Room 307 di BeLLaMynA (/viewuser.php?uid=82885)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Decisions ***
Capitolo 2: *** 2. Nude ***
Capitolo 3: *** 3. In pieces ***
Capitolo 4: *** 4. We are the Universe ***
Capitolo 1 *** 1. Decisions ***
Eccomi son
tornata mie care!!!
allora questo è il seguito della fanfict da me scritta ..And
you don't know what you've done... xk
doveva esserci un continuato no??
ringraziamenti veloci: Cydonian
Kid, in quando mia adorata moglie, Musetta93 x le sue
recensioni a cui non posso fare a meno e x il suo gruppo su face che
è la perdita del lume della mia ragione e SweetBee x aver
corretto gli "orrori" che ogni tanto mi scappavano..
buona lettura e aspetto impaziente recensioni!!
cheers <3
Era passato più di un mese da quel
giorno.
Ormai
la vacanza in montagna era solo un lontano ricordo e nessuno
l’aveva più nominata.
Nonostante
tutto il casino fosse successo all’inizio, i giorni che
seguirono furono discretamente divertenti. I bambini di Chris seguirono
le loro prime lezioni di sci e Matt immortalava le discese con il
cellulare. Dom aveva ricevuto qualche avance da alcune ragazze
straniere, ma che aveva puntualmente restituito al mittente.
Non
mostrava il suo malessere, ma dentro di sé avvertiva quel
maledetto mostro che gli mordeva il cuore sanguinante senza
pietà.
Ora
che il tour era ripartito tutti i membri della band e dello staff
gettarono anima e energie nel nuovo progetto.
Erano
i momenti di solitudine che tormentavano il batterista: improvvisamente
la palla era balzata in mano sua..se prima Matt era quello tormentato e
logorroico, ora lo era Dom.
L’unica
differenza è che quando usciva dalla sua stanza, indossava i
panni del “solito” Dom divertente e abbandonava la
parte ferita entro quelle mura, per poi ritrovarla dopo aver salutato
gli amici la sera.
Tutto
si sarebbe risolto se avesse avuto qualcuno al suo fianco.
Ma
chi?
Una
qualunque donna non sarebbe stata abbastanza.. di certo non
l’avrebbe rifiutata, ma pensando a quanto Matt in confronto
gli donava inconsapevolmente..
Disteso
sul letto, ebbe il ricordo prepotente di quando quella prima sera si
trovava nella stessa posizione di quel momento; solo che Matt
era in piedi vicino all’armadio con quel fare impacciato che
spesso assumeva.
Decise
di fare una cosa inaspettata.
Decise
che quello era il momento di cambiare le carte in tavola.
Si
alzò di scatto, prese un foglio sopra la scrivania e con
mano tremante cominciò a scrivere.
**
Alcune
ore dopo, Dom era davanti la stanza 307: la stanza di Matt.
Teneva
il pezzo di carta in tasca, nascosto..lo sentiva pesare come un
macigno..
Erano
le parole scritte all’interno o era la persona a cui era
destinata?
Bussò
alla porta.
Due
colpi, come al solito.
Nessuna
risposta.
Bussò
di nuovo.
“Matt?
Apri sono io..”
Silenzio.
Appoggiò
la mano alla maniglia della porta, che si aprì.
Oh
merda.. pensò il batterista tra sé.
Fece
pochi passi ed entrò nella stanza, chiudendosi la porta alle
spalle.
Il
foglio in tasca continuava ad essere opprimente.
Sentì
l’acqua della doccia scorrere e si accorse che la luce del
bagno era accesa.
Ecco
perché non rispondeva..
Dom
percepì il profumo del bagnoschiuma invadergli la testa:
tutti i suoi sensi catalizzati in un unico odore.
Chiuse
gli occhi.. e pensò a Matt sotto la doccia..a quel corpo,
che nonostante ultimamente avesse assunto una forma più
morbida rispetto ad anni fa, restava comunque sexy tanto bastava per
farlo impazzire.
Spense
l’interruttore della ragione ed accese quello
dell’istinto.
Ora
il foglio in tasca sembrava non esistere più.
