Sentimenti indesiderati di Mary90_p (/viewuser.php?uid=80538)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pensieri Notturni ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 1 *** Pensieri Notturni ***
sailor moonLe sembrava di avere un martello pneumatico nella testa che aveva deciso di non darle tregua...
Sospirò ributtandosi sul morbido cuscino bianco e spostò leggermente lo
sguardo alla sua destra: Michiru aveva la testa appoggiata alla sua
spalla e il braccio di Haruka formicolava addormentato chiedendo di
essere sollevato da quel fastidio, ma non aveva cuore di
svegliare l'altra. Appoggiò la sua fronte contro quella dell'altra e
sospirò debolmente chiudendo gli occhi, sperando che la vicinanza della
sua ragazza potesse calmarla.
Invece no... Anche se era notte fonda non riusciva a chiudere occhio.
Da un po' di tempo il cuore della guerriera di Urano non trovava
pace... L'amore che da sempre la bionda provava per Michiru era stato
messo in discussione da una ragazza con una pettinatura stramba a forma
di dango, goffa, pasticciona, piagnucolona, permalosa e... Dolce,
gentile, amorevole e allegra...
Volse lo sguardo grigio al soffitto e, per qualche strano scherzo della
sua mente, vide l'immagine della sua odango-chan lì sopra e battè le
palpebre, l'immagine che svaniva. Stava impazzendo, se lo sentiva.
Non riusciva più a non pensare a Usagi... Se fosse perchè era la futura
regina Serenity e lei una guerriera sailor che le aveva votato fedeltà
anche oltre la morte non lo sapeva. L'unica certezza era che quella
stramba ragazzina dai buffi capelli era riuscita a piegare la stronza,
testarda e decisa Haruka al suo volere. E senza nemmeno fare nulla...
Dalla prima volta che l'aveva vista in sala giochi, nel momento in cui
i loro sguardi si erano incatenati come magneti che si attraggono,
Haruka capì di essere perduta.
Quegli occhi blu come il mare, profondi e innocenti avevano cominciato
a tormentare i suoi sogni e, più cercava di non dar peso alla cosa, più
era come se una forza invisibile la spingesse verso Usagi; non riusciva
a starle lontano.
A nulla erano valsi gli ammonimenti di Michiru che le ricordava
costantemente la missione, era come se la sua testa e il suo cuore
fossero completamente presi da Usagi Tsukino e il destino pareva
divertirsi facendole incontrare dappertutto.
Ogni scusa per Haruka era buona per parlare con lei, per toccarla anche
solo fugacemente, ma sentiva il bisogno impellente di starle vicino,
starle lontano le provocava un dolore al petto che le faceva paura.
Amava Michiru con tutta se stessa, allora perchè quei sentimenti per
Usagi? Perchè Michiru non le bastava più? Strinse il corpo della
guerriera di Nettuno quasi senza accorgersene e lei le si accoccolò sul
seno sospirando beata.
Haruka cominciò ad accarezzare distrattamente i lunghi capelli verde
acqua della guerriera degli oceani immaginando dei lunghi e lisci
capelli color del sole al loro posto. Come sarebbe stato vedere quella
chioma dorata alle prime luci dell'alba? Che tipo di colore avrebbero
avuto illuminati dai raggi del sole? Immaginarla al posto di Michiru le
venne spontaneo e, poco a poco, la partner prese le sembianze della
guerriera della Luna.
Immaginare Usagi sdraiata accanto a lei, stretta a lei, che si
abbandonava fiduciosa alle sue carezze e che la toccava a sua volta le
fecero battere all'impazzata il cuore nel letto e si ritrovò ansimante
e senza fiato per quella sensazione reale.
Non poteva fare questo a Michiru, non se lo meritava.
Tolse delicatamente il braccio da sotto il capo della compagna che,
mugugnendo in protesta, prese il suo cuscino e se lo strinse contro
riaddormentandosi subito e Haruka sorrise intenerita dalla scena.
Si alzò, nuda e meravigliosa, coprendo bene la sua ragazza e andò in bagno per farsi una doccia.
L' acqua calda sembrò aiutarla a scacciare via pensieri ed inutili
preoccupazioni. Doveva mettere un freno a questi pensieri. Usagi era
fidanzata, sarebbe diventata la Nuova Regina Serenity, avrebbe sposato
Endymion e si sarebbero costruiti una famiglia vivendo insieme alle
guerriere del sistema solare interno.
Per Haruka non c'era posto nella vita di Usagi...
