Così innocentemente, ma innocente non sei..ma per me sei bello e puro come un angelo

di Spensieratezza
(/viewuser.php?uid=223962)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cosa succede tra i due fratelli? ***
Capitolo 2: *** Parlare con Seya ***
Capitolo 3: *** Chiederti di uscire ***
Capitolo 4: *** Baciami ***
Capitolo 5: *** Passione in cucina ***
Capitolo 6: *** Facciamo l'amore ***



Capitolo 1
*** Cosa succede tra i due fratelli? ***


Erano in pace, nessuna guerra all’orizzonte. Erano finalmente in pace.

E vivevano tutti insieme alla villa di Lady Isabel.

Perfino Ikki della Fenice, noto per essere un’anima solitaria, aveva ceduto all’allegra famigliola unita.
 

Seya sollevò lo sguardo dal giornale che stava leggendo all’ombra di un albero, per guardare i due fratelli.

Shun, il minore, aveva dei capelli verdi, lunghissimi, che gli incorniciavano il viso da angelo. I suoi occhi, erano così profondi e sinceri e belli come gemme preziose, che solo a guardarlo ti sentivi in soggezione, e quando piangeva, era ancora peggio. I suoi occhi brillavano direttamente come fari.

Ikki, il maggiore, che in quel momento era seduto sul prato, aveva lunghi capelli blu, come una criniera e lo sguardo fiero, da leone, da..FENICE, che risorge dalle ceneri. Da guerriero che non aveva bisogno di nessuno.

Solo che lui da qualcuno, in effetti, si lasciava avvicinare ed aprire un po’ la corazza.

Era suo fratello Andromeda Shun.
 
Fratello che, per inciso, in quel momento, inginocchiato dietro di lui, gli accarezzava le spalle in languide carezze.

Guardò meglio. C'era qualcosa di decisamente intimo, nel modo in cui le delicate mani di Andromeda, lasciavano le sue spalle per scendere fino ad accarezzare gli avanbracci nudi e muscolosi del fratello.

Forse un po’ troppo intimo.

Ikki però non sembrava dare segni di essere scocciato. Gli dava le spalle, ma si prendeva le carezze, senza allontanarlo.
Dopotutto erano belli da vedersi.
 
Fu per caso che Seya volse lo sguardo alla sua destra e notò Hyoga del Cigno, guardarli. Un po’ perplesso, un po’ turbato.

Ebbe la dimostrazione quindi, di quello che già pensava. A vederli da fuori, davano come l' impressione di violare una scena troppo intima, come se fossero degli intrusi che guardavano da un buco della serratura.
 
 
 
 
 
*

Seya e Hyoga, stavano camminando per il corridoio dell’enorme villa, entrarono un attimo in una stanza e Shun si stava cambiando.
Era mezzo nudo.

Hyoga lo prese in giro.

“Non c’è bisogno che ci ricordi costantemente che sei tra tutti noi, quello più in forma con il fisico.”

Shun si mise a ridere e borbottò qualcosa sul fatto che era Hyoga quelo con il fisico più in forma.

Tutti risero, mentre Shun cercava i suoi vestiti nel cestello dei panni.

I cavalieri non si aspettavano di vedere entrare Ikki in quel momento.
 
Anzi, stava per entrare, ma si bloccò sula porta, fissando inequivocabilmente Shun.

Per fortuna Seya stava guardando Shun e Hyoga, quindi si perse lo sguardo di Ikki che si posava sul sedere del fratello, ma quando volse lo sguardo e vide quindi Ikki, vide chiaramente che stava guardando il fratello, con sguardo attonito.

Anche Hyoga fece in tempo ad intercettare Ikki, prima che sparì dalla visuale a grandi passi.
 
“Hyoga..Seya, che c’è?” chiese Shun, notando che i due guardavano verso la porta.

“C’era tuo fratello..un attimo fa..ma è andato via subito.” disse Hyoga, perplesso.

Seya si volse a guardare apposta lo sguardo di Shun, che sembrò atterrirsi e imbarazzarsi un poco.
 
 
 
 
 
*

Un pensiero che non voleva prendere ancora forma, quello di Seya, ma quando, di notte, si alzò per andare a bersi un po’ di latte e tornando nella sua stanza, vide la figura di Shun, bussare timidamente alla porta del fratello, si fermò, attonito.

“Ikki, mi fai entrare?” chiese.

Shun era vestito con un pigiama leggero.

La maglia leggera era azzurra, ma il tessuto sembrava più leggero di una vestaglia.

I pantaloni leggeri erano bianchi.

Seya credeva che non gli avrebbe risposto o lo avrebbe mandato al diavolo, ma inaspettatamente, Ikki gli aprì.
 

