Haru

di Gattino Bianco
(/viewuser.php?uid=107652)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - Agosto 2021 ***
Capitolo 2: *** Class Name: Berserker - 2022 ***
Capitolo 3: *** Class Name: Saber - 2023 ***



Capitolo 1
*** Prologo - Agosto 2021 ***


Come la gran parte della gente sa, nell’universo esistono milioni – no, decine di milioni – di Chaldea diverse, ognuna con un Master e Servant differenti, che interagiscono fra di loro in modo diverso.
Questa è la storia di un ragazzo, Luca, invitato nella Chaldea di un’amica a conoscere diversi Servant. Con la speranza di uscirne vivo.
 
Agosto 2021, Chaldea.
Era una mattina tranquilla e silenziosa quando le porte di Chaldea si aprirono per far entrare un ragazzo decisamente nervoso, che si guardava intorno alla ricerca del suo ‘contatto’.
Era alto, aveva i capelli e gli occhi scuri e decisamente non voleva trovarsi lì. Ancora si chiedeva come avesse fatto la sua amica a convincerlo.
“Come ha fatto a convincermi…?” pensò sospirando, coprendosi gli occhi con le mani, decisamente esasperato.
In dieci anni di conoscenza aveva imparato che assecondare l’amica portava guai. Soprattutto alla sua salute mentale.

«Finalmente sei arrivato, Luca» una voce femminile lo fece sobbalzare, facendolo girare di scatto. “Come ha fatto…?” il pensiero del ragazzo fu interrotto dall’aspetto insolito dell’amica, che in quel momento non aveva nulla di femminile.
Capelli corti e neri, occhi blu, era l’esatta copia del personaggio maschile del gioco. Solo che la voce apparteneva assolutamente a una ragazza.
«Che cosa ti è successo?» domandò Luca allibito, osservando la persona – Ragazzo? Ragazza? Non era chiaro a nessuno – davanti a lui con occhi sgranati.
L’essere davanti a lui assunse la postura di un certo imperatore romano fissato con il teatro. «Non lo vedi? Mi adeguo alle circostanze!» esclamò con ovvietà. «In questo momento non sono Miku, Natsume o Gattino Bianco! In questo tour sono Haru, il ragazzo che ha avuto la grandissima sfiga di infilarsi in questo gacha senza speranza!» la fierezza utilizzata era in netto contrasto con le parole pronunciate.
Dal canto suo, Luca era senza parole e decise di non commentare, per evitare sproloqui. «Da dove cominciamo?» domandò abbattuto, pregando di finire presto.
‘Haru’ tirò fuori la cartellina. «Non preoccuparti, ho chiesto allo staff di dividere i Servant per classe nelle varie sale conferenze, così potrai incontrarli.» affermò orgogliosa, girando i fogli.
“Grazie al cielo il suo essere ossessiva compulsiva aiuta…” più o meno era questo il succo dei pensieri del ragazzo, che non vedeva l’ora di tornarsene a casa dalle sue adorate rosse con petti importanti. «Da quale classe partiamo?»
A quella domanda, Haru gli rivolse un sorriso nervoso. «Berserker»
…si partiva decisamente con il botto.


Fatemi sapere che cosa ne pensate!
Per chi gioca e vuole aggiungermi, ecco qua il mio ID NA:

034,472,818

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Class Name: Berserker - 2022 ***


Class Name: Berserker – 2022
 
Non avrebbe mai pensato che sarebbe successo.
Tra vivere nella solita monotonia e vivere un’avventura fantastica assieme alla sua amica di lunga data, Luca non avrebbe mai immaginato che la prima opzione sarebbe risultata la più accattivante.

Ebbene sì, Luca voleva abbandonare la sua amica e tornare a casa. Era troppo.
Quel casino era troppo. Com’era possibile che dodici – dodici – persone potevano causare un simile disastro?
La risposta era semplice. Se si era affetti dalla skill Mad Enchantement, anche un paio di Servant potevano distruggere il mondo. E il fatto che la presunta Master non facesse nulla per fermarli non aiutava.

