Per Jared e Jensen, quelle due settimane sarebbero state fantastiche poichè sia Gen che Dany sarebbero state, per motivi diversi, a Vancouver e quindi anche sul set di Supenatural. Gen, libera dai suoi impegni sociali o dai media, si era ricavata quei giorni di "vacanza". Dany era impegnata con le riprese dato che da un po' faceva parte del cast dello show del suo adorato marito, nel ruolo di Sister Jo.

Insomma , un idillio!!

Un idillio fin quando Jensen, una mattina, camminando tra le roulotte dei suoi colleghi non passò per caso davanti a quella di Misha. Si avvicinò solo per bussare e vedere se l'amico era lì dentro o in giro a creare guai o cercare qualcosa di strano per i suoi post assurdi, come al solito. Ma la mano chiusa a pugno gli rimase ferma a mezz’aria quando le voci che provenivano dall'interno del camper lo raggelarono.

"Che ne dici Genevieve...”

"Gen...devi chiamarmi Gen. Credo che ora come ora possiamo ritenerci abbastanza intimi da chiamarmi così!!"

"Ok! Ok! Gen...allora che ne dici va bene se lo faccio così?!"

"O mio Dio!! Non avrei mai pensato di poterlo fare così. E' fantastico....davvero fantastico. Sei davvero grande. Oddio!!! Sìììì!!! Questo mi fa impazzire....."

Jensen inghiottì stupore e forse anche rabbia per quello che stava succedendo lì dentro.

Misha e Gen? Gen e Misha? Che facevano.....facevano....cose? Quelle cose!!!!!!

Come potevano fare una cosa del genere a Jared? Alle loro famiglie?

Sarebbe dovuto entrare e mettere fine a tutto. Prendere a male parole Gen, rinfacciandole senza gentilezza che gli faceva schifo averle affidato i suoi figli. Avrebbe decisamente preso a pugni Misha senza nemmeno dargli la possibilità di trovare una delle sue scuse inverosimili.

E stava davvero per farlo quando , da lontano, vide arrivare e andargli incontro Jared.

Sorridente e solare come al solito.

Uno sguardo veloce al camper da cui le voci ancora non la smettevano. Uno, altrettanto veloce al fraterno amico.

Poi la razionalità la fece da padrone e decise che la questione l’avrebbe risolta in modo che Jared ne uscisse meno malconcio possibile.

Jensen si allontanò dalla porta e andò incontro al giovane collega.

"Ehi!" fece il più giovane.

"Ehi! Jay...come mai in questa zona?!" chiese il biondo recitando come meglio poteva in quella che era la sua vita reale e non una scena del loro show.

"Cercavo Gen. Mi hanno detto che era da queste parti!"

"Io sono qui da un po' e non l'ho vista. Ma hanno appena aperto l'area mensa. Sicuro che non sia lì?! Quella donna è piccola ma mangia da far spavento!" fece sorridente e spingendo l'amico e collega verso la mensa.

"Ehi! Stai forse insinuando che la mia piccola è un secchio dell.."

"Nooo!!!, non mi permetterei mai. Ma sai com'è? Ha sposato uno come te e come si dice: Dio li fa e poi li accoppia!!"

"Ma come siamo gentili oggi, Ackles!"

"Già! Effetto Daneell!!" scherzò, trascinandolo via, lontano dal camper di Misha.

Ci avrebbe pensato dopo, da solo, a quei due traditori.

Dopo quel momento di pura follia, sia Jared che Jensen vennero richiamati per l'inizio delle riprese del nuovo episodio, che prevedeva solo un paio di pose per Dany e poi un Castiel soggiogato da una sorta di possessione. Quindi l'episodio si prevedeva piuttosto cruento e snervante e come da copione erano previste anche qualche scena di lotta dell'angelo prima con Dean e poi con Sam.

Sarebbe stato un episodio sfiancante , anche perchè Misha era un ottimo attore ma una schiappa nelle scene di lotta.

Previsione: ciak su ciak.

