Sentimenti indesiderati

di Mary90_p
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pensieri Notturni ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Pensieri Notturni ***


sailor moonLe sembrava di avere un martello pneumatico nella testa che aveva deciso di non darle tregua...
Sospirò ributtandosi sul morbido cuscino bianco e spostò leggermente lo sguardo alla sua destra: Michiru aveva la testa appoggiata alla sua spalla e il braccio di Haruka formicolava addormentato chiedendo di essere sollevato da quel fastidio, ma non aveva cuore di svegliare l'altra. Appoggiò la sua fronte contro quella dell'altra e sospirò debolmente chiudendo gli occhi, sperando che la vicinanza della sua ragazza potesse calmarla.
Invece no... Anche se era notte fonda non riusciva a chiudere occhio. Da un po' di tempo il cuore della guerriera di Urano non trovava pace... L'amore che da sempre la bionda provava per Michiru era stato messo in discussione da una ragazza con una pettinatura stramba a forma di dango, goffa, pasticciona, piagnucolona, permalosa e... Dolce, gentile, amorevole e allegra...
Volse lo sguardo grigio al soffitto e, per qualche strano scherzo della sua mente, vide l'immagine della sua odango-chan lì sopra e battè le palpebre, l'immagine che svaniva. Stava impazzendo, se lo sentiva.
Non riusciva più a non pensare a Usagi... Se fosse perchè era la futura regina Serenity e lei una guerriera sailor che le aveva votato fedeltà anche oltre la morte non lo sapeva. L'unica certezza era che quella stramba ragazzina dai buffi capelli era riuscita a piegare la stronza, testarda e decisa Haruka al suo volere. E senza nemmeno fare nulla...
Dalla prima volta che l'aveva vista in sala giochi, nel momento in cui i loro sguardi si erano incatenati come magneti che si attraggono, Haruka capì di essere perduta.
Quegli occhi blu come il mare, profondi e innocenti avevano cominciato a tormentare i suoi sogni e, più cercava di non dar peso alla cosa, più era come se una forza invisibile la spingesse verso Usagi; non riusciva a starle lontano.
A nulla erano valsi gli ammonimenti di Michiru che le ricordava costantemente la missione, era come se la sua testa e il suo cuore fossero completamente presi da Usagi Tsukino e il destino pareva divertirsi facendole incontrare dappertutto.
Ogni scusa per Haruka era buona per parlare con lei, per toccarla anche solo fugacemente, ma sentiva il bisogno impellente di starle vicino, starle lontano le provocava un dolore al petto che le faceva paura.
Amava Michiru con tutta se stessa, allora perchè quei sentimenti per Usagi? Perchè Michiru non le bastava più? Strinse il corpo della guerriera di Nettuno quasi senza accorgersene e lei le si accoccolò sul seno sospirando beata.
Haruka cominciò ad accarezzare distrattamente i lunghi capelli verde acqua della guerriera degli oceani immaginando dei lunghi e lisci capelli color del sole al loro posto. Come sarebbe stato vedere quella chioma dorata alle prime luci dell'alba? Che tipo di colore avrebbero avuto illuminati dai raggi del sole? Immaginarla al posto di Michiru le venne spontaneo e, poco a poco, la partner prese le sembianze della guerriera della Luna.
Immaginare Usagi sdraiata accanto a lei, stretta a lei, che si abbandonava fiduciosa alle sue carezze e che la toccava a sua volta le fecero battere all'impazzata il cuore nel letto e si ritrovò ansimante e senza fiato per quella sensazione reale.
Non poteva fare questo a Michiru, non se lo meritava.
Tolse delicatamente il braccio da sotto il capo della compagna che, mugugnendo in protesta, prese il suo cuscino e se lo strinse contro riaddormentandosi subito e Haruka sorrise intenerita dalla scena.
Si alzò, nuda e meravigliosa, coprendo bene la sua ragazza e andò in bagno per farsi una doccia.
L' acqua calda sembrò aiutarla a scacciare via pensieri ed inutili preoccupazioni. Doveva mettere un freno a questi pensieri. Usagi era fidanzata, sarebbe diventata la Nuova Regina Serenity, avrebbe sposato Endymion e si sarebbero costruiti una famiglia vivendo insieme alle guerriere del sistema solare interno.
Per Haruka non c'era posto nella vita di Usagi...


" Che io sia uomo o donna è così importante?"
