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Kouga si
rese conto che l’Orrore era il tizio travestito da mago nel momento in cui lo
attaccò con un asso nella manica.
02. Halloween
- Il premio
per la migliore maschera della serata, va a quel ragazzo laggiù! – annunciò al
microfono un tizio vestito da ornitorinco mannaro, mentre additava il vincitore
dell’ambito premio, che si trovava nel bel mezzo della folla di una discoteca
notturna.
MaKouga era lì per lavorare. Non certo per divertirsi.
03. Saponetta
Kaoru non
riusciva a trovare più la sua saponetta profumata alle rose. Aveva rovistato
dappertutto, ma invano.
- Hai visto
per caso la mia saponetta? – domandò a Kouga, che si
trovava lì nei paraggi.
Lui alzando
le spalle se ne lavò le mani.
04. Vietato fumare
- Signore,
si fermi! Non ha letto il cartello all’entrata? In questo stabile è vietato
fumare! – lo richiamò uno degli inservienti.
Kouga fu
così costretto a riporre il Madoubi e a cercare
l’Orrore senza di esso.
05. Mal di schiena
- Domani
non ci sarò. Ho la schiena che mi duole, e devo farmi visitare. – disse il Cane
da Guardia a Kouga – Per qualsiasi cosa, mi trovi dal veterinario qui all’angolo.
06. Vacanze
- Mare!
- Montagna.
- Ho detto mare!
- E io montagna.
- Ma al mare c’è più divertimento.
- In
montagna c’è più silenzio.
Insomma,
lui e lei stavano come di consueto litigando su dove trascorrere le imminenti
vacanze estive.
Kaoru
patteggiava per il mare, mentre Kougadi gran lunga preferiva la montagna.
Ma
nessuno dei due sembrava darla vinta all’altro.
Gonza
arrivò di soppiatto con un bel sorriso stampato sulla faccia. - Ho appena
prenotato per le vacanze! – esclamò tutto eccitato – Quest’anno
si va’ al lago!
- Una
perfetta via di mezzo tra mare e montagna! – constatò divertito Zarba.
07. Un vero appassionato di film
romantici
Era un
Orrore che amava così tanto i film romantici che se ne
andò via col vento.
08. Un tipico profumo femminile
A cena, Zarba, guardando intensamente negli occhi la sua Silva le chiese: - Cara, che buon profumo che hai. Cos’è?
E lei
come nulla fosse: - Dopobarba.
09. Spot
“Là dove c’è luce, l’oscurità è in
agguato, e il terrore regna. Ma grazie alle nuove
lampade a basso consumo, nessuna bolletta vi farà più paura!”
Kouga
prese il telecomando e spense la tv. La pubblicità proprio non riusciva a
sopportarla.
10. Pub
- Facciamo
alla svelta. Questo posto mi mette a disagio. – sbottò Kouga
nei riguardi di Rei che gli si trovava proprio di fianco.
- Concordo
pienamente con te, fratello. – rispose l’altro, mentre entrambi si apprestarono a varcare la soglia di uno dei pub più
chiacchierati della città: il Brokeback Mountain.
___________________________
Chiedo umilmente e miseramente scusa a tutti voi per avere appena
rovinato un mito.
Malgrado tutto, proprio non ho saputo resistere… io volevo, credetemi, ma è stato più
forte di me, per cui vi chiedo doppiamente scusa, anzi, mi inginocchio per ciò
che ho fatto!
Questa
specie di fic balorda mi ha letteralmente stregata, tant’è che l’ho finita
in un lampo, perché non riuscivo a smettere di scrivere. E
più lo facevo, più mi venivano in mente scenette nuove… Penso che Garo si presti molto a questo tipo di “freddure” o sketch
comici. Ci sono troppi collegamenti che vale davvero
la pena rivedere e rielaborare in chiave ironica. E io
nel farlo mi sono divertita come una matta!
Vi dico
soltanto che la sera ridevo da sola davanti al pc, e
che tuttora ancora non ho smesso…
Alcune
battute le ho “fregate” a mia madre (come quella del
dopobarba), che fa la comica per passione, qui in famiglia… Ne sa una più del
diavolo! Altre le ho estrapolate dai classici modi di
dire che usiamo quasi ogni giorno, a volte senza neppure rendercene conto,
mentre altre ancora son farina del mio sacco. La
mattina mi svegliavo già con una battuta pronta, così correvo
subito ad annotarla. Ho vissuto col quaderno sotto il braccio, mi seguiva pure
in bagno, tant’è che per un attimo ho creduto di
vivere nel medioevo, quando la carta igienica non era stata ancora inventata e
si usavano i fogli…
*e fu così,
che la radiarono per sempre da EFP*
Ok, la
pianto…^^ Ammetto che questa cosa mi sta un po’ prendendo la mano, e per il
bene dell’umanità, qualcuno mi ammanetti, vi prego!
