Attraverso lo specchio di Monster_ (/viewuser.php?uid=72680)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sensazioni I parte ***
Capitolo 2: *** Sensazioni II parte ***
Capitolo 3: *** Confusione ***
Capitolo 4: *** Passato ***
Capitolo 5: *** Ren. ***
Capitolo 1 *** Sensazioni I parte ***
Attraverso lo
specchio
Sensazioni I parte
Cos'era quella
sensazione?
La
sensazione di gelo che avvertiva sulla pelle. I brividi, il ghiaccio
che sembrava entrargli negli occhi per quanto fosse fitto. Un urlo...
Chi urlava? Chi doveva aiutare?
Piano
si incamminò verso quella direzione, ma non vedeva nulla.
Era davvero... Reale? O era... Un sogno? Un altro urlo...
Si
girò di scatto, proveniva dalle sue spalle.
Uno
specchio.
Uno
specchio enorme era lì, davanti a lei, nel buio. Si
avvicinò e si specchiò... La sua immagine
riflessa, distorta, falsa... Un urlo.
Si
svegliò di colpo, sudata e ansante, mentre si passava una
mano sulla fronte. "Cosa diavolo era?" Respirò, cercando di
riaquistare fiato.
Gli occhi brillanti,
sempre di quel verde intenso, si spostarono sulla sveglia che segnalava
le 06. 37; Bene, era in orario.
Si tolse piano le
coperte dal busto e dalle gambe flessuose, alzandosi.
Erano passati ormai due
anni da quando aveva annientato il Kishin, eppure Maka non era mai
tranquilla di questi tempi. Sospirò, spostando i capelli
adesso lughi dietro la schiena.
Lei era cresciuta, sia
fisicamente che mentalmente. Il suo corpo si era sfinato e ammorbidito,
diventando così, oggetto di discussione di molti ragazzi,
che lei cacciava malamente.
Figurarsi se gli
interessava qualcosa di quegli idioti!
Sospirò,
aggiustandosi la corta -per non dire succinta- camicia da notte,
uscendo dalla camera da letto.
Percorse il corridoio,
arrivando in cucina. Vide un ragazzo di spalle, che preparava la
colazione. Sorrise.
"Konnichiwa, Soul."
Disse solare, sedendosi al tavolo. Non c'era traccia dello strano sogno
che l'aveva assillata poco fa. Era un nuovo giorno!
Il ragazzo albino si
girò verso di lei, con il solito ghigno stampato sulle
labbra, e gli occhi color rubino che la scutavano. "Nè,
Maka. Mattiniera?" Posò piano il piatto davanti alla ragazza.
Maka sorrise,
guardandolo sedersi. "Eh già. Hey Soul, oggi c'è
la verifica di Stein, hai studiato vero?" Chiese, apparentemente
indifferente.
Soul
s'irrigidì di botto. "Era oggi?"
La ragazza lo
guardò di traverso, poi annuì lentamente.
"Porca..." Soul non
finì la frase, sospirando. "No, non ho studiato." Ammise,
mentre si accingeva a finire la colazione.
Maka girò lo
sguardo verso la parete, assottigliando gli occhi. "Baka..."
Mormorò tra se.
Un'
ora e mezza dopo, i due erano davanti la Shibusen, intenti ad
entrare... Intenti, appunto.
"Sicura che fosse
proprio oggi, nè?" Chiese ancora la povera buki, fissando la
propria Artigiana.
"Al cento per cento,
baka." Rispose stizzita lei.
Una strana ombra li
spiava da sopra il tetto, intento a mimetizzarsi. Scese lentamente,
dietro ai due, sussurrando strane frasi.
"Regola numero uno degli
assassini: Mimetizzarsi con l'ambiente, non farsi sentire dal nemico...
... ... YAHOOOO!"
"Oh, c'è
Black*Star!" Salutò Maka, contenta, voltandosi non appena
sentì ' l'Urlo di battaglia '.
Black tra poco non cadde
a terra, con un grosso macigno sulla nuca. "C-come hai fatto a vedere
IL GRANDE BLACK*STAR?!" Finì con una risata che, in quel
momento, non era per
niente azzeccata.
Soul fece una smorfia:
"Come se fossi trasparente." Sussurrò.
"HAI OSATO INSULTARMI
SOUL EATER EVANS?" Chiese minaccioso, per poi scoppiare a ridere di
nuovo.
Ma perchè ride
sempre? ^^''' Si chiese Maka, fissando i due con un grosso
gocciolone in nuca.
L'albino sorrise. "Non
mi sognerei maaaaai di farlo." Ghignò.
"AHAHAHAHA, CI AVREI
SCOMMESSO. PAURA, EH?!"
"Non ha colto la vena
sarcastica... Va bhè, c'era da aspettarselo."
Sussurrò la povera Falce guardando l'amico, per lui con
qualcosa che non andava. Più di qualcosa...
Maka si
avvicinò piano a Black*Star, il quale era stato preso da un
attacco di tosse, quasi strozzandosi con le risate.
"Nè Black,
dov'è Tsubaki-chan?" Chiese, guardandolo.
Il ragazzo dalla
capigliatura cobalto si fece poco serio. "Da Shinigami-sama. Abbiamo un
problema, ci ha convocati nel suo ufficio."
Maka guardò
immediatamente la sua buki, che ricambiò. "Andiamo."
"Sì."
I
tre arrivarono davanti all'ufficio con Black*Star che continuava a fare
sproloqui, Soul che imprecava a denti stretti per il compito di Stein e
Maka... Con un grosso gocciolone in nuca,
a subirsi i due.
"Oh, eccoli." Era una
voce famigliare. Infatti, insieme a Shinigami-sama e Tsubaki, c'erano
anche Liz, Patty e Kid. Una riunione in tutto e per tutto.
"Scusate il ritardo." Si
chinò poco Maka, mentre Tsubaki guardava Black*Star
cominciare a ridere per una frase detta poco prima.
"Oh, non è
niente di grave, Maka-chan. Piuttosto, come vanno le cose?" Chiese con
la solita voce giocasa, lo Shinigami.
Soul sbuffò
irritato, con un ghigno. "Nè, aspettare non è per
niente cool, quindi... Perchè siamo qui?"
"Dritto al punto,
Soul-kun. Bene, direi di iniziare subito con le spiegazioni,
nè Maka-chan?" Chiese, guardando l'Artigiana.
Maka inclinò
leggermente il capo. "I-io? Io non so perchè ci ha
chiamati."
Lo Shinigami si
voltò. "Ancora no, a quanto vedo. Spirit, puoi ent-" Nemmeno
finì di parlare che un uomo dai capelli rossicci si
fiondò su Maka.
"Bambina mia! La Mia
Maka! Che bello vederti!" Piagnucolò, mentre gli altri lo
guardavano tra il divertito e il disperato.
La ragazza
cercò di scostarlo. "P-papà, staccati! Ci siamo
visti ieri e poi cos'è tutta questa confidenza?" Chiese
schietta, guardandolo.
Spirit
osservò sua figlia, sembrava serio... Finchè non
scoppiò in lacrime, riparandosi in un angolino. "Mia figlia
mi odia, la mia vita è perduta... Nooooo..."
Kid, stanco e esasperato
dalla situazione si fece avanti. "Bhè allora, che succede
qui? Io avrei da fare, ho notato che la punta delle matite che possiedo
non è sim--"
Ma non finì
la frase che Liz gli diede un pugno in testa, facendolo tacere. "Non ci
importa se non è simmetrica, o uguale o quello che sia!"
Digrignò i denti.
Kid assunse uno sguardo
disperato. "Ma ... Le mie matite..." Raggiunse il padre di Maka,
deprimendosi con lui.
Lo Shinigami si
voltò verso i ragazzi... Ragazzi ingnari. Lo sguardo si
fermò su quello smeraldo della giovane Artigiana, Maka.
La ragazza si
sentì confusa, di nuovo quella brutta sensazione della
mattina... Quel sogno strano. Instintivamente portò una mano
ad afferrare con delicatezza la stoffa della maglia
del braccio di Soul,
guadagnandosi l'attenzione della buki.
