Room 307

di BeLLaMynA
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Decisions ***
Capitolo 2: *** 2. Nude ***
Capitolo 3: *** 3. In pieces ***
Capitolo 4: *** 4. We are the Universe ***



Capitolo 1
*** 1. Decisions ***


Eccomi son tornata mie care!!!
allora questo è il seguito della fanfict da me scritta ..And you don't know what you've done...
xk doveva esserci un continuato no??
ringraziamenti veloci: Cydonian Kid, in quando mia adorata moglie, Musetta93 x le sue recensioni a cui non posso fare a meno e x il suo gruppo su face che è la perdita del lume della mia ragione e SweetBee x aver corretto gli "orrori" che ogni tanto mi scappavano..
buona lettura e aspetto impaziente recensioni!!
cheers <3



Era passato più di un mese da quel giorno.

Ormai la vacanza in montagna era solo un lontano ricordo e nessuno l’aveva più nominata.
Nonostante tutto il casino fosse successo all’inizio, i giorni che seguirono furono discretamente divertenti. I bambini di Chris seguirono le loro prime lezioni di sci e Matt immortalava le discese con il cellulare. Dom aveva ricevuto qualche avance da alcune ragazze straniere, ma che aveva puntualmente restituito al mittente.
Non mostrava il suo malessere, ma dentro di sé avvertiva quel maledetto mostro che gli mordeva il cuore sanguinante senza pietà.
Ora che il tour era ripartito tutti i membri della band e dello staff gettarono  anima e energie nel nuovo progetto.
Erano i momenti di solitudine che tormentavano il batterista: improvvisamente la palla era balzata in mano sua..se prima Matt era quello tormentato e logorroico, ora lo era Dom.
L’unica differenza è che quando usciva dalla sua stanza, indossava i panni del “solito” Dom divertente e abbandonava la parte ferita entro quelle mura, per poi ritrovarla dopo aver salutato gli amici la sera.
Tutto si sarebbe risolto se avesse avuto qualcuno al suo fianco.
Ma chi?
Una qualunque donna non sarebbe stata abbastanza.. di certo non l’avrebbe rifiutata, ma pensando a quanto Matt in confronto gli donava inconsapevolmente..
Disteso sul letto, ebbe il ricordo prepotente di quando quella prima sera si trovava nella stessa posizione di quel momento;  solo che Matt era in piedi vicino all’armadio con quel fare impacciato che spesso assumeva.
Decise di fare una cosa inaspettata.
Decise che quello era il momento di cambiare le carte in tavola.
Si alzò di scatto, prese un foglio sopra la scrivania e con mano tremante cominciò a scrivere.

**

Alcune ore dopo, Dom era davanti la stanza 307: la stanza di Matt.
Teneva il pezzo di carta in tasca, nascosto..lo sentiva pesare come un macigno..
Erano le parole scritte all’interno o era la persona a cui era destinata?
Bussò alla porta.
Due colpi, come al solito.
Nessuna risposta.
Bussò di nuovo.
“Matt? Apri sono io..”
Silenzio.
Appoggiò la mano alla maniglia della porta, che si aprì.
Oh merda.. pensò il batterista tra sé.
Fece pochi passi ed entrò nella stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Il foglio in tasca continuava ad essere opprimente.
Sentì l’acqua della doccia scorrere e si accorse che la luce del bagno era accesa.
Ecco perché non rispondeva..
Dom percepì il profumo del bagnoschiuma invadergli la testa: tutti i suoi sensi catalizzati in un unico odore.
Chiuse gli occhi.. e pensò a Matt sotto la doccia..a quel corpo, che nonostante ultimamente avesse assunto una forma più morbida rispetto ad anni fa, restava comunque sexy tanto bastava per farlo impazzire.
Spense l’interruttore della ragione ed accese quello dell’istinto.
Ora il foglio in tasca sembrava non esistere più.


