I maghi dell'altro mondo

di So_Vi_Potter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'arrivo ***
Capitolo 2: *** Uno strano vento ***
Capitolo 3: *** La ***
Capitolo 4: *** Attacco a sorpresa ***
Capitolo 5: *** La resa dei conti ***
Capitolo 6: *** I fidanzamenti ***



Capitolo 1
*** L'arrivo ***


Capitolo 1 - L’arrivo

 

Era una mattina davvero tempestosa: diluviava e c’erano pozzanghere ovunque.

Vaniglia si era appena vestita e guardava stranita il suo villaggio ridotto a un pantano. Era stranita perché era piena estate!!!

Pervinca stava leggendo un libro che si intitolava L’Antica Alleanza e che trattava di tutta la storia dell’Alleanza tra Luce e Buio. Una cosa piuttosto noiosa, in effetti, perché doveva leggerlo per la scuola e si era addormentata almeno due volte mentre leggeva. Ma ora era giunta la parte interessante. Era molto presa dalla lettura, perché sentì il richiamo di Babù solo la settima volta, quando quest’ultima le diede una bella scrollata di spalle.

- Vì! - aveva detto mettendole le mani sulle spalle e scuotendola fortemente.

- Che c’è? - aveva risposto Pervinca sbuffando e alzando lo sguardo controvoglia.

- Guarda che diluvio, Vì - aveva detto Vaniglia indicando la finestra.

- Beh, puoi volare no?... Ah già, tu odi la pioggia... - disse la giovane streghetta del Buio, sarcastica come sempre.

A quel punto mamma Dalia urlò dalla cucina:

- Ragazzeeeee!!! Venite ad apparecchiare tavola, su, dai!

- Ma mamma, noi preferiremmo...

- Niente storie, Vì, voi due scendete!

Le gemelle scesero di malavoglia e apparecchiarono tavola.

Quindi Dalia fece il risotto allo zafferano e la zuppa.

- A tavola, su, dai, si pranza! - disse Cicero.

Le ragazze si sedettero a tavola e in quel momento fece il suo ingresso Lalla Tomelilla.

- Cosa c’è di buono oggi? - chiese, sedendosi assieme agli altri.

- Ho fatto il risotto che ti piace tanto con un po’ di zafferano: dà un piacevole colore giallo e un saporino molto buono. È una nuova ricetta di Tulipa Oban, l’ho trovata nel Cesto delle Cortesie di stamattina...

- Non vedo l’ora di assaggiarlo!

Mangiarono e quando le gemelle, che quell’anno avrebbero compiuto 16 anni, tornarono di sopra...

- Vì, guarda, ci sono almeno due metri di neve!!!

- Non è normale! - esclamò Pervinca stupita, guardando fuori dalla finestra.

- No affatto!

- Chissà come fa... è fine luglio, uno dei momenti più caldi dell’anno!

In quel momento qualcuno bussò alla porta.

Babù vinse la gara chi-va-ad-aprire-per-primo-la-porta, a cui partecipava tutta la famiglia, e aprì.

La famigliola si radunò davanti alla porta appena in tempo per vedere i tre adulti (una femmina e due maschi) di circa vent’anni che li fissavano sfiniti.

- Scusate, ma fuori ci sono quasi tre metri di neve e non la smette di nevicare. Ci siamo persi nel labirinto che è stato creato dagli abitanti per passare - disse uno dei tre, che aveva gli occhiali e i capelli neri. Appena visibile, sulla fronte c’era una sottile cicatrice a forma di saetta.

- Questa è stata la prima porta che abbiamo trovato - disse l’altro maschio, che aveva i capelli rossi e le lentiggini.

- Capisco, noi qui conosciamo il villaggio palmo a palmo - rispose Tomelilla, con aria gentile.

- Ragazzi, dobbiamo presentarci, no? Comunque, io sono Hermione, quello con gli occhiali è Harry e l’altro è Ron - disse la ragazza, che aveva i capelli castano chiaro e ricci.

