tutto ha inizio da un compleanno

di Trisha_Elric
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il compleanno ***
Capitolo 2: *** Io lo amo...forse da sempre ***
Capitolo 3: *** Il cambiamento ***
Capitolo 4: *** Non doveva essere così il primo... ***
Capitolo 5: *** L'ultimo giorno di scuola ***



Capitolo 1
*** Il compleanno ***


IL COMPLEANNO

IL COMPLEANNO

 

Ciao ragazzi^^prima di iniziare volevo dirvi che non ho trovata informazioni personali su Kiyo e quindi mi sono dovuta arrangiare;spero ci piaccia lo stesso.^^

 

Era un calda mattina di primavera quella:era l’alba del 1°Giugno e Kiyo Takamine si era appena svegliato con un grandissimo mal di testa causato dai compiti della sera prima. Si era alzato e  già messo le pantofole ,si stava dirigendo verso il bagno per guardarsi allo specchio…si guardò e aveva un aspetto orribile da non riconoscersi nemmeno.

Decise che quel giorno non sarebbe andato a scuola;quindi si tolse le pantofole e si ricacciò dentro le lenzuola calde e con un gran sospiro di sollievo posò la testa nel suo cuscino di piume. Stava per riprendere sonno se non fosse stato per

Sgranò gli occhi dal dolore mentre si contorceva la pancia senza successo;non respirava  e la sua pelle diventò blu,poi verde,poi rossa e in fine viola. Vide la causa del suo dolore attraverso una folta chioma bionda.

-ZATCH!!!-urlò lui con tutto il fiato che aveva e arrabbiato da morire.

-KIYO!!! Svegliati!!dai dai!-disse il giovane Zacth saltando sopra di lui contento e felice. –non ricordi che giorno è oggi???- chiese il piccolo mamodo fissandolo con i suoi occhi grandi. Kiyo rimase a fissarlo per 10 secondi buoni poi prese le coperte e si cacciò sotto di esse per riaddormentarsi.

La madre di Kiyo stava preparando la colazione preferita del figlio. –spero proprio che a Kiyo gli piaccia la sua…- si interruppe sentendo una grande botta dal pavimento e capì all’istante.

-Mamma!non capisco perché questo moccioso deve sempre svegliarmi così!!ma perché ti sopporto??-disse il giovane ragazzo dai capelli castani e dagli occhi neri al piccolo ragazzino di 6 anni e dai grandi occhi arancioni.

-ma Kiyo oggi è un giorno speciale!non puoi dormire!-disse Zacth con un grande sorriso sul viso. –tanti auguri Kiyo- disse la mamma stampando un bacio sulla fronte del figlio. –grazie mamma…ehi frittelle!grazie sei grande!-disse Kiyo sedendosi a tavola e cominciando a mangiare con voracità. Ad un tratto smise mentre il suo volto si rabbuiava.

-già…oggi è il mio compleanno…e questa volta sarà senza lui…-pensò il castano.

-tesoro? È tutto a posto?-

-non mi piace festeggiare il mio compleanno non l’ho mai sopportato come non  sopporto le feste di compleanno e robe varie…per questo non ho detto a nessuno del mio compleanno….ma almeno lui c’era sempre ed era di questo che avevo bisogno per essere felice oggi.- pensò lui senza badare alla madre.

-tesoro!è tutto a posto???- il ragazzo tornò alla normalità.

-sisi certo mamma!sto benissimo!ora scusa vado a vestirmi e grazie per la colazione,era buonissima.- e detto questo tornò in camera sua di corsa.

-ma che cosa è successo a Kiyo?-chiese Zacth.

-forse…- ma poi la madre tornò a pulire i piatti facendo restare il povero mamodo perplesso.

Dopo 10 minuti Kiyo scese dalle scale con la cartella in mano.

-ciao mamma a stasera!- disse il ragazzo di corsa sbattendo la porta.

-eccomi Kiyo!-disse Zatch vestito come al solito in una sacca da palestra,dopo pochi minuti.

-uff…-fece il ragazzo esasperato.

-come ti senti oggi festeggiato?-chiese il ragazzino.

-come al solito …-disse indifferente Kiyo mentre guardava il vuoto davanti a se.

-Kiyo ma ti è successo…?-

-Zacth se ho detto che sto bene vuol dire che sto bene…-disse quasi per perdere la pazienza.

-ma….-

-niente ma!-disse lui orami al limite.

-sarà…o guarda!c’e Susy!- disse il piccolo allegro Zatch appena vide una graziosa fanciulla arrivare verso di loro.

-Kiyo!Zacth!- disse la ragazza ai capelli corti e marroni. –come state oggi?tutto bene?disse lei con un gran sorriso.

-al solito Susy…-disse Kiyo oltrepassandola e andando avanti da solo.

-Kiyo non ci aspetti?- chiese Zacth voltandosi verso il ragazzo. Kiyo fece cenno di no con la mano e poi disse.-non mi va…voi siete troppo lenti…-il suo tono di voce non era scherzoso. –ah si??bene allora ti facciamo vedere noi se siamo lenti,vero Susy?!...Susy?-poi la guardò:aveva lo sguardo abbassato a terra ed era triste.

-se..se ne è andato per me?- chiese incerta.

-cosa??!no no Susy!perché dici questo?-

-è da un po’ che ci penso e ogni volta che arrivo io si scoccia sempree se ne va…evitandomi-disse ancora più triste.

-ma no Susy! è da sta mattina che si comporta così!-disse il biondino con un sorriso.-sai che oggi è il suo compleanno?-

-no…veramente???-chiese lei tornando allegra. –sisi certo!-disse lui altrettanto.

-wow!é il compleanno di Kiyo che bello!- disse lei arrossendo. –ora vado a dopo Zacth !-disse Susy dirigendosi verso destra.

 

Le ore passarono e  Kiyo non faceva che guardare insistentemente la finestra con tristezza.

-povero Kiyo…spero di rallegrarlo con questo mio regalo!-pensò Susy mentre lo fissava.

 

Alle 15.00 la campanella suonò e tutti tornarono a casa. Nessuno aveva fatto gli auguri a Kiyo ma a lui stava bene così, finché…

-ciao Kiyo-disse con una voce squillante una ragazza che avrebbe preferito evitare.

-Susy…- disse in saluto.

-tanti auguri ho saputo che è il tuo compleanno!-disse tutta contenta.

-ah…bhe…grazie.-“appena vedo Zacth lo strangolo questa volta” pensò Kiyo con espressione arrabbiata.

-ho una cosa per te!guarda!-

-oh Susy non dovevi…- quando la ragazza aprì la busta lui continuò -…davvero Susy non dovevi!-

Disse sconsolato:una famiglia di frutta con delle facce buffe…buffissime…orribili…

-ma è stato un piacere!guarda: il meloncino felice; la pera arrabbiata;la banana addormentata;il pompelmo estasiato;la pesca carcerata…tutti per te per augurarti buon compleanno!auguri Kiyo,Auguri Kiyo,Auguri Kiyo….-

Nervi:ecco cosa gli stava facendo provare:odiava il suo compleanno…non sapeva perché ma lei ora stava stufando!

-Susy basta!!-urlò Kiyo al limite.