***

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Capitolo 2
*** 2. Nude ***


buongiorno!perdonate la lunga attesa x questo capitolo ma sono stata per 2 giorni senza internet(un dramma ç______ç)
qst capitolo è corto, ma x farmi perdonare posterò tra qualche istante anche il terzo xD
consiglio di leggerlo con una canzone che mi ha ispirato, spero faccia da cornice anche a voi.
http://www.youtube.com/watch?v=U7kpTHcGGS4
si è dei Radiohead, non prendete paura.
e mi raccomando le recensioni!!(grazie a chi le ha inserite, sono sempre una gioia immensa e mi danno la carica x scrivere ancora <3)


Dom entrò nel bagno e vide la sagoma di Matt sotto la doccia..si chiese per una frazione di secondo se fosse stata la cosa giusta da fare..giusta o meno, arrivato a quel punto non poteva di certo tirarsi indietro adesso.

Si spogliò completamente ed entrò nel box.
Matt dapprima si spaventò per quell’inaspettata intrusione..tanto che non ebbe la forza di parlare.
Il biondo guardò l’amico, mentre il getto dell’acqua calda gli cadeva sulla testa e miliardi di goccioline si fermavano qualche momento sulla punte come diamanti splendenti per poi ricadere sul viso e tracciando il solco dello zigomo.
Quegli occhi blu non furono mai così belli e penetranti fino a quel momento.
Il vapore aveva completamente appannato i vetri e la pelle si mescolava pian piano all’acqua.
Si avvicinò e senza dire una parola lo baciò.
Passato e presente si fusero come quella notte in montagna e ciò che si interruppe giorni prima esplose più forte che mai.
Troppe emozioni e sensazioni si accavallarono tra di loro per poter essere presa una alla volta e descritte.
La lingua del cantante esplorava la bocca di Dom con tale insistenza quasi da fargli male.. una mezza via tra la possessione compulsiva e lo sfogo di una rabbia repressa.
La mani di Dom scivolavano sulla schiena dell’altro, ricoperta di schiuma e l’odore che prima pervadeva l’intera camera d’albergo ora l’aveva preso e condotto negli abissi del piacere.
Ansimavano..i cuori che battevano come due locomotive impazzite..talmente forti da sovrastare ogni altro suono.
Ma Dom, improvvisamente si ricordò il VERO motivo per cui era andato là.
Si staccò in modo brusco da Matt.
“..s-scusa..io..io..non..dovrei essere qui..” balbettò e uscì dal box.
Si asciugò velocemente e cercò di rivestirsi, ma Matt lo seguì, mettendosi un asciugamano attorno la vita, e lo bloccò poco prima che uscisse:
“Dom, so cosa è successo quella sera..quelle sensazioni le ho provate davvero..le ho impresse qui, nella mente..” disse, picchiettandosi la fronte con il dito.
“E allora perché hai scelto Gaia?” rispose l’altro.
“Perché..la amo..”
“Lo stai dicendo seriamente?”
“..no..”
“E allora perché cazzo hai scelto lei?!?” ripetè urlando.
“..io..io..non lo so..”
Dom non aggiunse altro a quella frase.
Scostò la mano di Matt che gli stringeva il braccio e abbandonò definitivamente quella camera, sbattendo la porta.

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Capitolo 3
*** 3. In pieces ***


Disclaimer: anche x questo capitolo voglio consigliarvi una canzone da metter in sottofondo..
http://www.youtube.com/watch?v=w3bKbt4Gf94
da notare sopratutto il respiro affannoso che si sente all'inizio..non vi sembra di essere proprio in quella stanza?


Matt era tornato punto e a capo.

Un serpente che si morde la coda.
Non aveva la più pallida idea di cosa fare..cosa dire..come giustificare la risposta alla domanda di Dom.
Le urla e il suo viso tirato dalla rabbia..i suoi occhi chiari spalancati come due fari nella notte..gli passavano davanti come un film.
E allora perché cazzo hai scelto lei?!?
Si diresse, trascinandosi, verso il letto.
Ma sul cuscino trovò una cosa.
Un foglio stropicciato, come se qualcuno l’avesse tenuto nervosamente tra le mani troppo tempo.
L’inchiostro nero rivelava una calligrafia a lui molto nota: era di Dom.
Tondeggiante e un po’ sbilenca, dato che scriveva con la sinistra..
Due facciate piene.
Il frontman si sedette ai piedi del letto e cominciò a scorrere lo sguardo tra le righe.
Immagino la voce stessa dell’amico che gliela leggeva e che ogni tanto si fermava a guardarlo di sfuggita.

