Temptation Love

di Spensieratezza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fidanzati ***
Capitolo 2: *** Jared tentatore - prima parte ***
Capitolo 3: *** Jared tentatore - seconda parte, Coracon Espinado ***
Capitolo 4: *** Jared e Jensen tentatori -prima parte ***
Capitolo 5: *** Jared e Jensen tentatori - seconda parte ***



Capitolo 1
*** Fidanzati ***


Jared e Jensen, rispettivamente di 26 e 30 anni, si erano conosciuti in una discoteca quattro anni fa e fu da subito un colpo di fulmine, fin dalla prima notte.
Erano quattro anni che erano fidanzati conviventi e innamorati e la proposta di partecipare a Tempstation Love, il programma che metteva in pericolo le coppie, su un’isola, situata in un villaggio turistico, giunse inaspettata.

Jared e Jensen non volevano partecipare, perché temevano di perdersi a vicenda, ma un lungo colloquio con la produzione del programma, li convinse. Tempstation Love non era un programma che sfasciava le coppie che vivevano il vero amore, ma disintegrava solo quello che non era profondo e sincero e se il loro era vero amore, non sarebbero stati di certo i tentatori a distruggerlo e una volta tornati a casa sarebbero stati ancora più sicuri di loro e del loro amore, in più sarebbe anche stata un’occasione per vivere una fantastica vacanza gratis.
Bisognava mettersi in gioco, se si voleva essere in grado di proteggere chi si ama. Solo così si poteva capire di essere forti.
 

Jared e Jensen fecero il provino e durante la notte si coccolavano, baciandosi e dicendosi frasi dolci e cariche di sentimento.


Al provino, dissero che partecipavano non perché non convinti dell’uno e dell’altro, né erano in crisi, partecipano soltanto per avere una conferma del loro amore. La prova del 9 che tutto quello che di bello stavano vivendo, era VERO.
 
 
 
 
“Jensen..” disse Jared, abbracciandolo forte. Avevano fatto la traversata in barca insieme, avevano sentito parlare gli organizzatori e a malapena avevano sentito quando gli avevano detto che dovevano dividersi per andare con la squadra dei tentatori del primo gruppo.

Ora che stava arrivando il momento,non volevano separarsi.

“Ehi..piccolo, ascoltami, ti prometto che non ti mancherò mai di rispetto. Hai capito? Stai tranquillo.” Gli disse Jensen, accarezzandogli il mento.
“Non è per questo che sono preoccupato..sono preoccupato di non poterti vedere per tre settimane..di dormire da solo..Jensen., qui sono tutti estranei per me.”
“Coraggio, piccolo, ce la possiamo fare.” Disse Jensen.

A malincuore quindi, si staccarono.
 
 
 
 
 
*

I primi giorni nel villaggio, furono noiosi.

Jared giocava a Dama con gli altri tentatori e nel mentre aspettava che qualcuno si interessasse a chiedergli di uscire, sapeva che era il must del gioco.
 
 

*

Jensen non riusciva a trovarsi a suo agio con i corteggiatori, nel senso che battibeccava con tutti. Non c’era una cosa che gli andava bene.
“Quello ha il risvoltino ai pantaloni” “Quello mi ha risposto in maniera maleducata” “Quello ci prova con quel ragazzo, sapendo che è fidanzato..non mi piace..” prima che gli ricordassero che i tentatori erano apposta lì per quello.
“Quello ha insistito un po’ troppo per andare a fare questo picnic e io ero di pessimo umore.”
“Non sanno prendermi”

 
Chi seguiva Jensen da casa, non lo riconosceva. Con Jared era una persona del tutto diversa dallo scorbutico indisponente che si stava dimostrando.
Era gentile, premuroso sempre paziente e le cose che trovava fastidiose dei corteggiatori, quando le faceva Jared, non le guardava nemmeno.
 

Quando fece il famoso picnic, aveva un’aria triste.

