Fairy Tail - The Flame of Astaroth

di EragonForever
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: La Ragazza Misteriosa ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - La Decisione del Master ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 - Amber ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 - Notte Inquieta ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 - Un Piccolo Passo Avanti ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: La Ragazza Misteriosa ***


CAPITOLO 1: LA RAGAZZA MISTERIOSA

Un tuono squarciò il cielo facendo tremare la terra mentre una pioggia torrenziale iniziò poco a poco a bagnare la città di Magnolia, ora deserta poiché nessuno sano di mente sarebbe uscito con un tempo del genere. Tutto scorreva come al solito quel pomeriggio estivo, o almeno quasi tutto. Nei cieli della cittadina qualcosa stava volando faticosamente ormai allo stremo delle forze, fino ad atterrare sul terreno bagnato e iniziare a barcollare verso le prime case con passi tremanti. Aveva il fiato corto e si reggeva a stento in piedi mentre arrancava lasciando dietro di se chiazze di sangue vermiglio che scendeva dalle ferite lungo tutto il corpo.

A giudicare dalle forme era una giovane ragazza sulla ventina avvolta in un mantello tutto strappato sul fondo e sporco di sangue, così come i vestiti mezzi distrutti. Era talmente stremata da non riuscire a pensare a nulla, tranne che fosse miracolosamente ancora viva nonostante le sue condizioni.

Devo … devo cercare aiuto …

Solo questo pensiero le attraversò la mente mentre continuava ad avanzare.

Tuttavia non era l'unica che stava entrando a Magnolia, poiché qualcun'altro si stava pian piano avvicinando.

“Ah, finalmente a casa, quest'ultima missione mi ha portato via parecchio tempo …”, borbottò la voce stanca di Gildarts mentre Magnolia attivava il dispositivo di sicurezza, dividendosi in due con la strada che portava dritta verso una meta precisa.

Ridacchiò, divertito da quella scena che si presentava ogni volta che tornava a Fairy Tail, quindi si incamminò con passo sicuro, assorto nei suoi pensieri. In quel momento però qualcosa attirò la sua attenzione, un suono simile a dei passi dietro di lui, così si voltò, rimanendo alquanto sconvolto nel vedere quella povera figura martoriata arrancare. Subito accorse in suo aiuto, sorreggendola.

“Ehi, stai bene?”, le chiese con apprensione.

La poverina alzò a malapena lo sguardo, cercando di dire qualsiasi cosa le venisse in mente, ma in quel momento le forze residue vennero meno e crollò in avanti. Gildarts fece appena in tempo a prenderla prima che si accasciasse al suolo e senza pensarci un attimo la prese in braccio, rendendosi conto subito dopo in che condizioni fosse. Solo una parola uscì dalle sue labbra prima che cadesse nell'oblio.

“A … Astaroth …”, disse con voce appena percettibile per poi perdere conoscenza.

A quel nome Gildarts si fece pensieroso solo per qualche secondo ma poi si mise a correre verso la Sede.


 

Nel frattempo alla Gilda, Lucy era con la testa poggiata sul bancone, un'aria annoiata in viso e Mira che la guardava con fare divertito.

“Che hai Lu-chan? Tutto bene?”

La bionda in risposta sospirò.

“Mhhhh … è da un po' che non succede nulla di nuovo, ogni giorno sembra uguale al primo …”, mormorò.

“Beh, in effetti hai ragione, da quando Zeref è stato sconfitto ed è tornata la pace tutto si è fatto un po' più monotono, nemmeno gli incarichi in bacheca sono così interessanti …”, rispose Mira.

“Sono d'accordo, certo, le vendite dei miei libri aiutano, così come Natsu, riesco bene o male a pagare l'affitto, anche se non bastano mai troppo”

“I soldi sono sempre un tuo punto debole eh Lu-chan?”

“A quanto pare …”, sospirò la Maga degli Spiriti Stellari.

Al contrario di lei Natsu e Gray erano come al solito in procinto di fare una delle loro classiche risse.

“Allora occhi languidi, pronto per farti battere da me?”, esordì il figlio di Igneel tutto gasato.

“Vuoi rogne eh salamandra dei miei stivali? Ti accontento subito!”, esclamò Fullbuster.

Stavano per azzuffarsi quando le porte della Gilda si spalancarono, attirando l'attenzione di tutti.

“Presto, andate subito a chiamare Polyushka, ha bisogno d'aiuto!”, esclamò la figura di Gildarts, tutta ansimante e fradicia, sporco del sangue della ragazza che teneva in braccio.

Jet non perse tempo e corse a tutta velocità verso la casa della vecchia guaritrice, mentre gli altri guardavano sconvolti il loro nakama. Cana d'altro canto si avvicinò, preoccupata.

