I really hate you... So much I think it must be true love.

di Querdenker
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #1 - Pan gelosa, Pan pericolosa. ***
Capitolo 2: *** #2 - Chi trova una Bra trova un tesoro. ***
Capitolo 3: *** #3. Pan e fuoco toccali poco! ***



Capitolo 1
*** #1 - Pan gelosa, Pan pericolosa. ***


I really hate you...
So much I think it must be
true love




#1. - Pan gelosa, Pan pericolosa.



«E quindi, qual è la formula per risolvere le equazioni di secondo grado?»
Erano seduti in quel tavolo da quasi due ore. La matematica non era mai stata il suo forte, decisamente.
Ed ecco perché si era ritrovata, disperata, seduta nel salotto della Capsule Corporation, mentre Trunks pazientemente cercava di aiutarla.
«Pan? Mi stai ascoltando?»
Il problema in realtà, non era neanche la sua capacità di apprendimento. Ciò che la distraeva dall'imparare quella stramaledetta formula non era altri che il suo adorabile insegnante.
Perché per quanto si sforzasse, non ci riusciva proprio a farsi passare quella stramaledetta cotta per Trunks, che durava da un po' troppo tempo.
Alto, capelli turchesi, gentile, bellissimo, un'adorabile velo di timidezza nei confronti delle donne...
E con 13 anni in più di lei. Senza contare il fatto che fosse presidente di una delle aziende più importanti della Terra. 
Dettagli irrilevanti insomma.
"Chissà quante donne devono ronzargli intorno solo per questo" sbottò una vocina perfida nella voce della ragazza. Prima che un'altra vocina potesse intervenire però, venne distratta da una mano che le veniva sventolata in faccia.
«Ci sei?» le domandò Trunks. Pan sbuffò sonoramente e scrisse nel quaderno la formula.
Il ragazzo lesse velocemente ciò che lei aveva scritto, poi sorrise.
«Finalmente l'hai imparata!»
Prima che Pan potesse replicare però, il cellulare del ragazzo trillò, segno che aveva appena ricevuto un messaggio.
«Uhm, io devo andare. - borbottò dopo averlo letto - Sai, mi hanno appena chiamato...»
«Vai pure - il tono con cui Pan replicò era decisamente irritato - Non sia mai che la tua ragazza si preoccupi per te.»
Trunks arrossì: «Lo sai che mi sono lasciato da qualche mese»
«Certo, certo» 
"Ma perché diavolo stai facendo l'offesa?" la rimproverò un'altra voce nella sua mente, increbilmente simile a quella di sua madre.
"Se lo merita!"
Ovviamente non era neanche lontanamente vero. Era gelosa, infantilmente gelosa marcia.
Si alzò seccata, facendo per andarsene.
Trunks la osservava chiaramente perplesso. «Ma che ti prende?» 
«Niente» 

Stava facendo la cretina a posta e una parte di lei se ne vergognava terribilmente. D'altro canto però era davvero arrabbiata, anche se senza un reale motivo.
«Non mi sembra»
«Fatti gli affari tuoi, Trunks» sbottò Pan prima di uscire dall'edificio, mani in tasca e un irritante - ma soprattutto voluto - broncio. 
Brief fissava la porta con insistenza, speranzo che la quindicenne sbucasse di nuovo dalla porta ridendo per lo scherzo appena fatto. Non accadde.
«Problemi con le donne?»
La voce di sua sorella aveva un tono decisamente canzonatorio e beffardo.
«Chi la capisce è bravo.» borbottò esasperato prima di salire le scale.


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Note dell'autrice:
Buon pomeriggio! Io sono nuova in questa sezione. :)
Questa sarà una raccolta di flashfics tutte incentrate sulla coppia Pan x Trunks molto leggera, che parlerà a volte di qualche dramma adolescenziale, ma che non seguirà un ordine cronologico ben preciso.
Spero che vi sia piaciuta questa prima flash e che i personaggi siano IC. In caso non fatevi problemi a farmi notare qualche errore!
Un bacio,
Querdenker.





 

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Capitolo 2
*** #2 - Chi trova una Bra trova un tesoro. ***


#2. - Chi trova una Bra, trova un tesoro.