***
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Capitolo 2 *** 2. Nude ***
buongiorno!perdonate
la lunga attesa x questo capitolo ma sono stata per 2 giorni senza
internet(un dramma ç______ç)
qst capitolo è corto, ma x farmi perdonare
posterò tra qualche istante anche il terzo xD
consiglio di leggerlo con una canzone che mi ha ispirato, spero faccia
da cornice anche a voi.
http://www.youtube.com/watch?v=U7kpTHcGGS4
si è dei Radiohead, non prendete paura.
e mi raccomando le recensioni!!(grazie a chi le ha inserite, sono
sempre una gioia immensa e mi danno la carica x scrivere ancora
<3)
Dom entrò nel bagno e vide la sagoma di Matt sotto la
doccia..si chiese per una frazione di secondo se fosse stata la cosa
giusta da fare..giusta o meno, arrivato a quel punto non poteva di
certo tirarsi indietro adesso.
Si
spogliò completamente ed entrò nel box.
Matt
dapprima si spaventò per quell’inaspettata
intrusione..tanto che non ebbe la forza di parlare.
Il
biondo guardò l’amico, mentre il getto
dell’acqua calda gli cadeva sulla testa e miliardi di
goccioline si fermavano qualche momento sulla punte come diamanti
splendenti per poi ricadere sul viso e tracciando il solco dello zigomo.
Quegli
occhi blu non furono mai così belli e penetranti fino a quel
momento.
Il
vapore aveva completamente appannato i vetri e la pelle si mescolava
pian piano all’acqua.
Si
avvicinò e senza dire una parola lo baciò.
Passato
e presente si fusero come quella notte in montagna e ciò che
si interruppe giorni prima esplose più forte che mai.
Troppe
emozioni e sensazioni si accavallarono tra di loro per poter essere
presa una alla volta e descritte.
La
lingua del cantante esplorava la bocca di Dom con tale insistenza quasi
da fargli male.. una mezza via tra la possessione compulsiva e lo sfogo
di una rabbia repressa.
La
mani di Dom scivolavano sulla schiena dell’altro, ricoperta
di schiuma e l’odore che prima pervadeva l’intera
camera d’albergo ora l’aveva preso e condotto negli
abissi del piacere.
Ansimavano..i
cuori che battevano come due locomotive impazzite..talmente forti da
sovrastare ogni altro suono.
Ma
Dom, improvvisamente si ricordò il VERO motivo per cui era
andato là.
Si
staccò in modo brusco da Matt.
“..s-scusa..io..io..non..dovrei
essere qui..” balbettò e uscì dal box.
Si
asciugò velocemente e cercò di rivestirsi, ma
Matt lo seguì, mettendosi un asciugamano attorno la vita, e
lo bloccò poco prima che uscisse:
“Dom,
so cosa è successo quella sera..quelle sensazioni le ho
provate davvero..le ho impresse qui, nella mente..” disse,
picchiettandosi la fronte con il dito.
“E
allora perché hai scelto Gaia?” rispose
l’altro.
“Perché..la
amo..”
“Lo
stai dicendo seriamente?”
“..no..”
“E
allora perché cazzo hai scelto lei?!?”
ripetè urlando.
“..io..io..non
lo so..”
Dom
non aggiunse altro a quella frase.
Scostò
la mano di Matt che gli stringeva il braccio e abbandonò
definitivamente quella camera, sbattendo la porta.
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Capitolo 3 *** 3. In pieces ***
Disclaimer:
anche x questo capitolo voglio consigliarvi una canzone da metter in
sottofondo..
http://www.youtube.com/watch?v=w3bKbt4Gf94
da
notare sopratutto il respiro affannoso che si sente all'inizio..non vi
sembra di essere proprio in quella stanza?
Matt era tornato punto e a capo.
Un
serpente che si morde la coda.
Non
aveva la più pallida idea di cosa fare..cosa dire..come
giustificare la risposta alla domanda di Dom.
Le
urla e il suo viso tirato dalla rabbia..i suoi occhi chiari spalancati
come due fari nella notte..gli passavano davanti come un film.
E
allora perché cazzo hai scelto lei?!?
Si
diresse, trascinandosi, verso il letto.
Ma
sul cuscino trovò una cosa.
Un
foglio stropicciato, come se qualcuno l’avesse tenuto
nervosamente tra le mani troppo tempo.