“Che è successo papà? E chi è la ragazza che tieni in braccio?”

Gildarts in risposta sospirò, avviandosi verso l'infermeria.

“Non lo so, stavo rientrando alla Gilda quando l'ho sentita dietro di me, le ho chiesto come stava ma la poverina era talmente messa male che ha perso i sensi. Ma prima di cadere nell'oblio ha pronunciato uno strano nome, Astaroth.”, raccontò.

“Astaroth?”, chiese Cana, perplessa.

“Già, ma non c'ho pensato troppo e sono corso subito qui, è in condizioni critiche, sarà meglio prestarle almeno le prime cure”

“Giusto” esordì Lucy per poi guardare Wendy “Sai cosa fare”

La Dragon Slayer del Vento annuì, così andò in infermeria con Gildarts, che stese la poverina sul letto, mentre la Marvell si apprestò con le cure di emergenza. Come prima cosa tamponò le molteplici ferite e le pulì in modo che non si infettassero, il tutto sotto gli occhi vigili di Gildarts. Ora che vedeva meglio la ragazza poté vedere il suo aspetto: la carnagione era di un delicato ambrato mentre i capelli di un bel rosso purpureo simile alla prima alba del mattino. Erano acconciati con due codini alti ai lati della chioma, ora tutta spettinata e sporca di sangue e fango. I vestiti, o quel che ne rimaneva erano un top rosa e dei jeans con l'aggiunta di una giacca, anch'essa tutta strappata, sempre in jeans. Non aveva più nemmeno le scarpe e i piedi erano tutti martoriati.

Povera creatura, devi averne passate tante

Questo fu il pensiero di Wendy mentre la puliva in attesa della vecchia Polyushka.

Jet nel frattempo era arrivato a casa della donna e aveva iniziato a bussare come un forsennato, chiamandola a gran voce.

“Presto aprite! E' urgente! Presto!”

L'anziana guaritrice d'altro canto aprì la porta con fare seccato.

“Che hai da urlare? Il vecchio sta male?”

“No, non si tratta del Master, però dovete venire subito!”, rispose Jet.

La donna in risposta sospirò senza fare domande, quindi preparò le sue cose.

“Tu va avanti, io arrivo”

Jet allora tornò alla Gilda senza pensarci due volte e Polyushka giunse poco dopo.

“Allora? Qual'è il motivo di tutto questo trambusto?”

“Venga con me.”, rispose Gildarts, portandola in infermeria, dove rimase senza parole nel vedere la ragazza.

“Santo cielo, ma che le è successo?”

“Stavo tornando a casa quando l'ho trovata, si reggeva a malapena, a tal punto da svenire, così l'ho portata qui”

“Capisco” annuì la donna, affiancando Wendy “Brava, hai prestato subito il primo soccorso, ottimo lavoro.”, commentò.

“Grazie sensei.”, sorrise lievemente la Marvell.

“Bene, ora possiamo procedere”

Gildarts d'altro canto uscì per poi andare a sedersi stancamente al banco con un sospiro e Mira gli diede una birra.

“Diamine, non pensavo che il mio ritorno a casa fosse così movimentato.”, mormorò.

“Già, però hai fatto bene a portarla qui, ora almeno avrà qualche possibilità.”, rispose Cana, affiancandolo.

“Io invece penso che avrebbe dovuto essere più prudente, siamo in pace da quando Zeref è stato sconfitto e ora dal nulla appare questa ragazza più morta che viva, come minimo avrebbe dovuto farsi qualche domanda.”, replicò Luxus, le braccia conserte.

A quelle parole Gildarts lo guardò con un'aria irritata.

“Fairy Tail aiuta sempre chi ha bisogno d'aiuto e quella povera ragazza non fa eccezione, vedi di tenerlo a mente, come gilda legale è nostro compito proteggere chi non può farlo”

Luxus fece per rispondere ma Erza lo interruppe.

“Ora non è il momento più adatto, il Master va avvertito per informarlo della cosa.”, disse con tono autoritario.

Nessuno obbiettò così Mira si apprestò a mettersi in contatto con Makarov. Il suddetto interessato era a Clover Town per il Consiglio dei Master quando ricevette la chiamata.

“Salve Master, scusi per il disturbo ma è successa una cosa.”, esordì Mira.

“Ti prego, non dirmi che quei matti hanno distrutto la Cattedrale di Caldia.”, replicò Makarov.

“No, nulla del genere, però è piuttosto urgente, deve tornare qui al più presto”

“Mh, d'accordo, sarò in Sede domani all'alba”

“Va bene.”, annuì la Strauss, chiudendo la chiamata.

