Legati dal destino

di ballerina 89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 34: *** Capitolo 34 ***
Capitolo 35: *** Capitolo 35 ***
Capitolo 36: *** Capitolo 36 ***
Capitolo 37: *** Capitolo 37 ***
Capitolo 38: *** Capitolo 38 ***
Capitolo 39: *** Capitolo 39 ***
Capitolo 40: *** Capitolo 40 ***
Capitolo 41: *** Capitolo 41 ***
Capitolo 42: *** Capitolo 42 ***
Capitolo 43: *** Capitolo 43 ***
Capitolo 44: *** Capitolo 44 ***
Capitolo 45: *** Parte 45 ***
Capitolo 46: *** Capitolo 46 ***
Capitolo 47: *** Capitolo 47 ***
Capitolo 48: *** Capitolo 48 ***
Capitolo 49: *** Capitolo 49 ***
Capitolo 50: *** Capitolo 50 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Parecchi anni fa a casa Morrison

ore 7.00 a.m
- Julia alzati! o finiremo di fare tardi a scuola anche oggi!!!!!
- Uff...buongiorno anche a te Jen - disse assonnata sua sorella - Ancora alri 5 minuti...
- Fa come ti pare... ma sappi che oggi ti lascio qui! - e cosi dicendo uscì dalla stanza per andare a prepararsi
- Sempre di buon umore voi due eh! - disse ironicamente il fratellino piu piccolo incrociando Jennifer per il corridoio
- non ti ci mettere anche te Dan per favore...
- che succede?
- niente... finalmente oggi a scuola diranno i nomi di chi prenderà parte allo scambio culturare in Irlanda. nella mia classe abbiamo aderito al proggetto in molti, ma  solamente due di noi potranno partecipare... sono troppo nervosa e non voglio assolutamente fare tardi!
- capisco... buona fortuna allora, incrocerò le dita per te... e per me!
- Per te? Domando Jen alquanto perplessa
- Si per me, ma ti immagini... 15 giorni senza una sorella urlante in giro per casa, wowwwwww!!!!
- E' sempre bello essere apprezzati! - disse Jen dandogli un pizzico sul braccio - ci vediamo dopo, scappo! JULIAAAAAAAAAAA!!!!!
- ARRIVOOOOOOO!!!!!!!
- eeeeeh.... sorelle - disse Daniel tra se e se...

A SCUOLA

-Buongiorno ragazzi! Come ben sapete oggi vi sveleremo i nomi dei due partecipanti al progetto. E' stata una scelta davvero ardua ma alla fine ne siamo venuti a capo.
abbiamo preso in considerazione molti fattori, comportamento, rendimento scolastico, attività extracurricolari...
- Avanti prof. non ci tenga sulle spine - disse uno dei ragazzi presenti nella classe
- Un po di pazienza Sam! disse il professore divertito - Allora ho il piacere di comunicarvi che i fortunati sono... - il silenzio piu assoluto regnava nella classe, Jen era tesissima come la maggior parte dei ragazzi presenti - Jennifer Morrison e Elizabeth Smith! Congratulazioni ragazze! A fine lezione passate in presidenza che  vi daremo moggiori informazioni sulla famiglia con cui andrete a vivere per le prossime due settimane . 
Dopo la comunicazione la classe si divise in varie fazioni, c'era chi si complimentava con le ragazze, chi era dispiaciuto e chi faceva finta di nulla, ma una cosa più di tutte non sfuggi a Jen...
- Certo... ti piace vincere facile!- commentò un ragazzo a bassa voce credendo di non essere sentito
- Problemi?!? - disse Jen con voce alterata capendo il motivo di quel commento.
- Beh, te che dici? Non ti sembra strano che di 22 elementi scelgano proprio la figlia di due professori di questo istituto?
- Vorresti insinuare che io abbia avuto favoritismi?- disse a quel punto la ragazza alzando la voce.
- RAGAZZI!!! Smettetela immediatamente - intervenne il professore - Mike, non ci sono assolutamenti stati favoritismi nei confronti di Jennifer, i suoi genitori non hanno neanche preso parte alla riunione per questo motivo. Jennifer è un'allieva modello e merita di fare questa esperienza. Jennifer, per quanto riguarda te, la prossima volta evita di alzare la voce con i tuoi compagni! Se c'è qualche problema vieni direttamente da me, detto questo iniziamo la lezione... 

Casa M. ore 15.00

- Siamo tornatiiii - dissero Julia e Daniel entrando in casa e buttando i rispettivi zaini sul divano
- Venite a tavola che è pronto - rispose la madre
- Come è andata a scuo... dovè Jen? - disse il loro papà vedendo entrare in cucina solamente due dei suoi tre figli!
- Non ne ho la piu pallida idea, mi ha scritto un sms dicendomi di non aspettarla -rispose Julia
- poteva almeno avvisare che non tornava.
- Starà facendo la sgallettata con il capitano della squadra di football...- disse Dan prendendo in giro sua sorella maggiore
- DANIELLL... - lo rimproverò Julia
- Emmm ragazzi... c'è qualcosa che dovremmo sapere, con chi fa la "sgallettata" Jen? disse il padre con un'espressione infastidita  sul volto
- No no niente papà! Sai che a Daniel piace scherzare - recuperò la situazione la ragazza dando una gomitata al piccoletto di casa - comunque a scuola tutto bene... la solita noia...

passò cosi parte del pomeriggio, verso le ore 17.30 Jen tornò a casa 

- Mamma papà sono tornata!
- Era ora signorina, dove sei stata? - disse suo padre distogliendo lo sguardo dal giornale che stava leggendo per guardare la figlia
- Sono dovuta andare in presidenza dopo la fine delle lezioni e poi mi sono trattenuta a mangiare qualcosa e a chiacchierare con le mie amiche!
- In presidenza?- disse suo padre in tono severo
- Che cosa hai combinato? - aggiunse sua madre che nel frattempo aveva raggiunto sua figlia e suo marito in salotto
- Non vi scaldate... non ho fatto nulla. Questa mattina sono stati svelati i nomi dei ragazzi che partiranno per l'irlanda e beh.... ecco.... SONO STATA 
SCELTAAAAAAA!!!!! - disse esultando - Cosi mi sono dovuta fermare in presidenza per avere tutte le info necessarie sul volo e sulla la famiglia con cui andrò a vivere!
- Ma è una cosa fantastica tesoro! - dissero i suoi genitori abbracciandola - siamo davvero molto orgogliosi di te! quando dovrai partire? 
- la prossima settimana! Non ho un minuto da perdere, devo contattare la ragazza irlandese, informarmi sulla nuova città,fare la valigia, avvisare tutti i miei amici.. - parlava senza sosta
- Frena un secondo signorina - intervenne suo padre con fare scherzoso - Prima di tutto questo non dovresti fare una cosa chiamata "compiti"? 
- Tranquillo papy - e gli diete un bacio sulla guancia - Ho tutto sotto controllo! Aggiungo la ragazza su facebook e inizio a fare i compiti! - cosi dicendo corse su per le scale per andare in camera sua.
- Tesorooo - la richiamò il padre - Sicura che le amiche con cui ti sei fermata nel pomeriggio siano tutte " AMICHE"?
Jen alzando gli occhi per aria e capendo dove voleva andare a parare suo padre disse - A cosa stai alludendo??? eheheheh e cmq si sono tutte amiche... e no... non mi vedo con nessun ragazzo - mentì, aveva da poco iniziato la sua prima storia d'amore e come tutti gli adolescenti preferiva tenere nascosta la cosa ai suoi genitori.
Corse in stanza e una volta informato e festeggiato anche con i fratelli la bella notizia, prese i moduli che le erano stati dati in presidenza e cercò il nome della ragazza con cui avrebbe vissuto per le prossime due settimane. Accese il pc ed entrò su facebook per aggiungere nelle sue amicizie la nuova ragazza
-mmmm ok... allora...no... no... no.... ooook trovata... HELEN.- richiesta inoltrata.
 
Nota dell'autore:
Salve ragazzi! Eccomi qui con un'altra Fanfiction! Stavo mettendo ordine nel mio PC quando ho trovato diversi capitoli di questa storia che avevo già scritto in passato ma mai pubblicato. Ho pensato: "Perchè non iniziare a pubblicarla ora?". Per chi segue già anche l'altra mia stroria tranquilli, non ho intenzione di lasciarla in sospeso o di rallentarla, i capitoli di questa sono già belli che pronti hanno solo bisogno di una rivisitazione quindi non mi porteranno via tanto tempo. Spero che come inizio vi sia piaciuto e che abbia stimolato la vostra curiosità. Commentate se vi fa piacere! Vi aspetto per il prossimo capitolo! Ciaooooooo

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Irlanda
ore 11.30 - scuola 
- Helen? Hai da fare questo pomeriggio? Pensavo di andare a fare shopping. Vuoi venire? - disse una ragazza raggiungendo Helen e i suoi amici
- Mi piacerebbe ma non posso. Devo sistemare la mia camera per l'arrivo della ragazza americana.
- Ah già dimenticavo! Quando arriva?
- Domani. Sembra molto simpatica del quel poco che ho potuto capire sentendola in chat...
- E' carina? - chiese uno dei ragazzi presenti attirando l'attenzione di tutti i maschietti del gruppo che iniziarono a ridacchiare.
- Siete sempre i soliti! Vedete di non farvi riconoscere subito, ci terrei a fare una bella figura!
- Tranquilla, con noi sarà in ottime mani!
- Immagino - disse  rassegnata - Dai, rientriamo in classe che la ricreazione sta per finire...
***
Pomeriggio. Casa Morrison
- Vestiti ok, intimo ok , scarpe ok, phone piastra e ferro ok, spazzolino ok. Definirei conclusa l'operazione valigia - disse euforica Jen 
- Vai via per sempre? - chiese il fratellino vedendo quel valigione enorme e un enorme caos in camera.
- Fidati Dan è solo lo stretto indispensabile.
- Voglio essere informata su tutto - disse Julia entrando in camera - Uscite bizzarre, amicizie e sopratutto... ragazziiii - enfatizzò l'ultima parola. 
- Vado per studiare non per darmi alla pazza gioia! Comunque tranquilla, se ci sarà qualcosa adatto a suscitare il tuo interesse sarai subito informata. - risero di cuore 
- Io vado di sotto. Mi fate paura... e poi ho fame!
- Aspettami vengo con te! Devo chiedere una cosa a mamma e papà - e insieme si incamminarono al piano di sotto.
- Posso chiedervi un favore? - disse entrando in cucina
- Certamente tesoro.
- Non è che per caso potrei uscire questa sera? Vorrei salutare gli amici.
- Ma non mi hai detto poco fa che li hai salutati all'uscita della scuola? 
- Non tutti... - rispose ma guardò verso il basso, chiaro simbolo che stava mentendo
- Jen tesoro.. devi dirci qualcosa? Si capisce quando dici bugie.
- No ma quali bugie... 
- Mamma?!? - intervenne Dan - Non è che posso andare di la a vedere una partita di FOOTBALL? Sai il FOOTBALl è uno sport molto importante. Senza FOOTBALL  saremmo tutti persi... non è vero Jen?-  la predeva in giro da quando l'aveva beccata baciarsi con il capitano della squadra di footbal durante la pausa pranzo il giorno in cui le scuole elementari erano chiuse e lui era andato a lavoro con i genitori.
- Dan smettila immediatamente se non vuoi che te lo faccia ingoiare il pallone di football!
- Jennifer! la rimproverò sua madre - Non parlare così a tuo fratello!
- Ha iniziato lui.
- Dan va di la.... e tu sputa il rospo se vuoi andare in Irlanda domani.
- Ma questa è una minaccia bella e buona....
- Stiamo ancora aspettando, non ci metto niente a fare una telefonata al preside.
- E va bene... Vorrei uscire per andare a salutare un ragazzo.
- Un ragazzo è?!? - chiese sua madre sorridendo - Chi è questo ragazzo?
- Un mio amico
- Stai mentendo di nuovo....
- E va bene... è il mio fidanzato contenti? è il capitano della squadra di football, ha la mia stessa età ed è un bravissimo ragazzo... posso andare ora?
- In altre circostanze ti avrei categoricamente detto di no perchè ce l'hai tenuto nascosto e sai come la pensiamo sui segreti, però visto che domani parti
possiamo fare un'eccezione. Ti voglio a casa per le dieci.
- Vi voglio bene!!! - prese la borsa e uscì di casa.
***
Il mattino seguente in aereoporto
- Tesoro mi raccomando - esordì sua madre - Fai attenzione, comportati bene, studia, mangia e divertiti.
- Mamma tranquilla non vado mica in guerra! - rispose Jen ridendo
- Chiama appena atterri!
- Certo papà - disse abbracciandolo
- Il mio desiderio si avvera... una sorella spicca il volo e va viaaaa!!!
- Dan, mi mancherai anche tu! - gli scompigliò i capelli
- Ricodati voglio sap...
- Sapere tutto, lo so July lo so. Ora vado che stanno chiamando il volo, ci vediamo tra 15 giorni! Vi voglio bene - detto questo finì il giro dei saluti e si imbarcò.
Il viaggio fu tranquillo e dopo alcune ore finalmente raggiunse la sua meta. Scese dall'aerero, prese i bagagli e incamminandosi verso l'uscita trovò una ragazza bionda con un cartello in mano con su scritto: Welcome Jennifer.
- Ciao... tu sei Helen giusto?
- Indovinato! Finalmente ci conosciamo di persona. Vieni andiamo, i miei ci stanno aspettando. Saranno le due settimane più belle della tua vita.
Salirono in macchina e dopo essersi presentata ai genitori della ragazza si diressero verso casa.
- Questa sarà la nostra stanza per le prossime due settimane, fa come se fossi a casa tua. Ti lascio riposare, nel pomeriggio ti porto a visitare la scuola
così potrai compilare i moduli e sceliere i corsi extra da frequentare. Purtroppo il resto della classe non ci sarà oggi pomeriggio sono tutti impegnati con un lavoro di gruppo, io ho avuto il via libera solo perchè saresti arrivata te. Domani te li presento, vedrai ti troverai benissimo.  
- Non ne dubito! Sai già dirmi che corsi ci sono nella tua scuola?
- mah guarda...  c'è un po' di tutto. A parte le materie obligatorie abbiamo: nuoto, atletica, cheerleader, musica, canto, danza, teatro, fotografia, cucina.....
- Ti stoppo! Penso di aver già trovato quello che mi interessa. 
- Sarebbe? - chiese curiosa
- lo saprai domani, prima voglio leggere dettagliatamente il programma di ogni singolo corso.
- Abbiamo una perfettina tra noi - rise. - Ok! ti vengo a chiamare più tardi. Riposa!
- A dopo!
Come da programma il pomeriggio si diressero a scuola dopodichè fecero un giro per la città dove passarono il resto della serata.
- E' tardi! Rientriamo in casa, domani si va a scuola e te con il viaggio che hai affrontato sarai stanchissima!
- Sono piu che altro impaziente di iniziare!
- Allora andiamo a farci una bella dormita. Domani sarà un grande giorno!
***
- Pronta per questo primo giorno di scuola? Esclamò Helen non appena mise i piedi a terra quella mattina.  
-Prontissima!!! 
- Allora vestiamoci e andiamo daiii! Sono tutti impazienti di conoscerti. - Salutarono i genitori della ragazza e si diressero con l'autobus verso scuola.
- Ci siamo! Benvenuta nel mio inferno!
- Esagerata - rise
- Aspetta e vedrai! - si guardò attorno alla ricerca di qualcuno, poi nel caos riconobbe la sua comitiva - Ah eccoli lì... ragazziiiii!!! - li chiamò - Guardate chi vi ho portato? Lei è jennifer. Jen loro sono i miei amici psicopatici
- È un piacere conoscerti Jennifer! - disse una ragazza a nome di tutti 
- Il piacere è tutto mio! - rispose lei con gentilezza
- Ragazzi!!! - Disse Helen al gruppetto di maschietti presente li. - Siete rimasti imbambolati o cosa??
- Ciao Jennifer, io sono William, lui è Alex è questo qui è Samuel.  Allora da dove vieni di preciso?
- Sono di Chicago 
- Wow! deve essere magnifico!
- Non c'è male! Ma anche qui sembra perfetto... 
la campanella suonò interrompendo la loro conversazione.
-Entriamo o faremo tardi!!!!! 
Le prime ore di lezione furono abbastanza tranquille la classe era entrusiasta della nuova ragazza e facevano a gara chi per chi dovesse dividere il banco con lei. Arrivò la ricreazione e si recarono tutti in cortile dove lo sguardo di Jen si posizionò indirettamente su un bellissimo ragazzo alto moro occhi azzurri.
- Mi stai ascoltando Jen? - chiese Helen vedendola assorta nei suoi pensieri
- Em... si sì... dicevi?
- Mi chiedevo che corso avevi scelto in fine per l'attività extra!
- Ho scelto teatro. 
- Noioso!
- Non è veroooo! - disse mentre continuava a distrarsi con quella bellissima visione.
- Comunque togli gli occhi da lì... quello non si fila nessuno!!!! 
- Ma io...non stavo guardando...-  disse diventando rossa in viso 
- No infatti! lo stavi solamente mangiando con gli occhi! - la prese in giro.
- Non dire assurdità! - rise - Sono fidanzata.
- A si??? Ed è bello come lui? 
- Ma che domande sono?!?! - Le diede una pacca sulla spalla. 
- Pura curiosità! Ascolta, visto che le prossime ore le passeremo in classi differenti, dove vogliamo aspettarci per tornare a casa? Direttamente alla fermata? 
- Va benissimo, ricordo la strada tranquilla! - la campanella suonò annunciando la fine del l'intervallo - Scappo che non voglio fare tardi. 
- A dopo jen....
-A dopo.... - e si recò in classe di teatro. Prese posto e insieme agli altri alunni attese l'arrivo del professore.
- Buongiorno ragazzi! - Salutò quest'ultimo entrando. - Vorrei fare innanzitutto un caloroso benvenuto alla ragazza nuova. - un applauso si alzò all'interno della classe facendola arrossire - Ha già fatto teatro? 
- Si! Seguo un corso nella mia scuola. Amo il teatro.
- Perfetto allora. Sono sicuro che si troverà  benissimo qui signorina. - tornò a parlare con tutta la classe - Comunico a tutti voi che alla fine di queste due settimane verrete esaminati sulla rappresentazione di un'opera teatrale. Verrà un regista Hollywoodiano che vi valuterà nella performance e tale valutazione avrà grande peso sul voto di fine anno quindi per favore impegnatevi al massimo! Questo progetto vale anche per lei signorina Morrison, la valutazione farà media con i suoi voti nell'altra scuola.
- Va benissimo!
Qualcuno bussò alla porta. - Scusate il ritardo! -  il ragazzo che vide all'intervallo le si ripresentò davanti.
- Sempre in ritardo lei!
- Mi scusi....
- C'è un posto vuoto accanto alla ragazza nuova, vada a sedersi li.
Il ragazzo raggiunse il banco, si sedette ma urtò per sbaglio il braccio di Jen. Si fissarono per un secondo ma a lei quel secondo bastò a farle perdere un battito. Durante tutta la lezione cercò di prestare assoluta attenzione al professore ma fu difficile perchè sentiva gli occhi di lui puntati addosso.
Terminata la lezione di teatro prese le sue cose, le mise nello zaino e si diresse verso l'uscita. Prima di varcare la soglia però venne trattenuta per un braccio da qualcuno. Si girò e lo vide lì davanti a lei. 
- Scusami ma avendo fatto tardi non ho avuto modo di presentarmi.- Le allungò una mano - Piacere io sono Colin. 
- Piacere Jennifer! - Ricambiò la stretta e il suo cuore improvvisamente perse un altro battito.
- Quanto tempo ti fermerai Jennifer?
- Un paio di settimane.
- Devi essere una secchiona se ti hanno mandata a studiare in un altro paese.
- Diciamo che vado bene a scuola ma non mi definirei una secchiona, non passo tutta la vita sui libri. Anzi....
vennero interrotti
- Colin ma ti vuoi muovere? Gli allenamenti iniziano tra poco! - disse un suo amico affacciandosi in classe
- Arrivo arrivo! È stato un piacere conoscerti Jennifer. Ci vediamo domani a lezione.
- Piacere mio, a domani. - Lo vide allontanarsi pian piano - è davvero carino - pensò.
***
- Allora si può sapere che stavi facendo in classe con quella tipa?
- Mi stavo presentando
- Tu? Con quella faccia?!?
- Io si! Perché è reato?
- Ma se hai la nomina dello stronzo che non si fila nessuno!
- Beh... le altre  non meritano la mia attenzione.
- E lei si?!?!
- Ma l'hai vista bene?
- Veramente no, era di spalle...
- È da urlo! Ti basti sapere questo....
- Lo abbiamo perso... - lo prese in giro - Andiamo agli allenamenti che è meglio.
***
- Jen eccoti finalmente! Rischiavi di perdere l'auto. Dove sei stata?
- Scusami, mi sono trattenuta a teatro più del dovuto.
- Come è andata la lezione?
- Bene... sono capitata nella settimana giusta.  Tra 15 giorni verrà un regista hollywoodiano ad esaminarci. E' un'occasione irripetibile!!! 
- Contenta te!!!! - disse poco convinta.
- Ah! quasi dimenticavo. Nella classe di teatro c'è il tipo misterioso dell'intervallo.
- Colin?!?!?! Esclamò Helen sconvolta - Colin fa teatro??
- Esattamente!
- Avevo ragione o no sul fatto che sia asociale?
- Veramente no! Mi sono trattenuta con lui a fine lezione. 
- Cosa cosa cosaaaaaaaa?!?!? Ti ha parlato?
- Certo, perché non avrebbe dovuto?
- Ma hai capito di chi stiamo parlando? Del ragazzo più Figo e popolare della scuola. Quello che non si fila nessuna di tutte noi!  Ti ha fermato per parlare con te? O mio Dio mi sento male!!!
- Calmati! Respira... si è solo presentato. Sembra quasi tu sia innamorata di lui.
-Tutte lo siamo!!!! - disse sventolandosi con la mano.
- Sta arrivando l'autobus! Meglio che tu ti dia una calmata - rise.
***
- Tutto bene a scuola Jen?  - Chiese la mamma di Helen
- Tutto benissimo. Mi sono trovata veramente bene!!!!
- Ha già la fila dietro... i miei amici sono tutti innamorati di lei 
- Insomma hai fatto conquiste! Niente niente ti trovi il fidanzato? - disse scherzando 
- Mammaaa ma che domande fai???
- Lo escludo signora. Sono già impegnata. 
- Ma non sei piccolina per un fidanzato? 
- Ho 15 anni!
- Appunto! Alla tua età dovresti pensare ad uscire con le amiche e a studiare.
- Riesco a conciliare tutto perfettamente. Ora scusate ma  a proposito di fidanzato devo fare una telefonata. - Si alzò e si diresse in camera, compose il numero del fidanzato e attese la sua risposta.
- Amore ma allora sei viva? È da quando sei partita che non ti sento! Non ti sarai già stancata di me?
- No ma che dici.... mi ci è voluto un po' per ambientarmi. 
- Come è andata a scuola? È brutta e noiosa come la nostra?
- È andata bene. I professori sono in gamba e la classe mi ha accolta meravigliosamente!
- C'è già qualcuno che ti ronza attorno?
- No! Assolutamente. 
- Posso stare tranquillo?
- Assolutamente si! E poi starò qui per 15 giorni.  Neanche se fossi single accetterei le avance di qualcuno per poi doverlo lasciare due settimane dopo.  Puoi dormire su sette cuscini.
- Va bene amore! Mi fido di te... ci sentiamo stasera? 
- Va bene! A stasera! - riagganciò e poi chiamò la sua famiglia per metterli al corrente del suo primo meraviglioso giorno di scuola.
***
Anche il secondo giorno arrivò e in men che non si dica arrivò anche l'ora di teatro. I ragazzi vennero esaminati dal professore su un monologo letto al momento.
- Bene ragazzi chi più chi meno avete fatto tutti un ottimo lavoro. Ora come promesso vi svelerò l'opera teatrale che studieremo e metteremo in scena in queste due settimne. 
In classe regnava il più assoluto silenzio... - Ho scelto di portare in scena l'opera più bella che sia mai stata scritta. Romeo e Giulietta. Ho scritto su questo foglio i vostri nomi con accanto il personaggio che interpreterete. Ho scelto i vostri ruoli in base al monologo precedentemente letto. Il foglio verrà esposto a fine lezione sulla bacheca nel corridoio. Ora però continuiamo a lavorare...

Finita la lezione si precipitarono tutti a leggere il tanto atteso ruolo da interpretare. Jen aspettò che la fila diminuisse e poi si recò anche lei a leggere quale sarebbe stata la sua parte. Rimase stupita quando lesse che sarebbe stata lei ad interpretare giulietta.
- Ciao!!! - una voce alle sua spalle la fece sussultare
- Colin ciao! Mi hai spaventata.
Diede un'occhiata veloce al foglio anche lui è poi disse - A quanto pare non ci siamo presentati correttamente ieri. Piacere Giulietta io sono il tuo Romeo. 
 
Nota dell'autore:
Salve a tutti. Come promesso ecco un altro capitolo di questa nuova storia! Jen e Colin si sono incontrati  e sembrerebbe che oltre a frequentare lo stesso corso dovranno anche interpretare le due parti principali del progetto di teatro. Cosa succederà in queste due settimane? Alla prossima
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***



Aveva ottenuto la parte principale e come se non bastasse il suo partner di teatro sarebbe stato proprio quel bel ragazzo che l'aveva catturata fin da subito.
" Ma che vai pensando Jen!! Sei fidanzata!" si rimproverò mentalmente. 
- A quanto pare reciteremo insieme! - le disse lui per rompere un po' il ghiaccio
- È già! - Rispose lei imbarazzata.
- Che ne dici se dopo l'ultima ora ci incontrassimo giù in biblioteca per iniziare a leggere il copione? Quindici giorni passano in fretta e credo dovremmo concentrarci fin da subito se vogliamo ottenere ottimi risultati.
- La penso come te! Mi sembra un ottima idea! 
- Jen ti ho trovata finalmente!!! - disse Helen che di corsa raggiunse la sua amica. Solo in un secondo momento si rese conto della presenza dell'altro ragazzo. - Ciao Colin?!? - Lo saluto timidamente 
- Ciao!  rispose lui con non curanza non togliendo gli occhi da Jennifer -  Ci vediamo più tardi tesoro! - le fece l'occhiolino.
- A dopo Colin!
- Come come come???? Quando vi vedete? Perché ci vedete? 
- Helen calmati! Andiamo solo in biblioteca a studiare per lo spettacolo teatrale.
- Beata te.... non sai che darei per avere questa possibilità! - confessò tristemente
- Ho un'idea! Perché non vieni con noi?
- A fare la terza incomoda e magari farmi guardare male perchè mi sono intromessa? No grazie!
- Ma quale terza incomoda! Te lo ripeto, dobbiamo solamente studiare e poi sono fidanzata ricordatelo. Dai vieni anche te! Fiinito di studiare ci andiamo a fare un giro.
- Ok mi hai convinto! - disse forse un po' troppo euforica - Siederó allo stesso tavolo di Colin che gioiaaaaa!!!!
- O mio Dio, tu deliri proprio!!! Andiamo a lezione dai.
Al termine dell'ultima ora, le due ragazze presero le loro rispettive borse e si incamminarono in biblioteca dove ad aspettarle vi era già Colin. 
- Scusa il ritardo ma il proessore ci ha tenuto per le lunghe. - disse Jen avvicinandosi a lui.
- Non è un problema, dai andiamo a sederci lì almeno stiamo un po in tranquillità -  indicandole un angolo poco popolato. - Ciao! - si rivolse ad Helen convinto che sarebbe andata via
- Lei viene con noi! - Rispose Jen
- Come mai? 
- Perché dopo lo studio dobbiamo andare in un posto. Non mi conviente tornare a casa, prenderla e poi riuscire.
- Capisco!  Dai andiamo allora.
- Non mi vuole lo vedi??? - sossurrò all'amica cercando di non farsi sentire da lui - Forse è meglio se vado a casa!
- Non ci provare. Andiamo dai.
Passarono il pomeriggio a leggere il copione e a chiaccchierare del più e del meno. Colin cercò per tutto il tempo di attaccare bottone con la ragazza nuova e helen si stava sentendo chiaramente in imbarazzo. Jen guardò l'orario, si rese conto che era passato più tempo del previsto e rendosi anche conto dell'imbarazzo della sua amica, tirò in ballo una scusa plausibile per andare via.
- Colin scusaci si è fatto tardi, noi dobbiamo proprio scappare. 
- Vi accompagno se volete, ho la macchina qui fuori! 
- Non mi sembra il caso dai, non vorremmo disturbare. Magari una prossima volta. 
- Va bene come preferisci.
- Ci vediamo domani a lezione Colin!
Stava per andarsene quando: - Aspetta! Ti posso parlare un attimo in privato?  
Jen cercò con lo sguardo Helen che annui - ti aspetto fuori.
I due ragazzi si trattennero in biblioteca per altri cinque minuti. Quando Jen uscì la sua espressione era totalmente diversa da quella di pochi minuti prima.
- Tutto bene? Sembri tra le nuvole 
- Tutto bene. Vogliamo andare?
- Non prima di avermi raccontato che cosa è successo lì dentro.
- Mi ha chiesto di scambiarci i numeri!
- O mio Dioooo!!!! E tu???
- E io cosa? È solo un numero!!!! 
- Hai detto di sì quindi?
- Si... 
- O mio Dio o mio Dio o mio Diooo
- Helennnn! - La richiamò 
- Ti prego fai in modo di farmi entrare nelle sue grazie!
- Tu vuoi entrare nelle sue mutande altro che!!! - La prese in giro.
- Jen!!! - Divenne rossa!
- Ti piace di la verità? 
- Molto! perchè a te no?
- È carino, niente di più!
- Il tuo viso però è rosso come un pomodoro!
la ignorò - Andiamo dai altrimenti facciamo tardi!
Si diressero al centro commerciale dove raggiunsero gli altri compagni di classe. 
- Eccovi finalmente! dove siete state tutto il pomeriggio?
- A studiare! 
- Con Colin... che fa il filo a Jen!
- E perché noi abbiamo l'obbligo di non corteggiarla? - Chiese sbuffando un ragazzo del gruppo
- Alex, se non vuoi che ti metta le mani addosso finiscila immediatamente! Andiamo a farci un giro dai!!!! 
Rimasero a cena al centro commerciale chiacchierano, scherzarono poi un cellulare squillò. Quello di Jen.

" Ciao Giulietta... mi chiedevo se domani pomeriggio dopo la scuola vorresti venire a prendere un caffè con me!"

- Chi è Jen???? - chiese curiosa Helen
- È Colin! - disse mostrandogli il messaggio!!!
- Non sai quanto ti invidio. Cosa gli risponderai? 
- Penso di declinare. In primis domani devo studiare un sacco di materie,  secondo che gli dico a Chris? 
- Chi è chris?
- Sempre il mio fidanzato! 
- Non glielo dici semplice.
- Dai ci penso! Alla fine è solo un caffè, non c'è niente di male.
Rimasero a chiacchierare ancora un po' poi decisero di tornare a casa. andò in bagno, si fece una doccia rigenerante, si mise il pigiama e andò dritta sotto le coperte. Stava leggendo degli appunti per anticiparsi il lavoro dei giorni seguenti quando le arrivò un messaggio da parte di sua sorella

"Allora? Hai visto qualcosa di interessante in Irlanda? "

"Dipende cosa intendi per interessante!!!"

"Lo sai!!!"

"Beh ci sarebbe un tipo!!!"
 - e in allegato gli mando una sua foto presa da Facebook 

"Chi è questo bonazzo Jen?!?!"

"Uno che è nel mio stesso corso di teatro. Oggi mi ha chiesto di scambiarci i numeri e mi  ha invitata a prendere un caffè domani. Non so cosa rispondergli però."

"Devi rispondergli di sì mi sembra ovvio."

"E Chris?" 

"Chi se ne frega di Chris. Pensa a divertirti!!!"

" Non lo so... e se poi mi piace la sua compagnia?"

"Dai problemi che ti stai facendo secondo me già ti piace! Comunque nel caso fosse davvero così, la scuola è quasi finita e vi potrete vedere nelle vacanze estive. Per non parlare che esiste skype!"

"Non lo so."

"Se vengo a sapere che non sei andata giuro che vengo in Irlanda e ti picchio!"

"Se la metti su questo piano... eheheh. Vado sorellina. Saluta tutti domani vi chiamo!" 


- Helen? Posso farti una domanda? Devi essere sincera però!
- Dimmi...
- Ti darebbe fastidio se accettassi l'invito di Colin? 
- Perché dovrebbe?
- Perché ho capito che ti piace. 
- Non mi si fila tanto. Tranquilla digli di sì!
Prese nuovamente il cellulare e rispose al suo messaggio

"Accetto il tuo invito Romeo!!!! Ci vediamo domani a scuola!"

Quella sera senza volerlo, mandò un ragazzo a dormire felice. 

 
Note dell'autore:
Rieccomi con il terzo capitolo di questa storia. Colin zitto zitto ci sta provando con la ragazza nuova. Prima lo studio insieme, poi il numero di telefono adesso la prima uscita fuori l'ambiente scolastico. Come andrà? restate sintonizzati su questo canale ehehehehe!  Vi aggiornerò presto. Ciaooooooo


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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***



- Jen hai deciso di murarti viva nel bagno? Esci che facciamo tardi a scuola! 
- Dammi cinque minuti! Ho quasi finito!
- Ma che stai facendo si può sapere? - chiese Helen che ormai aveva perso il conto di quanto tempo ci avesse messo l a sua amica a prepararsi.
- Mamma mia quanta fretta! - si lamentò uscendo dal bagno.
- Mah... wow! Sei splendida. - Disse scrutandola attentamente . Aveva deciso di indossare una gonna vita alta nera in pelle, una camicetta bianca a pois neri, calze velate nere e stivaletto con tacco comodo - Ti sei vestita così per Colin non è vero?
- Ma no che dici! È solo che è meraviglioso non dover indossare la solita divisa. Scolastica! 
- Si ok, farò finta di crederci. Andiamo ora o rischiamo di fare tardi a lezione. 
Arrivarono a scuola con cinque minuti di ritardo, ma non vennero sgridate perchè al loro arrivo il professore ancora non era in classe.
- A che ora hai teatro? 
- Non ho lezione di teatro oggi. Il professore è assente, recupererà domani con ben 3 ore!
- Avete già messo in scena qualche atto?
- Non ancora, inizieremo domani! Non vedo l'ora..
- Di baciare Colin vero? 
- Ma la vuoi piantare? - Disse ridendo 
- Che avrò detto mai! Io fossi in te non aspetterei ulteriormente a buttarmi tra le sue braccia...
- Io devo ancora capire perché ci parlo con te! Siamo amici! Niente di più niente di meno. 
- Intanto oggi esci con lui! 
- Come amico, quante volte devo ripetertelo? 
- E tu ti vesti così X gli amici? - chiese indicandola.
- Studia va! Che è meglio....
Anche quella giornata scolastica terminò
- Dove ti aspetta? 
- Ai cancelli! Eccoli lì! - disse indicandolo in lontananza.
- Mi raccomando...
- Si! Farò la brava!
- Ma che hai capito! Mettilo ko...
- Scema! Ci vediamo più tardi a casa - si salutarono dopodichè presero due strade differenti.
- Ma come siamo belle! - Esclamò Colin non appena la vide. 
- Grazie! - rispose arrossendo.
- Ti porto nel bar irlandese migliore che ci sia! 
- Mi fido di te! Andiamo... - Salirono in macchina e si recarono in un locale - Non puoi dire di essere stata in Irlanda se non passi prima da questi parti! Vieni entra! Sediamoci qui. - La fece accomodare. - Allora... raccontami un po' di te! A parte che vieni da Chicago e che ti piace il teatro non so assolutamente nulla.
- Cosa vuoi sapere? 
- Un po' tutto: famiglia, interessi...
- Sono la più grande di 3 fratelli, studio nella stessa scuola dove lavorano i miei genitori, faccio la cheerleder per la squadra di football della scuola, faccio parte dell coro e faccio teatro!
- Sei una ragazza tutto fare insomma
- Mi piace l'arte in tutte le sue forme! Vorrei dedicarmi al teatro e al cinema terminati gli studi ma non so ancora su cosa buttarmi di preciso!
- Abbiamo un interesse in comune allora! Anche io voglio studiare teatro finita questa noiosissima scuola. Qui in Irlanda ci sono buone scuole ma se si vuole fare strada bisogna andare nelle tue zone! 
- Vero! In una cosa sono stata fortunata!
- In due!
- Quale sarebbe l'altra?
- Hai conosciuto me!!!
- Sei sempre così sicuro di te stesso???
- Quasi! - risero! - Mi sei simpatica Jen! 
- Wow! Detto dal ragazzo più snob della scuola deve essere un complimento bellissimo! 
- È questo che dicono di me?
- Dicono che non ti fili nessuna!
- Le ragazze me le scelgo al di fuori dall'ambiente scolastico! Quelle lì non valgono la pena! O almeno non ne valevano la pena fino a quando sei arrivata te.
- Tu si che sai come conquistare una donna! - rise di cuore.
- Ti faresti conquistare da me?
 Divenne rossa - Non credi di correre un po' troppo? Ci conosciamo da soli tre giorni! E questa è la prima volta che parliamo in un contesto non scolastico! 
- Sei arrossita! - Le fece notare
- Non è vero! - rispose portandosi le mani alle guance
- Lo sei eccome! - prese un respiro - Ascolta, ma c'è l'hai il fidanzato a Chicago? 
- Si! 
- È da quando? Se non sono fuori luogo.
- Un mesetto più o meno! 
- mmm... ok! Storie precedenti? 
Impiegò un po' a rispondere - Nessuna! - Abbassò lo sguardo come a vergognarsene.
- Oiii, non devi mica vergognarti! Sei piccoletta! Mi sarebbe sembrato strano il contrario.
- Guarda che ho quasi 16 anni non sono piccoletta! E poi parli tu che ne hai solo due più di me?
- Per gli uomini è  diverso! - riuscì a farla sorridere nuovamente. - Allora facciamo così, visto che non posso corteggiarti perché sei impegnata, che ne dici di essere amici? - Le allungo la mano.
- Amici! - Disse contraccambiando la stretta. Passarono il resto del pomeriggio insieme dopodichè la riaccompagno a casa.
- Ci vediamo domani piccoletta! - disse baciandole la guancia
- A domani scemo! 
Aspetto che entrasse in casa, mise in moto e riparti

***
- Allora? Come è andata?-  Disse Helen appena Jen apri la porta della loro camera! 
- Mi hai messo paura! Bene è andata bene! - rispose aprendo il suo zaino per estrarre dei libri.
- Racconta racconta! 
- Non ora, devo studiare. Devo recuperare tutto quello che non ho fatto oggi!
- Ti faccio copiare i compiti però dai racconta!
-Non copierò i tuoi compiti! Comunque ok se ci tieni tanto! Mi ha portato nel miglio bar irlandese a detta sua, abbiamo chiacchierato del più e del meno e ci siamo conosciuti un po' di più....
- E...
- E niente... mi ha fatto tantissimi complimenti e poi mi ha chiesto se ero fidanzata.
- E te? Che gli hai detto?
- La verità! Che altro avrei dovuto dirgli?
- Sei scema? Quello ci voleva provare con te! 
- Che avrei dovuto fare, dirgli una bugia?
- Sorvoliamo questo argomento.... Continua a raccontare.
- Non c'è nient'altro da dire a parte che mi ha proposto di essere amici visto che sono impegnata! 
- Vediiii? Torniamo punto di partenza, quello ci voleva provare di brutto e tu lo hai rifiutato! Torna a studiare che è meglio - disse mettendosi le mani tra i capelli!!!! - Roba da pazzi- continuò a bassa voce.
- Hai forse detto qualcosa? - Rispose ridendo
- Si! Che sei senza speranza!
- Guarda il lato positivo. Sono sua amica... potrei mettere buona parola su di te!
- Dici sul serio? - Saltò  sul letto - lo faresti davvero? 
- Se ci tieni tanto si!
- Sei l'amica migliore che esistaaaa! 
Riprese a studiare ma a differenza delle altre volte trovava difficile concentrarsi. Continuava a pensare a lui. Ai suoi occhi, al suo viso, ai suoi atteggiamenti! - ma che diavolo fai Jen... pensa a studiare - si rimprovero a mente. Prese il cellulare per distrarsi un po' ma trovo un suo sms

"Piccoletta ho passato una bellissima giornata. Spero sia la prima di molte altre!"

"Ciao scemo! Preferivo Giulietta come soprannome! Piccoletta mi da sui nervi eheheheheh. Anche io sn stata bene. Ma non credo possano esserci tantissime altre occasioni! Tra dieci giorni tornerò a casa!"

"Motivo per cui vederci più spesso! A domani PICCOLETTA! Ps. Piccoletta ti si addice di più!"


Sorrise nel leggere quei messaggi, anche se non voleva darlo a vedere, le faceva enormemente piacere essere contattata da lui. Continuò a fantasticare su quel magnifico pomeriggio ma poi le venne in mente Chris. Non meritava quel comportamento.  Colin era solo un amico e tale doveva rimanere.

***
- Come è andata con la tipa?
- Bene! Ma poteva andare meglio...
- Non te l'ha data vero? - Lo prese in giro il suo amico.
- Idiota! Non centra  nulla. Non sono uscito con lei per quello scopo! Non nego però che mi interessava come ragazza e volevo provarci 
- Ma?
- Ma mi ha detto di essere fidanzata...
- E quindi? Solitamente non è questo che ti ferma! Stai perdendo i colpi Colin?
- È solo che tra una diecina di giorni partirà....
- ...E te hai paura di innamorarti! 
- Ma che dici????
- Colin lasciatelo dire! Quella ti ha messo ko! 
 
Note dell'autore:
Ciao ragazzi, rieccomi con un altro capitolo di questa storia. Scusate se pubblico solo questa e non l'altra ma non sono ancora riuscita a terminare il capitolo! Perdonatemiiiiii ehehehe! Che dire? i nostri ragazzuoli sono usciti per la priva volta insieme e sembrerebbe essere andato piuttosto bene l'appuntamento non vi pare? Anche se qualcuno non vuole darlo a vedere, penso che entrambi abbiano una simpatia reciproga.... che succedera ora? bah chi lo sa! leggete per scoprirlo!

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***



- Buongiorno ragazzi! - esordì il professore di teatro entrando in classe! - Scusate l'assenza di ieri ma ho avuto un contrattempo! Veniamo a noi... in queste tre ore vediamo di mettere in scena qualcosina! Iniziamo da Jennifer e Colin: che scene avete studiato?
- Ci siamo bloccati prima della scena del balcone. 
- Bene allora partiamo dal ballo in maschera e poi proseguiamo fino a lì! Voi altri dividetevi in gruppi in base alle vostre parti e ripassate. 
Per Jen furono le tre ore più lunghe della sua vita! Più stava vicino a quel ragazzo più dentro di lei nascevano emozioni contrastanti . Non aveva mai provato nulla di simile, cosa le stava succedendo? Per il ragazzo le cose non erano differenti, stare a contatto con quella ragazza gli metteva addosso una strana allegria! Anche la tanto odiata scuola aveva assunto delle caratteristiche positive da quando c'era lei. Le prove per quanto si potessero considerare dure ed intense sembrarono finire velocemente, la reazione arrivò e in men che non si dica tutti i ragazzi lasciarono l'aula.
- Jen! Jen aspetta! - la bloccò Colin - Dove vai con questa fretta? 
-  Vado da Helen! Le ho promesso che l'avrei raggiunta.
- Prima che tu vada vorrei chiederti due cose.
- Certamente. Dimmi!
- La prima è se ti andava di uscire con me e i miei amici questa sera. Non facciamo tanto tardi. La seconda è se domani vuoi venire a casa mia per studiare. Siamo soli, i miei non ci sono così magari concludiamo qualcosa di sensato.
- Ah... per entrambe le cose devo chiedere alla famiglia in cui vivo. Non posso fare di testa mia, ma ti mando un messaggio questo pomeriggio ok? 
- Va benissimo piccoletta!
- La smetti di chiamarmi così?
- No! Te l'ho già spiegato. Ti si addice troppo!
- Lasciamo stare... se mi danno il via per questa sera posso portare anche helen? Non mi sembra carino lasciarla a casa visto che vivo con lei.
- Va bene porta chi vuoi. Aspetto tue notizie 
- A dopo! -  e presero due stade differenti.
***
Dopo una interminabile giornata di scuola tornarono a casa. 
- Ragazze ciao bentornate! - le salutò la mamma di Helen vedendole rientrare
- Ciao mamma!
- Buonasera signora!
- Ah jennifer tesoro quasi dimenticavo! Ha chiamato tua mamma! Era preoccupata perchè ieri non ti sei fatta sentire. Chiamala appena hai un po' di tempo.
- Va benissimo, lo farò. Grazie! Ascolti...
- Dammi del tu! Sei della famiglia ormai!
- Va bene... ascolta volevo chiederti il permesso per uscire questa sera con dei miei amici. Insieme ad Helen naturalmente.
- Insieme a me?
- Si! 
- Figo!
- E se per lei... scusi... e se per te non era un problema se domani andassi a casa di un mio amico a studiare.
- Con amico intendi un ragazzo e non una ragazza corretto? 
-Esattamente! 
- Scommetto che i suoi genitori non saranno a casa.... senti Jen non vorrei fare la mamma iperprotettiva ma preferisco che tu non vada. Sei sotto la mia responsabilità. Potresti farlo venire qui però se vuoi!
- Proverò a chiederrglielo! Grazie! - e si diresse in salotto
- Con chi usciamo????? - Chiese con già gli occhi a cuoricino
- Prova ad immaginare! 
- O mio Dio davvero?
- Si!
- O mio Dio o mio Dio o mio Diooooo che mi metto stasera?????
- Helen! Vedi di darti una calmata che non ti porto da nessuna parte altrimenti! - Rise nel vederla così euforica - Comunque mi ha appena scritto di vederci davanti al centro commerciale! Andiamo al cinema e poi a bere qualcosa!
- Posso farti una domanda?
- Tutto quello che vuoi! 
- Ti ha invitato lui a casa sua?
- Si...
- Quindi vi state frequentando!
- No assolutamente!
- Jen! Ti ha invitato a casa sua proprio quando non ci sono i suoi genitori. Va bene che non ho esperienze ma il messaggio mi sembra abbastanza chiaro!
-  Abbiamo messo già  le cose in chiaro! Sono già impegnata e poi  tra dieci giorni vado via come posso frequentarmi con una persona che non vedrò praticamente mai! - Si intristì pensando che presto tutto quello sarebbe finito
- Ei non ci pensare ok? Rimarremo sempre in contatto e passeremo le vacanze insieme! - Si abbracciarono! - Allora  cosa dici che devo indossare? 
- Vuoi fare colpo su di lui non è vero?
- Se a te non dispiace...
- Ancora? Tranquilla...
- Non ho niente di carino!
- Io non la penso così! Però se vuoi ti presto qualcosa io.
- Magari! I tuoi vestiti sono fantastici!
- Non esagerare! - Andarono in camera a prepararsi e dopo ben due ore e mezza riuscirono a trovare l'outfit giusto.
Helen aveva deciso di indossare su gentile concessione di Jennifer un vestitino celeste con maniche e parte del décolleté velate e ricamate mentre jen aveva deciso di indossare una gonna è un top bianco con dei ricami fiorati in pizzo. Dopo essersi preparate scesero al piano di sotto e incontrarono il papà di Helen
- Dove siete dirette?
- Al cinema.- rispose sua figlia
- E ci andate vestite così?  Dove hai preso quel vestito Helen?
- Me l'ha prestato lei!
- E i tuoi ti lasciano uscire con queste gonne? 
- Non sempre ma è capitato!
- Andate a cambiarci!
- Ma papàààà!
- Immediatamente! se volete uscire...
- Andiamo dai! - le disse Jen portandola al piano di sopra.
- Uffa!! - mio padre deve sempre rovinare tutto!
- Tranquilla, non è la fine del mondo. Fidati di me! Mettiamoci qualcosa che per lui possa andar bene e usciamo.
- Sei impazzita? Io voglio fare bella figura, non essere scambiata per una suora.
- Ti ho detto di fidarti! Cambiati!
Una volta cambiate tornarono giù e il papà della ragazza acconsenti a farle uscire.
- Sarai contenta adesso. Ora Colin mi prenderà in giro a vita nel vedermi così!
- Smetti di lamentarti e vieni con me! - La portò in un bar. Entrarono e si diressero dirette verso un bagno. Jen fece uscire i vestiti di prima dalla sua borsa e guardando la sua amica le disse: - Che ne dici? Ci cambiamo o no?!?!!
- Sei perfida quando vuoi! . disse tornando finalmente a sorridere.
- Lo so! 
***
Arrivarono davanti al centro commerciale dove Colin e un altro ragazzo le stavano aspettando.
- Ciao piccoletta! - Disse dandole un bacio sulla guancia. Poi si rivolese ad Helen - ciao! Lui è il mio amico Matt.
- Ciao piacere!
- Piacere mio.
- Vogliamo andare? - chiese colin dopo aver fatto le presentazioni
- Perché no!-  È si misero in macchina 
- Mi sembra un'uscita a quattro più che un'uscita di gruppo! - Sussurrò helen alla sua amica!
- Magari gli amici ci raggiungeranno li!
- Mmm... io la vedo come un pretesto per saltarti addosso e visto che sono qui a portato un suo amico
- Ma smettila! Goditi la serata e non essere così pessimista... 
Arrivarono al cinema e del resto della comitica nessuna traccia.
- Colin ma gli altri? - chiese a quel punto Jen
- Lascia stare. Ci hanno dato buca all'ultimo minuto! - Mentì.  In realtà aveva esattamente organizzato quell'uscita per poter avvicinarsi di più a lei. Ma visto che non sarebbe stata da sola aveva ben pensato di coinvolgere anche il suo amico.
- Che preferite vedere? Avete carta bianca! Vi evitiamo i soliti film maschilisti con sparatorie è roba varia.
- Si, ma non rifilateci qualche commedia romantica strappalacrime - disse l'altro amico 
- Perfetto, che ne dite di un horror? - chiese a quel punto Jen
- Cos'è una scusa per stringerti al mio amico? - commentò sarcastico Matt. 
- Non ho bisogno di stringermi a nessuno, ma se hai paura possiamo optare per qualche altra cosa!
- Vada per l'horror. 
Presero i biglietti e si accomodarono in sala. In base al numero dei biglietti le due donne erano capitate al centro e i due rispettivi uomini ai loro lati ma Jen con una scusa per far contenta la sua amica riuscì a fare cambio posto con colin mettendo lui centrale fra le due donne. 
Il film iniziò e per quanto dura potesse essere Jen cercò in tutti modi possibili di non distrarsi a guardare Colin. "Concentrati sul film cretina!"- si ripeteva ma niente, guardava lo schermo ma stava in realtà pensando ad altro. Torno alla realtà quando sentì la mano di lui toccarle la gamba. Si girò istintivamente a guardarlo e lui le sorrise. Le piaceva quel contatto ma doveva trovare il modo di farlo cessare. Non poteva invaghirsi di lui. Non avrebbero mai avuto futuro insieme. Tanto valeva tagliare i fili fin da subito. A malincuore gli si avvicinò ad un orecchio e gli disse - Sai... c'è qualcuno seduto accanto a te che è perdutamente innamorata di te - disse indicandole la sua amica - Perché non le presti qualche attenzione?
- Vedi piccoletta... non è lei a cui voglio prestare attenzioni! - rispose per poi metterle una mano sulla spalla in modo da poterla stringere un po' a se...
- Colin!-  cambiò  posizione in modo da fargli togliere la mano. Il ragazzo fece finta di niente e la lasciò fare -  Anche se non direttamente ne abbiamo già parlato... ho un fidanzato che mi aspetta a casa. Non mi sembra corretto trattarlo così...
- Non stiamo facendo nulla di male. Stavo semplicemente stringendo una mia amica per evitare di farla urlare di paura a causa di un film horror! 
- Te lo ripeto, non ho paura... ma forse potresti coccolare lei. - tornando ad indicare Helen
- Se non posso coccolare te allora non coccolerò nessuna! - mise il broncio facendola ridere - Ora passami quelle patatine che ho fame!
Il film finì e si recarono alla ricerca di un pub per poter bere qualcosa. Ne trovarono uno poco distante dal cinema. Entrarono e ordinarono delle birre.
- Se il barista scopre che sono destinate a vuoi due fanciulle mi fucila a seduta stante! - disse Colin porgendole alle ragazze! 
- Anche qui da voi sono così fiscali? Noi ormai abbiamo trovato il modo di raggirarli!
- Piccoletta e anche teppistella insomma.... 
- Finiscila! - disse cercando di dargli uno schiaffo sulla spalla ma lui riuscì a prenderle il braccio e a tirarla a se per stringerla e baciarle la guancia.
- Credo proprio che al mio amico piaccia la tua amica. - Disse in un sussurro Matt a Helen
- Lo penso anche io... credo sia palese la cosa ormai.
- Vieni! Accompagnami a fumare una sigaretta così li lasciamo da soli.
- Veramente io...
- Andiamo Helen! E' evidente che siamo di troppo! - La prese per mano e la condusse fuori. Jen guardò la sua amica la quale si limitò ad alzare le spalle.
- Fumi? - le chiese una volta usciti dal locale
- No, veramente no! 
- Sono carini non è vero? - Disse riferendosi ai due ragazzi rimasti dentro - Non ho mai visto Colin così preso!
- Dovresti dire al tuo amico di tenere i piedi a terra! Jennifer è fidanzata. Se non sbaglio glie lo ha anche detto ma lui sembra non capire. - disse infastidita
. È fidanzata mica sposata! La sta corteggiando e mi sembra che si stia comportando anche fin troppo bene. Non mi sembra le stia mancando di rispetto.
- No questo no... ma comunque l'ha invitata a casa sua domani! Pensi per quale motivo? Per guardarsi in faccia?
- Tesoro mio è pur sempre un ragazzo! La carne è carne! Ma dimmi un po' niente niente ti piace il mio amico?
- Ma che dici? - Divenne rossa...
- Aiaaaaa! Che situazione spiacevole! Entrambe con l'interesse per lo stesso ragazzo. 
- Non mi interessa Colin!
-Ma se to sei mangiato con gli occhi per tutto il film è non mi hai neanche considerato.
- Scusa!
- Non scusarti, non hai fatto nulla di male.- le sorrise. - In fondo è quello scemo del mio amico che ha organizzato un'uscita a 4 senza dirlo a nessuno.  Finisco la sigaretta e rientriamo. 

Nel frattempo nel locale.
- Allora per domani? Vieni da me?
- La signora dove sto mi ha detto di no! Però puoi venire te da noi se vuoi!
- Che c'è mi devono controllare? 
- Sono sotto la loro responsabilità, mettiti nei loro panni! I miei farebbero di peggio fidati!
- Tu inventa una scusa e vieni no?
- Preferisco di no Colin! Se vuoi venire da noi sarò più che felice di ospitarti, altrimenti dovremmo trovare un altro posto dove studiare! 
- Ok va bene. Vengo da te! Ma mi devi promettere che poi ci andiamo a fare un giro! Da soli.... e sottolineo soli... senza amiche nei dintorni.
- Guarda che Helen è una brava ragazza! 
- Lo so non lo metto in dubbio! Ma non sei tu! Lo so che sei fidanzata e se noti bene non mi sembra di mancarti di rispetto in questo... vorrei solamente passare del tempo con te prima che tu parta! 
- E va bene! Domani si studia e poi usciamo!
- Sei fantastica piccoletta! 
- Chiamami piccoletta un'altra volta è ti rompo le gambine eheheheheh
- Scusa piccoltta! - disse abbracciandola 
- Siamo tornati! Disturbiamo? - chiese Matt
- No no tranquilli.
i ragazzi si allontanarono per parlare tra di loro lasciando le ragazze da sole.
- Che avete combinato fuori voi due?- chiese Jen
- Assolutamente nulla! Abbiamo parlato di voi e di come Colin ti sbava dietro....
- Mi dispiace Helen, io ho provato a...
- Non dispiacerti, non si può piacere a tutti!  Voi che avete fatto invece? 
- Niente, ci siamo organizzati per domani! Ha accettato di venire a casa in cambio di un'uscita solo io e lui! 
-  Sai una cosa? Per me anche tu provi qualcosa per lui ma non hai il coraggio di ammetterlo.
- Non dire scemenze! 
- Fanciulle? - disse matt interrompendole - credo che sia ora di portarvi a casa. Si è fatto tardi!
Presero le loro cose e si indirizzarono verso casa! Arrivati a destinazione Colin uscì dall'auto e così anche Jen.  Anche Helen stava per uscire quando Matt la fermò
- Aspetta!  Falli salutare. magari è la volta buona che si baciano! -  Per quanto Helen cercasse di non darlo a vedere le dispiaceva non essere ricambiata da lui. Per giunta la sua amica dopo neanche ventiquattro ore di conoscenza aveva già fatto colpo su di lui. Fu invasa da un senso di rabbia improvvissa e senza neanche degnare Matt di uno sguardo aprì la portiera della macchina uscendo e la richiuse in maniera molto rumorosa.
- Helen! Che succede? - esclamò Jennifer 
Non rispose e piangendo si diresse verso casa.
- Scusami! - Jen si rivolse verso Colin - Ma devo andare da lei! 
- Vai tranquilla! Ci vediamo domani.
Riuscì a fermarla prima di rientrare in casa! 
- Ei! Mi dici che succede?
- Succede che è tutto uno schifo! - Gridò
- Cos'è uno schifo! Matt ti ha fatto qualcosa?
- Si.. cioè no, a parte continuarmi a dire di lasciarvi soli di qua lasciarvi soli di la ecc... mi sono rotta!  Lo so che non mi si fila ma non c'è bisogno che qualcuno me lo ricordi in continuazione ok?
- Oiii... -disse abbracciandola - Shhh calmati ok? Matt non ha capito nulla. Tra me e Colin non c'è nulla. Solo una grande amicizia ok?
- Non devi giustificarti con me Jen, non stai facendo nulla di male. A lui tu piaci e si vede! E se anche  tu ricambiassi i suoi sentimenti per me non ci sarebbero problemi. 
- Helen?!?!
- No davvero Jen! Non si può piacere a tutti! Me ne farò una ragione. Mi sono solo innervosita perchè me lo fanno notare tutti! L'unica che avrebbe il diritto di parlarmi di lui in quel contesto sei tu! Ma non lo fai per paura di ferirmi! Ti pensi che non ti ho capita?
- Tesoro davvero tra me e lui non c'è nulla!
- Allora Jen mi dispiace dirtelo ma sei davvero cieca. Fatti curare! - risero e insieme si recarono finalmente in casa.

 
Note dell'autore:
Ciaooo, sono riuscita a passare e pubblicare entrambe le storie evvivaaa!!!!!! Nuovo capitolo, nuova uscita per i nostri ragazzuoli. Anche questa sembra essere andata abbastanza bene. Cosa succederà nella loro prossima uscita? Colin ci proverà ancora o accettera il fatto che la ragazza sia già impegnata? E lei? come si comporterà sapendo che la sua amica ha un debole per il ragazzo che le sta facendo la corte? Lo scopriremo insieme nel prossimo capitolo. Buona Pasqua a tutti voi! Grazie a tutti coloro che leggono questa storia e grazie a coloro che la recensiscono. a prestoooo
 


 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Il mattino seguente essendo sabato e visto che non c'era scuola, Helen ne approfittò per dormire un po' di più e si alzò intorno alle 10 e mezza. Quando aprì gli occhi trovò già la sua amica sui libri.
- Anche di sabato studi? - chiese assonnata - Sei irrecuperabile!
- Buongiorno a te! Si...mi sono fatta dare i compiti dalle mie amiche di Chicago per non rimanere indietro con il programma.
- Cioè spiegami bene, stai studiando anche le materie della tua scuola nonostante sei in vacanza studio e sai bene che non potranno interrogarti su questi argomenti?
- Esatto!
- Fammi un favore, non iscriverti all'università quando ti diplomerai, iscriviti diretta ad un manicomio. Roba da pazzi! - Disse alzandosi dal letto e accendendo il computer per aprire il suo contatto Facebook. - Oooo miooo dioooo! 
- Che c'è? - chiese curiosa Jen non togliendo lo sguardo dai libri.
- Hai presente le foto che ci siamo fatti ieri all'uscita del cinema?
- Si...
- Matt le ha pubblicate su Facebook!!!!
- E allora?
- Ma non capisci?!?! Tutti sapranno che sono uscita con il gruppo di Colin! Wooooow!!!
- Eccola che ricomincia! - disse alzando gli occhi.... 
- Ma che ne vuoi sapere tu su  come si ci sente ad essere finalmente presa un minimo in considerazione. Tu sei popolare e stai addirittura con quel megafico del capitano della squadra di football, che altro vuoi!
- Chi ti dice che sia bello? Capitano non è mica sinonimo di bellezza.
- La foto del suo profilo me lo dice. Sai... ha commentato sotto una nostra foto, così finalmente ho avuto modo di vederlo!
- Ha fatto cosa??? - disse lasciando i libri e  correndo a leggere il commento!

"Bellissima come sempre! Spero ti stia comportando bene amore mio! Mi manchi!!!!!! Ti amo."

- Forse è meglio se lo chiamo! - Prese il telefono e compose il suo numero:
- Amore era ora che chiamassi! Non ti sento da ieri pomeriggio!
- Eii Ciaooo!!! come stai? Scusami ma sono stata davvero incasinata.
- Io sto bene, a parte il colpo al cuore che ho avuto nel vedere quelle foto!
- Che hanno di male quelle foto?
- In primis come sei vestita quando non ci sono a controllarti! - disse scherzosamente - Sei troppo Bella per farti vedere in giro così. Secondo due ragazzi e due ragazze insieme mi danno l'idea di due coppie!
- Ma che dici scemo! Sono i miei amici! E sanno che sto con te quindi tranquillo ok?
- Mi manchi!
- Dai che tra pochi giorni torno a casa!
- sto contando le ore! Come sta andando il teatro? Pronta per la valutazione finale?
- Stiamo facendo del nostro meglio! Speriamo bene!
- Non è che devi baciarti con qualcuno? Spero vivamente di no!
- Ci sarà un bacio, ma tranquillo sarà finto! La recitazione prevede anche questo.
- Voglio proprio vederlo questo tipo che dovrà avvicinarti. Già mi sta antipatico!
- È quello in foto!
- Scommetto che è quello con la faccia da schiaffi che e seduto vicino a te!
- Come fai ad esserne sicuro?
- Perchè te hai una calamita per i tipi con la faccia da schiaffi - rise!
- Senti faccia da schiaffi, ti devo lasciare che ho una marea di roba da studiare oggi! Ti scrivo in appena finisco ok?
- Va bene. Non sforzare troppo quel cervelletto! Ti amo!
- Ciao amore!
Si sentiva in colpa per come lo stava trattando, non aveva fatto nulla di male, ma i suoi pensieri quei giorni non erano rivolti solamente a lui, o meglio, non erano per niente rivolti a lui.
- Ei ti sei incantata? - Disse Helen riportandola alla realtà.
- Scusa stavo pensando ad una cosa! Mi rimetto a studiare che è meglio. Ho tre problemi di geometria e una versione di latino da fare e non so dove mettere le mani!
- In bocca al lupo cara!

***
Nel pomeriggio...
- Jen tesorooo! - La chiamo la mamma di Helen - C'è un ragazzo che ti cerca! Scendi.
Si precipitò al piano di sotto con una corsa assurda immaginando già chi fosse - ciao Colin!
- Ciao piccoletta! 
- Prego accomodati - disse facendolo entrare - Andiamo di la in salotto a studiare!  Ti faccio strada... 
- Ciaooo Colin! - lo salutò Helen che era già li con i libri in mano pronta a far finta di studiare pur di passare del tempo con lui.
- Ciao! - rispose lui sorridendole. per poco non svenne.
- Senti... prima di iniziare, volevo chiederti una cosa. Come te la cavi con la geometria?
- Quella del secondo anno dici? - lei annuì - Direi che me la cavo piuttosto bene!
- Mi daresti una mano a capire dove ho sbagliato in questi problemi? E' da questa mattina che ci provo ma niente! -Disse disperata 
- Fammi dare un'occhiata a cosa hai combinato piccoletta! 
Tra geometria e prove di teatro le ore passarono in un lampo e in men che non si dica si fecero le sette!
- Ti faranno uscire a quest'ora? E sopratutto con me?
- Mamma mia... mica sei un criminale! Vado a chiedere! - Andò in cucina dove trovo la mamma di Helen che preparava la cena
- Posso farti una domanda? - chiese gentilmente
- Tutto quello che vuoi tesoro!
- Non è che potrei andare a fare un giro con Colin?
- Preferirei di...
-  Ho finito tutti i compiti e in più ho fatto anche quelli della mia scuola a Chicago.
- Non si tratta dei compiti tesoro! Questo ragazzo è più grande di te 
- Solo di due anni!
- I maschi di quell' età hanno interessi particolari, non starei tranquilla a saperti fuori con lui, conoscedo anche la sua nomina.
Divenne triste, incredibilmente triste e a testa bassa uscì dalla cucina. La signora vedendola si intenerì
- Aspetta Jennifer! - La ragazza di voltò 
- Sono le sette, alle nove e mezza ti voglio a casa ok? E non dirlo a mio marito.
- Grazie grazie grazieeeeeee! - corse ad abbracciarla
- Deve piacerti proprio tanto questo ragazzo!
- No no no!  E' solo un amico! - disse mentre con un sorriso a trentadue denti uscì dalla cucina.
- Allora? Andiamo?????
- Ai suoi ordini piccoletta!
- Smettila! - E uscirono. La portò in un pub a mangiare qualcosa e poi andarono a fare una passeggiata al lago! 
- Come sta la tua amica? Ieri è andata via in maniera un po' brusca.
- Le piaci tu!
- E le dà fastidio che passo del tempo con te? 
- Lei dice di no, ma credo che in fondo un po' le dia fastidio. 
- Che pensi al riguardo?
- Penso che non dovrebbe preoccuparsi di me! Io tra pochi giorni tornerò a casa quindi non sarò una minaccia per lei.
- Mi dispiace davvero tanto che vai via! Mi trovo veramente bene con te... mi mancherai un casino! 
- Non ci pensare! Ancora non sono partita! - rispose in quel modo per convincere se stessa più che consolare lui. Senza risponderle l'abbracció, si stava perdutamente innamorando di lei. Iniziò a darle dei teneri baci sulla guancia pian piano si avvicinò al suo orecchio dove iniziò a mordicchiare il lobo e poi scese fino giù il collo. Lei in tutto ciò se ne stava li sorridente, lasciandosi trasportare da tutte quelle effusioni nuove per lei. Venne riportata alla realtà dal suono del suo telefono.
- Cazzo! - esclamò vedendo da chi provenisse la chiamata! - Ho dimenticato di chiamarlo!
- Chi?
- Lui! - disse facendogli vedere la scritta "amore" che compariva sul suo telefono
- E che stai aspettando... rispondigli! - la incoraggiò vedendola nel panico 
- Pronto?
- Non mi dire che stai ancora studiando. Giuro che vengo lì e ti brucio tutti i libri. 
- No tranquillo, ho smesso poco fa! Sono andata a farmi una passeggiata per rinfrescare la mente. Non ne potevo più di stare chiusa in quelle quattro mura.
- Sei sola? Non dovresti uscire da sola. 
- No! Sono con quel mio amico di teatro di cui ti ho parlato, ma sto tornando a casa
- Solo tu e lui? Jen! Non mi starai tradendo spero!
- Certo che no! Come ti viene in mente? In quel caso non ti avrei detto neanche che ero con lui no? Tranquillo! 
- Lo spero! Starei veramente male se mi lasciassi!
- Tranquillo Chris! Davvero! Ci sentiamo domani, ora vado che sono appena rientrata e devo andare a dire una cosa a Helen.
- Un bacio tesoro e  non farmi preoccupare... - riagganciò 
- Non sapevo vivessi sul lago! - la prese in giro -  Perché gli hai detto di essere rientrata quando non è vero? 
- Zitto! - Abbassò lo sguardo.
- Oiii! - le prese il viso tra le mani per farle alzare lo sguardo - Che c'è che non va?
- È la prima bugia che gli rifilo... non so neanche come mi sia venuto in mente!
- Non volevi farlo preoccupare!
- Non volevo mi facesse la paternale più che altro!
- Ehehehe piccoletta!! - la strinse a se -  Non voglio vederti triste ok? - Tornò poi ad occuparsi del suo collo facendosi sempre più insistente.
- Col...Colin! Aspetta!! Che stai facendo?
- Mi assicuro di tenere la tua testolina occupata... non ti piace?
- ...Si... no... Non c'entra....  nn è giusto! - lui sapeva che si stava riferendo al fidanzato.
- Posso farti una domanda? Quando sei con lui, ti senti come quando sei con me? Ti abbraccia come ti abbraccio io? Ti accarezza come faccio io? - disse sciogliendo l'abbraccio per poi seguire con le mani i lineamenti del suo corpo
- Per favore Colin... -  disse diventando rossa per l'imbarazzo
- Guarda che non c'è niente di mane a provare interesse per qualcuno è! 
- Non è come credi!
- Posso dirti la mia? Si è vero hai un fidanzato, carino dolce e ti vuole bene. Ma solo in questi ultimi giorni stai capendo davvero cosa significa provare dei sentimenti per qualcuno. Non dirmi di no... perché non ti lasci un po' andare? 
- Perché significherebbe tradirlo. E non posso farlo. 
se ne starono in silenzio per un po' dopodichè lui riniziò a parlare.
- Parlami di lui...
- Che vuoi sapere?
- La verità... si comporta anche solo la metà di come mi comporto io con te?
- No...
- E pensi sia una cosa normale? È il tuo fidanzato per la miseria.... sei bellissima come fa a resisterti? - Ci penso un po' su ma poi ebbe un'illuminazione -  A meno che... 
- A meno che cosa?
- Anche per lui questa è la sua prima esperienza?
- Si...
- Ok allora... come non detto!
- Non ti seguo...
- Ho dato per scontato che avesse avuto altre esperienze ecco perchè ti ho fatto tutte quelle domande, ma se è all'inizio della sua vita amorosa allora credo che sia normale il suo comportamento. Siete giovani dovete scoprire queste cose insieme. Scusa se mi sono messo in mezzo e  ti ho incasinato il cervello piccoletta! 
- Ancora con questo siete giovani? Non sei mio nonno! 
- No, ma sono più grande di te! 
- Sempre di due anni
- E tu sei sempre di due anni più piccoletta! Ascolta... mi piaci Jen! Davvero! Mi piaci tanto e l'idea di mettermi in mezzo tra te e il tuo fidanzato non mi dava alcun tipo di problema fino a questa sera sono sincero. 
- Cosa è cambiato? 
- Ho scoperto che entrambi siete alle prese con la vostra prima esperienza e non mi sembra giusto mettermi in mezzo e accelerare le cose nonostante tu mi piaccia parecchio. Dovete vivervi la cosa con i vostri tempi e capire i vostri sentimenti stando insieme. Il mio comportamento adesso ti porterebbe solamente ad incasinarti quella bella testolina. Preferisco farmi da parte ora sia per non metterti in difficoltà, sia perché se mi affeziono ancora di più sarà difficile per me lasciarti partire. 
- Mi stai dicendo che non dobbiamo vederci più? - chiese terrorizzata, non si spiegava neanche lei il motivo di quella paura
- No assolutamente. Sto solamente dicendo che smetterò di provarci! E di trattarti così...
fissarono il lago in assoluto silenzio, nessuno dei due osava proferire parola. Fu lei, dopo quel lungo silenzio a prendere il coraggio e a parlare
- Mi piaceva il modo in cui ti comportavi con me!
- Se ti mancherà il mio modo di fare basta chiedere che tornerò allattacco! Però non voglio farlo mettendoti pressioni. Se ti incasini la vita a 15 anni a 20 che farai?
sorrise tristemente
- Dai che ti riporto a casa piccoletta! 
***
Entrata in casa  trovò l'intera famiglia a guardare la TV. Li salutò con un filo di voce quasi impercettibile e si diresse verso le scale.
- Jen tesoro! - la chiamò  la mamma di Helen preoccupata - E' successo qualcosa?
Disse di no con un gesto della testa e continuò il suo tragitto.
- Dove è stata? - chiese il marito alla donna. 
- E' uscita con delle amiche 
- Ma non doveva uscire con colin stasera?
- Helen!  le rimproverò sua madre portandosi una mano in testa.
- Cioè tu sapevi che usciva con un ragazzo e non mi hai avvisato? - disse rivolto ancora una volta a sua moglie
- Papà non è mica figlia tua!
- Peggio ancora! E' sotto la mia responsabilità. Che gli racconto ai genitori se le succede qualcosa mentre è qui?
- Quanto sei esagerato. Comunque vado da lei non ha proprio un bell'aspetto. - E di corsa raggiunse la loro camera
- Ei Jen ! - disse trovandola buttata a pancia in giù sul letto - Tutto ok?
- Si tutto bene, sono solo stanca - rispose tenendo la testa contro il cuscino 
- Guardami un attimo! - Non si mosse. - Jen! Per favore sono o non sono tua amica? 
Si girò  verso di lei con gli occhi rossi e lucidi
- Hai pianto?
- No, sono solo stanca....
- Come è andata con colin?
- Tutto bene...- ma il suo sguardo cadde a terra facendo capire alla sua amica che le cose non stavano esattamente cosi.
- Vuoi sfogarti un po'?
- Non  mi va!
- Se vuoi parlarmi sono qui ok?
- Ok.... -  arrivò un messaggio sul suo  telefono e chiese a Helen di rispondere per lei. Non voleva sentire nessuno . Il messaggio era dal suo fratellino con il cellulare della sorella:

" ci vediamo su Skype?"

Helen pensando che le avrebbe fatto piacere rispose di sì e collegò la webcam
- Tu chi sei? - chiese Daniel 
- Sono la ragazza che ospita tua sorella.
- Dov'è Jennifer?
la ragazza spostò la web per fargliela vedere 
- Perché piange? 
- Non sta piangendo è stanca!
- Lei si mette così quando piange. Che avete fatto a mia sorella? - Disse arrabbiato 
- Te l'ho detto, tranquillo, nulla! 
- Mi sente se parlo o stai con gli auricolari?
- Parla tranquillo. Ti ascolta!
- Jen?!? - lei non rispose - Jennn!!!  Julia si è impossessata della tua camera e ti sta ribando tutti i vestiti!
- Lasciala fare -  rispose
- Visto!?! Non sta bene,  solitamente avrebbe fatto il diavolo a quattro. Provo a chiamarla sul telefono. E stacco il collegamento senza salutarla. Arrivò poco dopo come già preannunciato una chiamata. 
- Pronto!
- Oi sono Julia! Dan mi hai detto che stai piangendo!
- Non sto piangendo! Ho mal di testa.... 
- Non vuoi parlare neanche con me? 
- Non voglio parlare con nessuno! 
- Va bene come vuoi! Se cambi idea scrivimi.
- Ciao! - e riagganciò senza troppi giri di parole 
Il giorno seguente per lei andare a scuola fu uno sforzo incredibile. Era rimasta sveglia tutta la notte a pensare a Colin e alle sue parole. Le piaceva quel ragazzo, le piaceva davvero tanto e il solo pensiero che si sarebbe comportato differentemente con lei la faceva stare male. Non doveva sentirsi così in realtà ma per qualche assurdo motivo i pensieri erano rivolti a lui. Entrò nella classe di teatro e trovò la maggior parte della classe intenta a provare. 
- Jennifer vieni aspettavamo te per iniziare la parte nuova! - esordì il professore vedendola.  Si avvicinò al resto del gruppo e iniziarono a mettere in scena anche gli ultimi atti. Arrivò il momento del tano atteso  bacio tra Romeo e Giulietta. 
- Allora, sapete esattamente la tecnica del bacio cinematografico quindi vorrei vedere una cosa abbastanza decente.
In quel momento il suo cuore cominciò a correre all'impazzata come non aveva mai fatto prima. Più vedeva lui avvicinarsi più sentiva una morsa allo stomaco. Sperava con tutto il cuore che l'avrebbe baciata sul serio ma purtroppo le sue speranze furono vane!
- Bravi ragazzi! Direi che ora dobbiamo solo ripassare e ripassare. Questo spettacolo sarà un successo! 
La lezione finì, non diede neanche il tempo alla campanella di finire di suonare che  corse via da li, non voleva stare in quella stanza con lui un secondo di più.
- Si può sapere che hai? - le disse helen vedendola arrivare di corsa e sconvolta
- Niente vado a casa! 
- Come vai a casa? Le lezioni non sono ancora finite... non puoi uscire da sola senza l'autorizzazione di un adulto! - Ma non riuscì a finire la frase che lei si era già allontanata. Arrivò alla fermata dell'autobus, Salì e si mise le cuffiette alle orecchie.
Gli arrivo un messaggio da Colin poco dopo:

"Avrei voluto baciarti sul serio! Ma devo mantenere fede alla promessa che ti ho fatto!  "

Con le lacrime agli occhi scese alla prima fermata disponibile e si recò al lago dove lui l'aveva portata la sera precedente! Non si fece viva per tutto il giorno facendo preoccupare enormemente la famiglia affidataria.
- Io chiamo la polizia!
- Aspetta papà! Fammi fare un tentativo. - Corse nella sua stanza, aprì il pc e mandò un messaggio su facebook a Colin

"Ti prego dimmi che Jennifer e li con te!"
"No perchè?"
"Se ne è andata prima da scuola e ancora non è rientrata!"
"Vengo a casa tua e andiamo a cercarla ok? "
"Va bene."


Così fecero... passarono su per giù altre tre ore ma poi arrivarono in prossimità del lago e la videro. Corsero immediatamente verso di lei.
- Ma ti sembra il modo di sparire? - Le disse Helen piangendo - Ci hai fatto preoccupare a morte! I miei stavano per chiamare la polizia!
- Esagerati! rispose non facendo trasparire nessun tipo di emozione. Era fredda e distaccata come non lo era mai stata.
- Esagerati dici? È da oggi alle undici che sei sparita e sono le dieci di sera! 
- Lascia parlare me! - le disse Colin prendendo il suo posto - Piccoletta... - si abbassò per guardarla negli occhi 
- Non chiamarmi così! - strillò - Non puoi più chiamarmi così! Vattene - scattò immediatamente in piedi pronta ad allontanarsi da loro.
- aspetta Jen! Che cosa c'è? Ti ho fatto qualcosa? - In quel momento le sue difese crollarono. Scoppiò a piangere e si strinse forte a lui! 
 - Shhh... va tutto bene, ci sono io ok?!?! 
- No, non ci sei invece...
In quel momento lui collegò - Ei ascoltami... ne abbiamo parlato ieri... lo sto facendo per te. Solo ed esclusivamente per te. Non voglio farti litigare con terze persone. E non voglio farti affezionare troppo a me nel caso provassi effettivamente qualcosa. Staresti peggio una volta tornata a casa. Guardami! Passiamo in tranquillità e spensieratezza quest'ultima settimana che ci resta. È la cosa migliore Jen davvero! Non pensare che per me non sia difficile... è giusto così! Ora andiamo che ti riporto a casa prima che chiamino anche i servizi segreti!
***
- O grazie al celo stai bene! - le andò in contro la signora appena la vide! Dove sei stata???
Scrollò solo le spalle
- Vai a sederti! - disse in tono severo il padre di Helen. Obbedì - Lo sai che devo chiamare i tuoi si? -Annui a testa bassa.
- Dammi un valido motivo per non chiamarli!
- Mi sono comportata da stupida lo so... mi dispiace non si ripeterà!
- Non è un buon motivo. Aspetta qui, penso che vorranno parlarti. - uscì dalla stanza e informò telefonicamente i genitori della ragazza i quali si fecero passare immediatamente la figlia
- Che diavolo ti dice il cervello!
- Mamma scusa
- Scusa jen? Scusa?!?! Ma sei forse diventata scema? Non è così che ti abbiamo cresciuta! Che ti è preso si può sapere? 
- Ho litigato con un amico...
- E sei scappata da scuola e di casa? 
- Mi è preso il panico e sono andata via... non volevo spaventare nessuno...
- Che non si ripeti mai più una cosa del genere sono stata abbastanza chiara? 
- Si mamma!
- Ora vai a scusarti con loro e domani scusati con i tuoi professori. 
- Va bene! Mi mancate...
- Ci manchi anche te e penso che sia stato un errore mandarti li! 
- Lo penso anche io...
Sua mamma a quel punto si preoccupò. Non era da lei comportarsi così, qualcosa l'aveva dovuta turbare a tal punto.
- Amore ma è successo qualcosa di grave?
- No mamma tranquilla... ora vado scusa ancora.
- Va bene. Comportati bene. Non fare di testa tua. - Riagganciò

- Scusate ancora... 
- Va bene tranquilla, non siamo arrabbiati, ci siamo spaventati. 
- Ora andiamo a cena dai...
- Non ho fame posso andare in camera?
- Qualcosa dovrai pur mangiare.
- Non mi va nulla ho lo stomaco chiuso. Con permesso. - e si allontanò
- Hai capito cosa le prende?- Chiese il marito a sua moglie 
- Credo si sia presa una bella cotta! 
***
- Colin! -  disse matt  vedendolo rientrare - Prima mi inviti a casa tua e poi esci senza dirmi nulla... è successo qualcosa?
- Lascia stare... per poco non mi veniva un infarto.
- Jen?
- Esatto.... non si trovava più!
- Tutto bene adesso però?
- Si sì tutto ok...
- Ti vedo giù, c'è qualcosa che non mi dici?
- Ho fatto un casino Matt! Un vero e prorpio casino. Ho fatto l'unica cosa che non avrei dovuto fare. Mi sono innamorato di lei!!!
 

Note dell'autore:
Buonasera ragazzi! Ecco un nuovo capitolo di questa storia. Un capitolo un po triste per alcuni versi, ma che ci fa capire che i nostri tesori provano davvero dei sentimenti l'uno per l'altra. Riusciranno a superare il tutto? lo scopriremo molto presto. Alla prossima!

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***



La settimana restante proseguì abbastanza tranquillamente. Jen e Colin si vedevano tutti i giorni a scuola, studiavano insieme in biblioteca e parlavano come due buoni amici facendo finta che nulla fosse successo. Non ripresero più l'argomento dei giorni precedenti anche se entrambi evidentemente soffrivano. Il giorno del debutto finalmente arrivó e a momenti sarebbe arrivato il regista che li avrebbe esaminati! Per l'occasione la scuola mise in scena il tutto in un grande teatro li vicino.
Tutti i ragazzi che avrebbero preso parte allo spettacolo erano già in teatro a cambiarsi. Dietro le quinte l'ansia era alle stelle...
- Pronta Giulietta?  - Chiese Colin vedendola intenta a prepararsi 
- Abbastanza! Te?
- Prontissimo! Possiamo farcela... - Annuì
La fece girare verso di se - come stai?
- Malinconica... domani pomeriggio ho l'aereo. 
- Non sei contenta di tornare a casa? - Non gli rispose, si limitò ad abbassare lo sguardo. Voleva dirle qualcosa ma vennero interrotti dal professore.
- Colin, Jennifer? Di la il teatro è pieno. Il regista si è appena accomodato nel pubblico, mi raccomando date il meglio di voi! 
- Sarà fatto!  - È così fu. Calcarono il palcoscenico e misero in atto la più bella esibizione  mai messa in scena in quella scuola. 
***
- Sei stata grande piccolet... - si fermò prima di terminare la frase ricordando la reazione di lei l'ultima volta che l'aveva chiamata in quel modo!
- Anche te sei stato grande! 
Tutti i compagni si complimentarono con loro e così anche molti professori. 
- Morrison? La chiamo il professore di teatro
- Si?
- Venga con me 
- Che avrò fatto ora! - disse rivolta a Colin.
- Vai a vedere che vuole,ti aspetto qui!
Si allontanò velocemente e raggiunse il professore che nel frattempo stava parlando con una persona a lei estranea
- Professore eccomi, mi dica..
- Volevo presentarti il regista. - Poi si girò verso l'altro interlocutore -  E lei è Jennifer 
- Piacere di conoscerla Signorina Morrison. 
- Il piacere è tutto mio
- Quanti anni ha?
- Quindici e mezzo!
- Mmmh... sei ancora piccolina... comunque volevo farle I miei più sinceri complimenti, ha fatto una performance davvero spettacolare.
- La ringrazio! E' un onore sentirlo dire da lei.
-  Ho bisogno di parlare al più presto con i suoi genitori, per caso sono venuti qui a vederla?
- No! Non sono di qui, ma posso chiamarli se vuole.
- Da dove vieni?
- Sono di Chicago
- Si... la ragazza è in vacanza studio qui! Ha preparato il tutto in due settimane - specificò orgoglioso il suo professore
- Mi complimento ulteriormente con lei signorina! Quando tornerà a Chicago? 
- Domani in serata.
- Perfetto! Se per lei non è un problema potrei fissare un appuntamento con i suoi genitori dopodomani nella sua attuale scuola.
- Va benissimo, ci saremo! -  scambiarono altre due chiacchiere dopodichè lei tornò nel retro palco
- Allora? -  le chiese Colin vedendola arrivare
- Il regista vuole parlare con i miei.
- Davvero???????? È fantastico! - disse prendendola in braccio e abbracciandola! - Voglio sapere tutto tutto tutto!  Magari ti manda a studiare a Holliwood. 
- Si certo come no...! magari... sogna sogna! 
- Jen tesoro! - disse la mamma di Helen raggiungendola -  Andiamo? Così ti aiuto a sistemare la valigia e facciamo un giro tutti insieme per la città?
- Arrivo subito! - guardò Colin - Devo andare! - Era giunto il momento di salutarlo, molto probabilmente per sempre. - Allora... Ci salutiamo qui visto che domani hai scuola e allenamenti? 
Lui la strinse a se in un abbraccio - E' stato un piacere enorme conoscerti tesoro! Mi mancherai un casino! Non vederti a scuola e fuori scuola sarà tragico! 
- Lo stesso vale per me! - Le vennero gli occhi lucidi
- Prima che inizi a piangere... - la fermò - Devi farti una foto con me con gli abiti di scena. Tutti dovranno conoscere il tuo Romeo quando diventerai famosa.
- Stupido!!!
- Matt! c'è la fai una foto?
- Con molto piacere! - Prese la macchina fotografica - Sorrideteeeee!!!!! - e la scattò. 
- Ora puoi piangere! - rise, ma lei pianse davvero! - Oiii stavo scherzando io! Non fare così che altrimenti piango anche io!  Esiste Skype, possiamo continuare a sentirci e chissà... magari verrò a Chicago a trovarti! -  Le diede un bacio sulla guancia. Voleva salutarla in tutt'altro modo ma sarebbe stato ancora più doloroso lasciarla andare quindi si trattenne. - Vai a cambiarti che ti stanno aspettando! 
Andò in camerino, si tolse gli abiti di scena rimettendo quelli quotidiani, salutò tutti i suoi nuovi amici conosciuti in quelle due settimane e si avviò verso l'uscita. Venne bloccata dal preside
- Morrison! E' stato un piacere averti nel nostro istituto, speriamo di replicare anche il prossimo anno. - le strinse la mano dopodichè le consegnò la pagella. - Falla firmare ai tuoi genitori e consegnala nella tua scuola,  farà media!
Insieme a Colin l'apri e constatò che aveva preso tutte A senza nessuna nota di demerito nonostante la fuga da scuola!
- Sei stata grande tesoroooo! Un piccolo genietto! Ora però è meglio che tu vada... ti stanno aspettando! Ti prometto che ci vedremo presto! - l'abbracciò un'ultima volta, poi  insieme a Helen e i suoi genitori si diresse verso casa. 
***
- Sei più silenziosa degli altri giorni.... - disse la sua amica mentre l'aiutava a sistemare la valigia
- Mi dispiace andar via! 
- Dispiace anche a me! Però la scuola è quasi finita... possiamo organizzarci per quest'estate!
- Assolutamente si!
- Chissà... magari mi sarò già fidanzata con Colin quando ci rivedremo!
Quella frase per lei fu come essere pugnalata al cuore senza essere materialmente trafitta. La sua espressione si incupì ancora di più! Helen si rese conto troppo tardi della gaffe fatta
- Scusa tesoro non volevo....
- Non preoccuparti! Va tutto bene! - cercò di sorriderle.
Arrivò un sms. Colin

"Guardate quanto è bella la mia Giulietta!!!!"   e in allegato le inviò la foto scattata qualche ora prima! 

Sorrise e pianse allo stesso tempo! Helen vide la foto e la strinse la sua amica a se.
- È dura non è vero? 
- Molto...
- Vedrai che quando tornerai a casa passerà tutto! Ti stanno aspettando tutti, non vedono l'ora di abbracciarti. Chris non vede l'ora di riabbracciarti!
- Se proprio deve mettersi con qualcuno... - si riferiva a Colin naturalmente -  Fa che quel qualcuno sia tu! Non farlo avvicinare a nessun'altra! 
- Farò questo sforzo! - e per quanto dura potesse essere da accettare riuscirono entrambe a riderci su!
***
Il mattino seguente arrivò velocemente. Durante la mattinata fecero un ultimo giro per la città, prese qualche souvenire e dopo pranzo si recarono in aeroporto.
- E' arrivato il momento di salutarci! - le disse Helen - Sei stata la sorella che non ho mai avuto per due settimane e spero vorrai continuare ad esserlo! 
- Assolutamente!!!! Ti voglio bene Helen! Signore... signora... - si rivolse ai genitori della ragazza - Grazie per l'ospitalità e scusate ancora per il mio comportamento poco idoneo di quel giorno! 
- Non preoccuparti, sei una ragazzina eccezionale e ben educata! Capita a tutti di commettere errori! Ti vogliamo bene come se fossi nostra figlia! Vienici a trovare al più presto!
- Lo farò! - li abbracciò dopodichè si diresse verso l'imbarco. Stava per attraversare la porta quando una voce fin troppo familiare la bloccò
- Aspettaaaaaa! - Si voltò e vide Colin correre come un matto verso di lei! 
- Che ci fai qui? - chiese stupita ma allo stesso tempo felice di vederlo - Non dovresti essere a scuola? -  aveva già le lacrime agli occhi.
- Non potevo non venire a salutare qui! Ti ho portato una cosa! - tirò fuori dallo zaino la foto, stampata, fatta il giorno precedente e la divise in due. La parte che ritraeva lei la tenne lui e la parte che ritraeva lui la diede a lei. -  Il giorno in cui ci rincontreremo... perché noi due ci rincontreremo... questa foto verrà riunita! - Senza aggiungere altro si avvicinò alle sue labbra e la baciò senza esitazione. Un bacio dolce, tenero e ricco di passione.
Rimase pietrificata a quel contatto, ma si riprese subito e ricambiò quel tenero gesto tanto atteso e sognato in quei giorni.
- Non potevo lasciarti andare via senza farlo! Senza farti capire che sono perdutamente innamorato di te! 
- Lo stesso vale per me! - rispose per poi tornare a baciarlo! Si staccarono controvoglia perchè il volo venne chiamato.
- Devi andare piccoletta!
- Non voglio!
- Lo so e neanche io voglio che tu te ne vada, ma devi tornare a casa. .Una volta oltrepassata quella porta non fermarti a guardare indietro! Vai dritta per la tua strada.
- Colin...
- Fai buon viaggio. - Le diede un ultimo bacio dopodichè la spinse verso la porta  dell'imbarco!  - mi mancherai! -sussurrò a se stesso e con il cuore in frantumi si diresse nella direzione opposta...
 
Nota dell'autore:
ultimamente sono sempre in ritardo, ma meglio tardi che mai... capitolo un po triste lo so, ma prima o poi il viaggio sarebbe dovuto finire. tranquilli non tutto è perduto, ci saranno molti altri capitoli e vedrete che le cose andranno meglio. Vista la puntata musical? io mi devo ancora riprendere del tutto.  Puntata fantastica che mi ha messo il buon umore fino a pochi minuti fa... avete sentito? Jen lascia OUAT... davvero un gran peccato ma orgogliosa del suo percorso e della sua decisione di andare avanti. Continueremo a tenere viva Emma Swan qui naturalmente! al prossimo capitolo ragazuoli!

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Il viaggio di ritorno fu davvero devastante. Passò tutto il tempo con lo sguardo fisso al finestrino pensando ai magnifici momenti trascorsi in quelle due settimane. Ripensò alle giornate a scuola, ai suoi nuovi compagni di classe che erano dei matti da legare,alla sua nuova migliore amica che non le aveva fatto mancare nulla in tutto quel periodo poi pensò a lui e i pensieri rimasero fissi li per tutto il tempo. Pianse silenziosamente tutte le lacrime che aveva tanto da far preoccupare la signora accanto a lei che per timore che la ragazza si stesse sentendo male chiamò un'hostess che non tardò ad arrivare. 
- Tutto bene signorina? - chiese la ragazza a Jen
Non riuscì a risponderle. Le lacrime fino a due minuti prima silenziose lasciarono spazio ad una serie di singhiozzi che non le permettevano più di respirare regolarmente.
- Signora mi scusi... - continuò l'hostess rivolgendosi verso la donna che l'aveva precedentemente chiamata - Nella fila avanti c'è un poso libero, può gentilmente spostarsi per due minuti? Giusto il tempo per farla calmare...
- Certamente! - e si alzò facendola sedere 
- Che c'è paura del volo? - tentò
rispose di no con la testa
- Ti senti poco bene per caso?
stessa risposta. Continuarono così a lungo fin quando l'hostess non notò la foto strappata che la ragazza teneva tra le mani.
- E' per quel bel ragazzetto che stai cosi? - colpita e affondata. I singhiozzi cominciarono a farsi sempre più frequenti anche se lei tentava in tutti i modi di respingerli, nel giro di poco ebbe un attacco di panico.
- Eii guardami un secondo - chiese l'hostess con gentilezza facendo voltare la ragazza che respirava in maniera frenetica per cercare di incaerare aria - Respira profondamente! - non ci riusciva - Oiiii! - cercò di spronarla ma con scarsi risutati. Prese dal sedile un sachetto e glie lo diete - respira qui dentro come faccio io - la strinse a se per darle un po di conforto e la guidò nel cercare di respirare regolarmente. - Brava! così... continua a respirare così, stai andando alla grande - riuscì a calmarla
- Mi scusi...- disse appena si riprese un minimo, la crise sembrava passata.
- Non devi scusarti, sono cose che succedono. So che non ci conosciamo, ma ti va di parlare un pò? - le dispiaceva vedere una ragazza cosi giovane in quello stato, così decise di passare del tempo con lei per farla distrarre un po' evitandole così altri attacchi. Jen alla proposta della ragazza annui.
- Dove stai andando di bello?
- Sto tornando a casa, sono stata in Irlanda per due settimane per una vacanza studio.
- Ah però! Devi essere davvero una brava studentesa allora. Ti sei divertita?
- Moltissimo, ho conosciuto persone fantastiche!
- Sono esperienze che ti rimarranno sempre nel cuore, sei fortunta. Ascolta, non ho potuto fare a meno di notare quel bel tipo in foto. Scommetto che è il tuo fidanzato e che non vedi l'ora di riabbracciarlo. Se non sbaglio - guardò l'orologio - mancano solamente 3 ore all'atterraggio, presto lo vedrai. - scoppiò in lacrime una seconda volta tanto da far pentire la ragazza della domanda fatta. - riusci comunque a calmarla nuovamente.
- Non è il mio fidanzato... cioè non so cosa siamo. Ci siamo incontrati in queste due settimane, abbiamo passato tantissimo tempo insieme e...
- ... e vi siete innamorati!
- e ora non so come andare avanti...
- Non che siano affari miei, ma se ci tieni così tanto a lui, perché non chiedi di studiare fuori sede e ti fai mandare nella scuola dove sei stata questi giorni?
- Perché lo concedono solo a quelli dell'ultimo anno.
- Che classe fai scusa? - chiese perplessa
- Il secondo.... e anche se fosse possibile non credo che i miei genitori a 15 anni mi permetterebbero di andare fuori casa per un anno. 
- Pensavo fossi più grande. E lui? Ha la tua stessa età?
- No, fa il quinto quindi si diplomera quest'anno. 
- Sono sicura che troverete il modo di vedervi, non disperare.
- Lo spero....
- Ti sei tranquillizzata un po'? -  Annui - Posso lasciarti da sola? Facciamo sedere la signora al suo posto? 
- Si sì non preoccuparti sto bene. Adesso mi metto a studiare matematica così passo il tempo. Grazie ancora.
- Fammi chiamare se hai bisogno.-  E torno in cabina.
Aprì il libro di matematica e iniziò a ripassare e a fare esercizi. Quanto odiava quella materia. I suoi occhi ad un certo punto però si spostarono su una scrittura fin troppo familiare. 

Sei un piccolo disastro in questa materia piccoletta. Sarò lieto di essere il tuo insegnante di ripetizione in qualsiasi momento tu voglia. 

Girò pagina e trovò un foglio. Lo aprì pensando fossero degli appunti, ma trovò tutt'altro

Se hai trovato questa pagina significa che finalmente hai deciso di aprire questo benedetto libro e hai sommesso di studiare sui miei sacri appunti. Sicuramente non avrò il coraggio di salutarti come si deve tra tre giorni, quando partirai, quindi volevo semplicemente spendere due righe per dirti quello che sono sicuro non riuscirò a dirti a voce. Sei entrata nella mia vita come una fulmine a ciel sereno. Lo ammetto, inizialmente mi sono avvicinato a te perché eri proprio un bel bocconcino ma poi quel fattore è passato in secondo piano. Ti sei fatta voler bene fin da subito e sei riuscita ad entrare nel mio cuore come mai nessun'altra. Ci ho provato in tutti i modi a non innamorarmi di te ma è stato inutile. Mi hai combinato proprio un bello scherzetto signorina. Adesso come faccio secondo te? In quest'ultima settimana ho cercato di fare finta di nulla come credo anche tu perchè continuare con quel tira e molla sarebbe stato devastante per entrambi. Sappi solo che mi piaci davvero tanto piccoletta e che anche quando tornerai a Chicago ti darò il tormento. Colin. Ps. Spero di trovare il coraggio di dirti quello che penso anhe di persona, ma se non dovessi riuscirci, spero leggerai questa lettera. Mi mancherai piccoletta. Ci sentiamo presto. 

Si commosse nel leggere quelle parole. Senza prestare attenzione alle regole dell'aereo accese il cellulare e gli mando un sms. 

"Ho trovato il tuo messaggio nel meraviglioso mondo della matematica. Sono contenta che alla fine tu abbia trovato il coraggio di dirmi quello che dovevi dirmi a voce. Il bacio di questo pomeriggio non lo dimenticherò mai! Come non dimenticherò mai neanche te. Se non ti farai sentire come promesso manderò qualcuno ad ucciderti da parte mia. Se invece sarai tu a non sentirmi più è perchè ti sto scrivendo dall'aereo infrangendo tutte le regole e siamo precipitati."

Spense il telefono e torno a concentrarsi sui libri. Era l'unico modo per distrarsi da lui.
***
Atterrò a Chicago che era sera, prese i bagagli e si diresse verso l'uscita. Nel tragitto incontrò l'hostess che l'aveva aiutata poco prima. 
- Volevo ringraziarti per prima! 
- Tranquilla è il mio lavoro, ma te prometti di non agitarti più così! Hai messo paura a metà dei passeggeri. -  Risero - Ti accompagno dai! 
- Eccola mamma eccola! - Gridò il fratellino indicandola e correndole incontro
- Jennnnnnn! Mi sei mancata tantissimooooo! Non partire mai piuuu! - Esclamò saltandole in braccio e riempiendola di bacini.
- Dan tesoro! Mi sei mancato anche tu! 
- Ciao sorella! - disse Julia avvicinandosi e abbracciandola - bentornata!
- Ciao julia 
Nel frattempo che lei salutava i fratelli l'hostess raccontò ai suoi genitori quello che era accaduto sull'aereo, tralasciando i dettagli su quel misterioso ragazzetto, raccomandandosi di tenerla d'occhio perché secondo lei era una ragazza troppo emotiva. Dopodiché se ne andò.
- Mamma papà! - disse abbracciandoli
- Mamma mia che allegria tesoro! - dissero ironicamente - Tutto bene?
-Si sì tutto ok... 
- mmmm guardami un attimo! Sicura ? - continuò sua mamma.
- Si sì sicura... sono solo un po' stanca per via del viaggio.
- A proposito del viaggio la signorina che era con te prima ci ha raccontato...
- COSA! - domandò non facendoli terminare la frase
- Che ti sei sentita poco bene.
- Mi sono agitata per un vuoto d'aria tutto qui! Tranquilli. - sembrava sincera. 
- Andiamo a casa dai che ci devi raccontare tutto! - e tutti e cinque insieme si diressero verso il parcheggio dell'aeroporto. Destinazione casa.
***
- Allora tesoro... che ci racconti? Come è stata questa esperienza? - chiese il papà una volta accomodati sul divano 
- Bella, davvero meravigliosa! Ho conosciuto un sacco di amici nuovi e mi sono divertita tanto!
- E come mai la tua faccia dice esattamente il contrario?
abbassò lo sguardo - Perchè mi mancano già! 
- Amore mio! - disse la mamma abbracciandola  
- Non hai niente da dirci? - continuò il papà mostrando un sorriso sincero
- Si! Vi vuole parlare il regista che mi ha esaminato ieri al progetto di teatro! 
- Lo sappiamo, ci ha chiamato la scuola ma sentirlo dire te ha tutto un altro suono! - disse orgoglioso.
- Ho anche la pagella da farvi firmare!
- E che aspetti? Fammi vedere che hai fatto a scuola. Come minimo mi aspetto una nota di demerito per quando sei scappata. - continuò con tono severo mentre lei gli consegnava il foglio - Vediamo un po'... - lesse con un'espressione neutra e poi rivolgendosi sua moglie disse - Guarda che fa tua figlia quando è fuori! - la mamma preoccupata di quelle parole corse a vedere chissà quale disastro, ma nel vedere quei voti non poté far altro che sorriderle!
- Siamo orgogli di te tesoro 
- Non mi hanno neanche messo la nota! - disse contenta 
- Su quello non sono d'accordo. Ti sei comportata male, meritavi di essere ammonita. Non farlo mai più! 
- Te lo prometto. 
- Basta parlare di scuola per oggi! Visto che sei stata brava vuoi uscire questa sera così saluti i tuoi amici?
- No! Vorrei solamente andare in camera mia! 
- Tu che non vuoi uscire è un evento più unico che è raro! Chi sei tu? Che ne hai fatto di mia sorella? - esclamò Julia
- Julia! Lascia stare tua sorella, non cominciamo subito subito con i vostri battibecchi. - intervenne la loro madre per poi rivolgersi alla figlia più grande. - Vai pure tesoro, tranquilla! - la ragazza uscì dalla stanza
- Sono preoccupata per lei... è triste! - constatò la signora
- In un paio di giorni tornerà quella di prima, non preoccuparti cara! - le rispose il marito
*** 
Dopo due settimane tornò finalmente in camera sua, tutto era esattamente come l'aveva lasciato, avrebbe dovuto farle piacere essere li, ma c'era qualcosa o meglio qualcuno che impediva questa felicità. I suoi amici  sapevano che sarebbe tornata quella sera e non fecero altro che tempestarla di messaggi per chiederle di vedersi. Era mancata tanto a tutti. Le faceva piacere, ma non era dell'umore di uscire, così scrisse a tutti loro che era troppo stanca e che si sarebbero visti l'indomani a scuola. Anche il suo fidanzato le scrisse.

" Amore mio, sarei voluto venire a prenderti in aeroporto ma i miei lavoravano e senza macchina mi era un po' difficile. Mi sei mancata un casino in questi giorni e non vedo l'ora di riabbracciarti e di spupazzarti un po. Ci vogliamo incontrare tra una mezzoretta al nostro ritrovo? Non posso aspettare ulteriormente. Questa distanza mi sta uccidendo."

Lui meritava una risposta differente da quella data ai suoi amici, ma non riuscì comunque ad accettare la proposta:

" Ti capisco! La distanza purtroppo è una brutta bestia! Ti chiedo scusa ma questa sera non me la sento di uscire, sono distrutta e rischierei di addormentarmi sulla prima panchina disponibile, per non parlare che domani devo rientrare a scuola. Ti prometto che domani pomeriggio ci vediamo. Va bene per le sei? Scusami ancora...

" Immaginavo fossi stanca... tranquilla amore non c'è nessun problema. Domani alle sei va benissimo! Non vedo l'ora. Buonanotte. ti amo da impazzire."


Si sentiva uno schifo. Stava con un ragazzo e nel frattempo pensava ad un'altro, proprio il genere di persona che odiava diventare. Si destò dai suoi pensieri e corse in bagno a rinfrescarsi. Dopo una bella doccia rigenerante,si mise il pigiama, si stese sul letto e fisso in tempo indeterminato la metà della foto regalata da quel suo amore impossibile. Si addormentò guarandola.

 
Note dell'autore:
Anche questo capitolo è un po' malinconico, ma era necessario per il proseguimento della storia. Jen è tornata a casa e non sembra essere tanto felice. Come affronterà la lontananza? Come procederà la storia con quello che è adesso il suo attuale fidanzato? lo scopriremo prestissimo. alla prossima.
ps. tranquilli, non sarà una storia travagliata come l'altra eheheheh....

