Morte così preziosa… di Teriel Donovan (/viewuser.php?uid=60263)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Nota: questa storia è presente anche al seguente link ed è stata scritta per il contest indetto dagli Ambasciatori di Wattpad che prevedeva di scrivere una storia per Halloween. 3000 parole + 100 di bonus dal punto di vista del mostro.
Premessa
Lontano
dal mondo, nel
caos dello spazio, aveva trovato rifugio nel silenzio. Quale magnifica
abilità avevano
i suoi poteri? Una fortezza brillava come un cupo cristallo dinnanzi a
lui,
catturando di riflesso ogni cosa, dai pianeti alle sfumature
più sinistre delle
stelle. Grazie a questo, sarebbe sfuggita agli occhi di qualsiasi
mortale, ma non
ai suoi.
Poteva
sentirla.
Giaceva
lì, oltre quel
portone, rannicchiata su se stessa, tremante di paura. Le
sfuggì un singhiozzo
disperato. Lei sapeva di non avere
via di scampo. Si sarebbe arresa. Gli avrebbe aperto la porta.
«Non
puoi scappare da
me.»
Lei
gli apparteneva.
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Capitolo 2 *** Capitolo 1 ***
Capitolo
1
-
- L'oscurità
era
rischiarata dalla luna. Un tempo avrebbe trovato quella visione
romantica. Non
più. Le lacrime scorrevano sul suo volto come un fiume in
piena. Non riusciva a
frenarle.
- Lui
era lì, in attesa
oltre quella maledetta porta di un bianco accecante.
- Il suo incubo.
- Grazie
al suo potere
riusciva a scorgerlo nella mente. Alto, biondo, occhi ametista e abiti
scuri
come la notte dal taglio indefinito.
- Persino
così,
risplendeva di luce propria. Provò una stretta al cuore. Di
solito si
presentava ai mortali sotto le vesti di fanciulla, lasciando che i
dettagli del
suo aspetto riflettessero i loro inconsci desideri. Solo con lei
assumeva
quella forma. Essere la sua favorita era una condanna.
- Inclinò
il capo verso
l'enorme specchio che adornava quella stanza e odiò
ciò che vi vide riflesso.
Una figura rannicchiata contro un enorme letto a baldacchino.
- Aveva
scelto lunghi
capelli neri ondulati. Labbra carnose e rosee, pelle diafana, occhi
verde giada
lievemente allungati ed un vestito bianco con il punto vita sotto il
seno,
senza maniche, che ne sottolineava il fisico morbido.
- Domani
sarebbe stata un
maschio, pensò indifferente. O bionda, scura, orientale,
bassa, alta.
Androgina. Poteva essere chiunque grazie ai suoi poteri, creatura
vegetale o
vivente che fosse, tutto, tranne quello che avrebbe voluto essere.
- E
lui, maledizione,
sotto qualsiasi forma si celasse, ovunque, la trovava sempre.
- Chiuse
gli occhi, le
sfuggì un altro singhiozzo sofferto.
- Non
vi era modo di sfuggirgli. In cuor suo lo aveva sempre saputo ma ci
aveva
disperatamente provato finché, in preda allo sconforto,
aveva abbandonato il
pianeta, creandosi un minuscolo mondo a sé.
Scusate
il disturbo ma quello che avete letto è solo un estratto.
Questa storia è stata riveduta, corretta e inclusa in "A Cup
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Disponibile sia in edizione digitale che in cartaceo.
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