Erano giorni che questa frase le rimbomava in testa senza tregua! Uomo o donna, che importava... NON LO SAPEVA, ACCIDENTI!!
Frustrata buttò sul letto il libro di matematica e si alzò andando alla finestra. Era appena tornata a casa dopo una giornata passata con Mamoru e Chibiusa. Ora la bambina era a letto stanca dopo una giornata di giochi e Usagi aveva deciso, sotto minaccia di Mamo-chan che l'aveva avvertita che se non prendeva almeno una sufficienza nel test del giorno seguente non sarebbero usciti insieme per una settimana, di prendere in mano il libro e studiare come se non ci fosse un domani! Ricattarla in questo modo! Mamo-chan era crudele!
Non sapeva nemmeno lei come la sua mente fosse passata dalle equazioni ad Haruka, semplicemente ora non riusciva a pensare ad altro. Appoggiò la fronte contro il vetro fresco, con una sensazione di sollievo. Haruka era Sailor Uranus, ne era più che certa! Quel profumo, quella sensazione di essere al sicuro fra quelle braccia femminili eppure così forti era la stessa!
Si strinse le braccia intorno cercando di fermare quel calore che sentiva nello stomaco e che si propagava dappertutto. Cosa le succedeva? Lei aveva Mamo-chan, lo amava da tempo ormai e lo avrebbe amato per l'eternità, perchè si ritrovava a provare questo per Haruka? Perchè il pensiero che forse in quel momento fosse con Michiru le dava fastidio? La rendeva... Gelosa? Perchè? Che diritto aveva lei? Haruka era la sua preziona guerriera... Usagi amava tutte loro, incondizionatamente, eppure sentiva con Sailor Uranus una connessione speciale, come se il loro non fosse un semplice rapporto tra una sovrana e una sua guerriera, ma più quello di due anime gemelle che si sono ritrovate dopo tanto tempo di separazione...
Come sarà il suo rapporto con Haruka nel futuro? Setsuna le aveva detto che le guerriere del sistema solare esterno andavano raramente a palazzo perchè non potevano lasciare incustoditi i loro pianeti nel caso di attacco. Qual'è stato il suo rapporto con Uranus quando era bambina nel regno d' Argento? L'aveva mai conosciuta?
Perchè sì, quando l'aveva vista la prima volta in sala giochi e aveva guardato i suoi occhi grigio perla, le era sembrato di essere tornata a casa dopo una lunga assenza...
Sbuffando, decise che ora era il caso di dormire. Tanto non sarebbe riuscita a studiare comunque.


Le guerriere del sistema solare esterno erano state invitate ad andare al Palazzo d'Argento per festeggiare la nascita della Principessa Serenity, ma, ovviamente, non potevano assentarsi contemporaneamente dai loro pianeti.
Si decise che fosse Uranus la prima a portare le congratulazioni alla regina, ma la guerriera dei venti, Principessa del pianeta Urano, non ne era entusiasta. Sì, ok, la regina era la regina ed era giusto andare da lei, ma perchè non potevano andarci Neptune o Pluto? Lei non era tipo da feste e cose varie, le piaceva combattere. Portare le proprie congratulazioni e andare alle occasioni mondane erano più cose per le altre due guerriere, accidenti!
Alle porte del palazzo, le guerriere Sailor più vicine alla Regina le fecero un cenno di saluto che ricambiò e la fecero entrare
<< La Regina è nel giardino sul retro, ti sta aspettando >> Le riferì Venus con un sorriso. SI limitò ad annuire e ad incamminarsi.
Il giardino nel retro del palazzo era davvero enorme, era più giusto chiamarlo parco. Su un dondolo vi era seduta la regina, splendida nel suo abito argentato, con il seno scoperto che allattava la piccola Serenity.
Quando la vide le rivolse un dolce sorriso e Uranus si inchinò al suo cospetto.
<< Io, Sailor Uranus, principessa e protetta del Pianeta dei Venti, sono venuta a porgere a Sua Altezza le congratulazioni per la nascita della Principessa Serenity a nome delle Guerriere Sailor del Sistema Solare Esterno. >>
La Regina annuì e, quando la bambina finì di mangiare, si ricoprì e si sistemò la neonata sulla spalla dandole piccoli colpetti sulla schiena e si alzò per avvicinarsi alla guerriera.
