Hai perso Evans

di lucy_lucry_lulu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** COMUNICAZIONE ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


< Toc! Toc! >
Lily Evans conosceva molto bene cosa si celava dietro a quel suono, Non riusciva però a mandare alle gambe il comando per alzarsi dal letto ed accogliere la sua civetta.
< Toc, Toc >
La giovane ragazza alzò la testa , spostò il suo sguardo sulla finestra e prendendo un bel respiro si alzo dal letto. La più piccola della famiglia Evans non era per niente una dormigliona, ma sapeva perfettamente che la sua adorata civetta Ester, non portava belle notizie. Apri la finestra e un leggero vento mattutino la fece rabbrividire, non presto molta attenzione a ciò che si celava fuori dalle mura di casa sua.
Sapeva che dietro alla sua meravigliosa civetta bianca, dagli occhi neri, avrebbe visto il suo classico giardino Inglese, che la Signora Evans curava con molta attenzione, avrebbe visto in lontananza, sulla destra, alla fine della strada una collinetta, con un enorme Salice ed un piccolo laghetto. E invece se il suo sguardo si fosse posato alla sua sinistra avrebbe visto una piccola casetta, il cui bianco delle pareti era stato rovinato dal tempo. Lily conosceva bene a chi apparteneva quella villetta, al suo ex-migliore amico Severus Piton.
Ogni volta che Lily pensava a lui un nodo le saliva dallo stomaco e gli arrivava alla gola, e il pensiero che le compariva nella mente tutte le volte era “Come ha potuto? Perchè è diventato cosi?”. Per fortuna questa estate Severus Piton non era tornato dalla famiglia per le vacanze estive e quindi Lily non ebbe il pericolo di incotrarlo ogni volta che usciva di casa.
< Grazie Piccolina > Lily sorrise alla sua adorata civetta e la accarezzò sulla minuta testolina, che chiuse gli occhi e si lasciò rilassare dalle carezze.
< Non sono belle notizie, eh? > Chiese rivolta ad Ester, prendendo dal suo becco la Gazzetta del profeta. Come al solito il titolo era simile a quello di ieri, e della settimana scorsa: “ Quartiere Babbano attaccato, morta più di una famiglia Babbana “
Su per giù il titolo era sempre lo stesso: Babbano trovato morto, Un nato Babbano ucciso. Ormai la guerra Magica era alle porte, famiglie intere venivano sterminate soltanto perchè uno dei componenti era nato mago, altre famiglie invece venivano sterminate perchè un mago, aveva sposato un babbano.
Ed a compiere queste stragi erano sempre i soliti, i mangiamorte, un gruppo di famiglie purosangue che si erano riunite sotto le direttive di Lord Voldemort, per distruggere tutto ciò che nel mondo dei maghi non era puro, quindi volevano uccidere tutti i natibabbani, come Lily e tutti i mezzosangue.
Lascio cadere la gazzetta sopra la sua scivania e mise la sua civetta nella gabbia, non sia mai che sua sorella Petunia entrando nella camera la trovi libera. Pensò tra se e se.
Decise di lasciare aperta la finestra per far cambiare aria alla sua stanza e iniziò a cambiare le lenzuala , poi mise il suo pigiama nel baule e lo chiuse.
Diede uno sguardo al suo orologio, erano le otto, tra sole tre ore sarebbe tornata a casa, la vera, casa! Da quasi sette anni Lily non ritrovava in quella piccolla villetta di Spinner's End la sua casa, da quando era arrivata la lettera per hogwarts sua madre si era drasticamente allontanata da lei e sua sorella ormai non le rivolgeva più la parola se non per insultarla e trattarla male.
L'unico che realmente capiva Lily era il suo adorato papà. Fin da piccolina il rapporto che viveva con il padre era inspiegabile. Una volta sistemata tutta la sua camera Lily prese i panni che la sera prima aveva lasciato nella sua sedia e andò in bagno.
La prima cosa che fece fu quella di guardarsi allo specchio, aveva i capelli rossi fuoco, raccolti in una coda alta, gli occhi verdi smeraldo, segnati nei bordi da una leggera linea nera, causata dal mascara che la sera prima non aveva rimosso. Come al solito non aveva dormito un granchè, ogni volta che tornava a casa viveva una continua paura che da un momento all'altro un mangiamorte potesse entrare in casa sua e Sterminare la sua famiglia. Infondo, era facile individuare la sua Casa, Severus, che adesso si è schierato dalla parte dei mangiamorte, sa perfettamente come guidarli da lei. Si fece la doccia e si mise un leggero vesitino, di colore verde. Si pettinò i capelli e si passo come al solito un leggero velo di fard e il solito mascara sulle ciglia. Lily non era una ragazza che si trascurava anzi, aveva sempre le unghie molto curate, le sopracciglia di una forma lineare perfetta, i capelli che le profumavano sempre di limone e mente e la pelle che emanava odore di borotalco. Si guardo allo specchio, e si rese conto che quella sarebbe stata l'ultima volta che sarebbe rientrata nel bagno di casa sua, l'ultima volta che vedeva quella strade e sentiva gli odori del suo quartire.
Non sarebbe tornata l'anno prossimo, la Guerra era arrivata e lei si sarebbe unita agli Auror, per combattere contro colore stavano distruggento tutto il Mondo magico. Con un velo di malinconia si diresse verso la cucina e trovò suo padre con la testa nel frigorifero e di fronte girata di spalle la madre che invece preparava la macchinetta del caffe. Decise di sedersi sulle sedie intorno alla cucina.
< Buongiorno! > Disse ai suoi genitori, invollandosi in faccia il sorriso più falso che aveva.
< Buongiorno Principessa! > Il padre chiuse il frigorifero e si volto per dare un bacio sulla fronte alla figia. Mentre la madre non rispose, la sera prima la madre e la figlia vevano avuto una brutta discussione e quindi Lily tento di rimediare.
< Mamma.. >Non ebbe il tempo di concludere che la madre parlò al posto della figlia.
< Sono sette anni che ci spero! Oggi esattamente come sette anni spero che tu non prenda quel treno, che decida che la vita che noi ti possiamo offrire sia meglio di quella del Mondo magico. Pensavo che questo fosse l'ultimo anno che dall'estate prissima saresti tornata a vivere con noi. Avevo fatto progetti, avevo cercato delle scuole private che ti avrebbero permesso di recuperare tutti gli anni di studio che andando ad Hogwarts, avevi perso. Pensavo saresti diventata un infermiera come me, fin da piccola ti piaceva il mio lavoro, è da quando hai otto anni che sai curare ogni tipo di ferita, e invece vengo a scoprire da tuo padre che vuoi diventare cosa? Un Auror, ma soprattutto che andrai a vivere lontano da noi! Pensi che basta chiedermi scusa per come mi hai risposto e tutto questo passa? Non ti ho visto crescere Lily, sono due anni che non torni per Natale, quest'estate sei stata più tempo da Alice che qui! Perchè ci eviti? Perchè ci hai cancellato dalla tua vita?! >
Fu a quel punto che la rossa si rese conti da chi aveva preso quella splendida caratteristica di parlare senza lasciare agli altri il tempo di controbattere. Le parole della madre la colpirono come uno schiaffo sul volto, non sapeva se dispiacersi per lei, se dirle che il motivo per chi non passava più tanto tempo a casa era la guerra, cosa che Lily aveva nascosto alla famiglia, come poteva dirle che nel mondo magico tutti quelli come lei, come loro, venivano uccisi, e che lei voleva diventare Auror per non sentirsi completamente inutile.
< Io mi trovo bene nel mondo dei maghi mamma, perchè è il mio mondo, io non sono come voi. Io ho ricevuto un istruzione diversa perchè sono diversa da voi. E poi cosa ti aspettavi mamma? Che sarei tornata a casa e a fare cosa? L'infermiera come te? Oppure avrei recuperato sette anni di studio per poi andare in qualche università pubblica? Io voglio crescere mamma, voglio crearmi la mia vita ed il mio posto non è qui! Vi vorrò sempre bene, ma non è di certo colpa mia se sono nata Strega! E se non passo tanto tempo qui, è perchè in questa casa mi sento di soffocare, tu reprimi tutto ciò che sono! Non posso usare la magia, non posso avere la bacchetta nella tasca, non posso parlare a tavola di ciò che ho fatto per un intero anno a scuola, sennò Petunia inizia a dare di matto e tu fai di tutto per non ascoltarmi! > La voce di Lily si era alzata molto, più sputava fuori tutto quello che per anni aveva pensato più uccideva una parte di se stessa. Non voleva ferire la madre, ma doveva, il distacco doveva essere definitivo, e ogni volta che diceva una cattiveria pensava tra se e se che era per il bene della sua famiglia, per far si che loro restino in vita.
< Lily, Chloè adesso basta! > fù il signor Evans a parlare. < Questa discussione è totalmente inutile. > Si rivolse alla moglie con uno sguardo severo
< Lo spevamo che sarebbe successo, ed ogni volta che sgridavi Lily perchè faceva qualcosa che era nella sua natura avresti dovuto pensare che era quella, che un giorno nostra figlia avrebbe seguito e non la tua malsana idea, di reprimere ogni sua indole. > E poi si rivolse alla figlia
< So perfettamnete quale sia il tuo pensiero ma ti ricordo che questa donna è pur sempre tua madre e non mi sta bene che le urli in faccia. >
Il Signor Evans guardo l'ora e si rese conto che dovevano sbrigarsi o Lily avrebbe perso il treno. < Vado a caricare la macchina ti aspetto li > Lily abbassò lo sguardo poche volte il padre si era rivolto a lei cosi freddo, sapeva che le parole che aveva rivolto alla madre avevano ferito anche lui. Mentre Lily pensava che forse era il caso di scusarsi le braccia della madre la strinsero in un tenero abbraccio.
< Lo so di non essere stata la madre che ti meritavi, ma ti vorrò sempre bene Lily e la porta qui per te è sempre aperta .> La caposcuola ricambio l'abbraccio della madre ma non disse nulla, anche perchè sapeva che stava per mettersi a piangere.
Petunia dormiva ancora, cosi prima di partire salì piano piano le scale, ed entrò in camera di sua sorella, la vide stesa sul letto e con molta calma si inchinò su di lei e le diede un dolce bacio sulla guancia e le sussurrò:
< Ti voglio bene Tunia, anche se mi credi pazza, sarai sempre la mia sorellona. Prenditi cura di mamma e papà, e ti auguro una vita felice. > Lily si passò una mano sotto l'occhio per fermare le lacrime, e usci velocemente dalla camera della sorella. Quando Lily Evans entrò in macchina diretta verso la stazione non si rese conto che la sorella la stava spiando da dietro la finestra.
< Ti voglio bene anche io Lils >sussurrò Petunia Evans vedendo che la macchina era già uscita dal vialetto di casa.

****
Era ormai le 10:55 e tutti gli studenti di hogwarts erano arrivati alla stazione di king's Cross, o quasi tutti.
< James se questa volta perdiamo il treno giuro che ti uccido. > urlo Sirius Black mentre correva spingendo un carello pieno di bagagli alle sue spalle c'era James Potter che come il suo migliore amico era stremato dalla corsa. Alle 10:58 i due arrivarono al binario 9 3/4.
< Te l' avevo detto che eravamo in perfetto orario! Brutto cane di poca fiducia. >
Sorrise Malandrino James, mentre sistemava i bagagli nel treno < Se, se, questa volta anche tu hai avuto paura di perdere il treno! > Venne ribbeccato da Sirius.
< La smettete tutti e due! Dai è il primo giorno di scuola e già iniziate? > Questa voce per i due malandrini era inconfondibile, infatti appena si voltarono si lanciarono in braccio all'amico Remus.
< Oh, Mammina! Mi sei mancato! >
< Oh, Remus! Remus! Dove sei stato tutto questo tempo. > Recitarono James e Sirius con fare drammatico.
< Ma dai! Ci siamo visti due giorni fa! >Disse Remus passandosi una mano sulla faccia e squotendo la testa.
< M...mi dispiace di non essere venuto R-emus. > Peter era tornato solo il giorno prima dalla crociera che la madre aveva organizzato, ed era quindi stato costretto a non poter raggiungere i suoi amici ed aiutarli con il piccolo problema di Remus.
< Tranquillo Peter, eri in vacanza con la tua famiglia. >
James e Sirius si girarono e solo in quel momento si resero conto di Peter e con sguardo complice, saltarono in braccio anche al più cicciotello del gruppo. < Peter! Quanto ci sei mancato, saresti dovuto venire a casa nostra questa estate! > Disse James mentre stritolava l'amico in un abbraccio. Peter si mise a ridere e guardò James e Sirius felice di aver ritrovato i suoi compagni.
< Non credo James, la povera signora Potter deve già combattere voi due. > Remus sorrise < Non hai tutti i torti Pet! > E anche lui abbracciò l'amico, che non rivedeva da tanto. I quattro malandrini si erano riuniti, erano pronti ad affrontare il loro ultimo anno di scuola, insieme proprio come sette anni prima.
Ai saluti si aggiunsero anche tre ragazze e un ragazzo, stiamo parlando di: Frank Paciock, Alice Prewett, Emmelline Vance, Mary Macdonald. Franck era un dei migliori amici dei malandrini ed era l'unico capace di sopportare quotidianamente tutti e quattro i malandrini messi insieme, vicino a lei con i capelli corti e l'aria di una piccola bambola di porcellana, c'era Alice, fidanzata storica di Franck. Emmelline Vance era la più timida delle tre, dolce, sensibile, respondabile in poche parole: un Remus al Femminile e poi c'era Mary, lei era puro fuoco che bruciava, con dei capelli lunghi neri e una figura snella e alta che solo chi era costretto a seguire i duri allenamenti che Potter riservava ai suoi giocatori di Quidditch riusciva ad ottenere.
< Hey, ragazzi, come va? > Fece una piccola Alice sorridente.
< Siete pronti per questo ultimo anno? > Aggiunse con una voce dolce Emmelline.
< Si, non vediamo l'ora! Abbiamo già dei proggetti per rendere quest'anno stupendo! > Disse Sirius pensando a tutti gli scherzi che lui e James avevano preogettato in questi due mesi. Mary con fare deciso si avvicino a James Potter e lo fisso negli occhi, con uno sgurado che fece gelare il sangue nelle vene a tutti i presenti.
< Allora Capitano? Sei pronto a vincere la coppa? > James si rilassò quando capi che la giovane ragazza non volva picchiarlo e sorrise < Oh, puoi dirlo forte Macdonald! >.
Mary sorrise soddisfatta. < Bene, hai trovato un nuovo cacciatore? > James abbasso la testa triste < No, nessuno è in grado di seguire il ritmo della squadra! > Mentre il capitano e la battitrice parlavano i ragazzi si erano tutti accomodati sui sediolini del treno. Sentendo il discorso Alice si intromise
< Perche non chiedete a Lily? Sono sicura che gli farebbe piacere > E come risposta si becco gli sguardi di tutti i suoi amici, i malandrini erano sconvolti dal fatto che Lily Evans sapesse giocare a Quidditch, mentre le sue amiche e il fidanzato le rivolgevano un sguardo che diceva “se Lily lo scopre ti uccide”.
Il primo ad interrompere il silenzio fu James < Lily sa giocare a Quidditch? Ma se al primo anno non sapeva nemmeno salire su una scopa! > Alice sorrise divertita pensando al primo girono in cui ci fù lezione di volo e Lily pensava che dovessero pulire i giardini della scuola
< No, Alice ha ragione, Lily è davvero bravissima a giocare, quest'estate ha aiutato Mary ad allenarsi. > disse Emmelline. E proprio in quel momento la ragazza dai capelli Rossi fece capolinea nello scompartimento .
< Ragazze, vi stavo cercando! > Le tre in coro pronunciarono il nome della loro compagna di dormitorio e la strinsero in un abbraccio. < Dai, siediti con noi Lily! > Disse Frank, ormia i due erano diventati buoni amici, avendo passato Lily la maggior parte delle vacanze a casa di Alice, spesso le era capitato di incontrarsi con il fidanzato della sua migliore amica.
Lily guardo il vagone e stava per rifiutare, non voleva di certo passare tutto il tempo insieme a quel cretino di Potter, ma visto che tutte le sue amiche si trovavano li, sorrise dolce a Frank e annui. < Ciao Peter, ciao Remus > disse entrando nel vagone dando un sonoro bacio sulla guancia a tutti e due.
< Hey, Evans! Io non me lo merito un bacio? > Fece James chiudendo gli occhi e sporgendo la guancia in attesa del saluto di Evans cosa che ovviamente non arrivò.
Cosa arrivò invece fu un sonoro schiaffo da parte di Mary < Capitano stiamo parlando di cose serie! > Tutte le persone presenti nello scompartimento iniziarono a ridere vedendo la faccia sconvolta di James che si era portato una mano sulla guancia dolorante.
< Bel colpo, Macdonald. > Disse Sirius ridendo di puro gusto. < Grazie Black > Sorrise soddisfatta la ragazza. James si restrinse nel suo angolo di posto e inizio a mormorare cose su fratelli ingrati e giocatrice che doveva fare meno allenamento.
< Allora di cosa stavate parlando? > Chiese Lily mentre ancora sorrideva vedendo le cinque dita dell'amica sulla faccia di Potter.
< In realtà parlavamo di te Lily > Disse Peter, pentendosene poco dopo.
< Di me? > La rossa stava già iniziando ad innervosirsi e fisso tutti i presenti dell vagone. < Cosa stavate dicendo? >
Alice con un sgurdo leggermente colpevole guardo l'amica < Parlavano di Quidditch e mi è sfuggito che tu sei una bravissima giocatrice > Lily guardo l'amica sconvolta, quella cosa non doveva di certo uscire fuoi, Lily aveva sempre guardato le partite di nascosto e aveva sempre tenuto per se la sua passione per lo sport, non voleva di certo far sapere a James Potter che cera un argomento in comune tra i due.
< Scusa Lily, ma se ti piace tanto il Quidditch perchè non sei mai venuta nemmeno ad una partita? > chiese Frank.
< Oh, andiamo Franck ho di certo di meglio da fare che vedere degli stupidi che volano su una scopa mentre cercano di affereare una stupida palla d'oro. > James Potter si senti ferito nell'orgoglio, cosi si alzo in piedi < Come...come puoi dire che è uno stupido gioco! E poi non è una palla ma è un boccino! >
Lily lo sfido con lo sguardo < E quindi Potter cose c'e di tanto diverso da quello che ho detto io? > Sapeva perfettamente quanto James ci tenesse a quello sport e quindi cerco di girare il cortello nella piaga quanto più possibile. Ma James capì immediatamente il suo gioco e quindi iniziò a rilassarsi e a fissarla con la sua solita smorfia da malandrino.
< Ah, Lily, Lily! Mio piccolo giglio! Non ti preoccupare, quando ci saremo sposati ti spiegherò passo passo cosa sia il Quidditch, cosi non farai più certi errori > James le sorrise e Lily iniziò a diventare più rossa dei suoi capelli, avanzò lentamente fino a ritrovarsi faccia a faccia con Potter.
< Prima di tutto, non osare mai più chiamrmi Lily, nessuno ti ha mai dato il diritto. Secondo, non ci sarà mai nulla al mondo che tu, James Potter , possa insegnarmi. Terzo, Io non ti sposerò mia Potter, preferirei di gran lunga passare tutta la mia vita ad Azkaban che sposata con te. >
Il treno si fermò e Lily si spostò da James per scendere ed aiutare i primini ad arrivare a scuola, come era suo compito di caposcuola. Mentre lui rimase li, fermo, a fissare il punto dove prima c'era la Evans.
< Andiamo James, sai che è pazza > Fece Sirius posando una mano sulla spalla del suo amico. James come svegliato da un incubo si volto verso Sirius < Sirius, lo sai che vincerò la sfida? Vero? > Sirius Sbuffo e Remus sorrise sconfitto ormai gli unici convinti che quella tra Lily e James fosse ancora una sfida del primo anno erano Proprio Lily e James.



(Nota dell'autrice: Ciao! Hola! hello! Hallo! Bonjour! Questa è la prima storia che scrivo e ad essere sincera non ho ancora capito come funziona l'impostazione della pagina in EFP, ma spero di capirlo presto. Per quanto riguarda la storia questo è un capitolo molto tranquillo e serve per far capire più o meno in che situazione si trovano i ragazzi. Ci troviamo nel 1976, ultimo anno dei malandrini e di Lily, questo è un anno fondamentale per loro perchè da ragazzini diventano uomni, questo è l'anno in cui Lily capisce chi è realmente James e tutto cambia. Ovviamente spero che almeno un po' vi siate incuriositi, ci vediamo al prossimo capitolo. )

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


James stava camminando per i corridoi del terzo piano e spesso, molti ragazzi lo fermavano per salutarlo. James Potter era uno degli studenti più conosciuti di Hogwarts. I motivi della sua popolarità erano svariati ,insomma, il capitano della squadra di Quidditch e componente dei Malandrini, il gruppo più ristretto e famoso di tutta la scuola. Per lui era impossibile passare inosservato.
L'intento del giovane capitano era quello di arrivare nella torre più alta del castello, nell'ufficio del preside Albus Silente. Prima di arrivare ad Hogwarts James aveva ricevuto oltre alla lista dei materiali necessari per affrontare questo ultimo anno di scuola, anche un ulteriore lettera dove il preside lo informava che aveva avuto il compito di caposcuola. La notizia aveva sconvolto tutti in casa, i suoi genitori erano estremamente fieri del loro unico figlio, mentre Sirius iniziò a ridere, non credendo fosse vero che Albus Silente tra tante persone aveva scelto proprio il suo migliore amico per tale compito. James, che per quasi un mese aveva ignorato quella spilla, poggiata sul comodino, aveva deciso di andare dal Preside e rifiutare l'incarico.
Insomma, era un mese che non svolgeva nessuna mansione, non era andato mai ad una riunione dei prefetti, non aveva accompagnato i primini nel dormitorio, non aveva fatto nessuna ronda notturna. Era ora di dire a Silente che quello non era l'incarico adatto a lui. Arrivato davanti ai due imponenti Gargoyles di pietra, al secondo piano del castello, prese un bel respio e strinse la spilla di caposcuola tra le mani. < Ape Frizzola > disse con voce molto decisa.
i due Gargoyles riconoscendo che la parola d'ordine era esatta lasciarono passare il giovane Potter. Di fronte a James si notò un enorme scala che portava ad una stanza a forma circolare molto ampia e accogliente, dove appesi alle pareti c'erano i ritratti di tutti i vecchi presidi di Hogwarts.
< Oh, Signor Potter, prego si accomodi > Disse Albus Silente vedendo la figura magra e slanciata del giovane Potter. Il preside era alto e magro portava capelli e barba lunghi e bianchi, occhi azzurri circondati da occhiali a mezzaluna, per James il preside era un esmpio da seguire, un uomo dedito al suo lavoro come preside da rifiutare più volte l'incarico come Ministro della Magia.
< Mi scusi per il disturbo Preside, ma volevo parlare di questa. > James lasciò cadere sulla scrivania del professore la spilla da capscuola. Il preside guardò in maniera molto strana il ragazzo, non capendo di preciso quale sia il motivo per cui, James rifiutasse l'incarico.
< Veda Preside, io sono onorato che lei, tra tanti studenti abbia scelto me, ma io non sono ingrado di guidare gli studenti e di far rispettare le regole. > Il volto del preside di rilassò e guardo James con i suoi occhi azzurri.
< Sigor Potter, ho scelto lei per svariati motivi. Il primo è senza dubbio il fatto che nella scuola lei risulti uno dei più poplari e io credo che un soggetto come lei sia capace di farsi seguire. Mi spiego meglio, ci troviamo in dei tempi molto bui signor Potter, e molti studenti si trovano a cercare un modello da seguire, e chi se non lei?. > James non capiva a pieno cosa Albus Silente cercava di dirgli. < Vuole che io.. ehm, convolga le persone a fare cosa? > Il professore sorrise < Vede Potter se lei e i suoi amici, inventate un nuovo scherzo i ragazzi più piccoli tenteranno di imitarvi. Se invece di inventare un nuovo scherzo lei riuscisse a far capire che non ce alcuna differenza tra un nato babbano e un purosangue, i ragazzi più piccoli non noteranno alcuna differenza. > James adesso capi, ci voleva una persona che guidasse gli alunni, che gli impedisse di buttarsi nelle braccia dei mangiamorte e i ragazzi non seguiranno mai un professore. < Ed inoltre... > Continuò il preside < Sò che lei e la Signorina Evans riuscirete a fare un ottimo lavoro insime. > Il preside fece un piccolo occhiolino,Potter guardò quel movimento e gli sembrò cosi strano.
Il preside voleva che lui e Lily diventassero amici? Ma perchè? Ma non replicò, iniziò a pensare che forse era il caso di prendere l'incarico come caposcuola più seriamente, avrebbe potuto aiutare tanti ragazzi a fare la scelta giusta e poi i caposcuola fanno sempre le ronde insime e questo significava passare due sere a settimana, tutte le settimane, per tutto l'anno con Lily Evans. Praticamente un sogno. Gli occhi di James fissavano il nulla mentre lui era intento a pensare a come sarebbero potute andare le ronde, in che modo il rapporto dei due sarebbe cambiato. < Ha ragione Preside, io, ho sbagliato, ritiro tutto, sarò il caposcuola migliore che Hogwarts abbia mai avuto. > Sorrise soddisfatto, James vantandosi ancora prima di predere la spilla da sopra la scrivania del preside. < Grazie per il chiarimento e buonaserata >
James inizò a scendere le scale dell'ufficio del preside posizionando la spilla sul petto e camminando a testa alta. Renderà il preside fiero di lui, sarà ammirato da tutta la scuola e la Evans cadrà ai suoi piedi. O almeno era quello che sperava. Ma mentre camminava si rese conto che non sarebbe stato cosi, Lily lo avrebbe ucciso, insomma era un mese che faceva tutto il lavoro da sola perchè lui era troppo orgoglioso della sua reputazione da Malandrino per accettare il fatto che si può essere entrambe le cose, proprio come Remus che negli anni passati era stato un Prefetto. Quando entrò nella sala comune guardò i suoi amici seduti intorno al fuoco e capì che l'unico che poteva tirarlo fuori da questa situazione era proprio Remus, sorrise Malandrinamente mentre si sedeva vicino a quest'ultimo e iniziò a fissarlo. Lupin si rese conto che quello non era un comportamento normale per il Capitano di Grifondoro, ma decise comunque di ignorarlo. James sbuffo e si avvicino ancora di più a Lunastorta. Remus sentiva i profondi, grandi, occhi marroni di James su di lui, stava diventando fastidioso e questo comportamento del suo amico gli impediva di leggere.
James sbusso ancora, e ancora, ed a ogni sbuffo sonoro del suo naso si avvicinava sempre di più a Remus.
< Oh, Adesso basta cosa diavolo vuoi James? E ti avviso non avrai mai il mio tema di pozioni! > James sorrise vedendo che finalmente il suo amico si era reso conto di lui, infondo tutti si rendono conto di James, lui era cosi, bello, forse il più bello di tutto il mondo magico, o meglio, questo era quello che James pensava di se stesso.
< Oh, Remus...niente...va tutto bene > Il giovane Potter calò la testa fingendo di non voler dire cosa gli passasse per la testa, ma Remus come gli altri componenti dei malandrini lo conoscevano fin troppo bene.
< Andiamo James, tra poco farai scoppiare la vena di Remus > Disse Peter guardando proccupato Remus, che era diventato tutto rosso e stringeva i pugni mentre una vena iniziava a battere sul lato sinistro della sua fronte. < Ma non era cosi grande l'anno scorso Remus > Confermò Sirius passando distrattamente lo sguardo da Remus alla sua rivista di moto Babbane. < Infatti sembra avere vita propria. > Continuò Peter mentre mangiava delle cioccorane.
< Forse è il caso di andare da Poppy, lei magari ha qualche pozione da darti per non farla crescere ulteriormente. > Disse James, a quel punto tutti e tre i malandrini si misero a fissare la vena di Remus e ad ipotizare quanti centrimenti era larga, se era a rischio di esplodere ma quello che invece esplose fu Remus stesso. < COSA DIAVOLO VOLEVI JAMES? > Urlò disperato ,James lasciò cadere il suo sguardo sul pavimento <. Non è che mi potresti spiegare come essere un buon caposcuola? >
< COSA? > Urlarono Sirius e Peter contemporaneamente. Sirius iniziò a pensare per quale motivo il suo migliore amico, volesse diventare un buon caposcuola ma non riusci a trovare nessuna risposta.
< Perfavore non farmelo ripetere. > Remus sorrise e capi cosa stava succedendo, James non aveva avuto la forza di rifiutare l'incarico con il preside e collegò che l'altra caposcuola era Lily e questo bastava già come spiegazione.
< James non c'è proprio nulla da insegnare devi solo comportarti come meglio credi, far rispettare le regole e dare il buon esempio. >
< In poche parole devi fare il contrario ci tutto quello che hai fatto in questi sette anni. > Aggiunse Peter divertito e Sirius iniziò a ridere. < Siete dei pessimi amici. > Disse James guardando Sirius e Peter.


****
< Lily! Aspetta >
Lily Evans usciva dalla biblioteca cercando di ignorare con tutta se stessa la voce che le urlava di fermasri, aveva dato ascolto per troppo tempo a quella persona che ora era causa del suo dolore e solitudine. Non riusciva a dimenticare ciò che precedentemente era accaduto con Piton. Le strade dei due ragazzi si erano divise e per Lily era tutto finito, era stato già fin troppo difficile riuscire a colmare il buco che la separazione del suo ex- migliore amico gli aveva causato, Severus per anni era stato il suo unico confidente, l'unica persona che riusciva a starle vicino, che capiva quando Lily aveva bisogno di silenzio e quando invece di un consiglio.
< Aspetta ti prego! > Delle dita gelide le presero il braccio e la costrinsero a voltarsi.
< Lasciami. Io e te non abbiamo nulla da dirci > La voce della Evans era fredda e distaccata e la sua espressione era una gelida maschera di indifferenza, ma ciò che la tradiva erano i suoi occhi, troppo puri e limpidi per nascondere il contrasto di emozioni che in quel momento stava affrontando. Avrebbe voluto dimenticare il passato, stringere il suo amico in un abbraccio e convincerlo ad abbandonare le arti oscure e vedere come doveva essere realmente il mondo, ma il suo orgoglio e il suo essere troppo razionale le impedivano di cedere ai sentimentalismi, non c'era più nulla di Severus dentro quel ragazzo dai capelli scuri e gli occhi severi che gli si presentava davanti. Ormai, era diventato uno di loro, una persona senza scrupoli, l'aveva tradita, gli aveva mentito e adesso era troppo tardi per tornare indietro. Non sarebbero più stati Sev e Lils ma erano Piton ed Evans, Un mangiamorte e un futuro componente dell'ordine della Fenice. Si, perchè Lily aveva sentito di questo piccolo circolo ristretto che voleva combattere tu-sai-chi, e lei era pronto ad affrontarlo, era pronto ad unirsi.
< Lils, lo so di aver sbagliato tutto con te, e non posso tornare indietro nella tempo. > Infatti, non poteva, ne lui ne nessun altro.
< Ma ti prego perdonami > Lily era triste, arrabbiata, infastidita < Perdonarti? Ma ti credi che sia soltanto per quello che hai detto? Credi che una parola sputata in un momento di rabbia sia l'unico motivo per cui non riesco più a guardarti in faccia? >
La voce della ragazza somigliava molto a quella di una mamma che spiega a suo figlio perchè non deve mettersi le mani in bocca. < Sei diventato uno di loro, un mangiamorte, fai parte di quel'esercito che odia ed uccide quelli come me. >
Piton abbassa lo sguardo, forse consapevole che il divario tra i due è diventato troppo grande, una divisione che non è nata quando lui fu smistato a serpeverde sette anni fa e non è nemmeno nata quando lui le ha urlato in faccia di essere una lurida sanguesporco, ma tutto è iniziato quando lui con il desiderio di distruggere Potter ha in realtà distrutto l 'unica cosa bella che mertitava di essere protetta nella sua vita, Lily. Adesso non c'è più niente da riparare, non esiste nessun ponte che possa di nuovo congiungere quella amicizia.
< Non sei più il ragazzo che eri una volta, e forse è meglio cosi, perchè nemmeno io sono più la stessa. > Disse Lily con la solita voce calma, dimostrando ancora una volta che quando non ti importa più di urlare e arrabbiarti hai veramente detto addio.
< Io non sono come loro Lily, non credo che le persone come debbono morire. Non credo che tu sia inferiore ai purosangue. So benissimo che tu sei più brava e più coraggiosa di tutti loro > La voce di Severus non era che un sussurro.
< Ah, si? Non sei come loro?! > Adesso la voce della ragazza era più dura e nei suoi occhi era sparita quel sogno di un Severus diverso. Con una mossa decisa e veloce sollevò la manica della divisa di Piton e un marchio nero che faceva a pugni con la pelle palida del ragazzo sbucò fuori.
< Questo! > Disse stringendo il braccio del suo ex migliore amico < E' la dimostrazione che sei come loro, che credi che quelli come me devono morire, questo è la dimostrazione che tutte quelle cose che mi dicevi non erano altro che falsità. >
Strattonò il braccio di Severus gli sussurro ad un centimetro dal volto
< Io e te siamo nemici adesso, tu sei un lurido mangiamorte ed io una lurida sanguesporco, come mi hai detto tu anni fa. Siamo diversi, crediamo in due mondi diversi. E ricorda le mie parole Piton: Per te Lils è morta! Per te da oggi in poi sarò Evans e una volta che saremo usciti da questa scuola per te io sarò un bersaglio da uccidere. Ma non preoccuparti, sarò più veloce io con la bacchetta, solo che non ti ucciderò, la morte è un lusso, io ti farò richiudere. Farò di tutto per farti pentire di ciò che sei diventato. Perchè il rimpianto dei propri sbagli è più doloroso della morte < Lils... >
Severus provò un ultima volta a giustificarsi , ma come gli aveva detto pochi secondi fa Lily era morta per lui.
< Evans, sempre e solo Evans. > E senza rimpianto diede le spalle a Piton e se ne andò. Adesso era realmente finita, non c'era più nessuna amicizia da recuperare.Pochi minuti dopo Lily entrò nella sala comune di Grifondoro, e di fronte a lei seduti sui divani della sala comune tutti e quattro i malandrini, aveva il desiderio di scappare nel suo dormitorio e uscire da lì soltanto l'indomani mattina per andare a lezione, ma qualcosa dentro di lei le diceva che non doveva restare da sola, no perchè corresse qualche pericolo, ma perchè la solitudine non era ciò che realmente desiderava e sapendo che le sue compagne di dormitorio non si trovavano lì decise che l'unica persona che gli era rimasta era Remus, e decise di sopportare anche James e Sirius.
< Ciao! > Disse in maniera tranquilla ed ignorando gli strani sguardi che i ragazzi le riservavano. Insomma, mai e mai era capitato che Lily Evans si accomodasse insime ai Malandrini di sua spontanea volta, anche sul treno, fu costretta a farlo solo perchè tutte le sue amiche si erano sistemati con loro.
< Lily tutto bene? > Chiese Peter leggermente sconvolto. Lily e Peter erano diventati amici circa un anno fa quando lui aveva messo da parte la timidezza chiedendo a Lily di aiutarlo in pozioni, all'inizio lei rifiutò di aiutarlo pensando che fosse solo un altro scherzo dei malandrini, ma poi si era realmente resa conto che Peter aveva seriamente bisogno di aiuto.
< Si Pet, perchè? > chiese Lily facendo finta di niente < Bhe, ti sei seduta con noi, è preoccupante la cosa! > Disse Sirius guardando Lily in maniera sospetta, dietro i suoi occhi del colore del ghiaccio raffiorarno pensieri come: “Non è che hanno usato la pozione polisucco?” che si alternavano ad “ Io l'ho sempre detto che lei era pazza.”
< Bhe, se vi do cosi fastidio me ne vado > E così dicendo si alzo dal divano dove si era accomodata ma a parlare fù James che solo in quel momento aveva smesso di fissare la Evans a bocca aperta .
< No, no, resta. Non dai fastidio! Infondo lo so che non riesci a stare lontano dalla mia bellezza! >
< Oh, Potter se fai cosi me ne vado. > Ma invece si buttò in maniera stanca sul divano .
< Ma Evans, sto dicendo solo la verità! Io sono bellissimo, simpatico, meraviglioso... >
< Modesto soprattutto > Aggiunse Remus sotto voce e Peter iniziò a ridacchiare mentre James ancora elogiava le sue caratteristiche
< Hey, perchè ridete voi due? > Chiese notando i suoi amici
< nulla > Dissero i due malandrini con fintà aria innocente.
< Seh, come no! > Aggiunse James guardando male i suoi amici e poi voltandosi verso di Lily torno a sorridere.
< Evans ci esci con me? > Lily sospirò chiedendo a Merlino se in qualche vita passata aveva fatto chi sa quale crimine per dover sopportare James Potter in questa vita.
< Certo che no Potter! > Disse prendendo la rivista di moto Babbane che aveva trovato per terra e iniziando a sfogliarla senza leggere cosa ci fosse in quelle pagine.
< Ma perchè Evans? > Lily sorrise da dietro la rivista
< Perchè sei brutto, antipatico, egocentrico, megalomane, fastidioso e un completo idiota! > Alzo la testa da sopra la rivista e fisso James con un sopracciglio alzato come a chiedergli :”Mi sono spiegata?” Ma James Potter non capì, o meglio, finse di non farlo.
< Evans, credo che tu abbia bisogno di un controllo alla vista, perchè di certo io non sono Brutto! > Lily Evans sospirò sconfitta non sapendo più come comprimere quel pallone gonfiato di Potter, Remus invece si passò una mano sul viso sconfitto chiedendosi come era possibile essere cosi ottusi.
Ma infondo sapeva che quella di James era solo una maschera e sapeva perfettamente che ogni rifiuto che Lily recava a James era una piccola microfrattura nel cuore dell'amico, un dolore che James reprimeva ma che piano piano lo avrebbe ucciso, lui era forte e inoltre come ogni Grifondoro, orgoglioso. Non avrebbe mai amesso di restarci male ad ogni no, ad ogni insulto di Lily. Perchè lui era James Potter e nessuno riesce a tenergli testa per troppo tempo, perchè lui voleva vincere contro l'orgoglio di Lily, contro l'unico no che fin da bambino aveva ricevuto. Infondo, Potter era figlio unico, di una delle famiglie Purosangue più influenti del mondo magino, era sempre stato viziato e accontentato e prima di Lily nessuno gli aveva mai detto no, probabilmente fino a sette anni fa non aveva mai nemmeno sentita quella parola, mentre adesso la sente tutti i giorni a tutte le ore, e sicuro non si fermerà finchè non ricevera un si.
Prima che James pottesse richiedere a Lily di uscire dal ritratto entrò la Professoressa Minerva McGranitt < Potter, Black il preside vuole che andate subito nel suo ufficio. >
Sirius e James si guardarono preoccupati, non avevano fatto nulla per essere richiamati nello studio del preside < Professoressa, ma non abbiamo fatto nulla! > Si giustifico Sirius ma la professoressa questo già lo sapeva, era successo qualcosa di ancora più grave .
< Lo so benissimo, ragazzi, ma dovete comunque andare dal Preside > E fù in quel momento che capirono, non andavano dal preside per qualche malandrinata, andavano per qualcosa di più serio. Era successo qualcosa alla loro famiglia.
< Chi? > Chiese Sirius, stringendo i pugni e mordendosi le labbra. I signori Potter, quando al terzo anno Sirius scappò di casa senza pensarci nemmeno un secondo avevano aperto le porte di casa, le loro braccia e il loro cuore per rendere felice quel piccolo bambino dai capelli lunghi neri, gli occhi color ghiaccio e il cuore rotto dagli insegnamenti di una famiglia che non sapeva cosa significasse amare. Dorea Black in Potter , che aveva capito come farlo, ed essendo anche lei nata da quella famiglia aveva messo tutta se stessa per insegnare a Sirius ad amare e Charlus aveva trattato quel bambino con tutto l'amore e le cure possibili. Per Sirius, Dorea e Charlus erano dei genitori e James suo fratello, per lui la morte dei Potter era un dolore che non sarebbe riuscito a fermare. James restò a bocca aperta, e nella sua mente gli passarono tutte le immagini con la sua famiglia, sua madre con quei lunghi capelli rossi e lo sguardo dolce, che sorrideva ai suoi figli, mentre li vedeva giocare, e suo padre cosi pazzo e ottimista proprio come James. La professoressa allora sospirò e iniziò ad anticipare ciò che poi il preside avrebbe conformato.
< Alexandrea Potter. domani si terranno i funerali, I vostri genitori stanno nell'ufficio del preside, vi sono venuti a prendere per farvi presenziare al funerale. >
Fù strano ma Remus e Peter tirarlono un sospiro di sollievo, non conoscevano bene Alexandra e furono sollevati nel sapere che non era la madre di Potter, ma restavano comunque dispiaciuti per la pardita.
. < Potter è tua madre ? > Chiese Lily preoccupata, è vero lui e James non si erano mai realmente parlati come due amici e lei proprio non riusciva a sopportarlo ma la perdita di un famigliare soprattutto di un genitore è una delle cose più dolorose che un ragazzo deve affrontare.
< No... è la sorella di mio padre > James guardava fisso la Professoressa, lui e la zia non si parlavano molto, diciotto anni fa sua zia sposò un ricco purosangue e andarono a vivere in francia ed ebberò una figlia la cui madrina era Dorea Black, infatti ogni estate Debria veniva in inghilterra a passare le vacanze con la sua madrina. Con la morte della madre Debria Fawley, era diventata orfana, il padre morì poco dopo la sua nascita per aver contratto il vaiolo del Drago.
< Mi dispaice tanto James > Lily non si spiego il motivo per cui l'aveva chiamato James, in tanti anni avevano sempre usato il cognome, ma quella era una situazione troppo triste per restare attaccati a queste formalità, a queste liti da ragazzini, e James lo capì, non si illuse, non fece l'egocentrico ne fece notare alla Evans che per la prima volta l'aveva chiamato per nome.
< Grazie Lily. > Poi si alzò seguito a ruota da Sirius, dovevano andare. Strinsero forte Remus e Peter per diriggersi nell'ufficio del preside.
< Ciao Evans > Disse Sirius seguendo la Professoressa, non conosceva molto bene la sorella del signor Potter ma conosceva Debria da quando aveva tredici anni, le voleva bene come una sorellina minore, e dentro di lui sapeva che adesso più che mai lui e James dovevano starle vicino.
< Black > Disse con tono tranquillo Lily e poi nel girarsi per salutare James lui le diede un piccolo e leggero bacio sulla guancia
< Mi ucciderai al mio ritorno, ciao Lily > E anche James si incammino fuori dal ritratto. Lily rimase sconvolta da quel gesto cosi dolce e confidenziale.
Come aveva osato Potter predersi tutta quella confidenza. Non era da lui e se fossero stati in una situazione meno drammatica adesso Lily lo avrebbe già ucciso, ma lasciò correre, si limitò semplicemente ad arrossire sotto gli occhi curiosi di Peter e Remus e a sussurrare un < Ciao Potter > senza realizzare realmente cosa era successo.
James l'aveva fatto per precauzione, la vita fuori dai muri di Hogwarts diventava giorno dopo giorno più pericolosa, ed è vero che lui era un ottimo mago, che casa sua era protetta dai migliori incantesimi ma il mondo iniziava a fare paura e quel James, sussurrato da Lily cosi delicatamente, le era sembrato una cosa meravigliosa. Non aveva mai sentito la parola James uscita dalle labbre di Lily e gli aveva dato tanto coraggio.






*note dell'autrice: Salve, questo come è ben chiaro è il secondo capitolo della storia, come ho aggiunto già nella presentazione iniziale ho voluto inserire un nuovo personaggio, so che non è mai stata citata una zia o una cugina di James ma l'idea di un personaggio creato da me mi piaceva troppo. Una mia amica che ha letto la storia ha criticato il fatto che Lily e James si sarebbero uniti nell'ordine soltanto dopo la scuola, mentre io ho già considerato i ragazzi in piena guerra magina, non so se la cosa in qualche modo ha dato fastidio a voi lettori ma io vorrei far inserire i personaggi all'interno dell'ordine della fenice prima che finisca l'ultimo anno. Spero che la cosa non vi dia particolarmente fastidio. Inoltre spero che questo secondo capitolo sia di vostro gradimento, si accettano critiche. Vorrei inoltre dire un grazie alle 84 persone che hanno impiegato il loro tempo a visitare la mia storia e un grazie speciale vorrei darlo alla ragazza che l'ha messa tra i preferiti. Non dico il suo nome per paura che possa darle fastidio, ma vedere che ero trai preferiti di qualcuno mi ha emozionato molto. Grazie ancora a tutti!*

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


La sala grande odorava di caffè lungo, uova, salsiccia, becon, funghi, pomodori, pancake e sciroppo d'acero, i classici odori che riempiono le classiche mattinate di Hogwarts, stranamente sul lungo tavolo di grifondoro c'era una sola ragazza allegra, la maggior parte degli studenti si lamentavano per le lezione della prima ora, altri invece avevano ancora sul viso il segno del cuscino, ma una giovane ragazza dai capelli Rossi e gli occhi verdi sembrava aver appena vinto milioni di galeoni. < Si può sapere per quale assurdo motivo sei cosi felice oggi? > Mary che al mattino era più scorbutica ed acida del solito non riusciva minimamente a sopportare la sua amica che beveva con calma un succo di arancia mangiando dei pancake al cioccolato, Lily Evans non amava particolarmente i dolci preferiva il salato, quindi per le sue migliori amiche c'era decisamente qualcosa che non andava in lei. < Ma non lo senti Mary? > Chiese con voce allegra Lily mentre sorrideva beatamente < Cosa Lily? > Mary era decisamente troppo stanca per seguire il discorso della sua amica < Il silenzio, Mary! Potter è a casa sua ed a Hogwarts regna la pace! > Mary si guardò intorno, la sala grande era piena di gente che parlava e questo creava un grande rummuore inoltre, si sentivano stridii di sedie, forchette che venivano posate nei piatti, si potevano dire tante cose ma quella di certo non era proprio una mattinata silenziosa. < Sei cosi felice perchè James è andato ad un funerale? > Alice non poteva credere alle parole dell'amica, e Lily sbuffò < No, Alice sono solo felice che non ci sia. Mi dispaice per quello che è successo a sua zia. Ma per qualche giorno non dovrò sentire la sua voce che mi chiede di uscire fino allo sfinimento > Emmelline alzò lo sguardo dalla sua colazione e guardò le sue amiche < Lo sapete che hanno trovato il corpo dopo due settimane? Dicono che ad ucciderla sia stata un lupo o qualcosa del genere. > Alice alzò le sopracciglia e fissò Emmelline < E tu come lo sai? > Aggiunse Mary < Me l'ha detto questa mattina mio fratello con un gufo, lui lavora al ministero ed inoltre mi avvisava che per educazione avrei dovuto mandare le condoglianze a Debria per la morte della madre. > Alice annuì < Si dovrei farlo anche io, anche se l'ultima volta che l'ho vista era alla festa dei Potter di fine estate e lei ballava su un tavolo con Sirius con in mano una bottiglia di vino babbano > Sorrise Emmelline, < Eccentrica? A me la ragazza sta già simpatica > Disse Mary ridacchiando. < Scusate ma chi è Debria? > Non essendo purosangue Lily e Mary non partecipavano a ricevimenti tra le famiglie magiche, anzi per molte di quelle famiglie Mary e Lily erano una falla nel sistema e dovevano essere eliminate. < Debria è la figlia di Alexandrea Potter > Lily alzò un sopracciglio < Ma ho letto sulla gazzetta che la zia di Potter aveva 34 anni > Emmiline sorrise comprensiva < Lily tra le famiglie purosangue ci si sposa giovani, Alexandrea si sposò a 17 anni subito dopo aver finito la scuola e andò a vivere in francia. > Alice che era la più romantica del gruppo si intromise raccontando la storia che girava tra le famiglie purosangue < Si dice che il marito, Paul Fawley , l'avesse visto una sola volta ad un ricevimento e i due si innamorarono a prima vista. Lui iniziò a corteggiarla per corrispondenza e quando finiti gli studi si viderò, la passione fu talmente tanta che fecerò l'amore e lei rimase incinta... > Alice venne interrotta da Emmelline che sapeva benissimo anche lei la storia < Per i Potter come per i Fawley una bambina fuori dal matrimonio era un disonore e quindi nel giro di poche settimane organizzarono il matrimonio. Ma Alexandrea e Paul non voleva quel matrimonio e quindi i due scapparono e andarono in una piccola chiesa in Scozia e celebrarono il matrimonio dei loro sogni. > Alice ne approffittò della pausa della sua amica per continuare la storia < A quel punto le famiglia di Paul era arrabbiatissima e lo diseredarono mentre ai Potter la cosa non importò più di tanto, quindi lasciarono stare. Paul Fawely dopo poco dal matrimonio ebbe una telefonata per un lavoro in Francia, Paul era un noto pozionista > Spiegava Alice con la sua solita espressione sognante. Mary che nonostante odiasse le cose sdolcinate prestava attenzione e senza rendersene nemmeno conto anche Remus, Peter e Frank ascoltavano la storia. < Così accettò l'incarico e lui e Alexandrea decisero di andare a vivere in Francia, mentre Paul lavorava ad una pozione che potesse del tutto eliminare le malattie contagiose, Alexandrea lavorava come investigatrice privata ed era anche molto brava. Poco dopo la nascita di Debria, Paul prese il vaiolo del drago > Lily restò a bocca aperta sentendo quella storia e quasi rise dell'assurdità, Lui che lavorava per eliminare le malattie prende il vaiolo del drago. < E dopo poco morì. Tra le famiglie purosangue si dice anche che, Alexandrea dopo la morte del marito non abbia per mesi e che sia rimasta chiusa in casa senza voler vedere nessuno se non la figlia. > Aggiunse Alice con la voce rotta, quasi stesse per piangere. < Che cosa triste > Disse Peter che arrossì poco dopo vedendo lo sguardo di tutto il gruppo su di lui < Si, Peter lo è > Disse comprensiva Alice < E poi? Come finisce? > Chiede Mary curiosa < In verità non si sa se tutta questa storia sia vera ma i Potter non hanno mai smentito, comunque con il tempo Alexandrea ha superato il lutto cimentandosi nel lavoro e dedicandosi alla figlia. > Franck allora guardò Alice con fare confuso e gli chiese < Scusami amore, ma io della sorella del signor Potter proprio non mi ricordo. Debria l'ho vista qualche volta quando andavo a trovare James lei si trovava li, in estate. > Alice allora si strinse nelle spalle < Alexandrea Potter odiava la maggior parte dei purosangue, anche perchè si sospetta che il marito non sia morto relamente per il vaiolo del drago e quindi evitava di frequentarli. Ma la madrina di Debria è la signora potter, la madre di James, e quindi lei passa l'estate qui in Inghilterra e poi vive e studia in Francia. > Lily sorrise e scosse la testa < Alice dovresti scrivere una rivista di gossip > Tutto il gruppo rise vedendo la faccia di Alice diventare rossa ma Mary ancora ripensava alla storia e dopo un po' aggiunse < Una cosa non ho capito, perchè Alexandrea Potter non crede che il marito sia morto per vaiolo del drago? > a quel punto rispose Emmelline < Perchè non c'erano sintomi, non c'era il colorito verdognolo, non c'erano bubboni. E i medici giustificavano questa mancanza di sintomi dicendo che era per il suo lavoro, dicevano che aveva sviluppato un sistema immunitario troppo rigido che non permetteva ai sintomi di manifestarsi, ne alle cure di salvarlo. Alexandrea sospettava che fosse stato ucciso dai Fawely da qualche pozione o veleno, anche perchè l'unica cosa che dimostrava fosse vaiolo di drago erano delle scintille quando starnutiva. > Mary annuì e tra il gruppo calò il silezio, Lily nel sentire la storia aveva perso quella felicità che l'aveva caretterizzata al suo riveglio e adesso invece aveva uno strano senso di fastidio alla bocca dello stomaco. Era strano come tutte queste storie tra i purosangue sembrassero delle serie tv babbane. Si alzò dal tavolo e si avviò verso l'aula di pozioni non aveva molta voglia di stare in sala grande a parlare,nella testa della rossa frullavano milioni di idee, per lei non era giusto che qualcuno venisse ucciso figuriamoci dalla sua stessa famiglia. Arrivò nell'aula di pozioni e si sistemò nel suo banco, riordinò tutti gli ingredienti e iniziò a perdersi negli odori dell'aula. Lily quando aveva una pozione davanti a lei si sentiva padrona di se stessa, sapeva perfettamente pesare ogni suo gesto e movimento, pozioni era la sua materia. Poco dopo nell'aula entrò Severus Piton seguito da Mulciber , Lily si pentì di essersi avviata da sola nell'aula sapendo perfettamente che Piton era uno dei primi ad entrare ed uno degli ultimi ad uscirne. Nonostante la situazione, lei era un orgogliosa Grifondoro e non avrebbe fatto vedere a due serpeverde che in qualche modo la loro presenza la intimoriva. In cuor suo sapeva che Piton non le avrebbe mai fatto realmente del male, ma in quel caso c'era anche Mulciber e probabilmente per non sentirsi in qualche modo in minoranza rispetto ai suo “ amico “ avrebbe anche potuto spalleggiare il serpeverde. < Cosa c'è Evans, sei tutta sola ? > Lily senti la rabbia e l'orgoglio che aumentavano dentro di lei. < Qualcuno ti ha forse dato il diritto di rivolgermi la parola, Mulciber? > Lily notò come le suo semplici parole erano andate ad irritare il serpeverde, sapeva che qualsiasi purosangue si sentiva superiore a lei. < Diritto ? Io posso parlare a quelli come te quando voglio e come voglio! > Lily rise gelidamente, a Mulciber si gonfiarono le guance che iniziavano ad assomigliare a due palloncini. < Sei ridicolo, Mulciber. > Nel frattempo Lily aveva già stretto la bacchettà fra le mani pronta a difendersi e nel momento stesso in cui il serpeverde alzò la bacchetta Lily fece lo stesso. < Non lo farei se fossi in te. > Disse a denti stretti la Evans < Ascoltala è una ragazza molto intelligente > Lily si voltò verso la voce e vide Franck con la bacchetta alta diritta verso il volto del serpeverde, anche Piton alzò la bacchetta in quel momento a ma a Frank si affiancarono Mary, Alice, Emmelline. < Non vi conviene > decretò Mary con un gigno malefico sul viso. < Devo ancora vendicarmi per bene, un solo gesto > La voce di Mary risulò molto fredda, quasi non fosse la sua < e ti faccio fuori. > E tutti presenti capirono a cosa Mary si riferisse, qualche anno fa Mulciber e alcuni suoi amici accerchiarono Mary e iniziarono a sperimentare degli incantesimi essendo -Mary- in minoranza numerica ella ebbe la peggio e se non fossero arrivati James e Sirius le cose non sarebbero andate bene. Piton fu il primo ad abbassare la bacchetta e a seguito lo fecero tutti gli altri. Non passò nemmeno un minuto che in aula entrarono tutti gli alunni e poco dopo il professor Lumacorno. < Buongiorno ragazzi, oggi prepareremo una pozione abbastanza difficile > E così il professore aprì un un calderone e i ragazzi si avvicinarono per vedere cosa ci fosse dentro, un liquido di luminosità madreperla, colore cangiante e si innalzava un vapore a forma di spirali. < Chi sa dirmi che pozione è ? > Chiese Lumacorno verso i suoi studenti < Nessuno? > Provò di nuovo il preofessore, notando che nessuno dei suoi alunni proferì parola si rivolse a Lily, sua unica speranza. < Signorina Evans lei lo sa? > Lily sorrise educatamente e annui < Amortentia, è il filtro d'amore più potente del mondo, per questo il ministero ne vieta la produzione e la distribuzione. > Lumacorno sorrise ed annui orgoglioso della sua allieva preferita. < Perfetto, signorina Evans, dieci punti a Grifondoro. > Lily ricambiò il sorriso. < Come ha detto la Evans è vietata la produzione ma noi oggi comunque la prepareremo. Ho fatto chiedere, dal vostro preside, un autorizzazione speciale dal ministero. Per assicurarmi che non ci siano rischi le quantità degli ingredienti che ho disposto su i vostri banchi non sono esatte, cosi da impedirvi di creare un Amortentia realmente efficace. > Il professor Lumacorno gonfiò la pancia molto fiero di se stesso, tale gesto non fece altro che aumentare la somiglianza con un tricheco. Una ragazza di serpeverde alzò una mano ed il professor Lumacorno gli diede il permesso di parlare < Quindi crea l'amore? > chiese curiosa < Oh, nono, signorina Fay. La pozione crea solo un ossessione romantica o una travolgente infatuazione ma non il vero amore, che è impossibile da ricreare artificialmete. Inoltre l'amortentia assume un odore differente secondo i gusti e le preferenze della persona con cui entra in contatto, assume l'aroma di ciò che la attrae maggiormente. Per esempio signorina Evans... cosa sente lei? > Lily si mosse rapidamente, era rimasta confusa da tali odori, alcuni a lei molto famigliari. < Io sento odore di dopobarba al muschio bianco, torta di mele, lavanda, lozione per scope, rose e... pergamena nuova... cioccolato, e l'odore del vento in inverno e magigel e sigarette lucky strike > Lily arrossi mentre il professore rise leggermente < Noto che lei è attratta da tante cose. Adesso ragazzi iniziate la pozione. > Per la prima volta in sette anni, la lezione di pozioni finì senza calderni esplosi, urla tra grifondoro e serpeverde, nessun ingrediente lanciato da una parte ad un altra dell'aula. Insomma l'assenza di James e Sirius si notava per la calma che regnava ad Hogwarts e forse Lily, cosa che: non l'avrebbe mai ammesso ad anima viva; Un po' gli mancava. Infondo adorava vedere come i serpeverde non riuscissero mai a finire una pozione per via degli scherzi dei malandrini. Mentre preparava la lezione Lily però non riusciva a togliersi dalla testa quegli strani odori che aveva sentito prima, riconosceva : il dopobarba al muschio bianco usato sempre dal padre; torta alle mele che era la preferita della madre; La lavanda che era il sapone di Petunia; lozione per scope quella che Mary usava per lucidare la sua scopa almeno ogni due ore; Rose il profumo di Emmelline; pergamene nuova era sicuramente Alice che ogni giorno ricopiava i suoi appunti nel dormitorio; La cioccolata invece era di Remus. I profumi che lei non riusciva a spiegarsi erano quelli del vento, il magigel e di quelle sigarette... Lily non sapeva se realmente le Lucky strike avessero quel profumo ma in maniera molto chiara quando aveva sentito quel odore cosi particolare quasi speziato, le era venuto istintivo dire Lucky strike, anche se lei non ricordava chi le fumava. Magari era semplice odore di tabacco, il nonno di Lily fumava la pipa, forse era quello l'odore, e questa era la scusa che Lily stessa si stava rifilando. Senza nemmeno rendersene conto la lezione arrivò al termine. Le pozioni migliori vennero fatte da severus e Lily che vennero premiati portando alle rispettive case ben cinquanta punti. < Lucky Strike eh? > Lily si voltò e dietro di lei c'era Remus che sorrideva < L'ho detto di getto, ma in realtà non so che odore abbiano realemte quelle sigarette. > Remus annui < Certo, non hai proprio idea di chi sia a fumarle ? > Lily scosse la testa < In realtà no, credo di aver sbagliato, quando ero piccola mio nonno veniva spesso a trovarci la domenica e lui fumava la pipa, deve essere quello l'odore che ho sentito. > Lily parlò talmente velocemnte che Remus si chiese se era umano parlare con tale velocità < Hey, hey, tranquilla... non ti sto accusando di niente. > Remus le sorrise e le poggiò un braccio sulle spalle. < Andiamo Rossa, che difesa contro le arti oscure ci aspetta. > Lily rise e si incamminò con il suo migliore amico < Tu sei sicura vero di non aver mai sentito o visto qualcuno che fumava Lucky Strike ? > Chiese un ultima volta il ragazzo e come risposta Lily scosse la testa < Te l'ho detto Remus, non conosco quella marca. >