“Scusami Karl, ma è che il pane è duro..e..tira troppo freddo..”

In effetti girava un’aria gelida.
 
Un altro giorno, un altro corteggiatore lo portò ad una passeggiata a cavallo.

“Non ti sei divertito?” gli chiese il corteggiatore.

Sì..davvero..a Jared sarebbe piaciuto molto..mi ha sempre detto quanto ama andare a cavallo.” Disse con aria triste.
 
 
 
 
*

Jared era educato e gentile con i corteggiatori, ma anche lui come Jensen, non si lasciava toccare volentieri. A volte centellinava magari un abbraccio, ma non si avvicinava di più, non per imbarazzo, sembrava che non volesse.

“Jared, hai visto che figo quello, guardalo.” Gli disse uno degli amici che erano fidanzati, seduti ai tavolini fuori.

“Cosa? Ma chi?” chiese Jared, raccogliendo le carte del poker, senza alzare lo sguardo.

“E dai, guadalo un attimo, non alzi nemmeno lo sguardo.”

“Ok..”

“Allora, adesso l’hai visto..come ti sembra?”

“Niente di speciale..”

“Cosa? Ma sei scemo? Guarda che fisico da sballo.”

“Jensen è molto più bello.” Disse Jared convinto.
 
 
 
 
*

Un giorno, quel pazzo di Jensen, srotolò tre o quattro gomitoli di lana, superando di poco il confine che non si poteva sorpassare, per farli passare dall’altro lato della divisione.
Venne prontamente richiamato per questo, ma almeno Jared avrebbe capito.

Infatti quando Jared vide i gomitoli, si commosse, seduto sulla sabbia.

“Ce lo eravamo promessi. Prima di partire mi disse: se non saprò come fare per trovarti, seminerò un gomitolo, affinchè tu possa sapere che ci sto almeno provando.”
 
 
 
La prima settimana, né Jared né Jensen, ricevettero filmati da vedere dal presentatore ed entrambi tornarono a casa in lacrime. Sapevano che significava un buon segno, perché voleva dire che non stavano facendo gli scemi con nessuno, ma d’altra parte, loro desideravano vedersi almeno in un video.
La seconda settimana invece, la passarono cercando di ingannare il tempo e l’attesa, facendo qualcosa che faceva stare loro bene e cioè non solo pensare a loro, ma fare qualcosa che materialmente faceva pensare a loro.
 

Jared sapeva quanto Jensen amava bere le birre irlandesi, quindi ogni sera, ne beveva una, come omaggio.

Jared amava costruire le cose e decise di costruire un vaso con l’argilla.

“Come Lost, quel film che ti piace tanto. Non ci sei tu ad abbracciarmi, ma è come se ci fossi.” disse al vuoto.
 

E poi entrambi si scrissero delle lettere a loro indirizzate.
 
 

Caro Jensen, mio amato fidanzato

Da quando ho messo piede qui, sento così tanto la tua mancanza, che ho desiderato ogni giorno non aver mai partecipato a questo programma insieme a te
Ma dopo che ho costruito quel vaso in argilla, ho cambiato idea

Perché non c’è niente di più meravigliosamente pieno che costruire qualcosa per una persona che ami
Per questo ti scrivo questa lettera, perché pensare a te, sentire la tua mancanza

È come innamorarmi di te di nuovo

Sentire il mio cuore cantare come se fosse un uccellino

Sentire le persone che ci sono qui, prendermi in giro, ridendo, perché sono l’unico che non guarda nessuno
La cosa che mi rende felice però, è che non guardo nessuno non per paura delle telecamere
Ma perché l’unica persona che desidero guardare, sei TU

Ti amo troppo e sarò infinitamente grato a questo programma per avermene reso ancora più consapevole
 
 
 
LA LETTERA DI JENSEN

Caro Jared, amore mio, luce mia

Ho sempre riso quando leggevo dichiarazioni come: grazie a lui o a lei, sono una persona migliore

Prima di conoscerti, ho sempre pensato che nessuno può migliorare davvero l’altro

Nessuno può capire davvero l’altro

Ma se qualcuno cerca di farlo, è perché ti ama.

