Lieto evento nel regno dei funghi

di Ottavio bloper
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una mattina... ***
Capitolo 2: *** Facciamo un passo indietro ***
Capitolo 3: *** Mese 2 maledetta nausea! ***
Capitolo 4: *** Mese 3 La principessa arrabbiata? Quando mai? ***
Capitolo 5: *** Mese 4 Pazze voglie ***
Capitolo 6: *** Mese 5 problemi di pancia parte 1 ***
Capitolo 7: *** Mese 5 problemi di pancia parte 2 ***
Capitolo 8: *** Mese 5 il primo incontro ***
Capitolo 9: *** Mese 6 lezioni d'ansia lezione 1 ***
Capitolo 10: *** Mese 6 lezioni d'ansia lezione 2 ***
Capitolo 11: *** Mese 7 Un colpo di scena ***
Capitolo 12: *** Mese 7 La notte tormentata della principessa ***
Capitolo 13: *** Mese 8 Il pericolo è dietro l'angolo ***
Capitolo 14: *** Mese 9 Un non tanto lieto evento ***
Capitolo 15: *** Al salvataggio ***
Capitolo 16: *** Baruffa al castello di Bowser parte 1 ***
Capitolo 17: *** Baruffa al castello di Bowser parte 2 ***
Capitolo 18: *** Baruffa al castello di Bowser parte 3 ***
Capitolo 19: *** Baruffa al castello di Bowser parte 4 ***
Capitolo 20: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Una mattina... ***


Sul regno dei funghi il timido sole dell’alba illumina le prime sagome del paesaggio: cime d’alberi, colline, i tetti delle case e le torri del castello di Peach. Nella camera da letto reale i muri sono tinti di un celeste pallido dal riflesso del cielo mattutino, e le strisce d’oro aranciato proiettate dai raggi del sole rompono a tratti la flebile tinta cerulea. Al centro della stanza un letto con spalliere in legno sul quale sono incisi tanti motivi decorativi tra cui lo stemma della principessa: la corona a tre punte decorata con le tre gemme. Avvolti dalle rosee coperte ronfano i coniugi: il primo a sinistra non ha bisogno di troppe presentazioni, è Super Mario, uno dei più grandi eroi esistenti, sulla destra invece la dolce sovrana del regno dei funghi non che la principessa Peach.
Sul davanzale della finestra tre piccoli uccellini atterrano e iniziano a cinguettare, certamente un sveglia migliore rispetto alla sveglia-T 3000, regalo di nozze del più facoltoso e folle scienziato del regno E. Gadd Strambic. La sveglia naturale non ebbe effetto su Mario che invece, grufolando, si risistemò tra le coperte, invece la principessa sembrava reagire, tra un mugolio e l’altro trovò la forza di aprire le palpebre che mostrarono i suoi brillanti occhi azzurri cristallini. Alla vista dei suoi tre piumosi amichetti sorrise, mancava solo un ultimo sforzo: alzarsi, gran bell’impegno se si tiene conto delle dimensioni che aveva raggiunto il suo pancione, e bene si, sorpresa! Non ve lo sareste mai aspettato vero?
Nel mentre aspettava che le tornassero le forze per alzarsi fissava il soffitto e tamburellava con le dita la pancia, poco tempo dopo rivolta al tondo ventre disse:
“Allora ci alziamo?”
In risposta ebbe un calcetto da dentro la pancia, inutile dire quanto fu intenerita da ciò, tanto che sorrise ed emise un flebile suono, uno suono tipo quello che fa qualcuno che vede un gattino piccolo per la prima volta. Non con poca fatica si levò a sedere sul materasso, la principessa era decisamente più florida e rosea per la gravidanza, tutti si sarebbero vergognati a farle notare che aveva messo su chili ma questo la principessa lo sapeva già. Un altro sforzo ed eccola in piedi con il sottile pigiama rosa che le cadeva solo fino poco sotto le ginocchia a causa del pancione e le pantofole a forma di pesce smack appena infilate.
Mantenendosi la schiena lievemente dolorante con una mano uscì dalla stanza per recarsi in un’altra più vicina, anche questa semi illuminata con attrezzi sparsi ovunque: barattoli di vernice, pennelli, rulli e scale a pioli e quasi al centro due scatoloni uno rosa e uno azzurro, guardandoli entrambi Peach si passava tutte e due le mani sulla pancia e mentre la accarezzava sussurava dolcissime parole da far venire il diabete!
Ad un certo punto le mani sul ventre divennero da due a quattro! Un’ allucinazione dovuta al sonno? No tanto spavento per nulla era solo il suo baffuto sposo Mario che si era svegliato finalmente
“Sei sveglio?” disse Peach con una risatina per via del lieve solletico che le facevano le paffute mani di Mario
“Certo non dormirei un secondo di più senza te accanto, allora andiamo a far colazione da qui si sente un certo odorino!” disse Mario che a quell’ora non pensava ad’altro”
“Non avrei mai pensato di dirlo ma ho una fame da Lupi!” disse la principessa che una fame da “lupi” non l’aveva mai avuta fino a questa dolce attesa.

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Capitolo 2
*** Facciamo un passo indietro ***


Forse è necessario fare qualche passo indietro per capire meglio come questa avventura ha avuto inizio. Tutto cominciò una mattina nel bagno regale del castello, una stanza coperta di mattonelle rosa e bianche dove scintillavano candide mobilie da bagno e tubi dorati, la principessa era china sulla porcellanata tazza in preda alla tipica nausea gravidica, ma la dolce neo mamma era all'oscuro della sua situazione ma ciò non voleva dire che non avesse dei sospetti.Nel armadietto delle medicazioni del bagno era custodito un un test di gravidanza della Yoshi baby inc., una volta seguite tutte le istruzioni a Peach non restava altro che aspettare anche se incerta già fantasticava sul risultato più possibile, era ben nota per il suo istinto materno, aiutare gli altri era la sua più grande vocazione e avere un bambino non le dispiaceva. I risultati potevano essere solo due: immagine di Kamek=non incinta, immagine dell'uovo di Yoshi=incinta, la principessa dovette aspettare veramente poco e poi.... Peach si precipitò dal bagno di furia! Era felice, felicissima voleva chiamare il suo amato Mario che si preparava per andare a lavoro "Mario! Mario!" "Amore che....che succede?!" fece Mario in guardia che temeva un rapimento da parte del suo acerrimo nemico "Tesoro sono incinta! Aspettiamo un bambino!" "Uff! meno male temevo che Bowser fosse tornato all'attacco comunque Peach io vado a lavoro con mio fratello sarà una giornata lunga quindi non aspettarmi a pranzo inizia pure a mangiare senza di me" detto questo si scambiarono il solito bacio e lui uscì con cassetta degli attrezzi in mano, la principessa non si seppe spiegare quella indifferenza e cosi decise di festeggiare la novella con un pranzo da favola, anche perché sapeva che per nove mesi le avrebbero impedito di affaticarsi dietro ai fornelli. Sulla via di Fungopoli gremita di gente marcia il furgone dei fratelli Mario, nell'abitacolo Mario e Luigi, radio a volume medio sulle trasmissioni musicali ad un certo punto il futuro padre confida con gran calma: "Sai Peach è incinta!" "E? Cosa?" "Esattamente ciò che ho detto fratello!" "Wow allora auguri a entrambi! e Peach come l'ha presa?" "Felice come un pasqua!" "E tu?" "Be io credevo che avesse visto Bowser, tanto che gridava! invece era solo...... aspetta un attimo!" solo allora lo smemorato realizzò. Nel castello Peach stava preparando un sugo che era la fine del mondo! Era ed è una cuoca fenomenale, al momento di assaggiare il saporito composto il telefono squillò "Pronto? Mario!" "Che hai detto prima?!" "Che aspetto un bambino, perché quel tono? non... non ti piace la notizia?" la sua felicità stava per spegnersi, come una stella che muore per diventare un buco nero "No! no no no! è bellissima! è una notizia BE-LLI-SSI-MA!!!!! "Sono contenta che ti piaccia!" per l'emozione stava per piangere "E tu amore sei felice?!" "Si, tantissimo" questa volta esplose in un pianto di gioia, lei, lui e il loro bambino insieme e lieti, un sogno che finalmente prendeva concretezza "Mamma e papà! diventeremo m..." Ma luigi ebbe l'accortezza di far tornare il fratello sognatore alla realtà "Mario attento al....." rumore di frenata e boato dall'altro capo del telefono, a quei suoni la principessa gelò "Mario? Cosa è successo? Mario!". Nulla di grave alla fine, verso sera lui era già a casa sul letto e con un braccio ingessato "Hai idea di cosa poteva accaderti? non lo sai che è pericoloso telefonare alla guida!?" Peach non era mai stata cosi arrabbiata "Scusa ma volevo dirti subito quanto fossi felice" "Poteva andarti peggio!" non trattenne le lacrime al solo pensiero di ciò che poteva capitare "Ma tesoro" disse così avvicinandosi a lei con premura "sono sopravvissuto a quel mostro di Bowser un centinaio di volte può uccidermi un' incidente in macchina?" la principessa continuava a singhiozzare, non rispondeva "Senti mi dispiace veramente ok? Ti giuro che non farò più spericolatezze" mentre parlava le posò una mano sulla pancia "Lo farò per te e per lui o lei che sia" sul viso di Peach si dipinse un sorriso tra le lacrime, erano mano nella mano, l'uno vicino all'altra in una sola, parola insieme "Allora mamma come ti senti?" "Benissimo, è cosi bello, sento già di avere le voglie strane!" "Allora mi farai compagnia nelle mie scorpacciate notturne?" "Cosa?" "Ok questo non lo dovevi sapere" "E tu papà come ti senti?" "Una meraviglia, la notizia è stata talmente improvvisa che mi è sembrato di prendere in pieno un palo con il furgone!" Peach incassò l'umorismo nero di Mario ma alla fine ritrovò il suo sorriso sereno e si lasciò sprofondare tra le braccia del suo sposo questo mentre sul regno dei funghi si stendeva un cielo stellato come un velluto nero sul quale sono stati posati migliaia di diamanti scintillanti "Chi sa se nascerà una piccola principessa o un super Mario J.r....." sussurrò la principessa con tono fioco e sognante prima di addormentarsi.

