Un'amicizia che profuma d'amore

di marzy93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Un'amicizia che profuma d'amore ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


storia 1
Un’amicizia che profuma d’amore



Era una fredda giornata di autunno. Il vento soffiava forte fra le cime e le foglie degli alberi, mentre si sentiva incessantemente il forte scroscio della pioggia nella camera da letto di una giovane ragazza.
La giovane dai lunghi capelli color caramello  se ne stava appoggiata al davanzale della sua finestra osservando il paesaggio che c’era fuori.
Per un attimo chiuse i suoi grandi occhi azzurri concentrandosi sullo scrosciare della pioggia. Questo suono fin da piccola le era sempre piaciuto e le dava sempre un senso di pace, anche quando era triste o agitata proprio come quel giorno.
Di solito era una ragazza piuttosto allegra, ma nelle ultime settimane il suo dolce sorriso si era spento, lasciando posto  ad un’amara realtà.
Si era presa una cotta per il suo compagno di banco Seiji e si era illusa inutilmente, quando in realtà lui era fidanzato  proprio con la sua compagna Erina che l’aveva sostenuta e le aveva detto di provare a dichiararsi.
In quel periodo non era cosciente che uscissero insieme, e aveva cercato di farsi notare di più lasciandosi crescere un po’ i capelli e vestendosi in modo un po’ più carino senza esagerare e strafare perché aveva un carattere semplice e voleva essere amata per come era veramente, e non per come voleva apparire.
Tuttavia, il cuore della povera Kilari andò in frantumi , quando scoprì la verità e che la amica Erina si era presa gioco dei suoi sentimenti in quel modo subdolo e meschino.

Sono stata una povera illusa a crederle! Tutte le volte che ci penso mi viene un nodo alla gola e trattengo a fatica le lacrime che prepotenti vogliono uscire!Per fortuna però ho sempre avuto vicino il mio migliore amico Hiroto, ma forse per la mia stupida paura di soffrire ancora per amore, ho perso anche lui!

Hiroto, era il miglior amico di Kilari. I due si erano conosciuti per caso sul pullman che usavano per raggiungere la loro scuola superiore, e anche se lui molto spesso la prendeva in giro, erano diventati subito grandi amici. Ma, col passare del tempo per il giovane Hiroto la dolce Kilari non era più solo una semplice amica con cui parlare, scherzare o confidarsi, ma un qualcosa di più! Purtroppo, poi un giorno lei si confidò con lui riguardo alla sua cotta per Seiji, chiendogli cosa potesse fare per farsi notare dal suo amato. Così da quel giorno Hiroto mise da parte i sentimenti per la sua “amica”, e cercò sempre di sostenerla, aiutarla e confortarla, soprattutto dopo il comportamento di Erina. Finchè…

FLASHBACK

Era da poco iniziata la scuola. E da un paio di settimane kilari cercava di camuffare la propria sofferenza con la solita allegria, anche davanti a Hiroto. Il ragazzo sapeva che la giovane stava soffrendo e cercava di tirarla su in tutti i modi possibili, come ad esempio facendole qualche battuta o stuzzicandola un po’. Infatti, tutte le volte lei se la prendeva e gli diceva dietro qualche parolaccia, ma ultimamente…

-Come ti è andato il compito di matematica, kilari?- le chiese Hiroto.
-E’ andato benissimo, ho preso 8 e mezzo- rispose Kilari.
-Non ci credo! Tu che prendi un 8 e mezzo in matematica! Sei sicura di essere tu e di non aver la febbre!-
-No, sto bene!Mi sono solo impegnata più del solito!- gli rispose con un finto sorriso.
-Sei proprio sicura?- le chiese il giovane posando le proprie labbra sulla fronte della ragazza.
Entrambi arrossirono di botto quando si accorserò di ciò che stava accadendo, ma cercarono di non darlo a vedere.

Meno male, che siamo sul tetto della scuola e nessuno può vederci! Pensò Kilari.

Oh Kilari! Odio vederti  così ! Ti avrò detto non so quante volte di sfogarti con me, se ne avevi bisogno, ma niente continui a soffrire in silenzio, senza dire niente a nessuno perché non vuoi che si preoccupino per te! Ma, è anche per questo che ti amo!
Mentre, Hiroto stava ancora riflettendo, non si accorse che stava facendo scivolare le sue labbra fino alla guancia di Kilari, baciandola dolcemente.

