Sette minuti e trentasei secondi

di Raphaelgirl87
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Decisioni ***
Capitolo 2: *** Incontro ***
Capitolo 3: *** Fratellanza ***



Capitolo 1
*** Decisioni ***








Leo?"

"Uhm, dimmi, Raf?"

Era l ora del tramonto a NYC, quando i due fratelli tartaruga blu e rosso stavano seduti su un piccolo muretto di pietra in prossimità della pista di skate a Mutant Town, il quartiere dedicato ai mutanti vicino a Brooklyn dove vivevano, dove i loro piccoli fratellini Donnie e Micky si stavano sfidando a colpi di evoluzioni sullo skate appunto con Jimbo, il fratello di Lisa ergo la ragazza di Raf, con due cartoni di pizza posati poco distante da loro e una lattina di coca a testa. Era un momento spensierato, uno di quei momenti dove i fratelli Hamato potevano anche prendersi il lusso di non essere guerrieri ninja in missione, ma di essere semplici adolescenti intenti in una classica attività da adolescenti come sfidarsi sullo skate ascoltando musica da una cassa bluetooth portata proprio da Donnie, il loro fratello ipertecnologico, poco distante dalla pista.

"Grazie di avermi dato fiducia, fratello...." disse la tartaruga rossa al fratello maggiore, non potendo nascondere una punta di riconoscenza e gratitudine nelle voce.

"Grazie a te di non essere morto stavolta.... E di avermi ascoltato....." Gli rispose il leader blu sorridendo.

Una conversazione apparentemente normale tra fratelli, ma che, alla luce degli eventi di una settimana prima, solo Leo e Raf sapevano quanto fosse significativa per entrambi.

Solo sette giorni prima, infatti, Raf aveva fatto una bravata, una delle tante che faceva da brava testa calda e impulsiva quale fosse.... Non fosse che a questo giro aveva veramente rischiato di morire e lasciare per sempre la sua famiglia, in quanto aveva deciso, per fare si che i suoi fratelli non venissero feriti, di sfidare da solo un gruppo di ninja bot del loro acerrimo nemico, Shredder.... Già prima i rapporti erano tesi tra loro, da quando avevano iniziato a stanare le sedi del clan del Piede capitanato da lui in giro per il mondo, l ira del loro nemico nei loro confronti si era accesa in maniera sempre più devastante....lo sapevano bene, il suo unico obiettivo ora era semplicemente uno.

Farli fuori.

E con Raf, una settimana fa appunto, c erano andati vicini....durante il combattimento, uno di quei ninja lo aveva trapassato con la sua katana affilata.... Solo per fortuna, benedizione dei Kami, non sapevano neanche loro come definirla, il loro corpulento e irruento fratello non era morto dissanguato, li davanti ai loro occhi e a quelli dei loro più cari amici,Casey e April, li in quel vicolo maledetto di Brooklyn dove si era svolto l agguato.... Il ninja rosso infatti era miracolosamente sopravvissuto, cavandosela con molte lavate di capo, parecchi punti di sutura e parecchie trasfusioni di sangue.

Tuttavia, dopo qualche giorno, l Ispettore Vincent, capo del NYPD, aveva convocato i fratelli Hamato con urgenza nel suo ufficio....Con loro grande sorpresa, la bravata di Raf era stata incredibilmente proficua, in quanto aveva scoperchiato un vaso di Pandora notevole.

A quanto pareva infatti, l attacco a sorpresa che era quasi costato la vita del ninja rosso era giunto alle orecchie del nuovo capo dei Dragoni, una banda di malavitosi alleati proprio di Shredder.

Questo capo non aveva un nome e un cognome.preciso, si faceva chiamare l Ungherese.

Un tipo subdolo e sospetto, riuscito a evadere da una breve condanna ai domiciliari per reati minori, viaggiando per l America usando diversi falsi nomi e diverse identità, rendendo perciò veramente difficile la sua cattura definìtiva.

Il sospetto principale era che il tal malavitoso fosse dentro un grosso traffico di spaccio di droga e probabilmente addirittura colpevole di qualche omicidio.... Ad ogni modo, parve che questo Ungherese avesse messo gli occhi addosso proprio sul loro Raffaello.

Come si può ben intuire, un mutante geneticamente modificato, col corpo forzuto e modellato da ore e ore di allenamento intensivo, abilissimo nel combattimento corpo a corpo, sopravvissuto a un attacco del Piede....era un bocconcino troppo gustoso per non approfittarne.

Questo poteva giocare a favore del NYPD nella cattura del delinquente in questione, se.... Se solo Raf avesse accettato una missione sotto copertura.

In breve: col supporto della polizia e dei fratelli, che avrebbero tenuto sotto controllo tutto da lontano, Raf avrebbe dovuto incontrare l Ungherese e riuscire a farlo confessare definitivamente i suoi crimini.... Sicuramente il criminale aveva piacere di offrigli un alleanza, non avrebbe sicuramente sospettato di niente.

E a onor del vero,il ninja rosso avrebbe anche accettato subito, non fosse che si trovò fulminato da tre paia di occhi che lo guardarono da tre visi sbiancati all istante davanti a quella proposta.

I visi dei suoi fratelli.

Davanti a quella scena, l ispettore capo parlò ai quattro ninja con dolcezza

"Ragazzi.....so benissimo cosa vi è successo.... E lo capisco se vorrete dirmi di no.... È una missione difficile, il rischio che possa essere un buco nell'acqua è altissimo..... Prendetevi questa giornata per parlarne con calma....Mi farete sapere entro domani.... sappiate solo che non è una costrizione..... E non cambia il rapporto di collaborazione lavorativa che abbiamo se mi direte di no, questo assolutamente....."

E cosi dicendo, Rebecca Vincent congedò i ragazzi che lasciarono la stazione di polizia lentamente, con la testa e il cuore appesantito.

La discussione che si generò nel covo tra i fratelli ninja e Splinter, loro maestro e padre adottivo, in merito alla decisione da prendere fu tra le più intense e concitate che ci furono mai in quella famiglia.

Le voci si accavallavano, i pareri si scontravano, non si trovava un accordo in nessuna maniera.

Fondamentalmente le fazioni che si erano create erano due: 

Da un lato Raf che non avrebbe avuto nessun problema ad accettare la missione.

Dall altro la sua famiglia completamente in disaccordo.

Un colpo basso per la tartaruga rossa che, dopo molte giustificazioni inutili da parte di tutti loro, finalmente riuscì a sputare fuori una frase che era da un po' che gli girava nel cuore e non gli dava pace

"Fratelli, non vi fidate più di me? Leo ....tu, come leader, guardami.....non ti fidi più di me?"

Fu in quel momento che calò il silenzio nel covo. Un silenzio che fece molto male al cuore del ninja rosso. In cuor suo, infatti, Raf sapeva bene di aver fatto una cazzata. E anche bella grossa. Ma da lì a perdere.la fiducia della sua famiglia.....