L’inchiostro
nero rivelava una calligrafia a lui molto nota: era di Dom.
Tondeggiante
e un po’ sbilenca, dato che scriveva con la sinistra..
Due
facciate piene.
Il
frontman si sedette ai piedi del letto e cominciò a scorrere
lo sguardo tra le righe.
Immagino
la voce stessa dell’amico che gliela leggeva e che ogni tanto
si fermava a guardarlo di sfuggita.
Devo far
finta che non esisti Matt.
Matt, mio
grande ed unico amore, non esisti.
Come faccia
la mia mano a scrivere queste parole non lo so. La testa mi sta
scoppiando. Dal troppo caos. Dal dolore.
Scrivo
perché è l’unica cosa che mi rimane; le
parole sono quelle che riesco ad imprimere su questa carta e nulla
più.
Nulla di
ciò che voglio.
Nulla di
ciò che desidero.
Cerco di
convincermi che arriverai, ma ho perso le speranze quella mattina. Mi
lascio dolcemente scivolare nel buio..cullato dai miei pensieri.
Cullato dai
miei ricordi.
Non sono io
quello che deve essere felice.
Non sono io.
Fingerò,
come ho sempre fatto da un mese a questa parte.
Matt..non
ti vedo. Potessi crearti con le mie mani..non riuscirei lo stesso a
raggiungere la tua perfezione.
Ho sbagliato a
lasciarmi andare..a fare finta di essere la tua amata..
Matt
distolse la vista da quel foglio che per qualche minuto lo aveva tenuto
sospeso come due mani strette attorno alla gola.
Continuò.
Mi sembra
di essere come un’onda: arrivo, lascio un segno e poi mi
ritraggo. Poi ritorno..e ancora..ancora..
Sembro
irraggiungibile..lo sono.
Ma solo per
una persona non sono tutto questo.
Sei TU Matt.
Basterebbe
un tuo cenno e io smetterei di essere onda. Per sempre.
Sono una
pietra: senza cuore. Una macchina fatta per distruggere tutto
ciò che mi passa accanto.
Ma mi sto
convincendo che tu non esisti.
Tu, quella
stupenda creatura.. quella che aspetti tutta la vita..quella che
è nata per completarti..non ci sei.
Semplicemente,
nessuno si è preoccupato di me.
La persona
che ti completa l’ahi trovata Matt..ma non sono io.
Me lo hai
confessato tu stesso, con quelle dannate parole.
Leggo negli
occhi di chiunque una felicità..che non ho mai avuto.
Che non
avrò mai senza di te.
Tuo per
sempre.
Nel
silenzio.
Dom.
Matt
stringeva tra le mani quel foglio di carta e si rese conto di quanto
quella frase, quel giorno, avesse ucciso una persona.
Un
amico.
Un
amore.
[Nota]forse
qualcuna di voi, nel leggere la lettera che ha scritto Dom,
avrà pensato che mi sono scostata un pò dal
personaggio reale..(o magari nessuna l'ha pensato e va benissimo
così xD)
non
vi do torto. quando mi sono messa a scrivere DI GETTO quella lettera,
ho pensato ad una persona a me molto cara..ed è stato come
se in quel momento fossi IO a scriverla, NON Dom...una specie di
scambio di identità*_______________________*
avrei
voluto cambiare qualcosa x cercare di riprendere le redini del
personaggio, ma putroppo mi ci sono così affezzionata che
non ne ho avuto il coraggio.
ecco,
avevo il dovere di informarvi di questa piccola cosa e naturalmente
potete scrivere un fiume di critiche o opinioni a proposito ;)
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Capitolo 4 *** 4. We are the Universe ***
Ma cosa pretendeva? Che Matt dicesse che avrebbe scelto uno tra lui e
Gaia?
Oh, al diavolo Bells…
sbuffò il ragazzo, mentre si coricava a letto.
Doveva
riprendere le forze, l’indomani avrebbero tenuto
l’ennesimo concerto e non poteva di certo deludere tutta
quella gente con una misera performance.
Ma
la notte non fu tranquilla come credeva.
Lui
e Matt passeggiavano sulla riva di un lago.
Una
mezzaluna galleggiava bassa e i suoi raggi scintillavano
sull’acqua.