Kilari, in un primo momento, rimase stupita ma, un calore sconosciuto cominciò a imporarle nuovamente le sue guance, intanto che Hiroto resosi contò del suo gesto, si staccò bruscamente da lei.

-Scusami, ma volevo solo vedere se anche le tue guance erano così calde come la tua fronte- disse il giovane, inventandosi una scusa sul momento.
-Non preoccuparti! Eri solo in pensiero per me, grazie!- rispose la ragazza non guardandolo negli occhi, ma sentendo ancora quel dolce tepore che le stuzzicava le guancie.

Rimaserò per un po’ in silenzio fino al momento in cui sentirono la campanella dell’intervallo che li avvisava di ritornare ognuno nella rispettiva classe. Infatti, la ragazza si stava per alzare quando il ragazzo le diede una mano per aiutarla a rialzarsi e le chiese
- ti va di vederci dopo all’entrata del parco di Tensu, visto che è una bella giornata anche se siamo in autunno-
- Si, va bene- le rispose.

Dopo di che ritornarono ognuno nella loro classe, aspettando che le lezioni finissero. Ma, kilari non faceva altro che pensare al  prossimo incontro con il suo migliore amico. Ed pensava che era davvero fortuna ad aver conosciuto una persona speciale come lui.


Ciao a tutti. Questa è una piccola storiella che mi è venuta in mente e ho provato a scriverla. Questa è solo un pezzo, però vorrei sapere cosa ne pensate. Se è interessante o no. Scusate c’è qualche errore di ortografia, ma non sono il mio forte.
Comunque , ringrazio in anticipo anche solo quelli che leggeranno.

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


storia 2

Un'amicizia che profuma d'amore


Dopo che le lezioni furono finite, i due ragazzi si incontrarono al parco Tensu.

Era un parco veramente enorme. Era un’unica enorme distesa di erba e ovunque vi erano tantissimi alberi alti e rigogliosi. Inoltre, vi era anche un laghetto su cui si affacciava un piccolo ponte di legno.

Kilari e Hiroto si sedettero in un luogo un po’ isolato vicino al laghetto, all’ombra di un grande quercia.

Come si sta bene qui!  Pensò la giovane, intenta a fissare incantata una famigliola di anatre non molto lontana dalla riva.

Invece, Hiroto non riusciva a togliere lo sguardo dalla sua dolce “amica”… 

Da quando si è fatta crescere i capelli ,che le danno un’aria sbarazzina, è ancora più bella! Non so cosa darei per poterla stringere a me e farle dimenticare ogni sofferenza!

Come se gli avesse letto nel pensiero, improvvisamente Kilari si accucciò con la testa sul petto di Hiroto e chiuse gli occhi.

Che cosa sta facendo! si chiese il ragazzo, non potendo fermare il rossore che gli imporporava le guancie e il cuore che cominciava a battere all’imbazzata.

-Sai che il tuo cuore batte fortissimo, Hiroto?- disse la ragazza.

-D-davvero…-rispose il ragazzo, rischiando un mezzo infarto.

-Si! A proposito di cuore che batte…non mi hai mai confessato chi ti piace?-

-Chi io?-esclamò il giovane cominciando a sudare freddo.

-Sì, tu. Perché tutte le volte che accenno a questo argomento, cominci a fare il finto tonto?-esclamò Kilari, girandosi e guardandolo dritto negli occhi.

-Ma, figurati! Comunque a me non piace nessuna in particolare!- disse Hiroto tentando di sviare il discorso.

-Sicuro, sicuro…- sussurò la giovane avvicinandosi sempre di più al volto di lui per guardarlo meglio negli occhi.

-S-s-sì…- sussurando a sua volta Hiroto. Il povero ragazzo messo quasi alle strette cominciò a degluire a vuoto.

Ti prego Kilari non avvicinarti così tanto…altrimenti qui ci rimango secco! Continuò a pensare il giovane che rischiava veramente un mezzo infarto.

Ma, nel frattempo anche Kilari nei suoi pensieri…

Perché sono così curiosa? Non è da me insistere così tanto su qualcosa che magari lui non mi vuole nemmeno dire.

