Baciami ancora

di Spensieratezza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Era da quel giorno, che non mi baciavi più così ***
Capitolo 2: *** Il patto di Dean ***
Capitolo 3: *** La gelosia di Dean per Ruby ***
Capitolo 4: *** Scegli me ***
Capitolo 5: *** Bacio e desiderio infuocato 1 x 21 versione alternativa ***



Capitolo 1
*** Era da quel giorno, che non mi baciavi più così ***


“Ci sarà pure una cosa che desideri, Dean..” disse Sam.

“Sì! Io desidero che tu non te ne andrai, appena tutto questo sarà finito, ecco cosa desidero!!” sbottò Dean quel giorno!

Sam a queste parole, lo attaccò al muro.

“Tu non puoi dirlo! Dopo tutto questo tu non puoi dirlo.” Disse Sam, attaccandolo al muro.

“Quindi..non vuoi che io me ne vada?” Sam sembrò sfidarlo, guardandolo con la sua solita aria da bitchface, con il viso a due millimetri, avvicinandosi in maniera ambigua e un po’ troppo vicina a lui.

Dean lo guardò. “Sam, ascolta..noi tre..siamo tutto quello che abbiamo..tu e papà siete tutto quello che ho.” Gli disse con voce rotta.

 I loro visi erano vicinissimi, Dean sembrava guardare le labbra di Sam con lo sguardo fisso.

Sam sembrò sul punto di baciarlo, ma poi quando lo sentì parlare al plurale, non ebbe il coraggio di farlo.

“Papà…” disse, con voce rotta, lasciando andare il fratello. Sì, si trattava sempre di quello per Dean, il non voler rimanere solo. Per un attimo si era illuso che finalmente lo amasse.

“Non vuoi che me ne vada, come non lo volevi neanche l’ultima volta, vero?”

“Sam..io sono stato distrutto quando ci hai lasciati!” protestò Dean.

“Sapevi che cosa volevo e nonostante ciò, mi hai lasciato andare!”

“Sam..quello che volevi, non era possibile. Io non potevo.. non..” chiuse gli occhi. “Non riparleremo di questo. Non con papà qui con noi.”

E Sam malgrado non volesse, lasciò che i ricordi prendessero il sopravvento sul vero motivo per cui era andato a Stanford….

   







Sam l’aveva baciato.

Dean non aveva saputo anticipare quel gesto.

Non aveva fatto caso ai massaggi che Sam gli faceva quando era a petto nudo, né a come lo guardava, sempre quand'era senza maglietta.

Non aveva fatto caso a come Sam l’aveva guardato quando gli fece quella scenata isterica sul fatto che fosse troppo piccolo per avere una ragazza e che comunque non poteva averne una se non potevano mai restare troppo a lungo nella stesso posto, né all’astio un po’ troppo esagerato verso quella Sarah. “Sembra una puttana!”

  Sam non l’aveva preventivato. Semplicemente un giorno in cui erano al motel, da soli, Sam piangeva e Dean lo consolava.

Sam piangeva perché il mondo era pieno di mostri e loro dei semplici esseri umani.

Piangeva perché non lo lasciavano cacciare, perché non poteva difendere Dean come lui invece aveva appena fatto, rischiando una ferita quasi mortale per proteggerlo.

Piangeva perché nessuno voleva lui come amico

E Dean gli disse un sacco di belle parole, piene di carinerie e di affetto. Lui era seduto sul letto e Dean gli accarezzava il viso e – oddio – era troppo vicino e Sam era troppo infatuato di lui per non subire e sentire la troppa vicinanza al suo viso come imbarazzante.

All’ennesima carezza, lo baciò.

  E Dean era rimasto fermo. Irrigidito. Sam aveva cercato di insistere, cercando di fargli dischiudere le labbra, ma appena ci provò, Dean si alzò di scatto.

“Che cosa stai facendo?”

E poi il terrore sul suo volto, sul volto di Sam.

Poi il gelo.

Poi un semplice “Non farlo più ok?” girato di spalle.


E Dean era tornato carino con lui, quindi Sam di tanto in tanto provava a rubargli qualche altro bacio, o a ricercare delle carezze da lui, di notte, quando dormivano insieme.

Ogni carezza però che Dean gli concedeva, era caricata poi da pesanti sensi di colpa.





“TUMP.