A Seya gli girava la testa. Non riusciva a credere alla scena che aveva appena visto, sentiva che sarebbe stato meglio allontanarsi, ma qualcosa gli diceva che doveva esserci una spiegazione per cui Shun di Andromeda, andava a bussare in camera del fratello maggiore, alle due di notte. Magari doveva parlargli di una cosa importante, magari stava male!

Vergognandosi come un ladro, rimase lì, cercando di ascoltare, ma colse solo dei sussurri del minore.

“Non riuscivo a dormire..”

Tutto lì? Non riuscivo a dormire?

“Posso stare qui?”

Seya non credeva che Shun aspettasse davvero una risposta, era solo per formalità che aveva posto la domanda, quasi come fosse abituato a farla già altre volte.
 


Seya era attonito. Aveva sempre visto Shun come l’essere più fragile e puro, privo di malizia, sulla faccia della terra e ora invece scopriva che sgusciava fuori dal suo letto di notte, per andare a infilarsi in quello del fratello maggiore, quando pensava di non essere visto.

Intendiamoci, non che Seya credeva che facessero qualcosa, anzi, a giudicare dal silenzio che percepiva, credette che i due fossero già piombati in un sonno profondo.

Ma non era questo il punto.

C’era qualcosa di non innocente, in quello che Shun aveva appena fatto e Seya era disposto a giocarsi la sua armatura, che anche Shun a livello cosciente o non, lo sapesse.

Di fatto, quel ragazzo meraviglioso con la faccia da angelo, aveva un aspetto innocente, ma non era così innocente come a prima vista, guardandolo, si potrebbe dire.

Seya era disposto a credere che anche questo lato di Shun, facesse impazzire Ikki.

Seya non sapeva cosa ci fosse tra Ikki e Shun, forse niente, forse tutto, ma dopo la scena che aveva visto, era sicuro ormai che tra i due ci fosse qualcosa.

L’elettricità aerostatica che era volata quando Ikki fece entrare nella sua camera suo fratello, l’aveva avvertita anche lui da quella distanza.
 
 
 
 
 
 
*

L’indomani mattina, Sirio il dragone, entrò nella stanza di Ikki, chiedendogli se aveva preso lui il phone.

Ikki grugnì  e mise la testa ancora più sotto il cuscino.

Shun alzò appena lo sguardo e richiuse gli occhi,apparentemente imbarazzato. Per fortuna la sua mole di capelli gli nascondeva il viso.

“Giorno, Ikki. Buongiorno, Shun!” disse Sirio, corrugando le sopracciglie. “Il tuo letto ha qualcosa che non va?”

“Io..beh..ecco..”

“Mi ha stordito per tutta la notte di barzellette e monologhi sui suoi incubi. Non lo sopporto più.” disse Ikki, con un po’ troppa enfasi esasperata per suonare non artificiale.

“Ssssi. Hai visto il mio phone?” chiese ancora. I capelli bagnati stavano sgocciolando per terra.

“NO.” disse Ikki, suonando questa volta un po’ stridulo.

“Va bene..” disse Sirio, gettando appena un’occhiata sui capelli spettinati di Shun, che qualcuno avrebbe forse definito post orgasmo, per poi chiudersi velocemente la porta alle spalle.
 
 
 
 
Sirio stava ancora pensando a quella strana scena, quando scese per fare colazione.

Lady Isabel doveva ancora scendere, si impose di scrollarsi di dosso quei pensieri prima che arrivasse, mentre si serviva di caffelatte nella tazza.

“Sirio, è tutto ok? Sembri un po’ sbattuto.” Disse Hyoga, guardando l’amico, sedersi accanto a lui.

“Ma no..niente.” disse Sirio, ma non cambiò espressione.
 
Dopo aver sbocconcellato qualche biscotto al cioccolato nel caffelatte, tuttavia, cercò di dire, suonando indifferente:

“Non pensate che..ecco..forse il rapporto tra Shun e Ikki..sia un po’..morboso, ecco?”

Sia Seya che Hyoga si irrigidirono sul posto.

“Voglio dire, capisco che sono fratelli, ma..”

“Cosa intendi esattamente per morboso?” chiese Seya.

“Beh, tanto per fare un esempio, stamattina sono entrato nella stanza di Ikki per chiedere se ha visto il mio phone..e Shun era…lì che dormiva.”
 

Questa volta, Seya e Hyoga si gettarono un’occhiata.

“Che c’è? Mi sono..perso qualcosa?” chiese Syrio.
 