Ebbene, questa mi sembrava il massimo della poesia, il massimo dell’amore, della bellezza e del romanticismo

Poi ho conosciuto te, J, ho capito allora, che davvero è possibile migliorare una persona

Con l’amore

Capirla, come tu riesci a fare con me.

Mi sentivo in colpa sai? A partecipare qui. Mi dicevo. Com’è possibile che una persona innamorata debba decidere spontaneamente di mettere a rischio una sua relazione? Non sarà forse questo non vero amore?

Ora ho capito che in realtà non dubitavo del nostro amore, ma VOLEVO VIVERLO ed è proprio quello che ho fatto. In queste due settimane che sentivo la tua mancanza, in realtà ti stavo vivendo, respirando te, respiravo la tua assenza e ti stavo amando.

Tu mi rendi una persona migliore. Senza di te sono insopportabile, sono un rompiballe, chiedi a quelli che mi sono stati vicini in queste due settimane. Con te sono gentile, premuroso, amabile.

E non è forse questa la bellezza dell’amore? Non è forse questo che fa l’amore?
 
 
 
 
Delle simili dichiarazioni non potevano restare senza video ed ecco dunque che allo scadere della seconda settimana, Jared e Jensen ebbero i loro primi filmati.

Non videro nessun flirt con altri, o meglio, videro i loro appuntamenti, a vicenda, ma sempre senza notare nulla di ambiguo, che andasse aldilà della semplice educazione o gentilezza.
Poi videro quando piangeva uno dei due per la troppa mancanza.

Poi ci fu il momento delle lettere.

“Frederic, per me finisce qui quest’avventura.”

“Cosa? Ma sei sicuro?”

“No, no, io sono sicurissimo. Per me sentire il mio compagno che dice queste cose...vederlo piangere..è più importante lui del programma. Non posso aspettare un’altra settimana. Voglio fare il falò.”
 
 
 
 
 
*

Jared era al villaggio e la produzione lo avvisò che Jensen aveva deciso di fare il falò.
“Oh mio dio!”

E corse subito da lui.
 
 
 
*

Quando Jensen vide arrivare il suo bellissimo fidanzato, con quella felpa marrone e i jeans blu, pensò che era davvero bello come il sole.
Il presentatore fece un riassunto della loro storia con filmati inediti in cui continuavano a parlare con parole meravigliose l'uno dell'altro sia nel villaggio con altri, che da soli alle telecamere, il mitico momento emozionante del filo e per ultima cosa, fece rivedere le rispettive lettere. Stavolta le videro insieme.
 

Jared si commosse per la lettera.
 
“Jared, amore mio..” disse prendendogli la mano, mentre Jared gli stringeva le dita, teneramente.
“Io non riesco più a starti lontano, ti amo troppo, quindi volevo..volevo chiederti di uscire da qua insieme a me.”
Jared gli rispose con un bacio, gettandosi tra le sue braccia.
 
Se ne andarono abbracciati, con Jared con la testa nascosta sul suo petto, mentre Jensen continuava a baciargli la testa, il collo, la bocca.
“Ti amo tantissimo amore mio.” disse Jensen.

“Finalmente torniamo a casa. Non ce la facevo più a stare separato da te.” Disse Jared
 























Note dell'autrice: 

eccomi qui con un'altra storia che nasce in un momento in cui guardando Tempstation Island e rammaricandomi di quello che vedevo, desiderai di vedere davvero il VERO AMORE. Perchè non fare una storia sui j2 allora, mi chiesi, visto che già mi ritrovai a immaginarmeli in quella veste. Non vi dico cosa succederà nei prossimi capitoli, è una sorpresa!

