Casa Heboom

di Ele_libera
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ricordi che riaffiorano dall'inconscio ***
Capitolo 2: *** Routine Giornaliera ***
Capitolo 3: *** Il friggere dell'olio ***
Capitolo 4: *** Te lo do io il mito ***



Capitolo 1
*** Ricordi che riaffiorano dall'inconscio ***


" pa...pà!"    

 "disgraziato!"   

"pa...pà!"    

 "che figlio disgraziato!"

 

I genitori sin dalle origini della specia umana considerano i propri figli come una fonte di soddisfazione,una inesauribile miniera di orgoglio,una permanente gioia.

I genitori sono disposti a tutto per  i propri figli,li sostengono,li lodano,gli danno fagione anche quando non se lo meriterebbero.

I genitori quando i figli ancora piccoli emettono un suono che somiglia anche solo vagamente a un "mamma" o "papà" si sentono speciali e i loro

occhi si riempono di lacrime di gioia.

I genitori pensano sempre che i propri figli,pur stupidi che essi siano, abbiamo una intelligenza superiore alla media.

I genitori quando il figlio porta a casa dall'asilo uno scarabocchio su un foglio di carta affermano che il figlio ha il senso del colore.

I genitori se il figlio disegna una mucca viola loro affermano che ha una fantasia molto spiccata.

Ma questo a me, William Heboom(billy for short) , non succedeva.

 

BILLY: "pa...pà"

PADRE: "disgraziato!"!

BILLY: "pa...pà"

PADRE:"Che figlio disgraziato!"

BILLY: "pa...pà"

PADRE:"Ma sentilo...papà! Alla sua età! Disgraziato!"

BILLY: "pa...pà"

PADRE:"Disgraziato! Non sai fare nulla! Niente disequazioni! Niente doppi prrrodotti! Disgraziato!"

BILLY: "pa...pà"

PADRE: " Tesoro,ma sentilo! A UN ANNO ancora così ignorante,ancora così infantile! Abbiamo un filgio disgraziato!"

BILLY: "pa...pà"

 

Eh si,la mia infanzia non era stata tutta rose e fiori,anzi era stata piuttosto tutta spine e bamboo(in legnate sulle dita).

mio padre è sempre stato un uomo molto esigente,pretendeva molto e si aspettava molto da me.

Nonostante io facessi del mio meglio per lui non era mai abbastanza.

Mi ero displomato con il massimo dei voti al liceo. Ma per lui non era abastanza.

mi ero laureato a pieni voti. Ma per lui non era mai abbastanza.

Anche ora che sono uno stimato e serio professore per lui non è abbastanza.

Lui...Lui...Lui....

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNN!

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Questa storia (la mia prima storia XD) è decisamente demenziale.

L'idea è partita da me e una mia amica e ancora non abbiamo idea di come andrà avanti XD

sperò che non vi annoi questo primo capitolo che a dire il vero è solo una preparazione al seguito.

Gregga & Achamo

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Capitolo 2
*** Routine Giornaliera ***


 

 Alzai gli occhi dal registro che avevo fissato fino a quel momento e mi misi a fissare  miei alunni.

 Nelle loro facce lessi in misto di noia e terrore,la prima dettata dal fatto che ero rimasto venti minuti immobile a fissae il nulla

 il secondo era invece provocato dal mio risveglio. Ma ormai la campanella era suonata. non avevo iù potere su di loro(accipicchia!)

 Uscii dalla classe con la mia fedele cartelina,dalla quale non mi separavo mai,soto braccio.

 Mentre scendevo le scale continuai a rimuginare sul pensiero che mi aveva distratto per gran parte della lezione.

 Perchè mi tormentava ancora? Perche? ero cresciuto ormai,ero grande, perchè ancora quel ricordo mi condizionava,perchè quel ricordo

 faceva nascere in me una tale collera che io sfogavo sui miei(poveri) alunni.

 Inforcai la mia fedele bici(anche da quella non mi separavo mai) e cominciai a pedalare spedito verso casa.

 in realtà la bici era un po vecchia e decisamente arrugginita e ne pedalare cigolava in modo sinistro,tipo film horror,ma data

 la mia personalità a me piaceva.(quando me la rubarono piansi tutto il giorno ma non ditelo ai miei alunni!).