Per l’affanno di evitare un’altra volta un tentativo di bacio di Sam, Dean era andato a sbattere contro il mobiletto. Sam ridacchiò.

“Non è divertente. Devi smetterla.”

Sam lo guardò sfidandolo. “Allora potresti darmi un bacio tu qualche volta.” Lo stuzzicò Sam.

Dean lo guardò sbalordito. “Non sulla bocca. E già che ci siamo, credo dovremmo prendere due letti separati.”

“Perché?” chiese Sam infastidito.

“Perché..hai il vizio di appiccicarti a me,  quando c’è papà.”

“E allora?”

“E allora?” chiese Dean ridacchiando nervosamente. “Sam, io non credo che tu capisci..non puoi strusciarti con me, che sono tuo fratello, come faresti con la tua fidanzata. Non puoi baciarmi sulla bocca. Non sei più bambino, hai quasi diciotto anni e certe manifestazioni d’affetto non..”

“Ma noi siamo innamorati, no?”

Gelo.

“Insomma, io penso di amarti, tu no?” gli chiese Sam, guardando in basso, subendo per la prima volta la sua prima grande delusione d’amore.

Dean non rispose, ma fece un grosso sospiro, poi si sedette per terra e si mise le mani sul viso, dandogli le spalle.


L’idea di aver rovinato il loro legame, insieme alla vergogna e al senso di colpa, fece crollare Sam, che proruppe in forti singhiozzi.

Dean incurante del suo pianto, lasciò la stanza chiudendosi la porta alle spalle.

Non la sbattè tanto forte, forse Sam sentì un tonfo violente, a causa delle sue emozioni. Quando soffri, senti tutto amplificato.

Quindi sì, in quel momento, quel giorno, alle sue orecchie, Dean aveva sbattuto la porta con rabbia.

  Sam rimase a piangere e singhiozzare sul letto, per quelle che gli parvero almeno due ore interminabili, concentrato nel cercare di smaltire la sua prima delusione d’amore, il suo primo rifiuto.. ed era stato proprio con suo fratello.







Quando finalmente Dean tornò, lo trovò che stava ancora piangendo, con la faccia stravolta e il viso rosso di lacrime. Non perse tempo e lo abbracciò, accarezzandogli i capelli.

“Sam, mi dispiace,  non piangere, è tutta colpa mia..non tua..”

“Ma che cosa stai dicendo..” disse Sam, la situazione era già difficile e Dean con le sue frasi strampalate non lo aiutava a capire.

“Quello che hai passato…crescere senza una madre, nostro padre che ci ha cresciuti come dei soldati..gli ho promesso che mi sarei sempre preso cura di te..e senza accorgermene, non ti ho fatto solo da padre e da madre..ma sono stato anche un fratello..e forse..forse sono stato tutto per te, senza rendermene conto, senza rendermi conto che ho esagerato. Noi non abbiamo nessuno e forse per questo, sono stato troppo premuroso con te, ti ho confuso le idee…era normale che mi vedessi come il tuo tutto, visto che non abbiamo nessun altro..”

“Dean..non capisci..”

“Io capisco benissimo..quello che provi per me, Sam, non è reale, o meglio, quando avrai una fidanzata – o un fidanzato – ridacchiò Dean, cercando di smorzare l’imbarazzo  “capirai la differenza, saprai riconoscere l’affetto famigliare dall’amore..Sam, tu ora non lo capisci, per la vita che facciamo, ma prometto che lo capirai..”

Detto questo, continuava ad accarezzargli il viso e Sam odiava il modo accondiscendente con cui gli parlava, come se fosse uno stupido ..come..come se gli facesse PENA

Odiava come gli parlava

E odiava LUI.

 







Dean gli aveva promesso che avrebbe capito, ma Sam stabilì che a suo modo di vedere le cose, il tempo per capire era un processo troppo lungo, che gli faceva maledettamente male e gli provocava troppo dolore, quindi per tutta l’estate, pregò di capire la differenza, ma non ci riuscì.

L’estate finì e arrivò anche la lettera per Stanford.

Ci fu la litigata furibonda e l’occhiata delusa e sofferente di Dean.

Ciao ciao bambina, qualcuno mi aiuti a raccogliere i cocci..






Ci fu Dean che lo accompagnò sulla strada per Stanford, in attesa del pullman.

Ci fu il bacio d’addio di Sam, prima di lasciarsi.