Tornando
seri per un attimo, l’ispirazione l’ho avuta dopo aver
letto una raccolta di 50 drabble su Garo, dal tema però romantico. Erano in inglese, e siccome
o sono pigra oppure quando non lo sono vado di corsa, non le ho lette tutte,
però mi è piaciuta davvero molto. Questo pastrocchio
invece che ho fatto io, ha 100 … come li vogliamo chiamare… sketch? E in più, di romanticismo ce ne sta veramente, ma veramente poco.
Più che raccolta a sfondo romantico, io direi a sfondo
demenziale…!
Siccome
c’è tanto da leggere (e spero da ridere), ho deciso di farla a capitoli. In
tutto sono 10, che pubblicherò con scioltezza, dato che ce li ho già pronti e
poi non voglio che diventi una cosa impegnativa per tutti coloro
che avranno il coraggio di seguirla…
Ci
risentiamo a fine raccolta per i ringraziamenti!
Ammesso che
ci sia qualcuno da ringraziare… s’intende.
- Mi
spieghi perché anche in estate porti il soprabito?- chiese con interesse Kaoru, mentre fissava Kouga sotto
il sole cocente.
A quel
punto lui ebbe una folgorazione improvvisa: - Adesso capisco perché in strada
tutti mi guardano in modo strano…
12. La soap preferita dai
maggiordomi
L’enorme
residenza dei Saejima era veramente… enorme!
Eppure
c’era una sola persona che si occupava delle faccende domestiche: Il caro e
vecchio Gonza Kurahashi. Beh, se riusciva a tenere in
ordine una simile dimora, non era poi così anziano. Ma
come faceva da solo a mantenerla pulita?
Semplice! Seguiva
i consigli della sua soap opera preferita: Casalinghi Disperati.
13. Giorno 13
- E invece
ti dico che oggi non succederà niente, perché il
numero 13 non porta sfiga! – dichiarò Kaoru,
voltandosi per un attimo verso Kouga che quando la
vide andare a sbattere contro un palo della luce, capì che ella
aveva torto marcio.
14. Tutti al circo
Kouga e
Rei sguainarono le armi, pronti a difendere un innocente. Sopra le loro teste un tendone colorato nascondeva il cielo,
mentre sotto ai loro piedi la sabbia ricopriva l’asfalto.
Ad un
tratto si levò in volo una voce.
- Hey,
capo, sono appena arrivati i lanciatori di coltelli per lo spettacolo di questa
sera!
15. Halloween
2: Il ritorno
- Wow! Il
tuo costume è fantastico! – esclamò un ragazzino vestito da sigaro, con tanto
di posacenere tra le mani, mentre osservava con aria estasiata Kouga, proprio durante la notte di Halloween.
Successivamente cercò con gli occhi la figura accanto
a lui – Il tuo travestimento però li batte tutti! – fece, ma l’Orrore preferì
non commentare.
16. Antiquato… forse anche troppo
- Guardate
qua che cosa ho trovato nella cantina della villa! – esclamò entusiasta Kaoru, mostrando per l’appunto un oggetto che secondo il
suo parere doveva essere abbastanza antico e prezioso – Chissà quanto potrà
valere… - disse, pensando magari di poterlo rivendere
a qualche collezionista.
Kouga si
strinse nelle spalle, al contrario di Gonza che, colto da uno scatto di gioia improvvisa
alzò gli occhi al soffitto: – Sia ringraziato il cielo, signorina Kaoru! Avete ritrovato il mio vecchio frullatore!
17. Recitazione
- Sei il
solito cafone!
- E tu una zitella acida!
- Cafone! – ribadì ancora Silva, e a
quel punto Zarba riprendendola sottovoce disse: -
Così non và! Devi metterci più impegno, o capiranno che stai recitando e che in
realtà stiamo insieme da trent’anni.
18. Strip-tease - Kougaversion
- Sei
perfetto! Trovo che l’abbigliamento di pelle in questo
caso sia il più indicato. Io però toglierei il soprabito, ti copre troppo, e
noi non lo vogliamo, giusto? – esclamò un uomo,
proprio nel momento in cui Kouga, che come di
consueto stava rincorrendo l’ennesimo Orrore, finì su quello che sembrava
essere un piccolo palcoscenico eretto in mezzo a una
platea gigantesca. Il tizio si alzò in piedi, batté le mani per richiamare
l’attenzione, e portandosi un megafono alla bocca fece – Chiamate un sarto e
fate sistemare l’abito di questo spogliarellista,
forza!
19. Strip-tease - Kaoruversion
-
Sull’annuncio c’era scritto che cercavate un artista… io lo sono!