Soul la
guardò spaesato. Cos'era quello sguardo spaventato della sua
maestra? Di solito era sempre decisa e forte... E ora? "Nè
Maka, tutto bene?" Sussurrò piano.
Maka parve svegliarsi
all'improvviso, mentre guardava il ragazzo; annuì piano, ma
non lasciò affatto la presa.
Cos'è
che ti spaventa tanto, mia piccola Artigiana? Devi tranquillizzarti, ci
sono io qui... Il tuo respiro è accellerato... Tranquilla
piccola Maka, tranquilla.
Penso la Falce,
guardandola ancora perplesso.
Shinigami-sama,
pensò fu il momento di dire a tutti quello di cui era venuto
a conoscenza solo poche ore fa. E che, sinceramente, lo spaventava.
Il problema era che non
erano ancora al completo... Come poteva fare? Bisognava aspettare...
"Avete tempo per una storia...?"
___________________________________________________________________________
Spazio dell'autrice:
Okaaay... E' la prima ff
di Soul Eater che scrivo, spero di non fare una schifezza ^_______^''
Ho già tutto
in mente, e sarà una storia ricca di colpi di scena!
Bhè, spero vi sia piaciuta. Aggiornerò al
più presto.
Saluti e un grazie a chi deciderà magari di commentarla,
alla prossima
»
ƒ i я є ƒ ℓ ι є S
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Capitolo 2 *** Sensazioni II parte ***
Attraverso lo
specchio
Sensazioni II parte
"Una
storia?" Chiese Kid, ripresosi dall'attacco di depressione,
raggiungendo il gruppo.
Lo Shinigami
annuì, mentre guardava Sprit, anch'esso alzatosi,
affiancarlo.
Soul ghignò,
con le mani in tasca: "Cos'è, ci vuole raccontare la
favoletta di Peter Pan?" Chiese sarcastico.
Patty guardò
i ragazzi con un dito sul labbro inferiore. "Ma io quella
già la conosco..." Mormorò in tono dispiaciuto.
Liz le lanciò un' occhiata, sospirando.
Tasubaki si fece avanti
poco timida, guardando lo Shinigami. "Non ci vuole raccontare una
storiella, vero?"
Lo Shinigami
annuì poco, guardando quel gruppetto un pò
strampalato. "E' una storia diversa dalle solite." Confermò
in tono serio.
Maka si fece attenta,
girandosi verso la figura nera dello Shinigami-sama, prima di
accorgersi di stringere ancora il braccio di Soul. Arrossì
pacatamente, togliendo la mano, come
scottata. La buki si
voltò, fissandola, restando comunque in silenzio...
"Il grande Black*Star
non ha tempo per le storielle! Tsubaki, andiamo ad allenarci!" Black
Star si voltò con passo deciso, un sorriso da sbruffone, con
la capigliatura cobalto che si
muoveva a ritmo dei suoi
passi. Tsubaki lo fissò per pochi secondi, sospirando, per
poi seguirlo piano. Infondo, lei era la sua Arma.
"Un momento Black*Star,
Tsubaki... Questa storia riguarda anche voi." Il tono piatto e serio
dello Shinigami fece fermare di colpo Black*Star.
Si girò,
capendo la gravità della situazione, "Bhè, penso
che un big come me possa concedervi qualche minuto."
Sogghignò, sedendosi a terra senza tante cerimonie.
Tsubaki sorrise,
restando in piedi al fianco del suo maestro. Kid anche era in piedi,
accanto a Liz, che si stava subendo Patty attaccata al braccio che,
elettrizzata, pensava ancora
stessero per raccontare
una storia. Maka affiancò piano il gruppo, rimanendo un
passo indietro. Vide Soul fare lo stesso, affiancandola. Le mani in
tasca e l'aria scocciata.
Shinigami-sama
capì di avere la loro attenzione e annuì. "Molto
bene. Spirit va a chiamare Stein, servirà anche lui."
L'uomo annuì,
uscendo. Perchè doveva accadere proprio questo?
Sospirò, cominciando la ricerca del dottore.
"Ora che ho la vostra
attenzione, vi voglio illustrare la situazione ragazzi. Abbiamo un
grosso, per non dire enorme, problema..." Lo sguardo dello Shinigami si
rivolse a Maka, il quale
ricambiò,
attenta. "Maka ha sconfitto il Kishin, due anni fa, e da allora non ci
sono più state grosse minacce... Tranne una. In
realtà cercavamo di tenerla nascosta, proprio
per non creare altri
scontri, apocalissi e fine del mondo ma, a quanto pare, si è
rivelato inutile." Disse lo Shinigami, serio.
Kid fece una smorfia.
"Vuoi dire che qualcuno sta ricreando il Kishin?" Chiese.
"No. E' impossibile,
Maka lo ha fatto a fette, ricordate? Insomma... Okay era forte, ma che
diamine, spero sia morto una volta per tutte!" Brontolò
Black*Star, girando lo sguardo.
Il signore della morte
annuì. "Il Kishin non centra nulla, tranquilli. Qui parliamo
di qualcosa... Di altamente più forte." Spiegò.
"Oh, ora si che mi sento
tranquilla." Disse ironicamente Liz, facendo scoppiare in risa Patty.
Tsubaki non badò alla battuta, accigliandosi. "Sta dicendo
che c'è qualcosa che è anche
più forte del
Kishin? Cosa vuole?"
Lo Shinigami
schioccò le grandi mani insieme. "Esattamente Tsubaki.
Vedete, prima che--" Non finì di parlare... Doveva trovare
il modo di non spaventarli, ma allo stesso tempo di metterli in guardia, senza
rivelare loro tutta la storia.
Soul alzò un
sopracciglio. "Bhè?" Chiese impaziente.
In quel momento
entrò Spirit con un' aria truce, seguito a ruota dal dottor
Stein. Maka e gli altri restarono a fissarli, finchè Liz non
mormorò a bassa voce: "Ha un aspetto più pallido del solito, non trovate?" Tutti
annuirono involontariamente.
Maka vide il dottor
Stein avvicinarsi a Shinigami-sama, sussurrandogli qualcosa. Se lo
Shinigami avesse avuto un volto, pensò, di certo sarebbe
stato disperato.
Lo vide annuire piano,
per poi farsi avanti e sbattere le grandi mani insieme.
"Bhè, che ci fate ancora qui? Forza, in classe!"
Calò il
silenzio tra i sette ragazzi, prima che un "Eh?!" collettivo
uscì dalle loro labbra.
Spirit restava dalla
parte opposta della stanza, non guardando nessuno. Sembrava contrariato
da quello che stava succendo.
"Si, ragazzi... Non
abbiamo niente da dirci. A risentirci, e studiate duro, eh!" Disse
allegro lo Shinigami, aspettando impaziente che il gruppetto uscisse
dal suo ufficio.
Kid sospirò.
Quando suo padre decideva di non parlare, sicuramente non avrebbe
parlato. "Bhè, ci vediamo." Cominciò ad uscire
fermandosi subito dopo. "Liz, Patty."
Patty lo
seguì subito, con un espressione giocosa non capendo molto
della situazione attuale. Liz restò impalata, guardando
ancora lo Shinigami. "Umh... Sì." Disse piano, voltandosi
per seguire il suo maestro.
Black*Star
alzò le spalle; se non voleva dire niente non
sarà stato così importante. "Andiamo Tsubaki, una
star come me ha parecchi impegni." Girò sui tacchi,
cominciando ad uscire dall'ufficio.
La sua buki lo guardò pensierosa, non seguendolo. "M-ma..."
Cercò di protestare. Vedendo però che il suo
maestro non le dava ascolto, chinò il il volto annuendo.
Restarono solo Soul e
Maka, lì impalati a fissare i tre adulti nella stanza.
La biondina
sentì un sospiro proveniente dal suo partner e si
girò a guardare l'albino. Soul sembrava indeciso,
finchè non si girò anche lui come gli altri, le
mani scavate nelle tasche. "Andiamo Maka?" Chiese quasi
impaziente.
Maka sembrò
rifletterci, guardando in particolare suo padre. Aveva un' aria strana,
quasi discorde. Annuì piano voltandosi, uscendo con la sua
buki dall' ufficio dello Shinigami.