 
 
Ikki continuava a guardare Shun che dormiva placidamente nel suo letto. I suoi capelli a coprirgli il viso, l’espressione da angelo del paradiso. Era così bello.
Gli sovvennero delle parole di una canzone.

ancora nel mio letto

tu cosa fai, cosi innocentemente,

ma innocente non sei, come me
 
 

Ikki e Shun non facevano niente, quando dormivano insieme, quando Shun chiedeva a lui di dormire insieme. Semplicemente...dormivano, ma anche Ikki sapeva che, questo era tutt'altro che innocente. Sapeva che anche Shun lo sapeva. Non c'era niente di innocente nelle carezze di Shun sulle sue braccia. Oh, quanto desiderava mettere fine a questo gioco adolescenziale e capire se era come pensava, se anche Shun lo amava tanto quanto lo amava lui o era solo un'illusione della sua testa. Desiderava baciarlo, stringerlo a sè fino a non farlo andare più via. Oh, l'avrebbe fatto diventare pazzo prima o poi.






















ragazzi, credo che abbiate capito dal titolo singolare e dalla prefazione originalissima, che questa storia ha stuzzicato il mio lato romantico ahah xd io quando parto in fisso per questi due, vado fuori di melone lo so xd doveva essere una os, ma diventa troppo lunga quindi credo avrà almeno tre capitoli xd

ps le parole della canzone, sono famose e vengono dal titolo: Tra passione e lacrime, di Emma Marrone xd

se avete voglia, guardate questo video di Shun e Ikki *_*mi ha ispirato!

https://www.youtube.com/watch?v=di_IFgDrXsA

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Parlare con Seya ***


Quando arrivarono a fare colazione quella mattina, Shun aveva la faccia rossa e la testa bassa. Sembrava imbarazzato.

Ikki andò dietro di lui e gli accarezzò le spalle piano, sfiorandogli i capelli e il collo con le dita.

Seya vide Shun chiudere gli occhi a quei tocchi.

Quel pomeriggio aveva intenzione di parlare con Ikki.
 
 
 
 






*

“Che cosa c’è tra te e Shun?” gli chiese a bruciapelo, quel pomeriggio in giardino. Era stata dura riuscire ad avvicinarlo da solo, ma per fortuna ce l’aveva fatta.

“Come dici?” chiese Ikki con fare canzonatorio.

Seya non si scompose. Se l’aspettava una reazione del genere e si era ripromesso più volte di non farsi intimorire.

“Beh…ecco..siete strani in questo periodo..”

Ikki sbuffò con una smorfia e un accenno di risatina, scuotendo la testa.

“Non so di che cosa tu stia parlando.” Disse, mettendosi in bocca un filo d’erba.



“Sapevo che avresti risposto così..ma Phoenix, noi siamo tuoi amici..ed è..ormai sotto gli occhi di tutti il fatto che, vi sta accadendo qualcosa. Vogliamo solo dare una mano.”

“Tutti? Tutti chi?” chiese Ikki, avvampando.

Seya stette zitto.

“Parli così perché Shun..ti ha detto qualcosa?” chiese timoroso.

“Che cosa avrebbe dovuto dirmi Shun, se tu stesso dici che non c’è niente di cui parlare?” lo provocò Seya.

“Basta con gli scherzi. Questo non è un gioco.” ruggì Ikki.

“Certo che non lo è. Innamorarsi dei propri consanguinei, non lo è mai.” Disse Seya solenne, cercando ancora di non soccombere sotto la furia dell’araba fenice.
 
Sembrava che avessero caricato un cannone e avessero sparato direttamente in faccia a Ikki. Quest’ultimo era paonazzo e sembrava sul punto di soffocare.


“Ti rendi conto di quello che stai dicendo?”

Seya si arrischiò a guardare verso Ikki dritto negli occhi. Aveva uno sguardo omicida e Seya credette che fosse solo per via della vergogna che gli attanagliava le viscere, che ora era ancora tutto intero senza qualche osso rotto e la faccia gonfia. Ikki non voleva farsi sentire, era anche per questo che probabilmente non aveva gridato e si sforzava di non urlare.
 
“Ikki…non c’è niente di cui vergognarsi..il rapporto che avete tu e Shun…è speciale. So che lo ami profondamente e che faresti qualsiasi cosa per lui..e..”

Stai zitto! E non parlare..di cose che NON capisci.” Disse Ikki, afferrandolo per il bavero della maglietta. Era terrorizzato e aveva uno sguardo allucinato.

“Ikki..io vi ho visti…ieri notte..in camera..lui è venuto da te..
 


Ikki lo lasciò bruscamente andare a queste parole. Continuava però  a guardare Seya con un’aria mista a vergogna e terrore.

“Abbiamo solo dormito! Non che..devo giustificarmi con te..hai frainteso tutto!” sbottò senza guardarlo.
 
Seya però non aveva nessuna intenzione di arrendersi.

“Sapevo che non avevate fatto niente, Ikki. Io non ho frainteso niente.”

“Se non l’hai fatto, perché tutto questo discorso? Continuo a non seguirti!”

“Credi che non mi accorga di come guardi tuo fratello o di come lui guarda te? Ikki, tutti i cavalieri se ne sono accorti..”
 
Ikki si mise la testa tra le mani. Sembrava davvero disperato.



