Ya Nada Volverà A Ser Como Antes

di jas_93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


~ Ya Nada Volverà A Ser Como Antes ~


Capitolo 1


Vengo svegliata dal suono persistente del cellulare che ieri sera ho lasciato sul comodino.
Ma chi è a quest’ora?
Lo prendo senza nemmeno guardare il nome sul display.
- Pronto? - farfuglio ancora mezza addormentata.
- Ciao Jenny! Sono la mamma! Come stai, tesoro? - al contrario di me mia madre è tutta arzilla.
- Bene…
- Non ti ho svegliata, vero? Hai una voce stranissima…
- No, tranquilla. Mi sono alzata da poco… - mento io spudoratamente altrimenti verrei sommersa dalla sue scuse che non avrebbero mai fine.
Mentre lei mi racconta le ultime novità, scendo in cucina e comincio a prepararmi la colazione, visto che la conversazione andrà per le lunghe.
Che sbadata, non mi sono nemmeno presentata! Vediamo subito di porre rimedio: sono Jennifer Adamson e ho 25 anni. Ho sempre vissuto a Londra, fino a qualche anno fa a casa dei miei, ma quando ho cominciato a frequentare l’università ho deciso di trasferirmi in un appartamento in centro. E così eccomi qua, quasi laureata in lingue e alla disperata ricerca di un lavoro, alle prese con la solita telefonata giornaliera da parte di mia madre.
- Per questa sera hai qualcosa in programma? – mi chiede ad un certo punto lei, cambiando argomento.
In realtà avevo pensato di starmene tranquilla a guardare il film che ho comprato qualche giorno fa… Vista la sua domanda avrà sicuramente qualcosa in mente e mi dispiacerebbe rovinarle i piani.
- No, niente di speciale… Perché?
- Tuo padre ed io pensavamo di venirti a trovare. E’ tanto che non ci vediamo, tra una cosa e l’altra…
Non le si può dare torto. I primi tempi dopo il trasloco organizzavamo una sera a settimana in cui cenavamo tutti insieme, poi però gli esami sono diventati sempre più frequenti e di conseguenza le nostre serate lo sono diventate sempre meno.
- Perché no! Questa volta venite voi? Devi sapere che ho portato qualche modifica all’arredamento e mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate tu e papà…
- Perfetto! Allora facciamo verso le 7 così ti do una mano a cucinare!
E come faccio a rifiutare visto che io sono un disastro ai fornelli?!
- Allora a sta sera! Bacio!
Dopo aver fatto colazione mi preparo e vado all’università. Sta mattina sarò immersa nei vari corsi ma penso proprio che durante il pomeriggio riuscirò a fare un salto al centro commerciale per comprare qualcosa in vista della cena di sta sera.

- E così niente film… - dice amareggiata Sarah, la mia amica di sempre e compagnia di corso all’università. Come d’abitudine, anche oggi siamo andate a pranzare assieme.
- Già… Mia madre sembrava così contenta di aver la possibilità di vedermi che non me la sono sentita di rifiutare.
- Hai fatto bene, dopotutto la mamma è sempre la mamma…
E cosa c’entra adesso quest’uscita? Vabbè, meglio lasciar correre…
- Allora, cosa pensi di preparare?
- A dire il vero non ne ho la ben che minima idea… Ti va di accompagnarmi al centro per aiutarmi a scegliere?
- Mi piacerebbe Jenny ma a differenza di qualcun altro che domani avrà la giornata libera, io devo studiare per l’esame e questa volta spero proprio di passarlo sennò è la volta buona che non mi vedi più in giro…
- Ma sì, tranquilla che andrà bene…
- Parli bene tu, ti basta leggere una volta e ti ricordi tutto… - e da un’occhiata al suo orologio – anzi, sarà meglio che vada che si sta facendo tardi…
Così usciamo dal bar.
- In bocca al lupo per domani e chiamami non appena sai qualcosa…
- Contaci, ci sentiamo! Ciao!
E si allontana salutandomi con la mano.
Allora, per il centro commerciale faccio la strada lunga o quella più corta? Vista l’ora forse è meglio la scorciatoia, così una volta a casa ho ancora un po’ di tempo per mettere in ordine un paio di cose prima che arrivino i miei.
Visto che non c’è nessuna macchina attraverso, ma quando arrivo proprio a metà corsia sbuca una BMW coupé e sembra non voler fermarsi. Vorrei spostarmi ma le mie gambe non si decidono a fare un passo, sono come inchiodate. La macchina è sempre più vicina e io, impietrita dalla paura, non riesco a muovermi. Si sente un forte stridio a causa della frenata brusca, avverto una gran botta sul fianco destro e poi tutto si fa buio.