<< Sei la benvenuta, Uranus, e mi dispiace davvero che tu e le tue compagne non possiate venire qui tutte insieme una volta ogni tanto. >> sospirò la donna. Uranus alzò lo sguardo sulla sovrana.
<< Purtroppo non possiamo rischiare di lasciare tutte insieme i nostri posti, i nemici potrebbero approfittarne per attaccare. >>
<< Le guerre portano solo dolore e distruzione... Eppure ci sono e ci saranno sempre individui crudeli che le bramano per arricchirsi... >> sospirando tristemente, la Regina fisse ad Uranus di avvicinarsi e le porse la bambina.
<< Perchè non porgi i tuoi saluto a Serenity di persona prendendola in braccio? Non ama stare in braccio agli altri, ma sarà divertente provare! >> Uranus si sentì invadere dal panico. Prendere in braccio la Principessina? Lei non era pratica di queste cose, non aveva un istinto materno o qualunque cosa ci volesse in quei casi...
Si avvicinò alle due con passo lento e incerto e, un po' esistante, allungò le braccia per prendere quel fagottino biondo.
La bimba cominciò a gorgogliare con un sorrisone agitando le piccole braccina tutta contenta e la Regina spalancò gli occhi sorpresa. << Bè, questa sì che è una bella sorpresa! Da quando è nata le guerriere Sailor hanno fatto a gara a chi poteva tenerla in braccio e lei ha pianto sempre, voleva stare solo con me! E invece ora sembra davvero contenta di starti in braccio! >> rise divertita.
Quando la piccola manina paffuta della Principessina le toccò la guancia, Uranus sentì una stretta al petto e una scossa che le fece tremare le ginocchia. Come poteva un esserino così piccolo farle quell'effetto?
Sazia per il pasto, la piccola Serenity si addormentò subito beatamente appoggiando la testolina sul suo petto e la guerriera sentì uno strano calore invaderle il cuore. Era questo che si provava ad avere un bambino? Era una bella sensazione anche se non ci era portata.
Dopo i saluti di rito Uranus tornò al suo pianeta, ma non dimenticò mai le sensazioni provate.
Col passare degli anni il Sistema Solare era sempre più preda di attacchi nemici e le Guerriere Esterne potevano far visita raramente al Castello d'Argento.
Quando Uranus vi fece ritorno erano passati cinque anni e la prima cosa che vide passati i portoni d'ingresso fu una bambina dai lunghi capelli biondi che correva nuda a destra e a sinistra inseguita dalle guerriere Sailor che la imploravano di fermarsi.
<< Principessa, si fermi, per favore, deve prepararsi! >> sbraitò ormai esasperata Mars, la guerriera del pianeta del Fuoco, ma la bambina evidentemente aveva altri piani.
<< Non voglio partecipare ad una noiosissima festa! Poi festa! Nessuno si diverte! Musica noiosissima e persone noiosissime! >> Col pensiero le donne concordarono con la bambina. Le "feste" a Palazzo erano noiose, la Regina le organizzava per migliorare i rapporti con gli altri regni.
La bambina si accorse della nuova arrivata e arrestò la sua corsa studiandola con curiosità e interesse.
<< Tu chi sei? >> Uranus stava per rispondere, quando Jupiter catturò la piccola a tradimento e cercava di vestirla nonostante le urla mentre le altre l' aiutavano a tenere ferma la Principessa.
Un sorriso divertito si dipinse sulle labbra di Uranus. Quella piccoletta era un vero diavolo!
Una volta vestita la piccola peste le guerriere tornarono ai rispettivi compiti, soddisfatte dell'operato. << Uranus, occupatene tu fino al ritorno della Regina, per favore! >> << Eh? >> Le disgraziate si dileguarono urlando all'unisono un GRAZIE in falsetto. Amavano la principessina, ma delle volte era un vero esaurimento!
La bionda guerriera dei venti fissò stranita quella pazza in miniatura che stava impettita con le braccia incrociate e il broncio offesa dell'affronto subito. Le scappò un risolino e la piccola subito la fulminò con gli occhi blu. << Non si ride delle sventure altrui! >> La rimproverò e Uranus non potè resistere dallo scoppiare a ridere tenendosi la pancia. Quanto tempo era che non si divertiva così? Forse non era mai successo...
<< Mercury ti ha chiamata Uranus, sei la guerriera del pianeta Urano dei venti? >> le domandò Serenity vogliosa di scoprire di più su quella guerriera sconosciuta, alta e bellissima.