– disse Kaoru, mentre si presentava all’ennesimo
datore di lavoro seduto davanti a lei.
- Bene, mi servi per stasera… Come te la cavi con gli indumenti?
- Beh, ne
ho disegnati parecchi, quindi direi bene.
- Allora il
posto è tuo! – asserì l’uomo, mettendole tra le mani un
completino di pelle nera dalle ridotte dimensioni.
A quel
punto Kaoru domandò perplessa - Scusi,
ma non capisco…
Il tizio la
tranquillizzò all’istante – Non preoccuparti, adesso ti spiego
cosa devi fare durante lo spogliarello di stasera!
20. Modi di dire
Due Orrori
si ritrovarono faccia a faccia con il famigerato Garo in persona.
Il primo,
con una mossa evasiva riuscì a scappare, lasciando il compagno da solo.
Il
poveretto, trovandosi oramai con le spalle al muro, sbraitò tutto tremante: -
Dove vai, carogna!?
E l’altro
senza voltarsi – Io me la svigno, ma tu fatti forza e
soprattutto in bocca al lupo!!
- Kouga, mi faresti la cortesia di tenere fermo questo scaletto? – disse Kaoru, intenta a
piazzare uno dei suoi quadri al muro. Ma anche lui, proprio come aveva fatto
Gonza poc'anzi,
con una scusa decise di defilarsi. – Ma che hanno tutti oggi?
– sbottò perplessa, mentre si asciugava una mano sul corto gonnellino che
indossava.
22. Umani vs
Orrori
Un
gruppetto di Orrori in un vicolo deserto della città,
se la stava spassando con uno dei loro passatempi preferiti, in compagnia di
tre esseri umani. Uno di questi fece all’improvviso una mossa troppo azzardata.
- Voi umani
siete una razza di imbroglioni nati! –urlò furente la
più grossa delle bestie - Se lo fai ancora, ti stacco
la testa a morsi!
Nel
frattempo, Kougacorreva a più non
posso sperando per l’ennesima volta di salvare quelle povere persone
innocenti.
- Sono
proprio dietro l’angolo! – disse alla svelta Zarba, e
quando il ragazzo lo girò, ci rimase di sasso.
- Tanto lo
so che tieni le carte nascoste nella manica della giacca. E
se tenti ancora di fregarmi, la partita è finita! – sbraitò la bestia in faccia
all’uomo, mentre distribuiva le carte di quell’ennesima
partita a poker.
23. Capire
- Tu non mi
capisci! – gli urlò Kaoru, furibonda.
- Cosa intendi dire? – rispose Kouga.
24. Ascoltare
- Non mi
ascolti mai quando parlo!
Kouga si
voltò pacificamente verso Kaoru. - Scusa, puoi
ripetere?
25. Rispondere
- Si può
sapere perché non mi rispondi mai quando ti chiamo? –
gli chiese ad un certo punto Kaoru.
- … - fu la
risposta di Kouga.
26. Caduta
In un
cinema, stravaccato lungo tre sedie si trovava Kouga.
Passò uno dei ragazzi che vendeva bibite e popcorn, e
gli chiese: - Vuole qualcosa?
Zarba non
ebbe dubbi: - Un’ambulanza. Una belva feroce lo ha appena scaraventato dalla
galleria.
27. Due notizie
- Ho due
notizie da darti. – disse Kaoru, mentre
mordicchiandosi il labbro fissava Kouga con una certa
agitazione.
Lui
sospirò. - Inizia da quella buona. – rispose, cercando di essere per l’ennesima
volta paziente.
La ragazza abbassò gli occhi – Veramente… sono tutte e due cattive.
28. Halloween
3: La vendetta
- Oh no,
c’è il lupo cattivo! – esclamò una bambina vestita da cappuccetto
rosso, quando vide Kiba sbucare da un cespuglio.
29. Spot 2
“Là dove c’è luce, l’oscurità è in
agguato, e il terrore regna. Ma grazie alla prestigiosa
ditta di disinfestazioni “La blatta”, le vostre case saranno libere da ogni
bestia che si annida nel buio, e potrete finalmente dire addio a insetticidi e
palette!”
Kaoru
prese il telecomando e cambiò subito canale. Gli insetti le facevano un
ribrezzo…
30. Candela
In una
vecchia fabbrica di cera, il Cavaliere dell’Est voleva avvalersi dell’aiuto di Goten, suo fido destriero, per eliminare una
volta per tutte il nemico.
- Fossi in
te lascerei perdere. – gli consigliò
Zarba – Il gioco non vale la candela.
- La tua
indifferenza mi fa rabbia! – esclamò Kaoru, sbattendo
un piede in terra in preda alla collera.
MaKouga non se ne curò.
32. Un regalo piuttosto costoso
Un essere
umano era inseguito da un Orrore che voleva divorarlo.