 Beh...stavamo dicendo pedalavo speditamente verso casa e anche quel giorno riuscii a passare illeso a rotonda (che tutti i giorni

 percorrevo precariamente a bordo del mio velocipide) e arrivai.

 Aprii il cancelletto di casa ed entrai nel giardino dove il mio cane mi salutò in modo molto affettuoso : "BAU" pronunciato con un tono di compatimento

 (sempre che a un cane sia possibile ciò) poi si voltò e ricominciò a torturare il suo ranocchio di gomma (grrrr lo vorrei anche io qualcosa da mordere).

 Ah...finalemente a casa....casa dolce cas..... "Papà!!!! Papì!!!!!!Paparino!!!!"

 ODDIO! I MIEI FIGLI!!!!!!

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Capitolo alquanto demenziale e forse anche un po noioso...fatemi sapere cosa ne pensate se vale la pena ceh io continui

altrimenti io e achamo troviamo un altro argomento di conversazione per la strada di ritorno XD

Gregga & Achamo

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Capitolo 3
*** Il friggere dell'olio ***


Salì con fredda calma le scale, mi parevano infinite. Giunto alla soglia dell’appartamento, sentì il vociare dei miei figli Kate,Roger,Pete e Jhon. “Papi!!!! La mamma non c’è, oggi devi cucinare te!” Cucinare?!! Mi scrollai di dosso tutta la noia e i pensieri negativi della giornata, lanciai la mia fedele cartellina in pelle sulla poltrona del mio studio, mi tolsi la giacca e l’amato Borsalino e mi rimboccai le maniche. “E’ ora di CUCINARE!”. Corsi con entusiasmo in cucina, i miei figli mi seguirono svelti, aprii il frigorifero, dal quale uscì un terribile gelo che non curavo minimamente in quel momento, presi la confezione di cotolette e i miei figlioli sgranarono gli occhi attoniti.“Papi, le cotolette no!!!” “No papà non fare le cotolette!”  “No per favore!”. Ogni volta che volevo cucinarle  avevano sempre da contestare. Così ripetei  con noia la solita domanda :”Perché non doveri prepararle?”.I miei figli si guardarono nei volti, abbassarono lo sguardo e infine risposero “Dobbiamo consultarci! Aspetta un minuto!”. “Cosa!!? Dovete consultarvi? Ma ragazzi …” non mi lasciarono terminare la frase “BHZ! ZZH! BHZ!”. Si strinsero a cerchio per consultarsi, purtroppo sentivo solo dei sibili.“Ok, abbiamo finito!”. M’affrettai a rispondere “Bene! Allora cosa avete deciso?” “Che te bruci le cotolette!”. Sbigottito risposi “Brucio?! Non è assolutamente vero!” “Papi!” (con tono di rimprovero). Ci rimasi male e abbassai lo sguardo,  infine lo rialzai e lessi (“BAU BAU!” “Sciò, pussa via!”) la scritta imperativa di colore rosso carminio del MIO (!) grembiule da cucina personale, l’intoccabile :”QUI CUCINO IO!”. Una fiamma, identica a quella che avrei usato per cucinare, si mise ad ardere nel mio cuore. Bruciava. Bruciava! Mi decisi a cucinare nonostante i ripetutivi no dei ragazzi.“Papi i tuoi occhi hanno preso fuoco!!!” “Presto prendi il telefono Pete!” “Chiama i vigili del fuoco!!”   TIP TIP TIPUTU !  “Pronto vigili volontari del fuoco!” “Presto signore, gli occhi del mio papi han …” afferrai immediatamente la cornetta “Ehm, mi scusi tanto per i miei figli, stiamo tutti bene,… sa come sono i bambini, basta una piccola fiammella sul gas che …” il mio interlocutore annuiva ad ogni mia parola “.. mi scusi ancora, arrivederci!”. Guardai arrabbiato i miei ragazzi “Ora, cucino … le cotolette!” “NOOO!!” gridarono all’unisono, e i risposi con una tremenda e sadica risata. Afferrai padella,spatola, cotolette e olio, unsi quel poco che bastava la pentola piatta e la misi sul fuoco principale della cucina. Sentivo lo stesso potere che avevo durante le mie lezioni scolastiche attraversarmi le vene. “MHUAHAHA!”. I miei figli spaventati, restavano a guardarmi in un angolino della casa. L’olio era ormai caldo, buttai in padella le cotolette e cominciai a canticchiare “Threshing-floor”.

Passarono i minuti.