****


< Sirius hai preso le mie sigarette? > Sirius alzò lo sguado sul suo migliore amico e scosse la testa < Io non sono una femmina James, non fumo le lucky strike > E sorrise, James invece sbuffò < Si, come no... però guardacaso le mie sigarette spariscono sempre quando le tue finiscono! > Sirius capì di essere stato scoperto, alzò il cuscino e lanciò il pacchetto a James < Mi conosci troppo bene > disse tornando a fissare il soffito. James Prese una sigaretta e l'accese avvicinandosi alla finiestra < Se mia madre torna prima a casa mi uccide. > Sirius lo fisso e alzò leggermente le spalle < Non credo, sta finendo i preparativi per domani e poi è troppo scossa per pensare a noi. > James aveva quindici anni quando provò la sua prima sigaretta, lui e Sirius erano andati in un pub babbano in una sera di fine estate e lì incontrarono delle ragazze e l'unica scusa che trovare per presentarsi fu la scusa di farsi offrire una sigaretta. James ricordava ancora come fù colpito della gestualità della sigaretta, avere il controllo di qualcosa senza nemmeno rendersene conto, era come una bacchetta essa gli dava tranquillità. Sirius invece prese la sigaretta come compagna, fumava molto più di James, fumava dopo una lezione, dopo aver fatto un giretto nella stanza delle neccessità, quando non aveva sonno, fumava se si sentiva triste, felice, solo. < Tra poco arriveranno comunque. > James chiuse gli occhi e si gustò l'ultimo tiro lanciando poi il mozzicone fuori dalla finestra e fece un incantesimo per non far sentire l'odore. < Lo sai, non ci credo ancora Prongs > James capì al volo che Sirius sparlava di sua zia, e sapeva che i suoi pensieri si erano buttati sulla morte, sulla guerra, e sui mangiamorte < Sirius.. io ti volevo > la voce della signora Potter non permise a James di concludere il discorso < Andiamo James, prima che Dorea sfoghi la sua rabbia su di noi. Sono troppo bello e troppo giovane per morire. > Sirius sorrise e si avviò verso la porta della camera James < Non dire stronzate, sono più bello io! > Sirius rise mentre si diriggeva verso le scale. James invece sbirciò la fotografia che aveva sul comodino, era una foto scattata di nascosto a Lily Evans al quarto anno, lei sorrideva mentre apriva il regalo che le sue amiche le avevano fatto per il compleanno. Lily Evans aveva il potere di occupare i pensieri del giovane Malandrino anche a distanza. La immaginava anche in quel momento, immersa nei suoi pensieri mentre con dei movimenti meccanici e lineari concludeva una pozione. Spesso Lily muoveva le labbra senza emmettere nessun suono e solo dopo un po' James capì che in realtà la ragazza mantenava il conto dei giri della pozione. Il Malandrino ancora sperava dopo sette lunghi anni che lei potesse dirgli di si, che lei potesse dargli un opportunità. Ormai era consapevole che quando sarebbe rientrato ad Hogwarts lei lo avrebbe ucciso, gli aveva stampato un dolce bacio sulla guancia, ed era difficile che Lily lasciasse passare una cosa cosi intima. Anche in quel momento James vedeva dietro le sue palpebre l'immagine di Lily arrossire, sotto il naso l'odore fresco e dolce del sapone al borotalco della ragazza, sulle labbra calore della pelle. Si era preso una bella cotta e infondo anche lui se ne era reso conto, ma come al solito doveva fare i conti con l'orgoglio che gli impedivano di confessarlo, non aveva nemmeno il coraggio di dirlo a Sirius. Anche se con il suo migliore amico James non doveva usare parole, sapeva che Sirius lo aveva intuito già da tempo e con un po' di difficoltà sarebbe riuscito ad l'amore di James nei confronti della Evans. James scese velocemente le scale di casa sua e arrivò nel salone principale e la vide, più magra del solito con il suo visino dolce, gli occhi segnati di chi ha pianto tutta la notte, i capelli lunghi raccolti in una coda alta. < Hey, cugino. > La sua voce non era la solita, non c'era traccia di gioia, una delle caratteristiche principali di Debria. < Hey, cucina. > James fece il più largo dei sorrisi e strinse sua cucina tra le briccia sollevandola da terra. Vedere la cugina in quello stato di decadenza gli aveva semplicemente fatto aumentare la rabbia. Avrebbe vendicato sua zia, avrebbe trovato il suo assassino e lo avrebbe ucciso. Per paura che qualcuno potesse decifrare il suo sguardo vendicativo si guardo intorno, I genitori di James non si trovavano in salotto e Sirius disse < Sono andati via, avevano degli impegni. Tornano per il funerale > James annui e poi prese il baule di Debria. < Allora signorina cosa vuole fare? Dare fuoco alla casa? Appendere Sirius al soffitto e colpirlo come un sacco? Andare a bere whisky ai tre manici di scopa? Anzi no... Scambiare tutti gli ingredienti di cucina di mia madre per vedere come si infuria ? > Debria rise piano < Come mai posso picchiare solo Sirius ? > James sorrise < E' ovvio! Perchè io sono troppo bello per avere il viso pieno di lividi. Guarda che poi le mie corteggiatrici ti vengono a cercare. > Disse con finta voce Preoccupata < Sis tu non hai corteggiatrici? > Chiese la ragazza notando lo strano silenzio del ragazzo e quando si voltò verso di lui, lo vide nascosto dietro il divano come se fosse in una trincea. < Sirius ma che stai.... > Provò a domandare James ma Sirius urlò < ALL'ATTACCOOOO! > iniziando a lanciare cuscini contro di James. Debria iniziò a ridere e prese al volo un cuscino buttandosi dietro al divano con Sirius e difendendo suo cucino < Non valgono gli attacchi alle spalle Sis! > Ma Sirius aveva più forza fisica e dopo poco blocco Debria per terra e iniziò a farle il solletico. James si rialzò da terra e andò anche lui a tormentare la cugina e a vendicarsi con il suo migliore amico < Ora vi faccio vedere io. > Questa lotta di solletico e cuscini ando avanti per circa un oretta, finche i tre non crollarono per terra sul tappeto stanchi e stremati. < Ho vinto io! > Disse James, Sirius si alzò poggiando tutto il suo peso sui gomiti. < Ma che dici! > James sbuffò < Ma se dopo quella rovesciata non hai capito più nulla . > Debria sorrise e scosse la testa mettendosi una mano sul volto < Certo che vuoi due non crescete mai! > Il salotto di casa Potter era pieno di piume e visto che Debria era ancora minorenne lasciò che a rimettere tutto in ordine fossero James e Sirius. < Dovremmo andare a prepararci > Disse James guardando l'ora, il funerale era alle 18 ed erano già le 17:45, Sirius annui e Debria invece restò a fissare il vuoto, di nuovo sul suo viso c'era quella espressione di dolore. Debria aveva lunghi e setosi capelli color castano chiaro con delle leggere sfumature bionde che le illuminavano il viso, la sua carnaggione sempre morbida e chiara , gli occhi grandi di solito sempre pieni di vita e allegri ora erano spenti, anche il colore che era un blu cobalto molto acceso, sembravano essere stati coperti con delle sfumature nere. < Ha ragione James, andiamo. > Anche la sua voce che di solito era sempre soffice e melodiosa era triste e lontava.


****


Il sole piano piano calava, ed intorno alla bara della signora Alexandrea erano riunite solo le persone a lei più strette. La funzione era ormai finità e tutte le persone presenti erano andate via, evitandosi il travaglio di presenziare anche alla sepoltura. Sirius e James erano vicini a Dabria come due angeli custudi, i signori Potter invece si trovavano dal lato opposto. Il Signor Potter aveva messo un maschera di comodo, nascondendo dietro di essa tutto il dolore, James l'aveva sentito piangere tutta la notte e questo per il figlio era un segno di guarigione. Anche lui aveva pianto durante il funerale e Sirius non aveva perso tempo per dirgli che era una “ checca “ . La maggior parte dei presenti si trovava in un silenzio religioso ed aspettava che il sacerdote finisse la sua ultima consacrazione e che iniziasserò a coprire la bare con il terreno, Nel momento in cui il sacerdote disse la parola aman tutti i presenti seguirono. Debria prese un pugno di terra e con la mano tremante, lasciò che man mano la terra gli scivolasse tra le dita, per cadere sulla bara di legno di quescia della madre. Dopo lo stesso gesto lo fece la signora Dorea, il marito e James, gli sguardi di tutti si erano posati su i due funzionari del cimitero che avrebbero dovuto concludere il lavoro. Debria però li fermò, alzando una mano, tutti i presenti la guardarono con curiosità ma lei non ci fece caso, prese un altra manciata di terra, delicatamente sollevo la mano di Sirius e disse sottovoce : < Non te lo devo dire io di farlo, sei parte della famiglia anche tu. > negli occhi della ragazza c'era una piccola vena di rimprovero mista al dolore per la perdità. Sirius restò senza parole spesso i Potter l'avevano trattato come uno di famiglia e la stessa Alexandrea lo trattava come un nipote, ma non si immaginava che Debria in un momento cosi difficile della sua vita si fermasse a capire anche il dolore di altre persone, con fare deciso prese la terra dalla mano della ragazza e la lasciò cadere sulla bara anche lui. Lì Dabria non si trattenne più, iniziò a piangere e venne scossa da dei snghiozzi forti che quasi le impedivano di respirare, aveva restito per tutta la cerimonia funebre, mantenendo il più possibile il decoro, ma adesso era tutto finito, la madre era andata via. Non avrebbe più visto il dolce viso della madre, non ci sarebbe stata più lei ad abbracciarla la mattina di natale, ormai era diventata orfana. James guardò Sirius, non sapendo cosa fare, la cugina crollata spettava loro raccogliere ogni suo pezzo. Sirius fece sedere di nuovo Debria ed iniziò a darle tante dolci carezze sulla schiena. < Ssh, non piangere, passerà piccola. > Debria si posò sulla spalla di Sirius e pianse tutto il dolore che aveva represso. < Sirius è morta > La ragazza pronuncio queste parole, come se solo in quel momento avesse realizzato la perdità. Sirius la strinse di più a se. < Siamo qui, Debby! > James anche poggiò una mano sulla spalla della cugina < Andrò tutto bene, ci siamo noi con te. > Ed era vero, adesso Debria aveva solo loro al mondo e loro avrebbero fatto tutto per renderla felice di nuovo.Ma non bastavano gli scherzi e le battute, servivano presenza e conforto. Non c'era più un freno alle lacrime di Debria, che dalle lascime spesso tossiva e delle volte sembrava avere degli sforzi di vomito. Sirius iniziò a dondolarla prorpio come una bambina e le sussurò < Lascia che io sia, ci sarà una risposta, lascia che io sia. > non sapeva nemmeno lui per quale motivo stava cantando i Beatles in un momento come quello ma sapeva che Debria amava quel guppo babbano e sperava di calmarla. James lo fissò e si domandò da quanto tempo il suo amico conoscesse la musica Babbana ma tale gesto sembrò funzionare Debria iniziava a calmarsi ascolatando la voce altrettanto calma di Sirius. I presenti evitarono di rifare le condoglianze a Debria lasciandola strette nelle braccia dei suoi cugini, e le posero soltanto ai Signori Potter. Quando vicino alla lapide erano rimasti soltantoi famigliari , Debria si alzò e i suoi passi di solito sempre decisi adesso erano lenti e tremanti. Si accomodò vicino la lapide della madre e posò su di essa una rosa rossa chiudendo gli occhi e assapornado l'odore della terra, sentendo che dell'autunno ormai era arrivato e notando come il peso del dolore che le era rimasto sul petto piano paino diventava più pesante. James la sollevò, stringendola nel su cappotto. < Tranquilla Debby, prima o poi il dolore passerà. > E lo sperava, James sperava sul serio che fosse cosi, perchè avrebbe sfidato voldemort in persona pur di rivedere sua cugina sorridere, avrebbe dato la sua vita per lei, che per lui era sempre stata una sorellina più piccola. E senza nemmeno saperlo i pensieri di James viaggiavano sugli stessi binari di Sirius, anche lui in quel momento pensava che avrebbe fatto di tutto per far sorridere di nuovo la piccola Debby.




* Nota dell'autrice : Salve! Come prima cosa vi voglio chiedere scusa se ho messo il capito con qualche giorno di ritardo e se lo sto pubblicando a tale ora tarda. Non ho riletto il capitolo quindi non so quali orrori ho scritto quindi vi chiedo anticipatamente scusa. Spero gradirete!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Erano le 20:00 in punto e dal camino del preside sbucarono una dietro l'altra quattro figure. James Potter, Sirius Black, Dorea Potter, Debria Fawley. < Dorea, puntuale come sempre !> Il Preside Albus Silente, sorrise e strinse la mano alla signora Potter, poi la sua attenzione si spostò su la ragazza, Debria. La più giovane presente in quello studio, bastava uno sguardo per rendersi conto che Debria mangiava pochissimo dalla morte della madre, dormiva poco e il suo corpo ne risentiva, era più magra del normale, i suoi occhi era vuoti senza nessuna luce e circondati da un ombra viola, segno che non dormiva da giorni. < E lei signorina immagino sia Debria Fawley, conoscevo molto bene i suoi genitori, mi permetta di esprimere tutto il mio dispiacere per la sua recente perdita . > Debria odiava quelle situazioni, odiava che la si guardasse con tanta attenzione, che le si rivolgessero condoglianze, ma soprattutto odiava sentirsi dire ' conoscevo i suoi genitori' perché non era vero, molte delle persone che in quei giorni avevano pronunciato quelle parole al massimo sapevano soltanto il nome e forse il pettegolezzo sul matrimonio, ma non la conoscevano come la madre meritava di essere conosciuta. Ovviamente a Debria era stato insegnato che delle volte era meglio mordersi la lingua e stare zitta e quindi si limitò a dire un semplice grazie. Silente, sorrise in maniera comprensiva. < Albus ti ringrazio, di aver accettato Debria nella scuola ad anno già iniziato, so che le regole non lo prevedono ... > < Oh, Dorea cara, ti prego non dirlo nemmeno. Debria cinque anni fa ebbe la sua lettera e già per questo aveva il diritto di concludere gli studi qui. > James e Sirius che erano stati in silenzio per qui dieci minuti, ne avevano distrutto nulla, iniziavano ad indispettire Dore che cominciò a guardali in modo molto attento domandandosi cosa stessero tramando, James che allo sguardo persuasivo della mamma ormai ci aveva fatto il callo, non fece trapelare nulla, ma Sirius ancora non riusciva a gestirlo completamente e quindi alzò le mani < Che c'è ? Non sto facendo nulla ! > < È di questo che mi preoccupo Sirius! > James sorrise e si avvicinò alla madre < Mamma, Mammina cara, lo sai ormai siamo grandi, abbiamo smesso di comportarci male, sappiamo rispettare le regole ,sono caposcuola , e poi, siamo nell'ufficio del preside ... cosa potremmo mai fare ? > Dorea che nonostante fosse alta un metro e settanta doveva ascoltare questo assurdo discorso del figlio alzando la testa, visto che James la superava di almeno dieci centimetri, essa gli pizzico il braccio e come solo una madre sa fare gli punto il dito contro < James vedi di comportanti bene, non vorrei che ti sospendessero proprio l'ultimo anno hai capito ?! > e con lo stesso fare minaccioso si sposto verso il suo figlio adottivo < Vale anche per te questo discorso, Hai capito Sirius ? > I due sorrisero come solo due malandrini sanno fare . < Ragazzi perché non accompagnate La signorina Fawley nella sala grande ? Tra poco vi raggiungerò con il capello parlante per sapere in che casa sarà smistata > I due annuirono e prima di uscire insieme abbracciarono la signora Potter che molto dolcemente sussurrò ad entrambi < Mi raccomando fate i bravi e tenete d'occhio Debby > Poi la piccola Debria abbraccio la zia che la strinse forte e le disse < Se per te è troppo presto possiamo tornare a casa ? > < No Zia, sto bene > Non appena varcarono la porta dello studio del preside James sorrise e con molta eccitazione tocco La spalla di Sirius < L'hai preso vero ? > Sirius dalla tasca caccio un piccolo cofanetto color oro, con una piccola incisione sopra , che il preside aveva sulla scrivania < Certo che si ! > Debria li guardò < Ma siete pazzi! Questo si chiama rubare ! Restituitelo subito! >. < Certo che no , questo è un prestito. > disse Sirius e ovviamente James lo spalleggiò < Esatto, ogni volta che andiamo nell'ufficio del preside prendiamo in prestito un piccolo oggetto e poi alla fine di ogni anno glieli facciamo trovare sparsi per il suo ufficio > Debria non poteva credere a quello che stava sentendo, Non si era resa conto quando aveva deciso di cambiare scuola si sarebbe trovata nel mondo di James e Sirius, in quella struttura che con i suoi passaggi segreti ed angoli bui era stata complice dei loro scherzi. < Siete dei cre... > < Albus ! Non puoi farlo! Sono dei bambini !> La voce della Signora Potter aveva interrotto Debria e catturato l'attenzione degli altri due. < oh,oh, lo conosco questo tono, non promette nulla di buono.> disse sirius che proprio come James si attacco alla porta per sentire di cosa stessero parando : la voce di Silente era calma e molto comprensiva mente quella della signora Potter era nervosa, Preoccupata e decisamente arrabbiata. < Quindi vuoi proporre a dei neo-maggiorenni di combattere nell'ordine della fenice ? Di mettersi in prima fila contro Voldemort ?! > < Dorea, anche Fabian e Gideon sono molto giovani, hanno qualche anno in più dei tuoi figli, non ti sei opposta quando sono entrati nell'ordine. > < Albus, James e Sirius si butteranno a capofitto in questa guerra già dall'anno prossimo, non velocizzare i tempi ti prego . > < Dorea, come ben sai non possiamo tirarci indietro e sai che i tuoi figli saranno delle valide armi dalla nostra parte > Debria si rese conto che era da troppo che ascoltavo e tiro la manica di Sirius facendogli segno che era ora di avviarsi, Lui annuì e iniziò a scendere le scale tirando con se James. < Non ci pensate nemmeno !> disse Debria quando iniziarono a scendere le scale < È troppo tardi piccola, noi ci uniremo All'ordine . > Disse James e Sirius annui, I due avevano preso la decisione già quando avevano iniziato ad origliare e ai due era bastato un sguardo per capire che avrebbero combattuto insieme, sia nell'ordine che al ministero . Non avevano paura, se sarebbero stati insieme, nemmeno Voldemort sarebbe riusciti a fermarli. James era sicuro che anche Remus si sarebbe unito all'ordine, e Peter probabilmente avrebbe seguito a ruota. I tre entrarono in sala grande, camminando a testa alta ed evitando di soffermassi a sentire tutti i pettegolezzi che già iniziavano a girare tra i tavoli. Arrivati al tavolo dei Grifondoro Remus si alzò di scatto e abbraccio James mentre Peter strinse Sirius. < Ci siete mancati. > Disse quest'ultimo mentre James aggiunse < Sirius ha ragione, senza di vuoi è una noia mortale . Poi senza Remus che ci tiene fermi avremmo potuto anche distruggere tutta la casa. > Remus sorrise e poi si voltò verso Debria, lo stupore fu forte che si fermò un paio di secondi senza nemmeno proferire parola, Remus la conosceva da molti anni e non l'aveva mai vista in quelle condizioni, era sempre bellissima, ma vuota. < Debria, ma da quanto tempo non mangi? > La voce di Remus voleva essere di rimprovero ma invece risultò molto preoccupata. < Ciao, Remus, anche io sono felice di vederti. Oh, Peter da quanto tempo! > Debria alzò gli occhi al cielo e si accomodò sul posto che prima era di Peter. James alzò le spalle ed evito di commentare e si mise alla destra della cugina e sirius alla sinistra. < Signori e signore vi presento Debria Fawley, meglio conosciuta come Debby, mia cugina> Frank, Alice ed Emmelline che già la conoscevano sorrisero < È un piacere vederti, benvenuta ad Hogwarts, io sono Mary McDonald battitrice della squadra di Grifondoro > Debria sorrise < Come ha già detto James io sono Debria è un piacere conoscerti > a prendere la parola poi fu Emmelline < Debria, io ... cioè noi vorremmo farti ... > La dolce Emme fu interrotta da Debria < Lasciate stare vi prego, non c'è la faccio più a sentire gente che mi dice che gli dispiace, che é vicina al mio dolore, o altre cose simili. Non prenderla sul personale, ma sul serio i miei nervi stanno per crollare. > quasi tutti il gruppo compreso Mary, che era la prima volta che la vedevano la guardavano attentamente, i malandrini avevano paura che da un momento all'altro avrebbe potuto rompersi. Fu James che iniziò poi a guardarsi intorno < Scusate ... ma Lily? > Infatti la Evans non era presente al tavolo e James erano ben 4 giorni che non la vedeva. < Eccola James , Sta arrivando > Fu Peter a rispondere. < buonasera . > Disse Lily stanca buttando la borsa colma di libri per terra e sedendosi vicino a Mary, difronte a Potter. < Lily cara! Mi sei mancata così tanto! Ed io? Ti sono mancato? Sisi, lo so questi giorni senza di me saranno stati un inferno ma non ti preoccupare appena ti presenterò ai miei genitori, ogni volta che tornerò a casa tu verrai con me, so già che ti adoreranno !> Lily Evans fisso Potter con tutto l'odio che in quei quattro giorni non si era fatto vivo. < Potter! Tu. Sei. Un . Uomo. Morto. > James passo dal suo sguardo adulatore a quello preoccupato tirandosi leggermente indietro e alzando le mani in segno di resa . < cosa ho fatto? Sono appena tornato ! > < Non fingere di non sapere cosa hai fatto! Hai osato baciarmi e poi sei andato via!> < ah, quello.. > Alice probabilmente aveva la faccia più sconvolta di tutti < Alice, non é stato quel tipo di bacio. > Disse prontamente Remus < Esatto! Era un semplice bacio sulla guancia, quello che si da tra amici! > Si giustifico il malandrino < Solo che io e te non siamo amici! > aggiunse Lily . Ad affermare il silenzio fu il preside che era entrato e salito sul tavolo dei professori mentre tutti gli studenti erano attenti a guardare James che Litigava con Lily, la solita routine di Hogwarts. < Miei cari studenti, so che non è una consuetudine far entrare dei nuovi studenti ad anno già iniziato, ma oggi faremo un eccezione. Da oggi la nostra scuola vanterà una nuova studentessa, e spero che tutti quanti voi vi impegnerete a farla sentire a casa, qualsiasi sia la casa in cui il nostro cappello parlante la smisterà . > il preside andò ad accomodarsi al suo posto è la parola fu presa dalla professoressa McGranitt . < Debria Fawley!> in quel preciso istante tutti gli occhi si puntarono sulla nuova arrivata che molto lentamente si alzò dal tavolo di Grifondoro ed andò a sedersi sullo sgabello, la professoressa le infilò con molta delicatezza il capello sulla testa e lascio fare a lui il resto del lavoro. < secondo voi dove andrà ?> disse Alice < In Grifondoro , é normale !> < Potter potrebbe andare in qualsiasi casa, anche Serpeverde > Remus si posò le mani sulla fronte, Lily aveva dato inizio ad una discussione che non avrebbe portato a nulla di buono < È impossibile, discende da i Potter, tutti i Potter sono Grifondoro. > < Anche tutti i Black sonoSerpeverde ma sirius si trova qui > < Lui non conta, Evans > < Grazie amico! Gentilissimo!> Poi in un secondo la concentrazione ritorno a Debria che chiuse gli occhi ed aspetto il verdetto < Ci sono molti potenziali , mah, intelligenza da vendere noto ... >
Nel frattempo James aveva preso la mano di Sirius e avevano iniziato a sussurrare come se fossero in un rito sacro <. Non serpeverde. No serpeverde >
< Ambiziosa, molto altruista ... forse Serpeverde ... > Senza che il capello finisse di parlare James e Sirius si buttarono a terra < No, No! Perché! Era così una brava ragazza > e James continuò < Cosa abbiamo sbagliato? Siamo stati sempre molto attenti, l'abbiamo cresciuta con tanta attenzione > < James non fartene una colpa, tu non hai sbagliato niente . > e mentre Sirius diceva questo prese la testa del suo amico e la strinse sulla sua fronte come per dargli coraggio, mentre continuavano ad essere inginocchiati a terra. < ce sont deux idiots! > Disse Debria mentre lo fissava fare questo teatrino. La professoressa che come tutta Hogwarts aveva visto quello scempio si voltò verso la ragazza e nonostante non conoscesse il francese, capi da come Debria lo aveva pronunciato che non era nulla di carino. < Mia cara ragazza, concordo pienamente > Il capello riprese a parlare e anche molto stizzito < Stavo dicendo ... che forse serpeverde non è la scelta giusta ... quindi .... GRIFONDORO! >
James e sirius si alzarono di scatto e tutta la scuola iniziò ad applaudire. < Quella è mia cugina! > e sirius continuo < Quella è sua cugina! > Debria tornò al tavolo <. vous deux sont des idiots > James l'abbraccio di scatto < Non so cosa hai detto ma anche io ti voglio bene > < Ha detto che siamo degli idioti James. > Lo informo Sirius , che masticava un po' di francese . Nonostante questo La cena prosegui tranquillamente, A Debria fu assegnato un dormitorio con delle ragazze del sesto anno come lei, che si impegnarono a passarle tutti gli appunti e le informazioni necessarie, dell'anno già iniziato. E verso le 23:00 tutti gli studenti erano nei loro dormitori.

*****Dormitorio dei malandrini *****
< Ragazzi, io e James dobbiamo dirvi qualcosa > Prontamente Remus e Peter si avvicinarono al letto di Sirius e Frank che sapeva che quello era un piccolo gruppo ristretto evito di intromettersi < Frank, crediamo che la cosa possa interessare anche te, ma devi giurare di non dire nulla ad Alice ! > Frank non aveva mai nascosto nulla alla sua dolce metà ma si rese conto che quella poteva essere un eccezione. < Abbiamo spiato una conversazione tra il preside e mia madre > Disse James < Remus astieniti dalla solita tiritera sul rispetto della privacy, è una cosa importante ! > Sirius che aveva già capito dove stava per andare a parare Remus lo blocco sul nascere. < Praticamente c'è un gruppo di persone, che si fanno chiamare l'ordine della fenice, tra questi ci sono i miei genitori, la professoressa McGranitt e sicuramente il preside sarà il capo> Spiegò James e Sirius continuò < Vogliono che anche alcuni studenti si uniscano alla loro lotta per fermare il signore oscuro, e io e James abbiamo pensato di unirci. > I tre ragazzi restarono in silenzio per un po' e il primo a parlare fu Remus < Io sono con vuoi , non potrò lavorare come Auror e questo mi sembra il minimo che posso fare. > < Bravo il nostro perfetto-perfettino> Disse Sirius dandogli una pacca sulla spalla < Anche io sono con voi, combatterò al vostro fianco > Disse Frank e poi tocco a Peter che con la voce tremante Disse : < Io.. non sono bravo come V-voi negli incantesimi, o - o in tutto ... quindi sarò il primo che uccideranno ... ma combatterò > James sorrise e abbraccio Peter < Non dire cavolate Peter sei un malandrino e sai fare gli incantesimi proprio come noi, devi solo migliorare nei riflessi! > Disse per incoraggiarlo. In quel preciso momento i malandrini più Frank stipularono un patto, non avrebbero detto nulla a Lily e l'indomani sarebbero andati dal preside e si sarebbero uniti all'ordine.


***** Ufficio del preside ****
< ape frizzola > La voce forte e decisa della Evans si senti per tutto il corridoio deserto e fu seguito dal classico suono dei gargoyle che lasciavano passare la rossa. < Signorina Evans cosa la porta qui a tale ora tarda ? > La Evans solo in quel momento si rese conto che erano le 23:30 passate, ma appena era entrata nel dormitorio aveva ripensato alle parole del preside, quando gli aveva confermato dell'esistenza dell'ordine, e gli aveva chiesto di unirsi a loro. Giá la mattina stessa Lily aveva accettato di unirsi ma il preside le aveva chiesto di valutare con più attenzione la situazione, di non agire di fretta presa dall'euforia. Ma Lily era una persona troppo istintiva e poi aveva già deciso che avrebbe combattuto contro i mangiamorte di questo lei era sicura al cento per cento, e l'occasione che le offriva il preside per lei era oro colato. < Ho riflettuto su ciò che mi ha detto questa mattina, io voglio unirmi all'ordine della fenice > La voce di Lily colava di orgoglio , era fiera di se stessa e non aveva nessun ripensamento. Era pronta ad affrontare il mondo intero, e lo avrebbe fatto anche da sola, perché era così che Lily affrontava il mondo, da sola, senza paura, ne vergogna o ripensamenti. Aveva imparato a cavarsela da sola già ad undici anni avrebbe continuato per il resto della sua vita. O almeno era quello che immaginava. < Ne è completamente sicura ? > chiese Albus Silente < Si. > fu l'unica parola che Disse Lily. < Perfetto signorina Evans, Domani sera, alle 23:50 venga nel mio studio e se lei ne è così sicura si unirà all'ordine in maniera ufficiale. Ovviamente come le ho spiegato questa mattina, nessuno deve sapere dell'esistenza dell'ordine. Nemmeno le sue compagne Signorina Evans . > Lily annuì < Non si preoccupi su questo signor preside, non avevo nessuna intenzione di dirlo alle ragazze. > < Signorina Evans, lei ritiene che le sue compagne di dormitorio siano persone capaci di reggere una tale situazione ?> Lily si fermò qualche secondo a riflettere, e nella sua testa si fermò all' immagine dei giorni precedenti quando tutte le sue amiche erano venute a difenderla contro Severus e compagnia. E con la stessa voce ferma di poco tempo fa disse < Si, Alice, Mary ed Emmelline si unirebbero all'ordine e capirebbero a pieno la causa. > Il professor Silente sorrise e annuì < Si, lo immaginavo. Avevo pensato che le persone più valide erano il signor Potter, il signor Lupin , il signorino Black ma avevo qualche dubbio sul signorino Minus, e la signorina Vance. > Lily annuì e capiva i motivi su i quali il professore aveva fatto tali supposizioni. < Per quanto mi costa dirlo, Potter, Black come lo stesso Minus e Lupin, nonostante delle volte non ragionino come dovrebbero non sono cattivi e so che tutti e quattro odiano questa Guerra. Emmelline nonostante sia purosangue ha un cuore d'oro e so che lotterebbe per la giustizia e lo stesso di scorso vale per Alice e Mary, mi fido di tutte e tre. > Il Preside annuì e sorrise notando la maturità della ragazza < Adesso vada nel suo dormitorio Signorina Evans, domani sarà una giornata molto importante. > E così la Evans salutò il suo professore e si diresse verso l'uscita. Il preside aveva ragione sarebbe stata una giornata importantissima, e lei era pronta.


* spazio dell'autrice : ( autrice per modo di dire ) Saaalve, come va ? Spero bene, mi chiamo Lucrezia ( no, ma va?!) okay, affermazione stupida... ho 18 anni e sono sempre andata male in grammatica,quindi vi chiedo perdono per tutte le cose che ho sbagliato a scrivere, che ho sbagliato in passato e sbaglierò in futuro. In tutto ciò, spero che queste prime 4 parti via siano piaciute e se ci sono commenti, idee, oppure se volte semplicemente insultarmi per come scrivo mi farebbe piacere saperlo. Allora questo è forse il primo capitolo di svolta vera, i ragazzi scoprono l'ordine e sono pronti ad unirsi ad esso, e la stessa cosa vale per Lily. Poi per quanto riguarda Debria, lo so perfettamente che non esiste ma vorrei fervi presente che questa è una What if? E questo personaggio è importante per la mia storia. Inoltre vi chiedo scusa per il mio francese ma l'ultima volta che ho letto e scritto una parola in francese era 6 anni fa all'esame di terza media ... quindi dichiamo che sono giustificata va bene ? Adesso chiudo questo spazio e nulla spero che la mia storia vi stia piacendo... fatemelo sapere *

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


**** ore 7:30****



Come era risaputo agli studenti Grifondoro non c'era mattina in cui non si sentissero urla provenire dal dormitorio maschile, precisamente nella camera dei malandrini. < Maledizione James, alzati! > Remus Lupin, che vantava di essere uno studente modello era costretto a lottare continuamente con i suoi più cari amici.  La mattina in particolare doveva affrontare la sfida più ardua quella di svegliarli . < Altri cinque minuti mamma, il treno parte alle 11:00>  La vena presente sulla fronte di Remus come era suo solito iniziò a gonfiarsi. < James, il treno è partito un mese fa e se facciamo tardi la McGranitt, sarà lieta di farcelo riprendere! >  Ma mentre Lupin cercava invano di far alzare James un cuscino volo dal letto di Sirius colpendolo diritto sul volto. < Sta un po' zitto Moony >   Frank, che era abituato a seguire i soliti litigi mattutini dei malandrini, quella mattina aveva preferito evitarli , si era già alzato ed era sceso per fare colazione. Peter, invece non soffriva di sonno molto profondo e quando la sua sveglia aveva suonato era andato nei bagni per prepararsi.  < Sapete che c'è io mi sono scocciato di fare questo tutte le mattine > Remus si giro sbuffando e andò a prendere la sua borsa con dentro tutti i libri, quando qualcuno suonò alla  porta del dormitorio. < Avanti > riuscì a dire un Sirius molto assonnato che tentava di uscire dal groviglio di coperte in cui durante la notte si era incastrato .    La porta si aprì < Si può sapere perché urlate di prima Mattia? > Debria sorrideva, cosa non del tutto normale per una ragazza alle sette del mattino. < Chiedilo ai tuoi cugini ! >  Remus aveva la voce più alta del dovuto, le guance erano rosse di rabbia e il suo respiro troppo veloce < Andiamo Rem, non ti arrabbiare! > Debria si avvicinò a Remus  e gli diede un sonoro bacio sulla guancia, in quel momento Moony si rilassò e le sorrise < Sono felice che sei venuta ad Hogwarts, non dovrò più combattere da solo questi due > ed indicò i letti alle sue spalle.  < Dai, vai a fare colazione. Ci penso io > Debria sorrise e Remus annuì uscendo dal dormitorio e chiudendosi  la porta alle spalle. Debria prese un grosso respiro e : < JAMES FA QUALCOSA UN RAGAZZO DEL PRIMO ANNO STA CERCANDO DI TOCCARE LA TUA SCOPA ! >  Come previsto dalla cugina più piccola di Potter, esso si alzò di scatto con la bacchetta già pronta  a lanciare fatture < Chi? Cosa? Dove ? >  Prongs   ci mise poco a realizzare che era tutto un meschino scherzo per farlo alzare dal letto. < Dai alzati, Jami > Disse incoraggiante la ragazza < Non mi voglio alzare, il letto è così caldo, il cuscino così comodo > Debria sbuffò e gli diede un sonoro schiaffo dietro la nuca < Ai! > James si mise entrambe le mani nel punto dove era stato colpito e sul volto gli comparve  un broncio, degno di un bambino di tre anni a cui era stata negata la cioccolata il giorno della befana. Sirius richiamò l'attenzione dimenandosi sopra il suo letto , ormai si era incastrato talmente tanto nelle coperte che l'unica cosa che fuoriusciva erano i suoi capelli neri , era riuscito a creare un bozzolo al cui interno aveva incastrato mani e gambe.  La scena era troppo esilarante e infatti sia Debria  che James scoppiarono a ridere. Fu la ragazza che con un incantesimo lo liberò  <  Volevi qualcosa Debby? > chiese James alzandosi dal letto e iniziando a cercare nel baule le sue cose   Sirius che aveva preso una camicia dal cassetto di Frank si iniziò a vestire non curante , di trovarsi in mutande , alla presenza di Debria < Certo piccola , nessun problema >   La ragazza annuì e notò da come Sirius si guardava sul pavimento che cercava dei pantaloni  E indicò un paio di pantaloni neri che pendevano dall'anta dell'armadio aperta .  < Giusto , Grazie >  e sopra i boxer, che dovevano essere il suo pigiama , infilò i pantaloni ritrovati . James che solo in quel momento si rese conto che il suo migliore amico si stava vestendo davanti alla cugina gli lancio in faccia il cuscino che lui stesso aveva lanciato a Remus la mattina , colpendolo diritto al petto  < Che c'è? >  Disse Sirius senza avere la minima idea di perché si era meritato quel trattamento < Ma la vedi a Debria cane pulcioso ?! > Sirius si voltò verso Debria e le fece l'occhiolino < Stai calmo bambi, non gli ho mostrato nulla che non sapesse già > < Non chiamarmi Bambi, Lassie > James strinse forse i pugni ed era già pronto a darsele di santa ragione con il suo migliore amico < Oh, ma perché vi ho fatto vedere quei film! > Debria sbuffò e guardando l'orologio capi che di quel passo avrebbe fatto tardi alla sua prima lezione. Un altro quarto d'ora più tardi Debria aveva tirato per le orecchie entrambi e li aveva portati in sala grande. Remus aveva il viso tranquillo, aveva fatto una colazione abbondante ed era riuscito a finire il saggio di pozioni . Sembrava una mattinata perfetta e il tutto migliorò quando vide Debby che portava per le orecchie James e Sirius, era in quei momenti che Remus avrebbe voluto la sua macchina fotografica Babbana. Un altra persona che insieme a Moony riuscì a godersi tale spettacolo fu Lily Evans, che non aveva mai provato così tanta ammirazione per una ragazza senza nemmeno conoscerla. < Deux enfants irresponsables. > Furono le parole esatte di Debria quando si lasciò cadere sulla sedia, pochi secondi dopo al tavolo si unirò Mary ed Emmelline mente Alice e Frank erano andati a fare una passeggiata prima delle lezioni. < Lily, Buongiorno > James Potter sorrideva in maniera più tosto inquietante guardando Lily Evans che beveva la sua tazza di caffè < Potter per caso, ti ho mai autorizzato a chiamarmi Lily? > < Ehm, in effetti ... no > Lily finalmente sollevò lo sguardo e lo punto diritto nelle pupille castane del ragazzo < Appunto Potter, continui a non essere autorizzato > E così ritornò a bere il suo caffè, ovviamente per Potter non era ancora abbastanza e quindi continuò < Evans > La ragazza finse di non ascoltarlo, sperava che ignorandolo lui si sarebbe stancato < Evans > Lily contava mentalmente quante persone erano sedute al tavolo di corvonero pur di ignorarlo < Evans > James si voltò verso Sirius in cerca di qualche spiegazione ma quest' ultimo si limitò solo ad alzare le spalle e continuò a mangiare le sue uova strapazzate , allora lo sguardo di Potter si rivolse a Remus con una muta preghiera < ehm, Lily?> Evans sentendo la voce di Remus smise di contare i presenti di corvonero e si rivolse al suo amico Lupin, sorridendogli dolcemente < Si? Dimmi Remus > < Giusto, a lui rispondi ! > James sbuffò , dopo tutti questi anni non si era abituato al fatto che Lily considerasse tutti tranne lui. E senza nemmeno rendersene conto sul volto gli comparve un  broncio da bambino, che fece ridere Emmelline. Sirius che aveva divorato ben due porzioni di uova aveva messo lo stesso broncio di James quando realizzò che erano finite < Puoi prendere le mie Sirius > Debria allungò le sue uova verso Sirius che, cosa mia vista al tavolo di Grifondoro , gliele rimise davanti < Sono giorni che non mangi. Adesso tu finisci queste uova > Lo stomaco di Debria brontolo dalla disapprovazione solo all'idea di dover ingerire qualcosa di solido. Senza darlo a vedere i presenti intorno a Debria e Sirius avevano iniziato a prestargli molta attenzione. Lily, Mary ed Emmelline erano sorprese di vedere Sirius che si preoccupava di qualcuno e i malandrini invece scrutavano la situazione pronti ad intervenire nel caso in cui Debria avrebbe schiantato Sirius, o chiunque l'avrebbe obbligata a mangiare. < Non ho fame > furono le uniche parole che pronuncio la ragazza < Andiamo, Debby almeno un po' > Sirius provò a convincerla con il suo sguardo da cane bastonato, così Debria alzò gli occhi al cielo ed iniziò a mangiare quelle poche cose che aveva nel piatto. Solo in quel momento James si rese conto che aveva trattenuto il respiro e sorrise verso Sirius.


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Dopo colazione Sirius aveva accompagnato Debria a pozioni, mentre James aveva pensato bene di continuare a dare il tormento a Lily. Così quando ognuno era andato a fare qualcosa James aveva iniziato a seguire Lily che prima della lezione di trasfigurazione doveva restituire un libro in biblioteca < Evans > La diretta interessata Continuava a salire le scale senza fermarsi nemmeno un secondo a quello che James voleva dirgli anche perché sapeva che le possibili opzioni erano due; la prima era quella di vantarsi di se stesso e la seconda era quella chiederle di uscire. < Evans, per quanto tempo ancora pensi di ignorami ? > James si posso una mano tra i capelli e continuava a camminare al suo fianco, l'obbiettivo della giornata era farsi rispondere. < Okay, visto che non mi parli. Parlerò io > Continuando a non ricevere risposta James parlò tranquillamente < Evans, lo sai che domani ci sarà l'uscita Hogsmeade e mi chiedevo... ti va di venire con me ? > Lily alzò gli occhi al cielo ed entrò nella biblioteca e andando verso il reparto di pozioni per posare il libro che aveva preso la sera prima < Andiamo Evans , ci vieni con me ? > Potter continuava a seguire la ragazza erano anni che ci provava , Addirittura dal primo anno, quando ancora non era permesso ai ragazzi di andare al villaggio, James aveva già iniziato a chiedere a Lily di uscire. Diceva che chiedendoglielo tre anni in anticipo lei non avrebbe preso altri impegni. < Potter, evapora! > fù la risposta della Evans, che senza preoccuparsi minimamente di essere seguita da James uscì dalla biblioteca e si diresse verso l'aula di trasfigurazione. < Ma si può sapere che ti ho fatto per non meritarmi nemmeno una possibilità? > La Evans non poteva credere a quelle parole, la caposcuola si voltò e stringendo i denti gli punto un dito sul petto < Cosa hai mai fatto ? Vuoi per caso una lista ? Mi hai preso in giro sul treno il primo giorno di Hogwarts dicendo che non avevi mai visto così tante lentiggini su un volto solo.. > ad ogni parola Lily gli puntava il dito sul petto e faceva un passo in avanti costringendo James a farne uno indietro < Poi mi hai fatto un incantesimo alla scopa; facendomi cadere alla prima lezione di volo , hai trasformato il mio libro di storia in un ragno gigante, hai messo del fango nel mio succo di zucca, hai scambiato tutti i miei ingredienti di pozioni, hai rubato il mio saggio di incantesimi spacciandolo per tuo, hai messo in giro la voce che Severus mi aveva mischiato i pidocchi, E tutto questo solo il primo mese del primo anno ... vuoi che continui Potter?! > Lily Evans, quando ci si metteva faceva molta paura e lo stesso James, doveva ammettere che più si arrabbiava più i suoi occhi diventavano dello stesso colore dell'anatema che uccide. Alcuni studenti avevano anche messo in giro una voce che se la Evans volesse poteva uccidere solo con gli occhi. < Credi sia troppo tardi per dirti che mi dispiace ? > James sorrise e si passo la mano tra i capelli, quel semplice gesto fece innervosire ancora di più Lily < Si, Potter, è troppo tardi! > La Evans si voltò di scatto e si diresse verso l'aula di trasfigurazione ancora mormorando quanto lei odiasse Potter.



