentilezza. Quando venne richiamata dalla madre, essa la raggiunse subito, senza riferirle inaspettatamente cosa avesse visto. 
Probabilmente non ci ha riconosciuti; pensò la bionda e ancora una volta si ritrovò ad invidiare la tranquilla vita dei Buoni. 

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I want to see the world 
and not just through a window - Rapunzel.

 
Holly non aveva idea di chi fosse il ragazzo incappucciato non era riuscita a vederlo bene, ma aveva riconosciuto nel buio quegli scintillanti occhi verdi: Tessarose Aldaya, figlia della Malvagia Strega dell'Est. Per quello aveva deciso di non dire nulla, sapeva che le guardie avrebbero preso provvedimenti e aveva sentito che molte persone del suo villaggio erano state guarite e aiutate dalla giovane quando si recava nei loro territori in cerca di erbe. 
Holly era una di quelle persone che era convinta che il sangue non indichi che tipo di uomo o donna sei, si può sempre prendere del bene o del male nelle situazione negative, e Tessarose aveva sicuramente fatto la scelta giusta. 
Alzò l'orlo del suo vestito per non inciamparsi nel suo cammino lungo il sentiero che li avrebbe portati direttamente al castello. Per l'occasione indossava un abito bordeaux con i drappeggi alla fine e la sottogonna bianca, le maniche a sbuffo con un enorme fiocco sulla spalla sinistra, dei guanti bianchi che arrivavano fino a metà avambraccio e un paio di tacchi abbinati. I capelli rossi erano raccolti in un chignon perfetto che teneva su con due treccine la sua corona, mentre gli occhi color magenta erano incorniciati dalle lunghe ciglia messe in risalto da un filo di trucco. 
Le maschere erano nell'elegante tracolla di sua madre, la quale teneva i lunghi capelli raccolti in una treccia. Da quando le erano stati tagliati li aveva lasciati crescere. 
Quando un vento freddo sfiorò la pelle della principessa, questa rabbrividì e si strinse contro il ricamato mantello pesante. Odiava l'inverno, preferiva di gran lunga le stagioni calde, quelle in cui poteva ascoltare in giardino i musicisti reali suonare canzoni per intrattenerla, mentre lei si godeva il caldo sole e i nostalgici ricordi di suo padre. 
Anche lui amava la musica, quando era piccola danzavano insieme su note allegre, le quali si mischiavano alle loro risate felici. Tutto questo prima dell'incidente. Molte cose erano cambiate da quel giorno. 
Scacciò quei pensieri dalla testa poiché quella sera non voleva essere triste. Era positiva del fatto che avrebbe passato un bel momento con i suoi amici e non poteva permettersi di ricordarlo in modo negativo. 
"Holly, che piacere vederti!" esclamò una conosciuta voce femminile alle sue spalle. Quando si voltò infatti, vide la dolce Melody raggiungerla tenendo con le mani l'orlo del vestito su in modo da non inciampare. Era a dir poco incantevole: indossava un abito giallo aderente nella parte superiore, lasciando le spalle scoperte con qualche ricamo nero sopra, per poi farsi ampio nella parte di sotto. I capelli erano per lo più scolti, mentre due ciocche di capelli ai lati del viso erano state legate insieme con un fermaglio a forma di rosa rossa nella parte posteriore. Uno stile semplice ma bellissimo, adatto a lei.
"Melody! Da quanto tempo, amica mia" rispose Holly abbracciando la giovane, "sei splendida questa sera."
"Sei troppo gentile. Tu non sei da meno però, questo vestito ti sta d'incanto" ribatté invece la mora arrossendo leggermente per il complimento. Quel piacevole incontro aveva sicuramente fatto cominciare molto bene la serata, che si prospettava magnifica. 
E insieme, le due si diressero a braccetto verso il castello con le loro rispettive famiglie, pronte come non mai per quel ballo in maschera. 

 
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Spazio autrice: Ed ecco il primo capitolo. Ho deciso di mettere qualche citazione a seconda della fiaba da cui vengono presi i personaggi, così come un bel collage di foto che la richiama. Che ne pensate come idea? Vi piacciono queste citazioni? In caso contrario posso sempre togliere tutto e non continuare con questa cosa. 
Ad ogni modo, vi lascio un'immagine dell'abbigliamento dei personaggi che abbiamo visto in questo capitolo (che ovviamente ho diviso in più parti perché volevo introdurli tutti per bene). 
Judith: https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/64/e0/c5/64e0c5a9f2701c3abe8e816366629e2c--celtic-dress-white-gowns.jpg
Tessarose: http://i68.tinypic.com/2mmsro6.jpg 
Holly: https://www.polyvore.com/cgi/img-thing?.out=jpg&size=l&tid=127726329 (dato che non ho avuto indicazioni su un tipo di abito elegante ho dovuto scegliere io. Spero comunque che ti piaccia, secondo me avrebbe donato molto al tuo personaggio).
Melody: https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/236x/7c/c4/6b/7cc46bd25d9f303d807a2f70af88923f.jpg
Nei prossimi capitoli troveremo più intrighi, tradimenti, amori proibiti, amicizie...insomma, ho già un'idea su come continuare questa storia e spero davvero di non deludervi!
Alla prossima!
LittleBadDreamer. 
 
 
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 2 - Preparativi (Parte 2) ***




Only an act of true love
can thaw a frozen heart - Frozen. 

 
Se avesse voglia di andare a quella festa? No, per niente, ma Castiel e Dake, i suoi migliori amici, le avevano chiesto di venire con loro per cui alla fine aveva ceduto. Certo non senza un premio, per questo si era fatta ripromettere che il giorno dopo le avrebbero regalato una giornata indimenticabile. 
Se state pensando ad un appuntamento o qualcosa di simile vi state sbagliando. L'unica cosa che voleva Narcissa era del buon sesso, qualcosa di cui la rossa non poteva fare a meno da ormai due anni. Le bastava immaginare cosa avrebbe passato il giorno dopo per farla fremere. Non aveva mai creduto nell'amore, era sempre stato qualcosa che aveva collegati ai Buoni, sicuramente non a lei. Non era un segreto il fatto che fosse amica di letto con entrambi i suoi migliori amici e a loro non dispiaceva affatto la cosa. 
Dopotutto Narcissa era conosciuta per essere una delle più belle e sensuali ragazze del regno, le bastava uno sguardo provocante per accendere la fiamma di un uomo. Per questo doveva ringraziare suo padre, Hans Westergaard famoso per essere riuscito con le sue doti da seduttore e manipolatore ad ingannare la principessa Anna e quasi uccidere la regina Elsa. Tutte doti che Narcissa aveva per sua fortuna ereditato. 
Ovviamente l'outfit per quella sera non lo aveva scelto a caso, si era sempre curata moltissimo del suo aspetto fisico e doveva essere assolutamente perfetta per ogni occasione: indossava un abito particolarmente aderente a sirena in velluto nero che scopriva le spalle, guanti della stessa stoffa e scarpe con un tacco vertiginoso dello stesso colore. Metteva perfettamente in risalto le sue curve prosperose che venivano a malapena coperte. Quell'abito era perfetto per lei, rappresentava quell'eleganza pericolosa che l'aveva sempre contraddistinta. 
La maschera era in pizzo nero con due rubini alle estremità che riprendavo il colore rosso delle labbra e dei suoi capelli. Le lentiggini sul naso erano state ben coperte dal fondotinta, mentre gli occhi erano stati truccati in modo da rendere il suo sguardo ancora più magnetico e sensuale. I lunghi capelli, invece, erano stati legati in una coda alta in modo da scoprire ulteriormente il decolté e il collo. 
Si riguardò allo specchio per l'ennesima volta e, dopo aver controllato che ogni centimetro del suo abbigliamento fosse perfetto, uscì prendendo il suo mantello nero con le estremità ricamate d'oro e lo indossò. 
Suo padre stava discutendo con i suoi due fratelli in salotto, quelli con cui era stato costretto a dividere il suo castello, costringendo Thaddeus, il fratellastro di Narcissa, a partecipare a quella discussione. In realtà era un modo per farla uscire senza che nessuno dei due lo notasse, dandole il tempo necessario per sgattaiolare fuori. Le aveva dato solo un ammonimento, l'unico motivo per cui era stato felice di aiutarla: "Crea un po' di caos, scopri qualcosa di quei ragazzi, tutto quello che riesci. Ogni informazione può essere utilizzata a tuo vantaggio."
Era uno dei suoi primi insegnamenti ed era ormai diventato una legge da seguire per lei. Le piaceva avere il potere sulle persone, poterle controllare con farebbe con delle marionette. I fili che utilizzava erano i loro segreti e le loro paure a tanto bastava per sapere che avrebbero fatto ogni cosa per compiacerla. 
Un esempio era proprio Nina, figlia di Gretel, di cui aveva scoperto la cotta per Lysandro e ora la utilizzava per spiare altri regni, con la minaccia di raccontare la verità al figlio più giovane del Bianconiglio. 
Riuscì ad uscire dal castello senza alcun intoppo, incamminadosi poi verso l'Albero del suo regno. Castiel l'avrebbe aspettata insieme agli altri Cattivi appena fuori dalla Foresta Nera e Narcissa non vedeva l'ora di creare un po' di caos all'interno di quel ballo. 