Uranus le sorrise caldamente e si inginocchiò ai suoi piedi. << Per servirla, mia Principessa. La mia vita le appartiene. >> Quegli occhi grigi la fissavano intensamente e Serenity non dubitò nemmeno per un istante delle sue parole. Con il cuore che le batteva forte e le guance rosse per l'emozione la piccola le sorrise ampiamente e l'abbracciò di slancio sbilanciando la guerriera e facendola finire col sedere a terra.
Scusandosi Serenity si rialzò e lo stesso fece Uranus. << Andiamo a fare un giro in giardino? Le guerriere a volte giocano con me, ma la maggior parte del tempo mi annoio! >> si lamentò e Haruka non ebbe cuore di rifiutare. Forse per il fatto che quella nanetta tutto pepe sarebbe stata la futura Regina, ma sentiva che non le avrebbe mai potuto rifiutare nulla. Prese nella sua quella manina candida e morbida e la piccola la condusse in un punto del giardino con una fontana raffigurante il cristallo d'argento e c'erano anche quattro panchine lì intorno.
La Principessa si sedette su una invitando la guerriera a fare lo stesso. Una volta accomodata la piccola iniziò a parlare.
<< Sai, Uranus... >> Si girò a guardarla seriamente e il cuore della donna tremò. Quegli occhi blu che tanto l'avevano incantata quando era neonata tornavano ad usare la loro magia per incatenarla a quella piccola creatura. La principessa si rialzò, ma lei invece rimase seduta a guardarla curiosa di sapere di cosa voleva parlare. << La mia mamma dice che è grazie a voi guerriere esterne se noi possiamo vivere in pace senza che ci siano attacchi. >> si voltò verso di lei e l'abbracciò stretta.
Sorpresa, Uranus ci mise un attimo a connettere e, quando sembrò risvegliarsi dal trance non esitò un secondo a circondare quel corpo minuscolo e tutto ossa e ricambiare l'abbraccio.
<< Spero che, quando diventerò Regina, non vi deluderò. Rimarrete sempre al mio fianco? >> Le mancò il fiato a quella domanda e ci pensò un attimo.
Stretta alla sua Principessa sentì un forte calore propagarsi nel petto e capì di provare per quella piccoletta un affetto infinito. Giurò a se stessa che avrebbe dato la vita per lei da lì in avanti. Avrebbe fatto di tutto perchè quella meravigliosa bambina dagli occhi sinceri potesse sorridere sempre.
<< Sempre, mia Principessa. >> disse con voce sicura e Serenity rise contenta.
Da lontano si sentì la voce della Regina che richiamava la figlia. Serenity salutò la sua nuova amica e corse dalla mamma e Uranus fece ritorno al suo pianeta.
Avrebbe protetto quella Principessa anche a costo della vita.


Haruka e Usagi, seppure in posti diversi, si svegliarono di scatto con la fronte impregnata di sudore. Entrambe si alzarono dai loro letti - la prima facendo attenzione a non svegliare Michiru - e la seconda trascinando i piedi e andarono a rinfrescarsi.
Che quel sogno fosse un ricordo della loro vita passata? La loro connessione e il loro legame era iniziato già da allora?
Una volta calmate le due tornarono nei loro letti. Entrambe avrebbero voluto parlare con l'altra, avrebbero voluto sapere se il sogno fosse solo frutto della loro fantasia o se fosse un ricordo.
Haruka-Usagi... Nel chiudere gli occhi sussurrarono il nome dell'altra scivolando piano di nuovo nel sonno.


CONTINUA...





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Ciao a tutti! Sono anni che non scrivo qualcosa e, sebbene abbia davvero tantissime fanfiction da finire su altre serie, non ho potuto fare a meno di buttare fuori quello che da un po' di tempo mi frulla nella testa; precisamente da un paio di settimane, quando ho finito di vedere la terza serie di Sailor Moon Crystal e, dopo quella, mi sono rivista Sailor Moon e il Cristallo del Cuore.
Allora, cominciò prima di tutto con il presentarmi. Mi chiamo Marianna, ho 30 anni e questa è davvero la prima fic in assoluto che scrivo su Sailor Moon. Sono sempre stata un'amante di questa serie sin da bambina, avevo i vostumi, avevo tutti gli scettri, i pupazzini e ho sempre avuto la fissa della coppia HelesxBunny, cioè HarukaxUsagi.