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


La sveglia suonò puntuale come ogni mattina alle 7:00. Era ora di svegliarsi ed iniziare una nuova giornata. Si preparò controvoglia, mise la sua divisa scolastica e insieme ai fratelli e ai genitori si recò a scuola!  Essendo il suo primo giorno di scuola dopo il grande viaggio, l'intera giornata nella sua classe venne passata a fare baldoria per il ritorno della ragazza. Verso metà mattinata bussò alla porta della sua classe il preside:
- Signorina Morrison, deve scendere in presidenza. E' arrivato il regista. I suoi genitori sono già di sotto, la stanno aspettando.
- Arrivo! - prese un profondo respiro dopodichè si recò in presidenza.
- Buongiorno! - disse timidamente andando a stringere la mano del regista
- Eccola qui la nostra cara Jennifer. Vieni a sederti cara. - disse indicandole una sedia proprio difronte a lui. -Allora... vi ho fatto chiamare per due motivi. Innanzitutto complimenti per vostra figlia, ha un talento innato e per l'età che ha possiede già una gran dimestichezza con il palco. Mi sono emozionato l'altro giorno nel vederla recitare. Davvero davvero brava!  Ho deciso di darle una borsa di studio presso la mia accademia di recitazione al 100 % per un anno. L'accademia è qui a Chicago quindi non avrà problemi di spostamento.  In più c'è un provino per un film con Richard Gere e Sharon Stone dove cercano una ragazzo o una ragazza tra i 17  e i 19 anni. Anche se è più piccolina dell'età stabilita vorrei, se voi siete d'accordo, farglielo fare.  Potrebbe essere un grande trampolino di lancio. Anche se non venisse scelta avrebbe comunque la possibilità di farsi notare da gente importante e chissà magari ne esce fuori qualcosa di buono.
- Certo che siamo propensi a farglielo fare,  sempre se lei vuole naturalmente - dissero con orgoglio il suo papà - Che che ne pensi Jen? - Piangeva 
- Spero siano lacrime di gioia queste! - disse il regista
- Assolutamente! - grazie mille, non so davvero che dire!
- Di di sì!
- Si!  Assolutamente si! 
- Allora ci vediamo la prossima settimana. Ti  lascio l'indirizzo di dove si svolgerà il provino. - le consegnò un foglio - A presto signorina, può tornare a lezione.
Il registà andò via e lei rimase a parlare con i suoi genitori: 
- Visto amore che ne è valsa la pena tornare? - disse suo padre - Vai in classe adesso!  Ci vediamo a casa 
***
Appena arrivò a casa prese il cellulare dallo zaino e si accorse che si era scaricato. Lo mise in carica e dopo averlo acceso notò di aver ricevuto un messaggio. Coli
" Allora? Che ti ha detto il regista? "
" Collegati su Skype se vuoi saperlo!" gli rispose mentre accendeva il computer.
- Bellezza! - disse lui non appena stabilì la connessione 
Non lo vedeva da due giorni eppure le sembrava una vita. Non riuscì neanche a salutarlo che pianse.  - Scusami, ma ultimamente piango solo! - Disse coprendosi il viso
- Togli le mani dalla faccia! Mi è mancato il tuo bel viso 
- Mi sei mancato anche tu!
- Allora? che ti hanno detto? Sono troppo curioso!
- Mi è stata offerta una borsa di studio per un'accademia di recitazione qui a Chicago della durata di un anno  e  in più mi hanno proposto di partecipare la prossima settimana ad un provino per un film con Richard Gere e Sharon Stone.
- È fantastico piccoletta!  Ti vedrò sul grande schermo!     
- Devo ancora passare il provino, non montiamoci la testa. Sarò la più piccola, ci saranno mostri di bravura sicuramente. Non avrò possibilita!
- Io a differenza tua sono fiducioso. Sei giulietta! La mia giulietta! 
- Scemo!
- Come stai per il resto?
- Male! Mi manchi troppo! 
- Piccoletta mia! Mi manchi tanto anche tu! Il tuo fidanzato?
- Lo vedrò oggi! 
- Fatti coccolare un po'! 
Non voleva assolutamente parlare di Chris con lui, non in quel momento almeno. - Senti, non è che  ti andrebbe di tenermi compagnia mentre faccio geometria? Così con la scusa mi dai anche una mano? 
- Ne sarei onorato! - E così fecero.  Passarono un paio d'ore a studiare o meglio, lei studiava, lui le dava solamente chiacchiera. Improvvisamente entro Julia in camera:
- Jen mi presteresti....   ciaooo!  -  esclamò guardando lo schermo. - Piacere io sono Julia, la sorella di Jen.  Tu chi sei?
- Piacere mio, sono Colin!
- Colin è?!? Che bel nome che hai...
- Esci Giulia! 
- Veramente stavo facendo conoscenza con il tuo amico.
- Esci immediatamente! Prendi quello che vuoi ma esci! 
- Ok ok calmina! Ciao ciao colin - ammiccò
- JULIAAAAAAAAA!!!! - le lanciò un cuscino contrò e la ragazza uscì chiudendosi la porta alle spalle.
- Come sei aggressiva piccoletta! 
- Se le cerca! 
- Senti, non che mi faccia piacere chiedertelo, ma a che ora devi incontrare il tuo ragazzo? 
- alle 18.
- Sono le 17!  Forse dovresti iniziare a prepararti.Voi donne ci mettete sempre una vita per sistemarvi - la prese in giro
- Maledizione è tardissimo ti devo lasciare!
- Scrivimi quando torni!
- Va bene!!! Baciooooo
- A tra poco piccoletta. 
***
- Amore mioooo!!! - disse Chris andandole incontro per  abbracciarla e baciarla non appena la vide arrivare nel loro solito ritrovo. - Non sai quanto mi sei mancata! 
- Ciao! 
- Tutto bene? Non  ti vedo proprio della quale.
Si si tutto bene, è solo che...
- Che c'è che non va?
- Dobbiamo parlare! 
- Di cosa? 
- Di noi due! Vieni...andiamo a sederci la giù - disse indicando una panchina.
- Così mi fai venire l'ansia. Che hai da dirmi? 
- Ecco vedi... non ci girerò  attorno. Io pensavo di provare qualcosa che andasse oltre la semplice amicizia con te. Ma mi sbagliavo.
- Non scherzare dai! - disse ridendo
- Non sto scherzando Chris! E' già difficile per me parlarene, per favore non rendermi le cose ancora più complicate.
- Cosa ti ha fatto pensare ciò?
- Ho conosciuto un ragazzo in Irlanda...
- Mi hai tradito allora!
- No! Non ti ho tradito fammi finire. Ci siamo conosciuti a scuola e abbiamo dovuto preparare uno spettacolo insieme. Era un semplice amico, ma poi le cose sono cambiate. Mi bastava pronunciare il suo nome per farmi venire il sorriso o non vederlo a scuola per farmi rattristare. Lui non mi è stato di grande aiuto... solo il suo modo di parlare di salutarmi e di comportarsi mi ha fatto cadere hai suoi piedi.  Sento le farfalle nello stomaco solo a pensarlo e se mi capita di sentirlo per telefono il mio cuore corre ad una velocità smisurata. Ti sono sempre stata fedele nonostante provassi  questo interesse perhè mi sembrava giusto nei tuoi confronti. È successa solo una cosa tra di noi. Mi ha baciato in aeroporto prima di andare via! E lo ammetto. Non ho avuto il coraggio di respingerlo.
- NoN non può essere! Noi non stiamo avendo questa conversazione. 
- Invece sì Chris e mi dispiace. Mi dispiace davvero tanto ma non posso farci nulla. 
- In pratica mi stai lasciando per uno che non vedrai più?
- No.. principalmente ti sto lasciando per permettere ad entrambi di trovare un vero amore e non solo una grande amicizia, perché mi dispiace dirlo ma io e te siamo solamente grandi amici. Lo capirai anche tu quando qualcuna ti farà girare davvero la testa. 
- Chi ti dice che non sia già successo? Chi ti dice che quel qualcuno non sia tu? 
- Non sono io fidati! Ti chiedo solo di non odiarmi!  
Pianse davanti a lei! - No che non ti odio, ma mi ci vorrà un po' per smaltire la cosa! Io sono sicuro dei sentimenti che provo nei tuoi confronti, non sarà facile.
- Ti voglio bene chris! Scusami! - e dandogli un tenero bacio sulla guancia andò via.
Rientro a casa e mando un sms a Colin! Solamente due semplici parole:
"L'ho lasciato!" 
"Che hai fatto?"
"Hai sentito bene!"
"E perche?"
"Perchè avevi ragione! I veri sentimenti sono altri.... "
" La mia piccoletta! Peccato che sei distante guarda... altrimenti sarei già partito allattacco" 
" Attento! Potrei progettare una fuga e tornare da te!"
"Non ti azzardare a scappare dinuovo! Ti tengo d'occhio! Ci sentiamo presto bella!"
" A presto" .
***
Erano le otto di sera e già si era messa a letto. Si sentiva triste e non aveva voglia di fare nulla! 
- Jen! Ha detto mamma che è pronta la cena!
- Non ho fame mangiate voi. - rispose senza neanche degnarla di uno sguardo.
- Scendi ugualmente dai! Almeno stiamo un po insieme.
- No, non mi va! 
- Si può sapere che hai? - le chiese andando a sedersi sul letto vicino a lei.
- Niente di importante... 
- E questa? -  prese in mano la foto di lui che era sopra il cuscino
- Ridammela! - disse strappandogliela dalle mani.
- È per lui che stai così?
- Io sto bene Julia! Mi sono stufata di doverlo dire a tutti! 
- Fatti una domanda se tutti ti chiediamo La stessa cosa! Io vado di sotto ho capito!
***
- Tua sorella? - chiese la madre vedendo scendere solo una delle sue figle
- Non scende.  E' depressa!
- Ancora è giù di corda?
- Star giù di corda è un eufemismo! Piange tutte le notti da quando è tornata, studia attaccata a Skype in compagnia di uno e tiene una sua foto sotto il cuscino! È pazza!
- No! Non è pazza. Credo sia innamorata... 
- Dobbiamo parlarle? - si intromise il padre 
- No ancora no... lasciale affrontare la cosa da sola. Se sarà in difficoltà interverremo.
- Sapevo che questo momento prima o poi sarebbe arrivato! - sbuffò infastidito facendo ridere sua moglie
- Mangiamo dai!
***
Il mattino seguente 
- Non ti alzi? - chiese Julia entrando nella sua stanza - Sono le 7 :15 faremo tardi!
- Non ci vengo a scuola! Sto male.
- Che hai?
- Mal di testa, ora lasciami in pace!
- Certo che l'adolescenza ti fa proprio male!  - Disse sbattendo la porta e andando dai suoi genitori  - Jen non viene a scuola. Dice che ha mal di testa, ma è una bugia colossale!
- Vado a parlarle - finì di vestire il piccolo di casa dopodichè entrò in camera di sua figlia: 
- Amore...
- Mamma lasciami stare...
- Si può sapere che hai? 
- Ho mal di testa... voglio dormire! 
- Guardami un secondo per favore...  - Si giro verso di lei. - Hai pianto tutta la notte non è vero? - chiese  notando i suoi occhi gonfi e rossi.
- No!
- Non mentirmi, queste cose le ho fatte prima di te. Ora ti alzi, ti vesti e andiamo a scuola. Non ti lascio a casa da sola così. 
- Ma io... 
- No... non mi importa, vestiti! 
Obbedì anche se controvoglia. Una volta arrivati a scuola aspettò che i suoi genitori e sua sorella entrassero nell' edificio poi senza curarsi di essere vista dai suoi compagni di classe si allontanò. 
*** 
- Judy? - La chiamò una sua collega durante l'intervallo
- Ciao cara, Dimmi! 
- Si tratta di tua figlia jen!
- Si sente poco bene non è vero? Me lo diceva questa mattina che non se la sentiva di venire, avrei dovuto darle ascol...
- Non è in classe. Pensavo fosse assente ma i suoi compagni mi hanno detto di averla vista questa mattina.
- Non ci posso credere. Grazie per avermi avvisato. - Provò a chiamarla al cellulare ma non rispose. Chiamò successivamente Julia e suo marito per spiegargli la situazione. 
- Vai a cercare tua sorella nei locali inerenti della scuola. Se la trovi chiamami, questa volta mi sente! 
***
Era sulle gratinate del campo da football, guardava i ragazzi giocare e nel frattempo pensava. Una chiamata persa: Mamma. Un sms: Colin
"Buongiorno piccoletta del mio cuore sei a scuola? Io sono a teatro ma il prof non c'è quindi non stiamo facendo nulla!"
"Ho marinato la scuola!" 
"Un'altra volta Jen! Ma perchè!" 
" Perchè non c'è niente di soddisfacente qui! Voglio tornare in Irlanda."
-  Ecco dov'eri! Ti ho cercata per ben due ore! 
- Nessuno ti ha chiesto di farlo
- Lo ha chiesto mamma! Ti aspetta di la!
- Dille che non mi hai visto!
- Glielo dico solo se mi dici perché stai così! -Abbassò lo sguardo - È per quel ragazzo della foto verso? Colin giusto?
Annuì - Mi manca troppo. Io non resisto un giorno di più! 
Sua sorella l'abbraccio. - Lo so, è difficile ma la scuola è quasi finita puoi andare a trovarlo! Devi solo pazientare... 
- Non è solo questo... mi piace... mi piace davvero tanto, ma tra noi non potrà mai esserci nulla per colpa della distanza! 
- Non puoi rovinarti la vita per questo! - una voce proveniente alle loro spalle la fece sussultare.
- Mamma! esclamò - Da quando stai ascoltando?
- Non da molto ma ho capito abbastanza. - si sedette insieme alle sue figlie! - Non puoi mandare tutto in rovina per colpa di un ragazzo tesoro, lo capisci vero? Ci sono cose più importanti: la scuola, la famiglia i tuoi progetti futuri... perchè mandare tutto all'aria così?Hai la media più altra di tutto l'istituto ma ultimamente decidi di marinare la scuola, hai due fratelli e due genitori che farebbero di tutto per te è tu li ignori completamente, hai un provino da sostenere tra una settimana e non sembri per nulla entusiasta. Tutti per cosa poi? Per un ragazzo con cui molto probabilmente non potrà mai esserci nulla! 
- Che dovrei fare secondo te?  Non posso mica mettere da parte quello che sento a comando.
- Certo che no! Ma puoi cominciare con il riprendere in mano la tua vita... se son rose fioriranno, ma non puoi abbandonarti così.
- Ci proverò!  Sono in punizione vero?
- Per aver marinato la scuola? Si direi proprio di sì! Niente uscite questa settimana e sopratutto niente Skype! Il comuter appera arrivo a casa lo darai a me.
- Ma mamma!
- Mi dispiace tesoro ma è giusto così! Ringrazia che non ti tolgo anche il telefono e che quindi puoi comunque sentirlo! Ora filate a casa tutte e due visto che manca solamente un'ora alla fine delle lezioni.
***
Una volta entrate in casa andò in camera sua e si chiuse a chiave. Prese il telefono e lo chiamo disperata
- Pronto!!!
- Ciao! - era in lacrime
- Che succede xke piangi? - chiese preoccupato.
- Sono stata beccata e mia madre ha deciso di mettermi in punizione. Non posso collegarmi con te per minimo una settimana! E non posso uscire.
- Dai, non è una tragedia! T chiamerò più volte al giorno per non farti sentire sola ok? 
- Ok... 
- Comunque...  ho notato che tra un paio di settimane è il tuo compleanno!!!! Come festeggerai?
- Non ho alcuna intenzione di festeggiare! 
- Mmmm... ok! La cosa che desideri di più ricevere per  questo grande giorno?
- Te!
- Lo sai che non è possibile vero?!?!  Però fai una cosa... dammi il tuo indirizzo così posso inviarti un pensierino.
- Non devi!
- Voglio però! 
- Ok, te lo invio per sms dopo.
- Perfetto! Ora ti devo lasciare che domani ho un'interrogazione e non ho ancora fatto nulla per pensare ad una certa piccoletta bionda.  Un bacione tesoro mio.
***
Il solo pensiero di saperla triste lo faceva star male. Doveva trovare una soluzione per farle tornare il sorriso. Un'idea gli balenò alla mente. Prese il telefono e compose un numero 
- Pronto?!?
- Helen sono Colin! - Per poco la ragazza  non ebbe un infarto
- Emmm... Ciao Colin, dimmi!
- Tra due settimane è il compleanno di jennifer. Ho deciso di andarla a trovare. Tu, Matt e gli altri volete venire? Le faremo una sorpresa con i fiocchi!
- Assolutamente si! Per me non ci sono problemi. Penso che vada bene anche per gli altri conoscendoli.
- Perfetto! preparare le valige allora... si va a Chicago!
 
Note dell'autore: Ciaooo a tutti! E' si... la nostra cara piccola Jen ha fatto una scelta. Ha deciso di lasciare il suo fidanzato perchè non era giusto continuare a tenere un piede in due scarpe. Avrà fatto la scelta giusta? Chissà... intanto c'è un provino da affrontare ed un incontro da sostenere (anche se non ne sa ancora nulla!) . E bravo Colin, prendi quel benedetto aereo e va da lei! Al prossimo capitolooooo!!!!

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***



La settimana per Jen passò molto lentamente, il poter solamente sentire Colin e non vederlo, anche se solo attraverso un monitor, non era sufficiente per lei e si sentiva davvero triste. l'unica cosa che la fece tirare un po' su di morale era che quel sabato avrebbe sostenuto il provino. Con grande gioia finalmente quel girno arrivò.  il Castin era fissato per le tre del pomeriggio quindi aveva ancora tutta la mattinata per rilassarsi e scaricare la tensione che aveva addosso. 
- Jen! Jeeeen! - la chiamò sua sorella - Corri giù! C'è una cosa per te!
- Non puoi salire te?
- No! 
La ragazza scese controvoglia al piano di sotto e si ritrovò il postino davanti
- Buongiorno!
- Buongiorno... Jennifer?
- Si, sono io!
- Ho un pacco per lei, mi occorre una sua firma qui.
- certamente! - firmò la ricevuta e prese il pacco e congedò il postino.
- Allora? chi lo manda? - chiese Julia impaziente
- Non lo so, non ho ancora letto... 
- Dammi qui! Sei troppo lenta! - le strappo il pacco dalle mani dopodichè lesse il foglio attaccato al pacco
- Per la miseria Jen! Viene dall'irlanda!
- Coooosaaaa??? - prese a gran velocità il pacco dalle mani di sua sorella, controllò anche lei per evitare che le stesse facendo uno scherzo dopodichè corse in camera sua e chiuse la porta a chiave. Una volta aver ripreso aria aprì il pacco e vi trovò un biglietto e un pacco regalo.

" Ciao piccoletta,  spero di aver fatto i calcoli giusti e che questo pensiero ti sia arrivato il giorno esatto del tuo provino! So che per te questo è un giorno davvero molto importante, può significare una svolta per il tuo futuro. Te lo auguro davvero con tutto il cuore. Andrà benissimo e riuscirai nel tuo intento ne sono sicuro, ma se così non fosse rimarrai comunque in ogni caso la mia Giulietta! Ho pensato di spedirti questo piccolo pensiero in modo da farti sapere che ti sono e sarò sempre vicino! È un piccolo portafortuna anche se non ne hai bisogno!  ti voglio infinitabente bene. Colin

Aprì con le mani ancora tremanti dall'emozione il pacchetto e vi trovò un bracciale in argento con tanti piccoli charm: c'era un corno, un quadrifoglio, un ferro di cavallo e una piccola targhettina con su scritto: "la mia piccoletta".  Si commosse per la dolcezza infinita di quel ragazzo nei suoi confronti, prese il telefono e scrisse un sms per ringraziarlo:

" Ora mi sento pronta a scalare anche l'Everest.  Grazie per questo splendido regalo. Mi hai fatto la ragazza più felice della terra!  - e in allegato gli mandò la foto del bracciale già sistemato al suo polso.

"Avrei preferito essere li poittosto che accontentarmi di darti questo. In bocca al lupo! Ci sentiamo appena finisci." 

***
Arrivarono nel luogo in cui si sarebbero tenuti i casting con una mezz'oretta di anticipo. Era palesemente agitata ma allo stesso tempo felice. Scese dalla macchina ed entrò nel l'edificio. Compilò dei moduli ed attese il suo turno.
- Sei agitata non è vero? - chiese il suo fratellino 
- Un pochino!
- Non devi esserlo! Sei mia sorella, sei bravissima. li farai tutti fuori questi finti attori
- Shhh Daniel! Non è carino dire queste cose, potrebbero sentirti.
- Se sei la più brava non è mica colpa mia!
- Che ti serve? Non sei mai così gentile per niente! Confessa.
- Per una volta giuro che non mi serve niente.
- Allora grazie per le belle parole mostriciattolo!
- Morrison? - venne chiamata da una signora
- Sono io
- Prego mi segua.
- In bocca al lupo fa vedere a tutti chi sei - disse sua sorella a nome di tutta la sua famiglia.
Jen prese un profondo respiro, si alzò dalla sedia e seguì  la donna per un lungo corrifìdoio fino ad arrivare in una stanza con un enorme tavolino e sei persone sedute dietro di esso.
- Prego si accomodi signorina. - disse uno dei membri della commissione - Allora, chi abbiamo qui? - sfogliò delle carte e poi si rivolse direttamente a lei: - Ti chiami jennifer! Quanti  anni hai Jennifer? 
- Ho 15 anni, ne compierò 16 a breve.
- Sei la più piccola che esaminiamo oggi.  Prego Jennifer, questo è il copione, leggilo e interpretalo a modo tuo. - prese il copione, gli diede una letta veloce dopodichè iniziò a recitare davanti a tutta la commissione. La stapparono prima che arrivasse alla metà e lei lo percepì come un brutto segno.
- Ok Jennifer, ora io le darò delle indicazioni e lei mi dovrà improvvisare un monologo...  vediamo un po: scuola, amicizia, amore. 
Ci pensò per una frazione di secondò dopodichè iniziò il suo monologo parlando di quello che per lei era il suo amore per colin come se stesse parlando con Helen. Venne ascoltata intensamente e nello stesso tempo scrivavano delle cose su dei fogli.
- Bene jennifer abbiamo finito. Accomodati fuori.
 I provini continuarono fino a tarda serata, tutti i ragazzi erano in attesa del responso finale. Finalmente dopo ore interminabili  uno dei produttori uscì facendo accomodare tutti i ragazzi in sala.
- Bene ragazzi, è stata una scelta davvero ardua ma alla fine ne siamo venuti a capo. La parte è stata ottenuta da una ragazza. - ci fu un momento di pausa - Jennifer morrison.
Con gran stupore la ragazza di alzò e si diresse verso la commissione
- Congratulazioni signorina. La parte è ufficialmente sua. Questo è il contratto ho bisogno della firma dei suoi genitori in quanto sei ancora minorenne. 
- Vado a farlo firmare immediatamente. - prese la busta contenente il contratto e  si recò dalla sua famiglia
- Allora tesoro? 
Non parlava, li fissava solamente, tanto che i genitori pernsarono in un responso negativo
- Non è andata vero? Non è mica la fine del mondo sai!!! E poi... è il primo provino tesoro, ce ne saranno degli altri. E' stata un'esperienza. 
Con un sorriso a trentadue denti tirò fuori  una busta da dietro la schiena
- Firmereste il mio primo contratto? 
- O mio Dio ti hanno presa????? - strillò Julia!
- Si!
- Ho una sorella famosaaaaa!!!! urlò abbracciandola!  - Mamma sbrigati a firmare 
- July calma! - disse la signora per poi rivolgersi a jen! - Sai fingere molto bene tesoro mio, ma non farlo per raccontarci bugie è?!? 
- Che ti dicevo? Sei mia sorella è normale che avresti vinto - si intromise Dan saltandole in braccio
-  Siamo orgogliosi di te! Vai avanti così! Sempre a testa alta. - concluse suo padre.
I suoi genitori firmarono il contratto dopodichè lo consegnarono personalmente ai produttori. 
- Complimenti vivissimi, avete una ragazza che è davvero un talento! Non fatele abbandonare questa strada perché prevediamo un futuro roseo. 
- Vi ringrazio, la seguiremo in questo percorso con molta gioia. 
***
- Allora, come vuoi festeggiare? - chiese sua madre una volta in macchina
- Potrei riavere il mio computer? È l'unica cosa che chiedo. 
- Jennifer... ancora dietro a quel ragazzo stai?
- Quale ragazzo! - Chiese a quel punto padre credendo che quella cotta fosse già storia passata
- Un irlandese davvero davvero carino!
- Julia! - la rimproverò la signora Morrison
- È la verità e comunque io sono d'accordo con la proposta di Jen, se non le ridate il pc le presterò il mio! 
- Abbiamo messo al mondo un'associazione a delinquere. È va bene, ma in cambio Domenica prossima faremo una festa con parenti e amici!
- Mamma! Domenica è il mio compleanno!
- Appunto! Doppi festeggiamenti! Mi sono stufata di vederti sempre con quel muso lungo.
Entrarono in casa e neanche il tempo di richiudere la porta che era già andata in camera sua in attesa che le portassero il pc. Una volta collegti tutti i fili, lo accese e si collego con colin.
- Piccoletta allora????
- Diciamo che...
- Avanti non tenermi sulle spine!
- Ho ottenuto la parte!!! - disse sventolando il contratto
- Davvero????? Bravissima amore miooooo!!!! - Pensò solamente in un secondo momento a quello che aveva detto ma ormai non poteva più tornare sui suoi passi. risero entrambi. - Dobbiamo festeggiare...
- È come vorresti farlo scusa? Siamo troppo lontani... - si intristì!
- Ti giuro che un modo lo trovo! Abbi fede, a costo di stappare una bottiglia tramite Skype. - La fece sorridere - Senti che fai ora?
- Dovrei fare i compiti! Domani di sicuro mi interrogano e  non so nulla! 
- Vuoi una mano??? Così con la scusa passo del tempo con te...
- Sarebbe fantastico!
- Bene, allora scannerizzami le pagine e iniziamo. 
***
Erano nel bel mezzo dello studio quando sua mamma entrò
- Tesoro stai... che stai facendo? - chiese vedendola davanti al pc - Non dovevi studiare?
- Sto studiando! Lui è un mio amico. Mi da una mano in geometria. 
- Jennifer, quante volte ti ho detto che non voglio che perdi tempo mentre studi?
- Ma mamma, non sto perdendo tempo, davvero mi sta aiutando!
- Non mi interessa! Spegni il pc se non vuoi che te lo tolga nuovamente e studia. La prima B in pagella che riporti a casa , scordati l'accademia di teatro e il film. La scuola prima di tutto.
- Mah...
- Niente mah! Avanti spegni il pc.
-  Ti odioooooo! -  e uscì dalla stanza sbattendo la porta.
- Scusami ma non transigo sullo studio. - disse rivolta al ragazzo Sullo schermo per  poi uscire  -Julia?!? vai a spegnere il pc di tua sorella per favore
Julia entrò in camera di Jen e trovò ancora la connessione con colin!
- Ciao, devi scusare mia madre, è un po sevara     quando si tratta di studio.
- Tranquilla, mi preoccupa più tua sorella a dire la verità 
- È depressa da quando è tornata. Gli manchi tanto...
- Manca tanto anche a me. Senti, se ti dico una cosa sai tenere il segreto?
- Assolutamente!
- Stavamo pensando, io e altri amici, di venire a Chicago per il suo compleanno. Pensi che sarebbe una bella idea?
- Davveroooo??? La faresti davvero felice! Sei in cognato fantastico!
Rise... - Eh... cognato.... magari riuscissi a istaurare questo tipo di rapporto.
- Ce l'hai in pugno tranquillo! Quella non fa altro che pensare a te. Non vedo l'ora sia la settimana prossima, voglio proprio vedere la sua faccia appena ti vedrà! Ti do un consiglio... Domenica faremo una festa dove naturalmente sarete invitati, se volete però fare qualcosa solo voi amici,potete venire sabato sera e aspettare la mezzanotte 
- Sarebbe perfetto! Rimaniamo così allora. Ci vediamo Sabato, ora ti devo lasciare, vai a controllare tua sorella che penso stia dando i numeri.
- Ci vediamo settimana prossima. - Chiuse la connessione e provò a chiamare sua sorella per farla sfogare un po ma era chiusa in bagno per protesta e non era intenzionata ad aprire a nessuno così si diresse al piano di sotto dai suoi genitori e da suo fratello.
- Certo che potevi anche chiudere un occhio! - disse rivolta a sua madre
- Non ti ci mettere anche te! Lo faccio per  lei. Vuoi o non vuoi dovrà dimenticarlo, come può frequentarsi con uno che vive a km di distanza? Starebbe solo male! 
- Comunque verrà per il suo compleanno! E voi non li ostacolerete! 

 
Note dell'autore:
Scusate l'incredibile ritardo! Eccoci qui! Provino superato e punizione terminata. Crisi adolescenziali ancora in modalità ON ma credo che con l'arrivo del compleanno e della sorpresa di Colin la signorina si calmerà un po'. Speriamo ehehehe è pur sempre un'adolescente in piena crisi ormonale. cosa succederà? Alla prossima.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***



Una settimana dopo...
- Buongiorno sorella! - esordì Julia entrando nella sanza di sua sorella tutta euforica 
- Che hai fatto? - chiese lei ridendo di quel comportamento
- È una magnifica giornata! Non trovi? 
- Se lo dici te... 
- Ma insomma... la smetti di tenere il broncio? Domani è il tuo compleanno! Devi essere felice!16 anni capitano solo una volta nella vita. Ma ci pensi? Potrai guidare... e mi scarrozzerai in giro! Troppo figa questa cosa  
- Ecco perchè  sei così entusiasta, rassegnati, non ci sperare neanche che diventi il tuo autista personale. Sopratutto se vuoi che ti accompagni in posti dove mamma e papà non approverebbero mai.
- questo lo dici adesso... vedrai che in serata cambierai idea.. - ops forse si era fatta scappare qualcosa di troppo.
- E sentiamo... perchè cambierò idea?
- perchè ti assillerò per tutta la giornata. Sai già che so essere molto convincente! - salva per un pelo.
- Pensala come vuoi,  comunque a parte il poter guidare, resterò minorenne per  ancora due anni in che significa che non posso scappare di casa. Come puoi quindi constatare tu stessa, non c'è nulla per cui gioire! 
- Ancora con questa storia? Sai come la pensano mamma sullo studio.
- Ho tutte A di che si lamenta. Se la prendesse con Dan che porta a casa delle pagelle terrificanti. E poi stavo studiando sul serio quella sera. 
- Perché non scendi giù e le parli? E' da una settimana che non le rivolgi la parola, è dispiaciuta.
- Sono più dispiaciuta io che non vengo capita... e ora se mi vuoi scusate vado a prepararmi perchè altrimenti faremo tardi a scuola.
- Oggi non c'è scuola! è sabato. 
- Meglio così, allora torno a dormire.
- Daiiii, smettila! Vai dalla mamma e chiarisci! Fidati.... per favore. 
Ci volle un pò ma alla fine si convinse.  Scese giu in cucina per la colazione e vi erano ad aspettarla  sia il padre che la madre.
- Buongiorno Jen!
- Buongiorno! -  rispose non guardandoli
- Jennifer!!! - la richiamò sua madre stufa di quell'atteggiamento - Dobbamo parlare.
- Vi ascolto! 
- Tu non riesci proprio a capire vero? Lo stiamo facendo per te. Non puoi passare le giornate a parlare con lo schermo di un computer.
- Parlo con una persona mica da sola!
- Una persona che non puoi vedere dal vivo però.  Posso capire Helen che è una semplice amica, ma  tu di questo ragazzo te ne stai invaghendo un po' troppo. Non va bene, rischi di stare male e basta.
- Mai più male di come mi fate stare voi! 
- Ma perchè dici così! - chiese sua madre ferita da quella risposta 
- Perchè si! Non vi ho mai causato problemi, vado bene a scuola e riesco a conciliare famiglia studio e amicizie senza tralasciare nulla. Merito un po' di fiducia non trovate?
- Non vogliamo vederti soffrire... tutto qua!
- Così soffro il doppio però. E cmonunque tanto per la cronaca, le ultime due A in geometria le ho prese grazie a lui che mi ha aiutato, quindi potresti farmi anche studiare con lui.
- Facciamo così! Cercheremo di venirti in contro. Ti daremo fiducia!  Possibilmente non sentirlo durante lo studio, fatta eccezione per qualche dubbio in quella materia. Se vedremo che comunque continuerai ad avere una media scolastica alta e ad avere una vita sociale come quella che avevi un tempo allora non ti ostacoleremo. Ora dipende tutto da te!
- Grazie mamma! - corse ad abbracciarla per poi andare anche da suo padre - Grazie Papà!
- Sii responsabile però. Non farci pentire di questa decisione.
- Va bene!  Grazie grazie grazieeeeeee! - Corse di sopra per collegarsi su skype con lui ma non ottenne risposta. Provò per l'intera giornata con lo stesso identico risultato e alla fine ci rimase davvero male. Erano già tre giorni che non si sentivano tra il troppo studio e il da fare del ragazzo. Solo alcuni semplici sms.
- Jen! Vieni a cena, è pronto! - esclamò sua sorella affacciandosi in camera sua.
- Arrivo! - disse con una voce troppo triste 
- È successo qualcosa? 
- Non si collega da giorni. e si fosse stufato di me?
- Ma che dici! Dai... sarà semplicemente impegnato. Non dovrei essere io a ricordartelo, ma lui ha la maturità quest'anno. Vedrai che si farà senire, io non me ne preoccuperei. 
- Ma se neanche lo conosci.
- Ho un sesto senso per certe cose. Andiamo dai che ho fame. 
Cenarono tutti insieme, poi con la scusa di dover chiacchierare di qualcosa Julia si chiuse in camera con sua sorella  per non lasciarla da sola. La vedeva troppo triste. Parlarono un po di tutto e sembrava essere tornata almeno in parte in se.  Mancava ormai poco alla mezzanotte e ogni munuto che passava Julia diventava sempre più euforica.
- Si può sapere che hai mangiato per essere così elettrica? 
- Niente, sono solo contenta. 
- Sarà! - disse scettica. Provò a fare un ultimo collegamento con Colin ma anche questa volta niente. -  Basta! Vado a dormire! - disse spegnando il computer e alzandosi per prendere un pantaloncino e un top da mettere al posto del pigiama. 
- Ok, ti lascio dormire, vado in camera.  Notte sorella! 
- Notte....
La mezzanotte arrivo e  Jen era nel letto che si girava e rigirava nella speranza di prendere sonno. Niente da fare, quella sembrava essere davvero un'orribile nottata. I suoi pensieri vennero interrotti da  uno  rumore proveniente  dalla finestra. Inizialmente  pensò  fosse il vento, ma poi ne senti un altro è un altro ancora. Sembrava come se qualcuno stesse  lanciando dei sassolini alla sua finestra. In un primo momento incolpò  il fratellino, ma poi vedendo l'orario capì che non era possibile. Si affacciò titubante alla finestra e quando vide l'immagine che le si presentò davanti, i suoi occhi si riempirono di lacrime. Nel giardino di casa sua oltre ai suoi famigliari c'erano anche  Helen, Matt e altri sei ragazzi/e della scuola irlandese.  Tenevano in mano un lenzuolo con scritto:
 " A te che sei semplicemente speciale... buon compleanno!" 
Scese immediatamente per andare ad abbracciarli
- Helen tesorooooo! Che ci fate qui!
- Jennnn! Mamma mia quanto mi sei mancata. È il tuo compleanno come potevamo perdercelo! AUGURIIIII TESOROOOOO!
- Grazie per la sorpresa ragazzi non so che dire! - Salutò uno per uno  anche il resto della comitiva ma si rese subito conto che mancava qualcuno all'appello. Helen capì immediatamente i suoi pensieri vedendo un velo di tristezza cadere sul viso dell'amica 
- Tesoro... non è potuto venire, ma ti manda i più sinceri auguri.  - Disse mentre era abbracciata a Matt
- State insieme voi due?
- Diciamo che ci stiamo conoscendo. - rispose sorridendo
La prese in disparte  - E colin? Non ti interessava lui?
- Colin... ha già la fidanzata! 
- CHE COSAAAAAA!!! Ti avevo detto di tenerlo d'occhio 
- Ci ho provato! Davvero ci ho provato credimi,  ma ha occhi solo per lei!
- Chi è? La conosco?
- Non è importante sapere chi sia, stanno bene insieme sarebbe davvero un errore dividerli.
Quelle parole la fecero andare il cuore in mille pezzi. Come aveva potuto credere che davvero un ragazzo bello e perfetto come lui sarebbe rimasto ad aspettare il miracolo di un riavvicinamento.  - Che generi di impegni aveva per cui non è potuto venire?
- Doveva andare da lei! - ennesima pugnalata nel giro di pochi minuti - Dai tesoro!  non stare male è la tua festa sono sicura che ti divertirai.
- Ho i miei dubbi... -  disse mentre i suoi occhi si riempirono nuovamente di lacrime. A differenza di prima questa volta però erano di tristezza. 
- Eiii, non pensarci ok? Ci siamo noi qui con te e abbi fede che passerai il compleanno più bello della tua vita, andiamo dagli altri dai. - Tutta la comitiva cercò chi in un modo chi in un altro di tirarla su di morale, ma la cosa non sembrò andare a buon fine. 
- Posso rubarvela un secondo? - chiese Julia nonostante fosse già daccordo con il resto della comitiva che avrebbe dovuto farla allontanare per dare a loro il tempo di sistemare le ultime cose prima di consegnarle il regalo
- Certo ci mancherebbe altro. Ti aspettiamo qui ma fate presto! Siamo partiti dall'irlanda per passare del tempo con te!
- Dove andiamo? 
- Di sopra, devi metterti  qualcosa di più decente, dove vai in tuta? 
- Non sono dell'umore adatto per  cambiarmi. E poi sono a casa mia posso vestirmi come voglio.
- Non dire stronzate! Mettiti questo. - disse aprendo l'armadio. - Mi è sempre piaciuto come ti sta.
-No Julia! Non mi va di cambiarmi ok? 
- e daii... è il tuo compleanno, i tuoi amici sono venuti qui per te e tu che fai? Te ne stai li come se non te ne importasse nulla! 
- Sono contenta che siano venuti però..... 
-Però?
- Lui non c'è!
- OOH tesoro mi dispiace tanto, sapevo che sarebbe dovuto venire quindi gli ho dato il via libera di venire qui a trovarti oggi. Non sapevo però che le cose all'ultimo sono cambiate. Ti avrei evitato questo dispiacere più che volentieri. 
- Lo so! Ti voglio bene!
- Anche io! Ora però che ne dici? Mi fai contenta? Lo indosserai questo?
- E va bene! Ma solo perchè so che altrimenti non  la finiresti più di rompere! - rispose infilandosi il vestito scelto da sua sorella. Era un abito nero semplice sul davanti ma con una scollatura importante a goccia su tutta la  schiena. A dare un tocco di luce al vestito vi era  una cinta color oro. Abbinò il vestito a dei tacchi neri e a degli accessori dorati dopodichè Scese nuovamente in giardino. Una volta arrivata  trovò un enorme pacco regalo ad aspettarla.
Helen le si avvicinò e  le porse un biglietto. Lo aprì
" Nella vita ci saranno giorni bui e giorni lucenti. La cosa importante per affrontare al meglio ogni situazione è affidarsi a chi ti vuole bene! Gli amici ad esempio. Qualsiasi cosa succeda tesoro, sappi che noi ci saremo sempre per te! Ti vogliamo un bene immenso. Sei riuscita a far muovere il culo di ognuno di noi e farli prendere un aereo solo per festeggiarti. Sei speciale e speriamo con questo piccolo pensiero di rendere questo tuo sedicesimo compleanno uno dei giorni puù belli della tua vita. 
P.S. Ricorda...  che se ci credi veramente tutto è possibile buon compleanno da tutti noi! 
- Forza che aspetti! scarta il regalo! - La incitò Julia.
Fece come le venne DETTO,  tolse la carta e si trovò davanti un grandissimo scatolone con su scritto fragile. Tolse lo scotch dallo scatolone ma nel momento esatto in cui stava per aprirlo la scatola si apri da sola facendo uscire in tutto il suo splendore un colin vestito di tutto punto.  Per poco Jen non ebbe un infarto 
- Mi hai detto che il tuo desiderio più grande era questo? - disse lui - Eccomi!
Lei gli saltò  letteralmente addosso.
- Auguri piccoletta! - e senza aggiungere altro si baciarono sotto i fischi e gli schiamazzi dei loro compagni. 
- Avete finito? - disse helen avvicinandosi 
- Non rompere per una buona volta - le rispose  Colin ridendo
- La signorina qui presente - disse Jen indicando Helen -  Mi ha fatto credere che avessi una fidanzata
- Ce l'ho infatti!
- Come scusa?!?! - Chiese con un'espressione alquanto delusa 
- Sei tu la mia fidanzata! Sempre che tu lo voglia 
Rimase senza parole e senza fiato data l'emozione nel sentire pronunciare quella parla per circa una ventina di secondi - Non chiedo nient'altro! - rispose alla fine tornando a baciarlo 
- E' ufficiale! Li abbiamo persi! - gridò Helen al resto della compagnia che rise di cuore
- Io credo di aver visto abbastanza! - disse suo padre rivolto a sua moglie 
- Andiamo di sopra! - rispose lei.  - Julia?  Controlla tua sorella e  per favore non farle fare niente di stupido.
***
- Allora piccoletta, vedo che indossi il mio bracciale! 
- Lo adoro non me e separo mai! 
- Io e te dobbiamo ancora festeggiare il risultato positivo del provino e  in più dobbiamo festeggiare questi 16 anni e anche il nostro fidanzamento. 
- Come faremo a vederci? - Chiese intristendosi
- Vedrò di passare le vacanze qui. Poi potremmo vederci a Natale e durante le altre festività e perchè no! un week si è uno no si potrebbe fare. Lo troveremo un modo fidati di me. - La baciò di nuovo. - Non voglio più vedere quello sguardo triste.
- Venite a fare un brindisi con noi  piccioncini?
- Arriviamo dissero avvicinandosi al resto della comitiva.
- Lo faccio io il brindisi - disse Colin - Brindiamo a Jen che dopo enormi sacrifici è riuscita ad ottenere la sua prima parte importante sul grande schermo. Brindiamo ai suoi 16 anni e quindi all'arrivo di un nuovo pericolo pubblico e brindo personalmente a noi piccoletta che mi hai rapito il cuore! Auguri
- AUGURIIIII! -dissero gli altri in coro mentre loro tornarono a baciarsi 
- Andiamo di la - le disse lui trascinandola in un posticino più appartato -Mi sono stufato di doverti dividere  con gli altri. Voglio un momento solo per noi. Mamma mia quanto mi sei mancata... - disse stringendola a se per poi darle tanti teneri baci sul collo, baci che divennero sempre più irruenti 
- Colin c'è gente di la! 
- Non ci vedono tranquilla! - disse continuando a baciarla e a metterle le mani un po' "ovunque"
- Jen! - Esclamò il fratellino nel vederla in quegli atteggiamenti con un ragazzo.
- Te lo avevo detto io! - disse rassegnata - Dan tesoro non è un po' tardi X te? Vai a dormire! 
- Assolutamente no! Che stavate facendo?
- Nulla!
- Non è vero! Perchè le toccavi il sedere?
- Dniel! Stavao semplicemente scherzando, niente di che!  vai di la.
- No 
-  Va via prima che inizi ad arrabbiarmi! 
- Eccoti dove eri finito, ti ho cercato dappertutto, mamma ti sta cercando - si intromise Julia  facendo locchiolino a jen e portandolo via. 
- È un teppistello tuo fratello! 
- Lo dovrò minacciare in qualche modo se voglio che non racconti qualcosa ai miei... già sono contrari al fatto che mi senta con te...
- Come mai?  Non gli piaccio? 
- Dicono che sei troppo distante, ma questa è semplicemente  una scusa. se abitassi nei dintorni direbbero sicuramente che sei troppo grande ecc
- Guai a chi ti tocca in pratica. 
- Esattamente
- Allora sono fortunato che sono riuscito ad avvicinarmi indisturbato! - disse avvicinandosi pericolosamente
- Io sono fortunata! - disse eliminando le distanze.
- Non sai davvero quello che ti farei in questo momento! - Divenne viola in viso e abbassò lo sguardo -Ma sei la mia piccoletta e credo che bisognerà aspettare ancora  un sltro po'! - disse dandole l'ennesimo bacio.
- Non ti facevo così gentiluomo! - Lo prese in giro
- Non lo sono infatti. Sei te che mi rendi così! Andiamo ora prima che ti diano per dispersa. Sei mancata a tutti ed è giusto che passi anche del tempo con loro. 
- Aspetta! Quando è che andate via?
-  Lunedì mattina, restiamo solamente per la tua festa di compleanno domani.
- Uffa però! -  Disse mentre si incamminavano verso il gruppo!
- Eccovi! - Disse Matt - Che stavate facendo è? - chiese malizioso
- Fatti i fatti tuoi! - gli rispose Colin ridendo.
La serata prosegui tranquillamente tanto che si fecero in men che non si dica le 5 del mattino...
- Ragazzi l'albero non ci farà più entrare se tardiamo un altro po' - esordi Helen
- È già dobbiamo andare! - rispose Matt.
- Ci vediamo domani tesoro ok? - disse la sua amica abbracciandola.
- A domani. - Rispose tristemente perchè sapeva già che anche lui sarebbe dovuto andar via. 
- Ei piccoletta me lo dai il bacio della buonanotte si?
- Devi andare via per forza? 
- Non posso dormire per strada...
- Puoi stare qui!
- Come scusa??? - sbarrò gli occhi a quella proposta. Non se lo aspettava
- Non ci facciamo beccare!  Dai! Per quanto riguarda i miei, c'è Julia tanto che ci copre!
- Non ci provare! - rispose sua sorella - Io non ci voglio finire in mezzo ai guai! Se mamma e papà non fossero in casa pure pure ma con loro qui io non posso coprirti. 
- Dai piccoletta ci vediamo domani tanto. Se vuoi vengo anche alle 8 del mattino e passiamo la giornata insieme. 
- Magari sarebbe fantastico!
- Allora vai a nanna che tra tre ore sono nuovamente da te! - La baciò e corse via.
- Ti ha dato di volta il cervello? Volevi dormire con lui?!?!?! Con mamma e papà in casa per giunta? A te l'Irlanda a fatto proprio male! Andiamo in camera dai  che è meglio! 
 
Note dell'autore:
Salve ragazzi... visto? Alla fine ho trovato il modo di farli rincontrare! Come passeranno la giornata del suo compleanno? Lo scopriremo presto! Alla prossima

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***



Il mattino seguente alle ore 7 e 30 Jen era già in piedi intenta a girovagare per casa con fare nevrotico 
- Buongiorno e auguri amore! - disse sua madre abbracciandola - Già sveglia?
- Già!  - rispose lei sistemandosi  i capelli allo specchio 
- Stai andando da qualche parte?
- Esco con Colin!
- E non si chiede più il permesso per uscire?
- Mamma, per favore posso uscire con colin il mio .... - si bloccò - ... amico irlandese?
- Quale? Quell'amico con cui ti sei baciata tanto appassionatamente ieri sera davanti a tutti?
- Non posso crederci...Ci hai spiato?
- No tesoro mio... quando ti hanno fatto la sorpresa eravamo proprio lì davanti a te ma eri troppo presa da quel ragazzetto per accorgerti di noi.
Si mise le mani davanti al viso per la vergogna. - C'era anche papà?
- Si e vorrebbe fare due chiacchiere con te quando hai un minuto!
- Merda! Comunque si è lui. Posso uscire? Ti pregooooo!
- Stai in zona e non appartarti chiaro? 
-  Mamma ma che dici?
- Dico che è arrivato il fatitico momento di una chiacchierata madre figlia! 
- Risparmiatela so già tutto! Ora vado ciaoooo
- Non finisce qui! Sii responsabile!
Uscì di casa e lo aspettò  fuori per paura di dover intrattenere qualche discorso imbarazzante con i suoi. Era talmente concentrata nei suoi pensieri che non si accorse del suo arrivo:
- Come siamo belle!
- Oiii non ti avevo sentito arrivare! Grazie del complimento! - rispose correndo ad abbracciarlo 
- Buon compleanno piccoletta! 
- Non sono più piccoletta!
- Oh... lo sei eccome e la cosa mi piace molto.  Vogliamo andare? Voglio portarti in un posto fantastico. 
- Conosci Chicago? - chiese perplessa
- No! Ma fidati di me. - Presero la macchina che lui aveva noleggiato e si avviarono. La porto nel posto che lei preferiva in assoluto: il lago.
- Come facevi a sapere che adoro questo posto?
- Ho le mie fonti....
- Julia! 
- Esattamente! Ti vuole davvero bene tua sorella! 
- Lo so, ma non voglio parlare di lei...
- Che vuoi fare?
- Voglio stare qui con te senza pensare a niente! 
Stesero dei teli a terra e vi si stesero sopra. Passarono l'intera mattinata li Parlarono, scherzarono e si coccolarono. Verso l'ora di pranzo lui con una scusa si allontanò:
- Torno subito,  aspettami qui. - Lo vide allontanarsi e tornare cinque minuti dopo con un enorme borsa.
- Cosa c'è lì dentro?
- Il nostro pranzo tesoro! - Lei lo fissò ma non proferì parola. - Che c'è? Non... non vuoi pranzare con me? 
- Certo che voglio e poi... sono contenta che mi chiami tesoro e non più con quel nomignolo irritante!
- Tu sei il mio tesoro ma chiamarti piccoletta mi piace molto di più. Mangiamo dai! 
Finito di pranzare con la scusa di andare a controllare la macchina e rimettere la borsa a posto si allontanò nuovamente. Quando tornò aveva in mano una torta a forma di cuore con la scritta "buon compleanno piccoletta" e con due candeline che formavano il numero sedici sopra.
- Ma.... - era senza parole
- Vieni facciamoci un selfie! Dobiamo immortalare questo momento.  -Ne fecero due in realtà: uno mentre guardavano sorridenti la camera e l'altro lo scattò lui a tradimento mentre si stavano baciando.
- Esprimi un desiderio e soffia le candeline. - Fece come le venne chiesto. -Di nuovo buon compleanno!
- Grazie grazie grazie! Non sai quanto apprezzi tutto ciò
- Non ho finito!
- Cose sarebbe a dire.
- Ho un piccolo pensiero per te! Volevo dartelo questa sera ma poi ho pensato che fosse meglio dartelo qui che siamo soli. Magari tuo padre mi prende ancora di più in antipatia. -Estrasse una busta e glie la consegnò
- Non dovevi! Hai già fatto tanto.
- Non ho resistito... e poi ci guadagnerò nanche io!
Apri la busta, all'internò trovò tre biglietti andata e ritorno per l'irlanda.
- O mio Dio Col!!!!! - Disse saltandogli addosso - Grazieeeeeee!
- Wow! Se sapevo che avresti avuto questa reazione avrei fatto di meglio! - la baciò per poi tornare a coccolarsi. 
Verso le 17 decisero di rientrare per prepararsi per la serata.  - Eccoci arrivati a destinazione. Vado in hotel a prepararmi, ci vediamo tra un paio d'ore. 
Scese dall'auto e dopo l'ennesimo bacio si recò in casa
- Hai scambiato questa casa per un albergo tesoro?
- Perché papà?
- Potevi almeno avvisarci che non tornavi a pranzo.
- Ho chiesto a Julia di avvisarvi.
- Va bene dai... è il tuo compleanno, ti eviterò ramanzine almeno per oggi! Vai a cambiarti 
Entrò in camera sua e iniziò a prepararsi.
Indossò un abito da sera lungo color tiffany, monospalla molto aderente con il corpetto ricamato con strass. Scarpe con tacco alto e capelli raccolti.
- Posso entrare? chiese sua sorella
- Vieni... vieni
- Wow!!! Sei bellissima! 
- Grazie 
- Ti vedo felice! Come è andata oggi?
- Benissimo... credo proprio di essermi perdutamente innamorata di lui.
- Beh di questo ce ne siamo resi conto un po tutti cara mia. Si vede lontano un miglio... che avete fatto? 
- Lo sai già! glielo hai consigliato tu! 
- Io gli ho solamente consigliato il luogo, per il resto ha fatto tutto lui!
Gli raccontò la giornata. 
- È stato davvero tenero
- si! E' stato un tesoro!
- E allora perchè a tratti diventi triste?
- Perchè domani andrà via! Io non voglio lasciarlo andare! - si intristì
- Oooh tesoro.... mi dispiace vederti così!  Se posso fare qualcosa per tirarti su il morale basta chiedere!
- Penso che  tu non possa fare nulla.
Continuarono a prepararsi quando ad un messaggio arrivò sul telefono di Jen:
"Forse è una pazzia... ma se stasera rimanessi da me?!? Stiamo un po' insieme! Giuro non ho secondi fini! Vorrei solamente passare le ultime ore prima della partenza con la mia fidanzata!
- Emm.... Julia?!? Forse ho trovato una cosa che puoi fare per me! 
- Dimmi
- Potresti coprirmi con mamma e papà stasera?
- Stasera?
- Vorrei andare da lui dopo la festa!
- Aspetta! Vorresti cosa? 
- Mi ha appena invitata  da lui!
- A fare quello che penso? - Chiese con gli occhi fuori dalle orbite.
- Julia ma che domande sono! Non sono affari tuoi! 
- E dai siamo sorelle! Voi due avete già...
- No! E non credo siano quelli i suoi piani... o almeno così mi ha fatto intendere. Dai mi copri? 
- Come faccio jen! Mamma e papà se ti scoprono ammazzano prima me e poi te!
- Dai, non ci scopriranno! Basta stare attenti!
- Ci provo a coprirti ma non ti assicuro nulla!
- Grazie sei la migliore! Ricambierò il favore quando sarà il momento! - Disse abbracciandola.
- Siete pronte coi due?  Vi stiamo aspettando! 
- Arriviamo Dan! 
*** 
- Bellissima festa!!! -  le dissero uno dei compagni della scuola irlandese tra un ballo è un altro - Sapevo che voi americani avevate una marcia in più.... 
- Grazie ragazzi! Non sapete quanto sono felice di avervi qui!!!
- Un attimo di attenzione prego! - disse il dj che avevano assunto per la serata - Vorrei un forte faceste  applauso per questa meraviglia di ragazza che oltre a festeggiare i suoi 16 anni festeggia qui con voi anche la riuscita del suo provino. Ebbene sì signori, vedremo questa signorina sul grande schermo prossimamente.
Un applauso partì tra gli invitati. Non aveva detto niente a nessuno tranne che a Colin e gli amici irlandesi!  I parenti si alzarono per farle i complimenti così come tutti gli altri suoi amici...
- Ora cara Jen - continuò il dj - c'è una cosa che i tuoi amici vorrebbero dirti e passò il microfono a uno di loro. 
- Allora Jen ora faremo un gioco!  Il tuo regalo è dentro questa scatola ma come puoi ben vedere è chiusa con un lucchetto. La chiave ce l'ha qualcuno qui in sala - disse indicando i compagni che nel frattempo avevano formato un semicerchio.  -Spetta a te trovarla. Hai 3 minuti di tempo a partire da... ADESSO!
- Ti uccido matt! - disse mentre freneticamente perquisiva  ciascun compagno. Della chiave neanche l'ombra. 
- Tempo terminato! Hai sbagliato a cercare mia cara... ho detto in sala non qui in pista. sARò buono dai...  ti concedo una seconda  possibilità. Questa volta però evita di sbagliare altrimenti niente regalo. Facciamo venire qui il custode della chiave.
Si alzò tra i vari tavoli Colin
"Come non ho fatto a non pensarci..."
- La chiave è custodita da questo bel giovane,  hai solamente  20 secondi di tempo per perquisirlo e trovarla. Naturalmente però  visto che al primo tentativo hai fallito, per  punizione rendiamo il gioco più complesso. Verrai bendata!!!! - E mentre Matt continuava a spiegare le regole del gioco,  Helen bendava gli occhi alla sua amica.
- Pronta jen?
- Me la pagherete questa...
- Lo prendo per un si.  VIAAA!
Iniziò dalle spalle alla ricerca della tasca della giacca ma lì non c'era niente.
-  scendi scendi ! - disse un gruppo di voci tra gli schiamazzi e fischi generici. Si stava vergognando come una ladra sopratutto sapendo che c'erano i suoi genitori e tutta la sua famiglia al completo.
- Mancano 10 secondi ! Colin, dalle una mano!
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte, le prese le mani e gliele  portò  all'altezza delle tasche posteriori.  Era viola in viso sopratutto sapendo di dovergli tastare il sedere. Ma alla fine era un gioco pensò  e durante il countdown dei suoi amici riuscì a trovare la chiave e a prenderla dalla tasca destra del pantalone. 
- E brava la nostra Jen! - Disse Matt mentre Colin le scioglieva la benda! - Sei stata brava ma il regalo lo aprirai più tardi perchè vedo che stanno  arrivando  tante altre prelibatezze e ho fame! Buon appetito a tuttiiii!!!!
- Sei il solito.... 
La festa proseguì senza altri scherzi per tutto il tempo della cena dopodiché:
- Eccomi di nuovo qui! - disse Matt rimpossessandosi del microfono - Jen tesoro vieni a sederti su questa bella sediolina che abbiamo sistemato apposta per te. Cortesemente tutti gli invitati si alzino e facciano un cerchio intorno a lei così le creiamo ansia . È ora del regalo! sei pronta? 
- No! Mi fate paura sappiatelo - rise facendo ridere tutti.
- Fai bene ad averne! Abbiamo preparato una cosa fantastica!
- Vi ricordò che è sempre mia figlia e che sono qui! - esclamò suo padre facendole  coprire il per l'imbarazzo.
- Signor Morrison stia  tranquillo! Nessuno allungherà un dito su di lei... 
- Voglio ben sperare.
- Musica! -  annunciò Matt e fece abbassare le luci per creare l'atmosfera. Parti la classica musica da streep e uscì da una porta, forse quella che portava alla'esterno della sala un colin vestito di tutto punto che iniziò a fare una passerella verso di lei. Una volta arrivato al centro della sala, con fare sensuale iniziò il suo steeptis facendo cadere la giacca.  le girò attorno per poi tornare davanti a lei e sbottonarsi bottone dopo bottone la camicia. La tolse con molta lentezza e glie la butto addosso. Le ragazze erano tutte un gridolino mentre lei stava sprofondando dalla vergogna ma allo stesso tempo ammirava il corpo del suo bel fidanzato.
 Le fece segno di avvicinarsi ma lei non ne voleva sapere così si avvicinò lui, la fece alzare, le  prese le mani e gliele portò all'altezza del suo pantalone per farsi aiutare. La fece poi risedere  e tolse anche quell'indunento rimanendo con solo un paio di boxer neri con sopra disegnata una torta con su scritto buon compleanno da tutti noi. A termine di quello spettacolo le luci si rialzarono.
- Ma quanto siete stupidi! - Disse mentre Colin si mise addosso un accappatoio
- Giuro! Mi hanno costretto! - disse rivolto verso i genitori di lei
- Chi è stato questo geniaccio? - Chiese il padre in imbarazzo. Alla sua destra una ragazza rivolta verso Colin fece segno con la mano di stare zitto, ma al padre non sfuggì:
- Julia! Sei stata te? -  Disse tra lo stupore il divertito e il severo 
- Sorpresa! - disse rivolta sia al padre che alla sorella! 
- Tranquillo signor Morrison la parte peggiore è finita ora passiamo ai regali seri - replicò Matt.
Le consegnarono lo scatolone che aprì con la chiave trovata in precedenza, al suo interno vi trovò tantissimi pacchi regalo.  Apri il primo e al suo interno trovò una canottiera e uno slip. Li scrutò attentamente:
- Questi non mi sono nuovi. Julia, hai preso la mia roba dall'armadio? 
- Aspetta aspetta! leggi il biglietto. 

" Butta i capi vecchi per far spazio a quelli nuovi. Prendi il pacco rosso"

Lo prese e lo aprì trovando al suo interno  un baby doll con tanto di slip e reggiseno della stessa fantasia tutto rigorosamente nero e rosso. - O mio Dio voi siete scemi! - disse cercando di nasconderlo per la vergogna. 
Continuò a scartare i vari pensieri e vi trovò tantissime altre cose imbarazzanti tra cui un pacco di preservativi. Su quel pacchetto vi era scritto:

" Lì abbiamo rubati alla lezione di scienze, fanne buon uso sperando tu sia stata attenta alla lezione. "

- Questi li prendo in custodia io! - disse il padre 
- Papà sono solamente degli scherzi non ti agitare... 
- Per sicurezza li tengo io. Te li restituirò il giorno della laurea! Forse!
Scoppiarono tutti a ridere.
-  Passiamo ai regali seri! - Annunciò Helen. 
I suoi compagni irlandesi le regalarono un vestito di cui se ne era innmorata nella sua permanenza li insieme ad una borsa e a degli accessori. Gli amici americani, che si erano anche loro uniti al resto della comitiva per gli scherzi,  gli regalarono un buono spesa in uno dei negozi dove era solita andare. Sua sorella le regalò,  stupendo tutti, l'iscrizione  alla scuola guida.
-  Julia! Come hai fatto?
- Ti ricordi illavoretto che ho trovato qualche mese fa? - annuì - Era per farti questo regalo.
- Ti amo cucciolaaaaaa! 
- Ti voglio un bene dell'anima Jen! Ma adesso apri l'ultimo regalo. 
Era una scatolina blu contenente una collana in oro bianco con un ciondolo a forma di cuore con tutti swarovski. - E' meraviglioso! Chi è l'artefice?
- Io! - Disse Colin una volta rivestito.
- Me lo avevi già fatto il regalo, non dovevi farmene un altro. - Voleva saltarli addosso ma si limitò a ringraziarlo con un casto bacio sulle labbra per non ripetere la figuraccia fatta davanti i suoi la sera precedente.
- Che altro ti ha regalato Jen? - chiese Matt mettendole il microfono davanti.
- Devo proprio dirlo?
- Si! - rispose suo padre evidentemente geloso. 
- Tre biglietti andata e ritorno per l'irlanda.
- Che prenderò in custodia io insieme all'atto bel regalino ricevuto!
- Si certo.... credici! - rispose dandogli un bacio sulla guancia. - Non temere  rimani comunque il mio preferito.
- Vorrei ben vedere! - disse abbracciandola. 
- Vuole dire qualcosa a sua figlia signor Morrison?
- Si...  Credo di parlare anche a nome di mia moglie: siamo orgogliosi di quello che stai diventando e anche se sei nel pieno delle tue crisi adolescenziali sappi che siamo davvero fieri di come stai venendo su... questo è il nostro regalo per te!
- Anche io ho partecipato! - si intromise Dan  - Ho rotto addirittura il salvadanaio!
- Grazie allora fratellino! - disse lei mentre il piccoletto di casa ,vestito in giacca e cravatta per l'occasione, le consegnò il pacchetto regalo. Era una scatola contenente una chiave. 
- Cosa vorreste farmi capire? 
- La chiave è simbolica, ma sta a significare che una volta presa la patente avrai  il privilegio di sceglierti una bella scatoletta con le ruote.
- Mi avete regalato la macchina?
- Si! 
- Vi adoroooooooo! - li abbracciò
La festa finì tardi e Jen dopo aver salutato la maggior parte degli invitati chiese a Julia di raggiungerla:
- Che c'è?
- Io vado con loro, di a mamma che dormo da Helen!
- Si certo... proprio da Helen! - rise - Vuoi che vada a prendere il regalino che papà ti ha sequestrato?
- No tranquilla... 
- ... tanto ce li ha di sicuro lui! -  disse Helen passando 
- Cosa???? -  Chiese Julia sconvolta - Fate sul seriooooo???
- Ma che vai dicendo davanti a mia sorella!!! Ignorala Julia....
Dopo aver salutato e tranquillizzato sua sorella uscì dal locale con i suoi amici a chiacchierare un po' prima di mettersi in viaggio verso l'albergo
- Juliaa? Dov'è tua sorella? C'è la zia che vorrebbe salutarla! 
- Emmm... Jen mi ha detto di dirti che va a dormire da Helen stasera. Ci raggiungeranno entrambe per colazione domani. 
- Dove è andata tua sorella??? - Disse il padre alterato
- Da Helen! Perchè? - cercò di essere convincente. 
- Pensi che io sia nato ieri?  - si girò verso sua moglie e le disse: - andiamo a riprendere quella disgraziata. - tornò nuovamente con lo sguardo su sua figlia -  Questa volta finite in punizione tutte e due!
- Ma...
- Niente ma! 
- Aspetta David! - disse sua moglie - Sono ancora fuori... ci penso io!
***
- Jen amore!
- Mamma, dimmi!
- Mi ha detto Julia che vai a dormire da Helen questa sera! -disse tutta tranquilla 
- Si...
- Guarda, visto che tra qualche mese Helen verrà qui per sc loambio culturale, ho pensato che sarebbe fantastico se venisse già da stasera a vedere casa.
- Veramente...
- Si sì, ho deciso!  Helen sarai nostra ospite questa sera!
- La... la ringrazio signora! - rispose non sapendo come aiutare la sua amica
Jen nel frattempo si avvicinò a sua madre che le stava facendo segno di raggiungerla
-  Non provare mai più a rifilarmi una bugia così colossale e a fare queste sciocchezze. Mi sono spiegata? Dove volevi andare sentiamo!
- Da Helen, te l'ho già detto!
- Jen sono stata un adolescente anche io... so come vanno queste cose. Speravo che aspettassi i 18 anni per partire di testa e non così presto.  Dovrò tenerti d'occhio!
La ragazza sbuffò - E va bene! Vuoi la verità? Volevo stare un po' con Colin che domani mattina parte. E' un reato?
- Amore hai 16 anni, lui 18, non è tanta la differenza ma comunque lui ha degli interessi ben precisi con te. Che preferirei evitare.
- Non ti fidi di me? 
- Mi fido amore ma sei comunque una ragazzina innamorata e alla tua età si fanno cavolate di continuo.
- Volevo solamente salutarlo.
- Facciamo così. Veniamoci in contro a vicenda,  tu rimani a casa con Helen stasera e io domani ti do il permesso di saltare le prime due ore di scuola per andare a salutarlo in aeroporto ok?
Tra quella proposta e il niente scelse di accettare la proposta di sua madre  è andò a dirglielo.
- Mi dispiace che non ti facciano venire con noi.  Provo davvero dei fortissimi sentimenti per te ma credimi...non ti avrei sfiorata. Non ancora almeno.  Sei ancora la mia piccoletta. Ci vediamo domani cucciola mia!
- A domani tesoro.  - disse con le lacrime agli occhi mentre lui si allontanava.
***
 Non disse una parola per tutto il viaggio. Rispondeva solo se interpellata. Non era arrabbiata ma era triste per la partenza imminente. Una volta entrati in casa Helen e Jen si sistemarono in camera di quest'ultima mentre Julia andò in camera sua. 
- È stata proprio una bella festa jen! Mi sono divertita tantissimo!
- Anche io.  Grazie per la sorpresa che mi avete fatto... avervi qui è stata il regalo più bello che potessi ricevere.  Andiamo a dormire ora che domani altrimenti perdi l'aereo.
Si cambiarono e si mesero a dormire o almeno Helen dormì. Qualcunaltra passò parte della notte a singhiozzare. Helen se ne accorse e piano piano sgattaiolo dalla camera per andare a svegliare Julia. 
- Ei julia!!! Sveglia...
- Helen! Che  ci fai qui? 
- Ho bisogno di una mano di la. Tua sorella è  in crisi...
-  Immagino! Ho un'idea! Dammi il tuo telefono e fammi il numero di Colin.
- Tieni! - Julia inoltrò la chiamata e attese risposta 
- Che ti salta in mente di chiamarmi a quest'ora Helen! Sono le quattro!
- Colin sono Julia scusa se ti disturbo ma volevo chiederti una cortesia. Rischio la punizione più grande della mia vita ma ne vale la pena. Mia sorella sta troppo male, non è che potresti venire a casa?
- Io verrei più che volentieri credimi, ma non è che i tuoi genitori si arrabbiano se mi vedono?
- Daranno i numeri se ci facciamo beccare, ma sono pronta a prendermi tutta la colpa. Avvisami quando stai arrivando che ti vengo ad aprire.
Così fece, si preparò in meno di 5 minuti e raggiunse la loro casa. Julia gli aprì e lo fece accomodare sul dondolo che avevano in giardino.  -Vado a chiamarla!
- Jen tesoro - disse la sorella entrando nella sua stanza - C'è qualcuno di sotto che vuole vederti. Asciugati le lacrime e scendi giù.
Capì immediatamente chi fosse la persona che la stava aspettando dallo sguardo di sua sorella e si precipitò in giardino per abbracciarlo. Rimasero tutta la notte abbracciati su quel dondolo godendosi quel momento prima di doversi separare. 
***
Come ogni mattina in casa Morrison la sveglia suonò  alle ore 6 e 30.  la signora Morrison scese di sotto a preparare la colazione quando il suo figlioletto più piccolo corse a tutta velocità in cucina
- Mamma mamma mamma!!!!!
- Buongiorno campione dove vai con questa corsa?
- Devi venire a vedere una cosa! corriiii! - disse tirandola pre un braccio
- Amore vengo dopo che ho finito qui ok?
- No, devi venire adesso! Fuori in giardino ci sono Jen e quello che si è spogliato ieri sera alla sua festa. Stanno dormendo sul dondolo. Vieni a vedere corri!
- Daniel tesoro, comincia a prepararti per la scuola ok?  Poi ci penso io tranquillo...
- Non è che se la vuole portare in irlanda vero? Io non voglio che Jen vada via. - disse quasi scoppiando in lacrime
- Ma no amore che dici.... vai a cambiarti dai!
La signora aspetto che il piccolo di casa andasse di sopra per poi affacciarsi alla finestra. Sarebbe corsa in giardino a rimproverarla ma alla vista di sua figlia, serena finalmente dopo tanto tempo , non poté far altro che sorridere. In fondo non stavano facendo nulla di male e per quanto fosse difficile ammetterlo la sua bimba stava diventando grande.

 
Note dell'autore
Ciao a tutti! E anche questa festa sembra essere andata nel migliore dei modi. Ora però Colin dovrà ripartire per l'Irlanda. Riusciranno a vivere la loro storia con tutti quei Km di distanza? Lo scopriremo strada facendo! Grazie a tutti coi che seguite e un grazie ancora più grande ha chi recensisce! Alla prossima

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Colin fu il primo a svegliarsi tra i due... 
- Jen, tesoro sveglia, sono le 7!  Devo tornare in albergo prima che i tuoi mi trovino qui e mi ficilino...
- Tranquillo, siamo pacifisti! - disse la signora Morrison camminando  verso di loro con un vassoio in mano
- Vi ho preparato la colazione. Mangiate e poi tu vai a cambiarti se vuoi andare ad accompagnarlo in aeroporto. - fece per andarsene ma poi si voltò di nuovo in direzione dei ragazzi - E non provare mai più a dire che sono cattiva è che mi odi perchè in questo momento avrei dovuto darti una punizione colossale e invece mi sono limitata a portarvi la colazione...
- Grazie mamma! 
- Ah!  Ora che sali su a prepararti, parla con tuo fratello! E' terrorizzato all'idea che lui ti voglia portare via con se!
- Ma magariiii!
- Jennifer!!!  -  la canzonò sua madre.
- Tranquilla scherzavo.  Vado a cambiarmi. - Si girò verso di lui - A tra poco amore - gli diede un bacio a stampo ed entrò in casa.
- Che ci fa lui qui? - disse in toni severi suo padre incontrandola nel corridoio. - Non è forse stata chiara tua madre ieri? È stato tutta la notte qui?
- Papà lascia che ti spieghi!  E'  passato a salutarmi, abbiamo chiacchierato un po' e alla fine ci siamo addormentati sul dondolo... niente di più.
- Jennifer... che sia l'ultima volta che disobbedisci ok? 
- È stata colpa mia non sua! - si intromise Julia raggiungendoli insieme a Helen. - L'ho chiamato io per farlo venire. Lei non ne sapeva nulla.
- Sei andata contro quello che avevamo deciso? Ma che vi prende a voi due ultimamente. Fate sempre di testa vostra.
- Era la cosa giusta da fare!
- La cosa giusta da fare  era quella di rispettare le scelte dei vostri genitori.
- Scusa la franchezza papà ma preferisco vedere mia sorella con il sorriso piuttosto che seguire delle stupide regole.
- Ti dispiace ripetere? - Chiese molto alterato
- Se vuoi ripeto, non ho problemi
- Smettila! Sei in punizione!
- Papà! Non puoi prendertela con lei. Ha solo cercato di farmi felice, cosa che a voi non passa di mente!
- Risparmia il fiato e modera i toni se vuoi che ti mando a salutarlo.   Stai rischiando anche tu di finire in punizione.
Stava per rispondergli ma Julia la bloccò
- Non ne vale la pensa jen! Va da lui... io me la cavo benissimo.
- Stai continuando? Fila a scuola e non ti aspettare di uscire per le prossime due settimane! Niente pc e se mi gira ti levo anche il telefono. stavolta hai davvero superato il limite signorina. Vediamo se adesso ti passa la voglia di rispondere ai tuoi genitori. -  si diresse al piano di sotto
- Mi dispiace Julia, non volevo metterti nei casini.
- Non preoccuparti. Mi interasse solamente che tu stia bene.
- Sei la sorella migliore di sempre! - disse abbracciandola. 
- Lo so! Vai a cambiarti sbrigati, c'è un ragazzetto niente male  che ti sta aspettando giù!
***
In areoporto 
- Ragazzi prometto che con il regalo di Colin verrò a trovarvi presto! 
- Ci mancherai Jen!
- Mi mancherete tanto anche voi! Helen mi raccomando... tienilo d'occhio! Ma non troppo. - rise
- Sarà fatto!!!! 
I ragazzi si allontanarono per lasciare jen e Colin un po' da soli...
- Promettimi di non stare male per me e sopratutto promettimi che ti comporterai bene!
- Ci proverò! - una lacrima le rigò il viso
- Se fai così mi rendi difficile andar via! 
- Non voglio che te ne vai! Sei appena arrivato!
- Lo so, ma non posso fare altrimenti.  La scuola non è ancora finita e se voglio sostenere gli esami quest'anno devo impegnarmi seriamente!
- Mi mancherai... lo sai vero?
- Tesoro! Mi mancherai anche tu! Ti prometto però che sentirai pochissimo la mia assenza
- Come fai a dirlo?
- Ci vedremo tutti i giorni si Skype. In fondo mancano solo due mesi alla fine della scuola. Dopo il diploma ti prometto che scenderò da te e passeremo patre delle vacanze insieme.  
- E poi? Staremo un anno intero senza vederci? Io non ce la faccio!
- Vorrei ricordarti che tra due mesi mi diplomerò, il che significa che a parte il college che posso gestirmi come meglio credo, non dovrò frequentare quotidianamente la scuola e questo significa che ci vedremo spesso. Naturalmente sempre se non mi lasci prima!
- Non ti lascerò mai! 
La baciò - Lo spero davvero tanto piccolette! - in quel preciso momento chiamarono il suo volo.

- Devo proprio andare tesoro! 
- Fai buon viaggio! - si scambiarono un altro bacio carico di sentimenti come a voler sigillare con quel gesto tutte le parole appena dette. 
- Fila dritta a scuola e non farmi venire a sapere che hai nuovamente fatto di testa tua! 
- Tranquillo! Chiamami quando atterri! 
- Lo farò! Ciao piccoletta! - E dopo averla stretta a se per l'ultima volta si imbarcò. 
***
Con la tristezza nel cuore prese un taxi e si fece accompagnare a scuola.  Stava per entrare in  classe quando per i corridoi incontrò sua madre
- Tutto apposto tesoro? 
- Si mamma tutto ok!
- Sei sicura? Vuoi parlare un po'?
- Tranquilla, sto bene, ora  scusami ma devo andare in classe che è tardi!
- Parleremo oggi quando ritornerai a casa. Non sfuggi tesoro...
***
Una volta rientrata a casa si accorse che i suoi genitori non cerano
- Julia, mamma e papà dove sono?
- Ai colloqui con i professori! 
- Di male in peggio insomma!
- Hai combinato qualcosa a scuola e hai paura che lo scoprano?
- Sinceramente? Non me ne importa proprio nulla della scuola ora come ora, tantomeno di quello che pensano i professori.
- Come stai? E' stato triste lasciarlo andare vero?
- Orribile direi.
- Vuoi parlare un po?
-  Di cosa! Non c'è nulla da dire... e poi meglio risparmiare il fiato per quand torneranno mamma e papà - non fece neanche in tempo a finire la frase che i suoi genitori rincasarono
- Avete tre secondi di tempo per scendere giù in cucina ragazzi! Riunione di famiglia!
- Che ti dicevo?
I tre ragazzi scesero al piano di sotto e si sedettero davanti ai loro genitori
- Allora...  abbiamo dei punti da affrontare. Partiamo da quello che riguarda tutti e tre ovvero la scuola.  Oggi siamo stati ai vostri colloqui. Julia, il prossimo brutto voto che prendine e non ce lo comunichi non so che ti succede. Come hai fatto a prendere un'insufficienza in arte! Vedi di recuperarla il prima possibile e di impegnarti un po' di più per alzare la media... prevalgono troppe B su quel pagellino.
Daniel,   anche se sei il  più piccolo non sei immune da rimproveri... ci hanno detto che  a scuola ti comporti come un teppistello. Vedi di non farti mettere qualche nota di demerito.  Per quanto riguarda i tuoi voti mi dicono che stai piano piano migliorando quindi per ora non dirò nulla ma continua a farli aumentare.  Ora veniamo a te.. - disse guardando Jen. - Il tuo colloquio è stata una vera e propria rivelazione. Di solito i colloqui con i tuoi professori non durano neanche due minuti perchè  mi mandano direttamente via dicendo che sei perfetta. Questa volts siamo stati più di 30 minuti a parlare solo di te. Hanno detto che non sei più la stessa e che non hai più lo stesso entusiasmo di prima. Una volta partecipavi attivamente alle lezioni ora invece resti in disparte e parli solo se interpellata, non vai più volontaria alle interrogazioni e se non sbaglio hai tolto anche un'attività extra dal tuo programma.  Per non parlare che non sei entrata a scuola l'altro giorno. Cosa hai da dire? 
- Come sono i miei voti?
- Buoni
- Buoni come?
- Per ora sono ancora tutte A 
- Non vedo dove sia il problema allora! 
- Il problema lo sai benissimo qual'è, non far finta di nulla! Il problema ha due gambe, due braccia, una testa e vive lontano da qui. Vedi di tornare in te se non vuoi che prenda decisioni drastiche.  Ora Daniel vai di sopra che dobbiamo affrontare altre due cosette con queste  signorine...
- Posso restare? Ti prego mamma! È Figo quando le sgridi!
- Chi te le insegna queste parole? - Stava per rispondere ma sua madre lo bloccò - lascia stare, non voglio neanche saperlo. Vai sopra. -  e mentre il bimbo si allontanava la madre continuò il suo discorso.
- Punto numero due: il vostro comportamento. Non so se ve ne siete accorte ma state uscendo un po' fuori dagli schemi. Rispondete male, fate di testa vostra, non obbedite più e un elenco infinito di altre cose... si può sapere che vi prende? 
Non risposero
- Julia? Ti sembra corretto quello che hai fatto stanotte?
- Sinceramente si!
- Ah si? Far venire un ragazzo in piena notte in casa nostra per te è stata una bella mossa insomma.
- L'ho fatto per lei... stava male e anche se adesso non lo da a vedere sta male anche ora. Lui è l'unico che riesce a farla sorridere come un tempo. E poi di che vi arrabbiate, stavano in giardino a chiacchierare mica in camera a fare roba. 
- Julia ma stai fuori? - disse il padre  
- No papà... Jen è una ragazza responsabile, non merita che la trattiate così.
- Vai in camera tua e non rispondere mai più come hai fatto oggi!
La ragazza si alzò senza esitazione e raggiunse la sua camera, anche jen stava per alzarsi
- Ferma tu!  Dobbiamo affrontare un discorsetto importante noi tre.
Alzò gli occhi per aria capenso già dove sarebbero andati a parare. 
- È una cosa seria anche se pensi che non lo sia, quindi facci il favore di stare attenta. 
- Non fatela tanto lunga... devo andare a studiare, poi non vi lamentate se prendo cattivi voti.
preferirono ignorare quella risposta. - Ascolta, sappiamo la fase che stai attraversando, l'adolescenza è un periodaccio e nella maggior parte dei casini questa è l'età in cui si fanno un sacco di cavolate. Vogliamo solo farti capire quello che è giusto e quello che non lo è. Cercare di voler sgattaiolare di nascosto in albergo da lui ad esempio non è stata una bella mossa. Vedi tesoro... il punto è che... si insomma... ad una cera età, sopratutto per quanto riguarda i ragazzi... uff ... non so neanche da dove iniziare.
- Te la faccio semplice papà... so cosa sia il sesso, non devi ucciderti a cercare due parole poco imbarazzanti per spiegarmi chissà quale argomento. So cos'è e so tutto ciò che ne comporta, quindi risparmiati il discorsetto riguardante  precauzioni,  sesso sicuro, malattie,  gravidanze ecc ecc ecc. Volevo andare da lui ok è vero, ma non per quello che pensate voi! Volevo semplicemente passare un po' di tempo sola con lui prima che partisse. E' così difficile da capire? Non so cosa avremmo fatto perchè a differenza di quello che vi siete già immaginati, non avevamo calcolato nulla.  Non credo comunque che avrei fatto sesso con lui così su due piedi. imparate a fidarvi un po' di più di noi! - stava oer andare via ma tornò sui suoi passi - E comunque tanto per la cronaca ho 16 anni non mi scandalizzerei più di tanto se dovesse succedere una cosa del genere. Sono grande e so badare a me stessa. Non penso che voi due abbiate passato l'adolescenza a guardarvi negli occhi. Ora se volete scusarmi ho da studiare.
- E' impazzita! - disse il capo faiglia a sua moglie
- Non è impazzita! Sta semplicemente diventando grande. 
- Sarà dura lo sai si?!?!
- Affronteremo tutte le novità insieme a lei... 
- Speravo che questo momento arrivasse il piu tardi possibile e invece eccoci qua! E' ancora una bambina! E' la mia bambina
- Per te lo sarà per sempre! Vedi il lato positivo però, quando toccherà Julia sarà tutto più facile! - lo prese in giro. - Rassegnati stiamo entrando nel punto del non ritorno.
***
- Hai deciso di collegarti finalmente! disse colin non appena Jen accese la connessione
- Amoreeee! Aspettavo una tua telefonata. Ero in pensiero.
- Ho preferito che vedessi anche il mio bel faccino oltre che sentissi. 
- Come è andato il viaggio?
- Tutto tranquillo! Che hai fatto di bello te?
- Ho evitato di affrontare il tema sesso con i miei genitori
- Come scusa?
- Hai capito bene. Avresti dovuto vedere le loro facce quando gli ho detto che a 16 anni posso benissimo prendere le mie decisioni su tale argomento.
- Secondo me tu vuoi farti rinchiudere in casa a vita. La smetti di comportarti così? Se sono io che ti faccio diventare scema faccio prima a lasciarti.
- Non ci provare neanche!
- Allora fai la piccoletta educata, sopratutto con i tuoi genitori.
- Ma rompono!
-Si preoccupano ed  è normale che lo facciano. Sei la loro prima figlia non sanno ancora come comportarsi in certe situazioni.
- Devono comunque fidarsi di me!
-  si fidano guà di te, sono solo preoccupati è normale dai? Anche io lo sarei se avessi come figlia una bellissima piccoletta.
- Stupido. Ho pensato una cosa prima: perchè non fai domanda per il progetto Culturale e ti fai mandare qui???
- Pensi che non ci abbia già pensato? Non è possibile!  A differenza della tua scuola qui quelli del quinto per via della maturità non li mandano.
- Che pizze... sbrigati a fare gli esami allora che voglio vederti!
-  Dobbiamo pazientare un paio di mesi ancora ma ti prometto che l'attesa ne varrà la pena! 
- Lo spero!
- Fidati so quello che faccio!!!!

 
Note dell'autore:
Sto cercando di rimettermi in paro e sembrerebbe che ci stia riuscendo. Nuovo capitolo in arrivo! Non voglio dire cose non veritiere ma c'è una buona probabilità di un nuovo aggiornamento in serata. Vediamo se riusciamo... intanto veniamo a noi.  Colin è partito e la nostra Jen è gia molto triste. Menomale che ci sono i suoi genitori che con ramanzine e discorsi imbarazzanti la tengono impegnata altrimenti conoscendola credo che avrebbe già preso il primo aereo per raggiungerlo. Nei prossimi capitoli vedremo cose si evolveranno le cose tra i due. 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


I due mesi successivi passarono molto lentamente per Jen, alternava momenti in cui era allegra e spensierata a momenti in cui era triste per via della mancanza di Colin. La scuola  finì e mentre colin era alle prese con i suoi esami di maturità lei era in ansia per via della pagella scolastica, i suoi genitori l'avrebbero messa in punizione a vita se non avesse riportato a casa i risultati sperati per stare dietro ad un pc parlante come lo chiamava sua madre.
Era in viaggio verso scuola con sua sorella per andare a ritirare la pagella quando il suo cellulare squillo 
- Pronto?
- Amore ciaooo!
- Oiii tesoro! Hai già finito? Come è andata questa terza prova? 
- Tutto sommato bene. C'era qualche domandina a trabocchetto ma credo di aver risposto correttamente a tutto!
- Non ne ho dubbi! Sei un piccolo genio!
- E' merito del mio portafortuna se le cose ultimamente vanno alla grande!
- E quale sarebbe questo portafortuna?
- Sei  tu amore mio! Non vedo l'ora di rivederti! Domani ho l orale e se va tutto come deve andare tra due giorni sarò lì con te! I miei hanno preso una villetta a chicagoper un mese
- Dici sul serioooo??? O mio dio... è fantasticoooo!   Vedi di non farti bocciare!
- Ho un'alta notizia per te... Dopo la vacanza con i miei ne farò un'altra con i miei amici e indovina un po dove abbiamo prenotato?
- Non ne ho la più pallida idea, ma non mi piace il fatto che parti senza di me!
-  Abbiamo prenotato esattamente la stessa villetta che hanno prenotato i miei genitori, in altre parole, tesoro mio,  rimarrò fino a settembre con te!
- NO! Non ci credo! È troppo bello per essere vero! Non vedo l'ora di vederti! Mi manchi un casino!
- Anche io non vedo l'ora di rivederti, dobbiamo recuperare questi due mesi di distanza. che stai facendo ora?
- Adesso? Sto andando a ritirare la pagella.
- Ti sento in ansia! Preoccupata per qualcosa?
- Ho paura della reazione di mia madre. Due professori mi hanno già anticipato che mi hanno messo due B e  so  già che si incavoleranno come non mai.
- Tu che scendi sotto la media delle A? A che materie ti sei fatta fregare?
- Geometria e fisica! io non ci capisco nulla di quelle cose. I compiti che faccio a casa sono perfetti perchè ci sei tu che mi dai una mano, i compiti in classe sono un vero e proprio disastro. Per portarmi in pagella con B devo aver combinato un disastro agli unltimi due compiti.
- Beh non disperare! B non è poi un brutto voto.
- Per i miei genitori si! Orribile proprio! Dai, non pensare a me, pensa a ripassare per l'orale. Sono arrivata a scuola ti mando un messaggio se sopravvivo eheheheheh! 
- Aspetto con ansia tue notizie! Vado a studiare per domani a dopo amore.
- A dopo  amore mio! - riagganciò
- Mi avete fatto venire il diabete! - disse julia.
- Stai zitta e entriamo
***
- Avanti il prossimo
- Professore buongiorno!
- Oiii le sorelle Morrison. Che piacere rivedervi! Venite prego - Disse mentre trovava le loro pagelle. -  Julia questa è tua. Potevi fare molto meglio ma sei passata al secondo anno con una media soddisfacente, brava. Ora veniamo a te signorina...
- Devo emigrare prof?
- Promossa al terzo anno ma non avevamo  dubbi su questo vero? Ora vediamo i voti .... hai recuperato dai! Non preoccuparti ma vedi di tornare in te il prossimo anno. Non mi piace la Jennifer innamorata, rendi meglio quando nessun pischelletto ti gira attorno.
- Mi applicherò di più il prossimo anno, promesso!
- Ci conto.  Riportatemi le schede firmate tra una settimana. 
- Grazie prof alla prossima . 
Le due ragazze uscirono dall'istituto e iniziarono a camminare verso casa
-  Come è andata a te? - chiese Jen a sua sorella
- Tutte B e 4 A 
- Perché se tu prendi una B mamma non ti dice nulla mentre a me mi tortura?
- Perchè  sei te il genio della famiglia, l'hai abituata a questi voti? Ora ti arrangi! Dai, fammi vedere questa pagella così ti preparo psicologicamente al tuo massacro. - Gliela consegnò 
- Aiaaa! Aia! Aiaa!
- E' così orribile?
- 3 B e tutto il resto A 
- Cosaaaaa? e doveeeee? Me ne aspettavo due,non tre!
- Geometria, fisica e per finire latino! -  fece per consegnargliela
- No no tienila in borsa te, non la voglio neanche vedere. sono fottuta! 
- Non farla tanto lunga! Ti rimproverà e la storia finirà li!
- Mi metterà in punizione a vita atrochè... mi aveva avvisato! Darà la colpa a Colin e non me lo farà vedere.
- Ma la vuoi piantare? La prossima volta studierai di più!
- Senti da che pulpito! Andiamo va che è meglio
***
- Allora? chiese la signora Morrison vedendole rientrare - com'è andata? 
- Bene! -  rispose Julia  ricevendo una gomitata dalla sorella.
- Diamo un'occhiata dai! Vediamo se siete state più brave di vostro fratello. Dan ha preso tutte A e 2 B. E' stato bravo no?
- E bravo il piccoletto! - disse Jen per poi dire a voce bassa a sua sorella - zitto zitto ci ha fregato a tutte e due
- Avanti la prossima!  - Julia gli consegno la pagella - Hai recuperato vedo. Brava! Vedi di iniziare così anche il prossimo anno, che ne sai magari riusciamo a portare a casa una pagella degna di chiamarsi tale!
- Ma mamma... guarda che sto di gran lunga sopra la sufficienza, se dovessimo covertire la valutazione in numeri direi che la mia media è all'incirca otto!
- Appunto! Si può sempre fare di meglio non trovi? Pensa come sarebbe bello vedere una media a doppia cifra su quella pagella!
- Vorresti una pagella con tutti 10? E' da suicidio! Ho anche una vita sociale io.
- Ce lo sapremo ridire quando ci saranno le amissioni per l'università. 
- Una vale l'altra!
- Lasciamo stare, con te è un caso perso! Ora tocca a te signorina - disse rivolta a Jen - Vediamo che hai combinato! 
Il terrore regnava sovrano nell' espressione della ragazza 
- Mmmm... l'hai vista già?  - Chiese impassibile sua madre
- No!
- Giudica un po' te! 
Prese la pagella con mano tremante e la guardò. Vi erano tutte A.
- Brutta stronza che non sei altro! - esclamò rivolta verso Julia  - Mi hai preso in giro!!!!!
- Scherzetto! - rispose ridendo 
- Vedi tesoro che quando ti impegni i risultati si vedono?  Brava sono orgogliosa di te! Julia prendi esempio una buona volta!
- Quando troverò un fidanzato che mi farà tutti i compiti allora vedrai quante A!
- Guarda che avevo questa media anche quando non conoscevo Colin, quindi non sfottere.
- Parliamo di cose serie per favore - si intromise il loro fratellino - Voglio un regalo. Me lo sono meritato.
- Idem! - rispose Julia
- Va bene! Te nessuna pretesa? - chiese sua madre a Jen
- No, non voglio nulla, il mio regalo arriverà tra due giorni. Non mi serve altro.
- Dai tuoi occhi a cuoricino deduco che arrivi lui!
- Siiii! - disse entusiasta 
- Devo farti ottocento raccomandazioni?
- No tranquilla sarò un angioletto!
- Si... con le corna! - rispose Jiulia
- Vado a chiamarloooooo!  - Uscì in giardino e compose il suo numero con la speranza che non stesse studiando. Rispose immediatamente
- Amore allora? Come è andata?
- Tutte A !
- Grandissima! Meriti un regalo.
- Ce l'ho già. Il mio regalo sei tu!
- Sei un tesoro
- Finito di studiare?
- Diciamo di sì! Ormai siamo alla resa dei conti, quel che è fatto è fatto!
- Vuoi che ti faccia un interrogazione da esame? 
- Si, ma solo per vedere il tuo bel visino!
-  allora vai a collegarti su skype! - disse mentre correva in camera sua
Stette davanti al pc per ben 4 ore, finché sua madre non entrò:
- Ancora davanti a quel monitor stai? Figlia mia te diventerai scema di questo passo.
- Tranquilla mamma. Ti serviva qualcosa? 
- Tuo fratello vuole il regalo per la promozione e ha detto che non esce di casa se non vieni anche tu.
- No! ho da fare mamma. - si lamentò - Digli che sto studiando, è piccolo se la berrà!
- Sbrigati a prepararti altrimenti l'estate te la faccio fare segregata in casa e non ti conviene visto che quel bel ragazzetto verrà nei paraggi. 
- Ma mamma!
-  A te la scelta!
- e va bene! Ti devo lasciare amore, mio fratello rompe!
- Vai tranquilla, io continuerò a ripassare da solo. Un baciotto ci sentiamo domani dopo l'esame. - chiuse la connessione.
 - Contenta? - Disse alzandosi dalla sedia
 - Lo hai chiamato amore? 
- Non posso?
- Un po' presto no? 
- No... ora andiamo prima che cambi idea.
***
- Ti piace Jen? E' bello vero? Che dici se lo faccio vedere ai miei amici mi invidieranno?
- Dan! Per piacere smetti di parlare, mi stai rimbambendo. E' bellissimo il tuo nuovo giocattolo però adesso fa silenzio.
- Mamma Jen mi tratta male! - si lamentò il bambino 
- Tua sorella se non la smette di essere così acida passerà una brutta estate.
- Ho capito! Messaggio ricevuto! Sto zitta.
- Giochi con me?
- Non posso ora ho da fare!
- E daiiiiiiiii! - piagnucolò
- Dan! - rispose Julia - Jennifer è impegnata a mandare le sue foto sexy al suo fidanzato. - la prese in giro
- Che fai tu?!?! - la rimproverò il padre
- Ancora che le credi? Lo fa apposta per istigare la mia rabbia.
- Intanto non sono io quella che sta le ore in bagno a provarsi diecimila vestiti e ridacchiare contemporaneamente al telefono.
- Che ti importa di quello che faccio è?
- Smettetela immediatamente. Andiamo a cenare che è pronto... e tu - indicò Jen - Non farti trovare in atteggiamenti poco idonei. Sai che non scherzo.
- Va bene papà! - guardò sua sorella e disse a bassa voce - Vieni a chiedermi qualche altro favore adesso...
Erano tutti seduti a tavola per la cena quando sul cellulare di Jen arrivò un messaggio. Sperava fosse Colin ma in realtà era Matt:

" Non so come dirtelo quindi andrò diretto al punto:  Helen ci sta provando spudoratamente con Colin.  Lui non fa altro che respingerla ma mi sembrava comunque giusto che lo sapessi. L'ho lasciata! "

- Bastarda! -  disse non rendendosi conto di averlo detto ad alta voce. Tutti voltarono lo sguardo verso di lei...
- Jen! Ma sei impazzita? - La rimproverò sua madre
- Non ce l'avrai ancora con me per quello che ho detto prima vero? - chiese Julia infastidita credendo che quella parola fosse destinata a lei!
- Calmati non sei sempre al centro dei miei pensieri!
- Mamma, che significa bastarda? - Disse il piccoletto
- È una parolaccia amore mio, non si dice. Ma che esempio dai a tuo fratello è? Si può sapere che è successo? - chiese infine vedendo la sua espressione infuriata 
- Helen farà una brutta fine se continua a fare la gatta morta con il mio fidanzato! 
- Ha fatto cosaaaaa???? - chiese Julia 
- Io gli spacco la faccia!
- Tu non spacchi proprio niente a nessuno!  Pensa a mangiare invece...
- Mi è passata la fame! Scusate. - disse correndo in camera sua!
- Per favore Julia, almeno tu non diventare pazza come lei! - disse il fratellino.
***
Dopo cena vedendo che sua sorella non era pià scesa al piano di sotto per la consueta serata cinema tra sorelle, Julia decise di andare da Jen per assicurarsi che stesse bene
- Posso entrare?  chiese 
- Vieni...
-  C'è anche Dan!  - disse tenendo per mano il bimbo - Sei ancora arrabbiata?
- Con te? No! Sono abituata al fatto che mi prendi in giro.
- Lo sai che scherzo! Ti voglio bene! Non volevo farti arrabbiare prima. Scusa.
- Tranquilla, non ce l'ho con te!
- Sei arrabbiata per la questione di Helen?
- Furiosa oserei dire e il brutto è che non posso neanche chiamare Colin.  Domani ha l'esame, se mi sente così si preoccupa è non si concentra su quello che deve fare. Ho pensato di scrivere a lei per cantargliene quattro ... ma ci ho ripensato.
- Brava! Non fare cose affrettate. 
- Ti ho fatto un disegno - si intromise il piccolo di casa - così ti torna il sorriso! 
 - Sei un tesoro! Scusa se prima non ho giocato con te! - Rispose abbracciandolo
- Non fa niente. Ti voglio bene lo stesso... anche se il tuo fidanzato non mi piace. - la fece sorridere.
- Possiamo fare qualcosa per tirarti un po' su?
- No... farò calmare la rabbia e poi le parlerò! Nessuno a parte me può avvicinarsi a lui.

 
note dell'autore:
Questo è un piccolo capitolo di passaggio prima del ritorno del ragazzo. Stanno per iniziare le tanto attese vacanze estive... cosa accadrà? Vivranno spenzieratamente la loro relazione o la questione di Helen renderà le cose più difficili? Lo scopriremo nei prossimi capitoli.

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Fu il suono di un messaggio sul suo cellulare a farla svegliare quella mattina:

" La mia prigionia è ufficialmente finita! Finalmente libero! Sto venendo da te amore!"

"Cucciolo mio!!! Come è andata? Non vedo l'ora che sia domani per vederti!"

" E' andata bene! Perché aspettare domani... Io arrivo stasera!" 

"Cosa?"

"Si!  I miei hanno prenotato con un giorno di anticipo per farmi contento"

"Adoro già i tuoi!" 

"Ti porto a cena stasera! Sempre se i tuoi ti diano il via libera per uscire"

"Sono in modalità genitori in ansia per il tuo arrivo ma non credo mi faranno storie. E poi... mi devono un regalo per la promozione." 

" Sei tremenda!Ti chiamo quando sono a Chicago." 

" A stasera. bacio!"


posò il cellulare, corse in bagno a vestirsi e iniziò a riordinare prima la sua stanza, poi quella del fratellino per poi proseguire con il soggiorno, passò l'intera mattinata a fare così tanto da insospettire sua mamma:
- Jen, tesoro, ti serve qualcosa?
- No! Perchè?
- Mmmh... Sei troppo collaborativa questa mattina. Non è da te!
- In effetti... c'è qualcosina che vorrei chiederti.
- Non avevo dubbi! Sentiamo!
- Posso andare a cena fuori stasera?
- Tu che ti stacchi da quel maledetto Pc per andare a cena fuori è un miracolo! Con chi esci?
- Colin sta partendo ora, quindi per questa stasera sarà qui e mi ha chiesto di uscire.
- Mi pareva troppo strano! -  Guardò per un attimo sua figlia, poi disse:
- Vada per la cena ma torna a casa in un orario decente! Mi raccomando... testa sulle spalle!
- Grazie mamy!  - Fece per salire al piano di sopra ma sua mamma la bloccò
- Aspetta un attimo! Dopo cena dritta a casa! Non farmi preoccupare!
- Va bene! Vado a scegliere cosa indossare! - e sparì nella sua stanza.
Verso tardo pomeriggio le arrivo finalmente un messaggio da lui:

" Sono atterrato dieci minuti fa! Stiamo andando a sistemare i bagagli  nella villetta.  Alle 20:00 ti passo a prendere va bene? "

" Sarò prontissima! A tra poco. Non vedo l'ora" 


Indossò  un top a tema floreale con un jeans a vita alta e aderente, fece una coda di cavallo ai suoi capelli, si  truccò e si mise in salotto ad aspettarlo.
- Ansiosa? -  chiese sua sorella
- Euforica più che altro! mi è mancato troppo. Pensa che è addirittura riuscito a farmi dimenticare quello che ha fatto quella traditrice di Helen!
Hai intenzione di parlargliene?
- Certo che si! Anche se lui non centra nulla! Voglio solo che mi dica cosa ne pensa. A parlare con lei ci penserò io a tempo debito! Lascia passare la mia rabbia, poi vedrai!
- Pensa a divertirti e mi raccomando! Voglio sapere tutti i dettagli. Ma proprio tutti tutti... -Ammiccò - Anche quelli più scandalosi!
- Stupida! - il suo cellulare squillò ancora una volta:

"Sono sotto casa tua! "

- E' qui!!!!! Scappo! A dopoooooo!
Uscì di casa si recò fino al cancello della sua abitazione e se lo ritrovò davanti in tutto il suo splendore.  Gli saltò addosso e si impossessò subito delle sue labbra.
- Amore mioooo non sai come sono contenta di vederti!
- Lo stesso vale per me amore! -  rispose tornando alle sue labbra. - Vogliamo andare? Ho prenotato in un ristorantino che ho visto mentre andavo in villa. 
- Andiamo.
La serata passò molto velocemente, mangiarono e chiacchierarono un po' di tutto, dovevano aggiornarsi su un bel po di cose,  lui da bravo gentiluomo pagò il conto e dopo aver fatto una bella passeggiata al chiaro di luna andarono a prendere la macchina al parcheggio.
- Allora questi esami? - chiese lei 
- Ho risposto a tutto... sono andati bene ma non voglio perdere tempo a parlare di scuola. Voglio coccolare la mia bella e dolce piccoletta! -  disse stringendola e portandola verso di se. Era felice di essere finalmente abbracciata a lui ma non poteva godersi a pieno quella felicità se prima non avesse affrontato quell'argomento:
- Mi ha scritto Matt!  - Disse guardandolo negli occhi.
- Poverino, sta sotto un treno. Si è lasciato con Helen.
- Lo so! Mi ha informata e mi ha anche detto che quella li ci ha provato senza scrupoli con te! - era seria, troppo seria.
- Provato mi sembra un parolone, diciamo che ha cercato di approcciare qualche discorso, che naturalmente non è andato a buon fine. Non la pensare, lascia il tempo che trova!
- Ci penso eccome tesoro. Io non ce la faccio a saperti lì, in Irlanda, da solo senza me con quella che ti rompe le scatole! - disse con tono sostenuto.
- Oiii! - disse dolcemente -  Non devi mica alterarti! Io ho occhi solo per  te come te lo devo dire è? - le sorrise - Non ho mai pensato ad Helen in un contesto che va oltre l' amicizia e mai lo farò, neache se lei dovesse tornare all'attacco! 
Voleva rispondergli ma lui prontamente le tappò la bocca con un  bacio. Un bacio ricco di passione e sentimento. Scivolò pian piano sul suo orecchio sossurrandole parole dolci per poi scendere sul  collo dove si soffermò con particolare attenzione. Con tatto e delicatezza  inserì le mani sotto il suo top e iniziò ad esplorare il suo corpo...
- Col... che fai? - disse ridendo.
- Ti sto conoscendo meglio tesoro! -  rispose continuando la sua perlustrazione.  Arrivò al suo seno e cominciò a stuzzicarlo.
- Devo esserti mancata parecchio suppongo! - disse dandoligli dei teneri baci.
- Non sai quanto! - Continuò con quelle carezze per un po' dopodichè spostò la mano e cominciò a scendere verso i suoi pantaloni.
- Col... colin, aspetta!
- Che c'è!
- Non in macchina.
la fissò per qualche istante - Hai ragione tesoro! Scusa, mi sono fatto prendere la mano. - continuarono a tenersi abbracciati e a coccolarti per il resto della serata fino a quando lui, vedendo l'orario, decise che era ora di concludere la serata:
- È ora di riaccompagnarti a casa. Se ti riporto tardi già da questa sera, sarà un inferno poterti vedere i prossimi giorni.
- Credo che tu abbia ragione! 
 - Vogliamo vederci domani?
- E me lo chiedi anche? Voglio vederti tutti i giorni!
- Non sono di queste parti, hai qualche idea su cosa fare? L'ultima volta che sono venuto non abbiamo potuto visitare molto, ho visto solo il lago!
- Vorrà dire che domani ti farò da cicerone per le strade di Chicago. Spero solo che i miei non facciano storie per farmi uscire.
- Perchè dovrebbero... ti sei comportata male questi giorni?
- No, anzi... ho fatto la brava figliola, ma capita che debbano lavorare e quindi devo rimanere a casa con mio fratello.
- Porta anche lui, per me non ci sono problemi!
- No ti prego, piuttosto lo ammollo a qualche vicina - risero - Dai, non fasciamoci la testa, non mi hanno detto nulla oggi quindi credo che questo problema non si ponga. Ci vediamo domani amore.
- A domani piccoletta!
Tornò a casa e finalmente dopo due mesi riuscì a prendere sonno facilmente e dormire sonni tranquilli.
Il giorno seguente mentre si stava preparando per uscire, sua madre entrò nella sua camera:
- Stai uscendo?
- Si, mi vedo con colin questa mattina!
- Devo darti una brutta notizia. Mi hanno chiamato poco fa da scuola, sia io che tuo padre dobbiamo andare a lavoro per risolvere un problema. Dovrai rimandare l'uscita, non posso portare Daniel con me!
- E dai mamma!!!!! No, non se ne parla! C'è Julia, lascia Dan a lei!
- Come hai il diritto di uscire tu, lo ha anche tua sorella, quindi come tua sorella resterà a casa per sorvegliare vostro fratello cosi farai tu!
- Non è giusto e non è vero! Lo tengo sempre io Daniel e lei fa quello che vuole, esce e si diverte. Se per una volta rimane lei a casa con lui non succede nulla.
- Hai pensato che forse se Dan rimane con te è perchè so che posso fidarmi perchè sei una ragazza responsabile? Anche tua sorella lo è, ma starei piu tranquilla se ci fossi tu!
- Questo è un colpo basso! Non ci casco, ho da fare!
- Non ti sto chiedendo se puoi farmi la gentilezza di tenere Dan! Ti sto dando un incarico il che è diverso. Chiama Colin e avvisalo che vi vedrete domani, o stasera se stacchiamo in un orario decente! Per ora dovremmo rincasare per le sette. a dopo!
Inseguì sua madre per le scale per poter tenare qualche altra tattica di convincimento ma fu irremovibile. Sarebbe dovuta rimanere a casa. A malincuore prese il cellulare e chiamò il suo fidanzato.
- Buongiorno amore!
- Tutto è questo tranne che un buongiorno!
- Che è successo?
- Penso di portare sfiga! Ricordi quello che ti avevo detto ieri? Beh è successo! Sono confinata in casa a fare da babysitter  a mio fratello. 
- Non puoi portarlo con noi, lo possiamo portare al parco, allo zoo...
- Risposta negatina! Ieri sera quando sono tornata aveva qualche linea di febbre, nulla di importante ma non può uscire per oggi.
- Peccato, morivo dalla voglia di vederti!
- La cosa è reciproca!
- Ci dovremmo accontentare di sentirci per telefono o vederci su skype! - propose lui, ma fu in quell'esatto momento che un'idea balenò alla mente di lei
- Perchè accontentarsi di una chat per vedersi quando possiamo farlo di persona.
- Non ti seguo!
- Che ne diresti di passare la giornata a casa mia? Tanto I miei non ci sono! 
Dovette reggersi alla parete della sua stanza per non cadere - Dici sul serio?
- Se ti va naturalmente! 
- Arrivo!
Impiegò meno del previsto ad arrivare,  lei andò ad aprire la porta e se la ritrovo davanti più bella che mai!!!
- Buongiorno! - disse lei baciandolo e facendolo accomodare 
- Vorrei che tutte le giornate iniziassero così!! 
- Vieni siediti! -  disse indicandogli il divano - Posso offrirti qualcosa?
- Tutto quello di cui ho bisogno è esattamente davanti a me! Tuo fratello?
- E' di sopra che dorme ancora.
- Tua sorella invece è uscita?
- No! Segrecata in casa come la sottoscritta!
- Sa che sono qui?
- Certo che si! Siamo un po come cane e gatto  ma sa tutto di me! Tranqullo non parlerà!
- Perfetto! Senti... questo divano è un po troppo grande per starci seduto da solo, non è che ti andrebbe di farmi compagnia? Ho portato anche un paio di film, quelli che per chat mi hai detto di voler vedere!
- Sei un geniaccio! 
Guardarono il primo film in tutta tranquillità, commentando di tanto in tanto le scene, fu durante il secondo dvd che la loro attenzione calò di parecchio. Diciamo che la trama del film non  era tanto interessante quanto le loro rispettive labbra. Come poteva facilmente intuirsi, da un bacio ne sussegui un altro e un'altro ancora. Nel giro di poco si ritrovarono stesi sul divano  a ripetere  esattamente i gesti e le carezze della sera precedente.
- Senti Jen, io ci provo a fare il bravo, ma se continui così non credo di riuscirci ancora a lungo!
- Andiamo in camera mia! 
Salirono le scale molto lentamente troppo presi a scambiarsi effusioni ma alla fine riuscirono a raggiungere la stanza di lei:
- Caspita! in Cam non rende così tanto. Hai davvero una bella camera... quel letto poi... mi ispira molta fiducia! - disse conducendola  lì e facendola sdraiare lentamente. Iniziò con dargli dei teneri baci sulla fronte, poi fu il turno delle guance,  del naso e per finire della bocca. Con uns lunga scia di baci roventi Scese lungo il collo, sulla pancia ed infine alzò la sua maglia per continuare il lavoro intrapreso pelle contro pelle. Le scoprì i seni e iniziò a baciarli e a stuzzicarne uno avidamente. Lei in tutto ciò era immobile, completamente persa nel piacere.  Contemporaneamente  a quella piacevole tortura, iniziò  a sbottonarle i jeans e ad intrufolare la mano libera al suo interno per stimolarla. 
- Aspetta Colin! Fermati! -  lui si fermò immediatamente guardandola negli occhi.
- Tu hai deciso di farmi impazzire non è vero? Mi fermi sempre sul più bello. 
- Vedi... ecco...  io devo dirti una cosa prima! - teneva lo sguardo basso.
- Puoi dirmi tutto lo sai. Cosa c'è che non va? Ho sbagliato qualcosa?
- No, non pensarlo nemmeno, non centri niente tu. E' solo che ... uff! Io non vorrei sembrarti una stupida e fifona ragazzina ma...  ecco vedi... il punto è che io non ho mai...
- Lo so! lo so... avevo immaginato tesoro. - Dopo quella confessione lei continuò a tenere lo sguardo fisso sul pavimento - Oiiii! - le disse  vedendola stana - che ti prende???
- Ti sembrerò una stupidona ora che ti ho rivelato questa cosa!
- La verità? Hai detto la cosa più bella che un uomo possa sentirsi dire! Sentiti libera di fare quello che vuoi! Se non te la senti di andare avanti tranquilla non fa nulla... aspetteremo! 
- Non fraintendermi! Io voglio... è solo che ho paura!
- Non devi avere paura di niente! Qualsiasi cosa non dovesse piacerti io mi fermerò! Però te lo ripeto, possiamo benissimo aspettare!
- Non voglio aspettare... mi sono stufata di aspettare!  
La baciò con trasporto per incoraggiarla per poi riprendere da dove aveva interrotto. Erano persi nelle loro effusioni che non si resero conto dei passi nel corridoio che preannunciavano l'imminente entrata di scena  di julia. 
- Jen! Potresti tenere Daniel mentre io.... - non riuscì a fini la frase che rimase pietrificata alla vista di sua sorella e del suo fidanzato stesi nel suo letto in atteggiamenti che lasciavano davvero poco spazio all'immaginazione.
- O mio Dio!!!!  Juliaaaa! -  esclamò mentre si abbassava la maglia e cercava di darsi un contegno - Che ci fai qui?
- Scusa scusa scusa! - disse mettendosi le mani davanti gli occhi. - Fai finta che non ti ho chiesto nulla! Vado di la, fate come se non ci fossi! - e uscì imbarazzatissima.
- Che figura di....
- shhhh! Hai detto che non ci sono segreti tra voi no?
- Si però è imbarazzante!
- Fregatene! Dove eravamo rimasti? -  e senza darle il tempo di rispondere  iniziò a togliergle i vestiti. Lei fece lo stesso con lui. Continuarono, a lungo il loro gioco di baci e carezze alla fine lui prese coraggio, le si posizionò meglio sopra e la guardò negli occhi 
- Sei sicura?
- Si!
Si posizionò alla sua entrata, la guardò nuovamente negli occhi e piano piano iniziò a farsi spazio in lei.
- Ti faccio male? Le chiese
rispose di no con un gesto della testa, ma il suo sguardo non era dello stesso parere.
- So che fa male! Ma se provi a rilassarti dovrebbe andar meglio. - Continuò la sua avanzata ma aveva più paura lui  di farle male che lei. -  Senti... ho un'idea! - le disse - Ti fidi di me? 
- Mi fido ciecamente di te!
- Lasciami fare allora! Un po' di dolore lo sentirai ugualmente ma durerà molto meno te lo prometto! 
Iniziò a baciarla con passione su tutta la lungezza del suo corpo senza tralasciare neanche un cm di pelle in modo da farla rilassare quanto più possibile. Quando finalmente la sentì rilassarsi sotto il suo corpo, con un solo colpo le fu dentro.  Rimase immobile lasciando che lei si abituasse a quella nuova sensazione ma nello stesso tempo continuava a baciarla
- Scusami ma se avessi fatto piano avresti sentitio il doppio.
Lei gli sorrise e solo dopo averlo baciato un'altra volta si mosse sotto di lui come a fargli cenno di riprendere a muoversi.  Iniziò con dei movimenti lenti e pian piano trovo insieme a lei  il giusto ritmo che la condusse al suo primo orgasmo.
-  Ti amo! le sussurrò all'orecchio in quel momento di totale e pura passione 
- Anche io ti amo! -  rispose nell' estasi più totale.
Rimasero in silenzio a lungo stretti l'uno nelle braccia dell'altro. Fu lui il primo a rompere quel silenzio
- Spero di non essere stato troppo materiale!
- Sei stato perfetto! Lo baciò
- Puoi dirmi la verità!
- Smetti di farti paranoie! E' stata la cosa più...
Bussarono bruscamente alla porta e senza entrare Julia dall'altro lato parlò: 
- Cacchio Jen! Sbrigati a fare quello che stai facendo, mamma e papà sono tornati in anticipo! Stanno parcheggiando la macchina
- O cazzo!!!!  - disse saltando giù dal letto. Si vestì in tre secondi e stessa cosa fece lui. Uscirono dalla stanza e raggiunsero julia nella cameretta di Daniel che era intenta a farlo giocare per distrarlo da tutta una serie di rumori che fino a poco prima provenivano dalla stanza di jen. 
- Fate finta di giocare con noi! 
- Ragazze siamo tornate
- Siamo di sopra! rispose Julia
La mamma le raggiunse
- Ah! Ci sei anche tu! -  gli sorrise ma non poté far a meno di notare il rossore sulle guance dei due e i capelli di sua figlia letteralmente in disordine. 
- Tutto bene? - chiese
- Benissimo!
- Dan, amore di mamma, ti sei divertito con queste due? 
- Mi sono divertito solo con Julia.  Jen non c'è stata per niente con me.  E' stata tutto il giorno chiusa in camera con lui - fece l'offeso 
- Ti spiace ripetere? -  Disse guardo la diretta interessata 
- Non è come pensi! 
- Fa silenzio...
si allontanò dalla stanza - WOW! salvi per un pelo!
Non passarono neanche cinque minuti che:
- JENNIFER MARIE MORRISON!  VIENI IMMEDIATAMENTE QUI!
- Sono fottuta! Questa ne la paghi Dan! 
- Vengo con te. - disse Colin
- No!  Per favore resta qua! Per il tuo bene e per il mio!
Uscì titubante dalla stanza e andò a cercare sua madre. Come aveva giò intuito era in camera sua.
 - Come me lo spieghi questo? - Disse indicando il disordine nella stanza e il letto completamente sottosopra. 
- È venuto a trovarmi per farmi una sorpresa. Non ho fatto in tempo a riordinare la stanza. 
- Sicura? 
- Certo mamma!  Perché mentirti!
- Jen, te lo dico con tutta calma! Hai fatto qualcosa con questo ragazzo? 
- A parte qualche bacio qua e la no! Non ho fatto nulla.
- Ne sei proprio sicura? Guarda che se vengo a sapere che mi hai rifilato una bugia vai in punizione a vita.
- È la verità mamma!  
- Ho bisogno di parlare con tuo padre! - disse in maniera un po' troppo agitata e ansiosa
- Come mai????
- Lo saprai presto cara la mia Jen! Manda Colin a casa se non  vuoi che assista al tuo linciaggio e se non vuoi assistere al suo. 
- Ma nn ho fatto nulla, come te lo devo dire?
- Tu per sicurezza mandalo a casa.
Senza replicare tornò dal resto della comitiva
- Allora? Che ha detto la mamma? 
- È sospettosa ma forse me la sono cavata! - disse guardando brutto suo fratello il quale iniziò a piangere 
- Che succede adesso? - cercò di consolarlo la sorella 
- Jen non mi vuole più bene! 
sia Colin Julia la guardarono ma lei sembrava non voler replicare. 
- Sarà meglio che tu vada adesso. Così mi ha fatto intendere mamma.
- Voglio restare con te!
- Tranquillo! Riuscirò a cavarmela anche questa volta!
- Mi chiami se ci sono novità?
- Si!
- La baciò e poi le sussurrò all'orecchio: 
- Non volevo che la tua prima volta fosse così travagliata.
- È stata bellissima invece! La cosa più bella mai provata nella vita!
- A si?
- Si! Sei stato bravo amore!!!!
-Posso dire lo stesso di te! Una piccoletta davvero in gamba! Senti... se ci dovessero essere problemi, verrò io a parlare con i tuoi!
- Colin tranquillo! Non mi interessa di quello che dicono o diranno i miei se dovessero mai scoprire qualcosa. Mi interessa quello che abbiamo fatto,  del resto non mi importa nulla! 

