Come nel sogno ti amo

di 1918
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***





Edward


Erano le 23 e 30, ormai ero troppo in ritardo per l'appuntamento con gli altri. L'appuntamento era fissato per le 20, al Moonlight Bar. Mi stavo dirigendo verso gli armadietti quando mi avevano richiamato per una emergenza.C'era appena stato un incidente e la ragazza coinvolta era stata subito portata in ospedale. Mi ero subito accorto di quanto la ragazza fosse bella anche se sporca di sangue. Lunghi capelli marroni le incorniciavano un viso a cuore pallido, ma non malaticcio. Le labbra erano carnose e rosse, risaltano sulla sua carnagione pallida,gli occhi chiusi per qualche strana ragione li immaginavo di un marrone scuro.
Mi riscossi da quei pensieri e iniziai immediatamente a operare.
Dopo l'operazione la ragazza, che scoprii essere Isabella Swan, era entrata in coma. Chiesi all'infermiere più vicino di informare la famiglia di Isabella. Per qualche strano motivo, dopo essermi cambiato, non me la sentii di tornarmene a casa. Nella mia mente il viso di Isabella coperto di sangue continuava a intervarlarsi con i miei pensieri. Sapevo benissimo che poteva non superare la notte, non era ne la prima ne l'ultima ad essere entrata in coma, eppure non sapere come stava mi metteva in ansia. Ma perchè proprio lei? forse perchè aveva la mia età, o perchè stava andando in un bar come me. Solo che la sua vita era attacca a delle macchine, la mia no. Glielo dovevo, infondo potevo benissimo stare un po' con lei anzichè tornare subito a casa, lei non sarebbe potuta tornare a casa. Mi sentii in colpa in quel momento, io l'avevo operata, e adesso era in coma. Ero seduto su una sedia scomodissima, ormai erano le 4 di mattina e io ero ancora al suo capezzale. Dovevo ancora chiudere occhio, nonostante il mo turno fosse finito da parecchie ore.
Quando si fecero le 6 l'ospedale ripresa vita. Mi decisi a tornare a casa, pensando che tra meno di dieci ore sarei stato di nuovo in ospedale e che prima di iniziare il mio turno sarei passato a vedere come stava.
Quando aprii la porta dell'appartamento che dividevo con mia sorella, un tornado formato mignon, mi si catapultò nelle braccia." Edward! dove sei stato?" mi chiese con le lacrime agli occhi" Sono rimasto in ospedale, c'è stata un'emergenza poco prima che finissi il turno e poi sono rimasto un po' lì". Quando dissi emergenza Alice scoppiò a piangere" ehi Aly, cosa c'è? è successo qualcosa?" continuava a piangere così la presi in braccio e mi diressi verso il divano. Iniziò a singhiozzare dicendo "Bella, Bella". Dopo mezz'ora si calmò e iniziò a spiegarmi " L'emergenza di cui mi hai parlato, centra una ragazza vero?" come fa a sapere di Isabella? solo pensando al suo nome nella mia mente torna la preoccupazione. Annuisco alla domanda di mia sorella e lei riprende a parlare" Ieri sera noi dovevamo incontrarci al Moonlight no? Ti ricordi quella mia amica di cui ti avevo parlato?quella che ti avevo detta che era perfetta per te? ecco, avevo chiesto a lei di venire per fartela conoscere, solo che... sigh... mentre veniva al bar...sigh... è stata conivolta in un incidente. Mi ha chiamato un paio di ore fa suo papà" Rimasi lì con Alice tra le braccia per molto tempo. La mia mente vagava, l'immagine di Bella ricoperta di sangue si ricorreva tra i miei pensieri. Alice mi aveva parlato spesso della sua amica così diversa da lei. Bella era timida e riservata, amava leggere i classici, adorava la poesia e la musica. Era anche lei medico. Avevamo in comune un sacco di cose, secondo il folletto, eravamo anime gemelle. Lei e i suoi pensieri romantici. Questo mi spiegava perchè quando l'avevo vista in pronto soccorso, avevo immaginato i suoi occhi marroni. Alice aveva nella sua camera un'immagine di lei e Bella abbracciate. Che stupido che ero stato a non pensarci prima! Isabella, Bella!!
Alice intanto si era addormentata tra le mie braccia, mi alzai dal divano e la portai nella sua stanza, adagiandola sull'immenso letto rotondo e rosa. La coprii con il piumone rosa e le acarezzai i capelli. Mi accorsi di quanto in mezzo a quella nuvola rosa sembrasse ancora una bambina da coccolare. Sentii suonare il campanello e mi diressi verso la porta. Guardai nello spioncino e aprii la porta a Jasper." Allora sei a casa, Alice era molto preoccupata. Le avev detto che se per le sette non eri ancora tornato sarei passato. Dov'è Alice?" " è in camera sua che dorme" gli risposi facendomi da parte per permettergli di passare. " Ok vado da lei" disse incamminandosi.