-
Black*Star
era seduto pigramente al suo banco con i piedi sul tavolo e le mani
dietro la testa. Sospirò. "Che noia..."
Tsubaki si
accomodò al suo fianco, con una posizione molto
più composta. "Dicono che il professor Stein sia ancora
nell'ufficio di Shinigami-sama." Dichiarò.
Kid annuì
piano, prendendo atto delle parole della sua amica. "Per me... Ci
nascono qualcosa."
Soul ghignò.
"Come sei arrivato a questa conclusione, genio?" Kid fece
una mezza smorfia. "Come se mio padre non sapesse se parlarci oppure
no."
"Prima che arrivassero
Stein e Spirit era intento a dirci qualcosa però." Espresse
Liz, seduta al fianco destro di Kid.
Black*Star
annuì, un' aria stranamente seria. "E' vero."
Concordò, per poi stiracchiarsi. "Mha... Forse non era
così importante."
La sua buki
annuì, sorridendo piano. "Sicuramente è
così, vero Maka-chan?" Cercò l'appoggio della sua
migliore amica che, dopo qualche secondo, non arrivò.
"Maka-chan?"
Provò ancora Tsubaki, gli occhi cobalto cercavano di
individuare la figura della biondina.
Soul si girò
al suo fianco, per scoprire che il posto accanto a lui era vuoto. "Dov'è
Maka?" Chiese più a se stesso che agli altri.
Black*Star
alzò le spalle. "Forse ha saltato." Disse con aria
indifferente.
"Stiamo parlando di
Maka, Star." Puntualizzò Liz, con un sopracciglio alzato.
Maka non saltava mai le lezioni. "Non era con te, Soul?"
L'albino stava per
rispondere, finchè Patty si alzò di scatto,
battendo un pugno con l'altra mano. "Maka non c'è." Disse.
Kid sospirò.
"Si, grazie Patty lo sapevamo." Guardò la porta,
finchè non indivuduò la biondina. "Hey, eccola."
Soul e gli altri si
girarono per intravedere Maka parlare con un ragazzo dai folti capelli
rossi, ricci, gli occhi di un azzurro intenso con l'abbigliamento un
pò sfasato.
La ragazza aveva un'
espessione un pò preoccupata, mentre l'altro sembrava a suo
agio, gesticolando con la mano destra.
Tsubaki sorrise. "Sta
parlando con Kyle, va tutto bene."
Kid alzò le
spalle. "Ultimamente Maka è strana, non trovate?"
Liz concordò.
"Sembra turbata..." Sussurrò.
Gli altri annuirono
guardando involontariamente Soul, tornando poi alle loro questioni.
Tutti, tranne uno.
Soul si stava ancora
gingillando per capire chi diamine fosse qul Kyle! Si, l'aveva
probabilmente visto una o due volte, ma non gli aveva mai prestato
attenzione.
Era sicuro che neanche
Maka lo avesse mai fatto e invece lei era lì, a parlare con
lui in modo tranquillo. "Tks..." Gli uscì a denti stretti.
Ma poi a lui che gliene importava? Era la sua buki. Solo la sua buki, e
lei era la sua maestra.
Erano amici ma... Niente
di più. Lui era cool, non poteva di certo fissarsi con un
ragazza così... Così... Non-cool.
Sospirò,
ritornando a fissare la lavagna vuota. Dopo circa quindici minuti
sentì uno spostamento d'aria e la sua maestra era accanto a
lui, sorridendo, mentre apiva un libro sfogliando le prime pagine.
"Hey Soul, tutto bene?"
Chiese, guardando in faccia la sua buki dall'espressione turbata.
"Alla grande." Rispose
atono.
Maka alzò le
spalle, tornando con l'attenzione sul suo libro.
La
porta dell'aula si aprì e il dottor Stein entrò
dentro con l'aria strana. Si mise seduto sulla sua fedele sedia
girevole, pensando a qualcosa. All'improvviso si grattò la
fronte.
"Umh... Maka esci
dall'aula, tuo padre ti deve parlare."
La ragazza
alzò gli occhi dal libro. "Mio padre?" Chiese confusa.
L'uomo con gli occhiali
annuì, cominciando a girare l'enorme vite sulla nuca.
Maka sospirò;
ora cosa voleva suo padre? Si alzò piano, riposando il libro
nella cartella. Se gli attaccava a parlare di quanto le volesse bene,
un bel 'Maka-Chop' non glielo avrebbe tolto nessuno!
Guardò Soul e gli altri facendo un cenno del capo a
salutarli e piano uscì dall'aula.
Non si apettava
minimamente che, per una volta, suo padre fosse serio. Aveva solo una
brutta sensazione...
____________________________________________________________________
Angolo dell'
autrice:
Si,
mi piace da morire tenervi sulle spine! Eddai non potevo rivelare
subito quello che stava succedendo, no? Sennò che mistero
c'è? *Risata sadica*
Passando
ad altro, volevo ringraziare di cuore chi ha commentato questa storia,
mi avete fatto felicissima, e spero di avervi incuriosito almeno un
pò ^_^
yaya_sana: Oh, ma chi si vede xD Ciao yaya,
sono contentissima che il primo capitolo ti sia piaciuto! Mi dispiace
di lasciarti sulle spine XD
Lo
sai che Black*Star e Soul sono sempre uguali, no? E se Soul non mette
'cool' almeno in una frase va in astineza x°D
Spero
che questo capitolo ti sia piaciuto al prossimo, un bacione! <3
sarainsb: Oddio mi dispiace tantissimo di
averti lasciato sulle spine xD Però posso dirti che nel
prossimo capitolo si svelerà qualcosa! Ti ringrazio molto
per i complimenti
e
spero continuerai a seguirmi ^^ Un salutone!
Sousei Seki: Sono felice
di essere stata oggetto della tua recensione più lunga XD
Allora in anzi tutto grazie per avermi dato dei consigli, fanno sempre
bene U_U
Per
la faccenda della faccina, penso di essere stata contagiata da Msn,
visto che lì ci vivo di faccine xD Però hai
ragione è un errore! La faccenda del giapponese
peso
io sia stata davvero contagiata dall'anime ma, visto che mi hai
spiegato per benino, mi conterrò u_ù .
In
definitiva ti ringrazio per i complimenti e per le critiche, sperando
che questo capitolo ti piaccia e che continui a seguirmi ^^
Un
bacio!
_VioletMars_: Noooo, ci
sei anche tuuuuuu XD! Ma ciao! Si, anche io sto in Soul Eater,
praticamente spunto come i funghi x°D Mi dispiace tdi averti
lasciata sulle spine!
Nel
prossimo capitolo però si svelerà qualcosa,
giuro! Spero tanto che ti piaccia questo cappy, il nostro Soul
sarà mica geloso?? xD
Spero
continuerai a seguirmi, un bacione! <3
Finito
con le risposte alle recensioni ringrazio che l'ha messa tra le seguite
e i preferiti!
Un
salutone a tutti al prossimo capitolo *-*
»
ƒ i
я є ƒ
ℓ ι є S
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Capitolo 3 *** Confusione ***
Confusione
"Maka!"
Urlò un ragazzo albino, correndo dietro la sua Meister. Gli
occhi rubino la squadrarono, fermandosi davanti a lei. "Hey, sei
praticamente fuggita dalla classe, che hai?"
Si trovava in mezzo al
corridoio della Shibusen, proprio fuori dalla propria aula.
Maka non rispose,
guardandolo. Era vero? Poteva davvero credere alle parole di suo
padre?... Davvero non sapeva tutto?
"Umh...? Niente Soul,
scusami." Sorrise forzatamente. Il ragazzo alzò un
sopracciglio.
"Tu sei proprio strana.
Andiamo, và." E senza attendere risposta, Soul si
incamminò per il corridoio della Shibusen con le mani in
tasca.
La ragazza dagli occhi
verdi strinse di più la presa dei libri che portava stretti
al petto, mentre i fatti di poche ore prima le tornavano alla mente...
La ragazza bionda
camminava stancatamente per il corridoio. Stava andando all'incontro
con suo padre, o meglio, lei era lì... Di Spirit neanche
l'ombra.
Sospirò.
