Weakness

di lisainfangirlsland
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** IV ***
Capitolo 5: *** V ***
Capitolo 6: *** VI ***
Capitolo 7: *** VII ***
Capitolo 8: *** IIX ***
Capitolo 9: *** IX ***
Capitolo 10: *** X ***



Capitolo 1
*** I ***


"Ti serve un maestro... Ti mostrerei le vie della Forza!"

"La Forza!"

Chiudo gli occhi, cercando di non pensare alla spada laser di Kylo Ren pericolosamente vicino al mio viso. Sento una grande forza crescere dentro di me, e il mio corpo si muove come guidato da essa. Scivolo via dalla posizione in cui ero e cerco di colpirlo. Le nostre spade si incrociano, blu contro rosso. Mi sento sempre più potente, devo ucciderlo. Lui ha ucciso Han, la persona più vicino ad un padre che abbia mai avuto. Ha ucciso suo padre.

Colpo dopo colpo, lui inizia ad indietreggiare. "Ce l'ho in pugno" penso tra me e me. Improvvisamente, nei suoi occhi compare qualcosa, come una scintilla, e mi colpisce sullo stomaco con il ginocchio. Sono stesa sulla neve, ma ho caldo. Sento la lama della sua spada vicino al mio viso, pronta a sferrare il colpo fatale. Ho perso. Chiudo gli occhi, ripensando a tutto quello che mi è accaduto in così poco tempo. Pochi giorni hanno stravolto la mia vita, portandomi a fare questa fine drammatica.

"Non morirai oggi, mercante di rottami, non per mano mia..." sento prima di svenire.

Mi sveglio di scatto, con un gran mal di testa. Il solito sogno...

E' passata una settimana da quando Kylo mi ha sconfitta nel bosco. Sono nella stanza degli interrogatori, legata alla sedia. Mi guardo attorno, nessuno. Non che sia confortante, qualcuno arriverà presto... Abbasso gli occhi e guardo le mie gambe. Ci sono i segni dell'interrogatorio di ieri. Quel generale voleva sapere i piani della Resistenza, e il mio silenzio è stato punito. Le ferite rosse fatte dal coltello risaltano sul pallore della pelle. Non che potessi in qualche modo evitarlo, io non conosco le prossime mosse di Leia e dei suoi alleati, e anche se le avessi sapute, non le avrei mai rivelate.

Resto a fissare il vuoto per un po, chi sa dire quanto? Improvvisamente, la porta si apre, rivelando una figura oscura: Kylo Ren, completo di casco e mantello. Non lo vedo dal giorno della cattura, e di sicuro non ho sentito la sua mancanza. La sua presenza mi fa sentire debole e spaventata, quindi alzo lo sguardo verso il soffitto, per non lasciar trasparire nulla dai miei occhi.

"Cosa è successo alle tue gambe?" mi chiede, con la voce deformata dalla maschera. Mi sta prendendo in giro?

"Immagino che i tuoi ordini siano stati eseguiti" dico con voce ferma.

Lui mi guarda in silenzio. A cosa sta pensando? Riesco a percepire il suo sguardo su di me, e non mi piace. Kylo lentamente, quasi esitando, si porta le mani al viso, e si toglie la maschera. Nei suoi occhi c'è qualcosa di diverso... Pietà?

"Non sono stato io ad ordinare che ti torturassero, mi dispiace..."

Cosa? Gli dispiace? Probabilmente la confusione che ho in testa si vede anche sul mio viso, perché lui cambia espressione: "Mi è stato riferito che non hai risposto ad alcuna domanda, non ci sei molto utile..."

"Non so nulla sulla Resistenza, non avevo mai lasciato Jakku prima di pochi giorni fa..."

"Non posso essere sicuro di ciò, sai? Il leader supremo mi ha ordinato di entrare nella tua testa e scoprire tutto ciò che sai..." la paura inizia a prendere il sopravvento, non riuscirò a resistergli a lungo...
"...ma non voglio farti del male, Rey. Tu sei molto potente nella Forza, ma non sai controllarla. Hai bisogno di un maestro, qualcuno che ti guidi. Potresti essere una potente alleata del Primo Ordine, essere temuta, ammirata, potresti essere Qualcuno." Il suono del mio nome pronunciato da lui mi suona incredibilmente strano, e le sue parole mi colpiscono.

"Io non appartengo al lato oscuro, Kylo Ren. Io non sono come te. Io non sono un mostro." Rispondo con rabbia. Ma è davvero così? Davvero non appartengo a quel mondo?
"Insultare il tuo cancelliere non è la migliore delle strategie..." risponde lui con un sorriso ironico.
"Neanche torturare la tua unica fonte di informazioni"
"Chi ti dice che tu sia l'unica?"
"Il fatto che tu sei qui a sprecare tempo con..." Mi interrompo. Nella mia mente scorrono delle immagini: Finn, legato in una stanza molto simile alla mia, che cerca di resistere a Kylo, finché lui non scopre quello che voleva sapere.
Una lacrima scende sul mio viso.
"Ho trovato la mappa per Skywalker, se te lo stai chiedendo." Mi dice lui, avvicinandosi. "Ma Snoke vuole sapere se c'è dell'altro. Io non voglio farti del male, e quando dici che non sai niente, ti credo." Giro la testa e lo guardo negli occhi. "Quindi cosa proponi?" Sussurro, rassicurata da quelle parole. 
"Fammi entrare nella tua testa. Non opporre resistenza. Nessun dolore."
Il suo sguardo è quasi supplichevole, come se non volesse assolutamente farmi del male, come se non volesse spezzarmi. È la stessa persona che ho combattuto nel bosco?  La stessa che ha ucciso il suo stesso padre? Non ne sono così sicura. 
Annuisco leggermente, e lui mi sorride. "Hai fatto la scelta migliore."

I miei ricordi corrono veloci nella mia testa, e tutta la mia vita mi passa davanti. Vedo Finn, Han, Chube, BB8. Vedo il bosco, la stazione del Primo Ordine, il deserto. Sono su Jakku, e la navicella che porterà per sempre lontano la mia famiglia da me è partita, e io urlo, urlo finché ho fiato in gola.

"Rey!" 
Riapro gli occhi, so di avere le guancie bagnate di lacrime. Kylo mi guarda, e questa volta sono sicura di sapere cosa prova: Pietà. Compassione. Tristezza.
"Hai visto? Non so nulla." Dico voltando la testa. "Ora puoi anche uccidermi"
Pochi secondi di silenzio. "No, Rey, non credo proprio."







 

Salve gente!

Questa storia è una delle tante pazzie che il mio spirito da fangirl mi porta a fare. E da Reylo shipper ossessionata, come potevo non scrivere una storia su di loro? Ho già scritto alcuni capitoli, quindi credo di riuscire ad aggiornare abbastanza di frequente

 

Al prossimo capitolo ;) ( eh sì, potreste interpretarla come una minaccia)

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Capitolo 2
*** II ***


"Hai bisogno di un maestro, qualcuno che ti guidi. Potresti essere una potente alleata del Primo Ordine, essere temuta, ammirata, potresti essere Qualcuno."

Le parole di Kylo Ren rimbombano nella mia testa come un mantra. È la verità? Il lato oscuro è il mio posto? Sarei veramente accettata qui? No Rey cosa stai dicendo?  Tu non vuoi essere temuta. Però voglio essere ammirata. Voglio essere Qualcuno.

Le manette che mi fissano alla sedia mi stringono i polsi, e sento che mi stanno tagliando. Cerco di aprirle usando la forza, niente. Riprovo, concentrandomi di più. Con un rumore metallico queste si aprono. Sono libera!

"Dai, ci speravi sul serio?" Dice una voce dalla porta. Mi giro. Kylo. 
"Sei stato tu?"
"No, la regina delle fate"
"Haha, che spiritoso" dico ruotando gli occhi. "Perché mi hai liberato le mani?" Chiedo.
Kylo mi porge un pacchettino. Io lo apro. Una mela. Cibo vero!
"Ho pensato che avessi fame, non so quanto ti abbiano dato qui." Mi dice, togliendosi la maschera.
"Grazie" Rispondo, dando un morso alla mela.

