London Calling di HimeChan XD (/viewuser.php?uid=54585)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14 ***
Capitolo 15: *** 15 ***
Capitolo 16: *** 16 ***
Capitolo 1 *** 1 ***
London
Calling
Capitolo
uno
Non sono
mai stata una schizzinosa, anche parlando di sesso.
Per dirne una, la mia prima volta è avvenuta nel vicolo
schifoso di una betola, con lo stesso individuo che adesso ho sotto di
me.
Sono una donna fedele? No.
Sono una donna sposata? No, di nuovo no.
Sono una donna cui una bella bottarella non dispiace mai?
Sì, risposta esatta.
Ehy no, non mi guardate così! Non sono poi così
facile! Ho appena detto o no, che l'uomo con cui lo sto facendo ora,
è lo stesso con cui ho perso la verginità?!
Dovrà pur contare qualcosa!
Mi chiamo Nami, ho appena vent'anni e non ho nessuno al mondo. Nessuno
tranne Sanji. Chi è Sanji? Il mio trombamico.
Sì, so che parlo da vera maleducata, per quest'epoca. Ma in
fondo chissene.
Perché non posso essere libera di parlare come mi pare?
Fingo già abbastanza quando prendo il tè con
quelle vecchiacce una volta al mese!
Sarò anche sola al mondo...Ma sono così ricca che
potrei farmi il bagno nelle sterline!! E quindi da brava ragazza
inglese, prendo il tea delle cinque insieme a zia Kokoro, una vecchia
zia di mia madre di quarantesimo grado, e quelle vecchie cozze delle
sue amiche, per sapere le ultime sugli scapoloni di Londra, che ogni
volta la cara Kokoro mi vuole affibbiare.
Ma che me ne faccio di un marito? Ho quello che voglio, soldi,
bellezza, sesso e un amico fidato insieme!
Infatti mi chiedo cosa cavolo ci trovino le mie amiche in questo
matrimonio!
Secondo me, è solo la fine della libertà ecco
tutto.
Però adesso visto che ci penso, dovrei mandare all'aria per
un po' le mie elucubrazioni mentali sul matrimonio, e dare un po' di
corda al mio amante qua.
-Ogni volta che lo facciamo, mi sembra migliore delle altre!-Mi dice il
caro Sanji, una volta finito di fumare la sua sigaretta. Lui
è un assiduo fumatore, l'odore del fumo mi ricorda sempre
quello che riempie la mia stanza ogni volta che facciamo sesso, mi
entra nelle narici. Ormai per me, il sesso ha quell'odore.
-Tzè, tu e le tue manie di grandezza...Vuoi che ti faccia
l'applauso anche?-
-Ehy, non sarebbe mica male!-
Il caro Sanji ha ventinove anni, è sposato lui ma dice di
amare me. Amare...Io lo amavo come si ama un orsacchiotto di peluche,
ecco. Non propriamente un sentimento che potrebbe spingerlo a lasciare
la moglie, ed accasarsi con me.
Anche perché lui in passato, mi aveva già chiesto
di sposarlo. E io con una risata e un "non dire assurdità,
vuoi smettere di scopare?", l'avevo liquidato.
Ma non aveva sofferto tanto...E come poteva, dopo che gli avevo fatto
quel...Quello che gli avevo fatto, ecco.
-Allora, dove oggi il tè delle cinque?-
-Dalla zia no? Quella non la smetterà mai con questa storia
del marito...-Ed era la schifosissima verità,
perché per quest’assurda società io
ero...
-E' perché sei vecchia, tesoro mio.-
Ecco. Avevo vent'anni ed ero già una vecchia zitella.
Maledetta me, e maledetti i miei genitori che mi hanno fatto nascere in
questo schifoso 1800.
L'unica cosa bella sono i vestiti. L'unica!
-Ti sembro davvero così vecchia?-Gli chiesi io, strofinando
la mia gamba nuda sulla sua.-Eppure non sembrava...-
-Sei la più bella rintronata che ci sia in città,
mio tesoro!-
Che adulatore...Beh, di solito mi diceva cose molto più
carine. Sanji era un vero gentiluomo, s’innamorava ventisette
volte alla settimana, andava dietro ad ogni sottana ma io ero la sua
preferita, la sua dolce Nami che conosceva da quando aveva quindici
anni.
-Comunque me la devo sbrigare in poco tempo...-Mi alzai dal letto,
senza nemmeno darmi pena di coprirmi, mi aveva visto nuda fino ad ora,
che senso aveva avere pudore?
-Ahiahi, c'è nei tuoi occhi quella
scintilla...-Commentò Sanji, accendendosi un'altra
sigaretta. Io intanto, mi accomodai davanti al mio specchio, cercando
di darmi la parvenza di non aver appena fatto l'amore per ore. Quindi
largo a cipria, spazzola e litri di profumo parigino.
-Di che scintilla parli?-
-Di quella che hai negli occhietti, quando hai intenzione di fare la
ladruncola...-
Mi raccolsi i capelli, cominciando a spargermi la cipria sul viso.
-Io non sono una ladruncola...-Che sfacciato.
-No infatti, tu hai molta più classe!-Anche lui si
alzò dal letto e mi portò la mia vestaglietta di
seta rossa.
La infilai, lasciandomi il nodo abbastanza sciolto per potermi
incipriare ben bene. E anche per non dare fastidio a lui, che
cominciò a posarmi baci sul collo.
-Ho solo saputo che la figlia del sultano, verrà con le sue
duemila cameriere a vedere Londra...E in particolar modo casa della
zia...-Bibi d'Arabia, ragazzina sedicenne, ingenua, carina e piena, ma
strapiena di gioielli fino a scoppiare.
Ma cosa molto caruccia a mio dire, avrebbe partecipato al tè
a casa della zia che pur di accaparrarsi il personaggio in voga,
avrebbe ucciso con le sue mani le concorrenti.
-Mmm...E cos'ha di particolare, quella deliziosa fanciullina?-Si,
l'aveva già puntata, ma se non voleva ritrovarsi senza
virilità, avrebbe fatto meglio a non avvicinarsi alla
principessa.
-La fanciullina, mio caro Sanji, ha una collana con un diamante grande
quanto la tua testa.-
Era un diamante che aveva un numero di carati pari all'età
di Matusalemme, quindi davvero bello grosso e incastonato nell'oro.
Insomma, dovevo assolutamente prenderlo.
Perché oltre a sollazzarmi insieme al mio amico Sanji, io
avevo anche un altro passatempo. Rubare.
Sì, so di aver detto di essere molto ricca, ma che ci volete
fare, ero una ventenne annoiata, senza marito e con la voglia di
trasgredire nel sangue.
Ma i miei erano furtarelli così, senza alcun valore...Se
vogliamo parlare di valore affettivo ecco...
Quelli sciocconi di Scotland Yard mi chiamavano la Gatta Ladra, e dopo
due anni di attività non erano nemmeno riusciti a fornire
una mia descrizione per potermi catturare.
Ahi, ho già detto di essere in assoluto la miglior ladra del
mondo?
-Gattina mia, non pensi che sia rischioso? Insomma, mi hai detto
più volte di tenermi alla larga da lei, ma sei sicura di non
far scoppiare tu il disastro?-Mi alzò un braccio, passando a
baciarmi la mano.
-Come al solito sei un idiota caro Sanji, vuoi per caso paragonarti a
me?-
-Dimmi il tuo piano...-
-Ho un falso assolutamente identico alla collana della principessa
Bibi, nessuno si accorgerà della sostituzione.-
-E se ci fosse un esperto di pietre preziose a corte?-
-Mi sono già informata, a loro non importa che siano vere,
l'importante è che siano sfarzose.-Mi alzai dallo
sgabellino, facendo spostare pure il mio amico, basta cianciare, era
arrivato il momento di vestirmi come si deve.-Quella sciocca
andrà in giro per la vita con un fondo di bottiglia senza
mai accorgersene...-
-Se lo dici tu...Sai che ho fiducia in te.-
-Come potresti non averne, sono un genio!-
Sanji rise mentre anche lui si rivestiva. Portava sempre abiti di gran
classe e di colori scuri, era curato nei minimi dettagli ed era un vero
maniaco dell'igiene. Nessuno vedrà mai Sanji in un bordello
di quart'ordine. Aveva troppa paura di beccarsi una malattia venerea o
che altro...
-Sai che dovresti fare? Aiutarmi a stringere il bustino e poi levare le
tende, tesoro.-Avevo scelto un abito rosso bordeaux con annesso
cappellino in tinta e guantini neri.
-Si meglio che vada, mia moglie si starà chiedendo che fine
abbia fatto...-Come gli avevo chiesto, lui cominciò a
stringermi i lacci.-Sono lontano da un bel po' di ore...-Mi
soffiò malizioso all'orecchio, dando una stretta poderosa al
bustino.
Io sussultai e mi tenni all'anta dell'armadio.
-Vuoi forse impedirmi di respirare?-Protestai io, allentantomi un po'
l'abito. Dovevo fare un colpo ed esigevo la comodità!
Sanji ridacchiò e si infilò gli inseparabili
guanti bianchi, sempre una cosa sua dell'igiene...Io gli avevo detto
che sembrava un maggiordomo a portarli sempre, ma lui mi tirava sempre
fuori una nuova malattia che si sarebbe potuto prendere. Meno male che
almeno in intimità, li toglieva.
-Allora buona fortuna, tesoro. Mi racconterai tutto stasera
immagino...-Il mio amico era pronto per andare e si avvicinò
a me.
-Quando tornerai, indosserò solo il mio bottino.-Promisi io.
Lui sempre ridendo, mi posò un bacio sulla mia chioma
rossiccia, per poi uscire dalla stanza e dalla mia casa.
Un'ultima occhiata allo specchio e sì, ero pronta per il
tè delle cinque a casa di zia Kokoro. Portata principale, la
collana della principessa Bibi.
*Varie ed eventuali*
Ah si, cominciamo con un ma salve a tutti!
Ero sparita e avevo tutta l'intenzione di non ricomparire mai
più, ma cause di forze maggiori che voglio che restino
anonime, una Rolochan a caso, sono tornata con questa storia.
Che scrivo in segreto da un po' in effetti.
Dunque, che vi devo dire? Non è certamente una classica mia
storia, l'avrete capito da come comincia... Non vi voglio svelare
niente per ora tolto il fatto che ovviamente, è ZoNami al
cubo u__ù
Ah si, c'è anche una tonnellata di OOC, ma la storia lo
richiedeva, quindi chissene =D
Che dire ancora? Spero che vi piaccia e che commenterete =3
Hime
PS
Sono tutti un tantinello ninfomani, spero non dispiaccia xD
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Capitolo 2 *** 2 ***
Capitolo
due
Mia zia abitava nel centro di Londra, ci voleva un po’ di
minuti per arrivare a casa sua in carrozza, insomma per me era una noia
andare da quella donna, fosse anche solo per quella dannata manciata di
minuti che ci volevano per arrivare.
Guardai dal finestrino, il paesaggio che la mia Londra mi offriva,
mentre la velocità sostenuta della carrozza e il ciottolato,
mi facevano sballottare. Ma ormai ero abituata a questo movimento. Di
certo un inglese che si rispetti, non soffriva di mal di mare all'epoca.
Non dopo la ventina di viaggi che si facevano in carrozza al giorno.
Allora, ripassatina al piano: saluti, soliti convenevoli, una tazzina
di tè, un innocuo biscottino al cioccolato che mi sarebbe
finito tutto sulle cosce, ultime chiacchiere su chi ha sposato chi, su
chi è ancora sulla piazza, su chi aveva fatto figli con
chi...Poi bam!, attaccare bottone con la principessa Bibi e poi di
nuovo bam!, la collana nascosta ben bene nel mio decolleté e
poi bam!, a casa ad attendere Sanji, vestita solo della mia refurtiva.
Eccellente, eccellente, era un piano infallibile!
Ok, detto così, poteva anche sembrare piuttosto semplice e
banale...Ma che dovevo fare, crearmi un diversivo con fuochi
d'artificio, andandomene via in una nuvola di fumo? Mmm. Avrei avuto un
sacco di stile, ma avrei anche avuto un sacco di anni da scontare in
prigione. E io ero troppo bella per la prigione.
La casa di zia Kokoro era conformata al resto delle villette inglesi
dell'epoca, insomma, da fuori era guardabile...Ma dentro? Era la fiera
della pacchianità là dentro. Centrini, vasi di
fiori assurdi senza un minimo di abbinamento, qua e là
fotografie di quella sua assurda nipotina tale e quale a lei, e del suo
altrettanto assurdo coniglio da compagnia. Incredibile come nonna,
nipote e coniglio, si assomigliassero così. Per non parlare
dell'assurdo abbinamento di colori che faceva la zia, con fucsia e
verde acido...Da brivido.
-Allora mia cara, novità in vista?-Mi chiese la zia,
sorseggiando il suo tè.
-Sempre la solita noiosa vita, zia.-Risposi semplicemente io, sentendo
la fragranza del tè ai frutti di bosco, il mio preferito.
Sanji diceva che era troppo dolce per lui. Però non gli
dispiaceva baciarmi dopo che lo avevo bevuto...
-Io te lo dico sempre cara, deciditi a trovarti un marito! Sei
così bella!-
Mia zia era una vera e propria cozza. Ma poverina, era di buon cuore e
tanto simpatica. Era rimasta vedova una decina di anni fa, io nemmeno
mi ricordo lo zio...Ma mi dicono tutti che era un uomo buonissimo, un
Tom non so cosa...Di certo con problemi di vista, per aver sposato la
zia.
-Lo sai zia, non ho ancora trovato l'uomo giusto...-Temporeggia Nami,
non tirarle la tazzina da tè Nami, non bruciare
tutti i crinolini di quelle bacucche che se la ridevano sbevacchiando
tè...Sii buona e gentile e fai una buona impressione alla
principessina, seduta accanto a te.
Eh sì, la cara Bibi mi aveva subito presa in simpatia e si
era voluta a tutti i costi sedere vicino a me, con grande disappunto di
un'amica di mia zia che voleva farle fare amicizia con quell'idiota
della figlia...Patetico.
Non faceva che guardarmi con occhi splendenti, affascinata dai racconti
dei miei viaggi e divertita dalle mie battute.
E io non facevo che guardare con occhi più che splendenti,
il meraviglioso girocollo con diamante incastonato. Ah, che spreco.
Dovevo solo attendere il momento giusto, solo il momento giusto...
-Madame, è stato un vero piacere per me prendere il
tè con voi oggi!-Bibi entusiasta, poggiò la sua
tazzina con grazia sul tavolinetto.-Ma adesso devo proprio congedarmi,
mi aspettano delle altre visite oggi.-
Oh, eccolo il momento, eccolo! La mia bravura di ladra, è
anche dovuta al fatto che ho una fortuna sfacciata.
-Nami, per me è stato un piacere conoscerti! Spero di
rivederti un giorno!-Bibi mi prese le mani e si fece pure cadere
qualche lacrimuccia dagli occhioni blu.
-Principessa, lo è stato anche per me! Verrò
volentieri in Arabia a trovarvi.-
-Oh si! Sarete mia ospite!-Bibi di slancio mi abbracciò
e...Bam!! Scambio effettuato, come al solito tutto liscio e nessuno
aveva visto niente.
Fantastico, anzi, più che fantastico.
-Allora arrivederci a tutti!-La principessa uscì dalla casa,
accompagnata dalla miriade di guardie e servitori che erano il suo
seguito. Però era simpatica, quasi mi dispiaceva averle
rubato quella meraviglia.
Ma a chi voglio prendere in giro...
-Nami, sono sicura che la principessa sia già promessa e ha
appena sedici anni!-Eccola lì, si ricomincia Nami, tieni
duro ancora per un po'...
E dopo le innumerevoli rotture di scatole della serata, all'imbrunire
lasciai la casa della zia, alla volta della mia magione. Non vedevo
l’ora di tornare a casa e levarmi il vestito. Quell'idiota di
Sanji l'aveva stretto troppo.
Quasi si notava ciò che avevo sotto, ovvero la collana della
principessa Bibi, che stava al sicuro fra il mio davanzale.
Casa dolce casa.
Non avevo l'agorafobia, ma dopo il tè dalla zia, avevo
sempre una gran voglia di tornarmene a casa.
Ma proprio quando stavo per mettere una mano sulla maniglia, senza
nemmeno il tempo di gridare aiuto, mi ritrovai stretta a qualcuno che
stava alle mie spalle, con una mano guantata che mi teneva la bocca
chiusa.
Non era Sanji, lui portava i guanti bianchi mentre quelli erano
neri...E il suo torace era leggermente meno largo di questo. Ma chi
cavolo era?!
-Si calmi miss, non sono qui per farle del male...-Una voce calda e
profonda mi arrivò all'orecchio. Non era decisamente la voce
di Sanji, che era sensuale e profonda sì, ma non
così…
-So cos’avete fatto…-Mi infilò una mano
nella scollatura, prendendomi il ciondolo.-Questo non è
vostro, miss.-L’uomo ridacchiò facendomi venire i
brividi…E il suo alito sapeva di rum!
-Ora, io toglierò la mano, ma voi dovete promettermi che non
urlerete.-Eh la faceva facile lui!! Ma forse era meglio non
infastidirlo…Chissà che avrebbe potuto farmi.
Così, annuii e respirai a fondo, quando l’uomo
tolse la mano. Ancora mi stava dietro e mi teneva stretta a
sé con l’altra mano.
-C-chi siete voi?!-Chiesi io, ero terrorizzata.
-Non è questo il luogo, meglio entrare in casa!-
Cosa?? Fare entrare questo maniaco in casa? Quanto stupida mi credeva?!
-Ma voi chi diam…-
-Non.Qui.-Ribadì lui.
Ancora non lo avevo visto in faccia, riusciva a tenermi ferma e a farmi
camminare allo stesso tempo.
Entrammo in casa e per fortuna, i miei servitori non avevano sentito
nulla…Aspetta come per fortuna? Mi avrebbero potuto aiutare
con questo questo…Con questo maniaco!
-Ecco, qui va benissimo!-L’uomo mi lasciò
finalmente andare e io con tutta la mia furia mi girai, mi girai e
vidi…Oh mamma.
