Problema Temporale

di Derevko91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Buon Risveglio ***
Capitolo 2: *** Problema Temporale ***
Capitolo 3: *** Ciao Squadra ***
Capitolo 4: *** Serena Vs. Daisy ***
Capitolo 5: *** Senza Strategia ***
Capitolo 6: *** La Scelta ***
Capitolo 7: *** Questione Di Fiducia ***
Capitolo 8: *** Si comincia ***



Capitolo 1
*** Buon Risveglio ***


PROBLEMA TEMPORALE



Se c'era una cosa che l'agente Coulson aveva imparato nei suoi innumerevoli anni di carriera e la sue molteplici missioni e che mai nulla è come sembra, a maggior ragione ora come Direttore dello SHIELD non poteva scartare alcuna ipotesi per giustificare ciò a cui aveva appena assistito. Si domandò se era riuscito a mantenere la sua immutabile faccia da Poker anche in quella circostanza, faccia che peraltro May insisteva non esistesse se non accompagnata da occhiali da sole.
Oltretutto temeva che essere sorpreso nel suo letto nel cuore della notte da una sconosciuta seduta accanto intento a fissarla non avesse aiutato nel mantenere un minimo d'impassibilità. La sconosciuta in questione non sembrava minimaente intenzionata ad articolare alcun suono ma pareva ancora intenta a fissarlo, non sembrava pericolosa a prima vista. Era semplicemente una donna qualunque, magari non proprio qualunque, decisamente molto attraente .
Bionda i capelli legati in una treccia , aveva occhiali da sole scriri e un espressione persa nel vuoto, non poteva avere piu di 25 anni, 26 al massimo. L'abbigliamento era decisamente molto ambiguo si trattava di una tuta in pelle bordeaux con in rilievo simboli dorati, corredata da stivali rossi altissimi immaginava che in altezza l'avrebbe surclassato non poco. Nessun arma di alcun genere solo un ciondolo legato strettamente al collo ,rosso anch'esso. 
Poteva non ritenerla pericolosa ma l'esperienza suggeriva a Coulson che era meglio non sottovalutarla , inoltre ora che si era svegliato non poteva lasciarla lì a fissarlo avrebbe quantomeno dovuto indagare su chi fosse e perche si trovasse lì.
Si schiari la gola e disse "immagino che il protocollo di sicurezza sia stato violato" si mise seduto con tutti i sensi alla massima all'erta aspettandosi una qualsiasi mossa da parte della sconosciuta. La ragazza piego la testa in ascolto ma non pronuncio alcuna parola ma sorrise in risposta .
"Bene questo non è il mio momento migliore ma ha appena violato i nostri protocolli di sicurezza temo di doverla arrestare, ovviamente sarebbe cosa gradita sapere con chi sto parlando, e soprattutto potrei sapere il motivo per cui e qui accanto al mio letto nella mia stanza nella mia base?" chiese Coulson cercando di scalfire almeno un pò la giovane 
"Credo abbia ragione Signor Coulson di solito è buona educazione presentarsi tuttavia sento una nota di ostilità nei miei confronti per cui non so quanto il mio nome le possa interessare" parlò finalmente la giovane sempre con il sorrriso sulle labbra. 
"L'ostilità mi pare più che ovvia, è appena penetrata nella mia base, dormivo beatamente quando mi sono svegliato e l'ho trovata qui, la cosa mi pare abbastanza inquietante già di per sè anche se non mi sembra evidentemente ostile non posso evitare di non essere particolarmente cordiale al momento. Gradirei molto mi dicesse chi è , cosa vuole e come è entrata qui dentro" 
"D'accordo" accondiscese la ragazza "gradirei non essere arrestata come lei dice" sorrise, poi aggiunse "più che il mio nome gradirebbe sapere chi sono, probabilmente, deduco dal fatto che dormisse di non essere arrivata in un orario consono , mi scuso ma ho ancora qualche problemi con gli orari" Coulson aggrottò la fronte quella ragazza parlava in maniera davvero strana e soprattutto lentamente come se quella non fosse la sua lingua di appartenenza, eppure non sentiva alcun accento straniero, stava per risponderle quando lei lo precedette 
"Immagino che il suo abbigliamento non sia consono ad una possibile conversazione puo' cambiarsi se gradisce" 
"Ah la ringrazio per avermi dato il permesso " disse sarcastico. Tuttavia ciò provoco solo un sorriso nella giovane. 
"Le posso assicurare che non sono qui per provocarle alcun male, ne a lei ne ai suoi dipendenti tuttavia sebbene sembra che lei abbia già interaggito con altre forme di vita il discorso da affrontare credo sia molto lungo" spiegò la ragazza 
"Mi sta dicendo che lei è un aliena?" chiese Coulson sbigottito 
"Non dovrebbe esserne così sorpreso ormai, tuttavia gradirei l'indicazione come altra forma di vita, il termine alieno è un po rozzo" e nuovamente sorrise. 
Coulson sopirò e lentamente si alzò continuando a tenerla d'occhio, non sapeva cosa fare, avvicinarsi ad un arma?o magari la sua mano robotica? Essere indifeso e per di più con una sola mano a disposizione lo disturbava seppure non sembravasse ostile ma se realmente era un aliena come diceva cose le impediva di attaccarlo? 
Stava stragionando per Dio erano le 3 di notte quale alieno ti fa visita accanto a letto nel cuore della notte per fare conversazione?? 
"Potremmo parlare nel suo ufficio magari?" Continuava a sorridere , la cosa lo stava irritando non poco e come se lo prendesse in giro. Prese la mano robotica che aveva lasciato sul comodino e i primi pantaloni che trovò a disposizione, li indossò decidendo di non perdere tempo a cercare una camicia, la maglietta che aveva indosso andava più che bene. 
"Mi segua" disse seppur ancora dubbioso 
"Se preferisce chimare qualche suo dipendente per la sua sicurezza faccia pure , ma le posso assicurare che non ho cattive intenzioni , non vorremmo rovinargli la nottata"
"Già basta la mia giusto?" sussurò irritato.
La donna scoppiò a ridere, cosa che non si sarebbe mai aspettato. Scese le scale e giunti al suo ufficio la fece entrare e lei prontamente si accomodò. Prima di scendere aveva preso il cellulare e dato l'allarme silenzioso, al di fuori del suo ufficio attendevano istruzioni. Si accomodò anche lui, direttamente uno di fronte all'altro la tensione era palpabile. 
"Allora, l'ascolto" la incitò Coulson

NDA: ringrazio anticipatamente chi leggerà, seguirà e recensirà. Baci

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Capitolo 2
*** Problema Temporale ***


NdA: secondo capitolo in arrivo dopo una settimana. Da qui inizio a spiegare chi è la sconosciuta e cosa ci fa qui, la strada è ancora lunga, e molti capitoli si introdurrano all'interno della terza stagione di AOS. Nella mia testa la storia è gia terminata, spero quindi di riuscire a metterla tutta per iscritto a breve. Salvo imprevisti dovrei riuscire a pubblicare a scadenza settimanale, quindi di solito lunedi se non dovessi riuscire pubblicherò almeno entro la fine della settimana. Buona lettura, e spero che oltre a chi gia mi segue e recensisce si aggiungerà qualcun'altro. Spero di essere stata chiara nella scrittura , ma questo capitolo e i successivi saranno particolarmente difficili da esporre quindi per chiarimenti laddove ce ne fosse bisogno chiedete pure. Baci xoxoxoxo