«Ehi, sei sicura che sia un bene lasciarli fare?» sussurrò il ragazzo all’amica, la quale gli rivolse un’occhiata rassegnata.
«E’ impossibile. Questi sono Berserker, il loro cervello è completamente scollegato. Penso che molti di loro non sappiano formulare un pensiero sensato» rispose  Haru, il ragazzo-non-ragazzo, evitando con maestria una sedia volante.
“Perché dare loro una stanza per gli incontri in primo luogo…” Luca sapeva bene di avere ragione, così come farlo notare non sarebbe servito niente. Conosceva bene la personalità contorta dell’amica-ora-amico. Soprattutto delle sue tendenze sadomasochistiche. Più sadiche, ma questo era un altro discorso.
Luca stava per parlare, quando una ragazza dai lunghi capelli biondo biancastri con indosso un molto particolare costume da bagno si avvicinò alla coppia, sventolando un manga mezzo disegnato.
«Master, è finito l’inchiostro» disse Jeanne D’Arc Alter buttando addosso al suo Master la boccetta vuota e ormai inutile dell’inchiostro. Era quasi estate – o lo era, a Chaldea il tempo era relativo, si sapeva – e il Servantfest era alle porte. I manga perfetto non si disegna in tre ore.
Luca rimase senza parole, riconoscendo il Servant che aveva – giustamente – picchiato Haru, che si stava lamentando per il dolore. I bernoccoli sono roba seria, soprattutto se la persona in questione era totalmente sciroccata di suo.
«J-Jeanne?» balbettò Luca, emozionato di incontrare una delle sue waifu. Anche se non lo emozionava a tal punto di dare vita a una sua Chaldea. Tsk.
Come era prevedibile – e che tutti i Master navigati sanno – Jeanne Alter gli rivolse un’occhiata piena d’ira. «E tu chi sei? Un amico di quel pazzo del mio Master?» domandò, mentre schiacciava la schiena del suddetto Master con un piede. «Ma soprattutto, come osi scambiarmi per la donna-delfino?!» aggiunse, usando Haru come pallina antistress.
“Sbaglio o è un po’ diversa da come la ricordavo…?” pensò Luca, stupito dall’atteggiamento della Santa di Orleans.
« Non è la Jeanne D’Arc che conosci» affermò Haru, con tono strozzato. «Lei è Jeanne D’Arc Alter, con la sua Origin modificata apposta per l’estate» rettificò il Master, sperando così di mettere fine a quel supplizio.
«A quanto pare servi a qualcosa» affermò il Servant improvvisamente calmo, togliendo il piede. «sbrigati con quell’inchiostro, ho del lavoro da fare» aggiunse, prima di allontanarsi e ‘scomparire’ nella marmaglia di Servant fuori controllo.
 
“Non so perché, ma potrei farmi calpestare da lei…giusto un po’…” pensò Luca, annuendo tra sé.
«Potresti darmi una mano…?» biascicò Haru, intuendo il filo dei pensieri dell’amico.
«Mi dispiace, ma al momento sono perso nella contemplazi…» la voce gli morì in gola, quando vide avvicinarsi un altro Servant. Non era il piatto d’omelette, non che indossasse solo un grembiule ad attirare l’attenzione dell’ospite. No, erano le orecchie.
Come ogni amante delle nekomimi, Luca era completamente rapito dalla figura che si stava avvicinando, anche se consapevole che avrebbe dovuto scappare all’istante.
«Master, hai mangiato troppe carote?» domandò il Servant Tamamo Cat, piegandosi verso Haru.
«Non è il momento, Cat…» biascicò Haru, cercando di sopportare il dolore alla schiena.
Il Servant gli (le?) rivolse un sorrise. «E’ sempre il momento per delle carote! Come miglior membro delle Tamamo Nine, è il compito di questo gatto pensare al benessere del Master…» Cat interruppe il suo discorso nel sentire della pressione sulle sue orecchie.
«Orecchie da gatto…» sibilò Luca posseduto, continuando la sua opera di sfregamento.
«No, lo abbiamo perso!» esclamò Haru, chiedendosi se il Mad Enchantement fosse contagioso. L’alternativa era la nascita di una Singolarità o, peggio, di un Lostbelt. Oppure la nascita di una Beast.
Anche se già il Master di quella Chaldea rischiava di diventarla…ma questa era un’altra storia.
Quando oramai si pensava al peggio, un ragazzone biondo si avvicinò al gruppetto e, in tutta tranquillità, staccò Luca da Cat, la quale gli rivolse un’occhiata interrogativa.
«Qualcosa non va, Beo? Il gatto ti ha mangiato la lingua? Hai incontrato una volpe cattiva?» domandò Cat, prestando attenzione al compagno Servant.
Beo – cioè Beowolf – le rivolse un’occhiata. «Se non lo hai capito, questo è uno dei più cari amici del nostro Master. Se gli succede qualcosa Master Haru sarà molto triste» rispose, mettendo a terra Luca, tenendolo bloccato.
«Se è così mi dileguo. Far rattristare Master fa parte dell’essere un cattivo gatto. E Cat è un bravo gat…volpe.» affermò, un attimo prima di dileguarsi.
Beowolf alzò un sopracciglio. «Come sempre avere a che fare con dei Berserker è una rottura di scatole…» commentò il Servant, lasciando andare il ragazzo.
«Sbaglio o lui fa discorsi sensati?» domandò Luca, riprendendosi dall’infatuazione.
Haru scrollò le spalle. «Non conosco i particolari, ma quella skill non funziona su Beowolf.» rispose, diventando un tutt’uno con il pavimento.
 