-Ma chi siete?!-Non sapevo chi era, ma non che me ne importasse
tanto…Quello era il più bell’uomo mai
visto in vita mia! Alto, muscoloso, capelli corti e verdi e la pelle
abbronzata. Diavolo se era bello!! Era tutto infagottato in un mantello
pesante nero e si vedeva solo che ai piedi portava degli stivali in
pelle marrone.
-Scusate per le mie cattive maniere,-Cominciò a parlare lui,
togliendosi il mantello e rivelando altri indumenti di colore scuro.-ma
ho una notizia importante da darvi.-
-Si, ma prima mi potreste dire chi siete?-Odio dovermi ripetere,
gliel’avevo già chiesto ottantasette volte e
adesso, pretendevo una risposta, diamine!
-Oh sisi, scusate…Io sono Roronoa Zoro, mercenario, adesso
al servizio del Vaticano.-Mi fece un profondo inchino anche.
-E che vuole il Vaticano da me?-
Roronoa si sedette in una delle poltroncine del mio salotto, mettendosi
bello comodo.
-Ma si tranquillo, accomodatevi pure!-Dissi sarcastica io, sedendomi
vicino a lui.
-Grazie!-Lui solamente, mi sorrise e quel suo sorriso era eccezionale.
Io mi guardai intorno leggermente imbarazzata. Che situazione assurda
era mai quella?!
-Bel colpo quello, ma non mi è sembrata una cosa carina,
rubare quel gioiello a quella ragazzina!-
-Si faccia gli affaracci suoi!-
-Bel caratterino…-Si mise a ridere, poggiandosi con i gomiti
alle ginocchia.-Ancora mi è oscuro, il motivo per cui la
chiesa dovrebbe affidarsi ad una ladruncola come voi!-
-Io non sono una ladruncola!!-
-Invece si che lo siete. E siete stata ingaggiata dagli stessi da cui
sono stato ingaggiato io, per una missione.-
-Una missione? Per il Vaticano?!-
-Esatto. Voi, mi dovrete aiutare a recuperare “La lacrima del
nord”.-
-La lacrima del nord? Siete impazzito?!-Eh se lo era! La lacrima del
nord, era tipo il più famoso gioiello mai ritrovato dopo il
Santo Graal, era uno zaffiro di grandi dimensioni a forma di lacrima,
incastonato nell’oro. Era anche il ciondolo di un antico
girocollo che faceva parte del tesoro della corona…Si
vociferava fosse di proprietà della chiesa, ma che fu poi
trafugato da Enrico VII dopo lo scisma con la chiesa cattolica da lui
operato.
-Io no, ma chi mi ha commissionato la sua ricerca deve esserlo.-Si
risedette composto, appoggiandosi allo schienale della sedia.-La fama
della Gatta Ladra è arrivata sino a Roma, lì
pensano che solo voi, con il mio aiuto, possiate ritrovare il gioiello.-
Quindi avevo i mezzi per ritrovare la famosa Lacrima…E avevo
come assistente quell’uomo così magnifico e
sexy…
-Parlatemi di questa missione.-Gli dissi io con un sorriso
accattivante. Lo stesso sorriso mi fu restituito da lui, poco prima di
cominciare a spiegare.
Una nuova collaborazione si era creata…E che collaborazione!
*Varie ed eventuali*
No insomma...Mica mi aspettavo tanto entusiasmo *-* Mi avete
lasciato dei commenti bellissimi, davvero!
E mi avete riempita di entusiasmo anche, grazie mille a tutti xD
Ma ovviamente lo faccio per benino! *eh-ehm*
YokoKanno :
Sapere che le AU e le OOC non ti attirano e hai letto lo
stesso la fic, mi riempie di soddisfazione ! Spero davvero di non
deluderti ora! Ciao alla prossima! ^^
Nami19 :
Zia, non avevo più intenzione di scrivere fic, lo
ammetto. Ma poi mi è venuta l'ispirazione per London Calling
e puff +_+ Finito! Ahahahah io una Nami repressa? xD
Tsukichan :
Addirittura un "Oh mio Dio"? *-* Ma grazieeee!! Grazie
mille, sei stata molto gentile! Questa storia per me è fuori
dal mio ordinario, perchè non è del tutto una
Zonami, e io non ho mai fatto una cosa simile...Rimedierò
eh! xD
Rolo :
Piccola mi sa che tutti ti ringraziano per avermi covinto
ahahahaha !! E si te lo concendo un "te l'avevo detto"!!
GloRi :
Anche per te, vale lo stesso discorso fatto per Yoko xD Sono un
sacco contenta di averti portato al lato oscuro delle AU xD E grazie
anche per i complimenti al mio stile di scrittura *-* Spero di trovarti
anche per il secondo capitolo!^^
purple benny
: Ciao, grazie per il commento! Il signor Zoro
mi sa che è arrivato xD Che ne pensi?
E concludendo, vorrei fare un attimino di pubblicità
ù__ù
Io e la mia socia meglio conosciuta ai più come Rolochan,
abbiamo finalmente aperto il nostro forum!
Venite a farci una visitina ;D
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Capitolo 3 *** 3 ***
Capitolo tre
-I
racconti delle vostre gesta attraversano gli oceani, miss. Ovunque nel
mondo civilizzato, si narra di come vi state prendendo beffe di
Scotland Yard!-
Quest’uomo
era forse stato mandato per gonfiare ancora di più il mio
ego? Beh, ci stava riuscendo alla grande.
-Sciocchezze
Roronoa, che vuole che sia stato, aver rubato da sotto i suoi occhi, un
anello alla regina?-Mi vantai io con falsa modestia.
-Notevole…Sarà
interessante lavorare con lei.-
-A tal
proposito, mi parli un po’ del lavoro. Abbiamo qualche fonte,
indizio…Qualche soffiata?-
-Non si
fanno soffiate al Vaticano miss! Solo certezze.-Roronoa si
levò dall’interno della giacca, una busta bianca,
sigillata con la ceralacca.
-Il
sigillo del Vaticano…-
-Lo
conoscete?-
-Non
frequento né la nostra chiesa anglicana né quella
cattolica…Ma il mio precettore voleva che fossi informata su
tutto, inoltre mio cugino è un prete.-
Mio
cugino Usopp era diventato prete qualche anno fa e si era trasferito in
un villaggio in campagna.
So di
aver detto come prima cosa di non aver nessuno al mondo, e invece non
faccio che tirar fuori parenti…Ma con quello intendevo che
non ho genitori né fratelli o sorelle. I miei sono morti
lasciandomi un immensa ricchezza e mia sorella maggiore, se
l’era portata via una malattia quando avevo sette anni. Lei
non aveva che quattordici anni…
Era
promessa a Sanji.
Ma
tornando alla busta, al suo interno vi trovai documenti e una lettera
firmata.
-Cardinale
Shanks il Rosso…-Avevo già sentito il nome
ovviamente. L’Inghilterra sarà anche
un’isola e di religione anglicana, ma noi ne sappiamo
più del diavolo su tutto.
-Lo
conoscete?-
-Mmm vi
dirò, si fa un gran vociferare su questa Alleanza del Sacro
Tesoro, si dice che questo Shanks il Rosso ne sia a capo. E’
vero? Esiste un gruppo del genere all’interno del Vaticano?-
Dio,
com’ero curiosa! Mi piacevano un sacco questo genere di cose!
-Voi
miss, non siete di certo una sprovveduta donnicciola, vedo.
Sì, l’Alleanza di cui avete parlato esiste e sono
loro, ad averci assunto. Beh, sempre che voi vogliate unirvi a me,
miss.-
-Non lo
so…Qui dice,-Indicai la lettera che stavo leggendo
distrattamente-che le ricerche inizieranno qui a Londra, e che un
incaricato inglese dell’Alleanza ci aspetterà
domani.-
Alzai lo
sguardo verso l’uomo, lui mi fissava sorridendo.-Date tutti
per scontato che io accetti…-
-Avrà
una ricompensa ovviamente. Sappiamo che le cifre non le interessano, ma
che ha un bel debole per i gioielli.-
Bingo.
Conoscevano la mia passione anche oltre oceano. Come ho già
detto, di soldi ne ho abbastanza, a me interessano le belle cose
come...Sì, come i gioielli.
-L’Alleanza
ha per lei gioielli preziosi appartenuti a regine della storia, e
naturalmente la promessa di non rivelare mai la sua identità
alla polizia.-Roronoa si alzò e mi si inchinò
davanti. Come spaventata, mi ritrassi schiacciandomi allo schienale
della poltrona.
-Una
ragazza bella come voi, non dovrebbe stare in prigione, dico
bene…Miss?-
Diamine
se diceva bene…
-Dice
bene, si.-Io risposi, ipnotizzata dai suoi occhi neri come la notte.
-Bene!-Si
alzò di scatto, senza nemmeno darmi il tempo di abituarmi,
ad averlo così vicino.-Domani mattina alle dieci,
sarò qui per accompagnarla al luogo dell’incontro.-
-Non vi
ho nemmeno detto se accetto…-Gli feci presente io, alzandomi.
-Accettate,
miss. E’ un’occasione da non perdere.-Lui mi prese
le mani fra le sue, fissandomi con quel suo dannato
sguardo…Avrei camminato su un filo sospeso per aria, se me
l’avesse chiesto con quello sguardo.
-Accetto.-
-Lo
sapevo!-Mi lasciò le mani, si rimise il mantello e
andò alla porta.-Ci vediamo domani, miss! Fate sogni
tranquilli!-Uscì.
Io ero
immobile al centro del mio salotto, con la testa piena di pensieri
e…Un prurito inimmaginabile.
E chi
avrebbe dormito stanotte? Una cosa era certa, Sanji avrebbe dovuto
darsi da fare.
Avevo
fatto bene comunque, ad accettare senza riserve quel lavoro? Non gliene
avevo fatto presente nemmeno una eppure, eccome se avevo delle riserve!
Mi sarei
potuta fidare di Roronoa Zoro? Infondo, chi diamine lo conosceva?
Però lui conosceva me…E ancora diamine!, il
lavoro me l’aveva offerto la
chiesa…Mmm…C’era da fidarsi?
Con la
testa piena di questi dubbi, me ne andai in camera mia a prepararmi, di
lì a poco, sarebbe arrivato Sanji.
E
parlando di Sanji, lui arrivò esattamente un’ora
dopo, col suo solito charme e i suoi guanti bianchi. Come promesso mi
feci trovare nel letto nuda, con solo l’enorme diamante
trafugato alla principessa quel pomeriggio.
Lui ne fu
molto contento.
-Sapevo
che non mi avresti deluso, gattina mia.-Sanji estasiato,
cominciò a levarsi i guanti, la prima cosa che faceva, li
posò sul mio comodino e non si curò di fare
altrettanto con gli altri abiti, che finirono a terra.
-E’
stato dannatamente facile!-Cominciai come al solito a vantarmi,
prendendo in mano il diamante.
-E ti sta
dannatamente bene…-Mi fece notare lui, che finalmente nudo,
si abbassò su di me, baciandomi.
Una
domanda si faceva largo nella mia mente: dovevo o no, raccontare a
Sanji, quello che era successo un’ora prima?
Insomma,
poche persone fidate sapevano quello che facevo e ovviamente, Sanji era
una di quelle. Lui sapeva tutto quello che facevo, quando, dove e con
chi lo facevo. Dovevo assolutamente dirgli di Zoro e della proposta,
anzi, del lavoro accettato dell’Alleanza del Sacro Tesoro.
Però
in quel momento tutto mi sparì dalla testa, in quel momento
quando Sanji entrò in me, dando inizio alla solita e
fantastica notte con lui.
*Varie ed
eventuali*
*O* Anche
questa volta tanti commenti fantastici!! Sono troppo contenta!
Comunque,
vorrei fare un appuntino^^
L'avviso
dell'OOC, è tutto dedicato a Zoro. Lui non è il
solito spadaccino che tutti noi conosciamo, è un uomo a modo
e anche abbastanza trombeur de...EHM! Tombeur des femmes xD Anzi, de
Nami! xD
Spero non
dispiaccia.
E adesso
largo ai vostri commenti^^
Rolo: Ovviamente,
fossimo state in Nami la mano sarebbe rimasta lì a vita
u___ù E poi sì, mister Zoro
l'è troppo secsi !!
giusy91: Grazie
grazie, ecco a te un nuovo capitolo^^
Tsukichan:
Cominciamo benissimo direi! Con la giusta mano no? xD
Kikai Hime:
Mi hai gasato, la seconda parte del tuo nick mi piace xD
Comunque, grazie per i complimenti, ma parlando di Nami cotta di Zoro
io aspetterei un attiminino ancora xD
purple benny:
Strano vero? xD Si vede che servono i migliori
però, e il mercenario sexy e la ladra fanno al caso loro!
Alla prossima^^
GLoRi: Caduta nella
trappola eh? Io le amo le AU, ne ho scritte parecchie xD E poi
giustamente tutte vorremmo essere immobilizzate a quel modo da Zoro
*ç* !! Alla prossima^^
silviaapollo4ever:
Ma anche ciao^^ Grazie mille per i complimenti! Spero di ritrovarti
anche questa volta ;)
Detto
questo, vi lascio al mio capitoletto.
Ciao alla
prossima!^^
Hime
|
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Capitolo 4 *** 4 ***
Quarto capitolo
-Questa storia non mi convince, insomma, che vuole questo
bell’imbusto dalla mia Nami?-Io e Sanji stavamo abbracciati
nel letto, di consueto lui si stava fumando la sua sigaretta.
Gli avevo appena detto tutto sulla storia di Roronoa e
dell’Alleanza, ma lui non mi sembrava affatto convinto.
-Ormai ho accettato che ci vuoi fare…-
-Sei libera di fare quello che vuoi, Nami.-Mi guardò negli
occhi intensamente. Perché non afferrava che in ballo
c’erano gioielli?-Basterà dire al
bell’imbusto che hai cambiato idea!-
-Beh, per essere un bell’imbusto, lo è
proprio…-Mi ricordai quel petto di granito cui rimasi
stretta, quei minuti interminabili fuori casa.
-Ah si?-Lui alzò l’unico sopracciglio che si
vedeva.-Ti piace eh?-
-E’ un bell’uomo.-
-Mmmm…Ti piace più di me?-Mi disse lui,
baciandomi il collo. Cominciammo a ridacchiare, io perché il
suo pizzetto mi faceva il solletico, lui perché adorava
sentirmi ridere.
-Sanji caro, tu mi aiuterai vero?-Gli presi il viso con le mani,
facendo la mia faccia da cucciolo abbandonato.
-Certo che ti aiuterò, amore mio…Tutto per
te…-Mi baciò il palmo della mano e se lo
riportò nella guancia.
Io gli sorrisi dolcemente, il mio Sanji caro era davvero il mio
orsacchiotto di peluche. Gli volevo talmente bene che mi sentivo anche
in colpa, a tirare la corda così…Ma non ci potevo
fare nulla, lui era il mio pilastro, la mia sicurezza.
-Ho intenzione di chiedere anche ad Ace e Usopp di aiutarmi.-
-Mmm, buona idea.-
Ace era il mio amico d’infanzia, era solo di qualche anno
più grande di me ed era un cervellone. Adorava la scienza,
era la sua vita, difatti faceva lo scienziato. Pazzo, aggiungo io.
Una volta ha fatto saltare il tetto della sua casa, un’altra
volta mi ha svegliato nel mezzo della notte, perché voleva
farmi vedere la muffa che era cresciuta nei funghi del suo giardino.
Però era un vero genio appassionato anche di Leonardo da
Vinci e delle volte mi aiutava con i piani per i miei furti.
L’avrei fatto conoscere a Zoro, Usopp invece sapeva tutto
sull’Alleanza del Sacro Tesoro, poteva rendersi utile, il
caro cuginetto.
-Voglio venire pure io con te domani.-
-No Sanji, non avevi detto di essere a pranzo dai suoceri domani?-
-Accidenti…E’ vero…No, non posso darli
buca, sono mesi che ci invitano.-
-Stai tranquillo, andrà tutto bene. Roronoa non sembra
pericoloso, ma se ci tieni, terrò tutto il tempo un pugnale
nella scollatura…-Tentai di dissuaderlo io, grattandogli la
guancia con le unghie.
-Si, così va meglio…Ma attenta a non farti
guardare nella scollatura eh…-
A dir la verità, Roronoa come prima cosa mi ci aveva
infilato la mano…Meglio non dirglielo.
Però era vero, il mercenario mi piaceva, mi aveva colpito
come solo Sanji aveva saputo fare, o forse nemmeno lui.
Non mi ero mai sentita così…C’era
sempre stato il mio amico nella mia vita, non avevo mai sentito il
bisogno di prendermi cotte o che altro.
Quindi quella era una situazione tutta nuova per me.
-Domani contatterai Usopp?-
-Si, gli manderò una lettera! Sarà subito qui, ne
sono sicura.-
-E...Se tu dovessi lasciare Londra o addirittura
l’Inghilterra, per questa ricerca?-
Non ci avevo mica pensato! La lettera del Rosso, diceva solo che le
ricerche sarebbero cominciate nella capitale inglese, ma mica che si
sarebbero svolte solo qui…Dove mi avrebbe portato questa
assurda caccia?
-Non sarò sola, voi tutti verrete con me. Ho paura Sanji
caro, che ti dovrai cercare una bella scusa con tua
moglie…-Mi accoccolai meglio fra le sue braccia, sentendolo
sospirare. Lui subito mi accarezzò i capelli.
-Troverò qualcosa, non mi posso perdere
quest’avventura, no?-
-Certo che no!-Sollevai lo sguardo verso di lui sorridendogli, un
tantino meno preoccupata di prima.
E con me sarebbero venuti anche Usopp ed Ace, questo era poco ma
sicuro! Il primo perché l’avrei obbligato con le
buone o le cattive, il secondo perché da genio pazzo qual
era, non poteva perdersi un’occasione simile e pazza quanto
lui…Cercare la Lacrima del Nord…Vabbeh che ero
brava, ma anche per me quella si rivelava un’impresa
impossibile!
E poi perché volere una ladra, forse perché la
Lacrima era già stata trovata, ma era nelle mani sbagliate?
Volevano che la rubassi? Ma in mano mia, sarebbe stata esattamente
nelle mani sbagliate!
Avevo tante di quelle domande da fare a Zoro l’indomani, che
forse appuntarmele tutte su un foglietto, non sarebbe stata una cattiva
idea.
