{I compleanni del Next Genearion}

di Alexys_Tenshi
(/viewuser.php?uid=78561)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** [Speranza] ***
Capitolo 2: *** [Sogno] ***
Capitolo 3: *** [Ricordi] ***



Capitolo 1
*** [Speranza] ***


Grammatica e sintassi : 6/10
Stile: 7/10
Originalità: 6,5/10
Caratterizzazione personaggi: 6/10
Gradimento personale: 2,5/5
Totale: 28/45

Devo dire che questa fic mi ha lasciato un po' di perplessità. In primis per alcune scelte stilistiche e sintattiche. Sono questi aspetti, oltre che ad una caratterizzazione dei protagonisti non proprio perfetta, probabilmente ad abbassare il voto a questa fic, che probabilmente, se sviluppata meglio, avrebbe avuto degli spunti molto interessanti. Purtroppo non mi hanno convinta molto i blocchi narrativi che hai creato descrivendo il flashback iniziale, il sogno e il ricordo: insomma, diciamo che scrivere inizio flashback, scrivere ciò che è successo nel passato e chiudere con fine flashback, a livello descrittivo spezza molto la narrazione. A mio avviso sarebbe stato molto meglio se avessi scritto una cosa del genere: A Makoto improvvisamente venne in mente ciò che lei e Yakari si erano detti qualche tempo prima. (piuttosto che scrivere Makoto ebbe un flashback, e al posto di staccare con 'inizio flashback tipo stile copione teatrale, lasciare ciò che hai scritto utilizzando magari il trapassato prossimo al posto del passato remoto). Ho riscontrato anche altri errori nell'uso dei tempi verbali in questa frase: I suoi genitori mancavano dal Villaggio da quando Makoto aveva quattro anni e da quel giorno non li ha più rivisti, ma lei non poteva sapere che i suoi erano morti in una missione, per questo motivo non si è mai persa d´animo ed è sicura che ritorneranno. (l'uso del presente è sbagliato, avresti dovuto lasciare l'imperfetto) o anche qui (ma credo che sia un errore di battitura) Ricordo ancora che sei anni fa durante la mia festa di compleanno cerca di rubargli la spada. Poi ci sono diversi errori nella punteggiatura che in alcuni punti ho trovato completamente mancante, alcuni apostrofi mancanti (un espressione), o imprecisioni in altre frasi come questa: Ma cosa stavi facendo prima che arrivassimo?" Disse Toby (meglio chiese Toby). Poi non so, anche la fine mi è sembrata un po' troppo sospesa, come se forse avessi avuto fretta di concludere, e gli episodi dei compleanni un po' troppo slegati tra loro, anche se ognuno è stato trattato in maniera molto carina e a tratti un po' triste: personalmente avrei cercato un maggior collegamento tra tutti i personaggi da te trattati che a quanto ho capito hanno avuto un distacco difficile dai propri genitori, quindi forse, questo tema, sarebbe stato interessante da unire a quello del compleanno dei ragazzi, sviluppando in questo modo anche le singole personalità. Ecco, forse avrei approfondito un po' di più certi argomenti, comunque lo stacco speranza, sogno e ricordo non è male, anche se forse spezza troppo la coesione narrativa, ma probabilmente questa è un mio personalissimo gusto che può essere condiviso o meno. Infine il tuo stile, anche se a tratti un pochino acerbo, è potenzialmente molto buono. Per qualsiasi domanda o chiarimento sono a tua disposizione :)
Brava anche a te!
http://i40.tinypic.com/kb5e0.jpg

Nick Autore: Killuale 94

Titolo: {I compleanni del Next Generation}

Fandom: GdR

Genere: Generale

Protagonisti: Makoto Yamamuri – Shannon Sakaname – Sciangri Imichi

Rating: Verde

Pairing: nessuno

Avvertimenti: Raccolta - One-shot

Note dell’autore(facoltative):

Trama: La raccolta parla di alcuni personaggi del “GDR Naruto Next Generation” nel giorno del loro compleanno.

{I compleanni del Next Generation}

A Ryma perché ha voluto una fanfiction su di lei.
A Sciangri perché è la mia gemy ^^.
A °Shannon° perché mi ha fatto iscrivere al Next.
A Toby, Killuy e Shaq perché i loro personaggi mi sono stati d'aiuto.

[Speranza]

Il sole rosso fuoco sembrava voler bruciare il cielo.