Rimasto da solo nell'ingresso decisi che avevo bisogno di una doccia.
Dopo venti minuti uscii dal mio bagno personale con adosso solo un asciugamano legato in vita mentre con un altro asgiugamano mi frizionavo i capelli. " Mi devi aiutare" una voce dolce, proveniente dalle mie spalle e che non avevo mai sentito. Mi girai lentamente e mi trovai davanti Bella " scusa se sono venuta qui, ma tu sei l'unico che mi può aiutare" mi si avvicinò di un passo. La mia mente non connetteva. Bella intanto continuava a parlare" sei l'unico in grado di vedermi, e sei anche il fratello di Alice, ti prego aiutami" ormai era a due passi da me, i nostri sguardi erano incatenati e l'unica cosa che io fui in grado di fare fu annuire. Era tutto così assurdo, Bella era in coma in un letto d'ospedale e le sue condizioni non erano delle migliori. "Lo so,non dovrei essere qui, infatti non capisco più niente neanche io ma... Il fatto è che avevo dato disposizione, in caso fossi andata in coma, che mi si fosse tolto il sostentamento. Solo che adesso non voglio più morire perché.." le sue guancie si erano colorate di rosa, rendendola una visione dolcissima. Probabilmente indetta dal poco sonno. Si era così sicuramente, stavo per battere le 24 ore sveglio e il fantasma di Bella mi appariva in camera. Però qualcosa tornava, avevo letto tra le carte di Bella che era d'accordo per lo stacco di macchine che la potessero tenere in vita. Era vera o no? questa era la domanda che più mi pressava nella mente. Bella mi si avvicinò ancora e mi sfiorò una mano con la sua. Tutto ciò che sentii fu aria fredda. In qualche modo era consistente, come acqua, ma fredda e leggera. Non riusciva a prendere la mia mano, mi passava attraverso. Ok forse non era una visione dovuta alla mancanza di sonno, forse ero scivolato in doccia. Eppure una vocina nella mia mente mi diceva di crederle. Certo sentire una vocina nella propria testa non dimostrava che fossi vivo, anzi, sicuramente malato.
Bella aveva abbassato lo sguardo, mi sembrava tanto triste e per pochi attimi pensai se i ruoli fossero invertiti. Mi diedi dello stupido, non le avevo mai parlato, era la prima volta che ci incontravamo e lei non era nemmeno umana. Eppure nel mio cuore era scattato qualcosa da quando mia sorella mi aveva parlato di lei. Non credevo che fosse amore, piuttosto curiosità. Non l'avevo mai vista, ne parlato con lei, eppure in un certo senso mi sentivo legato a lei. Lei che adesso mi stava davanti e chiedeva il mio aiuto. Lei che in teoria era in coma, io avevo dichiarato lo stato di coma e adesso era davanti a me. La creatura più bella che avessi mai visto, le foto non le rendevano giustizia." Va bene, ti aiuto" dissi in fine "grazie" sussurrò guardandomi negli occhi. " Ecco, dovresti cercare di rinviare al più tardi possibile la mia morte. Io intanto cerco di svegliarmi, anche se non ho molte idee su come fare". In quel momento mi resi conto che volevo aiutarla sul serio, e non solo perchè era un'amica di Alice. "Ehm, ti dispiacerebbe girarti ? sai vorrei vestirmi e mettermi sotto le coperte'" spirito o no non mi sembrava il caso di cambiarmi davanti a lei. " ehm si scusa" si girò in tutta fretta ma vidi comunque le sue guancie andare a fuoco. Sghignazzai, era così dolce e innocente. Mi misi un paio di boxer larghi blu con dei teschi e una maglietta bianca normale. Mi infilai sotto il piumone e dissi a Bella che era ancora girata di spalle" beh buona notte, io provo a dormire, tra un po' sono le 24 ore da sveglio" l'ultima parola la dissi con uno sbadiglio degno del leone della Metro Goldwyn Meyer." ti dispiace se mi metto vicino a te sotto le coperte? sai fa un po' freddo e vorrei provare a essere normale" mi disse con lo sguardo fisso sui piedi e una facciette degna di una bambina di 5 anni che chiede ai genitori se può dormire nel lettone."certo, vieni pure" le risposi con un sorriso dovuto alla sua espressione.Alzai le coperte e lei si rannicchiò vicino al mio corpo.Tornò la sensazione di freddo, ma non mi diede fastidio. Finchè lo sentivo, Bella era vicino a me. E con questi pensieri mi addormentai.


