London Calling

di HimeChan XD
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14 ***
Capitolo 15: *** 15 ***
Capitolo 16: *** 16 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


London Calling



    
Capitolo uno

Non sono mai stata una schizzinosa, anche parlando di sesso.
Per dirne una, la mia prima volta è avvenuta nel vicolo schifoso di una betola, con lo stesso individuo che adesso ho sotto di me.
Sono una donna fedele? No.
Sono una donna sposata? No, di nuovo no.
Sono una donna cui una bella bottarella non dispiace mai? Sì, risposta esatta.
Ehy no, non mi guardate così! Non sono poi così facile! Ho appena detto o no, che l'uomo con cui lo sto facendo ora, è lo stesso con cui ho perso la verginità?!
Dovrà pur contare qualcosa!
Mi chiamo Nami, ho appena vent'anni e non ho nessuno al mondo. Nessuno tranne Sanji. Chi è Sanji? Il mio trombamico.
Sì, so che parlo da vera maleducata, per quest'epoca. Ma in fondo chissene.
Perché non posso essere libera di parlare come mi pare? Fingo già abbastanza quando prendo il tè con quelle vecchiacce una volta al mese!
Sarò anche sola al mondo...Ma sono così ricca che potrei farmi il bagno nelle sterline!! E quindi da brava ragazza inglese, prendo il tea delle cinque insieme a zia Kokoro, una vecchia zia di mia madre di quarantesimo grado, e quelle vecchie cozze delle sue amiche, per sapere le ultime sugli scapoloni di Londra, che ogni volta la cara Kokoro mi vuole affibbiare.
Ma che me ne faccio di un marito? Ho quello che voglio, soldi, bellezza, sesso e un amico fidato insieme!
Infatti mi chiedo cosa cavolo ci trovino le mie amiche in questo matrimonio!
Secondo me, è solo la fine della libertà ecco tutto.
Però adesso visto che ci penso, dovrei mandare all'aria per un po' le mie elucubrazioni mentali sul matrimonio, e dare un po' di corda al mio amante qua.
-Ogni volta che lo facciamo, mi sembra migliore delle altre!-Mi dice il caro Sanji, una volta finito di fumare la sua sigaretta. Lui è un assiduo fumatore, l'odore del fumo mi ricorda sempre quello che riempie la mia stanza ogni volta che facciamo sesso, mi entra nelle narici. Ormai per me, il sesso ha quell'odore.
-Tzè, tu e le tue manie di grandezza...Vuoi che ti faccia l'applauso anche?-
-Ehy, non sarebbe mica male!-
Il caro Sanji ha ventinove anni, è sposato lui ma dice di amare me. Amare...Io lo amavo come si ama un orsacchiotto di peluche, ecco. Non propriamente un sentimento che potrebbe spingerlo a lasciare la moglie, ed accasarsi con me.
Anche perché lui in passato, mi aveva già chiesto di sposarlo. E io con una risata e un "non dire assurdità, vuoi smettere di scopare?", l'avevo liquidato.
Ma non aveva sofferto tanto...E come poteva, dopo che gli avevo fatto quel...Quello che gli avevo fatto, ecco.
-Allora, dove oggi il tè delle cinque?-
-Dalla zia no? Quella non la smetterà mai con questa storia del marito...-Ed era la schifosissima verità, perché per quest’assurda società io ero...
-E' perché sei vecchia, tesoro mio.-
Ecco. Avevo vent'anni ed ero già una vecchia zitella. Maledetta me, e maledetti i miei genitori che mi hanno fatto nascere in questo schifoso 1800.
L'unica cosa bella sono i vestiti. L'unica!
-Ti sembro davvero così vecchia?-Gli chiesi io, strofinando la mia gamba nuda sulla sua.-Eppure non sembrava...-
-Sei la più bella rintronata che ci sia in città, mio tesoro!-
Che adulatore...Beh, di solito mi diceva cose molto più carine. Sanji era un vero gentiluomo, s’innamorava ventisette volte alla settimana, andava dietro ad ogni sottana ma io ero la sua preferita, la sua dolce Nami che conosceva da quando aveva quindici anni.
-Comunque me la devo sbrigare in poco tempo...-Mi alzai dal letto, senza nemmeno darmi pena di coprirmi, mi aveva visto nuda fino ad ora, che senso aveva avere pudore?
-Ahiahi, c'è nei tuoi occhi quella scintilla...-Commentò Sanji, accendendosi un'altra sigaretta. Io intanto, mi accomodai davanti al mio specchio, cercando di darmi la parvenza di non aver appena fatto l'amore per ore. Quindi largo a cipria, spazzola e litri di profumo parigino.
-Di che scintilla parli?-
-Di quella che hai negli occhietti, quando hai intenzione di fare la ladruncola...-
Mi raccolsi i capelli, cominciando a spargermi la cipria sul viso.
-Io non sono una ladruncola...-Che sfacciato.
-No infatti, tu hai molta più classe!-Anche lui si alzò dal letto e mi portò la mia vestaglietta di seta rossa.
La infilai, lasciandomi il nodo abbastanza sciolto per potermi incipriare ben bene. E anche per non dare fastidio a lui, che cominciò a posarmi baci sul collo.
-Ho solo saputo che la figlia del sultano, verrà con le sue duemila cameriere a vedere Londra...E in particolar modo casa della zia...-Bibi d'Arabia, ragazzina sedicenne, ingenua, carina e piena, ma strapiena di gioielli fino a scoppiare.
Ma cosa molto caruccia a mio dire, avrebbe partecipato al tè a casa della zia che pur di accaparrarsi il personaggio in voga, avrebbe ucciso con le sue mani le concorrenti.
-Mmm...E cos'ha di particolare, quella deliziosa fanciullina?-Si, l'aveva già puntata, ma se non voleva ritrovarsi senza virilità, avrebbe fatto meglio a non avvicinarsi alla principessa.
-La fanciullina, mio caro Sanji, ha una collana con un diamante grande quanto la tua testa.-
Era un diamante che aveva un numero di carati pari all'età di Matusalemme, quindi davvero bello grosso e incastonato nell'oro. Insomma, dovevo assolutamente prenderlo.
Perché oltre a sollazzarmi insieme al mio amico Sanji, io avevo anche un altro passatempo. Rubare.
Sì, so di aver detto di essere molto ricca, ma che ci volete fare, ero una ventenne annoiata, senza marito e con la voglia di trasgredire nel sangue.
Ma i miei erano furtarelli così, senza alcun valore...Se vogliamo parlare di valore affettivo ecco...
Quelli sciocconi di Scotland Yard mi chiamavano la Gatta Ladra, e dopo due anni di attività non erano nemmeno riusciti a fornire una mia descrizione per potermi catturare.
Ahi, ho già detto di essere in assoluto la miglior ladra del mondo?
-Gattina mia, non pensi che sia rischioso? Insomma, mi hai detto più volte di tenermi alla larga da lei, ma sei sicura di non far scoppiare tu il disastro?-Mi alzò un braccio, passando a baciarmi la mano.
-Come al solito sei un idiota caro Sanji, vuoi per caso paragonarti a me?-
-Dimmi il tuo piano...-
-Ho un falso assolutamente identico alla collana della principessa Bibi, nessuno si accorgerà della sostituzione.-
-E se ci fosse un esperto di pietre preziose a corte?-
-Mi sono già informata, a loro non importa che siano vere, l'importante è che siano sfarzose.-Mi alzai dallo sgabellino, facendo spostare pure il mio amico, basta cianciare, era arrivato il momento di vestirmi come si deve.-Quella sciocca andrà in giro per la vita con un fondo di bottiglia senza mai accorgersene...-
-Se lo dici tu...Sai che ho fiducia in te.-
-Come potresti non averne, sono un genio!-
Sanji rise mentre anche lui si rivestiva. Portava sempre abiti di gran classe e di colori scuri, era curato nei minimi dettagli ed era un vero maniaco dell'igiene. Nessuno vedrà mai Sanji in un bordello di quart'ordine. Aveva troppa paura di beccarsi una malattia venerea o che altro...
-Sai che dovresti fare? Aiutarmi a stringere il bustino e poi levare le tende, tesoro.-Avevo scelto un abito rosso bordeaux con annesso cappellino in tinta e guantini neri.
-Si meglio che vada, mia moglie si starà chiedendo che fine abbia fatto...-Come gli avevo chiesto, lui cominciò a stringermi i lacci.-Sono lontano da un bel po' di ore...-Mi soffiò malizioso all'orecchio, dando una stretta poderosa al bustino.
Io sussultai e mi tenni all'anta dell'armadio.
-Vuoi forse impedirmi di respirare?-Protestai io, allentantomi un po' l'abito. Dovevo fare un colpo ed esigevo la comodità!
Sanji ridacchiò e si infilò gli inseparabili guanti bianchi, sempre una cosa sua dell'igiene...Io gli avevo detto che sembrava un maggiordomo a portarli sempre, ma lui mi tirava sempre fuori una nuova malattia che si sarebbe potuto prendere. Meno male che almeno in intimità, li toglieva.
-Allora buona fortuna, tesoro. Mi racconterai tutto stasera immagino...-Il mio amico era pronto per andare e si avvicinò a me.
-Quando tornerai, indosserò solo il mio bottino.-Promisi io.
Lui sempre ridendo, mi posò un bacio sulla mia chioma rossiccia, per poi uscire dalla stanza e dalla mia casa.
Un'ultima occhiata allo specchio e sì, ero pronta per il tè delle cinque a casa di zia Kokoro. Portata principale, la collana della principessa Bibi.




*Varie ed eventuali*
Ah si, cominciamo con un ma salve a tutti!
Ero sparita e avevo tutta l'intenzione di non ricomparire mai più, ma cause di forze maggiori che voglio che restino anonime, una Rolochan a caso, sono tornata con questa storia.
Che scrivo in segreto da un po' in effetti.
Dunque, che vi devo dire? Non è certamente una classica mia storia, l'avrete capito da come comincia... Non vi voglio svelare niente per ora tolto il fatto che ovviamente, è ZoNami al cubo u__ù
Ah si, c'è anche una tonnellata di OOC, ma la storia lo richiedeva, quindi chissene =D
Che dire ancora? Spero che vi piaccia e che commenterete =3
Hime

PS
Sono tutti un tantinello ninfomani, spero non dispiaccia xD

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Capitolo 2
*** 2 ***


Capitolo due



Mia zia abitava nel centro di Londra, ci voleva un po’ di minuti per arrivare a casa sua in carrozza, insomma per me era una noia andare da quella donna, fosse anche solo per quella dannata manciata di minuti che ci volevano per arrivare.
Guardai dal finestrino, il paesaggio che la mia Londra mi offriva, mentre la velocità sostenuta della carrozza e il ciottolato, mi facevano sballottare. Ma ormai ero abituata a questo movimento. Di certo un inglese che si rispetti, non soffriva di mal di mare all'epoca.
Non dopo la ventina di viaggi che si facevano in carrozza al giorno.
Allora, ripassatina al piano: saluti, soliti convenevoli, una tazzina di tè, un innocuo biscottino al cioccolato che mi sarebbe finito tutto sulle cosce, ultime chiacchiere su chi ha sposato chi, su chi è ancora sulla piazza, su chi aveva fatto figli con chi...Poi bam!, attaccare bottone con la principessa Bibi e poi di nuovo bam!, la collana nascosta ben bene nel mio decolleté e poi bam!, a casa ad attendere Sanji, vestita solo della mia refurtiva.
Eccellente, eccellente, era un piano infallibile!
Ok, detto così, poteva anche sembrare piuttosto semplice e banale...Ma che dovevo fare, crearmi un diversivo con fuochi d'artificio, andandomene via in una nuvola di fumo? Mmm. Avrei avuto un sacco di stile, ma avrei anche avuto un sacco di anni da scontare in prigione. E io ero troppo bella per la prigione.
La casa di zia Kokoro era conformata al resto delle villette inglesi dell'epoca, insomma, da fuori era guardabile...Ma dentro? Era la fiera della pacchianità là dentro. Centrini, vasi di fiori assurdi senza un minimo di abbinamento, qua e là fotografie di quella sua assurda nipotina tale e quale a lei, e del suo altrettanto assurdo coniglio da compagnia. Incredibile come nonna, nipote e coniglio, si assomigliassero così. Per non parlare dell'assurdo abbinamento di colori che faceva la zia, con fucsia e verde acido...Da brivido.
-Allora mia cara, novità in vista?-Mi chiese la zia, sorseggiando il suo tè.
-Sempre la solita noiosa vita, zia.-Risposi semplicemente io, sentendo la fragranza del tè ai frutti di bosco, il mio preferito. Sanji diceva che era troppo dolce per lui. Però non gli dispiaceva baciarmi dopo che lo avevo bevuto...
-Io te lo dico sempre cara, deciditi a trovarti un marito! Sei così bella!-
Mia zia era una vera e propria cozza. Ma poverina, era di buon cuore e tanto simpatica. Era rimasta vedova una decina di anni fa, io nemmeno mi ricordo lo zio...Ma mi dicono tutti che era un uomo buonissimo, un Tom non so cosa...Di certo con problemi di vista, per aver sposato la zia.
-Lo sai zia, non ho ancora trovato l'uomo giusto...-Temporeggia Nami, non tirarle la tazzina da tè Nami, non bruciare  tutti i crinolini di quelle bacucche che se la ridevano sbevacchiando tè...Sii buona e gentile e fai una buona impressione alla principessina, seduta accanto a te.
Eh sì, la cara Bibi mi aveva subito presa in simpatia e si era voluta a tutti i costi sedere vicino a me, con grande disappunto di un'amica di mia zia che voleva farle fare amicizia con quell'idiota della figlia...Patetico.
Non faceva che guardarmi con occhi splendenti, affascinata dai racconti dei miei viaggi e divertita dalle mie battute.
E io non facevo che guardare con occhi più che splendenti, il meraviglioso girocollo con diamante incastonato. Ah, che spreco.
Dovevo solo attendere il momento giusto, solo il momento giusto...
-Madame, è stato un vero piacere per me prendere il tè con voi oggi!-Bibi entusiasta, poggiò la sua tazzina con grazia sul tavolinetto.-Ma adesso devo proprio congedarmi, mi aspettano delle altre visite oggi.-
Oh, eccolo il momento, eccolo! La mia bravura di ladra, è anche dovuta al fatto che ho una fortuna sfacciata.
-Nami, per me è stato un piacere conoscerti! Spero di rivederti un giorno!-Bibi mi prese le mani e si fece pure cadere qualche lacrimuccia dagli occhioni blu.
-Principessa, lo è stato anche per me! Verrò volentieri in Arabia a trovarvi.-
-Oh si! Sarete mia ospite!-Bibi di slancio mi abbracciò e...Bam!! Scambio effettuato, come al solito tutto liscio e nessuno aveva visto niente.
Fantastico, anzi, più che fantastico.
-Allora arrivederci a tutti!-La principessa uscì dalla casa, accompagnata dalla miriade di guardie e servitori che erano il suo seguito. Però era simpatica, quasi mi dispiaceva averle rubato quella meraviglia.
Ma a chi voglio prendere in giro...
-Nami, sono sicura che la principessa sia già promessa e ha appena sedici anni!-Eccola lì, si ricomincia Nami, tieni duro ancora per un po'...
E dopo le innumerevoli rotture di scatole della serata, all'imbrunire lasciai la casa della zia, alla volta della mia magione. Non vedevo l’ora di tornare a casa e levarmi il vestito. Quell'idiota di Sanji l'aveva stretto troppo.
Quasi si notava ciò che avevo sotto, ovvero la collana della principessa Bibi, che stava al sicuro fra il mio davanzale.
Casa dolce casa.
Non avevo l'agorafobia, ma dopo il tè dalla zia, avevo sempre una gran voglia di tornarmene a casa.
Ma proprio quando stavo per mettere una mano sulla maniglia, senza nemmeno il tempo di gridare aiuto, mi ritrovai stretta a qualcuno che stava alle mie spalle, con una mano guantata che mi teneva la bocca chiusa.
Non era Sanji, lui portava i guanti bianchi mentre quelli erano neri...E il suo torace era leggermente meno largo di questo. Ma chi cavolo era?!
-Si calmi miss, non sono qui per farle del male...-Una voce calda e profonda mi arrivò all'orecchio. Non era decisamente la voce di Sanji, che era sensuale e profonda sì, ma non così…
-So cos’avete fatto…-Mi infilò una mano nella scollatura, prendendomi il ciondolo.-Questo non è vostro, miss.-L’uomo ridacchiò facendomi venire i brividi…E il suo alito sapeva di rum!
-Ora, io toglierò la mano, ma voi dovete promettermi che non urlerete.-Eh la faceva facile lui!! Ma forse era meglio non infastidirlo…Chissà che avrebbe potuto farmi.
Così, annuii e respirai a fondo, quando l’uomo tolse la mano. Ancora mi stava dietro e mi teneva stretta a sé con l’altra mano.
-C-chi siete voi?!-Chiesi io, ero terrorizzata.
-Non è questo il luogo, meglio entrare in casa!-
Cosa?? Fare entrare questo maniaco in casa? Quanto stupida mi credeva?!
-Ma voi chi diam…-
-Non.Qui.-Ribadì lui.
Ancora non lo avevo visto in faccia, riusciva a tenermi ferma e a farmi camminare allo stesso tempo.
Entrammo in casa e per fortuna, i miei servitori non avevano sentito nulla…Aspetta come per fortuna? Mi avrebbero potuto aiutare con questo questo…Con questo maniaco!
-Ecco, qui va benissimo!-L’uomo mi lasciò finalmente andare e io con tutta la mia furia mi girai, mi girai e vidi…Oh mamma.
-Ma chi siete?!-Non sapevo chi era, ma non che me ne importasse tanto…Quello era il più bell’uomo mai visto in vita mia! Alto, muscoloso, capelli corti e verdi e la pelle abbronzata. Diavolo se era bello!! Era tutto infagottato in un mantello pesante nero e si vedeva solo che ai piedi portava degli stivali in pelle marrone.
-Scusate per le mie cattive maniere,-Cominciò a parlare lui, togliendosi il mantello e rivelando altri indumenti di colore scuro.-ma ho una notizia importante da darvi.-
-Si, ma prima mi potreste dire chi siete?-Odio dovermi ripetere, gliel’avevo già chiesto ottantasette volte e adesso, pretendevo una risposta, diamine!
-Oh sisi, scusate…Io sono Roronoa Zoro, mercenario, adesso al servizio del Vaticano.-Mi fece un profondo inchino anche.
-E che vuole il Vaticano da me?-
Roronoa si sedette in una delle poltroncine del mio salotto, mettendosi bello comodo.
-Ma si tranquillo, accomodatevi pure!-Dissi sarcastica io, sedendomi vicino a lui.
-Grazie!-Lui solamente, mi sorrise e quel suo sorriso era eccezionale.
Io mi guardai intorno leggermente imbarazzata. Che situazione assurda era mai quella?!
-Bel colpo quello, ma non mi è sembrata una cosa carina, rubare quel gioiello a quella ragazzina!-
-Si faccia gli affaracci suoi!-
-Bel caratterino…-Si mise a ridere, poggiandosi con i gomiti alle ginocchia.-Ancora mi è oscuro, il motivo per cui la chiesa dovrebbe affidarsi ad una ladruncola come voi!-
-Io non sono una ladruncola!!-
-Invece si che lo siete. E siete stata ingaggiata dagli stessi da cui sono stato ingaggiato io, per una missione.-
-Una missione? Per il Vaticano?!-
-Esatto. Voi, mi dovrete aiutare a recuperare “La lacrima del nord”.-
-La lacrima del nord? Siete impazzito?!-Eh se lo era! La lacrima del nord, era tipo il più famoso gioiello mai ritrovato dopo il Santo Graal, era uno zaffiro di grandi dimensioni a forma di lacrima, incastonato nell’oro. Era anche il ciondolo di un antico girocollo che faceva parte del tesoro della corona…Si vociferava fosse di proprietà della chiesa, ma che fu poi trafugato da Enrico VII dopo lo scisma con la chiesa cattolica da lui operato.
-Io no, ma chi mi ha commissionato la sua ricerca deve esserlo.-Si risedette composto, appoggiandosi allo schienale della sedia.-La fama della Gatta Ladra è arrivata sino a Roma, lì pensano che solo voi, con il mio aiuto, possiate ritrovare il gioiello.-
Quindi avevo i mezzi per ritrovare la famosa Lacrima…E avevo come assistente quell’uomo così magnifico e sexy…
-Parlatemi di questa missione.-Gli dissi io con un sorriso accattivante. Lo stesso sorriso mi fu restituito da lui, poco prima di cominciare a spiegare.
Una nuova collaborazione si era creata…E che collaborazione!