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Capitolo 3
*** Mese 2 maledetta nausea! ***


Un nuovo mattino si prospetta per il regno dei funghi e per i suoi abitanti, nel castello i primi raggi di sole filtrano dalle vetrate variopinte assumendo colori onirici proiettando evanescenti figure sui pavimenti marmorei. Appena sveglia la principessa Peach si trascina per la stanchezza fino al centro dell'atrio dove sostava, appeso ad una colonna, un grande calendario bianco eccetto per le sue caselle numerate con un inchiostro scuro sulle quali erano sovrapposte croci di diverse dimensione ma dello stesso colore rosa, sotto il calendario una scatola di pennarelli colorati e Peach ovviamente sceglieva sempre quello, il rosa intenso che potremmo anche chiamare rosa shock. Non passava giorno che la principessa non segnasse i giorni che passavano e contare quelli rimasti alla nascita della sua creatura e questo pensiero bastava per mandarla al settimo cielo ma questo momento lieto era quasi sempre interrotto dal suo piccolo bisogno fisiologico: il suo viso solare si tramutò in un'espressione preoccupata quando sentì il suo stomaco bruciare, se avessimo visto la scena con una telecamera avremmo visto un cambio di inquadratura dalla faccia alla sua pancia e poi una carrellata lenta verso l'alto fino a incrociare il suo sguardo perso nel vuoto-O no....ecco che ci risiamo- pensò lei, nemmeno un secondo dopo che si dovette premere una mano sulle labbra e una sulla pancia e subito di corsa nel bagno più vicino per espellere quel poco che conteneva il suo stomaco. Fu questa la "sveglia" di Mario che quasi rimpiangeva gli uccellini, non li ci volle molto per individuare la sua principessa nelle varie stanze del castello, una volta trovata senza indugiare andò ad abbracciarla, era più che evidente il disagio della futura mamma "Sono stanca non ce la faccio più" "Presto per arrendersi tesoro, troppo presto" Mario fece sentire la sua vicinanza alla sua sposa ora più che mai e quel abbraccio voleva dire ben poco ma tanto: sarebbe stato con lei a sostenerla come farebbe qualunque marito in questo mondo.

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Capitolo 4
*** Mese 3 La principessa arrabbiata? Quando mai? ***


Il sole è ormai quasi al suo apice, la luce che entra dalle vetrate del castello è talmente intensa da far brillare i marmi di candore se bianchi e di colore se colorati. Nel grande atrio rettangolare sostenuto dai due colonnati longitudinali c'è un gran da fare, centinaia di toad inservienti svolgono le mansioni mattutine come quasi tutti i giorni improvvisando una curiosa e bizzarra "orchestra" con i rumori dei loro arnesi: rullo di carrelli, ciottoli di scope e secchi e frusci di setole sui pavimenti e tutti questi suoni ammorbiditi dall'eco onnipresente nel castello. Accanto al grande calendario bianco con una nuova croce appena fatta era presente un'altro strumento: una lavagna nera incorniciata in legno con sopra disegnate delle curve che si succedevano una più convessa dell'altra, non so se ci voglia un grande intuito per capire di cosa si trattasse, la principessa Peach infatti aveva incominciato a tracciare i progressi della sua pancia avvicinandosi il più possibile alla superficie scura e con un gessetto bianco incorporato alla lavagna in mano tracciava la sagoma della sua pancia lievemente tonda e pronunciata. Questa volta, mentre lo faceva, non assunse il solito sguardo smielato e intenerito, premeva con foga il gessetto sulla lavagna quasi per sgretolarlo e in moto molto rapito, era visibilmente irritata, aveva assunto un'espressione truce, la principessa Peach arrabbiata?! Quando mai? Povero Mario non sapeva quello che stava per succederli, se solo avesse saputo dell'irritabilità gravidica di sua moglie certo non sarebbe successo questo: "Buon giorno tesoro!" "Non chiamarmi tesoro...." "O scusa, preferisci bambola?" fece Mario ricorrendo alla sua "sensualità" se cosi possiamo chiamarla "Ti pare che io sia una bambola?!" fece lei letteralmente ringhiando "Ma...ma....Peach..." intanto i toad iniziarono ad incuriosirsi alla tenzone "Ecco questo è il mio nome e non certo tesoro e tanto meno bambola e poi una bambola è forse grassa come la sottoscritta?" "Hai ragione in questi casi è meglio dire bombola haha!" i toad fecero una manata sulla fronte quasi tutti all'unisono, sapevano cosa stava per accadere "COSA HAI DETTO!?" sbraitò la non più dolce principessa "Hei calma tes...em Peach era uno scher..." "Mario chiama un'esorcista è più sicuro" propose premuroso un toad "O non esagera..."manco il tempo di finire che Peach aveva già impugnato le mazze di scopa "PROVA A RIPETERE SE HAI IL CORAGGIO!!!!!!!" urlò lei minacciando di lanciar scope, spugne e qualsiasi altra cosa le capitasse in mano "ESCI DA QUESTO CORPO!!!" gridò Mario terrorizzato come mai "Dove è Bowser quando serve!!!" urlò disperato mentre nel castello si scatenava il panico più totale: toad che scappavano, arnesi che cadevano, secchi d'acqua che si rovesciavano ed ecco! addio una mattinata di lavoro! Come una tempesta arriva con la sua irruenza e cosi se ne va, cosi la principessa verso sera si calmò chiedendo scusa a tutti per il suo comportamento decisamente anomalo per la lieta sovrana del regno dei funghi.