Ad un
tratto vide Kouga e gli si lanciò addosso. – Per
favore, aiutami! – biascicò tremolante – Se mi salvi
la vita, ti faccio una statua d’oro!
33. Latte
- E’
inutile piangere sul latte versato. – disse Kouga,
quando per sbaglio Kaoru gli rovesciò la bottiglia
del latte addosso.
34. Fortuna
- Aspetta, non puoi uccidermi adesso! – piagnucolò l’Orrore,
trovandosi la spada di Kouga davanti al viso.
- E perché non posso farlo? Tu sei un Orrore, e non potrai mai
cambiare la tua vita!
La belva
tirò fuori un tagliando di carta e si girò verso di lui – Io no, ma forse
questo gratta e vinci sì!
35. Sogni d’oro
- Sogni
d’oro! – esclamò l’Orrore tirando un pugno in faccia a Garo.
36. Gaffe
Durante una
notte di luna piena, Kouga, trasformatosi in Garostava per adoperare il fuoco guida
sul nemico nel bel mezzo di un cimitero.
- Fa attenzione a non coinvolgere qualcuno. Non voglio feriti.
– disse Zarba, senza accorgersi della gaffe.
37. So sexy
Dopo aver
combattuto coraggiosamente contro una bestia feroce, Kouga
rinfoderò la propria spada e stanco si passò sudato una
mano tra i capelli.
- Eh no!
Adesso basta! Non possiamo tollerarle oltre! Va bene i tavoli
distrutti, va bene il sangue sulle pareti, ma la mano tra i capelli
proprio no! – esclamò una delle socie onorarie di quel club per sole donne.
38. Preferenze
Quali sono
i film preferiti di Zarba?
“The Ring”
e “Il signore degli anelli”.
39. Yaoi
gratuito
- Ma perché tutti ci osservano in modo strano?
-
Probabilmente perché mi stai troppo attaccato alla schiena. – sbottò con un
certo imbarazzo Kouga.
- Non è
colpa mia se oggi la metropolitana è così piena! – rispose con
acidità Rei.
40. Le apparenze ingannano
Kouga si
fermò a riposare davanti all’ingresso di un locale con luci al neon colorate.
Aveva
ancora il fiatone ed era completamente esausto per via della battaglia.
Un’anziana
signora passò di lì, e nel vederlo tutto scombussolato, anziché preoccuparsi lo
fulminò con un’occhiata truce.
- Potevi
scegliere un posto migliore dove riprender fiato. – annotò Zarba,
quando vide la scritta “Solo per adulti” sulla porta del locale.
Come un
tornado devastante entrò in casa, sbatté la porta e corse su per le scale. A
momenti non finì per travolgere Kouga che non potendo fare a meno di notare quello
strano comportamento, la bloccò per il braccio.
–Togliti e
fammi passare! – disse Kaoru con modi decisamente poco educati, mentre
aggirandolo malamente proseguì imperterrita per la sua strada.
- Perché
sei così nervosa questa mattina? – le chiese subito il giovane.
E lei senza
voltarsi sbottò secca – Ho le mie cose!
– Quali
cose? – ripeté l’altro, senza aver capito, ma ormai Kaoru non era più lì già da
un pezzo.
- Ti
conviene lasciarla stare per un po’. Temo che sia uno di quei giorni… –
sottolineò a quel punto Zarba.
E Kouga,
sempre più perplesso: - Quali giorni?
42. Più o Meno
Quel
pomeriggio Kaoru si annoiava tremendamente.
- Ti va di
parlare del più e del meno? – domandò a Kouga, mentre si
sedeva sul divano di fianco a lui.
- Non hai
niente di più importante da fare?
- Sei
sempre il solito asociale, scorbutico e scostante! Dovresti proprio dividerti i pregi e moltiplicarti i difetti.
- Niente più?
- I più lasciali a me, tu tieniti i meno.
- E’ la somma che fa il totale, ragazzina.
- Non
chiamarmi più ragazzina! O perlomeno, cerca di non farlo.
Mezz’ora più tardi…
- E dopo
aver parlato del più e del meno, dimmi, ma tu più o meno sei un buon calcolatore? – addizionò Kaoru.
43. Proverbio
L’Orrore
guardò Kouga dritto negli occhi, con un’aria di sfida.
- Chi sei?
- Sono un
Cavaliere errante. – rispose con fierezza il giovane.
La belva
scosse il capo e sospirò.
- E’
proprio vero che errare è umano.
44. L’Orrore talpa
- Fa
attenzione agli attacchi di quell’Orrore talpa. – gli ricordò opportunamente
l’anello magico.
Kouga per
curiosità gli chiese: - E perché?
- Colpisce
alla cieca.