" Che io sia uomo o donna è così importante?"
Erano giorni che questa frase le rimbomava in testa senza tregua! Uomo o donna, che importava... NON LO SAPEVA, ACCIDENTI!!
Frustrata buttò sul letto il libro di matematica e si alzò andando alla
finestra. Era appena tornata a casa dopo una giornata passata con
Mamoru e Chibiusa. Ora la bambina era a letto stanca dopo una giornata
di giochi e Usagi aveva deciso, sotto minaccia di Mamo-chan che l'aveva
avvertita che se non prendeva almeno una sufficienza nel test del
giorno seguente non sarebbero usciti insieme per una settimana, di
prendere in mano il libro e studiare come se non ci fosse un domani!
Ricattarla in questo modo! Mamo-chan era crudele!
Non sapeva nemmeno lei come la sua mente fosse passata dalle equazioni
ad Haruka, semplicemente ora non riusciva a pensare ad altro. Appoggiò
la fronte contro il vetro fresco, con una sensazione di sollievo.
Haruka era Sailor Uranus, ne era più che certa! Quel profumo, quella
sensazione di essere al sicuro fra quelle braccia femminili eppure così
forti era la stessa!
Si strinse le braccia intorno cercando di fermare quel calore che
sentiva nello stomaco e che si propagava dappertutto. Cosa le
succedeva? Lei aveva Mamo-chan, lo amava da tempo ormai e lo avrebbe
amato per l'eternità, perchè si ritrovava a provare questo per Haruka?
Perchè il pensiero che forse in quel momento fosse con Michiru le dava
fastidio? La rendeva... Gelosa? Perchè? Che diritto aveva lei? Haruka
era la sua preziona guerriera... Usagi amava tutte loro,
incondizionatamente, eppure sentiva con Sailor Uranus una connessione
speciale, come se il loro non fosse un semplice rapporto tra una
sovrana e una sua guerriera, ma più quello di due anime gemelle che si
sono ritrovate dopo tanto tempo di separazione...
Come sarà il suo rapporto con Haruka nel futuro? Setsuna le aveva detto
che le guerriere del sistema solare esterno andavano raramente a
palazzo perchè non potevano lasciare incustoditi i loro pianeti nel
caso di attacco. Qual'è stato il suo rapporto con Uranus quando era
bambina nel regno d' Argento? L'aveva mai conosciuta?
Perchè sì, quando l'aveva vista la prima volta in sala giochi e aveva
guardato i suoi occhi grigio perla, le era sembrato di essere tornata a
casa dopo una lunga assenza...
Sbuffando, decise che ora era il caso di dormire. Tanto non sarebbe
riuscita a studiare comunque.
Le guerriere del sistema solare
esterno erano state invitate ad andare al Palazzo d'Argento per
festeggiare la nascita della Principessa Serenity, ma, ovviamente, non
potevano assentarsi contemporaneamente dai loro pianeti.
Si decise che fosse Uranus la prima a portare le congratulazioni alla
regina, ma la guerriera dei venti, Principessa del pianeta Urano, non
ne era entusiasta. Sì, ok, la regina era la regina ed era giusto andare
da lei, ma perchè non potevano andarci Neptune o Pluto? Lei non era
tipo da feste e cose varie, le piaceva combattere. Portare le proprie
congratulazioni e andare alle occasioni mondane erano più cose per le
altre due guerriere, accidenti!
Alle porte del palazzo, le guerriere Sailor più vicine alla Regina le fecero un cenno di saluto che ricambiò e la fecero entrare
<< La Regina è nel giardino sul retro, ti sta aspettando >> Le riferì Venus con un sorriso. SI limitò ad annuire e ad incamminarsi.
Il giardino nel retro del palazzo era davvero enorme, era più giusto
chiamarlo parco. Su un dondolo vi era seduta la regina, splendida nel
suo abito argentato, con il seno scoperto che allattava la piccola
Serenity.
Quando la vide le rivolse un dolce sorriso e Uranus si inchinò al suo cospetto.
<<
Io, Sailor Uranus, principessa e protetta del Pianeta dei Venti, sono
venuta a porgere a Sua Altezza le congratulazioni per la nascita della
Principessa Serenity a nome delle Guerriere Sailor del Sistema Solare
Esterno. >>
La Regina annuì e, quando la bambina finì di mangiare, si ricoprì e si
sistemò la neonata sulla spalla dandole piccoli colpetti sulla schiena
e si alzò per avvicinarsi alla guerriera.