Salve a tutti ^^
Sono tornata... spero di esservi mancata ^.-
Questa sarà una flash fic di 4 capitoli... penso che ne posterò uno a settimana studio permettendo.. uffa odio gli esami -.-''
Spero che la storia vi piaccia un bacio =*

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***





"Ti amo Edward" le dolci labbra di Bella sussurrarono questo, a pochi centimetri dalle mie."anche io, Bella" mi venne automatico risponderle così. Volevo con tutto me stesso annullare quella distanza, volevo sentire quelle splendide labbra sule mie, gustarne il sapore, la pienezza, il calore. Solo pochi millimetri mi separavano da quella dolce tentazione.
DRINNNNNNNNN DRINNNNNNNNNNNN....
NO la sveglia NO. Non è possibile, era solo un sogno. Sentivo ancora quella strana sensazione sulla pelle, l'aria fredda che mi assicurava che Bella era vicino a me. Cercai alla cieca la sveglia, trovandola in malo modo dopo aver buttato giù l'ipod, il cellulare e Il Risveglio, il libro che stavo leggendo. Sentii Bella sospirare così mi decisi ad aprire un occhio e poi l'altro. Bella era acciambellata sul mio petto, mi aveva preso il braccio destro mettendolo a circondarla. Sembrava così fragile. Nel mio petto esplose un senso di protezione nei suoi confronti, dovevo e volevo salvarla da tutto e tutti. Portai la mano sinistra ai suoi capelli e iniziai ad accarezzarli. Tra le dita non sentivo la solita consistenza che hanno i capelli, ma, era come quando ero bambino e facevo il bagno con la mia mamma e Alice. Mi ricordo che riempiva la vasca di acqua e sapone, il sapone diventava morbido e ricopriva tutta la vasca, io e Alice ci divertivamo a soffiarci sopra e vederlo volare per tutto il bagno. Bella a quelle carezze si era stretta di più a me.
Pensai a quanto sola si sentisse. Solo io riuscivo a vederla, suo padre stava per staccare la spina ai macchinari pensando di compiere il volere della figlia, ed era in coma. Non doveva avere un umore dei migliori. A quel pensiero mi si strinse il cuore. Non volevo che lei fosse triste, avrei preferito esserlo io al posto suo. Subito dopo aver formulato quel pensiero mi diedi dello stupido. Chi era Bella per me? non l'avevo mai vista in vita mia, perché soffrivo all'idea che lei stesse male? Non lo sapevo. Ma Bella mi aveva affascinato dai primi racconti di Alice. Mi sembrava perfetta. O almeno perfetta per me.
Il sogno che avevo appena fatto mi ritornava in mente con molta insistenza. Perché avevo sognato di baciare Bella? Era uno spirito, o non so, un fantasma, non sapevo come definirla. Solo che... in verità Bella non era reale. La vera Bella era stesa su un letto d'ospedale in rianimazione, dopo che l'avevo operata, in coma.
Mi girai a guardare la sveglia, segnava le 17e37,"Bella?"la chiamai, lei alzò lo sguardo fino a fissarlo nei miei occhi. Un brivido mi colpì quando i nostri occhi si incontrarono. "si?" mi chiese in un sussurro." io oggi non lavoro,vuoi fare qualcosa ? " le chiesi fissandola sempre negli occhi"tu cosa fai?"mi rispose timida, era così bella quando era imbarazzata. "beh se vuoi possiamo andare un po' in giro" le risposi esitante" si mi piacerebbe molto" mi rispose con un sorriso dolcissimo. "Ok allora mi preparo... Dove ti piacerebbe andare?" le chiesi imbarazzato, anche perché nella mia testa non c'era niente, solo il vuoto più totale." Mi piacerebbe andare al parco . Da quando sono qui a New York per lavoro, ho pochissimo tempo al parco" ammise incendiandosi di rosso. Era ancora più bella quando arrossiva. Alice mi aveva detto che lei era originaria di Forks, l'aveva conosciuta in quel liceo. Noi ci eravamo trasferiti a Forks quando Aly frequentava l'ultimo anno del liceo insieme a Bella. Io non ero molto a casa in quel periodo, avevo appena iniziato ad andare al college dall'altra parte del paese, a Darthmound. Ero tornato a casa solo per pochi giorni all'anno, che includevano tutti delle festività.Per cui non l'avevo mai vista fino a neanche un giorno prima. Solo i racconti di Alice mi avevano parlato di lei. Era stata così entusiasta quando aveva scoperto che la sua amica sarebbe venuta a New York. Noi ci eravamo trasferiti in quella città quando sia io che Emmett avevamo trovato lavoro là. Emmett aveva aperto uno spaccio di gioielleria all'ingrosso, aveva contatti in tutto il mondo. Mentre io ero stato accettato al Metropolitan Hospital Center. Per Carlisle non era stato un problema farsi trasferire lì, con il suo curriculum. Bella invece, mi aveva detto Alice, lavorava al New York Presbyterian Hospital. Il folletto e Rose, la nostra altra sorella non chè fidanzata di Emm, avevano aperto una casa di moda con il nome di C&C, era una impresa ancora piccola, ma scommettevo che sarebbero arrivate lontane. Jasper, il gemello di rose e mio cognato, aveva aperto uno studio di avvocati. Sorrisi a Bella che sembrava mortificata dalla sua richiesta e le accarezzai i capelli, per quanto potevo riuscirci. Andai verso la cabina armadio gestita da Rose e Aly prendendo un pantalone nero un po' a sigaretta ma sempre con un taglio classico e una camicia nera. Entrai in bagno per cambiarmi. Mi resi conto di aver scelto un completo un po' troppo serio, cosi decisi di arrotolare le maniche della camicia fino ai gomiti e di tirare su il colletto nel complesso non era male, anche se sempre un po' serio.