Che strazio avere un padre così.
"Maka."
Sussurrò una voce seria.
La
ragazza si girò di scatto. Suo padre era appoggiato al muro
dietro di lei con le mani in tasca e il volto serio, mezzo oscurato
dall'ombra. Stranamente la metteva a disagio.
Deglutì
pesantemente. "P-papà... C-chè c'è?"
Chiese piano, facendo un passo verso di lui.
Spirit
sorrise, per poi voltarsi verso la ragazza. "Makaaaaaaaa!"
Cominciò ad urlare, buttandosi su di lei. Non fece molto
però, visto che un' enciclopedia di medie dimensioni
gli
divise in due la testa.
Sono proprio scema a pensare che
papà sia serio. Anche se solo per una volta.
Pensò stanca dei comportamenti del genitore. Ripose il libro
e lo guardò annoiata.
"Allora?
Cosa c'è di tanto urgente?"
Spirit
si massaggiava la testa piagnucolando, continuando a ripetere il nome
di sua figlia affiancandolo a strane disgrazie. La biondina
sospirò.
"Papà!"
Lo chiamò a gran voce, tirandogli un orecchio con forza.
L'uomo
si rizzò in piedi, stordito, guardandosi intorno. "Umh...
Oh, Maka." Piano si ricompose, pensando a quello che doveva dire alla
figlia. "Bene, penso che sia ora che io e te
parliamo."
Dichiarò.
Maka
sbuffò, con aria sarcastica. "Guarda che io sono pronta da
un pezzo." Lo vide ridere nervosamente e sospirò. "Allora,
dimmi."
Spirit
si guardò intorno, sospetto. Aspettandosi che da un momento
all'altro spunti fuori qualcuno gridando un: "Oh, oh! Vi ho visto!",
guardò sua figlia con occhi quasi distaccati.
"C'è
una cosa... Che devo domandarti." Bisbigliò. Maka si fece
attenta, rizzando le orecchie, annuendo.
Spirit
abbassò lo sguardo. Sapeva che quello che stava per dirle
avrebbe causato una grossa lite. Forse colossale. "Sei sicura... Di
sapere tutto
di Soul?" Domandò cauto.
La
ragazza lo guardò stupita, accigliandosi. "...Questo cosa
centra? E poi che vuoi dire?" Chiese, continuando a squadrare suo padre.
Spirit
continuò a non guardarla. "Esattamente quello che ti ho
chiesto, Maka." Il suo tono di voce non era dei più seri, ma
non era neanche quello del solito Spirit.
Maka
fece una smorfia, incrociando le braccia. "Tks, certo che so tutto di
lui." Affermò convinta.
Suo
padre sorrise, aspettandosi una risposta del genere. Pochi secondi di
silenzio si susseguirono, in un istante suo padre alzò lo
sguardo, guardandola: "Davvero?"
La
biondina era alquanto stanca del comportamento di suo padre e
sbuffò sonoramente. "Ora mi spieghi cosa centra Soul? Non
stiamo parlando di lui. Volevi dirmi quello che Shinigami-sama non ci
ha rivelato stamani?" Chiese.
"In
parte - restò sul vago, fissandola. -Ma sta pur sicura che
Soul centra. Centra molto." Sussurrò.
La
ragazza sgranò gli occhi. "Cosa stai insinuando?"
Domandò; il suo tono di voce più alto e marcato.
L'uomo non si fece spaventare, continuando con le sue informazioni.
"Rispondimi
Maka: Sai tutto di Soul?" La guardò negli occhi verdi. Occhi
che non potevano mentire.
"Sì."
Affermò la Meister.
Spirit
annuì. "Sai anche cosa faceva prima che ti incontrasse?"
Passarono
almento dieci secondi in completo silenzio, prima che la bomba
esplodesse.
"Il
passato è passato! Mi fido di Soul! Gli affiderei la mia
stessa vita se ce ne fosse bisogno e nessuno, ripeto, nessuno mi
potrà mai far cambiare idea!" Maka quasi strillò,
guardando in cagnesco la Death Scythe.
"Non
puoi sapere di per certo cosa c'è nel cuore delle persone,
Maka. Lui è coinvolto in qualcosa che non sai." Rispose
Spirit.
"Allora
invece di girare intorno alla questione, perchè non mi dici
quello che devi dire?" Urlò irritata.
"Non
ti fidare di Soul." Sussurrò l'uomo, pur sapendo che aveva
fatto un grave errore.
Maka
strinse i pugni. "Mi fido molto più della mia buki che di
te, papà." Disse sprezzante.
Spirit
stranamente non si scompose, guardando ora il pavimento. "Bene. Ti
prego però, stai attenta."
"Dici
cose senza senso, non ti voglio nemmeno ascoltare." Maka strinse i
pugni. Perchè suo padre si comportava così?
Certo... Lei non sapeva tutto della vita di Soul, ma era la sua buki da
anni ormai, erano compagni... Non l'avrebbe mai tradita.
Eppure...
"Su
cosa basi quello che dici?" Chiese poi, non guardandolo.
"Su
fatti accaduti." Rispose pronto Spirit.
Maka
alzò lo sguardò su di lui e lo vide fissare
terra. "Fatti accaduti?... Che fatti?" Lo vide scuotere il capo, in
segno di dieniego. "Non posso dirtelo, Maka."
Sospirò.
"Io credo solo a quello che so, e quello che so di per certo
è che Soul non mi tradirebbe mai!
Ora
devo andare, non voglio ascoltare queste cretinate." Girò i
tacchi, tornandosene in classe con un umore nero.
Come
si permetteva suo padre di offendere la sua buki? Come si permetteva di
non avere fiducia in Soul?
Maka
scrollò il capo, cercando di scacciare quei pensieri,
tornando alla realtà. "Basta Maka, lascia perdere." Si disse
in un sussurro; sicuramente non era niente.
"Allora topo di
biblioteca, devo aspettarti ancora?" Domandò scocciato un
certo ragazzo 'cool', guardandola svogliato.
Una vena
cominciò a pulsare sulla fronte della giovane. "T-topo di
biblioteca?" Ringhiò, scagliandogli sulla testa un libro di
mille e passa pagine. "Tks, porta più rispetto!"
Alzò
il volto, in posa da superiore.
"Ma sei cretina?"
Piagnucolò Soul, massaggiandosi la testa, che era divisa a
metà.
Maka lo
guardò per un secondo, attentamente. Era Soul. Il Soul che
la faceva arrabbiare, piangere, sorridere e sentire felice. Era il Soul
che lei conosceva, l'unico che voleva al suo
fianco. Sorrise radiosa.
"Andiamo, Soul."
No, Soul non l'avrebbe
mai tradita, mai.
Vero?...
Black*Star
guardò gli amici annuendo con aria sapiente. "Esatto, una
festa. Allora, che ne dite?" Chiese, sventolandogli davanti il
biglietto.
La Maestra di Falce
sospirò. "Che resterò a casa a leggere."
Mormorò, non alzando gli occhi dal libro che,
improvvisamente, una mano gli chiuse. "Io dico che tu ci vieni."
Dichiarò
Liz, togliendole
l'oggetto dalle mani.
La gang si trovava tutta
a casa di Kid, mentre pianificavano i programmi per la settimana
seguente. Black*Star era riuscito a rimediare gli ultimi biglietti per
una festa ed era tutto entusiasta. "Bene, allora
è deciso, ci andremo tutti!" Sorrise sornione.
Kid annuì,
mentre fissava con un occhio semi aperto Patty, costruire una giraffa.
"Umh... Liz, quella che ha in mano Patty, e che sta colorando non
è la tua maglietta?" Chiese. Come un fulmine Liz gliela
tolse di mano, cominciando a rimproverare la biondina.
Black*Star
cominciò a ridere e a sfornare autografi per i suoi fan
immaginari, mentre Tsubaki cercava di farlo calmare.
Soul si rivolse a Maka,
sbadigliando. "Perchè non vuoi venire?"
La ragazza
sospirò, riprendendo il libro che Liz aveva fatto cadere.
"Perchè sono feste inutili, con musiche inutili e gente
inutili. Vorrei conservare il mio orgoglio, Soul."
