Tra le ombre

di SARIO94
(/viewuser.php?uid=1262119)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: L'Incontro Casuale ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Nascosti tra le Ombre ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: La Chiave del Passato ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: L'Incontro Casuale ***


Capitolo 1: L'Incontro Casuale
Era una fredda giornata di inverno del 1983, quando il destino decise di intrecciare le nostre vite. Avevo deciso di fare una passeggiata nel pittoresco quartiere di Covent Garden, a Londra, per liberare la mente dalle preoccupazioni quotidiane. Mentre camminavo tra le bancarelle del mercato, i miei occhi scivolarono su una donna dallo sguardo malinconico che sembrava essere venuta da un'altra epoca. I suoi lunghi capelli castani parevano danzare al ritmo del vento gelido e i suoi occhi luminosi erano come due stelle che brillavano nel buio della città.
Decisi di avvicinarmi timidamente. "Scusa, posso offrirti un caffè per scaldarci un po'?" le chiesi con gli occhi colmi di speranza. Lei mi guardò sorpresa, ma sorrise dolcemente. "Mi chiamo Susan”, disse allungando la mano con gentilezza. "E tu?".
"Sono Michael,” risposi, stringendo la sua mano delicata. I suoi occhi esprimevano una tristezza profonda, come se il passato le pesasse sul cuore. Era un mistero avvolto nelle sfumature della sua anima.
Ci fermammo in un grazioso caffè nei paraggi, con le tazze di porcellana che si scambiavano storie silenziose. Passammo ore a parlare di tutto e di niente, come se fossimo due vecchi amici che si erano finalmente ritrovati.
“Michael, mi sembra di conoscerti da una vita," disse Susan, sorridendo commossa. "Non ho mai incontrato qualcuno in grado di farmi sentire così viva, così speciale..."
Mi sentii sopraffatto dalle sue parole e capii che il destino aveva unito le nostre strade per una ragione. Decisi di prenderla per mano e di esplorare insieme ogni angolo della nostra storia.
Nei giorni seguenti, ogni momento passato insieme con Susan era un'occhiata al paradiso. Andavamo al teatro, passeggiavamo per le strade di Notting Hill, sorseggiavamo cocktail nei pub alla moda. La nostra era una bellezza avvolta nella malinconia, un amore intenso tra le strade del famoso quartiere londinese.
Tuttavia, il destino non ci avrebbe permesso di vivere in eterno quella felicità. Una sera, mentre camminavamo mano nella mano lungo il Tamigi, un improvviso tonfo risuonò nelle nostre orecchie. Voltandoci, vedemmo un corpo inerte galleggiare sulle acque del fiume.
Il panico ci avvolse, le urla di aiuto si persero nell'aria gelida. Guardandoci negli occhi, capimmo che quel tragico evento aveva segnato per sempre il nostro destino. Susan ed io avremmo dovuto fare i conti con un macabro segreto che aveva intrappolato la sua anima.
Decisi di fare tutto il possibile per scoprire cosa si celava dietro quella morte misteriosa e aiutare Susan a trovare la pace interiore che così disperatamente cercava. Insieme, attraversammo viuzze oscure e segreti sepolti, scoprendo che niente era come sembrava.
E così iniziò il nostro viaggio nell'amore, che si trasformò in un'ossessione per la verità. Mentre indagavamo, le strade di Londra ci svelarono un mondo sconosciuto, dove inganni e intrighi andavano di pari passo con i sentimenti più profondi.
Ma come dice un antico proverbio, "la verità fa male, ma le bugie fanno del male per sempre". Sapevo che, alla fine del nostro viaggio, avrei dovuto accettare il dolore che ci avrebbe invaso, ma anche trovare la forza per affrontarlo.
E così, mentre il nostro amore sbocciava in una città avvolta dalla nebbia, il destino ci riservava una serie di intrecci che avrebbero messo in discussione tutto ciò che pensavamo di sapere sulla vita e sull'amore.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2: Nascosti tra le Ombre ***