Makoto stava tornando a casa dopo un’intera giornata passata ad allenarsi con la sua compagna di squadra. Quel giorno così speciale per lei l’aveva dovuto passare ad allenarsi senza sosta, per migliorare le sue tecniche ninja, in vista della prossima missione che avrebbe ricevuto tra qualche giorno.

Non ho proprio voglia di tornare a casa. Come ogni anno anche oggi nonna non si ricorderà che è il mio compleanno, con tutte le faccende e le compere che avrà da fare. L’unico che mi farà gli auguri, come sempre, sarà Yakari. E poi vorrei che i miei tornassero almeno per quest’anno.

La ragazza sospirò e lanciò un calcio a un sassolino che intralciava la sua strada. Camminava distrattamente per le vie del Villaggio della Sabbia e ogni tanto si sistemava i capelli rossicci che teneva rigorosamente sciolti quando, all’improvviso, una mano le toccò una spalla.

Makoto si girò di scatto e, dopo un attimo di spavento, vide dietro di lei il suo amico Yakari Yagami.

“Ah sei tu. Mi hai spaventata stavolta.” Le disse la ragazza portandosi le mani al petto.

“Scusami non volevo.” Le disse il ragazzo. “Facciamo la strada insieme?”

“Perché no. A patto che mi dai qualche bella notizia e qualche novità” rispose la ragazza che si era già messa in cammino.

Si misero vicino e Yakari la guardò preoccupato.

“Mi dispiace Makoto.”

La ragazza guardò per terra senza dire nulla. Sapeva già cosa gli avrebbe detto Yakari dopo quella frase. Dopotutto era sempre stato così con quel genere di notizie.

“Non ci sono novità sui tuoi genitori.”

A quella risposta Makoto ebbe un flashback.

*inizio flashback*

Makoto e Yakari si avviavano verso il centro di Suna. Avevano appena terminato una missione di livello B e la chunin e il jounin avevano deciso di fare un giro per la città.

“Yakari mi faresti un favore?” chiese la ragazza al suo amico.

“Certo. Che cosa devo fare?” disse Yakari guardando Makoto negli occhi. Quel giorno li aveva di un castano chiaro e, secondo lui, erano davvero belli.

“Vorrei che mi aiutassi per avere delle informazioni sui miei genitori.”

Yakari accettò di aiutarla e iniziò da subito le ricerche.

*fine flashback*

 “Lo immaginavo. Beh, prima o poi dovrò rassegnarmi.” Disse Makoto dopo un po’.

I suoi genitori mancavano dal Villaggio da quando Makoto aveva quattro anni e da quel giorno non li ha più rivisti, ma lei non poteva sapere che i suoi erano morti in una missione, per questo motivo non si è mai persa d’animo ed è sicura che ritorneranno.

Erano quasi arrivati alla casa di Makoto e i due giovani riuscivano già a scorgere la sagoma di Seiren, la nonna di Makoto, muoversi rapida dentro e fuori la casa immersa in alcune faccende domestiche.

“Allora a domani Yakari.” Disse Makoto avanzando di qualche passo e voltandosi verso l’amico.

“A domani Makoto. Spero di poterti dare qualche bella notizia sui tuoi genitori.”.

Makoto gli sorrise ma ormai Yakari sapeva che i suoi erano finti sorrisi. In realtà Makoto stava male e ringraziava di avere almeno sua nonna.

La ragazza si girò e s’incamminò verso il piccolo tratto che la separava dalla casa.

Nemmeno Yakari si è ricordato che oggi compio gli anni.

“Comunque Makoto mi sembra che oggi sia il 24 Settembre vero?”

Makoto si fermò. Come poteva aver pensato anche per un secondo che il suo amico anzi, il suo migliore amico, si fosse scordato che lei compiva gli anni.

“Mi sembra di si. Sai questo giorno mi suona familiare.” Le disse con un tono allegro ma senza voltarsi.

“Buon compleanno!”

“Grazie mille Yakari!”

Subito dopo corse a casa da sua nonna e le diede un bacio sulla guancia.

“Nonna Seiren scusa se ho fatto tardi. Oggi mi sono allenata più a lungo perché mi sto preparando per una missione. Cosa c’è per cena?”

“Una bella torta per il tuo compleanno. Sai qualche volta mi ricordo le cose importanti.”. Le rispose Seiren posando l’attrezzo da giardinaggio che aveva in mano.