Il loro primo vero bacio, Sam ricordò di aver pensato questo.

Nei giorni a venire avrebbe pensato che era stata l’ennesima illusione, perché un vero bacio non si strappa a qualcuno solo perché questo ti sta dicendo addio.

Non è un vero bacio

Ma forse per Dean non lo era.

Dean che accettò il bacio e accettò finalmente dopo tanti, tantissimi tentativi di Sam, di lasciare che prendesse accesso alla sua lingua.

Per Sam era il primo vero bacio, ma non era lo stesso anche per Dean.

Era una conquista preziosa, quella, ma Sam l’aveva conquistata solo perché in quel momento suo fratello stava soffrendo e aveva le lacrime che gli rigavano le guance.

Nei giorni a venire, Sam si sarebbe odiato anche per questo.

Solo sotto sofferenza, sono capace di farmi amare da lui si sarebbe fermato a pensare, odiando sé stesso.

Ma Dean non lo amava, aveva accettato di baciarlo solo perché era triste per il suo addio, era questo che Sam si ripetè spesso , quando era lontano da loro.

 

 

 

 

Quando Dean era ripiombato nella vita di Sam, questo non voleva andare con lui, perché memore ancora di questi ricordi, anche se , riflettendo, Dean forse aveva rimosso tutto, forse aveva voluto dimenticare.

Quello che era certo, era che lo rivoleva con lui.



Quando venne a soccorrerlo, mentre Sam aveva due rivoli di sangue che gli colavano dagli occhi, gli mise le mani sul viso e Sam malgrado tutto, si beò di quel contatto. (vedere 1 x 6 )

 

Quando Dean si chiese in quell’albergo come mai tutti li credevano gay, qualcosa aleggiò tra loro.

“Sai tu fai tanto il macho. Penseranno che esageri apposta.” Disse Sam sdrammatizzando.

 

Qualche ora dopo, Sam era ubriaco.

tu devi sorvegliarmi sempre. Capito? E se per caso diventassi qualcosa che non sono, tu dovrai uccidermi.”

“Sam..” “Non puoi tirarti indietro, te l’ha detto papà.”

“Chi se ne frega se l’ha detto papà, non avrebbe mai dovuto dirmi niente, non puoi gettare addosso ai tuoi figli questa merda.”

“No, quello che ha detto, è giusto. Chissà in cosa posso trasformarmi. Già adesso tutti quelli intorno a me, muoiono.”

“Beh, io non sono ancora morto e nemmeno tu. Mettiti giù adesso.”

“No, ti prego, Dean, tu sei l’unico che può farlo, promettilo.”

“Non chiedermelo.”

“Ti prego, devi farmi questa promessa.”

Dean lo guardò e lo vide così disperato, che decise di farlo contento.

“Te lo prometto.”

Sam lo guardò con le lacrime agli occhi.

“Ti ringrazio, Dean.” Dicendo così gli mise le mani sul viso.

  “Grazie.”



Dean lottò per un singolo istante per liberarsi, ma Sam era più forte, nonostante fosse ubriaco e lo baciò.

E Dean avrebbe potuto fermarlo, avrebbe potuto bloccargli i polsi e mandarlo a letto, ma in realtà lasciò che Sam lo baciasse ed esplorasse la sua bocca con la lingua, per la seconda volta nella sua vita.

Lasciò che assaporasse quello che voleva da lui, lasciò che prendesse quello che voleva da lui, per poi lasciare Sam chiedersi l’indomani, se ci sarebbe mai stato un giorno in cui avrebbe potuto farsi amare da Dean con il suo consenso.



In quel momento però, quando Sam si staccò e si sdraiò, Dean lo guardò sconvolto, toccandosi la bocca nel punto in cui Sam l’aveva baciato.

  Era da quel giorno….che non mi baciavi più così pensava Dean.