A guardarlo più da vicino, è veramente un bellissimo ragazzo il mio migliore amico…sono davvero fortunata a conoscerlo!

Inoltre, quando sono con lui mi sento bene e al sicuro.

Così, senza chiedersi il motivo per cui si sentisse in quel modo…continuò imperterrita il suo “interrogatorio”…

-Non dire bugie, Hiroto-kun!Se veramente non ti piacesse nessuno, ora non staresti balbettando! Ti prego dimmelo, sono curiossissima!-

-Quante volte te lo devo dire!Non mi piace nessuno!- rispose Hiroto esasperato.

-Va bene. Almeno mi puoi dire il tuo tipo di ragazza ideale (Lo vorrei anch’io-nda)?- gli chiese Kilari appoggiando incosciamente le mani sul petto e allontanandosi un pochino dal suo volto.

-E va bene! Però promettimi che dopo non mi stuferai più con queste domande!-

-Ok!- esclamò Kilari con le orecchie bene aperte.

- A dir la verità non ho un’ideale di ragazza ben preciso, quello che so però è che la ragazza che amo è quella che mi colpito il cuore con il suo modo di fare e con il suo splendido sorriso!- disse Hiroto con occhi sognanti.

-Allora lo ammetti che ti piace una ragazza!-

-No, perché?-

-Bè, hai detto la ragazza che ami, quindi vuol dire che è in questo periodo…diciamo. Per caso è Fubuki?-

-Fubuki?! Che cosa stai dicendo?- urlò quasi il ragazzo con la bocca spalanca e gli occhi sgranati.

- Fubuki, la tua compagna di classe. E’ molto carina, ha un bel sorriso e ha sempre un comportamento piuttosto…-

-Ferma, ferma…- la interrupe improvvisamente Hiroto, posandole un dito sulle sue labbra rosa.

A quel contatto entrambi ebbero un fremito, ma…

-Stupida! L’unica ragazza che mi piace…- le sussurò il suo migliore amico avvicinandosi sempre più pericolosamente alle sue labbra.

Perché mi sembra di avere improvvisamente caldo? E perché da quando Hiroto ha appoggiato il suo sulle mie labbra, non riesco più a muovermi e il cuore comincia a battermi forte? Continuava a domandarsi Kilari…

Prima che le labbra del  ragazzo catturassero dolcemente le sue sue.

In un primo momento la ragazza rimase sbalordita dal gesto suo migliore amico, ma poi si lasciò andare e si abbandonò a quel bacio che stava facendo nascere dentro di lei delle sensazioni piacevoli e sconosciute.

Hiroto, perso in queste emozioni, non appena la sua “ amica” rispose al tanto agognato bacio, leccò leggermente con la lingua le sue labbra come per chiederle il permesso. E così, il bacio si fece si fece naturalmente più profondo e passionale. Dopo pochi minuti i due si staccarono sia per il bisogno d’aria sia per i sentimenti contrastanti che cominciavano ad agitarsi dentro di loro.

Che cosa ho fatto? Non avrei dovuto baciarla…a lei piace ancora Seiji! Ma, era da troppo che desideravo farlo e non sono riuscito a trattenermi… continuava a ripetersi Hiroto nella sua testa.

Kilari era senza parole e non riusciva a pensare a nient’altro che  quel bacio e quelle sensazioni…finchè il ragazzo non la distolse dal suo stato di trans dicendole…

-Scusami- e detto ciò prese la sua roba e corse fuori dal parco, lontano da lei…

A quel punto calde lacrime cominciarono a scorrere sulle guance della povera ragazza che ora era più che confusa e agitata che mai…

Il giorno dopo entrambi non avevano il coraggio di rivolgersi la parola. Kilari cominciò a sentirsi ancora più afflitta poiché non riusciva più a capire il suo amico, lei stessa e i suoi sentimenti…

FINE FLASHBACK

Così si ritrovava ancora appoggiata al davanzale della sua finestra a ricordare, quando…

 

DLIN DLON

 

 

Eccomi di nuovo qua con il nuovo capitolo, anche se penso che sarà il penultimo. Mi sono divertita un sacco a scriverlo, immaginandomi la scena. Se volete fatemi sapere cosa ne pensate e se vi è piaciuto.  Vorrei ringraziare coloro che hanno inserito questa piccola storia tra i seguiti e i preferiti, ma anche solo chi l’ha letta. Ciao ciao

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Capitolo 3
*** Un'amicizia che profuma d'amore ***


un'amicizia che profuma d'amore ch 3

UN’AMICIZIA CHE PROFUMA D’AMORE

 

DLIN DLON

La dolce Kilari si spaventò, sentendo all’improvviso il campanello suonare.