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Capitolo 2
*** Jared tentatore - prima parte ***


Jared Padalecki, aveva ventisei anni e aveva deciso di partecipare a Temptation Love, per fare una nuova esperienza, davanti alle telecamere, per scacciare la noia della routine quotidiana e diciamolo..perchè era stato pagato bene! Per stare lì, prendeva molto di più di quello che gli davano come modello.

Non poteva fare a meno però di chiedersi, cosa spingesse tutte quelle coppie a mettere a rischio di tradimento, la loro relazione. Sapeva già che l’amore era nient’altro che un’illusione, solo una mera ricerca di istinti e lussuria, ma quella cosa, gli dava la definitiva prova. Perché se ami un tizio o una tizia, devi metterlo in condizioni di farti le corna? Forse anche loro non amavano, cercavano solo un pretesto per lasciarsi, riflettè Jared.

Non sapeva quale sarebbe stato il suo ruolo al villaggio, pensò mentalmente di attenersi al piano. Fare il seduttore, nient’altro più che un attore. In fondo tutti recitavano una parte, nessuno, tra i tentatori e i fidanzati, avrebbe mai messo seriamente in pericolo la loro relazione, non certo per amore, ovvio, ma perhè altrimenti, che figura ci avrebbero fatto davanti alle telecamere?
 
Era quasi il tramonto. Jared aveva voglia di stare a guardarlo, ma si stavano avvicinando le coppie di fidanzati.
Sospirò.
Ancora una volta, ci si rilassava domani!
 
 
Quando le coppie lasciarono il gommone, Jared si mise a guardarle, cercando il possibile di non farsi notare. Sapeva che i suoi amici tentatori, facevano lo stesso. erano troppo curiosi di studiare con chi si sarebbero dovuti confrontare e di sapere in anticipo quale coppia era debole e quale no.
 
Jared fu attirato da un biondino, muscoloso, con gli occhi verdi che brillavano. Stava discutendo con una ragazza dai colori rossicci che gesticolava.

“Danneel, perché devi sempre fare così?”

Che razza di nome pensò Jared.
 
 
 
*

Quando Jared fu scelto proprio dal biondino, come tentatore preferito, credette fosse uno scherzo o che lo scegliesse piuttosto come compagno di gioco.

“Amico, non devi scegliere me, solo per non far ingelosire la tua fidanzata.” Lo provocò ridendo, facendo strabuzzare gli occhi al ragazzo. nel frattempo l’inviato che era stato scelto per il programma, lo rimproverò bonariamente.

“Avanti, chiedi scusa.” Gli disse.

“Cosa? Non ci penso nemmeno.” Disse Jared. La cosa lo infastidiva, il tipo lo stava chiaramente prendendo in giro.

“Credo che la mia ragazza avrebbe modo di essere gelosa sia di una ragazza che di un mascho.” Disse Jensen, ma Jared continuò a guardarlo incredulo.

“Jensen è bisessuale, Jared.” disse l’inviato, facendolo diventare paonazzo.

“Aspetta, tu non sei..oh, mi dispiace molto.” Disse Jensen, avvampando.

“Avanti, Jared, diglielo.” Disse l’inviato.

“Io..a me piacciono gli uomini..” disse Jared, avvampando.

“Bene! Allora, non ci sono problemi!” disse Jensen iluminandosi.

Dio che figura..e sono solo pochi minuti che sono in video..pensò Jared, avvicinandosi a lui e donandogli la ghirlanda di fiori.
 
 
 
 
 
*

Quella sera, Jensen aveva invitato Jared a bere qualcosa sulla spiaggia, per ridere e sdrammatizzare quel loro primo incontro.

“Sono stato davvero un imbecille. Scusami!” continuava a dire Jared.

“Lascia stare. Mi hai divertito. Posso assaggiare il tuo drink?” gli chiese Jensen, mentre erano seduti sulla spiaggia.