“Mi dispiace..oggi me ne vado..lascio la villa..non volevo creare questo disagio..perdonatemi tutti se potete..”

“NO, Ikki. Continui a non capire. Nessuno qui vuole cacciarti o che tu vada via.” Disse Seya, appoggiandogli una mano sul braccio muscoloso.

“Dal tuo discorso, pensi che io sia innamorato di mio fratello. Come puoi dunque ancora guardarmi dopo questo fatto? Quasi non mi guardo allo specchio io. Odio quello che vedo. Però lui sì, lui lo guardo sempre.”

“Ikki..”

“Non è giusto. Tutto questo non è giusto. Per tutti. Io me ne devo andare, ma non prendertela con Shun, ti prego, fammi questo favore. È vero, lo confesso, provo un sentimento non fraterno per lui, ma lui non è a conoscenza dei miei sentimenti. E non dovrà mai saperlo. Non voglio che lui mi odii..ti prego, Seya.”
 
Seya l’aveva guardato intensamente dopo questa sorprendente rivelazione. Era dunque come aveva pensato, tra i due fratelli ancora non era successo niente. Cosa ancora peggiore, Ikki sembrava ancora non capire che Shun era perfettamente consapevole di quello che c'era tra loro e che non era un sentimento a senso unico. Non osò però farlo presente, nel caso stesse prendendo una grande cantonata.

“Ikki, se tu davvero lo ami, glielo devi dire.”

“Cosa? No, sei impazzito?”

“Sono convinto che anche lui ti ricambi, Ikki. E ad ogni modo non potete più andare avanti così. Confessagli i tuoi sentimenti. Nessuno di noi ti giudicherà e sono sicuro non lo farà neanche lui.”
 
Ikki ci pensò su. Non avrebbe mai pensato di essere così compreso e accettato per l’amore che prova per Shun. Seya l’aveva decisamente stupito.

“Credimi, lo faresti soffrire molto di più, se lo abbandoneresti un’altra volta.” Disse Seya, per convincerlo definitivamente.






















Note dell'autrice: 

ciao ragazzi! Non voglio che pensiate che prendo sottogamba la cosa del'incesto, qui sia Seya sia i cavalieri, sono perfettamente consapevoli, che è una cosa importante e delicata, ma siccome questa è una storia principalmente fluff e leggera e romantica, non voglio metterci dell'inutile angst che non servirebbe a niente e appesantirebbe solamente la storia. Tenete anche presente che, i cavalieri dello zodiaco sono dei personaggi che, per via dei loro ruoli, è come se fossero degli esseri "senza tempo" e quindi lontani dai drammi di questo tempo, cioè invischiati in drammi famigliari o arrabbiarsi tipo per le bollette, affitto o pensare ad andare a lavorare o anche solo, avere delle relazioni normali. Nella mia immaginazione quindi, li vedo come se prendessero tutto con una sorta di distacco senza farsi inutili pippe mentali. Anche volendo sforzarmi, non riesco ad immaginarmi i cavalieri dello zodiaco che allontanano un loro amico e collega cavaliere, solo perchè non approvano chi amano. Li vedo più comprensivi che intolleranti, tiuttalpiù possono non concordare del tutto, ma che facciano dei drammi, non riesco a immaginarlo. Questo è tutto ^^ spero che abbiate trovato la reazione di Phoenx abbastanza realistica!

ps questo capitolo arriva subito dopo la scena del risveglio nel capitolo precedente. è la stessa mattina!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Chiederti di uscire ***


“Shun..volevo chiederti una cosa.” disse Ikki, avvicinandosi al fratello, che stava facendo un curioso gioco con un origami., seduto al tavolo della panca in giardino

“Dimmi.” Disse Shun, guardando il fratello, sorridendo.

“Ti..andrebbe di venire con me in un posto?”

Shun sbattè gli occhi, sorpreso.

“Certo. Dove?”

“Sarebbe..una sorpresa.” Disse Ikki, avvampando subito e dovendo voltare la testa dall’altra parte.

Shun sbattè di nuovo gli occhi e Ikki dovette fare appello a tutta la sua forza, per non guardarlo.

“Okay..va bene..mi piacciono le sorprese. Devo..cambiarmi?”

Ikki sospirò rumorosamente, cercando di calmarsi. Non era un appuntamento, si disse.

“No. Cioè..vieni come desideri. Perché me lo chiedi?”

“Beh, se è un posto carino..forse dovrei..”

“Ti ho già detto di fare come credi!” disse Ikki, sbottando.

Shun lo guardò un po’ intimorito.

“Io..scusami. Partiamo tra un paio d’ore. Fammi sapere..quando sei pronto.”

“O-okay, Ikki..”
 