Ma quello non era tempo di usare carta e inchiostro, Sanji infatti,
decise che le carezze nella mia testa non gli bastavano più,
e che era giunta l’ora del secondo round.
Speravo di aver tempo per riprendermi, altrimenti che figuraccia ci
facevo l’indomani davanti a quelli dell’Alleanza e
a Zoro…?
*Varie ed eventuali*
Capitoletto piccolo e completamente SanNami...Santa Maddalena, che
sofferenzaaaaaa T___T Perdonatemi, Zonamiste mie.
Abbiate un po' di pazienza.
Ancora un pochinino.
ç_ç
E adesso si risponde ai commenti, come al solito bellissimi ed
incoraggianti xD
giusy91:
Wahahahaha don Usopp!! Non chiedermi come mi sia venuta .__. So solo
che Usopp in stile Thriller Bark, mi sa un sacco di prete xD
purple benny:
Ecco, direi che Nami ha parlato a Sanjino :D E non solo....T__T Buh a
me!
Tsukichan:
Zoro è veramente sexy, parola di Rolo u_u Anche se non fa
nulla!^^Aspettate e sperate i fuochi d'artificio Zonami!! Arriveranno,
promesso =3
Rolo: Certo,
mica parliamo di Bonkure u_u Qua c'è Mister Zoro tutto
focoso cacchio! Immagina Zoro nella faccina dove strizza le
mutandine...Non faresti di tutto chiesto da lui?!?!?
GLoRi:
Eh, non ci sbarazziamo di Sanji fino a nuovo ordine...Ovvero
fino alla fine =D Mi dispiace, ma il caro Sanjino resterà
sempre! *Teme le sassate*
Jemanuele8891:
Grazie mille^^
Kikai Hime:
Prima o poi si parte e Nami starà con lo gnoccone
ecc...ecc...XD Grazie mille del commento!^^
Beh che dire ancora, se non, voglio rivedervi tutti al prossimo
capitolo?! *Sguardo minaccioso*
Bye
Hime
PS le materie d'esame fanno schifissimo ._.
|
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Capitolo 5 *** 5 ***
Quinto capitolo
Zoro mi
era venuto a prendere in carrozza alle dieci del mattino spaccate.
La sua
carrozza era abbastanza ricca da farmi desumere che non fosse uno
spiantato e notai alcuni particolari, che ieri notte forse per lo
spavento e la luce fioca del mio salotto, non avevo visto: portava tre
orecchini d’oro all’orecchio destro, sul suo fianco
sinistro pendevano tre spade di manifattura orientale, giapponese
forse…E inoltre in quel momento, mentre io cercavo di non
sbirciarlo troppo, lui mi stava fissando, con un bel ghigno stampato
sul viso.
-Che
avete da fissarmi, mister?-Gli chiesi io, smettendo di guardare dal
finestrino.
-E’
che è strano per me, avervi qui a pochi centimetri.-
-E
perché sarebbe strano? Mi avete avuta a pochi centimetri
anche ieri sera, mi pare.-
Lui
scoppiò a ridere, sempre rimanendo composto con le braccia
incrociate al petto.
-Avete
ragione, vi domando ancora scusa per i miei modi di
ieri…-Smise di ridere e mi sorrise.-Ma con lo strano,
intendevo che per giorni forse mesi, vi sono stato dietro, miss.-
Che? Mi
spiava forse?
-Mi avete
spiato per mesi?!-
-Tre se
non mi sbaglio. Non eravamo certi chi fosse la Gatta ladra, sono stato
assunto soprattutto per trovare voi.-
Questa
poi…Argh!, che razza di ladra ero se non avevo nemmeno i
sensi così sviluppati da sentire la presenza di qualcuno!
-Avevo
dei sospetti su di voi e su altre due donne…Ma dopo che
siete uscita da teatro con quello smeraldo che non avevate quando siete
entrata…Non avevo più dubbi. Inoltre, avete una
grazia innata che si addice perfettamente ad una ladra.-
Stavo
ribollendo di rabbia, anche se in effetti lui mi stava facendo dei
complimenti! Però diamine, mi sentivo una vera stupida ad
essermi fatta scoprire così! Per quello stupido anellino
poi! L’avevo dato in beneficenza perché non era
abbastanza bello! Eh sì, a volte mi piace anche fare la Nami
Hood.
-Miss
Nami, non dovete sentirvi stupida solo perché vi ho
scoperto…-
Che
faceva, mi leggeva nel pensiero?!
-Siete in
gamba, mister Roronoa…Siete riuscito là dove
l’intera Scotland Yard ha fallito.-
-Per
favore, non paragonatemi a quegli ottusi. Io non sono come loro, non
temete. Siete abbastanza brava da non esservi fatta scoprire da nessun
altro.-
Beh sai
che consolazione. Solo una delle più potenti organizzazioni
mondiali sapeva che io ero una ladra di prim’ordine!
-Posso
chiedervi una cosa personale, miss? O sarei troppo sfacciato?-
E che
voleva adesso, non sapeva già tutto di me? Dopo tre mesi che
mi spiava, doveva sapere un sacco di cose quello.
-Mi
chieda quello che vuole, e basta darmi del voi con quello stupido
miss…Ci pensa già abbastanza mia zia Kokoro a
farmi sentire una vecchiaccia…-
Lui mi
sorrise.-E’ una vera fortuna per te, non avere i geni di tua
zia.-Si abituò subito al nuovo status.
Questa
poi.-E’ una cara donna, ma Madre Natura non è
stata gentile con lei.-Scherzai io. Il mercenario si stava rivelando
anche simpatico.
-Ti
volevo chiedere…So che non sei sposata, ma allora chi
è quell’uomo biondo che sta a casa tua,
praticamente sempre?-
-Quello
è Sanji, un mio caro amico. Era il fidanzato di mia sorella
ma lei è morta in tenera età. Gli voglio molto
bene…-
-Allora
siete solo amici?-
-Si…Solo
amici.-Beh? Amici di letto, no?
Aveva uno
strano sguardo, come soddisfatto. Da quel momento in poi, smise di
parlare e di chiedermi cose della mia vita, si appoggiò allo
schienale sempre tenendo le braccia incrociate, il suo sguardo era
perso fuori dal finestrino.
L’atmosfera
era abbastanza imbarazzante, con quei suoi silenzi mi faceva sentire a
disagio, ancora di più di quando mi faceva domande su Sanji.
Così
anche io presi a guardare fuori dal finestrino, vedevo ormai
l’aperta campagna, non più le costruzioni e i fumi
grigi di Londra…Chissà dove mi stava
portando…
Ma non
ebbi il coraggio di chiedergli qualcosa, così rimasi zitta,
vivendo quello che fu il più lungo viaggio in carrozza della
mia vita, e non parlo di distanza.
*Varie ed
eventuali*
E' il
ritorno dello ZoNaaaaami ^_^
No
comunque ho poche cose da dire: grazie mille a tutti voi per i
bellissimi commenti che mi lasciate, continuate a seguirmi eh ;)
Ah si.
Tanti
auguri a meeeeee oggi è il mio compleannibo =)
E
beccatevi il magnifico regalo che mi ha fatto la mia socia\piccola\mela
Rolo *_* Meraviglioso!!
|
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Capitolo 6 *** 6 ***
Sesto capitolo
-E questo
sarebbe la sede dell’Alleanza in Inghilterra?-
-Che ha
che non va?-
-E’
un forno. Un forno del pane.-
-E
allora?-
-Ma come
fai ad essere così…Meravigliato dalla mia
meraviglia!?-Non ho il dono dell’oratoria, quando sono
nervosa, e quel viaggio in completo silenzio, mi aveva un sacco
innervosita, diamine.
Io e il
mio accompagnatore stavamo in un paesino di campagna, naturalmente
abbastanza distante da Londra. Il paesino non era completamente
abitato, per lo più contadini. E adesso noi stavamo davanti
alla famosa sede dell’Alleanza del Sacro Tesoro in
Inghilterra: un forno del pane abbandonato.
Ridicolo!
-Nami,
all’Alleanza non piace farsi notare…-Mi
spiegò Zoro, offrendomi il braccetto.
Io
accettai più che volentieri e mi appoggiai a lui.-Ma ne sei
proprio sicuro? Nessuno oscuro maniero? Nessuna villa enorme con tanto
di giardini e fontane?-
-No,
Nami.-
-Mmmm che
delusione…-
Affranta
ma lo stesso molto curiosa, mi lasciai guidare all’interno
del forno da Zoro, anche se il luogo non mi era gradito, ero ancora
curiosissima di conoscere l’emissario.
All’interno
il vecchio negozio, rispettava benissimo lo squallore
dell’esterno: le ragnatele si dovevano contare con il
pallottoliere, tante che erano, almeno due dita di polvere stava sopra
ogni mobile e le finestrelle erano sporchissime, facevano filtrare ben
poca luce…Difatti non si vedeva al di là del
proprio naso, meno male che ero aggrappata a Zoro, o sarei
capitombolata appena entrata.
-Ci
siamo, l’emissario dovrebbe essere qui a momenti.-Mi disse
Roronoa, accendendo una candela che stava sul bancone. Su quel bancone
e sugli scaffali, stavano molte tazze e molti bicchieri, avevano
candele e cera squagliata al loro interno.
Forse
erano l’unica fonte di luce.
-A
momenti? Vuoi dire che non è ancora qui?-Cercai di guardarmi
intorno, per quanto potei.
-Si,
siamo un tantino in anticipo…Pensavo che avremmo fatto
tardi, conoscendo la rinomata tendenza delle donne di fare
tardi…-
-Villano!-Gli
diede una manata sul braccio, ma ottenni solo una risata in risposta.
Zoro mi
scostò il braccio e si allontanò da me, fece un
balzo e si mise seduto sull’impolverato bancone. Non
c’erano sedie o che altro per me…
-Hai una
vaga idea di quello che faremo?-
-In
effetti brancolo nel buio…Ieri sera è stato vago
a dire poco…-
No, non
sapevo nulla naturalmente, avevo un sacco di domande da fare e anche la
paura di non ricevere risposte.
-Dimmi,
ti hanno assunto solo per trovarmi o…Verrai a cercare la
Lacrima con me?-Mi avvicinai a lui.
-Verrò
con te…-
Bene,
ottima notizia questa. E per farglielo capire, non mi trattenni dal
sorridere.
-Sai, non
vedo l’ora di cominciare. E tu? Non sei impaziente di fare
una cosa simile?-
Accidenti
se lo ero! Se avessi trovato quel magnifico gioiello, che pochi avevano
avuto fra le mani, sarei stata la ladra più brava e famosa
del mondo, senza ombra di dubbio. Anche se lo ero già
abbastanza.
Ma avere
la Lacrima, mi avrebbe davvero elevato.
-Si, non
vedo l’ora, davvero…Ma mi domando quali altre
sorprese abbiate in serbo per me…-Gli diedi le spalle,
guardando quel misero luogo d’incontro, che proprio non si
addiceva ad una cosa simile. Si va bene do molta importanza alla forma.
Ma io sono un’amante delle cose belle, mi pare di averlo
già detto.
-Ehy?-Mi
chiamò Zoro.
-Che?-
-L’emissario
è arrivato.-Balzò giù dal bancone,
tanto veloce quanto ci era salito, e mi affiancò.
Io avevo
il cuore in gola, ero davvero impaziente.
Il rumore
di una carrozza che si arrestava arrivò alle nostre
orecchie, di lì a poco, il nostro contatto con
l’Alleanza si sarebbe
rivelato…D’istinto, non so perché, mi
avvicinai a Zoro e finalmente la porta cigolante del vecchio negozio di
pane si aprì…
-Salve
fratelli miei!!-
Che?
Quello era l’emissario? Oh mio Dio…
Un
omaccione grande e grosso, entrò nel negozio: portava una
folta capigliatura blu, tirata all’insù, abiti
aderenti e neri e un crocefisso enorme appeso al collo. Ma che cavolo!
-Non
pensavo mandassero te!-Zoro gli sorrise sbilenco. Lo conosceva
sicuramente...
-E chi
sennò? Quel tonto di Brook? Nah, Shanks ha preferito mandare
me nella City!-
-Beh, ci
sarà da divertirsi!-Finalmente Zoro, si ricordò
di avermi lì vicino e passò alle
presentazioni.-Nami, questo è Franky, il nostro contatto con
l’organizzazione, Franky, questa è Nami la nostra
Gatta ladra!-
L’uomo
chiamato Franky mi si avvicinò e mi fece il
baciamano.-Enchantè!-
Addirittura!
-Salve
ma…Siete anche voi un prete per caso?-No perché
non ne aveva davvero l’aspetto…
-No
sorella, io faccio parte dell’Alleanza ma sono un laico!-Mi
fece l’occhiolino anche.
Zoro mi
mise una mano sulla schiena, spingendomi verso una panca che prima non
avevo notato, forse perché prima era troppo buio; infatti
mentre io e Franky ci presentavamo, lui s’era messo ad
accendere altre candele.
Mi
sedetti e Zoro e Franky fecero la stessa cosa, il primo vicino a me, il
secondo sopra un barile di vecchio legno.
-Nami ha
accettato il lavoro.-
Franky mi
guardò raggiante.-Magnifico cara miss Nami! Il cardinale ne
sarà felice!-
-Si
ecco…A tal proposito…Avrei alcune domande.-
-Ma
certo.-
Ecco, era
arrivato il mio momento.
-Innanzi
tutto, vorrei sapere quando cominceremo e se le nostre ricerche ci
porteranno anche fuori il paese.-
-Cominceremo
la settimana prossima, così avremo un po’ di tempo
per prepararci. E poi sì, usciremo anche dalla Gran
Bretagna!-
Come
pensavo…
-Voi
sapete già dov’è la Lacrima, vero?-
-Non ne
siamo certi, ma abbiamo qualche idea…Allora, la settimana
prossima, ovvero lunedì, ci incontreremo in una casa
affittata a Londra per l’occasione. Avete delle richieste,
miss?-
-Una pura
e semplice.-
-Sentiamo!-
-Vorrei
che alla missione partecipasse anche il mio gruppo.-
-Voi
avete un gruppo?-
-Hai un
gruppo?-Entrambi mi chiesero la stessa cosa, e mi apprestai a spiegare
cosa intendevo per gruppo.
-Ho delle
persone con cui di solito lavoro, delle persone fidate che ci saranno
molto utili, sono quattro e senza di loro potete scordarvi il mio
aiuto.-
-Sicura
che siano delle persone fidate?-Mi chiese Franky, già
arresosi alla mia richiesta.
-Assolutamente.-
Rimanemmo
in silenzio per qualche attimo, evidentemente ognuno pensava a questa
cosa di allargare il gruppo.
-E sia,
ditemi chi vorreste.-
Io
sorrisi soddisfatta, accolta questa mia richiesta ero più
che felice di partire ovunque.
-Sono i
miei migliori amici e mio cugino.-
Tornata a
casa, avrei avuto una lettera da mandare ad Usopp e dovevo
assolutamente, andare a trovare Ace e suo fratello Rufy.
Sanji,
sarebbe venuto lui da me.
*Varie ed
eventuali*
Grazie
mille a tutti per gli auguri e per i commenti =D Siete stati
gentilissimi, vi adoro!!
E per
concludere....
BUON ZONAMI DAY!! WE RULEZ!!
|
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Capitolo 7 *** 7 ***
Capitolo sette
Pensavo che una volta al cospetto del rappresentante
dell’Alleanza, sarei stata un fiume in piena di domande ed
obiezioni, invece avevo posto poche questioni e Franky era stato
così gentile da non negarmi, di avere i miei amici con me.
Ero proprio soddisfatta.
Io e Zoro avevamo salutato Franky dopo un’ora di colloquio, e
ci stavamo dirigendo di nuovo a Londra con la sua carrozza.
Il silenzio regnava ancora sovrano, di certo il mercenario era un tipo
di poche parole, quando parlavamo però era sempre molto
cortese ed educato. Chissà cosa lo aveva portato, a
scegliere un lavoro come il mercenario…Una volta al servizio
di uno, una volta di un altro…Doveva essere una persona
abbastanza neutrale ed al di fuori di ogni disputa, per poterlo fare
con efficacia. E Zoro mi dava tutta l’aria di essere bravo
nel suo lavoro.
-Tu e mister Franky vi conoscete?-Chiesi io, cercando di intavolare una
conversazione. Dio, quant’ero curiosa di sapere qualcosa su
di lui.
-Da abbastanza, io e lui abbiamo seguito un addestramento insieme, anni
fa.-
Addestramento?
-Ma…Se mister Franky non è un
prete…Come mai fa parte
dell’Alleanza?-L’alleanza del Sacro tesoro restava
comunque un’organizzazione interna al Vaticano. Allora come
faceva Franky a farne parte? E Zoro? Forse non era un requisito
necessario, far parte del clero.
-Vedi, non è necessario esserlo: l’Alleanza
è composta da uomini e donne di cultura, con
l’unico desiderio di riportare alla chiesa, legittima
proprietaria, beni e tesori scomparsi blahblah…-Fece un
gesto stanco con la mano, come se avesse sentito quella storia milioni
di volte e fosse davvero stufo.
-Ho capito…Ma a te interessa la Lacrima quanto a loro?-
-No, affatto. A me interessa essere pagato!-
Ah, chissà perché, ma che Zoro non facesse parte
di quest’Alleanza mi sollevava. Non che avessi qualcosa
contro di loro eh, Franky mi aveva fatto un’ottima
impressione e sembrava molto simpatico. Ma Zoro aveva
l’aria di essere un uomo libero, libero da ogni costrizione e
ordine e mi piaceva molto questo aspetto.
La mia cotta non faceva che aumentare ogni momento di
più…E come mi spaventava! Avevo
vent’anni eppure vivevo una cosa così semplice,
come una cosa nuova ed eccitante. Sembravo davvero una scolaretta, per
la miseria…
-Zoro?-
-Dimmi.-
-Posso farti qualche domanda su di te?-Mi sforzai di usare il tono
più dolce ed innocente possibile, e sicuramente quel rossore
che mi era salito alle gote, lo aveva convinto.
-Chiedi pure, curiosona.-Anche lui mi sorrise e divertito, venne a
sedersi affianco a me.
Ahi, quella vicinanza non mi avrebbe aiutato a tornare del mio solito
colore bianco pallido.