E poi c’era tutta quell’altra situazione e per Jensen fu facile incanalare la frustrazione che provava ogni volta che incrociava lo sguardo con Misha/Castiel.

Dopo le varie riprese più tranquille, era arrivato il momento della venuta alle mani tra Dean e Castiel. Venne spiegato agli attori i vari movimenti, il tempo da tenere con i differenti colpi così da agevolare le riprese di macchina e poi lasciarono ai due interpreti qualche momento per provare e decidere al meglio.

Quando tutto sembrò pronto, Jensen che per tutto il tempo si era sforzato di recitare come al solito, ignorando quasi gli "Amico, tutto ok?!" di Jared che ormai conosceva alla perfezione gli stati d'animo del biondo quando qualcosa non andava, si ritrovò faccia a faccia con il "collega angelico"

Misha lo guardò e notò che il collega era già in concentrazione, ciò significava che quello davanti a lui era già Dean Winchester.

"Pronto Jens?!" lo richiamò comunque.

Jensen sembrò fulminarlo e quell'espressione lasciò basito l'altro.

"Vediamo di farne una e buona!" sibilò tra i denti, il biondo.

"Ok, ragazzi! Pronti......ciak.....azione!" urlò il regista.

E in quel preciso istante , Dean e Castiel , presero vita.

"Cass, renditi conto di quello che stai facendo...." - presa per le spalle.

"Non devo di certo renderne conto a te, misero..." - Castiel si libera, strattonandosi via da Dean.

“Non puoi continuare con quello che stai facendo..” - prova a colpirlo, ma manca il segno.

“Non mi fermerò solo perché sei tu a…”- e affonda un pugno schivato per un pelo.

“Non sei tu. Tu non fai queste cose agli amici...” - ricambiando l’attacco.

“Io faccio quello che voglio con chi voglio!” mettendosi in posizione di attacco.

Ma qualcosa, a quella battuta dell’angelo, scattò nell’interprete di Dean.

Jensen, che in quel momento risentì nella testa le voci udite nel camper, lo afferrò saldamente per le spalle e lo spinse con forza contro la parete di legno pressato che Misha aveva dietro. L’impatto fu davvero forte, troppo, tanto che Misha gemette vistosamente e il regista diede immediatamente lo STOP.

“Misha, tutto ok?!” fece l’operatore accanto all’attore, che decisamente stralunato fissava il collega di fronte a lui che di rimando lo stava ancora guardando.

Che era quella? Rabbia di Dean, rimorso di Jensen?

Indecifrabile.

“Sì, sì...tutto ok!” riferì l’attore a chi gli chiese se stava bene.

“Ok, ragazzi. Questa la teniamo, ma Jensen?!” fece il regista richiamando l’attore principale. “Vacci piano con le prossime scene. Castiel ci serve sino a fine stagione!” e andò via.

“Jens?!” lo richiamò Misha vedendo lo strano modo in cui si stava comportando il collega. E ci rimase ancora peggio quando Jensen, gli voltò le spalle e lo lasciò da solo. Pensava almeno a una sentita richiesta di scuse o magari ad una battutina stile presa in giro come al solito.
nvece, niente!

La giornata finì così. Tra sguardi strani e riprese più o meno tranquille.

Il giorno dopo, Jared, dopo aver lasciato Gen nel loro appartamento di Vancouver, mentre si aggirava tra i vari camper dei set, alla ricerca di Jensen, si ritrovò proprio a passare davanti alla roulotte del biondo. Pensò che forse il collega fosse ancora lì a rimuginare su quello che gli avevano detto fosse accaduto il giorno prima con la scena con Misha.

Lo conosceva e sapeva quando , dopo episodi del genere, l’amico si sentisse in colpa.

Stava per bussare, quando…

“Oddio, non avrei mai pensato che fossi uno a cui piaceva fare cose del genere!”

“Beh! Dany, non sono molte le cose che cerco di tenere nascoste, ma le più belle, le mostro solo ai più meritevoli!”

“Disse l’angelo del Signore!”

“Allora? Ti piace così o vuoi che lo faccia più….”

“No! Così...così è fantastico. Va’ avanti così. E’ bellissimo!!!”

