Somebody to Love

[SullyMichaela]

L'aveva subito catalogata con una sola parola: noiosa.

Nella sua banale veste d'epoca, nella sua mania di perfezionismo, nella sua vita vita ordinaria, non era nient'altro che una semplice donna di provincia, a cui erano stati affidati figli di un'altra donna. Era diventata madre ancor prima di chiederlo e non si era lamentata affatto.

Uno stinco di santa? In paese giravano tante voci, ma lui, Byron Sully, non dava sicuramente peso ad un mucchio di gente pettegola e falsa.

Lui preferiva starsene in disparte, osservandola di nascosto, studiando ogni suo particolare. In verità, voleva trovare il suo tallone d'Achille.

Ma forse non voleva rendersi conto di una cosa: lei era perfetta, ai suoi occhi.

****

Avevo detto che sarei tornata... Ho mantenuto la promessa ovviamente *-*

Stavolta con una mini-raccolta [ dove per mini intendo un massimo di 10/15 drabble o flash] SullyMichaela, che mi affascinano davvero molto come pairing <3

Il titolo è volutamente ispirato alla canzone dei Queen, per l'appunto "Somebody to love" ©

Grazie a chi ha letto Pioggia e a hikary per aver recensito (Allora qualcuno che conosce il telefilm c'è *__*)

Alla prossima, penso di mantenermi sempre su questo stile romantico-introspettivo. 

Un bacio, Kiki.

2. L'uomo giusto.

Michaela si era posta tante domande prima di mettere in piedi una storia d'amore vera e propria. Era ormai giunta in età da matrimonio – gli anni passavano in fretta, che peccato – e l'unica prospettiva di un domani felice era accanto ad un uomo assolutamente inaspettato, un indiano solitario che andava e tornava quando più gli aggradava. Era agitata, nervosa, confusa.

E se poi le cose non fossero andate nel verso giusto? Se lui si fosse rivelato l'ennesimo abbaglio? Si poneva le stesse domande di una ragazzina nel pieno dell'adolescenza e si vergognava profondamente di ciò. Però, bastava osservarlo insieme a Bryan – ora gli carezzava teneramente la testolina bionda – e tutti i suoi dubbi dissipavano, in un attimo.

Era quello giusto, sì.

3. Assoluta Perfezione

Un attimo di assoluta perfezione.

Michaela riusciva a sfiorare il dito di sua figlia – loro – e le sembrava la più bella cosa della sua vita. In una landa desolata, a chilometri dal paese, insieme ad un medico tutt'altro che affidabile era riuscita a dare alla luce una splendida bambina che adesso sorrideva ai propri genitori. La testolina era un'ovale perfetto, i capelli una massa di fili chiari, il corpicino esile e proporzionato.

Poggiò la testa sulla spalla di suo marito, annaspando con fatica.

«Non è la cosa più bella di questo mondo?»

Chiese lei, piangendo di pura felicità. Sully le accarezzò il volto, poi provò a sfiorare sua figlia. Michaela capì le sue reali intenzioni, così gliela porse in braccio, con estrema delicatezza, così come si faceva con le bambole di porcellana.

L'uomo la guardò qualche secondo, lasciandola sospesa a mezz'aria, per farle sentire meglio gli effluvi boschivi; sorrise la piccina, gli occhioni spalancati erano due diamanti da custodire.

«Sì, ed è solo nostra.»

Disse lui, fiero dell'opera del Creatore.

°°°°

Riferimento alla puntata in cui Michaela partorisce... insieme a Sully! [Dato che si trovano nei boschi, troppo lontani dalla città]. Prima di eclissarmi: ma l'avete vista la puntata di oggi? *___*

(Lui le chiede di sposarla) AW!

*__*

4. Eccitazione.

Se socchiudeva gli occhi le sue palpebre cedevano al meritato riposo e i suoi sensi venivano meno: uno stato d'incoscienza, dopotutto piacevole, la sopraffaceva. Le sue serate si erano fatte ancora più rilassanti da quando condivideva il letto con lui, “suo marito” – faticava ad affiancargli quel suffisso. Anzi, ogni volta che ci pensava iniziava a ridere di gusto, per qualche astruso motivo.