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Quando Sirius andò via, Debria entro nell'aula di pozioni. Lei non amava particolarmente pozioni, o meglio odiava quasi tutte le materie ma non se ne lamentava. Il suo compito era quello di studiare e qualsiasi era la materia a lei non cambiava. Si accomodò nel banco infondo all'aula sulla destra e mentre i pochi studenti già in aula fissavano lei, essa fissava l'aula. Nella vecchia scuola Debria era abituata a spazi ampi e tutti in una tonalità celestina, qui invece era tutto più antico. La differenza la si notava anche nell'aula di pozioni. Ad Hogwarts era un ambiente basso e freddo, pieno di calderoni, e vari tipi di pozioni. < Questo è il mio posto > Una voce maschile, arrogante e piena di se richiamò l'attenzione di Debria. Si ritrovò di fronte un ragazzo alto poco più di lei, un metro e settantacinque circa, gli occhi grigi e i capelli neri simili a quelli di Sirius, Debria ci mise poco a fare due più due, il ragazzo in questione era Regulus Black < Non mi sembra di vedere inciso il tuo nome > Il giovane Black non si immaginava una risposta del genere, nessuno si metteva contro di lui. Qualsiasi altra persona in quell'aula si sarebbe alzata e avrebbe lasciato quel banco. Ma lei aveva passato estati intere con i malandrini, di certo non si faceva intimorire da un altro Black. < Non mi sembra di vedere nemmeno il tuo > Debria sorrise per la poca originalità della risposta , Sirius avrebbe detto tante cosa ma non avrebbe mai rifilato la stessa risposta. Anzi, probabilmente avrebbe semplicemente effettuato un Levicorpus incurante di quanti punti avrebbe perso Grifondoro. < Infatti io non vado in giro a dire che questo è il mio banco. > Debria se si fosse trovata in un altra situazione si sarebbe semplicemente alzata, ma lui era stato arrogante e presuntuoso e la ragazza era troppo orgogliosa per farsi mettere i piedi in testa il primo giorno di scuola. Mentre Regulus sceglieva una risposta ad effetto entro il professore Lumacorno, che sistemo la sua valigetta sulla scrivania e iniziò a scrivere qualcosa sulla lavagna. < Signorino Black, ha deciso forse di passare la lezione in mezzo all'aula ? > Il professore lo guardò per qualche secondo prima che Black con atteggiamento molto stizzito si accomodò di fianco a Debria. Probabilmente solo in quel momento il professore si ricordò che in classe era presente una nuova studentessa < Oh, la signorina Fawley è un vero piacere fare la sua conoscenza io sono il professore Horace Lumacorno > Debria sorrise, nel modo più finto che conoscesse, quello fatto apposta per le occasioni di circostanza; Visite di lontani parenti, e feste dei signori Potter dove era presente metà de mondo magico < La ringrazio professore > Il professore gonfiò ancora di più le suo guance < è un meraviglio accento francese, quello che noto? > < Si, professore > Regulus Black, che fino a quel momento era stato in silenzio sbuffò, e attirò l'attenzione del professore < Signorino Black, sembra molto ansioso di iniziare; che ne dice di parlarmi del Draught of Peace ? > La domanda del professore mise in difficoltà il fratello minore di Sirius. Debria, come sua consuetudine fare alzò gli occhi al cielo e senza farsi notare dal professore scrisse qualcosa su una pergamena che poi passarlo sotto gli occhi di Regulus : " Distillato della pace: Pozione che calma l'ansia, e blocca l'agitazione. Un uso eccessivo può infliggere del sonno pesante, delle volte irreversibile. " Il giovane Black lesse ciò che stava scritto sul foglio e si fidò di Debria < È una Pozione  che calma l'ansia, e blocca l'agutazione. un uso eccessivo può infliggere del sonno , delle volte irreversibile. > Il professore annuì, la risposta era esatta e iniziò a spiegare tale Pozione ai suoi allievi. Le due ore di lezione non furono molto pesanti e Debria notò che finirono molto più velocemente di quanto lei immaginasse. < Per oggi va bene così ragazzi miei, potete andare > E ancora prima che il professore finisse la frase gli alunni uscirono dall'aula. < Perché mi hai aiutato ? > Debria stava raccogliendo il suo libro e gli oggetti sparsi sul tavolo < Ti ho visto in difficoltà > Spiegò a Black che a quanto pare non capiva < Cosa c'è ? Non ti è mai capitato di essere gentile con qualcuno ? > Dal suo sguardo debria capi che la risposta era negativa < Nessuno fa niente senza ricevere qualcosa in cambio > Fu la risposta di Black < Va bene allora diciamo che sei in debito con me , e per sdebitarti basterà dirmi dove si trova l'aula di incantesimi > Regulus sorrise < Ecco, lo sapevo che volevi qualcosa > Debria si trovò a sorridere a sua volta < Già sono una ragazza pessima > Regulus prese la sua borsa e iniziò a incamminarsi seguito da Debria < Sei sicura che dopo tuo cugino non verrà a cercarmi ? > < Tranquillo Black, ti Difendo io >


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Albus Silente non aveva mai ricevuto così tante visite nel suo studio come in quei ultimi due giorni, adesso seduti in schiera di fronte alla sua scrivania si trovavano tutti i malandrini al completo e Frank Paciock. I ragazzi si erano presentati nello studio del preside senza ricevere un invito. < Cosa posso fare per voi ragazzi ? > Le visite non dispiacevano al preside ed era suo compito accoglierli e consigliarli. A rispondere alla domanda fu James Potter, che forse in poche occasioni era stato visto così serio < Noi vogliamo prendere parte all'ordine della fenice > Se il preside fosse stato in qualche aveva modo turbato dalla richiesta, non lo diede a vedere < Se posso chiedevi , come fate a conoscere l'ordine ? > Questa volta fu Sirius a rispondere beccandosi ben otto occhi che lo fissavano con disappunto < Abbiamo sentito che ne parlava con Dorea > < Quello che Sirius stava cercando di dire è che abbiamo ipotizzato che mia madre ne facesse parte ... > < Non abbiamo ipotizzato, lo sappiamo. > Fu Remus che scosse la testa rassegnato, orami erano anni che si domandava come era possibile che era diventato amico di una mente così stupida. Ma il preside , con stupore da parte dei ragazzi , sorvolò su come ne erano venuti a conoscenza < L'ordine della Fenice ragazzi non è un gioco. Voi siete realmente sicuri ? > Come se spinti dallo stesso cervello, con decisione tutti e cinque annuirono e in coro dissero un < Si > netto e deciso proprio come il preside immaginava. Quest'ultimo si lasciò sfuggire un sorriso orgoglioso dei suoi studenti e dagli occhiali a mezzaluna si potevano vedere due occhi azzurri che colmavano di speranza. Se ci fossero stati tanti ragazzi come quelli seduti di fronte a lui in quel momento, che non si facevano intimidire da un nome, sicuramente il signore oscuro sarebbe stato distrutto. < Allora, ci vediamo qui nel mio studio alle 23:50. Vi accompagnerò personalmente alla sede dell'ordine per presentarvi agli altri membri. Vi devo informare che altre due persone , che frequentano questa scuola , saranno presenti alla riunione. > Fu la curiosità di Peter a dare voce al pensiero di tutti < Professor Silente, chi sono queste altre due persone ? > Quando gli occhi del preside si fissarono su Peter quest'ultimo si rannicchio su se stesso e le sue guancia si colorarono di rosso < La Signorina Fawley è venuta questa mattina presto e come voi ha fatto la stessa richiesta, mi è sembrato ovvio accettare la sua richiesta. E la Signorina Evans, che io stesso ho invitato a prendere parte all'ordine della fenice , ha accetto. > James si blocco sulla sedia e spalancò la bocca sconvolto dall'apprendere la notizia < Lei, non può permettergli di entrare nell' ordine ! Preside lei mi deve ascoltare, Debria è troppo instabile per poter capire realmente cosa sta facendo. E la Evans ? È troppo pericoloso, potrebbe morire ! > < James, calmati . > gli disse Remus < Calmarmi? Ma ti rendi conto ? Lily! Lily Remus ! Capelli rossi, occhi verdi , orgogliosa Grifondoro ? Hai presente ?! > < La conosco Lily! > James si rivolse al preside che sembrava non essersi nemmeno preoccupato del modo in cui Uno studente aveva risposto nei suoi confronti. < Signor Potter, perché lei dovrebbe entrare nell'ordine mentre la signorina Evans e la signorina Fawley no? > James non seppe replicare a tale affermazione, in effetti sia Debria che Lily erano abili a combattere, ed entrambe erano capaci di difendersi. Ma per Potter la sola idea che ad una di loro potesse succedere qualcosa lo inorridiva, avrebbe dato la sua vita per difenderle, come avrebbe difeso Sirius, Peter, Frank , Remus. Avrebbe difeso Lily perché era la sua sfida, perché il solo pensiero che qualcuno potesse fargli del male lo faceva soffrire. E come poteva difenderla se lei era la prima che si buttava nel bel mezzo della guerra? A quanto pare James si era perso una parte del discorso che i suoi compagni avevano intrattenuto con il preside perché a risvegliarlo dai suoi pensieri fu Sirius che lo chiamava mentre si dirigeva verso la porta. Come se fosse stato chiuso in una cupola di vetro , James scese le scale e iniziò a correre . Non poteva impedire a Lily di unirsi ma poteva almeno impedirlo a Debria. < James, cazzo! Rallenta > i malandrini seguiti da Frank iniziarono a inseguire James, che non aveva nessuna intenzione di fermarsi. Nel giro di un minuto era già arrivato nella sala Comune e il suo sguardo come se fosse stato attirato da una calamita si punto su Debria che stava parlando con le sue compagne di stanza. Senza nessuna delicatezza James gli afferrò il braccio < Scusatemi ragazze, devo scambiare due parole con mia cugina > E se la tirò via salendo verso il suo dormitorio. Sirius entro di corsa dal ritratto e vide che James saliva verso il dormitorio, capi subito che sarebbero state fuochi e scintille e che l'unico che poteva far ragionare il suo migliore amico era lui. < Ragazzi, voi restate qui... ci penso io > E segui i due. Debria, pensava che il comportamento di suo cugino era dovuto al fatto che si era fatta accompagnare da Black in miniatura nell' aula della McGranitt, la giovane ragazza non poteva immaginare che il nervosismo del cugino fosse dovuto dalla sua decisione di unirsi all'ordine. James le lasciò il braccio solo quando si assicuro che Debria era seduta sul suo letto e che non avesse via di fuga, Sirius entro nella stanza ma invece di far ragionare James si accomodò sul proprio letto ed iniziò a sfogliare una rivista di moto babbane. < Si può sapere cosa ti è passato per la mente ?! > Esordi James camminando avanti e indietro per il dormitorio < James , io dovevo solo raggiungere l'aula di trasfigurazione ... > ovviamente James era troppo impegnato a percorrere il perimetro della stanza per ascoltare la cugina, e continuò il suo discorso < Se credi che ti farò mettere piede nella sede dell'ordine ti sbagli di grosso! Dovrai passare sul mio cadavere > < E sul mio > aggiunse Sirius. In un primo momento aveva pensato di far ragionare James e l'avrebbe fatto, solo che prima avrebbe impedito a Debria di schierarsi con bacchetta alla mano in una lotta contro i mangiamorte. La ragazza resto ferma a fissare i due < Tu, mi hai tirato per tutta la sala comune, per impedirmi di prendere parte all'ordine ? > La voce di debria era un misto di rabbia e rancore < Esattamente. Tu questa sera resterai qui, a costo di legarti e nasconderti nell'armadio > Debria si alzò dal letto < Io faccio quello che voglio, so badare a me stessa e sono capace di combattere. TU, non mi impedirai proprio nulla James. Tra noi tre, io sono quella più coinvolta e lo sia benissimo. Mia madre è stata uccisa ,James. È  stata uccisa ,mentre indagava su l'omicidio di un babbano dove sul luogo del delitto era stato trovato un teschio. Io scoprirò chi ha uccido mia madre, e ucciderò tutti quelli che hanno un il marchio sul braccio, mi hai capito ? Se dovrò farlo come membro dell'ordine o come Auror queste non sono cose che ti riguardando , chiaro ?! > Debria faceva dei respiri piccoli è veloci era arrabbiata nera con suo cugino < È troppo pericoloso ! > < Questo non lo stabilite voi due ! Il preside ha detto che posso prendere parte all'ordine. È Tu, non ti permetterai mai più di intrometterti nella mia vita. > Poi si voltò verso Sirius furiosa < È questo vale anche per te ! > Queste furono le ultime parole che disse prima di uscire e sbattere la porta del dormitorio. Sirius guardò James da sopra la sua rivista < Grazie per l'aiuto! > Commento James verso Sirius, che buttò la rivista per terra < il suo discorso non faceva una piega, James> Potter annui costatando che era vero < Non voglio che prenda parte a questa guerra > Questa volta tocca a sirius annuire < Ma non puoi impedirglielo ... e no, non puoi chiuderla nell'armadio la McGranitt se ne accorgerebbe > Disse Sirius intuendo cosa stava per dire James. < E cosa facciamo allora ? > < La proteggiamo James. Proteggeremo lei e anche la tua amata > < Lily non è la mia amata ! > < E chi ha fatto il nome di Lily? > James capi di essersi buttato la zappa su i piedi da solo. < Infatti, chi ha parlato di Lily > Sirius scosse il capo e si alzò dal letto < Mi prenderei un anatema che uccide al posto di Debria, e quando un giorno Lily si innamorerà di te, io, Remus e Peter le faremo da scudo per assicurarci che torni da te sana e salva. Ma al momento non puoi farci nulla, non so chi delle due sia più testarda e nessuna delle due ti darà ascolto. Anzi, faranno comunella per ucciderti insieme. > < Sirius ? > < Dimmi > James lo guardò diritto negli occhi, Sirius era suo fratello e quel discorso gli aveva dimostrato per l'ennesima volta quanto fossero legati. Era sicuro che Sirius si sarebbe messo realmente a fare da scudo a Lily e Debria, poteva affidare a lui la sua stessa vita. < Sto per abbracciarti, e tu non potrai fare nulla per evitarlo. > Sirius per forse l' 103 volta scosse il capo rassegnato. < Vieni qui, Bambi> E apri le braccia per stringere quello che era più di un semplice amico lui, apri le braccia per stringere suo fratello .


**** 23:50 ****


< Ciao , sei Lily Evans giusto ? > Debria sorrise a Lily Evans che si trovava proprio di fronte a lei la fissava  < Ciao, si, sono io, Tu invece sei Debria la cugina di Potter ? > Debria annuì < purtroppo si , I parenti non si posso scegliere > Debria alzò le spalle e la Evans si trovò totalmente d'accordo con lei < Se posso chiedertelo che ci fai a quest'ora fuori dal dormitorio? > Lily ragionandoci su dovette ammettere che Debria aveva ragione anche lei  doveva essere nel suo dormitorio si giustificò la rossa < E questo ti da il diritto di stare fuori dal dormitorio anche quando non sei tu a fare la ronda ? > chiese Debria, che non voleva infastidire Lily , ma voleva solo capire se anche lei avesse appuntamento con il preside, o se era lì per altri fini. Mentre le due ragazze portavano avanti tale dibattito, Frank ed i mandrini arrivarono di corsa < Che ci fate voi qui? > chiese immediatamente Lily rispose Sirius. < Non credo io, devo vedermi con il preside > < Lily, anche noi > rispose Frank e anche l'ultima speranza di Lily svanì e realizzò che anche i malandrini come lei dovevano unirsi all'ordine. < Frank ma Alice lo sa? > chiese Lily quasi inorridita < No, Lily ti prego di non dirglielo. In un impeto di rabbia potrebbe anche ucciderti > Lily sapeva benissimo quali erano i poteri della sua migliore amica e così  non si soffermò più del dovuto. La ragazza anche se a malincuore doveva ammettere che un po' lo immaginava che i malandrini avrebbero preso parte a questa " avventura " , Non erano di certo le persone più innocue  del mondo e avevano decisamente poco istinto di sopravvivenza considerate le tante volte che sono entrati nella sala comune di Serpeverde per fare  degli scherzi. Ma riflettendoci bene Evans costatò che non avrebbe mai immaginato James e nemmeno Sirius con una maschera bianca in faccia a difendere la purezza del sangue, probabilmente perché , si erano immaturi , ma non erano dei mostri. Poco dopo, finalmente arrivò il preside. < Bene, ragazzi vedo che ci siete tutti, andiamo. > Albus Silente allungò le sue mani verso Lily e Debria e quest'ultime diedero la mano ai restanti presenti. Compiuta la Materializzazione si ritrovarono in un quartiere di Londra dove la strada era buia, e le villette sembrano disabitate. I ragazzi  troppo curiosi da quello che li circondava, non chiesero al preside come era possibile che si fosse materializzati sapendo che nessuno può farlo, all'interno delle mura di Hogwarts. A notte fonda era difficile capire dove si trovassero di preciso, anche perché nessuno sembra notare niente, che facesse intendere un quartiere generale. Sirius , fu l'unico che riuscì a capire dove si trovassero e l'appresa notizia lo porto ad irrigidirsi involontariamente. Questo gesto fu quasi del tutto invisibile , ma degli occhio allenati , come quelli dei malandrini, notarono che qualcosa non andava.  < Dove siamo ? > chiese Frank  e la risposta non tardò ad arrivare < Grimmauld Place > Disse Sirius < O almeno, ci siamo vini ... due isolati più avanti. > James capi subito che il fatto di trovarsi a soli due isolati dalla sua casa d'infanzia e dalla sua famiglia era il motivo per cui Sirius si era irrigidito, non tornava più in quella casa da quando si era trasferito da James.   < Il signor Black ha ragione>  disse il preside passando a Sirius un foglietto dove sopra c'era scritto l'indirizzo preciso della sede, lo stesso bigliettino fece il giro tra i ragazzi e di fronte a loro apparve una piccola villetta, con un giardino  molto trasandato. < Questa è la sede dell'ordine, è protetta dal'Incanto Fidelius, e io sono il guardiano segreto. Memorizzate l'indirizzo e poi bruciate la pergamena> I ragazzi seguirono le istruzioni de preside e si incamminarono dietro di lui dirigendosi verso la porta, nessuno parlava , tutti cercavano di acquistare quante più informazioni possibili.  Dopo che il preside busso ben quattro volte una voce profonda e mascolina rispose < Chi è ? >  < Elphias sono Silente > La porta si aprì rilevando un uomo alto, con un viso lungo e liscio e con dei capelli corti e argentati. Il preside entro per primo seguito da tutti gli altri < Ragazzi vi presento Elphias Doge, un mio vecchio amico e membro fidato dell'ordine. Questa casa appartiene a lui. >  < Albus, non sono così vecchio > scherzò Elphias che iniziò a proseguire verso il salone dove erano riuniti tutti gli altri membri. < Guardate un po' Albus chi ci ha portato > I ragazzi entrarono in questo grande salone, con enormi lampadari appesi al soffitto ed un arredamento barocco del XVIII secolo. La signora Dorea quando vide i suoi figli per poco non svenne sulla sedia < Albus, avevi promesso di non fargliene parola! >  James e Sirius si sentirono subito colpevoli e fecero un passo indietro nascondendosi dietro Debria che sembrava non avere paura della zia. < Infatti Dorea, sono stati loro a parlarne a me. I Signori Potter e Black come la signorina Fawley hanno ascoltato la nostra conversazione e hanno chiesto di unirsi all'ordine >  I due ragazzi si fecero ancora più piccoli dietro la cugina che sussurro < mouchard > Che doveva significare spione < Non ci posso credere che abbiate fatto una cosa del genere! > < Andiamo, Dorea, saranno utili alla causa > Disse Doge , ma prima che la Signora Potter potesse scaricare la sua ira anche su di lui. Charlus Potter scese le scale fiondandosi direttamente su i suoi figli < Oh, ragazzi sono così felice che siete qui. Siete mancati tanto al vostro vecchietto. > < Ciao, Papà  > Disse James che ricambiava l'abbraccio del padre < Ma quale vecchietto Charlus > Disse invece Sirius.  Il signor Potter si stacco dai figli solo per poter abbracciare la sua nipotina < Debby ci sei anche tu > Debria che adorava gli abbraccia ma più di tutto adorava suo zio lo strinse forte. < Charlus, non hai proprio niente da dire ai tuoi figli e a tua nipote ? > < Certo perché quando fanno qualcosa che non va a genio a te, sono solo figli miei e Debby è nipote solo a me! > Da quella breve frase detta come solo  un degno  attore di dramma Poteva, Lily capi da chi aveva ereditato Potter la sua bravura innata di fare tutto un dramma < Come puoi ripudiare il sangue del tuo sangue ? > la signora Potter ormai disperata di dover combattere contro la sua famiglia, Poggiò  le mani sul tavolo e mormorò tra se e se che non doveva uccidere  il marito.  < Io sono Amelia Bones ragazzi e lui è mio fratello Edgar > La signora che prese la parola non doveva avere più di una quarantina e il fratello forse qualche anno in più, poi passo ad indicare gli altri presenti < La donna che sta per avere un esaurimento nervoso ,per chi non la conoscesse ,è Dorea Potter , Dearborn Caradoc. > Indico l'uomo seduto di fianco a Dorea che sorrise ai ragazzi < Hagrid penso lo consociate già come dovreste conoscere Minerva McGranitt, Marlene Mckinnon la nostra salvezza in caso di gravi ferite, loro > Indico due ragazzi con i capelli rossi < sono Fabian e Gideon Prewett non vi avvicinate a loro se è il primo di aprile , e quello che sembra pronto ad uccidervi è Alastor Moody, tranquilli non vi ucciderà , Ed infine Dorcas Meadowes. >  per la fortuna di tutti a prendere la parola fu Lily < Io sono Lily Evans ... > E per la sfortuna di Lily ed interromperla fu James < Ed è la mia futura moglie > Lily si voltò verso James come se gli avesse appena detto che Voldemort era stato eletto re indiscusso dei maghi < Potter questo non avverrà mai, nemmeno nei tuoi sogno ! > < Oh, Lily non ti preoccupare i miei  genitori lo sanno che ci amiamo alla follia >  E per far infuriare di più Lily il ragazzo le appoggio un braccio sulla spalla < Attento James , da come ti guarda penso che tra poco te lo staccherà quel braccio > Fu Gideon Prewett e James che probabilmente ebbe un barlume di buon senso alzò il braccio e iniziò a indietreggiare fino a nascondersi di nuovo dietro di Debria < E per fortuna che ero io Quella che rischiava la vita eh? > Disse la ragazza. < Io sono Debria Fawley, questo cretino dietro di me è James Potter e quello di fianco a lui è Sirius Black > Poi Indico gli altri presenti < Lui è Remus Lupin e Peter Minus... e il ragazzo li infondo non mi è stato presentato ma credo si chiami Frank >  < Si, io sono Frank Paciock >  A prendere la parola fu un uomo che precedentemente non era stato presentato , e che a quanto pare non era interessanti a fare < Ragazzi , voi sapete a cosa state andando incontro ? > Fu la prima cosa che disse  < Secondo lei, se non sapessimo a cosa andiamo un contro staremo qui ? > Fu la risposta di Debria, con un tono acido, provocatorio e per nulla coerente con l'educazione che gli aveva dato la madre , ma la risposta funzionò a quanto pare era proprio quello che si voleva sentire dire quel signore. < Benjy, questi ragazzi non sono degli sprovveduti. > Disse la McGranitt, che tranne Debria,  li conosceva tutti da ormai sette anni, e probabilmente nessuno si sarebbe aspettato che la professoressa , che aveva combattuto tanto per non immischiarli in questa guerra , avrebbe preso le loro difese.   < E se ritengono di essere pronti e sono sicuri delle scelte che stanno facendo, devo stare qui. > Queste furono le parole della McGranitt che riempirono un po' tutti i ragazzi di fiducia. < Debria non dovrebbe essere qui, però > A parlare fu Dorcas, che come i fratelli Prewett conoscevano i Potter  da quando erano bambini. < Ancora non è maggiorenne > Specificò quando James e Sirius la guardarono un po' sconvolti, Dorcas era una di quelle donne fiere , che difendeva i proprio diritti e che sarebbe stata capace di uccidere qualcuno se solo avesse paragonata una sua qualche debolezza all' essere una donna.  < Dorcas ha ragione ! Debria dovrebbe  andare via ! > Disse subito James approfittando di essere appoggiato almeno da una persona  < Esatto, è ancora una bambina > confermo Sirius < Diventerò maggiorenne tra una ventina di giorni, cosa cambia ? > < Cambia > Provò ad insistere James < È immatura, e poi è ancora seguita dalla traccia quando fa gli incantesimi.  >  Continuò Sirius  ma traccia o no la pazienza di Debria era stata già messa a dura prova per troppo tempo così  prese la sua bacchetta e con un incantesimo Silenzio entrambi. < Se proferite ancora una parola io giuro che vi attacco la bocca per il resto dei vostri giorni! > < Si, ti prego! Fallo! > Disse quasi di getto Lily Evans  < Ragazzi, adesso basta. Debria saresti così gentile da ridare la parola a Sirius e James ? E comunque, ormai Debria è qui, sa dell'ordine,  ha già visto la sede, sa chi siamo e non credo che la sua idea di unirsi all'ordine cambierà tra venti giorni. Quindi adesso basta con questi convenevoli e iniziamo questa riunione. Domani mattina ho il turno al ministero e vorrei farmi almeno un paio di ore di sonno > La signora Potter mise fine alla discussione, ognuno si accomodò su una sedia compresi i ragazzi. < Malocchio a te la parola > Disse Charlus Potter  < Al ministero ci sono sempre più spie, ormai sembrano tutti corrotti. Si vive in un continuo stato di preoccupazione,  come se da un momento ad un altro i mangiamorte ci attaccassero dall'interno. Dobbiamo scoprire chi è convolto in questa guerra, ci servono nomi, ci servono prove. Le due zucche vuote lì > Malocchio Indico i fratelli Prewett < hanno scoperto che due Auror avevano il marchio nero sul braccio e adesso al ministero stiamo indagando per capire quali prove quei due Bastardi  ... si,si Minerva. Quei due Infiltrati... va bene così ? hanno infangato.  > Gideon prese la parola < E qui entrate in gioco voi > < Noi? > Disse Remus Lupin che fino a poco tempo fa era stato in silenzio. < Esatto > continuo Fabian  < Sappiamo che il signore oscuro ha inciso il marchio su alcuni studenti di Hogwarts dovete scoprire , senza farvi uccidere ovviamente , chi sono e quali sono i loro compiti tra le mura della scuola > Albus Silente continuò il discorso < Ragazzi non dovete fare gli eroi,  dovete solo riferire i nomi a me o Minerva >  Lily si senti un buco nello stomaco perché lei il marchio lo aveva già visto, ed era proprio lì ancora impresso nella sua mente. Quel orribile segno nero sulla pelle pallida Si Severus  < Io so chi ha il marchio > Disse di getto la caposcuola Evans, ritrovandosi tutti gli occhi puntati su di lei deglutì con forza cercando di respingere quel nodo che le bloccava la gola < Ho visto il marchio, pochi giorni fa sul braccio di Severus  > Remus guardò Lily rendendosi conto di quanto per lei doveva essere doloro quel momento, stava dicendo all'ordine che il suo ex migliore amico si era unito ai mangiamorte < Signorina Evans , ne è totalmente Sicura ? > Chiese la McGranitt, come a spingerla a rimangiarsi tutto, ma Lily era sicura . < Si, ne sono sicura > < Quando l'hai visto ? > chiese Frank  < Cinque giorni fà, stavo andando in sala comune e Piton mi ha bloccato dicendo che doveva parlarmi. Nella discussione gli ho bloccato il braccio , ho sollevato il mantello e il marchio era lì. >  < Potrebbe non essere quello Lily, forse ti sei sbagliata > Disse questa volta Remus ma Lily scosse la testa < No, quando gliel'ho detto lui non ha negato, anzi, cercava di spiegarmi il motivo per cui si era unito a loro > James aveva ascoltato tutto in silenzio, come aveva potuto Lily vederlo cinque giorni prima e non dire nulla a nessuno. Non denunciare un mangiamorte, ovviamente se James avesse avuto un po'di buon senso non avrebbe avuto  detto nulla, ma hey, è di Potter che stiamo parlando. < E tu Lily hai tenuto questo segreto per cinque giorni ? E soprattutto hai toccato Piton senza dopo esserti fatta una doccia con il disinfettante?! >   < Potter ma tu un cervello lo tieni ? > Rispose Lily senza tenere conto del povero Remus che si trovava tra i due < Vieni a parlare a me di cervello? Non sono io quello che era migliore amico di un attuale mangiamorte ! >  < Ragazzi .. > provò a fermare il discorso Remus un po' perché sapeva che prima o poi Lily avrebbe ucciso James e non sembrava giusto nel confronto dei Signori Potter assistere all'omicidio del figlio, è un po' perché quello al centro di quella trincea era lui. < E che ne potevo sapere io che sarebbe diventato un mangiamorte ? >  < Ragazzi! Zitti, tutti e due! > Urlò alla fine esasperato il povero Lupin < ha iniziato lui! > Disse La Evans non dimostrando per nulla i suoi diciassette anni < Hai iniziato tu quando sei diventata amica di Mocciosus > < Ho detto zitti! > E nessuno dei due continuò la discussione <  Comunque... > Riprese il discorso Dorcas, mentre ancora guardava stranita James e Lily < Ve la sentite di capire chi sono gli altri seguaci del signore oscuro ? >  < Dorcas, qualsiasi tuo desiderio è un ordine per me > < Black, lascia perdere sono fuori dalla tua portata > Poco dopo Malocchio assegnò i diversi incarichi  e  i ragazzi aspettarono con calma che il preside finisse di parlare per poi ritornare ad Hogwarts. < Li- Evans > Lily che era pigiata al muro dell'ingresso lo guardò  < Che vuoi Potter > James si passò la mano tra i capelli  < Ti volevo chiedere scusa per prima, sai... per quello che ti ho detto su Muc- Piton. Lo so che gli volevi bene > Nessuno si Spiegò come era possibile che James avesse chiesto scusa a Lily, probabilmente nemmeno James stesso. Ma sentiva di aver sbagliato è una cosa che Potter sapeva fare era quella di chiedere scusa. Lily si rese conto che quelle erano scuse sincere  < Tranquillo, Potter. >  James si poggiò al muro di fianco a Lily < Ti posso chiedere una cosa ? > La ragazza annuì senza però aprire bocca < Perché l'hai fatto? Intendo... perché ti sei unti all'ordine ? > Lily si formò a guardarlo per qualche secondo, quella probabilmente era la conversazione più lunga che in sette anni si trovò a fare con Potter <  Perchè è giusto lottare per quello che si crede, Potter. E poi sono una sanguesporco, loro è  me che voglio distruggere > < Non dirlo mai più ! Non usare mai più Quella parola per descriverti. Evans , ti avviso  che negherò fino alla morte quello che sto per dirti , sei la migliore streghe che io abbia mai conosciuto. > La caposcuola si fermò a guardare James, forse per la prima volta in vita sua si soffermò a guardarlo per davvero. Senza quella pellicola di Odio di cui i suoi occhi si ricoprivano quando si soffermano sul malandrino. Probabilmente, quando gli occhi di Lily si posarono su quelli di James  esso sfiorò  l'infarto. Anche lui  si rese conto che quello non era lo sguardo di sempre era diverso, era privo di pregiudizio. Lily non lo disse ad alta voce ma gli era riconoscente per quelle parole, perché delle volte per quanto si potesse essere forti ed orgogliosi qualcuno che ti da una pacca sulla spalla e ti dice che crede in noi è proprio quello di cui si ha bisogno e James aveva fatto proprio quello. Il malandrino non l'aveva fatta sentire inadeguata, gli aveva detto molto chiaramente che il mondo della magia era il suo posto. < Evans ... ti posso fare una proposta ? >  < Si, Potter > James si passò di nuovo la mano tra i capelli e sorrise imbarazzato < Ti va se ricominciamo? Possiamo provare a mettere una pietra sopra a tutti quelli che ho fatto in questi anni ? > < Potter, te l' ho già detto è troppo tardi , dovremmo spostarci una montagna sopra ! > Disse Lily sbuffando  < Allora, spostiamola insieme > La risposta del ragazzo fu così ovvia e allo stesso tempo piena di speranza che Lily si fece convincere e allungò una mano verso il capitano < Piacere, Lily Evans > Potter sorrise come un bambinone, si morse il labbro e strinse la mano della ragazza < Piacere, James Potter. Ti va di uscire ad Hogsmeade con me ? > Lily alzò gli occhi al cielo e ritirò subito la sua mano < Ecco Potter hai rovinato tutto ! > . Lily sorrise e James ancora più imbarazzato ricambio il sorriso. Quel momento, quel sorriso James non l'avrebbe mai dimenticato, adesso aveva  una possibilità.  Non l'avrebbe sprecata.


* Note dell’ autrice : Buonasera, come va ?
In questi tre giorni sono stata colpita da una voglia matta di scrivere, avevo tante idee e volevo fare entrare tutte in un solo capitolo. Mi sono resa conto quando ero arrivata a quasi 16 pagine che forse era un po’ lungo e quindi ho iniziato a dividerlo e modificare alcune cose. Questa è probabilmente il capitolo più lungo che scriverò mai in tutta la storia, ed è per me anche il più bello. Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento .
Un ringraziamento particolare va a chi sa seguendo questa storia ❤️ *

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


< Evans ... ti posso fare una proposta ? >
I ricordi investirono la mente di Lily appena apri gli occhi. 
< Ti va se ricominciamo? Possiamo provare a mettere una pietra sopra a tutto quello che ho fatto in questi anni ? >
Lily ripensò agli occhi di James così profondi e lucenti, a quella espressione che per la prima volta non era malandrina ma speranzosa.
< Potter, te l' ho già detto è troppo tardi , dovremmo spostarci una montagna sopra ! > 
Forse aveva commesso lo sbaglio più grande dalla sua vita, o forse aveva fatto la cosa giusta, questo Lily non lo sapeva ancora con certezza. Ma qualcosa era cambiato. Adesso Lily si trovava nel suo letto e pensava a Potter, ma no con quella vena di odio che per anni aveva collegato al suo nome, stava pensando a Potter che era entrato nell'ordine. Stava pensando a quando la sua espressione si era  indurita nel sentire Lily che si chiamava Sanguesporco. Che James in meno di ventiquattro ore potesse cambiare era impossibile, ma forse non era più così immaturo come Lily credeva.
  < Allora, spostiamola insieme >
Lily si fermò a guardare il suo baldacchino rosso e pensò che era inutile piangere sul latte versato, il danno era fatto. Di certo non sarebbe andata da Potter a dirgli che aveva sbagliato, che era il sonno a parlare e che non aveva davvero intenzione di spostare con lui una montagna sul loro passato. Quello che Lily in realtà fece fu quello di alzarsi e di andare in bagno pensando che quello che la sera precedente aveva concesso a James Potter era il semplice beneficio del dubbio. Sicuramente quello che la ragazza avrebbe preferito era di non pensare a James mentre si stava facendo la doccia, avrebbe tanto evitato di ripensare alle sue parole.
< Non dirlo mai più ! Non usare mai più Quella parola per descriverti. Evans , ti avviso  che negherò fino alla morte quello che sto per dirti , sei la migliore streghe che io abbia mai conosciuto. >
  Lily sorrise mentre si passava lo shampoo, James Potter le aveva sul serio detto che lei era una brava strega, senza prima dire che lui era nettamente migliore. Per una volta il capitano di Grifondoro non si era vantato della sua innata bravura prima di fare un complimento a qualcuno.
La netta differenza tra Lily e James era che mentre alla ragazza piaceva riflettere da sola, senza dover per forza urlare a quattro venti ogni suo pensiero, James Potter doveva per forza parlare con i suoi amici, raccontandogli ogni singolo secondo dell'avvenimento.
Infatti la sera precedente i malandrini era stati fino alle 4 svegli a sentire James che divagava sul sorriso di Lily, sulla morbidezza della sua pelle,sulla dolcezza dei suoi occhi. È da specificare che Sirius aveva pensato più volte di soffocarlo con un cuscino e poi nascondere il cadavere,Invece Remus , decisamente più democratico , aveva ascoltato ogni singola parola di James , per poi ricordargli che doveva fare attenzione a come si comportava.
Il mattino dopo James si sveglio molto presto  rispetto al solito orario, aveva solo tre ore di sonno ma quando apri gli occhi e ricordo il sorriso di Lily la voglia di riprendere a dormire gli passò in fretta, si lavò di corsa e si mise una cosa calda nel caso più tardi, al risveglio dei ragazzi, fossero andati ad Hogsmeade.
Quello che James non si immaginava quando scese in sala comune era di trovarsi Lily seduta comodamente su una poltrona con in mano un libro di Trasfigurazione. Il panico gli blocco i movimenti, aveva pensato a tanti modi in cui poteva rompere il ghiaccio ma nessuno gli venne in mente in quel momento.
< Potter, Buongiorno >
Per fortuna di James fu Lily a rompere il ghiaccio e lui la segui a ruota, si accomodò sulla poltroncina di fronte e le sorrise.
< Buongiorno, Evans ... come mai già sveglia  >
Lily posò con un movimento calmo il libro sul tavolino e incrociò le braccia . James fu sorpreso non solo che la ragazza aveva iniziato a parlare per prima ma perché aveva anche preferito parlare con lui anziché leggere.
< Non riuscivo a dormire bene , tu? >
James alzò le spalle < Sono ancora troppo eccitato per ieri sera > Lily annuì < È stato emozionante vero ? > 
James cambiò poltrona e si avvicinò alla caposcuola
< Evans, perché sei entrata nell'ordine ? > la ragazza lo guardò sollevando una sopracciglia.
< Ma Potter, me l'hai chiesto ieri sera >.
< Si, lo so... ma la risposta di ieri non mi ha convinto... c'è qualcosa in più >
Lily abbassò lo sguardo
< Ho paura , quando uscirò da qui sarò un bersaglio facile, l'ordine mi darà una speranza. Speranza che qualcuno ancora vuole combattere. Quando sono entrata in quella stanza ho preso in mano il mio futuro, ho fatto capire che non voglio avere paura, Che forse morirò ma lo farò lottando. L'ordine è stato il primo passo esso è la mia speranza di una vita migliore. >
Lily pensò che come spiegazione bastasse ma c'era qualcosa negli occhi di James che la spinse a parlare a cuore aperto.
< James , Una delle mie paure è quella di essere impotente è una sensazione che odio. In estate, quando torno a casa mia , non ho il permesso di usare la mia bacchetta. Tu non puoi immaginare che sofferenza. Quando stringo quel semplice pezzo di legno esso mi da la sicurezza, ormai è diventata il prolungamento del mio braccio e se sono a casa ho il terrore che un mangiamorte entra in casa mia e io non ho il tempo di difendere i miei genitori. E il solo pensiero che delle persone innocenti , come i miei genitori che in questo mondo non c'entrano nulla, mi fa arrabbiare. Mi fa venire voglia di rompere tutto. Forse, non puoi capire ... tu non hai di questi problemi, voi siete purosangue. >
James scosse la testa e sbuffò quasi irritato.
< Credi sul serio che a quelli danno fastidio solo i nati Babbana ? Non sai quante volte durante le ispezioni mia madre è stata attaccata, solo perché aveva girato le spalle alla sua famiglia. Loro non risparmiano quelli come i miei genitori solo perché purosangue. Loro uccidono tutti quelli che non si inchinano e seguono i loro ideali. Ed Evans, lo sai, io non mi inchinerei mai a qualcuno, non rispetterei mai delle regole ideate da qualcuno diverso da me stesso. >
James fece un leggero sorriso malandrino e Lily che prima avrebbe fatto di tutto per strappargli quel ghigno dal viso per la prima volta si trovò a seguire il suo sorriso.
< Sono entrato nell'ordine proprio per questo motivo Evans. Non permetterò a dei pazzi di far inginocchiare un intera comunità solo per l'idea di Voldemort. Prima dell'inizio della guerra avrei tanto voluto giocare a Quidditch come professionista, ma mi sono reso conto che se facevo finta di niente non avrei mai potuto convivere con me stesso. Se avessi continuato con il Quidditch Come avrei potuto continuare a guardare i miei genitori ,sapendo che loro hanno passando una vita a lottare per la giustizia e l'uguaglianza ? Oppure Sirius, come potevo far finta di niente sapendo che lui già da bambino combatteva, contro quest'idea idiota della purezza? Preferirei di gran lunga morire che vivere da schiavo e senza orgoglio. >
Entrambi lottavano per un futuro migliore, per l'ugaglianza e la giustizia. Per non aver paura, per non doversi inginocchiare, per vivere con l'orgoglio che gli fuoriusciva da ogni poro come dei veri Grifondoro. I due si scambiarono un sguardo ricco di intesa, lottavano per la stessa causa e a nessuno dei due dispiacque immaginare una lotta fatta spalla contro spalla. I due si scambiarono l'ultimo sguardo prima che Lily prendesse di nuovo il suo libro e tornò a leggere. Mentre James si incantò guardando lo scoppiettare del fuoco, già caldo di mattina presto.


****


Quando Remus si svegliò  capì subito che qualcosa non andava nella sua camera, mancava qualcuno, ormai erano sette anni che si svegliava sentendo il suono di altri quattro respiri, ed ora ne sentiva solo tre.
Si alzò di scatto e si voltò verso gli altri letti; Sirius era coperto fin sopra la testa dal piumone rosso acceso, si riuscivano ad intravedere solo i suoi capelli, Peter era girato su un fianco dandogli le spalle , mentre Frank russava come al suo solito. Remus aveva provato più volte a spiegarsi come era possibile russare e fischiare allo stesso tempo, ma non era mai arrivato ad una conclusione. Quando si voltò sulla sinistra si rese finalmente conto che il respiro mancante era proprio quello di James, ancora leggermente in ansia prese la mappa del malandrino dal suo cassetto e vide che il suo amico si trovava nella sala comune con Lily e si rilassò.
Ultimamente Remus aveva sempre paura che uno dei suoi amici potesse fare qualche cavolata e ritrovarsi in un mare di guai, infondo se Piton si era unito ai mangiamorte, come Lily stessa aveva confermato, i serpeverde non avrebbero avuto scrupoli ad usare la magia nera. Remus decise di dormire ancora ma ormai la sua mente aveva iniziato a vagare su i mangiamorte, su quanti ragazzi della loro età si erano uniti al signore oscuro ed a quel punto era difficile trovare riparo tra le braccia di Morfeo.
Le parole dette la sera prima dà Malocchio lo avevano colpito, due mangiamorte erano entrati al ministero e nascondevano i crimini degli altri seguaci di Voldemort.
L'euforia della sera precedente man mano lasciava il posto alla preoccupazione, Remus si domandò se avrebbe dovuto dire un giorno o un altro , ai componenti dell'ordine quale fosse la sua natura, si preoccupò del giudizio, e l'ansia iniziò a premergli sul petto.
Silente, fin dal primo giorno di Hogwarts gli aveva dato una fiducia che nemmeno i genitori di Remus erano riusciti a dargli, gli aveva assicurato sette anni di immensa felicità, aveva finalmente conosciuto altre persone, aveva stretto un rapporto di amicizia indissolubile.
Ma non tutte le persone sono come i malandrini o come Silente, potrebbero girargli le spalle, potrebbero accusarlo e addirittura cacciarlo dall'ordine. Certo, Silente non lo avrebbe permesso, ma nessuno più si sarebbe fidato di lui e a quel punto se ne sarebbe andato lo stesso.
Remus si avvilì di tale situazione, la sera precedente non ci aveva pensato, troppo preso dalla speranza di un giorno migliore, illudendosi che forse una volta distrutti i pregiudizi verso maghi  che non avevano il sangue puro sarebbero riusciti ad abbattere anche i pregiudizi verso gli ibridi, come lui.
Ma quello era solo un sogno penso Remus, si chiese in quale mondo delle favole, dei mostri come lui, sarebbero stati accettati. La speranza, come la positività non erano certo i punti di forza di Remus, per troppo tempo aveva avuto con una visione di se stesso pari allo zero, nel tempo era migliorato grazie ai suoi amici ma il suo segreto poteva essere scoperto da chiunque , in qualsiasi momento. E questo era il suo terrore più grande. Quando la sera precedente aveva detto di sì all'ordine, lui non l'aveva fatto tanto per se stesso e per il suo essere un licantropo ma perché sapeva cosa significava essere denigrato, e aveva sempre avuto una tendenza ad aiutare chi era più debole, chi era messo da parte da una società fatta di pregiudizi. Immaginava che il pregiudizio nei suoi confronti probabilmente non sarebbe mai realmente sparito, ma poteva far sparire quello verso i suoi amici .
Remus si distrasse dai suoi pensieri solo quando Sirius si rigirò nel letto ed essendosi avvolto -come spesso facela - a bozzolo , cadde dal letto.
Ciò nonostante Sirius continuò a dormire e il tonfo della caduta non creò nemmeno problemi a Frank e Peter che continuavano a dormire tranquillamente. Remus che aveva il cuore tenero si alzò dal letto e si avvicinò a Sirius
< Felpato >
Manco a dirlo, Sirius continuava a dormire, ignorando totalmente la voce di Remus
< Padfoot! >
.
< Stai dormendo sul pavimento, alzati >.
< Eh? Sto scrivendo sul parlamento ? >
< stai dormendo sul pavimento ! >

< Ah.. >.
Sirius apri filamenti gli occhi e si rese conto, che stava sul serio dormendo sul pavimento . Riuscì a sciogliersi dal suo groviglio di coperte, Remus gli allungò il braccio e fecendo leva su di lui si alzò .
< Che ore sono Remus? >.
Il diretto interessato si strinse nelle spalle, non sapendo l'ora  e Sirius senza preoccuparsi si butto sul letto di nuovo.
< Remus ? >
< Dimmi Padfoot >.
Sirius parlò mentre si rimetteva comodo sul letto, sistemandosi il cuscino dietro la testa.
< Hai la faccia colpevole, come quando al secondo anno abbiamo scoperto cosa eri. quindi non voglio sapere cosa stai pensando di preciso , Ma se è qualche stronzata sul tuo essere Licantropo , smettila. Sennò ti prendo a pugni. >
Remus scosse la testa e conoscendo Sirius capi che quello era il suo modo di dargli  una pacca sulla spalla e dirgli :  " Tranquillo che andrà tutto bene. "  e anche se ormai il suo amico  aveva già chiuso gli occhi Remus si accomodò sul letto e lo guardava fisso.
Il motivo era anche semplice , avendo Sirius utilizzato la sua solita delicatezza di un elefante, non aveva potuto dirgli grazie e adesso, Remus aveva altri sensi di colpa perché non aveva potuto far capire la sua gratitudine.
Sirius sentiva lo sguardo fisso di Remus su di lui e questo non gli permetteva di dormire tranquillamente, apri gli occhi e lo fisso per qualche secondo.
< Va bene, l'hai voluto tu! >
Sirius saltò dal letto in un secondo e butto a terra Remus iniziando a picchiarlo, il povero mal capitato era abituato a questi modi dì Sirius e iniziò a sua volta a picchiarlo e a cercare di ribaltare la situazione.
Il frastuono che Remus e Sirius stavano provocando si senti per tutta la torre di Grifondoro, per fortuna la maggior parte delle persone non si sveglio e quelli che lo fecero lasciarono perdere, quando sentirono che i rumori arrivavano dal dormitorio dei malandrini. Gli unici che lo sentirono ed effettivamente si preoccuparono furono James e Lily.
< Potter , cosa era ? >.
James non rispose ma il suo sguardo si posò verso il dormitorio e scosse la testa per far capire a Lily che non lo sapeva. Entrambi si alzarono di scatto e salirono le scale, correndo  fino ad arrivare alla stanza dei malandrini già con le bacchette alla mano.
La scesa che si trovarono d'avanti era un Remus, di solito sempre dolce e pacato , buttato su di Sirius cercando di affogarlo con un cuscino. mentre James si avvicinava per separarli , Sirius capovolse la situazione ed ora era lui che provava a soffocare Remus.
< Ma cosa diavolo sta succedendo ?>.
Lily che era rimasta sconvolta riuscì a pronunciare queste parole solo quando James aveva afferrato Sirius da dietro e allontanato da Remus.
< Ha iniziato lui! > si giustificò Immediatamente Remus mentre si alzava.
< Non è vero! Hai iniziato tu con quella tua stupida faccia colpevole! >
< Quale faccia colpevole ? > chiese James che cercava di capire come era successo.
< Quella che fa sempre ! >
James ci mise poco a collegare di quale espressione del viso stava parlava sirius e iniziò a guardare male Remus
< Okay, vai! >.
E con quelle semplici due parole lascio Sirius ancora stretto nella sua presa che appena fu liberato si spinse immediatamente su di Remus pronto a iniziare di nuovo la lotta.
< Petrificus Totalus >
Lily fu più veloce e immobilizzò Sirius < Potter ! Sei caposcuola dovresti evitare che due ragazzi si prendano a pugni! >
< Evans, è il codice dei malandrini! >
James face quella affermazione con tanta determinazione che a Lily sembro quasi giustificato il comportamento di Sirius e Remus , come se avesse appena detto che quella scazzottata era stata autorizzata da Silente in persona.
< Cosa ? >
< Allora, Evans, quando uno di noi quattro fa il cretino, un altro dei componenti ha il diritto di prenderlo a pugni. Di solito è Sirius che picchia me. >
Lily alzò le braccia in segno di resa e si avvicinò a Sirius
< Ora ti libero, ma non prendere a pugni Remus! >
E con un semplice movimento della bacchetta libero Sirius che guardò male Remus e poi Lily .
< Era divertente picchiare qualcuno che non fosse James > E con una maschera di indifferenza, come se avesse appena detto che fuori c'era il sole si diresse verso il bagno lasciando gli altri tre sconvolti. Lily si voltò verso Remus
< Remus più tardi ti devo parlare. >
E con la stessa calma ed indifferenza di Sirius uscì dal dormitorio dei ragazzi.


****.


Remus non sapeva come prendere quella frase di Lily, certo molte volte i due parlavano, erano buoni amici. Ma la mente di remus gli giocava molti scherzi, aveva iniziato a pensare a cosa assurde. Cosi dopo essersi preparato andò in sala comune e iniziò a camminare avanti ed indietro ad aspettare Lily.
I due non si erano dati appuntamento da nessuna parte ma Remus aveva visto tramite la mappa che Lily era nel suo dormitorio e quindi decise di aspettarla Li.
Dopo circa mezz'ora , dove Remus aveva percorso il perimetro della sala comune ben 78 volte, ed il numero era preciso perché le aveva contate, Lily finalmente scese e si diresse verso Remus.
Senza dirgli nulla, Lily gli fece un gesto con la testa di seguirla ed uscirono dal ritratto.
< Lily ? >
< Non qui, Remus >
Moony era sempre più in ansia e senza nemmeno rendersene conto Lily lo aveva portato di fronte alla stanza delle necessità, poco dopo i mattoni si spostarono e lasciarono fuoriuscire una porta.
Dopo che la porta si chiese dietro di loro Lily diede uno scappellotto sulla testa di Remus .
< E questo per cos'era? > Chiese un Remus quasi indignato dal comportamento della sua amica
< Perchè siamo amici da bene tre anni, e tu non mi dici mai nulla! >.
Remus era sempre più sconvolto < Cosa ? >.
Lily sboffo' e gli diede le spalle buttandosi sul divano che era comparso due secondi prima
< Hai capito bene! >.
< Io non ti dico mai nulla? >.
< Si Remus! Non mi hai detto che saresti entrato nell'ordine, non mi hai detto che hai una cotta per Emmelline... >
< Io non ho una cotta per Emmelline ! >
< Si invece ! Non dire stronzate e inoltre non mi hai detto che sei un licantropo ! >
Remus face qualche passo indietro come se Lily gli avesse dato un calcio in pieno petto
< l'hai scoperto eh? Lily mi dispiace, posso andarmene da Hogwarts, posso rinunciare all'ordine, posso fare tutto quello che vuoi >
Adesso tocco a Lily guardarlo indignata. < Remus, lo so dal secondo anno! >.
< Dal secondo anno? E perché non hai mai detto niente ? >. < Perché non stava a me dire il tuo segreto. Io non voglio che te ne vai da Hogwarts come ti è saltato in mente ? >.
< Io pensavo che tu... bhe, che tu non volessi avere niente a che fare con me >
Lily scosse la testa < Remus io non sono arrabbiata perché sei un lupo mannaro , sono arrabbiata perché tu dopo tre anni che siamo migliori amici , l'idea di svelarmi il tuo segreto non ti ha nemmeno sfiorato. Questa mattina quando Sirius ha parlato della tua espressione colpevole io ho subito capito di cosa parlava. È la stessa che facevi ogni volta che c'era la luna piena e non potevi fare la ronda con me >
Remus abbasso la testa , c'erano stati più momento in cui aveva pensato di confidarsi con Lily ma aveva sempre temuto il suo giudizio.
< Quindi non mi odi ? > Disse quasi in un sussurro
< No, stupido ! Se una volta al mese dai di matto, questo non significa nulla, sarai sempre il mio migliore amico >
Remus sorrise di getto e la guardò con piena gratitudine
< Graz- >.
< ah, no! Non dirlo ! >
Remus sorrise divertito e si accomodò sul divano vicino a Lily
< Posso almeno sapere come hai fatto a scoprirlo ? >
Lily alzò le spalle < Sparivi una volta al mese, avevi sempre l'aria malaticcia , così iniziai a controllare se quando sparivi c'era la luna piena. ho solo fatto 2+ 2 Remus >
Il ragazzo annuì comprensivo, era inverosimile pensare che una ragazza così sveglia come Lily non l'avesse notato.
< Poi anche Severus iniziò a farci caso e ogni volta che apriva il discorso io cercavo di giustificarti o di cambiare argomento. Finché un giorno Sirius non gli disse come .. >.
. Remus annuì e la blocco con la mano
< Finché non gli disse come arrivare a me mentre mi trasformavo, lo so. James e Sirius litigarono tantissimo e per molto tempo non si parlarono >
Lily annuì sapendo benissimo la storia poi prese un grande respiro e si alzò, non chiese a Remus come era successo, a che età era stato morso, perché non ne aveva bisogno.
< Dai andiamo a fare colazione , ho una fame quasi da Lupo oserei dire >
Remus scosse la testa
< ha-ha-ha molto spiritosa ! >
Lily rise di gusto uscendo dalla stanza delle necessità insieme a Remus che la seguiva divertito.  Senza nemmeno rendersene conto, Lily aveva reso Remus felicissimo, il fatto che non doveva più mentire alla sua migliore amica lo faceva stare meglio. Remus ebbe l'ennesima conferma che forse per quelli come lui c'era ancora una speranza.


*****.


< Alice! Svegliati, Sono le 9:30 farai tardi, ti ricordi che dovevi uscire con Frank, quel poveretto ti aspetterà in sala comune per ore se non fai presto >
Emmelline che era sempre molto premurosa con tutti ,andò a svegliare Alice ,la ragazza aveva due gradi difetti :essere una dormigliona, e soprattutto impiegarci ore per prepararsi, questo comportava che spesso e volentieri arrivava sempre in ritardo.
Quando Alice mormorò delle parole indefinite, Mary ,che si stava pettinando, i capelli Intervenne in aiuto di Emmelline
< Alice: Frank , Hogsmeade, Ritardo! > La ragazza salto da sopra al letto e senza proferire parola corse veloce nel bagno.
<  Hai dato troppe informazioni Emme >
< Io provavo solo a svegliarla con più delicatezza >
Mary sorrise e cambio discorso < Cosa fai oggi ? >
< In verità non lo so, Eddy mi aveva chiesto di uscire , ma adesso non ne ho più tanta voglia >
Emmelline prese dal suo baule un cardigan verde che si sposava benissimo con la sua carnagione chiara
< Tu invece Mary? >
< Io esco con uno di corvonero , ma non chiedermi come si chiama che non me lo ricordo >
Emmelline iniziò a ridere divertita
< E come lo chiamerai per tutto l'appuntamento ? Hey, corvonero ? >
Mary guardò la sua compagna di stanza per un po'
< Lo sai hai ragione , chiamarlo corvonero è sicuramente meglio. Io pensavo di non chiamarlo proprio finché non avrei scoperto il suo nome >
< Sei un caso perso Mary! Giuro ! Sei senza speranza ! >
Le due ragazze avevano finito di prepararsi e avvisarono da fuori la porta del bagno ad Alice che sarebbero andate a fare colazione.


****.


Remus e Lily erano arrivati prima di molti altri avevano già riempito i loro piatti e stavano parlando del più e del meno, poco dopo li raggiunsero Sirius e James, entrambi incuriositi da quello che Lily doveva dire a Remus
< Allora ? >
< Sirius! Ma non ti ho insegnato nulla in questi sette anni! Non si fa così >
< ah, no James ? E come si fa? >
< È semplice fissi Remus finché la sua vena non inizia a pulsare, dopo che la vena avrà raggiunto la velocità di un battito ogni tre secondi ti dirà ,stringendo i pugni , cosa vuoi?! E li tu puoi chiedergli tutto! >
A quel punto Sirius annui e iniziarono a fissare insieme Remus. Lily non poteva credere alla assurda teoria di James ma quando la vena di Remus iniziò a pulsare ,  Lily iniziò a contare i secondi da un battito ad un altro.
Quando finalmente erano arrivati a tre secondi da un battito ad un altro, proprio come da manuale, Remus strinse i pugni e...
< Cosa volete !? >
< Assurdo > fu l'unico commento di Lily che guardava i tre a bocca aperta
< sapere cosa ti ha detto Evans >
Lily alzò gli occhi al cielo e James penso che non aveva mai visto occhi più belli in vita sua
< Lo sa >  Fu l'unica risposta di Remus
< Lei sa ? >.
< Cosa ? E quando ... ? >
< Potreste smettere di far finta che io non esista ? Si, Sirius io so! E l'ho scoperto al secondo anno , James >
Il cervello di James ormai era fuori uso ,il suo unico neurone era ormai morto dall'eccitazione. Per due motivi, il primo perché Lily lo aveva chiamato James per due volte di fila ; secondo perché poteva mostrarle Prongs.
< Sirius perché James fissa Lily con quella faccia da ebete ? > Debria era avvolta in un vestito color amaranto, con alcuni fiori color oro e neri, era  lungo fino alle caviglie, ed aveva il collo a schiva, si chiudeva con tanti bottoni tipo camicia. E questo provoco su di lei lo sguardo di molti ragazzi che provenivano da diversi tavoli, compreso quello di Regulus Black che non le staccava gli occhi di dosso da quando era entrata in sala grande.
< La Evans ha appena commesso l'errore di chiamato James, ed inoltre lei sa ! > Debria sorrise e si verso del latte
< Secondo me siete voi che fate schifo nel mantenere il segreto >
< Anche tu lo sai ? > chiese Lily quasi sorpresa
< Da almeno due anni. In estate i ragazzi aiutano Remus e lo fanno nel bosco vicino casa di James , una sera li vidi e il giorno dopo ognuno di loro aveva dei graffi diversi.  Furono costretti a confessare >
< Aiutare Remus ? È pericoloso! Potrebbe mordervi ! >
< Anche se lo fa non può farci male > Disse Sirius
< Sismo Animagus > Aggiunse James Lily apri e chiude la bocca più volte come per voler dire qualcosa
< ho bisogno di spiegazioni > ammise la caposcuola e Remus annuì ma quando stava per parlare James lo blocco vedendo arrivare Mary e Emmelline
< buongiorno ragazze >
< Ciao capitano , signori e signore > Disse Mary sedendosi vicino al capitano < Buongiorno >
Lily sorrise alle sue compagne di stanza < Allora ragazze che facciamo oggi ? >
Emmelline e Mary si guardarono colpevoli < Lily scusaci c'è ne siamo dimenticate > Disse Emmelline
< avete preso altri impegni ? > chiese Lily e le sue amiche annuirò
< Mary deve uscire con un corvonero e io con Eddy >.
< Oh, tranquille nessun problema. >.
< Io posso disdire con il corvonero tanto nemmeno mi ricordo il nome >
< No, dai Mary, non preoccuparti io finirò i compiti >
Debria che come gli altri presenti aveva sentito il discorso guardava James facendogli segno di invitare Lily. Ma come già detto l'unico neurone di James era morto e probabilmente avrebbe dovuto chiedere a Sirius di prestargliene uno.
< Debria, perché fai tutti questi movimenti strani ? >
Forse anche i neuroni  di Sirius si erano uccisi a vicenda in una guerra civile, la ragazza sbuffò esasperata e decise che doveva prendere lei in mano la situazione
< Lily, se ti va possiamo uscire insieme . Non sono mai stata al villaggio, potresti farmi compagnia ?>  Lily soppesò la richiesta di Debria per poi annuire convinta
< Si, va bene ! >
< Hey, ma dovevamo accompagnarti noi! > Disse James
< Bhe, possiamo uscire tutti insieme > Disse Lily con molta tranquillità mentre prendeva l'ultimo sorso di caffè.
< Si, è una bella idea >  confermo Remus E gli altri non ebbero nulla da dire.
Debria domando dove fosse Peter e Sirius gli disse che non gli andava di venire al villaggio. La colazione si concluse tra varie chiacchiere e dopo i malandrini con Lily uscirono.
Lily non lo sapeva ancora ma avrebbe passato la giornata più divertente della sua vita.