“Come desideri, mia signora!”
 Sììì! mi piace.....mi piace!"

Fuori , oltre la porta del camper di Jensen, un Jared decisamente sconvolto, sentiva il panico crescergli dentro manco stesse per nascergli un altro figlio.

“Come possono….come possono fare una cosa del genere….” pensava in ansia e completamente in confusione.

“Ehi! Jay!!” fece la voce di Jensen ad una decina di metri da lui.

Jared si voltò di scatto verso la voce che lo richiamava.

“Jens...Jensen??!” fece cercando di riprendersi. “Sì, arrivo!” esclamò allontanandosi velocemente dal camper e raggiungendo l’amico.

“Mi cercavi?!”

“Sì..sì, in effetti, sì. Pensavo fossi nel camper, ma invece...”

“Sono qui!” fece il biondo, guardandolo strano. “Che hai? Sei nervoso?!” chiese.

“Nervoso? Io?”ripete poco convinto.

Jensen scosse frustrato la testa. “Sei tanto bravo a recitare Sam, quanto pessimo a mentire come Jared!” lo canzonò, poi insistette, però con tono più serio: “Jared, tutto ok?” chiese solo, ma non dimenticando ciò che era successo il giorno prima.

Jared lo guardò e capì che se non si dava una calmata, Jensen non si sarebbe fermato e avrebbe iniziato uno dei suoi interrogatori.

Così fece un respiro profondo e riprese il controllo, decidendo così che la questione Misha /Dany l’avrebbe sistemata in modo che il suo amico ne uscisse meno malconcio possibile.

“La verità è che oggi le ho io quelle scene con Castiel, con Misha insomma e dopo che tu l’hai letteralmente sbattuto al muro io...insomma...io non vorrei...” tentò di giustificarsi.

Jensen gli sorrise amichevolmente mettendogli una mano sulla spalla e in quel gesto Jared trovò l’occasione per allontanarsi ancora di più dal camper dell’amico.

“A Misha non succederà niente!” lo rassicurò Jensen. E poi sussurrandolo appena. “Almeno per adesso!”

“Cosa?!” fece Jared che lo aveva sentito bisbigliare.

“Cosa?….niente. Dicevo...vediamo di darci una mossa. Le nostre signore ci aspettano per cena!” esclamò in un sorriso tirato ma che sperava di essere convincente.

In quel momento nella mente dei due attori il dispiacere reciproco per ciò che le mogli stavano facendo loro.

Jared dispiaciuto e preoccupato per Jensen. Jensen dispiaciuto e preoccupato per Jared,

Entrambi stavano cercando di proteggersi, l’uno all’insaputa dell’altro.

Quando i due attori arrivarono sul set, dovettero aspettare ancora un po’ fino all’arrivo di Misha, già pronto nei panni di Castiel.

“Bastardo!” pensò Jensen guardandolo di traverso.

“Traditore!” fu invece, il pensiero di Jared.

L’interprete dell’angelo li salutò come suo solito: sorriso, battutina, pacchetta sulla spalla.

Ma rimase interdetto quando sia da Jared che da Jensen, nulla venne ricambiato.

Decisamente , quei due, tramavano qualcosa e lui ne era il bersaglio. E “l’incidente” con Jensen del giorno prima ne era decisamente un’avvisaglia, si ritrovò a pensare Misha.

Comunque , fece finta di niente e si lasciò guidare dalle istruzioni che gli vennero date dal capo stunt su come avrebbe dovuto interagire con Jared/Sam, durante la scena di lotta.

Il regista, dopo essersi assicurato di avere tutto sotto controllo, diede il “campo libero” e al centro della scena rimasero solo Sam e Castiel.

“Pronti…..ciak…..azione!!” fu l’input e i due attori iniziarono con la loro scena. Battuta, pugno…..battuta, spinta…..battuta, schiva calcio…. Battuta , schiva pugno.

Poi il clou che di certo non era scritto in copione. Soprattutto in quello di Misha.