 
Note dell'autore:
Ce l'ho fatta e anche questo capitolo è andato! Non ho approfondito il problema Helen perche ho preferito lasciar spazio ai due fidanzatini ma vi prometto che tra qualche capitolo la questione verrà portata a galla! Le cose iniziano a farsi interessanti, i nostri ragazzuoli alle prese con un nuovo tipo di relazione, più fisica oserei dire, i genitori di lei che sospettano qualcosa e l'amica che vuole il suo stesso uomo... abbiamo abbastanza casini? direi di si! Alla prossima!

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


- E' pronta la cena! -  esclamò freddamente  la loro madre dal piano di sotto. Le due ragazze capendo il clima teso di quella serata scesero le scale e si diressero in cucina nel  più totale silenzio mentre il loro fratellino corse da sua madre piangendo: 
- Dan! Che è successo amore?
- Jenny ce l'ha con me!
- Ma no tesoro! Non è  vero, dico bene Jennifer?
- Quando imparerà a rispettare la vita altrui allora forse ne riparleremo. 
- Smettila immediatamente! Non ti trovi esattamente in una buona posizione per avere questo comportamento.
- Se non fosse stato per questo moccioso qui, tu ora non ce l'avresti con me per una cosa che non ho fatto. 
- Ne parliamo dopo di questo argomento non ti preoccupare!
- Ancora? Ti ho già detto tutto.
- Ti ho detto che ne parleremo dopo.  Ora mangiate! - Nessuno dei tre ragazzi tocco cibo. Il piccoletto di casa dopo aver fatto un respiro profondo si fece  coraggio e si avvicinò a sua sorella maggiore - Scusa! Ti prometto che non farò mai più la spia. Facciamo pace?
- Non se ne parla! Ma una cosa giusta l'hai detta. La spia non la devi fare.  Ora sparisci dalla mia vista altrimenti te le suono.
- MAMMAAAAAAA! - il bambino corse piangendo verso di lei. - Non mi vuole più bene!
- Te lo sei meritato spione!
- Io non volevo... - disse tristemente.
- Potevi pensarci prima. Ormai è tardi per rimediare ai tuoi errori.
- Mammaaaaaaaaaaaaaaa
- Ho capito! Porto vostro fratello a letto.  Voi due rimanere qui, dobbiamo parlare. 
- Che centro io questa volta? - chiese a quel punto Julia che fino a quel momento era stata in silenzio
- Non preoccuparti anche te hai le tue colpe! - prese il bambino in braccio e lo portò nella sua cameretta. Ci mise un po' a farlo calmare ma alla fine ci riuscì. Una volta fatto addormentare scesce nuovamente al piano di sotto e andò a sedersi sul divano insieme a suo marito e le sue figlie:
- In questa casa si stanno dicendo troppe bugie e la cosa deve concludersi oggi. Capisco l'età, capisco tutto ma fino ad un certo punto. Pensavo che il discorsetto fatto due mesi fa avesse portato i suoi frutti invece mi sbagliavo. 
- Vi ripeto io non ho fatto nulla!
- Julia! Per favore fa silenzio. Che tu sia colpevole o no lascia decidere noi. E poi colpevole o meno non ti farà male sentire questo discorso, potrai tranne vantaggio tra un'annetto! 
- Ok, va bene!
- Vi abbiamo chiesto di tenere d'occhio vostro fratello e voi che fate? portate un ragazzo in casa? 
- Il ragazzo è  il mio!  Julia non non ha nessuna colpa.  Non sapeva che sarebbe venuto a casa.
- Ma poi lo ha saputo e ti ha coperto.
- E' quello che ci hai sempre insegnato! Aiutarci a vicenda.
- Ho detto di aiutarvi infatti, non coprirvi mentre commettete errori. Se una delle due prende una cattiva strada l'altra che fa? la incoraggia?
- Certo che no!
- Oggi è successo questo però!
- Io ancora non ho capito che ho fatto di male!
-   Li hai lasciati stare indisturbati in camera da soli a fare chissà che cosa
- Ancora mamma! Non abbiamo fatto nulla mamma te lo ripeto per la millesima volta!
- Che avrei dovuto fare mamma? - disse Julia - Chiamarti e dirti che Colin era a casa nostra?
- Sarebbe stata cosa gradita!
 il papà in tutto ciò non proferiva parola. l'espressione che aveva sul volto parlava per lui.
- Tu non hai fatto nulla? - continuò sua madre questa volta guardando la sua primogenita
- No!
- Sicura?
- Piu che sicura!
- E allora questo come me lo spieghi? - disse tirando fuori dalla tasca del pantalone la carta di un  preservativo - Era sul comodino della tua camera ed è evidente che dentro non c'è nulla quindi è stato usato. 
In quel preciso istante sbiancò
- Non hai nulla da dirci?
- No...
- Jennifer, te lo chiederò con tutta calma...  Chi ha usato questo?
- Io non di certo! Non potrei...
- Smetti di fare la spiritosa!
- Credo sia di Colin a questo punto  ma non significa nulla.  Non può averlo usato in passato e che ne so... abbia messo la carta in tasca ed oggi gli sia caduta?  - non era convincente neanche a se stessa. Ormai era stata beccata non aveva più scuse.
- Non sono nata ieri!
- Senti mamma, davvero io non...
- ANCORA JEN!!!! Te l'ho già detto in passato, ti ritieni grande? Comportati come tale e prendi atto delle tue azioni. Non puoi essere grande solo per quello che ti pare a te. Essere grandi significa anche prendersi le proprie responsabilità e se....
- E VA BENE! ABBIAMO FATTO L'AMORE! CONTENTA ADESSO?
- No che non sono contenta tu che dici? HAI SEDICI ANNI!  Sedici!!!! Non sai neanche che cos'è l'amore e fai un passo del genere? 
- Ero pronta!
- Tze... ma ti senti?  Che dovrei fare io adesso secondo te? 
- Non devi fare proprio nulla! Accetta la cosa e vai avanti. Non sono più una bambina mamma, non puoi tenermi sotto la vostra bella campana di vetro. Voglio vivermi la vita! Lo amo e voglio stare con lui. Fateci vivere la nostra storia.
- Ma ti senti? Non sei una bambina su questo ti do ragione, ma non sei neanche adulta! Sei una ragazzina, minorenne per giunta, per quanto ti senti emancipata non puoi fare di testa tua. Non finchè vivrai sotto questo tetto. Il giorno in cui sarai abbastanza grande per vivere da sola e mantenerti da sola allora forse ne riparleremo.
- Secondo te dovrei aspettare fino al college per fare sesso con il mio fidanzato? Mi dispiace ma non ci tengo a fare la suora!
Ma ti senti quando parli? 
- Certo non sono mica sorda! - disse con aria di sfida
- ANCORA CHE CONTINUIIIIII?????? Converrai con me che l'hai fatta grossa questa volta! Come posso non reagire a tale insobordinazione?
- Vorresti davvero punirmi?
Ho cercato in tutti i modi di venirti in contro ma continui a fare di testa tua e a disobbedire. Per non parlare che hai iniziato a risponderci in malomodo. Non sei mai stata così Jen, sei cambiata da quando questo ragazzo è entrato nella tua vita. Evidentemente  non è il tipo giusto per te. 
E quindi che vorresti fare? Impedirmi di vederlo?
- Per le prossime due settimane è sicuro che non lo vedrai. Scordati di uscire, con amicche o senza perhè potresti comunque dirmi qualche bugia pur di vederlo, scordati skype e scordati il cellulare. 
- in pratica... MI HAI MESSO IN GALERA!!!!! - strillò
- Pensala come vuoi! sono irremovibile.
- Tu papà non dici nulla?
- E' meglio per te che non dico e che non ho detto nulla. Tutto mi sarei aspettato da te Jen. Tutto, ma non questo. Ti basti sapere questo
negli occhi di suo padre lesse la delusione ma era comunque troppo arrabbiata che nessuno la capisse - ME NE VADO IN CAMERA! -disse alzandosi di scatto e correndo vesro le scale.
 Ecco brava!  Vai e pensa a quello che hai fatto! Roba da pazzi! Anche te Julia, vai in camera.
- Niente punizione per me? 
- No ritieniti fortunata, ma non provare a coprire tua sorella. 
- Mi mettete in una posizione scomoda così!
- Ha sbagliato Julia! Deve prenderne atto. E se anche te gli farai notare questa cosa, magari adesso si arrabbierà ma un giorno ti ringrazierà!
non rispose, si limitò ad alzarsi e diriggersi verso il piano di sopra
- Un'ultima cosa! Prendi questa discussione come una lezione di vita.  Spero che tu non combinerai i suoi stessi guai in un futuro.... spero lontano.
*** 
Colin venne svegliato in piena notte dal suono del citofono della sua abitazione. Sentì i suoi genitori alzarsi quindi non si preoccupò di andare ad aprire e si rimise a dormire. Riaprì gli occhi pochi minuti dopo questa volta svegliato da sua madre. 
- Colin, tesoro! C'è una ragazza disperata in lacrime giù in salotto che ti cerca.
Capì immediatamente che si trattava di Jen, saltò giù dal letto e ad una velocità inaudita si diresse verso il piano di sotto dove venne fatta accomodare 
- Oi amore!!!!! - l'abbracciò e tentò invano di consolarla - Shhh... va tutto bene. Cerca di calmarti. Che è successo?
- Succede che nn voglio più vederli! - riuscì a dire tra i singhiozzi
- Chi? 
- I miei.
- Spiegami che è successo. Ti va? - propose continuando a tenerla stretta nel suo abbraccio.
Non parlò subito, si lasciò coccolare un po' e solo così riusci a calmarsi un pochino.
- Hanno sgamato tutto e vogliono che non ti veda per minimo quindici giorni. E' solo una scusa questa, passate queste due settimane troveranno un altro modo per tenermi lontana da te.
- Dai tesoro, non fare così! Troveremo un modo...
- L'unico modo è andare via di casa
- Non dire stupidagini!  Se vuoi posso parlare io con i tuoi!
- Ora come ora ti sbranerebbero.
- Per te correrei anche questo rischio! - le diede un bacio sulla guancua - Dai che ti riaccompagno.
- Non se ne parla! Non ci voglio tornare più lì dentro. Fammi restare qui!
- Io ti faccio anche restare,  ma domani mattina devi comunque tornare a casa altrimenti mi odieranno ancora di più.
- Se invece ce ne andassimo da qualche parte? Tanto sei maggiorenne no? 
- I tuoi mi farebbero chiudere in gattabuia per sequestro di persona! Ma che ti viene in mente Jen! 
- Tutto ok qui? - chiese la mamma di Colin entrando nella stanza.
- Si mamma, sta già molto meglio!  - fece una pausa - So che forse non è il momento adatto per questa cosa ma vorrei presentarti Jennifer, la mia fidanzata. Jen lei è mia madre!
- Molto lieta signora!  Mi scusi se sono piombata così all'improvviso in casa sua.  - Disse asciugandosi le lacrime 
- Non preoccuparti! Sei la benvenuta. Vuoi raccontarmi cos' è successo? 
- No... - disse timidamente
- Magari posso darti qualche consiglio! 
- Diglielo tu... - si rivolse a Colin mentre continava a stringerlo come fosse la sua ancora di salvezza
- In pratica i suoi genitori hanno scoperto che io e lei abbiamo... si insomma noi.... beh hai capito dai! Diciamo solo che non sono stati molto entusiasti della cosa.
- Se non sono indiscreta, quanti anni hai tesoro?
- Ne ho fatti 16 due mesi fa.
- E lo credo bene che non sono entusiasti! Sei una ragazzina ancora.... - si rivolse poi in tono un po severo verso suo figlio - E  a te come  è venuta in mente una cosa del genere?
- Ci amiamo mamma! Non mettertici anche tu.
- Potevi comunque aspettare un po, è comunque più piccola di te! - tornò a guardare Jen - Tesoro, i tuoi ti vogliono bene altrimenti non si comporterebbero così, hanno semplicemente cercato di proteggerti. Non farli stare in pensiero, va da loro! O almeno chiamali e rassicurali.
- No! Devono capire!
- Cosa devono capire?
- Che sono grande e che posso scegliere da sola della mia vita.
- Non sei grande! Stai diventando grande il che è diverso. Puoi cominciare a prendere delle decisioni da sola, ma fino ad un certo punto. Per i prossimi due anni subentreranno comunque loro in molte scelte. Sei ancora minorenne adesso.
Lo sapeva anche lei che scappare di casa non era la scelta migliore. L'ultima cosa che voleva era perdere il rapporto con i suoi genitori,  ma c'era dell'altro in gioco. C'era Colin e lei era troppo innamorata di lui per essere del tutto lucida.
- ti faccio una camomilla così ti rilassi un po' e poi ci facciamo due chiacchiere ok? - annuì
***
Qualche ora prima
- Jen? Jen? Jennn! -  Era più di mezz'ora che Julia cercava sua sorella in giro per casa, prò in camera sua e in tutte le altre stanze compreso il terrazzo e il seminterrato. Provò in giardino ma niente. Di Jen nessuna traccia. 
- Mamma hai visto jen?
- Sarà in camera sua a fare l'offesa!
- Non è in camera e neanche in casa. Ho cercato ovunque.
- Allora sarà uscita di nascosto.  Bene, quando torna a casa mi sente. Questa volta le darò davvero una punizione esemplare così vediamo se le passerà la voglia di disobbedire. - Passarono delle ore ma di Jen neanche l'ombra. Provarono a chiamarla sul cellulare ma c'era la segreteria, chiamarono le sue amiche ma niente, lei non si era fatta viva con nessuna di loro.
- Va a svegliare tuo padre e digli di scendere al piano di sotto. Abbiamo un problema da risolvere.
Una volta spiegato l'accaduto anche al capofamiglia entrarono tutti in modalità panico. Cercarono, per quanto possibile, di nascondere la cosa a Dan ma quest'ultimo origliò dalla porta ed iniziò a pensare fosse colpa sua per aver fatto la spia. 
- Chiamiamo qualcuno! - propose la madre in lacrime.
- Calmati judy, la ritroveremo! dove vuoi che sia una ragazza innamorata? Sicuramente è con lui.
- Ma certo! COLIN! - esclamò Julia - Perchè non ci abbiamo pensato prima. Lo chiamo subito - disse digitando il suo numero. Fu un tentativo invano Segreteria telefonica anche li. 
- Papà! Andiamola a cercarla. Non possiamo restare qui con le mani in mano! Non è da lei comportarsi così. E se le fosse successo qualcosa?
- Julia non essere pessimista. Tua sorella sta solo cercando il modo di farsi mettere in punizione a vita.
- Non è il momento papà! Forza andiamo -  uscirono di casa e si misero in macchina decisi a cercarla per tutta Chicago se fosse stato necessario. Una quarantina di minuti dopo arrivò una chiamata a julia. 
- Colin! - Esclamò facendo accostare l'auto ai genitori - Ti prego dimmi che mia sorella...
- Si è qui! 
- Grazie al cielo! Mamma, Papà, L'ho trovata, è da lui!
- Sto cercando di farla ragionare a tornare a casa ma non ne vuole sapere. Semmai rimango io con lei stanotte e domani mattina con una scusa la riporto a casa.
- Grazie Colin, grazie infinite, non so davvero come ringraziarti!
- Io non ho fatto nulla. E' lei che è venuta da me.
Grazie ugualmente. Ti passo un secondo mia mamma che vuole parlarti:
- Sta con te? - disse in toni severi senza neanche salutarlo
- È a casa mia si...
- Dimmi dove abiti così ti raggiungiamo!
- Non voglio mancarle di rispetto signora, ma  non credo sia la soluzione migliore. Non vuole tornare a casa e forzarla sarebbe peggio credo. Comunque non si preoccupi Ho già detto a Jiulia che domani con una scusa la riporto a casa. Ora come ora non ne vuole proprio saperne.
- È mia figlia non hai il diritto di dirmi quando vederla. 
- Non mi permetterei mai, cercavo solamente di far calmare le acque e  di farla stare un po' più tranquilla. Se la può far sentire meglio le prometto che non la sfiorerò con un dito. Ci sono anche i miei in casa quindi può stare tranquilla. C'è mia madre con lei adesso! Sta cercando di tranquillizzarla un pò
- Ma ti rendi conto? Sono io sua madre! E' con me che dovrebbe parlare non con una che non conosce...
- Ha paura di essere giudicata da voi... che la vediate come una poco di buono e come una ragazzina superficiale. E' comvinta di avervi deluso e si sente in colpa.  Questo è quel poco che sono riuscito a capire dalla loro conversazione.
- Roba da pazzi!
- Signora davvero, stia tranquilla! Domani mattina la riporto a casa. Ha la mia parola!
- IO NON CI TORNO A CASA! - Gridò lei che nel frattempo aveva raggiunto silenziosamente Colin e stava origliando la conversazione! - NON POSSO NEANCHE PIU' FIDARMI DI TE!!!!
- Aspetta!!!! Scusami signora ma devo andare, ciao! - la trattenne per un braccio.
- Dove credi di andare è?!?! 
- Me ne vado!  Credevo mi avresti aiutata e invece vuoi solamente riportarmi li.
- E' la cosa migliore! devi credermi.
- Migliore per chi? Per te, non per me!
- Jen per favore ascoltami! Sono i tuoi genitori, è normalmente che siamo arrabbiati per quello che abbiamo fatto, in casa loro per giunta e a loro insaputa. Mi stupirei del contrario. Ma ti vogliono bene e si fidano di te.  
- Non più! 
- Non dire così! Lo sai anche tu che ho ragione. Che tu lo possa immaginare o no, sono stati giovani anche loro e sanno cosa passa nella testa dei ragazzi e cosa fanno. Lo hanno fatto anche loro alla tua età. Ora però si trovano a fare i genitori e come tali hanno il dovere di dettare delle regole. Ne hai infranta una ed è giusto che siamo arrabbiati. Non per questo non si fideranno più di te. Lo hanno messo in conto il giorno in cui sei nata che avrebbero affrontato momenti difficili. Un figlio sbaglia e va riindirizzato. Non sarà ne la prima ne l'ultima volta che succederà una cosa del genere ma di una cosa sono convinto: ti amano e vogliono il meglio per te. 
- Il mio meglio sei tu! Io voglio stare con te e a loro non sta bene.  Ci sto male per questa cosa ma loro sembrano non capire. Pensano solo al fatto che sono cambiata e che non sono più la perfettina di una volta.
- Sei diventata un po' ribelle questo è vero,  per ogni cosa che non va bene prendi e scappi. - le sorrise - Prova per una volta a fare quello che ti dico. Affronta i tuoi genitori e trovate un punto di incontro. 
- Sono arrabbiata ok? Non voglio vederli per ora... e scusami ma non voglio vedere neanche te! - uscì da quell'appartamento più delusa di quando era entrata. si dileguò per la città.
Il mattino seguente Colin, dopo averla cercata inutilmente per tutta la notte, chiamò  Julia
- Ti prego, dimmi che tua sorella è tornata a casa da sola.
- No! - rispose allarmata - Perchè?
- Perchè è andata via... ho provato a cercarla ma non ho la più pallida idea di dove sia.
- O mio Dio! E chi glie lo dice ai miei adesso?!?!?
- Dirci cosa? Che hai combinato? - Dissero entrando nella sua stanza proprio mentre aveva pronunciato l'ultima frase.
- Ci sentiamo dopo Colin! - riagganciò - Mamma papà... era Colin!
- E?
- Dice che è scappata anche da casa sua. L'ha cercata questa notte ma non l'ha trovata.
- Se è uno scherzo non è divertente!
- Giuro, non sto scherzando.
La mamma dovette sedersi per non cadere - Che abbiamo fatto David???
- Niente!  Abbiamo semplicemente fatto i genitori.
- Dovevano essere più comprensivi!
- Certooo, e che mi dici? Saremo comprensivi anche quando salterà la scuola? O quando deciderà di drogarsi? o che ne pensi di essere comprensivi quando resterà incinta a 16 anni?Non possiamo darle tutte vinte ai nostri figli non trovi? Ha sbagliato ed è stato giusto prendere provvedimenti...
- Ma ti rendi conto che nostra figlia è scomparsa?
- Non è scomparsa, è semplicemente scappata di casa, ma dove credi che possa andare una ragazzina da sola a 16 anni e senza soldi? Tornerà a casa fidati.
- Conosci tua figlia, sai bene che quando si mette in testa una cosa non la ferma nessuno.
- Cerca di calmarti ok? Facciamo così... andiamola a cercare e facciamo passare questa giornata se non la troviamo allora chiameremo qualcuno.
Si misero nuovamente in macchina e la cercarono per tutta la città sembrava essersi dissolta nel nulla.
Anche colin e la sua famiglia la cercarono ma  ebbero lo stesso risultato. Chiamarono nuovamente le sue amiche ma anche questa volta giurarono di non averla ne vista ne sentita. Qualcuna di loro pianse, erano ormai tutti in preda al panico.
Ormai era notte fonda e ognuno tristemente tornò a casa.
- Chiamiamo la polizia! -  disse Julia in lacrime - Papà per favore chiamiamola! Non è mai successo che smettesse di scrivermi. 
- E' arrabbiata! Sarà per questo!
- Non la conosci allora! Non si è mai negata al telefono con me, neanche quando litighiamo, mi insulta si, ma non smette mai di parlarmi. Non è un buon segno. E se le fosse successo qualcosa?
- Julia sta tranquilla! Non è successo nulla a tua sorella. Vai in camera con Daniel,  cerchiamo di non allarmare almeno lui.
- Ma io...
- Tranquilla, ti prometto che troveremo tua sorella! - aspettarono che si fosse allontanata per ricominciare a discutere di questa spiacevole situazione:
- Ha ragione nostra figlia! E' evidente che  dobbiamo farci aiutare ormai sono passati due giorni e non abbiamo avuto notizie di lei. Sono preoccupata!
- Non volevo dirlo in sua presenza per non farla allarmare più del dovuto ma credo che abbia ragione. Chiamiamo la polizia.
 
 
Note dell'autore:
Continuo a ripeterlo: l'adolescenza è una brutta bestia! Che starà facendo Jen? Si sarà messa in qualche pasticcio o cosa? Lo scopriremo molto presto.

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***



Quella notte arrivò una pattuglia della polizia a casa della famiglia Morrison per farsi spiegare l'accaduto:
- E insomma è scappata di casa e non la trovate da due giorni.
- Quasi tre ormai...
- Ha un fidanzato vostra figlia? O un'amica con cui è molto legata? Magari può essersi rifuggiata da loro.
- Si, ha una specie di ragazzo ed e per lui che litigavamo.  Lo abbiamo chciamato appena ci siamo resi conto della sua scomparsa, era da lui inizialmente ma poi è andata via anche da lì.
- Siete sicuri che non vi abbia mentito questo ragazzo? Magari vuole tenerle il gioco.
- No, credo di no... ma gli spacco la testa in caso contrario.
- Si calmi signore, la troveremo. Sa quanti casi di questo genere mi capitano ogni settimana? Gli adolescenti sono ingestibili. 
- Come intende procedere?
- Per il momento mi occorrerebbe avere il numero di questo ragazzo e possibilmente anche  i contatti di tutte le sue amiche. 
- Me li farò dare da sua sorella e glieli  farò avere entro domani mattina.
- Perfetto. Quindi oltre a Jennifer avete anche un'altra figlia?
- Altri due. Una femmina e un maschio.
- So che l'orario non è dei migliori, ma potrei gentilmente parlare con i vostri figli? Magari loro sanno qualcosa che a noi sfugge.
- Non credo che loro sappiano qualcosa ma si, non c'è nessun problema. Vado a chiamarli.
Scesero poco dopo.
- Perché c'è un poliziotto in casa mamma? - Chiese Daniel spaventato.
A rispondere fu il diretto interessato:
- Ciao piccolo!!!  Sono venuto solamente per fare due chiacchiere.
- Non ci arresti vero?
-  Certo che no... allora? - Disse rivolgendosi alla più grande dei due. - Come ti chiami?
- Julia!
- Quanti anni hai Julia?
- Quasi 15
- Solo un anno in meno di tua sorella quindi! - la ragazza annuì - Siete molto amiche immagino visto la poca differenza di età!
- Si lo siamo. Usciamo molte volte insieme... o almeno lo facevamo prima che si fidanzasse.
-  Quando hai parlato l'ultima volta con tua sorella? 
- Le ho parlato lo stesso giorno che poi è scappata. Quando è andata via era arrabbiata con mamma e papà non con me, non capisco perchè non mi risponde più ai messaggi. Non è da lei fare cosi.  
- Pensaci bene, prima di andare via ti ha detto qualcosa? Qualsiasi cosa è impotante Julia.
- No, niente! So che si era rifuggiata dal suo fidanzao perchè lui mi ha chimata ma poi è andata via anche da casa sua. Ho provato a sentire sia le compagne di scuola che le sue amiche più strette ma niente, neanche loro sanno dove sia finita. - iniziò a piangere.
- Mamma?!?!? Jen è andata via? - Chiese Dan con un faccino triste.
- Si geniaccio! - Lo sgridò a gran voce  la sorella -  Tu e quella tua boccaccia. Non potevi startene zitto quel giorno? Se non fosse stato per te ora non staremmo in questa situazione. - Non pensava davvero ciò che aveva detto ma aveva bisogno di sfogarsi.
- Sei impazzita Julia? - la rimproverò suo padre che nel frattempo cercava di consolare il piccolino di casa che ormai sentendosi in colpa e piangeva a dirotto.
- Julia intervenne il poliziotto, stai tranquilla, ne succedono un milione di questi casi, sappiamo esattamente cosa fare. Hai detto a tuo fratello che ha fatto la spia su qualcosa. E' qualcosa che può aiutarci a capire dove sia andata?
- No... è solo il motivo per cui ha litigato con i nostri genitori.
- Concordo agente - disse la signora Morrison - Ha infranto una regola e il piccoletto involontariamente ce lo ha spifferato. Cose di normale routine famigliare insomma
- Bene. Julia un'ultima cosa e poi ti lascio stare. Mi servirebbero i numeri di telefono delle sue amiche e se le hai anche le password e le email di tua sorella. Vorrei escludere anche la pista che abbia conosciuto qualcuno su internet di poco affidabile.
- O mio dio!!!!!!!
- Signora stia traquilla, non penso assolutamente sia questo il caso ma per stare tranquilli vorrei comunque controllare.
- Va bene. Julia tesoro va a prendere le cose ti ha chiesto.
- Vado immediatamente. - Disse la ragazza allontanandosi .
Mentre che  aspettavano il poliziotto decise di far vedere a Dan l'automobile della polizia per farlo calmare un po'. La cosa sembrò funzionare
- Allora piccolino, ti piace?
- E' bellissima. Da grande farò il poliziotto.
- A si? E che ne dici di diventare il mio aiutante già da adesso?
- Siiiii!!!!!! Che devo fare? 
- Dovrai rispondermi ad un paio di domande in modo da aiutarmi a trovare tua sorella. Quando l'avremo trovata riceverai il tuo bel distintivo.
- Davverooooooo!!!!!!!
- Assolutamente si.. ma ora rispondimi:  Sapresti dirmi cosa ha fatto Jennifer dopo che mamma e papà l'hanno sgridata?
- Ha strillato come al suo solito.
- E cosa ha detto lo ricordi?
- Si. Che li odia, che lei non viene mai capita e che stava meglio in irlanda senza di noi. - disse tristemente
- Tranquillo tua sorella era solamente arrabbiata. Non lo pensa veramente. Comunque ottimo lavoro piccolo aiutante. - concluse il poliziotto vedendo un ragazzo raggiungere l'abitazione. Era Colin.
- Eccolo lì la causa di tutto questo! - disse il padre vedendolo arrivare.
- Buonasera! - disse timidamente il ragazzo  -Julia mi ha avvisato della situazione. Se posso dare una mano...
- Dove sono i tuoi ragazzo? 
- A casa!  Sono maggiorenne, ho quasi 19 anni.
- Pure????  - esclamò il capofamiglia - Questa non la sapevo... ma che ti è passato per la testa è? E' una ragazzina!
- Io non ho fatto nulla di male!
- No???? I ragazzi della tua età pensano solo a portarsi a letto le belle ragazze, tu non sei da meno e mia figlia ci è cascata in pieno! L'hai abbindolata di belle parole solo per ottenere il tuo lurido scopo! Beh... ora che lo hai ottenuto puoi anche andare via.
- Che lei mi creda o no, io provo dei veri sentimenti per sua figlia.
- Non avete neanche 20 anni,  che ne volete sapere di sentimenti è?  Smettila di fare l'uomo è comportati da ragazzo quale sei... nn c'è bisogno di dipingerti un uomo maturo. Se fossi stato davvero un ragazzo con la testa sulle spalle non avresti fatto quello che hai fatto. 
- Scusate - si intromise il poliziotto guardando Colin - Come mai suo padre è così arrabbiato con te? 
- Perchè dice che non dovevo permettermi di fare determinate cose con sua figlia.
- E infatti non dovevi farle. E' una bambina, dovevi rispettarla.
- Lei non sembra essere del suo stesso parere!
- Ma come ti permetti????
- BASTAAAAAAA!!!!!! - gridò Julia tornando da loro - Questo non ci aiuta a capire dove sia finita mia sorella quindi smettetela subito! - tornò a guardare il poliziotto - Questi sono i contatti che mi ha chiesto e le passward, il numero del fidanzato lo chieda direttamente al diretto interessato. - disse indicandolo.
- Ti chiami Colin giusto? - Annui - Cosa è successo con Jen due giorni fa? Dopo che è andata via intendo, il resto penso di averlo già capito.
- E' venuta a casa mia disperata che i suoi genitori la volevano in un modo o nell'altro allontanare da me.  Aveva discusso con loro ma  allo stesso tempo si sentiva in colpa e aveva paura che i suoi genitori la considerassero una poco di buono. 
- Se si sentiva in colpa evidentemente è perchè non era poi così sicura di quello che stava facendo, ritorniamo al punto di partenza. Non dovevi toccarla.
- Signor Morrison con tutto il dovuto rispetto ma se sua figlia si sentiva in colpa è solo perchè voi con i vostri discordi l'avete fatta sentire uno schifo.
- Non ricominciate per favore... prego Colin, continua...
- Dopo averla tranquillizzata ho chiamato subito sua sorella per far sapere loro che non c'era motivo di preoccuparsi, che stava bene e ho detto loro che l'avrei riportata a casa il giorno seguente. Lei ha origliato la chiamata e ha dato i numeri. Abbiamo litigato, o meglio lei ha litigato con me e se ne è andata.  Non la sento da quel giorno. Non è da lei sparire così.
- Non è PIU' lei vorrai dire!  E da quando conosce te aggiungerei! La stai portando sulla cattiva strada ma non preoccuparti, un modo per allontanarvi lo trovo puoi star tranquillo.
- Scusate, per me le informazioni sono sufficienti. Vi terrò aggiornati. A presto.  - e si congedò. 
- È colpa mia papà? - Chiese il piccolo Dan ancora triste. -  Giuro che non farò mai più la spia?
- Amore certo che non è colpa tua.
- Tornerà a casa la mia sorellona?
- Certo che sì!
- Ma non mi vorrà più bene vero?
- Non dire sciocchezze.  Jennifer stravede per te! Ora vai con la mamma che è tardi e devi andare a dormire e te signorina, fila di sopra non vorrei che ti facessi plagiare anche te da questo qui! - Disse per poi allontanarsi.
- Scusalo, è preoccupato!
- Tranquilla, è giusto che un padre prenda le parti della figlia anche quando questa non ne ha bisogno. Chiamami appena sai qualcosa ok? 
- Anche tu fammi sapere se ti chiama! Non resiste più di due giorni a non sentirti tanto! - E con un piccolo sorriso ricco di speranza si salutarono.
Per i giorni successivi nessuno ebbe notizie di Jennifer. Sembrava essersi davvero dissolta nel nulla. La famiglia cominciava ad essere seriamente preoccupata e la polizia cominciò a prendere davvero in considerazione l'idea di qualche male intenzionato conosciuto su internet visto che la ragazza aveva molti amici di chat.  Solamente dopo una settimana e mezza quando ormai la speranza di un allontanamento volontario sembrava essersi dissolta nell'aria qualcosa cambiò. Un chiamata in piena notte arrivò sul telefono di Julia. Numero anonimo. Un piccolo lume di speranza si riaccese in lei:
- Pronto Jennifer sei tu???????
- Julia, sono Jessica!  
- Oi jess ciao. ma che ore sono? - guardò l'orologio ed erano le 3 e 45 
- Scusami lo so che è tardi!
- Perchè mi stai chiamando a quest'ora?
- perchè non voglio che i miei mi sentano. Ma è vero che la polizia sta cercando tua sorella? 
- Si!  Chi te lo ha detto?
- Mia madre questo pomeriggio mi ha fatto il terzo grado perchè questa mattina sono venuti i poliziotti a casa.
- Beh se te lo ha detto tua madre che bisogno c'era di chiamare me?
- Ero preoccupata! Avete saputo qualcosa? Hanno qualche idea su dove possa essere?
- Mia sorella è sparita da più di una settimana e tu ti ricordi solamente adesso di telefonare? Di notte oltretutto.  disse alterata
- Perchè ti stai arrabbiando?
- Non so che pensare sai? Da una parte ritengo che tu non sia davvero sua amica altrimenti avresti chiesto notizie su di lei prima come tutti gli altrio o peggio penso che  sei una pessima amica perchè sai qualcosa e non vuoi dircelo! 
- Julia ma che dici. Voglio bene a Jennifer. Io non so proprio nulla.
- Allora la nostra conversazione può anche chiudersi qui.
- Aspetta, non hai risposto alla mia domanda. Sospettano qualcosa i poliziotti, vi hanno detto qualcosa?
-  Perchè ci tieni tanto a saperlo? e sopratutto perchè mi stai chiamando a quest'ora?
- te l'ho già spiegato il perché ti chiamo adesso e poi sono preoccupata per lei e voglio sapere almeno su che tracce stanno lavorando i poliziotti.
- Jess... se sai qualcosa devi dirmelo lo sai si?
- Ma che vuoi che sappia julia!!!!
- Va bene allora facciamo così, io domani chiamo la caserma e gli racconto di questa tua chiamata tanto non hai nulla da nascondere giusto? E tranquilla... se per caso vengo a sapere che sai qualcosa e non mi hai detto nulla... trovo il modo di farti arrestare anche se sei minorenne!  Hai la mia parola.
- Ok ok... parlo! 
- Lo sapevo! Che sai? Sputa il rospo.
- E' a casa mia!!!! Quella fuori Chicago.  Non dirlo a nessuno per favore.  Jen mi uccide, i miei mi uccidono!
- CHE COSAAAAAAA! - Gridò un po' troppo forte da svegliare tutti -  Come puoi pretendere che non faccia nulla, stai parlando di mia sorella capisci? E' più di una settimana che la cerchiamo, non sapevamo più che pensare, gli agenti pensavano anche ad un rapimento e invece? DOVEVI DIRMELO IMMEDIATAMENTE! 
- Lo so, ma mi ha fatto promettere di non dirlo a nessuno! 
- Non mi interessa quello che ti ha fatto promettere. Sei una stupida!  Avviso i miei e arriviamo. 
- Non potete aspettate almeno domani così magari la preparo psicologicamente?
- Così magari si va a nascondere da un'altra parte. Non se ne parla. Ci vedamo tra copo, ti passiamo a prendere e andiamo subito da lei. Non ti azzardare a dirle che stiamo andando a prenderla. Non ti conviene.  - riagganciò
- Julia? - Corse sua madre nella sua stanza sentendola gridare - Che c'è amore? Tutto ok? 
- Mamma, so dove è Jen!
- Davvero???? -  disse mettendo una mano sulla bocca.
- Si! Sveglia Dan e andiamo.
- Vai te a  svegliare Daniel, io chiamo la polizia, mi hanno detto di tenerli informati.
Aspettarono la pattuglia e si incamminarono per andare a prendere Jessica. Suonarono alla porta non curanti che fossero le quattro e mezza del mattino. Andò ad aprire sua madre che ritrovandosi la polizia davanti per  poco non ebbe un infarto. 
- Posso esserle d'aiuto? - chiese spaventata
- Si, mi scusi per l'orario, ma a quanto pare ci sono state  date nuove notizie su Jennifer, la ragazza, amica di sua figlia, che è scoparsa giorni fa.
- Notizie? Che genere di notizie? Per venire a quest'ora non deve essere nulla di buono! O mio Dio... ditemi che sta bene quella ragazza e che non le è successo nulla.
- Per ora sembrano essere notizie positive, però vorremmo accertarcene di persona.
- Grazie al cielo!  Ma a cosa vi servo io? Come mai siete venuti qui?
- Sembrerebbe che sua figlia abbia ospitato la sua amica nella vostra seconda casa.
- No! Non è possibile. Le ho parlato ha detto che non ne sapeva nulla.
- Ha appena chiamato Julia e glie lo ha riferito.  Ho bisogno che la ragazza venga con noi per indicarci la strada.
- O mio Dio Judy - si rivolse a quella che era una sua carissima amica - Sono davvero desolata. Se lo avessi saputo prima o avessi sospettato qualcosa  ti avrei evitato questo inferno. Non oso neanche immaginare cosa si provi. Non so davvero come scusarmi.
- Mi basta riavere a casa mia figlia. - rispose piangendo. Ho temuto il peggio.
- Mamma dai non fare cosi! E' tutto ok!
- Julia tranquilla - le disse il poliziottò - Tua mamma sta tirando fuori tutto quello che si è tenuta dentro questi giorni. Tranquilla starà bene.  Adesso signora se potete cortesemente chiamare sua figlia...
- Certo certo! Scusami ancora Judy! Non finirò mai di scusarmi per questo. Adesso quella disgraziata mi sentirà!  Vado a chiamarla.
La ragazza scese piangendo. - Non ho fatto nulla lo giuro! Non mi arrestate per favore!
- Non vogliamo arrestarti, devi solamente venire con noi e dirci dove si trova Jennifer. 
- Devo venire nella vostra macchina? - disse terrorizzata
- Tranquilla, va tutto bene. Andrai in macchina con i Morrison ok? 
- Ti conviene andare con la polizia perchè io ti uccido!
- Smettila Julia! 
- Ma papà!
- Andiamoci a riprendere Jennifer. Ora ha importanza solo questo.
- Va bene. Sei salva... per ora! Sali in macchina forza.
Si incamminarono verso la destinazione indicata da quella ragazza è nel frattempo, dopo aver ricevuto una chiamata da Julia, si aggiunse anche Colin con la sua macchina.  Dopo ben tre ore di viaggio Arrivarono davanti ad una casa persa nel nulla, isolata e un po' vecchiotta.
- E' li che si trova Jennifer. Quella è casa mia. 
- Grazie Jessica, ci sei stata di grande aiuto, solo che la prossima volta ceca di non comportarti più così. 
- Davvero non mi arrestate?
- certo che no! Vai a chiamarla dai.
- Cosa devo dirle una volta dentro?
- Che siamo tutti qui fuori e che la stiamo aspettando.
- Mi uccidera!
- E' la fine che farai tanto, perchè se non ti uccide lei lo faccio io. 
- Posso andare io! - Si offro volontario Colin.
- Non mi sembra il caso! -  disse autoritario il padre 
- E invece è una bella idea! E' l'unico che ascolterebbe in questo momento.
- Concordo con Julia - disse judy  a suo marito. - Forse è il caso di accettarlo come fidanzato di nostra figlia.
Il marito si innervosì ancora di più ma alla fine si rasegnò e lasciò che colin andasse a recuperare Jen.
Quando il ragazzo entrò in casa, la trovò che dormiva sul divano. Tremava per il freddo, così  decise di togliersi la giacca e la coprì.
- Tesoro svegliati, sono io... Colin! - disse con delicatezza per non spaventarla.
Scattò  in piedi - Che ci fai qui? Come mi hai trovata? 
- Ho le mie fonti. Cosa credi di ottenere facendo così? 
- Nulla!  Non ho bisogno di ottenere niente. Sto solamente cambiando vita.
- Bella vita che ti sei scelta. Latitante e squattrinata. 
- Se sei venuto qui per  giudicarmi o farmi la paternale poi tranquillamente tornartene a casa tua!
- Sono venuto a cercarti perchè mi sei mancata un casino sciocchina! La tua assenza è insopportabilmente da gestire.  Scusa se non ho preso le tue parti quel giorno ma sono uno che dice quello che pensa. Non per questo i miei sentimenti per te cambiano... Mi sei davveroo mancata amore! Non farlo mai più!
- Mi sei mancato anche tu! - disse commossa dalle sue parole e in men che non si dica di ritrovo a baciarlo. Gli erano mancate troppo quelle labbra. 
- Non che non sia contento, anzi... ma fuori ci sono i tuoi che ti aspettano
- Hai portato la mia famiglia quiiiiii!!!! Ma come ti è venuto in mente????
- Calmati! Sono loro che sono riusciti a trovarti e sono loro che hanno chiamato me per informarmi.  C'è anche la polizia. Li hai fatti spaventare a morte, credevando che qualcuno ti avesse rapita, fatto del male o anche peggio.  Credo che possa bastare non trovi? 
Abbasso lo sguardo. - Non volevo arrivare a tanto.
- Allora mettiamoci una pietra sopra e usciamo!
- No! Saranno arrabbiati a morte conoscendoli. Mi staranno odiando!
- Non sono per nulla arrabbiati tesoro, vogliono solamente rivederti e riabbracciarti. Sei mancata terribilmente anche a loro. Andiamo mettiamo la parola fine a questa vicenda.
- Non mi permetteranno più di vederti"
- Sono sicuro che troverete un compromesso. fidati di me per una buona volta. Dai! - disse prendendole la mano e baciandogliela. - Andiamo fuori.
Una volta uscita fuori costatò che Colin le aveva detto la verità. C'era davvero la polizia.  Forse aveva esagerato veramente questa volta.  Vide i suoi genitori piangere e lei fece lo stesso presa dai sensi di colpa. Era paralizzata, non riusciva a muoversi. Furono loro ad andarle incontro
- Amore mio! - disse sua madre - Mi hai fatto spaventare a morte! Fortunatamente stai bene! Fatti guardare! O mio Dio ti ringrazio!
 - Scusami mamma, non volevo arrivare a tanto, avevo paura di essere giudicata e che mi considerase una delusione.
- Non dire sciocchezze! - continuò tenendola stretta a se. - Non farmi spaventare mai più così.
- Quando torneremo a casa -  aggiunse suo padre avvicinandosi anche lui per abbracciarla - ci metteremo a tavola e troveremo, senza litigare , una soluzione tutto. Vogliamo solamente vederti felice.
Arrivò  anche sua sorella con il piccoletto tra le  braccia che non appena vide Jen gli si lanciò contro per abbracciarla: 
- Io non volevo fare la spia... Scusami Jenny-
- Tranquillo ometto! - rispose abbracciandolo a sua volta. - lo so che non volevi fare nulla di male.  Ti voglio bene anche se fai lo stronzetto ricordatelo. -  poi si rivolse a sua sorella -Sei stata bene senza di me è? La pacchia è finita mia cara.
- Non dirlo neanche per scherzo! - disse buttandosi anche lei tra le sue braccia - Mi hai fatto morire di paura.
- Scusa, scusatemi tutti davvero... e tranquilla... - disse verso la sua amica che era rimasta in disparte -  Non sn arrabbiata con te per  avergli detto dove fossi.
- Vedo che è tutto sistemato! - disse il poliziotto arrivando. - Stai bene? Hai bisogno di qualcosa?
- Sto bene grazie e scusate ancora se vi ho fatto disturbare.
- È il nostro lavoro tranquilla. Ora andate a casa e riposate che sono stati dei giorni stressanti per tutti. 
I genitori ringraziarono i poliziotti e li congedarono. Successivamente richiamarono la figlia all'ordine che si stava baciando con Colin.
- Jen per favore vogliamo andare disse sua madre? 
- Arrivo! Ci vediamo domani amore... se mi ritireranno la punizione.
- Si ma non scappare di nuovo in caso contrario e con un ultimo bacio si separarono e presero direzioni differenti.  Arrivati a casa Jen chiese ai suoi genitori di parlare. Voleva davvero mettere fine a tutta quell'orribile situazione.
- Tesoro parleremo domani mattina ok?  Va a riposare, sarai stanca.
- Non ho sonno, sono in ansia.
- In ansia per cosa si può sapere? 
- Per quello che pensate di me e per  paura di non poterlo più vedere. - Suo padre stava per parlare ma venne fermato dalla mamma prima che potesse dire qualcosa fuori posto:
- Non pensiamo nulla di male tesoro  e per  quanto riguarda lui troveremo un compromesso per essere tutti contenti ok? 
- Grazie mamma  - Si abbracciarono 
- Non sai quanto p bello riaverti a casa tesoro! Ora però  vai di sopra. 
- Jen, posso dormire con te stanotte così ti controllo che non scappi? - Chiese Dan facendola sorridere
- Vieni dai prima che cambio idea, ma al primo calcio o capriccio  ti mando in camera tua intesi
- Va bene sorella! - e insieme si incamminarono verso il piano di sopra.
- Hai davvero intenzione di continuare a fargli vedere quel tipo?
- David, tesoro... Siamo sempre stati genitori moderni, le abbiamo sempre lasciate libere di fare tutto nei limiti del possibile...
- Beh guarda dove siamo arrivati per lasciarla libera!
- Ok, ha superato un certo limite infrangendo quella regola, ma non ha ucciso nessuno. Nostra figlia ormai sta crescendo e dobbiamo adeguarci a questo, che ci piaccia o no! Non dico che sono d'accordo su ciò che fa con questo ragazzo ma impedirgli di vederlo la porterebbe solamente a fare altre stupidagini e a mentirci di nuovo. Domani le parleremo e affronteremo l'argomento una volta per  tutte, noi andremo in contro a lei e lei a noi. Sarà anche cambiata ma resta comunque la ragazza dolce e intelligente che abbiamo cresciuto, vedrai che non sarà così difficile parlarle.
- Forse hai ragione. Speriamo bene.

 
Note dell'autore:
Poveri genitori... questa piccola Jen è davvero una macchietta! Fortunatamente è andato tutto per il meglio ed è tornata a casa. A mente fredda riusciranno a trovare un compromesso sull'argomento Colin? Restate sintonizzati su questi schermi che presto avremo le nostre risposte! Alla prossima.

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Il mattino seguente, come concordato la sera prima, Jennifer e i suoi genitori affrontarono la situazione.
- Buongiorno! - esordì lei entrando in cucina per la colazione.
- Buongiorno tesoro. Come stai? Ti senti un po' più tranquilla? 
- Insomma...
- Dai, vieniti a sedere che parliamo un po'! - disse sua mamma porgendole la colazione.  - Che ne dici di affrontare la situazione una volta per tutte?
- Penso che sia la cosa migliore da fare.
- Bene.  Allora:  in primis,  vogliamo che tu sappia che noi ci fidiamo ciecamente di te. Sei una bravissima ragazza, educata e a modo su questo non ci sono dubbi e non potremmo essere più orgogliosi però è anche vero che alla tua età  si commettono facilmente degli errori. Lo so... te l'ho già detto un milione di volte ma sembrerebbe che tu non abbia capito tale argomento.
- Non ho ucciso nessuno. Non vi sembra di esagerare? 
-  Lasciami finire il discorso per favore. Dicevo... Tu hai conosciuto un ragazzo e ti sei invaghita perdutamente di lui. Ci sta, è normale e va bene così.  La situazione però cambia quando infrangi le nostre regole. Le regole sono fatte per essere rispettate , ora che tu ti senta grande o meno non fa la differenza, devi comunque  accettarle e rispettarle. Sappiamo che non possiamo tenerti in una campana di vetro per sempre ma almeno speravamo di evitare quel piccolo inconveniente a quest'età e sopratutto in casa nostra.
- Ho capito che non vi vada a genio quello che ho fatto e da una parte potrei anche capirlo ma la vostra reazione è stata esagerata.
- Non credo. - si intromise suo padre - Ho fatto parlare tua madre apposta perchè se intervenivo io tesoro mio a quest'ora lui era già tornato su nel suo paese. Non mi sarei limitato ad una punizione di quindici giorni.
- Siete degli insegnanti, state in contatto con non so quanti studenti, sapete bene le problematiche di noi ragazzi. Dovete ritenervi fortunati: non fumo, non bevo e non mi drogo. Dovreste essere orgogliosi non farmi la paternale perchè ho fatto sesso con una persona.
- Devi proprio ricordarmelo?
- Tesoro... Il fatto che tu abbia fatto quello che hai fatto centra e non, Il punto fondamentaòe è che questo ragazzo ti sta facendo cambiare e ti sta portando a mentirci ogni giorno.  Prima non ti saresti mai permessa di scappare di casa o di marinare la scuola, ora invece anche questo fai. Capisci che dobbiamo prendere dei provvedimenti? 
- Non sono cambiata a casa sua. Lui non ha colpe, mi sono semplicemente resa conto di provare un grande interesse per lui e voglio vivermi questa cosa costi quel che costi. Non posso farci nulla,  sono innamorata di Colin e il solo pensare di  non  poterlo devere mentre è in zona mi manda in bestia e non mi fa ragionare. Se fosse stato un ragazzo di Chicago molto probabilmente  non mi sarei comportata ìn questo modo, avrei rispettato la punizione e amen. Lui però non è di qui, abita lontano e sprecare due settimane così senza vederlo per me è come morire. Sopratutto se sono costretta a non vederlo per colpa di una stupidaggine, perchè vuoi o non vuoi sempre a quel discorso torniamo e per me è una stupidagine.  
-  Ma tu riesci a renderti conto che quello che avete affrontato è un passo un po' troppo grande? Non si tratta di una stupidaggine ed è una cosa di cui tra qualche anno potresti anche pentirti.
-  Si ma ve la siete presa troppo per una cosa che sapevate sarebbe successa. Prima o dopo, maggiorenne o non  la cosa non cambia.  E'  successa, punto! sono pentita? Assolutamente no e mai me ne pentirò perchè quando è successo ero assolutamente convinta di volerlo. Allo stesso tempo però vi do ragione su una cosa. Vi ho mentito molte volte, ho omesso  molte cose e per non finire sono anche scapata di casa. So di aver commesso un grave errore e me ne pento. Non avrei dovuto farlo. Magari sarebbe bastato fare una chiacchierata come adesso per risolvere il tutto.  Vi chiedo scusa. Non si ripeterà mai più. Cercherò di affrontare prossime situazioni di difficoltà con più testa e meno istinto.
- È già un passo avanti. - sorrise sua madre.
- Che si fa adesso? - chiese preoccupata convinta che stesse arrivando l'ennesima punizione.
- Tuo padre è intenzionato a non fartelo vedere più!
- MA NON E' GIUSTO PERO'! Perchè mi vuoi vedere soffrire! Perchè? A cosa è servito parlare se poi tanto  le cose non cambiano.
- Jennifer puoi smetterla di interrompertmi ogni due minuti?  Dicevo... tuo padre non vuole fartelo più vedere ma io ritengo che sia esagerato, soprattutto perchè  poi saremmo noi a portarti a nasconderci le cose. Puoi frequentarti con lui a patto che non ci mentirai più. Devi rispettare il coprifuoco  e non dovrai portarlo a casa, o andare a casa sua, quando noi genitori non ci saremo. Possibilmente evitate anche di fare quello che avete già fatto... starei molto più tranquilla. 
- Togli la parola "possibimente" dalla frase che ha appena detto tua madre. Evitate e basta. Guarda che ti tico bene Jennifer: se ti becco in atteggiamenti poco idonei con questa persona, te lo giuro, vi spedisco ai due poli. Non sto scherzando. 
- Se volete mi chiudo anche in convento. Tanto se faccio voto di castità mi prendono.
- Vediii? Me le toglie dalle mani! - disse L padre che stava per innervosirsi a sentire quei discorsi.
- Jen per favore veniamoci in contro. Una via di mezzo, tu cerca di capire noi e noi cerchiamo di capire te.
- D'accordo. Posso vederlo adesso? Per favore.
- Sembra esisti solo lui! Fa come ritieni giusto, ma non tradire più la nostra fiducia.
- E' la tua ultima possibilità signorina. 
- Grazie, grazie grazieeeeee .  Non ve ne pentirete. - Corse su per le scale, raggiunse la sua camera, si preparò ed uscì.  
Si diedero appuntamento al parco 
- Amore mioooooooo!!!!!!
- Eccolaaaa! Tutto bene tesoro?
- Si, tutto meravigliosamente bene!  posso vederti! -  Disse baciandolo 
- Niente punizioni? - chiese sorpreso
- Sembrerebbe di no,  ma devo stare attenta a come mi comporterò d'ora in avanti. Mi hanno messo il coprifuoco e mi hanno categoricamente detto che non posso venire a casa tua e tu a casa mia se non c'è nessuno a sorvegliarci. Tranquillo però è una cosa che di può facilmente raggirare. - rise
- Non cominciare!  Io questa volta seguo quello che dicono i tuoi perchè  se disgraziatamente finisci nei guai tu di conseguenza ci finisco anche io.
- Preferisci i miei a me?
- Preferisco di gran lunga te amore, ma vorrei viverti di persona no attraverso il vetro della tua camera perchè ti hanno segrecato in casa.
- Mmm forse hai ragione!- lo baciò di nuovo
- Parlando di cose serie:  a che ora devi rientrare?
- Devo essere a casa per pranzo mentre  la sera entro le Dieci e mezza.
- Ok,  allora che ne dici se oggi pomeriggio  ti vengo a prendere verdo le quattro? Ho un programmino niente male.
- Tipo? 
- Che ne diresti di una lezione di guida dal tuo affascinate fidanzato? Tra qualche giorno inizierai le lezioni almeno sarai un po avvantaggiata. Poi pensavo ad una passeggiata e per finire  una cenetta. Ah... quasi dimenticavo, se  domani non metti in mostra tutto il tuo ben di Dio in maniera troppo eccessiva,  ti porto in piscina!
- Dico che sei un tesoro amore mioooo! 
- Dai che ti accompagno a casa.
- Di già ? - sbuffò 
- Ci siamo incontrati tardi stamattina, manca mezz'ora all'una,  prima che arriviamo è tutto....
- Con te il tempo vola.
- Buono a sapersi!  Ora però incamminiamoci . le diete un bacio a stampo.
- Va bene! disse mettendo il broncio.
***
Esci di nuovo? -  chiese sua madre vedendola truccarsi nel bagno tutta felice
- Si!
- Dove andate? 
- Ti arrabbi se ti dico che mi fa guidare? 
- Stai scherzando vero? 
- Dai che sarà mai!  Mi porterà in una stradina poco trafficata in modo che non potrò fare danni.
- Non ammazzatevi per favore!
-  Va bene! Grazie di tutto mamy, ti voglio bene.  -  Andò in camera sua a vestirsi. Optò per un vestitino bianco e nero altezza metà coscia, stivaletti neri, orecchini argento e borsa abbinata. 
- Ma c'è  almeno un paio di pantaloni nel tuo armadio? - ironizzò sua madre vedendola scendere tutta in tiro.
- Dai mamma! Non iniziare anche tu. Solitamente è papà che fa questo genere di domande.
- A proposito di  tuo padre... è in giro con alcuni colleghi di lavoro, attenta a come ti comporti in pubblico.  Non farti beccare a fare la smorfiosetta che ti ha già avvisato.
- Va bene mamma! Ora esco o faccio tardi. Ci vediamo staseraaaaa.
Uscì di casa e lo trovò fuori il cancello ad attenderla.
- Ogni giorno più bella!!!! Dimmi che nn derò preoccuparmi quando sono via.
- Puoi star tranquillo, questi sono solo per te. - indicò il vestito.
- Sono lusingato... prego signorina ecco le chiavi di questo gioiellino attenta a non rovinarlo. 
- Sei impazzito? Vuoi farmi guidare da qui? 
- Si! Nella stradina ci arriviamo piano piano guidando.  Tranquilla ci sono io!  Ci tengo alla mia pelle.   - Salirono in macchina e dopo aver spiegato le basi e vari tentativi di accensione machina partirono. -  Te la stai cavando benissimo piccoletta. Chi lo ha dettp che le donne sono imbrancate?
- Non ti piccchio perchè ho le mani occupate ma aspetta che scendiamo, poi te lo faccio vedere io l'imbranata.
- Metti la freccia e gira qui... piano, rallenta o ci portiamo dietro qualcosa! - disse ridendo.
Arrivarono nella stradina e fecero un' altra mezz'ora di guida dopodiché la portò in un parcheggio e iniziò a farle vedere qualche parcheggio elementare.
- Direi che basta così per oggi, mi sono rimbambita abbastanza.
- Niente male piccoletta! Dvvero niente male.  Per essere la tua prima guida sei stata brava. 
 - Merito un premio?
- Direi di sì! Avanti sentiamo che vuoi?
Gli si avvicinò pericolosamente iniziando a baciarlo sul collo e a mettere le mani sui suoi pettorali per poi sbottonargli la camicia...
- Oiiii signorina, quanta strafottenza!
- Mi hai chiesto cosa vorrei e io ti sto rispondendo: voglio te! 
Deglutì - Ci hai preso gusto vedo!
- Molto.... poche chiacchiere colin!!!! 
- Aspetta aspetta! Quanta fretta. Ricorda le parole dei tuoi genitori.
- Non possono vederci non preoccuparti e poi hanno detto a casa tua o mia.... Nessuno ha parlato di macchine - gli fece l'occhiolino.
- Sei una strega. Ci metteremo nei guai se qualcuno ci vede lo sai si?
- Il parcheggio è composto da quattro piani e noi siamo solamente al secondo. Se scendiamo vedrai che non troviamo nessuno a parte qualche altra coppietta in cerca di coccole.
- Perché trovi sempre il modo di convincermi? - disse riprendendo possesso della sua auto e avviandosi nel piano più basso del parcheggio. Passarono li quasi tutto il tempo dopodiché lui guardando l'ora si accorse che erano già le dieci.
- Per la miseria Jen! Se non ti riporto a casa entro mezz'ora arriverà la terza guerra mondiale! - si rivestirono velocemente e si misero sulla via del ritorno.
- Mi dispiace non averti portato a cena. 
- Non dispiacerti. mi piace di più quello che abbiamo fatto! 
- Sei tremenda,  ma sono contento della svolta della serata! Levati quel sorrisetto dalla faccia che si capisce esattamente quello che hai fatto!!! - La baciò -  Ti passo a prendere domani ok? Mettiti un costume decente se vuoi che ti porti in piscina!!!! 
- Decente per me o per te? - la guardò brutto - Ok ok ok! Decente per Te! Metterò un saio amore! - rise - A domani!
rientrò a casa e  vide i suoi genitori in salotto che sicuramente la stavano aspettando...
- Brava!  Vedo che sei puntuale. - disse suo padre
- Ho capito la lezione.
- Dove siete stati? 
- A farci un giro e poi a cena fuori!!!  Ora però vado di sopra. Sono stanca e domani ho la sveglia presto. Vado in piscina.
- siiiiii! Piscinaaaaa! Posso venire con te? - disse il fratellino che fino a quel momento era intento a giocare.
- Amore una prossima volta ok? Domani non riesco a portarti. Mi dispiace.
- Perchè no?
- Perché andiamo con degli amici e non ci sono posti in macchina. La prossima volta ti prometto che ti porto.
- Uffa però! - e offeso se ne andò in camera sua. 
- Vai veramente con i tuoi amici?
- No, vado con Colin ma i miei amici mi raggiungeranno nel pomeriggio per stare tutti insieme.
- Jen!
- cHE C'è! Non sto mentendo a voi! Gli ho detto una bugia a fin di bene.  Ci sarebbe rimasto male se gli avessi detto che non lo volevo tra le scatole.
- Su questo ok, ti do ragione.
- Grazie. Vado in camera.
Salì  le scale e incontrò  Julia nel corridoio che la prese e la trascino nella sua stanza.
- Allora? Come è andata la guida? 
- Ma sei scema? - esclamò per i modi bruschi con cui era stata trascinata in stanza - Tutto bene, non ho ucciso nessuno.
- Che avete fatto poi?
- Niente di interessante...
- E allora perchè sorridi come un'ebete? Daiiii racconta...
- E va bene. Vuoi la versione originale o quella che ho rifilato a mamma e papà?
- Jen! Ricominci? 
- Ho solo omesso qualche piccolo dettaglio con loro.
-A loro ho detto che dopo la guida avremmo fatto una passeggiata e saremmo andati a cena....
- Invece?
- Invece dopo la guida, visto che eravamo in un parcheggio isolato, abbiamo cominciato a parlare e poi... beh... abbiamo fatto l'amore!  Poi siamo tornati a casa perchè ci siamo resi conto che erano già le dieci. 
- Hai passato l'intero pomeriggio a... 
- Shhhhhhh..... vuoi gridarlo al mondo intero? 
- O mio Dio!  Non ti facevo così sorella! 
- C'è lo sapremo ridire quando accadrà anche a te! 
Le arrivo un messaggio
"Comunque sono contento che metti quei vestitini solamente per me ma non esagerare perchè oltre a me potrebbero vederti anche altre persone e sai che sono geloso."

"E a me piaci anche per questo! Ci vediamo domani amore"


"Buonanotte piccoletta del mio cuore!"

- Dicevamo? - tornò alla realtà guardando sua sorella
- Niente, semplicemente che sei un caso senza speranza! Vai a nanna che è meglio!
- Schema!
***
Tra uscite, cenette e altre attività molto piacevoli ecco che il primo mese di vacanza passò molto velocemente. Jen e i suoi genitori sembravano finalmente andar d'accordo come un tempo e la sua relazione con Colin procedeva a gonfie vele.  Era una splendida domenica e mentre Jen era concentrata a compilare i moduli per la tanto attesa borsa di studio di recitazione il suo telefono squillò:
- amore mio! Ciaoooo
- Ciao piccoletta! Che stai facendo? Ti chiamavo perchè volevo proporti una cosa!
 - Sto compilando dei moduli. Dimmi pure.
- Domani come ben sai i miei pariranno per  tornare in Irlanda e questa sera vorrebbero andare a cena fuori...
- Mi stai dicendo che non possiamo vederci? Tranquillo, va pure con i tuoi noi possiamo vederci nel pomeriggio oppure domani. Non è un  problema.
- Ma che dici???? Volevo invitarti ad unirti a noi.  In fondo sei la mia fidanzata, è giusto che ti conoscano.
- Conosco già tua madre.
- Si ma era una situazione strana quella di quel giorno.  Questa sera voglio presentarti ufficialmente... dai dmmii di sì! 
- Va bene, non mancherò! Oddio, mi sta salendo già l'ansia. E sen non dovessi piacerli?
- Non aver paura... gli piacerai. Tu piaci a tutti. A dopo amore
- A dopo.
- Tesoro! -  disse sua madre raggiungendola - Io e tuo padre verso le cinque andiamo a lavoro per formare le nuove classi, potresti tenere Daniel insieme a tua sorella? 
- Ti fidi dopo come è andata l'ultima volta?
- Certo che mi fido. Hai finalmente messo la testa a posto.
- Certo! Comunue si, posso tenerlo ma fino verso le sei e mezza, poi avrei un impegno importante.
- E sentiamo: dove ti porta il tuo bel moroso? - Disse scherzando
- Siediti...
- Ah... fatto buono non è!-  la sua espressione cambiò e torno seria
- Mi presenterà ai suoi genitori.
- Amore aspetta un attimo, non è un po' presto?
- No! - si mise a ridere vedendo la faccia di sua mamma -  Non mi sta chiedendo di sposarlo mamma non farla tragica. Vuole solo presentarmi la sua famiglia. E' una cosa carina, significa che ci tiene davvero a me. 
- Lo so, ma tu sai come la pensiamo io e tuo padre, per  noi portare un fidanzato a conoscere la famiglia ha un certo peso e almeno per quanto mi riguarda non credo di essere pronta ad accettarlo.
- Non ve lo porterò a casa fino si 25 anni ok? Così stai tranquilla.
Risero entrambe. - Forse hai ragione, sono io che sono esagerata.
- Mmmh... forse giusto un pochino! Sono abituata non preoccuparti ehehehehe. Ascolta, non stiamo ufficializzando il nostro fidanzamaneto, sto solamente conoscendo i genitori di lui prima che tornino in irlanda. Difficilmente li vedrò, è un'occasione visto che sono qui. Nulla di più e fidati,  anche per  lui è così tranquilla. Non stiamo affrettando nulla
- Va bene tesoro. Comportati bene però
- Certo che si!
- Ora scappoo farò tardi, attente a vostro fratello. 
- Tranquilla, il mocciosetto è in buone mani! - rise
***
- Non ci voglio rimanere con lei. Vengo con te!
-  Te l'ho già detto, non puoi venire Dan! 
- Ti pregoooo! Faccio il bravo. Niente capricci, niente di niente. - fece gli occhi dolci. Stava per convincerla quando il suo cellulare squillò:

"Sono qui fuori scendi."

 Non capì più nulla tanto era l'agitazione, prese la borsa e si incamminò verso l'uscita.
- Julia mi raccomando! - disse indicando il fratellino che si era incantato a vedere la TV e non si era accorto che sua sorella stava uscendo 
- Tranquilla ci penso io
- Se ti serve una mano chiama. -  Uscì e si diresse verso la macchina del suo moroso. 
- Come siamo belle!!!!
- Grazie, anche te non scherzi! I tuoi? - Chiese non vedendo nessuno
- Sono con la loro macchina. Ci aspettano li.  Dopo cena se non si farà tanto tardi vorrei passare del tempo con te, così ho deciso di prendere l'altra macchina. 
- Sei un tesoro! 
- Pronta?
- Assolutamente! 
- Allora andiamo. 
Durante il tragitto parlarono delle loro rispettive giornate: di coda avevano fatto, dei moduli da compilare e ad un tratto Colin tirò fuori un argomento che fece innervosire Jen!
- Tra un paio di giorni arriveranno Matt, Lucas e Yuri.  Ricordi vero? 
- Certo che ricordo! Sono contenta di rivederli, un po' meno che me li ritroverò sempre appiccicati a te, quindi addio privacy, ma ok!
- Chi ha detto questo! Vieni sempre al primo posto. Avremo i nostri spazi piccoletta... comunque non è questo che volevo dirti...
- E cosa allora?
- Ho paura a dirtelo. Vedi...  qualche tempo fa,  prima di venire qui , con i ragazzi stavamo organizzando questo viaggetto...
- Non prenderla per le lunghe daiiii! Non sarà così tremendo quello che hai da dirmi.
- Scende anche Helen. - disse di botto.
- Cioè?  Helen ha preso casa con voi?  Vorresti forse dirmi che quella ragazza ruba uomini verrà a dormire in casa insieme a te? 
- Non dormiremo insieme!
- Hai capito lo stesso! Non voglio che dividete la casa. Non mi fido di lei.
- Come potevo sapere che si sarebbe lasciata con mat?
- Ooooh... io lo sapevo. Quella aveva altri piani fin dall'inizio. Vuole te!
- Ma io no! 
- Non mi fido e basta!
- Cosa vuoi che faccia? 
- Dille di rimanersene in Irlanda. In fondo non te la sei mai filata dovrebbe essere abituata ad un certo trattamento da parte tua.
- Stai diventando cattiva sai?!? 
- Se lo merita. Tu sei mio non deve neanche pensare di metterti le mani addosso.
- Non succederà te lo prometto!  Ora siamo arrivati che vogliamo fare: continuare a discutere o vuoi venire a conoscere i miei?
- Non finisce qui! 
- oooooh mi dispererei se succedesse- disse ironicamente. Uscirono dall'auto e si recarono nel ristorante dove ad attenderli vi erano già i genitori di lui.
- Mamma,  papà, scusate il ritardo. C'era traffico.
- Tranquillo siamo appena arrivati anche noi.
-  Volevo presentarvi Jennifer!
- Ciao tesoro! - le disse la madre - E' bello conoscerti in una cura istanza migliore rispetto all'ultima volta.
- È vero piacere anche per me signori - disse stringendo la mano ad entrambi
- Colin! Falla accomodare, non essere il solito cafone! - lo rimprovero suo padre.  - Allora Jen cosa ci dici? Come andata la maturità? A questo scanzafatiche sembrerebbe bene
- Veramente io ho appena finito il secondo anno. Ce ne vorrà di tempo er arrivare al diploma, ma se la mia media di adesso rimane invariata, punto ad avere il 100 pieno! La lode non lo so ma ci penserò a tempo debito.
 Il padre rimase senza parole! -  Un piccolo genietto insomma e brava, ma una cosa mi lascia perplesso... Colin,  non è un po' piccolina per te?
- Papà non ti ci mettere anche te! Se i suoi genitori hanno in grandi linee accettato la cosa non vedo perchè non dovresti farlo tu!
- Hai ragione. - Tornò a parlare con lei - Ti tratta bene mio figlio?  
- Si, non si preoccupi. Mi tratta anche fin troppo bene! 
- Sono contento! Sai una cosa? Mi stai simpatica Jennifer. Vedo mio figlio mattere un po' di sale in zucca giorno dopo giorno, ora capisco di chi sia il merito.
- Io non faccio assolutamente nulla mi deve credere. 
- Anche modesta! Che dire Colin. Hai fatto proprio una bella scelta.
Passarono il resto della serata a parlare delle loro vite, della scuola e della passione per il cinema e teatro che accomunava i due ragazzi.... 
- Mamma, papà, si è fatto tardi. Devo riaccompagnarla a casa o i suoi mi uccideranno.
- Certo non preoccuparti! È stato un piacere conoscerti Jennifer. -  La salutò il sig. O'Donoghe con una stretta di mano
- Anche per me! Fate buon viaggio! - e dopo aver salutato anche la signora si diresse in macchina con Colin per tornare a casa. Durante il viaggio non disse una parola. Improvvisamente quel suo atteggiamento gentile e amorevole che aveva avuto fino a due minuti prima era scomparso nel nulla!
- Che ti prende amore? - ma lei non lo calcolò - Oi Jen! guarda che sto parlando con te! - Disse fermando la macchina - Si può sapere che c'è?
- Niente pensa a guidare! - disse con strafottenza.
- Fai sul serio! Sei arrabbiata con me? E quale sarebbe il motivo?
- Me lo chiedi anche? - iniziò ad alzare la voce - Mi stai chiedendo davvero quale sia il problema Col???? LEI! LEI È IL PROBLEMA. NON VOGLIO ASSOLUTAMENTE CHe QUELLA VENGA AD ABITARE PER UN MESE A CASA CON TE! 
- Amore...
- E NON CHIAMARMI AMORE!
- Jen, ascolta, davvero non devi preoccuparti di nulla! Se potessi ti farei venire a casa con tutti noi ma i tuoi mi sparerebbero a vista se gli proponessi una cosa del genere! Proverò a parlare con Matt per convincerla a non venire... ma ti prego, non tenermi il broncio!  - Non gli rispose subito - Allora? Va bene se facciamo così? - Annuì - Me lo dai un bacio prima di andare via?
- No! Sono arrabbiata...
- Con me?
- N,  ma sono comunque arrabbiata! Ci vediamo domani! - uscì dalla macchina e si diresse a casa sua. Aprì la porta e senza calcolare l'intera famiglia, che stava davanti alla TV, andò al piano di sopra.
- Guai in vista! - disse la mamma 
- Magari si sono lasciati. Sarebbe un problema di meno
- Papà! - lo rimprovero Julia - Vado a vedere! - Sali le scale ed entrò, senza chiedere il permesso, in camera di sua sorella. - Problemi jen?
- Quella stupida di Helen verrà in vacanza qui e pensa di alloggiare a casa di Colin e la sua comitiva!
- Wooow!  Beh... ti fidi di Colin no?
- Certo che mi fido di lui! Non mi fido di lei però. Non voglio che stia a contatto con lui. Già devo sopportare che in inverno si vedranno più spesso di quanto ci vedremo noi, non posso sopportare anche che stiano sotto lo stesso tetto. 
- Colin che dice di tutto ciò?
- Prova a chiamare Matt per convincerla a non venire. Ma solo perchp mi sono arrabbiata. 
- Lui è tranquillo ecco perchè non ci ha pensato. Ti ama, non ti tradirebbe mai. Aspetta di sapere che dice Matt per arrabbiarti Ok? 
- Forse hai ragione tu!  Grazie julia.
- Dovere di sorella! 
***
L'indomani Colin chiamo il suo amico Matt
- Oi amico come mai chiami a questora? 
- Ho bisogno di un favore. In che rapporti sei con Helen?
- Migliori di un paio di settimane fa! Perchè?
- Jen non vuole che venga a stare da noi. 
- Era facilmente intuibile dopo quello che ha fatto Helen! Ha anche ragione .
- So che a ragione, appunto ti sto chiamando . Non è che riesci a convincerla a non venire? 
- E  come faccio!!! 
- Che ne so... dille di portare un'amica e le facciamo alloggiare da un'altra parte. No idea stupida. In casa ci sono miglioni di posti letto non se la berrebbe.
- Aspetta... ho un'idea! Sai che a me interessa ancora Helen giusto?
- Si!
- Io vorrei provare a ricorteggiarla... che ne pensi se ci facciamo un viaggetto io, te, lei è la tua fidanzata? Diventerebbe n viaggio tra due coppie,  Helen non si sentirebbe esclusa è Jen non si dovrebbe preoccupare perchè starebbe con te tutto il tempo e noi due ci godremo comunque le vacanze.  Una volta passata questa gita le dico che rimango solo io a farti compagnia perchè devi  preparare i test universitari e vuoi poche persone intorno. Naturalmente gli altri verranno ugualmente ma lei nn lo saprà e non ci resterà male. 
- Sarebbe una buona idea ma non so se i genitori di Jen la farebbero venire con noi. Sono molto severi e inquadrati. Provo a chiederglielo comunque. Ti aggiorno il prima possibile. - Riagganciò e fece subito il numero della sua fidanza spiegandogli tutta la situazione.
- Beh si comincia a ragionare... almeno posso tenerti d'occhio.
- Devi tenere d'occhio me?
- Sai cosa intento, ho la possibilità di marcare il territorio almeno.
Colin rise - Dici che i tuoi ti daranno il permesso di venire in vacanza con noi? 
- li convinco tranquillo.  Ti chiamo appena mi dicono di sì!
- Non aggredirli ok? 
- Fidati di me!!!!  
A tra poco....
***
Jen passò parte della mattinata a preparasri un discorso per far accettare  la proposta della vacanza ai suoi genitori. Niente le sembrava adeguato così decise di scendere al piano di sotto e provare a improvvisare qualcosa nella speranza di essere  più fortunata. Andò in cucina e trovò sua madre intenta a preparare il pranzo.
- Mamma possiamo parlare? 
Sua madre si giro preoccupata. - Tu che mi chiedi di parlare? Che è successo? Guai in vista?
- Niente di tutto ciò! Volevo chiederti un favore.... - non continuò subito
- Allora tesoro? Cosa devi chiedermi?
- Sai che io e colin stiamo insieme no?
- Questo discorso già non mi piace, comunque si state insieme... poi?
- E sai anche che a giorni verranno i nostri amici dall'Irlanda. Beh ecco si stava pensando di partire per una settimana per fare una piccola vacanza tutti insieme. Volevo chiederti il permesso di andare con loro.
- Chi sarete?
- Io, Colin, Matt e Helen!
- Due coppie insomma.
- Si esatto!
- Jen... 
- Mamma aspetta fammi finire. In teoria loro dovevano solamente scendere giù, ma non mi piace il fatto che Helen dorma in casa con loro, non dopo che ho saputo che ha interesse per Colin. Abbiamo quindi pensato di raggirare il problema in modo che possa tenerla d'occhio.
- Mi stai chiedendo di mandarti in vacanza con il tuo fidanzato lo sai si? E per giunta con tutte persone più grandi di te.
- Si lo so! Ma non c'è nulla di male, ci vediamo già  tutti i giorni e voi ne siete al corrente. 
- Si ma partire con lui significherebbe non avere grandi nei dintorni che vi controllano e sicuramente dividereste la stessa stanza. Ritorniamo al punto di qualche mese fa... non voglio che affronti a quest'eta una relazione cosi.
- Così come?
- In maniera anche fisica. Sopratutto con uno più grande.
- Mamma posso dirti una cosa?
- Si certo...
- Sono stata sincera con te dal nostro ultimo discorso tranne per una cosa. Io e Colin facciamo sesso regolarmente!  E' giusto che comunque tu lo sappia. Non è inpedendomi di andare in vacanza con lui che le cose non succederanno.
- Jen! Ma davvero dici?  - Disse portandosi una mano sulla fronte. 
- Si... 
- Perchè hai deciso di dirmelo? 
- Perchè confido nel fatto che sei una donna prima che una mamma e che sicuramente avrai passato situazioni di questo tipo. Io vorrei davvero andare in vacanza con lui.
- Non lo so tesoro, mi hai fatto cadere completamente dalle nuvole.
- Davvero non ci eri arrivata?
- No! Pensavo avessi capito fosse stato un passo troppo affrettato e che fossi tornata sui tuoi passi... invece mi sbagliavo.
- Mamma non ti ho mica detto che sto per morire! - rise
- No, ma tu mi farai morire prima o poi. Anche se ti dicessi di sì per il viaggio, cosa pensi che convincerà tuo padre?
- La tua buona dialettica?
- Aspetta aspetta....  cosaaaa? Vorresti che parlassi io con tuo padre? Scordatelo!
- Ma mamma!!!
- No no no... se sei grande per fare l'amore con il tuo fidanzato sei anche grande per parlare con tuo padre. Se lui ti dirà di sì allora io non ti ostacolerò!
- Ma sai già che mi dirà di no! 
- Non mi va di discutere Jen! Se voi parla con tuo padre. 
- E io che pensavo che saresti stata dalla mia parte! - Fece per uscire
- Jen, aspetta!
- No! Va bene così! E se ne andò...
***
La sera quando il padre rientrò a casa con tutta la pazienza di questo mondo Jen provò  a spiegare anche a lui la situazione tralasciando il fattore rapporti fisici con Colin.
- Tesoro la mia risposta è no, ma credo fossi già preparata per questo.
- Ma papa dai!!! Che può succedere! Dormirò con Helen e lui con Matt perchè preoccuparsi! 
- Mi fai così scemo?
- È la verità!  E poi scusa... in Irlanda a settembre mi ci mandi e ora in vacanza no?
- Non ho ancora detto che ti ci mando, non mettermi parole in bocca che non ho detto, ma almeno lì ci saranno i suoi genitori...
- Guarda papà che se proprio uno le cose le vuole fare non sono di  certo i genitori ad impedirlo.
- La situazione non cambia. Per me è no. 
Senza replicare si avviò in camera
- Cosa ha detto tuo padre? - chiese sua mamma
- Come se nn conoscessi già la risposta!
- Jen tesoro...
- No mamma davvero, non voglio sentire niente. Va bene così! - si chiuse in camera.
***
- David ascolta... e se le dessimo una possibilità?
- Ti ci metti anche tu ora?
- Pensaci... da quando abbiamo avuto l'ultima discussione si è comportata sempre bene, non ha più risposto male, non ha mai infranto il coprifuoco, ci dice sempre dove va e ha già ripreso con i libri. Si sta anticipando le materie, forse un premio lo merita.
- E tu ti fidi a mandarla in vacanza con quello? 
- Le vuole bene, non la tratterebbe mai male.
- Non parlo di come la tratta.  Sai cosa intendo e sai come la penso.
- Beh io penso che se uno voglia fare qualcosa lo fa a prescindere dal contesto. Non è inpedendogli di fare una vacanza che la fermeremo in caso voglia fare altro. Può farlo benissimo in qualsiasi momento. 
Le stesse parole di tua figlia. Ora ho capito da chi a preso! Non mi mettere queste cose in testa che poi le evito anche di uscire.
- Sai che ho ragione... rimane il fatto che dobbiamo avere fiducia in nostra figlia. Sono solo 7 giorni. 
- Due contro uno insomma. 
- Proviamo a darle fiducia.
- Mi arrendo! Ma a patto che dorma davvero con Helen.
La signora Morrison salì al piano di sopra ed entrò in camera di sua figlia.
- Tesoro...
- Mamma, esci cortesemente. Sto studiando se non l'hai notato.
- Lo studio oggi può essere interrotto.  Non hai scuola, sei in vacanza e ancora non hai compiti da fare.
- Che vuoi?
- Chiama Colin e digli che puoi andare in vacanza con lui e i vostri amici.
- Mi stai prendendo in giro? - disse fissandola.
- No!  Ho parlato con tuo padre e gli ho fatto vedere una visione della vita un po' più realistica. 
- Che gli hai detto? - Disse facendo tornare un sorriso sul suo volto
- Non ha importanz,a ma ha chiesto esplicitamente che devi dormire con Helen. 
- Va bene!!!! No Problem! -  disse scattando in piedi - Farei di tutto per tenerla lontano da lui anche passare una settimana in sua compagnia. 
- Tu con quella faccia?
- Certo e poi ha detto dormire, posso benissimo passare del tempo con lui e poi tornare in camera da Helen per dormire.
- JENNIFER! Va bene la confidenza madre figlia ma non esagerare! -  Disse la mamma sconvolta!
- Che hai capito mamma!!!! Stavo scherzando.  Volevo solo testare le tue reazioni. - Disse ridendo. -  Ora chiamo Colin. Esci ciaooooooo!
Prese il cellulare e compose il suo numero! Non lo  fece neanche parlare che gli disse:
- Ho il permesso di partire!!!
- Mi stai prendendo in giro? 
- No ma devo stare in stanza con Helen!
- E' una notizia fantastica amore! Di un po: hai intenzione di obbedire? 
- Si questa volta si! Tanto questo non impedisce un bel niente.... - disse maliziosamente
- Ma ti ho fatto diventare io cosi maliziosa? 
- Non sono maliziosa... 
- Lasciamo stare... comunque ho intenzione di venire a casa tua tra poco
- Per fare? 
- Per parlare con i tuoi
No no No! che cosa???? 
Riagganciò senza dare ulteriori risposte.  Cinque minuti dopo qualcuno bussò alla porta di casa sua.
- Colin! - esclamò la signora Morrison - Jen e sopra, la chiamo.
- No, non si proeoccupi, sono venuto a parlare con lei e suo marito... 
Con molta sorpresa la signora lo fece accomodare  - David tesoro c'è Colin che vorrebbe scambiare quattro chiacchiere con noi.
- Ciao lo salutò il padre della sua fidanzata  - vieni accomodati.
- La ringrazio
Allora cosa volevi dirci?
- Volevo tranquillizzarvi sul viaggio che faremo. In pratica Jen non vuole che Helen venga qui a passare le vacanze per paura che ci provi con me così un mio amico ha avuto l'idea di fare un viaggio tutti insieme in modo che Helen non si senta esclusa e che Jen non sia gelosa. 
- Sapevamo già questo...
- Volevo darvi la mia parola di trattare vostra figlia come si rispetti e di stare tranquilli che divideremo le camere in maniera equa:  Helen e Jen e io e l'altro ragazzo. Su questo posso darle la mia parola.
- Lo apprezzo molto ragazzo e il fatto che tu sia venuto qui in casa nostra per parlarci di questo ti fa onore  ma attento a te comunque.  Lo so come ragionate, non sono nato ieri... Jen a mio parere è ancora piccola per un certo tipo di relazioni sopratutto rispetto a te che sei già più grande. Ti sto affidando mia figlia, vedi di non deludermi. 
- Non succederà. Ha la mia parola.
- Ma che bel quadretto! - disse Jen entrando e abbracciando Colin
- Tesoro ciaooo!  Hai sentito tutto?
- Si!!! Ma potevi anche parlarne con me prima! 
- Era una cosa tra me e i tuoi.
- Perdonato! Usciamo dai! 
-  Qualcuno di mia conoscenza non dovrebbe fare le valigie?  - Chiese la madre
- Le ho già fatte! - disse con un sorrisetto.
- E quando?
- Mi sono avvantaggiata già prima di chiedervelo ehehehe!  mal che andava le avrei disfatte.... ciao ciaooooo!!!!
- Sta divendando davvero ingestibile! - disse suo padre 
- Speriamo che con gli altri due siamo stati più fortunati.... 
 
Note dell'autore:
Ciaoo! Eccomi qui, questa volta non sono in ritardo! eheheheheh.... I problemi famigliari sembrano essere finiti ma torna un argomento già visto in qualche precedente capitolo: Helen. Vi avevo anticipato che sarebbe ricomparsa ebbene eccola qui! Come saranno queste vacanze? Alla prossimaaaaaa
P.S. Il capitolo è un po più lungo questa volta! ;)

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Finalmente il giorno della tanto attesa vacanza arrivò. Jen e Colin partirono dall'aeroporto di Chicago mentre Matt e Helen dall'Irlanda,  si sarebbero incontrati direttamente lì, nella metà prestabilita: Spagna.
- Jen tesoroooo!!!!! -  disse la sua amica felice di vederla
- Ciao. -  rispose freddamente Jen beccandosi una gomitata da parte di Colin
- Che hai? ti sento strana.
- È stanca per il viaggio tranquilla! - rispose Colin per lei
- Oddio Colin, nell'euforia di rivedere questa signorina non ti avevo visto. Ciaooooo! Che piacere rivedere anche te, fa strano non vederti in giro - disse abbracciandolo
- Certo come no! Non lo avevi proprio visto - borbottò Jen vedendo la scena
- Hai detto qualcosa Jen?
- Chi io? No no!
- Ti sento strana! Sicura di stare bene?
- Sto benissimo! Andiamo.
- Potete scusarci un secondo? - chiese Colin ai due ragazzi mentre trascinana per un braccio la sua fidanzata portandola in un posto un po appartato:
- Hai intenzione di trattarla così per tutta la settimana?
- Se si comporta come adesso si!
- Non sta facendo nulla di male, mi ha semplicemente salutato
- Possibile che non lo vedi?  Ti guarda troppo e per me questo è già tanto.
- Stai esagerando amore.
- Non hai visto niente ancora fidati.
- Lasciamo stare altrimenti finiamo per litigare. Andiamo di la da loro e cerca di trattenerti. 
- Non ti prometto nulla.
Tornarono dagli altri e dopo aver preso i loro bagagli uscirono dall'aeroporto  per dirigersi nell'hotel dove avevano prenotato. Si sistemarono nelle loro stanze, si diedero una rinfrescata dopodichè uscirono.
- Grazie per aver diviso la camera con me. Io e Matt non stiamo più insieme, sarebbe stato imbarazzante dormire con lui. 
- No problem! - Tagliò a corto
Helen notò il comportamento strano e insolito di Jennifer, ma diede davvero la colpa alla stanchezza del viaggio.  
Si fermarono in un bar poco distante da dove allogiavano, ordinarono qualcosa da bere e nel frattempo chiacchierarono un po. Per tutto il tempo  Helen non fece altro che cercare lo sguardo di Colin e questa volta anche lui noto che la cosa le stava sfuggendo di mano ma fece comunque finta di nulla. Quella che non riusciva proprio a mandare giù tutto ciò era Jennifer che le lanciava occhiatacce continue anche se lei sembrava non accorgersene. La cosa degenerò quando Hele posò la sua mano sul braccio di Colin. 
- Mettiamo le cose in chiaro! -  disse Jennifer alzandosi in piedi e facendo girare parte delle persone sedute accanto a loro. - Lui sta con me chiaro?  Quindi ti pregherei di tenere le mani al posto e di non avvicinarti a lui a meno che non sia strettamente necessario. Sono stata abbastanza chiara?
- Amore calmati! 
- Non mi chiedere di calmarmi! Ma la vedi come ti si struscia addosso? 
- Jen ma..... - provò ingenuamente a difendersi la ragazza
- Che c'è? Pensi che non me l' abbiamo riferito che ci hai provato spudoratamente con lui è?!?! Bell'amica che sei!  - e con quelle ultime parole lasciò il locale.
- Scusala, vado a parlarle. - e si diresse fuori anche lui.
- Di un po'! Ti è andato di volta il cervello?  Si può sapere perchè.... - si interruppe bruscamente perchè la vide piangere - Eiii Amore! -  disse pacando i toni e abbracciandola -Cosa c'è che non va?!?! 
- Ho paura Colin ok?!?! Non sono gelosa ma ho paura. Ecco perchè mi arrabbio.
- Di cosa hai paura esattamente?
- Di perderti!!!
L'abbraccio ancora più forte di prima - Non mi perderai!!!
- Come fai ad esserne sicuro? Viviamo lontanti, una volta finite le vacanze difficilmente avremo modo di vederci e poi tu sicuramente sarai accerchiato da milioni di ragazze. 
- Potrei dire la stessa cosa su tutti gli uomini che ti ronzeranno attorno quando non ci sarò a controllarti, tra cui i tuoi compagni di classe. Eppure... io non ho paura.
- Io non lì calcolo gli altri.
- Neanche io calcolo le altre donne dovresti saperlo ormai, era la mia nomina a scuola se ben ricordi! Se non lo facevo prima che ero single come pensi che possa farlo adesso che ho una splendida ragazza?Non avere paura, viviamoci la nostra storia in tutta serenità ok? Non puoi sapere  come andranno le cose in futuro, magari mi  lascerai per un bel giovane o magari ci sposeremo. Non puoi saperlo. Vivi nel presente e godiamoci quello che di bello abbiamo! Helen non è assolutamente un problema per me e non deve esserlo neanche per te. Cerca di star tranquilla e cerchiamo di goderci la nostra prima vacanza insieme. Ok? - disse per poi baciarla romanticamente
- Se me lo chiedi così! -  Sorrise. - Però ho una proposta.
- Dimmi!
 -  Posso dormire con te? 
- No, è fuori questione!  Ho dato una parola ai tuoi genitori e intendo mantenerla. 
- Uff... altro che bella vacanza qua! - si lamentò
- Scema! Andiamo dentro dai...
 Una volta  rientrati in sala ripresero a parlare come se nulla fosse accaduto, o almeno gli altri parlavano, Jen continuò a rimanere in disparte.
Dopo la pausa al bar fecero un giro per la città, diedero uno sguardo ad un paio di musei dopodichè si incamminarono verso un parco dove passarono gran parte del pomeriggio.
- Ragazzi che vogliamo fare, rientriamo? - propose Helen facendo separare Jen e Colin che in quel momento erano occupati a scambiarsi effusioni
- Ma ti pare carino? - la rimproverò Matt - Certo che sei unica...
- Ma li hai visti bene? Sembrano due calamite, non se ne può più!
- Puoi sempre guardare da un'altra parte se non ti piace lo spettacolo o tornartene a casa se il nostro comportamento ti infastidisce! -  rispose Jen
- Non mi infastidisce proprio un bel niente a me, ma non è una cosa carina. Siamo venuti qui tutti insieme e voi che fate vi isolate in continuazione.
- Della mia vita faccio quello che voglio ok?
- Oook ragazze! Diamoci una calmata - disse Matt cercando di bloccare quello scontro di opinioni - Che ne dite di un aperitivo prima di tornare in albergo? Mi è venuta una certa fame
- Io non ho fame, ci vediamo direttamente dopo! - e senza aggiungere altro si allontanò.
- Colin...
- Tranquillo Matt, ci penso io! - e così dicendo raggiunse la sua fidanzata
- Non mi seguire, voglio stare da sola!
- Non se ne parla! Se vuoi andare in albergo andiamo insieme,  altrimenti restiamo qui!
- Hai delle preferenze?
- No! Quello che ti fa star bene ora faremo! Qualsiasi cosa essa sia... tranne il lasciarti sola.
- Sei preoccupato che faccia qualche altra sceneggiata? Tranquillo non succederà. 
- Scusa se il dubbio mi sfiora. - rise - Dai, andiamo in albergo, ci raggiungeranno li.
Una volta arrivati, si sistemarono nella hall e Colin provò in tutti i modi possibili a tranquillizzarla, ma era evidentemente troppo agitata. Non ci riusciva. 
- Eccoci! - disse Matt raggiungendoli. - Andiamo a cena? O ci diamo prima una sistemata e poi andiamo?
- Ma pensi solo a mangiare?  - lo prese in giro Jennifer
- E' la cosa che al momento mi riesce meglio.
- Poi se vuoi ti do due dritte su quello che devi fare durante questa vacanza.
- Guarda non ce n'è bisogno! Ti ho capita al volo!
- Dovete parlare in codice ancora per molto? - chiese Helen.
- Tranquilla! Ho finito! Andiamo a mangiare dai! - e si incamminò verso la sala ristoro.
- Certo che la tua fidanzata è strana forte oggi!
- Avra i suoi validi motivi! - raggiungiamola dai.
La cena fu molto tranquilla e sopratutto non ci furono altri raund. per il dopo cena optarono per una passeggiata tranquilla dopodichè ognuno si recò nelle proprie stanze
- Fai la brava amore! Buonanotte. - la baciò
- Buonanotte...  sicuro che non...
- No! Non ci provare...Ci vediamo domani mattina!
- Ok... - rispose tristemente per poi chiudersi la porta alle spalle.
- Tutto bene? - chiese Helen
- Si
- A parte la nostra piccola incomprensione è stata una bella giornata non trovi?
- Si
- Jen!?! Che hai si può sapere?
- Niente!
- Ce l'hai con me vero?
- Non ne voglio parlare.
- Invece dobbiamo, sopratutto se sono io il problema
- Helen per favore... mettiti a dormire, leggi o fai quel che vuoi ma lasciami tranquilla.
- No Jen!  Voglio parlare. E voglio farlo ora!
- Non sei nella posizione giusta per dettar legge.
- Ma si può sapere che ho fatto?
- MMMMMMMMM...... - si lamentò - Ho capito! Ci vediamo domani, buonanotte! - e senza darle modo di replicare uscì dalla stanza.  
Passarono un paio d'ore e Helen non vedendo la sua amica rientrare decise di andare nella stanza dei ragazzi a recuperarla. Bussò alla loro porta
- Helen! - disse Matt mezzo addormentato 
- Dove sta? - Disse scanzandolo per entrare in stanza
- Ma chi? 
- Jennifer!
- Jen? - domandò Colin che si era svegliato nel sentire pronunciare quel nome
- Non è qui?
- No! - Disse guardandosi attorno  - che è successo?
- Niente! Gli ho chiesto di parlare ma mi ha praticamente ignorato ed è andata via.
- Prevedo una brutta settimana. Ho capito... vado a cercarla.
- Ti accompagno!
- Per favore Helen, se non vuoi far scoppiare la guerra torna in camera tua!
- Mah...
- Niente ma! Fidati di me. Ora scusa ma vado a vedere dove è finita!
Uscì a cercarla e la trovò nella hall dell'albergo seduta su una poltroncina mezza addormentata 
- Voi che ti prenda in braccio e ti porti a letto? -  Scherzò
- Dipende in che senso! -  rispose maliziosamente lei
- Nel senso che devi andare a  dormire 
- Allora no grazie, sto bene così.
- Jen, per favore. Non puoi non dormire per una settimana.
- Se stesse zitta potrei anche conviverci ma parla troppo per  i miei gusti. Non fa altro che ripetere: ce l'hai con me? Ti ho fatto qualcosa? Ti vedo strana, non sarà per caso per colpa mia? - le fece il verso - Certo che è colpa tua cretina! Se la smettessi di fare la gatta morta con il MIO fidanzato non sarei così acida con te!
- Ho capito! Andiamo! - disse prendendole il braccio e trascinandola dietro di se.
- Dove stiamo andando?
-Lo vedrai!
Arrivarono davanti la camera di Jen e Helen. Colin bussò alla porta  e Helen andò ad aprire 
- Questa storia deve finire oggi! - sentenziò Colin portando dentro anche Jennifer e richiudendosi la porta alle spalle. - Parliamone. 
- Non ho ancora capito cosa ho fatto di male per farmi trattare così! Si può sapere che le prende? - disse ingenuamente
- Allora sei anche sorda oltre che stronza! Che c'è non ti è bastata la scenata al bar? Ne vuoi un'altra per caso?
- Jen! 
- COLIN NO! Adesso mi sono proprio scocciata... non mi faccio prendere in giro da questa qui!
- Io continuo a non capire!
- Te lo spiego io.  Helen... Matt ha detto a Jennifer il motivo per cui vi siete lasciati.
- E tu gli dai anche retta Jen? Si è inventato tutto. 
- No Helen, sii sincera, me ne sono accorto anche io ma ho fatto finta di nulla. ci hai provato con me. Negarlo adesso non serve a nulla, meglio risolverla una volta per tutte.
La ragazza abbassò gli occhi colpevole - Scusami Colin!
- Non devi chiedere scusa a me!  È a lei che hai mancato di rispetto e giustamente si è sentita tradita... 
- Non me lo sarei mai aspettato da te! Aggiunse Jen
- Andiamo Jen, lo sai che mi piace... - si corresse immediatamente - emmm... piaceva.
- Ma sta con me adesso! Con quella che consideravi tua sorella, la tua migliore amica! Sei stata davvero così meschina da volertelo rubare? 
- Guardiamo la realtà dei fatti! Non durerà mai tra di voi,  siete troppo lontani per vivervi una storia con la S maiuscola.
- Non sono affari tuoi questi ok? E poi chi te lo dice... posso anche trasferirmi in irlanda se voglio o  può farlo lui, nessuno ce lo impedisce. Devi smetterla subito ok?
- Ha ragione Jen. Non sei stata leale.
- Ok ok! Hai ragione, non avrei dovuto. Starò al mio posto da adesso in poi.
- Finalmente! - disse colin - Risolto amore? Tutto ok?
- Se mantiene la parola si!
- Ok perfetto allora!  Ora possiamo anche andare di là!
- Possiamo?
- Si, hai sentito bene.  Ti conosco, non dormiresti neanche con i sonniferi, tanto vale che vieni con me così magari riesco a calmarti.
- È la promessa ai miei? - lo provocò
- Gli ho promesso di non dividere la camera mica di non prendermi cura di te in caso di difficoltà.
- Sei un genio! - disse baciando 
- Frena la tua fantasia e non metterti in testa strane idee, c'è anche Matt di la, quindi dritta a nanna.
- Uffaaaaa....
- Fila prima che cambi idea! - e insieme uscirono dalla stanza.
***
Il mattino seguente:
- Buongiorno dormigliona!  disse Colin appena Jen aprì gli occhi quella mattina
- Buongiorno amore!!!! 
- Dormito bene?
- Con te magnificamente. - Sorrise
- Sentite piccioncini non mi fate venire le carie di prima mattina per favore.  Sbrigatevi a prepararvi!
- Matt, ma perchè non vai a rimorchiare la tizia di la così magari lei smette di rompere le scatole e tu smetti di prenderci in giro? - propose Jen buttandogli in faccia un cuscino
- Perchp  mi diverto a stuzzicarvi!
- Stronzo! - disse ridendo - Vado a farmi una doccia. - sparì in bagno lasciando i due ragazzi da soli.
- Come è andata tra quelle due ieri?
- Credo che Jen ora sia un po' più tranquilla. Helen ha ammesso le sue colpe e ha detto che non ci proverà più.
- non farti abbindolare da lei Col. Per quanto possa piscermi, sappiamo come ragiona. 
- Ho altri interessi fidati...
- Ti piace propiro tanto è!
- Troppo!  Dalla prima volta che l'ho vista.
- Dovresti vederti! Hai gli occhi a cuoricino.
- Non prendermi in giro!
- Ascolta! Come farete quando tornerai su?
- Credo che ci divideremo i weekend per poterci vedere. Una volta andrò io una lei e una volta verrà lei da me. Studio permettendo naturalmente perchè lei comunque ricomincerà scuola! Ce la faremo non preoccuparti. La amo troppo per lasciarla andare via.
- Rieccomi! -  disse uscendo dal bagno con solo un Bikini rosso fuoco - Ho interrotto qualcosa?
- No ma Copriti!
- Stiamo andando in spiaggia se non sbaglio... non posso mettermi una maglia di lana.
- Un copricostume si però
Alzò gli occhi per aria - Certo che me lo metto scemo,  ma sia ben chiaro:  lo tolgo appena arriviamo.
Anche gli altri finirono di prepararsi e poi scesero nella Hall per aspettare Helen . Una volta scesa anche lei si recarono in spiaggia.  Sistemarono i loro teli mare, il resto delle borse e si misero in costume. Rimasero sconvolti nel vedere Helen. Aveva indossato un costume tutt'altro che coprente e vagava tra i loro teli mare alla ricerca della postazione migliore per prendere il sole. Guarda caso si sistemò proprio vicino a Colin.  Jen fece finta di nulla per non sembrare la solita gelosa e continuò a concentrarsi sul sole che le scaldava la pelle. Ogni tanto lanciava uno sguardo in direzione del suo fidanzato ma a parte gli sguardi di lei, lui si stava comportando fin troppo bene non meritava una scenata. Continuò ad ossevare in silenzio la scena dopodichè decise che era arrivato il momento di vedere come si sarebbe evoluta la situazione se si fosse allontanata. 
- Matt, ti va di accompagnarmi un attimo al bar?
- Perché lo chiedi a lui e non a me? - si intromise Colin
-  Perchè lui è già in piedi e poi so che non bisogna disturbarti quando prendi il sole. Faccio in un attimo! - e dopo un bacio veloce si incamminò insieme al suo amico verso il bar. Non entrò nel locale, si fermo lì vicino ad osservare da lontano colin e helen.
- Non entriamo? - chiese confuso Matt
- No, mi serviva un diversivo per lasciarla da sola con lui.  Voglio proprio vedere dove è disposta ad arrivare.
Neanche il tempo di far passare cinque minuti che Helen, dopo aver dato un'occhiata in giro per assicurarsi di essere sola, iniziò a mettere le mani addosso a Colin con la scusa di spalmargli un po' di crema solare.
- Helen, lascia stare. Sto bene così! - disse scansandola con un gesto della mano.
- Ma dai, sei tutto rosso. Ti ustionerai! Non ci metto molto, mi fa piacere.
- Non insistere per favore 
- E va bene!!!
 Fece passare qualche inuto dopodichè tornò all'attacco - Vogliamo andarci a fare un bagno?Fa troppo caldo qui - e gli mise una mano sulla spalla 
- Helen! - disse prendendole la mano e spostandogliela una seconda volta - smettila, te lo chiedo per favore...
- Colin lasciati andare! Siamo soli, lei non c'è non può vederci. 
- Che sia presente o no non cambia il fatto che devi stare al tuo posto. Io sto con lei non mi serve fare lo scemo con altre... tantomeno con te!
- Daiiii!!! Da quando sei diventato un santarellino? Sei sempre stato dietro a più di una donna e ora?
- Ora ho incontrato la persona con cui sto bene e non ho bisogno di altro.
- Non mentire - disse avvicinandosi ancora di più - Che può darti quella li! E' ancora un ragazzina.
Nel frattempo Jen aveva sentito e visto tutto
- Forse non ci siamo capiti ! -esordi prendendo con forza il suo braccio - Le tue belle manine le devi tenere al tuo posto se non vuoi che te le spezzi chiaro?!?!  Hai sentito quello che ti ha detto? perché insisti?
- Jen lo sai perchè! È da prima che entrassi nelle nostre vite che ci sto dietro e ora che ho avuto la possibilità di conoscerlo ho tutte le intenzioni di prendermelo.
- Devi ringraziare solo e soltanto me se hai dei contatti amichevoli con lui.  Se non fosse stato per me staresti ancora ammirandolo su facebook!
- Che vorresti dire...
- Che non ti si è mai filato e non vedo perchè dovrebbe farlo ora...
- Se proprio vogliamo parlarne tu non volevi saperne nulla di lui inizialmente e mi hai detto che ci avresti messo una buona parola. 
- Ciò provato!  Quella sera al cinema... e sai cosa mi ha risposto? Che se non poteva corteggiare me allora non lo avrebbe fatto con nessun altro. Mi sono fatta da parte inizialmente perchè,  a parte che ero fidanzata,  sapevo che ti interessava ma poi le cose sono cambiate. Lui non aveva interesse per te ma per me e piano piano le cose tra di noi si sono evolute. È la vita Helen, fattene una ragione! 
- Sei solo la ragazzina di turno che è caduta tra le sue braccia... gli sei servita solamente per portarti a letto, lui ha bisogno di una vera donna!
- Helen smettila immediatamente! - disse Colin questa volta furioso. 
- È la verità!  Che te la fai questa sciacquetta accanto, non saprà mai soddisfatti. Hai bisogno di una vera donna!
- E fammi capire... saresti tu?
Jen era viola in viso un'altra mezza parola e sarebbe scoppiata. Colin la capi al volo così prese in mano la situazione.  Si rivestì, prese le sue cose e poi lanciando il copricostume a jen le disse:
- Andiamo via amore! 
- Dove andate? - chiese Matt
- Nessuno può parlare così alla mia fidanzata quindi ce ne andiamo. In bocca al lupo con lei amico mio! 
- Non puoi andartene col! 
- Certo che posso! Finiremo la nostra vacanza da un'altra parte ma non con lei nei dintorni. Se vuoi venire con noi sei il benvenuto altrimenti buone vacanze anche a te.
Arrivarono in albergo senza dire mezza parola, Jen non aveva mai visto Colin così arrabbiato. Doveva trovare una soluzione per farlo calmare e per non rovinare la vacanza a Matt che ci era rimasto malissimo di tutta quella situazione.
- Vai a prendere le valige. - le disse Colim - io ti aspetterò qui.
- Dove vuoi andare?
- Da qualsiasi altra parte. Non le permetterò di rovinarti la vacanza. 
- Colin...  ha esagerato ok, ma così rovineremo anche le vacanze a Matt. 
- Non mi interessa. Se rimango qui un giorno di più rischio di commettere un omicidio.
- Senti, siamo grandi abbastanza per risolvere la situazione senza prendere decisioni drastiche.
- E che vorresti fare sentiamo
- Basterà vivere civilmente. Non siamo costretti a parlarle per forza. Buongiorno, buonasera! Lo dobbiamo a Matt. 
- Vivere civilmente? E tu riusciresti a convivere con lei gelosa come sei?
- Per il bene di Matt farò anche questo. E dai... insieme possiamo superare tutto, anche una gatta morta che ti fa la corte.
- Pensi che non  proverà più a metterci i bastoni fra le ruote?
- Farò lo sforzo di parlarle questa sera. Metterò in chiaro le cose una volta per tutte.
- Sei incredibile amore!  Dovrei quasi essere geloso se lo stai facendo per Matt.
- Non voglio rovinare la vacanza a nessuno. E poi... mi fiso di te, non devo aver paura di lei. 
- Ti amo amore mio!
- Ti amo anche io!
***
- Helen scusami, possiamo parlare un attimo?
- Si, -  rispose la ragazza dispiaciuta per la piega che aveva preso la giornata.
- Vogliamo mettere fine a questa guerra una volta per tutte?
- Si. Credo che sia la soluzione migliore per tutti.
- Ti dico la verità! Sono molto ferita dal tuo comportamento, da te non me lo sarei mai aspettato. Ci sta che ti piaccia, è un bel ragazzo e sa farsi volere bene, ma sei anche mia amica. Dal momento che hai saputo del nostro fidanzamento avresti dovuto farti da parte o almeno venirmi in faccia e dirmi che non eri d'accordo e che eri innamorata di lui.
- Sarebbe cambiato qualcosa Jen? Me lo avresti lasciato? - rise sarcastica
- Certo che no! Ma almento saresti stata sincera. E' questo che non mi va giù! Hai tradito la mia fiducia.
-Lo so... hai ragione. Scusami. - lei inizialmente non rispose - Che si fa ora?
- Non ti  eviterò di essere sua amica, ma ti chiedo di non provarci più con lui! Avevamo una bella amicizia no? sarebbe da stupide rovinare tutto per un ragazzo.
- Lo so Jen ma mi è difficile accettare che non posso averlo. Avevi ragione... lui non prova nulla per me! Non ha mai provato nulla. Ho sbagliato a comportarmi così, ho tradito la tua fiducia e non lo meritavi. Non si ripeterà più.
- Bene!
- Ci vorrà un po' per dimenticarlo definitivamente ma ci riuscirò.  Fino ad allora però ti prometto che mi comporterò bene e che lo tratterò come un amico. Puoi perdonarmi?
- Certo che sì! - Si abbracciarono 
- e comunque... Matt non è niente male! Potreste...
- Non so... dopo quello che gli ho fatto dici...?
- Apri gli occhi! E' venuto in vacanza per provarci con te. 
- Davvero?!?!
- Certo! Me lo ha detto ma non ce ne sarebbe stato bisogno... Si vede lontano km. 
- Sei un'amica Jen! Scusa ancora.
Il resto della vacanza prosegui senza intoppi. le ragazze anche se non avevano ancora ritrovato l'armonia di un tempo cercarono di andare d'accordo e Helen non ci provò più con Colin. Una volta conclusa quell'avventura, Helen tornò in Irlanda mentre Matt, Colin e Jen proseguirono il viaggio verso Chicago dove vi erano ad attenderli il restante della loro comitiva. Avrebbero passato con loro le ultime due settimane di ferie.  trascorsero delle giornate indimenticabili e purtroppo, come ogni cosa bella, anche quella vacanza fini. Il giorno dopo Colin sarebbe partito nuovamente per l'Irlanda. 
Quella mattina Jen si alzò che era molto triste e malinconica, scese giù in cucina per fare colazione e trovo già in piedi tutta la sua famiglia.
- Buongiorno amore, mattiniera anche te questa mattina! 
- Ciao! - disse sottotono. I genitori capendo esattamente cosa stava passando per la testa della loro figlia cercarono di rallegrarlo un po'
- Ti va se invitiamo a cena Colin questa sera? 
- Stasera mi porta a cena fuori. -  rispose a monosillabi
- A pranzo oggi? 
- Glie lo chiedo! -   gli inviò un messaggio a cui non tardò a rispondere - Ha detto che viene. 
- Una bella notizia! Mi metto subito a cucinare qualcosa di buono. Hai delle preferenze tesoro?
- No! Vado da lui adesso, ci vediamo a pranzo.
- Lo hai invitato in casa? - chiese suo marito una volta che la ragazza uscì dalla stanza
- Tesoro ma l'hai vista? Sta sotto un treno. Domani quel ragazzo parte e chissà quando lo rivedrà, era il minimo che potessi fare.
***
- Piccola miaaaaaa!!!! - disse non appena la vide
- Ciao!
- Eiiii che haiii?  Si saluta così il tuo fidanzato?
- Cosa posso avere secondo te?
- Amore non ci pensiamo ora per favore! 
- Colin te ne stai andando come posso nn pensarci! 
- Lo so, ma voglio passare una bella giornata con te! Domani ci rattristeremo ok? Andiamo a farci un giro dai...
Passeggiarono a lungo e pur di farla distrarre un po' Colin si sacrifico per portarla a fare shopping ma la ragazza non sembrava volesse cambiare umore.
- Ascolta amore lo so che sei triste ma non riesco a vederti così.  Mi piange il cuore.
- Non voglio che vai via.
- Sapevamo che sarebbe successo. Ti vengo a trovare presto promesso.  Ci organizzeremo in modo tale da poterci vedere tutti i fine settimana, non ti preoccupare, un modo lo troveremo. 
- Tu dici?
- Si, ma ora ti prego fammi un sorriso!  Non voglio partire con questo ricordo.
Anche se non era il sorriso più sincero del mondo provò a farlo contento. Arrivo l'ora del pranzo e insieme  si recarono a casa di Jen
- Ciao ragazzo di mia sorella! - Disse Daniel vedendolo arrivare
- Ciao fratellino della mia fidanzata
- Mi chiamo Daniel! - si imbronciò
- E io Colin! - disse scompigliandogli i capelli
- Ciao Colin - disse Julia - vieni accomodati disse facendogli strada verso la sala da pranzo.
***
- Spero sia stato tutto di tuo gradimento!
- Assolutamente signora,  lei è una cuoca fantastica. Complimenti!
- Ti ringrazio. Allora... te lo ha detto Jen che la prossima settimana inizierà l'accademia di recitazione?
- Veramente no! - disse guardandola 
- L'ho dimenticato. - disse scrollando le spalle
- Hai dimenticato di dirmi una cosa così importante?
- È in modalità fidanzata depressa non la vedete? -  si intromise Julia.
- Colin Colin Colin... - disse la sig.ra  Morrison - Cosa hai fatto a questa ragazza! - rise e dopo aver preso i piatti da tavola sia lei che suo marito si allontanarono lasciando i ragazzi a chiacchierare tra di loro. 
- Jen jen jen! - Gridò daniel poco dopo 
- Non urlare ci sento ancora.  Che vuoi?
- Vieni con me di la...
- No Dan non mi va! Magari dopo.
- È una cosa urgente, di fondamentale importanza direi.  Per favoreeeeeee 
- Se è una cretinata te le suono oggi intesi? 
- Ok ma vieni con me! - la prese per mano e la condusse verso l'ufficio di suo padre
- Julia, posso chiederti una cosa? - chiese a quel punto colin viso che erano rimasti da soli.
- Tutto quello che vuoi 
- So che non dovrei neanche pensarla una cosa del genere però io ne ho bisogno e Jen ne ha bisogno. Puoi inventarti una scusa con i tuoi genitori se non dovessero vedere Jen  rincasare questa notte? Vorrei rimanesse a dormire da me!
- Colin, lo sai cosa mi stai chiedendo si?!?!
- Non te lo chiederei se non fosse importante.
La ragazza ci penso su. - E va bene! - Gli sorrise e nel frattempo Jen tornò in stanza
- Che voleva Dan? - chiese Julia
- Stava giocando con il pallone nell'ufficio di papà e ha rotto due vasi! - rispose  alzando gli occhi per aria. 
- Ci penso io a daniel, voi andate pure. 
- Andare dove?
- Sorpresa!
- Non mi piacciono le sorprese.
- Questa te la farai piacere amore. Andiamo. 
Passarono tutto il pomeriggio a passeggiare e a coccolarsi.  Verso sera Colin la portò a guardare il tramonto al lago e poi le disse: 
- ordiniamo cinese e mangiamo a casa mia ti va? Matt è gli altri non ci sono 
- Buona idea. Accordata! - disse si incamminavano verso casa. 
Mangiarono e guardarono un bel film sul divano stretti l'uno accanto all'altra. Il tempo con lui volava 
- Colin - disse tristemente - tra mezz'ora devo essere a casa! - si alzò dal divano controvoglia ma lui la fermò
- Aspetta, dove credi di andare? Stasera resti qui con me!
- Vorrei amore ma non posso.
- Puoi, puoi!  Julia già lo sa ed è disposta a coprirti . Naturalmente se non vuoi ti riaccompagno a casa.
- Ma certo che voglio restare!!!!! - Gli saltò in braccio -  Vorrei restare con te per sempre. 
Si baciarono. Un bacio lungo, passionale che valeva sicuramente più di mille parole. 
- Promettimi che farai il bravo e che non guarderai nessun'altra una volta arrivato in Irlanda.
- Veramente vuoi parlare di questo? Io avevo altri programmini per la serata!
- Tipo? - Chiese maliziosamente
- Tipo portarti di sopra e farti mia fino allo sfinimento! - sussurro al suo orecchio per poi scendere nellincavo del collo 
- E cosa stai aspettando allora?!?! Andiamo... - raggiunsero la camera da letto con molta fatica visto che erano impegnati già a spogliarsi l'un l'altro. La distese sul letto e dopo svariati preliminari si amarono senza sosta per tutta la notte. Erano le quattro del mattino all'incirca quando decisero di mettere fine a quella maratona. 
- Può bastare signorina? - Disse prendendola in giro
- Che c'è, non reggi il ritmo? 
- Stai diventando davvero troppo maliziosa! 
Lei imperterrita continuò a baciarlo - vorrei che il tempo si fermasse. 
- Lo vorrei anche io credimi.
- Devi andare via per forza?!?!
- Purtroppo sì. Devo prepararmi per sostenere  i test per l'ammissione al college altrimenti sarei rimasto un altro po! 
- Sarebbe stato più facile se fossi stata più grande. Sarei partita con te!
- Pensa a diplomarti poi ti porterò via con me!
- È una promessa?
- Si! E' una promessa! 
- Non dimenticarla.
- Mai! Ora cerca di dormire almeno un paio d'ore!
- No!  Voglio passare quel poco tempo che ci rimane a disposizione a fare qualsiasi cosa tranne che dormire. Sarebbe solo uno spreco di tempo!
- Mmmm qualsiasi cosa è?!?! Potremmo riprendere il discorsetto che stavamo facendo fino ad una mezz'oretta fa!
- Con molto piacere! - disse portandosi sopra di lui e riiniziando quella danza dell'amore...
***
La signora Morrison si alzò presto quella mattina e vedendo l'orario e non sentendo nessun rumore per casa decise di alzarsi per andare a svegliare sua figlia altrimenti avrebbe fatto tardi all'aeroporto. Nel corridoio proprio davanti la porta di Jennifer  trovò stranamente Julia!
- Che ci fai poggiata alla porta di tua sorella?
- Niente! 
- Fammi passare dai che altrimenti fa tardi.
- La chiamo io mamma tranquilla tanto le devo dire anche un'altra cosa.
- Come vuoi! Ci vediamo di sotto. - fece finta di andare via e appena Julia entrò nella stanza di sua sorella la madre la raggiunse
- Mi fai così stupida?
- Mamma!
- Dov'è tua sorella?
- È già uscita... 
- Se fosse così me lo avresti detto prima. Dove Jen? La verità 
- In pratica è successo che ha ricevuto una chiamata questa mattina presto e...
- Juliaaaaa! Non sono nata ieri... la domanda è semplice: dove diamine sta tua sorella?
- Ha passato la notte da Colin! Senti mamma non dare di matto ti prego io volevo solo...
- Va bene! 
- Cosa??? Va bene! Annui - Non sei arrabbiata? 
- Diciamo che per questa occasione posso chiudere un occhio. Ma non dirlo a tuo padre e sopratutto di a Jennifer di non abbituarsi.
- Sei fantastica mamma! 
***
In aeroporto 
- Per favore non piangere!!!! - Disse cercando di calmarla ma era impossibile. - Se riesco scendo tra 15 giorni ok? Passano in fretta due settimane. - non voleva sentir ragioni lo teneva stretto a se come se fosse la sua ancora di salvezza - Jen, amore!  Se fai così ogni volta mi costringi a lasciarti. Non puoi ridurti uno straccio tutte le volte.
- Non ci provare a lasciarmi! - disse tra le lacrime
- E allora cerca di reagire. Stasera ad esempio non startene chiusa in casa. Esci con le tue amiche e divertiti. Domani ricomincia scuola e nel pomeriggio se non ti danno già da studiare ci sentiamo tramite Skype come i vecchi tempi.  - non rispose - sorridimi adesso che non mi ti voglio ricordare con questo visino sconsolato. Gli accennò un sorriso - Un sorriso da schifo! - disse ridendo facendo questa volta ridere anche lei.. - Vedi che così sei più bella?  
L'altoparlante chiamò il volo per l'Irlanda:
-  stanno chiamando il volo amore, devo andare. - Si avvicinò alle sue labbra e le diede un lungo, lento bacio dopodiché si staccò e sussurrandole un ti amo a fior di labbra si incamminò verso l'imbarco. 
Torno a casa triste e sconsolata con gli occhi gonfi e rossi, chiaro sintomo che aveva pianto
- Tutto ok tesoro? - Chiese sua mamma seduta sul divano conoscendo già la risposta.
Disse di no con la testa...
 - Vieni qui - Silenziosamente si avvicinò  - Imparerete a gestire la distanza ne sono sicura. - Disse baciandole la testa mentre lei si sfogava piangendo silenziosamente tra le braccia di sua madre. 
 