“Bene, domani decideremo il da farsi, per oggi meglio dormirci su e sperare che quella povera ragazza sopravviva.”, esordì Erza subito dopo.

I gildani annuirono e ognuno si diresse verso casa, solo il team di Natsu rimase assieme a Gildarts, poiché erano ansiosi di avere al più presto notizie, ma nell'attesa potevano solo sperare. Fuori era ormai giunta la notte, una notte tutt'altro che lieta.

 

 

 

Angolo dell'Autrice

Salve a tutti popolo di EFP, eccomi qui con il primo capitolo di questa nuova fanfiction sul fantastico mondo di Fairy Tail, si, ne avevo fatta una ma era davvero piena di forzature. Questa riprende la prima versione che avevo fatto tempo addietro. Vi avviso già che quelle su Eragon e Tokyo Ghoul rimarranno sospese per un bel po' poiché sono decisa a concentrarmi al più presto sul mio futuro Progetto Manga, quindi ho deciso di dedicarmi solo alla storia su Fairy Tail poiché per me è troppo importante.

Dunque, il primo capitolo vede l'arrivo di questa ragazza misteriosa, chi sarà mai? Lo scoprirete nei prossimi capitoli.

 

Saluti la vostra EragonForever!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 - La Decisione del Master ***


CAPITOLO 2: LA DECISIONE DEL MASTER

Le porte dell'infermeria si aprirono solo a notte fonda, mostrando una Polyushka alquanto stanca e leggermente pallida, quindi Lucy le portò un bicchiere d'acqua.

“Allora? Come sta?”, chiese con apprensione.

L'anziana guaritrice in risposta prese il bicchiere e bevve a piccoli sorsi, poi sospirò.

“Siamo riuscite a stabilizzarla, ma ha perso molto sangue e alcune ferite si sono infettate, però fortunatamente abbiamo impedito l'irreparabile. Tuttavia non è del tutto fuori pericolo, le ferite, anche se ora non sono più infette, restano comunque molto gravi” esordì, sospirando nuovamente “Di una cosa però sono certa, è stato merito solo della sua forza di volontà se è riuscita a trascinarsi fino alle porte di Magnolia, se Gildarts non l'avesse soccorsa molto probabilmente sarebbe morta prima ancora di arrivare qui a Fairy Tail.”, disse infine per poi congedarsi in una stanza della Gilda.

Quando se ne fu andata Lucy e i suoi amici, seguiti da Gildarts, con fare titubante, entrarono in infermeria per vedere come stava. Spalancarono gli occhi, scioccati nel vederla fasciata dalla testa ai piedi, il colorito non proprio sano e leggermente ansimante, l'espressione sofferente con delle ciocche di capelli appiccicati alle guance. Erano l'unica nota di colore, dato che ora vestiva di una camicia da notte bianca. Sul letto accanto invece dormiva Wendy, forse l'unica nota di tenerezza in quel luogo cupo come l'infermeria. Doveva essere crollata dal sonno avendo assistito Polyushka fino a tarda notte, le sue abilità curative le avevano permesso di crescere molto, arrivando ad essere l'aiutante della guaritrice quando serviva. Entrambe avevano fatto come sempre un ottimo lavoro, si vedeva con quanta cura l'avessero accudita, facendo tutto ciò che era in loro potere. Anche se il suo stato attuale non era dei migliori almeno era stata pulita e le ferite non correvano più il rischio di infettarsi, almeno per il momento. Ciò però non dissolse di certo le loro preoccupazioni.

“Secondo voi … chi può averla ridotta in questo modo?”, mormorò Lucy con un filo di voce.

“Mh, è molto difficile a dirsi, ma di una cosa sono certo, chiunque le abbia fatto questo … non ha nulla di umano …”, rispose Gildarts, stringendo i pugni.

“Sono d'accordo, per arrivare a ridurre una povera ragazza in questo stato bisogna essere proprio delle bestie.”, aggiunse Erza.

Nel sentire ciò Lucy sussultò, portandosi una mano al petto, preoccupata, per poi farsi avanti.

“Se non è un problema … questa notte vorrei vegliarla, non si sa mai …”, mormorò.

“Ti aiuterò anch'io.”, aggiunse Natsu.

I loro amici in risposta annuirono.

“Mi sembra una buona idea, sono certa che le farà bene, disse la Scarlett.

“E io vi darò una mano.”, aggiunse Gildarts.

“Ma sei appena tornato, sarai esausto.”, replicò Gray.

“Lo so, ma sono talmente sconvolto che credo che non riuscirò a dormire.”, rispose il Mago di Classe S.

Nessuno disse nulla, capivano perfettamente come si sentiva, non capitava tutti i giorni di ritrovarsi a soccorrere una povera ragazza in fin di vita sulla strada verso casa. Aveva l'aria esausta, i capelli rossicci spettinati e i vestiti sporchi del sangue della giovane oltre che bagnati di pioggia.