- Lieta di conoscervi, io sono Lalla Tomelilla - disse educatamente la strega.

Intanto Mamma Dalia aveva sussurrato qualcosa all’orecchio delle gemelle.

- Dobbiamo fare posto agli ospiti, pertanto il tavolo deve essere spostato fuori - aveva detto.

- Mamma, dobbiamo farlo per forza? - chiese Pervinca, dai corti capelli color cannella che tanto le si addicevano, sbuffando.

- Sì, e non si discute! - rispose la madre con un tono che non ammetteva repliche.

Quindi Vì fece scomparire il tavolo, mentre la sua gemella si presentava.

- Io sono Vaniglia, ma potete chiamarmi Babù, mentre lei è Pervinca, detta Vì - disse.

- Grazie della presentazione, tesoro, ma credo che tu non abbia presentato me e papà - disse Dalia a Vaniglia, che arrossì, imbarazzata.

- IL TAVOLO È RICOMPARSO NELLA SERRA! - urlò Pervinca dalla serra, per avvertire che il tavolo era nel posto giusto. Poi tutti si radunarono là per la merenda.

- Come fate senza bacchetta? - chiese Hermione, stupita dalla piccola magia compiuta dalla giovane streghetta.

- Perché, chi usa la bacchetta? - rispose Pervinca, stupita a sua volta.

- Ad esempio noi maghi diplomati a Hogwarts! - disse Harry, leggermente offeso dal fatto che la giovane non conoscesse Hogwarts.

- Maghi!? Non lo sembrate proprio.

- Vì, più cortese. Scusate, lei fa sempre così - disse Dalia tirando un’occhiataccia a Pervinca.

Lei sbuffò ma non disse niente.

- Cos’è Hog... coso? - si intromise Vaniglia.

- Sei una strega e non sai di Hogwarts?!? È... vabbè, lascia perdere - disse Hermione.

- No, a me interessa. Raccontaci tutto - disse Pervinca, con la sua solita curiosità.

- Se chiedi scusa lo faranno - disse Tomelilla, guardando Vì, che sbuffò per l’ennesima volta, stavolta alzando gli occhi al cielo.

- Scusatemi - bofonchiò, rivolta ai ragazzi.

- Grazie. Hogwarts è...

- Ragazzi, tra poco è pronto il tè! - disse Dalia, interrompendo l’interessante conversazione. I ragazzi entrarono e si sedettero vicino alle gemelle.

Dopo pochi minuti Dalia servì tè e pasticcini, mentre Cicero preparava le sue “famose” crepes.

Intanto i ragazzi avevano iniziato a parlare fitto fitto e si riusciva a cogliere solo qualche frammento della loro conversazione:

- Ci sono quattro case... noi li chiamiamo Non Magici... aaaaah, ok... tipo Stupeficium... si chiama Quercia... sono gli zii che ci danno la magia... allora, ti insegnano Erbologia... beh, cioè, è così...

Nel bel mezzo della conversazione zia Tomelilla disse a voce un po’ più alta del solito:

- Sono pronte le crepes!

A quel punto Pervinca e Vaniglia, che stavano spiegando il potere della Luce e quello del Buio si interruppero, si girarono e con gli occhi sgranati e la bocca aperta (così aperta che sembravano il genio della lampada di Aladdin) dissero in coro:

- Le crepes?!?Sììììììììììì!!!

- Shh, piano, o quel ciccione di Duff potrebbe sentire! - scherzò Cicero a bassa voce. 

Tutti scoppiarono a ridere.

- Chi è Duff? - chiese Ron.

- E’ il migliore amico di papà e della zia, ed è…

Pervinca si interruppe subito, arrossendo e fermandosi, come pietrificata: stava per rivelare una cosa privata tra lei e un certo maghetto del Buio, il nipote di Duff, Grisam.