* Oddio, cosa ho fatto? Le mani ancora strette al volante mi tremano e sto cominciando a sudare. Ho cercato di frenare ma devo averla colpita comunque…
Scendo dalla macchina spaventato di ciò che potrei trovarmi davanti. La ragazza è per terra, immobile, a pochi metri da me. Mi inginocchio accanto a lei spostandole le ciocche di capelli che le sono finite sul viso. Fortunatamente respira ancora…
Senza esitare prendo il cellulare e chiamo il 911.
- 911, mi dica!
Per un attimo apro la bocca ma non fuoriesce alcun suono, poi quando riesco a parlare:
- E’…è successo un…un incidente… Credo di aver investito u…una ragazza…
- Come sta?
Io? Mai stato peggio… Ma molto probabilmente si sta riferendo a lei…
- Deve essere svenuta… Credo sia svenuta… Non si muove e…e c’è del sangue…
- Non si preoccupi. Sa dirmi dove si trova?
- Credo…Sloan Street…
- Perfetto. Mandiamo subito un’ambulanza!
Chiudo la chiamata e torno a guardare la ragazza. Spero che non sia niente di grave sennò non me lo perdonerei mai…
Dopo 10 minuti abbondanti arrivano i soccorsi, la caricano sull’ambulanza e chiedo di poter andare con loro.

Il brutto degli ospedali? Che non ti dicono mai niente. Ormai l’hanno portata in quella sala da più di venti minuti e saranno entrati e usciti sì e no una decina di infermieri. Possibile che nessuno possa dirmi se sta bene, se ha ripreso conoscenza, qualunque cosa! Per tutto il tempo non ho fatto altro che camminare su e giù in questa specie di corridoio che conduce a quella maledetta porta con il cartello rosso… Rosso… Vuol dire che è grave? Non so più a cosa pensare… *





~ L'autrice ~

Eccovi il primo capitolo di quella che, spero, sarà una bella fan fiction. Immagino abbiate capito chi sia il "pirata della strada", in ogni caso verrà esplicitatemente detto nel prossimo capitolo. Due chiarimenti poi chiudo:
1. Per chi non lo sapesse, il 911 è il numero dell'ambulanza inglese corrispondente al nostro 118;
2. Per tutta la fan fiction le parti introdotte da "*" saranno sempre scritte da un punto diverso da quello della protagonista.
Penso di avervi detto tutto! Mi spetto qualche commento, sia positivo che negativo, per sapere che ne pensate e se vale la pena di continuare. Bacioni! P.s. Con questa fan fiction non intendo in alcun modo offendere le celebrità che vi compaiono, non essendo stata scritta a scopo di lucro.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2