Makoto la prese sottobraccio e insieme entrarono nella loro piccola casa a festeggiare.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** [Sogno] ***


[Sogno]

“Sciangri, piccola mia, finalmente ti rivedo dopo molti anni.”

“Chi è che mi chiama? Dove mi trovo?”

Sciangri vedeva tutto buio come se era avvolta nell’oscurità più totale. Come si trovava in quel luogo senza uno spiraglio di luce?

“Mia dolce Sciangri vieni da me!”

“Di chi è questa voce? Perché mi stai chiamando? Io non ti conosco!”

La voce sembrava provenire da ogni angolo oscuro che circondava la ragazza.

“Non mi conosci? Sono io, la tua mamma.”

“Mamma?” disse la giovane stupefatta. “Ma questo non è possibile! Dove sei?”

Sciangri si voltò ma era buio pesto. D’improvviso alla sua sinistra vide una flebile luce.

“Sono da questa parte tesoro. Vieni!”

La ragazza iniziò a correre verso la luce. Quando fu abbastanza vicina, fu accecata e si ritrovò in una stanza completamente bianca. Al centro della stanza c’era una donna dai lunghi capelli biondi e dagli occhi azzurri come il cielo limpido. Non sembrava essere un’illusione anzi, sembrava più reale che mai.

“Eccoti finalmente figlia mia! Avvicinati e fatti abbracciare.”

La giovane si scostò un ciuffo biondo di capelli da davanti agli occhi cristallini che scrutavano la donna con un misto di paura ed emozione. Si, ne era sicurissima, era davvero sua madre. Sciangri corse verso di lei e l’abbracciò forte in modo da non farsela scappare.

“Oh mamma sei proprio tu! Ma dove mi trovo? E come mai sei qui?”

La donna si allontanò di qualche passo per ammirare sua figlia ormai cresciuta e sorridendo le disse:

“Questo è un tuo sogno Sciangri. Sono qui perché oggi è un giorno speciale per te e volevo vederti.”

“Un giorno speciale?”

Si chiese Sciangri con aria interrogativa.

“Ma come, non ricordi che giorno è oggi? Oggi è il 29 Maggio, il giorno del tuo compleanno!”

“Ma certo! Come ho fatto a dimenticarlo oggi compio diciassette anni.”

“Per questo sono venuta a darti gli auguri. So che io e tuo padre ti manchiamo molto ma devi sapere che noi saremo sempre con te, nel tuo cuore.”

Sciangri non riuscì più a trattenere le lacrime. Finalmente era riuscita a vedere sua madre; la sua vera madre. Si avvicinò a lei per abbracciarla ancora e le volle fare una domanda.

“Ma perché mi avete abbandonato al Villaggio della Pioggia?”

La madre restò in silenzio per qualche secondo. Non poteva raccontare la verità sulla loro fuga dal Villaggio della Foglia.

“Il perché è troppo difficile e lungo da spiegare piccola mia. Ma sappi che l’abbiamo fatto per il tuo bene.”

Detto ciò le sorrise e la baciò sulla guancia.

“Ora mia cara è arrivato il tempo di separarci di nuovo, ma sappi che ci rivedremo ancora Sciangri.”

Sul volto della ragazza si dipinse un espressione triste. Doveva separarsi ancora da lei e non voleva che questo accadesse.

“Ti prego resta ancora con me. Non andare via!” le disse.

La donna le rivolse un ultimo sorriso e si dissolse lentamente. Ora Sciangri era rimasta sola e la luce tendeva a scomparire per far posto all’oscurità. Quando intorno a lei era ritornato ad avvolgerla il buio sentì nell’aria la voce di sua madre.

“Ci rincontreremo piccola mia e ricorda che ti vorrò sempre bene!”

“Te ne voglio anch’io mamma!”

Sciangri sorrise e un secondo dopo si svegliò. Un paio di colpi sulla porta dell’appartamento della giovane la fecero sobbalzare. Sciangri corse ad aprire chiedendosi chi poteva essere a disturbarla di prima mattina.

Aprì la porta e si trovò di fronte due ragazze. Una aveva degli strani capelli blu raccolti in un codino e gli occhi viola. L’altra, invece, aveva capelli lilla corti fino al collo e occhi indaco tendenti al viola: Saruwatari Hozuki e Akira Kinji.