Note dell'autore:
Che dire... Capitolo un po triste. Da una parte vediamo Jennifer ed Helen che si sono affrontate per risolvere le loro incomprensioni mentre dall'altra parte troviamo la partenza di colin. E' già le vacanze sono finite ed è ora di tornare alle proprie vite. Lo so che mi odierete ma prima o poi doveva succedere. Nei prossimi capitoli vedremo come affronteranno la distanza tra scuola accademie e tanto altro. Siete pronti a scoprire cosa succederà? alla prossima!
PS. Non ho avuto modo di rileggere il capitolo, quindi mi scuso anticipatamente con tutti voi se ci saranno piu errori "obbrobiosi" rispetto al solito. Provvederò al più presto.

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


Passare dal vedere il suo fidanzato ogni singolo giorno a vederlo solamente nel weekend fu per lei un trauma non indifferente.  Le ci vollero un paio di mesi buoni per abituarsi a quel nuovo tipo di relazione ma diciamo che in grandi linee si abituò. Inizialmente riuscivano a vedersi tutti i weekend,  poi man mano che l'università per lui e la scuola per lei andavano avanti la cosa si ridusse ad un weekend si e uno no. Le cose sembravano funzionare alla grande tra i due e Jennifer, nonostante la depressione iniziale del primo periodo, riuscì a tornare abbastanza serena. 
Era martedì, e come ogni martedì, mercoledì e giovedì si recò all'accademia di recitazione. Seguì tutte le lezioni con  molto entusiasmo e dopo aver fatto una piccola pausa con alcuni suoi compagni di corso venne fermata dal rettore dell'accademia:
- Signorina Morrison, può concedermi un minuto?
- Certamente! - disse avvicinandosi 
- Volevo comunicarle una cosa: lei sa già come funziona quest'accademia vero? 
- Si certo!
- E' composta da tre classi. la prima, quella che sta frequentando lei, che va dai 18 ai 22 anni, la seconda dai 22 ai 25 e l'ultima dai 25 ai 30. 
- Si ne ero a conoscenza e non smetterò mai di ringraziare tutti voi per la possibilità che che mi state offrendo nel poter studiare qui con due anni di anticipo.
- Il talento va premiato signorina Morrison e infatti la chiamavo proprio per questo. Abbiamo notato in lei un grandissimo potenziale che giorno dopo giorno sta diventando sempre più grande. Abbiamo così deciso, sempre se per lei non ci siano problemi, di farle seguire, sempre riconosciuta dalla borsa di studio, anche la seconda classe. Potrebbe essere la prima persona a diplomarsi in questa accademia prima della maggiore età!
- Dice sul serio? Sarebbe un onore per me!
- I giorni sono gli stessi quindi non dovrebbe avere problemi nell'organizzarsi, forse avrà qualche difficoltà con lo studio ma se lei vuole posso mandare una mail al preside della sua scuola e farle ottenere qualche permesso speciale per i compiti.
- Non si preoccupi, non sarà necessario. Sono abituata a stidiare anche di sera, per due giorni non sarà un problema. Grazie ancora per questa bellissima opportunità, sono davvero lusingata!
- La lascio tornare a lezione signorina, la seconda classe l'attende! Buona lezione.
- La ringrazio. Arrivederci.
Quello fu uno dei periodi più felici della sua vita, L'accademia le aveva concesso un corso in più dandole così una grandissima opportunità, la scuola andava a gonfie vele come sempre e la sua vita con amorosa con Colin procedeva senza alcun tipo di problema. Non poteva essere più felice di così. Quella felicità però durò solamente tre mesi.
Era una mattina come tutte le altre, Jen come di consuetò si alzò presto, preparò lo zaino e corse a scuola. Terminate le lezioni non tornò a casa ma si recò in accademia perchè era stata indetta una riunione con tutti gli studenti. 
- Ciao Jen! - disse una sua compagna di corso - Sai perchè ci hanno convocato?
- Non ne ho la più pallida idea.
- Si vocifera che potrebbe esserci un esame a sorpresa per valutare la nostra presenza all'interno dell'accademia. Se è così sono fottuta.
- Possono farlo?
- I ragazzi del terzo anno sono tutti terrorizzati per questa cosa. Ne stavano parlando poco fa.
- Beh.. lo sarei anche io se stessi per diplomarmi e proprio all'ultimo anno rischiassi di essere espulsa.
- Ragazzi, il dirigente vi aspetta al teatro 3.
I ragazzi molto turbati si recarono senza far il ben minimo rumore nella sala dove si sarebbe tenuto l'incontro, quando entrarono, come preannunciato, ad attenderli vi era già il direttore.
- Prendete pure posto ragazzi. Allora... vi ho fatto riunire oggi per due motivi principali. Il primo riguarda i ragazzi del terzo anno, dovrete sostenere un piccolo esame per valutare i miglioramenti avuti finora in vista dell'esame di metà semestre. Preparatevi in modo dignitoso cortesemente perchè non saremo noi a giudicarvi ma bensì degli insegnanti esterni. 
-C'e la possibilità di essere espulsi?
- Quella c'è sempre, ma conoscendo il livello di tutti voi non credo che sia il vostro caso. Imegnatevi ugualmente però. L'altra notizia riguarda tutti voi. All'uscita vi verrà consegnata una busta con i nuovi programmi da studiare, le date dell'esame di metà semestre e i nuovi orari delle lezioni. Purtroppo siamo stati costretti a modificare delle cose, ci scusiamo , non dipende da noi ma da cause di forsa maggiore. Spero che non sia un problema per nessuno di voi. Ah quasi dimenticavo ci vediamo anche venerdi questa settimana, ho bisogno di un giorno in più per recuperare la lezione dell'altra volta. - con queste ultime parole li congedò. Jen prese la busta e l'aprì subito costatando tristemente che tutte le lezioni erano state spostate al sabato e alla domenica. Le cadde il mondo addosso, dagli orari riportati su quel pezzo di carta le lezioni sarebbero finite intorno alle 18 entrambi i giorni.
- Tutto bene Jen? Sei sbiancata - chiese la sua amica
- No, non va affatto bene. Hanno messo le lezioni gli unici giorni in cui sono occupata.
- Mi dispiace... Non puoi spostare questi inpegni in altri giorni?
- Purtroppo no. Il mio fidanzato vive in irlanda e a causa dell'università può scendere solamente il sabato e la domenica. Calcolando che le lezioni finiranno per le 18, il tempo di tornare a casa, prepararmi e consideranto anche il coprifuoco direi che potrò vederlo solamente un paio d'ore il sabato e un paio d'ore domenica mattina, compiti permettendo. 
- Domenica dopo le lezioni?
- Parte la domenica pomeriggio per tornare a casa. Lunedi ha lezione la mattina presto.
- Mi dispiace Jen!
- A chi lo dici... Va beh dai... troverò un modo per conciliare il tutto. Ci vediamo a lezione.
- Ciaoo e non ti abbattere.
Ci provò, ci provò davvero a conciliare il tutto ma ben presto si accorse che era una vera e propria ammazzatta, sopratutto per Colin che era costretto a viaggiare ininterrottamente solo per vederla quattro ore in due giorni. Il ragazzo dal canto suo, nonostante soffrisse per tutta questa sistuazuione, non lo dava a vedere. Era innamorato perso e si sarebbe spostato anche solo per vederla cinque minuti. Era lei quella che pian piano iniziò a dare i numeri.
Un pomeriggio, una volta tornata da scuola, mentre era a pranzo con la sua famiglia tirò fuori uno strano argomento:
- Mamma, papà che ne pensate se riprendo con le lezioni di clarinetto? C'è ancora la possibilità di inserirmi nel corso?
- Certo che si tesoro! A me farebbe davvero molto piacere riaverti a lezione, ma come mai questo ripensamento? Pensavo ti annoiassi a lezione.
- Era solo un periodo, mi interessa davvero la musica e ora come ora voglio concentrarmi su qualcosa che mi interessa sul serio. Le lezioni sono ancora il martedì e il giovedì?
- Esatto! Ma ce la farai a gestire tutto? Hai tremila impegni quest'anno!
- Stavo pensando di eliminare il superfluo. L'accademia di recitazione ad esempio.
- Come scusa? - chiese perplessa sua madre - Tu ami il teatro!
- Non più, ho capito che non'è questa la mia strada. La musica lo è!
- Di la verità Jennifer... è successo qualcosa a lezione?
- No mamma davvero, non mi entusiasma più. Se continuassi lo fare solamente per portare a termine un impegno preso ma non ti nego che la cosa mi scoccia molto. Preferirei non perdere tempo e concentrarmi su cose più interessanti. - stava mentendo... amava il teatro ma al tempo stesso amava anche Colin e si sa... quando una ragazza è innamorata difficilmente ragiona con la testa.
- Tesoro la decisione spetta a te, l'unica cosa che posso consigliarti è di valutare attentamente questa cosa. Ti stanno dando un'oppurtunità più unica che rara. Vale davvero la pena di rinunciare? Pensaci bene.
- Ci penserò. Grazie per il supporto. Ora vado in camera a studiare se non vi dispiace. - corse nella sua stanza ma al posto di prendere i libri accese il computer e si collego su skype.
- Eccoti qui finalmente! - disse lui - stavo iniziando a preoccuparmi
- Scusami stavo parlando con i miei
- Avete discusso nuovamente?
- No no, sembrerà strano ma stavamo avendo una conversazione molto civile!
- Meglio cosi! Che mi dici signorina? Come è andata a scuola oggi?
- Tutto ok! non abbiamo fatto nulla di interessante. Ascolta,  volevo chiederti una cosa... so che non era nei programmi ma... riesci a venire questo fine settimana?
- Non hai lezione di teatro scusa?
- No, questa settiman non avrò lezione. Credo sia un evento più unico che raro quindi sarebbe meglio approfittarne non trovi? - Odiava mentirgli ma avrebbe fatto di tutto pur di vederlo.
- Mmmh... avrei delle cose da fare ma credo di poterle tranquillamente spostare alla prossima settimana. Stai tranquilla venerdi sarò da te contenta?
-  Addirittura venerdi???? MA IO TI AMOOOOOOOOOO!!!!!!! 
- Noto con piacere che sei contenta.
- Tantissimoooo! 
- Lo stesso vale per me! Ti amo piccoletta.
- Ti amo anche io!
***
Mantenne la parola data, Venerdì alle 14:00 in punto era esattamente davanti l'uscita della sua scuola ad attenderla:
- Sei arrivatoooooooooo!!!!! - gli corse incontro vedendolo
- Pensavi che ti avrei dato buca? - la baciò
- Quanto mi sei mancato! Sono felice che tu sia qui!
- Sembra che non mi vedi da mesi.
- Sono passate tre settimane è quasi un mese.
- Non ha importanza adesso perchè sono qui. Andiamo! Ti porto a pranzo fuori.
Si recarono in uno dei loro locali preferiti, si sedettero e ordinarono. Erano intenti a ridere e scherzare che non si accorsero dell'arrivo di Julia:
- Jen, che ci fai qui a quest'ora? Non dovresti essere a teatro? Guarda che è tardissimo!
- Tranquilla, non ho teatro oggi!
- Ma come no? Se stamattina ti ho sentito parlare con mamma...
- Avrai capito male...
- No ho capito bene!
- Se avessi capito bene sarei a lezione adesso tu che dici? Hanno annullato le lezioni a causa di uno sciopero, contenta adesso? Fila, se non lo vedi sono impegnata.
- Ok, calmina! se lo dici te! Io vado! Fate i bravi voi due. Ci vediamo a casa 
- E' davvero insopportabile quando si ci mette! - si lamentò non appena andò via
- Ma dai poverina! L'hai trattata malissimo
- Non difenderla, se non capisce le cose non è mica colpa mia. Senti, mi è venuta un'idea... sai che ho preso da poco la patente si? 
- Certo che lo so! Hanno messo segnali di pericolo nuova patentata anche in Irlanda- rise
-  Non prendermi in giro! - gli rispose dadogli un leggero schiaffo sul petto. - Ti andrebbe di venire a fare un giretto con me così ti faccio vedere come sono migliorata?
- Certo, con molto piacere amore ma solo ad una condizione!
- Quale?
- Vengo in macchina con te solo se dopo mi porterai nel nostro tanto amato ritrovo - ammiccò
- Parli di un parcheggio a caso vero? 
- Proprio quello.
- Preferivo di gran lunga la villetta di quest'estate ma visto che non possiamo averla ci accontenteremo dell'auto dei miei.
- Dei tuoi? - sbarrò gli occhi.
- Si, la mia deve ancora arrivare. Tranquillo, basta non lasciare niente in giro come l'ultima volta! Andiamo dai!
Passarono un bel pomeriggio tra scherzi, risate e fare l'amore. Il primo giorno era volato.
Per il giorno seguente optarono per una bella gita al lago. Portarono con loro coperte, pranzo a sacco e con grande felicità di Jen anche i libri di scuola visto che il lunedì sarebbe stata interrogata.
-Si può sapere come caspita fai a sbagliare questi problemi? - la prese in giro
- Esattamente come te sbagliavi tutte le versioni di latino.
- Il latino è una lingua morta.
- E la geometria è terribilmente noiosa. 
- Dipende da come e da con chi la si studia. Scommettiamo che se ti premio ad ogni esercizio corretto tu entro oggi diventerai un piccolo genio in materia?
- Proviamo, ma non sono così positiva.
- Stai sottovalutando il tuo maestro tesoro... 
- Pardon - risero e iniziarono a studiare. Ripassarono tutto il programma su cui sarebbe stata interrogata dopodichè iniziarono a mettere in pratica le nozioni studiate.
-  Giusto anche questo piccoletta! Visto che non era poi così difficile?
- Merito un premio!
-  Hai ragione, sentiamo... cosa vorresti?
- La risposa è sempre la stessa. TE!
Si guardò attorno. Si erano accampati in un posticino un po' appartato, ma comunue di gente ne passava nei paraggi. - Non possiamo amore, c'è gente!
- Possiamo farci qualche coccola però! - disse tra un bacio e l'altro per cercare di convincerlo - e daiiiiiiiiiii.... per favoreeeee! - continuò la sua strategia iniziando a fargli gli occhi da cucciola innamorata.
Non le rispose, sapeva già di aver perso in partenza, non sarebbe mai riuscito a dire di no a quegli occhioni. si lasciò travolgere così dalle sue carezze e dai suoi baci, baci che divennero ben presto sempre più lunghi e umidi. Amava le sue labbra, le avrebbe baciate in eterno ma amava ancor di più il suo collo così senza farsi attendere oltre posò le sue labbra proprio li, nel punto a lei più sensibile. Dal collo passò alle braccia dopodichè ripercorrendo il tragitto al contrario tornò alle sue labbra. Si lasciarono prendere un po troppo la mano. Poco dopo infatti ecco che la fece stendere sulla schiena  posizionandosi su di lei. Le alzò la maglia tanto quanto bastaba per darle dei piccoli baci sullo stomaco, sulla pancia ed infine l'ombellico. Tutto intorno a loro era sparito, esistevano solamente loro due. Vennero aimè riportati alla realtà da una voce fin troppo famigliare:
- JENNIFER! - esclamò il padone di questa voce in modo autoritario
- Papà! - scattò in piedi dandosi una sistemata alla meglio - Che ci fate voi qui? - chiese vedendo li i suoi genitori e suo fratello
- Non ti ricordi che avevamo promesso a Dan di portarlo al lago questo fine settimana? - rispose sua madre - Ma scusami... non dovresti essere a teatro?
- Emmm... - era stata beccata. Sua mamma sapeva benissimo che le lezioni non erano state annullate. Doveva trovare una scusa convincente ma non le veniva in mente nulla. Involontariamente abbassò lo sguardo
- Jen?!?!? - intervenne a quel punto Colin - Mi hai detto che non avevi lezioni questo week.
- Penso che la signorina qui presente ti abbia rifilato una bella balla. Quindi... se lui è qui presumo che non sei andata neanche ieri, giusto Jen?
Continuò a non rispondere e anche questa volta fu Colin a rispondere per lei:
- No! E' stata con me tutto il giorno ma mi ha detto che ne eravate a conoscenza.
- Mi dispiace, ma non ne sapevamo nulla. Non eravamo a conoscenza che fossi sceso qui a Chicago, ci ha detto solo che sarebbe andata in accademia, cosa che naturalmente non ha fatto.
- Amore che c'è? Ricominciamo con le bugie adesso? C'è qualcosa che non va? Perchè hai saltato le lezioni?
- Ora mi è tutto chiaro! - intervenne sua madre
- Cosa signora?
- Credo di aver capito esattamente il motivo per cui mi hai fatto quello strano discorso pochi giorni fa. Perchè non l'ho capito prima?
- Mamma...
- Lo hai già detto anche a lui?
rispose di no con la testa
- Che discorso? Che devi dirmi Jen?
- Jennifer ha intenzione di lasciare l'accademia di recitazione.
- Hai intenzione di fare che cosaaaaaaaaa? Perchè questa decisione?
- Pechè sta diventando noiosa la cosa. Non mi interessa più  e voglio, proprio per questo motivo , lasciare e dedicarmi a cose che suscitano di più il mio interesse.
- Guarda caso non le piace più da quando hanno spostano le lezioni al fine settimana. Chissà perchè!
- Non puoi lasciare amore! Non adesso. Tra poco inizieranno anche le riprese del film, che fai butti tutto al vento? 
- Non mi va di continuare ok? Non è mica un reato
- No che non è ok! Sopratutto se lasci per quello che mi ha fatto intuire tua madre.
- Ho preso la mia decisione ormai. Non potete obbligarmi!
- Dammi una buona motivazione allora!
- PERCHè MI PRENDE TROPPO TEMPO PREZIOSO OKKKKKK??????? - gridò - Scusa! Non volevo lo sapessi così.
- Noi vi lasciamo chiacchierare in pace, ci vediamo a casa Jen. Colin? Vedi di farla ragionare te per favore. - li salutò sua madre portando con se Dan e  trascinandosi di peso anche il capo famiglia che era ancora scioccato dall'atteggiamento in cui aveva trovato sua figlia.
- Lasci il teatro perchè non riusciamo a vederci?
- Non è giusto che tu ti faccia il mazzo per venire qui solamente per quattro ore in due giorni. Non è il massimo ne per te ne per me.
- A me non me ne importa nulla. Verrei qui anche se fosse per una stupida misera ora. Non mi interessa il numero delle ore che passiamo insieme, mi interessa la qualità del tempo che passiamo insieme. 
- Senti colin è inutile....
- Jen! Non voglio che tu debba rinunciare  ai tuoi sogni. Sarebbe un terribile errore se lo facessi e io sarei una pessima persona se te lo lasciassi fare.
-  Io so per certo che voglio stare con te, non mi interessa nient'altro. Ci sono miglioni di lavori in giro che potrò fare una volta diplomata, non devo mica per forza fare l'attrice.  Era solo uno stupido sogno.
- Ma è il tuo sogno! Ed è giusto che tu lo insegua, sopratutto se hai tutte queste doti che tutti elogiano. Non fare cazzate, si sta parlando della tua vita, del tuo futuro, devi pensare prima a te stessa e poi a noi. Se fai una scelta così avventata magari un giorno non molto lontano potresti pentirtene amaramente. 
- Non mi interessa, sarà anche la cosa più stupida e sbagliata che farò nella mia vita ma ad oggi è quello che intento fare.
Lui non le ripose più, sapeva com'era fatta, quando si metteva in testa una cosa era pressochè impossibile farle  cambiare idea. Decise di provare in un'altro modo. Cominciò improvvisamente ad essere freddo e distaccato. Non poteva rovinarle la vita facendole rinunciare a qualcosa che amava solo perchè non avevano la possibilità di vedersi regolarmente.  Sicuramente le avrebbe dato un grande dispiacere, ma era disposto a tutto pur di farle proseguire la sua vita nella maniera più normale possibile.
- OOOOOOOIIIII! Ti sei ammutolito? - lo spronò dopo una mezz'ora buona di silenzio straziante
- No, ma dobbiamo seriamente parlare!
- Ancora??? Te lo dico già da adesso, se intendi tirare fuori nuovamente quell'argomento è inutile che lo fai. Non ho cambiato idea e non intendo cambiarla.
- Ok parliamo di altro allora.
- Bene!
- Pensi anche tu che l'amore per una persona si dimostri in vari modi e non solo attraverso coccole e parole dolci?
- Certo che si!
- e scommetto che anche tu pensi che delle volte una persona è disposta a far del male a se stessa pur di far star bene l'altra!
- Non capisco dove tu voglia arrivare.
- Jen, amore, io tengo a te più di qualsiasi altra cosa al mondo, ma è evidente che il nostro rapporto ti sta portando a non pensare più lucidamente. Adesso non ci pensi, ma un giorno potresti davvero pentirti di questa decisone. Non voglio essere ricordato come quell'amore adolescenziale che ti ha chiuso tutte le porte facendoti rinunciare a qualcosa che per te era davvero importante. So già che starò da schifo ma preferisco star male adesso che star male il doppio dopo . Credo proprio che se ci sarà disponibilità in aeroporto partirò oggi stesso.
- Ma che diciii?!?!?!!? - la voce iniziava a tremarle
- Dico solamente che se decidi di rinunciare al tuo sogno,  la finiremo qui adesso. - Non riuscì più a trattenere le lacrime e scoppiò in un pianto disperato - Eiii... guardami! Jen... Jennifer, calmati, respira e guardami un secondo: non voglio lasciarti, credimi è l'ultima cosa che vorrei fare ma la tua vita per me viene prima di qualsiasi altra cosa.
- Tu sei la mia vita.
- Non esisto solo io amore! Cerca di capire anche me... non posso vivere sapendo di averti impedito delle cose. Cose importanti per giunta.
- Tu non mi stai impedendo nulla.
- Non direttamente, ma tu vuoi abbandonare tutto a causa mia.
- Perchè voglio stare con te!
- Non è un buon motivo Jen. Devi continuare a seguire i tuoi sogni se vogliamo continuare a vederci.
- OK! - lo strinse  in un forte abbraccio - Ma tu non lasciarmi. Non te ne andare.
- Continuerai teatro?
- ... si!
- Domani filerai dritta a lezione?
- Mah...
- Devo andare via adesso?
- Ok ok ok... andrò a lezione.
- Bene... molto bene... non voglio più sentirti dire queste stupidagini mi sono spiegato?
- Va bene...
- Ora smetti di piangere però, non è successo nulla, sono qui con te e non intendo andarmene.
***
Andarono avanti con quella diridera per un altro paio di mesi ma poi la cosa iniziò a degenerare. Per quanto Jennifer si sforzasse ad essere positiva e affrontare la situazione, non riusciva a convivere con l'idea della lontananza. Ben presto quella complicata situazione si ripercosse anche su altri settori. Dopo l'ennesimo fallimento scolastico infatti alcuni dei suoi professori si riunirono e decisero di affrontare il problema con i suoi genitori.
- Judy posso parlarti un secondo? - disse uno dei suoi colleghi nonchè coordinatore della classe di sua figlia
- Dimmi pure ma ti avverto... non posso cambiarti il turno questa settimana.  Ho il bimbo piccolo a casa malato.
- Mi dispiace... comunque  no, sono qui per dirti se all'intervallo tu e tuo marito potreste venire in sala professori
- Certo.  E' successo qualcosa?
- niente che non possa essere risolto.
- a tra poco allora.
Suonata la campanella dell'intervallo i cogniti Morrision lasciarono le rispettive classi per recarsi in sala professori.
- Che succede? Come mai ci siete venuti a chiamare?
- Non vogliamo essere indiscreti ma... C'è qualche problema in famiglia per caso? 
Si guardarono scioccati -  No, assolutamente! Perché? 
- Jennifer...
- Che è successo? 
- Vostra figlia ha iniziato l'anno con tutte A come al suo solito... questi invece sono i risultati degli ultimi tre compiti - Sui fogli comparivano quasi irrealisticamente  ben 3 C.  
- Com'è possibile? Studia come una matta.  
- Non stentiamo a crederlo, abbiamo fatto una prova. L'altro giorno l'ho sentita ripetere la lezione con un suo compagno di classe così vedendola preparata l'ho interrogata. Scena muta. Vi abbiamo chiesto se c'è qualche problema in famiglia perchè la vediamo bloccata.
- Non sta passando un bel periodo, ma non pensavo fosse arrivata fino a questo punto. Proveremo a parlarle, grazie per averci avvisato. 
Quando rientrarono in casa quel pomeriggio la trovarono intenta sui libri a studiare ma allo stesso tempo in lacrime.
- Ei tesoroooo! -  disse sua madre mettendole una mano sulla spalla - Che ne dici di fare una piccola pausa? Ci  facciamo una bella cioccolata calda e parliamo un po', ti va? - Annui  e Scesero in cucina
- Come mai stavi piangendo? Tutto bene?
- Va tutto male mamma!!! Tutto!  Non c'è una singola cosa che vada bene. Come se non bastasse ci mancava solo la scuola! Studio come una matta e non faccio altro che prendere voti orrendi.
- Lo so amore, ho parlato con i tuoi professori questo pomeriggio e mi hanno fatto vedere gli ultimi compiti in classe.
- scusa se non te l'ho detto subito, ma stavo cercando di recuperare. Il problema è che non ci riesco. Sei arrabbiata?
- No, perchè lo vedo che stai davvero studiando.  Oltre allo studio, c'è qualche altro problema? - Guardò verso il basso - Lo sai che puoi dirmi tutto non è vero?
- ... Colin 
- Sospettavo.... avete litigato?
- No... ma non ci vediamo mai! Sono  sempre a teatro e quando non ho lezione lui non può scendere. Ho bisogno di lui mamma... non mi interessa niente di frequentare l'accademia se non posso vivermelo, ma lui sembra non volerlo capire. Lo sento distante e la cosa non mi piace.
- Lui lo fa per te, per non farti rinunciare ad un sogno e io lo apprezzo molto. Sta soffrendo anche lui non credere, ma essendo più grande riesce a gestire meglio la situazione. Sai già quando vi vedrete o non siete ancora riusciti ad organizzarvi?
- Ha deciso in via del tutto eccezionale di scendere giovedì pomeriggio.
- Domani? 
- Esatto!
- Perchè non ti vedo entusiasta allora? Solitamente faresti i salti di gioia. 
- Perchè forse ripartirà direttamente venerdì!  Non ha senso scendere per un solo giorno ma lui dice che è importante. Ho paura!
- Stai tranquilla, vedrai che tutto si sistemerà nel migliore dei modi! 
- Grazie mamma! Senti, non è da me chiedertelo ma... Mi daresti una mano a studiare?
- Non hai bisogno di una mano per studiare! Hai bisogno di staccare la mente e distrarti. Vai a riposare, ucciderti sui libri così non serve a nulla. 
***
L'indomani pomeriggio arrivò in un batter d'occhio. Jen si recò in aeroporto per incontrarlo ma appena lo vide già capi che qualcosa non andava. Non aveva valige con se, solo un misero zaino e un'espressione terrificante sul volto.
- Vorrei dirti che sei bellissimo come sempre ma mentirei. - Lui la salutò abbracciandola e dandole un baio a stampo - Mi stai facendo salire l'ansia che c'è? 
- Dobbiamo parlare Jen! Andiamo fuori di qui però...  andiamo a prenderci qualcosa da bere.
Presero la macchina di lei e si recarono in un bar poco distande dall'aeroporto
- Come te la passi? - Chiese lei. Sapeva di non poter raggirare il discorso che doveva farle tanto a lungo ma ci provò ugualmente.
- Io benino... diciamo.  Te piuttosto?
- Io tutto bene a parte che mi manchi...
- Scuola?
- Tutto ok! Solita routine
- Sicura? Perché io non considererei una C come un bel voto. Figuriamoci tre. 
- Ma tu come....
- Ho parlato con Julia... è preoccupata per te. Mi hai detto che ti stai facendo il mazzo per studiare ma che comunque pensando sempre ad una sola cosa non riesci a concludere nulla
- Ma che ne sa mia sorella col! I compiti sono stati più difficili del solito. Tutto qui.
- Jen... Cerchiamo di essere sinceri ok? Riesci a resistere alla lontananza tra di noi?
- Ci sto provando ma è difficile. Però nonostante ciò sto comunque facendo quello che mi hai chiesto: sto continuando l'accademia.
- Perchè mi stai dicendo questo? La mia domanda era un'altra
- Perchè  ho paura di quello che stai per dirmi. La tua faccia non mi piace per niente. 
- Amore  io penso che il fatto di non riuscirci a vedere ti stia portando alla distruzione ed è una cosa che non mi va giù...
- Senti io...
- No lasciami finire!  Mi  sto preparando questo discorso da una settimana. Ti amo!  Ti amo davvero tanto ma non posso continuare a vederti così, sopratutto sapendo che la colpa è mia. 
- Non è colpa tua
- Stai così per me! A malincuore sono venuto a dirti, questa volta in maniera definitiva, che credo sia il caso di chiuderla qui! - Sbiancò, il suo cuore perse diversi battiti - Odiami pure se ti farà sentire meglio ma ho bisogno di saperti felice. Magari non lo sarai adesso, ma prima o poi mi dimenticherai. - Continuava a fissarlo mentre silenzione lacrime uscivano dai suoi occhi - Di qualcosa per favore!
- Io... io ti amo! -  fu l'unica cosa che riuscì a dire. 
Lui corse ad abbracciarla - lo so tesoro mio e ti amo anche io. Appunto per questo devo farlo.  Lo devo fare per te! Voglio che torni ad essere la piccoletta di cui mi sono innamorato e questo non può accadere con me. Hai bisogno di una persona accanto che non sia distante come lo sia io. Magari le cose un giorno si sistemeranno ma per ora è l'unica cosa da fare. Credimi mi si spezza il cuore e ho fatto una fatica immane a venire qui a dirtelo ma non potevo continuare a rovinarti la vita. - Rimasero abbracciati per moltissimo tempo dopodiché vedendola estremamente provata decise di riaccompagnarla a casa. Guidò lui visto le condizioni della ragazza. Arrivati davanti al vialetto, senza farsene accorgere da lei, invio un messaggio a Julia:
 
" Sarò stato  crudele, stronzo e non so quale altro aggettivo usare, ma era l'unica cosa da fare per farla tornare quella di prima.  L'ho lasciata.  Promettimi di prenderti cura di lei!  Ps. Siamo sotto casa, dammi 10 minuti e poi ti prego raggiungici."

- Jen, ti prometto che mi farò risentire ma non nell'immediato. Hai bisogno di tempo per elaborare. Te lo ripeto... lo sto facendo per te! - con quelle ultime parole le diede anche un ultimo bacio.  - Prenditi cura di te amore mio!
Come da richiesta Julia arrivò,  aprì la portiera e senza dire una parola aiutò sua sorella a  scendere dalla macchina. L'abbracciò e insieme sparirono all'interno della loro abitazione.
Colin parchèggiò la macchina della sua fidanzata, chiamò un taxi e si diresse nuovamente verso l'aeroporto.
- Ragazze, potreste cortesemente... - disse la madre non appena le vide entrare in casa ma si blocco vedendo la faccia di una delle sue figlie - Ma... che diamine è......
Julia le fece segno di non dire nulla e senza aggiungere altro accompagnò sua sorella in camera. Provoò a farla parlare ma fu tutto inutile si era chiusa a riccio. A malincuore dopo svariati tentativi la lascio un po' sola e scese in cucina.
- Posso sapere che cosa è successo? 
- L'ha lasciata!

 
Note dell'autore:
Lo so... lo so, mi starete odiando in questo momento e non posso assolutamente biasimarvi. Povera piccola Jen. Riuscirà a superare la sua prima delusione d'amore? E Colin? Ha agito in base a quello che riteneva giusto... riuscirà a tenere fede a quello che ha fatto o tornerà sui suoi passi? Giuro che non vi terrò in ansia per molto tempo. Alla prossima!

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Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


- Tesoro, è ora di alzarsi! - disse la signora Morrison da dietro la porta della stanza di sua figlia. Erano le 7:10 e se non volevano fare tardi a scuola  si sarebbero dovuti sbrigarsi. Scese in cucina, preparò la colazione alla famiglia, vestì il piccolo di casa dopodichè, vedendo che la sua primogenita non era ancora scesa al piano di sotto, si recò nella sua stanza per verificare cosa stesse facendo. Aprì molto lentamente la porta e la trovò seduta su una poltroncina intenta a fissare il vuoto. Aveva in dosso gli stessi vestiti del giorno precedente.
- Amore, ma non sei ancora pronta! - provò ad iniziare una comunicazione ma il tentativo non andò a buon fine - Te la senti di andare a scuola oggi? Se vuoi prenderti un giorno di pausa per me non ci sono problemi tranquilla. ok? - Non rispose neanche questa volta - Tesoro mio, ti prego, dimmi qualcosa, mi si spezza il cuore vederti così. - in quel momento le barrierre della ragazza crollarono facendola esplodere in un pianto disperato - Shhhh... va tutto bene amore, piangi se ne hai bisogno. - la strinse a se per confortarla - Rimani a casa oggi ok? - come per le volte precedenti non ottenne risposta. - Vado di sotto, tu cerca di dormire un po ok? - con il cuore che le si stava spezzando usci dalla stanza e si diresse in cucina.
- Judy - la chiamò il marito - Tutti pronti, possiamo andare?
- Andate voi, io mi prenderò un giorno di ferie, non mi fido a lasciarla a casa da sola. Fa impressione David
- Lo sapevo che non dovevamo fidarci di quel ragazzo. Si è riempito la bocca di belle parole solamente per uscirne pulito ai nostri occhi ma lo sappiamo benissimo che cosa è successo. Vuoi che non l'abbia lasciata a causa di una nuova fiamma? 
- Dici? Sai... ho pensato la stessa cosa ma poi ho pensato: Jen è praticamente devota a lui,  lo ama e penso che anche lui provava qualcosa, per quale motivo avrebbe dovuto farlo?
- Perchè è un ragazzo di 19 anni in preda agli ormoni. Pensaci Judy, a 19 anni chi va a pensare di lasciare la propria ragazza solo perchè lei vuole rinunciare ad un sogno per trascorrere la vita con il proprio fidanzato? Te lo dico io... nessuno.  Era tutta una scusa per mollarla in modo carino. Sarà meglio per lui se non si faccia più vedere da queste parti.
- David sono ragazzi. Pensavi davvero che la loro storia sarebbe durata? Quante probabilità ci sono che il primo vero amore di una persona sia quello giusto? Sapevamo che prima o poi avremmo dovuto affrontare questa cosa. Quel giorno è arrivato.
- Odio vedere mia figlia soffrire.
-  Lo so  ma preparati psicologicamente perchè, spero di no, ma potrebbe riceverne ancora altre di delusioni in questo campo. Ora va... o farete tardi.
- Se hai bisogno di una mano chiamami!
- Lo farò.
Per tutta l'intera giornata Judy non sentì il che bel minimo rumore provenire dalla stanza di sua figlia. Inizialmente pensava stesse dormendo ma poi con il passar delle ore cominciò a preocciparsi, non era da lei starsene in silenzio, era una caciarona anche quando stava male o era arrabbiata. La situazione doveva essere grave se era ridotta così. Passò a controllarla un paio di volte ma la trovò perennemente nella stessa posizione in cui l'aveva lasciata quella mattina. 
Passarono un paio di giorni e la cosa non sembrava migliorare. L'unico cambiamento fu che dalla poltroncina si spostò su letto ma per il resto stessa routine dei gorni precedenti. 
- Mamma sono tornata! - disse Julia rientrando a casa con a seguito altre cinque ragazze - Loro sono amiche di Jen, magari riescono a spronarla un po' e magari farla uscire di casa.
- Buonasera signora!
- Salve ragazze, grazie di cuore per essere qui, lo apprezzo molto. Jen è di sopra andate pure. 
Julia fece strada alle ragazze conducendole davanti la stanza di sua sorella
- Dici che dovremmo bussare? - chiese una di loro
- Ma no... entrate e basta, sono sicura che le farà enormemente piacere.
Seguirono il consiglio di Julia ed entrarono
- Jen ciao, possiamo entrare? 
come le volte precedenti non rispose ma le ragazze non si diedero per vinte, si sedettero sul letto insieme a lei e iniziarono a parlare del più e del meno come erano solite fare. Parlarono della scuola, dello spot , dello shopping, l'unico argomento che non toccarono era quello che includeva la parola ragazzi. Jen non partecipò alla conversazione e non sembrava neanche starle a sentire. Alle ragazze non importò, erano sicure che parlare così, come se niente fosse successo, l'avrebbe aiutata pian piano a sbloccarsi. Scesero al piano di sotto dopo un paio d'ore
- Allora? Vi ha detto qualcosa? Come sta?
- Ci abbiamo provato in tutti i modi ma niente. Non una parola, non uno sguardo. Non ha mai reagito così.
- E' particolarmente provata, ha bisogno di sostegno. 
- Non si preoccupi signora, abbiamo tutta l'intenzione di farla tornare quella di un tempo a costo di venire tutti i giorni a fare conversazione con i muri. Lei ci è sempre stata accanto, ora tocca a noi stare accanto  a lei.
E' fortunata ad avervi nella sua vita. 
- Adesso mi sente! - gridò Julia scendendo le scale 
- Chi? - rispose incuriosita sua madre
- Quel depravato! E' tutta colpa sua se mia sorella sta così! - prese il cellulare e digitò il numero
- Julia, lascia stare. - ma ormai era tardi
- Pronto?!?!?!
- Pronto un corno!
- Julia?!?!?! - chiese 
- Si sono io. Bene... sembrerebbe quindi che un po di cervello ti sia rimasto in quella zucca bucata.
- Credo che tu abbia sbagliato numero, non so cho stavi cercando ma...
- Sei Colin?
- Si
- E allora ho chiamato esattamente la persona che cercavo!
- Cercavi me? E perchè mai?
- PERCHè SEI TE IL DEPRAVATO CHE HA PIANTATO MIA SORELLA COSì SU DUE PIEDI! SEI TU IL MOTIVO PER CUI NON PARLA, NON MANGIA E NON DORME DA GIORNI. TU SEI LA PERSONA CHE ADESSO VORREI PRENDERE A PUGNI PER AVER RIDOTTO MIA SORELLA COSI'. TU...
- Si! OK OK... ho capito! Ascolta... sta davvero così male?
- Stare male non è abbastanza. Fidati, l'hai uccisa!
- Mi dispiace... davvero mi dispiace tanto ma non potevo fare altrimenti.
- C'è sempre un'altra scelta Colin!
- Non sarebbe stata adatta a lei. Ho agito per il suo bene
- Non tentare di giustificarti, non serve a nulla!
- Credimi non mi sto giustificando. E' la pura verità. Ascolta visto che tanto ci siamo... non è che posso parlare?
- Stai scherzando? Non ci pensare nemmeno! Cosa ti fa pensare che io possa anche farle sentire soltanto la tua voce. Ho tolto tutto quello che ti riguardava dalla sua stanza, non do fuoco a nulla solo per rispetto a lei, deciderà lei cosa farne di tutte quelle cianfrusaglie quando si riprenderà. Solo un paio di cose non sono riuscita a toglierle. Il bracciale che ha nascosto non so dove e la foto di quella recita scolastica dove appare in bella vista la tua faccia da schiaffi che tiene ancorata a se come fonte d'ossigeno. Credimi Colin... troverò il modo di staccarla dal tuo ricordo perchè non vale la pena star male per un poco di buono come te!
- Julia basta! - la rimproverò sua madre
-  Non ho ancora finito.
- JULIA!!!! Passamelo. - a malincuore la ragazza smise di insultarlo e passò il cellulare a sua madre
- Colin...
- Signora Morrison... io... io l'ho...
- Lo so colin, lo so.  Lo hai fatto per lei.
-Lei capisce perchè l'ho fatto vero? Non volevo si annullasse per me.
- Se il motivo è effettivamente questo lo capisco e ti ringrazio.
- Quale altro potrebbe essere il motivo - ci ragionò su - Non penserà mica che l'abbia tradita o l'abbia lasciata per un'altra?
- Non so che pensare Colin, ma il dubbio mi sfiora.
- Non mi sarei mai permesso. Deve credermi
- Spero proprio sia cosi.
- Sta davvero così male come dice Julia?
- Purtroppo si. Sta malissimo. In sedici anni della sua vita questa è la prima volta che la vedo così.
- Pensa anche lei che non sia il caso che le parli? Magari riesco a...
- NO. Sentendoti rivivrebbe i bei momenti passati insieme e dovrebbe affrontare nuovamente il distacco. Lasciamola affrontare il dolore da sola, piano piano si rialzerà. Deve farlo.
- Almeno c'è la scuola e il teatro che la tengono impegnata gran parte della giornata.
- Non sta andando ne a scuola ne a teatro. Sono quattro giorni che non esce dalla sua camera. Sono riuscita a farle mangiare qualcosa Dio solo sa come.
- Non va assolutamente bene.
- Lo so, le ho provate tutte credimi, ma non reagisce.
- Mi dispiace.
- Te? Come stai?
- Come vuole che stia. Non bene. Amo sua figlia e l'idea di averla dovuta lasciare, di non poterla vedere o sentire mi sta mandando ai matti. Spero solo che le cose possano sistemari un giorno e chissà magari torneremo insieme.
- Spero che questo non accada. Sei una brava persona non fraintendermi ma non vai bene per mia figlia. Se dovesse esserci un nuovo distacco tra di voi sarebbe la fine. Non posso permetterlo.
- Potrebbe andare bene però
- Preferirei non correre il rischio.
- Glielo giuro signora non ho tradito sua figlia. Lo so che lo sta pensando e sicuramente anche suo marito lo penserà ma davvero non ho fatto nulla del genere.
- Colin... ormai quel che è successo è successo. Spero davvero che sia come dici tu però ripeto il dubbio mi è passato. Ora scusami ma vado a controllare se ha bisogno di qualcosa. Stammi bene.
- Arrivederci.
***
Di settimana in settimana passò un mese da quel fatitico giorno. Un mese chiusa in camera, un mese senza scuola, senza teatro e senza uscite. Tutti, amici e familiari tentarono di tirarla su coinvolgendola in varie attività, ma tutto ciò che le veniva proposto lei lo bocciava sul nascere. Continuava a tenere stretta a se quella famosa mezza foto e piangeva. piangeva senza sosta. 
- Come sta oggi? - chiese sua madre a Julia che era appena stata in camera a trovarla
- Come ieri e come i giorni scorsi. Oggi i suoi professori mi hanno chiesto quando tornerà in classe, non ho saputo rispondergli. Pensi che starà così ancora per molto?
- Non lo so, ma una cosa è certa, non puo continuare cosi. Un mese di vacanza è più che sufficiente. Se non riusciamo a sbloccarla entro la prossima settimana comunque a scuola dovrà tornarci lo stesso. 
- E' stato uno stronzo!
- Non dire così! E' stato fin troppo maturo, ha ragione... non poteva continuare a vivere la sua vita in base a quando si sarebbero visti. 
- Perchè invece ora la vita se la sta godendo alla grande vero? 
- Questo è solo un periodo che piano piano passerà.  Tutti nella vita affrontiamo le delusioni d'amore, sono queste che ci fanno crescere e andare avanti.
- Spero proprio di non innamorarmi mai allora. - sua madre sorrise per quella battuta - Se devo trovarmi uno che mi fa soffrire così come ha fatto quel demente è meglio non trovarlo.
- Smetti di parlare male di quel ragazzo. Lo sai il perchè l'ha lasciata. Lo ha fatto per permetterle di inseguire un sogno.
- Mamma sarò anche una quindicenne ma non sono stupida. Non ci credi neanche tu a quello che ha raccontato, è inutile che cerchi di farmelo andare a genio. Ti ho sentita che parlavi con papà l'altra sera. Pensate che l'abbia tradita.  Le ha messo le corna cavolo!
- Modera il linguaggio e abbassa la voce. Non lo sappiamo se l'ha tradita o se il motivo è quello che dice lui. Ormai si sono lasciati, non ha importanza. L'unica cosa che ne ha in questo momento è che tua sorella si riprenda al piu presto. 
- Hai ragione.
- AH... magari evita di dirle del sospetto del tradimento. Sta già male così... meglio non metterle dubbi in testa.
-Va bene. Sai una cosa? mi è venuta fame. 
- Guarda sto preparando la merenda  a tuo fratello se vuoi la faccio anche a te.
- No, ci penso da sola.  Grazie lo stesso. 
- A proposito. Dov'è Daniel? Era qui fino a quando non sei scesa.
- Boh...
- Vado a cercarlo.
***
Mentre Julia parlava con sua mamma, al piano di sopra, un piccoletto quatto quatto si diresse verso la camera di sua sorella. Si arrampicò sul suo letto e gli si buttò sopra facendole un grande sorriso.
- Sorpresaaaaaa!!!!!! - esclamò ridendo
- Daniel! Mi hai messo paura
- Per quanto altro durerà il segreto che parli solo con me?
- Non è un segreto, perchè pensi che lo sia?
- Perchè tutti dicono che non parli più. 
- Ti sembra forse che non stia parlando? tranquillo va tutto bene - cercò di rassicurarlo, non voleva turbare anche lui con i suoi problemi.
- Perché non ridi più? Sei arrabbiata? 
- No amore non sono arrabbiata...
- Sono settimane che non giochi più con me. 
- Sono solo un po' triste.
- Perchè? Non devi essere triste, sei la mia sorellona io ti voglio bene anche se faccio la spia a mamma e papà su quello che fai.  - La fece sorridere. - Vedi che quando sorridi sei più bella?
L'abbracciò e le diete un bacino sulla guancia. 
- Hai pianto vero? 
- No
- Hai gli occhi rossi.
- È la stanchezza tesoro...
- Non è vero... chi ti ha fatto piangere? Dimmelo che ci penso io! - disse alzando le maniche della sua magliettina per farle vedere i muscoli! 
- Sei il mio eroe! - Disse riempiendolo di baci 
- Ti voglio bene Jenny e te ne vorrò per sempre!
- Ti voglio bene anche io piccolo guastafeste e sai che ti dico? Ke gli uomini più importanti della mia vita sarete sempre tu e papà! - il bimbo rise contento.
- Davvero?
- Assolitamente si!
- Danielll?!?!? Dan!!!!! Ma dove sei finito? - lo chiamò sua madre
- Qualcuno ti sta cercando, ti conviene andare! 
- No, non ti voglio lasciare qui da sola a piangere.
- Io starò bene.
la loro mamma entrò in stanza - Allora ecco dov'eri! Che stai facendo? Non disturbare tua sorella.
- Sto facendo le coccole a Jen! - Disse stringendola forte 
- Si, è vero! - disse lei prendendolo di peso e consegnandolo nelle braccia di sua madre - Ma ora basta coccole!  Devo mettermi sui libri, ho un intero mese di lavoro arretrato. - disse mostrando un sorriso sincero. 
- Jen amore! Che sollievo sentire nuovamente la tua voce! Come ti senti? Hai bisogno di qualcosa?
-  Me la caverò mamma! E no tranquilla... non mi serve nulla.
Non sapeva in che modo, ma quel piccoletto era riuscito a farle tornare il buon umore. Iniziò piano piano a riprendere la scuola, il teatro e in meno di due settimane si rimise in pari con tutto il programma. C'erano ancora giorni bui questo si, ma cercava di buttarsi a capofitto tra il teatro e le amicizie per non pensarci. Il problema era qundo rincasava la sera e si metteva a letto: la sua mente ripensava a tutti quei bei momenti passati con lui e non poteva far a meno di intristirsi. Varie volte provò a scrivergli, ma prima di inviare il messaggio un barlume di lucidità e orgoglio si impossessava di lei e cancellava il tutto. Chissà cosa stava facendo... stava ancora pensando a lei? Sperava di sì ma non ne poteva avere la certezza assoluta. Pensarlo abbracciato ad un'altra gli faceva venire solamente il mal di stomaco. Lui voleva che lei andasse avanti con la sua vita e forse era arrivato davvero il momento di farlo. Cambiò il suo numero di cellulare, le mail e fece un nuovo profilo Facebook privato in modo da non essere più tentanta di scrivergli o quant'altro. Prese tutte le foto e i ricordi di lui che era riuscita a nascondere a Julia e li mise in uno scatolone per poi portarli su in soffitta. Le uniche cose da cui proprio non riuscì a liberarsi furono la famosa mezza foto nel portafoglio e il braccialetto portafortuna, che nonostante non indossasse più comunque lo portava sempre con se.  Girò il suo primo film e da li ne susseguirono molti altri. Passarono gli anni, si diplomó con il massimo dei voti, andò al college  e una volta presa la laurea si trasferì a los Angeles dove si alternava tra lavoro, amicizie e nuova vita amorosa. Aveva ormai raggiunto una certa notorietà. 
***
Era il suo giorno libero, aveva programmato di dormire un po' di più visto che non aveva da lavorare e visto che anche il suo fidanzato era fuori città, ma il destino per lei aveva altri programmi. Il suono del suo cellulare la portò ad aprire controvoglia gli occhi. Era il suo agente:
- Che vuoi a quest'ora?????? - si lamentò
- Ho un lavoro per te!  Una parte da protagonista in una nuova serie TV su ABC. Saresti una stupida a rifiutare.
- Ti ricordo che sto lavorando già per un' altra produzione. Da contratto non posso comunque accettare. 
- Di questo non devi preoccuparti. Parleremo con i produttori e troveremo insieme una soluzione. Hai già una bella fama, ma con questo progetto Jen raggiungerai le vette!  Ti mando il copione della puntata pilota leggilo immediatamente e dimmi cosa ne pensi. 
Neanche il tempo di riagganciare che le era già arrivata la mail:

Oggetto: New work.
Titolo: Once upone a time 

Lesse tutta la sceneggiatura dopodichè richiamò il suo agente.
- Allora? Gia letto?
- Si. E' incredibile, assolutamente fantastico. Fammi sapere per il casting. Sono interessata
- Nessun casting. I produttori ti hanno vista in altri lavori e si sono innamorati. Hanno scritto il personaggio della protagonista pensando a te. VOGLIONO TE CAPISCI??????? L'unica cosa che vogliono fare è incontrarti per sicurezza. Penso ti faranno leggere delle battute ma solo per formalità. Ti aggiorno appena so qualcosa.
- Grazie a presto.
Si presentò due giorni dopo negli studi a Vancouver, entrò nella sede principale dell'ABC  e attese che venisse chiamata. Stringeva tra le mani un braccialetto. Non uno qualunque ma proprio quel bracciale regalato da quel suo primo amore di cui ormai ricordava solamente il nome. Dal suo primo provino quel bracciale l'aveva sempre accompagnata e da allora non l'aveva mai tradita. Era il suo miglior portafortuna.
"Non so dove tu sia ma grazie! Grazie perché senza la tua caparbietà nel lasciarmi non sarei mai arrivata dove sono ora." -  pensò tra se e se. 
- Morrison! - la chiamarono riportandola alla realtà.
- Eccomi! - disse alzandosi ed entrando nell'ufficio dei produttori.  Il provino, se così possiamo chiamarlo,durò cinque minuti, quando  uscì  stringeva già tra le mani il contratto firmato. Un nuovo capitolo della sua vita stava per essere scritto. Non poteva sapere però che da lì ad un anno le cose sarebbero improvvisamente cambiate. 

 
Note dell'autore:
Eccomi... sono stata brava, non vi ho fatto attendere molto. Spero che non siate ancora troppo arrabbiati con me per il capitolo precedente. XD 
Da questo capitolo si capisce chiaramente che la loro separazione non è stata una crisi passeggiera ma una vera e propria rottura. Jen ci è stata male ma alla fine si è rialzata ed è riuscita ad andare avanti. Adesso è cresciuta, si è trasferita, ha una nuova relazione, una carrierra brillante e un nuovo progetto niente male. Cosa mai potrebbe succedere adesso???? Lo scopriremo nel prossimo capitolo. A prestooooo 

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Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


Vancouver un anno dopo! 
Bentrovati ragazzi! - esclamò Adam una volta entrato in sala riunioni
- Pronti per questa nuova stagione? 
- Assolutamente si! - rispose Josh a nome di tutti i presenti.
- Bene... avete già letto qualcosa del nuovo copione, o siete ancora in modalità vacanza? - tutti risero ma non risposero alla sua domanda - Ok deduco che non avete fatto ancora nulla, Vi spiego qualcosina io. Emma e Snow cadranno in un portale e torneranno nella foresta incantata
- Figo! - disse Jennifer
- E li farete conoscenza con nuovi personaggi: Mulan, Aurora, Cora nonchè madre di Regina e Capitan Hook. Come potete vedere le ragazze sono già qui con noi mentre per quanto riguarda il ragazzo che interpreterà il ruolo di capitan uncino arriverà o questa sera o domani mattina per problemi in aeroporto. Comportatevi civilmente e fateli sentire parte integrante del cast. 
- Per chi ci hai preso scusa? - disse offesa Lana
- Vi conosco. Avete fatto gruppetto ormai neanche foste alle superiori. Non fatevi richiamare!Potete andare, avete la giornata libera... Ah quasi dimenticavo. Domani mattina prima di iniziare con le riprese ci incontreremo nuovamente qui per presentarvi il nuovo ragazzo. A domani
Con i rispettivi copioni alla mano i ragazzi uscirono dalla sala riunioni per andare a studiare ognuno nella sua roulotte. Non avevano letto una virgola del copione durante le vacanze e adesso toccava recuperare in meno di  24 ore.
- Jen tesoro! - disse Lana 
- Oiii dimmi
- Come staiii? Ho saputo che hai rotto con Sebastian 
- Le notizie corrono vedo. Sto bene tranquilla. E' stata una decisione presa di comune accordo, lavoriamo in due posti completamente differenti, non riusciamo a vederci praticamente mai perché infliggersi questa sofferenza? 
- Forse hai ragione ma eravate così carini insieme.  Mi è dispiaciuto molto.
- Sono cose che succedono. Dopo questa però ho deciso che mi fidanzerò direttamente quando andrò in pensione e con uno che abita dalle mie parti
- Perché? -  chiese ridendo
- Non è il primo fidanzato che abita lontano.
- Sei abituata insomma
- A cosa, al finire di una storia d'amore? Si sono abituata! - risero insieme
- Senti, stasera, volevo andare a bere qualcosa nel locale qui vicino, ti va di venire con me? Lo chiediamo anche a Ginny!
- Perché no! Ormai sono single!  Tutta vitaaaaaaaa! Però... convinci Ginny a staccarsi da Josh, da quanto si sono professati amore eterno non si dividono mai. 
- Farò del mio meglio. Scappo a studiare! Ci vediamo dopo
- Scappo anche io.... a dopo
***
Come da programma si incontrarono fuori le loro rulotte intorno  alle 22:00. 
- Andiamo Jen, non abbiamo tutto il tempo del mondo! Domani mattina la sveglia suonerà presto! 
- Sono pronta!!!!!!! - disse mentre usciva dalla sua roulotte
- Wowwww! Hai intenzione di rimorchiare l'intero locale? 
- Perché? 
- Perchè ti sei acchitata proprio per benino!
- Sono una donna libera adesso! Ho intenzione di godermi la vita!
- Ho un'idea! Perchè domani non vai a dare il benvenuto al tuo nuovo vicino di roulotte vestitia così?
- A chi scusa?
- Al ragazzo nuovo! Sulla rulotte qui accanto c'è scritto "Hook". Dicono sia molto carino sai? Ora sei anche single quindi... - ammiccò
- Spiritosa! Basta flirtare sul set! Bastano lei è Josh -  disse indicando la loro amica -  Ora andiamo dai che è tardi!
Si misero in macchina e raggiunsero il locale.
- Questo posto è da urlooooooo! - disse Ginny mentre sorseggiava il suo cocktail 
- Concordo e la musica è il top! - replicò Jennifer 
- Cosa pensavate, che ci avrei portato in una catapecchia? Andiamo a ballare dai!
Senza farselo ripetere due volte si tuffarono in pista e si scatenarono per bene, dopodiché, causa tacchi troppo scomodi, decisero di tornare al tavolo. Erano intente a chiacchierare e scherzare quando Lana, guardando oltre le loro teste disse:
- Aiiiii! Guai in vista ragazze! -  e con lo sguardo indicò un cameriere che avanzava verso di loro. 
- Per lei signorina! - disse rivolto a  Jen porgendole un cocktail - Da parte di quel ragazzo lì giù! - Tutte e tre si voltarono e lui guardano la bionda  alzò il bicchiere che aveva in mano a mo di brindisi. Lei per educazione ricambio:
- Jen, è carino! Che stai aspettando... va da lui!
- Assolutamente no! Ho detto niente uomini questa sera.
- E dai, non cominciare a fare la frigida! Sei single giusto? Vai e divertiti amore!
- Vacci te se proprio ti piace tanto
- Punto uno sono sposata! Punto due quello  ti ha proprio messo gli occhi addosso - disse la sua amica mentre lo spiava con lo sguardo. - Ti sta mangiando con gli occhi, non penso proprio sia interessato a me. Va da lui!
- Ancora?!?!?
- Guardalo meglio almeno, che ti costa!
Con la scusa di prendere qualcosa dalla tasca del giubotto si voltò e lo vide bene. Era davvero molto carino.  - Carino è carino...
- Carino Jen????? E' da urloooooo! Io non ci penserei due volte a fare la sua conoscenza!
- Mi avete convinta sai???? 
- Era ora!
- Vado a fare conoscenze tesori, aspettatemi qui!
- Buon divertimento tesoro. 
Ignorò l'ultimo commento di Regina e molto lentamente si avvicinò al bancone dove si trovava il ragazzo:
- E' libera questa sedia?
- Certo, accomodati pure!
- Ti ringrazio! -  disse indicando il cocktail 
- Figurati. Per così poco. Ti stavo notando da un po' sai? Ma tu non mi hai calcolato per tutta la sera, così ho pensato di passare all'azione. Cin cin - disse alzando il bicchiere
- Cin cin! - replicò lei facendo toccare i due rispettivi bicchieri.
- Ma guardali! Che carini! - Disse nel frattempo Ginny dall'altro tavolo
- Stai già fantasticando?
- E' un periodo positivo per me, vedo amore ovunque!
- Non ce ne siamo mica accorte  sai? - rise
- Non prendermi in giro, beviamo!
***
- Sei di queste parti? - chiese il ragazzo a Jen
- No in realtà no, sono qui per lavoro.
- Che coincidenza, anche io sono qui per lavoro. Sono arrivato questa sera, inizio domani mattina. 
- In bocca al lupo allora. 
- Crepi... Che sbadato! Non ti ho chiesto la cosa più importante. Come ti chiami? 
- Non dico il mio nome nel bel mezzo di un incontro occasionale.
- Wow... tra di noi c'è la donna del mistero - ammiccò - Come faccio a vederti ancora signorina?
- Non mi conosci neanche sai già che vorrai rivedermi?
- Ho un sesto senzo per certe cose. Allora? Cosa devo fare per incontrarti ancora?
- Cercala sabato in questo locale. La troverai di sicuro qui! - si intromise  Lana  raggiungendoli - So che stavi tentando un approccio con la mia amica e che ti ho disturbato, ma si è fatto tardi e devo portartela via. Domani causa lavoro dobbiamo alzarci prestissimo. Tranquillo però, puoi provarci Sabato. - rise. 
- Lana ma che dici? Scusala... chissà quanto avrà bevuto.
- Non preoccuparti, non ha poi tutti i torti,  mi piacerebbe davvero approfondire la nostra conoscenza.
- Devo andare....
- Ci vediamo sabato - le fece l'occhiolino
- Vedremo. È stato un piacere conoscerti. 
- Piacere mio splendore - e dopo averle fatto il baciamano la lasciò andare dalle sue amiche che nel frattempo erano andate fuori.
- Alloraaaa????? Carino no?
- Bell'uomo si! Davvero davvero bello, però questo non cambia le cose.  voglio godermi questo periodo di libertà senza nessun uomo attorno
- Quello ne vale la pena Jen ma lo hai visto bene? Peccato che sono sposata altrimenti un pensierino...
- Ma.... si può sapere che hai stasera? Ti è partito l'ormone?
- A chi non partirebbe l'ormone con uno come quello li.
- Rientriamo dai che è meglio. 
Una volta rientrata nella sua roulotte si mise il pigiama e si stese sul divano a pensare alla serata trascorsa. L'immagine di quel ragazzo le fece tornare alla mente dei ricordi poco piacevoli della sua adolescenza. Dei ricordi amorosi per essere precisi che avevano come punto fisso un paio di occhi azzurri come il mare. I suoi pensieri vagarono liberi e indisturbati fino a quando Morfeo la rapì.
***
Il mattino seguente erano nuovamente tutti in sala riunioni, tutti tranne Jen che arrivò in ritardo.
- Buongiorno! Scusate il ritardo non è suonata la sveglia.
- Tranquilla non preoccuparti,  non abbiamo ancora iniziato, manca ancora qualcuno.
- Wow è bello sapere di non essere la solita ritardataria - rise mentre si accomodava accanto a Lana
- Jen! -  la chiamò  a bassa voce la sua amica una volta che si era seduta - Sei andata a dare il benvenuto a quello nuovo?
- Certo che no... perché tu si?
- No però sono curiosa di vederlo.  Volevo qualche anticipazione da te!
- Tu ultimamente pensi solamente a cose sconce.
- Ma quali cose sconce!
- Come se non ti conoscessi. - alzò gli occhi per aria
- Adam, Eddy, scusate! -  disse una ragazza entrando in sala - C'è qui fuori il nuovo ragazzo.
- Lo faccia entrare. Mi raccomando a voi! - si rivolse poi al resto del suo cast.
Un ragazzo altro modo dagli occhi azzurri penetranti entrò in sala facendo venire quasi un infarto a Jennifer Lana e Ginny! - Buongiorno a tutti e scusate per il ritardo. Non è suonata la sveglia.
- Anche a te? - disse adam ridendo
- TUUUU! Tu sei il ragazzo di ieri! -  disse Ginny 
- Colpevole! E voi siete quel bel trio con cui ho fatto conoscenza ieri.
- Colpevoli! - rispose Lana
- Bene! Vedo che vi conoscete già. 
- Di vista, non abbiamo avuto ancora modo di presentarci ufficialmente! - disse lui mentre tutti gli altri si alzarono per andare a stringergli la mano
- Io sono Lana, molto piacere!
- Ginnifer, ma puoi chiamarmi Ginny!
- Piacere Josh!
- Robert 
- Io sono Sean.
- Emily, piacere! 
- Ecco la donna del mistero! -  disse arrivando finalmente davanti  Jen:
- Ciao - disse allungandogli la mano - Piacere mi chiamo Jennifer.
- Piacere mio...  Colin.  
Entrambi persero un battito nel sentire pronunciare quei nomi e il pensiero a quel ragazzo e a quella ragazza conosciuti tanti anni prima ritornò alla mente di entrambi. Non sapevano però che in realtà quei due ragazzi così lontani fino ad oggi erano tornati ad essere l'uno accanto all'altra
- Oiii vi siete incantati? - Li richiamò Josh ridendo
- No no tranquillo è che mi fa strano sentire pronunciare il suo nome. - disse Colin
- Non ci crederai ma vale la stessa cosa per me. - sorrise.
- Hai problemi con qualcuno che si chiama Colin JMo? 
- Tanti purtroppo ma ormai è acqua passata. 
- E tu Colin? - Disse Lana - Hai problemi con qualche fanciulla che porta il suo stesso nome?
- Non li chiamerei proprio problemi però come dice anche la vostra amica ormai il passato è passato.  - spostò il suo sguardo su Jennifer - Spero solo che te sia più determinata di lei.
- E io spero tu sia meno stronzo di lui.  - Risero entrambi facendo scoppiare a ridere l'intero cast. 
- Tra quei due c'è filing! - disse Adam ad Eddy
- Ho notato! Credo che abbiamo trovato il personaggio giusto per far innamorare Emma Swan 
- Io dico solo una cosa: Sarà un'anno fantastico.

 
Note dell'autore:
Ciao ragazzi eccoci con un nuovo aggiornamento. Che dire... Di tante persone che si possono incontrare nella vita chi ha incontrato Jen? Colui che le ha spezzato il cuore da giovincella. cosa succederà quando scoprirà chi è in realtà il ragazzo del locale? AIUTOOOOOOOOO! Alla prossima

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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***



Il cast accolse a braccia aperte Colin nel gruppo e dato la grande affinità sia sul set che nella vita reale con la sua nuova amica Jennifer  non passò molto tempo prima di diventare a tutti gli effetti un regular. Trascorse così un alto anno. 
- Copione alla mano signori miei! - esordì Adam entrando nella sala riunioni. -Per questa terza stagione faremo un bel salto nell'isola che non c'è . Contenti? 
- Figo! . rispose Josh
- Si ma saremo ben lontani dalla storia originale. Ho intenzione di stravolgere un po' i classici. Peter Pan ad esempio sarà il cattivo di turno,  mentre Uncino, scoprendo un particolare interesse per Emma, vedrà di rigare dritto per conquistarla e si trasformerà in un eroe. A tal proposito, ho bisogno  urgentemente di voi due  - disse indicando Jen e Colin - Per  girare una scena dell'episodio 5. 
- Non seguiremo l'ordine cronologico per girare gli episodi quest'anno?
- Certo che si, ma vedete... ho bisogno di far uscire al più presto il promo pubblicitario per questa stagione e voglio inserire all'interno di esso la scena del primo baio tra Emma e Uncino che è stata inserita proprio all'interno dell'episodio 5.  Vi voglio puntuali domani mattina alle nove sul set. 
- No problem Adam. 
- Conta pure su di noi!
-Bene... per me è tutto. Auguro a tutti un buon anno e mi raccomando cerchiamo di rigare dritto. Potete andare.
Uscirono dalla sala riunioni e mentre stava tornando alla sua auto, Jen venne fermata da Lana e Ginny:
- Insomma alla fine hai ottenuto quello che desideravi!  finalmente te lo baci! - disse Lana facendo ridere a crepapelle l'altra ragazza
- Abbassate la voce! - le canzonò Jennifer - Ma che andate blaterando....
- Dai non fare quella faccia da santarellina,non ci incanti. Ti interessa Colin! Non negarlo, si vede lontano un km.
- Non mi interessa proprio nessuno invece.
- Non dire bugie!  Anche a lui comunque interessi e domani sarà il trionfo dell'amore. 
- Ginny ma la vuoi piantare? Vedi amore ovunque. E comunque siete fuori strada. - ricevette un'occhiataccia dalle due ragazza -  È vero... ci siamo avvicinati molto io lui in questo ultimo anno, ma non c'è assolutamente niente tra noi! 
- si si certo come no!
- E poi lui ha già una fidanzata, quasi moglie se proprio vogliamo dirla tutta, quindi non fatevi film che non esistono. 
- Sarà anche impegnato come dici, ma è  da circa un quarto d'ora che tiene lo sguardo fisso su di te. Io fossi in te una domanda me la farei.
- Non c'è niente da fare, quando vi fissate su una cosa niente vi fa cambiare idea! - rise - Ci vediamo domani, io per oggi ho finito.
- Scappa scappa... ma tanto QUI devi tornare domani- le disse Lana prendendola in giro mentre lei ignorandola riprese il suo tragitto verso i parcheggi.
***
Nel frattempo qualche metro più in là.
- Perché se ti interessa tanto non la inviti ad uscire?
- Chi? -  Chiese Colin destandosi dai suoi pensieri
- Come chi? Quella che stai fissando come uno stolker da più di mezz'ora. Jen! 
- Ma che dici Josh... non guardavo nessuno,stavo solo pensando.
- Si certo! Non li voglio neanche immaginare i pensieri che stavi facendo.
- Cretino!
- Allora glielo chiederai? 
- Che cosa? Di uscire? Ma no!  Sono impegnato dovresti saperlo e poi da quel che ho potuto capire è in una fase della sua vita dove non vuole avere impegni. 
- Come amico però ci puoi uscire! O hai paura di scoprire che ho ragione?
- Non ho paura  tranquillo e comunque si, certo che potrei uscirci in amicizia... la mia fidanzata non vedrebbe la cosa di buon occhio però si, se volessi si potrebbe fare. 
- perchè non vedrebbe di buon occhio? E' forse gelosa?
- Veramente non so neanche io cosa le passi per la testa ultimamente. Non è mai stata una donna gelosa eppure di Jen lo è. Non so il perchè, non la conosce neanche.  Quest'estate calcola che abbiamo avuto un paio di interviste insieme e praticamente sono stato accusato che la guardò troppo, che sto perdendo la testa per lei e non so quante atre cavolate. Roba da pazzi.
- E se la tua lei avesse ragione?
- Voglio bene a Jennifer ma non c'è nulla tra di noi.
- Questo è quello che vuoi provare a farmi credere ma non ci casco caro mio. 
- Perchè non dovrei dirtelo se così fosse scusa?
- non è che non vuoi dirmelo, la verità è che non vuoi ammetterlo a te stesso. 
- Non sai quello che dici.
- Ce lo sapremo ridire domani dopo la vostra focosa scena! Già mi immagino. Dacci dentro amico!
- Non stiamo per girare un porno! Sei irrecuperabile Josh!
- Josh amore sei pronto possiamo andare? - disse la sua fidanzata interrompendoli
- Certo andiamo! Ciao Colin ci vediamo domani! Ah... pensa a quello che ti ho detto!
- Portalo via per favore, non lo sopporto più! - chiese Colin a Ginny in maniera giocosa
- Come mai?
- Lasciamo stare! A domani ragazzi! Buona serata
- Ciao ciaooo!
***
Il giorno seguente non tardò ad arrivare. Il set era pieno di gente, tutti erano accorsi in prima linea per assistere al primo bacio tra Hook e Emma.
- Ecco la nostra cara amica! Pronta a registrare? - chiesero le ragazze avvicinandosi ad una Jen ancora assonnata.
- Ma...Non dovevate iniziare a lavorare alle 12.00 voi? Come mai siete già qui? 
- Secondo te? Siamo qui per assistere alla coppia che scoppia.  
- Ma quanto siete sceme! - rise - Vi siete alzare presto per venire a vedere una semplice scena?
- Vai a lavorare che è meglio non pensare a noi. li c'è un bel giovinotto che ti sta aspettando! Non farlo attendere
Ignorò le battute delle sue amiche e raggiunse Colin al centro del set.
- Buongiorno Col! Scusa se ti ho fatto aspettare ma Lana mi stava trattenendo.
- Figurati! - disse avvicinandosi per darle un bacio sulla guancia - Tutto bene?
-Alla grande, te come stai? 
- Non mi lamento. 
Che c'è? problemi?
- Ninente di preoccupante utimamente non faccio altro che discutere con...
- Pronti ragazzi?  - li interruppe Adam raggiungendoli.  - iniziamo ok? - annuirono - Ricordate: Colin, tu la provochi e lei di conseguenza ti bacia; non ti tirerai indietro e da bravo pirata quale sei approfondirai il bacio. Voglio un bel lavoro ok?
- Perfetto!
- Tutti ai vostri posti.  Motore... ciack... AZIONE!
- La vita di tuo padre vale così poco? - disse indicando le labbra
- Per carità! Non saresti all'altezza
- Forse te non saresti all'altezza - rispose con fare provocatorio 
La ragazza, come da copione, lo prese per il colletto della giacca e lo baciò in maniera cinematografica. 
- STOOOOOOOP!  Buona ma potete fare di più. Ho bisogno di più sentimenti . Ripetiamo!
Riprovarono la scena una decina di volte ma Eddy e Adam non sembravano essere ancora soddisfatti.
- Non ci siamo ragazzi!  Dovete trovare dentro di voi quel qualcosa in più.  Questa scena deve essere il top.  E' il fulcro di tutta la stagione quindi deve essere impeccabile.  Ancora una volta dai..... eeeeee....Azione!
- Non saresti all'altezza!
- Forse tu non saresti all'altezza... 
Per l'ennesima volta in quella giornata  Jen lo prese per il colletto della giacca attirandolo a se per poi  baciarlo per finta, ma questa volta accadde qualcosa di decisamente differente e inaspettato : Colin si spostò nella direzione delle labbra di Jen e iniziò a baciarla con passione per davvero. Lei  ricambiò immediatamente. I loro cuori galoppavano all'impazzata  e se non fosse stato per Eddy che gridò lo stop difficilmente si sarebbero fermati. 
- Stooooop! Buona! Decisamente perfetta! Pausa per tutti.
- Scusami... avrei dovuto avvisarti - disse Colin cercando lo sguardo della sua amica.
- Tranquillo, era per lavoro. Sinceramente? mi ero scocciata di ripetere la scena, grazie a te non dovremmo più farlo quindi no problem.  Raggiungo Lana e Ginny ci vediamo dopo
- A dopo... 
Si dileguò in un batter d'occhio. Era stranamente agitata, dentro di lei qualcosa di stava smuovendo... era da una vita che non provava quella sensazione. 
- Sei viva?!?!?!!? Oiii Jen! -  chiese Lana passandole una mano davanti agli occhi per smuoverla dai suoi pensieri.
- Oi sei qui! Scusa non ti avevo visto.
- Poi dici che non ti piace è? È bastato un solo bacio per mandarti ko.
- Ma che dici...
- Comunque ha fegato il ragazzo devo concederglielo! Ti ha baciato in quel modo davanti a tutti. 
- Era per lavoro
- Si ok, ma tu però mica lo hai solo lasciato fare... - rise - hai ricambiato!  Eccome se  hai ricambiato.
- Era l'unico modo per far uscire bene la scena.
- Siete poco furbi voi! 
- Lana per favore! Non ne posso più di questa storia.
- Va bene, va bene sto zitta! Ma non dire che non ti avevo avvisato.
***
Colin dopo la scena andò insieme a Josh nella roulotte di quest'ultimo. Erano intenti a parlare quando il suo cellulare squillò:
- Pronto amore? - disse colin rispondendo alla chiamata della sua ragazza
- Amore un corno!!! Come ti sei permesso?
- Di fare cosa?
- Il web è pieno di foto tue e di quella sciacquetta che vi baciate! 
- Era solo....
- Non ho finto! C'è anche un video fatto da qualche fans. L'hai baciata sul serio Colin non prendermi in giro! Non capirò niente di cinematografia o quello che vuoi tu ma non sono tonta. La tua lingua nella bocca di quella li l'ho vista eccome.
- È lavoro tesoro! - provò a giustificarsi.
-  E non chiamarmi tesoro! Sono incavolata nera. Vedi di farla finita con quella lì. Già non mi va a genio il fatto che ti debba salutarla figuriamoci baciarla.
- Credo che tu stia un po esagerando!
- Il mio fidanzato si bacia con la prima puttanella trovata in giro e io dovrei starmi zitta? No caro mio.
- Modera i termini!
- Che c'è ho offeso la tua amichetta forse? Patetico!
- SENTI HELEN! Non so che problemi tu abbia con Jennifer ma vedi di farteli passare chiaro? Io sto lavorando qui dentro non sto perdendo tempo quindi queste scenate da quattro soldi tienitele per te. Ciao! - riagganciò buttando il telefono su divano - Cose da pazzi!
- Problemi amico?
- Ma chi me lo ha fatto fare a me a mettermi con lei!!!! Stavo tanto bene da solo!
- La gioventù fa fare cose strane
- No! L'amore fa fare cose strane. Ero innamorato perso di una ragazza molti anni fa prima di Helen. Quella di cui ti ho parlato tempo fa!
- L'omonima di Jen?
- Esatto! 
- E perchè vi siete lasciati?
- Lunga storia... diciamo solo che l' ho fatto per il suo bene. Nonostante l'amassi al di sopra di ogni cosa non poteva funzionare tra  noi. 
- E cose sei arrivato ad Helen?
- Ero depresso, stavo male per quella biondina e Helen... beh... ha saputo giocare bene le sue carte! 
- Hai più provato a rintracciare quella ragazza invece?
- No... e con il passare degli anni non saprei neanche chi cercare, non ricordo neanche più il suo cognome!!! Mi piacerebbe rivederla... chissà com'è diventata... ma ahimè, il passato è passato. - prese il portafoglio dalla tasca posteriore del pantalone e tirò fuori una foto strappata a metà -  Di lei mi è rimasta soltanto questa mezza foto. Bella vero? 
- Molto bella! Somiglia alla nostra Jennifer facci caso.
- Forse un pochino, ma fidati hanno due caratteri completamente differenti.
-  A proposito della nostra Jen invece... ci hai dato dentro oggi! Come è stato?
- Bacia veramente bene, devo concederglielo. 
- Solo questo? Daiiii... che mi dici di lei? La verità però, siamo tra amici.
- Che devo dirti.... È bella! Bella per essere bella!  E' Simpatica, gentile e poi i suoi occhi mi ricordano tanto quelli della mia Jen! 
- Niente niente ti stai invaghendo di lei...
- Ma nooo
- Io dico di sì!
- Forse un po' ok? Ma è meglio evitare... poi chi lo sente il sergente! - disse riferendosi a Helen.
***
Finì la pausa e tutti i membri del cast tornarono sul set. Tutti tranne Jennifer 
- Dov'è finita la vostra collega? - Chiese Adam non vededola nei paraggi.
- Non lo so!
- Idem! 
- Non l'ho vista neanche io! 
- Vado a cercarla! - disse Lana  dirigendosi verso la roulotte della sua amica. Bussò un paio di volte dopodichè la ragazza le aprì la porta. 
- Ma allora sei viva! Che stavi facendo si può sapere? Ti stanno cercando tutti, è tardi!
- Oddio, che ore sono?
- L'ora di stare sul set! 
- Cavolo, ho perso la cognizione del tempo!  Andiamo dai! - disse tagliando a corto.
- Aspetta, aspetta!  Hanno atteso quindici minuti, possono attenderne altri dieci. Che succede? 
- Ma niente, stavo pensando e non mi sono resa conto di che ore fossero.
- pensavi a Colin per caso? - ammiccò leggermente.
- Si e no... cioè pensavo a Colin, ma non il Colin che pensi tu. L'altro.
- Quel ragazzetto di cui mi parlavi? 
- Ragazzetto... ormai sarà un uomo bello che cresciuto. Comunque si, pensavo a lui, non so il perchè ma il bacio sul set di oggi mi ha fatto ripensare a lui. Va beh dai non perdiamoci in chiacchiere inutili, andiamo! - fece per uscire ma si fermò subito dopo varcata la soglia -Ho dimenticato la borsa. Aspetta che vado a prenderla. - tornò dentro e Lana a sua volta la seguì. 
- E questa? - disse prendendo una vecchia foto tagliata a metà che si trovava sul divano
- Ti presento Colin! 
- Gli potrebbe essere fratello sai?!?! Al nostro Colin intendo.
- Ma no! Non si somigliano poi tanto. 
- Tu dici? disse metendole la foto davanti agli occhi?
Le strappò la foto dalle mani spazientita - Vogliamo andare a lavorare si o no? 
- Sei un caso senza speranza Morrison!
***
- Che giornata -! disse Josh a fine lavoro
- Mamma mia come ti do ragione! - rispose Lana prendendo le sue cose dal set. 
- Che si fa stasera? Organizziamo qualcosa?
- Stasera nulla!  Riposo. L'unica cosa che voglio fare è stendermi nel mio bel lettino e dormire fino a domani. Non chiedo altro.
- Ok, ma domani però cenetta a casa mia. Io lo dico a Ginny, tu dillo a Fred e a quei piccioncini la giù! 
Lana si voltò cercando di capire a chi si stesse riferendo Josh - La pensi come me che tra i due ci sia una... certa intesa?
- Assolutamente, ma loro sembrano non accorgersene. Oggi Colin ha avuto anche una discussione con la sua fidanzata perchè è gelosa di Jen. Gli ha fatto una scenata che non ti dico. Tutti vedono la loro sintonia. Tutti tranne loro due.
- Ha litigato con la sua fidanzata?  E lui?
- Non sembra esserne minimanente toccato. 
- Strano non trovi?
- Non lo so... quello che catalogo come strano è la sua improvvisa ossessione per una sua ex. Da quando ha conosciuto Jen non fa altro che menzionare questa ragazzetta conosciuta anni fa.
- Ma lo sai che è strano? Pure Jen ultimamente parla spesso di un suo ex.  Oggi addirittura l'ho trovata che riguardava una sua foto. 
- Colin la foto di quella ragazza la porta addirittura nel portafoglio.
- No va beh... quei due sono fatti per stare insieme secondo me, hanno troppe cose che li accomunano.
- Forse prima che andranno in pensione riusciranno a quagliare qualcosa. - risero
- Vado a dirgli di domani. Ci si vede Josh....
- A domani.
***
 Il mattino seguente alle ore otto erano già tutti in sala riunioni. Adam aveva un'importante comunicazione da dare. 
- Allora ragazzi, vi ho chiamato qui prima dell'orario di lavoro per dirvi una cosa non inerente a Once. Alcuni miei colleghi mi hanno informato che ci sarà un'audizione per un'importante spettacolo teatrale. Vorrebbero esaminare in particolar modo Jennifer e Lana di questo cast ma l'audizione è comunque aperta a chiunque fosse interessato. Naturalmente per voi due ho già detto di si.
- Ma come facciamo Adam? Ouat ci prende tutta la giornata, dove lo troviamo il tempo per gestire un'altro lavoro?
- Concordo con Jen, è praticamente impossibile.
- Voi andrete ugualmente e mi farete fare una bella figura. La parte è una quindi non posso pretendere che passiate entrambe il provino, ma mi aspetto che, tra i milioni di persone che parteciperanno, una di voi due si aggiudichi la parte.
- Anche se comprometterebbe Ouat?
- Voi fatevi notare, poi se gli orari e i giorni coincideranno con le nostre registrazioni potete sempre rinunciare.
- Allora perchè vuoi che andiamo?
- Per far vedere che ho il cast migliore di sempre! - Le ragazze rimasero a bocca aperta, non era da Adam parlare così - Ma dai che scherzo. Vi mando perchè ci sono dei registi importantissimi e ci tengo che vi vedano. Potrebbe essere una vetrina per un futuro lavoro.
- Così iniziamo a raggionare! - disse Jennifer seguita da Lana.
-  Il casting è questo pomeriggio quindi avete la mattinata libera! 
- Solo loro o tutti?
- Il provino è aperto a tutti con la differenza che loro andranno obbligatoriamente voi solo se vorrete, ma visto che è fuori città lascio la mattinata libera anche a voi così se volete andare avete tutto il tempo per prepararvi. Potete andare.
- Grazie Adam! Ci vediamo direttamente domani allora - disse Jen alzandosi velocemente per raggiungere l'uscita.  Proprio mentre stava per varcare la soglia un ragazzo della sicurezza, intento a guardare il suo cellulare, la urtò facendole cadere la borsa e tutto il suo contenuto a terra! Raccolse le sue cose aiutata dal ragazzo evidentemente dispiaciuto per l'accaduto e si recò nella sua roulotte. Si mise sul divano a riposare per qualche ora dopodiché si preparò per il casting. Si mise in macchina, e mentre mise a moto si ricordò di aver dimenticato una cosa di fondamentale importanza. Il suo braccialetto portafortuna. Non aveva mai affrontato un provino senza di lui quindi doveva assolutamente tornare indietro a riprenderlo. Scese dalla macchina e di corsa ragiunse la sua roulotte.  Aprì la borsa dove era solito tenerlo ma non lo trovò. Mise sottosopra l'intera roulotte per cercarlo ma niente da fare, del bracciale neanche l'ombra.
- Dove diavolo ti sei cacciato? - disse mentre ricontrollava con più calma nella borsa. Non lo aveva mai tirato fuori da li quindi doveva esserci per forza. Buttò tutto il contenuto della borsa sul pavimento e in quel momento ebbe un lampo di genio. Ripensò all'incidente avvenuto quella mattina in sala riunioni, sicuramente il bracciale le era caduto da qualche parte. Lasciò l'intera roulotte in disordine e si diresse a gran velocità verso la sala riunioni. Incontrò Lana Josh e Colin nel traggitto.
- Dove te vai con questa corsa? - chiese Josh
- Persone giuste al momento giusto. Ho perso il mio braccialetto portafortuna, dovete assolutamente aiutarmi a trovarlo! Credo mi sia caduto in sala riunioni questa mattina.
- E' così indispensabile trovarlo adesso? Faremo tardi per l'audizione. - disse Lana
- E' di fondamentale importanza direi . Poche chiacchiere e più fatti! Forza andiamo!
Si recarono tutti nel luogo indicato dalla ragazza e iniziarono a cercare dappertutto.
- Tu sei sicura di averlo perso qui?
- Nella roulotte non c'è e neanche nella borsa dove sono solita tenerlo. Deve essere qui.
- Voi due andate a fare l'audiozione, al bracciale penseremo io e Josh. 
- Senza il bracciale non mi muovo.
- Superstiziosa la fanciulla! Che c'è paura di non passare pù nessun casting senza?
- Colin piantala di fare il cretino, non è per il casting. Quel bracciale ha un valore affettivo non indifferente. Non capiresti neanche se ti spiegassi. Aiutami a trovarlo e basta.
- E va bene ma se Adam si arrabbia perchè non sei andata non prendertela con me.
Dopo un quarto d'ora di perlustrazione senza risultati, Colin notò un qualcosa che brillava  sotto un mobiletto. Si abbassò per vedere meglio e lo trovò. Prese l'oggetto e per poco non ebbe un infarto. lo ispezionò attentamente, era davvero molto simile ad un braccialetto di sua conoscenza. Con mano tremante girò la targhettina che c'era come ciondolo e li la verità gli si rivelò davanti: "la mia piccoletta". 
- Colin!?!?! Disse Lana vedendolo immobile
Lui non rispose tanto era lo stupore. Jen incuriosita dall'atteggiamento del suoa mico gli si avvicinò e noto il bracciale
- Grazie grazie grazie lo hai trovato!  -  disse per poi riempirlo di baci - Sei il mio eroe! Ora scappiamo o facciamo tardi, ci vediamo stasera ragazzi!  Muoviti Lana.
- Arrivo, aspettami di sotto.  Colin?!?! - esclamò una volta che Jen uscì - Che succede? Sei strano. - anche Josh si avvicinò.
- Quel bracciale... glie l'ho regalato io!
- Davvero? È stata carina a tenerlo come portafortuna nonostante vi conoscete da solo un paio d'anni. Poi dici che non go ragione.... - lo prese in giro Josh
- Siete due capoccioni... che state aspettando dico io. 
- Forse non avete capito. Quel bracciale non glie l'ho regalato ultimamente. glie l'ho dato quando era un'adolescente.  Lei.... lei è la mia Jen.... QUELLA JEN!

 
Note dell'autore
Chi non muore si rivede eheheheheh. Eccomi qui, finalmente, con un nuovo aggiornamento. Ho avuto un milione di cose da fare ma tranquilli, non mi sono dimenticata di voi. Piccolo capitolo ma con un grande rivelazione finale: Colin ha finalmente capito chi è realmente Jen e sembra essere sotto shock per tale scoperta. Non è facile convivere con l'idea di aver trovato un'amica fantastica con cui vorresti avere anche qualcosa di più e venire improvvisamente a scoprire che la stessa amica è in realtà la tua ex? Quella più importante per giunta! Cosa succederà adesso? Avrà il coraggio di dire a Jennifer tutta la verità ora che le carte sono state messe in tavola? lo scopriremo presto. 
P.s spero di riuscire in una settimanella a postare anche il prossimo aggiornamento. Scusate per i molteplici errori ortografici che troverete ma non sono riuscita a ricontrollare il tutto. Vedrò in settimana di correggere qualcosina.