“Tu e quell’inetto frustrato di tuo fratello non mi fermerete. Io mi prenderò tutto ciò che avete!” e in quel preciso momento, un “No!!” rabbioso da parte di Jared e non di Sam, riecheggiò sul set.

Un attimo dopo, un destro ben piazzato colpì il mento di Misha che stramazzò letteralmente al suolo.

“STOP!!!!!!!” urlò il regista, correndo in scena. “Ma che diavolo vi è preso a voi due!” urlò furioso, rivolto a Jared e a Jensen subitamente accorso accanto al giovane collega che respirava ancora a fatica. “Se andate avanti di questo passo, vi scordate che vi lasci fare ancora certe scene! Avete dimenticato come si finge una lotta??!” continuò dando la mano a Misha, stranamente in silenzio e sbalordito, aiutandolo ad alzarsi. “Riprese sospese per il momento. Voi due pensateci, tu...” fece rivolto all’interprete angelico. “..va’ in infermeria e fatti dare un occhiata o almeno un po’ di ghiaccio.” e quando vide che nessuno si mosse, certamente spaesati da ciò che era successo, l’uomo gridò severo. “Muovetevi!!”

Jared e Jensen si allontanarono insieme, ignorando bellamente Misha che restava fermo appena dietro di loro. Andarono al camper che la produzione aveva assegnato a Daneell e che la ragazza condivideva con Gen, in quel periodo che l’amica era a Vancouver.

Quando le due ragazze , videro entrare i loro mariti ne rimasero sorprese.

“Non pensavamo che le riprese fossero così brevi oggi!” fece Dany.

“C’è stato un piccolo intoppo sui set. Siamo in pausa….” fece Jensen.

“...di riflessione!” aggiunse ironico Jared.

“Che avete combinato, ragazzi?!” si intromise Gen, vedendo il volto decisamente troppo pensieroso del marito. “Uno scherzo andato male?” provò, provocandoli.

“Qualcuno finirà in ospedale?!” si accodò con la stessa ironia, Dany.

“Sì, io. Se questi due non mi spiegano finalmente perché , da ieri, mi stanno massacrando di botte!” fece la voce seccata di Misha, appena entrato nel camper delle ragazze e che si indicava il mento già violaceo per il colpo ricevuto.



 

“Sì, io. Se questi due non mi spiegano finalmente perché , da ieri, mi stanno massacrando di botte!” fece la voce seccata di Misha, appena entrato nel camper delle ragazze e che si indicava il mento già violaceo per il colpe ricevuto.

“Cosa?” fece all’unisono le due donne, decisamente stranite. E visibilmente infuriate. Scherzi si, ma non da lasciare un simile segno. “Oddio!!! Ma che ti è successo?” chiese Gen.

“Chiedilo a tuo marito!” sbottò Misha.

“Va’ fuori di qui, Misha o ne prenderai un altro!” ricambiò Jared avanzando verso quello che sarebbe diventato un ex amico.

“Jared!!! sei impazzito!” gli andò dietro Gen.

“Jensen ma che succede?!” chiese Dannell.

“Tu stanne fuori!” le ordinò con un tono che la donna non gli aveva mai sentito usare. Non con lei per lo meno. E la cosa non le piacque affatto.

“Come scusa?” fece impettita. “Misha viene qui con la faccia che sembra una melanzana, Jared vuole sbatterlo fuori a pugni e tu fai Dean con me dicendomi di stare zitta??!” gli inveì contro decisamente poco gentilmente.

“Al diavolo!!” imprecò Jared, guardandola furioso. “Ci manca solo che ti metti a difendere il tuo amante davanti a tuo marito!”

“COSAAA!!!???” esclamarono gli altri quattro.

E mentre tre di loro cercavano di riassettare la mascella crollata decisamente a terra, fu Jensen a raggiungere l’amico. “Il suo...amante?!”

“Mi dispiace….mi dispiace,….volevo risolverla in altro modo. In modo che tu non ne sapessi niente. Li avrei fatti ragionare, che ne so, rinsavire e invece….”

“Jay, amico. Ma che stai dicendo?!” cercò di calmarlo mettendogli le mani sulle spalle.

