Un moretto dai lineamenti delicati e perfetti osservava tutte le
procedure che stavano compiendo i fotografi
Martedì 16.40
Un moretto dai lineamenti delicati e perfetti osservava tutte le procedure
che stavano compiendo i fotografi. Si stava annoiando a morte, ma la giornalista
della rivista Street Gal aveva fatto molta pressione e anche per diverse
settimane. Seccato da questo accanimento non aveva potuto fare altro che cedere.
-bene, Otohata, per favore mettiti lì E ...- Un cellulare interruppe il
fotografo
-Scusi, faccio subito- rispose all'uomo che sembrava piuttosto seccato, ed in
cuor suo benedisse chiunque lo stesse chiamando -pronto?-
-Rei, sono Yuya, corri subito a casa di Ran, è scomparsa nessuno l' ha vista
dopo ieri pomeriggio- cosa poteva mai essere successo? In quel momento non seppe
dirsi il motivo di quello strano avvenimento
-Ok, arrivo subito- chiuse il cellulare e dicendo che c'era un problema
familiare grave scappò sulla vespa prima che la troupe lo fermasse
Per tre ore cercarono Ran Kotobuki per tutta Shibuya, chiesero informazioni:
Niente, di Ran nessuna traccia.
Arrivarono a casa Kotobuki e vi trovarono solo la madre della ragazza in
lacrime, e davanti a lei un foglio.
-Se n'è andata, ci ha lasciati!- riuscì a dire sol questo e poi proruppe in un
pianto disperato.
Yamato si avvicinò, prese il foglio e incominciò a leggere
Non sono superman.
Non ho poteri speciali.
Sono un essere umano.
Sono solo una ragazza di 17 anni.
Ho ragazzi che mi vengono dietro perché
mi temono.
Ho ragazzi che mi vengono dietro perché mi trovano bella.
Ma c'è qualcuno che mi ami veramente?!
Ma Ran Kotobuki và oltre queste cose.
A lei non interessano queste cose.
Lei è una gal.
Lei è superficiale.
Lei non prova sentimenti
La sua unica preoccupazione sono le unghie finte.
La sua unica preoccupazione è divertirsi.
E' così frivola che non si è nemmeno accorta dei sentimenti di numero due!
Ma vi sbagliate tutti.
Io ce l' ho un cuore.
Le mie preoccupazioni vanno ben oltre le unghie finte.
E poi sul serio credete che non mi sia accorta di Yuya?
Se gli avessi fato capire che l'avevo capito che avrei dovuto dire?
'Mi dispiace numero due non mi piaci '.
Certo, e poi che sarebbe successo?
BUM
Un amicizia buttata nel cesso!
Io non mi sono mai mostrata per quello
sono veramente.
Sono solo un' ipocrita che vive nella menzogna.
Com'è quel detto?
Ah, sì: predico bene e razzolo male.
Tutte le persone che ho aiutato...
Ma qualcuno ha mai aiutato me?!
Eppure mi era sembrato di aver lanciato
dei segni chiari.
Ma nessuno ascolta mai quello che ho da dire.
Qualcuno mi ha mai visto piangere?!
No, mai.
Ran Kotobuki non piange.
Forse pensate che io non ne sia capace?
E invece ecco.
Ecco la prova che anche Ran Kotobuki piange.
E per cosa?
Per amore.
E pensare che sono stata io in un certo
senso a farli mettere insieme.
Non è che non conoscessi i miei sentimenti per lui,
ma pensavo di poterci passare sopra.
E invece no.
Pensavo che con Tatsuki l'avrei scordato.
E invece no.
Lo Amo.
E sì cari ragazzi:
La Mitica Ran Kotobuki si è innamorata!
E di chi poi?
Del cinico musone Rei Otohata.
Colui che odia le gals.
Colui che sa tenermi testa. (a parole Nd A)
Colui che con le buone e, specialmente, con le cattive riesce a calmarmi.
Colui che riesce a mantenermi viva.
Oggi l' ho visto.
Era in un posto isolato a Bukuro.
Eccoli là.
Rei e la sua ragazza.
La mia migliore amica.
Aya Hoshino.
Cho friends forever.
Già.
Non avevo speranze con lui,
e il mio credo è nell'amicizia.