"Hai pensato a quello che ti ho detto ieri?"
"Sì."
"E?"
"E non lo so, Kylo, non lo so, non sono sicura di appartenere al lato oscuro, come non sono sicura di far parte della Luce. Probabilmente non mi sarei dovuta immischiare in cose più grandi di me. Non è il mio destino."
"Non è possibile Rey! Non è possibile che tu non faccia parte di tutto questo! Hai un potere straordinario! Con il mio aiuto, al mio fianco, potrai controllare tutto! Potremmo comandare su tutta la galassia se..."
Lo interrompo: "Potremmo?"
"Sì" mi risponde sorridendomi.
"Noi siamo le ultime persone che possono usare la Forza... Una volta sconfitto Skywalker,  chi ci potrà contrastare?"
"Tu non capisci, io non voglio far parte del lato oscuro, anche se è il mio destino. Non voglio far male alle persone, non voglio uccidere. Voglio solo la pace."
Voglio piangere. Cerco di trattenermi, ma non ci riesco. Mi giro per non fargli vedere che sono debole, indifesa, e chiudo gli occhi. Sento i suoi passi avvicinarsi a me, e la sua mano sul mio viso, che cancella le lacrime dal mio volto. Il mio cuore salta un battito. Cosa sta succedendo? "Percepisco il conflitto in te. Ma non puoi sfuggire al tuo destino. Prima o poi esso si realizzerà!" Mi dice con voce decisa. 
Ci guardiamo intensamente,  come se fossimo intrappolati uno nello sguardo dell'altro. Dovrei essere spaventata e disgustata da lui, ma mi sento bene, al sicuro. Ren, cosa stai combinando nella mia testa?

Il primo a distogliere lo sguardo è lui. Mi guarda le gambe, le ferite sono ancora lì, dolorose e profonde.
"Chi te le ha fatte?" Mi chiede. Sembra quasi arrabbiato.
"Non so il nome, un generale, capelli rossi..."
"Hux" mi interrompe.
Io annuisco.
Lui esce dalla stanza velocemente, chiudendo la porta.

Passano alcuni minuti,  forse un'ora, e la porta si riapre. Kylo entra, con lo sguardo di chi si è appena tolto un peso dallo stomaco.
"Cosa hai fatto?" Gli chiedo esitando.
"Diciamo che Hux ha imparato a seguire i miei ordini alla lettera d'ora in poi."
Si avvicina a me e mi fa vedere cosa ha in mano: un kit di primo soccorso. "Posso medicarti le ferite?"
Annuisco. Perché è così gentile con me? Il non sapere mi mette un'ansia pazzesca.

Mi tolgo i pantaloni, e mi sento incredibilmente vulnerabile davanti a lui. Inizia a medicarmi la prima ferita, e io do voce ai miei pensieri. 
"Perché lo fai? Potevi mandare chiunque a curarmi, potevi non mandare nessuno... Perché lo fai tu?"
" Avresti preferito che un completo sconosciuto ti toccasse le gambe?" Risponde.
"Bhe, no, ma tu avresti anche potuto fregartene di quello che avrei preferito io!"
"Sì hai ragione, ma io ti voglio come alleata, ho pensato che dobbiamo iniziare ad aiutarci a vicenda..."
Gli sorrido, forse non sarebbe così male... Wow Rey ferma, cosa stai dicendo?
"Rey, volevo scusarmi per ieri..."
"Per cosa?"
"Sono andato troppo oltre, non avrei dovuto guardare così tanto nel passato... non avrei dovuto farti rivivere l'abbandono..." Mi dice con aria afflitta.
"Non importa, Kylo" rispondo. "Non ho ricordato nulla che non veda tutte le notti in sogno..."

Restiamo in silenzio finché non finisce di bendarmi le gambe.
"Grazie." 
Lui mi sorride e mi porge un paio di pantaloni nuovi.
"Tieni, ne avrai bisogno, domani ti mostrerò una cosa..." mi dice voltandosi verso la porta.
"Kylo, aspetta, non mi hai legato, non hai paura che scappi?"
Non so perché l'ho detto. Forse non voglio avere alcuna possibilità di fuggire... 
Lui si gira verso di me e mi sorride: "Dovremmo anche iniziare a fidarci..." Dice uscendo dalla stanza.

Rifletto sulle sue parole a lungo. Forse potrei far parte di tutto questo, essere sua alleata...
Ho sonno, chiudo gli occhi, sperando di non sognare nulla.

"Ti serve un maestro... Ti mostrerei le vie della Forza!"
Sono di nuovo nella foresta. La spada laser di lui che blocca mia. I miei respiri si fanno veloci, sento il vuoto alle mie spalle. Lo guardo negli occhi, mi sta supplicando...
"Sì..." Sussurro io, e lui si allontana, spegnendo la sua arma. Mi porge la mano, questa volta con decisione. Io la afferro, e tutto intorno a me sbiadisce...

Mi sveglio tranquillamente, come se avessi fatto un bel sogno, anche se non saprei come definirlo...
Kylo Ren è davanti a me, con la maschera. 
"Alzarti." Mi ordina. 
La maschera mi mette in soggezione, ma faccio ciò che dice. Le ferite nelle gambe non sono ancora guarire del tutto, e quando appoggio il peso, cado. Lui si avvicina velocemente: "Tutto bene? Non riesci proprio a camminare?"
Scuoto la testa, non riesco.
"Ti prenderei anche in braccio, ma dobbiamo passare tra un sacco di persone, sembrerebbe strano ..." mi dice, allungando un braccio verso di me. 
Mi sento sollevare, sono sospesa in aria!
"Perché così è assolutamente normale!" Rispondo velocemente. 
Lui ride e inizia a camminare verso l'uscita "trascinandomi" dietro di lui.
Entriamo in un grande corridoio, pieno di stormtrooper e generali, e nessuno ci degna di uno sguardo. Sono tutti pazzi qui! Arriviamo ad una porta e lui mi prende in braccio. 
"Cerca di stare in piedi, non entrerò con te." Mi dice appoggiandomi delicatamente a terra. Le gambe mi fanno ancora male, ma riesco  stare in equilibrio. "Consideralo come un gesto di buona volontà da parte mia." mi sussurra, aprendo la porta. 

"Finn!"

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Capitolo 3
*** III ***


"Finn!"

"Rey!"

Corro nella stanza e sento la porta chiudersi dietro di me. Finn è lì dentro, legato. Nessuna ferita, ma due profonde occhiaie. Kylo non lo ha torturato fisicamente, ma sicuramente Finn deve aver provato a resistergli.

Lo abbraccio a lungo, ed entrambi lasciamo andare le lacrime trattenute ormai da troppo tempo.

"Cosa è successo Rey? Stai bene? Cosa ci fai qui?" mi domanda lui, spaventato ma felice di vedere una faccia amica.

"Sto bene, tranquillo... Dopo che sei svenuto, Kylo e io abbiamo lottato, e non mi è andata molto bene..." Gli racconto tutto: la Forza che ho percepito nel bosco, i giorni chiusa in cella, le torture, l'arrivo di Kylo... Mi fermo. Non voglio che sappia ciò che Ren ed io ci siamo detti... Non voglio che conosca i miei dubbi. In fondo, lui è quasi morto per sfuggire al Primo Ordine, e io sto pensando di unirmi a loro.

Lui mi guarda, pensieroso. " Come fai ad essere viva? Non fraintendermi, sono felicissimo, ma come? Kylo ti ha sconfitto, avrebbe potuto ucciderti..."

"Ma non lo ha fatto!" lo interrompo io, forse con più violenza di quanta dovesse esserci. "C'è qualcosa di strano... Lui non è più il Kylo Ren della foresta, è cambiato... E' stato gentile con me, non mi ha fatto del male, non voleva farmi del male, mi ha curato... Lo so che sembra pazzesco, ma non è il mostro che sembra..."

"Pensi che... stia tornando alla Luce?" mi chiede, anche se non sembra molto convinto.

"No, non credo... mi... mi ha chiesto di essere sua alleata..."

"COSA!?!"

"Sì lo so che è pazzesco..."

"Crede davvero di riuscire a convincerti? Illuso..." mi guarda sorridendo, ma io guardo in basso... Se lo guardassi ora non vedrebbe sicurezza, ma solo dubbio e tentazione. Non voglio ferirlo... "Vero, Rey?" Non sono brava a fingere, e Finn, come chiunque altro, mi può leggere come un libro aperto. "Rey, dimmi che è un illuso, per favore." Alzo lo sguardo. Sul suo volto posso vedere paura, dubbio... e delusione.

Sento la porta aprirsi, uno Stormtrooper entra nella stanza: "Tempo scaduto."

Alzo lo sguardo, sorridendo leggermente a Finn. Mi avvicino e lo bacio sulla guancia delicatamente. "Mi dispiace..." sussurro dirigendomi verso la porta.

"Rey..." sussurra lui, mi sta supplicando. "...Dimmi che non accadrà mai."

"Non posso."

Sento la porta chiudersi e le forze abbandonarmi. Sono stata troppo in piedi, le gambe mi bruciano. Le guardo, strisce rosse sono comparse sul bianco dei pantaloni. Si sono riaperte le ferite, grandioso!

"Dammi i polsi." mi ordina il soldato.

Mi lascio legare, non ho intenzione di andare da nessuna parte. Camminando, mi rendo conto che non stiamo tornando alla cella. "Dove mi stai portando?" chiedo. Sono abbastanza preoccupata. "Fai silenzio!"

