In the name of love

di Black Nana
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mamihlapinatei ***
Capitolo 2: *** Cwtch---> Abbraccio affettuoso che diventa porto sicuro ***



Capitolo 1
*** Mamihlapinatei ***


In the name of love

Yaghan ( lingua della terra del fuoco Cile) Mamihlapinateià Gioco di sguardi reciproci tra due persone che si piacciono e sono in attesa della mossa dell’amato/a

Al master Makarov piaceva sempre stupire i suoi ragazzi e per la sera di Natale in accordo con altri master aveva ben pensato di organizzare un ballo in maschera per intrattenere i loro ragazzi. Le ragazze delle varie gilde erano in preda all’euforia da scelta del costume, ma ce n’era una all’interno di Fairy Tail alla quale quell’euforia pareva quasi eccessiva. Titania regina delle fate, la guerriera scarlatta o più semplicemente Erza Scarlett maga del requipe. Per una come lei mascherarsi era una cosa quasi normale visto il potere in suo possesso. Perché essere euforici per un travestimento quando lei col solo pensiero poteva evocare armi, armature e persino abiti. Le sue armature non erano altro che maschere create per interpretare vari personaggi, pur non essendo una cosa voluta, allo scopo di celare la vera Erza fragile e tormentata da mille demoni, tra cui uno dai capelli color cobalto.

Per i ragazzi delle varie gilde l’evento in maschera era un pretesto come un altro per fare baldoria, ma per uno di loro era qualcosa di ben diverso. Per lui il solo poter partecipare ed essere organizzatore dell’evento era un privilegio inaspettato a cui avrebbe tenuto fede. Una folta capigliatura scarmigliata color cobalto incorniciava un volto maschile dai tratti quasi nobiliari, due occhi color smeraldo di cui uno era “decorato” da un marchio rosso scuro osservavano l’entrata della gilda in cui dimorava il centro dei suoi pensieri. Il mantello scuro ed il cappuccio nascondevano bene la sua presenza agli occhi dei passanti che per sua fortuna non si soffermavano ad osservarlo con la concreta possibilità di scoprire la sua identità. Per fortuna del giovane master di Crime Sorcier nessuno passava spesso di lì  e i pochi che lo facevano erano ben lontani dal curarsi della sua presenza. I suoi compagni erano già andati dai loro amici a prepararsi per la festa imminente, mentre a lui spettava il compito di recarsi dal padrone di casa.

Erza era ignara del fatto che l’unica persona che era a conoscenza del suo “vero volto” sarebbe stata presente al ballo in maschera, pertanto si era offerta di far da cavaliere alle fanciulle che non ne avevano uno. Tra di loro c’era la piccola Wendy Marvell la quale nel suo abito celeste e bianco vestiva i panni di una principessa delle nevi, anche se a lei ricordava più un gatto visto gli elastici che tenevano ferme le sue code. Erza avrebbe interpretato il suo fedele cavaliere pronto a difenderla tenendo fede al suo ruolo preferito quello dell’impavido guerriero. Per l’occasione avrebbe indossato il costume da principe usato durante lo spettacolo teatrale a cui aveva preso parte con i suoi compagni in passato. L’abito stranamente riportava dei decori vagamente simili a quelli sull’occhio sinistro del master di crime sorcier, una coincidenza alquanto strana notata solo da Lucy Heartphilia. La bionda maga degli spiriti stellari stava ordendo un piano per rendere la serata di Titania sorprendente.

Vederla in abiti maschili lo aveva lasciato interdetto. Si era nascosto nell’ombra ad osservare tutto ciò che accadeva proprio come gli si confaceva. Del resto era vestito da Dracula per cui il tutto era abbastanza appropriato, peccato che Meredy ci avesse messo lo zampino. Al posto del mantello della loro gilda gli aveva confezionato uno splendido cappotto color porpora con decori dorati abbinato ad una splendida camicia di seta bianca in stile seicentesco con maniche a sbuffo con dei polsini un po’a ventaglio. Il colletto abbottonato fino all’ultimo bottone restava alzato ed intorno al collo una piccola cravatta scarlatta. Guanti di velluto bianco e pantaloni scuri completavano il look. I capelli ribelli erano stati legati in una coda tenuta ferma da un nastro rigido nero ed a celare gli occhi una maschera nera sempre realizzata a mano dalla rosata. Gerard era rimasto estasiato dal dono dell’amica che col suo solito sorriso gli aveva risposto: “Non ringraziarmi ora. Lo farai a tempo debito. Questo è un dono che io e la mamma avremmo voluto tanto darti molto prima, ma non le è stato possibile. Afferra la felicità. Solo questo mi è permesso dirti. Questa è una sua precisa volontà”. Il giovane mago del firmamento si ritrovava a fissare la sua Scarlett. Ella ogni qualvolta si incontravano gli appariva diversa, anche se ai suoi occhi restava sempre la bimba sperduta della Torre del Paradiso, indiscussa regina del suo cuore a cui aveva negato il suo amore come sola via per espiare le sue infinite colpe. La osservava da lontano studiando ogni particolare di lei che ricambiava a sua volta gli sguardi riservatili, incatenando gli occhi scuri nei suoi smeraldini. Ad ogni sguardo i loro cuori smettevano di battere.