-Cominciamo con qualcosa di semplice: quanti anni hai?-
-Ne ho trenta. Troppo semplice!-Rise piano e si mise comodo,
incrociando le braccia dietro la nuca per farsi un cuscino.
-Trenta…D’accordo allora esageriamo!-Anche io mi
misi a ridere e cominciai a pensare a qualcosa da chiedere.
-Sei…-Una domanda l’avevo…-Sei sposato?-
-No.-
Uh.
-Fidanzato?-
-Nemmeno.-
Uh!
-Che c’è, sondi il terreno, Nami?-Mi chiese lui,
col suo solito sorriso accattivante.
Ecco, sicuramente avevo il colorito di un pomodoro in quel momento.-No!
Volevo fare domande interessanti, ecco.-
-Mmm. E sei soddisfatta della risposta?-
-Ma per favore!!-Mi voltai offesa verso il finestrino. E non dovetti
aspettare molto, perché lui cominciasse a ridere per il mio
broncio.
Che sfacciato…
-Puoi continuare a chiedere se vuoi, sai?-
-Mm, sei così impaziente di dirmi tutto di te, Zoro?-Io mi
rigirai piano, avevo tutto l’intento di metterlo almeno un
pochino in imbarazzo.
-No, però volevo sdebitarmi per il fatto che io so parecchie
cose su di te.-
Cosa?!
-Frena, frena! Che cosa sapresti tu di me?!-
-Hai già dimenticato che ti sono stato alle costole per tre
mesi? Sono uno che si appunta un sacco di cose, io.-
Diavolo di un diavolaccio…
-Per la miseria!! Dimmi che diamine sai di me, sentiamo!-Tanto valeva
andare fino in fondo, per scavare la buca per sotterrarmi, avevo il
tempo di tornarmene a casa!
-Bene, ti dirò tutto.-Tornò a mettersi comodo e
sempre con quel suo sorriso strafottente sul viso, cominciò
a raccontare.
-So che ti piacciono i colori scuri, che odi doverti acconciare i
capelli in quelle crocchie piene di spilloni, so che ti fai portare da
Parigi un profumo alla lavanda, che odi prendere il tè delle
cinque con tua zia e che ami davvero tanto i gioielli. Continuo?-
Stupefacente.
-Continua.-
-So che non sei sposata, né fidanzata ma che hai un uomo che
ti ronza sempre attorno, so che hai un caro amico che fa lo scienziato
e che suo fratello ha la tua stessa età, so che ami i
mandarini e che ti piace l’opera.-
Era tutte cose dannatamente vere, ovviamente.
-Dimmi coma sai tutto questo…Insomma, anche
seguendomi…Dai, sono curiosa!!-
-Ti vesti sempre di scuro e non ti importa di sembrare una vedova,
appena arrivi a casa già quando scendi dalla carrozza,
cominci a disfarti i capelli buttando a terra gli spilloni e
lamentandoti per il dolore, il profumo di lavanda è la prima
cosa che mi arriva quando ti sono vicino, quando torni da casa di tua
zia hai sempre il broncio, e poi la cosa dei gioielli la sanno pure le
pietre!-
Ci aveva azzeccato in tutte le cose, e anche se avrei dovuto sentirmi
arrabbiata o offesa, in quel momento non ci riuscivo.
-Sei molto bravo…-Bisbigliai timidamente.
-E’ che sei una persona semplice delle
volte…-Avvicinò il viso al mio, guardandomi
divertito.-E voglio pareggiare i conti…Sono di origini
irlandesi, sono figlio unico, ho viaggiato moltissimo, prendo il
tè senza lo zucchero e adoro il sapore del rum. Mi piace la
cultura orientale, sono stato cinque anni in Giappone per imparare ad
usare le katane, dormo a pancia in su e russo un sacco. Ah si,-Fece una
pausa, mettendomi dietro l’orecchio un ciuffo di capelli
sfuggito all’acconciatura.-mi piacciono i gatti.-
Diavolo se la cotta cresceva…
*Varie ed eventuali*
Ok salve a tutti!! Come avrete ben notato ahimè, l'OOC di
Zoro è pesanterrimo :D Ma chissene, giusto? Giusto
>_> ?
Da quando c'è stato lo ZoNami day le zonami per l'appunto
scarseggiano un po', tolti pochi fedeli u_u Quindi mi sono detta,
pensaci tu ad aggiornare xD E l'ho fatto u_u
Bando alle ciance, pensiamo a ringraziare vah :
Rolo:
Beh piccola, secondo te Sanji se ne stava a casa a fare la
calzetta? xD E' ovvio che venga anche lui, e poi è un beauty
case u_u Usiamo Zoro come scalda lettoooooo!!
GLoRi:
No purtroppo, Sanji non lo si poteva lasciare a casa
ahahahaha xD Dai, non odiatelo cosììì!!
Tsukichan:
Ecco un'altra xD Sanji era indispensabile alla causaaaaa
ahahahaha !! L'incontro di Zoro e Sanji ci sarà a breve ;)
Continua a seguirmi!
purple benny:
Immaginati Franky vestito da prete che dice Supeeeeeeeer invece di amen
xD
Beh che devo dire, grazie mille a tutti ^_^
(Anche se sta volta eravate un po' pochine u___ù)
Alla prossimaaaa^^
Hime
|
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Capitolo 8 *** 8 ***
Capitolo otto
Il
viaggio di ritorno era stato notevolmente più gradevole,
anche se per la metà del tempo mi sarei voluta sotterrare
dalla vergogna.
Era
piacevole parlare con Zoro, ero quasi riuscita a non essere
più in soggezione quando mi si avvicinava, anche. Stavo
facendo passi da gigante!
-Eccoci
arrivati, miss.-Mi disse Zoro, dopo aver gettato uno sguardo al
finestrino.
In
effetti la carrozza si era fermata, e riconobbi le luci di casa mia.
Era quasi sera ma essendo in inverno, l’oscurità
calava presto e bisognava accendere tutte le lanterne per non
capitombolare nel vialetto.
-Oh,
siamo già arrivati…-Mi stavo così
divertendo che nemmeno mi accorsi di essere arrivata a Londra,
figurarsi a casa.
-Si.
Immagino che ci rivedremo fra una settimana.-
Una
settimana? Non l’avrei rivisto fino
all’appuntamento con Franky, per lunedì? Ma come
avrei fatto? E la mia cotta, diamine?! Mi sembrava assurdo, non
rivederlo per sette lunghi giorni! Non mi capacitavo di doverci
separare per la notte, figurarsi per una settimana!
-M-ma no!-
Ah
grandioso, balbettavo anche. Potevo essere più spastica?!
-Come no?
L’appuntamento è fissato per lunedì!-
Lui
proprio non capiva. Ma meno male…
-Volevo
dire…Ti piacerebbe ecco…Vuoi venire a cena da
me?-Brava Nami, fai tu il primo passo.
-A cena?-
-Si, se
non va bene casa mia, possiamo andare al ristorante o dove vuoi.-
Zoro mi
sorrise e mi prese la mano, sfiorandomi il dorso con il suo pollice.
Aveva dei calli sotto le dita, le sue mani erano ruvide.
Ma quel
contatto, era lo stesso troppo piacevole per essere vero…
-Casa tua
va benissimo.-Insieme scendemmo dalla carrozza, presi a braccetto.-Ma
sei sicura che qualcuno non penserà male, vedendomi entrare
a casa tua?-Mi chiese lui ridendo.
-Tzè,
tre mesi che mi segui e mi fai domande sceme…-Anche io mi
misi a ridere, adoravo quell’atmosfera giocosa fra noi.
Entrammo
in casa accolti dal calore dal camino, e da una buona e calda tazza di
tè, che il mio personale ci servì nel salotto.
-Niente
zucchero, vero?-Gli chiesi io, porgendogli la tazzina.
-Brava,
te lo sei ricordato!-Lui si portò alla bocca la tazza di
tè, ci soffiò un po’ sopra e poi bevve
subito una sorsata. Come facesse a non metterci zucchero, non lo
sapevo. Era tè nero e io senza addolcirlo non
l’avrei mai bevuto.
-E’
ottimo.-
-Si beh,
lo è con quattro cucchiaini di zucchero…-Gli feci
notare che io ancora mescolavo il tè con il cucchiaino, io
si, che ci avevo messo quattro cucchiaini di zucchero! A me le cose
dolci piacevano molto. Infatti non disdegnai nemmeno un delizioso
frollino al burro, prima di bere il tè.
-Troppo
zucchero fa male!-Rise-E poi il troppo dolce non mi piace…-
Dai Nami,
avrete altre cose in comune, non disperare!
-Toglimi
una curiosità, chi sarebbero gli amici che devono
assolutamente stare con noi?-Ripose la tazza nel tavolinetto,
poggiandosi per bene allo schienale della poltroncina.
-Dunque,
mio cugino Usopp, il mio migliore amico Ace e suo fratello Rufy, sono
sicura che ci saranno utili. Ace almeno, viene anche Rufy
perché non troveremmo proprio modo di lasciarlo a casa,
appena saprà tutto sarà troppo entusiasta di
partecipare! E infine Sanji.-
-Questo
Sanji è onnipresente…-Disse Zoro, con tono
risentito e scontento.
Che
fosse…? Naaaaah!
O forse
si?
-Lui non
mi lascerebbe mai andare da sola, ci è voluto un bel
po’ anche a convincerlo che eri una persona fidata!-
Zoro
rimase zitto, ma sul viso gli comparve il solito sorriso accattivante,
mi guardò con una strana scintilla negli occhi neri e si
avvicinò a me, facendo leva sul poggi mano della poltrona.
-Mi
conosci da ventiquattro ore e dici già che sono una persona
fidata.-
Ops, non
mi ero mica accorta di essermi esposta così tanto! Per
difendere Sanji poi!
-Beh…-Non
trovavo le parole, eppure io sentivo davvero che di Zoro potessi
fidarmi.-Mi dai quest’impressione.- Mi ripresi e cominciai a
sorseggiare del tè, giusto per fare altro, per distrarmi da
quegli occhi divertiti che mi fissavano il viso, che era sicuramente
rosso dall’imbarazzo.
-Ti
ringrazio.-E fece una cosa che…Mi schioccò un
bacio sulla tempia, anzi vicino all’orecchio. Mi fece venire
i brividi e sentii il contatto delle sue labbra sulla mia pelle, per
minuti e minuti.
Io che
ero rimasta con la tazza a mezz’aria, mi limitai a
dire-Prego.-
Zoro si
alzò dalla poltroncina e si affacciò ad una delle
finestre del salotto. Quella stanza dava sul retro del mio giardino,
personalmente curato da me.
-Quegli
alberi sono di mandarino?-
Anche io
abbandonai la tazza sul piano e lo raggiunsi alla finestra.
-Si, ora
sono dei semplici arbusti ma in primavera…Oh, in primavera
si caricano di foglie verdi e fiorellini profumati! Per non parlare
dell’estate, quando fanno i frutti!-
-Scommetto
che sono deliziosi.-
-Puoi
scommetterci! Mi prendo cura io del mio giardino, ci tengo molto.-
-Ah si?
Sospettavo una cosa del genere, ti vedevo spesso sparire dal retro
della casa.-
Io
sorrisi fra me e me, tanto lui guardava fuori.
-Mia
madre si prendeva cura del giardino. Farlo mi piace e poi lei non mi
perdonerebbe mai se facessi appassire i mandarini!-
Era vero,
alla mia nascita mia madre aveva fatto piantare in giardino tre alberi
di mandarino, vicino ai tre messi per mia sorella e ad altre piante
varie…Gli alberi piantati per Nojiko, mia sorella morta, non
facevano frutti da anni.
Come se
fossero morti anche loro.
-Mmm…Che
aspetti a prepararti?-Mi chiese ad un tratto lui.
-Per
cosa?-
-Ti porto
fuori a cena, se vuoi cambiati!-
-Ma come
fuori a cena? Avevi detto che andava bene stare qui!-
-Preferisco
portarti fuori! Conosco un ristorantino dove cucinano divinamente, non
so se lo conosci...Il “Chez Zeff”.-
Era tipo
il ristorante più costoso e in voga della città,
per andarci a cena dovevi prenotare mesi prima e avere qualche buon
santo in Paradiso.
-Ma non
abbiamo la prenotazione…-
-Non ti
preoccupare, Zeff è un mio caro amico, ha sempre un tavolo
per me.-
Oh.
Che uomo!
-Allora
va bene!-Dissi io con entusiasmo.-Ci metto cinque minuti che siano
cinque, promesso!-Mi avviai già per le scale dritta in
camera mia, il commento sulle donne ritardatarie che fece Zoro mi
arrivò tardi per rispondergli per le rime…
*Varie ed
eventuali*
Scusate
la fretta, ma non posso ringraziarvi uno ad uno come vorrei :)
Ringrazio comunque purple benny, GLoRi, Tsukichan e tisdale, che hanno
commentato il capitolo sette! Spero di non avervi deluso ;)
Alla
prossimaaaaa!!^^
Hime
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Capitolo 9 *** 9 ***
Capitolo nove
Ero stata allo “Chez Zeff” solo due volte da quando
due anni fa aveva aperto, tutt’e due le volte mi ci aveva
portato Sanji.
Il ristorante era davvero delizioso, si meritava tutta la sua fama,
assolutamente. C’erano molti tavoli tondi di varia grandezza,
due grandi vetrate che davano sulla strada e molte lanterne appese al
soffitto, vi era una luce soffusa e stare seduti al tavolo al lume di
candela, creava un’atmosfera
così…Così… Romantica!
Sì, era tutto dannatamente romantico. E Zoro faceva la sua
porca figura! Come me, naturalmente: indossavo un abito blu notte,
avevo i capelli tirati su così che gli zaffiri pendenti che
portavo alle orecchie, potessero vedersi per bene. Insomma stavo
veramente bene ed il mio accompagnatore sembrò gradire,
visto che quasi si strozzò con la sua saliva, vedendomi
scendere dalle scale.
-Com’è il tuo pesce?-Zoro alzò la testa
dal piatto, dopo aver finito di tagliare un pezzo di carne con le
posate dorate.
-E’ delizioso! Lo vuoi assaggiare?-Gli offrii una forchettata
del pesce con la salsa che avevo ordinato.
Lui la addentò guardandomi negli occhi, con quella sua
scintilla divertita.
-Hai ragione, è molto buono.-Una volta buttato
giù il mio assaggino, bevve del vino rosso dal suo bicchiere
e poi si pulì le labbra col tovagliolo.
-Qui è tutto così bello!-Posai forchetta e
coltello per poter guardare ammirata la sala del ristorante,
c’era anche un pianista che eseguiva alla perfezione dei
pezzi in un palchetto poco più in là del nostro
tavolo.
-Si, Zeff è sicuramente il migliore.-
Zoro mangiò l’ultimo boccone di bistecca e
guardò il mio pesce ancora tristemente a metà.
-Ma non lo mangi?-
-Eh? No, è che sono un po’ lenta a
mangiare…-Arrossii sicuramente e ricominciai a pulire il mio
pesce dalle spine con l’aiuto delle posate, poi bevvi una
sorsata di vino. Cercai di non morire di imbarazzo, sotto lo sguardo di
Zoro: avendo finito di mangiare, si poggiò la testa nel
palmo della mano e mi guardò sorridente, come ammaliato. Non
sapevo che vedere una donna mangiare, potesse essere così
piacevole…
-Ho qualcosa che non va? Sono sporca?!-Mi portai subito il tovagliolo
alla bocca, picchiettandomi qua e là e cercando di non fare
un disastro con il rossetto.
-No! Sei perfetta!-
Eh, ma quanto ci godeva questo a vedermi rossa? Sono arrossita
più volte in due giorni con Zoro che in vent’anni
di vita, parola mia.
E ricominciai a mangiare, sempre sotto il suo sguardo.
All’ultimo pezzetto di pesce, Zoro tolse dal tavolo il
braccio e prese il menù che avevamo lasciato appoggiato
vicino al cestino del pane.
-Devi prendere un dolce, adesso.-Mi disse lui, mentre sfogliava il
menù.
-Oh no, grazie ma sono piena!-
-Non dire sciocchezze, mangi come un uccellino. Guarda qui, prendi la
torta alle fragole! Dicono che sia ottima!-
-Ehm… -Anche io gettai uno sguardo alle pagine, cercando
qualcosa di buono e di adatto.-Potrei prendere la mousse al cioccolato
fondente. Non è troppo dolce, la possiamo mangiare insieme!-
Gran bella pensata!
-Si, per me va bene!-Mi sorrise e fece cenno al cameriere di
avvicinarsi al nostro tavolo.-Ci porti una mousse al cioccolato
fondente con due cucchiai, grazie.-
Il cameriere andò via portando con sé il
menù, e lanciando uno sguardo alla mia scollatura prima di
sparire.
Beccai Zoro intento a guardarlo torvo, mentre andava verso le cucine
per portare l’ordine.
-Dai, era solo un ragazzino!-Avrà avuto diciotto anni al
massimo.
-Non mi interessa, non si guarda così una donna. Per di
più io potrei benissimo essere tuo marito!-Bevve ancora dal
suo bicchiere e spostò lo sguardo verso il pianista, forse
era in imbarazzo.
Io gli sorrisi intenerita per il suo riguardo-Grazie, Zoro.-Gli posai
una mano sulla sua appoggiata al tavolo, per avere la sua attenzione.
-Non ti preoccupare, quando esco lo faccio a fette!-Mi fece
l’occhiolino, prendendomi la mano.
Cavolo, era quasi il clima giusto per un bacio. Le sue labbra dovevano
essere buonissime…
Ma a rovinare tutto ci pensò il cameriere, diverso da quello
di prima. Forse quello aveva notato la minaccia silenziosa di Zoro e
aveva avuto paura…Fattostà, che proprio il nostro
dolce rovinò un’occasione d’oro.
-Allora, assaggiamo questa mousse…-Zoro prese uno dei
cucchiaini e prese un po’ di cioccolato spumoso dal piatto,
se lo portò alla bocca e assaporò per un
po’.
-Com’è?-
-Ahaa, è troppo dolce… Però non
importa, non è male!-
Felice della mia idea di prendere proprio quel dolce, cominciai anche
io a mangiare e inutile a dirlo, lo trovai delizioso.