-?-

-mi hai capito bene!smettila con questa lagna hai capito !mi hai stufato!- disse Kiyo arrabbiato più che mai.

-va bene Kiyo…io volevo solo…-tentò di dire preoccupata dalla sua reazione.

-non me ne importa niente Susy!non hai capito che scocci??-disse credule.

-io…non volevo…guarda le tolgo e non te lo do più.-disse mortificata.

-non mi riferisco solo a oggi!tu scocci sempre!sei una piaga che non ci da pace!se la gente vuole strare da sola e tu ti intrometti come  un fantasma e rompi le scatole come non mai! Non ti sopporto più Susy!prima era divertente ora non più!smettila mi hai capito!!??-gli stava urlando lui ormai furioso. Lei rimase con gli occhi sgranati mentre tutti gli altri studenti stavano fissando la scena. Poi chinò il capo mortificata e con le lacrime agli occhi…ma non poteva piangere;avrebbe dato sfogo al suo dolore a casa.

-io…-cercò di dire la ragazza scioccata-io non lo rifarò più te lo giuro…ora scusami ma mia madre mi aspetta per la spesa e…ciao.- e senza altre spiegazioni girò e se ne andò via con le lacrime agli occhi.

Kiyo sembrò accorgersi solo ora di quello che aveva detto.

-Kiyo ma sei impazzito???-disse Zatch sconvolto appena comparso da dietro la porta.

-io…se lo meritava -disse sbuffando ancora di rabbia.

Il ragazzino biondo corse verso la direzione di Susy a tutta velocità. La ragazza aveva le lacrime agli occhi. Kiyo era stato un mostro con lei;poteva dire “Susy scusa ma ora non mi va di festeggiare” sarebbe stato meglio. Poi ad un tratto venne trattenuta. da un braccio piccolo ma pieno di affetto.si girò e vide il piccolo mamodo preoccupato per lei.

 

 

Ragazzi questa è la mia prima ff tra Kiyo e Susy^^mi è sempre piaciuto sapere se si sarebbero mai messi insieme e allora ho voluto immaginare io come andranno le cose. Spero che vi piaccia perché io non tifo per la coppia Kiyo e Megumi.a presto e spero che vi piaccia.

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Capitolo 2
*** Io lo amo...forse da sempre ***


IO LO AMO…FORSE DA SEMPRE

 IO LO AMO…FORSE DA SEMPRE

 

Una piccola mano calda la stava trattenendo ed era la cosa che avrebbe in assoluto voluto evitare:voleva solo piangere ma non poteva farlo davanti  a Zatch;quindi si asciugò le lacrime e rivolse un grande sorriso falso al piccolo mamodo.

-non preoccuparti Zatch. Come puoi vedere io sto benissimo. Ma mia madre mi aspetta e quindi devo andare di corsa a casa e…-

-Susy non fingere con me…- disse il bambino serio. La ragazza venne colpita da quella incitazione;girò la testa dalla parte opposta per non guardarlo negli occhi visto che i suoi la stavano tradendo. –Kiyo è stato cattivo con te prima…non capisco che cosa gli sia preso…ma sono sicuro che non aveva intenzione di…- a quel nome Susy sussultò.

-ho sentito quello che mi ha detto sai?...-pausa-vedi Zacth…il primo giorno di scuola io ero eccitatissima. Mi piace conoscere nuove persone ed ero super contenta ma quando mi sono trovata di fronte alla scuola mi ha assalito il panico. Sono andata tremante verso la mia nuova classe e fu allora che lo vidi: era seduto davanti alla finestra dove il vento scuoteva i suoi capelli marroni spargendo tutto il loro profumo. Io rimasi incantata dalla sua persona. Quando entrai comincia ad osservarlo…era bellissimo. Quando ci presentammo alla classe e lui disse il suo nome io arrossì alla sua voce;quello stesso giorno scoprì che solo ad essere carino era anche intelligente, e quindi mi decisi ad andare a parlargli. Andai da lui titubante ma volevo conoscere a tutti i costi quello ragazzo. Lo salutai e lui mi guardò distratto e io allora come una perfetta idiota…- Susy qui rise- gli tesi la mano e mi presentai e lui mi disse”ciao, io sono Kiyo Takamine”e poi continuò a fissare il libro che aveva davanti senza dire altro.- Susy si fermò per riprendere fiato mentre Zatch restava ad ascoltarla.

-da quel giorno a scuola sono stata con lui ma vedevo che era sempre scontroso e che non sopportava molto la mia presenza ma…mi piaceva e allora non me ne importava molto…poi arrivasti tu e lui è cambiato…è diventato più dolce e più socievole e allora mi ero fatti ancora avanti e lui quella volta mi sorrise e io fui sul punto di sciogliermi…devo ringraziarti Zatch…se tu non fossi arrivato lui sarebbe ancora scontroso e non avrebbe nessun amico…invece ora ne ha tanti e io non gli servo più…ma va bene così-

-cosa dici Susy….non riesco a comprenderti-

-sai con il passare del tempo quella che era una semplice cotta da ragazzine è passata a qualcosa di più forte…qualcosa che fa si chi io lo sogni tutte le notti vicino a me…che mi parla…che mi sorride-

Ad un tratto Zacth senti che la mano della ragazza,quella che teneva ancora tra la sua, si mise a tramare come poi tutto il suo corpo. Poi si girò verso Zatch e lui la vide: I suoi occhi erano gonfi di pianto ed erano rossi, aveva la pelle bagnata e rosa scuro e i suoi occhi traboccavano di lacrime spesse che non sembravano volessero fermarsi. Era sconvolta. –vedi Zatch…io lo amo…forse da sempre-disse lei quasi in sussurro. Il giovane mamodo sgranò gli occhi arancioni,incredulo. –Susy…io- la ragazza staccò la sua mano da quella del ragazzino e poi disse con voce flebile.-questo…questo era il vero regalo…-disse prendendo un piccolo pacco dalla sua cartella.-quello della frutta  era come una specie di diversivo…-poi lo buttò verso di lui.-fai quello che ti pare…brucialo puro se vuoi. Zacth…devi promettermi che non gli dirai nulla di tutto questo…ho deciso che sparirò da lui…in fondo posso sempre dimenticarlo …non sono molto forte ma me la cavo.-e fece un piccolo sorriso. –tanto…tanto lo so che gli piace Megumi…-disse lei sussurrando mentre nuove lacrime le bagnavano il suo viso. Zatch rimase davanti a lei incapace di muoversi.

-ora ti saluto Zatch…ci vediamo presto.- e allora corse veloce verso casa sua in preda ai singhiozzi.

Il mamodo rimase in silenzio con gli occhi in lacrime. Non poteva vedere Susy soffrire così…nessuno doveva soffrire come lei stava soffrendo. Tornò a casa a testa china  mentre pensava a quello che gli aveva detto Susy.-è sempre stata innamorato di Kiyo e lui l’ha trattata così…-

 

Casa Takamine.

Kiyo era in camera sua con il cuscino davanti agli occhi mentre cercava di sbollire la rabbia rimasta per poi pensare ma fu impossibile perché qualcuno sbatté la porta con forza.