Sono molto preoccupata ora.

Saliamo in un ascensore, e sembrano passare delle ore... Stiamo salendo in alto...

Scendiamo e percorriamo un lungo corridoio deserto, non incontriamo nessuno, ad eccezione di un assaltatore con l'armatura argentata... Dev'essere uno importante... Un capitano, forse.

Ci fermiamo davanti ad una porta, uguale identica alle 50 che abbiamo appena superato, se non fosse per un numero scritto su di essa: "0100".

Il mio "accompagnatore" fa per bussare, ma la porta si apre da sola. Tutto normale per i soldati del Primo Ordine, visto che si limita a togliermi le manette e a spingermi dentro, senza dire una parola. Ovviamente, la porta si richiude subito, lasciando lo stormtrooper fuori.

Mi guardo intorno: sono in un appartamento. Non sembra esserci nessuno... Apro una porta a caso e trovo la camera da letto. Mi guardo intorno e tutta la stanchezza della ultima settimana mi crolla addosso. Sento le gambe implorare pietà e mi siedo. "Non puoi dormire Rey, non sai neanche di chi è la stanza, qualcuno potrebbe entrare da un momento all'altro." Non mi ascolto e mi sdraio, coprendomi con il piumino. Chiudo gli occhi e mi addormento immediatamente.

 

"Crede davvero di riuscire a convincerti? Illuso..."

"Vero, Rey?"

"Rey, dimmi che è un illuso, per favore."

"Mi dispiace..."

"Rey...Dimmi che non accadrà mai."

"Non posso."

Il ricordo dello sguardo deluso di Finn infesta i miei sogni, e la scena continua a ripetersi davanti a me, come se fossi intrappolata. Mi sento soffocare, non riesco ad uscirne. Percepisco tutto il dolore e la paura che deve aver provato, sono perseguitata dai suoi occhi.

Improvvisamente, sento una mano sulla mia guancia. Tutto il dolore sparisce, e sento solo calma. Respiro profondamente, e sento la mano accarezzarmi i capelli e dopo prendermi la mano.Il battito del mio cuore accelera e mi sento bene, al sicuro, una sensazione che non provo da molto tempo, probabilmente da quando ero bambina. Sorrido, e apro gli occhi.

Kylo è seduto vicino a me, tenendomi la mano.

"Stavi avendo un incubo..." mi dice, osservandomi con curiosità. "Cosa sognavi?"

"Nulla..." rispondo velocemente, distogliendo lo sguardo. Credo di essere arrossita... "Dove sono?"

"Nel tuo nuovo appartamento, ho pensato che dormire su una sedia non dovesse essere il massimo. Ma non puoi uscire se non convocata o senza accompagnatore, altrimenti sarò costretto a rimetterti in cella."

Annuisco. "Grazie." Gli dico con un sorriso. "Non solo per questo, ma anche per avermi fatto incontrare Finn. Davvero."

"Figurati. Come stai? Le gambe?" Mi scopro e gli mostro i segni rossi che percorrono tutta la lunghezza del pantalone. "Si sono riaperte... Vuoi che chiami un'infermiera?"

"No." Dico velocemente, troppo velocemente. Calma Rey, non agitarti.

Mentre mi toglie le fasciature chiede: "Guarda che se sono io il soggetto dei tuoi incubi, puoi dirmelo... Non mi offendo, lo so di essere un mostro..." Alzo lo sguardo confusa.

"Non lo sei. E comunque non stavo sognando te... Era Finn..."

"Allora non era un incubo..."

"Sì, lo era..." Ci guardiamo, lui è curioso. Non sono sicura di volerglielo raccontare, ma qualcosa mi dice che posso... "Prima, quando ci siamo visti, abbiamo parlato, e gli ho raccontato... Di quello che mi hai chiesto... Quando mi ha chiesto di dirgli che non sarebbe mai accaduto, non ho potuto rispondergli... Era così deluso da me, era spaventato... Sognavo lui, sentivo la sua rabbia, la sua sofferenza..." Mi sfugge una lacrima e chiudo gli occhi. Sento Kylo alzarsi e sedersi vicino a me. Le sue braccia mi avvolgono e io appoggio la mia testa a lui.

"Ho paura, Kylo, sento che potrei essere felice qui, potrei essere importante, ma non voglio ferire nessuno..." Lui mi fa alzare il viso per guardarlo negli occhi.

"Tu vuoi essere mia alleata?" So di non poter rimandare ancora. Questa è la risposta definitiva. Non mi verrà chiesto un'altra volta. La mia mente mi dice di allontanarmi, combatterlo, scappare lontano da lui, ma il mio cuore mi dice di fare tutt'altro. Chiudo gli occhi.

"Sì."

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Capitolo 4
*** IV ***


"Sì."

Due semplici lettere possono cambiare una vita. O in questo caso, possono cambiare il destino dell'intera galassia. E ora sono qui, davanti a lui, che mi guarda come se fossi l'unica cosa esistente all'universo. Restiamo per un po in silenzio e immobili, troppo persi l'uno negli occhi dell'altro. Un sorriso inizia a formarsi sul suo volto, come sul mio. Sento che tutto andrà bene. Ci avviciniamo. Posso quasi sentire il suo cuore accelerare. Le nostre labbra sono a pochi millimetri, cosa sto facendo? Sembra tutto così giusto ma allo stesso tempo sbagliato.

Un rumore improvviso ci fa saltare in piedi. Un allarme! Guardo Kylo confusa. 

"Intrusi a bordo." Il suo sguardo è cambiato, ora vedo solo determinazione. Si gira e prende la sua maschera. "Resta qui. Arriverò presto." Mi dice voltandosi verso la porta. Si ferma. Torna indietro e mi lascia un veloce bacio sulla guancia. "Al mio ritorno continueremo il discorso di prima." Mi dice sorridendo, e esce dalla stanza.

Intrusi a bordo? E' sicuramente la Resistenza! Ma cosa ci fanno qui? Decido di non pensarci, e di esplorare l'appartamento. E' tutto così nero, sono abbastanza monotematici qui! Apro l'armadio e, tra un mare di nero, vedo anche del rosso, del verde e blu. Prendo una maglietta e un leggins neri e mi cambio.

Sono sdraiata a fissare il soffitto, quando improvvisamente sento un dolore lancinante alla spalla sinistra. Cosa sta succedendo? Sento che qualcosa non va con Kylo, e ho paura. Corro verso la porta e esco di corsa. Non so neanche dove sto andando, i piedi si muovono da soli. In giro non c'è nessuno. Salgo sull'ascensore e schiaccio un bottone a caso, non so perchè, ma sento che è quello giusto. Arrivo nel corridoio della prigione, e intorno a me è il caos. Corpi di soldati del Primo Ordine ovunque, e colpi di blaster che risuonano nell'aria. 

Mi guardo attorno e lo vedo: ha in mano la sua spada laser, ma è circondato da ribelli. Afferro la prima arma che vedo per terra e mi avvicino di soppiatto, ascoltando cosa si dicono.

"Kylo Ren! Lo sappiamo che lei è qui, consegnaci Rey, ora!" dice un ragazzo. Riconosco vicino a lui un volto famigliare: Finn! Lo hanno liberato! Era una missione di salvataggio! Mi avvicino rimanendo nascosta: riesco a vedere il viso di Finn. Nei suoi occhi c'è decisione, e ho paura che possa fare qualcosa di azzardato. 

Tutto accade molto velocemente: una truppa di Stormtrooper arriva sparando ovunque, un ribelle alza il blaster verso Kylo, ma io sono più veloce. Un colpo preciso, in pieno petto, e lui è a terra. I ribelli si girano verso di me, e il mio sguardo si incrocia con quello di Finn per un secondo, prima che lui venga trascinato via dal ragazzo. Io mi giro verso di Kylo, qualcosa non va, mi guarda, e abbassa lo sguardo. Non sono stata abbastanza veloce. Corro verso di lui, è ferito al fianco, e cade a terra, svenuto. 

"No, Kylo, no!" urlo con tutto il fiato che ho in gola. Non può finire così, no! Due soldati mi allontanano da Ren, mentre viene portato via di corsa. Tutto il mondo si ferma. Non riesco a capire dove sono, cosa sta succedendo. Sento le gambe cedere, ma non cado a terra, sono sostenuta dai soldati. Mi guardo le mani: sono rosse, sporche del suo sangue. Improvvisamente, tutto diventa nero.

Mi sveglio in una stanza completamente bianca. Mi guardo attorno: sono in infermeria. Cerco di ricordare cosa è successo, e i ricordi mi investono di colpo. Mi alzo e corro verso la porta. Un soldato è lì e mi ferma subito. "Dove credi di andare?"

"Come sta Kylo Ren?"