Adoravo i dolci!
Alla conclusione di quella cena perfetta, Zoro mi riportò a
casa con la sua carrozza.
Mi riaccompagnò addirittura fino alla porta di casa
mia…Era arrivato il momento dei saluti ora.
-Ti ringrazio per la serata, Zoro. E’ stato tutto perfetto!-
-Si, è piaciuta molto anche a me!-Mi si avvicinò
e mi sistemò meglio lo scialle sul collo, faceva veramente
freddo.
Le sue dita guantate mi sfiorarono il viso e poi lui mi diede un bacio
sulla guancia come saluto.
-Mi farò vivo prima di lunedì, sempre che tu
voglia avermi fra i piedi!-Mi disse lui ridendo, sistemandomi ancora
per prevenire gli spifferi.
-Beh…-Esultai dentro di me, ma cercai di non farlo
notare.-Credo che dovrò rassegnarmi ad averti in mezzo!-Gli
sorrisi e facendomi coraggio, anche io gli diedi un bacio nella guancia.
-Buonanotte, Nami-
-‘Notte, Zoro.-
Lui si incamminò nel vialetto per uscire, mentre io aprii la
porta di casa mia.
Trovai la luce accesa in salotto appena entrata, e anche una sorpresa:
-Buonasera, che abbiamo fatto di bello fino a quest’ora?-
Sanji.
*Varie ed eventuali*
ZAN-ZAN!!
Ma anche salve!! Ho ricevuto dei bellissimo commenti come mio solito e
quindi mi son detta, perchè non aggiornare subitooo?! Quindi
ecco a voi il tanto sospirato capitolo della cena zonamosa^^ Nota
dolente: ancora tanto OOC di Zoro. Lasciamo correre? *Fa occhi dolci*
Passiamo ai ringraziamenti uno per uno!
Rolo: Piccola, niente ripassatina per il momento, lo sai!!
E Zoro ha l'asso nella manica sempre, sa pure quante
spruzzate di deodorante si da alle ascelle Nami la mattina u_u Non gli
sfugge niente a quello!!!
Tsuki: Ma anche ciao!^^ Che uomo vero? Ti dirò, mi gasa
anche mentre scrivo questo Zoro! Indi mi gaso da sola! oddio,
ricoveratemi...
giusy91: Ciao grazie dei complimenti! Che mi dici di questo capitolo? xD
tisdale: Zoro è decisamente geloso e pare non
vergognarsi a farlo notare xD Questo Sanji onnipresente scoccia un po'
ahahaha !!
purple benny: Ecco la cenaaaaaa^^
GLoRi: Potevo essere più spastica e uno dei miei autoinsulti
preferiti xD Chissà se il capitolo della cena ti
piacerà di più del precedente *_* io ci spero
perchè è un capitolo che è piaciuto
anche a me!
E con questo, levo le tende che è tardi xD
Bye bye
Hime
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Capitolo 10 *** 10 ***
Capitolo dieci
-Buonasera, che abbiamo fatto di bello fino a quest’ora?-
Sanji stava seduto tranquillamente nel mio salotto, teneva in mano un
bicchiere di un alcolico ambrato, lo faceva oscillare lentamente, in
circolo.
Era stranamente calmo, e io non avevo nulla per cui scusarmi o
giustificarmi, eppure ero molto a disagio. Così, mi sforzai
di fare la sostenuta e mi avvicinai a lui, buttando guanti blu e
scialle in una poltrona.
-Sono stata a cena fuori.-Mi abbassai su di lui, lasciandogli un bacio
sulla guancia ispida di barba.
-Tutta sola?-Poggiò il bicchiere al tavolino e mi
trascinò seduta sopra di lui.
-No, ero con Zoro.-
-Ah, il mercenario dell’Alleanza…A proposito!
Com’è andata oggi? Mi sono maledetto mille volte
per essere andato dai suoceri, invece che con te.-Povero il mio Sanji,
poteva anche tentare di fare l’arrabbiato e il geloso, ma poi
mi aveva vicino e si scioglieva come neve al sole.
-Oh, tutto bene. L’emissario era simpatico ed ha accettato di
far venire te, Usopp, Rufy ed Ace!-Gli lisciai il ciuffo biondo che gli
copriva costantemente l’occhio.
-E la cena com’era? Ti ha portato in un bel posto, spero.-
-Oh, in un bellissimo posto! Da Zeff.-
-Ehy, ti ci ho portato anche io!-Sanji rise, poggiandomi il viso tra il
collo e il viso, lasciandomi qualche bacio.-Ti piace proprio questo,
eh?-
-Beh… E’ una persona interessante, dovresti
conoscerlo.-
-Immagino che presto ce ne sarà l’occasione.-
Ci sarebbe stata eccome. Il lunedì successivo, quando avrei
portato i miei amici con me da Franky.
-E tu?-Mi sforzai di fare conversazione-Com’è
andata dai suoceri?-
-Come vuoi che sia andata…-Brontolò contro il mio
collo, salendo a baciarmi la mandibola.-E’ stata una noia
mortale… Ma almeno mia moglie non romperà per
qualche mese.-
-Come sei cattivo, Sanji.-
-Cattivo io?-Scoppiò a ridere tenero, facendomi alzare con
lui e prendendomi in braccio.
Io gridai piano divertita, aggrappandomi con le mani al suo collo.
-Mi sei mancata.-Smise di ridere, guardandomi serio negli occhi.
-Anche tu.- Mentii. Ma non me la sentivo di far del male al mio Sanji,
quella notte. Avevo una cotta per Zoro, sì. Desideravo
ardentemente qualcosa di più con lui e ogni minuto passato
insieme, mi sembrava di volare.
Ma Sanji sapeva esattamente come prendermi, in ogni senso.
Così, ridendo, Sanji salì le scale e mi
portò nella mia stanza, come faceva ormai da anni.
§
-Dunque, vedi se va bene: “Caro Usopp, ho notizie
interessanti da portarti. Ho accettato un incarico per conto
dell’Alleanza del Sacro Tesoro direttamente dal cardinale
Shanks il Rosso, ed ho incontrato un loro emissario e
un’altra persona che parteciperà, un certo Franky
e Zoro Roronoa. Franky ha accettato di far partecipare
all’impresa anche dei miei conoscenti e a me farebbe piacere
che tu venissi con noi, so quanto queste cose ti piacciono! Quindi
molla la parrocchia e vieni al più presto a Londra,
l’appuntamento è per lunedì.”
Com’è?- Porsi a Sanji la lettera che avevo appena
scritto per mio cugino Usopp. Io stavo seduta allo scrittoio con solo
la vestaglia rossa e lunga addosso e i capelli sciolti sulle spalle. Ci
eravamo appena svegliati e mi resi conto che dovevo ancora dire ad
Usopp di tutto.
-Va benissimo, tesoro. Ma dovresti dire ad Usopp di che si tratta.
E’ solo un consiglio, eh!-Rise lui, ridandomi la lettera.
Ah che scema, non mi ero accorta di non aver menzionato la Lacrima
nemmeno una volta.
-Ok, vediamo… “P.S. dobbiamo solo fare una
sciocchezzuola: recuperare la Lacrima del nord! In fede, tua cugina
Nami.” Meglio? Apposto?-
-Adesso si!- Sanji si accese una sigaretta, mentre io
“molto” signorilmente, leccavo i bordi della busta
per lettere e ci scrivevo sopra mittente e destinatario per spedirla.
-Stamane ho da fare. Tu? Che farai?-Mi chiese Sanji, venendo a
massaggiarmi le spalle, dopo averle scoperte un po’.
-Penso proprio che andrò da Ace e Rufy per avvertire anche
loro. E poi non so…- Roronoa mi aveva promesso di starmi fra
i piedi, ci speravo davvero.
-Ho capito.-Lui ridacchiò, dandomi un bacio sulla guancia.
Ah, aveva capito la parte che mi ero tenuta per me…
Lui si era già rivestito e dopo essersi messo i guanti
bianchi, mi baciò sulle labbra per salutarmi.
-Divertiti mon amour e non innamorarti troppo di lui.-
-Ci proverò!-Ridemmo insieme e dopo un altro bacio, Sanji
uscì, lasciandomi sola nella mia stanza.
Come quasi ogni mattina.
Chiamai una mia cameriera nella stanza e le diedi la lettera, con la
raccomandazione di farla avere subito ad Usopp in campagna.
E io dopo un bel bagno caldo scaccia pensieri, mi misi un vestito verde
smeraldo, guanti e scialle nero e dopo aver spiluccato qualcosa a
colazione, uscii di casa verso l’abitazione di Portugase D.
Ace e suo fratello.
Loro abitavano poco più in là nella mia stessa
via, quindi non ci fu bisogno di prendere la carrozza per farmi
accompagnare. Proprio perché abitavamo vicini, ci
conoscevamo da una vita.
La loro villa era molto particolare, a me piaceva tantissimo. Rufy ed
Ace erano orfani come me e vivevano soli con qualche cameriere. Ma
quella casa è sempre stato un disastro anche quando
c’erano i genitori!
L’esterno aveva un giardino, come tutte le case del
circondario, ma era poco curato e pieno di alberi e arbusti che
crescevano senza controllo per conto loro, la loro porta di casa era
rossa e scintillante, la adoravo, era così particolare!
Quando suonai per farmi aprire, sentii tre tonfi, i soliti tre
tonfi… In ordine: i fratelli sentivano suonare e mollavano
qualunque cosa avessero fra le mani per la sorpresa, primo tonfo. Ace e
Rufy si precipitavano giù per aprire e saltavano sulla rampa
di scale da qualunque punto fossero, secondo tonfo. Rufy non riusciva
mai ad aprire la porta perché Ace ci aveva messo uno stupido
meccanismo e cadeva a terra, terzo tonfo… E poi…
-Nami!!- Ace sarebbe riuscito ad aprirmi la porta.
Ecco a voi serviti, i miei amici d’infanzia.
Quelli più vicini a dei fratelli per me.
§
-Accettiamo!!-Mi dissero in coro Rufy ed Ace, facendomi sobbalzare
sulla sedia.
-Ma ragazzi, non vi ho nemmeno detto di che si tratta, ancora!-Gli
avevo solo detto:“ragazzi, una società segreta mi
ha commissionato un furto e vorrei che partecipaste!”
Bastò quello a convinvere i due babbei più
adorabili del mondo.
-Non importa!-Cominciò a dire Rufy, il
minore-Società segrete! Furti!!-Gli brillarono gli occhi al
solo pensiero.
-Ci basta! Nami, vogliamo assolutamente partecipare! Che dobbiamo
rubare?-Ace mi prese le mani fra le sue emozionato.-Progetti
governativi? Armi di distruzione di massa?!-
-Carne?!-Anche Rufy si aggiunse, afferrando le mani mie e di suo
fratello.
-No, ruberemo la Lacrima del nord…-Dissi spazientita io,
liberandomi della presa.
-La Lacrima di cosa?-Rufy si mise un dito nel naso confuso.
-La Lacrima del nord, idiota! Un gioiello andato perso tanti anni
fa!-Ace glielo spiegò, acquisendo la sua aria da
scienziato-so tutto io, che adoravo.
-Ahaaaaaa quellaaaa!!-Si tolse il dito, contento di aver capito. O
forse no ma dettagli.
-E’ una cosa importante, ci sarà anche Sanji con
noi e ho pure contattato Usopp!-
-Faaaantastico!!-Rufy saltellò per tutta la stanza, Ace
invece…S’era di nuovo addormentato in piedi
all’improvviso.
Lui era affetto da narcolessia, si addormentava senza preavviso in ogni
maniera possibile.
Si addormentava più volte anche durante i suoi esperimenti,
ecco perché il tetto della loro casa saltava di continuo.
-Ace!!-Gridai io, facendogli scoppiare la bolla di moccio e
svegliandolo.
-Eh!? L’ipotenusa è…Ah, ciao Nami!-Si
grattò la testa imbarazzato-Mi sono addormentato vero?-
-Al solito.-Gli dissi ridendo io.
Io, Ace, Rufy ed Usopp facevamo proprio un bel gruppetto quando eravamo
piccoli. Non ci poteva tenere nessuno e infatti nessuno l’ha
mai fatto.
E guardate dove siamo finiti…Io rubavo gioielli pur avendone
una cassaforte piena, Ace si addormentava mentre mescolava provette e
creava intrugli chimici pericolosissimi senza saperlo, Rufy era un
mangione iperattivo e faceva dieci pasti al giorno e Usopp era
diventato prete.
Beh, almeno uno si salvava, diciamo.
-Bene, l’appuntamento è lunedì
prossimo!-Io mi alzai, ero rimasta anche troppo dai miei amici e volevo
andarmene in giro, giusto per vedere se Roronoa mi avesse raggiunto
davvero.
-A lunedìììì!!!-Rufy mi
salutò agitando la manina e sorridendomi.
Ace invece mi accompagnò per sbloccare la porta.
-Quando leverai questo coso dalla serratura?-
-Prima o poi! Ciao dolcezza, a lunedì!-
*Varie ed eventuali*
Salve a tutti!! Con il nuovo aggiornamento, ecco l'arrivo dei fratelli
Ace (*inizio spoiler*ACE ç_ç*fine spoiler*) e
Rufy! E anche la tanto attesa "scenata di gelosia" di Sanjino^^
Passo a ringraziare!
giusy91: Ed ecco a te la sfuriata xD Alla prossima!
Tsukichan: Beh quando ci vai chiamami che vengo anche io *_*
Piaciuta davvero la storia del ristorante? Io mi ci sono persa a
scriverla! xD
arisa_14: Dai, Sanji non le ha fatto una vera e propria
scenata ahahahaha xD
tisdale: Ma grazie miiiille!! Mi impegno a fondo a fare di
Zoro un uomo su cui ogni dama possa sbavare e/o sognare *__* Nami
inclusa ovviamente
purple benny: Soffrire? Dai ragazze, il bacio
arriverà più presto di quanto pensiate <3
parola!^^
GLoRi: CARA!! Tu mi leggi nel pensiero *__* ovvio che
è troppo presto per il bacio, ci vuole un po' di dolcezza ma
c'è anche il fattore tempo eh xD intendo dire che si
conoscono da pochissimo...Ma non disperare, il bacio c'è
già u_u Grazie mille *_*
Bene bene, ringrazio tutti quelli che mi seguono, grazie mamma, grazie
Yevon e grazie al mio agente xD
Ah si!! Grazie anche per quanti di voi stanno bazzicando il forummino
mio e della piccola Rolo^^
A presto!
Hime
|
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Capitolo 11 *** 11 ***
Capitolo undici
Lunedì
era arrivato in un battito di ciglia. Il resto della
settimana, intervallato da “casuali” incontri per
la strada o ancora da Zeff con Zoro, era passato veloce e
all’insegna delle novità.
Novità
numero uno, Usopp era arrivato dalla campagna con
tutta l’intenzione di partecipare alla nostra avventura.
Novità
numero due, avevo smesso per un po’ con i
miei furtarelli per non dare troppo nell’occhio, come mi
aveva suggerito Zoro.
Novità
numero tre, Sanji aveva smesso di venire a casa mia
tutte le notti. Ci saremo visti si e no altre due volte, dopo il giorno
del mio incontro con Franky. Lui mi diceva che era per non destare
sospetti con sua moglie, dato che da lì a poco,
l’avrebbe lasciata per molto tempo, volendo seguire me. Io
invece ero del tutto convinta che fosse per Zoro.
Fra me e
Sanji le cose erano cambiate… Ogni volta che ci
baciavamo o avevamo rapporti, mi veniva uno specie di dolore alla bocca
dello stomaco.
Era
perché non mi sentivo del tutto corretta a stare con
Sanji, sapendo di essermi innamorata di Zoro, anche se con lui non ero
andata al di là del bacetto sulla guancia.
Innamorata
sì, ormai lo potevo affermare. La mia cotta si
era trasformata in innamoramento nel giro di una settimana, senza
entusiasmo da parte mia comunque… Non sapevo se mi piacesse
essere innamorata, ecco. Non perché non mi piacesse Zoro.
Quello…
Diamine, quello mi piaceva da matti.
Come
quando si presentava la mattina presto all’altro lato
del marciapiede per colazione, o quando al ristorante mi obbligava a
mangiare il dolce perché mangiavo troppo poco, o il mio
momento preferito, quando tornavo a casa e lui mi sistemava meglio il
cappotto perché faceva freddo… Gesti che potevano
sembrare banali o addirittura stupidi, ma che mi facevano palpitare il
cuore come un tamburo impazzito.
-Nami?-Usopp
bussò alla porta della biblioteca, la stanza di
casa dove tenevo migliaia di libri bellissimi.
-Dimmi,
Usopp.-
-Ehm…C’è
un tipo strano davanti a casa!
Fissa le finestre e la porta…-
-Un tipo
strano?-Ridacchiai, sapendo benissimo chi
era.-Com’è fatto?-
-Ha…I
capelli verdi!-
Poggiai
il libro sul tavolino e tenendomi la gonna, uscii in fretta
dalla biblioteca e mi fiondai alla porta.
-Ma tu
bussare mai, eh?-Gli dissi io a voce un po’ alta,
quando aprii la porta e lui attraversò la strada.
-Mi piace
farmi attendere.-
Entrò
in casa e mi baciò la guancia, come suo
solito. Aveva le labbra fredde, da vero scemo, se n’era
rimasto là fuori al freddo aspettando che io lo notassi.
Bussare
mai.
-Hai
visite?-Mi chiese Zoro, porgendo al mio cameriere il cappotto.
-E’
arrivato Usopp! Vieni,-Lo presi per mano.-te lo faccio
conoscere!-
Suonava
quasi come un “ti faccio conoscere la mia famiglia
perché mi piaci tanto”, ed in effetti, era
così.
Usopp
stava lucidando le parti di una vecchia pistola scarica che avevo
in casa, fin da piccolo era affascinato dalle armi e dagli esplosivi,
non so quanti danni aveva fatto insieme a Rufy ed Ace
quand’era piccolo…
-Usopp,
questo è Roronoa Zoro, ci sarà anche lui
nella nostra avventura! Zoro, questo è mio cugino Usopp,
pappamolla e all’occorrenza prete!-
I due si
strinsero la mano ed Usopp mi disse un
“Ehy!” di protesta per come l’avevo
descritto. Ma era vero, lui era anche un dannato fifone.