* Ancora non si è svegliata. Dopo aver fatto i vari controlli l’hanno portata in una stanza al piano superiore. Fortunatamente mi hanno lasciato rimanere insieme a lei così, non appena si sveglierà, potrò chiederle scusa per ciò che ho fatto. A quanto pare non è niente di grave, solo una piccola slogatura alla caviglia. Mi ha fatto davvero preoccupare… Quando ho visto tutto quel sangue per terra…
La suoneria del cellulare che ho in tasca mi distoglie dai miei pensieri e rispondo senza nemmeno guardare il nome sul display.
- Pronto?
- Orlando! Ma si può sapere dove sei?Avevi detto che mi avresti chiamata!
Miranda… Con tutto quello che è successo me ne sono completamente dimenticato…
- Hai ragione amore, scusa… - mortificato mi avvicino alla finestra per evitare di svegliare la ragazza.
- Non importa… Ma ti senti bene? Hai una voce stranissima…
- Sì, tranquilla. Sono solo un po’ stanco… Stanotte non ho chiuso occhio…
- E perché? – Mi chiede lei turbata.
- Ieri c’è stato un incidente e ho investito una ragazza… - le rispondo con voce tremante.
- Cosa???? E lei come sta?
- Bene… Se l’è cavata con una caviglia slogata.
- Mi hai fatto preoccupare… Posso solo immaginare come tu ti sia sentito...
- Non capivo più niente e poi… - mi blocco sentendo bussare alla porta.
- Senti Miranda, ti devo lasciare perché sta arrivando qualcuno. Ci sentiamo.
- Ok! A presto!
Spengo il cellulare e torno a sedermi accanto al letto.
- Avanti!
Compaiono due persone, un uomo e una donna, quest’ultima con il volto rigato dalle lacrime.
- Oh, Jennifer!
Facendo come se non ci fossi si avvicina preoccupata al letto.
- Stia tranquilla, signora. Sta bene… Ha solo una caviglia slogata e i medici dicono che si sveglierà presto. – le dico per tranquillizzarla.
Intanto l’uomo mi si avvicina porgendomi la mano.
- Lei deve essere la persona che ci ha fatti chiamare. Piacere sono il signor Adamson, siamo i genitori di Jennifer.
Questo spiega la reazione della donna.
- Grazie per essere stato accanto a nostra figlia per tutto questo tempo.
- Si figuri… Era il minimo che potessi fare dopo tutto quello che ho combinato. Piacere mio, sono Orlando, Orlando Bloom.
Mi si avvicina anche la madre prendendomi le mani.
- Grazie, grazie signor Bloom! Se ora mia figlia sta bene è solo merito suo!
- Ma io non ho fatto niente…
Presa dai singhiozzi non ha nemmeno sentito le mie parole.
Mentre la donna torna al capezzale della figlia, il signore torna a rivolgersi e me:
- Deve essere esausto. Perché non va a riposarsi? Ora che ci siamo noi, non serve che stia in ospedale.
Pensandoci bene avrei proprio bisogno di una bella dormita.
- Accetto volentieri. Tornerò domani per vedere come sta Jennifer! Arrivederci.
Dopo quasi 24 ore mi trovo di nuovo fuori da quell’edificio, contento all’idea che a casa mi aspetti un bel letto comodo! *

Ci metto qualche secondo ad aprire gli occhi perché la luce mi dà fastidio.
Non appena riesco a mettere a fuoco ciò che mi circonda vedo mia madre seduta al bordo del letto che mi sorride tenendomi la mano.
- Finalmente ti sei svegliata, Jenny. Come ti senti?
- Un po’ intontita… Dove mi trovo?
- Non ti ricordi? Sei stata investita e ti hanno portata all’ospedale perché perdevi molto sangue…
Risentendo il racconto dell’accaduto mi torna tutto alla mente: la BMW, il colpo e infine il vuoto.
- … Te la sei cavata con una slogatura alla caviglia e vedrai che nel giro di qualche giorno verrai dimessa.
Annuisco sorridendo.
- Vi ho fatto preoccupare… Vi chiedo scusa…
Con fare comprensivo mi passa una mano tra i capelli accarezzandomi.
- Shhh… Tranquilla, l’importante è che stai bene… Dobbiamo ringraziare il signor Bloom, è stato lui a soccorrerti e ad avvisarci… Non ti ha lasciata sola un solo secondo finché non siamo arrivati. E’ una cara persona… Ora ti lascio riposare, intanto vado a telefonare a tuo padre per dirgli che ti sei svegliata; se hai bisogno di qualcosa chiamami, sono qua fuori.
Ed esce lasciandomi sola. Guardo fuori dalla finestra: c’è un bel sole, cosa rara a Londra. E’ triste essere costretti a restare a letto con una giornata così.
Sul comodino vedo il mio cellulare, lo prendo per vedere se ci sono eventuali chiamate o messaggi. Come pensavo mi ha scritto Sarah:
Ciao Jenny! Sono corsa all’ospedale non appena ho saputo cosa ti era successo ma stavi dormendo… Pigrona! =P! Chiamami quando te la senti…
Caspita! Devo aver fatto prendere un bel colpo anche alla mia amica!
La chiamo subito per tranquillizzarla!
- Pronto?
- Sarah? Sono Jennifer!
- Jenny! Allora ti sei svegliata! Come stai?
- La caviglia mi fa un po’ male ma sto meglio…
- Sono contenta! Oggi posso venire a farti un saluto?
- Certo! Vieni quando vuoi…
- Ok! Allora passo dell’università per vedere il risultato dell’esame e poi vengo lì…
- Già, l’esame. Com’è andata?
- Diciamo che andata… Ti faccio sapere più tardi!
- Ok! A dopo!
Spero per lei che sia andato bene con tutto quello che aveva studiato.