«Non ho capito perché esci con un tale idiota Pan, seriamente.»
Bra stava facendo una corsetta con sulla schiena dei gusci di tartaruga gigante: da quando si era messa in testa di voler migliorare il suo livello da guerriera Sayian, non aveva fatto altro che stressare ogni persona avesse un minimo di conoscenza riguardo le arti marziali. Ma se Vegeta e la sua Gravity Room erano stati bellamente ignorati dalla ragazzina, l'idea di Son Goku – rubata ad un certo Muten – l'aveva conquistata, con grande disgusto del Principe dei Sayian.
E ovviamente, si era voluta portare Pan con sé, nonostante lei avesse decisamente più esperienza riguardo i combattimenti.
«Perché è carino!» sbottò la figlia di Son Gohan.
«Kami, non è vero!»
«Ed è simpatico! Ecco, ti basta?»
«Se per simpatia intendi freddure che farebbero gelare un deserto... Allora sì, è simpatico.»
Aumentarono il passo, concludendo appena il decimo giro attorno al Monte Paoz.
Niente levitazione - aveva detto Goku - e assolutamente niente Kinton.”
Avevano stranamente obbedito entrambe.
«Dico sul serio, Pan. Almeno le altre volte uscivi con persone pseudo decenti. Mollalo, non ti porterà a nulla di buono. Tanto lo so che stai solamente ignorando il tuo vero obbiettivo.» sbottò Bra, appoggiandosi su una roccia.
«Non mi deve portare a nulla di buono, infatti. - Pan la imitò, sedendosi a terra, di fronte a lei – È carino, ma è solo una persona con cui uscire qualche volta. Non credo andrà seriamemente in porto qualcosa. Lo sappiamo entrambi e va bene così.»
Bra alzò gli occhi al cielo: «Speriamo sia così»
Pan accennò un sorriso, poi si adombrò di colpo: «E comunque, io non ho un obbiettivo.»
Bra afferrò un braccio dell'amica, costringendola a fissarla negli occhi. Per Pan era estremamente facile guardarla negli occhi. Bra aveva gli occhi troppo simili a quelli di sua madre per poterle ricordare qualcuno.
«Perché continui a fingere che ti vada bene, quando è ovvio che non sia così?»
Pan si scostò dalla presa dell'altra: «Perché sì, perché ci sono almeno tre motivi principali. Quindi basta struggersi per qualcosa che non esiste e non esisterà mai.»
Si alzò, riprendendo a camminare attorno alla montagna. Bra sospirò affranta, ma decise di non infierire oltre. Pensare a Trunks, soprattutto in quel periodo in particolare, non faceva altro che far soffrire Pan. Meno lo vedeva, meglio stava, in teoria.
In pratica, lei era ovviamente calamitata verso di lui. E Bra poteva giurare che anche lui lo fosse verso di lei, anche se non lo dava a vedere.
«Prima o poi questa storia si dovrà pur risolvere» borbottò la ragazza prima di riprendere anche lei a muoversi. Non emise un fiato fino alla fine dell'esercizio, ma tenne saldamente la mano della sua migliore amica.


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Note dell'autrice:
Buona sera!
Questo secondo capitolo mi è venuto veramente all'improvviso, quindi ho deciso di scriverlo e pubblicarlo subito. 
Come avete visto, in questa flash è presente l'amicizia tra Pan e Bra, un elemento su cui calcherò molto.
Spero vi piaccia!
Alla prossima.
Querdenker.

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Capitolo 3
*** #3. Pan e fuoco toccali poco! ***


#3. - Pan e fuoco toccali poco!

 

Non ricordava neanche come era stato prima. Prima di baciare Trunks, s'intende. Forse un misto tra un senso di impotenza e frustrazione che durava da quando era poco più che una bambina.
Lui aveva le labbra leggermente screpolate che sapevano di dolciumi. E di sale.
Bagnate probabilmente dalle lacrime di Pan, ridicolmente scoppiata a piangere all'improvviso dal nervoso.

L'aveva baciato con rabbia, con odio per essersi sempre rifiutato di affrontare la situazione. Trunks era rimasto decisamente stupito dalla reazione della ragazza – in realtà decisamente prevedibile – quando le aveva detto che avrebbero dovuto smetterla con quella situazione ambigua, fatta di amicizia, incredibili esperienze vissute insieme tanti prima e palese attrazione fisica – e non solo.
Poi però anche lui aveva replicato, aveva cercato di prendere il sopravvento invano. Anche nei baci Pan era testarda e con manie dittatoriali.
Quando si separarono, Trunks aveva un'espressione stordita e la ragazza si stava asciugando velocemente gli occhi.
«Presumo fosse un no.» disse poi lui, decisamente ironico.
«Infatti non lo era. Dovremmo smetterla con questa situazione stupida»
«Io sto solo cercando di aggiustare le cose»
Pan gli scoccò un'occhiataccia, fin troppo simile a quelle del padre e del nonno in piena collera.
«Non è vero! Tu ti stai parando il culo. Sei un cordardo Trunks»
Se lo meritava, assolutamente. Per anni, lei non aveva fatto altro che aspettare, ancora e ancora, aveva pazientato, nella speranza che ci fosse un piccolo posto nel cuore del ragazzo per lei. E chi se ne importava se lui non l'avrebbe mai ricambiata in quel senso, se ne sarebbe fatta una ragione. Ma quello... Era decisamente peggio.
Lui stava boccheggiando, alla ricerca delle parole adatte.
«Tu... Tu non capisci! Anzi, non vuoi capire! Saresti vessata, in quanto la giovanissima fidanzata del presidente Brief! - scimmiottò i giornalisti - E i nostri genitori...»
«Non me frega nulla»
«...Senza contare che sono troppo grande per te. Decisamente. Non è giusto Pan»
La giovane si alzò, furente e con la schiena dritta, troppo orgogliosa per mettersi a piangere ulteriormente.
«Va bene.»
«Pan...»
Per tutta risposta, lei gli tirò uno schiaffo con tutta la forza che aveva in corpo. Trunks finì in terra, e la situazione li avrebbe anche fatti ridere in un altro momento.
«Non osare darmi spiegazioni. Non ci provare neanche a giustificarti, perché sei solo un codardo che non vuole affrontare la situazione. Sei patetico Trunks Brief.»
Sbatté la porta della camera di lui ed uscì infuriata dalla Capsule Corporation, senza salutare neanche Bulma seduta sul divano.
Trunks la osservò dalla finestra, ma non osò chiamarla. Sbuffò e si toccò la guancia, ancora rossa per il ceffone. Sospirò abbattuto.
«Ma che cazzo ho fatto?»




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Note dell'autrice:
Non ho capito come questa raccolta stia prendendo una piega un po' angst, ma dettagli. Spero vi sia piaciuto questo terzo capitolo!
Un bacio,
Querdenker.

 

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