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Capitolo 24
*** Capitolo 23 ***



Il cast accolse a braccia aperte Colin nel gruppo e dato la grande affinità sia sul set che nella vita reale con la sua nuova amica Jennifer  non passò molto tempo prima di diventare a tutti gli effetti un regular. Trascorse così un alto anno. 
- Copione alla mano signori miei! - esordì Adam entrando nella sala riunioni. -Per questa terza stagione faremo un bel salto nell'isola che non c'è . Contenti? 
- Figo! . rispose Josh
- Si ma saremo ben lontani dalla storia originale. Ho intenzione di stravolgere un po' i classici. Peter Pan ad esempio sarà il cattivo di turno,  mentre Uncino, scoprendo un particolare interesse per Emma, vedrà di rigare dritto per conquistarla e si trasformerà in un eroe. A tal proposito, ho bisogno  urgentemente di voi due  - disse indicando Jen e Colin - Per  girare una scena dell'episodio 5. 
- Non seguiremo l'ordine cronologico per girare gli episodi quest'anno?
- Certo che si, ma vedete... ho bisogno di far uscire al più presto il promo pubblicitario per questa stagione e voglio inserire all'interno di esso la scena del primo baio tra Emma e Uncino che è stata inserita proprio all'interno dell'episodio 5.  Vi voglio puntuali domani mattina alle nove sul set. 
- No problem Adam. 
- Conta pure su di noi!
-Bene... per me è tutto. Auguro a tutti un buon anno e mi raccomando cerchiamo di rigare dritto. Potete andare.
Uscirono dalla sala riunioni e mentre stava tornando alla sua auto, Jen venne fermata da Lana e Ginny:
- Insomma alla fine hai ottenuto quello che desideravi!  finalmente te lo baci! - disse Lana facendo ridere a crepapelle l'altra ragazza
- Abbassate la voce! - le canzonò Jennifer - Ma che andate blaterando....
- Dai non fare quella faccia da santarellina,non ci incanti. Ti interessa Colin! Non negarlo, si vede lontano un km.
- Non mi interessa proprio nessuno invece.
- Non dire bugie!  Anche a lui comunque interessi e domani sarà il trionfo dell'amore. 
- Ginny ma la vuoi piantare? Vedi amore ovunque. E comunque siete fuori strada. - ricevette un'occhiataccia dalle due ragazza -  È vero... ci siamo avvicinati molto io lui in questo ultimo anno, ma non c'è assolutamente niente tra noi! 
- si si certo come no!
- E poi lui ha già una fidanzata, quasi moglie se proprio vogliamo dirla tutta, quindi non fatevi film che non esistono. 
- Sarà anche impegnato come dici, ma è  da circa un quarto d'ora che tiene lo sguardo fisso su di te. Io fossi in te una domanda me la farei.
- Non c'è niente da fare, quando vi fissate su una cosa niente vi fa cambiare idea! - rise - Ci vediamo domani, io per oggi ho finito.
- Scappa scappa... ma tanto QUI devi tornare domani- le disse Lana prendendola in giro mentre lei ignorandola riprese il suo tragitto verso i parcheggi.
***
Nel frattempo qualche metro più in là.
- Perché se ti interessa tanto non la inviti ad uscire?
- Chi? -  Chiese Colin destandosi dai suoi pensieri
- Come chi? Quella che stai fissando come uno stolker da più di mezz'ora. Jen! 
- Ma che dici Josh... non guardavo nessuno,stavo solo pensando.
- Si certo! Non li voglio neanche immaginare i pensieri che stavi facendo.
- Cretino!
- Allora glielo chiederai? 
- Che cosa? Di uscire? Ma no!  Sono impegnato dovresti saperlo e poi da quel che ho potuto capire è in una fase della sua vita dove non vuole avere impegni. 
- Come amico però ci puoi uscire! O hai paura di scoprire che ho ragione?
- Non ho paura  tranquillo e comunque si, certo che potrei uscirci in amicizia... la mia fidanzata non vedrebbe la cosa di buon occhio però si, se volessi si potrebbe fare. 
- perchè non vedrebbe di buon occhio? E' forse gelosa?
- Veramente non so neanche io cosa le passi per la testa ultimamente. Non è mai stata una donna gelosa eppure di Jen lo è. Non so il perchè, non la conosce neanche.  Quest'estate calcola che abbiamo avuto un paio di interviste insieme e praticamente sono stato accusato che la guardò troppo, che sto perdendo la testa per lei e non so quante atre cavolate. Roba da pazzi.
- E se la tua lei avesse ragione?
- Voglio bene a Jennifer ma non c'è nulla tra di noi.
- Questo è quello che vuoi provare a farmi credere ma non ci casco caro mio. 
- Perchè non dovrei dirtelo se così fosse scusa?
- non è che non vuoi dirmelo, la verità è che non vuoi ammetterlo a te stesso. 
- Non sai quello che dici.
- Ce lo sapremo ridire domani dopo la vostra focosa scena! Già mi immagino. Dacci dentro amico!
- Non stiamo per girare un porno! Sei irrecuperabile Josh!
- Josh amore sei pronto possiamo andare? - disse la sua fidanzata interrompendoli
- Certo andiamo! Ciao Colin ci vediamo domani! Ah... pensa a quello che ti ho detto!
- Portalo via per favore, non lo sopporto più! - chiese Colin a Ginny in maniera giocosa
- Come mai?
- Lasciamo stare! A domani ragazzi! Buona serata
- Ciao ciaooo!
***
Il giorno seguente non tardò ad arrivare. Il set era pieno di gente, tutti erano accorsi in prima linea per assistere al primo bacio tra Hook e Emma.
- Ecco la nostra cara amica! Pronta a registrare? - chiesero le ragazze avvicinandosi ad una Jen ancora assonnata.
- Ma...Non dovevate iniziare a lavorare alle 12.00 voi? Come mai siete già qui? 
- Secondo te? Siamo qui per assistere alla coppia che scoppia.  
- Ma quanto siete sceme! - rise - Vi siete alzare presto per venire a vedere una semplice scena?
- Vai a lavorare che è meglio non pensare a noi. li c'è un bel giovinotto che ti sta aspettando! Non farlo attendere
Ignorò le battute delle sue amiche e raggiunse Colin al centro del set.
- Buongiorno Col! Scusa se ti ho fatto aspettare ma Lana mi stava trattenendo.
- Figurati! - disse avvicinandosi per darle un bacio sulla guancia - Tutto bene?
-Alla grande, te come stai? 
- Non mi lamento. 
Che c'è? problemi?
- Ninente di preoccupante utimamente non faccio altro che discutere con...
- Pronti ragazzi?  - li interruppe Adam raggiungendoli.  - iniziamo ok? - annuirono - Ricordate: Colin, tu la provochi e lei di conseguenza ti bacia; non ti tirerai indietro e da bravo pirata quale sei approfondirai il bacio. Voglio un bel lavoro ok?
- Perfetto!
- Tutti ai vostri posti.  Motore... ciack... AZIONE!
- La vita di tuo padre vale così poco? - disse indicando le labbra
- Per carità! Non saresti all'altezza
- Forse te non saresti all'altezza - rispose con fare provocatorio 
La ragazza, come da copione, lo prese per il colletto della giacca e lo baciò in maniera cinematografica. 
- STOOOOOOOP!  Buona ma potete fare di più. Ho bisogno di più sentimenti . Ripetiamo!
Riprovarono la scena una decina di volte ma Eddy e Adam non sembravano essere ancora soddisfatti.
- Non ci siamo ragazzi!  Dovete trovare dentro di voi quel qualcosa in più.  Questa scena deve essere il top.  E' il fulcro di tutta la stagione quindi deve essere impeccabile.  Ancora una volta dai..... eeeeee....Azione!
- Non saresti all'altezza!
- Forse tu non saresti all'altezza... 
Per l'ennesima volta in quella giornata  Jen lo prese per il colletto della giacca attirandolo a se per poi  baciarlo per finta, ma questa volta accadde qualcosa di decisamente differente e inaspettato : Colin si spostò nella direzione delle labbra di Jen e iniziò a baciarla con passione per davvero. Lei  ricambiò immediatamente. I loro cuori galoppavano all'impazzata  e se non fosse stato per Eddy che gridò lo stop difficilmente si sarebbero fermati. 
- Stooooop! Buona! Decisamente perfetta! Pausa per tutti.
- Scusami... avrei dovuto avvisarti - disse Colin cercando lo sguardo della sua amica.
- Tranquillo, era per lavoro. Sinceramente? mi ero scocciata di ripetere la scena, grazie a te non dovremmo più farlo quindi no problem.  Raggiungo Lana e Ginny ci vediamo dopo
- A dopo... 
Si dileguò in un batter d'occhio. Era stranamente agitata, dentro di lei qualcosa di stava smuovendo... era da una vita che non provava quella sensazione. 
- Sei viva?!?!?!!? Oiii Jen! -  chiese Lana passandole una mano davanti agli occhi per smuoverla dai suoi pensieri.
- Oi sei qui! Scusa non ti avevo visto.
- Poi dici che non ti piace è? È bastato un solo bacio per mandarti ko.
- Ma che dici...
- Comunque ha fegato il ragazzo devo concederglielo! Ti ha baciato in quel modo davanti a tutti. 
- Era per lavoro
- Si ok, ma tu però mica lo hai solo lasciato fare... - rise - hai ricambiato!  Eccome se  hai ricambiato.
- Era l'unico modo per far uscire bene la scena.
- Siete poco furbi voi! 
- Lana per favore! Non ne posso più di questa storia.
- Va bene, va bene sto zitta! Ma non dire che non ti avevo avvisato.
***
Colin dopo la scena andò insieme a Josh nella roulotte di quest'ultimo. Erano intenti a parlare quando il suo cellulare squillò:
- Pronto amore? - disse colin rispondendo alla chiamata della sua ragazza
- Amore un corno!!! Come ti sei permesso?
- Di fare cosa?
- Il web è pieno di foto tue e di quella sciacquetta che vi baciate! 
- Era solo....
- Non ho finto! C'è anche un video fatto da qualche fans. L'hai baciata sul serio Colin non prendermi in giro! Non capirò niente di cinematografia o quello che vuoi tu ma non sono tonta. La tua lingua nella bocca di quella li l'ho vista eccome.
- È lavoro tesoro! - provò a giustificarsi.
-  E non chiamarmi tesoro! Sono incavolata nera. Vedi di farla finita con quella lì. Già non mi va a genio il fatto che ti debba salutarla figuriamoci baciarla.
- Credo che tu stia un po esagerando!
- Il mio fidanzato si bacia con la prima puttanella trovata in giro e io dovrei starmi zitta? No caro mio.
- Modera i termini!
- Che c'è ho offeso la tua amichetta forse? Patetico!
- SENTI HELEN! Non so che problemi tu abbia con Jennifer ma vedi di farteli passare chiaro? Io sto lavorando qui dentro non sto perdendo tempo quindi queste scenate da quattro soldi tienitele per te. Ciao! - riagganciò buttando il telefono su divano - Cose da pazzi!
- Problemi amico?
- Ma chi me lo ha fatto fare a me a mettermi con lei!!!! Stavo tanto bene da solo!
- La gioventù fa fare cose strane
- No! L'amore fa fare cose strane. Ero innamorato perso di una ragazza molti anni fa prima di Helen. Quella di cui ti ho parlato tempo fa!
- L'omonima di Jen?
- Esatto! 
- E perchè vi siete lasciati?
- Lunga storia... diciamo solo che l' ho fatto per il suo bene. Nonostante l'amassi al di sopra di ogni cosa non poteva funzionare tra  noi. 
- E cose sei arrivato ad Helen?
- Ero depresso, stavo male per quella biondina e Helen... beh... ha saputo giocare bene le sue carte! 
- Hai più provato a rintracciare quella ragazza invece?
- No... e con il passare degli anni non saprei neanche chi cercare, non ricordo neanche più il suo cognome!!! Mi piacerebbe rivederla... chissà com'è diventata... ma ahimè, il passato è passato. - prese il portafoglio dalla tasca posteriore del pantalone e tirò fuori una foto strappata a metà -  Di lei mi è rimasta soltanto questa mezza foto. Bella vero? 
- Molto bella! Somiglia alla nostra Jennifer facci caso.
- Forse un pochino, ma fidati hanno due caratteri completamente differenti.
-  A proposito della nostra Jen invece... ci hai dato dentro oggi! Come è stato?
- Bacia veramente bene, devo concederglielo. 
- Solo questo? Daiiii... che mi dici di lei? La verità però, siamo tra amici.
- Che devo dirti.... È bella! Bella per essere bella!  E' Simpatica, gentile e poi i suoi occhi mi ricordano tanto quelli della mia Jen! 
- Niente niente ti stai invaghendo di lei...
- Ma nooo
- Io dico di sì!
- Forse un po' ok? Ma è meglio evitare... poi chi lo sente il sergente! - disse riferendosi a Helen.
***
Finì la pausa e tutti i membri del cast tornarono sul set. Tutti tranne Jennifer 
- Dov'è finita la vostra collega? - Chiese Adam non vededola nei paraggi.
- Non lo so!
- Idem! 
- Non l'ho vista neanche io! 
- Vado a cercarla! - disse Lana  dirigendosi verso la roulotte della sua amica. Bussò un paio di volte dopodichè la ragazza le aprì la porta. 
- Ma allora sei viva! Che stavi facendo si può sapere? Ti stanno cercando tutti, è tardi!
- Oddio, che ore sono?
- L'ora di stare sul set! 
- Cavolo, ho perso la cognizione del tempo!  Andiamo dai! - disse tagliando a corto.
- Aspetta, aspetta!  Hanno atteso quindici minuti, possono attenderne altri dieci. Che succede? 
- Ma niente, stavo pensando e non mi sono resa conto di che ore fossero.
- pensavi a Colin per caso? - ammiccò leggermente.
- Si e no... cioè pensavo a Colin, ma non il Colin che pensi tu. L'altro.
- Quel ragazzetto di cui mi parlavi? 
- Ragazzetto... ormai sarà un uomo bello che cresciuto. Comunque si, pensavo a lui, non so il perchè ma il bacio sul set di oggi mi ha fatto ripensare a lui. Va beh dai non perdiamoci in chiacchiere inutili, andiamo! - fece per uscire ma si fermò subito dopo varcata la soglia -Ho dimenticato la borsa. Aspetta che vado a prenderla. - tornò dentro e Lana a sua volta la seguì. 
- E questa? - disse prendendo una vecchia foto tagliata a metà che si trovava sul divano
- Ti presento Colin! 
- Gli potrebbe essere fratello sai?!?! Al nostro Colin intendo.
- Ma no! Non si somigliano poi tanto. 
- Tu dici? disse metendole la foto davanti agli occhi?
Le strappò la foto dalle mani spazientita - Vogliamo andare a lavorare si o no? 
- Sei un caso senza speranza Morrison!
***
- Che giornata -! disse Josh a fine lavoro
- Mamma mia come ti do ragione! - rispose Lana prendendo le sue cose dal set. 
- Che si fa stasera? Organizziamo qualcosa?
- Stasera nulla!  Riposo. L'unica cosa che voglio fare è stendermi nel mio bel lettino e dormire fino a domani. Non chiedo altro.
- Ok, ma domani però cenetta a casa mia. Io lo dico a Ginny, tu dillo a Fred e a quei piccioncini la giù! 
Lana si voltò cercando di capire a chi si stesse riferendo Josh - La pensi come me che tra i due ci sia una... certa intesa?
- Assolutamente, ma loro sembrano non accorgersene. Oggi Colin ha avuto anche una discussione con la sua fidanzata perchè è gelosa di Jen. Gli ha fatto una scenata che non ti dico. Tutti vedono la loro sintonia. Tutti tranne loro due.
- Ha litigato con la sua fidanzata?  E lui?
- Non sembra esserne minimanente toccato. 
- Strano non trovi?
- Non lo so... quello che catalogo come strano è la sua improvvisa ossessione per una sua ex. Da quando ha conosciuto Jen non fa altro che menzionare questa ragazzetta conosciuta anni fa.
- Ma lo sai che è strano? Pure Jen ultimamente parla spesso di un suo ex.  Oggi addirittura l'ho trovata che riguardava una sua foto. 
- Colin la foto di quella ragazza la porta addirittura nel portafoglio.
- No va beh... quei due sono fatti per stare insieme secondo me, hanno troppe cose che li accomunano.
- Forse prima che andranno in pensione riusciranno a quagliare qualcosa. - risero
- Vado a dirgli di domani. Ci si vede Josh....
- A domani.
***
 Il mattino seguente alle ore otto erano già tutti in sala riunioni. Adam aveva un'importante comunicazione da dare. 
- Allora ragazzi, vi ho chiamato qui prima dell'orario di lavoro per dirvi una cosa non inerente a Once. Alcuni miei colleghi mi hanno informato che ci sarà un'audizione per un'importante spettacolo teatrale. Vorrebbero esaminare in particolar modo Jennifer e Lana di questo cast ma l'audizione è comunque aperta a chiunque fosse interessato. Naturalmente per voi due ho già detto di si.
- Ma come facciamo Adam? Ouat ci prende tutta la giornata, dove lo troviamo il tempo per gestire un'altro lavoro?
- Concordo con Jen, è praticamente impossibile.
- Voi andrete ugualmente e mi farete fare una bella figura. La parte è una quindi non posso pretendere che passiate entrambe il provino, ma mi aspetto che, tra i milioni di persone che parteciperanno, una di voi due si aggiudichi la parte.
- Anche se comprometterebbe Ouat?
- Voi fatevi notare, poi se gli orari e i giorni coincideranno con le nostre registrazioni potete sempre rinunciare.
- Allora perchè vuoi che andiamo?
- Per far vedere che ho il cast migliore di sempre! - Le ragazze rimasero a bocca aperta, non era da Adam parlare così - Ma dai che scherzo. Vi mando perchè ci sono dei registi importantissimi e ci tengo che vi vedano. Potrebbe essere una vetrina per un futuro lavoro.
- Così iniziamo a raggionare! - disse Jennifer seguita da Lana.
-  Il casting è questo pomeriggio quindi avete la mattinata libera! 
- Solo loro o tutti?
- Il provino è aperto a tutti con la differenza che loro andranno obbligatoriamente voi solo se vorrete, ma visto che è fuori città lascio la mattinata libera anche a voi così se volete andare avete tutto il tempo per prepararvi. Potete andare.
- Grazie Adam! Ci vediamo direttamente domani allora - disse Jen alzandosi velocemente per raggiungere l'uscita.  Proprio mentre stava per varcare la soglia un ragazzo della sicurezza, intento a guardare il suo cellulare, la urtò facendole cadere la borsa e tutto il suo contenuto a terra! Raccolse le sue cose aiutata dal ragazzo evidentemente dispiaciuto per l'accaduto e si recò nella sua roulotte. Si mise sul divano a riposare per qualche ora dopodiché si preparò per il casting. Si mise in macchina, e mentre mise a moto si ricordò di aver dimenticato una cosa di fondamentale importanza. Il suo braccialetto portafortuna. Non aveva mai affrontato un provino senza di lui quindi doveva assolutamente tornare indietro a riprenderlo. Scese dalla macchina e di corsa ragiunse la sua roulotte.  Aprì la borsa dove era solito tenerlo ma non lo trovò. Mise sottosopra l'intera roulotte per cercarlo ma niente da fare, del bracciale neanche l'ombra.
- Dove diavolo ti sei cacciato? - disse mentre ricontrollava con più calma nella borsa. Non lo aveva mai tirato fuori da li quindi doveva esserci per forza. Buttò tutto il contenuto della borsa sul pavimento e in quel momento ebbe un lampo di genio. Ripensò all'incidente avvenuto quella mattina in sala riunioni, sicuramente il bracciale le era caduto da qualche parte. Lasciò l'intera roulotte in disordine e si diresse a gran velocità verso la sala riunioni. Incontrò Lana Josh e Colin nel traggitto.
- Dove te vai con questa corsa? - chiese Josh
- Persone giuste al momento giusto. Ho perso il mio braccialetto portafortuna, dovete assolutamente aiutarmi a trovarlo! Credo mi sia caduto in sala riunioni questa mattina.
- E' così indispensabile trovarlo adesso? Faremo tardi per l'audizione. - disse Lana
- E' di fondamentale importanza direi . Poche chiacchiere e più fatti! Forza andiamo!
Si recarono tutti nel luogo indicato dalla ragazza e iniziarono a cercare dappertutto.
- Tu sei sicura di averlo perso qui?
- Nella roulotte non c'è e neanche nella borsa dove sono solita tenerlo. Deve essere qui.
- Voi due andate a fare l'audiozione, al bracciale penseremo io e Josh. 
- Senza il bracciale non mi muovo.
- Superstiziosa la fanciulla! Che c'è paura di non passare pù nessun casting senza?
- Colin piantala di fare il cretino, non è per il casting. Quel bracciale ha un valore affettivo non indifferente. Non capiresti neanche se ti spiegassi. Aiutami a trovarlo e basta.
- E va bene ma se Adam si arrabbia perchè non sei andata non prendertela con me.
Dopo un quarto d'ora di perlustrazione senza risultati, Colin notò un qualcosa che brillava  sotto un mobiletto. Si abbassò per vedere meglio e lo trovò. Prese l'oggetto e per poco non ebbe un infarto. lo ispezionò attentamente, era davvero molto simile ad un braccialetto di sua conoscenza. Con mano tremante girò la targhettina che c'era come ciondolo e li la verità gli si rivelò davanti: "la mia piccoletta". 
- Colin!?!?! Disse Lana vedendolo immobile
Lui non rispose tanto era lo stupore. Jen incuriosita dall'atteggiamento del suoa mico gli si avvicinò e noto il bracciale
- Grazie grazie grazie lo hai trovato!  -  disse per poi riempirlo di baci - Sei il mio eroe! Ora scappiamo o facciamo tardi, ci vediamo stasera ragazzi!  Muoviti Lana.
- Arrivo, aspettami di sotto.  Colin?!?! - esclamò una volta che Jen uscì - Che succede? Sei strano. - anche Josh si avvicinò.
- Quel bracciale... glie l'ho regalato io!
- Davvero? È stata carina a tenerlo come portafortuna nonostante vi conoscete da solo un paio d'anni. Poi dici che non go ragione.... - lo prese in giro Josh
- Siete due capoccioni... che state aspettando dico io. 
- Forse non avete capito. Quel bracciale non glie l'ho regalato ultimamente. glie l'ho dato quando era un'adolescente.  Lei.... lei è la mia Jen.... QUELLA JEN!

 
Note dell'autore
Chi non muore si rivede eheheheheh. Eccomi qui, finalmente, con un nuovo aggiornamento. Ho avuto un milione di cose da fare ma tranquilli, non mi sono dimenticata di voi. Piccolo capitolo ma con un grande rivelazione finale: Colin ha finalmente capito chi è realmente Jen e sembra essere sotto shock per tale scoperta. Non è facile convivere con l'idea di aver trovato un'amica fantastica con cui vorresti avere anche qualcosa di più e venire improvvisamente a scoprire che la stessa amica è in realtà la tua ex? Quella più importante per giunta! Cosa succederà adesso? Avrà il coraggio di dire a Jennifer tutta la verità ora che le carte sono state messe in tavola? lo scopriremo presto. 
P.s spero di riuscire in una settimanella a postare anche il prossimo aggiornamento. Scusate per i molteplici errori ortografici che troverete ma non sono riuscita a ricontrollare il tutto. Vedrò in settimana di correggere qualcosina.

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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


- Colin, ne sei proprio sicuro? Non potrebbe essere un bracciale simile?
- Sono sicuro! Avevo fatto perzonalizzare il bracciale aggiungendo una medaglietta con un'incisione e quella medaglietta era proprio lì! È lei non c'è alcun dubbio! -  disse portandosi le mani sulla fronte in un gesto quasi teatrale. Il silenzio cadde in quella sala...
- Caspita... - sentenziò Josh rompendo quel silenzio troppo assordante - E perchè non glielo hai detto?
- Non  potevo credere ai miei occhi, ero come pietrificato e poi... non posso dirglielo, non dopo quello che le ho fatto.
- Eravate giovani Colin... 
- Voi non capite... l'ho lasciata nel momento in cui aveva più bisogno di me. L'ho fatto per il suo bene questo è vero, ma per quanto possano essere state nobili le mie intenzioni,  lei non la pensa allo stesso modo. Sicuramente mi odia ancora... o meglio, odia quel Colin del suo passato non sapendo che in realta sono proprio io.
- Appunto deve saperlo...
- E come glie lo dico?!?! Ciao Jen, ti ricordi quel giovane che ti ha spezzato il cuore? Sono io! No no no... non posso! 
- Penso di sapere invece quale sia il modo giusto! - disse Josh
- E qual'è? sentiamo! - propose Lana. 
- Con la foto che tieni come una reliquia nel tuo portafoglio
Colin mise le mani nella tasca della sua giacca e la estrasse - Questa dici? - rise - Ha una storia questa foto. Il giorno che terminò il suo viaggio di studio, la raggiunsi all'aeroporto, strappai davanti a lei la foto e gli diedi la metà dicendole che l'avremmo riunita quanto ci saremmo rincontrati. Volevo fare una cosa romantica e invece.... beh... chissà che fine avrà fatto ormai l'altra metà di questa foto, sicuramente bruciata in un attacco di rabbia.
- Niente di tutto questo! - disse Lana - la tiene ancora nel suo portafoglio!
- Come?
- L'ho vista io stessa. Ritraeva un ragazzetto molto simile a te vestito da Romeo e qui lei è indubbiamente Giulietta!
- Non ci credo! - disse sorridendo - L'ha tenuta con se?
- L'altro giorno dopo il vostro bacio sul set la stava fissando. Aveva ragione a dire che quel bacio aveva smosso qualcosa del suo passato.
- Ha davero detto così? Possibile che pensi a me dopo tutto questo tempo?
- Beh è possibile! Daltronde tu pensi ancora a lei. - Lana guardò l'orologio - Caspita è tardissimo devo scappare! Non preoccuparti Col, troveremo insieme un modo per dirglielo però devi farlo! Ha tutto il diritto di sapere. Ci vediamo a stasera ragazzuoli...
***
- Dov'eri finita si può sapere? Siamo in un ritardo clamoroso!
- Lo so hao ragione! Ero su a parlare con Josh e Colin di una cosa abbastanza delicata!
- Problemi?
- Niente di irrisolvibile! Andiamo dai!
Riuscirono ad arrivare nel teatro dove si sarebbe svolto il casting in orario, si misero in sala d'attesa insieme agli altri partecipanti e compilarono i moduli che gli vennero consegnati. Avevano gli sguardi di tutti puntati addosso. Le avevano riconoscite e non facevano altro che parlicchiare a bassa voce tra di loro. Molti presero le proprie cose e andarono via convinti di non avere speranza, altri invece non si trattennero dal dire che sicuramente erano raccomandate e che il casting era fasullo. Le due ragazze, abitutate ormai ad ogni tipo di commento, ignorarono quelle voci e si misero a chiacchierare tra di loro. Lana notò il famoso bracciale stretto nelle mani di Jen e prese la palla al balzo:
- Ci tieni tanto vero? - disse indicandoglielo
- Troppo! Ha un significato importante.
- Posso vederlo? - la ragazza annuì passandoglielo - Davvero motlo carino!!! "La mia piccoletta" - lesse ad alta voce - Chi te l' ha regalato?
- Colin, quel ragazzo di cui ti ho parlato
- Quello della foto di ieri?
Esatto
- Provi ancora qualcosa per lui? 
- Che devo dirti: L'ho amato! L'ho amato veramente tanto e posso assicurarti che anche se sono passati anni ormai , sento ancora la sua mancanza.  Non so come spiegarlo esattamente... diciamo che certi sentimenti non sono mai spariti del tutto ecco! Si sono attenuati ma non sono spariti. Non ci crederai ma... non lo so...  sarà il nome, il luogo da cui proviene
- Immagino tu ti stia riferendo al nostro Colin vero? - sorrise maliziosa
-  Da quando ci siamo conosciuti quei sentimenti sono tornati a galla... è strano vero? E come se collegassi le due persone.
- Non è poi tanto strano. Ci sono delle belle coicidenze in fondo.  Posso rivedere la foto?
- Certamente! - prese il portafoglio da dentro la sua borsa e gli passò quella mezza foto. Lana senza farsene accorgere prese il suo cellulare e con la scusa di mandare un messaggio mise la foto sulle sue ginocchia e scattò la foto per  poi inviarla a Colin con tanto di testo:
" Un Romeo davvero affascinante non c'è che dire! eheheh. Ora non c'è più alcun dubbio. Deve saperlo.... stasera a casa di Josh glielo diremo.
- Morrison! - disse un uomo uscendo dalla sala principale del teatro - Tocca a lei!
Si alzò in piedi facendo un cenno all'uomo che l'aveva appena chiamata dopodichè si rivolse a Lana - Io Vado!
- Aspetta, aspetta! il bracciale. 
Lo prese, lo mise in tasca ed andò ad affrontare il casting. Dopo di lei fu il turno di Lana, passarono l'intero pomeriggio li dopodichè visto l'orario che si era fatto decisero di andare dirette a casa di Josh. Colin e Ginny erano già arrivati
- Ei bellezze! Come è andata? - esclamò felice Josh vedendole
- Direi bene! ci faranno sapere domani. - rispose Lana
- Col???? - lo chiamò jen buttandosi letteramente sul divano accanto a lui - Che hai? Hai una faccia.... 
- Niente! Solo un po di mal di testa.
- Nooo povero il mio amichetto preferito - disse con una vocetta che gli fece perdere diversi battiti ricordando i momenti in cui quella piccola ragazza lo coccolava. - Dai che ti faccio un po' di coccole così ti passa tutto - Non si oppose e si fece davvero coccolare per benino ignorando le occhiatacce lanciate da Josh e Lana per farlo parlare. 
- Jennifer ascolta... 
- Jennifer? Come mai siamo così formali? Che hai combinato?
- C'è una cosa di cui ti vorrei parlare
- Mmm... dimmi
- Ecco vedi... E' successa una cosa stamattina e... ecco... 
- Puoi dirmi tutto lo sai si? Non farmi preoccupare...
- Ok... - era il momento giusto. Ora o mai più. - Come ti dicevo stamattina è successa una cosa e io beh... non ho potuto studiare il copione per domani! Non è che potresti darmi una mano dopo cena? - Niente da fare. Era troppo difficile da dire.
- Mi hai fatto prendere un colpo scemo! Chissa che mi pensavo! - rispose dandogli un piccolo schiaffo sul braccio. - Non lo meriteresti il mio aiuto per avermi fatto preoccupare così però sono una persona buona quindi ti aiuterò! Contento?
- Molto. - rispose per poi guardare il resto dei suoi amici che dallo sguardo stavano per dire qualsa che sicuramente lo avrebbe messo in mezzo ai guai.
- E pronta la cena! - disse Ginny affacciandosi dalla cucina - salvato in calcio d'angolo - Visto che è una bella serata ho pensato di apparecchiare fuori che ne dite?
- Dico che non vivete neanche insieme ancora e già fai la bella mogliettina? - la prese in giro Jen - comunque si! e' un'idea meravigliosa. Ti aiuto a portare qualcosa fuori. - si alzò dal divano e raggiunse la sua amica 
- Sei un caso senza speranza. Era l'occasione giusta.
- Non me la sono sentita.
- Sei un fifone. Trova il coraggio entro stasera altrimenti parleremo noi per te.
- Non ci provate nemmeno.
- Allora datti da fare!
 Una volta finito di portare tutte le pietanze a tavola i ragazzi si accomodarono ed iniziarono a cenare. Parlarono e scherzarono per tutta la serata, tutti trane Colin. Lui era completamente assente.  A jen non sfuggi la cosa, provò per un po' a renderlo partecipe dei loro discorsi ma vedendo che la cosa non funzionava decise di optare per un altrp piano.
- Scusateci un secondo! - disse ai suoi amici prendendolo per la maglietta e trascinandolo in casa di Josh
- Si può sapere che hai? Non hai detto una parola da quando io e lana siamo arrivate.
- Non ho niente. Ho solo mal di testa, mi sembra di avertelo già detto!
- Mmm troppo poco mi dispisce no ti credo. Ho forse fatto qualcosa che non va? Sento come se mi stessi evitando.
- Ma che sei matta??
- Dimmi che hai! Per favore!
-  ho un problema a dire la verità. E non riguarda lo studio del copione. Era una bugia.
- Lo avevo capito sai? Non sono così stupida!
- Oggi ho scoperto una cosa che mi ha lasciato a bocca aperta e non so come dirla ad una persona.
- Una cosa buona o cattiva?
- Dipenda da come la si guarda. Ho paura che rivelando questa cosa si vengao a creare dei problemi ancora più grandi. Non so che fare.
- La sincerità è la miglior cosa! Sei una persona fantastica Colin, ormai penso di conoscerti bene, qualsiasi cosa tu abbia da dire a questa persona non può essere così grave.
- Tu perdoneresti mai una persona che in passato ti ha voltato le spalle ma per una causa di forza maggiore?
- Se il motivo è valido si! Mi dispiace vederti così preoccupato sai?  Se posso fare qualcosa sono a disposizione.
Senza pensarci due volte si avvicinò pericolosamente a lei,le accarezzò il viso dopodichè senza neanche darle il tempo di recepire cosa stesse accadendo la baciò.
- Colin... aspetta! Disse interrompendo il bacio - Che stai facendo?
- Quello che mi sento di fare! -  Provò a baciarla nuovamente
- È la tua fidanzata?!?!
- Sono mesi che non vanno le cose tra noi. Penso a te! Solo ed esclusivamente a te. Sei il mio chiodo fisso. Le voglio bene ma non voglio più stare con lei!  - Stavolta non replicò e si lasciò baciare. Un bacio che durò a lungo. Tanta la foga che caddero sul divano del salotto.  Quel magico momento venne purtroppo interrotto da lana e Josh che entrarono nel salone sorprendendoli.
- O Dio scusate....! - Dissero imbarazzati mentre i due ragazzi si ricomposero alla meglio
- Colin, potresti venire un secondino di la?  propose Josh trascinandolo con se
- Glie lo hai detto? - disse sorridente
- No!
- E l'hai baciata così senza motivo?
- Mi piace! A prescindere da tutto, ecco il motivo. E ora come ora la rivoglio con me!  
- Devi dirglielo. Non puoi riconquistarla e nasconderle un segreto del genere.
- Non so come fare... ti prego dammi una mano!
- Se non ci fossi io...
***
Mentre i due ragazzi erano in cucina intenti a parlare di questioni amorose, nella stanza accanto due ragazze stavano avendo una conversazione più o meno simile:
- fate progressi vedo!
- Shhhh! -  disse rossa per l'imbarazzo
- Potresti gentilmente dirmi la verità ora? Ti piace si o no? Attenta a come rispondi perchè se mi dici di no devi trovare una buona scusa per giustificarmi quel bacio. Non dirmi che ti ha violentemente buttata sul divano contro la tua volontà perchè non ci credo - rise di cuore. 
- Si ok mi piace! 
- ALLELUIAAAAAA!
- Non gridare o ti sentiranno. C'è un problema di base però! 
- Ti ha detto che...
- E' fidanzato.
- E sarebbe questo il problema? A lui sembra non interessare.
- Interessa a me però... anche se mi sn lasciata andare adesso.
- Che hai intenzione di fare?
- IO? Assolutamente nulla. Non voglio rovinare la vita a nessuno ne tantomeno rovinare la loro relazioe. Non mi metterò in mezzo tra loro due. Ho sbagliato, dovevo fermarlo. Sono una stupida.
- Al cuore non si comanda ricordatelo! 
- Tutte io me le vado a cercare! Sono una calamita per questo genere di cose!
- E non è ancora niente questo... aspetta e vedrai! - si rese conto solamente in un secondo momento che forse aveva parlato un po' troppo
- Cos'altro dovrei sapere?
- Ma niente era così per dire!
- No... stai mentento lo leggo dalla tua faccia!
- Non sei Emma! Non hai il suo suprepotere
- Riesco comunque a  capire quando mi rifili una balla e adesso lo stai facendo! Si può sapere che...
- Ragazze? - vennero interrotte da Josh che teneva in mano un vassoio di dolci e un paio di bottiglie - torniamo di la abbiamo lasciato Ginny da sola poverina.
Tornarono in giardino e diedero inizio alla parte più bella della serata: dolci e alcool. Con la scusa di qualche libagione di troppo Josh propose un gioco:
- Oggi sono romantico sapete?
- Solo oggi? - lo prese in giro Jen
- Non sfottermi biondina! Stavo pensando... ormai ci conosciamo da tanto eppure ci sono cose di noi che non abbiamo ancora detto a nessuno.
- Non vorrai giocare ad obbligo verità o paragone vero? Vorrei ricordarti che abbiamo passato la fase adolescenziale da un bel po' ormai
- Non voglio fare nessun gioco in realtà, potremmo però parlare un po' in amicizia e conoscerci meglio.
- Di cosa vorresti parlare?
- Dell'amore!
- Pessimo argomento! - ribattè la bionda
- E dai... non rovinare tutto! Parliamo di quello che è stato per noi l'amore  più grande della nostra vita.
- Per te è facile! - disse Lana indicando Ginny - E anche per me fondamentalmente. Sapete tutti che amo Freud in maniera smisurata e sapete tutti come è andata tra di noi e quanto tempo ci abbiamo messo. Che dire: meglio tardi che mai no?
-  Si hai ragione, noi due siamo scontati, ma questi due? Secondome me hanno tanto da raccontare...
- Jen sicuramente! - le fece l'occhiolino Lana - Perchè non racconti anche a Josh di quel primo amore di cui ancora oggi ogni tanto parli?
- Hai un amore segreto Morrison? - stette al gioco Josh
- Assolutamente no. Lana parla di una cosa successa anni fa ormai
- Racconta racconta sono curiosissima anche io. - si intromise Ginny
- Dobbiamo proprio' -  disse colin
- Si daiii almeno ci conosciamo meglio... Forza Jen siamo tutti impazienti di conoscere le tue avventure.
- Non credo serva a qualcosa sapere ma se proprio insistete vi darò conferma della mia sfiga amorosa. Chi mi conosce e sa alcune delle mie precedenti relaziomi magari penserà che il mio più grande amore sia stato Jesse, il ragazzo con cui mi sarei dovuta sposare e invece no. Il mio più grande amore è stato proprio il mio primo amore. Si chiamava... no cioè si chiama come te ed è irlandese come te. - disse indicando Colin. - Abbiamo passato un anno e mezzo a dir poco fantastico dopodiché lui ha deciso di lasciarmi per via della lontananza. Ci sono stata male per mesi ma poi mi sono buttata a capofitto sul teatro e piano piano la rabbia e il dolore diciamo che sono passati.
- Tutto qui? - Disse Lana sperando che la ragazza dicesse qualcosa in più - Non riesci a dirci nient'altro di lui?
- Parlerei per ore di lui ma preferisco non farlo. Sembrerà strano ma la ferita non si è mai rimarginata del tutto e parlarne mi porterebbe solamente a star male.
- Ti piacerebbe rincontrarlo? - Chiese a bruciapelo Colin
- Beh si! Mi piacerebbe  vedere come è diventato che fa nella vita e se ancora si ricorda di me.
-  Credo sia difficile dimenticarti.
- Chiedi a lui, magari la pensa diversamente.  Comunque si! Vorrei proprio rivederlo. Devo ancora prenderlo a calci nel sedere per tutto cio che mi ha fatto.  
Colin tossì mentre Josh trattenne una risata. - Colin tocca a te! Perchè non ci parli del tuo amore più grande?
- Ok! Facevo l'ultimo anno di liceo e lei grazie ad un viaggio studio offertogli dalla sua scuola  all'età di 15 anni si presentò in Irlanda. Frequentavamo il corso di teatro insieme ed è stato li ho cominciato a farle la corte e a frequentarla. Sono state le due settimane più belle della mia vita dopodiché è dovuta tornare a casa. Ero triste per quella troppa lontananza ma non mi sono perso d'animo così mi sono presentato da lei per il suo compleanno e le ho chiesto di fidanzarci. Abbiamo passato l'intera estate insieme ed è stata una cosa meravigliosa. Durante l'autunno però sono dovuto tornare in Irlanda e ci siamo visti meno frequentemente causa anche i suoi impegni di scuola e teatro. Voleva abbandonare tutto per me: teatro, scuola anche le amicizie  ma non potevo permetterglielo.  Ho deciso così di lasciarle vivere la sua vita in modo che potesse proseguire il suo sogno e la sua vita nella maniera più naturale possibile.
Jen nell'ascoltare quelle cose sbiancò
- Ti senti bene? - chiese Lana facendo finta di niente ma lei la ignorò prestando attenzione solamente a Colin
- Chi ti ha raccontato questa storia? - chiese seriamente
- Nessuno! L'ho vissuta in prima persona e si... so che sembra assurdo ma è la verità!
- Continua! - disse josh 
- A questa ragazza ho regalato un bracciale per il suo primo provino e prima ancora le diedi la metà di questa foto promettendole di ricongiungerla una volta rincontrati. - fu in quel momento che prese la foto e la mise sotto gli occhi di una stupita Jen
- No! Non è vero.... non è possibile.
- Mi sono pentito subito di averla lasciata - continuò - Ma ad oggi sono contento che il mio intento di farla diventare qualcuno sia riuscito, mi sento meno in colpa. Quando ho visto il tuo bracciale oggi in sala riunioni per poco non ho avuto un infarto.
- Jen! - La richiamò per una seconda volta Lana ma la ragazza non rispose neanche questa volta. Era evidente che era in uno stato di shock non indifferente.  Guardava il vuoto e non sembrava ascoltare nessuno. -Ti prego tesoro non farmi preoccupare di qualcosa.
Improvvisamente Scatto in piedi e Fece per andar via.  lui la fermo! 
-Aspetta
 - Come hai potuto farmi una cosa del genere è? Io ci tenevo davvero a te e tu che hai fatto? Mi hai lasciata così su due piedi!
- Jen davi i numeri volevi mollare tutto!
- PERCHè TI AMAVO RAZZA D' IDIOTA!
- Non saresti arrivata dove sei ora se avresti seguito me.
- Non me ne sarebbe importato nulla. io volevo te vuoi mettertelo in testa???? Non ho parole! Aveva ragione Helen a dire che eri un poco di buono. Pensa quando gli racconterò tutta questa assurda storia.
- Che centra Helen scusa?
- Come che c'entra! è mia amica. E' stata lei che inseme alla mia famiglia mi hanno raccolto da quella specie di stato vegetativo in cui mi trovavo grazie a te! 
- Senti ancora helen?!?
- Certo! I veri amici non spariscono mica, sono gli ex fidanzati idioti che lo fanno...
- Helen no è tua amica Jen e se stavo incominciando ad avere dubbi su di lei adesso non ne ho più.
Intanto josh che aveva già sentito pronunciare quel nome si portò le mani davanti al viso. Jen conosceva la fidanzata di Colin. Stava per succedere il finimondo.
- Non hai più dubbi su cosa?!?!
- Jen vedi quando ho preso la decisione di lasciarti sono stato male. Molto male...
- Non mi interessa! Arrivo al sodo per favore. - disse fredda - Perché non sarebbe un'amica? Se neanche te la sei mai filata, come fai a giudicarla?
- Dimmi una cosa prima... La senti spesso?
- Certo! Tutti i giorni e ogni giorno mi ricorda quanto tu sia idiota.
- Ti sta semplicemente controllando.  Non le interessa essere tua amica.
- E tu da cosa lo deduci?
- Perchè  è la stessa persona che chiama me ogni giorno e mi fa due scatole perché è gelosa marcia che mi stai vicino. Non sapevo il motivo esatto di tale gelosia ma ora si! Ha paura che io torni da te
- Dopo quello che mi hai fatto non credo che tornerò mai con te ! E poi perchè dovrebbe aver paura di questo?
silenzio totale
- Colin? Perchè dovrebbe essere gelosa di me?
- Perchè Sto con lei! -  disse a bassa voce
- Come prego?!?! - disse sbarrado gli occhi incredula - Stai scherzando????
- No purtroppo.
- No sto sognando! Non sta accadendo davvero! 
Jen...
-JEN UN CAZZO COLIN! Dimmi che non ci siete messi insieme a quei tempi. Dimmi che è stato semplicemente un avvicinamento avvenuto in questi ultimi anni. E' l'unico modo in cui potrei accettare una cosa del genere.
Colin Abbassò lo sguardo facendo capire alla ragazza che le cose erano peggio di quanto sperasse - Jen davvero lasciami spiegare.
- Non c'è niente da spiegare! E hai perso ogni diritto di spiegarti tanti anni fa.  TI ODIO! VI ODIO ENTRAMBI! - prese dal suo  portafoglio l'altra metà della foto e glie la butto in faccia
 -questa puoi anche riprenderla! - di corsa e senza replicare prese la sua macchina e a grande velocità si allontanò
- Aspetta Jen! - disse correndole dietro ma era tardi. Ormai era troppo tardi 

 
Note dell'autore:
sono tornata e ho intenzione di non lasciarvi piu ehehehhehe! Spero di riuscire a pubblicare almeno un capitolo a settimana da oggi a fine storia, ci proverò in tutti i modi credetemi. Che dire del capitolo?  Finalmente anche Jen ha scoperto la verita e sembra non averla presa tanto bene. Che succederà ora? Alla prossimaaaaa

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Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


- Maledizione!!!! - gridò a gran voce Colin vedendo la ragazza uscire dal vialetto di casa di Josh con quella furia! Senza neanche pensare a cosa stesse facendo si ritrovò a prendere le chiavi della sua auto e dirigersi verso essa a passo sostenuto senza degnare di uno sguardo il resto dei presenti.
- Dove stai andando? - provò a chiedergli Josh, nonostante conoscesse già la risposta, per tentare di farlo calmare; era teso... troppo teso.

- Dove vuoi che stia andando? Da lei mi sembra logico!
- Lasciale digerire la notizia!
- Ma l'hai vista? Era fuori di se! 
- Appunto! Dalle un po di tempo per riflettere.
- Josh ha ragione! - si intromise Ginny seguita da Lana che con il capo fece un cenno di assenzo alle parole dette dalla sua amica.
- Scusate se mi permetto, ma penso di conoscerla meglio di voi e so per certo che quando è turbata è meglio non lasciarla da sola. Avete visto in che stato è andata via? Credetemi... quella è capace di tutto! Vado da lei!
- Aspetta!
- Che altro c'è Lana?!?!?!!
- Forse... forse è meglio se vado io! Credo che in questo momento abbia più bisogno di un'amica che di un ex che le ha spezzato il cuore.
- Ho bisogno di parlarle...
- Avrete tutto il tempo per parlare... e con calma sopratutto. Ora come ora dubito che riuscirebbe a mantenere un tono pacato e non offensivo nei tuoi confronti. Scusa se te lo dico, ma è stata un po' una bastardata quella di fidanzarti con la sua amica.
- Lo so... non c'è bisogno che me lo ricordiate. 
- Pure la tua lei però ci è andata giù pesante con Jen!  Una cosa sola mi chiedo: dove sta il rispetto? Sapeva chi eri tu e sapeva chi era lei... perchè non ha detto nulla? Perchè prenderla in giro così! Bastava essere sinceri o almeno non professarsi come la paladina dell'amicizia. Il passato è passato, ma adesso? Sapeva che lavoravate insieme, poteva trovare un modo per affrontare la situazione.
- Su questo ti do pienamente ragione ma non preoccuparti... la sconterà! Questa volta l'ha fatta proprio grossa! 
- Il punto positivo di questa cosa è che almeno hai capito chi è in realtà colei che hai al tuo fianco.
-  Si si ok ma ora devo raggiungere Jen!
- Dammi retta Colin... è meglio se le lasci sbollire la rabbia per conto suo... non sei esattamente la persona che la farebbe sentire meglio.
- Allora vai te e cerca di non farle fare stronzate! - 
-  Non preoccuparti... ci penso io! 
Prese le sue cose e si mise in macchina. Destinazione casa di Jen. Appena arrivò provò a citofonare ma non rispose nessuno. Provò a chiamarla sul cellulare, ma il risultato fu lo stesso. Aspettò un po li, davanti al suo cancello, nella speranza che prima o poi avrebbe aperto ma l'attesa non si prolungò per molto poichè Lana si accorse che la macchina della sua amica non era posteggiata nei dintorni. Evidentemente non era ancora rincasata. Rimise in moto l'auto e andò a farsi un giro per il centro della città nella speranza di essere un po più fortunata ma non fu così. Ormai rassegnanta e pensando che magari la sua amica volesse davvero essere lasciata un po in pace, cambiò direzione della strada e si mise in cammino verso casa. Si era fatto tardi ormai, la serata era stata bella intensa e per raggiungere la sua dimora ci sarebbe voluta un'altra mezzora abbondante. Il set di Ouat era decisamente più vicino, così pensò che sarebbe statao meglio fermarsi li per quella notte in modo da poter riposare un po di più prima di iniziare una nuova giornata lavorativa. Parcheggiò e a piedi si diresse verso i trailer. Era buio pesto quella sera e i lampioni erano spenti. Si fece luce con la torcia e camminando camminando raggiunse la sua roulotte. Inserì la chiave nella serratura e  in quel momento la sua attenzione fu catturata da un rumore. si fermò all'istante cercando di decifrare cosa potesse essere e alla fine capì: erano dei singhiozzi... c'era qualcunalto li oltre a lei. Non ci mise molto a capire chi potesse essere, la sua roulotte era accanto a quella di Ginny e di Jennifer e se Ginny era a casa con Josh l'unica alternativa era Jen. Si avvicinò alla roulotte della ragazza e come volevasi dimostrare la trovò li... sulla scalinata della sua roulotte in lacrime:
- Tesoro... - disse avvicinandosi
- Vorrei restare da sola se non ti dispiace.
- Non credo sia una buona idea - rispose sedendosi sui gradini accanto a lei. - Perchè invece non ti sfoghi un po? Può farti solo che bene.
Con grande sorpresa non protestò abbracciò la sua amica e buttò fuori tutte le lacrime che ancora non aveva versato - Non ci credo... - riuscì a dire tra i singhiozzi - Stavo per invaghirmi per la seconda volta della stessa persona! Sono un'idiota!
- No che non lo sei.
- Si! Lo avevo dimenticato... ero riuscita a ricostruirmi una vita e l'autostima e ora si ripresenta nuovamente e manda all'aria tutte le certezze che piano piano avevo cominciato a ricostruire.
- Posso dirti quello che penso? - annuì - Non credo che tu lo abbia mai dimenticato sai? Se avessi superato quel sentimento ora come ora non staresti così! - non rispose - E' stata una vera rivelazione posso immaginarlo però una cosa positiva c'è. Se entrambi avete ancora dei sentimenti l'un l'altra adesso potete tranquillamente riaggiustare tutto.
- No! Assolutamente no! Non dopo tutto quello che mi ha fatto...
- Non voglio darti contro ma pensaci... che cosa ha fatto di così terribile? Nulla,  ha cercato di proteggerti ed è sicuramente la stessa cosa che avresti fatto per lui se la situazione fosse stata inversa. 
- Io avevo bisogno di altro in quel momento: avevo bisogno di lui. Il resto non contava nulla.
- Forse in quel momento, ma poi? se avesse lasciato correre continuando quella vita così frenetica cosa avresti adesso? Magari tra di voi sarebbe finita e ora non avresti tutto quello che hai ora. Dentro di te lo sai anche tu che è così! Mille volte mi hai detto che devi il tuo successo a colui che ti ha lasciata andare. Perchè ora non è più vero?
sospirò... - Non pensavo che lo avrei più rivisto sai? Pensavo davvero di aver superato ogni cosa di quel capitolo traumatico della mia vita e invece no... rieccoci da punto a capo. Come se non bastasse vengo anche a sapere che sta con quella che si è professata mia amica per tutto questo tempo.
- Su questo non posso darti torto, non è stata una bella mossa. Da parte di lei dico... alla fine neanche lui sapeva di te come avrebbe mai potuto dirtelo?
- Non mi far pensare anche a lei guarda... Passi il fatto che non me l'abbia detto in passato, ma ora che lavoriamo insieme? Poteva anche dirmi qualcosa non trovi?
- È già! Ma sai cosa penso? Ha paura!  
- Paura?!?!?!
- Già! E posso assicurarti che fa bene ad averne perchè tra te e Colin c'è qualcosa.
-Lana... 
- Shhh... lasciami finire. Si, sono convinta che tra di voi ci sia qualcosa e questo qualcosa va oltre il vostro trascorso. In questi due anni avete stretto un'amicizia che sotto sotto nasconde qualcos'altro. Eravate all'oscuro delle vostre rispettive identità eppure vi siete avvicinati e non in maniera indifferente.  Che tu voglia ammetterlo o meno, voi due provare dei sentimenti a prescindere dagli eventi passati altrimenti prima non vi sareste baciati non trovi?
- Non lo so... sono davvero confusa adesso.  Fino ad un paio di ore fa li consideravo due persone differenti e ora vengo a sapere che non è così. Quello stronzo del mio ex è in realtà il mio migliore amico. Colui che vorrei con tutto il cuore prendere a pugni è la stessa persona con cui passo tutte le sere confidandogli i miei secreti più nascosti. Ha dell'incredibile.
- Ti sei sempre trovata bene con Colin in questi ultimi due anni giusto? 
- Certo che si! Più che bene purtroppo...
- Perché non vi vivete il presente e lasciate tuitto il resto alle vostre spalle? siete amici giusto?  Ripartite da lì.
- Non è semplice. Sarò egoista, stronza e quant'altro ma io non ci riesco a far finta di nulla! 
- Puoi sempre fare un piccolo sforzo e provarci no? Non ne varrebbe la pena pensando ai bei momenti trascorsi insieme in questo ultimo periodo?
Non ebbe il tempo di rispondere che qualcuno si avvicinò
- Disturbo? Scusate ma non sono riuscito a starmente in disparte.
- Nessun distrurbo...stavamo giusto parlando di te! - rispose  Lana 
- Non so perché ma la cosa non mi stupisce! - sorrise -  So che non dovrei chiederlo ma... Lana,ci lasceresti un attimo da soli?
- Certamente... - si alzò da quella scomodissima gradinata ma  venne trattenuta per un braccio da Jen. Capì immediatamente che la sua amica non aveva alcuna voglia di rimanere sola con lui ma era anche arrivato il momento che chiarissero definitivamente. 
- Jen... Prendetevi il tempo che vi serve e parlate... fidati! Appena avrete finito, se non te la senti di stare da sola vieni nella mia roulotte ok? Per quanto io voglia aiutarti non posso farlo. Dovete risolvere tra di voi. Ti aspetto di la... e tu -  disse a colin - Vedi quello che devi fare stavolta! - li salutò entrambi e si allontanò lasciandoli soli. Rimasero qualche minuto in silenzio entrambi immersi nei proprio pensieri, poi Colin ruppe quel silenzio assordante:
- Mi sembra incredibile sai? Riaverti qui dopo tutti questi anni!
- Non fare il melodrammatico per favore... non ti si addice! Ci vediamo tutti i giorni sul set, non sono passati anni!
- Mi vedo tutti i giorni sul set con Jennifer l'attrice non con Jennifer la mia ex.
- Non fa differenza! Sono sempre io.
- Ma io non lo sapevo.  Non so se ricordi ancora il giorno in cui ci siamo incontrati in quel bar due anni fa, io lo ricordo eccome e posso assicurarti che quello è stato il giorno in cui ho ricominciato a pensare alla mia bella piccoletta. La mia mente e il mio cuore in qualche modo ti ti hanno sempre collegata a quella ragazza ma non ne capivo il motivo... ora invece lo so : sei tu la mia piccoletta
- Alt... ti stoppo subito: ero la tua piccoletta!  Ora sono solamente Jennifer! - disse con rancore
- Tu mi odi non è vero?
- Io non odio nessuno, non adesso almeno. 
- E allora perchè sei così distaccata?
- Me lo chiedi anche? Colin,Tu sei colui che...
- Io sono la stessa persona con cui ti sei confidata fino a ieri. - provò a continuare la frase
- Mi dispiace ma ora vedo altro. - prese un respiro - Cavolo Colin!  Sono stata arrabbiata con te per anni e ora vengo a sapere che il mio migliore amico è quel bastardo che mi ha mandato al diavolo? Come dovrei reagire secondo te? Tu non immagini neanche quello che ho passato.
- Posso farlo invece... sono stato male anche io
- Non è la stessa cosa! Tu a quanto pare ti sei consolato subito...
- Non ti ho scaricato per Helen se è questo che pensi. Per dimenticarti ho ripreso in mano quella che era la mia vita prima di conoscerti: alcol e donne... Helen ha giocato le sue carte proprio quando ero più vulnerabile...
- Non mi devi nessunsa spiegazione. - disse freddamente 
- Tesoro...
- Ascolta! - lo bloccò prima che potesse dire qualsiasi altra cosa - Io ho bisogno di riflettere. Devo incamerare la notizia e sopratutto digerirla.  
- Lo capisco. 
 Rimasero in silenzio a lungo senza neanche guardarsi poi Colin continuò:
- Mi piaceva l'amicizia che stavamo creando e anche se ho una compagna.... "HO"... avevo, sempre se si può definirla tale, sono contento che le cose tra di noi si stavano evolvendo in qualcosa di più.
- A proposito di compagna, penso che farò una telefonatina al tuo amore -  disse schifata
- Jennifer, mi dispiace davvero!
- Questo non riesco proprio a digerirlo scusami. Passi che vi siete rincontrati anni dopo, che avete scoperto di amarvi e tante altre calcolate, ma non puoi esserti messo con lei subito dopo aver lasciato me!
- Ero una persona distrutta te l'ho detto poco fa, non so neanche io perché l'ho fatto. Mi è stata vicina e io ho frainteso. Non sai quante volte ci siamo lasciati in questi anni e sempre per te. 
- Vedo con gioia che avete sempre fatto pace però! - disse ironicamente
- Non chiamarla. La chiamerò io e senza dirle nulla di tutto questo la farò venire qui e le parlerò di persona. Ero già intenzionato a lasciarla ma ora che ho scoperto che mi ha tenuto nascosta questa cosa ha  proprio chiuso del tutto.
- Senti, da amica quale ero fino ad un'ora fa ti chiedo: posso parlarle insieme a te?
- Certo che si! Hai tutto il diritto di chiederle spiegazioni
- Almeno su questo la pensiamo uguale!
- Perché hai detto: " fino a qualche ora fa?" - chiese con il cuore che gli batteva all'impazzata. Aveva paura... troppa paura di perderla, di nuovo.
- non riesco a fare finta di niente Colin mi dispiace. Tu non hai la minima idea di come sia stato dover affrontare questo distacco e ora riaverti qui e non saperlo è stato un altro shock, ho bisogno di tempo di stare da sola per riflettere. 
- Per favore io....
- Mi dispiace ma dopo quello che mi hai fatto me lo devi.
Ci pensò su... voleva trovare un modo per farle cambiare idea ma forse aveva ragione. Un po di tempo per conto proprio avrebbe aiutato entrambi a mettere ordine nei loro cuori. - Va bene! Prenditi tutto il tempo che ti serve. Ti scriverò quando arrivà Helen....
- Ok. Buonanotte.
- Notte! Ci vediamo domani sul set. - disse prima di incamminarsi verso l'auto. Si girò a guardarla un'ultima volta e la vide aprire la porta della sua roulotte
- Non... non dovevi andare da Lana? - chiese preoccupato di lasciarla in quelle condizioni
- No, voglio solamente stare da sola.
- Starei più tranquillo se ci fosse qualcuno con te! Non farmi preoccupare
- Hai perso il diritto di preoccuparti per me il giorno in cui mi hai piantata in asso! 
- ma...
- Ora se vuoi scusarmi... - senza aggiungere altrò entrò nella sua roulotte richiudendosi la porta alle spalle lasciando quel povero ragazzo, ferito dalle parole precedentemente dette, con il cuore spezzato.
 
Note dell'autore:
Ecco che ricominciano i prolemi. Riusciranno mai questi due a vivere la loro vita insieme senza intoppi? Forse tra qualche capitolo ehehehehehhehehee. alla prossimaaaa

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Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


Il mattino seguente erano tutti, o quasi tutti pesenti sul posto di lavoro per iniziare le registrazioni quando Adam comunicò loro che tutte le scene con Jennifer in programma per quella settimana sarebbero saltate. 
- Come mai scusa? - Chiese Lana preoccupata
- Mi ha chiamato ieri sera sul tardi, ha detto di non sentirsi bene e che preferisce riguardarsi un po'. Ha preso una settimana di ferie.
- Dov'è adesso? - Chiese Colin con un tono di voce non proprio calmo
- Credo sia tornata a Chicago. 
- Maledizione!
- Tutto ok Col?
- Si si Adam, non preoccuparti.
- Avete per caso litigato ieri sera? - Chiese Josh a bassa voce avvicinandosi al suo amico
- No, litigato diredi di no però è scossa dalla notizia. Ci è rimasta davvero male, non l'ho mai vista così.
- Allora forse ha fatto bene ad allontanarsi per un po'! Ha la possibilità di schiarirsi un po' le idee almeno.
- Ormai la conosco da anni e so per certo che quando ha qualche problema è solita scappare... lo fa da sempre e a quanto pare la cosa non è cambiata. Non deve scappare dai problemi, deve affrontarli. - provò ad allontanarsi ma Josh lo trattenne
- Che hai intenzione di fare?
- Se non è lei ad andare in contro ai problemi allora saranno i problemi ad andare in contro a lei. Ho intenzione di raggiungerla e affrontare di petto la situazione.
- Lasciala un po'in pace... tornerà da sola. 
- Non posso Josh... c'è troppo in gioco. Non voglio perderla... non una seconda volta. Devo fare qualcosa. 
- Non credo sia la soluzione migliore presentarti da lei così su due piedi, però forse hai ragione... la conosci meglio di tutti noi, magari riesci in qualche modo ad aiutarla. Non forzarla però.
- Grazie della fiducia... tornerò presto. - prese i suoi effetti personali e si diresse verso l'uscita del set.
- Dove stai andando scusa? - lo fermò Adam - Iniziamo con te a registrare questa mattina.
- Dovrai fare a meno di me! Ho una cosa importantissima da fare. 
- Qualsiasi cosa può aspettare. Siamo già con un attore in meno, non mettertici anche tu.
- Mi dispiace Adam ma davvero non posso rimanere. Prendo un paio di giorni di ferie. Se risolvo tutto subito forse i giorni di ferie si ridurranno ad uno e domani sarò nuovamente a lavoro. - senza farlo replicare andò via.
- Ma siete impazziti tutti per caso?!?! Roba da pazzi!!!!! Ginny, Josh iniziamo dalle vostre scene dai! 
***
- Quella stessa mattina qualcuno suonò alla porta dei cognugi Morrison.
- David vai te per favore?
- Vado! - il signor Morrison si alzò dalla poltrona del suo salotto e si diresse verso la porta di ingresso. 
- Jen tesoro! -  disse sorpreso non aspettando di trovarsela davanti 
- Ciao papà! Che c'è? Sembra tu abbia visto un fantasma!
- Si... no... beh... non che non sia felice di vederti ma: come mai da queste parti?
- Ho preso una settimana di ferie ma non volevo passare a Los Angeles, così sono venuta qui! Spero non sia un problema.
- Ma quale problema, hai fatto benissimo! - l'abbracciò. -  Amore,  guarda un po' chi è venuto a trovarci? - Sua moglie uscì dalla cucina e rimase sorpresa quanto il marito poco prima:
- Jennifer! - esclamò
- Ma che avete si può sapere? E' così strano che una figlia vada a trovare i propri genitori?
- Siamo sorpresi, non vieni mai a casa di questi tempi...  non dovresti essere a lavoro?
- Mmmh... - la scrutò attentamente sua madre con il suo sguardo indagatore - Ci sono problemi a lavoro?
- Assolutamente no! Il lavoro va benissimo  è solo che sono un po' sottotono... se voglio dare il meglio di me devo recuperare energie. Mi serve qualche giorno di pausa per riposare, niente di più.
- Qui potrai riposare tutto i tempo che vorrai. 
- Grazie mamma!
- Avanti... dammi quella valigia che la porto nella tua camera.
- Posso farlo benissimo anche da sola, ricordo ancora la strada.
- Insisto... non ti fai mai vedere, per una volta che vieni fati dare una mano!
- E va bene, ma non esagerare....
lasciò la valigia a sua madre dopodichè ando a stendersi un pochino in quella che era la sua stanza.... neanche mezz'ora dopo il suo cellulare iniziò a vibrare: un sms. Colin:
"Il vizio di scappare ti è rimasto a quanto vedo!"  
"Non sono scappata, sono a Chicago dai miei. Ho preso una settimana di ferie. Non è mica un reato!"
"Io lo chiamo scappare!"
"Se volevo scappare non ti avrei detto dove sono in questo momento non trovi?"
"Mmm... diciamo solo che sei tranquilla perchè sai che sono a lavoro e non posso muovermi" 
"Pensala come vuoi. Senti, parlando di cose serie: hai chiamato Helen?"
"Volevo farlo questa mattina ma poi ho lasciato stare. E' inutile farla venire qui se tu non ci sei non trovi? La chiamiamo insieme appena torerai!"
"Perfetto. Ci vediamo lunedì a lavoro allora"
- Tesoro è pronta la cena!
- Potevi aspettare,ti davo una mano a prepararla...
- Non dire schiocchezze. Ti aspetto giù
Raccolse tutte le sue forze e si alzò da quel comodissimo letto. Scese al piano di sotto per recarsi in cucina ma prima di oltrepassare la soglia venne palccata a sorpresa dai suoi fratelli!
- Ma siete mattiiiiiii!!!!! Mi avete spaventato a morte. Che ci fate qui?
- Io ci vivo - rispose il piccolo, non piu piccolo, di casa. 
- Si, ma mi ha detto che eri fuori per lavoro!
- Lo so, ma mamma ci ha chiamato informandoci della tua permanenza. Non potevamo non passare a salutarti non trovi?  - l'abbracciarono - Come mai da queste parti?
- Ferie, nulla di particolare.
- Si certo! - sentenziò Julia - Come se non avessimo vissuto con lei per un'intera vita!
- Cosa vorreste insinuare?
- Noi? Niente proprio, ma sappi cara mia che dopo cena andremo a farci un giro e ci racconterai la verità. Ti conosciamo come le nostre tasche e se sei qui in questo periodo dove di solito lavori è perchè c'è qualcosa che non va. -  disse a voce bassa  Daniel per non farsi sentire dai genitori
- Da quanto sei cresciuto così te???? - Disse scompigliandogli i capelli
- Taci sorella! Andiamo a mangiare dai che poi ci aspetta una serata con i fiocchi!
Cenarono tutti insieme come ai vecchi tempi dopodichè i tre ragazzi si prepararono per uscire.
- Dove state andando? -  chiese la loro madre mentre vedendoli tutti in tiro
- Rimpatriata tra fratelli! - rispose Daniel per poi aprire la porta e uscire insieme alle sue sorelle.
***
- Allora?!?! Che mi dite? Come vanno le cose?
- Niente ... solita vita per me! Marito e figlia tutto ok, io al contrario sono esaurita! Niente che non sapessi già . E' il signorino qui presente che fai un guaio dietro l'altro. E' peggio di te!
- Davvero?!?!?! Che combini Dan?!?! Non puoi togliermi la reputazione di figlia ribelle lo sai vero?
- Fa il fighetto con due belle signorine mica con una!
- Dan!!!! Ma davvero? - chiese incredula
- Non ci sto mica insieme, le sto semplicemente conoscendo.  Quando una delle due susciterà in me un interesse maggiore allora forse lascerò l'altra!
- No va beh... ma lo senti?  E tu non gli dici nulla? -  si rivolse a Julia.
- Che cosa dovrei dirgli? Se gli dico che sta sbagliando fa anche di peggio fidati.
- Sei tremendo!
- Comunque devi conoscerle. Devi scambiarci quattro chiacchiere. Ti pregoooooooooo!!!!!
- Chi io? E perchè mai?
- Ah vero... non lo sai! - si intromise  Julia. - Le ha rimorchiate entrambe dicendo che era tuo fratello. Loro sono due tue grandi fans quindi si è divertito a farsi grande davanti a loro.
- Sei un caso senza speranza, lasciatelo dire!
- Si si ok ma ora veniamo a te sorellina cara. Come mai sei qui?!?!
- ve l'ho già detto: ferie!
- Si ok hai preso le ferie, ma perchè?!?!?
- Per riflettere...
- Problemi sul set?
- Si è no.  Il lavoro va a gonfie vele non posso lamentarmi, ma ho difficoltà nel relazionarmi con una persona con cui fino a due giorni fa andavo d'accordo.
Non riuscì a continuare il discorso perchè sua sorella l'anticipò - La tua costar suppongo: colin si chiama giusto?
- Si,  proprio lui.
- Tu con i Colin hai davvero una brutta calamita tesoro, lasciatelo dire. - non rispose - E di un po'! Perchè non ti riesci più a relazionare con lui? E' successo qualcosa tra voi?
- Beh... diciamo!
- Cosa cosa cosa???? Ti stai sentendo con quel megafigo! Sono davvero orgogliosa di te!
- Ma che hai capito! Non deve essere per forza essere successo un fattore positivo.
- Avete discusso allora!
- Non proprio...
- E dai, non tenerci sulle spine, racconta!
- Sono curioso anche io adesso - disse il più piccolo.
- Siete peggio di due pettegole lo sapete vero?
- E daiiiiiiiii!
- E va bene... Voi ve lo ricordate il vecchio Colin giusto?
- Come scordarlo...
- Ok.  Dopo la relazione con lui non mi sono mai più fidata di un uomo a tal punto di perdere completamente il lume della ragione. Sono sempre stata vigile sul fatto le cose sarebbero potute in un certo senso finire ed infatti si è sempre rivelato così. Da quando ho conosciuto il nuovo Colin però le cose sono cambiate. In questi due anni si è stretta un'amicizia tra noi davvero forte fino a qualche giorno fa. 
- Che è successo? Ti ha trattata male? Lo ammazzo!
- No Dan, niente di tutto ciò! Ci siamo... baciati.
- Lo sapevo! - commentò tutta euforica Julia
- Aspetta, questo non è niente in confronto a quello che è successo dopo.
- Posso immaginare e la cosa non mi piace affatto!
- Sei geloso di me per caso Dan? - rise di cuore mentre lui continuava a sbuffare - Tranquillo non è successo niente di quello che ti immagini, la situazione è di gran lunga peggiore.
- Sei incinta!
- Cosa? Ma come ti viene in mente una cosa del genere. Se ti dico che non è successo quello che ti immagini come posso aspettare un bambino? Ma ci sei andato a scuola vero? - lo prese in giro
- Avanti racconta allora...
- Non interrompetemi però. Da quando ho conosciuto questo ragazzo, ho sempre a mente i ricordi dell'altro Colin e anche lui sembra pensare in continuazione alla sua ex. Non mi sono fatta tanti scrupoli fino a quando non ho scoperto quello che ho scoperto ieri.
- Che è successo ieri?
-  Io e Lana abbiamo sostenuto un provino..
- Wow e come è andato?
- Bene, ci hanno preso entrambe ma considerati gli impegni di Ouat abbiamo deciso di rifiutare. Comunque, per farla breve avevo deciso di portare al provino quel famoso bracciale. Non riuscivo a trovarlo ed ero disperata. Ho chiesto aiuto ai miei amici e indovina chi lo ha trovato? Colin! Da li è cambiato tutto.
- Non ho capito nulla. Dico cose senza senso. 
- Vediamo se riesco a spiegarmi così: Lui regalò alla sua fidanzata un bracciale identico a quello. Per giunta ha una foto di lei vestita da Giulietta nel portafoglio. Strappata a metà per essere precisi. In pratica è la parte mancante della mia foto.
- No! Non ci credo... non starai dicendo che...
- Che i due Colin sono in realtà la stessa persona. Ebbene si, la mia costar è in teoria  il mio ex. Quell'ex! Capite la gravità della cosa?
- Wow! Questa di che è una  notizia! e come ti senti al riguardo?
- Nn lo so, è per questo che sono venuta qui. Avevo bisogno di allontanarmi un po da lui. 
- Beh... hai detto che vi siete baciati prima di scoprire il tutto esatto?
- Io non sapevo. Lui si!
-  Non importa. Quello che voglio dire è che se vi siete baciati un piccolo sentimento di fondo c'è. Potete sempre tornare a frequentarvi se interessa ad entrambi... Non mi piace affatto l'idea però se siete attratti...
- No no e ancora no! Non se ne parla. Me l'ha fatta troppo grossa, non riuscirei mai a tornare insieme a lui.
- Non essere così cattiva, lo sai anche tu che lo ha fatto per te!
- Ma Se lo hai sempre condannato! Che fai, adesso lo difendi?
- Le opinioni cambiano, forse lo ha fatto davvero per il motivo che diceva.
- Quasi dimenticavo...  Ha una fidanzata ora. 
- Non vedo dove sia il problema, Tu ti sei fatta altre storie prima di lui, perchè lui non avrebbe dovuto?
- Non dico che non doveva rifarsi una vita  ci mancherebbe altro, ma speravo anche che non se la rifacesse neanche un mese dopo la nostra rottura. Con Helen poi...
- Helen? Quella Helen? 
- Esatto! Proprio lei. Carini vero?
- Che bastardo! - prese parola Dan che fino a quel momento era stato in silenzio. Le persone per lui potevano fare di tutto, tranne trattare male le sue sorelle. - No, mi dispiace ma questa non gliela perdono! Ma che razza di uomo è! Jen tronca subito i legami con quell'essere. Non è per te.
- Pure la tua amica però! - costatò Julia
- Tu ti rendi conto che con quella mi ci sono sentita fino a due giorni fa per telefono? Come le è venuto in mente di tralasciare questo dettaglio della sua vita. Non dico che deve dirmi vita morte e miracoli, ma almeno farmi sapere che è fidanzata con un mio collega nonchè ex fidanzato si. Non trovi?
- Non ho parlore Jen. Colin che dice di ciò?
- Anche lui è deluso da lei e vuole lasciarla.
- Non cascarci! Non un'altra volta. Non ricordo esattamente le dinamiche perchè ero piccolo, ma ricordo che sei stata malissimo. Non voglio vederti nuovamente così
- Tranquillo Dan, ho già detto quello che penso! Non ho nessuna intenzione di tornare con lui. Ora per favore basta parlare di questa cosa e godiamoci la serata.
Per quanto tentava di fingere che andava tutto bene, non riusciva a non pensare a lui e alla situazione così decise di affogare i suoi dispiaceri nell'alcol nella speranza che l'avrebbe aiutata. Purtroppo per lei non funzionò.   Entrambi i fratelli immaginando i suoi pensieri la portarono via dal locale prima che potesse perdere il controllo. Tornarono a casa e crollò immediatamente. Si svegliò  il mattino seguente con un cerchio alla testa è un messaggio di Colin sul suo cellulare:
"Sbrigati a tornare, non costringermi a ricominciare la nostra diritera dei viaggi del weekend per vederci. Manchi... troppo!" 
Voleva rispondergli ma non lo fece ne a quello ne ai messaggi che susseguirono tanto da convincerlo a salire sul primo aereo e andare a parlarle. Arrivò davanti a quella che era stata casa sua sperando che i suoi non avessero cambiato abitazione in quegli anni e senza tanti convenevoli suono.  Andò a rispondere un ragazzo.
- Salve, scusi il disturbo magari ho fatto semplicemente un buco nell'acqua.. è qui che abitano i signori Morrison?
- Si, chi li cerca?
- Veramente cercavo loro figlia.
- Quale delle due?!?!
- Jennifer! È in casa?
- Se sei uno dei soliti fans ti conviene andare via. 
- Non sono un Fan, sono un suo collega ... piacere Colin - si presentò
- O Dio non ti avevo mica riconosciuto con gli occhiali da sole.  Scusami se sono stato scortese ma la cercano in continuazione.
- Immagino.
- Accomodati pure,  faccio scendere mia sorella in un lampo.
- Aspetta! Sorella hai detto? Tu sei Dan? - Chiese sconvolto
- Si sono io.
- Mamma mia come passa il tempo, forze non ti ricorderai ma io ti conosco.
- Vero ci conosciamo già.  Ero piccolo e non ricordo esattamente la faccia di chi ha spezzato il cuore a mia sorella. - Divenne serio.
- Sai già tutto non è vero?
ignorò la domanda - Vado a chiamarla. -  sali al piano di sopra - Tesoro hai visite!
- Chi è? Altri parenti che sanno che sono qui? Inventati una scusa.
- Non posso. Ho già detto che sei in casa. Non avercela con me però... io non avevo capito chi fosse!
- Ora che lo hai capito potresti illuminarmi?
- E' una persona che viene da Vancouver ma è originario dell' Irlanda
- NO! Dimmi che non è lui
suo fratello scrollò le spalle -  Dai scendi e vedi che vuole.
Sbuffando scese al piano di sotto e se lo trovò davanti. Si guardarono negli occhi prima di dire qualsiasi cosa poi il silenzio venne interrotto da lui:
- Sai una cosa? Conosco due persone: una di loro mi avrebbe assalito di abbracci e baci nel sapere di aver preso un aereo per lei. L'altra, anche se un po' più riservata, non avrebbe di certo negato un sorriso e un abbraccio al suo carissimo amico. In questo momento però davanti a me  ho una terza persona mi sa!
- Che ci fai qui§? Come mai sei venuto?
- La domanda è un'altra: Perché sei scappata?
-  Eccolo che ricomincia. Non sono scappata, sono venuta qui a riflettere.
- Su cosa?
- Davvero me lo stai domandando?!?! Su quello che è successo questi giorni. Fino a poco tempo fa pensavo di aver trovato un grandissimo amico. Le cose si stavano un po' complicando dopo il bacio sul set e quello dell'altra sera, ma non mi importava perchè sapevo che comunque fosse andata a finire  potevo  contare su di te. Ora che so tutto il resto della storia per  me è complicato dividere le due cose. Come posso fidarmi di una persona che ha già tradito la mia fiducia una volta? Non volevo scappare, volevo solamente stare un po' per conto mio per schiarirmi le idee.
- Io sono la stessa persona che hai conosciuto in questi due anni...
- Ma sei anche la stessa persona che ho amato anni fa. La stessa persona che mi ha distrutto il cuore.
- Ho avuto un buon motivo per fare quello che ho fatto. Puoi rinfacciarmelo quanto vuoi, non mi importa. Dovevi vivere la tua vita e diventare qualcuno.  Ci se riuscita ed io sono contento di esserne stato in parte causa. Puoi però non pensare a questa cosa ogni tre socondi?
- Tu puoi farlo?
- No, perché provavo dei sentimenti per quella persona e comunque se proprio lo vuoi sapere li provo anche per quella pazza che ho conosciuto nell'ultimo periodo a prescindere dal passato.
- Io anche provavo dei sentimenti per quel bel ragazzetto ma a differenza di te io ho anche ricordi orribili che mi ha causato quella persona.
- E del ragazzo che conosci oggi? Che dici?
- Non lo so.  Sono troppo offuscata dal resto. Non sto dicendo che ti odio, non ti sopporto o altro. Dico solo che sto prendendo un periodo di pausa per paura di fare casini non ragionando lucidamente. Non voglio rovinare la nostra amicizia.  E' proprio per questo che sono andata via.
- Motivazione più che valida. -  concluse alla fine lui. In fondo lei stava solamente evitando di fare calcolate dettate dalla delusione passata. - Alla fine ho chiamato Helen. Le ho detto di scendere la prossima settimana. Mi deve far sapere.
- Perfetto, grazie per avermi informato.
- Di nulla! Sarà meglio che ori torni in aeroporto per vedere quando posso ripartire. Io non sono in ferie come te! -  rise facendo ridere anche lei -  Ho un lavoro da cui tornare. Speriamo solo ci siano voli altrimenti mi tocca rimanere una nottata al freddo e al gelo! - scherzò
- Non sono una stronza, Se nn ci sono voli per oggi puoi restare a dormire qui!
- Grazie ma non credo ce ne sarà bisogno.  A presto Jen! - uscì
- Poverino... ma come lo hai trattato? - disse Julia che era con Dan su per le scale ad origliare 
- Poverino? - chiese Dan - Quello è un paraculo di prima categoria. 
- Mi spiavate?!?!
- Non potevamo perderci questa puntata, comunque ripeto... poveretto! Si è fatto i km in volo per te e tu lo rispedisci a casa così. Che crudeltà! - disse prendendola in giro.
- Ha fatto bene. La crudeltà è quella che ci vuole. Dovrebbe ripagarlo con la stessa moneta.
- Sei uguale a lei Dan! Sono l'unica sana in questa famiglia.
- Ma perchè invece non sono figlia unica? - rispose Jen cercando di fermare quello scambio di opinioni tra fratelli.
- Perché saresti persa senza di noi! - Rispose Dan 
Avevano ragione. Que due ragazzi erano tutto per lei:  la sua forza, la sua vita.
***
- Atterrò a Vancouver che era quasi l'alba, tornò alla sua roulotte e si mise a ripassare il copione per le scene che avrebbe dovuto girare quel giorno. Un messaggio della sua fidanzata lo distrasse dalla lettura del copione
"Amore per la prossima settimana non riesco. Posso veire però questo weekend. Ci vediamo tra due giorni"
"Merda" -  pensò.  Inviò un messaggio a Lana e Josh scrivendogli di raggiungerlo il prima possibile.  Non tardarono ad arrivare nonostante l'orario non fosse proprio dei migliori
- Di la verità! Ti ha mandato a quel paese vero? -  Disse Lana Riferendosi a Jen.
- No anzi... è stata tranquilla! Pensavo peggio. Tornerà lunedì.
- Dov'è l'emergenza allora?
-  Mi ha appena scritto Helen.  Non può venire la prossima settimana quindi passerà questo weekend. Sono fottuto!  Se Jen viene a sapere che Helen è passata quando non era presente  mi sono giocato l'unica possibilita di...
- Di? - Fece con fare malizioso Josh
- Di farla tornare mia amica.
I due ragazzi difronte a lui scoppiarono a ridere -  Scusa ma non sei credibile. Comunque sii sincero con lei e dille la verità!
- Posso chiedere a Hele di trattenersi fino a lunedì pomeriggio ma non so.
- Prova, ma nel frattempo metti al corrente Jen
Così fece.  Le mandò un messaggio quella mattina stessa.
" Helen scende questo weekend. Sto provando a convincerla a rimanere fino a lunedì pomeriggio in modo che possa parlarle anche tu. Purtroppo dice che in  settimana non può restare per via del lavoro.
La risposta non tardò ad arrivare ma fu chiara è coincisa. Molto fredda per alcuni punti di vista:
"Vedrò di raggiungervi lunedì in mattinata."
Passo i due giorni successivi a pensare alla sua amica e al tradimento che le aveva inflitto. Doveva assolutamente parlare di persona con lei non poteva perdere quell'occasione. Senza volerlo si ritrovò a fare le valige
- Dove vai? - Chiese Julia
- Domani torno a Vancouver!
- Ma come?  Non dovevi tornare lunedì?
- Si ma devo andare. Anticiperò il ritorno  di due giorni
- Come mai?
-  Ho una cosa da risolvere e non può aspettare.

 
Note dell'autore:
Buonasera ragazzi eccomi finalmente con un nuovo aggornamento. Spero che la storia vi stia piacendo. Fatemi sapere che ne pensate ok? Vi mando un grande bacio... alla prossimaaaaaaa

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Capitolo 28
*** Capitolo 28 ***


Come già programmato precedentemente Sabato mattina Helen atterró all'aeroporto di Vancouver:
- Amore mio!  - disse vedendo il suo uomo - Quanto mi sei mancatooooo!!!! -  si fiondò sulle sue labbra ma lui si scansò prontamente
- Che c'è! Non sei contento di vedermi? - chiese 
- Dovresti saperlo che c'è! - Rispose acido
- No che non lo so! Fino a ieri stavi bene... è successo qualcosa? Ti ha dato fastidio qualcosa che ho fatto? Parlami Colin, mi dispiace vederti così!
- Pensa e arrivaci da sola alla conclusione! Andiamo dai che devo tornare sul set!
- Ma come? Non mi avevi detto che non lavoravi oggi?
- Questo è stato due giorni fa,  le cose sono cambiate e devo lavorare anche oggi. Non preoccuparti però, ho già parlato con Adam e non ci sono problemi; puoi restare con noi tranquillamente.  Avanti andiamo.
- Devo venire con te?? A lavoro????? - Chiese sbiancando improvvisamente. Non poteva rischiare di farsi vedere da Jen, avrebbe fatto troppe domande sul motivo della sua presenza.
- Perchè no? Sarà divertente dai! Ti presenterò finalmente tutti i miei colleghi. Gli ho palrato di te, non vedono l'ora di conoscerti.
- Piacerebbe anche a me amore ma sono un po' stanca e preferirei andare a riposare in albergo!
- C'è la mia roulotte per riposare!
- No davvero... preferisco andare in albergo. 
- Come vuoi!  Ci vediamo dopo. - fece per allontanarsi ma lei lo fermò
- Devi essere davvero arrabbiato con me se non mi dai neanche un bacio.
- Ne parliamo questa sera ok? Non preoccuparti... non è nulla.
- Ma se mi hai risposto come un cane appena sono arrivata!
Era vero... l'aveva trattata un po troppo bruscamente. Non voleva che lei si insospettisse subito, così decise di addolcire un po la pillola e risparmiare la scenata a quella sera.
- Hai ragione ho un po esagerato. E' vero, c'è una cosa di cui vorrei parlarti ma non è per questo che ho reagito così. A lavoro ci sono dei problemi e sono messo continuamente sotto pressione. Scusami ok?
- Va bene... ci vediamo stasera allora.
- Certo! Passo a prenderti io.
- Ti amo!
Non le rispose e si incamminò verso l'uscita dell'areoporto per poi dirigersi verso il set.
- Come mai solo soletto?!?! L'hai già scaricata? - scherzò Josh vedendolo
- Macché! -  rise anche lui -  Ha il terrore di venire sul set. Chissà perchè??? - ironizzò
- Dici che ha paura di incontrare Jennifer?
- Sono convito di questo... dovevi  vederla, aveva gli occhi che le uscivano dalle orbite quando le ho detto che volevate tutti conoscerla
- Sei cattivo Col! - lo prese in giro
- Questo non è niente... aspetta e vedrai! Vado in sartoria a prendere i costumi per le scene di oggi. A dopo
- Aspetta aspetta! Ho incontrato uno degli operatori poco fa, mi ha detto che ti stavano cercando nello studio 3.
-  Vado a vedere che vogliono allora! Ci vediamo.
Si incamminò verso gli studi di registrazione e raggiunse la sala numero 3. Non fece neanche in tempo a richiudersi la porta alle spalle che una voce fin troppo familiare lo colse alla sprovvista
- Dov'è lei?
- Jen! - di girò di scatto verso la voce. L'avrebbe riconosciuta ovunque - Che ci fai qui? Disse con un enorme sorriso sulle labbra - Non dovevi tornare lunedì?
- Non potevo farmi sfuggire questa opportunità non trovi?
- Sono contento che tu sia qui!
- Non mi hai ancora risposto però!
- E' in albergo, non è volotua venire.
- Guarda caso.... - commentò sarcastica
- Stasera saprà tutto. Le ho detto che l'avrei portata a cena. Sarà uno shock appena ti vedrà seduta al tavolo con noi. 
- No aspetta, dove è che andiamo noi?  No no no caro mio...  voi andate pure a cena, io non  verrò. Non ci tengo minimamente a sedermi a tavola con voi e guardarvi amoreggiare fino al momento della verità!
- Non ho nessuna intenzione di amoreggiare con lei.
- Fa lo stesso, non cenerò con voi. Cenate e parlale tranquillamente come se nulla fosse successo, quando credi sia il momento giusto mi scrivi un messaggio e io farò il mio ingresso.
- Vuoi farle avere un infarto?
- Voglio solo vedere la sua faccia da schiaffi e vedere cosa si inventerà pur di salvare il culo. Ci vediamo stasera!  - si voltò in direzione della porta
- Jennifer aspetta! - la fece voltare - A parte tutto questo... - sorrise - Non si saluta più Jen?!?! Un abbraccio dalla mia vecchia amica penso di essermelo meritato non trovi?
- Certo, come meriteresti anche tanti calci per il resto, ma visto che non sono un tipo violento e non ho intenzione di picchiarti, allora per parcondition non ti abbraccerò.
- Sei crudele!
- Ciao ciao Colin - disse con la faccia di una che la sapeva lunga lasciadolo li inbambolato 
***
La giornatà passò tranquillamente, Helen aspetto Con ansia che il suo amato terminasse di lavorare e insieme raggiunsero uno dei ristoranti più alla moda di Vancouver.
- Sembravi davvero arrabbiato questa mattina quando sei venuto a prendermi in aeroporto. Ho provato a pensare al motivo ma non mi è venuto in mente nulla.
- Lascia stare non importa, ero solamente molto nervoso per via del lavoro 
- Si ma mi hai detto che anche io ero responsabile. Ti chiedo scusa per qualsiasi cosa io abbia fatto, ti amo, non mi permetterei mai di fare qualcosa che ti faccia star male.
" brutta bugiarda che non sei altro" - pensò tra se. - Non preoccuparti, non hai fatto nulla, sono io che ultimamente vedo male ovunque. Non pensiamoci più ok? Godiamoci questa cenetta.
- Sono d'accordo!
- comunque... ti sei persa una bella giornata sul set sai? Non abbiamo lavorato molto alla fine ma ci siamo divertiti da matti. Sarebbe stato il giorno ideale per presentarti agli altri.  Josh, Ginny...non ne possono più di sentirmi parlare di te... Jen poi non te lo dico proprio! non vede l'ora di conoscerti, sono due anni che mi chiede di te...
- Non sono venuta qui per parlare di quella! -  disse sprezzante
- Che hai contro di lei si può sapere? Non la conosci neanche.
- Ti sta troppo appiccicata per i miei gusti. Deve smetterla. 
- Non fa nulla di male poverina. Dalle una possibilità almeno
- Poverina un corno. Quella è la classica sfasciafamiglie.
- Non esagerare adesso. È tanto dolce quando le parlo di te...
- Solo perché vuole entrare nel tuo letto amore mio. Sempre che non ci sia già stata!
- Ma che vai blaterando si può sapere? Non iniziare a fare la gelosa guarda...
- Tze... sai una cosa? Non vedo lora che il tuo contratto scada.
- Sicura che non ci sia dell'altro sotto? - chiese scrutandola da capo a piedi - Mi sembra un tantino strano che solo con lei tu sia così! 
- Ma la vuoi smettere di parlare di quella? Non mi piace e non mi piacerà mai mettitelo in testa. Sei il mio uomo... e voglio mettere le cose in chiaro ok?
- Ok ok non ti scladare! Scusami! -  disse alzando le mani. - Cambiamo argomento che è meglio. 
- Alleluia!
Mentre chiacchieravano del più e del meno, Colin da sotto il tavolo inviò un messaggio a Jen dicendole che era giunto il momento. Con la scusa di andare in bagno si allontanò lasciando Helen al tavolo da sola. Non passò molto che Jen, facendo finta di essere una normale cliente alla ricerca di un tavolo, la raggiunse 
- Helen? Sei tu? - Chiese alla ragazza che in quel momento era di spalle
- Si? - Helen si girò verso il suo interlocutore e la vide: la sua "amica" -  J... JEN!!!!!!
- Helen tesoro ciaoooooo! Ma che ci fai qui? -  chiese facendo finta di essere felice e sorpresa di vederla.
- Emm... io.. sono qui per... lavoro! Si sono qui per lavoro.
- E non mi hai detto nulla che venivi da queste parti? Sei una stronza! - disse giocosamente
- Beh, tu sei sempre molto impegnata... non volevo disturbare
- Non dire scemenze! Una chiamata potevi anche farla, avrei trovato un modo per liberarmi, lo sai!
- Hai ragione! Scusa. Domani se vuoi ci vediamo!
- Mi farebbe davvero piacere. Ti scrivo quando torno a casa l'orario in cui ho la pausa. -  vide Colin in lontananza che stava tornando - Ora devo proprio lasciarti tesoro, vado un po' di fretta. Ci sentiamo dopo. - la lasciò nuovamente da sola.
- Eccomi tesoro! Scusami ma c'era fila! - disse Colin mettendosi seduto. Notò  la faccia della sua ragazza alquanto turbata - Che hai?
- Nulla... perchè?
- Sembra che tu abbia visto un fantasma.
- Sono solamente stanca! Perché non andiamo via?
- Non abbiamo ancora finito...
- Non sono molto in vena di restare, mi sento poco bene.
- Dieci minuti ok? Avevo preparato una sorpresina niente male solo per te!
- HO DETTO DI NO! - disse alzandosi di scatto
- Quale'è il problema?
- Nessuno!
- Allora siediti...
- Colin?!? - lo chiamò Jen da un tavolo poco distante - Colin ciaoooo!!!!!!
- Oi tesoroooooo!!!  Scusami Helen vado a salutare una mia amica, torno subito.
Lei non disse nulla cercando di dare le spalle alla ragazza come meglio poteva. 
" Speriamo non lo abbia visto al tavolo con me." - pensò ma quei pensieri andarono a farsi benedire quando poco dopo Colin tornò al tavolo accompagnato proprio da lei.
- Helen amore?  Ti presento la mia costar : Jennifer! Jennifer, lei è la mia fidanzata: Helen. - Jen rise -  Perchè ridi? - Chiese lui fingendo di non sapere
- Colin, lei è la mia migliore amica!
- Davvero? - Disse guardando la sua fidanzata - E perchè io non ne sapevo nulla?
- Non avevo capito che fosse lei la tua costar.
- A no? Il tuo fidanzato lavora per Ouat, la tua migliore amica anche e tu non hai fatto due più due? -  Si stava già alterando, avrebbe resistito per poco. La ragazza non rispose sentendosi messa alle strette.
- Perché non mi hai detto di essere fidanzata? È sopratutto: da quando lo sei?
- Da un po'!
- Un po' quando? Helen mah... si può sapere che ti prende?
- Ci siamo fidanzati quasi alla fine del suo terzo anno di liceo - rispose Colin per lei
- E perchè non dirmelo? Avevi forse paura che potevo starci male sapendo che mi ero appena lasciata con Col... - rimase per un attimo in silenzio come a farle capire che stava scoprendo tutto in quel preciso momento - colin, Posso farti una domanda?
- NOOOO!!! - sbraitò Helen senza farlo rispondere
- Oiiii, ma sei forse impazzita? - disse lui a quella reazione
- So già quello che vuole chiederti e la risposta è NO Jen! Non è chi pensi che sia, è solo una coincidenza.
- Non vi seguo... Jen? Con chi ti eri appena lasciata? Che diamine sta succedendo qui? - Fece il suo stesso gioco 
-  Con un ragazzo che porta il tuo stesso nome.  Aspetta... ho una sua foto proprio qui. L'ho ritrovata sulla soglia della mia roulotte dopo che l'avevo sprezzantemente lanciata a terra qualche giorno prima
- Che vuoi che gli interessi Jen! Ancora a lui pensi? Fatti una vita!
- Io penso a chi voglio.... e poi che ne sai magari gli interessa invece!
- Perchè non dovrebbe interessarmi scusa? 
- Andiamo Col non dire cretinate... andiamocene! - lo prese per il braccio e provò a trascinarlo fuori ma lui si liberò da quella stretta facilmente 
- Aspetta che sono curioso. Avanti JMo fammi vedere questo bel fidanzatino!
- Eccolo! - disse mostrandoli la foto.
- Ma guarda tu che coincidenza! -  rispose  senza battere ciglio come se fosse la cosa più naturale di questo mondo e facendo uscire dalla tasca l'altra metà della foto disse - Che sorpresa non è vero????? Io ho l'altra metà!- guardò Helen e lei capì tutto.
- Lo sapevate già? Come avete fatto a scoprirlo!
- Non sono fatti tuoi! - Disse Jen che aveva finalmente tolto quel sorriso finto sulla bocca. - Come hai potuto farmi una cosa del genere è? Sapevi come stavo e al porto di farlo ragionare ti ci sei buttata addosso?
- Lui non mi ha respinto però!  Fatti una domanda.
- Non ti ho respinto perchè  non ero in grado di ragionare in quel periodo... poi naturalmente mi sono affezionato ed eccoci qui.
- Con che faccia hai continuato a scrivermi in questi anni è? Con quale!
- Jennifer dimmi la verità! Avresti mai accettato questa cosa?
- Magari si... magari no! Ma almeno avrei saputo la verità e  non avrei vissuto una vita intera a chiedermi che fine avesse fatto, visto che anche tu fingevi di non averlo più rivisto!
- Ora capisco perché sei gelosa marcia di lei! Sapevi che ho un debole particolare per lei e hai fatto in modo che non venissi a sapere chi fosse realmente; ma ti è andata male. Doppiamente male.
- Che vorresti dire!
-  Ho occhiato questa signorina  da tempo e ci stavo provando  già da un bel po anche non sapendo chi fosse in realtà.
- Che hai fatto? - chiese sbigottita
- Hai sentito bene... mi sono invaghito della mia constar e al prossimo viaggio in Irlanda ti avrei detto di terminare la nostra storia perchè non sei te che voglio. - Jennifer rimase impassibile davanti quella confessione, non se lo aspettava. - Fortuna a voluto che la verità sia venuta a galla ancora prima di lasciarti così ho potuto vedere questa bella sceneggiata.  Mi hai davvero deluso Helemn. Hai tradito la mia fiducia e per me questo basta per  chiudere qui ogni cosa.
- Colin io...
-  Anche se lei non mi vorrà più nella sua vita, sappi che tra me e te è finita comunque. Per sempre
- No ti prego col! Lasciami spiegare.
- Non intendo ascoltare oltre. Ora sparisci dalla mia... dalla nostra vista!
- Jen fallo ragionare ti prego!
- Come scusa?!?! - Chiese ridendo nervosamente
- Gli amici possono avere divergenze, possono sbagliare ma si vedono nel momento del bisogno e io ho bisogno di te in questo momento. 
- Hai bisogno di me?!?! Tu hai davvero bisogno di me?
- SI! Te lo chiedo per favore.
-  E TU DOVERI QUANDO IO AVEVO BISOGNO DI Te! A parole siamo tutti bravi ma alla fine  sono i fatti quelli che contano. Tu non mi hai aiutato, anzi... mi hai pugnalato alle spalle, ora non vedo perchè io debba aiutare te!
-  Posso spiegare... io avevo paura che...
- Lasciala in pace ok? Non stressarla oltre...
- Colin ti prego io... io non volevo che finisse così!
- Non voglio più sentire neanche mezza parola uscire dalla tua bocca. E' finita Helen. -  il ragazzo prese il portafoglio, lasciò i soldi della cena sul tavolo insieme alle chiavi della sua auto,  avvolse Jen in un abbraccio e rivolgendosi per l'ultima volta verso la sua ormai ex fidanzata disse:  Noi andiamo via... statti bene!

 
Note dell'autore:
Sempre in ritardo ma comunque sempre presente. Finalmente Helen è stata affrontata e sembra che Colin sia deciso e fermo sulla sua decisione di lasciarla. Sarà davvero così o con lo smaltire della rabbia potrebbe tornare sui suoi passi? Lo scopriremo presto. Alla prossimaaaa!!!

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Capitolo 29
*** Capitolo 29 ***


- Me lo daresti uno strappo a casa? - chiese Colin a Jen non appena uscirono dal locale - Ho lasciato le chiavi della mia macchina ad Helen così non dovrà tornarsene a casa a piedi...
- Non le avrebbe fatto male di certo rinfrescarsi le idee! Comunque non preoccuparti, ti accompagno io, salta su! - disse una volta arrivati alla macchina. - Dove ti lascio? Casa o roulotte?
- Casa! Domani ho le registrazioni di pomeriggio
- Perfetto, andiamo! - mise in moto e si incamminarono. Impiegarono cinque minuti ad arrivare a destinazione ma il viaaggio sembrò durare un'eternità visto che entrambi non dissero una parola durante tutto il tragitto.  
- Ecco a lei signore! -  esclamò con fare scherzoso Jen rompendo finalmente quel silenzio imbarazzante - Destinazione raggiunta!
- È per caso un sorriso quello che vedo? Era ora! Mi tieni il muso da giorni...
- Non ti tengo il muso...
- Si si si ok va bene non mi tenevi il muso. Mai contraddire una donna! - Rise di nuovo - Ascolta... innanzitutto grazie del passaggio.
- Figurati, per così poco!
-  poi volevo chiederti se... beh ecco... non so... ti andrebbe di salire su da me? Ti offro qualcosa per sdebitarmi.  
- Non... non credo sia il caso... e poi è tardi!
- Mmh... A che ora inizi a lavorare domani?
- Pomeriggio.
- Allora non hai scuse! Avanti non farti pregare, parcheggia e saliamo.
- Certo che quando ti metti in testa una cosa...
- Su su su... poche chiacchiere!
Dopo l'ennesima supplica si convinse. Parcheggiò la macchina e insieme a lui si diresse nel suo appartamento.
- Prego, prima le signore - le fece un gesto con la mano per farla entrare
- E... è' una vita che non vengo più qui!
- Lo credo bene, mi ignori!
- Ancora con questa storia? Non ti sto ignorando è solo che...
- Che?
- Non è semplice.
- Cosa non è semplice Jen?  -  chiese buttandosi sul divano e facendole segno di raggiungerlo
- La situazione Colin. Tutto!
- Solo per via di Helen o proprio perchè mi odi per tutto quello che ti ho fatto passare?
- Non ti odio col... ci mancherebbe altro
- E allora perchè mi rivolgi a malapena la parola! - chiese serio
- Perché in te non riesco  più a vedere Colin il  mio amico conosciuto due anni fa! Vedo te per quello che sei  stato nella mia vita. - fece una pausa - Eravamo giovani ok, ma i miei sentimenti verso di te erano importanti.  Penso che come ho amato te non ho amato mai nessun altro e ora sapere che il mio migliore amico è in realtà il mio ex mi distrugge. Sono davvero combattuta... Da una parte vorrei venire da te e comportarmi come se  nulla fosse, dall'altra mi sento bloccata. Se tu riesci a gestire la cosa in maniera differente allora per favore illuminami perchè io sto impazzendo.
- Tu giustamente mi vedi come il bastardo che ti ha piantata in asso e non posso biasimarti... l'ho fatto. Avevo le più nobili delle intenzioni devi credermi. Non me ne sono andato perchè non provavo più sentimenti per te.... anzi! Ti stavi annullando per me, stavi rinunciando al tuo sogno più grande pur di seguire un amore a quei tempi impossibile e io  non potevo permettertelo. Ho preso una decisione drastica lo so, ma  vedendo quello che sei diventata oggi sono contento di averlo fatto. Per quando riguarda invece il fatto che io mi sia messo con Helen... beh, ti do ragione, sono stato un coglione. Non immagini neanche quante volte abbiamo litigato per te, anche a anni e anni di distanza....
-  Mi hai già detto tutto ciò... io voglio solamente sapere una cosa: come fai a distinguere le due cose? La me di adesso è la me di qualche anno fa?!?!
- Le distinguo e non... cioè:  la mia Jen, amica e compagna di viaggio in questo pazzo mondo di OUAT, è una persona fantastica con la quale oltre ad una splendida amicizia stavo iniziando ad intraprendere  altro... la mia piccoletta invece... beh, l'ho sempre amata!  Diciamo che ad un certo punto le due situazioni si uniscono... provo un sentimento amoroso per entrambe le mie Jennifer.
Rimanse pietrificata a quelle parole. Lui provava ancora qualcosa per lei? Immersa nei suoi pensieri non si accorse che lui le si era avvicinato più del dovuto.
- Guardami! -  disse mentre con una mano le alzava in mento in modo che i loro sguardi si incrociassero - Vorresti dirmi che il bacio dell'altro giorno non ha significato nulla per te?
- Colin... - la stava mettendo decisamente in imbarazzo
- Non mi offendo se mi dici no! Voglio solo sapere. Per me ha significato... e anche molto!
- Io non sono riuscita ancora ad elaborarlo. Non ne ho avuto il tempo... neanche 5 minuti dopo mi è caduto il mondo addosso.
- Pensi che lo elaborerai mai?
- Certo che sì! Ho solo bisogno di un po più tempo...
- Tutto quello che vuoi!  Solo una cosa ti chiedo...  possiamo provare a mantenere l'amicizia che si era creata tra di noi in questi due anni? A prescindere da tutto il resto, mi manca la mia amica. Per favore Jen, non chiedo altro. 
La ragazza sospirò - Non ti garantisco nulla così su due piedi... comunque  si! Possiamo provare. - Guardò l'orologio -  Sarà meglio che vada adesso!
- Puoi rimanere qui se vuoi! Come ai vecchi tempi... - disse una volta che lei ebbe raggiunto la porta 
- Quali vecchi tempi? - lo guardò esasperata immaginando già la risposta
- Preferirei quelli di tanti anni fa... - rise
- Porco!
- Ma mi accontenterei anche degli ultimi. Film, birra e patatine! Daiiiii.... resta con me! Giuro che terrò le mani a posto!
- Vorrei ben vedere! Comunque io non...
- Per favore Jen! Una sera. Una sola sera in onore della nostra vecchia amicizia. Che ti costa?
- Il film posso sceglierlo io?
- Naturalmente.
- Ok! - sorrise sistemandosi nuovamente sul divano. Colin accese il televisore e con il telecomando iniziò ad elencare tutti i film disponibili. 
- Per ristringere il campo, hai almeno una vaga idea sul genere che vuoi vedere?
- Ma che domande fai! Horror!
Quelle parole risuonarono alla mente di entrambi come un deja vu facendogli ricordare  la prima volta che andarono al cinema insieme. 
- D'accordo! Che horror sia!
In silenzio e anche con un po di imbarazzo visto i discorsi precedentemente trattati iniziarono a guardare il film. La visione però non durò a lungo, neanche mezz'ora dopo, causa stanchezza e situazioni stressanti,  senza accorgersene si addormentarono entrabi sul divano a debita distanza l'uno dall'altro. Quando il mattino seguente Jen si svegliò, si ritrovò stretta nell'abbraccio di Colin. Il primo istinto fu quello di urlare ma non lo fece, non aveva voglia di affrontare nessun tipo di conversazione con lui. Sarebbe stato troppo in quel momento. Si chiese come diavolo era finita li ma nen presto i ricordi della sera precedente tornarono alla sua mente: la cena, Helen, il passaggio a casa e per finire il film. Tirò un sospiro di soglievo per non aver commesso cavolate durante la permanenza in quell'appartamento  dopodichè senza farsene accorgere sgattaiolò dal suo abbraccio. Prese un foglio, scrisse un biglietto e senza voltarsi indietrò uscì da quella casa.
Quando Colin si svegliò,  a differenza di Jen ricordò immediatamente che piega aveva preso la serata precedente e non vedendola accanto a lui cominciò a cercarla in giro per casa sperando di trovarla ancora li. Si accorse ben presto però che l'unica traccia di lei in quell'appartamento era un misero bigliettino lasciato sul tavolinetto vicino il divano:

"Forse hai ragione sai?  In una cosa sono davvero brava... scappare!"

- E' si! Sei proprio brava.... ma te la faccio passare io questa voglia di scappare... - disse ad alta voce.  La sua piccoletta era sempre stata un punto importante nella sua vita, ma anche questa nuova lei non era niente male. Voleva per la seconda volta fare breccia nel suo cuore. Prese un taxi, visto che la sua macchina non era a casa e si recò a lavoro in anticipo con la speranza di trovarla già lì...
***
- Ehi amico! - disse Josh vedendolo in largo anticipo - Che ci fai da queste parti? Non inizi alle due oggi?
- Faccio un buco nell'acqua come al mio solito!  Sono venuto prima con la speranza di incontrare Jen ma a quanto pare deve ancora arrivare. - si sedette accanto a lui 
- Conoscendo il soggetto sarà  ancora a casa a dormire!
- A dormito da me stanotte. -  disse a bassa voce 
- Ho capito solo: me e stanotte... ti spiace ripetere?
- Jen ha dormito da me stanotte! - disse questa volta con voce sostenuta.
- Chi ha fatto cosa??????? -  si intromise Lana sbucando alle loro spalle con aria del tutto sognante
- Shhhh fate silenzio una buona volta!!!
- Ci hai dato dentro amico? - lo stuzzicò Josh dandogli delle gomitate.
- Non è come pensate.  Ieri sera dopo aver lasciato Helen in quel locale, mi sono fatto dare uno strappo a casa da Jen. L'ho invitata a salire e ....
- E poi non vogliamo sapere altro grazie! - continuò Lana ridendo
- Non è successo nulla ragazzi, davvero.  Abbiamo parlato un po' e poi abbiamo concluso la nostra serata vedendo un film come abbiamo sempre fatto fino a due settimane fa. Ci siamo addormentati. In piena notte mi sono svegliato e l'ho trovata dall'altro lato del divano che tremava per il freddo. Mi sono avvicinato, l'ho abbracciata e mi sono rimesso a dormire. Quando ho aperto gli occhi questa mattina era già andata via. Non ha avuto neanche il coraggio di svegliarmi. Mi ha lasciato solamente un misero biglietto.
- Che diceva?
- Che ho ragione sul fatto che è un vero asso quando si tratta di scappare!
- Che vuoi di più Colin? È un bel messaggio!
- Mi prendi in giro?
- No! - disse Lana esasperata - Perchè voi uomini non comprendete al volo le nostre parole!
- Che c'è da comprendere? Il messaggio è chiaro.
- Un consiglio per le prossime volte: impara a leggere tra le righe... ti sta dicendo che fugge perchè ha paura.
- Appunto!  Non credo sia una bella cosa sai?
- Ha paura di affrontare la situazione ma allo stesso tempo vorrebbe farlo! Fidati... la conosco e so per certo che gli piaci! Devi solamente trovare il modo per farla cadere  definitivamente ai tuoi piedi!!!
- Non è per niente semplice! Non saprei davvero da dove iniziare.
- E gli amici a che servono allora? 
- Vorreste davvero aiutarmi in questa missione suicida?
Lana e Josh si guardarono complici e annuirono. - Tu prova a fare qualcosa... se vediamo che le cose faticano ad andare avanti allora interverremo noi! Siamo o non siamo una squadra vincente?

 
Note dell'autore:
Scusate il ritardo, sono stata davvero incasinta in questo periodo. Ho pubblicato questo piccolissimo aggiornamento anche se non sono molto contenta di come sia venuto perchè altrimenti sarebbero passate altre settimane. Non sono per nulla soddisfatta come vi dicevo... ma mi rincuoro sapendo che è solamente un piccolo capitolo di passaggio per iniziare la prossima fase, quella della conquista. Spero che non sia per voi così pessimo come invece credo che sia... Scusatemi,mi farò perdonare! Alla prossimaaaaa 

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Capitolo 30
*** Capitolo 30 ***


- E insomma hai dormito con lui!
- Ancora Julia? Non ho dormito "con" lui ma "DA" a lui.
- Non fa differenza
- La fa eccome invece! - sbuffò infastidita. 
- Beh... non ci vedo nulla di strano!
- Nulla di strano? E' inconcepibile questa cosa! Ma come mi è passato in testa di accettare il suo invito! Mi sarei dovuta limitare ad accompagnarlo e poi tornare dritta a casa. E' inconcepibile la cosa!
- Non farla così tragica adesso, se dici che non è successo nulla perché sei cosi agitata me lo spieghi?
- Non lo so!!! - ammise
- Perché ti piace te lo dico io! Sii sincera... se non vuoi esserlo con me almeno ammettilo a  te stessa!
- Non è come pensi. Non sono più interessata a lui, anzi... Gli ho anche lasciato un biglietto questa mattina quando sono andata via.
-  E cosa gli avresti scritto? 
- Che ha ragione a dire che sono brava a scappare.... tutto qua! - sua sorella dall'altra parte del telefono rise facendola innervosire ancora di più - Che c'è di così tanto divertente? Sentiamo!
- Gli hai praticamente detto di inseguirti!
- Non dire scemenze...
- Io dico solo la verità. Sei cotta di lui... di nuovo. Pensa se risolverete le cose come saranno contenti mamma e papà!!! -  rise nuovamente questa volta in maniera più esplicita.
- Ma si può sapere che hai stamattina? La smetti di sfottermi?
- Rido perchè stai andando in paranoia per nulla. Sono solamente le 13:00 e stai così, figuriamoci come potrai stare stasera! 
- CHE ORE SONOOOOOO??????????   O mio Dio devo scappare a lavoro, sono in ritardo!  Ci sentiamo, ciaooo! 
Aveva perso la cognizione del tempo. Si finì di preparare in fretta e furia e a gran velocità si presentò agli studi!
-Adam scusami! Ho avuto un problemino con la macchina. - mentì
- Tranquilla, non abbiamo ancora iniziato. Ragazzi!!!! - si rivolse a tutto il gruppo -  dieci minuti e  partiamo con Ginny e Lana,  Coli e Jen intanto preparatevi che sarete i prossimi. 
Ognuno a modo suo si preparò per iniziare a lavorare, c'è chi si sistemava il trucco, chi ripassava e chi, come Colin in quel momento, non faceva nulla. In realtà qualcosa stava facendo, ma niente di rilevante per l'aspetto lavorativo. Era imbambolato a fissare da lontano la sua Jennifer.
- Chiedile di ripassare insieme! - gli consigliò  Lana prima di recarsi a girare la scena.
- Come scusa?
- Si, è un buon modo per attaccare bottone... poi con una scusa qualsiasi la inviti dopo il lavoro a prendere qualcosa da bere.  Fatti camminare il cervello una volta tanto tesoro!
- Io non so se sia il caso... 
- Lanaaaaa!!!!! Ti vuoi muovere o no? -  la richiamò Adam
- Arrivo! avanti che aspetti!, va da lei.
Era seduta in un angolo del set con le cuffie nelle orecchie ed era intenta a ripassare il copione, per colin era la visione più bella di sempre. Si fece coraggio, prese un profondo respiro e si avvicinò a lei la quale troppo concentrata sul testo che stava leggendo non si accorse della sua presenza. 
- Come fai a ripassare mentre ascolti musica????? -  le chiese sorridendo dopo averle tolto un auricolare ed esserselo portato all'orecchio per sentire che cosa stesse ascoltando.
- COLINNNN, hai deciso di farmi avere un attacco di cuore?  Mi hai messo paura!
- Sorry! - alzò le spalle - Allora? Sei diventata per caso la donna bionica?
- Sono abituata a fare due cose contemporaneamente dovresti saperlo! Non eri te che mi davi chiacchiera su Skype mentre studiavo? - Chiese sarcastica
- Colpevole! Bei tempi vero?
- Non è il momento Col, sono impegnata se non l'hai notato.
- In realtà sono venuto qui per chiederti se ti va di ripassare insieme a me! 
- Ripassare? - rise sarcastica - Magari si trattasse di ripassare qui. Io devo proprio studiare! Sono rimasta indietro. 
- La mitica Jen che rimane indietro con il programma? Wow! Si è capovolto il mondo! -  a quelle parole lo fulminò con lo sguardo - Scusa scusa scusa... sono stato fuori luogo. Cosa ti manca precisamente?
- Tutta la parte di oggi e quella di domani! Spero che Lana ci impieghi un bel po di tempo a registrare perchè altrimenti è la volta buona che Adam mi licenzia!
- Non essere tragica, ti do una mano dai!
- Tu!
- Si perchè no?  In fondo le tue scene sono tutte con me questo pomeriggio.
- Colin davvero... non posso perdere tempo! 
- Appunto!  Dai, non ci perdiamo in chiacchiere, non abbiamo molto tempo. Ti sprigo in breve che cosa succederà e poi passiamo alla lettura del copione... in pratica hook trova un modo di arrivare a New York da Emma ma quest'ultima non si ricorda di lui per via di un incantesimo che le ha fatto Regina. Hook cerca in tutti i modi di far tornare la memoria ad Emma ma lei è molto scettica su tutto ciò che quel poveruomo dice fino a quando non le fa bere la pozione della memoria.
- Tutto chiaro!
-  Bene passiamo al copione.
 Ebbero il tempo di vedere solo le prime tre pagine dopodiché vennero interrotti.
-  Perfetto, con voi abbiamo finito, avanti con la prossima scena! Jen e Colin sul set grazie!
- Cavoli non so nulla!
- Tranquilla, la maggior parte dei dialoghi lì inizio io.. tu seguimi a braccio e te la caverai!
- Ho i miei dubbi!!! - disse preoccupata.
- Ti ho lasciata per farti continuare a studiare teatro. Spero che in quel periodo ti abbiano dato anche lezioni di improvvisazione. 
- Si mah...
- Mah niente... Andiamo, andrà tutto bene.
- Allora?!?! Dobbiamo aspettare fino domani?!?! - Li richiamò Adam.
Arriviamo, arriviamo! -  disse Colin  trascinandola di peso - siamo pronti
- Parla per te! -  sussurrò in modo che sono lui potesse sentirla.
- Dai  non perdiamoci in chiacchiere, Iniziamo! Macchinisti in camera... motore, ciak...  AZIONE!
La parte che avevano letto e studiato venne fatta riprovare una diecina di volte poi passarono al resto che lei temeva tanto.
- E stoooop!  Buona la prima!
- Cosaaa?!?! - chiese sorpresa lei
- Non hai detto mezza parola di quello che è scritto nel copione ma sei andata spedita ugualmente ed è stata perfetta! Forse anche meglio dell'originale. Ci fermiamo qui per oggi andate tutti a riposare.
- Visto?!?! Che ti dicevo? - disse Colin dandole un pacca sulla spalla - E pensare che non volevi il mio aiuto.
- Grazie Colin... davvero, grazie! Avrei fatto un disastro se non fosse stato per te!
- Tranquilla, mi ricompenserai con una bella cenetta in tua compagnia questa sera.
- Sta... stasera? No, non posso...devo studiare lo sai!
- Sbaglio o sei andata alla grande grazie al mio aiuto? Dai, studiamo insieme. Ceniamo tranquilli, poi andremo a berci qualcosa e nel mentre daremo uno sguardo al copione - Era titubante, molto titubante. - Non farti pregare daiii! Tu hai bisogno di una mano e io di una buona compagnia. Siamo una bella squadra no? 
- E che io...
- Sai com'è il detto?  Squadra che vince non si cambia... 
Jen sospirò - E va bene mi hai convinta, ma sarà meglio per te che io sia preparata per il lavoro di domani!
- Hai la mia parola. Ti passo a prendere tra un paio d'ore nella tua roulotte.
- Va bene, a tra poco. - A passo sostenuto raggiunse la sua roulotte e una volta varcata la soglio si buttò sul divanetto e a mano tremante scrisse un messaggio a Lana:

" SOS! Now. 😱 Ho bisogno del tuo aiuto!"

Cinque minuti e fu da lei 
- Che succede?!?! - chiese allarmata. Jen le racconto in grandi linee le ultime novità sia la serata trascorsa il giorno prima sia l'invito imminente.  Lana la guardava sorridendo - E stai chiedendo il mio aiuto per disdire?
- No però... Non so che mettermi!
- O mio Diooooo! Non lo starai dicendo sul serio  vero???????
- Perchè?  che cosa ho detto di male?
- Niente anzi... è la frase tipica che si dice quando si ha un appuntamento con uno che ci piace!
- No no è ancora no! Non farti strane idee.
- Zitta! Fammi vedere il tuo armadio!
- Niente di elegante sia chiaro. È un uscita tra due amici e mi serve sopratutto per studiare il copione e non farmi licenziare domani mattina.  Scordati quindi vestitini scollati e tacchi!
- Che palla che sei! Vai a farti la doccia, qua ci penso io.... corri!!!
Non ci mise molto e quando uscì dal bagno Lana le fece trovare quello che secondo lei era l'outfit giusto. - Vestiti avanti che stai aspettando?
- Senti ma....  se disdicessi sul serio? Forse non è una grande idea uscire con lui, forse dovrei semplicemente starmene a casa e pensare a lavorare.
- Se vuoi farti prendere a calci dalla sottoscritta accomodati pure!  - attimo di silenzio -Non dire assurdità! 
Alzando gli occhi al cielo e non convinta del da farsi finì di prepararsi dopodiché seduta sul divano aspettò con lana il suo arrivo!
- Sei troppo ansiosa ti vuoi calmare?
- Non sono ansiosa!
- No? E questo continuo battere la gamba a terra e controllare ossessivamente il telefono come lo chiami? 
- Sei una psicologa per caso? No perchè a me non risulta.
Lana rise - Non sarò una psicologa ma so che questo  è un chiaro sintomo che ci fa capire che chi sai tu non è solo un amico.
- Taci per favore, non è proprio il momento. -  un messaggio arrivò sul cellulare di Jen facendola sobbalzare. 

"Sono qui fuori esci!"