Devo far finta che non esisti Matt.
Matt, mio grande ed unico amore, non esisti.
Come faccia la mia mano a scrivere queste parole non lo so. La testa mi sta scoppiando. Dal troppo caos. Dal dolore.
Scrivo perché è l’unica cosa che mi rimane; le parole sono quelle che riesco ad imprimere su questa carta e nulla più.
Nulla di ciò che voglio.
Nulla di ciò che desidero.
Cerco di convincermi che arriverai, ma ho perso le speranze quella mattina. Mi lascio dolcemente scivolare nel buio..cullato dai miei pensieri.
Cullato dai miei ricordi.
Non sono io quello che deve essere felice.
Non sono io.
Fingerò, come ho sempre fatto da un mese a questa parte.
Matt..non  ti vedo. Potessi crearti con le mie mani..non riuscirei lo stesso a raggiungere la tua perfezione.
Ho sbagliato a lasciarmi andare..a fare finta di essere la tua amata..

Matt distolse la vista da quel foglio che per qualche minuto lo aveva tenuto sospeso come due mani strette attorno alla gola.
Continuò.

Mi sembra di essere come un’onda: arrivo, lascio un segno e poi mi ritraggo. Poi ritorno..e ancora..ancora..
Sembro irraggiungibile..lo sono.
Ma solo per una persona non sono tutto questo.
Sei TU Matt.
Basterebbe un tuo cenno e io smetterei di essere onda. Per sempre.
Sono una pietra: senza cuore. Una macchina fatta per distruggere tutto ciò che  mi passa accanto.
Ma mi sto convincendo che  tu non esisti.
Tu, quella stupenda creatura.. quella che aspetti tutta la vita..quella che è nata per completarti..non ci sei.
Semplicemente, nessuno si è preoccupato di me.
La persona che ti completa l’ahi trovata Matt..ma non sono io.
Me lo hai confessato tu stesso, con quelle dannate parole.
Leggo negli occhi di chiunque una felicità..che non ho mai avuto.
Che non avrò mai senza di te.
Tuo per sempre.
Nel silenzio.
Dom.

Matt stringeva tra le mani quel foglio di carta e si rese conto di quanto quella frase, quel giorno, avesse ucciso una persona.
Un amico.
Un amore.



[Nota]forse qualcuna di voi, nel leggere la lettera che ha scritto Dom, avrà pensato che mi sono scostata un pò dal personaggio reale..(o magari nessuna l'ha pensato e va benissimo così xD)
non vi do torto. quando mi sono messa a scrivere DI GETTO quella lettera, ho pensato ad una persona a me molto cara..ed è stato come se in quel momento fossi IO a scriverla, NON Dom...una specie di scambio di identità*_______________________*
avrei voluto cambiare qualcosa x cercare di riprendere le redini del personaggio, ma putroppo mi ci sono così affezzionata che non ne ho avuto il coraggio.
ecco, avevo il dovere di informarvi di questa piccola cosa e naturalmente potete scrivere un fiume di critiche o opinioni a proposito ;)

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Capitolo 4
*** 4. We are the Universe ***



Ma cosa pretendeva? Che Matt dicesse che avrebbe scelto uno tra lui e Gaia?

Oh, al diavolo Bells… sbuffò il ragazzo, mentre si coricava a letto.
Doveva riprendere le forze, l’indomani avrebbero tenuto l’ennesimo concerto e non poteva di certo deludere tutta quella gente con una misera performance.
Ma la notte non fu tranquilla come credeva.