Sin da piccola vedevo Heles e Milena e pensavo che insieme fossero bellissime e anche adesso penso sia una delle coppie che amo di più in assoluto, ma... Mi sono sempre piaciute anche Heles e Bunny insieme. Ho sempre avuto nella testa il pensiero che ad Haruka piacesse Usagi, ma si vede più nella versione Crystal che in quella vecchia.
In Sailor Moon Crystal l'amore per questa coppia è tornato più prepotente che mai! E sono convinta che Haruka provasse qualcosa di più per Usagi, che andasse più in là del semplice affetto, dell'amicizia o di quel rispetto e affetto che tutte le guerriere hanno per Serenity e nessuno mi toglierà mai questo pensiero dalla capoccia, sappiatelo xD
Bene detto questo spiego un attimo la fiction in due parole... L'idea di scriverla è nata dopo che, finito di vedere la serie Crystal, sono venuta su EFP e ho trovato una storia rossa a capitoli, LA GUERRIERA E LA SUA PRINCIPESSA di Taila. Me ne sono innamorata e ho pensato... Ma perchè non scrivo qualcosa anche io? Non c'è quasi nulla su questa coppia, bisogna rimediare!  E così eccomi qui! Doveva essere una one-shot al principio, ma poi mi sono accorta che sarebbe venuta davvero troppo lunga e che avrebbe potuto annoiarvi, quindi ho deciso di dividerla in due parti.
La seconda parte non è ancora finita, ma manca poco, quindi per domenica dovrei metterla e, già che ci sono, faccio un appello a voi autrici del mio cuore, sperando che accogliate la mia richiesta...
PER FAVORE, SCRIVETE PIU' FANFICTION SU USAGI E HARUKA!!! O, SE POTETE, CERCATE DI TRADURLE PERCHE' IO SONO IN ASTINENZA!!!! IN ASTINENZA!!!!
Ok, credo di aver finito, perdonatemi per avervi annoiato e spero che seguirete questa mini fic!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


sailor moon2Se le avessero tirato un calcio nello stomaco Uranus avrebbe sentito meno dolore.
Vedere Sailor Moon buttarsi nel corpo melmoso del nemico le aveva procurato un'orribile emozione: una paura viscerale, un terrore che le stritolava il cuore. Non le importava più della comparsa di Sailor Saturn, come non sentiva più le grida disperate delle altre guerriere che chiamavano la loro principessa nella speranza di vederla tornare, non vedeva più Neptune e Pluto chiamare la sua attenzione per concentrarsi su Saturn.
Cosa importava ormai? Usagi, la sua Usagi si stava sacrificando per l'ennesima volta per salvare tutte loro... Se lei moriva che importanza poteva avere la salvezza della Terra? Il futuro? Quale futuro? Senza Usagi non poteva esistere futuro per lei...
<< HARUKA! >> la voce severa di Setsuna sembrò risvegliare la guerriera dei venti dallo stato catatonico e si girò verso di lei, mentre Neptune le prendeva la mano dolcemente, con gli occhi lucidi.
<< Lei è la nostra Principessa. Se la caverà... Se la caverà... >> continuava a mormorare non sapendo se cercava di convincere lei o addirittura se stessa.
Haruka la guardava come se si fosse accorta solo in quel momento della sua presenza. Michiru le asciugò una lacrima solitaria e Uranus si toccò la guancia stranita. << Non c'è tempo per questo, ora... Adesso dobbiamo essere forti. >>
Uranus sembrò riacquistare la lucidità e, con sconcerto delle altre due, si tirò uno schiaffo potente. << Ok. Dobbiamo fare qualcosa per fermare Saturn. >>



Serenity aveva ormai 14 anni quando Uranus tornò. Doveva incontrarsi insieme alle altre guerriere interne, la Regina e la Principessa per discutere di un incontro tra il Regno d' Argento e un pianeta chiamato Terra. Finita la riunione Uranus era uscita in giardino per sgranchirsi le gambe, quando aveva notato la Principessa aggirarsi in modo sospetto e guardandosi furtivamente intorno quasi temesse di essere vista da qualcuno.
Incuriosita e decisamente sospettosa, la guerriera dei venti seguì la Principessa stando attenta a non farsi notare e, quando la vide abbracciare di slancio ridendo di felicità un ragazzo - che riconobbe solo in un secondo momento come il principe della Terra - sentì il cuore farsi pesante.