-,ma cosa…Zatch!!quante volte ti ho detto di non sbattere la porta in questo modo!!?-disse il giovane ragazzo castano dopo essersi alzato in piedi di scatto per lo spavento.

Poi guardò Zatch e poi gli chiese-che cosa ti è successo?-

Il mamodo no rispose ma lo guardò con occhi di risentimento.

-allora??-

-Susy…- sussurrò

-cosa??-chiese il ragazzo.

-come…come hai potuto trattare così Susy, Kiyo???!!-chiese Zatch con voce indignata.

Kiyo sbuffò e torno nel suo letto. –non sono affari tuoi-disse in fine indifferente.

-invece si!!hai idea di come sta male Susy?non hai idea di come tu l’abbia fatta soffrire!sta malissimo!è stata la tua prima vera amica ed è così che la tratti???-

Kiyo rimase a bocca aperta e sgranò gli occhi. “ha ragione: lei è stata la mia prima amica. Solo lei ha voluto fare amicizia con me mentre gli altri mi evitavano.”pensò.

-vuol dire che domani gli chiederò scusa.-disse Kiyo semplicemente.

-no Kiyo…io penso che questa volta le scuse non basteranno…- disse Zacth mentre usciva dalla porta per andare a giocare con Ponigon.

-ma cosa???va bhe vallo a capire…-e poi si mise a fare i compiti di matematica sulla scrivania.

La giornata continuò normale a parte che la madre ,quando tornò dal lavoro, portò una torta di compleanno per Kiyo e regalandogli un libro che il ragazzo aveva adocchiato fin da subito. –grazie mamma.-disse il ragazzo con un grande sorriso. –tieni questo è da parte mia-disse Zatch ancora triste in volto con un sorriso finto sul volto. Kiyo scartò il suo regalo e vide un disegno dove c’era Kiyo che giocava con  Gorka 300.-è molto bello…grazie Zatch.-

Dopo la cena lui andò a dormire con una strana sensazione allo stomaco:qualcosa di duro e che trasportava un ansia inimmaginabile gli camminava sulla gola e sullo stomaco.

La mattina dopo si svegliò presto perché sentiva un forte mal di testa. aveva fatto degli incubi che non riusciva a ricordare. Si vestì di corsa,prese la cartella e scese al piano della cucina.

-Kiyo!ti sei già svegliato?-chiese la madre sorpresa appena alzata.

-si mamma devo andare in classe prima oggi ricordi?sono il capo classe con Susy da oggi per una settimana-speigò il ragazzo.

-giusto  è vero…a dopo caro-

-ciao a dopo- e uscì di casa con Zacth vestito da borsa. Il mamodo aveva l’aria persa. Kiyo era preoccupato ma in fondo quando ricapitava un occasione dove lui sarebbe stato zitto???

Arrivarono a scuola e prima di entrare Kiyo fece un bel respiro profondo per affrontare Susy e chiederle scusa(anche lei era una capo classe questa settimana). Aprì la porta salutando ma quando entrò in classe vide che non c’era nessuno. Zacth guardò il vuoto preoccupato.

Susy non c’era.

 

Ecco un altro capitolo. Spero che vi piaccia questa storia^^a presto e grazie a chi l’ha letta!

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Capitolo 3
*** Il cambiamento ***


Kiyo si guardava intorno alla classe ma Susy non c’era

 

 

IL CAMBIAMENTO

 

Kiyo si guardava intorno alla classe ma Susy non c’era.

-è strano- commentò il giovane ragazzo mentre posava la cartella al proprio posto. Zatch guardava la classe con preoccupazione.

-che succede Zatch?-

-niente Kiyo…ma mi sembra molto strano questa situazione…a te no?Susy è una studentessa modello non salterebbe mai il compito di capo classe.- spiegò il mamodo con occhi tristi. Kiyo non poté obbiettare:Susy di solito sarebbe venuta anche con la febbre alta…non ha mai saltato scuola prima d’ora. Ad un tratto Kiyo pensò che gli fosse successo qualcosa ma scacciò subito questo pensiero e cominciò a preparare la classe. –cosa fai?-chiese il giovane mamodo sorpreso dall’indifferenza del ragazzo. –quello che devono fare tutti i capo classe. Pulisco la classe per la lezione.-rispose Kiyo semplicemente mentre puliva i cancellini.

-e di Susy non ci pensi?-

-è una ragazza troppo sbadata!sarà inciampata da qualche parte o avrà visto una bancarella o una frutteria….-

-Kiyo!ma non te ne importa niente di lei??- urlò Zatch con rabbia. Il ragazzo moro si girò sorpreso verso il bambino arrabbiato. –non c’è bisogno di scaldarsi tanto sai?-

-Kiyo ma si può sapere che ti prende?perché sei così freddo con lei?che ti avrà mai fatto di male per meritarsi la tua indifferenza??- Kiyo lo guardò sorpreso.-il problema non è suo è mio!domani gli chiederò scusa. Ora scusa vorrei finire di pulire quindi potresti anche andartene ora.-disse Kiyo freddo girandosi verso la lavagna. Zatch,arrabbiato, uscì dalla porta con rabbia sbattendo la porta.-ma cosa gli prende in questo periodo…che moccioso!-disse lui cercando di concentrare tutti suoi pensieri sulla lavagna, ma il pensiero di Susy emergeva sempre “devo ammettere che è strana la sua assenza”pensò il ragazzo con sguardo perso verso il nero della lavagna. Poi la campanella suonò e lui i suoi compagni si sedettero per aspettare il professore. La giornata passò tranquilla se non fosse per quel pensiero che tormentava Kiyo: “perché non c’è?…gli sarà successo qualcosa?e se fosse colpa mia?”si chiedeva il ragazzo durante tutta la giornata. Poi gli vennero anche i sensi di colpa per il comportamento del giorno prima. “sono stato uno stupido!non avrei mai dovuto dirle quelle cose così brutte…non se le meritava”si accorse di come era stato idiota.

All’uscita Zatch eri lì che lo aspettava ma non spiccicò una parola. –Zatch hai ragione …per oggi intendo. Domani chiederò scusa a Susy per il mio comportamento-disse Kiyo fissando un punto davanti a se. Il mamodo sembrò svegliarsi. –finalmente!!era proprio ora che te ne accorgessi-disse lui tutto contento. Tanta allegria fece ridere il ragazzo che si sentì un po’ sollevato. Il resto della giornata passò normale.

 

Intanto a qualche edificio di distanza….

 

La ragazza stava seduta in un angolo del suo letto ,con la testa affondata sulle sue ginocchia piegate;eri in pantaloncini corti e canottiera e aveva i capelli spettinati. Aveva il volto bagnato di lacrime a aveva gli occhi rossi. Susy era chiusa nella sua cameretta al buio da quando aveva parlato con Zatch e da non era più uscita:non ha mangiato, non ha dormito ed è andata nel bagno della cameretta. La madre era disperata;non sapeva cosa avesse la figlia e non sapeva come poterla aiutare.

-Susy?tesoro?-chiese la madre da dietro la porta per poi aprirla lievemente.

-si?...dimmi mamma…- Susy aveva una voce stanca e tremante.

