~ Le tre A ~ di Elianne (/viewuser.php?uid=63766)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A di Australia ***
Capitolo 2: *** A di Abel ***
Capitolo 3: *** A di Arthur ***
Capitolo 1 *** A di Australia ***
A di Australia
Australia:
proprietà dell’Inghilterra, di quel posto grigio e lontano. No, non sei
di nessuno,
se non del mio cuore. Sei libera, libera di essere baciata dal sole, di
sentire
i miei piedi correre per i tuoi prati, di ascoltare le risate di quel
bambino
che assomiglia tanto a suo padre. Sei la terra di Georgie Butman , la
terra dei
suoi amati fratelli, la terra dove non sono nata, dove sono stata
accolta, dove
sono stata amata, l’unica che sento realmente mia.
Sei immensa, perfetta, e lo
sarebbe anche la mia vita se lui fosse
qui...
Certe volte credo che i
colori dei fiori, anche quelli più sgargianti,
sbiadiscano giorno dopo giorno. Forse non si sono resi conto che Abel
non tornerà più e continuano ad aspettarlo, inutilmente. Proprio come
me,
insomma.
Neanche tu sai calmare il
mio dolore, quando guardo il sole tuffarsi nel mare
oltre le colline penso subito a lui, a come sarebbe bello se vedesse
anche lui
quello spettacolo meraviglioso.
Aspetta, Australia, tu che
sei immortale forse sai dov’è! Se lo sai parlagli,
digli di tornare, che senza di lui manca qualcosa d’essenziale anche a
te, digli
che il nostro bambino è splendido, che ha i suoi stessi occhi, il suo
stesso
viso... Proprio come volevo io!
Raggiungilo, portagli tutta
la gioia che tu infondi a me, il tuo sole, il tuo
verde, il tuo mare e i ricordi della nostra bellissima storia vissuta
qui.
Tutti i nostri sguardi, i nostri sbagli, il nostro disperato e, nel mio
caso,
inconsapevole bisogno di stringerci almeno un po’, solo un po’. Chissà
Australia, ovunque lui sia adesso, se li ricorda ancora...
E pensare che avrei potuto
respirare la primavera nell’aria stretta al suo
petto, rifugiando il mio corpo nel calore che emanava sempre, lo stesso
calore
che emani tu...
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Capitolo 2 *** A di Abel ***
~Premessa~
Ringrazio
Australia (grazie per aver recensito, mi ha fatto
piacere
sentirti :D ) e Puk79!
A di Abel
Georgie, ti amo! Georgie!
Era bella la tua voce. Mi piacerebbe riascoltarla solo un attimo e
appoggiare
la mia fronte alla tua gola per sentir vibrare le tue corde vocali nel
pronunciare il mio nome.
Anch’io ti amo, Abel. E’ triste non avertelo mai detto, è triste
avertelo solo
fatto capire una volta, piangendo, in quella prigione, lontani da casa
nostra,
senza il sole che ci accompagnava sempre.
Non sai il bisogno, che sarà eternamente insoddisfatto, di esser
circondata
dalle tue braccia che mi spingevano verso il tuo petto. Sempre
protettivo,
sempre attento.
Vorrei parlarti, vorrei che mi aiutassi con la fattoria, vorrei
crescere
insieme a te nostro figlio. Non vi siete mai visti, voi due. Lui appena
affacciatosi alla vita, tu ormai uscitone.
Come puoi non esistere più, Abel? A volte ho paura che tu sia stato
solo un
sogno, che il profumo della tua pelle, la nostra storia e tutto quanto
siano
semplicemente una mia invenzione. Per fortuna a far crollare tutte
queste paure
c’è il nostro Abel; lui mi tranquillizza sempre, mi rende più forte
come facevi
tu, e mi ricorda il tuo viso ogni volta che quel meraviglioso ricordo
inizia ad
annebbiarsi. E’ grandioso pensare che lui sia il frutto di noi due
insieme, di
tutta la nostra bellissima storia, che sia parte di me e parte di te.
Già,
parte di te. A convincermi che non sei morto del tutto c’è proprio il
nostro
bambino; ha i tuoi occhi che tanto amo, i tuoi capelli, i tuoi gesti,
la forza
che ti ho sempre invidiato.
Mi dicevi che qualunque cosa sarebbe successa tu saresti stato con me,
mi
avresti protetta e amata. Ma ora chi mi protegge, Abel? Sarò egoista ma
mi
sento completamente sola e abbandonata, non ho nessun punto di
riferimento.
Solo a pensarci mi viene voglia di urlare e di mandare tutto all’aria,
ma non
posso permettermelo, non sono più una bambina che ha sempre bisogno dei
suoi
fratelli, ora ho delle responsabilità, ora sono una donna.
Andrò avanti, lotterò, vivrò per te nonostante il dolore immenso che
porto
dentro. Sì, va bene. Va bene così. Credo.
Ogni volta che
bussano alla porta, per un istante brevissimo, credo che
tu sia tornato... E ogni volta, quando mi rendo conto che, invece, non
è così,
mi piace immaginarti darmi della sciocca con la tua adorabile aria da
pallone
gonfiato...
Lo so che è stupido... Lo so.
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Capitolo 3 *** A di Arthur ***
A di Arthur
Non sei mio fratello, non
sei solo un amico, non sei neanche qualcosa di
più. Arthur, non riesco a darti un’etichetta, forse non serve; tu sei
semplicemente Arthur, il mio Arthur.
Eri mio fratello, ora sei lo zio di mio figlio e il mio punto
d’appoggio. Anche
a te mancano i vecchi tempi, quando il nostro duo era un trio?
Evidentemente
sì. A volte ti isoli, non ti va neanche di giocare con il piccolo Abel.
Guardi
il cielo, forse anche tu cerchi lui.
Arthur i tuoi occhi li conosco bene ormai. Sempre buoni, sempre dolci e
ora
anche pieni di tristezza. Fa male vederti così, molto male. Forse anche
io
emano la tua stessa tristezza, sarà che non me ne rendo neanche conto.
Non
dovevamo vivere per sempre felici e contenti, noi due? Forse questo non
è davvero
un lieto fine. Dovremmo innamorarci per rendere meno strano e amaro
questo
finale e per far contenta la gente che parla sempre di noi? Dico che è
impossibile. Ti amo ma non ti desidero. Sei il mio eterno fratello, il
mio caro
amico d’infanzia ma... No, non potrei mai oltrepassare questi limiti
d'affetto... Non potrei mai anteporre il tuo viso al suo
ricordo.
Ricordi quando Abel mi faceva i dispetti e tu correvi a consolarmi?
Ecco, ora
Abel mi ha fatto il più grande dispetto che mai avrebbe potuto farmi:
andarsene
via. E ora neanche tu, con le tue parole gentili, col tuo sguardo
tenero e
luminoso, potrai mai confortarmi. Sarebbe egoista, mentre io, invece,
devo
contare esclusivamente sulle mie forze. Ti chiedo solo una mano, fratellino,
un piccolo aiuto soltanto, quello che basta.
Non piangere Arthur,
per essere più forte ho bisogno di avere sorrisi
intorno a me…
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