"Leo, ti ho fatto una domanda.... Rispondimi, cazzo!" Incalzò il ninja rosso, la voce tremante di rabbia, andando a pararsi davanti al fratello in blu, che sospirò forte, cercando le parole da dire più giuste per spiegare lo stato d animo di tutti loro. Perché non era questione di mancanza di fiducia....

"Fratello....ci fidiamo di te.....non è quello...."

"E allora cos è???? Cos è????" 

"Figlio mio- disse Splinter inserendosi nel discorso, cercando di tranquillizzare il suo secondogenito- credo che i tuoi fratelli ragionino più sul piano della paura....solo una settimana fa, Raffaello, hai rischiato di morire..... È normale che tutti noi abbiamo paura di perderti ancora...."

"E allora? Diamine è successo più di una settimana fa...."

"Non è quello il punto, Raf.....- gli disse Donnie, cercando di mantenere la calma- il punto è che non è.la.prima.volta che rischi di morire...."

Fanculo, pensò la tartaruga rossa. Ancora con quella storia dell' Amazzonia.....

"Per la millesima volta....- disse Raf, facendo un notevole sforzo su se stesso per mantenersi in qualche maniera calmo- sapere benissimo il perché è successo in entrambe le volte! Porca puttana non ho interesse a suicidarmi! Ma voi eravate in pericolo....."

"Appunto!- saltò su Micky, la voce tremante dalla disperazione - NON puoi continuare a morire solo per proteggerci Raf, cazzo! Ti è andata bene due volte, la terza ti seppelliamo! Lo capisci questo?"

"Dannazione, Micky! Prima o poi si deve morire! La cosa più importante è farlo con onore! A che sto a fare al mondo se non vi proteggo con tutta la mia vita?????" Disse Raf sbraitando contro il fratellino, che gli rispose con lo stesso tono:

"Ma non adesso! Non ora! Non a quasi vent'anni Raf! Noi abbiamo bisogno di te!" Gli disse Micky, con le lacrime in gola, mentre Leo prese la parola nel silenzio che era di nuovo calato

"Donnie, Micky e Sensei hanno ragione....non andrai a rischiare la tua vita per la terza volta. È la mia decisione. Punto"

Dopo quella sentenza, fu abbastanza plateale vedere il cuore del fratello rosso spezzarsi. Non era tanto il non fare la missione, quanto il sapere di non meritare la fiducia dei suoi cari, il sapere che non pensavamo che c'è l avrebbe fatta....

"Certo....la decisione del fottuto grande leader che fa il bello e il cattivo tempo sempre.....sai che c e Leo? Vaffanculo!!Paratevi il culo da soli d ora in poi! Fatemi solo un fischio quando creperete che almeno so se seppellirvi o.meno!" Disse gelidamente il ninja rosso al fratello, girando i tacchi e andando verso il garage .... Il rombo di una moto inizialmente forte e sempre più soffuso salutò l uscita di scena di Raf, lasciando nel covo una profonda amarezza tra i componenti della famiglia rimanenti.


"Leonardo...."

Splinter, nel silenzio del covo durante la notte,controllando se il secondogenito fosse rientrato ed essendo felice di trovarlo nel suo letto, trovò il figlio maggiore non nel suo giaciglio, bensì seduto sulla scala del garage, la testa appoggiata sulle ginocchia. All avvicinarsi del maestro, Leo alzò appena la testa mostrando al suo caro padre due occhi pieni di sofferenza per poi ritornare nella posizione accucciata di prima. Sensei, col cuore pesante, si sedette vicino al figlio, senza dirgli niente.....sapeva che da lì a poco lui gli avrebbe aperto il cuore.

E così avvenne.

"Sette minuti e trentasei secondi"

"Figlio mio...." Disse affettuosamente Splinter al primogenito, mettendogli dolcemente una mano sul guscio, mentre Leo, senza cambiare posizione, continuò la sua dolorosa confessione:

"Donnie ha guardato l ora quando non abbiamo visto tornare Raf a casa di Casey e April e l ha riguardata per caso quando l.ambulanza l ha portato in ospedale.... Raf è rimasto senza vita per sette minuti e trentasei secondi...."

"Leonardo...." Cercò di parlare il maestro per consolare quel suo figlio, ma capì che le parole erano inutili, il suo primogenito doveva sfogarsi, doveva buttare tutto fuori, era un lusso che da leader e fratello maggiore non si concedeva mai, sempre tutto teso a dare il meglio, a essere un esempio.... Troppo responsabile, fin da quando erano bambini.....e infatti, il leader blu continuò a parlare, la voce sempre più rotta dalle lacrime,:

"Sette minuti in cui l abbiamo visto diventare pallido, sempre più pallido, li per terra davanti a noi, col sangue che gli defluiva a fiotti, e Donnie che, insieme a Casey, non sapeva più come fermare quella fottuta emorragia, aveva sangue fino all' avambraccio, cazzo, e intanto da quella ferita tutto zampillava fuori come se fosse una fontana....Sette minuti in cui ho visto uno dei miei fratelli spegnersi li, davanti ai miei occhi, diventare un corpo inanimato, senza respiro, senza battito.... Sette minuti in cui Micky ha fatto di tutto per tornare a farlo respirare, e piangeva come non l ho mai sentito e lo chiamava in continuazione e non succedeva niente, niente, cazzo, niente!!!!!.... Sette minuti in cui ho premuto con quanta forza avevo sul suo cuore....perché io....io....volevo solo che tornasse a battere....Che Raf tornasse da noi.... Non so neanche dove ho trovato la forza....Ho solo pensato che dovevo fare qualcosa, qualsiasi cosa perché mio fratello tornasse da me..... Sette minuti e trentasei secondi a sperare, a pregare che succedesse qualcosa, una qualsiasi cosa....un sussulto, un movimento da parte sua.... Niente, non è successo assolutamente niente.... né un battito ne un respiro.....per sette minuti e trentasei secondi......"

A quelle parole, Splinter fece sdraiare il figlio sulle sue gambe, carezzandogli la testa in silenzio, mentre lui singhiozzava disperatamente, cercando, da padre, di nascondergli l angoscia che gli stava stringendo la gola, mentre immaginava quei terribili momenti che il suo figlio maggiore stava descrivendo col il secondo dei suoi figli da protagonista come un orribile film nella sua testa:

"Che cosa sono sette fottuti minuti, Sensei? Non sono niente, sette minuti.... normalmente neanche ti accorgi che sono passati.... Ma per sette minuti e trentasei secondi Raf non c e stato più..... Non c e stato più.... Raf era....era ....."