Vedere quella ragazza che per lei significava tutto abbracciata a qualcun altro, che baciava con amore qualcun altro, che sussurrava parole d'amore e promesse a qualcun altro era per lei un dolore dietro l'altro.
Si appoggiò con la schiena ad un albero, nascosta ai due amanti che si incontravano in gran segreto. Da quanto andava avanti? Avrebbe dovuto dirlo alla Regina? Doveva rimproverare la Principessa per queste scappatelle?
Diede un' altra occhiata alla coppia e vide l' amore che faceva brillare i loro occhi. Vedeva il sorriso pieno di felicità sul viso della sua amata Principessa.
Uranus chiuse gli occhi, rasserenata da quel sorriso. La Principessa era felice. Avrebbe tanto voluto che lo fosse con LEI, tra le SUE braccia, ma non importava. Avrebbe sofferto le pene dell' inferno per l' eternità se significava vedere quel sorriso sul volto della persona amata.
Sì, perchè Uranus ormai lo aveva capito. Amava quella ragazzino. Non come una guerriera dovrebbe amare la sua sovrana ( anche quello ovviamente), ma come si ama la propria anima gemella. Uranus amava Serenity e voleva che fosse felice, anche se tra le braccia di un altro, le sarebbe bastato poterla vedere, toccare anche solo poche volte. Anche solo come guerriera.
Si palesò ai due che trasalirono dallo spavento e vide Serenity guardarsi intorno in preda al panico sicuramente pensando in fretta a qualche bugia da inventare che fosse credibile.
<< U- URANUS! Che sorpresa! >> ridendo nervosamente si lisciò la frangia cominciando a balbettare. << Stavo facendo fare al principe Endymion un giro del nostro palazzo! >> arossì fino all' inverosimile sperando di essere creduta, ma oramai conosceva Uranus e sicuramente non l' avrebbe bevuta...
<< Principessa. >> disse severamente la guerriera. Appunto, come immaginava... Serenity si preparò ad una bella strigliata chinando il capo in segno di scuse, ma guardò sorpresa la guerriera quando questa le mise una mano sulla testa accarezzandola.
Vide il suo sorriso comprensivo e capì... Uranus aveva capito tutto. Sentì le lacrime che scendevano e non potà trattenersi dal lanciarsi tra le braccia dell' altra in cerca di conforto.
Endymion le guardò corrucciato sentendosi di troppo. Serenity l' aveva chiamata Uranus, quindi era una guerriera esterna. Aveva sentito parlare di loro: si diceva che fossero in tre e che fossero più potenti delle guerriere interne, ma che, a differenza delle altre, non potevano lasciare i loro pianeti, poichè il loro compito era proteggere i confini del sistema solare.
Il principe fissava il modo in cui quella ragazza abbracciava colei che amava e, non seppe per quale motivo, ma si sentì minacciato da lei... Anche quando la guerriera alzò su di lui i suoi occhi grigi in uno sguardo di fuoco che era chiarissimo: " Falla soffrire e, Principe o no, ti cercherò, ti troverò e ti ucciderò. "
<< La stanno cercando, Principe Endymion. >> Uran usò parlò con voce ferma e minacciosa, tanto che Serenity la guardò confusa. Uranus era arrabbiata con Endymion? Perchè? Lo avrebbe riferito a sua madre?
Il Principe si congedò con un freddo cenno del capo, sorridendo invece a Serenity che, non staccandosi dall' altra, rispose a quel sorriso e lo guardò allontanarsi con occhi innamorati.
<< Principessa, è stato molto imprudente da parte vostra allontanarvi così! Senza nessuna protezione! E per incontrare quello lì! >> le ultime parole furono quasi sputate con velevo, come se il solo nominare quel Principe fosse qualcosa di doloroso e odiato.
Serenity appoggiò il capo sulla sua spalla chiudendo gli occhi. << Hai ragione, Uranus, ma... E' l' unico modo che ho per incontrarlo. >>
Sbuffando, la bionda guerriera semplicemente si arrese. Appoggiò una guancia sulla sua testa stringendola ancora di più. << La prossima volta fate più attenzione. Se dovesse succedervi qualcosa non me lo perdonerei mai. >> sussurrò e Serenity si sentì arrossire, il corpo che fremeva, ma la malinconia le impose di staccarsi da quell' abbraccio.