 
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You've got you're own style, now let it shine through
and remember, no matter what, you got to be you - The Little Mermaid. 

 
Millicent non poté fare a meno di ridacchiare per la felicità quando sua madre la portò davanti allo specchio. 
"Sei bellissima, tesoro mio. Sembra che tu stia indossando il mare" si complimentò abbracciandola dolcemente da dietro e dandole un bacio sulla guancia, facendola sorridere di più, se era possibile. Ed era proprio così: il suo abito era formato da un corpetto blu ricoperto di pietre preziose, mentre l'ampia gonna in tulle scendeva con delle balze fino ai piedi, ricordando quelle onde che Milly tanto amava. 
"Grazie mamma, questa serata è davvero speciale per me" rispose la principessa voltandosi verso di lei per stringerla. Il bussare alla porta le fece allontanare di poco, mentre la regina permise a chi stava dall'altra parte di entrare. 
"Spero di non disturbare" disse facendo capolino Eric, sorridendo verso le donne più importanti della sua vita, per poi fermarsi sulla soglia a bocca aperta alla vista della figlia, "Milly, sei splendida."
La ragazza ridacchiò nuovamente e si inchinò elegantemente in un gesto teatrale, "grazie papà. Non vedo l'ora di essere al ballo."
Fece una piroetta su se stessa per la gioia, facendo balzare la treccia di capelli biondi da una parte all'altra mentre gli occhi color pervinca brillavano per la felicità. Scesero le scale -o meglio, Milly le saltava per l'entusiasmo- e uscirono dal loro palazzo tutti insieme. 
Si diressero con la carozza verso l'Albero, lei che continuava a parlare di quella sera: "Dite che incontreremo nuove persone? Ci saranno anche Melody e Holly, lo sapevate? Non vedo l'ora di riabbracciarle, mi sono mancate tantissimo in questo periodo."
Lei e Melody erano migliori amiche e spesso si organizzavano con Holly per andare in qualche bell'atelier a fare compere, oppure in qualche concerto che la figlia di Raperonzolo sapeva saggiamente consigliare. La musica era il suo campo dopotutto e Millicent amava ascoltarla: le ricordava il mare e il canto delle sirene. 
Erano un trio inseparabile, amiche sin dall'infanzia, avevano condiviso praticamente tutto. Melody era quella matura e responsabile, sapeva sempre dare ottimi consigli per non farle cacciare nei guai, era un po' come la sorella maggiore che non avevano mai avuto. Holly e Millicent invece avevano un carattere davvero molto simile, si definivano praticamente gemelle ormai. 
Era sicura ci sarebbero state quella sera, si scrivevano spesso tante lettere, ne ricevava come minimo una al giorno da parte di una o dell'altra. Si sentiva sempre fortunata ad averle conosciute, era convinta che non sarebbe stata la stessa senza di loro, ne avevano passate così tante che non riusciva ad immaginare una vita che non comprendesse la loro presenza.
Delle volte le trascinava al mare, una parte di lei di cui sapeva non era capace di rinunciare. Si divertivano molto a giocare nell'acqua e le sue amiche rimanevano incantate ogni volta che la vedevano trasformarsi in una splendida sirena. Spesso Millicent gli raccontava dello splendido mondo sottomarino e loro ascoltavano sempre interessate le storie di quel regno magico e sconosciuto.
Quando attraversarono la Porta che li avrebbe portati a destinazione le vide in lontananza, facendola sorridere e correre verso di loro chiamando a gran voce i loro nomi. Esattamente nello stesso momento in cui entrambe si voltarono verso di lei seppe nel suo cuore che quella sarebbe stata davvero una serata importante. 

 
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I'm not crazy.
My reality is just different from yours - Alice in Wonderland. 

 
Vedere la famiglia reale Bianca che si dirigeva verso il ballo in maschera che si sarebbe tenuto quella sera la fece sbuffare. Purtroppo lei non era stata invitata, per cui quella sera non sarebbe riuscita a incontrare Rosalya, una delle sue più care amiche. Dopotutto lei e sua madre erano ospiti speciali visto che quest'ultima aveva reso realtà il sogno di Cenerentola. 
La sua consolazione era il Tea Party serale che Alexy aveva organizzato con coloro che non erano stati invitati, tra cui Jade, figlio del Ghiro, Karla, figlia della sorellastra Anastasia che, dopo l'umiliazione pubblica da parte di Ambra, era diventata piuttosto dolce e timida, insieme al suo ragazzo Samuel, il figlio della Lepre Marzolina (Piccolo spazio autrice: Non l'OC di Kisspiece99, ma il fidanzatino che troviamo nella storia di Dolce Flirt) e Lety, figlia del Brucaliffo. 
Le era stato detto di vestirsi elegante come se dovesse andare anche lei ad un ballo, ma non un'eleganza qualsiasi, piuttosto quella stravagante del Paese delle Meraviglie: un cappello a cilindro nero con una rosa dello stesso colore, una fascia a quadri viola e bianca e una piuma, un abito stile impero lilla senza spalline a la gonna a ruota fino alle ginocchia, giacca viola scuro con una fila di bottoni argentati su entrambi i lati, calze che si intonano perfettamente alla fascia del cappello e scarpe lucide nere con il cinturino e il plateau. 
Fece attenzione alle orecchie a striscie rosa e viola mentre posava il capello sulla testa e per una volta lasciò i suoi capelli neri sciolti, in modo che le punte rosate fecero contrasto con il resto del suo outfit. Si accertò che il ciuffo coprisse l'occhio viola, lasciando scoperto quello azzurro e uscì di casa. 
Si diresse saltellando verso la sua destinazione. Non aveva problemi a vedere al buio, per cui non rischiava minimamente di inciampare grazie al fatto che, essendo una gatta, riuscisse a vedere perfettamente. Spesso si chiedeva come facessero gli umani ad orientarsi senza la vista notturna, non riusciva minimamente a comprenderli. Meglio per lei, i suoi scherzetti sarebbero stati più facili da fare e più divertenti. Magari avrebbe incontrato qualcuno lungo il tragitto, chissà.
Purtroppo per lei, però, non riuscì ad incontrare nessuno lungo tutto il percorso e arrivò nel solito luogo senza intoppi, dove tutti la stavano aspettando. Non era mai stata molto puntuale, anzi se la prendeva piuttosto con comodo solitamente. 
Appena la vide, Alexy le corse subito incontro per abbracciarla. "CheChe, finalmente sei arrivata!" esclamò stringendola forte a sé e la giovane non poté fare a meno di fare le fusa. 
Arrossì leggermente quando, con la coda dell'occhio, intravide Armin seduto al tavolo sorseggiare pigramente il té che aveva davanti. Suo fratello doveva averlo trascinato di forza, cercava sempre di farli incontrare da quando aveva scoperto la cotta della gatta per il corvino. 
Lety, Samuel e Karla -quest'ultimi seduto l'uno affianco a l'altra con le mani intrecciate- la salutarono da lontano, mentre Armin sembrava troppo assorto nei suoi pensieri per rendersene conto. 
Solo quando si sedette affianco a lui, questo sussultò e la salutò con un caloroso sorriso. Era cambiato tanto in tutti quegli anni che lo conosceva, non avrebbe mai immaginato di potersi innamorare del fratello del suo migliore amico. Aveva fatto molta fatica a confessarlo ad Alexy, temeva che questo avrebbe potuto rovinare la loro amicizia, ma quando si era fatta coraggio lui le aveva detto di averlo sempre saputo, si era mostrato piuttosto entusiasta della cosa e aveva giurato di aiutarla nell'impresa. Questo ovviamente per fare in modo che Chiaky lo aiutasse ancora a trovare il ragazzo dei suoi sogni. 
Ora che c'erano tutti, quel folle Tea Party poteva cominciare. 