“Li ho sentiti, Jens!” fece addolorato. “Ho sentito Misha e Dany che facevano….” e abbassò lo sguardo in imbarazzo e in colpa.

“Cosa!!!??” fecero i due chiamati in causa.

“Jay, ma sei impazzito?…..io ...io e Misha?!” fece la ragazza, al colmo della più assurda sorpresa.

“Non negare….vi ho sentiti!!” l’accusò il giovane.

“Jens...Jensen , no...no...ti giuro che io ...io non ho mai….” iniziò a giustificarsi il moro, quando lo sguardo decisamente rabbioso di Jensen lo investì.

Cavolo se si metteva male!!

Jensen era una statua di ghiaccio. Poi come se volesse rimettere quel treno sul giusto binario provò a spiegare:

“Jared….Jared...non era Daneell quella con Misha. Mio Dio….mio Dio….” non sapendo come dirlo.

“Cosa? Chi... chi era?”

“Oddio, amico. Era Gen. Era Genevieve, quella che stava con Misha nel suo camper!”

“COSAAA!!??” sbraitò di quattro ottave di voce più alta, Gen. “Ackles , credo che i fumi della tua birra ti abbiano dato alla testa!!” lo rimproverò furente.

Jared guardò l’amico. Jensen guardava lui.

“Jensen, erano nel tuo camper , non in quello di Misha. Ieri io li ho sentiti...”

“No, no, no…..io li ho sentiti nel suo camper!” indicando Misha. “ Ed era l’altro giorno e ...” e poi , entrambi ebbero la più funesta delle rivelazioni.

Jensen si girò verso Misha che ormai era spalle alla parete.

“Tu…..” ringhiò Jared che in quella sua furia sembrava ancora più alto.

“Figlio di una grandissima puttana... tu ti fai entrambi le nostri mogli, sotto il nostro naso!!??” sbraitò furente Jensen, facendo da spalla al collega.

“No, no, no, no,…..” sembrava supplicare Misha, mentre già la sola ombra dei due uomini che avanzavano verso di lui con aria minacciosa, lo stava atterrendo.

“Jensen Ross Ackles, giuro su quello che ho di più caro che se non metti immediatamente a cuccia quel tuo dannato testosterone texano, questa è l’ultima volta che mi vedi!” esclamò la voce ben poco calma di Daneell.

Jensen si girò verso la moglie , guardandola in cagnesco.

“Dany non peggiorare la situazione!” ribattè il biondo.

“Lasciate stare Misha!” intervenne Gen, affiancando l’amica e incrociando le braccia al petto.

“Genevieve!!” la richiamò il marito.

“Niente Genevieve, bestione!!” replicò furiosa rivolta a Jared che si ritrovò ad alzare le sopracciglia per la sorpresa di quell’appellativo.

Un attimo di silenzio fra le due coppie che si guardavano come se fosse Mezzogiorno di fuoco.

L’unica nota stonata, un Misha decisamente allarmato, ancora bloccato alla parete del camper.

“Misha?” fece Gen, rivolta all’amico in trappola. “Ti dispiacerebbe lasciarci sole con questi due idioti?!”

Misha cercò di sgusciare via ma Jensen lo fulminò con il solo sguardo.

“Muoviti e dovranno trovare un altro tramite per Castiel!”

A quel punto , Daneell, avanzò a passo deciso e si mise tra Misha e il marito.

“Dany, levati di mezzo!” le ordinò il biondo, con tono furioso.

“Altrimenti che fai, cowboy?!” lo provocò la ragazza e in quel mentre anche Gen si mise accanto all’amica, a protezione di Misha.

“Non ci posso credere!!” sussurrò sbalordito, Jared , nel vedere la moglie fare quel gesto.

“Io….io sono quella che non riesce a credere a quello che sta succedendo!” lo rimproverò la moglie. “Misha, vattene!” fece poi, aprendogli la porta della roulotte e facendo in modo che l’attore potesse sgattaiolare via.

Fu Daneell a richiudere la porta.