"La prego di ascoltare attentamente, da ciò che ho potuto raccogliere nelle poche ore che sono state con lei ho capito che non sono la prima forma di vita differente che incontra, cio mi facilita certamente il lavoro. Il mio nome è davvero troppo complicato per voi umani da pronunciare per cui nei mie viaggi sulla Terra ho preso uno pseudonimo molto ben preparato,così da poter avere un minimo d'identità almeno se mi dovessero fermare per farmi una multa avrei avuto dei documenti da esibire "  
Coulson si mosse sulla sedia , si trattava un aliena intelligente e con abbastanza conoscenze della Terra da crearsi un identità per non essere smarcherata (era gia qualcosa, non come gli asgardiani e le loro simpatiche mise, la cosa si faceva interessante.)
"Il nome che uso sul vostro Pianeta è Serena Jones , comprenderà che sono stata qui molteplici volte, sempre per lo stesso scopo, fare il mio lavoro" 
"Che consisterebbe in?" 
"Ora tento di spiegarle, non è semplice ancora non siete arrivati a una tale conoscenza scientifica e tecnologica da poter comprendere le leggi dello spazio-tempo per cui cercherò di semplificarle la cosa. Diciamo che ci sono dei punti fissi nel tempo, avvenimenti che non possono essere cambiati ne rimossi, altri invece si in conseguenza ad una scelta. Io sono una Reggente del Tempo, gli esseri come me si occupano che il Tempo faccia letteralmete il suo corso e che non venga manipolato, per questo sono qui,si stanno per mettere in moto eventi che creeranno una falla nello spazio tempo, forze che non devono essere ridestate" 
"Perchè proprio qui?" chiese il direttore dello Shield non sapendo quanto potersi fidare della donna. 
"Non sono io a deciderlo, io come tutti gli altri Reggenti siamo inviati e risolvere i problemi temporali attraverso il talismano di Velka" disse toccandosi il ciondolo legato al collo " si tratta di scegghie di una Roccia Antica dagli enormi poteri, esso ci invia la dove il problema temporale sta per verificarsi affinche noi possiamo prevenirlo di solito in maniera abbastanza anticipata per poter discernere quando avverà, e cosi Signor Coulson che sono arrivata nella sua stanza" terminò la donna 
"Mi sta dicendo che lei attraverso quel ciondolo si è teletrasportata nella mia base? Questo ha del ridicolo, perchè le dovrei credere? Parliamo del fatto che conosce il mio nome invece" 
"Oh Signor Coulson... o preferisce Phil? Pensavo che avrebbe avuto una mente più aperta, tuttavia posso spiegarle tutto ciò che desidera se alla fine ciò portera ad ottenere il suo aiuto." 
"Il mio aiuto? E per cosa esattamente?" Quella situazione stava diventando sempre più strana. 
"Per trovare il problema temporale, se il talismano mi ha portato esattamente da lei significa che lei è connesso in qualche modo a ciò che accadrà, il solo aiuto che voglio da lei e permettermi di starle accanto per poter trovare il Problema e invertirne il processo" 
"Ma davvero?Accanto al direttore dello SHIELD? La cosa mi puzza e non poco" disse sarcastico 
"Sto apprendendo lentamente cosa lo SHIELD sia tuttavia non mi interessa minimamente ciò che voi fate se non interferisce con il Problema che devo fermare, tuttavia in un modo o nell'altro io devo tenerla d'occhio. Il motivo per cui conosco il suo nome Signor Coulson è perche ogni singolo oggetto nella sua stanza e qui nel suo ufficio parlano, so che per delle menti ancora in via di sviluppo come le vostre ciò è incomprensibile ma le posso assicurare che ogni piccolo segreto è messo in bella mostra da voi stessi"
"Lo ribadisco, questo è ridicolo e se anche fosse vero perchè mi dovrei fidare di una sconosciuta?"
"Non dovrebbe in realtà seguendo la logica, ma vedo in lei la potenzialità di riconoscere un bugiardo e io non lo sono per cui comprenderà perfettamente perche non ho dubbi sull'esito di questa conversazione. “ rispose la donna “magari potrei mostrarle che ciò di cui parlo non è solamente la realtà” aggiunse alzandosi lentamente e sedendosi al bordo della scrivania accanto alla sedia di Coulson.

Daisy corse a perdifiato nella base, il messaggio di Coulson non stato dei più esplicativi, era riuscita a mettere in blocco immediato la base ma non sapeva se Coulson era riuscito ad avvertire anche qualche altro agente.
Girato l'angolo trovò Hunter e Mack in attesa mani sulle armi a pochi metri dall'ufficio di Coulson apparentementi incerti sul da farsi.
“Daisy!” escolamò Mack vedendola
“Mack, Hunter sapete spiegarmi che diavolo sta succedendo?” esclamo la ragazza agitata
“Pare che il capo abbia scelto questo come momento più adatto per avere un meeting con un alieno” rispose Hunter
“Come ?” esclamò Daisy “Si tratta di un inumano?Perchè tutta questa agitazione?”
“Non sappiamo molto Daisy, Coulson ha dato l'allarme poco fa... mi ha scritto solo che c'era un intruso alieno e che l'avrebbe portato nel suo ufficio, di rimanere in allerta e mettere tutto in blocco . A proposito dovresti occupartene tu”spiegò Mack
“Gia fatto ! Quello non era un problema... ora cosa sappiamo? Chi è? Cosa stanno facendo in ufficio?” domando la ragazza
“Apparentemente sembra che parlino ma davvero non saprei... non è normale che sia riuscito ad entrare così facilemente alla base non sbloccando nessun allarme” disse Mack incerto
“Shhhh fate silenzio sto cercando di capire che dicono” li rimproverò Hunter
“E come pretendi di origliare da qui!” disse Daisy
“Ho un idea recupero il pc ed avremo video ed audio” esclamò la giovane hacker correndo a prendere un pc .
“Ma non erano state eliminate tutte le videocamere di sorveglianze nell'ufficio di Coulson?” domandò Mack ad Hunter
“Teoricamente si ma forse la nostra piccola amica avrà qualche asso nella manica” rispose Hunter proprio quando Daisy tornò con un laptop.
“Io ho sempre un asso nella manica” rispose la ragazza mentre iniziava a trafficare con il pc “avevamo eliminato le videocamere dall'ufficio di Coulson dopo il suo ordine ma ho pensato bene di lasciarne una in caso di emergenza, si attiva in automatico quando la base va in allarme o anche in blocco basta solo ritrovare la frequenza ed ecco ... le immagini... sono tutte per noi “ spiegò Daisy con un sorriso girando il laptop verso Mack ed Hunter per mostrare il video all'interno dell'ufficio di Coulson.
“Apparentemente sembrano che parlino tranquillamente “disse Mack sorpreso
“Così sembra” disse Daisy quasi delusa
“Non male l'aliena però” disse Hunter
“Hunter!” lo riproverarono Mack e Daisy
“Ragazzi sono solo obbiettivo, in più Coulson non mi sembra così preoccupato e nemmeno dispiaciuto di questo imprevisto”
“Solo perchè Coulson sa quello che fa” rispose Mack “ora mi domando cosa dovremmo fare , non sembra ostile ma è comunque penetrata nella base senza che noi ce ne accorgessimo”
“Il che è molto strano... ora zitti ascoltiamo che dicono” rispose Daisy
"Ora tento di spiegarle, non è semplice ancora non siete arrivati a una tale conoscenza scientifica e tecnologica da poter comprendere lo spazio-tempo per cui cercherò di semplificarle la cosa. Diciamo che ci sono dei punti fissi nel tempo, avvenimenti che non possono essere cambiati, altri invece che si possono cambiare perchè conseguenti ad una scelta. Io sono una Reggente del Tempo, gli esseri come me si occupano che il Tempo faccia letteralmete il suo corso e che non venga manipolato, per questo sono qui,si stanno per mettere in moto eventi che creeranno una falla nello spazio tempo, forze che non devono essere ridestate"
"Perchè proprio qui?" chiese il direttore dello Shield non sapendo quanto potersi fidare della donna.
“Mi sembra un aliena pazza” esclamò Hunter
"Non sono io a deciderlo, io come tutti gli altri Reggenti siamo inviati e risolvere i problemi temporali attraverso il talismano di Velka" disse toccandosi il ciondolo legato al collo " si tratta di scegghie di una Roccia Antica dagli enormi poteri, esso ci invia la dove il problema temporale sta per verificarsi affinche noi possiamo prevenirlo, e cosi Signor Coulson che sono arrivata nella sua stanza" terminò la donna "Mi sta dicendo che lei attraverso quel ciondolo si è teletrasportata nella mia base? Questo ha del ridicolo, perchè le dovrei credere? Parliamo del fatto che conosce il mio nome invece"
"Oh Signor Coulson... o preferisce Phil? Pensavo che avrebbe avuto una mente più aperta, tuttavia posso spiegarle tutto ciò che desidera se alla fine ciò portera ad ottenere il suo aiuto."
"Il mio aiuto? E per cosa esattamente?"
“Ma siamo in una puntata di Star Trek o cosa?”chiese Mack shoccato
“Gemma avrebbe detto di Doctor Who ma ormai non mi sorprenderei più di nulla” rispose Daisy “vediamo dove vuole andare a parare” aggiunse
"Per trovare il problema temporale, se il talismano mi ha portato esattamente da lei significa che lei è connesso in qualche modo a ciò che accadrà, il solo aiuto che voglio da lei e permettermi di starle accanto per poter trovare il Problema e invertirne il processo"
"Ma davvero?Accanto al direttore dello SHIELD? La cosa mi puzza e non poco" disse sarcastico
 “oh che strategia idiota!” esclamò Hunter “come può pensare che qualcuno le creda
 “Non lo so ma tutta questa nottata mi sa di surreale” rispose Mack
“C'è qualcosa di strano in tutto ciò, se fosse dell'HYDRA Non credo sarebbe così stupida da entrare di nascosto nella nostra base operativa solo per avere un colloquio con Coulson, inoltre le telcamere non indicano nessun altra presenza. Venire senza un back-up è ancora piu da idioti” spiegò la ragazza
“vuol dire che le credi?” chiese Mack
“Bè non sarebbe la cosa più strana che abbiamo visto ultimamente” rispose l'inumana
 “in effetti”concordò Hunter
 “Non so cosa pensare ma di solito quando c'è qualcosa di alieno in giro la cosa non finisce mai bene” rispose irritato Mack “senza offesa” aggiunse rivolto a Daisy
“Figurati” rispose Daisy “anche a me sembra tutto strano”
 “Bè se ci pensate perche degli omini blu e degli asgardiani potrebbero scendere sulla terra ed altre specie no? Almeno questa specie e carina” Disse Hunter
“Hunter sei senza speranza”
“Ragazzi mi sa che ci siamo persi qualche passaggio” esclamò Mack allarmato “si sta alzando”
“Interveniamo potrebbe avere intenti ostili” disse Hunter.
I tre si guardarono e immediatamente corsero verso l'ufficio di Coulson.
Ciò che trovarono era di certo inaspettato Coulson e la sconosciuta si guardavano negli occhi a pochi millimeteri di distanza, tanto da appoggiare la fronte l'una all'altro... le mani di entrambi sulle spalle dell'altro e una luce accecante proveniva dalle due figure.
La sconosciuta aveva tolto gli occhiali scuri e si potevano scorgere degli occhi rosso rubino a differenza di quelli di Coulson che erano del solito colore. Il tutto aveva un non so che di tragicamente surreale.