<< Sei la benvenuta, Uranus, e
mi dispiace davvero che tu e le tue compagne non possiate venire qui
tutte insieme una volta ogni tanto. >> sospirò la donna. Uranus alzò lo sguardo sulla sovrana.
<< Purtroppo non possiamo
rischiare di lasciare tutte insieme i nostri posti, i nemici potrebbero
approfittarne per attaccare. >>
<< Le guerre portano solo dolore e distruzione... Eppure
ci sono e ci saranno sempre individui crudeli che le bramano per
arricchirsi... >> sospirando tristemente, la Regina fisse ad
Uranus di avvicinarsi e le porse la bambina.
<< Perchè non porgi i tuoi
saluto a Serenity di persona prendendola in braccio? Non ama stare in
braccio agli altri, ma sarà divertente provare! >> Uranus
si sentì invadere dal panico. Prendere in braccio la Principessina? Lei
non era pratica di queste cose, non aveva un istinto materno o
qualunque cosa ci volesse in quei casi...
Si avvicinò alle due con passo lento e incerto e, un po' esistante, allungò le braccia per prendere quel fagottino biondo.
La bimba cominciò a gorgogliare con un sorrisone agitando le piccole
braccina tutta contenta e la Regina spalancò gli occhi sorpresa. <<
Bè, questa sì che è una bella sorpresa! Da quando è nata le guerriere
Sailor hanno fatto a gara a chi poteva tenerla in braccio e lei ha
pianto sempre, voleva stare solo con me! E invece ora sembra davvero
contenta di starti in braccio! >> rise divertita.
Quando la piccola manina paffuta della Principessina le toccò la
guancia, Uranus sentì una stretta al petto e una scossa che le fece
tremare le ginocchia. Come poteva un esserino così piccolo farle
quell'effetto?
Sazia per il pasto, la piccola Serenity si addormentò subito beatamente
appoggiando la testolina sul suo petto e la guerriera sentì uno strano
calore invaderle il cuore. Era questo che si provava ad avere un
bambino? Era una bella sensazione anche se non ci era portata.
Dopo i saluti di rito Uranus tornò al suo pianeta, ma non dimenticò mai le sensazioni provate.
Col passare degli anni il Sistema Solare era sempre più preda di
attacchi nemici e le Guerriere Esterne potevano far visita raramente al
Castello d'Argento.
Quando Uranus vi fece ritorno erano passati cinque anni e la prima cosa
che vide passati i portoni d'ingresso fu una bambina dai lunghi capelli
biondi che correva nuda a destra e a sinistra inseguita dalle guerriere
Sailor che la imploravano di fermarsi.
<< Principessa, si fermi, per favore, deve prepararsi! >> sbraitò ormai esasperata Mars, la guerriera del pianeta del Fuoco, ma la bambina evidentemente aveva altri piani.
<< Non voglio partecipare ad una
noiosissima festa! Poi festa! Nessuno si diverte! Musica noiosissima e
persone noiosissime! >> Col pensiero le donne concordarono
con la bambina. Le "feste" a Palazzo erano noiose, la Regina le
organizzava per migliorare i rapporti con gli altri regni.
La bambina si accorse della nuova arrivata e arrestò la sua corsa studiandola con curiosità e interesse.
<< Tu chi sei? >>
Uranus stava per rispondere, quando Jupiter catturò la piccola a
tradimento e cercava di vestirla nonostante le urla mentre le altre l'
aiutavano a tenere ferma la Principessa.
Un sorriso divertito si dipinse sulle labbra di Uranus. Quella piccoletta era un vero diavolo!
Una volta vestita la piccola peste le guerriere tornarono ai rispettivi compiti, soddisfatte dell'operato. << Uranus, occupatene tu fino al ritorno della Regina, per favore! >> << Eh? >>
Le disgraziate si dileguarono urlando all'unisono un GRAZIE in
falsetto. Amavano la principessina, ma delle volte era un vero
esaurimento!
La bionda guerriera dei venti fissò stranita quella pazza in miniatura
che stava impettita con le braccia incrociate e il broncio offesa
dell'affronto subito. Le scappò un risolino e la piccola subito la
fulminò con gli occhi blu. << Non si ride delle sventure altrui! >>
La rimproverò e Uranus non potè resistere dallo scoppiare a ridere
tenendosi la pancia. Quanto tempo era che non si divertiva così? Forse
non era mai successo...
<< Mercury ti ha chiamata Uranus, sei la guerriera del pianeta Urano dei venti? >> le domandò Serenity vogliosa di scoprire di più su quella guerriera sconosciuta, alta e bellissima.