Lo sentì
ridacchiare, mettendo le mani dietro la nuca. "Tu hai solo paura di
perdere il controllo." Affermò tranquillo e sicuro.
"Come dici?"
Sbottò la ragazza, guardandolo in cagnesco, già
pronta con il suo fidato libro in mano.
L'albino alzò
le spalle. "Mi hai sentito. Hai paura di divertirti, perdere il
controllo e non riuscire a gestire la situazione. Non sembra, ma per
certi versi sei una ragazza molto insicura."
Maka assunse un volto
assassino. "Te la faccio vedere io
l'insicura!" Sbattè il grande libro sulla sua testa,
sentendolo gemere di dolore.
"Ma che diavolo, tu vuoi
proprio uccidermi!" Ringhiò il ragazzo, offeso e malandato.
"Quello era il mio
obbiettivo, si!" Maka sorrise, alzandosi. "Bhè, vuoi vedermi
diverire... Mi divertirò." Affermò decisa.
Soul la
guardò stupito, alzando un sopracciglio.
"Eh?!"
____________________________________________________________________
Angolino dell'autrice:
Scusate immensamente
il ritardo, ma sono stata sommersa di compiti e il tempo di aggiornare
è stato davvero poco. Gomen!
Emh... Oltre questo so anche che il capitolo è corto,
scusate! ç.ç
Molto probabilmente con questo capitolo ho fatto ancora più
confusione u_ù, ma era essenziale far capire che Soul ha un
ruolo importante in questa
'partita'. Volevo ringraziare immensamente chi ha recensito questa
storia, mi fate immensamente felice *-*
yaya_sana: Oh, grazie yaya! Sono
felicissima che questa storia ti piaccia. Spero continuerai a seguirla,
ricordati che Soul è baka di natura, ormai non ci stupiamo
più di niente XD. Bacioni, ci sentiamo su msn ^^.
sarainsb: Scusa
XD, sapevo ti saresti arrabbiata, gomen! Penso che così io
ti abbia incasinato di più (XD), ma spero che il capitolo ti
piaccia XD! Un salutone!
Sousei Seki: Umh... Accetto la sfida molto
volentieri, ma sicuramente la perdo XD! Spero comunque che questo
capitolo ti abbia, almeno, un poco incuriosita! Sempre mille grazie per
i consigli! Un bacio!
P Chan: Ti ringrazio molto, sia per la
rece al primo capitolo, sia per quella al secondo, davvero ^^ Sono
contenta che la storia ti abbia incuriosito e spero che così
non ti ho incasinato troppo le idee, (Anche se è la mia
specialità XD!). Grazie per i complimenti e scusa per non
aver citato Stein in questo capitolo (Da quello che ho capito sei pazza
di lui XD), nel prossimo si vedrà ^^. Un bacio, e grazie
ancora!
Pai: Sono molto contenta di averti
incuriosito, spero continuerai a seguire, alla prossima ^^, salutone!
Ora vi lascio, storia mi aspetta ç_ç! Alla
prossima,
adiòs
»
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я є ƒ
ℓ ι є S
|
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Capitolo 4 *** Passato ***
Passato
"...Non potrai toccare la
persona per cui proverai amore. Questa è la mia maledizione."
"Si,
come vuoi tu, Ren."
Soul si svegliò di scatto, ansante e sudato. Le lenzuola del
suo letto erano sparse per terra, mentre la sveglia era stata
scaraventata giù dal piccolo comò.
Respirò a
fondo, buttandosi una mano sul viso stanco strusciadnola per gli occhi.
"Un sogno." Sussurrò piano a se stesso. Sapeva bene che non
era così, era più che altro un ricordo. Si
scrollò dalla testa quei pensieri, non poteva permettersi
distrazioni. Era sotto esami, c'era la novità di cui -l'uomo
dei misteri-, ergo, Shinigami-sama non voleva parlare e la sua Meister
sembrava strana da un pò di tempo.
Si alzò piano
dal soffice materasso, ritrovandosi solo in boxer. La maglietta con cui
dormiva era stata tolta durante la notte, quando si era alzato per un
bicchiere d'acqua. Piano riprese la sveglia, guardando l'ora.
Le 05. 15, era in
anticipo di un' ora e mezza. Maka sicuramente dormiva. Bene.
Aprì la
porta, uscendo, mentre si passava una mano tra i capelli argentei,
sbadigliando. Non si era preso la briga di rimettersi la maglietta, non
ne vedeva il motivo. Entrò in cucina, sorpassando il salone.
In quel momento
non fece caso ad una figura addormentata sul comodo divano, con un
libro in mano. Appena sorpassata la soglia della cucina
però, concretizzò la sua presenza. Piano si
affacciò nuovamente al salone, guardando la sua
Meister dormire
beatamente, senza coperte e senza preoccuparsi di prendersi un bel
raffreddore. Sospirò, avvicinandosi alla ragazza; piano le
tolse il libro dalle mani, posandolo sul tavolino lì vicino,
attentò però, a prendere il segno, o Maka
l'avrebbe assillato per il resto della mattinata. La vide muoversi
piano, chiudendosi a riccio, mugugnando qualcosa di incomprensibile.
Ridacchiò piano, coprendola con la coperta che
lasciavano apposta ai
piedi del divano.
La fissò
accovacciato davanti a lei, mentre le osservava i lineamenti delicati
del viso. Non si era mai preso la briga di farlo così
attentamente. Di giorno avrebbe attirato l'attenzione dei suoi amici, e
di certo non gli andava
di dare spiegazioni del
perchè fissava la sua Meister. Già...
Perchè la fissava? No, meglio non dare una risposta. Erano
mesi ormai che si era accorto di un cambiamento nei confronti dei suoi
sentimenti per Maka.
Si preoccupava quando
rientrava troppo tardi dalle uscite con Tsubaki, Liz e Patty. Quando la
fissava sentiva qualcosa nel suo stomaco smuoversi, e cosa ancora
più importante, quando la guardava parlare con qualche ragazzo amichevolmente... Gli
prendeva uno strano istinto
omicida nei confronti di costui che osava sorridergli.
Bhè, era
naturale, no? Era la sua buki e in qualità di suo amico poi,
doveva proteggerla. Anche dai ragazzi che indugiavano con il loro
sguardo su posti in cui sicuramente non dovevano.
Certo non era cool,
preoccuparsi così tanto con 'miss seno piatto', anche se
ormai non poteva neanche più chiamarla così.
Sospirò frustrato, continuando ad osservarla. La vide
stropicciarsi un occhio e piano aprirlo, ancora sonnecchiando.
"Soul?" Chiese piano, la
voce assonnata.
Il ragazzo sorrise,
mentre un' idea si faceva largo nella sua mente. "No, sono la tua
coscenza." Ridacchiò, guardandola.
Maka parve come
rifletterci. "Umh... E' epr quello che ho fatto l'altro giorno?"
Sussurrò, tirandosi le coperte fino al mento.
Ma è proprio scema,
pensò il ragazzo. C'ha
creduto. "Maka, guarda che-"
"E' perchè ho
dubitato per un secondo di Soul, vero?" Chiese piano, interrompendolo.
L'espressione quasi mortificata.
Il ragazzo
sembrò accigliarsi. Di che stava parlando? "Umh... Forse?
Hai dubitato di Soul? Perchè?" Le chiese, sedendosi a terra.
La ragazza strinse un
lembo della coperta a pugno. "Per quello che mi ha detto mio padre, lo
sai no?" Doveva saperlo, era la sua coscenza, no?
"Emh... Certo."
Annuì il ragazzo. Se avesse scoperto che non era chi
credeva, sarebbe morto di sicuro... Un momento... Che diavolo le aveva
detto quell'idiota di suo padre?
"Non lo farò
più, io mi fido di Soul. Solo che... papà
sembrava così serio. Questo mi ha fatto paura." Gli occhi
verdi erano fissi sul tavolino davanti a lei.
Soul alzò un
sopracciglio. Spirit serio? E chi se lo immaginava? "Tu ti fidi di
Soul, no? E allora non credergli." Disse deciso, guardandola.