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Capitolo 3
*** Ciao Squadra ***


NDA: Nuovo capito, scusate  la pubblicazione in tarda serata (ops credo sia gia martedì) spero di ricevere presto vostre opinioni su questo capitolo. Ringrazio come sempre chi segue e chi recensisce. Buona Lettura






“Separiamoliiii” gridò Daisy Mack ed Hunter si affrettarono a prendere la donna dalle braccia per allontanarla , quando quest'ultima parlò. 
“Non c'è ne alcun bisogno” disse flebilmente allontanadosi da Coulson non prima di lasciargli una carezza sul viso. 
Mack ed Hunter la presero dalle braccia allonandola dalla scrivania, sembrava debole tanto da non reggersi perfattamente in piedi ,ma non quanto Coulson il quale aveva gli occhi sbarrati e il respiro affannoso 
“Che diavolo hai fatto!?” gridò Daisy 
“Skye” sospirò Coulson “non gridare, mi scoppia la testa” aggiunse 
“Scusa” rispose mortificata Daisy 
“Mi dispiace” disse debolmente Serena a Coulson “il transfer emotivo è inevitabile” 
“Ho notato” rispose Coulson con un mezzo sorriso “cosa ho visto esattamente?” domandò Coulson 
“Solo alcuni dei miei ricordi per farti comprendere la portata della mia verita” spiego Serena la quale si teneva in piedi unicamente grazie all'aiuto di Mack ed Hunter “se la cosa ti può consolare nemmeno i tuoi ricordi su THAITI erano particolarmente piacevoli “ aggiunse con un mezzo sorriso. 
Coulsono spalancò gli occhi “Hai visto THAITI? Come è possibile?E per la miseria Mack, Hunter fatela sedere!”
Mack ed Hunter fecero come disse Coulson 
“Ora vuoi spiegarci qualcosa?” chiese irritata Daisy 
“La mente umana non è abituata a collegamenti mentali a causa di ciò il collegamento le ha provocato sofferenza, non essendo in grado di fornire un blocco ha inviato memorie spiacevoli all'unica mente disponibile al momento... la mia” spiegò “spero almeno che ciò sia servito” aggiunse 
“Forse” rispose Coulson iniziando a riprendersi 
“Forse??”rispetè irritata Serena “la cosa non è stata una passeggiata nemmeno per me e non noto un minimo di apprezzamento” 
“Bè scusa intrusa se nessuno ti crede”rispose Hunter 
“Ma Coulson non ha detto di non crederle” precisò Mack 
“Per l'appunto” rispose Coulson quadagnandosi non pochi sguardi straniti 
“Questo significa che sarai a mia disposizione?”chiese la Reggente 
“Non esattamente”rispose Coulson subito interrotto da Daisy 
“Stai scherzando? Non vorrai fidarti di lei! Potrebbe essere chiunque, magari è dell'Hydra” disse Daisy con veemenza 
“Daisy calmati ti risulta che qualche volta mi sia mai comportato in modo sconsiderato?”domando il direttore Daisy non rispose. 
“Bè io avrei un paio di appunti da fare al riguardo” Disse Mack allusivo mentre Hunter ridacchiava 
“Mi dispiace io non mi fido” precisò Daisy 
“Oh fai bene”rispose la donna sorprendendo tutti “generalmente fai bene... ma non nel mio caso , vi inviterei a riflettere. Sono entrata qua dentro senza che nessuno potesse minimamente redersi conto di una presenza estranea l'unico motivo per cui ciò è avvenuto è perche l'ho voluto io. Sono qui per fare quello che è il mio dovere, cioè salvare il genere umano come sempre aggiungerei, il motivo per cui ho preferito parlarvene e semplicemente per non dover lavorare di nascosto in fondo avrei potuto tranquillamente seguire Coulson ... posso chiamarti Phil vero?”si interuppe , per poi proseguire senza attendere risposta ” ...dicevo potevo seguire Phil visto che è l'unico indizio che ora mi è pervenuto e giungere lo stesso al mio scopo” speigò 
“Può essere ma siamo un agenzia di spionaggio come possiamo mai fidarci di un estranea”rispose Daisy 
“Bè questo sta a Phil credo... infondo si è fidato di un hacker che cercava di scoperchiare tutti i segreti dello Shield una volta” rispose con un sorrisetto Serena Daisy la guardò irritata. 
“Potresti iniziare magari a spiegarci come mai sai tutte queste cose di noi se sei un aliena magari”disse Mack 
“Di nuovo? Quale parte di Reggente del Tempo non avete compreso, io so tutto”rispose 
“Tutto?”chiese Coulson 
“Non esattamente tutto”disse sbuffando Serena “tuttavia so ciò che ogni cosa animata e non racconta, una pianta , una penna, una persona tutto racconta una storia ai Reggenti” 
“In parole semplici?” chiese Hunter 
“Non esiste una spiegazione semplice a questo in realtà, magari potrei mostrarvelo” 
“No!!” risposero in contempoaranea i quattro 
“State calmi non è nulla di difficoltoso come prima o peggio pericoloso” Coulson fece un segno di assenzo. 
Serena si guardo in torno e si alzò dalla sedia dirigendosi verso l'ascia appesa al muro. Hunter e Mack allarmati si affrettarono a fermarla. Quest'ultima si mise a ridere. 
“Calmi non ho bisogno di toccarla” così dicendo alzò una mano in direzione dell ascia e chiuse gli occhi per pochi secondi. Subito dopo si girò verso Coulson e disse indicando la sua mano 
“Questo deve aver fatto male” 
“Questo è ridicolo,è un associazione che potevi fare facilemente”disse Daisy 
“Certo,perche tutti conservano l'arma che gli ha estirpato un arto ovviamente”rispose Serena “tuttavia devo congraturalmi per il coraggio “disse girandosi verso Mack il quale si irrigidì 
“Bè c'è voluto un bel coraggio a fare ciò che hai fatto, tagliare la mano del capo intendo”disse sorridendo 
“Bè questo non lo poteva sapere “sussurò Hunter Coulson era molto attento , Daisy guardinga e Mack e Hunter abbastanza sconcertati 
“Ma tu non sei convinta” rivolta verso Daisy “Mh... vediamo un pò” disse iniziando a muoversi nella stanza, fino a quando non si fermò accanto alla mini L.O.L.A “Molto carina, anche se pernso che preferirò l'originale”disse “immagino che non voli Mackenzie qiusto?” chiese rivolta a Mack “e immagino che la componente aggiuntiva sia stata eliminata “disse rivolta verso Coulson continuando a sorridere. 
“Tutto molto divertente” disse Daisy”ma potresti aver ottenuto queste informazioni facilmente hackerando qualche file del nostro database, non sappiamo per quanto tempo ti sei aggirata indisturbata per la base”aggiunse 
“Io non sono un Hacker Skey, ops scusami Daisy” la sfottè. 
“Ora mi stai veramente irritando” disse Daisy avvicinandosi 
“Io sono molto rilassata invece, non sono due o tre vibrazioni che mi incutono timore”rispose rendendo consapevoli tutti di conoscere i poteri di Daisy 
“Fai male!” rispose Daisy quasi digrignando i denti 
“Oh per favore cresci ragazzina, sai quante specie ho visto nella mia lunghissima vita? Dovrei avere paura di un'inumana?Non farmi ridere. Ti consiglio di mettere da parte la tua rabbia repressa, io sono venuta qua con intenti pacifici ma di certo di mi difenderò se sarà necessario” 
Daisy stata per rispondere quando fu interotta da Coulson. 
“No, questo non sarà necessario , vero Skey?” domando. 
“Ma Coulson!” 
“Vero Skey?” domandò di nuovo 
“Si signore” disse sbuffando “ed è Daisy!” aggiunse 
“Oh scusa” disse Coulson dispiaciuto 
“Bene” disse Serena sorridende sedendosi di nuovo di fronte Coulson “ora che è stato appurato che vi potete fidare di me potrò fidarmi di voi?” chiese 
“Per ora abbiamo appurato ben poco, per questo stanotte rimarrai qui Daisy ti scorterà in una stanza dove potrai soggiornare fino a domani mattina quando avremo un incontro con gli altri membri che voglio aggiornare su questa storia. Siamo d'accordo?” c hiese Coulson testandola
“Si non c'è alcun problema, ma Phil tu sai che una stanza di contenimento sarebbe inutile con me se avessi qualche altro intento” precisò 
“Oh lo so, sto cercando di fidarmi, il resto sta a te ora” disse Coulson 
Serena annuì,si alzò e si avvicinò a Daisy “Andiamo?” disse rimettendo gli occhiali da sole.
Daisy la prese per un braccio e uscì dall'ufficio di Coulson.