Luca stava per aggiungere qualcos’altro, quando una coppia di ragazze comparì alle spalle del compagno. Era una scena abbastanza normale, se si tralasciavano i particolari che una di loro cavalcava un teschio gigante e l’altra emanava un’aura che ricordava un drago.
«Beowolf, cosa credi di fare…? Vuoi davvero rubare alla sottoscritta il Master sotto il naso? Vuoi morire?» domandò la ragazzo-drago, aprendo il ventaglio di scatto.
«Ah, che tristezza…la testa del Master l’avevo adocchiata prima io…» si lamentò la seconda, accarezzando il secondo teschio, che per fortuna era di dimensioni normali.
“Sembra che stia accarezzando un cucciolo…” pensò Luca a disagio, non sapendo bene cosa dire.

Il Servant di nome Beowolf non si scompose. «Come al solito saltate alle conclusioni, Kiyohime, Salome.» affermò noncurante, rivolgendosi a Luca. «Ti conviene portare il Master fuori di qua. Potrebbe scoppiare una guerra da un momento all’altro. Non che la cosa mi dispiaccia, ma…» Luca non se lo fece dire due volte e, sfruttando il momento di distrazione creato dal Servant, prese Haru per la giacca e cose verso la porta.

«Nero!»
«Tutti gli oppressori a morte!»
«Grrr.»
«Dove sono le teste da mozzare? Devo portarle al mio Signore!»
«Isk…ande..r…»
«Argh…»
«Fatevi sotto, teste pazze!»


Parole sconnesse si unirono a ringhi e lamenti, che non fecero altro che spaventare ulteriormente Luca, il quale tirò un sospiro di sollievo quando la porta si chiuse alle sue spalle.


«Come ti è sembrata la prima riunione?» domandò Haru, improvvisamente calmo. (Calma? Davvero, qua bisognava mettere i puntini sulle i. O la carne del panino).
Luca gli rivolse un’occhiata stanca. «Potrei dirti che sono stanco. Che voglio andare a casa. Che mi pento di aver accettato il tuo invito. So anche che non mi lascerai andare prima di aver fatto questo tour. Quindi, chi sono i prossimi?» domandò il ragazzo, rassegnato.
Haru fece un sorriso cospiratore. «Riunione di Saber.» rispose il Master, nascondendo il dolore personale.
La mattanza era appena cominciata.
 
Lista di Servant:

Lu Bu Fengxian (3 star)
Asterios (1 star)
Spartacus (1 star)
Caligula (2 star)
Kiyohime (3 star)
Tamamo Cat (4 star)
Darius III (3 star)
Eric Bloodaxe (2 star)
Mori Nagayoshi (3 star)
Salome (2 star)
Jeanne D’Arc Alter (4 star)
Beowolf (4 star)

Questo povero account vedrà mai un Berserker SSR (5 stars)?
Se ancora non lo sapete: Da poco FGO è disponibile legalmente anche in Europa! Buone notizie, lo trovate anche sul Play Store!
Luca, ti aspetto con ansia. :)

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Class Name: Saber - 2023 ***


Class Name: Saber (2023)
 


A essere sinceri, Luca era perplesso.
Non era una novità.
Da quando aveva conosciuto la sua amica aveva avuto molti di questi momenti, dove si chiedeva come il cervello della suddetta amica funzionasse e sapeva che, nonostante questo, lo sarebbe stata ancora.
Ma questa è un’altra storia.

Il motivo della perplessità attuale di Luca questa volta era scatenata da diversi fattori, di seguito elencati:
1) Nonostante ci fossero più di venti gradi all’ombra, la suddetta amica era raffreddata. Contro ogni buonsenso, Haru tossiva e continuava a soffiarsi il naso come se fossero in pieno inverno.
2) Nonostante questo, non solo non aveva annullato la riunione con i Saber, anzi, li aveva obbligati a sedere in cerchio sul pavimento, manco fosse un ritrovo di bambini. Tutto questo a causa del punto uno. Ovviamente.
3) Contrariamente al buonsenso comune, i Servant non solo non si erano lamentanti ma anzi, avevano ubbidito all’istante.
Luca cominciava a credere che quello fuori di testa fosse lui.