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Capitolo 5
*** Mese 4 Pazze voglie ***


La notte ha steso il suo lungo tenebroso manto sul regno dei funghi già da alcune ore, tutto tace a parte il canto di qualche grillo nascosto nella più remota vegetazione, l'aree notturno tinge di tutte le sfumature del blu e dell'azzurro le superfici chiare delle case e del imponente castello di Peach dietro al quale una pallida luna fa da quinta teatrale degna del premio per il miglior effetto speciale, le superfici scure come le strade invece si colorano di un impenetrabile blu tenebra e i prati, gli alberi e le colline verdi si tingono di un placido turchese scuro, quasi un blu petrolio. Dalle vetrate del castello si scorge bene una luce giallastra che vaga nel vuoto come una strana entità ectoplasmatica, ad accentuare l'impressione spettrale dello sconosciuto lume ci pensano i vetri semi opachi che sfocano la luce circondandola di un lieve alone. Nulla di preoccupante, nessun fantasma ma semplicemente un'assonnato Mario che con una torcia accesa e in pigiama punta dritto alla grande cucina: la cucina del castello era anche essa piastrellata di quadrati di marmo scintillanti e tutto intorno sembrava incorniciarla un'insieme di mobili, forni, fornelli ed altri elettrodomestici e al centro un arcipelago di lavandini e tavoli con taglieri fissi, sospesi a qualche metro dal pavimento tutti gli arnesi su una rotaia d'ottone che brillava alla luce della torcia, un'unico punto di luce naturale la grande e trasparente vetrata a semicerchio. Il cerchio luminoso della torcia puntava al frigo, un gigantesco colosso d'acciaio smerigliato che Mario aprì senza indugio, ispezionato il suo contenuto e sottratto al frigo gli ingredienti, si preparò per l'assemblaggio del suo spuntino di mezza notte ma un rumore lo fece sussultare "Chi c'è?!" fece lui puntando la torcia ovunque "Se c'è per caso un goomba o koopa che sia se la dovrà vedere con me!" disse sull'offensiva mentre puntò con la luce un'ombra in moto "Ha Ha!" fece lui "Ho!" fece lei "Peach! tesoro che fai?" Chiese lui, povera principessa, aveva un'aspetto impresentabile: una chioma di capelli biondi e arruffati e un bizzarro "rossetto" di cioccolata, panna e gelato sulle labbra "O Mario scusa per averti spaventato ma sono le voglie..." disse desolata e in imbarazzo "Non preoccuparti vieni cosi mi farai compagnia" "Mi faccio schifo....dovrei essere una principessa" "Cosa ti importa siamo soli tanto!" "Sai che ti dico? hai ragione per una volta cosa vuoi che sia!" disse cosi Peach che finalmente sembrava allentarsi dalla sua regale etichetta. Ciò che prevedeva il loro curioso menù avrebbe fatto impazzire di rabbia uno chef tradizionalista che non immaginava la pasta cotta alla griglia oppure avrebbe ispirato un esponente della nouvelle cousine: budino di patatine (Preparato per budino e purè di patate) bignè al ragù (bignè vuoti riempiti con il ragù pronto) e tanto altro ancora. Il mattino dopo mastro Toad, toad di grande cultura e tutor della principessa dalla sua infanzia si svegliò di buon mattino per la sua colazione, quasi rimase stroncato dall'ennesimo infarto quando vide i due coniugi sul divano abbracciati con qualche coperta di fortuna, ma alla fine tanto spavento per nulla, mastro Toad capì e si diresse in cucina senza disturbarli "Almeno non prenderanno freddo" disse tra se.

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Capitolo 6
*** Mese 5 problemi di pancia parte 1 ***


Da qualche giorno i due coniugi avevano preso l'abitudine di annotare le evolutive misure dei parametri della gravidanza, tanto per capirci dimensioni della pancia, peso e cosi via. Facevano tutto questo nel bagno regale del castello, solitamente procedevano cosi: la principessa in intimo per evitare errori di parallasse (i pochi mm dei vestiti potevano intralciare le effettive misure) Mario dietro di lei con un metro a nastro "Alza le braccia tesoro" disse lui e lei ubbidì, una volta cinta la pancia si poteva dare il verdetto " Em...102" "Sto lievitando...." disse Peach che rideva per non piangere "E adesso la nota dolente" disse mario con la bilancia pesa persone sotto braccio, una volta posizionato lo strumento Peach prese un bel respiro prima di salirci sopra e con aria decisa mise piede sull'odiata piattaforma, ben poco ci volle per il risultato ma per la principessa sembrò un'eternità alla fine la sentenza "Em..... 85..." disse Mario, questa volta lei non rise per non piangere ma pianse e basta, si portò le mani al volto e iniziò a singhiozzare seduta al bordo vasca "No tesoro" disse premuroso mario "Non fare cosi è normale sei incinta...." "Ma sono una balena rosa!!!! ti pare normale!!!" e tornò a piangere " Ma scusa chi ti ha detto questo?" con il tono di un genitore "N...nessuno" "E allora cosa ti importa!" " E se lo pensassero?!" "Cosa ti importa comunque? Non abbiamo il potere di leggere nella mente delle persone e a mio parere meglio cosi quindi fino a che nessuno lo dirà puoi stare tranquilla e poi se piaci a me non ti basta?" Peach tolse il volto rugiadoso dalle mani e lo guardò "Si...si che mi basta...sei mio marito!" "Visto basta che qualcuno ti voglia bene per ciò che sei non ti pare?" inutile dire che questa volta le lacrime della principessa erano di gioia, abbracciò il suo baffuto e saggio sposo e continuò a singhiozzare anche se più lieve di prima "Sai che facciamo?" Propose Mario "Faremo una festa domani e ti faremo vedere quanto sei speciale per tutti noi" "Un baby shower? si...va bene mi piacerebbe" disse asciugandosi le lacrime "Dai andiamo, faremo una passeggiata oggi e ci organizziamo bell bello per domani e poi oggi lo sai che facciamo?" "Questa la so vedremo il nostro bambino!" disse festosa "Ea allora come dico sempre io let's go!"

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Capitolo 7
*** Mese 5 problemi di pancia parte 2 ***


Trascorsero diverse ore prima che la nostra coppia dovesse lasciare il castello per la loro passeggiata ma il problema che li occupava era, senza esagerazione, della massima importanza: nessun vestito e ripeto nessun vestito sembrava essere abbastanza largo per lo stato interessante della principessa che povera si diede quasi per vinta al solo pensiero di aver scandagliato l'intero guardaroba fino alla sua tragica decisione: "Useremo il corsetto" "Ok tes....aspetta un'attimo sei pazza?!" fece sorpreso Mario "Comprimeremo il comprimibile". Da una parte Mario alle prese con le cime del corsetto da tirare e dall'altra Peach aggrappata alla spalliera dell'letto come per sfuggire al risucchio di un tornado "Dai mario ancora uno sforzo!" "Faccio del mio meglio ma sei sicura di stare bene?" "Si tu continua a tirare" il risultato? Un orrore! la pancia sembrava più grande del normale per come il corsetto stava stretto e sul punto di scoppiare e infatti.... "Tesoro tutto bene" "No...." "Lo so è frustrante vero?" "Toglimelo sto soffocando!" Mario si precipitò per aiutarla ma non vi era bisogno, appena Peach tentò disperatamente di respirare il colpo di diaframma gonfiò talmente la pancia che il corsetto cedette eslplodendo in mille pezzi con fragore. Comunque fortunatamente trovarono un vestito adatto, non so da dove, forse in un angolo remoto dell'armadio dove cadono i vestiti in disuso. La via dello shopping di Fungopoli è un'attrazione per tutto il regno, le boutique più alla moda e i locali più rinomati erano lungo quella strada il tutto incorniciato da colori, musica ed allegria sdolcinato vero? I due subito si precipitarono alla ricerca di vestiti adatti alla rosea necessità, vai di qui, vai di là, prova questo e quell'altro la fame si sa incombe prepotentemente, altro locale più giusto per l'occasione non poteva non essere la pizzeria Super Mario Bros. , diretta da alcuni dei migliori pizzaioli del regno, chiunque si sarebbe stupito a vedere una principessa Peach ordinare una pizza "fantasia" formato extra (pizza che sul menu prevede fino a 5 ingredienti personalizzabili) ma che ci volete fare sono le voglie no? Comunque il giorno avanza e dal mattino siamo finalmente al pomeriggio e il celo acquista il classico colore azzurro intenso da quel celeste chiaro che è invece tipico della mattina e i nostri sposi? continuano il loro giro per i negozi e tra poche ore ci sarebbe il loro appuntamento dal medico, per la prima volta avrebbero visto il loro bambino.