Uranus le sorrise caldamente e si inginocchiò ai suoi piedi. << Per servirla, mia Principessa. La mia vita le appartiene. >>
Quegli occhi grigi la fissavano intensamente e Serenity non dubitò
nemmeno per un istante delle sue parole. Con il cuore che le batteva
forte e le guance rosse per l'emozione la piccola le sorrise ampiamente
e l'abbracciò di slancio sbilanciando la guerriera e facendola finire
col sedere a terra.
Scusandosi Serenity si rialzò e lo stesso fece Uranus. <<
Andiamo a fare un giro in giardino? Le guerriere a volte giocano con
me, ma la maggior parte del tempo mi annoio! >> si lamentò
e Haruka non ebbe cuore di rifiutare. Forse per il fatto che quella
nanetta tutto pepe sarebbe stata la futura Regina, ma sentiva che non
le avrebbe mai potuto rifiutare nulla. Prese nella sua quella manina
candida e morbida e la piccola la condusse in un punto del giardino con
una fontana raffigurante il cristallo d'argento e c'erano anche quattro
panchine lì intorno.
La Principessa si sedette su una invitando la guerriera a fare lo stesso. Una volta accomodata la piccola iniziò a parlare.
<< Sai, Uranus... >>
Si girò a guardarla seriamente e il cuore della donna tremò. Quegli
occhi blu che tanto l'avevano incantata quando era neonata tornavano ad
usare la loro magia per incatenarla a quella piccola creatura. La
principessa si rialzò, ma lei invece rimase seduta a guardarla curiosa
di sapere di cosa voleva parlare. <<
La mia mamma dice che è grazie a voi guerriere esterne se noi possiamo
vivere in pace senza che ci siano attacchi. >> si voltò verso di lei e l'abbracciò stretta.
Sorpresa, Uranus ci mise un attimo a connettere e, quando sembrò
risvegliarsi dal trance non esitò un secondo a circondare quel corpo
minuscolo e tutto ossa e ricambiare l'abbraccio.
<< Spero che, quando diventerò Regina, non vi deluderò. Rimarrete sempre al mio fianco? >> Le mancò il fiato a quella domanda e ci pensò un attimo.
Stretta alla sua Principessa sentì un forte calore propagarsi nel petto
e capì di provare per quella piccoletta un affetto infinito. Giurò a se
stessa che avrebbe dato la vita per lei da lì in avanti. Avrebbe fatto
di tutto perchè quella meravigliosa bambina dagli occhi sinceri potesse
sorridere sempre.
<< Sempre, mia Principessa. >> disse con voce sicura e Serenity rise contenta.
Da lontano si sentì la voce della Regina che richiamava la figlia.
Serenity salutò la sua nuova amica e corse dalla mamma e Uranus fece
ritorno al suo pianeta.
Avrebbe protetto quella Principessa anche a costo della vita.
Haruka e Usagi, seppure in posti diversi, si svegliarono
di scatto con la fronte impregnata di sudore. Entrambe si alzarono dai
loro letti - la prima facendo attenzione a non svegliare Michiru - e la
seconda trascinando i piedi e andarono a rinfrescarsi.
Che quel sogno fosse un ricordo della loro vita passata? La loro connessione e il loro legame era iniziato già da allora?
Una volta calmate le due tornarono nei loro letti. Entrambe avrebbero
voluto parlare con l'altra, avrebbero voluto sapere se il sogno fosse
solo frutto della loro fantasia o se fosse un ricordo.
Haruka-Usagi... Nel chiudere gli occhi sussurrarono il nome dell'altra scivolando piano di nuovo nel sonno.
CONTINUA...
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Ciao
a tutti! Sono anni che non scrivo qualcosa e, sebbene abbia davvero
tantissime fanfiction da finire su altre serie, non ho potuto fare a
meno di buttare fuori quello che da un po' di tempo mi frulla nella
testa; precisamente da un paio di settimane, quando ho finito di vedere
la terza serie di Sailor Moon Crystal e, dopo quella, mi sono rivista
Sailor Moon e il Cristallo del Cuore.
Allora, cominciò prima di tutto con il presentarmi. Mi chiamo Marianna,
ho 30 anni e questa è davvero la prima fic in assoluto che scrivo su
Sailor Moon. Sono sempre stata un'amante di questa serie sin da
bambina, avevo i vostumi, avevo tutti gli scettri, i pupazzini e ho
sempre avuto la fissa della coppia HelesxBunny, cioè HarukaxUsagi.