Conclusione:
li ho fatti mettere insieme,
e quando il rapporto vacillava
era la sottoscritta ad aggiustare tutto.
Ma appena ho visto le loro labbra divise
da pochi centimetri
sono stata posseduta da una nuova emozione:
qualcosa mi pungeva l'occhio e chiedeva ostinatamente di uscire,
sentivo un groppo in gola che mi impediva addirittura di respirare
e mi sentivo tutta un tremito
Sono fuggita con le lacrime che
imperterrite rigavano le mie guance.
Non potevo fare altro.
Come adesso.
Non so dove andrò.
Non so cosa farò.
Voglio solo ricominciare a vivere.
Mamma, papà: vi ho voluto bene
nonostante mi abbiate fatto passare l'inferno
Fratelli miei, forse non vi ho mai
trattato molto bene, ma il mio amore per voi è inconfutabile.
Miyu, amica... anzi, sorella mia, ti
auguro tutta la felicità del mondo con quel gufaccio di mio fratello, e voglio
tanti bei nipotini ^_^. In quanto seconda nella battaglia tenutasi tre anni fa
ti affidi Shibuya, sono sicura che è in buone mani.
Aya, vorrei tanto dirti di odiarti, che
avrei tanto voluto non incontrarti, ma purtroppo per me non è così. Amiche per
sempre, non dimenticare.
Mio dolce vero primo amore... ti amo e ti
basti, poiché il mio orgoglio ha già faticato molto.
Addio.
Con Amore infinito
La vostra mitica
Ran Kotobuki
Quel foglio si era bagnato di nuove lacrime: Yamato non aveva
saputo trattenerle.
Anche la sua futura consorte piangeva -Perché? Perché non ce l' ha mai detto? Perché
è stata così stupida?- chiese tra i singhiozzi mentre affondava il viso nelle
spalle del suo ragazzo -Perché siamo stati così sciocchi da non accorgerci di
nulla?-
Tutti col capo abbassato e un espressione cupa sul volto.
Era un turbinio di emozioni, e anche abbastanza violento.
Ora in quella stanza era raccolto tutto il gruppo e tutti si sentivano in colpa,
me c'era anche chi si sentì usato.
Il povero Tatsuki Kuroi era rimasto veramente di merda:
Pensavo che con Tatsuki l'avrei
scordato
questa frase riecheggiava ancora nella sua mente, gli era caduta
addosso come un incudine. Si sentiva come se stesse facendo una doccia
ghiacciata, se non proprio col ghiaccio, come se dopo giorni e giorni chiuso in
una stanza buia avesse visto il sole nel suo massimo splendore. Aveva sempre
avuto dei piccoli dubbi e ne avevano anche parlato
io non mi chiedo se
Tatsukichi mi va bene, perché Tatsukichi mi va bene
così gli aveva detto, ma
solo ora si era reso conto del senso di questa frase: lui gli andava bene, ma
non l'amava. Forse gli voleva anche bene ma come voleva bene a numero due. Lei
amava Otohata, come lui la ama. "Sciocchi! Invece di fare queste tragedie e
di spezzare il cuore agli altri avrebbero dovuto parlarsi, dovevano chiarirsi
invece di fuggire l'uno dall'altro! Oh Ran..." anche se lei gli aveva spezzato
il cuore lui le voleva veramente bene. Certo non l'amava, questo grande
sentimento va menzionato solo quando sei veramente sicuro, era qualcosa di
intoccabile, incancellabile di speciale, inspiegabile... e Ran l'aveva
usata, aveva usato proprio quel nome: Amore
Lo amo
e lei era una che crede fortemente in queste cose, prova ne era che dopo
un anno che stavano insieme lei non gli aveva permesso ancora di baciarla. E poi
in quella lettera non si parlava mai di lui, a parte quel rigo... un semplice Scusa
per averti usato gli sarebbe anche bastato... forse.
Quanto desiderava che all'improvviso Ran entrasse in casa Cosa sono quei musi
lunghi? Cosa?! Io innamorata di Otohata?! Mi state prendendo in giro vero? Con
il suo stupendo sorriso sulla faccia che neanche i tempi peggiori
cancellavano...
Ma a quanto sembrava questo era solo un prototipo di Ran che si erano fatti
loro.
Quel sorriso era finto quanto il loro rapporto.