"Devi dire quella parola, figlio mio, o non ti passerà mai.... Devi prendere coscienza della realtà.... Di cos era tuo fratello...." Gli disse gentilmente Splinter tenendolo stretto, sentendo che inevitabilmente le lacrime stavano scendendo sul suo muso, bagnandogli il pelo....Il suo primogenito sulle sue ginocchia emise un forte singhiozzo e finalmente riuscí a dire quella parola che risuonava con dolore nell' aria tra loro:

"Morto.....Raf era morto.....Morto, Sensei! Morto! Per sette minuti e trentasei secondi, Raf è stato morto! Ci è stato strappato via per un lasso di tempo così breve....cazzo....cosi...."

E Leo tornò a piangere, stavolta con forza, come se dovesse gettare fuori tutto il dolore del mondo, mentre il maestro lo tenne abbracciato a sé, in silenzio, cercando di lasciare che il dolore non lo dilaniasse, quel dolore che era una settimana che gli torturava le carni come una lama rovente....di nuovo uno dei suoi figli era stato in pericolo di vita..... Per quel suo nemico maledetto. Shredder. 

"Non ti è bastato tradirmi una volta e rovinarmi la vita....ora te la devi prendere con la mia famiglia? Uccidi me la prossima volta, maledetto bastardo e lascia stare i miei figli, cane che non sei altro....se non sarò io il primo ad ucciderti...." Penso il maestro con rabbia, cercando però subito dopo di ricentrarsi, perché Leonardo ora sotto di lui non aveva bisogno di quello.... Suo figlio ora aveva bisogno della sua pace, della sua calma....

Con dolcezza quindi, Splinter continuò ad accarezzare il figlio sulla testa, finché non sentì lentamente che i suoi singhiozzi si stavano placando e il suo respiro era tornato calmo: 

"Perché Raf non capisce, Sensei? Se gli ho impedito di fare questa cosa.... è perché io altri sette minuti così non riesco più a reggerli.... Ho visto tutti i miei fratelli rischiare di morire tra le mie braccia.... È sempre più dura da sopportare come pensiero....."

Splinter sospirò profondamente. Una, due, tre volte. Perché quello che voleva dire era importante e doveva restare in piedi per dirlo:

"Figlio mio..... Puoi solo immaginare cosa provo io tutte le volte che succede qualcosa a uno di voi....."

"Perdonami, Sensei, so di averti causato del dolore...." Sussurrò il suo.primogenito.sotto le sue mani, ma Splinter scosse la testa 

"Non è questo il punto, Leonardo..... Il punto è che, nonostante io sappia che c'è un alto.rischio ogni volta che uscite in missione di perdervi per sempre, tuttavia vi lascio uscire, non vi ho mai fermato una volta.....e voi tutti avete rischiato la vita.... Non solo vostro fratello Raffaello.... Tuo fratello Donatello ha rischiato di morire ibernato in Artide, tu stavi per perdere la vita in un incendio e tuo fratello Michelangelo non solo è stato avvelenato ma anche buttato a mare da Karai, sempre sia maledetta quella cagna senza onore....Quello che tu hai provato rianimando tuo fratello, io l ho provato proprio con Michelangelo....."

Come no.... Leo ricordava perfettamente quel momento terribile, in cui sopra un molo del porto, aveva vissuto altri lunghi momenti terribili a sperare che il loro piccoletto tornasse da loro....con Donnie poi peggio che mai....Quaranta stramaledetti minuti.

Era così il trattamento del ipotermia: finché non si raggiunge di nuovo la temperatura normale, non si puo considerare una persona clinicamente morta. E il cuore di suo fratello, dopo una lunghissima rianimazione, aveva ripreso a battere dopo quaranta, orribili minuti. La sua temperatura sarebbe tornata definitivamente normale qualche minuto dopo. Un miracolo, la cosa più simile a un miracolo che aveva mai visto.....

Eppure perché proprio quei sette minuti di Raf lo avevano sconvolto così tanto? Forse perché era un ulteriore volta che rischiava di perdere uno dei suoi fratelli, che amava con tutto il cuore? Perché suo fratello se l era inutilmente cercata? Non li aveva chiamati? Aveva pensato di farcela da solo? Aveva disobbedito al suo leader, mandando a puttane la sua autorità? Questo gli bruciava? 

Quasi come se avesse percepito tutte le domande che si stava facendo, Splinter gli rispose

"Figlio mio..... nonostante ciò che è successo però, io continuo a fidarmi di voi e lasciarvi andare via.....perchè so bene che devo accettare purtroppo quella percentuale di rischio..... ho visto come siete tutti e quattro maturati e cresciuti in questi due anni..... se fate sempre ciò che sapete fare, non crescerete mai....E....prima di ogni cosa .....le persone non vanno amate solo quando va tutto bene, vanno amate soprattutto quando tutto va male e quando non se lo meritano.....perché è lì che ne hanno più bisogno.... Raffaello è tremendamente impulsivo e anche io ogni tanto vorrei ragionasse sulle sue azioni.....ma ogni cosa che fa, davvero lo fa per amore della nostra famiglia..... Lui ora ha bisogno di sapere che ti fidi ancora di lui, che ancora ritieni che ciò che fa sia importante per noi..... C e un proverbio giapponese che dice che tutti commettiamo errori, per questo c e una gomma per ogni matita...."

Calò il silenzio tra padre e figlio, mentre Leo, sempre con la testa sulle ginocchia del padre, stava meditando sulle sue parole e di nuovo, come se gli leggesse dentro, il maestro gli parlò dolcemente

"Sai anche tu qual è la giusta decisione"

Leo annuì, lasciandosi ancora coccolare dal suo padre come fosse un bambino, sperando che quelle carezze lentamente fossero come balsamo per quel cuore inquieto che aveva in quel momento.

Il mattino dopo, dopo una notte tormentata, Leo svegliò prima Donnie e poi Micky.... parlò con dolcezza a entrambi, portandoli seppur con difficoltà dalla sua parte .... Infine, il leader blu si recò in bagno, aprendo la porta di scatto mentre il fratello rosso si stava asciugando la testa dopo essersi lavato come ogni mattina

"Non si usa bussare, eh, grande leader? O vuoi comandare anche su quante volte mi pulisco l'uccello?" Disse sprezzante il ninja rosso al fratello blu che, ignorando volutamente la provocazione, andò dritto al sodo:

"Stasera andrai sotto copertura, come dice l ispettore capo. Lei sa già tutto, ci siamo sentiti poco fa"

A quelle parole Raf si zittí, fissando il fratello a bocca aperta, restando freezzato con le.mani dietro la testa intente ad allacciarsi la bandana rossa

"Ma che...." Fece per domandargli, ma un gesto del fratello maggiore lo zittí ulteriormente

"Ci ho pensato su, è la decisione giusta....la giustizia deve prevalere e se tu puoi fare qualcosa ben venga..... Mi fido di te. So che puoi farcela" 

E dicendo ciò, Leo si allontanò dal bagno raggiungendo la cucina finché non sentì i passi del fratello rosso dietro di sé e la sua voce chiamarlo

"Leo....."