Sin da piccola vedevo Heles e Milena e pensavo che insieme fossero
bellissime e anche adesso penso sia una delle coppie che amo di più in
assoluto, ma... Mi sono sempre piaciute anche Heles e Bunny insieme. Ho
sempre avuto nella testa il pensiero che ad Haruka piacesse Usagi, ma
si vede più nella versione Crystal che in quella vecchia.
In Sailor Moon Crystal l'amore per questa coppia è tornato più
prepotente che mai! E sono convinta che Haruka provasse qualcosa di più
per Usagi, che andasse più in là del semplice affetto, dell'amicizia o
di quel rispetto e affetto che tutte le guerriere hanno per Serenity e
nessuno mi toglierà mai questo pensiero dalla capoccia, sappiatelo xD
Bene detto questo spiego un attimo la fiction in due parole... L'idea
di scriverla è nata dopo che, finito di vedere la serie Crystal, sono
venuta su EFP e ho trovato una storia rossa a capitoli, LA GUERRIERA E
LA SUA PRINCIPESSA di Taila. Me ne sono innamorata e ho pensato... Ma perchè non scrivo qualcosa anche io? Non c'è quasi nulla su questa coppia, bisogna rimediare! E così eccomi qui! Doveva
essere una one-shot al principio, ma poi mi sono accorta che sarebbe
venuta davvero troppo lunga e che avrebbe potuto annoiarvi, quindi ho
deciso di dividerla in due parti.
La seconda parte non è ancora finita, ma manca poco, quindi per
domenica dovrei metterla e, già che ci sono, faccio un appello a voi
autrici del mio cuore, sperando che accogliate la mia richiesta...
PER FAVORE, SCRIVETE PIU' FANFICTION SU USAGI E HARUKA!!! O, SE POTETE,
CERCATE DI TRADURLE PERCHE' IO SONO IN ASTINENZA!!!! IN ASTINENZA!!!!
Ok, credo di aver finito, perdonatemi per avervi annoiato e spero che seguirete questa mini fic!
|
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
sailor moon2Se le avessero tirato un calcio nello stomaco Uranus avrebbe sentito meno dolore.
Vedere Sailor Moon buttarsi nel corpo melmoso del nemico le aveva
procurato un'orribile emozione: una paura viscerale, un terrore che le
stritolava il cuore. Non le importava più della comparsa di Sailor
Saturn, come non sentiva più le grida disperate delle altre guerriere
che chiamavano la loro principessa nella speranza di vederla tornare,
non vedeva più Neptune e Pluto chiamare la sua attenzione per
concentrarsi su Saturn.
Cosa importava ormai? Usagi, la sua
Usagi si stava sacrificando per l'ennesima volta per salvare tutte
loro... Se lei moriva che importanza poteva avere la salvezza della
Terra? Il futuro? Quale futuro? Senza Usagi non poteva esistere futuro
per lei...
<< HARUKA! >> la voce severa di Setsuna sembrò risvegliare
la guerriera dei venti dallo stato catatonico e si girò verso di lei,
mentre Neptune le prendeva la mano dolcemente, con gli occhi lucidi.
<< Lei è la nostra Principessa. Se la caverà... Se la caverà...
>> continuava a mormorare non sapendo se cercava di convincere
lei o addirittura se stessa.
Haruka la guardava come se si fosse accorta solo in quel momento della
sua presenza. Michiru le asciugò una lacrima solitaria e Uranus si
toccò la guancia stranita. << Non c'è tempo per questo, ora...
Adesso dobbiamo essere forti. >>
Uranus sembrò riacquistare la lucidità e, con sconcerto delle altre
due, si tirò uno schiaffo potente. << Ok. Dobbiamo fare qualcosa
per fermare Saturn. >>
Serenity aveva ormai 14 anni quando Uranus tornò. Doveva incontrarsi
insieme alle altre guerriere interne, la Regina e la Principessa per
discutere di un incontro tra il Regno d' Argento e un pianeta chiamato
Terra. Finita la riunione Uranus era uscita in giardino per sgranchirsi
le gambe, quando aveva notato la Principessa aggirarsi in modo sospetto
e guardandosi furtivamente intorno quasi temesse di essere vista da
qualcuno.
Incuriosita e decisamente sospettosa, la guerriera dei venti seguì la
Principessa stando attenta a non farsi notare e, quando la vide
abbracciare di slancio ridendo di felicità un ragazzo - che riconobbe
solo in un secondo momento come il principe della Terra - sentì il
cuore farsi pesante.