Note dell'autrice: 

eccomi con una nuova storia! Ora voi vi chiederete da dove sbuca questa, ecco io vi dico che ce l'avevo in mente già da un pò, ma credevo di inserirla nei famosi sequel delle raccolte, poi mi sono resa conto che non comprende nessuno di quei capitoli ahhah (tranne quello della casa del bacio da ubriac, ma non è propriamente un sequel ma una rivisitazione ) . Questa non sarà una storia molto lunga, ma non voglio dire quanti capitoli sarà, se no vi rovino la sorpresa :D mi piaceva l'idea di un Dean che una volta tanto lo vediamo rifiutare Sam. Non si era mai vista una cosa simile nelle mie storie ahha

ps ho modificato il dialogo iniziale mischiando i dialoghi della 1 x 21 e uno imprecisato della prima serie, per adattare il tutto alla trama ^^

ps "ciao ciao bambina qualcuno mi aiuti a raccogliere i cocci" è una citazione dell'acchiappasogni, chi l'ha letto non può capire, ma in sostanza per farla breve è una metafora di qualcosa che si rompe :)

ps provate a pensare se io facevo una os singola e la facevo finire così! AHAHHAH che colpo di scena sarebbe da me eh??? :D

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Capitolo 2
*** Il patto di Dean ***


 Sam stava piangendo tra le braccia di Dean. Suo fratello gli aveva appena confessato che aveva fatto un patto per salvargli la vita.

“E quale credi che sia il mio di compito? Tu mi hai salvato la vita un mucchio di volte. Hai sacrificato tutto per me. Non credi che farei lo stesso anch’io? Tu sei mio fratello e non c’è NIENTE che io non farei per te.” Gli aveva detto Sam.
 
 
Appena rimasero da soli, Dean spiazzò Sam, baciandolo in macchina.


Si baciarono appassionatamente, malgrado Sam era stupito per primo, ma poi il maggiore si tirò indietro nuovamente, come al solito.

“Sam, no, questo non può succedere….non deve succedere di nuovo..” si era scansato Dean.

“Dean..quando ti deciderai ad ammettere che ci amiamo..”

“Non devo ammettere niente, Sam..”

“Quindi, tu sacrifichi la tua vita per far rimanere in vita qualcuno che non ami?” gli chiese Sam.

Dean lo guardò sorridendogli tristemente e accarezzandogli il viso, per poi mettere la sua fronte contro quella di Sam, a occhi chiusi.

“Io ti amo incondizionatamente, ti amo talmente che preferisco andare all’inferno piuttosto che vederti morto, ma non..non farò l’amore con te, con mio fratello..”

“Dean..”

Sam voleva urlare, piangere, scuoterlo, o riempirlo di baci. Voleva picchiarlo. Chiedergli di annullare tutto, supplicarlo di amarlo, ma non fece nulla di queste cose.

Le sue carezze gli confondevano sempre il cervello. Seppellivano l’ennesima delusione, l’ennesimo rifiuto.
 
 
 
 
 
 
 



*

Dean e Sam fecero di tutto per riuscire ad annullare il patto di Dean. Senza risultato.
 
“Mi dispiace, Sam..ma quello che tu vuoi fare, non servirà a salvarmi.” Gli disse Dean.

Si chiusero in una stanza. Mancava soltanto un giorno alla scadenza del patto e il terrore di separarsi , aveva paralizzato entrambi.
 
“Ti prego…fa l’amore con me. Soltanto per questa volta. Soltanto per una volta.”

Sam gli si era quasi prostrato ai piedi. Dean non l’aveva fatto continuare. L’aveva fatto alzare e aveva cominciato a baciarlo duramente, con passione, con disperazione, ma anche dolcezza.
 
Sam gemeva a bassa voce, mentre Dean lo accarezzava, mettendogli le mani sotto la maglietta. Era già a conoscenza della gentilezza di Dean, dei suoi tocchi gentili e caldi insieme, ma non l’aveva mai toccato in quel modo. Era stato sempre molto rispettoso, malgrado Sam gli si era offerto sempre spesso e volentieri.

Ed era caldo e avvolgente e piacevole proprio come se l’era immaginato.

Dean era tutto baci.

Non smetteva di baciarlo e di farlo ansimare. L’aveva fatto stendere sul letto e aveva cominciato a baciarlo sul collo, poi sul torace, poi riprendeva a baciarlo sulla bocca.

“Non voglio costringerti…” diceva Sam piangendo.

Allora Dean, gli aveva preso il viso tra le mani, costringendolo a guardarlo fisso negli occhi.  
 
“è quello che voglio..” disse Dean guardandolo dritto negli occhi..

Sam sgranò gli occhi. Quattro parole. Quattro parole che erano un balsamo per Sam. Erano bastate quattro parole.
 
 
 
Dean continuava a incatenare gli occhi ai suoi, con quello sguardo che Sam aveva da sempre giudicato illegale.