“Almeno datti una sistemata, sei uno straccio, potrei persino batterti nelle tue condizioni attuali.”, esordì Natsu con fare un po' divertito.

“Certo come no ...” borbottò Gildarts per poi sospirare “Ma in ogni caso andrò a sistemarmi”

Detto ciò andò in bagno mentre Gray e Erza si congedarono.

“Allora buona notte.”, salutò la Scarlett.

“Altrettanto.”, annuì la bionda.

Gray rispose con un cenno, poi anche loro tornarono a casa. Rimasti soli Natsu guardò la compagna con apprensione.

“Come mai ti sei offerta di vegliarla?”, le chiese.

La Heartphilia in risposta sospirò.

“Quando l'ho vista non ho potuto fare a meno di preoccuparmi … per questo mi è sembrata una buona idea starle vicino”

Natsu a ciò le accarezzò il viso.

“Sei sempre così buona e gentile, hai un grande cuore”

“Grazie e poi fa parte dello spirito di Fairy Tail aiutare chi ha bisogno”

“Ben detto.”, annuì il compagno sedendosi su un altro letto seguito da Lucy.

Dopo poco si coricarono, stretti l'uno all'altra, scivolando nel limbo del sonno. Quando Gildarts tornò erano già addormentati e non poté non guardarli con tenerezza. Si era dato una bella ripulita che lo aveva sollevato dalle fatiche della missione e di quel rientro alquanto movimentato, oltre che inaspettato dato che mai si saerebbe immaginato di soccorrere quella povera creatura, per di più alle porte di Magnolia. Si avvicinò in silenzio al suo capezzale, guardandola con più attenzione, potendo constatare l'ottimo lavoro svolto. Fu il suo viso però a turbarlo, quell'espressione di sofferenza, come se fosse ancora immersa in qualsiasi inferno avesse subito, intrappolata in un limbo di dolore e disperazione. Sospirò, sedendosi con la schiena contro la parete, lo sguardo ora fisso nel vuoto, immerso in chissà quali pensieri, finché, esausto, non si addormentò, vinto dalla forte stanchezza.

Il giorno seguente, ormai a mattino inoltrato, fu Wendy a ridestare i tre dal limbo del sonno, nonostante fosse provata dalla sera prima era sveglia già ai primi raggi del sole. Lucy allora si stropicciò gli occhi, sbadigliando, seguita da Natsu e Gildarts.

“Allora? Ci sono novità?”, biascicò.

La Marvell in risposta scosse stancamente la testa.

“Purtroppo no, quando mi sono svegliata era ancora così, immobile, però il Master sarà qui a breve”

“Oh, capisco …”, mormorò mestamente la bionda.

Wendy però le sorrise.

“Non preoccuparti Lu-chan, sono certa che si riprenderà presto, se come ha detto Polyushka riguardo alla sua forza di volontà per giungere sin qui, deve averne da vendere”

“Sono d'accordo con lei, è l'unica spiegazione plausibile, una persona normale come minimo sarebbe morta lungo la strada, ma questa poverina deve avere sicuramente una volontà fuori dal comune, almeno questo è quello che ho percepito quando l'ho soccorsa.”, rispose Gildarts.

“Simile a quella di noi Dragon Slayer?”, chiese Natsu, ancora intontito.

“Più o meno si, anche se la sua è qualcosa di molto più forte, addirittura più di tutta Fairy Tail messa insieme”

A ciò spalancarono gli occhi, sorpresi.

“Dici sul serio?”, chiese Wendy.

“Si, senza alcuna ombra di dubbio”

Il trio non poté che guardarsi con fare alquanto sorpreso, in silenzio, assorti, venendo però ridestati da Erza che fece capolino.

“Venite, il Master sta arrivando”

I quattro allora si diedero una sisteamata veloce per poi uscire dall'ifermeria e raggiungere i loro nakama, tutti in attesa. Makarov arrivò poco dopo, uno sguardo serio in volto.

“Allora? Qual'è il motivo di questa urgenza?”

Fu Polyushka a farsi avanti.

“Venga con me.”, lo incitò, andando in infermeria.

Il Master allora la seguì sua volta nel suddetto luogo, rimanendo alquanto scosso nel vedere la povera ragazza ancora priva di sensi fasciata dalla testa ai piedi.

“Chi sarebbe questa povera creatura?”, chiese alla guaritrice.

Lei in risposta sospirò.