Appena uscito dal bagno guardo una cosa che non avevo mai osservato: l'abbigliamento di Bella. Indossa una canottiera azzurra, un po' larga e spiegazzata. Come pantaloni un paio di jeans normali, di colore chiaro. Stava divinamente. " Andiamo ?" le chiesi dolcemente, sorridendole e dandole una mano." Si" sussurrò rossa in viso. A quella visione ridacchiai.
***
Eravamo al parco da circa un'ora. Seduti tutti e due sotto un albero, a goderci il fresco venticello che si era alzato poco prima del tramonto. Bella osservava incanta il laghetto davanti a noi, dove il sole che stava per tramontare, creava giochi di colore fantastici. "Vuoi che andiamo via?" le chiesi sussurrando, poiché avevo notato il suo sguardo farsi triste. Non volevo rovinare l'atmosfera che si respirava, di calma e serenità. Sull'altra sponda del laghetto vedevamo un gruppo di bambini giocare a pallone. Girando la testa verso destra, notai che in quell'area era pieno di coppie. Mi venne da sorridere al pensiero di aver sbagliato il posto dove sedermi. Poi mi ricordai che nessuno vedeva Bella e che io e lei non eravamo una coppia. Mi soffermai a pensare perché avesse voluto venire proprio qua. Mi tornarono in mente le sue parole e capii. Bella aveva paura che questi fossero i suoi ultimi momenti. E voleva goderseli a pieno. Non riuscii a biasimarla per questo, aveva ragione da vendere. Al pensiero che Bella non avrebbe superato il coma, che suo padre avrebbe fatto staccare i macchinari, il cuore mi si strinse in una morsa dolorosa.
In quel momento capii di essermi innamorato di Bella.
***
Stavamo tornando a casa, a bordo di un taxi. Bella guardava fuori dal finestrino appoggiata a me. Era bellissima, se pur non reale. O meglio poco reale. Ad un tratto vedi i suoi occhi illuminarsi mentre sullo sfondo appariva la Statua della Libertà. " Possiamo andarci?" mi chiese timida ma con lo sguardo acceso di entusiasmo. " Scusi si può fermare?" chiesi al tassista .
Dopo aver pagato la corsa, aver fatto la coda e aver pagato il biglietto, mi sto avviando verso l'ascensore che ci porterà in cima." Dove pensi di andare?" mi chiese Bella con le mani sui fianchi. Non le risposi ma le risolvi uno sguardo dubbioso." Saliamo a piedi, queste cose bisogna assaporarle" rispose tutta eccitata. Ok va bene, mi ero giurato a me stesso che avrei fatto di tutto per vederla felice. Mi avvicinai alle scale e iniziai a salirle.
546 gradini dopo eravamo in cima alla corona. Ero morto, spompato, disidratato. Era una cosa impossibile, credevo che mi stesse per venire un infarto. Bella si era avvicinata alla ringhiera e stava guardando il paesaggio magnifico rischiarato da un tramonto incredibile. Mi avvicinai a Bella che era di spalle e le cinsi la vita con tutte e due le braccia. La sentii abbandonarsi al mio petto e una gioia mai provata prima nel mio cuore esplose. Mi sentivo così completo con lei tra le mie braccia. Desideravo proteggerla da tutto e tutti. Pochi secondi dopo aver formulato quel pensiero mi incupii. Non poteva proteggerla da tutto, la vera Bella era stesa su un letto di ospedale. Più ci pensavo, più la mia mente cercava di dimenticare quel particolare. Forse avevo tendenze al masochismo. Forse era perché là in alto, da soli, il mondo sembrava essere nostro. Sembrava che potevamo decidere ciò che più ci aggradava, senza tener conto di come in verità fosse la realtà. Bella si girò verso di me e mi mise una mano sulla guancia. Parlò guardandomi negli occhi." Grazie. Sul serio. Oggi è stata una giornata fantastica. Grazie Edward. Volevo ringraziarti anche per un'altra cosa.." a quel punto abbassò lo sguardo e la mano. " Grazie di esistere Edward. Mi sono innamorata di te, attraverso Alice e adesso ho scoperto che ho fatto bene ad innamorami di te. Solo... Solo mi sarebbe piaciuto incontrarci in una situazione diversa, Come tutte le coppie normali. Da umani normali. Invece... Ma questo non toglie che ti amo Edward, con tutta me stessa, qualsiasi cosa succederà." Non riuscivo a parlare, il cervello sembrava in black-out. Bella... Innamorata....Di me. solo questo riuscivo ad elaborare.
Mi avvicinai a lei e le misi una mano sulla guancia e un braccio a cingerle la vita. Le nostre labbra si sfiorarono, per poi assaggiarsi in maniera più approfondita. La bocca delicata di Bella stuzzicava la mia. La sua lingua tracciò il contorno del mio labbro inferiore, procurandomi una scarica elettrica, che si fermò nel basso ventre.
Non so per quanto tempo ci baciammo, mi parve una eternità. Tutto ciò che contava eravamo io e Bella. appoggiai la mia fronte sulla sua e aprii gli occhi. Inorridii. Bella stava diventando sempre più trasparente. Sembrava quasi che si dissolvesse nell'aria, come un sogno effimero, una chimera. In quel momento morii di paura. L'avevo appena trovata, non potevo già perderla." Bella?" la mia voce era un sussurro ma era piena di panico. Cercai di stringerla più a me, come per evitare che scomparisse ma non avevo idea di ciò che facevo. Ero nel panico più totale. Bella, il mio amore." Ti amo Edward" mi sussurrò prima di sparire definitivamente.