“Ora sedetevi. Tutti e due!” fece immediatamente dopo, rivolta ai due attori.

Jensen, sbuffò e anche se contro voglia raggiunse la poltroncina e vi ci si affondò letteralmente dentro. Jared rimase , invece, in piedi a fissare la moglie.

“Ora...” fece lei puntandogli il dito in pieno petto. “...tu...” e spingendolo verso l’altra sedia, poco lontana dall’amico già seduto ma comunque ancora furente. “...ti siedi qui..” e spingendo ancora. “ ...fin quando io non ti dirò….” e spinse più forte così che Jared perse l’equilibrio e si ritrovò seduto. “...che ti puoi alzare!”

“Come avete potuto fare una cosa simile!?” sibilò Jensen guardando prima la moglie e poi l’altra donna.

“No, mio caro!” lo riprese Daneell. “La domanda giusta qui è : come avete voi potuto pensare che noi potessimo fare una cosa del genere?!” ed era davvero furiosa e offesa. Cavolo, era davvero offesa e non in colpa.

“Mio Dio, Jared. Come hai potuto pensare che io ti tradissi?!” fece decisamente sconvolta Gen, rivolta al marito.

“Io….io...” e poi cercando la risposta giusta. “Jensen ha detto che ti ha sentito con Misha e io….Dio, se solo ci penso…..Io ho sentito te...” fece rivolto a Daneell. “Non riesco a togliermi quelle parole dalla testa.” fece sconsolato e frustrato.

“E di grazia….genio!” intervenne Gen, rivolgendosi a Jensen che era quello che accusava lei. “Che cosa avresti sentito di così peccaminoso da farti pensare che io e Misha stessimo girando un porno!?” lo provocò perfino.

“Io...io ti ho sentito dire che eravate ormai intimi...”

“E?!” lo incalzò lei.

“...che non pensavi potessi farlo in quel modo...e che lui era un grande...” disse anche se sapeva che Jared stava sbiancando. Infatti!

“Dio! Mi viene da vomitare!” sussurrò il giovane.

“Ma davvero!!” sembrò invece rimproverarlo la moglie. “Beh!! mettiti in fila!” ironizzò.

“E tu?!” fece poi , l’altra, interrogando Jared. “Sentiamo cosa avrei fatto io con Misha?!”

“Ti prego , risparmiami!” sussurrò frustrato Jensen.

“No, no, mio caro. Ora voglio proprio saperlo!” e fulminò con lo sguardo Jared.

“Io ti ho sentito dire che era...era fantastico quello che Misha stava facendo e che...che volevi che andasse avanti..”

“Oddio!” sibilò sconsolato Jensen, mettendosi la testa tra le mani.

Le due donne invece , si guardarono soddisfatte. Avevano capito tutto.

E se da un lato si stavano godendo la frustrazione di quei due mariti stupidamente splendidi anche in quel loro momento di gelosa furia, dall’altro erano comunque tristi nel vederli in quelle condizioni.

Si fecero un lieve cenno di complicità e poi fu Gen a parlare ancora.

“Ora vogliamo che facciate una cosa.”

I due , decisamente sfiniti, si limitarono solo a guardarle dalle loro posizioni sedute.

“State qui. Noi torniamo tra pochi minuti.”

“Ma noi...” provò Jared.

“Provate a muovervi da qui e sul serio questa storia finirà peggio di come è iniziata.” sembrò volerlo minacciare Daneell.

“Ci siamo capiti!?” rinsaldò la bruna.

I due attori annuirono semplicemente e quando le moglie furono fuori dal camper, Jared si rivolse all’amico.

“Jens, che sta succedendo?!”

“Non lo so, amico. Sul serio non lo so. L’unica cosa che so è che vorrei che questi ultimi tre giorni siano solo un incubo e che sto per svegliarmi.” rispose atono Jensen.

Poi dopo un po’ Jared parlò di nuovo.

“Perchè non mi hai detto subito di quello che avevi sentito nel camper di Misha?”

Jensen lo guardò e non rispose subito. Sospirò e si ritrovò perfino a sorridere flebilmente. “Forse per lo stesso motivo per cui tu non lo hai detto a me!” rispose.