“Non sappiamo nulla di lei, ieri sera mentre Gildarts stava tornando alla Gilda l'ha soccorsa lungo la strada per Magnolia, era in condizioni estreme, l'unico indizio è che prima di svenire ha pronuciato il nome di un certo … Astaroth”

A quel racconto Makarov si fece pensieroso per qualche secondo per poi sospirare nuovamente.

“Mh, chiunque sia deve essere qualcuno di molto importante per lei, questa è l'unica spiegazione possibile, certo, sapremo di più quando si sveglierà, ma per il momento posso dedurre solo questo”

“Quindi cosa suggerisce di fare?”, chiese Polyushka, seria.

“Beh, come prima cosa sarà affidata alle cure tue e di Wendy, poi si vedrà, anche se posso dire già con certezza che non la lasceremo al suo destino.”, rispose Makarov.

“Mi sembra giusto”

Dopo di ciò uscirono in infermeria.

“Allora Master?”, chiese Erza, avvicinandosi.

“Da quello che ho visto la situazione è molto seria e come gilda legale non possiamo ignorarla, quindi da questo momento quella poveretta sarà sotto la nostra tutela.

“Dite sul serio?”, domandò Lucy, sorpresa.

“Certamente.”, annuì Makarov.

A quella notizia i gildani non poterono che essere d'accordo, d'altronde era ciò che Fairy Tail aveva sempre fatto aiutare chiunque avesse bisogno d'aiuto … e quella povera fanciulla ora più che mai.


Angolo dell'Autrice

Salve a tutti popolo di EFP, eccomi qui con il secondo capitolo della fanfiction sul fandom di Fairy Tail! Qui il caro Makarov prende la decisione di non abbandonare la nostra protagonista al suo destino, quindi ora spetterà a Fairy Tail aiutarla in ogni modo possibile. Ringrazio Franky93 per le sue recensioni e alla prossima!

Saluti la vostra EragonForever!

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 - Amber ***


CAPITOLO 3: AMBER

La decisione del Master riguardo alla ragazza misteriosa aveva lasciato tutti sorpresi, ma nessuno ebbe da obbiettare, nemmeno Luxus e Gajill nonostante le loro perplessità, ma lo spirito di Fairy Tail in questo caso prevaleva in maniera netta. Era quacosa di veramente sacro per le Fate e non poteva essere tradito in alcun modo. Difatti Wendy e Polyushka non persero tempo e tornarono subito a prendersi cura della giovane, cambiando le bende e pulendole ripetutamente le ferite e disinfettandole. In tutto ciò l'anziana guaritrice non poté che guardare la sua giovane allieva con grande orgoglio, era diventata veramente molto capace, imparando tutto ciò che le aveva insegnato con grande maestria. Un giorno sarebbe stata la sua degna erede, poco ma sicuro. La poverina in tutto questo era immobile, tanto che poteva persino sembrare morta nonostante il respiro flebile, l'espressione era immutabile, sofferente. Ciò però non fermò le loro cure e, quando ebbero finito, uscirono dando un chiaro segno che la situazione non era mutata e non cambiò nemmeno i giorni seguenti. Lucy si era presa l'impegno di vegliarla, senza lasciarla sola un attimo, nemmeno quando alla poverina venne la febbre, l'accudì in modo magistrale bagnandole la fronte con una pezza umida. Ciò durò qualche giorno ma neanche quando la febbre passò riprese i sensi e questo iniziò a preoccupare non poco, Gildarts più di tutti, tanto che delle volte si offrì di sostituire Lucy e vegliare al suo posto, a volte lo facevano insieme.

“Secondo te perché non si sveglia?”, esordì la Heartphilia una sera che era insieme al mago.

“Vorrei saperlo anch'io, ma per il momento l'unica spiegazione possibile è che, qualunque cosa le sia successa, deve averla ferita nell'anima in modo alquanto profondo.”, rispose Gildarts.

“Mh, molto probabile, ma ormai stanno passando quasi due settimane …”

“Lo so, ma non ci resta che sperare nelle parole di Polyushka sulla sua forza di volontà”

“O in un miracolo …”, mormorò la bionda.

“O in un miracolo …”, sussurrò il Mago di Classe S a sua volta.

E difatti ciò avvenne in un pomeriggio di qualche giorno dopo, Lucy la stava vegliando come sempre quando dalle labbra della giovane uscirono piccoli gemiti, poi strizzò gli occhi, aprendoli poco a poco e rivelando due iridi di un brillante ambrato. Le ci volle qualche secondo per mettere a fuoco ma nel vedere un luogo sconosciuto non poté non spaventarsi.

“Tranquilla, non hai nulla da temere, sei al sicuro adesso.”, esordì Lucy con fare rassicurante.

La poverina inizialmente rimase sulle sue, rannicchiandosi su se stessa, ma la bionda cercò nuovamente di rincuorarla.