Vedere quella ragazza che per lei significava tutto abbracciata a
qualcun altro, che baciava con amore qualcun altro, che sussurrava
parole d'amore e promesse a qualcun altro era per lei un dolore dietro
l'altro.
Si appoggiò con la schiena ad un albero, nascosta ai due amanti che si
incontravano in gran segreto. Da quanto andava avanti? Avrebbe dovuto
dirlo alla Regina? Doveva rimproverare la Principessa per queste
scappatelle?
Diede un' altra occhiata alla coppia e vide l' amore che faceva
brillare i loro occhi. Vedeva il sorriso pieno di felicità sul viso
della sua amata Principessa.
Uranus chiuse gli occhi, rasserenata da quel sorriso. La Principessa era felice. Avrebbe tanto voluto che lo fosse con LEI, tra le SUE
braccia, ma non importava. Avrebbe sofferto le pene dell' inferno per
l' eternità se significava vedere quel sorriso sul volto della persona
amata.
Sì, perchè Uranus ormai lo aveva capito. Amava quella ragazzino. Non
come una guerriera dovrebbe amare la sua sovrana ( anche quello
ovviamente), ma come si ama la propria anima gemella. Uranus amava
Serenity e voleva che fosse felice, anche se tra le braccia di un
altro, le sarebbe bastato poterla vedere, toccare anche solo poche
volte. Anche solo come guerriera.
Si palesò ai due che trasalirono dallo spavento e vide Serenity
guardarsi intorno in preda al panico sicuramente pensando in fretta a
qualche bugia da inventare che fosse credibile.
<< U- URANUS! Che sorpresa! >> ridendo nervosamente si
lisciò la frangia cominciando a balbettare. << Stavo facendo fare
al principe Endymion un giro del nostro palazzo! >> arossì fino
all' inverosimile sperando di essere creduta, ma oramai conosceva
Uranus e sicuramente non l' avrebbe bevuta...
<< Principessa. >> disse severamente la guerriera. Appunto,
come immaginava... Serenity si preparò ad una bella strigliata chinando
il capo in segno di scuse, ma guardò sorpresa la guerriera quando
questa le mise una mano sulla testa accarezzandola.
Vide il suo sorriso comprensivo e capì... Uranus aveva capito tutto.
Sentì le lacrime che scendevano e non potà trattenersi dal lanciarsi
tra le braccia dell' altra in cerca di conforto.
Endymion le guardò corrucciato sentendosi di troppo. Serenity l' aveva
chiamata Uranus, quindi era una guerriera esterna. Aveva sentito
parlare di loro: si diceva che fossero in tre e che fossero più potenti
delle guerriere interne, ma che, a differenza delle altre, non potevano
lasciare i loro pianeti, poichè il loro compito era proteggere i
confini del sistema solare.
Il principe fissava il modo in cui quella ragazza abbracciava colei che
amava e, non seppe per quale motivo, ma si sentì minacciato da lei...
Anche quando la guerriera alzò su di lui i suoi occhi grigi in uno
sguardo di fuoco che era chiarissimo: " Falla soffrire e, Principe o no, ti cercherò, ti troverò e ti ucciderò. "
<< La stanno cercando, Principe Endymion. >> Uran usò parlò
con voce ferma e minacciosa, tanto che Serenity la guardò confusa.
Uranus era arrabbiata con Endymion? Perchè? Lo avrebbe riferito a sua
madre?
Il Principe si congedò con un freddo cenno del capo, sorridendo invece
a Serenity che, non staccandosi dall' altra, rispose a quel sorriso e
lo guardò allontanarsi con occhi innamorati.
<< Principessa, è stato molto imprudente da parte vostra
allontanarvi così! Senza nessuna protezione! E per incontrare quello
lì! >> le ultime parole furono quasi sputate con velevo, come se
il solo nominare quel Principe fosse qualcosa di doloroso e odiato.
Serenity appoggiò il capo sulla sua spalla chiudendo gli occhi.
<< Hai ragione, Uranus, ma... E' l' unico modo che ho per
incontrarlo. >>
Sbuffando, la bionda guerriera semplicemente si arrese. Appoggiò una
guancia sulla sua testa stringendola ancora di più. << La
prossima volta fate più attenzione. Se dovesse succedervi qualcosa non
me lo perdonerei mai. >> sussurrò e Serenity si sentì arrossire,
il corpo che fremeva, ma la malinconia le impose di staccarsi da quell'
abbraccio.