Poi continuarono la conversazione, effettuando piccole magie dimostrative. Ma non sapevano quale grande avventura le attendeva...



Angolino Autrice

Ehilà, ciao! Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere con una recensione!

So_Vi_Potter

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Capitolo 2
*** Uno strano vento ***


Capitolo 2 - Uno strano vento

 

Molto lontano da lì si profilava una minaccia per il mondo intero. Humulus Bellepor, un emissario del Terribile 21, aveva fatto rinascere, con una magia molto delicata e complessa, sia il suo padrone sia Voldemort, fondendoli in un unico essere malvagio e crudele: Voldemort 21. Questo era il suo nome ed era arrabbiato per non essere riuscito a intrappolare Harry Potter nella neve, il suo primo tentativo di vendetta sul nemico giurato. Ah, naturalmente, una volta uccisi Harry e i suoi amici, avrebbe rapito tutti i Magici di Fairy Oak e li avrebbe piegati al suo volere. Per sua fortuna, però, aveva già in mente un’altro modo per catturare Harry: un vento magico avrebbe avvolto uno dei suoi amici trascinandolo via. Gli altri due, rincorrendo il rapito per salvarlo sarebbero arrivati in un luogo adatto al duello mortale nel quale lui, il mago più potente di sempre, avrebbe finalmente ucciso i suoi nemici.

La scelta cadde su Hermione. Voldemort 21 ricorse a un’antica magia di evocazione e vi aggiunse un’inquietante formula, facendolo diventare un Incanto Oscuro. Fece alcuni gesti con le mani e roteò i polsi. Dopodiché proferì le parole magiche per scatenare la malvagità del vento, che presto avrebbe portato alla sua vittoria.

Quindi un vento strano, fuori dal comune, iniziò a sibilare e una nuvola fatta di questo vento arrivò davanti a Voldemort 21 e si inchinò.

- Porta Hermione Jean Granger nel vecchio cimitero celtico, e poi spingi i suoi amichetti accanto a lei - ordinò con la sua voce profonda terrificante. L’oscuro vento si abbatté su Fairy Oak, entrò in casa Periwinkle dalla finestra aperta proprio in mezzo alla merenda con le crepes e avvolse subito il busto di Hermione. Lei, spaventata, si aggrappò alle magliette di Harry e di Ron e li trascinò con sé. Pervinca e Vaniglia, lasciato cadere a terra il piatto, afferrarono i piedi dei due ragazzi, per evitare che volassero via, ma si sollevarono anche loro. Cicero e Dalia, a loro volta, accorsero appena in tempo per abbracciare il busto delle ragazze e ancorarle a terra, ma vennero tirati su dal vento anche loro. A chiudere la fila, Tomelilla teneva con una mano la caviglia di sua sorella, con l’altra quella di suo cognato.

Non servì a molto. Il vento era troppo forte. Stava trascinando tutti via, quando Tomelilla ebbe un’illuminazione: lasciò improvvisamente la caviglia di Cicero e lanciò un incantesimo creando delle funi che assicuravano tutti quanti alla casa.

Funzionò, però erano ancora sospesi per aria e si divincolavano senza tregua. Il vento tirava con tutta la sua forza, quasi stesse giocando al tiro alla fune.

‘È una questione di vita o di morte’ pensò Pervinca e perciò staccò una mano e lanciò un potente controincantesimo contro il vento, rendendolo un’innocua brezza marina, mentre Vaniglia, avendo capito le intenzioni della sorella tramite telepatia, fece immediatamente apparire un cuscino gigante nel bel mezzo del giardino per attutire la caduta.

Così, quando tutti caddero, nessuno si fece male alla testa e, soprattutto, al fondoschiena.

Tutti si alzarono, spaventati e confusi. Pervinca fece scomparire il cuscino e tutti rientrarono lentamente in casa, esausti, ma felici di essere scampati al pericolo.

