Hi's Ravenge

di Il_Pazzo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'abisso di lacrime ***
Capitolo 2: *** Rivelazioni ***
Capitolo 3: *** LA VERITA' DIETRO LE MENZOGNE ***
Capitolo 4: *** LA TRAPPOLA FATALE ***
Capitolo 5: *** gioco con le carte scoperte ***
Capitolo 6: *** Una pertita ad armi pari ***



Capitolo 1
*** L'abisso di lacrime ***


CAPITOLO 1: UN ABISSO DI LACRIME

 

Era tardi, ed in quel piccolo quartiere malfamato e mal frequentato non c’era nessuno tranne un uomo.

Quell’uomo era di sicuro un tipo coraggioso ad addentrarsi così in quel postaccio a quell’ora.

Ma quell’uomo non era un uomo qualsiasi, nel suo sangue, sangue misto, c’era sangue umano ed sangue demoniaco.

L’uomo, mezzo demone, era ubriaco fradicio ed ondeggiava a destra e sinistra perdendo molto spesso l’equilibrio.

L’uomo aveva su di se uno stano cappotto e portava una spada dietro la schiena purtroppo il buio non fa vedere il suo volto ma non nasconde la bottiglia che porta in mano.

L’uomo, stordito dai fumi dell’alcool, disse impastato “Questa sbobba non fa effetto ! A malapena lo sento”.

L’uomo si appoggiò ad un muro bevendo come una spugna dalla bottiglia finché non si accorse di un bar poco lontano “Forse mi posso rifornire di un alcolico più forte” diceva l’uomo.

L’uomo si avvicinò al bare ondeggiando, la luce fioca del bar permette di vedere in volto l’uomo che ha il volto di un ragazzo con i capelli argentati.

Il ragazzo entrò nel bar di quinta categoria, alla sua entrata suonò la campanella ed i demoni ed umani presenti nel bar si girarono ad osservare il ragazzo.

I demoni presenti nel bar osservando meglio il ragazzo, lo riconoscono e pagando velocemente il conto cominciarono a scappare impauriti.

Il barista guardò il ragazzo e non capiva mentre il mezzo demone arrivò al bancone ed disse “Dammi qualcosa di forte” il barista preoccupato “Ragazzo, non ne hai preso gia troppo ?” il ragazzo sta per estrarre la spada e dichiara “Se non mi dai qualcosa di forte ti taglio la tasta”.

“Il barista terrorizzato va giù e prende un demone altro 3 metri robustissimo (ho sempre sperato di dirla :-D)”.

Il barista terrorizzato va giù e prende un whisky triplo.

Il ragazzo tracanna un bicchiere in un colpo “Ahh ! Forte ! Bravo barista”.

Un uomo incappucciato si avvicina al ragazzo e dice “Ragazzo non credi di esagerare ?” il ragazzo rispose “Lasciami stare, bevo per dimenticare” l’uomo si avvicina e continua “Dimenticare cosa ragazzo ?” il ragazzo, senza trattenersi, risponde “Dimenticare una vita di fallimenti, una vita ad combattere, una vita di demoni che cercano la tua pelle, una vita distrutta da mio fratello che ha cancellato i miei sogni e le mie speranze, non è giusto…” e detto questo cade per terra dal sonno.

Il barista guardando il ragazzo dice “Mi dispiace, ma ho dovuto drogarlo quel whisky” l’uomo con il cappuccio afferma “Hai fatto bene, mi prendo cura io del ragazzo.

 

FINE: Ecco la mia prima storia su DMC. Chi è il Ragazzo ? Chi è l’uomo incappucciato ? Spero che vi sia piaciuto

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Capitolo 2
*** Rivelazioni ***


 

CAPITOLO 2: RIVELAZIONI

 

“Demoni, sangue, cadaveri di demoni, l’inferno: così tetro, così misterioso  e lui, suo fratello, dannato !”.

Il ragazzo rotolava nel letto in preda ad incubi terribili sormontati dalla stessa immagine di suo fratello.

“Ragazzo ! Ragazzo ! Sveglia ragazzo !” sentendosi chiamare aprì gli occhi ed guardò in giro “Dove sono ?”.

Con un agile movimento di gambe salto sul posto ed si mise in piedi ma un fortissimo mal di testa lo fece cadere rimettendolo in letto “La mia testa, che dolore” imprecò.

L’uomo incappucciato rise e disse “Mezzo demone calmati, so che hai molte energie, so che sai combattere, ma una sbornia come quella di ieri non ti passa in pochi secondi”.