- È lui! E' qui!!!! - disse impanicata
- E che aspetti?!?! Vai!!! Tranquilla, ci penso io a chiudere qui e le chiavi... le porto nella mia roulotte. Se non rimani a dormire da lui  puoi venire direttamente a riprenderle stanotte da me... ma se rimani con lui è meglio!
- Stronza! - disse ridendo ed uscì
Non fece neanche in tempo ad aprire del tutto la porta che se lo ritrovò li - Come siamo belle! 
- emm... Grazie col... - 
- Ho la macchina di la vieni...
Si incamminarono verso i parcheggi, salirono in macchina e  raggiunsero il ristorantino scelto da lui
- Prego signoria, si accomodi! - le disse con fare galante mentre le spostava la sedia per farla accomodare
- Smettila scemo, non ti si addice proprio! - risero
Neanche il tempo di finire di ordinare che lei prese la sua borsa e inizio a frugare al suo interno.
- Non ti azzardare a cacciare nulla di cartaceo da li dentro.
- Ma avevamo detto...
- Di cenare e poi studiare. - rispose ricordando le sue parole
- Non puoi capire. Tu non ti rendi minimamente conto della gravità della situazione! È un episodio intero, saranno più di 60 pagine da imparare a memoria... non posso farc....
- Devi fidarti di me! Hai problemi d'orario stasera?
- Mi hai preso per una quidicenne? No!
- Allora ce la facciamo tranquillamente. Abbi fiducia in questo povero uomo
-Se lo dici tu...
- Ti ho mai mandata impreparata a fare qualcosa? - si riferiva ai tempi di scuola e ai compiti che lui l'aiutava a fare.
- Si!
- Ah! E cosa sentiamo!
- Mi hai mandato impreparata ad affrontare la vita.... 
Capi che si stava riferendo a quando l'aveva mollata. - Caspita ho lasciato il segno allora! - disse sarcastico
- Te lo lascio io il segno se continui... 
- Mmmh.... non mi dispiacerebbe sai?- disse malizioso
- Mangiamo che è meglio!
Durante la cena non toccarono più l' argomento lavoro o ex fidanzati, si dedicarono semplicemente a cercare di restaurare quella bella amicizia che li accumunava fino a poche settimane prima.  Litigarono buoni dieci minuti su chi dovesse pagare il conto e alla fine grazie ad un'alleanza nata lì per lì con il cameriere, Colin ebbe la meglio. Salirono nuovamente in macchina e si incamminarono verso il locale dove si incontrarono due anni prima.
- Se non hai problemi a studiare con la musica credo che questo posticino andrà piu che bene. Te lo ricordi?
-Certo, non ho mica l'alzheimer! Andiamo!
 Trovarono un tavolo libero un po' appartato,ordinarono da bere e iniziarono lo studio. La prima oretta passo tranquillamente dopodiché tra l'alcol e la stanchezza Jen iniziò a dare i primi segni di cedimento.
- In fondo se mi licenziasse non sarebbe poi così male! - esclamò all'improvviso
- Pensa a leggere, non a sparare cavolate. Hai capito qualcosa di queste ultime 5 pagine?
Cominciò a ridere - No!
- Sei ubriaca?
- No!
- È la tua parola preferita "no"?
- Nooo! - E rise dinuovo.
- Ho capito! basta alcool per oggi! - disse togliendole il bicchiere da davanti nonostante le sue proteste - Prendi le tue cose e usciamo.
- Noooooo!!!!
- Hai bisogno di prendere aria, poi ci rimetteremo a studiare.
Uscirono dal locale ed andarono a sedersi su un muretto poco distante.
- Vedi di non buttarti di sotto! - le disse
- Sto bene col!
- lo spero altrimenti neanche per domani a mezzogiorno finiamo di studiare.... avanti riprendi il copione.
Continuarono a studiare fino a quando entrambi non si resero conto che fuori le temperature stavano calando. Colin guardò l'orologio e si accorse che erano le 4 del mattino.
- Wow... è tardissimo. Basta studiar,e abbiamo fatto fin troppo per oggi.
- Siamo solo a metà! - protestò
- Avremo delle pause domani,continueremo li.
- No no no....
- Riecco il no si impossessa di te!
- Smettila di scerzare per una volta! Non posso andare impreparata. Ho già inventato tutto oggi, domani devrò essere perfetta.
- Ok, ma andiamo a casa mia però, qui si gela.
Non fece storie e lo seguì. Una volta arrivati a destinazione si buttarono sul divano e continuarono a leggere il copione. I buoni propositi però andarono a farsi benedire nel giro di poco.
- Basta non ce la farò maiii! -  disse buttando il copione a terra -  Non ricordo nulla di tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora. Ci rinuncio, grazie dell'ospitalita e della cena ma forse è meglio se vado a casa!
- Shhh, vieni qui! - disse approfittando di quello sclero per stringerla a se. - Sei solamente stanca. Fidati, è normale non ricordare nulla. 
- No Colin... non posso farcela!
- Dai retta a me, chiudi tutto e rilassiamoci un po'! - non replicò, rimase li stretta nel suo abbraccio e si fece coccolare per bene.  Tra una carezza e un'altra Colin prese coraggio e iniziò a dargli dei teneri baci, prima sulla testa, poi verso la guancia, l'orecchio per poi raggiungere il collo. Lei in tutto ciò era immobile, non rifiutava quelle attenzioni ma non le approfondiva neanche. Che fare? si chiese a mente Colin, Provare a vedere cosa sarebbe successo o aspettare che fosse stata un po' più lucida visto l'alcol ingerito poco prima? Era propenso per la seconda opzione, non che fosse del tutto ubriaca ma magari era più inibita per merito di qualche bicchierino di troppo. Non ebbe il tempo effettivo però per dire o fare nulla perché un secondo dopo se la ritrovo praticamente addosso.
- Che fai? Prima mi inviti a casa da te, ci provi e poi improvvisamente ti fermi? Che stai aspettando? -  disse questa volta andando lei a posizionarsi nell'incavo del suo collo.
"Colin, Colin, Colin... resisti prima che sia troppo tardi e che te lo rinfacci a vita". - Continuò a pensare. - Ti sei ripresa a quanto vedo... - fu  l'unica cosa che gli passò per la mente in quel momento.
- Adesso si! -  Disse maliziosamente giocando con la sua camicia
- Bene, allora riprendi il copione che ricominciamo!
- Che cosa?!?! Non dirai sul serio vero? Prima mi provochi e poi ritiri tutto?
- Shhh... chiacchiere che lavorano! -  disse baciandole la guancia e prendendo un po' di distanza dal corpo di lei. 
- sei incredibile...  - fece l'offesa. Quell'espressione lo fece morire dal ridere, era davvero alticcia. - Non ti faccio più nessun effetto vero? 
- Jen... - Il contatto con il suo corpo aveva scaturito in lui delle reazioni non indifferenti altrochè quello che pensava lei, ma doveva assolutamente mantenere la calma e la lucidità perchè se lei avesse continuato con quell'arteggiamento non avrebbe resistito più di tanto prima di saltargli addosso.  - Vado un attimo di la, tu dai uno sguardo alla parte nuova. Appena torno vedo che hai combinato.
- Non si lascia una donna da sola dopo che l'hai invitata a salire a casa sua non te l'ha mai insegnato nessuno?
- Shhh.... torno subito!
Andò in bagno,si diede una rinfrescata al viso e si guardò allo specchio... "Calmati Col non è in lei. Non fare niente di avventato... respira, va di la e fa finta di nulla. Tanto domani sarà tutto come gli altri giorni". Si fece coraggio e dopo qualche minuto tornò di là da lei.  Fece un respiro di sollievo quando la vide; Tra la stanchezza dello studio e le libagioni era crollata addormentata sul divano... per la seconda volta in due giorni. Le si avvicinò attento a non svegliarla,  le tolse quel mucchio di fogli da dosso, la sistemò meglio sul divano, la coprì con una coperta e le diede un bacio sulla fronte:
- Jen, Jen, Jen... ma che devo fare con te!
 
Note dell'autore:
Ho pubblicato abbastanza velocemente? Salve a tutti ragazzi, spero che con questo capitolo io sia riuscita a farmi perdonare del piccolo scarabocchio della volta scorsa. Non che questo sia il top, ma decisamente migliore. Se tutto va bene aggiornerò molto presto! Alla prossima e buon fine settimana!

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Capitolo 31
*** Capitolo 31 ***


Il mattino seguente Colin si alzò intorno alle 8:00 e si recò immediatamente in cucina per preparare la colazione. Nel tragitto i suoi occhi incrociarono la figura di Jen ancora anddormentata sul divano. Si soffermò ad ammirarla: era bellissima, come sempre del resto...  Quanto avrebbe voluto stendersi accanto a lei su quel divano e coccolarla, ma sapeva che era impossibile, lei non glielo avrfebbe mai permesso. Ritornò così con i piedi per terra e si recò in cucina. Una volta  preparata la colazione, la mise su un vassoio e la portò in soggiorno. Poggio con cura il tutto su un tavolinetto dopodiché scostando una ciocca di capelli dal volto di Jen delicatamente la svegliò.
- Oiiii bellezza! È ora di alzarsi... - Aprì gli occhi ma non collegò subito dove si trovasse... era visibilmente spaesata. - Sei a casa mia! Ti ricordi dovevamo studiare il copione? - le disse dolcemente
- Mmh...Si sì ricordo ricordo. - rispose mentre il suo stomaco comincio a brontolare facendo sorridere il ragazzo
- Certe abitudini non muoiono mai vedo! - la prese in giro ricordando ancora una volta il passato -  Ecco a lei la colazione signorina! - disse indicandole il tavolo
- Grazie col! -si mise a sedere e con gli occhi cominciò a scrutare le prelibatezze che lui aveva preparato.  
- Rigorosamente caffè senza zucchero per te! Devi riprenderti dallo stato alticcio di ieri sera.
- Non ero alticcia! E il caffè amaro fa schifo!
- Non eri alticcia?!?! 
- No!
- E dimmi un po' allora: ricordi tutto di quello che è successo ieri?
- Certo, per chi mi hai presa! Cena, pub, muretto, casa tua, troppi fogli da studiare!!! 
Colin preferì non ricordarle il resto della serata, la conosceva fin troppo bene, avrebbe dato i numeri nel ricordare quel piccolo dettaglio.
- Esatto! Allora mi sbagliavo, non eri altriccia... ma il caffè amaro lo prendi uguale! - in risposta lei fece una faccia disgustata. - Tranquilla l'ho affiancato ad una torta al cioccolato fantastica! Provala.
- In questo caso... sei perdonato! - sorrise. 
Dopo aver fatto colazione jen si alzò dal divano per andare a controllare il suo cellulare. Trovò un messaggio da parte di Lana:

"Mi sono appena svegliata e le chiavi sono ancora qui! Deduco che la serata sia andata alla grande! Voglio sapere tutti i dettagli!!!!!  Ci vediamo per pranzo alla tavola calda difronte al set! Non mancare... e non portare il tuo cucciolo amoroso ehehehehe. A dopo.

- Ti va di pranzare insieme oggi? -propose lui facendole perdere un battito
"Ecco ti pareva" - pensò  - Mi dispiace Col ma non posso. Devo vedermi con Lana per pranzo, devo toglierle dalla testa tutto quello che sta pensando in questo momento sul fatto che non sono tornata stanotte. La conosci anche tu... starà già camminando tre metri da terra per nulla. Devo fermarla!
- Che ti importa scusa? Saranno fatti tuoi o no quello che combini nella tua vita privata!
- Non voglio che corrano voci sbagliate  in giro. Ti prometto che domani pranziamo insieme ok?
- D'accordo! - fece il finto offeso 
- Vado a darmi una sistemata.
- Aspetta aspetta. - Jen si voltò - Prima di lasciarti andare, direi  che sia il caso di finire le ultime pagine che devi studiare. 
- Forse hai ragione... 
***
- Allora?????? Cos'hai da dirmi? -  Esordì Lana una volta aver ordinato il pranzo.
- Lasciamo stare, ho fatto un casino! - rispose poggiando la testa sul tavolo - Vorrei fare una buca e buttarmici dentro. Si può?
- Che hai combinato? sentiamo.... -chiese curiosa.
- Dopo aver cenato, siamo andati nel locale dove ci incontrammo due anni fa, ricordi? - annuì -  Mentre studiavamo abbiamo bevuto un po' ... o ameno io ho bevuto un po'!
- Un po' quanto Jen?
- Leggermente un po' più del solito.  Il problema non è tanto l'alcol in se, ma il fatto  che non avevo mangiato poi più di tanto visto l'ansia dello studio.
- In parole povere ti sei ubriacata!
- Magari.... ero un po' più allegrotta del solito ma comunque lucida.
- Non vedo il problema... 
- Aspetta! Mi ha chiesto di andare da lui e ho acconsentito. 
- La cosa si fa interessante! - disse maliziosamente.
- Abbiamo continuato a studiare... inizialmente...  poi lui ha cominciato ad accarezzarmi, abbracciarmi.....
- Ci ha provato! - riassunse il tutto.
- Esatto....
- E tu? Dai Jen! Non tenermi sulle spine!
-  io niente...  inizialmente non ho detto nulla, l'ho lasciato fare
- Ma?
-  Ma poi si è fermato... Credo abbia pensato, dal fatto che non ho proferito mezza parola, che non ero proprio al mio 100 percento...
- Beh è stato un gran signore se si è fermato per questo. E tu che ancora lo respingi... - Jen la guardò facendole capire che il racconto non era ancora concluso. Il suo sguardo sembrava voler dir tutto o niente - Ho paura a chiedertelo. Che hai combinato Jen?
- Ho fatto l'ultima cosa che ti aspetteresti da me: Ho cominciato a provocarlo!
- Hai fatto cosa?-  Chiese ridendo
- Si, inizialmente gli ho rinfacciato il fatto che si era fermato, che prima mi invita su da lui e poi non fa nulla... poi gli sono praticamente saltata adddosso. - si mise le mani davanti al viso per la vergogna.
- Non ci posso credere. ERA ORAAAAAAA!
- Non ho finito! Mi ha rifiutata. Stamattina mi ha chiesto se ricordavo qualcosa e io  ho fatto la vaga, mi vergognavo troppo. 
- Eri alticcia Jen... ti conosco troppo bene, se fossi stata sobria non avresti mai avuto il coraggio di provare a sedurlo. E' stato un gran signore ripeto. Se foste finiti a letto insieme credo proprio che questa mattina sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale tra di voi. Glia avresti rinfacciato tutto, gli avresti detto che era un cafone, un approfittatore, che te non pensavi tutto quello che gli hai detto ma lui troppo egoentrico se ne è ifischiato mancandoti di rispetto. 
- È qui che ti sbagli Lana:  Io le pensavo eccome quelle cose! 
- Come, come comeeeeeeee???????????? 
- Sfido anche te a farti accarezzare da uno che ti piace e poi di punto in bianco lasciar stare tutto. Forse se non avessi bevuto lo avrei tenuto per me  ma rimane il fatto che non volevo si fermasse...
- lo stai ammettendo quindi! Che ti piace dico
- Tanto lo avevi capito da un pezzo.
- Che hai intenzione di fare adesso?
- Niente.  Anche lui non era proprio del tutto lucido credo, quindi... è stata solo un'occasione sprecata che non si ripeterà.
- Certo che sei pessimista forte tu... bah! Basta parlare dai! Andiamo a lavoro.
***
Jen era ancora intenta a ripassare quell' enorme pila di fogli che non si accorse di lana che parlava con colin...
- Tutto bene ieri?!? 
- Si sì tutto ok!
- Che avete fatto è? - fece finta di non sapere nulla.
- Niente di quello che pensi.  Pensavo te lo avesse già detto anche lei, non siete state a pranzo insieme?
- Si ma sentirlo dire da te è più convincente.
-  Ti dico solamente che la serata stava per prendere una piega diversa ad un certo punto, ma non essendo sicuro che fosse del tutto lucida ho smorzato la cosa li. Mi sono mangiato le mani per tutta la notte, ma adesso so di aver fatto la cosa giusta perchè  non se lo ricorda neanche. 
- Ho capito... Che hai intenzione di fare con lei?
- Non lo so... A me piace! Piace davvero tanto e lo sai. Vorrei riconquistarla ma ho paura che non voglia.
- Vuoi un mio parere?
- Magari...
- È cotta di te e ne sono strasicura! Corteggiala, sii te stesso e non frenarti per paura che ti dica di no. 
- Ci credi che non so neanche da dove iniziare? Mi sento come un ragazzino alla prima cotta. 
- Abbiamo una settimana di pausa dal lavoro giusto? Inizia da li, proponile di fare qualcosa...
- In realtà ho in mente di partire questa settimana. Ho pensato di chiederle di farmi compagnia ma sono certo mi dirà di no!
- Prova!  E se ti dice di no la minaccerai di rapirla - disse ridendo... Sei stato l'intera notte in piedi a studiare per lei, te lo deve!
- Vuoi sapere la cosa buffa? Ho prenotato i biglietti aerei ancor prima di chiederglielo. Sono o non sono un caso senza speranza?
- Non sei un caso senza speranza, sei un vero amore Colin, ecco che sei. Sarebbe solo una stupida se ti dicessesse di no.
- Augurami buona fortuna!
- In bocca al lupo colin!
- Crepi.
***
- Hai visto che è andato tutto alla grande? - disse Colin a Jen al termine di quella lunga giornata lavorativa
- Fortunatamente ed è  tutto merito tuo! Grazie, grazie davvero Colin. Mi hai dato una grande mano, non so come sdebitarmi!
- Non devi ringraziarmi di nulla anche se una piccola idea su come sdebitarti ce l'ho! - sorrise
- Le tue idee mi spaventano lo sai vero?
- Questa non deve spaventarti. 
- Avanti sentiamo.
- Abbiamo una settimana libera davanti a noi giusto? Io ho pensato di  partire per staccare un po' un po la spina, che ne dici... ti andrebbe di partire con me? 
-  Ah!
- Da amici! Niente di più.   Saremo semplicemente due amici che si godono un po' di relax prima di riprendere a lavorare. Puoi dormire su sette cuscini, farò il bravo!
Il cuore della ragazza cominciò  a battere all'impazzata. Era felice per quella proposta ma al tempo stesso aveva paura. Non di lui ma di se stessa.  Visto le vicende della serata trascorsa, sarebbe riuscita a tenere i suoi sentimenti a bada per un'intera settimana? Se da una parte il suo cuore urlava di dirgli di sì il suo cervello la frenava.
- Non lo so Colin.... è complicato....
- Oi ascolta! Per una volta, una sola volta, ti chiedo di non pensare al passato e di fidarti di me. Sono Colin il tuo amico e collega di Once, niente di più niente di meno e tu sei JMO, la mia fantastica amica. - non la vedeva molto convinta -  Vuoi davvero mandarmi da solo? Mi conosci, sai già che potrei perdermi. In quel caso poi saresti comunque costretta a venirmi a riprendere. - rise facendo ridere a sua volta anche lei.
- E va bene mi hai convinto.
- Davverooooo?????? Grazie Jen mi hai fatto l'uomo più felice del mondo. Non ci speravo più... pensavo che la nostra amicizia fosse distrutta per sempre. 
- Lo sai anche tu che non sarebbe possibile, Ti voglio bene a prescindere da tutto e questa è una cosa che non portà mai cambiare. Sono stata una stupida ad allontanarti così. Scusami. - lo abbracciò.
- Ti voglio bene!
- Anche io scemo! - rimasero abbracciati a lungo dopodichè lei riprese la parola - Allora dimmi... dove si va?
- Questa resta una sorpresa.  Non faremo proprio una settimana ma sarà comunque un bel viaggetto. 
 Un piccolo indizio?
- Saranno due mete. due giorni da una parte e due dall'altra. Non aggiungo altro.
- E va bene. proverò a fidarmi di te, ma solo perchè mi hai dato una mano enorme stanotte .
***
Poco dopo nella roulotte di Jennifer
- Traslochi per caso? - disse Ginny 
- Non esattamente...
- Peccato, l' avrei presa io questa roulotte! È magnifica. Ha i suoi vantaggi essere la protagonista non cè che dire.
- Che grande amica che sei... - commentò Jen ridendo.
- Si si si ok ma parlando di cose serie - si intromise Lana  che era con loro - Dove stai andando si può sapere? - sapeva già la risposta ma voleva sentirlo dire da lei
- Parto...-  fece un attimo di pausa - Con Colin! - divenne rossa 
- Ah brava,  un viaggetto ti farà ben.... CON CHIIIIIIII????? - esclamò Ginny non appena recepì il resto della frase
- SHHHHHHH non urlare! Stai calma... è solo un viaggio tra amici.
- Si... amici di letto! - continuò Lana sorridendo
- Toglietevi queste strane idee dalla testa.  Mi ha chiesto di provare a tornare gli amici che eravamo fino a poco tempo fa. Non ci vedo nulla di male.  Allontanarci per un po ci farà bene
- Se ti allontani da sola con lui per me finisce in un altro modo, amici o non. Comunque  sono contenta che andiate, mi piacete vuoi due insieme.
- Concordo con Lana! io lo dico dal giorno che ti ha offerto quel coktail al locale che siete fatti per stare insieme.
- Certo che siete fissate con questa cosa è!
- Sei te che sei ceca amore mio.  Quello ti sbava dietro e a te comunque lui piace da matti, che aspettate dico iooo!
- Lana! Abbiamo avuto il nostro momento e non è andata. Se dobbiamo continuare a lavorare insieme dobbiamo almeno trovare un punto d'incontro. Poi che non mi sia indifferente è un altro paio di maniche ma va bene così!!!
- Come vuoi, la vita è tua! - fece un attimo pausa - tra quando tornate?
- Meno di una settimana.
- Tieni il telefono sempre a portata di mano, vogliamo sapere tutto tutto tutto
- Vi racconterò anche quanti passi farò al giorno ok?
- Solo dettagli importanti grazie...
- e che riguardino camere da letto possibilmente! 
- Terminiamola qui che è meglio! - disse rassegnata - Vado a casa che ho altre cose da mettere in valigia. Ci vediamo tra una settimanella bellezze! 
- Ciao ciao tesoro e vedete di non tornare in tre! - disse Lana prendendola in giro. 
- Faccio finta di non aver sentitooooooooo! - disse mentre era già uscita. Si è vero gli piaceva e ormai non riusciva più a negarlo a se stessa, ma Tra loro non sarebbe comunque dovuto accadere nulla.
Tornò a casa, fini di sistemare la valigia dopodiché andò a letto. Il mattino seguente Colin andò a prenderla e insieme si recarono in aeroporto e si imbarcarono. le aveva fatto tenere le cuffie alle orecchie in modo che non sentisse chiamare il volo e capire dove fossero diretti. Durante l'atterraggio prese un foulard e le bendò gli occhi fino a quando non scesero dall'aereo. 
- Potresti gentilmente togliermi questa roba di dosso? 
Le tolse le cuffie. - Un attimo di pazienza prima devi promettermi che non mi picchierai...
- Se non ti sbrighi a togliermi questo coso dagli occhi ti picchierò eccome invece. 
- Daccordo, non ti scaldare - disse sciogliendole il folulard.  
- Era ora! - disse per poi guardarsi attorno. Quell'aeroporto aveva un non so che di familiare. - Dove mi hai portato?
- Ti ho portato dove è iniziato tutto. Benvenuta in Irlanda.
 
Note dell'autore:
Mmmh.... come dite che reagirà Jen adesso sapendo di essere atterrata nel luogo dove tutto ha avuto inizio? Le cose sono due: o gli salterà addosso o lo ucciderà ehehheheheheeh voi che ne pensate? Alla prossima! 

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Capitolo 32
*** Capitolo 32 ***


- Ti spiace ripetere? - Chiese lei sconvolta. Tutto si sarebbe aspettata tranne un affronto del genere.
- Ti ho portata dove tutto ha avuto inizio! - le sorrise
- Perché?
- Per rivivere le vecchie emozioni.
- Colin... non butteremo mai il passato alle spalle in questo modo!
- Se te quella che vuole  buttarti tutto alle spalle non io.
- Ne abbiamo già parlato! E' un capitolo chiuso ormai. 
- Dammi una possibilità. Una sola.  Non di provarci non fraintendermi ma di farti ricordare i vecchi tempi in maniera positiva.  In questi giorni voglio lasciarti un bel ricordo di quel priodo  e non un ricordo orribile come quello che già hai! - la realtà era ben diversa.  Voleva provarci spudoratamente con lei ma sapeva per certo che in quel momento lei avrebbe negato sul nascere qualsiasi tentativo così ha ben pensato di mettere su quel piccolo piano dei "ricordi" per farla innamorare nuovamente di lui.
- Beh se la metti su questo piano... mi piacerebbe molto ricordare la mia adolescenza in maniera del tutto positiva.
- Ti prometto che ci riuscirò! Andiamo, vieni con me e prima che tu ti faccia strane idee   ti avviso che  ho prenotato due stanze separate in albergo nonostante casa mia sia qui vicino. Poi non dire che faccio sempre di testa mia e non ci tengo a te.
Questo è un punto a tuo favore. Lo apprezzo!
Si avviarono in albergo
- Cambiati, riposati, fai quel che vuoi ma alle 19 :00 devi essere pronta.
- Dove andiamo? - chiese curiosa
- A casa mia... i miei hanno saputo che sarei tornato così hanno organizzato una cena. 
- Cosa cosa cosa???? E cosa centro io? La cena è per te, per il tuo ritorno, dovresti andare da solo.
- Non dire stupidaggini. Mi parlano sempre della bella collega che ho sul set. Sono letteralmente innamorati di te. Chissà che faccia faranno quando gli dirai che in realtà li conosci già!
- Sei proprio crudele! - ecco che l'ansia cominciò improvvisamente a salire - Non vedo i tuoi da quando me li presentasti prima che tornassero in irlanda. Chissà che pensano di quella tua ex fidanzatina. Ho sempre voluto fare buona impressione su di loro - sorrise nel ricordare quei giorni. 
- Loro adoravano la mia piccoletta. 
- Togliti quel nomignolo dalla bocca! Mi dava sui nervi già prima... figuriamoci adesso! - disse minacciosa puntandogli giocosamente un dito contro.
- Ok ok! - rispose alzando le mani fingendo di aver paura - Prometto che farò il bravo.
- Vorrei ben vedere! - rise - Vado a prepararmi, ci vediamo tra poco
***
Qualche ora dopo
- Colin amore mio! - esclamò sua madre vedendolo varcare la soglia di casa. Lo abbracciò. - Quanto mi sei mancato tesoro.
- Anche tu mamma! - ricambiò la sua sretta per poi prendere le distanze poco dopo -Ti ho portato una sorpresa,  vieni entra. - Disse a Jen che sono in quel momento fece il suo ingresso. 
- e' permesso? - chiese timidamente
- O santo cielo!!!!!  Colin, potevi dirmi che avremmo avuto ospiti importanti, avrei preparato qualcosa di speciale. - tornò a guardare Jen - E' un vero piacere averla qui con questa sera. Prego si accomodi.
- Signora la prego, mi dia del tu. - disse con un sorriso gentile
- Solo se farai la stessa cosa con me. 
- Va benissimo.
- Non posso ancora crederci. Finalmente ho l'onore di conoscere  la splendida partner cinematografica di mio figlio. Guardo once più per te che per lui!
- Grazie mamma! E' sempre bello essere apprezzati. 
- Dai che sto scherzando, è impossibile vedere solo lei, in ogni sua scena ci sei anche tu! - continuò a prenderlo in giro per poi abbracciarlo -  Andiamo di la dai, staremo più comodi.
Si recarono in sala da pranzo.
-  Papà! - esclamò Colin vedendo il capo famiglia intento a sistemare la tavola! - La mamma ti ha messo ai lavori forzati?
- Figliolo!  che piacere rivederti! - Jen entrò subito dopo -  Ma è un  piacere ancora più grande vedere questa meraviglia - disse facendola arrossire - Jennifer giusto?
- Esattamente...
- Prego accomodati, è pronto.
Cenarono parlando del lavoro e dei progetti di entrambi. La cena stava procedendo nel miglio modo possibile.
- Sai una cosa? - intervenne tutto ad un tratto il signor O'Donoghue rivolto verso Jen - Più ti vedo e più mi ricordi una ragazza. Era biondina, occhi verdi, anche lei molto riservata e timida come te.  Era la fidanzatatina di mio figlio. L'unica in grado di tenerlo sulla retta via. 
- Non mi dire!
- E' già, ma poi lui ha fatto la grande cavolata di mollarla. 
- Ah, quella fidanzatina. 
- Te lo ha raccontato? - chiese curioso e divertito allo stesso tempo. Il suo adorato figliolo ancora ricordava la sua vera prima fiamma
- Giusto qualcosina! - rispose lei cercando di non farsi sgamare
Non l'ha mai dimenticata sai? In camera sua ci sono ancora tutte le loro foto. Non le ha mai tolte e guai a chi prova a spostarle. Ancora oggi ne è geloso. Se le vedesse Helen le prenderebbe di certo un colpo. Più che una camera sembra un museo!
- Papà la vuoi piantare? 
- Perchè mai! non sto dicendo nulla di male, vero? - si rivolse a Jennifer
- Assolutamente anzi a proposito... non è che posso vederle? Sono molto curiosa!
- Nessun problema!
- No dai papà! Non è il caso....
- Taci! - disse facendo finta di rinproverarlo. -  Vieni cara per di qua! - così dicendo la portò di sopra in quella che anni fa era la cemeretta di suo figlio.  Quando entrò in quella stanza il  cuore di Jen perse  un battito.  Tutta la loro storia era racchiusa in una camera.  C'era di tutto:  dalle foto ai regali che lei gli aveva fatto.  C'era addirittura una bacheca dove vi erano appesi tutti i biglietti aerei che aveva usato per raggiungerla, gli scontrini dei locali dove erano stati, i biglietti del cinema. Tutto.
- Ecco cosa intendeva il tuo papà per museo! -  disse non appena anche Colin entrò -  E' un bene che la tua fidanzata non ne sappia nulla! 
- Ex fidanzata tesoro! Non dimenticare... -  la corresse
- Come come come?!?!?! Hai lasciato Helen? - chiese stupito il padre
- Come mai amore di mamma? E' successo qualcosa?
- Lunga storia... poi ve la racconterò.
- Non che non sia una brava ragazza, ma la ragazzina ritratta in queste foto la vedevo meglio al tuo fianco. E' davvero un peccato che tu te la sia fatta scappare. -  si giro verso jennifer. - Per quanto riguarda te invece... mmh... non me la racconti giusta. E' da quando sei entrata qui dentro che hai un sorrisetto su quel visino che mi convince poco... che c'è?
-  Non può parlare fino a nuovo ordine
- Perchè sai già che ti prenderebbe in giro vero?  - rise - Andiamo di sotto dai!
La serata continuò serenamente, presero il caffè e ora erano tutti belli rilassati sul divano inenti a chiaccierare
- secondo me voi due siete fidanzati - esclamò improvvisamente il capo famglia
- Papà ma che dici?
- Si si... e il sorrisetto dipindo sulle labbra di questa bella ragazza  è una specie di avvertimento nei tuoi confronti. Secondo me ti sta minacciando per aver tenuto le foto della tua ex! Non è vero cara? 
Jen cercò lo sguardo di Colin il quale annui come a darle il permesso di continuare...
- Bhe... Qualcosina di vero c'è!
- Lo sapevo!
- Non siamo fidanzati ma il mio sorriso grida davvero vendetta! - prese un profondo respiro - Vendetta perchè non mi aveva detto di aver tenuto tutte le nostre foto ancora in bella mostra...
- Aspetta un attimo... le vostre foto hai detto?!?! - sbarrò gli occhi la mamma. -  Ma te quindi sei...
- Si!  - rispose Colin - Mamma... papà, lei è Jennifer... quella Jennifer.  Ci siamo incontrati per puro caso sul set e solamente da poco abbiamo capito chi fossimo in realtà!
- Lo dicevo io che avevi un viso fin troppo familiare. Che bello sapere che vi siete rincontrati, ora capisco anche perché hai lasciato Helen? Hai fatto bene figliolo. 
- No papà, non l'ho lasciata solo per questo morivo. -  disse dandole una fugace occhiata - L'ho fatto anche perchè  o scoperto che lei sapeva tutto e non me lo ha detto. Non lo ha detto ad entrambi a dire la verità. Fino a una settimanella fa era la sua migliore amica. 
- Capisco... non deve essere stato bello scoprire una cosa del genere. 
- No infatti - rispose Jen
- La vita è strana ragazzi miei ma tutto avviene per un motivo. Chissà magari il destino vi vuole ancora insieme. 
- Papà, non iniziare...
- Beh anche se state facendo di tutto per nasconderlo, si vede che tra di voi c'è qualcosa. Smettete di fingere e iniziate a rifrequentarvi. Lo volete entrambi anche se vi ostinate a convincervi del contrario.
Jen si sentì particolarmente prese in causa, era imbarazzatissima, la serata doveva concludersi ora. - Eeee... direi che si è fatto un po tardi! - lanciò uno sguardo verso di Colin che capì al volo
- Hai ragione, abbiamo perso proprio la cognizione del tempo... mamma,papà ci vediamo prossimamente ok?
- A presto amore, ciao Jennifer! E' sempre un piacere averti in casa nostra. Sei di famiglia ormai.
- Vi ringrazio! Siete sempre molto gentili con me.  Alla prossima - uscirono a posso sostenuto lasciando i cogniugi O'Donoghue da soli
- Quei due si amano, si vede a occhio nudo.
- Hai ragione! Sono bellissimi insieme. Speriamo non perdano altro tempo inutile.
***
In albergo
- Scusami ma la situazione stava prendendo una piega strana.
- Tranquilla hai ragione! I miei non si proprio regolano certe volte! -  disse accompagnandola nella sua camera.
- Posso entrare anche da sola, tranquillo, non mi serve l'assistente.
- Che ne so...  ho pensato che magari avevi bisogno di una mano a sfilare il vestito...
- No grazie, faccio da sola! - rise 
- Va bene, era così per dire... 
- Allora... ci vediamo domani.
- Si e a proposito di domani. Alle otto  dobbiamo essere in un posto il che significa che alle sette e trenta devi essere già pronta e operativa.  
- cioè fammi capire bene: siamo in cacanza e dobbiamo uscire  come le galline?
- Non fare la pignola e fidati ogni tanto, non te ne pentirai. 
- Mi risulta un po difficile fidarmi ma ok... ci proverò. Buonanotte Colin!
- Buonanotte tesoro! - rispose lui stringendola a se instintivamente. Rimasero abbracciati per qualche minuto, fu lei a rompere quella bella atmosfera
- Hai carenze d'affetto vedo!
- Sto solamente abbracciando un'amica.
- Già...
- Adesso vado... a domani! - si allontanò.  Quella notte nessuno dei due riuscì a prendere sonno.
***
Il mattino seguente
- Si può sapere dove stiamo andando alle sette e trenta del mattino? E perchè siamo su un autobus?
- Mamma mia quante domande! -  rise -  Attendi altri due minuti e capirai.
- Ma perchè tutto questo mistero poi... io delle volte proprio non ti capisco.
- Ci siamo, alla prossima scendiamo.
Scesero alla fermata e in quell'esatto momento  lei collego subito.
- Ma... ma siamo... siamo a scuola?!?!
- Esatto! Vieni, ci stanno aspettando!
- Aspettando? Colin... aspetta non correre! Chi?!?! Chi ci sta aspettando?
- Ancoraaaaa????????  seguimi! -  e la trascino con lui fino all'interno della struttura.
- Eccovi, siete arrivati! - li accolse il preside  come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. - Non sapete che gioia rivedervi dopo tutto questo tempo.  Vi seguo in televisione ma rivedervi dal vivo è tutta un'altra questione.
- E' un piacere anche per noi! - rispose Colin, Jennifer non proferì parola, non ci stava capendo nulla. 
- Bando alle ciance,  i ragazzi sono tutti in aula magna insieme al professore di teatro, andate pure,  la strada la conoscete già.
***
- Come vi dicevo quest'opera è un'opera fondamentale nella storia del teatro perchè... - qualcuno bussò  alla porta interrompendoli - Avanti! - disse il professore facendo entrare i due ragazzi - Eccoviiiii! Finalmente siete arrivati, non sapevo più come tenerli a bada. -  disse rivolto ai 500 studenti che vedendo Jennifer e Colin crearono il panico. 
- Calmi e silenzio perfavore! Non costringetemi a mandarli via!  - Il silenzio arrivò in un nano secondo - Bene! Deduco dal gran casino di poco fa che sappiate già chi sono  questi due.
- Siiiiiiiiiiiiiiiiiiii! - risposero in coro i ragazzi
- Sapete che sono dei personaggi importanti nel mondo del cinema e della televisione ma non sapete proprio tutto tutto. Questi due ragazzi sono stati miei studenti, lui per ben cinque anni lei solo per due settimane perchè veniva da un'altra scuola. Beh che dirvi... queste due settimane sono bastate per mettere in scena l'opera teatrale più bella che in questa scuola si sia mai  realizzata. Oggi insieme a loro avremo l'onore di vederla insieme e commentarla - Jen, ignara di tutto  a momenti mori sul colpo. stava per rivedere lo spettacolo da cui scaturì tutto. il solo pensiero di rientrare anche se in maniera superflua in quel periodo la stava facendo agitare e parecchio.-  Ragazzi e ragazze ecco a voi  la nostra migliore versione di Romeo e Giulietta.  Buona visione.
Il viedoproiettore cominciò a riprodurre sullo schermo le foto e i video del backstage, successivamente venne riprodotto anche l'intero spettacolo. 
- Mamma mia! Eri bellissima... - commentò lui
- Ero? - Chiese scettica
- Si! Ora sei meravigliosa. - continuò  per poi stringerla  in un abbraccio. Continuarono a vedere il filmato in quella posizione senza mai staccarsi anzi... piano piano lui iniziò a caccolarla. Si meravigliò del fatto che lei non dicesse nulla per mettere fine a quel contatto. Che piano piano stesse riuscendo nel suo intento? Lo sperava... Tra una coccola e l'altra la rappresentazione finì. Vennero riportati alla reatà grazie all'applauso dei ragazzi presenti in sala e prima che le luci si riaccendessero ecco che si erano già staccati. 
- Più lo vedo più mi piace!  Ho fatto davvero un ottimo lavoro con questi due non trovate?
I ragazzi continuavano ad applaudire. Dopo la visione della rappresentazione ci fu il momento delle domande. Gli chiesere dei loro anni scolastici, dell'universita, della loro carriera dopodiché vennero congedati.
- Allora? Che ne pensi di questa mattinata?
- Penso che sia stato un colpo bassissimo! - rispose dandogli scherzosamente un bugno sul braccio
- Come siamo aggressive Giulietta!
Anche sentirsi chiamare in quel modo le faceva uno strano effetto e ripensandoci un motivo c'era: è stato il primo soprannome che le aveva attribuito.
- Ti sei incantata? - le chiese vedendola immersa nei suoi pensieri
- No no scusami... Dove si va adesso?
- Nel posto che adoravi tanto quando volevo nasconderti. Il lago. Gran bel nascondiglio! - la prese in giro 
- Non mi ha mai trovata nessuno.
- Nessuno a parte me...  Ma era prevedibile la cosa, i nostri cuori in un modo o nell'altro era già collegati.  
 - Colin...
- Vieni, andiamo!
Trascorsero il resto della giornata li senza parlare di nulla. Ripensarono entrambi ai vecchi tempi ma nessuno ebbe il coraggio di rovinare quel magico silenzio. si goderono semplicemente il panorama.
- Bello il tramonto vero?!? - chiese lui
- Quando venivo qui mi piaceva restare a guardare il tramonto.  Era l'unica cosa che rusciva a sollevarmi l'umore. 
- Ricordi ancora perchè eri triste?
- Si...  Non volevo tornare a casa perchè mi stavo completamente innamorando di te. - ci fu un attimo di silenzio -  ma poi tu hai ben deciso di allontanarmi.
- Per non farti soffrire!
- Lo so... e sarebbe stato un bene se avessi continuato su quella strada... - si intristì. Colin la guardò e vide i suoi occhi diventare lucidi. Voleva che ricordasse il passato questo si, ma non voleva ferirla ulteriormente. 
- Oiiii! -  l'abbracciò senza esitazione -  Togli subito quella' espressione triste da quel bel facciano. Sono qui con te adesso.  Amico, non amico o quello che vuoi tu ma sono qui con te! Per te! e questa volta non ti lascerò andar via dalla mia vita.  Sei troppo importante per me. - si avvicinò alle sue labbra e la baciò senza pensare alle conseguenze. Un bacio dolce, un bacio  che sapeva di buono... un fresco ricordo degli anni passati. Fu lei a staccarsi dopo aver in parte ricambiato.
- Scusami! - disse lui prima di farla parlare - Non ho resistito.
- Dovrai imparare a farlo!
- Stavi ricambiando però! - Non rispose, sapeva che lui aveva ragione ma era in imbarazzo e confusa... molto confusa. - D'accordo! per oggi abbiamo visto anche troppo, rientriamo prima che ripensi a poco fa e inizi a darmi contro! -  la prese in giro.
- Tranquillo, la vendetta è un piatto che va servito freddo. - stette al suo gioco.
- Che pauraaaaaa, sto tremando! - si beccò un'occhiataccia. - Daccordo, daccordo, stavo solo scherzando! Andiamo dai, domani abbiamo l'aereo all'alba.
- Quale sarà la prossima meta?
- Te l'ho già detto tesoro, quello che ho in mente è un tuffo nel passato, quindi se ora siamo in Irlanda domani partiremo per la tanto ambita Chicago!

 
Note dell'autore:
Buon lunedì ragazzi! Questa mattina avevo un po di tempo libero così ho pensato bene di pubblicare l'aggiornamento di questo storia. Cosa dire... qusti due passo dopo passo stanno facendo progressi. Che sia la volta buona? Dai Colin! Confidiamo in te e nel tuo piano! Fatemi sapere che cosa ne pensate. Alla prossimaaaaaa!!!!

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Capitolo 33
*** Capitolo 33 ***


Come da programma il mattino seguente partirono per Chicago. Una volta atterrati presero una macchina a noleggio e iniziarono a vagare per la città.
- Allora, cosa mi dici? Contenta di essere nella tua patria? - chiese lui
- Si! Adoro Chicago ma dimmi... quale sarà il programma per i prossimi giorni?
- A dire il vero non ho molto in mente... c'è solo una cosa che voglio mostrarti ma lo farò questa sera. Per oggi giornata libera. Cosa vuoi fare? Vuoi andare a trovare i tuoi o fare un giro per la città? Hai carta bianca.
- Preferirei la seconda opzione! Non ho detto nulla ai miei che sarei passata, se ci presentassimo a casa così ci riempirebbero solamente di domande e non mi va.
- Come vuole signorina. Anche se non sono molto pratico della zona che ne dici se ti faccio da cicerone?
- Ma smettila scemo! - lo spinse giocosamente mentre iniziarono a perlustrare la città.
Camminarono per tutto il giorno ed ora erano seduti su una panchina in un parco ad ammirare il tramonto...
- Non dire mai più che non sono una persona romantica. Due tramonti in due giorni: sono un uomo da sposare! 
- Poverina...
- Chi?
- Quella poveretta che ti dovrà sopportare per il resto della sua vita. - rispose lei ridendo
- Non ho capito bene... ti spiace ripetere? - iniziò a farle il solletico
- Scusa scusa scusa, la smetto!  Pietà! - disse tra le risate ma lui non voleva saperne di fermarsi
- Dammi un buon motivo per terminare questa tortura.
- Sarai un ottimo compagno per quella poveret..... per quella brava ragazza! 
-D'accordo sarò clemente. - Guardò l'orologio -  si è fatto tardi direi che è giunto il momento di andare. Ho prenotato un posto da urlo per la cena di questa sera.
- Davvero? Dove siamo diretti?
- Non te lo dirò! Voglio che sia una sorpresa fino alla fine quindi...  TADA'A'A'A'A'A'! - Estrasse un foulard nero dalla tasca dei pantaloni e gielo mostrò. - Girati, ti devo bendare.
- No ti prego! - chiese supplichevole.
- No no no... non iniziare a fare storie perché tanto non cederò. Avanti signorina non aver paura, voltati.
- Almeno ne varrà la pena?
- I punti di vista sono due: o ti piacerà da impazzire o mi odierai! Non credo ci siano vie di mezzo.
- Questa cosa non mi rincuora! 
- Io Sono fiducioso...
- D'accordo, procedi. - Si fece bendare e con il suo aiuto arrivò fino  alla macchina. Colin guidò per circa dieci minuti dopodiché, una volta raggiunta la destinazione, accostò l'auto, le aprì la portiera e l'aiutò scendere. 
- Fidati di me, ti guido io! -  le disse mentre avanzavano - Ci sono cinque scalini adesso quindi attenta. - Jen si ancorò a lui per non inciampare e insieme affrontarono la scalinata. senti una serratura aprirsi e poi il rumore della porta.
- Entra! 
- Posso toglierla adesso? Per favoreeee. 
- La tolgo io ma prima ricorda... tu mi vuoi troppo bene quindi sarebbe ingiusto uccidermi! - con queste ultime parole sciolse il fulard. Jen si guardò attorno e rimase di sasso alla visione che le si presentò davanti. L'aveva portata niente popo di meno che in quella villetta dove lui aveva alloggiato per le vacanze e dove avevano passato la loro ultima notte insieme prima che ripartisse e che iniziassero i loro primi problemi. - Ho anche ordinatoncibo cinese per ricreare l'atmosfera. - le disse per ottenere una sua reazione ma lei continuava a non proferire parola.  Fissava la sala e iniziarono a venirle gli occhi lucidi
- Allora non mi dici niente? 
- Dovrei ucciderti...
- Invece? - chiese speranzoso.
- Invece spero che ci sia un motivo valido per salvarti le penne.
- Certo che ho un motivo valido ma prima ceniamo. 
- Vorrei prima sapere le tue motivazioni.
- Dopo! Avanti vieni con me! - la portò in cucina e notò che aveva  ordinato non solo cibo cinese come aveva già annunciato, ma anche lo stesso menù di quella sera.
- Non hai lasciato proprio niente al caso. Mi meraviglio di te!  Solitamente voi uomini non ricordate tutti questi dettagli.
- Io ricordo solamente le cose veramente importanti e la storia con te è stata una di queste. Porto tutto qui dentro Jen - disse prendendole la mano e portandosela sul suo cuore. - Fai silenzio adesso. Senti come batte veloce? Batte per te... solo ed esclusivamente per te! - lei continuava a fissarlo con aria indecifrabile e lui naturalmente la prese come una reazione negativa. Sperava davvero che riuscissero a ricominciare ma era ovvio come il sole che la cosa non era più fattibile.
- Prima di uccidermi che mi diresti di mangiare qualcosa? Vorrei morire con la pancia piena.
- Non ho fame. - si limitò a dire.
- Dai... Non sarai davvero arrabbiata? - provò a salvare la situazione.
- Non ho fame - ribbadì
- Ok ho capito, sei arrabbiata. Facciamo così, prima ceniamo e poi ti prometto che mi farò insultare. 
- Non voglio mangiare cinese...
- Ordino altro allora! Che preferisci? Italiano, messicano, non so... dimmi tu! Tutto quello che vuoi. 
- Tutto quello che voglio?
- Assolutamente si!
Ok.... Mmm fammi pensare... cinese come  ho già detto no!  pizza no... - mentre parlava avanzava verso di lui - Niente messicano o italiano... che rimane? A già! - disse sussurrandogli all'orecchio - Manchi tu! Di sicuro il mio piatto preferito! - disse per poi posare le labbra su di lui. 
- Sto sognando non è vero? - chiese stupito dopo aver ricambiato il bacio.
- Diciamo che ci siamo fatti del male abbastanza in questo ultimo periodo per cercare di rimanere ognuno al proprio posto on trovi?
- Io...
-  Abbiamo miserabilmente fallito e lo sai perchè? Perchè  abbiamo... o almeno io... ho cercato di stare lontano da te quando il mio posto è esattamente accanto a te!
- Se mi stai prendendo in giro sappi che non è divertente.
- Shhh! Non puoi interrompermi sempre, lasciami parlare! Dicevo:  non riesco a stare lontano da te e  rivivere tutto questo mi ha fatto solamente trovare il coraggio di dirtelo. L'altro giorno a casa tua mentre studiavamo... non è vero che ricordavo solo quello che ti ho raccontanto. Ricordo anche di esserti letteralmente saltata addosso. Non ero alticcia Colin, ero  in me, volevo mettere la parola fine a questa lontanazza che continuo a mettere tra di noi ma poi ho avuto paura e ho fatto finta di nulla. Non riesco a pensare ad altro se non a te! Non riesco ad allontanare il mio vecchio amore e non riesco a restare indifferente al mio amico e collega. Sono persa di te ed ora di uscire allo scoperto...Almeno con te! E' giusto che tu lo sappia.
Colin rise istericamente - No no no no no no... sto sognando, non c'è alcun dubbio!
- Può essere, ma se stessi sognando come potrei farti questo senza svegliarti? - disse dandogli prima un pizzicotto sul braccio e poi una serie di baci. I primi molto casti, gli altri decisamente più passionali.
- Jen!  Sto per perdere il lume della ragione quindi se vuoi tirarti indietro ti conviene...
- Shhhh... ancora che parli? Che aspetti a portarmi di sopra?
Non se lo fece ripetere due volte, la prese in braccio, lei ancorò  le gambe al suo bacino e in questo modo cominciarono a salire le scale continuando comunque ad amorggiare. Una volta raggiunta la camera da letto l'adagio sul letto e staccò le labbra da lei per poterla guardare negli occhi:
- Ne sei sicura? Se hai anche solo un minumo dubb - gli morirono le parole di bocca poichè lei iniziò a sbottonargli la camicia con molta... molta lentezza. 
- Ti ho già detto di non parlare. Rilassati Col!
- Mi stai facendo morire...
- Soffri in silenzio allora! - disse maliziosa per poi tirarsi su a sedere in modo da essere alla sua stessa altezza. 
- Altro che sofferenza,  la chiamerei più impazienza tesoro...
- Shhh...  sbottonò l'ultimo bottone e mente gli sfilò la camicia iniziò a vagare sia con le sue mani sia con le sue labbra su tutto quel ben di Dio  che si trovava davanti. Partì dal collo per scendere sui suoi pettorali e poi sempre  più in basso...arrivò all'altezza dei suoi pantaloni. Stava per sbottonarglieli ma lui la trattenne 
- Non credo di essere un po' troppo vestita? - la provocò
- Lasciami divertire,  non vedi che sto giocando? - Disse ridendo - non disturbarmi!
- Piccoletta che non sei altro vieni qua! - la prese tra le sue braccia -  Diamo uno sguardo a questa magliettina - disse osservando il suo vestiario. - Decisamente da buttare! - gliela sfilò per poi lanciarla sul pavimento.  
- EIIIIIIII! Ma come ti permetti! -  Voleva fare la voce autoritaria ma le venne da ridere.
- MmmH mamma mia quanto mi sei mancata! - Le disse per poi stendersi sopra di lei e baciarla un po' ovunque le andasse a tiro.
- Colin...  - cercò di liberarsi dalla sua presa.
- Stai ferma! E' inutile che ti agiti mia cara... non scappi!
- Non mi piace ricevere ordini! - così dicendo avvolse le gambe nuovamente su di lui e con un colpo di reni ribaltò la posizione sorprendendolo - Ecco fatto! e ora continuiamo a giocare... dove ero rimasta? Ah gia! Si mise su un fianco e tornò ad armeggiare con i suoi pantaloni sfilandoglieli e facendoli  cadere esattamente accanto alla maglia lanciata in precedenza da lui. - Qualcuno qui è in un leggero svantaggio! -  lo istigò
- Ancora per poco! -  non si mosse inizialmente facendole credere di avere campo libero, solo  quando lei posiziono le mani sui suoi boxer allora lui le boccò i  i polsi e  la fece tornare supina sul letto.  Con le mani bloccate all'altezza della testa era ormai difficile muoversi
- Non è giustoooo!!!!! - piagnucolò
- Hai voluto la guerra?  La guerra avrai! Non muoverti! - mentre con una mano la teneva ferma con l'altra iniziò ad armeggiare con il gancetto del reggiseno che nel giro di poco si ritrovò a terra a far compagnia ai precedenti indumenti. 
- Wow che agilità! - scherzò lei
- Ho fatto pratica sai? Sul set. Avendo un uncino devo fare tutto con una sola mano.
- Mmh utile come cosa!
- Stai zitta... - Dopo il reggiseno fu il turno dei suoi pantaloni - Direi che siamo pari adesso... - le sussurrò in un orecchio con voce calda  per poi iniziare a mordicchiargleilo. Sapeva che le piaceva infatti la ragazza non proferì parola. Dalle sue labbra uscivano solamente gemiti di piacere che lo incoraggiavano a continuare. Approfittando di quel suo momento di distrazione le lasciò i polsi e con entrambe là mani si adoperò per toglierle l'ultimo indumento che aveva indosso. Una mano andò ad accarezzarle il viso mentre l'altra andò ad occuparsi del suo centro lasciandola interdetta.
- Allora piccoletta... -  le disse mentre continuava quella piacevile tortura - chi ha vinto?
Non ce la faceva a parlare ma si sforzò per dire l'unica cosa sensata al momento  - Zitto e continua! - Da lì successe di tutto. Si amarono come non succedeva da tanti... troppi anni ormai. Quando decisero che era ora di prendere un attimo di respiro ormai era quasi l'alba. erano stretti l'uno nelle braccia dell'altra e si guardavano negli occhi.
- Non è che devo aver paura di farti uscire da questo letto? 
- Perchè me lo chiedi?
- Ho paura che una volta uscita da qui tu possa in qualche modo tornare sui tuoi passi e avercerla doppiamente con me per aver approfittato di un tuo momento di debolezza.
- Sei paranoico lo sai? Ti fai troppo problemi!
- Non devo?
- Assolutamente no. Chi ti ha detto che voglio uscire da questo letto! Anzi... peccato tu sia diventato un vecchietto che non regge più i ritmi di questa piccoletta, come la chiami tu!
- Non ti sei ancora saziata? - chiese malizioso
- Regola numero uno:  sono più giovane di te  e quindi ho più resistenza. Regola numero due: non sono per niente sazia. Regola numero tre: non sarò mai sazia di te! - gli diete un bacio a stampo.
- Mi stai rendendo l'uomo più felice del mondo! -  disse prima di baciarla a sua volta per poi riniziare quella maratona d'amore che durò fino a tarda mattina quando lei, questa volta esausta, si  addormentò. Lui era troppo emozionato per la svolta della serata che non riuscì a chiudere occhio.  Era imbambolato dalla sua bellezza. La coprì con un lenzuolo lasciandole scoperta solamente la spalla a cui prestò notevoli attenzioni che la portarono nel giro di poco ad aprire nuovamente gli occhi.
- Scusami non volevo svegliarti! - le sussurrò accarezzandola. 
- E' Il miglior risveglio che ho ricevuto da ormai troppi anni a questa parte.
- Non sei per nulla pentita?
- Assolutamente no. - La baciò e lei di tutta risposta gli si avvicinò ancora di più.
- Rimarrei qui con te per sempre ma direi direi che ci dobbiamo alzare.
- Noooooo! - protestò lei
- Se non ci alziamo ora  dubito che faremo qualcosa in giornata  a parte ripetere le belle cosucce che abbiamo fatto stanotte.
- Non ho nessun interesse ad alzarmi!
- Avanti signorina non fare la pigrona, alzati da questo letto e avrai la tua ricompensa. - le fece l'occhiolino
- Se la metti su questo piano allora.... - Stava per alzarsi quando lui l'afferrò per un braccio e la riportò accanto a lui sul letto - Ma adesso che ti prende? - chiese non capendo
- Dobbiamo fare una cosa prima!
- Cosa?!?!
- Fare impazzire Josh, Lana e Ginny! -  estrasse il cellulare -  Sorridi piccoletta!!!! - Si fecero un selfie abbracciati e avvolti tra le coperte. Non c'era bisogno di un genio per capire cosa avevano fatto tra quelle lenzuola ma quando Colin decideva di fare qualcosa nessuno glielo toglieva dalla testa. - Io la invio a Josh, tu alle ragazze!
- Sei pessimo... e no! Non lo farò!
- Tu lo farai eccome! Ora vestiti che ci andiamo a fare un giro.
Si prepararono e si avviarono verso l'uscita. Jen aprì la porta ma mentre stava per uscire lui la trattenne per un braccio facendola voltare.
- Grazie per questa stanotte. - le disse - Mi hai regalato emozioni indescrivibili.
Lei a quelle parole sorrise.- Grazie a te!
- Per cosa?
- Per avermi fatto finalmente aprire gli occhi! 
 
Note dell'autore:
Evvivaaaaaaa!!!!! Ce l'hanno fatta a buttare questa benedetta ascia di guerra. Ora la domanda è solamente una: la situazione rimarrà così o subentreranno altre complicazioni? Alla prossima!

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Capitolo 34
*** Capitolo 34 ***


Erano intenti a camminare abbracciati l'un l'altro quando il cellulare di colin squillò: un messaggio da parte del loro amico Josh che stava aveva appena risposto alla foto inviata da lui qualche ora prima

"Il grande Colin colpisce ancora. E bravo amico mio! Sono contento per te. Non lascartela scappare questa volta.  PS. Per le prossime vacanze non ti inventate niente: viaggetto in 4: io e Ginny e tu e la tua lei... non si discute."

Entrambi risero nel leggere il messaggio ma Colin aspettò che lei distogliesse lo sguardo per  rispondergli.

"Non ti allargare troppo! Per adesso siamo ancora nella fare euforica... Io sono abbastanza convinto di ciò che voglio, lei... anche se dice la stessa cosa credo debba ancora elaborare il tutto. Se non mi manderà a quel paese nel giro di questa settimana allora possiamo valutare seriamente alla tua offerta. Ora scusa ma devo dedicarmi a lei! Ci vediamo appena torniamo. 

" Ok. Cenetta a casa mia lunedì sera. Ciaooo!!!"

- La smetti con quel cellulare?  - disse facendo la finta arrabbiata
- Scusa se non ti ho dedicato cinque minuti tesorino! - rispose lui stando al gioco
- Dovrai farti perdonare lo sai vero?
- Nessun problema tesoro. - Disse dandole un bacio - Ma...le tue amiche?  Non hanno detto nulla? Mi pare strano chiacchierone come sono!
- In verità... potrei non avergli inviato nulla! 
- Che c'è,ti vergogni?
- Macché è solo che già me le immagino!  Creeranno il panico.
- Ti do tre secondi per mandargli la foto o ci penserò io personalmente! uno.... due - si avvicinò a lei e iniziò a palparla alla ricerca del suo cellulare... lei scoppiò a ridere.
- E va bene... hai vinto! -  prese il cellulare ed invio un messaggio sul gruppo che avevano loro tre: 

Jen: "Dobbiamo parlare!"

Lana: "Guarda guarda chi si fa finalmente sentire... Ma allora sei viva! Spara... per cosa avete litigato questa volta?"

Ginny: "Dimmi che non stai tornando in anticipo perchè ha fatto il cafone...."


Non gli rispose subito e preoccupate le ragazze dieci minuti dopo tornarono all'attacco. 

Lana:  Mi stai facendo preoccupare!  Rispondi... se fosse stata una notizia bella ce lo avresti già detto! Che succede?

Ginny: Concordo con Lana, non farci preoccupare! Comunque se ha fatto il cafone giuro che lo picchio!


- Certo che sei crudele!  Mi fai sembrare un mostro ai loro occhi!
- Shhh... lasciami fare. Attese qualche altro minuto dopodichè si decise a rispondere

Jen: Siete completamente fuori strada! - e gli invio in allegato la foto scrivendo successivamente  "un saluto da Chicago da.... Jen e Colin o Emma e Killian?"

Come facilmente prevedibile si scatenò il delirio.

Lana: O santo cielooooo! Non ci credo, non ci credo, NON CI POSSO CREDEREEEEE! Jennnn! Wowwwwwwww

Ginny: Sono svenuta *___* che teneriiiii!!!! Dobbiamo festeggiare...

Lana: assolutamente! Colin santo subitooooo!!!!!! Sono ancora in fase di elaborazione.... 

Jen: Ci vediamo lunedì ragazzuole... ciaooooo!


-  La smetti con quel cellulare?!?! - le fece il verso lui
- Guarda che sei stato te ad insistere a scrivergli....
- Mmh perchè  ti devi trovare sempre da sopra?
- Perché sono donna... e poi... è bello stare sopra! -  gli fece l'occhiolino
- Ma sentilaaaa....!  La mia piccoletta nn era così maliziosa sai?!?!
- Beh... io si!
- Mmh... mi piaceeeee! -  la prese per mano - Andiamo... vieni con me!
- Dove? - chiese perplessa
- Da una parte! - si limitò a dire prima di raggiungere la macchina. Guidò per una mezz'oretta  e colin sperò che ne valesse la pena.  - Ci mancava da visitare questo... - le disse una volta giunti a destinazione.
- Nooooo..... va beh non ci credo! - Disse iniziando a ridere - Mi hai portata davvero qui?
- Che c'è dobbiamo ricordare la nostra storia di o no? Questo è stato un luogo fondamentale per le nostre fughe d'amore non trovi? - L'aveva portata nientepopodimeno che in quel parcheggio deserto dove passavano spesso e volentieri il loro tempo.
- Sempre più abbandonato a se stesso devo dire!
- Beh... almeno si ci concentra su altro quando si è qui! - replicò avvicinandosi al suo viso e baciandola. Ricambiò il bacio senza esitazione ma lo sentiva farsi sempre più insistente.  Quando scese nell'incavo del suo collo e iniziò a far vagare le mani sotto la sua maglietta lo fermò.
- No... Co... Colin fermati! 
- Shhh...
- No! Colin non possiamo...
- Dai!!!  Non dire sciocchezze
- COLIN STOP!!!
Si fermò immediatamente - Che c'è? 
- Non qui...
- Perchè no? Ti sei già pentita per caso?
- Non dire stronzate! 
- E allora?
- Non mi sembra il caso di.... di farlo qui, ecco! Potrebbero vederci.
- Non ci ha mai visto nessuno, proprio oggi ci devono vedere? E daiiiii Jen!!!!! - riprese a baciarla
- Colin! Punto primo non dobbiamo più nasconderci dai nostri genitori possiamo scegliere posti di gran lunga più comodi, punto secondo rispetto a prima siamo popolari. Il primo che ci riconosce ci spiaccica su tutti i giornali!
- Chi se ne frega dei giornali! Io voglio stare con te. Vieni qua....
- Certo che quanto ti metti in testa una cosa non ti smuovi!
- Hai capito finalmente...
- Si ma io sono più cocciuta di te! La mia risposta è ancora no!
- Sei una guastafeste ecco che sei! -  disse imbronciato. -  Posso almeno farti le coccole?
- Quelle sono sempre ben accette.
- Bene!
- Bene! - rispose a tono per poi accoccolarsi su di lui.
La coccolò per davvero facendola rilassare e poi torno nuovamente all'attacco, questa volta con un piano ben preciso. Intensificò i baci sul collo, il suo punto debole, e tempo una diecina di minuti cedette alle sue avance e fecero l'amore.
- Togliti quel sorrisetto vittorioso dalla faccia! Sembriamo due adolescenti... -  Rivestiti e usciamo di qui!
- Come la signora comanda disse prendendola in giro.
Uscirono da quel parcheggio e vista l'ora decisero di andare a mangiare qualcosa. La portò in un ristorantino poco distante. Durante parte della cena però Jen si sentì messa da parte. Colin non era del tutto presente, sembrava essere concentrato più sul telefono che su di lei. 
- Ancora con Josh stai parlando? - Chiese in tutta tranquillità
- Cosa? No no... non è Josh!
- E chi sarebbe allora?
- Nessuno! stavo semplicemente controllando una cosa...
- Allora non è che potresti controllarla dopo? Non vorrei fartelo notare ma stai cenando con me non con il tuo telefono.
- Siamo gelose per caso? - le fece l'occhiolino
- Zitto e mangia!
Dopo dieci minuti ecco che il cellulare di Colin cominciò a vibrare... lo stavano chiamando.  Guardò chi fosse dopodichè chiuse la chiamata. 
- Che c'è, non rispondi?
- Non è nulla di importante. - rispose sorridendo. Arrivò una seconda chiamata... rifiutata. Una terza... rifiutata. Una quarta...
- Dammi quel telefono! - disse improvvisamente lei. Perchè non rispondere in sua presenza? Mmh questa cosa non le dava pace.
- Lascialo suonare, non è impirtante. Davvero.
- Colin?!? Dammi quel dannato telefono! 
- Ha smesso di suonare, tranquilla lo spengo così non ci disturba più.
- Forse non ci siamo capiti col.... io lo so quando menti.  Non stavi controllando proprio un bel niente prima,  erano sms quelli che ti hanno distratto e ora tutte queste chiamate. O mi dici chi è o mi dai il telefono e controllo di persona.
- Non capisco... mi stai davvero facendo una scenata di gelosia?
- Non cambiare argomento! 
- Ok te lo dico, ma solo perchè non ho nulla da nascondere.  - Si alzò - Andiamo fuori avanti. 
- Fuori? Perchè?
- Perchè così se mi urlerai contro non disturberemo nessuno.-  la prese per mano e la condusse su una panchina proprio fuori l'edificio.
- Allora?
- Non agitarti ok? Non  è come potrebbe sembrare ai tuoi occhi.
- Dopo questa risposta sono ancora più agitata. Mi vuoi dire chi ti stava chiamando?
- Helen...
HELENNNN????????? E cosa vuole da te!
- Mi sta supplicando di perdonarla e di tornare con lei.
- Ma che faccia tosta!
- E' da ieri che mi scrive...
- Pure?!?!? Beh... grazie per avermene parlato spontaneamente! - disse alzandosi in maniera scattosa. 
- Jen...
- Tranquillo, va bene così! Sono abituata ormai... 
- Oiii.... non te l'ho detto perchè...
- Perchè volevi portarmi a letto? Che c'è ti eri dimenticato di come fosse? Non posso crederci...
- Jen stai facendo tutto da sola! - non sapeva se ridere o preoccuparsi per quella reazione
- vai a riprendertela che cosa stai aspettando è? -  senza aggiungere altrò provò ad allontanarsi ma lui la raggiunse: 
-  Sei forse diventata scema?!?! Dove diavolo stai andando?
- Lontano da te!
Per quale motivo è ?!?!? Solo perchè una pazza mi scrive? Come devo dirtelo: non mi interessa nulla di Helen.
- Ti scrive da ieri e tu le stavi addirittura rispondendo. Eri a cena con me e messaggiavi con  lei....
- Ok ok ho capito! - estrasse il telefono dalla giacca, aprì la conversazione e gliela mise davanti. - Leggi! Gli sto praticamente dicendo di lasciarmi in pace e che non voglio più saperne di lei. - La vide abbassare lo sguardo mortificata di averlo aggredito. - Ei tesoro!!! Mettitelo bene in testa: Io ho occhi solo per te!
- Scusa...! -  la baciò
-  Tranquilla non è successo nulla, torniamo dentro adesso ok?  - le tese  la mano e lei gliela prese. Odiava Helen e doveva fargliela pagare. Una volta tornati a tavola prese il suo cellulare e le scrisse un messaggio

"Ti ho sempre considerata un'amica e ti ho sempre trattata come tale. Ho abbandonato impegni importanti quando avevi bisogno di me. Ci sono sempre stata per te e tu che fai? Mi ripaghi portandomi via l'unica cosa che per me aveva davvero significato? Pensavo fossi diversa, pensavo che tenessi a me e che mi avresti rispettato. Mi sbagliavo! Sai?!? ci sarei passata sopra se fossi stata sincera fin da subito o almeno se me lo avessi detto quando hai scoperto che avremmo lavorato insieme... e invece no!  Hai tenuto tutto per te. Per cosa poi? Per paura che lo avresti perso? Mi dispiace cara mia ma ti sei data la zappa sui piedi da sola. Se fossi stata sincera magari ora lui sarebbe ancora accanto a te. Per tua sfortuna le cose sono andate diversamente e puoi metterci la mano sul fuoco che resteranno tali. Un'ultima cosa... Ti pregherei  gentilmente  di smetterla di importunarlo; sopratutto ora che stiamo cercando di sistemare le cose tra di noi. Jen. -   in allegato le mandò la foto che si erano scattati quella stessa mattina"
- Dovrei farti una sceneggiata anche io adesso? - gli indicò  il telefono
- No tranquillo, non ho segreti.  Puoi leggere tranquillamente. - fece lo screen al messaggio e glielo inviò. Rimase di sasso per quel gesto ma allo stesso tempo era felice nel leggere la frase "stiamo cercando di sistemare le cose".  
"Forse c'è davvero una piccola possibilità" - pensò - Sei perfida tesoro mio, ma sei una sorpresa continua! -  si alzò, la raggiunse dall'altra parte del tavolo, la fece alzare e la baciò davanti a tutti non curante della gente che potesse riconoscerli. L'amava e l'intero universo poteva saperlo tranquillamente. 

 
Note dell'autore:
Perdonate il ritardo. Sono stata impegnata a mangiare pandori e panettoni eheheheheh scherzo. Pubblico il capitolo adesso perchè non so se riuscirei a farlo con più calma la prossima settimana. Vi chiedo scusa ( come sempre :P) per tutti gli "orrori" che incontrerete. Spero comunque che il capitolo vi piaccia. Fatemi sapere.

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Capitolo 35
*** Capitolo 35 ***


Vancanza finita è tempo di tornare a Vancouver...
- Oiiiii.... ti vuoi svegliare? Guarda che perdiamo l'aereo! - disse Jen che nel frattempo si era già preparata
- Che ci fai già sveglia... -  chiese assonnato... - torna a dormire! 
- Avanti col muoviti!!! È tardi!
- Non mi importa...voglio dormire e poi far l'amore con te! Prenderemo l'aereo successivo ma ora torna a letto.
- Ma ti ascolti? - Chiese ridendo vedendolo estremamente distrutto
- È colpa tua che non mi hai fatto dormire stanotte se sono ancora nel mondo dei sogni. - rispondeva per inerzia 
-  Allora facciamo così se non ti alzi entro dieci secondi stai pur sicuro che io me ne andrò uguale in aeroporto.
- Ah si?!?!?
- Si e la sai la cosa più bella qual'è?  
- Avanti spara!
- Lo vedi questo corpo? Beh sappi che non lo rivedrai mai più come lo hai visto stanotte.  Uomo avvisato mezzo salvato... Ciao ciao tesoro!
In un nanosecondo fu in piedi - Eccomi! Sono pronto!
- Ci voleva solo questo per convincerti ad alzarti?
- Mi hai minacciato in una maniera sleale! - disse avvicinandosi e accarezzandola con un intento ben preciso.
- Col per piacere non è il momento.  Va a vestirti, abbiamo l'aereo tra un'ora e dovremmo essere già in aeremoporto...
- TRA UN'ORAAAAAAAA????????  Perché non mi hai svegliato prima! -  disse correndo in bagno e lasciandola interdetta.
***
Nonostante il clamoroso ritardo riuscirono ad imbarcarsi e tornarono a Vancouver.
- Passiamo a casa mia prima di andare sul set? - chiese lui una volta recuperati i bagagli.
- A fare cosa? Le valigie le possiamo tranquillamente lasciarle nelle nostre roulotte e poi è meglio se ci avviamo subito sul set. 
- Ma io veramente volevo.... - iniziò a dire accarezzandola e scendendo con la mano dalla schiena al sedere.
- Non ti sazi mai tu, vero????
- Di te no! Allora? Casa mia?!?!
- Mmh fammi pensare.... NO!
- Uffaaaa! Perché?
- Uno perchè se andiamo a casa tua non ne usciremmo fino a domani e lo sai bene... due sei in punizione.
- In punizione? Per cosa?
- Per avermi accusato di averti messo ko ieri sera e di non averti svegliato questa mattina. - rise 
- E quale sarebbe questa punizione è? - le sussurrò nell'orecchio con voce sensuale con l'intento di farla cedere alle sue avance
- Oh... è semplice. La punizione sarà quella di non cedere alle tue avance e a tutto ciò che ne seguirebbe.
- È una punizione anche per te questanon trovi?  Non sembrava dispiacerti tutto ciò che ti facevo...anzi!
- Sono una donna, so gestirle certe cose!
- Mi stai forze sfidando? pensi che non riescirò a resisterti????
- Non lo penso, lo so e voglio vederti soffrire ehehehehhehr
- Sei crudele ma tranquilla tesoro, non ho nessun problema a resistere.
- Certo immagino... come hai resistito quando mi hai lasciata! Quanto è durato il tuo periodo di libertà? -  disse schifata ripensando alla cara Helen.
- Ok ok senti... se continuiamo di questo passo passeremo dal l'ironia al litigare di brutto quindi meglio se la chiudiamo qui non credi?
- Hai ragione... - pensò di aver esagerato nel mettere in mezzo la sua ex - Andiamo dai! - sorrise
- A casa vero?
- Ancoraaa? No! Sul set! Non ho nessuna voglia di fare la tua schiavetta sessuale... eheheheheh
***
Arrivati sul set e si diressero ognuno nella propria roulotte per cambiarsi con gli abiti di scena.
- Eccolo il nostro latin lover!
- Ciao Josh! Che piacere rivederti! Che mi dici?
- Ma nulla, le solite cose... sei te quello con le novità! Allora?  Questa fidanzata?
- Ma quale fidanzata... per ora siamo due amici che stanno cercando di conoscersi più approfonditamente.
- Due amici di letto in pratica!
- Così suona davvero brutto. Diciamo che siamo più che altro  amici che hanno deciso di vedere come va tra di loro e se capita l'occasione lo fanno. Naturalmente, e spero sia sottointeso anche per lei, niente altri uomini o donne da frequentare nel mentre capiamo cosa effettivamente siamo.
- Tutto chiaro! Raconta dai: Come sono stati questi giorni?
- Bellissimi Josh e pieni di ricordi. L'ho portata nei nostri ritrovi di un tempo e...
- E lei è caduta hai tuoi piedi nuovamente! - disse sorridendo
- Sicuramente è  rimansta colpita ma da qui a fidanzarci non lo so... io lo farei anche subito ma lei penso un po' meno. Ha bisogno di tempo e inoltre devo riconquistare a pieno la sua fiducia prima di fare il passo decisivo.
- Sii sincero: Fai sul serio stavolta? No perchè non penso resisterebbe se la lasciassi nuovamente...
- Facevo sul serio anche la prima di volta ma lei stava avendo seri problemi a gestire il tutto. Le cose ora che siamo adulti andranno diversamente nel caso dovesse funzionare.
- E bravo colin! Hai tutto il mio sostegno! Ora ti lascio però, devo andare in sartoria a vedere un nuovo tipo di abbigliamento, ci vediamo dopo.
- A dopo.
***
Jen dopo essersi divisa da Colin andò nelle sua roulotte. Entrò e  per poco non ebbe un infarto a causa di Lana e Ginny che erano li dentro ad aspettarla. 
- Ciao ciao tesorooo! -  le gridarono non appena la videro
- Ma siete sceme??? - si portò una mano sul cuore -  Mi avete fatto prendere un colpo!  - le ragazze risero
- Vieni dai e  raccontaci.... vogliamo sapere tutto! - la presero e la fecero sedere - Allora?
- Allora cosa!
- E dai... non farti pregare!
- Ok... Mi ha portata prima in Irlanda e poi a Chicago, per essere più precisi mi ha portata nei posti che frequentavano in passato. Diceva che voleva toglieremi dalla testa i brutti ricordi che avevo e farmi vedere il bello di quelle che è stata la nostra storia...
- Deduco che il Caro colin oltre ad essere riuscito nell'intento è anche riuscito a fare breccia nel tuo cuore...  di nuovo!
- È da due anni ormai che  ha fatto breccia nel mio cuore.
- Sento l'amore nell'aria! - disse Ginny euforica
- Parlando di cose serie... - continuò Lana - Come è stato? 
- Dimmi che ti riferisci alla gita fuori porto! 
- Sai bene a cosa mi riferisco. Ha deluso le tue aspettative? - ammiccò con lo sguardo
- Neanche un po' anzi... era fantastico già prima ma adesso.... wow! - disse nascondendo la testa tra le braccia
- Sei innamorata persa! -  dissero entrambe le sue amiche
- Non è vero!
- Ma ti sei vista?  Sei diventata tutta rossa e in più hai un sorriso a tremila denti!
- Forse perchè mi state mettendo in imbarazzo? 
- Si si certo... comunque cosa avete deciso di fare? State insieme?
- No. A dire il vero non ci siamo ancora confrontati e sinceramente non so davvero quale sia la cosa giusta da fare!
- Tu cosa vorresti?
- Io non voglio soffrire!
- Beh... questo era scontato,intendevo dire:  vorresti provare a instaurare una nuova relazione  o preferisci tenere le cose come lo sono state in questi ultimi anni e rimanere solo amici?
- Voglio innanzitutto sapere le sue intenzioni... magari in questo momento noi tre ci stiamo facendo un film per nulla. Magari per lui è stata roba di una notte e via!
- Io non penso, sopratutto da parte sua. Ti sbava dietro da una vita. - Proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta, senza aspettare l'invito ad entrare questa persona entrò
- Sei pronta? -  disse
- Lupus in fabula! -  disse Lana ridendo
- Stavate parlando di me? - Disse mostrando il suo sorriso malizioso facendo alzare gli occhi per aria a jen. - Ma... ma come? - disse guardandola attentamente -  Devi ancora cambiarti? Cosa stai aspettando? Se volevi una mano bastava chiamare! Sarei accorso immediatamente!
- okkk abbiamo sentito abbastanza! Noi andiamo via vero Lana? - disse Ginny alzandosi in piedi 
- Si sì direi che è tardi, ciao ciaoooo! -  sparirono di corsa
- Le hai fatte scappare, sei contento? 
- Era esattamente quello il mio intento!
- Dovrei cambiarmi... - disse indicandogli la porta
- Non ti sentirai in imbarazzo a cambiarti davanti a me spero? -  disse prendendola in giro
- Vuoi restare? Resta! -  e iniziò a spogliarsi dai suoi abiti quotidiani per entrare in quellI di Emma Swan. Si stava cambiando  con assoluta lentezza con l'intendo di provocarlo e a quanto pare ci riuscì alla grande. In men che non si dica lui la raggiunse per stringerla a se.
- Mi vuoi torturare?!? La mia piccoletta non lo avrebbe mai fatto.
- Io non ti sto torturando, sei te che non sai resistermi e poi la tua piccoletta è cresciuta e ha cambiato i suoi modi di fare...
- Mi piacciono questi nuovi modi! -  disse baciandole il collo.
- Stai / Lontano / Da / Me! - lo allontanò ridendo - Non stavo mica scherzando prima...
- E daiii non puoi lasciarmi a bocca asciutta.
- Certo che posso! Punto uno sei in punizione e punto due se non ricordo male il nostro era solamente un viaggio tra amici giusto?  Quindi siamo "amici" e gli amici non fanno certe cose. ciao ciao Colin -  disse salutandolo con la mano ridendo come una matta.
- Non mi arrendo signorina... ti aspetto sul set!
***
La prima parte della giornata terminò e arrivo la tanto attesa pausa pranzo.
- Quindi stasera tutti a cena da me? - chiese Josh ai suoi amici più stretti
- Assolutamente!
- Avete preferenze su cosa mangiare?
- Fai quello che vuoi però non farci mancare l'alcol! Devo fare ubriacare una signorina questa sera. - disse Colin ridendo 
- Tanto non ci casco tranquillo! - rispose a tono la sua amica/ non amica Jen.
- Che avete voi due che vi punzecchiate? - chiese a quel punto Josh
- Siamo sotto scommessa! Ma non preoccupatevi vincerò io!
- Sicura mia cara? Io non ci giurerei! 
- Vedremo mio caro....
- OOOOOOk!! Tensione sessuale alle stelle! -  noi ce ne andiamo.
- Ma dai restate... non calcolatelo! E' scemo!
- No no tranquilli, non ci teniamo a vedervi amoreggiare sul tavolo.
- Ma che andate blaterando....
- Ci vediamo stasera ragazzuoli.  Fate i bravi! Bye bye
- Ma perché li devi far scappare ogni volta? -  mise le mani sui fianchi lei facendo la finta arrabbiata
- Questa volta non è stata solo colpa mia... e poi non fare la vittima!  Ammetti che piace anche a te stare da sola con me!
- Non ho problemi a dire che hai ragione, ma questo non cambia le cose!
- Sei proprio una viperetta quando vuoi!
- E non hai visto ancora niente!
- Che intendi dire?
- Lo vedrai.... ora ti lascio vado a prendere delle cose in roulotte e poi scappo sul set che tra cinque minuti ho una scena.
- Andiamo insieme stasera?
- Certo! Ah a proposito, fammi sapere se ti cambi direttamente a casa mia o passi prima da te e poi mi raggiungi
- Mi stai invitando da te Morrison?
- Per risparmiare tempo... non metterti in testa strane idee!
- Si certo! Comunque si, vengo da te.
- Allora ci vediamo a fine riprese. - gli diede un bacio sulla guancia e si allontanò.
- Che c'è non mi baci neanche più?
- Non eravamo solo amici? - Disse non riuscendo a trattenere una risata
- Tranquilla! Vai pure a lavoro... saranno fatti tuoi quando sarà il momento!
- Che paura.... sto già tremando. - dopo quelle parole gli si avvicinò e gli diete un bacio a stampo - Questo te lo sei meritato! -  rise ancora una volta poi si allontanò 
- A dopo viperetta!
***
Come da programma terminate le riprese Jen e Colin si recarono a casa di quest'ultima per prepararsi per la serata. Lui optò per un jeans e una maglia a mezze maniche,  lei per un vestitino un po' troppo corto è un po' troppo aderente rigorosamente bianco. Era in bagno a sistemare la piega ai capelli quando lui entrò.
- Che cos' hai addosso? - le chiese
- Un vestito perché?
- Quello non sembra un vestito, sembra più  un pezzo di stoffa avvolta attorno giusto per tenere coperte le tue grazie.
- L'importante è che siano coperte non trovi?
- Cambiati! - disse categoricamente
- Non ci penso minimamente.
- E' troppo corto.
- Se non ti piace puoi sempre guardare da un'altra parte.
- Mi piace anche troppo ma preferirei lo indossassi quando siamo soli te e io e possibilmente in un luogo frequentato da nessuno non in una cena con i nostri amici. E poi lo sai che effetto mi fanno i tuoi vestitini.
- C'è solo Josh come uomo stasera oltre a te ed è anche fidanzato 
- Fidanzato o no non mi interessa! Cambiati per favore!
- Ma come... Ti sto dando modo per dimostrarmi che hai ragione e non ne approfitti?
- In che senso?
- Beh...  dici che sei tanto bravo a resistermi no?  questoabbigliamento  potrebbe dimostrarmi che stai dicendo la verità!
- Stai giocando un po' troppo con me per i miei gusti signorina... ti ho già detto che non ti conviene perché te la farò scontare.
- Come sei noioso! Mi sono vestita così per te, potresti anche ringraziare!
- Ringraziare di cosa se non posso tranne beneficio?
- Sempre a lamentarti... guardare e non toccare è già qualcosa no?
- Si certo! Tze... Ti aspetto in macchina, cambiati per favore.
- Va bene va bene hai vinto! Dieci minuti e sono pronta.
Quei dieci minuti si trasformarono in una mezz'ora di ritardo.
- Ti sei cambiata? -  domando visto che aveva una giacca lunga che gli impediva di controllare
- Certo perchè ci ho messo tanto a scendere seconde te?
- Andiamo dai...
Si incamminarono e un quarto d'ora dopoo arrivarono da Josh che aveva allestito un'area barbecue nel giardino della sua villetta.
- Eccovi finalmente. - li accolse calorosamente
- Scusaci per il ritardo ma la signorina qui presente  si stava mettendo in ghingheri!
- Donne! - disse josh indicando la sua fidanzata che nel frattempo stava salutando Jen.
Quest'ultima dopo aver visto che colin si era girato a guardare le due ragazze decise di togliersi la giacca mostrandogli il vestito che aveva scelto per quella serata: lo vestito di prima.
- Piccola vipera!
- Chi! - chiese Josh sentendo il commento del suo amico
- La tua cara figliola! -  disse riferendosi al ruolo nel telefilm - Mi sta praticamente provocando!
- Secondo me perderai la scommessa... guardati, stai sbavando!
- Ma la stai vedendo? È mozzafiato!
- Non posso darti torto: è bellissima!
- Attento a come parli! Lei è mia.
- Tranquillo, chi te la tocca! Hai seriamente bisogno di fare sesso, sei troppo nervoso.
- Lo penso anche io, mi sta mandando ai matti. Sta giocando con il fuoco: Ogni volta che mi avvicino prima me lo fa credere e poi mi lascia a bocca asciutta!  Non credo che riuscirò a trattenermi per molto altro ancora.
- Che tipetta!
- Già!
- Oi ragazziiiii! - li chiamò Ginny - È arrivata anche Lana, possiamo iniziare a mettere la roba in tavola.
***
Dopo aver cenato si posizionarono tutti sotto il gazebo di Josh a chiacchierare.  Jen e Colin erano seduti uno vicino all'altro e si tenevano abbracciati. 
- Che c'è uno di voi due ha perso di già?
- No.. - disse lei -  però è comodo come cuscino.
- Lo ripeto! La signorina cerca rogna, è da oggi che gliele canto... peggio per lei quando cederà
- Avvisateci che ci terremo a debita distanza - risero.
- Tranquilli, è innoquo.
- Si è fatto tardi ragazzi, io inizio ad incamminarmi, domani ho la sveglia presto - disse Qualche ora dopo Lana.
- Hai ragione... andiamo anche noi? - chiese Colin a Jen visto che erano venuti con una sola macchina
- Si si direi che è ora di togliere il disturbo. Grazie della serata ragazzi. A domani!
***
- Eccoci arrivati a destinazione signorina!
- Grazie del passaggio Colin. Ci vediamo domani sul set ok?
- Va bene,  a domani. -  Si scambiarono un bacio a stampo dopodiché lei fece per uscire dall'auto ma lui la fece bruscamente voltare e la bacio con trasporto lasciandola sorpresa. Il bacio venne interrotto sempre da lui poco dopo:
- Non ti conviene fare la preziosa con me! - disse in tono seducente - Tanto lo sappiamo entrambi che lo vuoi anche tu.
- Che dire... mi piace giocare un po'!  ciao ciao colin -  e si incamminò verso casa.
- Piccoletta del mio cuore preparati! Domani saranno affari tuoi!
 
Note dell'autore:
Perdonate il ritardo colossale ma non ho avuto molto tempo per poter stare davanti al pc. Spero che con quuesto capitolo io mi sia fatta perdonare. Un abbraccio e  alla prossima.

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Capitolo 36
*** Capitolo 36 ***


- Buongiorno ragazzi! - disse Colin il giorno seguente arrivando sul set 

- Buongiorno a lei capitano! - rispose Lana seguita a ruota da Rebecca Ginny e Jos

-  Come è andato poi il proseguimento di serata ieri? - Continuò quest'ultimo

- Non bene ma non preoccuparti... oggi è un altro giorno. - alzó il sopracciglio come il suo personaggio nel telefilm - A proposito....

- Di la! Zona trucco e parrucco precisamente! - rispose lui capendo dove voleva andare a parare il suo amico.

- perfetto, grazie!  A dopo ragazzuoli!

- Dove sta andando? - Chiese Rebecca non appena sparì dalla loro vista

- Dove vuoi che stia andando... a  cercare rogna naturalmente! - rispose josh facendo ridere il resto del gruppo. 

***

Colin arrivó nella zona trucco e parrucco e come precedentemente annunciato dal suo amico la trovó li, intenta a farsi sistemare.

- Buongiorno signore! - esordì sorridendo e andando a baciare ogni singola truccatrice e parrucchiera presente nella roulotte con l'intento di farla ingelosire. Scherzo con loro per quasi tutto il tempo è dell'espressione del suo viso della ragazza capì di aver centrato il segno. Lei in tutto ciò non disse mezza parola e fece finta di nulla. finito di sistemare il make up si alzò dalla poltrona e tentó di uscire

- Buongiorno anche a te tesoro... - la bloccó lui non facendola passare. 

- Scusami mi stanno aspettando! Rispose  con un sorrisetto che la diceva lunga e senza dargli modo di replicare lo scanzó e si allontanò.

Non avendo avuto modo di poterle parlare decise di andare  a vestirsi per le scene che avrebbe dovuto girare e poi andò sul set in anticipo nella speranza di essere un po' più fortunato. Quando arrivó sul set lei era già li. La vide parlichiare con un ragazzo dello staff e la cosa gli diede non poco fastidio.  lei si accorse immediatamente della presenza del suo  amico non amico e decise di prendere la palla al balso per lo scherzetto ricevuto poco prima. Si avvicinò all'orecchio di quel ragazzo è gli disse qualcosa sorridendo immediatamente dopo. Come se non bastasse si lascio stringere nellabbaccio di lui.  colin la imbruttì con lo sguardo e lei gli rispose alzando il dito medio e facendogli la linguaccia.

- siete proprio due cuccioli innamorati... mi fate morire dal ridere sai???? -disse lana arrivando alle spalle di Colin. 

- Se non la vedrai alle prove del pomeriggio sappi è perché gli avró dato una bella lezione a quella signorina li! 

- Ti auguro buona fortuna allora! - rise 

 

Quella mattina gli autori si  portarono avanti con il programma da fare per la giornata dopodiché verso le 13 annunciarono la pausa pranzo:

- oggi oltre alla solita ora ve ne concederemo anche un'altra: abbiamo una riunione molto importante quindi non potremmo  essere sul set prima delle tre. Godetevi la pausa perche poi fino a notte fonda non ne avrete. 

- Andiamo a pranzo insieme? - Chiese Colin a Jen

- Ma come... non ci sono le truccatrici a cui chiedere? - lo prese in giro 

- Schiocchina!!! Andiamo dai!!!!

- Aspetta...Prendo la borsa.  Mangiarono alla mensa insieme al resto del cast  dopodiché andarono a farsi una passeggiata.  Si sedettero su una panchina non molto distante dal set e lui non perse tempo a stringerla a se. Le diete un piccolo bacio sulla guancia, poi un secondo e a seguire un terzo.. dal quarto in poi inizió ad avvicinarsi sempre di più alle sue labbra fino a sfiorarle. La bació, prima lentamente poi con più irruenza vedendo che la ragazza non protestava a tali attenzioni. 

- Non starai già cedendo vero??? Ma come... una tipa tosta come te! 

- Non sto cedendo tranquillo ma...mi piace essere baciata da te.     Continuò il lavoro che aveva iniziato dopodiché di punto in bianco decise di morderle un labbro 

- Ma sei forse diventato scemo? Mi hai fatto male! -  Si lamentò staccandosi da lui.

- Così impari a tenermi in astinenza per tutto questo tempo. vieni qua! - e torno sulle sue labbra. Fu lei a prendere l'iniziativa questa volta spostarsi dalle labbra di lui al sul suo collo. si soffermò lì per un po' dopodiché risalì fino al lobo del suo orecchio dove ricambio il favore di poco prima mordendolo.

- Non sei mica  mike tyson! Non puoi staccarmi un orecchio.

- Taci!  

- C'è solo un modo per farmi stare zitto!

- E quale sarebbe sentiamo...

- Tapparmi la bocca! - la spinse verso di se tornando a baciarla con voracità. Lei non capì più niente:

- Al diavolo la scommessa... vieni con me! - Gli disse prendendolo per mano e alzandosi da quella panchina. Iniziarono a camminare a passo sostenuto fino a quando non raggiunsero la stradina che conduceva alle roulotte del set. Colin si fermò bruscamente:

- Ho un'idea migliore... seguimi. Allungarono la camminata ed arrivarono all'ingresso del set, Colin  controllo una cosa dopodiché riprese a camminare. 

- Che siamo venuti a fare qui? - disse impaziente lei non capendo.

- Fidati di me! - la prese per mano e la condusse nella stanza adibita per il loft di Snow e Charming.  

- Ripeto: Che ci facciamo qui?

- È libero fino alle sei e noi abbiamo un'ora e mezza di pausa... - le spiegó per poi indicarle il letto.

- Non vorrai... No no no no e ancora  no! Andiamo nella mia roulotte! 

- Qui staremo più comodi! Vuoi davvero paragonare questo letto al divano della tua o della mia roulotte?

- Ma sei forse impazzito? - lo guardò con gli occhi fuori dalle orbite - Sul set? 

- Sono tutti  ancora a pranzo  e Adam e Eddy sono in riunione... non hanno nessun motivo per venire qui.

- La cosa non mi convince...

- Non farti pregare dai!!!! Io non resisto più. Ti voglio!

- No colin, qui proprio no! E se dovesse entrare qualcuno?

- Ma chi vuoi che entri Jen? Rilassati dai...

- Mmmh no... non me la sento....

Ci volle un quarto d'ora buono di coccole e carezze per farle gettare la spugna ma alla fine si lasció convincere e si ritrovò sul letto mezza nuda con lui che continuava a baciarla e accarezzarla:

- Lasciati andare Jen. Davvero... non succederà nulla. 

- zitto e sbrigati prima che cambi idea!

- Non voglio sbrigarmi, non mi piacciono le sveltine, sopratutto con te. Meriti la mia più completa e totale attenzione.

Fecero l'amore una, due... tre volte.  Non esisteva nient'altro in quel momento: solo loro due. Non si accorsero neanche dei passi provenire in quella direzione troppa era la passione in quel momento. 

***

- Come ti dicevo la stanza che ti farò vedere adesso è quella in cui vorrei girare la scena  di cui ti ho parlato in ufficio. - disse Adam ad altro produttore interessato a girare insieme a lui e eddy un episodio di Ouat. Apri la porta per entrare e vide qualcosa di diverso in quel posto. C'era disordine o meglio... c'erano dei vestiti sparsi sul pavimento. Solamente in un secondo momento sentì dei rumori... più che rumori erano gemiti. Si giró immediatamente verso il letto da cui provenivano quei rumori e vide uno dei suoi attori in atteggiamenti non proprio consoni.  Rimase sconvolto: 

- COLINNN! - lo richiamó all'ordine. 

- Cazzo! - Disse lui coprendosi con il lenzuolo mentre la donna misteriosa che adam non era riuscito a vedere si era letteralmente coperta da testa a piedi Per non farsi riconoscere

- Colin! Ma che... 

Solamente in quel momento Colin vide  anche Eddy e un altro uomo lì in quella stanza. Voleva sprofondare.

- emmm... Adam... - non sapeva cosa dire

- Sei forse diventato scemo? Fai queste cose a lavoro? Sul set Per giunta?!?! Vatti a vestire immediatamente... e te la sotto... - disse rivolto alla ragazza che si stava chiaramente nascondendo per la vergogna - Esci immediatamente e fatti vedere.  Spero per te che tu non faccia parte di questo staff perchè altrimenti considerati già a casa. Lui non posso licenziarlo perchè è uno degli attori principali ma se sei una delle truccatrici, parrucchiere o donna delle pulizie posso tranquillamente licenziarti seduta stante. - la ragazza Non si mosse da lì.  - Allora? - cominciava davvero ad alterarsi.

- Adam, ci penso io! - disse Colin una volta essersi rivestito. - Esci per favore,  ne riparliamo dopo se per te va bene!

- Non dirmi che devo fare! Sono io che di ordini  qui dentro non tu e voglio sapere chi è adesso. Devo vedere in faccia il volto della ragazza che ti distrae sul lavoro. 

- Non è stata lei a...

- Zitto! Lei verrà licenziata qualsiasi cosa tu dica  ma non credere che solo perchè non posso licenziare anche te non subirai le conseguenze delle tue azioni. Occorrono seri provvedimenti! 

- Non puoi licenziare neanche lei...

- Questo lo credi tu! 

- E va bene finiamola qua! - disse la ragazza scoprendo il volto e sedendosi sul letto.

- J... jennifer? - Era palesemente scioccato dalla figura che si ritrovó davanti. Aveva pensato a tutti tranne che ad un altro membro del cast. - Jen che ci fai....  O MIO DIO!!! - esclamó - Ma vi siete fumati qualcosa per caso? Si può sapere cosa vi ha detto il cervello? - si giro verso eddy che come lui era completamente  senza parole e li fissava sbalorditi poi guardò l'altro ragazzo:

- Scusami... ho un problemino da risolvere. Ci vediamo domani se per te va bene ok? Ah... Scusa Ancora per questo inconveniente.

- Non preoccuparti Adam. A domani.... Eddy... ragazzi! - li salutò e uscì lasciando i due produttori e i due attori da soli. 

- Bene ora che se ne è andato posso gridare naturalmente... Che cosa vi è passato per la testa si può sapere? Avete deciso che vi annoiavate è vi siete dati manforte a vicenda? E tu Per l'amor di Dio rivestiti! 

- La vedo impossibile! -  disse indicando i suoi indumenti buttati sul pavimento proprio vicino agli sceneggiatori. 

- mmmh okkkkkkkk! Vi aspetto nel mio ufficio, avete dieci minuti. Anzi... prima venite sul set che sono già le tre. - Uscirono lasciando i due ragazzi da soli. 

- Te lo avevo detto io! - Disse arrabbiata - era matematicamente impossibile vero? Tze 

- Maledizione! - rispose lui

- Maledizione un corno! È incoscienza questa! voglio morire guarda... non mi era mai capitata una cosa del genere.

 - e va bene però non possiamo far è una strage.... che vuoi che sia Jen? 

- Che vuoi che sia? CHE VUOI CHE SIA HAI DETTO?!?!? Ci hanno beccato a sco... - respiró profondamente - A fare sesso sul luogo di lavoro. 

- E va bene abbiamo fatto una cazzata! Se lo ammetto cambia qualcosa?

- Si! Almeno sto tranquilla che hai almeno capito che sei un idiota! 

- Non mi sembravi molto contrariata peró in quel letto. 

- Zitto e andiamo! 

Dopo che si du rivestita anche lei raggiunsero il set. Tutti erano già li compresi Adam e Eddy con un viso davvero infuriato.

- Guai in vista ragazzi! -  sussurró Lana ai due non appena le si avvicinarono - Credo che siano arrabbiato neri. 

- Da oggi in poi le cose cambieranno - esordì Adam - non  accetteremo più ritardi, assenze immotivate e sopratutto comportamenti non idonei. Siete qui per lavorare non per fare chissà cosa. Fuori fai set fate quello che volete ma qui dentro vi voglio disciplinati. 

- Scusa la domanda ma non ti seguo: è successo qualcosa???! - chiese Robert 

- - Ognuno di voi è responsabile in qualche modo ma oggi qualcuno ha fatto davvero traboccare il vaso. Detto questo andatevene a casa non voglio vedervi per il resto della giornata. Domani alle 4 del mattino vi voglio qui tutti; nessuno escluso. - ci fu un attimo di pausa. - Jen e colin nel mio ufficio immediatamente. 

Tutti si girarono verso i due - Raga è successo qualcosa? - chiese Josh a nome di tutti i loro amici 

- Lasciate stare per favore! - rispose lei con una faccia che la diceva lunga. 

- Alloraaaaaaaaa?!?! Volete muoverviiiiiii?!?!!! - vennero richiamati - andate prima che si arrabbino ancora di più... vi aspettiamo ai cancelli. 

- Tranquilli andate pure a casa. La questione andrà per le lunghe credo.

- Non se ne parla, siamo una squadra e come ogni squadra che si rispetti... siamo con voi! 

 

Note dell'autore:

Eccomi finalmente! Ho impiegato un po' più del previsto ma alla fine ce l'ho fatta. Spero ne sia valsa la pena. Alla prossima.

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Capitolo 37
*** Capitolo 37 ***


Raggiunsero l'ufficio dei produttori ma prima di entrare lui la trattenne per un braccio
- Tranquilla, andrà tutto bene! - le disse
- Colin Per favore... sii realista. Uno dei due oggi se ne andrà a casa te lo dico io. - dospiró - Non ci posso ancora credere che mi sono lasciata trascinare in questa cosa! 
- Ormai è fatta... non possiamo cambiare il passato e ricordarlo aiuta, entriamo dentro e salviamo il salvabile ok?
- Va bene... - entrarono e trovarono sia Adam che Eddy seduti alla loro scrivania pronti ad aspettarli.
- Sedetevi! disse bruscamente Eddy e i ragazzi un po' intimoriti, sopratutto Jen, fecero come gli venne chiesto.
- Non mi sarei mai aspettato da voi due una cosa del genere. Cosa diamine vi è passato per la testa si può sapere? Sul posto di lavoro... avete fatto sesso sul posto di lavoro? Non ho parole e ancora stento a crederci . 
- Adam ascolta... - iniziò Colin -Eravamo in pausa, non c'era nessuno... Ho avuto io questa malsana idea... 
- Risparmia il fiato Colin, non mi devi spiegare nulla. Si è visto benissimo quello che stavate facendo. 
- Ma lo sapete che abbiamo mandato via gente per molto meno si? - continuò Eddy 
- Lei non c'entra nulla! 
- Mi dispiace dirlo ma non mi sembrava prima. 
- L'ho convinta io... mi ha ripetuto mille volte che era da irresponsabili fare una cosa del genere, che poteva entrare chiunque, che eravamo a lavoro... sei devi licenziare qualcuno: licenzia me! 
- Sei scemo?!?! Se te ne vai tu me ne andrò anche io. - rispose prontamente lei.
- Non credo che tu sia nella posizione adatta per dettar legge. Non pensare che se mi minacci dicendo di andare via allora io torni sui miei passi e lasci correre!
- Non ti sto minacciando Adam e so benissimo di essere in torto. Sto solo dicendo che se devi mandare a casa uno di noi ti conviene mandare via me, così almeno uno di noi lo riesci comunque a tenere dentro perche se mandi via Colin io mi licenzieró subito dopo.
- Siete due degli elementi migliori che ho. Non potete neanche immaginare quanta pubblicità vi ho fatto con il produttore che vi ha beccati in quegli atteggiamenti e voi come mi ripagate? Facendomi fare quella figura? Chissà che penserà di questo posto adesso. 
- Ci dispiace! 
- Dispiace più a noi fidatevi... non abbiamo mai permesso questo genere di comportamenti sul set e non possiamo fare un'eccezione solo perché siete voi. Mancheremmo di professionalità. Detto questo vi comunico anche da parte di Eddy che forse è il caso di iniziare a cercare altri lavori perché penso seriamente che uno dei due dopo il finale di metà stagione non sarà più dei nostri. 
- Davvero Adam? Per una stronzata come questa? - Colin sbottó temendo più per la sua jen che per lui
- Non la definirei una stronzata e comunque ringraziatemi! in altri posti di lavoro più comuni già stareste a casa. Entrambi Avete avuto un comportamento poco idoneo e meritate una punizione. Ora Andate... ci vediamo domani alle 4. Puntuali e che sia chiara una cosa: dovete stare a debita distanza l'un l'altro. Non voglio vedervi nella stessa stanza o posto ameno che non si tratti di registrare. 
Uscirono dall'ufficio più demoralizzati di prima e si recarono ai cancelli senza dire una parola. Come promesso vi erano tutti i loro amici ad attenderli ignari di tutta quella vicenda.
- Tutto ok ragazzi? Avete un aspetto orribile! -Chiese josh
- No! Non va tutto bene- rispose secca jen 
- ma cosa diamine è successo di può sapere? - Chiese Rebecca.
- lasciamo stare per favore non ne voglio più parlare. Andiamo a prenderci qualcosa da bere piuttosto... ho davvero bisogno di ubriacarmi!
- Almeno diteci se è seria la cosa!
- Serissima Ginny! Andiamo dai! 
Si recarono tutti nel loro solito ritrovo e ordinarono da bere. Un drink,due drink,tre quattro....
- Colin? Non starà esagerando? è il quinto che beve! - Chiese lana preoccupata per la sua amica. Era irriconoscibile.
- Lasciala stare, per una sera va bene così. La porteró a casa con me dopo. In fondo è colpa mia se ci troviamo in questa situazione.
- Ci dite che è successo? Siamo vostri amici, possiamo aiutarvi. 
- Non credo possiate aiutateci... vi riassumo tutto in poche parole: uno dei due rischia il licenziamento.
- CHE COSAAAAAAAAAAA?!?! No,Non ci credo. - disse Lana
- Credici invece a fine metà stagione uni dei due molto probabilmente andrà via.
- È assurda questa cosa! Ma come mai? Che avete combinato si può sapere?
- Ve lo spiego io... disse jen leggermente alticcia che fino a quel momento era stata in disparte. - Il signorino qui presente - lo indicó in maniera un po' goffa - ha avuto la malsana idea di sco.... fare sesso in una delle stanze del set. Nel loft per essere precisi e io mi sono lasciata coinvolgere come una cretina. Morale della favola Adam ci ha beccati a farlo. 
- No.... - disse Lana tra lo stupito e il divertito
- Scusate, ho dimenticato un piccolo dettaglio: Adam non era da solo... c'era anche Eddy e il nuovo produttore. 
- Ma veramente?!?! - disse ginny portandosi una mano alla bocca
- Ginny ti sembra che stia scherzando? - rispose facendole notare tutti i bicchieri che si era scolata - li vedi questi? Mi servono per dimenticare!
- Secondo me così ti farai venire solamente un gran mal di testa. Non pensi che possa bastare? - lana le tolse il bicchiere dalle mani. 
- Assolutamente no! Sono ancora in grado di ragionare e la cosa non mi piace affatto. - Si alzò dal tavolo per andarsi a sedere direttamente al bancone.
- Colin, toglimi una curiosità! - si intromise a quel punto Rebecca. - Tu e lei state....
- Insieme? - terminó la domanda lui. - Mah... per essere sinceri ancora non lo so neanche io. Siamo stati insieme da adolescenti e ora ci siamo rincontrati. - Le spiegó la storia in breve....
- Comunque Eddy e Adam stanno fuori! Insomma... ci avranno anche beccato ma non sarà mica la fine del mondo non credete? Come se loro certe cose non le fanno.... tze. 
- io la penso come Rebecca! - disse josh. - Voi credete davvero che io e Ginny non lo abbiamo mai fatto li? Lo abbiano fatto eccome solo che siamo stati più fortunati. 
- Ho fatto la stessa cosa quando è venuto a trovarmi Fred con la differenza che noi non eravamo nel loft ma nella stanza adibita all'ufficio del sindaco.
- Bene! A quanto pare gli sfigati siamo stati solo noi. - sospiró Colin evidentemente in colpa per aver trascinato il suo amore in que macello - Eppure ho controllato ogni minimo dettaglio e orario per non rischiare. 
- Ormai è inutile piangere sul latte versato... Non preoccupatevi. La questione si risolverà senza ombra di dubbio. Non possono mandarvi via. Siete il cuore dello Show. Senza di voi Once crollerebbe e loro lo sanno bene. 
- Lo spero, sopratutto per lei... non volevo metterla in questa situazione. 
- Basta piangersi addosso Colin! - lo rimproveró Lana - Chi se ne frega! Vi state frequentando, eravate in pausa e sto cavoli se vi hanno beccato. Ora ti do un consiglio: valla a riprendere prima che si riduca uno straccio! - indicó un punto preciso del bancone del bar dove vi era ancora Jen con in mano il suo ennesimo bicchiere. 
- Grazie delle belle parole ragazzi, ora però andate; la sveglia suona presto domani. A lei ci penso io non preoccupatevi. - aspettó che i suoi amici si allontanassero dopodiché raggiunse Jen. La situazione non era affatto buona. Guardava fisso il bicchiere e piangeva silenziosamente. Il cameriere che la stava servendo disse a colin che ormai era proprio andata... ubriaca fradicia. 
- Le sbronze che sfociano nel pianto sono le peggiori!
- Va bene così non preoccuparti... - ringrazio con un gesto della testa il cameriere per averla un minimo controllata dopodiché le si avvicinó - Allora signorina, ce ne andiamo a casa? 
- Voglio emigrare.... prendimi un biglietto aereo solo andata per una metà sconosciuta!
- Dai non esagerare! Ti porto a casa avanti. 
- [ ] Le prese il braccio delicatamente ma lei lo scansó - Lasciami! Non voglio andare a casa, voglio restare qui!
- Non puoi restare qui, stanno per chiudere e non sei esattamente nelle condizioni per poter rimanere da sola. 
Non era per nulla convinta ma alla fine Colin ebbe la meglio e la portó a casa sua. 
- Avanti!!! Potresti essere un po' più collaborativa? - Le chiese mentre la spingeva su per le scale - Un piccolo sforzo, siamo quasi arrivati!
- Lasciami qui! Vattene via! - inizió a piangere. 
- Fantastico! Ci mancava questa! Avanti Jen!!! Non dire fesserie! Ora appena entriamo vai dritta a mangiare qualcosa e poi subito a letto. Evitiamo di dare ulteriori numeri per questa sera. 
Arrivato con gran fatica davanti la porta di casa aprì e la fece accomodare.
- cosa preferisci mangiare? dolce o salato? 
- Non ho fame! Voglio solo bere per dimenticare 
- La vuoi smettere con questa storia?
- Sono una pessima persona...
- Ma perché tutte le persone che si ubriacano la prendono a ridere mentre te mi devi rendere tutto più complicato cadendo in depressione? Tieni mangia queste intanto che ti preparo qualcosa di più sostanzioso! - le lanciò un pacco di patatine che non riuscì a prendere al volo visto i riflessi scadenti di quel momento.
- Non prepararmi nulla te l'ho detto:non ho fame. Non mi lasciare sola, vieni a sedersi qui vicino a me.
- Qualcosa dovrai pur mangiare! 
- Mi bastano queste! - prese le patatine che le erano cadute . 
- Come vuoi... - andò a sedersi accanto a lei. 
- Non voglio andare a lavoro domani! - disse sprofondando sul divano. - Sarà imbarazzante! 
- Non farla tanto lunga... non siamo stati ne i primi e ne gli ultimi... abbiamo solo avuto sfortuna. Smetti di autocommiserarti per favore! 
- Gli altri non li hanno beccati peró! 
- Solo fortuna tesoro, niente di più! Credo comunque che anche a loro sia passata la voglia di tentare il rischio dopo aver saputo di noi! - conrinuó lui per poi scoppiare a ridere.
- Che ridi! E' una tragedia questa!
- Fidati di me tesoro: sei ubriaca e vedi tutto amplificato. Domani mattina a mente lucida vedrai che ti sentirai molto meglio. 
- Speriamo!
- A nanna forza... Ti lascio il mio letto.
- perché non vuoi più dormire con me? Che fai: Prima mi seduci sul posto di lavoro e poi mi lasci sola? 
- Pensavo non volessi più dormire con me dopo quello che è successo. 
- Sarò anche ubriaca e depressa ma non sono mica diventata scema. Voglio dormire con te! - si avvicinó r lo bació con estrema lentezza. 
- Alt signorina! No che non mi faccia piacere ci mancherebbe altro... ma stasera si dorme solo. Domani a mente lucida affronteremo un discorsetto noi due e decideremo il da farsi. Credo sia giunto il momento di capire davvero cosa siamo io e te.
- Quanto sei sei noioso! - lo istigó
- Quanto sei ubriaca! rispose a tono sollevandola 
- Lasciamiiiiii! Mettimi giù! Dove mi stai portando?
- In camera da letto!
- Wow! Audace!
- Te lo ripeto: a dormire! 
- Sei una vera palla tesoro lasciatelo dire. - Era davvero fuori di se ma era uno spasso. Una volta arrivati in camera la mise sul letto e andó verso l'armadio per prenderle almeno una maglia per farla dormire un po' più comoda.
- Ti statà sicuramente larga ma meglio di nien.... - Non finì la frase che la vide già addormentata. Decise di non svegliarla e di farla riposare, nelle condizioni in cui era difficilmente si sarebbe sentita scomoda. Si sistemò accanto a lei dall'altra parte del letto ma visto la mancanza di sonno e vista la situazione che si era venuta a creare si mise a messaggiare con il suo amico:

" che giornataccia!"