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Capitolo 8
*** Mese 5 il primo incontro ***


Sono le 17:00 e su Fungopoli si stende il lume aranciato intenso del sole che muore, tutto assume un colore diverso da quello proprio con quella luce, un po come succede quando guardiamo il mondo con lenti colorate, insomma di quelle che si vedono oggi giorno. I passanti si trasformano in meridiane ambulanti per via delle loro ombre allungate dalla luce della sera anche quelle di Mario e Peach le quali arrivano prima di loro sulla porta dell D.r. E Gadd. Strambic! lui! Si lui! il più facoltoso e folle scienziato del regno (ho già detto questo giusto?) lui inventore di fama! Lui esperto di paranormale!,Lui viaggiatore del tempo e sopratutto lui medico e quindi anche ginecologo e ostetrico! O mamma mi vien da dire! Comunque la nostra coppia conosce bene il prof. in quanto grande aiutante delle avventure di Mario e Luigi e amico di famiglia, bussato alla porta egli aprì quasi subito "Buona sera signori vi aspettavo!" salutò lui con brio, l'ambulatorio aveva un aspetto surreale: mattonelle colorate ricoprivano pareti e pavimento, ovunque ci si girasse spirali da ogni parte e poi macchine strane e monitor, tantissimi monitor che facevano sembrare l'ambulatorio una base militare top secret "Buona sera dottore chiediamo scusa per il ritardo" fece la principessa con quella voce flautata che, per tutte le sette stelle!, non so ancora come cavolo descrivervelo! scusate momento d'euforia. "Non preoccupatevi si accomodi pure li maestà" fece cenno verso un lettino e li vi si accomodò la principessa Peach accavallando le gambe facendo fatica un po per raccogliere la gonna cadente e un po per la pancia che doveva pesare non poco ormai "Non tema faremo subito" fece il dottore il quale sistemandosi gli spessi occhiali a spirali produsse uno scintillio tipico del mito di turno nei manga e anime iniziò a spostare leve e schiacciare bottoni su un pannello, la principessa venne sorpresa da due semi cilindri in acciaio che provenivano uno dalle sue spalle e l'altro d'innanzi a lei che andavano a chiuderla in un "abbraccio" un po freddo "Tesoro stai bene?" fece timoroso Mario "Tranquillo amore è...." non fini che un casco metallico le calò in testa dall'alto "Peach! ma dottore è proprio necessario?" Chiese al D.r. Strambic "Non temere Mario è tutto sotto controllo" "Mario non preoccuparti il dottore non vuole mangiarmi!" ci pensò la voce rassicurante della sua sposa per farlo tranquillizzare, intanto su uno schermo posto dietro alla principessa iniziò ad intravvedersi qualcosa "E adesso guardate" fece Strambic ai futuri mamma e papà, sullo schermo apparve la sagoma di un bimbo (o bimba) tutto rannicchiato (o rannicchiata) con una grossa protuberanza a metà della testa "Per favore doc mi dica che quello è il naso" chiese Mario un poco timoroso "Affermativo!" "Yu ho! è la prova del nove! è figlio mio" "Avevi dubbi?" chiese il dottore "No dicevo cosi per dire non è vero tesoro?" la principessa non parlava, era con aria sognante e intenerita e si passava la mano sulla pancia e qualche lacrima le solcava il volto, premuroso il marito le diede la mano e se la strinsero forte, e si! si potevano dire proprio felici, il prof. aveva capito che la visita si poteva concludere li rimaneva una domanda "Allora volete sapere se è un maschietto o una femminuccia?" propose brioso, la coppia si guardò un'attimo e con un cenno tra loro dissero "Vorremmo tenere la sorpresa" "Come volete allora alla prossima volta stesso orario stesso posto!"

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Capitolo 9
*** Mese 6 lezioni d'ansia lezione 1 ***


Il mattino dopo la nostra coppia è intenta nella loro quotidiana misurazione: la pancia della principessa ormai aveva raggiunto notevoli dimensioni e chiamarlo pancione a mio parere può essere riduttivo, tonda e rosa come era potremmo paragonarla ad una di quelle gomme da masticare note anche con il nome di gumball, e si! La principessa assomigliava ad una gigantesca gomma da masticare, o gumball, liscia e rosa, lo so può suonare come un'offesa fortunatamente sono solo il narratore. "E se andassimo ad uno di quei corsi pre-parto?" propose Peach con una punta di brio mentre si risistemava la biancheria che continuava a spostarsi per via della "materia" che tentava di vincere la forza della compressione. "Cosa? No non ci penso proprio" sbottò subito Mario ritirando il metro a nastro per riavvolgerlo "Ma perchè?" fece stupita la principessa con una vocina tenera tenera "Sono delle fabbriche d'ansia quelle istruttrici! Ti illustrano i casi peggiori che possono accadere!" "Però ti spiegano anche come comportarti nel caso" "Non mi importa! Mettono solo ansia su ansia! io non ci vado no no! nemmeno per tutto l'oro del mondo!" ora se ancora una volta facciamo appello alla nostra fantasia cinematografica in un film o serie tv quando un personaggio è convinto di non voler andare in un posto solitamente si cambia l'inquadratura dalla location attuale ad un'altra che metti caso è quella odiata dal personaggio di prima e solitamente segue la battuta: "Ma chi me lo ha fatto fare!" brontolò Mario. I due sono davanti alla struttura ospedaliera di Fungopoli, location del corso, è strano vedere tante donne incinta insieme e in quel ambiente medio-largo poi sembra che vi sia incorso un bizzarro auto scontro solo che in questo caso potremmo chiamarlo......panza scontro? fate vobis! La stanza principale è tutta colorata, il pavimento è tappezzato di tasselli in gomma piuma ai lati giocattoli ed altre cianfrusaglie dai colori sgargianti, era l'asilo dell'ospedale, tutti si disposero e davanti a tutti la signora Toadora, ostetrica e pediatra "Cari mamme e papà un buongiorno a tutti! sono la d.r Toadora e oggi inizieremo i primi passi sul come comportarsi in caso di rottura delle acque improvviso" fece lei raggiante "Ecco lo sapevo" biascicò Mario "Zitto" rimproverò Peach "Ma prima giusto qualche esercizio, papà! mani sul pancione!" e ubbidirono tutti, a Mario tremavano già le mani "Ora mamme respirate profondamente e voi papà sincronizzate il vostro respiro con le vostre mogli" le pance andavano sopra e sotto, quella di Peach era la più grande e pareva voler uscire dalla tuta che ogni tanto, all'apice del gonfiore si apriva lasciando vedere parte del roseo ventre "Tesoro dai respira con me" incoraggiò dolcemente Mario ma lui sembrava respirare più in fretta del dovuto "Mario amore cosa hai?" chiese preoccupata "Ho già l'ansia" fece lui tremante, le situazione si fece grave quando divenne cianotico "Mario!" gridò lei attirando l'attenzione delle mamme che facevano difficoltà a girarsi, Mario è steso a terra, è svenuto! "Mario! Aiuto!" gridò ancora la principessa mentre intervenivano i paramedici. Come è andata a finire? La prossima volta ve lo racconterò.

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Capitolo 10
*** Mese 6 lezioni d'ansia lezione 2 ***


Dove eravamo rimasti? O già! Fa strano veder svenire per una cosa simile un grande supereroe dei videogiochi, soprattutto se si pensa ai pericoli che ha affrontato senza troppa fatica. Fortunatamente il fatto avvenne in un ospedale dove chiunque può essere soccorso tempestivamente in certi casi, be poi c'è ospedale e ospedale: se l'intervento non fosse stato tempestivo o beh! Quella o è sfortuna o malasanità. La squillante voce dell'istruttrice rimbombò nella sala "Dunque care mamme e papà a causa di questo spiacevole episodio passeremo direttamente a qualcosa di più lieve, faremo degli esercizi di ginnastica" subito alcuni dei suoi aiutanti portarono manubri e palloni elastici "Iniziamo con i manubri, alzate i pesi con le braccia piano e costantemente e uno.....e due" ritmava cosi Toadora mentre le mamme assistite dai mariti alzavano e scendevano i colorati pesi "Stai meglio tesoro?" fece premurosa Peach "Si ora molto meglio" rispose Mario che sembrava essersi ripreso "Ed ora mettetevi tutte in posizione supina, palmi sul pavimento e inarcate la schiena, provate a fare il ponte" e cosi fecero tutte le mamme, la principessa dimostrò una sorprendente elasticità ma la stessa cosa non si poté dire della sua tuta che sembrava scoppiare sotto la pressione della pancia "Tutto bene tesoro?" chiese Mario incuriosito da quella posizione "Si si è divertentissimo!" disse Peach con una risatina lieve lieve "Ed ora come ultimo esercizio sedetevi sui palloni faremo uno po squat per le gambe" e tutte sui palloni, chi riuscì a sedersi al primo tentativo o chi cadde di sedere facendo piombare i propri mariti nelle preoccupazione più totale, una volta su pallone tutte fecero per abbassarsi e rialzarsi sempre sedute sui palloni "Sai a cosa pensavo?" disse mario con un tono vispo "No cosa?" fece lei che era incuriosita senza sapere che la stava per canzonare! "Quella palla a momenti è grossa come te!" fece Mario ridendo sotto i baffi "Faremo i conti a casa" rispose lievemente divertita per lo scherzetto. Come ogni cosa anche quella giornata finì, in camera da letto la principessa in pigiama stesa sul materasso e Mario, che aveva finito di lavarsi i denti, le gironzolava intorno "Non ne posso più voglio partorire!" "Tranquilla tanto siamo quasi alla fine" Peach aveva un'aria strana come se stesse pensando ad un brutto presentimento "Bowser non si è visto ultimamente...." "E menomale!" disse Mario "E se stesse tramando?" "Se stesse tramando" fece mario mentre la raggiunge dalla spalliera inferiore "Ci sarò io qui" a quelle parole la principessa si tranquillizzò e sorrise "Ma amore, da dove mi stai parlando non ti vedo!" fece Peach con aria seria "Davanti a te" rispose Mario "Urka! la pancia è cosi grande che non vedo niente!" onde evitare l'ennesimo spargimento di lacrime Mario salì a sdraiarsi sul'letto affianco a lei "Non preoccuparti, ecco ora mi vedi" e qui si scambiano il bacio della buonanotte e tutti a dormire serenamente.