Il ragazzo annuì poi sgranò gli occhi e disse “Come sai …” ma l’uomo lo interruppe “Tutte queste cose ? Sono un buon osservatore” continuò prendendo fiato “I demoni al bar, non scappano davanti ad un umano senza motivo, quindi o sei demone feroce o sei un mezzo demone” mentre parlava andava avanti e indietro ma continuava a parlare “Nessun umano possiede un’aura demoniaca e tu assomigli ad un umano quindi… concludi tu”.

Il mezzo demone rise di gusto “Buon osservatore ? Ma chi vuoi prendere in giro ? Nessun umano vede l’aura demoniaca, quindi sei un demone anche te ma sai nascondere la tua natura, come fai ? Nessun demone lo sa fare alla perfezione !” e detto questo prese la spada che priva di energia cadde “Ma che diavolo…” l’uomo rispose “E’ un incantesimo che blocca le auree demoniache e quindi il potere della spada”.

Il Ragazzo ancora più stupito “Allora non sei un semplice demone ! nessun demone lo può fare”.

L’uomo vistosi scoperto tolse il cappuccio.

Il suo volto in verità ne aveva due metà, una brutta con piccole corna ed fauci è l’altra bella e perfetta l’uomo disse “Infatti io non sono un semplice demone”.

Il mezzo demone apri la bocca dallo stupore e affermò “Tu sei un angelo-demone !”.

“Esatto ragazzo sono un angelo-demone” il mezzo demone ormai sconvolto non aveva più parole ma l’uomo fece “Ti spiego tutto io, ragazzo” e detto questo cominciò ad raccontare.

“Io sono il frutto di un demone che ha fatto innamorare un angelo di se. Come ben sai esistono anche i mezz’angeli ma sono rari poiché gli angeli sono puri ed non si mescolano nel peccato. Mio padre era un demone mutaforma che con l’inganno riusciva ad conquistare tutte le donne, tutte tranne una, mia madre, un angelo. Mio padre però era un uomo combattivo ed con varie trasformazioni atte ad confondere l’angelo riuscì ad averla ed ebbero me”.

“Ora che sai tutto di me mi dici chi sei ?” chiese l’uomo al mezzo demone.

Il ragazzo, ancora confuso, rispose “Sono Virgil, figlio di Sparda”.

 

Grazie per le recensioni: Bello il colpo di scena ? Non velo aspettavate ? Ivory hai sbagliato. Al prox capitolo.

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Capitolo 3
*** LA VERITA' DIETRO LE MENZOGNE ***


CAPITOLO 3: LA VERITA’ DIETRO LE MENZOGNE

 

Virgil, ancora sul letto, disse “La mia testa, che dolore !” l’uomo nella stanza si alzò e fece “Aspetta, ho un rimedio infallibile per le sbornie” andò da una porta sulla destra e mentre prendeva un sacco di ingredienti diceva “E’ un po’, cattivo ma efficace”.

Virgil, intanto, si mise a guardare la stanza, la stanza era angusta ed aveva, oltre al letto, una cassapanca messa a contatto del muro, un crocifisso attaccato alla parete ed un armadio polveroso.

Intanto l’uomo torno con una tazza dalla cucina e la dette a Virgil dicendo “Su Virgil bevi il mio beverone anti-sbornia” e Virgil tracannò il beverone in un sol colpo ma in quel momento assunse un colorito verdastro ed imprecando disse “Ma è amarissimo”.

Virgil aveva in volto un’aria schifata ma dopo pochi minuti affermò “Il tuo beverone sarà amaro ma sta facendo effetto” e detto questo saltò il piedi più vispo di prima.

“Sono contento per te” disse l’uomo sorridente, poi continuando “Allora il vecchio Sparda ha due figli eh ? Sono contento per lui, come sta ?” l’uomo rideva di felicità.

Virgil rispose serio “Sono stato io ad ucciderlo” (Non so se sia vero ma lo scrivo nella storia) poi continuando disse “Ora dimmi che sei tu ! E come conosci mio padre”.

L’uomo sospirò e cominciò ad raccontare “Io mi chiamo Karfax” Virgil lo interruppe “Il demone mercenario capace di essere chiunque, date le sue capacità mimetiche, ed dalla capacità di cancellare la sua aura malvagia ?” l’uomo annuì “Si ero io, nonostante fossi un angelo ed un demone” Virgil affermò con sicurezza “Ti potevo riconoscere da prima ma la sbornia mi aveva offuscato la mente” .