*Varie ed eventuali*
No insomma...Mica mi aspettavo tanto entusiasmo *-*  Mi avete lasciato dei commenti bellissimi, davvero!
E mi avete riempita di entusiasmo anche, grazie mille a tutti xD
Ma ovviamente lo faccio per benino! *eh-ehm*
YokoKanno : Sapere che le AU e le OOC non ti attirano e hai letto lo stesso la fic, mi riempie di soddisfazione ! Spero davvero di non deluderti ora! Ciao alla prossima! ^^
Nami19 : Zia, non avevo più intenzione di scrivere fic, lo ammetto. Ma poi mi è venuta l'ispirazione per London Calling e puff +_+ Finito! Ahahahah io una Nami repressa? xD
Tsukichan : Addirittura un "Oh mio Dio"? *-* Ma grazieeee!! Grazie mille, sei stata molto gentile! Questa storia per me è fuori dal mio ordinario, perchè non è del tutto una Zonami, e io non ho mai fatto una cosa simile...Rimedierò eh! xD
Rolo : Piccola mi sa che tutti ti ringraziano per avermi covinto ahahahaha !! E si te lo concendo un "te l'avevo detto"!!
GloRi : Anche per te, vale lo stesso discorso fatto per Yoko xD Sono un sacco contenta di averti portato al lato oscuro delle AU xD E grazie anche per i complimenti al mio stile di scrittura *-* Spero di trovarti anche per il secondo capitolo!^^
purple benny :  Ciao, grazie per il commento! Il signor Zoro mi sa che è arrivato xD Che ne pensi?

E concludendo, vorrei fare un attimino di pubblicità ù__ù
Io e la mia socia meglio conosciuta ai più come Rolochan, abbiamo finalmente aperto il nostro forum!
Venite a farci una visitina ;D

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Capitolo 3
*** 3 ***


Capitolo tre


-I racconti delle vostre gesta attraversano gli oceani, miss. Ovunque nel mondo civilizzato, si narra di come vi state prendendo beffe di Scotland Yard!-
Quest’uomo era forse stato mandato per gonfiare ancora di più il mio ego? Beh, ci stava riuscendo alla grande.
-Sciocchezze Roronoa, che vuole che sia stato, aver rubato da sotto i suoi occhi, un anello alla regina?-Mi vantai io con falsa modestia.
-Notevole…Sarà interessante lavorare con lei.-
-A tal proposito, mi parli un po’ del lavoro. Abbiamo qualche fonte, indizio…Qualche soffiata?-
-Non si fanno soffiate al Vaticano miss! Solo certezze.-Roronoa si levò dall’interno della giacca, una busta bianca, sigillata con la ceralacca.
-Il sigillo del Vaticano…-
-Lo conoscete?-
-Non frequento né la nostra chiesa anglicana né quella cattolica…Ma il mio precettore voleva che fossi informata su tutto, inoltre mio cugino è un prete.-
Mio cugino Usopp era diventato prete qualche anno fa e si era trasferito in un villaggio in campagna.
So di aver detto come prima cosa di non aver nessuno al mondo, e invece non faccio che tirar fuori parenti…Ma con quello intendevo che non ho genitori né fratelli o sorelle. I miei sono morti lasciandomi un immensa ricchezza e mia sorella maggiore, se l’era portata via una malattia quando avevo sette anni. Lei non aveva che quattordici anni…
Era promessa a Sanji.
Ma tornando alla busta, al suo interno vi trovai documenti e una lettera firmata.
-Cardinale Shanks il Rosso…-Avevo già sentito il nome ovviamente. L’Inghilterra sarà anche un’isola e di religione anglicana, ma noi ne sappiamo più del diavolo su tutto.
-Lo conoscete?-
-Mmm vi dirò, si fa un gran vociferare su questa Alleanza del Sacro Tesoro, si dice che questo Shanks il Rosso ne sia a capo. E’ vero? Esiste un gruppo del genere all’interno del Vaticano?-
Dio, com’ero curiosa! Mi piacevano un sacco questo genere di cose!
-Voi miss, non siete di certo una sprovveduta donnicciola, vedo. Sì, l’Alleanza di cui avete parlato esiste e sono loro, ad averci assunto. Beh, sempre che voi vogliate unirvi a me, miss.-
-Non lo so…Qui dice,-Indicai la lettera che stavo leggendo distrattamente-che le ricerche inizieranno qui a Londra, e che un incaricato inglese dell’Alleanza ci aspetterà domani.-
Alzai lo sguardo verso l’uomo, lui mi fissava sorridendo.-Date tutti per scontato che io accetti…-
-Avrà una ricompensa ovviamente. Sappiamo che le cifre non le interessano, ma che ha un bel debole per i gioielli.-
Bingo. Conoscevano la mia passione anche oltre oceano. Come ho già detto, di soldi ne ho abbastanza, a me interessano le belle cose come...Sì, come i gioielli.
-L’Alleanza ha per lei gioielli preziosi appartenuti a regine della storia, e naturalmente la promessa di non rivelare mai la sua identità alla polizia.-Roronoa si alzò e mi si inchinò davanti. Come spaventata, mi ritrassi schiacciandomi allo schienale della poltrona.
-Una ragazza bella come voi, non dovrebbe stare in prigione, dico bene…Miss?-
Diamine se diceva bene…
-Dice bene, si.-Io risposi, ipnotizzata dai suoi occhi neri come la notte.
-Bene!-Si alzò di scatto, senza nemmeno darmi il tempo di abituarmi, ad averlo così vicino.-Domani mattina alle dieci, sarò qui per accompagnarla al luogo dell’incontro.-
-Non vi ho nemmeno detto se accetto…-Gli feci presente io, alzandomi.
-Accettate, miss. E’ un’occasione da non perdere.-Lui mi prese le mani fra le sue, fissandomi con quel suo dannato sguardo…Avrei camminato su un filo sospeso per aria, se me l’avesse chiesto con quello sguardo.
-Accetto.-
-Lo sapevo!-Mi lasciò le mani, si rimise il mantello e andò alla porta.-Ci vediamo domani, miss! Fate sogni tranquilli!-Uscì.
Io ero immobile al centro del mio salotto, con la testa piena di pensieri e…Un prurito inimmaginabile.
E chi avrebbe dormito stanotte? Una cosa era certa, Sanji avrebbe dovuto darsi da fare.
Avevo fatto bene comunque, ad accettare senza riserve quel lavoro? Non gliene avevo fatto presente nemmeno una eppure, eccome se avevo delle riserve!
Mi sarei potuta fidare di Roronoa Zoro? Infondo, chi diamine lo conosceva? Però lui conosceva me…E ancora diamine!, il lavoro me l’aveva offerto la chiesa…Mmm…C’era da fidarsi?
Con la testa piena di questi dubbi, me ne andai in camera mia a prepararmi, di lì a poco, sarebbe arrivato Sanji.
E parlando di Sanji, lui arrivò esattamente un’ora dopo, col suo solito charme e i suoi guanti bianchi. Come promesso mi feci trovare nel letto nuda, con solo l’enorme diamante trafugato alla principessa quel pomeriggio.
Lui ne fu molto contento.
-Sapevo che non mi avresti deluso, gattina mia.-Sanji estasiato, cominciò a levarsi i guanti, la prima cosa che faceva, li posò sul mio comodino e non si curò di fare altrettanto con gli altri abiti, che finirono a terra.
-E’ stato dannatamente facile!-Cominciai come al solito a vantarmi, prendendo in mano il diamante.
-E ti sta dannatamente bene…-Mi fece notare lui, che finalmente nudo, si abbassò su di me, baciandomi.
Una domanda si faceva largo nella mia mente: dovevo o no, raccontare a Sanji, quello che era successo un’ora prima?
Insomma, poche persone fidate sapevano quello che facevo e ovviamente, Sanji era una di quelle. Lui sapeva tutto quello che facevo, quando, dove e con chi lo facevo. Dovevo assolutamente dirgli di Zoro e della proposta, anzi, del lavoro accettato dell’Alleanza del Sacro Tesoro.
Però in quel momento tutto mi sparì dalla testa, in quel momento quando Sanji entrò in me, dando inizio alla solita e fantastica notte con lui.




*Varie ed eventuali*
*O* Anche questa volta tanti commenti fantastici!! Sono troppo contenta!
Comunque, vorrei fare un appuntino^^
L'avviso dell'OOC, è tutto dedicato a Zoro. Lui non è il solito spadaccino che tutti noi conosciamo, è un uomo a modo e anche abbastanza trombeur de...EHM! Tombeur des femmes xD Anzi, de Nami! xD
Spero non dispiaccia.
E adesso largo ai vostri commenti^^

Rolo: Ovviamente, fossimo state in Nami la mano sarebbe rimasta lì a vita u___ù  E poi sì, mister Zoro l'è troppo secsi !!
giusy91: Grazie grazie, ecco a te un nuovo capitolo^^
Tsukichan: Cominciamo benissimo direi! Con la giusta mano no? xD
Kikai Hime:  Mi hai gasato, la seconda parte del tuo nick mi piace xD Comunque, grazie per i complimenti, ma parlando di Nami cotta di Zoro io aspetterei un attiminino ancora xD
purple benny:  Strano vero? xD Si vede che servono i migliori però, e il mercenario sexy e la ladra fanno al caso loro! Alla prossima^^
GLoRi: Caduta nella trappola eh? Io le amo le AU, ne ho scritte parecchie xD E poi giustamente tutte vorremmo essere immobilizzate a quel modo da Zoro *ç* !! Alla prossima^^
silviaapollo4ever: Ma anche ciao^^ Grazie mille per i complimenti! Spero di ritrovarti anche questa volta ;)

Detto questo, vi lascio al mio capitoletto.
Ciao alla prossima!^^
Hime

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Capitolo 4
*** 4 ***


Quarto capitolo



-Questa storia non mi convince, insomma, che vuole questo bell’imbusto dalla mia Nami?-Io e Sanji stavamo abbracciati nel letto, di consueto lui si stava fumando la sua sigaretta.
Gli avevo appena detto tutto sulla storia di Roronoa e dell’Alleanza, ma lui non mi sembrava affatto convinto.
-Ormai ho accettato che ci vuoi fare…-
-Sei libera di fare quello che vuoi, Nami.-Mi guardò negli occhi intensamente. Perché non afferrava che in ballo c’erano gioielli?-Basterà dire al bell’imbusto che hai cambiato idea!-
-Beh, per essere un bell’imbusto, lo è proprio…-Mi ricordai quel petto di granito cui rimasi stretta, quei minuti interminabili fuori casa.
-Ah si?-Lui alzò l’unico sopracciglio che si vedeva.-Ti piace eh?-
-E’ un bell’uomo.-
-Mmmm…Ti piace più di me?-Mi disse lui, baciandomi il collo. Cominciammo a ridacchiare, io perché il suo pizzetto mi faceva il solletico, lui perché adorava sentirmi ridere.
-Sanji caro, tu mi aiuterai vero?-Gli presi il viso con le mani, facendo la mia faccia da cucciolo abbandonato.
-Certo che ti aiuterò, amore mio…Tutto per te…-Mi baciò il palmo della mano e se lo riportò nella guancia.
Io gli sorrisi dolcemente, il mio Sanji caro era davvero il mio orsacchiotto di peluche. Gli volevo talmente bene che mi sentivo anche in colpa, a tirare la corda così…Ma non ci potevo fare nulla, lui era il mio pilastro, la mia sicurezza.
-Ho intenzione di chiedere anche ad Ace e Usopp di aiutarmi.-
-Mmm, buona idea.-
Ace era il mio amico d’infanzia, era solo di qualche anno più grande di me ed era un cervellone. Adorava la scienza, era la sua vita, difatti faceva lo scienziato. Pazzo, aggiungo io.
Una volta ha fatto saltare il tetto della sua casa, un’altra volta mi ha svegliato nel mezzo della notte, perché voleva farmi vedere la muffa che era cresciuta nei funghi del suo giardino. Però era un vero genio appassionato anche di Leonardo da Vinci e delle volte mi aiutava con i piani per i miei furti.
L’avrei fatto conoscere a Zoro, Usopp invece sapeva tutto sull’Alleanza del Sacro Tesoro, poteva rendersi utile, il caro cuginetto.
-Voglio venire pure io con te domani.-
-No Sanji, non avevi detto di essere a pranzo dai suoceri domani?-
-Accidenti…E’ vero…No, non posso darli buca, sono mesi che ci invitano.-
-Stai tranquillo, andrà tutto bene. Roronoa non sembra pericoloso, ma se ci tieni, terrò tutto il tempo un pugnale nella scollatura…-Tentai di dissuaderlo io, grattandogli la guancia con le unghie.
-Si, così va meglio…Ma attenta a non farti guardare nella scollatura eh…-
A dir la verità, Roronoa come prima cosa mi ci aveva infilato la mano…Meglio non dirglielo.
Però era vero, il mercenario mi piaceva, mi aveva colpito come solo Sanji aveva saputo fare, o forse nemmeno lui.
Non mi ero mai sentita così…C’era sempre stato il mio amico nella mia vita, non avevo mai sentito il bisogno di prendermi cotte o che altro.
Quindi quella era una situazione tutta nuova per me.
-Domani contatterai Usopp?-
-Si, gli manderò una lettera! Sarà subito qui, ne sono sicura.-
-E...Se tu dovessi lasciare Londra o addirittura l’Inghilterra, per questa ricerca?-
Non ci avevo mica pensato! La lettera del Rosso, diceva solo che le ricerche sarebbero cominciate nella capitale inglese, ma mica che si sarebbero svolte solo qui…Dove mi avrebbe portato questa assurda caccia?
-Non sarò sola, voi tutti verrete con me. Ho paura Sanji caro, che ti dovrai cercare una bella scusa con tua moglie…-Mi accoccolai meglio fra le sue braccia, sentendolo sospirare. Lui subito mi accarezzò i capelli.
-Troverò qualcosa, non mi posso perdere quest’avventura, no?-
-Certo che no!-Sollevai lo sguardo verso di lui sorridendogli, un tantino meno preoccupata di prima.
E con me sarebbero venuti anche Usopp ed Ace, questo era poco ma sicuro! Il primo perché l’avrei obbligato con le buone o le cattive, il secondo perché da genio pazzo qual era, non poteva perdersi un’occasione simile e pazza quanto lui…Cercare la Lacrima del Nord…Vabbeh che ero brava, ma anche per me quella si rivelava un’impresa impossibile!
E poi perché volere una ladra, forse perché la Lacrima era già stata trovata, ma era nelle mani sbagliate? Volevano che la rubassi? Ma in mano mia, sarebbe stata esattamente nelle mani sbagliate!
Avevo tante di quelle domande da fare a Zoro l’indomani, che forse appuntarmele tutte su un foglietto, non sarebbe stata una cattiva idea.
Ma quello non era tempo di usare carta e inchiostro, Sanji infatti, decise che le carezze nella mia testa non gli bastavano più, e che era giunta l’ora del secondo round.
Speravo di aver tempo per riprendermi, altrimenti che figuraccia ci facevo l’indomani davanti a quelli dell’Alleanza e a Zoro…?