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Capitolo 11
*** Mese 7 Un colpo di scena ***


E rieccoci qui, a quel mattino nel quale ho deciso di raccontarvi tutto, lunghetto come flash back vero?.Per il castello c'è gran movimento, tanti toad stanno decorando il castello per il baby shower con nastri colorati e addobbi di carta sagomati di diverse forme e colori. La nostra coppia non si affretta a fare colazione alla quale partecipano tutti i toad che lavorano, cosi per una pausa, stare insieme è un codice etico nel castello "Emozionata cara?" chiede Mario alla sua sposa "Un pochino, accidenti non mi sento di mostrarmi con questa pancia a tutto il regno!" "No! Non ricominciamo! ti ho già detto di non preoccuparti dai su finisci la colazione e andiamo a prepararci" "Hai ragione!" fece lei schietta e decisa a quel passo. Arriva il tardo pomeriggio e sul regno il sole inizia a tramontare, al castello c'è una gran fila di vetture, forse l'intero regno era stato invitato eccetto Bowser questo si capisce, i primi ad arrivare i parenti più stretti: Luigi il fratello di mario con la fidanzata Daisy, principessa di Sarasaland regno confinante e amica del cuore di Peach "Muoviti luigi non possiamo far tardi! Siamo gli zietti!" "Uff! un'attimo sono in difficoltà!" ribatté Luigi con una pila di pacchi altissima e barcollante tra le mani, arrivarono i maggior toad rappresentanti del regno: Toadoberto famoso tuttologo del regno, Toadette direttrice dell'orchestra dei funghi e il D.r Doat medico esperto nella cura dei toad e da Fagiolandia La ragina Fagiolona e il principe Fagiolino insomma venivano invitati da ogni parte del mondo praticamente. "Peach tesoro!" gridò Daisy "Daisy!" rispose a tono Peach felice di rivederla, la felicità fu tale da dimenticarsi di essere incinta, risultato? Violenta panzata contro Daisy che viene spedita contro un muro "O no! Daisy tutto bene?" fece Peach preoccupata "Tranquilla tesoro non mi sono fatta niente" rispose lei rialzandosi come se nulla fosse "allora come stai? Mamma mia che pancione che hai tirato fuori!" fece Daisy estasiata! "Come lo sai he he!"intanto i fratelli si parlando "Hai svaligiato un negozio?" scherzò Mario "Colpa di Daisy dice che se non piace uno c'è ne sempre un'altro!" fece Luigi con una punta di fatica "Aiutami Mario ora è Daisy che vuole un bambino!"+ "Tranquillo luigi! vedrai che se sono in grado anche tu riuscirai in questa avventura!" "O...grazie fratello....ma dimmi come ci si sente?" "All'inizio è strano poi ti ci abitui tranquillo!" fece rassicurante il fratello intanto arriva con tutto il suo splendore la principessa Rosalinda, principessa del cosmo e delle stelle "Rosalinda! che onore" fece Peach sorpresa e lieta di vederla "Ciao principessa come stai?" "Uff bene manca poco" disse abbassando lo sguardo verso il ventre su quale Rosalinda posò le mani "O....crescono bene.....li sento" "C....Crescono?" fece Peach con un'aria sorpresa e preoccupata allo stesso tempo "Ops....volevi tenere la sorpresa?" "Be si ma, e ora che si fa?" fece lei quasi sentendosi male ma ci penso Rosalinda a reggerla "No non fare cosi tranquilla non c'è da preoccuparsi" "Mi ci vedi mamma? dico come è stare dietro a cosi tanti bambini, come fai tu con i tuoi sfavillotti?" "Tranquilla principessa, se ti sei presa cura del tuo popolo come una mamma non avrai problemi con i tuoi bambini, ora dai andiamo che è festa!" Peach le sorrise lieta, confortata dall'amica, ma il segreto bisognava pur confessarlo in qualche modo, quando? magari la prossima volta!

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Capitolo 12
*** Mese 7 La notte tormentata della principessa ***


Intanto la festa prosegue, il rinfresco è ricchissimo: spazia dalla ben nota ed apprezzata cucina italiana fino al più curioso piatto esotico. Tutti mangiano praticamente tutto ma rimpiangono le meravigliose torte della principessa che se fosse stato per lei ne avrebbe preparate a centinaia! Poi arrivò il momento dei giochi uno di questi era il gioco della corda: bastava semplicemente recidere un pezzo di spago da un rocchetto, il segmento scelto doveva essere abbastanza lungo per abbracciare tutto il giro vita di Peach, quello che si avvicinava di più alla misura giusta vinceva, chi lo tagliò troppo corto, chi lo tagliò troppo lungo e chi non si volle arrendere all'idea di aver sbagliato e tra questi vi faceva parte anche la nemesi di Mario, sto parlando dell' abominevole Wario,che stringendo e stringendo lo spago si irritava sempre più a tal punto da divenire rosso e far frullare i baffi ispidi e duri "Eppure vi dico che ci entra!" "Smettila bro. ci hai provato" l'ho richiamò il compare Waluigi "Cosi finirai per stritolarla!" "E va bene va bene!" fece seccato Wario allentando la presa. Fu poi il momento dei regali, erano veramente tanti: Daisy e Luigi, ma più lei, avevano svaligiato negozi interi, non poterono mancare gli strambi giocattoli del D.r. Strambic e i gingilli fatati di Rosalinda e delle altre fate invitate, alla fine mancava solo il regalo di Mario "Tesoro credo di avere qualcosa per te" "Davvero?" fece la principessa incredula "Ecco a te" aprì una scatoletta rosa che custodiva una collanina d'oro con una stella "A te amore mio" e tutti non poterono trattenersi dal fare il classico coro: "BACIO! BACIO! BACIO!" "Li accontentiamo?" fece Peach con gli occhi lucidi e con un sorriso tenero "Accontentiamoli" e ciò che volle il popolo loro lo fecero, e dopo il lungo bacio giù uno scroscio d'applausi ma la principessa doveva ancora dire una cosa "Aspettate devo annunciarvi una cosa" ma subito si frenò appena guardò Mario, era veramente pronta a dirlo? E se la reazione fosse stata diversa questa volta? "Allora tesoro?" "Be io.....Grazie a tutti, è stato bellissimo vedervi tutti qui!" e tra gli applausi dei lieti invitati solo due sembravano essersi fatti scuri: Rosalinda che fece un sorriso poco accennato come per dire "E va be! lo dirà un'altra volta" e Mario che sapeva che poteva esserci qualcosa sotto. Quella notte Peach non prese sonno eppure il silenzio era assoluto da ore i toad avevano finito di pulire, ad un certo punto decise di addormentarsi ma fu l'inizio del tormento! Sognò di mangiare una mela e di colpo la sua pancia divenne più grande di prima, il ventre si gonfiava sempre di più senza prestare attenzione alle urla disperate della principessa che lo implorava di non gonfiarsi ancora! e invece riusci a strappare il vestito rosa lasciandola quasi.....nuda, e dalla cima della pancia spuntò una miccia accesa, Peach era diventata una bob-omba gigante color rosa carne e proprio mentre stava per scoppiare si svegliò all'improvviso! Ansimava, ara spaventata era sul punto di piangere per via della paura presa, vide che al pigiama era saltato un bottone, fu il rumore del bottone che era saltato a farla svegliare che nel sogna era diventato il suono di un'esplosione, guardò Mario e senza indugi lo abbracciò quasi singhiozzando "Hai fatto un brutto sogno?" "Si..." fecero entrambi a voce fioca mentre cercarono di riaddormentarsi, nel frattempo qualcosa scorgeva dalla finestra, era un cannocchiale, di quelli usati nei sottomarini, l'arnese si infilò di fretta in un tubo, la minaccia era vicina.