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Capitolo 4
*** Serena Vs. Daisy ***


Nda: Eccovi il nuovo capitolo, scusate per il ritardo ma Domenica sono stata al Romics e ieri ero davvero distrutta, in più non sapevo cosa fare prima, mi è sfuggito proprio di mente che era il giorno in cui avrei dovuto pubblicare. Questo capitolo non è lunghissimo ma necessario allo svolgimento della trama, in più è fondamentale che Serena interaggisca con ogni personaggio per farvi comprendere che rapporto possa avere in seguito con ognuno di loro. Ringrazio chi segue la storia e recensisce spero che continuerete a farlo. Spero anche di sentire altre opinioni che siano positive o negative avrei piacere a sapere cose ne pensate :) Ora vi lascio al nuovo capitolo. Buona lettura. Baci









Serena seguì Daisy nella stanza di contenimento domandandosi se avesse fatto bene a parlare, sembrava in effetti che ciò non fosse servito a nulla, credeva che così facendo avrebbe guadagnato alleati invece si trovava a dover conquistare la loro fiducia
Idealmente aveva pensato, che questi umani essendo venuti a contatto già con altre specie sarebbero stati più aperti al dialogo. Si rendeva conto ora che aveva fatto un madornale errore, non li conosceva abbastanza quando aveva fatto la sua mossa, il loro atteggiamento tradiva sfiducia sicuramente acquistata a seguito di qualche tradimento. Sperava solo che alla fine il loro capo avrebbe capito che potevano fidarsi di lei non aveva voglia di iniziare una lotta, gli umani gli piacevano in fondo.
Si guardò intorno sbuffando. 
“Ma che luogo accogliente, certo potevano mettere un po' di rosso tutto questo bianco mi ricorda gli ospedali” disse la Reggente. 
“Sembra che ti piaccia il rosso” disse Daisy guardandola dalla testa ai piedi 
“Fa Pan Dan con gli occhi” rispose lei indicando gli occhiali 
“In effetti si, immagino che non siano lenti quelle, conosci anche come sono fatti gli ospedali?” disse sarcastica 
“Temo di si, non è la prima volta che vengo qua giù” 
Daisy sbuffò “troverai nei cassetti qualunque cosa ti serva” aggiunse dopo 
“Immagino non la chiave per uscire,comunque grazie per avermi accompagnato” le rispose 
“In realta era più per controllare che non creassi problemi” 
“Si lo immaginavo, non è un caso che Phil mi abbia mandato con te” 
“Scusami tanto chi ti ha dato il permesso di chiamarlo per nome?” disse Daisy irritata 
“Uh sei gelosa?” la sfottè Serena “E' un bel nome perchè non usarlo, e poi sul vostro pianeta siete cosi formali. Avete nomi, cognomi, secondi nomi ,titoli ecc ecc è tutto così snervante per non parlare di tutte le lingue che avete. Siete faticosi” si lamentò 
“Lieta che il mio pianeta ti crei problemi” disse Daisy sorridendo 
“Avanti cosa aspetti?” le disse a sorpresa “chiedi pure” aggiunse 
“E cosa dovrei chiederti di grazia?” 
“Per tutto il tragitto oltre a studiarmi ho notato che, come dite voi ah si le rotelline del tuo cervello continuavano a girare, immagino tu voglia sapere qualcosa, Coulson ha mandato te perchè probabilmente sei brava a carpire informazioni involontarie e probabilmente anche perchè tra tutti sei quella che ritiene più in grado di tenermi testa. Coulson è molto intelligente ha ragione in entrambe le cose, anche se credo mi terresti più testa verbalmente che fisicamente. “ 
“Hai terminato il monologo?” la interruppe 
“In verità no, voi giovani l'educazione non la conoscete. Comunque ciò che stavo dicendo e che puoi tranquillamente chiedere tutto ciò che ti frulla per la testa” 
“E tu risponderesti?”chiese dubbiosa l'inumana 
“Non è forse ciò che ho fatto fino ad ora?” 
“Non mi interessa chiedere alcun che, potresti semplicemente essere pazza o brava a mentire, non che le due cose si scolleghino necessariamente” 
“Sai mi stupisco che la più diffidente di tutti sia tu, infondo tu non sei propriamente umana anzi siete stati definiti inumani nelle vecchie ere per un motivo, saresti dovuta essere forse l'unica a credermi” 
“E perchè mai ? Il fatto che non sei umana non garantisce sulle tue intenzioni” 
“Ah ora capisco, qualche inumano non si è comportato tanto bene immagino, se tu mi permettessi di capire magari...”
“Assolutamente no,non mi farai quella cosa WOO-DOO che hai fatto a Coulson” disse con veeemenza
“Ovviamente no, tu non ti fidi... di me. Credo però,che tu ti fidi di Coulson e io sono più che convinta che lui si fiderà di me quindi per me non esiste alcun problema. Però ribadisco se hai qualcosa da chiedere fai pure” 
“No grazie” disse girandosi e dirigendosi verso la porta 
“Io non sono il nemico e non sono nemmeno qui per intralciarvi” le disse Daisy si fermo,ancora dubbiosa se andar via o meno. 
Non aveva cavato un ragno da un buco, ma c'era una domanda irrazionale in realtà che l'assillava,ma temeva di farla. Come se le avesse letto nel pensiero Serena disse
“Avanti parla, non ti mangio” 
Daisy si girò e disse “C'è una cosa che vorrei chiederti in realtà, probabilmente sarà inutile la tua risposta quando riveleremo che sei solo una pazza che crede di essere un aliena,ma se tu veramente vedi tutto e ti definisci una Reggente del Tempo dovresti sapere cosa sarebbe accaduto e se io non...” 
“Se tu non fossi scesa laggiu?” concluse Serena riferendosi al luogo in cui Daisy aveva ricevuto la sua “eredità” 
“Si” rispose con un sussurro Serena tolse gli occhiali e si strofinò gli occhi.
“Questo è difficile da vedere, e io non dovrei usare i miei potere per dei favori personali 
“Daisy stava per interromperla arrabbiata ma Serena fu piu veloce “...tuttavia posso provare a vedere” disse chiudendo gli occhi e trattenendo il fiato .
Ciò che vide Daisy era alquanto strano era come una persona che sogna ,vedeva i movimenti degli occhi al di sotto delle palpebre chiuse. Di scatto li apri investendola con il suo sguardo rosso rubino.
“Non so cosa tu sperassi ma, che tu decidessi o no di scendere laggiù le cose non sarebbero cambiate, saresti diventata un inumana comunque in un modo o nell'altro” le disse Daisy era paralizzata.
“Perche?”chiese 
“Perchè non era la scelta che hai compiuto tu a determinare il tuo destino, ma quella di tuo padre. Lui credeva che meritassi di diritto di avere il tuo dono. E in verità sono d'accordo con lui. Noi siamo ciò che siamo e dobbiamo accettare noi stessi per cui puoi smettere di crucciarti Daisy puoi aver perso qualcuno laggiu...” Daisy tremò a quelle parole “...ma di certo non te stessa. Non è appartenere ad una specie o l'altra che ti fa migliore o peggiore ma solo le tue scelte.” disse solennemente 
Daisy era sconvolta non sapeva bene per cosa precisamente era come se si fosse tolta un peso, in verità non capiva come le parole di una sconosciuta potessero averla sollevata così, eppure era come se le avesse parlato una persona che la conosceva profondamente. 
“Forse faremmo bene ad andare a dormire ora” disse Serena comprendendo che Daisy avesse bisogno di elaborare quantole aveva detto. 
“Si hai ragione “disse Daisy imboccando la porta , poi si girò ed aggiunse “grazie”
“Di nulla” le sorridette l'aliena. 
Daisy imboccò il corridoio per tornare nell'ufficio di Coulson cercando di riprendere una certa compostezza, maledicendosi mentalmente, era stata un idiota sicuramente gli altri avevano ascoltato la conversazione dalle telecamere di sicurezza. Ora sarebbero stati tutti preoccupati per lei. Non voleva questo.
Ma perchè questa notte non poteva terminare? Si domandò sospirando.