Ma, chi può essere a quest’ora? Papà è al lavoro e non tornerà fino a stasera, invece Baa-chan è andata via qualche giorno alle terme dato che ha vinto un premio !

Così sempre più curiosa, cominciò a scendere di corsa le scale per andare a vedere chi fosse.

Però, quando aprì la porta , rimase senza parole…

Non può essere…

Un Hiroto bagnato da capo a piedi, se ne stava sulla soglia di casa sua ad aspettarla con il capo chinato verso il basso.

I due rimaserò in questo silenzio carico di tensione, finchè…

-Non stare sulla soglia di casa mia conciato così, altrimenti ti prenderai un brutto raffredore- disse Kilari.

-Kilari…-  sussurò soltanto Hiroto.

- Vieni, entra in casa! Non  preoccuparti!-

-Se non ti è di alcun disturbo…-

-Ma, figurati!-esclamò la ragazza.

Il ragazzo ancora un po’ esitante entrò. Allora, la ragazza chiuse la porta, ma…all’improvviso fu presa per un polso e sentì qualcosa di duro dietro alla schiena.

Infatti, il giovane, preso da uno strano moto di coraggio, l’aveva spinta contro la porta.

I loro corpi erano molto vicini, come i loro visi…

L’uno si rispecchiava negli occhi dell’altro…

Hiroto, che cosa ti succede? Pensò la giovane, presa da una strana agitazione.

Invece, il ragazzo continuava a riflettere su…

Che mi è saltato in mente, quando ho deciso di venire a casa sua? Volevo chiarire, perché questo silenzio mi deprime… ma…mi è difficile resisterle, soprattutto dopo il nostro bacio…

Mentre, Hiroto stava ancora formulando questi pensieri, senza preavviso, appoggiò le sue labbra sul candido collo di Kilari, provocando a entrambi dei brividi  che percorrevano la loro schiena…

Non era un semplice tocco, poiché ben presto il giovane cominciò a mordicchiarlo, provocando dei piccoli sospiri da parte della sua migliore “amica”…

Tuttavia, continuò lasciando una piccola scia di baci, fino ad arrivare  al lobo del suo orecchio sinistro che cominciò a succhiare un po’…

Entrambi erano storditi dalle sensazioni che quel tocco, procurava a entrambi…

Finchè, Hiroto si staccò bruscamente.                                 Arrossì fino all’inverosimile, quando ancora affannato incrociò lo sguardo di Kilari…

Cosa ho fatto? Non avrei dovuto, come con quel bacio…eppure non riesco a pentirmi di ciò che ho fatto, perché…sei così bella…e ti amo così tanto. Perché ti sei innamorata di Seiji e non di me? Continuava a pensare Hiroto.

Cavoli! Sto rischiando un infarto! Il mio cuore non ha mai battutto così nemmeno per Seiji…Cosa mi sta succedendo? Perché non l’ho respinto e lo lasciato fare come l’altra volta?E perché si è comportato così?

Kilari continua a farsi un mucchio di domande quando si accorse che…

Un momento… perché sento i miei vestiti umidi…

E’ vero, mi sono dimenticata che Hiroto è bagnato fradicio…rischierà di prendersi una polmonite se faccio subito qualcosa…

-Hiroto…-cominciò a dire la giovane.

-Scusa, io…-la interuppe il ragazzo.

-Non è tempo delle scuse Hiroto, devi metterti qualcosa di asciutto! Non voglio che tu ti ammali!- esclamò Kilari, interrompendolo a sua volta.