“Ragazzi è pronto  :3”. I miei figlioli arrivarono lentamente e altrettanto fecero per sedersi a tavola. Avevano  uno sguardo pieno di disperazione. “Papi sono bruciate!” “io non mangio!” “Io chiamo la pizzeria!” “Ah no! Te col telefono hai chiuso!”.

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Nuovo capitolo scritto da Achamo.Devo dire molto più divertente degli scorsi capitoli XD.

La storia delle cotolette ce l'abbiamo in testa dalla gita di 5 giorni di ehm...quel personaggio deve ancora essere aintrodotto.

Buona lettura e recensite!!!!

ringrazio No Road Romance per aver  impostato la storia fra i preferiti.

cmq questi tizio esiste sul serio XD ops XD

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Capitolo 4
*** Te lo do io il mito ***


Una volta che i miei figli finirono di mangiare le cotolette(e ci misero tre ore) decisi di prendermi un pomeriggio di meritato riposo e di svago per riprendermi dai pensieri oscuri della mattinata. Decisi di dedicarmi alla cosa che amavo di più fare: correggere i compiti dei miei alunni peggiori. Entrai nel mio disordinato studio insieme alla mia fedele cartellina. Tirai i fuori i fogli delle verifiche e li disposi in ordine sul tavolo. Poi estrassi il mio stumento di potere: la bic rossa. Inforcai gli occhiali e iniziai a correggere: "No! Non ci siamo...qui c'è un errore! Un altro! mmm...eccone un altro!"(risata sadica con la testa indietro). Una volta finito passai a dare i voti. Dal cassetto della scrivania presi il timbro(ne ho uno per voto):"dunque...quello dello 0 no...quello del 6 no...quello del 8 men che meno...ah eccolo qua!!! IL 2!!!". Estrassi il timbro di ferro e lo intinsi con piacere nell'inchiostro rosso e iniziai ad imprimere il segno su tutti i fogli. In poco più di venti secondi tutte le verifiche avevano il voto. Ah! Era stato proprio uno spasso! Rientrai in soggiorno con l'intenzione di schiacciare un pisolino ma i miei figli minori Pete e John saltarono fuori dal nulla e si misero a giocare alla wii proprio davanti al mio naso. E,siccome giocavano a tennis,molti dei servizi mi finirono in faccia. Decisi di non curarmi di loro e mi misi a dormire. Ma quel ricordo mi persegiutava...

"Vedi figliuolo"-disse mio padre mostrandomi una bottiglia con una vistosa etichetta che recava il mio nome-"questa bottiglia di chardonait è stata imbottigliata il giorno della tua nascita e non dovrà essere stappata prima della tua morte". (e come cavolo faccio a berla? mah). Con aria orgoliosa mi pose la bottiglia. Io la presi con mani tremanti e lui mi urlò:"Non farla cadere disgraziato!!!"(mi pareva che mio padre fosse troppo dolce). "Ricorda Billy"-ripeteva mio padre-"non prima della tua morte...morte...morte...ricorda...ricorda...ricorda...".

Mi svegliai di soprassalto perchè ero stato colpito da un forte pugno sul naso. Il pugno era di Pete che non soddisfatto stava anche esultando per la vittoria sul fratello:" Evvai sono un mito!". Mi alzai dal divano furioso :"Te lo do io il mito!". Lo presi per un orecchio e lo tracinai a forza in bagno. "No! Papà ti prego! Cosa mi vuoi fare? Annegarmi? Maltrattarmi?"- piagnucolava lui. "PEGGIO!" dissi io dirigendomi furtivo verso il mobiletto del bagno da cui estrassi il rasoio elettrico. "Voglio TAGLIARTI I CAPELLI!"

(Urlo da film horror del figlio e risata sadica con la testa indietro di William)

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Spazio autrici Gregga & Achamo

Allora nuovo capitolo che ve ne pare? Sempre peggio il povero prof eh? Avere a che fare con il suo subconscio è davvero difficile! Continuata a segiurci poichè le due autrici dalla mente bacata hanno in serbo ancora un sacco di avventure e stanno per arrivare capitoli stra-belli!

Rcordo alla Jele che deve recensire XD Grazie alla Mary per aver evitato l'ira di suo padre XD ah Mary abbiamo in serbo un capitolo in cui ci sei anche tu XD

un bacio Gregga Stylobate & Achamo

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