Death Note:Rewrite di LittleBloodyGirl (/viewuser.php?uid=79296)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Resurrezione ***
Capitolo 3: *** Domande ***
Capitolo 4: *** Coincidenze ***
Capitolo 5: *** Soprannome ***
Capitolo 6: *** Ricordo ***
Capitolo 7: *** Tristezza ***
Capitolo 8: *** Reazione ***
Capitolo 9: *** Decisione ***
Capitolo 10: *** Ragionamento ***
Capitolo 11: *** Appuntamento ***
Capitolo 12: *** Amore ***
Capitolo 13: *** Presentazione ***
Capitolo 14: *** Inseguimento ***
Capitolo 15: *** Cautela ***
Capitolo 16: *** Inganno ***
Capitolo 17: *** Invito ***
Capitolo 18: *** Verità ***
Capitolo 19: *** Richiesta ***
Capitolo 20: *** Rinuncia ***
Capitolo 21: *** Sparizione ***
Capitolo 22: *** Collaborazione ***
Capitolo 23: *** Attrazzione ***
Capitolo 24: *** Arrivo ***
Capitolo 25: *** Conversazione ***
Capitolo 26: *** Litigio ***
Capitolo 27: *** Trappola ***
Capitolo 28: *** Essenza ***
Capitolo 29: *** Visione ***
Capitolo 30: *** Rivelazione ***
Capitolo 31: *** Ordine ***
Capitolo 32: *** Farfalla ***
Capitolo 33: *** Stupro ***
Capitolo 34: *** Bugie ***
Capitolo 35: *** Nome ***
Capitolo 36: *** Perdono ***
Capitolo 37: *** L'abisso dell'orizzonte ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Ormai erano passati diciassette anni da quando Kira era morto,e
naturalmente una buona parte della malavita aveva ripreso a fare il suo
mestiere. Il Quartier Generale Giapponese stava svolgendo il
più delle volte nuove indagini.
"Accidenti...devo ammettere che molti episodi criminali stanno davvero
cominciando a ricrescere..."
"Che vuoi dire,Matsuda?"
"Ah,niente...!"
Matsuda,Ide,Aizawa e Mogi lavoravano ancora insieme nonostante fossero
passati cosi tanti anni ma il loro rapporto con Near,che era oramai il
nuovo L si era distaccato e dopo aver sconfitto Kira nessuno sapeva
più se questi si fosse ancora fatto vivo.
"Dimmi una cosa,Aizawa..."
"Si?"
"Tu non ti senti un pò strano da quando Light non
c'è più?"
Tutti e quattro ebbero un sussulto.
"Matsuda,per favore...Mettiamo da parte questa storia e concentriamoci
sui casi attuali,ormai il caso Kira è un caso chiuso."
Matsuda sentì un brivido percorrergli la schiena e rimpianse
di non aver tenuto la bocca chiusa.
I giorni passavano e non succedeva mai niente di nuovo quando un giorno
lo schermo del Quartier Generale si illuminò di bianco e al
centro comparve una grande lettera in stile Gotico Inglese.
"COSA?!!"
"L?!!"
Una voce a loro molto familiare parlò.
"Sono L.Accendete subito su Sakura TV.PRESTO!!!"
I quattro fecero come L gli aveva ordinato e seguirono attentamente la
notizia al TG.
"Buongiorno dalla Sakura TV. Oggi come l'altro ieri sono state
riscontrate altre 7 morti per arresto cardiaco. I deceduti sono tutti
criminali!"
"COSA??!!!"
Gridarono in coro gli agenti.
"Con oggi il numero delle vittime sale a 14."
Disse L.
"Ma...ma come è possibile?!!!"
"Non può essere!!!"
"LIGHT....!!"
"NO!QUESTA VOLTA NON è LIGHT...!"
Parlò L con voce calma e agitata ello stesso tempo.
Tutti rimasero di pietra con gli occhi fissi sulla televisione,non
avevano più il coraggio di parlare.