-vieni di sotto e mangia qualcosa cara…è da due giorni che stai a digiuno…devi mangiare qualcosa o ti sentirai male.-

-non voglio niente mamma…ora potrei stare da sola?-

- d’accordo Susy…domani comunque te ne starai a casa ok?- disse la madre ormai rassegnata.

-no mamma…domani torno a scuola. Non ha senso che manchi se non sto male-disse la ragazza abbozzando un sorrisetto alla madre preoccupata. La madre annuì e uscì. Sapeva che la figlia stava soffrendo per amore…non ci vuole di certo un genio. Soffriva a vedere la figlia distrutta…perché era veramente distrutta.

 La ragazza tirò fuori dal letto una piccola bottiglietta da bere. la stappò e la bevve senza esitazione. Era un alcolico leggero…ma pur sempre un alcolico. Lo bevve e poi lo buttò a terra e dopo si distese sul letto. –non devo e non voglio soffrire per lui continuerò la mia vita anche senza di lui…ora basta bere…ed meglio dormire.-sussurrò la ragazza. Mentre si metteva sotto la testa il cuscino per poi addormentarsi subito.

Il mattino dopo….

 

-mamma a dopo!-disse Kiyo alla madre mentre lei stava cucinando.

-aspettami Kiyo!!-disse un bambino dai capelli biondi.

-Kiyo devi ricordare di fare le scuse a Susy!-disse il bambino correndo.

Kiyo non se lo era affatto dimenticato anzi…aveva pensato al modo migliore per fargliele.

-certo Zatch non preoccuparti. Appena arriva gliele farò-rispose il ragazzo con il fiatone.

Dopo qualche minuto arrivarono a scuola per poi entrare nella sua classe. C’era un buon odore quella mattina  e probabilmente dovuto alla presenza degli alberi e del mare(questo non lo so però^^ N.d me)con l’arrivo dell’estate. poggiò la cartella nel suo banco e si guardò in torno; Susy non c’era. –strano che oggi non c’è Susy- commentò Zatch preoccupato.

-si è vero…va bhe cominciamo i lavori.-

-cominciali tu io devo andare a giocare!ciao Kiyo!-e Zatch uscì dalla classe con velocità impressionante.

Kiyo sbuffò,poi cominciò a pulire la lavagna.

Ad un tratto ci fu un rumore di porta. –ci hai ripensato a quanto vedo vero Zacth?!-disse Kiyo ancora voltato alla lavagna con un tono sarcastico.

-buon giorno-disse una voce. Kiyo si arrestò per poi girarsi e trovarsi Susy davanti.-buon…buon giorno Susy-dalla faccia imbarazzata,Kiyo passò a quella preoccupata:che cosa era successo a Susy??perché era così cambiata??che cosa gli era successo?

Infatti Susy aveva uno sguardo triste e serio,con gli occhi spenti,con i capelli più curati ,pelle pallida e non aveva più il suo sorriso.

-Susy che cosa ti è successo?-chiese il ragazzo preoccupato. Infatti la ragazza aveva l’aria di chi avesse avuto uno sciock emotivo grandissimo.-ciao Kiyo…non ho niente grazie.-disse lei tranquilla senza la sua solita voce squillante.-hai già iniziato a quanto vedo. Bene io allora cambio l’acqua ai fiori se non ti dispiace -disse la ragazza entrando in classe,posò la cartella e si diresse verso il vaso di fiori della scrivania dei professori. –nono fai pure…-disse lui confuso e la guardò cambiare l’acqua. Susy aveva qualcosa che non andava…si vedeva benissimo. Qualcosa di grande e di spaventoso. La ragazza dolce e allegra di una volta ha lasciato spazio ad una ragazza fredda e seria…e non era sua amica quella.

Durante la lezione Kiyo non smetteva di fissarla:era così diversa…che cosa mai gli sarà successo?

Lo avrebbe scoperto alla fine delle lezioni. La continuava a fissare e vide che aveva sempre quello sguardo perso nel vuoto ed era triste.

Al suona della campanella la ragazza uscì di corsa dall’aula senza che Kiyo potesse fermarla. Ma poi…

-Susy!ciao vedo che sei tornata a scuola!come stai???- chiese una voce squillante e felice all’entrata della scuola.

-bene grazie Zatch sto bene.-disse lei abbozzando un sorriso sempre con espressione vuota. –cosa ti è successo…?-chiese il bambino fissandola.

-Susy!ciao non mi hai dato tempo di parlarti!sei subito scappata!-disse Kiyo appena arrivato.

-scusami ma ora devo andare…- disse la ragazza voltandosi verso l’uscita. Qualcosa di caldo l’afferrò facendogli provare una scossa lungo tutta la schiena , ma riuscì ancora a tenere quel suo sguardo freddo e non si voltò.

-Susy io…io volevo chiederti scusa per quello che è successo ieri. Non avrei dovuto dirti tutte quelle cose…non ne avevi colpa…la colpa è solo mia e…-

-ti prego non mi devi spiegare…-lo interruppe Susy- so bene quello che pensavi e non voglio che tu inventi delle scuse…ho capito le tue parole e farò come mi hai detto. Starò lontana da te e come vuoi e ci sto provando ma è …è difficile con  te che mi afferri il polso  e mi chiedi di restare solo per rimorsi…non devi averne…io sto bene.-poi la ragazza cercò di staccarsi ma lui non glielo permise. –non Susy ti stai sbagliando!- poi Kiyo le si mise davanti e la vide:aveva uno sguardo spento e freddo, ma le lacrime macchiavano il suo volto pallido.-lasciami- sussurrò la ragazza con forza. Si staccò,si asciugò le lacrime e poi lo guardò un ultima volta e non poté negare che lo trovava bello come il Sole. Fece un piccolo sorriso a Zatch e poi corse via. I due ragazzi restarono in silenzio. Kiyo provava tristezza e colpa…e non riuscì a seguirla.

-Kiyo…Susy….è…è cambiata –disse lui preoccupato

Kiyo fissava Susy allontanarsi e si sentì male:quella non era Susy.

-che cosa gli sarà mai successo?...-

 

Ecco un altro capitolo^^ringrazio erilupin per le belle recenzioni^^spero che continui a seguirmi e grazie per il complimento^^

A presto ciao

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Capitolo 4
*** Non doveva essere così il primo... ***


La settimana passò lentamente ma Kiyo non riuscì più a parlare con Susy:

NON DOVEVA ESSERE COSì IL PRIMO…

 

 

La settimana passò lentamente ma Kiyo non riuscì più a parlare con Susy:

arrivava al suono della campanella,era la prima ad uscire alla pausa mensa ed era la prima ad uscire all’uscita da scuola. Kiyo la fissava ed era arrivato ad un punto: lei era cambiata e stava male. Infatti la ragazza non sorrideva più…al massimo faceva uno dei suoi sorrisi tristi;non aveva la sua solita parlantina ma parlava lo stretto necessario oppure annuiva. Il giovane ragazzo stava cominciando a sentire la mancanza di queste qualità che caratterizzavano la ragazza.

Doveva fare una cosa…doveva aiutarla o almeno parlargli apertamente.

La campanella suonò.

Come previsto Susy uscì per prima dalla classe e a gran velocità si dirigeva verso casa sua. Kiyo doveva parlargli…il giorno stesso se era possibile. Si era deciso.