Shun era rimasto sorpreso di vedere il fratello reagire in quel modo, ma più dei suoi modi scorbutici, lo aveva sorpreso il fatto che IKki sembrasse…nervoso. Come..imbarazzato. Si fermò a riflettere. Ikki voleva passare del tempo con lui da solo. Oddio, questo che cosa voleva dire? Voleva forse rimproverarlo per il fatto che erano troppo vicini e che dovevano smetterla? Voleva forse dirgli che aveva intenzione di lasciare la villa un’altra volta? Ad ogni modo, voleva seguirlo e capire dove voleva portarlo e poi anche seguire il suo istinto e mettersi qualcosa di carino.
 






















Note dell'autrice: 

Eccomi qui. So che vi aspettavate un altro tipo di capitolo. Scusatemi, ma è difficile immaginare Ikki e Shun in un appuntamento xd ho però intenzione di scrivere subito l'altro e postarlo nella stessa giornata se riesco! Purtroppo era importante far vedere Ikki che faceva questa proposta a Shun xd
baciiiii

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Baciami ***


Shun si era messo una maglia verde con le maniche corte, ma sfrangiate agli angoli delle braccia, che facevano risaltare i suoi occhi verde smeraldo e indossava dei jeans aderenti di velluto bordeaux.

Ikki apprezzava l’abbigliamento. Trovava che fosse davvero bellissimo.

L’aveva portato a piedi fino a un bel posto nei boschi. Era stata una bella passeggiata. Era una bella giornata. Anche per camminare.

Il posto risiedeva in una splendida radura in mezzo ai boschi.
 
Ikki l’aveva scelto per la bellezza del posto, per la luce, i fiori e la pace che traspariva da lì e per il fatto che c’era un tavolo di legno messo apposta lì, chissà da chi, ma che aveva infiammato le fantasie di Ikki.

Cercò di vederlo da un punto di vista romantico, come di un appuntamento, per mangiare e di non pensare a lui e Shun che facevano l’amore su quello stesso tavolo.
 
Ikki voleva che la cosa fosse più romantica possibile. Aveva decorato il tavolo con una tovaglia bianca, i bicchieri di cristallo e delle posate raffinate. Aveva tagliato personalmente il melone e l’aveva decorato con il prosciutto, aveva preparato degli involtini di prosciutto e formaggio e diversi tramezzini, per finire, tanta frutta fresca tagliata.



Shun era senza parole, ma non sembrava avere molta fame.

Teneva lo sguardo basso e guardava il piatto, mangiando lentamente. Sembrava imbarazzato.
 
“Ti piace qui?” gli chiese Ikki, un pò in imbarazzo.

“Sì. Molto.” Disse Shun.

Ikki si sentì le forze venire meno. Tutto a un tratto tutte le sue convinzioni sembravano lasciar il posto a un’illusione troppo evanescente per essere vera. Che cosa stava facendo? Davvero aveva il coraggio di andare fino in fondo? E se si sbagliasse del tutto?
 
“Shun, io..ti ho portato qui per una ragione. Credo che tu..l’abbia capito..”

Aspettò la reazione di Shun, che non tardò ad arrivare. Lentamente, infatti, Shun, alzò lo sguardo verso di lui.

“Non sei solito fare sorprese di questo tipo, quindi ho capito subito..che dovevi parlarmi di qualcosa. Ti ascolto.”

Sembrava incoraggiante, ma anche timoroso. Ikki cercò di farsi coraggio e prenderla alla larga.
 
“Non credo di averti mai detto..quanto io apprezzi tutto quello che fai e hai fatto per me..”

Vide Shun fare una smorfia incredula e capì di aver sbagliato le parole. Pessima mossa.

Io? Io non ho fatto mai niente, fratello. Sei tu piuttosto a salvarmi la vita ogni volta. Sono io che dovrei dire grazie, a te.” Disse Shun, perplesso e stranito.

“Mi sono espresso male..” tentò di rimediare Ikki. Accidenti, non era mai stato bravo con le parole. “Anche se non credo proprio che tu non abbia mai fatto niente per me, Shun. Ricordi quando sono tornato a Nuova Luxor, con il cuore pieno di odio, affrontando gli altri cavalieri e perfino te, come un nemico? Ho aggredito te, ti ho..deriso..e me ne vergogno profondamente. Tu neanche a quel punto mi voltasti le spalle..”

“Ikki..”

“Lasciami finire, ti prego. Tu non ti sei arreso e hai lottato perché il mio cuore pieno di odio si rischiarasse e tornassi ad essere quel fratello che quando eri piccolo, ti proteggeva dai bulli. Tu, solo con la forza dei tuoi nobili sentimenti, mi hai fatto ricordare, quanto anche io, tengo a te.”

“Ikki..” Shun aveva già cominciato a piangere e questo rendeva più difficili le cose.

Cercò di prendergli la mano, ma Ikki a malincuore, la ritrasse.
 