«Bene signori» esordì Haru, tra un colpo di tosse e uno starnuto, «possiamo dichiarare aperta la riunione. Dato che avete accettato le mie condizioni, si parlerà a turno come persone civili. Ovviamente il primo che sgarra si farà una gita nel Secondo Archivio» concluse con un sorriso, soffiandosi rumorosamente il naso.
Immediatamente un ragazzo biondo sulla ventina cominciò ad agitare la mano, chiedendo la parola.
«Jason-kun? Vuoi dire qualcosa?» domandò Haru, dandogli il permesso di parlare.

Il Servant di nome Jason si alzò in piedi. «Che storia è mai questa, Master? Ai Berserker permetti di fare tutto mentre a noi ci tratti come se avessimo tre anni! Inoltre, se non stai bene dovresti stare a letto!» esclamò frustrato, battendo i piedi a terra.
Haru gli rivolse un’occhiata esasperata, rimanendo in silenzio.
“Sono d’accordo con lui, ma qualcosa mi dice che è meglio stare in silenzio…” fu il pensiero di Luca, osservando il Servant con fare pietoso, sapendo benissimo la fine che stava per fare.
Poteva non sembrare, ma la sua amica sapeva essere abbastanza crudele, quando si impegnava.

Tuttavia, con sua grande sorpresa, fu un altro Servant a interrompere le lamentele di Jason. Quella che sembrava una ragazza imponente, con lunghi capelli dorati e – notò Luca – un petto notevole, lanciò all’argonauta un’occhiata penetrante.
«Smettila di lamentarti, Jason. Master sta facendo un enorme sforzo per presentarci il suo amico, anche se non sta bene» contrariamente al suo aspetto dall’aria selvaggio, la ragazza mostrò una compostezze degna di un cavaliere.

«Non prendermi in giro, Barghest! Chiaramente la stupidità della Master le ha finalmente distrutto il cervello!» ribattè Jason, puntando Haru con maggiore veemenza.
L’occhiata di Barghest divenne di ghiaccio ma prima che potesse ribattere, qualcun altro parlò. Haru.
«E dopo questa bella uscita Jason si è guadagnato un mese di cure da parte di Medea» disse con apparente noncuranza, asciugandosi il naso distrattamente.
A quelle parole, Jason sbiancò. «Questa è pura cattiveria! Mi vuoi mandare nelle fauci del leone?!» chiese, non facendo nulla per mascherare il proprio panico.
Haru annuì impassibile, sul volto dipinta un’espressione di ingenuità candida a cui in pochi credettero, in quella stanza.
Rendendosi conto che la sua fine era ormai inevitabile, Jason si rassegnò. «A quale delle due?» domandò mogio, segretamente maledicendo il fatto che Heracles non fosse lì a proteggerlo. Sfortunatamente la sua Master non era ancora riuscita a evocarlo.
Haru sorrise. «Entrambe».
Un urlo disperato riecheggiò tra i muri di Chaldea.


«Bene, chi vuole prendere la parola?» domandò Haru con sorriso, mangiando un ghiacciolo.
Un uomo vestito da cavaliere alzò la mano. «Ci penso io. Ovviamente, vorrei approfittare di questa occasione per decantare le lodi della mia amatissima Jeanne…» sentendo il nome di una delle sue Waifu Luca si rianimò, pensando di aver trovato qualcosa di positivo in quella situazione.
Ahimé, la realtà è crudele.
«Gilles, i sproloqui su Jeanne me le aspetto dalla tua versione Caster» lo interruppe Haru, affossando contemporaneamente due uomini.

«Posso, Master?» domandò un ragazzo dai capelli argentati con indosso una divisa da maggiordomo, sorridendo delicatamente.
Nonostante fosse intendo a servire due ragazze dallo stesso volto ma dall’età diversa, le quali stavano osservando la scena con i loro grandi occhioni verdi incorniciati da lunghi capelli dorati, mentre mangiavano degli onigiri.
Luca riconobbe la più grande come la Saber originale – Altria Pendragon –  mentre la più piccola come una versione più giovane e ancora più innocente. L’idol di tutta Chaldea, Altria Lily.
Haru rivolse al maggiordomo un sorriso sincero. «Certo, Bedi!» esclamò felice, dandogli il via libera.
«Penso che Jason-san abbia ragione sul punto che dobbiate riprendervi, ma dato che sia voi che il mio Re avete insistito per questa fare questa riunione, di limitarci a fare una veloce presentazione di tutti» propose , mentre un ragazzo dai capelli rossi serviva alle due Altria dell’altro cibo.
Con immenso stupore, Luca riconobbe anche lui. “Aspetta, ma lui…”