-credo che tu debba andare oggi a parlare con Susy!mi manca!-disse Zacth spuntando da sotto i piedi del ragazzo.

-cavolo Zatch mi hai fatto prendere un colpo!la smetti di fare così?o non diventerò mai vecchio!-

Urlò il povero Kiyo toccandosi il petto.

-scusa…devi parlargli però….tra tre giorni finisce la scuola giusto?-

-si…- la scuola finiva…e se non gli avrebbe parlato al più presto non si sa quando sarebbe riuscito a parlargli. I suoi partivano spesso durante le vacanze.

-ci andiamo oggi ok Kiyo???-chiesse il mamodo speranzoso.

-oggi?...va bene-disse rassegnato ma tanto era la sua idea quella.

-davvero????o grazie grazie grazie Kiyo!!!-disse Zatch attaccandosi alla gamba del ragazzo.

-ci andiamo adesso!!!-

-cosa???adesso??ma dobbiamo mangiare!!e staccati!!-

-no!mangiamo fuori!ci andiamo subito!!-si lagnò il mamodo.

-va bene!va bene!!!ma ora mollami!!!!-

 

Uscirono dalla classe e si incamminarono verso la strada per andare da Susy.

-allora Zatch…che cosa ti piacerebbe mangiare?-

-tonno pinne gialle!!-disse il bambino convinto.

-ma perché te l’ho chiesto….-

Dopo qualche minuto trovarono un piccolo ristorante-pub  dove si accomodarono.

-che cosa posso portavi?-chiese un cameriere tarchiato e con due enormi baffi alla francese neri quasi grigi…era da ridere.

-io una zuppa di pesce e un tonno pinne gialle giusto Zatch? Zatch??-

Ma il mamodo non lo stava ascoltando….stava osservando…anzi no….stava toccando i prosperosi baffi del cameriere che era divertito per la fortuna di Kiyo.

-WOW…ma sono veri???-chiese ammaliato.

-certo che lo sono giovanotto,eheh-rise il cameriere sprezzante.

-lo perdoni!!è un bambino sa com’è no?????.-

-certo si…la vostra ordinazione arriverà subito….-

-ma Kiyo assomiglia ad un vecchio tricheco!- urlò divertito Zatch liberandosi dalla stretta e indicando il signore tarchiato.

-come?...un tricheco???-il cameriere si arrestò.

Kiyo divenne di pietra e cominciò a sudare freddo tappando la bocca a Zatch.

-lo scusi!!i bambini!!non sanno cosa dicono!lo perdoni!-

-mia moglie mi aveva chiamato tricheco prima di lasciarmi e andarsene con un pescivendolo……-ok la situazione si stava facendo preoccupante….il cameriere aveva un’ aura preoccupante intorno a se….di un bel nero…e i suoi occhi sembravano aver perso le pupille….

-credo…credo mi sia passata la fame!e a te Zatch?lo sapevo anche a te!arrivederci!!!-

E se la svignarono come due missili.

-congratulazione Zatch!adesso siamo per strada a stomaco vuoto!bella mossa!!-

-ihih quello aveva dei bei baffoni….-

-ti sembra il momento di scherzare????- fece la sua faccia da tiranno

 

Kiyo cercò di calmarsi…era ancora un bambino dopotutto.

-ok…là c’è un negozio di panini…ne prendiamo un e poi dritti da Susy…-

-ma io voglio il tonno!-

-e io ho detto che mangeremo un panino!! E ora fila!-

 

Si presero i due panini e cominciarono a mangiarseli mentre cominciarono a incamminarsi verso la casa di Susy.

-non fare quella faccia!!è colpa tua se non hai mangiato il tuo prezioso tonno!e poi i panini non sono male-

Zatch aveva il muso lungo ma mangio il panino con voracità.

 

Dopo 20 minuti arrivarono nel quartiere di Susy.

Kiyo era timoroso…non aveva mai fatto una cosa del genere…andare a casa di una ragazza per scusarsi:sentiva una voce che gli urlava dentro..una voce strana.

Poi si trovarono di fronte alla casa.

Il ragazzo sentì tremare le sue gambe e cominciava a sudare freddo.

ma che cosa mi sta succedendo!Kiyo fatti forza per l’amor del cielo!”pensò il ragazzo che cominciava a tremare.

Insieme a Zatch si avvicinò alla porta dove c’era appeso un cartello:

 

“Siamo fuori  casa al momento, torneremo questa sera,baci a tutti! =)”

 

 

 

Kiyo e Zatch rimasero a bocca aperti…come sono fuori???

Poi il mamodo alzò lo sguardo verso l’alto e disse.

-Susy è in casa-affermò semplicemente.

-davvero?come fai a saperlo?-chiese Kiyo.

-sento il suo odore…-

Meno male che a qualcosa serve….si disse Kiyo ridendo.

Il ragazzo allungò il braccio titubante e spinse la porta. Stranamente era aperta.

-c’è nessuno?-chiese togliendosi le scarpe e prendendo le pantofole che c’erano per gli ospiti alla destra;Zatch fece lo stesso.

-c’è nessuno?Ehy Susy sono io Kiyo…ci sei?- il ragazzo stava chiamando ma non gli arrivava nessuna risposta.

-Kiyo?-

-che c’è Zatch?-

-non mi piace questa situazione…ho un brutto presentimento.-

Il ragazzo lo guardò.

-anche io Zatch…-

-l’odore di Susy proviene da quella parte!-e indicò le scale che andavano al piano di sopra.

Kiyo cominciò a salire le scale lentamente mentre si guardava intorno per vedere i quadri di frutta con le smorfie che Susy era solita disegnare….gli mancavano anche quelle facce orribile…perché erano orribili davvero…orribili ma gli mancavano.

Arrivati nel piano superiore si diressero alla stanza a destra del corridoio dove l’odore di Susy era forte.

Kiyo fece segno a Zatch di aspettarlo li così entrava solo lui.

Alzò la mano lentamente e alla fine bussò tre volte. Non sentì niente quindi bussò ancora…non pensava neanche che stava dormendo .bussò ancora finché…

-mamma….voglio stare sola….te l’ho già detto…no?lasciami qui…sto bene- la voce della ragazza era spenta e di sicuro non stava bene.

Kiyo aprì la porta leggermente e poi la guardò.

Un attimo dopo la porta fece un rumore assordante: Kiyo l’aveva fatta sbattere contro il muro con forza mentre aveva sgranato gli occhi per l’orrenda sorpresa.

-Kiyo che cosa è successo!perchè hai….AH!-il mamodo si tappò la bocca per la paura.

I due stavano vedendo quello che un tempo era Susy:

la ragazza era in mutande e canottiera,era seduta sul letto inginocchiata mentre trangugiava la bottiglia di alcol che aveva in mano:aveva 14 anni e ed era ubriaca fradicia.

Senza pensarci due volte,Kiyo andò di corsa dalla ragazza e gli tolse la bottiglia dalle mani.

-ma che diavolo ti è preso Susy!!!che cosa stavi combinando si può sapere??!-

La ragazza non sembrò neanche tanto sorpresa di vederlo arrivare. La sua unica preoccupazione era quella di riprendersi la bottiglia che Kiyo aveva ancora tra le mani.