Quando si allontanò sentì un improvviso freddo, come se avesse
abbandonato un caldo rifugio durante una tempesta. Uranus voleva
avvicinarsi e abbracciarla ancora, ma si impose di stendere le braccia
lungo i fianchi: ora che non più stretta a lei sentiva un vuoto nella
pancia, un senso di abbandono.
<< Io sono felice di avere voi guerriere al mio fianco, ma...
Sapere che vi preoccupate per me solo perchè sono la Principessa e non
perchè mi volete bene davvero mi logora dentro... >>
Quando Serenity si girò verso di lei Uranus quasi ebbe voglia di urlare
di dolore vedendo quei bellissimi occhi azzurri pieni di tristezza e
incomprensione.
Era davvero quello che pensava? Che lei le stesse vicino solo per dovere? Al diavolo!
Azzerò in fretta la distanza che le separava, le prese il viso tra le
mani si impossessò delle sue labbra, come aveva desiderato fare da
sempre.
La Principessa rimase immobile per i primi momenti, con gli occhi
spalancati, non credendo a quello che stava succedendo. Stava venendo
baciata da una donna, eppure... Quasi senza accorgersene si strinse
all' altra, aprì la bocca quando sentì la sua lingua calda e umida che
chiedeva l' accesso alla sua bocca, strinse le braccia attorno al suo
collo per averla più vicina.
Serenity capì che lei VOLEVA quel bacio. Lo aveva aspettato... I
sentimenti che provava per Uranus erano esplosi nel suo petto, sentiva
un calore che sembrava bruciarle l' interno che la spingeva a darle di
più, a chiederle di più... I baci con Endymion erano stati dolci, quasi
impacciati, ma con Uranus non c' era niente di timido, era sicura e
passionale.
Si separarono quando erano ormai a corto d' aria, si guardavano con
occhi lucidi di desiderio, i petti che si alzavano ed abbassavano per
l' affanno.
Con le labbra rosse e gonfie per il bacio ricevuto, questa volta fu
Serenity a prendere l' iniziativa. Portò le braccia dietro la schiena
du Uranus, stringendosela addosso fino a sentire il seno che
schiacciava il suo e, dannazione, era bello e perfetto così. Si alzò
sulle punte unendo le loro labbra e Uranus si sentì sprofondare in un
vortice di amore che le fece venire le lacrime.
Quanto aveva sognato quel momento? Questa volta però il bacio era più
dolce, ma era consapevole. Le loro lingue si rincorrevano senza sosta,
assaggiando e tastando la bocca dell' altra come fosse una meraviglia
da esplorare.
Quando si staccarono Uranus la guardò negli occhi e le parlò a cuore
aperto. << Io amo la Principessa come guerriera, è vero. >>
Serenity sentì un tuffo al cuore e abbassò lo sguardo,
imbarazzata e triste. Aveva sbagliato tutto? Aveva frainteso tutto? SI
sentì tirare su il viso dal mento e i suoi occhi furono prigionieri
quello sguardo grigio come il cielo in tempesta.
<< Ma oltre a quello, io amo VOI. Vi amo come Serenity. Anche se
non foste la Principessa, vi amerei. Avete catturato il mio cuore sin
da quando vi ho presa in braccio da neonata ed è sempre stato vostro.
Da quel momento ho capito che non avrei potuto amare altri se non voi.
>> Serenity l' abbracciò di slancio, commossa da quelle parole,
ma consapevole di non poter ricambiare totalmente.
<< Uranus, sono confusa... >> ammise. << Io sento di
amare te, ma amo anche Endymion... Amo lui eppure quando tu sei con me
è come se non esistesse altro... Ho il cuore diviso in due e non so
cosa fare... >> Il tocco gentile della guerriera la interruppe.
<< Non c' è bisogno di farsi tutti questi problemi. Quando avrete
bisogno di me io ci sarò. Anche se vedervi tra le braccia di un' altra
persona mi uccide dentro non mi opporrò. Prendetevi tutto il tempo per scegliere. >>
E alla fine Serenity scelse.
Scelse quel ragazzo che dal primo sguardo le aveva catturato il cuore.
Scelse un amore che non era ben visto e che, alla fine, venne punito.
Dal suo pianeta, Uranus non potè far altro che guardare il Regno D'
Argento cadere per mano dei nemici. Si ferì graffiandosi le braccia per
evitare di lasciare il suo pianeta e di correre dalla sua Principessa.