 
|O|
 
Spazio autrice: Secondo capitolo! Ho deciso di non farvi aspettare troppo perché volevo presentare tutti i vostri OC il prima possibile. Che ne pensate? Sì, alcuni dei personaggi non andranno al ballo, questo per un motivo che scoprirete più avanti. Spero che nessuno si sia offeso per questa mia scelta, ma non preoccupatevi perché tutti i personaggi si incontreranno a tempo debito. 
Come nello scorso capitolo, ecco a voi gli outfit di coloro che abbiamo trovato di questo capitolo:
Narcissa: https://ae01.alicdn.com/kf/HTB1UPn.JFXXXXarXVXXq6xXFXXX2/Elegant-Off-the-Shoulder-font-b-Gothic-b-font-Style-font-b-Prom-b-font-font.jpg (Ho fatto del mio meglio per cercare qualcosa che si adattasse alla tua descrizione, fammi sapere se era quello che intendevi oppure ho sbagliato qualcosa).
Millicent: http://3260m61dbtt52csl993zzx61.wpengine.netdna-cdn.com/wp-content/uploads/2014/11/Under_The_Sea_Quinceanera-Dress.jpg (Spero ti piaccia, ho cercato di seguire le tue indicazioni).
Chiaky: https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/1a/83/95/1a839520a7df404bebb1b1593ce0993d.jpg (Ho pensato si addicesse di più al tuo personaggio, ma fammi sapere comunque cosa ne pensi).
Spero di aver descritto bene tutti gli OC per ora, fatemelo sapere con una recensione così so se sono sulla buona strada, ringrazio tutti in anticipo. 
Alla prossima!
LittleBadDreamer. 
 
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 3 - Preparativi (Parte 3) ***




When you find out who you are, 
you'ill find out what you need - The princess and the frog.

 
"Madre, ve ne prego" cominciò con voce supplichevole Daniel, "non voglio partecipare a questa assurda mascherata." 
Indossava già il completo per quella sera: casacca verde acqua con le estremità d'argento che arrivava fino a sotto il sedere, una cintura di cuoio legata in vita pantaloni neri e stivali al ginocchio dello stesso colore. I capelli biondi erano ben pettinati e quando si guardò allo specchio l'unica cosa che spiccavano erano i suoi occhi azzurri mozzafiato e soprattutto le sue labbra rosso naturale, malgrado la sua carnagione non fosse tanto chiara. 
"Ti ho già permesso di vestirti da solo perché non intendi farti preparare da nessuna servitrice, ma non intendo assecondare qualche altro capriccio" lo rimproverò la donna per poi ammorbire il suo tono subito dopo, "per favore, Nathaniel sarebbe molto felice di vederti e da quanto mi hanno detto ci sarà anche Kentin, il tuo migliore amico. Per favore, fai questo piccolo sforzo, potrai anche ritirarti nel giardino reale se il caos della sala ti disturba troppo, ma per una volta vorrei che ti mostrassi in pubblico insieme a me e tuo padre."
"Lo so madre, ma..." sospirò sconfitto e si sedette sul letto della sua camera, lo sguardo basso e le guance che si stavano leggermente imporporendo, "sai cosa mi accade quando mi imbarazzo troppo...non voglio fare una tale figura."
"Non succederà, te lo prometto" rispose la regina mettendogli dolcemente una mano sulla spalla, "e poi potrebbe essere l'occasione perfetta per trovare moglie, dopotutto sei un bellissimo ragazzo."
A quelle parole Daniel arrossì violentemente. "M-madre, ma cosa state dicendo?!" balbettò sconvolto facendo ridere la donna. 
"Stavo scherzando, potrai sposarti quando più te la senti" ribatté la regina dandogli poi un bacio sulla fronte, "ora andiamo o arriveremo in ritardo."
Il ragazzo sbuffò, leggermato irritato del fatto che il suo piano di fuga non fosse funzionato. Purtroppo, facendo il letto, una delle serve aveva trovato il suo quaderno degli appunti sotto il materasso, dove scriveva a grandi linee i suoi piani di fuga per non partecipare ad alcun tipo di evento. Il tempo per organizzarne un altro era troppo poco e in più, ora che conoscevano le sue intenzioni, la sorveglianza era raddoppiata. Insomma, non c'era via di scampo questa volta. 
Uscirono diretti verso l'Albero di quel regno che, essendo troppo lontano per andarci a piedi, dovettero raggiungere sopra la loro carrozza. Se fosse per stato per lui ci sarebbe andato semplicemente a cavallo. 
No, se fosse stato per me non ci sarei andato proprio; pensò tra se e se e dovette cercare di allontare tutte le sue preoccupazioni ascoltando gli zoccoli dei cavalli calpestare il terreno, un suono tanto familiare da tranquillizzarlo. Per ora. Era convinto che appena qualche giovane si fosse presentata sarebbe accaduto il peggio, se lo sentiva. Gli veniva da piangere al pensiero. 
Entrarono nella Stanza delle Porte e quando ne varcò la soglia vide già in lontananza gruppi di persone che si dirigevano al castello. Panico totale, non c'era via scampo, era totalmente fregato!
"Va tutto bene, figlio mio" lo rassicurò il padre dandogli una pacca sulla spalla, "sono solo persone. Pensa che si saranno anche un mucchio di tuoi coetanei."
"Che cosa?!" esclamò lui con voce stridula, "saranno davvero così tanti?! Oddio, troppe ragazze, troppi sguardi, troppi- no, no, non posso farcela."
Fece per tornare indietro ma venne agguantato dalla casacca dal re, che lo trascinò con sè lungo la strada. Dopo un paio di metri, visto che la cosa era imbarazzante, accettò di camminare affianco a loro senza essere tenuto al guinzaglio. Ormai il suo destino era segnato, si stava dirigendo verso il patibolo. 

|O|



Think the happiest things, 
it's the same as having wings - Peter Pan. 