-Kiyoridammi la bottiglia…è mia!-

-no Susy!non puoi ubriacarti più di così!guardati!!!-

-ahah!con quale diritto mi parli in questo modo Takamine???non ti vergogni?-

-non ti permetterò di bere!-.

La ragazza stava lottando contro Kiyo per riprenderla…infatti non gli importava di quello che pensava lui,ma lei si era buttata contro il ragazzo per prenderla e lui la scansava per poi buttare  di fuori la bottiglia.

La ragazza si afflosciò tra le braccia del ragazzo piangendo mentre Kiyo arrossiva sempre di più a quel contatto. Erano in una posizione dove sembrava che lui la stesse abbracciando.

-perché…?non mi permetti di parlarti….non mi permetti di esserti amica…non mi permetti di bere!ma chi ti credi di essere?sei sempre così freddo e distaccato che non ti accorgi mai di nulla!mai! e poi pretendi di dare ordini a tutti!!!-la ragazza era fuori di se.

-Susy ma che cosa stai dicendo…io non…-

 

Il vuoto.

 

La ragazza si era  alzata con il busto e l’aveva attratto a se prendendo la sua camicia per le mani, facendo si che le due labbra si incontrarono in un bacio freddo,pieno di dolore,amarezza,delusione,disperazione…ma pieno di amore…e molta dolcezza; quel bacio che sembrava non terminare mai…. Kiyo le voleva rispondere…era incredibile ma era la verità.ma non poteva…non poteva farlo…eppure se non lei non l’avrebbe smesso, si sarebbe lasciato trasportare…e non voleva…non poteva.

Susy si separò dal bacio e lo fissò con occhi lucidi pronti per nuove lacrime.

-è per questo che io ti amo tanto Kiyo…. Ma nessuno mi capisce!tu non mi capisci!- la ragazza si alzò dal letto,prese una giacca qualsiasi sotto mano e poi uscì di casa anche se in quelle condizioni. Il ragazzo non aveva le forze per muoversi:ogni singolo muscolo stavano immobile per la sorpresa di quel suo primo vero bacio di una ragazza. Zatch era rimasto allibito e fissava Kiyo con sguardo indecifrabile…non doveva finire così.

Susy lo aveva baciato…confessato tutto ed ora era fuggita. Kiyo si sentì male e gli venne da piangere. Ma non lo fece…rimase fermo immobile a fissare la porta dove la ragazza era appena uscita. Dentro la sua testa aveva solo un pensiero…il bacio della ragazza…lo aveva trovato bellissimo ma le condizioni non lo facevano apprezzare come doveva; insieme al quel pensiero la rabbia,la frustrazione,la disperazione,il dolore,la preoccupazione e la felicità erano le emozioni dominanti di quel povero ragazzo che ormai era più confuso che mai. Qualcosa stava cambiando…

 

 

Chiedo umilmente perdono a tutte le persone che aspettavano il continuò di questa storia^^spero che non vi siate stufati di leggerla^^alla prossima e grazie per i vostri commenti^^sono felice che nuovi lettori/lettrici sia piaciuta questa mia ff^^alla prossima e grazie per i commenti^^davvero bellissimi^^

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Capitolo 5
*** L'ultimo giorno di scuola ***


L’ULTIMO GIORNO DI SCUOLA

L’ULTIMO GIORNO DI SCUOLA

 

 

 

Mattino

 

Era il 5 Giugno. L’ultimo giorno di scuola. Tutta la città era in uno stato di pura gioia incontrollata. Tutti erano felici e come non esserlo…l’estate era alle porte. I ragazzi ridevano,scherzavano,si divertivano come non mai e preparavano qualche gavettone per il doposcuola oppure schiuma da barba,farina,uova…tutta roba per divertirsi insomma. Ma c’è chi questa felicità non la sente nemmeno lontanamente.

Casa Takamine. Ore 7.35

Kiyo era in cucina con la televisione spenta in cucina mentre mangiava piattamente il suo tost di burro,con gli occhi socchiusi e le labbra piene increspate in una smorfia di disgusto. Buttò mezzo tost sul piatto con fare schifato…ormai era da giorni che non mangiava.

-tesoro…non mangi?che ti succede?-

Kiyo guardò sua madre di sottecchi poi si rivolse alla tv spenta.

-nulla…non ho fame-

-è da giorni che non hai fame…almeno accendi la tv-

La madre del ragazzo,con dei panni in mano,si avviò verso la tv e poi l’accese,

-c’è la mia telenovela preferita…ti dispiace se la sento mentre stendo i panni?scusa ma voglio proprio sapere cosa accade-

-fa pure-il ragazzo si sporse a bare il suo succo d’arancia ma il solo odore lo disgustava.

Guardò l’orologio. Mancavano 40 minuti alla scuola…non c’era fretta e distrattamente cominciò a guardare la tv.

 

-ma come John!io credevo che volessi sposarmi!-

-Clarisse non fare così,io voglio sposarti!-

 

“telenovele”si ritrovò a pensare il ragazzo annoiato”sempre le stesse cose…tradimenti ripensamenti,amori…che noia…”

 

-John sei un bugiardo!ti ho visto avvinghiato tra le braccia di Elen! Non mentirmi!io non voglio ascoltarti!e lasciami!-

-dovrai ascoltarmi Clarisse!da quando mi hai allontanato non faccio che pensare a te più di prima!-

 

“ma questi vanno avanti per molto?come fa alla mamma piacere certe cose?!

 

-certo ma quando stiamo insieme non mi lascia fare mai niente di quello che voglio!non posso salutare nessuno !non posso parlare con nessuno!sei troppo geloso…ma è per questo che ti amo-

-ti amo anche io Clarisse-

 

Kiyo sentiva che a breve avrebbe vomitato…ma quando la giovane donna e l’uomo si fecero più vicini...per poi baciarsi…anche il ragazzo arrossì violentemente.

“cosa?!perché faccio così!è una stupida telenovela che mi succede!fermi tutti!”i suoi pensieri vennero interrotti dalla madre che uscì euforica dal terrazzo.

-finalmente!quei due ne hanno passate tante ma finalmente si sono chiariti!oh ma tesoro!ti sei commosso?sei tutto rosso!-

-cos…cosa???nono è solo che fa tanto caldo!ora scappo mamma devo andare ciao!-

-porta Zatch con te quando esci!-

 

Il ragazzo si avviò verso il salone,ancora rosso in volto,per andare a prendere il mamodo.

-ehi Zacth andiamo?-

Ma il mamodo stava li,sul divano e fissava il vuoto,mentre teneva Gorka 300 nella sua manina sinistra. Faceva dondolare pigramente le gambe all’aria.

Kiyo sapeva il perchè ma non poteva e non voleva parlarne…per Zatch vedere Susy in quello stato…per fare quello che aveva fatto…lo aveva scioccato. Ormai erano 3 giorni che stava a casa ed era ora di uscire.

-non ti va di uscire?-

-no-disse piattamente.

-ti farebbe bene-

-ma io non voglio-

Il ragazzo indugiò qualche secondo pi parlò.