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Capitolo 3
*** La ***


Capitolo 3 - La battaglia del salotto

 

Intanto Voldemort 21 si rodeva per avere fallito ancora, (che scemo! Ndme) ma poi ebbe un’altra idea: cercare di rapire le gemelle e arrivare a Harry tramite loro.

Mentre architettava nei dettagli il piano completo, Harry, Ron, Hermione, Vaniglia e Pervinca ebbero il tempo di conoscersi meglio, tra lunghe chiacchierate e abbondanti abbuffate.

Due notti più tardi, dalla finestra aperta di casa Periwinkle entrarono alcuni seguaci di Voldemort 21, con gli incantesimi pronti.

Pervinca si svegliò di soprassalto e, sentendo rumori sospetti, scomparve e prese il volo, percependo il pericolo.

Quando vide quei loschi figuri, lanciò un incantesimo contro uno di loro e poi volò via a svegliare Vaniglia. Gli emissari rimasero disorientati perché non avevano visto chi avesse lanciato l’incanto, ma uno di loro disse:

- Noi maghi del buio sappiamo renderci invisibili: deve per forza essere una delle gemelle!

Intanto Vaniglia e Pervinca decidevano cosa fare:

- Io non posso volare, è piena notte!

- Posso andare a chiamare Flox per aiutarti.

- Ci metteresti troppo tempo!

- Tu tienili occupati con qualche incantesimo.

- Sapranno certamente contrastarli!

- Basta che tu faccia un attacco a sorpresa.

- ...o che tu mi faccia diventare invisibile...

- Cavolo, hai ragione, non ci avevo pensato!

- Tu fallo e basta.

Così Pervinca fece diventare invisibile Vaniglia e andò a chiamare rinforzi. Per prima cosa andò a svegliare gli ospiti, chiedendo loro aiuto per la sorella. Poi aprì la porta e volò a chiamare Flox, una strega del Buio come lei. Le spiegò tutto e subito si divisero per andare a chiamare gli altri membri della Banda del Capitano. Pervinca andò da Grisam per svegliare anche Jim, che viveva con lui, poi si divisero ulteriormente per cercare più aiuto possibile. Flox partì per andare a casa di Shirley il più velocemente possibile, ma poi a metà strada si ricordò che poteva mandare un segnale di aiuto incantato. Così fece e subito tornò al villaggio per svegliare i fratelli Corbirock. Intanto, per Vaniglia le cose non andavano proprio a gonfie vele: gli emissari di Voldemort 21 l’avevano costretta a ricomparire. Lei li aveva respinti più volte, ma ora stava per cedere di fronte alla potenza di diversi maghi e magici adulti. La stavano per catturare quando... 

- ALL’ATTACCOOOOOOOOO!!! - urlò una voce femminile. Era Pervinca, alla testa di uno squadrone formato da giovani magici e non-magici e da tre maghi armati di bacchetta magica. Dopo l’urlo, tutti spararono incantesimi e ne schivarono altrettanti, con l’unico risultato di farli rimbalzare disordinatamente sui muri di casa Periwinkle. Anche Duff, Ortensia, Cicero, Dalia e Lalla Tomelilla, allarmati dal pericolo imminente (Flox e Grisam avevano aiutato chiamando anche i propri zii, grandi magici della S.A.M.) parteciparono alla battaglia del salotto. Alla fine, nella confusione generale, due emissari di Voldemort 21 si strinsero attorno alle gemelle. Ma Vaniglia e Pervinca se ne accorsero e reagirono trasformando le bacchette degli aggressori l’una in un colibrì, l’altra in un ragno. Così i due emissari dovettero combattere senza magia. Per loro fortuna erano piuttosto robusti e stesero un paio di non-magici.