"I miei ordini sono quelli di farti restare in questa stanza, non so altro." mi dice, chiudendomi di nuovo nella stanza. Mi siedo sul letto, pensando a tutto quello che è successo. Ho ucciso una persona. Non ho esitato un momento, volevo solo salvarlo, e non sono riuscita a fare neanche quello. Mi sdraio sul letto e sento le lacrime scendere dai miei occhi. E se fosse morto? Non posso perderlo ora. Perchè non posso sapere cosa sta succedendo?

Sento la porta aprirsi e mi asciugo velocemente le lacrime. Mi alzo per vedere chi è appena entrato e rabbrividisco. Hux.

"Lui sta bene, si è appena svegliato, ha chiesto che tu lo raggiunga." Non mi guarda nemmeno, sembra quasi un automa. Evidentemente, Kylo non scherzava quando diceva che avrebbe seguito gli ordini.

Mi alzo velocemente e lo seguo in un'altra stanza, uguale alla mia. Seduto sul letto c'è Kylo, e tutta la paura che ho provato sparisce. Sta bene!

"Kylo, non puoi capire quanto fossi spaventata, sei caduto a terra e ho temuto che fossi morto, non sapevo cosa fare, c'era sangue ovunque, gente che sparava, poi mi hanno portato via e riuscivo a capire cosa stava succedendo, ho davver..." le sue labbra sulle mie mi fermano. Chiudo gli occhi e mi avvicino ancora di più a lui. Questo è esattamente quello che voglio provare per sempre. Ho bisogno di lui, che mi stia vicino. 

Ci separiamo. "Mi hai salvato la vita..." sussurra lui, guardandomi negli occhi. "Ma quel ribelle ti ha sparato! Non sono riuscita a fermarlo!"

"Se fosse riuscito a mirare meglio, ora sarei morto. Ma tu lo hai colpito prima, mi hai salvato!" dice sorridendo. "Come facevi a sapere che ero in difficoltà?"

"Non lo so, ho sentito un forte dolore alla spalla e sentivo che qualcosa non andava, sono uscita e mi sono ritrovata sul campo di battaglia senza nemmeno sapere dove stavo andando. E' come se qualcosa mi guidasse..."

"La Forza." 

"Sì..."

"Hai sentito il mio dolore Rey..." mi dice mostrandomi la fasciatura che aveva sulla spalla. "La Forza ci ha connessi, ti ha chiamato quando io avevo più bisogno..." Sorridendo mi accarezza la guancia delicatamente.

"Lieta che lo abbia fatto." rispondo. "Cosa è successo ai Ribelli?"

"Fuggiti, non mi hanno ancora detto come... Dovremmo aumentare la sicurezza qui..."

"Ricordando come sono riuscita a liberarmi la prima volta, direi che sarebbe meglio..." mi fermo. "E ora? Cosa facciamo?"

"E ora iniziamo..."

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Capitolo 5
*** V ***


Ci sono delle persone destinate a stare insieme. Non importa cosa facciano, non possono restare separati. La distanza li uccide poco a poco, costringendoli a ricongiungersi. Non tutti i rapporti sono così, e questa è anche una fortuna, poichè un amore del genere non sempre finisce per il meglio. Sono abbastanza certa che questo sia uno di quei rapporti, almeno dal mio punto di vista. Ho mollato tutta la mia vita per lui. Certo: non è che fosse proprio una bella vita, cercando ogni giorni pezzi di astronave tra i rottami, in un pianeta desertico, faticando per ogni singolo grammo di cibo o acqua. E' assolutamente vero, non era la vita che volevo, ma sapevo cosa avrei dovuto affrontare ogni giorno, sapevo che ogni giorno mi sarei svegliata e sarei uscita, per cercare qualcosa di utile per sopravvivere fino al giorno successivo. Ora, con Kylo, niente è certo, tutto è un'incognita. Non so cosa farò domani, e questo mi spaventa, ma con lui riuscirò ad affrontarlo.

Ma lui resterà sempre al mio fianco?

"Rey, stai pensando troppo, dormi" dico tra me e me. Sono sdrariata sul letto nella mia stanza da ore, cercando di dormire. Sono passati solo due giorni dall'attacco della Ribellione, eppure Kylo è già pronto e operativo. Come fa quel ragazzo? Gli hanno appena sparato, e sembro più stanca di lui! Mi ha detto che domani mi sarei dovuta svegliare presto, perchè aveva dei piani per me... Non so cosa aspettarmi...

Mi giro e guardo l'orologio: le 3:00.

"Hai tre ore di sonno Rey, vedi di sfruttarle" penso girandomi e chiudendo gli occhi.

Sembrano passati due minuti quando sento suonare la sveglia. Sbuffo, e rotolo giù dal letto. Lo sapevo che sarei stata stanchissima...

Vado in bagno e mi preparo. Mi sto infilando le scarpe quando sento bussare. Vado ad aprire. "Buongiorno" dico baciando Kylo. "Cosa facciamo oggi?"

"Buongiorno! Oggi abbiamo un programma molto intenso, quindi andiamo, ti spiego strada facendo."

Camminando per i corridoi, mi illustra i programmi di oggi: scelta della nuova uniforme, incontro con alcuni generali, incontro con i Stormtrooper capo, allenamento, ma prima... presentazione a Snoke.

"E quando respiriamo?" dico sarcasticamente, per coprire l'ansia.

"Non essere in ansia per Snoke, lui ti voleva dalla nostra parte, credo che sarà soddisfatto, forse addirittura di buon umore..."mi dice sorridendo. "E comunque, se tutto va bene abbiamo la sera libera..."

"Fantastico!" L'idea di incontrare il Leader Supremo mi mette ancora in soggezione, ma sapere che avremmo avuto un po di tempo per noi mi fanno sentire meglio.
Saliamo su un ascensore e Kylo preme il tasto più in alto. Mentre saliamo lui mi da alcuni consigli: "Inchinati quando entri, parla solo se interpellata, ma mostrati sicura. Non deve pensare che sei una bambina indifesa."
Annuisco. Posso farcela, posso farcela, posso farcela. Non devo fare nulla di così difficile.
Le porte si aprono e davanti a noi c'è una stanza enorme con le pareti rosse. Alcune guardie vestite anche loro in rosso sono disposte attorno al trono su cui è seduto Snoke in persona. Mi viene la pelle d'oca. É così strano... 
"Non fissare, Rey" mi dico, e seguo Kylo, che si sta avvicinando. Si ferma a metà strada e fa un inchino. Io lo imito, guardando a terra.
"Giovane Rey..." Sibila lui mentre ci alziamo. "Finalmente ti sei unita a noi, sono molto felice di averti tra le nostre fila." Dice con un sorriso inquietante. Un brivido mi percorre la schiena. Snoke è evidentemente un alieno, e il suo viso è deturpato da orribili cicatrici.

"Grazie, Leader Supremo." Dico, cercando di mantenere una voce ferma e sicura.

"Kylo Ren, come va la ferita?"

"Non è nulla..." 

"Molto bene... Hai molto lavoro da fare. Priorità assoluta: Skywalker. Novità su di lui?"

"Nulla. Il pianeta indicato sulla mappa era deserto, probabilmente è scappato o é tornato alla Resistenza. In ogni caso, non ho percepito movimenti nella Forza, quindi non penso che possa essere pericoloso..."

"Bene... Hai altri due compiti importanti: la ricerca della base Ribelle e il suo annientamento, e l'addestramento della tua nuova apprendista."

Un leggero sorriso compare sulle labbra di Kylo: "Certamente, Leader Supremo." 

"Andate, e non deludetemi..."

Sono quasi le sei, e io entro in camera, stravolta. Non ci siamo fermati un attimo! Il Primo Ordine é una macchina da guerra, e non si ferma mai. Ma, se devo essere sincera, non mi dispiace. Ho partecipato alle riunioni con i generali, e sono stata anche utile, proponendo nuovi sistemi di sicurezza (sulla base StarKiller  non avevano le telecamere, e io sono riuscita a fuggire perché c'era solo una guardia alla porta). Ogni volta che intervenivo e proponevo qualcosa di interessante, Kylo mi guardava con una particolare luce negli occhi. Era fiero di me, lo sapevo. Nessuno mi aveva mai guardato così...

Guardo l'orologio. 6:10. Kylo passerà alle 7:30. Ho tanto tempo per prepararmi. Vado in bagno e faccio una lunga doccia. Mi asciugo i capelli e li sistemo in tre chignon, uno sopra l'altro.
Mi metto una semplice maglia nera e dei pantaloni da allenamento. Ancora mi fa strano vestire completamente di nero... Tra poco arriverà la nuova divisa, o meglio, la mia nuova "armatura", che mi "aiuterà a non sembrare debole, e ad intimidire le persone" aveva detto Kylo. La sua maschera gli da sicurezza davanti alle altre persone, e impedisce loro di vedere le sue emozioni. Ma ora, da quando sono arrivata io, mi ha detto che la indossa sempre meno...