-ascolta Zatch …io…-

 

-telegiornale del mattino…per chi ci ha seguito lo speciale delle 24 sarà già informato ma ripetiamo la notizia per coloro che si sono sintonizzati ora. Dopo un periodo di quasi tre giorni la giovane studentessa Susy Mizuno è stata ritrovata ieri alle 23.40 sotto il portico della città antica…-

 

Kiyo e il mamodo si precipitarono in cucina per vedere il telegiornale,completamente scioccati,mentre vedevano le immagini della conduttrice e poi delle riprese di ieri notte.

 

-…la giovane è stata ritrovata completamente svenuta e piena di graffi con un abbigliamento molto leggero e intimo. È stata portata all’ospedale e rilasciata questa mattina. La ragazza è in salute e dovrà andare periodicamente dal medico per i controlli. I genitori hanno affermato che…-

 

Il ragazzo spense la tv con sguardo sbigottito e perso nel vuoto. Le immagini della ragazza erano sfocate ma l’aveva riconosciuta…dal suo abbigliamento…dai suoi capelli…e ora?che avrebbe fatto?

Il mamodo era accanto a lui senza dire una parola,scioccato come il ragazzo,ma fece un piccolo sospiro di sollievo.

-almeno…è viva-

-già…-

-Kiyo non devi andare a scuola?-

-uh?a si…tu che fai vieni?-

-si ok-

 

I due camminarono per strada senza dire una parola,ognuno immerso nei proprio pensieri.

Da quando era accaduto quel che era successoKiyo non aveva più avuto un sonno tranquillo. Ci pensava e ci ripensava eppure…lo aveva trovato…così…dolce…ma pieno di rabbia e disperazione. Non avrebbe mai pensato che Susy potesse provare simili emozioni per uno come lui…sapeva che aveva una cotta per lui ma mai a pensare che fosse qualcosa di tanto profondo. Ogni volta che si sfiorava le labbra con la punta delle dita,sentiva il suo cuore fermarsi oppure battere all’impazzata;cominciava a sudare freddo e le mani gli tremavano tutte così che per distrarsi avrebbe dovuto cambiare argomento.

Era una cosa talmente strana per lui…non era abituato a sentire simili sentimenti per una persona…e non era abituato che qualcuno provasse qualcosa per lui. In questi anni aveva cercato di restare fuori da quella corrente di amicizia e sentimento …ma tanto ci era cascato lo stesso e in parte del merito andava a quel rompiscatole dalle sembianze di un bambino innocente di 6 anni dai capelli d’orati e dagli occhi chiari. Gli aveva stravolto tutto il suo piccolo mondo ma non lo rimproverava per questo…ma non lo aveva ancora ringraziato…

 

-Kiyo?-

-dimmi-

-cosa si fa dopo la scuola?in estate cosa si mangia?tanto tonno vero?-

-sai quanto me ne importa del tonno…-

-oh Kiyo!si gentile qualche volta!-

-che?!ma io sono sempre gentile!-

-ihih questo su questo avrei da ridire!-

-senti moccioso!porta rispetto altrimenti ti ritroverai a fare un giro con Naomi in meno di tre secondi!-

Il mamodo impallidì poi a capo chino cominciò a sudare freddo mentre il pensiero dentro di lui si faceva più concreto.

Dopo altri quindici minuti di camminata finalmente si diressero verso la soglia della scuola. Era piena come sempre ma oggi sembrava essere raddoppiata. Infatti tutti gli studenti erano li . Nessuno si perde l’ultimo giorno di scuola neanche sottotortura. È il momento di fargliela pagare ai professori,ai saputelli o ai bulletti per tutte le cattiverie subite durante l’anno. La resa dei conti. Si intravedevano già qualche gruppetto con della farina in mano con degli strani sorrisi beffardi sul volto mentre qualcun altro si portava la schiuma da barba dentro le tasche. Ce ne sarebbero state delle belle.

La campanella suonò e tutti accorsero all’interno delle aule felici di questo ultimo giorno.

 

Kiyo posò la sua cartella nel suo solito banco mentre cercava con lo sguardo il mamodo. Niente era sparito,ovviamente. Sbuffò sonoramente mentre si affacciava davanti alla finestra per ammirare il panorama dove c’erano ancora dei ragazzi che aspettavano che la folla si affievolisse per poi entrare. Si volto verso la sua classe e vide già dei gruppetti che parlavano tra di loro di cose futili,per lui almeno. Si girò di nuovo verso la finestra,con la mano destra che gli reggeva il capo annoiato con lo sguardo perso chi sa dove…forse cercava qualcosa o qualcuno.

Ad un tratto sentì un grande “ooooooh” che si sparse per tutta la classe e Kiyo seppe presto il perché. Appena si fu voltato ed ebbe focalizzato la persona,il suo cuore perse un colpo. Alcune immagini gli comparvero come un flash back ma non doveva pensarci!non ora!

 

-buon giorno a tutti- esclamò Susy educatamente,con i suoi occhi stanchi e freddi,pettinata di tutto punto con i capelli,più lunghi,che le ricadevano morbidi sulle spalle mentre le mani stringevano la cartella davanti al ventre. Era tutta così ordinata…così perfetta…così troppo poco Susy.

-buon giorno Susy-il coro della classe. Tutti ovviamente sapevano che cosa era successo alla ragazza ma non ne sapevano il motivo,tranne Kiyo naturalmente. Non pensava minimante che i genitori l’avessero lasciata andare a scuola…non era normale…o forse era stata lei.

Susy si incamminò nel suo banco,dalla parte opposta del ragazzo,sistemò la cartella e rimase seduta a fissare il vuoto. Ad un tratto girò la testa verso il ragazzo,con una freddezza inaudita.

“che..che mi succede!ehi non è normale…!”infatti il ragazzo,sentendosi lo sguardo della ragazza,era andato letteralmente nel panico;non riuscì a tenere il contatto visivo per molto ma prima che lui potesse distogliere lo sguardo,la ragazza lo precedette. Nel suo sguardo c’era qualcosa…qualcosa la turbava.

 

-bene ragazzi!oggi è l’ultimo giorno di scuola e vorrei che ascoltasse almeno oggi la mia lezione!-disse il professore poggiando i suoi documenti sulla cattedra.

-cosa?no!!

-no vecchiaccio non può farci questo!-

-tutto l’anno a studiare!oggi si fa festa!-

-ehi a posto!-

-guardi che non prendiamo ordini da chi porta il parrucchino!-

-che cosa?!io non porto il parrucchino!maleducato ritira quello che hai detto!-

-niente lezione si!!!-

 

In classe stavano volando ogni tipo di oggetti tra cui matite,penne,colori,pastelli a cera,forbici,colla. Tutti erano a scatenarsi,tranne i due ragazzi. Kiyo non faceva a meno che fissarla tutto il tempo e mentre la guardava,così assorta nei suoi pensieri,rivedeva nella sua mente le immagini e le voci dei quello che era successo: 

 

-Kiyoridammi la bottiglia…è mia!-

-non Susy non puoi ubriacarti più di così!guardati!!!-

 

E lui la guardava ma era così diverso da quella volta…ora era li,lucida apparentemente mentre fissava davanti a se con la mano poggiata sotto il mento.