Buon pomeriggio a tutti^^
Eccomi ancora qui a postare...
Grazie a chi ha messo la storia tra i preferiti, i ricordati e i seguiti...
Grazie alle 6 persone che hanno recensito
+rere18: tesoro, quanto mi sono mancate le tue recensioni^^... tu e i tuoi complimenti ^//^ trpp gentile... sono contenta che ti piaccia, un bacio <3
+MaryAc_Cullen: sono contenta che la storia ti affascini, spero che anke questo ti sia piaciuto, un bacio<3
+Vampire_Twilight: grazie ^//^ spero ti sia piaciuto, un bacio <3
+vanderbirt: ciao tesoro!!! mi sei mancata molto ^^... beh si diciamo di si, mi sono ispirata un po' a quel film... sempre se ancora vuoi, potremmo scrivere la storia insieme, fammi sapere... spero ti sia piaciuto, un bacio <3
+luna89: sister, sempre trpp gentile ^//^... ti lovvo tntximo, spero ti sia piaciuto, un bacio =*
+giova71: beh grazie ^//^... spero che il secondo capitolo ti sia piciuto quanto il primo, un bacio <3

Grazie a tutti
Un bacio
Martina

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Volai giù per i gradini. Solo metà del mio cervello pensava, il resto era nel più totale caos. Nella metà del caos veniva ripetuto costantemente Bella. Mentre l'altra parte pensava ad un modo per risolvere la situazione. Fermai il primo taxi vuoto che mi capitò sotto tiro. Gli dissi di andare all'ospedale il più velocemente possibile. Non era possibile, la mia Bella, adesso che avevo capito di amarla. Ma dovevo ancora dirglielo. Perché non glielo avevo detto subito, prima di baciarla? Perché ero un cretino, ecco perché.
Un'altra domanda mi pressava, perché Bella era sparita? cosa voleva dire? Le immagini più terribili affiorarono subito la mia mente. Un uomo di circa cinquant'anni vicino al corpo del mio angelo, mentre i medici staccano le macchine. O Bella che muore da sola, senza nessuno accanto. Ma perché devo essere così pessimista? Potrebbe anche essere che si sta svegliando. Però quest'ultima immagine che mi si è formata nella testa, non mi convince per niente, purtroppo. Il taxi arrivò all'ospedale e io mi fiondai giù dall'auto, pagando l'autista con una banconota enorme. Chiamai l'ascensore, ma mentre guardavo i numeri rossi che si intervallavano, decisi che era troppo lento, così mi diressi verso le scale. Le feci tutte di corsa, con il cuore che pompava a mille nel petto. Arrivai di fronte alla camera che era adibita a Bella. Il fiatone che mi aveva lasciato la corsa su per le scale si fermò nell'attimo esatto in cui vidi dentro la camera di Bella. Tutto il mondo si fermò, le ginocchia mi tremarono, la gola mi si arse e mi sembrò che tutto intorno a me fosse diventato buio. Bella era stesa sul letto e mio padre era chino su di lei, con il defibrillatore in mano. Gli infermieri gli stavano intorno, permettendomi di vedere la mia Bella a sbalzi. Il suo corpo era scosso dalle scosse elettriche. Questo voleva dire che il cuore di Bella si era fermato e lei mi stava lasciando. La mia mente realizzò solo questo, ma bastò per far cessare i battiti del mio di cuore. I miei occhi si riempirono di lacrime, cosa alquanto stupida perchè così non riuscivo a vedere il mio angelo. O forse non volevo vederlo. Avrei dato qualsiasi cosa in mio possesso per essere al suo posto in quel momento, Bella doveva vivere ad ogni costo. I miei piedi si erano mossi da soli e mi ero ritrovato vicino al vetro della stanza di Bella, dove le tendine non erano ancora state tirate. Una infermiera mi vide mentre guardavo dentro e si precipitò a chiudere le tende anzichè soccorrere Bella. Volevo urlarle di fregarsene delle tende, che tutta la mia vita era stesa sul quel lettino, più di là che di qua, e lei se ne fregava, pensando alle tende. Un moto di rabbia mi invase, volevo entrare, andare da lei e sussurrarle che l'amavo e che insieme avremmo superato qualsiasi cosa, dirle che io senza di lei non esistevo più. Le lacrime che non mi avevano ancora abbandonato, premettero più forte per uscire. Il destino era contro di noi, era un dato di fatto. La sera che ci dovevamo incontrare Bella aveva avuto un incidente, e quando stavo per dire al suo fantasma che l'amavo, lei inizia a scomparire perché stava... stava... Non riuscivo neanche a pensarlo, non era possibile. Bella me lo doveva, doveva svegliarsi, il mondo senza di lei era una macchia grigia informe, e io avevo bisogno di lei che era il sole, l'aria, la vita del mio mondo. Non so quanti minuti siano passati, ma mi rendo conto di essere ancora in piedi e di guardare il vetro. In quel momento mio padre esce dalla stanza. Mi maledì per non aver mai fatto attenzione alla sua espressione quando doveva dare una brutta notizia ai familiari. Alza il suo sguardo su di me, ma il mio cervello si rifiuta di analizzare la sua espressione. "Edward, come mai sei qui?" registro in parte le parole, e dalla mia bocca esce un unico flebile sussurro" Bella?" mio padre all'inizio sembra non capire ma poi il suo sguardo va alla cartellina che ha in mano."Isabella Swan? non credevo che la conoscessi anche tu, pensavo che i legami stretti si limitassero tra Alice e Rose" ascolto le sue parole come un assetato in mezzo al deserto, ma non mi danno l'acqua che voglio. Finalmente riesco a ritrovare, almeno in parte, l'uso della parola" cosa le è successo?" chiedo con una muta speranza nello sguardo." Beh, ha avuto una crisi, il cuore ha rallentato i battiti, poi si è fermato per 3 secondi così siamo intervenuti, la maschera dell'ossigeno non è bastato più così abbiamo dovuto intubarla" la mia mente registra tutto e continua a rimandarmi le immagini di pochi minuti fa spiegate dalle didascalie di Carlisle. Una domanda trova subito la via per uscire senza che io abbia possibilità di fermarla, forse neanche voglio fermarla." Posso andare da lei?" guardo Carlisle negli occhi, a lui non ho mai parlato di quanto fosse importante per me Bella, forse perchè me ne sono reso conto da meno di un giorno, ma lei è sempre stata importante per me. Forse siamo anime gemelle, chissà. "Certo entra pure" mi dice circospetto. In fin dei conti perchè dovrei entrare? per ricevere un colpo al cuore? Una cosa è sicura, voglio rivederla. " Ah Edward, aspetta un attimo" mi volto verso mio padre con la mano sulla maniglia" Se Bella non si sveglia entro una settimana, procederemo ha staccare tutte le macchine che la tengono in vita, è una sua decisione e suo padre intende rispettarla" Cado nello sconforto più totale, una settimana, mio padre sa quanto poco tempo sia per una persona in coma, le probabilità che si svegli sono ancora alte, ma dopo ciò che è successo... Se credevo di aver toccato il fondo dello sconforto, si è aperta una botola e sono caduto ancora più giù.