Com’è premurosa la mia Kilari…pensa sempre agli altri, prima di se stessa…e anche per questo che a cominciato a piacermi…

-Grazie, Kilari.Ma, è meglio che io corra a casa mia adesso…- disse Hiroto, voltandosi per cercare di andare, finchè non senti la voce di Kilari che gli rispose

-Non pensare di scappare ancora!Tu rimani qui senza fiatare!-

-Ma…-

-Niente ma, Hiroto!Ti darò qualche vestito di mio padre, penso ti vada bene! E mentre ti cambi, io ti preparo qualcosa di caldo, intesi!- disse quasi urlando Kilari…

-Si, agli ordini capitano…-rispose il ragazzo.

Dopo, scoppiarono entrambi a ridere…

Era da tanto che non mi capitava di ridere così! E tutto questo solo grazie a Hiroto…pensò Kilari, sentendo all’improvviso tutta la tensione scivolare via…

Com’è bella quando sorride! Era da tanto che non la vedevo ridire così sinceramente e di gusto…rifletteva Hiroto.

Dopo che la tensione si fu allentata, la ragazza andò a prendere dei vestiti per il ragazzo. Mentre, lui aspettò paziente in cucina.

-Tieni, questi sono per te! Spero siano della tua taglia!-disse Kilari al ragazzo, rivolgendoli un dolce sorriso.

Meno male che il giovane era seduto, altrimenti sarebbe caduto a terra come un sacco di patate.

Caspita, Kilari! Solo un tuo sorriso ha il potere di mandarmi in brodo di giuggole!  Pensò il ragazzo, mentre prendeva i vestiti che la ragazza gli porgeva.

-Grazie mille! Non so come ringraziarti per la tua gentilezza!- gli rispose un po’ imbarazzato.

-Non fa niente, in fondo siamo amici! Mentre preparo la cioccolata, tu puoi cambiarti di là in salotto!I vestiti bagnati puoi metterli nella cesta che ho messo vicino al divano-

Il ragazzo si diresse a passo lento nel salotto. La parola “amici”, non gli aveva mai dato così fastidio e gli provocava un groppo alla gola…

Cosa mi sono messo in testa poi! Anche se lei ha ricambiato il bacio e ha sospirato poco fa quando…non vuol dire che gli piaccia o provi qualcosa di più per me…

Pensò il giovane sconsolato, ma anche un po’ imbarazzato al ricordo di ciò che era successo e delle sensazioni che aveva provato.

In cucina, la ragazza mentre stava preparando le due tazze per la cioccolata calda, non riusciva a fare a meno di pensare a ciò che aveva detto…

“Amici”! Mi cominciò a chiedere se Hiroto sia solo un amico per me! Ci siamo baciati e io ho risposto. Due amici solitamente non si baciano o…me lo devo togliere dalla testa! Mi chiedo cosa sarebbe successo se avesse continuato…  continuava a pensare la ragazza, diventando rossa come un pomodoro…

In fondo, ormai ho già compiuto 18 anni e Hiroto è un bel ragazzo…

Stop, stop! Ho la testa che mi sta scoppiando! Da quando ho cominciato a considerare  il mio Hiroto come un ragazzo in senso stretto e non solo un amico…

Un momento ho detto MIO! Non ci capisco, più niente…a me piaceva Seiji, o no?

Kilari, presa da tutti questi pensieri, non si accorse che la cioccolata bollente che stava versando, stava uscendo dalla tazza, scottandole tutta la mano, finchè…

Un Hiroto spaventato e mezzo svestito era andato di corsa in cucina sentendo la ragazza gridare.

-Cosa è successo?- domandò Hiroto.

-Mi sono scottata con la cioccolata calda!- disse Kilari con una voca impastata dal dolore.

-Sei la solita pasticciona! Dammi subito la mano!- le ordinò il ragazzo che presa la sua mano la mise subito sotto un getto d’acqua gelata.

-Aaaaah, che male!- esclamò la giovane.

-Così, impari a stare più attenta la prossima volta! Ma, a cosa stavi pensando? Hai una crema contro le scottature, stupida?- le rispose.

-Stupida, a chi?Comunque, c’è una crema contro le ustioni con un tubetto giallo dentro all’armadietto dietro di noi!-gli disse.

A quel punto, egli andò a prendere la crema che gli aveva detto, e cominciò a spalmarla sulla mano della povera ragazza.