 

-ahah!con quale diritto mi parli in questo modo Takamine???non ti vergogni!-

-non ti permetterò di bere!-

 

Quello che era successo a lui gli parve uno scontro corpo a corpo…lui e lei per una bottiglia che lei voleva e che lui voleva buttargliela nella spazzatura. Ha rovinato tutto. Perché poi è successo l’inevitabile…la cosa che lo tormentava da tre gironi a questa parte.

 

-è per questo che ti amo tanto-

 

Le parole della ragazza rimbombavano forti nella testa del ragazzo quasi a fargli del male.

 

-è per questo che ti amo tanto-

 

Lei glielo aveva detto. Ma lui?cosa provava lui?era una ragazza petulante…sempre  con quella maledetta frutta tra i piedi!di sicuro era una svampita. No,quella non era affatto adatta per lui. Lui aveva bisogno di qualcos’altro…ma ancora non sapeva di cosa. Eppure…lei,Susy,gli aveva regalato la dolcezza del suo primo vero bacio. Lo aveva sentito così caldo e freddo…così tenero e duro…così pieno di amore e rabbia. Era questo l’amore? Non lo sapeva nemmeno lui…perché ripeto,non ha mai avuto nulla del genere in vita sua.

Più la guardava e più le sue certezze crollavano;era così sicuro prima…nessun sentimento del genere…era più felice prima.

 

La campanella della scuola suonò e le urla echeggiarono per tutti i corridoi. Era finita la scuola finalmente.

La porta dell’aula si spalancò e mentre i ragazzi uscivano accalcandosi all’uscita una figura contro corrente sbucò da sopra la porta sorridendo.

-KIYO!!!-

-che!?-e si ritrovò il mamodo sopra,vestito da borsa,che saltellava.

-vendono i dolci gratis!li voglio Kiyo!-

-se aspetti possiamo andarci e non metterti a danzare!a volte sembri…- non finì la frase. Nell’aula erano rimasti solo loro tre:Kiyo,Zatch e Susy:la ragazza era in piedi davanti al banco,con sguardo freddo e tranquillo mentre posava le sue mani sulla cartella appoggiata al banco e fissava i due senza espressioni.

-Susy!-il mamodo si precipitò da lei con le lacrime agli occhi.

La ragazza lo afferrò al volo e poi il mamodo gli stinse le gambe magre.

-Susy mi sono preoccupato!stai bene!?è tutto a posto??-

La ragazza si chinò lievemente su di lui e cominciò ad accarezzargli la testa amorevolmente con un sorriso dolce sul volto. Kiyo era rimasto come colpito e poi guardò il soffitto per distrarsi.

-sto bene Zacth-disse lei con voce fiocca ma dolce. Poi lentamente si alzò e fissò il ragazzo con occhi stanchi. Per un attimo i due si fissarono poi Kiyo,stufo e imbarazzato di quella situazione,prese la cartella e poi si diresse verso la porta.

-andiamo Zatch…buone vacanze Susy…-

Prima di uscire dalla porta,qualcosa di morbido e di caldo l’aveva afferrato e lui si era bloccato all’istante,senza esitare o ribellarsi. Quel tocco delicato e timoroso lo aveva lasciato inchiodato al pavimento.

-aspetta Kiyo-gli aveva detto solamente la ragazza mentre teneva lo sguardo basso.

Il giovane si girò lentamente verso di lei fissandola da capo a piedi.

La ragazza teneva lo sguardo basso ma poi si decise a guardare quelle pozze di marrone chiaro che tanto aveva sognato.

-co…cosa c’è Susy?-chiese tremante il ragazzo avendo ancora la mano di lei sulla sua.

-scusa-

-come?-

-dimentica tutto quello che ho detto…e fatto-

Il ragazzo rimase in silenzio.

-al bacio…e a quello che ti ho detto…non volevo che tu lo sapessi così-

-già…-

-Kiyo…-alzò lo sguardo per guardarsi ma poi lo riabbassò,colpevole.

-no niente…lascia perdere.-

-cosa Susy?-

-nulla…ma credo che sia chiaro…che io e te…non abbiamo un futuro…ne come amici ne come altro…mi dispiace…ma è meglio se questa è l’ultima volta che ci vediamo-

-io…-

-e non dire nulla…Kiyo giuro che non mi avrai più trai piedi,te lo prometto-

-aspetta…-

-ho rinunciato a te…per sempre. In questi tre giorni ho pensato molto e ho capito che questo è quello che doveva accadere…lo rispetto anche se fa male dirlo. Bene. È tempo di andare…la scuola e finita e a casa ci aspettano…-la ragazza lasciò la presa e poi cominciò a camminare verso il corridoio. Kiyo e Zatch si affacciano per vederla andare via poi ad un tratto lei si fermò e si voltò nuovamente.

-Kiyo…posso fare….un ultima cosa…?poi ti prometto…che non ricapiterà più…-

-o-ok…ma di che si tratta?-disse sospettoso e ansioso.

La ragazza si avvicinò a lui e lo fissò negli occhi con determinazione e tristezza e tanto,tanto amore.

Con una mossa decisa fece cadere la cartella a le mani,prese il coletto della camicia del ragazzo e lo abbassò in modo di stare alla stessa altezza poi con la mano libera gli afferrò lentamente il volto e poi congiunse i due volti. Il profumo e il sapore di quella ragazza si unirono alle emozioni di quel ragazzo tanto sorpreso e tanto…entusiasta?si Kiyo ne era felice…tanto che gli rispose. Rispose a quel bacio, per quanto?due,tre secondi ma gli rispose. Le labbra,delicate e profumate della ragazza si separarono,con la disapprovazione del ragazzo. Si toccò il labbro come se non avesse creduto a tutto ciò,poi fece un breve inchino con la testa e a passo velocizzato si diresse verso la porta di uscita della scuola dove si stava scatenando il caos.

Kiyo dal conto sua era li,come un perfetto idiota mentre fissava la ragazza.

Cosa aveva fatto?COSA????gli aveva risposto ecco che aveva fatto!aveva preso la palla al balzo e aveva risposto al dolce bacio di Susy!ecco…e ora?lo bacia e lo pianta?ora si che era messo in bel guaio perché ormai era chiaro…

E mentre Zacth fissava il padrone come se avesse visto un fantasma,il ragazzo era rimasto chino dove lei lo aveva baciato mentre il suo cuore era a mille. Non ci credeva di aver risposto. Tutto gli sembrava inverosimile ma questa è stata la realtà…la realtà poi è che Kiyo stava cambiando e per quella ragazza non c’era più il posto di amica nel suo cuore…ma qualcosa di più.

 

 

-Spazio Autore-

 

Ehm….chiedo scusa in ginocchio*ogni volta sbatte la testa sul pavimento per quanto profondi sono gli inchini* ok sono stata un po’ impegnate con nuove ff ma non l’ho abbandonata questa!spero che il capitolo vi sia piaciuto!

Allora! Ringrazio tantissimo queste nuove persone che si sono aggiunte dal capitolo precedente!non me lo aspettavo sono commossaT___T

DADINO,erilupin,diginicky,amelia spicer e AshKetchum…vi ringrazio dal più profondo del cuore!grazie a voi non ho abbandonato questa ff che pensavo fosse un mio fallimento^^grazie di cuore al prossimo capitolo!!!

 

By yaya_sana

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