Jared rimase un attimo inebetito a guardare Jensen chinarsi sulla cannuccia del suo bicchiere a bere a sorsi quel suo drink dal colore arancione.

Non gli piaccio..sta solo giocando… pensò Jared.

Ovviamente Jensen si mise a parlare con Jared di Danneel.

La cosa lo infastidiva, ma sapeva che era inevitabile.

Jensen cominciò a raccontargli come fu Danneel ad avvicinarsi per prima a lui e a volere a tutti i costi una relazione. Era una bella donna, quindi lui accettò, ma ora stava premendo un po’ troppo per sposarsi a breve,

“Da quanti anni state insieme?” gli chiese Jared.
“Due anni.”
“Mi sembra un po’ presto.”

“è quello che ho detto anch’io!”

“Perché sei venuto in questo programma? Credi potrebbe aiutarti a capire se siete una coppia solida? Hai paura che ti tradisca o che lei tradisca te?”
 
Jensen lo guardò sbalordito da quella domanda un po’ sfacciata.

“Scusami..” disse Jared. “Ma è che non ho mai capito perché una coppia dovrebbe voler mettersi alla prova in un programma che prevede la possibilità che le coppie possano sfasciarsi.”

“Capisco. Non lo faccio per una questione di corna.”

“E allora perché?”

“Ho bisogno di capire se lei mi manca, ho bisogno di capire se è VERO AMORE.” Disse Jensen.

Jared rimase sbalordito da quella risposta.
 
 






















Note dell'autrice: 

lo so, oramai disperavate che aggiornassi e invece eccomi qui xd qui si gira un altro ciclo, stavolta è Jared a fare il tentatore e Jensen il fidanzato! hO preferito dividerla in due parti perchè questa storia mi sta mettendo a dura prova xd ovviamente non c'è bisogno che vi dica che sono due jared e jensen diversi si? xd

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Capitolo 3
*** Jared tentatore - seconda parte, Coracon Espinado ***


Le tre settimane passate con Jensen, sono state come vivere in un resort paradisiaco.

I tuffi al mare, anche di notte, a correre come bambini.

Le passeggiate a cavallo e il cappello da cavallerizzo di Jensen.

Lui che mi prega di leggergli alcune poesie e canzoni che io scrivevo.

“Ma davvero scrivi? Uno come te dovrebbe fare il poeta.” Mi diceva.

E io ci credevo, ci credevo davvero.
 
E poi le crisi mie, ogni volta che Jensen doveva andare al falò a vedere cosa faceva Danneel.

All’inizio era difficile sopportare le sue arrabbiature per quella donna, ma poi si diradarono.

Poi cominciai a vederlo sempre più felice, con me.
 
“Hai dell’acqua marina sugli occhi.” Dissi io, un giorno, mentre eravamo seduti sulla sabbia, scostandogli il ciuffo e lui mi guardò con quegli occhi languidi.

Parola mia, la prima volta che desiderai dargli un bacio.
 
La seconda volta, fu, quando eravamo seduti a tavolino e mangiavamo le cozze.

Lui mi imboccò con una di esse.

“Piena di limone, come piace a te!” disse lui.
 


La terza volta, desiderò Jensen baciarmi.
E mi baciò.

Fu quando mi misi a ballare Coracon Espinado.
 
Mi venne vicino e ballò con me, con le sue mani sui miei fianchi.

Eravamo avvinghiati e respiravamo lo stesso respiro.

Baciarci fu semplice come respirare.

Io lo baciavo, sentendomi bollire di calore, con le sue mani sui miei fianchi, mentre gli mettevo una mano su quei folti capelli biondi, in un bacio appassionato.
 
 
Nei giorni scorsi, piansi.

Jensen venne in camera da me, sul letto, ad accarezzarmi i capelli.

“Ehi cucciolo, perché piangi?” mi disse.

“Lo sai perché..”
“Ehi..”
“Sei fidanzato..”

“Io non ho intenzione di farti soffrire..”
 