“Non avere paura, non ho intenzione di farti del male”

Lei in risposta cercò di farsi coraggio e alzò un poco lo sguardo, cercando di proferire parola.

“E … e tu chi sei? D-dove mi trovo?”, chiese con voce flebile.

La Maga degli Spiriti Stellari sorrise lievemente a ciò.

“Piacere, sono Lucy, membra di Fairy Tail, la gilda dove ti trovi adesso, sei giunta qui perché un nostro compagno ti ha soccorsa sulla strada per Magnolia, la città dove Fairy Til ha sede. Eri talmente stremata che sei rimasta priva di sensi per quasi due settimane” spiegò, facendosi apprensiva “Prima di svenire hai pronuciato il nome di un certo Astaroth”+

Nel sentirlo la giovane abbassò lo sguardo, in silenzio.

“Doveva essere qualcuno di molto importante per te.”, mormorò Lucy, apprensiva.

“Si …”, sussurrò la rossa, lo sguardo sempre basso.

Capendo che non doveva essere facile per lei la Heartphilia cambiò discorso e le mise una mano sulla spalla.

“Piuttosto, come ti chiami?”, le chiese dolcemente.

La giovane in risposta sospirò.

“A-Amber Evans …”, mormorò.

“Amber eh? Proprio un bellissimo nome sai?”

La ragazza d'altro canto arrossì e la bionda ridacchiò, facendole poi un'altra domanda.

“E dimmi Amber, ce l'hai una famiglia?”

L'altra tuttavia si stizzì di colpo.

“Credimi, meno saprete di me e meglio sarà e ora scusami ma sono stanca”

Lucy d'altro canto abbassò lo sguardo.

“Va bene … scusami …”, sussurrò per poi alzarsi e uscire dall'ifermeria.

Andò quindi al bancone, l'aria demoralizzata e ciò non passò innosservato a Mira.

“Ehi, che è successo?”

In risposta la Heartphilia sospirò, abbassando lo sguado.

“Ecco … si è svegliata e abbiamo parlato … ha detto di chiamarsi Amber Evans e ho scoperto che Astaroth è qualcuno di molto importante per lei ma … quando le ho chiesto qualcosa di più si è innervosita e ha detto che … meno sapremo di lei e meglio sarà, quindi l'ho lasciata sola, era stanca …”, raccontò.

Nel sentire ciò Mira le prese una mano con fare rassicurante e sorrisse con apprensione.

“Non preoccuparti, ha solo bisogno di tempo, ci vorrà un po' di pazienza ma quando si sentirà pronta si aprirà”

“Si, hai ragione.”, sorrise la Heartphilia.

Poco dopo venne affiancata dai suoi amici.

“Allora? Come sta?”

La Maga degli Spiriti Stellari allora raccontò anche a loro quello che era successo.

“In conclusione … è meglio non disturbarla.”, disse infine.

I suoi nakama d'altro canto non poterono che annuire, comprensivi. Il risveglio di Amber almeno aveva riacceso un po' di speranza, ma solo il tempo avrebbe fatto il resto.


 

Angolo dell'Autrice

Salve a tutti popolo di EFP, eccomi qui con il terzo capitolo! E qui la nostra protagonista si sveglia finalmente, ma ci vorrà ancora molto tempo prima che si apra a Lucy e ai suoi nakama, difatti il primo approcio non è dei migliori. Ringrazio Franky93 per le sue recensioni e alla prossima!

Saluti la vostra EragonForever!


 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 - Notte Inquieta ***


CAPITOLO 4: NOTTE INQUIETA

Era passato qualche giorno dal risveglio quasi miracoloso di Amber e finora aveva ricevuto le visite di Wendy e Polyushka per le cure di routine. Venivano a cambiarle le bende e a pulirle le ferite alla mattina, al pomeriggio e alla sera. Non proferivano parola, facevano il loro lavoro in silenzio e poi se ne andavano e lo stesso Amber non diceva nulla. Oltre a loro solo Lucy veniva ogni tanto a farle visita accudendola in caso di necessità e portandole da mangiare regolarmente.

Amber, anche se non lo dava a vedere, apprezzava ciò che la ragazza stava facendo per lei, ma non se la sentiva ancora di aprirsi. Le ferite dell'anima erano troppo fresche e il dolore per la morte di Astaroth la lacerava fin dentro le ossa. Non riusciva a darsi pace per quello che era successo e i sensi di colpa erano così forti che certe volte le mancava il respiro, come se si sentisse schiacciata a terra da un enorme macigno.