KIRA...era rinato...
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Capitolo 2 *** Resurrezione ***
Matsuda faceva fantasticherie sul fatto che il fantasma di Light fosse
tornato per vendicarsi e Aizawa e gli altri non ce la facevano proprio
più ad ascoltare le sue lamentele.
Erano ritornati a lavorare con Near sul caso ed erano giunti alla
conclusione che Light,a loro insaputa,poteva avere scelto un suo
successore.
"No."
Disse Near.
"Se Light avesse avuto un successore questi avrebbe agito subito dopo
la morte di Light,invece sono passati ben 17 anni da quando i criminali
hanno ripreso a morire di arresto cardiaco."
Tutti riasero in silenzio per un pò a guardare lo schermo
bianco con la lettera al centro.
"In caso facessi dei passi avanti sul caso vi richiamerò."
Il monitor si spense e gli agenti decisero che era ora di fare una
pausa e poi di andare a casa. Andarono al distributore del
caffè e presero 4 bicchieri.
"Secondo voi,Light ha scelto un successore?"
Domandò timido Matsuda.
"Be...Near lo esclude ma secondo me è l'ipotesi
più probabile."
"Però resta il fatto che siano passati diversi anni da
quando Kira ha cominciato a uccidere di nuovo"
Disse Ide.
"Può darsi anche che Light gli abbia detto di attaccare a
una distanza precisa di tempo dalla sua morte..."
"Pùò essere..."
Nessuno sapeva che spiegazioni dare,all'improvviso Matsuda
diventò pallido e si girò di sctto verso la
finestra. Vide camminare una ragazza sul viale. Si precipitò
giù.
"MATSUDA,DOVE VAI??!!!"
"TORNO SUBITO!!"
Fu la risposta sbrigativa di Matsuda. Arrivato fuori si
guardò in torno e vide la ragazza che aveva visto dalla
finestra.
"EHI,TU!!SCUSA!!!"
Quando la ragazza si girò,un'espressione di terrore si
dipinse sul vilto del poliziotto.
"...Si?"
Chiese semplicemente la ragazza.
"AH...No...scusa. Ti avevo presa per una mia amica..."
Matsuda rise ma la ragazza si girò e se ne andò.
"AH...EHI...!!"
"Arrivederci!"
Disse in tono secco la ragazza.
"EH EH...Gli hai dato del filo da torcere,HIME. Guarda che espressione
da pesce lesso."
"Be...i cascamorti non mi sono mai piaciuti,Ryuk..."
Lo shinigami volava dietro la ragazza che si fermò al
mercato per comprare delle mele e poi si diressero tutti e due alla
casa della ragazza.
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Capitolo 3 *** Domande ***
Hime tornò a casa verso le 21:30,si chiuse in camera,accese
la luce sulla scrivania,aprì il cassetto e tirò
fuori il quaderno nero regalatole dallo shinigami solo due giorni prima.
"Death Note...Quaderno della Morte..."
Sussurrò facendo un sorrisetto stirato.
"Mi sembrà incredibile che scrivere il nome di qualcuno su
questo quaderno la faccia morire in 40 secondi..."
"Tuo padre e tua madre lo usavano quasi ogni giorno per ripulire la
terra dai suoi rifiuti umani..."
Disse Ryuk dietro di lei mentre divorava una mela.
"Ryuk...posso farti una domanda?"
"Certo,dimmi pure."
"Che tipi erano i miei genitori?"
Ryuk ci pensò su un pò prima di risponderle.
"Be...tuo padre era quasi come te,Hime. Studiava,era
diligente...insomma...il classico "Figlio di Papà". Ma
quando trovò il quaderno perse completamente il senno. Si
era messo in testa di diventare il dio di un mondo dove non ci
sarebbero più stati criminali..."
Hime chinò la testa sul quaderno coprendo gli occhi con la
lunga frangetta.