Erza non si sarebbe mai aspettata di trovare Gerard a quel ballo assurdo e né tantomeno di vederlo mascherato così superbamente. Avevano iniziato la loro danza di sguardi solita in attesa che uno dei due si avvicinasse per dare inizio alla conversazione. Il viso le stava andando a fuoco per l’imbarazzo di aver pensato che quella scelta cromatica nel suo abbigliamento fosse stata l’ennesima dedica del ragazzo per lei. Era dannatamente sensuale ed affascinante in quei panni. Lei era un prode cavaliere senza macchia e senza paura pertanto avrebbe dovuto combattere quel mostro piuttosto che desiderare di poterlo amare liberamente. Fu allora che accadde qualcosa di inaspettato. Quasi come una risposta al suo desiderio inespresso le sue compagne di gilda le si pararono davanti con aria irata.

Una Lucy vestita da diavolessa insieme a Levy vestita da angelo la trascinarono via dalla festa senza che nessuno se ne accorgesse. I master, Gerard compreso, erano troppo occupati a parlare tra loro mentre gli altri si stavano godendo la festa tra bevande e cibo che scorrevano a fiumi. Natsu Grey e Gajeel avevano iniziato una gara a chi riusciva a bere più shottini tra una rissa e l’altra senza crollare. Il drago d’acciaio aveva deciso di vestirsi da lupo mannaro, il drago di fuoco invece aveva deciso di vestirsi da mostro e l’esorcista di ghiaccio aveva deciso di “vestirsi” da boscaiolo zombie con tanto di ascia insanguinata, anche se alla fine del suo costume erano rimaste, come al solito, solo le mutande. Persino Wendy era impegnata infatti stava danzando con la sua amica Cherya che era vestita da volpe, mentre la piccola draghetta ormai pareva più un gatto che una principessa data la coda bianca apparsale sul vestito . Pertanto il compito della rossa di farle da cavaliere era concluso, per cui nulla poteva impedirle di sfuggire alla presa delle amiche che l’avrebbero condotta dalla maga del Satan Soul per un completo restyle.

“Poche storie Erza è ora che indossi qualcosa di adatto all’occasione e noi abbiamo pensato a tutto per cui sii collaborativa e Mira sarà buona con te”. L’albina le aveva trovato un abito assolutamente perfetto. Una cascata di seta e organza viola fasciavano il corpo scultoreo della Scarlett. L’abito aveva uno spacco sulla gamba non troppo profondo con scollo ad incrocio che lasciava intravedere parte del seno e della schiena. Una maschera di pizzo argentata a celare il volto leggermente truccato ed i lunghi capelli rossi erano stati resi ondulati ed in parte raccolti dietro la testa, mentre il resto fluiva come una cascata impetuosa. Ai piedi sandali con tacco a spillo argentati. Quella sera era passata dal vestire i panni di un semplice cavaliere a quelli di Afrodite dea dell’amore e della bellezza. Lucy aveva letto la sua storia su un vecchio libro nella biblioteca della gilda ed aveva pensato immediatamente alla rossa che più di tutte loro poteva ricoprire quel ruolo.

L’ombra in cui Gerard si era rifugiato era stata illuminata da una luce improvvisa. Titania aveva cambiato completamente aspetto. Sensuale ed imponente con la fierezza che la caratterizzavano sempre danzava col master Makarov sotto gli occhi di Ichiya, speranzoso di essere graziato dalla fanciulla e ricevere il permesso di danzare con lei. Gli occhi della rossa però erano rivolti solo nella direzione del Fernandez ormai ipnotizzato dalla sua bellezza. Inaspettatamente Makarov lo aveva invitato a danzare con lei, ben consapevole dell’amore che nutriva per la sua adorata figliola. Una volta iniziato a ballare non si sarebbero mai più fermati tanta l’attrazione intercorrente fra loro.