"Come sta? " - Chiese josh.

" Si è appena addormentata Ma psicologicamente è a pezzi! È colpa mia... sono stato un incosciente"

"Non è vero sei stato solo sfortunato. Comunque tranquillo. I vostri amici hanno un piano.... "

" che pianoooo?!?!?"

" lo scoprirai! A domani..."

Note dell'autore:
Scusate il ritardo ma mi sono dovuta occupare anche dell'altra mia fan fiction che sto scrivendo.  Mi sto dividendo tra queste due storie ma tranquilli anche se i tempi sono un po più lunghi sappiate che non vi ho dimenticato! Spero che il capitolo sia di vostro gradimento e che la storia continui ad interessarvi. Manca ancora un bel po' alla fine ma spero che continuerete a seguirmi. Alla prossima.

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Capitolo 38
*** Capitolo 38 ***


Un piano? Che cosa avevano in mente i loro amici? Questo pensiero  tormentò Colin per tutta la notte. Erano sempre stato un gruppo unito e si erano sempre sostenuti a vicenda, l'idea che avessero qualcosa in mente non lo faceva star tranquillo. Aveva paura che si sarebbero messi in mezzo ai giai. I suoi pensieri vennero interrotti dal fruscio delle lenzuola accanto a lui.
- Sono ancora viva? - Chiese Jen aprendo leggermente gli occhi.
- Perchè mai me lo chiedi? - domandò ridendo
- Sto da schifo. Mi sento come se sia stata appena investita da un autobus.
- Non era un autobus, era solo alcol e comunque si, sei viva. Ora dammi un bacio però. - Fece come le venne chiesto. - buongiorno tesoro, te la senti di andare a lavoro?
- No! - Rispose coprendosi la faccia con il cuscino.
- Perchè ti senti poco bene o per la situazione di ieri?
- Indovina un po'? La seconda senza ombra di dubbio. Io resto qua!
- Andiamo non farla tanto lunga, comportiamoci come sempre e vedrai che le cose si risolveranno! Ne sono sicuro. - cercò di spronarla.
- Tu ultimamente sei un po' sicuro di troppe cose e chissà perchè finisci sempre con l' avere torto.
- Alzati da questo letto o ti prendo di peso e ti ci porto conciata così a lavoro.
- Ho gli stessi vestiti di ieri, non sarebbe una buona pubblicità per essere assolti dai peccati.  dovrei passare a casa a cambiarmi se decidessi di venire ma non credo che prenderò mai sul serio questa proposta oggi. 
- Avanti signorina, muovi quel bel culetto. Se lo farai a fine serata sarai ben che ricompensata.
Si lasciò convincere, passarono da casa sua, si cambiò e finalmente raggiunsero il set. Erano in ritardo di cinque minuti ma sembravano comunque essere i primi. Sul set regnava il più assoluto silenzio.
- Dove sono finiti gli altri? Adam si è anche raccomandato...
- Non so dove siano ma gli conviene presentarsi prima che arrivi o saranno cavoli.
- Bene bene, almeno voi due avete avuto la decenza di presentarvi. - era parecchio irritato
- Buongiorno Adam - disse Colin - Ti vedo alterato... è successo qualcosa? 
- Come se non lo sapeste! - rispose 
- Veramente non sappiamo nulla. - si intromise Jennifer - Che succede?
- Succede che volete mandarmi in bestia ecco che succede! Non bastavate voi, anche i vostri compagni adesso si ci mettono!
- Non ti seguo...
- Leggete questo!  E' il messaggio che mi sono ritrovato questa mattina sulla porta del mio ufficio:
" Adam, ti scriviamo per farti sapere che non siamo assolutamente d'accordo con la decisione tua e di Eddy presa ieri pomeriggio riguardo a Colin e Jennifer. Pertanto dopo un'accurata riflessione siamo giunti ad una conclusione: Scioperiamo. Si hai capito bene, sciopereremo fino a quando non assicurerai a entrambi di non licenziarli. Tutti noi ci siamo comportati come loro in passato  ma fortunatamente non siamo mai stati beccati. Prenderemo tutti atto di quello che è successo per comportarci civilmente ma non puoi comunque mandarli via. Se vanno via loro andremo via anche noi! Robert, Rebecca, Lana, Ginni e Josh.
PS. Abbiamo coinvolto anche Jared. In quanto piccolino non sa la verità ma comunque non verrà neanche lui in questi giorni. "
- Visto che carini i vostri amici? È bello sapere che durante le ore di pausa fate tutti come cavolo volete.
- Adam non ne avevo la più pallida idea... - si scusò Jen sentendosi in colpa -  Provo a fargli cambiare idea.  Aspettatemi qui - Prese il suo cellulare, si allontanò in modo da essere da sola e compose il numero di Lana:
- Ti sei ripresa dal coma etilico di ieri? - chiese la ragazza non appena accettò la chiamata.
- Io si! Siete voi quelli fuori di testa adesso! Ma che cavolo vi è preso è?! Sbrigatevi a venire a lavoro, Adam è nero!
- Ha cambiato opinione su voi due?
- No, non penso almeno
- Allora niente da fare! Lo sciopero continua. 
- Non scherzate!
- Non stiamo scherzando Jen!
- Vi state mettendo in mezzo ai guai... perchè fate così?
- Perché non è giusto e perché vi vogliamo bene! - rispose come se fosse la cosa più ovvia di questo mondo
- Io e Colin abbiamo sbagliato. Noi due abbiamo fatto il casino e a noi due spetta rimediare. Non a voi!
- Non significa che dobbiamo essere d'accordo con la  decisione del capo. Glielo abbiamo già detto: se licenzierà voi dovrà licenziare anche noi. Come avete sbagliato voi  anche noi in passato abbiamo sbagliato. O assolvono tutti o mandano a casa tutti.
- Voi siete pazzi! E' la cosa più stupida che abbia mai sentito. Non si regge in piedi il vostro ragionamento. Fate i seri... rischiate di mettervi in guai più grandi. 
- Se finiremo nei guai non sarà comunque per colpa vostra! Lo abbiamo deciso noi e non abbiamo intenzione di arrenderci. Ciao ciaooooooo.
- No Lana aspetta!!!!! - Niente da fare, aveva già riagganciato.
- Allora? Chiese colin con adam a seguito una volta raggiunta
- Non sono intenzionati a cambiare idea! Non verranno
- Beh, se non ci licenziassi credo che potremmo tornare a lavoro fin da subito - disse colin
- Ti piacerebbe è! Mi dispiace.... le regole sono regole. Non voglio comportamenti ambigui sul posto di lavoro e voi avete infranto questa cosa. Lo hanno fatto anche i vostri colleghi? Buon per loro che non siano mai stati beccati, a voi vi è andata male!
- Dobbiamo parlarne ancora per molto? - Chiese spazientita jennifer - io mi sento già abbastanza in colpa, se continuate a ripeterlo ogni tre secondi la situazione non migliorerà. Uno di noi deve tornare a casa a metà stagione? Ok va bene lo hanno capito anche i muri ormai. Perchè non la smettiamo di perdere tempo e ci mettiamo seriamente a lavorare? 
- Con chi vorresti lavorare? Siete solo voi due!
- Hai delle scene con noi giusto? Parti da quelle almeno qualcosa facciamo! Poi si vedrà.
- Va bene! Andate a cambiarmi... separatamente però!
- Adam! Non vorrai continuare con questa storia ogni volta che ci incontrerai spero.
- Meglio essere chiari! Ora filate a prepararvi.
Girarono le quattro scene che avevano da copione dopodiché visto che il loro lavoro era terminato Adam li rimandò a casa in anticipo. 
- Ci vediamo domani con il resto del cast.
- Li hai sentiti? Tornano? - chiese speranzosa Jennifer
- No, ma ho le mie buone carte da giocare tranquilli! Da domani si ricomincia.
- A domani! - lo salutarono e si recarono verso l'auto.
- Cosa avrà voluto dire? - chiese Jen
 - Non ne ho la più pallida idea.
- Lana era molto ferma sul suo pensiero quando le ho parlato... deve essere qualcosa di importante se è tanto sicuro che torneranno.  - entrambi rimasero in silenzio a pensare ad una possibile spiegazione.
- Sono stato carino però a preoccuparsi per noi!
- Già ma  c'era da aspettarselo. Noi avremmo fatto lo stesso per loro. Siamo sempre stati una buona squadra.  Peccato che non durerà a lungo! Tra poco uno di noi andrà via.
- Non succederà Jenny!  Ti prometto che troverò un modo per far si che qesto non accada. Smettiamo di parlarne almeno tra di noi ok?  Abbiamo altro a cui pensare ora.
- Tipo? - domandò lei
- Tipo che ormai siamo tornati dal viaggio e rispetto a come siamo partiti le cose tra noi sembrano essere cambiate... In meglio dico. Volevo avere solo amicizia con te invece poi abbiamo provato altro... Credo sia giunto il momento di parlare e capire in realtà cosa siamo e cosa vogliamo essere.
- Sapevo che prima o poi lo avresti detto. Non ti piace proprio vivere alla giornata è? 
- Ed è sbagliato?
- No! Hai ragione... mah.... ho lansia! Non so se sono pronta ad affrontare tutto questo.
- Con me nn devi stare in ansia o aver paura di nulla. Puoi dirmi tutto.
- Lo so però... Possiamo parlarne quando questa questione si risolverà? O almeno quando gli altri torneranno a lavoro? Non sono con la mente lucida ora come ora e in più mi sento anche in colpa. Non vorrei arrivare a dire cose che non penso solo perchè mi sento responsabile di tutto questo casino.
Colin sospirò ma dopo le rivlse un gran sorriso - Come vuoi... Vieni da me stasera?
- Sono venita ieri. Tocca a te passare a casa mia non trovi?
- Mmh buona idea! Mi piace il letto di casa tua. - disse malizioso
- Ma perchè pensi solo a quello! Cammina dai, andiamo a casa!
Il tragitto verso casa fu tranquillo, risero e scherzarono quasi per tutto il tempo poi però un messaggio sul gruppo di lavoro arrivò facendoli tornare seri: Il messaggio, o meglio la nota vocale, era di Adam:

" Ragazzi non so cosa vi passi per la testa e sinceramente neanche me ne importa. Siete amici e ne sono contento ma  adesso basta! Il lavoro è lavoro. Da domani vi voglio tutti presenti sul set per girare sia le scene che oggi non avete fatto sia quelle che vi spettano da copione domani. Se nno vi presenterete comincerò a detrarre le ore di assenza dal  vostro stipendio. Siete avvisati.

- Cavolo ecco cosa intendeva con:" ho i miei metodi" - disse Jen
- Vedrai che ora decideranno di tornare - disse lui prima che i ragazzi in questione iniziassero a scrivere sul gruppo. La prima a rispondere fu Lana. 

"Puoi scalare tutto quel che vuoi dal mio conto! io non tornerò domani."

Poi fu il turno di josh...

"Con tutto il dovuto rispetto Adam ma credo che non tornerò anche io. Non è solo perchè sono miei amici che li sto difendendo ma è anche perchè sono la parte più importante dello show. Senza di loro andremmo comunque a casa nel giro di breve tempo. Tutti nella vita commettiamo errori ed è giusto avere una seconda possibilità. Io mi sono comportato come loro e non solo una volta... non me ne vergogno a dirlo. Fortunatamente non sono mai stato beccato da voi. Forse qualche macchinista ci ha visti ma si è fatto gli affari propri. Siamo una famiglia e dobbiamo rimanere tale."

"Concordo con josh - disse Rebecca - E poi cosa avranno mai fatto di male! Non hanno ucciso nessuno o mancato di rispetto. Si amano, si vogliono bene, non lo so esattamente in che rapporti sono, so solo che un momento di intimità, purtroppo scoperto, non puo essere utilizzato come mezzo di licenziamento. Ci sono cose ben peggiori e lo sai bene. Tanta gente (attori e non) nel corso degli anni sarebbe dovuta tornare a casa a calci nel sedere e invece avete sempre chiuso un occhio. Pensate prima di sparare sentenze a chi non le merita."

A seguire arrivò il messaggio di Ginny:

"Jen e Colin sono due persone a dire poco fantastiche. Si amano da quando erano piccolini e adesso si sono rincontrati. Dovremmo essere felici per loro visto che siamo una famiglia e non minacciarli di mandarli a casa solo per aver espresso i loro sentimenti. Come dice Rebecca non hanno mancato di rispetto a nessuno. Sono stati beccati, non basta questa come punizione? Penso si sentano già abbastanza mortificati non serve essere così cattivi anche perché ci avete sempre detto di prenderli ad esempio. Anche i migliori possono sbagliare non trovate? Che poi se devo dirla tutta io non la vedo come uno sbaglio. La vedo solo come sfortuna. Continuerò a scioperare anche io."

"Concordo con i commenti di tutto il resto del cast! Non si può licenziare una persona così... sopratutto loro due! Dite che hanno sbagliato? Può anche essere, ma pensate una cosa: il licenziamento di uno di loro o di entrambi vi farà sentire meglio? Io penso di no: imporrete la vostra autorita quello si  ma a discapito di cosa? Lo sapete anche voi che ci andreste a perdere. Un linciaggio dagli ammiratori di ouat non credo che per voi sia cosa gradita. Pensateci bene. A presto. Emily"

A sorpresa arrivò un'altra risposta:

"Io sono il più distaccato di tutti - scrisse Robert - sono amico di tutti ma non prendo mai le parti di nessuno. Capisco sia il vostro ragionamento che quello di tutto il resto del cast. Non dirò la mia perchè comunque non sta a me giudicare, però voglio darvi un consiglio. Prima di prendere qualsiasi decisione valutate sia i pro che i contro. Lo show prima di tutto. Se riterrete che mandare via due di noi, perché hanno avuto comportamenti poco idonei, sia una cosa che vada a favore dello show ben venga, ma se pensate che il programma possa avere un declino con l'assenza di due personaggi allora vi consiglierei di valutare bene.
Ps. Perché sto scioperando? Perchè anche se non voglio esprimere a pieno la mia opinione comunque ne ho una e intendo andare a favore delle mie idee."


" Per caso qualcunaltro vuole parlare? " - Chiese Adam tra l'ironico e lo scontroso e qualcuno, che nessuno si sarebbe mai aspettato, rispose. Jared: 

"Anche se sono il più piccolo e anche se avete cercato di tenermi allo scuro di tutto ( cosa che non siete minimamente riusciti a fare) voglio esprimere la mia opinione. Considero Jen come una seconda mamma e Colin come il mio papà numero due. Sono stati, sono e saranno sempre i miei esempi di vita, quel che è successo non pregiudica in alcun moto chi sono veramente ovvero delle persone affidabili, responsabili e con gran cuore. Non meno importante Sono due grandi lavoratori sempre disponibili ad aiutare chi di noi è in difficoltà. Punirli per una stupidagine come quella che credo sia successa penso sia davvero troppo! E poi se proprio dobbiamo dirla tutta il nostro show si basa sulla speranza e sull'amore. Si amano? Ben venga! Sono dalla loro parte! PS. Vi state attaccando ad una cosa stupidissima.  Pensate a tutti quegli attori che dovevano essere mandati a casa il giorno dopo per il loro comportamento maleducato e che invece avete lasciato agire indisturbati. Jen e Colin non meritano niente di tutto ciò anzi... vi hanno salvato il sedere un migliaio di volte. Ora spetta a voi!

- Caspita! - Disse Colin. - Hanno preso tutti le nostre parti
- Avevi dubbi?
- Beh, stanno rischiando il posto! Io non so se lo avrei fatto...
- Io penso di sì! Comunque... Adam non sarà contento! - sospirò la ragazza
- Non puoi comunque farci nulla tesoro! Non è colpa tua! So che ti senti in colpa ma non devi! E adesso è giunto davvero il momento di andare a casa...
***
Il mattino seguente i due piccioncini decisero di presentarsi a lavoro separatamente per non farsi rimproverare ulteriormente dal loro capo. Arrivarono con una decina di minuti di distacco l'uno dall'altro.Fu Jen l'ultima ad arrivare tra i due. Quando raggiunse il set Adam e Colin erano già li intenti a parlare.
- Buongiorno ragazzi!
- Ciao Jen! - Rispose Adam
- Vado a cambiarmi, ci metto cinque minuti.
- Evita! Siete anche oggi solo voi, è inutile provare! Andate a casa! Vi chiamerò quando i vostri colleghi decideranno di tornare. Prima o poi dovranno farlo se non vogliono campare d'aria.
- Adam ti chiedo scusa, non credevo si arrivasse a tanto! - disse la ragazza
- Per quanto possa essere arrabbiato per la vostra situazione non posso incolparvi anche di questo! Ci vediamo prossimamente.
***
Passarono due settimane da quel giorno e non ci fu nessuna notizia ne da Adam ne dal set.  
- Sono preoccupata sai? - Disse Jen che era seduta sul divano in braccio a Colin
- Per cosa tesoro?
- Per il lavoro... siamo arrivati a registrare la dodicesima puntata e hanno da poco trasmesso l'undicesima. Siamo coperti fino alla prossima settimana dopodiché se non riprenderemo  a lavorare dovranno sospendere il programma!
- Non è colpa nostra tesoro!
- Dici? Siamo in questa situazione proprio per il nostro comportamento!
- Ok va bene, ma  anche se fosse così, cambia qualcosa? No! Quindi non serve a nulla autocommiserarsi non trovi?
- Dobbiamo fare qualcosa!
- E cosa?
- Forse lo so! - Prese il telefono e digitò un messaggio al gruppo:

"Ciao ragazzi! Volevo ringraziare tutti voi per aver preso le nostre difese ( mie e di colin) riguardo questa stramba situazione. Sapere di poter contare su tutti voi mi fa enormemente piacere ma c'è da dire una cosa: questa situazione sta diventando ingestibile. O almeno per me è così! Purtroppo nella vita si commettono errori e ad ogni errore c'è dietro una conseguenza. Io e Colin abbiamo sbagliato ed è giusto pagare per lo sbaglio commesso. Adam e Eddy ritengono giusto mandare via uno di noi? Ben venga.... li abbiamo portati noi a prendere questa decisione. Se avessimo rispettato le loro regole non saremmo sicuramente arrivati a questo punto. Scrivo questo sms per chiedervi un enorme favore: smettiamola qua! Pensiamo al bene dello show... tra una settimana andrà in onda l'ultima puntata registrata dopodiché dovranno annullare lo show se non torniamo a registrare. Vogliamo davvero che ouat finisca così? Io non penso. Che ognuno di noi si metta una mano sulla coscienza e torni sui suoi passi! È la cosa migliore da fare. Qualunque cosa questo comporti!"

Dopo mezz'ora nessuno ancora aveva risposto a quel messaggio e Jen continuava a guardare lo schermo del telefono in attesa

- Amore smetti di guardare il cellulare e vieni a vedere un film con me tanto non cederanno!
- Non puoi saperlo!
- Mi ha appena mandato un messaggio Lana dicendo di dirti di lasciare stare che tanto non cambiano idea! Ce l'hanno a morte con Adam.
- È assurdo!
- Non possiamo fare nulla. Ci abbiamo provato ma a questo punto come ti ha detto anche Adam non è colpa nostra. Forse doveva andare così!
- Non è giusto però! -  Disse tristemente avvicinandosi a lui
- Lo so... vieni qui fatti abbracciare.
Rimasero accoccolati senza dire una parola per molto tempo. Fu il suono in contemporanea di entrambi i telefoni che li fece staccare e tornare alla realtà.
" Ok! Come volete! Avete vinto! Forse abbiamo un po' esagerato, in fondo non è successo nulla. Jennifer e Colin sono salvi e rimarranno tra i regular. Nessuno di loro verrà licenziato. Ora per cortesia potreste tornare a lavoro?"
"Certo che sì adam a domani!" - Rispose lana
"Domani tutti colazione al solito posto raga! Si festeggia il gran ritorno di ouat!" - scrisse Josh

- Che stronzi! - commento Jen ridendo!
- Non sono stronzi! Sono i nostri eroi!

 
Note dell'autore:
Vi chiedo scusa per il ritardo e per la poca fantasia avuta in questo capitolo. Vi prometto che ci saranno capitoli di gran lunga superiori a questo. Un abbraccio e alla prossima

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Capitolo 39
*** Capitolo 39 ***


Dopo quella burrascosa avventura tornarono tutti a lavoro e anche se ci volle un po' di tempo le cose alla fine si sistemarono nel migliore dei modi. Adam ed Eddy assolsero Jennifer e Colin dai loro peccati e il rapporto tra tutti loro tornò come quello di in tempo. Non parlarono più di quell'episodio e tornarono ad essere tutti una grande famiglia.
Erano su per giù le 19:00 e avevano appena finito di girare.  Il trio Jen, Lana e Ginny decise di unirsi al camerino di ques'ultima per una cenetta in amicizia ma i loro piani vennero distrutti dall'intrusione di un bel giovanotto.

- Colin! - esclamò Lana vedendolo - Che ci fai qui? Non avevi il giorno libero? 

- Si ma ho bisogno di chiedervi un favore - indicò Lana e Ginny - Posso rapire Jen o dovete confessarvi ancora per molto? 

- A dire il vero non avevamo neanche iniziato a spettecolare - fece la finta offesa ma poi scoppiò a ridere -  Puoi prendertela, ma solo perchè  sei tu! Non ti ci abituare!

 

- Guardate che non sono un pacco postale! -  rispose la diretta interessata -  Posso decidere da me se andare o meno.

 

- Beh se la metti così... - Colin la guardò con uno dei suoi sguardi ammagliatori - Che decidi di fare? Vieni con me o mi abbandoni  per  le tue amiche?  - Le fece l'occhiolino
 

- Come potrei mai abbandonarti! Vengo con te. - Prese la giacca - Ciao ragazze a domani. 

- Fate i bravi voi dueeeee! - disse Lana prendendoli in giro. Quei due erano innamorati persi eppure si ostinavano a dire che non fosse così. Senza prestare ascolto alle battutine delle loro amiche si allontanarono dalle roulotte e raggiunsero la macchina di Colin. 

- Dove stiamo andando? - chiese lei curiosa

 

- A mangiare qualcosa, muoio di fame. - le accarezzò il viso - Andiamo dai, ho prenotato in un ristorantino niente male!

 

-  Che c'è la mia cucina non ti piace più?

 

- Voglio passare una bella serata insieme a te e non nelle solite quattro mura, è un reato? 

 

- Certo che no! Ma c'è dell'altro sotto lo sento.

 

- Ok va bene hai vinto. Sono un po di giorni che ormai quella spiacevole  situazione si è risolta no?  

- Già ho capito dove vuoi arrivare. - cambiò espressione

-  È giunto il momento di parlare di noi che ti piaccia o no. Non possiamo aspettare oltre... io non posso aspettare oltre. Ho bisogno di sapere come devo comportarmi con te: se da amico o da qualcosa di più!

- Colin...

 

- No no no... parleremo dopo. Arriviamo al ristorante prima... vorrei avere lo stomaco pieno  di prelibatezze prima di ingoiare anche  il boccone amaro!

 

- Ma quanto sei scemo!

 

Si misero finalmente in macchina e raggiunsero il luogo stabilito. Da bravo gentiluomo le aprì la portiera per farla scendere e insieme si diressero all'interno del ristorante. 

 

- Caspita! - esclamò lei non appena si rese conto di dove l'avesse portata - Anche a lume di candela. Menomale che dopo cena io e le ragazze avevamo in programma di uscire quindi mi sono vestita decentemente, perchè altrimenti sarei venuta qui in pigiama. - rise 

 

- Sei sempre bellissima. Anche in pigiama.

- Che c'è?  Vuoi comprarmi per caso?

- No, sono solo masochista.... ordiniamo dai!

 

La cena venne servita in un baleno insieme ad un paio di calici di vino. Iniziarono a mangiare e poco dopo Colin iniziò a parlare:

 

- Allora... - tossì e si sbottonò un bottone della camicia, si sentiva soffocare. 
 

- Non ci credo... - disse lei intenerita nel vederlo così -  sei agitato? 

- Un po'... sai com'è... sto per ricevere il palo più grande della mia vita!

 

- Tu sei proprio sicuro che ti darò un due di picche quindi?

 

- Puoi biasimarmi visto come ti ho trattato in passato?

 

- Beh... In effetti... no. - prese un gran respiro - Senti Colin... a proposito di questo...

 

- No ferma! Prima di dirmi qualsiasi cosa fammi parlare ok? Lo so che forse queste cose le avrò già dette un milione di volte ma voglio che tu le ascolti attentamente... a prescindere da tutto.
Prima di incontrarti ero una ragazzo superficiale, menefreghista e donnaiolo. Non mi interessava nulla se non divertirmi. Non volevo storie serie, vivevo alla giornata e le cose sembravano andare a gonfie vele... fino a quando non ti incontrai. Da subito rimasi colpito da te, non eri la solita ragazzina, eri diversa, intelligente e matura nonostante fossi solamente un adolescente. Con il tuo modo di fare mi hai fatto andare fuori di testa e mi sono perdutamente innamorato di te. Siamo stati bene insieme e Dio solo sa quanto mi manca tutto ciò. I giorni dopo la nostra rottura sono stato terrificanti: sono tornato ad essere lo stesso ragazzo di un tempo se non peggio. Helen ha provato a darmi una mano... o almeno così credevo.  Non faceva altro che dirmi  che tu non avresti voluto vedermi ridotto in quello stato, che volevi che io fossi felice e che mi rifacessi una vita.  Ho provato nuovamente a cambiare, per te,  ma non è servito a nulla. Mi mancavi! Non so cosa sia successo esattamente ma alla fine Helen mi portò ha pensare che una nostra relazione sarebbe stata d'aiuto per dimenticarti e così ci provai... niente da fare: Il mio chiodo fisso eri sempre e soltanto tu, la relazione con lei non mi bastava... avevo bisogno di qualcosa di più.  Mi  sono buttato quindi a capofitto sul teatro e sulla recitazione ed ecco che finalmente uno spiraglio di luce nella mia vita tornò a farsi vedere. La recitazione mi ha in un certo senso ridato vita, quella vita che con te andò via. Il primo giorno che atterrai qui a Vancouver mi sentivo spaesato lontano da casa e agitato per la nuova avventura che mi aspettava, andai in un pub a bere qualcosa e li incontrai una meravigliosa ragazza. Lo ammetto nonostante stessi ancora con Helen ci provai,  ma lei non sembrava interessata. Ho scoperto solamente il giorno dopo che quella meravigliosa ragazza sarebbe stata la mia collega di lavoro. Chiunque penserebbe che io sia stato fortunato e invece no. Non è stata fortuna, è stato un tormento, perchè  dal giorno che la incontrai i pensieri a quella piccola ragazza di 15 anni tornarono alla mie mente come un incubo continuo. Nonostante mi ricordasse perennemente la mia lei strinsi un ottimo legame di amicizia con questa nuova ragazza, legame durato per lo più un anno in quanto un giorno scoprii che in realtà lei fosse davvero la mia "lei", quel piccolo scricciolo di cui ero sempre stato perdutamente  innamorato. Cosa ho capito da tutto ciò? Che non ho  mai e dico MAI  smesso di pensare a quella piccoletta e che l'ho continuata ad amare in gran segreto anche se fui io ad  allontanata da me.
 

- Colin...

- Aspetta non ho finito. Non voglio farti pena o comprarti con queste parole. Voglio solo aprirti il mio cuore. Ti amo Jennifer, a prescindere dal passato. Amo la Jen  conosciuta sul set:  quella che era la mia migliore amica e confidente,  la collega per eccellenza. Amo tutto di te... e l'ultimo periodo che abbiamo vissuto insieme, da quando ci siamo riappacificati,  è stato meraviglioso. Questo desidero. Desidero averti accanto non solo come una semplice amica... mi piacerebbe costruire di più con te ma sono terrorizzato all'idea che tu non voglia le stesse cose  perchè questo per me significherebbe prendere atto che tutte le belle cose vissute nell'ultimo  periodo stanno per  finire e che torneremo ad essere semplici amici. - ci fu un lungo silenzio. 

 

- Posso parlare adesso? - Disse seriamente. Lui annui

 

- Sono davvero delle bellissime parole quelle che mi hai appena detto e come tu sei stato sincero con me è giusto che anche io lo sia con te! È vero, abbiamo avuto una magnifica storia, ho vissuto grazie a te una parte della mia vita fantastica, tutto aveva senso... poi la catastrofe. Tu  te ne sei andato lasciandomi da sola! Ho passato mesi a versare lacrime, mattina e sera, stesa su un letto con la  tua foto in mano con la speranza che prima o poi avresti varcato la soglia di casa chiedendomi scusa. Ho saltato un mese di scuola... un mese di teatro. Non uscivo più.... io e le mura della mia camera eravamo diventate un tutt'uno. Sono stata la disperazione dei miei genitori che si sono maledetti per averti lasciato entrare così in casa nostra. Nessun litigio, nessuno screzio... niente di niente. Nulla  che potesse  presagire quella catastrofe.  Mi sono ritrovata di punto in bianco senza la cosa a me più cara in quel momento . Hai la vaga idea di come ci si senta?
Con il passare del tempo mi sono rialzata cercando di rifarmi una vita sopratutto in ambito sentimentale. Nessuna storia è durata a lungo perchè nessuno mi dava le stesse sensazioni che mi faceva provare quel giovincello dagli occhi color del cielo. Ho intravisto uno spiraglio di luce con quel mio collega di lavoro che a poco a poco mi ha conquistata... mai a pensare che fossi proprio tu, la persona che mi ero promessa di non avvicinare più nella mia vita. è stato uno shock quando l'ho scoperto.  Mi sono arrabbiata, mi sono sfogata e alla fine ho deciso di darti una seconda possibilità in amicizia in modo che tu potessi farmi capire che potevo fidarmi di te.  Ad oggi ti dico che non hai deluso le mie aspettative... anzi siamo andati anche un po' oltre la sottile linea dell'amicizia e non me ne pento ma Colin... tu lo sai come sono fatta... ecco vedi io... 

- Ok ok ho capito, non c'è bisogno che continui. - Disse con una faccia abbattuta alzandosi in piedi. 

- Dove stai andando?  - rispose lei interdetta. 
 

Mi dispiace ma non riesco a stare qui un secondo di più.  fa  troppo male!

- Ma... fammi finire almeno. 

 

- Preferisco di no! Jen per favore cerca di capirmi

 

- Ma se non sai neanche cosa voglio dirti! Avanti siediti e lasciami finire. 

 

- Lo so! Fidati che lo so cosa vuoi dirmi.

 

- Lasciami continuare allora...  per favore.... Per me è importante che tu sappia. 

 

- Magari un altro giorno, ora proprio non ci riesco.  Ti riporto a casa dai! - Disse allungandole la mano. Sembrava essere appena stato investito da un treno.
 

- Colin davvero non hai...

- JENNIFER! - alzlzò giusto per un secondo la voce, poi tornò in se -  Te lo chiedo per favore... 

lasciami stare.

- Come vuoi -  disse ormai rassegnata -  Ma non volevo in alcun modo ferirti. 

 

- Lo so ma... è dura!

 

Si rimisero in macchina e Colin sembrava completamente diverso dal Colin di qualche ora prima. Aveva completamente lo sguardo  fisso sulla strada, era inquietante... sembrava non sbattere neanche le palpebre.
 

- Colin... - provò nuovamente lei 

- Non ora ti prego. - le rispose  e con toni pacati. lei inizialmente lo assecondò perché lo vedeva parecchio sconvolto, poi però decise di intervenire perché come lui aveva precedentemente parlato, anche lei aveva il diritto di spiegarsi.

 

- Accosta ! - gli disse piano. Sembrava non che l'avesse ascoltata - Colin per favore accosta l'auto.  -   anche questa volta ignorò le parole della ragazza e  proseguì dritto. - TI HO DETTO ACCOSTA QUESTA MALEDETTA MACCHINAAAAA! - disse prendendo lo sterZo e girandolo verso il bordo strada. Colin frenò bruscamente.

 

- SEI FORZE IMPAZZITA? DI UN PO, VUOI FARCI AMMAZZARE?
 

La strada è deserta tranquillo, non corriamo pericoli.

- Vorrei comunque evitare di finire dentro quel  fossato!

 

- Scusa ma era l'unico modo per farmi prestare attenzione. - gli mise le mani sul viso e lo costrinse a guardarla - Devi farmi parlare e non me ne andrò via se prima non me lo farai fare. 
 

- Non è che non voglio sentire quello che hai da dirmi solo capisci anche me.... provo dei sentimenti importanti e sapere che non sono corrisposti mi fa star male. Non sono pronto per sentire la frase: "ti considero un amico, ti voglio bene ma... ecc ecc" Dammi tempo! Poi ascolterò tutto ciò di cui vorrai parlarmi.

- Invece tu mi ascolterai ora perchè  non ho nessuna intenzione di far passare altro tempo.
Io ti amo razza di idiota! E voglio iniziare una storia con te!
 

- Co... cosa?!?! 

- Hai capito bene

-Ma prima al locale....

- Prima a locale cosa? non mi hai fatto neanche finire!

 

- Il tuo discorso diceva cose vere e alcune anche molto belle ma stavi  concludendo con un "però" e sappiamo tutti cosa significa solamente quella parola messa in un contesto come quello. 
- Vedi allora che non hai capito nulla e che sei stato troppo frettoloso? Volevo semplicemente dirti che tu sai come sono fatta:  ci metto tanto ha fidarmi di qualcuno e ad avere la sua fiducia. Questo periodo di "riappacificazione amorosa", "periodo di prova", chiamalo come vuoi sarebbe dovuto essere un test per vedere come sarebbe andata tra di noi... se le cose potevano in qualche modo funzionare...  e invece no! Dal primo giorno che ho riassaporato le tue labbra e ce le tue braccia mi hanno tentuta stretta a te ho capito che non potevo stare con altri se non tu. Per me non è mai stato un test solo che avvevo paura di dirtelo. Ti amo Colin. Non ho mai smesso di farlo e non ho intenzione di farlo ora. L'unica cosa che ti dico è che magari prima di tornare quelli di un tempo ci vorrà un po'... non voglio correre, voglio stare con te senza catapultarcci  a capofitto e affrettare tutto.Voglio vivere tutto giorno dopo giorno nella più totale serenità. 

 

- Vuoi stare davvero con me? Mi stai davvero dicendo questo? - Disse emozionato

 

- Pensavi davvero che avrei avuto il coraggio di lasciarti andare? MAI! Sei mio! Ti avverto però... prova a lasciarmi in malo modo per la seconda volta e questa volta finisci davvero in un altro continente.

 

- Non succederà!

 

- Voglio sperarlo, anche perchè non lo sopporterei... -  rimasero in silenzio abbracciati l'un l'altro a scambiarsi teneri baci - Allora tesoro? - fu lei a rompere quel romantico silenzio - Ne è valsa la pena ascoltarmi: sì o no?
 

- Volevi farmi cadere in un tranello dimmi la verità! - sorrise. 

- Non è  assolutamente vero! - gli diede un alto bacio. - Ora che tu ti sei dichiarato e che io mi sono spiegata... C'è altro che vorresti dirmi prima di iniziare questa nuova avventura? 

 

- Sii... una cosa ci sarebbe! - disse serio

 

- E cosa?

 

- Ti amo! Ti amo "piccoletta!"

 

Note dell'autore: Sorpresaaaaaaaa! Sono riuscita a pubblicarlo prima di quanto pensassi. Vi avevo detto massimo lunedì se non sbaglio e invece sono riuscita ad anticiparmi il lavoro. Cosa ne pensate? Spero che ne sia valsa la pena aspettare. Alla prossima.
 

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Capitolo 40
*** Capitolo 40 ***


L'indomani la signora Morrison e sua figlia Julia passarono l'intera mattinata ai fornelli a cucinare ogni tipo di prelibatezza.

- Si può sapere che state facendo? Sono 6 ore come minimo che siete chiuse qui dentro. - sentenziò Jennifer entrando in cucina.

- Deve essere tutto perfetto! Lo sai come è fatta nostra madre. - rispose  julia alzando gli occhi al cielo.

- Lo so che è una perfezionista ma pensavo di essere stata abbastanza chiara: è una cena informale quella di stasera, potevano benissimo ordinare delle pizze.

- Cioè spiegami meglio... - intervenne a quel punto la signora Morrison che fino a quel momento era rimasta in silenzio - Ci porti a conoscere il tuo fidanzato e noi dovremmo presentarci solamente con delle pizze?

- Perchè cosa cìè di male? Lui adora la pizza!

- Allora vorrà dire che prenderemo anche quella! - rispose la signora prendendo il telefono cellulare. 

- No mamma fermati! Tu non ordinerai o preparerai nient'altro. Abbiamo già tutto e ad essere sinceri possiamo anche sfamare una ventina di famiglia questa sera. Andatevi a riposare ora, a mettere in ordine e ad apparecchiare ci penso io!

- Zia? Ti piace il vestitino che ho messo per lo zio?!?! - una piccola bimbetta dai capelli biondi e dagli occhi verdi entrò in cucina raggiungendo parte della famiglia. 

- E' bellissimo tesoro, ma perché ti sei fatta così bella? - 

- Perché mi hai detto che lo zio è molto bello.  Non posso mica sfigurare!

- Odio ammetterlo ma ha ripreso da te. Ti somiglia in tutto! -  esclamò Julia esasperata - Fisicamente parlando ti ha staccato la testa e a comportamenti stiamo li.  Speriamo che abbia ripreso da te anche il capitolo scuola. 

- Va bene tutto basta che non mi somigli nelle faccende amorose! 

 

- No per carità! Non voglio neanche ripensare a tutti i guai in cui ti sei cacciata in  quel periodo!

 

- Inizia a prepararti psicologicamente cara mia...  ti tocca tra qualche anno! - Guardò l'orologio e notò  che erano già le due del pomeriggio. - Uuuu ma è tardissimo!  Devo andare in aeroporto a prenderlo! 

- Tornate direttamente a casa? 

- Non penso mamma! Ci vediamo in serata, a dopooooo!

***
Quando arrivò in aeroporto lo trovò già fuori ad aspettarla.

- Scusa scusa scusa lo so sono in ritardo. Da quando sei arrivato?

- Ti ho detto che sarei arrivato per le 14 e 15 ma potrei averti detto una piccola bugia sai?  Sono arrivato un' ora fa ad essere sinceri!

- E perché non me lo hai detto? Sarei venuta prima!

- Innanzitutto dammi un bacio!

Sorrise e lo accontentò - Mi sei mancato amoreeee! - gli disse più felice che mai di rivederlo.

- A me sono mancati i tuoi baci... e altro!

- Sempre il solito porco! mai una volta che fossi un po' romantico....

- E dai, lo sai che scherzo.

- Lasciamo stare... allora, come mai sei venuto prima?

- Ho voluto fare delle compere

- E non potevo accompagnarti?

- No se erano per te! - Disse mostrandole solo in quel momento un bouquet di rose rosse. 

- Amore  mio, sono bellissimeeeee!  Grazieee!

- Anche questo è per te! - disse consegnandole successivamente un pacchetto regalo!
 

- E come  mai tutte queste attenzioni?!?! Ti devi far perdonare qualcosa?

- Certo che no! Te l'ho detto mi sei mancata e poi non appena l'ho visto ho pensato a te!

- Non dovevi! - rispose con un gran sorriso ancora prima di aprirlo.

- L'ho fatto con piacere e poi se dobbiamo essere siceri  è più per me che per te. 

Finalmente Lo aprì - Ecco lo sapevo! -  disse ridendo - il solito porco! - all'interno del pacco vi era un completino intimo. 

- Tu mi hai detto che non li avresti portati con te così ho recuperato!

- Numero uno: stiamo andando a casa dei miei genitori se mai te ne fossi dimenticato, punto due: se non li ho portati  con me è perché magari nella mia stanza ce ne sono altri non trovi? E poi tu sei proprio sicuro che non li ho portati? - ammiccò

- Beh... Questo ha comunque il suo perché! - riprese a baciarla. 

- Ok ok.. prima di degenerare, che ne dici: ci vogliamo avviare?

- Ho l'ansia devi credermi... non mi capitava da una vita! - confessò lui

- Non devi averne, sei il miglio fidanzato che abbia mai portato a casa! Tu pensa una volta portai a casa un ragazzetto che poi si rivelò uno stronzo... non puoi capire! Si chiamava come te sai? - rise.
- Ma quanto sei spiritosa amore! 

- Dai scherzavo! - anche se non voleva darlo a vedere era davvero agitato. - Senti che ne diresti di un giretto per la città prima di passare a casa? Sei peggio di una corda di violino.

- Penso che tu abbia ragione. 

- Andiamo dai! Ci facciamo una passeggiata dopodichè ti porterò in un locale dove fanno l'peritivo più buono del mondo. 

Caricarono le valigie nella  macchina di lei e partirono.

***

- Ellie! -  disse julia richiamando sua figlia - Non serve a nulla stare  li alla finestra lo sai vero?   ci vorrà ancora un bel po prima che arrivino!

- Che c'è mamma? Hai paura che veda la zia e lo zio scambiarsi un bacino? - rise

- Amore fidati, è l'ultima cosa che mi preoccupa. -  rispose a bassa voce. - Avanti, vieni a darmi una mano ad apparecchiare...  tua zia nella fretta di andare a prendere il suo fidanzato ha lasciato tutto da sistemare.
- Uffa! Io voglio vedere lo zio! - rispose spazientita al pensiero di dover lasciare la sua postazione

- Guarda amore che lo zio verrà proprio qui in casa nostra, non c'è alcun bisogno di aspettarlo alla finestra . - la bimba annuì - Allora, me la dai una mano a sistemare tutto si o no?

- Va bene mamma!

- Brava bimba.

***
Dopo aver passeggiato per il centro di Chicago e assaggiato quello che era per davvero il miglior aperitivo di sempre, Jen e Colin decisero che era il momento delle presentazioni ufficiali. Entrarono nel vialetto di casa, lei  lo aiutò a prendere la valigia dopodichè  si incamminarono verso il portone d'ingresso. 

- Respira! - Gli disse  prima di entrare - Andrà tutto bene, calcola che mamma ama killian jones. E' un punto a tuo favore non trovi?

- Lo ama perché non sa che sono io! - la corresse

- Anche questo è vero ma tranquillo non sono più una bambina e posso decidere da sola con chi stare. Se a loro non starà bene pazienza!

- Ti amo! Ricordatelo se non dovessi uscirne vivo!

- Ma falla finita! - E spingendolo giocosamente lo fece entrare. Posò la valigia all'ingresso dopodichè si incamminò insieme a lei verso il salottino dove vi erano Daniel e Julia intenti a guardare un film. 

-  Fratelli siamo arrivati! disse sorridendo

- Era ora che arriva....ste  - A Julia morirono le parole in bocca - O santo Diooooo! - Esclamò la ragazza sconvolta mentre suo fratello si limitò a portarsi una mano sul viso consapevole di chi fosse appena entrato in casa sua. 

- Che c'è? Avete deciso di fare i cafoni o venite a salutarlo?

- Dimmi che non è lui jen ti prego! Dimmi che ti è venuto solo a salutare e che il tuo lui è semplicemente in ritardo!

- Daniel... Credo che tu conosca già la risposta!

- Prevedo una catastrofe!

- Non è detto che mamma e papà sapranno tutto a fine serata! Vogliono conoscere il mio attuale fidanzato giusto? Eviteremo di parlare del passato e il gioco è fatto. Ci saranno miliardi di Colin sulla faccia della terra, non posso aver scelto un fidanzato che guarda caso ha lo stesso nome del mio ex? 

- Non puoi farlo sorella e lo sai! Mamma e papà sanno leggerti come un libro aperto. Se non glielo dirai questa sera comunque prima o poi ne verranno a conoscenza e allora si che saranno guai seri. 

- Ma vi site visti voi due?  Sembra abbiate visto un mostro. Se voi avete reagito così pensa mamma e papà - adesso anche a lei stava salendo l'ansia. 

- Non è per lui che abbiamo reagito così - spiegò Julia - Ma sappiamo già come finirà. 

- Ha ragione Julia. Era meglio l'avanzo di galera!

- Ve lo dico subito: Se dovete continuare a comportarvi in questo modo io prendo e me ne torno a vancouver! Ma chi me lo ha fatto fare a me di venire qui...

- E dai calmati Jen! Non stiamo criticando lui... non siamo noi quelli che se la sono legata al dito! Se tu sei contenta noi siamo contenti per te, lo sai!

- Ecco, così va già meglio!

- Scusaci Colin, non è nulla di personale è solo che la situazione è un po'... strana! 

- Tranquilli, avevo previsto reazioni ben peggiori!

- Mamma mamma! -  disse la nipotina di Jen scendendo dalle scale - è già arrivato zi... - rimase imbambolata con gli occhi fuori dalle orbite nel vedere il suo personaggio televisivo preferito proprio davanti a lei!

- Ciao piccolina! - le  disse colin sorridendole

- Tu... tu sei... capitan Hook?

- In persona tesoro!

- E sei... sei mio... zio??? - chiese da finta timida, cosa che fece ridere il resto dei presenti.

- Credo proprio di sì!

- O MIO DIO TI ADORO ZIO HOOK!

- Amore non si chiama Hook - la corresse sua zia. 

- Lo so!  Si chiama killian. Killian Jones. 

- Neanche! Quella è solamente la parte che recita nel telefilm.  Come me anche lui ha un altro nome nella realtà! Si chiama Colin

- Ti voglio bene zio Colin! - Disse facendosi prendere in braccio.

- Non smetterò mai di ripeterlo: è dolce come te. - i due innamorati si scambiarono uno sguardo che valeva più di mille parole.

- Che ne dite vogliamo andare di là?!?! - propose Julia

- Posso usare la bambina come scudo?!?! - rispose Colin

- Non vorrei rischiare! Per il momento è l'unica figlia che ho! Vorrei tenermela stretta. - tutti risero. 

***

- Mamma, papà... vorrei presentarvi una persona! - esclamò Jen non appena arrivò nella sala da pranzo. Avanti vieni... - lo invitò ad entrare. 

- Salve! - disse imbarazzato. Quella situazione non gli piaceva per niente. 

- O santo cielo! Guarda guarda chi si vede! Se tutti gli avanzi di galera fossero così tesoro mio ben venga! - sua mamma sembrava entusiasta, ma solo perchè non aveva ancora capito chi aveva davanti. Per lei quel ragazzetto non era altro che un collega di lavoro di sua figlia. Un bel collega...

- Mamma! Sempre la solita.... - rise e nello stesso tempo riprese fiato.

- Me lo hai descritto con un delinquente con  i tatuaggi e trasandato, mi sembra il minimo che gli faccia dei complimenti non trovi? Comunque piacere, io sono Judy e lui è mio marito David.

- Piacere mio, mi chiamo Colin!

- Si si so chi sei! - sorrise per poi guardare sua figlia - Dimmi la verità: - a Jen il cuore iniziò a martellare nel petto... che sua mamma sapesse già tutto? -  tu fai una selezione per caso? Tutti con lo stesso nome te li trovi! Scusa non farci caso - tornò a guardare l'ospite della serata - è che abbiamo avuto una storia turbolenta per quanto riguarda un ragazzetto con il tuo stesso nome! Magari durante il corso della cena te la racconterò

- No mamma! Non credo sia il caso. Non è venuto per sentire storie inutili. 

- Hai ragione!  Vuoi mettere questo bel giovanotto con quel poco di buono del tuo ex!

- MAMMAAAAA! BASTA COSì PER FAVORE! Andiamo a tavola dai!!!!

***

- Allora Colin... - Fu il capofamiglia questa volta a parlare - Sei fortunato! Tutte le domande da genitore iperprotettivo: dov'è vivi, che lavoro fai ecc. non posso fartele, credo di sapere già le risposte visto che lavorare insieme. - rise

- David non cominciare! Comunque lasciatevelo dire: io l'ho detto già alla fine della seconda stagione che tra voi due sarebbe nato qualcosa prima o poi... siete adorabili insieme!

- Grazie mamma, finalmente una cosa positiva!

- Era ora che ti trovassi un ragazzetto con la testa sulle spalle! - A suo fratello andò di traverso l'acqua a quelle parole!

- DAN! - esclamò Jennifer a mo di rimprovero

- Che c'è! Non ho fatto nulla!

- Allora Colin da dov'è che vieni di preciso?

- Dobbiamo davvero parlare di questo mamma? Ve l'ho portato a conoscere ok ma basta con il terzo grado no?

- Non mi sembrava mica una domanda troppo invasiva!

- Non si preoccupi signora... sono originario dell'Irlanda.

- Anche te! Ma va di moda in Irlanda il nome Colin per caso?

- ANCORAAAA?!?! MA LA FINITEEE?!?! Ok hanno lo stesso nome e vengono dallo stesso posto è un reato?!?!

- Beh se è per questo lui fa l'attore e il pischelletto studiava teatro se non sbaglio. E se non ricordo male  hanno anche la stessa età! - Rincarò La dose Daniel

- Ok! Ora mi avete davvero scocciato!

- Calmati jen! - Le sussurrò Colin

- NO... quando è troppo è troppo! Ok! Ho avuto una storia con un ragazzo che inizialmente sembrava il classico uomo da sposare ma che poi in realtà si è rivelato un ragazzetto immaturo che nonostante i sentimenti per la sua ormai ex ha deciso di dividere la sua vita con la sua migliore amica. Siamo umani e sono cose che succedono! Sono stata male? Si tanto! Ma non potete accusarlo o odiarlo solo perchè dopo di me si è fatto una storia. Mi aveva lasciata, tecnicamente era un uomo libero.

- Tu sei davvero sicura che ti abbia lasciato per via che non riuscivate a relazionarvi a distanza e non perché c'era quella di mezzo? -  fu sua madre a rispondere a quella sfuriata. - Jen sono più grande di te,  per quanto potesse essere maturo a quei tempi era pur sempre un ragazzo. Se non ci fosse stata un'altra di mezzo più vicina a lui non si sarebbe mai allontanato da te.

- Non è questo il punto. Mi sono stufata di sentir parlare di questa storia.  Nella vita si va avanti e ci si butta il passato alle spalle. Rimuginare sul passato non serve a nulla. 

- Su questo ti do ragione.  Non ne parleremo più ok? anche perché, scusa se lo dico davanti a lui, ma evidentemente ti tocca ancora quella storia se reagisci così.

 

- Ancora???

- Va bene tesoro, quel che è successo è successo! Non ne parleremo più! Non sarebbe giusto nei suoi confronti infondo.

- Bene, perché ero venuta a presentarvi il mio fidanzato e ora come ora non sapete quanto sia contenta di farlo! Allora: Volete sapere si o no come ci siamo conosciuti?

- No Jen! Non ora - disse julia!

- Perché no? Rispose sua madre

- Si zia raccontami come hai conosciuto zio Colin Killian Hook.

- Scommetto sul set!

- Errore mamma.  Prima di incontrarci sul set ci siamo incontrati in un bar: mi ha offerto da bere e ci ha provato spudoratamente con me. 

- Davvero? - rispose la piccola di casa - E la zia ti ha dato subito un bacino?

- No! Tua zia non voleva saperne nulla di me inizialmente. 

 

- E allora come vi siete fidanzati?

- Lavorando insieme abbiamo stretto una bella amicizia e piano piano ci siamo innamorati. Purtroppo però prima di confessarcelo apertamente ne è passato di tempo. 

 

- Perchè?

- Perchè un giorno il nostro rapporto si è inclinato per via di un evento passato.

- Colin ne sei sicuro? - chiese Jen e il ragazzo annui. Era davvero il punto di non ritorno.

- In pratica un giorno per puro caso abbiamo scoperto che le nostre strade in teoria si erano già incontrate

- Una comparsa in qualche film?

- No mamma.... in teoria l'ho conosciuto... si beh... - prese un profondo respiro... era il momento della verità - L'ho conosciuto alla tenera età di 15 anni quando partii per un viaggio studio per l'Irlanda. 

Sua madre rise - Certo che tu dovresti scrivere un film! Hai una bella inventiva... sembravi quasi convincente.

- Ridi quando vuoi mamma! È la verità! Luiè Colin! Quel Colin!

- Jen mi hai detto di non menzionare il passato e ora ricominci?

- Mamma! - intervenne Julia - ti sta dicendo la verità!

- Mi state prendendo in giro....

- No! - disse anche  Dan. I tre fratelli si guardarono e quello sguardo diede ai coniugi Morrison l'assoluta certezza che non gli stavano mentendo. 

- Cosa? Ma veramente? - Divenne seria. Troppo seria. - Dopo tutti questi anni nuovamente qui sei venuto a battere cassa?!?!

- MAMMAAAAA! Ma si può sapere che ci ha fatto di male?!?!

- Colin - si rivolse direttamente a Lui - non ce l'ho con te perché l'hai lasciata, ci mancherebbe altro. Sapevo che sarebbe finita, quante possibilità ci sono che il primo amore di una persona sia quello di tutta la vita? Ero preparata ad una sua possibile delusione d'amore e fino a pochi anni fa credevo davvero in tutto ciò che mi hai spiegato sul motivo della vostra divisione. Julia però mi ha informato un po' di tempo fa che una volta che sei tornato su hai iniziato una nuova relazione con helen. Della tua vita fai quel che vuoi per carità ma quando poi c'entra di mezzo mia figlia, può essere grande quando ti pare, ma io non resisto. Mi dispiace dirlo ma io ho una mia convinzione su come siano andati i fatti e sono molto delusa. Delusa perché avrei preferito la verità.

- Lei pensa che io abbia usato la scusa della lontananza e del teatro per lasciarla e vivere la mia vita con Helen?

- Il dubbio mi sfiora.

- Le posso assicurare che non sono andate così le cose.

- E anche se così  fosse non per questo devi avercela con lui! - disse Jennifer

- Io non ce l'ho con lui! Non mi piace per te!

- Ma siamo adulti ormai!

- Lo so e sono sicura che lui sia cambiato molto e maturato anche, ma il carattere di una persona a 18 anni è bello che formato e se lui ha fatto una cosa del genere una volta chi mi dice che non lo rifarà in futuro? 

- Tu papà non dici nulla?

- Preferisco farmi i fatti miei! Tanto le cose non cambieranno. Stai con lui no?  Che ci vada a genio o meno non conta, dovremmo accettarlo per forza.  

Si sentì sola in quel momento e dispiaciuta... - Ma chi me lo ha fatto fare a me di tornare a Chicago? - Si alzò da tavola

- Jen... dove vai!

- A prendere aria!

Sua madre fece per raggiungerla

- Signora... la lasci un po' per conto suo, la lasci sbollire un po'!

- Questo non mi piace di te! È mia figlia, so io cosa è meglio per lei non c'è bisogno del primo che passa per suggerirmi cosa devo fare con lei. Sarai anche il suo fidanzato ma io rimango sua madre.

- Mi scusi non volevo mettermi in mezzo. Faccia come meglio crede. - abbassò la testa in imbarazzo. 

- Mamma.... ha ragione lui.  Se vai adesso finirete per litigare.  Io ho capito il tuo discorso e penso anche Colin ma lo sai come è fatta Jen: quando è innamorata vede tutto distorto. Falla calmare e poi riprendere il discorso....

- Io non capisco cosa l'ha fatta scattare. Ho detto che non mi piace per lei mica che non lo accetterò mai  in famiglia nel caso in cui deciderete di avere un futuro insieme

- Beh mamma ti sembra poco quello che hai detto? Lo sai che per lei la vostra approvazione è importante.

- Non è solo questo:   era già agitata prima di venire perché sapeva i vostri discorsi e non sapeva come dirvelo, diciamo che in questo momento è un po' prevenuta.

- Lo so ma non ce la faccio a starmene con le mani in mano. Vado da lei.

***

La raggiunse in veranda.

- tesoro

- Mamma per piacere... 

- Possiamo fare due chiacchiere? Ti va?

- In questo momento preferirei rimanere da sola.

ci fu un attimo di silenzio - È un reato proteggere la propria figlia?

- Non ho bisogno di essere protetta! Sono grande abbastanza, posso cavarmela da sola.

- Lo so, non lo metto in dubbio,  ma in passato quando avevi bisogno di essere protetta non l'ho fatto e ora mi sento in colpa e in dovere di rimediare. 

- Mamma! Mi hai protetta eccome. Se ben ti ricordi mi hai evitato di fare tante cavolate.

- Non è servito a non farti soffrire però. Io ho solo paura che la situazione possa ripetersi. Ti ricordi come sei stata poi? Pensi che sarebbe diversa la cosa ora?

- Certo che lo sarebbe! Sicuramente starei peggio...

- Vedi? È per questo che non sto tranquilla.

- E allora dimmi: perchè  non è stato lo stesso per Jesse, Sebastian e il resto?

- Perché so che nonostante gli anni e le altre relazioni avute hai continuato a nutrire sentimenti per lui...  non negarlo. 

- E tu che ne sai? 

- Quando le sere salivi su in soffitta e di nascosto andavi a riprendere lo scatolone con la sua roba te lo ricordi?

- Tu come fai a saperlo?

- Perché sei mia figlia... so tutto di te. Mi sono sempre fatta i fatti miei convinta che sarebbe passata quella ferita e invece così non è stato...

- Posso assicurarti che sono guarita

- Solo perchè sei nuovamente con lui! Cosa succederebbe se tra di voi non dovesse funzionare? Cioè.. se lui decidesse di chiudere... ci hai pensato?

- Si, ma non posso vivere la vita in base ai se o ai ma! Lo amo e molto probabilmente non ho mai smesso di farlo. Voglio stare con lui anche se questo comporterà soffrire in un futuro. Puoi accettarlo?

- Non accetterò mai il fatto che ti possano far soffrire ma posso provare a conoscerlo meglio e farmelo andare a genio.

- Lo faresti davvero?!?!

- Non ti prometto di riuscire nell'interno ma c'è la metterò tutta per farmelo piacere.Finalmente un sorriso apparve sul volto della ragazza. 

- Grazie mamma, significa tanto per me! Pensi che papà sarà dello stesso parere?

- Tuo padre già gli sta dando una possibilità. Che gli piaccia o no lo rispetterà come tuo fidanzato con l'augurio di cambiare opinione su di lui. Ha un debole per te papà e per quanto ti voglia difendere non riuscirebbe mai adesso come adesso a farti un torto.

- Tutto bene?!?! - Chiese Julia raggiungendole

- Si tutto ok! -  rispose la loro mamma

- Jen?

- Tranquilla julia tutto apposto!

- Allora che ne dite di rientrare?  Dentro sono tutti preoccupati.

Rincasarono e subito gli sguardi di tutti si soffermarono su Jen e sua madre.

- Tutto apposto amore? -  Disse colin - la ragazza annui

- Colin! - intervenne Judy  -  Volevo scusarmi con te per il modo in cui mi sono comportata poco fa. Ho fatto di tutta l'erba un fascio e non avrei dovuto farlo.

- Signora non c'è bisogno di scusarsi, capisco perché lo ha fatto. È tutto apposto!

- Volevo solo dirti una cosa prima di concludere questa vicenda una volta per tutte

- Certamente, dica pure!

- Benvenuto in famiglia..

Note dell'autore: Ritardo clamoroso lo so! Scusatemi davvero ma è stato un periodaccio. Spero proprio di non dovervi più far attendere cosi a lungo. 
 

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Capitolo 41
*** Capitolo 41 ***


Quella sera dopo aver chiarito e chiacchierato un po' del più e del meno ognuno raggiunse le proprie stanze.

- Mi fa strano rientrare in camera tua dopo così tanto tempo sai???? E mi ancora più strano vedere tuo padre che si sforza di non dire nulla sul fatto che dormiró con te! - Rise. Notó che era silenziosa - Amore c'è qualche problema? 

- No, stavo solamente pensando... Non è andata esattamente come speravo ma sono comunque contenta che adesso sappiano la verità. 

-Guarda che è andata bene, hanno solamente detto che non si fidano di me, mi aspettavo insulti di tutti i tipi.  Tranquilla, li farò ricredere.

- Non ho dubbi amore mio! - Lo bació - Perché non inizi a metterti il pigiama? io torno subito - gli disse per poi dirigersi verso il corridoio. Tornó una mezzoretta dopo

- Si può sapere dov'eri finita? - chiese lui

- Che c'è ti annoi senza di me? - domandô lanciandosi sul letto! 

- Mi stavo preoccupando! 

- Non devi! 

-Mmh sarà! Dammi il bacio della buonanotte avanti, altrimenti non riesco a dormire! 

- Ma quanto è viziato il mio amore! -  fu ben felice di accontentarlo, spensero  la luce e si misero a dormire stretti l'uno nelle Braccia dell'altro. Non passó molto che Jen cominció a sbuffare: una volta... due volte.... tre volte... Colin si sveglió e preoccupato  accese la luce

- Che hai?!?!

- Uff! Fa caldo in questa casa. Ti spiace se tolgo la maglia? - chiese ma  nel frattempo lo aveva già fatto facendo vedere al suo uomo che indosso aveva  il completino che lui le aveva appena regalato  - oooh ora sto decisamente meglio.

- E no peró! Adesso il caldo lo sento io! Ma sono modi questi di vestirsi per andare a dormire?!?!

- Pensavo non volessi dormire! Mi hai fatto questo bel regalino mi sembrava brutto non indossarlo. 

- Ecco perché  sbuffavi....mi sembra di capire che qualcuno in questa stanza ha strane voglie... 

- Pensavo le avessi anche tu! - disse maliziosamente

 - Con te come si fa a non avere questo tipo di voglie? peró  mi  hai anche praticamente smontato tutte le idee ripetendomi in continuazione che fossimo in casa dei tuoi.  Pensavo non volessi. 

-Da quando in quai dai retta a ciò che dico!!?!

- Mi stai forse dicendo che ho il lascianpassare? - si avvicinó pericolosamente a lei.

- Beh non ci vediamo da due giorni, vorrei ben vedere! - le diede un tenero bacio a seguire un altro e un altro ancora dopodiché riprese a parlarle, questa volta sussurrandole all'orecchio con quella voce a cui lei non sapeva davvero resistere: 

- Sai che non è questo il modo di utillizzate il regalo che ti ho fatto?

- A no?!?! - stette al suo gioco

- No! Il compito principale è quello di farlo finire lì - indicó un punto a caso del pavimento.

- Non sei romantico per niente lasciatelo dire! 

- Come faccio ad essere romantico quando ho davanti una visione come questa! Sei mozzafiato! - Disse prima di impossessarsi nuovamente delle sue labbra e di tutto ciò gli andasse a tiro! 

- Ei ei! Aspetta un secondo - lo allontanò - Come siamo messi ad insonorazione? 

- E che ne so io! La casa è tua!

- Certino! Dicevo... sai tenere un volume basso?!?! - lo provocó 

- Ma Per chi mi hai preso?!!!

- Conosco le tue performance amore non penso che il volume sia il tuo punto forte!

- Su questo ti do ragione! Ho altri punti forti e se non sbaglio ti piacciono tutti! - arrossì - Tranquilla, rimarró in modalità silenziosa ma lo stesso spero si potrà dire di te! 

- Ami punzecchiarmi vero?

- Io amo tutti di te. 

- Tutto???? Anche i miei difetti?

- Su quello ci sto seriamente lavorando, ora zitta però! fammi fare! - Risero 

Si amarono e fu come un ritorno al passato: quella stanza, quel letto,la sua prima volta... tutto tornó alle loro menti! Susseguirono attimi di coccole sfortunatamente interrotti da qualcuno che bussò alla porta della sua cuamera.  Si ricomposero ma rimasero comunque in silenzio sperando che il disturbatore andasse via. Avevano chiuso la porta a chiave quindi nessuno sarebbe entrato senza il loro permesso. 

- Zia...!!! - Una vocina assonnata si udì dall'alto lato della porta! 

- È tua nipote! - disse lui beccandosi una gomitata

- Shhhh... non far  sentire che siamo svegli. 

- Ziaaaa!!! Mi apri?!?! Voglio dormire con te e con zio.

- Che dolce! Dai, vai ad aprirle!

- Non se ne parla. Non ti vedo da due giorni, se permetti ho altri programmi! 

- Ma daiiii? Poi dici a me che penso ad una cosa sola!  

- Sono stata con lei tutta oggi e tutta ieri, non mi ha mollato neanche per un secondo, sono felicissima per carità ma voglio stare un po' con te adesso! 

- Ti amo!  

***

Dall'altro lato della stanza 

- Amore di mamma cosa ci fai in piedi? - Chiese Julia a sua figlia.

- Voglio dormire con zio e zia ma non rispondono e la porta è chiusa! - rispose con il faccino triste. 

Julia sentì sua sorella ridacchiare e capì esattamente cosa stesse facendo. 

- Amore, zio e zia sono stanchi e staranno sicuramente dormENDO!!!!! - l'ultime lettere di quella parola le peonunció più marcate per farsi sentire dai diretti interessati - Domani mattina li vedrai ok? È brutto svegliarli adesso non trovi?

- Potró  portargli la colazione a letto domani?

- Certamente! Sono sicura che saranno felicissimi. 

- E potró restare a fare colazione con loro?

- Assolutamente SIII! - Anche questa volta parló a voce un po' più sostenuta sapendo che quei due disgraziati stessero ascoltando tutto.

- Ok ma visto che non posso dormire con loro, posso dormire con te?

- Va bene, andiamo dai! 

Neanche Il tempo di rientrare in stanza che Julia ricevette un messaggio: sua sorella. 

 

"L'idea della colazione a letto ci piace parecchio! Un po' meno la cameriera guastafeste ehehehehehhehehehe! "

 

"Vedere di non scioccare mia figlia con le vostre effusioni da cuccioli innamorati e ricordatevi, appena avrete finito di fare qualsiasi cosa state facendo adesso, di aprire la porta della vostra stanza se non volete che la vostra angelica cameriera la sfondi a suon di calci e grida. 

P.s. Consiglio personale: smettetela di ridacchiare così che vi sentono tutti! Non siete nelle vostre roulotte a Vancouver, siete in casa Morrison non dimenticatevelo!"

 

" Che c'è! Non si può più ridere in questa casa?!?!?!"

 

- Ridere???? Bocca mia stai zitta! Sorellina mia... Con te è un caso perso, ogni luogo è buono! Buona "risata "

 

***

Il mattino seguente come promesso vennero svegliati da una piccola peste che con poca delicatezza si intrufoló al centro del loro letto costrungendoli a dividersi.

- È ora di svegliarsi!!!! - gridó con la sua vocetta allegra

- Per l'amor del cielo Ellie! Non strillare!

- Basta dormire! Avete dormito tutta la notte, neanche mi avete sentito che vi chiamavo!

- Uuuh ci hai chiamato cucciola? Scusa tesorooooo,  zia era troppo stanca, non ti ho sentito! 

- Colin? - Si intromise Julia che nel frattempo era in stanza con un enorme vassoio in mano a gustarsi la scena - Non è che si sono sbagliati quando l'hanno scritturata? La vedo meglio nei panni di Pinocchio che in quelli di Emma! 

- Perché mai? Era davvero stanca ieri.... - le fece L'occhiolino 

- immagino tranquillo, non devi neanche dirlo! 

- Ora non sei più stanca vero zia vero?

- Secondo me lo è ancor di più! - Continuo julia

- Senti guastafeste si può sapere che ci fai in camera mia, come una bella statuina, con quel coso in mano?

- Questo "coso" si chiama vassoio ed è la colazione che ha voluto portarvi vostra nipote.  come potete notare ha un po'  esagerato con le pietanze e di conseguenza non è riuscita a portarvelo personalmente perché pesa troppo per lei,  se gentilmente te lo venissi a prendere magari potrei accontentarti togliere il disturbo! 

- Stai a vedere che sorella dolce che ho?!?! - si rivolse a colin mentre si alzó per prendere il vassoio

- Ti ci vorrà un quintale di fondotinta per coprire quelle occhiaie lo sai vero? Ma dormi la notte? - la prese in giro Julia ridendo come non mai

-  Fuori dalla mia stanza... ORA! - disse ridendo  anche lei e spingendola con la mano libera - Fuori di qui!  - Tornó a letto e si dedicò finalmente alla sua nipotina 

- Amore mio te che fai, vuoi andare con la mamma? - chiese speranzosa di passare altro tempo sola con il suo fidanzato 

- No, resto qui con voi a fare colazione. Sorpresaaaaa!

Julia si riaffacció alla porta con solo la testa - ti resta bene! -  E come era apparsa così sparì.

- zio Colin, ti piace? - indicó il vassoio

- Mmh... vediamo un po'.... ma quanta buona roba c'è qui? Certo amore che mi piace. Hai fatto tutto da sola? 

- Quasi tutto!

- Ma sei stata bravissima! - la sollevó in aria per poi metterla in braccio e farle le coccole.

- Quando vi sposate? - Cambio improvvisamente discorso facendo andare di traverso il caffè a jen!

- Amore è un po' troppo presto non trovi?!!! Ci siamo appena fidanzati.

- Uffa peró io voglio vedere la zia con il vestito da sposa e voglio fare la damigella. Eddai sposateviiiii pleaseeeee! 

- Sul fattore damigella non posso dire nulla  piccolina ma per quanto riguarda la tua bella zia vestita in abito bianco potrei darti un consiglio. Sintonizzati il 7 maggio sul canale di Ouat! Capitan uncino ed Emma si sposeranno! 

- Davvero???? Strilló con quanta più voce aveva in corpo. - Sono contentaaaaaaa!- Lo abbracció con forza tanto da far rovesciare quasi l'intera  colazione! 

- Altro piccolo segreto: la tua zietta canterà! 

- Non dire cose non veritiere, non ho ancora deciso! 

- Si zia canta per favore! Mi piace tanto quando canti! 

-Allora qualcuno ha avuto il privilegio di ascoltarti.

- Si zia è bravissima, più di mamma  ma shhhh....non diteglielo! 

- Sarà il nostro piccolo segreto ok? Ora peró che ne dici di andare a prepararti?!?! Vuoi venire a fare una passeggiata con noi?!?!

-Si sì siiiiiiiii! 

- Corri a vestirti allora!

***

Passarono una bellissima mattinata, andarono in piscina visto il bel tempo,  poi fecero una lunga passeggiata al parco dopodiché rincasarono! Jen,  Colin,  Dan e Julia erano sul divano intenti a guardare un film mentre i coniugi Morrison erano nella stessa sala impegnati con i preparativi per il pranzo. 

- Quando tornerete a Vancouver? - chiese Julia 

- Domani purtroppo!

- Di già?

- È si! Purtroppo ci hanno incastrato con lo studio di troppi copioni. Se restiamo qui o da qualche altra parte a divertirci di sicuro non combineremo nulla! Calcola che io ancora non ho letto nessuna pagina. Dovró far nottata per recuperare! - sbuffó Jen

- Va beh dai che sarà mia sorella! Sei abituata a far nottata o sbaglio? - le fece l'occhiolino.   

- Julia!

- La smettete? Mi fate venire il mal di testa quando fate così! - si intromise Daniel. - Colin sei ancora in tempo per ripensarci! Io me le sono ritrovate nella mia vita cause di forza maggiore ma tu puoi scegliere, quindi valuta bene!

- Grazie del consiglio Dan ma.... - la strinse a se e le diete un bacio a stampo - sono assolutamente sicuro della mia scelta. 

In quello stesso istante una bimba dai lunghi capelli biondi fece capolino nella salottino ed andò dai suoi nonni convinta che in sala non ci fosse nessun altro

- Nonna nonno ho un segreto da confessarvi ma non dovete dire nulla a nessuno.

- Che c'è Ellie, che hai combinato?

- Io nulla ma ho uno scoop. - si avvicinó e a bassa voce disse : - Lo sapete che zia Jen e zio Colin stanno per sposarsi? 

 

Note dell'autore: sempre in ritardo ma leggermente meglio della volta scorsa. Cosa ne dite? I coniugi Morrison come reagiranno a tale notizia? A prestoooo

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Capitolo 42
*** Capitolo 42 ***


Un rumore di piatti rotti fece voltare i quattro ragazzi seduti sul divano.

- Mamma tutto bene? - chiese Julia preoccupata mentre sua mamma, con faccia alquanto shoccata continuava a guardare la sua nipotina che le continuava a dire nascosta sotto il tavolo di restare in silenzio

- Shhhh... te lo diranno loro! - mimò con la bocca la bimba

- Mamma!!!! Allora? Ti senti bene? - continuò sua figlia

- Emmh... Si sì tutto... tutto ok! - Disse per poi andare a ripulire il danno fatto.

- Papà! Sembra che abbiate visto un fantasma, si può sapere cos'è successo?

- Niente... tranquilli tutto ok! A tua madre sono scivolati i piatti dalle mani! - con quella pessima scusa si dileguó anche lui.

- Mmmmm.... c'è qualcosa che non va! - disse Jen

- Che abbiamo discusso? - continuò Daniel

- No... non credo almeno, stavano bene fino a 3 minuti fa!

- Bah... magari hanno ragione loro e non è nulla... Insomma: di cosa stavamo parlando? Ah già, che domani ripartite.

- Si, da domani si torna ai lavori forzati! - esclamò Colin.

- I vostri colleghi sono già lì?

- Si, solamente noi due, Ginny e Josh siamo partiti, il resto ha pensato che rimanere a Vancouver sarebbe stata la soluzione migliore.

- Caspita non deve essere facile gestire il vostro lavoro con gli impegni personali.

- È difficilissimo Dan, ma sapevamo tutti a cosa andavamo in contro. Il lato positivo però è che abbiamo formato una famiglia insieme e questo ci aiuta a sentire un po' meno la mancanza di casa! - rispose Jen sorridendo

- Io anche se sono originario dell'irlanda comunque la mia casa ce l'ho a Vancouver - Colin strinse la sua fidanzata a se - Sei tu! - di risposta lei lo baciò non curante degli spettatori presenti

- Ma che carini che siete! - Li prese in giro Dan facendoli staccare.

- Io almeno ne ho scelto uno, tu che hai fatto? Hai scelto tra le due spasimanti?

- Lascia stare Jen! -si intromise julia - Le ha mollate entrambe e ora ogni sera esce con una diversa!

- E bravo il cognatino!

- Zitto tu, non incoraggiarlo.

Durante quel comico scambio di opinioni in sala entrò la Sig.ra Morrison la quale con toni un po troppo freddi chiamò tutti a tavola. - E' pronto in tavola! - furono le uniche parole che disse prima di tornare in sala da pranzo.

- Arriviamoooooo! - disse Dan guardando le sue sorella - Ma che le è preso?

- Non lo so ma c'è qualcosa che non va!

Il pranzo fu molto tranquillo, i ragazzi sentivano il clima teso che regnava in cucina ma faceto finta di nulla, chiacchierarono del più e del meno dopodiché tornarono in salotto.

- Jen! - Disse Colin - vuoi rispondere sul gruppo di Ouat si o no?!? Manchi solo tu!

- Non ho ricevuto messaggi... - rispose cadendo dalle nuvole. Provò a prendere il suo cellulare dalla borsa ma non lo trovò. Non ho il telefono dietro, devo averlo lasciato di sopra. Non mi va di andare a prenderlo quindi dimmi: che vogliono?

- Ci chiedono se ci uniamo a loro domani una volta arrivati a Vancouver per studiare il copione. L'appuntamento è a casa di lana. Per te va bene o abbiamo altri programmi?!?!

- Magari avessimo altri programmi, ci toccherà studiare. Digli che anche per me è ok!

***

Mentre al piano di sotto ci si organizzava per la partenza del giorno seguente, nella vecchia cameretta di Julia una piccola bimba dai capelli biondi era intenta a sbirciare e smanettare il contenuto del cellulare di sua zia preso furtivamente dalla sua borsa.

- Nonna nonnaaaaa!!! - esclamò la bambina non appena la sentì arrivare

- Dimmi amore

- Guarda che bello! È il vestito da sposa della zia! - Disse mostrandole una foto dal cellulare della stessa ragazza. La signora Morrison prese il cellulare per vedere meglio la foto e li non ebbe più dubbi. La sua ragazza stava davverp per compiere quel passo. Un passo secondo lei decisamente troppo affrettato. La cosa che più le faceva male però era il fatto che sua figlia non le avesse detto nulla.

- Dove hai preso il cellulare? - cercò di non pensare a quella schoccante notizia e si concentrò su sua nipote.

- Me lo ha dato la zia prima! - disse con un sorrisetto furbetto.

- Elle? Lo hai preso di nascosto?!?!

- No!

- E invece sì! - disse Jen entrando in stanza e prendendolo dalle mani della bimba. - Grazie, questo è mio!

- Scusa zia! - la bambina sembrava davvero dispiaciuta. - Non volevo fare nulla di male.

- Tranquilla tesoro mio, non fa niente, però la prossima volta chiedimelo ok?

- Va bene zia...

- Ellie amore di nonna perché non vai a giocare un po' fuori? E' una bellissima giornata.

- Non mi va!

- Non fare i capricci, che hai di meglio da fare in casa? Vai! - la incoraggiò.

- E va bene! - sbuffò e offesa uscì.

- Vado anche io, la vaigia non si sistemerà da sola. - rise la ragazza

- Ferma! - la bloccò - Vorrei scambiare delle chiacchiere con te se per te non ci sono problemi. - il suo sguardo parlava per lei.

- Non so perchè ma sento odore di guai! - Scherzò - Ti è andata male stavolta mammina, sono innocente!

- Sediamoci!

- Mamma, mi metti ansia quando fai così!

- Senti, non voglio iniziare nuovamente la discussione di ieri ma volevo capire una cosa. Quanto è seria la vostra relazione?

- Molto seria! Ma... perchè me lo chiedi?

- Da entrambe le parti lo è?

- Si! Cioè credo di sì. Non posso di certo metterci la mano sul fuoco. Mi fido di quello che mi dice: vuole stare con me come io voglio stare con lui.

- Non ti sembra di correre un po' troppo?!?!

- Correre? Non stiamo correndo affatto! Ci stiamo solo godendo la vita!

- Cerca di capirmi, non voglio che tu commetta errori inreparabili. Pensaci bene ok?

- Mamma ma di cosa stai parlando? Cos'è che ti fa credere che io stia correndo troppo?

- Lo sai bene di cosa sto parlando!

- No invece, non lo so! Siamo rimaste che gli avresti dato una possibilità cos'è che è cambiato da ieri? - si stava iniziando ad alterare.

- Gliela stavo dando devi credermi ma mi sono già ricreduta!

- Perché? Cosa ha fatto che non ti è andato a genio questa volta?

- Ti porta a mentirci e a tenerci le cose segrete! - confessò, aveva assolutamente bisogno di togliersi quel peso dal petto.

- A sedici anni forse...

- Anche ora! Jen, tesoro, mi fai davvero così stupida?

- Mamma ma hai bevuto per caso?!?! Colin non è assolutamente il tipo che fa queste cose e poi sono adulta abbastanza da non farmi mettere i piedi in testa; non ho bisogno della mammina che mi stia dietro dietro.

- Beh se lui è innocente allora la cosa è ancora più grave: non ti senti libera di parlare con noi. - sullo sguardo della donna c'era tristessa.

- Ma di cosa dovrei parlarvi me lo spiegate?!?! - disse ormai la ragazza esasperata non capendo il motivo per cui sua madre si stesse comportando così.

- Lo sai tesoro lo sai! Non te ne faccio una colpa sai? Magari siamo stati troppo rigidi con te in passato ed ora hai difficolta ad aprirti... una cosa voglio dirti: Pensaci bene, ci sei già passata anni fa e purtroppo non è andata bene. Non ripetere lo stesso errore... è ancora presto!

- Non so davvero di cosa tu stia parlando mamma! Per favore, puoi evitare di girarci intorno? Siamo tu ed io, non ci ascolta nessuno quindi dimmi: qual'è il problmea?

- È semplice tesoro, sto parlando del tu....

- Jen! Finalmente ti ho trovata. Io e dan e il tuo bel moroso stavamo pensando di andare a fare aperitivo, vieni con noi?

- Aspettate un secondo e vi raggiungo! - Sua sorella uscì dalla stanza e lei tornò a rivolgersi a sua madre - Dicevano?!?!

- Niente! Tranquilla.... ne parleremo un altro giorno.

- Mamma e dai! Si vede lontano un Km che c'è qualcosa che non va!

- Tranquilla va con loro, è giusto che passi del tempo anche con i tuoi fratelli, noi avremo tutta stasera per parlare.

- Sicura? Guarda che non ho problemi a restare.

- Sono sicurissima.

- Va bene! Ma non buttarti giù! Colin è una brava persona mamma te lo posso garantire e mi tratta come una regina. Puoi fidarti di lui!

- Va bene! Andate piano con la machina ok?

Jen finalmente sorrise - Ecco, ora si che ti riconosco! - l'abbracciò. - Ci vediamo tra poco!

***

Erano nel bel mezzo del loro aperitivo

- Che voleva la mamma prima?!?! - chiese Julia

- Non l'ho mica capito sai?!?! Crede che le stia nascondendo qualcosa.

- E perché mai dovresti farlo! Dopo che hai lanciato una bimba del genere ieri sera... - disse indicando Colin - Cos'altro dovresti nascondere

- Ah io proprio non lo so! Mi dispiace però se pensa questa cosa! Ormai non sono più una ragazzina che motivo avrei di nascondergli le cose?

- Sicuramente è ancora in fase di accettazione colin e vede pericolo ovunque.

- Sara sicuramente così! - Guardò l'orologio - Sono le 20:45 ci conviene rincasare...

Arrivarono a casa e si misero subito a tavola mangiarono e chiacchierano tranquillamente senza tornare sugli argomenti della sera precedente o di quel pomeriggio. Tutto sembrava essere tranquillo fino a quando sua madre di punto in bianco scattò:

- Mi dispiace ma io proprio non c'è la faccio a far finta di nulla!

- Mamma che succede? - disse Dan. La donna diede una veloce occhiata al figlio ma poi guardò dritta negli occhi Jennifer:

- Spiegami per quale motivo non ti fidi più di noi!

-Chi ha mai detto una cosa del genere? Certo che mi fido di voi!

- E allora perché diamine non ci hai detto che ti sposi!

- COSAAAAAAAAAAAA????????? - Esclamò Dan con gran stupore

- Jen! - continuò Julia - Alla faccia di chi non stava nascondendo nulla!

- Veramente io...

- Jen?!?! - Anche colin cadde dalle nuvole

- Non mi guardare così! Ne so quanto te.

- Io ci provo a fidarmi Jen ma come posso farlo se poi cose importanti come questa non ci vengono riferite?

- Ma...

- E poi penso anche che non puoi fare un passo del genere ora! Vi siete rimessi assieme da poco... non potete correre così.

- Mamma....

- Ci sei già passata con Jesse e vi siete ritrovati ad annullare il tutto. Sembra che da quella storia tu non abbia capito nulla.

- Scusa?!?! Posso parlare?!?! Mamma chi ti ha detto che mi sposo? Non è vero!!! Non sto per sposarmi e non sto programmando di farlo!

- Non prendermi in giro, non attacca.

- Mamma è la verità. Non ho più sedici anni, se mai decidessi di fare una cosa nella mia vita la farei a prescindere da un vostro assenzo o meno quindi perché mai avrei dovuto mentirvi su una cosa del genere è?

- Ma Ellie...

- Ellie?!?! Ellie ti ha detto che mi sposo?

- Si! E mi ha fatto vedere anche la foto del vestito. Se non stai per sposarti perché hai sul tuo cellulare una foto in abito da sposa all'interno di una sartoria?

- No non ci credo. - disse ridendo - Non ci voglio credere.

- È quello che penso? - Chiese Colin

- Credo proprio di sì. Dov'è Ellie?

- È di sopra credo, ha già mangiato.

- Beh vorrà dire che glielo spiegherete voi un altro giorno. In pratica quella teppistella di mia nipote ci ha chiesto questa mattina quanto ci saremo sposati io e Colin. Le abbiamo detto che zio e zia non stanno pensando ad un matrimonio ma che il 7 maggio però Killian ed Emma convoleranno a nozze, deve aver frainteso. Il vestito che hai visto mamma, se è in stile Grace Kelluy, è il vestito che userò sul set per il matrimonio di Emma!

- Mi prendi in giro?

- Perché dovrei! Mamma davvero non mi sto sposando. Non sono pronta per quel passo non dopo quello che ho passato con Jesse. Pensavo fosse chiaro a tutti che ho un problemino con la parola matrimonio.

- Che sollievo! Ora mi sento molto meglio! - un sorriso tornò finalmente sul volto della padrona di casa

- Mi fa piacere mamma vederti così felice - disse ironicamente

- Non fraintendermi ma non sono ancora pronta per questo!

- Tranquilla, quando sarà il momento ti preparerò come si deve! Ora vado di sopra a fare le valige visto che nel pomeriggio non sono riuscita a concludere nulla. - Prese la mano del suo fidanzato e insieme iniziarono a salire le scale

- Colin scusa posso parlarti un secondo? - Disse il Sing Morrison

- Certamente. Amore ti raggiungo dopo. - le diede un veloce bacio a stampo dopodichè torno nella sala da pranzo.

- Prego siediti. - gli indicò la sedia - Vado dritto al sodo: Non le dirò nulla stai tranquillo però mi preme sapere la verità. Non cambierà nulla se mi dirai qualcosa che non vorrei sentirmi dire.

- Pendo di aver già capito...

- Hai mai tradito mia figlia? Passato o presente che sia.

- No signor Morrison e non ho assolutamente intenzione di farlo. La lasciai davvero per il fatto che si stava annullando per me. E anche io come lei sono stato male. Lei lo ha manifestato chiudendosi in casa, io vivendo alla giornata. Ero diventato un delinquente che pensava solamente a bere e ad avere donne. Helen con la scusa di aiutarmi mi ha raggirato... Cioè, lei ha giocato bene le sue carte e io ho fatto un macello. Volevo solamente dimenticare sua figlia... ma non ci sono mai riuscito.

- Ti credo.

- Davvero?

- Davvero! Si vede che non stai mentendo e poi mia figlia è rinata da quando ci sei tu quindi non posso far altro che chiudere finalmente questo capitolo e andare avanti.

- Non sa cosa significhi per me il suo perdono.

- Attento però ! Quella ragazza è rimasta già scottata una volta, non farla soffrire ancora.

- Ha la mia parola! - Il cellulare di Colin squillo. Un sms: rise nel leggerlo, era niente di meno che della sua fidanzata.

" Hai deciso di istaurare una relazione con mio padre o vuoi degnarti a raggiungermi?!?! Ho bisogno di coccole! Tante coccole. Ps. Ho un completino che non hai mai visto ehehehehe"

"Piccola tentatrice." pensò e neò giro di tre secondi era già su in stanza da lei.

- Beh?!?! Questo completino? - disse vedendola ancora completamente vestita.

- È a casa a Vancouver! - rispose tranquillamente lei

- Ma hai detto....

- Che ne avevo uno nuovo, niente di più! - scoppiò a ridere.

- Mi hai preso in giro è? - disse chiudendo la porta a chiave e avanzando verso di lei minacciosamente

- Ok ok ok scusa scusa scusaaaaa - si fece scappare un urlo - No ti prego il solletico no!

- Non mi bastano le tue scuse... lo sai adesso che voglio per farmi perdonare vero?

- No dai Colin, è pieno giorno, sono tutti giù.

- E allora?!?! Loro sono giù e noi siamo su!

- Dai se ne accorgerebbero, sarebbe imbarazzante. Un po' di contegno dai!

Sbuffò - Ok ma quando torneremo a Vancouver, domani, passerai la notte da me!

- Affare fatto! Dai aiutami a chiudere questa benedetta valigia adesso. Penso proprio di averla riempita un po’ troppo.

- Dammi un bacio prima. - stavano per unire le loro labbra quando un messaggio su entrambi i telefoni li disturbò

- Sarà il gruppo! - disse lei cercando di afferrare il telefono sul comodino. Lui la fermò:

- Ignoralo, dammi un bacio prima! - da quel momento iniziò una lunghissima sequenza di baci: da casti a bollenti e nel giro di poco si ritrovarono sul letto ad ispezionare i loro corpi. Riuscirono a fermarsi solamente perché nella foga fecero cadere la valigia a terra.

- No cavolo! L'avevo appena finita - disse Jen vedendo tutti i suoi vestiti a terra.

- Potevi chiuderla. - la prese in giro lui

- E tu potevi aspettare domani! - rispose a tono lei

- Sembriamo due idioti.

- No, veramente sembriamo due adolescenti alle prese con la prima cotta!

- Dici?

- Beh si... Io e te facciamo solo sesso ultimamente.

- E ti lamenti? Comunque signorina, tanto per la cronaca, Io non faccio sesso con te!

- Va beh hai capito quello che volevo dire!

- Forse hai ragione ma non mi dispiaceva però quello che stavamo facendo! - le si avvicinò nuovamente

- Dovrai aspettare domani amore - rispose baciandolo

- Mi piace quando mi tieni testa.

- E a me piaci sempre. Promettimi una cosa! - gli prese le mani - Prometti che non mi lascerai mai!

- Ho trovato tutto ciò che di più bello c'è al mondo con te, non lo farei mai! - rimasero abbracciati per un lungo periodo, fu lui a sciogliere l'abbraccio. - Prima che riaffiorino in me idee poco caste, direi che sia giunta l' ora di vedere cosa vogliono i nostri colleghi. - prese il telefono - E' un messaggio di Adam. - lo lesse ad alta voce

"Notizia bomba ragazzi! Confermati per una settima stagione!"

 

note dell'autore: vi dico solo una cosa: sappiamo tutti cosa accadrà nella stagione 7 di Once upone a time... quindi: cosa succedera tra i nostri due piccioncini?
 

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Capitolo 43
*** Capitolo 43 ***


Il giorno seguente come programmato Tornarono a Vancouver. Le vacanze erano ufficialmente finite e bisognava mettersi sotto con il lavoro. Rispettarono il loro itinerario e subito dopo aver sistemato le valigie eccoli a casa di Lana per dare inizio  allo studio collettivo dei copioni arretrati. 
- e Insomma ci dovremo sopportare per un altro intero anno anno! - Disse con gioia la padrona di casa 
- Sono felicissima sapete?  Mi stava già venendo la nostalgia di finire. - Rispose Rebecca 
- Ragazzi non per rovinare  questo momento di gioia però... noi abbiamo deciso di lasciare.- dissero Ginny e josh lasciando tutti senza parole. 
- Non dite cretinate! Non potete lasciare. 
- Il nostro contratto finirà tra un paio di mesi e abbiamo già parlato con Adam il quale ci ha dato la buona uscita. Non rinnoveremo!  - Nessuno osó proferire parola  - E dai ragazzi non è mica la fine del mondo. Ci continueremo a vedere non moriamo mica!
- Non sarà lo stesso! - continuó Lana 
- Lo sappiamo Lana, ma abbiamo anche due bambini piccoli di cui occuparci, un altro anno lontani da casa senza di loro sarebbe ingestibile. 
- Forse avete ragione... ma ci mancherete ugualmente. 
- sua maestà non la facevo così melodrammatica! - sdrammatizzó Colin cercando di riportare un po' di allegria in quella stanza. 
- Hai ragione! Basta piangersi addosso: Vogliamo iniziare a studiare? copioni alla mano ragazzi si inizia!
Passarono un paio d'ore e nonostante la notizia bomba appena sganciata cercarono di fare finta di nulla. O almeno ci provarono:
- Qualcun altro ha deciso di andarsene a fine stagione? - disse improvvisamente Rebecca - Emily, Robert,  Colin, Jen e company.... tutti confermati?  - Annuirono tutti e così ripresero senza altre brutte sorprese il loro lavoro. 
Da quel giorno passó all'incirca un mese, erano nel bel mezzo delle riprese delle ultimissime puntate della stagione 6 
- Stooop! Buona, la teniamo. pausa per tutti! - disse Adam allontanandosi dalla sua postazione
- Colin!?!?! - Lo chiamo lana
- Dimmi
- La tua fidanzata ha fatto i soldi per caso?
- Come  mai me lo chiedi? - rispose ridendo per quella battuta. 
- Sono due settimane che ci snobba, sta sempre con quel cavolo di telefono alla mano e se non ha il telefono sta al pc
- Sta lavorando al suo film. 
- Si ok ma  così diventerà esaurita! 
- Lo è già fidati! - sospiró - Questo nuovo film sta diventando un chiodo fisso ormai. 
- Almeno a casa riesce a distrarsi? 
- Direi di no. Ultimamente non riesco a distrarla con nulla, lavora anche di notte. Abbiamo avuto anche un paio di discussioni per questa cosa ma alla fine non posso dirle nulla... è lavoro.  
- Dovrà pure staccare ogni tanto...
- Stasera le ho detto di tenersi libera perché voglio portarla a cena fuori. 
- La versione Romantica di Colin ha sempre funzionato. Bravo! 
- Voglio chiederle di venire a vivere con me. 
- Oddio colin ma è fantastico! Ne sarà entusiasta! 
- Lo spero! Sono agitato come un ragazzino al primo appuntamento. 
- Andrà bene ne sono sicura. Ora provo ad andare da lei. Ci vediamo tra poco. 
La ragazza lo salutó e si recò in direzione della sua amica che era seduta su un muretto intera a discutere al telefono.

- Non lo so ti ho detto! Ho un sacco di lavoro da fare qui! Le riprese della settima dovrebbero riprendere a luglio quindi in base ai giorni di registrazione  ti posso dare conferma. - attese qualche secondo dopodiché continuó a parlare - Si lo so che è una cosa importante e ti ringrazio per avermi pensata ma dammi un paio di giorni ok?!?! A presto e  grazie matthew! - finalmente riagganció

- Come mai ti scaldi tanto? Chi ti ha fatto arrabbiare? - chiese Lana sedendosi accanto a lei. 
- ma niente... Lavoro!!! Mi hanno proposto di far parte di uno spettacolo teatrale
- Figo! 
- Si ma coincide con troppe cose! Devo vedere un attimo e organizzarmi. 
- ho capito... Ci andiamo a prendere un coffe che ne dici? Hai bisogno di una pausa - Il suo cellulare squilló nuovamente 
- mmmh Aspetta solo un attimo lana..... pronto? Ancoraaaa?!?! Ti ho detto che ci sto lavorando al film non puoi stressarmi ogni due minuti... si... si lo so, per la presentazione del festival avrai tutto! Va bene ciao!  - mise giù - scusami Lana era per lavoro anche questo. 
- Ti vedo parecchio incasinata! 
- Puoi ben dirlo non c'è la faccio più! - sospiró
- passerà dai... Allora, vogliamo andare? 
- Senti.... non odiarmi ma ti dispiacerebbe così tanto  se c'è lo prendessimo domani il caffè?!?! Devo mettermi al lavoro e le pause sono l'unico momento in cui posso farlo! 
- .... Va bene tranquilla ma solo per oggi! 
Lavoró per tutto il pomeriggio e chiese addirittura ad Adam un permesso speciale per saltare le ultime due scene cosa che ovviamente non accettó. Terminó quindi le registrazioni che aveva per la giornata dopodichè si diresse a casa sua.

"Quanto ti ci vuole per essere pronta?" - le scrisse un sms colin facendole tornare in mente l'appuntamento

" Amore possiamo rimandare?!?! Scusa lo so sono una pessima persona ma se non finisco la presentazione del film nei prossimi due giorni non me lo faranno presentare al festival quest'anno."

"E tu hai intenzione di passare tutta la notte a lavorare?"

" Si! Devo per forza! Sei arrabbiato con me?"

" Mi dispiace questo si, avevo organizzato una cosa bellissima per stasera, ma non posso di certo arrabbiarmi."

"Ci rifaremo magari la prossima settima!"

" una settimana? Magari ne parliamo a voce domani che ne dici? Per quanto riguarda stasera invece visto che non riesci a liberarti, vuoi che venga almeno a farti compagnia?"

" sai come andrebbe a finire, non concluderei nulla di quello che mi sono prefissata di fare. Devo stare da sola purtroppo! Ti amo"

"Ti amo anche io. a domani!"

Ci rimase davvero male per quel rifiuto ma cercó comunque di essere razionale: la sua fidanzata aveva una grande possibilità nel campo della cinematografia, non doveva assolutamente sprecarla e se questo voleva dire vedersi di meno avrebbe potuto accettarlo.... o forse no? 
***
Il mattino seguente Jen si presentò a lavoro come uno straccio e la stessa cosa si verificó per tutta la settimana a seguire.  Era nervosa, poco concentrata e poco partecipe nelle relazioni sociali sia con i suoi amici che con il suo fidanzato. Colin cercó di non darle pressioni per l'intera settimana ma poi decise di prendere la questione di petto. Erano in pausa e mentre usciva dalla mensa la vide In lontananza intenta a litigare con qualcuno al telefono. Non aspettó un secondo, la raggiunse e senza sapere con chi stesse parlando le strappó il cellulare dalle mani e riagganciò 
- Mah.... - provó a dire lei stupita di tale reazione 
- Mah niente, non ti posso più vedere così ok? Questa storia deve finire! 
- Hai almeno la vaga idea di chi fosse?!?! - indicó arrabbiata il suo cellulare
- No e neanche mi interessa!
- Dovrebbe interessarti invece: Mi stavano proponendo due nuovi contratti di lavoro. 
- se sono interessati a te ti richiameranno non temere. 
- che c'è? A cosa devo questa scenata? Dovevi dirmi qualcosa?
- Si! Ma ti sei vista?!?! Sono settimane che non fai altro che ammazzarti di lavoro non ti fa bene.
- Ho 3000 cose da fare e tutte con scadenza lo sai. 
- si ok ma non puoi mica ammazzarti per questo! Ti rendi conto che ti stai ammalando? Quanto altro ci vorrà prima che ci manderai tutti a quel paese per chiuderti dentro casa a fare la donna eremita? 
Se per primi dieci minuti di quello scambio di battute cercó di essere forte e non far trasparire nulla, ora con lui che la guardava dritta negli occhi non riuscì più a fingere e scoppió in lacrime facendolo sentire in colpa il suo fidanzato per averla trattata in quel modo:
- amore! - non esitó ad abbracciarla - Non volevo rimproverarti, sono solo preoccupato per te! - tentó di giustificarsi
- Lo so e non piango per te...  è solo che non c'è la faccio più! Ho  troppe cose da fare e non riesco a conciliare tutto!
- Quando si arriva ad un certo punto tesoro bisogna scegliere, se non c'è la fai non puoi mica ammazzarti....  fai una cernita e fai quello che ti fa stare bene. Il resto lo farai in un altro momento. Sei una persona in gamba e un'ottima lavoratrice, se rinunci ad un lavoro adesso non significa che non ti ricapiterà più l'occasione.
- Si ma....
- Ma cosa? Pensi che distruggerti di lavoro serva a qualcosa? Io non credo anzi... così facendo rischi di fare tutto e male. Ascolta me... rallenta i ritmi e vedrai che tutto andrà bene. 
Annuì - Scusami se non sono stata presente.
- Non fa niente, non devi chiedermi scusa, lo so che non lo hai fatto di proposito. Ti farai perdonare domani sera a cena. 
- domani? Io dovrei....
-  Niente scuse amore, tu domani passerai la serata con me! Non ci vediamo per una cenetta da una settimana e più ormai.... per non parlare di altro: mi sono quasi dimenticato di come sei fatta! - le fece finalmente scappare un sorriso 
- Stupido! 
- Dai forza... la pausa finisce tra cinque minuti,andiamo sul set! 
***
- No! Stop! Non mi piace! La rifacciamo
- Ok! - disse Lana alla quindiciesima scena stoppata 
- Jen?!?! - La chiamo il regista  tutto ok?!?
- Si sì! 
- Sembri stanca, hai una brutta cera!
- Tranquillo sto bene!
- allora riprendiamo! Pronti? motore, ciak... azione 
Erano Colin, Lana e Jen gli interpreti di quella scena e proprio quest'ultima ad un tratto iniziò a sentirsi poco bene:
- Che ne pensi Emma? - le disse Lana o in quel caso Regina, ma la ragazza non rispose cosa che invece da copione avrebbe dovuto fare
- Emma sei con noi?!?! - provó a ripetere 
- Love? - anche colin  cercó di spronarla rimanendo nella parte ma niente. Tentó di raggiungerla ma neanche il tempo di fare qualche passo che lei si accasciò a terra e svenne.

- O cazzo! jen! - esclamó  Colin mentre Adam gridava lo stop della scena per poi raggiungerli
- fatele prendere aria ragazzi. - Colin non lo ascoltó era nel panico, afferró Jen per la sua giacca rossa e inizió a strattonarla per farla riprendere
- Oi jen! Jenn mi senti? - i suoi tentativi funzionarono e in poco tempo la ragazza riprese i sensi - Grazie al cielo! mi  hai fatto prendere un accidente - le disse parandosi davanti
- Tranquillo amore... sto bene - rispose lei ancora debole. 
- Non stai bene affatto! 
- Jen ha ragione Colin, prenditi una pausa! - consiglió Adam -  Finireno di registrare la scena domani. 
- Non ce ne sarà bisogno, ce la faccio tranquilli!
- Ma mi vuoi far infuriare per davvero allora! - sbottó colin - ti costa così tanto andare a casa e riposarti?
- Si mi costa ok?!?! - rispose a tono - La scena la facciamo ora! punto! 
- Adam? - Colin chiese aiuto al suo superiore  sperando gli desse retta
- Colin lo so e anche io sarei d'accordo con te  se solo non stessi troppo indietro con le riprese.... 
- quindi? 
- quindi se se la sente - la guardó - se te la senti, ripeteremo la scena  adesso!
- Cosa?!?! Grazie tante Adam. Incoraggiala pure! - Disse ormai rassegnato.
Ripeterono la scena e anche se questa voltá andó bene Jen si rese conto che non poteva più andare avanti così. Doveva prendere una decisione. 
Tornó a casa e pensó per  tutta la notte a quale fosse la scelta migliore; gliene veniva in mente solamente una ma non le piaceva affatto. Decise così, Il giorno seguente, di chiese consiglio ad Adam. Chi meglio di lui poteva consigliarle cosa fare?
- Mi stai chiedendo che piani ho per la settima stagione? - la ragazza annuì - Come mai?!?!
- Così, pura informazione. 
- beh non saperi di preciso. Ho stipulato all'incirca  tre copioni ma non so quale delle tre storie mettere in pratica.
- Ti dispiace se do un'occhiata? 
- Certo che no! Ma solo perché  sei la star dello show e punto tutto su di te!
Prese i copioni e diede una letta generale  
- Ok!
- Solo ok?!?! Jen che c'è che non va?!?! Non mentirmi, ti conosco troppo bene. 
- Ho un problema Adam. Mi hanno commissionato tre o quattro lavori importanti per le prossimo luglio, oltre al mio film naturalmente e coincide tutto con le riprese di ouat. Già adesso non c'è la faccio a gestire il tutto nonostante stia  facendo tutto per via telematica, pensa quando dovrò spostarmi con l'aereo!
- Non mi piace affatto questo discorso. Dove vuoi andare a parare?!?!
- Il mio contratto scadrà a breve e...
- Niente affatto il tuo contratto è stato già rinnovato sia da noi che dall' ABC, manca solamente la tua firma.
- Ne sono lusingata ma sarei costretta a  saltare un botto di prove per non parlare che per registrare causerei scompigli a tutti per far conciliare  tutto.... 
- Troveremo un modo. 
- Io non voglio lavorare così. Non mi piace lavorare così. Mi conosci, mai l'ho fatto e mai lo farò! Sono delle cose importanti, davvero importanti, quelle che mi hanno proposto e al mio curriculum possono solo che giovare.
- Jennifer cosa stai ceracando di dirmi? 
- Che a malincuore sto valutando l'idea di abbandonare ouat!

Note dell'autore: scusate il clamoroso ritardo ma con il lavoro è stato un casino. Finalmente ho avuto un po' di tempo per sistemare in grandi linee in capitolo ed eccomi qui. Ci sono ancora molti errori ( ortografici sopratutto) ma ho voluto pubblicare adesso piuttosto che tra qualche giorno. Spero non sia un problema. Passiamo al capitolo: Jen è intenzionata a lasciare Ouat e Colin, all'oscuro di tutto sta progettando di chiederle di convivere. Un bel casino no? Cosa succederà ora? Continuate a seguirmi e lo scoprirete. Alla prossima ragazzi! 
 