****


Quella mattina  nel dormitoro maschile di Grifondoro uno studente non era andato al villaggio, e aveva passato tutta la giornata in camera.
Peter Minus passò tutta la giornata immerso nella paura. , Ma non una paura  normale , di quella tipica di quando si guarda un film horror.
aveva quel tipo di  paura che ti paralizza le gambe , che ti impedisce anche di respirare. La sera prima questo ragazzino, un po' paffutello , aveva accettato di seguire i suoi amici  e di entrare a far parte dell'ordine della fenice.
Solo che nei suoi desideri quello di mettersi contro uno dei maghi più oscuri e potenti  non era di certo tra i primi . Ma come poteva aveva il coraggio di dirlo ai suoi amici, aveva paura di tirarsi indietro perché non voleva che  James, Sirius e Remus iniziassero a pensare che lui fosse una nullità , come lo pensava tutta Hogwarts.
Era questo il motivo che spingeva Peter a fare tutto, la paura di essere giudicato dai suoi più cari amici. Finché era loro amico Peter non sarebbe mai finito nel mirino, e nessuno sarebbe stato così stupido ad attaccare uno dei malandrini.
Perché , era cosa risaputa ,che se ne attaccavi uno poi dovevi difenderti da tutti e quattro. Ma una volta usciti ? Chi avrebbe difeso il ragazzo paffutello con i riflessi di una talpa ? Nessuno.
Perché James avrebbe lavorato come Auror con Sirius e tra i vari impegni non si sarebbero di certo messi a fare la guardia del corpo a Peter; Remus sarebbe tornato nella casa in campagna dei suoi genitori e avrebbe aiutato l'ordine. Ma Peter cosa avrebbe fatto?
Ecco cosa pensava Codaliscia alle tre del mattino : quanto tempo sarebbe passato prima che i suoi 'cari amici' , una volta finita Hogwarts , si sarebbero dimenticati di lui , quanto tempo per tradirlo, per voltargli le spalle?
Fu in quel momento che Peter si sollevò dal letto e guardò fuori dalla finestra, si face una promessa quella mattina.
Peter Giurò a se stesso che  non li avrebbe seguiti, non avrebbe fatto l'ennesima pazzia, per il consenso dei suoi amici.
Lui sarebbe  uscito dall'ombra di James e Sirius, lui da quella guerra ne sarebbe uscito da vincitore .



* Buongiorno a tutti! Come va ? Spero tutto bene.
Per quanto riguarda questo capitolo, è molto di transizione considerato che prima doveva essere una sola cosa con il quinto. Non ci sono molti colpi di scena ed è tutto un po’ calmo. Spero vi piaccia comunque, un forte abbraccio.
Ps: Le parti iniziali della storia ( quelle di Lily che ripensa alla sera precedente ) dovevano essere in corsivo ma non so bene quale sia il codice HTML e quindi non riesco ad inserirle Lulù. *

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


hogsmeade era uno dei posti più visitati dagli studenti di Hogwarts dal terzo anno , ogni volta che veniva programmata un uscita i ragazzi ci si buttavano a capofitto, godendosi quelle ore di libertà senza preoccupazioni.
Uno dei locali più visitato erano i tre manici di scopa, quel giorno su uno dei tavoli si accomodarono tranquillamente  i tre malandrini accompagnati da Lily e Debria.
< Io vado ad ordinare, burrobirra per tutti ? > Sirius si era già alzato ed aveva aspettato che tutti annuissero per andare ad ordinare.
< Okay, Lily è venuto il momento delle spiegazioni. > Disse Remus che si guardava sospettoso in giro e Lily annuì in silenzio.
Remus come se si stesse liberando di un grande peso iniziò a raccontare.
< Avevo  quattro anni quando un lupo mannaro, il suo nome è Fenrir Greyback,  venne a casa mia.
Greyback aveva forzato la finestra della mia camera e prima che mio padre potesse intervenire, lui mi attaccò . Il motivo di tutto ciò  era quello di vendicarsi, mio padre ,durante un momento di rabbia mentre svolgeva un interrogatorio , aveva definito i lupo mannari  dei senz'anima, cattivi e bramosi solo di morte.  >.


James e Debria conoscevano già la storia e l'ascoltavano distrattamente, preferivano controllare che nessun altro al di fuori del loro tavolo li ascoltasse.
Lily invece era totalmente paralizzata, fissava Remus come se pendesse dalle sue labbra. Non voleva perdersi nemmeno un dettaglio del racconto.
< Da quella notte, la mia famiglia è stata costretta a spostarsi sempre da città in città . Per paura che qualcuno potesse scoprirmi, finché un giorno Silente non venne a casa nostra.  Mi disse che non c'era motivo per cui io non dovessi frequentare Hogwarts, che quando ci sarebbe stata la luna piena avrei potuto benissimo andare in una casa, coperta da tanti incantesimi proprio qui ad hogsmeade.  E che questa casa, si poteva raggiungere solo tramite un passaggio segreto. >
Lily sorrise  e sussurrò  < La  Stamberga Strillante ? >
Remus ricambio il sorriso e annuì < Esatto. per il primo anno filo tutto liscio ma al secondo anno: James, Sirius e Peter , capirò tutto e decisero che volevano aiutarmi.  Così iniziarono a studiare per diventare animagus, ma ci riuscirono solo verso la fine del quarto anno. Da lì in poi, ogni volta che avviene la luna piena, io mi trasformo in un lupo e loro in animagus. Se un mago , nelle sue vesti di animale , viene morso da un Lupomannaro, il morso non ha nessun effetto. Per questo motivo non c'è rischio che io li trasformi in lupi.  >
< Ma è geniale ! > Lily non poteva credere di averlo detto ad alta voce ma era ma pura verità. Era geniale l'idea, totalmente stupida certo, ma geniale . 
< in cosa vi trasformate ? >  chiese  la rossa mentre Sirius posava cinque calici di burrobirra calda sul travolto. 
< Padfoot, Wormtail, Prongs >. Disse James come se Quella frase bastasse come spiegazione, ovviamente lo sguardo di Lily gli bastò per capire che doveva essere più esplicito.
< Padfoot, ovvero Sirius è  un cane , Wormtail anche conosciuto come Peter è un topolino , ed io Prongs sono un cervo. > 
Lily guardò prima Sirius e poi James
< Vi si addicono, Black sembra delle volte un cane e Potter si pavoneggia proprio come fanno i cervi . >
Debria scoppio a ridere seguita da Remus che per poco non sputava la burrobirra su un ragazzino del quarto anno seduto poco lontano da lui.
< Io non mi pavoneggio ! >
< Io non mi comporto come un cane ! >.
< Perché voi non vi guardate da fuori. Black , tu quando e sei felice oppure soddisfatto di qualcosa , sembra che scodinzoli. La tua camminata sembra proprio Quella di un cane felice.  E tu Potter,  hai sempre la testa alta , in modo molto fiero proprio come i cervi. >
Anche debria iniziò a fissarli attentamente e si ritrovò ad annuire in silenzio.
Ovviamente le critiche non vennero accettate da i due ragazzi che iniziarono a contrastare Lily.
< Ehm... ciao >
Una voce esile di una ragazza si era avvicinata al tavolo  dei ragazzi e inevitabilmente tutti gli occhi si fissarono su di lei .
La ragazza era Amelia Smit, una compagna di dormitorio di Debria
< Ciao, dimmi > Debria le sorrise incoraggiante, aveva capito la timidezza della ragazza già dal primo giorno
< Io e le ragazze, volevamo chiederti se ti andava di fare un passeggiata con noi ? > Debria la fisso senza sapere di preciso cosa rispondere, non aveva tutta questa voglia di fare conversazione con persone che non conosceva bene. Ma mentre trovava un modo gentile per rifiutare Sirius la spinse costringendola ad alazarsi dalla sedia
< Si, Debria non vede l'ora di uscire con voi. >
La povera mal capitata fu costretta a fare un finto sorriso
< Già, Sirius mi ha proprio tolto le parole di bocca >
La faccia Di debria era chiaramente una minaccia di morte nei confronti di Sirius e anche di James che non aveva impedito l'invasione del suo migliore amico.
Amelia e Debria si avviarono e uscirono dal locale
< Perchè l'hai spinta ad andare ? >
domandò La Evans < Semplice, così sarà costretta a conversare e forse farà amicizia >
< Si, ma continuò a non capire il perché >
< l'anno prossimo Debria dovrà fare il suo ultimo anno e noi non saremo qui >
Lily annuì < Molto carino da parte tua Black >
James sorrise e fini la sua bevanda
< Evans non dirgli queste cose, potrebbe iniziare a credere di essere un bravo ragazzo >


****

Amelia aveva portato Debria fuori dal locale e aveva raggiunto una panchina dove si trovavano le altre compagne di dormitorio
Lizzie Flow , Amy Pond, Elis Torres. < Debria! Che bello sei venuta >
Lizzie era una ragazza molto solare, con dei capelli corti neri, che era anche lo stesso colore dei suoi capelli. Era molto graziosa e il suo essere bassa e minuta la faceva somigliare molto ad una bambolina di porcellana.
< Ciao Lizzie >
< Mi devi cinque galeone Elis >.
Se Lizzie era bassa, Elis era totalmente il contrario, era la più alta del gruppo ed i suoi capelli biondi ricci la facevano somigliare molto ad uno spaventa passeri, non era per nulla bella , aveva il naso molto lungo le prendeva quasi metà della faccia ed era impossibile ignorarlo.
Debria non le stava molto simpatica, anzi fin dal primo momento Elis le aveva fatto capire che la sua presenza la innervosiva particolarmente.
Mentre la ragazza che aveva parlato era Amy, la ragazza aveva gli occhi verde chiaro che facevano un splendido contratto con il colore mulatto della sua pelle. il padre ,che era un babbano, aveva conosciuto la madre , quando quest'ultima era andata a fare un safari in Africa. I due si eranoi follemente innamorati e al signor Pond aveva seguito la madre in Inghilterra per poi sposarsi, il fatto che la moglie fosse una strega non lo aveva per nulla sconvolto.
< Avevate scommesso su di me ? >
Amy si rese forse solo in quel momento di aver parlato ad alta voce e abbasso la testa vergognandosi
< scusa, noi non volevamo ... >.
Debria sorrise, non era per nulla offesa anzi, la cosa la divertiva
< Tranquilla Amy >
Elis si alzò dalla panchina, molto innervosita
< Dai, andiamo! Non voglio stare qui tutta la giornata ! >
Debria si morse la lingua pensando non fosse il caso di rispondere già nei primi minuti e maniera acida, come era suo solito fare. E segui le ragazze, che entrarono da Mielandia
< Sei mai stata qui ? > Amelia stava camminando di fianco a Debria < ad hogsmeade ? No, mai, è la prima volta >
Amelia la guardò come se volesse chiedergli qualcosa e Debby lo aveva capito
< Amelia, dai, sputa il rospo! >
< Volevo chiederti come mai sei venuta ad Hogwarts, ma non volevo offenderti > < I genitori di James, sono i miei zii e volevo stare più vicino alla mia famiglia. > < Aspetta! Quindi James Potter è tuo cugino ? > Amy si era avvicinata alle ragazze avendo litigato con Elis che era andata dall'altra parte del negozio.
< Si, non lo sapevate ? >
< Ecco perché hai tutta questa confidenza con i malandrini ! >
Debria si era persa nel discorso e fissava accigliata sia Amy e Amelia.
< Aspetta qui! Non ti muovere ! >
Amy si era allontanata di corsa e Debria si voltò a fissare Amelia
< Puoi spiegarmi cosa mi sono persa ? >
La ragazza alzò le spalle < non ne ho idea >
Non era passato nemmeno un minuto dopo che Amy torno tirando il braccio di Elis
< Digli ciò che ha detto a me! >
Debria era sul serio sconvolta non riusciva a seguire il filo del discorso, venendo l'incertezza nei suoi occhi Amy iniziò a parlare
< Debria è la cugina di James Potter! Ora capisci ? >
Elis guardò debria da cima a fondo, come se fosse la prima volta che la guardava. < Ecco perché parla tranquillamente con i malandrini, lei li conosceva già ! Non è vero Debria ? >
Debria continuava a non capirci molto ma annuì < Si, passavo l'estate a casa di James, conosco: Remus, Peter e Sirius da anni. >
Amy sembrava sempre più soddisfatta e anche Elis sorrise
< aah! > Fu l'unica cosa che Aggiunse poi Amelia, che a quanto sembrava aveva collegato anche lei i pezzetti del puzzle.
< Aah, cosa? Qualcuna di vuoi tre mi vuole spiegare ? >
Elis che ancora sorrideva iniziò a parlare < Vedi, io ero arrabbiata con te perché sono anni che cerco di parlare con loro e non ci sono mai riuscita, mentre tu non eri nemmeno arrivata e già scherzavi e ridevi con loro >
< È per questo motivo che mi odiavi ? >
Elis non rispose ma abbassò la testa e le guance si colorarono di rosso
< Hai una cotta per uno di loro ? È per questo che c'è l'avevi tanto con me ? >
Elis annuì in risposta e Debria sorrise < Se la cosa ti può consolare da bambina avevo una cotta per Remus > Disse Infine per sdrammatizzare la situazione e far capire ad Elis che non era arrabbiata.
La cosa sembro funzionare perché la ragazza si trovò a ridere. < Lei ha una cotta per Peter dal primo anno ! >
< Amelia ! Stai un po' zitta ! >
Le ragazze iniziarono a ridere e continuarono la giornata tra i vari negozi e le chiacchiere, Alla fine la giornata non era andata poi tanto male come lei aveva immaginato.


*****


Anche i tre malandrini insieme a Lily avevano lasciato i tre manici di scopa e camminavano per la strada affollata.
< Allora Signorina cosa le va di fare ?> Remus quel giorno aveva un sorriso stampato in faccia
< Bhe, non lo so... voi che fate di solito ? >
Tocco a Sirius sorridere che provò ad aprire bocca per rispondere alla ragazza ma fu fermato da James che gli mise una mano sulle labbra per non farlo parlareBr> < Niente che si può' fare in tua presenza ! >
Alla fine i ragazzi optarono per una passeggiata tra i vari negozi, per poi andare ad un piccolo prato presente alla fine della strada per guardare il tramonto. Lily si stese sul erba incurante che si sarebbe sporcata e lo stesso fecero i ragazzi.
< Questa è la prima uscita dell'anno, ed io sono steso su un prato con Lily Evans. Se è un sogno non voglio essere svegliato! > Remus si sollevò poggiandosi sui gomiti e guardò male James
< grazie per la considerazione > Sirius invece aveva le gambe incrociate è un piccolo filo di erba tra i denti
< Sempre felice di essere nei tuoi pensieri, Prongs >
< Potter non farci l'abitudine. >
< Impossibile Evans, io mi sono già abituato all'idea che in un futuro riuscirò ad averti al mio fianco >
Lily si voltò su di un fianco, trovandosi così faccia a faccia con James
< Credo che questo, Potter, sia solo un tuo sogno >
James scosse la testa e sorrise
< Cosa c'è di sbagliato nel vivere per realizzare un sogno ? Infondo lo so che ogni tanto anche tu mi sogni, Evans. >
< Quelli si chiamano incubi >
I due si fissavano attentamente, senza lasciarsi sfuggire nessun dettaglio del l'altro.
< Remus, anche tu ti senti di troppo ? > Sirius che la delicatezza l'aveva lasciata a casa dei suoi genitori, quando era scappato. Si era già alzato e aveva tirato con se anche Remus. Il povero Moony prima ancora che potesse replicare stava seguendo Sirius che mentre si allontanava dal prato urlò a James
< Non fare niente che non farebbe Remus ! >
Lily restò in silenzio per qualche secondo a vedere il sole che tramontava mentre, James guardava La ragazza incantato.
< Certo che Black le situazioni le tocca sempre pianissimo >
James scoppio a ridere e anche Lily sorrideva felice.
< Anche tu noto ! > il ragazzo fissava Lily con un sorriso beffardo
< Io sono solo schietta >
< Certo come no! >
< Ma smettila ! > Lily aveva spinto leggermente James con la spalla e gli rideva.
Se le avessero detto la mattina precedente che avrebbe passato il pomeriggio sul prato con James Potter, sicuramente quella persona si sarebbe ritrovata al San mungo.
Adesso invece la ragazza non solo aveva passato il pomeriggio su un prato con lui, ma ci stava scherzando, e si sentiva felice.
Felice come in pochi momenti lo era stata in quel suo ultimo periodo. Le sembrò così strano ma forse per la prima volta da quando era nata, Lily non si senti fuori posto. James sorrise ed indico la testa de ragazzo
< Hai dell'Erba nei capelli > 
< Cosa? Dove ?>
Lily si passo una mano tra i capelli ma riuscì solo ad infilare i filoni d'erba ancora di più nella folta chioma rossa.
< Aspetta , faccio io > James si spostò verso di lei e come se stesse toccando un fiore particolarmente delicato iniziò a toglierle piccoli pezzetti verdi tra i capelli.
< Ecco fatto ! >
< Grazie > Lily sussurrava piano, aveva le guancia tosse, inspiegabilmente quel contatto così lento e delicato l'aveva messa in imbarazzo.
James fece un leggero inchino con la testa < Sempre al suo servizio Signorina >
< Ti ci vedo come elfo domestico, sai ? >
< No, impossibile. Sono troppo bello, farei sfiguraste gli altri elfi >
< E sei anche molto modesto >
< Modesto è il mio secondo nome Evans >
Lily e James sorrideva e si prendevano in giro come una vecchia coppia di amici. Sembrava andare tutto troppo liscio quando  vennero interrotti. Una voce profonda e lenta li sorprese alle spalle
<  Come puoi avvicinarti a lei! >
Piton, nei suoi abiti neri, guardava James Potter con disgusto.  Lily si voltò di scatto e in meno di un secondo era già in piedi
< Vattene Piton! Questi non suono affari tuoi ! >
La voce di Lily era dura e i suoi occhi era chiusi in due fessure.
< Lo difendi anche ! Ti sei dimenticata di tutto quello che ci ha fatto ? >
< Erano solo degli stupidi scherzi, Piton! Le persone posso cambiare >
James guardava Lily come se fosse una principessa guerriera, la ammirava sorridendo. Lily lo stava difendendo e probabilmente si ci fosse stato Sirius a vedere la scena avrebbe riso della sua faccia da idiota.
< Lo difendi pure! Ti ha fatto il lavaggio del cervello! >
James si alzò e supero Lily mettendosi tra lei e Severus
< Senti Mo- Piton, La Evans è abbastanza grande di badare a se stessa, non ha bisogno che tu la venga a difendere da me, okay? Adesso, visto che reprimendo il mio istinto di metterti a testa in giù, ti conviene sparire e non sfidare la tua buona sorte. >
< È una minaccia Potter ? >
Severus aveva estratto la bacchetta pronto a sfidare James
< Minaccia, avvertimento, consiglio ... chiamalo come vuoi. Basta che ci lascia in pace >
Severus alzò la bacchetta e la punto al collo di James
< Continui a fare il gradasso, sei sempre il solito sbruffone. > Severus sputava fuori le parole con quanto più odio possibile.
< Hai detto che era cambiato eh ? Continua a credersi Dio! Come puoi preferire lui a me >
Lily alzò la bacchetta e la punto verso Severus
< Abbassa la bacchetta Severus >
Piton guardava Lily e poi si voltò verso James
< La farai soffrire. Tu non te la meriti. Lei non ti vorrà mai. Perché per quanto tu possa travestirsi da bravo ragazzo dentro sei marcio. Tu sei un maiale ! >
Severus abbassò la bacchetta e iniziò ad allontanarsi per poi voltarsi dopo qualche metro e guardare diritto Lily negli occhi
< Quando lui ti farà soffrire, io non ci sarò più > Lily scosse la testa e fece un sorriso triste, quasi avvilito.
< Non ci sei mai stato > Severus spari dalla vista dei ragazzi e James si butto sul prato
< Dai, forza, sto aspettando >
< Cosa stai aspettando Potter ? >
Lily si stese di fianco a lui < Che ti arrabbi con me >
< E perché dovrei ? >
< Perchè è quello che succede ogni volta che io e Piton litighiamo >  Disse James
< Bhe, Questa volta ci ho litigato io > ribadì la rossa
< Stai dicendo che adesso non ti arrabbi con me ? >
< Si, Potter >.
< E quindi se , ipoteticamente parlando , ti faccio notare che hai appena detto a Piton che sono cambiato e che , sempre ipoteticamente parlando, vorrei chiederti di uscire di nuovo insieme.... quale sarebbe la tua reazione? >
Lily si fermò e si morse il labbro per non ridere della faccia da pesce lesso di James, poi prese un bel respiro e lo guardò
< Ipoteticamente Parlando se tu dovessi chiedermi di uscire, senza inseguirmi per tutta Hogwarts,  se eviti di chiedermi prima del caffè del mattino, se eviti di chiedermelo mentre ti sto togliendo punti, potrei anche dire di sì, forse. E sempre perché stiamo parlando in via de tutto ipotetica , se invece oserai domandarmi di uscire e nella stessa frase mi rinfaccerai  che  ti ho difeso con Piton , sei un uomo morto. > 
James annuì piano e poi si alzò dal prato, allungo la sua mano.
< Signorina  Evans,  potrei chiedervi l'onore di riaccompagnarvi al castello di Hogwarts? >
Lily sorrise  e strinse la mano di James per alzarsi dal prato
< Si, signor  Potter. Sarei lieta di essere accompagnata da voi. >

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Era passato più di un mese dall'uscita e i ragazzi erano rientrati nella quotidianità della scuola. Nonostante tutto però , dei cambiamenti ci furono :I rapporti tra Lily e James erano sempre più confidenziali e sembravano aver stretto un bel rapporto di amicizia , mentre tra Alice e Frank che erano sempre stati chiusi in una bolla che li teneva lontani dai litigi sembrava essersi rotta. Alice aveva notato dei comportamenti per nulla affini al suo fidanzato e  più volte erano stati visti litigare tra i corridoi.  Ed era proprio di questo che stavano parlando Lily ed Alice, quando una voce profonda e lontana, richiamò l'attenzione delle due ragazze. James, come era sua consuetudine fare dal primo anno, stava urlando il nome di Lily, correndole dietro nell'intento di raggiungerla.
< Evans! >
Dei passi pesanti si avvicinavano alla Ragazza che passeggiava per i corridoi con Alice
< Evaaaans! >
La ragazza si voltò di scatto e di fronte a lei si fermò James, aveva il fiato corto, la camicia e il mantello rovinati dalla corsa ,gli occhiali storti sul naso.
< Potter ! Si può sapere perché devi sempre urlare il mio nome! >
< Scusa! È urgente ! >
L'espressione di Lily cambiò e iniziò a preoccuparsi
< Cosa è successo? Tutto bene ? Sputa il rospo Potter! >
James passò veloce lo sguardo in rassegna fissando prima Lily e poi Alice.
< In privato >
Alice sbuffo come una bambina
< Non capisco tutto questo mistero ! Voglio saperlo ! >
< Alice ... >. Cercò di farla ragionare Lily
< Non dire Alice! Vuoi due mi state nascondendo qualcosa , Anzi tutti voi mi state nascondendo qualcosa ! E lo scoprirò >
Si voltò di scatto e battendo i piedi ad ogni passo sempre più forti scomparve tra la folla.
< Questa sera ci sarà la ronda > disse James tutto d'un fiato , Lily sollevò un sopracciglio senza capire cosa volesse dire.
< ... E la luna piena >
Passarono pochi secondi  e alla fine Lily capì , James doveva stare con Remus quella sera e di conseguenza non poteva fare con lei la ronda. La cosa però a Lily non preoccupò , bisogna considerare che il primo mese James non si era per niente preoccupato del suo ruolo di caposcuola e Lily aveva sempre fatto da sola.
< Potter posso fare la ronda da sola >

Lily sbuffò e iniziò a camminare per il corridoio andando verso la sala comune
< E sentiamo Potter , perché non potrei farla da sola ? >
James segui la ragazza per il corridoio e le camminava di fianco
< Perché questa sera la ronda sarà con i Serpeverde, ed io non voglio lasciarti da sola con Piton ed il suo amico di notte. >
< So badare a me stessa Potter! >
La rabbia e l'orgoglio avevamo ormai sovrastato tutti gli altri i sentimenti, mettendo da parte anche il ragionamento. Ormai Lily aveva già preso una decisione .
< Oh, andiamo Lily! Non puoi chiedere a quelli di corvonero di invertire i giorni ? >

Erano quasi arrivati di fronte al ritratto della signora grassa quando James afferrò il braccio di Lily, obbligandola non solo a fermarsi ma anche a voltarsi verso di lui.
< Lily , ti prego, non lasciare che l'orgoglio abbia la meglio, Piton è un mangiamorte ... > La voce di James si era abbassata di qualche nota, diventando quasi una preghiera sussurrata
< Non me lo perdonerei mai se dovesse succederti qualcosa. >
Lily abbasso lo sguardo e per un secondo ci pensò davvero a chiedere un favore a Xenophilius Lovegood , in fondo si trattava solo di spostare all'indomani . Quando rialzo lo sguardo gli occhi di James la intrappolarono in un mix di emozioni incontrollabili. Lo stomaco iniziò a girare su se stesso , le gambe sembravo essere diventate di gelatina e la sua presa decisa e allo stesso tempo delicata iniziava a scottare. Lily si sentiva come una Falena attratta dal fuoco, è disposta a bruciarsi.
< S-i ... ehm... voglio dire; No ,James non mi accadrà nulla. >
Di scattò tirò il braccio e velocemente fece quei brevi passi che la separarono dal ritratto, la signora grassa la fissava in attesa della parola d'ordine , Lily prese un grosso respiro per calmarsi e con voce chiara e sbrigativa disse la parola d'ordine
< Unicorno >
James  ancora fissava il punto dove solo pochi secondi prima c'era Lily iniziò a pentirsi di non essere andato direttamente lui dai corvonero, a chiedergli questo cambio. Si trovava contro un bivio dove la direzione finale era la stessa : Se avesse effettuato il cambio di ronda senza avvisare Lily, quest'ultima si sarebbe arrabbiata con lui, se invece avesse continuato ad insistere per far cambiare idea alla Evans , alla fine lei si sarebbe arrabbiata con lui. Si trovava in campo minato e rischiava di perdere quel rapporto quasi amichevole che finalmente era riuscito a creare con Lily . Entrò anche lui in sala comune
< Lily ti prego! >.
Lily si era già seduta sulle poltroncine dove  i malandrini e le sue compagne di dormitorio  si erano  riuniti
< James adesso basta! Ho già preso la mia decisione smettila di insistere ! >
James si passò una mano tra i capelli ,  la frustrazione,   era  l'unico sentimento del ragazzo in quel momento.
Voleva riaprire la discussione ma non poteva farlo, le ragazze gli avrebbero chiesto perché non poteva andare alla ronda e Remus si sarebbe sentito in colpa. Prese Lily per un braccio e senza il minimo preavviso la portò di sopra nel suo dormitorio. Ignorando le urla della ragazza che lo minacciavano.
< Potter! Ti sei forse bevuto il cervello !? >
James chiuse la porta del dormitorio alle sue spalle e iniziò a camminare avanti e indietro cercando di trovare le parole adatte 
< Tu sei davvero un egoista Lily! >
Ovviamente, non ne era stato in grado, nessuno sano di mente avrebbe potuto dire una cosa così a Lily Evans.
< Come scusa ? >.
Lily chiuse a pugno le mani e probabilmente era pronta a tirare su il braccio per poi dare un bel pugno sul naso a James
<  Hai sentito bene !  Se non vuoi chiedere il cambio per me, dovresti almeno chiederlo per Remus . Insomma hai studiato come sono le trasformazioni e sai quanto lui soffre, noi gli stiamo vicini e  se tu non cambi la ronda con i Corvonero , io questa sera non andrò e Peter e Sirius non c'è la faranno a tenere da solo Moony.  >
Negli occhi di Lily avvenne un leggero cambiamento, stava mettendo a rischio la vita di persone a lei care solo per il suo orgoglio. James si rese conto di quel cambiamento e continuò
< Quindi hai tre possibilità Lily : la prima ; Chiedi un favore a Xenophilius Lovegood e domani sera io e te faremo la ronda con i Tassorosso, scelta che avrebbe la mia approvazione. Seconda; Non  Chiedi il cambio e io non andrò questa sera  con gli altri malandrini, mettendo a rischio la vita di Sirius e Peter. Oppure ultima scelta ; io ti lego e ti chiudo nella stanza delle necessità fino a domani mattina,  e la conseguenza di tutto ciò sarebbe il fatto che non saprai mai come è passare la vita con me perché mi uccideresti ed inoltre verresti chiusa ad azkaban.  Ed entrambi sappiamo che sei troppo bella e intelligente per essere rinchiusa in un posto così schifoso. Allora Lily, cosa scegli ? >
Malgrado tutto Lily sorrise per l'assurdità di James , poi scosse piano la testa.
< Sei sempre il solito Potter.  Quando sto la per la per ucciderti riesci a farmi cambiare idea . >
< Si chiama : " Istinto di sopravvivenza "   >.
Ci furono dei secondi di silenzio e poi Lily sospirò
< La prima ... scelgo la prima. >.
Il sorriso di James era anche più grande di quello di un bambino la mattina di Natale.
< Promesso ? >
< Promesso ! >
James preso dal momento circondò il volto di Lily tra le mani avvicinandola a lui.
< Lily Evans, credimi sulla parola se ti dico che il motivo per cui adesso non ti bacio , è solo perché lo sogno  da così tanto tempo e farlo adesso non renderebbe giustizia a me stesso. > 
Queste parole mandarono in fumo il buon senso di Lily che si sollevò sulle punte e quando le sue labbra erano vicinissime a quelle di James, Lily allungò il collo baciandolo sul naso .
< James Charlus  Potter, credimi sulla parola se ti dico che quel bacio esisterà solo nei tuoi sogni. >
Lily sgusciò velocemente via dalle mani di James e lasciando una nuvola di profumo di menta , corse fuori dal dormitorio ancora rossa in viso e con il cuore che minacciava di uscirle fuori dal petto. 

*****


< Hey , Fawley! > Regulus affiancò Debria sorridendogli, uno dei pochi che comparivano sul volto del giovane Black.
< Black!  > Debria sposto la borsa sul lato dentro per permettere a Regulus di camminare alla sua sinistra . 
<  Non ti ho visto a pranzo oggi, Fawley > 
In verità Regulus non vedeva Debria in sala grande da un paio di giorni, La ragazza ancora soffriva molto per la perdita della madre e non amava passare il tempo in luoghi pieni di persone, dove avrebbe dovuto abbandonare  i suoi pensieri e concentrarsi sul dialogare.  
< Già, avevo da studiare .. > La voce di Debria era sottile, come tutto il suo corpo. Era diventata troppo esile , faticava a portare il peso della borsa sulle sue spalle , le mani erano scheletriche,  la camicia le cadeva larga sulle spalle e la gonna era stata stretta con una cinta per non farla scivolare via dai fianchi.
< Non ti ho visto nemmeno a colazione .. >
Black non prestava attenzione a ciò che facevano le persone intorno a lui, ma qualcosa in Debria lo attirava, Non aveva ancora capito in che modo ma quello per Regulus non aveva importanza. Per lui era importante come la ragazza che senza chiedere nulla in cambio lo aveva aiutato in pozioni le stava praticamente sparendo d'avanti.  Debria voltò la testa in direzione del giovane Black e alzò le spalle
< Non faccio mai colazione >
Regulus annuì piano 
< Che c'è Black ? >
< Nulla, solo che sembri più scheletrica del solito >
Debria alzò le sopracciglia e sorrise, un sorriso triste, amaro, che poteva significava tutto e allo stesso tempo nulla.
< Grazie per il complimento. >
Regulus scosse la testa e si fermò
< Da quanto tempo non mangi Debria ? >  La ragazza aveva fatto qualche passo in avanti  per poi fermarsi e girarsi verso di lui.
< Come ? >
  L'espressione di Fawley mostrava quanto essa fosse infastidita da tutta questa insistenza di Black. Nulla gli impediva di piantarlo li ed andarsene; uno dei più grandi difetti di Debria era quello di non stare a sentire le critiche, anzi era solita innervosirsi nel caso in cui le fossero recate.
< Ieri non c'eri a cena, oggi non hai mangiato ne a pranzo ne a colazione . Hai gli occhi circondati da due enormi vilidi viola , il che mostra che non dormi da giorni. >
Debria lascio cadere la borsa a terra, troppo pesante per reggere ancora a lungo il suo peso.
< Ottima analisi Black. Ora dimmi : A te che importa ? >
La voce della ragazza era un sussurro rabbioso ,  il suo sorriso era falso e  arrogante. Black quasi si sorpresa nel vederla così, somigliava ad una di quelle purosangue con la puzza sotto il naso, altezzosa e prepotente. Tutto ciò che in realtà Debria non era e Regulus lo sapeva. Perché una cosa la sapeva fare il piccolo della famiglia Black , sapeva capire le persone ancora prima di capire se stesso.
< Può sembrarti strano Tesoro, ma non lo so nemmeno io >
Debria non riuscì a camuffare , sotto la sua espressione dura, un sorriso.
< Tesoro ? >
Regulus sbarrò gli occhi rendendosi conto solo in quel momento di averlo detto ad alta voce , si passò una mano tra i capelli leggermente imbarazzato .
< Scusami... io non volevo ... >
< Oh, un Black imbarazzato ? Questo giorno è da ricordare >
Regulus sorrise poi allungò la mano verso Debria
< Vieni con me ? >
La ragazza passò velocemente gli occhi dalla mano al volto di Regulus per poi stringergliela.
< Ovunque vuoi >.


*****


Era da poco finita la cena quando una ragazza con una grossa chioma di capelli rossi  si dirigeva verso la  torre nel lato ovest del castello di Hogwarts. I corridoi erano quasi deserti a breve sarebbe scattato il coprifuoco e Lily si era totalmente dimenticata di parlare con Xeno Lovegood, sapeva che oramai era tardi ma poteva sempre provarci. 
Era fuori dalla sala comune di corvonero quando per sua fortuna un ragazzino del terzo anno si fermò dietro di lei.
< Ciao ! >  Lily sorrise calma , la luce soffusa del corridoio le faceva illuminare gli occhi. Il ragazzino era molto alto per la sua età , i capelli erano di un biondo quasi argentato e i suoi occhi profondi solchi neri.
< Salve , cerca qualcuno ? >
Lily pensò subito che il ragazzo fosse un purosangue, era molto educato e formale.
< Si, in effetti si. Cerco Xeno, potresti chiamarlo e dirgli che Lily Evans vorrebbe parlargli ? >
Il ragazzo fisso Lily per qualche secondo, valutando se fosse il caso di fargli questo favore. Lily poteva quasi vedere tramite le iridi del giovane  come il suo cervello valutasse ogni possibile ipotesi.
< Certamente Signorina Evans ,  lo cerco subito.
Ma perfavore potrebbe allontanarsi, non vorrei ascoltasse la nostra parola d'ordine. > 
Lily annuì e come le era stato chiesto lentamente si allontanò. < Le chiedo scusa, ma siamo L'unica sala comune che ancora non ha ricevuto scherzi da i malandrini, e ultimamente lei passa molto tempo con loro. >
Il ragazzo le rivolse un sorriso di scuse
< Sono una caposcuola, non posso fare scherzi alle altre casate. >.
L'orgoglio Grifondoro di Lily era stato ferito ed era già pronta a difendersi
< Lo so. Ma anche James Potter è caposcuola  e questo non gli ha impedito di posizionare cacca- bombe per tutta la sala comune di Tassorosso la settimana scorsa. >
Lily aprì la bocca per replicare ma sapeva perfettamente che James era indifendibile quindi abbassò leggermente il capo, questo gesto fù preso dal Corvonero  come segno di congedo e si sbrigò nel pronunciare la parola d'ordine ed entrare nella sua casa comune.
Lily iniziò a passeggiare avanti ed indietro per il corridoio, dopo circa cinque minuti Xeno uscì rivolgendo a Lily un sorriso ampio e sincero. < Lily , cosa ti porta qui ? >
Lily ricambio il sorriso e si avvicinò a Lovegood.
< Ciao, Xeno scusami se ti disturbo ma volevo chiederti un favore >
Xeno annuì < Dimmi pure ! >
Lily prese un grande respiro
< Potreste fare voi la ronda questa sera e noi Grifondoro domani? James non si sente tanto bene e non se vuole restare sveglio fino a tardi >
Lily non poteva dire a Lovegood la verità è quindi menti, si sentiva molto incolpa per quello che aveva fatto, non era da lei mentire ma per Remus avrebbe fatto questo e molto altro.
< oh , Lily mi dispiace , ma vedi già i ragazzi di Tassorosso mi hanno chiesto un cambio, ed infatti domani Ci saranno quattro corvonero a fare la ronda e Giovedì invece  quattro Tassorosso.  Hai provato a chiedere ai prefetti di Grifondoro oppure di Tassorosso ? >
Xeno era molto dispiaciuto di non poter aiutare Lily. Ma ormai era troppo tardi, il coprifuoco era iniziato già da qualche minuto e non poteva andare a chiedere ai Tassorosso un cambio , per giunta nel cambio. L'unica decisione che Lily poteva prendere in quel momento , era quella di fare la ronda da sola.
< Tranquillo Xeno, non è un problema. Grazie comunque del tuo aiuto. >
Disse Lily sorridendo tranquillamente
< Lily, Vuoi che faccia la ronda con te ? Se James non può ... >
Lily scosse velocemente la testa < Nono, Tranquillo, faccio da sola. >
< Va bene Lily >
< Buona notte Xeno >
Lily si voltò dando le spalle al ragazzo , prese la sua bacchetta ed iniziò la ronda.


*****


< Questa torta al cioccolato è buonissima ! > Debria Aveva la bocca piena e le labbra sporche di panna. Regulus l'aveva portata nella stanza delle necessità lasciandola lì per quasi mezz'ora,  al suo ritorno era pieno di cibo , tra le braccia , che aveva poi appoggiato su un grande tappeto marrone comparso dinanzi  al camino. I due ragazzi avevano così passato quasi due ore a scherzare e mangiare.
< Hai già preso un colorito migliore di quello di questa mattina. > disse Regulus, Provando un rossore sulle guance di Debria. La ragazza prese un tovagliolo e con la scusa di pulirsi le labbra e cercò di nascondere il fatto che era arrossita.
< Era da tempo che non mi sentivo così bene. Grazie Regulus. >
Regulus annuì  per poi alzarsi e aggiustarsi il maglione 
< Non ho fatto nulla di speciale !   >
Anche Debria si alzò mettendosi  di fronte a lui e prendendogli le mani. < Hai fatto molto invece . >.
Regulus fece un passo in avanti e posò delicatamente la sua mano sulla guancia di Debria. Essa ebbe un piccolo brivido sulla schiena , dovuto al contatto  della sua pelle calda contro quella fredda di Regulus.
< Vorrei poter fare di più . >le parole  di Regulus era un sussurro
< Sei così piccola , sembra quasi che il vento ti possa portare via e poi,  ad un tratto , sembri una leonessa pronta a dare tutto per le persone che  ami.... >
Con il pollice Regulus accarezzava la guancia di Debria , lei si annullò al suon di quelle parole e si fece cullare da quel movimento calmo.
< ... Ma questo non significa che tu possa lasciarti morire. Devi prenderti cura di te, tua madre avrebbe voluto così. >  
Debria aprì gli occhi lasciando che le sue pupille  blu cobalto lottassero contro quelle  grigie di Regulus. L'elettricità e l'attrazione che i due corpi emanavano era quasi palpabile , ed entrambi cercavano di combattere contro loro stessi .
Debria avrebbe voluto stringersi tra le braccia di lui , permettendo a Regulus di farla uscire da quel dolore che la morte della madre aveva lasciato dietro di se.
Il giovane Black invece , per quanto volesse aiutarla,  aveva paura che l'oscurità del suo nome e il peso della sua famiglia l'avrebbero schiacciata.
Buttando via quella bontà che era racchiusa nel corpo esile di Debria.
< Perché fai questo ? Perché ti prendi cura di me ? > Debria sembrava essere tornata bambina, quando cercava di capire perché non potesse fare le "" cose da grandi "" come le diceva la madre .
Quando era con Regulus la sua maschera di forza e finta energia cadeva a terra, lasciandola scoperta e senza protezione.
< Perchè penso che tu sia l'unica cosa buona rimasta in questo mondo... > Black era sincero come non lo era da tempo , aveva lasciato entrare solo suo fratello nel suo cuore , quando era bambino. Sirius però , non era riuscito a gestirlo  e quando era scappato oltre ai suoi vestiti da casa Black , aveva preso anche un pezzo del cuore di Regulus , chiudendo così anche quella minima luce di speranza per il suo  fratellino di non diventare come altri Black . Perché Sirius c'era riuscito ad entrare nella luce e nell'amore dei Potter , ma a Regulus di quella luce ne aveva lasciato solo un vago ricordo.
< ... Ed io voglio qualcosa di buono nel mio di mondo. > Debria chiuse gli occhi e di getto strinse le braccia intorno alla vita di Regulus , poggiando la testa nell'incavo del suo collo. 
Il piccolo Black poggiò una mano tra i capelli di Debria e l'altra sulla parte bassa della sua schiena, baciandole piano la fronte.
< Sarò la tua cosa buona Regulus, solo se tu sarai la mia ancora di salvezza. >
Debria aveva parlato d' impulso , forse senza nemmeno rendersene conto di quanto quelle parole fossero di vitale importanza per Regulus. Ma i due nel silenzio di quell'abbraccio avevano  appena trovato l'isola abbandonata , al centro dell'oceano di  oscurità che li aveva resi naufraghi.


****


Erano passate già due ore e finalmente la ronda di Lily era quasi conclusa, non aveva incontrato Severus e Rosier per sua fortuna.
Ma tale pensiero , però ,lo aveva espresso troppo presto, era al settimo piano di fronte all'arazzo di "Barnaba il Babbeo bastonato dai Troll" ,  quando incontrò i due serpeverde.
Aveva ancora la bacchetta in mano e questo le avrebbe dato un vantaggio di qualche secondo, l'unico essendo anche in minoranza numerica.
< Sanguesporco, come mai tutta sola? > La voce di Rosier era tagliente, l'espressione del viso cruda e brutale. Piton invece era al suo fianco più pallido del solito, segno tipico di chi è nervoso.
Rosier si voltò verso la finestra infondo al corridoio e vide la luna alta e splendente.
< Che c'è ? Potter sta facendo compagnia al suo amico ibrido ? > Rosier come altri serpeverde sospettava del segreto di Remus e quando al quarto anno Piton , sconvolto dall'incontro con il lupo mannaro , aveva confermato la vera natura dell'ex prefetto di Grifondoro, nessuno ebbe più dubbi.
Se non fosse stato per Silente che aveva imposto a loro il silenzio , i genitori  dei Serpeverde sicuramente avrebbero chiesto l'espulsione di Remus.
< Allora ? Il tuo amico lupo ti ha mangiato la lingua ? >
Lily era in silenzio pietrificata di fronte ai due Serpeverde, pensava a come sarebbe potuta uscire da quella situazione e le venne in testa di fare un unica cosa, forse anche molto stupida. Alzò la bacchetta , con una velocità di cui stesso lei si stupì.
< STUPEFICIUM ! > La sua voce fù forte e decisa e Rosier fù lanciato contro il muro perdendo i sensi.
< Lily! Ma sei impazzita ?! >
Severus sembrava essersi svegliato adesso da un incubo e corse a controllare il suo compagno di casata
< Sveglialo e portalo via da qui. >  Severus si voltò verso di Lily e si ritrovò puntato la bacchetta diritto verso il petto .
< Cosa vuoi fare ? Colpire anche me ? >
La lentezza con cui Severus pronunciò quelle parole fece ribrezzo a Lily. L'adrenalina di ciò che aveva appena fatto stava abbandonando il suo corpo, ma per fortuna , non la determinazione .
< Se sarà necessario lo farò > Severus non se lo fece ripetere due volte e prese la bacchetta lanciando un incantesimo di attacco contro la sua ex migliore amica . Lily , allo stesso tempo, non si fece trovare impreparata e iniziò immediatamente a difendersi e contrattaccare.


****


Regulus e Debria si svegliarono entrambi di colpo, i due stretti in quell'abbraccio salva anime erano crollati sul tappeto che gli aveva fatto da anche da tovaglia .
< Regulus cosa è stato ? >
Debria era già vigile con la bacchetta tra le mani, Regulus invece faceva ancora fatica ad abituarsi alla luce della stanza e con difficoltà si alzò. I due contemporaneamente si avvicinarono al muro e un sonoro colpo li fece allontanare.
< C'è qualcuno qui fuori. >
La voce di Debria era preoccupata, non tanto perché stava ascoltando i tipici suoni di un combattimento , ma perché era nascosta nella stanza delle necessità con Regulus Black.
< Non possiamo uscire. Resteremo qui, potrebbero essere due stupidi ragazzini del primo anno. >
Anche i pensieri di Regulus erano arrivati alla stessa conclusione di Debria di non doversi farsi beccare.
E i due stavano per tornare a stendersi su un tappeto, pensando che a breve qualcuno avrebbe interrotto tale battaglia.
< Crucio ! >
Un urlo forte, disperato si senti anche nella stanza delle necessità. Debria si fermò e con la faccia determinata si voltò verso Regulus
< Due stupidi ragazzini del primo anno non usano le maledizioni senza perdono. >
La stessa Determinazione che aveva sul volto, fu' manifestata anche dal suono della sua voce .
Debria usci dalla stanza delle necessità, prima che Regulus potesse fermarla.


****


< Crucio ! >
Severus era esausto ed esasperato, Lily aveva respinto e schivato ogni suo colpo. Si rese troppo tardi di quello che aveva detto, lasciò cadere la bacchetta a terra e iniziò a fare dei passi indietro, era sconvolto quando vide che l'unico colpo che Lily avrebbe dovuto schivare l'aveva colpita.
Stesa a terra che si dimenava senza riuscire a trattenere le urla e le lacrime. Milioni di coltelli fatti di fuoco si insinuavano all'interno del suo corpo. Dolore. Solo Dolore.
Debria uscì di colpo dalla stanza delle necessità e valutò rapidamente la situazione, Severus era inginocchiato a terra con il volto tra le mani e la bacchetta a pochi passi da Lui, Rosier era svenuto contro il muro laterale, Lily a terra scossa dal dolore.
Senza pensarci due volte Debria corsa da Lily, prendendola tra le braccia
< Calmati Lily , calmati è tutto finito ! >
Lily provava a smettere di piangere ad aprire gli occhi e a superare il dolore, ma non era solo un dolore fisico era soprattutto emotivo.
Severus era perso, il suo migliore amico l'aveva definitamente abbandonata e per quanto lei lo spesse da tempo. Quel piccolo velo di speranza che ancora le faceva credere che Severus potesse tornare indietro , era sparito.
< Piton , ma cosa cazzo hai fatto ? >
Regulus aveva seguito Debria fuori dalla stanza delle necessità e si era diretto verso il suo compagno di casa.
Piton sollevò la testa, gli occhi erano coperti da un velo di dolore e disperazione. Guardava il mondo come chiuso in una bolla e nelle sue orecchie sentiva ancora il suono disperato della voce di Lily che urlava da dolore.
< Lily ? > Fù l'unica parola che uscì dalla sua bocca , Regulus prese la bacchetta di Severus e gliela rimise tra le mani.
< Si riprenderà . La maledizione  non è durata tanto, non credo impazzirà. >
La voce di Black era sbrigativa e dura. Aveva provato più volte sulla sua pelle la maledizione cruciatus, era il modo in cui i suoi genitori lo punivano.  Nonostante Regulus fosse stato addestrato dalla sua famiglia ad utilizzarla, esso non ci riusciva .
< Debria dobbiamo portali via da qui. Se arriva qualche professore saranno espulsi. >
Debria era riuscita a far alzare Lily e l'aveva appoggiata contro il muro, per fortuna riusciva a reggersi da sola.
La ragazza ignorò totalmente le parole di Black e corse diritta verso Severus, gli diede un enorme pugno diritto in faccia. Per poi mettersi a cavalcioni su di lui continuando a picchiarlo. Era arrabbiata, furiosa.
Senza fermarsi continuava a sferrare pugni e schiaffi. Del sangue scorreva sul pavimento e Piton era inerme, senza reagire alla furia omicida di Debria. Finalmente delle mani forti e calde finalmente presero debria per i fianchi e la allontanarono da Piton. Le mani di Debria erano sporche di sangue i suoi occhi rabbiosi .
< Debria ! Debria ! Calmati cazzo! Non risolvi nulla uccidendolo ! >
Debria si staccò con forza le mani di Regulus da dosso, nonostante lui fosse molto più alto e più forte riuscì a svincolarsi e tornò verso di Piton. Prese la camicia del ragazzo e lo sollevò quanto bastava per farsi guardare negli occhi .
< Ascoltami bene verme, perché non avrai un altra occasione . Avvicinati di nuovo a Lily ed io lo giuro su Merlino , che sarà l'ultima cosa che farai. Adesso ti alzerai prenderai quel coglione del tuo amico e andrai nella tua sala comune. Non dirai a nessuno quello che è successo questa sera, e tu prega che quando James lo verrà a sapere di non essere vicino a lui perché , e te lo posso assicurare, non ci sarà nessun Black a salvarti il culo. Mi hai capito ?! >
Piton non parlò, non reagì ,l'unica cosa che fece fù quella di annuire.
Debria lo lasciò voltandosi di spalle e puntando i suoi occhi verso Lily,ancora poggiata al muro dolorante. Piton esegui gli ordini che gli erano stati detti e se ne andò in silenzio.
Quando i due serpeverde si allontanarono Regulus prese per le spalle Debria guardandola negli occhi.
< Che c'è ? > Disse Debria ancora furiosa, Regulus scosse semplicemente la testata e sorrise
< Per essere una che pesa al massimo 50 Kili picchi duro > Nonostante la situazione tragica anche Debria sorrise e poi tornò a guardare Lily .
< Portala nella vostra sala comune, si riprenderà . > Debria annuì alle parole di Regulus e poi andò verso di Lily.