Meredy aveva trovato il modo di far sì che i due amanti silenziosi restassero soli così da poter trascorrere un momento unico che fosse tutto per loro. Le sembrava di vivere la fiaba di Cenerentola dove però nella sua mente Gerard era la fanciulla dalle scarpette di cristallo ed Erza invece era il prode principe che col suo amore l’avrebbe poi salvata. Il piano aveva coinvolto tutta Crime Sorcier che non vedeva l’ora di vedere il proprio master felice. Erik ed Angel avevano pensato di accendere dei fuochi d’artificio e di far spostare la festa fuori grazie a Racer che aveva sfidato Grey e Lyon a duello sotto lo sguardo attonito di una Juvia impazzita. Richard si era trascinato dietro un assonnato Midnight mentre guidava tutti i membri delle varie gilde fuori dall’edificio.

Tutta Crime Sorcier tifava per Gerard ed Erza e desideravano solo vederli finalmente liberi.

Il piano aveva effettivamente dato i suoi frutti. Tutte le gilde avevano lasciato il salone di Fairy Tail per dirigersi nei giardini della gilda dove tutto era stato preparato appositamente. Una volta radunati tutti, Meredy poté lanciare il suo incantesimo di link sensoriale e far cadere i presenti in un sonno profondo eccetto i due innamorati e i suoi compagni intenti a fare tutt’altro. Erik si era imboscato da qualche parte con la sua Kinana, mentre Richard Racer e Midnight giocavano a carte insieme ad Angel e Yukino ormai ubriache fradicie.

I due amanti silenziosi rimasti soli avevano iniziato a danzare elegantemente continuando il loro solito gioco di sguardi totalmente ignari di ciò che li circondava. “Questa sera sei più incantevole del solito Erza. Sono felice di poter danzare con te. Sai forse stanotte per una volta sarò libero di sentirmi come un uomo normale. Un uomo capace di amare la donna a cui appartiene il suo cuore. Erza Scarlett questa sera intendo farmi perdonare per tutto ciò che ti ho fatto patire a causa delle mie colpe. Non mi tirerò più indietro. Niente bugie, nessun rimpianto, nessun tentennamento”. “Anche tu sei molto elegante questa sera. Sai Gerard ai miei occhi non hai nulla da farti perdonare. Non sono più la bimba sperduta di un tempo, speravo che ormai questo lo sapessi bene. Ti conosco bene e so riconoscere una bugia. Questa volta sei sincero a dispetto di quella famosa sera al tramonto. Ho provato a tenerti lontano dal mio cuore con un’armatura, ma per quanto io lo abbia desiderato non ce l’ho fatta. Davanti a te non ho nessuna protezione, perché tu le hai abbattute tutte. Infondo è a te che devo la mia vita. ”

Furono solo sussurri e poi scattò la scintilla. Un contatto di labbra puro e semplice. Corpi celesti ed armature erano diventati una cosa sola. Alla fine uno dei due inaspettatamente aveva finalmente preso l’iniziativa tanto attesa.

 

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Capitolo 2
*** Cwtch---> Abbraccio affettuoso che diventa porto sicuro ***


Cwtchà Abbraccio affettuoso che diviene un porto sicuro 

Per lei quella era una missione come un’altra. Il loro obbiettivo era recuperare la chiave di Zeref nascosta all’interno del villaggio e recuperare quanto più materiale possibile. Essere una donna e possedere il potere che aveva lei la mettevano in una posizione non semplice da gestire. Lei era la favorita del master nonché sua personale allieva. Hades l’aveva presa con sé che era soltanto una bambina e l’aveva resa una donna raffinata e crudele insegnandole anche a dominare il suo immenso potere. Per lei oltre che un maestro e un leader era un grande padre per cui provava un profondo rispetto.  

L’arco del tempo era stato il dono che Purehito aveva scelto per quella ragazzina talentuoso e una volta completo le avrebbe permesso di cambiare la storia e ricongiungersi a sua madre. Riuscendoci sarebbe stata perfino in grado di riportarla in vita ma ciò che le premeva maggiormente era la vendetta.  