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Capitolo 5
*** Senza Strategia ***


Eccoci di nuovo con il prossimo capitolo , chiedo perdono per l'orario improponibile in cui pubblico. Spero vi piaccia e di sentire presto le vostre impressioni.

P.S. Si avvicinano i capitoli che si intersecheranno con le puntate delle terza stagione. Siete pronti?



“Le crede?”chiese Mack 
“Sarebbe difficile non farlo dopo ciò che ho visto” rispose Coulson “tuttavia la prudenza non è mai troppa” 
“Ma la stiamo trattando come una prigioniera e lei non ha mai cercato di opporre resistenza, non staremo esagerando?”chiese Hunter 
“Se realmente non è un pericolo perdonerà un eccesso di zelo” rispose Daisy entrando 
“Come è andata?”chiese Coulson 
“Non avete visto?” chiese sbalordita 
I tre uomini si guardarono imbarazzati. 
“Oh mio Dio,ancora vi state lamentando dei codici di accesso alle telecamere! Non sono così difficili sapete?” disse l'ex hacker 
“Bè abbiamo avuto qualche difficoltà” ammise Coulson 
“Ma ora dicci che hai scoperto” chiese interessato Hunter 
“In realtà nulla, o meglio nulla di minimamente rilevante. Si è comportata bene, nessun segno di ostilità. Non controllava possibili via di fuga, non cercava punti cechi, non contava le porte , non guardava cartelli né nient altro.” spiegò 
“Praticamente non ha nulla di una spia”disse Mack 
“Non vorrei dire ma questo depone a suo favore. Che sia realmente chi dice di essere?!”disse Hunter 
“Ma questo non ci dice se realmente il motivo per cui è qui è quello che ha detto” aggiunse Coulson 
“No, ma come possiamo scoprirlo? La macchina della verita? Non credo sia attendibile, è tarata su parametri umani “ disse Daisy 
“E se lei non lo è come dice sarebbe inutile”concluse Mack 
“Non è apertamente ostile , questo è un bene, vediamo come si comporta domani. Mack non sei propriamente una persona loquace quindi sarà Hunter ad andarla a prelevare con Daisy domani, mi raccomando usa la tua solita parlantina per farla sbottonare “ ordinò Coulson 
“Non letteralmente vero?” disse Hunter .
Coulson, Daisy e Mack alzarono gli occhi al cielo. 
“Ehy chiedevo solo per sicurezza” specificò Hunter 
“Domani voglio al Briefing Bobbi e Fiz, spero che Bobbi carpisca qualcosa in più da lei e spero che la nostra ospite sia favorevole a passare un po di tempo in laboratorio con Fiz” riprese Coulson 
“Vuoi che Fiz la esamini?” Daisy era quasi disgustata 
“Ehy non mi guardare così. Fiz avrà certamente più conoscenza dello spazio-tempo e tutte quelle cose correlate che non so nemmeno pronunciare , voglio che le parli poi se la convince a farsi fare qualche esame quello starà a lui” 
“E crede che questo servirà?” domando scettico Mack 
“Non lo so Mack, davvero non lo so. Ma se davvero siamo nel mezzo di una catastrofe temporale e lei veramente e venuta qui per aiutarci, vorrei potermi fidare di lei e non dovermi guardare le spalle quando lo farà. Nè ho abbastanza di pugnalate alle spalle, soprattutto da alieni.” 
“E se per ipotesi lei fosse sincera, si insomma se avesse detto realmente la verità e ci trovassimo in una situazione simile cosa dovremmo fare?”domandò Daisy 
Coulson la guardò stranito. 
“Ti è bastata mezza passeggiata nei corridoi per fidarti di lei?” 
“Non ho detto che mi fido, sto semplicemente facendo un ipotesi. E se tale ipotesi fosse vera dovremmo essere preparati” rispose Daisy 
“Ma in questa situazione sembra che lei non voglia alcuna assistenza, o non l'avete notato ?”Chiese Hunter 
“Ha detto che voleva il nostro aiuto” disse Mack 
“Si a rimanere appiccicata al culo di Coulson” specificò Hunter 
“Mi dispiace doverlo ammettere ma Hunter ha ragione, non vuole il nostro aiuto , è come se volesse il nostro permesso. Perchè?” chiese Daisy “Non lo so,ma dovremo scoprirlo. Una cosa è certa non vuole il nostro aiuto perchè ritiene di poter fare da sola” disse Coulson 
“Come fa a dirlo?” chiese Mack 
“A causa di ciò che ho visto, vi posso assicurare che non è affatto da sottovalutare ” spiegò il direttore 
“Cosa ha visto esattamente?”chiese la giovane donna 
“Oh Daisy non credo di saperlo spiegare con parole semplici” disse l'uomo sospirando 
“Tornando al briefing di domani, credete che Fitz ci sarà?”domandò Mack 
“Credo di si”rispose titubante Daisy. 
“Sempre se non è impegnato in qualche altra strana ricerca sul monolito” rispose Coulson 
“Forse qualcuno dovrebbe parlargli, non può continuare così” disse il meccanico dello SHIELD 
“Credi davvero che non c'abbiamo gia provato?” disse Daisy sospirando 
“Ha ragione amico, c'abbiamo provato tutti, chiedi a Bobbi se non mi credi. Non ne vuole sapere di ascoltare” disse Hunter 
“Forse dovrebbe farlo qualcun'altro. Qualcuno con un minimo di autorità.”disse Mack guardando verso Coulson. 
Quest'ultimo sospirò e disse “D'accordo ritenterò io, ora basta per stanotte andate a dormire se riuscite” 
“Qualcuno non dovrebbe rimanere sveglio per ogni evenienza?”domandò Hunter 
“Non c'è problema mi è passata tutta la voglia di dormire” rispose Coulson “me ne occupo io, vi contatto per il briefing di domani, ora andate” li incitò il Direttore. 
Quando furono andati via Coulson si potè finalmente rilassare nella completa solitudine del suo ufficio, anche se rilassare era il verbo meno adatto a descrivere il momento. 
Si domandava perchè ogni volta che c'era una catastrofe in corso dovessero necessariamente incapparne in un altra. Non bastavano i nuovi inumani che scomparivano nel nulla?
No, assolutamente no, molto meglio una catastrofe temporale ed aliena. Lo SHIELD si che non era mai noioso.

