Star Wars - the light of the Skywalkers

di Mayushii
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The light of the Skywalkers ***
Capitolo 2: *** The light of the Skywalkers parte 2 ***
Capitolo 3: *** The ligh of the Skywalkers parte 3 ***



Capitolo 1
*** The light of the Skywalkers ***


Appoggio le mani contro il suo ventre, non c'è altro intorno a noi, se non il silenzio assordante del suo cuore che non batte. Lascio che i miei capelli scuri ricadano sulla fronte, chiudo gli occhi concentrandomi sul vuoto che circonda la mia mente in questo momento.
Ogni singolo gesto che ho fatto nella mia vita, mi ha portato a questo momento, un attimo che sembra durare un'eternità. Le mani graffiate sono ricoperte da piccole goccioline di sangue, risultato della scalata sulle rocce per poter tornare da lei, ogni piccolo frammento che si è intrufolato sotto le mie unghie, squarciando la mia pelle mi ha fatto sentire vivo.
Le mani continuano a essere posate contro il suo ventre, sento scemare la forza vitale da me. Il mio cammino, quell'incessante incespicare che mi ha portato da lei, sembra nulla in confronto al suo viso privo di espressione, ai suoi meravigliosi occhi così carichi di vita, adesso spenti, biglie di vetro come quelli di una bambola abbandonata in un angolo.
Chiudo gli occhi, lascio che tutto fluisca intorno a me, dentro di me, fino ad arrivare a lei.
Sono un tutt'uno con la forza e la forza è un tutt'uno con me. Quell'energia che permane il mondo, di cui siamo composti, si muove in particelle piccolissime invisibile all'occhio umano, eppure sono capaci di smuovere una montagna.
Sento il suo ventre avere un piccolo spasmo, il suo corpo simile a pietra fredda e levigata riscaldarsi nelle mie mani, i suoi occhi aprirsi di nuovo alla vita e il suo cuore inizia a battere di nuovo.

Tum. Tum. Tum.

Colpi ritmici forti, come forte è stata la nostra unione, dal primo momento in cui l'ho vista, ho pensato che eravamo uniti da qualcosa di speciale, un doppio filo invisibile che legava le nostre vite, da quella forza da qui entrambi rubavamo la nostra stessa esistenza.
La sua mano copre la mia, il suo viso si alza per guardare i miei occhi, nei quali riconosco tutto quello che mi è sempre mancato, in essi riesco a percepire tutto l'amore di cui ho sempre avuto bisogno. In quegli occhi riesco a comprendere chi sono, da dove vengo e qual è il mio destino.
" Ben..."
La sua voce è un sussurro che accarezza il mio nome, il sorriso che si apre sulle mie labbra, i lineamenti del volto che si distendono in quelle espressioni di pace che solo lei è riuscita a darmi salvandomi da me stesso, mettendomi in salvo dal mondo oscuro in cui mi ero rinchiuso. La sua mano passa dal mio dorso al mio volto, una carezza così delicata come quelle che mia madre mi regalava da bambino. Finalmente riesco a trovare le sue labbra, il bacio più dolce che io abbia mai provato sulla mia stessa pelle.
Il dolore, il rimpianto, tutta la tristezza che mi porto dentro sembra sparire a contatto con quelle stesse labbra, un bacio che racchiude in sé l'eternità, un bacio che rimarrà per sempre scolpito nella mia stessa memoria come l'attimo più perfetto della mia vita.
Le nostre labbra si separano, i miei occhi scuri incontrano ancora una volta i suoi, i miei pozzi senza fondo, i suoi la luna che si riflette dentro.
Sorrido sentendomi più affaticato, più debole è vulnerabile, di quanto mi sia mai sentito in vita mia. Chiudo gli occhi, il sorriso che lentamente sparisce dalle mie labbra, ma non dalla mia mente. Se sto per morire, se questo è stato l'apice della mia vita, posso ritenermi soddisfatto di averlo raggiunto.
Respiro piano e poi il vuoto avvolge la mia interessenza, riesco a sussurrare poche parole prima di perdermi.
<< Sarò sempre con te.>>
Il sole è forte quando riapro gli occhi, le fronde degli alberi non riescono a nascondere il sole che vi passa attraverso, che varca il vetro della finestra della stanza dove sono. Voci concitate arrivano da una stanza vicina, i miei sensi si risvegliano immediatamente come se fossero all'erta, come se io stesso fossi pronto ad affrontare un grande pericolo.
Resto immobile, cerco di controllare i battiti del mio cuore, il mio respiro, mentre i discorsi provenienti dall'alta stanza si fanno più chiari.
-Una follia Rey! Questa è una follia! Sarete sempre vulnerabili! Come hai potuto permettere che ciò accadesse? Portarlo qui dopo quello che è successo! Dovrebbe essere processato e ucciso per i crimini che ha commesso.-
"Ben Solo! Il figlio della principessa Leila, del nostro generale è tornato. Kylo Ren è morto. Se non fosse stato per lui non saremmo qui a parlare di questo. Se Leila fosse qui, vorrebbe che noi lo perdonassimo."
Mi alzo, il cerchio alla testa che aveva accompagnato i miei momenti di oblio sembra essere sparito, cammino lentamente verso le porte da cui sento provenire le voci, sembra da come continua il discorso che io mi sia perso la maggior parte dei festeggiamenti per il fatto che il primo ordine sia stato sconfitto, che finalmente Palpatine non potrà più fare del male.
Respiro piano, ma il mio cuore accelera di qualche battito quando la sento difendermi. Il discorso poi si ferma e la sento alzarsi per continuare a parlare.
"Siamo uniti nella forza, finché lui vivrà Io vivrò. Nessuno dei due, può sopravvivere senza l'altro, condividiamo la stessa energia vitale, se lui dovesse morire lo farei anch'io."
Questo sembra placare ogni commento proveniente dal cerchio di persone seduto intorno al tavolo. Il silenzio si protrae finché non sento nell'altra stanza Rey spostarsi.
"Si è svegliato."
Il cuore accelera ancora di qualche battito, quando capisco che parla di me e faccio un passo indietro mentre le porte si aprono. La rivedo, il suo sorriso è candido come quello che ha sempre avuto, i suoi occhi luminosi come l'ultima volta che l'ho vista, tende la mano verso di me, stringo la sua mano delicata nella mia ed essa sparisce immediatamente, così piccola e pallida da sembrare fatta di neve.
Il mio destino è di fronte a me, quello che ha detto è vero, ora che siamo vicini mi sento meglio il cuore più calmo e le forze sempre maggiori all'interno del mio corpo.
"Dobbiamo andare, aspettavo solo che tu ti svegliassi."
<< Dove?>>
La mia voce non risulta affatto incerta, come potevo aspettarmi, resto a fissarla confuso, felice e ansioso. Nessuna emozione negativa ad attraversarmi il petto, non più la rabbia o la paura, non più il dolore per il rifiuto.
"Casa."
Annuisco alle sue parole e la seguo, il Falcon è lì che ci attende, sembra che l'abbiano rimesso a nuovo, il suo equipaggio è al completo.
Il Wookiee che ho conosciuto durante la mia infanzia è al suo posto, esattamente come tutti gli altri. Mi guarda con diffidenza, probabilmente ci vorranno anni perché io riesco ad acquistare valore ai loro occhi, la seguo in silenzio fino ai posti di comando.