 
 
Jensen ebbe il falò che erano passate solo due settimane. Danneel aveva visto il bacio tra di noi e voleva un colloquio chiarificatore.

Danneel piangeva molto, anche io piangevo nei dormitori. Avevo paura che tornasse con lei.

Jensen però non si tirò indietro. Ammise che si era innamorato di me.
 
Quando tornò, io avevo ancora gli occhi gonfi di pianto. Mi si avvicinò che era ancora notte, io ero in giardino.
 
“Quindi? Com’è andata?” cercai di sorridere.

Lui sorrise di più.

“Io e Danneel non stiamo più insieme.”
“Cosa??”

“Le ho detto che..sono innamorato di te.”

Mi misi una mano sulla bocca e gli piombai con le braccia al collo, mentre mi tirava su, facendomi girare.

“Ti amo..” gli sussurrai sul collo.

“Ti amo anche io.” Mi rispose lui.
 
 
Lo so, dovrei sentirmi in colpa per aver sfasciato una coppia, ma…

Io e Jensen siamo anime gemelle. Lo avevo capito fin dalla prima volta che lo avevo visto.

Ogni giorno ringrazio il cielo per avermelo regalato.

Ogni volta che sentiamo Coracon Espinado, sussultiamo.

È una canzone triste, lo sappiamo, ma non ci facciamo caso, gli diamo un’interpretazione tutta nostra. Un’interpretazione FELICE, d’amore.

È la nostra canzone.

La canzone del nostro primo bacio.

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Capitolo 4
*** Jared e Jensen tentatori -prima parte ***


Jared e Jensen avevano rispettivamente 22 e 26 anni ed erano nel villaggio dei tentatori, a Temptation Love, per provare a fare ingelosire le coppie.

Fin dall’inizio si erano trovati simpatici. Jared era gay, ma non se l’era sentito di dirlo e pensò non gli costava niente fingere una parte solo per un breve periodo.

Assistere però alle coppie innamorate o non innamorate, ai loro problemi, non fece altro che far riemergere i suoi e una notte, scoppiò in lacrime sulla spiaggia.
 
“Jared..ma che cosa ti prende?” gli chiese Jensen, andandogli vicino.

“Non mi prende niente! Vai via, Jensen!” gli disse Jared, cercando di nascondersi ancora con il cappuccio della felpa grigio.

“Non me ne vado finchè non mi dici perché stai..” iniziò Jensen arrabbiato, ma Jared lo zittò, mettendosi un dito sulle labbra.

“Ti prego.” gli sussurrò con il labiale e Jensen capì che Jared non voleva farlo sapere davanti alle telecamere, davanti a tutti.

“Okay, lascerò perdere, se farai un tuffo con me.”

“Cosa? Ma sono le DUE DI NOTTE!”

“E chi se ne frega!”

“Jensen..non..”

“Non accetto un no come risposta. Avanti vieni!” disse Jensen, tuffandosi.
 
Jared lo guardò a bocca aperta. Quel pazzo lo aveva fatto davvero.

Jared, eh dai, vieni, l’acqua è bellissima!!” gli gridava Jensen dall’acqua.
 
Jared poteva vedere che era bellissimo perfino da quella distanza e si era appena tolto la maglietta.

“Arrivo!!”
 
 
 
Quando Jared tornò al residence, aveva il cuore gonfio come un palloncino. Continuava a battergli forte il cuore, ripensando all’incontro romantico con Jensen.

Come poteva tutto ciò, essere sbagliato?

Poi sentì un rumore di passi nella stanza.

“Diosanto!” esalò Jared, spaventandosi, sentendo le mani di Jensen su di lui.

“Non gridare! Sei pazzo? Volevo solo controllare se dormivi!”

“Potevi chiamarmi. Mi hai spaventato.” Disse Jared, strofinandosi la faccia.

“Non volevo svegliare gli altri.”