Karfax prese fiato e continuò a raccontare “Noi angeli-demoni abbiamo, oltre due volti, due animi opposti che possono prevalere od essere alla pari, in me prevalse l’animo demoniaco per il fatto che crebbi con mio padre”.

“Mio padre” continuava Karfax “Trasmise a me le sue arti di mutaforma, per questo potevo ingannare la vista degli altri cambiando il mio aspetto” e detto questo cambiò volto facendo prevalere il volto demoniaco su quello angelico.

“Ma per essere sicuro di non essere scoperto” disse Karfax “Mi spacciai per un demone mercenario i più inaffidabili e potenti demoni che uccidono per il migliore offerente”.

“La mia posizione mi portò notevoli lussi” continuava Karfax che si interruppe solo per prendere fiato “Un giorno un demone potente, tuo padre, disertò ed dettero a me il compito di eliminarlo”.

“Decisi così di cambiare forma in un umano e di nascondere la natura demoniaca” dicendo questo cambiò di nuovo il volto sotto gli occhi attenti di Virgil continuando ad raccontare “Mi feci inseguire da dei demoni per fare in modo che tuo padre mi salvasse, cosa che fece, ma nel momento in cui aveva abbassato la guardia non potevo colpirlo perché vidi in lui molta bontà che fece fuoriuscire la mia, in quel momento decisi di diventare buono ed vivere in eremitaggio qui”.

Virgil dopo il lungo discorso di Karfax disse “Karfax tu mi aiuterai ad eliminare Dante con la tua magia del blocco dell’aura demoniaca” Karfax replicò “Ma la mia magia disturberà anche te” Virgil con un sorriso maligno “Ho un piano”.

Ho finito ecco un altro capitolo spero di avere esplicato le origini misteriose di Karfax, il piano crudele a prox capitolo. Grazie ad : Ivory: che mi legge ed è l'unica che legge anche l'altre mie fan, Girdan: il tuo sarcasmo mi piace, ultimate Virgil: ho messo Virgil perchè anche lui merita una Fan, Marik: Benvenuto e spero che ti piacca il resto

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Capitolo 4
*** LA TRAPPOLA FATALE ***


CAPITOLO 4 : LA TRAPPOLA FATALE

 

Siamo al “Devil May Cry” di Dante mentre il nostro cacciatore di demoni sta oziando con i piedi sulla scrivania quando ad un tratto una persona sanguinante entra negli uffici.

La persona è un uomo di media statura che ,ferita con un pugnale al fianco, cammina delirando le poche parole “La chiesa, la chiesa” e dette le poche parole cadde dissanguato per terra.

Dante, che non si aspettava questa presenza, si avvicinò all’uomo e disse melodrammatico “E’ morto” poi osservando la sua mano disse “E’ questo che diavolo è” ed estrasse dalla mano dell’uomo un foglio, alla vista del foglio il suo volto si contrasse dalla rabbia.

Sul foglio c’era scritto :

Caro Dante.

Come stai ? Spero che ti sia piaciuto il regalo che ti ho mandato. Io sto bene e tu ?

Come hai capito sono tuo fratello Vergil.

Dietro a questa lettera c’è una mappa con le indicazioni per raggiungermi non vedo l’ora di vendicarmi per le sconfitte che mi hai inflitto, ti aspetto.

Con affetto

Tuo Fratello

 

Dante decisamente arrabbiato disse, accartocciando la lettera, “Allora sei vivo ? Bene ti farò fuori definitivamente” poi guardando il cadavere disse ironico “Accetto l’incarico che mi ha dato, sebbene non mi possa pagare” e detto questo corse fuori dall’edificio verso suo fratello.

Il cadavere stava lì senza muoversi ma ad un tratto si alzò è disse “Ingenuo, come suo padre c’è cascato ! Come aveva previsto Vergil” e detto questo gli vennero in mente le parole di Vergil “Ascoltami Karfax, Dante è un ingenuo.

Per ora non ha lavoro per cui sarà facile infinocchiarlo, usa le tue arti di mutaforma e di nascondere l’aura per arrivare ad Dante e dargli la lettera naturalmente con la tua finta morte che lo sconvolgerà.

La mappa nella lettera gli allungherà la corsa e poi con alcuni demoni per la strada la sua velocità diminuirà così hai tempo di prendere la scorciatoia ed raggiungermi per la fase 2 del piano” e ricordato il piano corse alla chiesa.