I preliminari furono lenti. Anche troppo per Sam. Non gli importava se fare l’amore per la prima volta con un uomo gli avrebbe fatto sentire dolore.

Voleva solo lui. Imprimere il suo fisico, il suo corpo al suo, per non dimenticarlo, anche dopo che lui se ne sarebbe andato.
 
“Fammi..venire sopra di te.” Disse Sam, ormai nudo.

Dean allora si sdraiò a pancia in su e aspettò.

Sam andò incontro al membro di suo fratello, lasciando che scivolasse dentro di lui, Dean sbarrò gli occhi alla frizione. Era completamente sconvolto e guardava Sam in cerca di ogni minimo cenno di sofferenza.

“Ehi..non sono mai stato meglio..” gli disse dolcemente Sam per tranquillizzarlo.

Poi cominciò a muoversi.
 
Era difficile a quel punto dire chi faceva più del suo meglio per far godere l’altro

Chi godeva di più

Chi piangeva e chi baciava chi

La loro era una danza di disperazione, fame, passione, amore,
lotta per non dimenticare.
 
Le loro menti erano confuse da tutte queste sensazioni strabilianti, mischiate insieme.

In tutto questo, i loro corpi, che si muovevano, le carezze, i baci.
Gli affanni, le loro mani, in una corsa sfrenata.
 
Una cosa, Sam non sarebbe mai riuscita a dimenticare.

Lui non l’aveva mai guardato così.
 
 
 
 
 
 























Note dell'autrice: 

ed ecco subito il secondo capitolo :D spero che la storia continui a piacervi e ci rivediamo al prossimo capitolo con il ritorno di Dean dall'inferno :D 

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Capitolo 3
*** La gelosia di Dean per Ruby ***


Un pugno era arrivato a colpire la faccia di Sam.

“Sei soddisfatto?” gli chiese Sam.

Un altro pugno era arrivato a colpirlo.

“Non ti rendi conto che stai passando il limite? Sei andato oltre il normale, oltre l’umano!”

“Sto solo esorcizzando demoni.”

“CON LA MENTE!”

“Okay, avrei dovuto parlartene, ma cerca di vedere il lato positivo..tiro fuori i demoni da persone innocenti..”

USA IL COLTELLO!”

“Il coltello uccide la vittima..con il mio sistema, la maggior parte sopravvive! Ho salvato più gente negli ultimi cinque mesi, di quanta ne salviamo in un anno.”

“Ruby ti ha detto questo? Ruby vuole che pensi questo? è così che ti ha ingannato per farti usare i tuoi poteri? Ti fidi più di un demone che di tuo fratello? Una volta mi avresti dato ascolto, ora perché una puttana sgualdrina ti fa due moine, tu…”
 


Sam non l’aveva lasciato continuare, l’aveva sbattuto al muro.

“Sei sicuro che siano i miei poteri e non sia Ruby invece, il problema?”

“Coff…”

Sei geloso di lei?”

“Neanche in un’altra vita. Se vuoi sbatterti quella puttana, sei libero di farlo..ma smettila..smettila di dirmi..che mi ami…” disse Dean.

Sam notò con sbigottimento che Dean aveva gli occhi traboccanti di lacrime.

“Sei geloso di lei.. ADESSO sei geloso? ADESSO, dopo tutto questo tempo, ti preoccupi di cosa faccio io, in un letto? Dopo avermi respinto così tante volte?”

Dean lo guardava con rabbia e a denti stretti.

“Non me la porto a letto, MA se ti frega così tanto di cosa faccio io in un letto e con chi, comincia a darmi qualcosa in cambio.”

Dean aveva perso le parole e Sam per l’ennesima volta nella sua vita, stava per prendere di nuovo l’iniziativa, quella di baciarlo.

MA ci ripensò.

“Credo che tornerò da lei adesso..”

Lo disse per provocarlo, ma non sapeva se avrebbe funzionato.

Dean però, lo girò di scatto e lo baciò furiosamente.
 
Era diverso.

Diverso dalle altre volte.

Quando Sam era più piccolo, c’era dolcezza.

Quando Dean stava per andare all'inferno, c'era anche disperazione mista a possessività e amore.

Ora invece c’era rabbia

E desiderio rabbioso.
 
Le mani di Dean frugarono sotto la maglietta di Sam e sul suo corpo. Frenetiche, bisognose.