“So che pensi che sono sempre io a salvare te, ma non è così. Io la vedo in un altro modo. È stato solo grazie a te, che sono riuscito a contrastare il maleficio che mi annientò durante il soggiorno all’isola Nera. Io sono un burbero, ma questo non vuol dire che non apprezzo la gentilezza..la dolcezza..tutte cose che tu possiedi. Shun, io ti ho sempre spinto ad essere più forte, non perché mi vergognavo della tua debolezza, ma perché non potevo sopportare l’idea che se non ci fossi stato io un giorno a proteggerti, tu saresti morto, ucciso da un nemico più forte. Solo l’idea mi era insopportabile, ma la verità è che ho sempre amato la tua dolcezza, la tua sensibilità. Per me tu sei..come un gioiello prezioso.”

Shun ascoltò queste parole, rapito.

“Quando guardo i tuoi occhi, mi sembrano quelli di uno smeraldo. Il tuo viso, sempre pieno di stupore e meraviglia, così candido, anche dinanzi alle brutture del mondo, così privo di rancore anche davanti ai nemici più grezzi.. mi…mi fa pensare che..insomma..io non mi stancherei mai di guardarlo..”
 
Ikki pensò di aver detto troppo, forse era così. Si era spinto troppo oltre. Azzardò un’occhiata verso suo fratello e vide che Shun si era ammutolito. Non piangeva più e teneva gli occhi fissi sul piatto. Sbatteva più volte le ciglia, come a realizzare quello che Ikki aveva appena detto. Il suo colorito stava prendendo una sfumatura sempre più bordeaux, quasi del colore dei suoi pantaloni.

Ormai era troppo tardi per tornare indietro.

“La tua fragilità, mi fa venir voglia di abbracciarti, sempre, per poterti rassicurare e dirti che io ti proteggerò, sempre, qualunque cosa accada..ma non è solo questo.” si fermò un attimo per poi sospirare rumorosamente. “I tuoi occhi..quando mi guardi..in un certo modo,è come se mi trafiggessero dentro. Lo fai spesso, continuamente..”

Shun sospirò, preda dell’agitazione, guardandolo con ansia crescente.

“Mi guardi come se avessi bisogno di me…Shun, io non ti ho mai detto che..quando tu mi guardi in quel modo, tu mi fai sentire..un eroe.”

Shun lo guardò con la bocca semi aperta e  Ikki si passò una mano sulla faccia. Si sentiva quasi in lacrime.
 

“Lascia stare…sono così idiota. Tutto questo discorso non ha senso. Dimentica quello che ho detto.” Disse Ikki, girandogli le spalle e maledicendo Seya e i suoi stupidi consigli.

“Ikki, aspetta!” disse Shun, alzandosi all’improvviso e afferrandogli il braccio.

Ikki restò a fissarlo sbalordito.

“Tu sei un eroe.. per me..” disse Shun, fissandolo, mettendogli le mani a coppa sul viso. I suoi occhi brillavano.

“Shun, che cosa..”

Shun lo spinse gentilmente e caddero entrambi a terra. Shun sopra di lui, sull’erba,
 

Era fatta. Ormai Shun lo sovrastava. Si era messo sopra di lui. Una splendida creatura che lo guardava con un mix di tenerezza, amore e consapevolezza, anche leggero imbarazzo, ma continuava a sorridere.  Ikki si accorse anche che Shun era arrossito ma non smetteva di sorridere.

“Hai fatto tutto questo… per me.”

“Shun, siamo troppo..vicini.Dovremmo mettere..,un po’ più di distanza, non credi?” Disse Ikki a fatica, arrossendo.

 “Non è quello che voglio... Voglio dirti anch’io, quello che provo per te. Anche se tu sei mio fratello, voglio che tu lo sappia” Disse Shun, con gli occhi trabboccanti di lacrime, mettendogli le mani a coppa sul viso e guardandolo con il suo solito sguardo adorante e languido.
 
Ikki rimase a bocca aperta. Una dichiarazione simile, da parte di Shun, era sbalorditiva come vedere una nuvola verde al tramonto. Già era abbastanza estraniante che Shun prendeva l’iniziativa di sedersi sulle sue ginocchia, sovrastandolo, ma ora quella dichiarazione..Shun era quello timido e vergognoso, che si imbarazzava, anche qualora avesse scoperto che Shun era perfettamente consapevole della situazione di ambiguità in cui da vario tempo si trovavano, Ikki credeva che non avrebbe mai trovato il coraggio di parlarne esplicitamente.
 
Shun forse la pensava allo stesso modo e forse come anche lui, credeva di aver detto troppo, perché smise di parlare e posò le  labbra sulle sue e lì Ikki perse del tutto la lucidità.

La sua bocca sapeva di rosa, di frutta, era candida e dolce come le pesche appena sbucciate. Si sentì sciogliere anche solo a sentire quelle labbra sulle sue. Quando le loro lingue si incontrarono, si sentì infiammare del tutto. Mise una mano sulla schiena di Shun, per sentirlo più vicino perché non poteva più negare a sé stesso quel desiderio.
 