Come
al suo solito Matt parlava senza sosta, passando da un argomento
all’altro.
“Pensa
a quegli avidi distruttori del pianeta..a loro non importa di
cancellare meraviglie come queste?” disse, gesticolando per
enfatizzare il concetto.
“Che
ne sarà di noi?” scherzò Dom.
Invece
l’altro lo prese sul serio.
“E
i figli dei nostri figli?”
“Dovremmo
fare qualcosa..”
Ma
improvvisamente, Matt cambiò tono. Sprezzante, cinico.
E
concluse:
“Non
m’importa di loro.”
E
lo baciò. Avido.
Si
sentì affondare dentro di lui, mentre lo stringeva sempre di
più. Le sue braccia lo circondarono e le sue mani scesero
lungo la schiena, esplorandolo.
Si
accorse che stava tremando.
Un
calore incredibile si riversò sopra le sue carni,
risucchiandogli il sangue, risvegliando terminazioni nervose che
ignorava di possedere.
Il
batterista gettò la testa all’indietro e si
abbandonò, mentre il calore di quel bacio gli bruciava le
labbra. L’estasi si approfondì, raggiunse un punto
di non ritorno e lo trascinò con sé nonostante
l’improvviso e acuto dolore che gli sferzò la
lingua.
Il
sapore della saliva di Matt gli si riversava fra le labbra avvolgendo
le loro lingue come un elisir proibito.
Ma..quel
sapore diventò ferroso..come..sangue.
Era
dappertutto, sul suo corpo, tra le sue mani..Matt era sparito in quel
liquido viscoso che lo voleva divorare..
Dom
si alzò di scatto sul letto, il cuore che voleva sfondargli
il petto. Rimase seduto, stordito e senza fiato, cercando di
riprendersi.
Ma
aveva freddo e tremava.
Fortuna
volle che era ora di alzarsi e un bagno avrebbe cercato di cancellare
quel terribile incubo dalla mente.
**
Il
giorno seguente Matt e Dom si salutarono a denti stretti.
Dom
soprattutto.
Salirono
sullo stesso taxi che li portò allo stadio: la strada era
piena di persone, un flusso continuo che si accumulava in un unico
luogo.
Nessuno
di loro sapeva che dentro quella vettura con in vetri scuri
c’erano proprio i loro idoli. Ma d’altronde, in
quella metropoli, quel genere di auto erano all’ordine del
giorno.
Entrambi
guardavano questa immagine dal finestrino, immersi nei propri pensieri.
Dom
faceva ballare nervosamente la gamba destra. Avrebbe tanto voluto
raccontargli si quel sogno mostruoso, magari anche scherzare
assieme..ma Matt doveva aver raggiunto il suo amato regno della
solitudine: alte mura invalicabili per chiunque, l’angolo
remoto della sua mente.
Chissà
cosa stava pensando..chissà se aveva trovato la lettera..
Arrivati
nei sotterranei, scesero dall’auto e furono subito circondati
dagli organizzatori e dagli sponsor.
I
sorrisi finti dei ragazzi non preoccupò più di
tanto la massa informe che parlava a cascata, uno sopra
l’altro.
Raggiunsero
i camerini.
Matt
e Dom, come al solito, lo avevano in comune: anche questa volta.
Dom
si sedette davanti allo specchio luminoso e mentre si versava
dell’acqua osservava con la cosa dell’occhio, i
movimenti di Matt.
Era
più forte di lui, non poteva farci nulla.
Nonostante
fosse successo l’inimmaginabile nel loro rapporto, nutriva
nel silenzio un senso di protezione nei suoi confronti.
E
proprio lui, si avvicinò al ragazzo seduto.
“Ho
letto la tua lettera.”
Dom
alzò lo sguardo che si scontrò contro quegli
occhi blu oceanici.
“Perché
lo hai fatto? ” continuò.
“..perchè
quello che ho scritto lo penso veramente e volevo che tu lo
sapessi.”
Matt
tirò fuori il pezzo di carta stropicciato dalla tasca.
“Devo
dirti una cosa..”
“Cioè?”
L’ultima
volta che aveva sentito quella domanda era stato uno dei giorni
più brutti della sua vita: ed ora, come un dejavù
lo stava rivivendo in pieno. Non sapeva cosa aspettarsi, ma
abbandonò ugualmente ogni pensiero.