Lo spogliò e si spogliarono freneticamente. Caddero sul letto con un tonfo talmente grande che fu un miracolo che il letto non si ruppe.

Se anche si fosse rotto, però, non si sarebbero fermati.

Dean sopra di lui, lo baciò voracemente e lì Sam riconobbe ancora dell’amore in lui.

Lo stesso amore che Dean gli aveva fatto sentire, quando lo aveva preso, il giorno prima che andasse all’inferno.
 
 
 
 
*

Quando finirono di fare l’amore, Sam provò a baciarlo di nuovo, Dean subì inerme il bacio, ma poi, di malavoglia, si spostò.

“Dean, quando la finirai di combattere contro questo bisogno che abbiamo di amarci? Quando?”

“Neanche quando l’inferno ghiaccerà e il paradiso ribollerà..” disse lui.

Parole taglienti che tagliarono Sam in due.

“Tutto quello che mi stai dicendo è ingiusto e crudele, così come quello che fai a te stesso e a noi..”

“Dici davvero? E quello che facciamo, ti sembra giusto?”

“SI!!!”

“Anche quello che fai con Ruby, ti sembra giusto!! E allora dimmi, Sherlock! Se ti sembra tutto giusto quello che fai, allora perché UN ANGELO, mi ha chiesto di fermarti? Sai cosa vuol dire? Vuol dire che DIO non vuole che tu faccia questo. gli disse Dean con gli occhi lucidi.

“Stai parlando dei miei poteri..di Ruby..o di noi?”

Dean lo guardò impotente, senza rispondere e Sam infuriato, uscì, sbattendo la porta.
 
 
Sam era nero. Mentre guidava, nella sua mente ritornò a quando Dean gli aveva fatto quella sorpresa, tornando dall’inferno, sorprendendolo in quel motel.
 
 
 
 
*

Quando Dean tornò dall'inferno...


“Bobby, credo che io e mio fratello vorremmo restare un po’ da soli..” disse Sam, mentre continuavano a discutere su chi avesse salvato Dean dall’inferno.

Bobby si era dunque eclissato, lasciando loro la giornata libera. Avevano tempo per affrontare i drammi..ma disse loro di stare attenti.

Sam aveva notato che Dean aveva la faccia nera e sembrava non volergli rivolgere la parola, quindi Sam volle fare un giro in macchina per chiarire subito con lui.

“Guarda che la ragazza che hai visto..era la fattorina delle pizze..sciocchino..” sorrise.

“Guarda che a me non interessa..puoi fare quello che ti pare,.”

“Davvero?” Sam l’aveva guardato perplesso .

“Sì..solo.non prendermi in giro..una fattorina delle pizze, vestita sexy, nella tua camera? Andiamo, Sam..siamo adulti..non raccontiamoci queste balle..”

“Non avrei problemi a dirtelo, se fosse vero che me la sono fatta.ma non è così..vuoi sapere la verità..in effetti sì, io le piaccio..era davvero la fattorina delle pizze e ha cercato di sedurmi..ma siamo rimasti tutto il tempo a parlare del mio dolore per il mio fratello perduto..contento ora?”

Dean non sapeva cosa dire.

“Se non sapessi che mi hai detto che vuoi finirla qui tra noi..penserei che sei geloso..” disse Sam accarezzandogli il viso.

Dean si era lasciato baciare. Diciamo che aveva chiuso gli occhi e aperto la bocca in un tacito invito e Sam lo aveva accolto.
 
Fu stato un bacio dolcissimo…pieno di dolcezza…

Pensò Sam mentre ci ripensava.

Ovviamente Dean si era pentito subito dopo, gli aveva detto che non potevano, era una cosa vergognosa, con gli angeli che li guardavano e li sorvegliavano. Lui era stato salvato da uno di loro. Non potevano.

Sam lo amava, quindi per non farlo soffrire gli disse che andava bene.

Quella notte, dormirono abbracciati, senza fare sesso e senza baci.
Solo tante coccole e carezze.
 
 

Sam pensava che non era giusto. Tutte le volte che cercava di dimenticare, di rifarsi un percorso di vita, Dean faceva qualcosa che…ora che significava questa gelosia per Ruby? Non lo sapeva, ma lo faceva incazzare.
 