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Capitolo 13
*** Mese 8 Il pericolo è dietro l'angolo ***


Il lungo cannocchiale proseguiva verso il basso, attraverso il tubo attraversava prima la terra poi la roccia e infine i condotti tubolari, intricati come spaghetti e in uno di questi vi era un martelkoopa, un koopa che per meriti militari è stato promosso a tale grado, richiuse lo strumento telescopico e si avviò quasi subito per il condotto che collegava Fungopoli e l'intera Grass land alla terra dei vulcani e del buio, fu un percorso lungo e quasi al buio con la torcia da elmetto del martelkoopa che illuminava il tutto flebilmente ma finalmente arrivò a destinazione, dove il tubo finiva sul bordo di un vulcano stesso luogo dove è situato il castello del re delle tenebre e del fuoco. La reggia è alta e larga, tozza e imponente, fatta di mattoni di pietra scura, guglie appuntite, borchie di ferro e oro e pacche verdi sulle torri e sulla cupola piena di punte affilate, sotto lo sguardo severo della gigante statua del sovrano che sostava sopra il cancello il povero koopa prese un bel respiro e chiese alle guardie di aprire e il cancello si levò in su con clangore di catene. All'interno del castello un aree pesante e cupo, il martelkoopa camminò lungo il corridoio coperto dal tappeto rosso sanguigno che era affiancato a destra e sinistra da colonnati neri e dietro ad essi altrec e tante colonne che creavano una foresta oscura di tronchi neri, le volte alte riflettevano il rosso della lava che in alcuni punti riaffiorava a fiumi dal pavimento. Davanti alla grande porta rossa e borchiata della sala del trono sostava Kamek, il più fedele dei tirapiedi di Bowser "Alto là chi va là!?" "Sono u membro dell'unità koopa ho notizie per il sommo Bowser" Kamek capì e acconsentì. La sala del trono aveva grandi vetrate dai colori maligni ed era piena d'oro e gioielli a montagne e sul trono un'ammasso di squame che pareva muoversi, era lui! Re Bowser Koopa, una tartaruga gigante sputa fuoco, alla vista del sotto posto si fece interessato con lo sguardo "Novità?" fece lui quasi calmo con voce bassa e cavernosa "I sospetti erano fondati supremo Bowser, è in arrivo l'erede" "LO SAPEVO!!!!" sbraitò il re bemolendo il bracciolo del trono con un pugno facendo tremare tutto e tutti "Signore allertiamo l'esercito?" propose Kamek "Fermi con calma! l'obiettivo è diverso non potremo fallire!" "Non capisco sua maestà"Bowser spiegò mentre si avvicinava alla vetrata che dava sul sinistro paesaggio "Un bambino indifeso, una mamma iper protettiva,non vorrebbe che il filioletto si facesse male" "E se Mario attaccasse?" "Non lo farà! Sarà Peach a fermarlo!" "Ma come?" Kamek era sempre più confuso poi però... "O! Capisco, un ricatto pesante per la principessa...." "Andate ora, preparatevi, il tempo è tanto ma abbastanza per progettare l'attacco" i due si allontanarono lasciando il sovrano a riflettere davanti alla vista del panorama "Non potrò fallire questa volta...." sussurrò con la bocca fumante e gli occhi di brace "Mario....."

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Capitolo 14
*** Mese 9 Un non tanto lieto evento ***


"Cosa facciamo? La situazione è disperata!" "Stia calmo Mastro Toad in qualità di primo ministro farò il possibile!" "Ma cosa diavolo vuol fare lei! la situazione non è uguale a quella delle altre volte! Siamo spacciati!" "In effetti, primo ministro Toadoberto, Mastro Toad non ha tutti i torti, è vero lei è stato utile ai signori Mario e Luigi tante volte con le sue conoscenze ma nessuna delle materie che lei ha studiato può tener testa ad una madre che vuole troppo bene ai propri figli...." "Ma senatrice Teaodorica se la principessa rivuole indietro i bambini non impedirebbe a Mario di reagire" "MA ALLORA LEI NON CAPISCE! Bowser ci ha fortemente minacciati! Fin ché aveva la principessa poteva tornarle utile viva! Ma i bambini sono per lui una garanzia! ELIMINARLI PER LUI NON SAREBBE UN PROBLEMA!" "O il regno o i fratellini.... dobbiamo far intervenire Mario prima che sua maestà firmi la cessione del regno!" "La principessa l'ha fatto rinchiudere nelle segrete perché non andasse da Bowser" "Cosa non si fa per amore......" "Ben detto senatrice" è necessario fare un'altro flash back per capire come si è arrivati a questo punto anche se forse qualcuno ha già afferrato la gravità della situazione. Siamo oramai al nono mese, le contrazioni non davano pace alla principessa che non dormiva più un po per il dolore e anche per quel segreto che alla fine sarebbe venuto fuori comunque, passò le notti insonne aggirandosi per il castello, sostando per molto tempo nella cameretta ancora in allestimento, lo sguardo tenero e la mano che accarezzava la pancia con le fitte improvvise mutavano in una smorfia contratta e in una mano dalle dite incurvate che quasi stritolavano il tondo ventre, inutile dire che non tratteneva spesso le lacrime a quei dolori e ogni tanto sussurrava "Mario....." con una voce soffocata come se la gola fosse stata cinta da una morsa. Il giorno era stanca e lo passava tra le coperte ma non dormiva certo di più, e prima del lavoro Mario le lasciava un bacio sulla guancia, le era vicino "A dopo amore" faceva lui e lei "A dopo...." sempre più fioca, per il resto della giornata sostava stesa sul materasso in compagnia della luce del giorno, dei lontani rumori e dalle maledette contrazioni, una di queste un giorno fu talmente forte da buttarla giù sul pavimento "HAAAA!" gridò lei, era andata in bagno per una sua personale urgenza, si stringeva la pancia tra le mani "Va tutto bene amori miei.....non agitatevi ci son qui io...." cercava di calmarli perché si agitavano con i loro calcetti "Mario...dove sei...." non sarebbe mai riuscita a raggiungere il telefono era troppo lontano, il tempo di rialzarsi che si rese conto che la vestaglia era umida, "No....." guardò in basso e vide con orrore ciò che non volle vedere, si erano rotte le acque, cosa fare? Una principessa indifesa in procinto di partorire e senza il suo sposo a fianco ma il peggio doveva ancora arrivare. Nemmeno il tempo di raggiungere il letto strisciando che qualcosa si mosse alle sue spalle, il dolore era tanto forte che non li tolse parzialmente la vista per questo non poté vedere il suo aggressore.