45. Spot 3
“Là dove c’è luce, corri a comprare
la nuovissima crema solare della “Garonier”, per una pelle protetta e
splendente!”
Kaoru
spense la tv e corse immediatamente al supermercato più vicino.
46. Cappuccetto Rosso
Nella
favola di Cappuccetto Rosso, gli Orrori, andando controcorrente, non tifavano
mai per il lupo.
47. Preferenze 2
Quali sono
i film preferiti di Rei?
“La foresta
dei pugnali (di Haja) volanti”, “Uomini d’argento”, “Sottozero”.
48. Parco a tema
- Bambini,
domani si va tutti al parco giochi.
- Evviva! –
esultarono in coro i due piccoli Orrori – Finalmente andiamo ad Horrorland!
49. Bisogno impellente
Aveva
passato l’intera mattina appresso ad un Orrore, e adesso proprio non ce la
faceva più a trattenerla.
Entrò alla
svelta in casa e raggiunse il bagno di servizio che si trovava nei paraggi. In
questo modo avrebbe evitato di fare le scale.
Fece per
girare il pomello, ma vide che era bloccato.
- Occupato!
– rispose una voce. Era quella di Kaoru che si stava acchitando di tutto punto
per andare all’ennesimo colloquio di lavoro.
- Ne hai
ancora per molto? – replicò il ragazzo, pregando affinché l’altra rispondesse
di no e lo lasciasse entrare.
Al
contrario, lei replicò allegramente, quasi canticchiando. - Incipriarsi il naso
richiede tempo, per cui direi di sì!
- Fammi
entrare! – pronunciò imbestialito Kouga, ormai sull’orlo di farla quasi lì.
- Arriverò
tardi al colloquio, per cui scordatelo! E poi, non è l’unico bagno della casa,
questo.
Kouga alzò
gli occhi al cielo, in preda alla rabbia.
Fu
costretto a fare il giro, ma non vi dico se arrivò in tempo o no…
50. Faccia tosta
Aveva
appena colpito in faccia un Orrore, e adesso a Kouga la mano faceva
tremendamente male.
Scoperchiò
una grossa cassa sul pontile di un vecchio peschereccio, nella speranza di
beccare l’infida creatura, ma quando vide che era piena di crostacei e
molluschi andati a male, Kouga sbottò di brutto.
Aveva preso
un granchio.
52. Una persona seria
Kouga gli
aveva appena spiegato che il suo amico era stato divorato da una creatura
malvagia, però l’altro non sembrava affatto convinto
da quelle parole.
- Mi stai
forse prendendo in giro, ragazzino? Sono una persona seria, io, mica un
pagliaccio! – rispose indignato il proprietario del circo vestito da
clown.
53. Sei piedi sotto
Allungò una mano verso l’amico, finito in un fosso scavato sei piedi sotto terra e nel bel mezzo
di un cimitero. – Ti sei divertito a dare la caccia a quell’Orrore?
– gli chiese Kouga, e senza
pensarci su neanche una volta, Rei ribatté: - Da morire…!
54. Un brutto quarto d’ora
- Ti
consiglio di non uccidermi. – suggerì a Kouga
l’Orrore, trovandosi oramai in trappola.
- E perché mai non dovrei?
- Perché se
lo viene a sapere mia moglie che l’hai fatto al posto
suo, passerai un gran brutto quarto d’ora, credimi!
55. Giusto per parlare
- Hai
passato una buona giornata?
- Sì.
- Sei stanco?
- No.
- Hai fame?
Kouga si girò
di scatto verso Kaoru: - Si può sapere perché mi stai
facendo tutte queste domande?
- Così, per
attaccare bottone.
- Allora và da Gonza, perché io non sono bravo a cucire. – sbottò
seccato.
56. Pezzo forte
- Le voci
che girano su di te, a quanto pare sono vere… Sei
veramente forte! – sibilò l’Orrore, guardando il Cavaliere d’Oro duellare con
una certa maestria.
Zarba
sogghignò. - Questo non è niente: aspetta di vedere qual è il suo cavallo di
battaglia!
E fu
così, che Garo chiamò Goten.
57. La cotta
Kouga era
cotto di Kaoru, e Kaoru era
cotta di lui.
Provarono a
dichiararsi a vicenda, ma con uno starnuto Zarba li bruciò sull’attimo, mandando tutto in fumo.
58. Una piccola distrazione
L’Orrore
gli sparò in faccia una grossa risata.
Kouga
storse il naso, e seccato sbottò: - Che hai da ridere? Sto per ucciderti! –
disse con slancio, stringendo l’arma tra le mani.
Ma il Madougu lo richiamò seduta stante: - La prossima volta che
sfoderi la spada contro il nemico, ricordati almeno di togliere il fodero.
59. Preoccupazioni
- Attenta!