Lui e Matt passeggiavano sulla riva di un lago.
Una mezzaluna galleggiava bassa e i suoi raggi scintillavano sull’acqua.
Come al suo solito Matt parlava senza sosta, passando da un argomento all’altro.
“Pensa a quegli avidi distruttori del pianeta..a loro non importa di cancellare meraviglie come queste?” disse, gesticolando per enfatizzare il concetto.
“Che ne sarà di noi?” scherzò Dom.
Invece l’altro lo prese sul serio.
“E i figli dei nostri figli?”
“Dovremmo fare qualcosa..”
Ma improvvisamente, Matt cambiò tono. Sprezzante, cinico.
E concluse:
“Non m’importa di loro.”
E lo baciò. Avido.
Si sentì affondare dentro di lui, mentre lo stringeva sempre di più. Le sue braccia lo circondarono e le sue mani scesero lungo la schiena, esplorandolo.
Si accorse che stava tremando.
Un calore incredibile si riversò sopra le sue carni, risucchiandogli il sangue, risvegliando terminazioni nervose che ignorava di possedere.
Il batterista gettò la testa all’indietro e si abbandonò, mentre il calore di quel bacio gli bruciava le labbra. L’estasi si approfondì, raggiunse un punto di non ritorno e lo trascinò con sé nonostante l’improvviso e acuto dolore che gli sferzò la lingua.
Il sapore della saliva di Matt gli si riversava fra le labbra avvolgendo le loro lingue come un elisir proibito.
Ma..quel sapore diventò ferroso..come..sangue.
Era dappertutto, sul suo corpo, tra le sue mani..Matt era sparito in quel liquido viscoso che lo voleva divorare..

Dom si alzò di scatto sul letto, il cuore che voleva sfondargli il petto. Rimase seduto, stordito e senza fiato, cercando di riprendersi.
Ma aveva freddo e tremava.
Fortuna volle che era ora di alzarsi e un bagno avrebbe cercato di cancellare quel terribile incubo dalla mente.


**

Il giorno seguente Matt e Dom si salutarono a denti stretti.
Dom soprattutto.
Salirono sullo stesso taxi che li portò allo stadio: la strada era piena di persone, un flusso continuo che si accumulava in un unico luogo.
Nessuno di loro sapeva che dentro quella vettura con in vetri scuri c’erano proprio i loro idoli. Ma d’altronde, in quella metropoli, quel genere di auto erano all’ordine del giorno.
Entrambi guardavano questa immagine dal finestrino, immersi nei propri pensieri.
Dom faceva ballare nervosamente la gamba destra. Avrebbe tanto voluto raccontargli si quel sogno mostruoso, magari anche scherzare assieme..ma Matt doveva aver raggiunto il suo amato regno della solitudine: alte mura invalicabili per chiunque, l’angolo remoto della sua mente.
Chissà cosa stava pensando..chissà se aveva trovato la lettera..
Arrivati nei sotterranei, scesero dall’auto e furono subito circondati dagli organizzatori e dagli sponsor.
I sorrisi finti dei ragazzi non preoccupò più di tanto la massa informe che parlava a cascata, uno sopra l’altro.
Raggiunsero i camerini.
Matt e Dom, come al solito, lo avevano in comune: anche questa volta.
Dom si sedette davanti allo specchio luminoso e mentre si versava dell’acqua osservava con la cosa dell’occhio, i movimenti di Matt.
Era più forte di lui, non poteva farci nulla.
Nonostante fosse successo l’inimmaginabile nel loro rapporto, nutriva nel silenzio un senso di protezione nei suoi confronti.
E proprio lui, si avvicinò al ragazzo seduto.
“Ho letto la tua lettera.”
Dom alzò lo sguardo che si scontrò contro quegli occhi blu oceanici.
“Perché lo hai fatto? ” continuò.
“..perchè quello che ho scritto lo penso veramente e volevo che tu lo sapessi.”
Matt tirò fuori il pezzo di carta stropicciato dalla tasca.
“Devo dirti una cosa..”
“Cioè?”
L’ultima volta che aveva sentito quella domanda era stato uno dei giorni più brutti della sua vita: ed ora, come un dejavù lo stava rivivendo in pieno. Non sapeva cosa aspettarsi, ma abbandonò ugualmente ogni pensiero.
“Non ti ho mai detto il motivo per cui lei, mesi fa, mi  lasciò.”
“Non fu per la storia del video di Las Vegas?”
“Quello è stato solo un’idiozia..non c’entra nulla..” sospirò il cantante “..lei era gelosa..”
“..g-gelosa?”ripeté meccanicamente.
“Si, gelosa.”
Ora quei splendidi e maledetti occhi lo tenevano in sospeso..inerme, senza la possibilità di scorgere oltre quel colore.
“E di chi?”
Attimi eterni di silenzio. Un respiro prima di lanciarsi nel vuoto.
“..di te.”
Dom pensò a quanto era stato cieco e stupido. A quante cose avrebbe potuto dire e invece erano rimaste chiuse dentro di sé venendo in superficie solo sul colorito paonazzo delle guancie che ricevevano un dose massiccia di sangue.
Proprio come in quel momento.
Chissà quante volte aveva parlato a Gaia di loro due, dei loro scherzi, dei momenti insieme, dei concerti..fino alla sua esasperazione.
Una voce gracchiante proveniente dal corridoio esterno, interruppe momentaneamente l’apnea.
“Tra un quarto d’ora si comincia!!!”