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Capitolo 15
*** Al salvataggio ***


"Cosa diavolo è successo!" Mario era visibilmente disperato, chiedeva cosa fosse mai accaduto, al suo ritorno trovò le maggiori autorità anti catastrofe del regno anche se immaginava già come potevano essersi svolti i fatti "Mario è terribile! Non riusciamo a capacitarcene!" fece un Toad anche esso con le mani alla testa "Dove è lei!?" fece mario minaccioso afferrandolo per la giacca "V....vai di sopra....mi...mi dispiace tanto" era spaventato, nessun Toad aveva mai visto Mario cosi. Lui si precipitò per le scale che fremeva di odio e di disperazione, la camera era aperta e sul'letto distesa la sua Principessa, era piatta, dove era finita la pancia? Il bambino! Pensò lui, cosa era accaduto mai? Prese a scuotere i Toad rimproverandoli di non essere stati accorti nel proteggere la principessa, aveva appena appreso che era stato Bowser a compiere il misfatto dalla voce del primo ministro Toadoberto, ma presto si rese conto che era colpa sua se era successo tutto ciò, se solo fosse rimasto con lei l'avrebbe potuta proteggere, li scese una lacrima, battuto il pugno per terra partì dalla camera "Mi dispiace Mario ma questa volta non posso lasciarti agire" Mastro Toad ostruiva l'ingresso con due guardie "Mi lasci passare si tratta di mio figlio" "Questa volta è diverso, Bowser è stato chiaro: se agirai li ucciderà" "Li libererò prima che lui sene possa accorgere" in quel momento Mario non fece caso al plurale "Non sarà lui a fermarmi" "Forse lui no ma lei si...." fece l'anziano indicando Peach "Cosa?" fece Mario guardando la sua sposa con stupore "Ti prego Mario, non possiamo rischiare questa volta, non si tratta più di me...." fece lei con un'aspetto stravolto e ancora sotto shock "Ma....sono i nostri bambini....Peach, non vorrai consegnare il reg...." "TUTTO PER I MIEI BAMBINI!" strillò lei "E non ti permetterò di metterli in pericolo!" "Ma sono il loro padre! Devo aiutarli" con una pausa passò dall'ira ad un tono più cupo dettato dal dubbio "Non ti fidi di me?"dopo alcuni tentennamenti la principessa emise la sentenza "Mi dispiace amore.....non posso...." e le guardie lo presero ma lui "Lasciatemi! So dove sono le segrete" e si lasciò accompagnare la principessa scoppiò a piangere, volle restare sola e chiusero la porta della camera da letto. Toadoberto e Toadorica si guardarono, erano profondamente scossi e sovrapensiero "Cosa facciamo Toadoberto?" "Dobbiamo arginare la prima difficoltà: La principessa" "Non lo farà mai partire i bambini sono in pericolo" "Io ho un'idea" Intanto nelle segrete un silenzio di piombo regna nella prigione, c'è un buio blu notte ogni tanto interrotto dai fasci di luce che penetrarono dalle grate sul soffitto che riempie l'immensa stanza e uno di questi fasci, di una luce bianca e fredda sfumata d'azzurro, investe solo la punta delle scarpe del prigioniero che sta seduto per terra, testa bassa la visiera del berretto li copre gli occhi e i baffi la bocca, impossibili capirne l'espressione ma immaginabile -Gemelli- lui pensò, finalmente si rese conto, - e chi l'avrebbe mai detto che aspettavamo dei gemelli- solo a ciò pensava, si era quasi arreso all'idea della prigionia che si limitò ad immaginare un futuro da padre ormai andato in rovina e si accontentò di immaginarselo e basta: immagini di parchi giochi, di scuole, i primi passi a piedi e poi in bici e magari anche i macchina.....tutto ormai lontano, come la lacrima che da tempo aveva abbandonato il suo occhio ma una voce lo destò "Mario!" lo chiamavano a bassa voce, doveva essere qualcuno che voleva aiutarlo, Toadoberto si affacciò alla grata "Mario! ascolta nei sotterranei scorrono tubi di tutti i tipi uno è piccolo e conduce alle terre di Bowser, tieni questo minifungo con questo potrai passare per il piccolo condotto e con quest'altro fungo potrai tornare normale" dalla grata fece passare un fungo piccolo azzurro ed uno medio rosso, Mario li prese e li mise in tasca "Grazie Toadoberto! Dove è il tubo?" "Oltre quella grata circolare! Buona fortuna! IL regno è pieno delle spie di Bowser il condotto di farà passare inosservato! Ora devo andare se mi scoprono è la fine" "Grazie ancora! Come sta Peach?" "Come vuoi che stia!? Piange perché pensa che tu la odi per questo" "Dille che le lascio milioni di baci e che la amo a tal punto da rischiar il tutto per tutto!" "Fai presto! Prima che firmi il contratto di cessione del regno" "Farò presto" si sistemo il berretto, sguardo fiammante verso il percorso da intraprendere ed assunse il mini fungo "Let's go!"

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Capitolo 16
*** Baruffa al castello di Bowser parte 1 ***


Le condutture sotterranee condussero Mario sul bordo del vulcano, affacciatosi fuori pensò- No troppo pericoloso anche con queste dimensioni mi vedrebbero- poi si ricordò in base all'esperienza che se continuava lungo il tubo si sarebbe ritrovato negli scarichi del bagno, pregò il cielo che nessuno lo stesse usando. Li andò bene, con l'aiuto del fungo rosso sollevò senza troppi problemi il "trono" ben troppo decorato per il suo poco nobile scopo, uscito dal tubo, apri pian piano la porta e si guardò intorno: a sinistra un corridoio vuoto a destra anche dove andare? Non vi era bisogno di girare la sala del trono li stava davanti, davanti al poltrona regale un pozzo di lava bollente e sopra sospesa una gabbia, erano loro! I sui bambini! Mario non aveva dubbi, come tirarli giù? Ma tutto sapeva di trappola infatti.... "E cosi sei arrivato nonostante il mio avvertimento" Bowser era dietro di lui alla sua voce mario digrignò i denti e strinse i pugni "Si eccomi, ora vedi di liberarli o altrimenti...." ma una voce ben famigliare lo chiamò "Mario no!" "Peach! cosa....cosa ci fai qui?" "Ma che bello la principessa del regno dei funghi nel mio castello di sua spontanea volontà!" "Ecco Bowser ti ho portato il contratto di cessione, l'ho firmato io stessa" disse mostrando un documento con tanto di sigillo "NO!" Mario voleva intervenire ma abbassando la guardia venne bloccato da due Martelkoopa "Bene! Allora vuoi che ti restituisca i pargoli e?" lei accennò "Allora sposami!" fece lui sganando gli occhi fiammanti e sfoggiando un ghigno malvagio, Peach guardò il suo vero sposo, quasi piangeva e anche Mario era sul punto di farlo "Il mio regno.....anche me stessa per i miei bambini" Mario chinò la teste, era finita "Bene! Ci sono voluti anni ma ci siamo riusciti!" ruggì lui al suo esercito stringendo il pezzo di carta tra gli artigli d'acciaio mentre i suoi sudditi esultavano. "Mario....." sussurrò Peach in lacrime, non riusciva a guardarlo. "P...Peach" nemme lui riusciva a guardarla, per la prima volta anche lui piangeva era forse veramente finita?

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Capitolo 17
*** Baruffa al castello di Bowser parte 2 ***


Lo schiamazzo dell'esercito di Bowser andava a morire anche perché il sovrano accennò i suoi sgherri al silenzio "Bene, ho un regno, una principessa.....tutto! Sai mia cara e anche tu.....Mario" questa volta quel nome li lasciava il dolce sulle labbra, l'eroe sconfitto alzò la testa, lo sguardo di brace, è come se si fossero scambiati i volti "Sono colto anche io sai? leggo! Nel vostro mondo reale sono esisti tanti autori di testi teatrali, uno di questi aveva scritto una storia che a me piace assai, Edipo re, conosci? Il cattivo della situazione abbandona suo figlio perché teme che lo possa uccidere, io, che sono più furbo, non farò il suo stesso errore! Farò si che nessun Super Mario J.r si possa vendicare, per tanto.....Friggeteli!" al suo ordine la gabbia venne fatta precipitare sul pozzo di lava "NO!!!!!!!" tutto ciò all'impotenza dei genitori sconvolti e disperati, che già chiusero gli occhi, spremendoli dalle ultime amare lacrime, non videro però che la gabbia cambiò direzione, come risucchiata "Ma che!" Bowser non capiva, capi solo quando anche il prezioso documento li venne risucchiato da una strana figura "Ha ha! questi li prendo io!" Luigi brandiva il suo Poltergust 3000, aveva aspirato bimbi e scartoffia "Prendetelo!" ringhiò Bowser "Mario prendi!" invertì il flusso dell'aspiratore sparando il gabbiotto, ma errore di valutazione: Mario era bloccato, non poteva reagire, fu allora che una principessa "volante" con un balzo afferrò i bambini a mo di portiere e il documento invece sfrigolò nelle lava "NO!!!!!! era quasi fatta!" Bowser si precipitò verso il laghetto bollente quasi scottandosi, Mario si liberò quando le guardie si distrassero e corse dalla sua amata per abbracciarla "Mario! Non sai quanto mi dispiace!" "Non importa, lo hai fatto per il regno, per me e per i nostri bimbi" Lei scoppiò a piangere ma questa volta di gioia e li non poté mancare un bel bacio "Scappa qui ci penso io!" "Ci penso io! Vieni con me tesoro!" Daisy, anche lei era li e portò con lei Peach e scapparono a bordo di un Pipinio piranha che sfondò senza indugio la vetrata "Come mai qui bro.?" "Toadoberto ha pensato a tutto" "E poi?" "Perchè sei mio fratello" si voltarono con uno sguardo fiammante ma con un sorriso beffardo di sicurezza verso un'intero esercito di goomba, koopa armati, piante piranha sputa fuoco e tanto latro "Questa volta l'hai fatto grossa Mario!!!!!" "Non sono stato io...." "Siam stati noi" continuò Luigi "SIAMO I MARIO BROS!" l'attacco era inevitabile.