****


Le due Grifondoro erano rientrare nella sala comune da quasi due ore, per tutto il tempo erano state in silenzio a fissare il camino .
Debria aveva ancora del sangue secco sulle mani e Lily continuava ad avere quello sguardo perso nel vuoto.
Non si rese nemmeno conto che Debria le stava poggiando una coperta addosso per farla smettere di tremare.
< Debria ... >
Lily aveva finalmente alzato lo sguardo e parlato.
< Lily, va tutto bene ora. > Lily annuì piano e prese la mano di Debria per stringerla forte. Debria sorrise dolcemente e si accomodò di fianco a Lily. < Grazie , Debria. > Evans stava pian piano riprendendo colore sul viso, e Debria si sentiva sollevata.
< Andrà tutto bene Lily, te lo prometto. >
< James ! > La voce di Lily si era fatta immediatamente preoccupata
< Se lo verrà a sapere ucciderà Piton ! > Debria mise velocemente le mani sulle spalle di Lily
< Calmati , okay ?! Faremo ragionare James. Sarà più difficile bloccare Sirius in realtà. >
Lily sorrise e scosse piano la testa < A Sirius non importa nulla di me. >
< Li conosci ancora così poco, Lily. Per James tu sei tutto, e Sirius nella sua vita ha amato solo una persona... >
Lily annuì e con voce calma disse : < James >
< Esatto, Lily. Per James, Sirius farebbe qualsiasi cosa e per tale motivo sarebbe disposto ad uccidere per salvarti. >
Lily sembrava non capire il collegamento.
< È molto semplice Lily , Se ti succedesse qualcosa James ne morirebbe e Sirius con lui. Per questo Sirius darebbe la sua vita per proteggere la tua. perché così protegge quella di suo fratello. >
Debria sorrideva comprensiva come se stesse parlando con una bambina e Lily annuì di nuovo capendo finalmente lo strano meccanismo che Debria provava a spiegarle.
< Avevo promesso a James che non ci sarei andata a fare la Ronda da sola. Ma Xeno aveva già fatto cambio ed era troppo tardi per trovare qualcuno >
< Tranquilla, adesso è tutto finto e la prossima luna piena ci sarà tra un mese, se capiterà di nuovo che la ronda concida con la luna piena. Verrò io con te. >
Prima ancora che Lily potesse ringraziare la cugina di James , i tre malandrini entrarono dal ritratto, ci furono un paio di minuti di silenzio.
James e Sirius notarono subito le mani sporche di sangue di Debria e la faccia sconvolta di Lily. Peter invece sembra sul punto di svenire per la vista di quel sangue.
< Debria ma cosa è successo ? > Sirius si era catapultato di fronte alla ragazza le aveva preso le mani e la stava esaminando per verificare che non fosse ferita .
< Tranquillo Sis, Tranquillo non è mio > Debria sorrideva cercando di infondere calma alla sua famiglia.
Quando Sirius senti che il sangue non era di Debria si calmò, ma James invece stava fermo, guardava le due donne più importanti della sua vita sedute su un divano sconvolte. Voleva delle spiegazioni, e aveva già fiutato che quelle spiegazioni non sarebbero state nulla di buono.
< Cos' è successo ? > La voce di James era rabbiosa, aveva le mani strette a pugno e la mascella contratta.
< James ... I- io sono andata a fare la ronda da sola. ho incontrato Severus e Rosier . > A James quella spiegazione bastava. Stava già per andare ad uccidere i due serpeverde quando Sirius gli prese il braccio.
< Finiamo almeno il racconto. > dalla voce di Sirius era chiaro che anche lui stava per andare ad ucciderli.
< Severus mi ha colpita con una maledizione senza perdono , Debria mi ha trovata stesa a terra , si è scagliata contro Piton e l'ha picchiato>
Sirius non poteva credere alle sue orecchie, James era ancora più furioso e Peter ... Bhe, aveva trovato della cioccolata sul tavolo e stava mangiando in un angolo della sala comune ascoltando la vicenda.
< Me lo avevi promesso Lily. Avevi promesso di non andarci. >




* nota della scrittrice *
Buonasera a tutti!
Questa capitolo è leggermente più lungo degli altri ed è un po’il mio modo di chiedervi scusa per averci messo tanto tempo per aggiornare. Il fatto è che mi sono molto demoralizzata , non riesco a trasmettere i sentimenti che vorrei e questo mi butta molto giù . Ma non sono una persona che lascia le cose a metà e voglio continuare fino alla fine. Alcuni di vuoi sembrano essere molto appassionati e questo mi fa stare bene con me stessa.
Vorrei fare due ringraziamenti questa sera :
Il primo ; A voi che seguite, ricordate, recensite o semplicemente leggete la mia storia. Ve ne sono veramente grata. Grazie e ancora grazie con tutto il cuore.
Il secondo ; Vorrei farlo al mio Peter Pan , l’unica persona a me vicina che sa di questa storia, che mi aiuta ad eliminare le parti che fanno schifo e che mi dici con sincerità quello che pensa. Senza di lui questa storia non sarebbe mai nata. Lui è la mia ancora ed è anche il mio fan numero uno.
Ed è a lui che voglio dedicare questo capitolo.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


La voce di James ancora risuonava nelle orecchie di Lily, era così fredda e distaccata che quasi sembrava non provenire da lui.
Negli anni Lily non era mai riuscita ad apprezzare la personalità di James , esso era incapace di nascondere le sue emozioni, se era felice lo urlava ai quattro venti e il suo corpo esprimeva quella gioia, se era preoccupato il suo volto diventava rosso e la sua voce più profonda , e questa sua incapacità nel mascherarsi a Lily innervosiva perché era arrivata a pensare che il suo non mascherarsi era esso stesso una maschera. In quel momento Lily non sapeva quali fossero l'emozioni di James e mai come in quel momento avrebbe preferito il contrario.
Un occhio più esperto , come quello di Sirius , notò però le sue mani strette a pugno, la sua mascella contratta, le suo orecchie rosse , il suo respiro lento e profondo. James era fumante di rabbia e stava combattendo contro se stesso per tenere a freno quelle emozioni. Per quanto il suo principale istinto era stato quello di urlare, vendicarsi, sbattere la testa di Severus contro un muro fino ad ucciderlo, gli occhi di Lily lo avevo imprigionato in quella sala comune , perché c'era un bisogno tacito , una ragazza in difficoltà che lottava contro le sue stesse emozioni, e gli occhi verdi di Lily erano talmente profondi che in quel momento si potevano notare le ferite della sua anima.
E come Sirius aveva notato le emozioni di James , James aveva notato quelle di Lily. Nella sala comune di Grifondoro il tempo si era fermato, Per James e Lily gli altri non esistevano, si erano bloccati in una mondo tutto loro, dove la rabbia di lui , si incrociava con i sensi di colpa di lei e in automatico si annullavano . James avrebbe voluto , oltre che a uccidere Severus , stringere Lily tra le braccia per curarle tutte le ferite . Ma non voleva approfittarsi di quel momento di debolezza.
Lily per la prima volta non sapeva che dire, per quanto si sforzasse di aprire la bocca le sue labbra si erano incollate , e il suo cervello sembrava non avere più ossigeno. James allentò i pugni , chiuse gli occhi per poi alzare la testa al cielo. Fu un secondo in cui immagino quella scena. Severus con la bacchetta alta che pronunciava il crucio , Lily stesa a terra , dolorante incapace di reagire e vulnerabile.
I sentimenti di James cambiarono è da rabbia verso Severus iniziarono i sensi di colpa verso se stesso. Si girò di scatto e lancio un pugno contro il muro, così forte che fu' un miracolo che non si ruppe la mano. Quel rumore secco fece risvegliare tutti i presenti della sala comune, Peter sbiancò , Debria si portò una mano alla bocca e istintivamente indietrggiò , Lily si alzò di scatto e Sirius si posizionò al fianco di James prendendogli il braccio e evitò che il pugno del suo migliore amico ricadesse per la seconda volta sul muro di pietra.
La Evans si avvicinò al muro e gli prese l'altra mano, James si voltò verso di lei per la seconda volta navigò nel mare profondo dell'anima di Lily. Si liberò delicatamente dalla presa di Sirius e avvicinò la mano sul volto di Lily , fregandosene delle possibili conseguenze e dolcemente L'accarezzò.
La ragazza dai folti capelli rossi e gli occhi verdi , inclinò il collo rinforzando quel contatto.
< Dimmi che fare .. > Disse James in sussurro , in quel preciso momento qualsiasi fosse stata la richiesta di Lily , lui l'avrebbe esaudita. Poteva chiedergli qualsiasi cosa , lui non avrebbe pensato minimamente alle conseguenze .
< Resta con me > Lily non riuscì a dirlo ad alta voce, infatti la risposta fù mimata con le labbra. Solo James e Sirius che erano i più vicini potevano vederla.
Sirius comprese che i due dovevano rimanere da soli, e per quanto tutte le particelle del suo corpo volevano restare con James per evitare che combinasse qualcosa di cui poi l'indomani si sarebbe pentito, oppure combinare quel qualcosa di cui poi si sarebbero potuti pentire insieme l'indomani. Ma la priorità per James in quel momento era Lily, e questo a Sirius bastò . Si allontanò da James , fece un leggero segno con la testa a Debria e Peter di salire nel dormitorio maschile. Entrambi lo colsero al volo e seguirono Black fino alla camerata dei malandrini.


*****

Quando Remus aprì gli occhi , la luce del sole che entrava dalla finestra lo costrinse a richiuderli velocemente. I muscoli gli bruciavano e  anche lo stare fermo gli provocava dolore, le ossa erano ancora in ricomposizione dopo la trasformazione, il suo respiro era basso , lento .  Ma quello che più faceva male a Remus era la sua anima , la consapevolezza del suo fardello si manifestava sempre un momento prima della trasformazione, quando la sua mente  si spegneva è quella del lupo si accendeva.
Quello era la cosa  che più faceva paura a Remus , non sapere che azioni stava per compiere. Il giovane Lupin aveva sempre pensato che se le persone sapessero prima le infinite conseguenze delle proprie azioni,  ci penserebbero pensato almeno due volte . Ma quando si risvegliava dopo la luna piena , avrebbe preferito sapere almeno qual erano le azioni per cui avrebbe dovuto subire le conseguenze. Lentamente Remus si alzò , poggiando la schiena su i cuscini morbidi , ancora intento a  colpevolizzarsi per una maledizione che non aveva chiesto.
La porta dell' infermeria si aprì rivelando una figura alta e magra , per un secondo Remus pensò fosse Frank, ma poi alzò lo sguardo e si rese conto che il proprietario di quel corpo era Severus Piton, con la schiena ricurva e il naso ricoperto di sangue, gli occhi neri , il collo graffiato e le guance livide. Remus capì subito che qualcuno aveva giocato a Box con la sua faccia e inevitabilmente penso a James o a Sirius. Madama Chips uscì subito dal suo ufficio e non nascose la sorpresa quando vide il volto di Piton .
< Piton ! Ma cosa ti è successo ? >
La voce dell'infermiera era un incrocio tra l'incredulo e il nervoso . Piton abbassò la testa ma non rispose alla domanda
< Ho già provato ad aggiustarmi il naso da solo ma continua ad uscire sangue >  Madama Chips annuì dura e si avvicinò a Piton, controllò velocemente il naso del ragazzo e dopo una prima analisi si allontanò.
< L'osso l'hai riparato ma deve esserci qualche capillare rotto.  Nulla di grave, con una pozione il sangue si dovrebbe fermare. Stenditi , vado a prendertela .>
l'infermiera si allontanò  ritornando nel suo ufficio lasciando da soli i due ragazzi. Remus fissava Piton mentre quest'ultimo guardava da tutte le parti tranne che dalle parti di Remus.
Finalmente Moony prese coraggio e diede voce ai suoi dubbi < È stato James o forse Sirius ? > Per quanto Sirius fosse più incline alla violenza babbana, James era da anni che sognava di picchiare Severus  .
Il serpeverde face una smorfia risentita, per poi  fare di no con la testa.
< Mi sentirei meno umiliato se fossero stati loro , lo devo ammettere > Gli occhi di Piton finalmente si posarono su Remus , il ragazzo si era visibilmente rilassato sapendo che non erano stati i suoi amici . 
Non continuò ad insistere sul chi era stato per due motivi : il primo, lui è Severus non erano amici e la cosa non gli interessava . Secondo, una parte di lui era quasi felice di vederlo in quelle condizioni. Severus aveva fatto soffrire la sua migliore amica  chiamandola sanguesporco , aveva fatto soffrire Peter  chiamandolo nullità, aveva fatto soffrire Sirius chiamandolo Traditore de suo sangue, aveva fatto soffrire lo stesso Remus chiamandolo Ibrido , ed inevitabilmente aveva fatto soffrire anche James che non riusciva a sopportare Che le persone a cui più  teneva venissero umiliate  da un serpeverde  per giunta mangiamorte.
Remus prese il cioccolato che Poppy aveva lasciato sul comodino vicino al letto, e iniziò a mangiarlo in silenzio. A breve sarebbero venuti i malandrini a vedere come stava e voleva recuperare un po' di forza.
< È stata Fawley > La voce di Severus si inclino sul cognome di Debria e Remus per poco non si strozzava con il cioccolato
< Debria !? > Remus aveva quasi urlato e lasciò cadere la tavoletta di nuovo sul comodino
< Già ... E ha fatto bene > Severus abbassò di nuovo lo sguardo e in quel momento Remus capi cosa intendeva Lily quando lo difendeva. Severus non sembrava cattivo , sembrava indifeso anzi, impotente. Per l'ennesima volta Moony si ritrovò a pensare che Lily era capace sul serio di vedere il bene delle persone infondo alla loro anima. Proprio come aveva fatto con lui.
< Mi stai dicendo che Debria ti ha riempito di botte , e che ha fatto anche bene ? > Remus sollevò piano un sopracciglio mentre Severus ancora non alzava gli occhi dal pavimento
< Cosa hai fatto? > La voce di Remus era leggermente più gentile
Severus aprì la bocca per parlare ma Madama Chips entrò nell'infermeria e diede un fiala in mano al serpeverde.
< Prendine un sorso mattina e sera finché il naso non si sgonfierà >
Severus strinse la fiala e annuì < Grazie > disse mentre si alzava prima che potesse uscire dalla porta Madama Chips lo richiamo
< Severus , vuoi dirmi cosa è successo ? > il ragazzo alzò le spalle
< Sono solo caduto dalle scale della torre di astronomia durante la ronda > L'infermiera si rese conto che quella era una bugia ma non aggiunse altro e anche se avesse voluto Piton era già uscito . < Lupin ? >
< Si Madama Chips ?>
< Sirius e James non c'entrano vero ? Quei due fanno solo guai! >
Remus sorrise e scosse piano la testa < Non posso darle torto ma non sono stati loro >
Madama Chips annuì e ritorno nel suo studio.

****

Severus ritornò nella sala comune  e trovò Regulus steso  sul divano e qualche ragazzino del primo che parlottava in cerchio, quando i primini videro Piton si fermarono a guardarlo.
L'occhio sinistro era nero e gonfio, lo zigomo era una macchia indistinta viola ,  ma quello che colpiva di più , era il suo naso ancora più grande del normale e di uno strano colore Rosso.
Severus detestava quando le persone lo fissavano e non amava sentirsi giudicato , si girò verso i primini e con voce  bassa e rabbiosa disse :
< Cosa avete da guardare ?! > I ragazzini intimoriti dal serpeverde distolsero subito lo  sguardo e Severus si lasciò cadere su una sedia.
< Dovrai farci l'abitudine, finché la tua faccia sembrerà un puzzle fatto male ti fisseranno tutti. > Regulus uso un tono di voce molto disinteressato e non si degno nemmeno di rivolgergli lo sguardo.
Uno ragazzini fece un urlerò stridulo e insieme ai suoi compagni corse fuori dalla sala comune. Regulus si voltò verso  l'orologio , che segnava già le nove , la colazione era ormai iniziata. In quel momento il giovane Black si domandò se Debria fosse scesa per mangiare ma scaccio velocemente il pensiero della giovane Grifondoro per evitare che le sue labbra si incurvassero in un sorriso spontaneo di fronte a Piton.
< Rosier ? > Disse Severus
< È andato a dormire , non ricorda che la Evans lo ha steso. Si ricorda che avevate finito la ronda e che stavate tornando nei dormitori. > rispose Regulus che incrociò le braccia dietro la testa e iniziò a fissare il soffitto, Severus non rispose ma si limitò ad annuire.
Il ragazzo non lo ammise ad alta voce ma era sollevato che Rosier non ricordava di essere stato scaraventato contro un muro, se lo avesse ricordato sicuramente sarebbe andato da Lily per sfidarla dopo l’umiliazione subita.
< Che ci facevi fuori i dormitori Black ? > La voce di Piton si carico di superiorità < E a te che importa Piton ? > Regulus aveva sollevato un sopracciglio e aveva messo tutto il disprezzo che gli era stato insegnato dalla sua famiglia nella voce.
< Sono incaricato di controllare chi è fuori dal dormitorio dopo il coprifuoco > Rispose prontamente Severus gonfiando il petto mettendo in evidenza la spilla < Già, e dimmi un po’ sei incaricato anche di cruciare le persone ? O quella è una prerogativa solo della Evans ? > Piton aveva scelto la persona sbagliata per sentirsi superiore , aveva dimenticato che ai Black insegnano fin da bambini che nessuno può schiacciarli o metterli alle strette. Regulus si sollevò mettendosi seduto composto e incrocio le gambe, poggiando la caviglia sinistra sul ginocchio destro. Severus si alzò e si parò di fronte a Regulus
< Non ti azzardare ! >
Se Piton aveva provato ad intimidire Regulus non ci riuscì, il secondo genito dei Black fece un sorriso beffardo e alzò lo sguardo
< Sennò ? Maledici anche me ? > Black si trattenne dal ridergli in faccia poi si alzò e si mise faccia a faccia con Severus
< Ricordati Piton, che mi hanno insegnato le maledizioni senza perdono a soli undici anni, e ti posso assicurare che per quanto trovi vergognoso il loro utilizzo posso infliggerle proprio come puoi tu. Puoi vincere contro la Evans , che è troppo debole per usare la magia oscura ma contro di me ti ritroveresti in una tomba ancora prima di sfoderare la bacchetta. >
Senza aspettare una replica da Severus , Regulus si voltò e si diresse verso il proprio dormitorio. Piton restò fermo per qualche minuto fissando il punto dove Regulus era sparito e per la seconda volta in poche ore si senti una nullità.

****

Lily prese la mano libera di James, quella che non gli stava accarezzando il volto e lo tirò con se verso il divano. Si accomodarono vicini e Lily appoggiò la testa sulla spalla di James e quest’ultimo iniziò ad accarezzarle i capelli
< Sei arrabbiato con me ? > Lily non era mai stata così debole , sentiva dolori ovunque , ed era moralmente distrutta.
< No, non sono arrabbiato > Dalla voce di James era scomparsa la rabbia e la preoccupazione , certo desiderava ancora spezzare le ossa di Severus una ad una ma il solo tenere Lily vicino gli impediva di andarsene .
< mi dispiace James > Lily alzò la testa dalla spalla di James e si girò per guardalo negli occhi.
< Se dici James in questo modo ti perdono tutto > Il solito sorriso malandrino comparse sul volto del ragazzo , Lily cerco di avere un espressione annoiata alzando gli occhi al cielo ma fu inutile perché quando i suoi occhi si posarono nuovamente su di James lei sorrise.
< Quando mi hai detto quello che Severus ti aveva fatto ho perso dieci anni di vita. > Il sorriso malandrino era scomparso e l’espressione di James era molto seria proprio come il tono della sua voce
< Non avresti potuto fare nulla > Disse Lily alzando le spalle
< Avrei potuto esserci ! > James si alzò di scatto e si passò una mano tra i capelli iniziando a camminare avanti ed indietro
< E lasciare Remus da solo ? James tu hai fatto la cosa giusta > Il malandrino alzò la testa verso il soffitto, e poi si voltò verso di Lily
< Tu invece no Lily, questa volta hai sbagliato. Io non sono arrabbiato con te, io sono deluso. Me lo avevi promesso Lily e per il tuo stupido orgoglio hai deciso di andarci da sola. >
Lily non si aspettava che James reagisce in quel modo e resto a fissarlo mentre lui camminava avanti ed indietro per la sala comune
< Ed il motivo per cui non sono andato ad uccidere Piton è perché so che ti farei stare solo peggio . >
< Sei deluso da me ? > Furono le uniche parole che Lily disse, e James ebbe il sospetto che fossero anche le uniche Lily aveva ascoltato del discorso. < Si. perché me lo avevi promesso e tu .. > James non ebbe il tempo di concludere il discorso che Lily lo interruppe
< Mantengo sempre le promesse > Il malandrino si limitò ad annuire e poi si accomodò di nuovo vicino a lei < Si , Lily >
La ragazza si voltò a guardalo e accennò un sorriso molto debole < E riuscirò a farmi perdonare ? > James sorrise e si appoggiò allo schienale de divano
< Bhe, Non lo so Lily Evans , vedremo insomma qui non dovremmo metterci una pietra sopra ma sporcarci una montagna > Lily colse subito quella frase, era la stessa che gli aveva dato lei al primo incontro dell’ordine , quando lui le aveva chiesto scusa. Il sorriso della ragazza si allegò
< Allora la sposteremo insieme >
James rise piano e tirò Lily a se per stringerla tra le braccia .

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


< James ! James svegliati ! >
La voce di Peter era uno squittio irritante che provocò a James un grande desiderio di prenderlo a pugni.
< James dai! Ti stanno guardando tutti ! >
Potter sbuffo e piano piano aprì gli occhi , quando finalmente riuscì a mettere a fuoco si trovò davanti la maggior parte dei ragazzi di Grifondoro , tutti intorno al divano che lo fissavano e per di più la professoressa Mcgranitt
< Potter, ma buongiorno ! > la professoressa strinse le labbra in una linea sottile , di suo canto invece James , si alzò di scatto e si sistemò gli occhiali sul volto .
< Buongiorno professoressa la vedo bene ! >
Le labbra della Mcgranitt si fecero ancora più sottili e Poggiò le braccia sui fianchi .
< Faccia poco lo spiritoso Potter. Ha fatto prendere a tutti uno bello spavento ! >
< Io?! Che ho fatto ?! > James per quanto si sforzasse non riusciva a capire
< Sono due ore che proviamo a svegliarla , se non fosse per il fatto che russava come un maiale avrei pensato che fosse morto! E poi si può sapere per quale motivo ha tutta la camicia sporca di sangue e inoltre perché ha dormito sul divano ? ! > A quella affermazione molto dei ragazzi presenti risero di nascosto
< Io, devo aver preso sonno dopo la ronda Professoressa. > James si passò imbarazzato una mano tra i capelli
< E la sua camicia Potter ?! >
Il ragazzo passo lo sguardo sui propri indumenti e non poteva di certo dargli torto, vicino al fianco c'era una grossa macchia rossa di sangue, James ci mise pochissimo a collegare che quello doveva essere il graffio di Remus. Infondo la sera prima era stata la luna piena , ma questo , non poteva dirlo alla sua professoressa e iniziò a cercare una motivazione valida. Il problema era che James si era appena svegliato, e ancora non riusciva benissimo a cercare una giustificazione plausibile.
Guardò disperato Peter che nel vedere lo sguardo del suo amico e della professoressa , indietreggiò lavandosene le mani.
< Sono stata io >
La folla presente nella sala comune si girò verso il dormitorio femminile e una figura snella, alta, con una lunga massa di capelli neri sbucò fuori .
< Signorina McDonald, può spiegarmi cosa c'entra lei ? >
Mary fece un passo avanti e tutti i ragazzi si spostarono per farla passare
< Ieri sera dopo cena io e James siamo andati ad allenarci a Quidditch e ho per sbaglio lanciato un bolide contro di lui che l'ha buttato giù  dalla scopa. Volavamo bassi quindi si è fatto  solo un graffiato. Ho insistito per accompagnarlo in infermeria ma James ha detto che era in ritardo per la ronda e poi stava per scattare il coprifuoco. >
< È vero signor Potter ? > chiese la Prof
< Sisi, professoressa ! Verissimo ! >
La Mcgranitt  infondo , non credeva nemmeno ad una parola di quello che stava dicendo la Battitrice della squadra , ma non aveva prove che contraddissero tale versione così annuì severa.
< Da regolamento è vietato usare il campo da Quidditch fuori dagli orari di allenamento, inoltre è stato da stupidi non andare in infermeria. 10 punti in meno a Grifondoro , e che non si ripeta più ! >
< Si professoressa! > risposero incoro James e Mary .
Avendo concluso la questione la professoressa si diresse verso il ritratto e proprio mentre stavano tutti per tirare un sospiro di sollievo, la Mcgranitt tornò indietro
< E 5 punti in meno a lei Potter >
< Cosa ?! Ma perché ne ha già tolti 10 ! >
< Semplice Potter : per non essere riuscito a schivare il bolide della McDonald. >
James stava per replicare , aggiungendo che lui era un cercatore e il suo scopo in campo era quello di prendere il boccino , ma si rese conto che avrebbe solo fatto infuriare di più la professoressa quindi annuì e restò in silenzio .
Mary si voltò e noto ancora lo sguardo di metà della casata dei Grifondoro che fissavano lei e James
< Allora ? ! > disse innervosita < Sparite! Qui non c'è niente da vedere ! >
Tutti i Grifondoro si allontanarono mormorando , anche Peter che poteva benissimo restare con James scappò di sopra nel dormitorio.
Quando la folla si disperse Mary stava per dirigersi verso il ritratto della signora grassa
< Mary, aspetta ! > disse James velocemente .
McDonald si fermò e lentamente si girò per guardare James < Perchè l'hai fatto? >  Chiese il capitano, la battitrice sollevò le spalle e con un espressione abbastanza stizzita  si appoggiò al divano
< Non sono stupida James , ho visto la faccia di Severus questa mattina a colazione , Lily é di sopra abbastanza sconvolta e tu sembri uno straccio. Ho collegato i puntini  ! >
James resto fermo un secondo e cerco di seguire il ragionamento .
Mary non sapeva di Remus e quindi sapeva che lui era andato alla ronda con Lily. Ma all'inizio non si spiegava cosa centrava Severus Piton finché poi non collegò. Debria aveva preso a pugni Severus, avendo del sangue sulla camicia Mary aveva pensato che fosse stato James a fare a botte con il serpeverde .
< Sai vorrei tanto sapere perché fai 10 passi in avanti con Lily e poi 100 indietro ! >  Mary aveva un tono di voce più accondiscendente
< Cosa ?! Io ... > James la guardava spaesato , era sul serio troppo presto perché il giovane Potter riuscisse a stare dietro a i ragionamenti troppo veloci della ragazza
< Si tu Capitano! Prima riesci finalmente a farti parlare da Lily senza che lei ti urli contro, e poi butti tutto all'aria prendendo a pugni Severus ! Lo sai che Lily in fondo gli vuole ancora bene ! Dio, sembro Alice quando faccio questi ragionamenti >
< Hey, aspetta ! Non sono io il cattivo in tutta questa storia !  E anche se non mi crederai non ho preso a pugni Severus ... bhe, non ancora .>
Adesso toccava a Mary non capire < Senti Mary, lo so che ti sembra assurdo ma le cose sono molto più complicate di come le hai immaginate tu . >
< E immagino che non mi dirai nulla vero Capitano ? > Mary aveva sollevato un sopracciglio e James invece aveva la faccia distrutta, si passò una mano tra i capelli e fece un mezzo sorriso < Un malandrino non svela mai i suoi segreti >
Mary provò a restare seria ma infondo voleva troppo bene al capitano per non ridere a quella battuta usata con troppe volte da Lui e Sirius così sospiro e scosse la testa.
< E va bene Potter , non dirmi nulla ! Ma ascoltami bene se fai soffrire Lily il bolide in testa te lo prendi per davvero ! >
Senza salutare ne aggiungere altro Mary si diresse verso il ritratto della signora grassa , accompagnata dalla risata di James che ripensava a cosa le aveva detto la battitrice .


*****

Come era risaputo nel mondo magico  La famiglia Vance era la più elegante, educata e precisa  tra le famiglie purosangue. E la più piccola della famiglia , la giovane Emmelline rispettava questi valori, ma qualche volta anche i migliori possono perdere la diretta via. Infatti la giovane Vance fregandosene dell'educazione e dell'eleganza , correva per tutte le scale di Hogwarts arrivando finalmente all'infermeria .
Il motivo era semplice , aveva appena scoperto in sala grande che Remus Lupin era stato male e che aveva passato tutta la notte da Madama Chips .
Quando arrivo di fronte alla porta però , la sicurezza e il desiderio di controllare come stesse Remus vacillò.
Come paralizzata non riusciva a bussare , aveva il pugno alto  ma  il cervello non mandava il  comando di muovere verso la porta la mano  .  Più che altro il cervello della giovane Emmelline stava già ragionando sulla possibilità che Remus non volesse vederla, che preferisse riposare , o cosa peggiore che a fargli visita fosse andata qualcun'altra.
Quel pensiero malsano di una qualsiasi ragazza seduta al capezzale di Remus la spinse a bussare. Quel  gesto non fu di testa quanto un gesto di pancia , un gesto mosso da qualcosa che più avanti la Vance avrebbe capito essere gelosia .
Senza aspettare risposta Emmelline entro nella stanza e di fronte a lei c'era il malandrino intento ad attaccarsi il mantello . < Emmelline , ciao! > remus le sorrise felice e La Vance guardando quel sorriso si senti le gambe molli e le farfalle nello stomaco.
< Ciao >
< Che ci fai qui? Non ti senti bene ? > La voce di Remus si lasciò sfuggire un po' di preoccupazione , ma la ragazza scosse velocemente la testa
< No, no ! Ho saputo che non stavi bene e sono venuta a salutarti. Ma ti vedo meglio ! >
Remus annui lentamente e prese la sua borsa dal pavimento < Si, mi sento meglio. Stavo giusto per uscire >
< Ti va di fare una passeggiata? Oggi c'è davvero una bella giornata  > nel momento stesso in cui però la ragazza concluse la frase il suo volto divenne uguale al colore dei capelli di Lily e vedendo che Remus non rispondeva iniziò anche a vergognarsi di se stessa .
< Si, mi farebbe molto piacere . > il sorriso di Remus fu molto più impacciato di quello precedente e leggermente imbarazzato si avvicinò alla ragazza porgendogli la mano
< Andiamo ? >
Emmelline si sentiva come in un sogno , non poteva credere che Remus sul serio avesse accettato la sua richiesta e che in oltre le stava stringendo la mano, mentre si dirigevano nel parco. Per tutto il tragitto la ragazza sperava che la sua mano non iniziasse a sudare e segretamente Remus sperava lo stesso .


****
Essere Un Black era un fardello che si impara a portare da piccoli , un cognome che vale tanto che forse per chi è costretto a portarlo vale troppo.
Sirius era capace di portare quel cognome perché se ne era lavato le mani, perché aveva deciso di scappare e di dire no a quella tirannia di potere che aveva la sua famiglia . Ma spesso quando stava da solo riusciva a sentire il peso di quel cognome, il peso dello sguardo disgustato dei purosangue.
se chiudeva gli occhi , mentre aspirava il fumo della sigaretta , poteva ancora rivivere Quella sera . Rivedere dietro le palpebre delle sue iridi color ghiaccio la violenza con cui sua madre lo colpì al volto, poteva sentire il sapore del sangue nella sua bocca e peggio ancora poteva sentire il crucio che lo colpiva sulla schiena.
Sirius si passò una mano su gli occhi e richiuse quel ricordo dentro all'oscurità della sua mente.
Quando riapri gli occhi vide un mano molto pallida e poggiato sul palmo un falco .
< Un falco per i tuoi pensieri. >
Sirius segui la linea del braccio la pelle era molto pallide e c'erano dei leggeri tagli , quando arrivò al volto della ragazza quasi non voleva crederci .
< Vendo i miei pensieri per almeno un galeone > rispose con un mezzo sorriso Sirius
< Cosa ti porta qui Evans ? >
Lily , senza che Sirius la invitasse si accomodò di fianco a lui, poteva vedere sotto di lei tutta Hogwarts. Non per niente la torre di astronomia era la più alta di tutte. < Questo è il mio posto preferito. Quando devo riordinare le idee vengo qui. >
Sirius annuì fece un altro tiro della sigaretta arrivata quasi a metà e poi l' allungò verso Lily offrendogli gli ultimi tiri < No, grazie . Non fumo >
< Meglio per me > rispose il ragazzo
< Tu invece che ci facevi qui ? >
Sirius lancio la sigaretta finita di sotto , aveva le gambe stese per terra e la schiena poggiata alla balaustra di ferro .
< Ti dirò la verità Evans , stavo ripensando alla mia famiglia . > Lily lo fissò per qualche secondo e poi annuì < Anche io >
Dopo quasi cinque minuti che i due restarono assorti nei loro pensieri Sirius ruppe il silenzio . Nei tanti ad Hogwarts i due Grifondoro non avevano mai avuto una conversazione vera e propria, avevano sempre finito per litigare o per prendersi in giro . Quel giorno però nessuno dei due ne aveva voglia . < Com é avere dei genitori Babbani ? >
Lily si girò a guardarlo e il suo volto si aprì ad un sorriso molto triste
< Uno schifo >
Sirius si lasciò sfuggire una risata < Allora è proprio come avere dei genitori Purosangue >
Anche Lily sorrise e si stese completamente a terra e iniziò a guardare verso il cielo .
< Non ho una conversazione con mia madre da sette anni, mia sorella mi odia e anche se mio padre mi vuole tanto bene anche lui preferirebbe che io non fossi mai diventata una strega. Credo che quando sia arrivata la lettera per Hogwarts , nella mia famiglia si sia rotto qualcosa. >
Sirius si passò una mano tra i capelli , non riusciva a comprendere perché Lily gli avesse risposto così sinceramente. E quella sincerità in quel momento lo faceva sentire quasi indebito nei confronti della rossa.
< Con i miei non si è mai creato qualcosa da rompere > Lily giro piano il capo e con il sole che rifletteva nei suoi occhi verdi e le leggere sfumature di rosso più chiaro dei suoi capelli, Sirius riuscì a capire cosa James ci aveva visto in lei .
< Ma tu hai i Potter . > Disse Lily .
Sirius sorrise ripensando a come fù bello quando arrivato davanti a casa di James quella notte, la signora Dorea non aveva esitato un attimo ad attirarlo a se e stringerlo in quel abbraccio materno , che a casa Black non era mai arrivato. Ricordo di come il giorno dopo il papà di James rinunciò ad andare a vedere il mondiale di Quidditch perché avevano solo tre biglietti ed era giusto per lui che quella finale andasse a vederla Sirius. Ricordò in un solo secondo tutti i natali , i compleanni e tutte le ricorrenze di cui i signori Potter si erano presi cura di lui come se fosse il loro figlio biologico, come se il suo cognome per loro non avesse importanza perché per il ministero lui poteva anche essere Sirius Orion Black , ma per i signori Potter lui era Sirius Orion Potter . Il secondo figlio che avevano sempre sognato e che purtroppo la natura non gli aveva donato.
< Si, quelli li sono proprio strani. Tutti i Potter intendo . Loro donano amore come se fossero caramelle la notte di Halloween . >
Sia Lily che Sirius ridacchiarono poi la ragazza prese dalla tasca Un lettera e se la rimise a rileggere .
< Mia sorella si sposa tra qualche mese . Mia madre mi ha appena avvisato. Sai cosa dice nella lettera ? >
Sirius restò in silenzio e ascoltò quelle parole , che Lily avrebbe potuto rivolgere a chiunque ma che decise di rivolgere a lui , forse perché proprio come lei, Sirius non aveva una famiglia che lo apprezzava , forse perché sapeva che lui non le avrebbe rifilato quelle stupide frasi di conforto , di circostanza che Sirius non era mai riuscito a dire a nessuno. Lily prese il silenzio del Malandrino come un segno per continuare , con un leggero respiro tornò a fissare la lettera .
< Mi dici che sarà un giorno importante per mia sorella , che io devo starle vicino ma come al solito la mia magia deve restare qui. Che non devo portare la mia bacchetta o qualche strana foto che si muove . Dice che incontrerò tanti mie parenti che sanno che frequento una scuola per ragazzi problematici > qui Lily rise piano ma senza allegria
< Mi ha detto che mia sorella è molto fortunata a sposare quel tricheco senza personalità . Mi ha praticamente detto che devo restare invisibile , mi ha detto che la mia presenza è gradita solo se rispetto queste condizioni . Per mia madre come per mia sorella, visto che io ho scelto di diventare una strega , per loro io non sono più parte della mia famiglia. >
Quando Lily fini di parlare aveva la voce inclinata dalla rabbia e dalle lacrime che non avrebbe fatto uscire, stringeva quella lettera talmente forte che Sirius poteva vedere come a breve si sarebbe rotta . Per qualche strano motivo però Sirius provava anche un senso di rabbia , non sapeva giustificarlo ma sapeva che non era giusto che qualcuno venisse umiliato così tanto dalla propria famiglia .
Proprio come i Black avevano fatto con lui. In quel momento si sentiva troppo vicino a quella che era la donna della vita del suo fratello acquisito , e già solo per questo motivo sarebbe andato volentieri a rovinare quel matrimonio .
< Che si fottano, Evans . Se ti vogliono alle loro condizioni , se a loro non stai bene così come sei , Che si fottano. Loro non ci meritano. > Lily lo guardò come se solo in quel momento si fosse resa conto di aver confessato questa parte così intima della sua vita a un ragazzo che per lei poteva essere paragonato ad un estraneo
< Credi che la mia famiglia non ha provato a riportarmi in casa alle loro condizioni ? Volevamo che io mi inchinassi a Voldemort, volevano che io usassi delle maledizioni senza perdono su chiunque mi capitasse a tiro, volevano che io fossi oscuro propio come loro. Ma io non sono così , io non sono un mangiamorte e tu Evans non sei una babbana.
Non lo sei mai stata . La magia scorre nelle tue vene da quando sei nata e se loro non lo accettano , bhe ... che si fottano . >
Sirius aveva stretto le mani a pugno e quelle parole le aveva ripetute talmente tanto a se stesso che dirle per aiutare qualcuno che poteva capirle , come forse solo James ci era riuscito , lo fece sentire ancora più lontano da quel cognome maledetto.
Lily si mise con la schiena diritta e fissava Sirius , spinta da un sentimento di adattamento che non aveva da molto tempo. Si era sempre sentita troppo maga per essere una babbana e troppo normale per sentirsi una strega . Ma in qualche modo quelle parole di Sirius le avevano fatto vedere tutto da un altra prospettiva, non era lei che doveva adattarsi a loro. Erano loro che dovevano adattarsi a lei.
< Lo sai Black , forse non lo ripeterò mai più nella mia vita ma hai ragione. >
Sirius posizionò sul suo volto la solita espressione da malandrino e con una leggera sollevata di spalle disse
< Lo so, ho sempre ragione Evans . >
Lily , che di solito un comportamento del genere l'avrebbe mandata su tutte le furie , si ritrovò a ridere < seh, come no ! >
Il ragazzo si alzò dal pavimento freddo della torre e si tolse la polvera dai pantaloni
< Andiamo Rossa , vi conviene scendere giù . Tra poco James verrà ad uccidermi credendo che tu sia ceduta al mio fascino e non al suo ! >
Lily per la seconda volta si ritrovò a ridacchiare e seguendo il ragazzo si tolse la polvere di dosso.
< Io non cederò mai ne al tuo di fascino ne tanto meno a quello di Potter. E non chiamarmi Rossa, fuffi! > Sirius si passò una mano tra i capelli con Un eleganza quasi Regale
< Oh, non hai appena osato chiamarmi Fuffi , Rossa >
Sirius provo in qualche modo ad essere minaccioso ma nella voce di tutti e due c'era una vena di ilarità come due vecchi amici . Anche se forse Quella amicizia era appena nata < Invece l'ho fatto ! >



****
< Quindi cosa pensi di fare dopo Hogwarts ? >
Remus aveva una voce calma e tranquilla , tipica del malandrino .
< In verità non lo so, prima della guerra avevo voglia di viaggiare , conoscere il mondo. Ma adesso penso che andrò a lavorare per il ministero > Emmelline camminava a fianco di Remus con un sorriso ampio sul volto che la rendeva ancora più bella. Il ragazzo notò con piacere che la sua pelle era morbidissima , che i suoi occhi blu erano come quelli del cielo,  i suoi capelli Biondo cenere la paragonavano ad un angelo.
< Perchè mi stai fissando ? > Disse Emmelline notando che Remus si era perso nei suoi pensieri
< Perchè sei bellissima > il volto della ragazza divenne di nuovo rossissimo , e il suo cuore iniziò a battere forte. Forse ancora tramortito dalla sera precedente Remus non riusciva ad trattenersi.
Il ragazzo aveva sempre saputo di non avere speranze con Emmelline , perché lei era una puro sangue bellissima  e lui un povero mezzosangue infettato dalla licantropia.
< Grazie . Sono felice che tu abbia accetto di fare una passeggiata con me >
La giovane Emmelline era da poco uscita da una relazione durata quasi sei mesi con Eddy, un tasso rosso del loro stesso anno .
La relazione con il tassorosso per la Vance non era mai stata realmente importante , anzi , si era buttata in questa relazione solo per dimenticarsi di Remus . Il malandrino non l'aveva mai considerata e lei aveva provato con il vecchio chiodo schiaccia chiodo , ma quando si era resa conto di provare qualcosa per Lupin si era sentita terribilmente in colpa con Eddy che decise di lasciarlo.
< Già, anche se dovevo essere io ad invitarti > disse Remus Emmelline sorrise e stanca di camminare si accomodò a terra sotto l'ombra di un salice
< Ma non l'hai fatto . >
Remus si  sedette di fianco alla ragazza e sorrise triste < No, non l'ho fatto >
< Ma perché Remus ? Non ti piaccio ? >
La voce di Emmelline si era leggermente inclinata e Remus avrebbe voluto prendersi a schiaffi.
Avrebbe volto dirle che il motivo per cui non l'aveva mai invita ad uscire era perché lui infondo era un mostro, e lei che era così pura è bella non doveva immischiarsi con uno come lui.  Ma ovviamente la risposta di Remus non fu così intima , non fu così sincera .
< Perchè stai con Eddy > disse invece remus
Emmelline abbassò piano la testa e si diede della stupida per aver intrapreso quella relazione in cui nemmeno lei aveva ma creduto
< Ma se non mi degnavi nemmeno di uno sguardo ! >
In effetti era vero ogni volta che Emmelline si girava per guardare Remus lo trovava sempre attento nel fare altro , ma quello che non sapeva era che Remus la guardava eccome. La fissava prendere appunti , vedeva il suo volto illuminarsi quando gli riusciva un incantesimo .
La guardava sempre , la guardava per ore . Era solo bravo a non farsi notare .
< Invece ti guardo Emmelline >
La ragazza si lasciò  sfuggire un sorriso  e quasi in maniera automatica Si era avvicinata a Remus . Adesso li separavano solo pochi centimetri, talmente pochi che Remus poteva sentirà tra la barba leggermente ispida il respiro delicato di Emmelline.
< E cosa vedi ? > Sussurrò Emmelline che chiuse piano gli occhi , la mente della ragazza stava già sognando un bacio.
leggermente Remus  diminuì ancora di più quei centimetri, ormai le labbra dei due quasi si sfiorarono.  Ma mentre stava per socchiudere gli occhi , noto che nel tronco del salice dove si erano seduti c'erano due grosse incisioni. Incisioni che lui riconobbe subito , erano i suoi artigli . In un secondo ebbe un Flash e si ricordo di come lui, trasformato in lupo correva verso un cane nero . Ricordo di come il cane si era spostato giusto in tempo , prima che il lupo gli confricasse addosso gli artigli . Di scatto Remus si alzò e si allontanò da Emmeline, la ragazza preoccupata aprì gli occhi
< Remus ma ... ? >
< Scusami Emmelline io ... Devo andare >
Queste furono le ultime parole di Remus che voltandosi iniziò quasi a correre verso il castello. Maledicendosi per non essere andato a controllare come stavano i suoi amici , come aveva potuto passare tutta la giornata dimenticandosi che la sera prima era stato un Lupo, che la sera prima era stato sul punto di uccidere tre dei suoi migliori amici .
Poi si ricordo anche dell' incontro che aveva avuto quella mattina presto con Severus dimenticandosi completamente di andare a chiedere a Debria per quale motivo avesse rotto il naso a Piton .
Remus si senti in colpa con se stesso  e a peggiorare il tutto adesso si sentiva anche peggio per aver  lasciato da sola Emmelline . Quando varcò il ritratto della signora Grassa trovo Sirius e Lily seduti sul divano e di fronte a loro James, che andava avanti e indietro con aria molto preoccupata .
Quando Potter alzò la testa e vide Remus sorrise < Finalemte ! Remus vieni qui ! >
Remus ricambio il sorriso del suo amico e si avvicinò a James < Che succede qui ? >
In quel preciso momento James si ricordò che stava facendo una cosa molto seria e quindi nascose via il suo sorriso < Stiamo svolgendo un processo ! >
< Un processo ! >
< Esatto, il qui presente Sirius Black, meglio conosciuto come Padfoot è accusato di Tradimento. >
Remus iniziò a preoccuparsi , quando al secondo anno istituirono i vari gradi di processo quello di tradimento  fu quello più grave. Significava che uno dei malandrini aveva  ripudiato gli altri.
< oddio  Sirius che hai fatto ?! > disse Remus guardando con aria sconvolta
Sirius da suo canto sbuffò e alzò gli occhi al cielo
< Nulla è solo James che sta facendo il melodrammatico >
Lily che a quanto pare non capiva tutta questa assurdità si limitava a passare lo sguardo da James a Remus e da Sirius a James .
< Nulla ?! Osi dire nulla ?! >
James si mise con le spalle diritte e si voltò verso di Remus
< HA FLIRTATO  CON LILY! Sono stati sulla torre di astronomia insieme , e quando sono tornati nella sala comune ridevano e scherzavano!!! > 
Remus Poggiò le mani sulla fronte sconvolto e iniziò a scuotere piano la testa .
A quel punto Lily realizzo che tutta questa scena era per la chiacchierata avuta con Sirius e si alzò di scatto
< Potter ma ti sei bevuto il cervello ?!  Io e Sirius non abbiamo Flirtato ! >
James si inginocchiò a terra e come solo una Reggina del melodramma sa fare alzò le braccia al cielo
< Oh, Morgana perché mi fai questo ! Perché ?! Adesso lo chiama Sirius !  Poteva scegliere tutti ma non mio fratello , non lui ! Ti prego Merlino uccidimi e metti fine alla mia vita , sono stato tradito . > Ancora  inginocchiato a terra James allungò un dito contro di Sirius 
< Tu quoque, Sirius , fratris mi!  >
Sirius a quel punto per rendere il tutto ancora  più melodrammatico  prese L'attizzatoio del camino fingendo di uccidere James.
Potter ad ogni finto colpo faceva gemiti di dolore finché dopo la 23 pugnalata  si stesa definitivamente a terra fingendosi morto. Alcuni ragazzi  presenti nella sala comune  che avevano assistito a quella brutta copia dell'assiso di Giulio Cesare iniziarono ad applaudire .
James come richiamato dal canto delle sirene si alzò e insieme a Sirius  si cimentarono in  diversi inchini .
Lily esasperata da tutta quella teatralità lancio le braccia al cielo e si diresse verso il dormitorio
< Siete senza speranza !>

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Era passata una settimana dalla luna piena e Remus aveva già acquistato un colorito decisamente migliore  anche se dietro i suoi occhi c'era ancora quello sguardo colpevole .
Si sentiva una schifezza per come aveva tratto Emmelline la settimana scorsa e ancora non le aveva chiesto scusa , ogni volta che provava ad avvicinarsi o gli mancava il coraggio o lei spariva in meno di un secondo.
Quella mattina erano tutti stranamente silenziosi , Il motivo principale di questo silenzio era che James aveva indetto un allenamento speciale della squadra di quidditch in vista della partita contro i tassorosso quindi lui, Mary e Frank non erano ancora arrivati a colazione .
Lily era persa nel leggere la gazzetta del profeta mentre sorseggiava il suo caffè con panna ,  e di Emmelline nemmeno l'ombra.
Quando La Evans alzò lo sguardo da sopra al giornale e i suoi occhi si puntarono su quelli di Remus il suo sguardo si indurì
< Hai di nuovo la faccia da idiota , guarda che chiamo Sirius per farti prendere a pugni > Lily aveva provato a sdrammatizzare ma sapeva che ultimamente Remus era un groviglio di nervi.
Da i malandrini gli avevano detto quello che aveva fatto Severus lui si era subito incolpato , affermando che se James non avesse passato la serata con lui , Lily non sarebbe mai stata colpita.
Tutti gli avevano spiegato che non era colpa sua, ma ormai Remus non li ascoltava più . Lui si sentiva così fuori posto, così sbagliato .
< Io non Ho la faccia da idiota ! > disse Remus mentre si sforzava di sorridere
< bhe un po' si > Quando Remus si voltò e vide che quella frase   era stata pronunciata da Peter e non da un Sirius o un James , quasi sputo il latte appena bevuto.
Anche Lily doveva pensarla nello stesso modo perché scoppio a ridere
< Peter stai passando troppo tempo con James e Sirius ! >
< E cosa ci sarebbe di così sbagliato Evans ? > Sirius si era accomodato di fianco a Lily e mentre la ragazza smetteva di ridere , il malandrino aveva allungato la mano e si rubò  il cornetto al cioccolato che Lily aveva nel piatto .
< Bhe, di sbagliato ci sei tu Black > rispose acida Lily .
Dimostrando  la grande maturità di un maggiorenne ,che  da lì a pochi mesi sarebbe entrato a far parte delle forze dell'ordine dei maghi e che aveva già preso parte ad un movimento che aveva come principi l'uguaglianza e la lotta contro i mangiamorte. Sirius le fece la linguaccia mostrando a Lily ciò che era rimasto del suo cornetto al cioccolato .
Di suo canto Lily face una faccia disgustata e si voltò dall'altro lato
< Dio! Black, potrei vomitare ! > disse Lily
< Non dirmi Padfoot che hai raccontato a Lily quella battuta sconcia di ieri sera ? >  Quella voce , apparteneva a chi da ben  sette anni passava le sue giornate a torturare la suddetta ragazza .
Infatti , per niente preoccupato di essere sudato come un maiale e sporco di terreno  James Potter fece la sua apparizione .
< Quale battuta sconcia ? > chiese Remus che di solito era lui a richiamare  Sirius quando se ne usciva con le sue battute da scaricatore di porto
< Lascia stare Remus , non vuoi sapere di che battuta stanno parlando > disse Peter che spruzzava del miele sulle sue frittelle .
Il capitano della squadra si accomodò vicino a Remus e iniziò a servirsi della colazione quando l'attenzione di tutti fu poi richiamata dal preside
< Miei cari ragazzi , parlando con il corpo insegnati mi è stato comunicato che quest' anno il rendimento è ottimo. Tutti quanti voi vi state impegnando tantissimo e per questo motivo abbiamo deciso di darvi la possibilità di un uscita straordinaria ad hogsmeade oggi. >
Tutti gli studenti iniziarono ad esultare felici e il preside sorrise nel vedere la gioia dei propri alunni. Nessuno senti come Silente concluse il suo discorso perché molti studenti corsero nei propri dormitori a prepararsi .
< Ehm ... Lily ? >
La Evans alzò gli occhi al cielo già sapendo cosa James Potter le stava per chiedere, e tanto per rispettare le tradizioni continuo la sua colazione ignorandolo
< Evans? >
La rossa iniziò a guardare fuori dalla finestra e a sbuffare sonoramente
< Evans ? >
Sirius e Remus che già avevano intuito cosa stava per accadere si lanciarono un sguardo di intesa.
< Evans ? >
Sirius dal nulla alzò la sua mano destra e con le dita face segno a Remus del numero tre
< Evans ? >
Sirius abbassò L' indice , lasciando L'anulare e il medio alzato .
< James Potter chiama Lily Evans ? > Il primogenito della famiglia Black abbassò il medio lasciando alzato solo l'anulare
< Lily ? >
Come previsto Sirius abbassò anche l'ultimo dito e Lily esasperata fece battere il pugno sul tavolo.
< POTTER ! Cosa c'è ?! >
Il volto della ragazza si era indurito e i suoi occhi verdi erano fumanti di rabbia. Dal suo canto James non si fece intimorire e con un sorriso a trentadue denti e gli occhi da angelo guardò verso Lily che finalmente gli aveva risposto
< Ci vieni ad Hogsmeade con me ? >
Lily alzò gli occhi al cielo e stabili che la sua colazione era finita . La ragazza si alzò dalla sedia e prese la gazzetta del profeta
< Preferisco buttarmi nel lago nero piuttosto che venire ad Hogsmeade con te Potter ! >
Ovviamente James si aspettava una risposta del genere ma questo non gli impedì di continuare ad insistere ed iniziò quindi a seguire la povera Lily .

< Andiamo Evans ! L'ultima volta ci siamo diverti e avevi detto che forse avresti accettato ! >
Lily sbuffò e continuò a camminare < Appunto Potter , ho detto forse ! >
James si passò un mano tra i capelli e continuava a tenere il passo della ragazza
< Dai perfavore ! Che ti costa passare una giornata con me ?! >
< Potter se forse non l' hai notato viviamo sotto lo stesso tetto, seguiamo le stesse lezioni, facciamo colazione , pranziamo e ceniamo insieme , non pensi che io passi già abbastanza del mio tempo con te ?! >
< Si certo, ma questo non conta ! Aspetta Lily ora dove stai andando ?! >
La ragazza disperata era entrata di corsa nel bagno delle ragazze e James incurante entrò dietro di lei
< Potter ! Esci subito questo è il bagno delle ragazze ! > L'espressione del giovane Potter poteva essere paragonata a quella di un bambino viziato. È proprio come il suo amico a colazione anche James dimostrò la sua maturità incrociando le mani al petto e battendo il piede a terra .
< Non esco di qui finché tu non accetti venire con me ad Hogsmeade ! >
< Oh, ti prego Merlino dammi la forza ! Ho detto di no Potter , esci di qui ! >
< No! > disse James
< si! > continuò la ragazza
< No! >
< Si! >
< No! >
< Si! >
< MA PERCHÉ NON USCITE DA QUI TUTTI E DUE ?! > La voce proveniva da un dei bagni, James e Lily non riconobbero chi fosse ma entrambi arrossirono .
< Io non esco finché lei non accetta !> disse James che superato l'imbarazzo generale decise di sfruttare la cosa a suo vantaggio.
Lily divenne ancora più rossa e strinse i pugni
< Potter ti ho già detto di no! >
< VUOI ACCETTARE QUESTO MALEDETTO INVITO E USCIRE DAL BAGNO ?! Qui c'è qualcuno che vorrebbe stare in santa pace ! >
< Sei assurdo Potter ! >
James continuando a dimostrare l'età celebrale di tre anni fece gli occhi da cerbiatto bastonato , cosa che Lily dovette ammettere , gli veniva piuttosto bene .
< Ti prego Lily, giuro che farò il bravo ! >
Lily alzò gli occhi al cielo e poi inspiegabilmente sorrise.
< Va bene James, ci vengo ad Hogsmeade con te! >
Il ragazzo era talmente abituato al rifiuto che non si rese conto che questa volta aveva ricevuto un si.
< Ma perché ? Sarebbe solo un uscita tranquilla ! >
< IDIOTA HA DETTO DI SÌ! > rispose la voce della ragazza nel bagno
< Hai detto si ? > chiese James sconvolto. Lily alzò gli occhi al cielo e annuì con la testa
< Ah, Okay... allora io vado a ... bhe, a farmi una doccia >
E con la velocità della luce James uscì dal bagno.
< Che idiota . > mormorò Lily
< Confermo. > rispose la voce misteriosa.


****

Per quanto la cosa non le interessasse il fatto che tutti si fossero dimenticati il suo compleanno lasciava Debria un po' delusa.
Infondo tutti sapevano che il suo compleanno era a fine ottobre e adesso che era novembre inoltrato aveva perso la speranza di ricevere gli auguri.  Non era di certo una persona amante dei regali ma avrebbe volentieri apprezzato che qualcuno le dicesse " Hey, Debby lo sappiamo che non vuoi festeggiare perché è appena morta tua madre ma comunque Auguri ! Sei diventata maggiorenne ! "
Invece nessuno , nemmeno sua zia e zio se ne erano ricordati. 
Questo procurava un malumore perenna alla ragazza che sentiva ancora di più la mancanza di sua madre. La signora Fawely non si era mai dimenticato il compleanno della sua bambina , ogni anno le faceva dei regali bellissimi e poi le mandava una bellissima lettera di auguri , dove nel post scritum le ricordava sempre quante ore di travaglio aveva dovuto sopportare prima della sua nascita.
Ed era proprio Quella che Debria stava leggendo poggiata ad una finestra nel corridoio del terzo piano.
Cara bambina mia ,
Non riesco ancora a crederci che hai compiuto sedici anni, orami sei diventata una piccola grande donna di cui io sono tremendamente fiera.
Sei così forte, determinata , intelligente , comprensiva e dolce. Vorrei tanto poter essere con te per festeggiare questo giorno così importante , mi sembra ieri che festeggiavamo il tuo primo compleanno e invece in un battito di ciglia sarai già maggiorenne.
E lo so che te lo dico ad ogni compleanno ma vorrei tanto che tuo padre fosse qui per ammirare che capolavoro sei diventata.
Ricordati di camminare sempre a testa alta , di non farti sottovalutare dal mondo ma di essere padrona di esso.
Vivi ogni secondo della tua vita come credi sia giusto, difendi ciò che per te è importante, va contro tutto e tutti ma fallo con orgoglio e dignità .
Se la vita è vissuta a metà essa non può essere considerata tale , non inchinarti a chi è più forte di te solo perché è la scelta più facile , lotta per vivere a pieno la tua vita e non permette a nessuno di strappartela via . Essa è un dono troppo prezioso e chi non lo capisce non è degno di viverla. Sopravvivere non significa vivere .
So che ti sembrerò un po' Melodrammatica ma si leggono tante cose in questo periodo che è inevitabile pensare al peggio , se dovesse succedermi qualcosa principessa mia, non essere triste per me. Ho vissuto gli anni più belli dalla mia vita con tuo padre e non lo smetterò mai di ringraziare per avermi donato te. Sono la donna che sono soprattutto grazie a voi.
Non sai quanta fatica sto facendo per non bagnare questa pergamena con le mia lacrime , mi arrabbiavo sempre quando mia madre faceva questi discorsi con gli occhi gonfi e io le dicevo sempre che era una stupida .
Adesso capisco cosa intendeva quando mi diceva " Un girono sarai madre e capirai "
Ti auguro tutta la felicità di questo mondo , e soprattutto oggi che è l'anniversario della tua nascita.
Ancora tanti auguri principessa mia,
Ti amo tanto.
La tua mamma .