 
























Note dell'autrice: chi vuole schiaffeggiare Dean a più riprese con me? ahhah urgono rinforzi! xd lo so, non ne  potrete già più di questi tira e molla, ma il prossimo sarà l'ultimo capitolo ^^

per una volta riesco a stare dentro una scaletta! yeeeeeeee

ps ho voluto cambiare la cosa..qui Ruby non era seminuda ma vestita solo in modo sexi con una minigonna xd  

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Capitolo 4
*** Scegli me ***


“Sembra fantastico. Finchè siamo io e te. Se tu dici addio a quella puttana demoniaca, possiamo andare anche subito.” disse Dean.

“Non posso, Dean, mi serve il suo aiuto per riuscire ad uccidere Lilith..Dean, capisco che tu sia geloso..”

Dean rise.

“Ancora con questa storia..”

“Controlli le telefonate che io faccio a lei, ci spii di nascosto e vogliamo dimenticare la scenata che mi hai fatto con la storia della sirena.”

“Vogliamo scordare anche quello che mi hai detto?” chiese Dean.

“Eravamo tutti e due sotto l’incantesimo della sirena, ma ricordo bene quello che tu mi hai detto, Dean. La sirena ha detto che quello che tu volevi, era tuo fratello. IO. “

“Senti, parleremo di questo, dopo. TE LO PROMETTO. Parleremo di tutto, ma non adesso. C’è qualcosa di più grande in ballo. E non sei tu quello che deve farlo.”

“Non puoi, non sei forte abbastanza. (…) Dean tu mi hai guidato per tutta la vita, io mi sono fidato, perché tu sei mio fratello, io ora ti chiedo, per una volta, fidati di me.”

“No…non sai quello che stai facendo.”

“Sì CHE LO SO!”

“ALLORA è PEGGIO,perché NON è QUELLO CHE FAI, è QUELLO CHE SEI. Significa che…”

“Cosa? No..Ora dillo.”

“Significa che sei un mostro.”
 
Entrambi con le lacrime agli occhi.

Sam gli diede il primo pugno, che diede il via a una scazzottata tra i fratelli.
 
 
 
Tu non mi conosci. Non mi hai mai conosciuto.

E non lo farai mai.”
 
E mentre Sam stava per andarsene, la frase inaspettata, quella che aspettava da tutta una vita, arrivò in quel momento.

TI AMO.”
 
Sam rimase sconvolto a quelle parole.

Si bloccò.
 
Dean riprese a parlare con voce carica di dolore.

“ Quando tu mi chiedesti per la prima volta se ti amavo, io mi sono sentito spaventato, avevo paura di chiedermelo, paura di dirtelo, sentivo qualcosa ma non sapevo se era amore.. per tutti questi anni..ho cercato di sfuggire a questo sentimento, per proteggerti, ma nonostante questo, lo sentivo crescere dentro di me, anno dopo anno..

Credevo di potermi accontentare però di quei baci che tu mi davi, ma quando..è arrivata Ruby, io..

L’avrei uccisa..l’avrei uccisa con le mie mani, vedendo come giorno dopo giorno, lei ti portava via da me…dicendoti quello che volevi sentire…quello che io non riuscivo a dirti, perché il solo pensarlo, mi faceva sentire una persona orribile..”
 
“Non mi hai mai detto..queste cose..” disse Sam piangendo.

“Volevo dirle, ma ero troppo spaventato. Sammy, credimi..ti sto dicendo la verità..”

“Lo so. Vedo i tuoi occhi.” Disse Sam, inginocchiandosi davanti a lui.

“Sammy, ti prego, non andare..”
 
Sammy lo baciò Un bacio carico di tenerezza e dolcezza, mentre Dean era ancora a terra.

Dean credeva fosse un bacio di saluto, prima che se ne andasse comunque, ma a sorpresa disse poi:

“Io resto. Io decido di restare. Per te. Con te.”

Dean commosso lo abbracciò.
 
 
L’apocalisse e la discesa di Lucifero, ci fu lo stesso. Gli angeli uccisero comunque Lilith, spezzando del tutto tutti i sigilli.

Ma non importava, niente importava tranne il fatto che i due fratelli avevano scelto l’altro.

A Lucifero ci avrebbero pensato poi.

L’avrebbero sconfitto e Sam sarebbe finito nella gabbia.

Sarebbe tornato senz’anima pochi minuti dopo , ma solo tre mesi dopo,  sarebbe corso da Dean, ancora devastato da quello che era successo. Era con Bobby, piangendo sulla sua spalla.