 
"Ehy Sammy" lo chiamò Castiel appoggiato con la schiena al tronco di un albero, "mi spieghi come diavolo ti sei vestito?"
"Quante volte ti ho detto di non chiamarmi Sammy?!" sbottò il figlio di capitan Uncino, "e poi ho messo quello che mi ha dato mio padre, mi ha detto che così non sarei passato sicuramente inosservato. Voglio dire, ci saranno tante belle signorine, se capisci cosa intendo. Infrattarmi con una di queste da qualche parte e rubare la sua purezza sarebbe la cosa migliore che possa succedere stasera."
Il giovane indossava una giacca blu che arrivava fino a metà coscia con bottoni e ricami d'argento, pantaloni lunghi dello stesso colore, stringate lucide e una semplicissima camicia bianca. I capelli corvini erano stati ben fissati con il gel, uno dei suoi più grandi alleati e gli occhi azzurri come il ghiaccio leggermente a mandorla brillavano come sempre di una luce maliziosa. 
Castiel rise a quelle parole, "non posso darti torto, la cosa sarebbe piuttosto divertente."
"Tu sei l'ultimo che può parlare visto che ti fai quando e dove vuoi quella stragnocca di Narcissa" rispose Samuel sedendosi su un masso lì vicino, stanco di stare in piedi ad aspettare. I due erano arrivati insieme, dato che probabilmente il più piccolo si sarebbe perso per via del suo inesistente senso dell'orientamento, per cui Castiel era andato a prenderlo direttamente dall'Isola-che-non-c'è o tempo che avesse trovato la via per il ballo questo sarebbe già finito da un po'.
"Sì, modestamente sono molto fortunato su questo punto di vista. Non hai idea di quanto sia brava poi" ribatté il rosso, per poi aggiungere: "ah già dimenticavo, qualche mese fa ci sei stato anche tu quando siamo andati alla Taverna delle Meraviglie ad ubriacarci. Ricordi? Dake ed io avevamo trovato due donzelle disposte a divertirsi con noi, per cui Narcissa si è dovuta accontentare con te."
"Non credo si sia accontentata, sai? Anzi sembrava essersi divertita parecchio a giudicare dalle sue urla" rispose a tono il corvino. Non aveva intenzione di arrendersi, avrebbe visto lui. Tra di loro era sempre stato così, anche se erano amici si ritrovavano spesso a competere in qualsiasi cosa. 
"Lo sai che è una grande bugiarda, non è vero Sammy?" lo provocò ancora Castiel, ma stavolta l'altro non fece in tempo a dire una parola perché la voce femminile di Tessarose li interruppe: "Smettetela voi due! Siete...imbarazzanti. Non si parla di cose tanto personali e intime con tanta leggerezza, dovreste vergognarvi!"
Il fatto che le sue guance fossero rosse fece capire ad entrambi come quei discorsi affrontati in modo tanto diretto la mettessero a disagio. Dake era dietro di lei e raggiunse subito il pirata e il licantropo per stringergli le mani in segno di amicizia. I tre si conoscevano da quando erano bambini. I due ragazzi più grandi infatti lo avevano incontrato mentre facevano scherzi agli indiani dell'Isola-che-non-c'è e tra questi c'era anche Samuel, il quale era stato affidato alla tribù da suo padre perché convinto che una nave pirata non fosse il posto adatto ad un bambino. 
Quando questo li aveva aiutati in una delle loro marachelle avevano deciso di farlo entrare nella squadra. Dake e Castiel erano gli unici amici che avesse mai avuto in tutta la sua vita, grazie a loro non era rimasto totalmente solo durante tutta la sua infanzia. Certo non si vedevano sempre, ma sapere anche solo di poter contare su di loro lo aiutava. 
"Certo che a volte siete proprio ridicoli" si intromise Narcissa raggiungendoli e prendendoli in giro, "avete finito di fare la gara a chi c'è l'ha più lungo?"
Dake scoppiò a ridere, Castiel la ignorò per salutare Tess e Samuel rispose con un ghigno divertito: "Ovviamente vincerei io."
La bionda alzò gli occhi al cielo, mentre il licantropo si avvicinò rivolgendole un sorriso amichevole. "Ciao" disse solamente. Anche se spesso sembrava un duro combinaguai e lei era tutto il contrario, i due erano inaspettatamente amici. Tutto era iniziato qualche anno addietro, quando era stato coinvolto in una rissa con un paio di scimmie volanti e anche se ebbe la meglio era rimasto comunque ferito. 
Tessarose gli offrì subito il suo aiuto e da quel giorno, ogni volta che aveva bisogno di cure mediche o di qualcuno con cui parlare seriamente, si rivolgeva a lei. La bionda era stata così una dei pochi ad aver visto il lato tenero di Castiel, che infondo non amava essere il figlio di un Cattivo. Certo poteva divertirsi e fare quello che voleva, ma era sempre stato giudicato per via del sangue che gli scorreva nelle vene, per questo era diventato quello che era. 
E probabilmente era così per tutti, nel bene e nel male: per Narcissa, per Dake, per Samuel e anche per Tess, che non sarebbe così riservata se non fosse per il suo passato. 
Ognuno di loro portava delle cicatrici, sia fisiche -come ad esempio quella sull'avambraccio di Samuel- che mentali. E oltre ai pregiudizi degli altri, c'erano anche le aspettative dei loro genitori...
Per questo avevano deciso di partecipare a quel ballo, per questo si erano conosciuti. Non potevano sapere che quella scelta avrebbe cambiato le loro vite. 

 
|O|

Spazio autrice: Capitolo dedicato agli uomini di questa storia e anche un po' agli altri cattivi, tutti pronti per intrufolarsi al ballo. Che ne pensate? Spero di aver descritto i vostri personaggi esattamente come li immaginavate, ma fatemi sapere se ho commesso qualche errore così posso migliorare in futuro. Con questo capitolo poi abbiamo finito con le presentazione, il che vuol dire che dal prossimo cominceranno tutti gli intrecci amorosi, le amicizie, le inimicizie, si scoprirà di più sui personaggi ecc. 
Come nelle scorse parti, ecco cosa indossano gli OC:
Daniel: http://i64.tinypic.com/28b7fp0.jpg 
Samuel: https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/61/8c/c4/618cc47078da2cb7490a289c9d974667.jpg (Spero vada bene, ci ho messo tantissimo per cercare qualcosa adatto a lui).
Beh, credo di aver detto tutto.
Alla prossima!
LittleBadDreamer. 
 
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 4 - Il segreto di Kentin ***