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Capitolo 6
*** La Scelta ***


Eccoci di nuovo con prossimo capitolo. Chiedo venia per l'orario improponibile, purtroppo però domani sarò troppo impegnata per pubblicare per questo ho deciso di farlo stasera anche se è tardi. Spero di sentire presto le vostre opinioni. Invito anche i moltissimi che seguono a farmi sapere che ne pensano. Vi lascio ad una buona lettura e vi ringrazio come sempre di seguire, leggere e commentare.







Buongiorno Alien-Girl!” esclamò Hunter aprendo le porte della stanza di contenimento.
Serena al suo interno rimase seduta sul letto e non emise sillaba, si limitò ad alzare il sopracciglio in risposta, quasi a domandargli cosa volesse.
“Sono il comitato di benvenuto ovviamente” continuò Hunter
“Wow allora”lo prese in giro lei
“Sai dovresti trattarmi bene, sono l'unico qui che ti crede” disse allargando le braccia come a voler indicare tutto lo SHIELD.
“Questa non è di alcuna assicurazione” disse Daisy entrando in quel momento
“Chissà come mai non avevo alcun dubbio”rispose Serena “siete venuti a prendermi?”chiese
“Si, io avrei preferito dormire un altro po' ma sono ordini del capo per cui eccoci qui” le rispose Hunter
“Dove andiamo allora?” chiese l'aliena
“Da Coulson ovviamente” disse Hunter
“Ovviamente”ripetè Serena con un sorrissetto.
Così uscirono.Daisy guardò Hunter e rimase leggermente dietro di loro.
“Aaaaallora, dato che sono il tuo unico alleato qui immagino tu mi voglia dire tutti i tuoi piccoli segreti” disse l'uomo
“Ovviamente”rispose lei
“Uh mi pare che qualcuno non sia molto loquace di mattina” continuò lui
Lei prontamente sbuffò.
“Semplicemente quella stanza era abbastanza confortevole. Immagino non sia stata usata molto. A parte poche cose riguardanti i muratori ,elettricisti e manutentori non ho percepito granchè, appena uscita di qui sono stata investita da mille storie e ricordi e non sempre è piacevole“
“Vuoi dire che sai tutto ciò che riguarda chi ha lavorato nella stanza di contenimento?”chiese Hunter
“Ovviamente no, vedo che ieri non eri per nulla attento alla mia spiegazione, forse pensavi ancora al porno che stavi guardando”
“Ehy!” esclamò Hunter
Dietro di loro sentirono Daisy ridacchiare.
“Non era un porno, solo un film vietato ai minori e ti ridordo che sei arrivata nel cuore della notte ovviamente ero assonnato” spiegò “ora spiega un po' il fatto della stanza “la incitò
“Ovviamente non posso vedere tutto non sono.. uhm.. come dite voi?... ah si una Veggente. Ho percepito semplicemente le storie di chi ha lavorato li dentro, e i loro pensieri al momento in cui lo facevano” tentò di spiegare
“Quindi sai chi sono? E cosa stanno facendo ora?E cosa gli accadrà?”chiese ancora l'uomo
“No, so i loro nomi ma non prevedo il futuro, so solo ciò che era correllato a quel momento delle loro vite” disse
“Se non conosci il futuro come farai a fermare il problema temporale di cui tu parli?”si intromise Daisy
“Semplicemente perchè non mi è dato sapere il futuro di tutti ma solo il futuro laddove servisse. Mi spiego meglio, lentamente con la mia permanenza qui e con la vicinanza al l'unico indizio che ho ora, vale a dire Coulson avrò il sentore di ciò che sta per accadere. Dei momenti fissi nel tempo che non dovrò in alcun modo disturbare, ne io ne altri, fino a giungere al problema”
“Questo è un vero casino”esclamò Hunter
“Oh tu non ne hai veramente idea” disse l'aliena sospirando
“Spiegami se ho capito bene, quello che tu farai è stare qui o meglio con Coulson ed aspettare cosa? Una visione? Che ti avviserà quando intervenire?”chiese Daisy
“Bè l'hai spiegata in maniera un po' contorta ma sommariamente è questo. Io non ho alcun permesso di intervenire prima nel corso della vostra vita, il Tempo mi permetter di essere qui a patto che la mia presenza non danneggi in maniera irreversibile il corso della vostra storia. Il mio compito è solo di fermare il problema temporale, ciò puo essere fatto solo bloccando un qualche evento” spiegò
“Evento di che tipo?”chiese Hunter
“Può essere qualsiasi cosa. Un matrimonio, una morte, un incontro o altro. Qualsiasi cosa potrebbe scatenare un problema temporale” disse l'aliena 
“Io continuo a non capire”dise Hunter
“Provo a farti un esempio pratico. Qualcosa di realemente accaduto. Una volta sono dovuta scendere sulla terra per salvare dei piccoli boy-scout che erano in campeggio per una settimana. Per fortuna la missione si è rivelata subito perchè entrare nel gruppo e fare la vicecapo-scout non è stato tanto divertente. Il mio unico indizio era il capo -scout, col progredire dei giorni la cosa si rivelò alla mia mente. Quello che dovevo fare era impedire un incedio. Il capo scout era un ex fumatore che portava con se per ricordo un sigato regalatogli dal padre. C'era un ragazzo Alex che era molto curioso, la sua curiosità gli avrebbe portato a rubare il sigaro per provarlo con gli altri ragazzi, portando ad un tragico incendio che oltre ad uccidere 15 ragazzini e 2 uomini,avrebbe comportato un problema temporale perchè quei ragazzini e quei 2 uomini erano destinati nel corso delle loro vite a cose molto importanti, ad eventi fissi nel tempo che non possono essere modificati” raccontò 
"Ma da cosa è stato causato quel problema temporale?"domandò allora Daisy 
"Dall'esposizione di forme di vita aliene agli umani"spiegò Serena 
"Vuoi dire che ogni alieno che incontriamo provoca un problema temporale?"domandò sconvolto Hunter 
"Uhm.. non necessariamente" precisò "Quello fu un evento particolare. Ma questo è troppo complicato per voi da capire" cercò di evitare di dare una risposta
“E in questo caso cosa hai fatto per fermare il problema?” chiese Daisy
“Bè avrà buttato il sigaro o se lo sarà fumato lei”rispose Hunter al suo posto
“Bè non proprio, io non posso fare fisicamente qualcosa, il problema temporale può essere evitato solo tramite una scelta, scelta che non spetta a me. Quindi scoperto che il giorno dell'incendio ricorreva l'anniversario della morte del padre del capo-scout , l'ho persuaso a fumare il suo sigaro in ricordo “ disse con un sorrissetto furbo
“Oh Dio l'hai fatto riprendere a fumare” disse scandalizzata Daisy
“Bè è stata una sua scelta” si giustifico l'aliena alzando le mani
Proseguirono ancora qualche passo ma Serena non manco di notare lo sguardo che Hunter e Daisy si scambiarono, gongolavano come se non gli avesse servito lei su un piatto d'argento la risposta alla loro domanda.
Li avrebbe lasciati fare solo perchè voleva che si fidassero di lei.