Sully gettò distrattamente sulla sedia la tipica giacca a frange, si liberò degli scarponcini e piombò di peso sul letto, facendo cigolare la rete.

«Questa sì che si chiama grazia»

Sorrise lei, voltandosi dalla sua parte. Sully abbozzò un ghigno, poi iniziò a rincorrere con le dita vellutate la sua pelle, sconvolgendola dentro.

«E questa come la chiami?»

Prima ancor che potesse aprir bocca Sully la compensò, imprimendo sulle sue labbra il suo odore selvaggio e mascolino e sulla sua pelle un dolciastro sapor di amore ed eccitazione.

***

Che dire... voleva essere un tentativo lemon.

Solo che io non ne sono in grado. Nel senso: le mie storie sono spesso a sfondo erotico, ma ciò che intendo io è l'Eros, il Pathos... L'emozione che sconvolge dentro, tutt'altra cosa rispetto al banale e crudo approccio tra due esseri umani. Ringrazio per i commenti:

RoronoaLunalee: grazie *//*... Io sono fiera di aver fatto aprire la sezione, in quanto ci tenevo molto. Essendo un telefilm abbastanza “datato” avevo previsto che non ci fosse, ma non potevo di certo mancare in questa sezione, così sono corsa a chiedere la richiesta XD

Grazie mille!

Gabrycullen: ah, ma questi sono telefilm che non stancano mai. Hanno quell'originalità nascosta, perché i racconti sono molti ordinari, però c'è quel qualcosa che colpisce particolarmente nella trama... Insomma, prende come telefilm. Vogliamo parlare di Sully? Ogni volta che vedo quell'uomo mi sciolgo, soprattutto per quel suo fisicaccio e quei suoi capelli “selvaggi” ma in modo positivo ovviamente (°ç°). Grazie della rece!

Hikary: grazie mille! Perfette? Addirittura? Ho sempre un po' di timore a scrivere sui telefilm, soprattutto di andare ooc XD... sono felice che non risulti così, questa raccolta mi sta prendendo in modo particolare, in quanto mi ritrovo a scrivere su dei personaggi appartenenti ad un periodo storico ben preciso e con un'introspezione molto particolare. Sono contenta che ti piacciano ^^

Alla prossima,

Kiki :)

5. Natale

Sono fiocchi di neve quelli che danzano ballerini nell'aria – e forse anche canterini, visto il lieve tintinnio che fanno gli uni contro gli altri.

Una consistenza irreale nel palmo della sua mano che per legge matematica si scioglie in men che non si dica, limitandosi a dare un accenno della sua presenza. Bryan corre sulla neve, col suo solito fare euforico e curioso. Michaela invece si stringe nello scialle, sorridendo di tenerezza davanti un quadretto così tipico.

«Non era Natale senza la neve»

Blocca le sue spalle, soffiandole nel timpano quella frase. Lei è stupita, frastornata: non se l'aspettava. Sobbalza, ma si riprende subito dopo, facendo combaciare la sua mano con quella dell'uomo – come le era mancato, cielo!

«Non lo era neppure senza di te»

Un bacio, un contatto labbra contro labbra, gelide ma al tempo stesso ardenti.

******

Ho immaginato che Sully arrivasse improvvisamente, dopo esser stato via a lungo (per l'appunto torna il giorno di Natale ^^). Stavolta è tutto di mia inventiva, non ho ripreso

nulla dagli episodi XD (Ma quanto sto attendendo l'episodio del matrimonio ragazze, *___*) 

Già che siamo in clima natalizio - con un freddo che congela le vene - mi pareva giusto fare un tributo ai miei eletti **

Ringrazio gabrycullen del commento, e sì, quoto pienamente :), come si può resistere al fascino di quest'uomo? 

Ringrazio chi ha messo nelle preferite e nelle seguite e i lettori silenziosi :)

Kiki.

6. Our Baby.

“Abbiamo perso il nostro bambino”

Quanta sofferenza in quelle parole... E quale tristezza in fondo al suo cuore aveva provato pronunciando ad alta voce quella frase. Sully è davanti a lei, totalmente scioccato.