Il leader blu si girò e i due fratelli si guardarono per un attimo in silenzio, un silenzio carico di tante parole che avrebbero voluto dirsi ma in fondo già le sapevano nel profondo di entrambi i loro cuori,finché Raf non riuscì a balbettare un lieve:"Grazie....."

"Di niente"

"Non ti deluderò, Leo...."

"Lo so, Raf. Lo so...." gli rispose il leader blu, girandosi lentamente e dirigendosi di nuovo verso la cucina, sentendo su di sé ancora a lungo lo sguardo grato e sorpreso del fratello rosso e incrociando lo sguardo del loro Sensei dalla sua camera, che annuì leggermente.

Aveva preso la decisione giusta.

Assolutamente e in maniera inequivocabile.

E allora perché gli faceva così male?

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Capitolo 2
*** Incontro ***




Fu così che Raf, quella sera stessa si ritrovò in un vicolo in NYC, appoggiato al sedile della sua Camilla,in attesa di questo fatidico Ungherese. Non sapeva neanche lui cosa provava esattamente, mentre tirò fuori una sigaretta dal pacchetto e se l accese, lasciando che la fiammella della stessa illuminasse quel vicolo scuro, rischiarato solo dalla debole luce di un lampione li vicino.

Da un lato, quella situazione era emozionante, gli pareva di essere il protagonista di uno di quei film di azione che guardava sempre.

Da un lato....beh da un lato se la faceva discretamente sotto. Anche se non lo avrebbe mai ammesso, neanche a se stesso.

Sapeva che i suoi fratelli, Sensei e Casey erano nel loro furgone poco distante da lì. E sapeva che tre volanti della polizia aspettavano poco più in là, tra cui il furgone con il collegamento con la ricetrasmittente che portava nascosta dentro il suo chiodo.

E sapeva anche come comportarsi, glielo avevano insegnato in polizia. Poca iniziativa, poche parole. Tutto sarebbe finito presto.

Eppure, li fermo in quel vicolo semibuio con la sigaretta in mano, il ninja rosso si rese conto che la sua maschera da duro stava scricchiolando....che desiderava solo che tutto andasse bene per poter tornare dalla sua famiglia.

Erano tutti preoccupati per lui, lo sapeva.

A cominciare da Donnie,che aveva fatto una fatica ad appuntargli quella ricetrasmittente nel chiodo, proprio lui che era abilissimo con quel genere di macchinari. Che gli aveva fatto tutta una serie di raccomandazioni idiote su cosa non fare per non precludere il funzionamento di quell' aggeggio e di come quelle parole gli fecero venire le lacrime agli occhi perché Raf sapeva che era solo una scusa per dirgli di stare attento....Erano diversi come il giorno e la notte lui e quel suo fratello viola ma in qualche maniera erano più complementari di quanto non sembrasse....a nessuno dei due piaceva fare troppi giri di parole per dire quanto ci tenessero all.altro....gli era bastato vedere quanto le mani di Donnie avevano tremato la prima notte a casa dall ospedale mentre gli medicava i punti di sutura di quella ferita maledetta....aveva dovuto prenderle un attimo e bloccarle con le sue, mentre il fratellino viola aveva ricacciato indietro le lacrime chiedendogli ancora scusa per non riuscire subito a medicarlo.... o come Micky lo aveva abbracciato stretto, stranamente in silenzio poco prima che partisse per recarsi a quello strano appuntamento, così come aveva fatto ogni sera dal suo rientro dall ospedale, lui che di solito lo rintronava di chiacchere prima di andare a dormire seduto sul suo letto e lui doveva letteralmente quasi metterlo di peso nel letto sopra il suo....o come Sensei aveva appoggiato dolcemente la sua fronte sulla sua per un lungo momento prima di salutarlo, Sensei che si era rifiutato di stare a casa per stargli vicino....gli era bastato una sola frase per trapassarlo dentro dolorosamente di amore:

"Figlio mio, stai attento, torna da tuo.padre che ti ama....ti ama così tanto...."

Non parliamo.poi di Leo.

"Raf....."

Suo fratello in blu si era.messo davanti a lui, mentre casco alla mano, si accingeva a partire.... Stava cercando di avere il suo solito contegno, ma si vedeva che si stava imponendo un forte autocontrollo per non crollare.li davanti a tutti per l ansia che lo stava divorando da quando aveva preso quella decisione, della quale davvero sperava di non pentirsi:

"Leo...." Aveva sussurrato Raf col groppo.in gola, mentre il fratello gli aveva messo le mani sulle spalle e gli aveva parlato con voce ferma ma tremante:

"Ti prego, Raf....ti prego....non fare l.eroe, se qualcosa non va, non prendere iniziativa.... Saremo lì, proprio vicino a te.... Interveniamo subito....."

"Leo...."

"Sono ....già due volte che rischio di perderti per sempre....non posso rischiare di farlo una terza.... Non ti sto parlando da leader....ti sto parlando da fratello.... Ho bisogno di te.... "

A quelle parole, Raf, cercando di nascondere la commozione, invano in realtà, strinse a sé quel fratello blu che amava e ammirava tanto, nonostante tantissimi litigi e incomprensioni. Era lui del resto che aveva visto, appena aveva aperto gli occhi al mondo. Era lui che aveva visto davanti a sé quando era tornato dalla.morte indietro per ben due volte. Nel bene e nel male, la roccia a cui si aggrappava sempre, era sempre e solo lui.

"Andrà tutto bene, fratello, te lo prometto.... Non farò niente che non va....non voglio farti stare male..... Torniamo a casa insieme. Vedrai"

"Va bene....Adesso vai...." Gli aveva detto suo fratello maggiore, ricacciando indietro le lacrime e permettendogli di andare via, mentre il ninja rosso, sospirando per celare il suo turbamento,si legò velocemente il casco e partí per il vicolo che gli era stato dato.

Quello dove era lì, in attesa, fumando e rimuginando su tutta quella bizzarra situazione.

Finalmente, dopo un attesa che sembrò eterna, una scintillante Maserati rossa fuoco parcheggiò li vicino, e da quell auto scese un individuo molto alto e ben piazzato, calvo ed elegantemente vestito con una gran quantità d oro sparsa tra collo, dita delle mani e polsi.

Raf lo squadrò discretamente, senza dare nell' occhio, non potendo non sorridere sarcasticamente davanti al grosso crocefisso d oro che pendeva dal suo collo.

Per quanto non fosse chissà cosa credente, tanto meno cattolico, la tartaruga rossa aveva un infarinatura sui dettami della chiesa cattolica e sicuramente quello strambo individuo ingioiellato era quanto di più lontano da una persona con vera fede.