Il nostro viaggio ha inizio.
L'arrivo a Tatooine non porta nessun problema. Mi ha spiegato esattamente quello che vuole fare e credo che sia la cosa giusta. Lascio che sia la prima scendere, le dò qualche minuto di vantaggio, ha bisogno di fare questa cosa da sola, attendo e poi la seguo.
Osservo i suoi gesti dalla sommità del cratere,la piccola casa dove mio zio è cresciuto, il pianeta d'origine di mio nonno, qui dove tutto ha avuto inizio, qui è dove tutto avrà una fine.



[ Volevo dirvi che questo per me è un pezzo molto importante, ci ho messo una parte del mio cuore e spero che vi piaccia come è piaciuto a me. Non è canonico ma è il lieto fine che mi sarebbe piaciuto quello che il film mi ha negato. So che ci sono state molte Reylo e che molti di voi storceranno il naso a questa cosa, ma ci tenevo a pubblicare la mia opinione. Grazie a chiunque lascerà una recensione.

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Capitolo 2
*** The light of the Skywalkers parte 2 ***


"Lo so che non stai dormendo."

<< Questa cosa che sai sempre tutto deve finire.>>

"Potrei dire la stessa cosa."

<< A te non dispiace che io sappia tutto, è sempre stato così perché dovrebbe cambiare proprio ora?>>

"Perché ora, magari, ci sono dei segreti che voglio tenere per me"

La sua mano delicata va a spostare qualche piccola ciocca dei miei capelli neri, sono ricaduti sulla fronte in modo scomposto mentre dormivo. La prima volta che condividiamo lo stesso giaciglio. La prima volta che posso davvero stringerla tra le braccia.
Le dita delicate scivolano sull'arcata delle sopracciglia, scendendo ancora verso il basso e seguire la linea del naso, spostarsi lì dove ho- avevo la cicatrice, per poi disegnare il contorno delle mie labbra, vorrei aprire gli occhi e poterla guardare, ma non lo faccio. Lascio che continui a giocare con quelle dita, disegnando i contorni imperfetti del mio viso.
Se solo quelle stesse mani mi avessero toccato qualche tempo fa, probabilmente sarebbero state inglobate dal nero che ho-avevo dentro, da tutto il risentimento, la paura, lo sconforto e il dolore che avevano caratterizzato la mia vita.
Una vita a cui lei ha posto fine. Una vita che probabilmente mi avrebbe portato alla morte, in qualunque caso.
Dischiudo piano le labbra, visto che le sue dita continuano a ondeggiare sul labbro inferiore.