Sento la porta aprirsi e mi giro. Kylo entra nella stanza: "Pronta?"

"Certo, dove andiamo?" 

"Lo scoprirai..." 

Lo seguo per i corridoi della nave, pieni di soldati e generali che andavano avanti e indietro, creando una grande confusione. Cerco di prendere la mano di Kylo per non perdermi, ma lui la tira indietro. "Non qui."

Arriviamo in una zona completamente deserta. "Scusa se ho reagito male prima, ma nessuno deve sapere che siamo più di apprendista e Maestro. Le voci girano, e se Snoke dovesse scoprirlo..." Annuisco, meglio evitare...

Lui si ferma davanti ad una porta e mi dice: "Chiudi gli occhi..." 

Entro nella stanza, la mano di lui sulla mia schiena, che mi guida e mi fa sedere ad un tavolo.

"Okay, ora puoi guardare..."

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Capitolo 6
*** VI ***


Mi ritrovo in una stanza circolare costituita solo da vetrate.

"Questo è l'osservatorio secondario, non ci viene mai nessuno..." mi dice Kylo, avvicinandosi al tavolo. Lo seguo, guardandomi attorno. Fuori, il buio dello spazio ci circonda, e la luce delle stelle illumina leggermente la stanza. E' uno spettacolo mozzafiato.  Sul tavolo davanti a me ci sono alcuni piatti con del cibo dentro. Non so che cosa sia, l'unica volta che ho mangiato qualcosa di diverso dal pane di Jakku è stato su Takodana.

"Ho pensato che sarebbe stato carino mangiare qui..."

"Assolutamente sì!" gli dico, baciandolo. Adoro questo posto. Mi tranquillizza, come se ora io e lui fossimo le uniche persone all'universo.

Mangiamo parlando di noi. Cose banali: colore preferito, compleanno, passioni...

"E come ha fatto il figlio di due pezzi grossi della Resistenza a diventare il beniamino del Leader Supremo del Primo Ordine?"

Sul suo viso compare un'ombra di tristezza. Ops, forse non avrei dovuto dirlo...

"E' una lunga storia... Vedi, quando avevo 12 anni, i miei genitori hanno deciso di affidarmi a Luke Skywalker, mio zio... Eravamo su un pianeta disabitato, io lui, e altri 10 apprendisti. Eravamo tutti aspiranti Jedi che Skywalker aveva trovato durante le sue missioni...Lì, ho conosciuto June..." si ferma, guardandomi. 

"Continua, mi interessa..."

"Non è una storia allegra..."

"Non importa, è la tua storia, voglio saperla..."

"Va bene... Io e June siamo stati inseparabili fin da subito. Era più che un'amica... Durante gli allenamenti lei mi aiutava a controllare il mio potere, che diventava sempre più grande ogni giorno... Snoke lo aveva percepito e, da quando ho compiuto 18 anni, tramite la Forza mi raggiungeva ogni giorno, parlandomi della grandezza del lato Oscuro. Io ero sempre più tentato, e sentivo l'oscurità crescere in me... ma resistivo, per lei... In lei c'era solo Luce, non mi avrebbe mai seguito... Lei non riusciva a capire, non aveva percepito il cambiamento in me... Ma qualcun'altro sì. Una notte, mi svegliai, e vidi mio zio, il mio Maestro con la spada laser in mano, pronto ad uccidermi, spaventato dal mio potere. Distrussi completamente l'edificio, facendo cadere le macerie su di lui. Gli altri apprendisti provarono a fermarmi, ma non ci riuscirono... Alcuni si unirono a me... Chi si era opposto era morto, tranne lei. Mi implorava di restare, di non farlo, ma come potevo? Luke mi aveva fatto un enorme favore, sapevo qual'era il mio posto, e di sicuro non era quello. Mentre io e June parlavamo..." La sua voce si spezza, ma prende un respiro e continua: "Un apprendista, dietro di me, si era rialzato,e mi aveva sparato. June mi aveva spinto via, prendendosi il colpo al mio posto. Ho scaraventato quel ragazzo contro un muro usando la Forza così forte, che ho potuto sentire le ossa rompersi nonostante le grida. Lei era morta... E non c'era più nulla che mi trattenesse..."

Wow... Quanto dolore può esserci dietro una maschera di sicurezza... Lui sta guardando a terra, gli prendo il viso e lo risollevo. "Non avrei dovuto chiedertelo, scusa."

"No" lui mi prende le mani e mi guarda negli occhi. "Questo è solo il passato. Farà sempre parte di me, ma non deve ostacolare il mio futuro... E il mio futuro sei tu, Rey."

Si avvicina a me, annullando completamente le distanze. Avvolgo le mie braccia attorno a lui, baciandolo. Lui mi prende per la vita e mi fa sedere sulle sue gambe.  Le sue mani scorrono sulla mia schiena, e un brivido mi percorre. Non voglio fermarmi, ma lui si separa.

"Andiamo." I suoi occhi brillano di una strana luce e il suo respiro è affannoso, come il mio. Mi fa alzare e usciamo dalla stanza. Percorriamo la strada per gli appartamenti praticamente correndo. Arrivati nella mia stanza, ci baciamo di nuovo, come se non avessimo potuto respirare per i pochi attimi in cui siamo stati separati. Kylo mi spinge contro il muro, e io metto le mie gambe attorno alla sua vita. Improvvisamente, lui mi lascia, e io cado sul letto. Come ci siamo arrivati qui? Non importa. Ogni strato di stoffa che ci separa scompare, e non potremmo essere più vicini di così. Esistiamo solo noi due.
 

Mi sveglio avvolta dalle braccia di Kylo. Non apro gli occhi e resto immobile. Voglio restare così ancora un po', mi sento al sicuro. Socchiudo gli occhi e lo guardo dormire. Sembra così angelico quando dorme. Sorrido, appoggiando di nuovo la testa al suo petto. Mi giro leggermente verso l'orologio: 7:45. Ops.

"Kylo, Kylo, svegliati" dico, scuotendolo delicatamente. "Tra 15 minuti dobbiamo essere in sala di controllo..." Lui apre gli occhi con sguardo smarrito: "Cosa?"

"Siamo in ritardo." rispondo, divertita dalla sua espressione. Lo guardo controllare l'orologio e sbuffare, mentre si alza dal letto. 

Ci vestiamo alla velocità della luce e alle 8:00 siamo pronti ad uscire, sto per aprire la porta quando lui mi prende per un braccio e mi spinge contro di lui, baciandomi. Non diciamo nulla, quel gesto vale più di mille parole. Gli sorrido, e insieme usciamo dalla stanza, per iniziare una nuova giornata.

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Capitolo 7
*** VII ***


Kylo è davanti a me, concentrato. Mi guarda mentre fa ruotare la spada laser dietro di sè. Io sono bloccata tra lui è il muro, siamo in una situazione di stallo. Devo attaccarlo per vincere. Mi ha già colpita tre volte, devo stare più attenta. 

Mi lancio contro di lui, e iniziamo a combattere. Improvvisamente, lui, con un colpo velocissimo, mi fa finire a terra. Kylo mi guarda dall'alto in basso, la sua spada sopra di me.

"Morta." Sbuffo, è la sesta volta oggi. "Hai ancora tanto da imparare, Rey..." mi dice, tendendomi la mano.

Sono due settimane che mi alleno con lui, e sono migliorata una sacco, ma è ancora troppo forte per me. Dal primo giorno in questa palestra, una cosa è stata chiara: qui, lui è il mio Maestro e io la sua apprendista, nulla di più. Devo essere perfettamente allenata se voglio sopravvivere, quindi Kylo non si fa troppi problemi a colpirmi per insegnarmi. Ma quello che accade durante l'allenamento rimane qui. Infatti, se durante un combattimento ci facciamo male a vicenda, tutto viene dimenticato una volta usciti dalla palestra.

"Per oggi basta con queste." dice Kylo, raccogliendo la mia spada da allenamento. "Dobbiamo andare a prepararci."

Giusto, dobbiamo partire. Usciamo dalla palestra e andiamo nelle nostre camere. Mi tolgo i vestiti da allenamento e mi faccio una doccia veloce. Esco prendo in mano la mia divisa. La indosso e mi guardo allo specchio. Il nero mi dona. Quando siamo andati a scegliere la divisa, ho deciso di mantenere alcuni elementi dei miei vecchi vestiti: ho ancora le braccia fasciate, ma da bende nere, e la parte sopra è molto simile a quello che indossavo su Jakku. Non voglio dimenticare completamente chi ero... Mi lego i capelli con la mia solita acconciatura e sono pronta.

