Chiudeva i ricordi nelle scatole di cartone. di EmilyFemmeFatale (/viewuser.php?uid=15087)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chiudeva i ricordi nelle scatole di cartone. ***
Capitolo 2: *** A volte li riapriva e controllava il loro interno. ***
Capitolo 3: *** ...ma sono pur sempre scatole. E sono fatte di cartone, non sono indistruttibili. ***
Capitolo 1 *** Chiudeva i ricordi nelle scatole di cartone. ***
NdA:
non mi aspetto
recensioni o che... è uno sfogo, dovevo dare voce ai miei
pensieri.
Drabble di 105 parole.
Chiudeva
i ricordi nelle scatole di cartone.
“Innamorato...
innamorato è una
parola grossa. Mi piace molto. Mi ha detto che sta bene con
me.”
Occhi scuri innamorati, occhi
chiari in aspettativa. Julie guardava silenziosamente Arthur e cercava
di
pensare a quanto era fortunato il suo migliore amico: aveva trovato la
donna
perfetta e lei lo ricambiava.
Lo guardava concentrata mentre
lui, meticoloso, gli spiegava l’accaduto. Lui era immerso nei
suoi pensieri,
lei si era completamente persa tra i suoi.
Ne chiuse molti in alcune scatole di cartone e li
sigillò in quell’istante.
Forse non era stata brutta l’idea
di stare zitta.
Forse era stato meglio così. Lui
era felice, era questo l’importante.
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Capitolo 2 *** A volte li riapriva e controllava il loro interno. ***
NdA: non conto di scrivere altre
drabble, né di trasformare questa storia in una raccolta.
Sono sfoghi nonsense.
A volte
le riapriva e controllava il loro interno.
E se lui
non fosse stato felice?
Ecco
cosa succedeva quando si
confidava con te, il tuo migliore amico. Sei costretta ad aprire di
nuovo la
mente, a sperare nel nulla quando sai che niente è certo e tutto
è improbabile.
Odiava
il suo modo di fare, era
diventato un idiota per stare dietro a lei. E odiava lei, che lo
prendeva in
giro.
Ma
Julie stava zitta e ascoltava
in silenzio gli sfoghi di Arthur, sperando che la notasse, riaprendo
quelle
maledette scatole di cartone.
“Sono
sceso dal treno per lei. E
lei non è venuta.”
Ricaduta
disgustosamente in un
circolo vizioso.
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Capitolo 3 *** ...ma sono pur sempre scatole. E sono fatte di cartone, non sono indistruttibili. ***
NdA:
penso che questa sarà davvero l’ultima.
...ma
sono pur sempre scatole. E sono fatte di cartone, non sono
indistruttibili.
L’abbracciava stretto, quasi temendo che lui potesse volare
via da un momento all’altro.
Era un’eternità che desiderava stringerlo a
sé, assaporando il suo
profumo e il suo essere.
Lui parlava e parlava e parlava. Lui non si accorgeva mai di
niente.
Lei rimaneva in silenzio ad ascoltarlo, non lo consigliava quella
sera.
Il cuore batteva a mille, l’emozione era troppa per essere
contenuta. Sorrideva ma era triste, era tanto triste. Sapeva che, se si
fosse
dichiarata, l’avrebbe perso.
Avrebbe preferito tenerlo a sé come amico che perderlo per
sempre.
“...ma se ti dicessi che a me piaci?”
fin.
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