"E mia madre,invece?"
"Oh,tua madre era molto diversa da tuo padre. Lei faceva la modella ed
era solare e sorridente...il contrario di tuo padre che come la
incontrò la definì una persona priva di buonsenso
e decisamente troppo poco seria nonostante lei provasse un amore
smisurato nei confronti di lui...ma col tempo anche lui se ne
innamorò."
Hime assunse un'aria interrogativa.
"Che strano...due persone cosi diverse si innamorano..."
Lo shinigami assunse un'espressione imbarazzata per quanto quel suo
muso sempre sorridente gli permetteva. Hime sorrise.
"Ok...ho capito..."
Riposò il quaderno nel cassetto e lo richiuse,spense la
lampada sulla scrivania e andò a sdraiarsi sul letto. Si
addormentò giusto mezz'ora dopo.
La mattina seguente era domenica e Hime si svegliò verso le
10:00,si preparò e uscì.
"Ehi,Hime,dove andiamo?"
Chiese curioso lo shinigami alle sue spalle.
"A fare colazione al bar."
Rispose secca la ragazza. Ordinò un cappuccino e un
croissant alla cioccolata,prese il giornale sul tavoloe
iniziò a sfogliarlo. La prima pagina di cronaca parlava di
un uomo che aveva ucciso l'ex moglie per non avergli permesso di tenere
i figli. La ragazza annotò il nome e il volto dell'uomo in
fotografia nella sua mente e sorseggiò il cappuccino.
"Hei,Hime...guarda un pò chi c'è?"
La ragazza guardò nella direzione che lo shinigami gli
indicava con il lungo dito e riconobbe il Matsuda.
"Ancora lui."
Pemsò acida Hime. Fece finta di continuare a leggere il
giornale ma lui l'aveva notata e andò a sedersi al suo
tavolo.
"Ciao! Ti ricordi di me?"
Lei lo guardò e fece un falso sorriso.
"Certo."
"Scusa se ieri ti ho fermata in quel modo brusco...ma mi avevi
ricordato qualcuno"
Disse ridendo Matsuda.
"Oh...a proposito non ci siamo nemmeno presentati. Io sono Tota
Matsuda,piacere!"
Sporse la mano per prendergliela e lei fece lo stesso.
"Io sono Hime Yagami."
A quelle parole il poliziotto apparve turbato.
"Qualcosa non va?"
Chiese lei disinteressata.
"Ehm...no,no...tutto a posto..."
Il ragazzo ansimò mentre osservava Hime che beveva il
cappuccino.
"Scusa...posso chiederti chi sono i tuoi genitori?"
La ragazza posò la tazza di cappuccino sul piattino e lo
guardò dritto negli occhi.
"Non lo so."
Rispose semplicemente. Il poliziotto rimase colpito.
"Come non lo sai? Insomma...tutti conoscono i propri genitori..."
Rispose come se la ragazza lo stesse prendendo in giro.
"Io sono orfana"
Rispose la ragazza marcando le parole. Matsuda la guardò con
espressione stupita.
"Ah...mi dispiace."
"Non si preoccupi,non li ho mai conosciuti di persona,quindi
non mi fa alcun effetto parlare di loro."
Rispose tranquilla Hime.
"Quindi non sai neanche come sono...morti..."
La ragazza lo guardò.
"Si...questo lo so."
Il poliziotto sembrò rianimarsi.
"A-allora me lo puoi dire?"
"Mio padre è stato sparato e mia madre si è
suicidata buttandosi da un palazzo subito dopo avermi data alla vita"
Matsuda si sentì a disagio. C'erano troppe cincidenze ma non
aveva prove per poter dire che quella ragazza...fosse chi lui pensava.
Hime si alzò dal tavolo e lasciò il conto.
"Ora devo andare. Ci si rivede"
"Ah...si,certo! Ciao!"
Mentre erano sulla via di casa Ryuk si rivolse a Hime con tono
allarmato.