Dante, intanto, correva verso la chiesa seguendo le indicazioni della mappa, quando ad un tratto apparvero tre demoni davanti a Dante, il quale, parecchio infastidito, disse “Fatemi passare” e lanciò con forza la Rebellion contro il demone centrale colpendolo in volto, poi prese le pistole ed sparò con un fuoco incrociato i demoni rimasti, i tre demoni caddero come fuscelli mentre Dante estraeva la spada dal demone centrale e continuò ad correre.

Dante correva a perdifiato gridando “Se mi mandi queste schiappe non mi potrai bloccare” ma, girando l’angolo, si corresse “Lui si però” a bloccare la strada a Dante, un demone enorme e possente.

 

Ecco la fine di questo capitolo con questa immagine di Dante un po’ ingenuo.

Allora scuse ed ringraziamenti:

Giodan: Scusa per la o mancata e grazie delle sue recensioni.

UltimareVERGIL vs Ivory : Non so a chi dare ragione o torto per cui non dico nulla

Marik: Scusami ma il tuo nick sembra maschile cmq grazie per la lettura.

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Capitolo 5
*** gioco con le carte scoperte ***


CAPITOLO 5: IL GIOCO CON LE CARTE SCOPERTE

 

Dante, mentre correva verso la chiesa, si trovava di fronte ad un demone possente e massiccio, senza scoraggiarsi saltò a livello della testa e colpì il collo che venne superato come burro, il demone crollò come un masso e Dante commentò “E’ vero che niente sembra come appare” mentre diceva questo gli venne in mente del cadavere e di un fatto che non lo convinceva poi continuò a correre.

Dante, dopo lunghe peripezie, era arrivato davanti alla porta della chiesa, luogo prefissato per l’appuntamento, la chiesa era enorme simile ad una cattedrale con una porta possente che blocca l’entrata ma Dante senza pensarci troppo colpisce con un violento calcio ed apre.

All’interno della chiesa c’era il vuoto più totale, un ordine maniacale ed un silenzio di tomba, solo due presenze incappucciate che pregano in fondo, Dante disse autoritario “Vergil sono venuto a prenderti ! Girati !” e i due uomini si alzarono e si girarono insieme mostrando un volto uguale.

Dante alla vista di queste due persone rimase sconvolto e Vergil me approfittò per sferrare il primo attacco, infatti l’uomo di sinistra estrae la katana e attacca Dante.

Dante si riprende subito e riesce a difendersi “E’ inutile che usi questi trucchetti” inveiva “Tanto ti batterò” e allontanò il fratello con un piede.

I due fratelli si guardavano con aria di sfida è partirono nel medesimo istante, i colpi veloci mancavano i rispettivi nemici le spade non si toccavano ma colpivano le panchine vicine che cominciavano a spazzarsi in tanti stuzzicadenti ad un tratto le due spade si incrociarono ed un’onda d’urto si propagò nella stanza lasciando poco o niente delle panchine presenti.

Dante sorrise “Sei migliorato, Fratello” e Vergil rispose “Tu sei sempre lo stesso” e detto questo guardò in alto a sinistra dove si era portato Karfax e gli fece un cenno della testala quale Karfax cominciava ad dire parole arcane.

Il campo di battaglia fu circondato da un campo di forza circolare di un colore blu-azzurro, per terra apparve l’esagono simbolo del potere sacro che racchiudeva il pentagono simbolo del potere demoniaco, Dante non riusciva ad impugnare la Rebellion mentre Vergil era agile con la sua Katana e diceva “Fratello senti il peso della sconfitta ?” e rise di gusto.

Karfax mentre diceva parole arcane pensava alla fase 2 del piano di Vergil e come fino ad ora il piano filava liscio come l’olio “Ascoltami Karfax ora mi allenerai nel campo anti-potere demoniaco per usare meglio la spada così quando Dante sarà qui tu userai il campo per indebolirlo ed io che mi sarò abituato invece potrò sconfiggerlo facilmente”.

Vergil felice disse “Bene, fratello sei pronto a raggiungere i nostri genitori ?” e attaccò con foga Dante.

 

Eee… Stop. Ecco la situazione Dante in pericolo, il perfetto piano di Vergil è a prova di bomba o ha qualche pecca ? Ditemi le vostre opinioni e state pronti al prox capitolo ne vedrete delle belle….