Sarebbe entrato da loro e avrebbe chiesto aiuto. Essere senz’anima, non gli aveva permesso di venire prima, ma dopo un po’ sentì che il vecchio Sam desiderava riaverlo con lui.

Dean  avrebbe chiesto a Morte di poter riavere indietro l’anima di Sam e l’avrebbe ottenuta.
 
 

Quando Sam si risvegliò, avendo avuto indietro l’anima, Dean e Sam ebbero un lungo abbraccio.

“Andiamo, fratellino, devo raccontarti un po’ di cose..a partire dal nostro caro nonno..ci sono un po’ di cose che non mi convincono di lui.” Disse Dean.

“Cosa? Nostro nonno?”
 
 
Il peggio era passato e i fratellini la notte stessa festeggiarono il loro ricongiungimento in un bel letto caldo, calore che veniva dai loro corpi e dal loro desiderio e amore.
























 Note dell'autrice: 

ecco che finisce anche questa storia :D premetto che volevo finirla con la scsena bellissima della 4 x 21, ma poi volevo chiarire le cose rimaste in sospeso che sarebbero accadute dopo con l'avvento di Lucifero. Chiaramente essendo una wincest questa, non c'è nessuna Amelia e nessuna Lisa <333 e niente, ho preferito finirla con l'inizio della sesta stagione. Spero vi sia piaciuta, malgrado Dean sia stato un pò insopportabile in questa storia, ma non è male vederlo un pò più ic come nella serie, talvolta, nè? ahhah <3333

ps ragazzi, una wincest long, così corta, penso che non si sia mai vista nelle mie storie hahah xd

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Capitolo 5
*** Bacio e desiderio infuocato 1 x 21 versione alternativa ***


“Non importa quello che facciamo. Sono morte e non torneranno più.”

Sam aveva attaccato al muro Dean dopo quelle parole. Il viso a due millimetri, avvicinandosi in maniera ambigua e un po’ troppo vicina a lui.

Dean lo guardava e la tensione sessuale tra di loro, era palpabile e tagliava l’aria come un coltello.



“Sam, ascolta,  noi tre…siamo tutto quello che abbiamo.. tu…e papà…siete tutto quello che ho..a volte mi sembra di non potercela fare..senza te..”

I loro visi erano vicinissimi, Dean sembrava guardare le labbra di Sam con lo sguardo fisso.

Sam aveva visto che Dean gli stava guardando le labbra e vedeva anche il suo sguardo.

Non potè resistere a quegli occhi languidi e lo baciò.

E Dean lo lasciò fare.

Ricambiò il bacio, con la dolcezza languida che era tipica di Dean, come baciava sempre lui.

All’inizio delicato, lentamente, languido, per poi diventare più appassionato. Dopo un po’, Dean gli strinse forte la schiena e le spalle, rivelando quanto lo desiderava, Sam si eccitò ancora di più vedendo Dean indifeso sotto di lui e gli si strinse di più addosso con il corpo, cosa che fece eccitare Dean ulteriormente  e accendere così la sua erezione, sotto il corpo di Sam, che poteva sentirla decisamente.

Sam si strusciò ancora di più contro la sua erezione, facendolo gemere in maniera incontrollata, ma poi Dean sembrò, a malincuore, protestare.

“Sam, no, NO.

Sam a malincuore si spostò, passandosi una mano sulla bocca, allontanandosi da lui.
 
“Che cosa vuoi da me, Dean? Torni da me, dopo ANNI, mi guardi in un modo che…non vuoi che me ne vada, quando tutto questo sarà finito….come non lo volevi, quando io sono andato a Stanford?”

“Sam, io sono stato distrutto quando ci hai lasciati!! Ti ho pregato!!”

“Nonostante ciò, mi hai lasciato andare!”

“Sam..quello che volevi, non era possibile..io non potevo..come non posso ora..io non..” chiuse gli occhi. “Non riparleremo di questo. Non con papà qui con noi.”
 






















ragazzi questo è una versione alternativa della 1 x 21 che è anche la prima versione che volevo mettere.Non so perchè poi ho cambiato xd quale preferite?? baciii

Tutte le shippatrici wincest credo che abbiano nel cuore questa grande scena di bacio mancato *_* io non l'ho mai dimenticata ahha

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