TOTAL POWER

di The Lone Soldier
(/viewuser.php?uid=1232066)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PARTE 1 ***
Capitolo 2: *** PARTE 2 ***



Capitolo 1
*** PARTE 1 ***


A bordo di una nave a forma romboide vi stava, nella cabina di pilotaggio JimiJengo, un uomo dai capelli lunghi e neri, setosi, occhiali da sole Ray Ban, baffi e pizzetto, abito di colore blu con ricami sul tronco e sui polsi di colore oro, pantaloni neri e una cintura di pelle che teneva in mano la sua chitarra dorata, intento ad accordarla.
Il pilota, dotato di elmetto nero, rallentò il trasporto.
-Comandante, il pianeta Ozymandias è lì davanti a noi. Avvio le procedure per l’atterraggio! –
JimiJengo smise di accordare il suo strumento musicale, s’alzò dal sedile e uscì dalla cabina di pilotaggio raggiungendo la stiva.
Una volta aperta la porta stavano i suoi uomini, gli Iron Shield: Alpha, Beta, Gamma, Delta ed Espsilon, quest’ultima l’unico membro femminile della squadra. Tenevano respiratori alla bocca, giubbotti antiproiettili, cappucci alzati e fucili d’assalto.
-Signori, ci avviciniamo al pianeta. Da qualche parte si è rifugiato il fuggiasco Deka il quale, secondo i rapporti che mi ha consegnato il nostro Signore, conosce l’ubicazione de La Porta Proibita. Esiste un solo luogo d’interesse, un’antica fortezza ormai abbandonata da tempo. Lì lo cercheremo! Preparate le armi, si scende all’inferno! –
JimiJengo ripose la chitarra sulla schiena, fece stretching e mise le mani ai fianchi, mostrando due coltelli a lama lunga posti in due foderi sulle cosce.
 
Il trasporto atterrò e una volta che il portello s’aprì i sei si ritrovarono in un paesaggio tipico del pianeta: pianura vaste e brulle, buio totale, vento freddo e gelido e pioggia battente.
Il Comandante prese un cannocchiale ad infrarossi e lo utilizzò per capire quanta distanza ci fosse alla fortezza.
-È poco più avanti di noi e sono accesi dei fuochi. Incredibile resistano al vento incessante. Venite! – pronunciò JimiJengo, tenendo un tono della voce alto.
Camminarono in linea retta per circa cinquanta metri.
All’improvviso un fulmine cadde accanto alla loro posizione, spaventando i sei, costringendoli a serrarsi.
-Ozymandias sembra non voglia farci entrare nella sua antica fortezza. Noi lo faremo lo stesso! Se incontrasse The Blind Eye, probabilmente lo distruggerebbe! –
Quelle parole esaltarono gli ex mercenari, portandoli a lasciarsi andare ad una grossa risata.
-Proseguiamo! –
A passo spedito si trovarono di fronte a quello che una volta era l’ingresso, precedentemente in legno, ora coperto da erbacce.
Lo scavalcarono ed entrarono nel perimetro della fortezza ed essa stava lì: la pietra nera con cui era stata eretta aveva perso smalto ma restava maestosa, la torre principale presentava crepe evidenti e in alcuni punti era crollata.
A circa dieci metri dalla loro posizione stava l’ingresso del palazzo di Ozymandias ed era sbarrato da barre di ferro, di fattura futuristica.
Una volta avvicinatosi, JimiJengo la toccò con le dita e le annusò.
-Sento ancora il sudore di chi le ha messe e non sono qui da tanto. Una fortezza di migliaia di anni fa sbarrata da barre di oggi. Che furbizia! –
L’ilarità del Comandante era contagiosa e nel frattempo fece cenno a Gamma di venirgli accanto e costui, una volta raggiunto il superiore, appoggiò un detonatore alla porta d’ingresso.
S’allontanarono e dopo poco la porta venne distrutta.
Attesero che il fumo si diradasse e poi vi entrarono.
Accesero le torce, tenendo le armi puntate.
All’improvviso le luci s’accesero ed erano forti.
Qualcuno stava applaudendo e diminuì l’intensità delle luci.
I sei, storditi, cercarono di capire di chi avesse creato loro una trappola.
Si palesò un signore sulla sessantina, vestito bianco con macchie d’olio, stempiato, barba folta grigia.
-JimiJengo, il cane del padrone che riesce a venire qui, in questo luogo ricco di storia e dimenticato per cercare me. Come mi fa piacere essere al centro dell’attenzione! Non disperate, ho una sorpresa per voi. Ozymandias aveva dei trucchi che nemmeno io pensavo e ora ne sarete testimoni! –
All’improvviso il pavimento sotto i piedi dei sei intrusi sparì e caddero nel buio più totale, sparendo dalla vista di colui che stava dentro la fortezza.
-Se sopravvivrete ricordatevi che Deka vi ha portato nel Vandelhelm! –
CONTINUA
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** PARTE 2 ***