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Capitolo 18
*** Baruffa al castello di Bowser parte 3 ***


Per quanto Bowser potesse sforzarsi, i suoi colpi non prendevano Mario nemmeno di striscio, forse Luigi, per il peso del suo aspiratore in groppa, era più impedito dal evitare che meteoriti incendiari lo prendessero quasi in pieno "Arrenditi Bowser, finiamola qui!" "Non finché sarai finito tu!!!!!" ringhiò con tutto l'odio che possedeva per il torto subito poco fa, un piano cosi perfetto stroncato dai Mario bros. "Mario forse è meglio levar le tende" "Aspetta Luigi! Metti le mani a coppa!" e si! Era il tempo per una Bro. attack! Saltando sui palmi del fratello mario fece una capovolta in aria e Luigi, con un salto disumano appena il fratello diminuì di quota si aggrappò alle sue mani, diedero vita ad un bolide che roteava senza un domani, Bowser venne preso in pieno alla testa, a colpo fatto i fratelli sciolsero la presa "HAAAAAAAA! maledetti!" barcollando per la botta cercò di prendere la mira ma il flusso incandescente deviò al lampadario che tremò pericolosamente, a mario venne un'idea "Riprovaci Bowser" "Mario sei impazzito" "Con piacere" e Bowser riprese fiato, il viso divenne rosso ed emanava una luce infernale, il colpo abbandonò la bocca con fragore e Mario, che aveva raccolto una mazza ferrata dal pavimento deviò il colpo verso il lampadario che questa volta cadde su Bowser con tutte le macerie del soffitto "Via da qui!" gridò Luigi, ed aveva ragione! Bowser si sarebbe infuriato molto e molto presto meglio darsela a gambe. Un'esplosione! Salta il portone del castello, i fratelli corrono lungo il ponte, dietro a loro una mandria infuriata di Goomba, koopa armati di martelli, bomerang e lancia fiamme, una air force di Paratroopa e lakitu che lanciavano koopistrici, dal castello bordate di Banzai bill, e infondo, ai cancelli, una schiera di categnacci rabbiosi, un cimitero dal quale si riesumavano i soldati caduti in guerra di Bowser (i famigerati tartossi) e tantissime piante piranha dagli sterpi appuntiti e intenti ad incenerire chiunque passasse, bella situazione vero? Ci riusciranno i nostri eroi a trarre salva la pelle? Lo scoprirete nelle prossima puntata!

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Capitolo 19
*** Baruffa al castello di Bowser parte 4 ***


Anche le due principesse erano spettatrici di quell'inseguimento, mentre il Pipino piranha si allontanava Peach non poteva trattenersi dal preoccuparsi per Mario "Mario!" "Tranquilla tesoro, se la caveranno anche questa volta!" Daisy la rassicurò con un sorriso strizzandole l'occhio "Speriamo" rispose Peach ancora timorosa. Intanto dalla calca degli inseguitori si faceva strada una grossa sfera coperta di punte, era Bowser, furioso come non mai, faceva fuori i suoi stessi soldati travolgendoli pur di raggiungere i due fuggitivi "TRENTA ANNI! TRENTA ANNI DI PIANI! E VOI LI ROVINATE COSI!!!!!!!" "Mario!" "Lo so Luigi è davvero arrabbiato dai che ci siamo quasi" il cancello era vicino ma Bowser diede l'ordine di far detonare le cariche di bob-ombe sotto il ponte d'entrata di modo che solo la parte dove si trovavano i fratelli sarebbe crollata "FUOCO ALLE BOMBE!" e queste vennero incendiate, l'esplosione avvenne con il fragore del ponte sgretolato e del muro del suono che veniva abbattuto "NO!" gridò Peach che stringeva i fagotti con i bimbi dentro, ma nulla è mai come sembra, i fratelli tornarono su aiutati dalla propulsione del poltergust 3000 ed arrivarono alla fine del castello superando cosi i categnacci, tartossi e piante piranha "Grande riflesso fratello" disse Mario a Luigi con una sonora pacca alla spalla "Non credere che sia finita qui Mario! Guarda come riduco la tua famiglia!" un enorme cannone proiettò un Banzai Bill contro il Pipino piranha "PEACH!" gridò Mario "DAISY!" fece anche Luigi, ma cosa che dovrebbe sapere anche Bowser queste creature possiedono una grande capacità di contenuta orale, la pianta volante virò verso il proiettile e lo ingoiò! Bowser ci restò malissimo insieme allo stupore dei fratelli Mario "Sputa tesoro!" fece Daisy e la pianta eseguì riproiettando il proiettile, sul castello? No! su Mario e Luigi "Mira sbagliata!" impallidì Daisy "Mario Luigi scappate!" esortò loro Peach mario aveva ancora la mazza ferrata di prima, l'aveva rallentato durante la cora "Luigi!" "Ok Mario! Salimi sopra!" con un balzo Mario atterrò sulle spalle di Luigi e insieme turbinarono come un tornado, la mazza colpì il Banzai Bill che finì proprio sul..... "RITIRATA!!!!!!!" ordinò Bowser, esatto" Il ponte venne colpito e fu una pioggia di mattoni, calcinacci e soldati che cadevano nella lava sollevando schizzi bollenti, Bowser cadde mentre urlava l'ennesimo.... "MAAAAAARIIIIOOOOOOO!" e fece un violento tuffo alzando un'onda anomala di fuoco che fece tremare il castello, la lava continuava a gorgogliare ma quando i fratelli si sporsero a vedere Bowser riemerse sotto forma di scheletro, mantenendo i capelli fiammanti e gli occhi di brace, si agitava nella lava, fumante e decadente, voleva afferrarli per ucciderli una volta per tutte, ma come tutte le volte, risprofondò nel magma con il suo ruggito che andava morendo nelle profondità. Mario e Luigi si guardarono e si scambiarono un cinque "Bella bro." e poi salutarono le loro consorti a cavallo della pianta volante, e Peach era certamente la più commossa.

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Capitolo 20
*** Epilogo ***


Il mattino torna a fare luce sul regno dei funghi assopito, i prati rugiadosi scintillano ai raggi dorati dell'alba e il cielo presenta tutte le sue sfumature a pastello, dal celeste al rosa. I primi lavoratori escono di casa per lavorare i campi o per tornare alle fabbriche e i cantieri e le massaie preparano già da adesso la colazione per i loro cari, anche le creature dei boschi vicini danno i primi segni di vita, gli uccelli cantano in onore del nuovo giorno che sorge. Nel castello anche gli inservienti iniziano a svolgere le loro mansioni quotidiane, forse gli unici a goder nell'ozio di questa giornata sono la nostra coppia di sposi che ritroviamo anche questa volta nel loro letto, anche questa volta gli uccellini portano il risveglio ai coniugi, e anche questa volta la dolce principessa Peach si sveglia tenera tenera, guarda i suoi cinguettanti amichetti e quando si gira dall'altra parte sorpresa! Questa volta Mario è sveglio "Buongiorno mia principessa" "Buongiorno amore mio" "Dormito bene?" "Come una principessa!" e poi guardò in basso dove ronfavano due piccoli pargoletti dalla pelle liscia e morbida e dal nasone che quasi copriva loro i visetti, avevano entrambi due guance rosa e se uno aveva un bel ciuffo di capelli bruni l'altro li aveva biondi "Rettifico...." fece Peach con un sorrisetto "Come una mamma principessa, e tu" "Ovvio, come un papà, un Super Mario papà! con i loro Mario J.r. e...." "A me piacerebbe Marco....." disse con una voce flautata la principessa mentre li accarezzava pian piano "E che Marco sia....." E fu cosi che mamma, papà e fratellini si avvolsero in un'abbraccio calloroso, di quelli che durano un poco ma che vorresti che non finissero mai.

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