"Raffaello Hamato?" Disse quell' individuo davanti a lui, con un tono di voce suadente e sicuro, togliendosi gli occhiali da sole e pinzandoli nella tasca della giacca.

Ok, è il momento, pensò Raf, si balla.

Schiarendosi la voce, mentre nel frattempo gettava la sigaretta a terra ed espirava l ultima boccata di fumo, la tartaruga rossa, schermandosi dietro la sua solita maschera da duro, gli rivolse la parola:

"In persona. Con chi ho il piacere di conferire?"

"Puoi chiamarmi Ungherese" gli rispose sempre quella strana persona, semplicemente, senza una stretta di mano, ne nulla. Ne Raf di rimando gli sporse la sua. Di certo non aveva voglia dopo di fare un bagno nell amuchina per aver stretto la mano di un criminale.

"Bene....Ungherese....Un uccellino mi ha detto che hai piacere di parlare con me" disse Raf mantenendo un tono sicuro di sé, mentre l individuo davanti a lui sorrise, mostrando una dentatura bianca e perfetta:

"Il tuo uccellino ha ragione.... So perfettamente chi sei, Raffaello....del resto sei il figlio del maestro Yoshi, la fama di tuo padre ti precede..... Inoltre so che sei sopravvissuto miracolosamente a un attacco a sorpresa del clan del Piede.... Non tutti possono raccontarlo.... Per questo motivo credo proprio che io e te potremmo fare grandi affari insieme..... Mi stupisco però di una cosa: sei da solo? Dovresti avere tre fratelli....."

Al sentire nominare i suoi fratelli nella bocca di quell' essere, Raf ebbe un brivido involontario, ma si riscosse subito.... Lui non doveva neanche lontanamente sospettare che fossero in zona anche loro.... Dovette sputare dalla bocca la cosa più simile a una menzogna, se non a una bestemmia addirittura, per tenerli al sicuro:

"Sono da solo, come da accordi.... Posso cavarmela senza i miei fratelli, del resto.... Non ho bisogno di loro, ne di nessun altro. A dirla tutta, la mia famiglia mi sta pure un po' stretta.... Troppe regole, troppi dettami da seguire.... Sto cercando qualcosa di meglio, da un po'...."

Un sorriso beffardo spuntò sulla bocca dell' Ungherese:

"Parole sante, del resto famiglia, amore,amicizia portano ben poco guadagno a livello di affari.... Chi vuole andare avanti, deve sapersi creare da solo....senza guardare in faccia nessuno...."

E così dicendo, il malavitoso raccontò a Raf tutti i suoi traffici dentro il ramo delle droghe pesanti, di quante persone aveva dovuto sterminare, di quante famiglie aveva.voluto rovinare per poter raggiungere il suo scopo: diventare qualcuno in quel.giro così importante.

Raf ascoltò tutto con attenzione, cercando di restare quanto più impassibile possibile, di non dare assolutamente attenzione ai brividi gelidi che gli correvano lungo la schiena e la nausea alla bocca dello stomaco al sentire quell.individuo raccontare di uccisioni di persone a.sangue gelido e con dovizia di particolari come se gli stesse raccontando della sua ultima vacanza. Impressionante. Era una brutalità che non concepiva in nessuna maniera.

Soprattutto capí di non essere al sicuro. Ma proprio per niente. Doveva veramente fare attenzione a come si muoveva. Perché poteva quasi sentire il freddo di quella pistola che brillava nella fondina agganciata a quei pantaloni nero Armani alla gola, anche se era lontana da lui. E non era una bella sensazione, per niente.....

"....Per questo ho messo gli occhi su di te, Raffaello ....-Continuò il discorso l Ungherese, avvicinandosi così tanto a lui che quasi Raf poteva contare tutte le cicatrici che quell' individuo aveva sulla faccia- Tu puoi essere una pedina importante in questo bel gioco a scacchi che sto giocando...."

"E quale sarebbe il mio ruolo di grazia?" Domandò Raf cercando di mantenere la sua solita faccia di bronzo, mentre l altro gli rispose con un sogghigno

"L alfiere, mio caro" 

"Uhm, il tizio che può muoversi solo in diagonale?"

"Esattamente.... Desidero farti entrare alle mie dipendenze, come punta di diamante della mia scorta...avrai libertà di movimento, ma sempre sotto le mie direttive.... ovviamente, molto ben ricompensato...."

E così dicendo, l Ungherese lancio davanti ai piedi della tartaruga rossa tre mazzette di denaro molto corpose.... Raf impallidì a quella vista.... Poteva quasi scommettere che non avrebbe mai visto quella cifra in tutta la sua vita.... Ma neanche se lui e i suoi fratelli si facevano il culo a capanna tutta.la.vita.

Ma un lievissimo movimento, quasi impercettibile sopra di lui, mentre il tizio davanti a lui continuava a parlargli del lavoro che avrebbe dovuto fare con lui lo mise leggermente in allarme.... Con la coda dell' occhio il ninja rosso li vide.

Ninja bot di Shredder.

Ombre nere nella notte che lo spiavano con i loro occhi a fessura bianchissimi.

E con una sfilza di fucili puntati addosso a lui.

Fanculo.

Era in trappola.

Quel coglione gliel aveva messa bene bene nel culo.

Doveva immaginare fin dove era immanicato.

E soprattutto chi fosse il mandante di tutta quella merda.

Raf senti che stava iniziando a sudare gelido, mentre cercava di concentrarsi sulla proposta di quello strano individuo, cercando di ritrovare una calma che non gli apparteneva più così tanto.

Mai come in quel momento voleva la sua famiglia con lui.

".....Hai capito, Raffaello?" Gli domandò ancora quell' individuo strano, sempre più vicino a lui

"Ho capito- disse Raf continuando a ostentare sicurezza e conoscenza, quando in realtà non aveva capito veramente un cazzo di niente- Ma, dimmi, Ungherese.... Se mi rifiutassi?"

Mal gliene incolse.

Esattamente come da programma, Raf sentì stavolta veramente il freddo della pistola di quel criminale sulla sua gola. E poteva confermare, era una sensazione un po' tanto brutta

"In tal caso, giovane Hamato, lascia che ti racconti di quella volta che ho fatto saltare le cervella a un tizio che ha risposto proprio come te.... Un colpo solo, preciso, mirato.... E le sue cervella sono esplose letteralmente come un petardo...."

"Immagino non sia stato un bello spettacolo...." Cercò di parlare Raf, cercando di ignorare la canna della pistola che si faceva sempre più pressante sulla sua gola e di ricordare come diamine si respirasse:

"Per lui, no di certo- rispose quel criminale con una piccola risate beffarda, dando un primo colpo alla sicura della pistola- Allora, Raffaello.... Qual è la tua risposta?"