Osservava il suo rivale, capo chino e i capelli coprivano gli occhi. Cosa stava
provando in quel momento? Soddisfazione? Incredulità? Magari non si era neanche
reso conto della situazione.
-Perché? Perché non ce l' ha mai detto? Perché
è stata così stupida?- "noi eravamo, siamo amiche, perché non mi ha
detto nulla?" -Perché siamo stati così sciocchi da non accorgerci di
nulla?- "Perché siamo stati così ciechi da non accorgerci di nulla? Perché
lei si accorgeva di ogni nostro piccolo problema e noi non ci siamo accorti di
tutto quel dolore che si teneva dentro? Eravamo veramente suoi amici o le
stavamo accanto solo per trovare conforto...?" No, Miyu non voleva credere
ad una cosa tanto terribile. Lei era sua amica, e lo sarebbe sempre stata. Si
era fatta ingannare da quel sorriso perenne... qualche volta l'aveva anche
invidiata pensando che sarebbe stato bello essere senza problemi come lei.
Aveva scordato che la vita ne è piena e che non esistono persone senza crucci.
Stupida, era stata solo una stupida.
E ora lei non c'era più.
Non un indirizzo, non un numero di telefono...
-Il cellulare!- esclamò alla fine. Perché non ci aveva pensato prima!
Sarebbe stato inutile, Ran
non era certo stupida. Stava pensando Aya.
Sentiva un grosso vuoto nel cuore, ma allo stesso tempo si sentiva sollevata...
Perché? Lei le voleva sinceramente bene, ma mentre la sentiva come sua migliore
amica la sentiva come la sua peggiore rivale...
Lei aveva sospettato da subito che Otohata provasse qualcosa per la bella Gal
Cerchi ragazze che non
ti mettano sotto pressione... Ragazze come Ran per esempio
Come Ran, sì.
La sua voce era così triste
quando lo disse, come se la vedesse come qualcosa di irraggiungibile.
Ma non li odiava, come avrebbe potuto?
La sua migliore amica... senza di lei ora magari non esisterebbe neanche più,
non sarebbe stata più Aya Hoshino, ma un automa, o peggio ancora.
Il ragazzo che amava. Il suo primo amore. La sua prima delusione.
Ma non poteva negare che grazie ad entrambi stava finalmente vivendo, stava
crescendo.
Non si finisce mai di soffrire. Come si continuerà a gioire. Ma sarebbe stato
così facile sorridere senza Ran?
-Pronto Ran?- il telefono
squillava, forse c'era ancora speranza, ma essa sparì nuovamente quando il viso
della piccola Miyu si rabbuiò e abbassò la cornetta
-Che succede Miyu?- aveva chiesto numero due
-Ha risposto un uomo- un uomo?! -doveva avere circa l'età di Yamatuccio...-
-L'avrà venduto- ipotizzò Aya
Yuya guardò sconsolato il suo migliore amico appoggiato sullo stipite della
porta senza dare alcun segno di vita. Rei covava dei sentimenti molto profondo
per Ran, se n'era accorto quando la ragazza e Tatsukichi avevano litigato. Come
non notare il suo sguardo perso quando qualcuno la nominava? Ma lui continuava a
glissare l'argomento.
Entrambi non volevano far soffrire Aya, ma hanno finito solo col distruggersi.
Ma doveva ammettere che mai avrebbe pensato che anche Ran provasse qualcosa per
Rei, anzi che amasse Rei. Perchè le persone si tengono dentro tutto a
rischio di scoppiare? A rischio di soffrire?
Perchè il genere umano è così stupido quando si parla di sentimenti?
Non avrebbe mai pensato che
l'avrebbe fatto sul serio
-Non posso. Resterei
qui con te per sempre... Ma Aya è la mia migliore amica non potrei mai vederla
soffrire a causa mia-
Così gli aveva detto mentre
raccattava i suoi vestiti con frenesia
-desidero solo che ti
ricordi questo: Ti Amo. Addio Reipyon-
Pensava che scherzasse, e
invece era un vero e proprio addio... se lo avesse saputo non l'avrebbe mai
lasciata andare, quel pomeriggio l'avrebbe stretta ancora di più fra le
sue braccia, non l'avrebbe fatta scappare. Non l'avrebbe lasciata correre via da
lui
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