– esclamò Kouga, afferrando Kaoru
per un braccio, prima che potesse schiantarsi contro
un vaso nel soggiorno.
Lei, rossa
in viso si girò con dolcezza verso il giovane. – Allora, ti preoccupi per me!
Kouga non
ebbe dubbi.– Mi preoccupo per il vaso.
E’ di cristallo.
60. La cotta 2
Kouga era
più che cotto, Kaoru altrettanto. Insomma, entrambi
erano cotti, si sentivano proprio ardere dentro, e ciò non passava inosservato.
Si guardarono reciprocamente negli occhi, fu lui quello a
parlare.
- La
prossima volta che veniamo al mare, ricordati di portare una buona crema
solare.
- Ok, leva la mano e vediamo chi ha vinto. – rispose l’uomo
che giocava con lui.
62. Un’arma singolare
- Vuoi
farmi un ritratto, Cavaliere? – disse la belva, quando vide puntarsi contro la
gola le setole di un pennello.
Doveva smetterla, Kaoru, di toccare le sue
cose, pensò
arrabbiato Kouga.
63. Vita da Orrori
Due Orrori si incontrarono nel Makai.
- Oggi ho
trovato mia moglie con un uomo.
- Davvero? E lei che ha fatto?
- Me ne ha
offerto un pezzo.
64. Sembra ma non è
Rei glielo diceva di continuo, li prendeva perfino in giro. Così, una
notte, colti entrambi da un impulso irrefrenabile di pura follia, di nascosto
da Gonza, dopo tanto tergiversare lo avevano fatto!
E adesso
si sentivano felici, soddisfatti… Finalmente avevano buttato via quell’orrendo tappeto che stava in salotto.
65. Zero
A scuola Rei odiava tantissimo la matematica. In pagella prendeva sempre zero.
66. Una persona assai misteriosa
- Quel
tizio nasconde qualcosa, Kouga. Secondo me è lui l’Orrore. – gli disse Zarba,
quasi certo della cosa.
- Come fai
a saperlo?
- Non vedi?
Ha degli scheletri nell’armadio.
67. Cruda realtà
Stavano
aspettando l’arrivo di Gonza seduti ai giardinetti
pubblici.
Si avvicinò
un bambino alto quanto una chitarra e con una palla in mano.
- Hey
piccolino, ti sei perso? – gli domandò Kaoru, e
questi con franchezza scosse il capo e rispose: - Mi
dite come nascono i bambini? – a quella domanda la giovane s’irrigidì subito.
Confusa, prese a fissare Kouga, seduto accanto a lei.
- Non
guardare me. – sbottò secco, lasciando a lei l’arduo compito.
- Ecco,
vedi… - biascicò rivolta al piccolo, non sapendo cosa dire.
Zarba a
quel punto perse la pazienza. – I bambini nascono da una
donna che dopo aver passato nove mesi d’inferno, li partorisce tra
spaventose quanto indicibili sofferenze.
Stranamente
il piccolo non ebbe nessuna reazione a ciò. Al contrario di Kaoru,
che dopo quanto appreso, giurò a se stessa che non avrebbe mai avuto figli in
vita sua.
68. A scuola
- Bambini,
oggi impareremo a vivisezionare un topo. Prestate attenzione, altrimenti in
futuro potreste morire di fame, quando vi capiterà di farlo con un tipo di
mammifero molto più grande… – disse la maestra ai
piccoli Orrori.
69. Un bizzarro paragone
L’Orrore
aveva lasciato il Makai per giungere nel mondo degli
esseri umani. Non vedeva l’ora di prepararsi un delizioso pranzetto, ma quando
riemerse da un cumulo di terra nel bel mezzo di un cimitero senza vita, ebbe
una strana sensazione, e si sentì come una mosca in una valle di stitici.
70. Un famoso gioco di società nella
realtà
- Kouga, l’Orrore ha raggiuntoParco della Vittoria – gli comunicò alla
svelta Zarba. – Sbrigati e sta attento agli imprevisti.
- Stasera
danno al cinema un film molto spaventoso. – disse un Orrore ad un altro.
- Davvero? E come si chiama?
- La casa
degli Orrori.
72. Frittura
- Va a
farti friggere! – disse Kaoru a Kouga, quando egli rifiutò di accompagnarla al
ristorante cinese perché non gradiva la frittura.
73. Bestiame
- Com’è
andata?
-
Quell’Orrore ha preso di mira un allevamento di bestiame. – le disse Kouga.
- Poveri
animali… - commentò addolorata Kaoru – E cosa è successo?
- Un
macello. – rispose Zarba.
74. Regalo di compleanno
- Domani
compirò 120 anni. – esclamò ad un tratto l’anello mistico.
Sorpresa da
ciò, Kaoru ribatté: - Allora devo farti un regalo! C’è qualcosa che vorresti in
particolare?