Durante l’ora di pranzo è venuto a trovarmi papà, anche lui visibilmente sollevato. Al pomeriggio invece è venuta Sarah, dandomi la bella notizia: aveva passato l’esame! In più prima di venire era passata da casa mia a prendere uno dei miei libri preferiti: Orgoglio e Pregiudizio.
- Così non ti annoi! – aveva detto.
E meno male che ci ha pensato! Non so proprio cosa avrei fatto altrimenti per tutto il resto del pomeriggio, visto che ho avuto la sfortuna di capitare in una stanza singola e quindi non ho nessuno con cui parlare.
Comincio ad avere un certo appetito e guardo l’orologio sperando che sia quasi ora di cena, invece con mio sommo rammarico vedo che sono solo le 18.00. Se non sbaglio a quest’ora comincia l’orario di visita, ciò significa che a momenti dovrebbero arrivare i miei.
Neanche l’avessi fatto apposta sento bussare alla porta. Sicuramente saranno loro!
- Avanti!
Chiudo il libro e mi giro verso la porta ma non vedo esattamente chi mi aspettavo.





~ L'autrice ~

Eccomi! Dopo tanto tempo sono finalmente riuscita ad aggiornare. Vi chiedo scusa per il ritardo, ma per via della scuola ho trovato pochissimo tempo per scrivere in santa pace. Spero che questo secondo capitolo vi sia piaicuto! Recensite! Bacioni!!!!
~ Ryry_: spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Ti garantisco che non sei l’unica che adora Orlando! =) Baci8ini!
~ alice brendon cullen: spero di non averti delusa! Baci8ini!
~ Ramona37: visto che Jennifer sta bene? Dai, non sono troppo perfida ma serviva per la storia… Baci8ini!
~ Naomi92: non prendertela perché non ti ho avvisata ma volevo farti una sorpresa! Visto che questa volta ti ho mandato un messaggio, spero mi perdonerai! XD! So perfettamente che non vai pazza per Orlando, anzi, tutt’altro… Perciò apprezzo lo sforzo! Baci8ini!
~ rokkett: grazie, sei gentilissima! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! Baci8ini!

Ringrazio tutti coloro che hanno letto, le 2 persone che hanno messo questa ff tra le preferite e le 2 che l’hanno aggiunta alle seguite; un ringraziamento va a Naomi92 che mi ha aggiunta tra i suoi autori preferiti!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3