Alla fine vinsero i membri della Banda del Capitano, grazie alla loro superiorità numerica e al grande gioco di squadra. Gli aggressori furono costretti alla fuga, ammaccati e bruciacchiati da un diluvio di incantesimi. Ma il peggio per loro doveva ancora arrivare: Voldemort 21 non l’avrebbe presa bene.

- Ok, ce l’abbiamo fatta - commentò Vaniglia.

- Beh, vi darei la buonanotte... se non fosse già giorno! - esclamò Shirley.

- Non fa niente, tanto una notte da svegli si può fare.

- Sarà, ma io ho sonno - disse Pervinca sbadigliando.

- Allora com’è che stanotte non ne avevi?

- Beh, nel caso che tu non l’abbia notato, sono una strega del Buio, non della Luce, come te!

- Sì ma...

- E allora perché l’hai detto?

- Ora che ci penso, non lo so proprio - disse Vaniglia suscitando risate generali.

- Ora probabilmente non ci attaccheranno almeno per una settimana - disse Pervinca.

Intanto Voldemort 21 non si capacitava di avere fallito ancora.

- Devo trovare un modo potente - disse con voce sibilante.

Nella sua mente prendeva forma il piano più crudele (e più stupido! Ndme) che avesse mai congegnato.

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Capitolo 4
*** Attacco a sorpresa ***


Capitolo 4 - Attacco a sorpresa 

 

‘Questa volta ce la faremo!’ pensava Voldemort 21, mentre dava ordini ai suoi seguaci.

- Sferrate l’attacco: entrerete prima voi, sui cavalli, poi io, nascosto da una cortina di nuvole. Preparatevi!

Gli emissari partirono, cavalcando i destrieri avuti in dono dal loro padrone.

- CI ATTACCANO!!! - urlò Bernie Pollimon, la vedetta.

- SEMBRANO I CAVALLI DEL TERRIBILE 21... MA CI SONO MOLTI PIÙ EMISSARI!!!

- Com’è possibile che siano così tanti? - chiese Dalia.

- Avrà reclutato altri disperati come lui - disse Lalla Tomelilla.

In quel momento una raffica di vento fece spalancare le finestre.

- AAAAAAAAAAAARGH!

- NO, TU NON PUOI PORTARLA VIA!!!

Il vento magico aveva sollevato Vaniglia, che cercava di trasformarsi, ma, essendo spaventata, non ci riusciva. Pervinca faceva di tutto per salvarla, ma ogni tentativo era vano.

“Se solo potessi volare!” pensò Pervinca.

All’improvviso sentì i piedi più leggeri: il sole era tramontato! Lanciò un grido di esultanza, si alzò in volo e liberò Vaniglia, trascinandola dentro. Così riuscirono a sfuggire all’aggressione e si rifugiarono dietro il divano. Mamma Dalia la strinse a sé mentre Cicero e Lillà tentavano di chiudere le finestre, il che risultò uno sforzo inutile, perché le finestre si riaprivano.

- RAGAZZEEEEE!!! - urlò una voce femminile.

- APRITECI, PER FAVORE! - disse una voce più roca, più adulta e maschile.

Cicero aprì e il vento spinse dentro sei ragazzi.

- FLOX! - urlò Vaniglia, correndo ad abbracciare l’amica.

- Grisam! - disse Pervinca sorridendo.

- Scusateci tanto! Loro sono Grisam, Jim, Flox, Acanti, Shirley e Tommy. Hanno partecipato alla battaglia del salotto - disse Vaniglia, diventando leggermente rossa quando presentò Jim.

- Lui è Harry, io sono Ron e lei è Hermione - spiegò Ron.

- Piacere. La situazione è disperata, alcune case sono crollate e...

A quel punto si udì una risata malvagia.

Pervinca si ritrovò a guardare un volto serpentino, con gli occhi iniettati di sangue e un’espressione crudele.

- Guardate! - disse una voce maschile dietro di lei.

Anche Harry si era messo a guardare dalla finestra e aveva riconosciuto il suo vecchio nemico.