Esco dalla stanza e vado verso l'hangar, dove Kylo sta preparando la nave al decollo. Mi siedo vicino a lui, sulla poltrona del co-pilota, e chiedo: "Quanto ci metteremo?"

"Christophsis è circa a tre ore da qui. Sei nervosa?"

Sì, lo sono. Stiamo per andare in un pianeta dell'orlo esterno per trovare il mio cristallo, quello che userò per costruire la MIA spada laser. Ovviamente non vedo l'ora, ma sono anche spaventata... Kylo mi ha spiegato che solo le persone degne vengono guidate dalla Forza al loro cristallo, ma che loro resistono al lato oscuro, quindi i Sith devono corromperlo, facendolo diventare rosso...

"No, non sono nervosa."

"Rey, stai tranquilla." mi dice impostando le coordinante e uscendo dall'hangar, partendo in velocità luce. "So bene che in te è presente ancora tanta luce." Mi giro e ci guardiamo negli occhi. Ha ragione... "Quindi è molto probabile che tu sia guidata al tuo cristallo, e che questo sia di un colore diverso dal rosso... Ma questo non importa. Tu, ora sei con me, e questo è più importante del colore della tua arma..."

Annuisco e gli sorrido, ma non sono tranquilla. Forse a lui non interessa che io non sia ancora passata al lato oscuro completamente, ma a Snoke sì...

Una sensazione di nausea mi prende lo stomaco e mi costringere a lasciare velocemente il mio posto per correre in bagno, mentre Kylo mi guarda confuso. Devo aver mangiato troppo a colazione, e poi sono nervosa... Quando ho finito di vomitare, mi sciacquo e torno in sala controllo.

"Tutto okay?"

"Sì, sì, dev'essere l'ansia..."

Lui mi guarda un attimo perplesso, ma poi ritorna a controllare i comandi. Dopo alcune ore di viaggio usciamo dall'iperspazio, e davanti a noi c'è un pianeta completamente azzurro. Kylo fa atterrare l'astronave vicino all'entrata di una grossa grotta. 

"Pronta?"

"Sì." dico, questa volta con determinazione. Ci incamminiamo dentro la caverna, facendoci luce con delle torce. Attorno a noi, migliaia di cristalli brillano, illuminati. Un silenzio infinito ci circonda. Arriviamo in una specie di sala circolare, illuminata da una strano luce naturale azzurrina. Kylo rimane all'entrata, esortandomi con lo sguardo a proseguire. E' una cosa che devo fare da sola.  

Cammino fino al centro della caverna e chiudo gli occhi. Lascio andare tutti i pensieri che ho in testa, tutto deve sparire. Respiro profondamente e cerco di entrare in contatto con la Forza. Una strana melodia inizia a suonare da qualche parte nella grotta e i miei piedi si muovono da soli verso l'origine di questo suono. Tengo gli occhi chiusi. Mi chino e raccolgo quel cristallo, quello che mi chiamava, ma non lo guardo subito. Ma questo non importa. Tu, ora sei con me, e questo è più importante del colore della tua arma... Mi ripeto le parole di Kylo per tranquillizzarmi, mentre apro gli occhi e guardo il contenuto della mia mano. 

Sussulto. La pietra che ho in mano è straordinaria. Metà è bianca, purissima. L'altra metà è completamente nera. Mi giro e corro verso Kylo, mostrandogli il cristallo. "Wow!" dice lui prendendolo in mano. "E' unico..." mi sorride. "Dobbiamo tornare, così potrai costruire la spada."

Corriamo alla nave e partiamo velocemente, troppo curiosi di sapere come sarà la mia nuova arma. 

Arrivati sullo Star Destroyer, Kylo mi porta subito nella sala degli allenamenti. "Ieri ho preparato tutti i pezzi che ti potrebbero servire." Dice, prendendo una scatola piena di pezzi metallici. "Ora tocca a te!"

Mi siedo e inizio a prendere un pezzo dopo l'altro, mettendoli insieme, di nuovo guidata dalla Forza. Kylo è seduto davanti a me e mi osserva attentamente, cercando di capire come sarebbe stata la mia spada. Sembrano passati solo pochi minuti, quando prendo il cristallo e lo inserisco nell'impugnatura. Aggiungo gli ultimi pezzi, e ho finito. 

Okay, calma. Ci alziamo e io faccio due passi indietro. Faccio un respiro profondo... E accendo la spada. Due lame compaiono dalle due estremità opposte dell'impugnatura. Una bianca e una nera. Kylo mi guarda con un sorriso orgoglioso, mentre con la Forza mi mette davanti uno dei manichini da allenamento. Io gli sorrido, mentre faccio ruotare la spada, come facevo con il mio bastone su Jakku. 

"Direi che è ora di provarla."

Non riesce neanche a concludere la frase, che io ho già tagliato a metà il manichino davanti me, come se fosse stato di aria.

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Capitolo 8
*** IIX ***


Cammino per i corridoi della nave, diretta all'ennesimo incontro con qualche generale, come se nei 20 meeting precedenti avessero detto qualcosa di intelligente... La Resistenza non si fa vedere dall'attacco alla nave, e il Primo Ordine domina sull'universo. Tutto molto bello, peccato che non durerà, questa è solo la quiete prima della tempesta... Intanto la vita qui va avanti come sempre: allenamenti, riunioni, controlli, piccole missioni e... Kylo. 

Arrivo a destinazione, dove ci sono già Hux e Kylo che discutono: "E' certo di queste informazioni, generale?"

"Assolutamente, vengono da informatori affidabili, ho già avvisato Snoke, vuole vedervi subito." risponde il rosso, guardando anche me. Mh, meglio 10 ore di riunione con i capi dell'Ordine che 10 minuti con Snoke... Non faccio neanche in tempo a chiedere di cosa stessero parlando che Kylo è già partito, costringendomi a corrergli dietro. 

"Cosa sta succedendo?" chiedo, mentre saliamo sull'ascensore.

"Novità dalla Resistenza, abbiamo tracciato una nave da ricognizione, sappiamo dove sono."

Un peso mi si blocca sullo stomaco. Abbiamo trovato la Resistenza. Un mese di niente, e ora abbiamo anche trovato una delle basi... Dovrei essere felice, ma non è così. Nonostante ora siano miei nemici, non li voglio morti. E, soprattutto, non voglio essere io l'assassina.

Le porte si aprono e noi camminiamo verso il trono. Prima di alzarmi dall'inchino, prendo un respiro profondo per non mostrare altro che indifferenza sul mio volto. La debolezza non è contemplata qui.

"Spero vivamente che l'allenamento della tua giovane apprendista abbia dato i suoi frutti, Kylo Ren."

"E' pronta." dice lui, sicuro. Lo sono?

"Molto bene, è ora di finire ciò che Darth Vader ha iniziato. Dopo aver ucciso l'ultimo Jedi e aver schiacciato la Resistenza, tutta la galassia sarà sotto il nostro controllo! Convoca i Cavalieri di Ren, e preparatevi alla partenza. E' il momento di spegnere per sempre la Luce.

 

Colpisco il droide da allenamento con ferocia, mentre continuo a pensare a cosa accadrà tra soli due giorni. Non voglio sapere chi mi ritroverò davanti quel giorno. Potrei dover uccidere chiunque: Finn, Chube o anche un completo sconosciuto, non importa, sono pronta a vivere con questo peso? Lo stai già facendo, Rey, hai già ucciso... Ma quel Ribelle stava per uccidere Kylo, cosa hanno fatto gli altri membri della Resistenza per meritarsi questo?

"Peso in avanti, Rey" mi suggerisce Kylo studiando i miei movimenti, mentre colpisco per l'ultima volta il povero droide. Non mi sento molto bene. Lo guardo, prima di perdere l'equilibrio e cadere nelle sue braccia.

"Dio santo, Rey! Stai bene?" Benissimo guarda... "Ti porto da un medico."

"Non è necessario..." Cerco di dire, ma lui mi ha già preso in braccio, camminando verso l'ospedale. 

Vengo visitata da un droide medico, che mi fa un prelievo di sangue mentre rispondo alle sue domande.

"Sintomi?" "Nausea, giramenti di testa e oggi sono quasi svenuta, ma non è niente, sono solo stanca..."

Kylo controlla la situazione da un angolo della stanza, mentre il robot finisce di analizzare il campione di sangue.

"C'è una piccola irregolarità..." dice la voce robotica del droide. "Ormone Beta HCG in aumento."

"E questo cosa vuol dire esattamente?" 

"Che è incinta di tre settimane."

Vedo Kylo sbiancare completamente mentre con la Forza blocca il droide. "Sai resettare il chip di memoria?" mi chiede. Io, completamente sotto shock, faccio quello che mi ha chiesto velocemente, per poi uscire trascinata per un braccio verso il mio appartamento.

E ora? Un sacco di pensieri contrastanti mi annebbiano la testa. Come ho fatto a non accorgermene prima? Che cosa dovremmo fare ora?