-Sai, che mi hai quasi fatto venire un infarto! La prossima volta cerca di stare più attenta!-

-Senti, chi parla! Comunque è tutta colpa tua!-

-Colpa mia? Adesso che c’entro io ero che ero di là?-

-C’entri e come, Hiroto!-

-Allora, sentiamo!- la provocò Hiroto, avvicinandosi sempre di più…

-Bè…ecco!Io…-farfugliò la ragazza, arrossendo di botto, non appena si accorse che il ragazzo non aveva avuto il tempo di mettersi la maglione (Che fortuna! Mi piacerebbe vederlo anche a me così!-nda)…

-Allora, Kilari…-le sussurò con voce roca…

La ragazza sentì un brivido percorrerle la schiena, quando il ragazzo aveva pronunciato il suo nome con quella voce così, non aveva le parole…

Intanto, il giovane si avvicinò ancora di più fino a che i loro occhi furono allo stesso livello…

-Io… stavo…-continuò a farfugliare la ragazza che cominciava a sudare freddo…

Perché caspita gli ho detto che era colpa sua?Adesso cosa mi invento…non posso dirgli che stavo pensando a…non riesco nemmeno ad ammetterlo con me stessa, figuriamoci dirglielo a lui! Non ci penso neanche, dopo quello che è successo!

-         Tu stavi…- le sussurrò all’orecchio il suo migliore  “amico”.

Kilari, non riusciva più a rispondergli, era come se le fossero morte le parole in gola…

L’unica cosa che riuscì a fare fu semplicemente…

appoggiare le sue labbra su quelle di Hiroto.

Il ragazzo, in un primo momento rimase scioccato, ma quando si accorse che la sua dolce Kilari lo stava baciando, ricambiò il bacio che divenne ancora più profondo e passionale…

E anche quando la prese in braccio, portandola in salotto, la distese sul divano…ricoprendola di baci…                          e  le chiese se fosse sicura di ciò che stavano per fare… Kilari non ebbe esitazioni perché in un qualche modo si sentiva amata e protetta da quella persona che a poco a poco le aveva rubato il cuore , senza che lei se ne accorgesse…troppo intenta a correre dietro a una persona che non l’aveva mai considerata altro che solo una buona amica…

Così, i due “amici” fecero teneramente, ma anche con passione ,l’amore per la prima volta…

Queste due parole “tenero” e “passione” , possono sembrare opposte e impossibili da accostare, ma sono quelle che possono descrivere meglio le sensazioni, le emozioni  e i sentimenti che i due innamorati provarono quel piovoso pomeriggio d’autunno…

                    

Entrambi si addormentarono l’uno nelle braccia dell’altro…

Era già tardo pomeriggio quando il ragazzo si svegliò per primo. Un mare di emozioni lo invase, guardando la sua dolce “amica” addormentata fra le sue braccia…

Non posso credere a quello che è successo!Io e lei abbiamo…!Non ho parole…era così bella e tutto è stato magico! Non posso più vederla soffrire a causa della sua cotta per Seiji…mi dichiarerò e se anche lei mi rifiuterà, io lotterò per questo amore che forse un giorno lei ricambierà…

Mentre, Hiroto stava facendo questi pensiero, Kilari pian piano si svegliò, ritrovandosi tra le braccia del giovane.

-Hiroto…- sussurò.

-Kilari, sei sveglia?-

-Sì-

-Ascolta, io volevo dirti una cosa…-stava dicendo il ragazzo quando…

DRIIN DRIIN

Il telefono continuava a squillare, finchè la ragazza non si alzò per andare a rispondere.

-Pronto-

-Pronto, Kilari! Sono papà, scusa se ti chiamo solo ora, ma tua madre Luna mi ha avvisato solo ora che verso le 11 di stasera  arriverà all’aereoporto di Tokyo.–

-Che bello! Finalmente la mamma è ritornata dall’America! Non vedo l’ora!Arriverete a casa stanotte?-

-Non penso, figliola. Credo che tua madre ed io resteremmo in un albergo di Tokyo, perché sono piuttosto stanco e non so se io o tua madre riusciremmo a reggere il viaggio di ritorno. Ricordati che in macchina da qua a Tokyo ci vogliono piu o meno 2 ore (me lo sono inventato io-nda)-

-Ok, allora ci vediamo domani mattina-

-Va bene, figliola. Però sarei più sicuro se ci fosse qualcuno con te?-

-Posso chiedere a Hiroto?-chiese Kilari facendo finta di essere da sola.