-Ho
sentito parlare tanto di te, Nami non vedeva l’ora che
arrivassi.-Disse Zoro, mentre si sedeva in una poltrona.
-Posso
dire la stessa cosa, mia cugina parla spesso e volentieri di
te.-E quel nasone si era vendicato, facendomi arrossire di imbarazzo.
Perché l’ho chiamato nasone? Ma perché
mio cugino aveva un’appendice nasale degna di nota. Per
fortuna, non avevo preso nemmeno da lui.
-Chi
stiamo aspettando?-Mi chiese Zoro, notando che ancora non eravamo
pronti per l’appuntamento con Franky.
-Ace,
Rufy e Sanji. Arriveranno a momenti.-
E
infatti, i due fratelli bussarono alla mia porta come dei dannati
circa tre secondi dopo. Bussavano sempre forte come a voler buttare
giù la porta, così quando mi venivano a trovare,
il cameriere sapeva già chi era appena sentiva quel fracasso.
Appena li
fu aperta la porta, Rufy ed Ace gettarono i loro soprabiti
sopra il cameriere, proprio mentre lui li accoglieva con un
“vi aspettavamo sir.”.
-Nami
allora, ci muoviamo?!-Mi urlò Rufy, impaziente.
I
fratelli ed Usopp si erano già salutati il giorno prima,
vi risparmio la descrizione della scena, ma voglio solo dire che il mio
salotto non è più lo stesso.
-Dannazione
Rufy, ti vuoi dare una calmata!!?-Saltai in escandescenze,
quando una risatina mi ricordò che Zoro era presente. Mi
affrettai con le presentazioni.
-Rufy,
Ace, lui è Zoro e viceversa.-Ero stata piuttosto
sbrigativa, e andai in cucina a chiedere di preparare tè e
dolci per i miei ospiti. Tanto finché Sanji non sarebbe
arrivato, da casa non ci potevamo muovere quindi tanto valeva mettersi
comodi.
-E sei
anche stato in Cina?-Chiese Ace a Zoro, dopo aver zuccherato il
suo tè.
Il
tè era stato servito e composti, per quanto riguardava
me, Zoro ed Ace, lo prendemmo nella sala.
-Sì,
ci sono stato all’incirca tre mesi, dovevo
sbrigare un compito per l’imperatore…-
-Di che
si trattava?!-Incalzò Rufy con la sua solita
invadenza.
-Mm,
intelligente domanda.-Zoro posò la tazza sul piattino e
chiuse gli occhi.-Ma se te lo dicessi, poi ti dovrei uccidere.-
Il
silenzio piombò fra noi ed Usopp mi strinse un braccio
impaurito.
-Scherzavo!-Zoro
si mise a ridere e riaprì gli occhi,
facendo ridere anche noi. Usopp più che altro,
ridacchiò nervoso.
-Noi pure
siamo andati in Cina!-Disse Ace, indicando me e suo fratello.
Ci eravamo stati un anno prima in Asia e per un po’ andai con
loro. Ma poi ci siamo separati per diciamo, mie necessità.
Interessante
bottino, quel viaggio…
-Ma non
hai toccato nemmeno un dolce…-Feci notare a Zoro,
vedendo che il piatto era vuoto solo in prossimità di Rufy
ed Ace.-Assaggiane almeno uno!-
-Lo sai
che non mi piacciono.-Zoro alzò gli occhi al cielo,
e appoggiò la tazza al tavolo.
-Un
po’ di zucchero non ti farebbe certo male…-
-Uhm, ci
penserò.-Mi passò una mano dietro la
nuca carezzandomi i capelli e come se fosse il gesto più
naturale del mondo, io presi a bere dalla mia tazza del tutto
tranquilla. Ma poi mi accorsi di che succedeva: tutti i miei amici ci
osservavano in silenzio, tazza a mezz’aria e occhi a palla.
-BEH?-Sbottai
io infastidita.
Tutti
ripresero a fare quello che avevano interrotto e Zoro vicino a
me, ridacchiò.
Forse li
siamo parsi come una coppietta, per questo ci avevano guardato
così. Dopotutto, tutti loro sapevano della mia relazione con
Sanji, chi più chi meno.
Dopo aver
finito, Zoro prese dall’interno della sua giacca un
orologio a cipolla finemente decorato con le sue iniziali sul coperchio.
-Faremo
tardi, se non ci sbrighiamo ad uscire.-Disse lui dopo aver
controllato l’ora.
-Ma Sanji
non è ancora qui…-Borbottai io,
pregando che quasi lui non mi sentisse. Diventava sempre teso, quando
nominavo il biondo.
-Potremmo
lasciargli un biglietto con scritto che siamo già
andati e il luogo dove ci deve raggiungere!-Propose Ace, mettendosi il
cappotto come stavamo facendo tutti.
-Mmm…-All’improvviso
l’idea di non
aspettare Sanji, mi parve allettante. Avevo come un certo timore, al
pensiero che era arrivato il momento che lui e Zoro si incontrassero.
-Avanti,
sono sicuro che non si offenderà.-Mi
soffiò Zoro all’orecchio, mentre mi sistemava al
solito, il cappotto.
Così,
uscimmo da casa dopo aver lasciato detto ai miei
camerieri di avvertire Sanji. Ma proprio quando stavamo per salire
sulla carrozza di Zoro, Sanji ci raggiunse correndo.
-Ehy,
scusate il ritardo!-Disse lui affannato per la corsa.
Zoro si
irrigidì e mentre tutti si salutavano, io cercavo
con gli occhi una pala per sotterrarmi.
Il mio
amante e l’uomo che amavo nello stesso luogo, nello
stesso momento.
Ma che
avevo fatto di male?
Ah
già, rubavo.
*Varie ed
eventuali*
Ohsssalve
a tutti miei cari! Come vi sta andando la settimana? A ME
MALE!! ._. stupidissima quinta liceo del cavolo e stupida filosofia!!
Dah!
Comunque,
parlando di LC u_u E' arrivato Usopp, non è
dolciue?** E Zoro non prende il tè come un vero lord?
Cacchio, mi spaventa da quanto sa essere sir u_u
E dopo la
mia buona dose di sciuocchezzuole, passo a ringraziare !
Rolo:
piccola, sai bene che è necessario che Nami
venga scopazzata ancora da Sanji. Sarà l'ultima volta
questa, chi lo sa? o.O
Tsukichan:
Ok cara, mettiamoci d'accordo con Zoro-rin!^^
Comunque, Nami è abbastanza cotta di Zoro, si. E
naturalmente nemmeno lui è del tutto indifferente
*wahahahahaha*
GLoRi: Sanji
è tonto quando si parla di belle donne, si sa.
Farebbe di tutto per Nami e dal mio punto di vista lui sa
già benissimo che con lei non ha speranze! Wahahahaha non
col mercenario in giro!! Ma grazieeeeeeeeeeeee sei un tesoro!
*raccoglie i fiori con la lacrimuccia agli occhi* ^O^
giusy91:
Ti piacciono Rufy ed Ace? Evvai, gli adoro tanto
anche io^^
Kikai Hime:
Ma cara non ti preoccupare del ritardo, anzi!
Stai meglio adesso si? ^_^ Stai tranquilla, ci
saranno tante altre scene zonamose, promesso ;) ! E grazie per gli
auguriiii!! :)
tisdale:
Ed ecco qui l'aggiornamento ^_^ grazie
mille per i complimenti!
arisa_14: Speravi in
una scenata? Se l'avesse fatta mi avreste
picchiato tutte xD
Ok,
adesso concludo con un po' di pubblicità:
Venite
tutti al forummino mio e della mia adorata Rolo^^ E' tanto caruccio, ci
sono le nostre storie e soprattutto "I dialoghi di Hime&Rolo",
nostre spassose versioni di Zoro e Nami a luci rosse u_u
Vi
aspettiamo ;)
Cacchio,
potrei pure vendere pentole da grande <3
Hime
|
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Capitolo 12 *** 12 ***
Capitolo
dodici
-Ben arrivato, Sanji!-Io risi nervosa e mi decisi a sbloccare la
situazione. Mi avvicinai al biondo e lo baciai sulla guancia.-Come mai
questo ritardo?-
-C’è stato un incidente, la polizia
s’è decisa a far riprendere il traffico solo ora.-
Guardava seriamente Zoro che di fronte a lui, faceva la stessa cosa.
Ottimo, si erano già inquadrati. E nemmeno si conoscevano!
-Mmm…-Mugugnai io, ormai rassegnata all’idea di
doverli presentare.-Sanji, questo è Zoro Roronoa. Zoro, lui
è Sanji, un mio carissimo amico.-
I due si avvicinarono e si diedero la mano, da perfetti gentleman. Se
solo la vena nelle loro fronti non stessero pulsando, e quelle che
uscivano dai loro occhi non fossero state fiamme…Beh sarebbe
stato un incontro fra signori in piena regola.
Ma non lo era.
Perché era di me che si parlava e nella mia vita non
c’era niente di normale, a partire dalla mia scellerata
scelta di innamorarmi di Zoro.
Oddio scelta…E’ successo e basta.
-Bene!!-Intervenni io, facendoli separare. Si stavano stritolando la
mano, si vedeva. Ma non fecero una sola smorfia di dolore.
-Dovremmo davvero partire, si sta facendo tardi e mister Franky
sarà sicuramente impaziente. No Zoro?-
-Sicuramente.-Mi prese il braccio trascinandomi vicino a lui. Wow!! Che
irruenza! Eccitante a dir poco.
-Come? Non andiamo con una sola carrozza?-Intervenne Sanji, vedendomi
portata via da sotto agli occhi.
Intanto Usopp, Ace e Rufy guardavano i due litiganti una volta per uno,
come se seguissero una partita di volano.
-Non ci stiamo tutti, ovviamente.-Replicò Zoro con tutta
tranquillità.-Nami verrà con me.-
Oh si!
-Perché non può venire con me?-Ahi, Sanji mica
mollava. Anche lui mi si aggrappò all’altro
braccio e cominciò a tirare.
Ma bene, ero diventata anche una fune!
-Scusate?!-Io diedi uno strattone ad entrambe le mani, liberandomi da
quelle morse.
-Sanji, tu, Ace, Rufy ed Usopp andrete con la tua carrozza. Io
andrò con mister qua, Zoro.- Ehy, mi piacevano un sacco i
viaggi in carrozza con Zoro, guai a chi me li toccava.
-M-ma, mio bocciolo di rosa!-Tentò di protestare Sanji.
-CHE?!-
Lui si impaurì e depresso, prese a far scontrare gli indici
delle mani guantate.-Niente.-
-Dove vi seguiamo?-Chiese Usopp, una volta fatto salire sulla carrozza
i fratelli e trascinato Sanji, via dalla spirale di depressione che si
stava creando.
-Ci vediamo a Baker Street n°221B.-Zoro mi fece salire sulla
carrozza appena Usopp salì sulla loro. Quasi mi spinse
dentro…
-Ehy!-Mi misi a ridere io, quando mi ritrovai schiacciata fra il sedile
e lui, lui che mi aveva messo un braccio sulle spalle e mi aveva
stretto a se.
-Lo sapevo io, Sanji non ti piace.-
-Bah, non è affatto vero. E’ che ci stiamo
diversamente simpatici.-
-Ma vi siete conosciuti ora…-
-Sono sicuro che tu hai parlato a lui di me quanto mi hai parlato di
lui.-Ehee che frase.
Zoro geloso era una delizia da vedere, assolutamente. Mi faceva montare
in corpo una speranza enorme, sul fatto che la mia cotta fosse
ricambiata appieno.
-Sanji è un mio caro amico, lo sai.-Io mi accoccolai meglio,
poggiando la guancia sul suo petto forte e muscoloso.
-Lo so.-Mi ripose risentito Zoro.
-Ma ora con chi sono in carrozza?-Gli chiesi io, sollevando lo sguardo
e producendo uno dei miei sorrisi più belli.
La sua espressione a poco a poco si addolcì, e anche lui mi
sorrise, toccandomi il naso con un dito come di fa con i gatti.
-Con me.
-Esatto.-Io misi il viso nell’incavo del suo collo e lui mi
strinse di più. Quella mattina, pregai intensamente che il
tragitto da casa mia a Baker Street, fosse interminabile.
§
Il giorno del mio incontro con Franky, era vestito in una maniera
atipica ed era ridicolo con quel crocifisso enorme sul petto.
Il giorno del nostro secondo incontro, era ancora vestito
così e aveva lo stesso pendaglio abnorme. Forse aveva
l’armadio tutto uguale, oppure non si era mai cambiato.
Mio cugino, Ace e Rufy, ci avevano fatto subito amicizia e in meno di
cinque minuti di conoscenza, avevano già preso a ridere
insieme e a chiamarsi “fratello”. Roba da
matti…Beh, almeno Franky non si sarebbe pentito della scelta
di farmi portare i miei amici. A quanto pareva, li adorava.
Sanji invece se n’era rimasto da una parte a scambiarsi
sguardi torvi con Zoro. Io stavo nel mezzo imbarazzatissima e indecisa
sul da farsi, Qual’era il da farsi? Scegliere se ammazzare
quei due idioti a distanza di cinque minuti o di dieci.
Stavo per optare per i cinque minuti, quando all’improvviso,
Zoro senza farsi vedere mi prese una mano.
Io alzai il viso verso di lui, sorpresa. Ci davamo bacetti sulla
guancia e carezze, ma mai aveva osato tanto.
Non mi stava degnando di uno sguardo, osservava attento le idiozie che
facevano Franky e gli altri, mentre Sanji si stava fumando nervosamente
una sigaretta tutta spiegazzata.
-Ah, miss Nami! Si è scelta proprio dei bei compagni, sa?!
Ha fatto bene a portarmeli, che sagome!-Mi disse Franky, piegandosi in
due dalle risate.
-Beh…-Io intanto nascosi la presa delle nostre mani dietro
la schiena. Il suo mantello e la mia ampia gonna le nascondevano
benissimo.-Lieta che i miei amici siano di vostro gradimento!-
Franky si avvicinò a me, posandomi una mano sulla spalla.
-Diamoci del tu, mi fai sentire un vecchiaccio!-
-Molto volentieri.-
-E inoltre…-Mi diede le spalle, per poi girarsi verso di me
con i lacrimoni agli occhi e le mani giunte.-Chiamami fratellone!!-
Cosa?
-Eheh…-Risi nervosa io, facendo un sorriso di
circostanza.-Vedrò che posso fare!-
Franky mi sembrò abbastanza convinto e tornò a
darsi alla pazza gioia insieme ai miei amici.
-Che personaggio, vero?-Mi avvicinai a Zoro e gli parlai
all’orecchio.
-Sì, è davvero una persona particolare. Sono
contento che ci sia pure lui.-
Se Zoro si fidava di lui, mi sarei fidata pure io.
-Sentite, diamo un senso a questo incontro?-Sbottò Sanji,
spegnendo la sua sigaretta in un posacenere.
Tutti si girarono verso di lui, Usopp e Rufy con dei visini scontenti
dissero-Guastafeste!-
-No, ha ragione! Allora miei cari fratellini, abbiamo tutti una
missione da compiere!-Franky si mise in una strana posa, puntando verso
l’alto il braccio e sbilanciandosi su una gamba.
-Ritrovare la Lacrima del Nord non sarà affatto facile,
dovremo affrontare difficoltà, nemici potenti e
chissà quanti altri guai!-
Usopp a quel punto sbiancò, e solo perché Ace
l’ aveva trattenuto per la collottola, non era riuscito a
scappare.
-Ma ci divertiremo un mondooo!!!-
A quel punto tutti ritrovarono vigore, i fratelli ed Usopp esultarono
entusiasti, Sanji si accese una nuova sigaretta, e io e Zoro ci
guardammo stupefatti.
-Ma è sempre così?-Mi riferivo a Franky.
-Sempre…-
Oh, perfetto.
-Dunque! Partiremo tutti fra una settimana diretti a…Rullo
di tamburi…! Francia!!-
-Ah! La Lacrima si trova in Francia?!-Chiesi io, felice di andare in
uno dei posti a me più graditi: la Francia.
In particolar modo, adoravo Parigi.
-Nah! Toppato mia cara, non si trova lì, ma dobbiamo andarci
comunque.-Mi fece un sorrisone, mentre agitava il ditone in segno di
negazione.
-Non portatevi troppe cose, viaggeremo leggeri!-
Ma no! E tutti i miei bellissimi vestiti? E i miei gioielli?!
-Ma dobbiamo aspettare ancora una settimana?!-Chiese scontento Rufy,
che era il più felice di partire.
-Sì fratello, lunedì prossimo si parte e la
missione “una lacrima sul viso” avrà
inizio!-
-Una lacrima sul viso?-Chiesi io, inarcando le sopracciglia.
-Opera mia, geniale eh?-
Oh si, parecchio.
-Bene fratelli, che la missione abbia inizio!-
Aiuto.
*Varie ed eventuali*
Ahm. Sono in mostruoso ritardo ne sono consapevole. Ah, la voglia di
aggiornare mi è mancata perchè ero un pochino
demotivata >_> picchiatemi pure! Comunque rigrazio tutti
quelli che hanno commentato lo scorso capitolo e che mi stanno seguendo
*___*
Speciale per glori:
AW! Mi ha fatto piacere la tua mail!! ti ho spinta addirittura a
questo?! xD Tranquilla, non è successo nulla di grave xD
Alla prossima gente^^
|
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Capitolo 13 *** 13 ***
Capitolo
tredici
Quando pensavo alla Francia, la prima cosa che mi veniva in mente era
l’odore del mio profumo alla lavanda, quello che mi facevo
portare direttamente da Parigi da quando avevo sedici anni, ed ero una
ragazzina impaziente di avere un odore tutto suo.
Può sembrare una cosa stupida, ma all’epoca Sanji
non faceva che adulare l’odore alle rose di quella ragazza
che poi sarebbe diventata sua moglie, dicendo che era un profumo
femminile e che tutte le ragazze dovevano averne uno.
Una volta scoperto quello alla lavanda, Sanji non nominò
più quello delle rose.
Zoro ed io, stavamo appoggiati alla balaustra del ponte del traghetto,
saremmo arrivati in Francia il giorno dopo.