Ps: Mi sembra così strano che solo sedici anni fa a quest'ora ero già alla dodicesima ore di travaglio . E pensare che c'è ne sarebbero volute altre sei prima che tu ti decidessi a farmi vedere quel tuo bel visetto.

Debria stava per iniziare a leggerla di nuovo daccapo quando una mano molto morbida si avvicinò al suo volto e le asciugò una lacrima di cui la ragazza non si era nemmeno accorta . Quando alzò gli occhi Sirius le sorrideva debolmente .
< E queste lacrime ? >
Debria abbassò di nuovo lo sguardo sul foglio di pergamena e lo ripiegò , anche se non lo ammetteva nemmeno a se stessa la ragazza aveva sperato di vedere un Black diverso .
Volevo molto bene a Sirius lui era come un fratello maggiore , essendo figlia unica i suoi cugini gli avevano sempre fatto da fratelloni, ma avrebbe tanto che vicino a lei si accomodasse Regulus. Non erano riusciti ancora a parlarsi dopo la notte passata nella stanza delle necessità .
< Stavo leggendo una vecchia lettera di mia madre > Disse alla fine Debria mentre si stringeva le braccia al busto. Sirius annuì comprensivo , sapeva benissimo che Debria ancora non aveva superato il lutto e Sirius credeva che forse non lo avrebbe superato mai.
< Non eri a colazione ? > Chiese Debria cercando di cambiare discorso
< Si ma stavo andando a cambiarmi, Silente ha concesso un usciata straordinarie ad Hogsmeade oggi. >
Alla ragazza della passeggiata per il villaggio importo davvero poco . L'ultima volta si era divertita ma questo non significava che ne avesse tutta questa voglia, avrebbe preferito di gran lunga buttarsi sul letto e aspettare di addormentarsi, aveva solo voglia di spegnere il cervello e di lasciare il mondo chiuso fuori.
< Debria ? > Sirius richiamò l'attenzione della ragazza .
Come risvegliata da un sogno scosse piano la testa < si? >
Sirius fece un leggerà risata che poteva essere paragonata più che altro ad un sbuffo
< Non hai ascoltato quello che ho detto vero ? >
Debria si ritrovò a scuotere piano la testa , si sentiva fuori dal mondo esclusa da quella che era la sua stessa vita.
" Se la vita è vissuta a metà essa non può essere considerata tale " Le parole della madre riaffiorarono nella mente della ragazza , lasciandole un vuoto nello stomaco che lei non riusciva a comprendere.
<. Ti ho chiesto se volevi venire con noi ? > disse Sirius risvegliando per la seconda volta Debria.
La ragazza si piazzò il sorriso più finto che conoscesse e con le sue mani scheletriche di chi aveva perso fin troppo peso accarezzò il volto del suo cugino acquisito
< Grazie Sis, ma credo che andrò con le mie compagne di dormitorio . Sai sono molto simpatiche . >
Sirius annuì piano e si alzò dal davanzale dalla finestra , fissò per un po' Debria rendendosi conto che qualcosa non andava , ma non volle insistere.
< Tesoro sei sicura di stare bene ? > Sirius aveva la voce molto simile a quella di Regulus e stranamente Debria ebbe un Flash di ciò che era successo appena una settimana fa.
" < Può sembrarti strano Tesoro, ma non lo so nemmeno io > Debria non riuscì a camuffare , sotto la sua espressione dura, un sorriso. < Tesoro ? >"
Debria continuava a fingere un sorriso e annuì, poi si alzò anche lei è riprese la sua borsa.
< Si, adesso vado in Guferia per spedire una lettera a Zia Dorea , è da un po' che non le scrivo e poi raggiungo le ragazze. >
Senza salutare Sirius si diresse verso la Guferia, aveva bisogno di stare da sola.


*****

< Stai scherzando vero ?! > Chiese Remus
< Sicuro che non hai capito male ? > Aggiunse Peter
< Ma sei Proprio sicuro che ad accettare il tuo invito fosse Lily? > disse Frank
James che non si lasciava abbattere dalla negatività dei suoi compagni di dormitorio uscì dal bagno seguito da una nuvola di vapore.
Aveva indosso solo un asciugamano intorno alla vita e ignorando tutti si diresse verso il proprio baule.
< Secondo voi non riconosco Lily Evans ? > disse James mentre si vestiva .
Già pronti a replicare la porta del dormitorio si aprì lasciando entrare Sirius ancora sconvolto per la conversazione appena avuta con Debria. Appena James vide Sirius sorrise come se avesse appena visto babbo natale
< Sirius,  Lily ha detto di sì ! >
Black fissò James sollevando le sopracciglia e poi guardò i suoi compagni di stanza per vedere se aveva capito bene .
Remus seguendo il filo del pensiero di Sirius annuì dando man forte a ciò che aveva detto James
< Sei sicuro che fosse lei? O di non aver capito male ? > disse Sirius
A quel punto il sorriso di James vacillò < Ma ... anche tu ?! >
< James il fatto che Lily abbia accettato è molto strano  > cerco di spiegargli con calma Remus
< Voi siete i miei migliori amici dovreste sostenermi ! >
< Ma noi ti sosteniamo James ! > Disse Frank
< Il problema è che stiamo parlando di Lily , la stessa Ragazza che ha detto che avrebbe preferito gettarsi nel lago nero pur di uscire con te > Aggiunse Peter
< Oppure che non sarebbe uscita con te nemmeno se fossi stato l'ultimo uomo sulla terra > continuo ad insistere Sirius
< Non è che il crucio l'ha fatta impazzire ? > Sussurro Frank a Remus
< TI HO SENTITO FRANK ! > Urlò James spazientito
< non ci posso credere che voi siete i miei migliori amici ? Ma che mi diceva il cervello quando ho conosciuto ?! > 
Con il broncio di un bambino arrabbiato James prese la sua bacchetta e andò ad aspettare Lily nella sala comune.
Quando la porta si chiude alle sue spalle Sirius si voltò contro Remus
< Secondo te quando si renderà conto di non avere i pantaloni ? >
Remus alzò piano le spalle e scosse la testa
< Tardi. Se ne renderà conto troppo tardi . >


*****

< Stai scherzando vero ?! > chiese Alice
< Siamo sicure di non aver capito male ?> disse Mary
< Sicura che fosse James Potter ?! > chiese Emmelline
Lily alzò gli occhi al cielo mentre si infilava il Pantalone . < Non capisco perché vi state facendo tutti questi problemi ! >
< Lily tu odi James ! > Disse Emmelline mentre si spazzolava i capelli
< Ha ragione , non fai altro che dire quanto sia idiota! >
< L'ultima volta hai detto che non saresti uscita con lui nemmeno se fosse stato l'ultimo uomo sulla terra . > disse Mary
< O che avresti preferito farti suora pur di uscire con lui > diede man forte Alice
< Per non dimenticare quando gli hai rifiutato dicendogli che avresti preferito uscire con tu-sai-chi invece che con lui >
< Oppure quando ... >
< Si,si! Ho capito !  Ho solo cambiato idea >
Alice guardava sempre più spaesata Mary ed Emmelline era sul punto di chiamare il San mungo per ricoverare Lily in psichiatria.
< Lily , sei sicura non essere impazzita ? > chiese di getto Emmelline
< Cosa ?! > disse Lily trattenendo una risata
< Tu dici che lei ...? > chiese Mary facendo un eloquente gesto con la mano vicino alla testa  indicando che forse Lily non aveva più tutte le rotelle messe apposto .
La Evans guardava sconvolte le sue compagne di dormitorio chiedendosi come avesse fatto ad essere amica di quelle tre per ben sei anni.
Alice come illuminata da un idea geniale si avvicinò alle ragazze sussurrando < Ragazze vuoi pensate che abbia perso la testa ? Infondo è stata colpita da un crucio appena una settimana fa >
Emmelline fissando Lily preoccupata annuì e Mary stava già immaginando Lily rinchiusa con una camicia di forza .
< Dovremmo dirlo alla McGranitt ?! > disse Mary sconvolta dalla sua immaginazione.
La Evans aveva ascoltato sconvolta le frasi della sua amiche con la bocca aperta non credendo alle sue stesse orecchie
< Ma vi siete bevute il cervello ?! > Lily si alzò di scatto  e si avvicinò vero la porta < Ho solo accettato un invito non mi sono mica messa nuda a ballare Dabby Cool ! >
< A ballare che ? > chiese Emmelline che essendo una puro sangue non conosceva le hit Babbane
< Lasciate stare ! > spazientita Lily uscì dal suo dormitorio e raggiunse la sala comune dove vide un James Potter intento a camminare avanti indietro .
Certo in un primo momento sembrava tutto normale , insomma ragazzine più piccole che lo guardavano sorridendo , gente che lo fissava indicandolo, era uno spettacolo che si vedeva tutti i giorni, ma di solito lo indicavano per le sue malandrinate e le ragazzine erano cotte di lui perché era bellissimo. Ma soffermandosi un secondo a fissarlo si potevano notare come al solito i suoi capelli erano sparati al vento, i suoi occhi nocciola coperti da degli occhiali sempre storti sul naso, un maglione a collo alto rosso fuoco e delle mutande blu con dei boccini dorati .
< POTTER ! >  disse Lily decisamente sconvolta
James finalmente la notò e si fermò a guardarla
< Oh, Lily sei arrivata ! I ragazzi dicevano che non saresti uscita con me, che avevo capito male ! Addirittura Frank ha detto che eri impazzita . Ma tu non sei impazzita vero ? Non ho capito male giusto ?! > chiese James parlando troppo velocemente
< No Potter , non sono impazzita e tu non hai capito male ! Ma si può sapere perché non indossi i pantaloni ?! !! >
James sbuffò non credendo a Lily
< Ma certo che indosso i ... > lo sguardo di James si abbassò lentamente mentre parlava e quando si rese conto che effettivamente non aveva i pantaloni , divenne rosso quasi quanto i capelli di Lily .
< merda ! >
Lily superato lo shock si era messa a fissare il volto di James che diventava rosso mentre notava di essere mezzo nudo di fronte a tutta la sala comune . Inutile dirlo che scoppiò a ridere e James ancora più imbarazzato si passò una mano tra i capelli
< Signorina Evans le dispiacerebbe aspettarmi qui ? Dovrei andare a mettermi dei pantaloni >
La ragazza cerco di riacquistare un po' di serietà ma gli risultò molto difficile < Certo signor Potter  >
James sorrise e a testa alta , ignorando il fatto di avere dei boccini sulle mutande , sali verso il proprio dormitorio, con l'espressione fiera di un guerriero che entra nell'arena.



****

Debria fini di scrivere la lettera a sua zia e la lascio al suo gufo che subito iniziò a volare andando a consegnare la lettera. La Guferia era una torre molto alta e Debria si avvicinò alla finestra. Essando molto magra la ragazza riuscì ad infilarsi e sedersi sul davanzale .
L'espressione della ragazza era vuota fissava tutto ciò che si trovava a moltissimi metri sotto di lei, la mente della ragazza le giocava brutti scherzi lanciandole immagini di come sarebbe stato cadere di sotto ma invece di farle paura la cosa le provocava sollievo.
Inevitabilmente le parole della madre le riaffiorarono alla mente , Debria si stava domanda se realmente stesse vivendo a pieno, se non stesse solo tirando avanti ,Sopravvivendo. Infondo era da sola , era circondata di persone ma erano distanti da lei anni luce. Non si parlava molto con James e tranne qualche frase di circostanza con i malandrini o con le sue compagne di dormitorio lei era sola.
Quando la settimana scorsa aveva preso a pugni Piton si era sentita stranamente viva, aveva sfogato sul serpeverde rabbia repressa di settimane, preoccupazioni e paure.
Ormai la testa di Debria stava per esploderle , i vestiti le ricadevano troppo grandi addosso dalla morte della madre aveva perso 10 chili , era arrivata che ogni giorno doveva stringersi con la magia sempre di più i capi di abbigliamento , non mangiava, dormiva poco e passava le giornate sui libri ma senza capire realmente cose stava leggendo.
La madre le aveva sempre detto di lottare ma ora Debria non sapeva per cosa doveva farlo.
< Scusami mamma > La voce di Debria era un sussurro che fu portato via dal vento, le lacrime le scorrevano silenziose sul volto e senza nemmeno rendersene conto si era alzata sulla balaustra , le sottili dita della ragazza erano aggrappate al muro di cemento.
Solo in quel momento Debria senti una strana sensazione di sollievo come se il pensiero di cadere non le procurasse dolore. Anzi quasi la risollevasse.
La ragazza solare innamorata della vita era morta insieme alla madre , Debria chiuse gli occhi ripensando a chi aveva vicino , si domandò se qualcuno si sarebbe ritrovato a piangere al suo funerale come lei aveva fatto a quello della madre.
Piano le mani della ragazza lasciarono il muro, bastava solo un passo in avanti, bastava che si sporgesse leggermente e avrebbe smesso di sentire quel dolore lancinante nel cuore , avrebbe smesso di sentire la madre tutte le notti nella sua testa. Avrebbe smesso di sopravvivere. Debria in un solo sospiro lo fece, si lancio nel vuoto.




< DEBRIA ! >
Delle mani forti e fredde la presero per i fianchi la tirarono dentro , lasciandola cadere sul pavimento freddo della Guferia .
Debria aprì finalmente gli occhi una figura alta e snella con dei capelli neri lunghi la guardava dall'alto.
< Sirius ... >
Il ragazzo respirava affannosamente si era appoggiato al muro e tremava , ma non per il freddo. Quando aveva visto la ragazza che stava per lanciarsi il cuore aveva rischiato di uscirgli dal petto.
< MA CHE CAZZO VOLEVI FARE ?! Se non mi fossi reso conto che qualcosa non andava adesso saresti morta !>
Sirius aveva la voce ferma , dai suoi occhi di leggeva una rabbia mista alla preoccupazione .
< I-Io ... non lo so > La voce di Debria era un sussurro debole e piano riprese a piangere.
Sirius quando vide le lacrime della ragazza iniziò a calmarsi e si accomodò a terra di fianco a lei , stringendola nello stesso abbraccio salva anima come una settimana fa aveva fatto Regulus
< Ssh, Non piangere. Ci sono qui io. >
E Debria gli credeva , sapeva che Sirius ci sarebbe stato .
< Sono sola > disse tra le lacrime Debria
< No, non lo sei > sirius la dondolava cercando di calmarla come aveva fatto il girono del funerale.



Nota dell’autrice : SALVEEE ! Questo capito l’ho scritto molto velocemente in questi due giorni. Per chiarirvi un po’ a che punto siamo con la storia voglio spiegarvi che Debria, come si può ben capire , non è mentalmente stabile , un giorno vorrebbe trovare chi ha ucciso i suoi genitori , il giorno dopo invece sente di averla delusa perché non sta vivendo come dovrebbe e questo la destabilizza talmente tanto da arrivare quasi ad uccidersi. ( Sia lodato Sirius ) Per quanto riguarda Lily e James anche loro sono una svolta , questo è il periodo in cui lei inizia a rivalutarlo ma , ovviamente , i problemi sono sempre dietro l’angolo Comunque spero che i due capitoli vi siano piaciuti , fatemelo sapere nei commenti. Anche se qualche parte non vi è molto chiara , cercherò di spiegarvela. Un saluto a tutti vuoi -Lulù

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Sirius non sapeva di preciso da quanto tempo teneva Debria stretta tra le braccia, potevano essere minuti o  forse ore.
I due erano ancora seduti  sul pavimento sporco della Guferia entrambi non parlavano e l'unico suono che si udiva erano i singhiozzi disperati di Debria. Anche i gufi presenti guardavano la scena in totale silenzio , sembravano interessati al motivo di tanta confusione nel loro rifugio.
Sirius era spaventato da quello che era successo , inevitabilmente notò  che Debria era dimagrita fin troppo, la ragazza era talmente  piccola che Sirius poteva stringerla anche con un solo braccio.
Forse per la prima volta dopo mesi , Black aveva notato quanto Debria avesse bisogno d'aiuto, era  indifesa, spezzata, forse anche arrabbiata con la vita.
Più la guardava , più le sembrava impossibile che solo una settimana fa , quelle piccole mani scheletriche avevano rotto il naso a Piton. 
Un altro singhiozzo disperato ruppe il muro del silenzio , Sirius  si senti  colpevole di quel dolore. Guardando il cielo fuori dalla Guferia alcuni ricordi gli riempirono la mente .
Era il girono prima che tornarono ad Hogwarts dopo il funerale della madre di Debria.
Dorea e Charlus  guardavano lui e James, mentre la cugina dormiva sul divano, quel giorno avevano fatto una promessa, aveva giurato che avrebbe tenuto sotto controllo Debria , che si fossero assicurati che lei stesse bene. E non l'aveva fatto, se Debria aveva tentato il suicidio un po' di colpe le aveva anche lui. Ricordando quella promessa che Sirius sentiva di non aver mantenuto penso a quello che  avrebbe detto a Dorea, quando gli avrebbe spiegato  l'accaduto.
Penso  che la madre di James potesse arrabbiarsi , rinnegarlo come avevano fatto i Black. Perché James lo avrebbero perdonato , Sirius di questo era certo , infondo lui era il loro figlio biologico, ma Sirius , a lui che avrebbero fatto? Straziato da quel pensiero Sirius strinse ancora più forte Debria che piano piano alzò la testa e lo guardò negli occhi . In quel momento Il blu cobalto caratteristico di Debria sembrava coperto da un velo , i suoi occhi non erano più vispi , allegri , anzi ; erano tutto il contrario.
< S-Sirius > La voce di Debria fù il colpo di Grazie per Sirius , che nemmeno il giorno del funerale l'aveva sentita così rotta e disperata. 
Il ragazzo schiarì piano la voce , sperando di riuscire a trasmettere a Debria un po' di sicurezza.
< Si?>
< H-ho paura .. d-di restare sola > ogni singola parola fu detto con estrema lentezza e Sirius poteva quasi vedere come quella frase era diventata un proiettile  e gli si era conficcata diritto nel cuore.
Le parole di Debria gli fecero ancora più male, lui lo sapeva che lei non doveva stare da sola. Dorea glielo aveva detto, Charlus lì aveva pregati di fare attenzione , sapevano che la perdita dell'unico genitore che Gli era rimasta l' avrebbe segnata. E lui non era stato capace di prendersene cura.
< Non sarai mai da sola, mi hai capito Debria ? Ci sarò io con te per tutta la vita. Non ti lascerò mai più da sola. > Sirius parlò con più urgenza di quanto lui volesse dimostrare, cercava di rimediare all'errore che aveva commesso, alla promessa che non aveva mantenuto.
Debria non rispose ma annuì piano , con lentezza si spostò dall'abbraccio  rassicurante di Sirius
< Voglio andare via da qui. >
Questa volta tocco a Sirius annuire che fu il primo ad alzarsi, pulendosi velocemente i pantaloni. Quando vide che Debria non riusciva ad alzarsi da sola allungò una mano , lei l'afferrò debolmente e Sirius la tirò su.
Forse perché ricordava Debria più pesante , forse perché lei si diede uno slancio più forte del dovuto, o probabilmente il suo corpo era semplicemente troppo stanco. Ma appena debria fu all' in piedi  le sue gambe cedettero , completamente priva di sensi , Sirius riuscì a prenderla prima che sbattesse la testa contro l'asfalto.
Riuscì a  far passare le braccia intorno al esile corpo di Debria e la sollevò, essendo quasi anoressica Sirius non trovò nessuna difficoltà nell'alzarsi con lei tra le braccia.
Ancora prima che il suo cervello mandasse impulso alle gambe Sirius si ritrovò a correre verso l'infermeria.
lo doveva fare per Debria, per James e per I signori Potter. Fregandosene degli sguardi curiosi degli altri studenti, correva verso Un unica direzione,  non si preoccupò di come una voce , a lui famigliare , continuava ad urlare il suo nome. Non gli interessava chi lo stesse chiamando, l'unica cosa che gli interessava era quella di portare Debria al sicuro.
Sirius si buttò di peso contro la porta del infermeria ed entrò di corsa , Madama Chips lo guardò torva già pronta a fargli un rimprovero senza aver minimamente notato la ragazza priva di sensi che Sirius aveva tra le braccia.
< BLACK! Le sembrano questi i ... >
Sirius non le diede il tempo di concludere il discorso  , con voce disperata ,  Urlò:
< L'aiuti! È svenuta ! >
Madama Chips già in modalità croce rossina indico di corsa un letto dove Sirius adagio delicatamente Debria ancora priva di sensi.
< Esca fuori Black , ci penso io >
Sirius era già pronto a ribadire e a urlare contro Madama Chips che lui da lì non si sarebbe mosso, che l'aveva già lasciata da sola per troppo tempo, ma una mano si adagiò sulle sua spalla  e Sirius si costrinse a voltarsi verso Remus che con  il fiato corto e il volto preoccupato fece segno a Sirius di uscire fuori. Sirius realizzò che la voce che prima aveva ignorato era proprio Quella di Remus e senza replicare i malandrini lasciarono fare a Madama Chips il suo lavoro.

*****.

Dopo che James era sceso dal dormitorio lui e Lily si erano incamminati verso Hogsmeade , all'inizio erano stati entrambi molto silenziosi anche se in quel silenzio non c'era imbarazzo. Spesso James veniva fermato da alcune ragazzine che lo salutavano  e infatti si erano già fermati  sette volte prima di arrivare al villaggio.
< Dio, Potter! Ma c'è qualcuna che non ti saluta ? > chiese Lily infastidita dal fatto di non poter camminare tranquillamente , James con il suo solito sorrisetto beffardo guardò Lily
< Gelosa Evans ? > chiese alla fine.
< Nei tuoi sogni Potter >  disse Lily  acidamente .
Quando finalmente misero piede ad Hogsmeade Lily si fermò e si voltò verso James
< Allora Potter cosa ti va di fare ? >
Con tutta naturalezza James prese un pezzo di pergamena dalla tasca e lo mostro a Lily .
Senza capire La caposcuola si voltò a guardare la pergamena dove in ordine cronologico erano scritte tutte le possibili cose che avrebbero potuto fare insieme. Lily fissò il foglio e poi James scoppiando a ridere .
< Potter ma hai cronometrato anche il tempo per andare in bagno ?! >
Rosso in viso James si passò distrattamente una mano tra i capelli -cosa che ormai , Lily aveva capito essere una sua valvola di sfogo -
< No, me ne sono dimenticato > Ammise alla fine James. Lily scosse piano la testa chiedendosi come avesse fatto ad accettare un invito da James-egocentrico-Potter in persona, ma poi realizzò che era tutto collegato a quando erano entrati nell'ordine , quando Quella sera lei aveva deciso di provare a metterci una pietra sopra al passo e a concedere il beneficio del dubbio a James .
Lily era forse la persona con il cuore più buono e puro, spesso si era ritrovata a concedere seconde possibilità, ad accettare di andare avanti, per Lily c'era sempre del buono da scovare nelle persone . Anche con Severus era andata così , fin da quando Lily aveva dieci anni aveva provato a cambiarlo, a fargli vedere il mondo da una prospettiva differente , anche lui non era perfetto.
Severus spesso era cattivo , egoista e troppo chiuso nella sua visione delle idee, ma lui e Lily erano riusciti negli anni a costruire qualcosa di puro, sincero e limpido.
Probabilmente quando la piantina è marcia non importa quanto amore gli dai, su di essa potrà anche crescere qualche foglia ma non fiorirà mai del tutto. E così era anche la loro amicizia , era una piantina che non riusciva mai ad essere completamente perfetta, Lily si era impegnata tanto, aveva concesso tante possibilità a Severus e le aveva rimpiante tutte.
Ma la parola fine , l'aveva detta lui , urlandole in faccia che era solo una sangue sporco. Lily ci aveva provato a dimenticarlo ma quella era una cicatrice molto profonda, perché anche se lei ne era perfettamente consapevole , sentirselo dire come un insulto da quello che era il suo migliore amico le ha fatto più male.
Con Potter il sospetto che infondo lui fosse una persona buona  ma semplicemente immatura gli era venuto quando aveva saputo che insieme a lei , ad unirsi all'ordine c'era anche Potter. Ma la conferma che dietro tutto quell'egocentrismo , quella noncuranza delle regole , quell'aria saccente, ci fosse una persona buona l'aveva avuta quando Remus gli aveva raccontato che Lui era diventato un cervo per stargli vicino.  Quando l'aveva scoperto Lily aveva capito che aveva fatto bene a concedergli il beneficio del dubbio.
Lily rialzò lo sguardo su Potter e quando noto che James la stava fissando arrossì leggermente e sbuffò
< Non ho nessuna intenzione di seguire questo stupido foglio Potter ! > disse alla fine Lily, cercando di ricollegarsi al discorso precedente .
< Erano solo delle idee , ma se a te non va nessuna di queste cose ... > James prese la pergamena dalla mano di Lily e con la bacchetta la incendio .
< Sei libera di scegliere tutto ciò che vuoi Lily > James aveva un sorriso malandrino che fece venire voglia a Lily di tornare indietro e di rimangiarsi tutto ciò che aveva pensato su Potter. Ma non lo fece , si limitò ad alzare gli occhi al cielo e a camminare verso  Zonko , quando si fermarono davanti all'ingresso James ancora sorrideva
< Zonko ? Non ti facevo una tipa da scherzi ! >
< Infatti non lo sono Potter , sono più che altro una tipa vendicativa > Lily entrò seguita da James
< E a chi stai progettando questa vendetta Evans ? >
Lily si voltò e negli occhi di lei , James poteva notare una nota quasi malandrina che fece perdere qualche battito cardiaco al capitano  . Poche volte Lily si era mostrata così aperta al dialogo con lui o così rilassata e questo lo rendeva felice .
< A Mary , la settimana scorsa sostituì le mie tazze da thè con quelle mordinaso. >
James iniziò a ridere  < Ed io che pensavo che vuoi ragazze passavate il tempo a parlare di magismalto e ragazzi . >
Lily sbuffò  < Quello lo fanno solo le oche con cui uscite tu e Black > 
< Bhe anche tu sei uscita con me, vorresti dirmi che hai una così bassa opinione di te stessa ? >
< Sono uscita con te solo perché non volevo essere schiantata dalla ragazza che stava nel bagno ! >
< Sono sicuro che saresti stata più veloce tu con la bacchetta ! >
Lily sorrise < E questo cos'era ? Un complimento ? >
James si mise le mani nelle tasche < Una constatazione Evans, sono stato schiantato da te più volte di quanto mi piaccia ammettere. Ed io sono il migliore nei duelli ! >
< Questo lo credi tu ! >
Lily rise piano e iniziò a frugare tra i vari scaffali mente  James la seguiva si perse nel vedere come il rosso del locale faceva risaltare ancora di più il colore dei suoi capelli , dopo James passò a fissarle quel sorrisetto malandrino pensando che se fosse stata un maschio probabilmente sarebbe stata parte del gruppo, poi si concentrò su gli occhi di Lily così verdi da essere paragonati all'anatema che uccide, e spesso quando lei si arrabbiava con lui , in molti temevano che sarebbe successo.
< Che dici ? Caccabombe nel cuscino oppure dolcetti Singhiozzini nel budino ? >
James fu risvegliato dalla voce di Lily che teneva tra le mani le due scatole contenti i due scherzi < I dolcetti , visto che dormite insieme non mi sembra il caso di fare esplodere una caccabomba  nel vostro dormitorio >
Lily iniziò a pensare a quella eventualità e la sua faccia  si racchiuse in una espressione di disgusto.
< Che dolcetti Singhiozzini sia allora ! > Lily stava per riporre la scatola contenti le caccabombe quando James la formò < Questa la prendo io , le scorte dei malandrini sono un po' a secco . >
Lily si fermò e  il suo sguardo si indurì
< Non penserai mica di fare qualche altro stupido scherzo ai serpeverde vero ?! >
Il ghigno malandrino di James fu una risposta affermativa al pensiero di Lily < Non fare la guastafeste Evans ! >
< Io non sono una guastafeste Potter , sono una caposcuola ! > < Lo sono anche io ! > si difese James ma Lily sbuffò e maledicendosi sorrise
< Quando te lo ricordi > ripose acida la rossa.
Dopo aver pagato i due uscirono dal negozio e iniziarono a girovagare per High Street . Parlando del più e del meno entrarono da Mielandia e Lily si riempì le tasche di caramelle tutti i gusti +1 mentre James afferro i pallini acidi, zucchero filato, ciocco rane.
< Potter così ti verrà il diabete ! >
James sollevò un sopracciglio
< Il dia ... che ?! >
< Diabete !  È una malattia dovuta ad un carenza di insulina nel .. > Quando Lily noto la faccia sconvolta di James si fermò
< Lascia perdere Potter >
< No no, continua era interessante . Solo che io non so cosa sia l'insulina > sorrise James
< È una Malattia babbana , nel mondo dei maghi è facilmente curabile con una pozione. > James annuì piano
< Come fai a sapere tutte queste cose sulle malattie babbane ? >
I due continuarono a camminare per il villaggio e le loro spalle si sfioravano passo dopo passo
< Mia madre è Un infermiera , da bambina adoravo leggere tutti i suoi libri . >
< Una secchiona già da bambina eh ? >
Lily gli lancio una gomitata nelle costole
< Io non sono una secchiona ! > rispose lei
< Ma se stai sempre chiusa in biblioteca >
< Solo perché non mi piace prendere brutti vuoti , Potter ! > James  la guardò di sottocchio  non sapendo come replicare , dopo qualche minuti di silenzio la voce del capitano richiamo l'attenzione di Lily
< E tuo padre ? >
< Cosa ? >
< Tua madre è Un infermiera, e tuo padre che lavoro fa ? >
< Mio padre è architetto , lui è mio zio hanno uno studio di famiglia . Ma la sua più grande passione era la musica , voleva insegnare al conservatorio, si è limitato ad insegnarla alle sue figlie . >  Lily fece un leggero sorriso triste ricordando i momenti in cui la domenica lei , il padre e petunia si mettevano a suonare e cantare per tutta casa.
< Cosa fa di preciso un archettino ? > l'espressione di James non riusciva a camuffare tutta la sua curiosità per il lato babbano di Lily .
Per tutta la vita James si era dovuto accontentare delle informazioni che Lily lasciava trapelare , ed essendo caratterialmente molto chiusa quelle informazioni erano davvero poche .
< Architetto James > Lily rise piano
< Gli architetti si occupano di progettare o restaurare strade, palazzi, anche delle statue >
< Oh > l'espressione di James era di sorpresa e Lily si dovette trattenere dal non ridere per quanto fesse anche buffa.
< Deve essere un lavoro fighissimo !  Lily ! Tuo padre potrebbe costruire il mio monumento quando sarò famoso ! >  Disse James Eccitato 
< Spero proprio di no! Non sopporto la tua faccia dal vivo figuriamoci  su una statua ! >
< Ma se sono bellissimo ! Bravissimo! Simpaticissimo ! Sorprendentissimo ! Carismatissimo ! >
< A quanti aggettivi aggiungerai ancora issimo alla fine Potter ?! >
< Elgantissimo ! Ricchissimo ! >
< Potter se non la smetti ti schianto  !? >
< Furbissimo ! Emozionantissimo ! >
< Emozionantissimo Potter ? >
< Certo Lily, perché le ragazze si emozionano per quanto io sia bello! >
< E sopratutto per il tuo ego  >
< Ego ?! Ma se io sono Modestissimo! >
< Oh, per l'amore di Merlino non iniziare di nuovo che ti schianto sul serio sta volta  ! > Disse Lily già con la bacchetta alla mano  pronta a puntarla contro di James .
Quando il ragazzo noto la bacchetta sorrise e alzò le mani in segno di resa .
< Comunque non mi avresti schiantato  > Disse Potter molto sicuro di se gonfiando il petto e continuando a camminare a testa alta.
< ah, si ? E sentiamo Potter perché ? >
James che si era aspettato una risposta del genere si voltò piano verso di Lily e con un sorriso malandrino spiaccicato sul volto  si posizionò di fronte alla caposcuola bloccandogli al strada .
< Perchè io sono Bellissimo ! >
La frase fu detta dal malandrino giusto per provocare Lily , e conoscendosi entrambi da molto tempo immaginarono già cosa sarebbe accaduto.
Infatti, come volevasi dimostrare , James iniziò a correre e Lily iniziò a inseguirlo scagliando incantesimi a destra e a manca .


*****.
< Sirius cosa è successo ? > La voce di Remus era quasi ovattata , lontana , Sirius si voltò a guardarlo e scosse piano la testa .
Poi quando finalmente si rese conto che Remus era in attesa di una risposta Black parlò, racconto al suo migliore amico tutto, della conversazione che aveva avuto la mattina con Debria di come lei sembra distante, raccontava di come il sospetto di quelcosa di più grave si era insinuato dentro di lui, di come era arrivato di corsa in Guferia salvando Debria un secondo prima che si buttasse giù. Stremato dai ricordi Sirius scivolò sul pavimento guardando fisso la porta dell'infermeria.
Dentro la tasca lo specchio quadrato che Lui e James usavano spesso durante le punizioni iniziò a diventare pesante e a bruciare , come a urlargli di chiamare James.
< Dobbiamo avvisare James > Disse Sirius , nonostante Remus aprì la bocca la sua risposta non fu mai udita perché Madama Chips aprì la porta con Un espressione preoccupata e stanca .
< Lupin! > disse L'infermiera appena lo vide
< Vada a chiamare immediatamente Silente ! >
Remus sbiancò di colpo , se c'era bisogno di Silente significa che debria era particolarmente grave
< Lei come sta ? > chiese Sirius
Madama Chips soppesò se era il caso di dire tutto ai ragazzi ma poi decise che era meglio attendere Silente
< Aspettiamo Silente okay ? >
< No! Non è okay ! Mi dica subito come sta Debria ! > La voce di Sirius si era alzata incurante delle regole e dal fatto che Madama Chips era molto più grande di lui.
< Sirius ... > Disse Remus cercando di farlo calmare
< Mi dica come sta ! > insisteva Sirius ignorando Remus
< Signor Black , cerchi di calmarsi ! >
< Perfavore , risponda alla domanda > Per quanto la voce fosse molto simile a quella di Sirius era molto più bassa, calma e allo stesso tempo Decisa. Come un principe del rinascimento Regulus Black si avvicinò all'infermiera , ignorando completamente Sirius e Remus
< Preferirei aspettare il preside > rispose ancora Madama Chips ma molto meno alterata di prima .
Sirius alzò le braccia al cielo esasperato < Oh, Merlino ! Remus va a chiamare Silente ! >
Remus esitò un attimo guardando prima Regulus e poi Sirius
< Forse è il caso che ci vai tu, così scarichi i nervi > propose Remus immaginando già i due fratelli che si prendevano a pugni .
Sirius conosceva fin troppo Remus e gli rivolse un occhiata dura che significava " Io non mi muovo da qui " e Moony dovette cedere
< Okay ... io vado. Ma tu fai il bravo , eh ?! > Sirius quasi scoppio a ridere , certe volte Remus era così protettivo da comportarsi come un papà e per questo veniva anche preso in giro dagli altri malandrini
< Giuro solennemente di non avere buone intenzioni , Remus . >
E sentendo il giuramento dei malandrini Lupin si rilassò visibilmente e corse a chiamare Silente.
< Posso almeno entrare Poppy ? > chiese Sirius regalando un sorriso provocatore all'infermeria , che dovette alzare gli occhi al cielo arrendendosi al fascino del maggiore dei Black
< Si, Signor Black può entrare . Ma non si permetta mai più di fare quella scenata e soprattutto non mi chiami Poppi ! >
Sirius annuì e le rivolse un leggerlo sorriso di scuse mentre entrava e si avviava verso Debria .
Regulus lo segui subito , fregandosene di tutte le convinzioni sociale, Lo sguardo del ragazzo si punto immediatamente su di Debria lei era ancora più magra della settimana scorsa , ormai il contorno dei suoi occhi era passato dal viola chiaro a un viola molto più tendente al nero, la ragazza respirava piano. Regulus notò che sopra una sedia erano buttati tutti i suoi panni, mentre sul comodino vicino al letto del' infermeria c'era un orologio , alcuni bracciali , un anello e un fermaglio. Fu su quello che Regulus si concentro , chi sa per quale motivo ebbe la sensazione di averlo già visto, ma non addosso a Debria.



****.
Nonostante la Evans mirasse ad uccidere James  i due , ridevano mentre si rincorrevano , cosa che all'interno dei castelli di Hogwarts non succedeva  . Spesso gli studenti vedevano come la Evans mirasse ad uccidere James ma non capitava quasi mai di vederli ridere.
James preso dall'euforia della situazione sbaglio a svoltare e invece di ritrovarsi nel vicolo  che porta alla piccola collinetta alla fine del villaggio , svoltò a quello precedente che per la sfortuna di James era senza un uscita. Ormai con le spalle al muro  Potter fu velocemente raggiunto da Lily che ancora rideva correndo , quando anche lei svolto l'angolo e si rese conto che la strada era murata scoppio a ridere ancora più forte .
< Potter così mi rendi tutto più facile. > scherzo Lily che aveva perso tutto l'interesse nello schiantare James.
< Questo lo credi tu Evans >
Mentre James si avvicinò a Lily , capendo anche lui che lo scherzo era finito si senti uno strano suono molto simile ad un " Pop! " Lily si voltò immediatamente per vedere chi si fosse smaterializzato ma prima che potesse capirci qualcosa James l'aveva tirata per un braccio e si erano nascosti dietro un cassonetto della spazzatura .
Lily era di nuovo pronta a lanciare qualche maledizione su di James per i suoi metodi così poco delicati, ma il fatto che James le tenesse una mano sulle labbra e soprattutto l'espressione preoccupata di quest'ultimo non resero a Lily la cosa molto facile. Rendendosi conto che la situazione era al quanto surreale Lily si spostò piano in avanti per vedere a chi era dovuta a tutta questa agitazione .
A pochi metri da lei , nella sua eleganza e soprattutto nella sua bellezza c' era Bellatrix Black , con il suo futuro marito , Rodolphus Lestrange. Lily  con un movimento quasi involontario afferrò di nuovo la bacchetta da dentro il mantello e voltandosi verso James non si sorprese  di vedere che nella mano libera  anche lui aveva stretto la bacchetta.
Quando James si  voltò a sua volta ed incrocio lo sguardo di Lily si ricordò di avere ancora la mano premura  sulla bocca. Con leggero sorrise di scuse la sposto e poi le fece segno di restare in silenzio.

< Bella sei sicura che sia qui ?>  Rodolphus si guardava intorno assicurandosi che nessuno li avesse notati.
< Certo che sono sicura Rodolphus ! È qui che io e te dovremmo smaterializzarci ! > La voce di Bellatrix lasciò trapelare quanto fosse innervosita dalla domanda stupida del suo promesso sposo.
< Attaccheremo da sud , mentre Malfoy e tuo fratello da nord !  Dopo il nostro primo attacco verrano gli altri , dovrà andare tutto come stabilito ! >  continuò Bella ribadendo il concetto
< Non so perché sei arrabbiata con me ! È stato Malfoy a farci quasi scoprire al ministero  ! > Rodolphus Lestrange  aveva smesso di guardarsi intorno e fissava La cugina di sangue di Sirius
< Abbiamo dovuto rimandare l'attacco  per evitare sospetti su Malfoy, e il signore oscuro non era affatto felice della vostra incompetenza! >
< Io non centro niente con Malfoy , anzi dovresti dire a tua sorella a di tenere la bocca chiusa ! >
Rodolphus e Bellatrix sembravano due ragazzini che litigavano  e Lily ancora nascosta dietro il cassonetto alzò gli occhi al cielo mentre James si dovette mordere la lingua per non fare nessuna battuta.
< COME OSI PARLARE DI MIA SORELLA ! > Bellatrix aveva stretto la bacchetta già pronta ad uccidere anche il suo promesso sposo 
< È stato tuo fratello a chiedergli dell'attacco proprio mentre erano al ministero e Lucius ha risposto ! Narcissa non ha detto una parola, lei è rimasta  fedele al piano del mio signore ! Se l'attacco non si è fatto oggi è solo colpa di tuo fratello ! > Bellatrix con quella ultima frase aveva messo fine alla discussione.
< Non possiamo rimandarlo Un altra volta Bellatrix ! >
< Lo so Rodolphus ! La soffiata che oggi Silente avrebbe dato un uscita a sorpresa era perfetta, nessuno avrebbe sospettato che l'attacco era programmato. Avrebbero tutti pensato ad una brutta coincidenza ! >
< Non capisco ancora che cosa possa ottenere lui da quella ragazzina ! > ammise alla fine Rodolphus < Potrebbe anche non venirci ad hogsmeade quel giorno !  È troppo rischioso Bella ! >
Al limite dell'esasperazione Bellatrix si voltò rabbiosa < NON ABBIAMO ALTRA SCELTA ! Ci servono quei diari ! Se non vogliamo finire tutti ad Azkaban ! >
Rodolphus si guardò un ultima volta intorno < Andiamo via da qui, iniziamo  a destare sospetti >
E con questa ultima affermazione Lestrange prese la mano di Bellatrix e si udì di nuovo quel  suono famigliare della smaterializzane.

James era ancora sconvolto da ciò che aveva sentito e lo stesso valeva per Lily che si sollevò e si spostò dal cassonetto . In un secondo i due ragazzi andati ad hogsmeade per dimenticare un po' le preoccupazioni si erano trasformati nei due membri  dell'ordine.
< Dobbiamo avvisare Silente ! > disse Lily James si limitò ad annuire e mentre  si spostava dal muro Aggiunse : < Dobbiamo avvisare tutto l'ordine ! >.
E con un muto cenno di assenso entrambi iniziarono a correre verso Hogwarts.

****

< Che ci fai tu qui ? > La voce di Sirius era talmente dura che avrebbe potuto tagliare da sola il metallo . Regulus che si aspettava un comportamento del genere , resto a distanza , cercando di utilizzare tutto il portamento dei Black per non far trapelare nessuna delle sue emozioni.
< Non sono affari che ti riguardano > Sirius si era immaginato una risposta del genere e solo in quel momento spostò lo sguardo da Debria a Regulus .
Stessa voce tagliente, stessi occhi color ghiaccio, stessa educazione, stesso portamento , stessa oscurità.
Era Black contro Black .
< Cosa è successo ? > chiede dopo qualche secondo di silenzio Regulus , che come risposta ebbe il sorriso malandrino di suo fratello .
< Non sono affari che ti riguardano > furono le uniche parole di Sirius.
Il difetto che Regulus aveva era di non riuscire a nascondere l'esasperazione , da quando Sirius aveva lasciato casa Black Regulus aveva iniziato a tenere tutto sotto controllo nella sua vita, niente gli sfuggiva , nessun fuori programma .
Ma da quando Debria era arrivata nell' aula di pozioni sedendosi al suo posto , tutto era cambiato. Quando c'era lei nei paraggi Regulus sapeva di stare per perdere il controllo , e questo non gli dispiaceva , perché di sua spontanea volontà il più piccolo dei Black sceglieva di dare  a Debria il controllo.
Ma adesso lei era stesa nell'infermeria , pallida e priva di sensi , incapace di gestire l'oscurità di Regulus e lasciando lui incapace di mantenere il controllo. Sirius lo fissò di sottocchio, per meno di secondo , riuscì a notare negli occhi di Regulus una muta disperazione . Per un solo secondo anche Sirius si era reso conto che suo fratello stava per perdere il controllo.
In quel momento Sirius avrebbe infierito , avrebbe tanto voluto sfogare su di lui la rabbia repressa di vedere Debria su quel letto .
Ma aveva giurato a Remus di fare il bravo , ed inoltre , quello sguardo così indifeso Sirius non lo aveva più visto da quando Regulus era appena un bambino. Per un secondo Sirius ricordo quei pochi momenti felici a casa Black tutti riconducibili al suo fratellino e così sospiro piano, prese una sedia e si accomodò vicino a Debria .
< È svenuta . Non so dirti perché o come , so che un secondo prima piangeva e un secondo dopo era priva di sensi . > Questa volta tocco a Regulus sorprendersi , non tanto per la rivelazione su di Debria , quanto per dolcezza e la calma con cui Sirius aveva parlato. Una voce così morbida , e rassicurante che Regulus aveva dimenticato negli anni .
Senza avere il coraggio di parlare , per paura che la sua voce potesse cedere , Regulus si limitò ad annuire . Non lo ringraziò , non si accomodò anche lui al capezzale di Debria, L'unica cosa che fece fu quella di avvicinarsi a lei, fissarla da più vicino.
Quasi senza preoccuparsi della situazione al dir poco stravagante , Regulus si poggiò al comodino , la posa era così naturale da sembrare quasi disegnata , ma Sirius c'era abituato .
Quello che Regulus sfoggiava era il classico portamento marchio Black , che anche lui aveva come dote naturale .
Sirius aveva le spalle rigide dovute al fatto che con Regulus davanti non poteva far vedere la sua rabbia e il suo dolore , e fu su quel particolare che Black junior si soffermò .
Mentre con la mano sinistra - che era poggiata sul comodino - Regulus prendeva quel fermaglio che prima aveva notato .
Con la mano destra sollevò il braccio di Debria e con una delicatezza quasi innata , Regulus spostò il peso sulla gamba destra , smise di poggiarsi al comodino e la mano sinistra la fece delicatamente passare dietro la schiena .
Regulus sollevò gli occhi per notare se Sirius aveva scoperto il suo inganno e si rilassò quando lo sguardo sorpreso di Sirius gli confermò che no, non aveva notato il furto del fermaglio.
Quando fu abbastanza vicino alla mano di Debria gli poso un delicato bacio sul dorso , per poi risollevare la schiena e adagiare di nuovo la mano della ragazza sul letto.
Senza proferire parola e sotto lo sguardo sconvolto di Sirius , Regulus uscì dal L' infermeria lasciando che Debria potesse sentire lo stesso profumo che una settimana fa l'aveva accompagnata durante la cena nella stanza delle necessità.

****.
< REMUS ! > La voce di James richiamò l'attenzione del suo migliore amico che si fermò un secondo prima di salire i gradini per lo studio di Silente
< James ! >
< Dobbiamo parlare con Silente > Disse Lily che correva dietro James
< Allora lo sai ? Sirius te l'ha detto >  chiese Remus quando notò la faccia preoccupata di James
<  Detto cosa ? > James era confuso la sua voce era smezzata dal respiro affannoso
< Di Debria ! È svenuta e Madama Chips non ci vuole dire come sta finché non parla con Silente >
James divenne pallido a sentire il nome della cugina con gli occhi spalancati guardava Remus
< No, noi abbiamo scoperto che i mangiamorte attaccheranno Hogsmeade ! > Disse Lily con le guancia fosse per la corse e i capelli attaccati al viso per il sudore.
Questa volta a sbiancare fu Remus , per un secondo soltanto i tre si guardarono e salirono di corsa i gradini per arrivare allo studio.
< Mamma ?! > disse James con voce stridula , se in quel momento ci fosse stato Sirius sicuramente lo avrebbe preso in giro per la voce da checca .
La signora Potter stretta nella sua divisa da Auror si voltò verso il figlio e gli rivolse un leggero sorriso , James notò subito che il volto della madre era stanco e le  borse sotto gli occhi la facevano sembrare più anziana di quanto lei fosse veramente.
< Ragazzi cari , cosa ci fate qui ? > chiese Silente , che non si era fatto sfuggire l'ansia e la preoccupazione dei suoi studenti.
< Professore Deve venire in infermeria, Madama Chips ha chiesto  di lei. Debria è svenuta. > Remus parlò velocemente , ignorando che forse la sua pretesa era stata detta con troppa urgenza .
< Te lo avevo detto Albus , che qualcosa non andava . > Disse Dorea
< Professore io e James invece abbiamo scoperto che i mangiamorte attaccheranno Hogsmeade ! > Per quanto anche Lily fosse preoccupata per Debria un attacco dei mangiamorte avrebbe portato a decine di morti , tra cui anche degli studenti e sentiva l'urgenza di comunicarlo a Silente .
D'altro canto il preside annuì , incrocio le mani davanti a se e restò in silenzio per qualche secondo.
< Affrontiamo una cosa alla volta, credo che la signorina Fawely abbia la precedenza. > il preside di Hogwarts Si alzò e si diresse verso l'uscita .
< Dorea vieni con noi ? >
La signora Potter prese un foglio di pergamena che era stato lasciato sul scrivania del preside e gli diede una leggera occhiata per poi ripiegarlo.
< Si, Dobbiamo avvisare anche Charlus . >
Silente annuì e poi si voltò verso la sua fenice  che dopo un piccolo cenno di assenso Volo via.


****
< Madama Chips , si risveglierà vero ? > Sirius era stanco di aspettare , voleva sapere cosa stava succedendo a Debria, capire perché aveva fatto un gesto così estremo e soprattutto perché ancora era priva di sensi.  L'incontro con Regulus aveva lasciato Sirius ancora più sconvolto di quanto non lo fosse già per Debria .
< Credo di sì Signor Black . >
Pochi secondi dopo la porta del infermeria si aprì, il primo ad entrare fu Silente seguito da James, Remus , Lily e Dorea.
Fu su di lei che Sirius concentro tutto se stesso, con lo sguardo colpevole abbassò la testa ed evito di fissarla troppo.
< Sirius , che è successo ? > La voce di James trapelava preoccupazione e Sirius si colpevolizzo ancora .
< A questo posso rispondere io > Disse Madama Chips , poi guardò il preside chiedendogli con lo sguardo se potesse comunicare quell'informazione anche davanti ai ragazzi . Silente annuì risoluto
< La Signorina Fawely è stata sottoposta a un tipo di magia oscura molto potente. Ancora più di quanto lo siano le maledizioni senza perdono. >
< Cosa ?! > Dissero contemporaneamente James e Sirius Madama Chips annuì < Non so come sia stata a contato con questo genere di magia. Vedete mi è capitato solo un caso quando anni fa lavoravo al San mungo. Un ragazzo era stato sottoposto alla stessa magia oscura. >
< Ma che scopo ha questo tipo di mangia ? > chiese Remus
< Porta alla pazzia , Signor Lupin . Chi ne è sottoposto lentamente  impazzisce e dopo  tenta il suicidio. Vedete questa magia unisce il risultato di due maledizioni senza perdono la cruciatus , con la differenza che il dolore non è fisico ma più che altro emotivo e l'imperius perché il soggetto perde ogni controllo di se stesso. Non si sa come ma il dolore che una persona prova diventa talmente logorante , fino a che vivere è troppo doloroso. >
Madama Chips era professionale e parlava tranquillamente , nonostante stesse dando a tutti loro forse la notizia più brutta che potessero ricevere .
< È possibile invertire il processo ? > chiese Dorea, James e Sirius poche volte l'avevano vista così preoccupata e stanca.
< È questo il problema , non si sa come la signorina Fawely abbia contratto questo tipo di magia oscura e non si sa nemmeno che magia essa sia. Semplicemente con il tempo svanisce , vedete nell'ultimo caso a portare alla pazzia quel ragazzo fu il contatto molto stretto con una vecchia collana di famiglia che era stata maledetta. Il ministero all'epoca scopri che allontanando il ragazzo dalla collana l'effetto della magia sarebbe sparito da solo. > Sirius e James  non avevano parole, Dorea si era seduta vicino a sua nipote e con gli occhi leggermente umidi l'accarezzò la fronte.
< Ma perché non si sveglia ? > Chiese James
Madama Chips annuì accogliendo la domanda
< Oltre ad essere stata sottoposta a questa magia , la signorina Fawely è molto denutrita e disidratata ,  sua cugina è dimagrita troppo perché il suo corpo potesse reggere tutto questo stress mentale. Ma la magia oscura sta già abbandonando pian piano il suo corpo e con delle pozioni riuscirò anche a  far si che il suo corpo si riprenda . Ci vorrà molto tempo , e quando si sarà svegliata , avrà bisogno di molto riposo e soprattutto dovrà  riprendere  a mangiare regolarmente >
Dorea alzò lo sguardo da sua nipote verso Madama Chips < Grazie , con tutto il cuore >
< Si può dire che il fatto che il corpo della signorina Fawely fosse così deperito è stata anche una fortuna , se non fosse svenuta , probabilmente avrebbe tentato il suicidio > Continuò Madama Chips
Remus si voltò verso Sirius e gli fece segno con la testa di riferire a James e Dorea quello che era successo. Sirius annuì piano e fece un passo avanti
< Debria ha tentato il suicidio > Sirius aveva lo sguardo basso, senza capirne il motivo si sentiva colpevole , quando in realtà l'aveva salvata .
< Cosa ?! > Disse James < Sirius spiegati meglio ! >
Finalmente Sirius alzò lo sguardo e fissò il suo migliore amico < Questa mattina Debria stava piangendo mentre leggeva una vecchia lettera della madre , mi aveva detto che andava a scrivere una lettera a Dorea e che poi sarebbe uscita con le sue amiche . Ma era strana , distante e i suoi occhi erano totalmente vuoti . Così dopo che sono venuto in dormitorio , non riuscivo a togliermi dalla testa che qualcosa non andava , l'ho raggiunta in Guferia e Debria era sulla balaustra. Se non l'avessi presa in tempo si sarebbe lanciata nel vuoto . >
< Oh , Sirius > La signora Dorea non trattenne più le lacrime ed iniziò a piangere, si  avvicinò al suo figlioccio e lo strinse tra le braccia .