 
La musica riempiva la stanza avvolgendo tutti i presenti in un'entusiasmo generale o in una dolce calma in base al suo ritmo che sembrava seguire quello dei cuori degli invitati. 
Daniel si era rifiutato subito di salutare chiunque, alla prima distrazione da parte dei suoi genitori era sgattaiolato via, diretto verso Kentin che si trovava in un angolo della stanza con il padre, intenti a controllare che tutto andasse per il meglio. 
Da quando suo padre aveva salvato la piccola Cappuccetto Rosso e difesa dal terribile Lupo Cattivo che terrorizzava da tempo la città, era stato invitato dalla famiglia reale a fare parte del corpo delle guardie, diventandone ben presto capitano. 
Spesso lui e il re passavano i pomeriggi a cacciare, felici di svagarsi e lui di ricordare la sua semplice e vecchia vita che ogni tanto gli mancava. Inizialmente, Kentin era stato risparmiato dagli allenamenti, ma quando era stato umiliato dalla principessa Ambra, il padre aveva deciso di farlo partecipare personalmente alle attività militari, allontanandolo parecchio dal resto del mondo per molto tempo. 
Era stato doloroso per il giovane, a parte gli amici più stretti aveva perso tutti. Aveva perso persino lei...
"Pss, Kentin" lo chiamò a bassa voce il figlio del principe ranocchio nascosto dietro una tenda e subito il moro lo raggiunse, sorridente e felice di rivederlo. Senza dire altro, gli fece segno di rimanere in silenzio e insieme uscirono dalla sala principale per dirigersi verso l'enorme e spettacolare giardino, uno dei luoghi preferiti del moro, oltre ai boschi. 
Era per questo che, prima di cominciare gli allenamententi, andava spesso nel Paese delle Meraviglie, che, per quanto fosse strano, era uno dei luoghi in cui si trovava a suo agio. Adorava la compagnia poi, aveva legato molto con i suoi folli abitanti e i loro tea party erano sempre stravaganti e terribilmente divertenti.
Si era sempre ripromesso di tornarci, di cercarla, ma aveva paura di quello che avrebbe potuto scoprire. Se intanto avesse trovato un altro? Se nessuna di quelle persone si fosse ricordata di lui? Se fossero cambiati e ora lo odiassero? Dopotutto era scomparso senza dire una parola, non si sarebbe stupito se fossero ancora arrabbiati e non lo sopportassero. 
Arrivarono ben presto nel Giardino Reale senza essere visti, tutti troppo intenti a sorvegliare la sala da ballo in caso della guardie, e ballare e ridere nel caso degli invitati. 
"Mi sorprende vederti qui" cominciò Kentin dando una pacca sulla spalla al suo migliore amico, "però mi fa davverto piacere. Come sempre, d'altronde."
"Anche per me!" rispose gentile e sincero Daniel. Il figlio del Cacciatore era una delle poche persone con cui il biondo si trovava totalmente a suo agio, c'era voluto tempo, ma lui poteva benissimo capirlo dato il suo passato ed era sempre disposto ad aiutarlo in ogni momento. 
Quando era impegnato con gli allenamenti però, Daniel spendeva del tempo con Nathaniel, un altro dei suoi cari amici con cui condivideva la passione per l'equitazione e per la cultura che amavano condividere. Era sempre bello passeggiare a cavallo in mezzo ai boschi mentre discutevano di opinioni intellettuali. Malgrado la sua timidezza, Daniel era una persona dalla mente molto aperta, sempre pronto ad ascoltare le opinioni altrui con interesse e rispettarle com'era giusto che fosse. 
O almeno era così quando Kentin e Nathaniel gli parlavano, non intratteneva discussioni con tante persone, lo imbarazzava. 
"Ti ho visto pensieroso mentre scendevamo le scale, pensavi di nuovo a lei?" chiese Daniel, facendo sospirare con malinconia il suo amico. 
"Mi manca ogni giorno di più..." rispose sedendosi sul bordo della splendida fontana al centro esatto della piazzetta. 
Ricordava ancora la prima volta che l'aveva vista, come il suo entusiasmo, la sua voglia di avventura e la sua stravaganza lo avessero colpito sin da subito, come era sempre stata gentile con lui, come spesso si metteva in pericolo per via della sua impulsività e incuranza del pericolo...
Aveva detto di chiamarsi Ysabel e si era perdutamente innamorato di lei. Erano diventati subito amici, lui le faceva spesso visita e lei era quasi sempre lì, in quei Tea Party. Quando mancava alle feste e chiedeva agli altri dove fosse questi cominciavano a ridacchiare sotto i baffi, rispondendo con vaghi "chissà", per cui ad un certo punto aveva semplicemente smesso di chiederlo. 
Quando invece lo domandava a lei, questa arrossiva e distoglieva lo sguardo, dicendo semplicemente che aveva avuto dei contrattempi. Di cosa si trattassero però non lo scoprì mai. 
Non aveva mai dimenticato nemmeno un particolare ed era stato terribilmente doloroso dover scomparire senza avere possibilità di salutare, senza poterle rivelare quali fossero i suoi sentimenti. Era convinto che lo sapesse, in fondo erano evidenti, ma voleva sapere cosa avrebbe risposto, se avrebbero potuto avere un fututo e se lo avrebbe aspettato. 
Ma non era accaduto ed ora poteva tranquillamente aver trovato il suo vero amore. Ci credeva in queste cose, ma era convinto che a volte poteva non essere corrisposto. Tuttavia preferiva amare e correre il rischio che non amare affatto. Ed era lei la ragazza che aveva scelto, non gli importava che fosse una cosa smielata e stupida, non era mai stato capace di dimenticare quello splendido sorriso che gli rivolgeva ogni volta. 
"Dovresti andare da lei, cercarla e tornare. Se non ti sbrighi potrebbe essere troppo tardi, ogni giorno che aspetti mette a rischio un futuro felice che potresti avere insieme a lei" lo incoraggiò Daniel, dandosi poi dell'idiota. Lui era il primo che non avrebbe mai avuto il coraggio di fare una cosa del genere, come poteva comunque essere così incoerente con le sue stesse parole?
"Hai ragione" mormorò Kentin, "ma ho paura che non mi riconosca nemmeno. Come comincerei la conversazione in tal caso? Non posso mica-"
Venne subito interrotto dalla mano del biondo che lo fece stare zitto, indicandogli con l'altra una ragazza che correva furtiva fuori dalle porte del palazzo. 
Istintivamente si nascosero, non volendo dover tornare nel bel mezzo della festa. Appena questa si avvicinò di più alla loro postazione, Kentin ci mise ben poco per riconoscere quella figura che vedeva sempre nei suoi sogni. 
Malgrado fosse cresciuta era praticamente uguale all'ultima volta che l'aveva vista: i suoi lunghissimi capelli bianchi scintillavano sotto la luce della luna, i suoi occhi color ametista controllavano che nessuno la stesse seguendo, mentre il candido abito le calzava a pennello, rendendola ancora più bella di quanto ricordasse. 
Il suo cuore riprese a battere come esattamente cinque anni prima, forte e scalpitante e per un attimo temette che anche lei potesse sentirlo a quella distanza. 
Era Ysabel, non aveva alcun dubbio, l'aveva trovata. 
Prima che potesse allontanarsi, il suo corpo si mosse da solo, uscendo allo scoperto e correndo verso di lei, raggiungendola in poco tempo. 
"Ysabel!" la chiamò entusiasta e impaurito al tempo stesso e lei si bloccò sui suoi passi, sussultando per voltarsi verso di lui. Ora che erano più vicini si accorse che non era nemmeno cresciuta tanto d'altezza, ma i linemanenti erano più adulti. 
Vedendo che non riusciva ad aprire bocca, Kentin decise di parlare di nuovo, facendosi coraggio: "Ti ricordi di me?" 
A quel punto, la giovane scosse la testa confusa e incerta, ferendolo più di quanto avesse immaginato. Tuttavia, non si diede per vinto: "Sei Ysabel, giusto?" si affrettò poi ad assicurarsi e Judith non capì perché l'avesse chiamata con il suo secondo nome.
"Sì, diciamo...perché? Tu sei...?" ma proprio quando pronunciò quelle parole, i suoi occhi verdi la riportarono indietro nel tempo, un tempo in cui erano nascosti sotto un paio di spessi occhiali, "Ken?! Sei tu?!"
Lui non potè fare a meno di ridere di felicità. Non si era dimenticata di lui, era stato lui ad essere cambiato. Malgrado questo però, lei si era ricordata del suo nome, di loro. "Sì, sì, sono io!" esclamò avvicinandosi. 
Inaspettatamente, l'albina saltellò sul posto per la gioia, per poi lanciarsi verso di lui e stringerlo in un abbraccio. Anche se conosceva il suo carattere impulsivo e affettuoso, Kentin non poté fare a meno di stupirsi di quel gesto improvviso che lo fece irrigidire sul posto. 
Intanto, Daniel osservava la scena intenerito e un po' rattristito. Sapeva chi fosse quella ragazza, dopotutto tutti i reali si conoscevano almeno di vista tra di loro, ma non credeva che fosse proprio lei la ragazza di cui il suo migliore amico gli aveva parlato per tutto quel tempo. 
Li trovava tremendamente carini insieme, già sperava in un futuro tra di loro, ma sapeva che non sarebbe stato possibile. La Regina Bianca non avrebbe mai permesso che la sua bambina avesse una relazione con il figlio di una guardia, le tradizioni erano importantissime per lei. E cosa ancora peggiore, Kentin non sapeva nulla di tutto ciò.
Decise comunque di lasciare loro un po' di privacy, dicendosi che sarebbe tornato più tardi per consolare il suo migliore amico dopo aver ricevuto la notizia. Era abituato a passare inosservato, con il tempo aveva imparato i trucchi per esserlo, così riuscì a sgattaiolare facilmente fuori dal giardino per trovare Nathaniel e stare un po' con lui. 
Quei due avevano parecchio di cui parlare.

 
|O|
 
Spazio autrice: Ed eccolo finalmente! Che ne pensate? Vi piace? Spero di sì! Scusate per il ritardo e il capitolo corto, ma sono stata ad Oxford in questo periodo per un importante viaggio studio, per cui non ho avuto tempo. Ad ogni modo, non vedo l'ora di sapere se questo capitolo è di vostro gradimento, fatemelo sapere con una recensione!
Alla prossima,
LittleBadDreamer.
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 5 - Amore a prima vista ***