<< Raccontami un tuo segreto, te né dirò uno anche io.>>

"Sul ponte di comando, ho avuto davvero paura di averti ucciso per sempre."

Resta in silenzio, sento il suo respiro quasi fermarsi dopo aver parlato. A quel punto spalancò gli occhi per poterla guardare, il viso è fermo e immobile, pallido esattamente come il giorno in cui pensavo di averla persa, eppure il suo cuore batte, batte in sincronia con il mio.
Passo la lingua sulle labbra, sentendo le piccole pieghe del labbro inferiore, quello che si è spaccato numerose volte, quello che non riesce mai a restare integro.
Vedo attesa nei suoi occhi, sta aspettando che io le dica il mio segreto, dunque prendo un profondo respiro e sempre fissandola negli occhi sussurro, quasi me ne vergognassi.

<< Sogno tutte le notti mia madre, quando chiudo gli occhi non faccio altro che pensare a quanto lei fosse delusa da me, l'ultima volta che mi ha visto.>>

La sento vacillare, quasi tremare contro il mio corpo massiccio, le braccia forti e lunghe vanno ad avvolgerla per stringerla contro il mio petto, un gesto inusuale, che mai avrei pensato di poter fare con nessuno.
Non sono stato creato per consolare, non sono stato creato per volere bene. Almeno questo è quello che mi sono sempre ripetuto. Sempre da quella fatidica notte quando Luke intravide l'oscurità nel mio cuore.
La tengo stretta contro di me, mentre penso a come sarebbero andate le cose, se non mi avesse attaccato in piena notte sguainando la spada.
Tremo come se fossi ancora quel ragazzino di 14 anni, che ha capito che neanche la sua famiglia si fidava di lui, provo rancore è risentimento, dolore e paura, sentimenti che sento vibrare in lei come un'eco dei miei stessi pensieri.

"No, Ben, Ben. Resta con me. Va tutto bene."

Il panico s'impadronisce della sua voce, mentre il mio corpo si irrigidisce. La paura che il lato oscuro possa prendere di nuovo il sopravvento dentro di me, lascio che la mia mano vada ad accarezzare i suoi capelli castani sciolti sulle spalle, appoggio le labbra contro la sua fronte cercando di scacciare i brutti pensieri. La sua luce irrompe ancora una volta dentro di me, portandomi alla calma.

<< Va tutto bene Rey, sono qui, non vado da nessuna parte.>>

Anche lei ha ancora paura che io possa lasciarmi catturare di nuovo dal lato oscuro. Invece che essere arrabbiato di questa paura, alimentando l'odio che provo nei confronti del mondo, l'accarezzo come se fosse qualcosa di prezioso, la faccio mia, proteggendola da quelli che non possono capire.

<< Voglio...>>

Le sue labbra si posano sulle mie, questo è il primo bacio che mi dà, dopo quello che ci siamo scambiati prima della mia dipartita.
Due volte sono morto e due volte mi ha portato alla luce.
Seguo l'andamento delle sue labbra in silenzio, il suo cuore accelera i battiti e il mio fa altrettanto, è legato al suo da quel doppio filo invisibile che mi trattiene a terra, al contrario della gravità dei pianeti su cui ci troviamo.
Lascio che le mie labbra si dischiudono accogliendo il calore della sua bocca nella mia. Le mani che si posano contro i suoi fianchi, la trovano morbida, nonostante la sua piccola statura.

"Non mi lasciare mai. Non costringermi a venire a prenderti di nuovo."

Sorrido, quel sorriso dolce che lei mi ha fatto spuntare sulle labbra e inclino il capo in avanti due volte in segno di una muta affermazione alle sue parole.

<< Non ti lascerò, te lo prometto.>>



[Aspetto tante recensioni, spero che anche questo secondo pezzo piaccia. Grazie del tempo che mi dedicate.