Ma il ninja rosso non ebbe neanche il tempo di fiatare che un suono martellante di sirene lo raggiunse dritto alle orecchie.

Un auto della polizia si parò li davanti.

Tutto avvenne in maniera così rapida che fu come una sequenza di immagini, una dietro l altra....

L ispettore Vincent e la sua squadra uscire fuori dalla loro auto con le pistole sguainate, intimando al criminale di fermarsi.

Il furgone dei suoi fratelli parcheggiare lì attaccato con una manovra da Gran Prix.

Due paia di mani che lo caricavano dentro di peso.

Casey che saltava sopra.la sua Camilla dandole gas.

E un inseguimento a rotta di collo, sotto una scarica di mitra sparata da quel maledetti ninja bot.

"Permetti un passaggio, fratello?"

Raf, dal pavimento del furgone, sorrise sollevato davanti alla voce divertita di Donnie alla guida e vedendo finalmente davanti a sé suo padre, Leo e Micky che lo guardavano sorridendo:

"Ragazzi, Sensei.... - sussurrò la tartaruga rossa sollevato- non avete idea di quanto sono felice di vedervi. Seriamente"

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Capitolo 3
*** Fratellanza ***



"Tutto è bene, quel che finisce bene, no?" Disse Donnie, tra un boccone e l altro della pizza che lui, i suoi fratelli e Casey stavano mangiando con soddisfazione, mentre, seduti nel retro del loro furgone, avevano appena assistito all arresto conclusivo della Ungherese, dopo che lui aveva eluso il primo stop della polizia e li aveva inseguiti con la sua Maserati....la lotta tra loro sei, l Ungherese e il clan del Piede suo alleato era stata decisamente intensa.... Tutti loro avevano combattuto con coraggio, alternandosi alla guida e restando in equilibrio tra la moto di Raf guidata da Casey e il tetto e il cofano del furgone, compreso il loro Sensei che, nonostante non fosse più un giovanotto, con le katane in mano diventava una bestia e neanche loro tutti e quattro insieme potevano neanche solo lontanamente eguagliarlo in quanto a bravura e perizia nel combattimento. Soprattutto quando c erano i suoi figli da proteggere. Per fortuna l inseguimento e il combattimento erano finiti all ultimo posto di blocco, dove i ninja bot di Shredder si erano dileguati e quel criminale era stato definitivamente arrestato....

"Già, chi l avrebbe mai detto, abbiamo assicurato un pezzo da novanta alla giustizia, incredibile! Contando anche che abbiamo dovuto basarci sulla recitazione da quattro soldi di Raf! Fratello, guarda non ti dico quanto fossi inguardabile....la recita del presepe dell' asilo due case dopo il nostro covo è sicuramente più credibile di tutta la tua finta!" Disse ridendo Micky, prendendo un ulteriore pezzo di pizza dal cartone e sfottendo nel mentre il fratello rosso che, asciugandosi un ulteriore rivolo di sudore dalla fronte, gli rivolse un sorriso sprezzante, anche se in fondo al cuore era felice di riavere il suo fratellino scherzoso, dopo quella settimana in cui quasi non gli aveva mai sorriso per la paura che potesse succedergli ancora qualcosa:

"Prossima volta, Micky, ci vai tu davanti al pezzo da novanta della mafia delle droghe a prenderti una pistola alla gola e poi parliamo di quanto ti frega essere credibile!!!! Comunque, vedete? Non tutte le cazzate che faccio, alla fine, sono fini a loro stesse...."

"Non prenderla come pretesto per farne altre, però eh...." Lo riprese con affetto Leo, in piedi davanti a lui con le mani sui fianchi, finalmente più rilassato, dopo quella serata terribile, dove lui, i fratelli, loro padre e Casey erano rimasti fissi davanti a uno dei tanti PC di Donnie nel loro furgone a sorvegliare il fratello rosso, temendo grandemente per la sua incolumità....benedetta sempre la grande inventiva del loro fratello viola che era riuscito a collegare alla ricetrasmittente di Raf una microcamera con la quale erano riusciti a tenere sotto controllo il fratello.... Così avevano preso due piccioni con una fava: la polizia aveva avuto le prove della colpevolezza dell' Ungherese e loro erano intervenuti giusto in tempo per evitare il peggio.....

Raf rimase un attimo in silenzio, prima di scuotere la testa.....No.... Non era davvero il caso di fare altre cazzate.... Almeno non andarle a cercare apposta..... Tutto sommato quella missione era stata una figata, a parte l aver rischiato di essere impallinato da un boss della droga, ma dettagli....Tuttavia, la sua famiglia aveva bisogno di lui, così come lui di loro....Non sarebbe stato facile né immediato, ma piano piano avrebbe dovuto almeno ridurre i suoi colpi di testa....Doveva farlo....Per amore loro....per continuare a proteggerli come aveva sempre promesso di fare fin da bambini....

"No, Leo, tranquillo....ho capito la lezione.... Farò il bravo d ora in poi.... Almeno ci proverò...."

Il leader blu guardò un attimo il fratello negli occhi e ci lesse tutta la sincerità di quell' intento....Raf poteva avere tanti difetti, ma l integrità d' animo e l amore profondo per tutti loro erano le cose che più di tutte lo contraddistinguevano....Sapeva che stava dicendo la verità. Che almeno ci avrebbe provato a non fargli prendere un colpo di continuo.

"È già qualcosa, piccola peste...." Gli rispose quindi con gentilezza, mentre Raf regalò a lui e alla sua famiglia un mezzo sorriso, cosa molto rara per la sua indole scontrosa:

"A tal proposito....non so se l. ho ancora fatto, ma una volta in più non fa mai male.... Vi devo ringraziare fratelli e si, parlo anche con te, Casey, ormai sei di famiglia..... Non solo perché stasera mi avete veramente salvato il culo....ma per quello che è successo una settimana fa..... Se non era per Donnie e Casey che hanno fermato l.emoraggia e per Micky e Leo che mi hanno rianimato, io non sarei qui ora....sono grato, sono estremamente grato ogni giorno a ognuno di voi, per tutto.....Perdonatemi per avervi fatto preoccupare....."

"Oh, Raffy.....Non devi ringraziare....noi....noi.... semplicemente....ti amiamo.....Ti amiamo proprio tanto...."gli disse Donnie con affetto stringendolo forte all' altezza delle spalle, mentre Micky abbracciò il fratello ad altezza petto "Ti darei la vita, Raffuccio, lo sai.... Senza neanche pensarci un momento...." gli sussurrò il piccoletto arancione mentre Raf si prese l.abbraccio di entrambi alzando dolcemente gli occhi al cielo....odiava abbastanza cordialmente essere chiamato sia Raffy che Raffuccio....ma per quella sera avrebbe fatto un eccezione.....