Capitolo 2: Nascosti tra le Ombre
La pioggia cadeva incessante su Londra quella sera, mentre io e Susan cercavamo risposte nel sottobosco dei segreti che ci avvolgevano. Entrammo in un vecchio pub dallo stile retrò, con una luce soffusa e i tavolini di legno che scricchiolavano sotto i nostri passi.
Io: (preoccupato) Susan, non posso credere che tutto sia così complicato. Chi avrebbe mai pensato che una morte misteriosa avrebbe messo a repentaglio il nostro amore?
Susan: (con voce triste) Lo so, Michael. È difficile da accettare, ma sento che c'è qualcosa di più inquietante dietro tutto questo. Dobbiamo scoprirlo.
Barista: (avvicinandosi) Posso aiutarvi, signori?
Io: (guardando il barista) Siamo alla ricerca di risposte. Abbiamo bisogno di informazioni, di una chiave che ci permetta di entrare nel mondo dei segreti di questa città.
Barista: (sorridendo, misterioso) Sono in grado di indicarvi la strada giusta, ma ricordatevi che una volta che entrate in questo labirinto, non potete tornare più indietro.
Susan: (decisa) Non importa quale sia il prezzo da pagare. Non possiamo continuare ad ignorare le ombre che ci circondano.
Ci sedemmo al bancone del pub, i nostri sguardi si incrociarono come due fiamme in cerca di farsi luce reciprocamente.
Io: (rivolgendomi al barista) Allora, dimmi, cosa sai dei misteri che ci circondano? Chi era quella persona che abbiamo trovato nel fiume?
Barista: (abbassando la voce) Quel corpo nel Tamigi rappresenta solo la punta dell'iceberg, amici miei. Londra è una città che nasconde molti segreti. Quella persona faceva parte di un gioco pericoloso, ed è stata sacrificata come pezzo di un puzzle perverso.
Susan: (sorprendendosi) Un gioco? Ma chi potrebbe essere così malvagio da organizzare una cosa del genere?
Barista: (sospirando) Non voglio mettervi ancora più paura, ma esiste una società segreta, chiamata "L'Ordine delle Ombre", che opera nell'ombra di questa città. Hanno il potere di decidere le sorti di intere vite e utilizzano i loro membri come pedine in un gioco di sangue e segreti.
Io: (deglutendo) E cosa c'entriamo noi con tutto questo?
Barista: (con un sorriso enigmatico) Voi due siete stati trascinati in questo gioco mortale perché avete infranto una regola sacra dell'Ordine. Vi siete avvicinati troppo ad un segreto che potrebbe scuotere le fondamenta di tutto e tutti.
Susan: (agitata) E cosa possiamo fare? Non vogliamo altro che vivere la nostra vita insieme senza paura.
Barista: (poggiando una mano sulla mia spalla) Dovrete svelare il mistero, risolvere l'enigma e trovare coloro che tengono le redini dell'Ordine. Solo allora potrete sperare di mettere fine a questa follia.
Io: (determinato) Lo faremo! Perché l'amore non può essere imprigionato da nessun ordine oscuro!
Susan: (prendendo la mia mano) Siamo pronti a tutto, anche se questo significa mettere in pericolo la nostra stessa vita.
Barista: (sorriso di approvazione) Allora preparatevi, perché Londra non sarà più la stessa. Le ombre si stanno avvicinando sempre di più.
Ci alzammo dal bancone, la nostra determinazione più forte che mai. Il vento ululò fuori, portando con sé il presagio di una tempesta imminente. Ma noi, con l'amore come nostra luce guida, eravamo pronti ad affrontare qualsiasi ombra che avrebbe osato sfidarci.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3: La Chiave del Passato ***


Capitolo 3: La Chiave del Passato
La pioggia continuava a scrosciare sulla città di Londra, ma dentro di me quel fuoco ardente di determinazione bruciava più forte che mai. Io e Susan avevamo deciso di svelare il mistero che ci circondava e nulla avrebbe potuto fermarci.
Susan: (stringendo la mia mano) Siamo sulla chiave giusta, Michael. Sentivo da tempo che qualcosa di oscuro si nascondeva dietro il nostro amore, ma non mi sarei mai aspettata una cosa del genere.
Io: (guardandola negli occhi) L'unico modo per proteggerti è svelare la verità, Susan. Solo allora potremo liberare il nostro amore da questo gioco perverso.
Decidemmo di iniziare la nostra indagine dalla casa di Susan. Le spoglie di un antico maniero affrontavano la pioggia con grinta, come se custodissero segreti sepolti nel tempo.
Susan: (aprendo la porta) Questo luogo ha sempre saputo di mistero, ma non avrei mai immaginato che fosse un'ancora al passato dell'Ordine delle Ombre.
Entrando nella dimora, fui travolto dall'atmosfera cupa che l'avvolgeva. Le pareti rivestite di un tappezzeria logora e lo scricchiolio dei pavimenti consumati dal tempo facevano presagire che il maniero fosse testimone di oscuri segreti da molto tempo.
Io: (ispezionando una stanza) Ci dev'essere qualche indizio qui, qualcosa che ci possa guidare verso la verità.
Susan: (appoggiandosi a un vecchio mobile) Forse dobbiamo cercare nel passato di questa casa. Potrebbe esserci una chiave che apre le porte al mistero che ci attanaglia.
La casa sembrava trattenere il respiro. Ero convinto che nei suoi segreti si celasse la soluzione che stavamo cercando. Mentre visitavamo stanza dopo stanza, un vecchio dipinto catturò la mia attenzione.
Io: (indagando il dipinto) Guarda, Susan. C'è qualcosa di strano in questa immagine. Sembra proprio il luogo in cui ci troviamo.
Susan: (avvicinandosi) Ma è impossibile. Quel dipinto è vecchio di centinaia di anni. Non può essere solo una coincidenza.
Decidemmo di studiare attentamente il dipinto, cercando indizi nascosti tra le pennellate dei vecchi maestri. Con nostra sorpresa, trovammo una piccola incisione al retro del quadro.
Susan: (con occhi brillanti) Michael, guarda! C'è un'iscrizione qui dietro. Sembra essere un verso di un'antica poesia. Forse è un indizio per il prossimo passo della nostra ricerca.
Io: (leggendo la scritta) "Ombre e luce si fonderanno, nel passato rivelazioni troveranno. Segui la linea tracciata da sé, solo così potrai comprendere ciò che sarà".
Susan: (pensierosa) Sembra un enigma, un indizio per svelare il prossimo tassello di questo intricato puzzle.
Decidemmo di studiare attentamente il verso, sperando di trovare la soluzione che ci avrebbe condotti verso la verità. Dopo ore di riflessione, la risposta finalmente balenò nella mia mente.
Io: (con voce eccitata) Susan, credo di aver capito. La linea tracciata si riferisce al fiume, il Tamigi. Se seguiamo il suo corso, potremmo scoprire qualcosa che ci porterà alla verità.
Susan: (con gli occhi che si illuminano) Hai ragione, Michael! Il Tamigi ha visto tutto, ha custodito i segreti di questa città per secoli. È lì che dobbiamo andare.
Ci scambiammo uno sguardo determinato, consapevoli che il nostro viaggio verso la verità era appena iniziato. Non avremmo più esitato, perché sapevamo che solo svelando il passato avremmo potuto costruire un futuro libero da ombre. Preparammo le nostre anime affamate di verità e ci avviammo verso il fiume maestoso che ci attendeva.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4065721