Lui mi abbracciava da dietro, e io me ne stavo semplicemente appoggiata
al suo petto con tutta la schiena e la testa, e le mani posate sulle
braccia che mi stringevano in vita, respirando l’odore del
mare e il suo.
-Sicura, di non avere freddo?-Mi chiese lui, strofinando il naso nel
mio collo scoperto dallo scialle.
-No, sto benissimo.-Insipirai affondo, chiudendo gli occhi.
Era vero, il corpo di Zoro emanava un piacevole calore, mi sentivo
proprio bene fra le sue braccia, mai posto mi sembrò
più bello e accogliente in vita mia.
-Sai dove sono Sanji e gli altri?-Mi azzardai a chiedere, visto che
ormai non vedevo i miei amici da ore. Forse perché era da
ore che me ne stavo piacevolmente artigliata dalla presa di Zoro,
fregandomene del resto.
-Ho visto Ace dormicchiare nel salone, Usopp, Rufy e Franky scorrazzare
qua e là e Sanji a giocare a carte con qualcuno, sempre nel
salone.-
-Non ti sfugge niente, eh?-
Zoro non si perdeva il movimento di una foglia, sapeva sempre dove si
trovavano tutti, dove mi trovavo io. E anche che facevamo.
-Peccato che non possiamo passare per Parigi…-Mi lagnai io.
Tempo prima, Franky ci aveva dato l’itinerario e Parigi non
era fra le tappe che avremmo fatto. Arrivati al porto infatti, avremmo
direttamente preso un treno, dritti in Olanda.
Che noia, chissà quanti bei gioielli potevo raccattarmi
nella Ville Lumière…
-Già ti avrei potuta portare da qualche parte a
cena…-Mi ridacchiò contro il collo, facendomi il
solletico.
-Ti devo una somma enorme in cene sai…?-
Lui si mise a ridere veramente.-Non rinnego nemmeno un penny!-
-Sei un adulatore…-Mi girai verso di lui, cominciando a
ridere anche io.
Zoro mi baciò la tempia e mi guardò serio.-Un
giorno ci andremo insieme a Parigi. Ti ci porterò io e ti
tratterò da regina.-
Oh mio Dio.
Santissimo Iddio che mai nomino! Sto per avere un attacco di cuore!
Noo!! Sono troppo giovane per morire!
-Me lo prometti?-Gli chiesi io, con un filo di voce.
-Certo, è una promessa. E le mie promesse sono debito.-
Signori miei, io ero completamente partita per la tangente! Mi ero
innamorata come un’alloca, una ragazzina
una…Una…Una vera scema!
La mia mente era annebbiata e sentivo forte nelle orecchie il battito
del mio cuore impazzito.
Zoro intanto, aveva intrecciato una mia mano con la sua, posandomi un
bacio sul collo.
Forse il mio cuore mi era scoppiato via dal petto, perché
ormai non lo sentivo più…
-Ehy Nami…-Continuava a baciarmi il collo-Riprenditi.-
-Non…Non posso…Se fai così!-
Lui al solito, ridacchiò e salì con i suoi baci
sino alla mandibola…Mancava così poco…
-Zoro!-Io gli misi una mano davanti alla bocca, fermandolo.-Se non mi
baci ora, perderò la testa!-
Mi aspettavo che mi ridesse in faccia, invece
sospirò.-Temevo che non me lo avresti mai chiesto!-
E finalmente, dopo tre settimane di conoscenza, dopo tre settimane in
cui io ero diventata Zoro-dipendente…Noi ci baciammo.
Ci baciammo a lungo, senza quasi respirare, esplorandoci le bocche con
la lingua.
Le sue labbra erano bellissime e morbide come me le ero sempre
immaginata.
Gli passai le mani nella nuca, attirandolo più a me e
carezzandogli i corti capelli verdi, giocandoci per quanto corti
fossero.
Poi non soddisfatta, ci passai tutte le braccia, stringendogli il viso
sul mio.
Lui intanto mi aveva stretto in vita, facendo vagare le mani su tutta
la schiena, arrivando a prendermi il viso.
Mi stava facendo impazzire, ma separarmi dalla sua bocca, mi avrebbe
fatto impazzire ancora di più, poco ma sicuro.
-Nami…-Mi disse Zoro, quando riprendemmo fiato.
-Dimmi.-Io stavo ansimando come se fossi appena riemersa da cinque
minuti sott’acqua.
-Io ti adoro. E voglio baciarti ogni minuto della mia giornata.-
Ecco. Ero definitivamente morta.
-Zoro…Ti adoro anche io, non sai da quanto.-
Praticamente da quando mi arrivò all’improvviso
dietro le spalle, quella fredda e umida notte di tre settimane fa.
Quando la mia vita cambiò radicalmente, e il mio uomo
divenne uno solo.
Zoro, sempre e solo lui.
*Varie ed eventuali*
ATTENZIONE:
Pericolo altissimi di OOC dell'individuo Zoro Roronoa u___ù
Beh il mio dovere l'ho fatto.
Ordunque! Per chi l'avesse notato, ho copiato spudoratamente
l'indirizzo dalla famosissima casa di Sherlock Holmes♥
Inoltre volevo ringraziarvi tutti tutti per aver seguito la storia
malgrado il fottuto ritardo grazie grazie :D
giusy91: Una lacrima sul viiiiisoooo ahahahaha xD Eh si, Zoro
è proprio geloso u_ù Stello!! *___*
GLoRi: Macchè umiliata xD E' stato davvero carino, hai fatto
bene a darmi una svegliata!! Grazie si *__* mi rende ultrafelice!
Rolo: Piccola!! Non mi puoi picchiare sennò con chi lo
guardi Bones♥
stasera senza di me?! Si ovvio, Zoro la mano la mette in ben altri
posti con l'esperienza che si ritrova!! u_ù Tutto grazie ai
suoi trascorsi da ZoroBooth e ZoroMorelli u______ù
Tsukichan: Macciao! Grazie mille per tutti questi complimenti *_* Dio,
mi sciolgoH!! E le fic maiale sono un piacere da scrivere, poi se
piacciono è ancora più piacevoleeee (che gioco di
parole non indifferente)
merdillo: Ciao! Si, ho preso spunto un po' dal film "Sherlock Holmes",
ti consiglio di vederlo perchè merita tantissimo ;) Grazie
mille!
Kikai Hime: Grazie per avermi aggiunto fra i preferiti! Per adesso la
gelosia di Zoro è ancora a bassi livelli, vediamo in futuro
;)
purple benny: Nah niente scazzottata xD Ho preferito fare
così ahahahaha!! Ci vediamo alla prossima!
Bene, vi lascio ragazzuoli!
A presto =3
Hime♥
|
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Capitolo 14 *** 14 ***
Capitolo
quattordici
-Ti chiedo solo un po’ di tempo, tutto qui!-
-Ma quanto?!-
Uhm.
Vi chiederete voi, che succede? Ci lasci con un bacio mozzafiato, e ci
riprendi con un…Litigio?
Sì, io Zoro stavamo litigando, di brutto.
E il perché ve lo dirò subito.
Colpa mia. Dopo il nostro bellissimo bacio, e la nostra reciproca
dichiarazione di adoramenti vari, mi era venuto un groppone in gola.
Ricorderanno i lettori, di quando dissi che quando avevo rapporti con
Sanji e lo baciavo, un dolore colpiva il mio stomaco, sentendo che non
era corretto verso i miei sentimenti per Zoro.
E ora?
Avevo un groppone in gola per Sanji, i sensi di colpa mi attanagliavano
come una morsa.
Non avevo obblighi verso di lui, era pure sposato!
Ma Sanji mi aveva con se da quando avevo sedici
anni…E’ stata con lui la mia prima volta, il mio
primo bacio. E’ stato lui l’unico e il solo a dirmi
“ti amo”, a prendersi cura di me quando ero sola.
Come potevo fargli questo?
Quindi quando le cose si fecero ardite, e per ardite intendo dire che
Zoro cominciò a posare il viso sul mio seno, stringendomi a
se, io lo fermai. Anche se mai e sottolineo mai l’avrei
voluto fare.
E lui dopo, avergli spiegato perché non ero ancora del tutto
disinibita, ci rimase molto male e cominciammo a parlare, fino a creare
questo stupido litigio.
Ah, e per la cronaca, il litigio durava ormai da tre giorni.
Sì, in quel momento, ci trovavamo nella mia cuccetta nel
vagone letto, sul treno diretto ad Amsterdam.
Roba da matti…
Il più delle volte durante quei giorni, ci dimenticavamo di
aver litigato, lui continuava con le sue dolcezze e io con la mia
adorazione votata a Zoro.
Ci urlavamo in faccia e poi uno dei due cedeva e ci baciavamo come dei
dannati.
Poi di nuovo il groppone e di nuovo giù a urlare…
Cominciavo a stufarmi.
-Senti Nami, io ti posso dare tutto il tempo che vuoi. Ma comincio ad
innervosirmi!-
-Lo vedi? Prima mi dici che mi dai tempo e poi ritiri così!-
-Ah!! Mi fai impazzire così!-Zoro si tirò i
capelli e si sedette sul mio letto, con i gomiti poggiati alle
ginocchia e la testa presa fra le mani.
Mi faceva una tenerezza…Praticamente lui si struggeva per
me, ma io non potevo lasciarmi andare, visto che non trovavo il modo di
vuotare il sacco con Sanji.
Perché non era facile da dire, ecco. Avrei voluto poter dire
semplicemente:”Ehy Sanji, sei un vero mandrillone e ho
adorato farlo con te per così tanto, ma adesso amo Zoro alla
follia e ho il sospetto che sia più ben fornito di
te.”
Dio, che classe.
-Zoro…-Mi sedetti accanto a lui, posandogli il viso nella
spalla e circondandogli il busto con le mie braccia. –Non so
quanto ti sia convenuto invaghirti di me…Sono un disastro.-
Lui girò il viso verso di me, sorridendomi.
-Non sei un disastro, sei solo una ragazzina dannatamente corretta
anche se sei una ladra.-
Mi scompigliò i capelli e mi strinse a se.
Ecco, anche per quel giorno il litigio era finito. Ma quanto sarebbe
durata la quiete?
-Io…Devo solo trovare le parole giuste. Non è
affatto semplice…-
-Non sarai tu a farla troppo complicata?-
-Ti ho spiegato come stanno le cose fra me e Sanji no? Ti sembra che
stia esagerando?-
Zoro mi sorrise ancora, pizzicandomi una guancia.
-No, hai ragione.-
Restammo per qualche minuto in silenzio, godendo solo della vicinanza
dell’altro, del calore reciproco.
-Trova le parole, Nami. Parla con Sanji e spiegagli la storia con tutto
il tatto che vuoi, basta che poi…-Fece una pausa,
trascinandomi sopra di lui.-Basta che poi tu sia mia.-
Eh, ma certo. Io ero già sua, quella era una domanda
davvero, davvero scema…
-Ma certo che si!-
E per ribadire il concetto, mi sporsi sul suo viso, prendendoglielo fra
le mani e baciandolo con foga in ogni angolo.
-Sono già tua…Non ufficialmente, ma sono
già tua.-
§
Allora Nami, era facile la cosa: dovevi solo andare da Sanji e dirgli
che volevi essere solo sua amica. Sì, amici e basta, finito
col sesso, i baci e le dichiarazioni d’amore appena svegli.
Basta con lui che ti piombava in casa in ogni momento, basta con te che
ti fai trovare nuda con solo la refurtiva addosso. Anche se era
dannatamente eccitante…
Facevo avanti e indietro davanti alla cuccetta di Sanji, da almeno una
mezz’ora. Mi preparavo il discorso, mi ripetevo mentalmente
che Sanji non se la sarebbe presa, che sarebbe stato lo stesso al mio
fianco, perché non era presente nel suo DNA, la
capacità di odiarmi.
Così, mi feci coraggio e aprii lentamente la porta
scorrevole della cuccetta…
La sottile tapparella era stata abbassata sul finestrino, infatti la
stanza era in penombra. Sanji dormiva tranquillo e beato, nel suo
letto, affianco a lui, quello ancora fatto di Franky, con cui
condivideva la camera.
Mi avvicinai a lui, aveva fra le labbra un mozzicone di sigaretta
spenta, ogni tanto quando si addormentava e stava fumando, gli rimaneva
il mozzicone fermo in bocca, era un miracolo che non avesse ancora
preso fuoco.
Mi inginocchiai accanto al suo viso e gli tolsi la sigaretta dalle
labbra.
Sanji portava i capelli corti ma aveva un ciuffo che gli copriva sempre
l’occhio sinistro. Da che lo conoscevo, non avevo mai visto
quell’occhio scoperto, sembra strano, ma nemmeno quando
facevamo l’amore si scopriva.
Sanji aveva perso la vista da quell’occhio quando era
bambino. Un incidente mentre correva per le scale di casa sua,
sbatté la testa su un mobile cadendo e quella botta gli
portò danni gravi alla retina…
Diceva di non vedere completamente nero, ma era tutto sfocato a macchie.
Diceva di vedere una macchia rossa, quando mi guardava con
quel’occhio, ma a dir la verità, non
l’avevo mai visto guardarmi senza quel ciuffo.
Forse lo faceva mentre dormivo.
Presi ad accarezzargli i capelli, stavo quasi per scostarglieli dal
viso, quando pensai che forse lui non avrebbe voluto, così
lasciai stare la mia curiosità e continuai ad accarezzargli
il viso.
-Ehy, che bel risveglio!-Mugugnò Sanji, svegliandosi
lentamente.
Mi prese la mano che ancora tenevo sulla sua guancia, se la
portò alle labbra baciandola.
Lo faceva praticamente sempre, quando mi svegliavo prima di lui.
-Fatto il riposino?-Gli chiesi io, baciandogli una tempia.
-Si, ero così stanco…Ho dormito malissimo sulla
nave, quel tuo nuovo amore russa come un dannato!-Si
strofinò gli occhi e si mise a sedere, raccogliendosi le
coperte in grembo.
Ironia della sorte, in nave Zoro e Sanji hanno condiviso la cabina, e
hanno fatto un disastro. L’hanno mezzo distrutta litigando e
ci hanno trattenuto la caparra, più altri soldi per i danni.
Dio, che idioti.
In treno avevamo deciso di separargli, adesso Zoro dormiva con Ace, che
dormiva troppo profondamente per essere infastidito dal suo russare.
Io mi misi a ridacchiare e mi sedetti sul letto al suo fianco.
Avanti, il momento era quello giusto.
-Sanji…-
-Ho una fame enorme! Mi accompagni al vagone ristorante?-Sanji mi
interruppe, nemmeno si accorse che avevo cominciato a parlare.
-Eh?-
-Al vagone ristorante, Nami.-Lui mi guardò sorpreso.-Tutto
bene, tesoro?-
Forse quello non era affatto il momento adatto, forse dovevo solo
aspettare qualche altro giorno e prepararmi per bene.
Non volevo far soffrire Sanji, anche se ormai, il mio bisogno di Zoro
era impellente ed insopportabile.
-Si, certo.-Mi riscossi, smettendo di pensare ai miei affari, e di
dedicarmi a Sanji.
-Andiamo pure, ho fame anche io!-
-Bene! Mi vesto e andiamo!-
Mi alzai dal letto velocemente, avevo paura che lui potesse baciarmi o
che altro. Non che ormai mi facesse schifo…Ma se lui mi
avesse baciato, io avrei risposto.
E Zoro…?
Diamine, come avrei fatto a fare il furto del secolo, nel pieno di
quella tempesta ormonale?!
Tutte a me.
Ma che avevo fatto di male?!
Ah già, per l’ennesima volta, rubavo.
*Varie ed eventuali*
Si, lo so che sono in ritardissimo ma ahimè, ho la
maturità T______T
Un'altra cosa. Più di scrivere OOC fra gli avvisi e scusarmi
in ogni capitolo, non posso fare <3
Alla prossima!
(Se non schiatto prima)
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Capitolo 15 *** 15 ***
Capitolo quindici
Crocodile, quarantacinque anni, un uomo imponente a se devo dirla
tutta, non era proprio affascinante ai miei occhi, anzi, lo trovavo un
sacco viscido solo alla vista, benché secondo le
informazioni, avesse uno stuolo di corteggiatrici pronte a tutto pur di
stare una notte con lui.
E ti credo, pensavo io. Crocodile era un uomo schifosamente ricco,
commerciava diamanti e i tre quarti delle gioiellerie di Amsterdam e
dintorni, erano sue. Il restante quarto era sull’orlo della
bancarotta e stava per essere acquistato da Crocodile.
A quanto pare lui, grande estimatore di diamanti e pietre preziose, era
in possesso della Lacrima del nord e quindi noi, appena arrivati ad
Amsterdam, ci mettemmo d’impegno per rubarla.
Crocodile abitava in un’enorme villa che dava su uno dei
numerosi canali della città, tutta in pietra, antichissima e
con un enorme cancello con ai lati torrette sorvegliate. Insomma,
benché fosse in una città, era una fortezza
inespugnabile.
Ma il caso volle, che il periodo in cui noi giungemmo ad Amsterdam, era
lo stesso in cui il caro gioielliere ospitava l’annuale ballo
in maschera a scopo pubblicitario.
Era un grande avvenimento di cui si vociferava in ogni salotto non solo
olandese, la fama del grande magnante dei gioielli era arrivata anche a
Londra, naturalmente. L’ho detto io che non ci sfuggiva nulla!
Per quanto riguarda la mia situazione immobile fra due uomini, nulla
era cambiato. Io da vera vigliacca non avevo ancora parlato a Sanji dei
miei sentimenti per Zoro, quest’ultimo, accettava di buon
grado le mie esitazioni e continuava ad essere paziente, come un ragno
che tesseva la ragnatela.
Pensavo che lui rinunciasse, pensavo che mi mollasse senza
ripensamenti, vedendo quanto ci mettevo ad uscire allo scoperto. E
invece continuava a starmi accanto, ad un passo di distanza da me.
Per fortuna, almeno.
-Uhm. Trovi che questo vestito mi sbatta un po’?-Mi guardavo
nello specchio a figura intera della mia stanza, Franky ci aveva
affittato un’intera casa abbastanza vicina al nostro
obbiettivo, ed ognuno, meno Ace, Usopp e Rufy, avevano una camera.
-Perché dovrebbe sbatterti?-Zoro mi si avvicinò,
lasciando stare il giornale che leggeva sul letto.