“Credo sia troppo tardi.” disse Jared, guardando diverse sagome muoversi nei letti,sbuffando e altri che si sporgevano dai letti a castello, per guardarli.

“Bene, allora vorrà dire che andremo fuori a parlare.”

“Ma sei impazzito!”

“Non riuscirò a dormire fino a che non mi avrai spiegato.”

E così Jared dovette arrendersi a seguire Jensen in veranda in giardino.
 
 
 
 
 
*

“Sigaretta?”

“Non fumo.”

“Neanch’io. “ disse Jensen allegro.

“Cosa? E allora perché me l’hai chiesto?”

“All’occorrenza avrei potuto rubare quella di un altro.”

“Solo per farmi sentire meglio?”

“Solo per farti sentire meglio.” Disse Jensen.

“Sei tanto dolce.”

“Bando alle ciance. Dimmi cos’avevi stasera.”

Jared sospirò e si abbracciò le ginocchia sulla sedia.
 
“Io non avrei dovuto venire qui. è una presa in giro nei confronti di tutti, ma prima di me stesso.”

“Beh, con tutto il rispetto nei confronti del programma, non è un programma che si prende molto sul serio.”

“No. Intendo che IO, la mia presenza è una presa in giro.”

“Sei già fidanzato? Questo non conta..”

“Non sono fidanzato, sono single…ma…ecco io…non dovrei..ecco sì…insomma..corteggiare le ragazze..se..i miei gusti sono..diversi..” ogni parola l’aveva detta più piano.
 
Ci volle un po’ prima che Jensen metabolizzasse le parole di Jared e si rendesse conto di quello che voleva dire.

“Sei..gay?”

“Sì.”

“Capisco..quindi..sei venuto qui perché..non lo sapevi..o non lo accettavi..?”

“Sì..cioè NO. Io volevo accettarlo, ma i miei genitori non riuscivano ad accettarlo.”

Jensen rimase di sasso.

“Mi hanno convinto a partecipare al programma nella speranza che io..guarissi. Io li amavo,quindi..accettai..ma..”  dicendo così, Jared, sprofondò la testa nelle ginocchia, cominciando a piangere.

Jensen si inginocchiò davanti a lui e lo abbracciò.
 


“M-mi dispiace. Non meritavano che li sputtanassi così.” Continuava a dire Jared, piangendo.

“ I tuoi genitori non meritano neanche un cane, figuriamoci un figlio.”

“N-non puoi dire così..”

“Dirò sempre quello che penso. Delle persone che fanno soffrire i propri figli, cercando di esorcizzare chi sono davvero, sono tra la specie che mi fa più schifo in assoluto.

Jared lo guardò a occhi sgranati.

“Nessuno aveva mai insultato nessuno per me.”gli disse Jared, abbracciandolo di slancio.

“Non si sono guardati bene intorno. Sai che abbiamo più cose in comune di quelle che pensavo?”

“Cosa? Che vuoi dire?”

“Io…niente.” In quell’attimo di esitazione, Jensen avrebbe voluto baciarlo, ma non lo fece.

Gli mancò il coraggio.
 
 
Non ho mai creduto nell’Amore

Ma stavolta mi affido a lui

Se esisti, dammi il coraggio

Il coraggio di saltare

Il coraggio della verità

E allora capirò

Che sarà amore vero
 
 






















Note dell'autrice: 

ragazzi devo dire che anche se ero molto scoraggiata su questa storia, mi sto riprendendo alla grande. ho amato scrivere questa parte *_* e l'ultima parte in corsivo sono i pensieri di Jensen! Ci vediamo con la seconda parte *_* 

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Capitolo 5
*** Jared e Jensen tentatori - seconda parte ***


"Ti vedo strano ultimamente, hai litigato con qualcuno, magari qualcuna delle fidanzate ti da problemi?"

“Jared..il problema non sono loro, sono io.”

