Chiudeva i ricordi nelle scatole di cartone.

di EmilyFemmeFatale
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chiudeva i ricordi nelle scatole di cartone. ***
Capitolo 2: *** A volte li riapriva e controllava il loro interno. ***
Capitolo 3: *** ...ma sono pur sempre scatole. E sono fatte di cartone, non sono indistruttibili. ***



Capitolo 1
*** Chiudeva i ricordi nelle scatole di cartone. ***


NdA: non mi aspetto recensioni o che... è uno sfogo, dovevo dare voce ai miei pensieri.
Drabble di 105 parole.

Chiudeva i ricordi nelle scatole di cartone.

 

“Innamorato... innamorato è una parola grossa. Mi piace molto. Mi ha detto che sta bene con me.”
Occhi scuri innamorati, occhi chiari in aspettativa. Julie guardava silenziosamente Arthur e cercava di pensare a quanto era fortunato il suo migliore amico: aveva trovato la donna perfetta e lei lo ricambiava.
Lo guardava concentrata mentre lui, meticoloso, gli spiegava l’accaduto. Lui era immerso nei suoi pensieri, lei si era completamente persa tra i suoi.
Ne chiuse molti in alcune scatole di cartone e li sigillò in quell’istante.
Forse non era stata brutta l’idea di stare zitta.
Forse era stato meglio così. Lui era felice, era questo l’importante.

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Capitolo 2
*** A volte li riapriva e controllava il loro interno. ***


NdA: non conto di scrivere altre drabble, né di trasformare questa storia in una raccolta.
Sono sfoghi nonsense.

 
A volte le riapriva e controllava il loro interno.

 

E se lui non fosse stato felice?
Ecco cosa succedeva quando si confidava con te, il tuo migliore amico. Sei costretta ad aprire di nuovo la mente, a sperare nel nulla quando sai che niente è certo e tutto è improbabile.
Odiava il suo modo di fare, era diventato un idiota per stare dietro a lei. E odiava lei, che lo prendeva in giro.
Ma Julie stava zitta e ascoltava in silenzio gli sfoghi di Arthur, sperando che la notasse, riaprendo quelle maledette scatole di cartone.
“Sono sceso dal treno per lei. E lei non è venuta.”
Ricaduta disgustosamente in un circolo vizioso.

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Capitolo 3
*** ...ma sono pur sempre scatole. E sono fatte di cartone, non sono indistruttibili. ***


NdA: penso che questa sarà davvero l’ultima.  

...ma sono pur sempre scatole. E sono fatte di cartone, non sono indistruttibili.

 
L’abbracciava stretto, quasi temendo che lui potesse volare via da un momento all’altro.
Era un’eternità che desiderava stringerlo a sé, assaporando il suo profumo e il suo essere.
Lui parlava e parlava e parlava. Lui non si accorgeva mai di niente.
Lei rimaneva in silenzio ad ascoltarlo, non lo consigliava quella sera.
Il cuore batteva a mille, l’emozione era troppa per essere contenuta. Sorrideva ma era triste, era tanto triste. Sapeva che, se si fosse dichiarata, l’avrebbe perso.
Avrebbe preferito tenerlo a sé come amico che perderlo per sempre.
“...ma se ti dicessi che a me piaci?”

fin.

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