Quando si allontanò sentì un improvviso freddo, come se avesse abbandonato un caldo rifugio durante una tempesta. Uranus voleva avvicinarsi e abbracciarla ancora, ma si impose di stendere le braccia lungo i fianchi: ora che non più stretta a lei sentiva un vuoto nella pancia, un senso di abbandono.
<< Io sono felice di avere voi guerriere al mio fianco, ma... Sapere che vi preoccupate per me solo perchè sono la Principessa e non perchè mi volete bene davvero mi logora dentro... >>
Quando Serenity si girò verso di lei Uranus quasi ebbe voglia di urlare di dolore vedendo quei bellissimi occhi azzurri pieni di tristezza e incomprensione.
Era davvero quello che pensava? Che lei le stesse vicino solo per dovere? Al diavolo!
Azzerò in fretta la distanza che le separava, le prese il viso tra le mani si impossessò delle sue labbra, come aveva desiderato fare da sempre.
La Principessa rimase immobile per i primi momenti, con gli occhi spalancati, non credendo a quello che stava succedendo. Stava venendo baciata da una donna, eppure... Quasi senza accorgersene si strinse all' altra, aprì la bocca quando sentì la sua lingua calda e umida che chiedeva l' accesso alla sua bocca, strinse le braccia attorno al suo collo per averla più vicina.
Serenity capì che lei VOLEVA quel bacio. Lo aveva aspettato... I sentimenti che provava per Uranus erano esplosi nel suo petto, sentiva un calore che sembrava bruciarle l' interno che la spingeva a darle di più, a chiederle di più... I baci con Endymion erano stati dolci, quasi impacciati, ma con Uranus non c' era niente di timido, era sicura e passionale.
Si separarono quando erano ormai a corto d' aria, si guardavano con occhi lucidi di desiderio, i petti che si alzavano ed abbassavano per l' affanno.
Con le labbra rosse e gonfie per il bacio ricevuto, questa volta fu Serenity a prendere l' iniziativa. Portò le braccia dietro la schiena du Uranus, stringendosela addosso fino a sentire il seno che schiacciava il suo e, dannazione, era bello e perfetto così. Si alzò sulle punte unendo le loro labbra e Uranus si sentì sprofondare in un vortice di amore che le fece venire le lacrime.
Quanto aveva sognato quel momento? Questa volta però il bacio era più dolce, ma era consapevole. Le loro lingue si rincorrevano senza sosta, assaggiando e tastando la bocca dell' altra come fosse una meraviglia da esplorare.
Quando si staccarono Uranus la guardò negli occhi e le parlò a cuore aperto. << Io amo la Principessa come guerriera, è vero. >>
Serenity sentì un tuffo al cuore  e abbassò lo sguardo, imbarazzata e triste. Aveva sbagliato tutto? Aveva frainteso tutto? SI sentì tirare su il viso dal mento e i suoi occhi furono prigionieri quello sguardo grigio come il cielo in tempesta.
<< Ma oltre a quello, io amo VOI. Vi amo come Serenity. Anche se non foste la Principessa, vi amerei. Avete catturato il mio cuore sin da quando vi ho presa in braccio da neonata ed è sempre stato vostro. Da quel momento ho capito che non avrei potuto amare altri se non voi. >> Serenity l' abbracciò di slancio, commossa da quelle parole, ma consapevole di non poter ricambiare totalmente.
<< Uranus, sono confusa... >> ammise. << Io sento di amare te, ma amo anche Endymion... Amo lui eppure quando tu sei con me è come se non esistesse altro... Ho il cuore diviso in due e non so cosa fare... >> Il tocco gentile della guerriera la interruppe. << Non c' è bisogno di farsi tutti questi problemi. Quando avrete bisogno di me io ci sarò. Anche se vedervi tra le braccia di un' altra persona mi uccide dentro non mi opporrò. Prendetevi tutto il tempo per scegliere. >>
E alla fine Serenity scelse.
Scelse quel ragazzo che dal primo sguardo le aveva catturato il cuore. Scelse un amore che non era ben visto e che, alla fine, venne punito.
Dal suo pianeta, Uranus non potè far altro che guardare il Regno D' Argento cadere per mano dei nemici. Si ferì graffiandosi le braccia per evitare di lasciare il suo pianeta e di correre dalla sua Principessa.
Le guerriere esterne videro le guerriere proteggere la Principessa e il Principe Endymion fino alla morte. Videro la loro Principessa prendere tra le braccia il corpo del suo amato piangendo, piegata in due dal dolore. E, quando anche lei morì, Uranus urlò.