Per un attimo rimango immobile incapace di ragionare.
Ok! Calma e sangue freddo…
Mi strofino gli occhi convinta di aver avuto un’allucinazione. Invece no, il ragazzo è ancora lì sulla porta con un mazzo di fiori in mano. Fin qui non c’è niente di strano, se non fosse che questo ragazzo assomiglia in maniera impressionante a Orlando Bloom.
Vedendo la mia reazione le sue labbra si piegano in un sorriso.
In un sorriso? Qui c’è ben poco da ridere! Devo aver preso un bel colpo in testa per colpa dell’incidente.
- Ciao, Jennifer!
Ok, stiamo decisamente dando i numeri! Com’è che questo ragazzo conosce anche il mio nome?
- C-ciao… - gli rispondo io poco convinta.
Entra togliendosi gli occhiali e appoggiandoli sul comodino.
- Di solito a questo punto dovrei presentarmi, ma non penso ce ne sia bisogno; nonostante gli occhiali che ho usato per camuffarmi alla bell’e meglio, penso tu mi abbia riconosciuto, non è così? – continua lui sempre con un mezzo sorriso stampato sulle labbra.
Come se niente fosse prende la sedia che si trova sotto la finestra e la avvicina al letto per poi sedersi. Rimaniamo per qualche istante lì, in silenzio, ognuno con i propri pensieri. Forse sta aspettando che gli dica qualcosa smettendola di fissarlo come sto facendo.
Per la serie “figure del cavolo”. Suvvia, Jennifer! Quando riavrai la possibilità di avere Orlando Bloom (sempre che si tratti di quello vero e non di qualche sosia saltato fuori da chissà dove) tutto per te a distanza così ravvicinata? Chiedigli un autografo, qualsiasi cosa!
- Quindi il signor Bloom di cui mi ha parlato mia madre sarebbe lei?
- A quanto pare. Ma, ti prego, dammi del tu! Sono semplicemente Orlando, ok? – dice porgendomi la mano.
Ancora un po’ frastornata dalla situazione che mi si presenta gliela stringo.
- Semplicemente Jennifer, ma tanto lo sai già… - rispondo io prendendo in prestito la sua frase e facendolo sorridere nuovamente.
Una cosa bisogna dirla: ha proprio un bel sorriso! Non che sia la prima volta che lo veda, perché tra foto e video su internet ce n’è in grande quantità, ma posso garantire che non rendono per nulla. Dal vivo ha un non so che di speciale, un sorriso di quelli che quando sei triste ti fanno tornare il buon umore.
- I miei mi hanno detto che ieri sei rimasto qui con me finché non sono arrivati. Ti ringrazio.
- L’ho fatto volentieri. Ed era il minimo visto che… Non so se i tuoi te l’hanno detto, ma se ora ti trovi su un letto di ospedale è colpa mia. - conclude abbassando la testa.
Per un attimo non riesco a credere alle mie orecchie.
- Vuoi dire che… Quella BMW…
- Io non avrei voluto… Davvero, mi dispiace tanto per quello che ti ho fatto. Non posso nemmeno dire che andavo di fretta, perché non è vero, stavo tornando a casa in tutta tranquillità. Solo che sei sbucata fuori all’improvviso e non ho fatto in tempo a frenare… - dice tutto d’un fiato tornando a guardarmi.
- Ehi, calmo. Va tutto bene, non ce l’ho con te… - e gli prendo una mano cercando di tranquillizzarlo – E poi se non mi avessi investito non avrei avuto la fortuna di conoscerti, no?
Ok, questa potevo risparmiarmela. L’ho sempre detto che non sono in grado di consolare le persone, non fa per me.
- E fortunatamente te la sei cavata con solo una caviglia slogata… Se ti fosse successo qualcosa non me lo sarei mai perdonato.
In quel momento veniamo interrotti da mia madre che fa irruzione nella stanza. Subito lascio la mano di Orlando per evitare che il mio gesto venga frainteso.
- Jenny cara, come stai? Ah, vedo che hai visite. Buona sera signor Bloom! – esclama tutta raggiante salutando anche Orlando.
- Buona sera a lei! – le risponde lui riuscendo a nascondere l’amarezza che fino a poco fa traspariva dai suoi occhi.
- Visto che ora sei in buone mani, posso tornare a casa. – continua rivolto a me.
- Grazie per essere passato…
- Tornerò nei prossimi giorni, promesso.
Fa per alzarsi e quando ormai è vicino alla porta si volta.
- Che stupido! Questi fiori gli avevo portati per te… Posso lasciarli a lei, signora?
- Ma certo! Chiederò all’infermiera se è possibile avere un vaso.
- Grazie! Allora a presto, Jennifer. – conclude uscendo dalla stanza dopo aver rindossato gli occhiali da sole, come se quelli bastassero per passare inosservato.
- Ciao… - sussurro io guardando la sua figura allontanarsi finché non sparisce del tutto alla mia vista.
- Avevo ragione, no? È o non è un caro ragazzo? – chiede mia madre distogliendomi dai miei pensieri.
- Già… - rispondo io ripensando all’espressione che aveva poco prima che arrivasse lei, mentre si stava scusando per l’accaduto; sembrava sinceramente dispiaciuto.
- Ehi, che cos’è quella faccia?
- Niente, stavo solo pensando… Però tu e papà potevate dirmi che si trattava di quel Bloom!
- E rovinarti la sorpresa? – ribatte lei con occhi furbi.
E io che per un attimo avevo sperato che mi dicesse che non sapeva chi fosse, invece no, l’ha fatto pure apposta a non dirmi niente!
- Non avrai pensato che non l’avessi riconosciuto?! Dopo tutte le storie che facevi quando eri ancora a casa con noi ogni volta che guardavi “Il Signore Degli Anelli”. Sapevi a memoria le battute dell’elfo… Come si chiamava?
- Legolas.
- Giusto! Legolas! E ogni volta che compariva sulla scena non doveva volare una mosca perché dovevi ripeterle assieme a lui, e…
- Ok mamma, ho capito! – la interrompo io - Ma era al tempo del liceo, ora non sono più una ragazzina.
- Sarà ma lo sguardo che gli hai riservato prima era lo stesso di qualche hanno fa! – prosegue lei imperterrita nel suo ragionamento fin troppo contorto per i miei gusti.
- Oh, piantala! Ringrazia che ho un piede ingessato sennò non sai cosa ti farei! – ribatto io con un gesto di stizza.
- Se la metti così significa che questi bei fiori posso portarmeli a casa, vero? – e fa per andare verso la porta portandoseli con sé.
- No! – sbotto io prima che me ne possa rendere conto, facendola voltare.
Adesso sul volto di mia madre c’è stampato quell’espressione che odio tanto, di chi finalmente è arrivato al punto che voleva. Anche se so che ormai è inutile tento di giustificare la mia reazione.
- E se poi tornasse davvero come ha detto? Non sarebbe carino se non ci fossero più…
- Sicura sia solo per questo?
Ma certo che è solo per questo! Cos’altro sennò? Ok, forse c’entrerà il fatto che a portarmeli sia stato uno dei miei attori preferiti ma… No, cosa me lo chiedo a fare?! Ovvio che sia solo per una semplice questione di cortesia!