 
Il piano per entrare era piuttosto semplice: grazie a Narcissa che aveva qualche giorno prima sedotto e rubato l'invito del figlio della Bella Addormentata, aveva pagato un uomo esperto in falsificazioni che ne creasse altri uguali con nomi fasuli, per cui l'entrata era garantita. 
Aveva distribuito gli inviti che vennero velocemente controllati dalle guardie, per poi annunciare i loro falsi nomi e lasciarli entrare in sala. Ovviamente c'erano così tanti invitati che difficilmente Cenerentola e suo marito si sarebbero accorti che qualcosa non andava, non avrebbero sicuramente fatto caso a loro, ne avrebbero sentito l'annuncio dei loro nomi e se così fosse stato, difficilmente avrebbero ricordato chi avessero invitato e chi no. 
Dire che Tessarose fosse impressionata da tutto quello scintillio era dire poco. Tutto quello sfarzo, quell'allegria e quella musica erano lontani anni luce dalla sua vita semplice in un cottage fatiscente. 
In quel momento, mentre camminava tra gli ospiti si sentiva finalmente parte di quel mondo che aveva sempre invidiato. 
"Buonasera" le disse dietro di lei una voce gentile e maschile.
Sussultando, Tessarose si voltò, incontrando un paio di bellissimi occhi dorati di un ragazzo dai capelli biondi. Indossava una maschera azzurra con i ricami d'oro perfettamente abbinata al suo abito. Quando i loro sguardi si incrociarono, entrambi rimasero interdetti e a bocca aperta, persi nella visione l'uno dell'altro. 
"Sera" riuscì a mormorare leggermente lei, per poi abbassare lo sguardo e arrossire, facendosi sfuggire un sorriso imbarazzato. 
Anche lui fece lo stesso, senza essere però capace di toglierle gli occhi di dosso. Era così bella, sembrava un angelo sceso dal cielo. Si dimenticò di tutto e tutti in quell'istante, c'erano solo loro due e voleva assolutamente conoscerla. 
"Non ti ho mai vista, come ti chiami?" chiese il biondo facendo un passo verso di lei. 
"Te-" fece per rispondere la ragazza, ma si bloccò quando si ricordò di essere sotto copertura, "Teresa."
"E' un onore fare la sua conoscenza" disse a quel punto lui facendo un elegante inchino e baciandole la mano come un vero gentiluomo, "io sono il principe Nathaniel."
A quelle parole, Tess avvampò. "Vostra altezza!" esclamò inchinandosi subito, ma venne fermata dalle mani del ragazzo che la fecero tornare dritta. 
"No, no, non preoccuparti" la rassicurò e quel gesto scaldò il cuore della bionda. Sapeva che lui non conoscesse la tua identità, eppure, malgrado fosse perfettamente cosciente del rischio di venire ferita appena la verità fosse venuta a galla, non riusciva minimamente ad allontanarsi da lui. I suoi occhi le stavano gridando di fidarsi, le stavano promettendo di passare una serata indimenticabile. 
"Mi concedete questo ballo, milady?" domandò formalmente lui inchinandosi di nuovo, seguito da lei che accettò con piacere porgendogli la mano. 
Ballarono per tantissimo tempo, una, due, tre canzoni, senza mai stancarsi. Non parlarono, lasciarono che fossero i loro corpi, i loro sguardi e i loro sorrisi a farlo. Tess si sentiva come in un sogno, dove incontrava il suo principe azzurro e viveva per sempre felice e contenta, esattamente come nelle storie dei buoni. Non era più la figlia della Malvagia Strega dell'Est, ma una contessina, una duchessa o forse persino una principessa di un pacifico e lontano regno, dove i suoi genitori la amavano e si prendevano cura di lei. 
Per un attimo dimenticò chi fosse e si perse nei sogni, sperando di non doversi mai svegliare. 
Finché lui non riprese a parlare: "Non ho mai sentito il vostro nome, di dove siete?"
A quel punto, Tess si rese conto a malincuore che doveva tornare a mentire: "Sono imparentata con...la sirenetta! Mia madre è una delle sue sorelle e mio nonno, il re Tritone, ogni tanto mi concede di tornare a riva."
"E' fantastico!" esclamò impressionato Nathaniel, cosa che le fece male. 
"Parlatemi di voi però" cercò di cambiare discorso la giovane, "cosa vi piace fare?"
"In realtà preferisco attività semplici come l'equitazione e soprattutto la lettura. Lo studio è importante per me, voglio che i miei genitori siano fieri ed essere un principe non è tutto rosa e fiori. Voi penso possiate comprendermi, sempre che il vostro regno non sia differente dal mio" rispose facendole fare una piroetta ogni tanto.
Eccome se lo è; pensò la giovane abbassando lo sguardo e limitandosi ad annuire. 
Fecero un'altra piroetta, stavolta in silenzio, ma appena tornarono vicini Nathaniel riprese a parlare: "Tuttavia ormai non mi dispiace per nulla lo studio, anzi. E voi? Quali sono i passatempi?"
"Beh" cominciò la ragazza, "ascoltare la musica, ballare o passeggiare dopo la pioggia quando sto sulla terra ferma. E leggere anche."
Decise di rimanere vaga per sicurezza e anche perché si sentiva piuttosto in imbarazzo nel parlare di se stessa, preferiva di gran lunga ascoltare gli altri. 
"Interessante" disse Nathaniel sorridendole tanto dolcemente da farle battere il cuore ancora più forte. 
Alla fine di quell'ultima canzone, la prese per mano e la portò lontana dalla pista da ballo. "Voglio mostrarti una cosa."

|O|
 

 
Millicent si stava divertendo da matti insieme ad Holly e Melody, non facevano altro che ridere e scherzare e spesso la bionda trascinava le altre due a ballare, stando in cerchio e divertendosi ignorando gli sguardi degli altri. 
Quando erano insieme si sentivano invincibili e, malgrado Melody cercasse sempre di fare in modo che le altre tue si dessero un contegno, veniva trascinata dalla loro energia. 
"Andiamo Mel, scatenati!" esclamava Milly girando su se stessa e perdendo così l'equilibrio, finendo addosso alla persona dietro di lei. 
"Oh scusa!" disse subito, ma rimase colpita quando vide il suo volto. La conosceva bene: Priya Segel, figlia di Aladdin e Jasmine, la sua cotta da ormai tre mesi. La prima volta che l'aveva vista era in una delle sue passeggiate al villaggio, davanti a un banco di frutta fresca del mercato locale. Era rimasta rapita dalla sua determinazione e dal suo sorriso che non aveva mai dimenticato. Solo dopo scoprì essere una principessa e da quel momento difficilmente saltava qualche ballo nella speranza di rivederla. Ed eccola lì, davanti a lei, dopo una figuraccia terribile. 
Millicent non poté fare a meno di arrossire all'istante. 
"Tranquilla. Almeno voi vi divertite" rispose la castana comprensiva ridacchiando, facendole intendere che avrebbe tanto voluto fare lo stesso. 
La bionda colse subito l'occasione: "Se vuoi puoi ballare con noi, ci farebbe molto piacere!"
Ora che poteva vederla da più vicino la trovava meravigliosa: i suoi occhi azzurri creavano un contrasto mozzafiato con i capelli e la pelle scura e l'abito blu accentuava le sue curve formose. Sulle braccia portava molteplici tatuaggi fatti con l'henné che rapirono subito Millicent. 
"Che belli..." mormorò quasi senza accorgersene e Priya subito la ringraziò di cuore. 
Il fatto che si unisse per ballare con loro non fu assolutamente un problema, né per Holly né per Melody, anzi erano felici di conoscere una loro coetanea. Inoltre erano entrambe a conoscenza della cotta di Milly per la giovane, così come sapevano del suo orientamento sessuale. Era un segreto che solo le sue due migliori amiche conoscevano, questo perché la società non era sempre pronta ad accettare le diversità. 
Tuttavia Melody e Holly erano sempre lì per sostenerla, facendole capire che non ci fosse assolutamente nulla di male se le piacevano anche persone del suo stesso sesso. Doveva semplicemente accettarlo e amare se stessa proprio come facevano loro con lei. 
Era in questi momenti che Millicent era grata di averle affianco, senza di loro dubitava che sarebbe riuscita ad affrontare questa cosa. Grazie a loro sapeva che bastava che ci fosse l'amore per stare con qualcuno, maschio o femmina che fosse. 
Per questo, ad un certo punto, Holly e Melody si dileguarono, lasciando le due totalmente sole. 
Successivamente, dopo il tanto ballare, Priya propose di andare a prendere una boccata d'aria sulla terrazza e Millicent accettò con entusiasmo. Lei e la mora da sole sotto un cielo stellato, che altro poteva volere?
Arrossì quando la prese per mano, un gesto innocente da amica che però le fece fare al suo cuore le capriole nel petto. Sentiva i piedi più leggeri mentre si dirigeva fuori con lei e allo stesso tempo lo stomaco era chiuso in una morsa dolorosamente piacevole. Tutto a un tratto non aveva più insipiegabilmente il controllo di se stessa.
O meglio una spiegazione c'era, ma era una sensazione tanto forte da parere sconosciuta.