I due si guardarono e l’unica cosa che poterono fare, fu sorridersi quasi servisse a sostenerli in quel momento della loro vita, così assurdo.

E in quel momento di complicità, le due mogli, fecero ritorno ed entrambe avevano qualcosa in mano.

Gen il suo pc, Daneell una scatola abbastanza grande.

“Ok, idiota n. 1!” fece Gen avvicinandosi al marito. “Ecco in che cosa Misha è stato un grande con me!” e così dicendo cliccò sulla tastiera per un po’ e poi mostrò a Jared l’impaginazione completamente aggiornata del suo blog, quello a cui Gen tanto ci teneva. Nuove pagine, nuovi colori, nuovi collegamenti con altri social a cui Gen era interessata. Insomma il tutto era stato rivisto e corretto per essere ancora più bello.

“Ma questo….è….cioè...” balbettò imbarazzato , Jared.

“Misha quel giorno mi ha aiutato ad aggiornare completamente il mio blog e lo ha reso fantastico, come io non sarei stata mai capace di fare!” gli spiegò e la sua voce , ora, decisamente , dolce come Jared aveva sempre amato.

“O mio Dio!! che stavo facendo…..” sussurrò guardando con occhi supplichevoli di un pronto perdono, la moglie.

Jensen li fissava confuso e decisamente in colpa. Non aveva capito un beneamato niente e aveva decisamente fatto un casino.

“E ora veniamo all’idiota n.2!” si fece avanti Daneell.

“Ascolta, Dany, io...” cercò di avvantaggiarsi, perché, ora come ora, anche Jared, di certo, aveva frainteso.

“No, tu ora stai zitto e vieni a vedere questo!” lo rimproverò, anche se soddisfatta, la ragazza, mentre gli indicava la scatola che aveva poggiato sul tavolo.

Jensen sospirando colpevolmente, si alzò dalla poltrona e si avvicinò alla moglie che lo invitò a guardare.

Nella scatola, un pannello di legno di faggio intarsiato ad arte le cui parole lavorate recitavano:
 

Family Business Beer & Co.

You are not alone, here!

So!, Always keep fighting.

And remember, first of all : Love !
 

Jensen restò senza fiato. E decisamente senza parole.

Daneell si ritrovò a sospirare commossa, quando vide gli occhi lucidi del marito che non riusciva a togliere lo sguardo da quell’oggetto.

“Misha voleva rifarlo. Eliminare il nome della sua campagna sociale perché credeva che dovesse essere un regalo e che dovesse riguardare solo te, al massimo Jared, dato il nome del birrificio. Ma io ho insistito perché completasse questo. Anche lui è di famiglia e quello che siete riusciti a fare con queste campagne, è qualcosa di davvero speciale.”

“Dio come sono stato stupido!” fece Jensen, abbracciando di slancio la moglie che naturalmente non esitò a ricambiare.

“Molto molto stupido, amore mio!” gli sussurrò all’orecchio la ragazza. “Come hai potuto pensare che potessi tradire l’uomo che mi ha resa madre di tre meravigliosi bambini e che rende la mia vita, giorno dopo giorno, sempre più bella!?”

“Perdonami, ti prego perdonami! Ti amo talmente tanto!” e l’abbracciò più forte.

Una situazione simile accadeva alle loro spalle.

Jared, oramai certo che nessuno aveva provato a portargli via la sua preziosa Genevieve, era in piedi e la stringeva in un amorevole abbraccio che la teneva sollevata decisamente da terra.

“Potrai mai perdonarmi?!” le sussurrava all’orecchio.

“Giurami che non dubiterai mai più di me e ne possiamo parlare!” lo provocò lei, baciandolo subito dopo.

Una volta che tutte le scuse alle due ragazze vennero fatte con i dovuti “cospargimenti” di cenere e promesse che mai più sarebbe accaduta una cosa del genere, Gen e Dany, richiesero un’unica cosa.

A cui, naturalmente, i due attori non poterono sottrarsi.