*Varie ed eventuali*
Capitoletto piccolo e completamente SanNami...Santa Maddalena, che sofferenzaaaaaa T___T Perdonatemi, Zonamiste mie.
Abbiate un po' di pazienza.
Ancora un pochinino.
ç_ç
E adesso si risponde ai commenti, come al solito bellissimi ed incoraggianti xD

giusy91: Wahahahaha don Usopp!! Non chiedermi come mi sia venuta .__. So solo che Usopp in stile Thriller Bark, mi sa un sacco di prete xD
purple benny: Ecco, direi che Nami ha parlato a Sanjino :D E non solo....T__T Buh a me!
Tsukichan: Zoro è veramente sexy, parola di Rolo u_u Anche se non fa nulla!^^Aspettate e sperate i fuochi d'artificio Zonami!! Arriveranno, promesso =3
Rolo: Certo, mica parliamo di Bonkure u_u Qua c'è Mister Zoro tutto focoso cacchio! Immagina Zoro nella faccina dove strizza le mutandine...Non faresti di tutto chiesto da lui?!?!?
GLoRi:  Eh, non ci sbarazziamo di Sanji fino a nuovo ordine...Ovvero fino alla fine =D Mi dispiace, ma il caro Sanjino resterà sempre! *Teme le sassate*
Jemanuele8891: Grazie mille^^
Kikai Hime: Prima o poi si parte e Nami starà con lo gnoccone ecc...ecc...XD Grazie mille del commento!^^

Beh che dire ancora, se non, voglio rivedervi tutti al prossimo capitolo?! *Sguardo minaccioso*
Bye
Hime
PS le materie d'esame fanno schifissimo ._.

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Capitolo 5
*** 5 ***


Quinto capitolo


Zoro mi era venuto a prendere in carrozza alle dieci del mattino spaccate.
La sua carrozza era abbastanza ricca da farmi desumere che non fosse uno spiantato e notai alcuni particolari, che ieri notte forse per lo spavento e la luce fioca del mio salotto, non avevo visto: portava tre orecchini d’oro all’orecchio destro, sul suo fianco sinistro pendevano tre spade di manifattura orientale, giapponese forse…E inoltre in quel momento, mentre io cercavo di non sbirciarlo troppo, lui mi stava fissando, con un bel ghigno stampato sul viso.
-Che avete da fissarmi, mister?-Gli chiesi io, smettendo di guardare dal finestrino.
-E’ che è strano per me, avervi qui a pochi centimetri.-
-E perché sarebbe strano? Mi avete avuta a pochi centimetri anche ieri sera, mi pare.-
Lui scoppiò a ridere, sempre rimanendo composto con le braccia incrociate al petto.
-Avete ragione, vi domando ancora scusa per i miei modi di ieri…-Smise di ridere e mi sorrise.-Ma con lo strano, intendevo che per giorni forse mesi, vi sono stato dietro, miss.-
Che? Mi spiava forse?
-Mi avete spiato per mesi?!-
-Tre se non mi sbaglio. Non eravamo certi chi fosse la Gatta ladra, sono stato assunto soprattutto per trovare voi.-
Questa poi…Argh!, che razza di ladra ero se non avevo nemmeno i sensi così sviluppati da sentire la presenza di qualcuno!
-Avevo dei sospetti su di voi e su altre due donne…Ma dopo che siete uscita da teatro con quello smeraldo che non avevate quando siete entrata…Non avevo più dubbi. Inoltre, avete una grazia innata che si addice perfettamente ad una ladra.-
Stavo ribollendo di rabbia, anche se in effetti lui mi stava facendo dei complimenti! Però diamine, mi sentivo una vera stupida ad essermi fatta scoprire così! Per quello stupido anellino poi! L’avevo dato in beneficenza perché non era abbastanza bello! Eh sì, a volte mi piace anche fare la Nami Hood.
-Miss Nami, non dovete sentirvi stupida solo perché vi ho scoperto…-
Che faceva, mi leggeva nel pensiero?!
-Siete in gamba, mister Roronoa…Siete riuscito là dove l’intera Scotland Yard ha fallito.-
-Per favore, non paragonatemi a quegli ottusi. Io non sono come loro, non temete. Siete abbastanza brava da non esservi fatta scoprire da nessun altro.-
Beh sai che consolazione. Solo una delle più potenti organizzazioni mondiali sapeva che io ero una ladra di prim’ordine!
-Posso chiedervi una cosa personale, miss? O sarei troppo sfacciato?-
E che voleva adesso, non sapeva già tutto di me? Dopo tre mesi che mi spiava, doveva sapere un sacco di cose quello.
-Mi chieda quello che vuole, e basta darmi del voi con quello stupido miss…Ci pensa già abbastanza mia zia Kokoro a farmi sentire una vecchiaccia…-
Lui mi sorrise.-E’ una vera fortuna per te, non avere i geni di tua zia.-Si abituò subito al nuovo status.
Questa poi.-E’ una cara donna, ma Madre Natura non è stata gentile con lei.-Scherzai io. Il mercenario si stava rivelando anche simpatico.
-Ti volevo chiedere…So che non sei sposata, ma allora chi è quell’uomo biondo che sta a casa tua, praticamente sempre?-
-Quello è Sanji, un mio caro amico. Era il fidanzato di mia sorella ma lei è morta in tenera età. Gli voglio molto bene…-
-Allora siete solo amici?-
-Si…Solo amici.-Beh? Amici di letto, no?
Aveva uno strano sguardo, come soddisfatto. Da quel momento in poi, smise di parlare e di chiedermi cose della mia vita, si appoggiò allo schienale sempre tenendo le braccia incrociate, il suo sguardo era perso fuori dal finestrino.
L’atmosfera era abbastanza imbarazzante, con quei suoi silenzi mi faceva sentire a disagio, ancora di più di quando mi faceva domande su Sanji.
Così anche io presi a guardare fuori dal finestrino, vedevo ormai l’aperta campagna, non più le costruzioni e i fumi grigi di Londra…Chissà dove mi stava portando…
Ma non ebbi il coraggio di chiedergli qualcosa, così rimasi zitta, vivendo quello che fu il più lungo viaggio in carrozza della mia vita, e non parlo di distanza.





*Varie ed eventuali*
E' il ritorno dello ZoNaaaaami ^_^
No comunque ho poche cose da dire: grazie mille a tutti voi per i bellissimi commenti che mi lasciate, continuate a seguirmi eh ;)
Ah si.
Tanti auguri a meeeeee oggi è il mio compleannibo =)
E beccatevi il magnifico regalo che mi ha fatto la mia socia\piccola\mela Rolo *_* Meraviglioso!!


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Capitolo 6
*** 6 ***


Sesto capitolo



-E questo sarebbe la sede dell’Alleanza in Inghilterra?-
-Che ha che non va?-
-E’ un forno. Un forno del pane.-
-E allora?-
-Ma come fai ad essere così…Meravigliato dalla mia meraviglia!?-Non ho il dono dell’oratoria, quando sono nervosa, e quel viaggio in completo silenzio, mi aveva un sacco innervosita, diamine.
Io e il mio accompagnatore stavamo in un paesino di campagna, naturalmente abbastanza distante da Londra. Il paesino non era completamente abitato, per lo più contadini. E adesso noi stavamo davanti alla famosa sede dell’Alleanza del Sacro Tesoro in Inghilterra: un forno del pane abbandonato.
Ridicolo!
-Nami, all’Alleanza non piace farsi notare…-Mi spiegò Zoro, offrendomi il braccetto.
Io accettai più che volentieri e mi appoggiai a lui.-Ma ne sei proprio sicuro? Nessuno oscuro maniero? Nessuna villa enorme con tanto di giardini e fontane?-
-No, Nami.-
-Mmmm che delusione…-
Affranta ma lo stesso molto curiosa, mi lasciai guidare all’interno del forno da Zoro, anche se il luogo non mi era gradito, ero ancora curiosissima di conoscere l’emissario.
All’interno il vecchio negozio, rispettava benissimo lo squallore dell’esterno: le ragnatele si dovevano contare con il pallottoliere, tante che erano, almeno due dita di polvere stava sopra ogni mobile e le finestrelle erano sporchissime, facevano filtrare ben poca luce…Difatti non si vedeva al di là del proprio naso, meno male che ero aggrappata a Zoro, o sarei capitombolata appena entrata.
-Ci siamo, l’emissario dovrebbe essere qui a momenti.-Mi disse Roronoa, accendendo una candela che stava sul bancone. Su quel bancone e sugli scaffali, stavano molte tazze e molti bicchieri, avevano candele e cera squagliata al loro interno.
Forse erano l’unica fonte di luce.
-A momenti? Vuoi dire che non è ancora qui?-Cercai di guardarmi intorno, per quanto potei.
-Si, siamo un tantino in anticipo…Pensavo che avremmo fatto tardi, conoscendo la rinomata tendenza delle donne di fare tardi…-
-Villano!-Gli diede una manata sul braccio, ma ottenni solo una risata in risposta.
Zoro mi scostò il braccio e si allontanò da me, fece un balzo e si mise seduto sull’impolverato bancone. Non c’erano sedie o che altro per me…
-Hai una vaga idea di quello che faremo?-
-In effetti brancolo nel buio…Ieri sera è stato vago a dire poco…-
No, non sapevo nulla naturalmente, avevo un sacco di domande da fare e anche la paura di non ricevere risposte.
-Dimmi, ti hanno assunto solo per trovarmi o…Verrai a cercare la Lacrima con me?-Mi avvicinai a lui.
-Verrò con te…-
Bene, ottima notizia questa. E per farglielo capire, non mi trattenni dal sorridere.
-Sai, non vedo l’ora di cominciare. E tu? Non sei impaziente di fare una cosa simile?-
Accidenti se lo ero! Se avessi trovato quel magnifico gioiello, che pochi avevano avuto fra le mani, sarei stata la ladra più brava e famosa del mondo, senza ombra di dubbio. Anche se lo ero già abbastanza.
Ma avere la Lacrima, mi avrebbe davvero elevato.
-Si, non vedo l’ora, davvero…Ma mi domando quali altre sorprese abbiate in serbo per me…-Gli diedi le spalle, guardando quel misero luogo d’incontro, che proprio non si addiceva ad una cosa simile. Si va bene do molta importanza alla forma. Ma io sono un’amante delle cose belle, mi pare di averlo già detto.
-Ehy?-Mi chiamò Zoro.
-Che?-
-L’emissario è arrivato.-Balzò giù dal bancone, tanto veloce quanto ci era salito, e mi affiancò.
Io avevo il cuore in gola, ero davvero impaziente.
Il rumore di una carrozza che si arrestava arrivò alle nostre orecchie, di lì a poco, il nostro contatto con l’Alleanza si sarebbe rivelato…D’istinto, non so perché, mi avvicinai a Zoro e finalmente la porta cigolante del vecchio negozio di pane si aprì…
-Salve fratelli miei!!-
Che? Quello era l’emissario? Oh mio Dio…
Un omaccione grande e grosso, entrò nel negozio: portava una folta capigliatura blu, tirata all’insù, abiti aderenti e neri e un crocefisso enorme appeso al collo. Ma che cavolo!
-Non pensavo mandassero te!-Zoro gli sorrise sbilenco. Lo conosceva sicuramente...
-E chi sennò? Quel tonto di Brook? Nah, Shanks ha preferito mandare me nella City!-
-Beh, ci sarà da divertirsi!-Finalmente Zoro, si ricordò di avermi lì vicino e passò alle presentazioni.-Nami, questo è Franky, il nostro contatto con l’organizzazione, Franky, questa è Nami la nostra Gatta ladra!-
L’uomo chiamato Franky mi si avvicinò e mi fece il baciamano.-Enchantè!-
Addirittura!
-Salve ma…Siete anche voi un prete per caso?-No perché non ne aveva davvero l’aspetto…
-No sorella, io faccio parte dell’Alleanza ma sono un laico!-Mi fece l’occhiolino anche.
Zoro mi mise una mano sulla schiena, spingendomi verso una panca che prima non avevo notato, forse perché prima era troppo buio; infatti mentre io e Franky ci presentavamo, lui s’era messo ad accendere altre candele.
Mi sedetti e Zoro e Franky fecero la stessa cosa, il primo vicino a me, il secondo sopra un barile di vecchio legno.
-Nami ha accettato il lavoro.-
Franky mi guardò raggiante.-Magnifico cara miss Nami! Il cardinale ne sarà felice!-
-Si ecco…A tal proposito…Avrei alcune domande.-
-Ma certo.-
Ecco, era arrivato il mio momento.
-Innanzi tutto, vorrei sapere quando cominceremo e se le nostre ricerche ci porteranno anche fuori il paese.-
-Cominceremo la settimana prossima, così avremo un po’ di tempo per prepararci. E poi sì, usciremo anche dalla Gran Bretagna!-
Come pensavo…
-Voi sapete già dov’è la Lacrima, vero?-
-Non ne siamo certi, ma abbiamo qualche idea…Allora, la settimana prossima, ovvero lunedì, ci incontreremo in una casa affittata a Londra per l’occasione. Avete delle richieste, miss?-
-Una pura e semplice.-
-Sentiamo!-
-Vorrei che alla missione partecipasse anche il mio gruppo.-
-Voi avete un gruppo?-
-Hai un gruppo?-Entrambi mi chiesero la stessa cosa, e mi apprestai a spiegare cosa intendevo per gruppo.
-Ho delle persone con cui di solito lavoro, delle persone fidate che ci saranno molto utili, sono quattro e senza di loro potete scordarvi il mio aiuto.-
-Sicura che siano delle persone fidate?-Mi chiese Franky, già arresosi alla mia richiesta.
-Assolutamente.-
Rimanemmo in silenzio per qualche attimo, evidentemente ognuno pensava a questa cosa di allargare il gruppo.
-E sia, ditemi chi vorreste.-
Io sorrisi soddisfatta, accolta questa mia richiesta ero più che felice di partire ovunque.
-Sono i miei migliori amici e mio cugino.-
Tornata a casa, avrei avuto una lettera da mandare ad Usopp e dovevo assolutamente, andare a trovare Ace e suo fratello Rufy.
Sanji, sarebbe venuto lui da me.





*Varie ed eventuali*
Grazie mille a tutti per gli auguri e per i commenti =D Siete stati gentilissimi, vi adoro!!
E per concludere....


BUON ZONAMI DAY!! WE RULEZ!!