"Amico, qualsiasi cosa per te e lo sai.... E poi non sei stato così malaccio sai, come attore di scene d azione..... Non sei Vin Diesel, ma si può imparare...." Gli disse il giovane vigilante con tono da sfottò affettuoso ,mentre la tartaruga rossa lo squadrò alzando un sopracciglio

"Guarda, direi che ho dato abbastanza....Continuo a essere un ninja, lo preferisco!"

E tra le risate, l allegro gruppo vide l ispettore Vincent avvicinarsi a loro con il loro maestro, mentre la folla di giornalisti si diradava e la loro amica April  si avvicinò a loro sorridendo:

"Ragazzi, che dire? Mi avete regalato lo scoop.del secolo....e anche una notevole levataccia, non ci è mai riuscita neanche Marie a tenermi sveglia cosi tanto!"

"Scusaci April, vuoi un pezzo di pizza?" Dissero sorridendo i quattro ninja alla loro amica, che scosse affettuosamente la testa:

"No, grazie, anzi meglio che torno a casa, almeno mando la tata a dormire, ho fatto prendere un colpo anche a lei....Casey, tu devi ancora lavorare?"

"No assolutamente - rispose per lui l ispettore Vincent sorridendo al suo collaboratore e alla compagna- credo proprio che tu possa prenderti la giornata di domani, Jones, hai bisogno di riposare dopo l enorme contributo che hai dato anche tu a questa missione....Goditi la tua famiglia"

"Oh....Ok, grazie ispettore....allora se non è un problema, noi andremmo a casa....Buonanotte ragazzi, ci sentiamo domani, fate i bravi.... Buonanotte Sensei...." Disse Casey, allungando un braccio sulle spalle della compagna e salutando con lei i loro cari amici dirigendosi verso casa dalla loro bambina, mentre l ispettore si congratulò con i fratelli Hamato per la buona riuscita della missione:

"Non so davvero come ringraziare tutti voi, ragazzi, non posso crederci che abbiamo finalmente messo le mani addosso all Ungherese.... soprattutto grazie a te, Raffaello, hai avuto un notevole coraggio e sprezzo del pericolo...."

"Più o meno, ispettore, ma c'è l ho messa tutta..... Prossima volta però una missione piu tranquilla, per favore...." Disse Raf sinceramente all.ispettore, tra gli sguardi complici dei fratelli....Rebecca,a quell' affermazione, scoppiò a ridere di cuore

"Ci proverò, non garantisco!"

"Vuole un pezzo di pizza, ispettore? Ne abbiamo.ancora un po'!" Disse Micky mostrando il cartone della.pizza, ma l ispettore rifiutò cordialmente

"No,grazie ragazzi, cerco di andare a dormire anche io e di provare a dormire quattro ore prima di portare i bambini a scuola....lascerò dormire mio marito, dall antidroga sono settimane che segue questo caso e sarà distrutto.... Ci sentiamo presto per la prossima missione...." E congedandosi così dai ragazzi e dal maestro, Rebecca si allontanò verso l auto salutando gli ultimi poliziotti rimasti, mentre il maestro finalmente si rivolse ai suoi figli

"Figli miei, sono così fiero di tutti voi, del coraggio che avete avuto questa notte.... Soprattutto sono fiero di te, Raffaello, finalmente hai usato testa, giudizio e maturità, oltre che un notevole sangue freddo.....bravo figlio mio, è la prova che sai controllarti perfettamente.....quando vuoi....."

"Grazie papà- disse Raf con un sussurro, poggiando la testa sul petto del padre che se lo strinse a sé....solo la tartaruga rossa sapeva quanto.viveva di quei momenti, erano letteralmente il suo ossigeno e tutto ciò che lo spronava ogni giorno a dare il meglio di sé - Perdonami se non ho accettato quei soldi....erano tantissimi, ci avrebbero cambiato la vita....ma erano soldi sporchi...."

"Hai fatto la cosa giusta, Raffaello, i soldi sporchi non portano mai la felicità.... E la mia ricchezza più grande siete sempre voi, figli miei, voi e nessun altro al mondo....Vi amo così tanto, nulla potrá mai anche solo eguagliarvi.... Ma ora andiamo a casa....domani riposeremo un po' di più...."

"Okay, guido io!" Disse Micky sfilando le chiavi dalla tasca di Donnie che subito saltò su inseguendolo fino alla.portiera urlandogli un:"Non ci pensare neppure, Mickyyyyyyy!!!!!! Ti do una bastonata se ci provi!!!!!!" Mentre Sensei, scuotendo la testa con rassegnazione davanti a quello sciocco dibattito, salì sul furgone.

Rimasero solo Leo e Raf, che si avviarono lentamente dentro il furgone, caricandoci sopra la Camilla di Raf e sedendosi entrambi sul piccolo divano che Donnie aveva messo dentro insieme a tv, videogiochi, sacco da boxe per Raf e mille altre.diavolerie, dove il ninja rosso appoggiò stancamente la testa sulla spalla del leader blu:

"Fratello, sono esausto, mi credi?"

"Anche io, fratello, fidati....- Gli rispose Leo, posando anche lui la testa su quella del fratello rosso- Grazie per aver mantenuto la promessa di tornare a casa insieme"

E anche di essere tornato da me, quando ti ho chiamato così tante volte da perdere la voce sette giorni fa, quando speravo solo che tu potessi tornare a respirare, che tornassi dalla tua famiglia .... pensò Leo, sentendo che dopo tutto quel tempo forse stava tornando a respirare, dopo tante notti passate a controllare se i suoi fratelli stessero bene, dopo tanti incubi.... Adesso era tornata la pace. 

Alle parole del fratello il ninja rosso alzò leggermente le spalle

"Leo, sarò una testa di cazzo, ma sai che le promesse.le.mantengo..,.."

Rispose sinceramente Raf, restando però molto stupito quando vide il fratello blu passargli un braccio attorno alle.spalle e dargli subito dopo un bacio sulla testa. Onestamente il ninja rosso faceva veramente fatica a ricordare l ultima volta che in cui aveva ricevuto un bacio dal fratello.... Forse era da quando erano bambini che non succedeva.

"Perché un bacio, scusa?" Domandò infatti il.ninja rosso al fratello blu, e la risposta fu per lui talmente commuovente e inaspettata da lasciarlo senza.parole:

"Perché sei la mia testa di cazzo e meno male che sei esattamente così....non ti vorremmo mai diverso da come sei...."

Il ninja rosso, rimasto senza parole, riuscì solo a balbettare un:"Grazie....".mentre scivolò con la testa sulle ginocchia di Leo, appisolandosi leggermente, seguito poco dopo dal fratello che appoggiò la testa sulla spalliera del divano, completamente ignari dei battibecchi dei due più grandi che erano passati dal discutere da chi avrebbe guidato a che musica mettere durante il viaggio, mentre il maestro si godeva entrambe le facce della sua paternità, quella protettiva dei due figli più grandi e quella confusionaria dei due più piccoli..... Le due facce della sua medaglia più bella in assoluto.