**

Matt fissò Dom, che stava in piedi di fronte a lui, e per la prima volta si accorse davvero quant’era bello. E non riusciva a  spiegarsi il perché.
Trattenendo il fiato, lo toccò. Quel gesto, il semplice fatto che lui gli accarezzasse la testa, infilando le dite tra le ciocche bionde, sembrò emozionarlo parecchio.
“Baciami.” gli disse d’un tratto.
“..come?!”
“Baciami.”
“Ma, Matt dobbiamo andare ricordi?”
“Lo so. Baciami.” lo afferrò e lo attirò a sé, sfiorandogli con la punta del naso la guancia. “Ora, subito.”
E le loro bocche si ritrovarono dopo un tempo che pareva infinito, eppure era solo la sera prima.
Dolce e suadente.
Il ragazzo moro gli morse il labbro inferiore, un morsetto appena. Gli strinse la testa fra le mani e incollò le labbra alle sue, succhiandole avidamente.. più se ne nutriva, più ne desiderava.
Dom si ritrasse.
“Mi dispiace se quelle parole ti hanno ferito..”disse.
“Non deve dispiacerti..”
“No?”
“No..ho compreso la tua reazione..quelle righe mi hanno fatto riflettere. Ed è per questo che oggi ti ho confessato la verità. E ho scelto te.”
Il batterista gli strinse le mani e le baciò. Poi intrecciò le dita dietro il collo di Matt, massaggiandogli la nuca, facendolo rilassare. Ancora una volta, come quella notte in montagna e sotto la doccia, il ragazzo chiuse gli occhi.
Si curvò verso di lui e aprì la bocca e lo baciò ancora, intensamente..così intensamente che gli parve di entrare in lui, di essere parte di lui.
Ma la voce irruppe di nuovo nel camerino, richiamandoli all’ordine.
“Forza, avete due minuti, sbrigatevi ad uscire da lì!!”
Staccarono per l’ultima volta le bocche e andarono a prepararsi.
Il concerto d’apertura del nuovo tour stava per cominciare.
Presero posto sulle torri e mentre, sotto i teloni, si alzavano metri da terra, si guardarono per darsi la carica. Solo che questa volta quell’incrocio di occhi era molto di più.
La voce femminile del primo pezzo rimbombò nell’intero stadio sovrastando il boato e le urla del pubblico.
We.. are..the universe..


***


[NOTA]Grazie infinite a tutte le recensioni, averne già 7 x i primi capitoli e 11 nella ff precedente non mi era mai successo ed è una cosa fantastica credetemi!!(si, mi accontento di poco xD) ringrazio anche chi mi ha sopportato in tutta questa lunghissima storia(mamma <3)e poi LORO. Il 21 Novembre ho coronato il sogno della mia vita. L'8 Giugno lo coronerò di nuovo.

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