Misha!!!!

A fine giornata , quando ormai, anche le riprese di Castiel, erano concluse, Jared e Jensen si presentarono al camper del collega.

Bussarono e attesero che il moro aprisse loro.

“Cazzo!!” fu il benvenuto dell’interprete di Castiel, quando si vide alla porta quei due bestioni. “Sentite ragazzi, io non so davvero come farvi...”

“Scusa!” fecero all’unisono i due. Occhi bassi. Voce colpevole.

Misha si ammutolì all’istante.

“Cosa?!”

“Scusaci e se puoi, perdonaci per quello che è successo sia fuori che sul set!” fece Jensen.

“E grazie per quello che hai fatto per le ragazze!” si accodò Jared.

“Io...io..”

“Il blog è bellissimo e Gen ne è entusiasta!” continuò Jared, sorridendogli come di solito gli sorrideva.

“E quella targa che hai intarsiato per il birrificio è...beh!!….è stupenda e non vedo l’ora di poterla appendere dove tutti possano vederla!” riferì entusiasta Jensen.

“Davvero?!” si ritrovò a chiedere incredulo Misha.

“Certo!!” convenne deciso , il biondo. E poi: “Ascolta, Misha. Siamo stati degli stupidi ad aver creato il casino che abbiamo creato e lo capiremmo se tu, insomma….” ma al solo pensiero di perdere l’amicizia di Misha, a Jensen mancarono le parole. Gli andò in aiuto Jared.

“Sì, insomma...noi lo capiremmo se tu non volessi avere più a che fare con noi. Non dico per sempre, spero, ma almeno fin quando non ti sarà passata l’arrabbiatura.”

“La giusta arrabbiatura!” precisò Jensen.

“Avete ragione. Ma vedete io non sono arrabbiato...” fece Misha.

“No?!” esclamarono in un perfetto unisono sorpreso, i due attori.

“No! Sono incazzato nero con voi.” li colpì, rattristandoli ulteriormente. “Come vi è potuto venire in mente che io potessi farvi una cosa del genere? O farla a Vicky? O ai miei figli? Ai vostri??” e sembrava davvero arrabbiato e deluso.

“Misha, noi...” provò Jensen.

“Posso essere il pagliaccio delle conventions, posso essere quello che fa l’ambiguo e il provocatore con i fan, posso essere quello delle imprese assurde. Posso essere il capro espiatorio delle cose più assurde, ma non sarò mai un traditore. Non si tradisce una famiglia. Di qualunque forma o legame essa sia fatta.” fece con una serietà che forse, Jared e Jensen, non gli avevano mai visto e questo fece davvero loro male.

Capirono di averla fatta davvero grossa.

“Scusaci Misha!” fece Jared , in colpa.

“Sì, scusaci davvero. Per tutto!” si accodò Jensen e fecero per andare via.

Compresero che il loro amico, aveva tutto il diritto di avercela con loro e che aveva bisogno di tempo e spazio.

“Ma la cosa che più mi fa incazzare di questa storia…..” continuò,invece, Misha.

E i due si voltarono di nuovo, mestamente, verso di lui, in attesa, dell’ennesimo giusto rimprovero.

“….è che non riesco a non perdonarvi, stupidi idioti. Venite qui e datemi un abbraccio di gruppo e speriamo che qualche fan ancora qui in giro , colga il momento, così da domani leggeremo fan fiction con triangolo amoroso in ogni sito!” fece sorridendo sincero.

“Sei un maledetto pazzo, Misha Collins!” fece Jared con un sorriso a trentadue denti mentre si lanciava ad abbracciare l’amico ritrovato.

Subito dopo si accodò anche Jensen: “Pazzo di un russo!!”

“Da, amico mio, Da!!”

Poco distanti da quella scena, Gen e Dany, facevano rapporto telefonico a Vicky.

“Abbiamo sposato degli idioti!” fece Daneell.

“E te ne accorgi dopo tre figli?!” fece la voce più matura di Vicky, al telefono.

“No, ma il mio idiota vale doppio!” fece presente Gen.