< Hai salvato tua cugina . Sono così fiera di te >
Sirius spalancò gli occhi quando vide Dorea stringerlo , era abituato a quegli abbracci materni della signora Potter , ma non se lo sarebbe aspettato in quel momento .
< Mi dispiace Dorea , Avrei dovuto proteggerla . Ti avevo promesso di tenerla d'occhio  e invece guardala , mi stava morendo davanti agli occhi. > disse Sirius
Dorea si separò e prese il volto di Sirius tra le mani < Non dirlo nemmeno per scherzo. L'hai salvata . Hai mantenuto la promessa Sirius >
Sirius preso da un colpo d'emozione  strinse di nuovo Dorea tra le braccia mentre nella sua testa risuonavano sempre le stesse parole :
Hai salvato tua cugina, Sono fiera di te .


Note : Buonasera a tutti voi!
Volevo iniziare con il ringraziare a chi sta seguendo in questi giorni la mia storia , queste sono piccole soddisfazioni che mi fanno andare avanti .
Inoltre spero che la storia vi stia piacendo , diciamo che è da qui che tutto inizia a complicarsi e Ad essere del tutto sincera questo capitolo ( tranne che per alcune parti ) non mi convince più di tanto , è più che altro un capitolo di passaggio che serve per far sviluppare la storia .
Fatemi sapere come sempre cosa ne pensate e grazie a tutti voi che state leggendo la mia storia .
Un bacio Lulù.

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Sirius respirò ancora per un secondo il buon odore che emanava la pelle di Dorea ,quel profumo che negli anni lui era riuscito a collegare ad un posto sicuro, caldo , accogliente e soprattutto famigliare che era casa Potter.
Da dietro la testa di Dorea , James guardava la scena e per quanto la situazione in generale era Drammatica un leggero sorriso gli illuminò il volto.
A rompere l'atmosfera famigliare fù il rumore sordo della porta che si spalancava , Charlus Potter era entrato senza nessun ritegno con il respiro corto e gli occhi spalancati.
< Albus ! Fanny è venuta da me e lei mi ha portato fin qui! Cos'è successo ? >
Bastarono poche falcate veloci e Charlus arrivò vicino ad Albus , quando vide che Sirius e James stavano bene le sue spalle si afflosciarono rilassate, fù però una semplice frazione di secondo, quando lo sguardo del Signor Potter si abbassò sul letto e notò sua nipote Debria stesa inerme.
< Debby .. > Sussurrò piano il signor Potter quasi temendo di distruggere una situazione precaria con la sua voce.
< Ma... ?! > Charlus non ebbe il tempo di concludere il discorso che sua moglie Dorea gli Poggiò delicatamente una mano sulla spalla
< Siediti amore, ora ti spieghiamo tutto >
< C'entra la lettera vero ? > La voce del signor Potter fece venire un brivido sulla schiena a Lily per quanto fosse simile a quella del figlio James .
< In un certo senso , si. >
Sirius guardò James chiedendogli con gli occhi di che lettera parlassero ma il suo migliore amico si limitò ad alzare le spalle e scuotere la testa. In quello scambio di sguardi, in quel amore così puro dei genitori di James, Lily e Remus si sentirono di troppo, come se Quella situazione fosse troppo intima per far rientrare anche loro.
< Di che lettera parlate ? > chiese James ai suoi genitori, che si rivolsero uno sguardo d'intesa prima che Charlus annuisse .
< Fagliela leggere Dorea. >
La signora Potter fece come le aveva detto il marito e prese dalla tasca un foglio di pergamena; lo stesso che James , Remus e Lily , avevano visto nello studio di Silente.
Con la mano che le tremava leggermente, Dorea passò il foglio a Sirius che era quello più vicino a lei. Black non lo guardò nemmeno si avvicinò a James e glielo passò.
Bastò una breve occhiata , senza leggere nemmeno le parole e James e Sirius si resero conto che quella era la calligrafia di Debria .
< È la lettera che ti aveva spedito questa mattina Dorea ? >
< Si , Sirius . Io e Charlus stavamo uscendo per andare al ministero quando il gufo è arrivato. > Dorea guardava Debria e Charlus , che si era accomodato sulla sedia che prima era stata di Sirius , teneva la mano poggiata delicatamente sul volto della nipote.
James respirò profondamente e poi iniziò a leggere ad alta voce.

Cari zii ,
Come state ?
Che domanda stupida , so perfettamente come state. Siete stanchi, avviliti, vi dividete tra l'ordine e il ministero , fingendo che le vostre vite vadano bene così. Scrivete lunghe lettere a noi tre qui ad Hogwarts e cercate di non farci sentire quanto in realtà la nostra lontananza vi faccia male.
Vi ho sempre ammirato per come riuscivate a mettere il bene di tutti gli altri anche prima di voi, perché a voi non importa se il mondo fa schifo a voi basta avervi accanto , vi completate e fate invidia al mondo con il vostro amore , che è talmente tanto che lo distribuite a tutti.
A me , a Sirius , a James , Dorcans , se un mangiamorte ne avesse il bisogno voi sareste capace di dargli un pezzo della vostra felicità e del vostro amore.
E mi sento così ingrata nei vostri confronti perché nonostante tutto a me questo vostro amore non basta , so che vuoi c'è la state mettendo tutta per cercare di non far sanguinare le mie ferite , ma non credo che loro smetteranno mai di farlo.
Sapete è stato il mio compleanno , il 26 ottobre , nessuno se n'è ricordato, qui ad Hogwarts nessuno mi conosceva abbastanza bene da sapere che era il mio compleanno .
Sirius e James invece sono troppo impegnati a fare chi sa quali malandrinate in giro per il castello , che nemmeno se lo sono ricordati.
Tutto sommato però non è stato male , una persona senza nemmeno sapere che era il mio compleanno mi ha portato una buonissima torta al cioccolato e l'abbiamo mangiata nascosti in una vecchia aula.
Però oggi , a distanza di una settimana , tutto sembra finto , cammino per i corridoi senza una vera meta , vivo nell'ombra di una vita che non ricordo più .
Mi sembra tutto così inutile, così lontano, prima pensavo di poter combattere per fare giustizia , per far si che mia madre fosse fiera di me , ma rileggendo una sua vecchia lettera sono certa che lei si vergognerebbe di quello che sono diventata.
Ha sempre detto che dovevo vivere a pieno ogni attimo ma da quando è morta io non so nemmeno cosa significhi vivere .
Mi sono inginocchiata al dolore della sua morte senza più riuscire ad alzarmi, sprofondata nell'oscurità che poche volte mi ha abbandonato in questo periodo .
E mi sento ridicola scrivendovi queste cose , perché nei pochi momenti in cui ero realmente felice lo ero con una persona che conosco appena. Forse anche voi dovreste vergognarvi di me , perché io lo faccio. Giorno dopo giorno.
Volevo dirvi comunque grazie per tutto ciò che voi avete fatto per me.
Zia Dorea sei stata la madrina migliore del mondo , sei sempre riuscita a capirmi più di tutti e se io non mi fossi nascosta dietro una maschera di indifferenza tu avresti capito sicuramente che qualcosa in me non andava e mi avresti salvato.
Zio Charlus , ti voglio bene , spesso nel rivederti mentre ti muovi tranquillo in casa riesco a notare in te dei comportamenti così simili della mamma che quasi mi illudo che lei possa uscire e abbracciarci. Lo so che perdere la tua unica sorella ti ha fatto molto male , me sono accorta da come ultimamente sorridi un po' di meno.
Ma zio non fare così , la mamma non lo avrebbe voluto . E sono certa che non avrebbe voluto nemmeno che io mi comportassi come sto facendo. Siete la mia famiglia e io vi amo incondizionatamente , amo voi due e amo James e Sirius che sono fondamentali nella mia vita.
O almeno in quella che era la mia vita.
Spero che voi un giorno riuscirete a perdonarmi per il mio egoismo, per non aver accettato il vostro amore e il vostro aiuto. E spero tanto che non vi vergognerete di me, come invece io , sto facendo .
Perdonatemi ,
Debria .
Lily non si rese nemmeno conto di star piangendo finché Remus con un sorriso triste non le allungò un vecchio fazzoletto di stoffa, dall'espressione del viso di Lupin si poteva benissimo capire che anche a lui la lettera di Debria lo aveva colpito nel profondo.
Sirius era fermo inerme ancora che guardava quel foglio di pergamena tra le mani di James senza riuscire a credere a ciò che aveva sotto i suoi occhi. Provo a ricordarsi che era colpa della magia oscura, che il dolore di cui parlava Debria nella lettera era stato ingigantito , ma questo non riusciva a rincuorarlo nemmeno un po' .
James abbassò piano la lettera, già mente leggeva aveva la bocca secca rigo dopo rigo, il volto pallido , colpevole di un dolore che lui non poteva fermare.
< È una lettera d'addio . > Quella di James non fu una domanda ma Un affermazione tanto vera da portare tutti i presenti ad annuire.
Lui e Sirius si guardarono abbassando piano lo sguardo sul letto dell'infermeria . Per un po' i due restarono in silenzio a fissare il petto di Debria che sotto le coperte si alzava e si abbassa lentamente .
James mise una mano sulla spalla di Sirius e con lo sguardo gli comunicò tutto il suo riconoscimento per aver intuito che qualcosa non andava per averla salvata , Sirius non riuscì a sostenere a lungo quello sguardo perché lui non aveva bisogno di ringraziamenti , Debria era anche la sua famiglia.
Il silenzio che circondava era pieno di promesse mute, fatte al cielo, a loro stessi e a Debria .
Remus promise che mai più avrebbe permesso alla luna piena di ferire le persone , perché se James e Sirius il 26 ottobre si erano dimenticati del compleanno di Debria era perché dovevamo aiutare lui a non essere un mostro.
Sirius si ripromise che non avrebbe più staccato gli occhi da dosso a Debria impedendole così di sfuggirgli dalle mani. James promise che l'avrebbe fatta ridere, che l'avrebbe fatta innamorare di nuovo della vita .
Lily invece si ripromise di impedire al suo cuore di batteva all'impazzata guardando il profilo di James , come stava facendo in quel momento .
< Chi era James ? > La voce di Charlus ruppe il silenzio < La persona di cui parlava Debria nella lettera , tu sai chi è ? >
James alzò lo sguardo su suo padre e scosse la testa
< No, io non l'ho mai vista con nessuno se non con noi e qualche volta con le sue compagne di dormitorio >
< È Regulus ... > disse Lily in un sussurro che però fu abbastanza alto da far girare tutti verso di lei.
Sei paia di occhi si girarono verso di lei e nonostante quelli di James e Sirius erano al quanto sconvolti quelli più penetranti furono quelli di Silente.
< Regulus Black . > Continuò Lily per chiarire ogni dubbio.
Sirius aprì la bocca sconcertato ma Lily poteva vedere dai suoi occhi color ghiaccio come il suo cervello stesse ragionando .
< Come lo sia Lily ? > chiese Remus , l'unico che a quanto pare si era già immaginato una risposta del genere, considerando quello che era avvenuto poco prima davanti la porta dell'infermeria.
< Il 29 ottobre era il giorno della ronda , io ho trovato Regulus e Debria in un corridoio al Sesto piano > Lily menti spudoratamente su dove aveva trovato Debria e Regulus, considerando che erano stati loro ad uscire dopo che Severus l'aveva colpita con una maledizione senza perdono.
James collegò piano i pezzi del puzzle sapendo la verità , riuscì a capire anche per quale motivo Severus non aveva reagito quando Debria gli si era buttata addosso colpendola con tutta la forza che aveva .
James aveva intuito che se Severus avesse provato ad alzare solo una mano su di Debria , Regulus che probabilmente era incline alla violenza come Sirius , l'avrebbe ucciso.
Sirius segui lo stesso ragionamento mentale di James ma Aggiunse anche quello che aveva visto, gli occhi del fratello che guardando Debria aveva perso il controllo rigido dei Black , come era stato delicato nel sfiorarle la mano con quel bacio e in un secondo Sirius capi che forse per Regulus c'era speranza . Di punto in bianco una risata spezzo l'aria , tutti i presenti si sorpresero nel vedere che Charlus rideva mentre guardava tutti i presenti.
< Chi l'avrebbe mai detto che ogni componente della nostra famiglia ha un Black su cui fare affidamento >
Dorea non capi subito quello che il marito stava dicendo mai poi collegò e anche lei sorrise piano.
< In che senso Charlus ? > chiese invece Silente che non aveva compreso quel discorso
< Sirius , Regulus ed io , siamo dei Black , Albus > Disse Dorea
< Papà fa affidamento sulla mamma , io faccio affidamento su Sirius e Debria l'ha fatto su Regulus > Disse James chiarendo tutti i dubbi dei presenti. 
Non appena James fini di parlare qualcuno bussò alla porta dell'infermeria lasciando entrare  quattro ragazze : Amelia Smit ,Lizzie  Flow , Amy pond , Elia torres  anche conosciute dai malandrini come le ragazze che dormono con Debria .
< Scusateci > disse Amelia  < Noi volevamo vedere Debria >
James annuì piano come per dargli il permesso di avvicinarsi , Elia nel vedere il capitano lanciare alle quattro un leggero sorriso arrossì di colpo nascondendosi dietro Lizzie che sembrava essere un pezzo di ghiaccio senza emozioni . 
< Come sta ? > chiese Amy, la ragazzina più timida delle quattro  che era anche l'unica che più spesso aveva parlato con Debria .
< Sta bene , mie care ragazze. La signorina Fawely ci ha fatto prendere solo un bello spavento . Si riprenderà presto >
Le parole di Silente furono chiare rassicuranti e tutte le ragazze si calmarono , nonostante non avessero parlato molto con Debria a tutte lei stava molto simpatica .
< Come sapevate che Debby era qui ? > chiese Remus sorprendendosi di come già la notizia aveva fatto il giro di Hogwarts. Aveva sempre saputo che nel castello le voci giravano in fretta ma non si era mai reso conto di quanto  fossero veloci .
< Bhe, Se Sirius Black porta in braccio la ragazza nuova non che priva di sensi  , e la ragazza in questione è anche la cugina di James Potter , la notizia gira molto più in fretta . > Disse Lizzie
< Ha ragione  > Disse Elia  < La notizia è arrivata fin giù al villaggio. Noi eravamo ai Tre manici di scopa quando Due corvonero spettegolavano su ciò che era accaduto . >
< Charlus , Dorea , forse è il caso che noi tutti andiamo nel mio studio e lasciamo che queste ragazze stiano vicino alla loro amica . Non trovate ? > Il preside con la sua solita voce calda e rassicurante lasciarono un occhiata al quanto penetrante ai ragazzi, lasciandoli intuire che anche loro dovevano seguirli nel suo studio.
< Si, Albus andiamo > Disse Dorea ricordandosi ciò che precedentemente Lily e James avevano detto nello studio di Silente.
Così tutti i componenti uscirono dall'infermeria lasciando solo le ragazze del sesto anno.


*****

Mentre Silente e Dorea spiegavano a Charlus ciò che madama Chips aveva scoperto , James e Sirius camminavano alle loro spalle leggermente distaccati .
< voglio i dettagli sconci ! > disse Sirius
< Non c'è nessun dettaglio sconcio da raccontare Sirius . La Evans ha passato la metà del tempo a rincorrermi mentre mi lanciava incantesimi >
Sirius lo guardava sconvolto non potendo credere alle proprie orecchie
< Fammi capire bene , le hai chiesto di uscire per sette anni senza sosta e adesso che ci eri riuscito , avete fatto esattamente la stessa cosa che fate qui ad Hogwarts ?! Fattelo dire Prongs potevi risparmiarti tutta quella fatica ! >
Ovviamente , James iniziò a domandarsi perché tra tante persone lui avesse scelto proprio Sirius come migliore amico , considerando che spesso si comportava come un cane , - anche se obiettivamente , lui era un cane - non sapeva nemmeno dove stava di casa la sensibilità e non si preoccupava minimamente di essere inopportuno.
< Grazie per il conforto ! Comunque non c'è stato tempo di fare altro , la tua amata cugina e il suo futuro marito si sono messi in mezzo e hanno rovinato tutto. > disse James mentre fissa Lily che poco più avanti camminava tenendo sotto il braccio Remus .
< Prongs posso farti una domanda ? > disse improvvisamente Sirius , con la faccia molto seria .
< Certo Padfoot , dimmi . > Per qualche strano motivo l'improvvisa serietà del suo amico preoccupò James
< Non è che hai intenzione di imitare Piton vero ? Perché te lo dico , sei quasi più sfigato di lui con la Evans ! >
< Cosa ?! > urlò James mentre di scatto si fermava a guardare strabiliato Sirius .
L' urlo di Potter fece fermare anche Remus e Lily , che si voltarono per capire il motivo di quell'urlo , quando però videro la solita faccia melodrammatica di James; Lily alzò gli occhi al cielo e tirò con se Remus per niente interessata ai due malandrini.
< Mi hai appena paragonato a Mocciosus ? > Continuò James già pronto ad uccidere il suo migliore amico per qual paragone al limite del ridicolo .
< Bhe , hai la stessa bava che ha lui quando vede la Evans , tra poco inizierai anche a non farti più Lo shampoo e a stare sempre in biblioteca . Anzi , riesco già a vedere dell'unto nei tuoi capelli . >
Per chi non ne fosse informato a James Potter interessavano fondamentalmente tre cose :
La prima era sicuramente il Quidditch , con tutto ciò che comportava , la sua scopa , la sua divisa , la sua canottiera porta fortuna .
La seconda era vincere la sfida stipulata al terzo anno con Lily Evans .
La terza , la più importante è sacra di tutte : I suoi capelli.
Ed era proprio per questo motivo che James aveva uno strano Tik all'occhio sinistro mente guardava con un occhiataccia il suo migliore amico .
< Ridillo ... sei hai il coraggio. >
< Cosa , Jamie caro ? Che hai i capelli unticci come Mocciosus ? > Sirius , amante del pericolo dal 1959 , continuava imperterrito ad insultare una delle tre cose sacre di James .
Adesso qualsiasi altra persona di buon senso avrebbe iniziata a mettersi al riparo , ma si sa , il buon senso non è mai stata una delle doti dei malandrini .
< Sei un cane morto Black ! >
< E cosa farai , Potter ? Cercherai di colpirmi con le tue mini corna da cervo ? >
Sirius rideva soddisfatto di come a breve l'occhio di James gli sarebbe uscito da fuori L' orbita e per poco non decise di continuare mente lo vedeva rosso in viso , fumante di rabbia già pronto con la bacchetta alla mano.
< Corri . > furono le uniche parole di James .
< Oh, andiamo Prongs non farla tanto lunga. >
Cerco di sdrammatizzare Sirius
< Corri. > disse tra i denti James E Sirius non se lo fece ripetere una terza volta.


****
< Alice , puoi stare ferma sto cercando di mettere lo smalto ma tu continui a camminare di fronte alla luce ! >
< Scusa Emmelline, ma Lily ancora non è tornata . E se Potter le ha fatto qualcosa ? >
< Il capitano non ha fatto nulla a Lily tranquilla, e se l'ha fatto non credo che lei avrà da ridire >
Emmelline si mise una mano davanti alla bocca per non ridere alla battuta di Mary  ma quando Alice la notò riservo la stessa occhiataccia a tutte e due .
< Siete delle pessime amiche ! Giuro ! >
Disse Alice al limite della sopportazione < Io lo dico sempre ma tu continui a difenderle > 
Lily ancora con i vestiti che aveva scelto per andare ad Hogsmeade entrò nel suo dormitorio
< Lily ! > Disse Alice finalmente calma , abbraccio Lily
< Stavo iniziando a preoccuparmi ! >
< In verità ha iniziato a preoccuparsi da quando sei scesa in sala comune > Aggiunse Mary
< Scusa Alice se ti ho fatto preoccupare ma non appena siamo arrivati al villaggio due corvonero ci hanno detto che la cugina di James è stata male e siamo tornati qui. Siamo stati in infermeria fino a poco tempo fa . >
In parte la versione dei fatti era vera , Lily aveva solo omesso alle sue amiche di come avevano visto Bellatrix e Lestrange , aveva omesso anche di come lei e James avevano raccontato la stessa versione dei fatti per almeno 1000 volte a Silente e ai genitori dei Potter, e cosa più importante aveva anche omesso che l'indomani sarebbe riuscita con Potter e i malandrini solo per raggiungere la sede dall'ordine dove di sicuro avrebbero dovuto raccontare altre mille volte la stessa versione .
Per fortuna nessuna delle sue amiche Si rese conto delle varie omissioni e questo salvò Lily dal loro terzo grado.
< Comunque ora mi faccio una doccia e vado a ... > Non appena Lily aveva solo pensato di dire la parola dormire qualcuno bussò alla sua porta.
Le ragazze si guardarono un po' stralunate e una volta aperta la porta  si ritrovarono davanti una ragazzina di più o memo 12 anni , con il viso rosso e gli occhi sognanti
< Caposcuola Evans ? > chiese la ragazzina
< Si ? >
< C'è James Potter che L'aspetta in sala comune, ha detto che è importante . >
< E tu che ci guadagni  se io scendo ? >
Chiese Lily che conosceva più che bene i trucchi di James Potter , la ragazzina come se dovesse confessare un segreto di vita o di morte si guardò intorno , poi fissò Lily e piano piano si avvicinò a lei .
< James Potter ha detto che mi darà un bacio > sussurro la ragazzina innamorata .
Alice e Mary scoppiarono a ridere
< Certo che il Capitano ci sa fare eh ?! > disse Mary a Lily
<  Ti ha incastrato , non puoi negare a questa ragazzina il bacio di James > Infierì Alice
Lily alzò gli occhi al cielo e guardò Alice < Ci scommetti ? >
< Oh, andiamo Lily . Potrebbe essere sul serio importante . > Provò a convincerla Emmelline .
< Perfavore > Disse la bambina del secondo anno di cui Lily si era quasi dimenticata
< Merlino! > sbuffò Lily sapendo che se avesse sentito un altro perfavore con quella vocina stridula avrebbe sbattuto la porta in faccia alla bambina , ma poi la Evans abbassò lo sguardo e si ritrovò la bambina che la guardava con gli occhi da cucciolo bastonato .
< Maledetto Potter,  lo odio ! > Concluse la Caposcuola mentre usciva dal suo dormitorio iniziò a seguire la bambina che saltellava davanti a lei  ignorando le risate delle sue amiche.

Arrivata in sala comune James Potter era poggiato distrattamente sul bracciolo del divano mentre parlava con Smith un giocatore della squadra di Quidditch , Attratto nello stesso modo in cui una falena è attratta dal fuoco James si voltò ancora prima di vederla .
Anche se si erano salutati pochi secondi prima James le sorrise come se fosse la mattina di Natale e lei fosse il suo regalo.
< Potter , si può sapere cosa c'era di così importante da non poter aspettare domani ? > Chiese subito acida Lily, ignorando come quel sorriso le avesse fatto ribaltare lo stomaco .
< La cena, Lily. Non possiamo farla domani mattina perché poi sarebbe colazione ! > disse James e stesso lui si fermò cercando di capire se la sua frase avesse senso logico, quando poi si ricordò di essere James Potter e avrebbe anche potuto dire tutte le frasi sconnesse che voleva, tanto lui era perfetto.
Lily alzò gli occhi al cielo , forse la milionesima volta nella giornata , esasperata da come James riuscisse ad essere tanto idiota .
< Non ho fame > disse alla fine la caposcuola anche se si poteva sentire brontolare il suo stomaco anche lontano un chilometro .
< Dai , Evans , lo so che hai fame . Questa mattina non hai finito la colazione , non abbiamo pranzato e a furia di parlare con Silente ci siamo persi la cena. >
A questo Lily non sapeva controbattere e la fame quasi non la faceva ragionare più , così decise quasi di accettare poi si ricordò di un dettagli fondamentale
< Ma Potter la cena è finita un ora fà ! > in risposta all'affermazione , Lily si beccò il solito sorriso malandrino un po' storto , che non prometteva nulla di buono.
< Me ne pentirò amaramente , Non è vero Potter ? >
< Solo se dirai di no . > Rispose James ancora sfoggiando lo stesso sorriso.
Lily giurò di aver visto due ragazzine del quarto anno iniziare a farsi aria con un libro dopo che James si passò distrattamente una mano tra i capelli , lasciando che la maglietta si alzasse seguendo il movimento del braccio e scoprendo i muscoli del bacino ben disegnati.
Anche Lily fissò quel punto scoperto poco sopra i pantaloni e quasi si maledì da sola quando si rese che due secondi dopo stava arrossendo sotto lo sguardo attento di James .
< Pronta  ? > chiese alla fine James che aveva già allungato la mano , La sua voce era fin troppo maliziosa per i gusti di Lily lasciava immaginare che dietro la promessa di un buon pasto ci fosse qualcosa in più , il suo sorriso , inoltre , era troppo beffardo.
La Caposcuola ci penso ancora qualche secondo , qualcosa nella sua testa le diceva che stava cedendo alle lusinghe del diavolo e quello sguardo ricco di promesse non l'aiutavano di certo nella decisone , solo che poi Lily sorrise , forse più malandrina di James , ricordandosi fiera che lei era una Grifondoro e che il coraggio e le sfide erano il suo pane quotidiano.
< Quando vuoi ! >


****

Era così strano immaginare che un oggetto così piccolo potesse avere tanto potere , Regulus aveva usato già tutti gli incantesimi di sua conoscenza per riuscire a capire dietro al quel fermaglio quale magia oscura ci fosse.
Molti si chiederanno come fosse possibile che Regulus Black avesse capito solo da un primo sguardo che quel oggetto aveva qualcosa di oscuro , ma la risposta era molto semplice , quel fermaglio d'oro con piccoli diamanti blu scuri , aveva un gemello di proprietà di Walburga Black , quel cimerio veniva tramandato in generazione in generazione tra le  donne della famiglia Black .
Regulus pensò che non poteva essere solo una coincidenza che un oggetto così potente da dover essere nascosto a chi non appartenesse alla famiglia , si trovava tra gli oggetti di Debria.
Il giovane Black aveva già immaginato gli scenari più oscuri ma dalle voci che già giravano veloci e crudeli , Debria aveva tentato il suicidio e quell'oggetto sicuramente centrava qualcosa .
Da quando era uscito dell'infermeria si era rinchiuso nel suo dormitorio , non aveva mangiato ne aveva considerato qualcuno dei suoi compagni.  Per tutta la giornata aveva nella mente solo due cose , il fermaglio e Debria .
Ormai a sera già inoltrata e mentre tutto i suoi compagni di dormitorio facevano baccano Regulus Black capi che non avrebbe mai preso sonno Quella notte  se prima non fosse andato da lei.
Erano le dieci e incurante degli sguardi curiosi che gli rivolgevano tutti i Serpeverde , Regulus uscì dal ritratto e con eleganza e discrezione si diresse verso l'infermeria .

Quando entrò la stanza era completamente vuota  e in totale silenzio , l'infermeria non era illuminata dalle candele ma dalla semplice luce della luna che  entrava padrona , il letto di Debria era proprio sotto una finestra e sotto la luce bianca Debria parva ancora più pallida , se non fossero state per le sue labbra carnose sempre colorate da un rosso vivido e per  due scocche rosate sulle guance Debria poteva essere scambiata per morta.
Regulus quasi non ci credeva che una persona che aveva appena conosciuto aveva anche il potere di mandare in fumo tutto il suo contro da Black .
Debria fece una smorfia di dolore , forse dovuta ad un incubo , e Regulus avrebbe quasi voluto essere un leggimentis  per poter capire cosa la stesse tormentando.
Quando  tocco la mano della ragazza con la stessa delicatezza usata la mattina , Debria ebbe un leggero fremito e Regulus capi che lei poteva sentirlo , che lei sapeva che lui era lì per starle il più vicino possibile .
Black si accomodo delicatamente su la sedia dal lato destro di Debria e strinse la sua mano.
< Ma cosa mi stai facendo ? > sussurrò piano sperando che Madama Chips non lo sentisse .
< Mi avevi promesso che saresti stata la mia cosa buona , Tesoro . > Con una delicatezza quasi innaturale Regulus spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio di lei .
< Scusa se questa settimana ti ho evitato ... ho avuto paura che ti avrei rovinato. Noi Black come saprai siamo capaci solo di distruggere e mai di amare. probabilmente ti sussurro queste cose solo perché so che stai dormendo e che al tuo risveglio non te le ricorderai > Sul volto del ragazzo si aprì un sorriso triste .
Regulus non sapeva dire di preciso per quanto tempo restò in silenzio lasciando che i suoi occhi vagassero sul volto di lei senza doversi preoccupare di essere scoperto .
< Non sono stato capace di farti da ancora ... mentre tu sarai sempre la cosa più buona che mai mi capiterà nella vita e lo so che è da egoisti , ma vedi di non dormire per troppo tempo Tesoro . >
Black si alzò dalla sedia ed indulgiò qualche minuto nel sistemarsi la giacca e il pantalone , quando copri il suo volto con la solita maschera di indifferenza Si avviò verso l'uscita .
I passi del ragazzo si alternavano al respiro regolare di lei , un secondo prima che Regulus abbassasse la maniglia della porta una voce delicata come poche risuonò nelle sue orecchie facendogli battere forte il cuore .
Regulus restò fermo a fissare la sua mano stretta sulla maniglia non capendo se si era solo immaginato di essere stato chiamato ma soprattutto si rese conto che mai il suo cuore aveva fatto sentire così forte la sua presenza .
Giusto per essere sicuro di non star impazzendo Regulus fece qualche passo indietro e quando i suoi occhi si posarono di nuovo sul letto di Debria , non incontro solo un volto pallido ma come due fari nel centro di un mare in tempesta , c'erano gli occhi di lei spalancati ma soprattutto pieni di vita. Passarono minuti interi senza dire nulla solo a guardarsi fissi , il blu cobalto degli occhi di lei lottava con il freddo grigio degli occhi di lui , quando il volto di Debria si aprì ad bel sorriso Regulus senti il suo cuore battere ancora più forte e per la secondava volta in meno di un ora lui si chiese come fosse stato possibile .

< em> < Regulus >

Note autrice :

salveee a tuttiiii  !!!
Allora , prima di tutto grazie mille , mi emoziono  anche quando vedo tutto il seguito che sta avendo la storia .
Parlando della storia , vi chiedo un po' di pazienza per un altro po' di capitoli dove parlerò ancora di Debria e di Regulus , per come ho immaginato la storia in futuro loro sono per ne fondamentali.
Ritornerò fin da subito anche su gli altri personaggi che ho un po' messo da parte , come Remus , Peter e anche Frank e Alice.
Spero che nonostante tutto vi sto incuriosendo , che la storia ogni tanto vi trasmetta delle emozioni e che queste siano positive. Io sto amando scrivere dei malandrini e qualsiasi siano i vostri consigli , suggerimenti se c'è qualcosa che vorreste vedere o capire in questa storia vi prego di dirmelo.
Non so cosa altro dirvi quindi concludo qui ,
Grazie ancora .

Un bacio Lulù

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


< Regulus >
Debria guardò il serpeverde , la luce della luna non era abbastanza forte per far si che lei riuscisse a vederlo bene , per tutto il tempo che si erano guardati aveva cercato di essere sicura, di non star sbagliando.
Regulus era leggermente più basso di Sirius , con i capelli tagliati e anche un po' più magro ma confondersi era facile .
< Buongiorno Tesoro > Il volto del ragazzo era totalmente inespressivo l'unica cosa che faceva trapelare le sue emozioni erano gli occhi che sembravano sapere tutto e anche troppo bene .
Era con Quei gli occhi color ghiaccio che Regulus Arcturus Black ispezionava  ogni parte del corpo di Debria con preoccupazione .
< Regulus > Continuò lei
< Tesoro >
< Dove siamo ? > chiese Debria notando che quello non era di certo il suo dormitorio
< Nell'infermeria , ti ci ha portato Sirius quando sei svenuta in Guferia > disse Regulus .
Debria notò come il tono di voce del ragazzo si era inclinato quando aveva pronunciato il nome del fratello , finse di non notarlo per non irritare Regulus .
Debria immaginava che proprio come il fratello , Regulus,  non amasse parlare della sua famiglia.
La ragazza provò a ricordare ciò che era successo ma aveva un fortissimo mal di testa ed inoltre aveva degli enormi vuoti di memoria, la sua testa si era fermata , non riusciva a ricordarsi nulla. Non solo del suo svenimento , non si ricordava nulla della settimana . L'ultimo ricordo nitido di Debria era lei che seguiva Peter e Sirius nel dormitorio per lasciare James e Lily da soli. Era il 26 ottobre , pensò tra se e se Debria .
< Regulus che giorno è ? > La voce di Debria era calma  , mentre un brutto presentimento le si infiltrava nella mente < Hai dormito solo per un giorno tranqui.. >
< che giorno è ?> Disse  Debria interrompendolo con voce più dura cercando di ignorare come invece Regulus provava ad aiutarla
< Due novembre , anche se tra poco scoccherà la mezzanotte >.
< Io .. io non mi ricordo cosa ho fatto nell'ultima settimana > disse Debria con gli occhi spalancati
Regulus restò in silenzio mentre decideva se parlarle del fermaglio , qualcosa dentro di lui gli impediva di confessargli il tutto ,  nemmeno lui sapeva spiegarsi cosa fosse quella strana sensazione .
< Cosa mi è successo ? > Questa volta la ragazza parlava più a se stessa che con Regulus , si coprì gli occhi con le mani , la testa rivolta verso il soffitto dell'infermeria e la sua mente totalmente assente .
< Dovresti riposare > Disse alla fine Regulus, forse per calmarla o semplicemente per deviarla da quei pensieri che L'avrebbero portata all'autodistruzione.
Debria tolse le mani da sopra gli occhi e si voltò verso Black , con la testa che gli scoppiava e una leggera sensazione di nausea. Per un secondo Debria lo guardò fisso, notando che la linea delle sue spalle era contratta , le sue labbra strette in una riga di preoccupazione e gli occhi stanchi.
< Credo che tu ne abbia più bisogno di me >
Rispose lei con un mezzo sorriso che le fece brillare gli occhi, Regulus era già pronto nel risponderle solo che non ne ebbe il tempo .
La porta dell'infermeria si aprì di scatto e in meno di un secondo di fronte a Regulus  si trovava Sirius, aveva il fiato corto di chi aveva appena corso con tutta la velocità che possedeva, le mani strette a pugno talmente forti da farsi sbiancare le nocche e Un espressione dura e arrabbiata .
< Che ci fai tu qui ? > La voce di Sirius era un sussurro aggressivo
< Potrei faresti la stessa domanda > Rispose il fratello minore riuscendo benissimo a reggere lo sguardo di sfida di Sirius .
I due non erano per niente  intimoriti l'uno dall'altro , Debria guardò Sirius sollevando un sopracciglio non capendo quello sfogo di rabbia , immaginò di essersi  persa qualche dettaglio fondamentale e non ricordando nulla dell'ultima settimana la cosa le sembrò molto probabile
< Sirius .. >
< Tu. > Il dito di Sirius si puntò su Debria con aria accusatoria < Restane fuori . >
La ragazza si accigliò ancora di più , normalmente avrebbe già iniziato ad urlargli contro di farsi gli affari suoi, che quella era la sua vita è che Regulus non le avrebbe fatto nulla di male . Ma si rese conto che Sirius era troppo arrabbiato per sfidarlo ancora di più .
così restò sul serio in silenzio , sapendo già che sarebbe dovuta intervenire e non si sarebbe fatta zittire una seconda volta .
< Non riuscivo a capire cosa cazzo centrassi tu nella vita di Debria , nella lettera lei parlava di te come se fossi stato la sua ancora di salvezza , la tua espressione preoccupata quando questa mattina l'ho portata in infermeria , troppe cose non quadravano . Poi ho collegato . Sei stato tu.  > Sirius fece un passo in avanti , trovandosi a pochi centimetri da Regulus , quest'ultimo si alzò dalla sua sedia non sopportando l'idea di essere guarda dall'alto verso il basso .
< Hai fatto in modo che lei si fidasse di te per poi lanciarle chi sà quale maledizione ! > continuò Sirius
< Non hai capito proprio nulla Fratellone . > Se la voce di Sirius era carica di rabbia quella di Regulus era colma di indifferenza ma soprattutto di superiorità . 
< La magia oscura , sei stato tu . > Sirius gli punto ancora una volta il dito contro , l'unica cosa che ancora lo fermava dal spaccare la faccia a Regulus era che non aveva nessuna prova, in verità finché non si era ritrovato il fratello di fronte , Sirius non ci aveva nemmeno pensato agli eventi del mattino.
Probabilmente se non fosse stato in pensiero per James, che era andato nelle cucine con la Evans , quella sera Sirius non avrebbe mai controllato la mappa del malandrino e non avrebbe mai scoperto che Regulus era nell'infermeria. Quando aveva letto i due nomi , gli era salito un nodo alla gola , aveva pensato al peggio. Aveva pensato che il fratello avesse avuto il marchio , che era andato in infermeria solo per uccidere Debria , che a contagiarla con la magia oscura fosse stato lui. Solo che mentre  lo guardava qualcosa gli diceva che il suo ragionamento non quadrava . Nonostante tutto Sirius sperava in una confessione .
< Io non so di cosa tu stia parlando >
< Certo  come no, e io sono il  fidanzato della McGranitt >  Disse Sirius
< Ho sempre saputo che avevi inclinazioni  , diciamo così , Particolari . > 
Regulus fece un mezzo sorrisetto , alludendo alle amicizie frequentate dal fratello.
Portato all' esasperazione Sirius prese Regulus per il colletto della camicia e lo tiro verso di se, le nocche delle sue mani erano sbiancate,  il suo sguardo di fuoco . Debria scattò , inginocchiandosi sul letto  con la schiena diritta, velocemente posizionò le mani sulle spalle dei  due fratelli e passo lo sguardo da Sirius a Regulus .
< Sirius , smettila . > Disse Debria autoritaria
< Ti ho detto di restarne fuori. > Sputò fuori con Rabbia Sirius
< Fai come ti ha detto Debria.  È una cosa di famiglia > Aggiunse Regulus con un tono più calmo rispetto al fratello maggiore.
< Me ne fotto. È di me che state parlando , la cosa mi riguarda . > La ragazza fece passare lo sguardo prima da Regulus e poi a Sirius
< Sis , lascia Regulus . Adesso . >
Sirius distolse solo un secondo lo sguardo dal prediletto della famiglia Black per poi spostarlo su Debria , la ragazza indossava  solo l'intimo poi era completamente nuda.  
nonostante si trovasse spogliata di fronte a due ragazzi , la cosa non le procurava nessun imbarazzo.
La presa di Sirius si allentò permettendo a Regulus di fare un passo indietro e mettere quanta più distanza possibile . < Contenta ? > Disse Sirius ancora fumante di rabbia
< Si, grazie > Aggiunse Debria sarcastica .
< Esigo delle spiegazioni  > continuò lei imperterrita.
Regulus aveva lo sguardo fisso sul fratello maggiore , la mano destra infilata nella tasca del  pantalone cosa che lo faceva assomigliare ad un modello babbano messo in posa per un servizio fotografico, per qualsiasi altra persona che guardava la scena da fuori quel gesto poteva non avere nessun significato, ma Sirius sapeva perfettamente che il fratello stava stringendo la bacchetta e che sarebbe stato pronto a schiantarlo . 
Debria ancora in intimo continuava a trovarsi inginocchiata sul letto dell'infermeria con il volto tirato dalla preoccupazione .
Sirius ignorò la domanda della cugina e si girò per prendere dal letto adiacente a quello di Debria una coperta , per poi poggiargliela delicatamente sulle spalle e chiudendogliela in avanti come se fosse un mantello, coprendogli così la pelle nuda .
Lo sguardo della ragazza si addolcì delicatamente , mentre vedeva Sirius prendersi cura di lei . Regulus invece sì innervosì nel vedere quel tipo di  complicità  ma soprattutto quel contatto così naturale  tra i due.
< Non so a che livello di intimità state voi due , ma non mi va di vederti in reggiseno > Gli sussurro Sirius nell'orecchio a Debria , quest'ultima malgrado tutto si ritrovò a sorridere .
< La smetti di fare il cretino ? > gli chiese Lei ironicamente
< Non ci riesce , ci è nato così > Rispose Regulus Black ancora infastidito dal comportamento del fratello
< Non sfidare la tua buona sorte Regulus . > Disse Sirius molte seriamente .
Regulus già pronto con la bacchetta alla mano aveva tutte le intenzioni di sfidare la propria sorte , che in quel momento la immaginava tutt'altro che buona . Sirius non ci pensò due volte a prendere la bacchetta già pronto ad attaccare , fu Debria che si mise tra i due allungando le braccia tenendoli il più lontano possibile .
< Adesso basta ! > La voce di Debria fù più alta del dovuto , gli occhi che fulminavano i due Black . < Siete assurdi ! Abbassate le bacchette . Ora ! >
< Fate come vi ha detto la signorina Fawely . > Madama Chips era appena uscita da suo studio con le mani suoi fianchi fissava Regulus e Sirius Con il volto contrariato .
< Ma vi sembrano questi i modi ? E lei signorina si rimetta immediatamente a letto ! >
Sirius e Regulus abbassarono la bacchetta entrambi guardavano Madama Chips con espressione colpevole. La somiglianza tra i due era sorprendente, tranne che Regulus era leggermente più basso e più magro .
< Mi scusi Poppy , non capiterà più > Disse Sirius posando la bacchetta nella tasca e facendo l'occhiolino a Madama Chips , che arrossì vistosamente .
Regulus alzò gli occhi al cielo notando come il fratello riuscisse sempre a sfuggire alle situazioni con la sua faccia tosta, Debria invece sorrise e scosse la testa , conoscendo benissimo i modi di fare di Sirius .
< Signor Black , ringrazi che non la faccio mettere in punizioni . E la smetta di chiamarmi Poppy . >
< Certamente , Madama Chips > Sorrise malandrino Sirius mente annuiva all'infermiera .
Madama Poppy Chips scosse la testa rassegnata e guardò Regulus e poi Debria < Signorina Fawely , a letto . Ora . >
Senza farselo ripetere una terza volta , Debria sali silenziosamente sul letto che scricchiolò sotto il suo peso , si stese completamente e si infilò sotto le coperte .
< Signor Black > Questa volta rivolta a Regulus < Non farò mettere in punizione nemmeno lei , ma adesso voglio che lei vada nel suo dormitorio >
Il minore dei Black non aveva nessuna intenzione di lasciare Sirius con Debria , preoccupandosi di ciò che sarebbe stato detto ma quando la ragazza gli rivolse un dolce sorriso capendo i pensieri di Regulus si ritrovo ad annuire  nella sua direzione come se gli stesse dicendo : " Tranquillo , io mi fido di te " Regulus si rilassò visibilmente , non salutò i presenti nella stanza ma si congedò con leggero cenno del capo ed uscì con la sua solita camminata fiera ed elegante marchiata Black .
< Signor Black , aspetti almeno quindici minuti e poi anche lei torni nel dormitorio . Non mi faccia pentire di non avvisare la McGranitt , ci siamo intesi ? > Chiese l'infermeria con fare autoritario, Sirius continuava a sorridere beffardo e poi si portò una mano sul cuore mentre l'altra veniva alzata
< Giuro che non rincorrerò Regulus , può stare tranquilla >
< Black , quando di mezzo c'è lei e i suoi fedeli compari io non sto mai tranquilla .>
Detto ciò l'infermiera posò sei fiale , contenenti sei pozioni diverse , sul comodino di Debria.
< Le beva tutte , Signorina >
Già dalla puzza che emanavano Debria non ebbe intenzione di ingerirle , ma non voleva aggravare la situazione così annuì . Madama Chips si voltò e torno nel suo studio.
< Bevile. > Disse Sirius che si appoggiò con i gomiti ai piedi del letto.
< Ma puzzano > Affermò la ragazza lamentandosi come una bambina
< Non costringermi a dartele con la forza Debby >
< MMMMMHHH!!! Non le voglio.>
Solitamente Debria non era una persona che si imputava su cose così superficiali , come in questo caso, preferiva applicarsi su questioni di rilevanza maggiore solo che in quel momento le andava di sentirsi un po' bambina e poi aveva lo stomaco talmente sotto sopra che aveva paura che appena ingeriva  una di quelle pozioni avrebbe iniziato a vomitare.
< Debria . > Ovviamente , un nome non poteva essere considerata una minaccia ma se a pronunciare il nome è Sirius Black , conviene sul serio non tirare troppo la corda e Debria lo sapeva bene . Così alzò gli occhi al cielo mentre sbuffava.
< Facciamo così , io bevo questi intrugli se tu mi dici come ci sono finita qui. Senza tralasciare nulla . >
< Ci sto . Ma tu le bevi mentre io racconto . >
Debria si limitò ad annuire e poi a bere piano piano le sue pozioni, mentre sirius le raccontò tutto ciò che era accaduto il giorno prima e ciò che gli aveva detto Madama Chips .


****

< Potter ma dove siamo ? > chiese Lily mentre veniva trascinata da James , la giovane caposcuola cercava di riconoscere in che parte de castello si trovasse  ma più si addentravano per i corridoi più Lily si rese conto che non aveva la ben che minima idea di dove stessero andando .
Per un secondo Lily pensò che James la stesse portando nella sala comune di tassorosso  anche se la cosa sembrava non avere nessun senso e quando si ritrovò di fronte ad un quadro con della frutta ,   guardò James sollevando un sopracciglio.
< Potter mi hai portato a contemplare la natura morta ? >.
James le dedico un semplice sorriso malandrino che poteva significare tutto oppure niente, continuando a non darle spiegazioni il ragazzo iniziò a fare il solletico ad una delle pere presenti nel Quadro ed essa Si trasformò in una maniglia, Lily era del tutto meravigliata da quella scoperta. 
James la condusse all'interno e si limitò a fissarla mentre Lily spalancava gli occhi ed esclamava un leggero " oh ".
< Per rispondere alla tua domanda , no , Lily cara , ti ho portata a contemplare  le cucine . > Scherzo James
< Non ci posso credere , è da qui che viene tutto il  cibo nella sala grande >
James annuì e poi la condusse sul tavolo che si trovava nella stessa pozione del tavolo di Grifondoro .
< Io e i ragazzi abbiamo scoperto questo posto al terzo anno, praticamente il cibo viene riposto su i tavoli e magicamente compaiono nella sala grande. > Spiegò James a Lily che ascoltava ancora meravigliata
< E quale guaio stavate combinando al terzo anno che vi ha spinto ad arrivare fin qui ? >
< Segreto di malandrino , se te lo dicessi sarei costretto ad affrontare un processo per divulgazione di dati segreti. > Disse James sorridendole
<  Ancora con quella stupida storia dei processi ? > Chiese Lily che rideva , ricordando quando James  aveva costretto Sirius ad affrontare il processo per " Tradimento " solo per aver parlato più di dieci minuti con lei.
< Stupidi ?! > James si mise una mano sul cuore ,  fingendosi profanamente offeso.
Lily alzò gli occhi al cielo < Sempre melodrammatico ! >

< Signorino Potter , Siete tornato a trovarci ? > La voce dell'elfo domestico richiamò l'attenzione dei due ragazzi che si voltarono a guardarlo.
< Folly ! Ti sono mancato ? > James si aprì in un sorriso entusiasta mente l'elfo domestico lo guardava adorante 
< Il signorino , manca sempre a Folly.  A Folly mancano anche gli amici del signorino . >
< Dirò a tutti loro di venirti a trovare , lo giuro >
L'elfo domestico abbassò la testa e  Lily pensò di averla vista arrossire < Il signorino è sempre troppo buono con Folly . >
James sorrise  < Perchè te lo meriti >  disse all'elfo domestico che alzò lo sguardo verso di James ed iniziò a piangere
< Oh, no, Folly non piangere > Tirando sul con naso Folly annuì mente fissava James
< Folly può fare qualcosa per Il signorino ? >
James  indico Lily con la mano < Lei  è Lily Evans folly , una mia  Ehm ...  > James fissò Lily senza sapere se poteva azzardarsi a dire la parola " amica ", la ragazza si rese conto di quel imbarazzo e sorridendo all'elfa domestica  stese il braccio e aprì  la mano destra , pronta a stringergliela .
< Diciamo che sono una sua  collega  > Folly fissò la mano di Lily e ancora più emozionata gliela stinse piano .
Tutte quelle manifestazioni di affetto e di rispetto per Folly erano sempre una novità , i suoi vecchi padroni l'avevano maltratta, punita , picchiata , cruciata.
Quella povera elfa domestica ne aveva passate di tutti i colori , finché poi il figlio del suo padrone non l'aveva liberata e gli aveva suggerito di andare  a lavorare ad Hogwarts . Le regole nel castello erano molto diverse , gli elfi erano devoti a Silente e al lavoro , li non c'erano punizioni  e tra tutti gli elfi si creava sempre un rapporto quasi famigliare . Ed era anche una grande famiglia considerato che erano più di 100 elfi .
< Pollo allo spiedo, patate fritte alle erbe, sugo di carne con le carote, Gelato alla fragola e limone . > Folly aveva parlato senza pensarci e mentre James arrossiva Lily lo fissava senza capire
< Cosa ? >
< I piatti preferiti della signorina Evans , Il signorino Potter chiede sempre a folly di prepararli durante le feste di Natale . > disse L'elfa tranquillamente .
Lily passava lo sguardo da Folly a James , che sentendosi gli occhi di Lily addosso si passò una mano tra i capelli e cerco di sorridergli innocentemente .
< Beccato . >
< Potter è da stolker sapere a memoria tutti i miei piatti preferiti ! >
< Faccio solo attenzione > cerco di difendersi James
< Folly prepara qualcosa per i signori ? > chiese L'elfo
< Si, Folly grazie mille . > disse James < Oh, signorino non deve ringraziare , Folly è felice di aiutare >
E senza aggiungere altro l'elfo domestico andò a preparare la cena per i due Grifondoro
< Perchè chiedevi di preparare queste cose a Natale , Potter ?  > Lily fu molto chiara E fissava James non capendo di preciso quale aspetto di lui avesse conosciuto in quei sette anni , si era sempre detta che era un Idiota , che si sentiva in dovere di fare tutto solo perché le sue conoscenze e la sua bravura glielo permettevano .
Aveva odiato con tutta se stessa quell' aspetto di James , odiando il suo ego e la sua prepotenze,  Lily però si era lasciata sfuggire anche il lato buono di James. Quel lato che piano piano lui le stava mostrando e che Lei stava amando, iniziava a capire perché Remus gli volesse bene , perché Peter lo ammirasse .
< Restavi sempre ad Hogwarts, tutti gli anni . Non accettavi gli inviti delle tue amiche , non tornavi a casa e io pensavo che chiedendo agli elfi di cucinarti le cose che ti piacevano , tu saresti stata felice. Stare da soli durante il Natale è una cosa molto triste. > James era molto calmo mentre parlava e i suoi occhi fissavano ogni movimento del viso di Lily , sperando che quella confessione non la facesse arrabbiare .
James aveva capito negli anni che Lily era facilmente irritabile , che non voleva l'aiuto di nessuno e soprattutto odiava essere compatita .
< Potter questa è una cosa ... >.
< Orribile ? Stupida ? Da egoista ? >
Chiese James immaginando che Lily stesse già per insultarlo ma lei scosse la testa e gli sorrise
< Dolce. Stavo per dire che era una cosa Dolce . >
Il sorriso di James era talmente ampio che avrebbe potuto illuminare da solo tutta la sala grande. Perché Potter era anche questo , una persona sensibile capace di tirarti su e di avere pensieri buoni e positivi in qualsiasi momento e riusciva a contagiarti con la sua felicità.
< Come consoci Folly ? > Chiese Lily cercando di cambiare argomento , parlare di lei e della sua vita da Babbana la metteva a disagio.
Aveva sempre sperato i due mondi, nessuno tranne poche persone come Severus , E le sue compagne di dormitorio sapevano della sua situazione famigliare . Qualcosa lo aveva accennato anche a Sirius , ma si era tenuta sul vago proprio come aveva fatto lui.
< Diciamo che è sempre collegata al segreto dei malandrini e quindi io non posso dirti nulla. Ma chissà ... forse qualcun altro > James indicò con la testa Folly < Potrebbe . >.
Lily alzò gli occhi al cielo e capi cosa stesse alludendo James , lui aveva giurato ai malandrini che non avrebbe mai detto nulla a nessuno. Ma a quanto pare Folly poteva.
Quando l'elfo domestico porto del pollo arrostito , con le patate alle erbe Lily sorrise felice .
< Folly , posso farti una domanda ? > Chiese la Caposcuola
< Certo, la signorina può chiedere tutto a Folly. >
Lily annuì cercando di ignorare il nervoso che sentiva quando Folly si annullava totalmente alle richieste , si sentiva in imbarazzo per come si sentiva privilegiata e si sentiva arrabbiata per come la società dei magli sottomettessero i poveri elfi.
< Come hai conosciuto Potter ? >
A folly si illuminò il volto,  ricordando quel incontro  con felicità
< È stato il padroncino Black > disse Folly sorridendo cauta
Lily sollevò un sopracciglio non capendo ma soprattutto curiosa
< Lavori per i Black ? > chiese stupita < Oh, non più. > Disse Folly molto triste abbassando la testa
< Folly è stata liberata dal padroncino Sirius >
Lily restò scioccata da tale scoperto non immaginando di certo Sirius preoccupato per un elfo domestico tanto da liberarlo. < Chiudi la bocca Evans , ti entreranno le mosche > Disse James ridendo della faccia sconvolta di Lily
< il padroncino Sirius , ha liberato Folly regalando a Folly la sua cravatta di Grifondoro . >
Lily non poteva credere alle sue orecchie, quasi sconvolta da come un gesto così nobile fosse stato fatto da Sirius, come a dimostrazione di quello che Folly aveva detto , evoco sulle sue mani un pezzo di stoffa che Lily riconobbe come la cravatta che aveva Liberato Folly.
< Folly non smetterà mai di ringraziare padroncino Sirius . Folly aiuterà sempre. > Lily annuì cauta, sorridendole in modo incoraggiante .
< Folly posso chiederti perché Sirius ti ha liberato ? >
Folly abbassò la testa ricordando quel momento triste
< Folly aveva sbagliato, folly aveva spostato un oggetto mentre puliva casa , la signora Black si era arrabbiata tanto con Folly e l'aveva punita . Il padroncino Sirius è venuto da Folly e ha donato la sua cravatta . Folly non voleva lasciare casa Black , Voleva servire padroncino Sirius. >
< Così sei venuta qui, per servire Sirius ? > Folly fece di no con la testa
< Per aiutare Il padroncino , qualsiasi cosa per il padroncino >
James che già conosceva la storia guardò Lily che aveva un enorme sorriso sul volto che gli illuminava gli occhi. La ragazza era felice di sapere che non tutti i purosangue erano cattivi , che c'era qualcuno disposto ad aiutare anche gli elfi domestici .
< Quindi Sirius ti ha presentato James e tu hai mostrato loro le cucine ? >
Folly annuì tornando immediatamente felice
< così il padroncino Sirius può sempre tornare a salutare Folly. >
< Grazie mille Folly per avermi risposto > Folly spalancò piano la bocca e si voltò verso di James
< A Folly piace la signorina Evans > Disse sorridendo
< Ti confesso un segreto > Disse James avvicinandosi all'orecchio dell'elfo
< Piace anche a me > nonostante dovesse essere un segreto James parlò ad alta voce , così che anche Lily potesse sentirlo .
La ragazza di suo canto arrossì e cerco di minimizzare la cosa alzando gli occhi al cielo .
Folly si allontanò e torno al suo lavoro mentre Lily e James ripreso a mangiare
< È stata una cosa molto nobile da parte di Sirius > disse Lily.
< Hey, ma noi siamo nobili, non per caso ci chiamiamo i nobili malfattori ! >. disse James ridendo
< Non c'è nulla di nobile nel essere dei malfattori , Potter >
< Ma se spruzzo nobiltà da ogni poro Evans , sono talmente nobile da essere paragonato a Godric Grifondoro . >
James aveva sollevato le spalle e tirato il petto in fuori cercando di imitare il più possibile la postura di un nobile con la puzza sotto il naso . Lily rise piano della postura del tutto innaturale per James e scosse la testa
< Sei ridicolo Potter >
James abbassò di colpo le spalle e il suo sorriso si spense un po'
< Posso sapere perché chiami tutti con il nome , mentre a me continui a chiamarmi Potter ? É raro che tu mi chiami James > disse tornando molto serio e guardando Lily ne gli occhi.
Quest'ultima in verità non ci faceva nemmeno molto caso quando lo chiamava Potter , si era talmente tanto abituata negli anni che per lei " James " era soltanto un di più .
< È solo abitudine >
James annuì piano e lasciò cadere l'argomento , avendo entrambi finito di mangiare I due uscirono dalle cucine e iniziarono a dirigersi verso la sala comune. Entrambi restarono in silenzio , James un po' deluso dal fatto che lei nonostante tutto ancora non riuscisse a regalargli quella confidenza di chiamarlo per nome. Lily invece era sconvolta da come tutta la giornata si era svolta, la mattina ad hogsmeade era stata più piacevole di quanto lei stessa avrebbe ammesso, inoltre , James si era mostrato in così tanti aspetti del suo carattere che Lily iniziava a sospettare che il ragazzo fosse affetto da un qualche tipo di disturbo della personalità .
In quella giornata lui si era dimostrato  impacciato , felice, dolce, comprensivo , preoccupato , anche protettivo  quando avevano sentito il discorso dei mangiamorte.
Lily non riusciva a capire come fosse possibile che una persona che per anni si era dimostrata solo uno sbruffone arrogante avesse anche tanti lati positivi . Persa nei suoi  pensieri Lily non si era nemmeno resa conto che già si trovava nella sala comune , non aveva nemmeno sentito James pronunciare la parola d'ordine.
< Bhe, Buona notte Evans > disse James mentre stava fermo davanti al dormitorio < Notte Potter > Rispose Lily salendo verso la sua camera, arrivata a metà strada però Lily sentiva di non essere stata moto carina con James e quindi corse giù per le scale . James era ancora lì fermo a fissare le scale che portavano al dormitorio femminile , quando vide Lily ricomparire davanti a lui il suo sorriso si accese e i suoi occhi si fissarono in quelli verdi di lei.
Spinta dalla stanchezza , dai sensi di colpa o semplicemente , come avevano detto le sue compagne di dormitorio la mattina , era impazzita . Lily si alzò sulle punte  e lasciò un affettuoso bacio sulla guancia di James .
< Grazie per oggi , nonostante tutto mi sono divertita >
James spalancò gli occhi e la sua faccia era il disegno preciso di un pesce lesso < Prego , Lily >  disse in risposta il ragazzo con voce canonica quasi fosse sotto imperius .
< Buonanotte James > Disse Lily
< Buonanotte Lily >
I due si erano già chiamati in passato in quel modo ma per la prima volta oltre ad una semplice concessione c'era anche una  molteplice dose di complicità tra i due.
Lily stava risalendo per la seconda volta nel suo dormitorio quando la voce di James la richiamo
< Lily, visto che ti sei divertita , ci esci di nuovo con me ? > Anche se Lily non poteva vederlo in faccia , sapeva già che il ragazzo aveva un sorriso largo sul volto e Un espressione D'Angelo che avrebbe ammorbidito anche Voldemort in persona.
< Sei sempre il solito idiota Potter ! >
Nonostante il tono acido la ragazza stava sorridendo, non avrebbe reso di certo le cose a James così facili e per enfatizzare il suo rifiuto si tirò con forza la porta del dormitorio alle spalle.
Il suono forte della porta che veniva sbattuta fù il segno che Lily non sarebbe scesa di nuovo in sala comune , ma James aveva ancora sul volto il sorriso più bello che potesse.
Non gli importava se sua cugina era stata contagiata dalla magia oscura e aveva tentato il suicidio, non gli importava della guerra che li rincorreva , ai mangiamorte che li avrebbero attaccati da lì a poco. Gli importava solo del suono dolce con cui Lily aveva pronunciato il suo nome e di come le sue labbra erano risultate così morbide sulla sua guancia .