Maka annuì
piano. "Una cosa sola mi turba... -cominciò a chiudere piano
gli occhi, tra la veglia e il sonno- Io non so cosa ci sia nel suo
passato... Questo mi spaventa..." Sussurrò rauca, prima che
il suo respiro divenne
pesante, addormentandosi.
Soul rimase li davanti
con gli occhi rubino sgranati, guardando il viso della sua Meister
dormire. Aveva scoperto qualcosa di lei? No, impossibile. E Spirit? Che
ne sapeva Spirit?
Doveva sapere, basta. Si
alzò deciso e scrisse un bigliettino alla svelta, posandolo
sul piccolo tavolo, vicino al libro della ragazza. Entrò
velocemente in camera, vestendosi. Si spazzolò i capelli con
le mani velocemente
ed uscì di casa con le chiavi della moto.
Spirit
sbadigliò sonoramente, appena entrato in casa da una notte
di divertimenti.
Non fu sorpreso quando si ritrovò Stein davanti alla sua
porta, invece, tirò fuori le chiavi. "Umh, cosa vuoi a
quest'ora?"
Il professore si accese
una sigaretta, mentre il riflesso della luce fioca colpì i
suoi occhiali non facendo intravedere i suoi occhi. "Perchè
l'hai fatto, Spirit?" Piano aspirò il fumo, per poi buttarlo
fuori.
L'uomo dai capelli
rubini aprì la porta dell'appartamento, ma non vi
entrò. "Perchè aveva il diritto di sapere." Disse
atono, sicuro di quello che faceva.
Stein si girò
verso di lui, cominciando a girare la vite sulla sua testa.
"Così le hai solo confuso lei idee, non credi?"
"L'ho messa in guardia."
Rispose a tono l'uomo vestito di nero, rigirandosi le chiavi in mano.
"In guardia dici? Umh...
Non ne sarei così sicuro. Forse le voci sono state smentite,
forse non era nemmeno Ren."
Disse Stein, poggiandosi al muro bianco, con la sigaretta tra le labbra.
"Non possiamo saperlo
con certezza però. Io ho avvertito mia figlia e non
rimpiango di averlo fatto." Rispose serio la Death Scythe.
Stein scosse il capo in
segno di diniego. "Se Soul lo verrà a sapere, si
arrabbierà molto e non avrebbe torto."
"Che faccia quello che
gli pare, non ho paura di un ragazzino come lui." Entrò in
casa, chiudendo il professore fuori.
Soul
parcheggiò la moto davanti alla residenza della Death Scythe
e sentì gran parte del discorso. Quindi... Chi stava creando
tutti questi problemi, c'era la possibilità che fosse Ren.
Vide entrare Spirit e
piano raggiunse Stein, con le mani in tasca. L'uomo al zò lo
sguardo, sorridendo, o meglio, ghignando.
"Alla fine sei venuto a
saperlo, eh?" Chiese, con faccia divertita.
Se avesse potuto
ucciderlo con lo sguardo, Soul lo avrebbe fatto. "Perchè
glielo ha detto? Io non ho più niente a che fare con quella
storia, anche Shinigami-sama lo sa."
Stein annuì,
"Lo so anche io, Spirit ha voluto avvertire Maka-chan."
Dichiarò.
"Così ha
fatto solo peggio, Maka ora è confusa. Non capisce cosa
possa centrarci io, e in effetti non lo capisco nemmeno io. Ren non
dovrebbe più creare problemi." Disse la buki, facendo un
passo.
Stein
rilasciò il fumo della sigaretta. "Soul... Ren è
venuta a sapere di Maka."
L'albino
sgranò gli occhi con sorpresa, questo si che era un
disastro. "Oh. Bhè, cosa si aspettava? Che rimanessi legato
a lei per sempre? Sono passati anni ormai." Alzò le spalle.
"... Poi Maka può offrirmi molto di più di Ren."
Stein assunse una faccia
sadica, piegando la nuca di lato. "Su che piano la stai mettendo?"
Soul arrossì
profondamente, muovendo le mani davanti al volto. "M-ma che ha capito?!
I-io parlo... D-del piano tecnico e in battaglia!" Urlò,
nervoso, sudando.
"Certo Soul, certo."
Annuì non convinto il professore.
L'albino si
schiarì la gola. "Umh... Questo è tutto. Dica
alla Death Scythe di non importunare più la mia Meister, non
mi importa se è suo padre. Così la fa preoccupare
inutilmente e non ne ha bisogno." Si girò piano.
"Prima o poi dovrai
dirglielo, Soul. Lo sai questo?" Sussurrò Stein, con le mani
in tasca.
Soul si fermò
di scatto, annuendo piano. "Si. Quando sarà il momento."
"Poi potrebbe essere
troppo tardi, sai? Se è veramente Ren, la causa di tutto
questo, Maka lo verrà a sapere, poi sarà
difficile che riacquisterà fiducia in te."
L'albino strinse i
pugni. "Si vedrà." Camminò fino alla moto, con le
chiavi in mano.
Quando Soul
tornò a casa, erano le 06. 30, aveva ancora trenta minuti
prima di cominciare a prepararsi per la scuola. Con sua grande
sorpresa, Maka dormiva ancora beatamente.
Sorrise piano,
accovacciandosi di nuovo davanti a lei. Le spostò piano una
ciocca di capelli dolcemente, mentre la vide sorridere piano.
Questo era
così ingiusto... Tutto era finito molto tempo fa,
perchè preoccuparsi del passato? Ormai non aveva
più interesse per la ragazza chiamata Ren. Era stata parte
del suo passato, è vero.
Ma ora viveva nel
presente e pensava al futuro e in tutto questo, vedeva solo una
persona. Maka.
Una ragazza che credeva in lui, qualsiasi cosa fosse successa. Che gli
sarebbe restata accanto, nonostante i pregiudizi delle persone. Che
con un bel libro in testa sistemava tutto. Sorrise, avvicinandosi al
suo viso, posando un bacio leggero sulla sua fronte.
"Mi dispiace..."
Sussurrò piano, attendo a non farsi sentire.
In
quel momento, Maka aprì gli occhi...
Una figura sedeva sul cornicione di un tetto. Lunghi capelli color
carammello volavano al fresco venticello. Occhi color cobalto fissavano
l'orizzonte. Ghignò, stringendo una foto nel pugno della
mano, fino ad accartocciarla. "Maka Albarn... Mi riprenderò
ciò che è mio." Sussurrò piano,
lasciando che la foto le volasse via, cadendo in una pozza
d'acua. La ragazza dai capelli biondo cenere e occhi verdi
sorridenti rappresentata nella foto, affondò senza far
rumore.
Next:
Ren
_________________________________________________________________
Angolo dell'autrice:
Bene, bene... Chi è questa Ren? Che cosa ha a che fare con
Soul?
Ebbene sì, vi terrò ancora sulle spine. Mi
dispiace, ma ci vorrà ancora un pò prima che si
scopra proprio tutto.
Posso dirvi che nel prossimo capitolo
questa misteriosa ragazza incontrerà di persona Maka e...
No, basta... E' anche troppo u_ù.
Bhè, spero comunque che questo capitolo vi sia piaciuto ^^.
yaya_sana: Grazie mille yaya,
xD. So che tu sai già quasi tutto, miraccomando zitta, eh
XD. Allora... Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, anche se so
che è un pò corto ^^'. Un bacione, alla prossima
^^
P
Chan:
Ed ecco che è entrato in scena anche Stein XD!
Contenta? Spero di si ^^ Spero anche che il capitolo ti sia piaciuto,
alla prossima!
sarainsb: Mi dispiace di
tenerti ancora sulle spine, sappi solo che Soul centra, e anche molto
u_ù. Spero che il capitolo ti sia piaciuto, alla prossima!
Sousei
Seki:
Questo è stato scioccante per me XD. Ero convinta che non ti
sarebbe piasciuto, giuro xD. Bhè, spero che continuerai a
seguire la storia, un bacio!
Dimea: Uuuh, sono
contentissima ti sia piciuta la storia, spero continuerai a seguirla ^^
Un salutone, alla prossima!
Rein94: Ti ringrazio molto
per i complimenti e per averla aggiunta ai preferiti, spero che
continuerai a seguirla! Un saluto alla prossima!
|
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Capitolo 5 *** Ren. ***
Ren.