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Capitolo 44
*** Capitolo 44 ***


- Cosa?!?! No no no Jen, non puoi farlo. E' fuori discussione! 
- Adam ma come faccio?!?! Non vorrei credimi ma è l'unica soluzione possibile.
- Troveremo una soluzione che non preveda il tuo abbandono. 
- E come? 
- Parlerò personalmente con gli altri produttori e ci organizzeremo per farti conciliare il tutto.
- Adam...
- Fammi fare un tentativo ok? Uno solo. 
- Va bene... ma se vedo che le cose non andranno come dico io faremo a modo mio!
- Va bene ma sta tranquilla, questo non succederà. 
***
Contemporaneamente  sul set
- Josh hai visto jennifer?!?! - chiese Colin al suo amico
- Che c'è ti sei perso la fidanzata per caso? - Rise - Comunque no, non l'ho vista mi dispiace
- È con Adam -  si intromise Rebecca sentendo la loro conversazione - l'ho vista entrare nel suo ufficio stamattina. Se non è ancora arrivata sul set evidentemente deve essere ancora lì. 
- Ok grazie, li raggiungo.                   Arrivato  davanti la porta dei produttori non entrò, aspettó che lei finisse. Fortunatamente non lo fece aspettare a lungo,  uscì dopo dieci minuti. 
- Grazie Adam fammi sape.... - non terminó la frase che si ritrovó il suo fidanzato davanti - Oi amoreeee! - lo salutó
- Come mai da Adam? Contratto nuovo?
- No, abbiamo parlato un po',  niente di che! 
- Ti ha detto qualcosa sui contratti? Non dovrebbero essere già pronti? 
- non mi ha detto nulla, evidentemente sono un po' in ritardo... ci chiamerà lui. 
- Vieni, andiamo a fare colazione così  ti illumino sul programmino di questa sera.
- Stasera?
- La cena tesoro!
- Vero la cena, mi era completamente passato di mente. Colin ascolta....
- No no no!  Non ci provare.  stasera  starai con me! Aperitivo, cena, passeggiata romantica  e poi ti farò dimenticare tutti i tuoi problemi! - La bacio. -  Ora andiamo! 
La mattinata passo  abbastanza velocemente e presto arrivo la pausa pranzo:
- Signorina possiamo pranzare con lei o è  occupata? - disse Ginny accompagnata da lana! 
- Certo che potete!
- Niente telefono, niente pc, niente di niente oggi? 
- No se non voglio che Colin mi uccida.
- Quel ragazzo è un santo! 
- Lo so, non so come ancora non mi abbia lasciato. Lo sto facendo penare.
- Vedo che sei ottimista stamattina! -  la presero in giro ma lei non sembrava essere dell'umore. - Oi jen tutto ok? 
- Mmmm diciamo...
- Problemi? 
- niente di cui preoccuparsi, è  solamente un periodo stressante. Passerà
- ma si vedrai.... Programmi per stasera? 
- Esco con Colin, recuperiamo la serata a cui gli ho dovuto dar buca.
- Passiamo da te dopo il lavoro e ti daremo una mano a prepararti allora! - sorrisero come due adolescenti
- So vestirmi da sola ragazze! - rispose ridendo - Non è un primo appuntamento, so già cosa indossare
- Verremo comunque a farti compagnia, o non ci vuoi per caso? 
- Certo che vi voglio sceme! 
- Allora ci vediamo dopo signorina, andiamo a lavorare adesso. 
Anche il pomeriggio passó molto velocemente e senza neanche rendersene conto si ritrovó nella sua abitazione a scegliere cosa indossare. 
- Davvero vorresti metterti un paio di jeans per la serata?!?! - chiese scandalizzata Lana
- Perché no! Conosce il mio corpo forse meglio di come lo conosco io - ride - non serve mettersi in ghingheri 
- Si ok ma anche l'occhio vuole la sua parte, è in astinenza da minimo  due settimane quel poveretto! 
- Non è assolutamente vero! - disse indignata 
- Jen! - anche Ginny prese parola - gli si legge in faccia! 
- Ok non è tutti i giorni come prima ma non è mancata occasione fidatevi. 
- Un un bel vestito però non si nega a nessuno!  E daiiii non farti pregare, indossa questo. - dissero porgendole il vestito, un abitino nero molto semplice ma elegante. 
- E va bene mi avete convinta! - indossó il vestito, si sistemò trucco e capelli e cinque minuti dopo bussarono alla sua porta. 
- Noi andiamo, buona serata tesoro.
- Divertitevi. - Le ragazze aprirono la porta, lo salutarono dopodiché li lasciarono soli.
- Wow! Sei spettacolare. - disse entrando in casa per poi baciarla. 
- Grazie, anche te sei molto, molto carino - rispose tra un bacio e l'altro 
- Mmmh se cominci così non usciremo più di qui, ci conviene andare, in oltre ho la macchina parcheggiata in doppia fila. 
- Prendo la borsa e arrivo. 
- uscirono di casa, si misero  in macchina e poco dopo arrivarono al ristorante, ordinarono e mangiarono in tutta tranquillità e serenità.
- Questa sera ci concediamo un bel dessert ok?!?! - chiese lui durante la cena prendendole la mano
- Solo se lo dividerai con me o il vestito da sposa di Emma non mi entrerà! - rise.
- Affare fatto amore! - divisero il dolce come una tenera coppia di fidanzatini dopodiché Colin prese coraggio e le mostró una scatolina
- Tesoro questa è per te! Ci penso da un bel po di tempo ormai e credo che sia arrivato il nomento che questa diventi tua - disse indicando la scatola 
- Cos... Cos'è? - disse meravigliata 
- Apri e lo scoprirai 
Titubante prese la scatolina e piano piano l'aprì, al suo interno vi trovó delle chiavi attaccate ad un portachiavi 
- e queste?  Chiese non capendo
- Guarda il portachiavi 
Fece come le venne chiesto e li ebbe uno shock: sul portachiavi vi era incisa una frase: vieni a vivere con me! 
- Allora, non dici nulla? Sei rimasta senza parole? 
- C... colin io io non me lo aspettavo! Non so cosa dire...
- Non devi rispondermi subito, prenditi tutto il tempo che vuoi, l'unica cosa che ti chiedo adesso è: sei felice al pensiero che io voglia passare il resto della mia vita con te?
- Certo! Certo che ne sono felice amore!
- Allora perché  non ti vedo particolarmente entusiasta ?
- E' che non me lo aspettavo, sono... sonosotto shock!  
- Non è solo questo peró vero? Ti conosco: cos'è che ti turba? 
- Sto pensando al lavoro... se non dovessimo lavorare più insieme un giorno?
- Non ci pensare ora, un modo lo si troverà, abbiamo ancora un altro anno di ouat insieme non fasciamoci la testa adesso è comunque se può consolarti anche se un giorno non dovessimo più lavorare insieme io non ti lascerò, continueremo a stare insieme e sul dove vivere... beh... boh chi lo sa! - le regaló uno dei suoi meravigliosi sorrisi. 
- Ti amo Colin!  non dimenticarlo mai! Grazie per la serata e per  questa sorpresa, mi ha fatto enormemente piacere
- Di nulla amore mio, ora però si è fatto tardi, andiamo a casa!                      
- *** 
- Non le diede neanche il tempo di posare la sua borsa sul tavolo del salone che la scaraventó sul divano iniziando a baciarla con passione. Lei non gli disse nulla e lo lasció fare. fu lui a fermarsi qualche minuto dopo vedendola fredda e non partecipe
- Che hai amore?!?! - chiese guardandola dritta negli occhi 
- Nulla! 
- Per caso non  ti piace il trattamento?- Scherzó
- Ma figurati! 
- E allora perché non ti lasci trasportare? Vieni qui avanti sono giorni che non ti coccolo un po'. -  disse riprendendo a baciarla
- Col... Colin!?!
- Siii
- Fermati un secondo per favore...
- Nooo dai!
- Devo dirti una cosa
- Tu parla io ti ascolto ugualmente... - disse nell'incavo del suo collo
- No.. no Colin stop!  
- Che c'è tesoro! 
Prese un respiro profondo, doveva dirglielo, stava per dirglielo e invece...
- Scusa ma non me la sento. - la paura prese il sopravvento e corse a grandi falcate verso la sua camera. Colin la raggiunse in un baleno e quando entró la trovó in lacrime
- Oiiiii - andó a sedersi sul letto accanto a lei -  Ho per caso fatto qualcosa di sbagliato?! - rispose di no con la testa 
- E allora perché  fai così? È perché non vuoi venire a vivere con me?
- Ma sei matto?!?! Io non desidero altro che venire a vivere con te solo che...
- Solo che? - la incoraggió
- Niente lascia stare...
- No non lascio stare! - ora iniziava a preoccuparsi sul serio - Amore è un bel periodo ormai che sei strana, se c'è un problema devo saperlo. 
- Non ho problemi con te! Tu non centri nulla.
- E con chi li hai allora posso saperlo? 
- Ho seri problemi a lavoro Colin. Sto cercando di risolvere delle questioni ma sono completamente esaurita. In oltre ti sto trascurando  e mi sento uno schifo.
- Oiii non ti buttare giù così! Se non te la senti di fare qualcosa non sei obbligata, non volevo costringerti prima sul divano. 
- Non è  che non voglio... Ho la mente occupata da mille pensieri, non riesco a far finta che nulla fosse. 
- Vuoi parlarmi di che problema si tratta?
- No! Voglio risolvere la questione da sola.
- Va bene, non insisto. Che ne dici ora di dormire un po'? Resto con te, ti coccolo un po' così magari prendi sonno prima.  Giuro:  non ho secondi fini!
- Mi odi?!?! - cambió discorso lei 
- No che non ti odio! Che domande fai! I periodi di crisi capitano a tutti! Sono e saró sempre al tuo fianco ricordatelo! 
- Grazie. 
- Ora però basta parlare, sei a pezzi.
Ci mise un bel po ma alla fine si rilassó tra le braccia del suo fidanzato e si addormentó. Il mattino seguente quando arrivarono sul set Jen andò dritta nello studio di Adam, colin, anche se non sapeva la ragazza dove fosse diretta, insistette per accompagnarla ma purtroppo venne intercettato da lana e Ginny e Josh e di conseguenza il suo piano andó perso. 
- Allora?!?! - dissero in coro - Come è andata ieri????? - i loro toni erano maliziosi - Racconta! 
- È andata.
- No! - cambiarono subito toni e divennero seri - Non dirmi che ha detto di no! 
- Non ho detto questo, ho detto che è andata.
- Ha detto si quindi? 
- Sta valutando il tutto. Mi ha detto che non desidera altro ma in questo momento ci sono cose che deve risolvere prima di affrontare questo  passo. 
- Scusa se mi permetto, so che non sono affari miei ma...  Va tutto bene tra di voi? - prese la parola Josh.
- Vorrei dirti di sì ma sinceramente non lo so più neanche io. Sto cercando di non farglielo pesare ma la situazione sta diventando complicata.  Cioè non so come spiegarvelo ma siamo passati da un periodo dove da momenti facevamo l'amore anche sul balcone di casa dei nostri amici a momenti dove le da fastidio anche se solo le poggio una mano sulla gamba...
- Alt alt alt niente dettagli hot! - provo ad alleggerire la tensione Lana 
- Dai fate i seri una volta tanto. 
- Gliene  hai parlato?!?! 
- No perché  so che il problema è il lavoro e non io, la cosa che mi dispiace è  che non si fa aiutare e ho paura che così facendo si allontanerà ancora di più. 
- Non succederà colin, lei ti ama, l'aiuteremo in qualche modo. Noi ci sosteniamo sempre lo sai, non sarà diverso questa volta. 
- Grazie mille ragazzi, non so davvero cosa fare senza di voi. 
***
Era per strada in direzione dell'ufficio di Adam quando le arrivó una chiamata:

- Quindi mi stai dicendo che il lavoro è della durata di un mese mentre le prove sono da calcolare a parte?Bene... di male in peggio insomma.... a New York quindi? Ok mandami le date per sms così mi organizzo con il tutto. 
- Ciao amore! - Disse Colin andandole in contro 
- Col mi hai spaventata 
- Scusa ti ho visto al tele e non ho voluto disturbarti prima che avessi finito. tutto ok? 
- Si sì tutto ok ma ora devo sacappre - lo bació al volo -  ci vediamo a pranzo. 
- Ma jen.... - niente da fare si era già allontanata. 
***
In ufficio
- Pensavo avresti aspettato mie notizie come mai già qui?
- Questo è il programma che mi hanno inviato, converrai con me che è un suicidio viaggiare tra New York e Vancouver con questi ritmi.
- Jen, possiamo provare...
- No Adam! Ho preso la mia decisione. Amo questo set, questo cast e tutti voi ma ormai mi sento in gabbia. Voglio poter fare anche altro, voglio crescere e migliorarmi. Rimanere chiusa in un solo personaggio non mi aiuta ora cm ora. Vi verrò a trovare promesso e se vorrete mi terró a disposizione per degli episodi, ma ormai ho deciso: non ritornerò tra i regular per la settima stagione. 
- Mi stai lasciando senza protagonista lo sai vero? - disse a quel punto il suo capo 
- Termina la storia di Emma in questa stagione e porta un nuovo protagonista alla luce. Puoi farcela Adam! so che puoi. 
- Non c'è modo di farti cambiare idea?!?!
- No... ho deciso. 
- Lo sa già qualcuno? A parte me dico...
- No! Lo sai solamente te. 
- neanche Colin?!?! - era sorpreso
- No, neanche lui  sa nulla e sinceramente non so neanche come fare a dirglielo. Mi ha chiesto di andare a vivere con lui ieri... mi ha preso alla sprovvista, avrei voluto dirgli la verità ma non ci sono riuscita. Gli ho detto che ci avrei pensato ma presto dovrò trovare un modo di dirgli la verità. Ho paura... - per la prima volta riuscì a sfogarsi con qualcuno. 
- Troverete un modo ne sono sicuro. 
Ti auguro il meglio jen! E se dovessi ripensarci chiamami.
***
sul set 
Colin aveva da poco finito di registrare le scene di quella mattina e si trovava in pausa pranzo. Mentre raggiungeva i suoi amici a mensa  sentì due macchinisti parlottorale. Non ci fece caso inizialmente ma poi senti pronunciare il nome della sua fidanzata così si mise ad ascoltare senza dare nell'occhio 
- Hai sentito che ha combinato la Morrison? 
- No... racconta!
- Ha annullato tutte le convention con Ouat compreso il s. Diego comic con 
- No, non ci credo, come mai?!?! 
- E che ne so, avrà trovato un pischelletto a cui darla! 
- Ma non sta con colin?
- Ma l'hai vista bene? Quella può avere un esercito ai suoi piedi e secondo me ce l'ha.
- Ai capito la nostra Emma. Rinuncia al lavoro per qualche uomo carico di passione e soldoni.
- Quasi quasi ci provo pure io magari ci sta! 
Il sangue di colin arrivó fino al cervello nel sentire parlare della sua ragazza un quel modo e senza neanche pensarci su si trovò a camminare nella loro direzione.
- Che vuoi fare te? -  disse prendendo uno dei due macchinisti per la maglia e scaraventandolo in faccia ad un muro. - ripeti se hai il coraggio!
- Oi ma sei impazzito? 
- Hai dato della poco di buono alla mia ragazza, per non parlare del fatto che vorresti farci un pensierino! 
- Ma io....
- Te la faccio passare io la voglia brutto porco. - Da lì fu un attimo: Colin iniziò a prenderlo a pugni e se non fosse stato per Adam che si trovava nei paraggi quel poveretto avrebbe fatto sicuramente una brutta fine. 
- Colin, colin smettila! Smettila subito! - disse il suo superiore prendendolo per le spalle e bloccandolo.
- Lasciami Adam, lo ammazzo a questo! 
- Calmati oooo! Sei diventato pazzo?
- Adam levami le mani di dosso o ce ne saranno anche per te. 
Si trovarono a passare proprio da quelle parti anche Jen e Lana
- Jen, ma quello non è Colin? -  disse allarmata
- O Dio! - Prese a correre - Col! Ma che diavolo fai?!?!
- Uuuu ecco la fidanzatina! - lo canzonó il macchinista - Ciao bellezza!
- Brutto figlio di.... - con un gesto riuscì a liberarsi della presa di Adam e si scagliò contro quel ragazzo con una ferocia da far paura. - Prova a parlare nuovamente della mia donna è sei un uomo morto!
- Colin per carità lascialo in pace! -  si mise in mezzo lei. - Guardami! Col guardamiiiii! - i loro sguardi si incrociarono -  Non ne vale la pena. Non so cosa sia successo ma non ne vale la pena. Andiamo di la.... 
- No, devo dare una lezione a questo porco! 
- Forza non discutere con me, muoviti! Lo trascinó a forza  verso la roulotte lontano da occhi indiscreti. 
- Spiegami avanti... Si può sapere che accidenti ti è preso?!?!
- Stava parlando di te e con termini non adeguati se capisci che intendo
- Non puoi andare in giro a picchiare la gente te ne rendi conto? 
- Se è  per difenderti lo faccio eccome.
- Colin tesoro ascolta...- disse con più calma - lascia perdere ok? La gente non smetterà mai di parlare, va solamente ignorata. Ok? - non rispose - Ok Col? - Annui questa volta. - perfetto!
- Ho una domanda da farti - chiese improvvisamente-  Per quale motivo hai annullato tutte  le convention?
- E tu chene sai? - chiese meravigliata
- Chiacchiere di corridoio... Allora?
- Devo lavorare in quelle date.... 
- Anche le convention fanno parte del lavoro... - fece una pausa- Hai un altro per caso? - chiese a bruciapelo
- Come scusa? - Disse indignata
- Ti ho chiesto se hai un altro! 
- No non ce l'ho che fai cominci a credere ai pettegolezzi? Pensavo ti fidassi di me....
- Mi fido di te ma sei strana! Non sei più te. 
- Da cosa lo deduci scusa? Dal fatto che non passiamo più tutte le notti insieme? 
- sei lontana Jen e non solo nel senso fisico. Sei distante da me e io non ce la faccio a sopportare questa lontananza. Mi manchi troppo... mi manca quello che eravamo. - frase peggiore non poteva dirgliela
- Allora forse è il caso di finirla qui! - concluse lei senza troppi giri di parole
- Co...come  scusa?
- Hai sentito bene. Se non sopporti la lontananza non conviene continuare a vederci.
- Se mi stai lasciando così su due piedi solo perché  ti ho detto che ti sento lontana e mi dispiace evidentemente ho ragione. C'è già un altro nella tua vita. La ragazza di cui sono innamorato troverebbe un modo per risolvere il problema non si comporterebbe di certo come stai facendo tu adesso.
- Lo sto facendo per te.... e per  me!
- Avevano ragione quei due! - sospiró - non posso credere che mi stai lasciando. 
- Pensala come vuoi. E senza far vedere i suoi occhi pieni di lacrime si allontanò lasciamolo solo in quella desolata roulotte.

Note dell'autore:  Vi chiedo scusa per gli errori che troverete in questo aggiornamento ma ero troppo ansiosa di pubblicare che non ho controllato prima di farlo. Spero che il racconto vi emozioni ugualmente. Fatemi sapere cosa ne pensate e alla prossima. P.s ho altri due capitoli printi ma non so se pubblicarli in serata o aspettare un pochino... vedremo. Alla prossima

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Capitolo 45
*** Parte 45 ***


- Fidati,è l'ultima cosa che vorrei.

- E allora perché! Perche vuoi lasciarmi?

- Non so vivere i rapporti a distanza lo sai.... ho bisogno di vederti... di sentirti.....di toccarti! Saperti a Vancouver e non poterti vedere mi ucciderebbe. 

- E invece lasciandomi staresti meglio?!?!

- No certo che no!

- Beh male per male allora tanto vale provare a vedere se funziona.

- Non ti arrendi è... -sorrise amaramente.

- E ti dispiace la cosa? Se non mi arrendo è perché a te ci tengo o non ti avrei chiesto di convivere altrimenti .  Pensaci per favore, se mi ami non buttare tutto all'aria. - rise anche lui ma per nervosismo più che altro - sai? È la prima volta che supplico qualcuno. 

- Facciamo cosi: Stiamo per un po' separati e vediamo come va. Da li prenderò.... - si corresse - prenderemo una decisione. 

- In altre parole mi stai dicendo di prenderci una pausa. 

- Esatto...

- Che equivale a non ti lascio oggi ma tra due settimane...

- Non puoi saperlo

- Ok va bene. Ma in questa pausa gradirei che non ci fossero altri uomini di mezzo.

- Non ci stavo proprio pensando a dire la verità.... e di altre donne invece che mi dici?

- Non ne ho bisogno perché so che voglio te!

- E se tornasse Helen?

- Non mi importerebbe nulla. Che c'è  stai forse insinuando che non ti fidi? Sei tu quella che vuole lasciarmi, io dovrei avere dubbi non te non il contrario. 

- Ok chiudiamo l'argomento qui altrimenti finiamo per litigare. È tutto allora!Ci vediamo sul set.

- Posso parlarti almeno li?

- Non devi mica ignorarmi, ho solo detto di prenderci una pausa da lì ad ignorarci ce ne vuole.

- Perfetto allora ci vediamo domani sul set. - Le diede un bacio sulla guancia - odio doverti baciare così!

- Non rendiamolo più difficile di quel che è ... a domani col!

***

Il mattino seguente

 

- Jen buongiorno! Come stai? - Disse Lana vedendola arrivare a lavoro con netto anticipo

- Bene!

- Ma è vero quello che ha detto Adam ieri? Stai andando via?

- Si. 

- Mah...

- Non dite nulla per favore... è già straziante così non rendetemi le cose più difficili. Vi voglio bene, rimarrei volentieri ma non posso. Fine della storia.

- Come l'ha presa colin? Non sembrava molto entusiasta ieri.

- Colin sa perché vado via e sembra averlo capito.

- Quindi avete risolto? Siete tornati insieme? 

- Non proprio... ci siamo presi una pausa per capire...

- Avete preso o hai preso?

- Ha importanza? La cosa non cambia. 

- Vi state solo facendo del male.

- Sto solamente cercando di non farlo soffrire doppiamente dopo.

- Se lo dici te.... noi non ti giudichiamo lo sai! se hai bisogno di un consiglio sai che puoi chiedere sempre s noi.

- Lo so. Grazie ma per il momento ho solo bisogno di stare un po' da sola.

- No no no no no... non se ne parla. Starai con noi questi giorni, da sola non ti ci lasciamo proprio; scordatelo! Tu quando stai da sola Combini solamente cazzate. 

- Veramente io...

- No non si discute! Tu ci hai tenuto allo scuro di tutto? E ora non ci interessa nulla, farai quello che ti diremo noi. 

- Andiamo a lavorare che è meglio.    Da lì ad una settimana le cose furono molto difficili per quei due, lavorare sullo stesso set e sapere di non poter avere un determinato tipo di rapporto li faceva star male ma entrambi non dissero nulla: lei per orgoglio e lui per rispetto verso la donna che amava. 

Jen riuscì per la maggior parte delle sere a restare sola a casa come si era prefissata  ma un paio di volte è capitato di dover uscire perché le sue amiche la portavano di forza con loro. Quella sera non fu da meno. Jen se ne stava davanti la TV quando il campanello suonó. Andò ad aprire e si ritrovò le sue amiche vestite in maniera impeccabile che con un gran sorriderò le dissero

- Sorpresaaaaa!

- Che ci fare qui?

- Ti siamo venute a prendere mi sembra logico

- Non ho intenzione di uscire! - disse seria

- Non dire fesserie, avanti vai a prepararti stasera ci diamo dentro!

- Avete bevuto per caso?

- Non ancora aspettavamo te! Poche chiacchiere e più fatti signorina, vai a vestirti!!! - La spinsero verso la sua camera

- Non mi va ragazze!!!! Davvero

- E daiii non farti pregare!

- Dove volete portarmi? Posso sapere almeno questo?

- A ballare salsa! È una delle cose che ti piace di più non puoi rinunciare.

- Non sono in vena di ballare mi dispiace.

- Troveremo qualcuno disposto a farti cambiare idea.

- È proprio questo il punto! Non voglio avvicinarmi a nessuno!

- Si sì sì lo sappiamo che sei fedele al tuo amore ma ballare non costa nulla daiiiiiiii! 

- Posso rifiutarmi?

- No

- Come immaginavo! - controvoglia  aprì l'armadio e tirò fuori un paio di pantaloni

- Non se ne parl jen! Butta quei così! Gonne corte o vestiti! Non è la prima volta che vai a ballare sai già cosa devi metterti per essere il top. 

- Avete anche intenzione di farmi tornare a casa con un tipo deciso da voi?!?! - Si lamentò 

- Questo no! E dai Jen vogliamo solamente farti divertire. Stai sotto un treno.

- Non è così! 

- invece sì e le alternative sono due: o provi a vedere come va la vita senza di lui o te lo vai a riprendere seduta stante. 

- Discorso chiuso ok? Metterò quello che volete ma non parliamo più di lui.

 - Argomento delicato. Chissà perché... - rise Lana coinvolgendo anche Ginny

- Finitela! 

- Ok ok.... prendi quel vestitino li, cambiati e usciamo. 

Dopo una mezz'ora buona erano in macchina in direzione verso il locale. Entrarono e presero posto in un privet per stare un po' tranquille.  Non fecero neanche in tempo a sedersi che numerosi ragazzi si diressero verso di loro e in particolare modo a Jen per invitarle a ballare.

- No grazie... magari più tardi. - Disse la ragazza all'ennesimo ragazzo della serata.

- Poverino! Ci ha sperato fino alla fine! Come sei crudele. 

- Quanto rompete!

- Dai Jen divertiti un po'! 

- Passatemi quel cocktail allora. - Lo bevve tutto in un sorso e a seguito a quello ne bevve altri due. L'effetto fu quello sperato. Non era ubriaca ma era decisamente più sciolta e socievole.

- Ciao! - Le disse un ragazzo avvicinandosi - vuoi ballare? 

- Non sono molto in vena di ballare questa sera.

- Allora parliamo un po' che ne dici? - le sue amiche presero la palla al balzo

- Noi vi lasciamo soli andiamo a ballare ciao ciaooooo. 

- Vieni siediti - disse ridendo dopo la scenata delle loro amiche.

- Mi chiamo Jason 

- Molto piacere jennifer

- So chi sei! Seguo il tuo show. Sei bellissima! 

- Grazie - arrossì leggermente. 

- Posso farti una domanda? 

- Certo! 

- Perché una bella ragazza come te è qui tutta sola? 

- Perché stare da sola a volte mi rilassa. 

- Mmmh non sei convincente. - Le sorrise 

- Fattela bastare come risposta per ora ok?

- Assolutamente si. Senti faresti un tuo fan felice? Balleresti con me? Un solo ballo! Poi giuro non ti romperò più 

- E va bene! Andiamo!

***

- Carino però non trovi? - Disse lana a Ginny vedendo i due ragazzi nel privet parlottare 

- Si molto! Speriamo solo non lo allontani bruscamente. Sarebbe un vero peccato.

- Vedi la realtà dei fatti Lana: a Jen non interessano altri ragazzi è in fissa con uno solo e sai benissimo chi è. Questa storia che andrà via è assurda

- Senti da  che pulpito arriva la predica, te stai facendo la stessa cosa.

- È diverso, lo show gira attorno ad Emma , cosa si inventeranno per giustificare la sua scomparsa? 

- Non lo so ma preferisco che stia bene e faccia quello che vuole piuttosto che vederla a lavoro depressa. 

- Hai ragione... e poi chissà! Magari un giorno tornerà.

- Guarda guarda chi si vede da queste parti ! - disse un uomo alle due ragazze

-Josh?!?! - esclamò ginny - che ci fai qui? 

- Ho portato questo ragazzetto a divertirsi ma non c'è stato verso! -  disse indicando colin - Voi invece? Cosa ci fate qui?

- Abbiamo avuto la stessa idea per...

- Per noi! - La bloccó La a vedendo che Jen era sparita dal privet. - Eravamo stanche di stare sul set e abbiamo deciso di venire a fare due balli.

- Dove avete lasciato la vostra inseparabile ami....

- JENNNNNNN?!?!?! - Esclamò improvvisamente colin vedendola nella posta da ballo con un uomo che di certo non era lui. - Che ci fa lei qui? 

- l'abbiamo portata noi di forza!  Non ne voleva proprio sapere di venire

- Non mi sembra da come è appiccicata a quello! 

- Stanno solo ballando Colin e se ti fa sentire meglio è il primo ballo che fa da quando siamo arrivati. Fino ad ora ha rifiutato tutti e anche in malo modo.

- Quello lì non lo sta affatto rifiutando però! - disse sprezzante. 

- Non fare il geloso! Quante volte siamo venuti qui e lei ha ballato con altre persone che non eri tu?

- C'ero sempre io a controllarla peró. 

- Ci sei anche adesso! 

- Ma lo vedi come quel damerino le si sta strusciando addosso? E lei si sta? No questo non va bene! - disse per poi allontanarsi a passo sostenuto in direzione della pista

- Colin dai resta qua! 

- Lasciami lana! - Rispose alterato

- Colin! Colin fermati un secondo per favore! - provó anche Josh a far ragionare il suo amico. - Non sta facendo nulla di male lei... non fare scenate! È la volta buona che ti molla sul serio altrimenti. 

- Lo farà ugualmente tanto.... meglio sfogarsi subito! - e liberandosi anche dalla presa del suo amico si addentró all'interno della pista. 

***

- Sai una cosa? - Disse Jason a Jen -  sei una ballerina bravissima oltre che una ragazza fantastica

- Grazie! Mi stai facendo più complimenti te questa sera che molti in un mese. 

- Te li meriti tutti! - Disse avvicinandosi sempre di più a lei. - fortunatamente il loro ballo finì, la cosa stava diventando alquanto imbarazzante.

- È stato un piacere conoscerti, torno dalle mie amiche ora ok?

- No ferma dove vai! Un'altro ballo, un altro solo per favore.

- Non mi sembra carino lasciarle da sole... 

- Ma non sono sole, sono in due... e dai non farti pregare. 

- E va bene! Ma dopo vado da loro peró!

- Va bene promesso, poi ti lascerò andare. 

Durante il ballo il ragazzo iniziò a vagare con le mani su tutto il suo corpo, precisamente dalla sua schiena fino ad arrivare al sedere. Lei gli scostò la mano numerose volte ma lui sembrava non capire. 

- Rilassati! - Le disse mentre le scostava una ciocca di capelli da davanti il viso. Improvvisamente  venne spinta lontana da Jason, si giró verso la direzione da cui si era sentita spingere e lo vide: Colin, il suo Colin si era fiondato su quel ragazzo.

- Lasciala in pace pervertito ok?!?!? - Disse prendendolo per il bavero della giacca

- Oi oi calma amico! Che ti prende?

- Devi lasciarla stare ok? - ripetè.

- Scusa se te lo dico ma sei arrivato tardi "amico"! Sta ballando con me adesso, se vuoi fare colpo su di lei dovrai aspettare il tuo turno... Sempre se non la conquisti prima. - rise

- Non ti permettere di parlare della mia compagna in questo modo ok? - Lo spinse ancora

- Compagna?!?! - cadde dalle nuvole- Stai con lui? - gridó per farsi sentire da lei visto la musica e visto che era rimasta in disparte. 

- Colin lascialo non ha fatto nulla! - disse lei.

- Zitta tu! Menomale che avevi detto niente uomini!

- Non stavamo facendo nulla! Mi ha solamente  invitato a ballare. 

- Ci stava provando altrochè! 

- Ma lo sai che gli avrei detto di no!

- Meglio non rischiare! Avanti vai da lana e Ginny!

- Vieni con me anche tu! 

- No, io devo finire di fare due chiacchiere con lui. - la sua voce non diceva nulla di buono e la ragazza si spaventó

- No vieni con me! Per favore col!

- Senti amico non sapevo che stesse con te, è tutta tua ok?-  si allontanó lasciandoli da soli prima  di ricevere un pugno! 

- Ti piace proprio spaventare la gente vero? - gli disse una volta che il ragazzo fu lontano dalla loro portata.

- E a te ti piace proprio farti rimorchiare è ?

- Ma che dici?!?! Io non stavo facendo nulla!

- Si si certo! 

- Oi che vorresti insinuare è ?

- Eiiii ragazzi! - disse Lana con a seguito i loro amici per cercare di bloccare quella piccola guerra - Vogliamo andare a prenderci qualcosa da bere?

- Scusate ma sono impegnata... avanti col dicevi?!?

- Lascia stare

- No non lascio stare ok? Che pensi che sia venuta qui per entrare nel letto di qualche bell'imbusto? 

- Sicuramente non eri con le tue amiche... 

- Dai ragazzi perché...

- E quindi? Non posso più parlare con un uomo che tu dai i numeri? 

- Se siamo in pausa... lo sai che mi manda in bestia vederti con un altro quando non sono presente.

- E allora vedi che non possiamo stare insieme?!?! Che farai, mi terrai segregata in casa una volta a New York per paura che mi veda con qualche amico?

- non ho detto questo!

- Non fa niente! Divertiti buona serata io me ne torno a casa!

- Aspetta un secondo! - la trattenne per il braccio

- No lasciami! Hai già detto o fatto troppo per oggi! - Si allontanò

- Lasciala andare! Falle passare la rabbia

- La sua di rabbia? E la mia? L'ho trovata appiccicata ad un uomo.

- Ma non stavano facendo nulla

- Lo so ma mi da fastidio ugualmente! Lei è mia e la cosa che possa vedersi con qualcuno non mi va giù!

- Se continui ad essere così geloso finirai davvero per perderla. 

- Mi manca ok? E così difficile da capire? vederla vicino a quello mi ha fatto rizzare i capelli. So che non farebbe nulla di male però io non ci riesco a stare fermo a guardare

- Non c'era nulla da guardare. Lui ci stava provando ok ma lo ha saputo tenere a bada. Deve bastarti questo. Fidati che se  non le importava nulla di te si sarebbe comportata in altro modo.

- Devo parlarle.

- No... direi che non è il caso. Le parleremo noi la faremo calmare un po' dopodiché domani mattina con tutta calama le parlerai. 

- Hanno ragione loro si intromise josh... vogliamo tutti che torniate insieme quindi fidati di noi. Domani le parlerai. 

- Ok...

- Allora noi andiamo da lei! Buonanotte ragazzi! 

 

***

Poco dopo in casa di Jen

 

- Ti vuoi calmare? - dissero le ragazze appena varcata la soglia di casa.

- Non riesco a stare calma  ok? -  disse buttandosi sul divano. - ma lo avete visto?

- Voleva farti capire che ci tiene a te! 

- Picchianodo un poveraccio che non centrava nulla? 

- Ok ha esagerato ma è disperato Jen. Ti ama e non riesce a capacitarsi che ti stai allontanando da lui. Sta soffrendo poverino. 

- Pensate che io mi diverta? 

- Lo ami? 

- certo che sì!

- E allora smettila con questa farsa di volerlo lasciare, vai a riprendertelo e continuate la vostra relazione.

- Come? Come possiamo continuare se è geloso di qualsiasi cosa!  io me ne andrò a New York tra poco e lui rimarrà qui: pensate davvero che riusciremo a vivere civilmente? 

- Io credo di sì, non è poi così difficile. io e Fred stiamo benissimo insieme e ci vediamo poco causa mio lavoro.

- Non lo so... - iniziò a piangere - mi manca... 

- ohhhh - le sue amiche le si avvicinarono e l'abbracciarono. 

- la volete sapere la verità? Si ok ha avuto un comportamento sbagliatissimo ma il mio primo istinto è  stato quello di buttarmi sulle sue labbra. Fortunatamente mi sono controllata e ho evitato.  

- Perché? Jen non puoi soffrire così lo capisci? Se continui così ti farai solo del male e di conseguenza ne farai anche a lui.  - neanche a farlo a posta un  messaggio arrivó sul suo cellulare

- è Colin!

- E che dice? - chiesero le ragazze 

- "Ti amo cucciola!". Ma perché!!!! Prima fa lo stronzo e poi fa così! 

- Fallo venire qui noi ce ne andiamo ok? 

- No assolutamente no! Deve capire che non può fare così! Domani gli parlerò e vedremo il da farsi....

 

 

 

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Capitolo 46
*** Capitolo 46 ***


Le ragazze, come concordato, passarono la notte a casa della loro amica visto il suo stato d'animo. Non se la sentivano di lasciarla da sola ad affrontare quella situazione. Passarono l'intera notte tra chiacchiere e alcool, aveva bisogno di dimenticare i suoi problemi e loro volevano sostenerla. Si addormentò sfinita intorno alle 6 del mattino.

- Dici che sia il caso di chiamarlo? In fondo sarebbero dovuti vedersi questa mattina. Non credo sia nelle condizioni più adatte per una conversazione. 

- Ok lo chiamo e gli dico che lo vedrà nel pomeriggio. 

Lana prese il telefono e compose il numero di colin:

- Pronto?

- Colin ciao sono Lana, passato il nervosismo di ieri sera? -chiese sarcastica.

- Spiritosa.... 

- Scusa... senti, so che è  ancora molto presto e che molto probabilmente ti ho svegliato, ma volevo parlarti di Jen.

- Che c'è è ancora arrabbiata con me? 

- Si...no... non lo so! In realtà ti ho chiamato solamente per dirti che forse è meglio che vi vediate nel pomeriggio. Abbiamo avuta una serata tra ragazze ed è finita in alcool sfrenato! È ko in questo momento.

- Mmh....Immagino! Ok non ci sono problemi, dille che passerò a prenderla questo pomeriggio per le sei. 

- Va bene!

- Ah senti... dici che ho qualche possibilità dopo la scenata di ieri?

- Colin... non dovrei essere io a dirtelo ma... 

- Ha un altro sul serio! - Esclamò non lasciandola finire

- No scemo! In verità ha parlato di te tutta la notte, anche quando io e Ginny cercavamo di cambiare argomento. Gli manchi Colin e tanto anche.

- Non capisco allora perché faccia così! 

- Perché sta soffrendo per la partenza e crede che lasciandoti andare le cose andranno meglio. Sappiamo tutti che non è così, tutti tranne lei. Solo te puoi farla tornare in se è farle cambiare idea... Non perdere questa occasione.

- Non lo farò! 

- Ti lascio ora, vado a dare una riordinata,  tu non puoi capire in che condizioni ha ridotto casa! 

- Posso immaginare, so l'effetto che l'alcol ha su di lei. Grazie della chiamata Lana.

- Di nulla! Noi ci vediamo direttamente domani, voglio i dettagli! 

- Sarà fatto!

- Ah! Quasi dimenticavo... scusati per ieri sera. Non vorrei ricordartelo ma le hai dato della poco di buono. 

- Non me lo ricordare...

***

Quando si sveglió dovette prendere un'aspirina per far passare il mal di testa. Aveva decisamente esagerato con l'alcol. Si fece forza, si alzó dal letto e scese al piano di sotto. Trovó le sue amiche nel salottino intente a parlare. 

- Ciao ragazze!

- Wow, che faccia pimpante - la presero in giro - Ti senti bene?

- Stavo meglio ieri sera guarda! - rispose tenendosi la testa. 

- vedrai che mangiando qualcosa ti sentirai meglio, ti abbiamo preparato il pranzo! 

- Il pranzo?!?! - esclamó - Ma che ore sono?

- Sono le tre e mezza! 

- Cosa cosa cosa?!?!! ODDIO COLIN! Dovevo vederlo questa mattina! Devo chiamarlo... devo...

- Tranquilla lo abbiamo contattato noi. Vi vedrete per le sei. Passa lui a prenderti! 

- Ah... ok! Grazie ragazze! per tutto davvero.

- Fai la cosa giusta Jen; per te e per lui. Non pensare ai se, ai ma, ai forse... cosa ti fa star bene oggi? lui? Prenditelo! - disse Ginny

- Ha ragione e  fidati, se è la distanza a preoccuparti non temere, lui ti aspetterà. 

- Siete delle amiche fantastiche! 

- Lo sappiamo! - risero - Ora peró noi ti lasciamo riposare e preparare. 

- Attendiamo con ansia i risvolti della serata. - si alzarono dal divano,  le andarono incontro e l'abbracciarono. - Sapete una cosa voi due? - disse Lana -  questa storia che partite entrambe non piace affatto. Mi abbandonate tutte e due.

- Saremo sempre in contatto. 

- Voglio vedere... ora vai! Vai a farti bella per il tuo uomo!

***

Era in ansia, era arrivato con un'ora di anticipo tanto era la voglia di vederla, ma decise di non metterle fretta e aspettare l'orario stabilito. Solo in quel momento le invio un messaggio che le diceva di essere sotto casa sua. La ragazza non si fece attendere, scese immediatamente ed entró in macchina.

- Ciao Col! - Disse dandogli un bacio sulla guancia come fossero due semplici amici. Colin mandó giù il boccone amaro e rispose con il sorriso

-  ciao tesoro. Sei meravigliosa! - disse indicando il suo look 

- Grazie anche te non sei niente male! 

- Vogliamo andare? 

- Certo! Dove mi porti? 

- In un bel locale tranquillo, così possiamo parlare un po'! - Detto questo mise a moto e partì. Non riuscirono ad arrivare al locale, neanche dieci minuti dopo essere partiti, nel bel mezzo di una stradina isolata, Jen gli chiese di fermarsi.

- Col per favore accosta...

- Che c'è? - chiese preoccupato - ti senti poco bene?

- No, peró per favore fermati. - Fece come le venne chiesto 

- Allora? Tutto ok? Non farmi preoccupare!

- Abbracciami! 

- C...cosa???

- Per favore Colin, non ce la faccio più!

- Ai suoi ordini tesoro! -  disse con un sorriso a pieno volto attirandola tra le sue braccia! 

- Possiamo smetterla di farci la guerra? 

- Io non ho mai voluto fare la guerra Jen!

- Non ho preso io a pugni quel ragazzo!

- Se l'è cercata. Pausa o non pausa stava comunque avvicinando la mia donna.  - Lei rise a quella battuta - So quello che voglio Jen! E la distanza non cambierà le cose... voglio te! Solo ed esclusivamente te. Non ho bisogno di inutili pause per sapere che la donna che voglio al mio fianco sei tu! Le altre neanche le guardo... quindi se il problema è la mia reazione alla nostra distanza posso assicurarti che puoi star tranquilla. Se il problema riguarda invece qualche tua insicurezza beh... parliamone adesso.

- Io ti amo! 

- E allora? Qual'è il problema? 

- Pensavo che lasciarti andare sarebbe stato più facile e invece... niente. La verità è che non posso vivere senza di te! 

Le prese il viso con entrambe le mani e la bació. - Mi sei mancata da morire amore mio! - Disse a fior di labbra per poi continuare a baciarla con vigore. Furono attimi interminabili. - Che ne dici amore, ora che abbiamo chiarito, ci leviamo da dentro una strada? Ho prenotato in un posticino davvero molto carino!

- E se invece ce ne andassimo a casa? 

- Non perdi tempo vedo! Tu si che sai conquistare un uomo

- E dai scemo! Voglio stare un po' sola con te senza gente attorno... 

- Sarebbe un ornore per me amore! 

- Allora andiamo.

Fecero inversione e tornarono verso casa di lei. Salirono e si misero a chiacchiarerare abbracciati sul divano. Non passó molto che quella chiacchierata tenera tra innamorati si trasformò in qualcos'altro di decisamente più passionale. Senza neanche accorgersene si ritrovarono in camera da letto.

- Non è che tutto questo è dovuto a qualche rimanenza dell'alcol di ieri sera tesoro? So che hai dato il peggio di te con Lana e Ginny! 

- Tranquillo sono più che lucida, l'unico in grado di farmi mandare in tilt il cervello sei te! - disse maliziosamente stendendosi sul letto e spingendolo su di lei.

- mi è  mancata questa stanza, il mio letto non è comodo come questo! 

- A si? E cosa avrebbe questo di maggior comfort?

- Te!

da lì smisero di parlare e si concentrarono solamente a recuperare tutto il tempo perduto. Si amarono senza pensare al resto, erano solamete loro due. 

Tornarono a comunicare verbalmente solamente dopo aver esaurito tutte le loro forze.

- Che c'è? - disse lui vedendola girata dal lato opposto del letto, cosa che non aveva mai fatto dopo aver fatto l'amore. Lei non rispose. In un primo momento pensó si fosse addormentata ma poi notó le sue spalle: il loro movimento non segnava un respiro regolare ma dei piccoli singhiozzi. La conosceva bene,sapeva cosa significava. Stava piangendo

- Oiii tesoro, è stato così orribile? - Disse abbracciandola da dietro. 

- scemo...! 

- Dai seriamente... che c'è?

- Non voglio!

- Non vuoi cosa? - disse con il cuore che batteva a mille per paura che stesse per allontanarsi di nuovo. 

- Non voglio più partire. 

- Perché no? - Disse girandola per guardarla negli occhi

- Perché non voglio allontanarmi da te!

- Oooh cucciolaaaaa! Vieni qui! -  la strinse a se e con un abbraccio cercando di mandar via tutte le sue ansie. - Andrà tutto bene te lo prometto! 

***

Il mattino seguente si recarono a lavoro insieme, vennero subito intercettati dai loro amici!

- Ma buongiorno! - esordi josh ridacchiando vedendoli mano nella mano. - Tutto bene vedo!

- Tutto ok! - disse colin senza far trasparire nulla!

- Scusaci colin ma noi abbiamo urgente bisogno di jen - sinintromisero lana e ginny prendendola di forza e portandola in un angolo del set 

- Allora? Avete risolto vedo!  - fu Lana a parlare 

- Si, abbiamo finalmente risolto! - rispose accennando un sorriso

- Che ti ha detto per farsi perdonare? Dove ti ha portata?

- La verità? Eravamo in macchina, abbiamo parlato li durante il tragitto per andare in un locale. Ci siano chiariti all'istante e alla fine beh... niente serata fuori, siamo tornati direttamente  a casa!

- Woooo wooooooo!!!!! Non perdere tempo!

- Ne abbiamo già poco di tempo, perdiamolo anche! 

- Quando parti? 

- Tra una settimana... domani è l'ultimo giorno di riprese per me, gli altri giorni mi concentrerò sul fare le valige e svuotare la roulotte. 

- Mi viene da piangere solo a pensarci! 

- Non dirlo a me! 

- Ci verrai a trovare però in questa settimana,  non è che prendi e sparisci...

- Certo che vi verró a trovare! Ora peró andiamo che altrimenti adam ci farà una ramanzina che non finisce più!

***

Jen approfittó della pausa pranzo per iniziare a togliere qualcosa dalla sua roulotte. Lana e ginny chiamarono a rapporto tutto il restante del cast.

- Vi abbiamo fatto venire qui perché  abbiamo avuto un'idea. Domani è l'ultimo giorno di riprese per Jen, pensavamo di farle una festa a sorpresa per salutarla, che ne dite?

- Dico che la volete far piangere! - Disse colin sorridendo - Per me va bene.

- Anche  per noi va bene! - disse Rebecca a nome di tutti - lo sai che quando si mangia noi siamo sempre presenti. Che vogliamo fare di speciale? 

- Non lo so... in fondo è una festa di addio passatemi il termine... ci vuole qualcosa che le faccia capire che per noi è stata speciale.

- Ragazzi! - disse un ragazzo della sala montaggio che si trovava a passare - non vorrei intromettermi ma ho sentito quello che stavate dicendo.. se vi serve io in studio ho tutte le riprese dalla prima alla sesta più tutti i baci cancellati, backstage e tutte le scene tagliate. Avete libero accesso se volete, scegliete quello che più vi piace e io in mezza giornata ve lo monto ok? 

- Sei un angelo! Hai avuto un'idea fantastica. Possiamo venire subito in studio?

- Certo stavo giusto andando lo. - Lo seguirono.

- Allora ditemi... volete buttarlo sul sentimentale o sul comico? 

- Beh... io direi entrambe le cose. 

Visionarono un po' di materiale e insieme scelsero alcune cose. 

- Io, se posso consigliarvi, partirei sul comico: tutte le sue gaff e cose divertenti, poi punterei sul fattore amicizia. 

- Si mi piace l'idea - disse Lana -  E senti, visto che hai detto amicizia, riesci a far comparire pochi momenti con colin? Direi che sia giusto dedicargli un capitolo a parte.

- Certo, metterò solamente alcune cose per non destare sospetti e  poi partiamo con un capitolo riguardate solamente loro due... ho delle cose fantastiche sui capitanswan! Ai macchinisti piace riprendere anche fuori set e abbiamo alcune scene tra di voi davvero davvero romantiche. - glie ne fece vedere qualcuna.

- Wow! - Disse Colin - Credo che abbiamo centrato il segno ragazzi.

- Ci hai salvato!

- Aspettate non è finita, io farei un'altra cosa.... le dedicherei due o tre parole no?  Pensate a qualcosa e domani mattina lo registriamo e lo aggiungiamo all'audio. 

- Noi ti amiamo! - esclamó Lana abbracciandolo 

- Grazie grazie, lo so!

- Ragazzi io vado da lei! -  disse colin 

- Si e inventa una scusa per farla vestire figa domani!

- È figa sempre!

- Cosa non farebbe dire l'amore. - continuó la loro amica  ridendo - vai vai.... vai dalla tua dolce metà. 

***

- Posso? - Chiese colin entrando nella sua roulotte e trovandola seduta sul pavimento con uno scatolone in mano. - tutto ok? 

- Si sto bene... solo che svuotare questo coso è più difficile di quanto pensassi. 

- Perché non vai a casa? Ci penso io qui! Chiudo tutto dentro questi scatoloni e poi li porto da te. 

- No colin devo farlo io! 

- Vuoi compagnia?

- No, ti ringrazio. È una cosa che devo fare da sola.

- Va bene, come preferisci... Dammi un bacio e me ne vado!  - Si alzò, lo abbraccio e successivamente uni le sue labbra a quelle di lui. 

- grazie Colin per essermi vicino.

- Sempre amore! Sempre! - Le diede un secondo bacio dopodiché si diresse verso la porta - ah quasi dimenticavo. Domani sera sei impegnata con me! 

- Che si fa?

- Ti porto in un posticino davvero molto molto carino.

- Solo io e te?

- Assolutamente si! cenetta romantica amore. Metterò il mio miglior vestito, vedi di fare altrettanto.

- Stai dicendo che di solito vesto male? 

- No ma ti voglio più sexy che mai. Se soddisferai questa mia esigenza nel migliore dei modi allora il dopo cena lo riserverò per qualcosa per  te speciale.

- Non vedo l'ora.....

- A domani amore!

 

Note dell'autore: scusate per il ritardo ma sono stata molto impegnata con il lavoro. Spero che, nonostante gli errori, questo aggiornamento vi piaccia. A presto.

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Capitolo 47
*** Capitolo 47 ***


L'ultima giornata di lavoro per Jen fu davvero difficile. Già dal mattino sentiva gli occhi dei suoi colleghi e dei registi puntati addosso, tutti sembravano volerle comunicare sostegno per quella intensa giornata ma a lei tutti quegli sguardo mettevano solamente tristezza. 

Cercó di passare tutta la giornata concentrata sulle ultime scena, senza pensare ad altro, ma fu davvero molto difficile.

"Due ore... ancora due ore e  poi sarà  tutto finito" disse a se stessa quasi al termine di quella giornata ed era davvero così:  tutto stava per finire. Tutto quel clima amorevole, scherzoso e familiare  a cui aveva preso parte per bene sei anni stava per concludersi. 

- Tutto ok amore?!?! - Chiese Colin abbracciandola da dietro e vedendola immersa nei suoi pensieri.

- Si sì... tutto ok! - fece la vaga.

-  Guardami! - lei si voltó mostrandogli un tenero sorriso. - Va tutto bene amore mio, stai facendo la cosa giusta. - annui silenziosamente

- Devo tornare a lavoro scusami, non vorrei farmi rimproverare da Adam proprio l'ultimo giorno! 

- Vai allora, io per oggi ho finito.  Ti passo a prendere a casa tua intorno alle 21 questa sera.  Ricordati quello che ti ho detto: Ti voglio al meglio! 

- A questa sera! - si scambiarono un ultimo bacio dopodiché presero due strade differenti.

Se per Jen quella giornata era particolarmente difficile da affrontare, per Colin non fu da meno. Il solo pensiero che quello fosse il loro ultimo giorno di lavoro insieme lo mandava ai matti. Non tanto per il lavoro in se per se ma in quanto quel giorno stava a significare che la partenza della sua fidanzata era imminente, altri pochi giorni e avrebbero dovuto salutarsi. Erano grandi è vero e le possibilità per vedersi sarebbero state di gran lunga superiori rispetto al passato ma il semplice fatto di non poterla stringere a se come negli ultimi cinque anni, amici o non, lo mandava in bestia. Non aveva dubbi che la loro relazione sarebbe sopravvissuta alla lontananza ma al tempo stesso era preoccupato: tra solo pochi giorni sarebbe iniziata per loro una nuova sfida. 

- Che c'è! Non vai a prepararti per la tua donna?!?! - chiese il suo amico vedendolo immerso nei suoi pensieri -  Se rimani imbambolato ancora per molto partirà e neanche te ne accorgerai

- Josh non è divertente! 

- E daiii reagisci Col! 

- La fai semplice te.... tu e Ginny vivete e lavorate insieme. 

- Ascolta... lei tra una settimana partirà giusto? - annuì - Noi per il prossimo mese invece saremo ancora qui impegnati a modificare o aggiustare scene che a Adam improvvisamente non andranno più bene. 

- Non ti seguo.

- È  solo un mese dopodiché  saremo in vacanza 

 e potrai di conseguenza passare i tuoi giorni di ferie con lei.

- Lei lavorerà! 

- Ma tu le sarai accanto. 

- E quando ricominceró a lavorare qui? 

- Colin non pensarci adesso! Vivi alla giornata! Non sai cosa può succedere in un anno. 

Forse aveva ragione lui ma il non poterla vedere lo mandava seriamente in crisi. Salutó Josh e tornó  a casa dove  iniziò a prepararsi per la serata con netto anticipo. Si cambió per ben tre volte e alla fine optó  per un jeans, una camicia e una giacca leggermente più elegante del solito. Si sedette sul divano e aspettó con ansia le sette: l'orario in cui lei avrebbe finito di lavorare. Il tempo sembrava non passare mai.  Finalmente dopo ore di attesa un messaggio d parte della sua fidanzata arrivo:

 

"Ultima giornata lavorativa ufficialmente conclusa... corro a casa a prepararmi e poi saró tutta per te!"

 

" Non farmi attendere ore come al tuo solito amore, sono pronto dalle cinque."

 

"Non mi dire... e come mai????"

 

"Le spiegazioni a dopo.  Concentrati a guidare, torna a casa e sbrigati a prepararti... Non vedo l'ora di vederti. 😏😏😏

 

" Lo stesso vale per me! A dopo amore 💕"

 

L'attesa continuó per un'altra ora abbondante... forse anche di più.

 

"Indovina???? Sono pronta e anche prima delle sette amore! 💪🏻💪🏻💪🏻"

 

" Questo lo sai cosa significa vero?" - le rispose lui.

 

" che sono una fidanzata magnifica?"

 

" No! Che sto venendo da te adesso con l'intento di buttarti una mezz'oretta sul letto prima di andare"

 

" Proposta allettante amore mio ma lo sai anche te: rischieremo di non cenare poi.."

 

" Lascia fare a me! sto arrivando..."

 

In nenache dieci minuti era a casa sua. Bussó e in lontananza sentì Ava abbaiare come a voler avvisare la sua padroncina. Quando Jen aprì la porta per poco Colin non ebbe un infarto. 

- Amore ciao!  - Lo bacio - Che  fai non entri? Hai deciso di rimanere imbambolato sulla porta? - scherzó per il fatto che era ancora fermo a fissarla. 

- Tu adesso la mezz'ora me la concedi... eccome se me la concedi! Non puoi lasciarmi così a bocca asciutta... non dopo aver avuto questa celestiale visione. 

- È un modo carino per dirmi che ho fatto centro nel look?

- Zitta e vieni con me! - la caricó su una spalla e la portó al piano di sopra in quella che era la sua camera preferita.

- No no no Colin aspetta! - Disse lei non appena lui provó ad abbassare là zip del vestito.

- E daiiii....Non farti pregare! - continuó per poi iniziare a torturarle il collo con una serie di baci. In un primo momento persó di cedere ma poi trovó nuovamente la lucidità giusta e lo fermò! 

- No Colin davvero! Ho impiegato un'ora per preparami, se adesso cedo dovrò rivestirmi ritruccarmi, ripettinarmi...

- Se preferisci possiamo anche restare in piedi. a me la cosa non dispiacerebbe affatto! 

- Sei un maialino quando ti ci metti! - lo prese in giro - Comunque no! Voglio andare in macchina e poi dritta dov'è hai prenotato. 

- Sei una noia amore lasciatelo dire. Ok hai vinto ma solo per adesso. Dopo cena...

- Dopo cena passerai la notte da me e faremo tutto ciò che vorrai ok? 

- perfetto! Abbiamo un accordo! 

Si misero finalmente in macchina e iniziarono a girare per tutta Vancouver. 

- Si può sapere dove stiamo andando? A me sembra che tu stia tornando indietro - gli disse dopo più di dieci minuti di guida.

- Shhh sto guidando io sapientina! Non ti intromettere e lasciami fare. - la ragazza aveva ragione Colin stava letteralmente girando a vuoto ma solamente perché erano in anticipo sulla tabella di marcia e i suoi amici gli avevano  comunicato per sms di non essere ancora pronti. - Che ne dici di un aperitivo? 

- Perché no! 

- Scendiamo allora, ho visto un locale qualche giorno fa e sono curioso di vedere se le aspettative superano la realtà. 

Aspettarono lì che i loro amici finissero di siatemare il tutto dopodiché si rimisero in marcia. 

- Eccoci giunti a destinazione tesoro. 

- Sai che ti dico amore? Con quell'aperitivo mi è passata la fame... quasi quasi rivaluterei la proposta di poco fa.

- Ora sono io che non voglio che il tuo vestito si sgualcisca. Avanti! il nostro tavolo ci attende. - con un gesto di cavalleria la fece entrare nel locale e insieme si diressero verso quella che era una saletta privata.  Neanche il tempo di varcare la soglia che si ritrovò tutti i suoi amici addosso: 

- SORPRESAAAAAAAAAAAA!  - gridarono tutti 

- Mah... - Jen era senza parole - Voi... voi avete... mio Dio - iniziò a piangere 

- No no no no no! Non era questa la reazione che volevamo Jen! - disse Lana

- Vero se piangi adesso inizieremo a piangere anche noi. - continuó Ginny.

- Vi voglio bene idioti! - li abbracció  uno per uno dopodiché la festa ebbe inizio. 

Musica, cibo e alcol erano all'ordine della festa, tutti si stavano divertendo un mondo tutti tranne lei: Jen. Lei, dopo esseri intrattenuta inizialmente con i suoi colleghi andò a sedersi in disparte, lontano da tutti. 

- Lo scopo della festa è quello di ridere amore. - le disse colin raggiungendola al tavolo dove era seduta. - Per caso non ti piace quello che abbiamo organizzato? 

- Come potrebbe non piacermi... guardati attorno Colin: è tutto meraviglioso!

- Allora come mai te ne stai qui isolata è?

- Perché sto pensando a quello che succederà tra una settimana... non voglio perdere tutto questo...

- E non lo perderai! Siamo una famiglia, lavoro o non lavoro resteremo sempre una famiglia! Non ti abbattere ok? Goditi la tua festa... - si avvicinó per darle un bacio ma vennero interrotti da Ginny!

- Ecco dove ti eri cacciata! Ti sto cercando da oltre venti minuti... e tu! - si rivolse a Colin - avrai tempo più tardi per stare da solo con lei... lasciala un po' anche a noi! 

- È tutta vostra! Rispose. 

- Bene, perché abbiamo una cosa da mostrarti. - la prese di peso e la porto al centro della pista dove avevano fatto montare un video proiettore.

- Questa cosa già non mi piace lo sapete vero?

- Shhh! Siediti e guarda. 

Il video da loro preparato apparve come per magia: tutte le  gaffe dei sei anni trascorsi vennero proiettate una dietro l'altra facendola ridere a crepapelle. 

- voi siete tutti pazzi!!! - disse pensando il video fosse terminato ma non fu così... le gaffe lasciarono spazio ad un momento decisamente più commovente, un quadro tutto dedicato sulla loro splendida amicizia. Pensava fosse finito lì ed infatti si alzó per poterli ringraziare ma qualcuno da dietro la trattenne è la fece risedere. Mancava ancora una parte... quella più importante... quella che lei minimamente si sarebbe aspettata: sullo schermo comparvero le immagini di loro due: di lei e del suo ormai fidanzato; tutto era nato da una semplice  amicizia ma da quel che poteva vedere tramite quegli  spezzoni di Video e foto rubate capì che in realtà c'era morto di più tra di loro già agli inizi quando erano ancora all'oscuro di tutto. A far da contorno a quelle belle immagini vi era  la voce registrata di Colin:

 

"Eravamo solamente due perfetti sconosciuti il giorno in cui ci siamo incontrati su questo set amore mio, ma le nostre anime sapevano già che in fondo c'era dell'altro. Ci siamo voluti bene fin da subito, ci siamo piaciuti... ci siamo silenziosamente innamorati. Tutto stava prendendo la piega giusta fino al giorno in cui la verità si manifestò sotto i nostri occhi: io e te avevamo già avuto dei trascorsi. Mentirei se ti dicessi che non rimasi spiazzato da tale notizia: la persona di cui mi stavo segretamente innamorando non era altro che il mio amore più grande: colei  che mi aveva rapito il cuore nel vero senso della parola anni prima, colei a cui non avevo mai smesso di pensare, colei da cui non sono mai riuscito a separarmi. È stato strano dover prendere atto di questa cosa ma in fin dei conti ero felice... cosa che non si potè dire di te. Mi hai respinto non appena hai saputo, mi hai evitato e hai cercato in tutti i modi di tenermi lontano dalla tua vita. Aimè amore mio... tutto questo non è servito a nulla.  Noi ci apparteniamo, ci siamo sempre appartenuti e il fatto di tenere un nostro ricordo come quella foto strappata nel portafoglio lo dimostra. Il giorno in cui hai accettato questa realtà è stato il giorno più bello della mia vita: finalmente avrei potuto gridare a tutto il mondo il mio amore per te e così ho fatto. Ti amo Jen, ti amo come non ho mai amato nessun'altra donna e questo posso garantirtelo piccola mia non cambierà mai. Stai per intraprendere un nuovo percorso... un percorso che purtroppo ti terrà km distante da me ma non sono spaventato sai? No... e non dovresti esserlo neanche tu. Il mio amore per te va oltre il fatto di doverci vedere fisicamente, il mio amore per te è incondizionato e  nonostante so per certo che mi mancherai terribilmente sono convinto che niente cambierà tra di noi. Vivi quest'esperienza nel miglior modo possibile e non pensare a cosa ne sarà di noi... noi, io e te, esisteremo sempre... vicini o lontani che sia. Ti amo amore mio... oggi è per sempre."

 

Inutile dire che pianse come una bambina e insieme a lei parte del cast. Colin non era tipo da queste cose eppure si era messo in prima linea per lei, per dimostrarle quando davvero l'amassa.

- ti amo anche io! - rispose alzandosi per raggiungerlo - ti amo da impazzire!  - si baciarono accompagnati da fischi e applausi di approvazione. 

La musica tornó a farsi sentire in sala e i presenti una volta tolta l'apparecchiatura per la sorpresa ripresero a festeggiare. Anche Colin e Jen si stavano divertendo fino a quando lei iniziò a fissarlo maliziosamente

- Che c'è tesoro... - disse lui avvicinandosi sempre di più. Lei gli fece segno di avvicinarsi ancora e ancora. Si abbracciarono e nel mentre lei gli sussurró all'orecchio: 

- Andiamocene!

- Co... come?!?! - chiese lui non capendo.

- Io e te avevamo un programmino in sospeso mi pare... 

- Si ma non... non avevamo detto di... si insomma cosa diciamo agli altri? Non possiamo prendere e andare via così. Non tu! Sei la festeggiata. 

- Shhhh... sono stanca di aspettare... ti voglio ora! 

- ma lo sai che sei tremenda vero? - le sorrise 

- e daiiiiiii! 

- È così sia! - presero le loro cose e molto furtivamente andarono via dal locale... noi prima di aver lasciato un sms a Josh 

 

"La mia bella ha bisogno di me, non posso non assecondarla! Godetevi la festa"

 

 Tutti risero quando Josh fece leggere il messaggio al resto del cast. 

- ci avrei scommesso! - Disse Lana ridendo per poi rubate il telefono a Josh e rispondere.

 

" Ci stiamo divertendo ma sicuramente non quanto voi! Buona serata piccioncini. Noi del cast brindiamo a voi!!!"

 

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Capitolo 48
*** Capitolo 48 ***


 Il proseguimento della festa per Jen e Colin fu davvero grandioso. Si amarono per tutta la notte per poi  addormentarsi, ormai sfiniti,  uno abbracciato all'altro. Quando si svegliarono rimasero li, nella stessa posizione, a fissarsi negli occhi... si amavano e non c'era bisogno di parole per dimostrarlo. I loro occhi parlavano da soli... forse fin troppo. 

- che c'è? - chiese improvvisamente Killian cambiando posizione e reggendosi sui gomiti.

- Nulla perché? - rispose lei non capendo il motivo di quella domanda.

- Ti conosco troppo bene... il tuo cervello sta pensando a qualcosa, posso benissimo vedere i tuoi ingranaggi muoversi lì dentro. cosa c'è che non va? - incredibile come lui riuscisse ad accorgersi di ogni suo singolo cambio d'umore.

- Stavo pensando che questa notte è stata magnifica... tu sei stato magnifico.

- Stai per caso decantando le mie doti? - chiese maliziosamente.

- No... in realtà pensavo che sarà difficile averti lontano... non avrò il piacere di avere questo magnifico risveglio per molto tempo e la cosa non mi piace per niente.

- Non pensarci amore mio, viviamoci a pieno questi giorni prima della partenza, poi penseremo a come non farti mancare il mio bel corpicino. 

- Stupido! - rise lanciandogli in cuscino sul viso.

- Come hai osato! - stette allo scherzo e nel giro di poco iniziarono una vera e propria lotta di cuscini che si trasformò presto in una fantastica battaglia tra le lenzuola. 

- Credo sia il caso di smetterla di farlo in continuazione... mi dispiace da morire te lo giuro  ma credo sia la soluzione più adeguata.

- Ma che dici! Ho un compito speciale da portare a termine in questa settimana! - disse serio.

- ah si? E quale sarebbe?

- Beh farti fare una bella scorta delle mie performance in modo tale che sarai talmente stufa che per un mese vorrai solo dormire. Tranquilla però, al termine del mese sarò nuovamente li con te per ricaricarti.

- Sei pessimo amore lasciatelo dire! 

- Mi ami anche per questo mio lato ammettilo!

- Quello perverso e paccaminoso? Assolutamente si amore! - lo bació e successivamente cerco di prendere il cellulare dal comodino. Girandosi in quella direzione notó la sveglia posizionata lì vicino e non poté non leggere l'ora. - CASPITA COLLLLL!!! - esclamó facendolo sussultare per lo spavento - E' TARDISSIMO!!! Saresti dovuto essere a lavoro già mezz'ora fa! - lui la guardava in preda al panico e sorrideva per la sua reazione. - Che diamine ridi! Adam ti ucciderà! E poi ucciderà anche me per averti sedotto. Alzati e vai a lavoroooo!

- Preferisco stare qui con te... - la riportò tra le sue braccia e la fece ricadere sul letto - e coccolarti fino allo sfinimento. Te l'ho detto poco fa:ho un compito da portare a termine!

- Smettila dai... è tardi sul serio! Almeno chiamalo e digli che sei per strada ma c'è traffico. - niente da fare, lui restava lì sul letto a fissarla con lo sguardo divertito. Non sapendo più come altro convincerlo Jen provó ad alzarsi dal letto come a fargli  capire che in ogni caso la loro mattinata d'amore era conclusa ma lui sembrava di un'altra idea: la prese per un braccio e la trattenne impedendole di muoversi. 

-  Ma che ti prende si può sapere? Vuoi farti licenziare? 

- Non mi licenzieranno e non sto facendo tardi. Ho solamente preso un giorno di permesso.

- Ah si? E perché? - chiese non capendo il motivo. 

- Perché voglio passare con te più tempo possibile. 

- Ma Colin... 

- shhh lasciami fare per favore. Voglio viverti più che posso. Non impedirmelo ok? 

Sospirò, quando Colin si metteva in testa una cosa era difficile fargli cambiare idea. - Ok, va bene; ma lasciatelo dire... Sei proprio un romanticone... Ti amo! 

Tutta la mattina e parte del pomeriggio la passarono a letto, dopodiché grazie ad Jen che si era praticamente impuntata, uscirono per una romantica passeggiata. Camminavano tenendosi per mano, erano felici e al di fuori chiunque li vedesse poteva notare quanto fossero, ma dietro quella felicità c'era anche altro: entrambi stavano soffrendo per la partenza imminente ed entrambi cercavano di non darlo a vedere all'altro. Purtroppo però un paio di giorni dopo qualcosa cambió. Jen venne a conoscenza che Colin aveva preso un secondo giorno di permesso, così preoccupata per il suo lui decise di chiamare Adam ma venne a conoscenza di un'altra fatto: Colin aveva preso tutta la settimana di permesso. 

 

- Cos'è questa storia che non andrai a lavoro fino  giorno della mia partenza? - chiese gentilmente durante la colazione.

- Co... come lo sai scusa? - non voleva che lei lo scoprisse così su due piedi, voleva trovare lui stesso il modo di dirglielo. 

- Non ha importanza come lo so, vorrei peró sapere il perché! E vorrei fossi sincero con me.

- Non servirebbe a nulla mentire... l'ho fatto per stare con te.  stare con te!  

- Questo lo avevo capito, ma perchè saltare tutti questi giorni? Sai bene che sto praticamente vivendo qui con te in questo periodo, fino a sabato abbiamo la possibilità di vederci tutti i giorni in qualsiasi momento. che bisogno c'è di saltare sei ore di lavoro? 

- non ci arrivi proprio al perché di questa decisione? Mancano quattro giorni... solamente quattro stupidi giorni! Non voglio perdere sei ore della mia vita, che poi non saranno mai sei, se so che questi sono gli ultimi momenti che possiamo passare insieme prima che tu ti trasferisca. Voglio viverti fino all'ultimo secondo, non voglio farti mancare nulla e non voglio precludermi nulla. - aveva gli occhi lucidi e questo fece scattare un campanello d'allarme in Jen. Non era da Colin mostrare così apertamente i suoi sentimenti... se come poteva vedere era quasi sull'orlo di una crisi di pianto il problema era serio. 

- Amore mio... ma che devo fare con te è? Hai cercato di darmi forza fino ad ora è poi che fai? Cadi nello sconforto tu? - lo abbracciò - Sei un tesoro, sono fortunata ad averti. Passeremo tutto il tempo che vorrai insieme, sarò disponibile a qualsiasi ora del giorno e della notte  ma per quanto riguarda il lavoro peró... 

- Non ci provare, non  se ne parla. Io resterò a casa con te. 

- Non pensi sia peggio così? Come staremo sabato mattina dopo aver passato 4 giorni 24h no stop insieme? Come pensi riusciremo a salutarci? Sarà un inferno Colin! 

- Lo so!

- E allora non è meglio...

- No! Non metterti in testa nulla, a lavoro non ci torno a meno che tu non mi voglia tra i piedi. È così per caso? Vuoi stare da sola? - il suo tono cambió

- Colin stai scherzando vero? Non vorremo mica litigare per questa cosa? Stavo semplicemente dandoti un consiglio... per il tuo bene...

- Me lo hai dato e non voglio accettarlo, possiamo continuare adesso alla nostra colazione senza più tornare sull'argomento? 

Jennifer sospirò, non era assolutamente d'accordo con il completamente del suo fidanzato ma non voleva neanche litigare con lui. A malincuore accettò alla sua decisione.

- e va bene... 

***

Passarono due giorni, ormai ne mancavano solamente  altri due prima della grande partenza: Colin ogni giorno diventava sempre più possessivo e morboso nei confronti della sua amata e Jennifer capì che non si poteva andare avanti così, se continuavano di questo passo Colin sabato sarebbe stato sotto un treno e lo stesso valeva per lei. Non voleva passare la notte prima della partenza ad asciugare le lacrime del suo compagno e non voleva neanche passare la notte a fare l'amore con lui sapendo che in quel momento lui le stava metaforicamente dicendo addio. Eppure era questo a cui stavano andando in contro se avessero continuato. Bisognava trovare una soluzione. Ci pensò su e alla fine ebbe una piccola idea. Fece un paio di  chiamate e verificó quella possibilità. Forse aveva davvero trovato una soluzione. 

La giornata passo serenamanete e presto arrivó l'ora di cena. Jen propose a Colin di mangiare fuori e lui pur di non farle mancare nulla acconsentì. Passarono una bella serata in compagnia di ottimo cibo e ottima musica, presto sarebbero tornati a casa ed entrambi sapevano che quel dopocena sarebbe stato come al loro solito memorabile. Erano sul pianerottolo, lei stava cercando le chiavi di casa  nella tasca di lui quando quest'ultimo inizió a baciarla qua e là facendola fallire nell'intento. 

- Colin... 

- Lascia fare a me. Se non ti sbrighi ad aprire quella porta non credo che riuscirò a trattenermi oltre. -  estrasse dalla tasca le chiavi ed aprì. Non le diede neanche tempo di chiudere la porta che la spinse alla parete più vicina. Amoreggiarono per un po' dopodiché lui la sollevó per portarla sul divano. Per tutto il tragitto non smise neanche un solo secondo di baciarla. 

- Colon... Colin aspetta un secondo! - disse lei cercando di prendere le distanze da lui. 

- Shhh dopo... rimandiamo le chiacchiere a dopo ti prego..

- Non posso! devo chiederti una cosa prima!  

- Dimmi ti ascolto. - rispose lui spostandosi  sul suo collo, non aveva intenzione di smettere quella piccola, piacevole tortura.

- Col guardami negli occhi! Ti prego, è urgente! - il suo tono di voce cambió era più serio e lui fu costretto a fare ciò che lei gli stava chiedendo - Bene. Vorrei passare una serata magnifica senza pensare a cosa succederà tra qualche giorno, voglio passare la notte con te come se questa fosse una delle tantissime notti che trascorreremo insieme, non voglio sentire dentro di me il fatto che sto per andare via, non voglio che tu mi ami come se mi stessi dicendo addio.

- È questo quello che hai provato in questi giorni?

- Io sono stata benissimo con te questi giorni ma vedo come stai reagendo tu e sono preoccupata. Non cercare di strafare o di pensare solo al mio piacere. Pensa anche a te ma sopratutto: non pensare al domani... pensa ad oggi, pensa che siamo insieme. 

- Mi stai quindi chiedendo di far finta che nulla stia succedendo? 

- No, però dimmi: andrò via domani?

- fortunatamente no o sarei già morto. 

- E allora vivimi consapevole che domani sarò ancora qui. Ci penseremo tra un paio di giorni a dirci addio. - lui riprese a baciarla e questa volta Jen senti una sensazione differente: Colin stava provando a mettere in pratica il suo consiglio e lei non poté che esserne felice. Si sarebbe sentita meno in colpa per quello che stava per fare. 

***

Il mattino seguente Colin venne svegliato dai raggi del sole che entrarono dalla finestra. Era una delle sensazioni più piacevoli per svegliarsi oltre a quella che aveva accanto. Senza girarsi dal lato della sua lei, allungó una mano per cercarla ma notò un piccolo dettaglio. Il letto era vuoto. Si voltò lentamente, per paura di svegliarla nel caso lui si fosse sbagliato ma quando si giró ebbe la conferma che lei non era in stanza. "Starà preparando la colazione" pensò guardando l'orologio e vendendo che erano le 9 del mattino.  Si infilò il pantalone del pigiama controvoglia e scendendo le scale andò a cercarla in cucina. Non era nenache li. 

- Jen!!!! - provò a chiamarla - Jen dove diavolo sei? In bagno? - senza darle modo di rispondere si recò direttamente nel posto poco prima menzionato notando di aver sbagliato ancora una volta. Inizió a preoccuparsi, cosa poteva essere accaduto di così grave per uscire di casa senza avvisarlo? Corse in camera a prendere il cellulare per poterla chiamare e assicurarsi che tutto fosse ok m, ma non appena si trovò davanti al suo comodino trovò una busta con il suo nome.  

l'aprì pensando fosse un semplice bigliettino lasciato da lei per non farlo preoccupare della sua momentanea assenza ma ahimè quando lo aprì trovò una piccola sorpresa... una spiacevole sorpresa. Quella era a tutti gli effetti una lettera: Jennifer aveva lasciato la città. 

 

Note dell'autore: lo so lo so lo so.... mi scuso infinitamente con voi per questo ultimo periodo. Non pubblico più tanto spesso come prima avete ragione ma ci tengo a precisare il motivo. Purtroppo avevo una serie di capitoli già pronti che aimè sono andati persi per colpa di un problema al pc. Solitamente salvo tutto nella memoria esterna ma nell'ultimo periodo non l'ho fatto e di conseguenza mi sono trovata in difficoltà. Sto riscrivendo i capitoli piano piano e mentre per l'altra storia  è più semplice perché i capitoli li invento al momento, qui la cosa è più complicata perché so già come voglio che la vicenda prosegua e quindi devo riscrivere tutto quello che avevo già scritto. Non sono molto soddisfatta di questi ultimi due capitoli  scritti (perche rispetto all'originale sono più corti)  ma mi impegnerò per migliorare quelli futuri. Grazie ancora a tutti voi che leggete e recensite il mio operato. A presto.

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Capitolo 49
*** Capitolo 49 ***


" scusami... scusami amore ma è davvero l'unico modo. Non posso resistere un giorno di più in queste circostanze. - cosi inizió là lettera che Colin teneva stretta tra le mani - Ci eravamo promessi di far finta di nulla ricordi? Di far come se nulla stesse accendendo, di vivere la giornata senza pensare a sabato... abbiamo fallito miseramente amore mio,  io in primis. Ho cercato in questi giorni di mantenere fede alla parola data ma è stato impossibile far finta di nulla guardando il tuo sguardo. Eri spento, triste, angosciato. Non ci vuole un genio per capire il motivo del tuo stato d'animo e questo mi ha portata alla decisione che sto prendendo: sto andando via Colin... sto andando via adesso. Credimi mi si spezza il cuore farlo di nascosto ma non credo riuscirei a sopportare il tuo sguardo sabato in aeroporto. Non credo di riuscire a continuare a stare altri due giorni con te accanto che soffri ma fai finta di nulla... non voglio vederti star male per me... voglio andare via con il ricordo di una serata passionale degna di chiamarsi tale. Questa notte mi sono sentita amata Colin, non era un addio il nostro... eri convinto che al mattino mi avresti avuto ancora accanto a te e per questo ti sei lasciato travolgere dalla passione più totale e non dalla pura della distanza. Sono sicura che la stessa cosa non sarebbe successa venerdì... mi avresti amata come se fosse per l'ultima volta, sarebbe stato molto triste e di certo non passionale. Io non voglio questo ne per te ne per me! Voglio che lasciamo la vecchia vita e iniziamo quella nuova con un ottimo ricordo l'uno dell'altro e quello di questa notte è davvero un ottimo ricordo. Non avercela con me ok? Cerca di lasciare la rabbia da parte, almeno solo per un nomento, e prova a metterti nei miei panni... avresti fatto la stessa cosa anche tu pur di non farmi soffrire. Ti conosco come le mie tasche e so che non ammetterai mai questa cosa ma fidati che è così. So che mi odierai per non averti dato modo di salutarmi come avresti voluto, ma fidati il saluto che ci siamo dati è decisamente migliore. Vorrei davvero ci fosse un altro modo devi credermi ma al momento non me ne viene in mente uno. ti amo cucciolo mio, ti amo davvero tanto ma è arrivato il momento di concludere questa lettera, darti un ultimo bacio e andare via. Se non lo faccio ora credo che non lo farò più. Ci vediamo presto te lo prometto!  Con amore.... la tua piccoletta.

 

Il primo istinto una volta essersi reso conto che non stava sognando fu quello di accartocciare la lettera e buttarla a terra. Non era possibile... non poteva essere vero, Jennifer non gli avrebbe mai fatto una cosa del genere. Eppure quella era la pura e semplice verità. Riprese la lettera e la rilesse almeno una ventina di volte imparando a memoria ogni singola parola, ma ogni volta che la leggeva un senso di rabbia si faceva spazio in lui. Ma quale comprensione e comprensione, quello non era stato un gesto d'amore per lui ma solamente in atto di pura codardia. Strappò quel pezzo di carta in minuscoli pezzettini dopodiché prendendo i primi abiti che aveva a portata di mano  si vestì al volo ed uscì da quella casa. 

 

***

Qualche ora prima

 

- Jen... sono le tre del mattino.. - disse Ginny rispondendo alla chiamata appena ricevuta - Che... che succede? Tutto ok?

- Scusami se ti chiamo a quest'ora ma è una questione di vita o di morte! 

- Oddio così mi fai allarmare.... 

- immagino tu sia con Josh.... scendi in cucina, non vorrei lo svegliassi bruscamente....

- Non capisco, mi dici che succede? - stava iniziando a preoccuparsi. Non era da Jennifer chiamare a quell'ora.

- Sono in aeroporto, sto andando via! - non ci girò intorno e come facilmente intuibile la reazione della sua amica fu talmente esagerata da svegliare il suo compagno!

- DOVE HAI DETTO CHE SEIIIII???? JENNIFER PER LA MISERIA NON SONO ASSOLUTAMENTE SCHERZI FARE QUESTI! SI PUÒ SAPERE CHE VUOI ALLE TRE DEL MATTINO? 

- Te l'ho appena detto... che  c'è non mi credi? 

- NO CHE NON TI CREDO! NON VOGLIO CREDETE CHE TU SUA STATA COSÌ STUPIDA! 

- Ginny amore tutto ok? - esclamó Josh allarmato per la reazione di sua moglie. 

- NO CHE NON È TUTTI OK! LA MIA MIGLIORE AMICA, NONCHÉ LA TUA, HA BEN PENSATO DI PARTIRE ADESSO SENZA AVVISARE NESSUNO! - prese un respiro profondo dopodiché continuo a parlare al telefono - JENNIFER MARIE MORRISON...  TI CONVIENE FARTI TROVARE DOMANI MATTINA AL BAR DIFRONTE AGLI STUDI... NON STO SCHERZANDO! 

- Ginny credo sia impossibile, ho già raggiunto il gate... mi dispiace ma non potevo più continuare così... Colin non poteva continuare così, stava troppo male!

- Lui almeno sa che sei in partenza? È lì con te? Ti prego dimmi di sì!

- A dire il vero.... no! Non lo sa. Gli ho lasciato una lettera dove gli spiego  la mia motivazione.

- E pensi che quando si sveglierà e non ti troverà accanto a se starà meglio secondo te? Io non riesco a credere che tu lo abbia fatto.... ma ti rendi conto di come starà quel poverino? 

- È per questo che ti ho chiamato... vorrei chiederti un favore se possibile. So che lavorerete insieme domani: potresti dargli un'occhiata? Non vorrei che...

- Che cosa Jen: che faccia qualche cazzata? Come minimo la farà dopo questa batosta! Per lui era già un problema il fatto che tu dovessi andar via, figurati adesso che scoprirà che te ne sei andata senza salutarlo. 

- L'ho salutato! 

- Sai a cosa mi riferisco... lascia stare l'aereo e torna a casa da lui, non voglio nenache pensatici alla sua reazione guarda.... tu mi chiedi di controllarlo a lavoro ma la domanda è: ci verrà a lavoro? Io non lo so mica....

- Non mettermi altra ansia ti prego... già sono in pensiero così....

- E allora torna sui tuoi passi! 

- Non posso Ginny mi dispiace ma lo sto facendo per entrambi. Fammi sapere come sta ok? Ciao! 

- No! Jen non.... non riattaccare! - era troppo tardi, lo aveva già fatto! 

- Tutto bene amore? - Le disse Josh vedendola davvero molto provata! 

- Non proprio... ci ha appena affidato uno sporco compito: dobbiamo aiutare Colin a non dare di matto... quella stupida è  in partenza.

***

Ci misero un po' a prendere sonno dopo quella notizia ma alla fine ci riuscirono risvegliandosi direttamente al mattino. La sveglia suono come ogni giorno ma questa volta sapevano che quello non era un giorno come tutti gli alti. Ginny chiamò Lana spiegandoli il tutto e chiedendogli di farsi fare una mano, quest'ultima accetto ma solo dopo aver insultato Jennifer per oltre venti minuti. Si dietro appuntamento al solito posto per fare colazione insieme dopodiché andarono al trucco e parrucca per prepararsi per la scena del giorno. La rima scena prevedeva la presenza di entrambe le donne e di Colin ma nonostante ormai mancasse solamente un quarto d'ora all'inizio delle riprese lui non si era ancora presentato e la cosa non era assolutamente da lui. Aspettarono un pochino prima di allarmarsi ma quando videro Adam entrare nei camerini capirono che forse era arrivato il momento di farlo.

- vi sto aspettando da più di dieci minuti che avete deciso di fare è? Forza, sbrigatevi e portate con voi anche quell'altro... a proposito Dov'è ? - bene... e ora? 

- Beh... Colin... Colin ci ha chiamate poco fa avvisandoci che tarderà una mezz'oretta. È bloccato nel traffico. - era una bugia colossale ma Ginny voleva concedere al ragazzo ancora qualche minuto prima di dare la notizia che non si trovava. Aveva provato a chiamarlo prima ma sembrava irraggiungibile. Adam stranamente non disse nulla e andò ad aspettarli sul set. Mezz'ora dopo quando lo raggiunsero erano ancora solamente loro due e furono costrette a dirgli la verità dal principio.

- Jennifer ha fatto cosa? - chiese senza parole 

- Te l'ho già ripetuto tre volte, credo tu abbia capito bene! 

- E Colin non sapeva nulla? Mah... ma è impazzita? Perché lo ha fatto!

- Dice che lui stava soffrendo troppo e lei non riusciva ad accettarlo.

- E il fatto che non sia a lavoro oggi cosa dimostrarne secondo lei? Che ha preso bene la nozitia e che stia festeggiando da qualche parte? Chiamatela per favore e ditele di provare a vedere se almeno a lei risponde! 

- Ha il telefono spento Jennifer... credo che ha paura che lui possa chiamarla. 

- Bene, allora tocca a noi! Riprenderemo le riprese domani, ora andiamo a cercare quel  poveraccio. 

***

No no no no no... non era possibile, nella sua testa milioni e milioni di pensieri si fecero sazio per provare a giustificare le azioni della sua fidanzata ma niente di concreto gli veniva alla mente. È vero, era stato più appiccicoso del solito in quei giorni, ma pensava le facesse paciere ricevere quel trattamento... se avesse saputo che tutte quelle attenzioni l'avrebbero allontanata prima del tempo molto probabilmente si sarebbe fatto forza e le avrebbe concesso di più i suoi spazi. La ama troppo per vederla soffrire ma nonostante ciò non riesce ad accettare il fatto che lei se ne sia andata senza dirgli nulla. Sarebbe stato difficile uguale, ma avrebbe preferito che lei lo svegliasse quella notte e gli dicesse la verità. Avrebbero di sicuro litigato visto che lui era assolutamente contrario a questa prematura partenza ma almeno si sarebbero potuti spiegare a voce e l'avrebbe quantomeno vista ancora. Si sentiva tradito, mancato di rispetto.... ma sopratutto si sentiva solo. Prese dal garage la moto che non guidava più  da un paio d'anni ormai e iniziò a premere sull'acceleratore sempre con più costanza come a voler scacciare con il vento e con la velocità tutte quelle terribili sensazioni che lo stavano opprimendo. Arrivò in prossimità della casa di lei e si fermó bruscamente nel vedere un cartello di fronte il cancello principale. "Vendesi" vi era scritto e quella fu l'ennesima pugnalata al cuore per il nostro caro Colin. Sapeva che Jennifer avesse concluso il suo contratto con once upon a time, sapeva che la casa le sarebbe servita poco e niente viste le circostanze ma non credeva sarebbe arrivata anche al punto di metterla in vendita. Partenza o non partenza, contratto o non contratto lei aveva ancora qualcosa che la legava a Vancouver: lui, il suo fidanzato o meglio quello che lei diceva di considerare il suo fidanzato. Che gli avesse mentito anche su questo? Che la sua partenza improvvisa segnasse anche la rottura improvvisa del loro rapporto? Sembrava tutto così surreale, la sera prima avevano fatto l'amore fino a tarda notte e ora eccolo davanti alla casa della sua lei dove della sua lei non c'è più nulla. Si toccò gli indumenti che aveva indosso e ringraziò la sua buona stella che nel prendere a caso i primi abiti che trovava aveva preso con se anche il suo marsupio. Feugò all'interno del borsello, prese le chiavi di quella villetta e senza far caso alla scritta vendesi entrò prima nel cancello principale e poi anche in casa. All'interno la sensazione di abbandono si fece sentire ancora di più: mentre al di fuori vi era un solo e semplice cartello, all'interno vi era il gelo più totale. I mobili più grandi come i divani, le poltrone, i tavolini, le sedie e i mobili erano stati ricoperti con dei lenzuoli bianchi per proteggerli dalla polvere, mentre tutti gli altri oggetti che fino a qualche giorno prima erano lì belli in mostra a rendere accogliente l'ambiente ora erano sistemati in appositi scatoloni pronti al trasloco. Ogni secondo che passava lì si faceva sempre più male ma questo non lo fermò dal raggiungere la camera da letto, la loro vecchia camera dell'amore. Anche di quella ormai restava solo un lontano ricordo. Come per il salotto anche quella camera era stata coperta da lenzuoli è invasa da scatoloni. Fece per uscire ma prima che il suo corpo potesse varcare la soglia i suoi occhi si soffermarono su una cosa: sotto uno dei lenzuoli che ricopriva uno dei due comodini accanto al letto vi era un qualcosa. Non si capiva cosa di preciso ma questo non fermò colin dall'andare a controllare. Fu l'ennesima mazzata! Sotto il lenzuolo vi era una cornice che ritraeva loro due in una foto scattata qualche mese prima dopo la loro rinconciliazione e accanto ad essa vi era un fazzoletto tutto stropicciato che molto probabilmente spiegava un ipotetico passaggio della sua lei in quelle zone. La rabbia nel vedere quella foto mentre erano così felici lo mando talmente su di giri che prese la cornice e con quanta più rabbia avesse in corpo la scagliò contro la finestra più vicina la quale si ruppe. Non contento prese la foto è la fece in mille pezzi come precedentemente fatto con la lettera. Ormai era fuori di se, nessuno se non lei sarebbe riuscito a calmarlo. Diede un'ultimo sguardo a quella che era stata qualche volta anche la sua camera e uscì di casa per poi riprendere la moto e continuare la sua corsa dimentica problemi. 

****

- è tutto il giorno che lo cerchiamo, io comincio ad essere preoccupata! - sentenziò Ginny alle ore 22:00 di quella stramaledetta giornata. - Dove diavolo può essere andato si può sapere? La sua macchina è a casa e nessuno dei suoi vicini lo ha visto uscire in taxi. Deve essere per forza da qualche parte. 

- io sono dell'idea di chiamare qualcuno e farci aiutare. È evidente che non vuole farsi trovare e noi non abbiamo chissà poi quali mezzi per raggiungerlo. L'unico mezzo a disposizione è a km di distanza e ha il cellulare staccato. - rispose Lana anch'essa molto preoccupata. 

- Dici che dovremmo chiamare la polizia? 

- Hai qualche altra idea in mente per caso? 

- Smettetela di discutere inutilmente! Credo Lana abbia ragione - si intromise Adam affiancato da David il quale li aveva raggiunti non appena saputo che Colin non si era presentato a lavoro. - Chiamare Jennifer sarebbe inutile, cellulare spento o meno, la faremmo solamente stare in pensiero e non mi va, credo anche io che bisognerebbe chiamare la polizia almeno per vedere se c'è stato qualche incidente dove può essere stato coinvolto.

- Pensi che possa aver fatto qualche stronzata? - non penso nulla ma dopo aver ascoltato cosa fece quando due dei macchinisti presero a male parole Jen e dopo aver sentito da voi la sua reazione quando lei lo lasciò  il dubbio mi passa per la testa. 

- oddio..... 

- Dai Ginny non preoccuparti, stiamo sparando teorie, niente di tutto questo deve essere necessariamente reale. - provò a consolarla Josh.

- è tuo amico per la misera possibile che tu sia così calmo? 

- Non sono per nulla clamo, ma non posso di certo farmi prendere dal panico solo per delle ipotesi. 

Furono interrotti dal suono di due cellulari: il primo fu quello di Ginny il secondo, qualche minuto dopo, fu quello di Adam. Entrambi i messaggi erano di un numero a loro sconosciuto.

 

"Ginny ciao sono Jen, ho preso una nuova scheda perché non ho ancora il coraggio di riaccendere il mio vecchio numero. Sono in pensiero per Colin. Come sta? Come ha preso la notizia? È arrabbiato con me vero? Non essere gentile come al tuo solito, voglio sapere le come come stanno e voglio sapere se mi vuole ancora..." 

 

questo era il primo messaggio, quello indirizzato alla sua più cara amica, il secondo, quello per Adam parlava ugualmente di Colin ma sotto un aspetto più lavorativo:

 

" Adam sono Jennifer, questo è solamente un numero provvisorio quindi non sbarazzarti dell'altro. Volevo chiederti una cosa anche se ti sembrerà alquanto strana. Come hai trovato Colin oggi a livello lavorativo? Ti è sembrato come sempre o era sottotono? Rispondimi ti prego è importante."

 

- cosa le diciamo adesso? Che il suo fidanzato per la cazzata che ha fatto non si trova più  da nessuna parte? - disse Ginny in maniera sarcastica 

- Certo è magri la facciamo anche morire d'infarto - le rispose Lana - ditegli che va tutto bene e che Colin è solamente dispiaciuto e sottotono.  Meglio farla stare tranquilla che farla agitare prima del tempo. 

- Concordo con Lana! - disse Josh - rispondetegli e riprendiamo le ricerche.

Lo cercarono in lungo e in largo, andarono anche nel suo appartamento, visto che Josh ne aveva una copia, ma lui sembrava essersi volatilizzato. Decisero di tornare a casa per riposarsi, il mattino dopo avrebbero sicuramente chiamato la polizia se lui non si fosse fatto vivo.  Andarono tutti a casa di Lana, volevano stare insieme se ci fosse stato bisogno di raggiungerlo. Erano sul divano a chiacchierare e guardare la tv quando una chiamata arrivò sul cellulare di lana. La donna corse a rispondere pensando fosse lui ma in realtà era Jennifer.

- Lana ho bisogno di una cortesia... mi ha chiamato il mio manager che è ancora a Vancouver e mi ha appena comunicato che sospetta che siano entrati i ladri in casa mia. È passato con la macchina e ha visto la finestra completamente rotta! Io dovevo partire sabato quindi la mia roba è ancora tutta lì, non so se hanno preso qualcosa o fatto qualche danno. Potresti....

- Non preoccuparti, andiamo subito a controllare. 

- Manda i carabinieri, non uscire a quest'ora.

- Ma figurati sono con i ragazzi, andremo tutti insieme.

- c'è anche Colin? - chiese con tono malinconico. 

 - Ehm.... lui... lui  è andato via cinque minuti fa, voleva stare un po' per conto suo.

-  E secondo te possiamo stare tranquilli a lasciarlo da solo? 

- Si, non preoccuparti, gli abbiamo fatto compagnia per tutta oggi, è normale che voglia avete del tempo per se. 

- Come ti è sembrato? 

E ora cosa doveva rispondergli? - secondo te? È devastato poverino, non se lo aspettava minimamente... e neanche noi ad essere sinceri. 

- io...

- scusami tesoro ma ora ti devo proprio lasciare, ti aggiorno sulla situazione casa appena so qualcosa ok?  A presto. - riagganciò il telefono convinta di non poter continuare a mentire oltre e andò a comunicare ai suoi amici la notizia del possibile furto. Non persero tempo e si incamminarono immediatamente verso casa di Jen ma Purtroppo non riuscirono ad arrivarci. Per farlo dovevano passare per una strada diversa da quella fatta il pomeriggio e qualcuno di loro, precisamente Josh, si accorse, qualche km prima della destinazione finale, di un piccolo dettaglio sulla strada. Frenò di botto dopodiché rendendosi conto di essere nel bel mezzo della stata accostò per poi scendere.

- Amore che ti prende ti senti poco bene per caso? - gli disse Ginny, uscendo anch'essa, preoccupata per quell'atteggiamento.

- è... è la sua.... 

- cosa? Di chi?

- la moto! Questa moto è la sua.... - a terra buttata in un angolo e vicino ad un palo della luce vi era una moto a Josh molto familiare. Le condizioni della moto non erano delle migliori e neanche il palo sembrava passarsela tanto bene.

- sai a chi appartiene questa? - continuo a chiedere Ginny visto che il suo compagno non si decideva a parlare. 

- Si... è di... è di Colin.

- ma che dici, Colin non ha una moto!

- si ce l'ha, non la usa da anni ma ti assicuro che ne ha una ed è questa qui! 

Nel mentre anche Lana scese dall'auto e ascoltò quello che stavano dicendo i suoi amici. Se quello che diceva Josh era vera allora la situazione si era appena complicata. A Colin molto probabilmente era accaduto qualcosa. 

 

Note dell'autore: avete visto? Qualcuno di voi mi ha chiesto quando avrei pubblicato e io ho risposto che lo avrei fatto entro fine settimana. Sorpresaaaaaa! Ho avuto un po' di tempo libero e mi sono messa all'opera per finire il capitolo. Un po' triste lo ammetto ma voi cosa ne pensate? Alla prossima, spero di non farvi attendere troppo.

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Capitolo 50
*** Capitolo 50 ***


 

- Josh, ne sei davvero sicuro? - chiese Lana preoccupata per quella rivelazione.

 

- Lana secondo te? Conosco Colin da anni ormai! Questa è la sua moto non c'è alcun dubbio!

 

- Sai cosa significa questo vero!?! Potrebbe essergli successo di tutto! Oddio bisogna chiamare tutti gli ospedali e chiedere. - disse estraendo il cellulare e facendo, con mano tremante, il numero del pronto soccorso più vicino. Non trovò le risposte che cercava ne alla prima ne alla seconda chiamata. Fu la terza quella della svolta.

 

- Si attendo in linea.... va bene.... ok! Ne... ne è sicuro? Arriviamo subito. 

 

- Lo hai trovato? - chiese Ginny spaventata - E' in ospedale? Come sta? E' ferito?

 

- Lo hanno ricoverato nel pomeriggio ma non mi hanno saputo dire alto.

 

- Che stiamo aspettando allora? Andiamo da lui. - si rimisero in auto e a grande velocità raggiunsero l'ospedale in cui sembrava essere stato ricoverato il loro amico. Chiesero in reception informazioni su di lui ma vennero fatti accomodare in sala d'attesa per oltre un ora. Non essendo parenti del ragazzo la dipendente non aveva il permesso di divulgare quel genere di notizie quindi dovettero aspettare il primario che in quel momento era impegnato in sala operatoria. Furono attimi interminabili, nessuno li degnava di uno sguardo e nessuno si accingeva a spiegargli l'entità dei danni. La moto, se non per targa, era irriconoscibile e questo non li aiutava di certo a pensare positivo.

 

- Pensate che dovremmo chiamare Jen? - chiese Ginny facendo voltare entrambi i ragazzi nella sua direzione.

 

- Per dirgli cosa: che a causa della sua stronzata Colin ha avuto un incidente? 

 

- Dovrebbe saperlo Lana, è il suo fidanzato. Se le teniamo nascosta una cosa de genere non c'è lo perdonerà mai.

 

- Perché lei invece è stata sincera con tutti noi? - disse bruscamente per poi rendersi conto di essere stata un tantino fuori luogo - Scusate è che ancora devo digerire la cosa. Comunque no, non possiamo chiamarla se prima non sappiamo le condizioni di Colin, la metteremo solamente in allarme.

 

- Dovrebbe essere qui con lui... di sicuro lui lo vorrebbe.

 

- Aspettiamo di sapere qualcosa di più, una volta ottenute informazioni più dettagliate allora penseremo ad un modo per dirglielo.

 

- Chi ha chiesto informazioni riguardo l'incidente motociclistico avvenuto questo pomeriggio ai danni del sig. O'Donoghue? - disse un uomo sulla cinquantina che molto probabilmente doveva essere il primario.

 

- Noi! - disse Josh alzandosi in piedi e avvicinandosi al medico seguito dalle due ragazze.

 

- Siete dei giornalisti per caso?

 

- Cosa? No, certo che no. Siamo i suoi amici nonché colleghi di lavoro. Vorremmo sapere come sta. 

 

- Ho il segreto professionale da rispettare ragazzi, mi dispiace. Non posso divulgare nessuna informazione senza delega dei familiari.

 

- Credo che i suoi familiari neanche lo sappiano... non vivono qui ma in irlanda. Comunque, per contratto, sappiamo che il nostro datore di lavoro può ricevere questo tipo di informazioni se l'incidente capita mentre si è ancora sotto contratto. Va bene anche una sua delega?

 

- Mmh... non so. Portatemi delega e contratto e vedrò se posso aiutarvi.

 

Ci mancava solo questa... - OK, provvederemo al più presto. A tra poco. - il medico si allontanò lasciando i tre ragazzi in sala d'aspetto. 

 

- Vado io - si propose Josh - Voi due aspettatemi qui.

 

- Non puoi chiamarlo amore? Non mi fido a lasciarti andare da solo in queste condizioni, sei troppo nervoso. - le fece notare la sua donna.

 

- Non riuscirei comunque a star tranquillo qui senza nessuna notizia. Preferisco prendere un po' d'aria. Tranquilla, sarò presto di ritorno. - Le diede un bacio e correndo uscì dall'ospedale. tornò quaranta minuti dopo e non era da solo: Adam e Eddy erano entrambi con lui. Consegnarono i documenti in reception che vennero fatti recapitare immediatamente al primario dopodichè vennero fatti accomodare direttamente nello studio di quest'ultimo.

 

- Ho dato uno sguardo al vostro contratto ed è più che valido. Posso rilasciarvi tutte le informazioni che volete - disse rivolto ad entrambi i produttori - Tuttavia per far assistere loro al colloquio avrei bisogno ugualmente della vostra delega nonostante siate presenti. 

 

- Ma certo! - rispose Adam - Dove devo firmare?

 

- Compili questi moduli. - rispose consegnandogli tre fascicoli, uno per ogni ragazzo. - Bene... come avete saputo il vostro collega ha avuto un incidente stradale poche ore fa. Ci è stato dato l'allarme da una famiglia che vive nei pressi del ritrovamento. Al nostro arrivo il ragazzo è stato trovato privo di sensi e decisamente lontano rispetto alla sua moto cosa che ci a fatto intuire che molto probbilmente andava ad alta velocità e che di sicuro ha perso il controllo del veicolo.

 

- Mi scusi se la interrompo, ma non ci interessano le dinamiche dell'incidente, vogliamo solamente sapere le sue condizioni di salute. 

 

- Stavo giusto arrivando al punto. E' rimasto incoscente per buone due ore tanto che ho quasi sospettato un possibile coma ma fortunatamente ha ripreso conoscenza. Sembrava disorientato, non ricordava esattamente cosa fosse successo fino a quando non ha iniziato a dare in escandescenza e a chiamare a gran voce il nome di una ragazza.

 

- Suppongo che il nome in questione fosse Jennifer.

 

- Esatto: la conoscete? Non è quindi frutto di una sua immaginazione.

 

- E' la sua fidanzata...

 

- Dovete credermi ho provato in tutte le maniere possibili a ritracciarla, ma il numero telefonico fornito dal sign. O'Donghue era sempre spento tanto che ho pensato che questa Jennifer fosse solo una figura immaginaria dovuta al colpo subito. Comunque tornando a noi: dopo avergli somministrato un calmante siamo riusciti anche a visitarlo. E' stato fortunato. Ha riportato solamente qualche abrasione qua e la per via della caduta e la fratura del braccio sinistro. Essendo una frattura scomposta ha dovuto subire un piccolo intervento, niente di così invasivo e per la degenza e la riabilitazione gli ho proposto di andare in questo ospedale - consegnò loro un bigliettino da visita. - Sono specializzati in questo tipo di cose e con il lavoro che fa il vostro collega ho pensato bene di indirizzarlo li per dimezzare i tempi di guarigione. 

 

- Quindi è stato trasferito in questa clinica? - disse Josh indicando il bigliettino che gli era stato mostrato.

 

- Ho disposto le carte per il trasferimento ma lui si è rifiutato di salire sull'ambulanza. Ha detto qualcosa sul non voler farsi riconoscere da troppe persone... non ho capito bene. Ha chiesto quindi il foglio delle dimissioni.

 

- Che lei non gli ha dato suppongo.

 

- Gli ho espresso il mio parere, ovvero che la terapia gli sarebbe davvero stata utile e che se proprio non voleva andare in clinica tramite traferimento ospedaliero poteva farlo tranquillamente tramite privato.  Ha accettato questa seconda offerta e ha così firmato il foglio di dimissioni. Non so altro sul signor O'Donoghue ma potete chiamare il numero della clinica che gli ho consigliato, di sicuro saranno darvi notizie più dettagliate.

 

Ringraziarono il primario e uscirono dal suo ufficio. Non fecero neanche in tempo ad arrivare alla loro macchina che subito composero il numero della clinica di riabilitazione, purtroppo vennero a conoscenza che nessun Colin O'Donoghue era stato registrato nell'arco di quella giornata. Alla clinica quindi non c'era mai arrivato e quando tornarono a casa sua per verificare se fosse rincasato non lo trovarono neanche li. Erano di nuovo al punto di partenza.

 

- Almeno sappiamo che sta bene... - provò a rincuorare gli animi Ginny anche se neanche lei ne era propiamente convinta.

 

- Io non credo stia tanto bene uno che sparisce dalla circolazione senza avvisare nessuno. Incidente o non incidente non è mentalmente stabile al momento e non può starsene in giro da solo. Dobbiamo assolutamente trovarlo.

 

***

 

Aveva la sensazione di essersi semplicemente appisolato ma quando aprì gli occhi non si ritrovo nella sua stanza ma bensì in un luogo a lui del tutto sconosciuto. Esaminò meglio ogni dettaglio del posto e si rese conto qualche minuto dopo di essere finito in ospedale. Come era potuto succedere? Ricordava di essere andato a dormire e che poi si era svegliato con la voglia di far l'amore con la sua donna. Era stata una notte indimenticabile eppure era in ospedale... cosa era successo? E dov'era la sua lei? Che le fosse successo qualcosa? Si mise subito a sedere e si ritovò davanti un uomo in camice. 

 

- Signore, sa dirmi come si chiama? - gli chiese l'uomo

 

- Colin. Colin O'Donogue. Ma... che cosa è successo? Perchè mi trovo qui? - chiese ancora disorientato.

 

- Non lo ricorda? Ha Avuto un incidente. 

 

- Un... un'incidente? Che genere di incidente. Ero a casa con la mia donna quando...

 

- Non ricorda di essere uscito di casa signore? Qual'è l'ultima cosa che ricorda?

 

- Ricordo di aver trascorso una magnifica serata con la mia fidanzata...

 

- Che giorno era? 

 

- Mercoledi notte... ma che succede? Perchè tutte queste domande? E dov'è lei?

 

- Signor O'Donoghue mi dispiace darle questa informazione, ma è giovedì notte e lei ha appena avuto un incidente in moto.Non c'era nessuna donna con lei al momento del ritrovamento: è stato ritrovato da solo. Non lo ricorda? - bastò la parola moto per fargli rivivere i momenti di quella giornata che il suo cervello aveva appena cercato di rimuovere. Lei era andata via senza preavviso, lo aveva lasciato solo... era stato a casa sua e quella dannatissima scritta vendesi sul cancello della villetta lo aveva mandato fuori di senno. Ricorda di essere entrato in casa e di essersi rimesso in moto subito dopo... è li che doveva essere avvenuto l'incidente, vicino casa sua.

 

- Jennifer... Jennifer... - pronunciò il suo nome un paio di volte e nel mentre tentò di mettersi in piedi. Un dolore lancinante, oltre che al medico, lo fermò

 

- Dove crede di andare, non può alzarsi, dobbiamo ancora visitarla.

 

- Jennifer... devo... devo parlare con Jennifer!!!!!! - era in uno stato si shock. - Devo parlarle..... devo parlarle. Lei...

 

- Signore mi dispiace ma non posso permetterle di muoversi da qui. 

 

- Io non posso aspettare!!!!!

 

- Ricorda il numero di questa Jennifer o devo farle portare qui i suoi effetti personali. - Ricordava a mente il suo numero, come poteva non essere altrimenti. Vide il medico estrarre il cellulare e provare a rintracciarla. Niente da fare il suo telefono era perennemente spento. Questo mandò Colin nel panico e se non fosse stato per i medici che prontamente lo sedarono facendolo nuovamente addormentare molto probabilmente avrebbe rischiato un infarto. Quando si risvegliò sentì come una pesantezza al braccio sinistro. Sposto lo sguardo sull'arto indicato e potè vedere un'ingessatura. Anche questa volta il medico era accanto a lui.

 

- Si è fratturato un braccio e ha subiro un piccolo intervento per riposizionare l'arto. E' stato molto fortunato, vista la velocità con cui molto probabilmente andava, poteva farsi male sul serio.

 

- Sarebbe stato meglio... forse lei sarebbe tornata da me... - il medico ignorò l'ultima frase del suo paziente e provò a spiegargli,  in base al protocollo, cosa sarebbe avvenuto dopo quel tipo di intervento. Avrebbe dovuto seguire una riabilitazione e sarebbe dovuto essere trasferito in una clinica.

 

- Questi sono i moduli del trasferimento, le dispiacerebbe firmarli?

 

- Non firmerò proprio un bel niente! - disse in maniera scontrosa per poi rendersi conto di aver forse un tantino esagerato. In fondo quell'uomo non centrava nulla con la sua tragica situazione. - Mi scusi è che sono un pò nervoso. Comunque prefrirei non attuare nessun trasferimento. Vorrei uscire da qui con le mie gambe e non trasportato come un moribondo. Se qualcuno venisse a sapere di questa cosa o dovesse vedermi finirei su tutti i giornali e social allarmando la mia famiglia.

 

- La fisioterapia è importante signor O'Donoghe, sopratutto se vuole tornare a lavorare in tempi da record. Dovrebbe farla.

 

- Potrei... non so: dimettermi da qui ed entrare in clinica come privato?

 

- Certo. L'importante è che vada.

 

- Ha la mia parola. - firmò i documenti di dimissione e salendo su un taxi si mise in marcia.

 

***

 

Continuava a pensare a Colin ininterrottamente: aveva fatto bene ad andare via senza informarlo? Sarebbe stato lo stesso se fosse partita sabato come previsto? Come stava lui? Come aveva reagito al suo risveglio. Questa e un'altra serie di interminabili domande si facevano spazio nel suo cervello estraniandola completamente dalla realtà.

 

- Jennifer tesoro sicura che sia tutto ok? - le disse Jamie, una delle sue migliori amiche nonchè ex collega di lavoro per quanto riguarda Ouat. Da quando aveva terminato le riprese con quella serie tv si era trasferita a New York e ora che la sua amica era finalmente li non poteva che esserne felice. 

 

- Si... si.... tutto ok jamie davvero. Ero solo distratta.

 

- Pensavi a Colin non è vero? Hai fatto la scelta giusta.

 

- Tu dici?

 

- Se il tuo cuore ti ha suggerito questo si, hai fatto la scelta giusta. Lo hai più sentito?

 

- No, ma ho chiesto di lui ai miei amici. Non si sbilanciano molto, dicono che sta più o meno bene ma io non riesco ad essere del tutto serena.

 

- Chiamalo no? Ormai sono passati due giorni si sarà tranquillizzato. 

 

- Non ho il coraggio di chiamarlo... mi sento, anche se l'ho fatto in buona fede, come se l'avessi ingannato... io se fossi stata al suo posto non so se lo avrei perdonato.

 

- Non esagerare adesso, non lo hai mica abbandonato un mese prima della partenza, saresti comunque partita domani... vedrai che la rabbia iniziale che molto probabilmente ha avuto sarà già passata e ora non vede l'ora di sentirti.

 

- Non lo so... 

 

- Cambiando argomento: quando inizi il nuovo lavoro? 

 

- Lunedi ci sarà il primo incontro ma sapevo che oggi ci sarebbe stata una riunione per definire il tutto. Non avevo dato adesione visto che non sarei dovuta essere qui ma ho deciso questa mattina, prima che tu venissi a trovarmi, di chiamarli e dare la mia adesione.

 

- Fai bene, magari riesci a distrarti un pochino. 

 

- Lo spero davvero.

 

- Ha che ora hai la riunione?

 

- Alle 15:00 - guardò l'orologio  - il che vuol dire tra un'ora! 

 

- Ti lascio preparare allora. Ci vediamo stasera? 

 

- Certo. Appenna finisco ti chiamo! - Jamie fece per uscire quando Jen la fermò - Aspetta quasi dimenticavo, segnati il mio nuovo numero, il solito non lo sto usando ultimamente. - si salutarono una seconda volta e questa volta la sua amica andò via davvero lasciando Jen prepararsi per la sua nuova prima riunione di lavoro. 

 

Era agita ed emozionata come era normale che sia ma allo stesso tempo era ancora molto molto triste. Non riusciva a togliersi dalla testa il brutto presentimento che aveva riguardo a Colin e nonostante si sforzasse con tutta se stessa per non pensarci, i suoi occhi azzurri gli tornavano alla mente sempre e comunque. Entrò nella grande sala dove si sarebbe tenuta la riunione e dopo essersi presentata agli altri membri, quelli che ancora non aveva avuto occasione di conoscere, che avrebbero affrontato con lei quella avventura si sedette easpettò con loro l'arrivo dei produttori che non tardarono ad arrivare. 

 

Erano nel bel mezzo della riunione quando il cellulare di Jennifer iniziò a vibrare avvertendola che qualcuno la stava cercando; fortunatamente aveva tolto la suoneria altrimenti avrebbe iniziato subito con le figuracce. Sbirciò all'interno della sua borsa notando che era Jamie, la sua amica, ad averla chiamata e consapevole che sapeva della sua riunione si permise di rifiutarle la chiamata. Continuò a prestare attenzione a quello che stavano dicendo i produttori riguardo a quel meraviglioso progetto teatrale quando il suo cellulare suonò una seconda volta: questa volta era un sms e il mittente era sempre lo stesso. Era strano che la sua amica stesse insistendo così tanto e così incuriosita lesse l'sms:

 

" Scusami ma non ho potuto fare altrimenti" 

 

A che accidenti si stava riferendo? Provò a pensare a qualcosa ma non le venne in mente nulla, liquidò la cosa come un possibile errore di invio da parte di lei. Si sbagliava, Jamie non aveva assolutamente sbagliato destinatario e Jennifer se ne rese conto poco dopo: la porta dell'ufficio si aprì improvvisamente e con poco delicatezza facendo apparire davanti agli occhi della ragazza e a tutto il resto dei presenti una figura a lei fin troppo nota.

 

- C... Colin?!? - chiese nello shock più totale.

 

- Io e te dobbiamo parlare...

 

Note dell'autore: Lo so che ultimamente sono sempre in ritardo con questa storia ma non trovo mai il tempo di mettermi al computer e scrivere. Ne approfitto ora che ci sono le vacanze sperando di riuscire a portarmi un po avanti in modo da non farvi attendere molto. a prestoooooo.

 

P.S Jamie per chi non la conoscesse è l'attrice che intrpretava Mulan nella serie di One upon a time.

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