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"Leo?" Riprese il ninja rosso dopo un momento di silenzio, mentre davanti a loro, Donnie aveva eseguito un boneless quasi perfetto, tra gli incitamenti di Jimbo e Micky e il sole stava continuando lentamente a calare, riempendo di oro e rosso la pista davanti a loro:

"Sì, Raf?" Gli rispose gentilmente il leader blu, mentre il fratello rosso, sospirando, gli chiese una cosa che gli girava nella testa da un po'

"Tu mi hai perdonato? Intendo....per cio che è successo una settimana fa?"

"Raf, ma certo che si....Mi hai fatto impazzire di paura, questo è vero.....ma non c e niente da perdonare....ti conosco....so perché l hai fatto....."

"Sai che non voglio farvi del male- riprese a bassa voce la tartaruga rossa, giocherellando con la linguetta della lattina tra le sue mani- voglio solo proteggervi per sempre finché mi sarà data la possibilità di farlo, a voi fratelli e a Sensei....Perchè.... Amo veramente la mia famiglia.... Amo veramente tutti voi..... Vi amo sopra ogni cosa.... Vi amo più della vita, veramente...."

Leo scosse la testa con affettuosa rassegnazione.... quand'è che quel suo fratello testone avrebbe capito che lui era amato esattamente per quello che era? Amato per i suoi momenti di ombra e anche per quelli di luce, per le sue debolezze e anche per la sua forza indomita che dava coraggio a tutti loro....amato e basta perché era il loro Raf. Nessuno al mondo avrebbe mai potuto neanche lontanamente sostituirlo.

"E noi amiamo te, idiota....- gli disse sempre gentilmente Leo - Quando capirai che esattamente come tu non puoi stare senza di noi, noi non possiamo stare senza di te, testa vuota?"

Il ninja rosso si ritrovò stavolta a sorridere veramente, fissando un punto imprecisato davanti a sé ....in mezzo al caos di quella sua anima in tempesta dalla nascita, il faro sempre acceso della sua famiglia pronto a guidarlo a terra mentre il suo mare era in perenne burrasca era una delle poche colonne della sua vita. Razionalmente sapeva che era così....Ma faceva così fatica spesso a silenziare quella voce da impostore dentro sè che gli urlava che, col suo carattere di merda, nessuno lo amerà mai veramente per quello che era....che doveva meritare quella fortuna che aveva di avere qualcuno che lo sopportava in qualche maniera.....

"Lo so....me lo devo ficcare in testa, una volta per tutte...." Borbottò Raf rivolto al fratello blu che annuì compiaciuto

"Dovresti, mi sa, testa di rapa...."

"È dura,....lo sai che c'è la metto tutta ogni giorno per riuscirci...."

Sì, Leo questo lo sapeva....non poteva sapere tutti i demoni contro i quali il fratello lottava ogni giorno, ma vedeva la fatica e l.impegno che ci metteva....la vedevano tutti loro.... Sia lui che Micky che Donnie che Sensei volevano solo restargli semplicemente accanto.... Fargli sapere che non era solo, che non lo sarebbe mai stato....

"Non c e fretta e non si riesce mai al primo tentativo, sai che lo dice anche Sensei....Noi siamo sempre qui, fratello....siamo qui per gioire quando va tutto bene e per sorreggerti quando va tutto male....come fai tu con noi.... Siamo semplicemente una famiglia...."

E come mi hai detto tu una volta, preferisco litigare con te cento volte che non averti come fratello, pensò Leo, ma non glielo disse perché ne era certo, Raf lo sapeva....tra loro non c'era mai stato bisogno di tante parole, l amore fraterno che li univa da quasi vent anni le diceva tutte in silenzio.... difatti il fratello rosso lo guardò in maniera eloquente, sempre sorridendo e alzò la lattina di coca verso di lui:

"Alla nostra famiglia allora....Kanpai?*"

"Kanpai...." Rispose il fratello blu sorridendo a sua volta e  facendo tintinnare la lattina contro quella del fratello rosso bevendo poi entrambi un sorso dalle stesse, mentre dalla pista la voce di Donnie li chiamò 

"Leo!!!! Raf!!!! Venite???? Facciamo una sfida di tricks????"

"Il primo che batte rovinosamente il suo bel culetto per terra paga la pizza domani a tutti! Claro, mon amis?" Gli fece eco Micky con quella stramba regola multilingue....i due fratelli maggiori scossero la testa amorevolmente....un altra certezza della loro vita era che i loro piccoletti non cambiavano mai....la loro presenza piena di allegria era come il sole del mattino per tutti loro....

"Arriviamo!" Gli risposero in coro, mentre Raf fece a Leo in tono di sfottò

"Strano che Messer Leonardo non preferisca i ritrovi dell alta società al bighellonare con noi plebei...."

Il leader blu alzò gli occhi al cielo affettuosamente.... Avrebbe decisamente pagato quella confidenza in ospedale riguardo al guardare Bridgerton....

"Quanto tempo andrai avanti con questa storia, rompicoglioni che non sei altro?

"Uhm....visto che volete questo, direi tutta la vita, minuto più minuto meno!"

"Vaffanculo, Raf"

"Ti voglio bene anche io, Leo...." Disse il ninja rosso con tono di sfottò affettuoso allungando un braccio sulle spalle del fratello blu e dandogli un raro bacio a schiocco sulla guancia, che stupì molto il fratello blu....non che non ne avesse piacere, ma proprio tutto si sarebbe aspettato da Raf tranne quel gesto, lui che era abbastanza restio a grandi manifestazioni di affetto:

"E perché un bacio,scusa?" Domandò Leo al fratello rosso, mentre era già in piedi intento a raggiungere i fratelli e Jimbo in pista....il.ninja rosso si voltò e gli rispose semplicemente, facendogli l occhiolino e sorridendogli:

"Perché sono la tua testa di cazzo....Che faresti senza di me, eh, grande leader?" 

Leo scosse affettuosamente la testa davanti a quelle parole e guardando subito dopo il fratello rosso battibeccare col cognato su quale skate usare, con i fratelli piccoli che cercavano di prendere una posizione tra i due litiganti:

"Lo devo ammettere, sarei perso senza di te, fratello..... Sarei perso senza tutti voi...." Disse tra sé e sé il leader in blu,  buttando giù l ultima sorsata di coca e raggiungendo i fratelli e l amico in pista per la sfida....del resto le sfide erano il loro pane quotidiano.

E per fortuna, almeno in quel caso, l unico rischio era una sonora sederata al suolo e niente altro. 

E per una volta, meno male.


*Kanpai: Cin cin in giapponese

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