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Capitolo 7
*** 7 ***


Capitolo sette


Pensavo che una volta al cospetto del rappresentante dell’Alleanza, sarei stata un fiume in piena di domande ed obiezioni, invece avevo posto poche questioni e Franky era stato così gentile da non negarmi, di avere i miei amici con me.
Ero proprio soddisfatta.
Io e Zoro avevamo salutato Franky dopo un’ora di colloquio, e ci stavamo dirigendo di nuovo a Londra con la sua carrozza.
Il silenzio regnava ancora sovrano, di certo il mercenario era un tipo di poche parole, quando parlavamo però era sempre molto cortese ed educato. Chissà cosa lo aveva portato, a scegliere un lavoro come il mercenario…Una volta al servizio di uno, una volta di un altro…Doveva essere una persona abbastanza neutrale ed al di fuori di ogni disputa, per poterlo fare con efficacia. E Zoro mi dava tutta l’aria di essere bravo nel suo lavoro.
-Tu e mister Franky vi conoscete?-Chiesi io, cercando di intavolare una conversazione. Dio, quant’ero curiosa di sapere qualcosa su di lui.
-Da abbastanza, io e lui abbiamo seguito un addestramento insieme, anni fa.-
Addestramento?
-Ma…Se mister Franky non è un prete…Come mai fa parte dell’Alleanza?-L’alleanza del Sacro tesoro restava comunque un’organizzazione interna al Vaticano. Allora come faceva Franky a farne parte? E Zoro? Forse non era un requisito necessario, far parte del clero.
-Vedi, non è necessario esserlo: l’Alleanza è composta da uomini e donne di cultura, con l’unico desiderio di riportare alla chiesa, legittima proprietaria, beni e tesori scomparsi blahblah…-Fece un gesto stanco con la mano, come se avesse sentito quella storia milioni di volte e fosse davvero stufo.
-Ho capito…Ma a te interessa la Lacrima quanto a loro?-
-No, affatto. A me interessa essere pagato!-
Ah, chissà perché, ma che Zoro non facesse parte di quest’Alleanza mi sollevava. Non che avessi qualcosa contro di loro eh, Franky mi aveva fatto un’ottima impressione e sembrava molto simpatico.  Ma Zoro aveva l’aria di essere un uomo libero, libero da ogni costrizione e ordine e mi piaceva molto questo aspetto.
La mia cotta non faceva che aumentare ogni momento di più…E come mi spaventava! Avevo vent’anni eppure vivevo una cosa così semplice, come una cosa nuova ed eccitante. Sembravo davvero una scolaretta, per la miseria…
-Zoro?-
-Dimmi.-
-Posso farti qualche domanda su di te?-Mi sforzai di usare il tono più dolce ed innocente possibile, e sicuramente quel rossore che mi era salito alle gote, lo aveva convinto.
-Chiedi pure, curiosona.-Anche lui mi sorrise e divertito, venne a sedersi affianco a me.
Ahi, quella vicinanza non mi avrebbe aiutato a tornare del mio solito colore bianco pallido.
-Cominciamo con qualcosa di semplice: quanti anni hai?-
-Ne ho trenta. Troppo semplice!-Rise piano e si mise comodo, incrociando le braccia dietro la nuca per farsi un cuscino.
-Trenta…D’accordo allora esageriamo!-Anche io mi misi a ridere e cominciai a pensare a qualcosa da chiedere.
-Sei…-Una domanda l’avevo…-Sei sposato?-
-No.-
Uh.
-Fidanzato?-
-Nemmeno.-
Uh!
-Che c’è, sondi il terreno, Nami?-Mi chiese lui, col suo solito sorriso accattivante.
Ecco, sicuramente avevo il colorito di un pomodoro in quel momento.-No! Volevo fare domande interessanti, ecco.-
-Mmm. E sei soddisfatta della risposta?-
-Ma per favore!!-Mi voltai offesa verso il finestrino. E non dovetti aspettare molto, perché lui cominciasse a ridere per il mio broncio.
Che sfacciato…
-Puoi continuare a chiedere se vuoi, sai?-
-Mm, sei così impaziente di dirmi tutto di te, Zoro?-Io mi rigirai piano, avevo tutto l’intento di metterlo almeno un pochino in imbarazzo.
-No, però volevo sdebitarmi per il fatto che io so parecchie cose su di te.-
Cosa?!
-Frena, frena! Che cosa sapresti tu di me?!-
-Hai già dimenticato che ti sono stato alle costole per tre mesi? Sono uno che si appunta un sacco di cose, io.-
Diavolo di un diavolaccio…
-Per la miseria!! Dimmi che diamine sai di me, sentiamo!-Tanto valeva andare fino in fondo, per scavare la buca per sotterrarmi, avevo il tempo di tornarmene a casa!
-Bene, ti dirò tutto.-Tornò a mettersi comodo e sempre con quel suo sorriso strafottente sul viso, cominciò a raccontare.
-So che ti piacciono i colori scuri, che odi doverti acconciare i capelli in quelle crocchie piene di spilloni, so che ti fai portare da Parigi un profumo alla lavanda, che odi prendere il tè delle cinque con tua zia e che ami davvero tanto i gioielli. Continuo?-
Stupefacente.
-Continua.-
-So che non sei sposata, né fidanzata ma che hai un uomo che ti ronza sempre attorno, so che hai un caro amico che fa lo scienziato e che suo fratello ha la tua stessa età, so che ami i mandarini e che ti piace l’opera.-
Era tutte cose dannatamente vere, ovviamente.
-Dimmi coma sai tutto questo…Insomma, anche seguendomi…Dai, sono curiosa!!-
-Ti vesti sempre di scuro e non ti importa di sembrare una vedova, appena arrivi a casa già quando scendi dalla carrozza, cominci a disfarti i capelli buttando a terra gli spilloni e lamentandoti per il dolore, il profumo di lavanda è la prima cosa che mi arriva quando ti sono vicino, quando torni da casa di tua zia hai sempre il broncio, e poi la cosa dei gioielli la sanno pure le pietre!-
Ci aveva azzeccato in tutte le cose, e anche se avrei dovuto sentirmi arrabbiata o offesa, in quel momento non ci riuscivo.
-Sei molto bravo…-Bisbigliai timidamente.
-E’ che sei una persona semplice delle volte…-Avvicinò il viso al mio, guardandomi divertito.-E voglio pareggiare i conti…Sono di origini irlandesi, sono figlio unico, ho viaggiato moltissimo, prendo il tè senza lo zucchero e adoro il sapore del rum. Mi piace la cultura orientale, sono stato cinque anni in Giappone per imparare ad usare le katane, dormo a pancia in su e russo un sacco. Ah si,-Fece una pausa, mettendomi dietro l’orecchio un ciuffo di capelli sfuggito all’acconciatura.-mi piacciono i gatti.-
Diavolo se la cotta cresceva…






*Varie ed eventuali*
Ok salve a tutti!! Come avrete ben notato ahimè, l'OOC di Zoro è pesanterrimo :D Ma chissene, giusto? Giusto >_> ?
Da quando c'è stato lo ZoNami day le zonami per l'appunto scarseggiano un po', tolti pochi fedeli u_u Quindi mi sono detta, pensaci tu ad aggiornare xD E l'ho fatto u_u
Bando alle ciance, pensiamo a ringraziare vah :

Rolo:  Beh piccola, secondo te Sanji se ne stava a casa a fare la calzetta? xD E' ovvio che venga anche lui, e poi è un beauty case u_u  Usiamo Zoro come scalda lettoooooo!!
GLoRi:  No purtroppo, Sanji non lo si poteva lasciare a casa ahahahaha xD Dai, non odiatelo cosììì!!
Tsukichan:  Ecco un'altra xD Sanji era indispensabile alla causaaaaa ahahahaha !! L'incontro di Zoro e Sanji ci sarà a breve ;) Continua a seguirmi!
purple benny: Immaginati Franky vestito da prete che dice Supeeeeeeeer invece di amen xD

Beh che devo dire, grazie mille a tutti ^_^
(Anche se sta volta eravate un po' pochine u___ù)
Alla prossimaaaa^^
Hime

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Capitolo 8
*** 8 ***


Capitolo otto



Il viaggio di ritorno era stato notevolmente più gradevole, anche se per la metà del tempo mi sarei voluta sotterrare dalla vergogna.
Era piacevole parlare con Zoro, ero quasi riuscita a non essere più in soggezione quando mi si avvicinava, anche. Stavo facendo passi da gigante!
-Eccoci arrivati, miss.-Mi disse Zoro, dopo aver gettato uno sguardo al finestrino.
In effetti la carrozza si era fermata, e riconobbi le luci di casa mia. Era quasi sera ma essendo in inverno, l’oscurità calava presto e bisognava accendere tutte le lanterne per non capitombolare nel vialetto.
-Oh, siamo già arrivati…-Mi stavo così divertendo che nemmeno mi accorsi di essere arrivata a Londra, figurarsi a casa.
-Si. Immagino che ci rivedremo fra una settimana.-
Una settimana? Non l’avrei rivisto fino all’appuntamento con Franky, per lunedì? Ma come avrei fatto? E la mia cotta, diamine?! Mi sembrava assurdo, non rivederlo per sette lunghi giorni! Non mi capacitavo di doverci separare per la notte, figurarsi per una settimana!
-M-ma no!-
Ah grandioso, balbettavo anche. Potevo essere più spastica?!
-Come no? L’appuntamento è fissato per lunedì!-
Lui proprio non capiva. Ma meno male…
-Volevo dire…Ti piacerebbe ecco…Vuoi venire a cena da me?-Brava Nami, fai tu il primo passo.
-A cena?-
-Si, se non va bene casa mia, possiamo andare al ristorante o dove vuoi.-
Zoro mi sorrise e mi prese la mano, sfiorandomi il dorso con il suo pollice. Aveva dei calli sotto le dita, le sue mani erano ruvide.
Ma quel contatto, era lo stesso troppo piacevole per essere vero…
-Casa tua va benissimo.-Insieme scendemmo dalla carrozza, presi a braccetto.-Ma sei sicura che qualcuno non penserà male, vedendomi entrare a casa tua?-Mi chiese lui ridendo.
-Tzè, tre mesi che mi segui e mi fai domande sceme…-Anche io mi misi a ridere, adoravo quell’atmosfera giocosa fra noi.
Entrammo in casa accolti dal calore dal camino, e da una buona e calda tazza di tè, che il mio personale ci servì nel salotto.
-Niente zucchero, vero?-Gli chiesi io, porgendogli la tazzina.
-Brava, te lo sei ricordato!-Lui si portò alla bocca la tazza di tè, ci soffiò un po’ sopra e poi bevve subito una sorsata. Come facesse a non metterci zucchero, non lo sapevo. Era tè nero e io senza addolcirlo non l’avrei mai bevuto.
-E’ ottimo.-
-Si beh, lo è con quattro cucchiaini di zucchero…-Gli feci notare che io ancora mescolavo il tè con il cucchiaino, io si, che ci avevo messo quattro cucchiaini di zucchero! A me le cose dolci piacevano molto. Infatti non disdegnai nemmeno un delizioso frollino al burro, prima di bere il tè.
-Troppo zucchero fa male!-Rise-E poi il troppo dolce non mi piace…-
Dai Nami, avrete altre cose in comune, non disperare!
-Toglimi una curiosità, chi sarebbero gli amici che devono assolutamente stare con noi?-Ripose la tazza nel tavolinetto, poggiandosi per bene allo schienale della poltroncina.
-Dunque, mio cugino Usopp, il mio migliore amico Ace e suo fratello Rufy, sono sicura che ci saranno utili. Ace almeno, viene anche Rufy perché non troveremmo proprio modo di lasciarlo a casa, appena saprà tutto sarà troppo entusiasta di partecipare! E infine Sanji.-
-Questo Sanji è onnipresente…-Disse Zoro, con tono risentito e scontento.
Che fosse…? Naaaaah!
O forse si?
-Lui non mi lascerebbe mai andare da sola, ci è voluto un bel po’ anche a convincerlo che eri una persona fidata!-
Zoro rimase zitto, ma sul viso gli comparve il solito sorriso accattivante, mi guardò con una strana scintilla negli occhi neri e si avvicinò a me, facendo leva sul poggi mano della poltrona.
-Mi conosci da ventiquattro ore e dici già che sono una persona fidata.-
Ops, non mi ero mica accorta di essermi esposta così tanto! Per difendere Sanji poi!
-Beh…-Non trovavo le parole, eppure io sentivo davvero che di Zoro potessi fidarmi.-Mi dai quest’impressione.- Mi ripresi e cominciai a sorseggiare del tè, giusto per fare altro, per distrarmi da quegli occhi divertiti che mi fissavano il viso, che era sicuramente rosso dall’imbarazzo.
-Ti ringrazio.-E fece una cosa che…Mi schioccò un bacio sulla tempia, anzi vicino all’orecchio. Mi fece venire i brividi e sentii il contatto delle sue labbra sulla mia pelle, per minuti e minuti.
Io che ero rimasta con la tazza a mezz’aria, mi limitai a dire-Prego.-
Zoro si alzò dalla poltroncina e si affacciò ad una delle finestre del salotto. Quella stanza dava sul retro del mio giardino, personalmente curato da me.
-Quegli alberi sono di mandarino?-
Anche io abbandonai la tazza sul piano e lo raggiunsi alla finestra.
-Si, ora sono dei semplici arbusti ma in primavera…Oh, in primavera si caricano di foglie verdi e fiorellini profumati! Per non parlare dell’estate, quando fanno i frutti!-
-Scommetto che sono deliziosi.-
-Puoi scommetterci! Mi prendo cura io del mio giardino, ci tengo molto.-
-Ah si? Sospettavo una cosa del genere, ti vedevo spesso sparire dal retro della casa.-
Io sorrisi fra me e me, tanto lui guardava fuori.
-Mia madre si prendeva cura del giardino. Farlo mi piace e poi lei non mi perdonerebbe mai se facessi  appassire i mandarini!-
Era vero, alla mia nascita mia madre aveva fatto piantare in giardino tre alberi di mandarino, vicino ai tre messi per mia sorella e ad altre piante varie…Gli alberi piantati per Nojiko, mia sorella morta, non facevano frutti da anni.
Come se fossero morti anche loro.
-Mmm…Che aspetti a prepararti?-Mi chiese ad un tratto lui.
-Per cosa?-
-Ti porto fuori a cena, se vuoi cambiati!-
-Ma come fuori a cena? Avevi detto che andava bene stare qui!-
-Preferisco portarti fuori! Conosco un ristorantino dove cucinano divinamente, non so se lo conosci...Il “Chez Zeff”.-
Era tipo il ristorante più costoso e in voga della città, per andarci a cena dovevi prenotare mesi prima e avere qualche buon santo in Paradiso.
-Ma non abbiamo la prenotazione…-
-Non ti preoccupare, Zeff è un mio caro amico, ha sempre un tavolo per me.-
Oh.
Che uomo!
-Allora va bene!-Dissi io con entusiasmo.-Ci metto cinque minuti che siano cinque, promesso!-Mi avviai già per le scale dritta in camera mia, il commento sulle donne ritardatarie che fece Zoro mi arrivò tardi per rispondergli per le rime…




*Varie ed eventuali*
Scusate la fretta, ma non posso ringraziarvi uno ad uno come vorrei :) Ringrazio comunque purple benny, GLoRi, Tsukichan e tisdale, che hanno commentato il capitolo sette! Spero di non avervi deluso ;)
Alla prossimaaaaa!!^^
Hime



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Capitolo 9
*** 9 ***


Capitolo nove


Ero stata allo “Chez Zeff” solo due volte da quando due anni fa aveva aperto, tutt’e due le volte mi ci aveva portato Sanji.
Il ristorante era davvero delizioso, si meritava tutta la sua fama, assolutamente. C’erano molti tavoli tondi di varia grandezza, due grandi vetrate che davano sulla strada e molte lanterne appese al soffitto, vi era una luce soffusa e stare seduti al tavolo al lume di candela, creava un’atmosfera così…Così… Romantica! Sì, era tutto dannatamente romantico. E Zoro faceva la sua porca figura! Come me, naturalmente: indossavo un abito blu notte, avevo i capelli tirati su così che gli zaffiri pendenti che portavo alle orecchie, potessero vedersi per bene. Insomma stavo veramente bene ed il mio accompagnatore sembrò gradire, visto che quasi si strozzò con la sua saliva, vedendomi scendere dalle scale.
-Com’è il tuo pesce?-Zoro alzò la testa dal piatto, dopo aver finito di tagliare un pezzo di carne con le posate dorate.
-E’ delizioso! Lo vuoi assaggiare?-Gli offrii una forchettata del pesce con la salsa che avevo ordinato.
Lui la addentò guardandomi negli occhi, con quella sua scintilla divertita.
-Hai ragione, è molto buono.-Una volta buttato giù il mio assaggino, bevve del vino rosso dal suo bicchiere e poi si pulì le labbra col tovagliolo.
-Qui è tutto così bello!-Posai forchetta e coltello per poter guardare ammirata la sala del ristorante, c’era anche un pianista che eseguiva alla perfezione dei pezzi in un palchetto poco più in là del nostro tavolo.
-Si, Zeff è sicuramente il migliore.-
Zoro mangiò l’ultimo boccone di bistecca e guardò il mio pesce ancora tristemente a metà.
-Ma non lo mangi?-
-Eh? No, è che sono un po’ lenta a mangiare…-Arrossii sicuramente e ricominciai a pulire il mio pesce dalle spine con l’aiuto delle posate, poi bevvi una sorsata di vino. Cercai di non morire di imbarazzo, sotto lo sguardo di Zoro: avendo finito di mangiare, si poggiò la testa nel palmo della mano e mi guardò sorridente, come ammaliato. Non sapevo che vedere una donna mangiare, potesse essere così piacevole…
-Ho qualcosa che non va? Sono sporca?!-Mi portai subito il tovagliolo alla bocca, picchiettandomi qua e là e cercando di non fare un disastro con il rossetto.
-No! Sei perfetta!-
Eh, ma quanto ci godeva questo a vedermi rossa? Sono arrossita più volte in due giorni con Zoro che in vent’anni di vita, parola mia.
E ricominciai a mangiare, sempre sotto il suo sguardo.
All’ultimo pezzetto di pesce, Zoro tolse dal tavolo il braccio e prese il menù che avevamo lasciato appoggiato vicino al cestino del pane.
-Devi prendere un dolce, adesso.-Mi disse lui, mentre sfogliava il menù.
-Oh no, grazie ma sono piena!-
-Non dire sciocchezze, mangi come un uccellino. Guarda qui, prendi la torta alle fragole! Dicono che sia ottima!-
-Ehm… -Anche io gettai uno sguardo alle pagine, cercando qualcosa di buono e di adatto.-Potrei prendere la mousse al cioccolato fondente. Non è troppo dolce, la possiamo mangiare insieme!- Gran bella pensata!
-Si, per me va bene!-Mi sorrise e fece cenno al cameriere di avvicinarsi al nostro tavolo.-Ci porti una mousse al cioccolato fondente con due cucchiai, grazie.-
Il cameriere andò via portando con sé il menù, e lanciando uno sguardo alla mia scollatura prima di sparire.
Beccai Zoro intento a guardarlo torvo, mentre andava verso le cucine per portare l’ordine.
-Dai, era solo un ragazzino!-Avrà avuto diciotto anni al massimo.
-Non mi interessa, non si guarda così una donna. Per di più io potrei benissimo essere tuo marito!-Bevve ancora dal suo bicchiere e spostò lo sguardo verso il pianista, forse era in imbarazzo.
Io gli sorrisi intenerita per il suo riguardo-Grazie, Zoro.-Gli posai una mano sulla sua appoggiata al tavolo, per avere la sua attenzione.
-Non ti preoccupare, quando esco lo faccio a fette!-Mi fece l’occhiolino, prendendomi la mano.
Cavolo, era quasi il clima giusto per un bacio. Le sue labbra dovevano essere buonissime…
Ma a rovinare tutto ci pensò il cameriere, diverso da quello di prima. Forse quello aveva notato la minaccia silenziosa di Zoro e aveva avuto paura…Fattostà, che proprio il nostro dolce rovinò un’occasione d’oro.
-Allora, assaggiamo questa mousse…-Zoro prese uno dei cucchiaini e prese un po’ di cioccolato spumoso dal piatto, se lo portò alla bocca e assaporò per un po’.
-Com’è?-
-Ahaa, è troppo dolce… Però non importa, non è male!-
Felice della mia idea di prendere proprio quel dolce, cominciai anche io a mangiare e inutile a dirlo, lo trovai delizioso.
Adoravo i dolci!
Alla conclusione di quella cena perfetta, Zoro mi riportò a casa con la sua carrozza.
Mi riaccompagnò addirittura fino alla porta di casa mia…Era arrivato il momento dei saluti ora.
-Ti ringrazio per la serata, Zoro. E’ stato tutto perfetto!-
-Si, è piaciuta molto anche a me!-Mi si avvicinò e mi sistemò meglio lo scialle sul collo, faceva veramente freddo.
Le sue dita guantate mi sfiorarono il viso e poi lui mi diede un bacio sulla guancia come saluto.
-Mi farò vivo prima di lunedì, sempre che tu voglia avermi fra i piedi!-Mi disse lui ridendo, sistemandomi ancora per prevenire gli spifferi.
-Beh…-Esultai dentro di me, ma cercai di non farlo notare.-Credo che dovrò rassegnarmi ad averti in mezzo!-Gli sorrisi e facendomi coraggio, anche io gli diedi un bacio nella guancia.
-Buonanotte, Nami-
-‘Notte, Zoro.-
Lui si incamminò nel vialetto per uscire, mentre io aprii la porta di casa mia.
Trovai la luce accesa in salotto appena entrata, e anche una sorpresa:
-Buonasera, che abbiamo fatto di bello fino a quest’ora?-
Sanji.