Kylo è seduto sul letto, con la testa fra le mani. Lui non lo vuole un bambino. Mi abbandonerà, come hanno fatto i miei genitori prima di lui. Mi dimenticherà e continuerà con la sua vita. Una lacrima scende sulla mia guancia, mentre mi siedo per terra. Kylo si gira e vedendomi in lacrime sul pavimento, si avvicina a me, abbracciandomi.

"Non lasciarmi anche tu, ti prego..."sussurro, tra i singhiozzi. 

"Lasciarti?" dice con tono stupito, prendendomi il viso tra le mani. "Come potrei? Noi siamo legati Rey, il tuo futuro è anche il mio, tralasciando il fatto che è mio figlio quello che porti in grembo" la voce gli si spezza. "Tu sei la mia debolezza Rey, la mia debolezza e la mia forza."

Ci uniamo in un bacio disperato, stringendoci come se fosse l'ultima volta. Ci separiamo, e lui mi bacia la fronte, le guance, la punta del naso. Baci delicati, che mi fanno sentire bene, e amata. Ci guardiamo. Non importa cosa accadrà ora, l'importante è stare insieme.

"Rey, dobbiamo andarcene da qui, questa sera stessa. Snoke non deve venire a sapere che sei incinta, dobbiamo scappare prima dell'attacco alla Resistenza, non sei nelle condizioni di combattere, e potresti ferirti..." Se Snoke venisse a sapere del bambino, probabilmente ce lo porterebbe via. Il figlio di due persone così potenti nella Forza potrebbe rivelarsi un'arma potente.

"Ma dove andremo?" Kylo ci pensa per un attimo, e poi si illumina: "Corellia"

 

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Capitolo 9
*** IX ***


Sono passati sette mesi da quando abbiamo lasciato il Primo Ordine, sette mesi di vita in incognito. In questo piccolo villaggio su Corellia, tutti si conoscono, ma nessuno conosce la nostra vera identità. Nuova acconciatura, nuovi vestiti e nuovi nomi. A entrambi non piace questa situazione, ma è necessario. In questo periodo abbiamo pensato solo a sopravvivere e a garantire al bambino in arrivo un po di sicurezza. Questo equilibrio precario è durato tanto, spero che continui così... Ma nascondersi è difficile, soprattutto se i cacciatori sono il Primo Ordine e la Resistenza...

"Nia?" mi risveglio dai miei pensieri e guardo la donna davanti a me, la persona più vicina a un medico del paese. "La gravidanza sta andando bene, dovresti partorire tra circa due settimane."

Le sorrido, e dopo averla ringraziata, esco, dirigendomi verso casa. Kylo non c'è, probabilmente sta lavorando, ma dovrebbe arrivare tra poco. Inizio a cucinare qualcosa mentre lo aspetto. Lui ha fatto un'enorme sacrificio lasciando il suo posto per venire qui, dove è un nessuno, come me. Lavorare alle dipendenze di qualcuno che prima sarebbe stato terrorizzato da lui dev'essere frustante, ma non si è mai lamentato.

Sento la porta sbattere e Kylo entra con il fiatone. Non promette nulla di buono.

"Truppe del Primo Ordine. Ero in strada e li ho visti. C'era anche Phasma, mi ha riconosciuto. Sono riuscito a seminarli, ma ci troveranno. Dobbiamo andare."

Merda, e ora? Usciamo furtivamente e iniziamo a camminare a testa bassa, indossando i nostri mantelli come scudo, le spade laser attaccate alla cintura. Se ci dovessero trovare, come potremmo scappare? Non mi alleno da mesi e sono incinta, non ho speranze. Dobbiamo riuscire ad arrivare alla navicella nascosta nel bosco.

"Cosa ci fa l'Ordine su Corellia?"

"Non ne ho idea, forse qualcuno ci ha riconosciuto, o forse sono qua per qualcosa che non centra nulla con noi e siamo solo maledettamente sfortunati."

Lo spingo in un vicolo laterale, una truppa di assaltatori è in fondo alla strada. Corriamo tra le stradine del villaggio, mano nella mano. Arriviamo al confine del paese e alzando lo sguardo, quello che vediamo ci sconvolge. TIE fighter e Ala X ovunque. Primo Ordine e Resistenza. Corriamo verso il bosco, mentre sentiamo rumori di battaglia dietro di noi. 

Arriviamo nella radura, ma oltre alla nave di Kylo, c'è anche un' Ala X e una navicella della Resistenza. Entrambi accendiamo le spade e avanziamo lentamente, guardando chi ci sta aspettando.

Finn, il Generale Organa e altri 10 ribelli sono lì, come se ci stessero aspettando. Sono disarmati, ma bloccano l'ingresso della nostra nave, impedendoci di fuggire.

"Rey... Ben..." Leia avanza verso di noi, guardandoci. Kylo si mette tra me e la Resistenza, come uno scudo. "Come ci avete trovato?" Dice, tenendo stretta la spada.

"Non vi abbiamo trovato noi, abbiamo intercettato le comunicazioni del Primo Ordine... Qualcuno vi ha riconsciuto, e abbiamo pensato che avreste avuto bisogno di una mano." Leia è a pochi metri da noi, come se non vedesse la spada. Allunga lo sguardo verso di me, vedendo la mia pancia. "Ecco perchè avete tradito l'Ordine... Non avevamo sentito nulla a proposito..."

"Nessuno lo sa..." dico io. "Perchè siete venuti ad aiutarci?"

"Perchè è la cosa giusta da fare. Voi potete venire con noi, potete unirvi alla Resistenza..."

"Certo Generale, come no, dopo tutto quello che ho fatto i Ribelli mi accoglieranno a braccia aperte, come minimo mi spareranno appena atterrerò alla base." Kylo sembra arrabbiato, ma capisco che in realtà vorrebbe andare. E' cambiato così tanto in questi mesi, allontanandosi sempre di più dall'oscurità. 

"La Luce, al contrario del Lato Oscuro, sa perdonare, se ti dimostri davvero pentito... Ci vorrà del tempo, certo, ma sarai perdonato. Snoke ti ha manipolato, ma ora sei libero. Ti prego, per il suo bene e per quello del bambino, venite con noi!"

Ci guardiamo. Lui mi chiede con lo sguardo cosa fare. "Dove vai tu vengo anche io, Kylo, ma io ho bisogno di sicurezza ora." Lui annuisce, e insieme spegniamo le spade, consegnandole a Leia.

Saliamo sulla navetta in silenzio, scortati dai ribelli. Ci sediamo vicini a Leia, che ci guarda sorridendo. Dopo tutto ha appena scoperto che sta per avere un nipote. Vedo Finn in un angolo che mi guarda, come se avesse paura di avvicinarsi. Gli sorrido timidamente, chissà cosa pensa di me? Ora che ci penso, mi è mancato da morire. Mi alzo goffamente e vado verso di lui, lasciando Kylo da solo con sua madre, mi odierà per questo...

"Finn..."

"Rey..." una lacrima scorre sul suo viso. "Non sai quanto ti ho pensato..." Ci abbracciamo forte e gli sussurro: "Mi sei mancato anche tu..."

Ci stacchiamo, e lui inizia a bombardarmi di domande: "Dio Santo Rey, come stai? Sei incinta!! Ti ha fatto del male? Perchè sei restata con lui..." si zittisce, lasciandomi rispondere.

"Sto bene Finn, davvero, non mi ha fatto alcun male, anzi, mi ha addestrata... Sono restata con lui, è vero, sarei potuta scappare quel giorno, ma non l'ho fatto. Siamo legati, io e Kylo, un legame indissolubile. Sono passata al Primo Ordine per stare con lui, ma non credo di essere mai passata realmente al Lato Oscuro. So che ti sembrerà assurdo, ma lo amo..."

Mi aspetto di vedere rabbia e disgusto sul viso di Finn, ma tutto quel che vedo è comprensione. Mi sorride e cambia discorso, cercando con lo sguardo qualcuno. "Rey, ti voglio presentare una persona..." Mi porta da una ragazza, capelli neri, occhi a mandorla e un enorme sorrido stampato sul volto. "Lei è Rose." Ci presentiamo, e parlando capisco che dev'essere più di un'amica per Finn. Sono molto felice per lui.

Ho bisogno di sedermi e devo controllare come sta Kylo. Ho paura che si possa pentire della scelta che ha fatto. Mi giro per tornare dove ero seduta, e quello che vedo mi fa sorridere. Madre e figlio seduti vicini che parlano tranquillamente.

"Allora ragazzi... Maschio o femmina?"

"Non lo sappiamo, al villaggio non c'erano apparecchiature mediche all'avanguardia."

"Mh, appena arrivati potresti fare un'ecografia, Rey, anche per controllare come sta il bambino. Avete già pensato ad un nome?"