 

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Capitolo 6
*** Una pertita ad armi pari ***


 

CAPITOLO 6: UNA PARTITA AD ARMI PARI

 

Vergil attaccava Dante su tutti i fronti ma Dante riusciva ad usare la spada come uno scudo ultimo baluardo alla sua difesa poi esclama “Come mai io non riesco ad alzare la spada mentre te sei agile ?” e Vergil, che si era fermato, rispose “E’ tutto merito del campo di forza qui presente, blocca la nostra forza demoniaca e quindi il potere delle spade” Dante replicò “Anche te dovresti essere indebolito” Vergil rise e rispose “Io mi ci sono allenato mentre per te è una cosa nuova” e detto questo ricominciò ad attaccare.

Vergil attaccava con una foga incredibile, benché non fosse agile come prima, riusciva ad attaccare con velocità, Dante resisteva passivo agli attacchi cercando di difendersi come meglio poteva ma non poteva resistere a lungo, infatti Vergil colpì la spada di Dante che cadde lontana con un tonfo sordo mentre Vergil puntava la sua katana alla gola di Dante e diceva “Sei pronto a soccombere ? Fratello ?” a alzando la spada disse “Muori”….

 

***

 

Karfax nello stesso momento in cui Vergil sta per dare il colpo mortale comincia ad dire le parole arcane con più forza e più velocemente, il campo di forza divenne di un colore blu intenso, l’aria si fece pesante e Vergil fece cadere la sua spada dall’eccessivo peso di quest’ultima.

Vergil non capiva il motivo del potenziamento del campo ma diceva come se avesse la situazione in pugno “Bene Dante vediamocela a pugni” ed alzò la guardia.

Dante si alzò e corse dal fratello e tirò un pugno alla sua faccia ma Vergil si abbassò ed colpi Dante con un pugno al mento facendolo volare, Dante rimase stupito ma reagì e mentre “volava” dette un calcio al mento del fratello e così i due andarono nei  lati opposti del campo.

Dante e Vergil entrambi caduti dai rispettivi colpi si rialzarono e tornarono all’attacco, Dante cercò di colpire di nuovo Vergil, ma si bloccarono entrambi in una morsa al centro del campo poi entrambi si staccarono e cercavano di calciarsi ma i piedi s’incrociarono e si spinsero a vicenda.

Dante saltò verso la fine del campo di forza ed lo usò come trampolino per arrivare a Vergil che non si aspettava questo attacco si beccò Dante in pieno petto ma con un repentino movimento delle braccia colpi Dante alle spalle che cadde dolorante.

I due sfidanti lentamente cominciavano da perdere energie ed a essere stanchi, i colpi diventavano più lenti ma anche meno prevedibili i due fratelli erano al centro del campo che si davano colpi al volto senza cedere ma anche senza alcuna energia, entrambi rimanevano sulle loro gambe a darsi pugni sul volto Dante dava un cazzotto al fratello che vacillava ma che restituiva il colpo facendo vacillare.

Ora mai i due contendenti non si reggevano in piedi ma con un ultimo sforzo entrambi si preparavano ad dare l’ultimo cazzotto, erano caricati, erano stanchi, ma si dettero un cazzotto con le ultime forze rimaste colpendosi ed entrambi i contendenti caddero.

Karfax, che aveva assistito all’incontro, disse “Adesso basta” e corse da Vergil prendendolo sulla spalla e mentre usciva dalla chiesa disse “Combattivo ! Come suo padre” è sparì.

Vergil si svegliò in una stanza deserta tutto frastornato “Dove sono ?” poi diventato lucido esclamò “Dov’è Dante ?” Karfax rispose “Ti ho portato via da lì” e Vergil adirato “Perché l’hai fatto ? Perché hai aumentato il campo di forza ?” e Karfax rispose franco “Beh non mi sembrava onesto vincere con l’imbroglio volevo mettervi alla pari e l’incontro è finito alla pari” Vergil ormai furioso “Io dovevo vendicarmi e non pareggiare” Karfax si avvicinò alla porta e disse “Vergil se lo vuoi battere non mi sfrutterai per facilitarti il compito” e detto questo uscì per non rientrare mai più….

 

FINE DELLA FAN SU DMC: l’ho finita così, spero che sia piaciuta.

Ringraziamenti:

Ivory: la mia musa per la fan

UltimateVERGIL: che aveva una simpatia per Vergil il mio personaggio preferito dopo Snake.

Marik: l’ha letta questo basta.

Giodan: anche lui o lei…

Grazie per consigli, sopporto e lettura….

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