Shun gemeva disperatamente, sentendo la lingua del fratello, invadere la sua, esplorargli la bocca in un modo così estatico come non aveva mai sognato neanche nei sogni più proibiti. Phoenix era passione, esaltazione. Si sentiva in estasi solo a essere baciato da lui.
 






















Note dell'autrice: 

ragazzi ciao!! Allora, avevo detto che questo era l'ultimo capitolo! Così non è stato alla fine ahha xd ce ne sarà anche un altro. Vi giuro sono stata molto combattuta fino alla fine, fino alla fine ho modificato il capitolo perchè non ero convinta di come stava venendo..cioè un incrocio tra romanticismo e passione ma incompiuto..nel senso che stavo per censurare la parte clow diciamo xd ho capito che stava venendo un obbrobrio e ho pensato se fermarmi al bacio, ma poi ormai ci ero troppo dentro..ormai la parte erotica la voglio mettere! Ho deciso quindi di fare un altro capitolo, perchè ci tenevo che di questo invece, ci si manteneva solo sul romanticismo e non sulla parte hard! :)) ovviamente non intendo che spezzo il capitolo. Volevo dire che qui, nel bosco, si limitano ai baci xd

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Passione in cucina ***


Erano tornati alla villa nell’imbarazzo più assoluto, ma anche pieni di quel batticuore adolescenziale che senti quando sei innamorato e l’oggetto del tuo amore, ricambia, all’improvviso, con un gesto plateale, come un bacio.

Shun aveva 16 anni e Ikki 17. Dopo la battaglia con Ade e dopo che Seya si fu rimesso – per fortuna dopo l’ultima battaglia, era solo svenuto– anche Shun aveva avuto bisogno di cure assistite. Era stato uno shock, venire a patti con il fatto che il dio l’aveva posseduto e per diversi giorni Ikki gli era stato molto vicino. L’aveva coccolato e abbracciato ed era stato molto presente per lui. Quell’esperienza li aveva legati un po’ tutti insieme più di quanto erano stati finora.
 
Nel cuore di Shun e Ikki, però, non c’era solo oscurità e dolore e battaglie. Come anche gli altri cavalieri, loro provavano tutti i turbamenti tipici della loro giovane età. Seya, per esempio, aveva preteso che la sorella venisse a vivere vicino a lui, per non dover stare mai più separati. Dragone si era fidanzato con Fiore di Luna. E loro due…beh loro due, erano Ikki e Shun, no?

Per la prima volta, non avevano nessun nemico da sconfiggere ed era quindi difficile distrarsi e non pensare a quanto il loro legame e rapporto stesse diventando sempre più intimo e unito.

Desideravano stare vicini e più cercavano di resistere e più non ci riuscivano, fino ad arrivare a quel bacio.
 
Tornare alla villa dopo quel bacio, fu strano, ma anche esaltante, come una relazione proibita che nessuno doveva sapere ma che diventava sempre più difficile nascondere.
 
Dover resistere alla passione di Ikki, che lo guardava e a stento nascondeva quanto lo desiderava, era ancora più difficile. Shun non riusciva a resistergli neanche prima del bacio, figurati se lui lo guardava così.
 


Shun non sapeva come si erano ritrovati da soli in cucina, a Ikki che si chiudeva la porta alle spalle, o forse era stato lui a far sì che accadesse? Lui che era entrato in cucina,sperando che Ikki lo seguisse?

Sapeva solo che era indietreggiato fino a sentire l’odore speziato e forte del legno alle sue spalle e le mani di Ikki davanti a lui e sul legno.
 
E poi Ikki l’aveva baciato e poi erano diventati un groviglio di corpi con le gambe di Shun intrecciate a quelle del maggiore e quando Ikki cominciò ad accarezzargli la schiena e le gambe, il suo corpo si accese del tutto e si sentì già eccitato.
 
“Ikki…fratello…ho sempre sognato..che mi toccassi così..che mi stringessi così..” disse, cercando di frenare le lacrime agli occhi che gli scendevano copiose dagli occhi, insieme all’erezione che si stava accendendo in maniera prepotente, insieme a quella del fratello.

“Ikki..” gemette ancora Shun, sentendo i baci roventi di Ikki, sul suo collo e la sua mano andare sotto la maglietta e accarezzarlo sulla pelle nuda.

Shun gemette ancora, poi sentì la mano di Ikki, accarezzarlo in mezzo alle gambe e gli sembrò di svenire dal piacere.
 
“Fratello..” gemette Shun. Ora era il suo turno a baciarlo sul collo, facendolo sospirare di piacere. Gli mise le mani sotto la camicia e cominciò ad accarezzarlo. Era bollente. Shun si chiese come sarebbe stato il resto del suo corpo.