"No, ma abbiamo ancora tempo..." dice Kylo.

Non fa in tempo a finire la frase che lo interrompo con un urlo di sorpresa.

"Mi si sono rotte le acque!"

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Capitolo 10
*** X ***


"Quanto manca all'arrivo alla base?"

"Non mancavano ancora due settimane?"

"Rey, respira, pensa solo a respirare."

"Un'ora all'uscita dall'iperspazio."

"Generale, suo figlio è appena svenuto!"

"Comunicate alla base di mandare un'unità medica sulla pista di atterraggio."

"Qualcuno, per favore, POTREBBE SVEGLIARE BEN!"

"Continua a respirare, cara, stiamo atterrando..."

Voci confuse mi circondano, e non riesco a capire nulla. Sono sdraiata a terra, un sacco di persone sono vicino a me. Non riesco a capire quanto tempo sta passando. Sento dolore ovunque, e ho paura. Leia e Rose mi tengono le mani, dov'è Kylo? 

"Stai tranquilla tesoro, Ben sta arrivando, non si è sentito molto bene..." mi rassicura Leia, mentre sento urlare Finn: "CHE RAZZA DI SITH SEI SE SVIENI IN UN MOMENTO COME QUESTO! STAI PERDENDO CREDIBILITA', KYLO REN, MUOVITI, VAI DA LEI!"

"Vedi, te l'avevo detto che stava arrivando."

Kylo arriva, pallidissimo. Mi guarda per un secondo, smarrito, ma si ricompone subito e viene vicino a me, prendendomi la mano. Okay, posso farcela. Ci guardiamo per un secondo negli occhi. Entrambi siamo terrorizzati.

I portelloni si aprono e Kylo mi prende in braccio, portandomi fuori. Vengo sdraiata su una barella e spinta dentro alla base, in una stanza completamente bianca. Kylo si separa da me per alcuni secondi, mentre mi preparano per andare in sala parto.

"Direi che siamo pronti, Rey" mi dice l'ostetrica davanti a me. "Respira, e quando senti la contrazione, spingi."

Kylo mi riprende la mano e ci guardiamo. 

"Se svieni di nuovo ti uccido!" dico, mentre cerco di respirare. Sento un dolore acuto e stringo la mano di Ben, che ora sembra essersi calmato. 

"Stai tranquilla, sono qui..."

"Ho paura, Kylo, non sono pronta, è troppo presto, troppo..."

"Non pensare a questo ora, Rey, respira!"

"SE QUALCUN'ALTRO MI DICE DI RESPIRARE GIURO CHE MI METTO AD URLARE!"

"Un'ultima spinta!" ci interrompe un'altra infermiera, mentre io spingo, spingo e stringo la mano di Kylo.

Un secondo di totale silenzio. Silenzio carico di tensione, ma anche silenzio liberatorio. Un solo attimo di silenzio, rotto da un pianto delicato di un bambino. Il mio bambino! 

"Una femmina!"

Mi  viene appoggiata sul petto e la guardo. Come può qualcosa essere così piccola e delicata? Occhi giganti e verdi, bellissimi. Una testina piena di capelli sottili e scurissimi. Perfetta. Guardo Kylo, completamente rapito, che osserva questa nuova vita, una singola lacrima scivola sulla sua guancia. "L'abbiamo fatta noi..." sussurra. Sorrido, questo momento non potrebbe essere più perfetto. 

"Direi che dobbiamo darle un nome..." dico.

"Padme."

Annuisco. " Padme Ren?"

"No..." dice lui con voce decisa. "Padme Solo-Organa"

 

 

Padme è venuta al mondo solo tre ore fa ed è già stata rapita da Leia, completamente conquistata dalla sua prima nipotina.

"E' bellissima, congratulazioni..." dice per la decima volta, sempre stringendo a se la bambina addormentata. Chiudo gli occhi per riposarmi un attimo, sono esausta. Sento qualcuno bussare timidamente alla porta e riapro gli occhi. Finn è all'ingresso della stanza: " E' permesso?"

"Vieni pure Finn."

"Vorrei fermarmi un attimo, ma la guerra non aspetta nessuno... Generale, siete richiesta dagli ufficiali." A malincuore, Leia mi lascia la bambina. "Ben, forse dovresti venire con me, per aggiornarti su cosa è successo durante il vostro periodo di esilio..."

Finn, Leia e Ben lasciano la stanza, lasciandomi sola con Padme, addormentata. La osservo ancora. I suoi occhi sono verdi come i miei, ma profondi e espressivi come quelli di Ben. I capelli sono neri come il carbone, il naso è molto fine, come il mio. Il perfetto equilibrio tra noi.

Con la Forza, avvicino la culla per metterci la bambina, e, finalmente, chiudo gli occhi.

 

"Non abbiamo ancora finito io e te."

Mi sveglio di colpo da un sonno agitato. Non riesco neanche a ricordare cosa ho sognato... Nella stanza è buio, ma vedo un'ombra china sulla culla di Padme. Ben sta osservando la bambina con un'espressione preoccupata. Mi alzo e mi avvicino a lui, prendendogli la mano. "Hey, cos'è quella faccia?"

"Novità dal Primo Ordine..." si ferma, come indeciso se parlarmene o no. "No, niente, lascia stare per oggi, sei stanca, e questo non è il momento per pensare alla Galassia... Tutto ciò che conta è dentro questa stanza..." dice abbracciandomi "... L'Universo può aspettare." Le nostre labbra si incontrano in un bacio delicato, uno di quelli che valgono più di mille parole, uno di quelli che ha un solo significato.

"Ti amo..." mi sussurra Ben.

"Lo so..."

 

 

 

Sangue.

Sangue ovunque. 

L'odore soffocante di morte infesta la stanza, urla di dolore risuonano per i corridoi. Un ragazzo è in ginocchio, terrorizzato dalla figura che ha davanti, così femminile e bellissima, ma spaventosa. Vicino a lui, i corpi dei suoi compagni, ormai privi di vita, uccisi da quella ragazza con gli occhi di ghiaccio. Giovane, ma crudele. Infinitamente crudele, tanto da prendere quelle giovani vite senza pensarci. Nessuna pietà per il nemico, l'obbiettivo sempre chiaro. Anche lui è inutile, un gesto fulmineo della mano della ragazza spezza il collo alla sua vittima. 

Un piccolo sorriso si forma sulle labbra rosse della ragazza, mentre cammina per i corridoi della base. Il suono dei suoi passi è quasi inesistente, ma la sua presenza è notata da tutti. Percepire il terrore dei suoi sottoposti la fa sentire bene, maledettamente potente. 

Entrando nella stanza, neanche un briciolo di esitazione compare in lei. Si avvicina al trono con passi sicuri, inchinandosi.

"Leader supremo..." 

"Lexa Ren"

"I prigionieri della Resistenza sono stati inutili, non hanno detto nulla che non sapessimo già. I Ribelli erano su Corellia per aiutare Kylo Ren e la sua apprendista. Hanno decifrato uno dei nostri messaggi, ho già provveduto a far cambiare i codici..." La ragazza si ferma, alzando lo sguardo verso il suo Maestro con un espressione soddisfatta, come per chiedergli di farle delle domande.

"C'è dell'altro?" Snoke conosce bene la sua apprendista, e sa che quello sguardo voleva dire solo una cosa. Lexa sapeva qualcosa. Qualcosa che nessun'altro sapeva, qualcosa di così importante che l'averlo scoperto la rendeva così orgogliosa di se stessa che non vedeva l'ora di percepire l'approvazione del suo Maestro.

"Oltre ai Ribelli, abbiamo catturato anche alcuni abitanti del villaggio. In particolare una donna, la curatrice. Lei è stata particolarmente utile e, se devo essere onesta, le informazioni che ho ricavato dalla sua testa mi hanno stupito non poco... Proprio la mattina dell'attacco, la mercante di rottami era andata da lei per una visita..."

"Quindi?"

"E' incinta."

Sul volto del Leader Supremo si forma un'espressione stupita, sostituita lentamente da un sorriso compiaciuto. 

"Lexa Ren, manda un messaggio a ogni singola nave, ogni generale, ogni alleato, ogni soldato. Mobilita la flotta, concentra tutte le forze sulla ricerca della Base su cui si sono rifugiati. Voglio. Quel. Bambino."

 

Fine prima parte.




Finito, questo capitolo è stato un parto... (scusate, non volevo)
Comunque, questa è solo la prima parte, probabilmente la seconda uscirà quest'estate. Inoltre ho intenzione di scrivere una one-shot su Ben Solo... quindi preparatevi, perchè ci saranno molti particolari importanti per la seconda parte. 
Ringrazio tutti quelli che hanno letto la storia, e in particolare chi l'ha recensita <3.
Alla prossima ;)
-Lisa

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