-Ehm…va bene. In fondo lo conosco e so che è un bravo ragazzo-

-Grazie, papà-

-Buona serata, piccola. Ma, mi raccomando fa attenzione Hiroto è pur sempre un bel ragazzo di 18 anni…-

-Papà…!!!!-rispose Kilari arrosendo furiosamente, consapevole del fatto che ormai era troppo tardi per preoccuparsi per certe cose…

-Scusami, ma non ti sento bene!Non c’è molta linea qui…ciao-

Kilari rimase senza parole, suo padre le aveva appena chiuso il telefono in faccia, dopo averle detto quelle cose!!!

Papà sei incoreggibile! Però, sono contenta di poter rivedere la mamma…

La ragazza si ridestò dai suoi pensieri, solo quando il giovane le chiese…

-Cosa ti ha detto tuo padre, per farti rimanere con una faccia da pesce lesso?-le disse ghignando sotto i baffi il ragazzo.

-Non sono cose che ti riguardano- gli rispose.

-Penso, proprio di sì. Dal momento che stasera forse sarò il tuo baby-sitter!-

-Ma, come ti permetti? Io sono più grande di te!-

- E’ vero, ma solo di qualche mese!- le rispose il ragazzo, facendole la linguaccia.

Come risposta la ragazza gli fece la linguaccia a sua volta, scoppiando poi a ridere di nuovo.

-Sai che sembriamo due bambini dell’asilo!-gli disse sorridendo Kilari.

-Non mi sembri propria una bambina! Dopo che…- Hiroto non aggiunse altro  dal momento che la giovane era arrossita di botto, segno che aveva recepito il messaggio.

-Non prendermi in giro! Brutto pervertito!- lo rimproverò dopo l’amica.

- Sarò un brutto pervertito!- rispose ghignando -Ma, tu sei bellissima anche quando ti arrabbi o arrossisci!- le disse diventando più serio.

-Non è vero! Sono solo una semplice ragazza come tutte le altre- gli rispose una Kilari più imbarazzata che mai.

-Non una semplice ragazza! Ma la ragazza di cui mi sono innamorato!-le disse il giovane con un tono deciso e sicuro.

-Cosa?- rispose “l’amica” incredula.

-Ti amo, Kilari. E non mi interessa se ti piace ancora Seiji…io lotterò per averti sempre al mio fianco-

-Hai ragione a me piace Seiji…- disse la ragazza.

Il cuore del giovane perse un battito e anche se si era ripromesso di lottare per il suo amore…faceva fatica a trattenere le lacrime amare dovute a un rifiuto…

 

-Però, la mia era solo una cotta…-lei continuò, attirando l’attenzione di Hiroto.

-Era?-

-Si, era. Non voglio sbagliarmi, ma penso di...bè-Kilari non riusciva nemmeno a dirlo.

-Pensi di?-le domandò il ragazzo con il cuore ormai in gola.

-AMARTI!- urlò la giovane con tutto il fiato che aveva.

Hiroto era fuori di se dall’euforia…

Non ci credo! Lei mi ama, mi a-m-a…!Finalmente è sola mia, ora che lo so non me la lascerò scappare così facilmente!

Man mano che stava pensando a queste cose, un piccolo ghigno andò si disegnò sul bel volto di Hiroto…

-Scusa, ma non ho capito molto bene!-

-Hai capito, anche fin troppo!- gli rispose kilari più imbarazzata che mai.

-Hai urlato così forte che non si sentiva niente!-

-Stupido! Ho detto che ti amo!-esclamò ormai sull’orlo di una crisi isterica.

-Puoi ripetere?-

 

-Hiroto…!!!-

-Va bene, va bene…- gli rispose, dandole un tenero bacio sulla fronte -anch’io ti amo. Però, mi devi promettere una cosa?-

-Cioè?- chiese la giovane curiosa.

-Che anche se ora stiamo insieme, non useremmo quei nomignoli sdolcinati che ti piacciono così tanto?-

-Ok- disse lei un po’ a malincuore.