 
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Spazio autrice: Quinto capitolo! Che ne pensate? Sì, lo so che abbiamo incontrato principalmente solo due personaggi, ma gli incontri con le loro anime gemelle sono importanti, no? Spero vi soddisfino almeno, fatemelo sapere con una recensione, sono davvero curiosa di scoprire cosa ne dite! Mi piacerebbe tanto sapere quali sono i vostri pensieri riguardo ai capitoli, mi incoraggiano a continuare e so se sto rendendo bene i vostri oc, per cui non esitate!
Vestito di Priya: http://cdn2.thebigfatindianwedding.com/2015/01/Jasmine-Indian-Disney-Princesses-Amrit-Photography.jpg?mode=crop&autorotate=true&width=752
Bene, credo di aver detto tutto. 
Alla prossima!
LittleBadDreamer.

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Capitolo 8
*** Capitolo 6 - Pessimi inizi e piaceri nascosti ***



Se c'era una cosa che Narcissa odiava era annoiarsi. Quella festa era tutta gioie e pace, assolutamente non nel suo stile. L'unico lato vagamente divertente erano le facce di tutti coloro che la vedevano vestita in quel modo, specialmente gli uomini. Alcuni le sbavavano dietro senza ritegno e questo la soddisfaceva. 
Quella situazione la stava eccitando incontrollabilmente, aveva già avvistato un bel po' di persone affascinanti, ma voleva divertirsi più del previsto quella sera. 
Per questo avvistare Lysandro girare per la sala alla evidente ricerca di qualcuno era stato un vero e proprio miracolo. Sapeva che fosse un amico di Castiel, il che avrebbe reso tutto molto più interessante ed eccitante. Inoltre era a conoscenza anche del suo status sociale, servitore di una delle corti reali più bacchettatrici e noiose che Narcissa avesse mai conosciuto, per cui se lui fosse andato a letto con lei sarebbe stato un vero e proprio scandalo!
In più era un tipo veramente figo. Insomma, tutte le carte giocavano in suo favore, per cui non ci pensò due volte ad abbassare ulteriormente la scollatura già vertiginosa di suo e avvicinarsi con movimenti sensuali, ma estremamente eleganti. 
Più avanzava, meglio sentiva ciò che stava dicendo: stava chiamando una certa Judith, che Narcissa sapeva essere quella principessina ribelle della corte Bianca per cui Lys era al servizio.
La cosa la fece irrimediabilmente ridacchiare: invece di cercare la sua padrona si sarebbe divertito con lei in una stanza buia. Non si pentiva affatto di essere andata a quel ballo alla fine. 
"Stai cercando qualcuno?" domandò quando fu abbastanza vicina in modo che la potesse sentire e quando lui volse lo sguardo verso di lei, questo ricadde irrimediabilmente sul suo seno prosperoso. Vederlo arrossire la soddisfò, ma non le bastava. "Si tratta della tua padroncina?"
"Non posso rispondere adesso" rispose distogliendo lo sguardo, ma si vedeva quanto facesse fatica a non abbassare lo sguardo. Fece per andarsene, ma Narcissa gli prese la mano, attirandolo a sé accarezzandogli il braccio con fare sensuale, facendo aderire le proprio curve al suo corpo. 
"Potrei essere io la tua padroncina questa sera" gli sussurrò all'orecchio. Era come il Serpente, tentatore e irresistibile che sibilava all'altro ciò che non avrebbe dovuto fare, ma che entrambi volevano. "Sarai stanco di correre dietro a quella ragazzina, non è così? Dovresti rilassarti e giocare un po', non trovi?"
Lysandro dovette combattere ogni resistenza del suo corpo per sfuggire alla presa della giovane. Si allontanò come se si fosse scottato, disgustato e attratto al tempo stesso da quel comportamento. Non era da lui, odiava questo tipo di cose, ma quella ragazza sapeva essere irresistibilmente convincente. Tuttavia, doveva comportarsi al meglio se non voleva che la sua famiglia passasse dei guai: se si fosse imboscato con una sconosciuta invece di cercare la principessa non sarebbe bastato più che Judith supplicasse di farlo rimanere suo servitore. 
"Con permesso signorina, devo declinare il vostro invito" rispose facendo un lieve inchino senza però guardarla negli occhi o temeva si sarebbe perso, che si sarebbe lasciato andare al piacere carnale. Si allontanò in fretta prima che la rossa potesse agguantarlo di nuovo.  Il suo corpo gli stava gridando di tornare indietro, ma fortunatamente il suo buonsenso lo faceva andare avanti.
Narcissa era furiosa. Non era abituata a perdere, non era nemmeno stata rifiutata da nessuno per cui la cosa le faceva ribollire le membra. Si calmò solo quando si rese conto di quanto fosse intrigante la sfida: finalmente aveva trovato un uomo che non cedeva al primo colpo, ma avrebbe potuto divertirsi un po' e vedere quanto avrebbe resistito. Non intendeva arrendersi, Lysandro sarebbe stato suo in un modo o nell'altro. Dopotutto la pazienza è la virtù dei forti e solo così si sarebbe goduta appieno la sua vittoria.
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Mentre Millicent era in terrazza con Priya, Melody e Holly si allontanarono per stare un po' insieme. 
C'era così tanta gente che si faceva parecchia fatica a raggiungere una parte o l'altra della sala da ballo, così come tenere d'occhio un proprio conoscente. Per questo, dopo un paio di minuti, la rossa non riuscì più a intravedere da nessuna parte la sua amica, perdendosi totalmente. 
La cercò e chiamò più di una volta invano, così alla fine decise che avrebbe trovato un angolino perfetto per lei in cui avrebbe potuto osservare meglio la sala. Era mentre ne cercava uno che un paio di occhi grigi si concentrarono sulla sua figura. 
"Guarda e impara Dake" disse al suo amico indicando con il capo Holly, "quella è la mia preda di stasera."
E detto questo non attese nemmeno una risposta che, sicuro di sé, si diresse verso la giovane che intanto aveva trovato il punto ideale per osservare la sala il più possibile. Il suo campo visivo venne però disturbato dal figlio del Lupo Cattivo che ghignando le si avvicinò. 
Inizialmente Holly lo ignorò, sapeva bene che cosa volesse un tipo che le rivolgeva quello sguardo, ma dovette arrendersi quando le disse: "Ehy ciao. Come ti chiami?"
"Holly" rispose freddamente lei senza smettere di cercare la sua amica. In quel momento aveva un disperato bisogno di trovarla, non intendeva rimanere con quel giovane, temeva avrebbe potuto cedere alle sue lusinghe. 
"Che nome carino. Io sono il conte Chad, piacere di conoscerti" mentì Castiel prendendole le mano e baciandola senza smettere di guardarla maliziosamente negli occhi. Holly ritrasse inaspettatamente la mano e fece per allontanarsi, le guance che cominciavano a prendere colore. 
No, non ci sarebbe stata, non avrebbe ceduto al suo flirt. 
"Holly O'hair, figlia della regina Raperonzolo" ribatté guardandolo malissimo, per poi allontanarsi senza aggiungere nient'altro. 
Tuttavia lui non demordeva e prese a seguirla per conquistarla. Aveva notato il rossore sulle guance, non poteva sbagliare: prima o poi avrebbe ceduto, doveva solo giocare la carta del bravo ragazzo.
"Scusa, non volevo essere inopportuno, principessa" le disse sfoderando il sorriso più innocente di cui era capace, mettendosi davanti a lei per sbarrarle la strada. 
"Smettila, devo cercare una mia amica!" ribatté invece Holly in un misto tra rabbia e disperazione, ma Castiel ancora non intendeva demordere, anzi la prese dolcemente per mano, tentando di dirle dolcemente: "se vuole posso aiuta-"
Grave errore: quel gesto fece perdere ad Holly ogni briciolo di pazienza che le rimaneva, finendo per spingere via il rosso grindandogli: "Stammi lontano!"
Preso alla sprovvista, Castiel barcollò pericolosamente all'indietro, urtando più persone e finendo per terra, a dir poco sorpreso. E lo fu ancora di più vedendo i volti sgomentati e spaventati degli invitati. Gli sembrava una reazione esagerata dopotutto, ma quando guardò a terra vide la sua maschera che doveva essersi sfilata durante la caduta. 
Il suo volto era scoperto e tutti i presenti avevano capito chi fosse.
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Intanto, prima che Castiel incontrasse Holly...