Entrai nella stanza, l'odore che alleggiava in tutto l'ospedale era anche qui. Mi diedi dello stupido da solo. Era una cosa logica, ma forse speravo che nella stanza dove Bella dormiva, ci fosse stato odore di fiori e cioccolatini. Mi ripromisi di chiamare un fioraio e farmi mandare tutti i fiori più belli che aveva. Piano mi girai verso il letto e il mio cuore si strinse in una morsa dolorosa. Bella era distesa sul duro letto, un tubo infilato giù per la gola era attaccato a uno dei vari macchinari di fianco a lei. Il battito cardiaco era registrato, i macchinari per le emergenze erano lì vicino al suo piccolo e fragile corpicino che sembrava perdersi nell'enormità del letto. Porca miseria, ero un medico, l'avevo operata io, perchè adesso dovunque posassi lo sguardo tutto sembrava sbagliato? La risposta era una semplice parola: l'amavo. Piano piano mi avvicinai al letto, il mio cuore batteva fortissimo e le gambe erano pesanti. Sfiorai la sua mano, dove un tubicino era collegato alla flebo, facendo attenzione a non staccare niente." Bella? mi senti?" le dico piano mentre con la mano che non è allacciata alla sua le sfioro i capelli, per poi passare alle guancie. Le sensazione che mi da la sua pelle è indescrivibile, è una gioia enorme. Come quando è da anni che non torni in un posto e quando ci vai il cuore ti scoppia nel petto dalla felicità. Bella era così per me, mi sembrava di tornare a casa dopo essere stato via per tanto tempo, forse da sempre. " Bella, ti prego svegliati" non mi ero accorto di continuare a ripetere quella frase, credevo di dirla solo nel mio pensiero. Come non mi ero accorto di piangere." La vita è così ingiusta con noi, mi sono reso conto tropo tardi che ti amavo, e quando l'ho capito tu sei stata portata via da me senza che io non potessi fare niente, non è giusto"le mie lacrime cadevano sul volto di Bella, sembrava che anche lei piangesse. Mi affrettai a toglierle le mie lacrime." Ti prego Bella svegliati" le dissi in un orecchio prima di baciarglielo." Bella, io ti amo" Le baciai la fronte, una delle poche parti del suo corpo che non fosse attaccata a qualche macchina. Guardai l'orologio sulla parete davanti al letto di Bella, segnava le 20 e 03, decisi di passare la notte al capezzale del mio amore. Non sapevo se chiamare o no Alice per dirle quello che era successo, la crisi di Bella soprattutto. Decisi di chiamarla e per dirle che avrei passato la notte in ospedale. -Edward? dove sei? oggi non era il tuo giorno libero?- -Calmati Alice, sono inospedale, sono venuto a trovare Bella e quando sono arrivato papà mi ha detto che ha avuto una crisi- dall'altra parte del telefono sentii dei singhiozzi -Aly, devo dirti una cosa... io... credo... di essermi innamorato di Bella- i singhiozzi di Alice si arrestarono di colpo -Come?- -Beh, ecco, io credo, anzi sono sicuro, di essermi innamorato di lei- i singhiozzi ripartirono- Anche lei è innamorata di te, quella sera dovevate incontrarvi. Non è giusto siete perfetti insieme, e io ho fatto tanta fatica per farvi mettere insieme e adesso lei è così..- lacrime iniziarono ad uscire anche dai miei occhi. la vita era stata così ingiusta con noi, fin dai tempi in cui lei frequentava l'ultimo anno di liceo e io il college.-Alice, senti io passo la notte in ospedale, magari si sveglia..- terminai la frase in un sussurro -Certo Edward, passa una buona notte- -Anche tu- detto questo chiusi la chiamata.
Presi una mano di Bella tra le miei e ci appoggiai sopra la fronte, dopo averle dato un bacio. "Buona notte Amore mio".
Dormire sulla sedia di un ospedale, con la persona che ami a pochi centimetri da te e che forse non supererà la notte è atroce. Tirai fuori dalla tasca il cellulare per guardare l'ora, visto che nella stanza regnava il buio. Un movimento alla periferia della mia vista, catturò il mio sguardo. Sentii stringermi la mano, e con l'altra accesi la luce. I miei occhi si abituarono dopo pochi secondi al cambio di luce, ma non lasciarono mai il viso di Bella. Quando si furono abituati completamente, vidi il mio angelo sbattere le palpebre. Il cuore partì, e automaticamente mi alzai e schiacciai il bottone, per le emergenze, il tutto senza staccare lo sguardo da Bella e le nostre mani intrecciate. Mio padre entrò ma non feci molto caso a lui, tutta la mia attenzione era rivolta a Bella. Lei ricambiava il mio sguardo, sembrava un po' confusa, chissà se si ricordava di quando mi era apparsa sotto forma di fantasma. Carlisle mi fece uscire per togliere alcune apparecchiature a Bella e per farle degli esami di routine. Andai a sedermi nelle sedia davanti alla porta della stanza. Non so quanto aspettai, penso una quindicina di minuti, che a me parvero una eternità. Alla fine Carlisle uscì." Ed, vorrebbe parlare con te" Mi alzai come un automa, e mi diressi verso quella porta. Chissà di cosa voleva parlare, probabilmente lei non si ricordava di me, eppure io si. Entrai nella stanza con quei pensieri. Alzai lo sguardo dal pavimento e vidi che Bella non era più intubata. Mi sedetti nella sedia dove pochi minuti prima mi ero appisolato. Bella mi guardava, i suoi occhi mi scrutavano e io mi sentivo nudo davanti a lei. " Ciao..." mi disse " Ciao" le risposi io. Mamma mia che fantasia ! " Come ti senti?" le chiesi, veramente preoccupato per la sua salute" Diciamo che sono stata meglio" mi rispose con un sorriso al quale io non potei non ricambiare." Io volevo dirti una cosa - iniziò lei con voce incerta- Ecco, credo di averti sognato durante il coma.." ero shockato, Bella si ricordava della nostra git.." Io ho sognato che tu mi hai detto che mi amavi, buffo no?" ammise rossa in volto. La tristezza tornò prepotente in me. Bella non si ricordava della nostra gita ma delle parole che le avevo sussurrato." Già buffo" dissi semplicemente, cos'altro potevo dirle? Lei era tutta la mia vita. Ma forse mi ero sognato tutto, tranne il mio amore per lei, quello era la cosa più reale al mondo. Lentamente mi alzi, lei non si ricordava di quel giorno che ipoteticamente avevamo passato insieme. La guardai per un'ultima volta e poi uscii dalla stanza.
Era notte fonda quando uscii dall'ospedale, dopo essermi fatto tutti i piani a piedi. Mi sentivo strano, come se solo il mio corpo fosse presente. La mia testa sembrava chiusa in una stanza, da dove riusciva a edere tutto ma non poteva interagire. Camminavo lento per le strade illuminate di New York, lontano da tutto e da tutti. Neanche mi ero accorto che aveva iniziato a piovere forte. Mi ritrovai con i vestiti incollati addosso e i capelli fradici. La mia testa non voleva saperne di rimettersi in moto. L'unica immagine che abitava il mio cervello, era Bella con gli occhi aperti che mi guardava andare via. Quasi senza essermene reso conto, ero sotto casa. Cercai nella tasca le chiavi e una volta aperto mi diressi verso la mia camera, volevo stare solo. Niente più Bella.