"Perchè gli hai detto dei tuoi genitori."
"Perchè sarebbe riuscito a risalire nuovamente a me."
"Cosa? Di che parli?"
"Ryuk,quell'uomo è un poliziotto"
Ryuk rimase sorpreso.
"E cosa te lo fa pensare?"
"Be...non tutti ti chiedono chi sono i tuoi genitori e soprattutto non
chiedono come questi siano morti...Era un poliziotto,non c'è
dubbio."
"Ma così avrai alimentato i sospetti su di te."
"Non preoccuparti,Ryuk..."
Disse Hime sorridendo.
"So già come sistemarli..."
Ryuk sussultò ma poi rise come un ossesso.
"Permettimi di dirtelo,Hime...sei tale e quale a tuo padre!"
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Capitolo 4 *** Coincidenze ***
I giorni passavano in fretta e nessuno al quartier generale aveva
scoperto nulla. Near,nonostante si presentasse diverse volte sotto
forma di lettera nello schermo del quartier generale giapponese,non
riusciva a capire minimamente chi potesse essere il nuovo Kira.
"Senz'altro è qualcuno che è stato imparentato
con Light o ha avuto un qualche tipo di rapporto speciale."
"E tu come puoi dirlo,Near?"
Near aspettò un pò per parlare.
"Innanzitutto,le regole del quaderno dicevano che una volta che l'umano
in possesso del quaderno sarebbe morto questo sarebbe ritornato di
proprietà dello shinigami. E poi deve per forza averne
parlato con qualcuno se questo alla fine a ripreso a uccidere i
criminali senza sosta e deve avergli spiegato il potere del quaderno."
Matsuda rimase in silenzio,tutte le volte che ritornava in mente Hime
Yagami. La ragzza aveva troppe cose che non convincevano affatto il
poliziotto.
"Scusate..."
Tutti si girarono verso di lui.
"Si? Qualcosa non va?"
"Ehm...ecco...io ieri ho incontrato una ragazza che mi ha fatto una
certa impressione..."
"Matsuda,non siamo qui per parlare di conquiste immaginarie!"
"Ma io non sto parlando di conquiste,ho fatto delle domande a quella
ragazza e ha detto di chiamarsi...Hime Yagami."
Al pronunciare il nome tutti ebbero un sussulto e guardarono Matsuda.
"E...cos'altro?"
"Be..."
Continuò Matsuda.
"Mi ha detto che è orfana. Suo padre è stato
sparato e sua madre si è buttata da un palazzo appena dopo
averla fatta nascere..."
Near restò in silenzio per qualche minuto insieme agli
altri. Tutti si guardarono stupefatti Light e Misa erano morti cosi e
il cognome della ragazza non prometteva assolutamente nulla di buono.
Near si rivolse ai poliziotti.
"Dobbiamo cercare di scoprire di più su questa ragazza.
tutto quello che potrebbe sembrare verità potrebbero anche
essere solo coincidenze."
Detto questo Near fermò la comunicazione.
"Near..."
Chiese il comandante Rester al ragazzo che costruiva un puzzle
silenzioso.
"Questa ragazza,potrebbe essere venuta nella Wammy's House?"
Near non rispose subito,completò il puzzle e
guardò il comandante.
"Forse."
Disse semplicemente.
"Ma non so se si tratta della stessa bambina di 17 anni fa."
Il comandante e gli altri due agenti dell' SPK rimasero in silenzio.
Near per la prima volta si sentì confuso.
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Capitolo 5 *** Soprannome ***
Hime,hai detto di saper sistemare gli sbirri se mai fossero venuti a
sapere che tu sei Kira...ma non dimenticare che stai giocando col
fuoco. E' pericoloso."
Per quanto Ryuk cercava di ripetere a Hime che stava per
cacciarsi nei
guai,la ragazza stava in silenzio oppure gli diceva che sapeva badare a
se stessa. Ryuk questo non lo metteva in discussione se era come suo
padre ma non gli andava a genio che questi fosse morto nonostante
dicesse di saper badare a se stesso.