Zarba ci
pensò su, poi disse: - Il mio profumo è quasi finito… Magari potresti
comprarmene una bottiglia nuova.
- Perfetto!
Puoi dirmi come si chiama?
-
Dopozarba. – rispose lui.
75. Il colpevole è sempre lo stesso
Seduti
tutti e tre, Kaoru li aveva convinti a fare uno di quei giochi da tavola in cui
per vincere occorre scoprire il colpevole di un efferato delitto.
Gonza e
Kouga non ne potevano più, specialmente quest’ultimo. Stava per abbandonare la partita quando ad un tratto fu colto da un’illuminazione
istantanea – Ci sono! – esclamò, alzandosi in piedi – E’
stato il maggiordomo!
E Gonza
ebbe un sussulto.
76. Molto meglio vivere
- No, non
mi uccidere! Ti prometto che da oggi mi comporterò bene, lo giuro! Ho appena
capito una cosa molto importante. – biascicò tremolante la creatura,
supplicando Kouga in ginocchio.
Il giovane,
perplesso, gli chiese: - E cos’è che hai capito?
L’altro non
ebbe nessuna esitazione: - Che è molto meglio tirare a
campare che tirare le cuoia!
77. Preferenze 3
Qual è il
film preferito da Kaoru?
“Il
ritratto di Dorian Gray”.
78. Metafora
L’artista
si voltò verso Kouga affinché le vedesse l’abito nuovo che aveva appena comperato.
- Come mi
sta? – chiese, facendo una piroetta su se stessa.
- A
pennello. – rispose l’altro.
79. Preferenze 4
Che
genere di film prediligono gli Orrori? Senza dubbio gli horror!
80. Seriamente e senza fare i
pagliacci
- Smettila
di fare il pagliaccio e combatti seriamente! – disse Garo alla bestia vestita
da clown.
Il
piccolino si teneva la pancia con ambedue le mani.
- Cosa hai mangiato ieri sera? E per
cosa, intendo chi. – chiese mamma Orrore al figlio.
82. Indigestione – Anotherversion
Il
piccolino si teneva la pancia con ambedue le mani.
- Cosa hai dato da mangiare a tuo figlio ieri sera? – chiese
al marito la mamma preoccupata.
- So
soltanto che lavorava ai grandi magazzini nel reparto casalinghi. – rispose
papà Orrore, senza staccare lo sguardo dal giornale.
83. Ritratto
- D’accordo
– sbuffò Kouga, girandosi spazientito verso Kaoru. – Parlami di questo ritratto che vuoi farmi.
- Significa
che accetti? – fece lei, illuminandosi tutta.
- No, solo
che ti ascolterò.
84. Sogno
- Stanotte
ti ho sognato, sai?
Kouga si
girò verso di lei, ed incuriosito chiese: – E cosa è
successo?
Categorica, Kaoru scosse il capo – E’ un segreto! E se
proprio devo raccontarlo a qualcuno, lo dirò solo a un
bugiardo, a un muto o a uno zoppo.
Vedendo la
faccia del giovane diventare perplessa, Zarba provò a
spiegargli la cosa: - Significa che se provi a chiederlo al bugiardo difficilmente
ti dirà la verità, se lo domandi al muto non potrà
risponderti, e allo zoppo?
- Non farà
mai in tempo per venirtelo a dire! – rispose con certezza Kaoru,
sicura che lo avrebbe raggiunto ed accoppato per prima.
85. Vesti svesti
- Pensi che
se Kouga mi vedrà con questo
vestito sarà contento? – domando Kaoru ad Asami, e questa senza pensarci neppure due volte, con
malizia rispose: - Lo sarà ancor di più quando te lo
leverà!
86. Spot 4
“Là dove c’è luce, l’oscurità è in
agguato e il terrore regna, ma grazie all’agenzia di pompe funebri “La vita è
bella”, da adesso morire sarà più facile, economico ma soprattutto divertente!!Servizio soddisfatti o
rimborsati, perché noi non bariamo!! Venite a trovarci, vi
aspettiamo a bare aperte!”
Un lungo
brivido freddo attraversò la schiena di Gonza che per un attimo distolse lo
sguardo dallo schermo.
87. Cuore d’oro
- La tua
armatura sarà anche d’oro, ma di certo il tuo cuore no! – esclamò l’Orrore,
poco prima che Garo lo uccidesse.
88. Tutto fumo e niente arrosto
- Dimmi una
cosa… Ma Gonza si è messo a fumare? – chiese Rei rivolgendosi a Kouga.
- No,
perché?
- Sta
uscendo tanto fumo dalla cucina.
E Kouga, alzando gli occhi al cielo: - Kaoru!!!