Buio, solo buio e nient'altro, solo questo vedeva Amber attorno a se, sentiva freddo e aveva paura. Saettava le iridi ambrate in ogni direzione, terrorizzata, quando all'improvviso, una calda luce aranciata avvolse ogni cosa ed ecco la familiare figura di Astaroth apparve in tutta la sua magnificenza. Era di spalle, forte e possente. Lei allora tese le braccia, correndo verso di lui e chiamandolo per nome, ma con orrore non ottenne nessuna risposta, anzi, più lo chiamava e lui si allontanava.

No! Ti prego, non lasciarmi! Astaroth! Astaroth, torna da me ti prego! ASTAROTH!”

Nemmeno quel richiamo disperato lo raggiunse, solo un silenzio di tomba e nient'altro.


 

Un forte tuono squarciò Magnolia, svegliando Lucy di soprassalto, fuori la pioggia scrosciava inesorabile, segno che il temporale sarebbe durato tutta la notte. Sussultò, portandosi una mano al petto.

Oh no, povera Amber, sarà terrorizzata, devo andare da lei”

E con quel pensiero si alzò, vestendosi in fretta senza fare rumore per non svegliare Natsu, poi prese l'ombrello e uscì, correndo a perdifiato verso la Gilda, poco le importava che ci fosse un violento temporale, il bene di Amber veniva prima. Quando giunse alla Sede si precipitò subito in infermeria, rimanendo sconvolta da quello che vide: la poverina si stava agitando nel sonno, un'espressione sofferente in viso e una mano tesa.

“A … Astaroth … Astaroth! N-non … non mi lasciare, resta con me … ti prego non andartene! Astaroth … Astaroth!”, gemette tra i singhiozzi.

Lucy allora le fu subito vicino, stringendola a se con cautela.

“Shhh, non piangere, tranquilla, ci sono io qui con te …”, sussurrò dolcemente.

Nel sentire la sua voce Amber si svegliò di soprassalto, tremando come una foglia, terrorizzata. L'amica allora la strinse con più forza.

“Hai fatto un brutto sogno eh?”, chiese con fare materno.

La poverina in risposta annuì senza dire una parola, troppo scioccata per farlo, semplicemente continuò a singhiozzare tra le braccia di Lucy. Pianse disperatamente finché non crollò, esausta. La bionda allora la cullò dolcemente, accarezzandole piano il capo, poi si distesero, Amber sempre stretta a lei. La Maga degli Spiriti Stellari allora la guardò.

Non temere, strarò con te questa notte, così non avrai più paura”

Con quel pensiero scivolò nel limbo del sonno mentre fuori il temporale si allontanava, finché non ci fu nuovamente la calma della notte.



Angolo dell'Autrice

Salve a tutti popolo di EFP, eccomi qui con un nuovo capitolo della storia. È corto lo so, ma diciamo che è di transizione, ho voluto descrivere al meglio ciò che prova Amber e spero di aver fatto un buon lavoro, spero vi piaccia! Detto ciò ringrazio Franky93 per le recensioni e a presto!

Saluti la vostra EragonForever!

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 - Un Piccolo Passo Avanti ***


CAPITOLO 5: UN PICCOLO PASSO AVANTI

Il giorno successivo arrrivò annunciato da una bellissima aurora, il temporale della notte precedente non aveva fatto danni e Magnolia si svegliò più serena. A Fairy Tail Lucy si era alzata da poco, in silenzio, per non svegliare Amber ed era andata momentaneamente a casa dove anche Natsu dormiva ancora. Happy invece era sveglio e sentì la ragazza entrare.

“Ehi, dove sei stata? Stanotte ti ho sentito alzarti”

“Oh, giorno Happy” lo salutò la bionda “Sono andata da Amber per farle compagnia.”, disse subito dopo.

“Un bel gesto, in questo modo avrà avuto meno paura”

Lucy in risposta sospirò.

“Beh si, ma non è stato facile, era terrorizzata”

“Normale con il temporale di stanotte, anche se era per qualcos'altro suppogo.”, rispose Happy.

“Già, dopo vi racconto.”, annuì la Heartphilia mentre preparava la colazione.

Difatti più tardi, mentre erano tutti seduti a un tavolo della Gilda, la Maga degli Spiriti Stellari raccontò quello che era successo quella notte.

“Come ho già accennato a Happy stanotte, visto il temporale, sono andata da Amber per farle compagnia.”, esordì.

“Davvero? E come l'hai trovata?”, domandò Erza.

Lucy abbassò lo sguardo.

“Era in preda a un incubo, chiamava Astaroth a gran voce supplicandolo di non lasciarla, di restare con lei, si agitava tendendo una mano. Io allora l'ho abbracciata e quando si è svegliata è scoppiata a singhiozzare in preda allo shock, non ho potuto fare altro che tenerla stretta a me finchè non è crollata. Così sono rimasta con lei tutta la notte”

“Povera ragazza …”, mormorò Charle, abbassando il musetto.