Scusate per il mio enorme ritardo...
Ieri è finita la scuola, e sinceramente devo dire di non essere contenta...
Il prossimo anno ogniuno di noi andrà in una nuova scuola e non saremo più la 3^ B...
Ieri tutti hanno pianto, ci si è messo perfino un prof con un discorso, hanno pianto anke i maschi... tutti ci siamo abbracciati e anke se mancano gli esami, la consapevolezza di non essere più una classe mi rende triste anche gg..
Vabbè passiamo a cose meno tristi...
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, è l'ultimo... Manca l'epilogo...
Non so se martedì riuscirò a postare, ho l'esame scritto di spagnolo e nel pomeriggio quei cretini della motorizzazione mi hanno fissato l'esame per il patentino -.-''...
meglio mettere da parte i miei problemi e passare ai ringraziamenti...
Grazie a tutti i lettori silenziosi, a chi ha messo la 'storia' tra i preferiti, seguiti o da ricordare...
Grazie ai 7 angeli che hanno recensito:

Vampire_Twilight: Ciao, scs se non ho postato presto, tutta colpa della scuola... Spero ti sia piaciuto, un bacio al prossimo =*
giova71: Ciao! come hai letto si è svegliata, non avere l'ansia, non può succedere niente di male ^.-... spero ti sia piaciuto, un bacio al prossimo =*
RenEsmee_Carlie_Cullen: Ciao! Bella non l'avrei mai fatta morire... Non sono per le storie dove i protagonisti muoiono... spero ti sia piaciuto, al prossimo un bacio =*
rere18: Ciao tesoro! scs se ti ho fatto aspettare é.è.. non volevo... hai ragione EDWARD è EDWARD... devo dire che sn d'accordo cn te, ogni amore dovrebbe essere csì... per fortuna ke esiste il nostro eddino... spero ti sia piaciuto, al prossimo un bacio =*
Mary AC_Cullen: Ciao... sn contenta ke ti sia piaciuto, spero lo stesso di questo ^^... fammi sapere, un bacio al prossimo =*
Isotta: amoreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!! ciauuuu!!! è da un kasino di tempo ke nn ci sentiamo su msn ç_ç... non importa, mi fa piacere ke tu abbia recensito qst ^^... nono, non hanno staccato la spina, come hai letto ha avuto una 'crisi' ( nn so se sia giusto, purtroppo nn sn ancora un medico) spero ti sia piaciuto, un bacio al prossimo =*
vanderbirt: Ciao tesoro ^^... scs se nn ti ho ankora mandato una mail, ma sn in pieno pre-esame... +.+... mi servirebbe una faccietta cn le mani tra i capelli... sei vodafone? cmnq per me va benissimo anke il numero di cell... hai anke msn ? ...cmnq la mia mail è martina.bill@hotmail.it... come vedi hai avuto tutte le risposte nel capitolo... spero ti sia piaciuto, un bacio, al prossimo =*
Grazie a tutti
Un bacio
Martina
Grazie vanderbirt x avermelo fatto notare... avevo controllato, e io riuscivo a leggere uffa -.-''...
Scusate se prima nn si leggeva

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Capitolo 4
*** epilogo ***




Mi rigirai nel letto. L'altra parte è vuota. Non mi sorprendo. Cinque anni sono passati, cinque lunghissimi anni. Non so quasi nemmeno come ho fatto ad arrivare qui. Piano piano mi alzo e mi dirigo in cucina, non prima di aver guardato l'orologio. Sono le 6 e 29. Spengo direttamente la sveglia, ormai non mi serve più. In camera da letto è tutto silenzioso, così mi dirigo finalmente verso la cucina per prepararmi un buon caffè. Alice non abita più con me, tre anni fa si è sposata con Jasper, e adesso lei è incinta. Ahh la mia sorellina, quel bastardo me l'ha messa incinta. L'irritazione tornò come il giorno in cui mia sorella fece l'annuncio, ma ormai lo dicevo quasi scherzando. Quasi. Ormai era al quinto mese. Rose e Emm invece avevano una bambina di 3 anni, ma secondo mio fratello era questione di poco e ne sarebbe arrivato un altro. Sempre il solito" Amore? sono a casa" sentii la porta sbattere, e la voce di mia moglie, bisbigliare dall'entrata. Sporsi la testa dalla porta della cucina, con un gran sorriso in volto."Buon giorno amore, come è andata?" mi avvicinai a lei per darle un bacio sulle labbra." Bene anche se sono un po' stanca" l'ultima parola era storpiata da uno sbadiglio. Cinque anni erano passati, e ancora mi meravigliavo della mia vita.
Era passata una settimana da quando ero tornato a casa dall'ospedale, dopo aver parlato con Bella. Lei era stata trasferita in un altro ospedale, non avevo più modo di vederla. Venni a sapere da Alice che era stata dimessa. Era una domenica mattina, stavo smontando dal mio turno di notte. Ero nel parcheggio diretto verso la Volvo quando vidi una figura appoggiata allo sportello del guidatore. Quando riconobbi Bella il mio cuore si fermò per riprendere a battere al doppio della sua normale velocità. Lei mi si avvicinò con un sorriso su quelle meravigliose labbra. Forse era solo un altro sogno, l'ennesimo da quando Bella era entrata nella mia vita. Non passava notte che io non la sognassi." Ciao Edward" mi disse, sul suo viso un sorriso da infarto, per fortuna che eravamo nel parcheggio di un ospedale.. " Ciao Bella" le dissi io, con voce un po' più esitante." Volevo parlare con te di una cosa, sei molto stanco?" chissà cosa voleva dirmi..." No no, possiamo parlare, dove vuoi andare?" le chiesi, in fin dei conti il parcheggio di un ospedale con le ambulanze che vanno e vengono non è il massimo. " Che ne dici del parco vicino a casa tua?" mi disse sorridendo. Come faceva a ricordarsi-sapere più che altro- dove abitavo? " Ok" risposi esitante, lei mi sorrise e io non potei che rispondere a quel bel sorriso che mi illuminava la giornata.
Bella era arrivata a piedi, per cui salì in macchina con me. Nell'abitacolo regnava il silenzio ma non era un silenzio opprimente, si stava bene. Dovetti lottare contro l'istinto di prenderle la mano e stringerla con la mia sul cambio. Quando arrivammo al parco ci andammo a sedere dove ci eravamo seduti l'altra volta. Mi sembrava che quello fosse un tempo remoto, quasi hai confini della realtà. Bella iniziò a parlare " Io... vedi, di notte faccio un sogno strano ci sei tu, mi porti qui e poi andiamo sulla statua della libertà e poi ci baciamo.." oddio, si ricordava. Non sapevo cosa dirle, dire che era un bel sogno? che aveva molta immaginazione? il cervello mi fumava, forse complice era anche il turno di notte. Vedendo che io non parlavo Bella continuò il suo discorso" Tu l'hai mai sognato?" a quel punto decisi" No, non l'ho mai sognato. Io l'ho vissuto" Bella mi guardò trattenendo il respiro " Mentre tu eri in coma, mi sei apparsa a casa dicendomi che dovevo aiutarti perché avevi firmato dei documenti dove c'erano scritte le tue ultime volontà" Lei mi guardò e con voce flebile mi disse" E il ti amo che ho detto?" decisi di continuare con la linea della verità " Per me conta solo se è la verità" lei abbassò lo sguardo e le sue gote di imporporarono" si è la verità" Mi sembrò che il mio cuore tornasse a battere dopo mesi, che i miei polmoni ripresero aria dopo mesi di apnea. Mi avvicinai alle sue labbra " Anche io ti amo". E ci baciammo.