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Capitolo 7
*** Questione Di Fiducia ***


Hola a todos, questo capitolo riprende esattamente dove lo scorso si è concluso e sara l'ultimo che non sarà collegato direttamente con le puntate della terza stagione. Spero di sentire presto le vostre opinioni. Ringrazio tutti quelli che leggono e seguono (siete arrivati a 100 LOL me felice ^.^) e i miei due assidui recensori, aspetto le vostre opionioni come sempre e attendo anche nuove opioni. Buona lettura


Giunti a destinazione si fermarono davanti alla porta di Coulson. 
“Aspetta qui con Hunter “disse Daisy entrando. 
“Che noia” disse l'aliena 
“Uh e non conosci nemmeno la metà dei protocolli” si lamentò Hunter.
Serena piegò la testa lateralmente come per studiarlo. 
“Sei una tipologia di umano abbastanza strano”disse dopo 
“La devo prendere come un offesa o cosa?”chiese l'uomo 
“Sei diverso dagli altri, decidi tu se è in senso positivo o negativo” disse con un sorrissetto.
Daisy scelse quel momento per uscire. 
“Venite dentro” disse solamente 
Serena incrociò lo sguardo di Coulson, Mack, una donna alta e bionda e di un uomo basso e grassottello.
Si domandava quando sarebbe andata avanti la fase “interrogatorio “ perchè iniziava ad averne abbastanza. 
“Signorina Jones loro sono l'agente Morse e l'agente Koening” disse Coulson indicandogli i due agenti che non aveva conosciuto la sera precedente.
“Dovrei dire piacere immagino”disse lei 
“Di solito è ciò che si dice in queste circostanze ma è da verificare se sarà un piacere o meno”le rispose decisa la donna bionda 
“Oh ancora, non vi è bastato rinchiudermi che altro volete da me. Vi ho detto tutto ciò che volevate. Non è forse cosi?” disse l'aliena 
“Ho controllato la sua identità”disse l'uomo basso “e per quanto sia ben fatta è risultata falsa. Inoltre ho controllato le registrazioni di video sorveglianza di questa notte. E non c'è alcun indizio di come lei possa essere entrata” aggiunse. 
“Siamo ancora a questo punto? Non gli avete riferito tutto cio che vi ho detto ieri?” chiese rivolta a Coulson e agli altri “Non c'è traccia di una mia intrusione perchè semplicemente sono apparsa laddove era necessario che fossi, e la mia identità non è perfetta perchè io in questo mondo non esisto. Credevo avessimo saltato la fase in cui cercate di capire dove sta la fregatura” disse Serena iniziandosi ad irritare. 
“Se sei una mente altamente intelligente come asserisci non dovrebbe esserti di alcun problema comprendere che non ci si può fidare di una sconosciuta apparsa nel nulla!” disse Bobbie 
“E perchè mai? Non eravate tutti sconosciuti la prima volta che vi siete incontrati? Eppure vi siete fidati! Coulson ha dato fiducia ad un Hacker che cercava di smantellare la sicurezza dello SHIELD. E vogliamo parlare del fatto che si è fidato di te e Mack pur avendolo tradito! Anzi pensandoci bene tutti l'avete tradito, forse l'unico a non averlo fatto da quando lo conosce è Koening. Per la miseria Hunter era un mercenario che avrebbe volentieri venduto Coulson a Talbot se non gli fosse servito Coulson stesso.” Tutti sulssutarono. 
Lei prese l'occasione per continuare senza interruzioni “ Eppure lui si fida sulla base di cosa? Non di certo per bontà. E' puramente una sua capacità la comprensione di un altra persona e per quanto sia prudente e stia seguendo i vostri dubbi, lui sa di potersi fidare della sottoscritta! Ora potete fidarmi di me o fare come vi pare io starò appiccicata a Phil Coulson che vi piaccia o no! Ho un compito da svolgere” 
Così dicendo si diresse verso la porta con il chiaro intendo di andare via. 
“Ma certo scappa. E' un ottima mossa questa per evitare di dire ciò che strenuamente stai cercando di tenerci nascosto” disse Bobbi 
Serena si fermò e si giro.
Tutti erano sicuri che in base alla sua espressione ,se non avesse avuto gli occhiali da sole il suo sguardo sarebbe stato omicida. 
“Usi la tua bassa psicologia con me?” disse arrabbiata 
“Veramente divertente, detto da chi da ragazzina scappava da casa un giorno si e l'altro pure”
Bobbi cercò di mantenere il suo solito autocontrollo anche se un sussulto fu evidente. 
“Non sono la sola ad usare la psicologia. Parli di me per spostare l'attenzione da te, per evitare a tutti di far notare quanto sei evidentemente insicura e quanta paura hai che noi scopriamo cosa tenti di nasconderci! In realtà non sei nient'altro che una ragazzina tremante che si atteggia a grande donna” continuò Bobbi 
Serena si avvicinò lentamente a lei provocando non poche preoccupazioni agli altri presenti.
Mack e tutti gli altri cercarono con gli occhi Coulson in attesa di un ordine, lui gli fece semplicemente cenno di non intervenire. 
I tacchi le permettevano quasi di essere alla stessa altezza della statuaria umana. Lentamente si tolse gli occhiali guardando Bobbi dritto negli occhi. 
“Hai proprio ragione me la faccio sotto. Ho una paura tremenda che voi possiate scroprire ciò che potrebbe accadere in fututo, perchè udite bene, il mio compito qui è aiutarvi non creare altri problemi temporali. Non posso dirvi ciò che non esiste, state aspettando di svelare chissà quale tremendo segreto, bè notizia dell'ultimora non c'è nessun segreto. Sono qui per evitare che il tempo si ripieghi su se stesso a causa dell'idee sconsiderate che il genere umano continua a partorire. Per cui smettete di cercare alcunchè, non sono autorizzata a parlavi del vostro fututo ma soprattutto non voglio. Voglio solo che vi fidiate per evitare di avere problemi e di crearne a voi. E per la cronaca si sono insicura perchè conosco cosa accadrebbe se il problema temporale si verificasse e perchè non so ancora cosa fare per impedirlo . Come evitare di creare paradossi temporali,come fare per non distorcere la realtà e come far seguire alla storia il suo corso senza intoppi. Sono estremamente insicura e non perchè sono una ragazzina. Dovresti rifare qualche corso di psicologia dolcezza perchè non hai capito un bel nulla,se sommassimo le vostre età non arrivereste neanche lontanamente alla mia “ disse risoluta l'aliena
“Ma tu non puoi chiederci di fidarci sulla parola!” disse Daisy 
“Vi siete fidati di persone che credevate amiche, solo spinti dai vostri sentimenti , il fatto che io mi dimostri per ciò che sono dovrebbe essere una garanzia maggiore dei vostri sentimenti” spiegò Serena “probabilmete sto sulle scatole a chiunque in questa stanza ma questo non significa che sono il nemico” 
“E per questo che io mi fido”disse allora Coulson 
“Ma Coulson...”esclamò Bobbi 
“No,ho sentito abbastanza per oggi. Potrai rimanere qui alla base, non dovrai uscire sola e senza il nostro permesso e seguirai le mie direttive. Sono stato chiaro?” disse il direttore 
“Certo. Ho una condizione però. “ disse Serena 
“Quale sarebbe?” 
“Eseguirò i tuoi ordini. I TUOI. Solo se mi ascolterai quando ti dirò che è necessaria la mia presenza con te in un determinato luogo,dovrai permettermi di venire perchè altrimenti lo farò comunque di mia iniziativa” 
“D'accordo. Se la smetterai con questo atteggiamento superiore nei confronti dei mie agenti” disse scrutandola. 
Serena semplicemente annuì.
“Bobbi ti farà fare un giro della base e poi andrete in laboratorio. Non sarà un problema per te se facciamo qualche prelievo o scansione vero?” domandò Coulson invitandola a dire di no. 
“Certamente no. I vostri strumenti sono talmente datati che non scoprirebbero nulla sul mio DNA “disse con un sorrisetto, poi aggiunse 
“Per quanto riguarda il giro si può anche evitare. Hunter con la scusa di scoprire qualcosa mi ha fatto girare in tondo per tutta la mattinata” 
Coulson guardò Hunter e Daisy, quest'ultima alzò le mani in segno di non aver colpa 
“Non è proprio così” si lamentò Hunter 
“Andiamo” disse Bobbi invitandola a seguirla. 
Serena si rilassò impercettibilmente. Non sapeva se aveva fatto la mossa giusta e non sapeva nemmeno se qualcuno le credesse, ma pensava di aver fatto un minimo passo avanti.
Coulson asseriva che le avrebbe permesso di essere accanto a lui. Questo era ciò che contava, la possibilità di scoprire ciò che era venuta a fare qui. Perchè erano solo poche ore che era scesa sulla terra ma era esausta.
A quanto pare questa missione non sarebbe stata così facile come tutte le altre.