*Varie ed eventuali*
ZAN-ZAN!!
Ma anche salve!! Ho ricevuto dei bellissimo commenti come mio solito e quindi mi son detta, perchè non aggiornare subitooo?! Quindi ecco a voi il tanto sospirato capitolo della cena zonamosa^^ Nota dolente: ancora tanto OOC di Zoro. Lasciamo correre? *Fa occhi dolci*
Passiamo ai ringraziamenti uno per uno!
Rolo: Piccola,  niente ripassatina per il momento, lo sai!!  E Zoro ha l'asso nella manica sempre, sa pure quante spruzzate di deodorante si da alle ascelle Nami la mattina u_u Non gli sfugge niente a quello!!!
Tsuki: Ma anche ciao!^^ Che uomo vero? Ti dirò, mi gasa anche mentre scrivo questo Zoro! Indi mi gaso da sola! oddio, ricoveratemi...
giusy91: Ciao grazie dei complimenti! Che mi dici di questo capitolo? xD
tisdale:  Zoro è decisamente geloso e pare non vergognarsi a farlo notare xD Questo Sanji onnipresente scoccia un po' ahahaha !!
purple benny:  Ecco la cenaaaaaa^^
GLoRi: Potevo essere più spastica e uno dei miei autoinsulti preferiti xD Chissà se il capitolo della cena ti piacerà di più del precedente *_* io ci spero perchè è un capitolo che è piaciuto anche a me!

E con questo, levo le tende che è tardi xD
Bye bye
Hime


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Capitolo 10
*** 10 ***


Capitolo dieci



-Buonasera, che abbiamo fatto di bello fino a quest’ora?-
Sanji stava seduto tranquillamente nel mio salotto, teneva in mano un bicchiere di un alcolico ambrato, lo faceva oscillare lentamente, in circolo.
Era stranamente calmo, e io non avevo nulla per cui scusarmi o giustificarmi, eppure ero molto a disagio. Così, mi sforzai di fare la sostenuta e mi avvicinai a lui, buttando guanti blu e scialle in una poltrona.
-Sono stata a cena fuori.-Mi abbassai su di lui, lasciandogli un bacio sulla guancia ispida di barba.
-Tutta sola?-Poggiò il bicchiere al tavolino e mi trascinò seduta sopra di lui.
-No, ero con Zoro.-
-Ah, il mercenario dell’Alleanza…A proposito! Com’è andata oggi? Mi sono maledetto mille volte per essere andato dai suoceri, invece che con te.-Povero il mio Sanji, poteva anche tentare di fare l’arrabbiato e il geloso, ma poi mi aveva vicino e si scioglieva come neve al sole.
-Oh, tutto bene. L’emissario era simpatico ed ha accettato di far venire te, Usopp, Rufy ed Ace!-Gli lisciai il ciuffo biondo che gli copriva costantemente l’occhio.
-E la cena com’era? Ti ha portato in un bel posto, spero.-
-Oh, in un bellissimo posto! Da Zeff.-
-Ehy, ti ci ho portato anche io!-Sanji rise, poggiandomi il viso tra il collo e il viso, lasciandomi qualche bacio.-Ti piace proprio questo, eh?-
-Beh… E’ una persona interessante, dovresti conoscerlo.-
-Immagino che presto ce ne sarà l’occasione.-
Ci sarebbe stata eccome. Il lunedì successivo, quando avrei portato i miei amici con me da Franky.
-E tu?-Mi sforzai di fare conversazione-Com’è andata dai suoceri?-
-Come vuoi che sia andata…-Brontolò contro il mio collo, salendo a baciarmi la mandibola.-E’ stata una noia mortale… Ma almeno mia moglie non romperà per qualche mese.-
-Come sei cattivo, Sanji.-
-Cattivo io?-Scoppiò a ridere tenero, facendomi alzare con lui e prendendomi in braccio.
Io gridai piano divertita, aggrappandomi con le mani al suo collo.
-Mi sei mancata.-Smise di ridere, guardandomi serio negli occhi.
-Anche tu.- Mentii. Ma non me la sentivo di far del male al mio Sanji, quella notte. Avevo una cotta per Zoro, sì. Desideravo ardentemente qualcosa di più con lui e ogni minuto passato insieme, mi sembrava di volare.
Ma Sanji sapeva esattamente come prendermi, in ogni senso.
Così, ridendo, Sanji salì le scale e mi portò nella mia stanza, come faceva ormai da anni.




§



-Dunque, vedi se va bene: “Caro Usopp, ho notizie interessanti da portarti. Ho accettato un incarico per conto dell’Alleanza del Sacro Tesoro direttamente dal cardinale Shanks il Rosso, ed ho incontrato un loro emissario e un’altra persona che parteciperà, un certo Franky e Zoro Roronoa. Franky ha accettato di far partecipare all’impresa anche dei miei conoscenti e a me farebbe piacere che tu venissi con noi, so quanto queste cose ti piacciono! Quindi molla la parrocchia e vieni al più presto a Londra, l’appuntamento è per lunedì.” Com’è?- Porsi a Sanji la lettera che avevo appena scritto per mio cugino Usopp. Io stavo seduta allo scrittoio con solo la vestaglia rossa e lunga addosso e i capelli sciolti sulle spalle. Ci eravamo appena svegliati e mi resi conto che dovevo ancora dire ad Usopp di tutto.
-Va benissimo, tesoro. Ma dovresti dire ad Usopp di che si tratta. E’ solo un consiglio, eh!-Rise lui, ridandomi la lettera.
Ah che scema, non mi ero accorta di non aver menzionato la Lacrima nemmeno una volta.
-Ok, vediamo… “P.S. dobbiamo solo fare una sciocchezzuola: recuperare la Lacrima del nord! In fede, tua cugina Nami.” Meglio? Apposto?-
-Adesso si!- Sanji si accese una sigaretta, mentre io “molto” signorilmente, leccavo i bordi della busta per lettere e ci scrivevo sopra mittente e destinatario per spedirla.
-Stamane ho da fare. Tu? Che farai?-Mi chiese Sanji, venendo a massaggiarmi le spalle, dopo averle scoperte un po’.
-Penso proprio che andrò da Ace e Rufy per avvertire anche loro. E poi non so…- Roronoa mi aveva promesso di starmi fra i piedi, ci speravo davvero.
-Ho capito.-Lui ridacchiò, dandomi un bacio sulla guancia. Ah, aveva capito la parte che mi ero tenuta per me…
Lui si era già rivestito e dopo essersi messo i guanti bianchi, mi baciò sulle labbra per salutarmi.
-Divertiti mon amour e non innamorarti troppo di lui.-
-Ci proverò!-Ridemmo insieme e dopo un altro bacio, Sanji uscì, lasciandomi sola nella mia stanza.
Come quasi ogni mattina.
Chiamai una mia cameriera nella stanza e le diedi la lettera, con la raccomandazione di farla avere subito ad Usopp in campagna.
E io dopo un bel bagno caldo scaccia pensieri, mi misi un vestito verde smeraldo, guanti e scialle nero e dopo aver spiluccato qualcosa a colazione, uscii di casa verso l’abitazione di Portugase D. Ace e suo fratello.
Loro abitavano poco più in là nella mia stessa via, quindi non ci fu bisogno di prendere la carrozza per farmi accompagnare. Proprio perché abitavamo vicini, ci conoscevamo da una vita.
La loro villa era molto particolare, a me piaceva tantissimo. Rufy ed Ace erano orfani come me e vivevano soli con qualche cameriere. Ma quella casa è sempre stato un disastro anche quando c’erano i genitori!
L’esterno aveva un giardino, come tutte le case del circondario, ma era poco curato e pieno di alberi e arbusti che crescevano senza controllo per conto loro, la loro porta di casa era rossa e scintillante, la adoravo, era così particolare!
Quando suonai per farmi aprire, sentii tre tonfi, i soliti tre tonfi… In ordine: i fratelli sentivano suonare e mollavano qualunque cosa avessero fra le mani per la sorpresa, primo tonfo. Ace e Rufy si precipitavano giù per aprire e saltavano sulla rampa di scale da qualunque punto fossero, secondo tonfo. Rufy non riusciva mai ad aprire la porta perché Ace ci aveva messo uno stupido meccanismo e cadeva a terra, terzo tonfo… E poi…
-Nami!!- Ace sarebbe riuscito ad aprirmi la porta.
Ecco a voi serviti, i miei amici d’infanzia.
Quelli più vicini a dei fratelli per me.



§


-Accettiamo!!-Mi dissero in coro Rufy ed Ace, facendomi sobbalzare sulla sedia.
-Ma ragazzi, non vi ho nemmeno detto di che si tratta, ancora!-Gli avevo solo detto:“ragazzi, una società segreta mi ha commissionato un furto e vorrei che partecipaste!”
Bastò quello a convinvere i due babbei più adorabili del mondo.
-Non importa!-Cominciò a dire Rufy, il minore-Società segrete! Furti!!-Gli brillarono gli occhi al solo pensiero.
-Ci basta! Nami, vogliamo assolutamente partecipare! Che dobbiamo rubare?-Ace mi prese le mani fra le sue emozionato.-Progetti governativi? Armi di distruzione di massa?!-
-Carne?!-Anche Rufy si aggiunse, afferrando le mani mie e di suo fratello.
-No, ruberemo la Lacrima del nord…-Dissi spazientita io, liberandomi della presa.
-La Lacrima di cosa?-Rufy si mise un dito nel naso confuso.
-La Lacrima del nord, idiota! Un gioiello andato perso tanti anni fa!-Ace glielo spiegò, acquisendo la sua aria da scienziato-so tutto io, che adoravo.
-Ahaaaaaa quellaaaa!!-Si tolse il dito, contento di aver capito. O forse no ma dettagli.
-E’ una cosa importante, ci sarà anche Sanji con noi e ho pure contattato Usopp!-
-Faaaantastico!!-Rufy saltellò per tutta la stanza, Ace invece…S’era di nuovo addormentato in piedi all’improvviso.
Lui era affetto da narcolessia, si addormentava senza preavviso in ogni maniera possibile.
Si addormentava più volte anche durante i suoi esperimenti, ecco perché il tetto della loro casa saltava di continuo.
-Ace!!-Gridai io, facendogli scoppiare la bolla di moccio e svegliandolo.
-Eh!? L’ipotenusa è…Ah, ciao Nami!-Si grattò la testa imbarazzato-Mi sono addormentato vero?-
-Al solito.-Gli dissi ridendo io.
Io, Ace, Rufy ed Usopp facevamo proprio un bel gruppetto quando eravamo piccoli. Non ci poteva tenere nessuno e infatti nessuno l’ha mai fatto.
E guardate dove siamo finiti…Io rubavo gioielli pur avendone una cassaforte piena, Ace si addormentava mentre mescolava provette e creava intrugli chimici pericolosissimi senza saperlo, Rufy era un mangione iperattivo e faceva dieci pasti al giorno e Usopp era diventato prete.
Beh, almeno uno si salvava, diciamo.
-Bene, l’appuntamento è lunedì prossimo!-Io mi alzai, ero rimasta anche troppo dai miei amici e volevo andarmene in giro, giusto per vedere se Roronoa mi avesse raggiunto davvero.
-A lunedìììì!!!-Rufy mi salutò agitando la manina e sorridendomi.
Ace invece mi accompagnò per sbloccare la porta.
-Quando leverai questo coso dalla serratura?-
-Prima o poi! Ciao dolcezza, a lunedì!-



*Varie ed eventuali*
Salve a tutti!! Con il nuovo aggiornamento, ecco l'arrivo dei fratelli Ace (*inizio spoiler*ACE ç_ç*fine spoiler*) e Rufy! E anche la tanto attesa "scenata di gelosia" di Sanjino^^
Passo a ringraziare!
giusy91:  Ed ecco a te la sfuriata xD Alla prossima!
Tsukichan:  Beh quando ci vai chiamami che vengo anche io *_* Piaciuta davvero la storia del ristorante? Io mi ci sono persa a scriverla! xD
arisa_14:  Dai, Sanji non le ha fatto una vera e propria scenata ahahahaha xD
tisdale:  Ma grazie miiiille!! Mi impegno a fondo a fare di Zoro un uomo su cui ogni dama possa sbavare e/o sognare *__* Nami inclusa ovviamente
purple benny:  Soffrire? Dai ragazze, il bacio arriverà più presto di quanto pensiate <3 parola!^^
GLoRi:  CARA!! Tu mi leggi nel pensiero *__* ovvio che è troppo presto per il bacio, ci vuole un po' di dolcezza ma c'è anche il fattore tempo eh xD intendo dire che si conoscono da pochissimo...Ma non disperare, il bacio c'è già u_u Grazie mille *_*

Bene bene, ringrazio tutti quelli che mi seguono, grazie mamma, grazie Yevon e grazie al mio agente xD
Ah si!! Grazie anche per quanti di voi stanno bazzicando il forummino mio e della piccola Rolo^^
A presto!
Hime