~ L'autrice ~

Sembrano passati secoli dall'ultima volta che ho postato... E in effetti è così!^^ Vi chiedo umilmente scusa!!!!
Bando alle ciance, spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto. Inutile dirlo ma... recensite, recensite, recensite!!!!

~ rokkett: allora avevi indovinato chi era il personaggio misterioso? ^^ Fammi sapere cosa t n’è parso anche di questo capitolo!!! Baci8ini!
~ Jordy Klein: in effetti hai ragione, è passato inosservato anche perché non penso che farebbero entrare giornalisti in un ospedale, a meno che si tratti di personaggi importanti. Miranda? Nel mondo reale è la neo-signora Bloom, ma in questa ff avrà un ruolo leggermente diverso… Ovviamente non voglio anticiparti niente! ^^ Per quanto riguarda la scelta dei pov, nel corso della ff di pov di Orlando ce ne saranno davvero pochi e mi sembra inutile fare un capitolo per scriverci solo qualche riga; come ho scritto nel primo capitolo i pov di Orlando saranno anticipati da * proprio per evitare confusione. E questo capitolo come ti è sembrato? Fammi sapere! Baci8ini!
~ Naomi92: non avevo dubbi che saresti stata vendicativa al loro posto! Sempre la solita… Spero di vedere qualche altra tua recensione! Baci8ini!
~ Ramona37: devo farti mille scuse!!! Credimi, ho fatto del mio meglio per postare al più presto, anche perché negli ultimi mesi ho avuto qualche problema… Lo so, non è proprio Natale, ti accontenti anche se sono riuscita a postare per Ferragosto (o quasi)? ^^ Fammi sapere se ti è piaciuto anche questo capitolo! Baci8ini!
~ SweetDancer96: prima di tutto devo ringraziarti perché ho visto che hai lasciato una recensione a tutte le mie ff in pochissimo, l’ho apprezzato tantissimo quindi GRAZIE!!!! Per quanto riguarda ai gusti in comune, eh che ci vuoi fare? Ce ne intendiamo in fatto di ragazzi! XD! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! Baci8ini!

Ringrazio tutti coloro che hanno letto, le 3 persone che hanno messo questa ff tra le preferite e le 3 che l’hanno aggiunta alle seguite; un ringraziamento va a Naomi92 e a SweetDancer96 che mi hanno aggiunta tra i loro autori preferiti!

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