“Non
ti ho mai detto il motivo per cui lei, mesi fa, mi
lasciò.”
“Non
fu per la storia del video di Las Vegas?”
“Quello
è stato solo un’idiozia..non c’entra
nulla..” sospirò il cantante “..lei era
gelosa..”
“..g-gelosa?”ripeté
meccanicamente.
“Si,
gelosa.”
Ora
quei splendidi e maledetti occhi lo tenevano in sospeso..inerme, senza
la possibilità di scorgere oltre quel colore.
“E
di chi?”
Attimi
eterni di silenzio. Un respiro prima di lanciarsi nel vuoto.
“..di
te.”
Dom
pensò a quanto era stato cieco e stupido. A quante cose
avrebbe potuto dire e invece erano rimaste chiuse dentro di
sé venendo in superficie solo sul colorito paonazzo delle
guancie che ricevevano un dose massiccia di sangue.
Proprio
come in quel momento.
Chissà
quante volte aveva parlato a Gaia di loro due, dei loro scherzi, dei
momenti insieme, dei concerti..fino alla sua esasperazione.
Una
voce gracchiante proveniente dal corridoio esterno, interruppe
momentaneamente l’apnea.
“Tra
un quarto d’ora si comincia!!!”
**
Matt
fissò Dom, che stava in piedi di fronte a lui, e per la
prima volta si accorse davvero quant’era bello. E non
riusciva a spiegarsi il perché.
Trattenendo
il fiato, lo toccò. Quel gesto, il semplice fatto che lui
gli accarezzasse la testa, infilando le dite tra le ciocche bionde,
sembrò emozionarlo parecchio.
“Baciami.”
gli disse d’un tratto.
“..come?!”
“Baciami.”
“Ma,
Matt dobbiamo andare ricordi?”
“Lo
so. Baciami.” lo afferrò e lo attirò a
sé, sfiorandogli con la punta del naso la guancia.
“Ora, subito.”
E
le loro bocche si ritrovarono dopo un tempo che pareva infinito, eppure
era solo la sera prima.
Dolce
e suadente.
Il
ragazzo moro gli morse il labbro inferiore, un morsetto appena. Gli
strinse la testa fra le mani e incollò le labbra alle sue,
succhiandole avidamente.. più se ne nutriva, più
ne desiderava.
Dom
si ritrasse.
“Mi
dispiace se quelle parole ti hanno ferito..”disse.
“Non
deve dispiacerti..”
“No?”
“No..ho
compreso la tua reazione..quelle righe mi hanno fatto riflettere. Ed
è per questo che oggi ti ho confessato la verità.
E ho scelto te.”
Il
batterista gli strinse le mani e le baciò. Poi
intrecciò le dita dietro il collo di Matt, massaggiandogli
la nuca, facendolo rilassare. Ancora una volta, come quella notte in
montagna e sotto la doccia, il ragazzo chiuse gli occhi.
Si
curvò verso di lui e aprì la bocca e lo
baciò ancora, intensamente..così intensamente che
gli parve di entrare in lui, di essere parte di lui.
Ma
la voce irruppe di nuovo nel camerino, richiamandoli
all’ordine.
“Forza,
avete due minuti, sbrigatevi ad uscire da lì!!”
Staccarono
per l’ultima volta le bocche e andarono a prepararsi.
Il
concerto d’apertura del nuovo tour stava per cominciare.
Presero
posto sulle torri e mentre, sotto i teloni, si alzavano metri da terra,
si guardarono per darsi la carica. Solo che questa volta
quell’incrocio di occhi era molto di più.
La
voce femminile del primo pezzo rimbombò
nell’intero stadio sovrastando il boato e le urla del
pubblico.
We..
are..the universe..
***
[NOTA]Grazie
infinite a tutte le recensioni, averne già 7 x i primi
capitoli e 11 nella ff precedente non mi era mai successo ed
è una cosa fantastica credetemi!!(si, mi accontento di poco
xD) ringrazio anche chi mi ha sopportato in tutta questa lunghissima
storia(mamma <3)e poi LORO. Il 21 Novembre ho coronato il sogno
della mia vita. L'8 Giugno lo coronerò di nuovo.
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