*note scrittrice : Ciao a tutti !
Allora , vi sta piacendo la storia ? Devo dire che sono quasi fiera di come sta venendo, certo ci sono molte cose da chiarire, moltiiiiiissime porte ancora da aprire  ma tutto sta andando nella giusta direzione.
Il prossimo capitolo lo tengo già scritto e penso che dopo una bella revisione lo pubblicherò , spero che anche a voi la storia stia piacendo, e come dico sempre se avete dubbi , curiosità o consigli fatemelo sapere !
Un bacio Lulù

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


< Mmmh , mmmh > James si schiarì piano la voce, erano le sei e ventotto del mattino e il capitano era già pronto vicino al lato destro  di Sirius .
Ai piedi del letto Remus era pronto ad immortalare il rivoglio , con la macchina fotografica già stretta tra le mani ; A concludere il teatrino un Peter Minus che portava un vassoio dove sopra ,  Folly ,  aveva posizionato una torta a forma di osso piena di panna.

James si puntò la bacchetta alla gola e alzò la mano sinistra , Remus e Peter lo guardarono  attentamente mentre aspettavano il via.
Sirius che ancora dormiva, aveva cacciato la lingua da fuori ed essa iniziò a penzolargli di lato al volto , in quel momento più che Russare , Sirius sembrava un cane in cerca di acqua.
Se qualcuno avesse avuto solo il sospetto che la forma animale di Sirius era un cane, vedendolo in quella posizione si sarebbe tolto ogni dubbio.
Con sguardo solenne , James annuì ai suoi amici che ricambiarono il suo sguardo con una muta promessa di seguirlo in quello che stava per accadere così , James aprì la bocca nello stesso istante in cui chiudeva a pugno la mano sinistra ; quello era il segnale di via che stavano aspettando .
< PERCHÈ È UN BRAVO CANE , PERCHÉ È UN BRAVO CANE , PERCHÉ È UN BRAVO CANEEEEE , E PADFOOT SI FA CHIAMAAARRRR ! >
Sirius si alzò di scatto dal letto; mentre Remus scatto velocemente la foto che lo ritrava in pantaloncini e canottiera bianca, con lo sguardo assonnato e la bocca spalancata per lo spavento .
Durate questo teatrino firmato malandrini , dall'altro lato della stanza una tonfo suono comunico ai ragazzi che Frank era caduto dal letto .
< PER SIRIUS ? > urlò James con la bacchetta ancora puntata alla gola < HIP HIP URRÀ ! > urlarono in coro Remus e Peter
< E PER PADFOOT ? > Continuò imperterrito James
< BAU BAU ! > Risposero prontamente I restanti malandrini

Potter fu il primo che si buttò su di Sirius stringendolo continuando ad urlargli nelle orecchie
< Auguri , vecchio ! >
< Stupido Cervo! Mi stai schiacciando i gioielli di Famiglia ! > urlò Sirius schiacciato dal peso di James
< Ma se sono io la tua famiglia , vecchio cane rognoso >
< Hey, ci sono anche io ! > Remus posò velocemente a terra la macchina fotografica e su lanciò su i due ragazzi
< Arrivoooo! > Urlò Peter che raggiunse i suoi amici , schiacciandoli con il suo enorme peso.
< coff Ragazzi coff coff ... vedo coff ... la luce >
Mormorò tra un colpo di tosse e l'altro Sirius
< Dite a mia madre ... coff coff ... che è una ... coff .. >
Quando i tre amici non sentirono più la voce di Sirius si guardarono preoccupati e si lanciarono immediatamente giù dal letto
< Sirius ! Sirius ! > Disse James scuotendo quello che restava del corpo del suo amico
< Lo stiamo perdendo ! Lo stiamo perdendo ! > Urlò James verso Remus mente cullava la testa di Sirius che aveva tra le braccia James , essendo la Reggina del melodrammatico, fingeva anche di piangere .
Remus si inginocchiò vicino a James e gli Poggiò una mano sulla spalla , fingendo di consolarlo.
< Abbiamo fatto tutto il possibile , purtroppo ha seguito la luce >
Peter per restare in tema prese un lembo del lenzuolo e lo usò per asciugarsi le lacrime, dopo circa dieci secondi da quella scena , James tirò sul con naso e guardò verso Remus
< Pensi che adesso posso prendere il suo giubbotto di pelle ? > disse con voce sconsolata
< Bhe, credo che Sirius avrebbe voluto che l'avessi tu James, come credo avrebbe voluto che io prendessi le sue scorte di burrobirra > Affermò Remus < Io prendo le sue riviste di moto babbane > Disse Frank con la faccia ancora schiacciata sul pavimento
< Che te ne fai ? Non sai manco cosa sono le moto > Chiese Remus sollevando un sopracciglio
< Le uso come tappetini per le mie piante >
< Siete degli amici di merda > Disse Sirius aprendo un solo occhio
< È VIVO ! È vivo , miracolo ! > urlò James mentre tornava a cullarlo tra le braccia e a fingere di nuovo di piangere ma questa volta dalla gioia.
< Non ha seguito la luce ! > Continuò Remus mentre alzava le braccia al cielo come ringraziando un Dio.
< Quindi possiamo mangiare la torta ? > < Peter ! > Disse Sirius indicandolo con un dito
< Tu si che sei un amico ! Dove sta la torta ? Sento odore di panna ! >
****


< Cosa è tutto questo baccano ? > Disse Emmelline mentre sollevava la mascherina che aveva su gli occhi, Mary d'altro canto si alzò di scatto dal letto
< Era la voce del Capitano ? Mi sono dimenticata gli allenamenti ?! >
< Mmh > Mormorò Alice buttandosi un cuscino sulla testa cercando di dormire. La Caposcuola invece , si trovava ancora a pancia in giù con la faccia schiacciata sul cuscino.
Aprì un occhio e iniziò a fissare confusa il suo comodino , su di esso c'era una sveglia che indicava che erano le sei e trenta del mattino , una lampada di quelle con la lava e un piccolo calendario da scrivania. Fu quel calendario che rispose ai dubbi di tutte le ragazze .
< No! > Mormorò Lily di colpo già sveglia
< Cosa Lily ? > Chiese Emmelline che aveva indossato una meravigliosa vestaglia in sita color cipria che risaltava il colore dei suoi occhi celesti chiari e i suoi capelli biondo platino.
< È tre novembre ! > Disse la Caposcuola < Oh, No! >
< Oh , Si! È il compleanno di Sirius ! > Disse Mary tutta felice < Questa sera si fa festa ! >
< Mi sono dimenticata di fargli il regalo > comunicò Vance alle sue compagne di dormitorio mentre si sistemava il letto .
Alice aveva ormai capito che non sarebbe più riuscita a a dormire e di conseguenza si era messa diritta appoggiando la schiena alla spalliera del letto.
< Anche io ! > Disse in fine.
< Nessuna di noi gliel'ha fatto ? > Chiese Mary
< Ma questo è un disastro ! Chi non fa il regalo non può partecipare alla festa ! >
< Sai che dramma > Le rispose Lily che svogliatamente stava scendendo dal letto < Come fanno ad avere tutta questa energia di prima mattina ? >
< Lily te lo domandi da sette anni > La prese in giro Emmelline
< Perchè sono sette anni che non capisco la loro felicità immotivata ! È solo un compleanno >
< Tu sei il grinch > Le disse Mary < Solo che invece di avercela con il Natale tu ce l'hai con tutte le feste . >
< Non è vero ! >
< Mary ha ragione , odi San Valentino, i compleanni , gli onomastici , Halloween , Natale , capodanno . > Concluse Alice mentre Emmelline annuì d'accordo

< Ragazza , dobbiamo assolutamente trovare un regalo ai ragazzi ; io non voglio essere l'unica in tutta la scuola a non partecipare alla festa > Disse Mary
< Ma cosa possiamo regalargli ? ieri avemmo dovuto prendergli qualcosa al villaggio >
< Emmelline non essere negativa ! Ci sarà qualcosa dentro Hogwarts che possiamo regalargli >
Lily era l'unica che non era messa a discutere del regalo di Black , per il semplice motivo che lei non avrebbe partecipato alla festa, essendo caposcuola la ragazza aspettava che qualcuno si sentisse male per il troppo alcol per poi urlare a tutti di uscire fuori dalla sala comune , togliendo punti a tutte le case. Ed era anche per questo motivo che Grifondoro non vinceva mai la coppa , la maggior parte dei punti veniva eliminata per colpa dei malandrini .
Solo che questo era il suo ultimo anno e lei ultimamente aveva anche stava anche diventando amica dei malandrini .
< So io dove prendergli dei regali > Disse infine Lily , tre paia di occhi la guardarono stupiti e Lei finse di non farci caso
< Parteciperai alla festa ?! > Chiese Mary eccitata all'idea che ci fosse anche Lily
< È il nostro ultimo anno , perché no > Disse Lily alzando le spalle .
Alice sorrise felice e si alzò dal letto correndo ad abbracciare Lily
< Sarà una serata fantastica ! Ci prepareremo tutte insieme e ci divertiremo ! >
< Sarebbe la nostra prima festa tutte e quattro > Disse Emmelline
Lily alzò gli occhi al cielo e sbuffò sorridendo
< Non vi illudete ! Se vedo che quei quattro esagerano mando tutti via a suon di maledizioni ci siamo intese ? >
Le sue amiche annuirono e tutte iniziarono a prepararsi per scendere a fare colazione
****

< Madama Chips , la prego ! >
< Le ho già detto di no, Signorina Fawely lei non uscita da qui . >
Debria alzò gli occhi al cielo disperata  , odiava passare le giornate buttata sul letto, da quando la sera precedente Sirius le aveva raccontato tutto lei aveva sentito il bisogno di uscire da quella stanza .
Di scrivere a Dorea e Charlus per chiedergli scusa , di abbracciare suo cugino ma soprattutto di far capire a chi l'aveva sottoposta alla magia oscura che lei non si sarebbe fatta sottomettere di nuovo.
Quella mattina alle sette la professoressa McGranitt era andata a trovarla per comunicargli che tutti i suoi oggetti erano stati sottratti per capire quali tra quelli era stato contagiato con la magia oscura , tra gli oggetti avevano preso anche tutti i suoi vestiti, e adesso Debria fissava la sedia dove la professoressa le aveva messo la nuova uniforma scolastica che la zia aveva spedito ad Hogwarts .
< Madama Chips o lei mi da il permesso di uscire da qui o me ne vado da sola . > La voce di Debria era determinata e per dimostrare il ciò si era già alzata dal letto e aveva iniziato ad indossare la sua divisa nuova .
< Signorina Fawely lei è più testarda di sua madre e suo cugino messi insieme ! >
Replicò Madama Chips alzando le braccia al cielo .
L'infermeria lavorava ad Hogwarts da anni e conosceva molto bene la madre di Debria che spesso si trovava nell'infermeria.
Debby sorrise entusiasta , come se il fatto che Madama Chips gli aveva appena detto che era da esaurimento fosse un complimento .
< Allora ? Mi fa uscire ? > Chiese Debria alzando un sopracciglio, Ormai la ragazza aveva già deciso ma voleva comunque che Madama Chips le desse il permesso , non voleva mettersi nei guai , voleva solo uscire da lì dentro.
Madama Chips scosse piano la testa e poi prese uno scatolino e lo diede in mano a Debria .
< Deve prenderne una ogni ora . E sta sera , dopo cena , tornerà qui per fare un controllo. Mangerà tre volte al giorno , eviterà sforzi eccessi e dormirà almeno 8 ore . Mi sono spiegata ? Se non farà una sola di queste cose la chiuderò nell'infermeria finché lo riterrò necessario ! > Poppy aveva le mani sui fianchi e lo sguardo duro ma pieno di apprensione , Debria sorrise e felice di aver avuto finalmente il permesso e abbracciò l'infermeria
< Grazie Poppy ! Giuro che farò tutto ciò che mi ha detto ! >Senza aspettare repliche uscì di corsa dall'infermeria , Madama Chips  fù sconvolta da quel abbraccio e quando vide che stava uscendo le sorrise
< NON CORRA !! > Gli urlò dietro ma Debria era già troppo lontano per ascoltare l'infermeria .
Ancora sorridendo scosse la testa e si diresse verso il suo ufficio, si accomodò sulla scrivania e  si mise a fissare una vecchia fotografia .
< È tale e quale a  te Alex , non poteva venire più testarda > Disse Madama Chips guardando la foto .
In quella fotografia c'erano alcuni studenti di molti anni fa , che avevano fatto un corso di primo soccorso ad Hogwarts con l'infermeria .  Vicino  a Madama Chips c'era Alexandrea  Potter che abbracciava l'infermeria e gli scoccava un bacio sulla guancia .

****

Essere sotto i riflettori era una cosa a cui James e Sirius erano abituati ,  non c'era giorno in cui qualche ragazzo non gli comunicava quanto li ammirasse o che qualche ragazza non ci provasse con loro.
Questa popolarità in realtà coinvolgeva anche Peter e Remus ma loro ne restavano sempre un po' in disparte , considerando fosse inutile tutto questo attaccamento  alla popolarità  e proprio per questo motivo  che mentre James e Sirius erano sommersi da ragazzine urlanti e ragazzini pronte a fare auguri a Sirius , Remus e Peter sgusciarono via e preso posto al tavolo di Grifondoro .
Nonostante tutto però la folla si riunì anche intorno al tavolo e Remus iniziò a pregare  che qualcuno mandasse al diavolo tutte quelle ragazzine urlanti, l'avrebbe fatto lui da solo , ma era troppo bene educato per rispondere male a delle persone che nemmeno conosceva .
< HEY! COSA SUCCEDE QUI ?! SMETTETELA SUBITO DI FARE CONFUSIONE O TOLGO VENTI PUNTI A TESTA ! >  Una voce isterica , arrabbiata e decisa fece sorridere Remus che con gli occhi che gli brillavano guardavano la sua migliore amica che aveva esaudito il suo desiderio.
Lily sorrise  soddisfatta quando più di cento ragazzini  ubbidirono silenziosi ai suoi ordini.
< Così va meglio > Disse più calma la ragazza con le braccia incrociate sotto il seno e il sorriso soddisfatto sul volto .
< Evans possibile che devi rovinare sempre tutto ?! > Disse Sirius che voleva godere ancora un po' della compagnia , soprattutto quella delle ragazze che gli stavano giusto proponendo cosa avrebbero voluto fargli come regalo .
< Ringrazia che ancora non ti ho messo in punizione per aver causato tutto questo casino !> Rispose acida Lily mentre si sedeva di fianco a  Remus
< Ma è il mio compleanno Rossa ! Non puoi mettermi in punizione >
< Hey! Solo io posso chiamarla Rossa > La difese Remus mettendo le mani sulle spalle di Lily tirandola a se.
< HEY, solo io posso toccarla > disse James , totalmente fuori luogo , prendendo un cornetto da sopra al tavolo e usandolo per minacciare i suoi amici . Lily d'altro canto  alzò gli occhi al cielo e sbuffò
< No, Potter nemmeno tu puoi ! >
sentenziò alla fine La ragazza rubando il cornetto dalle mani di James che in risposta le regalò uno dei suoi sorrise malandrini che significava :" Non. Ancora , Evans . Non ancora " .
Per un secondo James penso anche di dirglielo ma una cascata di capelli biondi si fiondò sulle spalle del suo migliore amico e per quanto James ne potesse sapere , poteva anche essere una delle vecchie ragazze di Sirius che voleva ucciderlo.
Quando un  buon odore di agrumi si diffuse nell'aria , James capi che  Quella  cascata di capelli biondi apparteneva a Debria .
< Auguri Sis ! Sei il più vecchio di tutti noi ! Non sei felice ?! >
Sirius si girò e di scatto prese Debria facendola sedere sulle sue gambe
< Grazie principessa , ma vuoi dirmi che ci fai fuori dall'infermeria? > Nonostante il velato rimprovero Sirius sorrideva nel vedere Debria così piena di vita .
< Madama Chips ha detto che potevo uscire se rispettavo alcune regole > senza preoccuparsi minimamente la ragazza distese le gambe addosso  a Peter e Remus e lasciò cadere la testa sulle gambe di James .
< Buongiorno ragazzi , Giorno Lily ! >  Aggiunse Debria notando che non aveva salutato nessuno.
James le fece l'occhiolino e iniziò ad accarezzarle i capelli per niente preoccupato che sua cucina stesse usando lui e i suoi amici come un letto.
< Giorno Debby, sono felice che stai meglio > Disse Remus il più educato tra i quattro mentre Peter che aveva la bocca piena le rivolse un ciao con la mano.
< Buongiorno ragazzi e auguri Sirius ! >
Disse Alice seguita da Frank e le altre compagne di dormitorio
< Allora Black , organizzata la festa ? > disse Mary andando diritto al punto
< Oh, Mary così ci offendi > Disse Sirius mettendosi una mano sul cuore
< I malandrini organizzano sempre le feste migliore > Gli diede man forte James
< Oh, dimmi un po' : Ragazzi , alcool e musica ? >
Sirius si avvicinò a Mary ,sollevandosi piano dalla sedia ed ignorando di avere ancora Debria sulle gambe
< Alcool e musica quanto ne vuoi , ma di ragazzi te ne offro uno solo > Mary colse subito L'allusione di Sirius e gli fece l'occhiolino .
< Ragazzi, potreste fermare gli ormoni , non vorrei che ci  fosse qualche oggetto contundente a darmi fastidio ! > Disse Debria che guardò male Sirius e decise di sedersi sulla sedia , James scalo di un posto lasciando a Debria la possibilità di sedersi .
<  Debria ! Ma dove sbuchi fuori ? > Disse Emmelline ridendo piano
Mary arrossì leggermente alla battuta sul corpo contundente e fissò Debria come a scusarsi .
< Sirius , Lily ci ha fatto prendere dei regali stupendi . Secondo me ti piaceranno tanto > Disse Alice battendo le mani entusiasta
< Regali ! > Disse Sirius con l'espressione sognante
< Aspetta Alice , Ripeti ! > disse James Alice sollevò un sopracciglio  molto confusa e con voce canonica disse :
< Ti piaceranno tanto ? >
< No, prima > disse James
< Secondo me ? >
< Prima ! >
< Regali stupendi ? >
< Prima ! >
< Oh , per l'amore del cielo ! > Intervenne Lily
< Si, Potter , ho preso io i regali a Sirius ! > Tutti i malandrini spalancarono la bocca non capendo
< Hai intenzione di partecipare alla festa  ? > Chiese Remus
< Senza dare di matto e buttare tutti  fuori  ? > Chiese Sirius
< HAI FATTO UN REGALO A SIRIUS E A ME NO ?! > Urlò Invece James
Lily restò moto calma e prendendo un morso del cornetto guardò tutti e tre i malandrini
< Si , forse , si > disse Lily indicando prima Remus poi Sirius e infine James.
L'espressione di quest'ultimo cambio di botto e prese Sirius per il colletto < NON STAI CERCANDO DI RUBARMI LA MOGLIE VERO !?!? >
< Cosa ?! La Evans non è il mio tipo > Urlò Sirius mentre Lily  disse :
< Non sono tua moglie >
James guardò ancora per qualche secondo il suo migliore amico , poi gli sorrise e lasciò la presa sul suo colletto sistemandogli di nuovo la camicia, stendendo  con la mani le pieghe che si erano create
< Era giusto per sicurezza > Disse James  ancora sorridendo , poi si voltò di Lily
< Non ancora Lily. Non ancora >

****

< Emmelline aspetta perfavore ! > Urlò Remus mentre la ragazza si dirigeva verso l'aula di Pozioni.
< Arrivo subito ragazze > Disse Emmelline alle sue compagne di dormitorio e voltandosi verso Remus .
Quando il ragazzo la raggiunse Emmelline gli sorrise cautamente , come se lui non l'avesse ignorata per giorni interi , come se non l'avesse abbandonata nel parco dopo averla quasi baciata.
< Dimmi Remus >
< Emmelline , io volevo chiederti scusa  , per come mi sono comportato  sono stato un sciocco , insensibile ,  maleducato ... > 
< Sei stato semplicemente uno Stronzo , Remus > Disse Emmelline , fermando L'infinita lista di insulti che Remus si stava auto infliggendo.
Remus si fermò con la bocca spalancata non aspettandosi  che Emmelline usasse quel tipo di termini .
La ragazza era sempre molto educata e pesava ogni cosa che diceva , anche lei si sorprese di quello che aveva appena comunicato ma gli era uscito spontaneo , perché lei infondo lo pensava sul serio .
< Bhe , non posso darti torto >
< Remus ma perché non me l'hai detto ? > Disse Emmelline , avvicinandosi a lui
< Credevi forse che ti avrei voltato le spalle ? Insomma ha dovuto dirmelo Lily >
Remus aveva spalancato gli occhi e guardava Emmelline come se gli avesse appena detto che Voldemort in realtà era un piccolo cucciolo di foca .
Nella testa del ragazzo iniziarono a frullare milioni di cose che Lily avrebbe potuto dire ad Emmelline , perché insomma Lily non poteva aver detto alla Vance  proprio " Quello " , Lily non lo avrebbe mai tradito e per evitare di buttarsi la zappa da solo sui piedi con voce rauca  disse la cosa più intelligente che gli venne in mente .
< Lily ... ehm ... Detto cosa ? > Remus sentì la sua voce lontana anni luce e si rese anche conto che per come aveva formulato la domanda , essa poteva anche non essere capita da Emmelline purtroppo era troppo sconvolto per ragionare lucidamente .
< Del tuo " Piccolo problema peloso " Come lo chiama James > Disse Emmelline sorridendo e facendo le virgolette con le mani.
Come era risaputo alla popolazione di Hogwarts tra i quattro malandrini Remus era quello più intelligente e più sveglio, ma se qualcuno L'avesse visto in quel momento , con lo sguardo perso e gli occhi spalancati .
Probabilmente la popolazione di Hogwarts avrebbe affermato che il più intelligente era Peter .
< Emmelline , non sto capendo di cosa tu stia parlando >
< Del tuo coniglio affetto dalla Rabbia. Lily mi ha detto che sta molto male e che tu e i ragazzi cercate di curarlo . >
< Il mio coniglio > Disse Remus
illuminandosi immediatamente , spesso capitava che Remus non andasse in infermeria  , ma direttamente al passaggio segreto.
Durante il secondo anno i ragazzi fecero  girare la voce  che Remus avesse un piccolo coniglio malato e che andava sempre a trovarlo quando credevano stesse per morire .
< Si, Remus , il tuo coniglietto . Lily mi ha detto che con il fatto che è affetto dalla Rabbia spesso ti graffia e ti morde e tu avevi paura di farmi prendere qualche tipo di infezione .  Mi ha detto anche che James per prenderti in giro lo chiama " Piccolo problema peloso " >
Emmelline sorrise comprensiva  e Remus ringrazio il signore di avere un amica come Lily Evans .
< Mi dispiace Emmelline , avrei dovuto dirtelo. >  Disse Remus con un peso sullo stomaco e la sua solita faccia colpevole , perché sapeva che non avrebbe mai detto la verità ad Emmelline e sapeva che quella maledizione non gli avrebbe mai fatto vivere una vita normale .
< Tranquillo Remus , ti sei confermato come al solito la persona più dolce del mondo ! > Emmelline , avendo ricevuto le scuse che stava aspettando da gironi abbraccio Remus forte e lui , in modo più impacciato , ricambiò il suo abbraccio .
< Se hai bisogno di aiuto  con il tuo coniglietto Remus , chiedi Pure > Disse Emmelline , che sciolse l'abbraccio e si diresse verso l'aula di pozioni .
Quando fu abbastanza lontana Remus scosse piano la testa  e si voltò sulla detta < Dai , uscire , sento la puzza di Peter quando  si trasforma in topo > Disse Remus , apparentemente al muro .
Quando però il mantello  fù sollevato ,  uscirono James , Sirius e il piccolo Codaliscia .
< Avresti dovuto vedere la tua faccia ! > Disse Sirius con la sua solita risata simile ad latrato.
James gli diete una gomitata < Smettila  , non vedi che è ancora sconvolto >
< Avresti  dovuto dirgli la verità Remus > Disse Peter tornando normale
< Non posso  > Disse Remus scuotendo piano la testa.
I ragazzi si avvicinarono a Remus e provarono a consolarlo sapendo quanto soffrisse per la sua maledizione
< Prima o poi troverai quella giusta Rem , quella di cui ti fiderai e glielo confesserai  > Disse Sirius sorridendogli
<  Si qualcuna buona come la Evans > Disse Peter sorridendogli incoraggiante
< Ma no la Evans , lei è mia > Disse James , provocando una risata collettiva dei suoi amici .

Nota scrittrice : Buona sera mondoooo!!! Come va ? Come vi sentite ? Siete dei bimbi felici ? Cosa ne pensate del capitolo ?
Okay, ragazzi giuro che mi calmo adesso . Allora , questo capitolo non è ricco di colpi di scena come gli altri ma è molto carino , ( secondo me ) i ragazzi danno il meglio di loro quando sono felici e in questa mattinata hanno allontanato la guerra e i problemi e si stanno concentrando sul compleanno di Sirius .
Che per loro quattro ha la precedenza su tutto.
Spero che la storia vi stia piacendo, come ripeto sempre per qualsiasi curiosità , consiglio o domanda commentate.
Un bacio,
Lulù

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Erano appena finite le lezioni del mattino e tutti i ragazzi si stavo dirigendo verso la sala grande , l'unica studentessa che invece stava andando nella direzione opposta era Lily Evans .
Infatti subito dopo che la lezione di pozioni era finita un ragazzino era andato da lei dicendole che la Mcgranitt aveva chiesto di vederla nel suo studio prima di pranzo .
In una situazione normale Lily non si sarebbe preoccupata , era un brava ragazza , aveva sempre seguito le regole , aveva un ottima media eppure qualcosa nello stomaco le ribolliva e le faceva perdere il controllo.
Una sola domanda frullava nella testa della ragazza : Non è che Mcgranitt aveva scoperto che la sera prima era andata nelle cucine con James ?
Lily si ripeteva in continuazione che non era possibile, ma il senso di colpa la stava divorando. Senza indulgiare ulteriormente La Caposcuola prese un bel respiro e bussò alla porta .
< Avanti >
< Professoressa Mcgranitt , voleva vedermi ? >
< Si , si , Lily entra . Accomodati >
Lily entrò e si chiuse la porta alle spalle , La Mcgranitt , appena Lily si accomodò sulla sedia di fronte alla scrivania , ripose la lettera che stava leggendo .
< Ho due informazioni da darle Signorina Evans ; La prima riguarda L'ordine della fenice >
A Lily bastò sentire il nome dell'associazione di Silente per mettersi diritta con la schiena e indurire l'espressione
< Mi dica > rispose cauta la rossa

< Lo consideri fatto >
< Bene > La Mcgranitt uni le labbra in una linea sottile e si schiarì piano la voce < La seconda cosa che volevo dirle riguarda la sua famiglia.
Poco fa mi è arrivata una lettera da parte di sua madre , che mi chiedeva di rilasciarle un permesso speciale per tornare a casa il prossimo lunedì >
Lily sollevò le sopracciglia e spalancò le labbra
< Mia madre ? >
< Si Signorina Evans , lei deve presenziare alla apertura di un testamento >
Lily era sempre più sconvolta ogni informazione che la professoressa gli dava
< Dalla sua espressione deduco che non me era stata informata >
Lily scosse la testa e poi sollevo il viso verso la professoressa
< Non apro la posta di mia madre da un po' di giorni , non ne era dell'umore > La professoressa annuì capendo la situazione delicata di Lily
< L'ho fatta venire qui perché lei è maggiorenne e può decidere se tornare a casa o restare qui >
La Caposcuola si mosse il labbro pensando a quale fosse la cosa giusta da fare , non aveva molta voglia di tornare a casa per dover sottostare a delle regole che non le appartenevano e soprattutto non volava vedere la sorella che le ricordasse ogni secondo di quanto lei fosse inadeguata .
Lily si era soffermata più volte in quei giorni a pensare all'ultima lettera che aveva ricevuto dalla madre, quella di cui aveva parlato con Sirius .
Da lì la ragazza aveva evitato di leggere ulteriori lettere della famiglia e immaginava di aver fatto un errore , la madre di Lily sicuramente non vedendo risposta dalla figlia aveva pensato di sviare il problema e di chiedere direttamente alla sua professoressa , il fatto che la madre l'aveva scavalcata faceva nascere in Lily il desiderio di imporsi e di non presentarsi a casa.
Ma il senso del dovere ebbe la meglio su di lei , se sua madre aveva richiesto la sua presenza era perché probabilmente il testamento non si sarebbe potuto aprire se non ci fossero stati tutti i presenti. Lily si soffermò solo un secondo a chiedersi chi fosse il parente dipartito , la ragazza non aveva molti contatti con i suoi parenti più lontani e molti della sua famiglia erano anziani, alcuni di loro Lily non li aveva nemmeno mai conosciuti.
< Io credo di dover andare professoressa > Disse la ragazza alzando lo sguardo sulla sua insegnate .
La Mcgranitt , che conosceva bene i suoi studenti si era già immaginata una riposta del genere e infatti aveva già pronto il permesso che allungò verso di Lily
< Signorina Evans mi dispiace molto per la sua perdita >
< Grazie mille professoressa >
Lily dedusse che la conversazione fosse venuta al termine così si alzò e iniziò a dirigersi verso l'uscita  .
Appena la porta della professoressa si chiuse Lily si fermò un secondo appoggiandosi al muro e passandosi le mani tra i capelli. Odiava sentirsi così spaesata , ogni volta che la sua famiglia si intrometteva nel mondo magico a Lily mancava la terra da sotto i piedi .
Lei non era così , lei era più forte , più determinata  solo la sua famiglia la rendeva debole quello era il suo tallone di Achille . 
Il mondo magico aveva il diritto di prenderla , massacrala , mangiarla e poi risputarla fuori Lily lo avrebbe sopportato ma quando si trattava del mondo babbano le carte in tavola cambiavano . Delle mani che si poggiarono sulle spalle di Lily la costrinsero ad aprire gli occhi, il sorriso rassicurante di James sembrò ristabilire l'equilibrio nel groviglio di emozioni contrastanti di Lily .
< James , che ci fai qui ?>
< Sono venuto da te , ci stavi mettendo un po' troppo dalla Mcgranitt , ho pensato fosse successo qualcosa di grave >
James aveva la voce gentile e sembrava sinceramente preoccupato.
Lily gli sorrise grata e poi scosse la testa < No, nulla di grave . La riunione questa sera non si farà >
James spalancò gli occhi e sorrise felice < Menomale , stavamo già organizzando un modo per fare sia la festa che partecipare alla riunione >
Lily sbuffò divertita
< Sempre a combinare casini voi quattro eh ? >
James si spostò, posizionandosi di fianco a Lily , il suo sorriso ancora sul volto e i suoi occhi fissi su di lei
< Non ci chiamano i malandrini mica per niente > Lily provò a sorridere ma nei suoi occhi si poteva leggere la tristezza e il rammarico, James non riuscì a far finta di nulla.
Sentiva nel suo corpo che qualcosa stava per esplodere e lui non avrebbe potuto fare niente per fermarlo, avrebbe tanto voluto prendere quella tristezza e caricarsela sulle spalle per poi buttarla il più lontano possibile da Lily. Ma se una c'era una cosa che in  sette anni aveva capito era che lei non glielo avrebbe mai permesso, La Caposcuola era stata abituata a combattere da sola le sue guerre e l'unica cosa che James poteva farle era starle vicino e coprirle le spalle  , sperando così un giorno che Lily decidesse di condividere con lui un po' di quel peso che si portava dietro .
< Lily ? >
< Si ? > Lily alzò lo sguardo su di James e si fermò a guardarlo
< Perchè sei triste ? > James sussurro quelle parole come se avesse cercato di bloccarle in bocca ma alla fine loro erano riuscite a scappare .
Lily non si sorprese della domanda ciò che la colpì fu la preoccupazione che si legga e negli occhi di James , Potter era sempre stato bravo a mentire ma con la bocca si dicono tante cose , mentre gli occhi del ragazzo non riuscivano a dire bugie . Erano puri, una purezza che Lily non vedeva nei suoi occhi da quando era bambina .
Per un secondo Lily ci penso di dirgli tutto , di sfogarsi con lui proprio come aveva fatto con Sirius ma il cuore si era chiuso in una scatola.
Quella situazione era diversa , Lily non doveva sfogare la rabbia di una lettera cattiva nei suoi confronti , lei ora avrebbe dovuto rompere quella scatola e far si che li suo cuore si avvicinasse a quello di James , avrebbe dovuto fargli capire la guerra civile che lei era costretta a vivere fin da quando aveva 11 anni. La guerra tra la ragazza babbana e la strega. Dentro di se Lily sapeva di volerlo fare di volersi aprire con James ma adesso lei aveva paura , un sentimento strano per lei ma forse il più veritiero , se lei si fosse aperta con James lasciandolo entrare nel suo mondo , proprio come aveva fatto con Severus o con Petunia e  anche lui le avrebbe voltato le spalle ? Era quella la paura di Lily , nella sua vita tutti quelli che avevano visto il suo cuore , tutte le volte in cui lei aveva aperto la scatola , le persone l'avevano tradita e gli avevano voltato le spalle. 
Forse Lily non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce , ma a James si stava affezionando veramente , iniziava a vederlo per il ragazzo buono e puro di cui tutti parlavano e lei non voleva perderlo.
< Non sono triste , sono affamata ! Dai andiamo in sala grande prima che Sirius si divori tutto ! > Lily aveva messo una maschera, i suoi occhi erano stati nascosti , il suo sorriso rassicurante era comparso sul viso e dalla voce ogni traccia di preoccupazione era sparita .
Era tornato tutto alla normalità, una normalità talmente perfetta che James capì subito essere finta. Ma non lo disse ad alta voce , lui si limitò a sorriderle e ad annuire
< Credo che dovremmo rubate qualcosa al  tavolo dei tassorosso se vogliamo mangiare >

****

< Sei in ritardo > Una voce  di donna fece paralizzare Minus. Erano le sei del pomeriggio passate e la foresta proibita era avvolta completamente dal oscurità , i filamenti di erba troppi alti non davano la possibilità di vedere se c'era qualche animale che strisciava sul terreno, gli alberi si spostavano sotto il potere del vento e strani suoni di animali in lontananza peggioravano quello scenario. Il volto della ragazza era coperto dalle ombre degli alberi  e per Peter era difficile capire di chi fosse quella voce. 
< C- Chi sei ? > Minus tremava e in quel momento non riusciva più a capire se era per il freddo o per la paura di quella figurata femminile .
Quando Peter si era messo in contatto con i mangiamorte mai avrebbe pensato che sarebbe stato ascoltato e invece eccolo qui di fronte a quella  , che per quanto ne sapesse Minus, poteva essere il braccio destro di Voldemort.
< Non è importante. Hai detto che fai parte dell'ordine della fenice ?>  La ragazza era impaziente e sbrigativa nonostante tutto ciò il modo di parlare era perfetto , nessun accento particolare nella sua voce che potesse far capire a Peter chi fosse.
< E-esatto >
< E perché un membro del ristretto circolo di Silente si vuole unire ai mangiamorte ? > La ragazza fece un leggero passo in avanti ,  era una figura snella e abbastanza alta.
< P-p-per la p-purezza ? > disse esitante Peter .
La ragazza iniziò a ridere , fu un riso senza allegra che si poteva definire quasi amaro
< Disse il mezzosangue >
Un piccolo passo in avanti della ragazza rivelarono dei tratti somatici delicati ed eleganti .
< Perché lo fai , Minus ? Insomma stai sempre con i malandrini, nessuno qui a scuola osa toccarti, quando uscirai da qui Silente ti proteggerà. Voglio sapere perché ti vuoi unire al signore oscuro . È forse una trappola ? Stai facendo il doppio gioco ? >
La ragazza era ancora avvolta nella completa oscurità perché Peter potesse vederle il viso , eppure quella voce, Peter l'aveva già sentita. Inoltre come faceva a sapere tutte quelle cose su i malandrini , Minus iniziò a pensare che quella di fronte a lui, non fosse il braccio destro di Voldemort ma una ragazza che frequentava Hogwarts , ma chi oltre  ai serpeverde si sarebbe unito a Voldemort ?
< A loro n-non interessa nulla di me > Nonostante la paura fosse ancora il sentimento predominante in Peter , le sue mani si strinsero a pugno e il suo volto si indurì .Il primo odore che colpisce qualcuno quando va in ospedale è l’odore del disinfettante, è presente in ogni stanza , corridoio , bagno o ripostiglio.
< Per loro sono solo quello paffutello del gruppo . Non credono in me, Io non sono simpatico come James o bello come Sirius . Io per loro non sono niente . >
< Per la gloria . > La ragazza parlò con voce disgustata, fece un altro passo verso Peter  e finalmente il sul volto venne alla luce .
< Tu? M-ma come ...? >
< Perché ti sorprendi tanto Minus ? > Peter resto a fissare quella ragazza per qualche secondo, lei era sempre stata così dolce e premurosa che sembrava assurdo che si fosse unità a Voldemort
< Tu i-io non pensavo che ... > La ragazza alzò gli occhi al cielo e annuì scocciata
< Sisi, che potessi unirmi a tu- sai- chi ? Era questo che stavi per dire , giusto ? >
Peter si limitò ad annuire
< Sai Minus , non avrei mai pensato che un giorno vi sareste traditi . I malandrini che si pugnalano alle spalle , sembra assurdo solo a pensarci . Al mio primo anno vi guardavo come se voi quattro fosse degli dei.  Tutti volevamo essere vostri amici. > la voce femminile era armoniosa e malinconica
< Il motivo per cui mi sono unita a tu-sai-chi è per la sicurezza di mio padre , un babbano che potrebbe morire da un momento all'altro, ma tu invece lo fai solo per te stesso e mi fai schifo più di quanto me lo faccia Voldemort. > La ragazza iniziò a camminare intorno a Peter esaminandolo, poi scosse la testa e fece un sorriso triste
< Spero che tu non venga mai scoperto dall'ordine , i malandrini ti uccideranno subito. > poi si fermò di fronte a Peter e la sua chioma riccia copriva la visuale del ragazzo.
< Devi riferire al signore oscuro tutti i piani dell'ordine  della fenice  , pensi di poterlo fare ? > 
disse Minus sicuro.
La ragazza annuì ma non Aggiunse altro , anche lei aveva ricevuto delle istruzioni precise ; a Minus non doveva rilevare nulla finché lui non avesse mostrato la sua lealtà.
< Ci incontreremo qui una volta a settimana e tu mi dirai tutti gli sviluppi , ti manderò io un messaggio > Queste  furono le ultime parole della Grifondoro, che si voltò lanciando un ultimo sguardo di rammarico verso Peter per poi scomparire nel' oscurità degli alberi .


****

La sala comune di Grifondoro era quasi desterà , tutti gli studenti erano saliti nei propri dormitori e si stavano preparando per scendere più tardi alla festa di Sirius.
Lily era seduta sulla poltrona vicino al camino , non prestava molto attenzione a ciò che accadeva intorno a lei, l'incontro che aveva avuto nel primo pomeriggio con la Mcgranitt aveva destabilizzato molto il suo equilibrio .
Di fronte a lei aveva tutta la corrispondenza della sua famiglia , due lettere di petunia , cinque lettere della madre e una decina all'incirca del padre.
< Evans ! Sei qui per darci una mano nel preparare la sala comune ? > La voce di Sirius si sentì per tutta la sala comune quasi deserta , Lily alzò lo sguardo , i quattro malandrini erano appena scesi dalla scale del dormitorio Tutti quattro vestiti con abiti babbani.
< Potete anche corrompere Remus con della semplice cioccolata, ma io non diventerò mai vostra complice > Lily cerco di sorridere ma il risultato fu una smorfia acida e triste .
< Io non sono stato corrotto con della semplice cioccolata > Cerco subito di difendersi Remus < È cioccolata svizzera Alle noci ! >
Lily rise piano portandosi una mano davanti alla bocca
< Cosa ci fai tutta sola ? Non ti prepari per stasera ? > James aveva guardato Lily per tutto il tempo e aveva notato come il suo sorriso fosse triste e i suoi occhi distratti.
C'era qualcosa che la ragazza non voleva dirgli e lui stava impazzendo nel vederla così destabilizzata .
< In verità pensavo di andare in dormitorio questa sera . Non ho molta voglia di festeggiare >
< Cosa ?! Rossa , questo è il mio compleanno devi venirci >.
< Sirius tu vuoi che venga solo per il regalo > Disse Peter che stava già iniziando a spostare i vari tavolini, evitando di guardare quelli che all'apparenza erano i suoi migliori amici.
< Ed io che pensavo che Sirius Black non vedesse l'ora di liberarsi di me > Aggiunse Lily sarcastica mentre con gli occhi fissava le lettere abbandonate sul tavolino
< Lily hai promesso di venirci > James si avvicinò alla ragazza e si mise a sedere sul tavolino , facendo attenzione a non schiacciare le lettere
< Lo so ma sono stanca > La caposcuola mentiva spudoratamente e sparava dentro di se che nessuno dei quattro indagasse più del dovuto, non voleva dare spiegazioni , non ne aveva le forze ne tanto meno la voglia.
Appena Lily fini di parlare una civetta bianca entro dalla finestra e tra le zampe aveva una lettera , La caposcuola ci mise circa due secondi a capire che quella civetta era la sua meravigliosa Ester .
Si fermò qualche secondo ad accarezzarla e poi prese la lettera, la civetta se ne andò con la stessa velocità con cui era entrata .
Nonostante lo sguardo dei malandrini fosse fisso su di lei, essa cercava di non notarlo e lanciò la lettera della madre sopra le altre che si erano accumulate .
< Che fai non la aprì ? > Chiese James che aveva scrutato ogni suo movimento
< Per leggere cosa ? Che sono una figlia ingrata ? No, passo > Lily era stata più acida di quanto realmente volesse esserlo , il suo umore era troppo instabile, voleva andare nel suo dormitorio ma sapeva che anche lì avrebbe subito l'interrogatorio delle sue amiche .
< Bhe, a me non viene detto che sono un figlio ingrato da troppo tempo > Sirius si era avvicinato al tavolino e senza preoccuparsi di star invadendo la sfera persona di Lily aprì la lettera appena consegnata . La ragazza per qualche strano motivo si senti sollevata che qualcuno le togliesse il peso di quella corrispondenza e lascio che Sirius si prendesse gli insulti al posto suo. Forse Black aveva avuto lo stesso pensiero, anche quando a lui arrivavano le lettere della madre , lasciava che ad aprirle fosse James perché per lui era troppo doloroso.
< Cara Lily ... Blablabla ... ho scritto altre lettere ... blablabla ...zio Arnold è deceduto ... bla bla bla.... ci vediamo venerdì per il testamento ... bla bla bla bla > Per tutto il tempo Sirius aveva fatto una voce particolarmente annoiata , la stessa che James faceva quando apriva quelle della famiglia Black , era il loro modo di denigrare ciò che c'era scritto. Come se una voce annoiata , potesse in qualche modo cancellare realmente il risentimento e il dolore di ciò che c'era scritto.
Tutti gli occhi si posarono su di Lily < Lily mi dispiace tanto per tuo zio > Disse subito Remus , che aveva capito fin da subito che qualcosa non andava in lei ma la conosceva anche tanto bene da sapere che adesso non doveva obbligarla a parlare.
Doveva solo mostragli di essergli vicino e aspettare che fosse lei ad aprirsi . < È per questo che sei stata triste tutto il giorno ?> Intervenne James La ragazza si mise più diritta sulla sedia e scosse la testa
< Ho visto zio Arnold una volta a 4 anni, era in una casa di cura nel Galles soffriva di demenza senile nemmeno sapeva io chi fossi. Mi dispiace che sia morto ma essendo razionali aveva quasi 98 anni . E non sono triste , sono stanca James >
< Stanca di cosa ? > Mai domanda più giusta fu fatta . Stanca di cosa ? Della vita ? Della guerra ?  Dell'essere troppo  una strega ?
Lily non sapeva rispondere per lei quella stanchezza era la somma di tutti quegli anni che aveva passato a combattere le sue due nature.
< Sirius ti va di essere il figlio ingrato per un altro po ' ? > Lily con un cenno del capo indico le altre lettere . Sirius era riuscito nel suo intento e per questo dal suo viso sembrava quasi che Lily lo avesse invitato a nozze.
Se una cosa era risaputa è che Sirius Black adorava essere informati delle disgrazie altri ma ciò che non si conosceva era quanto Sirius soffrisse nel vedere altre persone odiate dalla propria famiglia, proprio come lo era stato lui prima di incontrare i Potter .
Questa volta Sirius prese una lettera di Petunia, la lesse prima in silenzio e poi guardò Lily preoccupato.
La Caposcuola capì subito la sua espressione e sorrise triste .
< Fammi indovinare , Inizia con mostro ? > Sirius abbasso la lettera sul tavolo e annuì
< Tua sorella è forse più stronza di mia madre > Fu l'unica risposta di Sirius , Lily rise piano e poi scosse la testa
< A quanto pare signora Black si deve mettere in fila > disse Lily
< Oh, Andiamo! Nessuna è più stronza di tua madre > Disse James che prese la lettera di Petunia per capire a cosa si stessero riferendo i suoi due amici , Anche qui la reazione fù la stessa , uno sguardo a Lily e poi di nuovo alla lettera. < Per Morgana , ma questa è cattiveria pura ! > James aveva una faccia sconvolta e aveva stretto la mano a pugno arrabbiato per i modi che Petunia aveva usato contro di Lily .
Lily si alzò dalla sedia e prese la lettera dalle mani di James , rivolgendogli uno sguardo triste e dolorante .

< Mostro. So che mamma ti ha invitato al mio matrimonio, ma mi sembra giusto chiarire che io non ti voglio. Quello sarà il giorno più bello della mia vita e tu con tutte le tue stranezze non siete ben accette. Quindi che sia chiaro IL MOSTRO LILY EVANS NON DOVRÀ VENIRE AL MIO MATRIMONIO! Restatene con i pazzi. >
Lily alzò le spalle e guardò da sopra la lettera James e Sirius
< Vi sconvolgete per così poco ? Andiamo questa è anche la più carina > La ragazza scosse la testa e butto nel fuoco la lettera della sorella , sentiva lo sguardo di compassione che i ragazzi le stavano rivolgendo ma lei non aveva nessuna voglia di pensarci .
Prese tutte le lettere e le mise nella sua borsa e poi prese un piccolo cofanetto . < Tieni Sirius , buon Compleanno > Sirius resto in silenzio mentre apriva la scatola e dentro ci trovo delle piccole fiale di vetro con dei tappi in sughero, tutti di diverso colore.
< Quelle blu sono semplice pozioni orticanti, Quelle Verdi fanno gonfiare gli arti , Le gialle , devi usarle con prudenza, una sola goccia di quelle e fiorisce una schiuma che si ingrandisce ogni volta che qualcuno prova a togliersela. Per le altre , ti lascio la soddisfazione di scoprirlo da solo >
Sirius aveva aperto il cofanetto e aveva sorriso come un bambino, 100 pozioni significava 100 scherzi . Di cui la Evans sarebbe stata complice , avendo regalato lei le pozioni e quindi non si sarebbe potuta lamentare o arrabbiarsi con loro < Grazie > Disse Semplicemente Sirius sentendosi un po' a disagio per quel regalo che mai si sarebbe aspettato da Lily.
< Non ringraziarmi , usali sulle persone giuste . > E con un piccolo sorriso malandrino Lily sali sul suo dormitorio, per lei la giornata era giunta a termine . Non si voltò di nuovo a guardarsi alle spalle ma Lily immaginava già cosa avrebbe visto.
Alle sue spalle avrebbe visto ; James ancora alzato vicino al tavolino , che fissava con rabbia la lettera di Petunia che ormai era diventata cenere nel camino; Sirius che passava gli occhi da James a  Lily cercando di immaginare in che modo avrebbe potuto vendicare la ragazza per far star meglio il suo migliore amico.
E infine Remus che invece guardava  Sirius, James e Lily, incolpandosi della sua impotenza sapendo di non poter aiutare nessuno di tutti e tre.



Nota della scrittrice ;
Okay, lo so. Questo capitolo è bruttissimo ma ve lo giuro che non so quante volte l'ho cancellato e riscritto per dargli un senso , fallendo miseramente .
Purtroppo non ho potuto fare di meglio, ero già in ritardo e mi servivano due punti di questo capitolo per andare avanti. Il primo: la misteriosa ragazza di Grifondoro che si è unita a Voldemort . Secondo : la morte dello zio di Lily.
Quindi ho arrangiato un po' come meglio potevo, cercherò di fare meglio nel prossimo .
Spero mi perdonerete sia per il ritardo che per l'orribile capitolo .
Un bacio,
Lulù

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Capitolo 17
*** COMUNICAZIONE ***


Cari lettori,
Come avrete ben notato non aggiorno da moltissimo tempo e il motivo è che per me EFP è davvero difficoltoso il linguaggio HTML , necessario per la pubblicazione mi crea non pochi problemi spingendomi sempre a rimandare la pubblicazione.
Non mi ero nemmeno resa conto che l’ultimo capitolo era nel 2018 considerato che su Wattpad sono andata molto avanti. Se la storia vi interessa e avrete ancora il piacere di leggerla, il continuo di questi due anni è li.
Scusatemi se vi ho fatto aspettare tanto non era mia intenzione.
https://my.w.tt/MnKJ6OgDzcb

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