“Voglio fare l’amore con te.” Disse Shun, guardandolo negli occhi.

Ikk lo guardò rapito, gli toccò le labbra con le mani, ne disegnò un arco immaginario, percorrendo le sue labbra e poi riprese a baciarlo con passione.
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Facciamo l'amore ***


Shun non sapeva come era riuscito  a entrare nella camera del fratello, seguendo Ikki che gli faceva strada, senza incrociare gli altri cavalieri o la servitù. Temeva che i loro sguardi e il loro linguaggio del corpo, fosse fin troppo esplicito.
 
TONF.

Suo fratello lo aveva spinto sul letto. Era stato un po’ rude, ma non gli aveva fatto male. Il letto era morbido e poteva sentire l’odore di suo fratello impregnato su tutto il materasso.

Ikki lo guardò con una sorta di roca eccitazione e poi si stese su di lui.
 
“Mmmm..” Shun non poteva fare a meno di gemere a quel contatto. Era così bello sentire suo fratello così addossato su di lui, che lo vezzeggiava e lo baciava e lo accarezzava con quelle sue mani così sicure e forti.
 
“Ti amo…ti amo..” glielo disse e glielo sentì dire, ma se Shun glielo esternò a parole senza vergogna, Ikki glielo sussurrò all’orecchio e..oddio, quanto era bello sentirlo.
 
“Non ti lascerò mai più solo..” gli disse poi, più ad alta voce, mentre Shun gli accarezzava i capelli, stringendoli con sensuale tenerezza.

Shun reclamò un’altra volta le sue labbra e il maggiore si lasciò fare per poi cominciare a spogliare sé stesso e Shun di riflesso.
 
 
 
 
 
Pov Ikki

Sii delicato

Non lo vedi che creatura leggiadra hai davanti?

Non puoi permetterti di romperlo,

sii gentile

Oddio, Shun, desidero questo da così tanto tempo

È più del semplice desiderio carnale

È il desiderio di imprimere un laccio al  tuo cuore
Meglio di qualsiasi catena

Meglio della tua

Per non permettere mai al tuo amore per me
Di svanire

Un laccio al cuore che non ti faccia mal male

Ma solo godere, godere e ancora godere

Voglio farti godere

Voglio darti la prova

Del mio amore per te!
 
 
“Ikki…”

Shun cominciò a contorcersi sotto di lui, durante la preparazione.

Ikki per un attimo ebbe paura che suo fratello sentisse troppo dolore.

Il suo corpo era così delicato, non voleva rovinarlo.

Si fermò per un attimo e prese a masturbarlo, prima piano, poi un po’ più audacemente, poi lasciò che la sua erezione strusciasse sulla sua.

Shun gemette più forte
 
“Ohhh…mmmm..”

Sembrava che vedesse le stelle.

Sì…è come il paradiso questa sensazione! pensò Ikki.
 


Quando stabilì che Shun fosse bagnato e aperto a sufficienza, entrò dentro di lui.
“Gnnnnnn..”

“Guardami. Shun. Shun!”
Gli prende il viso tra le mani e lo baciò.

“Mmmm..”

Shun ricambiò felice e Ikki si accorse presto di vederlo più sciolto.

Piano, prese a muoversi, poi sempre più forte, vedendo il viso di Shun, godere insieme a lui.
 
 

Quando finì di fare l’amore con Shun, uscì da lui ma gli rimase abbracciato.

Shun era sfinito, ma non smise di accarezzarlo con le dita, sul viso, sul torace.

“Ti prego, non pentirti..” sussurrò suo fratello minore.

“Questo, è qualcosa di cui non mi pentirò mai. Ti amo, Shun.” Disse Ikki, baciandolo di nuovo, intrecciando la mano nella sua.

“Ti amo, Ikki..” rispose lui.
 
Ci sarebbe stato tempo, per rivelare a Shun, che Seya sapeva, che gli altri cavalieri sapevano e forse anche Atena.

Ci sarebbe stato tempo per dimostrargli in tutti i modi possibili che lo amava e che non doveva preoccuparsi perché non lo avrebbe mai più lasciato.

Ora era troppo stanco. Voleva solo dormire un po’, insieme all’amore della sua vita, suo fratello.
 






















Note dell'autrice: 

ecccomi! Stavolta è davvero finita! Chi ha seguito le mie precedenti storie su Saint Seya avrà notato che è la prima volta dove vado a finire su scene un pò spinte ahhah xd dovevo recuperare il tempo perduto xd a parte gli scherzi, le volte scorse non sono riuscita a descrvere Shun e Ikki che facevano l'amore, stavolta sì! :) sono contenta! Spero la storia vi sia piaciuta! A me sì :)) <333 ps potrei scrivere un missing moment prossimamente, vedrò :) per ora la storia è conclusa!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3749901