-Non so…Certo, è bellissimo.-Indossavo un abito
con i fiocchi e i controfiocchi: era composto da una gonna
vaporosa, ampia e viola che in sommità aveva un corpetto
nero con le maniche corte a sbuffo, questo era tutto ricamato di gemme
brillanti, insomma era meraviglioso. E ci stavo una favola. Volevo solo
farmelo dire anche da Zoro…
-Ti starebbe bene anche uno straccetto, sai? Sei
bellissima…-Lui mi sorrise dallo specchio, abbracciandomi da
dietro. Oh, obbiettivo raggiunto.
-Com’è il tuo vestito? Si intona col mio?-
-E’ uno smoking nero.-
-Allora penso proprio che non sfigurerai, accanto a me!-Io mi girai fra
le sue braccia, appoggiai il viso nel suo collo e gli feci una
pernacchia.
-Stammi vicino domani, non vorrei che fosse pericoloso.-Mi disse Zoro,
giocando con una ciocca dei miei capelli.
Non avevo pensato che potesse essere pericoloso, era solo un ballo in
maschera e nessuno ci conosceva oltre oceano. Cioè, parlando
di me e i miei amici, almeno.
Avevo la netta sensazione che Zoro poteva essere ben noto a certe
persone presenti al ballo, così come Franky.
-Potrebbe essere pericoloso?-
-Crocodile è un uomo orrido, tesoro. Spero che non ci noti
affatto.-
-Mi fai paura così…-Affondai il viso nel suo
petto e mi lasciai stringere.
Se pure Zoro aveva dei timori su quell’uomo, doveva essere
davvero pericoloso. Cominciavo ad avere paura sul serio.
-Almeno per domani non dobbiamo preoccuparci. Dai, non fare
così! Hai paura anche se ci sono io con te? Mh?-Mi
sollevò il viso con la mano, abbassando leggermente il capo
per potermi guardare in faccia.
Eh, ero più bassa di lui, parecchio più bassa di
lui a dirla tutta…
Dissi chiaramente ciò che pensavo-No, se ci sei tu con me,
ho paura solo degli scarafaggi!-Mi sforzai di scherzare, sorridendo a
Zoro.
Lui si mise a ridere e mi schiacciò la nuca sul suo petto,
per tornare come prima. La sua mano, mi accarezzava i capelli lunghi
sino alla schiena.
-Pensi che non ti proteggerei dagli scarafaggi?-
-Penso di si, ma continuerei ad aver paura di quei cosi schifosi.-
-Mh, li potrei tagliare in due con la spada.-
Restammo in silenzio per un attimo, come a riflettere su quello che lui
aveva appena detto.
Poi ci pensai io, a rompere il silenzio.-Bleeeeh…-
Ci mettemmo a ridere e cominciammo a baciarci, dondolandoci leggermente
sui piedi.
Era vero, con Zoro al mio fianco non avevo paura di nulla, nemmeno
degli odiosissimi scarafaggi.
§
-Ahaha fratellini, giuro che non ho mai conosciuto delle sagome come
voi tre! Ahahahah!- Franky se la rideva fino alle lacrime, quella sera
a cena.
In effetti, era una cosa che faceva sempre da quando eravamo partiti.
Lui andava d’accordissimo con i fratelli ed Usopp, essendo
tonto e fuori di testa quanto e più di loro.
In quel momento, Rufy stava facendo una deliziosa imitazione della
nostra regina e affianco a lui, Ace faceva la parte del suo
maggiordomo, mettendosi due gambi di sedano sotto al naso per simulare
dei baffi.
Erano buffissimi e anche io ridevo. Certo, decisamente più
composta di Franky, ma ridevo.
Zoro stava alla mia destra, Usopp alla mia sinistra e poi Sanji, Rufy,
Ace e Franky a terminare il giro del tavolo tondo, che avevamo in casa.
Sanji rideva, col capo mollemente poggiato alla mano, Usopp si
sganasciava, battendosi una mano sulla gamba, mentre Zoro, poggiato
bene allo schienale della sedia, li guardava divertito, con la mano
poggiata alla mia coscia.
Per fortuna nessuno la vedeva, visto che il tavolo con la tovaglia ci
copriva. Anzi no, forse avrei voluto che tutti vedessero come Zoro mi
toccava, così mi sarei risolta un sacco di grattacapi.
Ma no Nami, tu volevi bene a Sanji, non volevi che lui lo sapesse
così.
-Mi raccontate ancora di quando avete provato a rubare la collana di
Nami?-Chiese Franky, asciugandosi una lacrima.
-No vi prego…-Io mi accasciai al tavolo, sganasciandomi
già al pensiero di quel ricordo.
-Ma certo, vi delizierò tutti!-Disse solenne Ace, che
gettò via il sedano e cominciò il racconto di
quel episodio, risalente a dieci anni fa ormai.
-Nami aveva una collana con delle pietre rosa a forma di fiore, era un
regalo di sua zia e la volle subito mettere! Era molto carina lei con
quella collanina, ma Rufy la voleva a tutti i costi perché
le gemme gli sembravano caramelle alla fragola.-
-Gnam!-Diede il suo contributo Rufy, sbavando al solo pensiero.
-Insomma, mi chiese aiuto e creai un piano: dovevamo gettare della
marmellata addosso a Nami, così che lei si sarebbe dovuta
cambiare e levare la collana! Ma quello scemo di mio fratello qui, le
ha gettato addosso la zuccheriera, lo zucchero le è finito
sugli occhi e non ci vedeva più un cavolo!-
Nel frattempo io, avevo preso la mano di Zoro, tenendola sulla mia
gamba, Usopp e Sanji stavano già ridacchiando, sapendo
benissimo il resto della storia.
-Morale della favola, Nami ci ha dato una scarica di botte e
rovesciammo il tavolo con tutte le stoviglie, mentre zia Kokoro urlava
allo scandalo, Usopp correva in circolo per paura di essere picchiato e
Rufy si mangiava tutti i dolci fra una botta e l’altra!!-
Scoppiammo tutti insieme a ridere e Franky quasi cascò
giù dalla sedia.
Eravamo dei bambini terribili, l’avevo già detto?
Mi fermai dal ridere, e mi misi a guardare i miei commensali:
c’era una bella atmosfera, tutti che ridevano spensierati,
Sanji che si fumava la sigaretta ridendo anche lui, Zoro ed io che ci
tenevamo per mano di nascosto…
Avrei dato un braccio, perché tutto quello non finisse.
*Varie ed eventuali*
Pensavaaaaaaaate che questa storia fosse arenata, trucidata, fatta a
pezzetti,i pezzetti dati a fuoco, buttati all'inferno e dimenticati?
Nah, mi dispiace per voi, ma ho ancora qualcosina da dire per London
Calling X°°D
Comunque, a parte gli scherzi, mi scuso tantissimo per le lunghe pause
di riflessione che mi prendo con questa storia, visto che comunque voi
siete sempre affettuosi ed entusiasti nei commenti *^* Come siete
adorabili!^^
Allora passo a ringraziare:
Rolo:
Ma piccola! Perchè non conigliarsi Sanji, visto che Zoro non
c'è ancora? X°D
Kikai Hime:
Ehnnò, non sarà così facile per Nami
lasciare Sanji. E mi pare che la moglie di quest'ultimo non sia un
ostacolo... X°D Alla prossima!
Castiel
(o Glori? xD): Macciao! Che carina che sei, grazie mille!
Comunque come ho già detto, non sarà facile per
Nami mollare il biondino... Insomma, ladra si, ma senza cuore no XD
Vedrai in futuro, spero non tanto remoto, come si evolveranno le cose
fra loro! *hihihi*
ThatsNami
(o tisdale? xD): Pensavi che già nel prossimo
capitolo, Nami avrebbe lasciato Sanji, eh? Ah-ah *risatina malefica*
vi lascio ancora penare un pochino. Un pochetto. Un po'
u___ù
Tsukichan:
L'attesa aumenta il desiderio, vero. Ma mi sa che se non mi decido,
Zoro ci scoppia, dal desiderio! X°°D Grazie mille cara,
e dico anche a te che per la reazione di Sanji dovrai
attendere ancora.
Bene gente, io vi lascio al capitolo, tornerò presto(?) col
prossimo! ;D
Ah dimenticavo... DIPLOMATAAAAAH!!
Grazie a tutti per il sostegno *^*
Bye bye
Hime
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Capitolo 16 *** 16 ***
Capitolo sedici
Il piano di Franky era semplice, entrate ben vestiti e con le vostre
maschere veneziane sul viso, vi ambientate un po’, magari vi
bevete un bicchierino di champagne e studiate la villa di Crocodile.
Senza.Avvicinarsi.A.Lui.
Questo mi ripetevo dentro la carrozza, mentre con tutta la banda
andavamo alla villa di Crocodile.
Io con il mio bel vestito ed una maschera nera e viola a forma di
farfalla, facevo la mia bellissima figura.
Ognuno di noi aveva una copertura: Ace e Rufy erano due commercianti di
stoffe, Franky era un ristoratore, Usopp un industriale, Sanji un
commerciante di tabacco e infine…Io e Zoro eravamo marito e
moglie e lui era un proprietario terriero.
Franky aveva pensato a tutte queste coperture, stava a noi poi reggerle
in piedi, e avevo come il sospetto che io e Zoro saremmo riusciti
benissimo a tenere in piedi questa cosa. Che poi lui davanti a tutti si
era pure elevato a mia guardia del corpo, suscitando
l’entusiasmo di Franky, preoccupato per la sua
“sorellina”. Quindi mi doveva stare attaccato.
Entrammo tutti con fare tranquillo, senza farci notare troppo, avevamo
degli inviti rubati dalla sottoscritta agli sfortunati, veri ospiti.
Io e Zoro eravamo presi a braccetto, gli altri erano sparsi qua e
là, ma comunque dovevamo sempre essere in grado di stare in
contatto, per dirci le novità.
Sanji aveva già fatto strage di cuori, e in cuor mio, mi
augurai vivamente che quella notte la passasse in compagnia.
Usopp invece stava discorrendo insieme a Franky e ad altri ospiti, i
fratelli stavano al buffet dal primo momento in cui l’avevano
visto.
La villa di Crocodile era davvero enorme e lussuosa, al suo interno
nell’ingresso, c’era pure una fontana. Roba da
matti, era squallida da quanto era sfarzosa. Esattamente come il
proprietario.
Non desideravo altro che rubargli la Lacrima, solo per il gusto di
veder scomparire da quella faccia, quel ghigno idiota di chi si crede
l’imperatore del mondo.
Zoro vicino a me, guardava con attenzione ogni angolo
dell’immenso salone da dietro alla sua mascherina nera di
vellutino. Come avevo pronosticato, era assolutamente bellissimo e di
gran classe, con quello smoking e la maschera nera.
-Hai fame?-Mi chiese Zoro, avvicinandosi al mio orecchio. La musica
suonata da un quartetto d’archi mi impediva di sentirlo bene.
-No, ho come un crampo allo stomaco.-Non sarei riuscita a buttare
giù nemmeno un tozzo di pane, quella sera. Ero nervosa e
tesa come una corda di violino. Avevo come il brutto presentimento che
qualcosa di brutto, sarebbe successa presto.
-Stai tranquilla, oggi non succederà nulla.-Mi
passò una mano su e giù nella schiena, per
tranquillizzarmi. Il calore della mano mi piaceva, ma non stavo
esattamete meglio. Quella brutta sensazione ancora non abbandonava la
mia mente.
-No, non ce la faccio… Questo posto mi mette in
soggezione!-Non mi ero mai sentita così male in vita mia,
avevo mal di testa, fatica a respirare e la nausea tutto insieme. Era
incredibile come quella semplice casa, mi facesse stare così
male. Ma era il pensiero di quell’uomo, che mi faceva
così. Il pensiero che potesse fare del male a me o a
qualcuno dei miei amici. Ero così avida di poter rubare quel
magnifico gioiello, che non avevo nemmeno pensato ai lati negativi: e
se non ce l’avessi fatta? Va bene che ero brava, ma ero un
essere umano e in quanto tale, potevo fallire.
Se non ce l’avessi fatta che sarebbe successo? Non penso che
Crocodile ci avrebbe sorriso dicendo “ritentate sarete
più fortunati”.
-Ehy, stai calma, oggi siamo soltanto ad un ballo. Vieni, chiediamo
dell’acqua…-
-No… Penso che andrò nei bagni a darmi una
rinfrescata.-
-Preferirei che tu mi stessi vicino.-
-Ma non puoi seguirmi in bagno!-Replicai nervosa io. Avevo solo bisogno
di un attimino da sola.
Lui mi guardò confuso, ma alla fine tolse il braccio dal mio
e si grattò la testa frustrato.
-Va bene. Ma se non ti vedo al tavolo del buffet fra cinque minuti, ti
vengo a cercare in ogni angolo, parola mia.-
-Mi sciaquo un po’ il viso e sono da te.-Mi avvicinai e gli
diedi un bacio sulle labbra.-Non farti rimorchiare da qualche dama,
mentre sono via.-Gli feci l’occhiolino e lui mi sorrise.
-Oh, non potrei mai.-
Lo lasciai davanti al tavolo del buffet dove ci dovevamo rincontrare.
In fondo, dovevo andare solo un attimino alla toilette, che pericolo ci
poteva mai essere?
Trovai i bagni quasi subito, dopo che un cameriere col vassoio pieno di
coppe di champagne, mi indicò la via. Anche quelli, non
deludevano le aspettative, erano molto lussuosi come il resto della
casa.
Mi tolsi via la mascherina e mi bagnai le mani nell’acqua del
rubinetto; me le passai belle fresce sulle guance, picchiettando per
non rovinare il trucco.
Decisamente, tutta quella tensione mi stava dando alla testa, avrei
fatto meglio a darmi una calmata come mi raccomandava Zoro, o ci
avrebbero scoperto subito.
Dopo essermi rimessa bene mascherina e trucco, riuscii dai bagni
dirigendomi verso il buffet dove Zoro mi aspettava.
-Miss, temo di non conoscervi.-Una voce mi arrivò alle
spalle, facendomi venire i brividi dietro la schiena. Se avevo fatto
bene mente locale, quella voce era di…
-Permettete che mi presenti…-Infatti girandomi, vidi la mia
fonte maggiore di preoccupazioni, che mi prese la mano e ci
posò sopra un bacio.-Io sono Crocodile, il padrone di
casa.-Mi sorrise credendo davvero di potermi sedurre…Fortuna
che avevo la mascherina.
-Oh…Piacere mio…-Borbottai tesa.
Ma che cavolo! Zoro era stato chiaro: niente contatti con Crocodile.
-Siete incantevole, miss. Potrei sapere il vostro nome?-
-Miss Blackcat.-Il mio nome in codice. Stupido Franky.
-Blackcat? Mai sentito, non dovete essere di Amsterdam.-Oh ma che
genio. Forse perché avevo un accento inglese pazzesco?
Comunque Crocodile diede sfoggio di essere poliglotta, il suo era un
inglese impeccabile.
-In effetti sono inglese.-
-Inglese? Adoro l’Inghilterra, pensavo di aprire una
gioielleria anche a Londra.-
Si, bravo fa come vuoi.
-A voi piacciono i gioielli, miss?-Non so come, ma mi ritrovai con le
spalle al muro. I bagni erano leggermente staccati dalla sala da ballo,
ovviamente. Li separava un corridoio che dava sulla sala attraverso una
grande arcata chiusa da una tenda rossa.
Questa tenda, ci copriva da occhi indiscreti.
-M-mi piacciono molto, si.-Deglutii rumorosamente, una volta sentito la
mano dell’uomo, carezzarmi il collo.
-Sapete che siete bellissima, miss? Potrei rendervi una
regina…-Avvicinò il viso al mio collo,
annusandolo.-Mmm…Profumo parigino…Mi
piace…-
Io ero completamente schiacciata nel muro, desiderando ardentemente di
entrarci, oppure che qualcuno notasse che non ero nei paraggi.
-M-mi scusi, mister…I-io…-Tentavo di spingerlo
via, ma accidenti se era forte!
-Scusatemi.-
Una voce gelida lo fece staccare da me.
Una voce gelida che apparteneva al mio amore, per fortuna.
-Lei sarebbe mia moglie, mister.-Zoro guardava Crocodile con uno
sguardo gelido come il ghiaccio.
Per fortuna, Zoro si era accorto che mancavo da più di
cinque minuti…
*Varie ed eventuali*
Ma anche ohayo a tutti gente! Beh, sono tornata, visto,
VISTO? X°D Mica vi mollo così *risata malefica*Ma
comunque... Argh! E' arrivato Crocodileeeee o__o Prestino? Naaaah,
prima arrivano i casini meglio è u__ù
E via ai ringraziamenti:
Kikai Hime:
Beh ma grazie xD Sia per i complimenti al capitolo che per il diploma
*-*
Castiel:
Macciao!! E adesso finalmente ti conosco *-* Anche se alla fine per una
cosa o per l'altra, non trovo mai il tempo di contattarti
u_ù Ma comunque, grazie anche a te, finalmente diplomata!**
Ebbene, in questa fic ci si odia e ci si ama, ormai si era capito! Mi
è piaciuto molto fare la scena della cena, come sono carini,
mi son detta! ^_^ Beh, ci vediamo per il prossimo capitolo! O anche
prima, msn permettendo XD
Nami19: Ecco
la zia xD Pensavi che mi fossi dispersa in guerra, eh? Invece no
u_ù
Bibi06: E
vedo che hai cambiato nome n'altra volta! Non ci decidiamo, eh? xD Per
il povero Sanji dobbiamo ancora aspettare, ponderare e meditare
u__ù No scherzo! Fra poco avrete tutti la resa dei conti, e
spero che sia all'altezza delle aspettative. (Sì, l'ho
già scritto il capitolo) Cooomunque, grazie per il diploma,
sono tranquillissima ora! Anzi, forse un po' emozionata per l'uni, via
*-*
favola88: Ma
grazie mille *-* Mi fa sempre piacere quando nei commenti si accenna
allo stile ecc... Così ci si può sempre
migliorare e vedere come si sta andando xD Quindi ancora
grazie e spero di trovarti anche la prossima volta!
Bene, Hime vi lascia! Buon ferragosto e buona lettura ^___^
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