“Io non capisco..” disse Jared, ma gli tremò la voce, mentre si specchiava negli occhi verdi di Jensen. "Sei innamorato di una di loro?"

“Non faccio altro che ripetermi un verso che mi sono scritto da solo. L’ho inventato io. Dice: Non ho mai creduto nell’Amore, Ma stavolta mi affido a lui, Se esisti, dammi il coraggio, Il coraggio di saltare

Il coraggio della verità E allora capirò Che sarà amore vero.”

“è molto bello, Jensen, ma…” Jared aveva le lacrime agli occhi.

Non è per loro, è per un LUI.
 
Bom. Un tuono squarciò l’aria, un fulmine colorò il cielo e cominciò a piovere nella spiaggia.



“Jensen..”

“Sei tu, Jared. L’ho scritta pensando a te.”

Jared spalancò gli occhi, non osando credere a quello che sentiva.

“Da quando ti conosco non faccio che pensare a te, a come ti muovi, come mi guardi, come mi parli..Jared, ogni volta che ti tocco, sento il cuore battere forte.” Disse Jensen mettendo una mano sul suo cuore per dimostrarglielo.

Jared era attonito e non riusciva a parlare.

“Sarò presuntuoso, ma percepisco, sento i tuoi desideri, così come sentii che volevi baciarmi quando abbiamo fatto il bagno a mare l’altra notte, ma non l’hai fatto, non hai osato baciarmi.”

“No..io non..”

“Vorrei l’avessi fatto, ma capisco perché non hai osato. Pensi che possa essere impegnato, con una donna magari, vero? Solo che potresti sbagliarti ora nel pensare con chi è impegnato il mio cuore, Jared, anche se ti conosco da poco, per me sei molto importante!”
 
Jared continuava a guardarlo con la bocca semiaperta, senza sapere cosa dire. Jensen non aspettò che rispondesse e lo baciò appassionatamente. Erano in spiaggia, ma accanto al muro del residence e Jensen lo schiacciò contro il muro, ma in maniera sensuale.
 


Dopo un attimo di sbigottimento, in cui Jensen aprì gli occhi per vedere gli occhi sbarrati e sorpresi di Jared, sentì Jared sciogliersi e ricambiare, infilando la lingua contro quella di Jensen e abbracciandogli il collo con le mani.
 
Oh, le farfalle, le farfalle nello stomaco.
 
La sera stessa, il giorno 14 di quella permanenza, andarono via insieme dal programma, dopo che jensen gli confessò che anche lui aveva deciso di partecipare al programma per capire una cosa su sé stesso. Infatti, ebbe solo una storia, durata qualche anno con una ragazza di nome Danneel, poi era stato con degli uomini, ma aveva cercato scioccamente di rinnegare anche lui sé stesso, proprio come Jared. Il programma era l'ultimo mezzo per capire definitivamente per lui cos'aveva nel cuore.

"E nel cuore ho solo te!"  gli aveva confessato Jensen.

Erano più simili di quello che credevano, ma una volta conosciuto Jared, non aveva potuto fare a meno di innamorarsi di lui.
 






















Note dell'autrice: 

ciao ragazziiiii !!! Pensavate che non avreste mai visto la fine di questa storia eh?? e invece eccomi qui!! xd per me è stata un pò dura, ma alla fine mi sono lasciata trasportare dalla dolcezza! avrei davvero voluto che venisse un pò più romantica e ancora non so come mai non sono riuscita a immaginarmi un jared più loquace xd lo so che non ho scritto molto su di loro, pensavo infatti di scrivere un sequel su queste coppie e sulla loro vita dopo il programma, ma è solo un'idea! ^^

a presto e grazie a chi l'ha seguita <333

ps se notate qualcosa di strano nel testo di quest'ultimo capitolo, è perchè mi sono confusa io xd ho riscritto il testo cambiando delle cose..con tutte queste coppie diverse, è facile confondersi xd infatti adesso cambio i titoli degli ultimi due capitoli! xd

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