"Amore cos'hai? Sei pensieroso?" Non mi ero accorto che mi si era avvicinata e mi aveva abbracciato. "No, stavo solo pensando" le risposi aumentando la stretta delle mie braccia intorno alla sua vita. Mi avvicinai ai suoi capelli posando un bacio in quella massa profumata. " Non dovresti stancarti, lo sai.." glielo ripetevo continuamente ma lei non mi ascoltava. " Uffa, è il mio lavoro, come è il tuo. Non rompere" ok io dovevo ricordarmi dei suoi cambiamenti d'umore. Si staccò dal mio abbraccio e andò verso la cucina ma si girò appena varcata la soglia " Hai preparato il caffè?" mi disse con tono di voce normale " Abbassa la voce altrimenti si sveglia... Si scusa credevo che tu arrivassi più tardi" " Edward sai che mi fa venire la nausea!" andai verso di lei e la abbracciai " Scusa" Intanto Bella era uscita dalla stanza e io mi affrettai ad aprire le finestre per far uscire l'odore. Lascia le finestre aperte e andai a cercarla per la casa. La trovai nella stanza di Elizabeth, che la guardava mentre una mano era sul suo ventre già un po' gonfio. Le andai vicino accogliendo la sua schiena sul mio petto e mettendo le mani sopra la sua. Elizabeth aveva ormai 18 mesi, l'avevamo chiamata così perché a tutti e due piaceva quel nome e Bella l'adorava per la principessa Sissi. " Ho aperto le finestre per far girare l'aria" le dissi con la bocca tra i suoi capelli. Lei annuì. Bella aveva da poco fatto la prima ecografia, troppo presto per sapere il sesso dei bambini. Si dei bambini. Erano due gemelli. A me non importava il sesso, mi andava bene tutto purché fossero sani. Nella Stanza l'unico rumore era il lento respiro di Sissi. "Ti amo Bella" volevo che sapesse in ogni momento quanto l'amavo. Lei si girò verso di me e sorridendomi mi disse " Come nel sogno, Ti amo" E si alzò in punta di piedi per darmi un bacio. Il nostro sogno era divenuto realtà.




Salve a tutti =)
si sono io e no non sn un miraggio dovuto al caldo di questi giorni... mamma ke voglia di granita alla menta =Q_________
ok meglio nn divagare...
scusate per il mio enorme ritardo, sono imperdonabile... gli esami mi hanno stressato e ringrazio chi mi ha fatto gli auguri ^^
per fortuna ke sn andati bn anke se speravo nel 10 cosa a cui avevo puntanto per tutto l'anno scolastico ma va bè il 9 è un bel voto...
sono riuscita a prendere il patentino, non aprendo mai il libro... avevo una paura -.-'' a momenti svenivo davanti all'esaminatore... e invece l'ho passato con solo 2 errori O.O sono tornata a casa così... i miei nonni si sono disperati e mi hanno detto che loro il motorino non me lo comprano... però il patentino ce l'ho alla faccia di mia madre ke era convinta che non lo passavo....
Questo è l'epilogo... se io fossi stata Bella avrei chiamato Nessie Elizabeth per due motivi : 1) la mamma di edward si chiamava così 2) la principessa Sissi *-* io adoro la principessa sissi, da quando sono nata... penso ke la mia prima parola sia stata sissi.. ahahah... scherzi a parte io adoro sissi e Romy Schneider *-* meglio ketaglio altrimenti vi racconto la mia gita con la scuola a monaco città atale di sissi giorni in cui ero iperattiva... la sera io e una mia compagna di stanza a cui piace sissi ci mettavamo a ballare vicino all'altra ke dormiva e il bello è ke continuava a dormire....
Devo dirvi ke quest storia a me non è piaciuta molto, ma penso anche a voi... comunque non vi libererete di me perchè tornerò con altre due storie scritte insieme a due mie amiche una è PHOTOGRAPH scritta con luna89 mentre l'altro titolo dobbiamo ancora deciderlo e la scriverò con vanderbirt...
vorrei ringraziare la mia beta e sister luna89 =*
voglio ringraziare voi 5 che mi avete messo tra gli auturo preferiti... non so cs vi siete fumati (=P) ma vi ringrazio =*
grazie a chi mi ha messo tra i preferiti, i seguiti e da ricordare
naturalmente grazie anche ai lettori silenziosi
grazie a chi ha sempre recensito nonostante io noin abbia mantenuto la promessa di aggiornare presto
vanderbit
rere18
RenEsmee_Carlie_Cullen
giova71
Isotta ( complimenti per la tua pagella ^.-)
luna89
MaryAc_Cullen

Ciao a tutti alla prossima storia, spero vi sia piaciuta
e cosa più importante...
Buona visione di ECLIPSE...
forza EDWARD fai vedere cs sei capace di fare a quel botolo pulcioso è.é...
offendetevi pure team cane, io sono e sarò per sempre team EDWARD u.u
qualcuno di voi va al cinema con il laccio rosso ? fatemi sapere
Ciao a tutti =*
Martina

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