Melody non aveva assolutamente intenzione di allontanarsi da Holly, ma la folla era davvero troppa e si erano perse facilmente di vista. Ovviamente non aveva fatto altro che cercarla, arrendendosi quando si rese conto che di lei non c'era traccia. 
Si recò così al buffet in un angolo della sala, sperando che prima o poi le fosse venuta sete e l'avrebbe raggiunta. Nel mentre decise di sgranocchiare qualcosa e bere un po' d'acqua, arcorgendosi tutto d'un tratto quanto facesse caldo lì. Non se ne sorprese però, dopotutto avevano passato la serata a ballare e saltellare, troppo entusiaste per stancarsi minimamente. 
Era proprio mentre sorseggiava il suo bicchiere che attraverso il vetro intravide un'attraente figura maschile davanti a lei. Abbassò quindi il recipiente, riuscendo a guardarlo meglio: era evidentemente annoiato e irritato, appoggiato ad una delle colonne che batteva ritmicamente la punta del piede sul pavimento lucido.
Incuriosita e dispiaciuta per lui, la dolce Melody si avvicinò a quell'affascinante ragazzo dai magnetici occhi azzurri e dall'aurea misteriosa. 
"Va tutte bene?" chiese con dolcezza e cautela per attirare la sua attenzione, riuscendoci. 
Appena posò lo sguardo su di lei un ghigno attraverso inaspettatamente il suo volto, facendola rabbrividire. "Bel vestito, principessina" le disse, irritandola. 
Sentendosi quindi presa in giro, Melody fece per andarsene, offesa, ma lui le mise una mano sulla spalla dicendole: "aspetta. Fammi compagnia, mi annoio."
Non disse di no, dopotutto, dietro a quell'atteggiamento, quel ragazzo le sembrava una persona normale. O forse la incuriosiva solamente. D'altro canto, Samuel si stava annoiando a morte e forse avrebbe concluso qualcosa con quella ragazza. Dopotutto sapeva di essere affascinante, il che era un vantaggio per lui, che sapeva come sfruttare al meglio questa sua qualità. 
Inoltre doveva distrarsi dalla rabbia che nascondeva dentro in quel momento: odiava essere ignorato e l'essere stato abbandonato appena entrati da Dake e Castiel equivaleva a quello. Questo poi si univa al fatto che si era totalmente perso in quell'immensa sala da ballo, cosa che aumentava il suo disagio.
Quindi, il rimedio era provare a rimorchiare qualche bella donzella. Non che non ce ne fossero in giro, aveva già sentito qualche risatina maliziosa quando passava, ma la conquista lo avrebbe distratto dai suoi pensieri e non si sarebbe certamente arreso. 
All'inizio, quando Melody era venuta da lui non gli interessava, credendo fosse interessata sin da subito a "divertirsi", ma quando alla sua risposta fece per allontanarsi, tutto d'un tratto Sam cambiò idea. 
Si sedette a terra, fregandosene di chi potesse vederlo e ricambiava tutte le occhiatacce che riusciva ad intercettare. Era divertente spaventarli con il solo sguardo. 
Melody invece preferì stare in piedi, dichiarando che stare seduta a terra non fosse un comportamento adatto ad una signorina per bene, ma dopo un po' di tempo passato nel totale silenzio cedette, sentendosi più a suo agio stando in piedi affianco a qualcuno per terra. 
"Ti danno tanto fastidio i pensieri degli altri?" le chiese notando il rossore sulle sue guance quando fu finalmente affianco a lui. 
"Devo tenere alto l'onore della mia famiglia" rispose Melody evitando il suo sguardo, "si aspettano tutti così tanto da me..."
Quelle parole suscitarono subito la sua curiosità, ma sapeva che avrebbe fatto fatica a parlare con lui in quella situazione, sotto gli sguardi di tutti. Gli venne istintivo prenderla per mano e trascinarla sotto il tavolo, coperto dalla lunga tovaglia bianca, sotto le esclamazioni stupite e contrariate della giovane. 
"Ma che fai?" domandò arrossendo fino alla punta delle orecchie.
"Così nessuno potrà vederti" ridacchiò il giovane facendole l'occhiolino, guadagnandosi così una piccola spinta da Melody, che rivolse lo sguardo altrove, stizzita. 
"Volevo solo metterti a tuo agio, non ti salterò addosso, cara principessina".
Perché lo farai tu al posto mio; pensò sorridendo malizioso, ma ovviamente se lo tenne per se. 
Cominciò subito a tartassarla di domande: "Innanzitutto, come ti chiami?"
"Melody" rispose lei facendogli sgranare gli occhi.
"Oh, adesso capisco. Allora sei davvero una principessa" ridacchiò facendola chiudere ancora di più in se stessa, "beh, non puoi semplicemente fregartene."
"Come potrei? Deluderei così tante persone..." rispose lei, "non ho via di scampo: sposerò probabilmente uno sconosciuto e diventerò regina. E' il mio destino."
Samuel rise, "nessuno può scegliere per te, principessina. Ti stai rovinando la vita da sola."
"Come puoi dire questo?!" gli gridò contro lei, per poi tapparsi la bocca, temendo che qualcuno potesse averla sentita. Questo lo fece ridere ancora di più: "Vedi?"
Sì che lo vide, Melody, vide che era lei stessa a frenare la sua libertà. Chi poteva sapere in quel momento che fosse proprio lei ad aver parlato? Eppure era così abituata a farlo, a tenersi tutto dentro che ormai le veniva così spontaneo...
Sussultarono entrambi quando sentirono grida da fuori, mentre il caos cominciò a far tremare la terra. Entrambi confusi, uscirono dal loro nascondiglio, trovandosi davanti una folla in fuga, le guardie che accorrevano ad acciuffare un giovane dai capelli rossi ed Holly che raggiunse subito Melody appena la vide. 
Dal canto suo, Samuel gridò quello che doveva essere il nome del fuggitivo -Castiel- accorrendo ad aiutarlo mettendo K.O. ogni guardia che gli passava sotto tiro. 
E da lì fu il panico.
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Spazio autrice: Ed ecco il sesto capitolo, che ne pensate? Spero vi sia piaciuto, anche perché ammetto di averlo riletto piuttosto velocemente per via della stanchezza, per cui se notate degli errori non esitate a segnalarmeli.
Avviso subito che non abbiamo visto tanto Daniel in questi capitoli perché ho altri piani per lui dopo gli avvenimenti di questo capitolo, per cui non temete (sarà anche una scena piuttosto cute). 
Riguardo al tea party non temete, ci sarà un capitolo anche per questo. 
Bene, credo di aver detto tutto. Alla prossima!
LittleBadDreamer.

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