- E’ VOLDEMORT! - urlò Hermione.

- Chi? - chiese Shirley.

- Voldemort è il nemico di noi maghi con le bacchette - spiegò Ron.

- AAAAAAAAATENTO! - disse Vaniglia, spostando Harry appena in tempo. Un coltello era arrivato volando.

- SA COMBATTERE CON LE ARMI E LA BACCHETTA!

- NON E’ VOLD COSO, E’ IL TERRIBILE 21!

Oramai era impossibile conversare senza urlare, perché il vento sibilava sempre più forte.

- O STO SOGNANDO, OPPURE SI SONO FUSI ASSIEME!!!

- CHE COSA? - chiese Grisam.

- HO DETTO CHE SI SONO FUSI - ripeté Hermione.

Il vento ululava.

- E COME HANNO FATTO? - chiese Jim.

- NON LO SO!

Un'altra raffica di incantesimi partì verso la casa.

- AAAARGH!

- GRISAM!

Il maghetto era stato sbattuto per terra da un incantesimo ed era svenuto.

Hermione puntò su di lui la bacchetta e disse:

- INNERVA!

Grisam recuperò i sensi e ricominciò a combattere.

Il vento puntava in particolare su Harry, Vaniglia e Pervinca, che si alzarono involontariamente in volo durante la battaglia.

- CRUCIO! - urlò a un tratto Voldemort 21, la bacchetta puntata contro il trio formato da Harry, Vì e Babù. Desiderava colpirne uno, non importava quale. E colpì Vì.

La giovane strega cadde a terra, contorcendosi, agonizzante. Lanciò un ultimo, rabbioso, disperato incantesimo contro il Nemico, facendolo pietrificare prima di perdere i sensi.

- OH, NO, NO, NO! REINNERVA!

Pervinca si rianimò, ma era troppo debole per combattere. Vaniglia le corse accanto e la portò al piano di sopra, per curarla. Intanto Voldemort 21 si era de-pietrificato e combatteva. Lalla Tomelilla aveva lanciato un incantesimo che lo aveva bloccato per alcuni istanti. Ma subito almeno una dozzina di emissari entrarono in casa e stesero Flox (che si rialzò con una ‘pittoresca’, a suo parere, macchia di sangue che usciva dal naso) e Tommy (che ricevette una Pozione Risvegliante dritto in testa, ma non si fece alcun male - le bottiglie non erano appuntite) . Lalla Tomelilla e Dalia curavano i feriti, ma ne arrivavano sempre di più. Ron distribuiva pozioni e soluzioni che davano forza, ma le riserve iniziavano a scarseggiare. Hermione lanciava pozioni risveglianti ovunque, ma queste non bastavano. A un certo punto una voce urlò:

- FERMI TUTTI!

Era Pervinca che, troppo arrabbiata con Voldemort 21, era tornata sul campo.

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Capitolo 5
*** La resa dei conti ***


Capitolo 5 - La resa dei conti

 

Tutti si bloccarono di colpo, sorpresi che fosse lei. Si teneva un fianco, ancora troppo debole per combattere, ma devo Vaniglia era lì a fianco di sua sorella, pronta a difenderla da ogni pericoloso pericolante pericolo.

- CHE STATE ASPETTANDO? PRENDETELA! - ordinò Voldemort 21 ai suoi aiutanti.

Tutti gli emissari si lanciarono su di lei, ma Vaniglia creò uno scudo protettivo. Allora Voldemort 21 si avvicinò, uscendo dalla cortina di nuvole nere, deciso a eliminare quelle due mocciose che continuavano a intralciare i suoi piani. Entrò in casa.