“Cosa ci fate a quest’ora di mattina davanti al mio appartamento?” chiese Sciangri ancora stordita dal sonno.

Le due ragazze si guardarono, sorrisero e insieme dissero.

“BUON COMPLEANNO SCIANGRI!”

Sciangri sorrise e, ricordandosi che era il suo compleanno, ripensò al sogno appena fatto mentre le due amiche entrarono nel suo appartamento per prepararla per la festa che le avevano organizzato.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** [Ricordi] ***


[Ricordo]

Era una calda giornata quella del 26 Agosto e Shannon aveva deciso di fare una passeggiata al fiume per potersi godere quei pochi giorni di riposo. Negli ultimi tempi aveva svolto varie missioni di livelli A e aveva anche partecipato come esaminatrice all’ esame per la selezione dei Chunin.

Quest’anno sono stati bocciati molti partecipanti. E tra quelli promossi a Chunin c’erano anche Hana Uchiha e Shizuka Hyuga, eredi dei due Clan più importanti e potenti del Villaggio della Foglia.

Shannon si avvicinò al fiume e si sedette e immerse i piedi nell’acqua limpida e fresca.

Guardò il cielo azzurro e senza nuvole e ripensò ai mesi passati lì al Villaggio.

Da quando sono qui, devo ammettere, sono cambiata molto. Mi sono fatta degli amici e sono diventata più estroversa. Sono anche migliorata molto nelle tecniche e le mie abilità innate sono diventate più potenti. Vorrei che mio padre mi vedesse.

Un piccolo uccellò le passò a qualche metro sopra la testa per poi fermarsi a bere dall’altra parte del fiume.

Chissà se ora sta bene e se non è in pericolo lì al Covo dell’Alba. Forse dovrei andare a trovarlo un giorno di questi. Oggi avrei dovuto festeggiare il mio compleanno con lui. Chissà, magari come regalo mi avrebbe dato Pelle di Squalo, la sua spada. È da quando avevo otto anni che gli chiedevo di darmela.

Ricordo ancora che sei anni fa durante la mia festa di compleanno cerca di rubargli la spada. Lui mi colse in flagrante e per punizione mi disse che avrebbe scelto lui il giorno in cui avrebbe lasciato a me “la sua amata”.

Una folata di vento fece rabbrividire Shannon e un’ombra di un uccello che diventava sempre più grande atterrava vicino a lei. La ragazza alzò gli occhi: non era un uccello ma un bellissimo drago rosso.

L’animale planò a pochi metri dalla giovane ninja, aveva tutta la parte superiore del corpo di un colore rosso acceso, mentre il petto e le ali erano color amaranto. Da sopra di esso scesero due ragazze.

“Toby! Killuy!”

Shannon salutò le due ragazze e le corse incontro.

Toby Uchiha aveva i capelli castani corti e mossi e occhi marroni; mentre Killuy Zoldyck aveva i capelli castano chiaro fino alle spalle e una frangetta che copriva un po’ gli occhi castano scuro che avevano una forma leggermente a mandorla.

 “Ma cosa ci fate qui?” chiese la ragazza.

“Killuy mi aveva chiesto dove ti trovavi, così l’ho portata in groppa a Nop fin qui. Ma cosa stavi facendo prima che arrivassimo?” Disse Toby mentre accarezzava il muso del drago.

“Mi rilassavo e ripensavo ai giorni passati con i miei nonni al Villaggio della Nebbia. Soprattutto questo giorno perché festeggiavamo il mio compleanno!” rispose Shannon con la solita bugia poiché non poteva svelare che era la figlia di Kisame Hoshigaki.

“E perché mi stai cercando Killuy?” le chiese dopo qualche secondo.

“Volevo solo darti una cosa. È anche da parte di Toby.”

Killuy prese da una sua tasca un pacchetto colorato.

Lo diede a Shannon e quest’ultima lo aprì con cautela.

“Non è mica una bomba Shannon! Aprilo dai.” Intimò Toby.

Quando tolse la carta colorata e aprì la scatola, Shannon guardò le due ragazze.

“Allora, ti piace?” chiesero le due in coro.

Shannon prese dalla scatola il ciondolo a forma di sirena e lo legò al collo.

“È davvero bellissimo. Grazie mille ragazze.” Rispose.

Le tre si abbracciarono e tornarono verso il Villaggio.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=506920