Deka alzò lo sguardo al soffitto allargando le braccia sentendosi vincitore. Poco dopo, però, si interruppe: non aveva udito il tonfo relativo all’atterraggio dei suoi nemici. Si sporse per osservare. Dal buio arrivarono due funi alla cui cima erano attaccate due lame lunghe quaranta centimetri, le quali trafissero i palmi delle mani di Deka. Costui urlò così forte che scese la polvere dal soffitto; i prolungamenti in ferro che trapassarono le mani ad un certo punto s’aprirono e si mossero in direzione del pavimento, aprendo dei fori in esso e causando la caduta di Deka. Di lì a poco le funi cominciarono a muoversi e un assolo di chitarra venne udito provenire dal fondo e si faceva sempre più vicino. Un minuto dopo circa si palesò JimiJengo intento a muovere le corde e si avvicinava sempre più a colui che lo aveva fatto cadere nel vuoto. Arrivato sopra il corpo di Deka il Comandante tolse la mano destra permettendo di venire ricoperta da una copertura metallica, colpì in pieno volto il nemico, dapprima, passando poi al tronco più volte. Tolse anche la sinistra dalla chitarra e la protezione dalla destra rimettendo lo strumento sulla schiena. Appoggiò entrambi i pieni sui polmoni di Deka. Alle spalle, nel frattempo, i membri dell’Iron Shield tornarono al piano superiore raggiungendo il loro Comandante, puntando le loro armi. JimiJengo fece loro cenno di abbassarle. -E tu pensavi che non fossi a conoscenza delle possibili trappole create da Ozymandias? Ti rendi conto di chi hai sottovalutato? Ora sei qui con dolori lancinanti e non hai molte possibilità di salvezza e ti conviene rispondermi: dove si trova la Porta Proibita? – Deka sputò sangue contro il nemico ma chi aveva di fronte fu in grado anche di parare la saliva di colore rosso. -Posso torturarti ulteriormente. Ho molto tempo per farti ancora del male ma poco per trovare ciò che The Blind Eye desidera! Dì tutto ciò che sai! – Il ferito scosse il capo e per il Comandane fu chiaro che non avrebbe ottenuto facilmente le risposte; così fece pressione sugli arti inferiori, saltò di almeno mezzo metro ed atterrò con le ginocchia sul tronco di Deka con molta forza. Lo prese poi per il collo e sembrò cambiare tono. -Dimmi dove si trova questo sito e la tua sofferenza sarà finita! Dimmelo! – Deka rise di gusto come se non gli importasse nulla della situazione. A quel punto JimiJengo avvicinò l’indice e il medio della mano destra e l’avvicinò all’occhio sinistro di Deka: voleva cavargli l’occhio. Costui, già martoriato, urlò ancora di più. -Parla! – tuonò il Comandante. -Tharg, lui sa tutto! – JimiJengo interruppe l’atto vile e spregevole che stava compiendo e rallentò. -Stai parlando di quel commerciante di armi che fu visto l’ultima volta su Krummthor e non fece mai ritorno, risultando disperso dopo cinque anni? È lui di cui stai parlando? – -Confermo e non sono sicuro sia morto come si crede. Lui sapeva benissimo ove era ubicata e si era messo alla sua ricerca prima di sparire. Potrebbe anche averla trovata! – Deka rise. Il Comandante, stufo, tirò fuori un coltello a serramanico e lo conficcò nella gola del prigioniero. -Inutile essere! – esclamò JimiJengo. Mentre il prigioniero soffriva e stava esalando gli ultimi respiri il Comandante raggiunse i suoi uomini prendendo la parola: -Questa fortezza è vostra, ve la regalo. Fatene quello che volete. Invierò il miglior architetto per renderla imponente com’era una volta. Ora torniamo alla nave! – Guardò Deka per l’ultima volta ed era senza vita. -Krummthor sia caro amico! –

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4057819