Margherite in fiore

di Germaniaesadico
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizio ***
Capitolo 2: *** Feliciano ***
Capitolo 3: *** Armistizio ***



Capitolo 1
*** Inizio ***


San Pietrino , una piccola cittadina tra i monti , un posto apparentemente tranquillo . Una cittadina sulle Alpi , vi erano contadini , allevatori , scultori ... insomma , tutto regolare . Felice era nato e cresciuto a Venezia , ma passò la maggior parte della sua vita con suo nonno Giulio in quel piccolo villaggio semi sconosciuto. Aveva passato gli ultimi anni ad addestrarsi nelle camice nere , e ormai era pronto per andare a combattere . Si domandava "dove mi manderanno ? Con chi mi manderanno ? Chi combatteró? Vale la pena combattere ?..." Vale veramente la pena combattere una guerra che non è la propria , perché qualcuno più  in alto  nella scala gerarchica lo impone?!. Era una scelta , lottare o tradire la propia patria . Non era mai stato un ragazzo violento , ma sicuramenre non si faceva mettere i piedi in testa da un qualunque signor nessuno , tanto meno da qualche crucco invasore . Qui inizia la nostra storia ...

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Capitolo 2
*** Feliciano ***


Feliciano Vargas era un bambino come tutti gli altri . Bruno , occhi castani , pelle  chiara e un sorriso caldo e dolce . Andava a scuola la mattina , e il pomeriggio aiutava il nonno nei campi .Era un lavoraccio , ma per lui avrebbe fatto di tutto ; e poi apprezzava la brezza tra i capelli , una brezza lontana , ricca di profumi e di ... nostalgia . Talvolta scriveva lettere a suo fratello e ad alcuni suoi amici stranieri, gli piaceva molto mandare disegni , e si chiedeva costantemente quando e se le avrebbero lette . Appassionato di scherma , nautica, musica , cucina e arte . Da piccolo giocava sempre con un bambino,uno straniero . Felice di lui ricordava solo il viso pallido , i capelli biondi e gli occhi celesti . Avevano un rapporto intimo , molto intimo, quasi come marito è moglie , inseparabili . Il giorno in cui il ragazzo  fu costretto a tornare in patria , Felice ne rimase traumatizzato. Tuttora gli manca . La notte lo immagina cresciuto , sempre con i capelli biondi , gli occhi celesti e la pelle bianco latte . Immagina di potergli parlare , di poterlo abbracciare di nuovo . Parlano del più e del meno , di nuove amicizie , di paure emozioni  e ambizioni ... alla fine Felice si sveglia e torna a dormire , solo .

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Capitolo 3
*** Armistizio ***


La sua vita cambiò quando l Italia passò dalla parte degli alleati . I tedeschi , prima fedeli compagni , erano diventati nemici pericolosi da uccidere a vista ; e non avevano neanche tutti i torti a pensarlo . Erano come  bestie assetate di morte , con l ' unico scopo di uccidere tutti quelli che si schieravano contro  la loro idea politica  . Donne , bambini , anziani , padri di famiglia.... Chi li intralciava era spacciato . Solo un pensiero  balenava nella testa di Felice  in quel periodo "se diventassi partigiano non potrei più mostrarmi a viso aperto , e sarò perennemente in fuga, ma se rimango fedele al Duce mi toccherebbe uccidere molti  dei miei amici ..." .Quando decise di intraprendere  la vita partigiano non lo fece per la gloria o per qualche ideale politico , era ancora un ragazzino dopo tutto . Lui lo fece, semplicemente, perché gli sembrava la cosa più giusta da fare . Le prime settimane era eccitatissimo ; si era accesa in lui una scintilla, che poi era degenerata in un fuoco di passione . Ogni fascista che faceva fuori gli dava come un senso di soddisfazione , come se per tutti quegli anni fosse stato represso , ma alcuni mesi dopo quell fuoco svanì ,  si trasformò in noia , paura , ansia... . Dopo sei mesi era diventato apatico , quasi senza anima . Uccidere era diventata una seccatura e ormai era abituato ; era rimasto solo per troppo tempo . Occasionalmente tornava a dal nonno per farsi dare qualche panino ed un po d' acqua . Ma non gli bastavano quei pochi minuti passati col nonno , ormai anziano, senza forze e senza sostegno .Lo facevano sentire in colpa . La vita da eremita lo aveva profondamente cambiato , non era fatto per stare solo .

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