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Capitolo 8
*** Si comincia ***


NdA: Ben ritrovati, questa volta sono brava e pubblico ad un oraio decente. Spero di sentire le vostre opinioni presto. Questo capitolo si svolge in concomitanza con la puntata 3x01 “Leggi di Natura”. Buona lettura







Erano già un paio di giorni che Serena ti trovava allo SHIELD e i rapporti tra lei e la squadra di Coulson sembravano essersi leggermenti distesi. 
Aveva cercato di collaborare con Bobbi, l'unica che sembrava ancora titubante ad accettare la sua presenza oltre Mack. 
Incredibilmente oltre Hunter anche Daisy iniziava ad apprezzare la sua presenza. 
Ne era quasi felice, una situazione più rilassata potevano aiutarla a percepire quanti più indizzi gli fossero stati forniti. Coulson era sembrato incredibilmente disponibile a convidere con lei il suo tempo, anche informandola della situazione degli inumani scomparsi in cui si trovavano da qualche tempo. 
E se doveva essere sincera non si trovava male a vivere a contatto con questo gruppo di umani, ognuno di loro aveva dei punti di forza che sembrava si intersecarsero l'uno con l altro. Aveva notato la mancanza di alcuni componenti . 
C'era Fitz, lo scienziato Fiz che avrebbe dovuto incontrare, cosa che non era mai riuscita a fare.
Sembrava fosse sempre impegnato in ricerche importantissime riguardante qualcosa in una stanza sigillata a cui lei non era autorizzata ad entrare.
Non aveva cercato di approfondire cosa riguardasse perchè non credeva fosse rilevante per il suo compito, tuttavia una vocina nella sua testa le diceva che non poteva lasciar perdere così anche se questo poteva tendere di nuovo i rapporti con lo SHIELD. 
Aveva sentito parlare inoltre di un altro paio di membri dello SHIELD due donne, una biologa e un operativa ma delle due non c'era traccia, sapeva i nomi e quel che aveva potuto percepire di loro nella struttura. Ma in sua presenza ne Coulson ne gli altri sembrava che volessero parlarne. 
Avevano i loro segreti. Aveva intenzione di lasciarglieli visto che non le sembravano rilevanti con il suo compito. 
Quella mattina Serena si era svegliata irrequieta, con una strana sensazione addosso. Era da ieri che qualche piccolo indizio le perveniva ma nulla di realmente importante , la sua sensazione e che oggi avrebbe scoperto qualcosa di rilevante. Soffiò nella tezza di caffè che stava bevendo. 
A differenza del suo umore irrequieto la base sembrava molto tranquilla. 
Anche se era presto infatti non aveva incontrato ancora nessuno. 
Così decise di incamminarsi nell'ufficio di Coulson con un caffè anche per lui in segno di amicizia. 
La cosa che la sorprese di più fu che l'ufficio era vuoto e di Coulson nessuna traccia , la cosa era insolita. 
Inizio a cercarlo in tutta la base ma si rese conto che oltre a non trovare Coulson mancavano anche Daisy, Mack e Hunter Questo non poteva essere un caso. 
Si diresse al laboratorio da Bobbi cercando di scoprire qualcosa. 
“Bobbiiiii? Bobbi ci sei?” la chiamò. 
Nessun segno di risposta. Si guardò intorno, apparentemente non sembrava che ci fosse nulla di nuovo almeno lì. 
“Bobbiiii? Ooh Barbaraaaaa dove sei” riprovò 
In quel momento Bobbi entrò nel laboratorio. 
“Ah siamo impazienti oggi. Mi hai chiamato perfino Barbara” la sfottè 
“Si sai che mi piace di più. Si può sapere che fine avete fatto tutti?” domandò l'aliena 
Bobbi era titubante nella risposta. Coulson non era stato esattamente specifico nella risposta da dare a Serena se evesse chiesto.
Aveva detto che se ne sarebbe occupato lui successivamente quindi decise di dirgli il minimo indispensabile. 
“Coulson e gli altri sono andati in missione. E' stata una cosa improvvisa” spiegò la donna 
“Così improvvisa da non potermi avvisare?”si lamentò Serena 
“Ehy non prendertela con me. Coulson ha detto che ti avrebbe spiegato lui una volta tornato.” continuò Bobbi 
“Ovviamente. Continuate a dimenticare un piccolo passaggio importante. Io qui non sono in villeggiatura e per quanto mi possa far piacere la vostra compagnia, io dovrei stare appiccicata a Coulson in attesa di qualche indizio importante. Sarei dovuta andare con loro.” 
“Ascolta Serena sai che non dipende da me. Sai che anche se abbiamo avuto un inizio incerto non ti metterei i bastoni tra le ruote in una cosa tanto importante. Coulson è il capo, decide lui” 
“Anche se aveva detto che avrebbe fatto decidere a me quando essere con lui” sbuffò 
“Rientreranno presto e ne parlerete. Ora dimmi dei tuoi mal di testa?” chiese Bobbi 
“Uh dovevo immaginarlo. E' così evidente?”domandò 
“Ieri premevi le dita alle tempie continuamente e non avevi un espressione molto felice. Anche stamattina non sembri avere una gran bella cera”spiegò “c'è qualcosa che posso fare per aiutarti?” domandò 
“In realtà no è causato dall'arrivo delle prime visioni, anche se sono state abbastanza inutili per ora.” spiegò l'aliena 
“Perchè cosa hai visto?”domandò curiosa 
“Sai che non posso dirtelo. Evitiamo altri sconvolgimenti temporali. Comunque mi sembrano tutte cose irrilevanti. Oggetti inutili, di cose che tra l'altro non ho mai nemmeno visto qua nei pareaggi. Immagino che presto lo scoprirò” continuò pensando alla croce d'oro che aveva visto e a quel laboratorio pieno di pillole di olio di pesce. 
“Quindi non posso aiutarti in nessun modo immagino” disse Bobbi 
“Oh si un modo ci sarebbe. Avvisami quando Coulson rientra credo che faremo due chiacchiere”disse sarcasticamente 
“Uh non vorrei essere al suo posto. Hai una linguaccia tagliente”la prese in girò 
“Oh senti chi parla. Io ho la fortuna di avere un dono che mi permette di far leva sugli altri tu che scusa hai?” domandò facendogli una linguaccia 
“Non lo so. Pare che Hunter mi definisse come una bestia di Satana, per cui” disse Bobbi sorridendo
“Per quanto conosca le vostre usanze religiose, non so se ho capito bene. Ho l'impressione che non sia una cosa positiva” disse ridendo 
“Di certo non per loro” disse Bobbi
Le due donne si guardarono e scoppiarono a ridere.

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