Le due facce della stessa medaglia

di riuck
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L' inizio di tutto ***
Capitolo 2: *** What a strange boy ***



Capitolo 1
*** L' inizio di tutto ***


Il 17enne Hannibal Lecter era seduto come al solito nella sua stanza a contemplare l'esterno.


Fiocchi di neve cadevano sul cancello della Wammy's house avvolgendo


londra in una ,mistica coltre bianca


Hannibal odiava la neve. Gli affioravano ricordi confusi,strani... orribili. La neve gli


ricordava Misha. Gia.. Misha, la sua sorellina minore:le sue gote rosse,le trecce,la


sua innocenza...e poi, quegli uomini attorno a lei,un urlo un ascia ed infine...solo una


lattrina Era tutto quello che ricordava ma.....


Il Big Ben rombò riportandolo alla realtà. Era già ora di pranzo. Chissà perchè


Wammy non era ancora arrivato? Di solito si faceva sempre vivo per le dodici.


Wammy e Hannibal erano diventati molto amici, da quando quest'ultimo aveva


ricominciato a parlare ,circa dodici anni addietro. Sempre per merito di quel


impatico signore coi baffi dall'aspetto bonario di nome Quillish Wammy. Allora ,era


un uomo con i capelli grigi e i baffi neri ma adesso anche questi ultimi si erano


ingrigiti.


Ad un tratto il grande cancello dell'orfanotrofio si apri lasciando entrare due figure


indistinte, una più bassa ed una più alta :era indubbiamente quella di Wammy.


L altra non la riconobbe ma pensò fosse semplicemente un altro bambino genio a cui


non avrebbe rivolto la parola: si sbagliava.


Hannibal iniziò a scendere al piano di sotto per andare alla mensa sempre assorto nei


suoi pensieri









l'undicenne L camminava a fianco di quel buon signore che l'aveva portato via dal


buco in cui viveva prima. Era felice anche se non lo dava a vedere.


La sua espressione era stupita ed incredula .. era capitato in un posto bellissimo e


tutto in una frazione di minuti. Il suo sguardo era passava dall'uomo all'edificio


continuamente e le sue orecchie erano tese ad ascoltare quel bellissimo rumore di


campane proveniente dal Big Ben.


Improvvisamente senti una mano stringergli la spalla... chiuse i pugni e giro il collo...


era l uomo che gli sorrise...si sarebbe dovuto chiamare Quillish Wammy...si, adesso


ricordava. Wammy si protese in avanti col collo e bonariamente disse :”adesso devo


andare a fare una cosa. Tu resta qui”.


L si guardo attorno ;l atrio dell' edificio era veramente imponente. Le mattonelle d


orate davano a tutto ciò un senso di...regalità e i muri rosso sangue brillavano come


lampadine sotto la luce del gran lampadario di cristallo. U po di metri più avanti c


era una grande scalinata con ai lati una moltitudine di corridoi.


Una mano strinse con forza la spalla di L ma sta volta la mano non era quella di


Wammy. Si giro vedendo un ragazzo coi capelli arruffati ed un ghigno, seguito da


altri tre ragazzi.


Il ragazzo dai capelli arruffati disse ridendo malignamente:”guardate chi abbiamo


qui, un novellino”. I ragazzi risero in coro.


“ehi io mi chiamo Terry e vivo qui da 5 anni mentre tu sei un novellino. Lo sa cosa ci


facciamo ai novellini qui?”disse ancora Terry


L si limito a guardarlo


“ehi mi vuoi rispondere?”esclamo Terry


ancora silenzio


“ti ho detto di rispondere!”grido


niente, L non si mosse


“rispondimi bastardo!!!!!!!”terry si avvento sopra di L...


L si scanso tirando un calcio nel costato di Terry ma prima che potesse sferrare un


altro attacco venne preceduto da un ragazzo alto magro e allampanato. Aveva capelli


marrone scuro e due occhi con scintille rosse nell' iride.


Il ragazzo tirò un pugno in faccia a Terry stendendolo davanti agli occhi degli altri


ragazzi che scapparono a gambe levate.




Hannibal ed L gridarono all unisono :”io sono la giustizia!!!!!!!!!”


Poi si guardarono negli occhi studiandosi a vicenda.


In quel momento arrivò Wammy

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Capitolo 2
*** What a strange boy ***


cap 2:What a strange boy!!!!!!!!!!!!!!!!!

Hannibal inclinò la testa di 45 gradi e incuriosito disse:

Come ti chiami?”

L a sua volta si portò l'indice alle labbra e ribatté

....Lawliet...”

Hannibal rimase di stucco. Quello non poteva essere il suo nome,al massimo poteva trattarsi del cognome.

Ma qual'è il tuo nome?disse ancora lui

Veramente nessuno mi ha mai chiamato per nome”Si gratto i capelli spettinati.

Ma se vuoi mi puoi chiamare L”

Hannibal fece uno strano sorriso,come se fosse attirato da quello strano bambino. Poi tornò serio.

Ok L. Adesso Wammy ti porterà in camera tua e domani vedrai la casa”Hannibal si girò e mentre tornava nella sua camera pensò di nuovo a quel bambino così strano eppure così simile a lui.

Si chiese se era pure intelligente;magari poteva competere con lui. Già, chissà cosa sarebbe successo di lì in avanti?

L ultimo pensiero prima di addormentarsi fu: “domani chiederò a Wammy i risultati dei test”.

Questo pensiero,lo tormentò tutta la notte,finché non presero il sopravvento le tenebre,e con esse gli incubi.

La sera dopo Hannibal era sconvolto: come faceva un ragazzino così strano e taciturno ad avere preso il massimo agli esami di Wammy era inaccettabile ed inconcepibile...

Però, in effetti Hannibal era come L quando Wammy l'aveva trovato:taciturno,apatico e non parlava.

Si ricordava ancora quel giorno, la sensazione che Wammy gli aveva fatto provare,tutto quel suo affetto,la sua premura,i suoi caldi gesti;ogni piccolo particolare Hannibal se lo ricordava.

Da quel giorno aveva rincominciato a parlare,aveva ricominciato ad essere felice.

Wammy l'aveva ritrovato in una casa abbandonata dove a nessuno importava di lui.....

Inoltre, come se non bastasse Hannibal aveva sorpreso L mentre picchiava un ragazzo di 13 anni dicendo che aveva importunato uno più piccolo.

Gli aveva rotto due costole il naso e fatto saltare via due denti...a L non piaceva nemmeno mangiare:infatti era stato proprio Hannibal a ingozzarlo con un pezzo di torta. L all'inizio era rimasto sconvolto da quel gesto(come al solito però era difficile riconoscere cosa pensava quel ragazzo)poi il suo viso si era addolcito come se il dolce gusto delle fragole con panna gli ravvivasse le papille gustative.

Erano le dieci di sera e Hannibal stava accarezzando la copertina del libro di anatomia che stava studiando.

Per lui non era un problema lo studio:si ricordava qualsiasi cosa ma quella sera non riusciva a concentrarsi,la sua mente vagava ,rimuginava su quel bambino così simile a lui eppure allo stesso tempo così diverso.

Sarebbe nata un'amicizia tra loro, oppure sarebbero diventati rivali?

Erano queste le domande che lo tormentarono tutta la notte,assieme a squarci di sogni....di incubi:un'ascia,un grido una latrina.....buio. Poi di nuovo L,Misha e ancora lui. Due figure distinte che si sovrapponevano e nel cuore della notte diventavano la stessa persona.



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