Una semplice gita a Venezia

di Roxy8
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vicky ***
Capitolo 2: *** In Laboratorio ***
Capitolo 3: *** Questioni di età ***
Capitolo 4: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Vicky ***


DESCLAIMER:Questi personaggi non sono miei,sono di proprietà di Moony Withcer (eccetto Vicky). Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

Arrivò nella camera sfinita.
Stare in macchina da Roma a Venezia è stressante, se poi sei appena scesa da un aereo partito dalla Sicilia, sei messa proprio male. Si buttò sul letto, spossata. Suo padre, nel frattempo, aveva acceso la televisione.
Vicky afferrò una penna dallo scrittoio e aprì a caso l’enigmistica che aveva in mano, cercando di ignorare la musichetta del TG.
Ma non potè ignorare la prima notizia: ”Astronauti sono bloccati da una strana barriera gommosa. Tutto ciò non è spiegato da nessuna legge della fisica. Stiamo aspettando maggiori informazioni…”
All’inizio la ragazza continuò a ragionare sul Kakuro, ma non poteva ignorare quello che era appena entrato nelle sue orecchie. Ma si sforzò.
“Ehm…allora…”e lanciò un’occhiata al libro che si era portata. “Nina, la bambina della sesta luna”.
Tutta questa storia puzzava di disastro.
E se non fosse solo un libro?
Così decise di uscire. In fondo era già a Venezia, a pochi chilometri dalla sua meta.
Si guardò allo specchio. Vide una ragazzina di prima media –o meglio, che aveva appena finito la prima media- dai capelli castani, gli occhi verdi e un naso tremendamente a patata.
Sì, in fondo era abbastanza presentabile. Infilò nella borsa il libro, dei fazzoletti, una bottiglia d’acqua e un panino d’urgenza, avvertì che usciva, girò la chiave nella serratura e…
“Quasi dimenticavo!”afferrò le sue fedelissime caramelle alla fragola e uscì cacciandosene una in bocca.
“Ehm…dove devo andare?”si chiese. Afferrò una cartina e si avviò decisa verso l’isoletta.
Stupida! Come puoi pensare che Villa Espasia esista davvero?
Arrivò infine nel posto che aveva tanto cercato. Inizialmente fu stupita dalla sua esistenza.
Poi si chiese cosa fare. Non poteva certo arrivare normalmente, essendo una perfetta sconosciuta. Si lasciò cadere in bocca una caramella alla fragola e poi bussò.
Il suono del campanello rimbombò per tutto il vicinato e il cancello cigolò mentre si apriva.
Vicky si mise in bocca un’altra caramella alla fragola e avanzò. Sulla soglia c’era Nina.
“E tu chi sei?”esclamò.
Vicky improvvisò, maledicendosi per essere incappata in tale situazione:”M…mi chiamo Vicky e d…devo dirti una cosa importante.”
Nina rifletté un istante, e poi disse:”Ehm…e chi mi conferma che non sei dalla parte di Kar…insomma, che non sei dalla mia parte?”azzardò.
Formulando quelle parole, non potè fare a meno di rabbrividire.
Anche l’altra ragazzina tremò: se esisteva Nina, indubbiamente esisteva anche Karkon.
Impacciata, mormorò:”Potresti usare quella pozione…Della Simpatia Lunga, mi sembra.”
“Vorrai dire dell’Amicizia Duratura…”disse, ma poi capì cosa significava”Come fai a saperlo?”
Vicky le spiegò brevemente dei libri, e Nina le rispose con un “Capisco…ma qual è il problema?”
“Ti spiego dentro”Le rispose l’altra e,cacciandosi in bocca un’altra pasticca alla fragola, fece per avviarsi nella villa.
“No. Torna tra qualche ora, io preparo la pozione” e si avviò dentro, annunciando a Ljuba che andava in laboratorio.
Vicky si guardò intorno sconcertata e poi tornò all’albergo.