"Soul! Si può sapere cosa stai facendo?"
Il
ragazzo si girò di scatto, intravedendo una cascata di
morbidi capelli color caramello e due occhi vivaci color cobalto.
Piano
raggiunse la ragazza, sospirando."Che seccatura Ren, guardavo in giro."
Dichiarò, incrociando le braccia dietro la nuca.
La
ragazza annuì, come a lasciar perdere e afferrò
piano l'albino per il braccio. "Hey, sai che è passato molto
tempo da quando ti ho confessato quella cosa?" Domandò
seneramente, guardandosi intorno.
Soul
divenne nervoso, annuendo. Si, lo sapeva bene... Era volata una
settimana da quando la partner gli aveva dichiarato i suoi sentimenti
e, di conseguenza, lui le aveva chiesto di farlo riflettere. E
sì, era arrivato ad una conclusione. "Vieni Ren, non qui."
Con risolutezza afferrò il braccio della compagna,
portandola in un vicolo stretto, lontano dal mercato e da occhi
indiscreti. "Suppongo... Che tu voglia una risposta."
Sussurrò l'albino, guardando gli occhi color cobalto della
ragazza, la quale annuì.
"Ma
sai che ne pretendo solo una positiva." Sorrise maliziosamente,
fissandolo. Soul ghignò. Eccolo... Il lato di Ren che lui
non sopportava affatto; Era sempre sicura di vincere e, per quanto a
volte in battaglia fosse un bene, lui non sopportava questo carattere
da miss-io-sono-tutto-e-tu-non-sei-nessuno.
Lui
voleva molto bene a Ren, ma come una sorella minore, niente di
più. "Allora mi dispiace, Ren. La risposta è no."
La
fissò... Dall'espressione che assunsero gli occhi della
ragazza, capì
che il disastro sarebbe cominciato.
"Soul!" Una voce
femminile lo richiamò dai suoi pensieri rigettandolo nella
realtà. Maka gli stava praticamente urlando nell'orecchio
con un' aria imbronciata e le guance rosse per la corsa appena terminata.
L'albino la
guardò sorpreso. "Maka? Che vuoi?" Ecco la sua aria da duro
o, più comunemente chiamata, da cool,
riemergere. La Meister alzò un sopracciglio,
indignata da quel tono, guardandolo dalla testa ai
piedi. "Come che c'è, brutto idiota? Ti sto chiamando da tre
quarti d'ora! Avevamo deciso di riincontrarci davanti al bar, almeno
mezz'ora fa, caro il mio Soul!" Urlò,
nuovamente, nell'orecchio dell'albino.
Il ragazzo
sbuffò, annuendo, "Va bene, va bene. Andiamo." Senza
pensarci le afferrò la mano, cominciando a camminare per le
vie del piccolo mercato. Un mercato... Proprio come quella volta.
Scosse la testa, stringendo la presa. Maka non era Ren, questo era
palese.
La sua Meister attuale
non era così piena di se come quella precedente.
Sì, Maka aveva fede, ma aveva molto più coraggio.
Questo la faceva andare
avanti tappa dopo tappa, diventando sempre più forte. Maka aveva fiducia negli altri,
aveva degli amici che facevano parte della sua famiglia e si sarebbe
sacrificata volentieri per uno di essa.
Ren era bella. Non una
bellezza particolare, era solo bella. Soul sorrise a se stesso
riflettendo; Maka batteva la ragazza anche in questo. La Meister non
era affatto bella, per niente. Non era sexy, non era gentile,
carina o compita. Non aveva modi dolci o signorili... No, decisamente
non era femminile o dolce. Maka però, era pulita. Nella sua
anima Soul non riusciva a vedere nessuna macchia, lei
era solare. Tanti suoi sorrisi sembravano risplendere più
del sole stesso. Sapeva farsi rispettare e si guadagnava la stima di
tutti. Era semplicemente Maka. Ultimamente
però, doveva ammettere che si era soffermato a guardarla
molto spesso, il suo corpo era mutato, era normale. Ora, quando la fissava troppo, si
ritrovava ad arrossire come un perfetto idiota, ricordandosi di
distogliere lo sguardo, o sarebbe rimasto a guardarla per ore. Soul era
sempre stato colpito dalla forza d'animo di Maka; lui mangiava le anime
e, era sempre stato sicuro che quella di Maka, doveva essere deliziosa.
La ragazza
guardò la sua buki trascinarla per le vie del mercato; oggi
Soul era davvero molto strano. Quando si era svegliata, -scoprendo
così di essersi addormentata sul divano-, se lo era ritrovato a pochi
centimetri dal viso, con le labbra ancora sulla sua fronte. Era
scoppiato il finimondo.
Si era alzata di scatto
urlandogli contro i peggio epiteti, buttandogli uno o due cuscini in
volto. Nel secondo però, che la sua furia era ancora
assopita, lo aveva osservato bene e, il suo cuore, aveva iniziato una corsa
senza fine, pompando con una tale forza da farle male. Il sangue era
immediatamente corso alle guance, e una strana vocina gli aveva
sussurrato:
"Ti piace non è
così? Smettila di mentire a te stessa." Si,
domanda provocatoria, a cui il suo cervello aveva subito risposto con
un deciso: "Sì
!" E lì si era data dell'idiota completa, per poi risvegliare i suoi
istinti guardando Soul, e dandogliene di santa ragione.
La ragazza
sospirò, guardando l'albino e lasciandosi trascinare da lui,
lanciando occhiate alle bancarelle piene d'oggetti colorati che lei
adorava.
Soul sbuffò,
sentendola rallentare, e piano le lasciò la mano dandole la
possibilità di comprare qualche oggetto.
Facendo due passi si
poggiò ad un muro li vicino, guardando la sua Meister da
lontano e sorridendole. Chiuse per un momento gli occhi, ricordando
alcuni momenti passati. Le avventure che i due avevano affrontato.
Qualcosa di inimaginabile.
Un venticello leggero
alzò una fragranza di fiori di ciliegio.
Gli occhi di Soul
scattarono. Il suo naso conosceva troppo bene quel profumo. Era
allarmato. I suoi occhi perlustrarono centimentro per centimetro alla
ricerca di una figura minuta. Si fissarono per interi secondi su persone
mai viste. Finché si calmò. Non era possibile, la
mente gli stava giocando un bruttissimo scherzo.
"Ciao Soul."
Sobbalzò,
girandosi di lato per incontrare una cascata di capelli color
caramello, un paio d'occhi color cobalto ed un ghigno non molto
amichevole. Il respiro dell'albino si fermò, ad un tratto,
tutte le
sue convinzioni, il suo coraggio... Sparirono.
Lasciarono posto a ricordi che pensava di aver cancellato. Lo sguardo
corse subito in direzione di Maka che, inconsapevole del pericolo,
stava guardando dei vasetti
di vetro soffiato.
"Oh, sta tranquillo, la
tua Meister è al sicuro. Per ora." Sorrise la ragazza.
Soul
deglutì, prese forza e la guardò dritto negli
occhi che un tempo, sì. Un
tempo aveva amato.
"Ren." Un
sussurrò flebile e nostalgico.
La ragazza fece una
smorfia. "Si, Soul. Sono io. E' trascorso molto tempo, non è
vero?"
Soul pensava che
sarebbe stato calmo, che i suoi sentimenti per Maka lo avrebbero
aiutato ad attutire il colpo. Bhè, si sbagliava.
"Cosa ci fai qui?"
"Mi ferisci Soul. Sono
anni che non ci vediamo e mi parli così? Pensavo noi fossimo
amici." Sorrise mesta, per poi guardare l'albino negli occhi.
"No, Ren. Io non sono
tuo amico. Non voglio avere niente a che fare con te!" Quasi
ringhiò la buki, guardando con odio la ragazza.
Ren sorrise, guardando
la ragazza dagli occhi verdi pagare un oggetto colorato dentro una
busta. Il suo ghigno si trasformò in uno sguardo d'odio puro.
"L'ami ?"
Soul si
irrigidì, girandosi e guardando Maka per un momento.
"C-Cosa?"