I suoi emissari si inchinarono, facendogli ala. Lui non ci fece caso e proseguì. Eliminò l’incanto-scudo di Vaniglia. Giunse davanti a loro e alzò la bacchetta. Aprì la bocca per lanciare l’incantesimo (e spicciati! Ndme), ma Pervinca fu più veloce di lui (e per forza, lui stava diventando un bradipo! Ndme) e lo trasformò in un topo. Subito dopo Vaniglia lo fece diventare una farfalla e poi di nuovo sé stesso. Allora Shirley lanciò un raggio arcobaleno sul Nemico. Lui si bloccò, pietrificato. Era il segnale che ognuno attendeva.

Tutti unirono le proprie forze contro Voldemort 21. Pozioni e raggi di ogni colore: rosso, bianco, giallo, verde, nero, viola, si schiantarono sul nemico insieme a due padelle, lanciate da Cicero e a una scopa, lanciata da mamma Dalia. Voldemort 21 dapprima si gonfiò come un palloncino, poi si rattrappì come una mummia (Acanti vomitò), infine il suo volto venne rigato da una sorta di fiamme di diversi colori. Alla fine, con un forte boato si disintegrò come consumato da un fuoco arcobaleno e svanì in un vortice colorato. Con lui svanirono immediatamente anche il vento magico e la distruzione.

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Capitolo 6
*** I fidanzamenti ***


Capitolo 6 - I fidanzamenti

 

Era finita, almeno per questa volta. Le case si ricomposero e gli abitanti si ritrovarono a fare il proprio lavoro come se non fosse successo nulla. Tutti gli amici maghi, magici e non magici esultarono per la vittoria. Ci furono danze e festeggiamenti e a nessuno pareva ancora vero di aver scampato il tremendo pericolo.

Il giorno dopo tutti gli amici si ritrovarono a casa Periwinkle per cenare insieme. Subito dopo il dessert, Jim si mise una mano in tasca e si ricordò che lui e Grisam avevano un affare in sospeso...

- Ehm, io e Grisam dovremmo fare una cosa... - disse Jim, tirando fuori di tasca una scatolina, subito imitato da Grisam.

Andarono davanti alle gemelle. Grisam si inginocchiò davanti a Pervinca, e Jim davanti a Vaniglia.

- Vuoi essere la mia ragazza? - chiesero all’unisono.

La cosa suscitò due reazioni molto diverse.

Vaniglia corse da Jim urlando ‘Sììììììììììììììììììììììììììììììììììì!’ e abbracciandolo molto forte (stritolandolo).

Pervinca non lo fece. Squadrò Grisam, decisamente imbarazzata, e gli disse:

- Ti prego Burdock, alzati da quella posizione decisamente ridicola!

Grisam si alzò. Pervinca si avvicinò. E, con uno scatto, gli diede un bacio sussurrando: ‘Sì’.

Tutti applaudirono. Pervinca si era dimenticata di essere circondata da gente e arrossì fino alla punta dei capelli.

Vaniglia disse con sguardo birichino:

- Ricordate che mia sorella, quando ha spiegato chi era Duff, si è bloccata? Stava per dire che era lo zio di colui che amava!

Pervinca fece una smorfia. Era già abbastanza imbarazzata, perché sua sorella doveva rincarare la dose?

- Babù, perché l’hai detto?!?

La cosa suscitò risate generali.

Alla fine anche Pervinca non riuscì a trattenere un sorrisetto, poi scoppiò in una grande risata.

Il giorno dopo, Harry, Ron e Hermione partirono, ma non prima di aver lasciato un ricordo e una raccomandazione.

- Questo è lo stemma della nostra scuola, ci piacerebbe che lo teneste voi. E, mi raccomando, invitateci ai vostri matrimoni! - dissero.

- Lo faremo, se non sbandierate la notizia a tutto il vostro mondo - disse Pervinca.

- Il nostro villaggio dovrebbe restare una location segreta - disse Vaniglia.

- Ok - disse Harry ridendo.

Poi lasciarono il villaggio.

10 anni dopo ritornarono, per assistere ai matrimoni delle gemelle, splendide nei propri abiti.

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