Ultear Milkovich era una donna dai molteplici talenti a cominciare dall’eccellente padronanza della tecnica di sua madre di cui aveva studiato ogni particolare portandola alla massima espressione con il Rosen Kronen per poi trovarne la contromisura più efficace attraverso l’arco del tempo. Quest’ultimo era ciò che più la affliggeva. Il tempo trascorso come cavia di master zero, per la cui morte in futuro avrebbe gioito, ma soprattutto quello con sua madre e che ella aveva preferito concedere ai suoi rimpiazzi. La sua abilità più sviluppata era anche quella di maestra dell’inganno, infatti la magia di possessione e dominio unita a quella della mutazione erano doti con cui aveva arricchito l’arte illusoria appresa direttamente dal master. Egli l’aveva resa una donna affascinante e di gran classe ma soprattutto le aveva insegnato a sfruttare pienamente le sue grandi doti magiche affinchè nessuno potesse rivaleggiare con lei in modo che potesse divenire sua erede un giorno. Come una sirena col suo canto ammaliava i marinai ella con la sua magia era capace di manipolare le menti a suo piacimento. Così aveva fatto con quel ragazzino alla Torre del Paradiso, al quale aveva fatto credere di essere Zeref offuscandogli la mente. Lo stesso avrebbe fatto in futuro con uno dei due allievi di sua madre. Colui che assetato di vendetta contro il colpevole della morte di Ur aveva il cuore debole sarebbe stato una pedina perfetta nei suoi piani. Al momento opportuno avrebbe giocato quella carta. Prima però doveva mandare avanti il suo alfiere ovvero Gerard. Ben presto sarebbero stati compagni nel Consiglio della Magia e il piano di Hades avrebbe iniziato il suo compimento. 

La missione si era rivelata soddisfacente. I suoi beceri sottoposti di Grimoire Heart avevano portato il solito caos con devastazioni inutili, ma alla fine avevano recuperato tutto ciò di cui avevano bisogno. Era stata compiuta una vera strage, anche se era stato lasciato qualche superstite. Tra di essi una piccola bambina dai corti capelli rosa e gli occhi verdi con delle enormi cuffie nelle orecchie, la quale aveva incontrato il suo sguardo. “Per caso hai visto la mia mamma e il mio papà? Mi mancano tanto e mi sento molto sola. Vorrei tanto rivederli.” “Piccina cara, mi duole dirtelo ma io non li ho visti. Purtroppo loro non ci sono più.”. Poche parole erano bastate per scatenare il pianto della bimba. Senza pensarci troppo la strinse a sé come faceva sua madre prima di abbandonarla. Avrebbe continuato a percorrere il sentiero della vendetta, ma non sarebbe più stata sola. Ur dall’inferno avrebbe visto sua figlia dimostrarsi una madre migliore di quanto lei non fosse stata. Da quel momento la bambina di nome Meredy divenne sua figlia. Nei suoi occhi aveva colto una scintilla ed una sete di vendetta che l’avrebbero resa sua degna erede. 

Master Hades era rimasto stupito dal gesto della sua favorita, ma quando aveva intuito il potenziale magico della bambina decise di istruirla personalmente come aveva fatto con la madre adottiva anni prima. La lost magic più adatta a Meredy era decisamente quella del link sensoriale. Con lei nella sua gilda aveva radunato sette maghi dalle doti eccezionali per poter formare una squadra d’elite. Grazie ad essi avrebbe raggiunto il mondo superiore della magia e risvegliato Zeref dal suo sonno.   

Meredy non avrebbe mai scordato l’abbraccio improvviso di Ultear. La donna con voce dolce e sicura la invitò a venire con lei promettendole che mai sarebbe stata sola al suo fianco. Da quel momento a seguire si sarebbe presa cura di lei come una madre. La bimba al tempo era ignara di aver accettato di unirsi all’assassina della sua famiglia, ma in futuro l’avrebbe perdonata per i suoi peccati. Quell’abbraccio per lei era stato un porto sicuro in una notte di tempesta. Stretta tra le braccia di sua madre si sentiva protetta. La magia link sensoriale che le era stata insegnata dal master, le aveva permesso di comprendere meglio le emozioni umane e conseguentemente quelle di Ultear. 

Dopo averle confessato il suo più grande peccato, la figlia di Ur non si sarebbe mai aspettata una reazione positiva dalla sua vittima. Invece con suo grande stupore lei aveva scelto di perdonarla restandole accanto perché erano una famiglia e senza sua madre si sentiva vuota. Non era colpa loro se la via dell’odio ne aveva contaminato il cammino. Meredy ogni qualvolta si sentiva sola o sconfortata correva tra le braccia di sua madre per sentirsi più forte. D’altro canto anche per la figlia di Ur abbracciare la ragazza che aveva cresciuto con amore costituiva un rifugio nei momenti in cui si sentiva nuovamente vicina alle tenebre. Sebbene fosse ormai una donna adulta tenerla stretta a sé la faceva sentire sempre serena, proprio come quando da bambina si rifugiava nell’abbraccio materno dopo un incubo. Il tempo tanto caro ad Ultear non avrebbe mai scalfito il rapporto intercorrente tra lei e sua figlia. Nemmeno il suo sacrificio aveva impedito alla sua bambina di cercarla e soprattutto di studiare un rimedio che annullasse gli effetti di Last Ages e le restituisse la vita che si era guadagnata.  

 

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