La ragazza lo
fissò negli occhi, decisa. "Rispondimi. Tu, l'ami?"
"Tks. No, certo che
no." Cercò di essere convincente, almeno. Non sapeva
nemmeno lui quello che provava per Maka, ma sperava che Ren non se ne
fosse accorta.
La ragazza sorrise.
"Non sei mai stato bravo a raccontare bugie, caro il mio Soul." Ren si
fece avanti, allungando una mano sulla guancia dell'albino, ma prima
che riuscì a sfiorarla, questi si ritrasse. Ren sorrise amaramente. "Una
volta... C'ero io al suo posto."
Soul strinse i pugni.
"No, Ren. Non sei mai
stata al suo posto."
La ragazza
indurì lo sguardo, alzandolo dritto su di lui. "Bene. Goditi
la tua Meister finchè puoi, Soul. Ricorda la mia maledizione
e sta pur certo che si avvererà... -La ragazza si
bloccò un attimo, guardando il pavimento,- ... Il
dolore che mi hai fatto provare... Non te lo perdono!"
L'albino
guardò la ragazza girando lo sguardo. "E' passato tanto
tempo, Ren. Non mi importa più."
"Soul!" Una voce fece
girare i due ragazzi. Se lo sguardo dell'albino era tremendamente
preoccupato, quello della ragazza era felice. Davvero raggiante.
Soul si girò
con furia verso Ren. "Vattene!" Quasi urlò, mentre guardava
Maka correre verso di loro.
"Umh, fammi pensare...
No. Penso mi godrò la scena." Sorrise.
La Meister
arrivò di corsa, riprendendo fiato, per poi sorridere al
ragazzo. "Non indovinerai mai quello che ho preso!" La
felicità di Maka si spense, non appena vide il volto dell'
albino.
"Soul? Tutto bene?"
Il ragazzo si
girò, stringendo i pugni. "Maka, lei è... " Si
girò verso Ren, ma lei non c'era più.
Sranò gli occhi.
Maka si
affacciò, guardando il vuoto. "Umh? Chi? Io non vedo
nessuno. Stai bene Soul?" Lo guardò preoccupata.
Il ragazzo
deglutì, guardando un piccolo pezzo di carta di giornale,
con un qualcosa scritto in rosso in piccola calligrafia: "Bye".
"Sì, sto benissimo." Prese la Meister per mano e
calpestò il pezzo di carta, incamminandosi.
_
I ragazzi arrivarono
davanti casa nel silenzio più totale. Maka non capiva lo
strano atteggiamento della sua buki, sembrava avesse visto un fantasma.
La ragazza stringeva una busta tra le mani; aveva comprato un regalo per
l'albino. Non sapeva perchè, ma quando aveva visto quell'
oggetto sulla bancarella aveva capito che doveva comprarlo per Soul.
Sospirò e
prese fiato. "Senti Soul, -..."
"Scusami Maka, io...
Vado a fare una passeggiata. Torno per cena, okay? A dopo." L'albino
non le diede tempo di ribattere che le lasciò il polso e
corse via senza guardarla in faccia.
Maka lo
guardò stupita, con un sopracciglio innarcato e la rabbia
che si faceva strada. Con riluttanza cacciò le chiavi,
aprendo la porta principale.
Sospirando la richiuse
dietro di se, e posò la busta con il regalo sul tavolo.
"Stupido Soul!" Borbottò.
Piano tirò
fuori una piccola scatola e sopra ci attaccò un biglietto: "Per Soul. Ma rimani comunque un'
idiota !" Sì, la seconda frase poteva
risparmiarsela, ma la scrisse lo stesso.
"Lui esce quando vuole?
Benissimo! Allora io andrò a casa di Tsubaki per cena! E poi
vedremo!" Dio, quanto la faceva infuriare. Sospirò e decise
di andarsi a cambiare.
Quando entrò
in camera però, si accorse che non tutto era come lo aveva
lasciato.
Gli occhi della ragazza
si ampliarono. "Ma... Ma che cosa...?" Si guardò intorno;
vestiti a terra, i vasetti a cui teneva tanto distrutti, il letto
sottosopra, le ante dell'armadio spalancate. Cosa diavolo era successo?
Dall'angolo della
camera si ergeva una figura. Si potevano distinguere i corti capelli
ramati e gli occhi più verdi e scintillanti che avesse mai
visto.
"Ciao Maka."
Next -->
"Stai dicendo che
è tornata? L'hai vista, Soul?" La voce di Stein era
instabile.
"Sì."
-
"Quando sono tornato a
casa, Maka non c'era!"
___________________________________________________________________________________
Angolo dell' Autrice:
Chiedo venia. Venia
assoluta!
Anzi, penso non basti.
Mi dispiaceeeeeeeH >____<.
Sono successi i
peggiori macelli, e non ho avuto tempo d'aggiornare, scusatemi
ç_________ç.
Cooomunque, spero che
qualcuno segui ancora questa storia!
Aaaaaah,
però, sinceramente, la fine non ve l'aspettavate, eh?
Chi
sarà il misterioso personaggio in camera di Maka? ... Non ve
lo dico u.u.
Chissà, forse ci arrivate da soli, bha. Vedremo.
Comunque, non pensiate mai che io abbandoni questa storia, ci sono
troppo affezionata u_u.
Mi dispiace che il capitolo sia corto, ma volevo finisse proprio con la
comparsa di questa "nuovo personaggio".
La storia di Soul con Ren, la scriverò pezzo per pezzo in
ogni capitolo. Così che non diventi pesante, ma
che vuoi intanto capiate per bene quello che successe.
E adesso, un grazie a chi ancora mi segue pazientemente.
P
Chan: Ti ringrazio
perchè mi segui ancora, questo per me è
bellissimo ** Spero leggerai anche questo capitolo. Stein qui non si
è visto ma, nel prossimo, (Come si vede dal Netx),
farà la sua comparsa, e succederanno parecchi macelli u.u.
Sì, Ren è stata la prima Meister di Soul, ma
purtroppo non è capace di farsi gli affaracci propri ed
è gelosa marcia della nostra Maka. Cosa
combinerà? E questo nuovo personaggio?
Spero di averti intrigata un pò di più. Baci,
alla prossima ;)
yaya_sana: Yaya ^^, da quaaaaaantoH
tempo xD! So già che Ren non ti è molto
simpatica, (Praticamente sono l'unica che l'adora, ho capito xD),
quindi deduco che dopo questo capitolo l'hai odiata ancora di
più. PeeeeeerfettoH u.u. Dai, Soul ha
ammesso qualcosa, e ... Questo nuovo personaggio in camera di Maka? Chi
è? Ohoh, non te lo dicoooo xD.
Tanto lo scoprirai tra uno o due capitoli u.u.
T'adoro <3.
sarainsb: Perfetto. Deduco che anche tu
odi Ren. Come non detto, la odiano tutti XD! La storia con Ren la
scriverò mano mano che vado avanti. Ci sono molte cose che
nessuno si aspetta, già lo so u.u. Spero comunque che il
nuovo personaggio ti abbia incuriosito ;)
Un bacio, alla prossima!
Dimea: Chiedo scusa anche a te per
aver tardato tanto con l'aggiornamento :( Ti ringrazio dei tuoi
continui incitamenti! Spero che continuerai a seguire la storia!
Sì, anche tu odi Ren XD Non è una
novità! Spero però che il nuovo personaggio ti
abbia incuriosito. Nel prossimo capitolo si sveleranno mooolteH cose. E
succederanno mooooltiH casini xD Spero mi
seguirai ancora!
Un bacio ;)
Maka27: Non
sai quanto mi abbia fatto felice che tu abbia letto la storia
**. Sono davvero contentissima anche che ti sia piaciuta u.u. E anche
tu odi Ren XD Adesso formiamo il fun-club, e l'unica che l'adora sono
io :( Però adoro molto di pià Maka u.u. Ovvio xD
Spero ti abbia incuriosita il nuovo arrivato. Succederanno macelli dal
prossimo capitolo in poi, già qualcosina dal Netx si
capisce... Chissà. Bhè, spero continuerai a
seguirmi.
Un bacio, alla prossima ;)
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