La Heartphilia d'altro canto si portò una mano al petto.

“Sto cominciando a essere veramente molto preoccupata per la situazione di Amber, più ci penso e più ho il timore che le sia successo qualcosa di orribile …”

Erza allora le prese l'altra mano con apprensione.

“Comprendo ciò che prova, anch'io quando arrivai a Fairy Tail da bambina ero spaventata come lei e mi ci è voluto veramente tanto tempo per aprirmi. Sono certa che quando si sentirà pronta si aprirà.”, la rassicurò.

“Lo spero con tutto il cuore.”, mormorò Lucy.

Poco dopo arrivò Wendy a chiamarla.

“Vieni, Amber vuole parlarti”

La bionda inizialmente fu sorpresa ma poi andò in infermeria dove trovò la ragazza che era appena stata medicata.

“Volevi dirmi qualcosa?”, chiese Lucy, avvicinandosi con cautela.

La giovane in risposta annuì, le mani in grembo.

“Volevo … volevo ringraziarti per stanotte, mi sei stata di grande aiuto …”

La Heartphilia in risposta sorrise lievemente.

“Figurati, era il minimo e poi è nostro compito aiutarti, il nostro Master ha deciso che sarai sotto la nostra tutela, poiché fa parte dello spirito di Fairy Tail aiutare chi ha bisogno d'aiuto.”, spiegò.

“In un certo senso lo avevo intuito … e lo apprezzo molto …”

“Ne sono lieta … temevo di darti fastidio …”, mormorò Lucy.

Amber scosse piano la testa.

“No, non mi da fastidio solo … non voglio sentirmi forzata, tutto qui … so che vorresti sapere quello che mi è successo ma ora non me la sento …”

La bionda allora si sedette al suo fianco.

“Non preoccuparti, avrai tutto il tempo che ti serve, ora devi pensare solo a guarire.”, la rassicurò.

La giovane annuì per poi stendersi.

“Vai pure adesso, sono un po' stanca”

Lucy annuì per poi uscire dall'ifermeria e tornare dai suoi nakama, che la guardarono con fare curioso.

“Allora?”, chiese Natsu.

La Maga degli Spiriti Stellari in risposta sorrise lievemente.

“Mi ha ringraziato per stanotte perché le sono stata vicino, un bel passo avanti non credete?”

“Certamente, ma sicuramente col tempo la situazione migliorerà ancora di più.”, aggiunse Charle.

“Si, bisogna solo aver pazienza.”, annuì Erza.

Lucy d'altro canto non poté che sorridere, felice di quel piccolo traguardo raggiunto. Nei giorni che seguirono Amber tuttavia si mostrò sempre più chiusa in se stessa, poiché il dolore per la morte di Astaroth era sempre molto forte e, dopo l'incubo avuto si era espanso nel suo animo spezzato. Nemmeno durante le cure mostrava miglioramento, lo sguardo era continuamente perso nel vuoto, nel più totale oblio. A volte le capitava di piangere senza neanche accorgesene, e difatti un giorno, mentre Lucy le stava portando da mangiare, vide che singhiozzava, così si sedette al suo fianco dopo aver posato il pranzo sul comodino.

“Ehi che hai? Tutto bene?”, le chiese con apprensione.

Amber in risposta non rispose così la bionda le mise una mano sulla spalla.

“E' … per Astaroth, vero?”

La poverina in risposta annuì solamente.

“Te la senti di dirmi chi sia?”, domandò Lucy, apprensiva.

La ragazza però sospirò.

“Te l'ho già detto, meno saprete di me e meglio sarà … e poi non sono ancora pronta … sarete tutti in pericolo se vi dicessi tutto di me …”, replicò.

“Va bene … scusami …”, mormorò la bionda, sconvolta.

Dopo di ciò non disse altro, si limitò solo a imboccarla e consolarla, cercando di lenire un po' quel dolore che le dilaniava l'animo.

“Ora va pure, sono stanca … ma grazie per le tue premure …”, mormorò Amber dopo un po'.

“Di nulla” esordì la Maga degli Spiriti Stellari, alzandosi con il vassoio vuoto “Ti lascio riposare e se hai bisogno di qualcosa chiamami”

“Va bene.”, annuì la giovane.

Lucy sorrise per poi congedarsi, la mente ora ricolma di mille domande.



Angolo dell'Autrice

Salve a tutti popolo di EFP, eccomi qui con un nuovo capitolo! E qui si inizia a fare qualche piccolo passo in avanti con la nostra Amber ma le ci vorrà ancora un po' per aprirsi. Detto ciò alla prossima!

Saluti la vostra EragonForever!

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