"Ryuk,io vado a fare due passi..."
"Come sarebbe "IO"? Guarda che io sono il tuo shinigami e devo starti
vicino 24 ore su 24,lo sai?!"
La ragazza rise mentre chiudeva la porta di casa. Ad un
tratto si
accorse che non sapeva nemmeno come si chiamavano i suoi genitori ma
soffocò l'impulso di chiederlo a Ryuk. Intanto a Los
Angeles, i membri
dell'SPK non avevano trovato niente circa la ragazza descritta da
Matsuda se non che era una ragazza molto intelligente,nient'altro.
Near giocherellava con i suoi soliti pupazzetti ma nonostante sembrava
che non si stesse sforzando più di tanto per il caso,al
contrario si
stava dando più da fare degli altri tre.
Si ricordò che 5 anni
fa,quando aveva contattato la Wammy's House per vedere come stavano i
bambini e scegliere chi sarebbe diventato il suo successore,gli fu
comunicato da Roger che c'era una nuova arrivata di nome Hime e che
quando venne accolta dall'orfanotrofio aveva solo tre anni. Near
ricordava bene che la bambina aveva scelto il nome da se ma non volle
rivelare mai il nome vero,ne a lui,ne a Roger. Ma nonostante sembrava
chiusa e senza amici,la piccola aveva delle capacità mentali
straordinarie e Near questo lo potè capire quando
chiamò i piccoli
nella sala dove c'erano gli schermi e rivolgeva loro domande e
scherzava con loro. Per fare uno scherzo,all'improvviso chiese quanto
facesse 30 per 8327. Ovviamente tutti risero perchè erano
ancora troppo
piccoli per saperlo ma la bambina nuova seppe rispondere immediatamente
il risultato. Tutti si girarono verso di lei e la fissarono a bocca
aperta mentre lei guardava lo schermo con aria impassibile,come fosse
stata una cosetta da niente. Più tardi,Near la fece chiamare
da Roger e
le propose che lei sarebbe potuta diventare la sua successora,certo L
non era mai stato un soggetto femminile ma lei poteva diventarlo
facilmente con la sua intelligenza ma la risposta che la bambina le
diede sconcertò non poco sia Near che Roger.
"No..."
Aveva risposto.
Non volle diventare mai la successora di L che in
quell'orfanotrofio essere scelti significava essere praticamente una
star. E nonostane gli sforzi di Roger di convincerla a diventare la
successora di L,lei aveva sempre risposto no,tanto che alla
fine,esausta delle solite obbligazioni di Roger,a 15 anni
scappò
dall'orfanotrofio. La bambina non era mai andata d'accordo con i
compagni,molto spesso li ignorava completamente.
"Quella Hime è proprio antipatica."
Dicevano i bambini.
"Ma chi si crede di essere?"
"Tutti noi ci siamo fatti scegliere i nostri nomi da Roger e
abbiamo
rivelato a lui i nostri veri nomi,lei invece non lo ha fatto."
"Ho sentito dire addirittura che ha rifiutato di diventare la
successora di L!"
"Be...che ti aspettavi da una come quella."
Hime ricordava che andava spesso fuori nel giardino e passeggiava da
sola durante l'ora di ricreazione canticchiando a bassa voce una
ninnananna che però non ricordava dove aveva sentito ma che
si chiamava
Sacred Shinto. Quella era una canzone che le era sempre piaciuta e
anche ora,qualche volta,la cantava.
Near non riuscì a scoprire niente riguardo la ragazza ma i
sospetto che
fosse la bambina che era stata nell'orfanotrofio diventavano sempre
più
chiari.
"Quella ragazza sembra un fiore"
Aveva detto Near. I membri dell'SPK assunsero un'aria interrogativa.
"Un fiore nero"
Concluse il ragazzo albino.
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