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Capitolo 11
*** 11 ***


Capitolo undici


Lunedì era arrivato in un battito di ciglia. Il resto della settimana, intervallato da “casuali” incontri per la strada o ancora da Zeff con Zoro, era passato veloce e all’insegna delle novità.
Novità numero uno, Usopp era arrivato dalla campagna con tutta l’intenzione di partecipare alla nostra avventura.
Novità numero due, avevo smesso per un po’ con i miei furtarelli per non dare troppo nell’occhio, come mi aveva suggerito Zoro.
Novità numero tre, Sanji aveva smesso di venire a casa mia tutte le notti. Ci saremo visti si e no altre due volte, dopo il giorno del mio incontro con Franky. Lui mi diceva che era per non destare sospetti con sua moglie, dato che da lì a poco, l’avrebbe lasciata per molto tempo, volendo seguire me. Io invece ero del tutto convinta che fosse per Zoro.
Fra me e Sanji le cose erano cambiate… Ogni volta che ci baciavamo o avevamo rapporti, mi veniva uno specie di dolore alla bocca dello stomaco.
Era perché non mi sentivo del tutto corretta a stare con Sanji, sapendo di essermi innamorata di Zoro, anche se con lui non ero andata al di là del bacetto sulla guancia.
Innamorata sì, ormai lo potevo affermare. La mia cotta si era trasformata in innamoramento nel giro di una settimana, senza entusiasmo da parte mia comunque… Non sapevo se mi piacesse essere innamorata, ecco. Non perché non mi piacesse Zoro.
Quello… Diamine, quello mi piaceva da matti.
Come quando si presentava la mattina presto all’altro lato del marciapiede per colazione, o quando al ristorante mi obbligava a mangiare il dolce perché mangiavo troppo poco, o il mio momento preferito, quando tornavo a casa e lui mi sistemava meglio il cappotto perché faceva freddo… Gesti che potevano sembrare banali o addirittura stupidi, ma che mi facevano palpitare il cuore come un tamburo impazzito.
-Nami?-Usopp bussò alla porta della biblioteca, la stanza di casa dove tenevo migliaia di libri bellissimi.
-Dimmi, Usopp.-
-Ehm…C’è un tipo strano davanti a casa! Fissa le finestre e la porta…-
-Un tipo strano?-Ridacchiai, sapendo benissimo chi era.-Com’è fatto?-
-Ha…I capelli verdi!-
Poggiai il libro sul tavolino e tenendomi la gonna, uscii in fretta dalla biblioteca e mi fiondai alla porta.
-Ma tu bussare mai, eh?-Gli dissi io a voce un po’ alta, quando aprii la porta e lui attraversò la strada.
-Mi piace farmi attendere.-
Entrò in casa e mi baciò la guancia, come suo solito. Aveva le labbra fredde, da vero scemo, se n’era rimasto là fuori al freddo aspettando che io lo notassi.
Bussare mai.
-Hai visite?-Mi chiese Zoro, porgendo al mio cameriere il cappotto.
-E’ arrivato Usopp! Vieni,-Lo presi per mano.-te lo faccio conoscere!-
Suonava quasi come un “ti faccio conoscere la mia famiglia perché mi piaci tanto”, ed in effetti, era così.
Usopp stava lucidando le parti di una vecchia pistola scarica che avevo in casa, fin da piccolo era affascinato dalle armi e dagli esplosivi, non so quanti danni aveva fatto insieme a Rufy ed Ace quand’era piccolo…
-Usopp, questo è Roronoa Zoro, ci sarà anche lui nella nostra avventura! Zoro, questo è mio cugino Usopp, pappamolla e all’occorrenza prete!-
I due si strinsero la mano ed Usopp mi disse un “Ehy!” di protesta per come l’avevo descritto. Ma era vero, lui era anche un dannato fifone.
-Ho sentito parlare tanto di te, Nami non vedeva l’ora che arrivassi.-Disse Zoro, mentre si sedeva in una poltrona.
-Posso dire la stessa cosa, mia cugina parla spesso e volentieri di te.-E quel nasone si era vendicato, facendomi arrossire di imbarazzo. Perché l’ho chiamato nasone? Ma perché mio cugino aveva un’appendice nasale degna di nota. Per fortuna, non avevo preso nemmeno da lui.
-Chi stiamo aspettando?-Mi chiese Zoro, notando che ancora non eravamo pronti per l’appuntamento con Franky.
-Ace, Rufy e Sanji. Arriveranno a momenti.-
E infatti, i due fratelli bussarono alla mia porta come dei dannati circa tre secondi dopo. Bussavano sempre forte come a voler buttare giù la porta, così quando mi venivano a trovare, il cameriere sapeva già chi era appena sentiva quel fracasso.
Appena li fu aperta la porta, Rufy ed Ace gettarono i loro soprabiti sopra il cameriere, proprio mentre lui li accoglieva con un “vi aspettavamo sir.”.
-Nami allora, ci muoviamo?!-Mi urlò Rufy, impaziente.
I fratelli ed Usopp si erano già salutati il giorno prima, vi risparmio la descrizione della scena, ma voglio solo dire che il mio salotto non è più lo stesso.
-Dannazione Rufy, ti vuoi dare una calmata!!?-Saltai in escandescenze, quando una risatina mi ricordò che Zoro era presente. Mi affrettai con le presentazioni.
-Rufy, Ace, lui è Zoro e viceversa.-Ero stata piuttosto sbrigativa, e andai in cucina a chiedere di preparare tè e dolci per i miei ospiti. Tanto finché Sanji non sarebbe arrivato, da casa non ci potevamo muovere quindi tanto valeva mettersi comodi.
-E sei anche stato in Cina?-Chiese Ace a Zoro, dopo aver zuccherato il suo tè.
Il tè era stato servito e composti, per quanto riguardava me, Zoro ed Ace, lo prendemmo nella sala.
-Sì, ci sono stato all’incirca tre mesi, dovevo sbrigare un compito per l’imperatore…-
-Di che si trattava?!-Incalzò Rufy con la sua solita invadenza.
-Mm, intelligente domanda.-Zoro posò la tazza sul piattino e chiuse gli occhi.-Ma se te lo dicessi, poi ti dovrei uccidere.-
Il silenzio piombò fra noi ed Usopp mi strinse un braccio impaurito.
-Scherzavo!-Zoro si mise a ridere e riaprì gli occhi, facendo ridere anche noi. Usopp più che altro, ridacchiò nervoso.
-Noi pure siamo andati in Cina!-Disse Ace, indicando me e suo fratello. Ci eravamo stati un anno prima in Asia e per un po’ andai con loro. Ma poi ci siamo separati per diciamo, mie necessità.
Interessante bottino, quel viaggio…
-Ma non hai toccato nemmeno un dolce…-Feci notare a Zoro, vedendo che il piatto era vuoto solo in prossimità di Rufy ed Ace.-Assaggiane almeno uno!-
-Lo sai che non mi piacciono.-Zoro alzò gli occhi al cielo, e appoggiò la tazza al tavolo.
-Un po’ di zucchero non ti farebbe certo male…-
-Uhm, ci penserò.-Mi passò una mano dietro la nuca carezzandomi i capelli e come se fosse il gesto più naturale del mondo, io presi a bere dalla mia tazza del tutto tranquilla. Ma poi mi accorsi di che succedeva: tutti i miei amici ci osservavano in silenzio, tazza a mezz’aria e occhi a palla.
-BEH?-Sbottai io infastidita.
Tutti ripresero a fare quello che avevano interrotto e Zoro vicino a me, ridacchiò.
Forse li siamo parsi come una coppietta, per questo ci avevano guardato così. Dopotutto, tutti loro sapevano della mia relazione con Sanji, chi più chi meno.
Dopo aver finito, Zoro prese dall’interno della sua giacca un orologio a cipolla finemente decorato con le sue iniziali sul coperchio.
-Faremo tardi, se non ci sbrighiamo ad uscire.-Disse lui dopo aver controllato l’ora.
-Ma Sanji non è ancora qui…-Borbottai io, pregando che quasi lui non mi sentisse. Diventava sempre teso, quando nominavo il biondo.
-Potremmo lasciargli un biglietto con scritto che siamo già andati e il luogo dove ci deve raggiungere!-Propose Ace, mettendosi il cappotto come stavamo facendo tutti.
-Mmm…-All’improvviso l’idea di non aspettare Sanji, mi parve allettante. Avevo come un certo timore, al pensiero che era arrivato il momento che lui e Zoro si incontrassero.
-Avanti, sono sicuro che non si offenderà.-Mi soffiò Zoro all’orecchio, mentre mi sistemava al solito, il cappotto.
Così, uscimmo da casa dopo aver lasciato detto ai miei camerieri di avvertire Sanji. Ma proprio quando stavamo per salire sulla carrozza di Zoro, Sanji ci raggiunse correndo.
-Ehy, scusate il ritardo!-Disse lui affannato per la corsa.
Zoro si irrigidì e mentre tutti si salutavano, io cercavo con gli occhi una pala per sotterrarmi.
Il mio amante e l’uomo che amavo nello stesso luogo, nello stesso momento.
Ma che avevo fatto di male?
Ah già, rubavo.






*Varie ed eventuali*
Ohsssalve a tutti miei cari! Come vi sta andando la settimana? A ME MALE!! ._. stupidissima quinta liceo del cavolo e stupida filosofia!! Dah!
Comunque, parlando di LC u_u E' arrivato Usopp, non è dolciue?** E Zoro non prende il tè come un vero lord? Cacchio, mi spaventa da quanto sa essere sir u_u
E dopo la mia buona dose di sciuocchezzuole, passo a ringraziare !
Rolo:  piccola, sai bene che è necessario che Nami venga scopazzata ancora da Sanji. Sarà l'ultima volta questa, chi lo sa? o.O
Tsukichan:  Ok cara, mettiamoci d'accordo con Zoro-rin!^^ Comunque,  Nami è abbastanza cotta di Zoro, si. E naturalmente nemmeno lui è del tutto indifferente *wahahahahaha*
GLoRi: Sanji è tonto quando si parla di belle donne, si sa. Farebbe di tutto per Nami e dal mio punto di vista lui sa già benissimo che con lei non ha speranze! Wahahahaha non col mercenario in giro!! Ma grazieeeeeeeeeeeee sei un tesoro! *raccoglie i fiori con la lacrimuccia agli occhi* ^O^
giusy91:  Ti piacciono Rufy ed Ace? Evvai, gli adoro tanto anche io^^
Kikai Hime:  Ma cara non ti preoccupare del ritardo, anzi! Stai meglio adesso si? ^_^  Stai  tranquilla, ci saranno tante altre scene zonamose, promesso ;) ! E grazie per gli auguriiii!! :)
tisdale:  Ed ecco qui l'aggiornamento ^_^  grazie mille per i complimenti!
arisa_14: Speravi in una scenata? Se l'avesse fatta mi avreste picchiato tutte xD


Ok, adesso concludo con un po' di pubblicità:
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Venite tutti al forummino mio e della mia adorata Rolo^^ E' tanto caruccio, ci sono le nostre storie e soprattutto "I dialoghi di Hime&Rolo",  nostre spassose versioni di Zoro e Nami a luci rosse u_u
Vi aspettiamo ;)
Cacchio, potrei pure vendere pentole da grande <3
Hime

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Capitolo 12
*** 12 ***


Capitolo dodici



-Ben arrivato, Sanji!-Io risi nervosa e mi decisi a sbloccare la situazione. Mi avvicinai al biondo e lo baciai sulla guancia.-Come mai questo ritardo?-
-C’è stato un incidente, la polizia s’è decisa a far riprendere il traffico solo ora.-
Guardava seriamente Zoro che di fronte a lui, faceva la stessa cosa.
Ottimo, si erano già inquadrati. E nemmeno si conoscevano!
-Mmm…-Mugugnai io, ormai rassegnata all’idea di doverli presentare.-Sanji, questo è Zoro Roronoa. Zoro, lui è Sanji, un mio carissimo amico.-
I due si avvicinarono e si diedero la mano, da perfetti gentleman. Se solo la vena nelle loro fronti non stessero pulsando, e quelle che uscivano dai loro occhi non fossero state fiamme…Beh sarebbe stato un incontro fra signori in piena regola.
Ma non lo era.
Perché era di me che si parlava e nella mia vita non c’era niente di normale, a partire dalla mia scellerata scelta di innamorarmi di Zoro.
Oddio scelta…E’ successo e basta.
-Bene!!-Intervenni io, facendoli separare. Si stavano stritolando la mano, si vedeva. Ma non fecero una sola smorfia di dolore.
-Dovremmo davvero partire, si sta facendo tardi e mister Franky sarà sicuramente impaziente. No Zoro?-
-Sicuramente.-Mi prese il braccio trascinandomi vicino a lui. Wow!! Che irruenza! Eccitante a dir poco.
-Come? Non andiamo con una sola carrozza?-Intervenne Sanji, vedendomi portata via da sotto agli occhi.
Intanto Usopp, Ace e Rufy guardavano i due litiganti una volta per uno, come se seguissero una partita di volano.
-Non ci stiamo tutti, ovviamente.-Replicò Zoro con tutta tranquillità.-Nami verrà con me.-
Oh si!
-Perché non può venire con me?-Ahi, Sanji mica mollava. Anche lui mi si aggrappò all’altro braccio e cominciò a tirare.
Ma bene, ero diventata anche una fune!
-Scusate?!-Io diedi uno strattone ad entrambe le mani, liberandomi da quelle morse.
-Sanji, tu, Ace, Rufy ed Usopp andrete con la tua carrozza. Io andrò con mister qua, Zoro.- Ehy, mi piacevano un sacco i viaggi in carrozza con Zoro, guai a chi me li toccava.
-M-ma, mio bocciolo di rosa!-Tentò di protestare Sanji.
-CHE?!-
Lui si impaurì e depresso, prese a far scontrare gli indici delle mani guantate.-Niente.-
-Dove vi seguiamo?-Chiese Usopp, una volta fatto salire sulla carrozza i fratelli e trascinato Sanji, via dalla spirale di depressione che si stava creando.
-Ci vediamo a Baker Street n°221B.-Zoro mi fece salire sulla carrozza appena Usopp salì sulla loro. Quasi mi spinse dentro…
-Ehy!-Mi misi a ridere io, quando mi ritrovai schiacciata fra il sedile e lui, lui che mi aveva messo un braccio sulle spalle e mi aveva stretto a se.
-Lo sapevo io, Sanji non ti piace.-
-Bah, non è affatto vero. E’ che ci stiamo diversamente simpatici.-
-Ma vi siete conosciuti ora…-
-Sono sicuro che tu hai parlato a lui di me quanto mi hai parlato di lui.-Ehee che frase.
Zoro geloso era una delizia da vedere, assolutamente. Mi faceva montare in corpo una speranza enorme, sul fatto che la mia cotta fosse ricambiata appieno.
-Sanji è un mio caro amico, lo sai.-Io mi accoccolai meglio, poggiando la guancia sul suo petto forte e muscoloso.
-Lo so.-Mi ripose risentito Zoro.
-Ma ora con chi sono in carrozza?-Gli chiesi io, sollevando lo sguardo e producendo uno dei miei sorrisi più belli.
La sua espressione a poco a poco si addolcì, e anche lui mi sorrise, toccandomi il naso con un dito come di fa con i gatti.
-Con me.
-Esatto.-Io misi il viso nell’incavo del suo collo e lui mi strinse di più. Quella mattina, pregai intensamente che il tragitto da casa mia a Baker Street, fosse interminabile.



§



Il giorno del mio incontro con Franky, era vestito in una maniera atipica ed era ridicolo con quel crocifisso enorme sul petto.
Il giorno del nostro secondo incontro, era ancora vestito così e aveva lo stesso pendaglio abnorme. Forse aveva l’armadio tutto uguale, oppure non si era mai cambiato.
Mio cugino, Ace e Rufy, ci avevano fatto subito amicizia e in meno di cinque minuti di conoscenza, avevano già preso a ridere insieme e a chiamarsi “fratello”. Roba da matti…Beh, almeno Franky non si sarebbe pentito della scelta di farmi portare i miei amici. A quanto pareva, li adorava.
Sanji invece se n’era rimasto da una parte a scambiarsi sguardi torvi con Zoro. Io stavo nel mezzo imbarazzatissima e indecisa sul da farsi, Qual’era il da farsi? Scegliere se ammazzare quei due idioti a distanza di cinque minuti o di dieci.
Stavo per optare per i cinque minuti, quando all’improvviso, Zoro senza farsi vedere mi prese una mano.
Io alzai il viso verso di lui, sorpresa. Ci davamo bacetti sulla guancia e carezze, ma mai aveva osato tanto.
Non mi stava degnando di uno sguardo, osservava attento le idiozie che facevano Franky e gli altri, mentre Sanji si stava fumando nervosamente una sigaretta tutta spiegazzata.
-Ah, miss Nami! Si è scelta proprio dei bei compagni, sa?! Ha fatto bene a portarmeli, che sagome!-Mi disse Franky, piegandosi in due dalle risate.
-Beh…-Io intanto nascosi la presa delle nostre mani dietro la schiena. Il suo mantello e la mia ampia gonna le nascondevano benissimo.-Lieta che i miei amici siano di vostro gradimento!-
Franky si avvicinò a me, posandomi una mano sulla spalla.
-Diamoci del tu, mi fai sentire un vecchiaccio!-
-Molto volentieri.-
-E inoltre…-Mi diede le spalle, per poi girarsi verso di me con i lacrimoni agli occhi e le mani giunte.-Chiamami fratellone!!-
Cosa?
-Eheh…-Risi nervosa io, facendo un sorriso di circostanza.-Vedrò che posso fare!-
Franky mi sembrò abbastanza convinto e tornò a darsi alla pazza gioia insieme ai miei amici.
-Che personaggio, vero?-Mi avvicinai a Zoro e gli parlai all’orecchio.
-Sì, è davvero una persona particolare. Sono contento che ci sia pure lui.-
Se Zoro si fidava di lui, mi sarei fidata pure io.
-Sentite, diamo un senso a questo incontro?-Sbottò Sanji, spegnendo la sua sigaretta in un posacenere.
Tutti si girarono verso di lui, Usopp e Rufy con dei visini scontenti dissero-Guastafeste!-
-No, ha ragione! Allora miei cari fratellini, abbiamo tutti una missione da compiere!-Franky si mise in una strana posa, puntando verso l’alto il braccio e sbilanciandosi su una gamba.
-Ritrovare la Lacrima del Nord non sarà affatto facile, dovremo affrontare difficoltà, nemici potenti e chissà quanti altri guai!-
Usopp a quel punto sbiancò, e solo perché Ace l’ aveva trattenuto per la collottola, non era riuscito a scappare.
-Ma ci divertiremo un mondooo!!!-
A quel punto tutti ritrovarono vigore, i fratelli ed Usopp esultarono entusiasti, Sanji si accese una nuova sigaretta, e io e Zoro ci guardammo stupefatti.
-Ma è sempre così?-Mi riferivo a Franky.
-Sempre…-
Oh, perfetto.
-Dunque! Partiremo tutti fra una settimana diretti a…Rullo di tamburi…! Francia!!-
-Ah! La Lacrima si trova in Francia?!-Chiesi io, felice di andare in uno dei posti a me più graditi: la Francia.
In particolar modo, adoravo Parigi.
-Nah! Toppato mia cara, non si trova lì, ma dobbiamo andarci comunque.-Mi fece un sorrisone, mentre agitava il ditone in segno di negazione.
-Non portatevi troppe cose, viaggeremo leggeri!-
Ma no! E tutti i miei bellissimi vestiti? E i miei gioielli?!
-Ma dobbiamo aspettare ancora una settimana?!-Chiese scontento Rufy, che era il più felice di partire.
-Sì fratello, lunedì prossimo si parte e la missione “una lacrima sul viso” avrà inizio!-
-Una lacrima sul viso?-Chiesi io, inarcando le sopracciglia.
-Opera mia, geniale eh?-
Oh si, parecchio.
-Bene fratelli, che la missione abbia inizio!-
Aiuto.