«Bediviere ha ragione» affermò una ragazza dai capelli rosa e in costume da bagno, arrogante. «meglio chiudere questa farsa alla svelta, così posso tornare dal mio Cù»
 Haru alzò la mano. «Medb-san, il Cù che cerchi qua non c’è» le fece notare a malincuore, consapevole del mal di testa che stava per arrivare.
«Non ti preoccupare, Master. Ci penserò io a soddisfare la Regina Medb» ribatté un uomo alto e muscoloso, che a Luca ricordò molto un personaggio di un certo franchise famoso.
«Giusto. Così potrò dedicarmi alla composizione di poesie che decantano la bellezza femminile presente a Chaldea» aggiunse un uomo dalla corporatura importante che indossava un’armatura dai tratti romani e aveva un enorme braccio di metallo.

Haru rivolse ai due un’occhiata fredda quanto il ghiaccio del Polo Nord. «Fergus, Caesar. Non voglio ricevere lamentele quando Scathach vi sottoporrà a una sessione del suo speciale allenamento per punizione» li avvisò, facendo rabbrividire i due interessati.

Fu il turno di un’altra ragazza dai capelli violacei di alzare la mano. «Se Master lo permette io, Tomoe Gozen in versione estiva, assieme a Munenori-san e Hokusai-san, insegneremo al vostro amico la bellezza del VR.» annunciò con un sorriso, seguita da un gesto di approvazione di un samurai con un falco in spalla e una ragazza seguita da una specie di polipo volante.
“Almeno è un polipo…?” si chiese Luca, non volendo realmente conoscere la risposta.

«Più tardi io e Siegfried potremmo insegnarli i metodi che abbiamo usato per uccidere Fafnir» propose un guerriero misterioso dagli occhiali misteriosamente brillanti, ottenendo l’approvazione silenziosa del guerriero dall’armatura oscura che gli sedeva accanto.

«Allora dopo toccherà a me e alla mia lezione su come sopravvivere in ogni situazione.» proseguì un uomo con un completo dall’aria abbastanza recente, sfoggiando il paio di spade che portava alla cinta.

«Io mi occuperò del pranzo. La lezione di Hajime-san non sarà molto lunga» affermò il ragazzo dai capelli rossi, sfoderando un modo di parlare incoerente con il suo aspetto giovanile. Luca rimase sorpreso di quel contrasto così marcato.
«Conto su di te, Muramasa» affermò Haru, facendo al Servant gli occhi dolci.
In quel momento pareva chiaro chi detenesse il vero potere in quella stanza.
“E’ sempre la solita” pensò Luca con un sorrisetto, felice di vedere che la sua amica era rimasta la solita.

«Il favoritismo è cattiva civilizzazione» mormorò una ragazza dai capelli bianchi, sfoderando una spada laser a tre colori.
«Questo va risolto con un incontro sul ring» affermò un ragazzo dai capelli chiari, che indossava vestiti con tono natalizio.
«Avrei lo stesso potere di Lord Muramasa se Master vedesse la mia faccia…» mormorò un ragazzo, portando una mano al volto, coperto da una maschera. Luca notò che indossava vestiti dallo stile orientale, anche se non attribuibili alla cultura giapponese.

«Altera, Karna, Prince of Lang Ling. Smettetela.» ordinò Haru, fredda. «Non è una questione di favoritismo. Sono quel tipo di persona che non fa distinzioni. Infatti, ognuno di voi è almeno a Bond 5, o mi sbaglio?» fece notare, cercando di uscire da quella situazione pericolosa. Non poteva permettersi le spese per la ricostruzioni dell’edificio.

Dopo aver ponderato le parole del loro Master, i Servant annuirono, convinti.
“Vi siete fatti fregare!” pensò Luca allibito, un attimo prima di venire rapito.
Fu così che Luca scoprì che magari i Berserker che aveva incontrato prima non erano poi tanto male.


Gilles De Rains
Gaius Julius Caesar
Bediviere
Fergus Mac Roich
Siegfried
Prince Of Lan Ling
Jason
Queen Medb
Katsushika Hokusai
Altera
Altria Pendragon Lily
Yagyu Tajima-no-kami Munenori
Sigurd
Tomoe Gozen
Saito Hajime
Karna
Senji Muramasa
Tam Lin Gawain [Barghest]
Altria Pendragon

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3988503