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Capitolo 3
*** The ligh of the Skywalkers parte 3 ***


|Ultima parte della mia Reylo. Avrei voluto davvero che finisse così, purtroppo non succederà, vi lascio con una frase di una canzone che mi ha accompagnato molto, mentre scrivevo questi piccoli momenti di vita dei nostri amati personaggi.
Vi auguro di non smettere mai di sognare, di sperare sempre in qualcosa di meglio, perché qualcosa di meglio c'è per ognuno di noi.|



[ "Ci siamo persi per riprenderci
Ci siamo scelti per non sceglierci
Ma anche tra mille anni saremo ancora qui
Siamo eterni come il bacio di Klimt"]

<< Leia, Come va? Come stai là dentro? Lo sento sai che calci sempre, perché sei curiosa di scoprire com'è il mondo qua fuori. So che riconosci la mia voce, sento la forza scorrere in te, come scorre attraverso me e la mamma. Sento il tuo piccolo cuoricino battere e so già che sei bellissima come è bellissima lei.>>

Alzo i miei occhi scuri e profondi verso il viso di Rey, i suoi occhi sono più luminosi, mentre quelle dita sottili e pallide accarezzano qualche piccola ciocca dei miei capelli che è ricaduta sulla fronte.
Ho il mento appoggiato contro il suo ventre, ma non tanto da poterle far male, gli occhi sono calmi e sereni, con le narici catturo qualche piccola perla del suo profumo che arriva a me alzandosi dalla sua pelle come trasportata da un vento caldo, vento che altro non è che il suo respiro.

"Sarà una bambina molto fortunata, suo padre la ama già più di ogni altra cosa al mondo."

Appoggio le labbra contro il ventre lievemente gonfio, è al quarto mese, eppure non è ancora grande come mi sarei aspettato. Vi lascio un piccolo bacio, la pelle è morbida, delicata al tocco come la prima volta che l'ho baciata, quella prima volta dove non c'era la piccola collina che ospita Leia a dividerci, quando ho accarezzato la sua pelle pallida, lì dove nessun altro era stato prima di me.

<>

"Ben, credi che sarà felice?"

Percepisco la paura nella sua voce, paura che non sentivo più da tanto tempo e mi si stringe il cuore. Sono passati anni dall'ultima volta in cui l'ho sentita tremare in questo modo, sono passati anni da quando io stesso ero preoccupato per qualcosa che era fuori dal mio controllo. Imprimo un altro bacio delicato contro il suo ventre, gli occhi scuri carichi di una sicurezza che sento nascere in me al di là di ogni altra sensazione.

<< Sarà felice Rey, cercheremo di essere per lei degli ottimi genitori, la accompagneremo nella crescita e ci assicureremo che nulla vada storto.>>

Conosco le origini della sua paura, lei che è stata abbandonata dai suoi stessi genitori, lei che ha sempre avuto paura di non essere abbastanza, lei forte e fragile come un cristallo.
Accarezzo le sue gambe lentamente con le mani grandi, scivolando contro il suo corpo senza toccare ancora una volta il ventre.
Gli occhi scuri si posano sulle labbra prima che la mia bocca vi imprima un altro bacio.
Le sue mani accarezzano le spalle larghe, scivolando sui muscoli delle braccia e ancora più giù lungo i fianchi e la schiena.
Piccoli brividi attraversa la mia pelle, non mi abituerò mai al contatto del suo corpo contro il mio, a quelle piccole carezze che sono solo il preludio di qualcosa di più bello.
Le mie labbra sembrano invece seguire un percorso prestabilito, partendo dalla bocca di lei per seguire lungo la linea delicata della mascella, sempre più giù verso il collo.
La nostra unione e fluida come sempre, mi sembra strano essere accettato così facilmente dal suo corpo, riuscire a scivolare dentro di lei, i miei movimenti sono delicati ora più che all'inizio, le mie labbra che non torturo più da un po', lasciano baci sempre più profondi tra le sue labbra, contro la pelle del suo collo mentre i nostri respiri si mescolano è il battito del cuore si sincronizza sempre più.
Sono passati anni da quella prima notte insieme, sono passati anni da quando ci siamo trasferiti qui, sono passati anni, eppure le cose non sono cambiate, la amo profondamente e sento che lei ama me, questa grande avventura che ti aspetta spaventa anche me allo stesso modo in cui spaventa lei, ma io devo essere forte per entrambi.
I nostri pensieri si uniscono, non sento null'altro che il suo respiro ormai è quando l'amplesso termina mi ritrovo ancora una volta a respirare profondamente il suo odore.

<< Andrà tutto bene, noi ci amiamo e l'amiamo..>>

Sussurro scivolando via dal suo corpo, stendendomi su di un fianco e aderendo perfettamente al suo corpo. Sono sudato, ho il cuore che batte all'impazzata, eppure la felicità è l'unico sentimento che sento.
Non mi importa se gli altri non hanno ancora fiducia in me, non mi importa se loro occhi sarò sempre il leader supremo del primo ordine. Non mi importa se hanno dimenticato chi erano i miei genitori, non mi importa se nessun altro a parte lei mi vede per ciò che sono.

"Finché saremo insieme, tutto il resto non avrà importanza."

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