*Varie ed eventuali*
Ahm. Sono in mostruoso ritardo ne sono consapevole. Ah, la voglia di aggiornare mi è mancata perchè ero un pochino demotivata >_> picchiatemi pure! Comunque rigrazio tutti quelli che hanno commentato lo scorso capitolo e che mi stanno seguendo *___*
Speciale per glori:
AW! Mi ha fatto piacere la tua mail!! ti ho spinta addirittura a questo?! xD Tranquilla, non è successo nulla di grave xD
Alla prossima gente^^


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Capitolo 13
*** 13 ***


Capitolo tredici



Quando pensavo alla Francia, la prima cosa che mi veniva in mente era l’odore del mio profumo alla lavanda, quello che mi facevo portare direttamente da Parigi da quando avevo sedici anni, ed ero una ragazzina impaziente di avere un odore tutto suo.
Può sembrare una cosa stupida, ma all’epoca Sanji non faceva che adulare l’odore alle rose di quella ragazza che poi sarebbe diventata sua moglie, dicendo che era un profumo femminile e che tutte le ragazze dovevano averne uno.
Una volta scoperto quello alla lavanda, Sanji non nominò più quello delle rose.
Zoro ed io, stavamo appoggiati alla balaustra del ponte del traghetto, saremmo arrivati in Francia il giorno dopo.
Lui mi abbracciava da dietro, e io me ne stavo semplicemente appoggiata al suo petto con tutta la schiena e la testa, e le mani posate sulle braccia che mi stringevano in vita, respirando l’odore del mare e il suo.
-Sicura, di non avere freddo?-Mi chiese lui, strofinando il naso nel mio collo scoperto dallo scialle.
-No, sto benissimo.-Insipirai affondo, chiudendo gli occhi.
Era vero, il corpo di Zoro emanava un piacevole calore, mi sentivo proprio bene fra le sue braccia, mai posto mi sembrò più bello e accogliente in vita mia.
-Sai dove sono Sanji e gli altri?-Mi azzardai a chiedere, visto che ormai non vedevo i miei amici da ore. Forse perché era da ore che me ne stavo piacevolmente artigliata dalla presa di Zoro, fregandomene del resto.
-Ho visto Ace dormicchiare nel salone, Usopp, Rufy e Franky scorrazzare qua e là e Sanji a giocare a carte con qualcuno, sempre nel salone.-
-Non ti sfugge niente, eh?-
Zoro non si perdeva il movimento di una foglia, sapeva sempre dove si trovavano tutti, dove mi trovavo io. E anche che facevamo.
-Peccato che non possiamo passare per Parigi…-Mi lagnai io. Tempo prima, Franky ci aveva dato l’itinerario e Parigi non era fra le tappe che avremmo fatto. Arrivati al porto infatti, avremmo direttamente preso un treno, dritti in Olanda.
Che noia, chissà quanti bei gioielli potevo raccattarmi nella Ville Lumière…
-Già ti avrei potuta portare da qualche parte a cena…-Mi ridacchiò contro il collo, facendomi il solletico.
-Ti devo una somma enorme in cene sai…?-
Lui si mise a ridere veramente.-Non rinnego nemmeno un penny!-
-Sei un adulatore…-Mi girai verso di lui, cominciando a ridere anche io.
Zoro mi baciò la tempia e mi guardò serio.-Un giorno ci andremo insieme a Parigi. Ti ci porterò io e ti tratterò da regina.-
Oh mio Dio.
Santissimo Iddio che mai nomino! Sto per avere un attacco di cuore! Noo!! Sono troppo giovane per morire!
-Me lo prometti?-Gli chiesi io, con un filo di voce.
-Certo, è una promessa. E le mie promesse sono debito.-
Signori miei, io ero completamente partita per la tangente! Mi ero innamorata come un’alloca, una ragazzina una…Una…Una vera scema!
La mia mente era annebbiata e sentivo forte nelle orecchie il battito del mio cuore impazzito.
Zoro intanto, aveva intrecciato una mia mano con la sua, posandomi un bacio sul collo.
Forse il mio cuore mi era scoppiato via dal petto, perché ormai non lo sentivo più…
-Ehy Nami…-Continuava a baciarmi il collo-Riprenditi.-
-Non…Non posso…Se fai così!-
Lui al solito, ridacchiò e salì con i suoi baci sino alla mandibola…Mancava così poco…
-Zoro!-Io gli misi una mano davanti alla bocca, fermandolo.-Se non mi baci ora, perderò la testa!-
Mi aspettavo che mi ridesse in faccia, invece sospirò.-Temevo che non me lo avresti mai chiesto!-
E finalmente, dopo tre settimane di conoscenza, dopo tre settimane in cui io ero diventata Zoro-dipendente…Noi ci baciammo.
Ci baciammo a lungo, senza quasi respirare, esplorandoci le bocche con la lingua.
Le sue labbra erano bellissime e morbide come me le ero sempre immaginata.
Gli passai le mani nella nuca, attirandolo più a me e carezzandogli i corti capelli verdi, giocandoci per quanto corti fossero.
Poi non soddisfatta, ci passai tutte le braccia, stringendogli il viso sul mio.
Lui intanto mi aveva stretto in vita, facendo vagare le mani su tutta la schiena, arrivando a prendermi il viso.
Mi stava facendo impazzire, ma separarmi dalla sua bocca, mi avrebbe fatto impazzire ancora di più, poco ma sicuro.
-Nami…-Mi disse Zoro, quando riprendemmo fiato.
-Dimmi.-Io stavo ansimando come se fossi appena riemersa da cinque minuti sott’acqua.
-Io ti adoro. E voglio baciarti ogni minuto della mia giornata.-
Ecco. Ero definitivamente morta.
-Zoro…Ti adoro anche io, non sai da quanto.-
Praticamente da quando mi arrivò all’improvviso dietro le spalle, quella fredda e umida notte di tre settimane fa. Quando la mia vita cambiò radicalmente, e il mio uomo divenne uno solo.
Zoro, sempre e solo lui.



*Varie ed eventuali*
ATTENZIONE: Pericolo altissimi di OOC dell'individuo Zoro Roronoa u___ù
Beh il mio dovere l'ho fatto.
Ordunque! Per chi l'avesse notato, ho copiato spudoratamente l'indirizzo dalla famosissima casa di Sherlock Holmes
Inoltre volevo ringraziarvi tutti tutti per aver seguito la storia malgrado il fottuto ritardo grazie grazie :D

giusy91:  Una lacrima sul viiiiisoooo ahahahaha xD Eh si, Zoro è proprio geloso u_ù Stello!! *___*
GLoRi: Macchè umiliata xD E' stato davvero carino, hai fatto bene a darmi una svegliata!! Grazie si *__* mi rende ultrafelice!
Rolo: Piccola!! Non mi puoi picchiare sennò con chi lo guardi Bones
stasera senza di me?! Si ovvio, Zoro la mano la mette in ben altri posti con l'esperienza che si ritrova!! u_ù Tutto grazie ai suoi trascorsi da ZoroBooth e ZoroMorelli u______ù
Tsukichan: Macciao! Grazie mille per tutti questi complimenti *_* Dio, mi sciolgoH!! E le fic maiale sono un piacere da scrivere, poi se piacciono è ancora più piacevoleeee (che gioco di parole non indifferente)
merdillo: Ciao! Si, ho preso spunto un po' dal film "Sherlock Holmes", ti consiglio di vederlo perchè merita tantissimo ;) Grazie mille!
Kikai Hime: Grazie per avermi aggiunto fra i preferiti! Per adesso la gelosia di Zoro è ancora a bassi livelli, vediamo in futuro ;)
purple benny: Nah niente scazzottata xD Ho preferito fare così ahahahaha!! Ci vediamo alla prossima!


Bene, vi lascio ragazzuoli!
A presto =3
Hime

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Capitolo 14
*** 14 ***


Capitolo quattordici



-Ti chiedo solo un po’ di tempo, tutto qui!-
-Ma quanto?!-
Uhm.
Vi chiederete voi, che succede? Ci lasci con un bacio mozzafiato, e ci riprendi con un…Litigio?
Sì, io Zoro stavamo litigando, di brutto.
E il perché ve lo dirò subito.
Colpa mia. Dopo il nostro bellissimo bacio, e la nostra reciproca dichiarazione di adoramenti vari, mi era venuto un groppone in gola.
Ricorderanno i lettori, di quando dissi che quando avevo rapporti con Sanji e lo baciavo, un dolore colpiva il mio stomaco, sentendo che non era corretto verso i miei sentimenti per Zoro.
E ora?
Avevo un groppone in gola per Sanji, i sensi di colpa mi attanagliavano come una morsa.
Non avevo obblighi verso di lui, era pure sposato!
Ma Sanji mi aveva con se da quando avevo sedici anni…E’ stata con lui la mia prima volta, il mio primo bacio. E’ stato lui l’unico e il solo a dirmi “ti amo”, a prendersi cura di me quando ero sola.
Come potevo fargli questo?
Quindi quando le cose si fecero ardite, e per ardite intendo dire che Zoro cominciò a posare il viso sul mio seno, stringendomi a se, io lo fermai. Anche se mai e sottolineo mai l’avrei voluto fare.
E lui dopo, avergli spiegato perché non ero ancora del tutto disinibita, ci rimase molto male e cominciammo a parlare, fino a creare questo stupido litigio.
Ah, e per la cronaca, il litigio durava ormai da tre giorni.
Sì, in quel momento, ci trovavamo nella mia cuccetta nel vagone letto, sul treno diretto ad Amsterdam.
Roba da matti…
Il più delle volte durante quei giorni, ci dimenticavamo di aver litigato, lui continuava con le sue dolcezze e io con la mia adorazione votata a Zoro.
Ci urlavamo in faccia e poi uno dei due cedeva e ci baciavamo come dei dannati.
Poi di nuovo il groppone e di nuovo giù a urlare…
Cominciavo a stufarmi.
-Senti Nami, io ti posso dare tutto il tempo che vuoi. Ma comincio ad innervosirmi!-
-Lo vedi? Prima mi dici che mi dai tempo e poi ritiri così!-
-Ah!! Mi fai impazzire così!-Zoro si tirò i capelli e si sedette sul mio letto, con i gomiti poggiati alle ginocchia e la testa presa fra le mani.
Mi faceva una tenerezza…Praticamente lui si struggeva per me, ma io non potevo lasciarmi andare, visto che non trovavo il modo di vuotare il sacco con Sanji.
Perché non era facile da dire, ecco. Avrei voluto poter dire semplicemente:”Ehy Sanji, sei un vero mandrillone e ho adorato farlo con te per così tanto, ma adesso amo Zoro alla follia e ho il sospetto che sia più ben fornito di te.”
Dio, che classe.
-Zoro…-Mi sedetti accanto a lui, posandogli il viso nella spalla e circondandogli il busto con le mie braccia. –Non so quanto ti sia convenuto invaghirti di me…Sono un disastro.-
Lui girò il viso verso di me, sorridendomi.
-Non sei un disastro, sei solo una ragazzina dannatamente corretta anche se sei una ladra.-
Mi scompigliò i capelli e mi strinse a se.
Ecco, anche per quel giorno il litigio era finito. Ma quanto sarebbe durata la quiete?
-Io…Devo solo trovare le parole giuste. Non è affatto semplice…-
-Non sarai tu a farla troppo complicata?-
-Ti ho spiegato come stanno le cose fra me e Sanji no? Ti sembra che stia esagerando?-
Zoro mi sorrise ancora, pizzicandomi una guancia.
-No, hai ragione.-
Restammo per qualche minuto in silenzio, godendo solo della vicinanza dell’altro, del calore reciproco.
-Trova le parole, Nami. Parla con Sanji e spiegagli la storia con tutto il tatto che vuoi, basta che poi…-Fece una pausa, trascinandomi sopra di lui.-Basta che poi tu sia mia.-
Eh, ma certo. Io ero già sua, quella era una domanda davvero, davvero scema…
-Ma certo che si!-
E per ribadire il concetto, mi sporsi sul suo viso, prendendoglielo fra le mani e baciandolo con foga in ogni angolo.
-Sono già tua…Non ufficialmente, ma sono già tua.-





§



Allora Nami, era facile la cosa: dovevi solo andare da Sanji e dirgli che volevi essere solo sua amica. Sì, amici e basta, finito col sesso, i baci e le dichiarazioni d’amore appena svegli.
Basta con lui che ti piombava in casa in ogni momento, basta con te che ti fai trovare nuda con solo la refurtiva addosso. Anche se era dannatamente eccitante…
Facevo avanti e indietro davanti alla cuccetta di Sanji, da almeno una mezz’ora. Mi preparavo il discorso, mi ripetevo mentalmente che Sanji non se la sarebbe presa, che sarebbe stato lo stesso al mio fianco, perché non era presente nel suo DNA, la capacità di odiarmi.
Così, mi feci coraggio e aprii lentamente la porta scorrevole della cuccetta…
La sottile tapparella era stata abbassata sul finestrino, infatti la stanza era in penombra. Sanji dormiva tranquillo e beato, nel suo letto, affianco a lui, quello ancora fatto di Franky, con cui condivideva la camera.
Mi avvicinai a lui, aveva fra le labbra un mozzicone di sigaretta spenta, ogni tanto quando si addormentava e stava fumando, gli rimaneva il mozzicone fermo in bocca, era un miracolo che non avesse ancora preso fuoco.
Mi inginocchiai accanto al suo viso e gli tolsi la sigaretta dalle labbra.
Sanji portava i capelli corti ma aveva un ciuffo che gli copriva sempre l’occhio sinistro. Da che lo conoscevo, non avevo mai visto quell’occhio scoperto, sembra strano, ma nemmeno quando facevamo l’amore si scopriva.
Sanji aveva perso la vista da quell’occhio quando era bambino. Un incidente mentre correva per le scale di casa sua, sbatté la testa su un mobile cadendo e quella botta gli portò danni gravi alla retina…
Diceva di non vedere completamente nero, ma era tutto sfocato a macchie.
Diceva di vedere una macchia rossa, quando mi guardava con quel’occhio, ma a dir la verità, non l’avevo mai visto guardarmi senza quel ciuffo.
Forse lo faceva mentre dormivo.
Presi ad accarezzargli i capelli, stavo quasi per scostarglieli dal viso, quando pensai che forse lui non avrebbe voluto, così lasciai stare la mia curiosità e continuai ad accarezzargli il viso.
-Ehy, che bel risveglio!-Mugugnò Sanji, svegliandosi lentamente.
Mi prese la mano che ancora tenevo sulla sua guancia, se la portò alle labbra baciandola.
Lo faceva praticamente sempre, quando mi svegliavo prima di lui.
-Fatto il riposino?-Gli chiesi io, baciandogli una tempia.
-Si, ero così stanco…Ho dormito malissimo sulla nave, quel tuo nuovo amore russa come un dannato!-Si strofinò gli occhi e si mise a sedere, raccogliendosi le coperte in grembo.
Ironia della sorte, in nave Zoro e Sanji hanno condiviso la cabina, e hanno fatto un disastro. L’hanno mezzo distrutta litigando e ci hanno trattenuto la caparra, più altri soldi per i danni. Dio, che idioti.
In treno avevamo deciso di separargli, adesso Zoro dormiva con Ace, che dormiva troppo profondamente per essere infastidito dal suo russare.
Io mi misi a ridacchiare e mi sedetti sul letto al suo fianco.
Avanti, il momento era quello giusto.
-Sanji…-
-Ho una fame enorme! Mi accompagni al vagone ristorante?-Sanji mi interruppe, nemmeno si accorse che avevo cominciato a parlare.
-Eh?-
-Al vagone ristorante, Nami.-Lui mi guardò sorpreso.-Tutto bene, tesoro?-
Forse quello non era affatto il momento adatto, forse dovevo solo aspettare qualche altro giorno e prepararmi per bene.
Non volevo far soffrire Sanji, anche se ormai, il mio bisogno di Zoro era impellente ed insopportabile.
-Si, certo.-Mi riscossi, smettendo di pensare ai miei affari, e di dedicarmi a Sanji.
-Andiamo pure, ho fame anche io!-
-Bene! Mi vesto e andiamo!-
Mi alzai dal letto velocemente, avevo paura che lui potesse baciarmi o che altro. Non che ormai mi facesse schifo…Ma se lui mi avesse baciato, io avrei risposto.
E Zoro…?
Diamine, come avrei fatto a fare il furto del secolo, nel pieno di quella tempesta ormonale?!
Tutte a me.
Ma che avevo fatto di male?!
Ah già, per l’ennesima volta, rubavo.




*Varie ed eventuali*
Si, lo so che sono in ritardissimo ma ahimè, ho la maturità T______T
Un'altra cosa. Più di scrivere OOC fra gli avvisi e scusarmi in ogni capitolo, non posso fare <3
Alla prossima!
(Se non schiatto prima)