89. Alta tensione
- E’ stato
proprio uno scontro ad alta tensione! – esclamò Zarba,
dopo che Garo ebbe scaraventato l’Orrore sul cancello
elettrico.
90. Cecità
L’uomo
nonostante la creatura lo avesse accecato del tutto, quando Garo
gli salvò la vita non riuscì a credere ai suoi occhi.
- Sei la
solita smemorata. – appuntò Kouga, quando Kaoru gli disse di aver perso il cellulare.
- Non lo
dimenticare mai. – aggiunse Zarba.
92. Un termine adatto
- E’
proprio un ragazzo d’oro! – annotò Gonza, mentre osservava Kouga
da lontano.
93. Fantasmi
- Mi
passeresti una penna? E comunque, tornando al discorso
di prima, io non credo ai fantasmi. – disse Kaoru,
mentre si sentì allungare l’oggetto al lato del viso. – Ti ringrazio.
- E per cosa? – replicò perplesso Kouga,
seduto dall’altro lato della stanza.
94. Preferenze 5
Quali sono i
film preferiti da Kouga?
La ragazza che giocava con il fuoco (guida), La bussola d’oro, La febbre
dell’oro, Il ragazzo dal kimono d’oro e, anche se lui non lo ammetterà mai, Riccioli
d’oro.
95. Totalmente immerso nella lettura
Con una
voce tremolante, Kaoru si avvicinò a Kouga e disse: - Devo dirti una
cosa…
Lui, procedendo
la lettura di un libro, senza staccare lo sguardo da quelle pagine rispose: -
Ti ascolto, parla.
- Se te lo dico, tu non ti arrabbierai, vero?
- Ti ascolto, parla. – ribatté per l’ennesima volta.
- Ho appena
bruciato il tuo soprabito con il ferro da stiro.
E
l’altro, continuando a leggere: - Ti ascolto, parla…
96. Dono d’addio
Il Cavaliere Mistico dell’Est sbuffò, mentre camminava tra la
folla guardandosi intorno con fare nervoso, perché si sentiva terribilmente
osservato.
Poco prima
di spirare, una di quelle pestilenziali bestie demoniache, nell’esalare
l’ultimo respiro gli aveva simpaticamente vomitato addosso.
97. Spot 5 - Perché gli spot, sono
come i rotoloni regina: non finisco mai!
“Là dove c’è luce, l’oscurità è in
agguato e il terrore regna, ma grazie alla spada di un cavaliere, ora saprai
cosa regalare al tuo bambino per il prossimo Natale!”
Kouga
storse il naso. Di sicuro, la sua spada era centomila volte meglio di quel
ridicolo giocattolo.
98. Un problema di nome Garo
- Smettila
di girare intorno al problema! – rispose seccato Garo,
affinché l’Orrore la smettesse di girargli intorno.
99. Giochi pericolosi
- Mamma,
guarda cosa mi ha regalato papà! – disse il piccolo, mentre mostrava alla madre
un modellino di Garo interamente snodato.
- Caro,
devi smettere di comprare a tuo figlio giocattoli violenti. Vuoi che un giorno
diventi come lui e ci uccida? – sbottò seccata l’Orrore.
100. 100 modi per…
Kaoru
aveva appena acquistato un libro dal titolo tanto strano quanto curioso: “100
modi per farsi baciare da un ragazzo scontroso, maleducato ed asociale”
Lo sfogliò
tutto d’un fiato, e presto arrivò all’ultima pagina.
La lesse a
voce alta. - Modo 98: fingere di affogare
per farsi praticare una respirazione bocca a bocca.
– troppo drastico, pensò. – Modo 99: minacciarlo con lo scopino del
water, preferibilmente utilizzato di recente. – troppo disgustoso, constatò. – Modo 100: pregare il maggiordomo affinché
con una scusa vi rinchiuda entrambi nello sgabuzzino delle scope per 45 minuti. Dopodichè, con uno stratagemma estrarre la
chiave che avevate precedentemente nascosto nella
manica della maglia, ed usarla per sbloccare la porta. A quel punto, per
riconoscenza sarà lui a baciare voi. – Kaoru
chiuse di scatto il libro e si alzò in piedi. – Gonzaaa!!!
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Con il
centesimo sketch si conclude questa folle raccolta di
momenti mattacchioni interamente dedicata a Garo!
Non so voi,
ma già mi manca…!
Parto con i
ringraziamenti, e quindi in ordine di inserimento
recensione:
Akiko
ShoRyu Ken
_Elentari_
MichiARy
NemoTheNameless
Infinitamente
grazie per i vostri commenti che ho sempre letto con un sorrisone
sulle labbra!
Adesso però
c’è una cosa che la Botan vorrebbe chiedervi… Qual è
stato il vostro sketch preferito? Sono super curiosa di saperlo! ^__^