Bè, però in effetti, non ce lo vedo proprio Hiroto dire “zuccherino” o roba de genere…anche se darei non so cosa per vederlo dire così! Pensò la ragazza ghignando sotto i baffi.

-Però mi devi promettere anche tu una cosa…-lei disse a Hiroto.

-Spara!-

-Non riesci proprio a immaginarlo…-

-bè una mezza idea ce l’avrei…-rispose il ragazzo con un sorriso malizioso…

-Ma cosa vai a pensare, maniaco!Volevo solo chiederti se vuoi far da mangiare dato tu che sei un bravo cuoco!-esclamò la sua dolce fidanzata.

-Non c’è problema-

-Allora, cosa vuoi mangiare?- domandò ingenuamente Kilari.

-Te- le rispose il ragazzo, scoppiando a ridere non appena vide la faccia buffa che fece la giovane.

Tuttavia poi, Kilari  rivolse uno splendido sorriso al suo amato…

Da quanto non mi sentivo così leggera! E tutto è merito di Hiroto che mi è sempre stato affianco e mi ha fatto sentire sempre sicura e protetta! Finalmente riuscirò a essere felice anch’io…perché il mio amore è ricambiato.

Tuttavia, penso che il dolore che ho provato a causa della mia cotta per Seiji mi abbia fatto crescere un po’ e fatto apprezzare e capire di più l’amore che il mio ex-migliore amico prova per me…

Così, passò la cena e il resto della serata, tra battibecchi, baci e tanto amore che era la promessa per un futuro che avrebbero affrontato assieme.

 

INTANTO IN UNA STANZA DI UN ALBERGO A TOKYO…

 

Padre di Kilari – Speriamo che quei due facciano pace! Non mi occorre che la mia figliola me lo dica per sapere che è successo qualcosa con il suo amico Hiroto!-

Mamma di KIlari –Siamo sicuri che siano solo “amici”? L’ultima volta che li ho visti assieme sembravano due sposini!-

Papà di Kilari -Hai ragione! Ma pensò che ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che se ne accorgano…-

Autrice -Scusate, se mi intrometto nella vostra discussione! Ma, quei due si sono già messi assieme finalmente!-

Mamma e papà di Kilari- Era ora! Solo ci dispiace per Baa-chan che aveva una piccola cotta per il giovane Hiroto! Quando torneremmo a casa li faremo una bella festa a sorpresa! –

Autrice –Mi raccomando! Voi non avete sentito nessuno specialmente me!( stile i pinguini di Madagascar XD)-

Madre e papà di Kilari e Baa-chan – OK!-

Madre e papà di Kilari- Da dove salti fuori, Baa-chan! Non eri alle terme!-

Autrice- Scusate, ma non potevo non dirlo alla nonna di Kilari! Ci sarebbe rimasta male a non partecipare alla festa a sorpresa!-

Baa-chan -Esatto! Sono contenta che Hiroto abbia scelto Kilari, anche se un po’ mi dispiace! Non vedo l’ora di vedere le loro facce, quando sapranno che noi lo sappiamo già!-

Fine

 

Ciao, a tutti! Finalmente ho finito la storia! Avrei voluto dividere l’ultima parte della storia in più capitoli, ma non ho resistito e quindi ve lo postata tutta insieme! Avrei voluto anche scrivere qualcosa di più, ma purtroppo la scuola incombe e ancora un sacco di compiti da fare ^ ^”! Spero che vi sia piaciuta comunque, anche perché io l’adoro e non riesco ancora a credere di essere riuscita a scrivere questo pezzo così! Ringrazio quelli che hanno inserito la storia nei seguiti, preferiti, ma anche semplicemente chi è arrivato leggere fino a qui. Grazie di cuore.

Ma, un ringraziamento in particolare  va  a chi ha recensito:

elenafire: grazie mille, per i tuoi complimenti. Spero che quest’ultima parte della storia ti sia piaciuta!

Kilari97: grazie mille, anche a te per tuoi complimenti! Hai ragione, anche se ho quasi 17 anni, adoro l’anime di Marmalade Boy! Yuu e Miki sono troppo pucciosi ^///^! Non volevo perdere nemmeno un puntata quando lo facevo in Tv! Comunque, spero che questo finale ti piaccia! Fammi sapere.

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