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Capitolo 15
*** 15 ***


Capitolo quindici



Crocodile, quarantacinque anni, un uomo imponente a se devo dirla tutta, non era proprio affascinante ai miei occhi, anzi, lo trovavo un sacco viscido solo alla vista, benché secondo le informazioni, avesse uno stuolo di corteggiatrici pronte a tutto pur di stare una notte con lui.
E ti credo, pensavo io. Crocodile era un uomo schifosamente ricco, commerciava diamanti e i tre quarti delle gioiellerie di Amsterdam e dintorni, erano sue. Il restante quarto era sull’orlo della bancarotta e stava per essere acquistato da Crocodile.
A quanto pare lui, grande estimatore di diamanti e pietre preziose, era in possesso della Lacrima del nord e quindi noi, appena arrivati ad Amsterdam, ci mettemmo d’impegno per rubarla.
Crocodile abitava in un’enorme villa che dava su uno dei numerosi canali della città, tutta in pietra, antichissima e con un enorme cancello con ai lati torrette sorvegliate. Insomma, benché fosse in una città, era una fortezza inespugnabile.
Ma il caso volle, che il periodo in cui noi giungemmo ad Amsterdam, era lo stesso in cui il caro gioielliere ospitava l’annuale ballo in maschera a scopo pubblicitario.
Era un grande avvenimento di cui si vociferava in ogni salotto non solo olandese, la fama del grande magnante dei gioielli era arrivata anche a Londra, naturalmente. L’ho detto io che non ci sfuggiva nulla!
Per quanto riguarda la mia situazione immobile fra due uomini, nulla era cambiato. Io da vera vigliacca non avevo ancora parlato a Sanji dei miei sentimenti per Zoro, quest’ultimo, accettava di buon grado le mie esitazioni e continuava ad essere paziente, come un ragno che tesseva la ragnatela.
Pensavo che lui rinunciasse, pensavo che mi mollasse senza ripensamenti, vedendo quanto ci mettevo ad uscire allo scoperto. E invece continuava a starmi accanto, ad un passo di distanza da me.
Per fortuna, almeno.
-Uhm. Trovi che questo vestito mi sbatta un po’?-Mi guardavo nello specchio a figura intera della mia stanza, Franky ci aveva affittato un’intera casa abbastanza vicina al nostro obbiettivo, ed ognuno, meno Ace, Usopp e Rufy, avevano una camera.
-Perché dovrebbe sbatterti?-Zoro mi si avvicinò, lasciando stare il giornale che leggeva sul letto.
-Non so…Certo, è bellissimo.-Indossavo un abito con i fiocchi e i controfiocchi:  era composto da una gonna vaporosa, ampia e viola che in sommità aveva un corpetto nero con le maniche corte a sbuffo, questo era tutto ricamato di gemme brillanti, insomma era meraviglioso. E ci stavo una favola. Volevo solo farmelo dire anche da Zoro…
-Ti starebbe bene anche uno straccetto, sai? Sei bellissima…-Lui mi sorrise dallo specchio, abbracciandomi da dietro. Oh, obbiettivo raggiunto.
-Com’è il tuo vestito? Si intona col mio?-
-E’ uno smoking nero.-
-Allora penso proprio che non sfigurerai, accanto a me!-Io mi girai fra le sue braccia, appoggiai il viso nel suo collo e gli feci una pernacchia.
-Stammi vicino domani, non vorrei che fosse pericoloso.-Mi disse Zoro, giocando con una ciocca dei miei capelli.
Non avevo pensato che potesse essere pericoloso, era solo un ballo in maschera e nessuno ci conosceva oltre oceano. Cioè, parlando di me e i miei amici, almeno.
Avevo la netta sensazione che Zoro poteva essere ben noto a certe persone presenti al ballo, così come Franky.
-Potrebbe essere pericoloso?-
-Crocodile è un uomo orrido, tesoro. Spero che non ci noti affatto.-
-Mi fai paura così…-Affondai il viso nel suo petto e mi lasciai stringere.
Se pure Zoro aveva dei timori su quell’uomo, doveva essere davvero pericoloso. Cominciavo ad avere paura sul serio.
-Almeno per domani non dobbiamo preoccuparci. Dai, non fare così! Hai paura anche se ci sono io con te? Mh?-Mi sollevò il viso con la mano, abbassando leggermente il capo per potermi guardare in faccia.
Eh, ero più bassa di lui, parecchio più bassa di lui a dirla tutta…
Dissi chiaramente ciò che pensavo-No, se ci sei tu con me, ho paura solo degli scarafaggi!-Mi sforzai di scherzare, sorridendo a Zoro.
Lui si mise a ridere e mi schiacciò la nuca sul suo petto, per tornare come prima. La sua mano, mi accarezzava i capelli lunghi sino alla schiena.
-Pensi che non ti proteggerei dagli scarafaggi?-
-Penso di si, ma continuerei ad aver paura di quei cosi schifosi.-
-Mh, li potrei tagliare in due con la spada.-
Restammo in silenzio per un attimo, come a riflettere su quello che lui aveva appena detto.
Poi ci pensai io, a rompere il silenzio.-Bleeeeh…-
Ci mettemmo a ridere e cominciammo a baciarci, dondolandoci leggermente sui piedi.
Era vero, con Zoro al mio fianco non avevo paura di nulla, nemmeno degli odiosissimi scarafaggi.




§




-Ahaha fratellini, giuro che non ho mai conosciuto delle sagome come voi tre! Ahahahah!- Franky se la rideva fino alle lacrime, quella sera a cena.
In effetti, era una cosa che faceva sempre da quando eravamo partiti. Lui andava d’accordissimo con i fratelli ed Usopp, essendo tonto e fuori di testa quanto e più di loro.
In quel momento, Rufy stava facendo una deliziosa imitazione della nostra regina e affianco a lui, Ace faceva la parte del suo maggiordomo, mettendosi due gambi di sedano sotto al naso per simulare dei baffi.
Erano buffissimi e anche io ridevo. Certo, decisamente più composta di Franky, ma ridevo.
Zoro stava alla mia destra, Usopp alla mia sinistra e poi Sanji, Rufy, Ace e Franky a terminare il giro del tavolo tondo, che avevamo in casa.
Sanji rideva, col capo mollemente poggiato alla mano, Usopp si sganasciava, battendosi una mano sulla gamba, mentre Zoro, poggiato bene allo schienale della sedia, li guardava divertito, con la mano poggiata alla mia coscia.
Per fortuna nessuno la vedeva, visto che il tavolo con la tovaglia ci copriva. Anzi no, forse avrei voluto che tutti vedessero come Zoro mi toccava, così mi sarei risolta un sacco di grattacapi.
Ma no Nami, tu volevi bene a Sanji, non volevi che lui lo sapesse così.
-Mi raccontate ancora di quando avete provato a rubare la collana di Nami?-Chiese Franky, asciugandosi una lacrima.
-No vi prego…-Io mi accasciai al tavolo, sganasciandomi già al pensiero di quel ricordo.
-Ma certo, vi delizierò tutti!-Disse solenne Ace, che gettò via il sedano e cominciò il racconto di quel episodio, risalente a dieci anni fa ormai.
-Nami aveva una collana con delle pietre rosa a forma di fiore, era un regalo di sua zia e la volle subito mettere! Era molto carina lei con quella collanina, ma Rufy la voleva a tutti i costi perché le gemme gli sembravano caramelle alla fragola.-
-Gnam!-Diede il suo contributo Rufy, sbavando al solo pensiero.
-Insomma, mi chiese aiuto e creai un piano: dovevamo gettare della marmellata addosso a Nami, così che lei si sarebbe dovuta cambiare e levare la collana! Ma quello scemo di mio fratello qui, le ha gettato addosso la zuccheriera, lo zucchero le è finito sugli occhi e non ci vedeva più un cavolo!-
Nel frattempo io, avevo preso la mano di Zoro, tenendola sulla mia gamba, Usopp e Sanji stavano già ridacchiando, sapendo benissimo il resto della storia.
-Morale della favola, Nami ci ha dato una scarica di botte e rovesciammo il tavolo con tutte le stoviglie, mentre zia Kokoro urlava allo scandalo, Usopp correva in circolo per paura di essere picchiato e Rufy si mangiava tutti i dolci fra una botta e l’altra!!-
Scoppiammo tutti insieme a ridere e Franky quasi cascò giù dalla sedia.
Eravamo dei bambini terribili, l’avevo già detto?
Mi fermai dal ridere, e mi misi a guardare i miei commensali: c’era una bella atmosfera, tutti che ridevano spensierati, Sanji che si fumava la sigaretta ridendo anche lui, Zoro ed io che ci tenevamo per mano di nascosto…
Avrei dato un braccio, perché tutto quello non finisse.



*Varie ed eventuali*
Pensavaaaaaaaate che questa storia fosse arenata, trucidata, fatta a pezzetti,i pezzetti dati a fuoco, buttati all'inferno e dimenticati? Nah, mi dispiace per voi, ma ho ancora qualcosina da dire per London Calling X°°D
Comunque, a parte gli scherzi, mi scuso tantissimo per le lunghe pause di riflessione che mi prendo con questa storia, visto che comunque voi siete sempre affettuosi ed entusiasti nei commenti *^* Come siete adorabili!^^
Allora passo a ringraziare:
Rolo: Ma piccola! Perchè non conigliarsi Sanji, visto che Zoro non c'è ancora? X°D
Kikai Hime: Ehnnò, non sarà così facile per Nami lasciare Sanji. E mi pare che la moglie di quest'ultimo non sia un ostacolo... X°D Alla prossima!
Castiel (o Glori? xD):  Macciao! Che carina che sei, grazie mille! Comunque come ho già detto, non sarà facile per Nami mollare il biondino... Insomma, ladra si, ma senza cuore no XD Vedrai in futuro, spero non tanto remoto, come si evolveranno le cose fra loro! *hihihi*
ThatsNami (o tisdale? xD):  Pensavi che già nel prossimo capitolo, Nami avrebbe lasciato Sanji, eh? Ah-ah *risatina malefica* vi lascio ancora penare un pochino. Un pochetto. Un po' u___ù
Tsukichan: L'attesa aumenta il desiderio, vero. Ma mi sa che se non mi decido, Zoro ci scoppia, dal desiderio! X°°D Grazie mille cara,  e dico anche a te che per la reazione di Sanji dovrai attendere ancora.


Bene gente, io vi lascio al capitolo, tornerò presto(?) col prossimo! ;D
Ah dimenticavo... DIPLOMATAAAAAH!! Grazie a tutti per il sostegno *^*
Bye bye
Hime




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Capitolo 16
*** 16 ***


Capitolo sedici



Il piano di Franky era semplice, entrate ben vestiti e con le vostre maschere veneziane sul viso, vi ambientate un po’, magari vi bevete un bicchierino di champagne e studiate la villa di Crocodile.
Senza.Avvicinarsi.A.Lui.
Questo mi ripetevo dentro la carrozza, mentre con tutta la banda andavamo alla villa di Crocodile.
Io con il mio bel vestito ed una maschera nera e viola a forma di farfalla, facevo la mia bellissima figura.
Ognuno di noi aveva una copertura: Ace e Rufy erano due commercianti di stoffe, Franky era un ristoratore, Usopp un industriale, Sanji un commerciante di tabacco e infine…Io e Zoro eravamo marito e moglie e lui era un proprietario terriero.
Franky aveva pensato a tutte queste coperture, stava a noi poi reggerle in piedi, e avevo come il sospetto che io e Zoro saremmo riusciti benissimo a tenere in piedi questa cosa. Che poi lui davanti a tutti si era pure elevato a mia guardia del corpo, suscitando l’entusiasmo di Franky, preoccupato per la sua “sorellina”. Quindi mi doveva stare attaccato.
Entrammo tutti con fare tranquillo, senza farci notare troppo, avevamo degli inviti rubati dalla sottoscritta agli sfortunati, veri ospiti.
Io e Zoro eravamo presi a braccetto, gli altri erano sparsi qua e là, ma comunque dovevamo sempre essere in grado di stare in contatto, per dirci le novità.
Sanji aveva già fatto strage di cuori, e in cuor mio, mi augurai vivamente che quella notte la passasse in compagnia.
Usopp invece stava discorrendo insieme a Franky e ad altri ospiti, i fratelli stavano al buffet dal primo momento in cui l’avevano visto.
La villa di Crocodile era davvero enorme e lussuosa, al suo interno nell’ingresso, c’era pure una fontana. Roba da matti, era squallida da quanto era sfarzosa. Esattamente come il proprietario.
Non desideravo altro che rubargli la Lacrima, solo per il gusto di veder scomparire da quella faccia, quel ghigno idiota di chi si crede l’imperatore del mondo.
Zoro vicino a me, guardava con attenzione ogni angolo dell’immenso salone da dietro alla sua mascherina nera di vellutino. Come avevo pronosticato, era assolutamente bellissimo e di gran classe, con quello smoking e la maschera nera.
-Hai fame?-Mi chiese Zoro, avvicinandosi al mio orecchio. La musica suonata da un quartetto d’archi mi impediva di sentirlo bene.
-No, ho come un crampo allo stomaco.-Non sarei riuscita a buttare giù nemmeno un tozzo di pane, quella sera. Ero nervosa e tesa come una corda di violino. Avevo come il brutto presentimento che qualcosa di brutto, sarebbe successa presto.
-Stai tranquilla, oggi non succederà nulla.-Mi passò una mano su e giù nella schiena, per tranquillizzarmi. Il calore della mano mi piaceva, ma non stavo esattamete meglio. Quella brutta sensazione ancora non abbandonava la mia mente.
-No, non ce la faccio… Questo posto mi mette in soggezione!-Non mi ero mai sentita così male in vita mia, avevo mal di testa, fatica a respirare e la nausea tutto insieme. Era incredibile come quella semplice casa, mi facesse stare così male. Ma era il pensiero di quell’uomo, che mi faceva così. Il pensiero che potesse fare del male a me o a qualcuno dei miei amici. Ero così avida di poter rubare quel magnifico gioiello, che non avevo nemmeno pensato ai lati negativi: e se non ce l’avessi fatta? Va bene che ero brava, ma ero un essere umano e in quanto tale, potevo fallire.
Se non ce l’avessi fatta che sarebbe successo? Non penso che Crocodile ci avrebbe sorriso dicendo “ritentate sarete più fortunati”.
-Ehy, stai calma, oggi siamo soltanto ad un ballo. Vieni, chiediamo dell’acqua…-
-No… Penso che andrò nei bagni a darmi una rinfrescata.-
-Preferirei che tu mi stessi vicino.-
-Ma non puoi seguirmi in bagno!-Replicai nervosa io. Avevo solo bisogno di un attimino da sola.
Lui mi guardò confuso, ma alla fine tolse il braccio dal mio e si grattò la testa frustrato.
-Va bene. Ma se non ti vedo al tavolo del buffet fra cinque minuti, ti vengo a cercare in ogni angolo, parola mia.-
-Mi sciaquo un po’ il viso e sono da te.-Mi avvicinai e gli diedi un bacio sulle labbra.-Non farti rimorchiare da qualche dama, mentre sono via.-Gli feci l’occhiolino e lui mi sorrise.
-Oh, non potrei mai.-
Lo lasciai davanti al tavolo del buffet dove ci dovevamo rincontrare.
In fondo, dovevo andare solo un attimino alla toilette, che pericolo ci poteva mai essere?
Trovai i bagni quasi subito, dopo che un cameriere col vassoio pieno di coppe di champagne, mi indicò la via. Anche quelli, non deludevano le aspettative, erano molto lussuosi come il resto della casa.
Mi tolsi via la mascherina e mi bagnai le mani nell’acqua del rubinetto; me le passai belle fresce sulle guance, picchiettando per non rovinare il trucco.
Decisamente, tutta quella tensione mi stava dando alla testa, avrei fatto meglio a darmi una calmata come mi raccomandava Zoro, o ci avrebbero scoperto subito.
Dopo essermi rimessa bene mascherina e trucco, riuscii dai bagni dirigendomi verso il buffet dove Zoro mi aspettava.
-Miss, temo di non conoscervi.-Una voce mi arrivò alle spalle, facendomi venire i brividi dietro la schiena. Se avevo fatto bene mente locale, quella voce era di…
-Permettete che mi presenti…-Infatti girandomi, vidi la mia fonte maggiore di preoccupazioni, che mi prese la mano e ci posò sopra un bacio.-Io sono Crocodile, il padrone di casa.-Mi sorrise credendo davvero di potermi sedurre…Fortuna che avevo la mascherina.
-Oh…Piacere mio…-Borbottai tesa.
Ma che cavolo! Zoro era stato chiaro: niente contatti con Crocodile.
-Siete incantevole, miss. Potrei sapere il vostro nome?-
-Miss Blackcat.-Il mio nome in codice. Stupido Franky.
-Blackcat? Mai sentito, non dovete essere di Amsterdam.-Oh ma che genio. Forse perché avevo un accento inglese pazzesco? Comunque Crocodile diede sfoggio di essere poliglotta, il suo era un inglese impeccabile.
-In effetti sono inglese.-
-Inglese? Adoro l’Inghilterra, pensavo di aprire una gioielleria anche a Londra.-
Si, bravo fa come vuoi.
-A voi piacciono i gioielli, miss?-Non so come, ma mi ritrovai con le spalle al muro. I bagni erano leggermente staccati dalla sala da ballo, ovviamente. Li separava un corridoio che dava sulla sala attraverso una grande arcata chiusa da una tenda rossa.
Questa tenda, ci copriva da occhi indiscreti.
-M-mi piacciono molto, si.-Deglutii rumorosamente, una volta sentito la mano dell’uomo, carezzarmi il collo.
-Sapete che siete bellissima, miss? Potrei rendervi una regina…-Avvicinò il viso al mio collo, annusandolo.-Mmm…Profumo parigino…Mi piace…-
Io ero completamente schiacciata nel muro, desiderando ardentemente di entrarci, oppure che qualcuno notasse che non ero nei paraggi.
-M-mi scusi, mister…I-io…-Tentavo di spingerlo via, ma accidenti se era forte!
-Scusatemi.-
Una voce gelida lo fece staccare da me.
Una voce gelida che apparteneva al mio amore, per fortuna.
-Lei sarebbe mia moglie, mister.-Zoro guardava Crocodile con uno sguardo gelido come il ghiaccio.
Per fortuna, Zoro si era accorto che mancavo da più di cinque minuti…


*Varie ed eventuali*
Ma anche ohayo a  tutti gente! Beh, sono tornata, visto, VISTO? X°D Mica vi mollo così *risata malefica*Ma comunque... Argh! E' arrivato Crocodileeeee o__o Prestino? Naaaah, prima arrivano i casini meglio è u__ù
E via ai ringraziamenti:
Kikai Hime: Beh ma grazie xD Sia per i complimenti al capitolo che per il diploma *-*
Castiel: Macciao!! E adesso finalmente ti conosco *-* Anche se alla fine per una cosa o per l'altra, non trovo mai il tempo di contattarti u_ù Ma comunque, grazie anche a te, finalmente diplomata!** Ebbene, in questa fic ci si odia e ci si ama, ormai si era capito! Mi è piaciuto molto fare la scena della cena, come sono carini, mi son detta! ^_^ Beh, ci vediamo per il prossimo capitolo! O anche prima, msn permettendo XD
Nami19: Ecco la zia xD Pensavi che mi fossi dispersa in guerra, eh? Invece no u_ù
Bibi06: E vedo che hai cambiato nome n'altra volta! Non ci decidiamo, eh? xD Per il povero Sanji dobbiamo ancora aspettare, ponderare e meditare u__ù No scherzo! Fra poco avrete tutti la resa dei conti, e spero che sia all'altezza delle aspettative. (Sì, l'ho già scritto il capitolo) Cooomunque, grazie per il diploma, sono tranquillissima ora! Anzi, forse un po' emozionata per l'uni, via *-*
favola88: Ma grazie mille *-* Mi fa sempre piacere quando nei commenti si accenna allo stile ecc... Così ci si può sempre migliorare  e vedere come si sta andando xD Quindi ancora grazie e spero di trovarti anche la prossima volta!

Bene, Hime vi lascia! Buon ferragosto e buona lettura ^___^


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