L'ha deluso, non è vero?

Si sente una donna inferiore, in quel momento, le manca qualcosa probabilmente: non è in grado di essere madre. Pensieri che la tormentano di giorno così come di notte, quando le tenebre calano e rabbuiano i profili delle case con la coperta di stelle. Il dolore si fa più amaro di notte: tra le pieghe delle lenzuola sono lacrime di sangue, dolorose come solo una spada affilata sa esserlo.

Sully si limita ad abbracciarla, ma Michaela sente già la sua lontananza.

*****

Abbastanza triste questa... Si riferisce all'episodio in cui Michaela confida a Sully di aver perso il bambino, episodio che ricorderò sempre perché mi lasciò molta amarezza.

Ringrazio i lettori come sempre e SARAPHOXY per aver messo questa raccolta tra le preferite, gabrycullen e SARAPHOXY per le seguite **

Kiki.

7. Timori

Sully la sfiorò per la prima volta, ben sapendo che lei non aveva mai amato nessuno prima di allora, in quella maniera. Michaela sospirò di piacere, quando sentì le mani dell'uomo infilarsi sapientemente all'interno della camiciola di cotone.

Non immaginava che potesse essere così... potente. Ogni aggettivo le parve inutile a descrivere un atto così puro – di quella purezza derivante dalla trasparenza dei loro sentimenti – qual era l'amore carnale. Non si curò di sembrare meno impacciata, non si fece troppi problemi: le loro mani si muovevano da sole, guidate dal destino. Dolcemente, Sully guidava una ciocca di capelli all'indietro, ravviava la sua folta chioma, poi sigillava sulle sue spalle un bacio.

Senza timori, senza inibizioni, senza volgarità.

L'amore, tanto idolatrato e cantato, era tutto lì: nei loro occhi.

Note:

Sono in ritardo, lo so ç_ç.

Scusate, ma l'ispirazione se n'era andata ai paesi tropicali... che con questo caldo ci sta pure XD. Comunque, potreste vedere un aggiornamento anche più tardi o, al massimo, domani pomeriggio. Inoltre, il prossimo è l'ultimo capitolo della raccolta u_u.

Ringrazio gabrycullen e pinkgirl per le recensioni, gentilissime *_*. Bene, non sono l'unica che shippa questa coppia, questa sì che è cosa buona XD.

Al prossimo, un bacio,

Kiki <3

8. Ritratto di famiglia

In quel momento, sembrava che Michaela stesse vedendo uno di quei dipinti che si era soliti osservare nelle case degli aristocratici: un delizioso quadretto familiare, ove tutti erano raccolti insieme per una foto ricordo.

Li vedeva tutti insieme: i suoi figli, suo marito, i figli dei suoi figli. Da quella prospettiva, s'accorse di quanto la vita fosse trascorsa rapidamente e di come avesse costruito una famiglia per il semplice fatto che si era trasferita da Boston. Curiose, le manovre del destino.

«Michaela, sbrigati!»

Le intimò Sully, osservandola stranamente impalata. Allorché la donna obbedì, prendendo il suo posto all'interno di quella che poi si sarebbe rivelata una foto.

Era tutta lì, la sua famiglia. Erano tutti lì i loro sorrisi, i loro bronci, i loro gesti d'affetto: avrebbe voluto godere in eterno di quel tepore. Ma, a ben pensarci, quella foto le avrebbe ricordato sempre quanto fosse reale quella sensazione, ogni volta che l'avrebbe guardata.

Ebbe come l'impressione di aver racchiuso un frammento d'eternità in un solo scatto.

***

E questa era l'ultima <3.

Ambientata dopo il finale di stagione... qualche anno più in là, diciamo.

Ringrazio tutti coloro che hanno letto, commentato, inserito nelle preferite/seguite/ricordate *_*. Sono abbastanza soddisfatta, devo dire, di aver aver aperto questa sezione... prossimamente voglio ritornarci *_*.

E mi fa piacere sapere che non sono l'unica a conoscere questo telefilm XD.

Thanks,

Kiki-chan.