Un urlo che sembrò scuotere i confini della galassia. Un urlo carico di dolore, rabbia, impotenza.
Le guerriere avevano fallito. LEI aveva fallito su tutta linea. Aveva giurato che avrebbe difeso il Regno e la Principessa a costo della vita e invece la vide morire praticamente davanti ai suoi occhi.
Vedendo le anime delle guerriere, di Serenity ed Endymion vagare verso la Terra, pregò affinchè anche lei, prima o poi, potesse tornare a vivere e, magari, incontrare colei che amava ancora una volta.
Ma Uranus sapeva. Sapeva che l' amore che provava per Serenity non sarebbe mai stato ricambiato. Sapeva che nella sua vita per lei non ci sarebbe mai stato posto.
Ma non importava. Per stare con lei, Uranus poteva sopportare ogni dolore.


Si svegliò urlando, sudata e ansimante, guardandosi nervosamente intorno.
Aveva sognato di nuovo. Questa volta Haruka ne era sicura, quelli che vedeva erano strascichi della sua vita passata. Si passò una mano tra i capelli e si alzò piano per non svegliare la compagna che dormiva placidamente.
Non la guardò nemmeno.
Sogno o no, le cose non cambiavano. Usagi sarebbe stata sempre con Mamoru e, anche nella remota possibilità che provasse qualcosa per lei, il passato le aveva insegnato che la ragazza avrebbe sempre scelto LUI.
Era passato un mese dalla sconfitta del Faraone e Haruka, Michiru e Setsuna avevano preso la piccola Hotaru con loro, trasferendosi in un' altra città per poterla crescere.
La giovane andò nella camera della piccola, che dormiva tranquilla e, vedendola così dolce e indifesa sorrise. Ogni volta che sognava la sua Odango-chan si rifugiava in quella cameretta e stava lì fino ad addormentarsi.
Tenere Hotaru in braccio per cullarla era un' ottima cura contro lo stress e ormai, Haruka lo sapeva, doveva mettersi il cuore in pace.
Nella vita di Usagi non ci sarebbe mai stato posto per lei, se non come amica, confidente e guerriera. Faceva un male dannato, ma, tutto sommato, le andava bene anche così.


Una lacrima solitaria scese dall' occhio sinistro di Usagi mentre, stretta a Mamoru si ridestava dal sogno.
O dalla visione, a seconda dei punti di vista. Adesso le erano chiari quei sentimenti contrastanti provati per Haruka, ma le cose non cambiavano. Anche se una parte di lei avrebbe sempre amato quella ragazza dal carattere indomabile come i venti che dominava, il suo cuore sarebbe sempre appartenuto a Mamoru.
Mamoru che, nudo e stupendo accanto a lei, cominciò a svegliarsi e iniziava ad accarezzarla con tocco leggero e dolce facendola rabbrividire.
Si possono amare due persone contemporaneamente? Usagi si rispose che sì, si poteva. Ma una scelta doveva essere fatta. E lei aveva fatto la sua molto tempo prima e non l' avrebbe mai cambiata.
A volte si chiedeva come sarebbe stata la sua vita se, invece di Mamoru, avesse scelto Hiruka, ma troncava subito sul nascere quei ripensamenti. Non era giusto nei confronti di Haruka, di Mamoru e nemmeno di Michiru. Michiru che, dolce e paziente, si era accorta da tempo del sentimento tra la sua compagna e la sua Principessa e, nonostante la gelosia, aspettava con pazienza che Haruka capisse che non aveva speranze.
E, quando lo avrebbe capito, sarebbe stata accanto a lei, a raccogliere i cocci del suo cuore che soffriva in silenzio.


FINE




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Lo so, sono imperdonabile! Avevo detto domenica e sono passate quanto... 2 settimane? Quasi 3? Non ho scusanti, lo so, ma alla fine sono riuscita a finire il capitolo!
Volevo ringraziare tutti coloro che hanno letto questo esperimento e un ringraziamento speciale va a Urban BlackWolfo e Amnisya!!! Sono felicissima che vi sia piaciuta!
Bene, siamo arrivati alla fine e vi saluto qui, sperando di rivedervi tutti nel caso decidessi di scriverne un' altra!!
CIAO CIAO A TUTTI!!!!

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