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Capitolo 2
*** In Laboratorio ***


Qualche ora dopo…
“Ho finito la pozione..”disse Nina.
Vicky la osservò attentamente: era spossata. Si sentì un po’ in colpa.
Poi passò lo sguardo sull’ ampolla. Era al corrente dell’orrido sapore del preparato, e non era sicura che sarebbe riuscita a mandarla giù.
La agguantò e la trangugiò, cercando a vuoto di non dar di stomaco.
“Sto…bene!”sussurrò infine.
“Allora direi di riuscire a fidarmi…”sorrise.
Così andarono dentro.
“Bene”rispose a scoppio ritardato Vicky
“Allora? Quale sarebbe questo gran problema?”chiese Nina.
Vicky si ricordò all'istante il dilemma:”Sì…la novità del telegiornale…forse…hanno scoperto Xorax!”
“Cosa hai detto?” Nina la guardò come se fosse matta.
“Sì. I cosmonauti sono andati a sbattere addosso qualcosa”le spiegò l’altra
“Perché non lo hai detto subito?” strillò Nina “Chiamo i miei amici”.
Cinque minuti dopo i quattro arrivarono in laboratorio. “Non dovrei farla entrare, ma è una situazione d’emergenza.” Si era giustificata Nina, appena prima di riferire tutto brevemente.
Alla fine Cesco domandò:”Ehm…che facciamo?”
“Andiamo da Max!”suggerì Fiore.
“O…op…pure…po…potremmo…c…chiedere…al…Libro!”era Dodo.
“Bella idea!” esclamò Vicky.
Così Nina interrogò il Libro, che rispose…

L’amica ha trovato la soluzione
io non so niente, sono solo un librone!
Invece da Max devi andare
e vedrai che ti saprà aiutare.


“Beh…scendiamo, no?”disse Roxy.
Vicky tremò per un attimo. Era lì, tutti i suoi sogni si stavano realizzando, ma lei aveva paura di montare su un carrello.
Si sforzò e venne dietro agli altri sulle scale, non senza una certa insicurezza.
Montò sul carrello mandando giù una caramella per farsi forza…quando questo partì si rese conto di com’era divertente. Ci rimase quasi male quando dovettero scendere per andare nell’Acqueo Profundis.
Max quando la vide fece un salto all’indietro per lo stupore. “Nina! Non xi portano xconoxciuti in laboratorio!” quasi la rimproverò.
Vicky per darsi un contegno si fece saltare in bocca un’altra caramella, cercando di spiegare:”Ehm…è un’emergenza”.
Nina spiegò ancora una volta brevemente:”Forse hanno scoperto Xorax!”
“Eh? Devi andare xubito xu Xorax!”E cominciò a preparare il dente di drago.
“Ehm...vado io?” chiese Nina.
“Andate TUTTI”sottolineò Max.
Così mise in atto una procedura particolare.
Poco dopo Nina e gli altri stavano spiegando la situazione.
“L’unico modo è preparare un pozione…”
“Una pozione molto difficile…”
“E poi bisogna metterla nella laguna!”
“Calma!”li fermò Max.
Tutti respirarono a fondo, poi l’ androide concluse:”Adesso andate di sopra e preparate la pozione.”

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Capitolo 3
*** Questioni di età ***


"Ehm…e io che faccio?” chiese Vicky, stranita.
“Tu ci aiuti, no?” disse qualcuno di loro. Non capì bene chi.
Una volta sopra cominciarono a leggere gli ingredienti