Le guerriere esterne videro le guerriere proteggere la Principessa e il
Principe Endymion fino alla morte. Videro la loro Principessa prendere
tra le braccia il corpo del suo amato piangendo, piegata in due dal
dolore. E, quando anche lei morì, Uranus urlò.
Un urlo che sembrò scuotere i confini della galassia. Un urlo carico di dolore, rabbia, impotenza.
Le guerriere avevano fallito. LEI aveva fallito su tutta linea. Aveva
giurato che avrebbe difeso il Regno e la Principessa a costo della vita
e invece la vide morire praticamente davanti ai suoi occhi.
Vedendo le anime delle guerriere, di Serenity ed Endymion vagare verso
la Terra, pregò affinchè anche lei, prima o poi, potesse tornare a
vivere e, magari, incontrare colei che amava ancora una volta.
Ma Uranus sapeva. Sapeva che l' amore che provava per Serenity non
sarebbe mai stato ricambiato. Sapeva che nella sua vita per lei non ci
sarebbe mai stato posto.
Ma non importava. Per stare con lei, Uranus poteva sopportare ogni dolore.
Si svegliò urlando, sudata e ansimante, guardandosi nervosamente intorno.
Aveva sognato di nuovo. Questa volta Haruka ne era sicura, quelli che
vedeva erano strascichi della sua vita passata. Si passò una mano tra i
capelli e si alzò piano per non svegliare la compagna che dormiva
placidamente.
Non la guardò nemmeno.
Sogno o no, le cose non cambiavano. Usagi sarebbe stata sempre con
Mamoru e, anche nella remota possibilità che provasse qualcosa per lei,
il passato le aveva insegnato che la ragazza avrebbe sempre scelto LUI.
Era passato un mese dalla sconfitta del Faraone e Haruka, Michiru e
Setsuna avevano preso la piccola Hotaru con loro, trasferendosi in un'
altra città per poterla crescere.
La giovane andò nella camera della piccola, che dormiva tranquilla e,
vedendola così dolce e indifesa sorrise. Ogni volta che sognava la sua
Odango-chan si rifugiava in quella cameretta e stava lì fino ad
addormentarsi.
Tenere Hotaru in braccio per cullarla era un' ottima cura contro lo
stress e ormai, Haruka lo sapeva, doveva mettersi il cuore in pace.
Nella vita di Usagi non ci sarebbe mai stato posto per lei, se non come
amica, confidente e guerriera. Faceva un male dannato, ma, tutto
sommato, le andava bene anche così.
Una lacrima solitaria scese dall' occhio sinistro di Usagi mentre, stretta a Mamoru si ridestava dal sogno.
O dalla visione, a seconda dei punti di vista. Adesso le erano chiari
quei sentimenti contrastanti provati per Haruka, ma le cose non
cambiavano. Anche se una parte di lei avrebbe sempre amato quella
ragazza dal carattere indomabile come i venti che dominava, il suo
cuore sarebbe sempre appartenuto a Mamoru.
Mamoru che, nudo e stupendo accanto a lei, cominciò a svegliarsi e
iniziava ad accarezzarla con tocco leggero e dolce facendola
rabbrividire.
Si possono amare due persone contemporaneamente? Usagi si rispose che
sì, si poteva. Ma una scelta doveva essere fatta. E lei aveva fatto la
sua molto tempo prima e non l' avrebbe mai cambiata.
A volte si chiedeva come sarebbe stata la sua vita se, invece di
Mamoru, avesse scelto Hiruka, ma troncava subito sul nascere quei
ripensamenti. Non era giusto nei confronti di Haruka, di Mamoru e
nemmeno di Michiru. Michiru che, dolce e paziente, si era accorta da
tempo del sentimento tra la sua compagna e la sua Principessa e,
nonostante la gelosia, aspettava con pazienza che Haruka capisse che
non aveva speranze.
E, quando lo avrebbe capito, sarebbe stata accanto a lei, a raccogliere i cocci del suo cuore che soffriva in silenzio.
FINE
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Lo so, sono imperdonabile! Avevo detto domenica e sono passate quanto... 2 settimane? Quasi 3? Non ho scusanti, lo so, ma alla fine sono riuscita a finire il capitolo!
Volevo ringraziare tutti coloro che hanno letto questo esperimento e un ringraziamento speciale va a Urban BlackWolfo e Amnisya!!! Sono felicissima che vi sia piaciuta!
Bene, siamo arrivati alla fine e vi saluto qui, sperando di rivedervi tutti nel caso decidessi di scriverne un' altra!!
CIAO CIAO A TUTTI!!!!
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