1 Kg  di alghe smeraldine della sesta luna

“Cosa?” esclamò Roxy “Ma un chilo è moltissimo, se fatto con le alghe
“E poi dove le troviamo? Anche se usi la piuma del Gughi, non puoi immergere la mano sott’acqua” Cesco era molto perplesso.
“Tanto vale tentare” intervenì timidamente  Vicky. Non era sicura di voler dire la sua, si sentiva inferiore.
“Ok. Proviamo” accettò Nina. Sfregò la piuma del Gughi e accostò le dita al laghetto del Quaskio.
Immerse la mano nell’acqua e afferrò le alghe, per poi passarle agli amici.
Dopo tre ore ne avevano già raccolto un chilo
“E quindi ci vediamo domani?” chiese Nina.
“Certo” rispose Fiore per tutti.
L’indomani si incontrarono tutti a Villa Espasia. Quasi tutti.
"E Vicky…?” pensarono. Ma proprio in quel momento la ragazzina entrò trafelata nella stanza, asserendo tra gli ansimi che aveva perso tempo a fare foto.
“Scusa” disse Nina con mestizia, capendo la situazione “Tu sei in vacanza, dimenticavo. Non è un problema se vuoi fare altro".
Vicky stava per rispondere, ma capì a sua volta qualcosa.
“Nina, tu…quanti anni hai?” le tremò la voce. Seguì un lungo silenzio. Tombale.
“Quattordici, Vicky. Non undici” rispose Nina.
I sogni sono finiti.
E’ vecchia la storia dell’undicenne che sconfigge il conte…
forse.
“Stai per caso pensando che io sia cambiata del tutto
No. Non lo pensava.Ed era meglio continuare con gli ingredienti.
”Sette gocce di…” esordì Nina, e diede una sbirciata al foglio “Ma questa è la formula del Verde Burro!”
”Sette gocce di latte di drago, tre smeraldi e un litro di oro colato; bastano due minuti e tre secondi per crearlo, solo il gatto azzurro però può mangiarlo” esordì Vicky – la parte del Verbum Tinta era la sua preferita -“Metti la ciotola vicino al gatto azzurro; vedrai come leccherà il Verde Burro. Solo quando lo avrà mangiato a metà…” non ricordava il finale “…grattatevi il naso e saltate qua e là!”azzardò.Ovviamente la formula non era esattamente quella, ma comunque non aveva importanza. Non fu difficile reperire gli ingredienti e aggiungerli nel calderone.

_lOve_MeH_:Non mi aspettavo che qualcuno leggesse *w*.
Sono contenta che ti sia piaciuta...come vedi questo capitolo è più dark, ma poi riprenderà il ritmo di prima^^
Dimenticavo: questa è una mini-long-fic, avrà circa 5 capitoli.
Edit: Ho fatto un terribbile errore...ho dimenticato di far mangiare le caramelle a Vicky! Rimedierò nel prossimo capitolo, che fare.

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Capitolo 4
*** Epilogo ***


Il resto fu molto semplice. Conoscevano tutti gli ingredienti.
Vicky fu persino delusa in parte: quella dimensione magica presto sarebbe uscita dalla sua vita. E sarebbe tornata a casa, a fare una vita fin troppo normale. Almeno aveva ricomprato le caramelle…
Sarebbe bastata una boccetta del misterioso liquido nella laguna per far cambiare rotta a chiunque fosse stato toccato da essa.
La ragazza ormai aveva preso l’abitudine di prestare orecchio al telegiornale, e stavolta una notizia spostò tutto sotto un’altra prospettiva: “I cosmonauti si trovano in un campo magnetico rischioso. Il solo contatto con qualcosa di solido o liquido potrebbe disperderli”.
A Vicky andò di traverso la caramella. Cominciò a correre.
Arrivò trafelata in Acqueo Profundis : “Nina! Nina!”.
La bambina della sesta luna vuotò l’ultima goccia della fialetta nella laguna.

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“Calma! Calma, c’è ancora qualche xperanza!” “La pozione è un liquido di Xorax, non è detto che gli astronauti xi disperdano”
“Speriamo” rispose Nina, sentendosi in colpa. Esseri umani…
Vicky si allontanò, doveva partire. Nina le strinse la mano, e lei infilò la mano in tasca. Si sentì appesantita da un piccolo oggetto. Si ficcò una caramella in bocca. L’avventura sarebbe continuata. Ora lo sapeva.


P.S.Lo so che è corta...ma è l'epilogo.
Grazie a tutti quelli che hanno letto e recensito.

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